svegliami prima che cada giù.

di xfallingforher_
(/viewuser.php?uid=147956)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. 'essere disattenti a volte non è poi così male' ***
Capitolo 2: *** un incontro atteso. ***
Capitolo 3: *** la speranza è l'ultima a morire. ***
Capitolo 4: *** bisogna mettere una pietra sopra ai pregiudizi! ***
Capitolo 5: *** la pioggia a volte aiuta. ***
Capitolo 6: *** finalmente tutto quadra. ***
Capitolo 7: *** non aver paura di provare. ***
Capitolo 8: *** non parlare troppo in fretta. ***
Capitolo 9: *** solo parole di troppo. ***
Capitolo 10: *** ti piacciono le sorprese? ***
Capitolo 11: *** il vero amore si trova per caso. ***
Capitolo 12: *** finalmente insieme. ***
Capitolo 13: *** a volte è meglio dire soltanto la verità. ***
Capitolo 14: *** un nuovo membro inaspettato. ***
Capitolo 15: *** il futuro sa cosa ti aspetta. ***
Capitolo 16: *** le cose possono solo migliorare. ***
Capitolo 17: *** l'amore molto spesso fa ragionare. ***
Capitolo 18: *** è un'arrivederci questo. ***
Capitolo 19: *** troppe paranoie! ***
Capitolo 20: *** le basi sono state messe. ***
Capitolo 21: *** ritornerà,te l'ha promesso. ***
Capitolo 22: *** benvenuta luna. ***
Capitolo 23: *** il grande giorno è vicino. ***



Capitolo 1
*** prologo. 'essere disattenti a volte non è poi così male' ***


Svegliami prima che cada giù.




 

Image and video hosting by TinyPic

Annalisa aprì gli occhi. Uno spiraglio di luce illuminava la stanza,dalle veneziane semichiuse,per il troppo freddo la sera prima. Accanto a lei,sull'altro cuscino candido,c'era poggiato il suo i-phone 4s bianco,che stava lampeggiando da tanto tempo,forse qualche ora o qualcosa in più. Era un messaggio di testo: il suo ragazzo le aveva scritto che l'aspettava al parco all'ora di pranzo,aveva voglia di vederla,perchè 'era bellissima'. Dopotutto Nali era una meraviglia,aveva dei capelli biondo rossastri e due occhioni verdi da fare invidia agli smeraldi. Il suo sorriso era meraviglioso,era capace di illuminare il buio più totale.  Lei però non si sentiva tale,si riteneva solo una normalissima ragazza,che però aveva una dote molto importante: faceva la cantante. Sin da piccola la musica era stata il suo unico rifugio,dove potesse esprimersi liberamente ed essere sé stessa,quindi molto spesso si ritrovava sulla sua casetta sull'albero,con un quadernino ed una matita,a scrivere versi in rima,o comunque qualsiasi cosa le passasse per la testa. A proposito di essere sé stessa: con quel ragazzo non si sentiva Annalisa,non si sentiva come quando nessuno c'era in casa e poteva sfogarsi e cantare. Sembrava chiusa in un mondo tutto suo,lui doveva richiamare la sua attenzione; e ogni volta era la stessa cosa: litigavano per la sua troppa assenza,dopo qualche giorno facevano la pace e si ritrovavano insieme in un letto,la sera,magari dopo un'uscita o qualcosa del genere. Certo che lei non provava le stesse cose di prima,non era più accecata da quell'amore da colpo di fulmine che iniziò a provare quando finalmente poteva ammettere di stare insieme a lui. No,lo vedeva diverso,come se a lui importasse solo il suo corpo,toccarla e baciarla,invece di quello che provava ogni volta che erano insieme. Ma era più forte di lei,ci sarebbe rimasta male se a lasciarlo fosse stata lei. Quindi,fino a quel momento,non faceva che metterci una pietra sopra,e pensare 'domani veramente si accorgerà di me'.
Chiuse per un secondo gli occhi,li riaprì e rimase a fissare il soffitto. Fece un grosso sospiro e si scoprì le gambe,toniche e lucenti alla luce del sole. Si alzò di malavoglia dal letto e si chiuse in bagno; mezz'ora dopo ne uscì,pulita,profumata e ben vestita. Cioè,era vestita come tutti i giorni: una maglietta e dei jeans,con i suoi amati sandali. Era raro che metteva i sandali,di solito indossava sempre le scarpette da ginnastica,per stare più comoda. Spazzolò i lunghi capelli rossi e li unì con elastico in una coda di cavallo. Passò un filo di matita nera agli occhi,prese il cellulare e la borsa e uscì.
 
 
*
 
Nali scorreva per le strade della sua città,osservando tutto nei minimi particolari,e sperando che qualcosa di nuovo potesse travolgerle la vita. Ormai,con tutto quello che le stava succedendo,s'era perfino stufata,ogni giorno era la stessa routine. Si fermò davanti ad alcuni negozi e prese il cellulare,scattò una foto e la pubblicò. 'che bello iniziare una giornata tra i negozi. :-)' scrisse,con allegato quel file. Dopo qualche minuto il telefono le squillò,erano notifiche di milioni e milioni di menzioni e commenti lasciati dai fans sotto a quel piccolo post. Si sentiva bene quando la sua migliore amica apprezzava la sua musica,figuriamoci ora con centinaia e centinaia di ragazzi di tutte le età,ciò che provava.
Scorse il suo ragazzo appostato accanto ad un palo,con gli occhiali da sole e una maglietta talmente attillata da sembrarle stretta,che la salutava. Fece per girarsi e andargli incontro,ma andò a sbattere contro qualcuno.
<<Ah,scusa>> il ragazzo le tese la mano per aiutarla ad alzarsi. La prese,e con una spinta si tirò su. In quel momento rimase come paralizzata: i capelli neri del ragazzo,quegli occhi verdi,l'avevano ipnotizzata.
<<N - non ti preoccupare,sto bene>> abbozzò un sorriso,che lui ricambiò. <<Piacere,io sono Ge..>>
<<Ger,amore,andiamo? Faremo tardi,altrimenti>> il ragazzo spostò lo sguardo da Annalisa alla sua ragazza,Valeria, poi rivolse alla rossa un' occhiata piena  di scusa,e con la bionda alle calcagna continuò a proseguire sul marciapiede.
Nali rimase a vederli allontanarsi,e non distoglieva lo sguardo da quei riccioli corvini; qualcosa,in lei,stava cambiando,forse,nascendo.
 
*
 
buonasera c:
sono di nuovo qui a scassarvi le balls,yep c:
stavoooolta,con una long su Amici!
non so se avete seguito quest'edizione,ma io e la mia amica martina (con cui sto scrivendo,appunto,questa roundrobin) ci siamo innamorate di gerardo pulli e annalisa scarrone fdsjbsdj.
quindi..ecco a voi il nostro primo capitolo!
vogliamo sapere se vi piace. c:
yours,
alex & marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** un incontro atteso. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1100251.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** la speranza è l'ultima a morire. ***


Nali quando schiacciò il tasto 'invia' sul suo display,si sentì come nuova,come se si fosse tolta un peso dallo stomaco. Come c'era arrivata a fare quel grande passo? Cioè,si diceva che nel dare un appuntamento a fare il primo passo doveva essere per forza il ragazzo,ma per Annalisa era tutto diverso; lei,che era tanto timida,ora aveva compiuto questo grande passo,per iniziare chissà,questa nuova amicizia. Proprio lei che la sera si rinchiudeva in camera,e perchè nessuno riusciva a comprenderla,iniziava a piangere,desiderando che qualcosa o qualcuno potesse salvarla da quell'incubo. Ora però con Gerardo era tutto diverso,si sentiva sicura,voleva che lui fosse di più di un amico,lo vedeva più di tale. Perciò si sentiva bene. E ovvio,sperava che anche lui provava lo stesso. Strano,vero? Lo conosceva da poco,forse quanto,due ore? Ma già sapeva che era diverso dagli altri ragazzi,era diverso da Riccardo,lui ci metteva anni a capire un suo bisogno,mentre con Gerardo un solo sguardo serviva,per farli intendere. Gettò con un colpo secco il telefono sul comodo letto della sua stanza,che aveva una trapunta color verde,come i suoi occhi. Si sedette allo stipite della porta,e con lo sguardo rivolto verso lo scacciapensieri appeso al soffitto - che in quel momento,per il venticello oscillava producendo un suono molto dolce - chiuse gli occhi e prese un grande respiro. "bene,spero solo dica di sì" al pensare alla risposta del ragazzo,sul viso della rossa comparve un sorriso,di quelli sinceri. Sì alzò di scatto e andò a mettersi sul letto,con le spalle alla testiera e le gambe incrociate,col portatile sul grembo. Accese il piccolo dispositivo ed entrò subito sul suo forum ufficiale,per aggiornarlo un po'. Le piaceva tanto riuscire a comunicare con quelle persone che l'ascoltavano,per quello che comunicava con la sua musica e quindi con parole che venivano dal suo cuore. Il telefono le squillò,e il display le si accese: un nuovo messaggio. Picchiettò leggermente con le dita,per aprire la cartella dei messaggi personali. Lo schermo ne segnava uno ancora non letto,mittente,Gerardo. Il cuore iniziò a batterle forte. Perchè le succedeva così? Lo vedeva più di un amico,okay. Ma non immaginava che potesse fargli quell'effetto. Aprì la piccola finestra che conteneva il messaggio. 'okay,a domani!' solo tre piccole,innocenti parole che ricaricarono Annalisa di tutte quelle speranze che stava per perdere. Ora non si sentiva più come se il mondo le crollava addosso; anzi,si sentiva talmente felice che ci mancava poco che si mettesse ad urlare,cercando di poter svegliare il vicinato,poichè era abbastanza tardi. Così,in men che non si dica,dopo aver lasciato un messaggio ai suoi seguaci sul suo forum,spense il computer e con il cuore pieno di speranza si addormentò.

