My new life… is horrible!
Snake
svolazza tutto pimpante e contento poco più avanti. Oggi ha
incarcerati il suo
primo criminale e mi ha fatto la recensione dell’accaduto
almeno 20 volte,
cambiando e ingigantendo qualche piccolo dettaglio ogni volta.
È passato dalla
parte dei buoni da meno di una settimana eppure sembra essere tagliato
per
questo lavoro più che per quello del cattivo
-E
poi ha estratto il mitra e… - continua a raccontare tutto
eccitato. Io lo
lascio parlare, sarebbe scortese interromperlo per fargli notare che
all’inizio
gli avevano sparato con una semplice pistola. Sto cercando di essere
meno acido
e più accondiscendente, un supereroe deve esserlo, ma se
continua ad
ingigantire i fatti giuro che lo faccio seppellire dalla vergogna!
-Siamo
arrivati- gli faccio notare sollevato, le sue chiacchiere mi stanno
uccidendo!
-Oh,
si!- si riscuote lui dai suoi sogni ad occhi aperti –allora
ci vediamo domani?-
annuisco
-Salutami
tua madre- Snake sorride mentre entra in casa. Penso che la cosa che
preferisca
del suo nuovo lavoro sia il fatto che ne può parlare con la
famiglia e che loro
ne sono fieri. Mi avvio a mia volta verso casa, passando per il bordo
del
cratere che ora è pieno d’acqua di mare. Stanno
costruendo un nuovo porto e,
vista la profondità dell’acqua in quel punto,
avrebbe dovuto diventare un
facile un attracco per navi molto grandi che nel vecchio porto stavano
decisamente strette. La nostra città era abituata a
cambiamenti di questo
genere: in meno di un paio di giorni si riusciva a ricostruire interi
palazzi e
la vita scorreva come sempre, come se la suprema lotta fra bene e male
fosse
una cosa normale e trascurabile.
Ritorno
al Golden Palace a piedi, ancora la mia abilità di volo
è schifosa e la
macchina l’ho lasciata parcheggiata dall’altra
parte della città. Il portiere
non fa neppure caso a me e il tipo nell’ascensore mi scorta
all’ultimo piano
senza una parola. Ormai sono di casa da queste parti. Fra
l’altro ho anche
scoperto come vengono impiegati tutti i piani del palazzo: vengono
affittati a
varie agenzie e imprese, al ventesimo piano ad esempio
c’è un ufficio legale e
al tredicesimo un agenzia di pompe funebri! Il tipo in ascensore era
stato
assunto per non permettere a tutta questa gente di andare in giro da
sola e
perdersi fra i vari piani.
Entro
nell’appartamento e mi guardo intorno. Non
c’è nessuno all’ingresso ma si sente
un buon profumo venire dalla cucina. Tyler sta preparando la colazione
canticchiando e saltellando. Se non fosse che indossa ancora
quell’orrido costume
da supereroe sarebbe adorabile
-Buon
giorno- lo saluto abbracciandolo –come mai ancora vestito da
pornostar?- gli
chiedo baciandolo
-Avevo
una gran fame e poca voglia di cambiarmi- mi risponde, senza fare caso
al mio
ennesimo insulto alla sua divisa. Se prima non mi piaceva
perché era oscena
adesso non mi piace perché tutti potevano guardarlo e
sbavare su di lui
-Potevi
stare nudo- gli suggerisco baciandolo
-Così
appena a casa mi saltavi addosso?- mi chiede sorridendo
-Non
male come idea- Tyler sospira esasperato e torna a cucinare. Rimango
alle sue
spalle ad abbracciarlo, impedendogli di muoversi liberamente, ma lui
non se ne
lamenta
-È
pronto- mi avvisa dopo un po’ e andiamo a mangiare sul
divano, guardando vecchi
telefilm e schivando qualsiasi tipo di telegiornale. Una volta finito
Tyler si
accoccola fra le mie braccia e chiude gli occhi per dormire e io lo
imito ma
nessuno dei due riesce a dormire per più di qualche minuto
che suona l’allarme:
l’ennesimo attacco dei cattivi. Tyler indossa di nuovo la
maschera e, dopo un
paio di sbadigli, è pronto all’azione. Io invece
divento di pessimo umore.
Posso sopportare tutto della mia nuova vita da supereroe, il fatto che
io abbia
abbandonato tutti i vecchi ideali, l’aver perso il conto in
banca a sei seri,
il non poter più attaccare senza preoccuparmi delle
conseguenze e cose così… ma
il dovermi svegliare per colpa di una allarme proprio non mi andava
giù! Ma i
cattivi dovevano proprio rompere le palle quando stavo dormendo o,
ancora
peggio, mentre sto scopando?
-Su
sorridi!- mi incita Tyler aiutandomi a sistemarmi meglio la maschera
sul viso –è
dovere di un eroe sorridere-
-Fanculo,
ho sonno!- gli rispondo con il massimo della finezza
-Anch’io
ma è il nostro lavoro- mi dice baciandomi ma ancora sono di
pessimo umore così prova
a corrompermi –se sorridi quando torniamo a casa potrai farmi
tutto quello che
vuoi-
-Tutto?-
gli chiedo sorridendo lascivo. Tyler annuisce e lo attiro a me per un
altro
bacio ma mi sfugge e, ridendo, si alza in volo. Mi affretto a
raggiungerlo.
Non
mi piace essere un supereroe, è una seccatura essere buoni,
ma Tyler mi riesce
a farmi dimenticare tutti gli aspetti negativi.
|