quando ci sei tu, non esiste nient'altro

di eleanor89
(/viewuser.php?uid=19481)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ne posso più! ***
Capitolo 2: *** cosa ti succede? ***
Capitolo 3: *** il giorno della festa, il crollo di Hinata ***
Capitolo 4: *** la festa, come posso fermarle? ***
Capitolo 5: *** piangere insieme ***
Capitolo 6: *** i tuoi desideri... li realizzerò! ***
Capitolo 7: *** il ritorno a casa ed il torneo ***



Capitolo 1
*** Non ne posso più! ***


Fantastico, la giornata non poteva cominciare meglio

Fantastico, la giornata non poteva cominciare meglio.

Dopo essere stata disprezzata alla grande come al solito dai miei,

dopo che mia sorella mi ha dimostrato che nonostante la sua giovane età, ha il diritto, quasi il dovere, di prendersi la mia stanza, in quanto io come Hyuga non valgo niente,

dopo aver intravisto Naruto-kun, essere inciampata in una pozzanghera perché troppo occupata a guardarlo, e aver con orrore scoperto che Neji-niisan stava passando di là in quel momento,

ora devo presentarmi nella piazza principale.

È da un po’, da quando ho affrontato Neji-niisan nella gara di selezione, che non riesco più a tenere a bada quella parte di me che non ho mai voluto ascoltare.

La Hinata meno docile, meno gentile, quella che si rende conto di ogni torto subito e sa che è ingiusto, anche se finisce sempre per sorridere e piegare il capo.

Mi dirigo nella piazza principale dopo aver tentato di eliminare almeno un po’ il fango dai miei pantaloni.

Incredibilmente mio cugino non mi dice una parola, anzi evita di guardarmi.

Gli farò pena?

Camminiamo l’uno accanto all’altra.

Ora si è fatto appena più gentile con me, per quanto uno come lui possa avere rapporti umani decenti.

Ma che sto pensando? Sono proprio cattiva… perfida…

Ecco la Hinata che ogni tanto riappare.

E dopo mi fa sentire tanto in colpa.

Devo cancellarla, non posso essere così maligna se voglio avere qualche possibilità con Naruto-kun.

Anche se lui è fissato con Sakura-san.

Certo lei è bella, non c’è dubbio.

Ma è anche fissata con Sasuke-kun, nonostante quasi non lo conosca, soltanto perché è un bel ragazzo e nel frattempo tratta malissimo Naruto-kun. Ora è più gentile, ma prima?

Quanto l’ho odiata, notando la delusione che Naruto-kun cercava di nascondere ridendo e agitandosi, quanto avrei voluto colpirla, dirle di smettere di essere superficiale ed insensibile, che non contano solo la bellezza o i vestiti alla moda…

Oh no, di nuovo!

Arriviamo, e ci sono tutti: Naruto-kun e il suo gruppo, e poi vedo anche il gruppo di Ino-san. Kiba-kun mi fa cenno di avvicinarmi a lui e a Shino-kun.

Kiba-kun.

È un ragazzo così gentile.

Mi ha sempre consolata tutte le volte che ho pianto per Naruto-kun, o per la mia famiglia.

A volte ho persino avuto la sensazione che lui non mi consideri soltanto un’amica, ma questo è impossibile.

Kurenai-seinsei ci fa sapere che dato che le nostre missioni sono andate a buon fine, domani sera ci sarebbe stata una festa in nostro onore.

Una festa.

Un altro momento in cui dimostrare che non sono capace di stringere amicizia con nessuno,

un altro momento per vedere Naruto-kun che muore dietro Sakura-san che a sua volta corre dietro Sasuke-kun, che la ignora.

Sono così stanca di tutto questo.

Forse perché ho assaporato di tanto in tanto il gusto della libertà, perché ho conosciuto nuove persone, ho visto la loro vita,

ma la mia esistenza mi pesa moltissimo.

Perché fare tanta fatica?

Essere gentile con tutti?

Sopportare il dolore fingendo che non sia poi così grande?

Sasuke-kun e Neji-niisan se ne fregano di tutti.

E stanno benissimo.

Naruto-kun si avvicina.

Cosa vorrà? Sento che sto arrossendo.

Non devo arrossire.

Non devo arrossire.

Non devo arrossire.

Guardo il riflesso del mio viso nel coprifronte di Kiba-kun, sono diventata bordeaux.

-Ciao Hinata!-

-Ma…na…Naruto-kun... ciao!-

Ottimo sfoggio della mia lingua.

Davvero, dovrei fare la diplomatica.

-Ti posso parlare un momento?-

Il mio cuore batte tanto forte da farmi temere un collasso.

Esito un momento, mi accorgo che mi sto distruggendo le mani per il nervoso, e mi sforzo di lasciarla cadere sui fianchi,

perché è così difficile per me?

Annuisco per rispondere a Naruto-kun che mi guarda paziente.

Probabilmente sta pensando che doveva restarsene nel suo gruppo.

Ci allontaniamo dagli altri, e il cuore batte sempre più forte.

Poi Naruto-kun parla.

-Sembri triste in questi giorni… c’è qualcosa che non va?-

Deglutisco e sto zitta.

Accidenti, da quando mi osservi così bene?

Si, c’è qualcosa che non va, la mia vita mi fa schifo! Non ne posso più! Non ne posso più!

Sempre li, a fissarti da lontano, senza un minimo di orgoglio!

Perché devo fare così? Perché soltanto io?

Se mi vestissi come le altre, se ti corressi dietro e ti restassi costantemente appiccicata,

mi noteresti?

BASTA!

-Vorrei fare qualcosa per te… sai Hinata-chan tu… mi aiuti molto… sei sempre li a sostenermi, ma in quest’ultimo periodo sei cambiata, sei sparita….-

Puoi cercarmi anche tu o sbaglio? Devo sempre restare nella tua ombra?

-E… mi manchi ecco…-

Ti amo ti amo ti amo!

Lo vedo arrossire, e mi sento arrossire anch’io. Di nuovo.

Forse questa giornata non sta andando poi tanto male.

Mi ricordo che ho litigato persino con mia madre, fatto rarissimo.

Lui forse ha notato qualcosa.

Sembra preoccupato.

-Hinata?-

Non so come faccio, ma gli ho preso una mano.

Il suo tono è serio e dolce. e mi ha detto che gli manco!

Ma come faccio ad essere triste con te vicino, Naruto-kun?

-Grazie. Grazie di cuore.-

È sorpreso, sorride, arrossisce.

Per una volta ha sorriso grazie a me.

In fondo no, questa giornata non sta andando tanto male.



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** cosa ti succede? ***


Mamma mia che stanchezza!

Ho buttato giù ogni mobile e soprammobile della mia stanza, frugato tra i vestiti, guardato dappertutto per trovarlo.

Il mio buono per il ramen!

Quasi quasi piango di gioia.

Come sempre era sotto il coprifronte.

Vado al solito posto, e ordino la mia bella scodella di ramen.

Ramen ramen ramen!
Guardo la strada e vedo la gente passeggiare, gente che ogni giorno all’ora di pranzo mi passa davanti. Mi sembra quasi di conoscerli un po' tutti.

Poi una persona che di solito non passa mai.

Neji Hyuga.

Mi fissa,

lo fisso,

tira dritto e sparisce in mezzo alla folla.

Mi è passata la fame.

Non sto pensando a Neji, sto pensando alla persona dai suoi stessi occhi, occhi privi di colore.

E in quel periodo privi di vita.

Hinata,

ti ho notata sai?

Sei cupa, rispondi a monosillabi ai tuoi compagni di squadra,

quando Kurenai-sensei parla non l’ ascolti.

Che cos’hai?

Forse dovrei mollare il ramen, e seguire Neji, per saperne di più.

Neji riappare, e si avvicina a me.

Come immaginavo, non è normale vederlo passare per di qua.

Deve essere qui per me, e deve costargli molto.

C’entri tu?

-Buongiorno.-

Ma come siamo formali…

-Buongiorno a te. Che ci fai qui?-

Mi sa che non gli sto facilitando le cose.

Neji si siede davanti a me, sembra molto, mooolto infastidito.

- E' per Hinata.-

Come immaginavo. Per una volta ti ho capito.

-Cosa le succede?-

Sembra sorpreso, starà pensando: “Per una volta ha capito!” pure lui.

-Non lo so.- sembra sincero, sono sorpreso e non lo nascondo. -Non guardarmi così. Ne parlo con te perché anche se non me ne spiego il motivo, pare che la persona a lei più vicina sei tu. Adesso stammi a sentire senza parlare d’accordo?-


Muori Neji.

-Queste sarebbero cose personali, comunque… credo che abbia grossi problemi con la famiglia. Non so perché ma… si sentono urlare spesso in questi giorni. L’altro giorno sono uscito per allenarmi alle cinque di mattina, e Hinata-sama stava dormendo in giardino…Però non dice nulla a nessuno, e se le chiedo cosa succede mente. Non so come aiutarla… te ne sarai accorto anche tu…-

ci fissiamo.

Non so se essere più sorpreso per i casini di Hinata che neppure sospettavo, o perché ti stai rivolgendo a me.

Se non altro non sei quell’essere orribile che immaginavo.

Cioè non così tanto.

-Cercherò di parlarle, ma… sai com’è… è molto distante anche con me… già prima era timida, ma ora… se ne sta per i fatti suoi… sembra diversa…-

Annuisce.

Ha finito.

Ti alza e te ne vai senza salutare.

Guardo il ramen, ormai freddo.

Tanto non ho più fame.

Dopo qualche ora sto ancora girando per strada, chiedendomi cosa dirle.

Decido di farci un pisolino su, e me ne vado a casa.

Dopo un’ora soltanto qualcuno bussa alla mia porta.

È Sakura-chan!

Il mio cuore non batte forte però, ormai la considero solo un’amica,

ormai so di non poter competere con Sasuke-kun

e poi…

sono troppo occupato a scervellarmi su Hinata ora.

Mi dici che Kurenai-sensei ci aspetta in piazza tra due ore, per avvertirci di qualcosa, e te ne vai.

Mi stendo di nuovo sul letto,

ci sarai anche tu Hinata?

In anticipo mi dirigo verso la piazza

Hinata dove sei?

Sento un rumore improvviso dietro di me, come qualcuno che scivola.

Mi volto, ma non vedo nessuno,

deve essere dietro l’angolo che ho appena svoltato, non sarebbe carino andare a vedere.

Noto che Neji sta attraversando venendomi incontro,

guarda la persona che è caduta (sempre se è caduto qualcuno)

mi girò e mi allontano velocissimo, almeno non dovrò passare con lui.

Arrivo nella piazza, e vado verso Sasuke e Sakura-chan.

Lei mi saluta sorridente, lui alza la testa e poi si gira di nuovo.

Beh, a modo suo anche lui mi ha salutato.

Dopo un po’ vedo arrivare Neji, seguito da Hinata.

Lei sembra nervosa.

Inizio a sentire mal di pancia, sono nervoso anche io.

Kurenai-sensei parla, ci annuncia una festa in nostro onore domani.

Me ne frego,

l’unica cosa che vorrei è parlare con Hinata.

Ma non riesco neppure a muovermi.

È così che si sente lei di solito? È davvero brutto.

È Sasuke a risvegliare le mie gambe.

-Sentito testa-quadra? Cucinerà per noi il tizio che ti prepara il ramen.-

-Me ne sbatto del ramen.-

Mi sfugge, mentre cerco Hinata con lo sguardo, lei parla con Kiba.

Ehi Kiba, molla la presa!

Mi giro verso i miei compagni, per salutarli,

e noto che mi guardano ad occhi sgranati.

Oops, la frase sul ramen era troppo per loro...

Nno ho tempo di dare spiegazioni, borbotto un ciao, e mi allontano.

Sento che mi fissano da dietro le spalle.

Mi spiace amici.

Mi avvicino ad Hinata, le chiedo di venire via con me.

Lei non lo nota, ma mentre mi da le spalle, Kiba mi fissa con odio.

Gli rispondo alzando il medio.

Shino lo trattiene per evitare la rissa.

Sparisci cagnaccio!

Ora sono solo con Hinata e la vedo tutta rossa...

