Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli: Capitolo 1: *** Il viaggio in Romania... *** Capitolo 2: *** Il primo giorno... *** Capitolo 3: *** Lo specchio... *** Capitolo 4: *** Bon Ton e un ballo a dir poco... DOLOROSO! *** Capitolo 5: *** Da amici, è ovvio... *** Capitolo 6: *** Avrei voluto darti di più... *** Capitolo 7: *** Un letto e una spiaggia... *** Capitolo 8: *** Rivelazioni Catastrofiche *** Capitolo 9: *** Il block notes *** Capitolo 10: *** Il block notes II parte *** Capitolo 11: *** beh, veramente è colpa di Draco, Fred, George e di una caramella!!! ***
Un ragazzo insolitamente bello era seduto sotto una quercia, a est della
Tana
Un ragazzo insolitamente
bello era seduto sotto una quercia, a est della Tana.
I forti raggi solari estivi
carezzavano quei capelli rossi e la leggera brezza li ravvivava, giocandoci.
Sembrava preoccupato.
Si torceva le mani, e molto
spesso sbuffava cercando di alleviare la tensione che gli faceva arrivare forti
fitte alla pancia.
Chiederglielo o non
chiederglielo… quello era il problema.
Era luglio, e pochi giorni
prima aveva chiesto a Harry se sarebbe voluto andare con lui in Romania, da
Charlie.
E sapete cosa gli aveva risposto??
Volete proprio saperlo??!!
Ha risposto esattamente
questo ‘ Ron, ma cosa ti salta in mente?! Ho un sacco di lavoro da fare e tu mi
chiedi di divertirmi?? Come faccio con GrimmauldPlace, Kracker e l’Ordine?? E poi, mi manca Sirius e Voldemort
circola liberamente per il mondo… e non pensi anche alla ricerca che dovevamo
fare?? Se non ricordi, abbiamo lasciato Hogwarts per
quei benedetti Horcuxes!!’ (non mi ricordo bene come
si scrive, sorry!! ^__^” )
Inutile dire che il bel
Weasley ci era rimasto molto male, e per interminabili
minuti al telefono aveva preso in seria considerazione di mandarlo..... a…. beh, in un posto non ben definito.
Charlie però aveva pagato il
biglietto per due persone. E non era stato tanto
facile pagare il Matrimonio, figurati un viaggio di piacere!
Sbuffò nuovamente, questa
volta guardando il cielo.
Veloci nuvole madreperlacee
si rincorrevano in quello sfondo celeste, non acchiappandosi mai.
Era una giornata splendida.
Perfetta per ridere, giocare
a Quidditch o scherzare. Ma senza il suo migliore
amico che avrebbe dovuto fare??
Intanto una ragazza dai
lunghi capelli rossi gli si era seduto accanto, e ora come ora lo stava
fissando.
‘Cosa c’è?’
sbottò Ron, facendola sobbalzare.
‘ Ma
dico, sei pazzo?! Un altro poco e mi prendevo
seriamente un grande coccolone!!’ esclamò lei, indignata, poi si addolcì ‘A
cosa stai pensando?’
‘ Al viaggio in Romania…’
‘ Ah! …Posso venirci io con
te, se Hermione non ci viene?’
Ron la guardò, sbiancato ‘
Mica ho invitato Hermione!’
‘ Ah no? Beh,
perché non lo fai, allora?’
‘P-perché…
beh…’
‘ Balbetti.’ La sorella aveva
notato che il fratello da bianco come un cencio era
diventato rosso pomodoro.
1 a 0 per Ginny Weasley!
‘ Harry non ci viene… ma non…
stavo pensando di invitarla…’
‘ Perché no!?’
domandò lei, semplicemente alzando le spalle.
‘ Non ci verrebbe.’
Rispose lui, stendendosi sull’erba inglese del giardino.
‘Ma se non glielo chiedi come
fai a saperlo?’
Ron la guardò.
Aveva ragione. Terribilmente
ragione!!!
‘ E comunque..non lo so se voglio portarmi in viaggio lei… mi parlerebbe
sempre dei libri… dei posti… degli avvenimenti storici…’ sbuffò lui ‘Io lì mi
vado a divertire…non ad acculturarmi!’
Ginny ridacchiò maliziosa ‘Ma
a chi la vuoi andare e raccontare? Io conosco ogni tuo
singolo neurone, Ron, e ho capito che sei cotto di lei.’
Ron si alzò a sedere di
scatto ‘Sei pazza, vero?’
‘ E ho capito anche che tu la
vuoi portare con te… solo che ti imbarazzi a
chiederglielo…’ gongolò la sorella.
Ok, 2 a 0 per Ginny.
‘ No, ascolta… stai
fraintendendo tutto! Io.Non.Ce.La.Voglio.Portare.
Avere tu capito?’ scandì Ron, facendola sembrare una
marziana.
‘ E
tu essere molto scemo, avere tu capito?’ lo imitò lei, puntandogli l’indice sul
petto.
Ron la guardò ‘ Facile a
dirsi… ma a farsi?’
Ginny scoccò la lingua ‘Mpf…per quello non c’è nessun problema… dopotutto… nulla è
impossibile ai Weasley.’
Nuova Missione di Ginny. Sarà impossibile? Bah, chi lo
sa!
Per equilibrare il fatto di aver lasciato la mia fanfiction (orribile, lo ammetto) di Emily,
incomincio questa.
Il chap è piccolissimissimo, così avrete il tempo e il modo per
decidere se la devo continuare sì, o no.
Spalancò la porta facendola
sbattere contro la parete della cameretta del fratello, svegliandolo in un
colpo solo.
‘ Si comincia, Ron!! Sei pronto?’ domandò Ginny urlando dalla gioia di poter
aiutare finalmente il fratello.
Il ragazzo si poggiò sui
gomiti e la guardò già tutto corrucciato mentre i capelli erano tutti arruffati
‘ Che vuoi alle… ‘ guardò l’orologio e sgranò gli
occhi ‘ 5 del mattino??!!’
‘ Ricordi ciò che mi hai
detto ieri? Avevi detto che volevi invitare Hermione in Romania! Da oggi si comincia!’ esclamò la rossa saltando sul letto, accanto al
fratello finendo a pancia in giù.
‘ Si incomincia
cosa???’
Dopo un
po’, in bagno…
‘ Mi sono lavato 11 volte i
denti… cadranno alla fine!’ mugolò Ron, guardando la sorella dalla
specchio.
Era lì, sulla soglia del
bagno, con le mani incrociate sul petto e un sorrisetto
tutto meno che malevolo ‘Ma dai! Se ti lavi i denti un’altra…mhm..vediamo…quindicina
di volte, non succede niente!’
Ron sbuffò, mentre prendeva
nuovamente lo spazzolino e svuotava sopra tutto il dentifricio alla menta.
‘ Sai, una ragazza vuole che
quando qualcuno la bacia… ehi, ti senti bene??’
Ron si stava a dir poco strozzando. Stava tossendo nel lavandino ed era
diventato quasi viola.
Ginny gli batté più volte la
mano sulla spalla.
Poi il fratello rinvenì il viso e la guardò
celatamente ‘ Ma cosa diavolo stai dicendo??!!’ sussurrò.
‘ Cosa
stavo dicendo?’ domandò confusa Ginny. si
guardò attorno con l’indice posato sulla bocca e gli occhi ridotti a fessure
per lo sforzo di dover ricordare ‘Ah! Sì, ti stavo parlando del bacio. Allora,
se tu vuoi baciare Hermione, è ovvio che la tua bocca deve sapere di buono,
perché…’
Ron la stava guardando
traumatizzato.
La sua sorellina??
Come faceva a sapere tutte quelle cose dettagliatamente??
Certo, aveva avuto alcuni
ragazzi… ma non avrebbe mai pensato che…sì, insomma… sapeva
tutto così perfettamente!!
‘…Così, quando finalmente i
vostri polmoni chiederanno ossigeno, vi distaccherete. Ma
Hermione poi dovrà venire da me e dovrà dire “Bacia da Dio!”. Hai capito?’ terminò la sorella, guardandolo.
Ron annuì, distratto.
Poi ci pensò su e negò
fortemente ‘ Sei pazza! E io
lo dissi a mamma quando tu nascesti! Le dissi che eri pazza! Io non sfiorerò
neanche con un indice Hermione, hai capito o ti devo fare lo spellit???’
Ginny lo guardò con tanto di occhioni da cane bastonato ‘
Allora… tutto quello che stiamo facendo…non serve a nulla?’
‘ Evidentemente no, Ginny. Mi
dispiace per te, ma l’unica cosa che voglio fare è invitare Hermione in
Romania, ok? Da amici, si intende.’
‘ Invece a
me dispiace per te, Ron. Perché sei ancora troppo cocciuto per capirlo…’ Ginny si voltò,
come per andarsene, ma sapeva che il fratello l’avrebbe fermata.
E la mano non tardò ad
arrivare ‘ Cosa devo capire?’
Ginny lo guardò da finta
triste ‘ Che… ah..ma tu non capiresti…’
Il fatto era che voleva far
crescere in lui la curiosità!
E’ questo che la rendeva così
inevitabilmente sveglia.
L’assiduità.
‘ Cosa devo
capire??’ domandò ancora Ron, guardandola speranzoso.
Ginny non rispose e fece
spallucce.
‘ Riguarda Hermione?’
‘ Esattamente… ma vedi… se
non l’hai capito da quando è entrato in scena Viktor… non credo che lo capirai
ora.’ Rispose lei, liberandosi dolcemente dal fratello
e dirigendosi verso la cameretta.
Giunta a 2 cm dalla porta
corse ridendo.
Mentre Ron aveva la mano destra poggiata sul bordo del
lavandino di ceramica e fissava il vuoto.
Nessuno aveva capito che lui
lo sapeva da sempre.
Cercava di rifiutare quell’idea, però,perché a Hermione piace il ricco, famoso, bel
Viktor Krum… e non lui.
Cosa era lui dinnanzi a Krum?
Nulla. Neanche una briciola
di pane ammuffito.
Nulla.
E allora, che sperava a fare?
‘ Ronny, che stai facendo
tutto solo?’ Mamma Weasley era apparsa davanti il bagno, con le mani sui
fianchi ‘ E per giunta a quest’ora? Non ti senti bene?’
Ron non rispose.
Molly cercò di mettergli una mano sulla fronte, ma lui la
scansò, andandosene.
Si sentiva un verme.
°^^^°
Ginny era tutta euforica, quel pomeriggio.
Andava su e giù per la
cucina, con le mani dietro la schiena e il volto verso l’alto.
Stava per arrivare, a minuti,
la sua migliore amica: Hermione.
Ron scese le scale, prese una
mela dal vassoio al centro del tavolo e la morse ‘ Cosa stai
a fare qui?’ domandò, dopo aver ingoiato.
‘ Ho
invitato Hermione!!’ esclamò lei, sorridente.
Ron aveva appena finito di
dare un altro morso alla mela, quando cominciò a
tossire molto forte.
E diventò nuovamente viola in faccia mentre cercava di
chiedere aiuto.
