Ten Songs, Ten Moments

di samaelstoker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Break; Three Days Grace [Lavi] ***
Capitolo 2: *** #2 Last to Know; Three Days Grace [Yuu Kanda] ***
Capitolo 3: *** #3 My Immortal; Evanescence [Yuu Kanda; Linalee Lee] ***
Capitolo 4: *** #4 This is War; 30Seconds to Mars [The Earl of Millennium] ***
Capitolo 5: *** #5 Ever Dream; Nightwish [Yuu Kanda; implied!Lavi/Kanda] ***
Capitolo 6: *** #6 Wake me up when September ends; Green Day [Allen Walker] ***
Capitolo 7: *** #7 Listen to the Rain; Evanescence [Marie Noise; Marie/Miranda] ***
Capitolo 8: *** #8 Forgiven; Skillet [Alma Karma] ***
Capitolo 9: *** #9 Good Riddance (Time of your life); Green Day [Lenalee Lee; implied!Allen/Lenalee] ***
Capitolo 10: *** #10 Lucy; Skillet [Aleister Crowley III; Crowley/Eliade] ***



Capitolo 1
*** #1 Break; Three Days Grace [Lavi] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





Image and video hosting by TinyPic # 1 Break; Three Days Grace






Correva, veloce.
C’era un akuma, dietro di lui. Un mostro, un essere creato dalla disperazione delle persone, da quanto gli era stato spiegato dal suo maestro, il vecchio Bookman.
Sentiva le lacrime che gli pungevano gli occhi. Non voleva morire – perché, sì, sapeva che se quella cosa l’avesse raggiunto sarebbe stata quella la fine che avrebbe fatto.
Ad un tratto inciampò – contro cosa, non seppe dirlo – e cadde, il viso affondato nel terreno umido. Tentò di rialzarsi, ma una fitta lancinante lo colpì ad una gamba e lo fece ricadere a terra.
Le lacrime incominciarono a rigargli il viso, si sentiva tremare tutto. Il cuore – quello che tecnicamente non avrebbe dovuto avere – gli batteva all’impazzata.
Non voleva morire.
L’akuma si stava avvicinando sempre di più, sentiva il rumore metallico che produceva.
Non voleva morire.
Tentò di rialzarsi, ma di nuovo la gamba glielo impedì, ed ottenne solo di procurarsi qualche graffio in più.
L’akuma sparò, mancandolo e colpendo invece degli alberi vicini, che caddero al suolo con uno schianto secco.
Non voleva morire.
Strinse i denti, cercando di resistere al dolore, mentre afferrava la prima cosa che riuscì a sentire solida sotto la punta delle dita.
Non voleva morire.
Si girò di scatto, ignorando la gamba ferita che continuava a pulsare dal dolore, brandendo la sua arma improvvisata – buffo, nel buio non era neanche riuscito a capire di che cosa si trattasse; un pezzo di legno, forse?
Non voleva morire.
Vide l’akuma che si preparava a colpire e chiuse gli occhi sperando che, quando li avesse riaperti, tutto fosse finito. Improvvisamente, una luce accecante l’avvolse, e si sentì diverso.
Forse, era morto.
















EDIT: Tolto avvertimento OOC.



1. Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2. Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3. Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4. Scrivine 10, poi pubblicale.


Ollallà, quanto tempo, neh?
Avete visto questo coso quassù? *indica la scritta in neretto/corsivo poco sopra* Bon, queste sono le regole che ho seguito per scrivere questa 'cosa' - definirla fanfic sarebbe troppo... troppo - e le altre nove che seguiranno. <---- Questo per dire: se le 'cose' vi sembreranno totalmente senza senso o un po' incapibili, è perchè ho avuto poco tempo per scrivere.
Mhm. Questo sarebbe il mio angolo, quindi dovrei dire qualcosa sulla storia... *pensa* Ah, ecco. La 'cosa' parla del momento in cui Lavi - era Lavi, per chi non l'avesse capito; perchè lo so che magari è un po' incapibile - ottiene l'Innocence. Questa cosa mi ha sempre incuriosito, quindi ho sfruttato l'occasione per scriverci qualcosa su... però non ne sono soddisfatta - tanto per cambiare.
La canzone usata è Break dei Three Days Grace, un gruppo che ho scoperto da poco e che per ora mi sta piacendo molto.
Poooi, che dire? Beh, c'è l'avvertimento OOC - tanto non ho rispettato i caratteri originali, lo so. E poi, uhm. Poi basta. Vi piace il banner iniziale? *cambia argomento*
Tanto per la cronaca, comunque, la raccolta sarà aggiornata una volta a settimana, tutte le domeniche - o anche prima, o dopo, dipende.
Ringrazio tutti coloro che hanno messo nei preferiti/ricordati Fuoco d'artificio e anche coloro che hanno commentato o che hanno letto in silenzio, mi fate veramente un piacere enorme *-*
La prossima 'cosa' sarà su Kanda... *saltella via canticchiando World so Cold*
Oh, e se mi lasciate un commento - neutro, positivo, negativo che sia - mi fate un piacere immenso...

