Ginny e la missione quasi impossibile

di StefyGranger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio in Romania... ***
Capitolo 2: *** Il primo giorno... ***
Capitolo 3: *** Lo specchio... ***
Capitolo 4: *** Bon Ton e un ballo a dir poco... DOLOROSO! ***
Capitolo 5: *** Da amici, è ovvio... ***
Capitolo 6: *** Avrei voluto darti di più... ***
Capitolo 7: *** Un letto e una spiaggia... ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni Catastrofiche ***
Capitolo 9: *** Il block notes ***
Capitolo 10: *** Il block notes II parte ***
Capitolo 11: *** beh, veramente è colpa di Draco, Fred, George e di una caramella!!! ***



Capitolo 1
*** Il viaggio in Romania... ***


Un ragazzo insolitamente bello era seduto sotto una quercia, a est della Tana

Un ragazzo insolitamente bello era seduto sotto una quercia, a est della Tana.

 

I forti raggi solari estivi carezzavano quei capelli rossi e la leggera brezza li ravvivava, giocandoci.

 

Sembrava preoccupato.

 

Si torceva le mani, e molto spesso sbuffava cercando di alleviare la tensione che gli faceva arrivare forti fitte alla pancia.

 

Chiederglielo o non chiederglielo… quello era il problema.

 

Era luglio, e pochi giorni prima aveva chiesto a Harry se sarebbe voluto andare con lui in Romania, da Charlie.

 

E sapete cosa gli aveva risposto??

 

Volete proprio saperlo??!!

 

Ha risposto esattamente questo ‘ Ron, ma cosa ti salta in mente?! Ho un sacco di lavoro da fare e tu mi chiedi di divertirmi?? Come faccio con Grimmauld Place, Kracker e l’Ordine?? E poi, mi manca Sirius e Voldemort circola liberamente per il mondo… e non pensi anche alla ricerca che dovevamo fare?? Se non ricordi, abbiamo lasciato Hogwarts per quei benedetti Horcuxes!!’ (non mi ricordo bene come si scrive, sorry!! ^__^” )

 

Inutile dire che il bel Weasley ci era rimasto molto male, e per interminabili minuti al telefono aveva preso in seria considerazione di mandarlo..... a…. beh, in un posto non ben definito.

 

Charlie però aveva pagato il biglietto per due persone. E non era stato tanto facile pagare il Matrimonio, figurati un viaggio di piacere!

 

Sbuffò nuovamente, questa volta guardando il cielo.

 

Veloci nuvole madreperlacee si rincorrevano in quello sfondo celeste, non acchiappandosi mai.

 

Era una giornata splendida.

 

Perfetta per ridere, giocare a Quidditch o scherzare. Ma senza il suo migliore amico che avrebbe dovuto fare??

 

Intanto una ragazza dai lunghi capelli rossi gli si era seduto accanto, e ora come ora lo stava fissando.

 

‘Cosa c’è?’ sbottò Ron, facendola sobbalzare.

Ma dico, sei pazzo?! Un altro poco e mi prendevo seriamente un grande coccolone!!’ esclamò lei, indignata, poi si addolcì ‘A cosa stai pensando?’

‘ Al viaggio in Romania…’

‘ Ah! …Posso venirci io con te, se Hermione non ci viene?

 

Ron la guardò, sbiancato ‘ Mica ho invitato Hermione!

‘ Ah no? Beh, perché non lo fai, allora?’

P-perché… beh…’

‘ Balbetti.’ La sorella aveva notato che il fratello da bianco come un cencio era diventato rosso pomodoro.

 

1 a 0 per Ginny Weasley!

 

‘ Harry non ci viene… ma non… stavo pensando di invitarla…

‘ Perché no!?’ domandò lei, semplicemente alzando le spalle.

 

‘ Non ci verrebbe.’ Rispose lui, stendendosi sull’erba inglese del giardino.

‘Ma se non glielo chiedi come fai a saperlo?

 

Ron la guardò.

 

Aveva ragione. Terribilmente ragione!!!

 

‘ E comunque..non lo so se voglio portarmi in viaggio lei… mi parlerebbe sempre dei libri… dei posti… degli avvenimenti storici…’ sbuffò lui ‘Io lì mi vado a divertire…non ad acculturarmi!’

 

Ginny ridacchiò maliziosa ‘Ma a chi la vuoi andare e raccontare? Io conosco ogni tuo singolo neurone, Ron, e ho capito che sei cotto di lei.

 

Ron si alzò a sedere di scatto ‘Sei pazza, vero?

 

‘ E ho capito anche che tu la vuoi portare con te… solo che ti imbarazzi a chiederglielo…’ gongolò la sorella.

 

Ok, 2 a 0 per Ginny.

 

‘ No, ascolta… stai fraintendendo tutto! Io.Non.Ce.La.Voglio.Portare. Avere tu capito?’ scandì Ron, facendola sembrare una marziana.

 

E tu essere molto scemo, avere tu capito?’ lo imitò lei, puntandogli l’indice sul petto.

 

Ron la guardò ‘ Facile a dirsi… ma a farsi?

 

Ginny scoccò la lingua ‘Mpf…per quello non c’è nessun problema… dopotutto… nulla è impossibile ai Weasley.

 

Nuova Missione di Ginny. Sarà impossibile? Bah, chi lo sa!

Per equilibrare il fatto di aver lasciato la mia fanfiction (orribile, lo ammetto) di Emily, incomincio questa.

Il chap è piccolissimissimo, così avrete il tempo e il modo per decidere se la devo continuare sì, o no.

Ciao!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Il primo giorno... ***


La ragazza aprì molto lentamente la porta…

La ragazza aprì molto lentamente la porta…

 

Ok…forse un po’ troppo velocemente…

 

Ok, ok!

 

Spalancò la porta facendola sbattere contro la parete della cameretta del fratello, svegliandolo in un colpo solo.

 

‘ Si comincia, Ron!! Sei pronto?’ domandò Ginny urlando dalla gioia di poter aiutare finalmente il fratello.

 

Il ragazzo si poggiò sui gomiti e la guardò già tutto corrucciato mentre i capelli erano tutti arruffati ‘ Che vuoi alle… guardò l’orologio e sgranò gli occhi ‘ 5 del mattino??!!’

 

‘ Ricordi ciò che mi hai detto ieri? Avevi detto che volevi invitare Hermione in Romania! Da oggi si comincia!’ esclamò la rossa saltando sul letto, accanto al fratello finendo a pancia in giù.

 

Si incomincia cosa???’

 

 Dopo un po’, in bagno…

 

‘ Mi sono lavato 11 volte i denti… cadranno alla fine!’ mugolò Ron, guardando la sorella dalla specchio.

 

Era lì, sulla soglia del bagno, con le mani incrociate sul petto e un sorrisetto tutto meno che malevolo ‘Ma dai! Se ti lavi i denti un’altra…mhm..vediamo…quindicina di volte, non succede niente!’

 

Ron sbuffò, mentre prendeva nuovamente lo spazzolino e svuotava sopra tutto il dentifricio alla menta.

 

‘ Sai, una ragazza vuole che quando qualcuno la bacia… ehi, ti senti bene??’

 

Ron si stava a dir poco strozzando. Stava tossendo nel lavandino ed era diventato quasi viola.

 

Ginny gli batté più volte la mano sulla spalla.

 

Poi il fratello rinvenì il viso e la guardò celatamente ‘ Ma cosa diavolo stai dicendo??!!’ sussurrò.

 

Cosa stavo dicendo?’ domandò confusa Ginny. si guardò attorno con l’indice posato sulla bocca e gli occhi ridotti a fessure per lo sforzo di dover ricordare ‘Ah! Sì, ti stavo parlando del bacio. Allora, se tu vuoi baciare Hermione, è ovvio che la tua bocca deve sapere di buono, perché…

 

Ron la stava guardando traumatizzato.

 

La sua sorellina??

 

Come faceva a sapere tutte quelle cose dettagliatamente??

 

Certo, aveva avuto alcuni ragazzi… ma non avrebbe mai pensato che…sì, insomma… sapeva tutto così perfettamente!!

 

‘…Così, quando finalmente i vostri polmoni chiederanno ossigeno, vi distaccherete. Ma Hermione poi dovrà venire da me e dovrà dire “Bacia da Dio!”. Hai capito?’ terminò la sorella, guardandolo.

 

Ron annuì, distratto.

 

Poi ci pensò su e negò fortemente ‘ Sei pazza! E io lo dissi a mamma quando tu nascesti! Le dissi che eri pazza! Io non sfiorerò neanche con un indice Hermione, hai capito o ti devo fare lo spell it???

 

Ginny lo guardò con tanto di occhioni da cane bastonato ‘ Allora… tutto quello che stiamo facendo…non serve a nulla?’

 

‘ Evidentemente no, Ginny. Mi dispiace per te, ma l’unica cosa che voglio fare è invitare Hermione in Romania, ok? Da amici, si intende.’

 

‘ Invece a me dispiace per te, Ron. Perché sei ancora troppo cocciuto per capirlo…’ Ginny si voltò, come per andarsene, ma sapeva che il fratello l’avrebbe fermata.

 

E la mano non tardò ad arrivare ‘ Cosa devo capire?’

 

Ginny lo guardò da finta triste ‘ Che… ah..ma tu non capiresti…’

 

Il fatto era che voleva far crescere in lui la curiosità!

 

E’ questo che la rendeva così inevitabilmente sveglia.

 

L’assiduità.

 

Cosa devo capire??’ domandò ancora Ron, guardandola speranzoso.

 

Ginny non rispose e fece spallucce.

 

‘ Riguarda Hermione?’

 

‘ Esattamente… ma vedi… se non l’hai capito da quando è entrato in scena Viktor… non credo che lo capirai ora.’ Rispose lei, liberandosi dolcemente dal fratello e dirigendosi verso la cameretta.

 

Giunta a 2 cm dalla porta corse ridendo.

 

Mentre Ron aveva la mano destra poggiata sul bordo del lavandino di ceramica e fissava il vuoto.

 

Nessuno aveva capito che lui lo sapeva da sempre.

 

Cercava di rifiutare quell’idea, però,  perché a Hermione piace il ricco, famoso, bel Viktor Krum… e non lui.

 

Cosa era lui dinnanzi a Krum?

 

Nulla. Neanche una briciola di pane ammuffito.

 

Nulla.

 

E allora, che sperava a fare?

 

‘ Ronny, che stai facendo tutto solo?’ Mamma Weasley era apparsa davanti il bagno, con le mani sui fianchi ‘ E per giunta a quest’ora? Non ti senti bene?

 

Ron non rispose.

 

Molly cercò di mettergli una mano sulla fronte, ma lui la scansò, andandosene.

 

Si sentiva un verme.

 

                                                  °^^^°

 

Ginny era tutta euforica, quel pomeriggio.

 

Andava su e giù per la cucina, con le mani dietro la schiena e il volto verso l’alto.

 

Stava per arrivare, a minuti, la sua migliore amica: Hermione.

 

Ron scese le scale, prese una mela dal vassoio al centro del tavolo e la morse ‘ Cosa stai a fare qui?’ domandò, dopo aver ingoiato.

 

Ho invitato Hermione!!’ esclamò lei, sorridente.

 

Ron aveva appena finito di dare un altro morso alla mela, quando cominciò a tossire molto forte.

 

E diventò nuovamente viola in faccia mentre cercava di chiedere aiuto.

 

Ginny sbuffò roteando gli occhi verso il soffitto, mentre colpiva lentamente con la mano la schiena del fratello.

 

‘ Due volte in un solo giorno… sei fortunato!’ esclamò lei, mettendosi a sedere.

 

Ron, che era scampato per miracolo dalla morte, la guardò ‘ Se questa la chiami fortuna!’

 

Il discorso, però, fu interrotto dal suono di un clacson.

 

Ginny guardò Ron.

 

Ron guardò Ginny.

 

Si catapultarono contemporaneamente fuori la Tana mentre vedevano avanzare una graziosissima ragazza dai lunghi capelli castano chiaro a boccoli.

 

Sorrideva, e sembrava molto felice di rivedere i suoi due amici.

 

Ginny abbracciò forte l’amica ‘ Sono felicissima che tu abbia accettato di venire!’ esclamò euforica la rossa.

 

Hermione sorrise di più ‘ E come non avrei potuto?’.

 

Ehm-ehm… così impegnata da non poter salutare neanche l’amico?’ domandò Ron, cercando di farsi notare da Hermione.

 

Quest’ultima lo guardò non abbandonando mai il suo sorriso solare.

 

Lo abbracciò forte forte e gli scoccò un bacio sulla guancia.

 

Inutile dire che le guance di Ron stavano percorrendo la fase “Dai-proviamo-tutte-le-sfumature-del-rosso” tipo Giovanni Muciaccia.

 

Sono così felice di poter stare con voi!’ esclamò Hermione, riferendosi però, ovviamente, a Ron.

 

E Ginny passò in rassegna i loro visi.

Imporporati, poiché pazzamente, irrimediabilmente, infinitamente innamorati l’un dell’altro.

 

E capì che sarebbe stato un gioco da ragazzi combinare il tutto.

 

                                                                             °^^°

 

Dopo essersi fatta una lunga doccia, Hermione, quella sera, entrò in camera di Ginny e la trovò stracolma di fogli bianchi appallottolati a terra.

 

La rossa stava scribacchiano nervosamente qualcosa e sembrava non si fosse accorta dell’arrivo della mora.

 

Hermione ne approfittò per piegarsi, raccogliere un dei tanti fogli accartocciati e spiegarlo per poi leggerlo:

 

                                                   Missione Ron / Hermione.

 

1)      ______

 

2)   _____

 

 

Hermione lo rilesse più volte…Missione Ron /Hermione??

 

Cosa aveva in mente quel genio?!

 

Aveva aperto la bocca per chiedere informazioni, quando la richiuse immediatamente poiché un ragazzo era entrato e aveva letto con lei il biglietto e ora sentiva il suo fiato sul collo…

 

Ho aggiornato presto??

Beh però non abituatevi, e!

E’ solo che oggi è sabato e l’appuntamento con le amiche è alle 7.30! ^__^

 

Comunque sia ringrazio di cuore:

 

SIJAY: Un bacio anche a te e grazie per il complimento! ^^

 

TETA: sei una nuova mia lettrice? Beh, benvenuta! ^^ Spero di non deluderti poiché sei nuova ma mi stai già simpatica, ciao e grazie!

 

HERMIA: il fatto di Emily è una storia mooolto lunga.. magari ti mando un’e-mail,  ok? Eh sì, Ginny dovrà “affrontare” anche l’altissimo orgoglio dei due grifoni… povera lei! Baci e ovviamente grazie! ^__^

 

GIUGIZZU: Eh-eh..ho aggiornato abbastanza presto? Sei un mago! Sì, anche io sono voluta entrare nella prospettiva della commedia e romantica… spero di non deluderti! Ciao e grazie!

 

MYU: confido in te, allora. E come ho già detto, spero di non deluderti…ciao e grazie!!!

 

BEH, VEDIAMO SE RIUSCIRO’ A POSTARE ENTRO MEZZANOTTE IL TERZO CHAP? ^^ NON LO SO… CI PENSERO’… CIAO!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Lo specchio... ***


Hermione si voltò di scatto e lo trovò tutto paonazzo mentre si grattava imbarazzatissimo la nuca

Hermione si voltò di scatto e lo trovò tutto paonazzo mentre si grattava imbarazzatissimo la nuca.

‘ Tu sai…?’ domandò semplicemente la bruna al ragazzo.

 

Ron negò fortemente con la testa ‘Io non centro proprio nulla… e tutta colpa sua!’ e indicò la sorella che nel frattempo si era voltata.