Ginny sbuffò roteando gli
occhi verso il soffitto, mentre colpiva lentamente con la mano
la schiena del fratello.
‘ Due volte in un solo giorno…
sei fortunato!’ esclamò lei, mettendosi a sedere.
Ron, che era scampato per
miracolo dalla morte, la guardò ‘ Se questa la chiami
fortuna!’
Il discorso, però, fu
interrotto dal suono di un clacson.
Ginny guardò Ron.
Ron guardò Ginny.
Si catapultarono
contemporaneamente fuori la Tana mentre vedevano avanzare una graziosissima
ragazza dai lunghi capelli castano chiaro a boccoli.
Sorrideva, e sembrava molto
felice di rivedere i suoi due amici.
Ginny abbracciò forte l’amica
‘ Sono felicissima che tu abbia accettato di venire!’
esclamò euforica la rossa.
Hermione
sorrise di più ‘ E come non avrei potuto?’.
‘ Ehm-ehm…
così impegnata da non poter salutare neanche l’amico?’ domandò Ron, cercando di
farsi notare da Hermione.
Quest’ultima lo guardò non
abbandonando mai il suo sorriso solare.
Lo abbracciò forte forte e gli scoccò un bacio sulla guancia.
Inutile dire che le guance di
Ron stavano percorrendo la fase “Dai-proviamo-tutte-le-sfumature-del-rosso”
tipo Giovanni Muciaccia.
‘ Sono così
felice di poter stare con voi!’ esclamò Hermione, riferendosi però,
ovviamente, a Ron.
E Ginny passò in rassegna i loro visi.
Imporporati, poiché
pazzamente, irrimediabilmente, infinitamente innamorati l’un
dell’altro.
E capì che sarebbe stato un gioco da ragazzi combinare
il tutto.
°^^°
Dopo essersi fatta una lunga
doccia, Hermione, quella sera, entrò in camera di Ginny e la trovò stracolma di
fogli bianchi appallottolati a terra.
La rossa stava scribacchiano nervosamente qualcosa e sembrava non si fosse
accorta dell’arrivo della mora.
Hermione ne
approfittò per piegarsi, raccogliere un dei tanti fogli accartocciati e
spiegarlo per poi leggerlo:
Missione Ron / Hermione.
1)______
2)_____
Hermione lo rilesse più
volte…Missione Ron /Hermione??
Cosa aveva in mente quel genio?!
Aveva aperto la bocca per
chiedere informazioni, quando la richiuse
immediatamente poiché un ragazzo era entrato e aveva letto con lei il biglietto
e ora sentiva il suo fiato sul collo…
Ho aggiornato presto??
Beh però non abituatevi, e!
E’ solo che oggi è sabato e l’appuntamento con le
amiche è alle 7.30! ^__^
Comunque sia ringrazio di cuore:
SIJAY: Un bacio anche a te e grazie per il
complimento! ^^
TETA: sei una nuova mia lettrice? Beh, benvenuta! ^^
Spero di non deluderti poiché sei nuova ma mi stai già simpatica,
ciao e grazie!
HERMIA: il fatto di Emily è
una storia mooolto lunga.. magari ti mando un’e-mail,ok? Eh sì, Ginny
dovrà “affrontare” anche l’altissimo orgoglio dei due grifoni… povera lei! Baci
e ovviamente grazie! ^__^
GIUGIZZU: Eh-eh..ho aggiornato abbastanza presto? Sei un mago! Sì, anche io
sono voluta entrare nella prospettiva della commedia e
romantica… spero di non deluderti! Ciao e grazie!
MYU: confido in te, allora. E come ho già detto, spero
di non deluderti…ciao e grazie!!!
BEH, VEDIAMO SE RIUSCIRO’ A POSTARE ENTRO MEZZANOTTE IL TERZO CHAP? ^^ NON LO SO… CI
PENSERO’… CIAO!!
Hermione si voltò di scatto e lo trovò tutto paonazzo mentre si grattava
imbarazzatissimo la nuca
Hermione si voltò di scatto e
lo trovò tutto paonazzo mentre si grattava imbarazzatissimo
la nuca.
‘ Tu sai…?’
domandò semplicemente la bruna al ragazzo.
Ron negò fortemente con la
testa ‘Io non centro proprio nulla… e tutta colpa
sua!’ e indicò la sorella che nel frattempo si era voltata.
‘IO??!!!
Ma dico, sei pazzo?? Eri tu quello che voleva invitarla in Romania, non io!’
esclamò Ginny, poi sorrise ‘Più di questo non potevo prooooprio
fare.’ E sempre ridacchiando uscì dalla stanza lasciando i due da soli.
Ron aveva il volto basso.
Evidentemente le scarpe gli
attiravano molto la concentrazione.
‘ Tu..cosa?’ domandò Hermione,
gettando a terra il pezzo di carta.
Ron pensava che quello fosse
stato un gesto minaccioso o “pre-litigata”, perciò,
sempre deciso a non guardarla negli occhi,uscì dalla camera.
Hermione guardò per un po’ di
tempo il punto in cui l’amico era scomparso, dopodiché si sedette stancamente
sul letto di Ginny facendo attenzione a non schiacciare nessun foglio.
Ne prese un altro e si scoprì
divertita dalla situazione alquanto strana.
Missione Ron / Hermione
1)A Hermione deve piacere Ron… non è un problema.
2)A Ron deve piacere
Hermione… gli piace già., quindi no problem
3)Invitostraordinario acenadapartedi Ron.
4)Domanda finale.
La missione “Ginny Weasley” comincia….
ADESSO!!
°^^^°
DRIIINNNN!!
Il cuore del giovane Weasley
fece un triplo salto mortale, prima che le palpebre si aprissero in uno sguardo
terrorizzato (prima di tutto) ma soprattutto furibondo.
‘ Ginny!!!!’
urlò, scendendo velocemente le scale.
Aprì la porta della tana e la
trovò lì, comodamente stesa sull’erba mentre parlava e scherzava con Hermione.
Erano già vestite di tutto
punto con una felpa senza maniche per Ginny e una molto leggera per la bruna e
un paio di pantaloni e scarpe da ginnastica.
Mentre lui era lì, sull’uscio
della porta… ancora in mutande!!!!
E soprattutto quelle mutante!!!
Quelle…con gli orsacchiotti!!
Oramai però era troppo tardi:
Hermione era poggiata sui gomiti e lo guardava a bocca aperta, Ginny invece,
che aveva visto chissà quante volte quelle benedette mutande che non si decideva a buttare, scoppiò a ridere abbastanza sonoramente.
Dopo circa un’ora…
‘ I-io
non ce la fac---ccioppiù!!! ‘ esclamò senza fiato Ron, mentre percorreva per la
settima volta tutto il recinto della casa assieme alle ragazze.
Loro, invece, fresche come se
fossero appena uscite da un negozio di gioielli.
‘ Oh, quante storie Ron! Per
un po’ di attività fisica!’ sorrise Hermione, che gli
era accanto, mentre i capelli legati in una coda ciondolavano prima a destra e
poi a sinistra.
‘Un po’ di attività
fisica… Un po’ di attività fisica??!! Ma mi avete
fatto fare cinquanta flessioni costringendomi in un quarto d’ora!! E adesso anche la corsa chilometrica…’
‘ Un po’ di
attività fisica non ha fatto mai male a nessuno!’
‘ Allora io sarò il primo a
cui l’attività fisica farà male.’ Concluse Ron fermandosi e sedendosi a terra
con “estrema” grazia .
Ginny e Hermione lo
guardavano deluse con le braccia incrociate sul petto e con un’ariapiuttosto autoritaria.
Ron congiunse le mani ‘Vi
prego… non ce la faccio più…!!’
Le due ragazze si guardarono,
sorrisero maleficamente e annuirono.
‘Perché proprio a me?...Perchè??’ piagnucolò Ron
mentre sua sorella aveva aperto bocca per infliggergli chissà quale altra
attività.
La sera,
in cameretta di Ginny…
‘Ginny…’
La rossa si voltò. Era seduta
a gambe incrociate sul letto mentre completava una lettera da mandare a Harry.
Indossava già il pigiama bianco perla e i capelli erano legati in una lunga
treccia contorta sulla testa.
‘ Dimmi Ron.’
‘ Ti posso
parlare?’ domandò lui, entrando completamente nella stanza.
Ginny gli fece segno di
sedersi accanto a lei.
‘ Oggi ho notato…che..sì,
insomma…tu e Hermione parlavate molto.’ – Ginny annuì, spronandolo a continuare
– ‘ E mi chiedevo…se stavate parlando di me…’
La sorella non rispose.
Preferì guardarlo insistentemente negli occhi, poi sussurrò ‘ Sì, abbiamo
parlato dei tuoi capelli.’
Ron si toccò i capelli che
gli cadevano sugli occhi azzurri ‘ Che hanno i miei capelli?!’
Ginny prese tra le dita una ciocca rossa ‘Sono.. lunghi. A mamma non piacciono…
ma qualcuno impazzisce la sola idea di affondarci le dita…’
Il fratello diventò paonazzo.
‘O meglio…a
qualcuna…’ sorrise lei, chiudendo la lettera e legandola alla zampa di Leo.
‘ Domani si continua, Ronald. La dovrai conquistare, attirare, affascinare
totalmente… ma soprattutto invitarla a quel benedetto viaggio…’ sbottò d’un
tratto Ginny, facendo preoccupare seriamente Ron in quanto
aveva assunto la voce del professor Piton ‘ O io non mi chiamo più Ginevra
Weasley.’
E
mentre la nostra eroina era alle prese con il fratellino molto impacciato, una
principessina che aspettava impaziente il suo principino
azzurro si stava guardando allo specchio…
Avvicinò il viso se possibile
ancora di più alo specchio di quel bagno.
Si scoprì brutta.
Sorrise cercando di
illuminare quel volto da sapientona… ma niente.
Si sentiva anonima…
Con quegli occhi color
cioccolato, così..normali…
Con quei capelli bruni dalle
dolci sfumature chiare…che sembravano così… normali.
Più si guardava
e più non si piaceva.
Intanto la porta si aprì in
uno scatto, e una figura alta e dinoccolata le si presentò
dinanzi.
Sorrise vendendolo così
bello…
‘ Ho visto che la luce del
bagno era accesa..così ho pensato che non ti sentissi bene…’ si giustificò
Ron grattandosi la nuca.
Erano tutti
e due in pigiama, scalzi e un po’ insonnoliti.
Hermione negò con la testa e
si specchiò nuovamente facendo una smorfia che fece preoccupare Ron ‘ Che succede?’
‘ I miei capelli..’ cominciò Hermione ‘ Stavo commentando il mio aspetto
fisico. E i miei capelli vanno all’ultimo posto.’
‘ A me piacciono
invece’ rispose Ron, avvicinandosi alla
ragazza.
‘ Ti piacciono? Ma se non si stanno mai ordinati! Più li pettino e più si
ribellano..e poi quella pozione lisciariccio…
dura solo 3 o 4 ore! Inutile parlare dei miei denti, poi! …’
Ron la guardò divertito,
mentre era poggiato alla porta e sorrideva di tanto in tanto.
