Et voilà.
Non potevo crederci che Zeus si era
arreso per così poco, non
mi sembrava neanche lontanamente vero eppure ci dovevo credere
poiché avevamo vinto.
Era strano, certo. Se
avrei raccontato a qualcuno che mi ero una mutaforme sfortunata
innamorata di
un gatto nero con amici un vampiro, una gatta nera mezza cieca e un
vampiro mi
avrebbe riso in faccia senza neanche sapere la storiella degli Dei e
della
lontananza forzata.
“Stronzi, questo
è l’ultimo appartamento che visitiamo.”
Sbuffò Josh guardandomi con aria convinta, senza rendermene
contro sorrisi. Sii
io,lui, e tutti gli altri sapevamo che non era affatto
l’ultima casa che
avremmo visitato. Cercavamo casa da minimo una settimana, casa ed un
lavoro.
Simone il suo lavoro già lo aveva trovato,
l’assaggiatore di carote in una
fabbrica. Mentre Josh come diceva lui non aveva bisogno di un lavoro
uccideva
le persone gli prendeva i soldi. Pensavo di visitare una gilda per
trovar
lavoro.
“E’ accogliente
molto carina, soleggiata cosa ne pensate? E
poi di sopra c’è un altro appartamento come questo
ed un altro identico proprio
di fronte. E tutti e tre a solo settecento euro al mese.” Ci
guardammo per
qualche secondo sperando di non pensare tutti la stessa cosa. Il mio
gattaccio
mi strinse a lui pregando che quei tre non sarebbero venuti a vivere
vicino a
noi.
“Ci può dare
qualche secondo per pensare?” Chiese
diplomatica Cloe guardandoci con le stelline negli occhi, Josh si
voltò verso
Simone che subito arrossì. Era passata una settimana dalla
nostra vincita e
quei due ancora dovevano chiarirsi, avevo veramente preso in
considerazione di
chiuderli in una stanza finché non si fossero scopati. La
signorina con la
gonna fino al ginocchio ci lasciò andando in veranda per
fumarsi una sigaretta.
Aveva un’aria estremamente infelice.
“Potremmo vivere ad un
piano di distanza, non è fantastico?”
Chiese Cloe entusiasta, attirando Simone che forse ci stava facendo un
pensierino ma sapevo che Josh l’avrebbe ammazzato se avrebbe
accettato.
“Per me andrebbe
bene.” Esclamai sicura essendo subito
fulminata dall’amorevole gattaccio, gli sorrisi e gli lasciai
un lieve bacio
sulle labbra seguito da una gomitata. Lo vidi ridere, era lui che mi
faceva
diventare violenta. Poteva continuare a sussurrarmi porcherie per tutto
il
tragitto?! Maniaco, gattaccio, idiota ma assolutamente perfetto.
Aspettai che qualcun
altro parlasse, infondo sarebbe stato abbastanza magnifico averli
vicino tutti
i giorni come se fossimo un’unica gigantesca stupenda
famiglia. Nessuno parlò,
nella sala c’era solo silenzio. Guardai qualche secondo Rio
in cerca d’appoggio
ma faceva finta di non guardarmi, quanto mi dava fastidio il suo
–tanto non ti
vedo- , continuai a guardarlo insistendo con lo sguardo.
“Ci sto anche
io.” Insicuro un po’ dubbioso il mio gatto
quasi domestico si affermò, sentii sopra di me lo sguardo
incredulo di Josh che
sapeva il perché dello strano cambiamento di decisione.
Guardai per qualche
secondo il vampiro sperando che accettasse ma la signorina ci
interruppe con il
solito sorriso cordiale che rivolgeva ad ogni cliente, ma ero sicura
che
mentalmente mandava a fanculo chiunque incontrasse.
“Allora lo prendete si o
no?” La sua voce interruppe il filo
dei miei pensieri, non sopportavo quella ragazza.
“Certo.” Sorrise
il vampiro guardandomi rassicurante,
sospirai. Sapevo dopo mi avrebbe chiesto qualcosa. La signorina
roteò gli occhi
e ci porse qualche foglio da firmare, mi porsi per prendere la penna ma
mi
precedette Josh che intestò tutte e tre le case a lui. Feci
spallucce, tutto
faceva parte del suo piano diabolico. Rio si mise a ridere e lo
scrutava con
attenzione meditando anche lui qualcosa di estrema importanza a cui io
e Cloe
eravamo escluse siccome anche il coniglio sembrava intendersela alla
perfezione
con quei due. Feci spallucce. Salutammo miss antipatia.