... Accidenti sono arrossito anche io.

devo farmi coraggio o non si arriverà da nessuna parte.

Provo a chiederle cosa c’è che non va.

Non risponde.

Sono preoccupato.

Lei abbassa lo sguardo.

Forse pensa che mi stia impicciando tanto per passare il tempo.

-E… mi manchi, ecco!

Gliel’ho detto.

Ma sono scemo?

Si, lo sono proprio.

Lei finalmente però mi fissa.

Vale la pena fare il cretino, se poi lei mi guarda.

Sento il sangue alla testa,

di che colore avrò la faccia?

Visto com’è arrossita lei, direi che potrei fare invidia allo sharingan…

Improvvisamente i suoi occhi s’incupiscono.

A cosa pensi?

-Hinata?-

Poi fa qualcosa che proprio non mi aspetto.

Mi prende per mano.

Mi sorride.

Mi ringrazia.

Cos’è questa sensazione?

Non ho mai sentito nulla di tanto meraviglioso, come quando lei mi ha preso per mano.

Nessuno si è mai avvicinato tanto a me.

Lei mi tratta come un ragazzo,

non come un mostro,

non come un compagno di squadra,

ma come qualcuno a cui voler bene senza motivo, senza obblighi.

Che è poi come vedo lei.

La vedo allontanarsi, sembra più tranquilla.

Io dal canto mio ora salterei sino a toccare le nuvole.

Domani alla festa non la lascerò sola un attimo.

Voglio ballare con lei.

Voglio stringerla tra le braccia.

Balle, sarò capace soltanto di chiacchierarci un po’, magari litigando con Kiba per vederla ridere di noi.

Va bene lo stesso.

L’importante è che sorrida.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** il giorno della festa, il crollo di Hinata ***


Salve

Dolore.

Uno schiaffo.

Chi mi ha tirato uno schiaffo?

Ah certo, papà.

La mamma sa solo strillare.

Come hai potuto colpirmi senza preavviso?

-È TARDISSIMO! TI SEMBRA L’ORA DI RIENTRARE A CASA? ERAVAMO TUTTI PREOCCUPATI! SEI L’EREDE DELLA NOSTRA CASATA, NON TI DEVE SUCCEDERE NULLA!-

Ah, mi sembrava strano che fossi preoccupato per me.

Sei preoccupato per “l’erede”.

Bella casata da difendere la nostra, eh?

Se è tardissimo è perché mi stavo allenando.

Sai perché mi allenavo?

Anzi, per chi?

-ALLORA?-

-Ho fatto un giro dopo l’incontro con Kurenai-seinsei. Chiedo scusa...-

Ho sputato sangue per allenarmi anche oggi,

ci ho messo l’anima.

Per te papà. Per la mia famiglia.

Per sentirmi dire brava. Almeno una volta.

Me ne basta una.

-Kurenai-seinsei, dici? Perchè ti ha parlato? Cos’ hai fatto?-

Mamma, non piangere.

E poi non ho fatto nulla.

Sei così convinta che io sia una fallita?

-Domani fanno… una festa, in nostro onore.

Però. Almeno non sto balbettando.Ho chiesto scusa per qualcosa che non ho fatto, ma non sto balbettando. E non ho lo sguardo basso, per una volta. Sono troppo stanca, davvero. Non riesco neppure a sembrare convincente.

Merito della delusione che mi sta logorando il cuore,

o della rabbia che sale per ogni tua lacrima, mamma?

Mia sorella è appena venuta a vedere che succede.

Ti prego non guardare.

Non guardarci, sei ancora fuori dalla discussione, salvati.

-UNA FESTA? PATETICO!

Comincio a piangere.

Per il nervoso, non per altro.

È ovvio che lui lo interpreterà male, ma non riesco a non farlo.

O questo, o saltargli addosso e fargli del male.

-SEI PROPRIO MESCHINA! TU NON CI ANDRAI! SEI IN PUNIZIONE!-

Queste parole mi fanno inorridire.

Non ci tengo alla festa,

ma alla festa ci sarà Naruto-kun!

Ho bisogno di vederlo!

Ho bisogno di sentirlo ridere!

Adesso le mie lacrime sono di tristezza.

Non mi sono mai sentita così sola.

Dove sei Naruto-kun?

A questo pensiero comincio a singhiozzare,

i miei escono. Mia sorella posa un fiore colto accanto a me e va via.

guardo il fiore,

e piango ancora di più.

Grazie. Non so perchè tu e nostro cugino siate improvvisamente diventati così gentili con me... ma grazie.

Il cuore mi batte fortissimo, come quando ho Naruto-kun davanti a me.

Ma è il dolore adesso.

Mi sento prosciugare,

ogni lacrima è una ferita che mi viene inferta.

Ormai piango spesso.

Ma non andrò da Kiba-kun.

Non voglio vedere nessuno.

Provo emozioni discordanti.

Vorrei che qualcuno fosse qui a consolarmi,

contemporaneamente vorrei essere sola al mondo.

Piango per ore, poi vado a sedermi all’ombra di un albero.

Buio.

Mi sveglio ed è giorno.

Vedo in lontananza Neji-sama,

e mi alzo.

Non mi importa se si vede che ho pianto,

non importa se sa che ho dormito fuori,

ora come ora non mi importa di nulla.

è la prima volta nella mia vita che mi sento del tutto svuotata.

Come se ieri fossi morta dentro.

Il fiore che mi ha dato mia sorella è come un omaggio portato ad una tomba,

e me lo metto in tasca.

Neji-niisan si avvicina.

Sembra preoccupato davvero.

È proprio vero che c’è una prima volta per tutto.

-Hinata-sama...-

Mi saluta. E mi guarda.

-Neji-niisan.-

Cosa stai guardando?

-Sta bene?-

-No.-

Continuo a non balbettare,

miracolo!

E ho pure risposto in modo sgarbato a Neji.

Normalmente ora sarei inchinata a terra a supplicare perdono, ma che mi importa ormai.

Ho deciso che nella mia vita non ci sarà mai Naruto-kun

Perché sono stanca di lottare.

La mia famiglia non mi vuole?

Non ne farò più parte.

Neji-niisan vorresti essere tu l’erede della casata principale?

Ecco, il trono è li.

Era tutto così semplice…

Perché mi sono fatta tanti problemi?

Intanto Neji mi sta ancora fissando, sembra sorpreso.

-Che cos’è successo? Ha dormito fuori?-

Perspicace eh?

-Si. Ma non è successo nulla. Ora scusami ma devo allenarmi con gli altri.-

Per un momento rimani fermo, in piedi davanti a me.

Vuoi dirmi qualcosa?

Ti stai spostando per farmi passare.

Alleluja.

E mentre cammino verso l’uscita, sento che ogni parte di me trema in modo ormai percettibile.

Starò impazzendo?

Non sarebbe male.

Dopo ore di allenamento con gli altri, pranzo e di nuovo allenamento, senza dire una parola a nessuno, torno a casa.

Kiba-kun non la smetteva di farmi domande, e persino Shino-kun era preoccupato.

Perlomeno lui ha il buon gusto di starsene zitto però.

A casa mi cambio per la festa.

“Ci si veste in base all’umore” ho sentito dire ad Ino-san una volta.

Ok.

Metto dei pantaloni stretti in pelle neri, ed una maglietta che lascia scoperta un po’di pancia, di quelle senza maniche o bretelle. C’è un po’ freddo perciò infilo un cappotto nero.

Mi guardo allo specchio.

Mi sembra di essere una mukenin con questo cappotto.

Non male.

Mi trucco di nero e rosso, e mi trovo carina.

La Hinata versione dark.

Scendo, e ovviamente incontro i miei.

Mio padre mi chiede dove sto andando conciata così.

Io gli dico alla festa.

Urla.

Non so quanto urliamo o cosa diciamo,

ma le ultime battute mi restano impresse:

-IO TI ODIO-

-BEH TI ODIO ANCHE IO!-

-E IO VORREI CHE TU FOSSI MORTO!-

-LO VORREI ANCHE IO, PER NON DOVERTI Più VEDERE!-

Ci guardiamo.

La mamma, che tentava di farci smettere di litigare, una volta tanto sta zitta.

Anche noi due.

Quello che abbiamo detto è troppo grande o brutto anche per noi.

Mi girò con un grande sventolare del cappotto.

Li vedo tutti anche se solo per un istante.

Davanti alla finestra della camera di Neji c’è proprio Neji-niisan.

Insieme a Naruto-kun, Kiba-kun e Tenten-san.

Hanno sentito tutto.

Corro più veloce che posso verso la strada, poi imbocco vie che neppure io conosco per seminarli.

Mentre le case sfrecciano velocissime sotto i miei occhi, ho un idea.

So qual è l’ultimo posto dove verrebbero a cercarmi.

Quando arrivo, la festa è già cominciata.

La musica è assordante, gli adulti non ci sono, sono di sopra.

Tutti ballano, corpi che si muovono più o meno a ritmo,

colori che si fondono l’un l’altro.

Sto già male.

Mi siedo e mi guardo intorno.

Siamo in una grande palestra al coperto, e da qui posso vedere che un' enorme porta finestre ci divide da un giardino incolto.

Fuori non c’è nessuno.

Comincio a bere, cosa che non ho mai fatto prima.

Bevo come un’alcolizzata che non vede liquore da giorni.

Ci dò dentro davvero, mischio di tutto e di più.

Mi sento strana, eccitata, divertita. In fondo in fondo furiosa.

Vado in pista anche io.

Comincio a saltare e dimenarmi a tempo di musica,

ragazzi che non conosco cominciano a seguirmi,

si sfregano contro di me.

Li lascio fare.

Credo di avere appena riso istericamente.

Una mano mi afferra il braccio e mi allontana dal centro della palestra.

Mi giro e vedo che è Sasuke-kun, e che ormai siamo vicini al muro.

In effetti Sasuke-kun non è male.

-Sei ubriaca. Vieni, ti porto via.-

la prima volta che si preoccupa e deve rompere proprio a me?

Perché non va a scocciare Sana…Satura… come si chiama? Ah Sakura!

Mi tira ancora per un braccio, e scoppio a ridere di nuovo,

lo spingo contro il divano e gli cado sopra, rido ancora.

Lui mi fissa, stavolta sembra che sia preoccupato davvero.

La cosa mi urta.

Neanche quando mi offro su un piatto d’argento, vengo presa da qualcuno?

Mi alzo e mi infilo di nuovo tra la gente che balla.

Berrò un altro po’.

Dopo un po’ mi stanco di star seduta, afferro una bottiglia di whisky e provo ad andare verso la porta a vetri.

Tutto ondeggia…

Inciampo un paio di volte.

Sbatto addosso ad altri.

Ma alla fine arrivo alla porta.

Adesso mi sembra una bocca.

Rido e mi faccio inghiottire.

Bevo un altro sorso dalla bottiglia, e decido di sedermi contro un albero in giardino.

Ormai sembra che ci siano apposta per me.

Qualcuno mi ha seguita però.

-Sasuke-kun?-

Chiedo senza neanche girarmi.

Sbagliato.

-Che puttana.-

Mi giro.

Oh oh.

A giudicare dallo sguardo Sakura-chan mi odia a morte in questo momento.

E sembra ubriaca anche lei.

Bene, dal canto mio non mi è mai piaciuta.

Lascio andare la bottiglia.

-Bu-buona sera anche a te.-

-Bu-bu-buonasera un cazzo.-

Molto fine.

Ehi, ma mi sta prendendo in giro.

-Che vuoi? Sei arrabbiata perché Sasuke-kun ti ha fatto la bua e te la prendi con me?-

-Vi ho visti sul divano!!!-

-Divertente. Hai visto? Lui si preoccupa per me… e per te che se ne sbatte. Cosa c’è? È vero… non si è fatto tanti problemi per mollarti con Orochimaru...-

-Ho sempre sospettato che tu sotto sotto fossi una stronza.-

Non riusciamo entrambe a rimanere ferme, ondeggiamo.

Chissà quanto ha bevuto.
Beh, sinceramente non me ne sbatte, non sto quì a farmi sputare altro veleno addosso, non lo permetterò più a mio padre, tantomeno a questa isterica!

