Convivenza.
La vita non
è un film.
Finn mi
guardava scandalizzato cercando di
capire se dicevo sul serio o no,amareggiata abbassavo lo sguardo
cercando anche
io di trovare un filo logico in ciò che mi diceva lui con un
lieve rossore in
viso. “Rachel,vedi io ti voglio bene,sei una ragazza
bellissima,stupenda e guai
a chi ti tocca ma vedi io e te siamo sempre stati ottimi amici;e non mi
va di
rovinare tutto con l’amore. Cosa ne pensi di prenderci una
piccola pausa tanto
per capire cosa vogliamo davvero?” Mi chiese come se non
fosse nulla
distruggendomi il cuore,lo guardai sconvolta,amareggiata con gli occhi
lucidi;non gli risposi aprii solo la porta per farlo andare via,prima
abbandonarmi sul letto e piangere,piangere,piangere,piangere
finché non mi
addormentai.
“Aspetta” sentii
sussurrare con voce roca Noah che aprì
svelto la porta della sua stanza svegliandomi,mi ero di nuovo
addormentata nel
suo letto con una sua maglia addosso ormai sporca delle mie stesse
lacrime;lo
aspettavo per prendere la sua spalla e piangerci sopra,per sentire il
calore
delle sue braccia avvolgermi;eppure quando entrò dalla porta
le sue braccia
erano avvinghiate a qualcun altro,Queen gli lasciava baci ardenti e lui
ricambiava prendendola in braccio. Chiusi di colpo gli occhi.
“Che ci fa la Berry
qua?” Chiese lei amareggiata;sentivo il
suo sguardo cristallino su di me.
“Ha pianto.”
Sussurrò avvicinandosi a me. Il mio cuore
perdeva e acquistava battiti;volevo raccontargli di Finn,il mio quasi
ragazzo
per sempre.
“Dai usiamo
un’altra stanza.” Sussurrò Queen
continuandolo a
baciare,lo vidi esitare ma poi sbuffò e la seguì.
Aprii gli occhi,sentendomi
soffocare dal profumo di Noah che regnava nella sua stanza. Sentendomi
soffocare dalle mie lacrime che mi capitava di ingoiare,ero ancora
più triste
di poco prima. Il mio amico,che pensavo di sola mia priorità
ora era nella
camera così vicina alla mia a divertirsi con la sua nuova
ragazza;mi chiesi cosa
gli avesse detto Noah per portarsi così facilmente a letto
la sua Queen. Ed era
quel sua che dava gli ultimi colpi al mio cuore già troppo
ammaccato,spezzato;cercavo
di raccogliere i pezzi a mani nude,ma tagliavano,facevano male e non
riuscivo a
non sanguinare. E piangere. Piangere ancora. Cos’avevo io di
così tanto
sbagliato? Certo il naso grosso,ed ero isterica. Ma, pensavo di non
aver fatto
nulla di così enormemente sbagliato da meritarmi tutte le
disgrazie di ‘sto
mondo. Il mio cuore si distruggeva,ed io non facevo altro che piangere
ad occhi
chiusi,stesa su un letto che non era il mio. Cercando calore tra
lenzuola che
non erano mie,ma pensavo fossero del mio unico e solo amico. Dovevo
smettere di
pensare,accesi la televisione anche per coprire i loro gemiti. Facevo
zapping
con il telecomando,non trovando altro che film
sull’amore,sul’amicizia. Solite
storie dove lui si innamorava di lei,lei di lui e vivevano felici e
contenti.
Ma la vita non era così. Io ero sempre stata innamorata di
Finn,e lui non faceva
altro che tradire la mia etica,e mentirmi. Mentre l’unico
amico che avevo,e
pensavo fosse solo mio in realtà era anche di
un’altra,troppo diversa da
me;così diverse da non poterci essere neanche un
confronto;lei vinceva io
perdevo. Lei aveva Finn e Noah,ed io nessuno. Ma questa era la
vita,dolce
crudele vita,dove i cattivi vincono e le principesse rimangono fregate,
senza
la loro scarpetta di cristallo;perché nella
realtà se inciampi e la scarpa si
rompe non troverai mai la gemella. Anzi è già
abbastanza incredibile che
qualcuno si preoccupi di farti provare la scarpetta;ma ciò
non vale solo con le
favole,ma anche con i film. Come Titanic il film più assurdo
è più illusorio
del mondo,lo stesso film che ora faceva in tv. Una stronzata
colossale,lui
nella realtà avrebbe preso la prima scialuppa di salvataggio
o sarebbe morto
affogato,mentre lei sarebbe ritornata dal suo ragazzo ricco pur di
vivere. Mi
soffermai qualche secondo su mtv,tanto
per vedere quale musica spazzatura davano in onda oggi,e alzai al
massimo il
volume.