“Che bella casa nostra!” Esclamai sorridente
guardando con attenzione il mio
gattaccio che trasformato si avventò sul suo amico vampiro
insieme al coniglio.
Josh cercava di difendersi sferrando cazzotti e calci ad una
velocità massima
ma Simone ridendo lo teneva, e Rio non faceva altro che confonderlo
correndogli
attorno. Li guardavo sbalordita assieme a Cloe che cercava inutilmente
di
separarli, andai fuori alla veranda dopo poco prima c’era
stata l’antipaticona.
Forse sarebbe tutto cambiato, o
sarebbe rimasto tutto
uguale? Non lo sapevo ed avevo paura di ciò che in futuro mi
aspettava.
“Sei il fratello
più stupido e cattivo che io abbia!”
“Sono il tuo unico
fratello.”
“Smettetela di litigare o
succhio il sangue a tutti.”
“Ma succhiami il
cazzo.”
“Simone!” Urlammo
tutti in coro, persino io che li osservavo
da lontano. Cos’era successo al mio bel coniglietto dagli
occhi lilla che non
diceva mai parolacce o al massimo mandava a fanculo le persone? Era
colpa di
Josh che condizionava in malo modo il povero coniglietto.
“Micetta?” Sicuro
come sempre, il ghigno perverso sul volto.
Il mio ragazzo ragazzo? Venne da me avvolgendomi nelle sue braccia,
restai
accoccolata così per un po’.
“Che hai?” Uno
dei miglior pregi di Rio era il fatto che
riusciva a rompere ogni mia barriera e distinguere i miei finti sorrisi
di
cortesia da quelli veri.
“Ho paura.”
Bisbigliai incerta della sua razione, si mise a
ridere guardandomi curioso. Ma, una persona normale al mio fianco no
eh!?
“Tranquilla non ci sono i
mostri sotto il letto, li ho
uccisi io prima.” Avevo
il timore che
non stesse dicendo per finta e avesse davvero ucciso qualche strano
mostro
sotto il letto, che palle io ero facilmente impressionabile.
“Stupido. Ho paura del
futuro.” Sbuffai togliendogli il
sorriso dal viso, chissà cosa stavano facendo quei tre nel
salone. Spero non un
orgia.
“ Alyce il futuro
è qualcosa di nascosto ed imprevedibile,
qualcosa che cambia ogni frazione di secondo e non bisogna averne paura
poiché
il futuro non è altro che una proiezione più
bella o brutta del presente.” Lo
guardai sbalordita, i suoi occhi verde fluo
per la prima volta forse in due anni avevano assunto un’aria
seria. Cercai di
immortalare quello sguardo nella mia mente sicura che non lo avrei
rivisto più.
“Ragazzi
sbrigatevee!” Urlò Josh portandoci in salone
completamente arredato, erano delle belle case. Un bagno, una camera da
letto,
un salone e una cucina. Non erano giganti ma perfette per noi. Cloe
avrebbe
vissuto davanti casa nostra mentre Simone e Josh sopra. Almeno
così volevo io.
“Io vorrei vivere da sola
poiché non sono abituata alla
convivenza.” Esplicitò subito Cloe guardando
maliziosa i due ragazzi, sapevo
che era follemente innamorata di Josh. D’altronde Josh era un
ragazzo stupendo
forse un po’ pazzo. I capelli rosso fuoco scombinati e non
più neri, gli occhi
tra il bruno e il verde e il corpo pieno di tatuaggi nascosti che solo
il
coniglio aveva visto. Infine, quel ragazzo aveva la strana
capacità di capirmi
al volo.
“Ho trovato lavoro per
tutti.” Commentò Simone stendendosi
sul divano nuovo accendendo la tv.
“Quale?”
“Una gilda.
C’è mio cugino che ne è uno dei
più bravi e ci
ha fatto entrare senza problemi. In poche parole
c’è un enorme bacheca dove ci
sono dei compiti da svolgere ognuno a partire da un milione di euro, ma
sono
difficili. Cosa ne pensate oggi ci andiamo a fare un giro?”
Lo guardai per qualche secondo
pensandoci su, che male
poteva farci? Era
pur sempre un lavoro.
“Ok, ora andate tutti via
su. Questa ora è casa mia ci
rivediamo oggi alle cinque fuori il portone, ciao ciao ciao!”
Urlò Rio
cacciando tutti in malo modo, lo guardai male ma lui non ne voleva
sapere di
ubbidirmi.
“Ma cosa
combini?!” Urlai una volta che se ne erano andati
tutti.
