Flame Love - Fire Dream

di Enkai D Higan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una serie di strani eventi. Stranissimi. ***
Capitolo 2: *** Arriviamo Ace! ***
Capitolo 3: *** Il Cane Rosso ***
Capitolo 4: *** Finalmente ***
Capitolo 5: *** Noi due ***
Capitolo 6: *** Lacrime di vendetta ***
Capitolo 7: *** Imprevedibile ***
Capitolo 8: *** Fuggiti ***
Capitolo 9: *** ANNUNCIO BREVE MA IMPORTANTE ***
Capitolo 10: *** AGGIORNAMENTO, STORIA SPOSTATA ***



Capitolo 1
*** Una serie di strani eventi. Stranissimi. ***


Lasciai ai soffi del vento quel bigliettino. Un bigliettino stupido, ma che celava il mio sogno.
 
" Ti prego. Voglio trovare il mio vero mondo. "
 
Così avevo scritto. Poi avevo afferrato l'accendino, l'avevo fatto scintillare e avevo acceso il foglietto, lasciando poi le ceneri al vento.
L'avevo inventato da bambina. Un metodo per far esprimere i propri sogni. 
Non aveva mai funzionato veramente, ma quello era l'ultimo tentativo a me rimasto.
Amici? Nessuno dai tempi delle medie.
Hobby? Lo sport individuale, i manga e gli anime:
Nuoto, nuoto e ancora NUOTO!
One Piece, One piece e ancora ONE PIECE!
Karate, Karate e ancora KARATE!
One Piece, One Piece e ancora ONE PIECE!
Kung Fu, Kung Fu e ancora KUNG FU!
One Piece, One Piece e ancora ONE PIECE!
 
Ecco i miei interessi.
Scuola? Ormai non la frequentavo più. Da un anno circa, appena compiuti i sedici anni.
 
Da cinque-sei anni ormai, praticavo arti marziali e nuoto. Ero e sono davvero brava.
 
 
 
Dopo quelle riflessioni, rientrai in casa.
Aprii il frigorifero, per estrarne una bevanda energetica, la infilai nello zaino , e partii in bici, per andare agli allenamenti di nuoto.
Durante il tragitto qualcosa di colorato e rotondo, appeso ad un albero, mi fece distrarre.
Ero curiosa.
Mi attirava.
Feci cadere la bici al lato del marciapiede, e mi avvicinai per indagare.
Era di una grandezza simile a quella di un limone,  ma la forma ricordava un lichy, e il colore era il tipico rosa.
Vi era sopra conficcato un minibigliettino, con su scritto " Lif Lif".
Sapevo che il lichy aveva un sapore molto buono, almeno a parer mio. Me ne infischiai, e, visto che avevo fame, lo ingerii.
Finiti gli allenamenti, tornai a casa, mi cucinai due uova per cena, e uscii a fare una passeggiata.
La mia attenzione però fu rubata da un qualcosa di turchese e volante.
Sembrava...Una fenice. Un falco turchese, con le fiamme attorno. 
Subito mi venne in mente Marco.
Ma non poteva essere. Era troppo piccolo per essere la trasformazione del capo della flotta di Barbabianca.
E poi stavo diventando davvero pazza. Ora mescolavo un Anime alla realtà.
Notai però, con sorpresa che aveva gli occhi simili a quelli di Mihawk. Glaciali e attraenti.
Lo seguii, sempre più curiosa. Mi inoltrai in un boschetto, e mi ritrovai in una radura, anche un po'convessa.  
Lo vidi appollaiato ad una roccia, che poteva essere alta massimo un metro.
Mi avvicinai, molto piano. Con molta cautela. Notai solo dopo, una perlina rossa, nel mezzo di quella piccola radura.
Quando la raccolsi, notai che dentro bruciava del fuoco. Era calda e bella. Non ci volle molto, che pensai ad Ace, il Pugno di fuoco. Mio primo amore. Non riuscivo a non piangere se ripensavo alla sua morte.
Non volevo mettermi a frignare in mezzo a dei rovi, perciò resistetti e feci ritorno alla mia dimora.
Avevo portato con me la perlina, la quale ora brillava di rosso ed emanava ancora più calore.
Mi sedetti sul letto, tra le lenzuola fresche di cotone e restai a fissare il ritratto di Ace appeso, che pochi giorni prima della scopertà orribile, disegnai.
Mi alzai e mi avvicinai, piano. Non me ne accorsi nemmeno, ma una lacrima mi stava solcando la guancia. Una sola, ma carica di dolore e disperazione. Com'era possibile che Ace, il mio Ace, il personaggio più bello del manga, fosse morto?
Stavo odiando Oda.
La gocciolina andò a finire proprio sulla perlina, che tenevo in mano.
La pallina rossa iniziò a bruciarmi la mano, a brillare di rosso in modo intenso e il fuoco dentro venne sostituita da una lacrima, una lacrima che sembrava una fiamma.
La mia gocciolona, percorsa tutta la perlina, cadde sul pavimento della mia camera, tingendolo di un punto rosso. Somigliava ad una lacrima di sangue, che poi avrebbe dovuto macchiare un lenzuolo candido e bianco.
La luce si estinze dalla stanza, per un secondo. Poi scomparii con un bagliore arancione e rosso.
 
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Mi ritrovai con la faccia di Rufy a qualche centimetro dalla mia. Sobbalzai, cadendo quasi all indietro.
 
< E tu chi saresti? >
< Ma che...?! Cosa ci faccio io qui?!Tu chi sei?! Voi chi siete! Un momento so chi siete. Ouf! >
 
Con un lamento caddi seduta, a gambe incrociate.
 
< Mi rispondi per favore? > Chiese Rufy, con uno dei suoi megasorrisoni.
< Io mi chiamo Giulia. E tu sei Rufy, giusto? >
< Bhè...Sì! Noi... >
< Lo so già. State andando a salvare Portgas D. Ace. >
< Hahaha!- Rise di gusto Jimbe- A quanto pare qui c'è qualcuno che in quanto a chiacchiera ti tiene testa eh, Rufy? > Urlò, in preda alle risate il Cavaliere del Mare.
Per tutta risposta il povero capitano, offeso, gli lanciò un'occhiataccia e gli cacciò la lingua, provocandomi un risolino.
Vedere da vicino e nella realtà i personaggi del mio manga era... ERA...UN SOGNO!
Poi Rufy continuò:
 
< Scusa come sai tutte queste cose? Ci stavi spiando forse? E poi da dove vieni? Sei sbucata dal nulla! Un momento, ma io ho fame! Sbrigati con le spiegazioni! >
< Emh...Ok. Io vengo dal mondo...Reale. >
< Sappiamo già che siamo in un manga. VAI AL DUNQUE! Ti prego... >
< In pratica non so nemmeno io come ho fatto a entrare qui dentro- Un milione e mezzo di domande iniziarono a affollarmi atrocemente la testa - So solo che da quando ho mangiato un frutto strano e trovato una perla rossa è successa una serie di strani eventi, e mi sono ritrovata qui. >
 
Rubber guardò con sguardo consapevole il Cavaliere del Mare, il quale ricambiò l'occhiata. Forse la fame del capitano si era placata, o più semplicemente aveva trovato altro a cui pensare...
 
< Forse ho capito. Posso vedere questa tua perla, perfavore? >
 
 
 
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Ciaoooo! Non so cosa sia uscito! xD
Era da molto che volevo fare una long del genere xD
Spero vi piaccia!
Se è uscito un obrobrio...Bhè...I'm Sorry TT_TT
 
Un ultima cosa!
Vi prego commentate! 
Non vi costa nulla, ma per me è tanto! Bacioni <3

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Capitolo 2
*** Arriviamo Ace! ***


Gli porsi la perla, che tenevo ancora stretta tra le mani.
Dunque la afferrò e la osservò molto attentamente.
Jinbe si affiancò a lui,  studiando con altrettanta attenzione l'oggettino.
 
< Non c'è dubbio. Sembra una delle perle di Ace! >
< Senti... Hai per caso mangiato o trovato un frutto strano? > Mi chiese gentilmente Cappello di paglia.
< Ah...Emh...Forse non avrei dovuto mangiarlo eh? > Mi grattai la testa e risi istericamente.
< E sei legata particolarmente a mio fratello? >
< Bhè io... > Divenni paonazza in dieci secondi.
< Ti racconto brevemente una leggenda. - Continuò il cavaliere del mare - Pare che ogni due millenni, all'inizio di una nuova era,...Bhè... >
< Bhè...? > Chiesi io.
< In poche parole, un prescelto, dall'mondo traverso,... >
< Mondo traverso? > Domandai.
< Intende il tuo mondo! Usa paroloni lui... > Intervenne chiassosamente Rufy, facendomi sorridere.
 
Dopo il pugno in testa di Jinbei, egli continuò a spiegarmi.
 
< Dicevo... Un prescelto viene in questo mondo, dall'altra parte, ovvero la tua realtà. Capisci? >
< Emh...Sì, credo di sì! Ma il vostro creatore, Oda, non... >
< Oda ci ha creati, ma i nostri modi di pensare e le nostre opinioni non li ha plasmati lui. Esattamente come le tradizioni e le leggende. >
< Capisco. Quindi io sarei la prescelta? >
< Esattamente. Ora... il frutto che hai mangiato aveva un qualcosa di appiccicato sopra? >
< Bhè...Sì. Un bigliettino con la scritta "Lif Lif" >
 
Con un urlo Rufy cadde all'ndietro, sedendosi alla "Doflamingo" accanto a me.
Jinbe mi guardò esterrefatto.
 
< Che ho fatto? > Chiesi spaventata e con aria interrogativa.
< Il Lif Lif è il frutto del mare più potente che sia mai esistito. Puoi far tornare in vita i possessori dei frutti Rogia e, quasi come il Dark Dark, imitare i poteri degli altri frutti. >
 
Intanto tutti, compreso il capitqano Bagy e Crocodile, si erano radunati attorno a me, guardandomi esterrefatti.
 
< Ma io... No. E' un sogno vero? > Risi istericamente e dandomi un pizzicotto sul braccio.
< Non è frutto della tua immaginazione. Credimi. > Mi rispose il figlio di Dragon.
< Quindi, allora... Ma io non voglio rubare i poteri agli altri... C'è un modo per... >
< No. Hai capito male. Tu IMITI. Anche solamente guardando questi in azione. > Spiegò il Shichibukai.
< Posso chiedervi dove abbiate sentito queste cose sul Lif Lif? >
< Leggende varie, che si tramandano ormai da millenni e millenni. >
< Ma quindi non so più nuotare ora?! > Urlai, sconcertata e non opportuna.
< Non credo. E ti sconsiglio di provare. > Intervenne vivacemente Cappello di paglia.
< Ma voi non sapete come andrà a finire questa guerra vero? >
< No. Ma scommetto la testa che la Marina perderà! > Mi rispose nuovamente, con allegria.
< Emh...Non è esattamente così. Anzi. E tutto diverso...  > Rufy si incupì improvvisamente alle mie parole.
< Bhè... Ace... M-Morirà. Per...Salvarti. > Dissi, con un tono di voce bassissimo, accompagnato da una mia lacrima.
< Tu menti. NON E' VERO! IL MIO FRATELLONE NON MORIRA'! >
< NON PENSARE SIA DIFFICILE SOLO PER TE! > Urlai, prima di scoppiare in lacrime come un'idiota. ( Nda: Non siamo nel Mondo di Patty grazie a Dio. )
 
Nessuno osava intervenire nel nostro discorso. Tutti erano ammutoliti e non si permettevano nemmeno un respiro troppo rumoroso.
D'improvviso, però, il viso del capitano si illuminò leggermente.
 
< Non ho altra scelta che fidarmi di te, giusto? > Sorrise amaramente, un po' più calmo.
< Non credo. > risposi con lo stesso filo di voce, un po' tremolante. 
< Ma chi? Chi proverà a uccidere mio fratello? >
< L'ammiraglio bastardo. Akainu. >  Conclusi, facendo scendere ancora lacrime dai miei occhi ormai arrossati e gonfi.
Ancora non riuscivo a pensare alla morte di Ace senza piangere disperatamente e a singhiozzi.
 
< Bhè, però, se ci aiuteri, forse lo salveremo. E poi mio fratello ha mangiato un Rogia, perciò potresti anche riportarlo in vita! >
 
Alzai la testa, con un sorrisone enorme e con il volto radioso. Non ci avevo nemmeno pensato. CHE IDIOTA! Potevo salvare e magari anche conoscere l'amore della mia vita! E forse avrei potuto anche crepare di calci il fottutissimo Akainu!
Mi alzai di colpo, facendo cadere quasi tutti gli altri, urlando felicemente. Ancora come un'idiota.
 
< Come mai sei così legata ad Ace? > Mi chiese di nuovo allegro Rufy.
< Bhè...Io... Ecco, sì... FATTI MIEI! > Urlai bordeaux in viso.
< Ti piace eh...? > Mi domandò, con lo sguardo investigatore e la bocca a forma di tre rovesciato. (Nda: Così  :3 [diventa sempre più difficile spiegare le faccie! ò.ò])
< NON E' VERO! STA ZITTO! > Gli tirai un pugno in testa, che lo fece lacrimare. Sembravo Nami nelle peggiori delle incazzature.
 
Inutile dire che scoppiarono tutti in una grossa risata. Persino l'imperturbabile Crocodile.
 
< TERRA! > Urlò Jinbe improvvisamente, avendo avvistato Marineford.
 
La guerra incominciava. Ed io ero lì! C'ero! Ero felice come una bambina di due anni con la sua prima bambola! Nel mio caso il primo videogame ( Nda: ò.ò).
 