“Come
pesava quello zaino sulle spalle
per la
strada della scuola
e la
maturita’
odiavo
ogni professore
m’illudevo
che fosse una minaccia
alla
mia liberta’
ed
ogni sera
sopra
lo schermo
vedevo
eroi della mia eta’”
Ero tentata di cambiare canale,ma le
parole di quella
canzone mi colpirono da subito. Ricordandomi non l’odio verso
i professori,ma
che tutti alunni provavano per me;un odio insensato,un odio riservato
alla
saputella,un odio che solo la sfigata del gruppo poteva ricevere;ma
nessuno
sapeva che ogni granita in faccia era una sconfitta. Ci avevo fatto
l’abitudine,forse
si,forse no,forse ci soffrivo come un cane ogni volte ma facevo finta
di essere
superiore,perché in ogni film la protagonista inizia male
per finire in un
felici e contenti.
“e io di certo ero diverso
ma ci
credevo in una vita
come
al cinema…”
Continuai a guardare distratta la
televisione,sorpresa dalle
parole ancor più veritiere.
In soli tre verdi d’una poesia,o tre righe di una
canzone,c’era
descritta quella che sembrava la vita di ogni adolescente che ancora
credeva
nei sogni. Si perché io non sono alta,bionda,con gli occhi
azzurri e non sono
proprio quel che si dice magrissima, eppure in una vita da Oscar ci ho
sempre
sognato,fino a due minuti fa.
“ma
qui non e’ cosi’
non
c’e’ il lieto fine e poi
il
buono perde…
i
tatuaggi fanno male
anni
dopo che li hai fatti
ma per
quello che ricordano”
E con ogni parola che usciva dalle
labbra da quegli esaltati
che cantavano,io concordavo sempre di più. Fino a ritrovarmi
col piangere per
le righe di quella canzone. Qui il buono perde,cosa
c’è di più vero se non
quella canzone?Cosa?Niente. La vita non solo non è un
film,è una merda e c’è l’ha
anche con me. Io penso sempre positivo,e ho pensato positivo quando i
miei due
papà sono morti,e ho pensato positivo le prime volte che
Finn mi ha lasciato,ma
ora che non ho neanche più il mio migliore amico,la mia
ancora,la mia isola
nascosta dove nascondermi chiedermi di pensare positivo era fin troppo.
Il
dolore,quello vero non era provocato dagli attimi in per se.
Poiché gli attimi
si superano,se una persona che non conosci ti urla contro il suo odio
tu non
reagisci,ma se il tuo migliore amico ti tradisce,reagisci. Il dolore
quello
vero è provocato dai ricordi. Ricordi che non puoi
cancellare,poiché impressi
nella tua pelle,nei tuoi occhi,nel tuo sangue,fra le tue labbra,nel tuo
cuore.
Ed è impossibile cancellare anche solo il frammento di un
ricordo. Dicono il
tempo guarisce,ma non è vero. Il tempo funge da
anestesia,l’abitudine è la
guarigione. Devi solo abituarti a rimanere costantemente deluso e non
soffrirai
più.
“e
intanto aspetti
il
colpo di scena
quell’occasione
unica
che ti
sistema
ogni
problema”
Ma a furia di aspettare si muore
vecchi e soli su una panchina,pieni
di rimpianti e rimorsi. Con la voglia di fare mille cose e la
consapevolezza di
non poterle fare siccome si è diventati troppo vecchi a
furia di
aspettare;allora ‘st’occasione te la vai a cercare
per non rimanere
indietro,per non farti superare dagli altri ti metti in carreggiata
anche tu,ma
tutte le persone sembravano voler ostacolarti e anche quelle
più care ti
voltavano le spalle,giusto per mostrarti che non sei speciale anzi non
sei
nessuno,e da tale devi essere trattato.
“e
lei che ti completera’
ma qui
non e’ cosi’
la
trama e’ inconsistente
l’amore
non e’ mai per sempre”
Con quelle ultime parole che riesco
ad ascoltare in preda
alla rabbia spengo la televisione,con le lacrime che graffiano le mie
guance. Come
poteva una canzone essere così adatta alla mia situazione?
E’ vero la vita non
è un film,e l’amore non è per sempre.
Dovevo saperlo prima,non mi sarei illusa
così tanto e magari se avessi iniziato prima a disilludermi
ora non starei in
questa disastrosa situazione. Non mi sarei mai fidata di Noah,e avrei
riso alla
notizia dei miei papà morti. Purtroppo ero sempre stata
stupida,e il mio cuore
di diventare così duro non ne voleva sentire parlare,ma
ormai ero stufa e
giurando sul telecomando che mi faceva compagnia in quegli orribili
momenti
giurai di cambiare,di diventare una piccola Santana Lopez.
Me:
Ok,quanti secoli di assenza ho
fatto?TROPPI. E mi scuso per questo D: Spero non mi abbiate abbandonate
del
tutto,perdono perdono >-<
Parlando del capitolo,Finn ha
lasciato Rachel e Noah si può
dire che l’ha tradita,facendola sprofondare in una specie di
depressione che la
porterà a cambiare,ma in bene o in peggio?Sarà un
po’ come grease quando lei
cerca di adattarsi a lui,o in questo caso verrà schiacciata
dal cambiamento? Spero
mi seguirete per scoprirlo,e GRAZIE per
le vostre splendide recensioni!
Alla prossima ;D <3
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