♠Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa♠ di J a z z (/viewuser.php?uid=78059)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** AVVISO! ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 12: *** AVVISO ***
Capitolo 13: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 1 *** Capitolo Uno ***
Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa
- salve gente! come andiamo?
- lo so che molti di voi mi ammazzeranno visto che ho altre due
fanfic in corso e un'altra che dovrei postare...ma siccome mi ha sempre
affascinato la coppia RosexScorp non ho saputo resistere!
- i personaggi come l'ambientazione appartengono a quella santa
donna di J.K. Rowling.
- buona lettura! fatemi sapere cosa ne pensate!!
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
♥Capitolo uno.♥
-
- King’s Cross era un caos quel giorno. Sembrava
essere stata presa sotto assedio. I vapori, provenienti dalla locomotiva che se
ne stata sulle rotaie sbuffando paziente, aleggiavano densi lungo tutto il
binario e creavano ancora più confusione come se non bastasse quella già
presente.
- Le urla del capostazione erano quasi inudibili,
malgrado la voce non gli mancasse, ovunque qualcuno buttasse lo sguardo poteva
vedere genitori disperati che abbracciavano in modo spasmodico i figli non
volendoli lasciar andare, ragazzi di undici anni che osservano con timore la
baraonda generale e adolescenti allegri di differenti età che si abbracciavano,
ridevano gridavano.
- Senza contare l’ammasso di gente che aspettava
impaziente di mettere i propri bagagli in carrozza, gufi, gatti, rane che
miagolavano, gufano, gracidavano ansiosi.
-
- Rose Weasley avanzava lenta e sicura, per lei
quel caos non esisteva o meglio da sei anni a quella parte si era abituata,
ormai lo trovava quasi rassicurante. Cercava apparentemente distratta qualcuno
tra la folla e per poco non venne travolta da un ragazzino del secondo anno, ma
sei anni a districarsi tra gli studenti e i corridoi scolastici, le avevano
conferito una non comune prontezza di riflessi e agilità, quindi slittò a
sinistra un istante prima che il ragazzo passasse di corsa.
- “Rose!” gridò una ragazza che dimostrava di più
dei suoi quattordici anni.
- “Lily!” urlò di rimando facendo un gran sorriso.
In pochi attimi la ragazza si ritrovò letteralmente la cugina addosso mentre la
stringeva in un abbraccio soffocante.
- “ma dove sono Hugo e gli zii?” chiese cercando
con lo sguardo oltre la spalla di Rose.
- “Papà stava sistemando i bagagli, penso che li
troveremo lì” rispose scuotendosi la chioma ondulata. Le due ragazze strette
mano nella mano per paura di perdersi – e poi chi si ritrovava più?- avanzarono
non senza qualche difficoltà, rischiando più di una volta di essere coinvolte
in un incidente fra carrelli, alla meta tanto agognata e ritrovarono oltre i
che genitori di Rose anche l’intera famiglia Potter.
-
- “Allora pronti per partire?” chiese Harry Potter
guardandoli con profondi occhi verdi. Si poteva sentire una nota di nostalgia
nella sua voce calda.
- “Altroché...quest’anno inizieremo subito con gli
allenamenti, non succederà come l’anno scorso!” disse il maggiore dei fratelli
Potter. James Sirius frequentava il settimo anno, era alto ed atletico, petto
ampio e spalle larghe, giocava come Cacciatore nella squadra di Quidditch oltre
che esserne il capitano. Suo padre diceva sempre che assomigliava al nonno,
zazzera ribelle corvina, occhi scuri che ti scrutavano con sguardo divertito ed
occhiali storti. Nella top ten di ragazzi più belli di Hogwarts occupava
sicuramente il terzo posto.
- “James quest’anno hai i MAGO! Non essere come tuo
padre non esiste solo il Quidditch nella vita...” lo rimproverò con voce a metà
fra l’esasperato e il divertito Ginny Potter.
- “io darei ascolto alla mamma James, dopo la
figura che hai fatto l’anno scorso...” disse beffardo una voce alle spalle del
gruppetto.
- Rose si voltò e fece un ampio sorriso alla vista
di suo cugino Al, alias il suo migliore amico. Se al terzo posto c’era James il
secondo posto era occupato sicuramente da Albus Severus Potter.
- Il mediano dei tre fratelli era capitato a
Serpeverde – una scelta avventata, ma chi conosceva bene Albus Potter sapeva
che nessuna casa era più adatta a lui – era alto anche se meno rispetto al
fratello e più magro ma comunque ben piazzato, dal padre aveva ereditato gli
occhi verdi intensi e imperscrutabili e gli stessi capelli corvini ribelli.
- Rose stava quasi per saltargli al collo se la
vista di lui non le avesse fatto
venire i nervi a fior di pelle. Accanto ad Albus se ne stava con lo sguardo
irriverente fisso su Rose e la bocca stirata in un ghigno, il migliore amico di
Al, alias il nemico per eccellenza di Rose Weasley: Scorpius Hyperion Malfoy.
- Un metro e novanta di pura bellezza Purosangue.
Scorpius capitano della squadra di Serpeverde nonché Prefetto era il più bel
ragazzo in circolazione e – anche se Rose non l’avrebbe mai ammesso – conquistava
la prima posizione della top ten dei ragazzi più attraenti.
- Aveva pettorali da urlo e addominali scolpiti che
si potevano intravedere anche dalla camicia, braccia e gambe tornite che erano
perfettamente proporzionate al resto del corpo, i capelli biondo platino, così
chiari che sembravano emanare bagliori argentei erano accuratamente spettinati
e lasciati andare ovunque volessero, ed alcune ciocche ricadevano in maniera
estremamente sexy sul viso pallido d’angelo dai tratti aristocratici e dritti,
dove erano incastonati due occhi il cui colore era uno scontro perfetto tra
ghiaccio e luna, il cui sguardo arrogante e freddo riusciva sempre a celare i propri
pensieri. Le labbra erano sottili ma ben disegnate per cui qualsiasi ragazza –
eccetto Rose Weasley – avrebbe fatto follie pur di sfiorare.
- “Scorpius” sibilò fra i denti fulminandolo con lo
sguardo.
- “Rose...” disse lui con un sorriso sornione per
niente preoccupato per le continue occhiate torve che Rose gli stava lanciando.
- “scusa fratellino non ho capito cosa hai
detto...” chiese guardandolo torvo James.
- “hai sentito bene...meglio che ti metti a
studiare perché non hai speranze di batterci quest’anno!”
- “ti ricordo cugino caro, che l’hanno scorso
abbiamo perso solo di dieci punti, ed il boccino l’avevamo preso noi!” disse in
tono altezzoso Rose, anche lei giocava nella stessa squadra di Quidditch di
James e Lily nel ruolo di Cacciatore.
- “ma sta di fatto che avete perso,so che tu sei
abituata ad essere la migliore in tutto ma è meglio che cominci ad abituarti
Weasley!” ghignò Scorpius, Rose lo incenerì con lo sguardo, digrignando i denti
mentre osservava la regale figura di Scorpius Malfoy svanire tra i vapori della
stazione.
- “Io...io...che nervi!!!” disse sbattendo con
forza un piede per terra, facendo sobbalzare l’intero gruppo.
- “dai Rosie! Lascialo in pace...” disse Al mentre
dava un buffetto affettuoso alla cugina rossa in volto per l’irritazione.
- “io vado, ci vediamo dopo ragazzi!” disse James
dopo aver salutato zii e genitori ed infilandosi in una carrozza, dove
evidentemente aveva avvistato i suoi amici e seguito a ruota da Albus che
cercava di ritrovare Malfoy.
- “dai Rose meglio che andiamo, sicuramente Mary e
Dominique ci staranno cercando! Ciao ma’ ciao Pa’!” disse allegra Lily baciando
frettolosamente i genitori e trascinando la cugina per la manica.
- Rose sospirò affranta ed abbracciò
affettuosamente la madre e il padre, ma prima che potesse seguire la cugina Ron
la fermò.
- Rose aveva preso quasi tutto dal padre: lo stesso
fisico sottile e slanciato che le permetteva di mangiare per venti senza
ingrassare di un grammo – l’appetito era proprio di casa Weasley – gli stessi
occhi blu mare, profondi ed espressivi, e i capelli. Rossi carichi di sfumature
che variavano dal viola al rame che scendevano in onde perfette lungo tutta la
schiena. L’unica cosa che aveva ereditato dalla madre, Hermione, era oltre
all’intelligenza straordinaria, le fattezze del viso: a forma di cuore dai
tratti delicati, dalla carnagione chiara e magro, il naso all’insù punteggiato
da piccole efelidi e le labbra carnose color vermiglio. Anche se Rose non se ne
rendeva conto rientrava sicuramente fra le ragazza più belle di Hogwarts
insieme alle cugine Dominique e Lily.
- “ascolta principessa, non dare ascolto a
quell’idiota...” “Ronald!” lo rimproverò Hermione “scusa cara...”disse
velocemente Ron “...tu sei la migliore, hai il cervello di tua madre! Ricordati
noi tifiamo per te!” disse facendole un
gran sorriso incoraggiante, mentre Hermione lo fissava sconsolata. La rossa
sorrise di rimando e si precipitò insieme a Lily nella carrozza.
-
- Il capostazione fischiò e chiuse tutte le porte
delle carrozze, era il momento di mettersi in viaggio.
- “Rose!” gridò Ron, la rossa aprì il finestrino e
sporse la testa confusa.
- “vinci anche per noi! E stai attenta a Hugo...”
le urlò e lei rise divertita “...e stai lontana da quel Malfoy!”.
-
- La ragazza rise nuovamente, era proprio da suo
padre, ogni anno la stessa frase “stai
lontano da Malfoy”, come se fosse stato necessario ricordarglielo, non
c’era alcuna possibilità che Rose e quell’essere potessero essere qualcosa di
più che rivali, ormai era così da sei anni, perché stavolta doveva essere
diverso?
- “Certo che zio Ron non si smentisce mai! Vero
Rosie?” disse ridacchiando una ragazza che indossava una minigonna a pieghe
nere, la camicia bianca e la cravatta con i colori di Corvonero, era alta e
magra almeno quanto la cugina, aveva lunghi capelli color oro lisci e morbidi
che le si fermavano all’altezza del seno e due occhi da cerbiatto blu notte
contornati da ciglia lunghe ed arcuate che si stagliavano sul suo viso piccolo
ed angelico.
- “hai proprio ragione Dom! ti dirò che è snervante
sentirselo dire tutti gli anni!io e lui, non c’è bisogno di nessun tipo di
raccomandazione!” disse Rose rivolta a Dominique.
- “Vinci
anche per noi? Si stava riferendo al campionato di Quidditch?”
- “Già,
l’anno scorso abbiamo perso per un soffio! Ma stavolta!” disse la rossa
battendo il pugno contro la propria mano “Vinceremo con enorme distacco dai
Serpeverde! Non è così Lily?” dichiarò riferita alla ragazza dai lunghi capelli
lisci color rame seduta accanto alla cugina.
- “Esatto cugina! Hai sentito James! Non ha fatto
altro che pensare strategie e schemi di gioco per battere i Serpe!”
- “Tutti con questo Quidditch! Secondo me è un
gioco stupido che non fa altro che alimentare la rivalità fra case!” osservò
contrariata la ragazza con i capelli neri a caschetto.
- “Mio dio, mi sembra di sentir parlare mia madre,
Mary!” rise Rose “tale e quale! È uno sport divertente ed inoltre aumenta lo
spirito di squadra e di collaborazione!”
- “...di competitività, forse!” insisté Mary.
- “Mary sei la mia migliore amica ma in fatto di
Quidditch meglio che lasci perdere.” Mary sbuffò, come al solito quando Rose
Weasley si metteva in testa una cosa era quella punto e basta. Testarda peggio
di un mulo.
- “Eddai Mary! Fammi un sorriso!” supplicò la rossa
avvicinandosi con sguardo furbetto verso l’amica, la quale cercò di
indietreggiare spaventata dallo sguardo pericoloso dell’altra.
- “Rose! Non ci provare...non...” non finì la frase
che la rossa aveva cominciato a farle il solletico sui fianchi, il suo punto
debole.
- “Ok! Ok! Rose ti faccio un sorriso, te lo
faccio!” disse in preda a risolini isterici Rose, Lily e Dominique risero
assieme divertite finché la porta non fu aperta con violenza tutte e quattro le
ragazze trasalirono colte di sorpresa.
-
- Albus Potter era appoggiato elegantemente allo
stipite della porta dello scompartimento con un sopracciglio alzato
visibilmente sconcertato.
- “Cosa ci fai da queste parti Al? Come mai non sei
con il principino Scorpius?” chiese beffarda la sorella. Mary si era
improvvisamente fatta silenziosa e teneva lo sguardo basso.
- “E chi lo sa dove s’è andato a cacciare quello
là?! Comunque sono venuto a fare un giro per vedere come stava la mia adorabile
sorellina e la Prefettina di mia cugina!” disse ridacchiando.
- “Non me la conti giusta! Al! Sicuro che sia solo
per questo? Non è che i Serpe ti hanno mandato a scovare le nostre tattiche di
gioco per il campionato?” chiese divertita Rose.
- “Ah ah! Non dirlo due volte! quest’estate James
non mi lasciava neppure avvicinare alla sua stanza, perché doveva elaborare le
sue stupide strategie!” disse sbuffando Albus.
- “Sai com’è James! Per lui il Quidditch è tutto!
Ha solo la vittoria in testa, togligli quella e la sua schiera di fan e ti
ritroverai un uomo distrutto.” Disse scuotendo il capo la minore dei fratelli
Potter.
- “Già, hai ragione sorellina, comunque sono venuto
a dirti Rose, che fra poco dovrai fare il solito giro di ronda, noi abbiamo già
iniziato.”
- “quindi è possibile che mi ritrovi il principino
ancora fra i piedi?” chiese indispettita la rossa.
- “Eddai! È il mio migliore amico! Per una volta potresti
evitare di attaccarlo Rosie?” chiese con sguardo supplichevole il cugino.
- “Se me lo chiedi tu e con questo tono...vedremo!”
rispose mostrando la lingua.
- “Mi sa che più di così non puoi chiedere”
ridacchiò Lily, Al alzò gli occhi al cielo.
- “E se ti provoca potresti evitare di lanciargli
una maledizione come l’ultima volta?” disse prima di richiudersi la porta alle
spalle. Rose si sedette con le gambe accavallate e un adorabile broncio dipinto
sul volto piccolo e tondo.
- “Non capisco...” disse Mary, risvegliandosi dal
suo insolito mutismo.
- “Cosa?” chiese con sguardo interrogativo la
rossa.
- “voglio dire tu sei amica di Albus che è un
Serpeverde, sei stata con Nott che è un Serpeverde, ma non appena si parla di
Scorpius Malfoy diventi isterica e nervosa...”
- “la domanda?” chiese Rose quasi indispettita.
- “la domanda è...perché?”
- Concluse semplicemente inchiodando i suoi occhi
scuri su quelli blu mare dell’amica. Rose rimase interdetta, era questo che
apprezzava in Mary lei diceva le cose in faccia anche se non erano piacevoli,
era sincera, comunque era vero, era la migliore amica di suo cugino Albus, che
era un Serpeverde con lui non aveva problemi, quel loro rapporto di amore-odio
era divertente, ma forse era perché era suo cugino, Nott beh...era stata assieme
a lui per quasi un anno, malgrado lui fosse un’idiota era un tipo carismatico
ed attraente anche se adesso lei non gli rivolgeva nemmeno la parola, ma con
Scorpius c’era qualcosa di più radicato ed antico.
- “...è diverso” balbettò.
- “dici? A me non sembra, capisco che a livello di
test ed esami siate sempre in competizione essendo tra i più bravi del nostro
anno e che il Quidditch non fa che aumentare questa rivalità...”
- “ecco vedi, ti sei risposta da sola!” disse con
voce un po’alterata, poi si voltò verso la finestra. Aveva iniziato a piovere.
Con un’insolita tristezza si avviò verso l’uscita.
- “Io vado a pattugliare un po’ i corridoi, ci
vediamo più tardi”
- “Rose io non avevo intenzione...” cominciò Mary.
- “Lo so...” sospirò “tranquilla Mary, non sono arrabbiata,
ok?” disse sorridendo prima di uscire.
- Una volta chiusa la porta alle spalle fece un
altro respiro per tranquillizzarsi e poi si diresse a fare il solito giro di
pattuglia.
- Non prestava molta attenzione a quello che
succedeva nei corridoi o nelle carrozze era troppo immersa nei suoi pensieri,
le parole della sua migliore amica le ronzavano ancora in testa. Si fermò di
colpo davanti ad uno scompartimento che sembrava vuoto e lo aprì di scatto,
aveva bisogno di solitudine per riflettere ma non appena volse il suo sguardo
all’intero si accorse che non era vuoto, decisamente non era vuoto. Davanti a
lei era seduto con lo sguardo rivolto verso il finestrino evidentemente assorto
nei propri pensieri l’ultima persona che avrebbe voluto vedere: Scorpius Hyperion
Malfoy.
- Rose osservo il suo profilo, i suoi lineamenti
perfetti, decisi...le scocciava ammetterlo ma Scorpius Malfoy era bello, maledettamente
bello.
- In quel momento il bel Serpeverde si voltò di
scatto, il suo sguardo era quasi colpevole, come se fosse stato sorpreso a fare
qualcosa che non doveva, e Rose si sentì quasi a disagio, non sapeva nemmeno
lei il perché, era come se avesse visto qualcosa che non doveva vedere, invaso
quasi l’intimità del biondo.
- “ah. Sei tu.” Disse con voce neutra, i suoi occhi
tornati freddi e imperscrutabili.
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Capitolo 2 *** Capitolo Due ***
2.Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa
Salve
gente!!! però la mia fic ha riscuosso successo! beh grazie
mille, davvero non me la aspettavo, perciò voglio ringraziare le
persone che hanno inserito la mia storia fra le Preferite: hermione211, lallina_89, Potterina1993 e sophia90. fra le Seguite: jadina94, LittleScar, littlesheep, Potterina1993, Valybrick, _deth_. un grande grazie e bacio a Potterina1993 che mi ha aggiunto fra gli Autori Preferiti.
non so che dire oltre ad un mega grazie e mi raccomando continuate a
seguirmi (se magari mi lasciate un commentino, ino - va bene - mi
farebbe molto piacere, così so cosa vi ha colpito o vi è
piaciuto, traquilli nessuna pressione ^__^)
risposta alle recensioni:
mAd
wOrLd: grazie mille cara per il tuo commento!!! mi fa piacere che la
fic ti piaccia! anch'io sono contenta di aver postato questa
RosexScorp! soprettutto dopo averlo letto da te! rinnovo il mio grazie!
e continua a commentare. beso**
Troue_xxx: thaks so much!!!
grazie per i complimenti ^__^ ecco qui il nuovo capitolo spero che
anche questo ti piaccia, mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi!
grazie un bacio **
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
♥Capitolo Due♥
- “ah.
Sei tu.” Disse con voce neutra, i suoi occhi tornati freddi e imperscrutabili.
-
- “Cosa stavi facendo?” chiese sospettosa.
- “Non so, a te cosa sembrava che facessi Weasley?”
rispose altezzoso, la rossa dovette contare fino a dieci per evitare di
prenderlo a calci.
- “dimmelo tu. Malfoy.” Chiese con lo stesso tono.
Lui la fissò per un lungo istante squadrandola e poi disse.
- “cercavo un po’ di pace.” incatenando il suo
sguardo color ghiaccio a quello blu elettrico di Rose. La ragazza fu percorsa
da un brivido, non l’aveva mai guardata con tanta intensità.
- “Tu cerchi la
solitudine?” domandò scettica senza
staccare gli occhi dai suoi, sembrava impossibile che quel principino
viziato e desidoroso di attenzioni
sempre circondato da amici ed ammiratrici cercasse la solitudine, visto
che la celebrità era l'unica cosa che gli interessava.
- “Non ci credi? Eppure non penso di essere
l’unico.” Disse sorridendo con l’aria di chi sa tutto, la rossa si irrigidì per
un istante.
- “Non sono cose che ti riguardino, Malfoy!”
rispose a tono, Scorpius sorrideva ancora.
- “Lo stesso vale per te, Weasley.” Fissandola in
maniera strana, cosa che irritò ancora di più la ragazza, -perché non la smetteva?-
- “Come mai sei ancora qua?” chiese strafottente.
- “Me lo domando anch’io.” Sussurrò più a se stessa
che a lui e fece per andarsene.
- “No. Dai aspetta, ti cedo il posto...è meglio che
me ne vada...” Disse in tono quasi gentile, la ragazza lo fissò allibita – da quando Scorpius Malfoy era gentile?-
- “Da quando sei così gentile? E come mai il
principino ha bisogno di stare solo? Le tue ammiratrici sono troppo invadenti?”
lo schernì, il biondo la fissò con uno sguardo di ghiaccio prima di rispondere.
- “non credere che la mia sia gentilezza, è solo
che non voglio condividere il mio spazio con una Mezzosangue scorbutica,
secondo...” disse avvicinandosi e
appoggiandosi con la mano sul vetro della porta in modo da inchiodare la rossa
“non ti permettere di sputare sentenze su di me quando neppure mi conosci!”
concluse chiaramente alterato, Rose dovette distogliere lo sguardo, un po’ in
colpa.
- “scusa, hai ragione” mormorò così piano che
persino lui a pochi centimetri da lei ebbe difficoltà a sentirlo.
- “incredibile Rose Weasley che chiede scusa...non
ci posso proprio credere, anche tu hai un lato gentile?” sorrise divertito, lei
gli mollò un pestone sul piede che lo fece cadere a terra.
- “Accidenti ma che ti prende?” chiese incredulo.
- “non parlarmi con quel tono! Anche tu non sai
nulla di me! E non ti permettere di chiamarmi Mezzosangue! Razza di troglodita!”
urlò rossa in viso, lui la fissò allibito.
- “Sei pazza!”
- “può darsi!” ribatté senza riflettere, e lui
inaspettatamente scoppiò a ridere, la sua era una risata liberatoria che gli
faceva scivolare addosso la tensione, lei non poté fare a meno di notare – con
suo sommo dispiacere – quanto fosse sensuale la sua risata e lo fissò con
l’ombra di un sorriso sulle labbra carnose.
- “si è fatto tardi è meglio che vada, si
chiederanno dove sono finita...” esordì lei cercando di riprendere un po’ di
contegno. Lui la guardò in maniera strana, lei arrossì e distolse lo sguardo
chiaramente irritata.
- “Che hai da guardare?” lui sorrise “nulla...sei
proprio buffa...va beh meglio andare!” si rialzò e si sistemò la camicia la
guardò un’ultima volta e le sussurrò “Ci si vede Rose...” e se ne andò.
- Rose rimase a fissare la sua figura che se ne
andava alla ricerca del suo scompartimento, era stato proprio un incontro
strano, ma una cosa l’aveva capita, Scorpius non era così freddo ed arrogante
come voleva far credere, non le era sfuggito il suo sguardo triste e assorto.
Sospirò, meglio continuare la ronda.
-
- Scorpius vagò un po’ per le carrozze cercando con
lo sguardo il suo scompartimento ed evitando gli sguardi di ammirazione e i
risolini agitati delle ragazze che lo vedevano attraversare il corridoio,
qualche volta chiedendogli di fermarsi
nella loro cabina, dopo un po’ riuscì finalmente a trovare il suo e si infilò
dentro rapido.
- “guarda chi è tornato fra noi! Il piccolo
principe!” lo canzonò Al.
- “ci chiedevamo dove fossi finito!” disse un
ragazzo alto e affascinante, il figlio di Zabini.
- “Stavamo per mandare un battaglione di Auror a
cercarti” continuò divertito Al.
- “Beh, sono tornato! Si vede che senza di
me voi due siete proprio persi!” li schernì a loro volta il biondo mentre si
andava a sedere vicino ad una ragazza con una lunga chioma di capelli dorati
che lo fissava adorante, anche lei portava la divisa del Serpeverde.
- “Scorpy! Eravamo tanto preoccupati!” disse con
voce melensa cercando di abbracciarlo cosa che lui abilmente evitò.
- “volete lasciarmi in pace!” disse con il solito
cipiglio dei Malfoy.
- “qui qualcuno è di cattivo umore, dai! Ed, Ash
lasciamo il povero principe in...pace!” Zabini lo osservò attentamente priva di
rivolgere la sua attenzione ad Al, mentre una rassegnata e scontenta Ashley si
sedeva in braccio al mediano dei fratelli Potter.
-
- Scorpius finalmente libero dalle attenzioni della
ragazza, lasciò vagare i propri pensieri che chissà per quale motivo finirono
per indirizzarsi tutti sulla ragazza Weasley, Rose.
- -Rose -
pensò il biondo, facendosi venire in mente l’immagine della ragazza, aveva
avuto modo di vederla altre volte, soprattutto durante le partite di Quidditch
infatti entrambi giocavano nel ruolo di Cacciatore e più di una volta si erano
scontrati con il preciso obbiettivo di rubarsi la Pluffa e di buttarsi giù
dalla scopa a vicenda. Era forte la Weasley, un’intelligenza acuta e un
caratterino difficile da domare, era già successo durante gli anni scorsi di
parlarsi o meglio di insultarsi a vicenda, ma non c’era mai stato un dialogo
definiamolo “civile” fra i due fino a quel momento, anche se civile era una
parola grossa ma comunque era la prima volta che si trovavano faccia a faccia,
che non fosse in un campo da gioco, soli senza la solita marea si ammiratrici
che lo assillavano e lei senza i suoi amici.
-
- Scorpius si perse ancora nell’immagine della
rossa, era bella, bella davvero...alta e magra, i lunghi capelli che le
arrivavano quasi fino alla metà della schiena rosso fuoco come il suo
caratterino, le labbra piene e rosse e gli occhi...il biondo non aveva mai visto
un blu vivo come il suo erano due zaffiri luminosi, inoltre era anche un asso
nel Quidditch, ovvio che piacesse ad un sacco di ragazzi, chissà perché alla
fine si è messa con quello stronzo di Nott.
-
- Ma a cosa stava pensando? Ad una ragazza? E per di
più una Weasley? Se suo padre l’avesse saputo...già ma il caro paparino non
c’era fortunatamente, però era meglio smettere di pensare a quella pazza là,
perché ogni volta che rimuginava sull’incontro avvenuto poco fa si sentiva
strano, per qualche motivo agitato.
- Scorpius si convinse che la sua agitazione era
dovuta al fatto che quella sciocca Mezzosangue aveva visto la sua debolezza
attraverso i suoi occhi. e se c’era una cosa che aveva imparato era che un
Malfoy non mostra mai le sue debolezze, mai. Sì doveva essere per quel motivo.
Un’improvvisa rabbia l’assalì, Rose Weasley aveva visto qualcosa che non doveva
vedere e per questo avrebbe pagato.
-
- “Scorpius?” chiamò Al.
- “Eh?cosa?”chiese colto alla sprovvista, - dannazione- pensò - perché mi faccio sempre sorprendere così? Perché non posso essere come
mio padre, che riesce sempre a nascondere le proprie emozioni così dannatamente
bene e non si fa mai cogliere di sorpresa?-
- “Allora vuoi tornare a Londra o scendi dal treno,
guarda che siamo arrivati!”
- “sì arrivo!” disse prendendo il suo bagaglio a
mano e seguendo i suoi amici per uscire.