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Capitolo 2
*** #2 Last to Know; Three Days Grace [Yuu Kanda] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





Image and video hosting by TinyPic # 2 Last to Know; Three Days Grace

 


Non dice nulla. Quella persona, quando gli appare, non dice mai nulla. Semplicemente, lo guarda e sorride, un sorriso malinconico, pieno di rimpianto.
E’ strano, perché, quando la vede, non sa cosa provare.
E’ sconvolgente, perché, ogni volta che gli appare, si sente scuotere da dentro. Sente qualcosa, un’emozione profonda e terribilmente dolorosa che lo lascia sempre sconcertato, quando tutto finisce.
E’ terribile, perchè non riesce mai a ricordarsi con precisione gli avvenimenti che lo legano a lei e, questo, lo fa sentire vuoto, in un certo senso. Ha sempre la sensazione che quella persona sia un punto importante della sua vita, ma non riesce a comprendere appieno quale.

Morte, desolazione, distruzione.
Una mano gli copre la vista.
Lei è là dietro, lo sa bene, ma non riesce a vederla.
Intravede solo il suo sorriso.

Improvvisamente, sente tutto più chiaro e definito.
Viene catapultato giù, nella realtà, anche se le immagini del ‘sogno’ continuano a sovrapporsi nella buio della stanza.
Sgrana gli occhi, che sente pieni di lacrime. Le lascia scorrere, non gl’importa di trattenerle, in quel momento.
Tende una piccola mano nel vuoto, come ad afferrare quelle immagini che ora si fanno sempre più evanescenti.
Quella persona se ne sta andando senza che lui possa riuscire a dirle ciò che sente.
Tende ancora di più la mano, per quanto possa riuscire. Vuole afferrarla, fermarla, tenerla a sé. Non vuole più perderla.
Le lacrime cadono ancora, e Lei è quasi completamente svanita.
«Io… ti amo.» sussurra.
E Lei scompare. Sorridendo
.




 


 







Maccioè.
Davvero, non so cosa dire, sono commossa. Non credevo che la fic precedente potesse piacere tanto... *piange di commozione* Se potessi vi abbraccerei tutti, sisi... *abbraccia virtualmente*
...
...
Okkey, passiamo alla storia di questa settimana. Visto che ho aggiornato prima? Da oggi, penso che il giorno dell'aggiornamento sarà il Sabato pomeriggio - pomeriggio, la mattino ho scuola, non guardate oggi che ho fatto forca -, dato mi piace molto di più della Domenica sera.
Stavolta la fic parla di Kanda, Kanda da 'bambino', e del rapporto che ha con Quella persona da me chiamata anche, per abbreviare, Lei. A dirla tutta, il pairing Kanda/Quella persona non mi fa nè caldo nè freddo, dato che preferisco Kanda quand'è coinvolto in relazioni moooooolto ambigue con è-molto-intuibile-chi *indica il bannerino ad inizio storia*, però quando mi è capitata questa canzone - Last to Know dei Three Days Grace, ascoltatela perchè è molto bella - mi sono subito venuti in mente loro due e, anche se all'inizio volevo che diventasse una cosa un po' diversa, è venuto fuori questo, di cui stranamente sono pure abbastanza soddisfatta - immagino che domani lo rileggerò e penserò 'Oddiocheschifoperchèhopubblicatounacosasimile?!?' ma vabbè.
C'è un'ultima cosa da dire, prima che fugga/venga brutalmente sfrattata dal pc, ovvero: non ho rispettato pienamente gli avvenimenti raccontati nel volume 20 del manga. Di solito quando descrivo scene che sono riportate anche nei manga/anime cerco di essere il più attinente possibile alla scena originale, stavolta però non mi ricordavo di preciso com'è che stavano le cose - divertente, detto da una che ha riletto il suddetto volume 20 all'incirca un trilione di volte -, quindi ho scritto un po' quello che la canzone m'ispirava e quello che mi ricordavo. Risultato: sono andata parecchio fuori dalla linea di avvenimenti che ha disegnato la Hoshino.
Spero comunque di aver scritto qualcosa di decente, e spero che vi piaccia almeno quanto è piaciuta la precedente.
La prossima sarà una Lavi/Kanda oppure metterò quella su Linalee - perchè la Lavi/Kanda che ho scritto non mi piace neanche un po', proprio per nulla, *SIGH*.

Comunque *tossisce*. Ringrazio: N e m e, Rebychan, mamie e Wammy per aver commentato il capitolo precedente, e tutti quelli che hanno inserito la raccolta fra le seguite. GRAZIE! *ri-abbraccia virtualmente*
E, uhm, se volete recensire anche questa piccola fic, ricordate che commenti di ogni genere - neutri, positivi, negativi che siano - sono comunque ben accetti.
A Sabato prossimo!
...
...
Cavolo, che note lunghe ho scritto, oggi ._.

 

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Capitolo 3
*** #3 My Immortal; Evanescence [Yuu Kanda; Linalee Lee] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





