I can never be brave, 'cause you make my heart race.

di I believe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'll save you tonight. ***
Capitolo 2: *** It just don’t feel right. ***
Capitolo 3: *** And I can’t love you more than this. ***
Capitolo 4: *** You've got that one thing. ***
Capitolo 5: *** He looks at you, the way that I would. ***
Capitolo 6: *** Please, tell me a lie. ***
Capitolo 7: *** There's more to discover. ***
Capitolo 8: *** Let me find out your secret. ***
Capitolo 9: *** I'm out of touch, I'm out of love. ***
Capitolo 10: *** You don't really want my heart. ***
Capitolo 11: *** My mind is a warrior. ***
Capitolo 12: *** Happy birthday Jenny. ***
Capitolo 13: *** Okay, stay strong. ***



Capitolo 1
*** I'll save you tonight. ***


Scusatemi, il primo capitolo e il secondo sono abbastanza penosi, ma dal terzo in poi le cose si fanno più interessanti. Poi ditemi che ne pensate, please.♥ Buon divertimento. Baci xx
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Il gatto di Jennifer saltò sullo stomaco della padrona, svegliandola bruscamente.
Era venerdì. Venerdì 13 per la precisione. “Giorno di sfortune..” pensò la ragazza vedendo la data sullo schermo del cellulare. Restò a fissare il vuoto almeno una decina di minuti, pensando, finchè non realizzò che doveva andare a scuola. Jennifer prese un paio di jeans dall’armadio e si mise una felpa, la sua preferita.
Li indossò velocemente, prendendo al volo una tazza di latte caldo e lanciandosi fuori dalla porta sperando di non far aspettare Britney e Deborah. Arrivò alla fermata della metro, ma di loro nemmeno una traccia. Faceva freddo, la neve scendeva candida sulle strade londinesi.
La scritta “Underground” risaltava nello sfondo bianco della città. Le tre amiche dovevano andare a scuola.. ma Jenny era in anticipo. Mentre aspettava si misi le cuffie e sentì un po’ di musica. Selezionò la canzone. “One Direction – More than this”. Era seduta su una panchina, canticchiando con un filo di voce le cinque carote che tanto amava. All’improvviso vide Britney correre verso la fermata. Una macchina stava per investirla mentre attraversava frettolosamente la strada, ma il semaforo scattò al momento giusto.
Quando arrivò a pochi metri da Jennifer, lei si alzò, le andò incontro e la salutò. “Hey Britney” le disse, ancora con una cuffia nell’orecchio e le canzoni che scorrevano. “Hey Jennifer, oggi è venerdì 13! Cerchiamo di non fare cazzate di cui potremo pentirci.” Disse Britney sorridendo. Anche l’amica sorrise, ma con un sorriso strano, diverso dal solito. Aveva un sorriso un po’ perso, pensieroso, che Britney notò. “Che succede Jenny? Ti vedo strana.” Jennifer restò in silenzio qualche minuto.
La strada era molto caotica, ma il silenzio della ragazza era predominante nei pensieri dell’amica preoccupata, che per interrompere l’angoscia tossì convulsivamente.  “Sto pensando” si limitò a dire Jennifer sottovoce. “A cosa?” chiese allora Brit. “A loro, ai One Direction. E a me, così misera rispetto a loro. Non li incontrerò mai, non riuscirò mai ad andare al loro concerto a Liverpool, non riuscirò mai a incontrarli. Il pensiero di questa impossibilità mi perseguita. Sono distrutta. Il mio sogno sarebbe riuscire ad andare anche solo a un loro concerto, anche solo a questo, questo di Liverpool.” Britney pensò a come consolare l’amica.
Lei non andava matta per quella “squallida band di sorrisi falsi”, li chiamava lei, ma voleva comunque trovare il modo di accompagnare Jennifer al concerto. Non sapeva ancora come, ma ci sarebbe riuscita. Intanto arrivò anche Deborah.“Scusate ragazze, ho fatto tardi.. scusate.” “Non preoccuparti, siamo ancora in tempo.” Disse Britney.
Jennifer non disse una parola. Fissava la foto dei One Direction, perseguitata da quel pensiero.
Voleva incontrarli, non per forza conoscerli, ma il suo sogno era almeno di vederli dal vivo. Sentirli la rendeva felice, la faceva sorridere quando ce n’era bisogno, quando la vita era troppo pesante da affrontare e c’era bisogno di loro. Lei voleva vederli, doveva vederli.
“Jenny? Sei tra noi?” chiese Deborah perplessa. “Sì, sì, scusa.. pensavo ai One Direction.” Rispose pensierosa. “ Mio dio, ma sei impossibile. Ancora con questi qua!? Non ne posso più! Scusami ma stai esagerando..” “NO. Non sto esagerando, sono molto importanti per me.. e se solo riuscissi ad andare a Liverpool..” “ Va beneee.. andiamo a scuola che è meglio o la prof ci uccide” si intromise Britney per alleggerire la situazione che si stava appesantendo. Entrarono nella metro.
Il rumore della carrozza era quasi impercettibile, il posto era pulito, ma le ragazze non amavano la metro; era buia, troppo per loro.
Poi anche se era pulita, puzzava. Puzzava di malinconia. Arrivate alla fermata successiva, le ragazze scesero e si diressero verso il liceo. Le tre ragazze si guardarono stranite, notando che non c’era nessuno sotto la scuola. Deborah si avvicinò al portone del palazzo e lesse ad alta voce il foglio affisso:
“ Si avvisano gli alunni che le lezioni sono temporaneamente sospese per tutte le classi.
Causa: neve.           
                            Il dirigente scolastico”. 

Deborah, Jennifer e Britney si scambiarono sguardi complici e iniziarono a saltare dalla gioia.
Il venerdì 13 si prospettava migliore del previsto. "Ora che la scuola è chiusa, cosa abbiamo intenzione di..” stava per chiedere Britney, ma Jennifer non le diede nemmeno il tempo di parlare, che prese una palla di neve e urlò “Guerraa!”. In realtà stava solo cercando di distrarsi, dai One Direction. Da Liam Payne, Zayn Malik, Louis Tomlinson, Harry Styles e Niall Horan.
Pochi minuti dopo arrivò un messaggio sul cellulare di Jennifer. -Numero sconosciuto-.
“Tesoro, ora sono in ufficio. Ho saputo che la suola è chiusa, ora io sto tornando a casa. Torna anche tu, devo darti una notizia molto importante. Se vuoi fai venire anche Debby e Brit. Baci, mamma."
Jennifer lesse il messaggio anche alle amiche, e andarono tutte insieme a casa di Jenny. La madre era già arrivata. “Devi sapere una cosa importante.” Disse subito la madre alla figlia. “Cosa?” dissero le tre ragazzo all’unisono. “Ci trasferiamo, Jenny. Andiamo via di qua. Londra oramai non fa più per noi, dobbiamo cambiare aria.” Jennifer rimase impietrita per le parole della madre, e con lei le amiche.
Che stai dicendo?! Dove andremo?!” “A Liverpool. Ho già comprato la casa, e sto pensando di non vendere comunque questa così quando vuoi possiamo venire a trovare le tue amiche.” Jenny non rispose, ma si precipitò in camera sua, in lacrime. Seguita da Debby. Brit era rimasta con la madre di Jenny. Era troppo sconvolta.
Jennifer piangeva. “Lacrime di gioia o di dolore?” chiese Deborah. “Gioia.” Rispose l’amica. Liverpool.. era l’unica parola che le era entrata in testa. Jenny fissava il poster enorme dei One Direction affisso alla parete, con la bocca socchiusa e le lacrime che le rigavano le guancie.
Deborah non chiese più nulla. Aveva capito. D’un tratto entrò in camera anche Britney, che diede un’altra notizia a Jennifer. “Non solo ti trasferisci.” “In che senso?”  Jennifer non aveva ben capito, non ancora.

____
Ciaaaao a tuttii! Questa è la mia prima fanfiction.. so che è un po' squallida, breve e insignificante.. ma spero di riscattarmi con i prossimi capitoli. Per ora non ho molte idee çç ..
.. ma tirerò fuori altri capitoli! Spero vi piaccia! xx CIAAAAAO CAROTE!

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Capitolo 2
*** It just don’t feel right. ***


Jennifer era ancora sconvolta e non capiva bene le parole dell'amica. "Vai a Liverpool, e andrai al concerto dei One Direction." Britney era più seria che mai. In quel momento Jennifer ebbe una fitta al petto, e provò mille emozioni. Paura, confusione, gioia, esuberanza, malinconia. Quella stessa malinconia della metropolitana.
Non voleva lasciare tutto così,come se niente fosse, non voleva abbandonare la sua vita a Londra, non voleva abbandonare Britney e Deborah, ma sapeva che le avrebbe riviste.
Era confusa, molto confusa. Ma infondo provava gioia, una gioia unica. Il concerto era il pensiero predominante nella mente della diciassettenne mora.
I suoi occhi grigi fissavano il vuoto, pensando a come sarebbe stata la vita lontano dalla sua realtà londinese. "Abbiamo bisogno di cambiare aria". Le parole della madre rimbombavano nella sua testa. Perchè? Non capiva. "Scusate un momento.." sussurrò a malapena Deborah, che si diresse subito in bagno, piangendo. Voleva nascondere le sue lacrime, sapeva che avrebbero solo peggiorato la situazione. Voleva nascondere il suo dolore.
Non voleva che Jennifer la lasciasse, ma non poteva far niente. Britney e Jennifer intanto erano sedute sul letto, in silenzio, immerse ognuna nei propri pensieri. Entrambe sembravano impassibili, ma entrambe avevano dentro un pianto che aveva solo paura d'esser visto. Britney si sistemò dietro l'orecchio una ciocca bionda che le copriva il viso, poi si alzò e raggiunse Deborah in bagno sospirando, senza distogliere gli occhi scuri dall'amica seduta sul letto.
Jennifer era maledettamente confusa, troppi pensieri; torppo contrastanti. Li avrebbe visti, si sarebbe avverato il suo sogno, ma nulla avrebbe colmato il vuoto dell'abbandono.
Si sentiva come se dovesse fare un salto nel vuoto: l'adrenalina, l'emozione, la paura, il terrore. Dopo poco le due amiche che per lei erano come sorelle tornarono nella sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Nessuna osò dire una parola, silenzio totale. Deborah legò i capelli castani e si avvicinò alla finestra, aprendola, guardando fuori, quasi come se le mancasse l'aria, come se stesse cercando una libertà che non possedeva. Jennifer allora si schiarì le idee e sorrise. Prese un CD e lo mise nello stereo. Le amiche sapevano bene che CD era. La musica partì.

"I’s not me, It’s not you, there’s a reason
I’m just trying read the signals I’m receivin
It’s like stone on fire, can you feel it
I don’t know about you girl but I believe it"


In quel momento le tre diciassetteni volevano solo passare uno degli ultimi momenti insieme nel migliore dei modi. 
Jennifer iniziò a cantare con i One Direction, ballando insieme alle altre due. Erano contente, stranamente contente di stare insieme, loro tre, nonostante la partenza di Jennifer. Per ora erano insieme, questo era l'importante. 
La loro però era una finta allegria. In realtà erano tutte distrutte, distrutte dentro. Nessuna di loro voleva accettare il trasferimento. 

La madre di Jenny entrò in camera. "Inizia a preparare le valigie, partiamo domani. Sei già iscritta alla nuova scuola, inizi lunedì." Il sorriso sparì improvvisamente dai volti delle tre ragazze. La madre andò in camera sua, a preparare la sua valigia. "Non è possibile..non pensavo di partire così presto. Speravo di avere più tempo. Vi prometto che vi verrò a trovare spesso. Fosse l'ultima cosa che faccio." J
ennifer era convinta di quello che diceva, ma le lacrime iniziarono a scendere da sole. Non disse una parola e si fiondò in bagno, nemmeno lei amava essere vista mentre piangeva, e voleva dare un 'arrivederci' felice, col sorriso. La bionda abbracciò istintivamente Deborah, stringendola forte. Loro due sarebbero rimaste insieme, ma senza Jennifer non sarebbe stato lo stesso.