‘ Magari… però… se li
metti…così..’ il rosso le aveva preso una ciocca da
destra e una da sinistra, li avvicinò dietro la nuca e guardò lo specchio per
incontrare gli occhi di lei ‘ Così stai bene.. ammettilo!’
Ma Hermione non volle mai ammetterlo.
Se l’avesse voluto ammettere, allora quelle calde mani
l’avrebbero per sempre abbandonata.
Se l’avesse voluto ammettere non avrebbe sentito più quel fiato sul collo scoperto.
Se l’avesse voluto ammettere non l’avrebbe mai più sentito così vicino.
Ma come ogni cosa bella,
anche quell’attimo di gioia assoluta svanì e la bella
Granger si ritrovò nuovamente sola a guardarsi in quello specchio senza sentimenti
che raffigurava la tua realtà: chi sei e come appari.
‘ Conto su di te, Ginny…’
Spero di non avervi deluso… e se l’ho
fatto, spero mi perdoniate.
Questo chap è ancora di
preparazione alla grande dichiarazione di Ron.
Probabilmente sembra atona e un po’ infantiloccia, ma
la preparazione, a mio parere, deve essere un po’ lunghetta.
Dal prossimo chap, Ginny
comincerà a fare sul serio: lezioni di galanteria, bon ton, e gastronomia.
Nonché di ballo, di camminata e di
raffinatezza grammaticale.
Ci sarà da divertirsi!
E poi, sempre nello stesso chap,
la cena in casa Weasley completa di candela e piatti raffinati, di smoking per
lui e vestitino per lei.. insomma, spero che
continuate a leggere e soprattutto a recensire!!
RINGRAZIO A:
MIKY BLACK: Grazie !^^
HERMIA: Ron è troppo scioccato
dall’idea che Hermione stava capendo (com’era suo solito) già tutto… quindi…non
ha spicciato parola!! ^^ ciao e grazie!
DK86: Premettendo che Giovanni Muciacciasia
quello della famosa trasmissione Art Attack, penso
che sia stata un piccolissima nota di comicità nella storia. Insomma, Muciaccia, ad ogni disegno, oltre a ripetere sempre “colla
vinilica” e “forbici dalla punta arrotondata” sprona i ragazzini a provare
tutte le sfumature di un determinato colore… è una battuta senza tanto spirito..ma..boh… mi è uscita così! ^^ Scusa la mia demenza ma… cos’è betareader? E anche per Spelling che non
si dice spellit(come
avevo scritto io) ma spelling (come hai detto tu). Per il fatto di Emily… non sei stato solo tu a farmi decidere di
abbandonare la storia… Ciao.
ROBBY: grazie per i complimenti..non credo di meritarmeli..^^ Ciao!
P.S.STASERA SU CANALE 5 CI SARA’ “HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI”.
ESATTAMENTE 2 MESI PRIMA DELL’USCITA DEL CALICE DI FUOCO..
CIAO!!!
Capitolo 4 *** Bon Ton e un ballo a dir poco... DOLOROSO! ***
‘ Bene, allora, cominciamo… fai finta che io sia una ragazza qualunque…
non tua sorella, ok
‘ Bene, allora, cominciamo…
fai finta che io sia una ragazza qualunque… non tua sorella, ok?’
Ron annuì.
Ginny e Ron erano seduti
l’uno di fronte all’altro in cucina. La rossa teneva un blocco di fogli bianchi
sulle gambe e una penna fra l’indice e il medio, il ragazzo, invece, aveva il
viso poggiato sulle braccia incrociate sul tavolo.
‘ Ciao Ron..’ cominciò
sensuale Ginny, cercando di apparire quanto meno come Lavanda.
Ron la guardò un po’ stupito
‘Ciao.’
Ginny rimase in silenzio, con
quel sorriso che in un attimo si piegò in un’ espressione irata ‘ COSA TI AVEVO
CONSIGLIATO DI DIRE????’
Ron alzò gli occhi al cielo e
sbuffòcon tono canzonatorio‘Ma come sei
carina, stasera… sei più bella del solito.’
Ginny si sedette e si calmò ‘
Bravo… ora…mhm..vediamo… qual è stato il tuo ultimo
libro che hai letto, Ronald?’
Il bel Weasley ci pensò un
po’ su, poi sorrise ‘La rivista n.123 di Quidditch.’
Inutile dire che Ginny cadde
a gambe all’aria!
Quando riuscì a risedersi
sulla sedia, posò block notes e penna sul tavolo, poi lo guardò dritto negli
occhi ‘Lasciati dire una cosa…. SEI UNA VERA SCHIAPPA!!!”
E dopo un po’, anche con Hermione non andava poi così
tanto bene…
‘ Ok
Hermione, fai finta che io sia un ragazzo. Bello, alto, rosso…’ cominciò Ginny,
di fronte a Hermione mentre cercava qualcosa in comune tra il fratello e
l’amica.
‘ Occhi celesti..?’ terminò
Hermione in un sorrisetto.
‘ Ok,
facciamo prima a dire così: fai finta che sia Ron… pronta?’
‘ Prontissima. ‘ sorrise
Hermione, mettendosi seduta educatamente, con la schiena dritta , le gambe
accavallate e il mento alto.
‘ Ciao Hermione, sei davvero
carina stasera. Sicuramente sei una a cui piace leggere, vero?’
‘ Oh, ma certo! Leggo di
tutto, davvero di tutto! Ovviamente non le cose futili come il Quidditch… pensa
che dopo aver letto un piccolo libro di circa… mhm..vediamo…
300 pagine, avevo deciso di mettere su un’associazione chiamata C.R.E.P.A.Ovviamente tu non hai mai voluto farne parte, però ho continuato
comunque e alla fine ho trovato varie persone che, come me, volevano liberare
tutti i poveri elfi ridotti in schiavitù, ovviamente ci volevano dei fondi e
così… ’
Hermione continuò a parlare
per mezzora, senza prendere quasi mai respiro.
Ginny era angosciata, e piano
piano era scivolata per terra dalla tristezza.
E quando Hermione si fermava
chiedendo ‘Mi stai capendo?’, non c’era neanche bisogno di annuire o negare,
tanto lei continuava lo stesso!
‘ Hai finito?’ sospirò Ginny,
in preda ad un attacco d’ira.
Hermione si posò un indice
sulla bocca ‘Beh, ovviamente ci sono da menzionare delle leggi che approvano
alcune cose, ma…’ aveva incrociato gli occhi di fuoco di Ginny, e decise di
smettere ‘ Ma dopotutto non sono cose così tanto allettanti!’ terminò
sorridendo e incrociando le mani sul grembo.
La rossa decise di non
spaventarla urlandole contro, come aveva fatto col fratello, così mantenne
un’apparente calma…
Ho detto apparente…
‘ HERMIONE MA COSA TI SALTA
IN MENTE??!! Mio fratello si addormenterebbe sul piatto dell’insalata in un secondo!!
Devi dimenticare per due ore gli elfi… per due ore… credi di potercela fare?’
Hermione la guardò
aggrottando le sopracciglia, come se fosse stata offesa ‘ Ma con chi credi di
parlare?’
‘ Con Hermione Granger, la
ragazza più cocciuta del mondo.’ Sibilò Ginny, quasi a sé. Tanto che Hermione
la ignorò continuando ‘ Certo che ce la potrei fare!’
‘ Bene, allora, quando
qualcuno ti domanda se ti piace leggere…non è necessariamente il caso di
raccontargli la vita di ogni benedetto autore della biblioteca di Hogwarts..ok? serve solo che tu dica “sì” o “no”.’
Hermione annuì.
Sembrava avesse capito, ma
Ginny non si convinse molto.
Il momento del mangiare è una cosa basilare,
…soprattutto per Ron.
Per le “divertenti” lezioni
di Ginny al fratello e a Hermione, la signora Weasley era sempre a completa
disposizione.
Il fatto preoccupante era che
tutti si erano accorti delle lezioni..tranne Ron e
Hermione!!
Ok, sono al limite della scemitudine.
Ora, Ron era seduto da solo
al tavolo e davanti a sé c’erano due bicchieri, un piatto, 4 forchette a
destra, 5 cucchiai a sinistra, un tovagliolo di cotone e una ciotola di acqua.
Ginny gli era di fronte, in
piedi ‘ Bene. La primissima cosa da fare è…?’
Ron la guardò, annuì, poi
guardò il piatto vuoto ‘ Beh, come prima cosa… bisogna aspettare che mamma
metta da mangiare…’
Ginny lo guardò, mentre il
labbro inferiore le tremava. Stava scoppiando a piangere per la disperazione!!!
A Hermione, invece, l’ora del pranzo era qualcosa di
estremamente importante…
La stessa tavolata precedente
di Ron, ora si trovava di fronte agli occhi di Hermione, che guardava
ubbidiente Ginny.
‘ Bene, Hermione… qual è la
prima da fare?’ sorrise la rossa, consapevole dell’ottima preparazione
dell’amica.
Anche Hermione sorrise, prese
il tovagliolo, lo sbatté con delicatezza e se lo posò sulle gambe.
‘ Perfetto!’ esclamò felice
Ginny, prendendo nota mentre la madre, che le spiava segretamente, battè lentamente le mani in segno di approvazione.
‘ Ma vedi.. questa cosa del
bon ton, cara Ginny, è qualcosa che si trasmette da secoli in tutte le civiltà
evolute… è partita dalla Francia, e si è estesa più lentamente in Gran Bretagna
poiché...’
Non le sembrava vero… non era
possibile!!!
Parlava come se stesse
leggendo ad alta voce un libro che aveva già letto un’altra miriade di volte.
Incurabile.
Ecco come Ginny definiva il
morbo dei libri…
E il pomeriggio, in cameretta…
‘ Ron, mettimi una mano sul
fianco e io te ne metto una sulla spalla, ok?’
Ron ubbidì alla sorella.
Hermione accese lo stereo e
una canzone molto dolce partì, mentre i due fratelli cominciarono a muoversi.
‘ Segui i miei piedi, ma non
guardarli!’ esclamò Ginny, vedendo il fratello con la testa bassa che cercava
disperatamente di fare bella figura davanti a Hermione che si stava sbellicando
dalle risate.
Ron guardò la sorella
stranito ‘ E come faccio a seguirli se non li vedo??’
Ginny sbuffò ‘ Devi aver
imparato..dai..uno due tre…uno due..AHIAAAA!!!’
La rossa si era buttata a
terra tenendosi il piede dolorante e imprecando a voce…alta…
Ok, molto alta…
Ok, ok
Aveva urlato.
‘ Ma sei un elefante quando
ti muovi, lo sai, vero???’ domandò Ginny, mentre Hermione le aveva tolto la
scarpa.
Ron si grattò la testa.
‘ Benedico il giorno in cui
decidesti di non ballare con Padma..ti avrebbero
preso in giro a morte! Nessun ragazzo è incapace di ballare!!!’ urlò ancora
Ginny, facendo sentire maledettamente male il fratello che si era accasciato a
terra, seduto.