“Voglio provare la nuova
casa.” Finì portandomi a sacco di
patate fino a letto, scalciavo e urlavo non ero d’accordo.
Poveri ragazzi
cacciati via da casa così senza nemmeno averli fatti
scegliere in che casa
dovevano vivere.
“Nuovo letto, nuova scopata
è la regola.” Commentò facendomi
ridere, perché doveva dire sempre stronzate con una faccia
seria per di più? Gli
tolsi lentamente la maglia giusto per farlo morire un po’.
“Micia cattiva”
continuò sfilandomi i pantaloni, eppure ero
irrequieta. Ma stavamo insieme si o no? Lui mi amava davvero o ero solo
uno
sfizio di letto? Non poteva essere o non sarebbe quasi morto per me.
Forse però
siccome era abituato a soffrire non gli dispiaceva stare male un altro
po’. Ma
cosa pensavo.
“Alyce.” Mi
richiamò strappandomi dai miei pensieri facendo
oscillare il mio cuore tra insicurezza e amore come un foglio al vento.
Non
risposi, mi limitai a guardare da un’altra parte.
“Cosa
c’è che non va?” Mi guardò
quasi severo ma ghignando.
“Posso farti una
domanda?” Annui un po’ scocciato
guardandomi divertito.
“Io e te.. vedi.. stavo
pensando.. insomma..” mi bloccò con
un bacio, in quel momento tutte le mie paranoie sembravano solo grandi
cazzate.
“Parla miciotta o ti faccio
il solletico.”
“Mi ami?”
Sussurrai di getto guardando la sua espressione
mutare da divertito a serio, lo stesso sguardo di stamattina. Stava
forse
impazzendo?
“Se amarti significa voler
rimanere al tuo fianco per sempre
sostenendoti e non lasciarti mai andare, allora si ti amo.”
Lo guardai sorpresa
riempendolo di baci, ma si alzò per correre al bagno.
“Cosa fai?”
“Vomito! Che schifo, cosa
mi hai fatto diventare miciosa
stregosa!”
Non potevo far a meno di ridere.
Poteva essere così stupido?
Andai da lui ridendo mentre si sciacquava la bocca con il colluttorio.
“Gattaccio
idiota.” Sussurrai togliendomi finalmente il reggiseno.
Casa Simo e Josh.
“Perché io e te
dobbiamo vivere insieme?” Si lamentò il
coniglio guardandomi scocciato, era colpa mia se la gatta non voleva
vivere con
nessuno dei due?!
“Se vuoi puoi andare a
vivere con Rio e Alyce.” Risposi a
tono io, un po’ mi faceva star male il fatto che non gli
andasse di vivere con
me. D’altronde era come un fratello minore rompicoglioni per
me e non vedo il
motivo di tutta quell’antipatia improvvisa.
“Stai dicendo che dovremmo
anche dormire insieme?” Pungete
ed acido, aveva forse il ciclo?
“Non sarebbe la prima
volta, e cosa ti prende?” Sbroccai
guardandolo male, cosa cazzo non andava in me da farmi odiare
così tanto. Eppure
il coniglietto quando non c’era Rio o qualcun altro a
consolarlo non faceva
tante storie. Vaffanculo. Per una volta pensavo d’aver
trovato qualcuno di
diverso che forse era capace a comprendermi, siccome sapevo di non
avere la
mentalità tanto normale però a quel coso con le
orecchie bianche gli volevo
davvero bene, così come mi ero affezionato ad Alyce, Cloe e lo stronzo di Rio.
Forse con Simone era
diverso, forse con
lui non mi bastavano
le botte amichevoli. Mi dovevano bastare però.
“Vado a letto, tu guarda la
tv.” Freddo, stronzo, un vero vampiro
doc.
Il pensiero di me e il coniglio
insieme non voleva
abbandonare la mia mente, era impossibile. Io ero un maschio e i maschi
non si
innamoravano dei maschi, solo i froci. Ed io di certo non ero un
frocio. Per
carità uno di quei ragazzi che fa danza classica e si
mettono lo sguardo. Merda.
Ecco cosa sono tutti quelli che fanno sesso con i ragazzi e sono
ragazzi. Forse
il mio era un pensiero un po’ razzista ma comunque era contro
natura. Nessun
vero maschio avrebbe preferito il cazzo alla figa, era la regola creata
da Gesù
Cristo, Zeus e tutti quelli là a cui io in realtà
non avevo mai portato rispetto
o stronzate del genere ma ‘ste cose per me erano importanti.