-IO? Tu! Sei solo una ragazzina superficiale e vanitosa, non ti rendi conto nemmeno di quello che fai! Sei talmente tanto convinta che Sasuke-kun sia l’amore della tua vita da non accorgerti neppure del fatto che non lo conosci e ci hai scambiato si e no tre parole! Ma andiamo, è come se io fossi innamorata di Gaara! E Naruto-kun, che ti ha sempre adorato? Come l’hai trattato? E…-

-TUTTA INVIDIA! PERCHÉ A TE NON TI HA MAI CALCOLATA NESSUNO, NE NESSUNO LO FARÀ MAI! PERCHÉ TU NON SEI NESSUNO! NON ESISTI! -

Rabbia.

Sento che ormai ho perso il controllo.

Nel tronco dell’albero c’è un kunai dimenticato.

Grazie Tenten-chan.

Lo afferro.

Mi lancio su di lei.

Anche lei è armata.

Cazzo!

Ci feriamo a vicenda, e cominciamo a picchiarci con quanta furia abbiamo in corpo.

Giuro, non avrei mai immaginato che sarebbe finita così, non stasera.

Sento la voce di Gaara-sama, viene dall’alto, dalla terrazza.

-Si stanno allenando?-

Non so con chi parla, non ho tempo di pensarci.

Gli altri saranno qui presto.

Gli altri chi?

Sono così confusa…

La lama affilata del kunai di Sakura mi taglia in fronte, facendomi cadere a terra.

Uso il pungo gentile, e lei finalmente sputa sangue.

E uno.

Mi conficca il kunai nella mano, grido.

Ma la colpisco di nuovo, e cade.

E due.

-Non si stanno allenando!-

È Temari-san.

Poi sento Ino-san, grida, chiama qualcuno da dentro alla palestra.

-TENTEN!-

Non posso preoccuparmi di Tenten ora, perché vedo che sto sanguinando moltissimo.

Ma quante volte mi ha colpita?

Anche lei non è messa bene però.

Perde sangue ad un lato della bocca.

Ha le braccia piene di tagli e ferite, e le gambe sono immerse nel suo sangue, che cola dal suo addome. Anche il primo colpo di kunai che ho dato io è andato a segno quindi.

E se non ho sbagliato ora dovrebbe avere anche un’emorragia interna.

Mi arriva un calcio in pieno viso.

Che male!
però così per poco vedo la situazione nella palestra.

La musica è stata appena abbassata.

Vedo che Neji-niisan, Naruto-kun e Kiba-kun sono arrivati e parlano con Sasuke, non ci hanno ancora viste,

vedo Ino-san che corre verso di noi,

vedo Temari-san e Gaara-sama arrivare al piano terra,

vedo Tenten-san che ormai piange, dopo averci pregato di smettere mille volte, senza essere sentita.

È questo che mi blocca.

Se lei piange sta succedendo qualcosa di serio.

Sakura arriva e interrompere le mie riflessioni.

Mi da un calcio allo stomaco, io gemo,

poi con una capriola all’indietro mi rialzo.

Prendo lo slancio e la colpisco con un calcio all’indietro, più forte che posso.

Qualcuno urla. Lo fa così forte da far finalmente voltare tutti in palestra.

-SMETTETELA!!!-

Sento la gente correre.

È tardi ormai.

Sakura mi spinge contro l’albero.

Io la colpisco col kunai, questa volta la graffio soltanto.

Mi afferra per il collo.

-SMETTETELA! NON VEDETE CHE VI STATE UCCIDENDO!-

I nostri maestri hanno notato qualcosa.

Mi sorprendo che non siano arrivati solo per il nostro funerale.

Sakura mi solleva, sempre strangolandomi.

Questa volta è anche il mio sangue, oltre al suo, quello che le scivola per un braccio.

Mi ricorda qualcosa.

Sono troppo annebbiata per riuscire a capire cosa.

Qualcosa che ci ha raccontato Shino-kun anni fa, che aveva chiesto agli insetti... forse

C’entra anche Naruto-kun e… poi?

Sasuke-kun?

Si, lui aveva afferrato Naruto-kun in questo stesso modo, dopo aver lasciato Konoha, quando ancora lo volevano fermare...

Ma io a differenza di Naruto-kun sono armata e determinata.

Il mio kunai scatta verso la sua gola.

Urla disperate.

-NOOO!-

-SAKURA-CHAN!-

-HINATA!-

-Non vi avvinate!-

Questo sembra Kakashi-sensei.

Intanto io e Sakura ci fissiamo con odio e, forse, smarrimento.

Il mio kunai è fermo, appoggiato alla sua pelle, l’ho solo graffiata.

Lei sa che un momento prima di soffocare, le taglierò la gola.

-Non avvicinatevi, sono fuori di se! Possono uccidersi davvero!-

Sakura mi fissa ancora, poi parla.

-La tua stupida tecnica…-

allude al pugno gentile?

Oh si.

-Hai un’emorragia interna- le dico, per quanto io possa parlare. –Morirai.-

-Morirò comunque visto che mi taglierai la gola.-

-Tu mi stai soffocando.-

le faccio notare, mentre una mia mano ancora stringe il suo polso teso.

-Lasciala andare Sakura-chan, per favore.-

È Naruto-kun.

-Hinata, sposta il kunai.-

È Sasuke-kun, stranamente il tono è gentile.

Il braccio di Sakura si rilassa appena, e subito il mio kunai prende una certa distanza.

Alla fine mi lascia cadere.

Oscillo un po’ prima di riuscire a riprendere l’equilibrio.

Sto sanguinando moltissimo anche io adesso.

Non pensavo ci fosse tanto sangue in una persona sola.

Sakura cade in ginocchio e Sasuke-kun le corre vicino.

La stanno circondando come sempre tutti lì per lei.

Sputa sangue.

L’emorragia, già.

Comincio a chiedermi cosa è successo davvero, come mai Sakura fosse così fuori di se, ma la testa pesa troppo ora.

Sakura.

Non credo la chiamerò mai più Sakura-san.

Se non altro cercare di uccidere qualcuno ti da molta confidenza.

Comincio a vedere tutto doppio, poi triplicato.

I colori si sfumano davanti a me.

Cado in avanti, Naruto-kun mi sostiene.

Perché lo fai?

Sento che mi sollevi, mi prendi tra le tue braccia, mentre la mia coscienza se ne va.

Si avvicina qualcuno, ma ormai vedo solo ombre.

Poi tu sussurri qualcosa.

-Va tutto bene.-

Impossibile.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** la festa, come posso fermarle? ***


Sera

Apro gli occhi al suono melodioso di Gai-sensei che urla: w la giovinezza! Per strada.

Non ho dormito per nulla, ho una brutta sensazione.

Poi mi ricordo, stasera c’è una festa!

La festa dove mi divertirò con Hinata!

Devo trovare il coraggio di invitarla a ballare.

Guardo la sveglia accanto al letto, che ho dimenticato di programmare.

Ops, almeno un po’ devo aver dormito.

Sono le 11!

Mi lavo, faccio colazione.

Mollo la colazione a metà, dopotutto devo andare a mangiare il mio ramen!

Ieri l’ho lasciato intatto, che spreco!

Non l’ho notato solo io.

Ichiraku, “l’uomo del ramen”, se n’è accorto.

Quando arrivo decide di offrirmelo lui.

Pensa che io sia malato.

Che fortuna!

Uscito dal negozio penso a cosa mettermi.

Voglio fare bella figura!

Girando con fare indifferente tra i negozi, fisso le vetrine,

so già che non posso permettermi nulla.

Poi arrivo accanto al negozio di fiori Yamanaka.

Dentro vedo Shikamaru che chiacchiera con Ino,

sembrano molto affiatati.

Chissà come mai…

Cammino ancora, e poi sento delle urla.

Una ragazza urla in risposta, credo sia Sakura-chan.

È lei.

La vedo uscire di corsa da casa sua sbattendo la porta.

Senza pensarci le corro dietro.

-Sakura-chan!-

La fermo acchiappandola per un braccio, lei si gira in lacrime.

-Oh. Sei tu.-

-Che succede?-

-Litigo con mia madre, sai com’è…-

Veramente no.

Ci pensa su.

-Scusa! Non volevo…-

La blocco. Non sono certo offeso. Voglio solo che smetta di piangere.

Sakura-chan non ha tutti i problemi di Hinata, ma è molto sensibile anche lei.

Inoltre… so che ieri quando mi sono allontanato da loro…

Ha litigato con Sasuke.

Niente di strano che quello stronzo la maltratti.

Ma se è venuto a raccontarmelo mr. sopracciglia in persona, vuol dire che è stato qualcosa di speciale!

poco male...

Faranno sicuramente pace alla festa.

Lo dico anche a lei, che finalmente sorride e annuisce.

Ci incamminiamo e lei dice che vuole andare un po’ nella foresta a cercare piante medicinali,

decido di andare con lei.

ho sentito che in questo periodo diversi delinquenti sono qui in giro.

Con tutto il casino che é successo tra la morte di Orochimaru, il ritorno di Sasuke e la fine della guerra,

le foreste si popolano di gentaglia che prima si nascondeva per paura dell'Akatsuki o dei ninja del suono.

Sono stato troppo apprensivo, siamo qui da mezz’ora e ci siamo soltanto noi.

Comincio ad annoiarmi, e faccio qualche piroetta come un cretino.

Mi accorgo che Sasukeè seduto su di un ramo.

Allora anche il cretino numero due si sente in colpa ogni tanto.

Non so se farlo notare a Sakura-chan o no.

Non faccio in tempo, ci ritroviamo circondati.

Sakura-chan prepara i pugni, io gli shuriken, per fare pratica.

Sasuke salta giù dall’albero e arriva in mezzo a noi.

Sakura-chan si distrae per lui, e i nemici, chiunque essi siano,

l’attaccano.

Io mi metto in mezzo per proteggerla, e mi becco una bella ferita al braccio.

Sasuke è incavolato nero,

strano che non sia di buon umore, eh?

-Palla di fuoco suprema!-

In pochi secondi siamo tornati soli. Non ha neanche toccato la katana il signorino... nemici di basso livello per lui, immagino...

Guardo la mia ferita:

è già rimarginata.

Sakura-chan sembra paralizzata.

-Non dovevi metterti in mezzo, so difendermi da sola!-

-Lo so, è stato un riflesso.- le rispondo. Ha ragione.

È una mancanza di rispetto, oltre che di fiducia, quello che le ho fatto.

Se Sasuke l’avesse fatto a me, l’avrei fatto fuori

-Ha fatto bene, invece. Eri distratta.

Commenta Sasuke.

Lui non sa che Sakura-chan ha appena litigato con la madre,

e che diventa intrattabile quando succede. Non può saperlo perchè abbiamo passato tanti anni separati

Meglio se stava zitto…

-E tu che ne sai?-

Ahia. Prima volta che lo risponde sgarbata.

Non preannuncia nulla di buono.

Lui si gira verso di me.

Guardo il cielo.

Butto giù una frase a caso.

-Questo pomeriggio inviterò Hinata a venire alla festa con me, sapete?-

E smettetela di discutere prima di litigare sul serio.

-E fai bene, finalmente.- dice Sakura-chan. Sembra sorpresa.

Forse perché non c’entrava nulla.

Almeno credo sia sorpresa dal tono di voce,

non ho ancora abbassato lo sguardo, fisso l'azzurro per sfuggire al clima soffocante quì giù.

-Hinata è l’unica kunoichi ad aver fatto veri progressi di recente.-

Silenzio.

È riuscito a farmi riabbassare lo sguardo su di loro.

Noto che a Sasuke non è andato giù il fatto che Sakura-chan gli abbia appena risposto male.

Ma per un: “E tu che ne sai” mi sembra esagerato calpestare il lavoro svolto da Sakura-chan o delle altre kunoichi. Specie vista la forza spaventosa di cui ora dispone.

Ai miei occhi Sasuke sembra pentito. Lo conosco troppo bene.

Percepisco intenzioni omicide da parte di Sakura-chan. Conosco troppo bene anche lei...

Sicuramente anche lui le sente.