Hermione lo guardò intenerita
e si ritrovò dispiaciuta ‘Ma no, dai… forse gli serve un po’ di esercizio, no?’
sorrise cercando di incoraggiare l’amico.
Il quale sorrise debolmente ‘
No…ha ragione … non so ballare…’
Hermione scuotè
la testa e lo aiutò ad alzarsi ‘ Adesso provi con me.’
‘ N-no..davv-ero…
io…’
Ma Hermione aveva già messo
la mano sinistra sulla spalla del ragazzo e quella destra gli aveva preso la
mano.
Ron, a dir poco imbarazzatissimissimo, le mise una mano dietro la schiena e
con l’altra le teneva la mano.
Sorrisero entrambi.
Poiché entrambi aspettavano
da tanto tempo quello stretto contatto visivo.
Ma entrambi erano sempre
decisi a smentire tutto e questo, di certo, non aiutava la povera Ginny che ora
li guardava ballare lentamente ( e perfettamente) ghignando in modo furbesco.
La sera, infine, la prova grammaticale…
Ginny era a dir poco esausta
e parlava come se ogni sillaba le costasse molto ‘ Ron… parlami di te… sentiamo
come usi la grammatica…’
‘ E di cosa ti devo
parlare??’
Ron e Hermione erano seduti,
questa volta, l’uno di fianco all’altra.
Ginny aveva deciso di
prendere due piccioni con una fava, dicendo che era una semplice discussione
tra amici davanti un thè freddo alla pesca.
‘ Beh… racconta di quando si
è formato il trio…’ rispose Ginny.
‘ Ah…beh… ‘ Ron si grattò la
testa guardando Hermione mentre sorrideva dolcemente ‘ E’ cominciato tutto per
colpa di Hermione.’
La bruna lo guardò torvo, e
offesa incrociò le mani sul petto ‘ Potevi dirmelo subito che non mi volevi nel
gruppo!’
‘ Non è che non ti volevo… ho
detto solamente che è stata colpa tua se abbiamo dovuto sconfiggere il Troll,
ricordi?’insistette Ron, girandosi
verso di lei.
‘ Colpa mia?! Beh, se non ti
ricordi sei stato tu a farmi piangere! E quindi sono dovuta andare in bagno!’
‘ Io ti ho fatto piangere?? E
perché ??’
‘ E me lo chiedi pure?? Mi
avevi insultato solamente perché avevo compiuto bene il WingardiumLeviosa!’
‘ Io non-‘
‘ORA BASTA!!’ urlò Ginny, in
preda ad una crisi nervosa.
Hermione e Ron la guardarono
stupiti.
‘Non fate altro che litigare
voi due… e tutti siamo stufi di sentirvi urlare. A Hogwarts, alla Tana, al
Ghirigoro… a Hogsmade, in bagno dei Prefetti perché
Ron lascia la schiuma nella vasca, in Sala Grande perché Hermione preferisce
non bere il sanguinaccio, perfino davanti a Mirtilla Malcontenta!! E se non
sbaglio… anche durante il Ballo del Ceppo! Litigate per Krum, per Lavanda, per
Harry, per il Quiddicth… ma si può sapere che cosa
avete in comune, voi due?!’ esclamò Ginny, mentre aveva scaraventato a terra
penna e block notes.
Anche Hermione aveva deciso
di seguire Ginny, ma Ron la fermò prendendole il polso ‘Resta, per favore..’
Credevo di riuscire a inserire anche la cena in questo
chap… ma mi sono ricreduta ^^”
Vi lascio ancora un po’ in balia.. vi va bene?
RINGRAZIO A:
DK86: ma adesso l’hai capita la storia del rosso? Acciderbolina, non credevo fosse così complicato!!
^^”.Ok, lo
ammetto, non mi sono accorta di “mutante” invece di “mutande”..^__^ … Hermia mi aveva detto che
era la tua betareader ma esattamente non sapevo a
cosa servisse… beh… per il fatto dell’aiuto che mi potresti dare… ne farò
tesoro.. dimmi solo dove te lo devo inviare… poi ci sarà anche Hermia e sono sicura che non ci saranno mai più errori, ok? Ciao!!
MIKY BLACK: grazie!^^
HERMIA: eh..già… mi fa
sempre piacere una tua recensione!! Avevo sempre immaginato la biancheria di
Ron (me depravata!! ^__^”) e non
riuscivo a vederla normale o “hot”… la vedevo sempre con dei disegnino tipo WaltDisney o orsacchiotti ^^” io
impazzirei a vederlo per un solo istante così!! Grazie ancora e ciao!
ROBBY: Grazie per i COMPLIMENTI!!! Mi lusinghi
sempre!! ^__^
MANDYJJ: Ciao! U_U la
continuo..la continuo! ^__- grazie!
W I DRUNKS W RON &
HERMIONE!!!
ABBASSO GLI AUROR E ABBASSO HARRY & HERMIONE!!
poi ci sarà anche Hermia e
sono sicura che non ci saranno mai più errori, ok? sa servisse...allare
lentamente ( e perfettamente
Hermione era stesa a pancia in giù sul letto di Hermione
Hermione si voltò verso Ron,
lo guardò ‘ C-cosa?’
Ron le lasciò il polso e le
fece segno di sedersi accanto a lui.
Lei ubbidì senza smettere di
fissarlo attentamente.
‘ Stavo pensando…che…beh,
insomma… Ginny…infondo ha ragione, no?’ cominciò Ron.
Hermione non capì all’istante
e continuò a guardarlo.
‘ Sì… insomma… io e te siamo
amici, no? Eppure ci battibecchiamo sempre… anche per
futili ragioni…i-io… non ti nascondo che un po’ mi sono scocciato…. Tu?’
continuò Ron, cercando un parere dell’amica.
Fu allora che la bruna
abbassò il volto ‘ I-io… non lo so… ‘
‘ La nostra amicizia è stata
fondata su un litigio… ma non per questo dobbiamo continuarla così…’ Ron oramai
aveva preso coraggio ‘ Sinceramente… vorrei essere il tuo migliore amico..senza litigare…’
Hermione sorrise ‘Ma tu sei
il mio migliore amico…con Harry e Ginny…’ aggiunse poi ‘Tu sei quello chepreferisco di più.’
Ron sorrise imbarazzato
mentre sentiva le gote e le orecchie andargli a fuoco.
‘ Harry è un grande amico..ma.. a volte…mi pesano le sue lamentele ..mentre tu, beh,
tu sei speciale. Hai paura dei ragni, ami il gelato alla fragola, arrossisci
sempre… mi piaci tanto.’ Terminò poi, arrossendo furiosamente anche lei.
Ron tossicchiò un po’,
sorridendo ‘Perciò..è fatta… abbiamo fatto pace…’
Hermione annuì ‘ E’ fatta…
amici per sempre?’ allungò la mano.
Ron gliela strinse ‘ Amici
per sempre.’
Poi Hermione gli si avvicinò
e lo baciò sulla guancia ‘ Buonanotte.’
°^^°
Dopo due giorni…
Hermione era stesa a pancia
in giù sul letto di Hermione.
Sfogliava sfacciatamente una
rivista di gossip magico. Evidentemente avrebbe preferito un libro sugli elfi….
Sarebbe stato molto
istruttivo e soprattutto molto più divertente.
Sbuffò nuovamente mentre con
un colpo aveva girato pagina.
E il suo cuore si ritrovò a
sussultare quando qualcuno bussò tre volte alla porta della cameretta.
Non si alzò, e preferì
esclamare un solenne “Avanti!”.
La porta cigolò un pochino, e
non si aprì del tutto: giusto per far uscire il viso di un ragazzo bellissimo,
dai profondi occhi azzurri e gli inconfondibili capelli rossi marca Weasley.
Sorrise un po’ imbarazzato.
E quello stesso sorriso fece
sciogliere in un solo colpo l’anima della bella sapientona troppo occupata a
leggere e studiare per accorgersi che qualcuno, in fondo, la pensava.
‘Ron!’ esclamò dolcemente
Hermione, mettendosi a sedere.
‘Ti disturbo?’ domandò lui,
entrando completamente.
Hermione fece di no con la
testa facendo ondeggiare i voluminosi riccioli,Ron chiuse dietro di sé, con uno
scatto, la porta.
‘Ehm..’ cominciò Ron ‘ Ti..va..sì, insomma…di parlare?’
La ragazza si fece
improvvisamente seria ‘ C’è qualcosa di cui dobbiamo parlare?’
‘No..cioè..sì…
forse…’
‘Risposta molto esaustiva,
complimenti.’ Rise Hermione pensando che in fondo non c’era nulla di cui
preoccuparsi.
O no?
Anche Ron rise grattandosi la
nuca, poi, schiarendosi la voce, tornò serio ‘ Vuoi venire in Romania con me?’
Quella domanda così tanto
provata davanti lo specchio piombò in quel caldo pomeriggio estivo che si
volgeva, oramai, al tramonto come se una lunga nevicata sorprendesse
all’improvviso il deserto del Sahara.
Hermione non riuscì a
sostenere quello sguardo, e posò gli occhi oltre la finestra.
Su quel mezzo disco rosso che
si posava dolcemente sull’orizzonte londinese, su quel salice dalle lunghe
fronde e sul paesaggio che le si presentava davanti, così immenso.
Ron si schiarì un po’ la voce
facendo distogliere da quei pensieri la ragazza.
Eppure, non era una domanda tipo:
“Vuoi sposarmi?” o “Ti odio, non dobbiamo più vederci”, no.
Ed era forse questo che la
fece vacillare per un po’.
‘In Romania…stavo dicendo..’
continuò titubante Ron ‘ …c’è mio fratello Charlie… che mi ha inviato 2
biglietti…’
Hermione non rispose, preferendo
prendere un ricciolo dalla massa uniforme di capelli, e cominciando a
torturarlo la il medio e l’indice.
Ron sbuffò ‘ Lo so, ci si
scoccerà! Ma credevo che almeno..saremmo…potuti stare
insieme…’
Hermione alzò immediatamente
lo sguardo incontrando quel dolce viso arrossato dal forte imbarazzo ‘ Potuti
stare insieme? In che senso?’
‘ Da amici, è ovvio. Ma
almeno, tu non saresti da sola e neanche io. Staremmo insieme, in questo modo.’
Spiegò velocemente Ron, sperando quel discorso potesse terminare il più presto
possibile con un semplice “Sì” o un secco “No”.
‘Così se ci scocciamo…saremo
in due a scocciarci…’ disse lentamente Hermione, cercando di spronare il
ragazzo a sussurrare un dolce “Ti prego.”
‘ Esattamente… e se ci
divertiamo…saremo in due a divertirci!’ esclamò Ron, sorridendo debolmente.
Hermione sorrise e si alzò,
dopodiché tutto quello che Ron sentì furono due esili braccia circondargli in
collo e delle morbide labbra premute contro la sua guancia.
‘ Certo che ci vengo con te,
Ron!’
‘Da-davvero?’
‘Mhm-mhm…
noi due soli, finalmente!’
Ron la guardò inarcando un
sopracciglio. Hermione aveva ancora le braccia intorno al suo collo e lo guardò
arrossendo furiosamente ‘Da amici, è ovvio.’