La mattina seguente tutto era pronto per la partenza. "E' ora" pensò Jennifer.
Prese le ultime cose e le caricò in macchina. I suoi gesti sembravano sempre più lenti, provava in tutti i modi a rimandare la partenza. Britney e Deborah erano ovviamente lì per salutarla. Sapevano che non era un addio, ma erano lo stesso tristi, quasi in lutto. La mancanza di Jennifer si sarebbe sentita molto.
Il trio si abbracciò un ultima volta, la madre di Jennifer chiuse la casa a chiave e salì in macchina. La figlia la seguì salutando le amiche con la mano, finchè la sua vecchia casa non divenne solo un punto lontano all'orizzonte. Il viaggio sembrava non finire più, il tempo era fin troppo lento. 
Anche Londra ormai era sparita alle spalle della macchina. Liverpool stava diventando un pensiero sempre meno brutto. La consapevolezza della lontanza delle amiche era terribile, ma il pensiero che sarebbe riuscita a vedere i One Direction valeva più di ogni altra cosa. Lei piangeva anche solo sentendoli, o vedendo le loro foto; un loro concerto l'avrebbe fatta sentire benissimo. Voleva solo quello.
Liverpool era ormai vicina, pochi kilometri alla meta.

Erano arrivate, madre e figlia erano giunte a destinazione. La casa infondo non era male, era una piccola casetta indipendente, con un giardino sul retro. Al piano terra vi erano il salone, la cucina e la sala da pranzo, con un bagno.
Al piano superiore due camere con i rispettivi bagni. Jennifer portò le sue cose in camera sua e disfò i bagagli.
Non ci mise molto. Appena finì chiamò subito le amiche per dire che il viaggio era andato bene. Liverpool non era così male, anzi, era molto graziosa. Ma la cosa che interessava di più a Jennifer era il concerto del giorno dopo.
Domenica 15 ci sarebbe stato l'evento che attendeva da mesi. La mora personalizzò subito la camera appendendo poster e foto dei suoi idoli sulle pareti, mettendo in ordine i loro CD, e sistemando sul comodino una foto con Deborah e Britney.
La giornata passò in fretta, in modo piatto.

Domenica mattina Jennifer si svegliò tutta intorpidita, si mise una vestaglia calda, le pantofole e andò a fare colazione. 
Un uovo con un bicchiere di succo d'arancia erano più che sufficienti.
Poi tornò in camera e si preparò; aveva deciso che avrebbe fatto una passeggiata nei dintorni per avere un'idea migliore di Liverpool. Indossò un paio di jeans scuri e aderenti che mettevano in risalto le gambe magre, una top grigio come i suoi occhi, una giacca di pelle nera e delle scarpe con un tacco abbastanza basso, anch'esse nere.
Lasciò sciolti i lungi capelli mossi neri, e si mise un velo di trucco. Era pronta per uscire.
Le strade erano abbastanza affollate, nonostante il freddo e qualche centimetro di neve. In realtà Liverpool le piaceva. In fondo era contenta del trasferimento. Per un momento decise di fermarsi a osservare le strade, sedendosi su una panchina vicina. Prese il cellulare dalla borsa per chiamare la madre e chiedere quale fosse la nuova scuola, così magari poteva farci un salto per vedere dove e com'era.
Nel momento in cui chiuse la borsa e alzò lo sguardo vide una persona che camminava a passi lenti e leggeri verso di lei. No, non poteva essere lei.. ma.. Sì, era lei.





_____
Okay.. questa FF sta venendo davvero male çç non sono per niente soddisfatta.. ma ho intenzione di continuarla comunque, non so bene perchè. I One Direction non sono ancora entrati in scena, ma tra pochissimo sarà il momento del concerto! *^* Spero che ci sia almeno una o due persone abbastanza pazienti da leggere le mie schifose storielle.. çç 
Prometto che nel prossimo capitolo arriveranno i 1D, e la situazione si farà più interessante :3
fino a quel momento abbiate pietà çç  
Baci xx

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Capitolo 3
*** And I can’t love you more than this. ***


Non poteva essere lei, non era possibile. La figura scura camminava sempre più in fretta, andando verso Jennifer. Lo stupore si unì alla gioia, tanto che la ragazza fece cadere il cellulare. La bocca socchiusa e gli occhi grigi spalancati che fissavano la figura che si avvicinava a lei, lasciavano capire benissimo che Jennifer era parecchio sconvolta, e perplessa allo stesso tempo.
Che ci fai qua!?” disse correndo verso la figura che camminava a passi svelti. “SORPRESA!” gridò Britney. La bionda era venuta a Liverpool con la famiglia, si era messa d’accordo con la madre di Jennifer parlandole quando Deborah e la figlia erano corse subito in camera, sconvolte.
Brit alloggiava in un hotel quasi attaccato alla nuova casa della mora, un 4 stelle abbastanza costoso. “Sono venuta solo per te. Devi ringraziare tua madre, è solo grazie a lei se sono qui, ora. Mi ero ripromessa di accompagnarti al concerto di quei cinque che piacciono a te.”
One Direction, Brit. One Direction.” Disse Jennifer con tono freddo e sconvolto. “Sì, loro.” Britney prese la sua borsa e tirò fuori una busta bianca. La porse a Jennifer. “Aprila, già sai cos’è, immagino.” “I biglietti..” furono le uniche due parole che uscirono a stento dalla bocca di Jennifer.
Sì, i biglietti per i One Direction. Sono due, per me e per te. Ci andremo insieme. Ho fittato una stanza d’albergo per stanotte, e stasera si va al concerto.” “Grazie Brit. Grazie davvero. Ti voglio bene.” Disse Jennifer, mentre si fiondava tra le braccia dell’amica. La strinse con tutta la forza che aveva in corpo, e piangeva. Era la seconda volta che piangeva in due giorni.
Tutte e due le volte erano lacrime di gioia, tutte e due le volte era per i One Direction, tutte e due le volte era davanti alla sua migliore amica. “Anch’io” sussurrò Britney. Jennifer si staccò dalla bionda. “Ora però devi accompagnarmi in un posto” “Dove?” chiese Britney. “Tu fidati di me.” Le due girarono per la città per pochi minuti, quando Jennifer entrò in un negozio di abbigliamento molto alla moda. “Devi aiutarmi, Brit. Dobbiamo comprare qualcosa sia per me che per te, per stasera.” 
Le ragazze entrarono nel negozio. “Posso essere utile?” chiese il commesso. “No, grazie. Non si preoccupi.” Rispose Jenny convinta. “Tu siediti qua, io ti porto dei vestiti, poi li provi.” Ordinò Brit. Jennifer si sedette su uno sgabello nel camerino. Nemmeno 5 minuti dopo Britney arrivò con una montagna di abiti, tutti di stili diversi. “Provali, anche se so che ti sta bene tutto.” Ed era vero.
A Jennifer stava veramente bene tutto. Aveva un fisico perfetto, alta e snella. Jennifer uscì dal camerino con il primo completo; era un vestito bianco candido, corto, con un nastro nero, spesso circa tra i 10 e i 
20 centimetri, sotto il seno, e dei disegni floreali.(http://data.whicdn.com/images/22841432/312161_242005022525876_173802706012775_666922_1054863038_n_large.jpg)
Britney si limitò ad arricciare il naso e a scuotere la testa in segno di disappunto. Il vestito sarebbe stato più adatto in un’altra occasione, qui ci voleva qualcosa di più casual.
Jennifer tornò allora nel camerino per la seconda prova. Il secondo completo era una gonna a vita alta, arrivava poco più sotto delle ginocchia, con un top bianco. Anche questo completo fu bocciato. Jennifer provò almeno altri 5 o 6 completi, finché non trovò quello giusto. Stava davvero benissimo.
Dei jeans aderentissimi neri, con una maglietta bianca un po’ lunga e un po’larga che si portava con una spalla scoperta, e con la scritta nera in stampatello “LOVE YOU SO MUCH.” Tacchi alti, neri.
Jennifer sarebbe andata così al concerto. Non era più nella pelle. Britney invece decise di vestirsi con collant neri con un top verde smeraldo. Anche lei con vertiginosi tacchi neri. Le ragazze allora strisciarono la carta di credito e si diressero a casa di Jennifer.

 

Erano già le cinque del pomeriggio. Il concerto era alle otto, e le ragazze avevano ancora un paio d’ore per prepararsi. Si misero i completi scelti quella mattina. Si truccarono con un trucco un po’ diverso.
La mora contornò gli occhi di nero colorando le labbra di rosso scarlatto. La bionda si limitò a mettere un minimo di matita verde a contornare gli occhi, con poco lucidalabbra. Le ragazze erano davvero splendide quella sera. Le sei. Tra un’ora le ragazze si sarebbero recate al concerto.
In realtà ci volevano pochi minuti per arrivare, ma preferirono arrivare prima per prendere i posti migliori. L’eccitazione era al massimo. Tutto era pronto. Tutto sembrava perfetto.
Trucco? Ok. Vestiti? Ok. Biglietti? Ok. Emozione? Tanta. C’era tutto.

Alle sette circa le ragazze s’incamminarono al concerto. Già una folla di ragazze urlanti aveva formato una massa enorme di gente. La bionda e la mora si fecero spazio tra la gente ed arrivarono appena sotto il palco.
Il concerto stava per iniziare.
Eccoli, i One Direction stavano entrando. 

Liam Payne, Niall Horan, Harry Styles, Louis Tomlinson e Zayn Malik sfilavano sul palco. Prima di esibirsi fecero un importante annuncio. Avvertirono tutti che questo concerto sarebbe stato diverso: prima dell’ultima canzone Liam e Zayn avrebbero chiamato sul palco due ragazze tra tutto il pubblico.
Finito l’annuncio, la musica partì. Il concerto era meraviglioso, davvero bellissimo. Le lacrime partirono da sole sul volto di Jennifer che cantava a squarciagola.
Britney invece sembrava indifferente a tutto; non amava i One Direction. Zayn l’aveva notata. Aveva notato che sotto in tutto il concerto, proprio sotto il palco, c’era una sola ragazza che non era entusiasta. Le canzoni scorrevano, una dopo l’altra, mentre quei meravigliosi ragazzi cantavano, sempre meno imbarazzati, con una naturalezza che solo loro avevano.
Mancava solo una canzone: More than this, la preferita di Jennifer.

Zayn e Liam si avvicinarono al microfono. Zayn si schiarì la voce e salutò tutti.
Un urlo generale invase il concerto. Il ragazzo ringraziò tutti per essere lì e annunciò che lui e Liam avevano scelto le due ragazze.

Le luci si spensero per un momento, e Zayn e Liam ricomparvero sul palco, proprio davanti a Jennifer e Britney. “Non è possibile..” pensò Jennifer. Zayn Malik e Liam Payne stavano porgendo la mano alle due diciassettenni, le stavano invitando a salire sul palco.
Le due, intimidite, presero le mani di ragazzi e salirono. Stava davvero accadendo. Stavano cantando una canzone con i One Direction. Il sogno della mora stava diventando realtà, una realtà sempre migliore delle sue aspettative.

 

Alla fine della canzone Jenny e Brit furono portate nel backstage con i ragazzi. Le ragazze si scambiarono uno sguardo complice, tenendosi per mano e guardandosi intorno. Per ora erano sole. La porta del camerino si aprì, ed entrarono Niall e Louis.
Hey. Come vi chiamate?” chiese Lou alle due.
Io sono Britney, piacere. Lei è Jennifer.”
Jennifer non disse nemmeno una parola. Era felicemente sconvolta.

Bhè, io sono Louis, ma penso che lo sapete già.” Louis squadrò le due ragazze e continuò “Zayn vi ha scelte davvero bene, siete bellissime.” Niall non disse una parola. Stava fissando gli occhi grigi di Jennifer. Si era perso in quegli occhi.
Intanto entrarono Harry, Zayn e Liam.
Harry era stravolto, bevve un sorso d’acqua e si sedette sul divanetto che era presente nel camerino. “Lou, come si chiamano le nostre ospiti?” “Jennifer e Britney, Hazza.” Rispose Tomlinson.
Payne intervenne. 
“Siete magnifiche, ragazze. Avete anche dei bellissimi nomi.” Zayn non si comportò diversamente. “Vi è piaciuto il concerto?” chiese soddisfatto. Sapeva la risposta, ma voleva sentirla uscire dalla bocca delle ragazze. Jennifer si fece coraggio e parlò. 
“Da morire. Un concerto splendido, complimenti ragazzi. Sentirvi con le cuffie non è lo stesso.” I cinque ragazzi si scambiarono uno sguardo complice e sorrisero. Niall continuò a restare misteriosamente silenzioso, fissando la ragazza e i suoi occhi. Non parlò per tutto il tempo.
Harry era incuriosito dal comportamento del biondo, ma non disse nulla. Zayn, Liam e Louis invece parlarono tutto il tempo con le ragazze. Jennifer e Lou andavano particolarmente d’accordo.

