Nata sotto la Luna di Yami no Yoake (/viewuser.php?uid=136705)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una mattina normale...o no? ***
Capitolo 2: *** La leggendaria Sayan della Luna ***
Capitolo 3: *** La Terra è salva...per ora ***
Capitolo 4: *** Tre Sayan e un nuovo nemico ***
Capitolo 5: *** Il piano di Darkai ***
Capitolo 6: *** Chiacchierata rivelatoria ***
Capitolo 7: *** Un incontro finito male ***
Capitolo 8: *** Dove sono i bambini? ***
Capitolo 9: *** Nell'altra dimensione ***
Capitolo 10: *** I primi ostacoli ***
Capitolo 11: *** Benvenuta Bra ***
Capitolo 12: *** Siamo nei guai! ***
Capitolo 1 *** Una mattina normale...o no? ***
NATA SOTTO LA LUNA
Prologo dell’autrice
Ciao a tutte. Ecco qui la long che
avevo intenzione di
scrivere, spero che non faccia pena.
La storia si colloca 5 anni dopo
Majin-bu, durante la
seconda gravidanza di Bulma (8° mese, però non sanno
se è maschi o femmina),
quindi Trunks ha 12 anni, Goten 11, Gohan 20 (credo). Come personaggi
nuovi ci
sono Lua, la sorella di Vegeta, una sayan davvero speciale, e Sheran,
sua
figlia, entrambe guerriere fortissime e indipendenti. Probabilmente ce
ne
saranno altri, specialmente cattivi, ma per ora non ho le idee chiare
quindi
non metto niente. Inoltre comunico che, per esigenze di trama, qui non
esiste
il Gt e Ub non esiste, quindi Goku vive con Chicchi e i suoi figli come
una
famigliola felice. In fondo pubblicherò la lista dei
personaggi e le rispettive
età all’interno della storia. Se ci sono
incongruenze con la serie vi prego di
non farci caso.
Dopo queste note che spero vi abbiano
incuriosito, vi lascio
al primo capitolo.
Ringrazio chi ha letto la mia prima
storia, “Pensieri e
canzoni” e chi la recensita, e chi leggerà e
commenterà questa.
Cap. 1
Una mattina come le altre…o
no?
Prologo
Era una normale mattina
d’estate nella città dell’Ovest.
Bulma, nonostante la gravidanza, stava sistemando la cucina dopo
l’abbondante
colazione per i suoi due scimmioni di casa, che in quel momento stavano
completando una serie addominali
nell’ampio giardino della
C.C.
Chicchi, nella sua casetta sui monti
Paoz, stava provando a
convincere Gohan a studiare, dal momento che ultimamente aveva
tralasciato
l’istruzione per uscire con la sua ragazza, Videl, e
contemporaneamente
rimproverava Goten e Goku che si stavano abbuffando il più
velocemente
possibile per poi potersi andare allenare con Vegeta e Trunks.
Tensing e Rif si allenavano sulle
montagne, Crili era a casa
del Genio con moglie e figlia, Yamco sonnecchiava nel suo appartamento
e Junior
meditava nel deserto.
Sembrava proprio una mattina come
tutte le altre, ma
qualcosa stava per cambiare.
Dopo la colazione Goku,Goten e,
all’ultimo secondo, anche
Gohan, ignorando Chicchi che continuava a strillare inferocita,
uscirono di
casa e, chi in volo chi con la Nuvola Spedy, si affrettarono a
raggiungere la
C.C. , dove sicuramente Vegeta si stava già spazientendo per
il loro ritardo.
Infatti non fecero neanche in tempo ad atterrare che Vegeta
cominciò a
rimproverare Goku, mentre Trunks si sbracciava per salutare
l’amico Goten,
cercando di non farsi vedere dal padre. Finalmente il gruppetto si
alzò in
volo, pronto a disintegrare una vallata o un deserto, ma furono fermati
da un
terrificante urlo proveniente dalla casa, più precisamente
da
Bulma:-VEGETAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!! VIENI SUBITO QUI!-.
Vegeta, convinto che la moglie stesse
per partorire, sbiancò,
ma nonostante la paura corse in casa, seguito a ruota dal figlio e
dalla
famiglia Son.
-Bulma, Bulma che
c’è? Stai per…- disse Vegeta.
-Cosa? No,no. Però vieni a
vedere cosa stanno facendo vedere
al tg.-
-E
perché dovrebbe
interessarmi uno stupido servizio…- rispose
l’interessato riprendendo colore.
-VIENI SUBITO A VEDERE!!-
Spazientito Vegeta si
avvicinò al televisore:
giornalista:-Signori e signore, pare
che una strana ragazza
stia devastando la città del Nord e l’area
circostante. Le comunicazioni sono
interrotte, ma la rete locale, prima di esplodere, è
riuscita a inviarci queste
immagini. -.
Nel filmato si vedeva una ragazza con
una lunga coda da
scimmia, pelle ambrata, capelli corti e nerissimi, occhi scuri e
profondi come
due buchi neri e un espressione furiosa in volto. Sembrava molto bella,
ma non
era possibile dirlo con certezza perché il viso era distorto
dalla ferocia e
dalla rabbia.
Vegeta, vedendo la protagonista nel
video, ebbe una reazione
inaspettata: impallidì più di prima,
cominciò a sudare freddo e sentì i muscoli
paralizzati.
-Vegeta chi è?
Perché ci sta attaccando? È una sayan vero?
E…- cominciò Bulma
-Zitta donna!-
-COME OSI BRUTTO…-
A sorpresa nella lite
s’inerì Goku che, rivolto a Bulma,
disse:-Aspetta un attimo Bulma, per favore-, poi, girandosi verso
Vegeta –Tu la
conosci, vero Vegeta?-
Ancora sconvolto, Vegeta fece
sì con la testa. Bulma era
sempre più preoccupata, e se fosse una ex o peggio una
promessa sposa del suo
principe?
-Chi è? Diccelo Vegeta-
continuò Goku, stranamente serio.
Vegeta deglutì, prese un
respiro profondo e in un sussurrò
disse:- Si chiama Lua, ed è mia sorella-.
Angolo dell’autrice
Ecco il primo capitolo della mia
fantastica (scherzo,
ovviamente) fanfiction. Spero vi sia piaciuta e se è
così, o anche se vi ha
fatto schifo, lasciate un commento, anche corto. Naturalmente ringrazio
anche
solo chi legge.
In più ecco la lista
dell’età dei personaggi, o almeno
l’età
che hanno nella mia storia:
- Lua: 36 anni
- Sheran: 12
- Vegeta:41
- Bulma:40
- Trunks:12
- Goku:37
- Chicchi:37
- Gohan:20
- Goten:11
- Videl:20
Per il momento metto questi, poi se
servirà metterò le
altre.
Ciao da PrincipessLua
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Capitolo 2 *** La leggendaria Sayan della Luna ***
Cap. 2
La
leggendaria Sayan della Luna
-C…co…come
tua sorella?!!-
sbottò Bulma incredula -Hai una sorella e non me
l’hai mai detto? Ma come ti
sei permesso di non dirmi una cosa così importante?-
V:-Pensavo
fosse morta. Sono
30 anni che non so più nulla di lei!-
B:-
Come 30 anni?! Ma se ne avrà
al massimo 20-
V:-I
sayan invecchiano a modo
loro, ricordi?-
B:-Che
ingiustizia!!! Quindi
invecchierò solo io qui?!-
V:-Hai
capito proprio bene,
per una volta!-
Nel
frattempo il servizio
continuava. Giornalista:-Questa creatura è senza dubbio
fortissima, ma il
grande eroe che già una volta ci ha salvati tutti dalla
minaccia di Cell
interverrà anche stavolta. Pare infatti che il nostro grande
campione Mr.Satan
sia già in viaggio per raggiungere la Città del
Nord!...-
(Il
suddetto campione in
realtà si era rintanato in una camera d’albergo
inscenando un fortissimo quanto
fasullo mal di denti ndr).
Bulma
e Vegeta continuavano a
litigare.
-Emh…Bulma,
Vegeta, forse è
il caso che voi due discutiate più tardi, sorella o no
dobbiamo fermarla, prima
che rada al suolo il pianeta- s’intromise piano Goku,
terrorizzato da entrambi.
V:-Sì,
Kakarot ha ragione.
Ehi voi, mocciosi, dovete venire con noi-
G:-Ehhh?-
V:-Che
altro c’è Kakarot?-
(Ormai imbufalito ndr)
G:-Come
mai non dici come al
solito che puoi farcela da solo e che non ti serve aiuto?-
V:-Prima
di tutto pur
combattendo noi, Junior e gli altri al massimo della forza non
riusciremo a
farle neppure un graffio, specialmente ora che è
così infuriata, secondo non
voglio certo abbatterla, solo calmarla, terzo, se hai paura puoi pure
non
venire- concluse urlando.
A
quel punto Gohan, che
insieme hai bambini non aveva ancora aperto bocca, domandò:-
Ma se è così forte
come mai non percepiamo la sua aura? Una ragazza capace di sferrare
colpi di
quel calibro dovrebbe avere un aura enorme, ma io non sento niente-.
Tutti
ammutolirono e si
concentrarono per sentire qualcosa, ma nessuno ci riuscì.
Goku:-
La forza massima che
percepisco in quella zona è di soli 5.000, decisamente
troppo bassa per colpi
così potenti-
-Non
so perché ha un aura
così debole, forse ha imparato a mascherarla,
però dobbiamo raggiungerla
subito- disse Vegeta.
-Certo-
rispose Goku- usiamo
il teletrasporto?-
-No,
se ci vedesse sbucare
all’improvviso ci annienterebbe all’istante senza
neppure vedere chi siamo.
Dobbiamo avvicinarci senza farci scoprire-decretò Vegeta.
Tutto
il gruppo uscì di casa
e si diresse in volo verso la Città del Nord.
-Ascolta
Vegeta, ma tua
sorella è davvero così forte?- gli chiese Goku.
-Ti
dico solo che pochi mesi
dopo la sua nascita aveva già una forza tripla rispetto a
quella di Freezer al
cento per cento e che ha 2 anni era già una supersayan
più forte di noi due
insieme al terzo livello!-
-Urcaaa!!!-
disse in coro la
famiglia Son
-Forte
mia zia!- urlò Trunks,
che finora era rimasto muto.
-Sì-
continuò Vegeta- ma alla
sua forza e ai suoi poteri magici c’è una
spiegazione, se non m’interrompete vi
racconto la sua storia-.
Tutti
annuirono.
-Allora,
dovete sapere che
tra i sayan giravano due leggende, una è quella del
super-sayan e una è quella
della leggendaria Sayan della Luna, ovvero una Sayan nata in una notte
di Luna
piena. Infatti i Sayan non potevano nascere in quella notte, che
capitava ogni
8 anni. Si diceva che questa Sayan sarebbe stata la guerriera
più forte di
tutti, persino più forte del super-sayan, e che sarebbe
stata dotata di poteri
magici incredibili. Tutto questo non si era mai verificato, finche, in
una
notte di plenilunio, non nacque Lua. I miei genitori capirono subito
che la Sayan
della leggenda era lei, perché esposta alla Luna piena si
trasformò in una
super-sayan lunare (una super-sayan coi capelli e la coda bianco
lucente, gli
occhi rossi e l’aura
d’argento, circa 20
volte più forte di un normale supersayan. Anche qui
è possibile superare il
limite diventando SSJ Lunare di 2° livello, 3° e
così via…).
I
miei genitori ovviamente
non dissero a Freezer la vera data di nascita di mia sorella, che
crebbe e
diventò fortissima, finche non ebbe 4 anni e insieme a me,
che ne avevo 8, si
unì all’esercito di Freezer. All’epoca
era già una super-sayan (normale, non
lunare. Autrice) di 2° livello, sapeva perfettamente che fra
lei e Freezer non
c’era confronto ma dal momento che non riusciva a controllare
la sua forza non
si era ancora ribellata. Poi, due anni dopo, io fui mandato a
conquistare un
pianeta mentre lei fu inviata a casa in licenza. Poche ore dopo quello
schifoso
di Freezer fece esplodere il pianeta e mi disse che lei era morta
nell’impatto.
Noi due eravamo legatissimi. Mi ci è voluto quasi un anno
per riprendermi. E
questo e tutto. Fino a oggi-.
-Davvero
tu e la zia siete
diventati mercenari così piccoli?- chiese incredulo il
piccolo Trunks.
-Già,
venduti dal nostro
stesso padre per di più. Forse sperava che Lua
così lo avrebbe annientato-
rispose Vegeta con amarezza.
-
Mi dispiace molto- disse
Goku- vedrai che adesso la calmiamo e recuperate il tempo perso, va
bene?-
Vegeta
fece un sorriso
forzato, ma si vedeva che era teso. Erano trent’anni che non
vedeva Lua, come
sarebbe stato il loro incontro?
Gohan
interruppe i suoi
pensieri:- Ma che vuol dire che non sa controllare la sua forza?-
-
Che perde ogni controllo,
comincia a distruggere tutto senza freni, proprio come sta facendo ora-
-Ehi!!-
al gruppo si unirono anche
Crili, con i senzu, C-18, Yamco, Rif e Tensing. E pochi metri dopo li
raggiunse
anche Junior e persino C-17, che aveva lasciato i boschi per dare
manforte alla
sorella.
Tutti
insieme si diressero
verso Città del Nord per affrontare questa nuova minaccia.
Angolo
dell’autrice
Allora
che ne dite?
Vorrei
fare alcune
precisazioni sul livello di forza di Lua. Allora lei attualmente (36
anni) allo
stadio normale è poco più forte di Gogeta SSJ4,
poi ogni volta che supera il
livello di SSJ diventa circa 100 volte più forte per il
primo livello e 70 per
gli altri. Invece ogni volta che si trasforma in SSJL moltiplica per 10
la
forza del rispettivo livello di SSJ. Ai tempi di Freezer la forza era
moltiplicata uguale, ma allo stadio normale era forte circa quanto 2
SSJ2.
Quindi come Goku più diventa forte più si
rafforzano anche gli stadi di SSJ e
SSJL(super-sayan lunare). Naturalmente non usa mea tutta la sua forza,
ma solo
il minimo indispensabile (poco più di quella che userebbe
Goku), anche perché
se ne usa troppa perde il controllo e quando si trasforma in SSJ cerca
di
aumentare solo l’autocontrollo ma non la forza,
però non sempre ci riesce.
Inoltre ho deciso di far trasformare Vegeta
in SSJ3, e insieme a Goku stanno cercando, senza riuscirci di
raggiungere il
SSJ4. Altre precisazioni su richiesta o quando si renderanno necessarie.
