Nonsense a cronometro

di phoenix_esmeralda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricino, Salutatore, Campanaro, Dissolvere ***
Capitolo 2: *** Crocchetta, Ginocchio, Pigrizia, Scagnozzo ***
Capitolo 3: *** Rubicondo, Potare, Attizzatoio, Cittadinanza ***
Capitolo 4: *** Delusione, Anticamente, Sciatica, Stanotte ***
Capitolo 5: *** Foglia, Marciapiede, Frittata, Accavallare ***
Capitolo 6: *** MOTO, ASTEROIDE, GUARIBILE, RICOMINCIARE, ARTISTA ***
Capitolo 7: *** SEGNACOLO, BIANCO, LAMBIRE, RIVOLTA ***
Capitolo 8: *** MANIERATO, SACCARIDE, ESPATRIO, SPARGERE ***
Capitolo 9: *** Esperimento con 10 parole!!! ***



Capitolo 1
*** Ricino, Salutatore, Campanaro, Dissolvere ***


Un salutatore se ne sta sotto a un ricino a fare il suo mestiere.
Il ricino è il tocco di classe che l’ha reso famoso, perché un salutatore sotto al ricino guadagna molto di più di un salutatore privo di ricino.
È dunque lì a fare il suo lavoro, salutando con zelo e professionalità tutti quelli che passano.
“Buongiorno!”, alla signora con la spesa.
“Salve!”, al negoziante suo vicino.
“Ciao!”, al bambino con lo skateboard.
E tutti felici a ringraziarlo e a lodarlo per la sua competenza.
Sennonché, passando il campanaro, il salutatore gli si rivolge come sempre: - “Salute a lei!” – e il campanaro si dissolve.
Il salutatore, perplesso, si guarda intorno, poi l’occhio gli scappa sopra la testa...
Lè! Un colpo di vento ha buttato giù il ricino!
Lo sapeva lui, che senza ricino gli affari non sarebbero andati bene!
 

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Capitolo 2
*** Crocchetta, Ginocchio, Pigrizia, Scagnozzo ***


La  crocchetta di pollo prendeva il sole su un ginocchio.
Il ginocchio apparteneva a uno scagnozzo barbuto che per pigrizia lasciava che le crocchette prendessero il sole su di lui.
Così, ogni santo giorno le crocchette di pollo sul suo ginocchio aumentavano.
- “Sai che quello scagnozzo ha proprio un bel ginocchio?”
- “Sì sì, poi non cambia mai pantaloni, così puoi fare il segno su qual è il tuo posto e il giorno dopo lo ritrovi ancora!”
E via così, con la potenza del passaparola!
Poi, un giorno, allo scagnozzo passò la pigrizia, si alzò in piedi, si cambiò i pantaloni e andò a vivere in Siberia.
Delle crocchette non si seppe più nulla.
 

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Capitolo 3
*** Rubicondo, Potare, Attizzatoio, Cittadinanza ***


Il problema dell’attizzatoio era che non gli riconoscevano la cittadinanza inglese.
Viveva a Londra già da dieci anni, ma il suo rubicondo coinquilino quando lo vedeva continuava a chiamarlo “O guaglio’!”, come se lui fosse ancora lo stesso attizzatoio italiano di dieci anni prima.
D’altronde la memoria del rubicondo coinquilino faceva vino da tutte le parti, a volte faceva anche un po’ whiskey e saltuariamente scotch.
Una volta poi, che faceva brandy, tentò usarlo per potare il pesco in giardino.
Allora l’attizzatoio gli disse: “My friend!! Why?!?”, per riportarlo al presente.
E il rubicondo: “O guaglio’! Sei tu!”
Mise giù l’attizzatoio e sradicò il pesco a mani nude.
L’attizzatoio andò in comune e si fece dare la cittadinanza inglese.
 

