What will be

di Sciarpata di verde
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sarà quel che sarà ***
Capitolo 2: *** Tutte le donne che vuoi, le hai. ***
Capitolo 3: *** Solo come qualcosa ***
Capitolo 4: *** Risolverò questa situazione ***
Capitolo 5: *** Che sarà mai ***
Capitolo 6: *** Mentre mi sognavi. ***
Capitolo 7: *** Per non vedere ***



Capitolo 1
*** Sarà quel che sarà ***


Sarà quel che sarà

 

Come cavolo erano arrivati a quel punto? Nessuno dei due lo sapeva con precisione. Era stato tutto abbastanza confuso, non se ne erano neanche accorti. Stavano semplicemente giocando ad un nuovo videogioco per non annoiarsi… erano giornate fiacche in quel periodo, e qualcosa da fare usciva poco in mezzo. Quel giorno per giunta era capitato che Stella Rubia, Cyborg e Corvina erano usciti per shopping e servizi vari. E non si sa come si erano ritrovati avvinghiati sul divano…

Sarà quel che sarà…

Sarà che Robin non lo faceva da… anni? All’incirca da quando era entrato a far parte dei teen titans.

Sarà che Bibi non l’aveva mai fatto e aveva gli ormoni da comune adolescente…

Sarà che sempre Bibi sembrava così bello in quel momento…

Sarà che anche Robin era davvero bello in quel momento…

Sarà l’atmosfera, sarà lo stare soli, sarà il silenzio… sarà quello che vogliono loro! Fatto stava che si erano trovati in quella situazione!

Il ragazzo verde sembrava più propenso ad una cosa simile in verità, ma Robin non aveva detto niente quando la bocca dell’altro aveva preso a giocare col suo corpo.

Dopo il moro non ci aveva visto più. L’aveva preso come capitava e l’aveva fatto suo come se fosse stata una cosa normalissima.

- Ahi – aveva leggermente bisbigliato l’altro.

- Ti ho fatto male? – disse tra gli ansiti.

- N-non tantissimo… è-è solo questione d’abitudine… - il verde della sua pelle contrastava vistosamente col rossore delle sue guance.

Tra l’altro il moro non riusciva a fare a meno di trovare terribilmente erotica la visione dell’amico sotto di lui ansimante col petto in fuori, la schiena ricurva all’indietro, le gambe attorno ai propri fianchi e le mani aggrappate alla sua schiena, forse anche un po’ graffianti. Si sentiva talmente elettrico a vederlo che  avrebbe voluto continuare ancora e ancora, invece lo sentiva, il meglio stava arrivando.

E proprio sul più bello l’omino verde, tra versi vari, urlò: - Robin, ti amo! – per poi subito pentirsene…

Quando tutto finì erano tutti e due stesi sul divano che era così largo che stavano tranquillamente l’uno affianco all’altro mezzi nudi e con l’affanno.

- Mi ami? – domandò sorpreso Robin, che intanto aveva elaborato le parole.

- Ah, ehm, ecco, cioè! – cominciò a balbettare l’altro, più imbarazzato di prima – Forse…  - abbassò improvvisamente la voce.

Passarono pochi secondi di silenzio.

- Scusami! Mi dispiace! Non lo so perché ho detto quella cosa… - si mise seduto improvvisamente Bibi.

- Evidentemente l’hai pensato – razionale come al solito, Robin!

In effetti, forse aveva ragione. Bibi l’aveva sempre considerato come un ragazzo così prestante, coraggioso, degno di fiducia! Lo ammirava tanto! Tantissimo! Tant’è vero che una volta, approfittando della sua assenza, si era provato il suo costume e urlava “Titans, all’attacco!” in vero stile Robin. Non riteneva che fosse una cosa normale, ma la trovava divertente. E poi lui era sempre stato il suo ideale di eroe! Lo guardava sempre con occhi diversi. E se ne rendeva conto. Si, lo ammirava davvero tanto. E se la prendeva quando lui lo sgridava, perché sapeva che lui aveva sempre ragione. Non gli piaceva deluderlo, si sentiva male se capitava, era come una sconfitta interiore, gli pareva di morire e sentiva il petto dolergli.

Non sapeva cosa pensare… perché aveva detto una cosa del genere? Era stato l’entusiasmo del momento? Cosa diavolo aveva scatenato una simile reazione? Bibi non sapeva spiegarselo…

- Bibi – si mise seduto anche lui al suo fianco, sistemandosi un po’ i vestiti scomposti – Ascoltami, è stata davvero eccitante questa trasgressione per una volta. Però è stato solo un attimo… niente di più. Non ti sconvolgere per così poco. Ti sarai fatto prendere dalla situazione, niente di… - venne interrotto.

- E se fosse vero? Tu come reagiresti? – sembrava serio, ma da un lato non voleva tanto far notare la serietà della domanda.

Dopo una piccola pausa… Robin rise fragorosamente!

- No! Non è possibile Bibi! Dai! È stata una svista, così, si può dire che è stato tanto per… - lui rideva…  ma l’omino verde al suo fianco non rideva poi tanto…

- Su, non puoi dire sul serio – esclamò alla fine con un sorrisetto intelligente – E poi lo sai che mi piace Stella… - si rinfilò le scarpe.