 

‘IO??!!! Ma dico, sei pazzo?? Eri tu quello che voleva invitarla in Romania, non io!’ esclamò Ginny, poi sorrise ‘Più di questo non potevo prooooprio fare.’ E sempre ridacchiando uscì dalla stanza lasciando i due da soli.

 

Ron aveva il volto basso.

 

Evidentemente le scarpe gli attiravano molto la concentrazione.

 

‘ Tu..cosa?’ domandò Hermione, gettando a terra il pezzo di carta.

 

Ron pensava che quello fosse stato un gesto minaccioso o “pre-litigata”, perciò, sempre deciso a non guardarla negli occhi,  uscì dalla camera.

 

Hermione guardò per un po’ di tempo il punto in cui l’amico era scomparso, dopodiché si sedette stancamente sul letto di Ginny facendo attenzione a non schiacciare nessun foglio.

 

Ne prese un altro e si scoprì divertita dalla situazione alquanto strana.

 

                                       Missione Ron / Hermione

 

1)     A Hermione deve piacere Ron… non è un problema.

2)  A Ron deve piacere Hermione… gli piace già., quindi no problem

3)  Invito  straordinario a   cena  da  parte  di Ron.

4)  Domanda finale.

 

                                                   La missione “Ginny Weasley” comincia….

 

ADESSO!!

 

                                            °^^^°

 

DRIIINNNN!!

 

Il cuore del giovane Weasley fece un triplo salto mortale, prima che le palpebre si aprissero in uno sguardo terrorizzato (prima di tutto) ma soprattutto furibondo.

 

‘ Ginny!!!!’ urlò, scendendo velocemente le scale.

Aprì la porta della tana e la trovò lì, comodamente stesa sull’erba mentre parlava e scherzava con Hermione.

 

Erano già vestite di tutto punto con una felpa senza maniche per Ginny e una molto leggera per la bruna e un paio di pantaloni e scarpe da ginnastica.

 

Mentre lui era lì, sull’uscio della porta… ancora in mutande!!!!

 

E soprattutto quelle mutante!!!

 

Quelle…con gli orsacchiotti!!

 

Oramai però era troppo tardi: Hermione era poggiata sui gomiti e lo guardava a bocca aperta, Ginny invece, che aveva visto chissà quante volte quelle benedette mutande che non si decideva a buttare, scoppiò a ridere abbastanza sonoramente.

 

Dopo circa un’ora…

 

I-io non ce la fac---ccioppiù!!! ‘ esclamò senza fiato Ron, mentre percorreva per la settima volta tutto il recinto della casa assieme alle ragazze.

 

Loro, invece, fresche come se fossero appena uscite da un negozio di gioielli.

 

‘ Oh, quante storie Ron! Per un po’ di attività fisica!’ sorrise Hermione, che gli era accanto, mentre i capelli legati in una coda ciondolavano prima a destra e poi a sinistra.

 

‘Un po’ di attività fisica… Un po’ di attività fisica??!! Ma mi avete fatto fare cinquanta flessioni costringendomi in un quarto d’ora!! E adesso anche la corsa chilometrica…’

 

‘ Un po’ di attività fisica non ha fatto mai male a nessuno!’

 

‘ Allora io sarò il primo a cui l’attività fisica farà male.’ Concluse Ron fermandosi e sedendosi a terra con “estrema” grazia .

 

Ginny e Hermione lo guardavano deluse con le braccia incrociate sul petto e con un’aria  piuttosto autoritaria.

 

Ron congiunse le mani ‘Vi prego… non ce la faccio più…!!

 

Le due ragazze si guardarono, sorrisero maleficamente e annuirono.

 

‘Perché proprio a me?...Perchè??’ piagnucolò Ron mentre sua sorella aveva aperto bocca per infliggergli chissà quale altra attività.

 

 La sera, in cameretta di Ginny…

 

‘Ginny…’

 

La rossa si voltò. Era seduta a gambe incrociate sul letto mentre completava una lettera da mandare a Harry. Indossava già il pigiama bianco perla e i capelli erano legati in una lunga treccia contorta sulla testa.

 

‘ Dimmi Ron.

 

‘ Ti posso parlare?’ domandò lui, entrando completamente nella stanza.

 

Ginny gli fece segno di sedersi accanto a lei.

 

‘ Oggi ho notato…che.., insomma…tu e Hermione parlavate molto.’ – Ginny annuì, spronandolo a continuare – ‘ E mi chiedevo…se stavate parlando di me…’

 

La sorella non rispose. Preferì guardarlo insistentemente negli occhi, poi sussurrò ‘ Sì, abbiamo parlato dei tuoi capelli.

 

Ron si toccò i capelli che gli cadevano sugli occhi azzurri ‘ Che hanno i miei capelli?!

 

Ginny prese tra le dita una ciocca rossa ‘Sono.. lunghi. A mamma non piacciono… ma qualcuno impazzisce la sola idea di affondarci le dita…

 

Il fratello diventò paonazzo.

 

‘O meglio…a qualcuna…’ sorrise lei, chiudendo la lettera e legandola alla zampa di Leo.

 

‘ Domani si continua, Ronald. La dovrai conquistare, attirare, affascinare totalmente… ma soprattutto invitarla a quel benedetto viaggio…’ sbottò d’un tratto Ginny, facendo preoccupare seriamente Ron in quanto aveva assunto la voce del professor Piton ‘ O io non mi chiamo più Ginevra Weasley.’

 

  E mentre la nostra eroina era alle prese con il fratellino molto impacciato, una principessina che aspettava impaziente il suo principino azzurro si stava guardando allo specchio…

 

Avvicinò il viso se possibile ancora di più alo specchio di quel bagno.

 

Si scoprì brutta.

 

Sorrise cercando di illuminare quel volto da sapientona… ma niente.

 

Si sentiva anonima…

 

Con quegli occhi color cioccolato, così..normali

 

Con quei capelli bruni dalle dolci sfumature chiare…che sembravano così… normali.

 

Più si guardava e più non si piaceva.

 

Intanto la porta si aprì in uno scatto, e una figura alta e dinoccolata le si presentò dinanzi.

 

Sorrise vendendolo così bello…

 

‘ Ho visto che la luce del bagno era accesa..così ho pensato che non ti sentissi bene…’ si giustificò Ron grattandosi la nuca.

 

Erano tutti e due in pigiama, scalzi e un po’ insonnoliti.

 

Hermione negò con la testa e si specchiò nuovamente facendo una smorfia che fece preoccupare Ron Che succede?’

 

‘ I miei capelli..’ cominciò Hermione ‘ Stavo commentando il mio aspetto fisico. E i miei capelli vanno all’ultimo posto.’

 

‘ A me piacciono invece’ rispose Ron, avvicinandosi alla ragazza.

 

‘ Ti piacciono? Ma se non si stanno mai ordinati! Più li pettino e più si ribellano..e poi quella pozione lisciariccio… dura solo 3 o 4 ore! Inutile parlare dei miei denti, poi! …’

 

Ron la guardò divertito, mentre era poggiato alla porta e sorrideva di tanto in tanto.

 

‘ Magari… però… se li metti…così..’ il rosso le aveva preso una ciocca da destra e una da sinistra, li avvicinò dietro la nuca e guardò lo specchio per incontrare gli occhi di lei ‘ Così stai bene.. ammettilo!’

 

Ma Hermione non volle mai ammetterlo.

 

Se l’avesse voluto ammettere, allora quelle calde mani l’avrebbero per sempre abbandonata.

Se l’avesse voluto ammettere non avrebbe sentito più quel fiato sul collo scoperto.

Se l’avesse voluto ammettere non l’avrebbe mai più sentito così vicino.

 

Ma come ogni cosa bella, anche quell’attimo di gioia assoluta svanì e la bella Granger si ritrovò nuovamente sola a guardarsi in quello specchio senza sentimenti che raffigurava la tua realtà: chi sei e come appari.

 

 ‘ Conto su di te, Ginny…’

 

Spero di non avervi deluso… e se l’ho fatto, spero mi perdoniate.

Questo chap è ancora di preparazione alla grande dichiarazione di Ron.

Probabilmente sembra atona e un po’ infantiloccia, ma la preparazione, a mio parere, deve essere un po’ lunghetta.

Dal prossimo chap, Ginny comincerà a fare sul serio: lezioni di galanteria, bon ton, e gastronomia.

Nonché di ballo, di camminata e di raffinatezza grammaticale.

Ci sarà da divertirsi!

E poi, sempre nello stesso chap, la cena in casa Weasley completa di candela e piatti raffinati, di smoking per lui e vestitino per lei.. insomma, spero che continuate a leggere e soprattutto a recensire!!

 

RINGRAZIO A:

 

MIKY BLACK: Grazie !^^

 

HERMIA: Ron è troppo scioccato dall’idea che Hermione stava capendo (com’era suo solito) già tutto… quindi…non ha spicciato parola!! ^^ ciao e grazie!

 

DK86: Premettendo che Giovanni Muciaccia   sia quello della famosa trasmissione Art Attack, penso che sia stata un piccolissima nota di comicità nella storia. Insomma, Muciaccia, ad ogni disegno, oltre a ripetere sempre “colla vinilica” e “forbici dalla punta arrotondata” sprona i ragazzini a provare tutte le sfumature di un determinato colore… è una battuta senza tanto spirito..ma..boh… mi è uscita così! ^^ Scusa la mia demenza ma… cos’è betareader? E anche per Spelling che non si dice spell it (come avevo scritto io) ma spelling (come hai detto tu). Per il fatto di Emily… non sei stato solo tu a farmi decidere di abbandonare la storia… Ciao.

 

ROBBY: grazie per i complimenti..non credo di meritarmeli..^^ Ciao!

 

P.S.    STASERA SU CANALE 5 CI SARA’ “HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI”. ESATTAMENTE 2 MESI PRIMA DELL’USCITA DEL CALICE DI FUOCO.. CIAO!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                   

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Bon Ton e un ballo a dir poco... DOLOROSO! ***


‘ Bene, allora, cominciamo… fai finta che io sia una ragazza qualunque… non tua sorella, ok

‘ Bene, allora, cominciamo… fai finta che io sia una ragazza qualunque… non tua sorella, ok?’

 

Ron annuì.

 

Ginny e Ron erano seduti l’uno di fronte all’altro in cucina. La rossa teneva un blocco di fogli bianchi sulle gambe e una penna fra l’indice e il medio, il ragazzo, invece, aveva il viso poggiato sulle braccia incrociate sul tavolo.

 

‘ Ciao Ron..’ cominciò sensuale Ginny, cercando di apparire quanto meno come Lavanda.

 

Ron la guardò un po’ stupito ‘Ciao.’

 

Ginny rimase in silenzio, con quel sorriso che in un attimo si piegò in un’ espressione irata ‘ COSA TI AVEVO CONSIGLIATO DI DIRE????’

 

Ron alzò gli occhi al cielo e sbuffò  con tono canzonatorio‘Ma come sei carina, stasera… sei più bella del solito.’

 

Ginny si sedette e si calmò ‘ Bravo… ora…mhm..vediamo… qual è stato il tuo ultimo libro che hai letto, Ronald?’

 

Il bel Weasley ci pensò un po’ su, poi sorrise ‘La rivista n.123 di Quidditch.’

 

Inutile dire che Ginny cadde a gambe all’aria!

 

Quando riuscì a risedersi sulla sedia, posò block notes e penna sul tavolo, poi lo guardò dritto negli occhi ‘Lasciati dire una cosa…. SEI UNA VERA SCHIAPPA!!!”

 

E dopo un po’, anche con Hermione non andava poi così tanto bene…

 

Ok Hermione, fai finta che io sia un ragazzo. Bello, alto, rosso…’ cominciò Ginny, di fronte a Hermione mentre cercava qualcosa in comune tra il fratello e l’amica.

 

‘ Occhi celesti..?’ terminò Hermione in un sorrisetto.

 

Ok, facciamo prima a dire così: fai finta che sia Ron… pronta?’

 

‘ Prontissima. ‘ sorrise Hermione, mettendosi seduta educatamente, con la schiena dritta , le gambe accavallate e il mento alto.

 

‘ Ciao Hermione, sei davvero carina stasera. Sicuramente sei una a cui piace leggere, vero?’

 

‘ Oh, ma certo! Leggo di tutto, davvero di tutto! Ovviamente non le cose futili come il Quidditch… pensa che dopo aver letto un piccolo libro di circa… mhm..vediamo… 300 pagine, avevo deciso di mettere su un’associazione chiamata C.R.E.P.A.  Ovviamente tu non hai mai voluto farne parte, però ho continuato comunque e alla fine ho trovato varie persone che, come me, volevano liberare tutti i poveri elfi ridotti in schiavitù, ovviamente ci volevano dei fondi e così… ’

 

Hermione continuò a parlare per mezzora, senza prendere quasi mai respiro.

Ginny era angosciata, e piano piano era scivolata per terra dalla tristezza.

E quando Hermione si fermava chiedendo ‘Mi stai capendo?’, non c’era neanche bisogno di annuire o negare, tanto lei continuava lo stesso!

 

‘ Hai finito?’ sospirò Ginny, in preda ad un attacco d’ira.

Hermione si posò un indice sulla bocca ‘Beh, ovviamente ci sono da menzionare delle leggi che approvano alcune cose, ma…’ aveva incrociato gli occhi di fuoco di Ginny, e decise di smettere ‘ Ma dopotutto non sono cose così tanto allettanti!’ terminò sorridendo e incrociando le mani sul grembo.

 

La rossa decise di non spaventarla urlandole contro, come aveva fatto col fratello, così mantenne un’apparente calma…

 

Ho detto apparente…

 

‘ HERMIONE MA COSA TI SALTA IN MENTE??!! Mio fratello si addormenterebbe sul piatto dell’insalata in un secondo!! Devi dimenticare per due ore gli elfi… per due ore… credi di potercela fare?’

 

Hermione la guardò aggrottando le sopracciglia, come se fosse stata offesa ‘ Ma con chi credi di parlare?’

 

‘ Con Hermione Granger, la ragazza più cocciuta del mondo.’ Sibilò Ginny, quasi a sé. Tanto che Hermione la ignorò continuando ‘ Certo che ce la potrei fare!’

 

‘ Bene, allora, quando qualcuno ti domanda se ti piace leggere…non è necessariamente il caso di raccontargli la vita di ogni benedetto autore della biblioteca di Hogwarts..ok? serve solo che tu dica “sì” o “no”.’

 

Hermione annuì.

Sembrava avesse capito, ma Ginny non si convinse molto.

 

Il momento del mangiare è una cosa basilare, …soprattutto per Ron.

 

Per le “divertenti” lezioni di Ginny al fratello e a Hermione, la signora Weasley era sempre a completa disposizione.

 

Il fatto preoccupante era che tutti si erano accorti delle lezioni..tranne Ron e Hermione!!

 

Ok, sono al limite della scemitudine.

 

Ora, Ron era seduto da solo al tavolo e davanti a sé c’erano due bicchieri, un piatto, 4 forchette a destra, 5 cucchiai a sinistra, un tovagliolo di cotone e una ciotola di acqua.

 

Ginny gli era di fronte, in piedi ‘ Bene. La primissima cosa da fare è…?’

 

Ron la guardò, annuì, poi guardò il piatto vuoto ‘ Beh, come prima cosa… bisogna aspettare che mamma metta da mangiare…’

 

Ginny lo guardò, mentre il labbro inferiore le tremava. Stava scoppiando a piangere per la disperazione!!!