Di punto in bianco si sentì uno scossone, che fece tremare tutta la nave. Molti degli uomini di Bagy cadderò addirittura in acqua: nn enorme tsunami stava per travolgerci, quando il Shichibukai d'acqua volle tentare di fare surf, con la nave al posto della tavola. 
Vidi l'orizzonde del mare diventare storto e il pavimento sotto ai piedi mancare.
Urlai nuovamente, terrorizzata stranamente dal fatto che potessi cadere in acqua. Ma, mentre precipitavo dalla nave, ormai totalmente in posizione obliqua, per fortuna, una mano avvolse la mia, quella di Rufy.
Ma le sorprese non erano finite. Uno nuovo scossone improvviso gelò tutta l'onda, in meno di pochi secondi.
Mi ero completamente scordata quel pezzo di manga!
Aokiji era entrato in azione! (Nda:Tantantantaaaan!)
 
Rufy ebbe la geniale idea di rompere quel pezzo di ghiaccio, tutti assieme, ma lo fermai.
 
< Aspettate. Voglio testare questo mio frutto del mare. E se è come dici tu, Jinbe, ora ho il potere del fuoco. >
< Ma che...? > Balbettò Rufy, incuriosito e con aria interrogativa.
 
Corsi velocemente fino al bordo dell'imbarcazione, ma, prima di librarmi in aria, per poi cercare di sciogliere il ghiaccio, provai con un semplice dito.
Si sa, le le mie figuraccie erano e sono rimaste epiche.
Cercai di concentrare le mie forze e il mio chakra nel mio dito, come avevo imparato a yoga.
Sentii un calore molto piacevole sul punto desiderato, aprii gli occhi, precedentemente chiusi per favorire la concentrazione, e vidi il mio dito infuocato.
Era bastato un mezzo secondo. Era molto più facile di quanto pensassi! Dovevo solo volerlo!
Saltai in aria, doventando di fuoco, e cercai di sciogliere il ghiaccio con un fiammata.
Il risultato fu esattamente quello desiderato, e rientrai nell'imbarcazione con un sorrisone che si stendeva da un orecchio all'altro.
 
< Fammi indovinare. Prima di entrare in questo mondo hai guardato Ace usare i suoi poteri. > Disse Rufy, esterrefatto.
< Esattamente. > Gli feci l'occhiolino, mentre cadevamo dal cielo. Ancora una volta come un'idiota.
 
Avrei salvato Ace, a tutti i costi. 
 
 
 
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Ciaoooo! Cosa è venuto fuori ? xD
Vi devo salutare perchè altrimenti domani non mi sveglio più.
Devo copiare Matematica! ò.ò
Commentate in tanti!
Almeno 5, altrimenti non continuo, visto che non è molto seguita! D:
Vi prego! Basta un minuto e mi fate felicissima! Bacioni
 
La vostra Giulia
 
 
 

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Capitolo 3
*** Il Cane Rosso ***


Prima di entrare a Marifenor, visto che eravamo appena fuori, ancora su un pezzo di ghiaccio, però, mi sfilai la maglietta, rimanendo in bikini.
Urlai ad un uomo con la spada di lanciarmi l'arma e subito apportai modifiche al capo: tagliai le maniche e la parte che andava a coprire la pancia. 
La riinfilai e praticai un nodo sotto il seno, molto stretto. Ora sì che ero libera e comoda!
 
Quando alzai lo sguardo il Pagliaccio era per terra, semimorto con il sangue al naso. Mah. 
 
< Rufy... Prima di fare irruzione ... Possiamo combattere? > Gli chiesi con una luce brillante negli occhi.
Per tutta risposta si mise a correre disperatamente tra tutti i rottami della nave, come se fosse stato rincorso da Nami.
 
< Avanti. Ti do un minuto per allenarti. Prova a colpirmi! > Si fece avanti il Cavaliere del mare, spuntando dall'acqua.
 
"D'accordo" mi dissi. Non avevo e non ho paura di niente o di nessuno.
Divaricai le gambe in una posa d'attacco, e partii in quarta.
Il primo colpo non andò a buon fine, e, me la cavai schivando un suo pugno con tre verticali all'indietro.
La seconda volta, arrivai da destra, ma, infuocandomi, ad un suo tentato pugno, mi passo da parte a parte. Quindi andai a sinistra per poi finire dietro di lui e sferrargli un pugno alla schiena che lo spedì contro il bordo (o quel che ne restava) della nave.
Wow. WOOOOOW. Potevo tenere testa a un membro della flotta dei 7. E forse anche batterlo.
 
< Ragazzi! Andiamo, il mio fratell- >
< ODDIO E' VERO! IL MIO FIAMMIFERINO! > Urlai sconvolta. Ancora una volta avevo aperto la boccaccia a sproposito.
< Allora ti piace Ace...? > Mi chiese con una faccia abbastanza intimidatoria e investigatrice.
< STA ZITTO! - Urlai, totalmente paonazza in viso - TI HO DETTO CHE NON E' VERO! > Mi correggo. Ero PEGGIO di Nami nelle migliori delle incazzature.
 
Arrivai al bordo della fortezza, con tutta la schiena infuocata, e mi buttai verso lo scorcio di terra in basso che era Marineford.
Non credevo che fosse così alto quel muro.
Udii poco dopo la voce di Rufy, che era entrato nel panico e nell'emozione.
 
Aiutandosi con le braccia, e quindi aggrappandosi ad un nave, atterrò per primo. E io, per mia somma sfortuna, finii tra le sue braccia. Ci guardammo un po' straniti e decisamente imbarazzati. Mi spostai subito, ma non troppo in fretta da non farlo notare a Boa Hancock, la quale venne contro di noi con una velocità impressionante, infuriata e disperata.
 
< TU! COME OSI?! LUI E' IL GRANDE AMORE DELLA MIA VITA! > Urlò furiosamente.
< Ciao Hancock! Non preoccuparti. Lei è molto innamorata, ma non di me! >
< STA ZITTO! > Diventai bordeaux a dir poco.
 
La cosa di cui rimasi scioccata fu la risposta della Shichibukai.
 
< A no, eh? - Mi chiese con una faccia simile a quella di Rufy - E di chi allora? >
 
A quanto pare i curiosi crescono come funghi.
Da bordeaux divenni viola, da viola a rosso sangue e da rosso sangue a rosso amarena. 
 
< Le piace mio fratello! > Spuntò da dietro di me Cappello di paglia.
< VUOI STARE ZITTO?! >
< Ti piace il ragazzetto sul patibolo? Mmh... Sbrigati a salvarlo allora! > Mi fece l'occhiolino, lanciandomi una chiavetta minuscola.
 
Rufy capì immediatamente (NDA: fatto abbastanza strano .-. Forse è bene aggiungere OOC. ) e non esitò a saltare addosso alla "povera", si fa per dire, Shichibukai, che ora stava per svenire tra le sue fantasie di matrimonio.
 
Non esitai a mandarle tanti bacini mentali.
Mentre correvo dietro al Mugiwara, che intanto si era staccato dalla poveretta, si fa ancora per dire,ed era andato contro Crocodile, guardavo disperatamente verso il patibolo, sognando di possedere la vista di occhi di falco.
Non so nemmeno come, ma ero salita sulla Moby Dick, ed ora mi stavo dirigendo verso il suo capitano, il quale fu la vittima di un' altra delle mie epiche figuraccie, infatti andai a sbattere contro la sua... Immensa sarebbe un eufemismo...Gamba.
Ci guardò un po' di sbieco, e poi posò esclusivamente gli occhi su di me, sconvolto. 
 
< Ragazza. Mi ricordi parecchio mio figlio Ace. Bhè? Cosa ci fate voi qui? >
< Sono qui per salvare mio fratello dal patibolo! >
< Io sono qui per salv... Va bhè. Sono con lui. >
< Lei è venuta perchè è innamorata di Ace, ma Shh! Non dirlo a nes- AHI! > Un altro mio pugno in testa, non glielo aveva risparmiato nessuno.
< STA ZITTO! >
< Tsk. Due moscerini come voi non durerebbero dieci minuti in quella mischia! > Affermò deciso il vecchio e potentissimo uomo.
< Bell'incoraggiamento. Grazie. > Commentai io.
< Oh ma ti sbagli! - continuò Rufy- Vedi... Costei, ha mangiato il Lif Lif! >
 
Barbabianca sgranò gli occhi, incredulo.
 
< LIF LIF?! E'... La prescelta dei due millenni?! Ragazza. Prova a fare questo. > Urlò frettolosamente.
 
Con un pugno fendette l'aria, creando una spaccatura nell atmosfera che fece volare via tutti i marines attorno alla nave.
Io un poco titubante tentai di riprodurre il suo attacco.
Tirai un pugno all'aria e rimasi sorpresa non poco quando vidi l'enorme crepa.
Ma come avevo fatto? ( NDA: ò.ò Perchè mi viene da dire la litania? Santa madre di Dio... PREGA PER NOI. Va bhè il resto non lo so. )
 
< Guarararara! Ma allora... Tu vieni dal mondo di traverso? >
< Sì e... -
< E sa come finiranno le cose. >
< Non sarà un destino roseo, per voi pirati. Ace morirà. > Sibilai con voce tremolante e con occhi lacrimanti.
 
A Barbabianca era quasi venuto un attacco di panico e un infarto alla mia afferamzione. E non gli avevo detto nemmeno quale sarebbe stata la sua triste sorte...
Ma sono certa che, come ogni padre, gli importi della vita di suo figlio, non della propria.
 
< Oh ma non preoccuparti!- Urlò Rufy - Lei sa tutto! Prevede ogni cosa! Lo salveremo di sicuro, giusto Giulia? >
< Giustissimo. Se qualcuno oserà torcere un solo capello al mio fiammiferino, se la vedrà con me. >
< Innamorata persa... > Sibilò Cappello di paglia, facendomi arrossire.
< Per un momento mi ero scordato del tuo potere, ragazza. Dimmi chi. Chi oserà tentare di uccidere mio figlio? >
< Il suo nome o la sua carica non sono importanti, sappi solo che ti porterò la sua testa. > Affermai decisa.
< Tu stai con noi pirati, vero? >
< Ovvio. > Sorrisi.
< Ho visto una luce e una determinazione molto rara nei tuoi occhi, uguali solo a quelle di Ace. Vorrei tanto che tu diventassi mia figlia. >
< Ah...Io... Bhè... Ecco...Amh...Emh... > Cercai di esprimermi, balbettando come un qualcuno di non convinto a dire il Sì, sull'altare.
< Non c'è fratta figliola. Ora dobbiamo solo pensare a salvare il tuo fiammiferino. ( Nda: Mio e di LaCla <3 xD) > Affermò, facendomi di nuovo arrossire, e non poco.
< Sì...Giusto. Hai ragione. > Conclusi, prima di stringere ancora di più il nodo alla camicia, "appollaiarmi" con i piedi ed una mano al bordo estremo della nave e lanciarmi nel vuoto e nella mischia di gentaglia che combatteva, infuocandomi più che potevo. ( NDA: Non so se avete presente, ma il lancio sarebbe come quello di Assassen's Creeds. Quello in cui cadi nella vaschetta per pesci. Certo, se poi siete, come me, masochisti, mentecatti e perfetti idioti, immaginate di cadere sul pavimento. Se poi c'è una maggiorata che vi offre un davanzale per pista d'atterraggio... Vuol dire che non è giunta la vostra ora. Minchia sto blaterando? Ok. Giulia finiscila.)
 
Newgate e Cappello di paglia farfugliarono qualcosa prima che quest'ultimo mi seguisse.( NDA: se le voci verbali sono esatte fatemi aggiungere veramente OOC perchè sono così fatta di sonno che se ho azzeccato sono preparata per il compito di matematica. Basta Giulia... BASTA PER DIO. )
Eliminai molti uomini della marina, usando un solo attacco Kyokaen e un pugno fendente nell'aria.
Mi sentivo una Dea potentissima, imbattibile, bellissima, ... (NDA: Se se...Sogna.)
Avanzavo sempre di più, con "Cappello di paglia-Boy" che mi seguiva.
Riuscivo finalmente a vedere il mio Ace...
 
Un tonfo mi svegliò dalle mie riflessioni su quanto Ace fosse sexy, bello, prestante, dolce, gentile, sicuro di sè, sprezzante, battagliero, determinato, carino, attraente, seducente, dannato,... Così... Maledettamente perfetto. Quando tornai alla realtà, rimasi sconvolta nel vedere un pacifista praticare un Ursusu Shokku contro un gruppo di pirati.
Inutile dire che per questi ultimi le sorti furono drammatiche.
 
Quando mi voltai e tornai a guardare verso il patibolo, mi trovai faccia a faccia con il fottutissimo, bastardo e presto morto, Akainu.
 
< Chi sei? Non ti ho mai vista, mocciosa. >
< Il mio nome non ti interessa, ma puoi chiamarmi Higan se preferisci. E sono colei che porterà la tua testa al grande Barbabianca. > Sibilai, a denti stretti.
< Tsk. Che impertinenza. Non sei degna nemmeno di esistere. Nessuno di voi è degno di esistere. >
< In questo momento, in tutta questa isola, in tutta Marineford, il più grande bastardo, abietto, sporco, deplorevole, gretto, disgustoso e immondo uomo sei tu. > Sussurrai nuovamente con un tono infuriato che nemmeno credevo di possedere.
< Ragazzina sai con chi stai parlando?! Io sono- 
- SEI UNO SCHIFOSO BASTARDO! ECCO COSA! > Urlai fiammeggiante di rabbia.






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Cosa è uscito? :D Ho cercato di esprimere una piccola parte del mio odio verso il Cane Rabbioso e Rosso.
Mi Scuso ancora per il metodo " Commentate o chiudo bottega" dell'altro capitolo, ma una mia amica me lo aveva consigliato e i suoi non sono esattamente consigli.
Ti voglio bene Giada. Sì, ecco.
Mi piacerebbe tanto vedere crescere le recensioni di due n.n Lasciate stare xD E' un traguardo inutile *tenta di fare la vittima*
No seriamente. xD Se arrivate a dieci vi amerò per sempre.
Però fatevene una ragione. LaCla la amo troppo.

