Amor, ch'a nullo amato amar perdona. di Zaafira (/viewuser.php?uid=38634)
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1. Forse è il destino.
“O chiara stella, che coi raggi tuoi togli alle tue vicine stelle il lume, perché splendi assai più del tuo costume?” Comento de’ miei sonetti - Lorenzo de Medici.
(1) Non sapendo precisamente quando venne dato a Lorenzo de Medici il titolo di “Magnifico” ho fatto in modo che Fioretta ancora non conoscesse quel termine che invece Lucrezia conosceva benissimo. (2) Via dei Calzaiuoli (3) Nel 1442 l'autorità cittadina per salvaguardare la pulizia e il decoro, impose ai beccai (macellai) di riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un po' isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro. La disposizione mirava soprattutto ad eliminare le consuete, maleodoranti tracce lasciate dai barroccini dei beccai lungo le strade fino all'Arno durante il trasporto degli scarti più minuti delle lavorazioni delle carni, scarti che potevano ora disperdersi direttamente, senza alcun danno, nella sottostante corrente del fiume. Da quel momento il ponte divenne il mercato della carne ed i beccai, divenuti in seguito proprietari delle botteghe, per ottenere più spazio, vi aggiunsero in modo disordinato delle stanzette aggettanti sul fiume puntellandole con pali di legno. (4) Luogo inventato. (5) Fiore chiamato Forsythia. (6) Antonio (1462-1528) ambasciatore e uomo politico, Gonfaloniere di Giustizia nel 1521. (7) Simonetta Cattaneo Vespucci (Fezzano, 28 gennaio (?) 1453 – Firenze, 26 aprile 1476) fu una nobildonna del Rinascimento, amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico. Ritenuta dai suoi contemporanei come la più bella donna vivente, fece da modella a Sandro Botticelli per la Nascita di Venere e numerosi altri dipinti. Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra i quali si distinse Piero di Cosimo, che dipinse il Ritratto di Simonetta Vespucci, dove compare vestita come Cleopatra con un aspide al collo. (8) "Torneo di Giuliano": torneo cavalleresco svoltosi in piazza Santa Croce nel 1475. Giuliano, secondo quanto immortalato dal poemetto Stanze per la giostra di Angelo Poliziano, vi partecipò, vincendo, perché vi era in lizza un ritratto di Simonetta dipinto dal Botticelli, sul quale era riportata l'iscrizione La Sans Pareille, "La senza paragoni". Simonetta fu la trionfatrice e venne proclamata "regina del torneo". La sua straordinaria bellezza e la sua grazia avevano ormai conquistato tutti, in primis Giuliano. (9) Ravioli con un ripieno di spinaci, ricotta, uova, parmigiano grattugiato, farina e un pizzico di noce moscata. I sughi più adatti a questo piatto sono il sugo al pomodoro, salvia e burro o il sugo di carne della fiorentina. Questa variazione di ravioli è conosciuta come gnudi a Firenze, che è una variazione dialettale del termine dialettale rinascimentale ignudi. (10) Verdure fritte. (11) Lucrezia Donati è esistita realmente ed è stata corteggiata da Lorenzo de Medici che le dedicò moltissimi sonetti. Personaggio realmente esistito.
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