Non riuscivo a
dormire. Anche perché era appena l’una. La mia
vita sarebbe sempre stata
impossibile, perché anche io non potevo avere un bel lieto
fine con una dolce
principessa sempre a pecora? Io la mia fine l’avevo avuta
solo senza –lieto-
davanti così senza un motivo. Mi sentivo un po’
come lo schiavo innamorato di
Cenerentola, si quello schiavo che non appare nella storia
poiché non è
fondamentalmente importante però Cenerentola lo conosceva e
con lui sarebbe
stata felice, ma invece ha scelto quel vanitoso del principe. Non sono
mai
stata d’accordo con lei. Peccato che la mia non era una
favola e se non
riuscivo a risolvere questa situazione giuro che, giuro, giuro che
potrei
arrivare ad uccidermi. Perché cazzo tutti dovevano essere
felici ed io no?! Cos’avevo
di sbagliato? Mi sentivo come il ventunesimo cromosoma che rende un
intero
sistema down. Io mi ero sempre scopato le donne, certo anche qualche
ragazzo ma
ero sicuramente ubriaco e si trattava di orge. Di certo nessuno di loro
emanava
calore riscaldandomi. Simone emanava calore ed era perfetto per me
siccome ero
sempre freddo quasi il mio cuore fosse diventato di ghiaccio; lui mi
riscaldava
con i suoi sorrisi ingenui seppur non facevo altro che rispondergli
male non
mollava l’osso. Cazzo
era vero. Io senza
di quel coniglio non ero altro che un pezzo arido di ghiaccio
desideroso di
sciogliersi al sole. Chiusi gli occhi la stanchezza si faceva sentire.
“Josh?” Dolce,
insicuro. Il coniglio era steso davanti a me.
Sobbalzai. Voleva forse farmi morire? Ma che cazzo di giochini
‘sto idiota.
“Cazzo vuoi?”
Arrabbiato, ero fottutamente arrabbiato per la
sua reazione di poco prima.
“Scusa. Non volevo
risponderti così male prima, solo sai ho
paura.”
“Di cosa?” Non
riuscivo a pensare per la dolcezza che il suo
tono assunse.
“Di me. Inizio a provare
sentimenti per una persona che non
dovrei provare e vedi ho paura di andare all’inferno ma
soprattutto che quella
persona mi allontani per la merda che sono diventato. Sai questa
persona è
sicuramente omofoba e razzista e un po’ arretrato, dice un
sacco di parolacce e
mi tratta sempre male ma sono quasi certo di amarlo.” Lo
guardai sconcertato,
confuso, dovevo saltare dalla gioia o farlo dormire sul divano? Che
Simone
fosse frocio era sicuro, l’avevo sempre detto anche Rio
m’aveva avvertito. Ed
io? Io non potevo essere frocio cazzo. Ma, i suoi occhi lilla nel
violetto
accarezzavano ogni cm della mie pelle ed io non potevo dire che sentire
il suo
profumo di carote al mio risveglio non mi piaceva, poiché
amavo quel profumo
come i suoi capelli chiari sempre disordinati.
“Che ora sono?”
Sussurrai, alle quattro dovevamo uscire.
“Non andiamo più
a vedere la gilda, ed è mezza notte.” Ma
quanto cazzo avevo dormito?! Lo guardai alzarsi per andarsi a fare una
doccia,
il momenti in cui anche io avrei potuto svelarmi era già
sparito. Mi sentii
come uno stupido che non aveva colto la palla al balzo. Ma poi
dichiararmi di
cosa? NON ERO FROCIO.
Odiavo quando faceva affumicare
l’intera casa per una
singola doccia, acqua troppo calda. Ed io dopo avrei dovuto lavarmi con
quella
fredda, ovvio. Mi avvicinai alla porta del bagno arrabbiato, gli avrei
ficcato
la faccia del cesso se non fosse uscito subito, ma poteva farsi una
doccia a
mezza notte con io che tentavo di dormire e non ci riuscivo
poiché già avevo
dormito tutto il giorno?!
Non
potevo ucciderlo
sennò avrei dovuto lavare io i piatti. Mi stesi sul divano
per aspettarlo.
“Josh dormi?”
Urlò affacciandosi dal bagno, non risposi ero
infastidito volevo dormire e lui parlava, anzi urlava e quel divano era
scomodo, cazzo.
“Che fortuna”
bofonchiò venendo verso il salone,
completamente nudo. Non era la prima volta che lo vedevo nudo, ma era
la prima
volta che lo vedevo mostrarsi senza problemi, forse perché
pensava che dormissimo.