Stasera dopo l'ennesimo pianto disperato (vi lascio immaginare per cosa .-.) entra mia madre in camera, con la sua solita finezza. ( Lei bussa SEMPRE. SEMPRE SEMPRE SEMPRE.)
La guardo disperata, lei guarda me, e poi urlò :" HAI PARTORITO UNA FOTTUTA MASOCHISTA! VATTENE TI ODIO!"

Uscita dalla camera sento un " Ma che ha fatto? " Di mio padre e lei " Eeeh. Piange per il cartone che gli piace." 
Esco dalla stanza infuriata a dir poco " Mamma Ace non è uno stupido cartone, è il mio amore! E lo amo esattamente come tu ami Papà! Quindi sta zitta e vai in cucina a farmi un panino!"

Ok lo ammetto. L'ultima uscita AVREI VOLUTO FARLA però non l'ho fatta xD Il resto è vero purtroppo.

Pace e amore ragazzi, Pace e Amore. <3

Una piccola domanda xD  Avete capito perchè ho detto che la protagonista si chiama Higan? XD
Sera al mondo, Fuck the System e Fanculo il Cane rosso. (SFF se vi piace di più)

PS: Vi chiedo umilmente perdono per le uscite "NDA" durante la narrazione. E vi giuro che molte le ho tolte.


 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Finalmente ***


< IL PIU' INFIMO BASTARDO, INFAME, INETTO CHE SIA MAI ESISTITO. >
< Basta così. Mi sono stufato di te e del tuo amichetto.- Disse tramutando il suo braccio in magma- Facciamola finita. >
< Tu saresti Akainu? > Spuntò da dietro di me Rufy, cupo.
< Esattamente. > Gli risposi furiosa.
< Bene. Vediamo se riesci a battermi, infame. Vendicherò il mio fratellone. >
 
Era scoppiata una guerra nella guerra. Anzi. Un Duello nella guerra.
Notai subito che il mio amico era in estrema difficoltà. Si sa, il magma può sciogliere qualsiasi cosa, anche il fuoco.
Restai a pensare a come potevo aiutarlo efficacemente. Mi guardavo in torno in cerca di una risposta, quando nella mia mente riassistetti al precedente Ursusu Shokku.
 
< Il magma non può sciogliere un'onda d'urto... >
 
Aprii le braccia più che potevo. Iniziai a cercare di comprimere l'aria e l'atmosfera in un unica bollicina, tra le mie mani: era estremamente difficile, ma ci stavo riuscendo. Mano a mano la minimizzai, fino a che non fu sufficiente una sola mano per contenerla.
Alzai lo sguardo e vidi Rufy volare via  a causa di un potente pugno dell'Ammiraglio. Era il momento perfetto.
 
< E' Giunta la tua ora, bastardo. - Lui nemmeno mi guardava, intento com'era a prevedere un attacco a sorpresa da parte di Cappello di Paglia. Tanto meglio. 
Soffiai la bomba ad orologeria verso la sua direzione, come per voler mandare un bacio, un bacio mortale.
Poi con calma estrema e un sorrisetto sprezzante stampato in volto sussurrai - Sei finito. Ursus Shock. > Schioccai le dita, gesto che fece voltare l'nfame, appena in tempo per godersi la scena.
La bolla scoppiò come una bomba atomica, andandolo a colpire in pieno, all'altezza del addome. Inutile dire che si schiantò contro una delle enormi clave spinate di un gigante. Ma non era morto. Sapevo che ancora contaminava l'aria, la MIA aria. Di cui non era sicuramente degno.
 
Spostai la mia attenzione alla ricerca del mio compagno di salvataggio, cercandolo con lo sguardo da tutte le parti.
 
< RUFY! RUFY! > Urlai, in cerca del mio nuovo amico.
 
Mi fece spaventare non poco quando uscì a tutta velocità da un cumulo di macerie.
 
< Sei vivo! >
< Ma... Se ne è andato? >
< Bhè... Gli ho lanciato un Ursus Shock. Penso che starà buono per un bel po'. > Gli sorrisi.
< Mh...Ok. Coraggio andiamo! > Gridò leggermente deluso, prima di afferrarmi rudemente il polso e trascinarmi con lui nella mischia di soldati e pirati.
 
Dopo vari colpi iniziai leggermente, ma LEGGERMENTE, a stufarmi. Erano una miriade. Tutti uno più debole dell'altro, ma erano... Milioni.
Con la poca pazienza rimastami, concentrai tutta la mia forza nel pugno destro, facendolo divenire un'enorme fiamma.
Urlai un "Hiken", colpendo con il Pugno di Fuoco, subito dopo, tutti coloro che mi stavano davanti. 
Ghignai sprezzante e divertita, ma ben presto quel sorrisetto si tramutò in un'espressione cupa e truce.
 
< Anticipate l'esecuzione. Ace Pugno di Fuoco deve morire. Ora. I danni potrebbero diventare irreversibili, e quindi essere troppo tardi. > Ordinò Sengoku, con un tono autoritario degno della carica di Grand'Ammiraglio.
 
Mi si ghiacciò il cuore, e le braccia e le gambe si paralizzarono. 
 
"No. NO! Osate torcergli un solo capello, e giuro che vi ucciderò lentamente uno ad uno." pensai.
 
Sentii una nuova voce accanto a me. La conoscevo, ma no, non poteva essere lui... NON POTEVA ESSERE IL MIO CAPPERINO SEXY SCONGELATO! (NDA: Suona leggermente accattivante e ambiguo D: ò.ò)
 
< Ehi tu chi sei? Non ti ho mai vista, eh. >
< Tu sei... T-Tu... L-La... Io... Sei la-la...FENICE! > Illuminai il mio sguardo e il mio volto con uno dei miei sorrisi più belli.
< Sì, ma rispondimi, eh. > Riprovò, leggermente imbarazzato.
< Chiamami Higan! >
< Higan eh? Bhè, cosa ci fai tu qui? >
< LEI HA MANGIATO IL LIF LIF! ED E' QUI PER SALVARE MIO FRATELLO! E' SEGRETAMENE E FOLLEMENTE INNAMORATA PERSA DI LUI! > Urlò Rufy, rendendomi estremamente paonazza e bordeaux in viso.
< Lif... Lif?! La prescelta? >
< UFFA! Sì. > Urlai spazientita di quella storia.
< E sei innamorata di Ace, eh? >
< SI'. QUALCHE PROBLEMA?! SONO QUI PER IMPEDIRE LA SUA MORTE, VISTO CHE LO LIBERERETE MA MORIRA' UGUALMENTE! > Gridai nuovamente, furente di rabbia e imbarazzo. Magari un po' di tatto non ci stava male, però...
< E c'era bisogno di urlare, eh... Ma...Quindi tu sei qui perchè sai come impedire la sua morte eh? Ma come muore?! E' impossibile! Noi lo salveremo eh! > Urlò impaziente, sorpreso e truce.
< UMPF.-  Grungii io.- Senza di me non credo ci riuscirete, non per offendere. Non è per la potenza, ma io so già ogni singola mossa della marina. E il fottuto bastardo di Akainu è già K.O., quindi per ora è più che salvo. >
< Sarà... > Concluse Marco, con un tono amaro e triste.
 
Sapere della possibile morte del suo compagno di soprusi non deve essere stato esattamente bello, specie per uno come lui che teneva tutto dentro e non esternava nulla. Sapevo come una manciata scarsa di parole potesse letteralmente dividere in due il cuore.
MA IO LO AVREI SALVATO A COSTO DELLA VITA! AMO QUEL RAGAZZO. LA MIA VITA SENZA LUI NON PUO' ESISTERE. Come farei senza il mio fiammiferino gentile e sprezzante allo stesso tempo, dolce e contemporaneamente sicuro di sè e gentile ma caparbio allo stesso modo? Come? COME? LUI E'... E' LA MIA VITA. SONO STATA IDIOTA AD INNAMORARMI DI UNA MANCIATA DI LINEE DI MATITA, MA NON MI IMPORTAVA. Tutte le mie palpitazione e le farfalle nello stomaco ad ogni sua sola nominazione diventavano non so quante. Il cuore mi martellava sempre nello stesso punto, tanto che delle volte sembrava volesse uscire dal mio petto. Quante maledizioni tirate a te e ad Akainu. Quante parolacce, (NDA: Se non quasi megabestemmioni blasfemi. No. Sono atea xD E l'unica che ho urlato, con un ghigno in faccia, l'ho gridata quando Barbabianca ha crepato il bastardo infame e non era nemmeno una bestemmia (Cristoforo Colombo non è santo è.è) ) aggettivi svaccati, volgari e gergali, quanti insulti, tutti riferiti al carissimo fratellino, che ci ha messo quaranta minuti per raccogliere un importantissimo foglietto sia per me che per te che gli stava a dieci centimetri di distanza e al carissimo (fottutissimo) ammiraglio. Quante sere sprecate a piangere, quante notti bruciate a pensare a te, quante altre buttate a riflettere su un modo per salvarti.
Ora ne avevo la possibilità. 
 
Aumentai il ritmo della mia corsa, con il figlio di Dragon davanti che sbaragliava i nemici, quando udii Sengoku dare l'ordine.
Mi venne un attacco di panico.
Non per Ace, ma per Rufy! Stava per usare l'Haki!
 
< Oh no. Sta per usare l'Ambizione del Re Conquistatore! >
< Cosa? Ma come...? Ah, giusto. Vieni dal mondo traverso. Però...Sai resistere all'Haki vero, eh?! - Chiese Marco nel panico. - CI SERVI EH! >
< Ah grazie. Wow. Comunque no. > Sorridi istericamente.
< Come no?! >
 
I boia stavano per calare le spade sulla nuca del mio Pugno di fuoco, quando Rufy iniziò ad urlare.
 
< FERMATEVI SUBITO! > Gridò, rendendo l'atmosfera bluastra.
 
Con mia somma sorpresa, La Fenice, LA FENICE, MARCO LA FENICE, QUEL RAGAZZO CHE MI SEBRA TREMENDAMENTE SEXY, mi "abbracciò". 
Con le spalle rivolte a Rufy, e le braccia dietro la mia schiena, per difendermi. ( :33 *W* Aaaw. )
Io, in pratica, ero nascosta sul suo meraviglioso petto, rigida come un manico di scopa. (NDA: Ok. LO STUPRO. )
E fu efficace! 
 
Quando l'attacco cessò, si staccò bruscamente e iniziò nuovamente a correre verso il patibolo. Lasciandomi sola e imbarazzatisssima, ferma in mezzo all'isola, con un'espressione epica ed idiota.
 
< AVANTI COSA ASPETTI EH?! > Mi urlò contro.
< E-Eccomi. > Tentai di biascicare, rimettendomi a correre.
 
La sorpresa di Garp, del Grandammiraglio e di Aokiji e Kizaru al percepire quell'ambizione, fu stupefacente. Akainu non si vedeva più. Non sapeva nessuno dove fosse finito.
 
Ripartimmo subito all'attacco, arrivando in meno di due minuti sotto il patibolo. Riuscivo a vedere il grande Amore della mia vita! Com'era carino con quell'aria malinconica, sofferente e rassegnata...
Ma era molto più bello con quello stupendo sorrisetto degradante!
 
Un suono cigolante, un leggero dolore ai polsi e un raffreddamento generale delle mie fiamme, mi destarono dalle mie riflessioni.
Mi girai di scatto, scoprendo che ero stata ammanetta con agalmatolite marina.
L'artefice di tutto ciò non era altro che un Viceammiraglio qualsiasi, che mi aveva colta in un attimo di distrazione.
 
< Bel lavoro. Ed ora sparisci. - Udii una voce pacata e dal timbro inquietante. - Mh... Sei forte. Molto molto forte. Se entrassi nella marina... Saresti un'ottima risorsa. Anche meglio dei  pacifista. >
< Tsk. Di entrare in un branco di smidollati e inetti come voi, dici? > Il mio fine e particolare francesismo fu quello di sputargli sulle scarpe. ( NDA: Sì Giulia. Hai fatto un ottimo lavoro. Proprio un ottimo lavoro. E mo sei...D: Non trovo aggettivi non blasfemi. Non picchiatemi. )
 
Lo vidi allungare velocemente il braccio verso di me, che poi andò a stringermi il collo con forza, facendomi gridare.
 
< Pagherai per ciò che hai fatto, ragazzina. >
< LASCIALA STAREEE! > (Nda: non so, a me fa ridere sto urlo. :D *rotolo*) Urlarono Rufy e la Fenice in contemporanea. 
< ATTENTO RUFY! DIETRO DI TE! >
 
Fece appena in tempo a girarsi, che Onigumo ( L'uomoragno xD), aveva già ammanettato anche lui, mentre la Fenice si ritrovava ostacolata da Kizaru.
Era la prima volta che lo vedevo così da vicino! Era un'emozione... Mezza carina e mezza orrenda. Sì, era anche lui bastardo, ma non ai termini di Akainu, ed era il mio ammiragio preferito, insieme a Aokiji, ma spesso non sapevo se prendeva per i fondelli le persone, o gli dispiaceva seriamente farle fuori.
 
< Kizaru ammanetta anche lui. Ho un'idea. > Mi fulminò il Magmaceo (?) con lo sguardo.
 
Ma contro Marco non poteva fare molto. E' la Fenice! Infatti ben presto lo assalirono in una trentina, tra Vice, Ammiragli e cozzaglie varie.
Per nostra somma sfortuna riuscirono ad ammanettare anche lui, e, Brababianca e gli altri pirati, erano lontani e impegnati a creare un varco verso l'immenso corpo di Ozu.
 
Venimmo condotti sul patibolo. Ero terrorizzata ok? Vedevo il mio amore a due metri circa di distanza.
Tutte le peggiori pene mi vennero in mente. Dalla condanna a morte, alla reclusione ad Impel Down. Ma quella che ci toccava non arrivava a nessuna di queste.
 