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Capitolo 4
*** Delusione, Anticamente, Sciatica, Stanotte ***


La delusione più forte, per Vittore, era che a sua moglie fosse passata la sciatica.
Anticamente la sciatica le veniva tutti i giorni... ma vuoi mai che uno invecchiando diventa più sano?!?
Proprio stanotte che aveva scommesso che lei avrebbe avuto la sciatica?
- “Cento diamanti che stanotte mia moglie ha la sciatica!” – aveva scommesso all’angolo di strada dove tutti scommettevano.
E adesso? Quelli con cui aveva fatto la scommessa erano già tutti nascosti nelle pieghe del muro a spiare sua moglie e lei, felice di non aver più la sciatica, da tre ore e mezzo saltava la corda su un piede solo.
- “Va beh,  pazienza..!” – pensò Vittore e andò in giardino a raccogliere i diamanti che ormai aveva perso. 

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Capitolo 5
*** Foglia, Marciapiede, Frittata, Accavallare ***


La foglia di tiglio era veramente stufa di starsene su quel marciapiede. Era piovuto furiosamente subito dopo la sua caduta dal ramo e l'acqua, bagnandola,
l'aveva incollata impietosamente al suolo.  Tutte le sue compagne di ramo che si erano staccate, vorticavano accavallandosi l'una all'altra in spirali di vento.
E lei sola, lì per terra, spiaccicata e triste come una frittata nella padella!
Ma questo pensiero le fece venire un'idea.  La frittata quando è cotta va staccata dalla padella e voltata!! 
Così decise di fare quel tentativo!
- "Ehi!" - si mise a urlare ai passanti - "Sono una frittata!! Ormai sono cotta!! Sono una frittata! Sono cotta!!! Bisogna voltare le frittate cotte!! Io sono una frittata quasi cotta!"
- "Ma davvero sei una frittata?" - disse un uomo, chinandosi a scrutarla con perplessità.
- "Certo che la sono! Non vedi i miei bordi marroncini? Sto già bruciacchiando ai lati!"
- "Caspita, hai ragione, bisogna rimediare!"
Immediatamente l'uomo estrasse dalla ventiquattrore una paletta da forno e con grande delicatezza staccò la foglia dal marciapiede e la voltò.
- "Grazie mille, ora va tutto bene!" - disse la foglia felice. Mentre l'uomo, soddisfatto della buona azione compiuta, si allontava, lei già sentiva  il vento filtrare sotto il suo ventre
finalmente libero.
- "Ora si parte!" - esultò gioiosa.
E ricominciò a piovere.

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Capitolo 6
*** MOTO, ASTEROIDE, GUARIBILE, RICOMINCIARE, ARTISTA ***


L’asteroide si sentiva un artista della moto. Sfrecciava avanti e indietro caprioleggiando con il suo motore truccato, in cerca di anime da salvare.
- “E allora! Non ricominciare anche stasera!” – gli urlò un’umana dalla finestra, con il ditino alzato. Possibile che non si potesse guardare “Mystero” in pace che subito  un asteroide si metteva ad andare in moto?
- “Oh umana, vuoi che salvi la tua anima? Vuoi che renda guaribile il tuo animo tormentato dall’insipidità televisiva?”
L’umana, scocciata dalle tante interruzioni, chiamò la NASA, si fece inviare  una bomba, bombardò l’asteroide e finalmente sedette serena sul divano.
Gli Stati Uniti d’America trionfarono un’altra volta sul male.
 

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Capitolo 7
*** SEGNACOLO, BIANCO, LAMBIRE, RIVOLTA ***