 

Era mezzanotte passata, le ragazze dovettero andar via, era troppo tardi. Jennifer ormai era disinvolta e salutò i ragazzi.
Ci si vede, Harry.” Disse dandogli un bacio sulla guancia.
“Arrivederci mister Payne” disse ironica.
“Ciao Lou. Ciao Malik.” E diede un bacio sulla guancia anche a loro.
“Ehm..ciao Niall.” Disse. Horan si limitò a fare solo un cenno con la mano, per salutare.
Britney fece lo stesso con i cinque direction.

Mentre uscivano dalla porta Louis rincorse Jennifer.
“Aspetta un secondo, non puoi dire arrivederci così. Mi dai il tuo numero? Così ti chiamo e puoi dire arrivederci, altrimenti sarebbe stato un addio.” Louis in quel momento era molto imbarazzato.
Aveva detto una sciocchezza qualunque pur di avere il numero dalla ragazza. Jennifer prese il Black Barry di Lou e segnò il numero. Lou fece lo stesso con il cellulare di lei, poi con quello di Brit.

Le ragazze allora s’incamminarono verso casa. “Certo che Niall era davvero strano, non trovi?” disse la mora alla bionda. “Non sono l’unica ad averlo notato allora.” “Non che Louis abbia avuto un comportamento più normale.” “Già.”


Il mattino seguente Jennifer si svegliò come tutte le mattine. Era lunedì, il primo giorno di scuola alla nuova scuola. Britney ormai era partita, tornata a Londra.
Jennifer era di nuovo sola, anche se aveva conosciuto i suoi idoli, le mancavano terribilmente le sue amiche.

 

Mentre Jennifer tornava a casa dall’estenuante primo giorno di scuola, le arrivò un messaggio sul cellulare.
- Jennifer? Sono Lou. Vorrei vederti di nuovo, puoi venire al bar di Argyle St tra un paio d’ore? Ti aspetto. Spero che tu venga.

 

                                                                                  Louis xx. –

 

 

 



 

_____

Ciao a tutte quelle poche persone che leggono ciò che scrivo ç_ç
come promesso ecco i One Direction, in tutto il loro splendore. Questo capitolo è un po’ più lungo perché ero un po’ più ispirata.

Recensite, please. Accetto anche critiche, anzi sono molto gradite così magari miglioro un po’ *^*
Spero che vi piaccia, baci xx.

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Capitolo 4
*** You've got that one thing. ***


Allora? Ha risposto?” Chiedeva Harry a Lou.
“Non ancora.”
“Ti ha proprio colpito quella ragazza, eh?”

“Sì, non so cos’aveva, ma qualcosa di speciale mi ha catturato. Forse il suo sguardo, i suoi capelli, il suo sorriso.. ma lei è speciale.”
Mentre Harry sentiva le risposte di Louis, continuava a fissare Niall.
Anche Niall aveva trovato qualcosa in quella ragazza, ma sembrava volerlo negare a se stesso.
Tu Liam, che ne pensi delle due ragazze?” Chiese Harry.
“Non male, davvero non male. La bionda aveva degli occhi verdi splendidi. Ma niente a che vedere con i tuoi, Harry” Disse Liam con un sorriso.
Ma certo amore mio.” Disse ironico Hazza, ridendo e abbracciando Liam. “Attento a te Liam. Harry è solo MIO.” Scherzava Lou.
Niall guardava la scena impassibile. Pensando ancora agli occhi grigi di Jennifer. “Il suo sguardo..” sussurrò in modo quasi impercettibile.
“Terra chiama Niall!” urlò Zayn nell’orecchio del biondo.
“Eh? Scusa Zayn, pensavo..”
“Ma non ce n’eravamo accorti!”
“Sì.. dicevate?”
“HA RISPOSTO!”
Urlò Louis.
Gli altri quattro si avvicinarono a Lou. Hazza gli rubò il cellulare e lesse ad alta voce.

Sì, certo, ci vediamo  tra due ore allora, non vedo l’ora.
Baci, Jenny xx. -

Louis era contento. “Scusate, vado a prendere un po’ d’aria .” Niall uscì dall’appartamento mordendosi un labbro e sbattendo la porte.

“Contento eh, Tomlison?” Disse Harry sorridendo in modo retorico.
“Attento Lou, ricordati che poi Harry è geloso!" disse Zayn. “Bhè Harry può aspettare, ora scusate, ora vado a prepararmi.” Quando Louis si preparava era peggio di una ragazza, ci metteva ore a decidere, ma alla fine sceglieva sempre righe e bretelle.
Liam e Zayn accesero la TV su un canale sportivo, mentre Harry andò in camera sua.

Niall si era incappucciato per bene. Così vestito, scuro, con i soli occhi azzurri come il cielo in risalto, era quasi irriconoscibile. Camminò per molto tempo, forse ore, continuando a pensare. Si sedette e osservò il cielo, le nuvole, i passanti, la strada, sentendo la musica.  

“ Under the light tonight, turned around,

And you stole my heart, with just one look,

When I saw your face, I fell in love,

Take a minute, girl, to steal my heart tonight.. “

Sgombrò la mente da ogni pensiero, ma uno restava costantemente: Jennifer.
Possibile che una ragazza qualunque, conosciuta così per caso, vista per così poco tempo, gli avesse rubato il cuore in questo modo? Niall non riusciva a capacitarsene, non gli sembrava logico.
Ma l’amore non è logico, e lui lo sapeva bene. Non voleva comunque credere di essersi innamorato di quella ragazza dai capelli neri come la notte e gli occhi grigi come la luna.

“Passerà..” sospirò leggermente.
 

“HARRY VIENI QUAA!” urlò Lou dalla sua stanza.
Harry raggiunse Louis in camera sua.

Che cazzo vuoi? Stavo riposando.
“Come sto?” disse Lou sbattendo le ciglia come una ragazzina.
“Come sempre.” Disse Harry facendo spallucce.
“Sei utile insomma.. vorrei vedere te al posto mio.”
“Mi spiace deluderti ma sei tu che devi andare ad un appuntamento, non io, caro.”

Louis sbuffò. Si guardava allo specchio. Era cosciente della sua bellezza, ma se a Jennifer non piaceva? Era confuso, ma voleva solo vederla.
“Dai Lou, sai che stai bene.” Disse Harry facendogli l’occhiolino.
“Va bhè, mi sa che è ora di andare, meglio non farmi aspettare.”
Harry annuì e salutò l’amico.
Louis si mise una giacca scura e s’incappucciò per non essere “bombardato” dai paparazzi.
Aveva dato appuntamento alla ragazza in un bar dove lo trattavano con un occhio di riguardo. Sapeva che lì avrebbe potuto prendere un caffè in santa pace con una ragazza.


Niall intanto pensava ancora. Vide Jennifer passargli davanti. D’istinto s’alzò e le andò incontro per salutarla. 
Ciao. Jennifer..?”
“Ehm.. Niall?”
“Sì, scusa per ieri sera dopo il concerto, non ho quasi detto una parola, ma ero stravolto.” Il biondo non faceva che fissare gli occhi della ragazza come la sera precedente.
“Non preoccuparti, ti capisco, insomma tu sei Niall Horan, fai milioni di concerti ma la stanchezza colpisce anche te.”
“Già, scusa ancora.” Spostò lo sguardo in basso, guardandosi i piedi, poi continuò. “Stai andando all’appuntamento con Louis?”
“Sì, ma non ho la minima idea di dove sia Argyle St, mi sono trasferita qua da poco.”
“Ti accompagno io, se vuoi. Conosco bene Liverpool, poi arrivati al bar, ti lascio con Lou.”
“Grazie Horan, mi faresti davvero un grande favore.”

I ragazzi andarono verso Argyle St mentre Niall faceva da guida a Jennifer.
Parlavano con molta naturalezza, contrariamente alla sera prima.
Dal modo in cui si rivolgevano l’una all’altro sembrava che si conoscessero da una vita, anche se lui sapeva ben poco di lei.
“Bene, siamo arrivati, il bar è quello.”
Disse Niall indicando un posticino intimo a pochi metri da loro, in quella stessa strada.
“Okay, grazie Niall, spero di rincontrarti presto.”
“Se mi dai il tuo numero, ti chiamo domani.” Niall sorrise come solo lui sapeva sorridere, il suo viso s’illuminò.
I due si scambiarono i numeri e si abbracciarono, poi Jennifer diede un bacio sulla guancia del biondo e lo ringraziò un’ultima volta.
"Grazie Niall, grazie di tutto, ci si vede.”

Niall era raggiante, e tornò verso casa.
Entrò piano, sperando di non svegliare Harry che era solito dormire a quell’ora. 
“Ciao, sono tornato.”
“Ah eccoti, ti vedo sorridente, è successo qualcosa di interessante?” chiede Zayn facendogli l’occhiolino, diverito.
“Nah, niente di che, ho incontrato Jennifer che stava andando da Louis, e l’ho accompagnata.”
Aaah..” rispose Zayn alzando le sopracciglia, poi si girò verso Liam e si scambiarono uno sguardo complice.
“Ti piace proprio tanto, eh?” Disse esplicitamente Liam.
Zayn era meno diretto di lui, generalmente tendeva a girare più intorno alle cose, mentre Liam stava arrivando dritto al punto.

Niall sorrise pensando a lei, poi rispose.
“Sì.. no.. cioè, bho.”
Sarebbe sì.” dissero Liam e Zayn all’unisono, ridendo.
“Non lo so. Ora ho fame, vado a mangiare.”
“Che novità che hai fame, Horan.
Intervenne Harry sbadigliando. Era entrato da poco nel salone ma aveva sentito tutto.

Niall si diresse in cucina, seguito da Harry, che chiuse la porta e iniziò a parlargli.
“Dai Horan, sono il tuo migliore amico, a me puoi dire che ti piace.”
“Non lo so Harry, non so se mi piace, ma sarei voluto essere al posto di Lou, in questo momento.”

Intanto Zayn e Liam stavano eccellentemente origliando, sentendo tutto dal salone.

 

 

 

 

__________________
Salve poche carote che leggono *^* intanto vorrei ringraziare _xheystyles che mi ha spronata a continuare, perché avevo intenzione di cancellare la ff. Poi vorrei dire che so che sta venendo male, ma non so perché mi ostino a continuare a scrivere nonostante le recensioni sono poche.. ç_ç
Bacii xx 
e recensite, please çç fatelo per Niall, confuso, lo aiuterete a capire cosa prova çç (??)

 

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Capitolo 5
*** He looks at you, the way that I would. ***