Image and video hosting by TinyPic # 3 My Immortal; Evanescence






«Non piangere.»
Kanda non si voltava quasi mai a guardarla. Pronunciava sempre e quasi solamente quella frase con tono neutro e vagamente distaccato, continuando a tenere gli occhi chiusi – o socchiusi? Linalee non era mai riuscita a capirlo: la frangia glieli nascondeva quasi sempre.
E allora lei si asciugava gli occhi col dorso della mano – inutilmente, fra l’altro, perché l’attimo dopo era di nuovo colmi di lacrime – e mormorava un mesto «Scusa.», mentre cercava di soffocare un singhiozzo più forte degli altri.
Linalee si era chiesta innumerevoli volte perché, dopotutto, Kanda continuasse ad ascoltarla, anche se detestava le lacrime, i chiacchieroni, le persone col sorriso sempre stampato sul viso – ed a questo punto, lei non poteva mai fare a meno di pensare a quello di Lavi, di sorriso – ed i deboli, ma non era mai riuscita a darsi una risposta precisa. Così come non era mai riuscita a capire il motivo del perché la seconda frase che Kanda le rivolgeva in quelle situazioni le suonasse all’orecchio in un tono terribilmente malinconico. Lui diceva «Che succede?» oppure «E’ Lvellie?» e lei non poteva fare a meno – mai – di alzare il viso e di guardarlo, serio, composto, ma con quella nota nella voce che riusciva a farla sentire ancora più triste di quanto fosse in partenza.
Mentre parlava e gli raccontava l’accaduto, Linalee cercava sempre d’inghiottire le lacrime e di ricacciarle giù, di soffocare i singhiozzi che le salivano alla gola rivivendo le costrizioni a cui era sottoposta quando veniva acchiappata ogni qualvolta che tentava la fuga, ripentendosi che doveva cercare di essere forte che, un giorno, quando si fossero rincontrati, suo fratello sarebbe stato orgoglioso del fatto che fosse diventata Esorcista ed avesse distrutto i mostri che avevano ucciso mamma e papà. Mentre si faceva forza, però, Linalee si scordava sempre di una cosa importante: lei, infondo, non aveva che poco più di tredici anni e Kanda, con quell’atteggiamento duro e distaccato, ne aveva appena due più di lei.
Alla fine, erano bambini.
E i bambini piangono
.

















*Ringraziamenti*
Ringrazio tantissimissimissimo: mamie, N e m e, Rebychan, _Derek che hanno commentato lo scorso capitolo e tutti quelli che hanno letto/messo nei seguiti la raccolta, ragazzi, mi fate piangere di commozione ç-ç *abbraccia tutti quanti*
...
...
Pensando alla storia di questa settimana, mi viene da pensare alle parole di una certa canzone - il fatto che io la stia ascoltando in questo momento, non c'entra assolutamente nulla col fatto che mi venga da associarle, neh. Forse. Comunque, per chi gli interessa, le parole sono queste: City of the damned/Lost children with dirty faces today/No one really seems to care  e From the cradle to the grave/We are the kids of war and peace. Chissà se qualcuno di voi conosce la canzone da cui sono tratti i versi... vi va di provare ad indovinare? 
Comunque, passando alle cose serie (?). Scrivere questa fic mi ha psicologicamente distrutta, e non scherzo. Mi spiace che Lina e Kanda siano OOC, avrei voluto fare di meglio scrivendo su questa canzone - My Immortal, Evanescence - ma purtroppo è venuto fuori questo e... forse, dal modo in cui riesce a deprimermi suddetta canzone ogni volta che l'ascolto è venuta fin troppo 'soft'.
Vorrei dilungarmi molto di più parlando del tema degli Esorcisti/bambini - che, non so perchè, mi ricordano i bambini/soldato dei paesi africani e dell'est - e di quanto mi faccia star male pensare a quello che Linalee e chissà quanti altri piccoli abbiano dovuto sopportare in giovane età per colpa dell'Innocence, ma purtroppo problemi di causa maggiore mi impongono si staccarmi dal computer, quindi sono costretta a chiudere qui.
Spero comunque che la storia sia di vostro gradimento e che abbiate voglia di lasciarmi un commento, di qualsiasi genere.

-See you next week,
goodbye!
Tallu_chan

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Capitolo 4
*** #4 This is War; 30Seconds to Mars [The Earl of Millennium] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.




Image and video hosting by TinyPic # 4 This is War; 30Seconds to Mars







«Forza, mio caro akuma »
Il Conte del Millennio sorride, gli occhi illuminati da una strana luce. Fissa lo scheletro di Dark Matter che si sta lentamente inserendo nel cadavere dell’uomo.
Erano una coppietta felice, quei due. Purtroppo, però, la felicità non dura per sempre: a volte capitano dei piccoli incidenti che minano tale felicità. O la distruggono irrimediabilmente. Ed il Conte… Il Conte lo sa bene come utilizzare a suo vantaggio questi incidenti.

«Salve ♥»
Il Conte sorride, guardando l’uomo dagli occhi spenti che gli sta davanti e che, dal canto suo, non sembra neanche averlo notato. Continua a fissare la lapide di fronte a lui.
«Oh, deve mancarvi molto la vostra amata » continua il Conte «Sapete, io posso farla tornare in vita Però mi serve il vostro aiuto Vedete questo? E’ un corpo magico: può ospitare le anime e farle risorgere Basterà che voi richiamiate l’anima della vostra amata e lei tornerà in vita Che ne dite? »
Il Conte indica lo scheletro di Dark Matter e stavolta l’uomo sembra accorgersi della sua presenza. Segue la sua mano con lo sguardo e, seppur ancora con quell’aria trasognata, osserva il punto indicatogli.
«Mary…» sussurra.

L’akuma si alza, un po’ traballante, ed esce dal cimitero dirigendosi con passo malfermo verso la città. Il Conte lo segue con lo sguardo, mentre il sorriso sul suo volto si amplia.
Quello è il primo. Il primo akuma di una lunga serie.
E’ passato tanto tempo, ma il Conte del Millennio è tornato. E, questa volta, ha in mente un copione migliore: l’umanità corrotta che per troppo tempo ha vissuto nei vizi e nei peccati finalmente vedrà la sua fine e neanche quel demonio dell’Innocence riuscirà a fermarlo.