 

" sono sicura che domani andrà benissimo,o almeno lo spero. vi voglio bene ragazzi! ;-D

- nali"



Mattina. La sveglia suonò presto,e Nali subito spalancò gli occhi,era troppo elettrizzata. Mentre riposava,continuava ad avere in mente l'immagine di Gerardo,quei suoi occhi così profondi e cristallini e quell'ammasso di riccioli corvini che gli ricadevano sulla fronte..ah,si sentiva svenire solo al pensiero del suo sorriso. Sì alzò dal letto,e quasi inciampando nei suoi stessi piedi si richiuse velocemente la porta alle sue spalle e scalza,con passi leggeri,scese le scale che la condussero in cucina. «Buongiorno famiglia!» le labbra di Nali si allargarono in un grande sorriso,mentre si versava del cappuccino della tazza e addentava una fetta biscottata con della marmellata. La madre di Annalisa la guardò strana,ma fu contenta anche perchè era la prima volta che vedeva la figlia veramente felice. «Buongiorno tesoro,come mai tutta questa felicità?» «Beh mamma sai,ci sono giorni in cui vuoi sotterrarti e altri in cui vuoi far vedere al mondo che persona sei..beh oggi è uno di quelli» sempre con il solito sorriso sulle labbra schioccò un bacio sulla guancia al padre,che era intento a leggere il quotidiano,e salì le scale frettolosamente per andarsi a preparare. Nonostante fosse ancora mattina,aveva intenzione di andare a fare un giro con la sua migliore amica e poi,dopo aver mangiato qualcosa con lei, di incontrarsi con Gerardo. Entrò nel bagno,aprì le valvole per regolare la temperatura della doccia e dopo aver tolto il pigiama si mise sotto il getto d'acqua tiepido,le piaceva da morire quella sensazione che le dava lo scorrere dell'acqua sul suo esile corpo. Dopo circa mezz'ora uscì,con i capelli rossicci bagnati e un'asciugamano per coprirla. Aprì l'armadio,e trovò un vestitino,con cui mettere le sue scarpe beige con un po' di tacco. Anche se non le usava spesso,adorava avere in 'cantiere' qualcosa di più classico e di stile delle solite converse ormai usurate. Si vestì,e spazzolò i suoi capelli che lasciò ricadere sulle spalle. Fece una chiamata veloce e in men che non si dica si trovò tra i negozi con la sua migliore amica,Francesca. Le scattò una foto con un suo programma dal cellulare,e la pubblicò. "è sempre bello iniziare la giornata con la tua migliore amica!  - nali'" subito dopo una miriade di commenti.
Si era fatta l'ora dell'appuntamento con Gerardo. Era tesissima,faceva dei grandi respiri per cercare di calmarsi. A passi svelti si avvicinava sempre più verso il 'loro posto',ovvero la serranda di quel negozio dove il giorno prima si incontrarono,per la sua disattenzione. Era a pochi isolati quando lo vide: aveva un jeans,le scarpe da ginnastica e una maglia a righe rossastre e nere. Gli occhi risaltavano grazie alla luce del sole e i capelli erano sempre scompigliati in un modo disordinato,ma che a Nali piaceva da impazzire. Gli andò incontro. «Ehi,ciao Gerardo» sorrise,e timidamente lui ricambiò. «Ger,chiamami Ger. Sono felice di vederti,Nali» rimasero a fissarsi nel silenzio assoluto. Erano incatenati l'uno agli occhi dell'altra,non riuscivano a smettere di guardarsi; fino a quando il clacson di un taxi non li riportò alla realtà. «Allora,andiamo?» Nali annuì,e con le spalle avvolte nel braccio di Gerardo,si avviò con lui verso una gelateria molto nota della loro città. In quelle ore in cui stettero insieme scoprì molte cose di lui,e altrettante ne raccontò di lei. Gerardo sin da piccolo amava cantare,faceva il cantautore,anche se per il momento nessuno ancora l'aveva notato. Scriveva soprattutto per sé stesso,ma anche per gli altri,perchè era convinto che con le sue parole facesse bene alla gente che lo ascoltava senza sosta. Nali notò che erano completamente uguali,e si accorse anche di un'altra cosa: si era veramente innamorata.
Voleva che quei momenti passati con lui fossero interminabili. Ma purtroppo,tutte le cose belle finiscono,e Gerardo,a causa dell'orario, dopo un abbraccio molto forte dovette lasciarla per tornare a casa. Nali sentì una scarica di adrenalina percorrerle la schiena,era sicura che le sue guance s'erano colorate di un rosso acceso. Sciolto l'abbraccio,lo salutò con un sorriso e un cenno di mano,e lo guardò andare via tra la tanta gente che correva freneticamente per i marciapiedi.
Si sentiva benissimo,era come se in quel momento si era creato un mondo tutto suo dove vivere,finalmente,la sua favola. Ma uno squillare la fece "risvegliare": era il cellulare,aveva ricevuto un nuovo messaggio da Riccardo.

"Annalisa,ti devo parlare. Ti aspetto a casa mia domani,non mancare.
- Riccardo"


*

bonsoooooooir. c:
sono io,alex e_e
eccomi con un nuovo capitolo su nali! *o*
ok bando alle ciancie,oggi io e marts stiamo facendo gli straordinari,già abbiamo il prossimo capitolo pronto e tra un po' mi metterò pure a scrivere. uu
ok,grazie anche se non ci avete recensito :c
vi amiamo lo stesso,tzè fateci una statua. uu
yours,
alex e marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** bisogna mettere una pietra sopra ai pregiudizi! ***


Gerardo si era divertito all'appuntamento, si fece un idea più chiara di Nali e le piaceva davvero molto solo che sicuramente Valeria non avrebbe approvato la relazione anche solo da amici con lei. Gerardo era pieno di pensieri quindi tornato a casa salutò sua madre e corse in camera sua. Questa volta voleva fare lui il primo passo e inviò un sms a nali che diceva: << solito posto, lo prendi un caffè? -Ger >> all'improvviso gli venne in mente che poteva essere una bella frase per una canzone e la scrisse sul quaderno delle sue canzoni. Aspettò la risposta di nali che arrivò in ritardo e provocò mille film mentali a Gerardo. << e se non vuole vedermi? >> << se gli sono sembrato troppo timido? >> << o magari troppo un tipo che se la tira >>. Finalmente nali rispose e sul display che lampeggiava Gerardo vide un << molto volentieri, a domani  >>. Gerardo si sentì le farfalle nello stomaco. Strano eh? un ragazzo con le farfalle nello stomaco. Non se ne vedono molti in giro ma Gerardo era così, sembrava un ragazzo molto sicuro di sè ma bastava poco a farlo cadere. Si distese sul letto con un sorriso a 32 denti e dopo un po' di addormentò.

*


Gerardo si svegliò pieno di energie, fece colazione e scrisse qualche riga sul quaderno delle canzoni. 
Uscì e andò al parco a fumare una sigaretta e incontrò Valeria.
<< amore! come stai? >> valeria era appiccicosa come una cozza.
<< bene, tu? >> risposte molto freddo lui.
<< sicuro di stare bene? mi sembri strano. >>
<< sto benissimo, ti dico. >>
<< boh, se lo dici tu comunque io vado di fretta. ciao amore! >> Valeria posò le labbra su quelle di Gerardo che a controvoglia ricambiò il bacio e dopo se ne tornò a casa dove si preparò per l'appuntamento con Nali. Si mise la sua amata maglietta azzurra con il collo a V, i jeans e le sue converse stravecchie. I due si incontrarono di nuovo davanti a quel negozio e preserò un caffè come proposto da Gerardo. Chiaccherarono un po' e l'imbarazzo dei primi giorni se ne andò, ora erano più intimi e proprio mentre si scambiavano un tenero abbraccio da dietro l'angolo nali vide spuntare Riccardo. All'improvviso la rossa si stacco dalle braccia di Gerardo e si paralizzò ricordando il messaggio del suo ragazzo che le chiedeva di venire a casa sua per parlare. Gerardo non capì fino a quando non vide il ragazzo che lui aveva capito fosse il fidanzato di Nali. Stavano litigando, Riccardo era davvero furioso, Nali non si era presentata a casa sua ed era perfino nelle braccia di un'altro ragazzo che lui non conosceva. Gerardo cercò di difendere Nali perchè la situazione stava degenerando, lui le teneva il polso e la costringeva a guardarlo.
<< ehi amico, calmati! >>
<< non chiamarmi amico, non sono tuo amico. Sono il fidanzato di Annalisa. >> Riccardo non la chiamava mai Nali e questo le pesava perchè non c'era un rapporto intimo come con Gerardo, la loro relazione era basata solo sul contatto fisico.
<< beh, questo l'ho capito ma le stai facendo male e gradirei che lasciasti stare la mia amica! >>
Nali posò gli occhi su Gerardo, l'aveva chiamata 'la sua amica'. L'aveva davvero fatto. Dopo pochi secondi dalla quasi minaccia di Gerardo, Riccardo se ne andò gridando a Nali << non è finita nali, dobbiamo parlare! >> 
Con gli occhi lucidi Nali disse: << ora devo andare ger, grazie per il caffè. >>
<< aspetta! ho bisogno di parlarti, possiamo rivederci? >> neanche il tempo di finire la frase che Nali scappò via e quindi Gerardo pagò i caffè e se ne andò a casa. Aprì la porta e dopo pochi passi la madre di Gerardo gli chiese << tutto bene ger? >> << si mamma, sono solo stanco. >> senza neanche guardarla Gerardo salì le scale e arrivato in camera si buttò sul letto e pensò a mille domande da fare a Nali. Non poteva finire così, doveva rivederla, doveva rivederla a tutti i costi. Si era affezionato a lei e voleva delle spiegazioni. Uscì in balcone e fumò l'ultima sigaretta della giornata, non aveva neanche voglia di scrivere qualcosa sulla nuova canzone, si levò le scarpe e com'era vestito si addormentò. Verso le due di notte il cellulare squillò. Era un messaggio di Nali che però Gerardo lesse il giorno dopo...




*

ciao gente,sono di nuovo io,alex. c:
solo che sto pubblicando questo capitolo a nome di martina (?) perchè da qualche ora è sparita dalla circolazione,marts dai un segno çwç
questo capitolo su ger è il migliore,lo devo dire,leggendolo prima di pubblicarlo avevo tipo le lacrime agli occhi! *-*
bene,ci vediamo tra poco uu 
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** la pioggia a volte aiuta. ***


Nali si sentiva male. Non voleva scappare da Gerardo,voleva restare tra le sue braccia e sfogarsi,piangere,piangere a dirotto per tutte le torture che le faceva subìre Riccardo. Voleva ritornare a sentire l'odore dell'acqua di colonia sul suo collo,voleva essere avvolta di nuovo da quelle braccia forti,ma dolci..voleva di nuovo vedere quel sorriso rassicurarla. Non appena era tornata a casa si era rinchiusa in camera,e aveva iniziato a piangere,si era appostata sul tappeto verde della sua camera e si era sfogata. Voleva che il tempo tornasse indietro,a quando stava con Gerardo in quel bar,e magari non aver mai subìto le mani forti di Riccardo. Sì perchè dopo la scenata in strada,l'aveva seguita fino sotto casa,e una volta che lei era salita su,lui era entrato,ed in camera sua c'era arrivato "solo per chiarirsi le idee". Da quel momento poi ha iniziato ad inveire,teneva fissa Nali al muro e le urlava contro,mentre lei cercava di mollare la sua presa; arrivò anche a schiaffeggiarla,mollando finalmente la presa dei polsi e lasciandola cadere sulle ginocchia. Annalisa piangeva a dirotto,con il viso tra le mani,non poteva fargli questo. Dopotutto era un buon amico per lei,ma non lo sentiva più così tanto vicino. L'unica cosa che voleva fare era stare con Gerardo,l'unico che la faceva sentire così bene.