Jennifer aveva salutato Niall e si stava avvicinando lentamente al bar, sperando di non essere arrivata prima di Louis.
Aprì la porta e vide un localino intimo niente male.
Le luci erano soffuse, il buio predominava sulla luce, ma non era male, era piacevole.
C’erano pochi tavoli di legno e un bancone dove dietro una signorina sui venti, trent’anni al massimo, rivolse la parola a Jennifer.
“Posso aiutarla?”
“No grazie, sto aspettando.. un amico.”
Jenny sorrise al solo pensiero di Louis.
Ma che stava facendo!? Perché il solo pensiero di quello splendido ragazzo la faceva sorridere?!
Lei aveva sempre amato i One Direction, da sempre, dalla loro prima comparsa ad x-factor, e li aveva sempre considerati tutti e cinque sullo stesso piano. Per lei Liam, Harry, Niall, Zayn e Louis erano tutti e cinque irresistibili.
Zayn con i suoi occhi super sexy e quel sorriso sghembo da far tremare le ginocchia.
Liam con quel fisico da dio greco e lo sguardo così intenso.
Harry con i suoi fantastici capelli e quelle magnifiche fossette di cui lei era innamorata persa.
Niall con quegli occhi azzurro ghiaccio da mozzare il fiato e quell’aria da cucciolo tenero.
E poi c’era Louis.
Perché dal loro incontro non faceva altro che pensare a lui?!
Louis Tomlinson.
Quel nome continuava a rimbombare nella sua testa, mentre la sua immagine era costantemente nei suoi pensieri.
Jennifer scosse per un attimo la testa, come se fosse appena tornata da chissà quale mondo lontano.
Il bar era semi-vuoto.
C’era un gruppetto di cinquantenni che probabilmente erano depressi e senza lavoro e si rifugiavano nelle bottiglie di birra.
Poi c’era una coppia di anziani signori che parlavano dei vecchi tempi.
Per il resto non c’era nessuno. Apparentemente..
Un ragazzo tutto incappucciato e nascosto nella penombra era seduto in un tavolino nell’angolo più buio del locale.
Sembrava nervoso. Continuava a picchiettare le dita sul tavolo di legno provocando un rumore sordo, quasi impercettibile.
Il ragazzo alzò lo sguardo e fissò Jennifer per qualche minuto come se fosse incantato.
Poi sorrise. Un sorriso perfetto. Jennifer lo riconobbe.
Louis si abbassò il cappuccio e corse verso Jennifer, prendendola per una mano e dirigendosi verso una porticina nascosta.
“Che stai facendo, Lou?”
“Ti fidi di me?”
“Bhè, sì.”
“Allora seguimi.”
Louis aprì piano la porta che scricchiolò leggermente.
I due ragazzi si trovarono in una stanza vuota, scura, dove una rampa di scale dominava.
Louis corse verso la scala e iniziò a salire correndo. Sembrava eccitato come un bambino in una pasticceria. Jennifer era confusa, ma stette al gioco.
“Aspetta Lou, non riesco a starti dietro.”
Louis non rispose nemmeno, ma le mollò la mano e la prese in braccio.
Il ragazzo iniziò a correre più di prima.
Percorse tre rampe abbondanti di scale, i due arrivarono sul tetto.
Lo spettacolo era bellissimo, il cielo era azzurro come gli occhi di Louis in quel momento, e non faceva nemmeno molto freddo.
Non c’era quasi niente, solo una Liverpool a 360 gradi e un tavolo di metallo allestito per due persone.
Louis lasciò delicatamente la ragazza a terra.
Era stremato, ma continuava a sorridere, perché con lui c’era Jennifer.
“Louis, non mi dire che hai fatto questo solo per me!?”disse Jennifer sorridendo incredula.
Per i suoi standard era una cosa molto tenera.
Per i ragazzi che conosceva il massimo della galanteria era portare una rosa con un bigliettino. Louis invece l’aveva portata in braccio per faticose rampe di scale e aveva allestito da solo un tavolo sul tetto per avere un po’ di privacy con Jennifer.
Il ragazzo aveva gli occhi lucidi, probabilmente per la stanchezza, o forse per la sola gioia di aver visto Jennifer, chissà. Louis si limitò ad annuire e sorridere con un sorriso che in quel momento avrebbe fatto sciogliere qualsiasi ragazza. La prese per mano e si avvicinò al tavolo, spostandole la sedia come un vero gentleman.
Lei stava per sedersi, ma prima parlò a Louis.
“Grazie Louis.” Gli diede un bacio sulla guancia, lo abbracciò affettuosamente e si sedette con grazia.
Louis non disse nulla, si limitò a ricambiare l’abbraccio e a sedersi al suo posto.
Non c’era moltissimo cibo, infondo non era né un pranzo né una cena, era un incontro per un caffè in compagnia. (E che compagnia..)
Un vaso con delle splendide rose rosse spiccava al centro del tavolo, con intorno due tazzine di caffè ancora caldo e due cornetti dall’aspetto invitante.
Louis restò immobile a fissare gli occhi di lei, mentre lei si perdeva in quelli di lui. Poi Louis addentò il suo cornetto, mentre lei beveva un sorso di caffè.
“Ti è piaciuta la sorpresa?”disse Lou con la gioia di un ragazzino.
Da morire.” Rispose lei sorridendo ancora.
Louis amava il suo sorriso.
Grazie, Jennifer.”
“E di cosa?” disse lei alzando un sopracciglio, ma continuando sempre a sorridere.
“Di essere venuta, insomma, non credevo che una ragazza come te avrebbe perso tempo con me, avendo a disposizione altri quattro dei One Direction..”
“Ma ti pare? Se volevo gli altri, ora sarei con loro, non con te.”

Louis sorrise.
Continuarono a parlare del più e del meno per almeno un paio d’ore, scambiandosi sguardi dolci e sorrisi.
Quando ormai sul tavolo vi erano solo le rose, Louis si alzò e Jennifer fece lo stesso.
La mora si avvicinò al limite del tetto, fissando lo spettacolo. Ormai era il tramonto, e la luce rosea rendeva quella città ancora più magica.
Louis si avvicinò lentamente a lei, per poi abbracciarla da dietro.
Lei si girò verso il viso di Louis e gli sorrise dolcemente, poi si appoggiò a lui.
Louis si sedette sul bordo del tetto, e Jennifer si affiancò a lui.
Restarono in silenzio a contemplare il paesaggio meraviglioso per un po’ di tempo, poi lei appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo.
Louis le mise un braccio sulle spalle.
“Mi manca Londra, sai?” disse Jennifer sospirando.
“Mi dispiace, ti ci porterei se potessi.”
“Lo so, Louis. Lo so bene come so che non puoi.”
“Jennifer..?”
“Sì?”
“Ti amo.”

Jennifer rimase un attimo scossa dalle parole del ragazzo. Era felice, felice da morire. Era contenta che lui ricambiasse i suoi sentimenti.
“Anche io Tomlinson. Ti amo dannatamente tanto.”
Jennifer stava per dire anche qualcos’altro, ma fu subito bloccata da Louis che non perse un secondo in più per baciarla.
Era un bacio dolce, appassionato, di quelli che si danno solo quando l’amore è vero.
Durò pochi minuti, ma a loro sembrarono ore.
Quando si staccarono e riaprirono gli occhi, un sorriso enorme comparve sui volti di entrambi.
Si guardarono negli occhi per un’altra manciata di minuti. Quel silenzio fu seguito da un secondo bacio, altrettanto appassionato e altrettanto lungo.
Era già buio.
“Jenny, forse è ora di andare, non vorrei farti tornare da sola a quest’ora. Poi mi sentirei in colpa se ti succedesse qualcosa.” Disse dandole un leggero bacio a stampo.
“Okay, Lou, forse è ora di andare.”
I ragazzi scesero le scale, mano nella mano,  e completamente presi da una gioia unica. Continuavano a sorridere, erano felici. Felici insieme. Quella stessa felicità che Jennifer ebbe nell’ “ultimo ballo” con Deborah e Britney.
Mentre ripensava alle due amiche, si ripromise che quella stessa sera le avrebbe chiamate.
“Amore, forse non è il caso che vai a casa da sola, a quest’ora. Se vuoi fermati da noi, sfratto Harry dalla stanza e lo mando con Niall. Tu dormi con me, okay?”
“Perfetto, grazie
.” Disse baciando Louis. Mandò un veloce messaggio alla madre chiedendole di restare dai ragazzi. Ebbe subito una risposta positiva.
I due ragazzi salirono le scale e Louis infilò la chiave nella serratura.
Aprì.
Niall e Harry erano di nuovo in cucina, ma stavolta per mangiare, insieme a Zayn e Liam.
“ALLORA? Com’è andata con l’amore della tua vita?”disse Liam dalla cucina, ridendo ironicamente.
Louis raggiunse i suoi amici in cucina, mano nella mano con Jennifer.
“Ah. Ciao Jennifer.” Disse Liam facendosi di un colorito tendente al prugna.
Intanto Zayn e Harry ridevano di gusto godendosi la scenetta.
Niall restò in silenzio.
Jennifer lo guardò con occhi interrogativi, ma Niall si limitò a distogliere lo sguardo.
Jennifer proprio non capiva..
“Ragazzi, stasera lei resta da noi. Harry, vai in camera di Niall, lei sta con me al posto tuo.”
“Agli ordini.”
Disse Harry facendo l’occhiolino a Lou, che alzò gli occhi al cielo, per poi sedersi vicino a Liam, e facendo segno a Jennifer di sedersi su di lui.
“Vado a dormire, scusate, sono stanco.” Disse Niall con tono serio, dirigendosi verso le camere.
“Che strano, non ha nemmeno mangiato..” Notò Liam.
“No problem. Qui non si butta via niente.” Disse Zayn sorridendo, avventandosi sul piatto di Niall.
“Meglio che vai a parlargli.”Sussurrò Harry a Jennifer.
La ragazza annuì e seguì Niall di là.
Lo trovò steso sul letto, che singhiozzava.
Si può?” chiese Jennifer dolcemente.
La risposta non fu molto chiara, ma Jennifer la interpretò come un sì.
Si sedette affianco a Niall, accarezzandogli un braccio per confortarlo.
“Che succede?”
Niall non rispose. Si sedette sul letto e guardò Jennifer negli occhi.
“Nulla.”
“I tuoi occhi rossi dicono il contrario, Horan.”
Gli fece notare lei.
“Hai ragione.”Niall distolse lo sguardo da lei.
“Allora mi dici che succede?”
“Jennifer.. è che.. tu.. insomma, mi piaci. O almeno credo, non lo so. So solo che vorrei essere al posto di Louis.”

Jennifer deglutì, poi non disse niente, si limitò ad abbracciare Niall Horan.
 
 
 
 
_______
Salve carote, carotose *^*
Questo capitolo è tra i più lunghi, e troviamo un Louis più dolce che mai e un Niall in lacrime.. povero ç_ç
Ringrazio come al solito tutti quelli che leggono la mia ff e ringrazio particolarmente Happiness_Ta che mi ha sposata ù.ù

Ebbene sì, io carota, ho sposato un tubero (??) Lei ha capito che intendo xD
cooooomunque recensite please ç_ç
ringrazio anche la canzone “i wish” che mi ha ispirato insieme alle ottime chiacchiere di mia nonna *^* (?)
Baci carotosi a tutti xx.

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Capitolo 6
*** Please, tell me a lie. ***


Niall e Jennifer restarono abbracciati per una manciata di minuti, poi si staccarono e si guardarono negli occhi come se Niall leggesse nei pensieri di Jennifer e lei in quelli di lui.
Poi il biondo spostò lo sguardo verso il basso, abbassando la testa.
Lasciami solo per favore, ho bisogno di pensare. Per me è troppo difficile starti accanto in questo momento.”
Sussurrò a malapena Niall.
Le parole gli uscirono da sole dalla bocca, anche se avrebbe pagato oro per stare pochi minuti vicino a lei, in quel momento aveva bisogno solo di pensare, di stare da solo con i suoi pensieri confusi, e di schiarirsi le idee.
“Va bene, se è questo che vuoi, torno dagli altri.”
Disse Jennifer, poi gli diede un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Il biondo si stese sul letto, con la faccia affondata nel cuscino.
Aveva solo bisogno di urlare. Un urlo che veniva del profondo, ma che  non voleva uscire.
Jennifer entrò in cucina con uno sguardo un po’ perso, per poi sedersi accanto a Louis e continuare la serata come se niente fosse.
Avrebbe ripreso il discorso con Niall in un altro momento.
 
Finita la cena i ragazzi si ritirarono ognuno nelle proprie stanze; Louis con Jennifer, Niall con Harry, e Zayn con Liam.
 
La stanza di Jennifer e Louis aveva due letti separati.
La notte era fredda. Louis notò che Jennifer tremava leggermente dal freddo.
“Jennifer, tutto bene? Stai tremando..”
“Sì, ho un po’ freddo, ma non fa niente, non preoccuparti.”
Louis non rispose, si limitò ad uscire dal suo letto, entrando in quello di lei, abbracciandola.
Ti amo Jennifer, non dimenticarlo.”
Sussurrò nell’orecchio di lei.
“Anche io, non dimenticarlo.” Rispose.
Quelle affermazioni furono seguite da un altro bacio, bello come gli altri.
Tutti i loro baci racchiudevano un’emozione, un’emozione unica.
I ragazzi si guardarono negli occhi per un po’, poi Louis abbracciò di nuovo lei.
Si addormentarono felici, con il sorriso sulle labbra.
 
“Niall, che succede?”chiese Harry a Niall che ancora singhiozzava sul suo letto.
“Lo sai benissimo. Non mi capisco, sono solo uno stupido complessato.”
Harry si sedette sul letto affianco a Niall per confortarlo.
“Non è vero Niall, sei solo molto sensibile, sei il mio migliore amico. Sto male a vederti così. Ci sono altri milioni di ragazze nel mondo che cadrebbero ai tuoi piedi, non pensare a lei. Ti fa solo stare male.”
“Lo so Harry, ma credo di amarla. Non so, forse i suoi occhi, il suo sguardo, ma mi ha rubato il cuore, e lo ha spezzato. Non è colpa sua, non sono arrabbiato con lei, non potrei esserlo, ma sono arrabbiato con me stesso. Con il mio stupido cuore.”
Harry sospirò sentendo le parole dell’amico, si sentiva inutile. Voleva aiutare, voleva far sorridere Niall, ma non voleva ferire né Louis né Jennifer.
 