“Oddio mo’ si
è pure addormentato sul divano.” Sbuffò
quasi
come se fosse stato una madre scocciata dai capricci impertinenti del
figlio. Deglutii
vedendolo avvicinare, accorgendomi solo ora del suo fisico statuario. Vabbè stavo a guardare il petto.
Mi
girai dal lato opposto cercando di non farmi vedere siccome sentivo che
qualcuno si era magicamente risvegliato e si stava alzando. Se mi
avesse girato
avrei fatto la più grande figura di merda.
TI PREGO NO.
“Josh.”
Sussurrò con le gote più rosse, riuscivo a
guardargli solo il viso di controluce visto che se avrei aperto troppo
gli
occhi mi avrebbe scoperto e se mi fossi girato pure peggio.
“Josh.” Sembrava
più un rimprovero, una chiamata come se
sapesse che fossi sveglio, come se sapesse che desideravo tanto restare
con lui
senza pensare a niente.
“Josh, Dio, so che non stai
dormendo. Girati e affrontami se
ne hai il coraggio. Conterò fino a cinque
se non ti girerai io andrò a dormire di
là e tu per stare rimarrai di
qua poi domani ci faremo portare un altro letto matrimoniale in modo da
non
doverci dare fastidio a vicenda, cosa ne pensi di
quest’ultima soluzione? Ah si
dimenticavo che ci uccideremo di seghe siccome non vuoi deciderti a
scoparmi.”
Ma chi cazzo mi stava parlando? Di sicuro non il mio coniglio.
“Uno.”
Iniziò a parlare, dovevo far finta di non ascoltarlo
sarebbe stato un bene per tutti e due.
“Due.” Anche se
aveva le labbra rosee e avevo sempre voluto
sapere come baciava.
“Tre.” Che poi le
labbra grosse non servivano solo per i
baci.
“Quattro.” Il
tono era scocciato forse deluso, sempre meglio
andà a seghe che esse frocio.
“Cinque.”
Finì andandosene sempre nudo, forse si sarebbe rivestito
nella camera da letto. Era finita io non ero frocio sennò
sarei andato con lui,
invece ero completamente sano. Per fortuna.
“Josh!”
Urlò il coniglio venendo nella mia bocca, così si
imparava a venire da me completamente nudo. Non tutti nascevamo pre-
impostati.
Non tutti eravamo uguali e non tutti ci innamoravamo del altro sesso.
Tutti
eravamo diversi, chi amava la figa chi amava il cazzo, chi amava
Simone. Poiché
non era questione di cazzo o figa, ma bensì di persone. Ed
io mi ero innamorato
del più idiota dell’universo, ma amavo la sua
idiotaggine.
In fondo io, Simone, Aly, Rio e Cloe
non eravamo poi così
una brutta squadra ed ora avevamo un’intera vita per stare
insieme e darci
fastidio a vicenda.
FINE.
Me:
Arieccome gentaglia! Non ero sicura di
poter postare siccome ho avuto litigi su litigi invece non ci ho messo
niente a
scrivere seppur la prima pagina per me è stata un vero
è proprio sforzo
>_< Siamo già giunti alla fine, cosa ne
pensate di questo finale? Non ho
scritto il finale di Cloe poiché lei sola è nata
e sola morirà. Non tutti
possono avere il loro felice e contenti un po’ come lo
schiavo di Cenerentola. Oh,
che fantasia Josh! Volevo ricordarvi che
la storia non è finita ma ci saranno dei missing moments che
riguarderanno il
futuro. Un po’ di spoiler sul loro
“futuro” che poi scriverò: Aly e Rio si
sposeranno e avranno tre figuoli una femmina e due maschioli. Non dico
i loro
nomi. Poi riguardando al testo l’idea della
“gilda” l’ho rubata a fairy tail ma
voi non fateci caso ok? ^^ Hhaha. Ora passiamo ai ringraziamenti e al
fatto che
io non posso davvero crederci che la storia sia già finita
*-* Ma non metterò
completa perché poi devo aggiungere i capitoli seguenti che
saranno spezzoni di
storia del futuro u.u
Allora:
-3sofficisoffidivento
-anna1993
-Cloe_Black
-Dreams Are
Beautiful
-Nemy Salvatore
- FedeKiryu
- FelicianoPasta
-LoLitaLOVE
E
-Tatti.
Grazie a tutte voi e a chiunque abbia
letto *--*
Ci rivediamo al prossimo capitolo e
ancora grazie a chiunque
abbia solo letto le prime righe o anche a chi ha letto e fa schifo
ahahha
Bene la smetto e sarei felice di sapere cosa ne pensate.
Non
è un addio.
Peace and love.
☮
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