Era ormai tardi,quasi le tre del mattino. Nali era piena di insonnia,ancora scossa per gli episodi del pomeriggio.
Era poggiata con le spalle al muro ed era coperta solo da un lenzuolo. Fuori la luna era rossa,e resa cupa dalle nuvole,probabilmente si stava avvicinando un brutto temporale. Non ce la faceva più ad aspettare,aveva bisogno di sentirlo. Silenziosamente prese il cellulare dal comodino e compose un piccolo messaggio di testo,con destinatario,Gerardo. Poi,finalmente,riuscì a prendere sonno.
 
"per favore ger,non ignorarmi,ho bisogno di te adesso più che mai. - nali"
 
 
Erano le 5.30,la sveglia digitale le segnava di malavoglia. Nali era di nuovo lì,seduta con le gambe incrociate,a fissare il paesaggio,che era cupissimo a causa della pioggia che cadeva incessantemente. Il telefono le squillò,era Gerardo che la chiamava. In effetti,vide sotto la sua finestra una figura molto familiare,con un cappuccio in testa per coprirsi dalle forti gocce e alcuni riccioli che volteggiavano a causa del vento. «Nali sono Ger,apri per favore. Avevi bisogno di vedermi?» Nali spalancò gli occhi. Ma come,voleva salire dall'albero? Era proprio un deficiente quel ragazzo,ma quello era un suo aspetto che ad Annalisa piaceva ancora di più degli altri. Aprì le imposte della grande finestra,ed osservò con un grosso sorriso Gerardo che si cimentava nell'arrampicata di una quercia centenaria alta qualche trentina di metri. Arrivò sull'ultimo ramo e si allungò un po' di più per arrivare al davanzale,e con molta agilità riuscì a scavalcare e ad entrare. Risero sonoramente perchè nell'entrare,Gerardo stava scivolando sul marmo lucido e fradicio d'acqua.  Nali lo guardò con gli occhi già pieni di lacrime. Sorrise. «Oh Ger,grazie per essere qui,davvero,avevo bisogno del tuo sorriso.» nel dirlo si fece rossa,più dei suoi capelli. Gerardo ricambiò il sorriso,e si strofinò i riccioli con quell'asciugamano che gli aveva dato la ragazza poco prima. Il temporale era finito. «Allora,che succede?» Nali,da quella domanda,s'incupì. Diede libero sfogo alle sue lacrime,ed iniziò a raccontare l'accaduto al ragazzo,che non riusciva a distaccarsi dai suoi occhi e da quelle labbra così rosee e perfette. Nali gli si accoccolò accanto e continuò a piangere,mentre lui con delicatezza le accarezzava i capelli disposti disordinatamente. «Ehi,è tutto finito ok? Ci sono io qui con te,nessun altro potrà toccarti» Nali alzò il viso. Le loro labbra erano a pochi centimetri,potevano sentire i loro caldi respiri reciprocamente,i loro nasi arrivavano a sfiorarsi..ma l'orologio digitale di Gerardo emise un ticchettìo assordante,erano le sei di mattina e doveva prepararsi per andare a cercare lavoro in qualche locale. «Oh,beh,devo..» «Ti accompagno,okay?» I due uscirono di casa,Nali era a piedi scalzi. «Allora ci vediamo...» sembrava triste. «Aspetta» la fermò Gerardo. «Spero ti faccia stare meglio>> la guardò negli occhi e iniziò a cantare.
 
 
"Vorrei sfiorarti, 
vorrei proteggerti 
da chi ti fa del male 
Sei stata e sei 
come qualcosa da lontano 
sei stata e sei come qualcosa che si ha già 
Sei stata e sei 
come una spinta contro mano 
e sei ancora 
un mio punto d'arrivo 
Sei stata e sei 
una giornata di gennaio 
sei stata e sei 
quella luce sul soffitto 
Sei stata e sei... 
sei stata e sei... 
e intanto io ti penso.. 
Ho deciso cosa fare questa notte 
più o meno.. 
voglio stare vicino a te 
vicino a te.."
 
 
 
Nali sorrise. Un tuono risuonò,e delle forti gocce ritornarono a cadere pesantemente in terra. Gerardo si tolse il giubbotto e lo avvolse intorno a lui e ad Annalisa,e l'avvicinò a sè. Le loro labbra si sfiorarono,in un attimo che pareva non finire più.

 
*
buoooooooooonasera,gente,siamo di nuovo qui uu.
bene,tre capitoli in una sera,AMATECI uu.
ci stiamo veramente mettendo d'impegno in questa long,e voi nemmeno ci recensite,però. çç
non fate così. :c
bene,è un punto cruciale per i due qui,dsbjdsnjfl.
fateci sapere se vi piace,okay? ci contiamo uu.
yours,
alex&marts.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** finalmente tutto quadra. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1102110.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** non aver paura di provare. ***


Solita ora,solito posto. Gerardo e Annalisa erano di nuovo al loro posto,quel bar dove andavano a bere un caffè,quando ne avevano tempo. Il cameriere era appena arrivato col suo vassoio rosso ed aveva appoggiato sul tavolino il solito cappuccino al cacao di Annalisa e l'espresso di Gerardo. Nali ringraziò il giovane con un sorriso,che lo ricambiò,e poi tornò a sfrecciare tra i tavoli a causa dei tanti ordini dei clienti. Lei invece di spostare la sedia dal tavolo andò a sedersi sulle gambe di Gerardo,che non perse l'occasione per baciarle il collo. Adorava il suo profumo,era un miscuglio tra rosa e miele,lo faceva inpazzire.
«Allora,puoi farmi quel piccolo favore? E' importantissimo per me amore,è un'occasione per le mie canzoni.» «Certo che posso farlo! Farei di tutto per te,e poi non costa niente,ci divideremo solo gli spazi per cantare. Davvero,non c'è nessun problema. Fidati di me.» Nali gli sorrise e lo baciò teneramente,prima di bere l'ultimo sorso di caffè,alzarsi,prenderlo per mano e dopo aver pagato,andare a fare una passeggiata mano nella mano.
Si sentiva così bene tra le sue braccia. Era l'unico ragazzo che pur stringendola,pur tenendola forte tra le sue braccia,non le faceva male,anzi la faceva sentire più leggera,più libera. E Nali non desiderava altro. Voleva un ragazzo che potesse capirla per cosa lei aveva dentro,potesse accettarla in tutte le sue stranezze ed in tutti  i suoi difetti; e fortunatamente,l'aveva trovato. Gerardo era lì,con lei. Il resto non contava. "Che Riccardo vada a quel paese" si ripeteva. Doveva smettere di pensare a lui,ora aveva Gerardo accanto,niente le sarebbe più accaduto. O almeno,lo sperava.
Gerardo le aveva pregato incessantemente di provarlo a far cantare nei locali dove di solito lei si esibiva. Dopotutto ogni cantante famoso iniziava così. Si esibiva in qualche locale,cantava alle scale di qualche teatro o edificio importante,faceva provini,o semplicemente pubblicava cover di alcune canzoni su internet. Poi tutto veniva da sè,qualcuno lo notava,e le persone iniziavano sempre di più ad acclamarlo,fino a quando non raggiungeva un grande successo. Come non poteva dirgli di no? Lo amava,era la persona più bella di tutte per lei,non sarebbe riuscita più a dormire se gli avesse negato una banalità del genere. Nali voleva solo la sua felicità,e se anche lei ne era la causa..ancor meglio. Arrivarono sotto casa di Nali,il cielo era completamente grigio. Il tempo di quei giorni non era poi così tanto buono. Sull'usciò Gerardo la salutò con un dolce bacio e poi tornò a casa per prepararsi alla grande serata. La madre di Annalisa li stava guardando dalla finestra,era felice di vedere la figlia con un ragazzo così. Nali tornò a casa e andò a farsi una doccia veloce,per poi prepararsi,anche lei. Gerardo sarebbe passato a prenderla più tardi.
 
 
*
 
Annalisa era ormai pronta. Il vestito color blu cielo le ricadeva appena sulle ginocchia,aveva lasciato i capelli rossi sciolti sulle spalle. Bussarono alla porta della sua camera,evidentemente era Gerardo.
Si salutarono. Gerardo era rimasto senza parole,continuava a squadrarla da capo a piedi,era davvero da far perdere il fiato. «Dai Ger,smettila di sbavarmi dietro! Lo so che sono bellissima,ma..» Gerardo si riprese e le rise in faccia. «Bellissima?! Ma stai scherzando?! Sei una meraviglia!» la abbracciò da dietro e la baciò. Sullo stipite della porta apparve la madre di Nali,che osservava addolcita la scena. «Ragazzi,è ora di andare» sorrise,mentre i due si presero per mano e scesero le scale,fino a uscire di casa e ad entrare in macchina. Stava per arrivare l'attimo cruciale per Gerardo.
 
Arrivarono fuori ad un locale,molto sofisticato per i modi di Gerardo. Ma non doveva abbattersi,doveva essere positivo,perchè tutto sarebbe andato bene e finalmente avrebbe avuto la sua occasione.
Nali si aggiustò il microfono accanto alle labbra prima di salire sul palco. Gerardo non poté non notare come quel vestito le valorizzava le gambe,snelle al punto giusto e perfette,del resto come lei. Mentre lei provava il microfono,si sedette,proprio dietro le quinte,da dove Nali uscì qualche minuto prima. Non le staccava gli occhi di dosso.
Lei si sedette su uno sgabello,e dopo un'ultima occhiata alle quinte,iniziò a parlare. «Bene,ciao a tutti! Sono Annalisa,ma penso già mi conosciate. E stasera sono qui per cantarvi qualcosa!» sorrise. «Questa canzone è dedicata ad una persona molto importante per me. Si intitola "tutto sommato"» Fece cenno al chitarrista di partire e iniziò a cantare.
 
"oggi ho deciso che mi rendo disponibile
a farti cambiare quel che non va in me
sapendo che non ti è interessata mai la perfezione.
tutto sommato tu sei di me
la parte che più mi piace
perché d’amore mi fai vivere
la somma del mio tutto sei sempre te
che non sei mai impossibile
che mi lasci anche infrangere
tutte quelle stupide regole."
 