-Se ti piace tanto prenditela tu…- dice poi con calma.

Troppo calma.

Sasuke sembra preoccupato.

Stavamo aspettando un’esplosione.

-… Ma a te sembra che ti piacciano più i maschi cadaverici coi capelli lunghi, peccato sia morto, avresti potuto farne la tua fidanzata. Visto come mi tratti potevi fargli usare il mio corpo per tenertelo vicino, non avrebbe avuto la stessa lingue ma...-

parla di Orochimaru.Disgustosamente e maliziosamente di Orochimaru.

E mentre Sasuke la fisse a bocca aperta,

Sakura-chan s’incammina verso casa.

-Ehm… Sakura-chan ha preso un bel po’ del tuo caratteraccio mentre non c'eri… Te l'avevo detto che non sarebbe stata la stessa di tanti anni fa... certo che ti somigl...-

Mi fissa con uno sguardo di fuoco.

Me la batto.

… Ma che ho detto?!

-Sparisci Naruto!-

Dannato Kiba.

Siamo davanti a casa di Hinata.

Lui ha avuto la mia stessa idea, pare.

-Inuzuka, non rompere!-

Ormai siamo entrati in giardino, spalla contro spalla.

-Ma che fate?-

una voce allegra.

Tenten!

È davanti alla finestra di Neji, e parlava con lui fino a due secondi fa.

Finchè non siamo entrati facendo i cretini.

Ci avviciniamo.

-Questo stupido vuole rubarmi la ragazza!

urla il cagnaccio ndicandomi.

-“Questo” stupido vuole rubarmi la ragazza!-

Urlo allora io indicando lui.

Tenten ride e Neji scuote la testa.

-La malcapitata è mia cugina?

chiede Neji ed io annuisco con forza.

Sentiamo un urlo proprio da casa Hinata.

Che succede?

Ci voltiamo ma non c’è nessuno.

-E tu Tenten? Tu e Neji uscite assieme per andare alla festa?-

Tenten annuisce, sembra indifferente. Ma noto che è un po’arrossita.

Non quanto Neji.

Ma che hanno tutti?

Una porta dietro di noi viene aperta con violenza.

Sbucano fuori Hinata, sua madre, suo padre e sua sorella Hanabi.

Urlano tutti.

Siamo sbalorditi, persino Neji ha gli occhi spalancati.

Hanabi tenta di calmare la sorella, mentre la loro madre è parata per quanto possibile tra il marito e Hinata.

Non ho mai visto Hiashi-san così arrabbiato, e ancora di più,

non ho mai visto Hinata furiosa.

Ha un cappotto nero lungo, per un attimo mi sembra di rivedere l'Akatsuki.

...Però è proprio bellissima...

-Calmatevi! Non dite cose di cui potreste pentirvi!-

cerca di bloccarli, la madre. Ma mi sembra inutile.

-IO TI ODIO

-BEH TI ODIO ANCHE IO!-

-Come queste...-

aggiunge la madre afflitta,

mentre noi tutti restiamo in silenzio.

Non riusciamo ad intervenire.


-E IO VORREI CHE TU FOSSI MORTO!-

-LO VORREI ANCHE IO, PER NON DOVERTI PIÙ VEDERE.-

Oh merda.

Come si può dire una cosa simile?

Anzi

Tutto quello che hanno detto è sbagliato.

Io non ho mai avuto genitori.

Ma sentendo queste cose ne sono quasi soddisfatto.

Hinata si è girata ed è sparita come un fulmine.

Non credo ci abbia visti.

Neji salta fuori dalla finestra e le corre dietro,

io lo supero.

-Dividiamoci!-

Comincio a correre dappertutto,

non so dove cercarla.

Colpa mia.

Non mi sono mai preoccupato di sapere dove andava.

Eppure ho sempre visto che era da sola.

Al pensiero mi fermo.

Lei mi è sempre stata vicina, restando nell’ombra.

Tutte le volte che mi sentivo solo, lei arrivava.

E io?

“e se ci avesse visto?”

il pensiero mi colpisce come un fulmine. Del resto come ho appena pensato, lei era sempre alle mie spalle, lei mi vedeva sempre...

Se ci ha visto, e non vuole essere trovata…

Potrebbe andare alla festa!

Ormai deve essere passata mezz’ora da quando la cerco.

Forse di più.

Corro verso la palestra dove gli altri stanno festeggiando.

Spero tanto che sia li.

Voglio parlarle, cercare di capire, aiutarla.

Una mano sulla mia spalla.

Hinata?

-Neji?-

-Abbiamo avuto tutti la stessa idea vedo.-

Siamo tutti e tre qui.

Tenten non si vede.

Entriamo,

ci guardiamo attorno.

Non la troveremo mai in questo casino.

Sconsolati ci avviciniamo al bancone.

Mi sembra di vedere Tenten lontano da noi e lo dico a Neji,

annuisce.

L’ha vista anche lui.

Vedo Shikamaru, e mi avvicino a lui per chiedergli aiuto, ma mi blocca Sasuke.

-Hinata è uscita di senno. Si è ubriacata, l’ho persa di vista.-

Si è ubriacata?

Chi?

Io Neji ci guardiamo, deve stare proprio male.

Ino salta sul bancone accanto a noi,

è ubriaca?

-TENTEN!-

Indica qualcosa.

Sembra spaventata a morte.

Brutto presentimento.

Di nuovo.

Ci giriamo ma la nostra visuale è coperta da decine di ragazzi che ballano,

non possiamo spostarci.

Qualcuno abbassa la musica.

La folla comincia ad aprirsi lentamente.

-Sasuke, apri un varco con qualche tecnica delle tue?

-Vuoi che bruci vivi tutti?-

Sentiamo le urla di Tenten da fuori,

qualcosa come “basta!” “smettetela!”

parla al plurale.

Magari Hinata non c’entra.

Ino salta giù dal bancone e finisce di spingere via tutti,

la seguiamo,

vedo che la sorella di Gaara scende da qualche posto in alto direttamente in giardino,

fluttuando grazie al ventaglio e portando con se Gaara.

Arriviamo accanto a Tenten.

Piange.

-SMETTETELA!-

Non l’ho mai vista piangere.

Cade in ginocchio.

Per un momento noto Kakashi-seinsei con altri maestri, poi guardo fisso davanti a me.

Come stavano già facendo gli altri.

Il cuore mi si ferma.

Hinata e Sakura-chan si stanno massacrando.

Una carneficina, sangue ovunque.

Ecco perché Tenten sembra tanto disperata.

Guardo Sakura-chan, deve essere ferita alla pancia, perde sangue a litri.

Guardo Hinata, è quasi del tutto coperta di sangue e tagli,

sangue, sangue, sangue.

Lo stomaco mi si contrae.

Poi qualcosa di inaspettato.

Hinata ha appena colpito Sakura-chan con un kunai,

ma lei la sbatte contro un albero e la prende per il collo.

-SMETTETELA! NON VEDETE CHE VI STATE UCCIDENDO?-

È l’ultimo urlo straziante di Tenten.

Sakura-chan la solleva.

Questa scena.

Sono sicuro che Sakura-chan non può saperlo.

Io e Sasuke sussultiamo.

Non avrei mai pensato che Sakura-chan avrebbe tentato di strangolare Hinata nello stesso modo in cui Sasuke ha fatto con me.

Di sicuro neanche lui, visto che lo sento respirare appena.

Il kunai di Hinata colpisce Sakura-chan alla gola.

Urliamo tutti,

le voci più alte sono quelle di Ino e la mia.

-SAKURA!-

-HINATA!-

Stiamo tutti per correre da loro, ma Kakashi-seinsei si para davanti a noi.

-Non vi avvicinate.-

Cosa?

Ma l’ha uccisa o no?

Direi di no, è ancora in piedi.

Deve essersi fermata appena in tempo.

Sasuke finalmente riprende a respirare.

Io mi accorgo che non prendo fiato da un po’.

Kakashi-seinsei parla ancora, ma non capisco ciò che dice,

so che non devo avvicinarmi,

quelle due sembrano delle belve, al minimo movimento potrebbero scattare.

Si parlano.

Sakura-chan ed Hinata.

-La tua stupida tecnica…-

-Hai un’emorragia interna, morirai.-

-Morirò comunque visto che mi taglierai la gola.-

-Tu mi stai soffocando.-

Sembrano decise ad ammazzarsi, hanno la voce impastata per l’alcool.

Sakura-chan barcolla un po’.

Devo dire qualcosa. A quale delle due?

Hinata, permettimi di rientrare nella tua vita, se mai ci sono stato.

-Lasciala andare Sakura-chan, per favore.-

Mi rivolgo a lei, sono molto più preoccupato per Hinata ora.

Scusa Sakura-chan.

E poi sarai molto più felice se sarà lui a voler proteggere te.

-Hinata, sposta il kunai.-

Grazie Sasuke.

Una volta tanto sei stato gentile anche nel tono di voce.

Almeno dimostri di essere preoccupato anche tu.

Sakura-chan la lascia andare e restano a fissarsi.

Poi la prima a cadere è Sakura-chan.

Mi pare di aver sentito parlare di un’emoraggia interna,

ma non vado da lei,

io devo pensare alla mia piccola dolce Hinata-chan.

È strano pensarla così, vestita tutta di nero, truccata di scuro, con tutto quel sangue,

e la furia omicida di poco prima.

Ma sono certo che la sotto c’è ancora una dolce Hinata.

Sta per cadere e la sostengo.

È la prima volta che è tra le mie braccia.

Certo non stiamo ballando, ma…

Tengo un braccio dietro la sua schiena, mentre con l’altro la sollevo per le gambe,

tenendola in braccio così posso portarla via di qui,

prima che gli altri le vadano intorno.

Sento che trema.

Si sta avvicinando Kiba

Mi avvicino a te e ti sussurrò:

-Va tutto bene.-

Poi mi volto verso Kiba.

-Portala via di qui.-

Sapevo che avrebbe capito.

-La porto a casa mia, Sakura-chan…?-

chiedo di lei, ma solo perché mi sono accorto che Hinata è svenuta.

-Tenten la sta portando da Tsunade-sama con gli altri per curarla. Hinata è decisamente meno grave, visto che ha solo ferite superficiali. Quindi la manderò da te dopo che avrà curato lei.-

Gli costa uno sforzo enorme dire che la precedenza va a Sakura-chan, lo so.

Gli sorrido.

Poi mi avvio non visto verso casa, con Hinata tra la braccia,

fa presto Tsunade-sama.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** piangere insieme ***


Questo capitolo piacerà a chi dice che Naruto dovrebbe svegliarsi un po’… tipo io

Questo capitolo piacerà a chi dice che Naruto dovrebbe svegliarsi un po’… tipo io..
grazie per i commenti ^^
*********************************************************

Quando mi sveglio scopro di essere al buio, in un letto caldo e sconosciuto.
Cos’è successo?
Mi pare di ricordare di essere svenuta…
E prima?
Bevevo… sarò svenuta dopo aver bevuto troppo?
Qualche immagine mi passa per la mente.
La festa.
La lotta.
Sakura.
Balzo seduta, mi tocco, ma le ferite sono scomparse. Sento la voce di Naruto-kun da qualche parte, fuori dalla stanza. L’altra mi sembra quella della Hokage.

-Quindi sta bene?

-per la centesima volta, si sta bene. Però dobbiamo prendere dei provvedimenti, è ovvio. Su di lei e Sakura. Ti prometto che non sarà nulla di tanto grave però. Ascolta pensaci tu a tenere Hinata tranquilla, sai com’è la gente di Konoha. E lei è… piuttosto fragile in questo periodo e le male lingue..

-Naturalmente.-

Sono così fragile? Beh a giudicare dal casino che ho combinato si. E la povera Sakura starà bene?
Non era questo che volevo. Volevo solo essere più sicura di me, più amata.
Ma non mi sembra che quasi uccidere qualcuno lo porterà a rispettarti. Ho sbagliato tutto.
Quella non ero io. Non esiste più. E neanche ciò che ero prima ero io.
Chi sono?
Naruto-kun apre la porta della stanza, e attraverso la luce che filtra da fuori vede che sono seduta:

-Hinata-chan? Sei sveglia vero?-

-Si.-

Accende la luce, ed istintivamente mi copro il viso con le coperte.