Allora perché? Perché mi hai baciato? Perché mi hai preso con forza possessiva? Perché mi hai scopato? Perché ti sei preso tutta la libertà che volevi con me?! Perché l’hai fatto?! Per una tua stupida voglia di farlo e basta?! Mi consideri così zoccola?! O è zoccolo…? Vabbè, mi consideri così poco?!  Pensò subito l’altro.

Sarà quel che sarà… ma in quel momento Bibi si sentiva un così grande dolore al petto, che aveva quasi paura di scoprire d’essere veramente “affezionato” a Robin più di quanto avesse mai immaginato.

 

 

 

Angolo autore: lo so, non è granchè di storia, è piccola, e so che volete tutti uccidermi per aver scritto un o scempio del genere D: ma ho messo tutto il mio impegno nel voler scrivere assolutamente una yaoi  Robin/Bibi… che ammettiamolo, è abbastanza interessante come cosa! Spero di aver reso bene ciò che volevo esprimere di questa coppia… che coppia non è, ma la farò diventare io u.u la fine è pezzottissima XD fatto apposta ovviamente. Non perché non sapessi cosa scrivere, ma semplicemente perché volevo finirla così, se non vi sta bene commentate pure -.- accetterò tutte le critiche gli insulti e robe varie…

 

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Capitolo 2
*** Tutte le donne che vuoi, le hai. ***


Tutte le donne che vuoi, le hai.

 

Era successo anche quella volta. Non erano passati poi tanti giorni. Semplicemente ora era capitato che Bibi si stava facendo la doccia ma per una delle sue solite sbadataggini non aveva chiuso la porta, e Robin era entrato preoccupato per il fumo che usciva dalla vasca… credeva che qualcuno avesse lasciato la doccia aperta! Se poi si può essere più stupidi di così…

L’aveva visto completamente nudo, quel corpo bellissimo che anche da sotto la tutina lo eccitava da matti, specialmente dopo quella volta.

Sentì un brivido percorrerlo, ma subito uscì dal bagno urlando scuse varie.

Successivamente Bibi si era vestito ed era cazzeggiante* in camera sua spaparanzato sul letto, quando Robin entrò come una furia, chiudendo con stesso vigore a chiave e poi avvicinandosi all’amico, famelico.

- Sto aspettando da più di un’ora questo momento… Non farmi mai più aspettare così tanto! –

Dal suo canto Bibi non capiva a cosa si stesse riferendo il moro!  Ed un po’ impaurito dal suo atteggiamento aveva indietreggiato ritrovandosi la schiena attaccata alla spalliera del suo letto.

Robin ghignava, lo prese così con la forza per sovrastarlo nel modo giusto e gli si avvicinò con lentezza alle labbra, sempre con quel maledettissimo ghigno. Non lo baciò, no, niente del genere. Gli leccò le labbra con sensualità anticipandogli cosa sarebbe successo dopo.

Bibi non se lo aspettava! Era vero che in quei giorni lo aveva ridesiderato tanto, e qualche volta forse se l’era anche immaginato… o sognato, ma ritrovarselo così passionale sul proprio letto, probabilmente eccitato da un’ora circa… beh, gli sembrava strano. Anche perché gli aveva detto che era stata una cosa da una botta e via!

Fatto stava che Bibi quasi non se lo fece ripetere due volte! E si fiondò sulle sue labbra  con forza quasi esagerata ed attirandolo a se il più possibile.

E da lì era partito il tutto, per una seconda volta. si toccavano, si baciavano con passione, desiderosi sempre di più. Al moro, il suo amante, quasi sembrò ancora più sexy ed eccitante di prima, specialmente mentre lo possedeva. Schiena esageratamente incurvata all’indietro, ed il sedere altrettanto sporgente verso l’altro, la testa inclinata anch’essa all’indietro, le braccia e le mani arpionate alla spalliera leggermente imbottita del letto, ed inginocchiato davanti a lui. Cavolo se lo trovava sexy! Probabilmente pensava che fosse la cosa più erotica che abbia mai visto!

Ma quando tutto finì l’omino verde si accucciò in un angolo del letto lasciando grande spazio all’altro.

- Meglio dell’altra volta, direi – pensò ad alta voce Robin.

Ma l’altro non rispose niente. Poi ad un tratto sentì da singhiozzare. Era un rumorino leggerissimo, poteva essere confuso con qualunque altra cosa, ma lui capì al volo che Bibi stava piangendo, ma non capiva il perché.

- Bibi, perché piangi? – sentì come un leggerissimo dolore in petto, ma lo ignorò quasi subito.

- Cosa?! No, niente… - finse di non star facendo niente, ma il tremolio nella voce era ben chiaro.

Così Robin lo girò così da guardarlo in faccia, ed in effetti il suo viso era completamente ricoperto dalle lacrime. Ma lui rimase senza parole.

- Tutte le donne che vuoi, le hai, perché devi scopare per forza me? Cioè… perché mi devi usare come amico di letto?! – si era seduto sul letto e si stava asciugando le lacrime.