Ringrazio
chi legge e/o
commenta. Critiche, richieste, consigli, suggerimenti, precisazioni,
richieste
e domante sono ben accetti, quindi se qualcosa non vi è
chiaro non esitate a
domandare.
Ciao
e a presto.
Milena
97
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Capitolo 3 *** La Terra è salva...per ora ***
Cap. 3
La Terra è
salva… per ora
Junior:-
Goku ma chi è quel
demonio che sta radendo al suolo la città senza motivo?!-
Vegeta:-Non
è un demonio. Si
chiama Lua ed è mia sorella!-
Tutti
tranne i Son e Trunks:
COSA?!!!-
Vegeta:-E
già. Per ora
accontentatevi di questo, perché non
c’è tempo di raccontare di nuovo tutta la
storia, siamo arrivati-.
Infatti
all’orizzonte si
vedeva quanto di più simile all’inferno in
terra:fumo, fuoco e boati ad ogni
secondo si espandevano per chilometri intorno alla città.
-Un
momento Vegeta- disse
Gohan- ma se è così forte come l’attacchiamo?-
-Ah
giusto. Allora… Non
l’attaccate direttamente, ma cercate di lanciarle quante
più onde possibile da
diverse direzioni, non le faranno nulla ma così non
potrà concentrarsi su un
unico punto, poi quando sarà più distratta
proverò ad avvicinarmi. Se riesco a toccarla per qualche
secondo il gioco è
fatto. -.
-Ma
sei sicuro che
funzionerà? Quella non mi sembra una che si calma solo
stringendole la mano-
chiese Yamco dubbioso, non aveva nessuna voglia di avvicinarsi a un
mostro
simile, specialmente se era imparentato con Vegeta.
-Certo
che funzionerà, ogni
volta che si arrabbiava la calmavo così e non ho mai
fallito!- rispose Vegeta,
con uno sguardo così tagliente che il povero Yamco ebbe la
sensazione che
qualcuno gli passasse un coltello sul viso.
-Se
nessuno ha altre
questioni idiote da sollevare possiamo andare- decretò
Vegeta, che stava
diventando sempre più nervoso.
Tutti
annuirono e pochi
minuti dopo scorsero nel cielo una ragazza totalmente impegnata a
demolire
pezzo per pezzo un grattacelo a suon di calci.
-Ok,
è il momento- urlò
Vegeta, prima di gettarsi verso la ragazza, seguito da tutti gli altri,
che
cominciarono a lanciarle addosso ogni tipo di colpo energetico.
Purtroppo, come
aveva previsto Vegeta, neppure i colpi dei supersayan
avevano effetto, anzi le rimbalzavano
letteralmente addosso, costringendo tutti a spostarsi continuamente e
impedendo
a Vegeta di avvicinarsi. Dopo un po’ Lua, che fino ad ora gli
aveva
semplicemente ignorati continuando la sua opera di distruzione,
s’infastidì per
l’interruzione ,si girò verso di loro e si
preparò a combattere. Da quel
momento i colpi che le arrivavano, invece di colpirla, cominciavano a
vorticarle intorno finché, con una velocità
pazzesca, non venivano rispediti al
poveraccio che le si trovava di fronte in quel momento. Il primo
attacco,un
cerchio
magico lanciato da
Crili, colpì Tensing sul braccio, un ki blast di Gohan
finì per colpire in
pieno Trunks e il colpo di quest’ultimo venne rispedito
addosso a Goku.
-Ascoltatemi
tutti- urlò dopo
qualche minuto Crili- Io provo a usare il Colpo del Sole, chiudete
tutti gli
occhi!-
-Ottima
idea Crili- convenne
Gohan.
-Vai
caro, puoi farcela!-
gridò a sorpresa C-18.
Il
colpo venne lanciato e
sembrava fosse andato a buon fine, ma quando l’innaturale
luminescenza svanì lo
sfortunato Crili si vide arrivare un pugno fortissimo in piena faccia.
La
principessa, anche se momentaneamente accecata, grazie alla percezione
dell’aura era riuscita a individuare il punto preciso dove si
trovava
l’imprudente che aveva osato attaccarla.
-NOOOOOOOO!!!!!!!-
urlò
disperata C-18, lanciandosi sulla ragazza, per fortuna venne
intercettata dal
fratello, che la salvò da morte certa. Infatti Lua,
guardando il corpo esangue
di Crili, aveva deciso che era ora di far fuori quei moscerini.
-Vegeta,
così non funziona!
Hai qualche altra idea?- chiese Goku, che ancora non si capacitava
(cosa vuol
dire capacitare?ndGoku) che potesse esistere qualcuno tanto
più forte di loro.
Anche
gli altri ormai, pur
continuando a lanciare onde energetiche, avevano capito che la Sayan
era del
tutto fuori dalla loro portata.
-Io
un'altra idea ce l’avrei,
se neanche questa funziona conviene rassegnarci e prepararci a
trapassare (stai
usando termini troppo complicati Milena. Che cos’è
un trapasso?ndGoku)-.
-Avanti
spara- disse Goku,
con un sorriso carico di ottimismo non del tutto sincero, ignorando
Yamco che
aveva cominciato a urlare disperato.
-
Andatele tutti davanti e
lanciatele un onda combinata. Dovrà PER FORZA concentrarsi
per schivarla o
respingerla e a quel punto io dovrei avere campo libero-.
-Proviamoci-
disse Goku.
Tutti
insieme si prepararono
e lanciarono un immenso colpo energetico dalla potenza mai vista. Ma
Lua non si
fece trovare impreparata: aumentò ancora di più
la sua aura, trasformandosi in
una Supersayan dalla potenza micidiale, disintegrando ogni cosa in un
raggio di
una ventina di km, e si preparò a deviare l’onda.
Infatti, proprio un secondo
prima che il colpo la investisse in pieno,lo deviò con un
potente calcio,
spedendolo nello spazio aperto, dove esplose con un boato da fine del
mondo.
Ma
in quell’ attimo in cui
non aveva prestato attenzione al resto del mondo Vegeta era riuscito ad
afferrarle la mano. La Sayan s’irrigidì quasi
subito, mentre una forte scossa
elettrica le percorreva tutto il corpo. Dalla sua bocca uscì
un unico grido
lacerante, poi svenne tra le braccia di Vegeta.
La
Terra è salva…per ora. Ma
sarebbe davvero tornata la pace? Era davvero Lua la minaccia?
Angolo dell’
Autrice
Allora,
onestamente, che ne
pensate? A me è piaciuto, spero anche a voi.
Vi
annuncio che nei prossimi
due capitoli vorrei cominciare a introdurre il cattivo della storia, ma
per ora
non voglio dare troppi dettagli.
Ringrazio
chi legge, chi ha
messo questa storia fra le seguite o le preferite e chi commenta.
Se
avete domande da fare,
richieste, suggerimenti o se notate imperfezioni o altri difetti
scrivetelo nei
commenti.
Ciao
e al prossimo capitolo.
Milena97
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Capitolo 4 *** Tre Sayan e un nuovo nemico ***
Cap. 4
Tre Sayan e un nuovo
nemico
Lua
era svenuta da qualche
minuto e ancora non dava segni di ripresa. Crili nel frattempo si era
ripreso
grazie a un senzu e ora, insieme a tutti gli altri, osservava dubbioso
la
giovane Sayan, che a dire il vero ora non sembrava affatto pericolosa.
Anzi, il
viso quasi infantile, gli occhi grandi e le labbra rosse le davano
l’aspetto di
una ragazzina innocente, per altro molto bella, e solo il fatto che
erano
seduti in mezzo alle macerie fumanti della città gli
ricordava che in realtà
poteva essere molto pericolosa..
Quello
che di più aveva
stupito il gruppo Z era però il fatto che la Sayan era messa
abbastanza male:
aveva la battle suit sporca e stracciata, era magrissima e aveva delle
profonde
occhiaie.
L’aspetto
rovinato dell’adorata
sorellina aveva profondamente turbato Vegeta, che si era chiuso nei sui
pensieri.
Anche
gli altri Sayan
osservavano incuriositi quella che era la loro principessa, chiedendosi
cosa
sarebbe successo quando si fosse svegliata. A interrompere il silenzio,
per una
volta, non fu Goku ma Tensing, che, insieme a Yamco, era tra i
più
preoccupati:-Sentite ma ora che si è calmata di lei che ne
facciamo?-
Vegeta
alzò la testa di
scatto sentendo parlare in quel modo della sorella, ma fu preceduto da
Goku, che
disse:- Be’, non possiamo certo eliminarla, è la
sorella di Vegeta!-
-Motivo
in più per farla
fuori subito- pensò stupidamente Yamco, mentre C-18 avrebbe
voluto solo tagliarle
la gola per quello che aveva fatto a Crili.
-Facciamo
così- s’intromise
Vegeta, riemergendo dai suoi pensieri-Io resto qui e aspetto che si
svegli,
voialtri andate alla C.C. e rassicurate Bulma. Noi due vi raggiungiamo
là-.
-No,
dai papà, voglio restare
anch’io con la zia, per
favore…-cominciò a piagnucolare Trunks.
-Se
resta Trunks resto
anch’io!- s’imputò Goten.
-Già
Vegeta, anch’io vorrei
parlarle. Mi piacerebbe capire come mai è così
forte-. (Te l’ho già spiegato
ndVegeta. Sì lo so, però me lo sono dimenticato
ndGoku. Babbeo di terza classe
ndVegeta)
-Ok,
allora facciamo così. Noi
Sayan restiamo qui e gli altri vanno alla C.C. -
-Perfetto-
dissero tutti.
Pochi
minuti dopo che il
gruppo si divise Lua aprì gli occhi, tirandosi su di scatto
e guardandosi
intorno guardinga, con un atteggiamento da perfetta mercenaria.
-Dove
sono, cos’è successo?-
pensò- io non ricordo nulla, solo la gente che urlava e
poi…-, ma in quel
momento il suo sguardo mise a fuoco Vegeta. Solo il tempo di pensare:-
Fratellone!- che gli si buttò addosso, stritolandolo in una
morsa d’acciaio.
–Fratellone- continuava a ripetere –Avevo paura di
non rivederti più-.
-Ma
da quando sei così
sentimentale?- la stuzzicò Vegeta, proprio come quando erano
piccoli, per farsi
mollare, perché le ossa avevano cominciato a scricchiolare.
-Non
sono sentimentale!-
disse Lua decisa, staccandosi dall’abbraccio. –Ero
solo felice di rivederti,
tutto qui. -.
-Sei
sempre la solita lastra
di ghiaccio. Ma sono felice che sei viva-
-Cosa?-
esclamò Lua,
stranamente sgomenta da quell’affermazione.
-Ehmm…-tossì
Goku, che fino a
quel momento aveva tenuto a freno la lingua solo per buona educazione
(ma quale
buona educazione? Autrice. E che ne so’, la storia la scrivi
tu. Goku) – qui
veramente ci saremmo anche noi-
-Ehhh…e
voi chi siete?!-
gridò Lua saltando in piedi.
-Tranquilla,
sono miei amici,
più o meno. Sono Sayan come noi, sta calma-
Lua
aveva in viso un’
espressione strana, come se le sue certezze fossero state distrutte.
Decise
perciò che aveva bisogno di conoscere l’intera
storia, e il modo più rapido per
farlo era leggere nella mente del fratello. Senza neppure chiedere il
permesso
appoggiò un dito sulla fronte di Vegeta e
cominciò ad analizzare ogni ricordo
successivo all’esplosione del pianeta Vegeta.
Vegeta,
come in un film,
rivide tutta la sua vita: prima i ricordi peggiori, la tirannia di
Freezer, la
spedizione sulla Terra, l’avventura su Namecc, la sua morte.
Poi quelli dolci,
fra le pareti della C.C. E ancora la partenza per lo spazio, la
trasformazione
in SSJ, Future Trunks e Trunks del presente, la lotta con Cell e
Majin-bu,il
suo sacrificio, il suo matrimonio, il o la Sayan in arrivo, e infine
anche il
ricordo della sorella che seminava il panico.
-Uao,
hai avuto una vita
interessante- disse infine Lua, cercando di nascondere le molteplici
emozioni:
rabbia, tormento, odio, rimorso, ma anche gioia e felicità
miste ad un grande
stupore, il fratello era proprio cambiato, pur restando
l’orgoglioso Principe
dei Sayan.
A
quel punto fece la stessa
cosa con Goku, che per la prima volta vide il viso dei suoi genitori:
sua madre
che lo teneva in braccio, ma anche suo padre e il suo team...
-Bene,
ora so tutto. Per
prima cosa vorrei ringraziarti, Goku, per aver fatto secca quella
lucertola
schifosa e aver vendicato la nostra razza. Avrei voluto farlo io, ma
non è
stato possibile.-
-Ma
che, di…di niente, è
stato un piacere- disse Goku un po’ imbarazzato. Stava per
cominciare a sparare
una raffica di domande, ma Lua riprese a parlare:- Così voi
siete Gohan e
Goten, giusto?- poi si girò verso Trunks, che non riusciva
neppure a parlare
dall’emozione –E tu sei Trunks, vero? Il mio
piccolo nipotino.-
-Sì,
zia. Sono io- riuscì a
balbettare Trunks- sono felice di conoscerti-.
-
Anch’io. Posso
abbracciarti?-. senza aspettare la risposta lo fece, poi gli
sussurrò
all’orecchio:-Tuo padre è molto orgoglioso di te e
ti vuole molto bene, ma non
glielo dire che si vergogna-, poi si staccò.
A
quel punto Goku fece di
nuovo per parlare, ma questa volta fu Vegeta a interromperlo (Uffa! E
io quando
parlo? Goku) :- E tu? Non ci devi raccontare qualcosa, invece di
continuare a
leggere nelle menti altrui?-
-
Ho il diritto di conoscere
i pensieri di mio nipote. Inoltre prima ti devo far vedere una cosa,
poi mi
porti a conoscere tua moglie e dopo giuro che ti racconto tutto-
Detto
questo si alzò in volo,
fece segno agli altri di seguirla e sparì nel cielo.
-Adesso
io la seguo, mentre
voi Son impiccioni tornate dritti filati alla C.C. o a casa vostra sono
stato
chiaro?-
-
E io papà?-
-Tu
puoi venire se ci tieni-
-Urrà-
-Uffa,
non è giusto-
piagnucolò Goten, ma quando Goku provò a
replicare Vegeta gli lanciò uno
sguardo talmente feroce che si azzittì, prese i figli per un
braccio e filò via
verso la C.C.
Trunks
e Vegeta invece
presero il volo verso la parte opposta.
-Senti
papà ma cosa intendeva
zia prima?-
-Che
quando ti ha abbracciato
ha letto i tuoi pensieri, anche se non te ne sei accorto-
-
Figo – mormorò Trunks.