Akainu non mi lasciò un secondo i capelli, facendomi inginocchiare di fronte Ace, proprio affianco a lui.
Alzò lo sguardo verso il mio viso, rigato di lacrime, e verso i miei occhi, lucidi, grandi e perennemente verso il basso.
 
< Chi sei? > Mi chiese con un sussurro sofferente.
 
Quando alzai lo sguardo verso di lui, mi mancarono una decina di battiti: mi guardava negli occhi con aria interrogativa. 
Era davvero troppo pe ril mio muscolo cardiaco. Sentivo che stava per esplodere. Il mio amore mi stava parlando?!
< A-a... > Balbettavo e arrossivo come una scolaretta decisamente idiota al primo giorno di scuola. Mi correggo. Ero MOLTO idiota.
Di rimando lui arrossì più di me, e gli disegnò in viso un'espressione disorientata e imbarazzata.
Tentai di biascicare, almeno per rompere quel silenzio che stanziava tra noi due, visto che tutt'intorno c'erano trambusto e confusione.
< Hi-Higa-N... Pu-Puoi chiamarmi Hi-Higan. >
Mi sorrise amaramente, con aria rassegnata e triste.
Il mio cuore stava per essere distrutto da una bomba ad orologeria dentro lo stesso. Arrossii ancora di più, sorridendo come un'ebete.
< Cosa ci fai tu qu- >
Fu interrotto da un tonfo, provocato dalle ginocchia di Rufy. E ben presto fu costretto al nostro stesso atto anche la Fenice. 
 
< Fra-Fratellino... Marco... Cosa...? >
Rufy tentò di rispondergli < Ace... Io- > 
< TACI. Non parlare! > Urlò il Cane Rosso furioso e ghignante, interrompendolo.
Non mi andò giù per nulla quella affermazione, e non riuscii a tenere la mia boccaccia chiusa. < SEI UN FOTTUTO BASTARDO! >
Il mio non era stato un urlo, ma un sibilo a denti stretti, sigillati, era una sorta di avvertimento, ma non so per cosa.
Sentii uno schiocco, e poi un dolore forte alla guancia sinistra. Mi aveva schiaffeggiata?! Non si era mai permessa nemmeno mia madre di tirarmi un ceffone. Rilassai i miei muscoli con un sospiro e di rimando, gli ringhiai come un cane rabbioso.
Siamo realisti. Cosa avrei potuto fare con il mio potere annullato? 
Ace non capiva più nulla. Probabilmente si stava chiedendo il motivo per cui ci trovavamo lì.
 
Akainu si posizionò alle spalle del mio ragazzo di fuoco, che se ne stava lì, con un broncio, ancora più rassegnato da prima. 
Era così dolce... mi venne un tuffo al cuore, che mi fece sorridere amorevolmente verso di lui, incantata.
Mi risvegliai dal mio sogno solo quando l'Ammiraglio poso un piede sul tatuaggio del jolly-roger di Barbabianca di Ace. Stetti ben attenta in quel momento, a cogliere qualsiasi sua azione. Con una forte pressione, infatti, lo sbattè contro il pavimento del patibolo, facendo aderire il suo bellissimo e perfetto volto contro il legno sudicio e polveroso, non degno nemmeno della sola presenza del mio zolfanello. Ace si lamentò appena, gemendo. Gesto che mi fece diventare rossa, ma dalla rabbia, non dall'imbarazzo. Ringhiai tutta la mia disapprovazione e la mia rabbia e, accecata da quest'ultima, tentai di abbaiare una frase di senso compiuto. ( NDA: Che non fosse " Ace...Mio...Io...Lui...BANANA!" Ma wtf?! xD) < Non. Osare. Toccarlo. Non ne sei degno. Sei solamente un infimo bastardo e un infame codardo! Avanti. Liberami da queste maledette manette, e vediamo chi è il più forte tra me e te! >
Ace e Akainu erano quasi allibiti. Soprattutto il primo. Rufy e Marco bene o male avevano capito come ero fatta, quanto tenevo a quel ragazzo di fuoco e quanto ero disposta a mettere in gioco per salvarlo.
< Ragazzina,... Voi dovete soffrire. Soffrire nel peggiore dei modi.- Sussurrò quasi, colmo di vendetta e rabbia. Non sembrava più un essere umano, anche se si fa per dire. Dopotutto anche io ero diventata una manciata di linee di matita. Rialzò poi Ace per le manette, imprigionandogli le braccia con queste ultime, incatenandole a due anelli che sporgevano dal muro. - Tu, sei venuto per tuo fratello, - Disse indicando Rufy - Tu, per il tuo compagno di ciurma, - Continuò guardando intensamente Marco - E tu, sei venuta qui per... Veramente non ne ho la minima idea. Vuoi spiegarmelo, ragazzina? > Concluse puntando il dito verso di me.
< Sono qui, per salvare una persona alla quale tengo molto, Ace, e per eliminarne un'altra che, purtroppo per lei, odio dal profondo della mia anima. Quel bastardo, infame e codardo sei tu, figlio di puttana. > (NDA: Ma che francesismi! ^^ )
Mi afferrò e alzò la mascella verso di lui, stringendomela con forza. Mi faceva male, molto male, ma non potevo certo mollare in quel momento. Quando mi afferrò poi i capelli, mi costrinse addirittura a tirarmi su, in posizione eretta. Ma anche lui era scoperto, e non esitai a tirargli una ginocchiata nello stomaco. (NDA: Un po' più sotto no eh? .-.)
Si piegò leggermente al mio colpo, tossendo e vomitando groppi di sangue. Mi riafferrò immediatamente i capelli e la mascella, e mi costrinse a guardare Ace, intimandomi di rimanere in quella posizione, dopodichè tornò al fianco del condannato.
< Tutti voi tenete molto a questo perdente, perciò, ho pensato ad una pena ancora più sofferente della morte. Guardate e gustatevi la scena. >
 
Iniziò a colpirlo con più pugni all'altezza dello stomaco, facendolo lamentare. Stava soffrendo come un cane. Non potevo e non riuscivo a guardare.
 
< SEI UN CODARDO! > Abbaiai io, con le lacrime sulle guance e le gote e gli occhi arrossati.
 
Con un tonfo mi riinginocchiai, poggiando la fronte sul legno del pavimento. Piangevo tanto, troppo, come avevo fatto solo alla scoperta della morte del mio fiammifero.
I miei singhiozzi, i miei lamenti, i miei gemiti, i miei ansimi, i miei ringhi potevano sentirsi a distanze lontanissime.
Rufy era nelle mie stesse condizioni, ma non riusciva minimamente a fiatare, e Marco si limitava a voltare il viso, a ringhiare e a mangiarsi a morsi le labbra, per non scoppiare a piangere come un bambino. 
Ci stava ammazzando: Stava uccidendo il mio Ace davanti ai nostri occhi, corrucciati dal pianto, da espressioni esterrefatte e sopracciglia incurvate verso il basso.
 
< Basta così. BASTA COSì! TI PREGO!- Tento di urlare Rufy - LASCIALO STARE! >
< Tsk. Prima soccombe e prima lo lascio in pace. Anzi, brucierò il suo cadavere, poi lo lascierò stare. > Rise in modo malsano.
 Quanto mi irritava, quanto avrei voluto spaccarli piano le ossa, una ad una, quanto mi faceva innervosire, quanto urtava. Ma stava sbagliando tutto: MAI far arrabbiare Higan. MAI.
In quel esatto momento, mi passò per la testa un'idea geniale. 
Portai le mie braccia e le mie mani sulla parte anteriore del mio corpo, facendole passare dai piedi. Quindi mi alzai in piedi e mi avvicinai all'Ammiraglio, impegnato e girato di spalle a picchiare sugli addominali perfetti di Pugno di Fuoco.
Come se no non stessi facendo nulla di male, nulla di peccaminoso, portai le mani davanti il viso e quindi il collo di Akainu, e, intrecciando una catena attorno alla gola, strinsi, allargando in modo opposto le mie braccia e facendo riferimento ai miei bicipiti e tricipiti.
Strinsi quanto più potevo. Accecata dalla rabbia e dalla follia, che però il mio viso non faceva trasparire affatto. La mia vittima si dimenava e cercava di aprire la mia morsa, che, il mio frutto del mare mischiato al potere dell'amore, fortificava come nient'altro.
 
Fu allora che a Rufy venne un idea geniale. Si mise ad urlare frasi di aiuto, rivolte alla sua Shichibukai, che per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.
< HANCOOOOOOCK! AIUTACI PER FAVORE! > 
Alla la bellissima Imperatrice Pirata occorsero solo pochi istanti per arrivare dal suo amato, con sotto il braccio l'uomo di Bagy il clown, che produceva cera.
< Eccomi Amore mio! Ti hanno fatto qualcosa di male? Forza tu, produci qualche chiave, come hai fatto prima con quella di Ace. >
Il pover uomo innamorato e terrorizzato allo stesso tempo, fece uscire dalle sue mani delle chiavette bianche e ruvide.
La Fenice in tutto questo frangente di tempo era stata immobile ed esterrefatta a guardare a destra e manca.
 
Quando mollai la forza sulla morsa alla gola dell'Ammiraglio, questi cadde a terra, senza più forze e senza più aria, tentando di respirare e recuperare l'ossigeno mancato.
In quel momento Boa hancock mi si avvicinò, e mi sciolse le manette. La ringraziai silenziosamente, non staccando lo sguardo dal corpo dell'Ammiraglio.
Solo quando sentii un lamento di Rufy, causato dallo stato pietoso di Ace, alzai gli occhi verso il fiammifero, rimanendo sconcertata.
Urlai rabbiosa al Uomo-Cera di lanciarmi la chiave e, dopodichè, corsi contro il corpo del mio ragazzo di fuoco. Tutti erano immobili, terrorizzati dal fatto che non mostrava segni di vita. Sciolsi le sue manette e me lo ritrovai letteralmente tra le braccia, a peso morto.
Lo adagiai velocemente sul suolo e cercai di riianimarlo. Non riuscivo a sentire il suo battito e nemmeno il suo respiro.
Provai con un massaggio cardiaco, ma niente. Non porto a nessun risultato. Allora mi decisi, vincendo il mio momentaneo imbarazzo.
Mi posizionai a cavalcioni sui suoi addominali ( Ok. mi sto eccitando solo per questa parola. LOL. ) e gli presi dolcemente il viso tra le mani. Avvicinai il mio al suo e socchiusi leggermente gli occhi. Una mano andò a chiudergli le altre vie respiratori e l'altra andò ad accarezzare quella sua mascella perfetta.
Avvicinai ancora un po' le mie labbra alle sue, tanto da sfiorarle, e lo guardai un'ultima volta, prima di chiudere gli occhi e quindi tastarle. 
Erano morbide e sapevano di leggerissima paprika. Cercai allora di introdurre ossigeno nei suoi polmoni. In quel momento consideravo, anche loro, bellissimi, nonostante non li avessi mai visti. Mi allontanai dalla sua meravigliosa bocca facendo uno sforzo fisico immane, ed andai a posizionare l'orecchio vicino il suo cuore. Batteva. Lo sentivo. Batteva velocemente e con un ritmo costante. Sorrisi, con le lacrime di commozione agli occhi e un leggero rossore sulle gote. 
 
 
 
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Alloraaaaa? :D Che si dice di bello? Vi ringrazio tanto per le meravigliose recensioni! n_n Ringrazio in particolare: LaCla ( Lo sai che ti amo troppo <3), Mangamania, Alex04, martychanfantasy e black dalia! n_n Allora? Cosa ne pensate del nuovo capitoluccio? Capitoluccio... E' lunghetto xD
Non preoccupatevi, non sto facendo troppo in fretta, fidatevi e portate pazienza [cit. LaCla] xD
Ragazzi dai, arriviamo a dieci recensioni! n_n Mi fareste non felice. Nemmeno felicissima, Di più! xD
* Una voce da un angolino " Idiota! Elemosini recensioni! " * .-. Sì è vero. LOOL.
Vi volevo chiedere una cosa... :D
 
Qual è il vostro capitano di una delle flotte di Barbabianca preferito? Vediamo se abbiamo qualcosa in comune n_n Il mio è sicuramente Pugno di fuoco, ma escludiamolo.
E' scontato ( Spero xD) che sia lui il preferito! E' un figone portentoso! 
Il secondo in classifica per me è Marco. La fenice, sicuramente! 
 
Vi lascio con un'immagine di ace che ho trovato qualche giorno fa. Sono collassata. :Q____
Bacini!
 
 

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Capitolo 5
*** Noi due ***


Respirava. RESPIRAVA! 
Inoltre mano a mano compiva qualche azione. 
Iniziò con lo strizzare leggermente gli occhi, tentando di aprirli, ma la luce solare abbagliante non lo permetteva.
Poi mosse la mano verso il mio fianco, piggiandola sul mio bacino. Percorse con una carezza leggera tutta la schiena, provocandomi spasmi, rossori e brividi decisamente piacevoli. La mia pelle, liscia, levigata e soprattutto fresca, a quel tocco si riscaldò dolcemente provocandomi un espressione amorevole e totalmente sciolta.
E, come se non bastasse, con la mano libera andò a ripararsi gli occhi dalla luce e, con una smorfia, riuscì ad aprirli, tanto per scovare la mia espressione epica.
Però non era brutta, era carina e dolce. Forse diabetica. 
 
Quando vidi quelle distese corvine, profonde ma non abbastanza nere da non far vedere la pupilla, il cuore iniziò a cercare di esplodere e uscire dal mio petto. Batteva veloce, frenetico e rumoroso.
Quando riuscì a mettermi a fuoco mi sorrise teneramente, mostrando quei suoi denti bianchi e perfetti. 
Dal canto mio non me la passavo così facilmente, infatti arrossii violentemente a quel ingenuo gesto. E se ne accorse: vidi le gue gote divenire rosee, e il suo sorriso un poco imbarazzato e perplesso.
 
Tutto questo mix fu condito dal fatto che ero ancora sui suoi addominali. ( NDA: Non posso starci anche io, boia ladra?!)
Notai che si stava rialzando e feci per spostarmi, ma non fu per niente utile.
 