 
Nali finì la sua canzone,e sorrise. Rivolse uno sguardo di nuovo dietro alle quinte,stavolta Gerardo era all'impiedi ed aveva una chitarra in mano. Anche lui si stava sistemando il microfono,era arrivato il suo momento. Le fece l'occhiolino,in modo maldestro,ma che fece sentire benissimo la rossa,che continuò.
«Okay,dovrei continuare a cantare io,ma oggi è una serata speciale. Ho portato con me..quella persona molto importante,della canzone,vi ricordate? E' un ragazzo bellissimo che ha anche lui la passione per la musica,ed è stato un po' troppo impacciato per piacere agli altri. Ora prova qui. Date per favore,un caloroso benvenuto...al mio ragazzo,Gerardo!» a quelle parole,entrambi sorrisero. Gerardo fece il suo ingresso trionfale,tra gli applausi della gente. Nali si alzò dallo sgabello per cedergli il posto,lui si sedette ed iniziò a strimpellare con le dita qualche corda della sua chitarra.
 
 
"Quante botte daresti al cielo
E a tutti gli amici suoi?
lo vorrei farti più contento….
Ma in fondo,qui che senso ha?
 Intanto il tempo ci seduce, schiaccia la convinzione che uno ha, e cosa dire del tuo pensiero quello non ha possibilità.
Ma oggi ci sei tu,l’altra parte del cielo: un qualche cosa di più vero in questo caos totale.
 Tu, metà di questo cielo, metà della mia vita mora naturale e tu solo sei di più."
 
 
Gerardo aveva gli occhi lucidi,quando alzò lo sguardo e vide che le persone gli stavano applaudendo. Sorrise istintivamente,e guardò Nali che aveva ceduto,e sorrideva con qualche lacrima che le solcava il viso. Si abbracciarono,e lievemente si baciarono,sfiorandosi le labbra. «Grazie,Nali.» Alzarono tutti e due lo sguardo alla platea che li stava applaudendo,ed entrambi videro due figure molto familiari sbattere le sedie al tavolo,e con espressione disgustata lasciare il locale.

 
*
buonasera ccente! la alex vi parla.
questo capitolo è molto,molto bello,sono fiera di me (?)
e poi la marts che mi muore,calma,pulli è tuo e_e (?) lol. quanto la amo ♥♥
bene,questi due nullafacenti sono dolcissimi,vero? :')
noi li amiamo tanto çç sono perfetti.
bene,grazie a sara per quella recensione,davvero ti dobbiamo tanto çç thanks again.
bene,fateci sapere se vi piace!
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** non parlare troppo in fretta. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1103677.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** solo parole di troppo. ***


Annalisa non se lo fece ripetere due volte,indossò una normalissima tuta per non farsi riconoscere,e sbattendosi la porta alle spalle,non dicendo nulla alla madre che si stava appisolando,iniziò a sfrecciare tra le strade per andare dal suo ragazzo.
La casa di Gerardo era magnifica. Era gigante,circa tre volte in più a quella sua. Aveva miriadi di stanze,ed era arredata molto classicamente. Solo la stanza di Gerardo però,aveva quel tocco in più,quella nota musicale che lo faceva distinguere da tutti gli altri.
Nali adorava camminare in strada quando era notte fonda,con la luce rossastra dei lampioni che si rifletteva sull'asfalto e creava quello strano effetto; adorava sentire i suoi piccoli passi nel silenzio,mentre tutti dormivano,trovava la pace interiore. Come quando si trovava nei prati sconfinati di orchidee.
Arrivò sul portico di casa Pulli. Fece uno squillo al cellulare di Gerardo,e in poco tempo la madre del ragazzo le venne ad aprire. Era tutta assonnata,probabilmente Gerardo l'aveva svegliata. «Buonasera» la voce di Nali fu un flebile sospiro. La giovane donna sorrise. «Ciao cara,Ger è in camera sua,sali» Nali sorrise,e con le esili e magre gambe salì velocemente ogni gradino che conduceva al piano di sopra,dove c'era la stanza del ragazzo. La porta era socchiusa,così la rossa appoggiò la mano alla maniglia e bussò. «Ger,amo..» instintivamente si bloccò. Accanto a Gerardo,seduta,c'era Valeria che gli teneva la mano,e non faceva altro che dirgli cose come "capirà,tu non sei il tipo per lei,non merita un ragazzo come te". «Ciao Annalisa» a Nali cadde il mondo addosso. C'era qualcosa che non andava,ora anche lui aveva iniziato a chiamarla per nome. Forse non era più la sua briciola? Abbassò lo sguardo,e senza nemmeno guardarla in faccia sentì Valeria che usciva dalla stanza,a causa dei suoi passi pesanti e delle scarpe con i tacchi vertiginosi che indossava. «Cosa dovevi dirmi?» non smetteva di fissare il parquet lucido della camera del ragazzo. «Vedi Annalisa,io sono un ragazzo molto timido,non voglio che si dicano cose sul mio conto,credo avresti dovuto capirlo» Nali annuì. «Perchè hai detto quelle cose in radio? Valeria è venuta da me dicendomi che tu hai messo in mezzo la storia che lei l'ha detto all'intervistatore,non si fanno queste cose..credo di aver bisogno di una pausa.» disse tutto velocemente,con lo sguardo basso e gli occhi offuscati di lacrime,a differenza della rossa che ora aveva lo sguardo fisso in un punto vuoto della stanza. «Certo perchè tu ora stai a sentire quella che ti ha tradita due volte e ci sei ricascato,eh? Io ho detto le cose come stavano,non eri sempre tu il primo a voler dire la verità? Ma vabbè,tu non mi vuoi così bene come lo vuoi a lei,ti capisco,io non eguaglierò mai Valeria..» «No aspetta Nali,posso spiegarti tutto! E' venuta qui solo per parlarmi,io non amo nessun al..» Nali lo interruppe. «No,mi dispiace,ora tornatene dalla tua Vale dai,tanto qui l'unica che ci sta male sono io!» Ormai piangeva a dirotto,come tutte quelle volte che stava con Riccardo. E col viso bagnato da tante lacrime,uscì,a passi veloci,da quella stanza,lasciandosi tutte quelle parole alle spalle. Fuori pioveva,adorava quando le gocce d'acqua che cadevano si confondevano con le sue lacrime,così magari dava l'impressione di stare bene. Si avviò verso casa.
 
Nali era zuppa,non aveva nemmeno l'ombrello con sè. Scivolò velocemente in casa e cercando di non farsi sentire andò a chiudersi in camera. Si sfilò i vestiti bagnati di dosso e indossò il pigiama. Non voleva addormentarsi subito,voleva fermarsi a riflettere,magari svagando con la mente sarebbe svanito anche quel brutto pensiero di Valeria che sussurrava a Gerardo tutte quelle cose. Ad un certo punto,vide sepolto in mezzo ad alcuni spartiti il suo quadernino con la fodera arancione e su scritto 'nali♥'. Era il quadernino dove di solito,quando si sentiva giù di morale,scriveva qualche verso che poi diventava canzone. Ebbe seduta stante il desiderio di aprirlo. Prese una matita,e iniziò a scrivere in modo maldestro.
 
 
"vai via,vai via,
ricordami di vivere.
tu eri invincibile,
imparerò a salvarmi dai tuoi modi appassionati.
non è apatìa questo lasciarmi vivere,
ma la mancanza che ho di te,
sbriciola in un sorso l'universo che mi hai regalato...
bolle d'aria,le tue parole."
 
Più incideva con l'inchiostro quelle parole,più si sentiva male,era arrivata a singhiozzare dalle lacrime. La pagina del quadernino era bagnata da tante stille,scure per l'eyeliner che si era sciolto. Cercava di non piangere così fortemente,doveva calmarsi. Ma non ci riuscì. La mamma le bussò alla porta. «Ehi briciola,tutto bene?» la donna dai capelli rossastri come la figlia era ferma allo stipite della porta. Nali cercò di asciugare le lacrime strofinandosi gli occhi,ma non fece una buona impressione. «Sì,mamma,sto bene.» cercò di sorridere. La donna si avvicinò al letto e si sedette accanto alla figlia. «Dai,sfogati amore. Cos'è che ti turba?» non resistette,Nali scoppiò di nuovo in lacrime,appoggiandosi alle spalle della madre. «Ho perso il ragazzo più importante della mia vita.»

 
*

buooonasera gente,alex vi parla. c:
devo dire che è stato il capitolo più difficile di tutti da scrivere,mi gaso tanto ad immaginarli insieme però piango a dirotto prima io quando devono lasciarli AHAHAH. çç
grazie per le visite di ogni giorno. c:
vi amiamo tanto,anche se siete cattivi. :c
bene,lascio il posto alla marti. uu
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** ti piacciono le sorprese? ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1106989.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** il vero amore si trova per caso. ***


«Che cosa significa tutto questo?» Nali finalmente si avvicinò a quel tavolo,che li aveva visti,in un certo senso,crescere. Non fisicamente,no. Mentalmente,erano maturati,erano arrivati a scoprirsi reciprocamente ed avevano imparato ad andare avanti insieme. Grazie a quel sentimento forte che provavano l'uno per l'altra. Si portò le mani alla bocca,in segno di stupore,mentre le donne che passavano di lì la complimentavano,con parole tipo "sei davvero fortunatissima,congratulazioni,ti ama davvero" lei ringraziava solo con lo sguardo,era l'unica cosa che poteva fare in un momento del genere.  Gerardo alzò gli occhi dalle corde della chitarra e fissò Nali negli occhi. Adorava quando i loro sguardi si incatenavano,quando riuscivano a parlarsi tramite un'occhiata,quando gli occhi azzurri suoi e quelli verdi di lei riuscivano a confondersi. «Volevo farmi perdonare..Ho sbagliato a considerare Valeria,era venuta solo per farci lasciare,ma devo ammettere che lei prova ancora qualcosa per me,non so se è attrazione fisica o altro..» Ecco,di nuovo quel nome sulla sua bocca. Si era stancata di sentire di Valeria,ormai tutti parlavano solo di Valeria,Valeria e Valeria. «Ah,e tu provi ancora qualcosa per lei? Sii sincero.» Nali abbassò lo sguardo,di nuovo quella sensazione di vuoto si faceva sentire,e gli occhi iniziarono ad offuscarsi a causa delle lacrime. «Io...» Gerardo aveva rivolto lo sguardo in basso. Annalisa non lo fece nemmeno parlare che subito iniziò: «Non ti preoccupare,ho capito. Ciao Ger» voltò le spalle e con il viso bagnato da tante lacrime iniziò a correre,verso una meta a lei sconosciuta.
 