Doveva convincere la zia a insegnarglielo,
quell’abilità poteva essere
utilissima.
Dopo
poco videro Lua che
planava verso terra e atterrava in mezzo al deserto.
-Bene
Vegeta- gli disse
quando anche lui atterrò- oggi ho scoperto di avere due
nipoti, ma anch’io ho
una sorpresa per te-
Da
dietro una roccia lì
vicino in quel momento uscì una bambina piccola e magra, che
sembrava la copia
rimpicciolita di Lua: aveva la coda, i capelli neri e lunghi, con le
tipiche
“punte” dei Sayan, gli occhi grandi neri, la bocca
rossa, la battle suit e
persino la stessa espressione seria. L’unica differenza era
la pelle, abbronzata
quella di Lua, chiara quella della piccola.
-Lei
è mia figlia Sheran
(leggi Sceran), ha 12 anni appena compiuti- disse Lua con un sorriso
colmo
d’orgoglio.
Ora
era Vegeta a restare
senza parole per lo stupore:-Co…cosa?-
-Non
solo ho una zia, ma
anche una cugina- disse Trunks al settimo cielo.
-Sheran,
loro sono tuo zio
Vegeta e tuo cugino Trunks- disse Lua alla piccola- ma penso che
capirai meglio
se ti racconto tutto-. Detto questo mise una mano sulla fronte della
bambina e
le passò tutto ciò che aveva appreso negli ultimi
minuti da Goku e Vegeta.
Allora
la bambina si aprì in
un grande sorriso e salutò con voce squillante:- Ciao zio,
ciao Trunks. Sono
contenta di conoscervi-.
-Bene,
adesso Veggy mi porti
a conoscere tua moglie e il resto del gruppo?-
-Solo
se non ti azzardi mai
più a chiamarmi Veggy- rispose Vegeta imbarazzato.
-Va
bene, ma ora andiamo-.
E
spiccarono di nuovo il
volo.
Vegeta
però si accorse che
Lua e Sheran si erano scambiate uno sguardo preoccupato, come a dire:
dobbiamo
parlare.
Nel
frattempo alla C.C. era
in corso una grandissima rimpatriata: c’erano i Son, Junior,
C-17, Crili con la
moglie, i guerrieri Z, persino Chichi, Muten, Oscar, Pual e la piccola
Marron
che volevano sapere cosa stava succedendo e le spiegazioni di Goku (con
l’ausilio di Gohan) sulla Sayan della Luna e tutto il resto
non gli avevano per
niente tranquillizzati.
-Come
avete osato andare a
combattere contro una pazza del genere senza neppure avvisarmi! Io era
così
preoccupata! Goku, non dovevi permettere ai nostri figli di lottare
contro
qualcuno così forte!- stava urlando Chichi a figli e marito,
che non osavano
rispondere.
-Sentitemi
bene- urlò Bulma,
ancora più nervosa a causa del parto imminente- tra poco
arriverà qui Vegeta
con mia cognata, gradirei che vi comportaste bene.-
-Va
bene Bulma, non
strillare-
Proprio
in quel momento la
porta si spalancò ed entro Vegeta, seguito da Lua e dai
bambini.
Ci
fu un attimo di silenzio,
ma Lua si riprese subito:-Ciao a tutti. Capisco che probabilmente
adesso mi
odiate e avete paura di me, ma non era mia intenzione distruggere la
città e
farvi male-.
Il
tono però non era quello
delle scuse, ma più quello di una semplice spiegazione. La
principessa dei
Sayan non si scusava mai.
Risolto
quel problema si
avvicinò a Bulma, piano e con un gran sorriso, per non
spaventarla, ma fu lei
ad abbracciarla:-sono davvero contenta di conoscerti, ho sempre
desiderato che
qualcuno della famiglia di Vegeta fosse sopravvissuto!-
Lua,
che aveva approfittato
dell’abbraccio per leggere anche la mente di Bulma, era
rimasta molto contenta
del fatto che il fratello avesse trovato una compagna così
innamorata e adatta
a lui:- Anch’io sono felice che Vegeta abbia trovato una
donna così
eccezionale, saresti stata un ottima regina-
Bulma,
seppure un po’
perplessa, sorrise:- Posso offrirti qualcosa, c’è
qualcosa che desideri?-
-A
dire il vero sì, un po’ di
cibo vero e magari un bagno caldo-.
-Subito,
guarda, gli c’è la
cucina e di sopra il bagno degli ospiti…-
-La
quarta porta a sinistra
vero?- concluse Lua con un sorriso, aveva visto la casa nella mente di
Trunks.
-Sì…sì,
giusto, ho
dimenticato che leggi nella mente, me l’aveva detto Goku-
-Mamma,
mamma anch’io ho
fame! Posso avere qualcosa anch’io?- interruppe Sheran, di
cui nessuno si era
ancora accorto.
-E
tu chi sei?- chiesero
quasi tutti all’unisono.
-Sono
Sheran, figlia della
principessa dei Sayan- rispose la piccolo con tono altezzoso, uguale a
quello
di Vegeta.
-Mia
figlia- confermò Lua.
Ignorando
le facce stupite
che la circondavano la bimba andò in cucina, insieme al
cuginetto, e prese un’
enorme quantità di stuzzichini per fare merenda, ovvero
torte, brioches, e ogni
altro tipo di dolce presente in casa, e tornò nel salotto.
-Quindi
sono rimaste in vita
ben due Sayan!- disse Gohan, spezzando per primo il silenzio.
-Tre-
-Eh?-
-Le
Sayan in questa stanza sono
tre! Io, Sheran e la piccola- disse Lua.
-Quale
piccola?- chiese
Bulma, che aveva cominciato a capire.
-Lei-
e indicò il pancione di
Bulma.
-È
femmina!!- strillò Bulma,
contentissima, pur non capendo come avesse fatto a capirlo. Aveva vinto
la
scommessa.
-Accidenti!
Non potevi starti
zitta?- chiese Vegeta, che invece sapeva bene come aveva fatto.
-Scusa
qual è il problema?
Anche le donne combattevano su Vegeta- chiese Lua fingendosi stupita,
perché
aveva letto della scommessa nei suoi ricordi.
-Te
lo dico dopo il
problema-. Disse Vegeta scocciato, aveva fatto un patto con la moglie,
se fosse
stata femmina si sarebbe chiamata Bra e Vegeta avrebbe dovuto andare a
tutti i
colloqui del figlio fino alla fine delle medie, insieme a lei
s’intende, e
portare fuori i bimbi almeno una volta al mese, se fosse stato maschio
Vegeta
avrebbe potuto scegliere il nome, avere tutte le attrezzature che
voleva e
avrebbe potuto allenare il figlio e il nascituro senza limiti.
-Tanto
lo so già- rise Lua-
ora ti devo raccontare la storia, come promesso-.
Poi
si guardò intorno. In
realtà non aveva affatto voglia di raccontare quel passato
che odiava di fronte
a così tanti sconosciuti, terrestri per di più.
Per
fortuna Bulma se ne
accorse e insisté perché Lua e Sheran prima di
tutto si riposassero un po’ e le
spedì di sopra a sistemarsi.
-Avete
bisogno di qualche
abito pulito? Non credo che i miei ti vadano a pennello, ma domani
andiamo a
fare shopping, che ne dici?- comincio Bulma.
-Non
ti preoccupare, usiamo i
nostri per oggi- e indicò due braccialetti metallici, con
uno schermo rotondo,
rosso, e alcuni bottoni, uno al suo polso e uno su quello della figlia-
sono
dei computer, ma tra le altre cose possono
“risucchiare” al loro interno un
numero infinito di oggetti. Qui abbiamo tutto ciò che ci
serve-
Detto
questo salì di sopra
insieme alla figlia e a Trunks, che voleva far vedere tutti i suoi
giochi alla
cugina.
Riscesero
poco dopo, con un
Under Suit nera pulita e una aria più sana. Lua si era anche
pilastrata i
capelli, che ora, dietro al ciuffo, erano acconciati in un baschetto un
po’
gonfio.
Lua
rimase piacevolmente
sorpresa dal fatto che nel frattempo Bulma aveva rispedito tutti a casa
a parte
i Son e Junior, che si aggirava fuori nei pressi della casa.
-Bene,
ora vi racconto tutto:
30 anni fa ero appena tornata a casa dopo
la conquista di un pianeta per conto di Freezer. Ero in anticipo sul
programma,
perciò ero tornata sul pianeta Vegeta per fare una piccola
vacanza. La notte dopo
però Freezer fece esplodere il pianeta, e solo per miracolo
una serva riuscì a
mettermi in salvo, mi mise su una navicella e mi spedì via,
dicendomi che la
mia famiglia era morta e che il pianeta sarebbe esploso,
perciò dovevo tenere
alto l’onore Sayan. Poco dopo atterrai su un piccolo pianeta,
dove disperata
piansi tutte le mie lacrime. In una sola notte avevo perso tutto. Poi
mi dissi
che, se davvero ero l’ultima Sayan, non potevo lasciarmi
morire e permettere a
quella lurida lucertola di coronare il suo sogno. Così in
breve tempo
colonizzai il pianeta, che era abitato da tre popoli, uno di guerrieri,
uno di
maghi e uno di scienziati. Imparai moltissime cose, poi dopo dieci anni
apparve
lui.
-Chi
lui?- interruppe Vegeta.
-Lui, Darkai. Sa creare ogni tipo di servitori,
molto forti o deboli,
riportare in vita i morti e potenziare in modo incredibile i malvagi,
oltre a
saper dominare la mente della maggior parte della gente. Venuto a
conoscenza
dell’immensità dei miei poteri ha deciso di
rendermi sua schiava. Così ho
cominciato a muovermi per far perdere le mie tracce, ho
viaggiato
moltissimo, sai, conosco alla perfezione tutte e quattro le galassie e
ho
incontrato tantissime persone e imparato tantissime cose,
ma mi trovava sempre e il pianeta finiva irrimediabilmente distrutto
da un mio scoppio di rabbia. In
parte è
per questo che 12 anni fa, pur avendo percepito la tua presenza su
questo
pianeta non sono venuta. –
-In
parte?-
-Sì,
in parte per questo e
poi ero convinta che tu mi odiassi-
-Non
potrei mai odiarti! E
perché dovrei farlo poi?-
-Perché
è colpa della mia
imprudenza se il nostro pianeta è stato distrutto. Un
giorno, durante gli
allenamenti, ho usato troppa forza e un soldato di Freezer ha capito
che ero
troppo pericolosa. Eliminarmi da sola non era possibile, per questo ha
fatto
saltare in aria tutto il pianeta-
-A
me del pianeta non
importava nulla, solo di te e lo sai!-
-Giusto.
Continuando:poco prima di scoprire che
c’erano altri
Sayan in vita ho
incontrato un popolo
simile ai Sayan fisicamente e con un buon livello di forza e
lì ho deciso di
avere un erede, perché dovevo continuare la stirpe dei Sayan
e della casa
reale. Così è nata Sheran. Ha subito mostrato un
indole da vera Sayan, così
l’ho allenata e preparata sin dai primi mesi di vita. Le
ho insegnato tutto
ciò che so ed ora è una SSJ2, quasi terzo, e sa
cavarsela in ogni situazione.
Conosce il mondo quasi quanto me. Alla fine non ho resistito e sono
venuta a
trovarti. Ho lasciato Sheran vicino la navicella e ho cominciato a
cercarti.
Però ho incontrato uno scagnozzo di Darkai, che avrebbe
dovuto solo seguirmi,
ma ho fatto l’errore di cominciare a giocarci invece di
distruggerlo subito e
da lì mi sono scatenata, devastando la città-
concluse Lua.
-Non
ti preoccupare- fece
Goku, ottimista - ora ti aiuteremmo noi-
-Grazie
a tutti- fece Lua
-Rimani
qui, vero?- chiese
Bulma
-Mi
piacerebbe-
-Tu
puoi dormire nella stanza
degli ospiti e Sheran con Trunks se li va, tanto
c’è un letto in più per quando
viene Goten-
-Sìììììììììì!!!!!!!!!!-uralrono
i due bimbi, che avevano già fatto amicizia.
-Ok,
allora a domani- fecero
i Son, che tornarono sui monti Paoz.
Bulma
prestò a Lua e a Sheran
un pigiama e andarono tutti a letto dopo quell’incredibile
giornata, ognuno coi
propri pensieri. Inutile dire che i bambini non dormirono affatto, ma
passarono
tutta la notte a parlare, perché Sheran voleva sapere come
era la vita sulla
Terra e perché Trunks non aveva occhi e capelli neri e
Trunks voleva sapere
tutto sui Sayan, sulla zia, sul padre e sulla famiglia reale.
Ma
qualcuno, da un oscuro
limbo, osservava:-Bene principessa, pensi di essere al sicuro, ma
presto i tuoi
poteri e quelli di tutti i Sayan saranno solo miei!-
Angolo
dell’Autrice
Ciao
a tutti, lo so che
questo è un mega-capitolone, ma in realtà sono i
tre capitoli di transizione
fusi insieme: “Lua”, “Tre
Sayan” e “Un nuovo nemico”.
Spero
vi piaccia!
Ah,
non è che qualcuno sa
come usare un immagine di Google come avatar?
Ciao
e grazie a chi legge e/o
commenta
Al
prossimo capitolo: “Un
incontro finito male”
|
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Capitolo 5 *** Il piano di Darkai ***
Cap. 5
Il piano di Darkai
Dal
giorno dopo Lua e Sheran
cominciarono la loro vita da terrestri, nei loro limiti. Bulma si
divertì un
sacco a portarle in giro per negozi e osservarle mentre guardavano e
toccavano
tutto. Ovviamente c’erano un sacco di incidenti buffi, con
reazioni non proprio
gentili da parte delle due Sayan. Ad esempio una ragazzina aveva tirato
la coda
a Sheran, la quale non sopportava che qualcuno a parte la madre gliela
toccasse, che l’aveva scaraventata dall’altra parte
del negozio, facendo un bel
buco nel muro per di più. Oppure Lua che si rivolgeva a
tutte le commesse
chiamandole “esseri inutili”, proprio come faceva
all’inizio Vegeta. Alla fine
tornarono a casa con talmente tanta roba che Bulma dovette
ripromettersi di
inventare gli armadi senza fondo.
