CAPITOLO 10: MIRAI (Futuro)
-Un desiderio che entrambi
sogniamo? Ma che vuol dire?- fece Inuyasha perplesso
-Vedete, mentre Rikosyugi era in
possesso del mio corpo, io ero cosciente di tutto quello che succedeva intorno a
me e ho visto come ti sentivi mentre eri un essere umano, ho percepito il tuo
senso di impotenza nel non poter aiutare la tua compagna e la tua rabbia per la
mancanza dei tuoi poteri demoniaci...- gli disse Tsuki
-E allora?- replicò il mezzo demone
con tono brusco, un po’ imbarazzato per come la dea della luna gli aveva letto
dentro come un libro aperto
-Potendo controllare la luna, le
sue fasi e tutto ciò che la riguarda, posso far scomparire l’effetto che la luna
nuova ha sul tuo corpo-
-Vuole dire che in questo modo
Inuyasha non si trasformerà più in un essere umano?- intervenne Kagome
-Esattamente. Allora, accettare
questo mio dono?-
-Feh! Sono domande da fare? Certo
che accettiamo!- esclamò l’hanyou
La dea della luna sorrise, poi
chiuse gli occhi e stese le mani sopra la testa di Inuyasha, come aveva fatto
prima per farlo tornare un mezzo demone, e si concentrò. Subito dopo, un fascio
di luce di un intenso colore blu fuoriuscì dalle sue mani e si divise in due
flussi: uno andò ad avvolgere Inuyasha, mentre l’altro si diresse verso il
grembo di Kagome. Alcuni minuti dopo, il rituale ebbe fine.
-Già fatto?- chiese il mezzo demone
-Sì. Per me è un procedimento molto
semplice da compiere- gli rispose Tsuki
-Ma per quale motivo il tuo fascio
di luce si è diretto anche verso Kagome? Cosa significa tutto ciò?- fece
perplesso Inuyasha
-Questa è una cosa che dovrà
spiegarti lei- la dea della luna sorrise alla ragazza
Kagome arrossì, capendo che Tsuki
si era accorta che aspettava un bambino e aveva annullato l’effetto della luna
nuova anche su di lui. L’hanyou la guardò con curiosità.
-Ehm...Ne parleremo più tardi,
Inuyasha- gli disse impacciata –Ora che ne diresti di tornarcene a casa?-
-Ottima idea- intervenne in quel
momento la voce di Miroku –Sango si starà preoccupando per noi-
-Aspettate! Dobbiamo prima liberare
le sacerdotesse rapite!- li fermò Kagome
-Non preoccupatevi, ci penserò io.
Rikosyugi le ha rinchiuse in una baracca nel lato est del palazzo- li
tranquillizzò Tsuki
-La ringrazio, divina Tsuki- fece
Miroku con un piccolo inchino
-E Sesshomaru che fine ha fatto?-
chiese in quel momento il mezzo demone guardandosi intorno
-Se n’è andato- gli rispose il
monaco –Ha borbottato qualcosa sul fatto che queste sciocchezze da mezzi demoni
non gli interessavano minimamente e ha girato i tacchi-
-Tsk! Tipico da parte sua!- fece
sprezzante Inuyasha –Forza, andiamocene anche noi-
Dopo aver salutato Tsuki, i tre
ridiscesero il monte Hosi e raggiunsero il punto in cui Sango li stava
aspettando. Felice di vederli tutti sani e salvi, la sterminatrice saltò al
collo di suo marito e, mentre si incamminavano verso il villaggio di Kaede,
questi le raccontò tutto quello che era successo alla dimora della dea della
luna. Felici che anche quella volta tutto si fosse risolto per il meglio,
Inuyasha e Kagome rimasero un po’ indietro, camminando tranquillamente mano
nella mano e godendosi la luce dorata del sole al tramonto che si infiltrava tra
le fronde degli alberi dal cielo ormai sgombro dall’aura demoniaca di Rikosyugi.