Or dunque, che si alzi il sipario.
La guerra fra Noah ed Esorcisti è appena iniziata.


















Prima di iniziare coi miei soliti scleri: ringrassssssio tantissssssimo mamie, N e m e, Rebychan che hanno commentato la scorsa flash e tutti coloro che hanno inserito la raccolta fra le seguite *abbraccia tutti virtualmente*
...
...
La flash di questa settimana mi sembra tanto 'vuota'. Non so perchè, ma mi da quest'impressione. Forse perchè non c'azzecca una beneamata cippa con la canzone? - anyway, la canzone di 'sta settimana è
This is War dei 30Seconds to Mars; il video della canzone che ho linkato è un AMV proprio di D.Gray-Man, se vi va guardatelo, è piuttosto figo.
Nh. Ancora però non capisco perchè ho voluto provare a scrivere sul Conte... forse perchè ci sono poche fanfic su di lui? O perchè ne ho lette alcune in cui veniva brutalmente sputtanato? O forse ancora perchè - CAVOLO! - non riuscivo a scrivere altro perchè quest'idea mi ronzava in testa da un botto di tempo e se non l'avessi buttata giù avrei rischiato di compromettere la mia già precaria salute mentale? Uhm. Fra tutte e tre le ipotesi non saprei quale scegliere.
Ah! Giusto, mi stavo dimenticando! La fanfic è ambientata all'incirca prima della storia di DGM, quando il Conte fa la sua seconda apparizione sulla Terra, dopo essere stato sconfitto per la prima volta, anni prima. Penso che si capisca, ma per sicurezza ho voluto specificare...
Non credo di avere altro da dire. Stranamente, oggi non sono molto in vena di sclerate.
Anyway, spero comunque che la fanfic vi piaccia almeno un po' - anche se mi sembra così vuota... - e che vogliate lasciare un commento - neutro, negativo, positivo che sia.
Alla prossima settimana, dunque! E scusate se stavolta ho aggiornato tardi, ieri sono stata piena d'impegni^^'

Uh, per chi interessasse: ho creato una pagina facebook per le mie 'fanfic' e per sclerare un po', la linko qui, in caso v'interessi e abbiate voglia di darci un'occhiata. Insomma, se volete, mi trovate lì x°

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Capitolo 5
*** #5 Ever Dream; Nightwish [Yuu Kanda; implied!Lavi/Kanda] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.

 




 

Image and video hosting by TinyPic # 5 Ever Dream; Nightwish





Il grosso portone della biblioteca si aprì lentamente, sospinto lievemente dalle dita di Kanda. All'interno, il locale non sembrava affatto cambiato da come il ragazzo lo ricordava: stessi scaffali polverosi stracolmi di vecchi libri rilegati in vecchie copertine di cuoio o tela, stesse carte sparse apparentemente a casaccio su tutto il pavimento, sui tavoli e sulle sedie a cui facevano compagnia, talvolta, qualche piccolo volume dalle pagine ingiallite e ricoperte di fitta scrittura ormai quasi del tutto sbiadita.
Le grandi finestre erano semi coperte da pesanti tendaggi color bordò e lasciavano passare solo quella poca luce appena sufficiente per poter orientarsi all'interno della stanza senza finire a sbattere contro un qualche scaffale e far cadere le pile di libri impilate sopra di essi in un equilibrio piuttosto precario.
Kanda inspirò pesantemente, facendo qualche passo all'interno della stanza, senza curarsi minimamente della porta lasciata aperta. Sfiorò con le dita un pesante volume lasciato aperto a metà sopra un tavolo, smuovendo appena le pagine che, al contatto con le sue dita, crepitarono riempiendo il silenzio della stanza.
«Che.»
Silenzio. La biblioteca poteva anche essere rimasta quella di sempre, polverosa e stipata di libri fino all'inverosimile, ma quell'atmosfera era diversa. Mancava quel sorriso - il più delle volte magari anche falso, forse, ma importava veramente? - che riusciva a rendere tutto più allegro, mancavano quei capelli rosso fiamma e quell'occhio verde che guardava tutti con curiosità. Mancava Lavi.
Lavi. Lavi era disperso, però.
Ricordava la semplicità con cui gli era stato detto - neanche ricordava da chi, poi -, come se fosse la cosa più normale del mondo. Certo, dopotutto non era il primo Esorcista ad essere dichiarato disperso, presumibilmente morto, anche lui fino a poco tempo prima lo era stato. E nessuno si era preoccupato di andare a cercarlo, così come stavano facendo adesso con il Coniglio.
«Baka Usagi.» mormorò alla stanza vuota, come se davvero Lavi potesse sentirlo «Se davvero ti hanno preso i Noah come dicono, vedi di non comportarti come il coniglio idiota che sei e di non farti ammazzare tanto presto.»