 

A Hermione, invece, l’ora del pranzo era qualcosa di estremamente importante…

 

La stessa tavolata precedente di Ron, ora si trovava di fronte agli occhi di Hermione, che guardava ubbidiente Ginny.

 

‘ Bene, Hermione… qual è la prima da fare?’ sorrise la rossa, consapevole dell’ottima preparazione dell’amica.

 

Anche Hermione sorrise, prese il tovagliolo, lo sbatté con delicatezza e se lo posò sulle gambe.

 

‘ Perfetto!’ esclamò felice Ginny, prendendo nota mentre la madre, che le spiava segretamente, battè lentamente le mani in segno di approvazione.

 

‘ Ma vedi.. questa cosa del bon ton, cara Ginny, è qualcosa che si trasmette da secoli in tutte le civiltà evolute… è partita dalla Francia, e si è estesa più lentamente in Gran Bretagna poiché...’

 

Non le sembrava vero… non era possibile!!!

Parlava come se stesse leggendo ad alta voce un libro che aveva già letto un’altra miriade di volte.

 

Incurabile.

Ecco come Ginny definiva il morbo dei libri…

 

E il pomeriggio, in cameretta…

 

‘ Ron, mettimi una mano sul fianco e io te ne metto una sulla spalla, ok?’

 

Ron ubbidì alla sorella.

 

Hermione accese lo stereo e una canzone molto dolce partì, mentre i due fratelli cominciarono a muoversi.

 

‘ Segui i miei piedi, ma non guardarli!’ esclamò Ginny, vedendo il fratello con la testa bassa che cercava disperatamente di fare bella figura davanti a Hermione che si stava sbellicando dalle risate.

 

Ron guardò la sorella stranito ‘ E come faccio a seguirli se non li vedo??’

 

Ginny sbuffò ‘ Devi aver imparato..dai..uno due tre…uno due..AHIAAAA!!!’

 

La rossa si era buttata a terra tenendosi il piede dolorante e imprecando a voce…alta…

 

Ok, molto alta…

 

Ok, ok

 

Aveva urlato.

 

‘ Ma sei un elefante quando ti muovi, lo sai, vero???’ domandò Ginny, mentre Hermione le aveva tolto la scarpa.

 

Ron si grattò la testa.

 

‘ Benedico il giorno in cui decidesti di non ballare con Padma..ti avrebbero preso in giro a morte! Nessun ragazzo è incapace di ballare!!!’ urlò ancora Ginny, facendo sentire maledettamente male il fratello che si era accasciato a terra, seduto.

 

Hermione lo guardò intenerita e si ritrovò dispiaciuta ‘Ma no, dai… forse gli serve un po’ di esercizio, no?’ sorrise cercando di incoraggiare l’amico.

 

Il quale sorrise debolmente ‘ No…ha ragione … non so ballare…’

 

Hermione scuotè la testa e lo aiutò ad alzarsi ‘ Adesso provi con me.’

 

‘ N-no..davv-ero… io…’

 

Ma Hermione aveva già messo la mano sinistra sulla spalla del ragazzo e quella destra gli aveva preso la mano.

 

Ron, a dir poco imbarazzatissimissimo, le mise una mano dietro la schiena e con l’altra le teneva la mano.

 

Sorrisero entrambi.

 

Poiché entrambi aspettavano da tanto tempo quello stretto contatto visivo.

 

Ma entrambi erano sempre decisi a smentire tutto e questo, di certo, non aiutava la povera Ginny che ora li guardava ballare lentamente ( e perfettamente) ghignando in modo furbesco.

 

La sera, infine, la prova grammaticale…

 

Ginny era a dir poco esausta e parlava come se ogni sillaba le costasse molto ‘ Ron… parlami di te… sentiamo come usi la grammatica…’

 

‘ E di cosa ti devo parlare??’

 

Ron e Hermione erano seduti, questa volta, l’uno di fianco all’altra.

Ginny aveva deciso di prendere due piccioni con una fava, dicendo che era una semplice discussione tra amici davanti un thè freddo alla pesca.

 

‘ Beh… racconta di quando si è formato il trio…’ rispose Ginny.

 

‘ Ah…beh… ‘ Ron si grattò la testa guardando Hermione mentre sorrideva dolcemente ‘ E’ cominciato tutto per colpa di Hermione.’

 

La bruna lo guardò torvo, e offesa incrociò le mani sul petto ‘ Potevi dirmelo subito che non mi volevi nel gruppo!’

 

‘ Non è che non ti volevo… ho detto solamente che è stata colpa tua se abbiamo dovuto sconfiggere il Troll, ricordi?’  insistette Ron, girandosi verso di lei.

 

‘ Colpa mia?! Beh, se non ti ricordi sei stato tu a farmi piangere! E quindi sono dovuta andare in bagno!’

 

‘ Io ti ho fatto piangere?? E perché ??’

 

‘ E me lo chiedi pure?? Mi avevi insultato solamente perché avevo compiuto bene il Wingardium Leviosa!’

 

‘ Io non-‘

 

‘ORA BASTA!!’ urlò Ginny, in preda ad una crisi nervosa.

 

Hermione e Ron la guardarono stupiti.

 

‘Non fate altro che litigare voi due… e tutti siamo stufi di sentirvi urlare. A Hogwarts, alla Tana, al Ghirigoro… a Hogsmade, in bagno dei Prefetti perché Ron lascia la schiuma nella vasca, in Sala Grande perché Hermione preferisce non bere il sanguinaccio, perfino davanti a Mirtilla Malcontenta!! E se non sbaglio… anche durante il Ballo del Ceppo! Litigate per Krum, per Lavanda, per Harry, per il Quiddicth… ma si può sapere che cosa avete in comune, voi due?!’ esclamò Ginny, mentre aveva scaraventato a terra penna e block notes.

 

Ron e Hermione si guardarono.

 

‘ Evidentemente no.’ rispose Ginny, lasciandoli soli.

 

Anche Hermione aveva deciso di seguire Ginny, ma Ron la fermò prendendole il polso ‘Resta, per favore..’

 

 

Credevo di riuscire a inserire anche la cena in questo chap… ma mi sono ricreduta ^^”

Vi lascio ancora un po’ in balia.. vi va bene?

 

RINGRAZIO A:

 

DK86: ma adesso l’hai capita la storia del rosso? Acciderbolina, non credevo fosse così complicato!! ^^”.  Ok, lo ammetto, non mi sono accorta di “mutante” invece di “mutande”..^__^Hermia mi aveva detto che era la tua betareader ma esattamente non sapevo a cosa servisse… beh… per il fatto dell’aiuto che mi potresti dare… ne farò tesoro.. dimmi solo dove te lo devo inviare… poi ci sarà anche Hermia e sono sicura che non ci saranno mai più errori, ok? Ciao!!

 

MIKY BLACK: grazie!^^

 

HERMIA: eh..già… mi fa sempre piacere una tua recensione!! Avevo sempre immaginato la biancheria di Ron (  me depravata!! ^__^”) e non riuscivo a vederla normale o “hot”… la vedevo sempre con dei disegnino tipo Walt Disney o orsacchiotti ^^” io impazzirei a vederlo per un solo istante così!! Grazie ancora e ciao!

 

ROBBY: Grazie per i COMPLIMENTI!!! Mi lusinghi sempre!! ^__^

 

MANDYJJ: Ciao! U_U la continuo..la continuo! ^__- grazie!

 

W I DRUNKS W RON & HERMIONE!!!

 

ABBASSO GLI AUROR E ABBASSO HARRY & HERMIONE!!

poi ci sarà anche Hermia e sono sicura che non ci saranno mai più errori, ok? sa servisse...allare lentamente ( e perfettamente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Da amici, è ovvio... ***


Hermione era stesa a pancia in giù sul letto di Hermione

Hermione si voltò verso Ron, lo guardò ‘ C-cosa?’

 

Ron le lasciò il polso e le fece segno di sedersi accanto a lui.

Lei ubbidì senza smettere di fissarlo attentamente.

 

‘ Stavo pensando…che…beh, insomma… Ginny…infondo ha ragione, no?’ cominciò Ron.

 

Hermione non capì all’istante e continuò a guardarlo.

 

‘ Sì… insomma… io e te siamo amici, no? Eppure ci battibecchiamo sempre… anche per futili ragioni…i-io… non ti nascondo che un po’ mi sono scocciato…. Tu?’ continuò Ron, cercando un parere dell’amica.

 

Fu allora che la bruna abbassò il volto ‘ I-io… non lo so… ‘

 

‘ La nostra amicizia è stata fondata su un litigio… ma non per questo dobbiamo continuarla così…’ Ron oramai aveva preso coraggio ‘ Sinceramente… vorrei essere il tuo migliore amico..senza litigare…’

 

Hermione sorrise ‘Ma tu sei il mio migliore amico…con Harry e Ginny…’ aggiunse poi ‘Tu sei quello che  preferisco di più.’

 

Ron sorrise imbarazzato mentre sentiva le gote e le orecchie andargli a fuoco.

 

‘ Harry è un grande amico..ma.. a volte…mi pesano le sue lamentele ..mentre tu, beh, tu sei speciale. Hai paura dei ragni, ami il gelato alla fragola, arrossisci sempre… mi piaci tanto.’ Terminò poi, arrossendo furiosamente anche lei.

 

Ron tossicchiò un po’, sorridendo ‘Perciò. fatta… abbiamo fatto pace…’

 

Hermione annuì ‘ E’ fatta… amici per sempre?’ allungò la mano.

 

Ron gliela strinse ‘ Amici per sempre.’

 

Poi Hermione gli si avvicinò e lo baciò sulla guancia ‘ Buonanotte.’

 

                                                         °^^°

 

Dopo due giorni…

 

 

Hermione era stesa a pancia in giù sul letto di Hermione.

Sfogliava sfacciatamente una rivista di gossip magico. Evidentemente avrebbe preferito un libro sugli elfi….

 

Sarebbe stato molto istruttivo e soprattutto molto più divertente.

Sbuffò nuovamente mentre con un colpo aveva girato pagina.

 

E il suo cuore si ritrovò a sussultare quando qualcuno bussò tre volte alla porta della cameretta.

Non si alzò, e preferì esclamare un solenne “Avanti!”.

 

La porta cigolò un pochino, e non si aprì del tutto: giusto per far uscire il viso di un ragazzo bellissimo, dai profondi occhi azzurri e gli inconfondibili capelli rossi marca Weasley.

Sorrise un po’ imbarazzato.

E quello stesso sorriso fece sciogliere in un solo colpo l’anima della bella sapientona troppo occupata a leggere e studiare per accorgersi che qualcuno, in fondo, la pensava.

 

‘Ron!’ esclamò dolcemente Hermione, mettendosi a sedere.

‘Ti disturbo?’ domandò lui, entrando completamente.

Hermione fece di no con la testa facendo ondeggiare i voluminosi riccioli,Ron chiuse dietro di sé, con uno scatto, la porta.

 

‘Ehm..’ cominciò Ron ‘ Ti..va..sì, insomma…di parlare?’

La ragazza si fece improvvisamente seria ‘ C’è qualcosa di cui dobbiamo parlare?’

‘No..cioè..sì… forse…’

‘Risposta molto esaustiva, complimenti.’ Rise Hermione pensando che in fondo non c’era nulla di cui preoccuparsi.

 

O no?

 

Anche Ron rise grattandosi la nuca, poi, schiarendosi la voce, tornò serio ‘ Vuoi venire in Romania con me?’

 

Quella domanda così tanto provata davanti lo specchio piombò in quel caldo pomeriggio estivo che si volgeva, oramai, al tramonto come se una lunga nevicata sorprendesse all’improvviso il deserto del Sahara.

 

Hermione non riuscì a sostenere quello sguardo, e posò gli occhi oltre la finestra.

Su quel mezzo disco rosso che si posava dolcemente sull’orizzonte londinese, su quel salice dalle lunghe fronde e sul paesaggio che le si presentava davanti, così immenso.

 

Ron si schiarì un po’ la voce facendo distogliere da quei pensieri la ragazza.

Eppure, non era una domanda tipo: “Vuoi sposarmi?” o “Ti odio, non dobbiamo più vederci”, no.

Ed era forse questo che la fece vacillare per un po’.

‘In Romania…stavo dicendo..’ continuò titubante Ron ‘ …c’è mio fratello Charlie… che mi ha inviato 2 biglietti…’

 

Hermione non rispose, preferendo prendere un ricciolo dalla massa uniforme di capelli, e cominciando a torturarlo la il medio e l’indice.

Ron sbuffò ‘ Lo so, ci si scoccerà! Ma credevo che almeno..saremmo…potuti stare insieme…’

 

Hermione alzò immediatamente lo sguardo incontrando quel dolce viso arrossato dal forte imbarazzo ‘ Potuti stare insieme? In che senso?’

‘ Da amici, è ovvio. Ma almeno, tu non saresti da sola e neanche io. Staremmo insieme, in questo modo.’ Spiegò velocemente Ron, sperando quel discorso potesse terminare il più presto possibile con un semplice “Sì” o un secco “No”.

 

‘Così se ci scocciamo…saremo in due a scocciarci…’ disse lentamente Hermione, cercando di spronare il ragazzo a sussurrare un dolce “Ti prego.”

‘ Esattamente… e se ci divertiamo…saremo in due a divertirci!’ esclamò Ron, sorridendo debolmente.

Hermione sorrise e si alzò, dopodiché tutto quello che Ron sentì furono due esili braccia circondargli in collo e delle morbide labbra premute contro la sua guancia.

‘ Certo che ci vengo con te, Ron!’

Da-davvero?’

Mhm-mhm… noi due soli, finalmente!’

 

Ron la guardò inarcando un sopracciglio. Hermione aveva ancora le braccia intorno al suo collo e lo guardò arrossendo furiosamente ‘Da amici, è ovvio.’

Ron annuì più volte ‘ Da amici, è ovvio.’

 

                                                  ° ^^ °

 

‘ E’ fatta. Gliel’ho chiesto.’ Disse Ron, entrando in camera sua e buttandosi senza tanta grazia, sul letto.

I gemelli, che erano stati interrotti dall’entrata trionfale del fratello, alzarono gli occhi al soffitto ‘Quante volte ti dobbiamo dire che non devi entrare mentre noi sperimentiamo qualcosa?!’ lo sgridò Fred concentrato su una mollica di pane stranamente fosforescente.

 

Ron fece spallucce e uscì dalla camera ancora col sorriso stampato sulle labbra.

In fondo, non credeva potesse essere così facile chiedere qualcosa a qualcuno…

Scese due a due gli scalini ed arrivò in cucina dove sua madre si accingeva a lavare le stoviglie.

‘ ‘Sera ma’! ‘ la salutò Ron, prendendo dalla cesta centrale del tavolo, una mela verde.

 

‘ Cos’è tutta questa allegria?’ domandò la signora Weasley che si ritrovò stranamente felice.

‘ Cos’è? Ti dà fastidio vedere tuo figlio felice?’ domandò un po’ imbronciato il “piccolo” Weasley.

‘Non di certo.. è solo, che non ti vedo così felice da tanto tempo…troppo, se mi ci fai pensare…eh sì…da quel giorno in cui bruciammo quel nido di ragni ..ricordo che avevi quattro anni, e…’

 

‘Mamma?’ la interruppe Ron, con la bocca piena.

‘ Ingoia prima di parlare, caro….. ecco, adesso puoi parlare.’

‘ Stasera… ci sarai?’

Molly sorrise un po’ maliziosa ‘Oggi è l’Anniversario di matrimonio mio e di tuo padre.’

Ron addentò nuovamente la mela ‘Auguri.’

‘… E tuo padre mi ha promesso che stasera mi porterà fuori a mangiare…’ e detto questo, la mamma di Ron arrossì furiosamente.