-Inuyasha?-
-Mmh?-
-Sei sicuro di stare bene? Le
ferite non ti fanno male?- gli chiese Kagome un po’ preoccupata
-Non preoccuparti, sto benissimo.
Le ferite sono già in via di guarigione- rispose Inuyasha -Piuttosto... Che ne
dici di organizzare una piccola festa questa sera?-
-Per festeggiare la sconfitta di
Rikosyugi, intendi?-
-Beh, sì, anche. Ma soprattutto per
festeggiare il tuo compleanno...-
-Hai ragione! Con tutta questa
storia mi ero quasi dimenticata del mio compleanno!-
-E poi, se non sbaglio, devo ancora
darti il mio regalo...- le disse Inuyasha guardandola con dolcezza
-È vero- gli sorrise Kagome “Anche
se, a dire la verità, sono io quella che ha una sorpresa per te” pensò poi tra
se e se posandosi una mano sulla pancia
Era una serena notte autunnale,
spirava una lieve brezza che faceva ondulare le fronde degli alberi e l’erba
alta. Il cielo era completamente sereno e le stelle erano luminose e ben
visibili.
Appoggiato alla parete della
capanna della vecchia Kaede, Inuyasha guardava divertito la sua Kagome
chiacchierare con Sango, osservando la sua espressione felice ed eccitata per la
bellissima festa che i suoi amici e gli abitanti del villaggio le avevano
organizzato e per i regali che le avevano fatto. Poi, la sterminatrice si staccò
dall’amica per raggiungere Miroku, mentre Kagome si avvicinava a Inuyasha.
-Oh, Inuyasha, sono così felice!-
esclamò la ragazza –Non immaginavo che gli abitanti del villaggio mi avrebbero
fatto così tanti regali!-
-Beh, ora tu sei la loro
sacerdotessa. Credo che ti ci dovrai abituare- rispose l’hanyou
-Però, se non sbaglio, c’è ancora
un regalo che non ho ricevuto...- Kagome lo guardò maliziosa e con un sorriso
birichino
-Stavo solo aspettando che avessi
un momento per me. Vieni- Inuyasha la prese per mano e la condusse ad uno
spiazzo erboso, poco distante dalla capanna di Kaede
A qualche metro di distanza, si
poteva scorgere anche l’abitazione di Sango, Miroku e Kohaku.
-Allora, cosa ne dici?- le chiese
il mezzo demone fermandosi
-Di cosa?- rispose lei perplessa
guardandosi intorno –Scusami, ma non capisco...-
-Del posto che ho scelto per
costruire la nostra casa- le disse Inuyasha guardandola serio
Kagome si voltò verso di lui
sgranando gli occhi per la sorpresa.
-La nostra...casa?- balbettò
emozionata
Il mezzo demone le si avvicinò di
qualche passo.
-È una cosa a cui stavo pensando
già da un po’...Oramai vivi la maggior parte del tempo da questa parte, hai
accettato di essere la sacerdotessa del villaggio e, cosa più importante, sei la
mia compagna. Per tutti questi motivi, credo sia il momento di avere una casa
tutta nostra...-
Sentendo quelle parole, Kagome non
seppe più trattenere le lacrime.
-Oh, Inuyasha...- emozionata, gli
buttò le braccia al collo –Io...non so cosa dire...È sicuramente il più bel
regalo che avresti potuto farmi!-
-E non è ancora finita...- le disse
lui con un sorriso sfiorandole le labbra con le proprie
Poi, da sotto il suo kariginou,
tirò fuori un sottile cordoncino, a cui era attaccata una lucente pietra bianca
a forma di goccia.