-
- “Fantastico! Piove!” dichiarò stizzita Rose.
- “Quanto la fai lunga, tanto adesso andiamo alle
carrozze! Ciao Hagrid!” urlò Lily
salutando allegramente il vecchio gigante con la barba e i capelli
aggrovigliati così bene da sembrare un cespuglio di rovi.
- “Lily, Rose, Dominique!” salutò l’omone gioviale
“come sono andate le vacanze? Venite a prendere un tè un giorno di questi?” le
tre gli assicurarono che non appena avrebbero avuto l’orario delle lezioni si
sarebbero organizzate per andare a trovarlo. Intanto Mary aveva fermato una
carrozza e stava parlando tranquillamente con un ragazzo alto e dai capelli
color grano.
- “Tristan!dove eri finito? Non ti ho visto sul
treno!” disse la rossa saltando al collo dell’amico.
- “hey Rosie! Scusa ma mi sono fermato a parlare
con James e tuo fratello...”
- “a parlare con Hugo e James? È di che?”
- “Quidditch...” a quelle parole Mary sbuffò
contrariata, anche Tristan faceva parte della squadra di Grifondoro nel ruolo
di battitore.
- “visto che non avete intenzione di salire deduco
che possiamo prendere noi questa carrozza” disse una voce fredda ed altezzosa
alle loro spalle. Dominique, Lily, Tristan, Mary e Rose si voltarono di scatto
anche se avevano chiaramente capito a chi apparteneva quella voce.
- “tu deduci? Mi spiace Malfoy ma c’eravamo prima
noi!” ribatté la rossa.
- “beh e allora perché ve ne state qui fuori a
perder tempo, non vorrai rovinarti la tua bella divisa? E in più state creando
un ingorgo!” la prese in giro il biondo, Rose aveva già sfoderato la bacchetta,
ma Tristan rapido le bloccò il polso “Rosie, non fare idiozie, sei un
Prefetto!”
- “io darei ascolto al tuo amico” disse beffardo,
la ragazza seppur contraria rimise la bacchetta sotto la veste, purtroppo il
lato da Prefetto ereditato da sua madre era andato a dormire ed aveva lasciato
il posto all’impulsività e all’ira degne di papà Ron.
- Guardò il ragazzo con sguardo freddo e disse in
una perfetta imitazione di Malfoy “saliamo! Altrimenti il principino prende un
bel raffreddore e poi la sua mammina si preoccupa!” Scorpius non fece una piega
e ribatté tranquillo “Saggia mossa Weasley”, lei per tutta risposta gli rivolse
uno sguardo assassino prima di scomparire all’interno dell’abitacolo.
- “tu davvero non ne puoi fare a meno, eh Scorpy?”
lo canzonò Albus, il biondo fece un’alzata di spalle prima di entrare nella
carrozza successiva.
-
- “non è altro che un pallone gonfiato, viziato
prepotente...” stava intanto dicendo la rossa all’interno della carrozza,
mentre Mary e Dominique cercavano di calmarla inutilmente.
- “lascia perdere, con gente come lui è impossibile
ragionare” la rassicurò Lily
- “non riesco a capire come fa a sopportarlo tuo
fratello!” disse Rose sempre più alterata.
- “non me lo chiedere, non ne ho proprio idea!a
detta di Al è un ragazzo simpatico...” ma prima di riuscire a finire sua cugina
la fece tacere con una occhiata furiosa.
- “vabbè dai, parliamo di cose più interessanti!
Tipo il ballo di Natale!” disse Lily portando la conversazione su qualcosa di
completamente differente “voi avete già deciso con chi ci andrete?” chiese
eccitata.
- “Ma non siamo nemmeno arrivati a scuola! Mancano
più di tre mesi!” si lamentò Mary.
- “Già Mary non ha tutti i torti, tanto sappiamo
già che avrai la fila come ogni anno!” disse Rose che finalmente si era
calmata.
- “non è vero! E poi senti chi parla! Chi è che
l’anno scorso ha ricevuto dieci inviti per il ballo tre provenienti da
Serpeverde?Nott era così arrabbiato...” disse beffarda Lily rivolta alla
cugina, la quale arrossì vistosamente
come solo una Weasley sapeva fare.
- il tragitto per Hogwarts trascorse così tra
piacevoli chiacchierate e risate.
ecco
il secondo capitolo, questa volta ho potuto aggiornare subito
perchè l'avevo già scritto, il terzo è in fase di
lavorazione mentre gli altri aspetto l'ispirazione divina ^__^ ora che
inizierà anche la scuola è l'ultimo anno sapete
com'è... non so davvero quando potrò postare anche
perchè ho altre storie da portare avanti!
perciò mi scuso in anticipo per i ritardi o le lunghe attese per gli aggiornamenti ...continuate comunque a seguirmi ed a recensire!!!
a presto...
xoxoJazz
-
|
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Capitolo 3 *** Capitolo Tre ***
3.Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa
Heilà!
eccomi tornata...scusate il ritardo ma come vi avevo già
anticipato con altre due fic in corso e prove d'esame a destra e manca
il tempo per postare è limitato!
comunque raga grazie mille!!! davvero!vi amo vi adoro! verrei a casa vostra a ringraziarvi personalmente!!! 10 Preferiti e 11 Seguiti!! troppo buoni ^__^ sono commossa!
allora ringrazio:
1 - abbaeff [Contatta]
2 - chyo [Contatta]
3 - Dubhe92 [Contatta]
4 - hermione12 [Contatta]
5 - lallina_89 [Contatta]
6 - lovekk [Contatta]
7 - nan96 [Contatta]
8 - Potterina1993 [Contatta]
9 - Scorpiusthebest [Contatta]
10 - sophia90 [Contatta]
grazie ancora!!! e...
1 - cino nero [Contatta]
2 - ElseW [Contatta]
3 - francydenis [Contatta]
4 - Jadina [Contatta]
5 - jadina94 [Contatta]
6 - Jey_Jules [Contatta]
7 - LittleScar [Contatta]
8 - littlesheep [Contatta]
9 - Potterina1993 [Contatta]
10 - ValyBrick [Contatta]
11 - _deth_ [Contatta]
continuate a seguirmi! e moltiplicatevi ^__^
risposta alle recensioni:
kimartwins18:
grazie per aver commentato!!! sono contenta che Rose ti piaccia,
anch'io me la sono sempre immaginata così metà e
metà ^__^ spero che questo capitolo ti piaccia! per quanto
riguarda i capitoli...mmh...non so ancora quando andrà avanti
(dipende anche dalla mia ispirazione...eheh...) comunque penso che
saranno più di 10...alla prossima! recensisci mi raccomando,
kiss Chiara**
Scorpiusthebest: spero che la
meditazione sia servita ^__^ beh l'attesa è finita ecco il
cappy! spero che ti piaccia! grazie per aver recensito e continua a
commentare!!!bacio ** (ps. Scorpius the Best for ever! ^__^)
Troue_xxx: hey! grazie per il
commento ^__^ hai visto?! Scorpy se ne è accorto! eh lo so era
ora...ma la strada è lunga...poi diciamo che Rose ha ancora
mezza idea di ucciderlo U__U (anche lei è un po' tarda sotto
questo punto, poverina...dopotutto è figlia di Ron) il ballo?
eheheh....ho già una mezza ideuccia su come avverra il misfatto!
continua a seguirmi e lo scoprirai! ^__^ beso**
♠Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa♠
♥Capitolo Tre♥
- Arrivati
a scuola i ragazzi si diressero immediatamente alla Sala Grande dove erano
disposti le ormai familiari quattro lunghe tavolate con sopra i quattro
stendardi delle case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e
Serpeverde.
- Lily e
Rose salutarono allegramente la cugina che andò veloce a sedersi al tavolo dei
Corvonero accanto ai suoi amici di casata.
-
- Dopo lo
smistamento che quella volta era durato più del solito visto che gli iscritti
del primo anno sembravano essersi triplicati rispetto a quelli dell’anno
scorso, i quattro tavoli si riempirono di delizioso cibo che gli studenti provvederono
a consumare fino all’ultima briciola.
-
- Dopo il
discorso di bentornato da parte del Preside gli studenti si ritirarono nelle
proprie Sale comuni mentre i Prefetti mostravano la strada a quelli del primo
anno che guardavano affascinati la scuola.
-
- «Primo
anno! Da questa parte! Grifondoro per di qua!» urlava Tristan l’altro Prefetto
insieme a Rose.
- «per le
mutande di Merlino! Odio questo lavoro» bisbigliò il ragazzo all’amica che gli
restituì uno sguardo divertito, mentre dirottava i nuovi alunni su per le
scale.
- «per
favore fate attenzione, alle scale piace cambiare!» disse prima di arrivare di
fronte al ritratto della Signore Grassa.
-
- Rose
entrò nel dormitorio femminile dopo aver dato la buonanotte a Tristan, vedendo
che nessuno era sveglio si buttò sul letto senza nemmeno cambiarsi e il sonno
l’avvinse immediatamente.
-
- «Rose...»
chiamò piano Mary scuotendo la compagna delicatamente per la spalla.
-
- Niente.
-
- La
giovane Grifondoro dormiva beatamente avvolta nelle calde lenzuola del suo
letto a baldacchino.
- «ancora
niente?» chiese la piccola Potter infilandosi il maglione nero con lo stemma
del Grifondoro ricamato vicino al cuore.
- «macché!
È da dieci minuti che la chiamo e non fa altro che grugnarmi addosso!» disse
sbuffando. Lily rise.
- «lascia
ci penso io!» affermò decisa, scostando gentilmente l’amica. Lily sfoderò la
bacchetta e si schiarì la voce «Levicorpus!»
-
- «AAAHHHH!»
-
- «ben
svegliata!» rise Lily mentre Mary la guardava mortificata ma con l’ombra di un
sorriso dipinto sul volto pallido a forma di cuore.
- «mettimi
subito giù!» ordinò Rose mentre si dimenava con foga. Pessima mossa.
- «ok!»
rispose semplicemente la cugina. Si udì uno schianto e la rossa riemerse da
dietro il letto sputacchiando capelli, gli occhi spiritati.
- «ma che
brave! Si può sapere che cavolo vi è preso? Sono un Prefetto!» urlò indignata.
- «scusa
cugina Prefettina! Ma non ti svegliavi più, dai muoviti che è tardi» ribatté
Lily tranquillamente scendendo le scale con Mary al seguito con aria fintamente
dispiaciuta.
-
- Rose
sbuffò irritata, si alzò e si diresse verso lo specchio. Pessima mossa numero
2. per poco non urlò dallo shock. Era un disastro, i capelli una matassa
informe rossa, la divisa era tutta spiegazzata. Un bel trauma per Rose Weasley
la scrupolosità e l’ordine fatti a persona.
- Diede
un’occhiata all’orologio. Pessima mossa numero 3. questa volta stava per
svenire. Era tardissimo, o almeno lo era per lei. Rose era una persona precisa,
aveva i suoi orari e la sua tabella da maniaca da seguire – il lato Hermione
Granger era più vivo che mai in quei momenti – e lei odiava essere in ritardo.
- Prese la
bacchetta e con un semplice incantesimo la divisa tornò pulita e senza pieghe,
raccolse i capelli in una coda alta, il ciuffo tenuto fermo da qualche forcina.
Raccolse al volo il cardigan e volò letteralmente fuori dal dormitorio.
-
- «grazie
tante è!» sbuffò Rose sedendosi al tavolo di Grifondoro davanti a Lily e Mary
con il vassoio carico di cibo.
- «scusaci
Rosie...il fatto è che tu...» cominciò la mora un po’ divertita un po’ sinceramente
dispiaciuta «ma nemmeno se fosse scoppiato una guerra a suon di incantesimi
accanto al tuo letto tu ti saresti svegliata!» finì Lily allegra.
- La rossa
la guardò male e riportò la sua attenzione sulle sue frittelle alla fragola.
-
- Come se
avesse sentito un campanello Rose alzò di scatto la testa nell’istante in cui
Scorpius Malfoy e la sua allegra combriccola composta da suo cugino Al, Edward
Zabini e Ashley Smith facevano la loro trionfale comparsa sulla soglia della
Sala Grande. I risolini convulsi e i sospiri del corpo femminile di Hogwarts
invasero l’intera sala.
- «patetico...»
mormorò fra i denti Rose. La giovane Potter e Mary si scambiarono uno sguardo
che non rassicurava per nulla la giovane Weasley.
- «che
c’è?» chiese sospettosa.
- «Rose...»
iniziò titubante la mora.
- «...la
tua ossessione per Malfoy è preoccupante, cugina...» continuò Lily incatenando
i suoi occhi color cioccolato a quelli blu mare della rossa «insomma, sappiamo
tutti com’è Malfoy, tu non fai altro che ricordarcelo» proseguì facendo una
smorfia « voglio dire che non appena c’è lui nei paraggi non fai altro che
fissarlo male e parlare di lui...» esitò. Rose la guardava sempre più
scioccata, quasi non riuscisse a capire il significato delle sue parole. Era
sbalordita stava per caso insinuando che a
lei...lui...piace...Malfoy...lei...non riusciva nemmeno a pensarlo.
- «Lily ti
prego cosa stai cercando di dire?» domandò con voce strozzata.
- «sto
cercando di dire che nessuno si accorge della presenza di Scorpius Hyperion
Malfoy come te, Rose Weasley!» disse esasperata.
-
- Rose non
disse nulla, ma alzò gli occhi color zaffiro che si incontrarono-scontrarono
con quelli color tempesta di un certo biondino dall’aria annoiata. Fu solo un
attimo ma sembrava che scariche di pura energia legassero i loro sguardi,
dall’apparenza imperscrutabili.
-
- «Rosie?»
- «eh?»
sobbalzò la rossa distogliendo lo sguardo da un attento Scorpius. Le sue due
amiche la osservavano preoccupate aspettando una sua qualunque reazione, che
infatti non tardò ad arrivare.
- «voi due
mi fate sbellicare dalle risate, dico sul serio...» disse facendo una risata
forzata « io non ho nessuna ossessione per quell’idiota! Nessuna capito? Come
potete pensare...io lo odio, lo detesto...io...insomma dov’è la McGrannit con
l’orario?» disse spazientita, Mary scosse la testa, mentre Lily la fissava
sconcertata.
- «vaaa
bene! Io vado a pozioni, ricordati una cosa cugina mia: il confine tra amore ed
odio è molto più sottile di quello che si pensa...» Rose la guardò scettica.
- «Lily
cara, quando la smetterai di leggere quei romanzi babbani da due soldi?» Lily
alzò le spalle e se ne andò.
-
- Ovviamente
Rose e Mary essendo del sesto anno dovevano aspettare che la McGrannit li
consegnasse l’orario personalmente, in modo da assicurarsi che tutti avessero
ricevuto i loro GUFO.
- Quando
arrivò il turno di Rose, la ragazza era evidentemente irrequieta e batteva a
terra il piede nervosa. rimuginava ancora sulle “accuse” infondate della
cugina.
-
- «allora
signorina Weasley...» esordì l’anziana professoressa «il tuo Eccezionale in
Trasfigurazione mi ha fatto molto piacere, come gli altri tuoi voti, del resto
non ci si poteva aspettare niente di meglio dalla figlia di Hermione
Granger...»
- «grazie
professoressa.» disse con un sorriso tirato, anche se era compiaciuta dei complimenti,
prese il suo orario e si avviò insieme a Mary verso l’aula di Difesa contro le
Arti Oscure.
-
- Quando
entrarono l’odore di chiuso ed umido della stanza le colpì al naso, facendo
irritare ancora di più la rossa. La situazione peggiorò quando passando accanto
all’ultimo banco un certo Serpeverde la salutò divertito con sguardo
irriverente «buongiorno Secchiona!»
- Rose si
bloccò e si voltò infuriata «vai al diavolo Serpe! È tutta colpa tua!» urlò con
cattiveria e molte teste si voltarono verso i due, Rose proseguì impettita e si
sedette accanto a Tristan in seconda fila, aprì il libro e si mise a studiare
ignorando il resto del mondo, e lasciando un Malfoy alquanto basito.
- Albus,
accanto a Scorpius ancora sconcertato, guardò Tristan che a sua volta guardò prima
Rose poi Mary, la quale gli fece un segno con la testa di lasciar perdere.
- La porta
sbatté alle spalle dell’intera classe persa in mormorii. Il professore di
Difesa contro le Arti Oscure avanzò rapido, il mantello scuro fluttuò davanti
al viso di Scorpius Malfoy facendolo ridestare dal coma ad occhi aperti in cui
era caduto.
-
- «ehi,
tutto bene Scorp? Non hai una bella cera...» bisbigliò Al accanto a lui, mentre
il professore McKinnon, un uomo alto ed affascinante sui quarant’anni, faceva
l’appello.
- «non sarà
mica per quello che ti ha urlato mia cugina?»
- «no!
Certo che no, come puoi pensare che lei possa scalfirmi in questo modo, anzi
serpe è il mio secondo nome!» disse facendo un gran sorriso, mentre nel suo
profondo era rimasto in qualche modo scosso.
- «ma non era
Hyperion il tuo secondo nome, scusa?» chiese Al beffardo.
- «ma
piantala Al!»
-
- «Malfoy
Potter silenzio!» abbaiò il professore, i due Serpeverde lo guardarono, il
rimorso fatti a persona.
- «aprite
il libro alla pagina degli Incantesimi non Verbali...»
- Scorpius
prese il suo testo e lo aprì al capitolo assegnato, ma non vedeva veramente le
parole, la sua mente era occupata da altri pensieri. Per l’esattezza un
pensiero, anzi una persona: Rose Weasley.
-
- Il
giovane Malfoy non riusciva a capire per quale strano motivo a lui oscuro la
Weasley gli era saltata su a quel modo. Insomma non aveva fatto niente di
diverso dal normale. L’aveva salutata con il suo solito appellativo, ormai per
loro era quasi diventato un rito. Si aspettava il classico “buongiorno idiota!”
detto in maniera sprezzante.
- Invece
no. Si era beccato una bella urlata che lo incolpava di tutto. Cosa aveva
fatto? Nulla. Ma che cavolo le era preso? Si domandò passandosi una mano fra i
capelli, gesto che faceva di solito quando era nervoso od irrequieto.
-
- Ma che diavolo mi prende? Perché
non riesco a smettere di pensarci? Perché sono così preoccupato di aver fatto
qualcosa che l’abbia turbata? Insomma lei è una Weasley!
- W-E-A-S-L-E-Y! Un’ arrogante
so-tutto-io che detesto!
- Possibile che mi abbia ferito? No.
Impossibile non mi importa un accidente di quella saputella smorfiosa...non la
passerà liscia per avermi insultato davanti a tutti! Parola di Malfoy.
-
- In quel
momento il bel Serpeverde, totalmente perso nelle sue elucubrazioni mentali,
ricevette una gomitata da parte del suo vicino di banco. Scorpius si voltò di
scatto, gli occhi ridotti a fessure, ma Al non sembrò badarci anzi faceva segni
con la testa in direzione del professore.
-
- «Signor
Malfoy?» chiese McKinnon leggermente spazientito, Scorpius si girò e lo vide
appoggiato alla cattedra gli occhi puntati su di lui, il ragazzo deglutì
impercettibilmente.
- «sì?»
chiese quasi con arroganza, come se concedergli la sua attenzione fosse il più
grande degli onori.
- «signor
Malfoy sarebbe così gentile da venire qui? Anche lei signorina Weasley...»
-
- Rose alzò
di scatto la testa e la voltò nella direzione di Scorpius, i suoi occhi
mandavano scintille. Scorpius gli restituì o sguardo. I due si alzarono
contemporaneamente e si diressero verso la cattedra, posizionandosi accanto al
professore di fronte all’intera classe che li guardava ansiosi.
- «bacchette
alla mano!» ordinò.
- Rose a
Scorpius si posizionarono l’uno davanti all’altro squadrandosi con reciproco
astio.
- «bene ora
proverete ad eseguire degli incantesimi sul vostro compagno non verbali...»
disse soddisfatto McKinnon, contento di aver scelto i suoi due migliori allievi
per la dimostrazione. L’intera classe invece, soprattutto Albus, Mary, Edward
Zabini e Tristan, assistevano alla dimostrazione con puro terrore.
-
- I due giovani, Grifondoro e Serpeverde,
sembravano tesi come corde di violino gli occhi ridotti a spilli, le mani
rigide e le bacchette alzate. La tensione si poteva tagliare con una
ghigliottina.
- Sembrava
che quello scontro di sguardi andasse avanti in eterno poi improvvisamente e
con una coordinazione spaventosa entrambe le bacchette volarono via dalle mani
dei loro proprietari che in un primo momento sorpresi le ripresero quasi al
volo. E fu in quel momento che iniziarono i guai.
-
- Sia Rose
Weasley che Scorpius Malfoy avevano delle cose in comune. prima di tutto
l’orgoglio. Seconda cosa la voglia assoluta di prevalere sull’altro, questo fu
sicuramente il motivo per cui invece di fermarsi alla dimostrazione come
richiesto dall’insegnante, levarono le bacchette ed iniziarono a duellare,
lanciando incantesimi e mandando quasi nel caos la stanza.
-
- «Scorpius!
Rose! Ora basta!» urlò rosso in volto il professore. Rose calò immediatamente
la bacchetta e fissò sconvolta la stanza e i suoi compagni di classe rifugiati
sotto i banchi. Le orecchie della ragazza diventarono scarlatte quasi come i
capelli e cominciò a farfugliare mortificata «no...professore mi dispiace...non
s-so c-cosa mi s-sia pr-preso!»
- Scorpius
se ne stava fermo lo sguardo perso.
- «mi
dispiace signorina Weasley ma lei e il signor Malfoy non solo avete
disubbidito, avete terrorizzato l’intera classe e ridotto al caos
l’aula...perciò...» Rose cominciò a scuotere la testa orripilata «...dovrò
darvi una punizione!» concluse risoluto.
- Scorpius
storse la bocca in una smorfia contrariata, mentre Rose era talmente allibita e
scioccata che non rispose, a causa non solo del macello che aveva combinato ma
anche per aver ricevuto la sua prima punizione in tutta la sua carriera
scolastica.
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Capitolo 4 *** Capitolo Quattro ***
4
hey bella gente!eccomi tornata con un nuovo e spero apprezzato capitolo!
volevo (per la milionesima volta sì... =__=") ringraziare tutti
coloro che commentano e seguono la mia fanfic! e che sono in continuo
aumento! grazie davvero sono meravigliata, davvero non pensavo che
potesse avere un successo così (almeno per me...) 20 Seguiti e 14 Preferiti
ma io vi amo! i love you, ich liebe ihr (almeno spero che si dica
così, ecco 5 anni di tedesco buttati al vento...)comunque...
GRAZIE a:
1 - abbaeff [Contatta]
2 - cavallinobianco91 [Contatta]
3 - chyo [Contatta]
4 - Dubhe92 [Contatta]
5 - Edwardlove [Contatta]
6 - hermione12 [Contatta]
7 - lallina_89 [Contatta]
8 - lovekk [Contatta]
9 - marta_cullen [Contatta]
10 - nan96 [Contatta]
11 - Potterina1993 [Contatta]
12 - Scorpiusthebest [Contatta]
13 - sophia90 [Contatta]
14 - virgi_lycanthrope [Contatta]
...e nuovamente GRAZIE a:
1 - alice_ [Contatta]
2 - bellaedannata [Contatta]
3 - cino nero [Contatta]
4 - Dark_lady88 [Contatta]
5 - ElseW [Contatta]
6 - fanfictions [Contatta]
7 - francydenis [Contatta]
8 - Jadina [Contatta]
9 - jadina94 [Contatta]
10 - Jey_Jules [Contatta]
11 - kiaa [Contatta]
12 - kimartwins18 [Contatta]
13 - kissgabri [Contatta]
14 - LittleScar [Contatta]
15 - littlesheep [Contatta]
16 - Potterina1993 [Contatta]
17 - ValyBrick [Contatta]
18 - xXBlack Rose OSheaXx [Contatta]
19 - _deth_ [Contatta]
20 - _ki_ [Contatta]
mi raccomando continuate ma continuate veramente così!!! ^__^
Risposta alle Recensioni:
kimartwins18:
heilà Chiara! thank you per aver recensito anche questo
capitolo! spero che la tua curiosità venga soddisfatta ^__^ mi
raccomando continua nella tua opera pia: ovvero recensisci!un mega
bacio **
Troue_xxx
: carissima! traquilla non problem se non commenti puntualmente (credo
che si possa dire anche così...) l'importante è che tu
continui ^__^ sono d'accordo con te, IO con Scorpius Malfoy farei la
punizione moooolto volentieri, anche se non credo che io la vedrei come
una punizione ma come una benedizione...mmh...già il loro
"rapporto" sta progredendo, infatti non sarebbe stato credibile se si
fossero innamorati dal giorno alla notte dopo 6 anni di duri
insulti...ma in questo cappy si fa un saltino in avanti! spero di
vedere un tuo commento anche nel prossimo capitolo...bacione**
Scorpiusthebest:hola!!!!assolutamente
d'accordo! cupido ha lanciato il suo dardo...vediamo se quei due se ne
renderanno conto! mi raccomando continua a recensire ^__^ kiss kiss**
kokylinda2:
new entry! ^__^ grazie mille per i complimenti...davvero ti ringrazio,
sono commossa! (e qui sono serissima!) sono rimasta piacevolmente
sorpresa del tuo commento...spero che anche questo capitolo ti piaccia
come gli altri! mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi!! a proposito
la ragazza che scelto per impersonare Rose si chiama Polina Kouklin (ci
ho messo un'eternità a trovare una ragazza che mi convicesse
pienamente nel ruolo di Rose Weasley) al prossimo capitolo...besos **
ElseW:
altra new entry (per quanto riguarda le recensioni) già
l'orgoglio proprio una brutta bestiaccia che anch'io ho l'contratto
purtroppo U__U, hai visto che quei due nonostante vogliano fare gli
altezzosi menefreghisti, sono rimasti scottati...eeeh vedrai come si
evolveranno le cose...grazie per aver recensito! spero che commenterai
anche questo, a presto! bacione**
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
- ♥Capitolo Quattro♥
- ~Punizione Per Due~
- ...nonèpossibilenonèpossibilenonèpossibile...
- Rose
Weasley stentava ancora a crederci. Le parole del professor McKinnon le
rimbombavano in testa. Punizione,
punizione, punizione.
- Lei? Rose
Weasley, Prefetto ligia alle regole, in sei anni mai una nota negativa, un
richiamo, degna figlia della Caposcuola Hermione Granger.
- Come era
potuto accadere? Un lampo...l’immagine di due occhi color tempesta le
attraversarono la mente, e per poco non le sfuggì un ringhio dalle labbra
carnose.
- Malfoy.
Era tutta colpa sua se aveva ricevuto la sua prima punizione, lui e la sua
stupida voglia di mettersi in mostra.
- Ah, ma
l’avrebbe pagata, poco ma sicuro.
-
- «allora...come
sta?» domandò James alla sorella minore, guardando di sottecchi la cugina, che
in quel momento se ne stava seduta su una delle poltrone della Sala comune di
Grifondoro con le braccia strette intorno alle ginocchia e lo sguardo fisso sul
fuoco del camino che danzava indisturbato.
- «eh..insomma
è da due giorni che sta così, stasera deve andare da McKinnon per ricevere la
punizione» sussurrò rivolta al fratello.
- Mary
guardava l’amica in attesa di qualche reazione.