 
*
Nali arrivò a ripararsi sotto una quercia che costeggiava il viale di casa sua. Proprio lì,dove per la prima volta toccò le labbra di Gerardo...Non ce la faceva più,doveva cercare di cancellare ogni suo ricordo,ma a quanto pare non ci riusciva. Arrivò sull'erba fresca,proprio all'ombra di quel grande albero,e vi si appoggiò con la schiena. Portò le ginocchia al petto e si coprì il viso roseo con le mani,doveva piangere. Era l'unico modo di sfogarsi. Quelle lacrime cadevano così copiosamente che ogni tanto doveva fermarsi a prendere un respiro,non poteva immaginare che adesso realmente l'aveva perso. Non poteva immaginare che ora il suo mondo era finito.
Intanto,Gerardo era partito alla sua ricerca. Aveva sempre la chitarra a tracolla,cercava di farcela anche se lo ostacolava nella corsa. «Nali! Dove sei? Briciola,per favore torna da me,senza di te io non sono niente» Ed era vero. Con Valeria era tutto diverso,lei stava con lui solo perchè era un bel ragazzo che,poiché accecato dall'amore,le faceva tutto,le comprava tutto e la redeva felice,solo con cose superficiali. Invece con Nali,con la sua briciola era tutto diverso,si sentiva impacciato perchè sapeva che con i soldi non poteva comprarle niente,sapeva che lei guardava oltre la superficialità e ti voleva bene per la persona che dimostravi di essere con il cuore. E lui,era completamente impazzito per quella nanetta dai capelli rossi e gli occhi verdi,che era così grande di età ma così piccola di cuore,ferita molte volte. Nonostante i suoi 25 anni a volte si comportava ancora come una bambina, Gerardo amava tutto di lei,dal suo primo pregio fino all'ultimo difetto. E non poteva fare altro che impazzire al solo pensiero di quelle labbra così piccole e morbide sulle sue,quelle mani così piccole,e quelle gambe così esili,fragili e perfette.
 
 
*
«Nali! Dove sei?» anche lui era arrivato in quel viale,in lontananza gli pareva di sentire i singhiozzi di una ragazza. Corse,corse a perdifiato,doveva trovarla. Finalmente la vide. Eccola lì,distrutta,accoccolata accanto a quell'albero che soffriva,soffriva per causa sua. «Ehi briciola,sono qui. Tutto è finito.» si sedette accanto a lei,che non gli aveva rivolto ancora nessuno sguardo. «Prima stavo cercando di dirti che io non amo...» Nali si alzò di scatto e iniziò a correre via,di nuovo. Gerardo fortunatamente si alzò subito dopo di lei,e riuscì a fermarla con un braccio. La tirò a sè e l'abbracciò,con tutto l'amore che aveva in corpo,ma sempre con quella paura di poter farla male. Le alzò lo sguardo verso i suoi occhi e iniziò a cantare,di nuovo:
 
 
vorrei sfiorarti, vorrei proteggerti
da chi ti fa del male
e vorrei suonare, vorrei parlare
di me e di te
sei stata e sei una giornata di gennaio
sei stata e sei quella luce sul soffitto
sei stata e sei
sei stata e sei
e intanto io ti penso.
Ho deciso cosa fare questa notte
più o meno voglio stare vicino a te.
vicino a te…
 
 
 
«Briciola io ti amo,davvero. Vorresti..vorresti essere per sempre mia?» Ger tirò fuori dal pantalone una scatoletta,l'aprì e sfilò da dentro un piccolo anello. Lo mise all'anulare di Annalisa.
Nali fissò ogni suo movimento,e quando realizzò lo guardò negli occhi. «E' uno scherzo vero?» Gerardo fece cenno di no con il capo. 
Nali stavolta gli sorrise. Gli donò uno di quei sorrisi speciali,uno di quei sorrisi pieni d'amore. Avvicinò le sue labbra a quelle di Gerardo,ancora una volta. «Certo che lo voglio!»

Image and video hosting by TinyPic


 
*
bonsooooir,sono la alex!
devo dire,questo capitolo è il più da carie di tutti,lo ammetto. :c
ma che ci posso fare,io li amo troppo 'sti due *censored* insieme. çç
il capitolo più difficile spetta a marts MUAHAHAHA... no dai,poverina çç
tutti a fare il tifo per lei su! uu.
grazie perchè visualizzate questa storia ok? vi amiamo.
yours,
alex&marts.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** finalmente insieme. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1108441.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** a volte è meglio dire soltanto la verità. ***


 «Cazzo.» Nali se lo fece sfuggire,non era da lei ma in quel momento era l'unica cosa che riuscì a dire. Dopotutto non si può essere sempre composti,no? Ci dev'essere per forza la goccia che deve far traboccare il vaso. «Altro che gatti,lì c'erano delle bestie affamate di stupidi pettegolezzi!» spostò la sedia dal tavolo e si sedette di fianco a Gerardo. «E ora che si fa? Mi sono altamente scocciata di stare sotto i riflettori per voci che poi non fanno altro che creare casino tra di noi» «Semplicemente niente,ecco» Ger sorrise come a dire "toh sono un genio,la mia idea è la migliore di tutte". Annalisa iniziò a fissarlo ad occhi spalancati. «Come niente? Ger,stai bene? Sembra che tu abbia la fronte calda.» «No amore mio,sto benissimo così!» sul suo viso si fece di nuovo spazio quel sorristto compiaciuto. «E' tutto vero,e allora? sono la tua nuova fiamma,quindi? che vadano allegramente a..» «Ehm okay ho capito,ora mangia da bravo bambino dai» scoppiarono in una fragorosa risata. Nali bevve un sorso del suo latte freddo,e addentando un biscotto si avviò verso le scale. «Vado a prepararmi,odio stare in pigiama tutto il giorno» «Ma non c'è bisogno di vestirti,stai benissimo anche così per me» Gerardo abbozzò un altro di quei suoi sorrisini beffardi. Nali si voltò di nuovo verso di lui e dalle scale corse ad abbracciarlo. Lo baciò delicatamente,tenendogli le mani al collo. «Dai deficiente,smettila!» scoppiarono in una fragorosa risata e la rossa a passi svelti sparì sulle scale.
 
 
*
 
Mezz'ora dopo Nali ritornò giù,bellissima come non mai. Era vestita in modo semplice e aveva lasciato i capelli rossicci sciolti. Gerardo,che era intento a cambiare di canale in canale,si fermò un attimo.  «Wow» fu l'unica cosa che potè dire. E Nali ritornò con quello sguardo divertito,andandosi a sedere sul divano accoccolandosi accanto a lui. «Allora,dove andiamo oggi?» gli parlava delicatamente,in silenzio,sapeva che a Gerardo quel suo modo di fare faceva impazzire. «Solito posto?» Nali sorrise e annuì. In poco tempo,anche Ger andò a prepararsi e una volta pronto era raggiante. Prese la sua fidanzata per mano e insieme uscirono,per un giro tra i negozi.
Mentre camminavano,Nali gli scattava qualche foto col suo cellulare. Specialmente quando aveva la sigaretta tra le dita,lo trovava ancora più bello quando fumava. Gli scattò una foto proprio quando se ne accese una,e fece il primo tiro; a sua insaputa però. E la pubblicò sul suo sito,scrivendo un piccolo messaggio sotto.
 
"è la persona più bella che io abbia mai conosciuto nella mia vita. *-* - nali"
 
Subito dopo arrivarono una miriade di commenti,lei ogni tanto scorreva la pagina e notava che tutti si complimentavano con lei perchè Ger era veramente bellissimo ed era fortunatissima ad avere un ragazzo del genere accanto. 
Tenendosi per mano,e coccolandosi ogni tanto,arrivarono al loro bar. Si sedettero al solito posto,e come al solito il cameriere che era diventato anche un loro amico gli portò sempre il solito ordine: cappuccino ed espresso. Non facevano altro che parlare di loro,di quanto fossero stati fortunati a trovarsi,e di un loro possibile futuro insieme,sorseggiando i loro caffè. Ma all'improvviso,una miriade di flash li invase,facendo sì che non potessero capire niente a causa della visione offuscata. «ANNALISA! ALLORA E' VERA LA VOCE DELLA TUA NUOVA FIAMMA? PUOI DIRCI UN PO' PIU' DI LUI? COME L'HAI CONOSCIUTO?» erano domande che continuavano a farle,ma a cui lei non dava alcuna risposta. Senza dire niente posò dei soldi sul tavolo,si alzò velocemente; prese Ger per mano e facendosi spazio tra la folla di giornalisti corse via,con lui. «E' ora di andare amore,torniamo a casa?» Gerardo annuì e in poco tempo si ritrovarono sotto casa Scarrone. Si baciarono delicatamente e poi Nali parlò al moro,rimasto incantato dai suoi occhi. «Amore domani ho un concerto,ti va di accompagnarmi? Fungerai da portafortuna» Ger sorrise. «Certo briciola,sarò con te». Dopo un'ultima occhiata Nali si girò ed entrò in casa,dove subito entrò in camera e si mise a scrivere,scrivere solo cose dolci su Gerardo e sulla sua vita con lui,fino a quando abbattuta dal sonno,non si addormentò.
 
 
*
 
Era finita anche un'altra giornata,ed era arrivato il momento del concerto di Nali. Alle 20.30 precise Gerardo fu sotto casa sua,pronto ad accompagnarla in quell'ormai assiduo locale dove a volte anche lui si esibiva,sempre con l'appoggio della rossa.
Arrivarono,e Nali si posizionò sul solito sgabello e iniziò col suo solito discorso. Riuscì a cantare due,tre canzoni. Poichè ora la stanchezza si stava facendo sentire, - strano per una come lei sempre piena di energia - decise di concludere la serata con un suo vecchio brano,uno che scrisse con l'aiuto della mamma quando aveva circa quindici anni. «Bene,mi dispiace dirlo ma siamo arrivati all'ultima canzone di questa serata.» una piccola smorfia di dispiacere comparve sul suo volto. Anche se era sfinita,adorava cantare per gli altri poichè era l'unico modo per comunicare le sue emozioni. «Questa canzone si chiama "Brividi"» sorrise,diede un'occhiata veloce a Gerardo - che era lì,a fissarla incantata nella sua perfezione - e iniziò a cantare.
 
"La luna che mi guarda 
ha un viso da lontano 
che scruta misteriosamente 
tutto quanto andare piano 
e passa in mezzo ai tetti 
e bussa bussa alle finestre 
in cerca di una stella 
ma le stelle stanno in cielo 
mentre tu mi sfiori piano 
Brividi brividi 
mentre tu mi sfiori 
così segretamente 
così violentemente piano 
Brividi brividi 
mentre ti innamori 
delle mie insicurezze 
delle mie prepotenze."
 
 
Tra gli applausi dei presenti si alzò,ringraziò e fuggì nelle quinte,dove c'era Gerardo pronto a complimentarsi. Non si sentiva molto bene,aveva la fronte imperlata di sudore e lo stomaco letteralmente sottosopra. Si sentì la terra mancare sotto ai piedi. «Ger,aiutami» gli chiese con tono angosciato,prima di cadere tra le braccia del ragazzo,esanime.