-Scusa.-

-Niente.-

-Posso restare o preferisci…-

-No, resta ti prego.-

Siamo tesi, lui porta una sedia accanto al mio letto.

-Come sta Sakura?-

-E' all’ospedale, ma sta bene, la dimettono stasera stesso, Tsunade-obaachan vi ha curate entrambe.-

Mi vengono le lacrime agli occhi, povere noi… che abbiamo fatto? Così, senza neppure un motivo...
Mi abbraccia e non lo respingo.

-Perdonami… io… io…-

mi stringe a se.

-E tu potrai perdonare me?-

-Per cosa?-

-Sono rimasto a guardare senza fare nulla, anzi senza neppure accorgermi dei tuoi problemi… tu… sei sempre stata un’amica con me, io invece… sono stato sempre troppo occupato… egoista e insensibile.-

Mi dimentico di piangere e mi stacco da lui.

-NON È VERO! Cosa ci potevi fare tu? Nulla! anzi hai fatto moltissimo, è grazie a te se ho cominciato a credere di più nelle mie possibilità, a sperare… è solo che non ce la facevo più! Essere sempre lasciata sola perché non abbastanza forte, i miei che mi odiavano, persino mia sorella, perché sono una vergogna per loro… tu, Kiba, Shino e Neji-niisan siete stati gli unici a non odiarmi in questo periodo e a non trattarmi con superiorità! E poi tu mi hai sempre dato il buon esempio! Sono io che ho perso la testa! Ma se non fosse stato per voi l’avrei fatta finita già da tempo di certo!-

-Non dirlo neanche!-

-E' la verità! Chi non mi trattava come un essere indegno di esistere mi guardava solo con pietà… è una cosa orribile, preferisco essere detestata che compatita! Ma tu non mi guardi così… tu sei gentile, e sei al di sopra di queste cose Naruto-kun!-

Mi fermo. È la prima volta che ammetto tutto questo, e mi copro il viso con le mani per la vergogna. Lui con delicatezza mi prende una mano e la allontana dal mio viso.
Mi guardi negli occhi, e mi tranquillizzo.

-Cosa posso fare? Farò qualunque cosa per farti stare meglio…-

com’è dolce… è come un sogno che si avvera.

-Non lo so…-

-Dimmi qual è il tuo desiderio più grande ora, qualche tuo sogno.-

Il mio desiderio più grande è baciarti ora. Passiamo al secondo.

-Vorrei vedere Sakura, non possiamo andare all’ospedale?-

-Per… fare pace?-

-Non scateno risse in ospedale io.-

Sorrido e lui scoppia a ridere. Ridi per me? Per quello che ti ho detto io? Che gioia!

-Sembri allegra! Meno male, non ne potevo più di vederti cupa in questi giorni!-

Arrossiamo tutti e due…

-E poi…-

-Si! dimmi!-

-Non voglio tornare a casa. Non voglio più vedere il clan Hyuuga, eccezion fatta per Neji-niisan…
vorrei diventare più forte, e non essere più disprezzata da nessuno. Questi sono i miei sogni ma come vedi per questo non credo tu possa aiutarmi…-

Stai zitto. Fa quasi impressione vederti così serio. Non è da te stare fermo a pensare…

-E vo-vorrei che tu fossi sempre felice, e mangiassi ramen e ti allenassi come sempre, e so-sorridessi pensando a me anche se sarò lontana!-

Ecco. L’ho detto. Fai un sorriso a trentadue denti.

-Sei sempre così dolce, Hinata!!! Ma non è detto che io e te staremo lontani!-

Io sono arrossita e non riesco a parlare. Certe cose non cambiano mai…

-Penso proprio che me ne andrò da Konoha per un po’. Per allenarmi e diventare forte. E per vivere...-

Ti alzi e dici:

-Facciamo così. Cominciamo dal primo desiderio. Ecco questi sono i vestiti che Neji ha preso dalla tua stanza, mettili e…-

-E?-

-E andremo da Sakura-chan!-

Sparisci misteriosamente per mezz’ora… i vestiti che avevo alla festa sono stracciati e sporchi di sangue… perciò metto i soliti. Mi guardo in uno specchio e scopro che la matita è sbavata un po’, ma non sembro il panda che credevo. Miracolo dei trucchi che mi ha prestato Ino-san... Ma come fanno?
Mi guardo attorno, è la camera di Naruto-kun. È un po’ disordinata, credo abbia tentato di mettere via qualcosa mentre dormiva per farla apparire presentabile… non lo facevo così tanto premuroso! Vedo che sul lavandino c’è una ciotola di ramen da riscaldare. Fantastico sul preparagli una cenetta coi fiocchi un giorno, con la musica in sottofondo, lui che mi abbraccia e…

-Sei pronta?-

Salto quasi contro il tavolo, per poco non rovescio un cartone di latte. Per fortuna ha parlato da fuori, sono tutta rossa… e riprendo a balbettare definitivamente.

-Si Na-Naruto-kun!-

È allegro, e mi sento meglio.
Arriviamo davanti alla porta della stanza di Sakura, mi sento peggio.
Lui mi supera e comincia ad aprire, mentre la sua mano sinistra va indietro e cerca la mia. La prende per darmi coraggio. Mi sento volare…

-Ciao Sakura-chan! E tu sei giù qui?-

-bada ai fatti tuoi!-

Sasuke-kun sta accanto a Sakura. Lo vedo dalle spalle di Naruto-kun, da cui poi mi decido ad uscire.
Una mano di Sasuke-kun scatta davanti a Sakura per proteggerla.

-Calma, siamo in pace!-

Vedo che Sasuke-kun si rilassa, Sakura arrossisce, e lui imbarazzato va verso la finestra, forse si è reso conto solo ora di quello che ha fatto. Poi fissa Naruto-kun con disprezzo e lui ride.
Non riesco ancora a capire se scherzano o cosa...
Poi Sakura fa qualcosa che nessuno si aspettava, tanto meno io.
Allunga le mani verso di me, invitandomi ad abbracciarla. Invito che accolgo subito, e come sempre piango. Lo fa anche lei.

-Scusami! Avevo bevuto! Forse avevo fatto di peggio, devo aver preso qualcosa… e non ricordo neppure nulla! mi hanno raccontato tutto gli altri!-

-Sono io che ho sbagliato tutto…-

-No, siete stata sceme tutte e due.-

Mi giro e vedo Tenten-san, che ha appena parlato, e insieme a loro Ino-san e Temari-san. Dietro ancora stanno entrando tutti gli altri. Ino-san si avvicina a Sakura, e so già come andrà a finire.
Da una manata alla testa di Sakura, mentre Tenten-san colpisce me.

-Stupide! Cretine! Ci avete fatto prendere un infarto!-

Urla lei, mentre Shikamaru-kun e Choji-kun che stavano entrando, ci ripensano e spariscono. Quando è arrabbiata se la prende sempre anche con loro, ormai hanno imparato.
I ragazzi rimasti ci salutano e fanno gruppetto tra loro vicino alla finestra, accanto a Sasuke-kun e Naruto-kun, dove cominciano a chiacchierare.
Comincio a parlare a raffica, come non ho mai fatto, e racconto velocemente dei miei problemi a casa, del fatto che me ne andrò, e piango di nuovo.
Anche Sakura.

-Avevo litigato con Sasuke-kun, poi ti ho vista così carina alla festa, e vi siete allontanati… ho provato ad avvicinarmi ma vi ho visti sul divano, poi mi devo essere ubriacata, non lo so più… avevo litigato di brutto con mia madre, perché dice che non sono adatta a fare la kunoichi, infatti non è neppure venuta a trovarmi all’ospedale…-

-Neanche i miei…-

a quel punto inizia a piangere Ino-san.

-Che cosa triste! E poi tu Hinata-chan torni vero? E presto anche!-
Hinata-chan?
-La finiamo di piangere? Quando vedo la gente piangere io mi…-

comincia Temari-san che si sta asciugando gli occhi.

-Oh, ragazze…-

la situazione al che peggiora, perché mi sento tra amiche, per la prima volta, e mi commuovo di più. Tenten-san, che è la più orgogliosa, si allontana di scatto dandoci le spalle.

-E basta piangere! Mi state contagiando!-

Stanno entrando Shikamaru-kun e Choji-kun.

-Ma che succede?-

Poi ci vede.

-Perché state piangendo?-

-Nee-san?-

Chiama Kankuro-san scioccato, mentre per la prima volta vedo Gaara-sama e Neji-niisan a bocca aperta, loro che sono sempre così impassibili.
Ci giriamo tutte verso i ragazzi alla finestra, che ci fissano senza capire.
Ci guardiamo tra noi.
Scoppiamo a ridere tra le lacrime,risate di cuore.
Lo spalancarsi di occhi maschili nella stanza aumenta considerevolmente.
E noi che ridiamo come matte.
Per la prima volta sono felice in mezzo a tante persone. In fondo l’amicizia secondo me rappresenta questo, non tanto non piangere mai, quanto saper farti sentire bene tra le lacrime, piangere per le tue, e tirarti su.
Qualche minuto dopo io e Naruto-kun usciamo assieme dall’ospedale.
A tradimento mi dice:

-Adesso passiamo a casa tua--

-Cosa?

-I tuoi non ci sono, me l’ha detto Neji. Entriamo, e prepari un bagaglio da portarti dietro...-

-Ah si.-

-…Io il mio l’ho lasciato a Kakashi-seinsei.-

-Si. No! Aspetta cosa? mi accompagnerai?-

-Non solo, ma resterò li con te. Ho già avvertito il sensei che sparirò per un po’. E se andiamo nel villaggio che mi ha segnato in questa cartina troveremo ero-senn... Jiraya. Potrebbe allenare anche te! O pensavi avessi dimenticato gli altri tuoi desideri?-

Mi fermo in mezzo alla strada. Non posso permettergli un sacrificio così grande e immotivato.

-Ma sei impazzito? E il tuo di sogno? Diventare Hokage? E Sakura e Sasuke-kun? E…-

mi prendo le mani e ammutolisco imbarazzata.

-Qdue se la caveranno senza di me per un po’. Io mi allenerò insieme a te e il mio sogno lo realizzerò comunque. Potremmo tornare per il torneo dell’anno prossimo e dimostrare quanto siamo migliorati! E poi… io voglio stare con te Hinata… se a te va bene… voglio proteggerti e starti vicino… tutto il resto viene dopo.

È tutto rosso anche lui. A me gira la testa, certo che mi va bene! Io lo amo!
Sono paralizzata.
Lui si avvicina a me.
Questa volta non sto sognando.
Chiudo gli occhi.
Il mio primo bacio.



Fine capitolo! Il prossimo se tutto va bene dovrebbe essere il penultimo… ah sappiate che (anche se non ve ne frega) la parte all’ospedale dove le amiche piangono vedendo piangere Hinata e Sakura è mooolto autobiografica! E vi assicuro che trovarsi per strada in tre a piangere per una, con fidanzato di questa che arriva e ci fissa così:O_O è meraviglioso!!!! Anche per me l’amicizia è poter piangere insieme senza timori! (da quì il titolo del capitolo metaforico e non) Commentate please!!!!


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** i tuoi desideri... li realizzerò! ***


Sono seduto sull’altalena fuori dall’accademia

Sono seduto sull’altalena fuori dall’accademia.

Tsunade-obaachan mi ha letteralmente sbattuto fuori mentre curava Hinata,

stavo solo cercando di riordinare un po’ io!

Neji mi raggiunge, e si ferma vicino a me senza dire nulla. Sono io il primo a parlare.

-Starà bene.-

Silenzio. Quanto odio le persone che non mi rispondono!

-Ho bisogno di un favore. Devi dirmi quando a casa di Hinata non c’è nessuno.-

-Perché?-

-Ti pare che ci vorrà tornare? O che potrà? Prenderò un po’ della sua roba… e poi boh.-

-Ti occuperai tu di lei?-

-Qualcosa in contrario?-

Neji se ne va. Ma prima mi lancia la sua borsa.