-
- Nel
frattempo un ragazzo di quattordici anni, alto e smilzo con una zazzera ribelle
castano scuro e due occhi dello stesso colore, ed il naso ricoperto di
lentiggini entrò con aria baldanzosa nella Sala.
- «hey
salve gente!» salutò vivace, poi individuata Rose, le corse incontro e colpì
amichevolmente la spalla della ragazza che lo fissò stordita.
- «Sorellona!
Ho saputo la notizia! Posso dirti che sono fiero di te, finalmente dimostri di
non essere solo un noioso Prefetto, ma una degna Weasley!»
- La rossa
si irrigidì e lo fissò come se guardasse una cosa rivoltante portata dentro dal
gatto.
- «c-che
intendi dire, scusa?»
- «sto
parlando della punizione, naturalmente! Vedrai in breve raggiungerai la stessa
fama di me e James!» rispose con disarmante allegria.
- Rose
cambiò espressione. Ora un luccichio assassino brillava nei suoi grandi occhi
blu.
- «HUGO!»
-
- «Sì?»
chiese senza rendersi conto di aver commesso il più grande errore della sua
breve vita. Infatti il poverino non aveva ancora capito che stava per subire
l’ira apocalittica della sorella, altrimenti si sarebbe barricato in un bunker
sul fondo del Lago Nero in attesa che l’Apocalisse – ovvero, sua sorella –
terminasse.
- «TU!»
disse la rossa puntando un dito accusatore contro il fratello che ora che aveva
guardato la ragazza negli occhi aveva iniziato ad indietreggiare allarmato.
- «come
puoi solamente pensare che io, Rose Weasley, possa mai desiderare di diventare
una criminale scellerata priva di cervello come te o James...» il maggiore dei
fratelli Potter sentendosi chiamare in causa deglutì vistosamente, preoccupato
che ora avrebbe ricevuto anche lui una sonora ramanzina da parte del Prefetto
d’acciaio, alias la sua dolce cugina, «...o quel pallone gonfiato di Malfoy!»
- «cosa
centra adesso Malfoy?» domandò innocente Hugo. Pessima mossa. Per un terribile
istante pensò che Rose l’avrebbe seriamente preso a pugni, ma poi l’ira sfumò e
la rossa si limitò a sbattere frustrata un piede per terra, poi girò sui tacchi
e salì le scale borbottando «vado a cambiarmi!»
- Quindici minuti
dopo Rose era pronta per affrontare la condanna. Indossava un paio di jeans
chiari che le fasciavano aderenti le gambe lunghe e snelle, ed un dolcevita
bianco, ai piedi delle logore all star bianche. I capelli erano legati in una
treccia che portava di lato.
-
- Scese le
scale e vide che Mary, Lily, Hugo e James erano ancora tutti lì ad aspettarla.
- «andrà
tutto bene Rosie!» disse Lily sorridendo alla cugina che aveva il morale sotto
i piedi.
- Rose un
po’ meno afflitta uscì attraverso il ritratto della Signora Grassa e si avviò
verso l’aula di Difesa contro le arti Oscure.
-
- Quando la
rossa fu quasi arrivata si fermò bruscamente nel vedere davanti a se la regale
figura di Scorpius Hyperion Malfoy.
-
- Il bel
Serpeverde stava appoggiato al muro accanto alla porta con aria annoiata e le
braccia incrociate sul petto. Rose dovette ammettere con grande riluttanza che
era dannatamente bello e raffinato. Indossava un paio di jeans neri aderenti ed
una maglia grigio scuro con le maniche arrotolate sui gomiti che lasciavano
intravedere il petto ampio, le gambe toniche e gli addominali scolpiti dagli
allenamenti di Quidditch.
-
- «allora
hai finito di mangiarmi con gli occhi Weasley?» domandò con voce bassa e calda guardando
divertito la ragazza. Rose storse la bocce in una smorfia scettica.
- «sì nei
tuoi sogni Malfoy!»
- Scorpius sorrise
sghembo e con fare galante le aprì la porta e le cedette il passo, Rose lo
superò lanciandogli uno sguardo sprezzante e per nulla colpito.
- «buonasera ragazzi!» salutò cordiale il
professore di Difesa contro le Arti Oscure. I due ragazzi risposero con un
cenno del capo avvicinandosi alla cattedra.
- «bene, sappiamo tutti perché siete qui...non c’è
bisogno che vi ricordi il casino causato dalla vostra totale mancanza di
tolleranza reciproca...» Rose e Scorpius si guardarono per un attimo ma
entrambi distolsero lo sguardo immediatamente.
- «perciò la vostra punizione sarà quella di
riordinare l’intero reparto della biblioteca...senza l’uso della magia
ovviamente...» Scorpius sbuffò sonoramente e visibilmente contrariato, mentre
Rose accettò la sentenza senza battere ciglio.
- «le prometto che sarà soddisfatto, Signore!»
annunciò Rose con passione, il Serpeverde alzò gli occhi al cielo.
- «me lo auguro...chissà che questa punizione vi
insegni un po’ di pazienza e collaborazione!»
disse guardandoli serio «bene, potete cominciare da adesso, Madama Pince vi
attende in biblioteca!» disse a mo’ di congedo e i due ragazzi uscirono
silenziosi.
-
- Il tragitto dall’aula di Difesa alla biblioteca
passò nel silenzio più assoluto. Rose era concentrata sulla buona riuscita
della sua punizione, mente Scorpius, beh...i suoi pensieri erano totalmente
distanti dal castigo, ma convergevano, invece, tutti sulla persona che gli
camminava davanti e che gli stava dando la schiena.
- Da due giorni a quella parte il suo pensiero
fisso era sempre stato lei. Scorpius non riusciva a capirne il motivo ma Rose
Weasley era diventata la sua ossessione, ogni volta che la vedeva non faceva
altro che pensare a nuovi modi per insultarla così solamente perché lei si
accorgesse della sua presenza, sbucava addirittura nei suoi sogni: appariva ad
un tratto e se ne stava là a fissarlo silenziosa con i suoi occhi da cerbiatto
così espressivi.
- Anche quella sera, non appena l’aveva vista
Scorpius non poté fare a meno di notare la grazia e la sicurezza con cui si
muoveva e la fierezza con lui lo guardava. Nessuna ragazza l’aveva mai guardato
così, di solito tutte le ragazze che occupavano le sue notti più infuocate
erano sempre remissive, e avevano lo sguardo completamente adorante, quasi lo
venerassero.
-
- «Malfoy?Malfoy!» urlò Rose sventolandogli la mano
ad un palmo dal naso.
- «cos-?che diavolo vuoi?» rispose scorbutico. Ecco
era più forte di lui, non riusciva a fare a meno di risponderle male. Rose lo
fissò per un momento, al ragazzo sembrò per un istante che i suoi occhi si
fossero velati di tristezza ma fu solo per un attimo, poi lo sguardo della
rossa diventò nuovamente distaccato.
- «Madama Pince se ne è appena andata...perciò
adesso ci mettiamo al lavoro!» Scorpius la guardò scettico «non ho intenzione
di farmi comandare a bacchetta da un’insopportabile so-tutto-io come te!» sibilò
irritato, Rose non fece una piega.
- «senti Malfoy ho tanta voglia quanto ne hai tu di
stare qua e respirare la stessa aria di un’idiota patentato come te!» sbottò
irata «...e non ho per niente voglia di sentire le tue lamentele da principino
viziato, quale sei...perciò ora tu fai come ti dico senza discutere! Non ho
voglia di perdere tempo...quindi ora tu ti occupi del settore di pozioni,
mentre io di quello di incantesimi! In silenzio!» Scorpius alzò un sopracciglio
ma non disse nulla, la rossa quell’atteggiamento non riusciva proprio a
digerirlo.
- «sono stata chiara? o hai bisogno che ti faccia
un disegnino esplicativo?»
- «cristallina.» disse glaciale il giovane Malfoy
dirigendosi verso il reparto dove vecchi libri di pozioni che aspettavano di essere
riordinati.
- Rose si voltò e osservò la gigantesca pila di
volumi e tomi che riguardavano gli incantesimi, sospirò sconsolata, ma si rimboccò
le maniche e iniziò a riordinare.
- Rose non sapeva dire da quanto tempo lei e Malfoy
erano rinchiusi in quella biblioteca, che malgrado avesse ereditato stessa la passione
per la lettura da sua madre, stava cominciando ad odiare.
- La ragazza prese un grosso tomo molto pesante,
che purtroppo per lei doveva essere sistemato nello scaffale più alto.
- Decisa a non arrendersi e a finire quanto prima
il suo settore, Rose salì su per la scala a ridosso delle scaffale fino a
raggiungerne la cima.
- La rossa si allungò verso lo spazio vuoto dove
andava riposto il gigantesco volume, sfortunatamente per lei il librone pesava
troppo e non appena lo ebbe sistemato si sbilanciò troppo e la mano sudata
lasciò la presa sulla scala.
-
- Rose si aspettava di sentire il tonfo sordo del
suo corpo che toccava violentemente il suolo, ma questo non avvenne.
- La giovane Grifondoro riaprì lentamente gli occhi
e si ritrovò stretta nella presa salda e calda di Scorpius Hyperion Malfoy.
- Rose non riusciva a crederci. Era fra le braccia
di Scorpius che la teneva stretta al petto, i loro volti vicinissimi.
- La ragazza riusciva a sentire il respiro caldo
del biondo sfiorarle il ciuffo, non osava nemmeno guardarlo negli occhi, aveva
troppa paura...paura di cosa poi?
- «di un po’...stavi cercando di ammazzarti?»
domandò ironico Scorpius, la voce quasi completamente roca, Rose rabbrividì nel
sentirla così vicina al suo orecchio.
- «mettiti giù!» il suo doveva essere un ordine
ma le uscì come un miagolio spaventato. La rossa alzò lo sguardo su di lui e
scorse nei suoi occhi magnetici un luccichio malefico.
- «sicura?» chiese con un sorriso. La reazione di
Rose fu immediata.
- «NO!» urlò un po’ troppo forte e si aggrappò
d’istinto al collo del biondo affondando il volto sul suo petto marmoreo. Non
appena si accorse di quello che aveva fatto la ragazza sentì le sue orecchie,
come il resto della faccia diventare incandescenti, ma rimase con il viso
nascosto per non mostrargli il suo imbarazzo.
- «scherzavo...» sussurrò dolcemente all’orecchio
della Grifondoro. E con delicatezza la posò a terra, solo quando Rose sentì i
suoi piedi ben piantati sul pavimento si staccò dal giovane Serpeverde.
- I due si fissarono negli occhi per un tempo
indeterminato, nessuno dei due capiva perché si ritrovassero con il respiro
corto e rossi in volto. Poi Rose si decise a parlare rompendo quel silenzio
surreale.
- «beh penso che per stasera possiamo andare...tu
che dici?» il biondo annuì con capo.
-
- Era da poco scoccata la mezzanotte e i corridoi
erano completamente deserti. Gli altri Prefetti avevano già terminato la ronda.
- I due ragazzi si ritrovarono davanti alle scale,
da quel punto in poi le loro strade si dividevano.
- «beh ciao...» disse stranamente imbarazzata Rose.
Non riusciva a guardare in faccia il bel Serpeverde.
- «ciao.» replico atono lui. La rossa cominciò a
salire le scale poi a metà si fermò e si voltò.
- «Malfoy!» chiamò. il ragazzo già avviato voltò la
testa all’indietro aspettando che la ragazza parlasse.
- «g-grazie...» balbettò lei diventando nuovamente
rossa in viso, Scorpius sorrise, Rose rimase a fissare lui e il suo sorriso per
un istante poi corse su per le scale senza voltarsi.
- Una volta
raggiunto il dormitorio di Grifondoro, Rose si accasciò sul letto stanca. Rimase
a fissare il soffitto per qualche istante poi si cinse le spalle con le braccia
e si mise a supino sul letto. Sentiva freddo.
- Rose si
rese conto di quanto stava bene fra le braccia del suo rivale, stretta contro
il suo petto si sentiva protetta, al sicuro...mentre ora sentiva solo freddo.
- Non si
rese nemmeno conto di ciò che aveva pensato esausta com’era, ma qualcosa nel
suo profondo aveva iniziato a cambiare...un calore inaspettato l’avvolse non
appena pronunciò quasi senza volere il suo nome nell’oscurità «Scorpius».
- Rose si
addormentò mentre una lacrima invisibile le solcava il volto.
mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
ps. scusate il ritardo.... -__-'
-
|
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Capitolo 5 *** Capitolo Cinque ***
5
chiedo
umilmente perdono per il mio ritardo...perciò non uccidetemi,
please T__T sono di nuovo qui con il quinto capitolo ^__^
(perdonata?) beh ormai i ringraziamenti sono d'obbligo visto che la
lista dei Preferiti è aumentata...non ci credo! Danke, Thanks, Merci, Gracias...beh avete capito...
Grazie a...
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Risposta alle Recensioni:
Troue_xxx:
caraaaaa! appena ho letto la tua recensione ho riso per dieci minuti
buoni...non mi sarebbe mai venuta in mente una Rose così!^__^
troppo fuori! anche se secondo me la tua visione è del tutto
possibile... spero che il tuo pc sia in buone condizioni ora ^__^
eh che ci vuoi fare Rose è proprio fortunata.
comunque tranquilla non ho
intenzione di sospendere questa fic!non vorrei nemmeno se mi
obbligassero! grazie per la recensione, spero che commenterai anche
questo capitolo! un bacione **
kimartwins18: heilà!
grazie mille per aver commentato anche questo cap.! *me molto felice*
eh già Hugo è identico a Ron (almeno io ho sempre pensato
a questo personaggio come la sua fotocopia!soprattutto
caratterialmente...)eh già i sentimenti...amore, odio...
Gelosia! ^__^ eh quei due faranno conoscenza anche di questo
sentimento...mi raccomando recensisci anche il prossimo! besos **
kokylinda2: carissima koky! ma
quanto ti devo ringraziare?! beh mille volte sarebbe ancora troppo
poco! davvero mi fanno molto piacere i tuoi commenti! grazie anche per
i commenti su come scrivo *me commossa!*
dunque sì la
ragazza è una modella...però non saprei dirti altro,
sorry! il motivo per cui Rose stava piangendo?mmh...diciamo che
è una specie di preannuncio di quello che le succederà,
ovvero si ritroverà a fare i conti con i suoi sentimenti, e la
cosa non è sempre facile...spero di essermi spiegata, comunque
si vedrà nel corso della fanfic, perciò non ti resta che
seguirmi ^__^ quindi fammi sapere cosa ne pensi di questo cappy!
kiss kiss**
sbrodolina:Ciao!!!! una nuova
new entry! beh grazie mille per i complimenti ^__^ mi hanno fatto
troppo piacere! sono contenta che ti sia piaciuto il modo in cui mi
sono immaginata i personaggi... anch'io mentre scrivo la storia ascolto
sempre la musica, mi ispira, sono un po' curiosa di sapere quali
canzoni hai scelto mentre leggere la fic ^__^. mi raccomando continua a
recensicre! a presto un bacio**
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
- ♥capitolo cinque♥
- ~ Incomprensibile
Gelosia ~
- L’acqua
della doccia scivolava lungo il corpo atletico del giovane rampollo di casa
Malfoy.
- Scorpius
se ne stava perfettamente immobile sotto il potente getto caldo, gli occhi
chiusi, il capo chino e le braccia tese poggiate sulla parete della doccia.
Assomigliava ad una statua greca raffigurante il dio Apollo.
Il giovane
Serpeverde si ripeteva nella mente la scena capitata la notte precedente. Ricordava
ogni singolo dettaglio, particolare. La caduta di Rose, le sue mani aggrappate
quasi disperatamente alla sua maglia, gli occhi chiusi, la fronte imperlata di
sudore, le guancie rosse, le labbra carnose così vicine al suo viso...No! basta! Urlò mentalmente Scorpius
riaprendo di scatto gli occhi.
- Istintivamente
si guardò le braccia.
- Poteva percepire
ancora la presenza di lei fra di esse, il suo corpo emanava calore e un leggero
profumo di rose selvatiche - Scorpius si ritrovò inspiegabilmente a sorridere,
un sorriso vero non un ghigno – sembrava che le sue braccia fossero state fatte
apposta per sorreggerla e stringerla, inconsapevolmente Rose le aveva plasmate
ed ora loro ne sentivano la mancanza, era come se abbandonando le braccia del
biondo, queste fossero diventate fredde.
- Anche
Scorpius sentiva la mancanza di Rose fra le sue braccia e presto se ne sarebbe
reso conto.
- «ehi
Scorp tutto bene lì?» chiese la voce di Edward mettendo bruscamente fine ai
pensieri del biondo.
- «sì!»
rispose tradendo una nota d’insofferenza per essere stato interrotto.
- «e allora
muoviti! Sono più di quindici minuti che te ne stai lì! Io ho fame!» si lamentò
la voce di Albus.
- Alzando gli
occhi al cielo Scorpius chiuse la doccia ed uscì dal bagno con l’asciugamano
legato intorno alla vita.
- «un
attimo se permettete...» sbuffò.
- «cavolo
muoviti!» sbottò Al con la mente rivolta alla colazione, mentre Ed gli fece un
gesto pigro con la mano che equivaleva ad “se proprio devi”.
- Quando
entrarono nella sala Grande Scorpius si stava allentando il nodo alla cravatta
con una mano mentre con l’altra si chiudeva il bottone della camicia. Albus non
resistendo più ai morsi della fame aveva letteralmente trascinato i suoi due
compari fuori dalla Sala comune. alla
faccia del miglior amico! Pensò il biondo infastidito.
- «Rose!
Come andiamo?» salutò allegramente Albus dirigendosi verso il tavolo dei
Grifondoro con fare disinvolto.
- «Al!»
urlò una voce musicale. Scorpius si bloccò. Il suo sguardo scattò
immediatamente verso la proprietaria di quella voce. Aveva perso l’appetito.
Rose Weasley si stava alzando dal suo tavolo per abbracciare affettuosamente il
cugino. Il giovane Malfoy non poté fare a meno di guardarla, aveva i capelli
sciolti quella mattina. Le ricadevano morbidi ed ondulati lungo la schiena fino
alla vita sottile. Il biondo deglutì a vuoto. Improvvisamente il suo corpo fu
attraversato da una sensazione spiacevole, come fastidio verso Albus che
parlava così tranquillamente e sciolto con la cugina. Il ragazzo scrollò le
spalle e distolse lo sguardo come per togliersi quella sensazione improvvisa
che lo aveva colto.
- Scorpius
riportò lo sguardo sulla rossa e notò che anche lei lo stava guardando. I suoi
occhi non stavano dicendo nulla, non c’era traccia di astio o rabbia,
semplicemente Rose lo stava fissando, il suo sguardo era così profondo che il
biondo rischiava di perdersi dentro esso.
- «Scorpy!» all’improvviso sentì un peso “morto”
fiondarsi contro di lui, la sua voce gli rimbombò fastidiosa nell’orecchio e
lui fu costretto ad interrompere l’incontro di sguardi.
- «Scorpy!
Finalmente sei arrivato...» gracchiò quell’oca di Ashley Smith. O almeno così
la reputava Rose in quel momento, le mani le si chiusero istintivamente a pugno
mentre osservava lei e Scorpius andare a sedersi vicini come una coppietta, la
testa scattò automaticamente dall’altro lato come se stesse scacciando un
insetto molesto.
- «Rose?»
chiamò Al aggrottando le sopracciglia scure.
- «scusa Al
stavi dicendo?»
- «niente
di importante...tutto bene?» le domandò stavolta preoccupato. Rose si costrinse
a fare un largo sorriso «certo tutto ok!»
- «sicura?»
- «sì Albus
tutto ok!» disse con divertita esasperazione. Il cugino le scompigliò i capelli
e se andò con fare accattivante verso il tavolo dei Serpeverde dove una
abbondante colazione lo stava sicuramente aspettando.
- Rose si
risedette al suo posto accanto a Tristan e Mary. Purtroppo per lei dalla sua
posizione riusciva perfettamente a vedere Scorpius farsi imboccare da quella oca
bionda di Ashley.
- Un
brivido spiacevole le percorse la schiena, sentì come se il cuore si stesse
rimpicciolendo non permettendole di respirare.
- «non ho
fame...» disse in un sussurro udibile. Tristan rimase con la bocca aperta e la
forchetta con il bacon a mezz’aria, Mary smise si sorseggiare il suo tè, Lily
che era appena arrivata con un piatto stracolmo di cibo la guardava allarmata.
- «cosa
scusa?» chiese sedendosi davanti alla cugina.
- «non ho
più fame...» ripeté alzando la voce «stai bene?» domandò Tristan poggiandole
una mano sulla fronte.
- «sì certo...»
disse togliendo gentilmente la mano di Tristan e facendo un timido sorriso.
- «ehm...tesoro
non hai toccato cibo» osservò a metà fra il gentile e l’incredulo Mary.
- «e?»
chiese Rose «non è da te! Se c’è una cosa che sia tu che Hugo avete ereditato
da zio Ron è proprio l’appetito insaziabile!» replicò Lily.
- «è
successo qualcosa?!vero?...» disse Tristan agitato guardandola negli occhi «è
colpa di Malfoy, ci scommetto!cosa è successo?» Rose abbassò lo sguardo, non
aveva raccontato a nessuno quello che era avvenuto durante la punizione, per
qualche motivo a lei sconosciuto il solo pensare alla notte appena trascorsa la
metteva in agitazione, non poteva raccontarlo, avrebbero sicuramente reagito
male.
Non puoi o non vuoi?
- Disse una
vocina infantile nella testa di Rose. Nel sentirla la ragazza si riscosse e
decise di mentire spudoratamente.
- «certo
che no! Si è comportato come il solito nullafacente!ho dovuto fare tutto io!»
disse con quello che sperava fosse un tono offeso.
- Fortunatamente
la cosa funzionò perché tutti si rilassarono subito e le rivolsero degli
sguardi comprensivi.
- «ci...ci
vediamo a lezione!» disse alzandosi di scatto, raccogliendo i libri e
dirigendosi velocemente fuori dalla Sala.
- Non
appena uscita Rose si appoggiò al muro in pietra del castello facendo grandi
respiri. Era sconvolta dal suo stesso comportamento, per la prima volta in sei
anni, la schietta e fidata Rose Weasley aveva mentito a quelli che erano i suoi
migliori amici.
- Prima
punizione, prima bugia...cos’era quello l’anno delle prime volte? E su cosa
aveva mentito, poi? Su Malfoy! Di nuovo lui...di nuovo colpa sua!
- «Rose!»
urlò una voce maschile non poco lontana da lei.
- La rossa si voltò di scatto e
rimase a fissare il ragazzo davanti a lei sorpresa.
- «Eric?»
domandò sorpresa. Eric Nott, suo ex ragazzo appartenente a Serpeverde, era
davanti a lei con espressione ammiccante. Cosa insolita visto dopo che ad
aprile si erano lasciati dopo un anno lui faceva finta di non vederla, e lei
ovviamente faceva lo stesso.
- «come
stai?» chiese con fare gentile, la ragazza rimase doppiamente sorpresa.
- «b-bene,
tu?»
- «alla
grande...senti...» disse assumendo un espressione di puro rimorso. Era un grande
attore, lo era sempre stato, pensò amaramente la Grifondoro. E ovviamente il
suo aspetto contribuiva. Alto e muscoloso, sembrava un armadio e due ante,
capelli mossi castano chiaro, occhi azzurri e bei lineamenti.
- «...mi
dispiace per come sono finite le cose l’anno scorso, ma mi piacerebbe se
rimanessimo amici.» Rose lo osservò per un istante, poi un sorrisino si dipinse
sulla labbra.
- «cosa ti
serve Eric?» domandò, lui sorrise colpevole.
- «una mano
in Trasfigurazione...ti prego!» la rossa sospirò rassegnata ma divertita.
- «non
cambi mai, eh? Va bene...» Nott rise apertamente ed abbracciò la ragazza, che
rimase momentaneamente scioccata dal gesto «grazie Rosie, sapevo di poter
contare su di te!» le sussurrò all’orecchio e poi se ne andò con passo disinvolto.
- Un rumore
sordo la fece voltare. Scorpius Malfoy guardava la propria mano chiusa a pugno
con espressione sbalordita.
- Per un
folle momento Rose ebbe la tentazione di correre da lui per vedere se si era
fatto male. Poi però vide Ashley avvicinarsi a lui con espressione teatralmente
preoccupata e la ragione ebbe la meglio sull’istinto e inspiegabilmente
infuriata si allontanò a grandi passi verso l’aula di pozioni.
- «sto
bene...lasciami in pace!» sbottò un irato Scorpius allontanando malamente la
ragazza e dirigendosi verso il bagno.
- Non gli
sembrava vero, non appena aveva visto Eric Nott abbracciare Rose qualcosa era
scattato in lui ed aveva sferrato un pugno contro il muro. Non se ne era
nemmeno reso conto, si era ritrovato un secondo dopo con la mano pulsante e
dolorante.
- Non
sapeva che cosa gli fosse preso, ma a quella scena aveva sentito il cuore
fermarsi e diventare di ghiaccio.
-
- Mise la
mano rossa sotto l’acqua gelida ed inspirò profondamente, poggiando la fronte
sullo specchio di fronte.
- Non riusciva
più a capire cosa gli stava succedendo, non era mai stato in balia dei suoi
sentimenti come in quel momento. Era sempre stato abituato a non esserne mai
succube riusciva sempre a dominarli a mostrarsi freddo e inavvicinabile.
Che cosa ti prende Malfoy?
Chiese la
sua voce interiore. Scorpius non riuscì a rispondersi.
scusate se il capitolo è un po' corto... mi raccomando lasciatemi un commentino! ^__^
|
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Capitolo 6 *** Capitolo Sei ***
6
Hello everybody!
scusate,
perdonate questa mia povera testolina bacata per il ritardo ma la
scuola mi sta portando via parecchio tempo! beh grazie mille per il
sostegno che state dimostrando a questa ff davvero! mi fate troppo
felice ^__^
dalle vostre recensioni ho capito che Ashley Smith non
vi sta molto simpatica *hihihi* infatti il cognome Smith dovrebbe dirvi
qualcosa su di lei...mmh...ok dai ve lo dico, lei è la figlia di quel
finto Tassorossso che secondo me era un vero codardo di Zachary Smith!
da qui penso che possiate capire molte cose ^__^
ma passiamo a ringraziare le mie amatissime e preziosissime ragazze!
perciò rinnovo il mio grazie a:
1 - alice_ [Contatta]
2 - arcana [Contatta]
3 - bellaedannata [Contatta]
4 - cino nero [Contatta]
5 - Dark_lady88 [Contatta]
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22 - _Bonnie_ [Contatta]
23 - _deth_ [Contatta]
24 - _ki_ [Contatta]
ed a:
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2 - cavallinobianco91 [Contatta]
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6 - hellokitty87 [Contatta]
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8 - jadina94 [Contatta]
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10 - lallina_89 [Contatta]
11 - leonedifuoco [Contatta]
12 - lovekk [Contatta]
13 - marta_cullen [Contatta]
14 - nan96 [Contatta]
15 - pometina94 [Contatta]
16 - Potterina1993 [Contatta]
17 - sbrodolina [Contatta]
18 - Scorpiusthebest [Contatta]
19 - sophia90 [Contatta]
20 - virgi_lycanthrope [Contatta]
e anche a chi legge e basta ^__^
Risposta alle Recensioni:
kimartwins18:
grazie mille per aver recensito il capitolo precedente!gelosi
gelosi...hai ragione se ne renderanno conto mooolto presto, garantito!
mi raccomando continua a seguirmi ed a recensire (tranquilla anche se
sei di fretta ^__^) un mega bacio**
Troue_xxx:
carissima! ogni volta che leggo i tuoi commenti mi sbellico dalle
risate! sei una grande! aspetto di sapere la punizione che hai
ponderato per Ashley (che intanto se la sta facendo sotto dalla paura,
muahahahah...ehm ehm) comunque grazie mille per aver recensito!!!
aspetto il tuo prossimo commento! bacione**
kokylinda2:
cara!! grazie per aver commmentato e per i complimenti *me molto
imbarazzata* Nott secondi fini?mmmh....mi sta facendo di no con la
testa e sta facendo il segno dell'aureola...ma non ti fidare troppo
^__^ spero che recensirai anche questo capitolo!kiss kiss**
Jadina:
ehilà new entry! mi fa mooooolto piacere che la storia ti
piaccia, grazie anche per i complimenti sul mio modo di scrivere ^__^
ora scoprirai cosa si diranno quei due durante una nuova seduta della
punizione! fammi sapere cosa ne pensi! besos**
sbrodolina:grazie
davvero per i bellissimi complimenti, sul serio non pensavo di poter
fare questo effetto ^__^ perciò ripeto grazie mille anche di
averla aggiunta tra i preferiti! spero di poter vedere un tuo commento
anche su questo capitolo! bisous**
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
♥Capitolo Sei♥
~ Ti Odio! O Forse No? ~
- La ragione e l'amore sono nemici giurati.
