Il mondo è nero, c'è bisogno di colori.

di Eveline_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Non vedo il mare, non vedo più il mio mondo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Il mondo è nero, c'è bisogno di colori.
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Prologo.

 

Se ne sta lì a pensare a quanto le sarebbe piaciuto vedere il suo sorriso, vedere le sue labbra ed osservarne il viso.
Ma non poteva.
Divenne cieca quando ci fu un incidente stradale, accadde la sera prima del giorno di Natale, erano andati a fare compere per i parenti, lei ed i suoi genitori.
Un segnale stradale non rispettato da un ubriacone neanche di maggiore età.
BUM.
Il silenzio, il vuoto assoluto, la ricerca della luce.
Un passante vide le due macchine catapultarsi e chiamò subito l’ambulanza, accorse ad aiutare la ragazza così fragile ed impotente, l’ubriaco morì sul colpo.
Arrivò l’ambulanza, pericolo scampato per la ragazza e la madre, ma non per il padre.
Era morto dopo poche ore all’ospedale.
Si svegliò, quella ragazza di nome Alis, non vedeva niente. Il buio assoluto.
Gridò, si agitò, ebbe paura.
Poi il medico la raggiunse e le disse ciò che non voleva sentirsi dire.
Con tanti giri di parole le disse che era diventata cieca.
Si sentì il rumore del silenzio, solo le camminate dei medici potevano interromperlo e la voce della madre che si era alzata, era sana e salva.

Salve a tutti, questa è la mia 3a storia, ma credo che la finirò anche perché mi ci sono appassionata molto e vorrei finirla, quindi, accetto critiche ma soprattutto tante ma tante recensioni :3
A presto.
Eveline_

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Capitolo 2
*** Non vedo il mare, non vedo più il mio mondo. ***


Il mondo è nero, c'è bisogno di colori.
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Capitolo I




 

Alis, 15 anni.

Dopo l'incidente stradale non aveva più il suo solito sorriso, quello di cui andava fiera e che tutti invidiavano.
Le mancava il padre, le era stato sempre vicino: ridevano, scherzavano insieme, ma ora nella testa di Alis c'erano solo brutti ricordi, da voler dimenticare.
 
*DIN DON*
-Arrivo! Esclamò Alis, erano passati 3 mesi dall’incidente.
-Ehi mamma, aspetta che ti aiuto a portare la spesa di là.
-Grazie amore.
Dopo l’incidente la madre la iscrisse in una scuola per ciechi, fu difficile abbandonare tutti i compagni, le amiche più strette, ma soprattutto lui.
Sì, Alis aveva una cotta per il suo compagno di banco, Laurence.
Le piaceva sentirlo la mattina, consolarlo per un brutto voto  e condividere con lui tante emozioni.
Ma non solo, lei si innamorò delle sue labbra, del suo sorriso e del suo carattere. Non era come gli altri, lui era speciale. Lui era lui, diceva.
Laurence non si fece sentire, le mancava e non le piaceva per niente stare in quella scuola.
Passavano i giorni, i mesi, scorrevano come l’acqua di un torrente in discesa ed arrivò anche per Alis l’estate.
Lei l’amava, amava vedere il mare, il sole che si rifletteva e che faceva diventarlo cristallino.
S’immergeva sott’acqua con il padre, facevano gare di apnea.
Ora era tutto buio negli occhi di quella povera ragazza che voleva solamente vedere la luce.
Erano le 7:00 di mattina, Alis e la madre volevano andare al mare, arrivarono alle 7:30, Alis sentiva il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, sugli scogli da dove si tuffava.
Fecero un pezzettino di spiaggia e la mamma piantò l’ombrellone, Alis si sedette sulla sabbia, ne prese un pugno e ci giocava con le mani.
Respirava lo iodio, l’aria fresca della mattina.
-mamma, com’è il mare oggi?
-è come quando t’immergevi e cercavi di prendere i pesciolini.
-bello, allora.
-sì.
Si dissero solamente queste parole, poi Alis volle buttarsi in acqua, la madre disse che doveva accompagnarla ma lei si arrabbiò, andò in acqua, calpestando gli asciugamani degli altri in spiaggia ed urlò a squarciagola.
Voleva poter vedere il mare cristallino che le stava tanto a cuore, voleva poter prendere i granchi ed i pesci con la retina.
La madre si buttò in acqua e l’abbracciò, andarono di nuovo in spiaggia, passò un’ora, fino a quando Alis sentì la voce di Laurence.
Era sotto l’ombrellone alla sua sinistra.


Buonsalve! Sì, ho aggiornato un pochetto in ritardo però ci sono sempre!
Spero che il primo capitolo vi piaccia, aspetto recensioni e e e e e e e boh!
Tanto ammore per voi.
-eve.

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