 

Grazie millissimo (?) a Rebychan, mamie e N e m e per aver commentato il capitolo precendente, sono commossa *prende scatola enorme di Kleenex*
Un altro grazie millissimo (?) va poi anche a tutti quelli che hanno messo la raccolta fra le seguite o che leggono semplicemente in silenzio. Mi fa piacere sapere che comunque cìè qualcuno che legge le mie sclerate :D
...
...
Piccola precisazione su questa roba - no, neanche fanfic, proprio roba: l'ho scritta stanotte, l'ho finita praticamente un... dieci minuti fa, credo (ora sono le 5:09 :P) quindi, se sembra sclerata, oscena e chi più ne ha più ne metta... è perchè, all'incirca, avevo sonno e non capivo quasi una mazza io stessa di quello che scrivevo. Uh, ed è ambientata all'incirca fra il capitolo 208/209 ed il 210/211, quindi poco dopo che Kanda è tornato nell'Ordine e poco prima che parta alla ricerca di Allen.
'Sta cosa è nata mentre stavo aggeggiando un'oretta fa al pc, dopo essermi vista ventordicimila volte 'Amici miei' - ma quando mi piacciono i film in fiorentino... -, cercando disperatamente una flash decente fra quelle scritte per la raccolta da pubblicare stasera. Risultato: mi schifavano tutte. Quindi mi sono detta 'perchè non provare a scriverne una nuova ora? Tanto non ho sonno, e poi mi ci vorrà poco'. Insomma, ho praticamente finito per ridurre Kanda oscenamente OOC - non uccidetemi, per favore, magari la prossima sarà migliore... (forse) - e per quasi addormentarmi sulla tastiera. Il risultato che ho ottenuto, comunque, mi soddisfa molto di più di quello ottenuto nelle storie già scritte, quindi preferisco pubblicare prima quest'obbrobrio e poi gli altri - che non son mica tanto meglio, poi...
Canzone: Ever Dream dei Nightwish.
Uh, mi sembra di non aver molterrimo (?) altro da dire - se poi mi son scordata qualcosa, aggiungo dopo, ora muoio di sonno -, se non che, se volete lasciare una recensione - neutra, positiva, negativa che sia -, sappiate che sono ben accette :D
A Sabato prossimo, dunque! (Se dopo 'sta boiata avrete comunque voglia di seguire la raccolta...)

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Capitolo 6
*** #6 Wake me up when September ends; Green Day [Allen Walker] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





Image and video hosting by TinyPic # 6 Wake me up when September ends; Green Day





Faceva freddo. Non tanto per la neve che cadeva e imbiancava tutto il paesaggio – Allen era ben coperto, nel suo cappottino colorato – quanto per quella sensazione di vuoto che il piccolo si sentiva dentro.
Se ne stava seduto, fermo, immobile, davanti a quella croce nera che segnava il punto in cui era seppellito colui che era stato il suo padre adottivo. Era lì da chissà quanto tempo. Un giorno? Due? Una settimana? Importava? Tanto, con tutta probabilità, sarebbe morto anche lui, di fame, di freddo e di stenti.
Guardava fisso l’incisione sulla croce, senza distogliere mai lo sguardo. Mana Walker, diceva. E basta.
Mana Walker. Lo stesso Mana che l’aveva accolto con sé, che rideva e cercava di strappargli un sorriso con i suoi giochetti da clown e che, sorridendo, gli passava anche la sua parte di cibo con la scusa che ‘tu sei un bambino, devi crescere e ne  hai più bisogno’.
Lo stesso Mana che di mestiere faceva il clown ed indossava abiti colorati e sgargianti e che ora era seppellito in un cimitero dall’aspetto cupo, sotto una lapide nera fra miriadi di altre anonime lapidi nere, senza neanche una qualche dedica a distinguerla fra le altre – e, comunque, era già tanto se gli era stata data una sepoltura adeguata, a Mana, perché dei vagabondi come lui e Allen mica avrebbero potuto permettersi chissacchè, il padrone dell’osteria in cui avevano alloggiato ed in cui Mana era morto era stato fin troppo buono ad accollarsi le spese del funerale; come gli aveva gentilmente fatto notare la moglie del suddetto oste, aggiungendo che, oh!, se suo marito avrebbe continuato così, chissà dove sarebbero andati a finire.
Così se ne stava lì in quel cimitero freddo e buio, il piccolo Allen, con lo sguardo fisso e spento, puntato sulla lapide.
Sembrava che aspettasse un miracolo.
 

«Vuoi che facciamo resuscitare… Mana Walker? »
E quando aveva sentito quella frase Allen aveva annuito e basta, con gli occhi pieni di lacrime.














Ringrazio N e m e, mamie e Rebychan per i commenti allo scorso capitolo, in più ringrazio anche le anime pie che leggono e che hanno la storia fra le seguite, grazie ç-ç *commossa cerebralmente*
...
...
Allora, parlando di questa fanfic... fa schifo. Semplicemente D:
La canzone è stupenda
- Wake me up when September ends, dei Green Day *tantoamoreperiGreenDay* -, ma scrivendo 'sta cosa mi sembra di averla rovinata. 
Seriamente, davvero... vorrei scrivere qualcosa di più su questa fic - definiamola fic, però non se lo merita D: - ma sono malata (motivo per cui non ho risposto alle recensioni, fra l'altro: sono stata male tutta la settimana e non ho preso in mano il pc, rispondo domani, dato che ultimamente mi sento un po' meglio) e la testa continua a girarmi come se mi fossi scolata un'intera bottiglia di 'Chianti', ergo, potrei scrivere delle cazzate allucinanti, ancora peggio della fic in sè.
E... nulla, spero di non avervi deluso troppo, davvero.
Se volete recensire, sappiate che qualsiasi tipo di commento - neutro, negativo, positivo - è ben accetto.
A Sabato prossimo (spero).