- Tutte le donne… davvero sei convinto che io le abbia tutte ai miei piedi? –

- Perché, non è così? – si, in effetti era così! E lo sapevano entrambi, però nessuno dei due riusciva a spiegarsi il perché di questa alternativa.

- Bhe, ma… - cercò di aggiustare il discorso.

- Potresti avere tutte le donne che vuoi, ti ripeto, eppure sei rivenuto da me per un tuo capriccio! –

- Non mi sembra che la cosa ti sia tanto dispiaciuta! – ribatté un po’ irritato Robin.

- è vero, la cosa non mi dispiace, anzi… ma preferirei che tu facessi pace con te stesso e decidessi se per te sono solo un amico di letto oppure… qualcos’altro. Perché se sono solo uno da scopare, beh… sappi che la cosa no mi sta molto a genio! – si rivestì ed uscì dalla propria stanza, lasciando il moro da solo a rivestirsi nel silenzio.

 

 

Si! Ho prolungato la storia! Mi andava di farlo! Ed ogni tanto qualche yaoi non fa male XD spero vi piaccia questo sequel! Buona giornata a tuttiiii :D

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Capitolo 3
*** Solo come qualcosa ***


Solo come qualcosa

 

 

Qualche dì seguente si ritrovarono tutti i Teen Titans a festeggiare una nuova minaccia sventata, in discoteca!

- Oh, si! Un po’ di sano divertimento fa bene a tutti! – esultava Stella. Erano anni ormai che non andavano in qualche locale a festeggiare pazzamente le loro vittorie!

- Persino a me fa piacere – aveva bisbigliato sorridente all’amica, Corvina.

E così avevano preso tutti la macchina di Cyborg ed erano arrivati alla discoteca più vicina. Così Stella e Corvina s’erano fiondate al bancone perché avevano visto delle bevande, secondo Stella, colorate e con vari cibi strani al fianco. Peccato che la maggior parte di quelle cose fossero alcoliche…

Bibi e Cyborg si erano lanciati in un ballo scatenato, ma nel loro programma “divertimento” c’era in serbo una scorpacciata dei migliori panini della città! Il che dice tutto!

Robin era stato “gentilmente” invitato ad un tavolo assieme a delle ragazze niente male che al solo vederlo erano svenute dall’eccitazione…

Oh beh, quale finale migliore del vedere Stella e Corvina inconsciamente ubriache che chiedevano a tutti i ragazzi dove stessero le banane? Ovviamente loro, povere ingenue, non intendevano “quel” tipo di banana… bensì una semplice banana gialla da sbucciare e mangiare… e ancora non si sa il perché stessero le cercando! Di sicuro i ragazzi non si fecero scappare un’occasione così ghiotta…

Il leader intanto stava tranquillamente limonando con una delle ragazze di quel tavolo. Lei aveva insistito tanto! Ma il suo sguardo non potè fare a meno di cadere accidentalmente su un tipo in particolare, guarda caso in mezzo alla pista intento a ballare un ritmo scatenato ma sensuale molto alla Beyoncè, o forse Rihanna?... in verità Robin non sapeva nemmeno perché se lo stesse domandando! Bhe, il suo sguardo era fisso su Bibi, o meglio, sul sedere tondo e ondeggiante di Bibi!

Okay, questa cosa è molto da maniaci! Basta! Disse a se stesso.

Era molto difficile però non pensarci. Quindi su preciso ordine delle bibite (che stranamente parlavano per lui!) e delle sue passioni poco frenate da un cervello spento in quel momento, abbandonò la giovane mezza ubriaca, e forse anche un po’ fatta, per raggiungere il suo compagno sulla pista da ballo. L’altro l’aveva accolto con piacere al suo fianco e così si strusciavano e si dimenavano a destra e a sinistra ignorando quelli che venivano urtati. Dopo un po’ Robin l’aveva avvicinato a se e aveva anche cominciato ad allungare le mani. Quel culo era veramente invitante…

Inizialmente Bibi s’era stupito ed era balzato leggermente, ma era subito arrossito e si era perso tra le braccia del suo amante.

 

Beh, il tutto non era ben chiaro per via della musica a palla e delle luci psichedeliche, ma Bibi s’era ritrovato trascinato fuori dalla mischia, tra le mille risate, era all’improvviso fuori dalla discoteca assieme ad una figura poco chiara ma che aveva riconosciuto subito.  Vedeva ancora a scatti quindi si fece tranquillamente trascinare fino alla macchina di Cyborg. Robin lo buttò dentro con tutta l’eccitazione che saliva in corpo. Il suo compagno aveva capito subito cosa aveva intenzione di fare ma cercava di respingerlo bellamente.

- No Robin… Te l’ho già spiegato… - diceva moscio cercando di spingerlo via, ma fu tutto completamente inutile.

- Eri davvero sexy mentre ballavi! – gli baciò il collo - Eri la cosa più eccitante della sala! – un altro bacio – Non so come ho fatto a resisterti fino ad adesso! – lo baciò ancora più voglioso – Dio, quanto ti desideravo!