-Questa collana era di mia madre,
me l’ha data prima di morire, dicendomi che un giorno avrei trovato una persona speciale, che mi avrebbe
amato per quello che ero. Mi disse che avrei dovuto donarla a quella persona e
proteggerla per tutta la vita- Inuyasha le accarezzò dolcemente il viso –Prima
di incontrare te non credevo che avrei mai trovato una persona del genere, non
credevo nell’amore... Pensavo che gli umani fossero esseri crudeli, incapaci di
accettare quelli che erano diversi da loro e spinti ad agire unicamente dalla
bramosia. Ma poi sei arrivata tu...E hai stravolto il mio mondo, facendomi
innamorare di te. E oggi hai persino combattuto per salvarmi la vita! Nessuno
aveva mai fatto una cosa del genere per me...E per questo voglio ringraziarti-
l’hanyou le mise la collana attorno al collo
-Ma...Inuyasha, io...non posso
accettare...- balbettò Kagome commossa
-Io voglio che tu l’accetti,
Kagome. Sei la mia compagna e voglio che tu lo sia per tutta la vita-
Lei gli sorrise, radiosa.
-Ti ringrazio, Inuyasha-
I due si scambiarono un lungo e
profondo bacio.
Poco dopo, mentre erano sdraiati
sull’erba a guardare le stelle, Kagome ruppe il silenzio che si era venuto a
creare.
-Allora, sei contento del fatto che
non ti trasformerai più in un essere umano?- gli chiese
-Molto contento- rispose Inuyasha
–Lo sai, non ho nulla contro gli esseri umani, ma quello che ho provato oggi,
mentre me ne stavo lì, impotente, a guardarti combattere per me...Non voglio
provarlo mai più- chinò la testa per poter guardare negli occhi Kagome, stretta
al suo petto –Per quanto tu ora sia molto potente, voglio essere io a
proteggerti. È una promessa che ho fatto a me stesso molto tempo fa-
-Lo so, però sono contenta di
essere riuscita a controllare con sicurezza i miei poteri- rispose lei –In
questo modo, in futuro, potrai preoccuparti un po’ meno di me...Anzi, di noi-
concluse con un sussurro
-Hai ragione, sei stata bravissima
oggi. Ma, del resto, ero sicuro che ce l’avresti fatta...- Inuyasha si
interruppe, registrando solo in quel momento le sue parole –Aspetta...Che
significa quel “noi”?- chiese perplesso
-Ecco...C’è una cosa che dovrei
dirti...- iniziò impacciata Kagome –Ti ricordi quando hai chiesto alla dea Tsuki
per quale motivo una parte del suo potere si era diretta verso di me e lei ti ha
detto che la risposta avrei dovuto dartela io?-
-Sì. E allora?- l’hanyou continuava
a non capire
-Vedi...il motivo è...che aspetto
un bambino-
Kagome alzò lo sguardo per studiare
la reazione del mezzo demone. Lo sentì sussultare e lo vide sgranare gli occhi
dalla sorpresa.
-Vuoi dire che...sto per diventare
padre?- balbettò Inuyasha
-Proprio così. Lo so che è una cosa
inaspettata, che in fondo stiamo insieme solo da qualche mese, però è successo
e...-
-Kagome...- lui cercò di fermare
quel fiume di parole
-Ti capisco se sei spaventato...-
continuò lei imperterrita
-Kagome...- tentò Inuyasha di nuovo
-Anch’io sono molto spaventata...-
-Kagome!- stavolta fu quasi un urlo
Comunque, ebbe l’effetto sperato,
perchè Kagome si zittì.
-È vero, è una cosa inaspettata. Ed
è vero anche che sono un po’ spaventato...Anzi, un po’ tanto a dire la
verità...- vedendo che lei stava per replicare, il mezzo demone le poggiò un
dito sulle labbra per farla tacere –Però...è anche la notizia più bella che
potessi darmi- concluse con un sorriso
-Dici davvero?- gli chiese Kagome
titubante
-Assolutamente- le confermò lui
-Oh, Inuyasha!- Kagome lo abbracciò
felice –Ti amo così tanto!-
-Anch’io ti amo. E sento di amare
già anche il bambino che porti in grembo- le disse Inuyasha prima di chinarsi a
baciarla
THE END
Un grazie speciale a: Elychan, MarySaeba92,
Sania, Sushi_chan, lucy6 e Resha91 per i loro commenti e un grazie
enorme anche a chi ha semplicemente letto la mia storia!! Un bacione,
Lynn12
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