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Capitolo 7
*** #7 Listen to the Rain; Evanescence [Marie Noise; Marie/Miranda] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





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Non aveva mai sentito troppo la mancanza della vista, Marie.
Così non dovrò più vedere l’orrore di questa guerra, si era detto, pochi giorni dopo essere stato dimesso dall’infermeria, con una fasciatura candida a coprirgli gli occhi, l’uniforme abbottonata e l’ordine di recarsi dal Direttore della Sede Asia per l’assegnazione di una nuova missione.
Non era stato difficile abituarsi alla sensazione di buio e di vuoto che gli annodava la gola ogni qualvolta apriva gli occhi e non vedeva altro che l’oscurità: aveva imparato a tenerli chiusi.
Ed aveva anche finito per fare l’abitudine ai sogni – anche se, forse, incubi sarebbe stata la definizione migliore – in cui, di nuovo, vedeva i colori, i sorrisi, i volti amici; e allo svegliarsi in piena notte con il cuore che gli martellava nel petto e gli occhi umidi ma ancora vuoti e ciechi.
Aveva anche ripreso a combattere, Marie, ad allenarsi ed a suonare, e non si era arreso – anche se in quella prima missione dopo l’incidente, quando l’akuma l’aveva colpito, aveva pensato sul serio che quella volta sarebbe morto davvero. E, per inciso, se non era successo era tutto merito di Kanda.
C’era solo una cosa che Marie rimpiangeva.
Una banalità, forse, agli occhi dei più, ma che per lui aveva un grosso significato: per una volta, una soltanto, avrebbe voluto vedere il viso di Miranda. Avrebbe voluto vederla, in tutta la sua goffaggine, mentre arrossiva e si disperava per chissà cosa, poi. Avrebbe voluto tenerla per mano, in quei momenti, guardarla e dirle che andava tutto bene e che, su, infondo non era così grave e si poteva sempre rimediare.
Ma, soprattutto, Marie, avrebbe voluto vedere gli occhi di Miranda. Erano castani, aveva sentito dire, ma non era quello che gli premeva di più: avrebbe voluto vederli in tutte le loro sfumature, tristi, felici, malinconici, illuminati da un sorriso.
















Ringrazio tanterrimo (?) N e m e, Rebychan e mamie che hanno commentato lo scorso capitolo, quelli che hanno la storia fra le seguite e quelli che leggono in silenzio: graaaaaazie!
...
...
OOC POWAH! Sto scherzando. Però, er, mi sa che ho ridotto Marie tanto un pochetto OOC... - non riesco bene a giudicare da sola quando un personaggio su cui scrivo è OOC, mi pareva di averlo già accennato da qualche parte... - mi spiace. E-e-e-e-e... comunque. Prima Het su DGM! *festeggia* - che pure mi è venuta male ._.
Anyway - perchè tanto io devo divagare, divagare, divagare... - mi ricordo di aver accennato in una risposta ad una recensione, non ricordo di chi *me pigra per controllare*, che stavolta avrei scritto una Crowley/Eliade, se avessi beccato la canzone giusta... purtroppo non mi è capitata D: - anche perchè la suddetta canzone giusta sarebbe... uhm. Indovinate? - Er, spero comunque che mi capiti, perchè mi piacerebbe provare a scrivere anche su loro due^^ - se no può darsi che ci faccia un capitoletto extra, tanto avevo già intenzione di farne uno o due... *si è affezionata alla raccolta*
Uhm. Eh... non so che dire. Comunque. Questa è la mia prima Marie/Miranda e prima Het su DGM *l'ha già detto ma lo ripete* e la canzone è Listen to the Rain degli Evanescence - sembra un po' un requiem, non trovate? -, spero di non aver fatto un pastrocchio totale e di non avervi troppo schifato^^'
Insomma, spero che vi sia piaciuta... *non sa proprio più che dire* e, se volete lasciarmi una recensione - neutra, negativa, positiva che sia - sappiate che sono molto ben accette^^
E... già. Scusate se non ho pubblicata nel finesettimana, ma sono stata sommersa di compiti ed ho avuto problemi con il pc, scusate ancora ç-ç
E, uh. Al prossimo Sabato/Domenica/Quandosarà, sperando che abbiate ancora voglia di seguirmi^^

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Capitolo 8
*** #8 Forgiven; Skillet [Alma Karma] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





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Plic.
Una piccola goccia di sangue macchia il pavimento, proprio vicino ai suoi piedi. Plic. Un’altra. Plic. E un’altra ancora, e poi così tante altre che diventa davvero difficile riuscire a contarle; fino a che non si uniformano in un’unica pozza rossa che va a confondersi assieme alle altre.
Alma ride e piange, anche, allo stesso tempo; il peso del cadavere di Edgar che gli grava sul braccio trasfigurato – Innocence, precisa un qualcosa d’indefinito nella sua testa –; e la situazione ha davvero un che d’irreale, perché lui non voleva farlo, sul serio, non voleva uccidere Edgar e sua moglie e tutti gli altri ragazzi del laboratorio, quindi, magari è solo tutto un incubo, come quelli di Yuu, e tra poco si sveglierà e si troverà davanti uno Yuu arrabbiatissimo, perché, oh!, nel sonno ha urlato così tanto da arrivare a svegliarlo – ma questo non è un sogno. Alma lo capisce un secondo dopo aver formulato il pensiero, perché i sogni non fanno male, nei sogni ti svegli appena un attimo dopo aver compiuto l’irreparabile, e allora lui avrebbe dovuto essere sveglio già da un po’.
Quindi Alma ride e si trafigge con l’Innocence ancora una volta nell’ennesimo, disperato, tentativo di porre fine anche alla sua di esistenza – e qualcosa gli urla nella testa, qualcosa che scorre veloce almeno tanto quanto i ricordi appena recuperati; quello stesso qualcosa che gli ha imposto di uccidere i ragazzi del laboratorio, che lo destabilizza che‒ lo sta trasformando in un Akuma.