Nel
pomeriggio, e spesso
anche la mattina, tutti i Sayan si ritiravano in qualche deserto
sperduto e si
allenavano. Non c’era nessun rischio, perché Lua
stendeva un campo magnetico
intorno all’area, creando una specie di ring isolato in grado
di allargarsi o
restringersi a seconda delle necessità e dove era possibile
alzare la gravità a
qualsiasi livello, che però poteva non essere lo stesso per
tutti. Infatti,
Lua, Vegeta e Goku si allenavano a gravità mille, per
raggiungere il SSJ4, il resto
del gruppo a gravità normale, oppure 250 quando combattevano
solo Sheran e
Trunks. Sotto l’influsso delle due, anche Gohan, Goten e
Trunks, che non
amavano gli allenamenti intensivi, avevano cominciato a lavorare tutti
i
giorni, approfittando dell’ estate. A volte si univa pure
Junior, desideroso di
osservare la forza delle nuove arrivate.
Dopo
una settimana le due
principesse avevano imparato tutte le tecniche dei guerrieri
Z:l’onda
energetica, il Kaioken, l’energia sferica, il Final Flash e
il Big Bang Attack.
Ma Lua amava allenarsi particolarmente con Junior, che le stava
insegnando ad
aumentare il suo autocontrollo mediante la meditazione e la calma anche
durante
la lotta. Non era bravissima, perché spesso combattendo le
veniva la sete di
sangue, ma stava migliorando.
Quelli
incontri erano anche
un occasione per conoscersi meglio:
Vegeta:-Perché
il giorno che
sei arrivata non abbiamo percepito la tua aura mentre ora
sì?-
Lua:-Ah
già, non ve lo detto,
è un trucchetto che ho imparato per mimetizzarmi. Si tratta
di una finta aura
che annulla la percezione di quella vera. L’ho imparato su
Kataz.-
Goku:-Ma
sai
teletrasportarti?-
Lua:-Certo,
su Yardat ci sono
stata anch’io per qualche mese, ho imparato tutte le loro
tecniche, sono
utilissime!-
Goku:-Solo
qualche mese per
imparare tutto? Io ci ho messo un anno solo per il teletrasporto!-
Vegeta:-Lua,
dimmi la verità.
Ha che livello di SSJ sei arrivata?-
Lua
rifletté. Come ogni
Sayan, con il giusto allenamento poteva migliorare tantissimo in poco
tempo, e
lei ora era praticamente invincibile.
-Bella
domanda. Non lo so con
precisione, ma penso che ormai posso raggiungere qualunque livello,
finché ho
la coda, s’intende-.
-Cosa
c’entra la coda?-
-Be’
per raggiungere e
superare il quarto livello è necessaria la coda. Ecco
perché non riuscite a
superare il terzo- rispose, indicando i lunghi capelli d’oro
dei Sayan. Lei non
era nemmeno trasformata.
Quelle
parole ebbero
l’effetto di mille pugni nello stomaco per i due Sayan.
Intanto
Sheran, dopo aver
battuto di nuovo Gotenks SSJ3, raccontava ai due Son e al cugino le
usanze del
popolo Sayan:-E poi, quando un Sayan completa
l’addestramento, viene inserito
in una squadra e mandato alla conquista di un pianeta. Se si dimostra
in gamba
avviene il rito di passaggio, ovvero la conquista in solitario di un
pianeta,
più o meno difficile a seconda della classe e della forza
del bambino. Mamma ha
conquistato il suo primo pianeta a soli 2 anni e ci ha messo pochissimo-
E
poi parlava dei valori
Sayan, l’onore, l’orgoglio, il coraggio. Gohan
rimase stupito dalle conoscenze
della bambina, che conosceva ogni popolo e pianeta
dell’universo più di quanto
lui conoscesse la Terra. E decise che avrebbe dovuto imparare il
più possibile
e poi fare un bel viaggio nello spazio con Videl, magari per la luna di
miele.
Quella
sera Goku e Vegeta
tornarono alla C.C. mogi mogi. Bulma, vedendo le loro facce, provo a
tirarli su
di morale, ma visto che anche Goku era depresso lasciò
perdere e si mise a
parlare con Lua, con cui andava molto d’accordo, delle nuove
battle suit che
aveva preparato e su come migliorare le sue ultime invenzioni.
Vedendo
però che il fratello
era addirittura più scontroso del solito, decise di
rassicurarlo:- E dai
Vegeta. Se proprio ci tieni potete sempre usare quelle “sfere
del drago”,
oppure posso ritrovare l’antica formula Sayan, non dovrebbe
essere difficile!-
-Sì,
ma senza ciondoli anche
se tu la trovassi non potresti usarla!-
-È
qui che ti sbagli!- poi,
da sotto la maglietta che aveva indossato al posto della battle suit
stracciata,
tiro fuori una collanina dorata, con appeso un ciondolo in oro e rubini
che
rappresentava lo stemma reale.
-Ma
come...-
-Ho
anche il tuo!- aggiunse
Lua, tirando fuori un ciondolo identico, ma decorato con pietre blu.
-Tieni,
puoi tenerlo tu o
darlo a Trunks-
-Cosa
sono?- chiese curioso
il bambino.
-Questi
sono due ciondoli
magici. Appartengono alla famiglia reale da sempre e girano molte
leggende su
di loro. Io so per certo che usati dai regnanti o dagli eredi diretti
al trono
possono far ricrescere la coda ad un Sayan, a patto che alla nascita ce
l’avesse, ovviamente, guarirlo da ferite mortali e
potenziarlo in modo
temporaneo. Inoltre, se separati, possono rintracciare e mostrare la
persona
che lo possiede.-
-Uao.
Però se fai ricrescere
la coda a papà devi farla ricrescere anche a me. Tanto io
appena nato ce
l’avevo, me l’hanno solo tagliata.-
-Se
quando sei nato ce
l’avevi e i tuoi genitori sono d’accordo non
c’è problema-
Poi
chiese anche ai due Son
se rivolessero la coda.
-Per
il momento no, grazie,
però se torno a combattere certamente- disse Gohan.
-Io
la voglio, io la voglio!-
strillò Goten- posso mamma, posso?-
Chichi
impallidì. Non solo
perché non voleva che suo figlio combattesse, aveva
già in programma una
chiacchierata con Lua per evitare che la figlia esercitasse troppa
influenza
sui suoi piccoli, ma anche perché non voleva assolutamente
che si sapesse che
Goten, stranamente, quando era nato non aveva neppure un accenno di
coda. Non
aveva neppure la malformazione ossea sull’osso sacro, che
invece Gohan
continuava ad avere, proprio perché la coda potesse
ricrescere.
-Ehmm…vedremmo
Goten. Se ti
impegni anche nello studio…-
Tutti
però si accorsero
dell’imbarazzo di Chichi e si proposero di capirne il motivo.
-Ma
tu la formula magica non
la sai!- si ricordò all’improvviso Vegeta.
-Sbagliato
ancora. Una volta
ho visto nostro padre usarla su nostra madre, devo solo ricordarla,
nulla di
più facile. Inoltre ho con me una copia virtuale dei libri
della biblioteca,
sicuramente troverò qualcosa.-
Notò
però che Vegeta si era
incupito quando aveva nominato i loro genitori.
-Sei
ancora arrabbiato coi
nostri genitori, vero?-
-Ci.
Hanno. Venduto. A.
Freezer. Sono più che arrabbiato. E poi ci vedevano solo
come guerrieri, non ci
hanno mai voluto bene come figli! Come faccio a non essere arrabbiato!
Non
dirmi che tu gli hai perdonati!-
-No,
però ci ho riflettuto
molto. Ho pensato che magari potremmo incontrarli per chiarirci-
-E
come, genio, sono
defunti!-
-Be’
potremmo andare noi
nell’aldilà oppure possono venire loro qui.
Sicuramente Kaioshin può farli
uscire dall’inferi per qualche ora-
-Conosci
Kaioshin?- chiese
Goku incredulo.
-Certo.
Allora che ne dici?
Noi potremmo chiarirci e Goku potrebbe incontrare i suoi genitori per
la prima
volta-
-Perché
dobbiamo far uscire
anche i genitori di Kakaroth? E già che ci sei mi spieghi
perché sei così
gentile con lui, non lo chiami neppure Kakaroth o terza classe, un
tempo non
eri così zuccherosa con gli esseri inferiori!-
-Allora,
intanto sono gentile
solo con lui, non certo con tutti, e poi non lo chiamo terza classe
solo perché
è grazie a un Sayan di terza classe se ora sono qui a
discuterne-
-Ma
che…-
-È
stato proprio il padre di
Goku, Bardack. Era scampato allo sterminio della sua squadra a opera di
Dodoria
ed era riuscito ad avvisare il popolo Sayan, così mentre
loro distraevano
Freezer io sono potuta fuggire. Senza di lui probabilmente sarei
esplosa col
pianeta-
-Ufff…capisco-
-Senti,
ma come si chiamavano
i tuoi genitori?- chiese Bulma al marito.
-Erano
il Re Vegeta e la
Regina Rosecheena. Me lo ha detto Sheran- urlò Trunks.
-E
i miei di nonni?- chiese
Goten, che finora aveva cercato inavano di convincere la mamma a darli
il
permesso di farsi ricrescere la coda.
-Tuo
nonno si chiamava
Bardack e tua nonna Tanipu- rispose Lua- allora è deciso:
domani vado
nell’aldilà a parlare con Kaioshin e combiniamo un
incontro-.
-Sììì!!-
urlarono i piccoli.
Nessuno di loro aveva mai visto i loro nonni.
-Però
devo avvisarvi che non
vi riempiranno certo di dolci e cioccolato- raccomandò Lua-
loro sono veri
Sayan, duri come roccia e anche abbastanza insensibili.
-Non
ti preoccupare mamma,
andrà tutto bene- disse Sheran.
Darkai
osservava:-No
principessa, non andrà tutto bene. Saranno proprio i tuoi
genitori a
consegnarti a me insieme alla tua famiglia. La tua felicità
non durerà a lungo,
l’odio e l’insensibilità torneranno a
regnare nel tuo cuore come una volta e
diventerai il mio burattino!-rise malvagio.
Angolo dell’
Autrice
Ciao
a tutti. Eccomi di nuovo
qui con un altro capitolo della mia fic.
Mi
scuso con i fan per il
fatto della coda di Goten, lo scritto perché ho letto che
nel manga viene
specificato che è Bulma a tagliare la coda a Trunks, ma non
c’è questa
precisazione per Goten. Quindi nella mia storia, per ora almeno,
può arrivare
solo fino al terzo, che comunque è un bel traguardo. Se
avete idee su questo
punto fatemelo sapere e vedrò cosa posso fare.
Grazie
di avermi seguito fin
qui e di aver commentato così numerosi.
Spero
di continuare a essere
all’ altezza delle vostre aspettative. Ringrazio anche chi
legge soltanto.
Ciao
e alla prossima.
|
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Capitolo 6 *** Chiacchierata rivelatoria ***
Cap. 6
Chiacchierata
rivelatoria
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Un
immagine di Lua che
attacca la città. Probabilmente non è perfetta,
perché non sono bravissima a
disegnare, ma è più o meno così che me
la immagino. Se vi piace ditemelo e ne
pubblico altri.
Dopo
un po’ i Son decisero
che era ora di tornare a casa. Lua intanto pensava: aveva visto i suoi
atteggiamenti nelle menti di Goku e dei suoi figli, e voleva capire
come mai
fosse tanto apprensiva nei loro confronti. Così decise che
il giorno dopo le
sarebbe andata a parlare.
Il
mattino seguente, di buon
ora, si alzò, sveglio i bambini e si alzò in volo
verso i monti Paoz. Goku
aveva insistito per venire con lei da Kaioshin e Lua aveva
acconsentito, ma
solo per poter portare i bambini a casa sua per la mattina, in modo che
Sheran
potesse scoprire qualcosa in più su Chichi.
-Ehi,
Goten! Siamo arrivati!-
gridarono i due bimbi appena atterrati.
-Ciao
amici! Andiamo ad
allenarci?-
-Sì
dai, così poi vi racconto
qualche altra storia e vi faccio vedere il mio SSJ3!- disse Sheran
entusiasta,
padroneggiava il livello da poco e ancora non lo sapeva nessuno.
-Non
vi allontanate troppo e
non fatevi male!- urlò Chichi.
-Ciao
Chichi- salutò Lua- c’è
Goku?-
-Certo,
però sta finendo di
fare colazione- rispose Chichi imbarazzata, suo marito non era mai in
orario.
-Ah,
ok, allora abbiamo tempo
per scambiare quattro chiacchiere io e te, se ti va-
-Certo,
entra pure!-
-Ciao…Lua…sei…un…un
po’…in
anticipò?- bofonchiò Goku con la bocca piena.
-Goku,
non parlare a bocca
piena!- urlò Chichi tirandoli una padellata.
-Sc…Scusa
Chichina!-
-Bene,
di cosa mi volevi
parlare?-
-Be’
Chichi, veramente volevo
sapere perché odi tanto che i tuoi figli combattano!-
Sentendo
quelle parole,
Chichi divenne rossa come un pomodoro.
-Se…se
è di questo che vuoi
parlare preferirei uscire se non ti spiace!-
-O…Ok-
Girandosi
però Lua urtò una
bottiglia che cadde dal tavolo e la afferrò con la coda.
-Urca,
non me n’ero accorto,
la tua coda è lunghissima!-
-Già,
è un po’ più lunga del
normale, ma non so perché. Cambia anche colore, a volte
diventa nera oppure si
schiarisce e non ho mai capito da cosa dipende-
Dopo
questo uscì, seguita da
Chichi.
-Allora,
perché odi tanto il
combattimento?-
-Prima
di tutto perché mi fai
questa domanda?-
-Perché
ho visto qualcosa nelle
menti di Goku e Gohan, e poi perché ti sei rifiutata di far
ricrescere la coda
a Goten.
.Be’
io in realtà ho detto di
no solo perché non volevo dirli che lui la coda non
l’ha mai avuta!-.
Ma
che ho fatto, si disse
Chichi, avevo giurato di portarmi il segreto nella tomba. Stupida, deve
aver
usato qualche potere per ipnotizzarti, non guardarla negli occhi!
-Un
Sayan nato senza coda?
Questo si che è strano! E a parte questo? Per quel che ne so
non sei orgogliosa
neppure del fatto che siano diventati SSJ così giovani-.
-In
realtà ho cercato di
tenerli lontani dalla lotta perché vedevo i pericoli che
affrontava Goku e non
volevo che accadesse la stessa cosa ai miei figli. Però in
fondo sapevo che non
avrei potuto impedire loro di combattere, sono troppo simili al padre.
Non so
neanch’io perché ci provi ancora-
Chichi
si era veramente
sfogata!
-Capisco,
e concordo con te
che una madre voglia tutto il bene per i propri figli, però
non gli devi
soffocare così! Gli spingi solo a disubbidirti e fare le
cose di nascosto.