Vestiti?

I vestiti di Hinata!

Allora l’aveva già capito…

Immagino che sia dalla mia parte una volta tanto.

Io intanto passo all’ospedale a vedere come sta Sakura-chan.

Sta benone, era ovvio. C’è Sasuke con lei.

Stranamente meno accigliato del solito.

Non arriverei mai a dire bestialità come “gentile” o “più sensibile” ma diciamo che non è proprio una carogna. Per ora.

Li saluto subito, perché voglio proprio tornare da Hinata.

La vecchia l’ha curata.

Quindi starà bene…

Starà bene, no?

Glielo chiedo mille, diecimila volte…

Sono troppo apprensivo lo so, specie dopo aver visto quello che è capace di fare…

Sembra scocciata, peggio per lei. Però è anche dolce una volta tanto, e mi affida Hinata.

A proposito, dormirà ancora?

Apro la porta e mi accorgo che è seduta sul letto.

-Hinata, sei sveglia vero?-

Che domanda intelligente. Sono davvero una testa quadra… Sasuke ha ragione…

-si.-

Accendo la luce. E noto che praticamente la sto accecando. Eh si, Sasuke ha davvero ragione.

Vuole che resti e mi siedo vicino a lei.

Com’è carina… come mai non l’ho mai notato?

Cioè si, che è una bella ragazza l’ho sempre pensato, ma ora…

Mi chiede di Sakura-chan, e quando le dico che sta bene, scoppia in lacrime.

Non posso non abbracciarla, spero non mi respinga. Tutti hanno diritto ad un abbraccio.

Che sensazione splendida… purtroppo ora sta male ma… è bellissimo stare accoccolati così’.

Già, sta male… ed è anche colpa mia…

-Perdonami… io… io…-

la stringo a me. Cosa ti dovrei perdonare? Sono io a non averti aiutata…

-R tu potrai perdonare me?-

-Per cosa?-

-Sono rimasto a guardare senza fare nulla, anzi senza neppure accorgermi dei tuoi problemi… tu… sei sempre stata un’amica con me, io invece… sono stato sempre troppo occupato… egoista e insensibile.-

Ecco. Toh, è la stessa descrizione che avrei fatto di Sasuke. Io lo disprezzo per come tratta Sakura-chan, ma alla fine…

Si è staccata da me e mi guarda esasperata. Che cos’ho detto?!?

-NON È VERO! Cosa ci potevi fare tu? Nulla! anzi hai fatto moltissimo, è grazie a te se ho cominciato a credere di più nelle mie possibilità, a sperare… è solo che non ce la facevo più! Essere sempre lasciata sola perché non abbastanza forte, i miei che mi odiavano, persino mia sorella, perché sono una vergogna per loro…- -

mi si stringe il cuore. Queste parole mi ricordano incredibilmente il mio passato, la mia solitudine.

Perdonami, se non ti ho dato una mano.

So cosa provi e provavi.

Non lascerò che tutto questo ti faccia ancora male.

Non ti lascerò sola! Mai! Mai più!

-…tu, Kiba, Shino e Neji-niisan siete stati gli unici a non odiarmi in questo periodo e a non trattarmi con superiorità! E poi tu mi hai sempre dato il buon esempio! Sono io che ho perso la testa! Ma se non fosse stato per voi l’avrei fatta finita già da tempo di certo!-

TI PREGO DIMMI CHE NON HA DETTO QUELLO CHE PENSO!!! NON TU!!!

-E' la verità! Chi non mi trattava come un essere indegno di esistere mi guardava solo con pietà… è una cosa orribile, preferisco essere detestata che compatita!-

Lo so. Probabilmente hai anche ragione.

Ma il pensiero che una ragazza dolce, semplice, pura come te potesse fare una cosa del genere…

-…Ma tu non mi guardi così… tu sei gentile, e sei al di sopra di queste cose Naruto-kun!-

Detto questo si copre il viso con le mani.

L’avevo detto io che la piccola Hinata-chan c’era ancora.

Non essere timida.

Ti amo per le parole che mi hai appena detto.

Anzi ti amo e bast…

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!

Non è possibile… l’ho davvero pensato?!

Che vergogna! E ora che faccio?

Glielo dico?

No! No!

Ora meglio pensare a lei, solo a lei!

Le sposto una mano dal viso.

-Cosa posso fare? Farò qualunque cosa per farti stare meglio…-


accidenti come sei carina! Coi capelli lunghi poi…


-Non lo so…-

-Dimmi qual è il tuo desiderio più grande ora, qualche tuo sogno.-

Il mio quello di baciarti. Se fosse anche il tuo ti accontenterei subito.

-Vorrei vedere Sakura, non possiamo andare all’ospedale?-

Rissa? No eh… aspetta…

-Per… fare pace?-

-Non scateno risse in ospedale io.-

Detto da te… proprio tu…con quel tono…

Non riesco a non ridere. Spero non ti arrabbierai. Però mi sorridi… meno male…

-sembri allegra! Meno male, non ne potevo più di vederti cupa in questi giorni!

Non dovevo dirlo. Perché ora sono arrossito…

Arrossisci anche tu. Ma questo è normale.

Mi sono sempre chiesto perché tu arrossisca tanto. Ti potrei mai piacere io?

-E poi…-

-Si dimmi-

-Non voglio tornare a casa. Non voglio più vedere il clan Hyuuga, eccezion fatta per Neji-niisan…
vorrei diventare più forte, e non essere più disprezzata da nessuno. Questi sono i miei sogni ma come vedi per questo non credo tu possa aiutarmi…-

Lo immaginavo.

Ma troverò un modo per aiutarti anche in questo.

Voglio che torni quella di sempre!

-e vo-vorrei che tu fossi sempre felice, e mangiassi ramen e ti allenassi come sempre, e so-sorridessi pensando a me anche se sarò lontana!-

whaaaa!!!!! Ecco era proprio questo che volevo! Il tuo grande cuore!

E non staremo lontani! Ti seguirei in capo al mondo!!!

-Sei sempre così dolce, Hinata!!! Ma non è detto che io e te staremo lontani!-

Arrossisce. Certe cose non cambiano mai…

E mi piace che sia così!

Mi spiega il suo piano di andarsene.

Penso che dovrei prima di tutto parlare con Kakashi-sensei, e dirgli le mie intenzioni.

Così la lascio sola per un po’.

In realtà lo trovo subito, stava venendo a trovarci in compagnia di Kurenai-sensei.

Mi ci vuole mezz’ora per spiegare il mio piano. Io Hinata andremo da Jira…

Aspetta… forse non è una buonissima idea andare proprio da lui…

Certo, è vicino a Konoha… ci ospiterebbe di sicuro…

Ma è un pervertito!

E va bene, non posso farci nulla! proteggerò Hinata da lui e chiunque altro a costo della vita!

Com’è vero che diventerò Hokage! Anzi di più!

Torno da Hinata, sembra strana mentre andiamo all’ospedale.

E poi davanti alla porta che ci separa da Sakura-chan sembra depressa.

Anche se so che arrossirò, le prendo una mano per entrare.

Sasuke è tornato a trovarla ora che l’orario delle visite è ricominciato.

Ci sfottiamo un po’ e andiamo alla finestra.

Ma prima Sakura-chan ed Hinata si abbracciano…

Quanto mi piacciono…

Ovviamente Hinata mi piace in modo diverso…

-Senti… sparirò qualche tempo.-

Mme ne dovrebbe importare?-

-Fa il bravo con Sakura-chan…-

-ehi!-

Arrivano le altre. E quasi si picchiano.

La loro è come un’amicizia tra uomini pensandoci bene…

Ino è infuriata, e Shika e Cho se la battono… eh, li capisco…

Sono arrivati tutti e gli altri ragazzi ci raggiungono.

Neji mi fa un cenno con la testa. Casa Hyuuga è libera.

-Basta piangere! Mi state contagiando!-

È stata Tenten a parlare?!

Proprio lei parla di piangere? La dura?!

Shikamaru e Choji sono tornati e sono non meno sconvolti di noi.

Ma che succede?

-Nee-san?-

Pure Kankuro è sottoshock… è la prima volta che chiama la sorella così...

Si girano verso di noi in lacrime…

Perché?

E SOPRATTUTTO PERCHÉ ORA RIDONO?!

Le ragazze non le capisco proprio…

Ma non stavano piangendo?

Però è bello vederle così affiatate…

Quando torneremo a casa, le cose per Hinata saranno diverse di sicuro…

Quando usciamo dall’ospedale e dico ad Hinata che andremo a casa sua, mi guarda sorpresa.

Poi le spiego meglio.

E si blocca in mezzo alla strada. Per la prima volta sembra arrabbiata con me.

Forse non vuole che la segua?

-Ma sei impazzito? E il tuo di sogno? Diventare Hokage? E Sakura e Sasuke-kun? E…-

Allora è per questo! Aaaaaaaah… spavento…

Forza Naruto! sei un uomo! Con Sakura-chan non sei mai stato timido, perché esserlo ora!

Le prendo le mani…

Temo che il mio cuore di questo passo non reggerà…

-Quei due se la caveranno senza di me per un po’. Io mi allenerò insieme a te e il mio sogno lo realizzerò comunque. Potremmo tornare per il torneo dell’anno prossimo e dimostrare quanto siamo migliorati! E poi… io voglio stare con te Hinata... se a te va bene… voglio proteggerti e starti vicino… tutto il resto viene dopo.-

Gliel’ho detto!!! Gliel’ho detto!!! E ora…

Il passo decisivo…

Il mio sogno…

Mi avvicino a lei, e lei chiude gli occhi.

Vorrei dirti di più.

Vorrei dirti che ti amo.

Che rinuncerei a tutto per te.

Ma non ne sono capace.

Anche se mi fingo disinvolto, io… io…

Ora posso solo baciarti, e sperare che tu senta tutto il mio amore…

E sperare di sentire che mi ami.

Le mie labbra incontrano le tue, così morbide…

Il mio primo bacio.



Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** il ritorno a casa ed il torneo ***


E dopo millenni eccomi di nuovo qui con l’ultimo capitolo

E dopo millenni eccomi di nuovo qui con l’ultimo capitolo!!!

Mi spiace avervi fatto attendere tanto, ma anche se sapevo cosa scrivere, non riuscivo a farlo…

Quindi ho atteso finchè non mi fosse arrivata l’ispirazione … e oggi all’ora di storia è tornata!! Spero vi piaccia, ringrazio immensamente tutti coloro che hanno commentato e spero commentino ancora.

Un ultima nota: quest’ultimo capitolo non è introspettivo, perché volevo rendere bene le cose viste da entrambi, e anche da quelli che non sono entrati in contatto con loro!

È tutto gente ^^

***************************************************************************

Le strade di Konoha erano gremite di persone, in ogni spazio libero stand e bancarelle, in ogni prato o spiazzo mucchi di ragazze che si esercitavano.

Una figura noncurante di tutto ciò andava dritta per la sua strada, senza far caso alle persone che urtava per la foga, né alle insegne luminose o hai richiami dei commercianti.

Un ragazzo che mancava da Konoha esattamente da un anno.

Portava i capelli biondi e ribelli più lunghi di quando era partito, era cresciuto ancora in altezza, ed attraverso il giubbotto bianco che indossava, si potevano notare i muscoli allenati. Però non erano cambiati né il suo sorriso allegro e perenne, né il suo sguardo felice, che semmai era più luminoso che in passato.

Avvicinandosi sempre di più all’arena dove aveva disputato il terzo esame della prova per diventare chunin, finalmente riconobbe la persona che cercava. Indossava un mantello grigio, ed aveva il cappuccio sulla testa, era alta ed apparentemente esile. La raggiunse e la fece voltare tirandola per un braccio.

-Hinata, temevo di averti persa di nuovo!-

-Veramente sei tu ad esserti perso prima… in un locale dove fanno il ramen…- gli fece notare lei.

La guardò: era così bella che non poteva neppure ribattere, tutte le volte che gli parlava con quel tono divertito restava incantato a guardarla.

-Naruto?- lo chiamò lei, fissandolo confusa.