E intanto Bibi, che non era del tutto stordito, s’imbarazzò terribilmente per le cose che gli stava dicendo e per i tocchi così stranamente delicati sul collo. E così cedette come una stupida gelatina! Almeno così pensò d’essere.

Chiusero la macchina con le sicure e, beh, lui non potè resistere al fascino seduttivo di Robin.

Le mani tra i capelli, i vestiti volanti, il calore che saliva, la voglia più forte, le lingue intrecciate…

- Robin… - mormorava languido Bibi.

- Bibi…-

- Quanto hai bevuto? Sai d’alcool… - notò baciandolo.

- Ti voglio… - , l’amante sorrise.

Lo baciò sul petto, sulle spalle.

- Non mi stancherò mai del tuo corpo… - leccò.

- Robin… -

- Tu devi essere solo mio – aveva cominciato a toccarlo con una certa insistenza.

L’amico sotto di lui però a questa frase pensò Se mi lascerò andare sta volta, ricomincerà tutto d’accapo! E continuerà sempre a trattarmi come una sgualdrina…

Così cercò di spingerlo via di nuovo, ma sta volta il moro gli bloccò le mani sopra la testa, gli leccò le labbra voglioso. Gli toccò ogni parte del corpo, lo accarezzo avidamente e quella passione non riusciva ad essere frenata, si lasciò trascinare in quel vortice lussurioso che solo Robin sapeva dargli.

Quando l’amplesso finì, mentre si rivestivano di corsa per paura dell’arrivo degli altri compagni, Bibi si sentì sconfitto. Accettava quella situazione solo per… per stare con lui, ma non voleva ammetterlo, non l’avrebbe mai ammesso! Però era davvero frustante sapere che l’altro invece, lo vedeva solo come passatempo sessuale, solo come qualcosa. E mentre la serata finiva, si chiese se mai un giorno qualcosa sarebbe potuto cambiare…

 

 

Angolo autrice: Si! Finisce qui! Ma non temete aggiornerò presto!! *^* perché? Beh, perché ho già scritto il nuovo capitolo!! E anche quello dopo!!! :D si! Signori e signore, è un evento epocale, tanta ispirazione yaoi non s’era mai vista da queste parti!! :D (sarà l’astinenza?? D: eh si! Mi sa di si! :°( ) Beh, non vi rubo altro tempo anche perché so che vi rompete di leggere sti angoletti dementi, e vi mando tanto cari saluti! Spero non mi abbiate abbandonata! :°) vi amerò sempreeee!! <3

La ragazza con la sciarpa verde

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Capitolo 4
*** Risolverò questa situazione ***


Risolverò questa situazione

 

 

Bibi si annoiava. Bibi si annoiava davvero. Stava facendo zapping davanti alla televisione accasciato sul divano, e dal fosso che ormai si era formato, era lì già da un bel po’!

Stella Rubia gli passò affianco proprio in quel momento, alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. Studiò da lontano l’amico giù di morale, mentre apriva il frigo.

- Ehi! Come mai quella faccia?

- Quale faccia? – esclamò l’amico con la voce impastata.

- La tua faccia! Sembri così giù di morale – spiegò lei richiudendo il frigo.

-Mmmh… - mugugnò solo.

Così lei, sgranocchiando qualcosa di forma improbabile, si andò a sedere a fianco all’omino verde.

- Allora, che è successo?

- Niente… - ci mancava solo confidarsi proprio con Stella!

- Si vede che sei giù. Mi spiace vederti così.

Ecco, quella era la prima volta dopo tanto tempo, che qualcuno si era reso conto della tristezza di Bibi. Ma era anche l’unica volta in cui non poteva assolutamente parlarne, specialmente con quella persona!

- Stella, apprezzo il tuo interessamento, ma davvero, non voglio parlarne.

- Magari potrei aiutarti – insistette.

- Non puoi.

- Se non mi fai provare…

- Non puoi! – quasi urlò.

Ci fu silenzio per pochi secondi, poi Stella riprese la sua guerra.

- Ti è successo davvero qualcosa…- si appoggiò leggera allo schienale – E’ una questione di cuore, vero?

Lui non rispose, ma cavolo, quanto poteva essere intuitiva, acuta quella ragazza così sfacciatamente con la testa tra le nuvole?

 - Ho indovinato… Hai il mio stesso sguardo quando penso che Robin non potrà ricambiare i miei sentimenti.

Alla parola “Robin”, l’omino verde sussultò leggermente, come se fosse stato improvvisamente punto da qualcosa.

Poi sentì finalmente il bisogno di parlare, magari parzialmente.

- Diciamo che… non sono ricambiato. Però lei nonostante questo, mi vuole... Ed io mi sento un po’ sfruttato –aveva posato il telecomando sul tavolino di fronte e aveva portato le ginocchia al petto, stringendole con le braccia.

- Capisco…

Calò uno strano silenzio. Decisamente Bibi si sentiva in imbarazzo! Era più difficile di quel che pensava, chiamare Robin “lei” invece che “lui”… e quella forse non era certo la cosa più difficile da gestire!

- Forse dovresti importi di più – suggerì l’amica.