 
*
bonsoir! qui è alex che vi parla. c:
bene credo questo sia un altro dei capitoli leggimi-e-ti-farò-venire-il-diabete,ma non posso farci niente,li adoro 'sti due. çç
marts mi prenderà a sprangate lol.
bene non ho nient'altro da dirvi,vi vogliamo bene
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** un nuovo membro inaspettato. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1110144.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** il futuro sa cosa ti aspetta. ***


«Nali,tutto bene briciola?» Gerardo stava mettendo in ordine il salotto,mentre la ragazza si dava da fare al piano di sopra. Era strano,vero? Gerardo era sempre stato un ghiro,adorava dormire ed era molto pigro.  Ma da quando stava con Annalisa tutto era diverso,aveva quella motivazione in più per non starsene a poltrire tutta la giornata su un divano,probabilmente  anche scomodo. «Nali?» non sentiva più nessun rumore dal piano di sopra,la rossa non gli aveva nemmeno risposto. Si stava preoccupando.  In fretta e furia salì le scale,e spalancò la porta di ogni stanza: in nessuna Annalisa c'era. Dalla porta del bagno della loro camera,però,sentiva provenire dei singhiozzi. La spalancò,e notò Nali rannicchiata in terra con le spalle al muro,che piangeva,mentre aveva dei dolori di stomaco atroci. Le corse incontro e la prese in braccio,e lei gli si accoccolò accanto e continuò a piangere. «Shh,ehi briciola ora Ger è qui. E' tutto finito,prova a calmarti.» glielo sussurrava,quasi non si sentiva. Nali lo guardò e una volta preso un bel respiro,si asciugò le lacrime e gli sorrise. «Grazie».  La portò giù,sempre in braccio,e la posizionò delicatamente sul divano,con una coperta sulle gambe e un po' d'acqua con lo zucchero per farle riprendere il colorito roseo che la caratterizzava. «Ora tu te ne stai qui buona buona mentre io finisco di mettere a posto e indovina un po'..cucino! eheh.»  sul viso di Ger comparve uno dei suoi soliti sorrisetti compiaciuti. Nali spalancò gli occhi. «COSA?! AHAHAH GER DAI,NON DIRE CAZZATE,ORA MI ALZO E FINISCO DI FARE TUTTO». gli sorrise e si scoprì,per poi rimettere le pantofole e alzarsi. Ger la riprese e la posò sul divano. «No! Tu ora non ti muovi di qui,la nostra bambina fa i capricci e non ti senti bene,quindi la casa passa nelle mie mani. Rilassati,tutto andrà bene!» Nali scoppiò a ridere insieme a lui e si rassegnò,e lo guardò entrare in cucina e iniziare a rassettare.
 
 
 
*
 
Nali aprì lentamente gli occhi. Era tardi,quasi le 19.30 e doveva prepararsi. Gerardo anche doveva ancora vestirsi,ma era impegnato a guardare con orgoglio una ciambella che lievitava lentamente nel forno. La rossa si alzò lentamente e a piccoli passi andò in cucina,e stranamente restò sorpresa. Tutto era pulito e limpido,nemmeno una macchia di farina o roba del genere. Solo lui era un totale pasticcio. Nei capelli ricci nerastri aveva tanti granelli di farina,e la maglia a righe rossa e blu,assieme al pantalone,aveva grosse macchie; di acqua,forse? O era qualche sottospecie di stupefacente che aveva utilizzato per farla apparire brilla dopo la cena con i loro genitori? Ah perchè sì,per la prima volta le loro due famiglie avrebbero dovuto cenare insieme,proprio come quei bei film americani dove il rapporto suoceri-genero è qualcosa di dolcissimo. «Che..che hai combinato Ger?» Nali scoppiò a ridere. «Credo tu abbia bisogno di una doccia» gli sussurrò sulle labbra,e poi tirandolo per la maglia lo portò su fino in bagno e lo gettò nella cabina doccia; aprì l'acqua gelida che subito andò addosso a Gerardo,che rabbrividì all'istante e gettò la maglia via. Nello stesso istante tirò Nali a sè e la mise sotto al getto,regolando la temperatura per farla diventare bollente. In quel preciso istante tutti e due stavano imprecando in tutte le lingue del mondo,ma non volevano che quegli istanti finissero. Nali ormai era intrappolata in un angolino,e letteralmente Gerardo faceva combaciare il suo grande corpo con quello esile della ragazza,che gli strinse le gambe intorno alla vita. Si baciarono. Un intenso,lungo e passionale bacio. Che però,terminò quando un campanello a mò di sveglia suonò,facendoli sobbalzare e facendo uscire di fretta e furia Gerardo dalla cabina. Era suonata la sveglia del forno,se avesse tardato a cacciare fuori il dolce sarebbe andato tutto a fuoco. Prese un'asciugamano e si tamponò per togliersi un po' d'acqua di dosso,e scese velocemente a passi veloci in cucina dove finì di fare quello che aveva cominciato ore prima.
 
 
*
 
 
Annalisa scese le scale e trovò Gerardo pronto,seduto sul divano,che la stava aspettando. Tutto era pronto,la casa era ben sistemata e il tavolo per la cena era apparecchiato. Nemmeno il tempo di sedersi,che suonò il campanello e le due famigliole entrarono felici. Nali iniziò a sentirsi nel panico. E ora come lo avrebbe detto? E soprattutto,come avrebbero reagito i suoi genitori e i suoi suoceri?
Si sedettero ed iniziarono a cenare,fortunatamente tutto era andato secondo i piani. Un istante prima che però Gerardo e i suoi potessero andarsene,Nali si schiarì la voce. «Ehm..abbiamo..ho una cosa da dirvi» tutti si girarono verso di lei e Gerardo le prese la mano. «Sono...sono incinta. E il bambino è di Gerardo» alzò gli occhi pieni di lacrime e sorrise. I suoi suoceri la presero benissimo,anzi iniziarono a complimentarsi e a cercare un nome abbastanza carino. La mamma però,reagì diversamente. «Come..come hai potuto,Annalisa?» la voce della donna dai capelli ricci e rossi era piena di desolazione.  «Mamma non puoi capire,io Gerardo veramente lo amo,e sono contenta della nostra situazione» intanto il ragazzo e la sua famiglia se n'erano andati. «Ti rendi conto a quante difficoltà stai andando incontro? Già non riesci a badarti da sola,poi tu vuoi badare ad un bambino?» «Ma cosa dici,io sono felice per questa svolta nella mia vita! Gerardo ormai è il mio futuro,e che ti piaccia o no alleveremo nostro figlio con tutto l'amore del mondo» iniziò a piangere e corse velocemente in camera,dove inviò un messaggio veloce al ragazzo:
 
 
"Ger,per favore portami via di qui - tua nali"


*


buooonasera,alex è qui.
devo dire che questo capitolo mi è piaciuto un sacco,anche se è stato un po' difficile da scrivere. çç
però è esattamente come me lo immaginavo. *w*
bene,questi due sono proprio pucciosi,credo di morire con questi filmini mentali se non vedo una loro foto insieme. :c
fateci sapere se vi piace!
yours,
alex&amarts.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** le cose possono solo migliorare. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1111871.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** l'amore molto spesso fa ragionare. ***


Nali senza nemmeno staccarsi dalle sue labbra lo prese per le braccia,e a tentoni,lo portò verso la riva,dove con uno spintone lo gettò di nuovo nell'acqua gelida,ma lui non se lo fece ripetere due volte e la tirò a sè,facendo aderire in modo perfetto i loro due corpi pallidi nell'acqua ormai grigia a causa del tempo che si stava rovinando. Si baciarono un'ultima volta e poi ritornarono sulla spiaggia,dove si rivestirono di malavoglia e mano nella mano ritornarono a casa. 
Lì entrambi si fecero una doccia,tra tante coccole riuscivano a prendersi in giro. Era così che dopotutto si andava avanti,essere innamorati in un certo senso significava prendersi in giro reciprocamente,anche pesantemente,ma con affetto.
Non cenarono nemmeno,non avevano molta fame. Piuttosto,erano rimasti accoccolati l'uno all'altra a parlare del loro futuro,di come avrebbero cresciuto la loro piccola bambina e di come avrebbero vissuto qualche anno più avanti; sì bambina,perchè Gerardo pensava anzi si sentiva dal cuore che quella creaturina che stava crescendo era una bambina,la sua piccola Luna. Avevano deciso quel nome perchè prima di conoscersi affidavano tutti i loro pensieri e le loro paure alla luna,che era sempre lì ad ascoltarli. E così avrebbero fatto con la bambina,le sarebbero stata sempre vicino dal primo momento. 
Ger era rimasto a fissare il soffitto illuminato solo da una piccola lucina da comodino,ma fu riportato alla realtà da un peso che si sentì all'improvviso sul petto: abbassò lo sguardo e notò che Nali si era addormentata teneramente abbracciata a lui; così spense la luce e chiuse gli occhi.
 
 
*
 
Un rumore assordante fece svegliare Annalisa. Accanto a lei il letto era vuoto,poteva sentire ancora l'acqua di colonia di Gerardo sul cuscino. E dalla cucina proveniva un buon odore di caffè,probabilmente Gerardo era sceso a fare colazione. Prese il telefono in mano e lo fermò,perchè continuava a squillare,e guardò con attenzione. Aveva più di dieci chiamate perse dalla madre. Le cancellò tutte quante,gettò con un colpo secco il telefono tra le coperte e scese scalza per andare in cucina. «Buongiorno bella addormentata! Hai riposato bene?» Nali gli si avvicinò e lo baciò,poi si sedette e incominciò a parlare. «Ho dormito bene sì,ma il risveglio non è stato dei migliori» fece una smorfia triste e Ger la guardò confuso.  «Ho avuto tante chiamate da mia madre,credo si sia accorta che manco da casa» Ger le mise un po' di caffèllatte nella tazza,e lei iniziò a berlo a piccoli sorsi.  «Credo sia meglio dirle le cose come stanno» Gerardo si sedette accanto a lei e le prese la mano. «Alla prossima chiamata risponderai e chiarirai,vero?» Nali annuì e salì a prepararsi.

 

*
 
Nemmeno il tempo di aprire un cassetto che il telefono iniziò a squillarle; chiamò Gerardo che subito corse e rispose. «Pronto,mamma» dall'altro capo del telefono si sentì un grande sospiro.  «Oh grazie al cielo Nali,stai bene! Credevo ti fosse successo qualcosa,ora hai la piccola e non voglio che stiate troppo lontani da casa» «Come scusa? Non eri contraria alla mia scelta?» la donna dai capelli rossi sentì una stretta allo stomaco. «Vedi io e tuo padre abbiamo discusso,e ho finalmente capito che un figlio è una gioia,e che bisogna allevarlo con tanto amore, e soprattutto con VERO amore. Il vostro è tale,quindi perchè non provare questa nuova avventura?» I ragazzi,che avevano ascoltato ogni singola parola dal vivavoce,rimasero spiazzati. «Quindi per favore,tornate a casa,ci mancate tanto» Sui loro visi erano  comparsi dei sorrisi. «Okay mamma,torneremo,ma tra qualche giorno» diede uno sguardo ammiccante a Gerardo. Dopotutto,quella era come una vacanza e voleva godersela fino alla fine. Attaccò la chiamata e abbracciò subito Gerardo. «Visto? Hanno cambiato loro idea» Nali gli sorrise felicemente e ritornarono a baciarsi l'uno sull'altra,sempre con più foga. Fino a quando il cellulare di Gerardo squillò. Lui si alzò e andò a rispondere.
«Il signor Gerardo Pulli?» una voce non familiare risuonò nelle sue orecchie.
 