Ron sghignazzò.

‘Beh? Cosa c’è da ridere?! Piuttosto, perché lo volevi sapere?’

‘Mah! Curiosità!’.

 

Dopo un po’, trovò Ginny mentre era intenta a scrivere un ennesima lettera.

Ed è inutile dire che Ron provò a sbirciare il contenuto, ottenendo solo una brutta occhiataccia da parte della sorella.

‘A chi scrivi quel romanzo dantesco?’ domandò lui, sedendosi accanto alla sorella.

‘ E da quando conosci Dante?’

‘ Sorella, mica essere amici di Hermione ti porta ad essere ignoranti! Con tutti quei libri che girovagano dalla sua borsa alle sue mani e dalle sue mani alla sua borsa!!’

‘ Ah… e..che vuoi?’

‘ Volevo appunto sapere se… stasera rimarrai a casa..’ chiese lui, innocentemente.

‘…………Beh, veramente……dovevo uscire con…uhm… uno….’ Disse lentamente Ginny. Evidentemente stava pensando a qualcosa da dire in sua difesa…

Ron sgranò gli occhi ‘UNO??? E chi è???’

‘ Uhm… uno.’ Rispose sinceramente Ginny, accartocciando la lettera e alzandosi dal divanetto.

 

‘ Uhm..uno…’ la imitò il fratello, alzandosi e dirigendosi dai gemelli ‘ Ra-

Ma non fece in tempo a finire la frase che nella cameretta si addensò una lenta e silenziosa nube fosforescente.

‘ Ragazzi??’

Fred e George apparvero dietro di lui, e con un solo e semplicissimo “ciao” lo fecero sobbalzare sul posto.

‘Ma dico, siete matti?! Se mamma vi scopre che fate esperimenti in casa e non al vostro negozio, vi ridurrà in briciole!!!’ protestò Ron, poi si calmò ‘ Volevo chiedere se almeno voi stasera rimarrete a casa…? Insomma, mamma va con papà al ristorante..’

 

‘ Beh, per una volta che se lo possono permettere!’ esclamò Fred.

 

‘..Ginny esce con Uno…’ continuò Ron, contando sulle dite della mano.

 

‘ Uno?’ domandò George.

 

‘Sì, strano nome “Uno”, non è vero?’ domandò Ron, serio, poi continuò ‘ Bill sta con Fleur chissà dove…’

 

‘ Sposini alla prima Luna di Miele.’ Sentenziò Fred, esperto.

 

‘ Charlie è in Romania….’

 

‘ Dovere.’ Proruppe George, alzando le spalle.

 

‘ E voi?’ domandò infine Ron.

 

‘ Noi?...ehm…noi…usciamo… sì … andiamo da…ehm..come sia chiama??’ George chiese aiuto a Fred scoccando le dita cercando di farsi venire in mente una qualsiasi bugia.

 

‘ Ma non è possibile!!’ piagnucolò Ron ‘ E allora io e Hermione rimarremo da soli….’ Terminò accasciandosi a terra.

 

Non capì all’istante che, dopotutto, sarebbe stata una bella serata anche senza tutti i Weasley che brulicavano per la Tana…

 

                                              ° ^^^ °

 

Erano già le nove e mezza di sera.

La casa era praticamente vuota, se non fosse stato per un ragazzo davanti i fornelli e una ragazza seduta su una poltrona che leggeva comodamente un piccolo libro (Tzè! Piccolo si fa per dire! Nda)

 

Azz!!’ esclamò Ron.

Si era bruciato per la quarta volta l’indice.

Hermione ridacchiò nascondendosi dietro il libro. In realtà le piaceva quell’atmosfera così calma, silenziosa… quasi romantica… se non fosse stato per la luce in cucina, la Tana sarebbe sembrata tutta buia e quasi tenebrosa.

Non voleva ammetterlo, ma stava molto bene con Ron, da sola.

 

‘Cosa stai cercando di cucinare, Ron?’ domandò d’un tratto Hermione.

Ron si voltò mentre aveva l’indice scottato in bocca ‘Uhm?’

Allora la ragazza si alzò e gli si avvicinò sbirciando nella pentola ‘ Qui, ‘ ripetè ‘ Cosa stai cercando di fare?’

Il rosso inclinò la testa ‘ E’ una specie di…ehm… intruglio…’

‘Intruglio?’

‘Intruglio. E sì, perché io..beh..non so esattamente cucinare..’rispose lui, imbarazzato.

Hermione sorrise, evidentemente davvero credeva che il suo miglior amico non sapesse cucinare.

Prese un pezzo di pane e lo affondò nel sugo che ancora bolliva, soffiò e lo portò alla bocca.

 

Sgranò gli occhi ‘ Davvero…tu sai cucinare???’

Ron arrossì furiosamente grattandosi la nuca ‘ No…’

‘ Sì, invece! Insegnami!’

‘Io?? Ma io non so cucinare!!’

‘ E dai!! Una torta.. solo una semplicissima torta!’

 

Ron la guardò ‘ Mpf… e va beeeeeene.’

 

Dopo un po’ il tavolo della cucina era imbandito di farina, latte, uova, zucchero, cacao, frutta e fecola di patate.

 

‘ Bene signorina Granger, prenda la ciotola blu.’ Ordinò Ron, mentre si sciacquava le mani.

Hermione ubbidì.

‘ Prenda le uova..solo il tuorlo… e lo zucchero e mescoli.’

Hermione ubbidì nuovamente e cominciò a mescolare la sostanza dolciastra con il grande cucchiaio di legno.

 

Dopo un po’, nella ciotola, si presentava un grande impasto chiaro con un po’ di grumi.

‘ Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e impastare con le mani.’ Disse Ron, osservando l’amica fare una smorfia un po’ disgustata ‘ E poi tu mangeresti un torta fatta con le mie mani, nel vero senso della parola??’

Ron annuì.

E la ragazza, un po’ dubbiosa, affondò le mani nell’impasto e cominciò a muoverle senza esperienza.

‘No no no, così non va bene.’ La riprese lui, dopo un po’.

Le si mise dietro e affondò anche lui le mani nell’impasto ‘ Dev’essere un moto regolare… aprire chiudere…aprire chiudere..’

 

Hermione sentiva il fiato di Ron sul collo e rabbrividì quando quelle stesse mani possenti e grandi toccarono le sue nell’impasto che, pensò lei, da un momento all’altro avrebbe preso fuoco.

 

Si sentiva rossa in faccia, e sicuramente il calore che usciva dalle guance sarebbe potuto arrivare a Ron, il quale l’avrebbe potuta anche prendere in giro.

 

Poi successe l’impensabile.

 

Ron, sotto l’impasto, intrecciò le sue mani con quelle di Hermione.

La ragazza sgranò gli occhi, se possibile ancora di più, quando il mento di Ron si poggiò tra il suo collo e la sua spalla. ‘ Hai capito come devi impastare?’ domandò lui a bassa voce.

 

E quel fiato le arrivò caldo, corto e soprattutto stranamente sensuale.

Annuì, cercando di non far pesare troppo la situazione.

Ma Ron non accennava a lasciare quelle mani, così piccole e agili.

 

‘ Tremi.’ Osservò Ron lasciando la presa e allontanandosi da lei.

Hermione abbassò il volto. Non rispose.

 

Ma quella “non risposta” arrivò a Ron come un sasso nel cuore.

Evidentemente Hermione non avrebbe mai voluto che lui si spingesse così tanto..

 

Beh, anche questo chap è finito.

Credevate che potesse andare tutto liscio, eh? Evidentemente Ron si è spinto un po’ troppo..senza i Weasley che pullulavano per la casa…

Lasciatemi vostri commenti!!

Perdonatemi per gli eventuali errori grammaticali o sintattici semantici ma non ho davvero il tempo materiale per correggere tutto..la scuola mi occupa il 99% della giornata…

 

RINGRAZIAMENTI:

 

HERMIA: Sì..sono un po’ crudele, lo ammetto… CIAO E GRAZIE!! ^__-

 

DK86: Ciao Davide! (eh, oramai ci chiamiamo anche per nome!! ) Allora, grazie per la tua recensione e la tua solita correzione (che mi fa molto piacere) e poi volevo sapere…quando pubblichi la tua nuova ff che mi hai fatto leggere? Ciao!!!

 

ROBBY: Grazie per i complimenti, ciao!!

 

TETA: come ho già detto a Hermia, che conosce più meno quanto mi pi9ace lasciare in sospeso ff, sono molto cattiva… ^^

 

MIKY BLACK: Ehi, grazie! ^^ Quanti complimenti!! Ciao!!

 

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Capitolo 6
*** Avrei voluto darti di più... ***


‘ …e così…Io sono scappata in camera tua…’ terminò Hermione stendendosi completamente sul letto

‘ …e così…Io sono scappata in camera tua…’ terminò Hermione stendendosi completamente sul letto.

 

Aveva raccontato a Ginny tutta la serata passata con Ron. Del sugo, della torta e delle mani.

La sorella di Ron aveva ascoltato silenziosamente.

 

Le raccontò di quanto si pentì una volta che, abbandonata la ciotola blu, era scappata al piano di sopra lasciandolo lì, da solo, in mezzo alla stanza, con ancora le mani imbrattate di impasto.

 

‘ Non me la sono sentita..eppure..aspettavo quel momento da tanto tempo…’ sussurrò quasi a sé, Hermione.

Ginny annuì ‘Evidentemente è avvenuto troppo velocemente.’ Si stese anche lei sul letto e spense la luce.

 

Erano le 4.00 del mattino, quando Ron si ritrovò a scendere nuovamente, come la sera precedente, in cucina.

Solo che in quella cucina così ancora troppo buia e fresca, non vi trovò una ragazza dal viso angelico e dalla massa uniforme di capelli seduta sulla consunta poltrona intenta a leggere un tomo troppo grande da tenere sulle gambe.

 

Il tavolo era ancora imbandito da farina sparsa qua e là, la bottiglia di vetro del latte era ancora aperta e con il caldo che faceva doveva essere solo buttato nel lavandino.

E lì, abbandonata proprio dove l’aveva lasciata lei la sera prima…qualche ora prima… c’era quella ciotola che aveva nascosto in se quelle quattro mani vogliose di toccarsi e di provare brividi nuovi.

 

Magari impaurite, ma vogliose di toccarsi.

 

Eppure, lei non lo voleva.

Si era rifiutata. Aveva tremato.

 

Aveva paura di lui.

 

Gli occhi azzurri di Ron si erano persi nel vuoto e non osservavano un punto preciso.

Davanti ai suoi occhi scorrevano tutte le scene della sera prima: come se fosse stato fatto un fotomontaggio.

 

All’inizio l’imbarazzo, poi la voglia e alla fine…la paura.

 

La paura di sbagliare, di correre troppo, di non riuscire ad aspettare.

 

Ma cosa dovevano aspettare?!

Avevano aspettato 6 anni, 4 dei quali non si decidevano a dichiararsi: evidentemente volevano capire se era la cosa giusta da fare……….ma era la cosa giusta da fare?

 

La porta si aprì in un botto, e entrarono ridendo Molly e Arthur Weasley, ossia rispettivamente la madre e il padre di Ron (per chi non lo sapesse, ma credo che tutti lo sappiano, no?).

 

Entrarono ancora ridendo, ma quando videro loro figlio lì, in piedi, con le braccia a penzoloni, si fermarono e cercarono di stare seri.

‘ Ronny?’ lo chiamò dolcemente la madre.

Ron alzò lo sguardo, ma non rispose.

‘ Ti senti poco bene?’ domandò ancora.

Ma lui ancora non rispose e preferì accasciarsi sulla poltrona.

 

Non avrebbe mai creduto che sarebbe riuscito a ridursi così per una ragazza…

 

Molly fece segno ad Arthur di andare a dormire e decise di rimanere con il figlio.

 

Lentamente si tolse la giacchetta dalle spalle e la poggiò su una sedia, osservando il tavolo.

‘ Cosa avete fatto di bello ieri sera, tu e Hermione?’ domandò lei.

Ron alzò il viso, non arrossì, non fece nulla e questo fece preoccupare ancora di più la madre.

 

Il silenzio si appesantì ma venne rotto immediatamente dopo dalla voce rauca di Ron ‘C-ci…siamo divertiti…’

 

Molly sorrise debolmente ‘Beh, è un inizio…’

‘ No.. è la fine..’ pronunciò lui, poggiando la testa al bracciolo.

 

La madre gli si avvicinò e gli posò una mano sulle testa ‘ Cosa sta succedendo al mio bambino? Si è innamorato, forse?’

Ron alzò di scatto il viso, arrossendo furiosamente ‘ Certo che no!’

Molly sorrise carezzandogli la testa ‘ Adesso sì che riconosco mio figlio! Troppo orgoglioso e testardo.’

 

Ron non rispose.

 

La madre continuò ‘ Con le ragazze ci vuole pazienza. Sai, anche io sono stata una bella ragazza.’

Ron cercò di non ridere.

Molly se ne accorse e continuò sorridendo leggermente ‘ Ah sì… le scappatelle che facevamo io e tuo padre!... e la McGranitt che lo scopriva sempre, poverino!... ma ogni sera era sempre la solita storia: alle 0.30 in punto nella Sala Comune.’ Sospirò e guardò il figlio ‘ Devi avere costanza. Domattina partirete per la Romania, e ti assicuro che tutto si risolverà.’

 

                                                    °^^^°

 

‘ Mi raccomando, fate i bravi e quando vedete uno di quei tanti draghi,  non avvicinatevi!!’

 

Ginny, Fred, George, Arthur e Molly avevano accompagnato quella mattina all’aeroporto Ron e Hermione. Questi ultimi avevano con sé 2 valigia ciascuno e in mano i rispettivi biglietti.

Sorridevano, e sembravano molto agitati.

 

Mamma Weasley abbracciò prima Hermione, poi Ron dopo aver fatto raccomandazioni di qua e di là.

 

‘Va bene, mamma!’ sbuffò Ron sciogliendosi dall’abbraccio delle madre e facendo cenno a Hermione di seguirlo.

E mentre i cinque Weasley agitavano la mano per salutarli ancora una volta, i due si erano già imbarcati e ora erano seduti uno di fianco all’altra.

 

Non accennavano a parlarsi, né tanto meno a guardarsi.

Preferirono rispettare un “silenzio religioso”, e solo quando il comandante ordinò di allacciare le cinture, i due si guardarono.

‘Nervoso?’ domandò lei.

Lui fece cenno di no ‘Tu?’

‘Un pochetto.’ Rispose lei, sorridendo nervosamente.

 

Il primo sorriso, dopo la sera passata rovinosamente.

Quasi spronato da quel dolcissimo sorriso, il rosso continuò ‘ Sai…riprendendo il fatto di ieri…’

‘No, Ron. Scusa…ma non ne voglio parlare.’ Lo fermò lei, diventando nuovamente seria.

‘Non ho detto che ne voglio parlare… ho detto solo…’ riprovò Ron.

Hermione si voltò verso di lui ‘Ma come te lo devo dire che non ne voglio parlare, eh? In arabo?!’

 

Ron allora si zittì.

‘Potete slacciare le cinture, ora.’ Gli sorrise l’hostess che era appena passata di lì con un vassoio di bicchieri.

Ron ubbidì e si alzò, diretto chissà dove.

Hermione lo seguì con lo sguardo, sbuffò e prese una rivista dal carrello.

Arricciò il naso quando trovò davanti a sé un articolo di gossip ‘ Ancora?!’ lo buttò sulla poltrona affianco a sé e prese dalla sua borsa un saggio libro di…ehm..beh… è inutile dirlo, tanto oramai avrete capito, no?