- E’ più facile a dirsi che a farsi – rise l’omino.

- Certo, immagino. Quindi tu ne sei molto innamorato?

- Abbastanza… - aveva risposto lui dopo un breve esitazione.

- Ooh, piccolo – Stella con dolcezza l’aveva abbracciato cercando di consolarlo – Vedrai che le cose si aggiusteranno, ne sono certa! Me lo sento!

Bibi aveva ricambiato l’abbraccio, forse apprezzava quel gesto più di mille parole che avrebbe potuto dirgli… ma proprio quelle uniche parole che aveva detto, gli avevano trafitto il cuore e si sentiva terribilmente in colpa per quello che aveva causato. Perché tutta quella situazione partiva da lui.

Okay, si disse, devo assolutamente parlargli… risolverò questa situazione. Devo farlo! Per me, per Stella.

 

 

Okay, si, il capitolo è un po’ cortino, ma in generale tutti i capitoli di questa storia sono corti o sbaglio? XD beh, spero che vi sia piaciuto quel che avete letto (: anche se per una volta non ho aggiunto sesso sfrenato e via! XD il prossimo capitolo arriverà presto, come vi ho già anticipato, è già scritto, quindi probabilmente lo posterò la prossima settimana (: perdonate i ritardi, sto sotto esame e ho ancora una marea di disegni da fare XD inviatemi la vostra forza amici!! ç^ç e recensite XD.

La ragazza con la sciarpa verde.

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Capitolo 5
*** Che sarà mai ***


Angolo autrice: Ragazzi, perdonatemi io… NON SO Più SCRIVERE!! D: non so più costruire una frase di senso compiuto! T__T perdonatemi se ho scritto qualche cretinata, è così tanto tempo che non scrivo… che non so più scrivere! Devo riprendere…. Quanto mi vergogno! *và nell’angolo a coltivare funghi*

 

Che sarà mai

 

Devo solo dirgli che dobbiamo smetterla di vederci all’infuori del “lavoro”… Che sarà mai…

Ciò che Beast Boy continuava a ripetersi non serviva a convincere nemmeno se stesso… figuriamoci il suo futuro interlocutore!

Camminava con passo indeciso e teso per il corridoio. Passò un paio di volte di fronte alla camera del suo recente amante Robin, quasi terrorizzato dal dover bussare alla porta della sua camera.

L’ennesima volta si decise a bussare, ma il fato volle che Robin uscisse di propria iniziativa.

- Oh, Robin! – sussultò l’omino verde.

- Bibi! Proprio te volevo! Che tempismo! – sorrise all’amico.

- Cos…?

- Dovevo parlarti di una questione di vitale importanza!

-Anche io avrei bisogno di parlarti – spiegò Bibi con timidezza.

- Di cosa si tratta? – Robin stranamente era tranquillo e felice, chissà cosa gli era successo…

- Robin! – una vocetta squillante ed emozionata proveniva dalla camera del moro. Era Stella… che fece capolino dicendo qualcosa che il verde non capì, non sentì.

Oh… Ecco… Era appagamento quello che vedeva in Robin! Ora era tutto chiaro…

- Stella, fa prima parlare me! – si rivolse alla ragazza dietro di lui, e poi tornò a parlare col suo amico – Vedi… - ma non gli fù permesso di continuare.

- Come hai potuto?! – gli inveì contro Bibi, che subito scappò correndo.

- Bibi! – lo chiamò sorpreso Robin, che cominciò a rincorrerlo – Aspetta!

L’omino verde corse il più veloce che poté, mentre le lacrime gli scendevano incontrollate.

Doveva aspettarselo d’altronde! Prima o poi sarebbe successo! Che sarà mai…

Ma non riusciva proprio ad accettarlo! E corse ancora. Finché non arrivò ad uno stanzino stretto e buio. Robin non l’avrebbe visto.

Vi si chiuse dentro. Si appoggiò alla parete riprendendo fiato, e pian piano si accasciò a terra singhiozzando. Era davvero deluso. Sconvolto. Solo.

-Bibi! – sentì la voce dell’amico che lo cercava – Bibi! – continuò ad urlare, senza ricevere alcuna risposta.

Quando sentì i passi vicini allo sgabuzzino in cui era rinchiuso, cercò di trattenere il respiro. Non voleva essere scoperto, non voleva parlargli, non voleva più vederlo.

È finita! Pensò.

Non sentì più passi, e riprese a singhiozzare piano… perché non riusciva a trattenersi.

Dopo un minuto o poco più, si udì un piccolo sussurro da dietro alla porta: - Bibi… non piangere.

Era lui. Non si era allontanato e l’aveva sentito da dietro la porta. Il ragazzo nello sgabuzzino sussultò appena, e si chiese se era il caso aprirgli… o semplicemente cacciarlo.

- Non sto piangendo… Tornatene dalla tua Stella – rispose.

- Tua Stella? Bibi, ma cosa hai capito? – si sorprese il moro.

- State insieme, no? Io ormai sono di troppo! Vattene via… - sussurrò l’ultima frase, in preda alle lacrime.

- Che stai dicendo? Non stiamo insieme. Hai frainteso.