Ringrazio, uhm, tantissimissimo N e m e, Rebychan, mamie, Angelo Amnell e mizuki95 che hanno recensito gli scorsi capitoli e tutti quelli che seguono e leggono in silenzio: GRAZIE, meritereste la santificazione solo perchè leggete i miei scleri - aka, fanfic. ç_ç
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Io sono un essere imperdonabile, merito la morte ç_ç Ho aggiornato tardissimo - per dei motivi validi, eh, non solo per culopesaggine, ho avuto dei problemi in famiglia e la voglia di scrivere m'era passata, ora fortunatamente va tutto bene.
Or dunque, parliamo della fic di stavolta. E' su Alma - uh, non ho mai scritto su Alma da solo ._. - e la canzone è ashajhsajahkjsa stupenda - non per nulla, è Forgiven  degli Skillet *occhi a cuoricino* - e io spero di non aver fatto un casino... Anche perchè, ovviamente, come di rito, io volevo scrivere un'altra cosa ma poi... uh, non so, è venuta questa e, anche se non ne sono pienamente soddisfatta - è tanto OOC ç_ç *piange sangue* - penso di aver fatto di peggio. E' ambientata circa prima che Yuu scopra che il massacro che Alma ha compiuto, anche se, penso, la canzone sarebbe più adatta ad un Alma adulto o, come minimo, ad un genere di riflessioni diverse da queste *ride*
Comunque, ora vi lascio, non so più che scrivere ._.
Se volete lasciare una recensione - neutra, positiva, negativa che sia - o linciarmi perchè ho aggiornato vergognosamente tardi, io sono qui... spero comunque che la fic vi sia piaciuta e abbia in qualche modo rimediato alla lunga attesa :3
A presto - spero davvero ._.

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Capitolo 9
*** #9 Good Riddance (Time of your life); Green Day [Lenalee Lee; implied!Allen/Lenalee] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





Image and video hosting by TinyPic # 9 Good Riddance (Time of your life); Green Day





«Allen…!»
*
Allen sorrideva, quando se n’era andato – ma Allen sorrideva spesso, in situazioni del genere. Lenalee l’odiava, quel sorriso; era un brivido lungo la schiena e qualcosa di terribilmente peggiore di una scossa di dolore inaspettata, sapeva di pianto e tristezza e amarezza – e di una punta di dolore, forse.
Lenalee l’odiava, appunto, quel sorriso, ma l’unica cosa che era riuscita a fare era stata guardare Allen sorridere, mentre l’abbracciava e spariva nel Gate, con sulle labbra una frase che sapeva terribilmente di una promessa di ritorno e di addio insieme – che poi, com’è possibile una cosa del genere?
Allen se n’era andato, comunque e Lenalee non era riuscita ad impedirlo, nonostante l’avesse desiderato più di ogni altra cosa al mondo, di vederlo tornare di nuovo all’Ordine, al suo fianco – e poi magari tutto si sarebbe aggiustato, no? Avrebbero trovato un modo per estrarre da Allen la memory del Quattordicesimo e lui sarebbe tornato ad essere uno di loro, un esorcista, no? E non sarebbe stato più un pericolo e Lena non avrebbe dovuto sopportare l’orrore di vedere quello che era stato un suo amico diventare un bersaglio, un nemico, un essere spregevole, un alleato del Conte, un Noah.
Ma Allen se n’era andato e le uniche cose che le aveva lasciato erano state quel sorriso, quelle parole e un abbraccio, che non aveva davvero saputo come interpretare – ma che non contava, perché tanto quando si sarebbero rivisti, sarebbero stati alle due linee opposte del fronte; lei esorcista e lui… il Quattordicesimo Noah






 


 







Ringrazio mamie, N e m e, mizuki95, Rebychan e Angelo Amnell per i commenti allo scorso capitolo, in più, un grazie anche a tutti quelli che seguono la raccolta e leggono in silenzio: THAAAAANKS! ç_____ç
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Ahum, anche stavolta è passato un po', eh? ç_ç *viene linciata* E' che ho avuto varie cose per la testa - tra cui il fatto che mi sono comprata un blocco-schizzi nuovo e mi sono flippata a disegnare-- no, davvero, per me i fogli bianchi sono una specie di... uh, droga?, non riesco proprio a vederli, devo scrivere/disegnarci su... quindi immaginatevi cosa potrei combinare con un migliaio di fogli bianchi tutti insieme ed un astuccio pieno di matite a disposizione... ç_ç *viene linciata di nuovo*
Comunque, a parte gli scherzi, la storiella di stavolta tratta di Allen e Lena - ci credete se vi dico che non mi sarei mai immaginata di arrivare a scrivere una cosa del genere? Su questa coppia, poi... - ed ovviamente non mi soddisfa appieno. Boh, ho come la sensazione di aver toppato incredibilmente il carattere di Lena.
E... beh, a parte questo, ho ben poco altro da dire ._____. L'ho scritta pensando ad uno degli ultimi capitoli usciti del manga - quello in cui Allen se ne va - ed ho un po' immaginato quello che avrebbe potuto pensare/provare Lena... La canzone, poi - Good Riddance (Time of your life) dei Green Day -, ha fatto più o meno il resto (anche se non ci azzecca tantissimo con la trama della flash, mi sa XD
E... ehm, boh, a questo punto vi lascio, non so che altro dire .-. 
Spero che la flash vi sia piaciuta e abbiate voglia di lasciare una vostra opinione - neutra, negativa, positiva che sia -; alla prossima!^^