Il ragazzo le diede un rapido bacio, mentre faceva scivolare una mano tra i lunghissimi capelli neri della ragazza, sfilandole il cappuccio, poi a malincuore si allontanò da lei.

-Dobbiamo fare presto, devi iscriverti al torneo…-

-Veramente… mi sono iscritta mentre ti aspettavo..-

Il ragazzo scoppiò a ridere, attirando l’attenzione di un gruppetto in arrivo.

-… Ma non è la testa quadra?- chiese Sasuke

-Possibile che quella accanto a lui sia Hinata?- domandò Kiba ammirato.

-Ma guarda… ne è passato di tempo…- li salutò Shikamaru con un cenno della mano.

Lo sguardo penetrante di Hinata incontrò quello di Kiba, che ebbe subito la conferma di quanto aveva supposto.

-Sei sempre più bella!!!- esclamò, facendola arrossire -Naruto ha fortune immeritate!-

-Ehi!!!- si lamentò Naruto.

-Salve Hinata...- la salutò Neji, un po' incerto su come comportarsi con lei. Ma Naruto aveva raccontato alla ragazza di come Neji avesse collaborato per permetterle di fuggire, e lei gli regalò un sorriso pieno di affetto senza rancore.

-Ciao Neji-niisan!-

-E non chiamarmi testa quadra!!!- urlò improvvisamente Naruto.

-Io? Ma tu hai le allucinazioni uditive amico mio...- gli disse Kiba. scoppiando a ridere.

-Non tu!!! Lui! Sasuke!!!-

-E te ne accorgi dopo un'ora che ti ha chiamato così?- gli fece notare Neji scettico.

-... Questo perchè sei proprio una testa quadra...- commentarono all'unisono Sasuke, Kiba e Shikamaru.

Scoppiarono tutti a ridere, anche Naruto suo malgrado, mentre poggiava il braccio sulle spalle della ragazza.

-Ma che ci fate quì? il torneo è per sole donne...-

prima che potessero rispondere, Kiba li anticipò:

-Partecipano anche le loro innamorate, e così loro corrono a vederle...-

-MA CHE DICI?!!- urlarono Shikamaru e Neji, mentre Sasuke faceva un passo indietro e guardava le sue scarpe.

-Siete tutti arrossiti! Inutile negare!- li prese in giro un sorridente Rock Lee in arrivo.

-Sopracciglione!- lo salutò Naruto, dandogli il cinque.

-Shino!- esclamò Hinata, riconoscendo il vecchio compagno di squadra dietro Lee.

-Choji!- fece ancora Naruto.

-e vabbè allora: Kiba!- scherzò Hinata.

-Sasuke!- urlò Kiba

-Shikamaru!- strillò Lee.

-Eh?- rispose Shikamaru, che si era distratto guardando il cielo.

-E io sono Neji, se avete finito le presentazioni possiamo andare?- sbuffò Neji fingendosi irritato.

-Io devo entrare da là.- disse Hinata, indicando un punto ad est.

-Vengo con te?- le chiese Naruto, premuroso

-Non puoi... ci vediamo tra poco va bene?- detto questo Hinata salutò tutti con un gesto della mano e partì verso l'entrata a testa alta.

"ormai non teme più nulla.... anche se dovesse incontrare i genitori... e poi siamo quì proprio per questo! non devo preoccuparmi! gli dimostrerà quanto è diventata forte! saranno tutti fieri di lei!" pensò Naruto compiaciuto, unico a conoscenza, Jiraya a parte, degli enormi progressi della ragazza.

una vocetta accanto a lui disse:

-Vengo con te?-

era Sasuke che lo stava prendendo in giro.

-PIANTALA!- urlò il biondo.

-Oh Hinata...- sospirò Kiba cercando di rendere la sua voce il più femminile possibile.

-AVETE FINITO DI SFOTTERE?!!- urlò Naruto, facendo voltare non poche persone, tra le risate degli amici.

-... Almeno tu Sasuke, lascialo stare...- si lamentò una voce alle spalle di Naruto, voce che il ragazzo riconobbe subito, ed infatti si voltò con un sorriso stampato in viso:

-Sakura-chan!-

Sakura sorrise, da tanto non sentiva la sua voce pronunciare quelle parole.

-... Mi diverte troppo prenderlo in giro...- si giustificò Sasuke

-Sei impossibile! ehi Naruto, se quì con lei, vero?-

-Dici Hinata? Certo,è già lì!- indicò la porta dove era sparita la fidanzata.

-Allora la incontrerò tra poco... i saluti a dopo, devo fare in fretta! Sasuke, mi aspetto un bel tifo!- esclamò Sakura con tono di comando

-... Ma io...- cominciò Sasuke, bloccato da un'occhiataccia della ragazza, che poi si diresse verso l'entrata.

-SIAMO IN UN RITARDO PAZZESCO PER COLPA TUA!!!-

la voce di Tenten doveva essere risuonata per tutta Konoha.

-SCUSA TANTO SE STAVO PER RESTARCI SECCA!!!- urlò Ino in risposta.

-NON PARLATE E CORRETE!- le rimproverò Temari.

Le tre riuscirono a frenare proprio un attimo prima di schiantarsi sui ragazzi.

-Dove sono i miei fratelli?- chiese Temari

-Già dentro...- le rispose Shikamaru, per poi rivolgersi ad Ino: -Ci stavi rimanendo secca?-

-E' scoppiato un incendio nel negozio di ramen e ho portato in salvo alcuni bambini, ma le fiamme mi hanno intrappolata.- rispose lei come se nulla fosse.

-E se non fosse stato per il ventaglio di Temari sarebbe morta!- sbottò Tenten, facendo impallidire Shikamaru.

Naruto alle parole "incendio" e "ramen" aveva perso già tutto il colore possibile immaginabile.

-E voi che ci fate quì?- continuò Tenten a Neji e Lee, stupita di vederli.

-CERCA DI STARE ATTENTA QUALCHE VOLTA!- la sgridò Shikamaru poco più in la', dandole un colpetto sulla testa, ed Ino gli sorrise divertita.

-Siamo quì per fare il tifo per te!!!- rispose Lee anche per Neji.

-Grazie!!!- esclamò Tenten, che per lo stupore abbraccio prima l'uno e poi l'altro. Neji poco abituato a ciò divenne rosso come un peperone, e si spostò indietro come Sasuke aveva fatto poco prima.

-Naruto!!! ma ci sei anche tu!!! E Hinata?- strillò Ino notandolo solo ora.

-... Ma il ramen sta bene?- riuscì a dire finalmente il ragazzo.

Le due scoppiarono a ridere.

-Hinata è dentro... c'è anche Sakura.- rispose Kiba

- Ah, Shika, ci vediamo stasera?- chiese poi Ino.

-Come?- chiese lui, sgranando gli occhi.

-Ma si, per festeggiare!!! Naruto ed Hinata sono tornati, no?- rispose lei entusiasta.

-Aaah... si...- rispose lui, arrossendo. Aveva frainteso.

-Andiamo Ino! ci vediamo dentro!- disse Tenten, ed Ino la seguì. Temari fu l'ultima a muoversi, non prima di aver ghignato maliziosamente in direzione del suo amico dal codino.

i ragazzi restarono in silenzio, mentre Shikamaru era tornato a guardare il cielo, tentando di non pensare al terzo grado a cui lo avrebbe sottoposto la kunoichi della sabbia di lì a qualche ora. Ma prima...

-... Ed il primo che commenta lo blocco con la tecnica del controllo dell'ombra e gli faccio fare il giro degli spalti nudo.- minacciò.

-...- risposero tutti con convinzione.

Negli spogliatoi intanto, Hinata aveva riabbracciato le altre, e le guardava stupita.

-Ino sei sempre più alta! Sakura, i capelli mossi ti stanno a meraviglia! oh Tenten, non credevo che ti avrei mai vista senza chignon!-

-Anche tu sei cambiata molto!- disse Ino ammirata

-A te arrivano sino al fondoschiena poi!- esclamò Sakura sfiorandole i morbidi capelli.

-Non ho avuto il tempo di legarli...- disse Tenten lanciando un' occhiataccia ad Ino.

-E ditemi, qualche novità spicciola?-

-Sakura e Sasuke stanno assieme!- esclamarono in coro Ino e Tenten.

-MA PENSATE PER VOI! Hinata, Ino è cotta di Shika, mentre Tenten si allena sempre più spesso da sola con tuo cugino!!!- trillò Sakura.

-AAAAAH!!!! NO è VERO!!!- urlò Ino, mentre Tenten finiva seduta su una panca sconvolta.

-C-che vorresti dire?- riuscì soltanto a balbettare

-E tu?- chiese maliziosamente Sakura.

- Penso che lo sappiate già... oggi io e Naruto siamo insieme da un anno!-

le altre urlarono di gioia congratulandosi, per poi tornare a cambiarsi velocemente.

il viso di Hinata si fece serio.

-Ragazze, oggi dobbiamo fare sul serio.- asserì la ragazza.

capirono cosa intendeva.

-Mi sembra il minimo!- rispose Ino

-Credevi che ci saremmo andate leggere per caso?- chiese Tenten con le mani sui fianchi.

-Sono proprio curiosa di vedere i pugni gentili contro i miei di pugni!- esclamò Sakura con convinzione.

Hinata le guardò più allegra, e uscì dallo spogliatoio.

-Grazie- disse soltanto, prima di sparire.

Sakura, Tenten ed Ino si guardarono.

-Non è cambiata solo nell'aspetto... - commentò Ino, e Tenten annuì.

- E' più sicura di sè e decisa, di certo oggi non dovrà lottare solo per se stessa, ma anche per far vedere ai suoi e a tutta Konoha quanto sia diventata forte!-

-Per un attimo ho percepito il suo chakra, che stava trattenendo... e vi assicuro che passeremo un bel pò di guai... sia l'allenamento con Jiraya, sia la vicinanza costante di Naruto l'hanno resa una kunoichi potentissima.- concluse Sakura pensierosa.

Intanto l'oggetto dei loro pensieri, che tolto il mantello indossava una maglietta smanicata blu ed una larga gonna sopra gli shorts, si dirigeva nei posti loro assegnati per osservare gli altri scontri e prepararsi ai propri, facendo voltare molte persone al suo passaggio.

"Chi è quella ragazza così carina?" "mi ricorda qualcuno!" erano i mormorii più ricorrenti.

Lei camminava a testa un pò bassa, per lasciar cadere la frangia sugli occhi e non essere riconosciuta ed assalita subito da gente bramosa di pettegolezzi, e per questo non vide la ragazzina ferma davanti a se, e le andò a sbattere contro.

-Sta attenta!- la rimproverò una voce estremamente familiare, ed Hinata sollevò lo sguardo.

I suoi occhi ne incontrarono altri identici ai propri.

- Hanabi...-

la sorella la guardò per un momento a bocca aperta, poi il suo viso tornò impassibile.

"ha 16 anni ora... com'è cresciuta da un anno a questa parte..." pensò Hinata.

-Anche tu gareggi?- chiese infine Hanabi.

-Si, - rispose Hinata con convinzione, -E vincerò!-

Hanabi si stupì, sua sorella non era mai stata così sicura di se.

-Ora anch'io sono una chunin, non ti darò vita facile...- disse infine, con un lieve sorriso.

Dei passi le fecero voltare, ed inconsciamente avvicinare l'una all'altra.

-Sei tornata...- affermò Hiashi Hyuuga, fermo dinnanzi a loro.

-Sono tornata.- confermò lei fiera.

-E vuoi indietro il tuo titolo di erede?- le chiese. Hanabi sussultò, ora era lei l'erede, dato che Hinata aveva tradito la casata ed era sparita nel nulla.

-Mon ne ho bisogno.-replicò Hinata con sicurezza.

-Non mi aspettavo di più da te. - s'indignò lui.

-Fai male. Ti dimostrerò che avevo bisogno solo di un pò più di comprensione. Vedrete tutti quanto sono forte ora!-

Hinata aveva guardato il padre dritto negli occhi, e non aveva abbassato mai lo sguardo. Ma era sorpresa lei stessa, perchè era quasi convinta che una volta faccia a faccia con la sua famiglia, avrebbe perso tutto il suo coraggio. Con una mano strinse un braccialetto regalatogli da Naruto l'anno prima, e si rilassò. Le attraversò la mente il pensiero che stava parlando esattamente come lui, e quasi rise. Il suo viso si illuminò di quel divertimento segreto, lasciando ancor più di stucco i suoi interlocutori.