- E di cosa volevate parlarmi allora? – ora era confuso, si era davvero sbagliato?

- La festa a sorpresa per Corvina - sussurrò il moro per non farsi sentire da altri se non dal ragazzo.

Era stato talmente preso dal suo discorso, dai suoi sentimenti, dai suoi pensieri… da Robin… che si era completamente dimenticato del compleanno della sua amica. Come si fa a dimenticare tutto il mondo… per una singola persona?

- Maledizione…

- Aprimi – sussurrò il moro. Calmandosi finalmente, Bibi si rialzò da terra, fece scattare la chiave ed aprì la porta. Aveva il viso rigato dalle lacrime che aveva versato poco prima, ma Robin non parve sorpreso e lo fissò con uno sguardo intenso, che forse avrebbe parlato più di altre parole.

- Scusami.

-Di cosa? Sono io che ho frainteso – il ragazzo verde adesso sorrideva piano.

- Ti ho messo in condizioni di fraintendere.

- Ahah, che dici! – un finto e leggero pugno sfiorò il petto di Robin – Mi hai spaventato… - concluse.

- Scusami – il moro gli prese una mano.

- Non fa niente… da quando sei così gentile con me? – cercò di ammorbidire quella situazione imbarazzante che si era inevitabilmente creata tra loro, ridendo.

Robin accennò un sorriso, e piano fece rientrare Bibi nello sgabuzzino, ma sta volta assieme a lui. Si guardò le spalle, non vide nessuno e chiuse di nuovo la porta a chiave. Si rivolse verso il proprio amico che intanto non aveva capito cosa stava per succedere…

Il moro intrappolò l’amico contro la parete più vuota e all’orecchio gli disse:- Non devi essere così preoccupato. Tu sei solo mio… -

E tu sei mio?  Voleva chiederglielo, ma non ebbe molto coraggio. E poi… ormai era tra le sue braccia. Il mondo era sparito di nuovo, come per magia. Quella paura e delusione che l’avevano attanagliato, come se non fossero mai esistite. Come si poteva cambiare così?

Lo baciò profondamente. Fu stranamente delicato, lo strinse a se. Non era mai stato così dolce, e Bibi non si era mai sentito meglio. Gli strinse le braccia attorno al capo, avvolgendolo ed avvicinandolo ancora, e Robin gli stringeva i fianchi. L’omino era appoggiato dolcemente al muro. Fu lui il primo ad approfondire il contatto. Voleva sentirsi suo.

Robin seguì i movimenti della lingua dell’amante, approfondendo ancora il contatto fisico accarezzandogli il minuto bacino e la schiena. Si staccarono per un attimo guardandosi negli occhi, e subito dopo presero a baciarsi con più foga e passione, le sue mani scesero sul sedere dell’altro, tastandoglielo con leggero desiderio.

Bibi, si sentì come se non lo avesse baciato per secoli, come se non avessero fatto l’amore da un millennio ed impetuoso, aggrappò le gambe al bacino dell’amante, che le mantenne con prontezza. Lo schiacciò ancora di più contro il muro, affamato delle sue labbra, gliele morse e succhiò per poi scendere sul collo, per lasciare una scia di baci e morsi rossi. Intanto l’omino aveva infilato le mani nei bellissimi capelli ingelatinati  dell’altro, e aveva già cominciato ad ansimare, prospettando ciò che avrebbero fatto.

Robin fu dolce e passionale allo stesso tempo, e incredibilmente pensò, che il suo amante ansimante contro il muro, mentre gli pregava di dargli di più, fosse ancora più bello, sexy, e se possibile, erotico delle volte scorse. Ogni spinta era un brivido di piacere e quando vennero, fu costretto a tappargli la bocca per non urlare, tant’era eccitato.

Bibi pensò che quello era stato l’amplesso più bello che avessero avuto, il più significativo forse. Quello che diceva “Non ci separeremo”. Il più romantico… questo gli balenò in testa, e subito il suo cuore aveva perso un battito. Sarebbe rimasto in quello sgabuzzino per l’eternità.

 

Autrice: Che posso fare…. Li adoro. Spero di cuore che questo capitoletto vi sia piaciuto (: Come sempre, e voi lo sapete, ci metto anima e cuore in tutto ciò che scrivo, e siccome li amo, oggi ho aggiunto tanta dolcezza, che di solito trovo sdolcinata (: a presto lettori bellini! <3

La ragazza con la sciarpa verde

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Capitolo 6
*** Mentre mi sognavi. ***


Mentre mi sognavi.

 

C’erano stati giorni in cui tra Robin e Bibi pareva andare tutto bene, si scambiavano occhiatine maliziose e talvolta dolci, durante le missioni avevano un’intesa particolare che non avevano mai avuto prima…

Tant’è che qualcuno si era accorto che tra loro era cambiato qualcosa e la conferma la ottenne quando per caso si trovò all’angolo di un corridoio in cui per caso i due piccioncini si erano incrociati e, credendo di essere da soli, si erano azzardati a lanciarsi un’occhiatina ammiccante e Robin aveva dato all’altro una sonora pacca sul sedere, per poi allontanarsi con nonchalance.