 

Era già ad un buon punto della lettura, quando arrivò Ron e le si sedette accanto.

La ragazza non spicciò parola per almeno un ora, fin quando chiuse in un colpo secco il libro e si rivolse all’amico ‘Ron…’ ma si fermò di colpo.

Il ragazzo affianco a lei dormiva con la bocca un po’ schiusa e i capelli che gli ricadevano davanti gli occhi chiusi.

Lei sorrise e glieli spostò cercando di metterglieli dietro l’orecchio. Ma sfuggirono alla presa e ripresero il loro solito posto.

 

Che colpa aveva lui se lei non se la sentiva?

Se lei aveva paura che la loro storia potesse prendere una piega spiacevole.

Se lei aveva paura che un giorno lui si potesse innamorare di qualcun'altra.

Se lei aveva paura di soffrire per lui.

 

No, non si sentiva ancora pronta.

Eppure, lui gli trasmetteva una tranquillità che nessuno le aveva mai dato.

Lui non si era arrabbiato quando lei aveva rifiutato un contatto.

Ci era rimasto solo molto, troppo male.

 

                                       ° ^^ °

 

Quando arrivarono in Romania, era già sera inoltrata.

L’aria era fresca e frizzante, e l’aeroporto era quasi completamente buio se si faceva eccezione di cinque o sei fari accesi.

Appena entrarono nella sala d’aspetto trovarono Charlie e sua moglie Mary seduti. Ron e Hermione andarono loro incontro con un sorriso presumibilmente falso, sulla bocca. Si salutarono e si diressero a casa loro attraverso un taxi economico.

‘Allora, viaggio duro?’ domandò Mary, dolcemente.

‘ Avrei preferito la materializzazione.’ Rispose Hermione, osservando il paesaggio rumeno dietro il finestrino del taxi.

‘ Beh, un po’ tutti la preferiscono. Ma Ron non ha passato l’esame.’ Osservò Charlie guadagnandosi una severa e torva occhiataccia da parte del fratello minore.

‘ Qualche problema?’ domandò Ron incrociando le braccia al petto.

‘ Io ti ho vista al Matrimonio..’ continuò Mary rivolgendosi a Hermione ‘Ma non so chi sia, perfettamente.’

Hermione sorrise e porse la mano ‘Sono… la migliore amica di Ron.’

‘Oh… credevo che fossi la ragazza.’ Pronunciò ancora, rivolgendosi a Ron che era arrossito furiosamente.

Le guance di Hermione per poco non presero fuoco ‘N-no..Andiamo a Hogwarts assieme.’

Mary sorrise e si legò i lunghi capelli neri in una coda alta.

 

Il viaggio non fu molto lungo, ma comunque molto scomodo. Ron era schiacciato tra Hermione e Charlie, mentre Mary si trovava avanti, accanto al tassista.

 

Arrivarono dopo poco davanti ad un’apparente vecchia baracca che non aspettava altro che un alito di vento un po’ più forte degli altri per essere spazzato via.

 

Charlie pagò il tassista e invitò i tre ad entrare ‘E’ il nostro Paiolo Magico.’ Spiegò dopo poco.

Di lì, proprio come a Londra, si poteva accedere al mondo magico e la via dove si affacciavano appartamenti e negozi magici si chiamava Dragon Alley  per la presenza qua e là di resti preistorici di Draghi.

 

Camminarono un pochino in questa isolata stradina ciottolosa dove le luci degli appartamenti si rifletteva spezzata. I passi dei quattro rimbombavano e il buio della notte li avvolgeva.

 

Dopo un po’ si fermarono davanti ad un grazioso palazzo antico, Charlie sussurrò qualcosa ad una lingua di drago apparentemente di roccia e il portone, cigolando, si aprì.

 

‘Beh, non è il massimo…ma è casa.’ Esclamò Mary, entrando e posando la borsa su un mobiletto dell’ingresso.

Accesero le luci e la trovarono estremamente deliziosa: c’era un piccolo salotto con un caminetto e tre poltrone rosse rubino, poi c’era la cucina e la piccolissima sala da pranzo. Ad un certo punto c’erano delle scale che portavano al piano di sopra.

 

Ron si stava dirigendo nella sua camera quando il fratello lo fermò ‘Ehi, Ron? Dove credi di andare?’

Gli occhi azzurri di Ron incontrarono quelli scuri di Hermione, come per chiedere spiegazioni ‘Di sopra…’

‘Ah… credevi di avere una camera tutta tua?’ domandò mortificata Mary.

Ron passò in rassegna i due coniugi ‘Perché… non c’è…??’

 

                                        °^^°

‘ Ridicolo, davvero dico.’ Sbuffò Ron girandosi da un lato.

La persona accanto a lui ridacchiò ‘Beh, se c’era da divertirsi l’avremmo fatto assieme… se c’era da scocciarci… l’avremmo fatto insieme.’

Lui si voltò e lei era lì, stesa mentre guardava il soffitto, in pigiama, con la coperta che le arrivava al bacino.

Charlie e Mary avevano aperto un divano così che potesse diventare un letto a una piazza e mezza. Loro avrebbero dovuto dormire lì, assieme.

‘ E poi cosa vuoi di più? Hai il fuoco acceso… un comodo materasso…’ continuò lei, non guardandolo.

Ron sospirò ‘Avrei voluto darti di più…’

Lei si voltò e sorrise dolcemente ‘Perché dici questo?’

‘ Avrei voluto… che la vacanza cominciasse bene. E invece…abbiamo litigato in aereo, vivremo tra quattro mura…e siamo costretti a dormire assieme in un cartoccio di letto che cigola ad ogni minimo respiro.’

 

‘Non abbiamo litigato in aereo, Ron…era solo che non volevo parlare…soffro l’aereo…e parlare mi costava una fatica immensa.’ Spiegò lei.

 

‘ Menti.’ Disse lui, guardandola.

Lei scosse la testa ‘Non mento.’

‘Potrò rimediare a quanto ho fatto tra ieri sera e oggi?’

‘ Vedremo… per adesso, dormiamo. Sono stanca.’

 

Lui annuì e si voltò dall’altra parte.

L’unico rumore era quello dei ceppi accesi del caminetto. Il buio si era impadronito della stanza e solo il colore rosso del fuoco delineava il viso dei due ragazzi.

‘Hermione?’ sussurrò Ron, non voltandosi.

‘Mhm?’

‘Tu… mi vuoi bene?’

 

Ma che cucciolone!!!!

 

‘Come potrei non volertene?’ rispose lei ‘Buonanotte.’

Dopo un po’… ‘Hermione?’

‘ Mhm?’

‘ ….Anche io ti voglio bene. Tanto tanto.’ E lui giurò di sentirla sorridere.

Chiuse le palpebre non vedendo l’ora che il sole fosse sorto per rivederla e trascorrere con lei una giornata finalmente positiva.

 

Forse è un po’ noioso questo chap… ma dovevano arrivare, no? Allora, ringrazio chi ha solo letto ma anche a chi ha recensito e in particolare:

 

 

SIJAY: Grazie per i complimenti!!

 

HERMIA: mhm…non lo so..devo pensarci..^__-

 

DK86: WOW un complimento da parte di Davide?! Aspetta che rileggo la recensione…eh sì..GRAZIE!!!

 

ROBBY: Già..CHI non cucinerebbe con lui?! A costo di buttare poi tutta la roba preparata… ciao e grazie!!!

 

CIAOOO!!!

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Capitolo 7
*** Un letto e una spiaggia... ***


I caldi raggi solari che si erano infiltrati attraverso le leggere tende del soggiorno costrinsero Hermione ad aprire gli occh

I caldi raggi solari che si erano infiltrati attraverso le leggere tende del soggiorno costrinsero Hermione ad aprire gli occhi molto lentamente.

 

Si stiracchiò e, istintivamente, quasi impaurita dal fatto di non poterlo più trovare accanto a sé, si voltò verso la sua sinistra.

 

E lo vide, come il giorno prima in aereo, addormentato.

Sembrava un bambino…un dolcissimo bambino dai capelli rossi e le lentiggini, quasi sparite, sparse sul viso.

Aveva una mano posata sul ventre e l’altra dietro la nuca.

Dormiva beatamente respirando lentamente.

La maglietta a maniche corte faceva sì che fosse possibile ammirare il nervo che si prolungava sul muscolo dell’avambraccio destro e che lo faceva diventare tremendamente sexy.

 

La ragazza sghignazzò e, dolcemente, gli soffiò in faccia: voleva svegliarlo, voleva perdersi in quegli occhi così profondi e chiari. Voleva.

 

Ma Ron, disturbato dalla leggere brezza, si voltò dall’altra parte facendo cigolare il letto.

 

Lei si era addormentata solo poche ore prima: non era proprio riuscita a dormire, quella notte il solo pensiero di averlo accanto…il solo pensiero che un minimo movimento e l’avrebbe sfiorato… il solo pensiero che era la prima volta che dormivano assieme, la faceva elettrizzare.

 

Non voleva alzarsi, non voleva allontanarsi da quella figura che tanto desiderava, ….che tanto amava.

 

E lui, come se fosse stato chiamato dolcemente, si voltò verso di lei con un mezzo sorriso su quelle labbra così belle.

Spontaneamente anche Hermione ricambiò il sorriso e lui si voltò completamente ‘ Da quanto sei sveglia?

Una domanda così semplice, così innocente, ma che fece tremare il cuore alla giovane Grifondoro.

Le arrivò alle orecchie come se fosse la frase più bella e più dolce che avesse mai sentito…la più calda, la più rassicurante.

 

E si scoprì stupita e quasi stupida nel pensare simili sciocchezze.

‘ Da un po’.’ Rispose lei, alzandosi dal letto.

‘Io…non ho dormito proprio, invece. ‘

Lei lo guardò un po’ stranita.

Ecco, forse si voleva dichiarare!

Forse aveva provato anche lui quel tanto amato desiderio di abbracciarla forte senza arrossire stupidamente.

Forse non ce la faceva più a osservarla e non poter fare a meno di desiderarla.

Forse… anche lui aveva capito…

 

‘Chissà dove hanno comprato questo cartoccio di divanoletto! ‘ esclamò poi il rosso, alzandosi anche lui dal letto.

Hermione lo guardò un po’ interdetta, e spiazzata dalla risposta entrò mogia mogia in cucina.

 

‘Preparo del succo d’arancia.’ Proferì la ragazza.

Non era una domanda.

Non era un’offerta.

Era come se fosse stata una cosa ovvia, inanimata… superficiale.

 

E mentre la bruna si adoperava per preparare una semplice spremuta di agrumi, Ron se ne stava seduto al tavolo, con i capelli arruffati, la canotta un po’ sgualcita, e i piedi scalzi.

Qualche volta la bocca si apriva per fare spazio ad un rumoroso sbadiglio, e si richiudeva lentamente mentre con la mano destra si grattava la nuca.

 

Hermione si diresse al tavolo della cucina con in mano due grossi bicchieroni di spremuta.

Uno lo porse a Ron che in un sol sorso ne svuotò il contenuto.

Invece lei, avvicinava il bicchiere alle labbra, se le bagnava e le leccava.

‘ Charlie e Mary dove sono?’ domandò d’un tratto il ragazzo.

‘ Probabilmente a lavoro.’ Rispose lei, alzando le spalle.

Ron si alzò di scatto dalla sedia e si diresse al piano di sopra.

‘ Dove stai andando???’ gli urlò dietro Hermione.

‘ Ti porto in spiaggia!’ gli rispose lui dal bagno.

Ma in Romania non ci sono spiagge!’

‘ Tu credi?’

 

                                                    °^^^^^°

 

‘ Ron….ma dove diavolo mi stai portando?!’ esclamò un po’ scontrosa Hermione.

Gli occhi della ragazza, difatti, erano stati bendati da una fascia nera e ora camminava tendendo le braccia in avanti come se fosse una zombie…ceca.

‘ Sta’ tranquilla, e fidati a volte di me!’ rispose lui.

Avevano preso una specie di Nottetempo Rumeno ed erano arrivati in una specie di foresta fitta. Lì, Ron, con grande sorpresa di Hermione, le bendò gli occhi e la condusse mettendole una mano sulla spalla, fin dove erano arrivati.

Ronald Weasley..’ cominciò Hermione, mentre Ron roteava gli occhi ‘ l’ultima volta che mi sono fidata di te, mi sono ritrovata sempre nei pasticci! Tipo che quella volta che…’ e continuò per un buon quarto d’ora a parlare di tutte quelle infinite volte in cui Ron l’aveva messa nei pasticci.

 

 

’Perfino nell’ultimo treno di Hogwarts, quando…’ ma si bloccò perché ad un certo punto, Ron l’aveva presa per mano.

Lei era ovviamente arrossita furiosamente e non sapeva che Ron era del suo stesso colore scarlatto in volto.

Dopodiché le tolse la benda e lei rimase a bocca aperta.

Si trovavano in spiaggia, sì. Ma in una spiaggia eccezionale, deserta. Le piccole onde del mare luccicavano vogliosamente sotto i raggi solari di agosto e il verso dei gabbiani faceva da sfondo musicale a quella panorama magnifico.

La sabbia non era bollente, e la brezza le carezzava i capelli mossi. Sorrise e inspirò profondamente, si girò verso RonRon…è bellissimo.’

Lui sorrise un po’ imbarazzato.

Ma lei continuò ‘Non ho mai visto un posto del genere…è…è magnifico. Ho scoperto che non sei un materialista, Ron, e mi fa immensamente piacere, te lo giuro. Sei un ragazzo d’oro perché sono queste le cose che ti piacciono. Quelle che arrivano dritte qui.’ Finì, poggiandogli dolcemente una mano sul cuore.

 

Ron abbassò il volto voglioso più che mai di nascondere quel rossore puerile ‘I-iosapevo che ti sarebbe piaciuto.’

Ormai si erano seduti sul bagnasciuga, e la brezza scompigliava loro i capelli facendoli rabbrividire.

‘Sai, quando ero più piccolo, e mamma veniva a trovare Charlie… papà ci portava qui e io e Ginny facevamo sfrenate corse su questa sabbia. Ci piaceva osservare il tramonto…bagnarci a vicenda…e poi…

‘Poi Ginny è cresciuta.’ Terminò Hermione in un soffio.

Lui la guardò ‘Già..

Ed era così bello quel sole che gli illuminava quegli occhi color cielo.

Era così dannatamente belo mentre cercava di riaggiustarsi i capelli e passava quelle grandi mani sul cuoio capelluto.

Gli si avvicinò spontaneamente ‘ Grazie Ron.

Ron la guardò e le sorrise.

Fu allora che si ricredette. In realtà lui aveva capito tutto.

 

COME ANDRA’ A FINIRE?!

Me molto cattiva! Ma su, dai!  Mi scuso se ho fatto qualche errore grammaticale, ma provvederà Davide a dirmeli ^__- …Fa poco finirà per la vostra gioia! RINGRAZIO COME SEMPRE:

 

TETA: Grazie per il tuo commento, ciao!

 

MIKY BLACK: grazissssssiiiimmmmmmmmaaaaa e ciaooisssiiiiiiimmmmmmaaaa!!

 

ROBBY: Hermione ha un po’ paura di quello che NON può succedere tra loro, ha paura perché non si vuole illudere…ma l’adolescenza è la parte più impegnativa della vita! Ciao e grazie!

 

MYU: scuse per il ritardo, ma ho avuto dei problemoni…. Spero di aggiornare presto il prox chap! Ciao e grazie!