Liam e Zayn si buttarono sui propri letti, iniziando a fantasticare su quello che poteva accadere nelle stanze, con sorrisi maliziosi e commenti.
Dall’esterno della stanza si sentivano i ragazzi che ridevano a crepapelle, molto spesso senza motivo.
Si addormentarono molto tardi, verso l’una o le due di notte.
 
Verso le tre di notte il silenzio regnava nell’appartamento.
 
La mattina dopo Niall fu il primo a svegliarsi, seguito rispettivamente da Harry, Liam e Zayn.
All’appello mancavano solo Jennifer e Louis.
Verso le 11 di mattina stavano ancora dormendo.
“Perché non vai a svegliarli tu?”Disse Zayn a Niall, scambiandosi sguardi complici con Liam.
“Non credo che sia la cosa più opportuna.” Disse Harry in difesa dell’amico.
“Ma dai, Styles, non cade il mondo se Niall va a svegliarli.”Intervenne Liam.
“Dai, Horan.”Lo spronò Zayn con un sorriso sghembo sulle labbra.
Harry continuò a provare a difendere l’amico, ma non riuscì a far molto, e dopo un po’ dovette arrendersi; Zayn e Liam erano più bravi di lui con le parole.
Niall allora fu “costretto” ad andare di là, oramai era quasi mezzogiorno, qualcuno li avrebbe dovuti svegliare comunque e quel compito toccò a Niall.
Il biondo aprì piano la porta, cercando di non fare troppo rumore, non voleva svegliarli in modo troppo brusco.
All’inizio vide uno dei due letti vuoti, e pensò che fosse successo qualcosa, ma poi spostò subito lo sguardo sull’altro letto, vedendo che Louis e Jennifer stavano dormendo abbracciati.
In realtà Jennifer era sveglia, e vide la luce entrare dalla porta.
Si sedette sul letto vedendo Niall sull’uscio della porta, ma vide subito le lacrime scendere dal viso del biondo, che probabilmente aveva frainteso la notte precedente.
Jennifer si stava alzando per spiegargli che non era successo niente, ma Niall scappò prima, in lacrime.
Jennifer si sentì terribilmente in colpa, e si ributtò sul letto.
Niall uscì di casa senza farsi notare dagli amici. In quel momento voleva solo scappare, scappare il più lontano possibile da quella casa.
Iniziò a correre asciugandosi le lacrime, e si fermò in un parco, sedendosi su una panchina, con la testa fra le mani.
 
Jennifer aveva sentito la porta di casa sbattere, e capì.
Non poteva rincorrerlo né fargli cambiare idea.
Si limitò a dare un bacio a Louis notando che era sveglio e si alzò, dirigendosi nell’altra stanza.
“Avete visto Niall?” chiese, facendo finta di non sapere niente. Voleva fare in modo che gli altri lo cercassero, ma non volevano far capire che era scappato per colpa sua.
I ragazzi si scambiarono sguardi interrogativi, poi Harry parlò.
“Ma come, non era venuto a svegliarvi?”
“Sì, ho visto la porta che si apriva, ma poi l’ha richiusa. Ora che sono venuta di qua non l’ho visto, e pensavo che voi sapevate dove fosse.”
Liam capì tutto.
“Cazzo, Niall..”sussurrò a malapena, poi si alzò di scatto, si mise la giacca e uscì dall’appartamento correndo alla disperata ricerca di Niall.
Non aveva la minima idea di dove fosse, ma iniziò a correre per Liverpool, poi si fermò.
Decise che forse chiamarlo era la cosa migliore da fare.
Prese il cellulare e digitò il numero. Dopo un paio di squilli Niall attaccò il telefono, senza rispondere.
 
Il biondo decise che doveva scappare da Liverpool, e sapeva dove andare.
Comprò un biglietto di sola andata per Londra.
Aveva i soldi per l’albergo, e per mangiare.
Aveva solo paura, paura della solitudine.
E poi non sapeva come fare con i One Direction; come avrebbero cantato senza di lui? Ma poi scacciò quel pensiero dalla testa, tanto la sua voce era superflua, secondo lui.
 
Zayn, Harry e Jennifer erano in cucina, perplessi dalla fuga improvvisa di Liam.
Louis si svegliò, e stiracchiandosi entrò nella stanza.
’Giorno Hazza, ‘giorno Zayn.” Disse sbadigliando.
Harry e Zayn gli fecero un cenno con la testa, come saluto.
“Buongiorno bellissima.”Disse a Jennifer dandole un bacio.
“Buongiorno a te.” Disse lei, ricambiando il suo bacio.
“Dove sono Liam e Niall?” Chiese Louis perplesso.
“Vorremo saperlo anche noi.” Rispose Zayn.
 
 
 


 
 
 
_____________
Salve a tuttii *^*
Allora, questo capitolo ricorda vagamente Gossip Girl (?) ma non fa niente, anche se è uno dei più brevi. ç_ç
Ringrazio come al solito chi recensisce e legge le mie cazzate.

Poi ringrazio particolarmente una mia amica (non faccio nomi, lei sa che mi riferisco a lei.) che mi ha sopportata al telefono mentre elaboravo i miei pensieri da bradipo (?)
Ciao a tutti.
Kiss kiss Gossip Girl (?)
E ovviamente tante angurie a tutti e baci alla carotaaa. (??)

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Capitolo 7
*** There's more to discover. ***


“Ma che sta succedendo?” Chiese nuovamente Louis.
“Non lo sappiamo nemmeno noi.” Ripeté Zayn.
Harry andò in camera sua, prendendo il cellulare, e mandò un messaggio a Niall.
- Ma dove sei? Che sta succedendo? Ti prego rispondimi, e dimmi se Liam è lì con te, è sparito anche lui.
                                                                      Hazza. –
 
Poi tornò in cucina, sbuffando. Perché Niall e Liam erano spariti così, senza dire niente a nessuno? Confusione.
Zayn picchiettava ritmicamente le dita sul tavolo della cucina, alzando gli occhi al cielo. Poi andò in bagno a cambiarsi; oltre Jennifer e Louis che si erano appena svegliati, era l’unico ancora in pigiama, e non amava restare tutta la giornata a vagare per casa senza combinare niente.
Cazzo, la scuola!” Disse Jennifer, come se se ne fosse completamente dimenticata.
“Non preoccuparti amore, un’assenza non ti ammazza. Poi domani ti accompagno io a scuola, in macchina, okay?” Disse Lou abbracciandola e accarezzandole dolcemente la schiena.
“Okay, tanto tra poco abbandono, mancano pochi giorni al mio diciottesimo compleanno, e ho intenzione di andare subito a vivere da sola.” Disse Jennifer convinta.
No, tu vivere da sola? No. Preferisco che, se vuoi abbandonare casa tua, resti con noi, almeno non sei sola.” Disse Louis con il consenso di Harry.
“Va bene, grazie ragazzi, grazie di tutto.”
In effetti mancava davvero poco al compleanno di Jennifer.. tre giorni.
Non voleva festeggiare in modo sfarzoso, avrebbe invitato solo Deborah e Britney a Liverpool da Londra, e avrebbero fatto una passeggiata.
“Ma tua madre non ti dice niente? Insomma.. non ha la minima idea di chi siamo e ti lascerà vivere con noi?” chiese Harry un po’ perplesso.
“Non so, non credo.. ma tanto casa mia non è lontanissima da qua.. ma tanto a 18 anni farò quello che mi pare. E’ da quando avevo 10 anni che speravo che arrivasse questo momento. Ho sempre voluto abbandonare la scuola, trovare un piccolo lavoro e vivere per conto mio.”
Harry annuì. In un certo senso si assomigliavano. Anche lui aveva sempre sognato una vita indipendente, e ora eccolo lì a vivere con quattro ragazzi e in particolar modo con il suo migliore amico, Niall, che ora era fuggito chissà dove.
“Questa storia di Niall e Liam non mi convince proprio..” disse Zayn entrando nuovamente nella stanza.
Mentre il moro parlava, in quello stesso istante, si sentì la porta di casa che si apriva, e che veniva sbattuta.
Era Liam.
“Niente da fare, Niall non c’è.” Disse Liam afflitto.
“Liam, ma che cazzo ti è saltato in mente?! Sei corso via anche tu, così, senza dir niente!” Lo rimproverò Zayn.
Lo so, scusate, volevo trovare Niall prima che andasse troppo lontano. Ma qualcuno qua sa come mai è fuggito così?” Rispose Liam.
Ci furono pochi minuti di silenzio.
Harry e Jennifer si guardavano, si erano capiti.
Louis mandava sguardi interrogativi ai due.
“Io lo so..” Ammise Jennifer guardando verso il basso.
“Che?” Chiese Louis perplesso.
“Sì.. era venuto a svegliarci, poi ci ha visti abbracciati nel letto insieme..” mentre Jennifer parlava Liam e Zayn si scambiavano sguardi maliziosi.
“.. e avrà pensato male. La sera prima mi aveva detto che pensava che piacevo, e probabilmente ci sarà rimasto male. Ho visto che piangeva e che chiudeva la porta, poi sono venuta di qua. Per il resto ne so quanto voi.”
Louis aveva paura. Aveva paura di perdere Jennifer, che lei preferisse Niall.
“Ah. Ma a te lui piace..?” Chiese Lou senza guardare negli occhi la ragazza, ma voltandosi verso il frigorifero per prendere da bere.
Jennifer non rispose. Si avvicinò a Louis e gli diede un bacio. Era un bacio dolce e appassionato come gli altri, come tutti gli altri loro baci. Era vero.
“Ti basta come risposta, Tomlinson?” Chiese la ragazza.
“Mmh.. no aspetta, penso di non aver capito una cosa.”
Sorrise e diede un altro bacio alla ragazza.
“Okay, ora è chiarissimo.” Disse continuando a sorridere e perdendosi negli occhi di lei. Louis e Jennifer allora si abbracciarono, sussurrandosi un “ti amo” a vicenda.
Finita la scenetta romantica, Harry interruppe i due piccioncini.
“Secondo me, devi provare a chiamarlo tu.” Consigliò Harry a Jennfer.
“Già, forse hai ragione.” La ragazza prese il cellulare e digitò il numero di Niall. Squillava.
“P-pronto?” Niall rispose. Aveva la voce affannata, come se avesse appena finito una corsa stremante.
“Niall! Ma dove sei? Siamo tutti in pensiero per te!” Jennifer era davvero preoccupata per lui, si sentiva anche dal suo tono di voce.
Scusa.. Ho bisogno di cambiare aria per un po’.” Niall aveva un tono distaccato, più del solito, ed era convinto di quello che diceva.
“Cambiare aria..” quelle parole rimbombavano nella testa di Jennifer. Erano le stesse parole che aveva detto la madre quando si erano trasferite.
Intanto gli altri ragazzi stavano in silenzio, con il fiato sospeso.
“Ma come, e dove vuoi andare? Ti prego, torna qui..”
Harry capì (anche se non sentiva cosa diceva Niall) che il biondo non aveva intenzione di tornare.
Si morse un labbro, aveva gli occhi lucidi. Non voleva capacitarsene.. il suo amico, Niall Horan, non lo avrebbe mai abbandonato così.
“Non lo so, Jennifer. Devo allontanarmi un po’. Sto andando a Londra. Ho i soldi per un po’, poi tornerò quando mi sarò schiarito le idee. Ora devo andare. Ti amo.”
Niall chiuse il telefono con queste due parole.
Jennifer restò scossa. Sentì il rumore del telefono che veniva chiuso da Niall e non disse nulla. Chiuse il suo cellulare e lo mise in tasca.
“Allora..?” Chiese Harry.
“Allora.. ha detto che deve schiarirsi le idee..” rispose Jennifer con un filo di voce.
“E..?” la spronò Harry.
“E che sta partendo, per Londra.”
Ci fu un momento di silenzio. Non era da Niall. Lui in generale non stava male per le ragazze, o almeno non così tanto da scappare.
“E che mi ama.” Concluse Jennifer andando in camera sua.
Zayn, Liam, Louis e Harry erano rimasti in cucina, scossi dalle notizie.
Louis raggiunse Jennifer nella camera. La trovò seduta sul letto a fissare il vuoto.
“Jennifer, ti rifaccio la stessa domanda, tu lo ami?” Chiede Louis. Aveva anche lui gli occhi lucidi. Sperava con tutto sé stesso che lei non ricambiasse i sentimenti di Niall, ma allo stesso tempo non voleva che il suo amico soffrisse a causa sua.
“No Louis, io amo solo te.” Il volto di Louis si illuminò, ma lo sguardo era ancora un po’ spento.
Louis baciò la ragazza, accarezzandole la schiena.
Le braccia di Jennifer erano intorno al collo di Louis.
Una lacrima scese dagli occhi di entrambi.
Smisero di baciarsi, si abbracciarono e restarono attaccati per un quarto d’ora abbondante.
Quando stavano insieme, avevano una concezione del tempo assolutamente surreale.
Si amavano.
 