Ron annuì più volte ‘ Da
amici, è ovvio.’
° ^^ °
‘ E’ fatta. Gliel’ho
chiesto.’ Disse Ron, entrando in camera sua e buttandosi senza tanta grazia,
sul letto.
I gemelli, che erano stati
interrotti dall’entrata trionfale del fratello, alzarono gli occhi al soffitto
‘Quante volte ti dobbiamo dire che non devi entrare mentre noi sperimentiamo
qualcosa?!’ lo sgridò Fred concentrato su una mollica
di pane stranamente fosforescente.
Ron fece spallucce e uscì
dalla camera ancora col sorriso stampato sulle labbra.
In fondo, non credeva potesse
essere così facile chiedere qualcosa a qualcuno…
Scese due a due gli scalini
ed arrivò in cucina dove sua madre si accingeva a lavare le stoviglie.
‘ ‘Sera ma’!
‘ la salutò Ron, prendendo dalla cesta centrale del tavolo, una mela verde.
‘ Cos’è tutta questa
allegria?’ domandò la signora Weasley che si ritrovò stranamente felice.
‘ Cos’è? Ti dà fastidio
vedere tuo figlio felice?’ domandò un po’ imbronciato il “piccolo” Weasley.
‘Non di certo.. è solo, che
non ti vedo così felice da tanto tempo…troppo, se mi ci fai pensare…eh sì…da
quel giorno in cui bruciammo quel nido di ragni ..ricordo che avevi quattro
anni, e…’
‘Mamma?’ la interruppe Ron,
con la bocca piena.
‘ Ingoia prima di parlare,
caro….. ecco, adesso puoi parlare.’
‘ Stasera… ci sarai?’
Molly sorrise un po’ maliziosa ‘Oggi è l’Anniversario di
matrimonio mio e di tuo padre.’
Ron addentò nuovamente la
mela ‘Auguri.’
‘… E tuo padre mi ha promesso
che stasera mi porterà fuori a mangiare…’ e detto questo, la mamma di Ron
arrossì furiosamente.
Ron sghignazzò.
‘Beh? Cosa c’è da ridere?!
Piuttosto, perché lo volevi sapere?’
‘Mah! Curiosità!’.
Dopo un po’, trovò Ginny
mentre era intenta a scrivere un ennesima lettera.
Ed è inutile dire che Ron
provò a sbirciare il contenuto, ottenendo solo una brutta occhiataccia da parte
della sorella.
‘A chi scrivi quel romanzo
dantesco?’ domandò lui, sedendosi accanto alla sorella.
‘ E da quando conosci Dante?’
‘ Sorella, mica essere amici
di Hermione ti porta ad essere ignoranti! Con tutti quei libri che girovagano
dalla sua borsa alle sue mani e dalle sue mani alla sua borsa!!’
‘ Ah… e..che vuoi?’
‘ Volevo appunto sapere se…
stasera rimarrai a casa..’ chiese lui, innocentemente.
‘…………Beh, veramente……dovevo
uscire con…uhm… uno….’ Disse lentamente Ginny. Evidentemente stava pensando a
qualcosa da dire in sua difesa…
Ron sgranò gli occhi ‘UNO???
E chi è???’
‘ Uhm… uno.’ Rispose
sinceramente Ginny, accartocciando la lettera e alzandosi dal divanetto.
‘ Uhm..uno…’
la imitò il fratello, alzandosi e dirigendosi dai gemelli ‘ Ra-‘
Ma non fece in tempo a finire
la frase che nella cameretta si addensò una lenta e silenziosa nube
fosforescente.
‘ Ragazzi??’
Fred e George apparvero dietro di lui, e con un solo e
semplicissimo “ciao” lo fecero sobbalzare sul posto.
‘Ma dico, siete matti?! Se
mamma vi scopre che fate esperimenti in casa e non al vostro negozio, vi
ridurrà in briciole!!!’ protestò Ron, poi si calmò ‘ Volevo chiedere se almeno
voi stasera rimarrete a casa…? Insomma, mamma va con papà al ristorante..’
‘ Beh, per una volta che se
lo possono permettere!’ esclamò Fred.
‘..Ginny
esce con Uno…’ continuò Ron, contando sulle dite della mano.
‘ Uno?’ domandò George.
‘Sì, strano nome “Uno”, non è
vero?’ domandò Ron, serio, poi continuò ‘ Bill sta con Fleur chissà dove…’
‘ Sposini alla prima Luna di
Miele.’ Sentenziò Fred, esperto.
‘ Charlie è in Romania….’
‘ Dovere.’ Proruppe George,
alzando le spalle.
‘ E voi?’ domandò infine Ron.
‘ Noi?...ehm…noi…usciamo… sì sì… andiamo da…ehm..come sia
chiama??’ George chiese aiuto a Fred scoccando le
dita cercando di farsi venire in mente una qualsiasi bugia.
‘ Ma non è possibile!!’
piagnucolò Ron ‘ E allora io e Hermione rimarremo da soli….’ Terminò
accasciandosi a terra.
Non capì all’istante che,
dopotutto, sarebbe stata una bella serata anche senza tutti i Weasley che
brulicavano per la Tana…
°
^^^ °
Erano già le nove e mezza di
sera.
La casa era praticamente
vuota, se non fosse stato per un ragazzo davanti i fornelli e una ragazza
seduta su una poltrona che leggeva comodamente un piccolo libro (Tzè! Piccolo si fa per dire! Nda)
‘ Azz!!’
esclamò Ron.
Si era bruciato per la quarta
volta l’indice.
Hermione ridacchiò
nascondendosi dietro il libro. In realtà le piaceva quell’atmosfera
così calma, silenziosa… quasi romantica… se non fosse stato per la luce in
cucina, la Tana sarebbe sembrata tutta buia e quasi tenebrosa.
Non voleva ammetterlo, ma
stava molto bene con Ron, da sola.
‘Cosa stai cercando di
cucinare, Ron?’ domandò d’un tratto Hermione.
Ron si voltò mentre aveva
l’indice scottato in bocca ‘Uhm?’
Allora la ragazza si alzò e
gli si avvicinò sbirciando nella pentola ‘ Qui, ‘ ripetè
‘ Cosa stai cercando di fare?’
Il rosso inclinò la testa ‘
E’ una specie di…ehm… intruglio…’
‘Intruglio?’
‘Intruglio. E sì, perché io..beh..non so esattamente cucinare..’rispose lui,
imbarazzato.
Hermione sorrise,
evidentemente davvero credeva che il suo miglior amico non sapesse cucinare.
Prese un pezzo di pane e lo
affondò nel sugo che ancora bolliva, soffiò e lo portò alla bocca.
Sgranò gli occhi ‘ Davvero…tu
sai cucinare???’
Ron arrossì furiosamente
grattandosi la nuca ‘ No…’
‘ Sì, invece! Insegnami!’
‘Io?? Ma io non so
cucinare!!’
‘ E dai!! Una torta.. solo
una semplicissima torta!’
Ron la guardò ‘ Mpf… e va beeeeeene.’
Dopo un po’ il tavolo della cucina era imbandito di
farina, latte, uova, zucchero, cacao, frutta e fecola di patate.
‘ Bene signorina Granger,
prenda la ciotola blu.’ Ordinò Ron, mentre si sciacquava le mani.
Hermione ubbidì.
‘ Prenda le uova..solo il tuorlo… e lo zucchero e mescoli.’
Hermione ubbidì nuovamente e
cominciò a mescolare la sostanza dolciastra con il grande cucchiaio di legno.
Dopo un po’, nella ciotola,
si presentava un grande impasto chiaro con un po’ di grumi.
‘ Adesso è il momento di
rimboccarsi le maniche e impastare con le mani.’ Disse Ron, osservando l’amica
fare una smorfia un po’ disgustata ‘ E poi tu mangeresti un torta fatta con le
mie mani, nel vero senso della parola??’
Ron annuì.
E la ragazza, un po’
dubbiosa, affondò le mani nell’impasto e cominciò a muoverle senza esperienza.
‘No no no,
così non va bene.’ La riprese lui, dopo un po’.
Le si mise dietro e affondò
anche lui le mani nell’impasto ‘ Dev’essere un moto
regolare… aprire chiudere…aprire chiudere..’
Hermione sentiva il fiato di
Ron sul collo e rabbrividì quando quelle stesse mani possenti e grandi
toccarono le sue nell’impasto che, pensò lei, da un momento all’altro avrebbe
preso fuoco.
Si sentiva rossa in faccia, e
sicuramente il calore che usciva dalle guance sarebbe potuto arrivare a Ron, il
quale l’avrebbe potuta anche prendere in giro.
Poi successe l’impensabile.
Ron, sotto l’impasto,
intrecciò le sue mani con quelle di Hermione.
La ragazza sgranò gli occhi,
se possibile ancora di più, quando il mento di Ron si poggiò tra il suo collo e
la sua spalla. ‘ Hai capito come devi impastare?’ domandò lui a bassa voce.
E quel fiato le arrivò caldo,
corto e soprattutto stranamente sensuale.
Annuì, cercando di non far
pesare troppo la situazione.
Ma Ron non accennava a
lasciare quelle mani, così piccole e agili.
‘ Tremi.’ Osservò Ron
lasciando la presa e allontanandosi da lei.
Hermione abbassò il volto. Non
rispose.
Ma quella “non risposta”
arrivò a Ron come un sasso nel cuore.
Evidentemente Hermione non
avrebbe mai voluto che lui si spingesse così tanto..
Beh, anche questo chap è
finito.
Credevate che potesse andare tutto liscio, eh? Evidentemente
Ron si è spinto un po’ troppo..senza i Weasley che
pullulavano per la casa…
Lasciatemi vostri commenti!!
Perdonatemi per gli eventuali errori grammaticali o
sintattici semantici ma non ho davvero il tempo materiale per correggere tutto..la scuola mi occupa il 99% della giornata…
RINGRAZIAMENTI:
HERMIA: Sì..sono un po’ crudele,
lo ammetto… CIAO E GRAZIE!! ^__-
DK86: Ciao Davide! (eh, oramai ci chiamiamo anche per
nome!! ) Allora, grazie per la tua recensione e la tua solita correzione (che
mi fa molto piacere) e poi volevo sapere…quando pubblichi la tua nuova ff che mi hai fatto leggere? Ciao!!!
ROBBY: Grazie per i complimenti, ciao!!
TETA: come ho già detto a Hermia,
che conosce più meno quanto mi pi9ace lasciare in sospeso ff,
sono molto cattiva… ^^
‘ …e così…Io sono scappata in camera tua…’ terminò Hermione stendendosi
completamente sul letto
‘ …e così…Io sono scappata in
camera tua…’ terminò Hermione stendendosi completamente sul letto.
Aveva raccontato a Ginny
tutta la serata passata con Ron. Del sugo, della torta e delle mani.
La sorella di Ron aveva
ascoltato silenziosamente.
Le raccontò di quanto si
pentì una volta che, abbandonata la ciotola blu, era scappata al piano di sopra
lasciandolo lì, da solo, in mezzo alla stanza, con ancora le mani imbrattate di
impasto.