Prova a lasciarli un po’ più liberi e a darli
fiducia, vedrai che non te ne
pentirai!-
-Ho
fatto Lua, possiamo
andare- gridò Goku da dentro la casa.
-Pensaci
Chichi. Neppure io
avrei voluto che Sheran diventasse una guerriera così
presto, però non glielo
ho impedito, perché sapevo che era quello che desiderava-
Detto
ciò sparì, lasciando
Chichi coi suoi pensieri.
-In
effetti ha ragione,
quante volte Gohan e Goten sono usciti di nascosto per andare ad
allenarsi o a
giocare? Vedrò di essere più permissiva con il
mio piccolo Goten-
Angolo
dell’Autrice
Ciao
a tutti! Questa
settimana ho avuto molti impegni, così non ho scritto tutto
il capitolo “Un
incontro finito male” ma solo metà
“Chiacchierata rivelatoria”. Lo pubblico
come assaggio e aggiornerò il prima possibile. Fatemi sapere
cosa ne pensate
del disegno, perché se vi piace ne ho altri di Lua e Sheran
e altri personaggi
che vorrei pubblicare.
Ringrazio
chi legge, chi
commenta e chi mi segue.
Ciao
|
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Capitolo 7 *** Un incontro finito male ***
Cap. 7
Un incontro finito male
Nel
frattempo Goku e Lua
erano arrivati sul pianeta dei Kaioshin.
-Ciao
Goku!- lo salutò
allegramente Kibithoshin- che piacere rivederti! Non credo
però di conoscere la
tua compagna…-
-Ma
certo che ci conosciamo,
sono Lua, impossibile che non ti ricordi di me!-
-Lua!
Ma che ci fai di nuovo
qui!- esclamò il povero dio con una punta di terrore.
L’ultima volta che quel
demonietto era stato sul suo pianeta non era stata certo una bella
esperienza!
-Tranquillo,
non sono qui per
allenarmi! Voglio solo un favore-.
-Cioè?-
chiese cautamente
Kibitoshin.
-Vorrei
che tu facessi uscire
dall’inferi per qualche ora i miei genitori e quelli di Goku
e gli facessi
venire sulla Terra. È una cosa semplice, no?-
-Cosa
cosa cosa? Vorresti far
venire quattro fra i Sayan più pericolosi sulla Terra? Non
se ne parla nemmeno,
non m’importa se fai a pezzi il mio pianeta, non voglio farlo
e non lo farò!-
-Ma
io non ti ho chiesto se
vuoi farlo! Io ho detto che devi farlo! È un ordine!-
cominciò a sbraitare Lua,
che non sopportava che qualcuno non le obbedisse.
-E
dai- provò a intervenire
Goku- in fondo sono molto più deboli di noi ed è
solo per qualche ora, non ci
sarà nessun pericolo-
-È
contrario alle regole far
uscire i Sayan dagli inferi, perché conservano sia il loro
corpo che i loro
poteri e la loro anima non può essere purificata.
È troppo pericoloso. Perciò
la mia risposta resta no-
-Va
bene, perfetto- disse Lua
con un sorriso malvagio- se non vuoi far uscire i nostri genitori
sfonderò le
porte del girone dei Sayan e li farò uscire tutti. Ai cinque
secondi per
decidere: 5, 4, 3…-
-E
va bene!-
-Visto,
un compromesso si
trova sempre. Facciamo domani verso le 5 del pomeriggio,
d’accordo?-
-Si,
ok- disse piano
Kibitoshin.
-Be’,
ora dobbiamo andare-,
disse Lua, poi soddisfatta si teletrasportò insieme a Goku
nella sua cucina,
dove Chichi stava cucinando, giusto in tempo per vedere tre piccoli
Sayan,
sporchi e anche abbastanza malridotti, entrare nella cucina
urlando:-Abbiamo
fame!!!-
-Prima
andate a lavarvi e a
darvi una sistemata, poi vedremo se avete bisogno di medicazioni e poi,
forse,
vi faccio mangiare!- disse Chichi, che stranamente non si mise a urlare
né per
le ferite del figlio, né per i capelli biondi dei Sayan, che
intanto
discutevano tra loro.
Era
stato un
bell’allenamento, Sheran aveva stupito tutti con il suo terzo
livello e Trunks,
dopo che lei aveva sostenuto che non era un vero Sayan, aveva raggiunto
il
secondo livello.
Dopo
essersi lavati, Lua
aveva usato i suoi poteri per guarire le ferite, che erano meno gravi
di come
erano sembrate, avevano mangiato e poi erano tornati tutti alla C.C. ,
dove Lua
e Vegeta avevano cercato di preparare il più possibile i
mezzi Sayan
all’incontro coi nonni.
Il
pomeriggio seguente arrivò
fin troppo velocemente e tutti i Sayan, con figli e consorte, si
diressero al
luogo pattuito.
Nel
frattempo, all’inferi,
con moolte precauzioni, i quattro Sayan più forti e
pericolosi dell’aldilà
vennero fatti uscire e indirizzati verso la Terra, con
l’obbligo di buon
comportamento e 3 ore di tempo per parlare con figli e nipoti.
Ma
Darkai non era
impreparato: mentre veniva effettuato il trasferimento
dall’inferi alla Terra,
un attimo prima che i Sayan sbucassero nel deserto dove erano attesi,
s’insinuò
nelle loro menti e, grazie alla naturale predisposizione dei Sayan alla
cattiveria, ne prese il controllo con molta facilità.
-Adesso
ascoltatemi bene-
disse Darkai- io ho amplificato i vostri poteri e vi ho resi molto
più forti.
In cambio dovete solo riuscire a far arrabbiare la principessa Lua. Se
ci
riuscirete io vi riporterò in vita e diventerete
potentissimi. Accettate?-
-Sì,
padrone- risposero in
coro i quattro, con gli occhi accesi di malvagità e la mente
completamente
soggiogata.
-E
gli altri?- chiese il Re.
-Le
due terrestri uccidetele
pure, con gli altri, compresi i bambini, divertitevi pure, ma ricordate
che gli
voglio vivi-
-Sarà
fatto padrone!-
Proprio
in quel momento i
quattro Sayan apparirono nel prato dove il gruppetto gli stava
aspettando.
-Ah,
quelli sono i miei nonni!-
urlò il piccolo Goten –dai Trunks andiamo da loro-
-Sì.
Vieni Sheran!-
-Ma
tu non senti qualcosa di
strano mamma?- chiese la piccola alla madre.
-Sì,
hanno un aura strana e…-
in quell’istante Lua capì cos’era
successo.
-Attenti
bambini! I vostri nonni sono controllati
da Darkai- urlò, ma in quel momento i Sayan aprirono gli
occhi, rossi come
quelli degli Oozuro, e colpirono forte i due bambini, lanciandoli
lontano.
-Come
avete osato colpire mio
figlio!- urlò Vegeta, non gliene importava nulla che fossero
i suoi genitori,
non dovevano azzardarsi a far male alla sua famiglia, e si
lanciò sulla madre.
-Attento
Vegeta! Ricorda che
ora sono molto più forti!- gli gridò dietro la
sorella, prima di lanciarsi
anche lei all’attacco.
E
la lotta cominciò.
Angolo
dell’Autrice
Ciao a tutti, come vedete, in onore del mio personaggio, ho cambiato nick.
Comunque ecco
qui il nuovo capitolo.
Chi vincerà? Goku attaccherà davvero i suoi
genitori? E Lua riuscirà a
mantenere il controllo? Per sapere tutto ciò non vi resta
che attendere il
prossimo capitolo, dove spero di pubblicare qualche altro disegno.
Ringrazio
chi legge e/o
commenta.
|
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Capitolo 8 *** Dove sono i bambini? ***
Cap. 8
Dove sono i bambini?
Vegeta,
trasformatosi in SSJ,
cominciò a lottare contro la regina Rosecheena, scoprendo
ben presto che la
sorella aveva ragione riguardo ai loro poteri: infatti la Sayan,
guardandolo
con gli occhi rossi colmi di furia cieca, continuava a colpire con una
potenza
e una velocità straordinaria. Ma Vegeta non era certo da
meno e rispondeva
colpo su colpo. In quel modo però nessuno dei due avversari
riusciva a colpire,
e di questo passo Vegeta si sarebbe trovato presto senza forze. Doveva
assolutamente escogitare qualcosa. Così si allontano in
volo, subito seguito
dalla sua avversaria, e cominciò a lanciare diversi colpi
energetici, in modo
da crearle una specie di gabbia intorno. Fortunatamente la regina non
se ne
accorse, così, quando Vegeta fece esplodere i colpi,
finì dritta al suolo senza
possibilità di reagire. Ma non era ancora sconfitta e Vegeta
lo sapeva, così
non abbasso la guardia e si preparò a continuare.
Nel
frattempo, al suolo, Lua
stava cercando di fronteggiare contemporaneamente suo padre e il padre
di Goku,
e il tutto cercando di non perdere la calma. Senza smettere di schivare
i
colpi, col suo stile di combattimento simile a una danza,
provò a fare mente
locale per ricordare le lezioni con Junior:
Libera la mente, cerca di
visualizzare il tuo obiettivo
e resta concentrata su quello, non devi farti distrarre dalla sete di
sangue, continuava
a ripetere Junior, Sei tu che controlli i tuoi
poteri, non loro te.
-Non
distrarti, non
distrarti, controlla i tuoi poteri-
Continuandosi
a ripetere
quella cantilena, riuscì a conquistare la calma e quindi a
mettere a segno un
colpo dopo l’altro: gli avversari, spiazzati, non poterono
far altro che
incassarli. Il mantello della sontuosa battle suit che si era fatta
preparare
da Bulma per l’occasione le danzava intorno, rosso come il
sangue, e l’oro dei
gioielli reali, che era riuscita a portare via dal suo pianeta,
risplendeva
sotto il sole. Ad un certo punto decise che era meglio non sfidare
troppo il
suo autocontrollo, perciò doveva concludere il
combattimento. Quindi si alzò in
alto nel cielo e preparò una potente onda energetica che
spedì lontano i suoi
nemici. Forse non gli aveva sconfitti, ma sicuramente ci avrebbero
messo un po’
a tornare e sicuramente per quel momento avrebbe riacquistato il totale
controllo su di sé.
Scostandosi
una ciocca di
capelli neri dal volto (i suoi capelli stranamente ricrescevano e lei
aveva
velocizzato il processo con un incantesimo) decise di controllare come
se la
stesse cavando sua figlia e suo nipote contro Tanipu.
I
due bambini, che avevano
deciso di combattere insieme, non se la cavavano per niente male.
A
Lua si strinse il cuore,
una cosa rara per una Sayan dura come lei, vedendoli: le ricordavano
tanto i
combattimenti con Vegeta, prima che il suo mondo fosse fatto a pezzi e
lei si
ritrovasse sola nell’universo.
Nel
frattempo i piccoli,
trasformati in SSJ, stavano combattendo dimostrando una coordinazione
eccellente e una grinta da vera Sayan. Schivavano ogni colpo e
rispondevano con
attacchi combinati precisi ed efficaci. Quello che però
colpi Lua fu
l’espressione della figlia. Mentre sul viso di Trunks si
leggeva la voglia di
farsi onore, la concentrazione, ma anche il piacere di combattere, sul
visino
di Sheran non c’era nulla, a parte un espressione feroce, in
cui Lua lesse però
la rassegnazione.
Improvvisamente,
per la prima
volta, Lua si sentì in colpa nei confronti della figlia:
l’aveva costretta a
una vita randagia, senza legami. Pur avendole dato tutto
l’amore che lei non
aveva ricevuto l’aveva cresciuta coi valori e i principi
Sayan, raccontandole
la storia del suo popolo non appena era stata in grado di capire,
ovvero a una
manciata di settimane di vita,( infatti Sheran, come tutti i neonati
Sayan e i
mezzosangue, era straordinariamente precoce e ad un paio di mesi di
vita sapeva
parlare, camminare e capire ciò che le veniva detto. Inoltre
lei, come la
madre, era stata anche più veloce), in quel modo senza
rendersene conto, le
aveva trasmesso il messaggio che lei sarebbe stata orgogliosa della sua
piccola
solo se fosse stata un’ottima guerriera, così
Sheran si era allenata a partire
dal suo primo anno di vita. Lei aveva scambiato quella voglia precoce
di
lottare per un desiderio personale, senza accorgersi che era stata lei
a
plagiare quel desiderio.
Per
la prima volta da anni
senti gli occhi farsi lucidi, pur senza versare nemmeno una lacrima.
Era
così persa nei suoi
pensieri che vide solo di sfuggita la potente onda combinata che mise a
tappeto
la donna. Vide bene però il sorriso gioioso che le rivolse
Sheran, prima di
tornare seria, perché la Sayan non era ancora del tutto
sconfitta e si era
ributtata contro Trunks.
Lua
ebbe solo il tempo di
pensare che avrebbe dovuto fare il prima possibile un discorso con sua
figlia,
quanto vide che Re Vegeta e Bardack stavano tornando
all’attacco, più feroci di
prima. Aveva ritrovato la calma, perciò alzo la sua aura
quanto più possibile
senza rischiare e si lanciò all’attacco.
-Goku,
una mano non sarebbe
male!- urlò- ti ricordo che sono già morti, non
farti problemi ad attaccare!-
-Il
problema non è questo! E
che sono un po’ impegnato anch’io!-
Di
sfuggita riuscì a vedere
che Goku, Gohan e Goten erano impegnati a combattere contro altri tre
Sayan, di
cui non vedeva bene il viso, ma dall’uniforme dovevano essere
guardie reali.
-Mi
dici da dove sono usciti
questi altri? Non dovevano essere solo quattro?- chiese Gohan, che
stava
combattendo contro il suo avversario e nel frattempo aiutando il
fratellino.
-Non
lo so, ma deve avergli
evocati Darkai coi suoi poteri!- rispose tra un colpo e
l’altro.
-Ma
che succede?- urlò
Darkai, che stava osservando tutto dal suo antro oscuro.
-La
principessa combatte da
quasi un’ora, eppure non si è ancora scatenata!
Come è possibile?! Non ha mai
mantenuto il pieno controllo così a lungo in un
combattimento a questo livello,
e non si è nemmeno trasformata! Di questo passo non
assorbirò mai l’energia che
mi serve per controllarla!-
Dopo
questo sfogo un sorriso
malvagio gli lampeggiò sul volto coperto dal cappuccio:-Ora
so cosa devo fare
principessa. Ti accorgerai che non puoi resistermi!-
Contemporaneamente
tutti i
Sayan si volatilizzarono nel nulla, sotto gli occhi stupiti dei nostri
eroi.