Mi prese in braccio, con un bicipite sotto le gambe e uno sotto collo. In più riuscì a rialzarsi anche senza l'aiuto delle braccia. (NDA: Sono l'unica che per alzarsi senza braccia si attacca al divano con i denti e poi si aiuta con la bocca? .-. ) 
Perchè mi aveva imbracciata e sollevata? Voleva forse farmi morire, in preda a spasmi e cuore galoppante? Inoltre riuscivo anche a sentire il suo profumo! Il suo MISTICO profumo orientale, di deserto, con uno spruzzo di cannella e un pizzico minuscolo di paprika.
Per fortuna la voce squillante di Rufy di fece spazio tra i miei pensieri di ammirazione e gloria verso il moro, svegliandomi.
 
< ACE! SEI VIVOOOO!- Urlò CappellinoBoy, ridacchiando poi, beffardo verso di me - Eheheh! Ma guarda un po'... Tu... Coso. MARCO! Marco. > 
< Ti sei degnato di ricordare il mio nome, eh. Hehehe! Ace perchè sei rosso... e la guardi?... Ace? ACE?! L'abbiamo perso. >
< E lasciamoli stare! Andiamo, dobbiamo aiutare gli altri, noi. > Concluse poi con intelligenza sopraffina il Mugiwara, sorridendo e scappando via con il capitano della prima flotta di Barbabianca, il quale ora stava facendo un occhiolino ad Ace. (?)
 
No. Davvero. Perchè mi fissava negli occhi? E per giunta sorridendo!
 
< Sai,... Mi piace tanto la fragola. Ed in questo momento le mie labbra sanno di quel frutto. Sapresti spiegarmi il motivo? > Formulò con tono gentile.
 
Rimasi spiazzata. Mi ero scordata del mio burrocacao alla fragola e ciliegia! E se... se ne fosse accorto che io l'ho... No. Non è possibile.
Tentai di plasmare una risposta decente che non fosse un unico monosillabo, ma balbettai e intrecciai la lingua non so quante volte.
Ero rossa in viso, paonazza. E lo ero diventata nel giro di un millesimo di secondo.
 
< A... Emh... I-Io cioè... Ec-co... > 
< Hai mangiato il Lif Lif. Giusto? >
Annuii disperatamente, non so nemmeno perchè.
< Vieni dal mondo traverso... e... A giudicare dai battiti del tuo cuore, ti piace qualcuno... Marco? > Ridacchiò, facendomi diventare viola.
Negai con un cenno del capo, sempre più palpitante e con il cuore a mille.
< Rufy...? > Il mio muscolo cardiaco stava per scoppiare. Negai nuovamente. < Flotta dei sette? > Contraddissi ancora. < Mugiwara? > Confutai nuovamente. < Perchè vuoi sa-saperlo scusa...? > < Sono curioso. E tu perchè balbetti? Non lo fai con Rufy o Marco. > < B-Bhè...I-Io No-Non...Ecco... > < Lo stai facendo anche ora. > Ridacchiò tranquillo e ingenuo, rendendomi pallida in faccia. Cosa dovevo fare?! Come ne sarei uscita? E, come se non fosse abbastanza, continuò. 
< Ciurma di Barbabianca? > Colpita ed affondata. Stavolta però, nè negai e nè annuii. Distolsi solamente lo sguardo da quegli occhi meravigliosi. 
< Compiuto il primo passo. > Aveva capito da solo. < Ora... Capitano di qualche flotta? > Annuii. Stavo per morire d'infarto. 
< Terza? Quarta? Quinta? > Negai con la testa. < Dalla quinta alla sedicesima? > Chiese esasperato, ma confutai nuovamente.
< Ma le ho dette tutte! >
< T-te lo dico se m-mi fai scendere... > Pareva un po' triste, ma non ci pensò due volte. 
Appena toccata terra con un piede iniziai a scappare e correre intorno al patibolo, cercando una via di fuga dal mio Zolfanello. Ero patetica (LOL). 
< EHI! DOVE SCAPPI?! SE TI PRENDO TI ABBRUSTOLISCO E TI DO IN PASTO AGLI SQUALI. >
< NON LO FARESTI MAI! MA PERCHE' VUOI SAPERLO?! >
< HO VALIDI MOTIVI! > Urlò mentre cercava di rincorrermi e quindi prendermi.
< OVVERO? >
< LO SO IO. >
< E ALLORA SO ANCHE IO CHI MI PIACE! >
< COSA...? >
< TREGUA! TREGUA! > Mi accasciai a terra, in ginocchio, mezza morta mentre tentavo di riprendere aria.
< VADA A FARSI FOTTERE LA TUA TREGUA! >
< ACE! NON SONO VOCABOLI PER BAMBINI COME TE! >
< TU SEI UNA BAMBINA! HO DICIANNOVE ANNI, IO! > Urlò mentre si avvicinava pericolosamente. 
< DAI ACE! > Cercai di rialzarmi all'ultimo momento, disperata, ma non fui abbastanza veloce e mi riprese in braccio. Certo, prima avrei potuto scendere dal patibolo, ma l'univa via era buttarsi e non mi convinceva molto.
< Uffa ma ce l'hai con il prendermi in braccio! > (NDA: Ma che uffa oh! Per me va bene anche se mi stupra, l'importante che è Ace.) 
< Se non tocchi per terra non puoi scappare. E poi mi piace il tuo profumo. > L'aveva detto davvero? Quando voltai il viso verso di lui, perplessa ma con il cuore a duecentomila, notai subito il nuovo colore del suo volto: rosso bordeaux.
< L-L'ho detto ad alta voce, vero? > Rise istericamente. 
 
Non so cosa mi passò per la testa, fatto sta che allungai le mani e le braccia al suo collo, e avvicinai il viso al suo collo, annusando nuovamente quel soave, mistico, dolce e speziato profumo. 
< Anche il tuo mi piace tanto. > Commentai, sorridendo e arrossendo un po'. MA CHE AVEVO FATTO?! Per fortuna non avevo rovinato nulla. Anzi. La sua affermazione mi fece sorridere.
< Ed io che credevo di portare addosso un fetore pazzesco. Sai com'è, la prigione non è esattamente profumata. >
< No no. Profumi di cannella, deserto, oriente e c'è anche uno spuzzo di paprika! >
< Ma non è del mio o tuo profumo che stiamo parlando. Allora? Chi è il fortunato? >
< Fortunato dici? >
< Amh... E bhè...I-I... Sì. Fortunato. Non ho mai detto che sei brutta e antipatica. >
 
Non ci credevo. Pugno di fuoco mi aveva detto, anche se impicitamente, che ero carina e simpatica! Il mio sorriso in quel momento fu enorme.
 
< Pensaci bene. Quale flotta ti sei saltato? >
 
La sua espressione mentre rifletteva e cercava di capire era bellissima. Era un semidio per me. Lo guardavo con gli occhi dell'amore più profondo che esistesse.
E LUI NON SE NE ACCORGEVA. D'un tratto abbasso lo sguardo ed arrossì leggermente. Aveva forse capito?
 
< La-La seconda... >
< Q-quindi...? >
< Ti piace quell'obesone, sdentato, col naso simile ad un monte o a quello di una befana, con gli occhi a palla orrendi, la risata malefica e inquietante? QUEL TRADITOTRE?! >
< Ma allora sei sciocco! Mi piaci tu, brutto stupido! > Gridai, nascondendomi con le braccia il viso. Sembravo una bimba di cinque anni.
< I-IO?! IO?! Ma stai scherzando vero? Il mio passato è quello che è, il mio frutto potentissimo mi rende leggermente repellente, ma leggermente, quando mi arrabbio e in più non sono nemmeno tanto bello... >
< MA TU SEI PAZZO. Non me ne importa nulla se tuo padre era Gol D Roger. E chi se ne frega?! E poi il tuo frutto è stupendo e... HAI DETTO CHE NON SEI TANTO BELLO?! Mi stai prendendo in giro forse?! Sei il più figo di tutta la serie, quando sorridi sei un semidio, quando ti infuochi sembri una stella, quando fai divapare le fiamme mi sembri non un semidio, ma un DIO. Il tuo carattere, sprezzante, dolce, gentile, un po' vendicativo, simpatico ed estroverso ti rendono il principe azzurro, Ace! Nel mio mondo hai non si sa quante fans, tutte innamorate perse. E in mezzo a loro ci sono anche io. E' tutta colpa di Oda. Spesso è meno doloroso circoinciderti il cuore invece di innamorarti. E poi sei uno sciocco! Non dovevi andare a cercare l'obesone sdentato e puzzolente! Dovevi rimanere in vita e continuare a solcare i mari con il tuo Babbo e i tuoi fratelli! Ecco una cosa che non ti perdonerò mai. Mi hai fatto disperare, mi hai fatto urlare, mi hai fatto piangere, mi hai fatto singhiozzare, stavo per strapparmi le labbra a forza di cercare di contenermi un po' e non farmi sentire troppo quel maledetto giorno, in cui stavo per buttare il televisore dal balcone. Stavo per prendere un aereo e stavo per andare ad uccidere Oda! Non fare mai più una cosa simile! Ascolta sempre i tuoi fratelli e il tuo povero Babbo, che morirà per mano di quell'assassino traditore. Non avevi il diritto di farmi soffrire in quel modo. Io ti odio. Ma sono lo stesso innamorata di te. > 
 
Avevo detto quelle parole tutte d'un fiato. E non mi ero accorta nemmeno delle lacrime che stavano lasciando scie calde sulle mie guance. Urlai quel discorso nascosta dalle mie braccia, rossa, imbarazzata e disperata. Ma felice di ciò che stavo facendo. Ho fatto molte ma molte figuracce durante la mia vita, ma quella è stata senz'altro la più dolce, bella e carina.
 
< Ehi... Lo pensi sul serio? - Annuii. - Ma perchè piangi, scusa? > Mi chiese, gentile e tranquillo, cercando di riuscire a vedere il mio viso.
Prima di rispondergli singhiozzai ancora una volta. < P-Perchè... Mi sto ricordando quella maledetta scena, il dolore di Rufy e...Te, steso a terra in una pozza di sangue e con un sorriso angelico. Pensi dovrei ridere? > < Non pensarci. - Disse, riuscendo a mettersi seduto a terra, con le gambe incrociate. E CON ME IN BRACCIO. - Ti autolesioni e basta. Non voglio che tu diventi una pazza che si fa male con coltellini vari da sola. > 
Sorrisi. < Ma come hai fatto a metterti seduto senza braccia? Mi fai sentire una ciaffa. E poi fammi scendere che ti peso... > Feci per spostarmi, ma mi tenne stretta. < Non ti muovi da qui. Prima parliamo, poi andiamo a combattere la cozzaglia inutile di marines. > < Ok... > Risposi, "rassegnata". Che PECCATO dovevo stare tra le braccia di Ace... < Mi spieghi come hai fatto ad entrare in questo mondo? > Mi sorrise, mostrando i suoi trentadue denti, bianchi come perle.
< In pratica andavo agli allenamenti e mentre camminavo vidi un frutto simile ad un Lichy attaccato ad un albero. Lo mangio, anche perchè al massimo morivo di intossicazione, ( NDA: La vita è bella ragazzi. .-. ) poi sono tornata a casa, ho mangiato,- Qui il sorriso di Ace divenne enorme.- Sono andata a fare una passeggiata, ho visto un pennuto simile a Marco volare, l'ho inseguito fino ad una radura, infrattandomi e rischiando di tornare a casa che ero tutt'uno con un tiglio, lì ho visto una perla come quella della tua collana, l'ho raccolta, sono tornata a casa, ho pianto davanti alla tua foto, ripensando alla tua morte e mi sono ritrovata con la faccia di Rufy a qualche millimetro dalla mia. Fine. Poi sono venuta a salvarti! > 
< Wow. > < No. Wow devo dirlo io! Nel mio mondo quando dici a qualcuno "Sono innamorata di te" con un monologo tipo il mio, vieni brutalmente scacciata, a meno che non hai un paio di tette da maggiorata,... >
< Bwuhahahahaha! In questo mondo le maggiorate sono ovunque. Ma non mi sono mai interessato di... Roba simile. E poi perchè ti avrei dovuta scacciare? > < Perchè... Sì. > 
< Non è una risposta... E poi mi sento in sintonia con te. Non sei come gli altri. Non lo so. E' strano. Ora sarà meglio andare. > Non facemmo in tempo quasi a rialzarci, che Marco ci piombò davanti. < I due piccioncini eh? La nave è pronta casanova. E tu vieni con noi, Higan. Ordini di Papà, eh. > 
Ace aveva una faccia epica. < Marco... Credo sia meglio che inizi a correre... Non lo vedo amichevole. Ma... Dov'è l'Ammiraglio bastardo? Era lì, mezzo morto. >
Riuscii a far tornare predominante la ragione nella mente di Pugno di fuoco, non la rabbia e l'imbarazzo. 
Il mio Zolfanello si guardò in torno, perplesso almeno quanto me e la Fenice.
< Ma chi se ne importa. Andiamo, eh. > Concluse intelligentemente il Capitano della Prima Flotta, spezzando il silenzio.
< Giusto. > Commentò la mia parte immensa di cuore.
< Vogliamo salpare, Madame? - Mi offrì la mano Marco, con una strana speranza negli occhi - La accompagno. >
 
Non finì la frase che il poverino si reggeva la testa, bella gonfia e abbrustolita.
 
< Task. La accompagno io! > Urlò Ace, tramutando un suo pugno in fuoco, minaccioso.
< Ma vai va! Madame... > < E basta con questo schifo di lingua! > Controbbattè Ace. E condividevo in pieno. ( NDA Odio Francia, Francesi e Francese. Rivoglio la tomba di Leonardo Da Vinci e la Gioconda u.u) Ma il Capperino scongelato era così carino! *^*
< Se non conosci il francese non sei per niente un gentiluomo! > < Ma te lo do io il gentiluomo. Higan... Vogliamo andare? > < Ho detto che l'accompagno io. > < Sta zit- >
 
Li bloccai, con una buona soluzione. Stavano davvero litigando per me? Per... Me? Una come me? Wow. La matita e i pastelli fanno miracoli a quanto pare.
 