Questa persona, fortunatamente, per sua natura era molto discreta, e non volle spiattellare tutto ai quattro venti. Ma la cosa l’aveva turbata, temeva che la cosa potesse mettere a repentaglio la riuscita delle missioni future. Del resto a lei non interessava particolarmente di certe relazioni, preferiva farsi i fatti suoi, ma se quella relazione avesse influenzato negativamente la squadra, allora erano affari suoi! Soprattutto conoscendo qualcuno di molto emotivo ed innamorato di Robin…

Di dirlo agli altri non se ne parlava neanche, sarebbe stato peggio. Rifletté bene sul da farsi.

Quella notte i due non riuscivano a rimanere l’uno separato dall’altro. Robin quindi, in punta di piedi, sicuro che tutti stessero dormendo, attraversò il corridoio per raggiungere la stanza di Bibi. Purtroppo non aveva calcolato che qualcun altro lo stesse aspettando.

- Vai da qualche parte? – aveva sussurrato Corvina facendo capolino dalla porta della propria camera.

- E-ehi! Corvina! Ecco io… Non riuscivo a dormire e mi sto sgranchendo le gambe! – disse gesticolando platealmente. Dopo qualche secondo di silenzio non tardò ad arrivare la sentenza: - Ma chi ci crede! Credi che io sia stupida? So perfettamente cosa state combinando voi due…

- Voi due chi? – finse.

- Non fare il finto tonto, lo so che avete una relazione… - si appoggiò tranquilla al muro con le braccia incrociate. Lui sospirò: - Puoi tenerlo per te? – la pregò.

- Certo, non avevo intenzione di dirlo in giro.

- Grazie… - si tranquillizzò.

- Però tu promettimi una cosa – si rivolsero uno sguardo serio – Che questa tua sbandata non metterà in pericolo la squadra.

Dopo pochi secondi di silenzio in cui Robin si chiese il perché di quella promessa, rispose: - Sicuro, era già mia intenzione farlo!

- Questo prevede il non far soffrire Stella – quella frase lo bloccò sul posto: - P-perché dovrei?

- Perché lei ti ama, lo sai anche tu! – bisbigliò apparendo molto seria.

- Certo, e la amo anche io! – alzò le spalle come a suggerire che la cosa non era affatto un problema. Corvina rimase più sorpresa di prima: - Robin, che stai combinando?

- Niente! Che posso fare se sono irresistibile?

- Ti pare il momento di scherzare su una cosa del genere? – si irritò.

- Senti Corvina… - sospirò esasperato passandosi una mano tra i capelli – Non ho bisogno di qualcuno che mi faccia la predica, anche perché so perfettamente quello che faccio e sono in grado di gestire la situazione! – concluse la conversazione andandosene verso la stanza di Bibi.

- Secondo me ti stai infilando in qualcosa più grande di te… - aveva detto lei prima che lui potesse non sentirla più.

Robin si chiuse la porta dietro velocemente notando che l’altro era a letto che sonnecchiava e decise di infilarsi sotto le sue lenzuola e fargli una sorpresa.

- Bibi?... – sussurrò sensualmente al suo orecchio, al quale soffio, il ragazzo verde sussultò piano girandosi e vedendo la sua dolce sorpresa: - Robin! – si lanciò tra le sue braccia – Sei venuto a trovarmi… - disse con malizia.

- Speravo di trovarti mentre mi sognavi… - sussurrò con ugual malizia.

- In effetti… - si morse le labbra – Sarebbe stato molto interessante sognarti… Ma sei molto meglio dal vivo… - si buttò a capofitto in un bacio estremamente passionale e si lasciò coinvolgere da qualunque tipo di fantasia avesse in mente a quell’ora il suo partner, che fu costretto varie volte a tappargli la bocca per non farlo gemere di piacere.

Quando poi si fece mattina e Bibi si fu addormentato, Robin non si fece troppi scrupoli a lasciare la stanza per tornare nella sua e dormire almeno un paio d’ore. Ma nonostante la stanchezza, non riuscì a togliersi dalla testa le parole della pur sempre saggia amica.

 

Angolo autrice: eeee si… finalmente sono un po’ tornata su efp! Per la gioia delle fan di questa serie, vi ho fatto un bel regalo di Natale! Spero che il capitoletto vi piaccia! Conto di aggiornare tutte le storie al più presto, mi scuso per i sempre maggiori ritardi, ma sto preparando la tesi e mi occupa veramente tanto tempo… Ma non ho più intenzione di abbandonare il sito perché vi lovvo!!! Quindi tornerò presto! Auguri, buone feste, buon anno nuovo, mangiate tanto, siate felici e fatevi bei regali!

La ragazza con la sciarpa verde.

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Capitolo 7
*** Per non vedere ***


Per non vedere.

 

Arrivò il compleanno di Corvina e nonostante lei fosse stata chiara l’anno prima riguardo le feste a sorpresa… gliene organizzarono una ugualmente! E lei come sempre dovette sorridere forzatamente, soffiare una candelina su una torta dal dubbio gusto culinario, ovviamente preparata da Stella e dovette indossare un ridicolo e colorato cappellino di carta a punta.