-Lua,
che è successo?- chiese
Vegeta.
-Non
ne ho idea. Non è mai
successo-
A
interrompere la loro
discussione fu l’urlo di Gohan.
-Che
è successo figliolo?
Sono tornati i Sayan?-
-No,
peggio. Sono spariti!-
-Chi?-
chiese Lua, sperando
non fosse quello che temeva.
-I
bambini. E la mamma, Bulma
e persino Videl!-
Si
guardarono l’un l’altro,
solo per vedere il terrore, la rabbia,
l’incredulità che ognuno provava dentro.
E
mentre il sole cominciava a
calare, ai Sayan sembrò che il buio scendesse anche dentro
di loro.
Angolo
dell’Autrice
Salve
a tutti e scusate per
la breve assenza. Di questo capitolo non sono molto sicura ed
è anche un po’
contorto, ma non mi viene in mente nulla di meglio, perciò
se qualcuno a
domande o consigli non esiti a riferirmelo.
Nel
prossimo capitolo metterò
un disegno che rappresenta la Famiglia Reale (Lua e Vegeta con figli)
così come
lo immaginata in questo capitolo, spero vi piaccia.
Che
altro dire? A già, volevo
sapere se vi piace il mio nuovo nick, ringraziare tutti quelli che
leggono o
commentano e dirvi che aggiornerò presto.
Ciao
a tutti.
|
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Capitolo 9 *** Nell'altra dimensione ***
Cap. 9
Nell’altra
dimensione
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v:shapes="_x0000_i1025" height="457" width="717">
Ecco qui il mio
disegno della Royal Family. In realtà nella storia solo Lua
e Sheran indossano
effettivamente la tuta disegnata da me, mentre Vegeta e Trunks hanno la
loro
solita tuta da combattimento, ma mi piaceva l’idea della
famiglia reale tutta
“in ghingheri”.
Spero vi piaccia.
-Lua,
cosa facciamo adesso? E
dove sono finiti tutti quanti? E…- cominciò a
blaterare Gohan, in preda al
panico.
-Zitto
un secondo! Sto
pensando!- rispose scocciata la principessa –torniamo alla
C.C., intanto mi
inventerò qualcosa-
Tutti
annuirono e spiccarono
il volo, ognuno perso nei propri pensieri:
(Lua)
Perché,
perché si è dovuto
prendere la mia Sheran? La mia gioia e il mio orgoglio. È
soltanto una bambina,
la mia bambina. Perché non lo capito prima? Sono stata una
sciocca, tutti i
miei poteri e non sono riuscita a proteggerla, ho sempre dato per
scontato che
poteva difendersi da sola. Non sono stata affatto una buona madre,
prima le ho
impedito di vivere un infanzia felice e ora me l’hanno
portata via senza
neppure che io me ne accorgessi! Ho sbagliato tante cose con te,
piccola mia,
anche se so che tu non lo pensi, ma vedrò di rimediare. Stai
tranquilla che ti
salverò e impedirò che qualcuno ti porti di nuovo
via da me.
(Vegeta)
Bulma.
Trunks. Le uniche
persone, su questo misero sasso, a non aver mai avuto paura di me. Le
uniche ad
avermi amato per come ero senza volere nulla in cambio. Pochi anni fa
non lo
avrei mai detto, ma ora è diverso: vi salverò e
poi niente vi porterà mai
lontano da me, perché siete la mia famiglia. Bulma, Trunks e
sì, anche Bra,
aspettatemi, vengo a prendervi.
(Goku)
Come
può essere tanto crudele
da prendersela con delle donne e dei bambini? Non ti
perdonerò mai, hai rapito
la mia Chichi e il mio Goten, non ti azzardare a torcerli un capello o
te la
dovrai vedere con me. Chichi, così forte, così
buona da perdonarmi sempre
tutto, anche i miei continui abbandoni. E Goten, così
piccolo e simile a me,
che per tanto tempo non sapeva neanche di avere un padre, ma che mi ha
accettato felice quando sono tornato. Non meritate di essere
abbandonati ancora
una volta. State pure certi che vi salverò e poi staremo
insieme per sempre,
non ci separeremo più.
(Gohan)
Videl,
Videl, la mia cara
dolce Videl. Sempre così testarda, così tenace.
Per te farei qualunque cosa,
affronterei qualsiasi nemico. Darkai non deve toccarti, tu sei
innocente.
Abbiamo ancora tante cose da fare insieme: sposarci, avere un figlio,
allenarlo. Non ti perderò proprio ora che anche tuo padre ha
accettato di
avermi come genero. Ti ricordi quante scuse inventavi per uscire con me?
E
poi mamma. Sei sempre stata
severa con me, da piccolo a volte pensavo che la storia della scuola
fosse
esagerata, ora però ho capito che lo facevi solo per il mio
bene. Sei sempre
stata abbastanza in gamba da crescermi quasi totalmente sola, me e
soprattutto
Goten.
Goten,
il mio fratellino. Io
e te siamo cresciuti insieme, mi lusingava e mi divertiva vedere come
mi
idolatravi. Sei sempre stato forte, molto più di me alla tua
età, ma in fondo
sei ancora un bambino, proprio come papà alla tua
età. Nessuno deve toccarti.
Mamma,
Goten, Videl,
resistete, sto arrivando a salvarvi, perché noi siamo una
famiglia e dobbiamo
restare uniti.
Questi
“toccanti” monologhi
interiori furono interrotti poco prima di arrivare a destinazione, da
una
cacofonia assordante fatta di musiche e ovazioni.
Il
gruppetto, dimenticando
momentaneamente i loro ben più gravi problemi, si
fermò a vedere la parata che
celebrava manco a dirlo, Mr.Satan.
-E
quel buffone chi è?-
chiese Lua, che in realtà era il motivo per cui si erano
fermati tutti.
-Quello?
Oh nessuno, solo un
tipo che si prende il merito ogni volta che salviamo la Terra!- rise
Gohan.
-È
il padre della tua amica,
giusto?-
-Ehm…sì-
-E
perché gli lasciate il
merito? Quel pagliaccio è diventato stra-ricco alle vostre
spalle- osservò Lua,
che con una rapida passata nella mente di Gohan era già a
conoscenza
dell’intera storia.
-Be’
ecco, perché penso non
sia il caso che il mondo sappia di noi Sayan, sai, i terrestri sono
facilmente
impressionabili-
-Questo
è vero, comunque a me
‘sta storia non piace! Magari un giorno o l’altro
gli darò una lezione!-
-Dai,
lascia stare, se picchi
suo padre magari Videl mi lascia! E poi abbiamo problemi più
urgenti, andiamo!-
-Sì
andiamo- rispose Lua,
riprendendo il volo, ormai mancavano pochi minuti alla C.C.-questa
volta si è
preso il merito della mia sconfitta, vero?-
-Tsk!
I terrestri sono
davvero ingenui! Come possono pensare che quel buffone possa davvero
aver
salvato la Terra?- annui Vegeta.
Ormai
erano arrivati. Prima
di entrare in casa Lua sentì qualcosa di caldo sotto
l’under suit.
Preoccupata,
tirò fuori il
suo ciondolo. Le pietre erano calde e brillavano. Pallida, si
girò verso
Vegeta:-L’altro ciondolo lo hai dato a Trunks, vero?-
-Sì,
ho visto che gli
piaceva, così…un momento! Se il tuo ciondolo
è diventato caldo, significa che
Trunks è in pericolo, giusto?!-
-Sì,
però se lui ha l’altra
collana, so come raggiungerlo!-
Lua
cominciò a trafficare col
suo braccialetto, dal quale si materializzò un grosso libro
dall’ aria antica.
-Allora
è vero che la roba
che spariva a palazzo la prendevi tu! Nostro padre cerco quel libro per
settimane quando sparì!-
-E
già, qui dentro- e
picchiettò sul bracciale- c’è un sacco
di roba proveniente dal pianeta Vegeta,
tutto ciò che sarebbe potuto essermi utile in futuro! E coi
miei viaggi
nell’aldilà mi posso procurare il resto! Comunque,
c’è un incantesimo che può
esserci utile. In pratica se uno era in possesso di una delle due
collane e
voleva raggiungere la persona che possedeva l’altra, poteva
farlo recitando la
giusta formula, a patto che nelle sue vene scorresse sangue reale-
-Che
aspetti!? Fallo!- ordinò
Vegeta.
La
principessa, pur
indispettita perché non sopportava gli ordini,
poggiò la collana sul prato, poi
ci disegnò intorno due cerchi concentrici e, nello spazio
fra un cerchio e
l’altro, delle strane rune, le lettere della lingua Sayan.
Una
volta completato l’ultimo
segno si allontano di qualche passo, disse agli altri di essere pronti
a tutto
e cominciò a pronunciare una strana formula. Mano a mano che
proseguiva con
l’incantesimo le rune si illuminavano una a una,
finché non risplendettero
tutte di luce rossa.
Allora
si sollevò un vento
fortissimo, che oscurò completamente la vista.
-State
attenti e non
muovetevi!- urlò Lua, poi recuperò la collana e
pronunciò le ultime parole
della formula.
Quando
il vento si fu
dissolto la principessa si guardò intorno: era finita in una
specie di enorme
castello, pieno di porte, corridoi e scalinate, ma senza neppure una
finestra.
E cosa più grave era sola.
Di
Vegeta, Goku e Gohan
neppure l’ombra. Purtroppo la principessa sapeva bene
dov’era finita, e anche
perché i suoi compagni non erano con lei.
Quella
era la seconda
dimensione, il luogo oscuro creato da Darkai dove lui era padrone
assoluto.
Non
sarebbe stato affatto
facile ritrovare i suoi compagni e ancor più difficile
sarebbe stato salvare
gli ostaggi. Ognuna di quelle porte conduceva in altri mondi, e il
castello
stesso poteva essere piccolo come una capanna o grande come
l’universo. Lì
tutto era magico, mutabile e oscuro. Lua era molto preoccupata per i
suoi
amici, che a differenza di lei e di Sheran non sapevano nulla di
quell’infido
luogo.
I
timori di Lua non erano
infondati.
Sempre
nel castello, ma
lontanissimi da lei, Vegeta e i due Son si guardavano intorno
completamente
spaesati. Non sapevano nulla di quel luogo, ma di certo doveva essere
lì che
erano stati portati i loro cari.
-Urca!
Questo posto è
immenso! Ma dove siamo finiti? E dov’è finita
Lua?-cominciò a blaterare Goku.
-Stare
qui fermi a
chiacchierare non ci aiuterà di certo! Sappiamo due cose,
che questa è la base
di Darkai e che è qui che sono stati portati Bulma e tutti
gli altri. Andiamo a
cercarli!-ordinò Vegeta, nervoso. Quel posto non gli
piaceva, per di più senza
Lua e senza ciondolo sarebbe stato difficilissimo uscire da
lì.
-Ma…-cominciò
Gohan.
-Hai
un’ idea migliore?-
-No.
Va bene, cominciamo a
cercare-
Stesso
momento, altro luogo,
tre bambini riaprivano gli occhi.
-Ma
dove siamo? Ahi, che male
la testa!- disse Trunks appena sveglio.
-Questo
è il castello di
Darkai. Dobbiamo stare attenti, qui niente è come sembra!-
-Cosa!?
Io ho paura! Dov’è
papà? E la mamma e Gohan e
Videl…-cominciò a frignare Goten.
-E
basta! Sei anche tu un
Sayan, smettila di frignare! Piuttosto cerchiamo un modo per uscire da
qui!-
gli gridò contro Sheran, non era la prima volta che finiva
lì, perciò sapeva
cosa fare.
-Cosa
dobbiamo fare?-chiese
Trunks, che aveva capito che la cugina sapeva il fatto suo.
-Trasformiamoci
in SSJ è
aumentiamo al massimo la nostra aura! Questa stanza assorbe energia, ma
se la
sovraccarichiamo esploderà-
-Va
bene. Ma cosa…-. Il
ciondolo di Trunks si era illuminato e bruciava.
Appena
lo vide Sheran disse
preoccupata:-Sbrighiamoci, significa che i nostri genitori sono in
pericolo-.
I
tre si trasformarono i SSJ
e cominciarono ad alzare la loro aura, finche i muri della stanza non
si
sbriciolarono sotto i loro occhi, lasciandoli soli in un immenso
corridoio.
-Bene
bene- rise Darkai- ora
che tutti i miei amici Sayan sono qui, è ora di darli il mio
benvenuto!-
Per
i nostri amici
cominciavano i guai.
Angolo
dell’Autrice
Ciao
a tutti! Dopo una breve
assenza ecco il mio nuovo capitolo, corredato di disegno!
Spero
vi piaccia e mi
raccomando, commentate in tanti! ;-)
A
presto, Baci
|
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Capitolo 10 *** I primi ostacoli ***
Cap. 10
I primi ostacoli
A
Lua il tempo passato
camminando in quel castello malefico, che continuava a mutare a ogni
passo,
parevano ore. Il ciondolo le indicava la direzione da seguire, ma
sapeva di non
potersi fidare come al solito di quello che indicava, perché
c’era la
possibilità che Darkai lo alterasse con la sua magia.
E
in più era preoccupata per
la sua famiglia e i suoi amici.
-BASTAAAAAAAAAA!!!!-
urlò,
inferocita –DARKAI! LIBERA SUBITO I MIEI AMICI! E ME CHE
VUOI, LORO LASCIALI
FUORI!!!-
Quando
la sua voce si spense,
nel castello tornò il silenzio, però la
principessa vide una forte luce
provenire da uno dei corridoi davanti a lei.
Sapeva
di non doversi fidare,
però ormai era stanca di girare a vuoto e decise di
imboccarlo, pur sapendo che
era una trappola. Infatti giunse in una strana stanza, simile alla
navicella di
Babidy, che lei conosceva grazie ai ricordi del fratello. Appena mosse
qualche
passo, il vano da cui era entrata sparì dal muro,
chiudendola dentro e la
principessa seppe che doveva prepararsi a combattere.
Una
scena molto simile si
svolgeva contemporaneamente in un’altra ala del castello,
dove tre Sayan
correvano in giro ormai da un sacco di tempo, aprendo tutte le porte
che
trovavano, senza risulatato.
-Non
ne posso più!- sbraitò
Vegeta- sono ore che giriamo, e siamo ancora al punto di partenza!-
-Se
solo riuscissimo a
percepire l’aura di Lua o dei bambini potremmo raggiungerli
col teletrasporto!-
constatò Gohan.
-Giusto,
genio! Peccato che
non sentiamo nulla, come abbiamo già capito ore fa!-
ribatté sgarbato Vegeta.
-Per
di più io comincio ad
avere fame!- si lamentò Goku, massaggiandosi lo stomaco
brontolante.