 

HERMIA: e già..ma non ti credere che mamma Weasley non lo venga a sapere, eh! ^___- lì sì che ci sarà da divertirsi. Ma non prometto nulla! Ciao e GRAZIE!

 

SIJAY: grazie e un bacio anche a te!

 

STENAFI: Ciao! Sai, se non sbaglio ho recensito una tua storia! Drunk forever!

 

MA COME MAI DK86 NON HA RECENSITO!!!!

 

CIAO!!!

 

 

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Capitolo 8
*** Rivelazioni Catastrofiche ***


html xmlns:v="urn:schemas-microsoft-com:vml" xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office" xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word" xmlns="http://www.w3.org/TR/REC-html40"> Dopo un po’ di tempo i due ragazzi tornarono a Dragon Alley, dove nel frattempo, Charlie e Mary erano rientrati dal lavoro

 

 

Dopo un po’ di tempo i due ragazzi tornarono a Dragon Alley, dove nel frattempo, Charlie e Mary erano rientrati dal lavoro.

 

Quando Hermione entrò in cucina, trovò Mary che si stava comportando in modo egregio nel preparare una sostanziosa cena.

La ragazza si sedette al tavolo e poggiò il mento sulla mano destra.

‘Beh, vi siete divertiti stamattina?’ domandò la donna, mentre un leggero sorriso si stampò sulla bocca.

Hermione annuì, e si immerse nuovamente nei suoi pensieri.

‘ Ah, il fascino Weasley…’

La ragazza sbattè le ciglia ‘Fascino cosa?

Mary si voltò ‘ Il fascino Weasley. Quegli occhi, quei capelli…. Tutto marca Weasley.

Hermione rise sorpresa dal modo così estroverso della donna di parlare.

‘Tu stai pensando a lui, lo so. Anche io quando ero ragazzina a Hogwarts, lo desideravo con tutta me stessa…ma lui non mi valutava proprio…’ Mary sorrise ai ricordi ‘ Era battitore della squadra di grifondoro…ed io ero una stupida tassorosso illusa. Mi ricordo che cercai di entrare nella squadra di Quidditch anche se non riuscivo a montare una scopa. Mi ruppi tre volte il braccio’ rise e tornò a guardare Hermione ‘ Tipico del fascino Weasley. Ti rapisce, e non puoi non farne a meno.

 

Hermione negò con la testa ‘No, Ron non è come Charlie. Ron è…impacciato… brusco…a volte anche molto imprudente….e è stato appena preso nella squadra di Quidditch…no, Ron non è come Charlie…è molto di più.’ Terminò sorridendo segretamente.

 

E tu lo ami così, non è vero?’ domandò lei sedendosi al tavolo.

Hermione alzò di scatto la testa ‘Non ho detto che lo amo.’

‘Oh, sì, certo. Ma lo pensi.’

‘Non ….lo penso, no.’

Mary la guardò ancora a lungo, Hermione sostenne lo sguardo anche se si sentiva le guance andare in fiamme.

Vabbeh, dai. Chiama i maschietti che la cena è pronta!.

 

                                                  °^^^^°

 

Hermione stava seduta sul divanoletto ancora chiuso. Nonostante fosse quasi la fine di agosto, sembrava fosse già novembre. Il freddo della stanza la faceva rabbrividire.

Sembrava essere passato solo un giorno da quella mattina in cui lui la portò in spiaggia e l’abbracciò forte forte.

 

Certo, non era successo nulla di così eclatante ed eccitante… ma almeno un abbraccio c’è stato.

Da quel giorno, i due, continuano a guardarsi e a sorridere segretamente. Spesso uscivano assieme per le vie di Dragon Alley con la scusa di andare a fare la spesa o controllare che avessero tuti gli ingredienti per Piton…e poi invece si ritrovavano a gustare insieme un enorme cono gelato offerto dalla gelateria “Nonulla”. Strano nome per una gelateria in cui tutto puoi dire tranne che non vuoi niente.

 

Strinse contro il petto le gambe, mentre leggeva un libro aperto alla pagine 123 alla sua destra.

Lo leggeva con attenzione, ne era rapita così tanto che non si accorse che una figura longilinea la stava osservando.

‘Ehm…Herm?’

Hermione alzò di scatto gli occhi e lo notò. Era in piedi, in pigiama e capelli erano, come suo solito, tutti arruffati.

Aveva la voce impastata dal sonno e gli occhi socchiusi per via della luce del salotto.

‘ Ancora sveglia?’ domandò lui.

Hermione annuì ‘ Sono eccitata… domani torniamo a Hogwarts…e tutto sembra tornare alla normalità.

Lui le si sedette accanto ‘E non volevi la normalità?’

‘ Certo. E poi…rivedremo Harry.’

 

Ron per un po’ tenne il viso abbassato ‘Già…Harry.’

‘ Che ti succede?’

Lui scrollò le spalle ‘Sono passate velocemente le vacanze, vero?

Hermione annuì ‘Mi sono divertita molto.’

‘Non prendermi in giro.’

‘Non ti sto prendendo in giro.’

Si guardarono per alcuni interminabili secondi poi, sfortunatamente, Ron ruppe il silenzio ‘E’ stata più divertente l’estate trascorsa con me…o quella con Krum?

Mhmmm!! Ron! Ancora con questa storia?! Non ci posso credere!’ sbuffò lei, spazientita mentre girava svogliatamente la pagina del libro.

Ma lui, testardo, continuò avvicinandosi ‘ Finché non mi dirai la verità io non ti lascerò in pace.’

 

Hermione, decisa più che mai a chiudere per sempre quel benedetto argomento che andava avanti da lì a quasi 3 anni, mise l’indice a mo’ di segnalibro tra le pagine del tomo chiuso e cominciò guardandolo negli occhi ‘E cosa vuoi sapere, sentiamo!

‘ Ad esempio….’ Ron fece finta di pensare, anche se sapeva già cosa voleva chiederle ‘ Ad esempio: cosa avete fatto alla fine del ballo del Ceppo?’

Lei ci pensò un po’ su, poi rispose ‘Ci siamo dati la buonanotte.

‘ Sì, ma prima?’

‘ Abbiamo ballato.’

‘Ma subito dopo il ballo?’

‘ Ci siamo fermati.’

‘ E poi…..??’

Hermione sorrise furbescamente ‘ E poi…cosa?

Cosa avete fatto subito dopo che vi siete fermati?!’ domandò ancora Ron, sbuffando.

 

E cosa mi dici di te e Lavanda?’ rigirò lei la frittata.

Il ragazzo alzò gli occhi al soffitto ‘ Stai facendo la mia parte, Hermione? Perché cambi discorso? E’ perché forse non mi vuoi dire la verità?

Lei lo guardò intensamente La verità? Perché la vuoi sapere? Cos’è? Non ti fidi di me?’ sembrava arrabbiata.

Per un po’ Ron non rispose, poi abbassò il capo ‘E anche se fosse?’

‘ E anche se fosse cosa?’

Lui alzò lo sguardo ‘ E anche se fosse…che non mi fidi di te?’

Lei tolse l’indice dalle pagine del libro e guardandolo si alzò di scatto e si avviò verso la cucina.

 

Lui la seguì subito dopo e la ritrovò sorseggiare del latte freddo.

Se non mi vuoi dire cosa è successo tra te e Viky… vuol dire che qualcosa è successo.’ Terminò lui, servendosi di latte.

Aprì la credenza, prese un barattolo di vetro contente della polvere nera, ne mise un po’ nel latte e cominciò a mescolare.

E vero.’ Lo raggelò lei ‘ Qualcosa è successo, caro il mio Ronald Weasley. Ma stà certo che tu saresti l’ultima persona a cui lo andrei a dire.’ Sbottò, poggiando il bicchiere sul tavolo e correndo al piano di sopra.

 

‘Non hai ancora risposto alla mia domanda!!’ le urlò dietro.

 

Tutto sembrava andare per il meglio…e invece…

 

                                               °^^°

 

Godric’s Hallow Ron, ricordi?’ Harry aveva deciso di accompagnare I suoi due migliori amici e Ginny alla stazione di King’s Kross.

Non vedeva da circa due mesi Ron e Hermione, e il primo sembrava essere cresciuto in altezza ancora di più. Non sapeva però se in quanto a cervello fosse stato lo stesso.

 

Harry non sarebbe tornato a Hogwarts e in realtà anche Hermione e Ron non sarebbero dovuti tornare.

Ma lui aveva insistito affinché la frequentassero almeno per tre mesi.

E così fu.

Lui sarebbe andato a Godric’s Hallow con Lupin, Tonks e Moody e il natale lo avrebbe passato con loro alla Tana.

Era stato tutto progettato attraverso le lettere che Ginny inviava a Harry, durante l’estate appena trascorsa.

 

Il cielo era uggioso e plumbeo. A volte si avevano degli scrosci d’acqua, ma niente di più.

 

‘Mi raccomando Harry. Quando vuoi la McGranitt ha detto che puoi comunicare attraverso il suo camino…’ ripeté per la centesima volta la preoccupatissima Hermione.

Harry sorrise dolcemente ‘Ti ho detto che non ti devi preoccupare. E adesso, salite. Su!’

‘ Harry, abbi cura di te stesso.’ Hermione lo abbracciò stretto, così tanto da meravigliare Ginny ma soprattutto Ron che per tutto il viaggio non spicciò parola.

 

Ginny aveva deciso di condividere lo stretto spazio dello scomparto numero 4 con suo fratello e Hermione. A volte sospirava pesantemente osservando il paesaggio attraverso il finestrino appannato. Spesso guardava l’orologio, come se dovesse scoccare qualcosa da lì a qualche minuto.

Il silenzio si faceva sempre più pesante.

 

Probabilmente, molto probabilmente, la vacanza non è andata proprio nella maniera che si sarebbe aspettata.

Osservava il fratello che aveva il viso volto verso destra, e Hermione ce aveva il viso rivolto verso sinistra,

Tutti e due aveva le braccia rigorosamente intrecciate sul petto.

 

Poi lo scomparto si aprì lentamente, rivelando una figura che fece saltare in piedi la piccola Ginny.

 

E allora…questo chap è davvero molto brutto, lo devo ammettere.

Ma avevo bisogno che la vacanza terminasse prima per anticipare il momento della dichiarazione.

Hermione e Ron sono irrimediabilmente cocciuti e nuovamente hanno litigato.

Ma chi sarà la figura misteriosa che è apparsa nello scomparto.

Non certo un Dissenatore ^^”……ma qualcuno che ci assomiglia.

E con i ringraziamenti a chi ha recensito, vi saluto alla prossima puntat…ehm…capitolo! ^^

 

ROBBY: Ehi, mamma mia quanti complimenti! Grazie!

 

HERMIA: va tutto bene, grazie! ^__- Ciao!

 

SIJAY: davvero non volevi recensirla..ç__ç ma poi hai cambiato idea ed è questo l’importante!! Grazie per aver recensito e per i bellissimi complimenti.

 

DK86: caro davide, inutile dire che la tua ff è splendida, grazie ancora per la tua recensione! ^__-

 

MIKY BLACK: Glaccie!! ^__^ Ciauuu!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Il block notes ***


Dopo quella che fu una giornata ricca di “scoperte sensazionali”, nuovi rancori, angosce e paure, Ronald decise di metterci un

- GINNY E LA MISSIONE QUASI IMPOSSIBILE -

                         - IL BLOCK NOTES -

 

 

 

 

Dopo quella che fu una giornata ricca di “scoperte sensazionali”, nuovi rancori, angosce e paure, Ronald decise di metterci una bella pietra dormendoci sopra.

 

Evidentemente non sapeva a cosa andava incontro, poverino.

 

Da quando Harry aveva lasciato Hogwarts per occuparsi di quei benedetti Horcrux, il dormitorio del settimo anno dei grifondoro sembrava un po’ vuoto.

Non che Harry fosse così chiassoso, no…ma sapevano tutti che non ci sarebbero state più notti passate in bianco per stare accanto all’amico svegliato da uno dei tanti sogni di Voldemort.

 

Il bel Weasley aveva mangiato solo una caramella a cena: aveva un fastidioso nodo alla gola. Aveva assistito allo smistamento, più rapido che mai, ed era tornato su al dormitorio, dove, svestito, si infilò nel letto e si girò su un fianco, chiudendo gli occhi.

 

Quelle che seguirono furono le ore più tremende mai passate fino allora.

 

Si girava e rigirava nel letto, impigliandosi tra le lenzuola. A volte Morfeo lo accontentava accogliendolo tra le sue braccia, ma un minimo ricordo faceva sì che i suoi occhi si sbarrassero.

 

Sudava freddo, nonostante la stanza non fosse per niente calda.

Le tende bordeaux che al buio parevano nere, sembravano soffocarlo, e il cuscino sembrava più sottile che mai.

 

Lo ripiegò, ma niente.

 

Il volto di Malfoy gli appariva senza ritegno. Così com’era entrato quella mattina nel suo scompartimento, così come era entrato in sala grande scoccandogli uno sguardo minaccioso, così entrava a forza nei suoi pensieri incollato alla sorella…

 

Li vedeva aderenti al muro, tutti e due, incollati.

Rabbrividì, e si girò dall’altra parte.

Nuovi pensieri, nuove paure. Hermione e Viktor, stessa posizione, stesse azioni.

 

Proprio non ne poteva più.

 

Per una volta volle alzarsi dal letto prima della solita ora mattutina e, inforcate le pantofole rosse e nere, si avviò verso la sala comune, che, ovviamente, era vuota.

 

Il fuoco produceva una luce molto fioca che a stento riusciva a illuminare una piccola porzione di poltrona. I tavoli erano sgombri, le sedie di legno un po’ allontanate e un forte odore acre si spandeva per la sala.

 

Sudava ancora freddo, e, notò guardandosi riflesso ad un vetro della finestra gotica della sala, era pallido come un cencio con profonde borse viola sotto gli occhi.

 

Che fosse malato?

 

Si sedette stancamente sul divanetto e preso un blocco di fogli bianchi, cominciò a pasticciare qualche cosa.

 

Ginny, sua sorella, quella che avrebbe odiato per tutta la vita, era diventata il nuovo capitano della squadra di Quidditch.

 

Sì, proprio quella grazie alla quale aveva fatto brutte figure davanti a Hermione.

Quella grazie alla quale era andato in Romania con l’amica implicando anche la litigata oscena, l’ultima sera.

Proprio l’attuale fidanzata di Draco Malfoy.

 

Sbuffò. Non poteva farci proprio niente.

La sorella sembrava non capire lo stato delle cose!!

Malfoy era un Mangiamorte, l’aveva ammesso anche lui stesso, era pericoloso, era sempre a tu per tu con Voldemort!

Trovare lui era come trovare la morte!

 

Sfogliò il blocco e sbuffò ancora.

Uno dopo l’altro disegni a matita in chiaroscuro si susseguivano: tutti traenti una sola creatura.

La sola creatura che lui amava e avrebbe sempre amato.

 

Il suo stomaco produsse strani rumori. No, non era la fame. Piuttosto nausea.

 

‘ HERMIONEEEE!!! HERMIONE!!’

 cominciò a urlare Ron ,alzandosi tremante dal divanetto e avanzando verso il dormitorio femminile. Chiamò ancora, tenendosi una mano sulla gola e piegandosi in due.

 

Nessuna risposta. Lui si afflosciò a terra, da solo, sul pavimento senza che nessuno l’avesse potuto aiutare. Neanche la sua Hermione sembrava aver sentito il grido torturato dell’amico.

 

                                 ^****************^

 

 

Lo guardò, speranzosa in una sua parola…in un suo sorriso.

Ma niente.

Gli passò la mano sulla fronte e la ritirò quasi subito. Era bollente.