*
bonsoir! sono alex e sono passata a salutarvi :c
devo scappare!
fateci sapere se vi piace c:
yours,alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** è un'arrivederci questo. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1113353.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** troppe paranoie! ***


Nali quando inviò quel messaggio era distesa sul suo letto,tra le lenzuola,e aveva  una mano sul ventre,che era già abbastanza pronunciato da far capire qualcosa. Era arrivata al secondo mese ormai. Continuava ad accarezzarlo con delicatezza,come se avesse paura che poi la bambina si sarebbe fatta male. Chiuse gli occhi e le passarono davanti tutti i momenti che aveva vissuto in quel periodo,che erano accaduti un po' frettolosamente,ma era felice della situazione in cui si trovava: dalla prima imbattuta con Gerardo,ai loro sguardi e alle gelosie di Riccardo e Valeria..al loro primo bacio sotto la quercia del vialetto. oh sì,ricordava quel momento come se fosse ancora ieri. Andò ad affacciarsi alla finestra e posò lo sguardo su quell'albero,ormai centenario,dalle foglie verdissime e rese lucide dalla luce del sole,e le parve di sentire ancora il sapore dolce e tanto buono delle labbra di Gerardo che si posarono delicantamente sulle sue. Ritornò di nuovo dentro e si distese,e le passò in mente un altro flashback,la loro prima volta. Rabbrividì al solo pensiero delle mani forti e grandi di Ger che avvolgevano la sua schiena così minuta e fragile,avrebbe pagato oro per baciargli il collo e impazzire grazie al suo profumo ancora una volta.
Rivivendo tutti quei momenti però,sempre con la mano sul suo ventre,cadde in un sonno profondo.
 
 
*
 
Il cellulare di Annalisa iniziò a squillare e la fece sobbalzare dal letto. A gambe incrociate e con la schiena al muro,lo prese e speranzosa rispose.  «Pronto?» aveva ancora la voce impastata dal sonno.  «Ciao briciola! Sono felice di sentirti,mi mancate tanto.. Allora,come stanno le mie due donne?» Nali sorrise spontaneamente anche se non riusciva ancora a connettere bene la situazione a causa del sonno. «Beh dai tranne i soliti dolori di stomaco,specialmente ora ci sentiamo benissimo» scoppiò in una flebile risata che fece rabbrividire Gerardo,anche se non era lì con lei poteva percepire che era sul serio felice,ora che finalmente aveva 'completato' il puzzle complicato che era la sua vita. «Sai,oggi ho completato il mio primo spettacolo,la prima tappa quissù è andata a dir poco benissimo!» Si poteva capire palesemente che era orgoglioso e felice sul serio,tutto quello che faceva non era solo per lui ma era anche per poi,un giorno,potersi creare una famiglia ben solida con Annalisa. Anche se c'era quella fottuta distanza che in un certo senso rendeva tutto più difficile. Iniziò a raccontarle tutti i singoli dettagli di quella città che tanto aveva sognato,di quel palco e di tutto il calore che gli facevano sentire i suoi fans ogni volta che saliva su quello stage per qualche canzone. Nali alle sue parole non faceva altro che sorridere,era davvero felice,aveva realizzato i suoi sogni. Mentre ascoltava ogni singola sillaba toccava delicatamente quella G che aveva al collo,la faceva sentire come se una parte di lui fosse lì,accanto a lei,a baciarla come solo lui sapeva fare.
«Amore mi dispiace ora devo andare,ho da cantare su un palco allestito in piazza,sarete sempre nel mio cuore. Vi amo» Nali assunse uno sguardo triste,ma purtroppo doveva lasciarlo andare,ormai era il suo lavoro quello ed era sicura che avrebbe trovato altro tempo per sentirsi un po' con lei. «Okay,buona fortuna Ger,ti amiamo tanto» si sforzò a sorridere e dopo averlo salutato un'ultima volta staccò la chiamata. Si distese di nuovo sul letto e diede un forte respiro,sentì ancora quelle sue parole così felici e dolci risuonare nella sua testa. Istintivamente prese il cellulare e scattò una foto al suo pancino,e la pubblicò sul suo sito. In foto oltre al ventre risaltava anche la nota musicale che aveva tatuato sull'anulare sinistro della mano. La tatuò a diciotto anni,per simboleggiare il suo legame forte con la musica,grazie ad una ricerca che diceva che "il dito anulare sinistro era l'unico ad essere collegato al cuore da una vena". E quindi,per simboleggiare il suo amore e la sua gratitudine verso la musica.
 
 
"purtroppo ora siamo rimaste solo io e te.. - nali"
 
 
*
 
Erano passati sei lunghi mesi. Ora la pancia di Nali era visibile moltissimo,anche se le pesava portarla dava il meglio di sè,non doveva abbattersi ai primi ostacoli.  In quel periodo era abbastanza triste: Gerardo la telefonava raramente e le cose che si dicevano erano tipo "come stai? - bene-devo andare scusa- ciao" e tutto finiva lì.
Non ce la faceva,voleva scoprire se c'era qualcosa. E se lui lì aveva trovato un'altra? Se ora magari si era scordato di avere una figlia? Non aspettò alcun momento,prese il cellulare e compose il suo numero. Prese un grande respiro,e quando Gerardo rispose iniziò: «Ciao amore mio,volevo dirti che mi manchi tanto. Mi manca sentire il tuo sorriso,mi manca vedere i tuoi occhi che brillano alla luna,mi manca sentire il tuo profumo..ti prego dimmi che ci sei ancora per  noi» Gerardo era rimasto senza parole. «E' solo che..se mi lasciassi mi crollerebbe il mondo addosso, se..» «Shh briciola! Per favore non dire cazzate,ti prego. E' che ti sto organizzando una sorpresa..aspetta un altro po',e sarò di nuovo al tuo fianco. Ti amo tanto»


 
*
buonasera! sono di nuovo alex. c:
scusatemi per l'altra sera,ma dovevo scappare e non ho potuto scrivere nient'altro nello spazio autrice. :c
questo capitolo non lo trovo dolce,cioè insomma,sono separati di nuovo. :c
ma ci sarà appunto una sorpresa!

ah e un'altra cosa,anche se non c'entra tanto col capitolo:
volevo ringraziare mille e altre volte martina,perchè lei è una vera amica,lei sa come tirarmi su di morale,sa riconoscere quando sto male,e soprattutto mi accetta per quello che sono e riesce sempre a farmi ragionare,nonostante con lei scleri ventiquattro ore su ventiquattro.
le devo tanto,fa molto per me,è davvero speciale,sono fortunata ad avere accanto una persona come lei.
marts,sei speciale,ti amo tanto! :')

*
okay,fateci sapere se vi piace,mi raccomando!
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** le basi sono state messe. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1116643.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** ritornerà,te l'ha promesso. ***


Nali era seduta sul divano di casa loro a guardare un po' di tv e a spulciare dei marshmallows che Gerardo le aveva appena portato. Era già abbastanza strana di suo,poi si mettevano anche quelle voglie da donna incinta e il quadro si completava. Gerardo appese il giubbino all'attaccapanni e andò letteralmente a buttarsi accanto a Nali,che non se lo fece ripetere due volte e mise la testa all'incavo del suo collo. Poteva sentire il suo forte profumo,quanto le era mancata quella sensazione. Ger le cinse le spalle ed iniziò ad accarezzarle il ventre grande,ormai Annalisa era arrivata all'ultimo mese di gravidanza e Luna stava per nascere. Mentre toccava quella pancia con tanta delicatezza per paura di far male alla sua futura moglie sentì una piccola spinta alla mano: la bambina,si era mossa,si era accorta che con lei c'era anche lui. Chissà se aveva capito che quello era suo papà. «Ehi bimba calma,ora papà è qui e non ci lascerà più» Nali aveva lo sguardo puntato sulla sua pancia,anche lei la stava toccando delicatamente; Ger notò che mentre parlava alla loro bambina aveva sul viso un sorriso vero,di quelli sinceri,uno di una ragazza davvero innamorata. Peccato che però aveva paura di farlo svanire,perchè qualche ora dopo sarebbe dovuto tornare all'aereoporto per il suo tour. E non sapeva come dirglielo.


*


«Dai Ger, fammi fare qualcosa! Posso cucinare,posso lavare,posso fare tutto. Come mai in tutto questo tempo che non ci sei stato io ho fatto tutte queste cose senza un minimo di fatica?» Gerardo la guardò,andò vicino a lei e la fece zittire sfiorandole le labbra con un dito. «Shh. Ora è il mio turno,e quindi tu da brava bambina ti siedi accanto a me e mangi okay?» Stava mettendo il loro pranzo nei piatti,mentre Nali lo guardava divertita. in effetti era un po' esagerato,per cucinare un piatto di pasta s'era messo il cappello e il grembiule da cuoco professionale. Era buffissimo,Nali stava soffocando le risate. «E se poi ci avveleni?» fece una faccia triste che non resse e tornò a ridere. Gerardo la guardò e facendo il finto offeso le tolse il piatto da davanti. «Ah okay,credi che io vi avveleni? Vai Nali,torna in camera tua,a letto senza pranzo» «Ma non era a letto senza cena?» «Fa lo stesso» Nali scoppiò in una fragorosa risata e cercò di prendere il piatto dalle mani di Gerardo,però lui subito l'allontanò. «Dai deficiente,abbiamo fame!» gli diede uno spintone e scoppiarono a ridere. Erano veramente felici in quel momento.