-Pensi
sempre a mangiare te,
giusto!? Anche quando abbiamo problemi ben più gravi
davanti!-
-emh
lo so ma non ci posso
fare niente e più forte di me-
-Inutile
terza classe! Di
tutti gli idioti babbei che potevo incontrare su questo pianeta mi
è capitato
il peggiore!- cominciò Vegeta, sempre più nervoso.
-Papà,
Vegeta, guardate
là!-urlò Gohan ad un tratto.
Davanti
a loro c’era un’imponente
scalone, in cima al quale s’intravedeva una luce.
-Magari
è la sala da pranzo!
Andiamo!- disse Goku, lanciandosi su per le scale.
-No,
aspetta papà…-cominciò
Goku, ma invano.
-Quello
stupido!-
Ma
Goku era già lontano, così
non rimase altro che seguirlo.
Anche
loro si trovarono in
una stanza simile a quella dove, pochi minuti prima, era arrivata Lua e
anche
la loro porta sparì. Davanti a loro c’era
però qualcosa di simile a un grosso
Ki-blast verde, da cui uscirono tre figure scure e incappucciate. Si
vedevano
solo gli occhi rossi.
-Prepariamoci
a combattere,
non penso siano qui per intrattenerci con qualche spettacolo- disse
Vegeta,
trasformandosi in SSJ. Goku e Gohan lo imitarono e aspettarono che gli
avversari facessero la loro prima mossa.
Anche
i tre piccoli Sayan,
una volta usciti da quella specie di prigione dove si erano svegliati,
avevano
cominciato a cercare i loro genitori in giro per il palazzo, usando il
ciondolo
di Trunks, che continuava a brillare, come riferimento.
Camminavano
in silenzio,
Sheran era troppo nervosa per parlare, Trunks troppo preoccupato e
Goten troppo
spaventato. Dopo essere entrati nell’ennesimo salone pieno di
porte il ciondolo
smise di guidarli e Sheran s’incupì.
-Cosa
significa? Che siamo
arrivati?- chiese Trunks.
-Temo
di no. Penso solo che
siamo arrivati non dove sono i nostri genitori, ma dove Darkai voleva
che
arrivassimo. Guardate!- e indicò una porticina aperta, da
cui non proveniva
luce, però si sentivano diversi suoni provenire
dall’interno –dobbiamo entrare
lì e superare una prova, almeno penso-
-Allora
andiamo!- disse
Trunks baldanzoso, ignorando i ruggiti che continuavano ad attraversare
l’aria,
i quali invece preoccupavano molto il piccolo Goten, che
però segui gli amici
senza protestare.
All’interno
l’aria era calda
e opprimente e c’era poca luce, sufficiente però
per vedere un immensa scritta
rossa sulla parete di fronte a loro e una gran quantità di
oggetti sparsi in
giro. I ruggiti si erano spendi non appena la porta da cui erano
entrati era
sparita, e all’interno non c’era anima viva.
-Sai
cosa c’è scritto
Sheran?- chiese Trunks alla cugina.
-No,
è una lingua che ho già
visto, però non so leggerla. Comunque, se mi metto
d’impegno posso tradurla in
mezz’ora circa- e si mise all’opera, scrivendo le
parole sul suo computer man
mano che riusciva a tradurle, sempre usando quel suo magico bracciale.
Una
scena diversa si svolgeva
nella camera dove erano rimasti chiusi Goku, Gohan e Vegeta. I tre
esseri si
erano lanciati all’attacco e sin da subito non si erano
rivelati dei nemici
facili. Inoltre la stanza era piccola, quindi i colpi energetici erano
difficili da usare, e anche il combattimento corpo a corpo non si
poteva
condurre con facilità, perché si finiva di
continuo addosso ai compagni. Invece
i tre esseri non si trovavano per niente in difficoltà,
sembravano fatti di
fumo, si allargavano, sparivano, si ricomponevano, e ogni volta che ne
avevano
l’occasione si stringevano al loro avversario per svuotarlo
dell’energia, la
quale finiva direttamente nel corpo del loro padrone, Darkai.
Vegeta
era seriamente
preoccupato: se quelli erano solo burattini senza volontà e
di poco conto, come
avrebbero fatto contro dei nemici veri?
Esasperato,
lanciò un Big
Bang Attack contro l’essere impalpabile che gli volteggiava
davanti,
disintegrandolo completamente.
La
stanza si allargò
istantaneamente, e su uno dei muri si apri una piccola porta.
-Vegeta!
Non dovevi usare un
attacco così potente! Potevi fare arrosto pure noi!- disse
Goku, cercando di
tenere a distanza il suo avversario.
-A
me non sembra che sia
stata una cattiva idea! E poi se finivi arrosto non penso mi sarebbe
dispiaciuto!-
-Spiritoso!
Tanto lo so che
non lo pensi più davvero-
-E
tu che ne sai? Comunque vi
conviene imitarmi, perché abbiamo perso troppe energie, non
resisterete ancora
a lungo-
Goku
e Gohan dovettero
riconoscere che Vegeta non aveva tutti i torti, così
disintegrarono i loro
avversari con un onda energetica ciascuno.
Quando
il fumo che componeva
quelli esseri si dissolse del tutto la stanza si illuminò e
la porta raggiunse
una dimensione accettabile.
-È
aperta- disse Vegeta,
oltrepassandola.
-Forse
però dovremmo
riposarci qualche minuto, come hai detto tu non ci restano
più molte energie-
propose Gohan.
Vegeta
stava per protestare,
voleva ritrovare moglie e figlio il prima possibile, però
Gohan aveva
ragione:-Ok, però usciamo da qui, questa stanza mi
dà la nausea-
Nessuno
protestò. Mentre però
uscivano, una pietra azzurra incastonata sopra la porta
s’illuminò e rimise
perfettamente in sesto i nostri eroi.
-Qui
c’è qualcosa che non
va!- sussurrò Vegeta, sempre più guardingo.
-Puoi
dirlo forte!- disse
Goku –un castello così grande e non
c’è una bella sala imbandita di leccornie!-
Altra
stanza.
-Sheran,
hai finito? È
mezz’ora che aspettiamo, sono stufo!- protesto Trunks, non ne
poteva più di
restare chiuso lì.
-Smettila
di lagnarti! Non è
affatto facile! Comunque mancano solo le ultime parole-
-Finalmente!-
urlò Goten.
-Sì,
allora…in pratica è una
specie di indovinello, in breve dice che dobbiamo distruggere
l’unico oggetto
che non dovrebbe trovarsi qui, abbiamo due ore di tempo, se non ci
riusciamo
rimarremo qui per sempre!-
-Cosa?!-urlò
Goten.
-Ma
allora è facile!- disse
Trunks- dobbiamo solo distruggere tutto!-
-No,
fermo, non…-
Ma
Trunks aveva già lanciato
un potente colpo energetico contro un gruppo di vasi in un angolo,
disintegrandoli. Nello stesso istante si ritrovo sul pavimento, in
preda alle
convulsioni.
-Trunks!-
-Ve
l’avevo detto di
aspettare! Ogni volta che sbagliamo ci verrà succhiata via
un po’ della nostra
energia, inoltre perderemo dieci minuti di tempo-
-Allora
che facciamo?- chiese
Trunks, che era riuscito a rimettersi in piedi.
-Dobbiamo
capire qual è il
filo che collega tutti questi oggetti e distruggere l’unico
diverso-
-Facile
a dirsi! Sembra un
negozio di antiquariato!-
-In
realtà penso sia più
facile del previsto- disse Sheran guardandosi intorno –tutti
questi oggetti
hanno a che fare con la magia, con quella nera a essere precisi.
Perciò un
oggetto diverso dagli altri potrebbe essere qualcosa privo di magia,
oppure
dotato di poteri benefici-
-Però
noi come facciamo a
capire qual è quello buono? L’unica qui che
riconosce qualcosa sei tu!-
-I
manufatti di magia nera
hanno sempre qualcosa stampato sopra…cosa ha detto che era
la mamma…a sì, una
runa nera o rossa, come…quella!- e indico un disegno
complicato che spiccava su
una specie di lunga spada con l’elsa nera. (ﮚ).
-Va
bene, dividiamoci e
cominciamo a cercare!-
-Però
state attenti! Quelle
convulsioni ci colpiranno ogni volta che sbagliamo, o che tocchiamo
troppi
oggetti o che passa troppo tempo-
Sheran
non aveva torto.
Spessissimo uno dei tre piccoli veniva colpito da convulsioni o
scariche
elettriche, che li lasciavano esausti e privi di forze.
Esaminarono
dozzine di
oggetti, senza trovare nessuno senza quella runa che diventava
più minacciosa
ogni minuto che passava. Ormai erano agli sgoccioli delle due ore.
Trunks
e Goten non ce la
facevano più ed erano anche molto spaventati. Anche Sheran
cominciava a
preoccuparsi. Pochi minuti prima dello scoccare delle due ore si
accorse che
improvvisamente stava bene, e anche Trunks e Goten si erano rialzati,
carichi
di energia.
-Questa
cosa mi puzza- penso
Sheran, perché gli aveva guariti?
-Sheran,
guarda questa!-
disse Goten, che dietro il cuscino aveva trovato una grossa pietra
ovale,
azzurra.
-Quella
è una pietra di Luna,
è benefica, presto distruggila!-
E
cosi fece. Non appena la
pietra fu disintegrata i muri intorno a i bambini si
sbriciolò.
Trunks
e Goten esultarono, e
solo Sheran rimase nervosa.
Erano
passate ore. La
principessa dei Sayan era arcistufa di rimanere chiusa in quella stanza
senza
fare nulla, con la sua famiglia e i suoi amici la fuori in pericolo.
Continuava
ad osservare il ciondolo, che non aveva smesso di emettere una calda
luce. Era
molto preoccupata.
Per
fortuna, quando ormai
stava per spaccare tutto e uscire, si accorse che davanti a lei
c’era una
figura nera e incappucciata. Alla fine qualcosa era successo.
In
un istante Lua svuotò la
mente e si lanciò all’attacco. Il suo primo pugno
colpì l’essere in pieno
volto, e Lua ebbe una visione della sua piccola riversa sul pavimento,
avvolta
da scariche elettriche. Lo schok fu tale che rimase immobile per un
istante,
permettendo così all’essere di rifilarli un pugno
nello stomaco, facendola
piegare dal dolore.
Subito
reagì con un calcio e
una scarica di pugni, ma questa volta vide suo fratello ricoperto di
ferite e
il piccolo Trunks urlare di dolore, accanto ai corpi privi di vita di
sua madre
e degli altri ostaggi. Un altro calcio e poté vedere sua
figlia morta.
La
vista comincio a velarsi
di rosso, sulla lingua sentiva già il sapore del sangue.
Anche Lua urlò,
cercando di ragionare in maniera lucida. Non poteva toccare
quell’essere senza
rischiare di perdere il controllo, ma dalle sue esperienze passate
sapeva che
un onda energetica l’avrebbe semplicemente attraversato. Come
poteva farcela?
Le
serviva un idea, e subito,
perché quell’essere continuava ad attaccare e non
poteva resistere in eterno.
-Forse
potrei usare i miei
poteri magici. Ma non lo mai fatto in combattimento- pensava
–cosa posso fare?
Ragiona, Lua, ragiona- per prendere tempo intanto sollevò,
con un semplice
incantesimo, un gran polverone che oscurò la vista. La
principessa passo
velocemente in rassegna tutti gli incantesimi che conosceva, e le venne
un
idea.
Quell’essere
era una
proiezione di sentimenti maligni, e Lua per sconfiggerlo doveva puntare
sulla
sua forza interiore e sulle forze positive. Conosceva una formula che
poteva
funzionare, in pratica un ki-blast che rifletteva ciò che
una persona aveva
dentro. Però le serviva del tempo per prepararlo, e lei non
ne aveva. L’unico
modo per averlo era usare un incantesimo complicato per bloccare il
tempo. Le
avrebbe prosciugato le energie, ma era l’unico modo. Recitare
l’incantesimo fu
complicato, ma ce la fece. Ora aveva cinque minuti in cui formare una
sfera di
energia positiva per annientare il suo avversario. La principessa si
sedette e
chiuse gli occhi, liberò la mente dall’odio e
dalla rabbia che provava e si
concentrò sull’amore per sua figlia e per il resto
della sua famiglia, sul
calore dell’amicizia, sulla bellezza della vita che aveva
trovato sulla Terra,
con persone che le volevano bene e non la temevano. Allo scadere dei
cinque
minuti, Lua si ritrovò tra le mani una grossa sfera rosa-oro
cangiante. Pulsava
leggermente, era calda e sembrava viva. Nell’attimo preciso
in cui il tempo
tornò a scorrere, prima che il mostro se ne rendesse conto,
Lua gli scagliò la
sua sfera contro, annientandolo.
La
porta si aprì e lei la
attraverso senza tentennamenti. Ma quel che vide dall’altra
parte rischiò di
farla svenire.
-Bene,
bene, principessina-
pensava Darkai, che aveva osservato tutto- Tu e i tuoi amici avete
superato la
prima prova, ma io ho assorbito molta energia e tu sei al limite. Da
questo
castello non uscirai viva, né tu, né le persone
che cerchi di proteggere!-
concluse con una risata malvagia.
Angolo
dell’Autrice
Ecco
il nuovo capitolo! Sono
abbastanza soddisfatta, e spero sia all’altezza dei
precedenti. Volevo
annunciare che nel prossimo capitolo o massimo nel prossimo ancora
volevo far
nascere Bra. Mi rivolgo a voi perché ho intenzione di
dotarla di una coda, ma
non so se dargliela marrone, come pensavo all’inizio, o
celeste, come si vede
in molte fanart. Voi che ne pensate? Se avete preferenze esprimetele
nei
commenti, altrimenti deciderò io.
Cosa
avrà visto Lua ti tanto
sconvolgente? Perché Darkai ha guarito i guerrieri Z? E Goku
placherà il suo
stomaco? Le risposte nel prossimo avvincente capitolo, non vi resta che
aspettare
e poi leggerlo tutto d’un fiato! Magari lasciando un
commentino ;-)
Ringrazio i miei numerosi
(scherzo, ovvio)
fan, che hanno letto, commentato o aggiunto la mia storia fra le
preferite o
seguite.
Ciao
e a presto
Da
PrincipessLua
|
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Capitolo 11 *** Benvenuta Bra ***
Cap. 11
Benvenuta Bra
Dall’altra
parte della porta
c’era uno spettacolo sconvolgente: un laboratorio, che non
avrebbe avuto nulla
di strano, se non fosse stato per le decine di tubi contenenti alieni
di ogni
tipo. Barattoli contenenti arti o organi, fiele puzzolenti e
inquietanti
disegni di mutilazioni e formule disgustose, aventi tra gli ingredienti
parti
anatomiche e ogni altro genere di assurdità, completavano il
tutto.