- Pierre Corneille
- La
mattinata era passata senza nessun scoppio di rabbia o di pazzia da parte dei
due fronti nemici. Ovviamente per fronti nemici si intendeva chiaramente Rose
Weasley e Scorpius Malfoy.
- I due
ragazzi erano stati troppo intenti a cercare di comprendere loro stessi che non
avevano avuto il tempo materiale di scannarsi a vicenda, il tutto con sommo
stupore dei corrispettivi amici, che invece di sospirare di felicità per il mancato
duello o scontro verbale – che rischiava di segnare l’inizio dell’Apocalisse –
erano più sospettosi che mai.
-
- «Scorp,
tutto a posto amico?» chiese Albus dando un pugno amichevole sulla spalla del
biondo, il quale nemmeno alzò lo sguardo dal libro di incantesimi che doveva
leggere per domani, anche se non vedeva davvero le parole, in quanto la sua
attenzione era totalmente rivolta alla ragazza che nel tavolo dei Grifondoro
era presa dai compiti di Trasfigurazione.
- «certo,
perché me lo chiedi?» domandò a sua volta con voce atona.
- «beh...è
da stamattina che te ne stai zitto e buono, hai perfino preso appunti durante
Storia della Magia! Scorpius è storia della M-A-G-I-A!» rispose Al guardandolo
di sottecchi.
- «l’ho
sempre trovata interessante come materia, secondo me è sottovalutata...il
problema è che viene insegnata da un noioso fantasma...»
- «O
Merlino! Scorp! Chissenefrega della materia! Voglio dire oggi hai avuto mille
occasioni per scontrarti con la mia adorabile cugina e non ne hai approfittato
nemmeno una volta, e nemmeno lei! E questo mi spaventa...» concluse l’amico
passandosi distratto una mano fra i capelli ribelli.
- «ma se ti
lamenti sempre che litighiamo troppo! Per una volta che nessuno dei due da
fastidio all’altro...»
- «è
proprio questo che mi terrorizza...»
- «non è
che è successo qualcosa tra voi due, che ne so tu le hai lanciato una
maledizione o che so io, e non me l’hai detto?»
- «no...non
è successo nulla di tutto questo...» disse freddo, cercando si non pensare a
ciò che era realmente accaduto.
- «mm...a
proposito, che è successo in biblioteca?» Scorpius divenne rigido per un
istante guardò l’amico negli occhi «proprio nulla, se vuoi saperlo quella
piccola arpia di tua cugina si è messa a darmi ordini!»
- «ma dai?
E tu l’hai permesso?» chiese beffardo beccandosi un’occhiataccia dal biondo
mentre chiudeva il libro e dava uno sguardo al tema del moro.
- «Al?»
- «mmh?»
- «il tuo
tema di Erbologia è completamente bianco, non c’è nemmeno il nome!» osservò
Scorpius con il cipiglio tipico dei Malfoy. Albus lanciò un’occhiata distratta
alla sua pergamena, poi guardò l’amico spaesato e poi nuovamente il foglio con
tale concentrazione che sembrava che il tema dovesse saltar fuori da un momento
all’altro.
- «Al...guarda
che il tema non si scrive da solo...» il moro continuò a fissare il foglio
finché la sua testa non andò a schiantarsi contro il duro legno del tavolo.
- «Scorp...»
piagnucolò il giovane Potter, il biondo gli lanciò un’occhiata riluttante
«...andiamo a farci una partitina a Quidditch?» Scorpius sospirò sollevato.
- Scorpius
salì sulla sua nuova Nimbus3000 mentre Albus andava a posizionarsi accanto agli
anelli sulla sua Firebolt nuova di zecca.
- «pronto?»
urlò il biondo, in risposta vide la testa dell’amico muoversi in un segno di
assenso.
- Scorpius
non se lo fece ripetere prese la Pluffa e scattò in avanti, ecco di cosa aveva
bisogno. Di distrarsi, di non pensare più a nulla. Sentiva il disperato bisogno
dell’aria gelida sul suo viso, e fra i suoi capelli e di avere un obiettivo
concreto, immediato.
- Con questa
sensazione di libertà segnò il primo goal a cui ne seguirono molti altri. Per
fortuna Albus non era il Portiere della loro squadra o sarebbero stati in
grossi guai.
- «grazie a
dio che non sei il nostro Portiere!» gridò Scorpius divertito, il moro fece una
smorfia «ahah. Ti ho solamente assecondato...»
- «sì come
no assecondato!» rise il biondo.
-
- «Scorpius
dietro!» urlò Albus all’improvviso. Scorpius riuscì solamente a sentire il
sibilo prima di virare bruscamente a destra giusto in tempo per schivare il
bolide che filò via dritto verso l’anello più basso.
- «sei
impazzito?!» urlò irato Scorpius voltandosi e vedendo un divertito Eric Nott
sulla sua scopa con in mano la mazza.
- «ma che
cazzo ti è saltato in mente si può sapere?» disse atterrando e scendendo dalla scopa
seguito contemporaneamente da Nott e Albus.
- «eddai
calmo principino!volevo solamente giocare un po’...» rispose con sorriso
tronfio. Scorpius lo fulminò con lo sguardo, Al cercava di calmare l’amico.
- «potevi
fargli male, idiota!» disse freddo Albus, il sorriso di Nott non si scompose.
- «ah a
proposito Al, tua cugina ha accettato di darmi ripetizioni di
Trasfigurazione...volevo che lo sapessi...» dichiarò il ragazzo con sguardo
allusivo, Al si irrigidì e con uno scatto oserei dire felino prese l’altro Serpeverde
per il colletto della camicia.
- «che
diavolo hai in mente eh?Eric?» gli urlò in faccia. Scorpius al suo fianco si
era annullato, era rigido come un pezzo di marmo, il viso tirato e le mani
strette a pugno.
- «nulla
Potter, ho semplicemente deciso di farmi aiutare in Trasfigurazione, converrai
anche tu che i miei voti non sono sempre eccellenti...»
- «se solo
osi farle del male...» ringhiò Albus sotto lo sguardo duro e glaciale di
Scorpius che era ancora immobile le nocche ormai bianche dal troppo stringere.
- «ehi ehi,
non ho intenzione di farle nulla che lei non voglia...» ribatté tranquillo
Eric, poi diede un’occhiata al biondo poco più indietro al moro.
- «che ha
Malfoy?L’ho per caso così tanto traumatizzato?» scherzò Nott, Albus colpito da
quella domanda lasciò la presa su Eric e si voltò a guardare l’amico con
espressione preoccupata.
- «ehi
Scorp...» non terminò nemmeno la frase che il biondo scattò in avanti e il suo
pugno si abbatté veloce e poderoso su Nott che sorpreso indietreggiò barcollando.
- «sparisci
Nott.» disse gelido, i pugni ancora tremanti. Il Serpeverde capì che Scorpius
non stava scherzando e non riuscì a ribattere, seppur con grande calma si
allontanò dal campo di Quidditch.
-
- «Ehi ma
che diavolo ti è preso amico?» gli urlò in faccia Al sconcertato, sapeva bene
che Scorpius non scatenava una rissa alla “babbana” se non aveva dei validi
motivi.
- Il biondo
gli lanciò uno sguardo veloce «niente...mi aveva stancato tutto qua.» rispose
muovendo appena le labbra pallide. Albus lo guardò poco convinto, ma sapeva
anche che bisognava aspettare che fosse Scorpius a confidarsi di sua spontanea
volontà, costringerlo non sarebbe servito a nulla se non a chiudersi di più.
- «beh non
posso dire che non gli sia stato bene, dai torniamo prima che faccia buio,
sbaglio o qui qualcuno ha una punizione da scontare?» disse con sorriso, lo
stomaco di Scorpius fece una capriola ma si sforzò di sorridere e seguì
l’amico, mentre un turbinio di emozioni mai provate lo stavano assalendo.
- Ok calma. Niente panico. È una
semplice punizione, non c’è nulla per cui essere nervosi, giusto? Avanti Rose
non fare la codarda... si ripeteva nella testa come una litania la rossa di Grifondoro,
mentre si guardava allo specchio.
- I capelli
luminosi ricadevano sulle spalle e lungo la schiena in morbide onde, indossava
una semplice maglia a maniche lunghe bianca, una minigonna a pieghe blu con
delle calze nere dal ginocchio ed una felpa nera e larga che le arrivava a metà
coscia.
- In un ora
Rose si era vestita e svestita almeno una decina di volte ed ora era più tesa
che mai, senza nemmeno sapere il perché.
-
- La
ragazza chiuse gli occhi e si concentrò cercando di regolarizzare il respiro
come faceva sempre prima di una partita di Quidditch.
-
- ...un paio di occhi grigi la
stavano fissando, il petto ampio e scolpito, il viso d’angelo a pochi
centimetri dal suo, braccia forti e sicure che la stringono a se, il battito
accelerato...
-
- Rose aprì
di scatto gli occhi blu, si piegò in avanti il cuore a mille. Perché? Ogni qualvolta chiudo gli occhi lo
vedo? Insomma stiamo parlando di Malfoy, quello che il primo anno, il primo
giorno ti ha fatto lo sgambetto facendoti cadere di fronte a tutti, quello che
ha trasfigurato il tuo libro preferito in un orribile ragno!
- Allora perché
si sentiva così agitata nel rivederlo? Rose non riusciva proprio a spiegarsi il
motivo.
- Quasi
contro la sua volontà le sue gambe si mossero da sole dirigendosi fuori dal
dormitorio, attraversando la Sala Comune stranamente vuota – era ora di cena –
ed uscendo nel corridoio.
- Senza
rendersene conto la rossa si ritrovò davanti alla porta della biblioteca.
Chissà se lui era già arrivato?
- Rose
sospirò. Una Weasley non ha paura, una Weasley non si fa mettere i piedi in
testa da nessuno. Appoggiò la mano sulla maniglia ed entrò.
- La biblioteca
era immersa nel silenzio e l’unica fonte di luce oltre alle poche lampade erano
i raggi lunari che filtravano dalle ampie finestre.
- Rose
avanzò sicura fino al reparto che aveva completato ieri sera, svoltò a sinistra
e rimase bloccata, le labbra socchiuse gli occhi spalancati.
- Davanti a
se c’era Scorpius Malfoy intento a leggere un tomo di magia. era appoggiato ad
uno dei tavoli da lettura, l’espressione concentrata, le sopracciglia perfette
lievemente corrucciate, la luce della luna cadeva esattamente sulla sua figura,
dando ai capelli una sfumatura argentata, la testa sembrava circonfusa di luce
e Rose rimase a fissarlo ammirata.
-
- Scorpius
non si era minimamente accorto della presenza della ragazza, così Rose si
schiarì rumorosamente la tosse come per annunciarsi. Il biondo Serpeverde alzò
di scatto la testa e alla vista della Grifondoro deglutì vistosamente chiudendo
di scatto il libro.
- «buonasera...»
salutò lei abbassando lo sguardo inspiegabilmente.
- «’sera...»
sussurrò lui restando lì a fissarla.
- «ci
mettiamo al lavoro?» Scorpius annuì incominciando a riordinare seguito a ruota
da Rose.
-
- Dopo
un’ora di intenso lavoro e silenzio Scorpius si decise a parlare.
- «ho
saputo che darai ripetizioni a Nott...» esordì lui ostentando tranquillità.
- «esatto...e
come fai a saperlo?» domandò lei con altrettanta pacatezza.
- «è stato
lui in persona a dirmelo, oggi pomeriggio...»
- «ah...»
Rose si sentiva stranamente in colpa, le mani tremarono leggermente.
- «se posso
darti un consiglio...»
- «nessuno
te lo ha chiesto mi pare...» eccola lì la vecchia Rose.
- «non ti
fidare di Nott.» disse il biondo alzando lo sguardo sulla ragazza. Rose sbuffò
spazientita.
- «se te lo
posso far notare Malfoy, io sono stata la sua ragazza per tutto lo scorso
anno...»
- «finché
lui non ti ha tradito» la interruppe acido il ragazzo.
- «sì
esatto finché non mi ha tradito» confermò lei con la voce un po’ alterata, gli
occhi ridotti a spilli.
- «mi sono
sempre chiesto come facevi a stare con uno come lui!»
- «non sono
affari che ti riguardino!» sbottò Rose spazientita.
- «e dopo
tutto quello che ti ha fatto tu vuoi ancora aiutarlo?» continuò lui
imperterrito.
- «sai a
differenza di te! Le persone maturano fino ad avere rapporti civili!»
- «ah sarei
io l’immaturo? Lo hai mai visto per caso?»
- «sì!
Ricordi sono la sua ex! E poi è solo un aiuto in Trasfigurazione...»
- «sì
certo! Se lo conoscessi bene sapresti che lui vuole altri tipi di aiuto!»
sbottò anche lui piuttosto alterato.
- «lo
conosco! E poi perché mi dici questo? Da quando ti preoccupi per me?» gridò lei
acida.
- «già me
lo chiedo anch’io, visto come ti comporti quando qualcuno cerca di avvisarti!»
ribatté Scorpius.
- «seriamente
Malfoy! Me lo chiedo il perché, visto che tu mi odi!» gli urlò in faccia, rossa
in volto. Scorpius si bloccò e si voltò completamente verso di lei, Rose
abbassò lo sguardo e rimase zitta cercando di non farsi sfuggire un singhiozzo.
- «io non
ti odio...» disse pacato dopo un po’.
- «sì
certo...» sussurrò lei.
- «davvero...sei
tu che mi odi!»
- «io non
ti odio Malfoy...» e Rose scoprì che era la verità. solo nel momento in cui
l’aveva detto si era resa conto che non lo odiava veramente, non lo sopportava
forse, ma in questo momento non sapeva nemmeno lei che cosa provava verso
Scorpius Malfoy, ma sicuramente non odio.
- «e allora
perché ti comporti come se mi odiassi?» sussurrò lui a poca distanza da lei.
- «potrei
farti la stessa domanda!» ribatté lei fissandolo negli occhi.
- «io e te
siamo stati indotti ad odiarci, non fare quella faccia Weasley, sai che è
così...» Rose abbassò lo sguardo colpevole per poi rialzarlo mesta «...le
nostre famiglie sono sempre state rivali e noi da bravi figli abbiamo ereditato
questo pregiudizio, beh poi la scuola ha fatto il resto...» concluse lui
facendo calare il silenzio.
- Quello
che aveva detto Scorpius era vero. Loro due avevano ereditato quel vecchio
pregiudizio, poi la scuola, il Quidditch non aveva fatto altro che allontanarli
sempre di più. Ma se non lo odiava quali erano i veri sentimenti di Rose nei
confronti di Scorpius? La bella Grifondoro non poteva saperlo ma Scorpius si
stava facendo la stessa domanda.
- ...il confine tra amore e odio è
più sottile di quel che si pensa...
-
- No. Non
era possibile. Rose scacciò quella frase dalla testa, il suo cuore batteva più
forte che mai, si premette una mano sul petto come se avesse paura che Scorpius
lo potesse sentire.
- Più
turbata che mai si voltò verso lo scaffale e quello che vide la fece sbiancare
ed iniziò a tremare.
-
- Scorpius
era ancora perso in quella domanda che non si rese conto della improvvisa
reazione della ragazza, almeno finché lei non iniziò a balbettare il suo nome.
- «Sco-sco-r-p...Scor-p-pius»
il ragazzo si volse verso di lei e la guardò preoccupato.
- «che
succede?» esclamò lui impensierito, la rossa non riusciva a parlare aveva lo
sguardo orripilato, Scorpius si avvicinò a lei e la prese per le spalle
iniziando a scuoterla.
- «Rose?
Ehi, Rose! Che diavolo succede?» la ragazza fu solo in grado di indicare con
dito tremante davanti a se, Scorpius voltò la testa nella direzione da lei
indicata e per poco non scoppiò a ridere.
- La cosa
che aveva spaventato Rose Weasley era semplicemente un piccolo ragno che stava
tranquillamente tessendo la sua ragnatela.
- «Rose è
solo un ragno...» disse il ragazzo andando a prendere l’innocuo animale e
posizionandoselo sul dorso della mano.
- «Ah!
Buttaloviabuttaloviabuttalovia!» urlò come un’isterica Rose. Scorpius ghignò
divertito e lo lasciò accanto alla finestra, poi si voltò a guardarla e le
scoppiò a ridere in faccia. La sua risata era così bella e affascinante si
ritrovò a pensare Rose rimanendo ad ascoltarla. Poi si riprese ed incrociò le
braccia sul petto e mise il broncio.
- «contenta
di averti fatto ridere Malfoy!» Scorpius rise ancora più forte e si avvicinò a
lei con fare disinvolto «perdonami Weasley ma dovevi vedere la tua
faccia!Ahahah...»
- «non è
affatto divertente!» disse dando un piccolo schiaffo sulla spalla del biondo.
- «oh sì
che lo era!» ribatté tenendosi la pancia per via del troppo ridere, Rose sbuffò
poi però guardandolo scoppiò a ridere anche lei e questa volta fu Scorpius ad
ascoltare la sua risata limpida e musicale.
- «cosa
c’è?» chiese lei vedendo che Scorpius aveva smesso di ridere e la stava
fissando.
- «nulla.»
rispose lui distogliendo lo sguardo, Rose respirò a fondo «se lo racconti a
qualcuno sei morto!» minacciò lei, lui fece un inchino galante «tranquilla Weasley.»
- Verso
mezzanotte i due di separarono sulla soglia delle scale.
- «beh
notte Malfoy!» quando Rose alzò lo sguardo si ritrovò Scorpius ad un passo da
lei e la cosa la fece agitare, talmente tanto che diventò subito scarlatta in
volto.
- Scorpius
lentamente prese fra le sue dita affusolate un ciocca rossa e come se fosse la
cosa più preziosa in quel momento se la portò alle labbra e le diede un lieve
bacio «Buonanotte Rose.» disse voltandosi e scomparendo nel corridoio,
lasciando una sorpresa quanto più confusa che mai Rose Weasley ferma come una
statua sul primo gradino.
-
- ...mi ha chiamato per nome, mi ha
chiamato per nome...
beh
allora che ve ne pare? spero che vi sia piaciuto...non mi convince
molto...mmh...sto già progettando il prossimo capitolo vedremo
che cosa salterà fuori! mi raccomando recensite, recensite e
recensite! ^__^
xoxo Jazz
|
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Capitolo 7 *** Capitolo Sette ***
7
ok! vi prego non uccidetemi!!!lo so lo so che sono no in ritardo,
ma in mega ultra ritardo! ma cercate di capirmi T__T tra scuola guida,
lo stage, e il blocco dello scrittore (o quel che è) ho avuto
seri problemi!!! perdono! vi ho portato un uovo capitolo, questo basta?
^__^
beh
ringrazio nuovamente tutti coloro che seguono questa storia, la
recensiscono o la leggono semplicemente, davvero vi sono davvero grata!
perciò grazie a ...
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Risposta alle Recensioni:
kimartwins18:
grazie stella per aver recensito!! sono pienamente d'accordo con te! la
piccola Lily, e Scorp che dooolce, ehm ehm...eccoti accontentata con un
nuovo capitolo fresco fresco...uuh...sono proprio curiosa si sapere
cosa ne pensi, perciò recensisci! ^__^ un bacione**
Troue_xxx
: carissima! leggere i tuoi commenti è sempre un piacere!
già Rose è un po' inguenua... ma se ne renderà
conto a sue spese! eh eh...non sarà proprio piacevole...ok basta
non anticipo altro! sono contenta che la storia ti piaccia ^__^ spero
ti poter leggere di nuovo una tua recensione in questo capitolo! besos**
kokylinda2:
mia cara koky! sono felice che la foto ti sia piaciuta! grazie mille
anche per i tuoi bellissimi complimenti! ^__^ eh già Rose ha
preso anche questo sua..ehm...fobia dal caro Ron...deve aver pur
qualche difettuccio ^__^ sorry se non sono riuscita aggiornare
presto! in quanto ai capitoli lunghi, sorry non so se riuscirò
sempre a scriverli molto estesi (ho un po' il dono della sintesi...) e
certe volte interrompo i capitoli così per far un po' più
"scena"...mi raccomando voglio assolutamente sapere cosa ne pensi di
questo cappy! kisses**
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
♥Capitolo Sette♥
~ Vorrei...Ma
Non Posso ~
- Stava bene. Il sole era alto e i
suoi raggi filtravano fra le fronde riscaldandola mentre se ne stava sdraiata
sull’erba morbida all’ombra di un enorme quercia.
- Davanti a lei le acque profonde
del Lago Nero.
- «Rose...» sussurrò una voce bassa
e sensuale all’orecchio. La giovane dalla chioma fiammeggiante rafforzò la
presa sulla mano del proprietario della voce e si voltò.
- Due occhi che erano un mix
perfetto tra l’acciaio e il ghiaccio la guardarono con desiderio e un sorriso
gli si dipinse sul volto...
- «Scorpius...»
- «AAAAH!»
Rose si alzò dal letto di scatto spalancando gli occhi sconvolta. Si guardò
intorno nessuno si era accorto che avesse appena cacciato un urlo così potente
che perfino le sirene in fondo al Lago Nero l’avrebbero sentito.
- Si passò
una mano sul viso e si scoprì essere sudata. Chiuse gli occhi e cercò di
calmarsi, da come il respiro le si era accorciato sembrava che stesse per
annaspare.
- Rose si
portò la mani al viso.
- Che cosa è successo? Perché?
Perché c’era lui? Che mi succede? Devo calmarmi...era solo un sogno! Un
maledettissimo sogno, ma che sogno, era un incubo, un incubo sì...
- Anche se l’ho sognato questo non
significa nulla! Niente! Va bene non lo odio...io...no! non posso permetterlo!
- Non succederà! Io sono Rose
Weasley e sono perfettamente padrona di me stessa. Non consentirò che lui mi
sconvolga la vita in questo modo.
- Il suo
cuore accelerò in maniera pazzesca non appena la sua mente riprodusse
l’immagine del bel Serpeverde. La ragazza si premette la mano sul petto e si piegò
in avanti.
- Qualunque
cose le stesse succedendo non avrebbe mai permesso a Scorpius Malfoy di
influenzarla in quel modo.
- Anche se
non lo odiava rimaneva sempre un arrogante, che non si faceva scrupoli a usare
le persone soprattutto le ragazze.
- Non poteva
permettersi di farselo piacere, dopo Nott aveva chiuso con i Serpeverde (fatta
eccezione per suo cugino Al ovviamente).
...nonno Arthur non ti
perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue...
- Rose si
prese la testa fra le mani e poggiò la fronte sulle ginocchia. La sua
famiglia...non l’avrebbe mai accettato. Lei era sempre stata sicura di quello
che voleva, se c’era una cosa che desiderava si rimboccava le maniche e la
prendeva. Ora si trovava davanti a qualcosa che desiderava e temeva allo stesso
tempo...la voleva ma ne aveva paura, non riusciva più a vedersi con chiarezza.
Per la prima volta tutto il suo mondo che con tanta cura aveva costruito
intorno a se vacillava.
- Non
sapeva più che cosa voleva e la cosa la terrorizzava.
-
- ***
-
- James
Potter non riusciva a dormire quella notte, qualcosa lo turbava. Evento raro
per lui che era abituato a prendere tutto con la più assoluta calma e
leggerezza. Nemmeno per il Quidditch si agitava così tanto, neppure se si
trattava di una partita contro suo fratello minore Albus.
-
- Il
ragazzo si girò sul letto, diede qualche pugno al cuscino per dargli una forma
più comoda, chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi. Nulla.
- Il solo
pensiero gli dava i brividi e al contempo gli scaldava il cuore.
-
- Quel
pensiero che ormai gli ronzava in testa da qualche tempo e che senza nessuna
pietà lo torturava fino a togliergli il sonno.
- Nessuno
sapeva e nessuno doveva sapere.
-
- Nessuno
avrebbe mai detto che James Potter fosse una persona ansiosa, come sua cugina
Rose per esempio, o lunatica, come sua cugina Molly, ma da quando era iniziato
il suo ultimo anno quelle due caratteristiche che poco avevano a che fare con
il suo carattere scherzoso e sfrontato si erano aggiunte alla sua lista.
-
- Ma James
non poteva permettersi di cedere a quei sentimenti a lui così estranei o di
mostrare lati del suo carattere che non gli appartenevano, anche se era
costretto a comportarsi come un idiota arrogante davanti a lei...
Lei è proibita...
- Si disse voltandosi dall’altro lato.
- Lui non
l’avrebbe mai avuta. E con questa triste consapevolezza, James Potter si
abbandonò fra le braccia di Morfeo sperando con tutto se stesso di non
sognare il suo dolce tormento, almeno per quella notte...
-
- ***
-
- Scorpius
Malfoy si svegliò stanco con delle orribili occhiaie violacee sotto gli occhi.
La notte precedente non aveva chiuso occhio, tutta colpa di una certa
Grifondoro dalla chioma scarlatta che si era introdotta nei suoi sogni
tormentandolo.
- Si alzò
compiendo gesti lenti, studiati quasi volesse ritardare il più possibile il
momento in cui si sarebbe ritrovato con la realtà di tutti i giorni.
- «ehi
Scorp hai un aspetto orribile!» trillò allegro Albus, dando una pacca
amichevole al giovane Malfoy che sbuffò chiaramente irritato.
- «grazie
Al! Mi chiedo come farei senza di te e i tuoi commenti ogni sacrosanta
mattina!» il moro fece un ampio sorriso come se fosse stato il più lusinghiero
dei complimenti.
- «Per
fortuna ci sono amico mio!» ribatté tranquillo «dai ora basta scherzare,
muoviti che ho fame!» Scorpius alzò gli occhi al cielo, possibile che quel ragazzo avesse perennemente fame?
- «cosa
stai guardando Scorpius?» domandò con voce pacata Edward Zabini seduto accanto
al suo migliore amico intento a fissare un punto preciso dall’altra parte della
Sala Grande.