 
 
 
 
____
Salve a tutti! *^*
Ho impiegato un po’ tanto più di tempo per scrivere questo capitolo rispetto agli altri, anche se fondamentalmente non succede un granché, ma molti mi chiedevano il prossimo, e pur di accontentarli ho scritto su qualcosa. Spero vi piacciaa, anche se è un capitolo ancora più misero degli altri.

Baci alla carota a tutti xx.
 

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Capitolo 8
*** Let me find out your secret. ***


“Ed eccoci a Londra..” sussurrò a malapena Niall.
Era appena sceso dal treno che l’aveva portato nella capitale, quando decise di chiamare Jennifer per dirle che era arrivato.
Digitò il numero e chiamò.
“Pronto? Niall?” lei rispose.
“Jennifer! Sto bene.. sono appena arrivato a Londra, resto qui per un po’.”
“Ma come? Hai i soldi? Hai quello che ti serve? Sei proprio sicuro che..”

Niall la interruppe.
Sì, non preoccuparti, ho tutto.”
“Okay..”

I due parlarono al telefono per un po’, poi attaccarono quando Niall arrivò nell’hotel che aveva prenotato da internet.
 
 
“Harry! Lou! Ha chiamato Niall” Annunciò Jennifer.
“Davvero?! Come sta?” Lo sguardo di Harry si illuminò.
“Bene.. è appena arrivato a Londra.” Rispose la mora.
“Meno male che sta bene! Eravamo tutti in pensiero.” Disse Louis abbracciando Jennifer e Harry.
“Ma dove sono Zayn e Liam?” Chiese Harry guardandosi intorno.
La casa era troppo calma; quando c’erano Zayn e Liam non era mai così silenzioso.. Strano..
“Ah sì, erano usciti prima, ma non so dove sono andati.”


“Dove hai intenzione di andare, Zayn?” chiese Liam mentre lo seguiva.
“Prima che tu arrivassi, Jennifer ci ha detto che tra tre giorni è il suo compleanno.” Rispose Zayn sorridendo con un fantastico sorriso che solo lui aveva.
“E.. quindi?” Liam non aveva capito.
“E quindi dobbiamo comprare un regalo, no? E dobbiamo organizzare una festa.”
Liam guardò Zayn e si scambiarono uno sguardo sorridendo.
“Non è meglio se lo diciamo anche agli altri?” Disse Liam.
“No! È una sorpresa, e se lo dici a Jennifer o agli altri giuro che ti cieco con un cucchiaio.” Lo minacciò Zayn.
“No ti prego! Tutto tranne un cucchiaio!” Rispose Liam ridendo, con la faccia da cucciolo abbandonato.
Zayn alzò gli occhi al cielo.
“Ma cosa hai intenzione ci comprarle?” Chiese Liam.
“Non lo so, per questo ti ho portato con me.”
“Mmh.. una collana? Vestiti? Trucchi?”
“Ho un’idea!”

Zayn entrò in una costosa gioielleria di sua fiducia.
Sapeva perfettamente cosa fare.
Liam era perplesso.
“Ma che cazz..”  Zayn lo interruppe.
“Fidati, ho una grande idea!”


L’hotel non era male, (infondo era comunque un 4 stelle).
Niall salì in camera. La stanza era all’ultimo dei cinque piani, era molto luminosa e spaziosa. L’arredamento era abbastanza moderno, e il biondo era abbastanza soddisfatto.
Disfò le valigie e sistemò tutto in camera.
Andò in bagno, si fece una doccia, si vestì e si buttò pesantemente sul letto singolo.
Senza nemmeno accorgersene chiuse gli occhi e si addormentò.
Un paio d’ore dopo si svegliò.
Si stiracchiò e decise di andare a fare una passeggiata.
Chiuse a chiave la camera e uscì dall’hotel.
Si incappucciò per non essere riconosciuto, si mise le cuffie con un po’ di musica e iniziò a camminare.
Si sedette su una panchina a guardare le nuvole.
Niall, quando aveva bisogno di pensare, amava sedersi all’aria aperta fissando il cielo.
Quando abbassò lo sguardo vide una figura indaffarata che correva goffamente.
La riconobbe, e sorrise. Si abbassò il cappuccio e la chiamò.
“Britney! Sono Niall! Da quanto tempo!” Lei si girò e gli andò incontro.
“Niall.. Niall Horan? Davvero ti ricordi di me?” rispose Brit incredula.
“Certo, ho una buona memoria, io.” Rispose il biondo sorridendo.
“Hai più visto Jennifer?” chiese Britney.
“Come no! Ora sta con Louis.” Il sorriso sparì dalle labbra di Niall quando pronunciò il suo nome.
“Davvero?! Era sempre stato il suo sogno, stare con uno dei One Direction intendo.”
“Sì, è contenta, molto..” Niall abbassò lo sguardo.
“Non sapevo che eri a Londra!”
“Infatti sono venuto a pensare, alloggio in un hotel qui vicino.”

“Non è che magari ti fa piacere venire da me? Il posto c’è, così non sei costretto a impiegare tutti i tuoi risparmi per l’hotel.” La bionda sorrise.
“Grazie, mi faresti un enorme favore.”
“Non preoccuparti, è un onore avere in casa mia Niall Horan.”
Disse lei ridendo.
I biondi camminarono a braccetto verso casa di Britney.
Niall sembrava sereno, dopo tanti giorni, e per la prima volta non pensava solo a Jennifer
 
 
“Che ne dite se vediamo un film?” Propose Harry.
“Perché no!” disse Jennifer sorridendo.
“Quale?” Chiese Lou.
“Boh. Quello che volete voi.”
“Per me è uguale, decidete voi. Lou, tu che vorresti vedere?”
“Non so, basta che sto con te e va bene tutto.” Disse Lou dandole un leggero bacio a stampo.
Harry alzò gli occhi al cielo.
Non era geloso di loro, ma del loro amore, forse.
Insomma, loro erano così felici insieme, e lui si sentiva solo ora che nemmeno Niall era con lui.
Misero il primo film che trovarono e si sedettero tutti e tre sul divano.
Era un horror.
Spensero le luci per creare un po’ di atmosfera.
Jennifer era al centro tra i due ragazzi, abbracciata a Louis.
Il film non era male.
“Se volete vado a preparare dei popcorn.” Propose Lou.
Harry e Jennifer si guardarono per un attimo annuendo e poi risposero all’unisono.
“Perché no!”
“Grazie Lou.” Disse Jennifer dandogli un bacio.
Louis si alzò e andò in cucina.
Jennifer era seduta con le ginocchia al petto, abbracciandosi le gambe.
“Hey, mica hai paura?” chiese Harry sorridendo.
“Poca” ammise ricambiando il sorriso.
“Poi ho anche un po’ freddo” continuò.
Harry abbracciò Jennifer con il suo consenso, e dopo qualche minuto il suo viso si avvicinava sempre di più a quello di lei, fino a che le labbra non si sfiorarono. Un bacio.
Il film era l’unico suono in quel momento, ma sparì per Harry e Jennifer.
Si baciavano, un bacio appassionato, che faceva sentire a Harry le cosiddette “farfalle nello stomaco”.
Jennifer non sapeva cosa stava facendo, si sentiva una troia a baciare un altro, ma era contenta di essere lì, al buio, baciando Harry Styles.
Poi si sentirono entrambi in colpa per Louis e si separarono lentamente.
Si guardarono negli occhi per pochi secondi, poi Jennifer distolse lo sguardo.
“Non credo che dovremmo..” disse Jennifer finché non fu interrotta da Harry.
“Lo so, non è giusto per Louis, ma ti assicuro che ho provato qualcosa per te con questo bacio, e non posso far finta di niente.” Ammise Harry.
“Dovremmo.. dirlo a Louis?” balbettò lei.
“Non credo, ci starebbe solo male. Sappi però che penso di provare qualcosa per te.” Disse Harry tutto d’un fiato.
Non la stava prendendo in giro per gelosia, dopo quel bacio provava davvero qualcosa di molto forte per Jennifer.
Louis tornò con i popcorn per poi sedersi vicino a Jennifer.
Vide che lei e Harry erano strani.
“Che succede?” chiese perplesso.
“No, niente, hanno assalito la ragazza del film..era una scena molto cruenta.” Rispose Harry per giustificare lui e Jennifer.
Louis annuì e abbracciò Jennifer.
Fecero finta di niente per il resto della serata.
 
 
 
 
 
__________
Salveee *^*
Le visualizzazioni salgono e la gente che segue la mia ff è sempre di più, che soddisfazione *^*
Grazie a tutti voi che leggete e seguite quello che scrivo, è solo per voi che continuo :3

In questo capitolo succedono un po’ di cosette.. leggete e ditemi che ne pensate.
Ah e se vi va leggete anche la mia storia originale che ho iniziato da poco (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=970918&i=1)
mi fareste taaaaanto felici *^*
Recensitee! Thanks!
Baci alla carotaaa xx.

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Capitolo 9
*** I'm out of touch, I'm out of love. ***


"Buongiorno!” disse Zayn al commesso della gioielleria con un sorriso smagliante.
Zayn! Da quanto tempo!” Lo zio di Zayn salutò il nipote e Liam.
Non si vedevano molto spesso, anzi, a malapena si parlavano, ma se si doveva fare un regalo a una ragazza, la gioielleria di zio Malik era la migliore.
Liam ricambiò con la mano il saluto dello zio di Zayn.
“Zio, ho un favore da chiederti.”
“Dimmi tutto.”
“C’è una ragazza, anzi, la ragazza di Louis, che compie 18 anni tra tre giorni, dobbiamo farle un regalo, qualcosa di bello.. sorprendimi!”

Zayn sorrise appena finì la frase.. un sorriso sghembo da svenimento.
Liam intanto era in un angolo aspettando che Zayn decidesse qualcosa.
“Mmmh.. ti porto qualcosa”
“Grazie zio!”
Zayn guardò l’amico facendogli cenno di avvicinarsi.
Liam e Zayn videro una fila di gioielli costosi sul bancone della gioielleria.
Non erano grandi esperti, quindi andarono per esclusione, finchè Liam non indicò un braccialetto e disse all’unisono con Zayn
“E’ questa!”
Era una collana sottile, d’argento, con un ciondolo; un cuore con un piccolo diamante, e sul retro avrebbero potuto incidere qualcosa.
Decisero di scriverci “Ricordati sempre di noi.”
Pagarono e uscirono soddisfatti dal negozio.
Erano quasi le 22 di sera, avevano fatto tardi, quindi tornarono di fretta a casa perché Zayn aveva bisogno di dormire.
 
Il film era finito.
“Niente male.” Disse Louis con un sorriso a 32 denti.
Jennifer non disse nulla, qualsiasi commento sarebbe potuto essere frainteso.
“Già, bello.” Si limitò ad aggiungere Harry.
Louis ed Harry andarono a mettersi il pigiama per andare a dormire, Jennifer restò in salotto, chiamò Britney, poi restò a pensare.
Harry arrivò mentre Louis era ancora di là, e si sedette affianco a Jennifer.
La baciò di nuovo, sicuro che Louis ne avrebbe avuto per un po’, ma le labbra di lei si separarono quasi subito da quelle del riccio.
Cosa vuoi fare?” chiese Harry leggermente deluso.
“Non lo so. Insomma.. sta succedendo tutto così in fretta.. Niall, Louis, tu.. non capisco.. siete tutti così diversi.. amo Louis, sì, ma non è che tu mi sia indifferente, soprattutto dopo questi baci.. anche per te provo qualcosa, ma credo che il qualcosa che provo per Louis sia più forte per ora. Ti prego, non odiarmi per questo, ma non sono pronta a prendere una decisione subito. Tengo moltissimo ad entrambi, e non voglio perdervi. Mi sono affezionata subito a voi tutti, ora voi cinque siete come una seconda famiglia per me anche se vi conosco da pochi giorni, ma vi voglio bene.”
Harry l’abbracciò.
“Anch’io tengo a te, voglio solo che tu sia felice.” Sussurrò Harry.
Perché era così perfetto anche lui? Panico.
Jennifer sorrise e andò in camera a mettersi anche lei il pigiama.
Intanto Zayn e Liam erano arrivati. Liam crollò subito, esausto.
Harry era chiuso in camera, pensando.
Louis dormiva profondamente in camera di Harry al posto di Niall.
Zayn entrò nella stanza di Jennifer.
Lei era seduta sul letto con la testa fra le mani.
“Che succede? Nemmeno tu riesci a dormire?” chiese Zayn con un piccolo sorriso.
“No, nulla.. sono confusa.”
Il moro non disse niente, guardò solo con aria interrogativa la ragazza.
“Zayn, posso dirti una cosa?”
“Certo.”