Avrebbero trovato un modo per estrarre da Allen la memory del Quattordicesimo e lui sarebbe tornato ad essere uno di loro, un esorcista = non è frutto della mia immaginazione, nel numero ventidue del manga - l'ultimo uscito in Italia - si parla veramente di un modo per rimuovere da Allen la memory del Quattoridicesimo XD

(Oh, per chi fosse interessato, ho pubblicato una DoubleDrabble su Alma. La trovate here)

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Capitolo 10
*** #10 Lucy; Skillet [Aleister Crowley III; Crowley/Eliade] ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma dell'autrice del manga, Katsura Hoshino. Quello che leggerete è solo frutto della mia mente malata fantasia. Non scrivo a scopo di lucro ma per puro divertimento.





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I corridoi del palazzo sono semidistrutti dalle macerie e Crowley in certi punti fa quasi fatica a proseguire. E’ tutto così silenzioso e, se chiude gli occhi, può quasi immaginare che quell’eco di passi che sente non siano i suoi, pesanti e maldestri, ma quelli leggeri di Eliade.
«Eliade…» sussurra, e tira su col naso e probabilmente si asciugherebbe anche le lacrime, ma sta piangendo così tanto che proprio non avrebbe senso.
Pensa, quindi. Pensa a Eliade – sempre, sempre a lei –, pensa ai baci e alle carezze e a tutto quello che c’è stato tra loro e che aveva sperato, in un lampo di ottimismo, sarebbe potuto durare per sempre; pensa ai due ragazzini che lo aspettano fuori dal castello; pensa al nonno e alla sua infanzia – vampiro, vampiro! ancora gli echeggiano in testa le grida di scherno dei bambini ogni volta che si avvicinava per giocare – ed al castello che ogni giorno somigliava sempre di più ad una prigione.
Ogni tanto, fra le macerie, spuntano anche i resti di quelle che erano le tanto adorate piante del nonno, pezzo della sua tanto amata collezione – di cui anche Crowley era finito per sentirsi parte integrante, alla fine.
Pensa anche a quello che gli ha detto il ragazzino dai capelli bianchi – Allen –, sulla ragione e sul motivo di esistere; di far diventare questi ciò per cui ha ucciso Eliade.
Pensa anche che da qualche parte nel castello ci dovrebbero essere degli esplosivi.














Ringrazio veramente di cuore chi è arrivato fin qui, seguendomi fin dall'inizio e neme_, mamie e Rebychan che hanno recensito lo scorso capitolo. Io... davvero, grazie di cuore.
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Mi dispiace e, sì, mi faccio schifo. Non ho mai ritardato così tanto un aggiornamento - anche perchè, di solito se tardavo più di un paio di mesi, sospendevo le long in corso e, via!, se ne faceva un'altra.
A parte questo. Ten Songs, Ten Moments è giunta - finalmente? - alla sua conclusione. Wow. Mi fa uno strano effetto concludere qualcosa per la prima volta, potrei quasi prenderci l'abitudine XD
Parlando della drabble, invece, sì, la canzone è Lucy, degli Skillet, e, sì, è una delle canzoni più deprimenti mai scritte ever, ma trovo che sia perfetta per un qualcosa che parla di Crowley. L'idea iniziale era scrivere qualcosa di più introspettivo ed incentrato solamente su Eliade e Crowley, in modo da seguire anche di più il testo della canzone ma poi la durata di questa ed il mio schifosissimo divagare mi hanno fregato *si prende a martellate*. Comunque devo dire che forse non mi dispiace neanche così, anche se magari Kuro-chan è un po' OOC, credo #ioedimieistupididilemmisull'OOC (sì, mi sono fatta Twitter. Sì, ho ancora gravissimi problemi mentali derivati dai social-network. Sì, potete sopprimermi).
Considerando però che era da molto che non scrivevo qualcosa, forse poteva andarmi peggio. 
E... ahem, beh, io penso di poter chidere qui, credo di aver detto più o meno tutto quello che potevo dire - e sono le due di notte e magari (magari) dovrei anche andare a dormire.
Quindi niente. Io, davvero, ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino a qui, siete stati dei santi a sopportarmi e vi amo tutti <3
Se poi vorrete lasciarmi anche un'ultima recensione (neutra, negativa o positiva che sia), io sarò ben contenta di leggerle e rispondervi.
Un'ultima cosa, poi, per chi magari è interessato, ho una pagina FaceBook su cui posto i miei aggiornamenti e qualche cazzata random, quando sono in vena, quindi, non so, se avete voglia di seguire i miei scleri io sono lì. Più o meno XD
Quindi niente, vi saluto veramente, adesso, grazie per avermi seguito, spero di rivedervi presto da qualche parte (?)! <3

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