Il segnacolo era in rivolta.
La questione principale era che nessuno sapeva cosa lui fosse e neppure lui stesso lo sapeva. E questo era un bel problema, soprattutto considerando che aveva intenzione di partecipare alla cena bianca che tenevano nel suo paese. Ora, se partecipi a una cena bianca, devi presentarti tutto bianco, ma se non sai che cosa sei, non conosci neppure il tuo colore! Un impasse da cui il segnacolo non riusciva a uscire e che gli scatenò una rabbia tremenda verso tutti coloro che sapevano che cosa fossero.
Per questo fece la rivolta.
Si infilò uno scafandro color arcobaleno che gli lambiva i piedi con piccole frecce acuminate appese all'orlo, si lanciò ai 200km/h in mezzo alla cena bianca e grazie alle frecce appese, mentre roteava, sminuzzò tutti gli abiti dei presenti. I loro vestiti bianchi caddero a terra in frantumi, rivelando i colori sottostanti. L'organizzatore della cena bianca ebbe una crisi mistica, apriì un libro di filosofia e citò: "Cogito ergo sum!!!"
Questo colpì profondamente il segnacolo, che si rese conto dell'importanza non di sapere cos'era, ma bensì se C'ERA!
E grazie alla sua rivolta, tornò a casa con un nuovo interrogativo con cui lambiccarsi il cervello.

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Capitolo 8
*** MANIERATO, SACCARIDE, ESPATRIO, SPARGERE ***


Essere un saccaride manierato stava diventando sempre più difficoltoso. Un conto è essere manierati quando anche gli altri lo sono, un conto è esserlo quando si è circondati da saccaridi non manierati che fanno cose assai disdicevoli.
Il saccaride manierato dunque, stava pensando seriamente all'espatrio. Poteva scegliere di vivere in un paese dove l'essere manierati è la regola e i capi del paese spargono il sangue di chi non maniera.
Così lo fece, espatriò e andò a vivere nel paese dei suoi sogni e benché ogni giorno andando a fare spesa trovasse sangue sparso sui marciapiedi, non se ne fece un gran problema. Lui manierato lo era e nessuno avrebbe potuto negarlo. Lo era al punto tale, che la statua di un saccaride importantissimo messa in mezzo alla piazza, si inchinava a lui ogni volta che lo vedeva passare.
Che soddisfazione!
Mamma saccaride sarebbe stata felicissima del suo figliolo!
E lo fu talmente tanto, che quando fecero suo figlio sindaco in onore della sua manieritudine, resuscitò appositamente per venire a congratularsi e la fece diventare una moda. Resuscitare per congratularsi con i figli sindaci manierati divenne un'azione all'ultimo grido.
E da allora questa moda si è trascinata fino a oggi.

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Capitolo 9
*** Esperimento con 10 parole!!! ***


Parole da usare (troppeeee): STETOSCOPIO, CHIODO, NORMA, SUCCESSIVO, FARINA, LISCIO, ASSEMBLAGGIO, DISPOSITIVO, DISCOGRAFIA, SOTTOMARINO.

 

Norma si chiamava Norma, come la protagonista del romanzo femminista di Ibsen. Suo padre voleva chiamarla Discografia, in onore della nonna paterna che guidava un sottomarino, ma la madre fece presente che nonna Discografia guidava sottomarini per affermare la sua protesta contro la vendita della farina 00 e questo era indubbiamente un atto femminista che Ibsen avrebbe apprezzato. Quando Norma compì 4 anni si diede all’assemblaggio di pezzi a caso, unì un pezzo di ferro a un chiodo, ne fece uno stetoscopio e annunciò che avrebbe fatto il medico. Suo padre, che già la vedeva a guidare sottomarini, le spiegò l’importanza di essere femministe e le regalò un dispositivo in grado di trasformare le stanze della casa in stanze subacquee. Era sufficiente schiacciare un bottone liscio liscio e puf! La stanza si riempiva di acqua e Norma poteva scorazzare avanti e indietro con il sottomarino. Ma quando sua madre tornando a casa trovò Norma in sottomarino e il divano in pelle rovinato dall’acqua salmastra, cucinò il dispositivo per cena condito con tanta farina 00 e di femminismo non si parlò più. E visto che la protagonista del romanzo di Ibsen alla fine si scoprì chiamarsi Nora e non Norma, ogni successiva velleità subacquea venne troncata sul nascere in favore del tango argentino.

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