< Ho un idea... - Mi avvicinai ai due, che ora mi guardavano perplessi, e mi strinsi  con il braccio sinistro ad Ace, e con quello destro a Marco. - Andiamo? >
< Mh... Ok. Si può fare. Ma tieni giù le mani, porco di una Fenice. >
< Tsk. Parla il ragazzo più gretto di questo mondo. >
< GRRR! > < Siete senza speranza. > Commentai esasperata, camminando lungo la discesa che aveva creato l'Edward Mani Di Forbice della situazione, l'uomo che ha creato a Rufy il passaggio per il patibolo nel manga "vecchio".
 
 
 
 
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Buonasera. Che si dice?
E' uscito un capitolo un po' più sdolcinato del solito. Ma Akainu... Dove sarà finito? MAH!
Ecco a voi un chappy in cui predominano i sentimenti di Higan e Ace.
Vi saluto e vado a letto. Sono le... 00: 17 :D
 
Vabhè saluto tutti ciao!

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Capitolo 6
*** Lacrime di vendetta ***


< Per un pirata questa è l'opportunitaaà, di far provviste so che non ti sfuggi-rà! Capitani tutti all'arrembaggio! Quest- Perchè mi guardate? > Domandai, incuriosita, osservando prima uno e poi l'altro. < La tua canzone fa schifo. Senza offesa. > 
< Pennuto, è alquanto inutile offendere prima qualcuno e poi dire " No, ma non era per insultarti". Te l'ho già detto che oggi sembri ancora di più un'Ananas...? > Commentò il mio dolce amore. 
< ACE! Però è un'Ananas molto carina e affascinante! > Gli feci la linguaccia, correggendolo in modo intellettuale. 
< Ti prego. Sposami, Ace! Ho sempre sognato di scappare con uno che prende fuoco. > Concluse Marco con ironia gelida. 
< Marco... Lui è molto più bello, prestante, sportivo, carino, e tanti altri aggettivi,...Più di te, e poi è MIO. > Aprii nuovamente la mia boccaccia a sproposito, arrossendo, ma  
non dandolo troppo a vedere.
 
Il mio Zolfanello alzò le sopracciglia e guardò il suo compagno con aria di superiorità immensa.
All'inizio la POVERA vittima sembrò accigliarsi, ma poi sorrise sotto i baffi e un barlume gli accese gli occhi.
 
< RAGAZZI! ACE PUGNO DI FUOCO HA TROVATO L'AMORE, EH! > Urlò di punto in bianco, causando l'ilarità e l'allegria di tutti i pirati, che risposero con un grido.
< YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH! >
< Brutto uccello dal muso a banana... IO TI UCCIDO. > Urlò il mio povero amore, rosso più di un peperone.
< Ho una soluzione. > Gli sussurrai, avvicinandomi pericolosamente, di pochi centimetri in più, a Marco, con un'espressione languida e stringendomi a lui.
Gli afferrai con una mano il colletto destro della sua "camicia", giocherellandoci, e con l'altra mano andai ad accarezzargli il viso.
Gli sorrisi impercettibilmente, facendolo arrossire in modo leggero. La sua espressione era a metà tra l'imbarazzato e il divertito.
Feci combaciare i nostri corpi perfettamente, e quando dico perfettamente intendo anche il petto. A quest'ultimo gesto abbassò lo sguardo, dai miei occhi al mio seno, per un istante, arrossendo ancora di più.
< Ma Marco... Io è te che voglio! Solo tu puoi far risvegliare la mia libito in maniera così... Prorompente e forte. > Gli dissi, con ironia e sarcasmo.
< Emh... Per me va bene. RAGAZZI HO TROVATO L'AM- >
< Ma non diciamo cazzate! Ananas scognati da questa povera ragazza che non ha fatto niente di male a nessuno per meritarsi roba simile. > Commentò, oserei dire geloso il mio fiammiferino, indicando alla fine della frase la Fenice.
< Ace la smetti con questi francesismi, che basto io di essere volgare e rude?! > Gli urlai contro, stavolta stringendomi di più a lui, però.
< Senti. Non ho potuto imprecare per niente ad Impel Down o sul patibolo, perciò... Ora mi sfogo. E poi ho sentito una ragazza gridare insulti ad un Ammiraglio, di cui non faccio il nome, che non avevo mai sentito! > ( NDA: MA SFOGATI SU DI ME, SU LaCla e Martychanfantasy, ! e.e Non è che ci fai schifo eh, fiammiferino! ) Si giustificò, portando un mano sul mio fianco.
< Eh...Ok. Ma io ammetto di essere orribile e poco graziosa! >
< Nessuno pensa che tu sia orribile! SPECIALMENTE ACE! > Urlò il capitano della prima divisione, iniziando a correre come un disperato lungo tutto il ponte, seguito a raffica da me e il mio comandante preferito.
< Sembri un pollo che corre! Fermati Marco e sii responsabile delle tue azio- Oddio. No. NO. NO! > Crollai a terra, in ginocchio, con le lacrime agli occhi. E, guardando verso la parte che in quel momento stavo osservando, Pugno di Fuoco fu costretto ben presto alle mie stesse azioni di disperazione. < Higan non corri pi- ... P-Pap-Papà...PAPA'! TI PREGO BABBO! > Poi fu il turno di Marco. Probabilmente quello che rimase più scioccato tra di noi. < CHE C'E', VI SIETE STANCATI? E poi che ha fatto Pap- > Si bloccò, incapace di continuare una qualsiasi attività, come collassato. Tentai allora di dare loro una svegliata, di riportarli alla realtà in modo che potessimo agire.
< MARCO! TRASFORMATI! DEVO IMITARTI SE VOGLIO SPERARE DI RIUSCIRE A FARE QUALCOSA! > 
 
Ace era paralizzato, a terra, semi-cosciente e La Fenice per mia somma fortuna era partita all'attacco nell'esatto attimo in cui aveva realizzato quello che stava succedendo e si era ripreso. Ora toccava la parte più difficile : Ace. Corsi subito di fronte a lui, inginocchiandomi, tentando invano di farmi ascoltare.
 
< Ace, ACE GUARDAMI! Ho bisogno che tu mi guardi negli occhi! ACE! Non morirà. Ma c'è la necessità che tu agisca, insieme a noi altri...ACE! - Feci combaciare la fronte e la punta del naso con le sue rispettive, prendendo tra le mani quel viso perfetto a dir poco. - Rispondimi...! > Una lacrima sfuggì alla mia contorta prigione di ciglia, finendo a solcare la mia guancia. Ero nervosa, maledettamente nervosa. E quando lo sono troppo piango. E' pur sempre un modo per sfogarsi.
Finalmente però mi degnò di uno sguardo, il quale fino ad allora era stato basso e perso nel vuoto. Mi asciugò la lacrimuccia con l'indice destro e si alzò di scatto, iniziando a correre verso il povero Barbabianca, seguito a ruota da me, leggermente spiazzata.
Fu facile trasformarmi in una fenice. Mi venne quasi spontaneo, data la situazione in cui ci trovavamo. 
Mentre correvo infatti divenni una sorta di aquila blu, azzurra, verde e gialla. Decisamente più bella dell'ananas-cappero volante.
Raggiunsi in volo Ace, e lo afferrai con le zampe per le braccia, trasportandolo velocemente dove Marco era già arrivato.
Si sorprese non poco e gli venne quasi un accidente, però non potevamo perdere tempo!
Durante il brevissimo tragitto alzò lo sguardo verso di me, commentando il mio aspetto, abbastanza differente da quello del suo compagno trasformato.
 
< Sei molto più bella di Marco. Lui, la sua bruttezza, la porta con sè persino quando diventa un uccellaccio. >
< Ma Marco non è brutto! Anzi... >
< Ma io sono più bello! >
< Senza alcun dubbio, Ace, ma non so se ti rendi conto che in una situazione simile non è normale parlare di bellezza o non bellezza. >
< Hai ragione mi dispiace. Ma non mi sarei aspettato una "Higan-Fenice", sai com'è, non è da tutti i giorni vedere più pennuti in una volta. Puoi andare più veloce? DAI, DAI, DAI! > Mano a mano che ci avvicinavamo diveniva più agitato, vedendo ed essendo consapevole sempre più delle condizioni di Barbabianca.
 
Non gli risposi. Cercai solo di aumentare la velocità in quel momento, spaventata almeno quanto lui per la sorte del vecchio imperatore.
 
Mollai la presa sulle sue braccia, facendo atterrare il mio fiammiferino proprio a pochi metri dal povero Barbabianca. 
La situazione era peggiore di quanto noi tutti pensassimo: Akainu c'era riuscito. L'aveva trafitto, da parte a parte, come successo ad Ace.
Aveva osato intaccare nuovamente quel corpo. Dopotutto non era più in forma. Se lo fosse stato sarebbe riuscito persino a evitare il colpo di Squardo.
Corremmo incontro a lui, ma io mi fermai a metà strada, in cerca del bastardo.
< A-Ace... Marco... P-Portate qui la ragazza, p-per favore. > Sussurrò ai suoi due figli. Intanto tutti i pirati erano alle prese con l'Ammiraglio.
Vidi Ace arrivare verso di me, scioccato. Capii immediatamente ad un suo gesto, e non ci fu nemmeno bisogno delle parole. Ero già in condizioni pietose. Avevo i lacrimoni, gli occhi arrossati e l'espressione cupa.
< Piccola mia... Non serve piangere. Hai un viso luminoso e splendido quando sorridi... - *coff coff* - H-Hai già preso la tua decisione...? > Gli sorrisi, tra un singhiozzo e l'altro.
< Di che parla? Papà non ti affaticare! Sei debole... >
Non aveva uno o due fori sul petto. Ne aveva tre. Tutti causati dall'unico colpo con cui Akainu era riuscito a colpirlo.
Bastardi. Lui e le sue fottute meteore. Mi avvicinai, piangendo ancora, a quel colosso di uomo. Barbabianca si voltò con lentezza e calma disarmanti, e disse qualcosa rivolto al suo ragazzo di fuoco. 
< Figliolo, pa-parlo della mia proposta. A-Allora Giulia...O forse dovrei chiamarti Higan... Vorresti diventare mia figlia? > Ace rimase di sasso. Ma a quell'affermazione sorrise. Prima al padre e poi a me. 
< E' ovvio che accetta! - Urlò, provocandomi un risolino, che calmò tutti i singhiozzi e tremori del mio corpo. - Diventerai la mia sorellina! >
La mia espressione si fece cupa. < Allora no... -*Sniff*- Non credo riuscirei a trattenermi dal saltare addo­­­­­­sso a te o Marco. >
Il mio fiammiferino arrossì come un pomodoro, cosa che mi fece scoppiare a ridere, assieme al vecchio imperatore. Ma ben presto la sua risata si tramutò in tosse e affanno.
< Papà sta calmo... > Continuò il mio Zolfanello.
< Sta zitto figliolo! -*Coff coff*- Ormai non mi rimane più molto tempo. E questo lo sai... >
< M-Ma che dici Babbo... - Chiese confuso il comandante della prima flotta, con le lacrime agli occhi. Io e lui avevamo entrambi capito. Tentavamo solo di autoconvincerci a sperare. Ad illuderci, che quell'uomo dall'animo così puro e gentile sarebbe rimasto in vita- T-Tu ti salverai! > Urlò, provocando disperazione anche nell'animo e nella mente di Ace, che confuso tentò di parlare.
< Cosa state dicendo...? N-Non capisco... > 
< I-Io... - Scoppiai nuovamente a piangere, come una ragazzina stupida alla sua prima delusione d'amore, avvicinandomi all'imponente figura che ora sedeva con un ginocchio a terra- A-Accetto! T-Ti ho... Va-Valutato sempre...come una persona...Buona. Dalla splendida personalità, dalla prima volta... Che i-io ti ho visto. Ti ho ... - *sniff* - considerato un p-padre da quando... S-Sono arrivata qui con... Ru-Rufy! Ti prego... Di-Di perdonarmi! Io non ci sono riuscita!... Non t-ti ho sa-salvato... >
< Non dipendeva da te, bambina mia. > Mi sussurrò, prima di abbracciarmi con affetto. Rimasi spiazzata a quel gesto ingenuo e amorevole, ma allargai più che potevo le braccia e appoggiai sul suo petto immenso. 
Ed io piangevo, mi disperavo, urlavo... < Hai fatto felice un povero vecchio, figliola. > < Ti voglio bene, papà... > Urlai, prima che potessi nuovamente sprofondare nell'oblio oscuro, nero, buio e ostile della disperazione. Non sentii più il suo cuore battere. Non udii più il suo imponente respiro.
Non ce l'aveva fatta e ci aveva lasciati. Sì "Ci" perchè aveva chiamato anche me "Figliola", aveva abbracciato anche me, aveva dimostrato anche a me il suo affetto, ed era morto eprimendomelo. Mi staccai dal suo corpo, rimasto ferreo e nella posa orgogliosa.
Vidi Marco in ginocchio, a terra, con le mani tra le sue lacrime. E vidi Ace interdetto. Fermo e paralizzato. Con i goccioloni agli occhi che non volevano uscire per il forte shock.
Lo sguardo puntato verso di me, disperato e corrucciato dalle sopracciglia inarcate all'ingiù. Il labbro inferiore nascosto da quello superiore e morso dai denti, per non scoppiare a urlare e piangere. 
Ed io non ero da meno. Distrutta, avvilita, afflitta... Avevo perso qualsiasi forza. I miei occhi producevano lacrime senza fermarsi. Ininterrottamente. Come era possibile legarsi ad una persona in così poco tempo? No. Io non lo avevo fatto quando parlai di persona con lui, l'avevo fatto la prima volta che lo vidi, sullo schermo. La stessa reazione per due personaggi : uno ispirava affetto paterno, con quel sorriso, l'altro ispirava fascino, ribellione, sicurezza, attrazione, bellezza,... Perfezione. 
 