- «mmh?»
grugnì il biondo distogliendo lo sguardo e rivolgendolo all’amico che lo
fissava attentamente.
- «immagino
che fosse qualcosa di estremamente affascinante per distoglierti dalla tua
colazione» osservò Edward con un sorrisino divertito.
- «non so
di cosa tu stia parlando Ed...» disse prendendo in mano una tazza di caffè nero
fumante e portandosela alle labbra, come a voler dimostrare che nulla era più
importante della sua colazione.
- «allora devo
essermi sbagliato, immagino che il “qualcosa” che stavi guardando con grande
interesse fossero le crepe del muro e non la ragazza che sta parlando amabilmente con
Nott» Scorpius per poco non si soffocò con la bevanda calda, sputacchiando
dappertutto. Come è possibile? l’ho persa
solo per cinque secondi! Pensò infuriato il biondino facendo scorrere lo
sguardo immediatamente verso l’oggetto delle sue attenzioni che in quel momento
stava parlando con...Tristan Thorne e nessun Eric Nott.
- «ma che
cazzo dici Zabini! Rose non sta parlando con Nott!» fissandolo poi con la bocca
semiaperta e l’espressione ebete di chi è stato appena incastrato.
- «Rose...eh?
sì devo essermi sicuramente sbagliato, visto che Eric è appena entrato nella
Sala...» disse facendo un sorriso sornione e riprendendo tranquillamente a bere
il suo caffè mentre sfogliava pigramente la Gazzetta.
«questo
non significa nulla!» borbottò rabbioso il ragazzo mentre si alza e si dirigeva
verso l’esterno non accorgendosi che una ragazza dai grandi occhi blu lo
guardava andarsene.
- La
sigaretta bruciava lenta e la cenere cadeva inesorabilmente seguendo il volere
del vento che lambiva il giardino della scuola.
- Scorpius
si portò nuovamente la sigaretta alle labbra perfette e ben disegnate,
assaporandone il gusto acre e intenso, l’unico vizio babbano che si era
concesso.
- Non significa nulla. Guardarla non
significa niente, osservare la sua pelle alabastrina morbida e profumata non
vuol dire che vorrei toccarla, assaggiarla, disegnando favolosi arabeschi con
la lingua. Desiderare di accarezzarle i capelli come la sera precedente, per
sentirli soffici come la seta e profumati come una rosa selvatica. Si...una
rosa selvatica ecco cos’era...e lui desiderava domarla, distruggere quella sua
finta compostezza, annegare nei suoi occhi fieri, soffocare tra le ciocche
infuocate che le incorniciano il volto...
- Scorpius a che cazzo stai
pensando?
- Una nuova
boccata di fumo, seguita rapidamente da un’altra, la mano diafana che scorreva
veloce tra i capelli simili a raggi lunari scompigliandoli, per poi spostarsi
al nodo della cravatta allentandolo. Un sospiro. Per cancellare tutto. Un
sospiro. Per dimenticarla. Un sospiro. Per ritrovarla. Un sospiro. Per
desiderarla. Un sospiro rassegnato per la consapevolezza di non poterla avere.
- «Ah
Signor Malfoy, giusto lei cercavo!» disse una voce profonda alle spalle del
ragazzo.
- «Professor
McKinnon...» salutò Scorpius.
- «volevo
avvisarla che la sua punizione come quella della signorina Weasley è terminata!»
proseguì allegro.
- «di già?»
chiese il Serpeverde alzando un sopraciglio scettico.
- «Sì, in
soli due giorni avete fatto un ottimo lavoro, questo vuol dire che avete
cooperato, perciò ho convenuto che fosse il caso di porre fine al castigo.»
continuò assolutamente convinto delle sue parole.
- «Se lo
dite voi...» disse Scorpius con un alzata di spalle.
- «Sì e poi
avete anche lo ronde da fare, ma che non si ripeta più un atto tanto
sconsiderato!» Scorpius annuì col capo, e non appena il professore scomparve
dalla sua vista lanciò un calcio alla colonna a cui era appoggiato, digrignando
i denti si apprestò a raggiungere la serra per Erbologia.
- «Rose non
sei contenta?» esclamò Dominique prendendo posto accanto a Rose durante la
lezione di Pozioni.
- «Altroché
Dom!» rispose facendo un sorriso sforzato alla cugina.
- «Immagino...povera
piccola due sere completa in balia di Scorpius Malfoy!»
- «Già...»
mugugnò lei con il morale a terra. Non capiva perché fosse così triste, insomma
non era quello che voleva? Libera dalla punizione che l’aveva costretta a
passare due intere sere con l’insopportabile Scorpius Malfoy. Eppure perché non
si sentiva soddisfatta? Non appena il professore le aveva dato quella che
doveva essere la più lieta delle notizie a Rose le si era congelato il sorriso
sulle labbra, un peso simile ad un macigno si era formato sullo stomaco e il
gelo aveva invaso indisturbato le sue vene.
- Non
avrebbe più visto Scorpius se non a lezione. Questa notizia invece di darle un
euforia incontrollabile come pensava la faceva sentire stanca e angosciata.
Possibile che in due giorni fosse cambiato tutto?
- Rose era
convinta di no...
- La sua
reazione era stupida, doveva essere felice, era quello che voleva, perciò lei
era felice, doveva esserlo. Con questo pensiero Rose sorrise e seguì la lezione
più volentieri e con maggiore attenzione, cercando con ogni fibra del suo corpo
– che quel giorno non ne voleva sapere di collaborare – di non pensare. Nessuno
si accorse che però quel sorriso che sfoggiava non aveva coinvolto e riscaldato
i suoi occhi che invece parevano vitrei.
- Non
appena finita l’ora Dominique trascinò fuori dall’aula la cugina, che invece
aveva tutta l’aria di voler restare lì dentro per l’eternità a controllare come
minimo di aver preso tutti gli appunti possibili.
- «Ma
guarda parli del diavolo...» bisbigliò la bionda all’orecchio della rossa, la
quale confusa alzò lo sguardo e per un momento credette di avere un infarto.
- Scorpius,
Edward Zabini e suo cugino Albus stavano venendo verso di loro probabilmente
per dirigersi alla loro prossima lezione.
- «Ehilà
Dom! Rosie!» salutò allegro Albus come al solito, mentre Edward faceva un cenno
col capo molto educato Scorpius le superò senza degnarle di una parola, senza
nemmeno guardarla, come se fosse
trasparente, indifferente come l’aria.
- Rose si
pietrificò, non mosse nemmeno un passo mentre lui se ne andava senza nemmeno voltarsi.
- La rossa
non sapeva più se cominciare a correre o rimanere lì per l’eternità ma le
sembrava che il macigno sullo stomaco fosse diventato più pesante di prima
impedendole di muoversi.
- Che cosa
si aspettava dopotutto? Loro due non potevano definirsi nemmeno amici. Pensava
davvero che le cose dopo la notte scorsa avessero potuto cambiare? Adesso lui
non la vedeva nemmeno. Era quello che voleva? No... di nuovo quella vocina infantile. Sta zitta! Urlò mentalmente Rose.
-
- «Rose ti
muovi?» gridò Dominique ormai già avviata. Senza proferire parola la rossa seguì
la cugina, sapeva che se avesse aperto bocca avrebbe cominciato ad urlare
disperata.
- L’orologio
della Sala Comune dei Grifondoro segnava la nove spaccate, in quel preciso
momento Rose smise di scrivere il saggio per Aritmanzia, depose la piuma sul
tavolo e chiuse gli occhi ascoltando il crepitio del fuoco mentre suonava la
sua personale sinfonia.
- Nonostante
si fosse buttata nei compiti per la restante parte del giorno, Rose non
riusciva a smettere di pensare al comportamento del Serpeverde.
- Non le
aveva rivolto nemmeno una battutina, nemmeno il più insignificante insulto e
con grande sorpresa di Rose questo la faceva star male, in modo che lei non
riusciva a concepire.
- Aveva
bisogno di distrarsi, un bel bagno nel Bagno dei Prefetti era quello che le ci
voleva.
-
- Il bagno
riservato ai Prefetti era dolcemente illuminato da un magnifico candeliere
acceso, tutto rigorosamente in marmo bianco dal pavimento all’enorme vasca che
somigliava di più ad una piscina olimpionica.
- Rose si
spogliò lasciando incustoditi i vestiti e aprì i rubinetti d’oro sul bordo
della vasca incassata, erano almeno un centinaio, un mix dei suoi bagnoschiuma
preferiti sgorgò da essi.
- La
ragazza si immerse nell’acqua nuotando fra nuvole di vapore variopinte ed
ammirando le lunghe tende di lino bianco che pendevano alle finestre.
- Rose rise
divertita di fronte a quell’enorme piscina fonda immersa fra bolle e colori, si
concesse un paio di vasche.
- Dopo
circa un’ora, ormai aveva le mani lessate, uscì a malincuore dall’acqua,
avvolse il suo corpo sottile in un morbido e profumato asciugamano legandolo
sopra il seno e fece per prendere i suoi abiti.
- «oh no!
Dove sono?» sbottò allarmata, infatti i suoi vestiti si erano semplicemente
volatilizzati. Non poteva certo uscire per i corridoi in asciugamano?! Cercando
di reprimere una crisi isterica si mise a cercarli finché una voce beffarda le
parlò dall’alto.
- «cercavi
questi?»
- «Pix! Per
Morgana! Restituiscimeli!Adesso!» urlò infuriata Rosa al Poltergeist che se la
rideva sguaiatamente.
- «Altrimenti?»
- «Altrimenti
ti affatturo!» lo minacciò, tastandosi per prendere la bacchetta, peccato che
la bacchetta fosse nei suoi abiti ora nelle sudice mani di Pix. Poteva essere
più sfortunata di così? Evidentemente sì.
- Pix si
mise a volare per tutto il bagno, rincorso da una sempre più disperata Rose la
quale non si accorse di essersi scontrata con qualcosa di duro. Fu un attimo e
la rossa si ritrovò con la schiena sul pavimento imprigionata tra esso e un
corpo che all’inizio non riconobbe.
- Rose aprì
gli occhi cerulei e guardò la massa di capelli biondi affianco al suo viso, il
ragazzo si tirò su facendo leva sulle braccia per evitare di schiacciarla e fu
il quel momento che la Grifondoro desiderò con tutto il cuore di morire.
- «Tu
guardare mai dove vai?» domandò con voce roca e seria Scorpius Malfoy.
- «Pix...vestiti...»
ansimò lei incredula e troppo imbarazzata per parlare. Si era appena resa conto
che il suo corpo e quello di Malfoy erano divisi da un semplice e sottile
asciugamano avvolto sopra il seno di lei e sulla vita di lui. Rose però non
poté non indugiare sul petto del giovane Serpeverde, così forte e ampio.
- Gli occhi
di Scorpius si erano scuriti come le nubi di una violente tempesta in arrivo,
infatti vedere e sentire il corpo della ragazza così vicino, imprigionato dal
suo lo aveva fatto improvvisamente ardere di desiderio.
- Scorpius
si inumidì le labbra, eppure il suo corpo come l’espressione del suo viso non
tradiva alcuna emozione, al contrario di quello di Rose.
- Un
rossore innocente, imbarazzato le tinse le guancie alabastrine. Il respiro era
corto e rapido, il cuore andava a mille, gli occhi cercavano e al contempo
sfuggivano il contatto con quelli del giovane, che per poco non ruggì
infastidito, voleva, anzi pretendeva che lei lo guardasse negli occhi. E come
se avesse accolto la sua richiesta, il mare calmo e profondo si scontrò,
incatenandosi con quello in tempesta. E Scorpius quasi se ne pentì. L’intensità
dello sguardo di Rose, semplice, puro, ingenuo lo metteva a disagio, lo faceva
sentire irrequieto e al tempo stesso lo irretiva e inteneriva.
- Nemmeno se
ne accorse che con due dita sfiorava la guancia della ragazza, proseguendo
sulla mascella e lungo la linea della spalla facendo sussultare la ragazza.
- Rose
sentiva bruciare ogni centimetro di pelle toccato da Scorpius, non era
sgradevole, non era un calore che feriva, era piacevole, dannatamente
piacevole. Era un tocco leggero ma pieno di significato: desiderio,
passione...e il suo corpo rispondeva per lei rabbrividendo di piacere, facendola
quasi gemere sotto le sue carezze così impalpabili che sembravano prodotte da
un vento invisibile la rendevano smaniosa, voleva di più. Era come una lenta,
inesorabile e deliziosa tortura a cui Rose non si sarebbe per nulla al mondo
sottratta.
- «Rose...»
sussurrò Scorpius, ormai ipnotizzato dalla ragazza, totalmente sottomesso a
lei. Il suo nome pronunciato in quella maniera con la voce completamente roca
per la cupidigia e al tempo stesso dolce e remissiva fu il colpo di grazia per
Rose. Lo voleva, come non aveva mai desiderato nient’altro.
- Un
frastuono pazzesco riecheggiò nel bagno, Pix era ritornato imbronciato perché
nessuno aveva partecipato al suo gioco e più offeso che mai scagliò a terra i
vestiti della Grifondoro andandosene imprecando dato che nessuno l’aveva
minimamente badato.
-
- Quel
rumore assordante fece rinvenire Rose, spinse via malamente Scorpius, il quale si
ritrovo disteso sulla schiena lo sguardo ancora vacuo. La rossa tremava da capo
a piedi. I suoi occhi erano a metà fra lo spaventato e il furioso.
- Scorpius
si ridestò e si alzò in piedi guardandola confusa. Perché lo trattava così?
Perché si era tirata indietro, era tutto così perfetto...
- «Rose...»
iniziò lui.
- «Sta
zitto!» urlò lei sconvolta, portandosi le mani alle orecchie per non sentirlo.
Lo guardò quasi con disperazione. Cosa mi
hai fatto? Sembrava dire il suo sguardo.
- «Rose...»
tentò lui nuovamente, la ragazza raccolse i suoi vestiti e fece per andarsene
ma venne trattenuta da Scorpius che le aveva afferrato il polso in morsa
ferrea.
- «Perché?»
domandò Scorpius angosciato. Lui doveva sapere...
- «Lasciami!»
gridò lei cercando di divincolarsi «ho detto LASCIAMI MALFOY!» lo sguardo si
Scorpius si indurì «No.» lo sguardo di Rose si fece carico di rabbia.
- «Perché
ti comporti così?» chiese lui con voce altera «pensavo lo volessi...» Rose non
sapeva cosa rispondere, lo voleva, dio solo sapeva quanto lo voleva, ma era
tutto il suo mondo che glielo impediva.
- «Io mi
comporto così?!» purtroppo l’ira non era sfumata benché facesse a gara con la
disperazione «IO! Sei tu che ti comporti come se non esistessi!» Scorpius la
guardò. Colpito e affondato. Rose riuscì a liberarsi e corse fuori, non voleva
che lui sentisse i suoi singhiozzi.
- «pensavo
fosse più semplice...» mormorò lui alla stanza ormai vuota.
-
- Rose si
chiuse la porta alle spalle, scivolò sul pavimento, si strinse le ginocchia al
petto e cominciò a piangere tutte le sue lacrime.
- Lo aveva
desiderato, lo desiderava ancora. Quello era il vero tormento, sapere di non
poterlo avere, perché quello che aveva costruito intorno a se era diventata una
gabbia, che non le permetteva di amarlo...i suoi amici, la sua famiglia, il suo
cognome, Hogwarts stessa, tutto le imponeva di non innamorarsi di Scorpius
Malfoy.
- Sorrise tristemente
nell’oscurità, forse era meglio quando tra loro due c’era solo odio e rivalità,
capire di desiderarlo era come vedere una luce in mezzo alle tenebre e sapere
di non poterla raggiungere.
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Capitolo 8 *** Capitolo Otto ***
8
Salve Gente!!!!!!!!!!!!
eccomi tornata! scusate davvero la sparizione improvvisa...in
verità sono stata rapita da un mostro chiamato Scuola! (pavura!
nda Me) comunque l'importante è essere tornati, no? voglio
ringraziare tutti quelli che mi seguono, che recensicono! e anche a
quelli che leggeno solamente...grazie davvero! purtroppo oggi non ho
tempo per rispondere alle recensioni, scusate, ma sono proprio di
fretta sono riuscita a trovare giusto il tempo per postare!
ma tranquilli risponderò al prossimo capitolo! ^__^
fatemi sapere cosa ne pensate, mi
raccomando! vi voglio bene, grazie per continuare a supportarmi, la
continuazione di questa fic dipende soprattutto da voi! un bacione! ci
vediamo alla prossima!!!
aggiornamento alla prossima settimana (spero!)
♥Capitolo
Otto♥
~ Apatia e Preparativi per il Ballo ~
Due mesi.
Due
maledettissimi mesi erano passati e nulla era cambiato, anzi forse le cose
erano addirittura peggiorate.
Settembre
aveva lasciato il posto ad Ottobre, e mentre le foglie cadevano inesorabilmente
affinché un nuovo ciclo della natura si compiesse Novembre era giunto alle
porte portandosi i primi fiocchi di neve. Adesso anche Novembre stava per
finire per far si che Dicembre e la neve perenne prendessero il posto.
La
situazione tra due noti studenti appartenenti a Grifondoro e Serpeverde era la
seguente: ignorarsi fino allo sfinimento.
Per lo
meno per una era così, l’altro invece non era per nulla d’accordo con questa
decisione obbligata e mal accettava la cosa passando così la maggior parte del
tempo imprecando verso la ragazza.
Più di
una volta Scorpius aveva cercato di avvicinarsi a Rose nel tentativo di
chiarirsi, di parlarle ma inutile dire che lei l’aveva sempre evitato o
cacciato via malamente. Al che il giovane rampollo di casa Malfoy si era
stancato e l’aveva assecondata, troppo orgoglioso e testardo per umiliarsi
ulteriormente.
Questa
mal sana decisione di ignorarsi per il resto dei loro giorni, era stata accolta
con stupore e preoccupazione da parte dei loro amici, che abituati fin dal
primo anno a vedere i due ragazzi offendersi e schiantarsi per le più innocue
sciocchezze ora osservavano quasi con terrore questo loro ‘non rivolgersi la
ben che minima parola o insulto, senza nemmeno perdere tempo a guardare
l’altro’. Purtroppo questo cambiamento non aveva giovato a nessuno, soprattutto
a Rose e Scorpius che soffrivano in un dignitoso e nascosto silenzio.
Rose
aveva perso tutta la sua vivacità e spirito di competizione, abbandonandosi ad
un stato di apatia fatto di finti sorrisi e lacrime interiori. Tristan, Mary,
Lily e Dominique non sapevano più come prenderla, cercavano di starle accanto
ma il suo umore era troppo lunatico per avere un qualsiasi rapporto civile
persino con il suo migliore amico Albus Potter dal quale si era allontanata
sempre di più.
Le
giornate di Rose erano fatte di lezioni mattiniere, un veloce pranzo scambiando
solo qualche parola giusto per tenere in allenamento la voce con gli amici di
sempre e poi tutto il pomeriggio in biblioteca fino a quando non usciva la sera
tardi completamente intontita per coricarsi senza degnare di uno sguardo
nessuno.
La
ragazza sapeva che si stava comportando da schifo, odiava trattare così i suoi
amici, odiava sentirsi così debole e fragile, ma soffriva come un cane e tutto
per colpa di Scorpius Malfoy.
Non che
il giovane Serpeverde se la passasse meglio.
Il
ragazzo infatti si era rinchiuso nel suo bozzo di freddezza e impenetrabilità.
Rispondendo a grugni e monosillabi agli amici, i quali esasperati dal suo
comportamento non facevano altro che provocarlo sperando in una qualche
reazione anche di tipo violento. Inutile dire che i loro sforzi fallivano in
quanto Scorpius se ne andava via e non tornava fino a notte fonda.
Ashley
più di una volta si era introdotta nel suo letto e Scorpius all’inizio
accettava la cosa cercando in lei una sorta di “distrazione”, ma le scopate con
la Smith erano violente e rapide, e non riuscivano nel loro intento così il
biondo aveva messo fine alla cosa sbattendola malamente fuori dalla porta ogni
qualvolta gli si avvicinava.
«Rosie...»
chiamò Lily titubante, venerdì durante la cena. Inutile dire che la rossa non
diede segno di averla sentita visto che non staccò lo sguardo dal libro che
stava leggendo lasciando che il cibo sulla forchetta precipitasse
inevitabilmente sul tavolo.
«Rose!»
la richiamò più forte
«mmm?»
spazientita Lily le prese da sotto gli occhi il libro scaraventandolo malamente
lontano e colpendo un povero Tassorosso che passava per sua sfortuna da quella
parte.
«Ehi!» si
lamentò Rose ma lo sguardo che la cugina le lanciò le fece morire sul nascere
qualsiasi altro tipo di protesta.
«ok, ora
ascoltami! Non so che ti sta succedendo ma devi smetterla di fare la zombie!
Non è da te! Non è da Grifondoro! Tu domani vieni a Hogsmeade con noi! Non
sento obiezioni!»
Replicò
infuriata Lily mente Mary e Tristan annuivano convinti.
«Oh no!
Ho un sacco di cose da fare...e poi perché proprio domani?»
«Pronto
tesoro! Tra due settimane c’è il Ballo d’Inverno!»
«il
Ballo? Mancano solo due settimane?» Rose li fissò sconvolta. Possibile che
erano passati già due mesi da quando lei non rivolgeva più la parola...non
riusciva a pensarlo nemmeno quel nome.
«Tesoro
siamo a dicembre...rammenti?» disse dolcemente Tristan, la rossa annuì poco
convinta.
«Hai
bisogno di un vestito! Non sento ragioni!» esclamò Lily con una tale
determinazione che Rose non osò replicare. Forse le avrebbe fatto bene, uscire
dal castello e soprattutto dal suo bozzo di apatia. Perché lei non si stava
comportando per niente da Rose Weasley, lo sapeva, doveva riappropriarsi della
sua identità e fare una cosa frivola come quella di cercare il vestito per il
ballo era pur sempre un inizio.
«Fa
freddo, torniamo dentro?» si lamentò Rose Weasley i cui buoni propositi di
reagire al suo stato di totale inerzia erano andati a farsi benedire non appena
aveva visto il mantello bianco steso su tutta Hogsmeade e dintorni.
«Piantala
Rosie! Abbiamo una missione da compiere!» la zittirono in coro Dominique e
Lily. Le due cugine quando si parlava di shopping diventavano peggio di
generali d’acciaio.
La rossa
sbuffò indispettita e si strinse ancora di più nel suo cappotto nero
stringendosi al collo la sciarpa di lana regalatagli dalla nonna per lo scorso
natale.
«Ragazze
che ne dite di entrare un attimo al Paiolo Magico? Prendiamo qualcosa di
caldo...dai» suggerì gentile Mary, a quella richiesta dolce e a quel faccino
tenero le sue assatanate di shopping non seppero resistere a diedero il
consenso.
I Tre Manici di Scopa era come sempre affollato e l’atmosfera era di quelle più vivaci e
gioiose e si sentiva nell’aria il Natale che avanzava.
Rose si
ficcò dentro il pub stringendosi a Mary e Lily mentre Dominique andava ad
ordinare e a prendere dei posti.
«Fratello!»
urlò allegra Lily staccandosi da Rose e andando verso il moro che si alzò per
abbracciarla. La rossa fece percorrere lo sguardo fino al tavolo dove si
trovava Lily e dovette mordersi la lingua per non farsi sfuggire un gemito.
Il tavolo
era quello dei Serpeverdi e accanto a suo cugino Al se ne stava con
l’espressione imbronciata le mani ficcate nelle tasche il suo migliore amico
ovvero Scorpius Malfoy.
Come se
avesse avuto un sentore Scorpius si voltò di scatto verso l’entrata e focalizzò
la sua attenzione su Rose Weasley. Ancora una volta il mare calmo e quello in
tempesta si scontrarono azzerando i battiti cardiaci di entrambi e
catapultandoli in un mondo che iniziava e finiva con loro due.
Poi la
rossa distolse lo sguardo e la magia finì.
«Mary
ascolta qui è troppo caldo, io esco per cinque minuti, torno subito, ok?» disse
facendo un sorriso sforzato e uscì senza dar tempo all’amica di ribattere.
«Ragazzi
io torno subito, vado a fumarmi una cicca!» esclamò con fare sbrigativo il
biondo lasciando i suoi amici sbalorditi, visto che era la frase più lunga che
gli avessero sentito dire da due mesi a quella parte.
Scorpius
si precipitò fuori. Lo sguardo argenteo vagò per le strade immacolate e
vorticanti di neve, non c’era traccia di lei. Si era volatilizzata ancora una
volta.
Sbuffando
infastidito Scorpius si voltò e si infilò nel vicolo piccolo e stretto accanto
al pub per fumarsi la sua sigaretta al riparo dal freddo.
Ma non
riuscì nemmeno ad accenderla perché le cadde silenziosamente sul manto soffice
e candido che copriva la strada quando vide Rose Weasley spalle al muro che si
alzavano e abbassavano ad un ritmo pazzesco, gli occhi chiusi e le labbra
vermiglie dischiuse. Era incredibilmente bella anche così pensò amareggiato
Scorpius.
Rose aprì
gli occhi e si ritrovò Scorpius che la fissava. Smise di respirare, il suo
cuore aveva smesso di battere. Era in trappola, eppure lei era contenta così.
Forse lo sperava in cuor suo che lui trovasse il modo di metterla con le spalle
al muro in modo da costringerla a dirgli la verità che non aveva il coraggio di
urlare.
Fallo Scorpius, Fallo. Pensò disperata Rose. Chiedimelo, costringimi! Urlava il suo
cuore.
Il biondo
dischiuse le labbra sottili e sensuali, che Rose aveva sognato di poter
baciare, di poterne assaggiarne il gusto. Scorpius sembrò tentennare, gli occhi
di Rose si incendiarono, ma poi il Serpeverde richiuse di scatto la bocca e se
ne andò lasciandola sola.
Rose
rimase lì paralizzata, troppo sconvolta per muoversi, i suoi piedi non
rispondevano più ai suoi comandi, in compenso aveva iniziato a tremare, si
strinse nelle braccia ingobbendosi. L’aveva
forse perso per sempre? Si chiese e trattenendo a stento le lacrime rientrò
nel bar sperando che nessuno la guardasse negli occhi riuscendo a capire
l’oblio in cui era precipitata.
Dominique
Weasley stava cominciando ad innervosirsi. Non era mai stata un persona
paziente, acuta, dolce ma paziente non rientrava nel suo vocabolario. Era ormai
da dieci minuti che se ne stava in piedi accanto al bancone del Tre Manici di Scopa ad
aspettare quattro dannatissime Burrobirre che stavano tardando ad arrivare. Dannazione! ma dove cavolo sono andate a
fabbricarle quelle Burrobirre!? Pensò altamente irritata.
«Ehi
piccola! Che ci fai qui tutta sola?» domandò una voce melliflua alle sue
spalle. La bionda non si degnò nemmeno di voltarsi. Sapeva a chi apparteneva
quella voce.
«Flitt!
Evapora!» George Flitt apparteneva a Serpeverde, era all’ultimo anno e giocava
come Battitore per la squadra, si credeva un gran rubacuori e aveva avuto la
brillante idea di provarci con Dominique fin dal suo primo anno, inutile dire che
ogni volta aveva fallito miseramente in quanto la ragazza aveva un scarsissimo
livello di pazienza, ma questo George non sembrava averlo compreso appieno,
visto che si trovava accanto a lei ad alitarle sul collo con fare malizioso.