Jennifer raccontò tutta la storia nei dettagli, spiegando la sua confusione, confidandosi con Zayn.
“Capisco..” disse il moro abbracciandola sperando di confortarla almeno un poco.
“Grazie Zayn, sopporti tutti i miei complessi.”
“Di niente. Non lo dirò a nessuno, non preoccuparti.”

Jennifer sorrise, poi Zayn si alzò.
“Io vado di là a dormire, buonanotte.”
“’Notte Zayn.”

Nella casa calò il silenzio.
 
A Londra Niall aveva conosciuto i genitori di Britney e aveva una camera tutta per sé.
Cenò svuotando il frigo della famiglia; il nervosismo gli faceva venire ancora più fame.
La mattina dopo si alzò, si lavò, si vestì e uscì per una minima colazione.
Non era con Britney; lei dormiva ancora e non voleva svegliarla.
Passeggiò come al solito con il cappuccio e la musica nelle orecchie.
Stavolta non sentiva le sue canzoni, ma stava sentendo per la prima volta un cantante che non conosceva che gli aveva consigliato Britney.. un certo Ed Sheeran.
La canzone era bella.. “Lego house” era la classica canzone che fa riaffiorare i ricordi, ma non suscitò nulla in Niall. L’aveva già dimenticata? Davvero era stata una cosa di così poca importanza? O forse era solo geloso della solitudine? Forse ora che aveva la compagnia di Britney non si sentiva inutile e solo, e non aveva più bisogno della presenza della bella mora dagli occhi grigi.
Si fermò in un bar e tornò a casa di Britney chiudendo la porta facendo attenzione a non sbatterla per non svegliare nessuno.
Brintey era in camera sua, a guardare la tv.
Niall bussò.
“Si può?”
“Ah, Niall! Vieni! Stamattina non ti ho trovato, dov’eri?”
Il biondo entrò in camera chiudendosi la porta alle spalle.
“Sono andato a mangiare.”
“Che novità!” Britney sorrise, e il biondo fece lo stesso.
Poi continuò a parlare.
“Niall, senti.. posso farti una proposta?”
“Di che si tratta?”
“Ieri sera Jennifer mi ha chiamata, abbiamo parlato e mi ha detto che tra due giorni organizza una festa per il suo diciottesimo compleanno.. ti dispiace se andiamo a Liverpool per partecipare?”
“E io che volevo andarmene da là..”
 sussurrò il biondo.
“Daaaaaaai” insistette Britney sbattendo le ciglia.
“Okay, okay, allora si tornerà a Liverpool!”
“Sììì!”

Si abbracciarono poi continuarono a guardare la tv per un paio d’ore.
 
 
 
___
Holaa! Bene bene.. ci ho messo un po’ a scrivere questo schifo di capitolo, eh? Per favore perdonatemi, è che non ho avuto tempo, poi sono partita e tanti casini.. chiedo pietàà ç_ç
So che è corto.. abbiate pietà anche per questo ç_ç

Ed Sheeran, lo amo! (?) Che ne pensate voi di lui? È lui che mi ha ispirato il capitolo, secondo me ha una voce strepitosa! 
Pooi il resto dei commenti li lascio a voi! Fatemi sapere che pensate di Ed e ovviamente del capitolo…
Cieeeeeeeo carote!
Baci carotosi a tutti xx.

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Capitolo 10
*** You don't really want my heart. ***


Quella mattina Jennifer andò a scuola; era il suo penultimo giorno, avrebbe abbandonato presto per restare con i ragazzi.
Non le piaceva la scuola, odiava tutto ciò che le riguardasse; le piaceva solo quando c’erano le sue amiche con lei a raggirare la noia.
Ora che era ‘sola’ il vuoto era incolmabile.
Le pesantissime ore sembravano non passare più, ma la campanella suonò e Jennifer tornò a casa sua.
 
Intanto Niall e Britney avevano spento la tv.
Decisero di uscire a fare una passeggiata per Londra, che miracolosamente era soleggiata.
Come la scuola per Jennifer, le strade erano vuote per Britney.
Non era la stessa cosa.
Brit e Niall camminavano a braccetto parlando del più e del meno, finché Britney non toccò il tasto dolente.
“Perché sei venuto a Londra?”
Niall provò una fitta al petto, nel ricordo dell’immagine di Louis e Jennifer stesi nel letto, insieme.
Non rispose, non se la sentiva ancora di confidarsi con qualcuno che non fosse Harry. Il suo migliore amico.. gli mancava da morire.
I quattro ragazzi con cui stava condividendo tutto quel tempo gli mancavano da morire.
Sapeva che non avrebbe resistito a restare ancora per molto senza la sua ‘famiglia’.
Heei! Terra chiama Niall! Ti avrei fatto una domanda.” Aggiunse Britney sorridendo.
Ehm.. non è che mi vada tanto di parlarne.. ma, in pratica..” e raccontò tutto.
“Jennifer ti ha fatto stare così!? Le parlerò, giuro, fosse l’ultima cosa che faccio ma se ne pentirà!”
Britney stava prendendo il cellulare per chiamarla e chiedere perché avesse fatto stare male un ragazzo così splendido, ma Niall la fermò scuotendo la testa e sussurrando un “Lascia stare Brit..”
“Sicuro?”
Niall annuì.
“Per favore torniamo a casa..” chiese Niall guardando verso il basso i loro piedi camminare coordinati.
Brintey non rispose, si limitò a tornare indietro verso casa sua.
 
Oramai senza Niall casa Direction era solo la casa di Louis, Zayn, Liam e Harry.
Quest’ultimo decise di fare una passeggiata per schiarirsi le idee.
Quando lui o Niall stavano male, in genere uscivano insieme a prendere un po’ d’aria; il cielo e un amico li aiutava a pensare meglio.
Perché Jennifer era riuscita a ‘catturare’ tre quinti della band?
Che aveva di tanto speciale?
Perché Liam e Zayn avevano scelto proprio loro due in tutto il concerto?
Queste domande imperversavano nella testa di Harry, che non riusciva a capacitarsene.
Com’era possibile? Una ragazza così perfetta, bella, simpatica, solare, sorridente..
Tutto per strada gli ricordava Jennifer.
La immaginava ovunque, oramai era il suo pensiero fisso.
Perché l’aveva baciata? Perché aveva sentito il bisogno di averla?
Troppe domande, nessuna risposta.
Harry decise di fare la cosa che ritenne più opportuna.
Entro una decina di minuti si trovava davanti alla porta di casa di Jennifer.
Doveva parlarle di nuovo, non riusciva a sopportare l’attesa.
Tentennò di fronte alla porta, ma poi bussò, deciso.
“Chi è?”chiese una voce evidentemente adulta da dietro la porta.
“Harry..”
Esitò.
La porta si aprì e una bella donna sulla cinquantina accolse il ragazzo.
“Ah entra! Tu sei Harry, giusto? Jennifer mi ha parlato del suo incontro con te e gli altri. Accomodati, Jennifer è di sopra con Louis. Sali se vuoi.”
Ecco, perfetto, era con Louis.
Harry si sentì morire dentro.
Si morse un labbro. Non sapeva se per rabbia o per tristezza.
“Non si preoccupi, passerò un’altra volta.. grazie lo stesso.”
Harry fuggì ad una velocità sovrumana.
La vista era annebbiata dalle lacrime che stava cercando di trattenere invano.
Corse, non sapeva dove, ma corse.
Si scontrò con più persone, e molte fan che lo riconobbero lo guardarono stranite, ma ignorò tutti e tutto.
Sentì due mani bloccargli le spalle.
Harry istintivamente abbracciò Zayn, senza sapere chi fosse finché lui non parlò.
“So tutto. Ho capito già.” Poche parole. Zayn non voleva peggiorare la situazione e ricambiò l’abbraccio sussurrandogli queste poche parole.
“Sono uno stupido. Mi sono illuso di qualcosa, pensavo che forse ci fosse una lontanissima possibilità che considerasse anche me, ma niente.”
Dopo aver parlato Harry riprese a piangere e singhiozzare come un bambino, lasciando scendere liberamente tutte le lacrime che aveva in corpo.
Tutti i pensieri gli passarono per la mente e  rivide le immagini di Jennifer e di Louis.
Iniziò a canticchiare ‘i wish’ tra un singhiozzo e l’altro.
Cantare gli serviva. Era liberatorio, era il suo modo per sfogarsi nelle situazioni difficili, per esprimersi.
“Torniamo a casa.” Bisbigliò piano Zayn, quasi trascinando Harry.
 
“Jennifer! Vieni un momento!” Disse la madre di Jennifer bussando alla porta della figlia.
Sì, subito!” Rispose, poi continuò rivolgendosi a Louis.
Torno subito, tu aspettami qui se vuoi.”
Jennifer aprì la porta e andò nel salone con la madre.
Che c’è? È successo qualcosa?”
Sì e no tesoro. Prima è passato Harry che voleva parlarti, ma appena ho detto che eri con Louis è scappato e..”
Jennifer non diede il tempo alla madre di finire la frase che corse in camera e prese Louis per un braccio.
Corse fino alla porta di casa e uscì con Louis.
Cazzo.. Harry!” bisbigliò appena.
Louis non capiva.
Ma che stai facendo?!” chiese liberandosi dalla presa della mora.
“Lo scoprirai presto. Ti chiedo solo scusa, perdonami, poi capirai perché.”
La ragazza si diresse ad una velocità assurda verso casa di Harry e degli altri, salendo le scale e bussando alla porta.
Zayn aprì, non disse nulla e si limitò ad annuire indicando la cucina.
Come previsto Jennifer trovò Harry seduto, con la testa fra le mani mentre piangeva come non mai.
Il riccio sentì i passi e alzò lo sguardo.
“Jennifer..” mimò con le labbra.
Il suono delle parole gli si bloccava in gola.
Si alzò di colpo e andò verso la ragazza.
Lei lo baciò, ignorando gli sguardi degli altri.
Mise in quel bacio tutta la passione che aveva e tutto l’amore che provava.
Gli sguardi degli altri erano sconvolti.
Le lacrime rigavano il viso di Harry e Jennifer.
Zayn si sentiva in colpa per non aver detto nulla a Louis.
Louis altrettanto. Si sentiva in colpa per non aver meritato Jennifer.
Liam? Riposava ancora in camera sua, ignaro di tutto.
 


______
Salve carote! Questo capitolo è.. strano.. ma stavolta non dirò molto nelle mie 'note'.
Voglio lasciare a voi il piacere della lettura, e se avete tempo lasciatemi una recensione, mi fareste tanto felice *^*
Farò tesoro dei vostri consigli, e se vi va ditemi cosa vi piace di più e perchè.
Detto questo non aggiungo altro.
Baci carotosi a tutti <3

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Capitolo 11
*** My mind is a warrior. ***


Niall e Brit erano a casa da ormai un paio d’ore, parlando come al solito, evitando l’argomento ‘Jennifer’.
Erano seduti in cucina a bere un po’ d’acqua.
“Niall.. ti devo delle scuse.”
“Per cosa?” chiese lui perplesso.
“Perché, prima di conoscervi sul serio, definivo te e gli altri One Direction una ‘band di sorrisi falsi’. Ma mi sono resa conto che non era vero, e ora vedo nei vostri occhi quello che vede Jennifer, insomma.. siete fantastici! Scusami..”
“Non preoccuparti, siamo una band, ma siamo abituati anche a chi ci odia.”
“Scusa, ho fatto l’errore più grande che si potesse fare: giudicare senza conoscere.”
Niall la guardò negli occhi notando che tratteneva le lacrime.
Negli occhi della bionda si distinguevano due o tre sentimenti precisi.
Rabbia.
Rimorso.
E.. amore?
Il biondo non ebbe il tempo di pensarci su che trovò le labbra di lei sulle sue.
Ok, era amore.
Niall non si distaccò dal bacio, ma assecondò l’altra.
Britney gli aveva fatto dimenticare Jennifer.
L’aveva accolto in casa sua.
L’aveva consolato.
L’aveva reso felice.
E ora lo stava baciando.
Nessuno dei due meritava di soffrire.
Si abbandonarono l’uno all’altra mentre le loro lingue si cimentavano in una danza sconosciuta.
Per chi non era uno di loro due poteva sembrare un bacio, niente di più.
Per loro non era così.
Per Niall era un modo di dimenticare, un modo di essere felice, un modo di ottenere quell’amore che non era mai stato ricambiato nell’ultimo periodo.
Per Britney era un modo di amare e di essere amata, un modo per non essere sola.
Si staccarono e si guardarono negli occhi.
Si guardarono come non mai; nessuno aveva mai guardato Niall in quel modo, con così tanto amore.
Altrettanto per Britney.
Entrambi avevano gli occhi lucidi per le lacrime che cercavano di trattenere.
Ci fu un altro bacio.
Un altro contatto.
Altro amore.
Altro affetto.
Altre emozioni che entrambi meritavano.
Si separarono e si abbracciarono; divennero una cosa sola.
Si abbandonarono l’una all’altro e si ritrovarono di sopra, tra lacrime, sudore, pelle e lenzuola.
 