Il mio fiammifero cadde in ginocchio, incredulo. 
Poi sentii una voce alle mie spalle. 
< Ehi... > Mi voltai lentamente, incontrando le distese nere e spente di Rufy. Corsi letteralmente verso di lui, che mi veniva incontro con calma. Mi abbracciò fortissimo, con calore, affetto, tristezza, amarezza,... Mi abbracciò per consolarmi. In quel poco tempo mi aveva già dimostarto come potesse essere un buon amico.
Tutti i pirati piangevano disperati, indaffarati allo stesso tempo a cercare di difendersi da Akainu.
Già, Akainu. Doveva pagare. Lui è stata la causa di tutto questo infinito dolore. Doveva pagare. Sempre e solo lui il bastardo della situazione. Doveva pagare.
Mi staccai dall'abbraccio di Cappello di Paglia e iniziai a camminare lenta ma decisa verso la cozzaglia di pirati.
La mia rabbia e la mia tristezza erano a livello estremi. Digrignavo i denti e ringhiavo come un cane rabbioso e affamato di vendetta.
< Spostatevi tutti. > Sibilai glaciale e cupa. L'intero ammasso di fuorilegge con un attacco collettivo balzò all'indietro, lasciandomi campo libero. Feci un cenno con la testa per ringraziare, dopodichè alzai lo sguardo verso il bastardo, abbastanza malridotto. Ghignai.
< Il vostro povero paparino perdente è molto forte, devo ammetterlo. Ma sono bastati strategia e attacchi a sorpresa che...Bang. Colpito! >
< Hotarubi - Sussurrai, colma di rabbia. Delle lucciole incandescenti e fluttuanti si sparsero attorno al corpo imponente dell'Ammiraglio. - Hidaruma! > Le piccole lucine esplosero, infiammando l'atmosfera attorno ad Akainu e quindi colpito in pieno. ( Nda: Muori coglionazzo! Scusate u.u Sapete che mi altero quando si parla di sto infame e.e)
Il fumo si diradò, mostrando la sagoma dell'ammiraglio con un ginocchio a terra. ( NDA: Inchinati a colei la quale presto stuprerà Portgas D. Ace! Meglio conosciuto come Orgasm D. Ace dalle mie parti... ) Tossiva. A quanto pareva gli dava fastidio il fumo.
Arrivò davanti a me con una velocità impressionante. Mi afferrò per i polsi, con una presa salda e ferma, che non voleva saperne di mollare la propria preda. Iniziai a divincolarmi non appena avvertii un forte bruciore che, dai punti che teneva stretti, iniziò ad espandersi a tutte le braccia.Era davvero insopportabile. Mi stava ustionando! Non  me ne accorsi nemmeno, ma mi ritrovai a gridare. Il panico aveva sotituito parzialmente la rabbia, facendomi perdere l'uso della ragione, ma soprattutto delle gambe! Che razza di idiota. Le gambe! Riuscii a fare un salto verso l'indietro, colpendo con entrambi i piedi quella faccia orrenda. Mi vennero affianco Ace, Rufy e Marco, che mi guardavano i polsi, perplessi. Il mio fiammifero alzò lo sguardo, furente verso Akainu, avanzando lentamente.
 
< Hiken. - Ebbi solo il tempo di sentire quella frase, che tutto era diventato infuocato. - Hai osato uccidere nostro padre, ed ora vorresti prenderti anche lei?! Bhe te lo scordi! Passerai prima sul mio cadavere! >
 
 
 
 
 
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Ciao... Hi... Hola... Hallo... Buona sera!
Che fate di bello? Visto? Io mi accingo ad aggiornare sempre intorno all'una di notte. Contenti? :DD
xD Lo spero!
Pongo la bandierina del traguardo sempre a 10 recensioni! Ce la faranno i nostri eroi? xD Ok. No. .-.
Una domandina... Chi è che ha Facebook? (se non il profilo originale quello di EFP) 
Una cosa: fra qualche capitolo farò raccontare anche Ace in prima persona! Ora corro davvero. Baci enormi. Vado a letto TT.TT 
Grazie a tutti! Buonanotte! :D

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Capitolo 7
*** Imprevedibile ***


Ma cosa stava facendo?! Era malridotto! Non aveva possibilità... Voleva forse farsi uccidere?! Il mio povero Ace...
E in mezzo ai piedi ci si era messo anche Kizaru! Come se non bastasse!
Rufy era, peraltro, impegnato con un Sengoku dorato e gigante e io e Marco dovevamo vedercela con la scimmia gialla.
Di Aokiji nemmeno la traccia. E, forse, era nascosto da qualche parte a sonnecchiare. Cosa molto probabile per uno come lui, ma per niente normale durante il corso di una guerra.
< Oumh... Mi dispiace davvero tanto farvi fuori... Tanto, tanto... > A quell'affermazione probabilmente sarcastica La Fenice complicò le cose con la sua arroganza. < Mi stai prendendo in giro, forse? Lascia passare almeno lei, brutta scimmia! Il nostro compagno è in pericolo! >
< Sei maleducato e nervosetto... Oumh... Di qui non passerà nessuno. > Dio come mi faceva irritare.< E' FORSE UNA COLPA ESSERE INNAMORATA DI UNA PERSONA E VOLERLA SALVARE A COSTO DELLA VITA?! > < Oumh... Amare... Un verbo bello e orribile allo stesso tempo. > Commentò l'Ammiraglio. < Basta. Falla PASSARE! Non costringermi a farti fuori. E sai che- > < Oh... Ma non c'è bisogno di queste minacce! Oumh... - Rispose voltandosi verso di me. - Prego. Vai a salvare il tuo amichetto. - Continuò facendomi cenno di proseguire. - So cos'è l'amore. Conosco anche il dolore che si prova... Mmmh... Se riesci a salvarlo... Non vedo perchè non potete viverlo...E poi io sono anche impegnato con questo qui... Oumh... > < Corri Higan! CORRI! Prima che questo cerebroleso cambi idea! Porta via Ace dalle grinfie della cagna magmatica! >
 
Restai leggermente interdetta, ma mi ripresi subito.
Mi lanciai nella corsa contro il tempo che vedeva la vita di Ace in bilico. In un equilibrio piuttosto precario. Mi regolava solo l'istinto in quel momento. 
Non mi sarei mai stancata. I miei sentimenti mi davano una forza e un respiro smisurati. Chiusi prepotente i miei occhi e focalizzai tutte le mie paure.
Ogni passo segnava un secondo guadagnato. Non posso pensare che potrei non riuscirci. Che potrei non rivederlo mai più. Non ce la faccio.
Le mie gambe si muovono da sole ed hanno preso un proprio ritmo. Il sangue sembrava confluire con l'adrenalina, la paura, l'emozione, il terrore e la speranza.
Non sentivo più nulla in quel momento. Tutto il trambusto e il rumore che proveniva dalla mischia e la cozzaglia di marines e pirati non contava più nulla.
Mi importava solo di correre da lui. Riuscivo a malapena a pensare lucidamente, ma quel poco di raziocinio era occupato dalla disperazione e dalla pura paura di perderlo, che potesse scomparire come era giò successo.
Di perdere colui che ho amato dalla prima apparizione. Colui per il quale avrei fatto qualsiasi cosa.
Aprii gli occhi con uno sforzo fisico immane. Ma potevo sentire tutta l'energia che quell'amore mi stava dando.
Un passo. Pochi metri. Ero arrivata. 
Ti vedevo affaticato e sovrastato dalla potenza dell'infame bastardo.
Un salto. Un calcio. Sono riuscita a colpirlo e a spedirlo lontano.
Guadagnai una manciata di secondi, del tempo, poco, ma a me basta per vedere che stai ancora bene.
Un poco malconcio, ma eri vivo. Respiravi, non avevi un foro nel petto e non perdevi sangue, se non dalle ferite superficiali.
 
Non sono mai stata tanto contenta. L'istinto ha obbligato quel poco di ragione ad avvicinarmi a te e chiudere amorevolmente le mie braccia al tuo collo.
Sentii le tue mani deboli sfiorarmi la schiena per poi stringermi, con tutti i muscoli, in una morsa dolce e stupenda. Magnifica e perfetta.
Inizio a piangere come un'idiota, cercando di nascondermi nell'incavo della tua spalla.
< Ho...Ho avuto paura di-di perderti...! Ammettilo! T-Tu attenti alla mia vita! Vuoi farmi morire... Perchè sei corso contro questo abietto...Perchè? Non potevi aspettarci...? >
< Mi hai colpito in un punto debole... Io non so che cos'è... che mi prende di te. E' dolce una fobia fatta dal terrore di legarmi troppo a qualcuno. Ho voglia solo di stare con te... Mi hai attaccato con uno dei veleni più piacevoli... Credo di... Essermi innamorato. Di te. Quando mi sei apparsa davanti... Non so... sono uscito dall'agonia e dalla realtà. E mi hai portato con te in un posto sconosciuto. Ma quando Sakazuki ti ha ferita, io... Non ci ho visto più. Nessuno può farti del male. - L'aveva davvero detto? No... Era la mia immaginazione, ne ero sicura. Io mi limitavo ad ascoltare la mia fantasia, con gli occhi sgranati. Incredula, stupefatta, sorpresa, meravigliata... Era imprevedibile quel ragazzo. Non avrei mai creduto a simili parole.- Ripeto. Non so cosa mi prende di te. Voglio stare insieme a te. Quando ti ho chiesto chi ti piace... Io... L'ho fatto perchè mi iniziavi già a fare uno strano effetto. Mi sei entrata dentro come un fulmine. E senza che io ti conoscessi. - Afferrò il mio viso tra le mani, sciogliendo l'abbraccio, e guardando nei miei occhi spalancati e increduli, ma decorati da un sorrisetto appena accennato. - Ti dico tutto ciò perchè... Come sai anche tu, potrei non farcela. E forse morirò. E non voglio avere alcun rimpianto. >
Mi guardava con disperazione e terrore. Paura di un rifiuto. Com'era sempre stato abituato durante la sua vita prima di incontrare Barbabianca. 
< D-Dimmi che non è solo per gioco. > Mi avvicinai al suo viso.
< Non lo è affatto... >
< Dimmi che non mi faresti mai stare male. Ti prego. > I nostri nasi si sfioravano.
< Non lo farei mai. Anche a costo della vita... >
< D-Dimmi... Quello - Una lacrima accompagnò quella richiesta.- ...Che provi per me. Perchè non ci credo. > Le nostre labbra potevano toccarsi.
< Ti amo. > 
Un respiro e un sussurro sulle mie labbra. I nostri battiti si unirono in un uno solo.
Stavamo per assaggiare a vicenda le nostre labbra. Eravamo distanti un soffio. Poi l'incredulità.
Un tonfo. Un rumore sordo. Alle spalle del moro. I suoi occhi spalancati. Un suono argentino di una goccia che cade a terra.
Guardo in basso: un puntino rosso.
Sento uno strano bruciore vicino i miei addominale. Abbasso lo sguardo.
La visione che mi si presenta davanti è raccapricciante a dir poco.
Akainu. Sakazuki. Il bastardo. L'infame. INFAME! Dietro il mio Ace.
Un pugno di magma all'altezza del tatuaggio dell'enorme Jolly Roger stupendo.
Tremavo. Piangevo. Stringevo i denti. Ero paralizzata. Ringhiavo.
Aveva osato. Ci eravamo distratti. Avevamo infranto la prima regola del combattimento. Ferma, congelata, fissavo lo sguardo del moro, sigillato prepotentemente dalle palpebre. Accompagnato da un leggero tremore dei denti, serrati e maledettamente visibili in un sorriso al contrario.
Non pensavo a nulla. Mi limitavo a rimanere paralizzata. Poi notai Rufy e Marco che correvano verso di noi.
Ace era immobile, in piedi, ancora davanti a me.
 