«Flitt,
che cosa non capisci del concetto ‘evapora!’?» disse a denti stretti la biondo
senza smettere di non guardarlo.
«dai
Weasley lo sappiamo entrambi che vorresti addosso, non serve a nulla fare la
difficile!» disse tranquillo afferrando la Corvonero per il polso e
strattonandola malamente verso di se.
«Flitt mi
fai male! Mollami!» urlò indispettita Dominique.
«Ti
concedo un secondo per lasciarla Flitt, dopo di che ti ritroverai con il culo a
terra!» fece una voce calda e rabbiosa alle spalle dei due. Dominique si voltò
e sospirò di sollievo. James Sirius Potter era dietro di loro, l’espressione
cupa e adirata.
«Ehi
Potter fatti un po’ i cazzi tuoi!» rispose con un sorrisino irriverente George,
James non ci pensò un momento e assestò un poderoso gancio in piena faccia del
Serpeverde che barcollando per la sorpresa mollò Dominique e cadde a terra
tenendosi il naso.
«questo è
solo un assaggio! Comprendi Flitt?» fece James ora decisamente divertito
puntando contro il Serpeverde la sua bacchetta. George annuì in fretta e cercò
di alzarsi ma cadde rovinosamente al suolo accendendo le risa attorno a lui.
«Te la
farò pagare Potter! Ci vediamo sul campo!» ringhiò Flitt appena riuscì a
mettersi in piedi e allontanandosi in fretta.
«Non vedo
l’ora Flitt!Prenota già la barella!» li gridò di rimando il maggiore dei Potter
divertito, per poi voltarsi verso la cugina l’espressione di nuovo seria.
«Dom,
tutto ok?» domandò gentile sistemandole una ciocca bionda dietro l’orecchio, la
Corvonero abbassò lo sguardo a disagio, cosa assai rara per lei.
«s-sì,
grazie James!» sussurrò, il ragazzo sospirò sollevato, e Dominique sentì il suo
respiro dolce e caldo soffiarle delicatamente sul volto e provò la sensazione delle
farfalle nello stomaco.
«Jamie?che
fai, andiamo?» chiese allegra la sua ultima conquista, Jessica Baston,
Cacciatrice della squadra di Grifondoro. James le sorrise e si alzò, era alto
almeno una ventina di centimetri in più della cugina.
«Ci
vediamo scricciolo!» la salutò allegramente James mettendo un braccio intorno
al collo della Baston e allontanandosi, lasciando la cugina che lo guardava
andarsene con espressione stranamente triste sul volto.
«Io non
capisco!» esclamò esasperata Lily Potter osservando le sue due cugine
preferite, non che migliori amiche, sedute sulle poltroncine del negozio di
abbigliamento entrambe con un espressione che si addiceva meglio al funerale
della prozia Muriel, che ad una giornata di shopping con le amiche.
Mary
osservava le due ragazze anche lei con espressione sconcertata non sapendo bene
cosa dire.
«cosa
non
capisci, Lily?» chiese con tono innocentemente confuso la rossa.
La minore dei
Potter fece un verso a metà fra l’incazzato e lo stizzito.
«voi due!» sbottò
puntandole il dito contro come se fosse una maledizione, indicando
prima una e
poi l’altra «mi state facendo innervosire! Che sono quelle
arie smunte da
funerale? Eh!» Mary guardò la quattordicenne con
espressione spaventata, Lilian Luna Potter aveva iniziato con una delle
sue lavate di capo che erano più
efficaci delle sue famose fatture Orcovolanti che aveva ereditato dalla
madre.
«insomma è chiedere troppo una giornata di relax e
divertimento senza che voi
due andiate in giro con l’aria di due depresse croniche? Ma che cazzo succede?! Siamo qui, insieme per
cercare un vestito per il Ballo e divertirci e voi due non riuscite a pensare a
nient’altro che non siano i vostri drammi personali! Di cui tra l’altro non ci
volete neppure mettere al corrente! Beh lo sapete che comportamento è questo?
Ve lo dico io! È...è da EGOISTI!» disse assumendo un posa indignata «ecco cosa
siete due egoiste!» concluse infilandosi nel camerino.
Mary
guardò le due amiche con un espressione che voleva dire
‘sono-assolutamente-d’accordo-con-lei! E-sapete-benissimo-che-ha-ragione!’
Dominique
e Rose rimasero a bocca aperta, completamente spiazzate. Avevano la tipica
espressione di chi ha appena ricevuto un botta in testa e non sa da che parte è
arrivata. La loro piccola e energica cuginetta aveva perfettamente ragione,
loro erano lì per divertirsi e non certo per piangersi addosso.
Rose si
sentiva uno schifo, già di quanto non lo fosse già, le sue amiche avevano fatto
così tanto per lei organizzando questa giornata in modo che si risollevasse e
uscisse da quello stato d’apatia, lo avevano fatto per lei, e come le ripagava?
Piangendosi addosso e isolandosi nel suo mutismo? No. Lily aveva ragione,
doveva reagire.
Dominique
guardò per istante Rose, stavano pensando la stessa cosa, era stata lei insieme
a Lily e Mary a pianificare questa giornata di shopping per cercare di aiutare
Rose e invece cosa aveva fatto lei? Si era esclusa e non faceva che pensare ai
suoi problemi. Una Weasley non si comporta così. Contemporaneamente si alzò
insieme a Rose e si diressero nel camerino di Lily dove la ragazza stava
provando un vestito color magenta.
«Lily...»
iniziò Dominique, la Grifondoro guardò le cugine attraverso lo specchio che
aveva di fronte silenziosa in attesa.
«...quel
colore è orribile su di te!» finì Rose fintamente seria, la Corvonero annuì
«...inoltre questo vestito ti fa sembrare una grossa caramella alla fragola,
tesoro vieni ti aiuto io a trovarne uno adatto!»
«seriamente
dove l’hai pescato quel vestito?» disse Rose con lo sguardo orripilato. Lily
rise felice e abbracciò le due ragazze che la strinsero forte.
«Siete
tornate!» disse fra le risa.
«Perdonaci
Lily!» disse Dom da sopra la testa rossa di Lily «sì scusaci!» confermò Rose
guardandola con un sorriso, vero, dopo tanto tempo.
«su
avanti abbiamo un sacco di lavoro da fare!» le interruppe Mary, le tre cugine
annuirono serie «Lily fa strada, vediamo che vestiti hanno!» dichiarò Dom,
seguita dalle altre due.
Scorpius,
insieme a Edward e Albus entrarono nel negozio di vestiti per farsi fare un
abito su misura.
Edward e
Albus si diressero verso il reparto uomo ben decisi a trovare un frac. Mentre
il primogenito dei Malfoy si aggirava per il negozio ancora un po’ indeciso.
Qualcosa di bianco passò nel suo raggio d’azione, fu come se un lampo avesse
attraversato la stanza per poi sparire, il biondo lo seguì con lo sguardo.
Una Rose
Weasley allegra e spensierata stava camminando a passo di danza con indosso uno
splendido e semplice vestito bianco i capelli volteggiavano nell’aria e lei
rideva divertita insieme alle sue amiche e non aveva notato che un certo
biondino la fissava rapito.
Si era
sbagliato, in quel momento Rose Weasley era incredibilmente bella.
[continua...]
|
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Capitolo 9 *** AVVISO! ***
avviso1
Salve gentile pubblico!
putroppo questo per voi e per me non è un bel messaggio, forse
ve ne sare te già accorte ma è dal un bel po' che on
aggiorno più le mie storie, questo per un semplice fatto
chiamatosi: Esami di Maturità.
perciò ora come ora non sono più in grado di aggiornare
nulla, prometto che avrete mie notizie per agosto massimo settembre!
scusate l'attesa...grazie per continuare a seguirmi!
un bacio
Jazz
|
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Capitolo 10 *** Capitolo Nove ***
9
Ehilà! Sono tornataaaaaa! lo
so avevo detto che sarei ritornata ad Agosto/Settembre, infatti temo
sarà così, questo è stato uno sprazzo di pura
voglia di scrivere che non so sinceramente quando ricapiterà, ma
siccome ho finito la Maturità avevo voglia di festeggiare e
così ecco qua questo breve capitoletto ^__^ spero che sia di
vostro gradimento! grazie di cuore per la comprensione mie adorate! e
ringrazio le 57 seguite, le 7 ricordate e le 27 fra le preferite!
ed ora risposta alle recensioni!
ElynLC:
heilà, grazie per aver recensito gli altri capitoli! comunque
per rispondere all'ultima...sì Scorpius non si raccapezza
più! (come la scrittrice del resto, overo la sottoscritta) il fatto
è che lui ha tentato di avvicinarla ma puntualmente Rose si
è tirata indietro e dopo un po' il caro Slytherin si è
rotto i cosidetti gioielli di famiglia, ma non ti preoccupare in questo
capitolo si decide una buona volta! grazie per la recensione ed aspetto
di sapere la tua opinione per questo! un bacio!
verox: grazie per il commento! sorry se non sono un fulmine ad aggiornare! kiss!
Lilla95: cara la tua recensione mi ha lasciato veramente senza parole! grazie
per i bellissimi complimenti... spero solo di continuare su questa
linea e di non deluderti! tranquilla per il limite ^___^ e anche se non
puoi recensire sempre l'importante e che se trovi un po' di tempo non
mi dispiacerebbe leggere la tua opinione al riguardo! un bacione!
kimartwins18: grazie
per la recensione!!!!! tranquilla il momento per chiarirsi
arriverà! ^___^ stanne certa. e tranquilla che in questa fic la
coppia principale è ScorpiusxRose, la JamesxDominique è
solo di sfondo, marginale...fammi sapere che ne pensi di questo
capitolo! baci!
Misfatta88: New Entry! grazie
mille! mi fa piacere che la storia ti piaccia ^___^ riguardo al
ballo...leggere per sapere, ma tranquilla ho già un'ideuzza al
riguardo! Continua a recensire mi raccomando! besos!
kokylinda2: carissima! che
piacere vedere le tue recensioni! ^___^ grazie per la correzione
è stato proprio uno svarione da perte mia, perdono!!! ho
rimediato comunque ^___^ come promesso un nuovo aggiornamento, continua
a seguirmi! un bacione!!!
♥Capitolo Nove♥
~ Invito
~
- Le due
settimane precedenti il Ballo d’Inverno l’intera popolazione studentesca, senza
distinzioni tra ragazzi e ragazze, della prestigiosa scuola di Stregoneria di
Hogwarts era completamente impazzita, come se fosse continuamente inseguita da
uno sciame di api inferocite.
- Le
ragazze non avevano altro per la testa se non trovare IL Vestito, pensare ad
acconciatura, scarpe e tutto ciò che ne consegue, i ragazzi cercavano in tutti
i modi di tirare fuori un po’ di sano coraggio, non che Grifondoro ne fosse
sprovvisto, ed invitare le ragazze dei loro sogni che in attesa non potevano
fare altro che sperare, i Caposcuola aiutati dai Prefetti decidevano come
sistemare la Sala Grande per l’evento più atteso dell’anno.
- I Grifondoro
cercavano i modi per rendere la festa indimenticabile, architettando nuovi
effetti speciali, mentre i Serpeverde si ingegnavano per trovare il modo di
portare più alcool possibile alla festa. Insomma il Ballo era l’argomento più
affrontato e discusso in assoluto con sommo sconforto e insofferenza da parte
dell’intero corpo insegnanti che tentavano inutilmente di inculcare nella testa
dei loro alunni, ovviamente senza successo, qualcosa di culturalmente utile.
-
- Rose
Weasley camminava rapida per i corridoi tenendo lo sguardo incollato al libro
che stava leggendo talmente velocemente che i suoi occhi risultavano sfocati.
Con agilità sorprendente, dovuta tutta ai duri allenamenti che quel pazzo di
James la costringeva a fare, evitò abilmente due studenti del settimo anno che
stavano duellando in mezzo al corridoio e procedette spedita verso la sua meta:
la biblioteca.
- «Ehi
Weasley!» urlò una voce maschile dal fondo del corridoio, ma essendo Rose
troppo concentrata sul grosso volume fra le sue mani non si accorse nemmeno che
qualcuno la stava chiamando.
- «Rose!
Aspetta!» la voce era sempre più vicina «Weasley!» finalmente la rossa alzò lo
sguardo dal tomo e si voltò indietro.
- «Weas...attenta!»
urlò il ragazzo accorrendo in aiuto della ragazza, che non essendosi degnata di
guardare di fronte a se, era finita contro il massiccio muro di pietra cadendo
gambe all’aria.
- «Ehi,
tutto bene?» domandò premuroso lui.
- «S-sì!
Ah...Riley!» disse Rose sorpresa
mentre si alzava dolorante afferrando la mano offertali da Riley Steeval.
-
- Riley
Steeval frequentava il settimo anno ed era Caposcuola di Corvonero, presidente
del Club di Scacchi Magici e riscuoteva un discreto successo fra le ragazze.
Era alto e slanciato, aveva un bel viso con due grandi occhi grigio-azzurri ed
una folta zazzera biondo cenere.
-
- «Grazie!»
borbottò Rose un po’ in imbarazzo, mentre batteva le mani sulla gonna per
togliersi la polvere.
- «Figurati,
sicura di essere tutta intera?» chiese lui con mezzo sorriso e porgendoli il
libro.
- «Teoria degli Incantesimi, volume cinque?»
si informò lui stupito.
- «già...» rispose
Rose incapace di aggiungere altro.
- «Però! è
magia avanzata la sto studiando io, quest’anno!» disse colpito. Rose si limitò
ad una alzata di spalle arrossendo leggermente a causa dello sguardo ammirato
che le aveva rivolto Riley.
- «cosa
volevi dirmi, comunque?» domandò cercando di cambiare argomento.
- «Ah sì.»
disse lui improvvisamente a disagio «beh, sai mancano due settimane al
ballo...» iniziò vago, Rose spalancò gli occhi incredula. Voleva forse... «e mi
chiedevo se avessi accettato già qualche invito dei mille che te l’hanno
proposto...» Rose arrossì vistosamente. Non era un segreto che anche quell’anno
Rose Weasley avesse ricevuto un esorbitante numero di inviti al ballo che
faceva concorrenza a sua cugina Dominique. «Perché se invece sei ancora libera,
vorrei che tu accettassi di andare al ballo col sottoscritto!» concluse con un
sorriso smagliante.
- «ah..Riley..io...»
balbettò lei colta alla sprovvista. Beh, Rose era davvero lusingata del suo invito.
L’aveva sempre reputato un bel ragazzo, pacato e molto intelligente, non per
niente era un Ravenclaw. Anche se in quel momento c’era solo una persona con
cui avrebbe voluto andare al ballo. Peccato che la suddetta persona non le
rivolgeva la parola, nemmeno un insulto, figurarsi un invito.
- «Tranquilla
Rose, non serve che me lo dici subito, pensaci con calma!» disse con un sorriso
triste, un po’ deluso.
- «Grazie,
Riley!» disse mentre il diciassettenne le faceva l’occhiolino e correva via.
-
- ***
-
- «Ehi ragazzi!»
salutò Rose i suoi amici, mentre sedeva al tavolo dei Grifondoro per la pausa
pranzo.
- «Rose!
Allora gli hai detto di sì?» chiese subito Lily curiosa.
- «Prego?»
domandò la cugina confusa.
- «oh dai
non fare la finta tonta! Lo sa tutta la scuola ormai!» continuò lei ammiccando
sorridente verso Rose, sempre più perplessa.
- «Sanno
cosa?»
- «si sta
riferendo a Riley Steeval!» disse esasperata Mary, beccandosi un’occhiataccia
dalla piccola Potter.
- «Ah...quello.» disse asciutta, anche se le
guance si imporporarono di rosso, traditrici.
- «Come
quello? Sbaglio o Steeval non ti era mai stato indifferente...insomma l’anno
scorso se non fosse stato Nott, sarebbe stato...lui» disse Lily sorniona.
- «già...»
rispose Rose vaga.
- «allora
che hai intenzione di fare?» si informò Mary guardandola di sottecchi.
- «non ne
ho idea veramente...» disse appoggiando il viso alla mano e guardando
sconsolata il tavolo degli Slytherin guardandosi bene dal farsi beccare.
- Eccolo
lì. Scorpius Hyperion Malfoy se ne stava bellamente seduto accanto a suo cugino
Albus chiacchierando fitto con lui. Sospirò. Si sarebbe dovuta picchiare
violentemente per desiderare che fosse stato Scorpius ad invitarla al ballo.
- «Rose?»
chiamò Lily sventolandole la mano ad un palmo dal naso per richiamare l’attenzione.
- «Eh?
Scusa...stavi dicendo?»
- «Mpf.
Stavo dicendo che prima la Brown mi ha raccontato un pettegolezzo ghiotto!»
disse Lily ghignando.
- «Ah, e
sarebbe?» domandò Rose poco interessata a che cosa era uscito quella volta dal
buco dentato della Brown.
- «Disdegna
pure mia cara. Ma per una volta ha riportato la verità...sai chi ha invitato
Scorpius Malfoy al ballo?».
- STOP. Che
aveva detto Lily?
- Chi aveva
invitato chi? Scorpius aveva invita un’altra? In quel momento il cuore di Rose
si frantumò in mille pezzi. Sapeva che non aveva alcun diritto di reagire così, era colpa
sua se Scorpius la ignorava, ma questo non impedì al sangue di gelarsi nelle
vene.
- «Chi?»
ruggì Rose.
- Lily che
non si era stranamente accorta di nulla continuò a riferire indisturbata il
pettegolezzo «indovina...è una Slytherin, chi se no? E tra le peggiori, poi! Tanya
Bulstrode!»
- «quella
troia da combattimento?» chiese sconvolta Dominique appena giunta alle spalle
di Mary. «Proprio lei!» asserì Lily.
- Rose era
rimasta zitta, apparentemente tranquilla e beata, lo sguardo fisso sul tavolo
degli Slytherin. Se appariva calma all'esterno, all’interno ribolliva di una rabbia,
indignazione, mista a disperazione indescrivibile. Poi improvvisamente scattò
in piedi e con passo deciso si diresse verso il tavolo dei Ravenclaw.
- «Ehi
Rose, dove vai?» domandò perplessa Lily, ma dalla cugina non ricevette alcuna
risposta.
-
- Il tavolo
dei Ravenclaw era ad un passo da quello degli Slytherin e fato volesse che
l’obbiettivo di Rose sedeva esattamente in corrispondenza di Scorpius Malfoy,
l’uno davanti all’altro.
- «Riley!»
esordì la rossa piazzandosi accanto a lui. Per poco il Caposcuola non trasalì
colto di sorpresa.
- «Rose!»
salutò aprendosi in un sorriso felice. La primogenita di Ron Weasley gli
sorrise di rimando. Sapeva che Scorpius la stava guardando, sentiva il suo
sguardo argenteo su di se. Se per questo tutta la scuola la stava fissando in
silenzio.
- «Accetto
molto volentieri di venire al ballo con te!» poi si chinò sul ragazzo e gli
schioccò un bacio sulla guancia. Riley Steeval aveva dipinta sul volto un
espressione a dir poco beata e felice. Rose gli sorrise e si voltò per
ritornare dai suoi amici.
-
- Se Riley Steeval
era a dir poco felice, Scorpius Malfoy era a dir poco livido. Stringeva convulsamente
il bicchiere di cristallo fra le mani.
- «Scorp! Guarda
che se continui a torturarlo così si rompe» lo ammonì tranquillo Zabini, mentre
un sorrisino divertito si stendeva sulle labbra carnose.
- «Chiudi
la bocca Ed!» scattò irritato il biondo Slytherin mentre osservava Rose
prendere i suoi libri e dirigersi fuori dalla Sala con Eric Nott al seguito,
evidentemente doveva dargli quelle famose ripetizioni.
- Che rabbia! Pensò Scorpius frustrato. Prima quel pervertito di Nott ed ora quell’idiota
di Steeval! Tutti intorno a lei. Era
una cosa che Scorpius Malfoy non riusciva a tollerare. Non era abituato a
condividere con altri cose a lui care. Perché Scorpius aveva deciso. Rose
Weasley sarebbe stata sua. E stavolta non era un gioco.
_______________________________________________________________________________________________
Ecco qui! so che il
capitolo non è un granchè! ma siate clementi...il mio
cervello si è spappolato dopo gli esami T____T pietà!
comunque ora che per me inizia l'estate non so veramente quando
potrò aggiornare, spero di riuscire a farlo al più
presto! con il prossimo capitolo "Il Ballo d'Inverno" dove ci
sarà un confronto diretto fra i due cari innamorati! un bacione
a tutti! Buone Vacanze!!!! Jazz
|
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Capitolo 11 *** Capitolo Dieci ***
cap 10
Salve
a tutti bella gente! non so davvero come scusarmi! dopo un silezio
durato...beh un bel po' di mesi per farla breve, sono tornata! (era
anche ora!) comunque davvero mi dispiace essermi assentata per tutto
questo tempo, ma la vita universitaria mi ha completamente assorbito,
inoltre solo pochi giorni fa ho avuto un esame (come detesto la
sessione estiva!) quindi il tempo per scrivere è stato davvero
poco! perdonatemi!
Dunque questo è il decimo capitolo il tanto atteso capitolo del ballo e diciamo che le cose iniziano a farsi interessanti...quanto, questo lo lascio a voi...Buona Lettura!! ;)
Risposta (mooolto tardiva) alle vostre recensioni:
skricciola 95: con largo ritardo eccoti accontenta! spero che ti piaccia! :) mi farebbe piacere sapere la tua opinione. un bacio!
verox:
grazie per il commento e nulla mi rende più felice di sapere che
ti è piaciuto il capitolo, mi auguro che anche questo non ti
deluda! spero di vedere un tuo commento! kiss!
kokylinda2:
carissima koky! i tuoi commenti mi fanno sempre piacere! :) sì
concordo Scorpius è strano (quale elemento del sesso maschile
non lo è! -.-') comunque in questo capitolo capirai il
perchè del comportamente assurdo dello Slytherin! vorrei sapere
la tua opinione in proposito a questo capitolo! spero di riceverla
presto! intanto...un bacione!
vorrei
ringraziare inoltre tutti quelli che inseriscono la mia storia fra le
preferite/ seguite/ ricordate! è sempre un onore! Grazie
mille!!!! anche a chi ovviamente legge solamente ;)
vorrei dedicare questo capitolo a ClairLizzie
se non ci fossi tu che mi "minacci" di scrivere come farei?
♥Capitolo
Dieci♥
~
Il Ballo d’Inverno
~
- Scorpius Malfoy sbuffò altamente
infastidito. Da cosa, ai suoi più fidati amici non era dato sapere.
- Lo Slytherin giocò un po’ con il
bacon che aveva davanti al piatto senza prestargli la benché minima
attenzione, poi sbuffò di nuovo.
- Zabini continuava tranquillamente a
sorseggiare il suo tè non prestando attenzione al compagno di casa,
malgrado intuisse quale fosse il motivo del suo disappunto così
malcelato. Albus invece non acuto quanto l’amico si arrischiò
nella missione, che per molti sarebbe stata suicida, di scoprire cosa
turbasse l’animo del suo migliore amico.
- «Scorp?» chiamò Albus cauto. Zero.
Il biondo non lo stava nemmeno calcolando.
- «Scorpius!» tentò nuovamente il
moro. Il giovane Malfoy lo degnò di un’occhiata vitrea prima di
volgere lo sguardo altrove. Un buon Slytherin ora avrebbe saggiamente
lasciato perdere decidendosi una buona volta di farsi gli
stramaledetti affaracci suoi, in quanto quando l’amico sarebbe
stato pronto sicuramente sarebbe venuto a cercarlo lui stesso. Ma
purtroppo Albus Severus Potter non era uno Slytherin che rientrava
nei comuni standard.
- «SCORPIUS HYPERION MALFOY» urlò
Albus richiamando non solo l’attenzione tanto agognata del biondo
ma anche quella dell’intera Sala Grande.
- Scorpius assottigliò pericolosamente
gli occhi verso Al «che vuoi?» sibilò a denti stretti, chiaramente
infastidito dal fatto che l’intera popolazione studentesca li
guardava di traverso.
- «Finalmente!» tubò Al leggero,
Zabini rivolse ai suoi due amici un’occhiata vagamente divertita
«allora che cos’ha il nostro regale Principe? Da non poter finire
tranquillamente la sua regale colazione?» gli chiese con tono
canzonatorio.
- «nulla.» rispose laconico il biondo
guardando torvo Tanya Bullstrode che si era appena seduta a pochi
posti da lui rivolgendogli un sorriso accattivante. Albus seguì lo
sguardo di Scorpius aggrottando le sopracciglia scure, Zabini posò
il tè e decise di prendere parola «se ti da tanto fastidio, perché
l’hai invitata?» chiese con tono soave.
- Già bella domanda. Disse mentalmente
Scorpius. Non riusciva a capirlo neppure lui. Sapeva solo che un
istante prima aveva visto Steeval chiedere a Rose di andare al ballo
e un secondo dopo era di fronte alla Bullstrode ad invitarla.
Ripensandoci Scorpius si mandò al diavolo da solo.
- «Non lo so.» berciò volgendo lo
sguardo metallico al tavolo dei Gryffondor.
- Era stato proprio uno stupido. Ma che
diavolo gli era saltato in mente? A lui la Bullstrode non piaceva,
certo ma che avrebbe potuto fare? Invitare Rose Weasley al ballo
rischiando che lei scappasse un’altra volta? Certo che no. Ma non
sarebbe rimasto inerme mentre cercavano di portargliela via! Quello
che un Malfoy vuole, un Malfoy prende.
- «Rose avanti muoviti! Il ballo è tra
tre ore!» ululò Lily Potter lanciando il vestito della festa
addosso alla cugina sdraiata sul letto impegnata nella lettura di un
libro babbano.
- Rose alzò lo sguardo al cielo
ignorando volutamente la piccola Potter «Appunto TRE ore! Mi spieghi
a cosa serve iniziare a prepararsi tre ore prima?».
- «come a cosa serve?» tubò Lily
allegra «trucco, capelli e Godric sa solo quanto ci vorrà per i
tuoi, vestito! Ho chiesto a Dominique di venire a prepararsi qui,
dovrebbe arrivare fra poco! Almeno c‘è qualcuno mi capisce!»
continuò la quattordicenne dirigendosi in bagno.
- Dopo qualche minuto un lieve bussare
annunciò l’arrivo di Dominique che entrò nella stanza delle
cugine con fare tetro.
- «ciao.» mormorò sedendosi sul letto
di Rose. La rossa lasciò cadere il libro e guardò la cugina
preoccupata.
- «ehi tutto ok?»
- «eh? Sì certo tutto ok!» ribatté
subito Dominique sorridendo. Ma si vedeva lontano un miglio che il
sorriso era forzato e che non riusciva a coinvolgere gli occhi
azzurri velati dalla tristezza.
- «Dom…che suc-?» ma non riuscì a
completare la domanda che Lily in quel momento uscì dal bagno
prendendole entrambe in ostaggio per prepararsi.