‘ Non me la sono sentita..eppure..aspettavo quel momento da tanto tempo…’ sussurrò
quasi a sé, Hermione.
Ginny annuì ‘Evidentemente è
avvenuto troppo velocemente.’ Si stese anche lei sul letto e spense la luce.
Erano le 4.00 del mattino,
quando Ron si ritrovò a scendere nuovamente, come la sera precedente, in
cucina.
Solo che in quella cucina
così ancora troppo buia e fresca, non vi trovò una ragazza dal viso angelico e
dalla massa uniforme di capelli seduta sulla consunta poltrona intenta a
leggere un tomo troppo grande da tenere sulle gambe.
Il tavolo era ancora
imbandito da farina sparsa qua e là, la bottiglia di vetro del latte era ancora
aperta e con il caldo che faceva doveva essere solo buttato nel lavandino.
E lì, abbandonata proprio
dove l’aveva lasciata lei la sera
prima…qualche ora prima… c’era quella ciotola che aveva nascosto in se quelle
quattro mani vogliose di toccarsi e di provare brividi nuovi.
Magari impaurite, ma vogliose
di toccarsi.
Eppure, lei non lo voleva.
Si era rifiutata. Aveva
tremato.
Aveva paura di lui.
Gli occhi azzurri di Ron si
erano persi nel vuoto e non osservavano un punto preciso.
Davanti ai suoi occhi scorrevano
tutte le scene della sera prima: come se fosse stato fatto un fotomontaggio.
All’inizio l’imbarazzo, poi
la voglia e alla fine…la paura.
La paura di sbagliare, di
correre troppo, di non riuscire ad aspettare.
Ma cosa dovevano aspettare?!
Avevano aspettato 6 anni, 4
dei quali non si decidevano a dichiararsi: evidentemente volevano capire se era
la cosa giusta da fare……….ma era la cosa giusta da fare?
La porta si aprì in un botto,
e entrarono ridendo Molly e Arthur Weasley, ossia rispettivamente la madre e il
padre di Ron (per chi non lo sapesse, ma credo che tutti lo sappiano, no?).
Entrarono ancora ridendo, ma
quando videro loro figlio lì, in piedi, con le braccia a penzoloni, si
fermarono e cercarono di stare seri.
‘ Ronny?’ lo chiamò
dolcemente la madre.
Ron alzò lo sguardo, ma non
rispose.
‘ Ti senti poco bene?’ domandò
ancora.
Ma lui ancora non rispose e
preferì accasciarsi sulla poltrona.
Non avrebbe mai creduto che
sarebbe riuscito a ridursi così per una ragazza…
Molly fece segno ad Arthur di
andare a dormire e decise di rimanere con il figlio.
Lentamente si tolse la
giacchetta dalle spalle e la poggiò su una sedia, osservando il tavolo.
‘ Cosa avete fatto di bello
ieri sera, tu e Hermione?’ domandò lei.
Ron alzò il viso, non
arrossì, non fece nulla e questo fece preoccupare ancora di più la madre.
Il silenzio si appesantì ma
venne rotto immediatamente dopo dalla voce rauca di Ron ‘C-ci…siamo
divertiti…’
Molly sorrise debolmente
‘Beh, è un inizio…’
‘ No.. è la fine..’ pronunciò
lui, poggiando la testa al bracciolo.
La madre gli si avvicinò e
gli posò una mano sulle testa ‘ Cosa sta succedendo al mio bambino? Si è
innamorato, forse?’
Ron alzò di scatto il viso,
arrossendo furiosamente ‘ Certo che no!’
Molly sorrise carezzandogli
la testa ‘ Adesso sì che riconosco mio figlio! Troppo orgoglioso e testardo.’
Ron non rispose.
La madre continuò ‘ Con le
ragazze ci vuole pazienza. Sai, anche io sono stata una bella ragazza.’
Ron cercò di non ridere.
Molly se ne accorse e
continuò sorridendo leggermente ‘ Ah sì… le scappatelle che facevamo io e tuo
padre!... e la McGranitt che lo scopriva sempre,
poverino!... ma ogni sera era sempre la solita storia: alle 0.30 in punto nella
Sala Comune.’ Sospirò e guardò il figlio ‘ Devi avere costanza. Domattina
partirete per la Romania, e ti assicuro che tutto si risolverà.’
°^^^°
‘ Mi raccomando, fate i bravi
e quando vedete uno di quei tanti draghi,non avvicinatevi!!’
Ginny, Fred,
George, Arthur e Molly avevano accompagnato quella mattina all’aeroporto Ron e
Hermione. Questi ultimi avevano con sé 2 valigia ciascuno e in mano i
rispettivi biglietti.
Sorridevano, e sembravano
molto agitati.
Mamma Weasley abbracciò prima
Hermione, poi Ron dopo aver fatto raccomandazioni di qua e di là.
‘Va bene, mamma!’ sbuffò Ron
sciogliendosi dall’abbraccio delle madre e facendo cenno a Hermione di
seguirlo.
E mentre i cinque Weasley
agitavano la mano per salutarli ancora una volta, i due si erano già imbarcati
e ora erano seduti uno di fianco all’altra.
Non accennavano a parlarsi,
né tanto meno a guardarsi.
Preferirono rispettare un
“silenzio religioso”, e solo quando il comandante ordinò di allacciare le
cinture, i due si guardarono.
Il primo sorriso, dopo la
sera passata rovinosamente.
Quasi spronato da quel
dolcissimo sorriso, il rosso continuò ‘ Sai…riprendendo il fatto di ieri…’
‘No, Ron. Scusa…ma non ne
voglio parlare.’ Lo fermò lei, diventando nuovamente seria.
‘Non ho detto che ne voglio
parlare… ho detto solo…’ riprovò Ron.
Hermione si voltò verso di
lui ‘Ma come te lo devo dire che non ne voglio parlare, eh? In arabo?!’
Ron allora si zittì.
‘Potete slacciare le cinture,
ora.’ Gli sorrise l’hostess che era appena passata di lì con un vassoio di
bicchieri.
Ron ubbidì e si alzò, diretto
chissà dove.
Hermione lo seguì con lo
sguardo, sbuffò e prese una rivista dal carrello.
Arricciò il naso quando trovò
davanti a sé un articolo di gossip ‘ Ancora?!’ lo buttò sulla poltrona affianco
a sé e prese dalla sua borsa un saggio libro di…ehm..beh…
è inutile dirlo, tanto oramai avrete capito, no?
Era già ad un buon punto
della lettura, quando arrivò Ron e le si sedette accanto.
La ragazza non spicciò parola
per almeno un ora, fin quando chiuse in un colpo secco il libro e si rivolse
all’amico ‘Ron…’ ma si fermò di colpo.
Il ragazzo affianco a lei
dormiva con la bocca un po’ schiusa e i capelli che gli ricadevano davanti gli
occhi chiusi.
Lei sorrise e glieli spostò
cercando di metterglieli dietro l’orecchio. Ma sfuggirono alla presa e
ripresero il loro solito posto.
Che colpa aveva lui se lei
non se la sentiva?
Se lei aveva paura che la
loro storia potesse prendere una piega spiacevole.
Se lei aveva paura che un
giorno lui si potesse innamorare di qualcun'altra.
Se lei aveva paura di
soffrire per lui.
No, non si sentiva ancora
pronta.
Eppure, lui gli trasmetteva
una tranquillità che nessuno le aveva mai dato.
Lui non si era arrabbiato
quando lei aveva rifiutato un contatto.
Ci era rimasto solo molto,
troppo male.
° ^^ °
Quando arrivarono in Romania,
era già sera inoltrata.
L’aria era fresca e
frizzante, e l’aeroporto era quasi completamente buio se si faceva eccezione di
cinque o sei fari accesi.
Appena entrarono nella sala
d’aspetto trovarono Charlie e sua moglie Mary seduti. Ron e Hermione andarono
loro incontro con un sorriso presumibilmente falso, sulla bocca. Si salutarono
e si diressero a casa loro attraverso un taxi economico.
‘Allora, viaggio duro?’
domandò Mary, dolcemente.
‘ Avrei preferito la
materializzazione.’ Rispose Hermione, osservando il paesaggio rumeno dietro il
finestrino del taxi.
‘ Beh, un po’ tutti la
preferiscono. Ma Ron non ha passato l’esame.’ Osservò
Charlie guadagnandosi una severa e torva occhiataccia da parte del fratello
minore.
‘ Qualche problema?’ domandò
Ron incrociando le braccia al petto.
‘ Io ti ho vista al
Matrimonio..’ continuò Mary rivolgendosi a Hermione ‘Ma non so chi sia,
perfettamente.’
Hermione sorrise e porse la
mano ‘Sono… la migliore amica di Ron.’
‘Oh… credevo che fossi la
ragazza.’ Pronunciò ancora, rivolgendosi a Ron che era arrossito furiosamente.
Le guance di Hermione per
poco non presero fuoco ‘N-no..Andiamo a Hogwarts
assieme.’
Mary sorrise e si legò i
lunghi capelli neri in una coda alta.
Il viaggio non fu molto
lungo, ma comunque molto scomodo. Ron era schiacciato tra Hermione e Charlie,
mentre Mary si trovava avanti, accanto al tassista.
Arrivarono dopo poco davanti
ad un’apparente vecchia baracca che non aspettava altro che un alito di vento
un po’ più forte degli altri per essere spazzato via.
Charlie pagò il tassista e
invitò i tre ad entrare ‘E’ il nostro Paiolo Magico.’ Spiegò dopo poco.
Di lì, proprio come a Londra,
si poteva accedere al mondo magico e la via dove si affacciavano appartamenti e
negozi magici si chiamava Dragon Alleyper la presenza qua e là di resti preistorici
di Draghi.
Camminarono un pochino in
questa isolata stradina ciottolosa dove le luci degli appartamenti si
rifletteva spezzata. I passi dei quattro rimbombavano e il buio della notte li
avvolgeva.
Dopo un po’ si fermarono
davanti ad un grazioso palazzo antico, Charlie sussurrò qualcosa ad una lingua
di drago apparentemente di roccia e il portone, cigolando, si aprì.
‘Beh, non è il massimo…ma è
casa.’ Esclamò Mary, entrando e posando la borsa su un mobiletto dell’ingresso.
Accesero le luci e la
trovarono estremamente deliziosa: c’era un piccolo salotto con un caminetto e
tre poltrone rosse rubino, poi c’era la cucina e la piccolissima sala da
pranzo. Ad un certo punto c’erano delle scale che portavano al piano di sopra.
Ron si stava dirigendo nella
sua camera quando il fratello lo fermò ‘Ehi, Ron? Dove credi di andare?’
Gli occhi azzurri di Ron
incontrarono quelli scuri di Hermione, come per chiedere spiegazioni ‘Di
sopra…’
‘Ah… credevi di avere una
camera tutta tua?’ domandò mortificata Mary.
Ron passò in rassegna i due
coniugi ‘Perché… non c’è…??’
°^^°
‘ Ridicolo, davvero dico.’