Il pugno di magma ancora nel suo corpo, come a bruciare ben bene l'interno. Urlai. Urlai come una pazza disperata.
< LASCIALO STARE! LASCIALO STAREEE! > 
Ritirò il braccio e lo ritramutò il carne vera. < Vedi ragazzina? Quando il destino è scritto non puoi cancellarlo. Tutti i pirati e tutti i codardi devono sparire da questo mondo! Solo quando saranno scomparsi dalla faccia della Terra la giustizia regnerà sovrana. >
< Se vuoi che la giustizia regni allora è la gente come te che deve darsi fuoco! > La Fenice era all'estremo livello di rabbia. Kizaru era sparito. Ma non mi importava nulla di lui, e non avevamo nemmeno il tempo di preuccuparci per un ammiraglio in quel momento.
Marco tenne lontano per alcuni minuti Sakazuki, malmenandolo come meglio riusciva ed incassando i colpi rigenerandosi.
Sengoku occupato contro un Garp furioso e incontrollabile. Rufy doveva vedersela con Onigumo balzato fuori da non si sa dove.
Ed io accanto ad Ace. A me il ruolo più difficile. Stavo morendo dentro. La sofferenza stava mano a mano sgranocchiando la mia anima.
Le lacrime erano incontrollabili, insieme ai singhiozzi.
< Ormai... La mia voce non riesce più a farsi sentire. Nessuno mi udirebbe, a parte te Higan... Quindi, ti prego di comunicare queste parole anche agli altri... A Marco, agli altri ragazzi, a Rufy... E ascoltale bene anche tu. Fino ad oggi... Un buono a nulla come me, con il sangue del demonio che gli scorre tra le vene... E' stato amato da tutti voi. Non lo meritavo... Ho sempre pensato che non sarei mai dovuto nascere. Che sono solo un rifiuto umano, non degno di avere una vita. - Le mie lacrime si arrestarono per pochi istanti, lasciandomi con un dolore che non poteva trovare una valvola di sfogo. Davvero non l'avrei rivisto mai più? Non ci credevo. Non ci volevo credere. Era una realtà troppo crudele e fredda. Fatta da una tensione palpabile e un ingiustizia cattiva e cruda. - Ma... Tu. Tu mi hai fatto ricevere l'amore che solo una ragazza può dare. >
< T-Tu non puoi. Non ne hai il diritto. Non hai...Il diritto... Di morire. No-Non puoi! Avevi detto che non mi avresti mai fatta stare male... Bugiardo. Perdonami ti prego! Non sono riuscita a salvare nè te nè il Babbo... Perdonami... > I miei occhi erano inondati e gonfi.
Come era possibile? Il più brutto incubo che potessi fare. Io ero lì per salvarlo! Cosa mi stava a significare il fatto che stesse agonizzante a terra, con un foro nel petto?!
Strinsi i pugni, ringhiando. 
< M-Mi faresti un favore e-enorme? >
Annuii disperatamente.
< Potresti... farmi provare... Le sensazioni che solo un bacio vero sa dare...? >
Sbarrai gli occhi. Voleva che lo... ?!
Non esitai. In quel momento il mio poco raziocinio era sparito.
Mi avvicinai verso quel viso perfetto e leggermente sorridente e ci guardammo negli occhi un'ultima volta.
Feci combaciare le mie labbra con le sue, ermeticamente. Sembravano fatte apposta le une per le altre.
Incorciai le mie dita con le sue, come a voler dire che l'amavo. E che quel gesto per me era doloroso e stupendo allo stesso tempo.
Le mie lacrime non si fermavano. Continuando la loro imperterrita corsa sulle mie guance. 
Ero nuovamente a cavalcioni sui suoi addominali, cercando di fermare l'emorragia con la mano libera.
Sentii una carezza sul fianco, un brivido. Poi sempre più pressione proveniente dalle sue labbra.
Ebbi l'impressione che si stesse alzando, ma la scacciai subito. Era impossibile. E non volevo illudermi.
Ma il senso di "freddo" per nulla normale attorno al foro stava sparendo, lasciando spazio al calore. Quello che caratterizzava Ace. Quello Piacevole.
Quello stupendo e confortevole. 
Sentii delle mani stringermi delicatamente le cosce, come a volermi spingere ancora di più verso il mio moro.
Ma...non era un impressione. No, decisamente no. 
Si stava...Si stava alzando!
Portai istintivamente una delle mani al suo viso, carezzandolo leggermente e l'altra a cingere il suo collo.
Mi afferrò per le gambe, sotto le ginocchia, prendendomi in braccio.
 
Era in piedi. ERA IN PIEDI? Ma come era possibile?
Ma in quel momento non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di aprire gli occhi e staccarmi da quelle labbra che sapevano di fuoco e fragole.
Aprii leggermente le labbra, permettendoci di assaggiarci a vicenda. Un bacio da favola.
Dentro di me ero un tumulto di emozioni. Tutte contemporaneamente. Calma, tranquillità, felicità, AMORE.
Però dovevamo riaprire gli occhi. Dovevamo separarci. E continuare a combattere, per poi scappare e riprendere quello che avevamo lasciato in sospeso.
 
Dopo qualche secondo eravamo fronte contro fronte, a riprendere fiato e a guardarci negli occhi, entrambi con una coppia di onici neri, brillanti ed emozionati.



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ZALFE MIEI PICCOLI AMORINI!
Cosa vedono i miei occhi? Appaiono 10 recensioni selvatiche. Usare fuga? mh... no. Usare ringraziamenti stile "Leccapiedi"? Sì.

Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie!





Alloraaa? Che ve ne pare del nuovo chappyno? XD Ci è voluto un po', anche perchè mi hanno trascinata una settimana in Trentino ^_^ Perchè non mi hanno abbandonata dove i monti e le capre mi facevano "Ciao"? Mi sa che c'era Marjuana nell'aria.
Va bhè. Mi scuso per il ritardo D:


Che dire? Fatemi sapere cosa ne pensate! E per eventuali errori di grammatica non esitate a avvertirmi perchè sono le 2:18 e ho riletto velocemente TT.TT Immaginate la mia faccia xD
Tengo gli occhi aperti a fatica! XD
Un grazie speciale va a : LaCla e Martychanfantasy! Ormai le considero "Amiche di penna" XD
Vi bacio tutte! PS: Se vi chiedete degli sbalzi di tempi verbali, Sì, è voluto. Non so perchè. Mi piaceva. E ho voluto testare!
Notte ^^

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Capitolo 8
*** Fuggiti ***


Stavamo correndo come delle trivellone industriali (NDA: A me piacciono i treni. .-. (?)) verso la "altro che bagnarola" di Marco. 
A quanto pare il colibrì da ananas era dotato di una barca per la sua flotta, tutta sua. Stavo per morire per i fiatone, tantochè se avessi avuto fiato avrei urlato "ANDATE SENZA DI ME CHE NON VI ARRIVO...ç.ç " E menomale che sono una che corre tutti i giorni. Madonna che nonnetta. Ma non fa nulla. Corro lo stesso. Apparte il sole africano, che non aiuta, la brezza marina mi agevolava per quanto riguarda il mio sudare, un tantino esagerato.
 
Ripensando a pochi minuti fa...  Colui che mi sta correndo di fianco mi aveva baciata forte forteeee. MA NON E' POSSIBILEE. NON CI CREDO.
Va bene calmiamoci. CALMIAMOCI. SI E' SOLO AVVERATO IL SOGNO DI UNA VITA...
 
Sì ma sto caldo... Ma non è il caldo fermi tutti. (NDA: E' GIULIA-SOFIA! No. .-.) E' LAVA. Mi giro e vedo a due centimetri dal mio fondoschiena la schifosa materia di quella cagna magmatica.
< Non andrede da nessuna parte! > 
< MA HAI FINITO DI SCASSARE O TI DEVO COMPLETARE LA PLASTICA ALL'OSSO SACRO?! BADA BENE A NON FARMI INCAZZARE PERCHE' TI AMMAZZO, TI UCCIDO E SENZA RIMORSO. >
 
Mi proietto in avanti, a mo' di verticale, e gli finisce un mio piedino sulla faccia. Mi rimetto subito a correre e noto che manca poco alla nave. Molti pirati sono già saliti, come Marco che sta a prua, a gridare come un pescivendolo. Anzi, un fruttivendolo, visto che l'ananas è un frutto. O forse è un fiore...? Boh.
 
< Ace veloce! Prima che quel generatore di melma rossa ci si rimetta dietro i GLUTEI. >
< Eh sì. Pensa per te. Che sei tu quella che rimane indietro. >
< UN IMBUTO! >
< Zitta e corri. >
< Ne riparliamo sulla nave! GRRR >
 
E finalmente raggiungiamo la scalinata! Saliamo velocemente e arriviamo di fianco a Marco. 
Creo velocemente un "rivestimento d'acqua", se Akainu volesse passare, che passi. Diventerà ossidiana e se ne farà una ragione.
 
< C'è ancora qualche pirata da aspettare? >
< No no. Eravate talmente lenti che vi ha superato anche quel lardone di Jaws, eh. SENZA OFFESA AMICO! >
< MA VAFFANCULO BRUTTO TACCHINO. > Interviene il diamantino.
< MA TI HO DETTO "SENZA OFFESA", BRUTTO SACCO DI LARDO. >
< E ALLORA E' TUTTO OK! RAGAZZI CACCIATE FUORI LE ACCETTE TAGLIATEVI BRACCIA E GAMBE, MA POI DITE "SENZA OFFESA" CHE GLI SI RICOSTRUISCONO GLI ARTI MANCANTI. >
< VOLETE PARTIRE O NO?! > Intervengo io.
 
La nave inizia a muoversi, già veloce. 
Ma il pericolo è ancora imminente. Per essere "al sicuro", nel limite di un pirata, dobbiamo allontanarci. Qualche nave della marina però era alle nostre calcagna.
Marco si trasformò in un attimo, partendo all'attacco.
Io lo seguii a ruota, assieme ad Ace, su una striker, per la quale stavo per bestemmiare. Spiccai un salto, usando l'energia del fuoco ai miei piedi e riuscii ad arrivare sull'albero maestro, sull'asta della vela. Fu facile affondare quella vaschetta : feci un occhiolino, come per diere "Sì sono una pirata femmina e sono anche piuttosto carina, e adesso ucciderò tutti, perchè avete fatto male al MIO intoccabile ragazzo. ", posizionai due dita, a mo di sigaretta, sulle labbra, e come un lanciafiamme soffiai un enorme lingua di fuoco che andava propagandosi per tutta l'altezza dell'albero, fino a raggiungere il ponte. 
Inutile stare a specificare che affondò dopo poco.
 
Ace pensò alla flotta sinistra, con il suo famoso Pugno di Fuoco, che ogni volta era uno spettacolo rivedere, mentre Marco provvedette alle ultime navi a destra, mitragliando gemme di luce.
 
Non abbiamo però tenuto conto di Akainu.
 
< Merda. > Esclamò Marco.
< Sì, quella di un gabbiano che vedrà subito dopo i miei calci. >
 
Dietro a tutta la piccola e insignificante flotta c'era una grande nave, tre volte la nostra, ed ovviamente chi voleva esserci a prua, se non il malconcio parallelepipedo di muco?
Eravamo tutti pronti all'attacco, quando un grido ci fece voltare tutti.
 
< Prima dovrai sconfiggere me, Sakazuki. Dopodichè potrai continuare. > Era l'ammiraglio Aokiji.
 
Non stavamo capendo nulla, ma Marco utilizzo quel lasso di tempo per urlare ai marinai di spiegare le vele e fuggire.
Bei codardi.
 
 
----------------
 
- Sulla nave di Marco, dopo due-tre ore.
 
Scendo nel corridoio, ma poi risalgo subito sul ponte.
 
< Marco? >
< Che vuoi, eh? >
< Ma per quale motivo non siamo rimasti ad aiutare Aokiji? >
< Perchè è meglio prepararci. Lui non è un inconscente, sa ciò che fa. > Dice con l'aria di chi ne sa a proposito. < Hai altro da chiedermi? >
< E' vero che posso fare un bagno caldo? > Gli chiedo con una vocina carina e gli occhioni da cucciolo.
< Sì. La stanza Red Lady è libera. Ciao. >
< Ok, ma come la trovo?! >
< Halta. >
< Bene, grazie e ciao. >
 
Scendo di nuovo e mi incammino a cercare la ragazza, ma mi accorgo che non mi serve: ho trovato la stanza da sola.
Entro, chiudo e mi dirigo nel bagno. Faccio scorrere l'acqua e mi spoglio, intanto. Riempita la vasca entro e mi rilasso con il vapore, il profumo del mare e il suono delle onde che battono contro il muro.
 
 
Pochi minuti dopo, armata di un asciugamano per coprire seno e intimità, esco dal bagno, ma la visione mi lascia perplessa, incantata e imbarazzata!
 
Ace si stava asciugando l'addome e i capelli, con la sua lentezza "prolissa" e quella calma "quietosa". Era un dio in quel momento, e come sempre, mi ero persa a guardarlo e a ammirarlo, ancora e ancora, trovando ogni piccolo particolare, anche insignificante, divino.
Purtroppo mi viene insintivamente da gridare, facendolo girare immediatamente.
 
< MA CHE CI FAI QUI?! > Gli grido paonazza.
< Mi asciuga...vo... > Sussurra fissandomi mezzo in coma.
 
Si riprende in un istante, si alza e si avvicina, con un ghigno strano e malizioso, oserei dire, facendomi indietreggiare e girarmi dall'altra parte, scoprendomi il lato b.
Mi abbraccia da dietro e mi batte una pacca sulle natiche, facendomi arrossire non poco. Mi bacia sul collo e subito mi prendo in braccio.
Percorre quella minima distanza tra la parete e il letto e mi appoggia lì. 
Si posiziona sopra a me baciandomi, nuovamente, e lansciandomi senza respiro, NUOVAMENTE.
 
A quel punto mi aspettavo il peggio, che in realtà è inteso come il MEGLIO, ma mi ha solo sussurrato di sbrigarmi, dopodichè si è alzato ed è uscito, lasciandomi come una demente.
 
 
 
 
 
 
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Bellaaaaaaaaaaaa!
Sì sono in ritardo. SORRY. I'M REALLY SORRY.
 
Se ci sono errori non esitate a farmelo sapere, ma l'ho fatto in fretta, in mancanza di tempo. D:
 
Ora vi lascio, solo le 4 e 46 ed è Capodanno **
Buon 2013 genteeeeeeeeeee
 
Vi voglio bene. :**

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Capitolo 9
*** ANNUNCIO BREVE MA IMPORTANTE ***


Buonsalve!
So che sono anni che non pubblico, ma mi chiedevo se qualcuno fosse ancora in ascolto. In ogni caso,volevo annunciare che mi piacerebbe tornare continuando questa storia, modificandola e riscrivendola. Questo perchè non mi piace il modo in cui scrivevo NEGLI ANNI D'ORO DELLA MIA GIOVINEZZA. 
Detto questo, mi auguro di ricevere qualche messaggio con un qualche feedback, in modo che io sappia che qualcuno lì fuori è ancora vivo e vegeto a leggere Fan Fictions.
In ogni caso, feedback o no, ho seriamente intenzione di riscrivere il tutto e continuare.
Spero vi faccia piacere
Baci, Higan

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Capitolo 10
*** AGGIORNAMENTO, STORIA SPOSTATA ***


Bene! Ho già pubblicato il primo capitolo e sto scrivendo il secondo. La storia si chiama "Fire dream" semplicemente. PER CHI VOLESSE SEGUIRLA, SAPPIATE CHE IN "FLAME LOVE" NON AGGIORNO NULLA : LA STORIA E' LETTERALMENTE APPENA STATA PUBBLICATA COME NUOVA.
BACINIIIIIIIIII

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