- Due ore dopo mentre Lily le stava
acconciando i capelli e Rose si sentiva un vero schifo. Era un
persona riprovevole, aveva volutamente usato Riley solo per ripicca
verso Scorpius, quello era un atteggiamento da Slytherin non di certo
da Gryffondor. Solo che non ci aveva più visto e prima che potesse
ripensarci si era diretta da Riley ed aveva accettato. Ma cosa aveva
nella testa?! Si sentiva in colpa, ciò che provava Riley era vero,
insomma non era un mistero che lei gli piacesse almeno da due anni e
lei ne aveva approfittato solo per vendicarsi di quel maledetto
Slytherin. Vendicarsi di cosa poi? Non stavano insieme e non si erano
nemmeno confessati i loro sentimenti a vicenda che cosa pretendeva?
Era stata proprio una stupida. A lei non piaceva Riley o meglio non
più. Era solo una la persona che voleva. Scorpius Hyperion Malfoy.
Inutile mentire a se stessa, Rose non ne aveva più la forza.
- «fatto!» trillò entusiasta Lily
guardando orgogliosa il suo capolavoro, ovvero la cugina.
- «Rose sei bellissima!» disse
Dominique appena entrata nella stanza. Rose arrossì violentemente
come solo un Weasley sapeva fare.
- Il momento tanto aspettato era
finalmente giunto. Il Ballo d'Inverno era ufficialmente iniziato.
Istituito alla fine della Seconda Guerra Magica, il Ballo era il più
importante – e l'unico – evento degno di nota ad Hogwarts se non
si teneva conto del Banchetto di Halloween seguito da festini
clandestini.
- La sala grande era stata addobbata con
scintillanti decorazioni, enormi festoni bianchi erano appesi alle
pareti, piccole luci fatate fluttuavano nell'aria emanando bagliori
argentei, ghirlande di agrifogli appese alle porte d'acceso, il
soffitto era stato incantato affinchè nevicasse ed un grande abete
bianco finemente addobbato era stato sistemato in fondo all'ampia
sala. Tutto era candido, brillante e vivace.
- Gli studenti affollavano già da un'ora
la sala, scatenandosi in balli sfrenati o bevendo accanto ai tavoli
imbanditi di ogni genere di leccornia e bevanda o chiacchierando
allegramente.
- Scorpius Hyperion Malfoy nel suo
elegante e costosissimo completo total black se ne stava da un quarto
d'ora buono accanto al tavolo delle bevande e teneva in mano un
bicchiere di burrobirra che era stato opportunamente corretto. Aveva
abbandonato la sua dama più o meno cinque minuti dopo che erano
entrati nella Sala Grande senza tante cerimonie e per tutto il tempo
non aveva fatto altro che osservare la folla di studenti tutti
agghindati in cerca di un'indomabile chioma rossa che manco a dirlo
non si era ancora fatta vedere.
- “Non è ancora arrivata?” celiò
con tono innocente Edward apparendo “magicamente” accanto
all'amico che per poco non si strozzò con la Burrobirra.
- “di che diavolo stai parlando, Ed?”
tossì il biondo digrignando i denti. Il giovane Zabini si limitò ad
osservarlo assai divertito. Poi tornò a guardare la sala per poi
bloccarsi e sgranare gli occhi leggermente ammirato, si voltò
nuovamente verso l'amico che cercava di darsi contegno e con un
sorrisino malandrino si avvicinò “ah eccola, è davvero bella!”
sussurrò a Scorpius che aveva immediatamente guardato l'ingresso
principale dove in quel preciso momento aveva fatto la sua entrata
trionfale accanto alla cugina e al suo accompagnatore – e lì
Scorpius quasi ruggì infastidito – Rose Weasley. Ti sbagli, Ed.
Pensò Scorpius senza smettere un
secondo di guardarla. Non è bella: è
meravigliosa.
- Rose indossava un semplice vestito
bianco senza spalline che le terminava un po' prima del ginocchio
un'alta fascia nera di seta era legata in vita, la parte finale del
vestito era decorata con magnifici arabeschi neri. Ai piedi dei
vertiginosi decoltè neri in vernice. Un po' di ombretto bianco e una
linea di kajal nero sulle palpebre, i capelli rossi erano raccolti in
uno chignon morbido con qualche boccolo ribelle che le scendeva sulle
spalle nude.
- Scorpius era completamente estasiato
sarebbe rimasto a guardarla per sempre, non gli serviva altro.
- Proprio in quel momento Rose si volse
verso di lui. Aveva percepito uno sguardo perforante su di se. Quando
incrociò i suoi occhi Rose restò a guardarlo boccheggiante. Nel suo
completo nero Scorpius sembrava un principe tentatore. La camicia
nera in seta era aperta fino al terzo bottone e Rose riusciva ad
intravedere la pelle alabastrina del torace liscia e perfetta, la
giacca – nera anch'essa – gli cadeva perfettamente sulle spalle
forti ed era stata lasciata aperta, i pantaloni gli fasciavano le
gambe toniche. Ma non era il vestito o i capelli serici lasciati
ribelli in maniera studiata a far si che che il suo cuore battesse
freneticamente, no erano le emozioni che gli inondavano gli occhi
solitamente imperscrutabili. Sorpresa, desiderio, felicità e
gelosia...soprattutto gelosia.
- Sì Scorpius Hyperion Malfoy era
maledettamente geloso di Riley Steeval che in quel momento come un
perfetto cavaliere prese Rose sottobraccio e la condusse al centro
della pista a ballare.
- Riley Steeval si riteneva il ragazzo
più fortunato dell'intera Hogwarts e forse dell'intero Mondo Magico.
Era andato al ballo con la ragazza dei sogni: acuta, intelligente,
dolce e bella. Sorrise felice all'indirizzo della ragazza che in quel
momento stava ballando insieme a lui, lei sorrise a sua volta
imbarazzata, si sentiva morire. Era inutile fingere, per quanto Riley
fosse stato un ragazzo semplicemente delizioso, cortese, affascinante
e brillante (senza contare il fatto che la sua famiglia lo avrebbe
approvato senza nemmeno pensarci) non era ciò che Rose voleva. Il
ragazzo che voleva stava a poco meno di dieci metri da lei e
continuava a fissarla con uno sguardo talmente intenso che Rose
arrossì immediatamente.
- Lei lo osservò di rimando. Lo vide
parlottare fitto con Zabini per qualche secondo poi si volse
nuovamente verso Rose e le lanciò un'occhiata che voleva dire solo
una cosa “seguimi”.
- Questa volta Rose non seppe sottrarsi e
reagì immediatamente. Afferrò gentilmente Riley per il polso
facendolo fermare lui la guardò preoccupato. Ok, Rose. Si disse. Ora
vediamo come menti!
- “Uh che caldo, Riley per favore
potresti prendermi un bicchiere di succo di zucca?” domandò
guardandolo con occhi da cerbiatta. Lui sorrise inebetito ed annuì
sparendo fra la folla di gente che si stava scatenando.
- Sentendosi uno schifo ma non indugiando
Rose partì all'inseguimento di Scorpius.
- Dopo qualche minuto mentre vagava alla
sua disperata ricerca si sentì tirare dolcemente per il braccio,
Rose si voltò e si trovò fra le braccia della persona che detestava
di più, questo una volta. Perché in quel momento i sentimenti che
Rose provava per Scorpius erano ben lontani dall'odio.
- “Scorpius...” tentò lei, ma la sua
voce era ridotta ad un flebile filo, non capiva se l'avesse solo
pensato o l'avesse detto per davvero. Scorpius la strinse a se in
modo così delicato che sembrava che fosse fatta di vetro.
- “ssh! Non è il momento di parlare,
balliamo e basta Rose...ti prego” disse lui con voce bassa e roca.
Una supplica? Una richiesta...Rose non poté fare altro che
aggrapparsi a lui mentre cominciava a muovere i primi passi di danza.
- “ma non c'è la musica...” appena
ebbe parlato sentì una dolce melodia lenta provenire dalla Sala
Grande.
- “dicevi?” chiese il biondo
sorridendo, Rose gli sorrise di rimando.
- Stretta fra le sue braccia Rose si
sentì serena e al sicuro, non aveva dubbi era quello il suo posto
mentre la faceva volteggiare la ragazza sentì una morsa al petto per
la troppa felicità di quel momento perfetto. Scorpius la circondò
con le braccia in modo che lei non potesse più sfuggirgli, avevano
smesso di ballare.
- “Rose” sussurrò lui avvicinandosi,
stavolta lei non lo avrebbe respinto. La rossa gli posò un dito
affusolato sull'angolo destro delle
labbra facendoli una carezza quasi impalpabile, si avvicinarono
sempre d più i loro nasi si toccavano e i loro respiri agitati si
confondevano l'uno nell'altro...ma qualcosa improvvisamente li
bloccò.
- Un singhiozzo, seguito da passi rapidi
che si avvicinavano a loro rapidamente, un altro singhiozzo più
forte dell'altro. I due riconobbero in quei passi una ragazza, a
causa dei tacchi che risuonavano nel corridoio deserto.
- Rose si volse verso la figura
evidentemente in lacrime che si
avvicinava rapida a loro ed ebbe un tuffo al cuore. Dominique Weasley
stava correndo verso di loro ma sembrava non essersi accorta di loro
indaffarata com'era a piangere. Li passò accanto come se non ci
fossero. Ma il momento magico ormai era rotto. Rose si liberò dalla
presa di Scorpius e mormorando delle scuse gli diede una rapida
occhiata prima di correre dietro alla cugina.
- Rose la seguì per quasi tutta la
scuola implorandola di fermarsi ma Dominique non le dava ascolto, poi
finalmente quando era praticamente davanti all'entrata di Ravenclaw
la rossa riuscì a bloccare la cugina prendendola per il polso.
- “Dominique!” disse Rose con tono
implorante. La bionda le si fiondò addosso abbracciandola e
piangendo liberamente. La rossa le accarezzò i capelli fino a quando
non si calmò abbastanza.
- “che è successo?” Dominique la
fissò negli occhi per secondi che parvero interminabili. Poteva
fidarsi? Si stava chiedendo. Doveva o quella storia l'avrebbe
divorata.
- La Ravenclaw si accasciò contro il
muro prendendosi la testa fra le mani.
- “Rose ho combinato un casino, io sono
un casino...” parlava con voce febbrile, la rossa si sedette
accanto a lei non capendo “che vuol dire?”
- “mi sono innamorata” disse tutto
d'un fiato. Rose la guardò con espressione stupida. Per la prima
volta non capendo assolutamente nulla di quel discorso. Cosa c'era di
male? Doveva essere felice ed invece era disperata. A Rose ricordava
tremendamente se stessa, poi le venne un dubbio.
- “chi è?” chiese bruscamente.
Dominique la fissò con sguardo vitreo poi le sue labbra articolarono
il nome “James” scandì. Strana la mente umana, come una singola
parola potesse mandare completamente in tilt un intero sistema
nervoso. Rose pensò di essere diventata improvvisamente stupida, non
riusciva a capire o meglio non riusciva a collegare le parole
pronunciate da sua cugina.
- “cosa centra James?” domandò
stupidamente, Dominique la guardò anche lei confusa.
- “Rose, JAMES! Sono innamorata di
James!” quasi gridò. Rose la fissò ancora per qualche istante.
- “James?...aspetta...non mi vorrai
dire che...JAMES!” trillò l'ultima parola come un illuminazione
“nostro cugino Jamie? James Sirius Potter? Quel James?!”
- “Sì! Quel James...” rispose
sconsolata. Rose si portò la mano alla bocca non sapendo cosa dire
poi sospirò e strinse la mano alla cugina che la guardò affranta.
- “almeno la persona che ami è della
famiglia” tentò di scherzare Rose con voce tremula e triste.
- “Rose è nostro cugino! Non credo che
la nostra famiglia farà proprio i salti di gioia, non credi?” poi
qualcosa nello sguardo della Gryffondor la fece preoccupare “ehi,
Rosie?” troppo tardi erano lacrime quelle che stavano solcando le
guance della rossa, era venuto il suo turno.
- “ripeto almeno è della
famiglia...Dom...” disse “sono innamorata di Scorpius Malfoy”.
- Dominique sgranò gli occhi e strinse
la cugina a se, per un momento si guardarono negli occhi che aveva un
colore così simile “siamo proprio prese male io e te” scherzò
Rose asciugandosi le lacrime col dorso della mano, Dominique annuì
cercando di scacciare le sue. Si alzarono in sincrono ed entrarono a
Ravenclaw. Senza nemmeno cambiarsi le due si lasciarono cadere nel
letto di Dominique e si addormentarono abbracciate, ognuna pensando
all'oggetto del proprio amore.
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Allora che ne pensate? sì sono stata un po' cattivella (mi riferisco al bacio) ma rimedierò, promesso!
in quanto al postare il prossimo
capitolo...mmh...non ho una data precisa e nemmeno mi sento di
individuarla, dovrete pazientare! cercherò di farlo pubblicare
il prossimo capitolo al più presto!
un bacio Jazz
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Capitolo 12 *** AVVISO ***
AVVISO
Salve Lettrici/Scrittrici di EFP!
so che avreste tutti voluto un NUOVO CAPITOLO...ma purtroppo è
ancora in fase di lavorazione e non riesco a definire quando lo
completerò ma una cosa è sicura: sono decisa a concludere questa Fanfiction!
é troppo importante per me! Vi chiedo di pazientare
ancora...purtroppo è questione di tempo limitato
da dedicare alla scrittura e l'ispirazione che scarseggia! MI
SCUSO INFINITAMENTE! MA VI RINGRAZIO PER CONTINUARE A SUPPORTARE QUESTA FANFICTION!
Inoltre ho cambiato account, ora potete trovarmi cercando: Asia Greenrose,
dove ho postato una nuova storia originale. su quest'account ho
intenzione di postare SOLO capitoli de "Il Principe delle Serpi e la
Rosa Rossa".
Grazie per l'attenzione! Scusate per il NON capitolo!
Un bacio a tutti!
J a z z
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Capitolo 13 *** Capitolo Undici ***
XI
Capitolo Undici: Ritorno
alla Tana...con ospite!
- Rose
si svegliò con un gran mal di testa il mattino successivo e senza
riconoscere il luogo in cui si trovava.
- Guardò
le pesanti tende del baldacchino, blu. Si strofinò gli occhi
assonnati, erano davvero blu, come le lenzuola e il piumino con il
grande stemma di Ravenclaw cucito sopra. Ravenclaw?
- Si
domandò sempre più spaesata Rose...oddio non poteva essere che con
Riley...la rossa si schiaffò le mani sul volto incredula. Ma non
è possibile! Si disse lei, stava ballando con Scorpius e poi
Dominique...
- “DOM!”
urlò isterica. L'altra ragazza al suo fianco che Rose non si era
nemmeno accorta che ci fosse si mosse nel letto agitata. La rossa si
chinò su di lei e la scosse continuando a chiamarla.
“che
ce?!” gridò l'altra alzandosi di scatto e facendo cadere la cugina
fuori dal letto.
La
bionda si guardò attorno confusa per poi sporsi dal letto e fissare
la cugina con cipiglio preoccupato “Rose che ci fai là per terra?”
domandò ingenua. La rossa la fulminò “che vuoi che ci faccia!?
Stavo controllando se le assi di legno erano tutte sistemate a
dovere, idiota! Mi hai fatto cadere” gridò mentre si rialzava e
cercava di scrollarsi la polvere di dosso.
“ssh!
Altrimenti sveglierai l'intero dormitorio”
Rose
salì nuovamente sul letto mentre Dominique la fissava con
espressione indecifrabile.
“tu...”
iniziò esitante “ti ricordi quello che abbiamo detto ieri sera?”
domandò con voce tremula.
La
Gryffondor la fissò per qualche istante con espressione vacua e poi
annuì.
Dominique
si prese la testa fra le mani ed iniziò a spettinarsi i capelli
quasi in maniera convulsa. Non sapeva cosa dire, cosa fare non osava
nemmeno guardare la cugina negli occhi per paura di trovare nei suoi
occhi la condanna.
Rose
osservò sconsolata la bionda. Chi era lei per giudicarla? Nessuno.
La sua unica colpa era, come la sua, quella di essersi innamorata
della persona sbagliata. Che era davvero poi la persona sbagliata?
Rose non ne era più convinta, come faceva Scorpius ad essere
quello sbagliato se lei ieri sera fra le sue braccia, stretta al suo
petto l'aveva sentito così giusto per lei e si era trovata così
dannatamente bene, si era sentita amata come mai lo era stata.
“Dom...”
sussurrò con dolcezza infinita mentre la Ravenclaw aveva iniziato a
piangere sommessamente “va tutto bene, vedrai che in qualche modo
risolveremo!” disse tentando di tranquillizzarla ed abbracciandola
con affetto. Ma come?! Pensò Rose mentre cercava di calmare
la cugina, perchè a casa sua, amare un Malfoy era come sputare sulla
sua famiglia o perlomeno tradire tutto ciò che il dolce e distratto
papà le aveva sempre insegnato. Rose ne era certa. Suo padre non
l'avrebbe mai tollerato.
“Oh
Rosie! Mi dispiace...io io ho cercato di soffocare questo sentimento
ma è qualcosa più forte di me...”
“lo
so Dom, lo so!” asserì Rose convinta. La bionda tirò su col naso
e guardò per la prima volta la cugina in faccia “almeno lui
corrisponde il tuo amore...lui ti ama!” Rose non poté darle torto
ormai lo sapeva pure lei.
“James
invece è felice con quella Baston” disse fra le lacrime che
copiose solcavano il suo viso pallido “per lui io non sono nulla
più che la sua cuginetta...e poi ieri sera...” e ricominciò a
singhiozzare più forte.
“ieri
sera cosa?” la incalzò la rossa.
“stavo
tentando di fuggire a quell'idiota di Flitt e così mi sono ritrovata
a girovagare per i corridoi, volevo nascondermi in aula per un po',
sai non ero molto in vena di festeggiare ma non appena ho aperto la
porta...” fece una breve pausa cercando di riprendere il controllo
“e c'era James in ...atteggiamenti intimi... con la Baston.”
terminò sospirando. Rose non disse nulla si limitò a stringerla
forte, voleva solo che lei percepisse tutto l'affetto che provava per
lei.
“scusami”
disse mestamente Dominique asciugandosi le ultime lacrime. La rossa
sorrise incoraggiante “tranquilla”. La bionda tirò su con il
naso e poi fissò la cugina con cipiglio incuriosito “e tu Rosie?
Come è cominciata tra te e Malfoy?”. Rose si attorcigliò un
boccolo fulvo attorno al dito vagamente a disagio “preparati
cugina, è una lunga storia” e così la Gryffondor si lanciò nel
racconto della sua pseudo storia d'amore con lo Slytherin per
eccellenza, di come l'odio non fosse odio ma si fosse lentamente
tramutato in qualcosa di mille volte più infido e pericoloso.
Dominique
la ascoltò basita, senza parole non potendo fare a meno di chiedersi
come era riuscita a resistere per tutto quel tempo. La rossa era
ancora persa nei suoi ricordi che lo schiaffo sulla nuca le arrivò
forte e improvviso facendola sussultare più per la sorpresa che per
il dolore.
“Dom!
Ma che cavolo ti prende!” berciò massaggiandosi la testa.
“Che mi prende? Ma come
diavolo hai fatto a startene buona per tutto questo tempo?! Merlino!
Io gli sarei già saltata addosso da un bel pezzo!”
“Cugina
cara...ti ricordo che è di Malfoy che stiamo parlando, una persona
che solo pochi mesi fa detestavo con tutta me stessa! E poi ti
immagini che cosa avrebbero detto a casa? Già me lo immagino...Hey
mamma, papà vi ricordate di lui Scorpius Malfoy, sì il figlio di
Draco Malfoy il vostro nemico numero uno ai tempi della scuola, ex
Mangiamorte, beh ora stiamo insieme! Non sei felice papi? Cos'è
quell'espressione...oh ti sta per venire un infarto certo!”
concluse Rose con tono sempre più melodrammatico.
“lo
sai vero che hai un futuro come attrice drammatica!” la prese in
giro la cugina. La Gryffondor la fulminò “ricordamelo quando papà
deciderà di disconoscermi ufficialmente, e sai che non sto
scherzando!” Dominique annuì confermando quanto detto da Rose.
“Beh
ti immagini se a casa venissero a sapere che sono innamorata di...mio
cugino!”
“Beh
allargheresti ancora di più il clan Potter-Weasley! Secondo me non
la prenderebbero troppo male!” sorrise la rossa facendole
l'occhiolino. Dominique sospirò quasi divertita.
“Meglio
che vada ora, devo cambiarmi e prendere la valigia, altrimenti
rischio di passare il Natale con Mirtilla Malcontenta, per quanto la
cosa non mi dispiacerebbe credo che si adatti di più al mio umore
attuale!” Rose abbracciò la cugina e scese dal letto “ci vediamo
all'ingresso, ok?”
Dopo
quasi un'ora di lamenti e imprecazioni per far entrare tutto in
valigia, Rose era pronta, dopo aver indossato il suo caldo cappottino
scozzese e infilato in testa il suo basco nero uscì insieme a quasi
tutta la torre di Gryffondor e si diresse all'ingresso trovando quasi
immediatamente sua cugina Dominique.
“Ehi
ce l'hai fatta! Hai per caso visto James?” domandò irrequieta la
bionda, Rose fece segno di diniego con la testa “Scorpius?”
chiese a sua volta.
“Eh
no. Ma un altro ragazzo sta venendo verso di noi e non ha
un'espressione proprio allegra, è Riley!” Rose chiuse gli occhi
“Oh merda! L'ho piantato in asso al ballo, che cazzo mi invento
ora?” era nel panico.
“Ehi
Riley!” salutò intanto la bionda stringendo la cugina per un
braccio.
“Dominique,
Rose...” salutò senza molto entusiasmo il giovane non staccando
gli occhi dalla Gryffondor.
“Ciao
Riley!” mormorò imbarazzata la rossa “ascolta per quanto
riguarda ieri sera m-mi d-dispiace davvero è che...”
“Che
cosa?” gli fece eco il Ravenclaw impaziente.
“è
che ieri sera è stata colpa mia se Rose è sparita!” si intromise
Dominique sicura, i due giovani si voltarono a guardarla “sì non
mi sono sentita molto bene così le ho chiesto di accompagnarmi in
dormitorio, sarà stata tutta quella gente il caldo non so, solo che
non siamo riuscite ad avvisarti!” Dominique aveva usato lo stesso
tono che utilizzava a casa quando i suoi genitori volevano metterla
in punizione: mortificato e mieloso al punto giusto. Chi è che
doveva fare l'attrice? Si chiese Rose mentre osservava la
perfomance della cugina.
“potevate
chiedere a qualcuno di dirmelo” disse Riley ma il suo sguardo si
stava rasserenando.
“Volevamo!
è che stavo davvero troppo male Rose ha dovuto portarmi via di
corsa!” concluse Dominique sempre più affranta “non prendertela
con mia cugina lei ha solo cercato di aiutarmi” questo dopotutto
non era poi così lontano dalla verità. Le due ragazze si
scambiarono uno sguardo d'intesa.
“sono
mortificata davvero Riley scusa, avrei comunque dovuto avvertirti in
qualche modo!” rincarò la dose la rossa sfoderando uno sguardo da
cucciolo indifeso. Riley sorrise e fece segno di lasciar perdere
“tranquille capisco! Mi dispiace per come è andata la serata! Ora
devo andare! Ma Rose...posso scriverti durante queste vacanze?”
chiese lui con un sorriso disarmante e lo sguardo speranzoso. Rose si
sentì morire, ma sorrise ugualmente “Certo!” poi si diede
mentalmente dello Schiopodo. Riley felice, le salutò con un sorriso
enorme.
“ok...ora
sono davvero una miserabile!” disse Rose sconfortata “grazie per
l'aiuto, ma mi sento davvero uno schifo!”.
“che
potevi fare?! Ammetto che non è stato corretto da parte nostra,
dovrai chiarire la situazione con lui, non puoi prenderlo in giro per
sempre, non Riley Steeval!”
“lo
so lo so! Ed è quello che ho intenzione di fare! Non appena avrò
chiarito la situazione con un altro soggetto, semmai vorrà parlarmi
ancora!” disse la rossa cercando con lo sguardo un'inconfondibile
zazzera bionda che non riuscì a trovare.
“Ti
parlerà anc...”
“Ehi
ragazze!” Dominique non finì la frase e si bloccò alla vista di
suo cugino James apparso magicamente in quel momento.
“Jamie.”
salutò con certa freddezza Rose, saluto che passò inosservato in
quanto il cugino aveva occhi solo per Dominique.
“Posso
parlarti?” pareva quasi una supplica.
“Di
cosa?”
“di
ieri sera Dom, sento che ti devo una spiegazione...”
“non
mi devi niente cugino! Dopotutto è la tua ragazza poi
scopartela dove ti pare... ” la bionda fece per voltarsi,
Rose si accorse che stava per scoppiare a piangere.
“Ehi
Dominique...aspetta” l'afferrò per il braccio per bloccarla “ti
posso spiegare, noi non abbiamo...”
“Dom!
Guarda ecco Mary e Lily! Scusa James ma ci stavano aspettando
parlerai con lei un'altra volta, ti spiace?” Rose non gli diede il
tempo di ribattere e trascinò con se la bionda la quale si appoggiò
alla cugina mormorando un flebile ringraziamento.
Durante
tutto il viaggio in treno Rose e Dominique non parlarono e fecero
finta di dormire cosicché Lily e Mary non avrebbero avuto
l'occasione per fare domande.
Dominique
era sconsolata, non sapeva davvero come comportarsi con James e il
pensiero di doverlo vedere per tutte le vacanze la metteva a disagio.
Rose dal canto suo aveva cercato Scorpius in lungo e in largo ma
sembrava fosse scomparso, chiedere ad Albus era fuori discussione e
questo fatto la irritava e la inquietava allo stesso tempo, non
l'avrebbe rivisto prima di due settimane così la distanza fra loro
due sarebbe aumentata dopo tutta la fatica che avevano fatto per
avvicinarsi la sera prima.
Arrivati
a King's Cross salutarono i parenti cercando di metterci più
entusiasmo possibile e insieme si diressero verso la Tana.
Dominique
e Rose chiesero di poter dividere la stanza e furono accontentate e
presero la vecchia stanza di Ginny, mentre Lily, Molly e Roxanne che
aveva tutte la stessa età presero quella di Ron, i ragazzi Fred Jr,
James, Louis e Hugo quella dei gemelli e non si sa come Albus ebbe la
vecchia stanza di Percy tutta per se.
In
cucina che col tempo era stata ingrandita c'era sempre una gran
confusione ed un vorticare di teste rosse, bionde e more, finalmente
la maxi cena di nonna Weasley era stata servita in tavola ma a
nessuno era stato ancora dato il permesso di mangiare.
“Ma
perchè non possiamo mangiare?” domandò Ronald Weasley che in quel
momento pareva un bambino capriccioso tanto che sua moglie dovette
rimproverarlo di comportarsi come un adulto una volta tanto.
“Perché
non siamo ancora tutti!” disse nonna Molly guardando male il
figlio. In effetti il posto accanto ad Albus e di fronte a Rose era
vuoto. Teddy e Victoire, e anche Lucy sarebbero arrivati la mattina
successiva perciò non era di loro che si trattava. Improvvisamente
si sentì il cancelletto in legno aprirsi e chiudersi con un tonfo,
Albus scattò in piedi e corse fuori, Rose sentì il cuore
sprofondare ed afferrò istintivamente la mano di Dominique sotto il
tavolo, la bionda la strinse come volesse dirle di tranquillizzarsi,
in quel momento Albus tornò dentro con affianco niente di meno che
Scorpius Hyperion Malfoy.