 

‘Ancora niente?’ domandò Lavanda, andando su e giù per la camera già vestita di tutto punto.

 

La ragazza seduta sul letto dello sfortunato negò con la testa e sospirò.

 

‘Secondo me…è l’influenza babbana.’ Obbiettò Calì, pettinandosi i morbidi capelli nero pece.

‘Naaa…secondo me ha mangiato troppo, come suo solito! Pensa che quando stavamo insieme..’

 

‘Lavanda? Calì? Vi sarei grata di andare, se non avete altro da fare.’ Ribattè Hermione, acida, non staccando gli occhi da Ron.

 

La sera prima l’aveva sentito gridare il suo nome.

In un primo momento aveva deciso di non alzarsi e di ignorarlo…almeno avrebbe imparato la lezione!

Così non fu, però.

Perché poco dopo sentì un tonfo.

Il tempo di infilare la vestaglia e di scendere le scale del dormitorio che l’aveva trovato accasciato a terra con una smorfia di dolore sul viso.

Subito lo aveva portato su, nel suo dormitorio, e lo aveva steso sul suo letto.

 

‘Ron?’ cercò di chiamarlo a bassa voce.

Ma lui niente.

Era ancora molto pallido e perline di sudore avevano spazio sulla fronte.

I capelli bagnati erano stati alzati dalle dita di Hermione che vi passavano attraverso e il respiro era lento e irregolare.

A volte mugolava qualche cosa di incomprensibile, e lei non ci fece più caso.

Ma ogni suo colpo di tosse, ogni suo movimento…non passavano ignari sotto gli occhi attenti di Hermione.

 

‘Non ti preoccupare. Diremo noi alla McGranitt che hai Ron da accudire.’ Proferì Calì, aprendo la porta.

‘No.’ Sospirò Hermione, alzandosi con addosso già la divisa, ‘Ora scendo. Solo cinque minuti.’

 

 

Lavanda annuì, e trascinò con sé Calì.

 

La Grifondoro si voltò ancora verso Ron, si chinò sulla fronte e posò un dolce bacio. Poi prese la borsa e corse a lezione.

 

·        ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ *

 

‘ Tu sei tutta matta’ ghignò Draco sedendosi sul prato con Ginny.

‘ Eppure, tu non ci avresti mai pensato.’ Fece notare lei, sedendogli sulle gambe.

‘ Mi avevi detto che non avresti mai utilizzato nulla dei gemelli per tuo fratello!’

‘ E ma quando ci vuole ci vuole!’

‘ E quando terminerà?’

‘ Sai la favola della bella addormentata?’

‘Esattamente……..no.’

‘ In pratica ci vuole un bacio per curarlo.’

 

Il biondo sorrise ancora posando le sue labbra sul collo della ragazza ‘ E tu non ti senti bene, vero?’

‘ Sì,’ affermò lei ‘ Devo guarire anche io.’

 

I due scoppiarono a ridere cominciando a baciarsi e a scambiarsi tenerezze.

 

                                     *    ^^^^^^^^^^^^^^^^^   *

 

‘Doveva portarmelo subito qui, signorina Granger!’ protestò madama Chips, facendo levitare il corpo di Ron su un letto vuoto.

‘ In realtà è accaduto tutto stanotte. Si è sentito male’ spiegò Hermione, cercando di difendersi.

‘ E stamattina? Non mi dica che non aveva tempo di fare un salto qui e dirmelo!’ continuò l’infermiera uscendo da un cassetto un’enorme siringa.

 

‘ In realtà…speravo si sentisse meglio.’

‘ Per niente! Chissà cosa si è beccato…!! Sarà un infezione!’ affermò Madama Chps infilando l’ago in un braccio del Grifondoro senza non suscitare in Hermione una smorfia di terrore.

‘ lei…non sa cos’è?’

‘ Non sono mica una maga, io!’ ironizzò la donna, dirigendosi verso il letto occupato da una ragazzina del secondo anno ‘Vedi questa? Ha bevuto l’inchiostro di un calamaio maledetto. È un tipo di infezione…e questo?’ indicò un altro alunno ‘ Quello è stato infettato dalla puntura di un doxy.’

‘Ma i Doxy non pungono….’ Notò a bassa voce Hermione.

‘ E quello?’ e indicò un ragazzo seduto con la faccia a pois ‘ Quello ha bevuto una pozione sconosciuta! Il suo ragazzo avrà mangiato qualche robaccia! Una caramella…un pasticcino..qualcuno avrà voluto fargli uno scherzo per niente divertente!’

 

‘Ron non è il mio ragazzo.’ Disse Hermione.

‘ No? Beh, è lo stesso. Non è che una porta nel proprio dormitorio un ragazzo qualunque! Ne sento di queste cose!’

 

La ragazza arrossì furiosamente sentendo stranamente un caldo infernale.

Per tutta la giornata aveva pensato a lui. Durante l’ora di trasfigurazione, di incantesimi e di pozioni! Tutti i pensieri erano rivolti solo ed esclusivamente a lui.

 

Hermione annuì vaga ‘Quando posso venirlo a trovare?’

‘ Ah! Gli orari sono fuori, non un minuto in più non uno in meno!’ protestò Madama Chips.

‘ La domenica?’

‘Mio Dio! La domenica c’è il Quidditch! Qui ci sarà un disordine infernale! Tra tifosi e giocatori feriti non saprei come darti retta!’

La Grifondoro  annuì ancora, congedando l’infermiera e dirigendosi verso la sala grande.

 

Seduti ad una tavolata trovò Neville, Luna e Ginny che parlottavano tra loro sommessamente.

Ma appena lei li raggiunse, loro tacquero in un silenzio religioso.

‘Ciao Herm! Abbiamo saputo di Ron. Come sta?’ domandò tutto d’un fiato Neville.

‘ Non bene. Non dà segni di vita.’ Sospirò Hermione, sedendosi stancamente sulla panca.

‘ Mhm?’ domandò Ginny, servendosi di stufato.

‘ Che sia……morto?’ domandò Luna, guardando negli occhi i tre amici.

‘ Maddaiii!! Sarà..un avvelenamento involontario! ‘ sbuffò la rossa.

 

La ragazza bruna si rivolse a Ginny ‘Magari Fred e George potrebbero conoscere la cura di questo tipo di avvelenamento!’

‘ Guarda che Fred e George creano scherzi non trovano necessariamente una cura!’ esclamò in una risata la rossa, il che fece innervosire non poco Hermione, che, ingoiato un boccone, salì in Sala Comune.

 

Ancora piena, la sala di ritrovo dei grifondoro pullulava di studenti che si erano ridotti all’ultimo minuto nel fare i compiti.

Anche lei si sedette davanti al fuoco e, usciti dalla borsa libri, pergamene e piuma, cominciò a svolgere il tema di Erbologia: Come riconoscere un Gattamaio da un Gallimaio.

 

Facile no? Il Gattamaio è una pianta – gatto…il gallimaio è una pianta che mangia il pollo!’

La voce inconfondibile di Ron le carezzò il volto.

Il cuore perse un battito e si girò, svelta.

Ma nessuna traccia di lui. Solo le solite facce imbronciate degli studenti del lunedì sera.

 

Si rigirò, osservando la pergamena ancora vuota e il libro aperto a pagina 233.

Fisso il fuoco e solo allora si accorse di essersi seduta su qualcosa di duro.

Si alzò e prese il quadernetto che si trovava sotto il suo sedere.

Aggrottò le sopracciglia e, curiosa, aprì la copertina.

 

                                Ron Weasley 

       Londra – Hogwarts – 4° anno

 

Sorrise pensando a come la sorte si stava divertendo nei suoi riguardi e sfogliò la prima pagina.

Una ragazza da un bellissimo vestito era disegnata accanto ad un ragazzo alto dai capelli un po’ lunghi. Sembravano danzare su una pista da ballo, e lui la stringeva a sé e le sorrideva.

 

Hermione si perse fra quei tratti di matita e rimase per tanto tempo a osservarla.

Poi sfogliò un’altra pagina.

La data portata era di un anno dopo. Evidentemente era stato disegnato quando Ron frequentava già il quinto anno.

 

Una ragazza dai capelli gonfi, con in braccio un  gatto, era ritta di spalle al camino con un’aria superiore. Hermione notò che i bottoni della camicetta erano chiusi perfettamente e la cravatta era ordinatissima. Sospirò.

Tutto sembrava esserle sfuggito di mano con un solo block notes di bellissimi ritratti….

 

 

Chiedo scusa per l’enorme ritardo, ma non ho potuto aggiornare non solo per motivi di scuola ma anche perché anche io sono stata colpita dal famoso “blocco dell’autore”. Spero mi perdoniate! Ringrazio tutti quanti!!

Dal primo all’ultimo lettore. Dal primo all’ultimo recensore. Spero di aggiornare presto! Vi mando tanti baci! Ciao!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Il block notes II parte ***


Quella mattina era rimasta stesa a pancia in giù sul suo letto con, tra le mani, quel block notes dalla copertina di pelle un

Quella mattina era rimasta stesa a pancia in giù sul suo letto con, tra le mani, quel block notes dalla copertina di pelle un po’ consumata.

Alcuni fogli erano staccati, altri erano piegati in più parti, ed altri ancora avevano “l’orecchietta”.

Se ci fosse stato Harry e Ron fosse stato bene, avrebbe dovuto trascorrere quella domenica mattina nel campo di Quidditch a tifare per i suoi due migliori amici.

E invece si trovava piacevolmente rilassata.

Aveva girato e voltato tante volte quelle pagine, finché, nascosto, non trovò un disegno che fece fare al suo stomaco quattro capriole.

 

Una ragazza era stesa di lato, nuda, con i capelli lunghi e un leggero velo di raso le copriva la femminilità, mentre i due piccoli seni erano perfetti.

Le labbra erano schiuse in un piccolo sorriso dolcissimo.

I capelli erano riccissimi, e un sopracciglio era incrinato.

Sembrava voler chiamare l’osservatore a sé.

Il disegno in sé per sé era bellissimo, come tutti gli altri del resto, e questo non la preoccupò.

Quando però abbassò lo sguardo, lesse scarabocchiato un “Hermione” firmato RW.

 

Si inumidì le labbra e osservò più attentamente quel disegno, mentre il cuore stava palpitando molto forte.

Tutto avrebbe potuto pensare, meno che Ron l’avesse mai potuta immaginare così... e tantomeno che Ron sapesse disegnare!

Si alzò a sedere e chiuse il block notes prima che un ennesimo foglio cadesse dall’enorme raccolta e andasse a capitare sotto il letto di Lavanda.

 

‘Dannazione!’ imprecò Hermione, stendendosi a pancia in giù sul pavimento andando alla ricerca del foglio.

Sotto il letto dell’amica vi trovò di tutto: orecchini, collane, trucchi... ma l’ordine era un vocabolo presente nel suo dizionario personale?! Probabilmente no.

 

Rinvenì con il foglio tra le mani, ma quando alzò lo sguardo la testa le girò.

‘ G..Ginny! c-che ci fai qui??’ esclamò notando che la rossa aveva tra le mani il block notes di Ron.

‘ Uhm..volevo un tuo in bocca al lupo.’

‘ Buona fortuna, Ginny.’ L’abbracciò lei, veloce, strappandole di mano il block notes.

Non avrebbe mai voluto che qualcuno sapesse di quei disegni e delle “fantasie” di Ron.

 

La ragazza la guardò un po’ interdetta, poi si strinse tra le spalle ‘ Ti piacciono i disegni che fa mio fratello?’

Hermione inserì il foglio tra la raccolta e lo strinse al petto ‘I..disegni che fa tuo fratello? Quale dei tuoi fratelli?’

‘ Ron. Hai il suo blocco tra le mani!’

‘ Sono disegni?! Davvero?’

‘Mhm Mhm’

‘ Io..n-non lo sapevo...sai, non mi impiccio nei fatti altrui...ecco, stavo appunto per riportarglielo.’

Ginny annuì ‘Beh, vai allora.’

Hermione annuì forte e scese le scale.

 

Il cuore le batteva ancora molto forte e non sapeva se fosse per il fatto che aveva corso, o perché Ginny comunque l’aveva sbiancata...o perché forse adesso avrebbe rivisto Ron..

 

Bussò due volte in Infermeria ed entrò.

Non ci trovò nessuno, tranne il letto occupato dal suo migliore amico.

‘Ron..’ sussurrò lei, vedendolo seduto con la schiena poggiata sul cuscino.

 

Velocizzò il passo e lo raggiunse.

I bottoni della maglietta del pigiama erano aperti, mostrando una parte di petto che andava su e giù lentamente.

Gli occhi erano un po’ lucidi perché probabilmente aveva la febbre.

Le mani posate sul grembo e i capelli un po’ troppo cresciuti erano arruffati.

 

‘Ehi Mione! Ciao.’ La salutò lui. Come se niente fosse successo. Come se niente si fossero detti. Come se si fossero visti appena un giorno prima.

‘Hai fatto colazione?’ domandò lei, sedendogli accanto.

‘ Mah..se quella la chiami colazione!’ rispose lui indicando un vassoio con un po’ di fette biscottate e thè fumante.

‘Beh,è genuino!’ rise Hermione notando l’espressione schifata di Ron ‘Sono felice che tu stia meglio.’ Continuò lei.

‘ Grazie.’ Rispose lui, debolmente. Abbassò gli occhi e notò con orrore quella raccolta di fogli disegnati ‘Ommiodio.. mi trovo nei guai!’

La ragazza capì e lo tenne fra le mani ‘ Ti devo restituire questo. È tuo, no?’

 

Ron annuì, ingoiando il vuoto ‘Purtroppo è mio..perfetto, la nostra amicizia è terminata qui. Stop. Fine.’

Hermione sorrise ‘E perché mai?’

‘ Non..hai aperto..il blocco?’

‘ No.’ Finse lei ‘Avrei dovuto?’

‘ No no... fiuu.’

‘ Ma adesso, se mi permetti, voglio aprirlo..’ e detto così, cominciò ad aprirlo.

‘No, ho detto!’ esclamò lui, rosso in faccia, chiudendoglielo tra le mani. ‘Sono cose personali?’ domandò Hermione

‘Personalissime.’

‘Così personali che neanche la tua migliore amica può vedere?’

‘Soprattutto lei. Insomma, ti scioccheresti!’

‘Il seno è troppo piccolo.’ Scattò lei, arrossendo furiosamente.

‘ Cosa?’

‘ E va bene che porto la terza..ma quella sarà una seconda!’

‘ Non capisco di cosa tu stia parlando.’

‘Ho visto i tuoi disegni. Non ne ho potuto fare a meno.’

‘ Cooosa? Ma mi avevi detto..’

‘ E sono bellissimi, dico davvero.’

 

Ron non rispose più, e lasciò andare il blocco tra le mani dell’amica.

‘ Penserai sia un pedofilo.’

‘ Solo perché quasi ogni tuo disegno mi ritrae nuda..non vuol dire che tu sia un pedofilo.’

Tutti e due erano molto rossi in faccia, soprattutto Ron.

‘Io...insomma.. ‘ provò il rosso, cercando di farle capire che non lo faceva apposta a immaginarla così. Che forse l’età faceva brutti scherzi..non lo sapeva neanche lui!

‘ Mi immagini sempre così?’

quella domanda rimbombò tra le mura bianche dell’Infermeria.

‘ No, cioè..non sempre sempre..voglio dire..’ si fermò perché Hermione lo stava guardando.

La ragazza si alzò e si stava dirigendo verso l’uscita.

‘Hermione, ti prego aspetta! Io..io non volevo!’ gridò Ron, cercando di alzarsi dal letto.