-Vedremo.- le rispose soltanto il padre, meravigliato dalla fierezza nello sguardo della ragazza.

Le ferite tra loro erano troppo profonde perchè potessero mai rimarginarsi, eppure anche se non l'avrebbe mai ammesso, aveva pensato costantemente alla figlia nell'ultimo anno, prima con rabbia, poi con preoccupazione e nostalgia, ed ora vederla così gli riempiva il cuore di orgoglio. Un orgoglio sconveniente, viste le parole della figlia, ma pur sempre orgoglio.

Hinata si voltò e riprese a camminare, stavolta con maggior pena nel cuore, non poteva fare a meno di sentirsi in colpa per non essere stata la figlia, la primogenità, l'erede adatta alle esigenze di suo padre e del clan, ma non poteva farci nulla. Anche se fosse diventata la migliore, ai loro occhi sarebbe rimasta la perdende che loro avevano decretato che fosse, per questo già aveva scelto di mettersi il cuore in pace.

"credendo in me stessa, posso diventare un' altra persona. Ma la persona che sono ORA mi piace, e non voglio perdermi per loro. Ciò che ho fatto è stato giusto. Ora devo concentrarmi."

Uscì finalmente alla luce del sole; Si trovava nello stesso posto dove Naruto e gli altri attendevano i combattimenti durante la terza prova d' esame. La prima volta che aveva partecipato all'esame aveva assistito a quella prova dalla parte del pubblico, dopo lo scontro con Neji. Era strano ritrovarsi improvvisamente là dove sarebbe stata se anni fa avesse battuto suo cugino alle eliminatorie. A diversi metri di distanza, al lato opposto dell'arena, tutti i suoi amici e Naruto guardavano verso di lei, in attesa anche delle altre. Quando Naruto vide Hinata arrivare esplose.

Cominciò a saltellare agitando le braccia per farsi notare da lei, andando a sbattere contro Sasuke, che lo spinse via, e usando le spalle di Shikamaru come punto d'appoggio per saltare più in alto. Era maturato nell'ultimo anno, ma certe cose non sarebbero mai cambiate.

Hinata lo salutò ridendo, e alla fine Gaara mise termine all'agitazione del ragazzo facendigli finire una grossa manciata di sabbia in bocca. Mentre Naruto sputava in un angolo, e contemporaneamente malediceva gli amici, Sakura, Tenten, Ino e Temari raggiunsero Hinata.

-TANTI AUGURI TENTEN!!!- urlò Lee, tifando sin da ora per la compagna di squadra e facendola scoppiare a ridere.

-... La finisci? mi assordi così...- sbottò Neji arcigno.

-E non essere geloso!- rispose gioviale l'amico.

Tenten non potè sentire i loro discorsi pronunciati a bassa voce, potè solo vedere Lee rischiare di cadere giù, salvato all'ultimo di Choji, mentre Kiba si parava davanti a Neji per impedirgli la strage. Choji riappoggiò Lee a terra, prima di alzare una mano armata di patatina in segno di saluto.

-CIAO SHIKA! CIAO CHO!!!- li salutò Ino.

Shikamaru salutò la ragazza, sorprendendosi a sorriderle. Anche Sakura sorrise mentre li guardava e salutò Sasuke.

Naruto aveva terminato la sua breve "sosta forzata" ed era salito sulla sedia di Kankuro.

-CORAGGIO, HINATA!!!- urlò, scatenando la reazione a catena degli altri.

-TIFO PER TE, INO!!!- gridò Choji

-SEI GRANDE TENTEN!!!- strillò Lee

-SEI LA MIGLIORE TEMARI!!!- la incitò Kankuro.

Il tifo era partito nonostante il torneo non fosse neppure cominciato. Hinata si sentì a casa, in mezzo agli amici. Poi tra le urla degli altri si udì incredibilmente la voce di Sasuke.

-BRUCIALE TUTTE, SAKURA!!!-

Sakura sobbalzò, non si aspettava davvero del tifo da Sasuke. Scese il silenzio e tutti lo guardarono, mentre il moro scoppiò inaspettatamente a ridere, soddisfatto dall'espressione felice della ragazza.

Neji e Shikamaru, gli unici che erano rimasti in silenzio tutto il tempo, non volevano essere da meno e si alzarono.

-VINCERAI, INO!!!-

-FORZA TENTEN!!!-

Tenten arrossì, mentre Ino si appoggiò al parapetto urlando -SIII!!!!!-

Poco distanti altri occhi non visti osservavano la scena. I loro maestri avevano preferito tenersi da parte senza intervenire.

-Sono davvero curiosa di sapere quali tecniche Jiraya sia riuscito ad insegnare ad Hinata...- mormorò Tsunade.

L'eremita dei rospi sbucò in mezzo a loro.

-Ne resterai sorpresa!- esclamò lui.

-MA SEI MATTO? MI è PRESO UN COLPO!- si lamentò Anko con una mano sul cuore.

-Kakashi, non fingerti indifferente, si vede lontano un miglio che ti è mancato il tuo ex allievo...- lo punzecchiò Gai.

-Parli con me?- rispose lui, facendolo infuriare.

-Ha ha ha!!! E' necessario fare il duro?- rise Kurenai.

Kakashi stava per rispondere, quando sentì delle piccole mani tirare la sua maschera. Poi le mani si spostarono verso il pacchetto di sigarette che sporgevano dalla tasca del giaccone di Anko.

-Kurenai, tieni a bada la tua creaturina, o quell'adorabile mostriciattolo diventerà come suo padre... tra poco lo vedremo col sigaro alla bocca...- scoppiò a ridere Kakashi, e tutti risero con lui.

-Di sicuro vincerà la mia Tenten!- esclamò infine Gai.

segui un breve silenzio.

-Sakura.- obbiettò Kakashi

-NO! Tenten!-

-Chi vuole scommettere?- chiese speranzosa Tsunade.

-Sia seria, Tsunade-sama!- si disperò Shizune.

-Sakura- ripetè Kakashi, e Gai balzò in piedi.

-AAAAAH!!!!!! allora ti sfido!-

-E' proprio necessario?- chiese lui annoiato.

-... Dicevo, ti sfido!!! se sarà la mia allieva a vincere, avrò vinto anch'io, altrimenti se sarà Sakura, tu! E chi perderà farà mille flessioni alle porte di Konoha vestito da asino con...-

-Tanto vincerà Hinata.- lo interruppe Kurenai.

-Io tifo per Ino! è una ragazza divertente!- esclamò Anko.

-Noi dovremmo essere imparziali... ma per giustizia allora io farò il tifo per Temari...- disse Iruka poco convinto.

-Zitti, comincia!- li zittì Jiraya.

Genma Shiranui, arbitro anche dei tornei chunin, si mise al centro dell'arena per dare inizio al torneo.

Sollevò una mano al cielo, mentre il computer segnalava che il primo incontro sarebbe stato...

HINATA HYUGA
vs
HANABI HYUGA

I ninja di Konoha osservarono in silenzio il tabellone.

Poi Naruto esordì con: -Neji, questa è colpa del tuo destino infame!-

-Ma che cavolo c'entro io?- si difese il ragazzo.

Si voltarono verso Hinata, che inaspettatamente sorrideva.

Accanto a lei apparve la sorella, e le due si guardarono, per cominciare a scendere le scale.

-DATTEBAYO!!!- le urlò Naruto.

-Ma ora cosa c'entra?!!- chiesero tutti.

-Dattebayo c'entra sempre.- rispose lui con sufficienza.

Hinata e Hanabi si misero davanti a Shiranui, e con grande sorpresa generale, prima di cominciare a combattere, si strinsero la mano.

"non importa come andrà... né chi vincerà... questa sfida non è per gli altri, è solo per noi due, nee-chan..." pensò Hinata, facendo qualche passo indietro, in attesa del via da parte dell'arbitro.

Hanabi mise le mani in posizione e guardò la sorella.

"nonostante fossi la più piccola, sono sempre stata la preferita, perchè tu eri debole, ed io no. Ora basta guardarti per capire che sei felice e forte, e mi domando se lo sarò mai davvero... Mi sforzerò per diventare come te sorella, ma senza tradire il mio clan. Troverò un modo."

sorrise alla sorella che spostava appena i piedi e si metteva più comoda, per poi attivare il byakugan.

"...e Naruto starà con me qualunque cosa accada, me l'ha promesso. Non sarò più sola, non starò più male. Ora sono felice, sono forte, e questo non può cambiare. Ho già vinto!"

Guardò sopra gli spalti, alla ricerca del suo amato, e lo vide ancora in piedi e sorridente. La sua somiglianza con Yondaime era pazzesca, ma era sempre il solito Naruto, pasticcione, imbranato, ma dal cuore grandissimo.

Naruto vide che lo guardava e sorrise ancora di più.

-Guarda che faccia... a quando il matrimonio?- lo prese in giro Shikamaru.

-Eh... magari... Ma un giorno io sarò Hokage, e allora la sposerò e le assicurerò un futuro di tutto rispetto!-

-Oooh... finalmente ti si risente dire che sarai l'Hokage! questa era l'unica cosa che ci mancava di te!- disse Lee felice.

-Come l'unica?!!-

-Ehi, aspetta che hai detto?- esclamò improvvisamente Kiba.

-La sposeresti?- chiese divertito Sasuke.

-Non "la sposerei". La "sposerò" prima o poi!- ripetè il biondo con convinzione, lasciandoli allibiti.

-Io a casa mia non ti ci voglio, sia chiaro...- cominciò Neji.

-Tanto vivremo da me, nel mio palazzo da Hokage. E anche prima non tornerà certo a villa Hyuuga, prenderò un'appartamento o qualcosa così! con la scusa che sono l'allievo di Jiraya ho racimolato un sacco di soldi in missione! HA HA HA!-

-Che bastardo...- si lamentò Kiba. A loro non toccavano mai molti soldi.

-Ma non dirai sul serio?- Shikamaru sembrava spaventato.

-Abbiamo vent'anni... non dico domani ma neanche troppo in là... -rispose il biondo colpito dall'espressione spaurita dell'amico.

-Non t'azzardare a dire una cosa del genere davanti alle ragazze, che gli metti strane idee!- lo avvertì infine, rivelando il motivo di tanta paura.

-Tanto per ora solo Sas'ke è fidanzato, al massimo ci passa lui... ma dopotutto tu vuoi ricreare il tuo clan, no?- chiese Naruto divertito all'Uchiha.

Il viso di Sasuke, già chiaro per carnagione, era divenuto pallido come un cencio.

-Sasuke non collassare...- disse Gaara

-Non dirgli queste cose che va in crisi!- rise Kankuro.

Naruto rise, e tornò a guardare l'incontro, mentre Shiranui aveva cominciato ad alzare il braccio.

-Ragazzi, si comincia!- li avvertì Naruto.

-... Hinata sarà in grado di vincere?- gli chiese Shino, che fin'ora era rimasto in silenzio come al suo solito.

-Si, ma lei ha già vinto, già solo per il fatto di essere quì. Lei è un'altra persona rispetto a quella che conoscevamo tutti...-

"buona fortuna amore mio..." pensò Naruto, chiudendo gli occhi, per poi riaprirli gioiosi verso la donna che amava.

Lei sentì di nuovo lo sguardo di Naruto su di se, e sorrise alla sorella.

-Fammi vedere cos'hai imparato!-

-Anche tu!-

-Hinata, Hanabi, si comincia!-


******************************************************

YEEAAAAH!!!!! ho terminato la fic sul via dell'arbitro, perchè dopotutto non è importante sapere chi vincerà il torneo, perchè come ha detto Naruto, Hinata ha già vinto... Naturalmente questo primo scontro è ovvio che sia stato vinto da ######!!! XDDDD!!!!!! grazie mille ancora a tutti coloro che hanno letto questa storia!!! commentate e ditemi che ne pensate!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=113615