“Scusate
il ritardo!”
L'erede
di Malfoy non era estraneo alla Tana, anzi era di rito che appena
passato Natale, il ragazzo si “trasferisse” lì per il resto
delle vacanze. Ma era la prima volta che Scorpius saltava il Natale
con la sua famiglia per passarlo interamente con il clan
Weasley-Potter. Tutti in effetti ne erano un po' sorpresi fatta
eccezione per Albus, i coniugi Potter e ovviamente nonna Molly, nulla
sfuggiva a quella donna.
Rose
era letteralmente sotto shock, aveva cercato Scorpius per l'intero
giorno e invece eccolo lì prendere posto davanti a lei come se nulla
fosse, perfettamente a suo agio, mentre intorno a lui ricominciava la
baraonda del cibo e delle chiacchiere.
Il
biondo Slytherin iniziò a mangiare mentre il suo sguardo non
lasciava quello di Rose impietrita. Ad un certo punto sorrise fugace
e le fece l'occhiolino e la ragazza fu scossa da un brivido lungo la
schiena, le guance le si imporporarono e dovette distogliere lo
sguardo, ad eccezione di Dominique che era a conoscenza dei fatti,
nessun altro si era accorto dello sguardo lanciatogli dal biondo.
Dopo
tre primi, quattro secondi, non si sa quanti contorni e doppio giro
di torta per tutti i commensali l'enorme famiglia si disperse in
varie attività nel vano tentativo di contrastare gli effetti di
quella super cena.
Rose
si isolò con Dominique impedendo quindi a James di parlare con la
cugina.
Scorpius
non provò ad avvicinarsi a Rose o di fare qualsiasi cosa per
attirare la sua attenzione si limitava a discutere di Quidditch con
Albus, Hugo, Fred e poco dopo si aggiunse anche il maggiore dei
fratelli Potter infastidito dal fatto di non aver avuto l'occasione
di spiegarsi con Dominique.
Verso
mezzanotte tutti gli inquilini della Tana si erano ritirati nelle
loro stanze. Rose non riusciva ad addormentarsi, continuava a
rigirarsi nel letto ma il pensiero che Scorpius si trovasse a pochi
passi da lei la faceva fremere e non riusciva a rilassarsi. Dopo una
buona mezzora passata a dondolare senza posa da un lato all'altro del
letto Rose non ne poté più e si alzò decisa ad andare a bere
qualcosa in cucina. Cercando di non fare il minimo rumore la ragazza
scese in cucina decisa a prepararsi una tisana calmante.
Mentre
lasciava la tisana in posa Rose non si accorse di avere qualcuno alle
spalle.
“Non
riesci a dormire, Rose?”
la
ragazza fremette nel riconoscere quella voce e si voltò di colpo,
restando senza fiato.
Dietro
di lei, braccia incrociate al petto con espressione semiseria se ne
stava Scorpius Malfoy a petto nudo con dei semplici boxer scuro
addosso. Ma dorme così in tutte le stagioni dell'anno? Si
chiese Rose perdendosi a guardarlo. Improvvisamente si rese conto che
al contrario la sua mise da notte lasciava molto a desiderare:
camicia di flanella scozzese di qualche taglia più grande una volta
appartenuta a suo padre e un paio di pantaloni morbidi scuri che le
erano talmente lunghi da coprirle completamente i piedi.
“mpf.
Ma tu un altro pigiama no?” Rose distolse in fretta lo sguardo, le
era venuto inspiegabilmente caldo. Il biondo sorrise e si avvicinò
alla ragazza che rimase intrappolata fra il mobile da cucina e il
corpo del ragazzo a pochi centimetri da lei. La rossa sentiva il suo
respiro improvvisamente affannato.
“come
mai passi il Natale con noi, S...Malfoy?” voleva chiamarlo Scorpius
ma il loro rapporto era così strano che non sapeva più che fare. Lo
Slytherin alzò le spalle come annoiato “Così, i miei quest'anno
avevano deciso di passare il Natale al sole e al caldo, ma a me piace
di più quello tradizionale nella cara vecchia Inghilterra, e poi
avevo un motivo davvero urgente per farmi precipitare qui...”
Scorpius era vicinissimo ed aveva appoggiato le mani accanto ai
fianchi di Rose sul mobile, la rossa non poteva muoversi. Scacco al
Leone.
“Ah!”
disse Rose ipnotizzata dallo sguardo profondo del ragazzo “e quale
sarebbe il motivo tanto urgente?” inaspettatamente sorrise
sorniona, Scorpius voleva giocare, bene poteva farlo anche lei.
Il
biondo sorrise a sua volta “diciamo che riguarda una certa persona,
dalla chioma leonina che trova sempre l'occasione per sfuggirmi...”
Rose fece finta di pensarci su, “Sì...penso di sapere chi è, beh
credo che sia molto dispiaciuta per quanto successo non aveva nessuna
intenzione di scappare quella volta...anche se è stata costretta...”
Lo
sguardo di Scorpius si fece improvvisamente serio “davvero?”
chiese quasi in sussurro, quasi avesse paura che la ragazza stesse
davvero giocando. Rose lo guardò negli occhi percependo la paura del
ragazzo “sì” rispose decisa “non avrei mai voluto”. Scacco matto alla Serpe.
Scorpius
la prese per i fianchi e l'attirò a se facendo mancare il fiato alla
rossa. Rose si perse letteralmente nell'argento liquido dei suoi
occhi, con una mano prese ad accarezzare lentamente la guancia del
ragazzo, Scorpius sorrise dolcemente “mi hai fatto penare” poi
finalmente la baciò. Dapprima fu un bacio lieve, Scorpius saggiò le
labbra della ragazza e ne restò completamente assuefatto, voleva di
più, Rose gli lanciò le braccia al collo stringendolo a se, il
biondo dovette poggiare una mano al bancone mentre con l'altra la
stringeva come non volesse lasciarsela scappare, il bacio si fece più
approfondito, con la lingua Scorpius le leccò il labbro come per
chiedere l'accesso che gli fu subito permesso, le loro bocche come le
lingue si cercavano, inseguivano fameliche, bisognose. Rose capì che
non ne avrebbe più potuto fare a meno, quel baciò cancellò il
ricordo di mille altri baci, era come se quello fosse stato il suo
primo ed unico bacio e per Scorpius fu lo stesso, si chiese se avesse
mai baciato davvero qualcuno prima di lei.
Lo
Slytherin fu il primo ad interrompere il bacio, aveva dovuto farlo o
sapeva che non si sarebbe fermato là. Entrambi avevano il fiato
corto e lo stesso sorriso dipinto sul volto, Scorpius le accarezzò
dolcemente il viso mentre Rose lo guardava beata accarezzandogli a
sua volta il braccio.
“prego
continuate pure come se io non ci fossi!”
improvvisamente
i due ragazzi si voltarono spaventati da quella voce che avevano
riconosciuto benissimo.
Albus
Severus Potter se ne stava in piedi fissando i suoi due migliori
amici con espressione ferita.
_______________________________________________________________________________________________________________________________
Eccomi qua! con un nuovo capitolo questa volta! :) dopo vari mesi di latitanza finalmente sono riuscita a postare un nuovo CAPITOLO!!
Non avete idea di come sono felice...spero anche voi! Per il prossimo
spero davvero di non farvi aspettare ancora così tanto tempo!
cercherò di mettermi subito all'opera! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, spero di non avervi deluso! un bacione, alla prossima! ...GRAZIE INFINITE PER IL VOSTRO SOSTEGNO!
J a z z
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Capitolo 14 *** Capitolo Dodici ***
XII
Ehilà!
Come state? dopo un luuuungo, lunghissimo ok ok eterno periodo sono
tornata con un nuovo capitolo! Non so davvero come scusarmi...ma sono
davvero molto impegnata e non riesco a scrivere spesso e tanto quanto
vorrei, ho approfittato di questa breve pausa fra un esame e l'altro
per completare e postare questo capitolo, che spero vi piaccia! (mi
raccomando recensite, recensite, recensite!)
per me è molto importante sapere cosa ne pensate! Inoltre
piccola anticipazione...stiamo giungendo verso la conclusione di questa
ff, non so ancora bene quanti altri capitoli mancheranno, ma ci stiamo
avviando verso la fine!
VORREI
RINGRAZIARE IMMENSAMENTE TUTTE LE PERSONE CHE SEGUONO QUESTA
FANFICTION! GRAAAAZIE A CHI L'HA MESSA FRA LE SEGUITE, LE PREFERITE, LE
RICORDATE, MI FATE DAVVERO FELICE...MA SOPRATTUTTO RINGRAZIO CHI
RECENSISCE! MI FATE COMMUOVERE, GRAZIE DAVVERO E SCUSATE PER TUTTO IL
TEMPO CHE FACCIO PASSARE FRA UN CAPITOLO E L'ALTRO T___T
Ringrazio:
Jame_love - grazie
mille per i complimenti, spero che questo capitolo non ti deluda! Ecco
qui il nuovo capitolo (spero che tu non abbia perso le speranze nella
lunga attesa, PERDONO!!) un bacione!
Hp_PJ_RG_E 4ever - perdono perdono, perdono per questa mia immensa crudeltà! Spero che questo capitolo ti piaccia!
fammi sapere cosa ne pensi! Baci :)
sweetcorvina - Eccoci qua: nuovo capitolo ora le tue domande avranno risposta! :) fammi sapere la tua opinione! baci baci!
Lies_of_My_Mind
- Carissima! Grazie per i complimenti :))) io mooolto felice di averti
reso felice! In questo capitolo capirai perché Albus ha reagito
come ha reagito! Ti prego voglio assolutamente sapere cosa ne pensi!
Bacio :)
Rossa_MadeIn_Weasley - Ciao :) grazie mille per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia! Bacione!
Capitolo
Dodici
Amori
Clandestini
Albus
Severus Potter era uno a cui le bugie non piacevano, tanto meno le
persone che lo tenevano allo scuro della verità. Come avevano fatto
i suoi due migliori amici, o almeno lui li considerava tali, Rose
Artemis Weasley, oltretutto sua cugina, e Scorpius Hyperion Malfoy.
Scoprire
che due delle persone più importanti per lui gli avevano tenuto
nascosto la loro relazione lo feriva, si sentiva tradito. Pensavano
che non avrei capito? Pensavano che li avrei giudicati? Dannazione!
Io sono quello che è stata smistato a Slytherin andando contro
l'intera tradizione di due famiglie da generazioni Gryffondor! Sanno
che io sono il primo a non giudicare e a promuovere un'unione come
quella! E ora eccoli lì a fissarmi come due stupidi...qui l'unico
stupido sono io che mi fido...
Rose che stava ancora immobile fra le
braccia del biondo cercò di riprendersi dallo shock «Al...»
tentò debolmente. Ma non ci fu nulla da fare, il moro la bloccò
levando una mano verso di loro, come a non voler sentire ragione
«tornate pure a fare i vostri
comodi, io me ne torno a letto..»
berciò cupo. Senza che i due potessero replicare se ne andò
lasciando la cucina nel silenzio più totale.
Rose non poté impedire alle lacrime di
iniziare a rotolare sulle sue guance ancora deliziosamente arrossate.
Scorpius notando immediatamente la reazione della ragazza la strinse
a sé cercando di calmarla.
«ssh
Rose, non ti preoccupare, lo sai come è fatto tuo cugino...basterà
che gli spieghiamo la situazione, non volevamo escluderlo»
la rossa, scosse il viso nascosto nel petto del ragazzo.
«non
ci ascolterà, Al è uno che se la prende a morte per queste cose,
odia che le persone gli tengano nascosta la verità!»
il biondo sospirò «una verità
che abbiamo scoperto solo stasera, asciugati le lacrime piccola, ora
vado a parlarci, vedrai mi ascolterà»
Rose lo guardò perplessa lui per tutta risposta le fece l'occhiolino
«o...lo obbligherò!».
Il biondo diede un casto e dolce bacio
sulla fronte della ragazza, asciugando al contempo con la mano le
ultime lacrime sul suo volto.
Rose lo guardò mentre si dirigeva su per
le scale e sperò che le sue parole potessero calmare il cugino anche
se sinceramente ne aveva un po' timore, quel ragazzo era capace di
tutto. Avendo completamente perso il sonno, alla ragazza non rimase
che sedersi sulla vecchia sedia di noce e bersi la sua tisana.
Dominique non sapeva proprio che fare,
non poteva scappare da quella situazione: James Sirius Potter era
appena entrato nella stanza con espressione battagliera di chi non si
sarebbe fermato davanti a nulla. Nemmeno si fosse trattato di una
finale di Quidditch.
«Dominique»
disse deciso scrutandola dall'alto.
«James»
sussurrò debolmente la bionda portandosi una ciocca dietro
l'orecchio a disagio.
«finalmente ora possiamo parlare! È
tutto il giorno che mi eviti...» sospirò il ragazzo sedendosi
accanto a lei e abbandonando l'atteggiamento da duro. Dominique si
mosse a disagio «perchè? Non credo abbiamo qualcosa di cui
discutere...» disse lei tormentandosi nervosamente la ciocca di
capelli.
«sì invece! Quello che hai visto ieri
sera con la Baston...» la ragazza si portò istintivamente le mani
alle orecchie. Non voleva sentire. Non voleva sapere. Ogni dettaglio
in più sarebbe stato una nuova piccola e bruciante ferita inferta
nel suo cuore. James rapidamente le afferrò rudemente le mani, salvo
poi pentirsi della sua foga, ed allentò la sua presa e con calma e
gentilezza gliele fece abbassare ma non lasciò quelle sue mani magre
ed eleganti. Anzi cominciò quasi inconsapevolmente ad
accarezzargliele lievemente, disegnado con le sue dita da Cacciatore
piccoli cerchi immaginari sulla pelle candida della bionda.
«Ti prego, Dom, lasciami spiegare...»
Dominique si accorse di come, quella del cugino, fosse una richiesta
sospirata, quasi una supplica dolce e disperata. Incapace di parlare,
di dare sfogo ai suoi incasinati pensieri si limitò ad annuire col
capo, pronta per accogliere l'ennesima crepa nel suo cuore.
«Forse dovrei cominciare dal fatto che
io e Jessica ci siamo lasciati, stamattina...» la ragazza sgranò
gli occhi, sentì distintamente il suo cuore gonfiarsi e perdere un
battito emozionato e lieto di quella notizia, ma subito come se fosse
arrivata una violenta franata il suo cuore venne schiacciato dalla
consapevolezza che questo non significava che lui l'aveva lasciata
perché innamorato di lei, anzi apriva la strada ad odiose ochette
pronte a mettere le mani sul prezioso primogenito di Harry Potter.
Desiderosa di sapere però, rimase in
silenzio lasciandolo proseguire.
«Il fatto è che io non la amo...non
l'ho mai amata e probabilmente lei questo l'aveva capito perché ieri
sera, per qualche sua assurda convinzione, voleva che noi...ehm...lo
facessimo sicura che questo avrebbe cambiato le cose, i miei
sentimenti» sentì la cugina trattenere silenziosamente il respiro
ma lui quasi non se ne accorse ormai impegnato nel suo monologo «ieri
sera quando ci hai visti...ah, ero così sollevato che ci avessi
interrotto, ma mi sentivo anche terribilmente in colpa» Dominique lo
fissò confusa, James sentì la sua salivazione arrivare a zero,
cercò di inumidirsi le labbra senza successo, il suo cuore aveva
preso a battere furiosamente come non aveva mai fatto, nemmeno in
vista di una finale. Sentiva che ormai la diga dei suoi sentimenti
stava cedendo sotto lo sguardo luminoso ed intenso della ragazza,
aveva deciso di buttarsi, l'ignoto lo stava chiamando e lui disperato
com'era non poteva più aspettare, non poteva più nascondersi.
«...ammetto che la Baston è stata una
buona distrazione» disse con un sorriso tirato «ma non abbastanza
buono per farmi dimenticare la persona che mi fa stringere il cuore
tutte le volte che incrocio il suo sguardo...»
«Chi è?» chiese la bionda fremendo
angosciata. Lui la fissò per un lungo interminabile, eterno attimo,
poi con una lentezza esasperante si avvicinò al suo orecchio
tirandole indietro i biondi capelli serici, lo sentiva tremare a
pochi millimetri da lei, non sapevano che i cuori di entrambi ormai
erano andati fuori controllo «sei TU.» mormorò agitato.
Dominique restò paralizzata. Gli
occhioni blu allargati a guardare un punto indefinito della stanza
mentre velocemente si riempivano di calde lacrime pronte a detergerle
il viso.
«Dominique...» disse in un visibile
stato d'ansia il cugino guardandola preoccupato «io...mi premeva da
tanto tempo» continuò abbassando lo sguardo e stringendole le mani
inerti fra le sue «non lo dirò più, te lo giuro. Ti prego
dimentica, soffocherò ogni mio sentimento nei tuoi confronti, so che
è orribile e strano ciò che ti ho detto...»
«anch'io.» soffiò lei riprendendosi,
James la guardò stranito, incapace di comprendere, lei lo fissò
dritto nei suoi occhi scuri ed angosciati «Anch'io James, io...sono
innamorata di te...da almeno un anno».
«Al...posso
entrare?» mormorò Scorpius in piedi sulla soglia della loro stanza.
Per tutta risposta l'amico grugnì e il biondo lo prese come un
assenso, anche se di questo non ne era sicuro.
«Per quanto
hai intenzione di tenerci il muso? Tanto per sapere, eh!» continuò
il ragazzo sedendosi sul letto e osservano il moretto disteso voltato
dalla parte opposta alla sua.
«Per tutto
il tempo necessario!» disse quest'ultimo fra i denti.
«Ah! Buono a
sapersi, andiamo Al non fare l'idiota» Scorpius prese
silenziosamente un cuscino e glielo diede in testa all'amico «e
guardami quando ti parlo!». Albus si voltò inferocito ed agguantò
anche lui un cuscino e glielo tirò con mira infallibile sul viso, in
un momento fra i due scoppiò una guerra all'ultimo cuscino
«Ah! Io
sarei l'idiota?!» berciò fra una cuscinata e l'altra «disse quello
che si fa mia cugina alle mie spalle! Pensi che non l'avrei capito!?
Diamine Scorpius io sono uno Slytherin in una famiglia di Gryffondor
da generazioni! Perché non mi hai detto nulla!? Cazzo! Sono il tuo
migliore amico! Sarei stato il primo ad essere felice per voi...»
«Albus, per
Salazar! Vuoi calmarti?» rispose il biondo assestando un forte colpo
sulla testa del moro, creando di conseguenza uno strappo sul cuscino
e facendo volare via un sacco di piume che riempirono non solo il
pavimento e il letto ma anche i due ragazzi, che ora si scrutavano
seri e sospettosi respirando affannosamente.
«Non te
l'abbiamo detto perché ce ne siamo resi conto da poco anche noi,
Al!» sospirò Scorpius passandosi una mano sul volto stanco e
pallido «è una cosa che è nata lentamente, noi non ne siamo stati
sicuri fino a stanotte, se vogliamo essere sinceri, credimi amico,
nessuno dei due voleva tenerti all'oscuro...Rose poi, che con i
segreti è una frana» Al ridacchiò sommessamente, dando ragione
all'amico «Se ti fossi venuto a dire che ho passato questi due
ultimi mesi da schifo perché ero innamorato di tua cugina, mi
avresti seriamente creduto? Niente bugie!».
Il moro ci
rifletté per qualche istante poi sospirò «No, effettivamente no,
ti avrei creduto sotto l'effetto di qualche pozione illegale...» lo
Slytherin davanti a se ghignò «Vedi, nemmeno io ci volevo credere,
e ho cercato di contrastarlo, e anche lei credimi ma ieri sera,
quando l'ho vista entrare con quell'abito, stretta a Steeval io...io
ho capito di essere capitolato, ho accettato la verità solo quando
me la sono trovata davanti senza che potessi scappare...come facevo a
parlarti di una cosa che ho accettato solo la notte scorsa? Perdonami
Al, non era mia intenzione ferirti e nemmeno di Rose.» concluse con
lo sguardo più luminoso e sincero che Albus avesse mai visto. Era
sincero, gli aveva parlato con il cuore, cosa che Scorpius Hyperion
Malfoy non faceva spesso e non con chiunque.
Alla fine il
moro cedette ed alzò le mani in segno di resa, mentre un sorriso
malandrino si distese sulle sue labbra.
«D'accordo!
Anzi scusate voi ho avuto una reazione esagerata,
probabilmente...solo che una scena del genere, cioè voi due, non è
una cosa che succede spesso!» Scorpius rise concorde con l'amico «Lo
so, Al, lo so...è abbastanza strano per noi, figurati per te che ci
hai sempre visti maledirci ed insultarci per tutti questi anni!»
«Già! Ora
che ci penso, col senno di poi...la vostra era tutta tensione
sessuale repressa!» e per poco il biondo non si strozzò con la sua
stessa saliva a quelle parole «Al! Ma che diavolo vai dicendo?!» il
moro fece un ghigno made-in-Malfoy «Oh oh andiamo! Adesso non fare
lo scandalizzato! Da quel che so mia cugina è un bocconcino
prelibato» entrambi fecero una smorfia contrariata al pensiero di
quanti schifosi esseri sbavassero senza ritegno dietro alla ragazza
«ma sono davvero contento che sia tu» disse battendo amichevolmente
una pacca sulla spalla di Scorpius il quale gli sorrise grato «forse,
inconsciamente ho sempre sperato che questo accadesse! coppia più
esplosiva non c'è! Avrai il tuo bel daffare con lei, ne sei
consapevole vero?» lui annuì divertito. Poi Albus si bloccò di
colpo facendo preoccupare immediatamente l'amico, poi il moro lo
guardò di sottecchi e un bel sorriso ancora più malandrino del
precedente illuminò il suo volto «così...hai detto di essere
innamorato
di Rose, eh?» celiò con finta innocenza gustandosi la reazione, mai
vista prima, del migliore amico.
Vide, nella
semi oscurità della stanza, le guance notoriamente candide di
Scorpius imporporarsi improvvisamente, un forte rossore si dilagò su
tutto il viso, il leggendario autocontrollo del bel biondino se ne
andò a farsi un giro lasciandolo inebetito ed incapace di mettere
insieme una frase di senso compiuto. Era uno spettacolo senza
precedenti, Albus capì che il suo caro amico era davvero capitolato
davanti all'adorata cugina, l'algido Scorpius non c'era più,
lasciando il posto ad un sedicenne impacciato alle prese con dei
sentimenti veri e potenti per la prima volta.
Scorpius ci
mise qualche minuto per riprendere il controllo, si schiaffò una
mano sul volto per calmarsi, quello che l'amico gli aveva detto, gli
aveva fatto capire quando fossero in realtà profondi e radicati i
sentimenti per Rose...non si trattava di una banale cotta, di un
fuoco che ardeva improvvisamente e tanto rapidamente si spegneva,
Rose era sempre stata una sfida per lui, fin da quando l'aveva
conosciuta aveva sempre voluto che lei lo guardasse, lo ammirasse che
si accorgesse che lui esisteva, per questo la tormentava, per questo
cercava di superarla sempre negli esami, nel Quidditch, ogni pretesto
era buono per lui e così si era convinto di odiarla perché lei non
era una che potevi far capitolare facilmente, no, non piegava il capo
docilmente, ubbidiente, era una combattente, che non aveva paura
delle sfide anzi le amava ed ogni volta che Scorpius provava a
superarla lei ci metteva il doppio dell'impegno per non perdere,
troppo orgogliosi e troppo testardi.
Il biondo
sorrise dolcemente...alla fine aveva sempre ammirato Rose. Non era
come le altre ragazze che si sarebbero volentieri piegate ad ogni suo
volere, no lei non accettava di essere seconda e sottomessa a
nessuno, lei era Rose Weasley e non smetteva di ricordarlo alla
gente, ogni giorno.
Gli venne
improvvisamente da ridere «Mi sa che sono fregato per bene, amico!»
Albus rise con lui «Mi sa proprio di sì».
«Beh
vuol dire che è tutto sistemato, vero?» una voce dolce e femminile
fece voltare i due giovani verso la porta. Rose Weasley se ne stava
in piedi sull'uscio, l'espressione dubbiosa e leggermente angosciata.
Al le sorrise mentre Scorpius la raggiungeva e l'abbracciava.
«E'
tutto ok Rosie!» le assicurò il cugino. Il biondo le cinse la vita
e la strinse ancora di più a se posandole un casto bacio fra i
capelli «Hai visto? Ho sistemato tutto, come promesso» le sussurrò
dolcemente all'orecchio in maniera che solo lei potesse sentire, la
vicinanza a Scorpius fece arrossire la ragazza, che si ritrovò ad
avere improvvisamente un gran caldo.
La
ragazza sciolse l'abbraccio con il biondo e si precipitò dal cugino
abbracciandolo e scusandosi, parlava così veloce che i due ragazzi
capirono a stento qualche “scusa” e “mi dispiace” qua e là.
«Ehi
su tranquilla! È tutto ok!» le assicurò il moro sciogliendo
l'abbraccio spezza-ossa della rossa.
«Devo
chiedervi un favore...» disse improvvisamente guardando entrambi
«posso dormire qui stanotte?» il cuore di Scorpius fece una
capriola, al pensiero di poter stringere la sua ragazza per il resto
della notte. Sì, Scorpius aveva ormai deciso che Rose sarebbe
diventata la sua ragazza.
«Come
mai?» chiese Al sorpreso, la cugina abbassò lo sguardo non sapendo
bene cosa dire per non tradire la cugina nell'altra stanza.
«Diciamo
che non voglio disturbare Dominique...» rispose vaga, i due ragazzi
la fissarono sospettosi «Altri segreti?» domandò il cugino
evidentemente scontento. Rose annuì.
«Ma
davvero Al non posso dire altro. Non riguarda me...quando Dominique
se la sentirà sarà lei a spiegare, ma davvero non chiedetemi altro,
non posso parlare, ho promesso!»
«Niente
di illegale, vero?» domandò Scorpius a metà fra il preoccupato e
curioso. Quando i segreti giravano fra il clan Potter-Weasley c'era
sempre da temere qualche apocalisse.
«No
no, tranquilli...solo non posso parlare! Quindi non aggiungete altro
ok?» i due annuirono sconfitti «Bene, non so voi ma io ho un gran
sonnoo» continuò sbadigliando «...allora dove dormo?» Albus
ridacchio ed indicò il secondo letto in cui dormiva Scorpius, Rose
si accoccolò fra le forti braccia del biondo cercando di tenere a
bada il cuore che batteva impazzito, non avrebbe chiuso occhio ne era
certa.
«Ehi
piccioncini non fate niente che io farei, vi prego non vorrei subire
altri traumi per stanotte!» scherzò ricevendo varie maledizioni ed
una serie di improperi dai due “piccioncini”.
«Ah
un'altra cosa, sarebbe meglio evitare apocalissi domattina quindi
prima che l'intero clan si animi sarà il caso che nessuno ti trovi
qui» Rose annuì d'accordo «Beh, notte ragazzi!» dichiarò Albus
dando le spalle ai due.
«Buonanotte
Rose» mormorò fra i suoi capelli il biondo, la ragazza si strinse
più a lui e sorrise sul suo petto «Buonanotte Scorpius».
Morfeo
accolse presto i due innamorati felici, stretti l'una fra le braccia
dell'altro.
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