Sbuffò Ron girandosi da un lato.
La persona accanto a lui
ridacchiò ‘Beh, se c’era da divertirsi l’avremmo fatto assieme… se c’era da
scocciarci… l’avremmo fatto insieme.’
Lui si voltò e lei era lì,
stesa mentre guardava il soffitto, in pigiama, con la coperta che le arrivava
al bacino.
Charlie e Mary avevano aperto
un divano così che potesse diventare un letto a una piazza e mezza. Loro
avrebbero dovuto dormire lì, assieme.
‘ E poi cosa vuoi di più? Hai
il fuoco acceso… un comodo materasso…’ continuò lei, non guardandolo.
Ron sospirò ‘Avrei voluto
darti di più…’
Lei si voltò e sorrise
dolcemente ‘Perché dici questo?’
‘ Avrei voluto… che la
vacanza cominciasse bene. E invece…abbiamo litigato in aereo, vivremo tra
quattro mura…e siamo costretti a dormire assieme in un cartoccio di letto che
cigola ad ogni minimo respiro.’
‘Non abbiamo litigato in
aereo, Ron…era solo che non volevo parlare…soffro l’aereo…e parlare mi costava
una fatica immensa.’ Spiegò lei.
‘ Menti.’ Disse lui,
guardandola.
Lei scosse la testa ‘Non
mento.’
‘Potrò rimediare a quanto ho
fatto tra ieri sera e oggi?’
‘ Vedremo… per adesso,
dormiamo. Sono stanca.’
Lui annuì e si voltò
dall’altra parte.
L’unico rumore era quello dei
ceppi accesi del caminetto. Il buio si era impadronito della stanza e solo il
colore rosso del fuoco delineava il viso dei due ragazzi.
‘Hermione?’ sussurrò Ron, non
voltandosi.
‘Mhm?’
‘Tu… mi vuoi bene?’
Ma che cucciolone!!!!
‘Come potrei non volertene?’
rispose lei ‘Buonanotte.’
Dopo un po’… ‘Hermione?’
‘ Mhm?’
‘ ….Anche io ti voglio bene.
Tanto tanto.’ E lui giurò di sentirla sorridere.
Chiuse le palpebre non
vedendo l’ora che il sole fosse sorto per rivederla e trascorrere con lei una
giornata finalmente positiva.
Forse è un po’ noioso questo chap…
ma dovevano arrivare, no? Allora, ringrazio chi ha solo letto ma anche a chi ha
recensito e in particolare:
SIJAY: Grazie per i complimenti!!
HERMIA: mhm…non lo so..devo
pensarci..^__-
DK86: WOW un complimento da parte di Davide?! Aspetta
che rileggo la recensione…eh sì..GRAZIE!!!
ROBBY: Già..CHI non cucinerebbe
con lui?! A costo di buttare poi tutta la roba preparata… ciao e grazie!!!
I caldi raggi solari che si erano infiltrati attraverso le leggere tende
del soggiorno costrinsero Hermione ad aprire gli occh
I caldi raggi
solari che si erano infiltrati attraverso le leggere tende del soggiorno
costrinsero Hermione ad aprire gli occhi molto lentamente.
Si stiracchiò e,
istintivamente, quasi impaurita dal fatto di non poterlo più trovare accanto a
sé, si voltò verso la sua sinistra.
E lo vide, come il giorno prima in aereo, addormentato.
Sembrava un bambino…un
dolcissimo bambino dai capelli rossi e le lentiggini, quasi sparite, sparse sul
viso.
Aveva una mano posata sul
ventre e l’altra dietro la nuca.
Dormiva beatamente
respirando lentamente.
La maglietta a maniche corte
faceva sì che fosse possibile ammirare il nervo che si prolungava sul muscolo
dell’avambraccio destro e che lo faceva diventare tremendamente sexy.
La ragazza sghignazzò e,
dolcemente, gli soffiò in faccia: voleva svegliarlo, voleva perdersi in quegli
occhi così profondi e chiari. Voleva.
Ma Ron, disturbato dalla leggere brezza, si voltò dall’altra parte facendo
cigolare il letto.
Lei si era addormentata solo
poche ore prima: non era proprio riuscita a dormire, quella notte il solo
pensiero di averlo accanto…il solo pensiero che un minimo movimento e l’avrebbe
sfiorato… il solo pensiero che era la prima volta che dormivano assieme, la
faceva elettrizzare.
Non voleva alzarsi, non
voleva allontanarsi da quella figura che tanto desiderava, ….che
tanto amava.
E lui, come se fosse stato chiamato dolcemente, si
voltò verso di lei con un mezzo sorriso su quelle labbra così belle.
Spontaneamente anche Hermione
ricambiò il sorriso e lui si voltò completamente ‘ Da quanto sei sveglia?’
Una domanda così semplice,
così innocente, ma che fece tremare il cuore alla giovane Grifondoro.
Le arrivò alle orecchie come
se fosse la frase più bella e più dolce che avesse mai sentito…la più calda, la
più rassicurante.
E si scoprì stupita e quasi stupida nel pensare simili
sciocchezze.
‘ Da un po’.’ Rispose lei, alzandosi dal letto.
‘Io…non ho dormito proprio,
invece. ‘
Lei lo guardò un po’
stranita.
Ecco, forse si voleva
dichiarare!
Forse aveva provato anche lui
quel tanto amato desiderio di abbracciarla forte senza arrossire stupidamente.
Forse non ce la faceva più a osservarla e non poter fare a meno di desiderarla.
Forse… anche lui aveva
capito…
‘Chissà dove hanno comprato questo cartoccio di divanoletto! ‘ esclamò poi il rosso, alzandosi anche lui
dal letto.
Hermione lo guardò un po’
interdetta, e spiazzata dalla risposta entrò mogia mogia
in cucina.
‘Preparo del succo d’arancia.’
Proferì la ragazza.
Non era una domanda.
Non era un’offerta.
Era come se fosse stata una
cosa ovvia, inanimata… superficiale.
E mentre la bruna si
adoperava per preparare una semplice spremuta di agrumi,
Ron se ne stava seduto al tavolo, con i capelli arruffati, la canotta un po’ sgualcita, e i piedi scalzi.
Qualche volta la bocca si apriva
per fare spazio ad un rumoroso sbadiglio, e si richiudeva lentamente mentre con
la mano destra si grattava la nuca.
Hermione si diresse al tavolo
della cucina con in mano due grossi bicchieroni di
spremuta.
Uno lo porse a Ron che in un
sol sorso ne svuotò il contenuto.
Invece lei, avvicinava il
bicchiere alle labbra, se le bagnava e le leccava.
‘ Charlie e Mary dove sono?’ domandò d’un tratto il ragazzo.
‘ Probabilmente a lavoro.’
Rispose lei, alzando le spalle.
Ron si alzò di scatto dalla
sedia e si diresse al piano di sopra.
‘ Dove stai
andando???’ gli urlò dietro Hermione.
‘ Ti porto
in spiaggia!’ gli rispose lui dal bagno.
‘ Ma
in Romania non ci sono spiagge!’
‘ Tu credi?’
°^^^^^°
‘ Ron….ma dove diavolo mi stai portando?!’ esclamò un po’ scontrosa Hermione.
Gli occhi della ragazza,
difatti, erano stati bendati da una fascia nera e ora camminava tendendo le
braccia in avanti come se fosse una zombie…ceca.
‘ Sta’ tranquilla,
e fidati a volte di me!’ rispose lui.
Avevano preso una specie di
Nottetempo Rumeno ed erano arrivati in una specie di foresta fitta. Lì, Ron,
con grande sorpresa di Hermione, le bendò gli occhi e
la condusse mettendole una mano sulla spalla, fin dove erano arrivati.
‘ Ronald
Weasley..’ cominciò Hermione, mentre Ron roteava gli
occhi ‘ l’ultima volta che mi sono fidata di te, mi sono ritrovata sempre nei
pasticci! Tipo che quella volta che…’ e continuò per un buon quarto d’ora a
parlare di tutte quelle infinite volte in cui Ron l’aveva messa nei pasticci.
…’Perfino
nell’ultimo treno di Hogwarts, quando…’ ma si bloccò perché ad un certo punto,
Ron l’aveva presa per mano.
Lei era ovviamente arrossita
furiosamente e non sapeva che Ron era del suo stesso colore scarlatto in volto.
Dopodiché le tolse la benda e
lei rimase a bocca aperta.
Si trovavano in spiaggia, sì.
Ma in una spiaggia eccezionale, deserta. Le piccole
onde del mare luccicavano vogliosamente sotto i raggi solari di
agosto e il verso dei gabbiani faceva da sfondo musicale a quella
panorama magnifico.
La sabbia non era bollente, e
la brezza le carezzava i capelli mossi. Sorrise e inspirò profondamente, si
girò verso Ron ‘Ron…è bellissimo.’
Lui sorrise un po’
imbarazzato.
Ma lei continuò ‘Non ho mai visto un posto del genere…è…è
magnifico. Ho scoperto che non sei un materialista, Ron, e mi fa immensamente
piacere, te lo giuro. Sei un ragazzo d’oro perché sono queste le cose che ti
piacciono. Quelle che arrivano dritte qui.’ Finì,
poggiandogli dolcemente una mano sul cuore.
Ron abbassò il volto voglioso
più che mai di nascondere quel rossore puerile ‘I-io…sapevo che ti sarebbe piaciuto.’
Ormai si erano seduti sul
bagnasciuga, e la brezza scompigliava loro i capelli facendoli rabbrividire.
‘Sai, quando ero più piccolo, e mamma veniva a trovare Charlie… papà ci portava
qui e io e Ginny facevamo sfrenate corse su questa sabbia. Ci piaceva osservare
il tramonto…bagnarci a vicenda…e poi…’
‘Poi Ginny è cresciuta.’ Terminò Hermione in un soffio.
Lui la guardò ‘Già..’
Ed era così bello quel sole che gli illuminava quegli occhi color cielo.
Era così dannatamente belo mentre cercava di riaggiustarsi i capelli e passava
quelle grandi mani sul cuoio capelluto.
Gli si avvicinò
spontaneamente ‘ Grazie Ron.’
Ron la guardò e le sorrise.
Fu allora che si ricredette.
In realtà lui aveva capito tutto.
COME ANDRA’ A FINIRE?!
Me molto cattiva! Ma su, dai!Mi scuso
se ho fatto qualche errore grammaticale, ma provvederà Davide a dirmeli ^__-
…Fa poco finirà per la vostra gioia! RINGRAZIO COME SEMPRE:
TETA: Grazie per il tuo
commento, ciao!
MIKY BLACK: grazissssssiiiimmmmmmmmaaaaa e ciaooisssiiiiiiimmmmmmaaaa!!
ROBBY: Hermione ha un po’
paura di quello che NON può succedere tra loro, ha paura perché non si vuole
illudere…ma l’adolescenza è la parte più impegnativa della vita! Ciao e grazie!
MYU: scuse per il ritardo, ma
ho avuto dei problemoni…. Spero di aggiornare presto
il proxchap! Ciao e
grazie!