Ma la grifondoro accelerò il passo.

Non sapeva a cosa pensare.

Forse conosceva da 7 anni un pedofilo e non se n’era mai accorta.

O forse Ron era stato sempre così.

Forse sarebbe più saggio vivere addirittura con Malfoy che con Ron stesso!

 

‘Ron lasciami!’ urlò, sentendosi tirare dal polso.

Ron la tirò a sé ‘Ma cosa cazzo ti è preso??’

Hermione cercò di non guardarlo negli occhi ‘Lasciami’ spirò.

‘No!’

‘AIUTO!!’ cominciò a urlare la ragazza, attirando l’attenzione di alcuni passanti ‘AIUTO!!’

Ron le premette la mano sulla bocca ‘Sei impazzita?! Hermione!’

Lente lacrime cominciarono a solcarle il viso. Stava piangendo.

‘No, Hermione, non piangere.’ Disse lui, dolcemente, abbracciandola.

La ragazza singhiozzò cercando di allontanarsi da lui. Ma lui la strinse più forte ‘Calmati!’

‘ Lasciami!’ rispose lei.

Ron la lasciò andare e lei corse via, in fretta.

 

Ciaooo!! Beh, un po’ strano questo capitolo, ma aspetto vostri commenti! Ciao!

Intanto ringrazio:

 

Nunki: ciao! Eh lo so, ma non tutto quello che luccica è oro, riguardo a Draco e Ginny! Eh, tutto sembra catapultare nella tristezza, ma sono duq capitoli transitori, vedrai! ^^ grazie di tutto, ciao!

 

Hermia: Allora sei viva!!! Non ci si sente da una vita, eh? Lo so che quasi totalmente avevi dimenticato la trama, ma ho avuto delle difficoltà. Ciao, alla prossima!!

 

MandyJJ: Beh, dai, non per forza devi seguire il filo logico del sesto libro. Guarda ad esempio Draco e Ginny! E’ per questo che si scrivono le ff! Malfoy frequenta il 7° anno ed è un normale ragazzo quasi diciottenne. Ciao!

 

Gigia990: Grazie per il complimento! L’unica ff che ho abbandonato è stata “Emily”, ma perché ai lettori non stava piacendo! Dopotutto ho avuto qualche problemi nel comporla, la scuola...ad esempio. Spero ti piaccia anche questo capitolo, ciao!

 

Maria_Chan e Laura: Le mie amichette!! ^^ ciau!! Essì, in un certo qual modo Laura ha avuto ragione, lo ammetto. Ma per scoprire il continuo dovete continuare a leggere, ok? Ciao raga e grazie!

 

Robby: Anche io ho pensato che dopotutto Hermione e Ron dovevano stare un po’ da soli, no? Draco e Ginny si sono messi in estate, ma come ho già detto, per scoprire qualcosa di più devi continuare a leggere ^^” ciau!!

 

Joannadellepraterie: Una nuova lettrice, ciao! Ok, ok, mi stai troppo simpatica e continuerò la ff, ma tu continua a recensire eh! Ciao e grazie! ^^

 

 

 

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Capitolo 11
*** beh, veramente è colpa di Draco, Fred, George e di una caramella!!! ***


Ciao a tutti

Avvelenamento.

Questo il responso di Madama Chips.

La nebbia aleggiava tra l’aria invernale che avvolgeva Hogwarts, erano solamente le 6 di mattina e il castello dormiva ancora sulla riva del Lago della Piovra.

Tutti dormivano: Grop, Hagrid, Thor, i Tassorosso, i Corvonero, i Serpeverde…e quasi tutti i Grifondoro.

Più in là, più su, verso la Torre di Astrologia, seduta a terra a gambe incrociate c’era Hermione in vestaglia.

La brezza fredda la faceva rabbrividire, con il pollice e l’indice teneva chiusa la camicia da notte senza far sortire qualche sensibile effetto.

Era rimasta lì tutta la notte, confidando nel fatto che un po’ d‘aria fresca le avrebbe schiarito un po’ le idee…

Non voleva voltarsi così contro Ron, dopotutto lei avrebbe potuto farsi benissimo i fatti suoi lasciando il block notes lì dove l’aveva trovato…

Tuttavia sapeva benissimo che Ron non gliel’avrebbe mai fatto vedere…e neanche lei stessa riusciva a posizionarsi dalla parte del torto o della ragione.

Non poteva dimenticare tutto quello che aveva fatto con lui, durante l’estate, solo per colpa di qualche disegno che la ritraeva come Ron non l’aveva mai vista…

O forse sì…

 

‘ Herm…’

‘ Ginny..! Che spavento..che ci fai qui? ’

La ragazza le si sedette accanto guardando davanti a sé: il sole timido e tiepido stava per fare capolino dietro la Foresta Oscura.

‘ Potrei domandare lo stesso di te…’

Hermione abbassò il volto stringendosi nella vestaglia ‘ Sono confusa…speravo che il vento potesse portare via qualche pensiero fastidioso…’

Gin annuì ‘ Certo…magari buscandoti una polmonite…’

‘ Ora come ora..non m’importerebbe…non so da che parte stare, Gin…non so se ho agito d’impulso, per la rabbia, la confusione…o se ho agito così…perché…non lo so…’

‘ Ieri si è sentito in corridoio…come l’hai chiamato…’

‘ Non intendevo chiamarlo così……ti ho detto….mi sono fatta prendere da non so cosa…’

‘ Dalla scemitudine. ‘

‘ Tu dici? ‘

‘ Fattelo dire…Ron, per come è fatto, e te lo posso assicurare perché lo conosco da molto più tempo di te…, potrebbe essere l’ultima persona al mondo ad essere chiamata così…che poi..pedofilo..al massimo pervertito! ( ^_- corretto! Grazie maria!) ‘

Inutile dire che Hermione si sentì ancora peggio…

‘ Nonostante sia stato male…l’ho trattato male..’

‘ Che poi…fosse stato male per colpa sua………’

Seguì un lungo silenzio. Hermione guardò Ginny ‘ In che senso? ‘

‘ Beh ecco vedi…Fred e George…’

‘ Beh? ‘

‘ Stavano ripulendo il negozio…’

‘ Beh? ‘

‘ Ehi la smetti di fare la pecora?’

Hermione si zittì, non smettendo di guardare l’amica.

Ginny cominciò a stropicciarsi le mani ‘ In realtà..è stata un’idea di Draco..’

La brunetta alzò un sopracciglio ‘ E da quando in qua frequenti Draco?…’

‘ Da quando…beh ma non stavamo parlando delle caramelle?’

‘ ……….di Fred e George……non pensavo fosse colpa anche di una caramella…’

 Beh, veramente è colpa di Draco, di una caramella, di Fred e George…’

‘ Sbaglio, o stai cercando di scaricare la TUA colpa sugli altri?’

Ginny la guardò dritta negli occhi ‘ Era per voi…’

Hermione si passò una mano in faccia ‘ Oddiosantissimo…’

 

Dopo poco…anzi, pochissimo…anzi, subito dopo!

 

Le due ragazze camminavano a passo svelto tra i corridoi dalle mura di pietra.

L’aria era riscaldata da piccoli palloncini trasparenti che salendo al soffitto scoppiavano rilasciando calore.

Erano le sole a girovagare già per il castello.

‘ C’è quindi un antidoto adatto, presumo, no?’

Hermione sembrava alquanto preoccupata.

Aveva sempre disprezzato gli stupidi scherzi NON ingegnosi di Fred e George che servivano solo a dare più lavoro ai prefetti e a mettere a repentaglio la vita di studenti e persone innocenti! ( o povera Herm…quanti pensieri per due scherzetti! Chi rinuncerebbe a Fred e George se esistessero realmente?).

Ginny non rispose.

L’amica sbuffò ‘ A meno che dovrei passare ore in biblioteca anche di mercoledì..’

‘ Perché, cosa c’è il mercoledì?’

‘ La biblioteca è chiusa!’  esclamò esasperata Hermione.(come si faceva a non sapere una cosa di così tanta rilevante importanza, dico io?!)

 E se così fosse – continuò – dovrei contattare anche Fred e George per avere gli ingredienti esatti di quella…schifezza..! E non penso tratterei a lungo la conversazione…penso più che il loro collo si ritroverebbe tra le mie mani in un batter d’occhio…’

‘ Come ti stai accalorando..! Dopotutto si parla di ..Ron! Il pedofilo!’

Hermione si fermò di colpo ‘ Per quanto ancora vorrai farmi pesare questa situazione?’

‘ Fin quando non ti decidi ad usare l’antidoto!’

L’amica si mise le mani sui fianchi ‘  E sarebbe?’

‘ Hai presente la favola babbana de ‘ La Bella addormentata nel bosco’ ?’

 

La sera, in Infermeria..

 

‘ Buonasera Madama Chips…’

‘ Se è qui per accendere una nuova lite, signorina Granger, le consiglio di andare in biblioteca e non uscire di lì fin quando non le sarà passata quella voglia matta…qui c’è gente che soffre e che vuole risposare!’

Hermione scansò all’Infermiera la ‘ paternale’ …ohu, i mercoledì la biblioteca è chiusa!

‘ Sì, sì, lo so…ma..ecco…diciamo che dovrei vedere il signor Weasley per restituirgli un…una cosa..’

Madama Chips la guardò di sotto in su, poi alzando le sopracciglia la fece passare.

 

L’infermeria era quasi totalmente vuota: erano accese si e no sette lucette.

Arrivò a quella vicino la finestra gotica più grande e vide che Ron stava dormendo, steso da un lato che le dava le spalle.

Sul tavolinetto non c’era più il blocnotes e lei si sentì terribilmente in colpa.

Tutti in quel momento arrivarono i rimorsi e i flash…degli anni passati e dell’estate appena trascorsa…di quando, spesso, avrebbe potuto risparmiargli qualche litigata o qualche paternale, quando avrebbe potuto fare finta di non sentirlo per non scatenare incomprensioni…lei diede voce a quei pensieri ‘  Avrei potuto tante volte non sfotterti..o difenderti..ma l’alto grado di orgoglio non me lo permetteva, Ron…e non solo quello…avevo paura che…se avessi cambiato comportamento nei tuoi confronti…anche tutto il resto sarebbe cambiato…dopotutto la nostra amicizia è nata con qualche collisione…e forse doveva crescere così e maturare così come sta facendo ora…ma non ti nascondo che molto spesso..mi stanco..e come faccio con Harry o come Ginny fa con altri suoi amici e anche con me…a volte…vorrei poterti abbracciare… magari sostenendoti nei momenti difficili…ma sai che avviene il contrario…quando sei triste o quando lo sono io..o quando uno di noi due è nervoso..o anche semplicemente felice..noi non facciamo altro che litigare…cambierei spesso il mio carattere e il mio stupido orgoglio…ma ho paura che a te poi non vada più bene, che tu..dopotutto..più di un’amica..non mi vuoi..’

 

Hermione riprese fiato e si alzò dalla sedia.

 E se ci provassimo…?’

Lei si bloccò, lui si voltò piano…

‘ Intendo..e se provassimo a volerci bene?’  provò a spiegare Ron

La ragazza rimase in piedi ‘ Come ho potuto dirti una cosa così brutta?’

Il rosso aggrottò le sopracciglia ‘ Ti rimangi ciò che hai detto?’

‘ No, no…assolutamente..stavo..pensando a domenica…’

Ron si sedette sul letto ‘ Avanti Mione, lo sai benissimo che ho un debole per te..’

Quello che seguì fu un lungo silenzio..

‘ Nel senso…che lo sai..che non potrei mai non perdonarti..’

Hermione accennò un sorriso imbarazzato.

‘ Ti va..di venire qui?’  domandò lui dando due colpetti sul letto.

Lei si sedette e lui le carezzò dolcemente la guancia, diventando color vermiglio in zona collo e orecchie.

Gli occhi celeste-verdone luccicavano per la febbre, il viso tuttavia era pallido e le mani fredde e bagnate di sudore.

Lei, appena si sentì sfiorata la guancia, socchiuse gli occhi inclinando il viso. Si sentì pervadere da un brivido lungo la schiena. Quel gesto gridava tenerezza, dolcezza…quasi amore..

Come potevano quelle mani abituate a prendere botte fratelli, a montare scope volanti, a proteggere tre grandi cerchi da una pluffa avere un tocco così dolce e delicato?

Come, prima di allora, quelle mani potevano appartenere ad una persona così…come Ron?

All’improvviso si sentì una stupida.

Era impazzita tutta d’un tratto.

Di scatto la mano sudata lasciò il viso dolce e delicato della ragazza. Ron si piegò in due sopraffatto da un forte conato di vomito.

‘ Madama Chips! Madama Chips!’  gridò Hermione, cercando di tenere la fronte al ragazzo.

Il vomito ancora non si fermava, e la ragazza si agitava sempre di più. Madama Chips non arrivava.

 

Ad un letto opposto a quello di Ron era seduto Antony Goldstein, un Corvonero, che lì impalato stava osservando la scena.

‘ Brutto deficiente, vai a chiamare Madama Chips!’  

‘ Madama Chips si è allontanata da Hogwarts!’  rispose brusco lui

‘ Vai a chiamare la McGranitt allora, non vedi che Ron sta male?!’

‘ Ho la caviglia slogata..!’

Hermione si ritrovò a imprecare e appena i conati continui finirono, ci andò lei dalla McGranitt.

 

Nella notte Ron fu ricoverato al San Mungo…

 

Mamma, che capitolo triste!!

Sono tornata!! (per vostra disgrazia ^_- )

Eh si..mesi e mesi..oddio..quasi un anno di assenza e ho lasciato in sospeso questa storia?

Na, na..non sono cose da brave autrici!

Spero mi perdoniate davvero con tutto il cuore e che mi rivogliate tra voi!

E spero anche che non mi abbiate dimenticato e abbandonato!

Adesso ho notato si sono aggiunti tanti autori e lettori..e spero di tornare nella cerchia…perché adesso vi prometto di non abbandonarvi più!

Sempre se rivolete la vostra StefyGranger…………la rivolete?

Beh, nel frattempo voglio ringraziare gli autori delle ultime recensioni!

 

Ginny_Potter: visto? Non vi ho abbandonati! Perdonami ancora per l’immenso ritardo!

 

Gals: Curiosa? Ecco qui cosa sta per accadere…! Ma cosa sta succedendo?

 

Aleberyl90: Scusamiscusamiscusamiscusamiiiii! Tu che ci tenevi ad aggiornamenti veloci veloci…mi spiace davvero tantissimo! Ma ripeto, ho avuto dei grossi problemi….ma adesso non vi abbandono più! Appena posso scriverò e scriverò solo per voi! Un baso!

 

Merilyn: continuala presto…….oddio! Che dolore! Perdonami tanto anche tu!

 

Hermia: come vedi ho corretto nel testo. Hai ragione, non ci avevo pensato…!

 

Maria_chan e laura: eh..mi spiace che sia sembrato veloce…ma tieni a mente questo..è passato un anno..sai quante cose sono cambiate nel mio modo di scrivere?

 

Funkia: Grazie! Sì, penso che anche io gli sarei saltata addosso!

 

SiJay: Ecco il capitolo!

 

Gigia990: Si rimetterà tutto apposto? Booooooooooh

 

Raga, vi ripeto!

Il capitolo precedente l’ho scritto un anno fa!

Penso di aver cambiato..spero migliorato, il mio modo di scrivere..o forse è rimasto invariato J

Comunque sia, spero mi recensiate perché mai come adesso ho bisogno di sprono per continuare!

 

Allora, in che giorno della settimana è chiusa la biblioteca? J

 

Ciao!!

 

 

 

 

 

 

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