Dopo aver pranzato e sistemato tutto,i due per la troppa stanchezza andarono a stendersi un po' sul letto. Abbracciati l'un l'altra,come al solito rimasero a fissare il soffitto pallido e a fare progetti per il futuro. «E poi quando un giorno verrà un deficiente a portarcela via,dicendo di amarla?» Gerardo aveva assunto un'espressione triste. «Ma cosa fai,pensi proprio tanto avanti! E ti ricordo che questo deficiente accanto a me ha fatto lo stesso per avermi» si guardarono,risero e si abbracciarono. «A proposito di andare via..» Nali iniziò a guardarlo con aria interrogativa. «Ho le tappe del tour...le ultime due..mi dispiace lasciarvi di..» «No,non ti preoccupare,ti capisco...anche io sono dovuta andare via quando facevo i tour,poi sono tornata» «Sicura?» Nali annuì,e sorrise. Si abbracciarono con tutta la forza che avevano in corpo; volevano che quell'attimo non finisse mai. «Dai pigrone,dobbiamo prepararci per stasera!» Gerardo si alzò di malavoglia e mano nella mano scese con Nali per preparare l'occorrente per la cena con i rispettivi genitori di quella sera.
Una volta cucinato,Nali andò a farsi un bagno rilassante,con tanta schiuma,come piaceva a lei. Mentre si lasciava andare a tutti i pensieri,sentì bussare alla porta. Era Gerardo. «Posso entrare?» Nalì urlò di sì e si trovò davanti Ger tutto sorridente. «Che vuoi adesso?» Nali iniziò a ridere. «Niente,volevo solo vederti.» Si avvicinò alla vasca e si chinò sopra,e prese a baciare Nali con foga. Lei lo prese per la solita maglia a righe e lo trascinò in vasca,sempre continuando a baciarsi. Si staccarono e si guardarono negli occhi,Gerardo tutto bagnato e pieno di schiuma all'odore di mandorla sorrise e fu mandato fuori da Nali.


*



Bussarono alla porta,Nali scese con calma le scale e andò ad aprire. Fece accomodare gli ospiti e iniziarono a mangiare.
Ridevano,scherzavano e si prendevano in giro,era normale in una famiglia del genere. 
Si fece tardi,e anche gli ospiti se ne andarono. Era ora di preparare le valigie anche per Gerardo,purtroppo. Mise tutti i suoi vestiti in una borsa da palestra in modo disordinato,la chiuse e andò fuori con Nali che lo voleva salutare. «Allora..devo andare..ti prometto che ritornerò» Nali aveva lo sguardo basso,Gerardo con un dito le alzò il viso e la baciò delicatamente. «Ciao piccole briciole,vi amo più di ogni altra cosa» Sorrise ad Annalisa per l'ultima volta,si voltò e iniziò a camminare verso l'aereoporto,con Nali che lo guardava da lontano in tutta la sua perfezione.

Ger arrivò all'aereoporto,era intento ad imbarcarsi. Intanto Nali a casa sua era rientrata,ed ora si stava spogliando,per dormire. All'improvviso si sentì mancare la terra da sotto i piedi,tutto intorno iniziò a girarle e lo stomaco era in un totale casino. Si sedette e poi notò che la bambina calciava fortemente,aveva i crampi al ventre e non riusciva a muoversi. Prese il telefono e chiamò la madre e la suocera. «Aiutatemi..vi prego» i crampi aumentavano sempre più,aveva anche iniziato a sudare tantissimo.
Nel frattempo,mentre Nali si sentiva male la madre e la suocera erano già in auto,direzione aereoporto. Quando arrivarono,trovarono Gerardo ancora in fila aspettando il biglietto. Lo chiamarono,e lui subito si girò. «Che succede?» «Luna..è arrivato il momento»




*

bonsoir!
sono di nuovo tornata,scusate per la lunga attesa,ma non ce l'ho fatta  proprio a buttar giù il chapter (prima di stasera) a causa della febbre.
sì gente,io il 20 giugno 2012 ho avuto la febbre a 39 e mezzo! yay.
bando alle ciancie, *arriva l'acculturata* non sono dolci sti due?! proprio da diabete,snjdcnjdc.
vi aspetta marts con un altro capitolo!
fateci sapere cosa ne pensate.
lots of love,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** benvenuta luna. ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/xf/xfallingforher_/1120300.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** il grande giorno è vicino. ***


Le ultime parole,gli ultimi accordi e le ultime date a quel telefono. Tutto era stato fissato,ora restavano solo dei piccoli dettagli da decidere. «Finalmente ci siamo» Gerardo sorrise a Nali dopo aver attaccato il telefono. Si abbracciarono e,per la troppa stanchezza di quella giornata,l'una avvinghiata all'altro si addormentarono.
Nali prima di chiudere gli occhi e addormentarsi del tutto,però,fece un profondo respiro e pensò a tutto quello che le era capitato in quei mesi. Sarebbe arrivata a questo punto,se quel giorno non avesse sbattuto contro Ger davanti a quel negozio? Sarebbe lì,ora,magari tra le braccia di Riccardo con una figlia? O probabilmente sarebbe ancora a piangere tutto il male che riceveva da quando stava con quell'essere che aveva lasciato?
La mattina arrivò molto presto,e Nali trovò al suo fianco il letto vuoto,sul lenzuolo c'era solo una rosa. In tutta la stanza si sentiva profumo di cioccolato e caffè,probabilmente si era diradato dalla cucina. Si stropicciò lentamente gli occhi,e dopo aver messo a fuoco la situazione si scoprì le gambe e poggiò le punte dei piedi sul pavimento freddo. Con un piccolo slancio si alzò e scese le scale,che la portarono in cucina dove non potè credere ai suoi occhi: Gerardo era seduto al tavolo,aveva la tv accesa e stava leggendo un giornale sorseggiando il suo solito caffè e ogni tanto addentando un cornetto che aveva appena sfornato. Accanto a lui,poi c'era la sedia vuota,e la parte del tavolo ordinata,con un cappuccino e un cornetto,l'aveva preparato per Nali. «Buongiorno mogliettina» «Buongiorno,deficiente,dai smettila,non è ancora successo niente!» gli diede uno spintone e si sedette a fare colazione. Una volta finito,ripose tutto nella lavastoviglie e si avvicinò a Ger,che era rimasto ancora seduto a fissare ogni suo singolo movimento. Si abbracciarono,e Ger poggiò la fronte sul suo ventre e chiuse gli occhi,per un secondo rimase inebriato dal suo profumo di vaniglia. Alzò lo sguardo,e notò che Nali era rimasta a guardarlo e ad accarezzargli i riccioli. «Ti amo» la sua voce fu un flebile sussurro. Poi si sporse e la baciò,per un istante che sembrò interminabile. E rimase di nuovo lì,imbambolato su quella sedia,a guardarla salire le scale di quella che ormai era la loro casa.
 
 
 
*
 
 
I piccoli passi di Nali fecero sobbalzare Gerardo che si era appisolato davanti alla tv. Si stropicciò gli occhi,e la sua voce fu un flebile sospiro:  «Ehi...» non riuscì più a parlare,rimase bloccato davanti alla bellezza della rossa. I pantaloncini di jeans erano cortissimi,e accentuavano ogni sua curva,così perfetta. La canotta nera le cadeva leggermente sul ventre piatto,e le lasciava le spalle scoperte. I capelli rossicci erano raccolti in una coda,a causa del caldo.  La ragazza scoppiò in una fragorosa risata e gli andò vicino. «Pronto..terra chiama Ger! Andiamo?» Gli sorrise dolcemente e gli porse la mano. Lui si alzò,e la baciò teneramente. Prese la bambina tra le braccia e uscì,aspettando che Nali chiudesse la porta. Si misero in macchina,e per tutto il tragitto piombò il silenzio tombale,spezzato soltanto dai piccoli sospiri di Luna che dormiva sul petto di Nali e qualche loro sguardo fugace. Arrivarono a destinazione. Una volta scesi dalla macchina,Ger prese tra le braccia la sua piccola bimba e iniziò a salire degli scalini affiancato da Nali.  Una volta entrati in quel posto gigante,lui non potè notare che gli occhi di Nali avevano iniziato a brillare,di una luce nuova. Era felice,si poteva leggerglielo in faccia. Non faceva altro che guardarsi intorno,abbagliata da tutto quello che c'era intorno a lei: il lampadario era adornato da miliardi di cristalli,che creavano giochi di luce in tutta la stanza. Le sedie in pelle bianca erano disposte ai lati della stanza,che era dominata da uno schermo,dove scorrevano immagini di modelle tutte vestite di bianco.  Si sedettero,ad aspettare il loro turno. Dopo circa quindici minuti,una ragazza ben vestita e con un auricolare venne ad avvisarli.  «Signora Pulli? E' il suo turno»  Sorrise,e mano nella mano con Gerardo Nali entrò nell'altra stanza,immensa. C'erano tanti specchi a grandezza umana e tanti mobili con fiori,spille e accessori che solo  una sposa avrebbe potuto utilizzare. Al centro della stanza c'era una piccola pedana rossa,dove Nali sarebbe salita per le prove.  La commessa aprì un grande armadio dove c'erano ammassati tanti abiti bianchi: da quelli più stretti sulle gambe,a quelli con le gonne a bambola,a quelli con la parte alta piena di strass a quelli semplici. Ne prese alcuni e fece segno a Nali di spogliarsi.  Ger era rimasto a fissare tutti i movimenti di Nali,con la bambina stretta tra le braccia,senza dire niente. Prima di sfilarsi il pantalone,però Nali lo guardò. «Che c'è?» era completamente spaesato. «Dovresti..dovresti uscire,ho degli abiti da provare. Farò subitissimo,te lo prometto.» gli andò vicino e gli stampò un bacio,per poi vederlo uscire fuori,un po' rattristito. Si voltò e si dedicò completamente alla commessa che le consigliava cosa mettere. Arrivò a provare una quindicina di abiti,ogni volta che ne metteva su uno provava delle sensazioni diverse,erano stupendi ma non erano fatti per lei. Fino a quando ne trovò uno,stupendo ma semplice,che le andava a pennello e risaltava tutti i suoi lineamenti perfetti e minuti. Era quello giusto. Si guardò allo specchio,e iniziò ad immaginare quell'ipotetico giorno. Lei che camminava verso di lui,più bello che mai,che ora stava per diventare definitivamente suo. Rabbrividì,e dopo un cenno di consenso alla ragazza che continuava a sistemarle il velo, - per prova - sui capelli,corse via a rivestirsi. Una volta pronta,uscì fuori e ringraziò la ragazza. Si avvicinò a Gerardo,sprofondato in una sedia e intento a fissare quella piccola creaturina che ogni tanto apriva gli occhi,gli stringeva con la manina un dito e ritornava al suo sonno profondo. Lo baciò. «E' tutto pronto.»

 
*

 

Image and video hosting by TinyPic




*
 
buonasera! è alex che vi parla.
mamma mia,quanto tempo è passato,scusateci. çç
ma siamo tornate! e beh,questo è il penultimo capitolo purtroppo,ed è arrivato il momento dei miei ringraziamenti.
grazie a chi ci ha recensito,chi ci ha sopportato e anche a chi leggeva soltanto. significate tanto.
sono la dolcezza sti due. ç_ç
però,probabilmente non è finita..stiamo progettando un sottospecie di sequel..a breve! u.u
beh,grazie,grazie ancora. ç_ç
yours,
alex&marts.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1099156