HERMIA: e già..ma non
ti credere che mamma Weasley non lo venga a sapere, eh! ^___-
lì sì che ci sarà da divertirsi. Ma non
prometto nulla! Ciao e GRAZIE!
SIJAY: grazie e un bacio
anche a te!
STENAFI: Ciao! Sai, se non
sbaglio ho recensito una tua storia! Drunkforever!
html xmlns:v="urn:schemas-microsoft-com:vml"
xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office"
xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word"
xmlns="http://www.w3.org/TR/REC-html40">
Dopo un po’ di tempo i due ragazzi tornarono a Dragon Alley, dove nel
frattempo, Charlie e Mary erano rientrati dal lavoro
Dopo un po’ di tempo i due
ragazzi tornarono a Dragon Alley, dove nel frattempo,
Charlie e Mary erano rientrati dal lavoro.
Quando Hermione entrò in cucina, trovò Mary che si stava
comportando in modo egregio nel preparare una sostanziosa cena.
La ragazza si sedette al
tavolo e poggiò il mento sulla mano destra.
‘Beh, vi siete divertiti stamattina?’ domandò la donna,
mentre un leggero sorriso si stampò sulla bocca.
Hermione annuì, e si immerse nuovamente nei suoi pensieri.
‘ Ah, il fascino Weasley…’
La ragazza sbattè le ciglia ‘Fascino cosa?’
Mary si voltò ‘ Il fascino
Weasley. Quegli occhi, quei capelli…. Tutto marca Weasley.’
Hermione rise sorpresa dal
modo così estroverso della donna di parlare.
‘Tu stai pensando a lui, lo so. Anche io quando ero ragazzina
a Hogwarts, lo desideravo con tutta me stessa…ma lui non mi valutava proprio…’ Mary sorrise ai ricordi ‘ Era battitore della squadra di
grifondoro…ed io ero una stupida tassorosso illusa. Mi ricordo che cercai di
entrare nella squadra di Quidditch anche se non riuscivo a montare una scopa.
Mi ruppi tre volte il braccio’ rise e tornò a
guardare Hermione ‘ Tipico del fascino Weasley. Ti rapisce, e non puoi non
farne a meno.’
Hermione negò
con la testa ‘No, Ron non è come Charlie. Ron è…impacciato… brusco…a
volte anche molto imprudente….e è stato appena preso
nella squadra di Quidditch…no, Ron non è come Charlie…è molto di più.’ Terminò
sorridendo segretamente.
‘ E
tu lo ami così, non è vero?’ domandò lei sedendosi al tavolo.
Hermione alzò di scatto la testa
‘Non ho detto che lo amo.’
‘Oh, sì, certo. Ma lo pensi.’
‘Non ….lo penso, no.’
Mary la guardò ancora a
lungo, Hermione sostenne lo sguardo anche se si sentiva le guance andare in
fiamme.
‘Vabbeh, dai.
Chiama i maschietti che la cena è pronta!.’
°^^^^°
Hermione stava seduta sul divanoletto ancora chiuso. Nonostante fosse quasi la fine di agosto, sembrava fosse già novembre. Il freddo della
stanza la faceva rabbrividire.
Sembrava essere passato solo
un giorno da quella mattina in cui lui la portò in spiaggia e l’abbracciò forte
forte.
Certo, non era successo nulla
di così eclatante ed eccitante… ma almeno un abbraccio
c’è stato.
Da quel giorno, i due,
continuano a guardarsi e a sorridere segretamente. Spesso uscivano assieme per
le vie di Dragon Alley con la scusa di andare a fare
la spesa o controllare che avessero tuti gli
ingredienti per Piton…e poi invece si ritrovavano a gustare insieme un enorme
cono gelato offerto dalla gelateria “Nonulla”. Strano
nome per una gelateria in cui tutto puoi dire tranne
che non vuoi niente.
Strinse contro il petto le
gambe, mentre leggeva un libro aperto alla pagine 123 alla sua destra.
Lo leggeva con attenzione, ne era rapita così tanto che non si accorse che una figura
longilinea la stava osservando.
‘Ehm…Herm?’
Hermione alzò di scatto gli
occhi e lo notò. Era in piedi, in pigiama e capelli erano, come suo solito,
tutti arruffati.
Aveva la voce impastata dal
sonno e gli occhi socchiusi per via della luce del salotto.
‘ Ancora sveglia?’ domandò
lui.
Hermione annuì ‘ Sono
eccitata… domani torniamo a Hogwarts…e tutto sembra tornare alla normalità.’
Lui le si
sedette accanto ‘E non volevi la normalità?’
‘ Certo. E
poi…rivedremo Harry.’
Ron per un po’ tenne il viso
abbassato ‘Già…Harry.’
‘ Che ti
succede?’
Lui scrollò le spalle ‘Sono
passate velocemente le vacanze, vero?’
Hermione annuì
‘Mi sono divertita molto.’
‘Non prendermi in giro.’
‘Non ti sto prendendo in giro.’
Si guardarono per alcuni
interminabili secondi poi, sfortunatamente, Ron ruppe il silenzio ‘E’ stata più
divertente l’estate trascorsa con me…o quella con Krum?’
‘Mhmmm!!
Ron! Ancora con questa storia?! Non ci posso credere!’ sbuffò
lei, spazientita mentre girava svogliatamente la pagina del libro.
Ma lui, testardo, continuò
avvicinandosi ‘ Finché non mi dirai la verità io non
ti lascerò in pace.’
Hermione, decisa più che mai
a chiudere per sempre quel benedetto argomento che andava avanti da lì a quasi
3 anni, mise l’indice a mo’ di segnalibro tra le pagine del tomo chiuso e
cominciò guardandolo negli occhi ‘E cosa vuoi sapere, sentiamo!’
‘ Ad esempio….’ Ron fece
finta di pensare, anche se sapeva già cosa voleva
chiederle ‘ Ad esempio: cosa avete fatto alla fine del ballo del Ceppo?’
Lei ci pensò un po’ su, poi
rispose ‘Ci siamo dati la buonanotte.’
‘ Sì, ma prima?’
‘ Abbiamo ballato.’
‘Ma subito dopo il ballo?’
‘ Ci siamo fermati.’
‘ E poi…..??’
Hermione sorrise
furbescamente ‘ E poi…cosa?’
‘ Cosa
avete fatto subito dopo che vi siete fermati?!’ domandò ancora Ron,
sbuffando.
‘ E
cosa mi dici di te e Lavanda?’ rigirò lei la frittata.
Il ragazzo alzò
gli occhi al soffitto ‘ Stai facendo la mia parte, Hermione? Perché cambi discorso? E’ perché forse non mi vuoi dire la
verità?’
Lei lo guardò intensamente ‘La verità? Perché la vuoi sapere?
Cos’è? Non ti fidi di me?’ sembrava arrabbiata.
Per un po’ Ron non rispose,
poi abbassò il capo ‘E anche se fosse?’
‘ E anche
se fosse cosa?’
Lui alzò lo sguardo ‘ E anche
se fosse…che non mi fidi di te?’
Lei tolse l’indice dalle
pagine del libro e guardandolo si alzò di scatto e si avviò verso la cucina.
Lui la seguì subito dopo e la
ritrovò sorseggiare del latte freddo.
‘ Se
non mi vuoi dire cosa è successo tra te e Viky… vuol
dire che qualcosa è successo.’ Terminò lui, servendosi di latte.
Aprì la credenza, prese un
barattolo di vetro contente della polvere nera, ne mise un po’ nel latte e
cominciò a mescolare.
‘ E
vero.’ Lo raggelò lei ‘ Qualcosa è successo, caro il mio Ronald
Weasley. Ma stà certo che tu saresti
l’ultima persona a cui lo andrei a dire.’ Sbottò, poggiando il bicchiere sul
tavolo e correndo al piano di sopra.
‘Non hai ancora risposto alla mia domanda!!’ le urlò
dietro.
Tutto sembrava andare per il
meglio…e invece…
°^^°
‘ Godric’sHallow
Ron, ricordi?’ Harry aveva deciso di accompagnare I suoi due migliori amici e
Ginny alla stazione di King’s Kross.
Non vedeva da circa due mesi
Ron e Hermione, e il primo sembrava essere cresciuto in altezza ancora di più.
Non sapeva però se in quanto a cervello fosse stato lo
stesso.
Harry non sarebbe tornato a
Hogwarts e in realtà anche Hermione e Ron non sarebbero dovuti tornare.
Ma lui aveva insistito affinché la frequentassero almeno
per tre mesi.
E così fu.
Lui sarebbe andato a Godric’s Hallow con Lupin, Tonks
e Moody e il natale lo avrebbe passato con loro alla
Tana.
Era stato tutto progettato
attraverso le lettere che Ginny inviava a Harry,
durante l’estate appena trascorsa.
Il cielo era uggioso e
plumbeo. A volte si avevano degli scrosci d’acqua, ma niente di più.
‘Mi raccomando Harry. Quando
vuoi la McGranitt ha detto che puoi comunicare
attraverso il suo camino…’ ripeté per la centesima volta la preoccupatissima
Hermione.
Harry sorrise dolcemente ‘Ti
ho detto che non ti devi preoccupare. E adesso,
salite. Su!’
‘ Harry, abbi cura di te
stesso.’ Hermione lo abbracciò stretto, così tanto da
meravigliare Ginny ma soprattutto Ron che per tutto il viaggio non spicciò
parola.
Ginny aveva deciso di
condividere lo stretto spazio dello scomparto numero 4
con suo fratello e Hermione. A volte sospirava pesantemente osservando il
paesaggio attraverso il finestrino appannato. Spesso guardava l’orologio, come
se dovesse scoccare qualcosa da lì a qualche minuto.
Il silenzio si faceva sempre
più pesante.
Probabilmente, molto
probabilmente, la vacanza non è andata proprio nella maniera che si sarebbe
aspettata.
Osservava il fratello che
aveva il viso volto verso destra, e Hermione ce aveva
il viso rivolto verso sinistra,
Tutti e due aveva le braccia rigorosamente intrecciate sul petto.
Poi lo scomparto si aprì
lentamente, rivelando una figura che fece saltare in piedi la piccola Ginny.
E allora…questo chap è
davvero molto brutto, lo devo ammettere.
Ma avevo bisogno che la vacanza terminasse
prima per anticipare il momento della dichiarazione.
Hermione e Ron sono irrimediabilmente cocciuti e
nuovamente hanno litigato.
Ma chi sarà la figura misteriosa che è
apparsa nello scomparto.
Non certo un Dissenatore
^^”……ma qualcuno che ci assomiglia.
E con i ringraziamenti a chi ha recensito, vi saluto
alla prossima puntat…ehm…capitolo! ^^
ROBBY: Ehi, mamma mia quanti complimenti!
Grazie!
HERMIA: va tutto bene, grazie! ^__- Ciao!
SIJAY: davvero non volevi recensirla..ç__ç ma poi hai cambiato
idea ed è questo l’importante!! Grazie per aver recensito e per i bellissimi
complimenti.
DK86: caro davide,
inutile dire che la tua ff è splendida, grazie ancora
per la tua recensione! ^__-