Liam si svegliò.
Andò in cucina strofinandosi gli occhi e osservò la stanza.
Diede un’occhiata veloce a Zayn e a Louis, poi a Harry e Jennifer.
Si avvicinò a Zayn.
“Che mi sono perso?” sussurrò con un sorrisetto sulle labbra.
“Quello che vedi.” Si limitò a rispondere il moro.
Dopo aver ottenuto una risposta che riteneva inutile, si avvicinò a Louis e lo abbracciò.
Nessuno in quella stanza aveva mai visto piangere Louis di tristezza, ma c’è sempre una prima volta.
Nelle braccia dell’amico si liberò silenziosamente di tutte le lacrime che aveva in corpo.
Liam lo strinse per confortarlo.
Jennifer e Harry si separarono e riaprirono gli occhi.
Lo sguardo della mora cadde subito su Louis in lacrime.
Istintivamente gli andò vicino.
“Scusami Louis, spero che potrai mai perdonarmi.”Gli disse con una sensazione di rimorso.
Louis la guardò negli occhi e annuì.
“Jennifer, come posso non perdonarti? Ti amo. Lo sai. Ma se tu vuoi Harry non posso impedirtelo. È quello che vuoi, e rispetto la tua decisione, e rispetterò tutte quelle che farai in futuro, qualunque esse siano.”
“Louis.. ti prego.. mi sono accorta di amare Harry troppo tardi.

Se me ne fossi accorta solo pochi giorni prima non avrei ‘fatto’nulla con te.
Sappi che non ti ho preso in giro. Ti ho amato come nessun altro, Louis.”
“Lo so Jennifer, lo so..”
Si abbracciarono.
Si stringevano l’uno all’altra con tutta la forza che avevano; ma non una forza fisica, una forza emotiva.
Dopo essersi separata da Louis, tornò da Harry.
Zayn aveva assistito a tutta la scena, e pensò che era meglio lasciare Harry e Jennifer da soli, per cui andò nell’altra stanza con Louis e Liam.
Jennifer si posizionò davanti ad Harry, gli prese le mani e lo guardò fisso negli occhi.
“Allora hai scelto me?” chiese Harry con gli occhi lucidi.
Jennifer annuì e abbracciò il riccio.
Piangeva.
“Gioia o dolore?”
Era la seconda volta che gli facevano una domanda così.
Entrambi.” sussurrò lei.
Harry la strinse più forte accarezzandole la schiena.
Harry.. ricordami come si respira. Mi sento male."
Non stava svenendo o chissà cosa, ma si sentiva un mostro.
Sapeva di non aver preso in giro Louis, ma si sentiva come se l’avesse fatto.
“Non sei un mostro, Jennifer.” Rispose il ragazzo, quasi come se le leggesse nel pensiero.
“Lo sono invece. Sono felice, sto con te, ma ho trattato Louis malissimo, lo sai bene quanto me. Per non parlare di Niall.. chissà dov’è ora..”
“Per Niall non puoi farci nulla, non è colpa tua se ti ama. Louis ti ha avuta, l’hai reso felice, ma è colpa mia se ti ho fatto ‘cambiare idea’.”
“No Harry, nessuno di voi ha fatto niente di male, sono io la causa di tutte le vostre lacrime, non merito nessuno di voi.”
“Anche se non ci meritassi (cosa che non è) io ti voglio.”

Detto questo la baciò, stavolta mettendo lui tutta la passione e l’amore che aveva.
“Grazie Styles.” Bisbigliò Jennifer appena si separarono.
Grazie a te, luce dei miei occhi.”
 
 
____
Buongiornooo (o buonasera, dipende… è.é)
Scusate i capitoli che ultimamente sono brevi..

Pietàà çç
Ringrazio Britney u.u

Overo la ciccissima (?)heartbreakerx u.u
Leggete le sue storie, ne vale la pena, sul serio uu
#PubblicitàOcculta
Muaahahah (?)
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo..
Un besio xx.

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Capitolo 12
*** Happy birthday Jenny. ***


Passarono due giorni, era il compleanno di Jennifer.
Niall e Britney erano venuti a Liverpool per la festa insieme a Deborah.
All’inizio Niall non prese benissimo la storia tra Harry e Jennifer, ma alla fine non si fece troppi problemi, perché era felice, felice con Britney adesso.
Per quanto riguarda Louis in fondo non stava male, anzi, era contento per la gioia della ragazza.. lei era felice? Lui lo era, anche se lei era contenta senza di lui e senza le sue carote.
 
Erano le 8 circa di sera e dopo un’oretta sarebbe iniziata la festa di Jennifer.
Zayn e Liam avevano affittato un appartamento per due giorni e una notte, dove si sarebbe svolta la festa, e dove sarebbero rimasti tutti a dormire.
Ognuno si preparò nel migliore dei modi; era una data importante.
Nessuno si vestì in modo troppo esagerato o elegante.. infondo era una piccola cosa tra amici, nulla più.
Jennifer era già nell’appartamento con le sue due amiche che l’avevano aiutata a prepararsi.
Erano vestite simili, ma non uguali, e truccate leggermente.
 
Verso le 21.00 / 21.30 suonarono alla porta; erano i ragazzi.
Entrarono uno ad uno nell’appartamento ispezionandolo fino in fondo.
Non era nulla di enorme; un salone con cucina a vista, quattro camere con i rispettivi bagni e un piccolo terrazzino/balcone.
Per primo entrò Niall, che si avvinghiò alla ragazza salutandola calorosamente e sussurrando un dolcissimo ‘Auguri’ che avrebbe fatto sciogliere chiunque, poi si avvicinò a Britney, le diede un bacio e si sedettero sul divano affianco a Deborah.
Poi entrò Louis, che abbracciò Jennifer per un quarto d’ora abbondante, trapanandole un orecchio con un ‘Auguri carotina mia!’.
Liam e Zayn la salutarono analogamente, scambiandosi sguardi complici per il regalo che le avrebbero dato a breve.
Harry entrò per ultimo, dandole un bacio con tutta la passione che aveva, sussurrando un ‘Auguri amore’ tra le labbra.
Liam prese posto vicino a Deborah, mentre Liam e Louis si sedettero su due sedie, lasciando il divano a due posti a Harry e Jennifer che si sedettero abbracciati come due koala.
Iniziarono a chiacchierare tranquillamente del più e del meno, ridendo in continuazione per le cazzate dei ragazzi.
Ad un certo punto il viso di Louis s’illuminò.
Ragazzi, vogliamo fare un gioco cretino?” disse con un sorriso a 32 denti.
Gli altri acconsentirono senza sapere bene di che si trattasse, finchè non lo chiese Zayn.
“Che dovremmo fare, scusa? Illuminaci carotone.”
“Allora.. e una gran cazzata quindi non sputatemi in un occhio appena lo dico, okay?”
Tutti annuirono, e Louis continuò.
“Sapete quel gioco stupido che fanno i bambini..? Quello obbligo, giudizio o verità?”
Tutti annuirono ridendo.
Dopo che tutti acconsentirono, Louis indicò Jennifer.
“Iniziamo a fare a te le domandee! Sei la festeggiata, cara.”
Ok, ok, ditemi.” Disse la mora ancora ridacchiando.
Sapete come si gioca, no? Ognuno dev’essere ‘sottoposto’ a dei quesiti; a turno ognuno deve chiedere qualcosa, ma sarà l’interrogato a decidere se deve essere sottoposto ad un obbligo, ad un giudizio o ad una verità, tutto chiaro? Okay.. torniamo alla festa..
“Devo iniziare io! Spara: obbligo, giudizio o verità?”Chiese Harry che era seduto al suo fianco.
Mmh.. verità?”
“Hai amato più Louis prima o me adesso?” Il tono del riccio si fece improvvisamente serio.
Zayn (che ormai era diventato il migliore amico di Jennifer) capì che era in difficoltà, e interruppe tutti.
“Un momento! E i regali alla festeggiata? Li diamo ora! Non voglio obiezioni!” Affermò il moro con tono solenne.
Jennifer guardò Zayn come per ringraziarlo, e lui le fece l’occhiolino.
Quando tutti si alzarono per prendere i regali che avevano comprato, la mora si avvicinò al ragazzo sussurrandogli all’orecchio.
“Grazie Zayn, debitrice a vita.”
“Di niente tesoro.”
Poi ognuno si risedette ai posti di prima.
Liam tirò fuori i regalo suo e di Zayn, ammiccando a quest’ultimo.
Ecco Jenny, questo è da me e Zayn, buon diciottesimo compleanno”.
Le disse per poi schioccarle un bacio sulla guancia e ricevere i suoi ringraziamenti.
Stessa cosa fece il moro.
Ora tocca a noi!”intervennero le due amiche della neo-maggiorenne.
Le porsero un pacchetto.
La mora l’aprì ed estrasse una bellissima collana con una specie di ciondolo con la scritta ‘Forever’.
“Grazie ragazze mie.” Sussurrò.
Il trio si abbracciò calorosamente per poi separarsi.
Poi fu il turno di Louis che le aveva fatto il regalo più strano della serata.
“Questo è per non dimenticarti delle carote.” Affermò solenne.
La mora tirò fuori da una busta una t-shirt mediamente aderente, nera, con la scritta bianca “Keep calm and eat carrots with Lou.” Ed affianco un’immagine di una carota stilizzata.
Grazie Louis.” Disse sorridendo e abbracciandolo.
Ultimo ma non meno importante fu Harry, che le regalò un meraviglioso anello d’argento con un diamante.
La serata andò avanti abbastanza normalmente, anche se Harry continuava ad essere leggermente distaccato da Jennifer.
Continuava a chiedersi come mai non avesse risposto alla sua domanda.
Sapeva che lei e Zayn erano migliori amici, e sapeva che quella dei regali era solo una scusa per salvarla.
Perché non voleva? Aveva amato più Louis…?
Però nonostante tutto fece finta di niente per la sera; ne avrebbe parlato in seguito con lei stessa.
Furono poi decise le stanze (4 camere, appunto).
La sistemazione sarebbe stata:
Niall – Britney
Louis – Zayn
Deborah – Liam
Harry – Jennifer.
Verso le 3 del mattino inoltrate, tutti si diedero la buona notte e si diressero ognuno nella propria camera come deciso.
 
 
 
 
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Hola ciquiti *--*

Muahaha.. sono soddisfatta perché so che c’è qualcuno che segue le mie cazzate.. e le visualizzazioni vi assicuro che non sono pochissime.. sono felice insomma <3
Scusate se ci sto mettendo molto a postare ma sono parecchio impegnata..
Altra informazione! Io venerdì mattina parto, e torno lunedì sera, quindi non so se ce la faccio a scrivere il prossimo entrò venerdì.. altrimenti GIURO che metto il 13° martedì mattina.. okay? Non fucilatemi please ç_ç
Detto questo mi dileguo..
Baci carotosi xx.

E fatemi sapere che ne pensate, eh! ;3
 
p.s. mi lasciate perfavore una recensione dicendomi se i capitoli sono meglio lunghi come i primi due, o meglio un po’ più corti come gli ultimi che sto facendo? Grazie, un bacio xx.

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Capitolo 13
*** Okay, stay strong. ***


Va bene, okay.. come dice anche lo 'stay strong' di Demi Lovato, sarò forte e continuero, contente?
Continuerò ma premetto che non aggionrerò spesso.. grazie a tutti del sostegno <3
Un bacio xx.

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