Lua
provò un gran desiderio
di distruggere tutto, ma il suo istinto le diceva di aspettare.
Inquieta
e disgustata,
cominciò a vagare fra i corridoi, fino a trovare una piccola
porta di legno
malandata, chiusa con un grosso lucchetto in ferro. La principessa
sfondò la
porta con un calcio, troppo nervosa per metodi più sottili,
ed entrò. Dentro
era buio, tanto che fu costretta a usare una piccola sfera di energia
per
vedere dove andava, ma quando vide cosa c’era di fronte a
lei, per un attimo
desiderò non averlo fatto: Bulma, Videl e Chichi, pallide e
ferite, svenute,
legate con grosse catene di ferro. Lua sentì
l’odio accecarla e il sangue sulla
lingua, ma non poteva perdere la calma in un momento simile. Facendo
ricorso
alle poche energie rimaste, si calmò e comincio ad avanzare
lentamente verso
Bulma, che era la più vicina. Senza tremare gli
poggiò due dita sul polso,
notando con sollievo che il battito, seppur debole, c’era.
Anche Chichi e Videl
erano vive, anche se un po’ malmesse. Lua giurò
che si sarebbe vendicata, poi,
lentamente, cominciò a tagliare con un raggio laser le
catene che imprigionavano
le sue amiche. Il tentativo andò a vuoto, ma non se ne
meravigliò. Entrare era
stato troppo facile, liberarle sarebbe stato molto più
complesso. Con
attenzione, cominciò a esaminare le catene, cercando indizi
sulla magia usata
per incantarle, fino a che non notò che, nei punti dove
aveva precedentemente
passato il laser, le catene sembravano saldate. Quindi ogni volta che
le
avrebbe tagliate si sarebbero riunite. Aveva bisogno di un idea, e
subito. Si
spostò dietro a Bulma e contò che le catene che
la tenevano legata erano 4.
Doveva reciderle con un solo colpo e spostare Bulma in pochi secondi.
Pregò di
essere abbastanza veloce. Contò fino a tre, poi disintegro
le catene, il più
vicino possibile al muro, e con l’altra mano fece scivolare
la donna verso
l’altro lato della stanza. Non appena fu chiaro che le catene
non si sarebbero
rigenerate fece la stessa cosa con Chichi e Videl, poi portò
le tre donne fuori
dal laboratorio, dove riuscì a rianimarle e guarirle usando
i suoi poteri.
-Dove
siamo?- chiese la
giovane Videl, guardandosi intorno spaesata.
-È
una lunga storia, sappiate
solo che per voi è molto pericoloso restare qui!- rispose
Lua –Perciò
ascoltatemi bene: adesso io cercherò di aprire un portale
per la Terra, e voi
dovrete attraversarlo. Abbiamo un'unica possibilità,
perché non sono abbastanza
forte per crearne due a breve distanza. Sono stata chiara?-
-E
tu che farai? E Goku e i
miei figli?-
-Non
preoccuparti Chichi, mi
sono trovata altre volte in questa situazione. Ne usciremo tutti vivi,
te lo
assicuro-
-Quindi
anche il mio Vegeta e
Trunks? E mia nipote?-
-Certo
Bulma, non
preoccuparti. Adesso devo concentrarmi per aprire il portale-. La
principessa
si girò e chiuse gli occhi, ma fece in tempo a vedere il
viso di Bulma piegarsi
in una smorfia di dolore.
Si
rigirò all’istante e si
avvicino alla cognata:-Bulma, Bulma cosa hai?-
-Oh
Dendesantissimo! Credo
che stia per partorire!- urlò Chichi, sbiancando
all’istante.
-Cosa!?
E adesso che si fa?-
si agitò Videl.
Nel
frattempo Bulma urlava per
le doglie:- È troppo veloce, mi sa tanto che mia figlia
nascerà qui!-
Lua
era ancora immobile per
lo schok. La mente volo indietro di dodici anni, quando, su un piccolo
satellite grande quanto metà della Luna e completamente
disabitato, aveva messo
al mondo sua figlia, dopo una gravidanza di 7 mesi passata vagando da
un
pianeta all’altro. Aveva compiuto la sua impresa
più grande da sola, come del
resto aveva fatto tutto il resto della sua vita, però sapeva
che se sia lei che
Sheran erano sopravissute lo doveva solo al loro sangue Sayan
particolarmente
attivo. Non era affatto sicura che Bulma potesse sopravvivere ad un
parto in
quelle condizioni, ma d'altronde doveva fare qualcosa. Strinse forte la
mano di
Bulma per infonderle coraggio.
-Avanti
Bulma, ci siamo noi
qui con te. Andrà tutto bene, non preoccuparti-
Anche
Chichi e Videl le si
erano avvicinate e cercavano di rilassarla in tutti i modi, mentre
Bulma
continuava a urlare e a spingere. Lua continuava a usare i suoi poteri
per
infonderle la forza necessaria, mentre continuava a controllare se non
si
vedesse la testolina.
Dopo
un’ urlo particolarmente
forte, si accorse della testolina azzurra e arruffata che aveva
cominciato a
sporgere. Velocemente si strappò il mantello rosso dalle
spalle e lasciò la mano
a Bulma: -Bulma, vedo la testa, forza, devi fare un ultimo sforzo!- la
incitò,
preparandosi ad afferrare la bambina non appena fosse uscita. Un altro
paio di
minuti e una cosina minuscola, calda e urlante, si depositò
fra le braccia
della principessa.
-I
Sayan hanno una nuova
principessa- sussurrò Lua, avvolgendo la piccola nel
mantello e porgendola alla
madre, che piangeva di gioia.
Chichi
e Videl si sporsero
per osservare la piccola principessina: era bellissima, identica alla
madre,
pelle bianca e capelli color acquamarina, però i grandi
occhioni color cielo,
che la bimba aveva già spalancato, mostravano la grinta e
l’orgoglio tipici dei
Sayan. La cosa più sorprendente era però la
codina pelosa che si agitava tra le
gambette rotonde. Era azzurra come gli occhi della piccolina, cosa che
suscitò
grande meraviglia, soprattutto in Lua, unica altra Sayan presente in
quel
momento.
-Benvenuta
mia piccola Bra-
mormorò Bulma a sua figlia, che aveva smesso di piangere e
la osservava coi
suoi stessi occhi –mia piccola specialissima principessa-.
Angolo
dell’Autrice
Finalmente
sono tornata! Mi
scuso con i miei lettori per questo imperdonabile ritardo, dovuto a
numerosi
impegni scolastici e non. Cercherò di aggiornare di nuovo
regolarmente
dinnanzi. Oltre ciò spero che il capitolo vi piaccia, e se
è così, lasciate un
commentino, anche corto. ;-)
Ringrazio
tutti quelli che
leggono e recensiscono e a presto.
Bacioni
da PrincipessLua
|
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Capitolo 12 *** Siamo nei guai! ***
Cap. 12
Ora siamo nei guai
Mentre
la piccola Bra veniva
al mondo, in un’altra sala di quel palazzo infernale Vegeta,
Goku e Gohan
continuavano a vagare senza metà, sperando di trovare un
segno che gli
indicasse dov’erano nascosti i prigionieri.
-Ditemi
che qualcuno di voi
due ha un’idea- sbraitò Vegeta
–perché io sono stufo di girare a vuoto in
questo maledetto castello tutto uguale!-
-Spiacente
di deluderti,
Vegeta, nessun idea- rispose Gohan afflitto.
-Be’,
io un’idea ce l’avrei-
disse invece Goku.
-Cosa?!-
-Sì,
potremmo mangiare!-
(Gohan
e Vegeta cadono a
terra)
-Idiota,
babbeo, cavernicolo,
ancora con questa storia! E poi cosa vorresti mangiare, che qui non
c’è nulla
di commestibile, persino per uno come te?-
-Io
veramente volevo prendere
“qualcosa” da lì- e indicò
una sala laterale, dove c’era un lunghissimo tavolo
sul quale erano poggiate ogni tipo di ben di Dio, abbastanza anche per
tre
Sayan affamati.
-E
quella da dove sbuca?- si
domandò perplesso Gohan.
-Ma
che t’importa, ci
riempiamo solo un po’ la pancia e poi riprendiamo le
ricerche, vedrai, a
stomaco pieno le cose andranno certamente meglio- blaterò
Goku, spingendo i
compagni nel salone. Ormai quegli odorini deliziosi lo stavano facendo
svenire
e il suo stomaco, come faceva ormai da un paio d’ore,
brontolò rumorosamente.
-Per
quanto non mi fidi, ti
lascio mangiare solo per non sentire più il tuo stomaco-
borbottò Vegeta,
girandosi verso il muro, mentre Goku e persino Gohan si servirono
porzioni
abbondanti di tutto.
Non
l’avrebbe mai ammesso, ma
anche lui aveva un certo languirino, solo che non si fidava per niente
a
mangiare cibo offerto dal nemico. Per lo meno, se i due Son fossero
stati
avvelenati, lui avrebbe potuto continuare la missione.
Un
problema simile affiggeva
i tre mezzosangue: infatti Goten e Trunks erano stanchi e affamati,
mentre
Sheran era risoluta a trovare in fretta sua madre, sostenendo che ormai
non
mancava molto.
-Questo
lo hai detto anche un
ora fa- si lamentò Trunks, che ormai Sheran doveva
trascinare per un braccio.
-È
vero. Dai Sheran, che c’è
di male se ci fermiamo un po’ e magari troviamo qualcosa da
mangiare?-
piagnucolò Goten, anche lui trascinato per un braccio.
-Scordatevelo-
fu l’impietosa
risposta.
-Uffa,
sei cattiva!-
-E
smettetela di lamentarvi
come poppanti, siete Sayan. Comportatevi come tali-
-Giusto,
i Sayan non prendono
ordini da nessuno, fanno solo ciò che vogliono. E io decido
di rimanere qui-
s’imputò Trunks, appendendosi ad una delle torce
appese al muro.
-Smettila
di fare il bambino-
gli sibilò Sheran, al limite della pazienza.
-Per
favore, solo qualche
minuto. Sono stanco-
-Vi
concedo dieci minuti, poi
o vi muovete da soli oppure vi trascino per capelli-
-Ok-
fece Trunks.
-Oh,
guardate, lì c’è da
mangiare- strillò Goten, che mentre i due cugini litigavano
aveva aperto
un'altra porta a caso.
-Uao,
ora si che si ragiona!-
gli fece eco Trunks buttandosi sul cibo, e persino Sheran, seppur
ributtante,
accettò di mandare giù qualche frutto e un
po’ d’acqua.
-Ok,
i dieci minuti sono
passati, ora andia…-
Senza
nessun preavviso, il
pavimento sotto di loro svanì, facendoli precipitare in un
baratro nero senza
fondo.
-Umh,
no, il fondo c’era!-
costatò Sheran –ed è anche molto duro-
Erano
atterrati in una sala
circolare da soffitto altissimo, quasi totalmente buia.
-Trunks,
Goten, siete vivi?-
-Sì,
anche se sono tutto
ammaccato-
-Ma
dove siamo finiti? Senti
Sheran io ho paura, voglio tornare a casa-
-E
che pensi, che invece a me
piaccia stare qui? Andiamocene, tanto qui non c’è
nessuno-
Ma
non fece in tempo ad
alzarsi che si ritrovò legata al muro da sei anelli di luce
rossa, che le
bloccavano i polsi, le caviglie, il collo e addirittura la coda.
Ovviamente i
suoi amici erano nella stessa situazione. Come se non bastasse, la
mezzosangue
sentiva che le energie la stavano abbandonando, risucchiate dagli
anelli.
Ora
sì, c’era da aver paura!
Una
volta esaurite le
energie, Darkai gli avrebbe fatti fuori, sua madre avrebbe perso il
controllo e
lui l’avrebbe piegata alla sua volontà.
Non
poteva permetterlo. Provo
a divincolarsi, ma gli anelli si strinsero di più,
brucandole la pelle.
Goten
e Trunks erano già
svenuti, e anche lei si sentì scivolare
nell’incoscienza.
Il
suo ultimo pensiero fu che
stavolta erano proprio nei guai. Le dispiaceva solo di aver trascinato
i suoi
amici con se e di non essere con la sua mamma, lei sì che se
la sapeva cavare
sempre e comunque.
Intanto
indovinate un po’
cos’era successo ai due Sayan ingordi? Be’ dopo
essersi ingozzati, goku e Gohan
avevano acconsentito a riprendere le ricerche, ma prima di poter uscire
dalla
sala anche il loro pavimento aveva deciso di scomparire e loro erano
precipitati nella stessa stanza dei bambini, anche se sulle prime non
se ne
accorsero per via della scarsa visibilità.
Il
primo a notarli fu Vegeta,
che subito si avvicinò al figlio per liberarlo, ma quando
toccò uno degli
anelli quest’ultimo si sdoppiò e gli si
avvinghiò al polso, trascinandolo poi
verso la parete, a cui fu subito legato come i bambini, con la
differenza che i
suoi anelli erano molto più spessi e stretti.
-Aspetta
Vegeta, ora ci penso
io!- Gohan si trasformò in Super Sayan, ma dal pavimento
sbucarono due lunghe
liane rosse che avvolsero completamente Goku e Gohan, legandoli al
pavimento.
Anche
loro sentirono le loro
energie risucchiate. Anche loro si convinsero che era la fine.
Ognuno
pregò per le ragazze,
perché Lua fosse riuscita a salvare almeno loro, e quella
bambina che non
sapevano fosse nata.
-Magari
Lua poi potresti
venire a salvare anche me, come hai vecchi tempi-mormorò
divertito Vegeta,
prima di concentrarsi su un modo per restare cosciente e magari
riuscire a
tirarsi fuori dai pasticci.
Angolo
dell’Autrice
Dopo
la scuola e il blocco
dello scrittore per quanto riguarda questa storia, ecco un nuovo
capitolo.
Ormai
la storia sta per
volgere al termine, e tutto sembra perso, ma ci saranno altre lotte
emozionanti
e colpi di scena. Voglio ringraziare tutti i miei lettori e soprattutto
i 46
che hanno recensito. Prossimo obiettivo? 50 recensioni, mi farebbero
veramente molto
felice. Quindi fatevi sotto, anche con
critiche e consigli oppure una semplice opinione (dai, fatemi questo
regalino_faccina implorante_)
Quando
le raggiungerò
pubblicherò di nuovo
In
ogni caso ciao e, spero, a
prestissimo
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