Lei odiava le feste a sorpresa di compleanno, specialmente se era il suo, ma apprezzò ugualmente il pensiero perché tutto sommato quel comportamento dimostrava che le volevano bene.

Mentre gli altri ballavano scatenandosi, lei si era sistemata sul largo divano a sorseggiare qualche bibita. Poi l’aveva raggiunta Stella contenta e fremente di sapere cosa Corvina ne pensasse della torta.

- Aveva un… gusto… interessante! – non trovava altri termini per descriverla.

- Ne sono felice! – rispose la rossa credendo fosse un complimento, poi intavolò un nuovo argomento: - Senti… volevo chiederti una cosa da un po’.

- Dimmi…

- Hai… hai notato che Bibi è più allegro del solito in questi giorni? – sembrava imbarazzata a parlarne.

- Ah… Io non ho notato niente – fece finta di niente pensando che l’amica sospettasse qualcosa di quello che lei aveva già capito.

- Strano! Tu e lui mi sembrate molto amici… - fece vaga.

Dove voleva arrivare? Si chiese Corvina.

- Si, lo siamo…  - e allora?

- Secondo me sareste una bella coppia! – sbottò all’improvviso facendo sputare completamente la bevanda non ben identificata della ragazza mora.

- Come diamine ti salta in mente una cosa del genere?! – arrossì completamente.

- Sai, ho notato che ultimamente Bibi potrebbe avere una relazione… - aveva iniziato con sguardo malizioso di chi crede di aver capito tutto – Ok, me ne ha parlato lui! Ho pensato che sul lavoro e in casa fosse più facile creare legami! – sghignazzò arrossendo – Perché sei tu la ragazza con cui si vede, giusto?

Corvina era decisamente in imbarazzo e completamente stupita da quel discorso e dovette rispondere: - No! Non sono io la ragazza con cui si vede…

- Ah, peccato… ero così sicura! – ci rimase male e mise su un broncio triste epocale. Credeva davvero di aver capito tutto!

- Mi spiace…

- Deve essere una ragazza davvero misteriosa! Se non siamo noi due dovrò indagare più a fondo! – tornò determinata la rossa. A quelle parole la mora invece era diventata tesa e le accennò: - Forse è meglio che non indaghi…

- Ma perché? Sono così curiosa! Questa ragazza che tormenta il cuore del mio amico, così misteriosa! Non vuoi sapere anche tu chi sia? – le chiese eccitata con gli occhi tutti illuminati.

- S-si… certo! – fece vaga l’altra – Ma non credi che sia lui a dovercelo dire? – riuscì ad attirare l’attenzione di Stella, anche se non sembrava del tutto convinta. Le diede comunque ragione, ma apparve annoiata dalla domanda dell’amica. Lei voleva scoprirlo!

Corvina sperò seriamente di essere riuscita a persuadere l’altra ad indagare, anche se non ne era del tutto convinta. Così con una scusa si alzò dal divano e senza farsi notare fece cenno a Bibi di parlare in privato. Anche lui, quindi, si allontanò con nonchalance dai ragazzi e amici vari che ballavano a tempo di musica. In un bagno nelle vicinanze i due riuscirono ad incontrarsi e lei, molto seria, gli parlò a voce bassa: - Devi dire a Stella della tua relazione con Robin!

- Cosa? Di che relazione parli? – fece finta di nulla, anche se non sapeva fingere per nulla.

- Non fare il finto tonto! So tutto, Robin me l’ha confermato. Ne parlo con te perché a questo punto posso solo pensare che tu sia il più saggio della coppia! – parlò guardando da uno spiraglio della porta con circospezione, non voleva che qualcuno li sentisse. Nel frattempo il ragazzo era del tutto sorpreso da quel discorso e non stava capendo niente!

- Non so cosa stia combinando quel ragazzo con te e Stella… ma vi state cacciando in un gran bel guaio! – a quel punto lui sembrò preoccupato, perché lei sembrava davvero sapere di cosa parlava.

- Corvina spiegati meglio perché non sto capendo niente! – si mise le mani nei capelli lui.

- Stella mi ha chiesto se ero la tua ragazza.

- Cosa? – arrossì così anche lui.

- Esatto. Lei sta indagando su chi possa essere la tua amante! E sappiamo entrambi che non dovrebbe scoprirlo in questo modo, giusto? – lo guardò seria e preoccupata, mentre lui non sapeva assolutamente cosa rispondere. Si sentiva solo male.

- Devi dirglielo, Bibi. O le conseguenze saranno peggiori di quello che pensi…

Lui si strofino le mani in faccia e sugli occhi sospirando frustrato e stanco: - Maledetto me quando mi sono confidato con lei…

- Per una volta sono d’accordo con te.

Con la promessa che ci avrebbe parlato, Bibi uscì dal bagno con l’intenzione di confessare subito. Ma quando vide Stella e Robin ballare il lento sotto una musica romantica gli si strinse ancora di più il cuore. Si sentiva male, non solo perché era follemente innamorato di Robin, ma anche perché si sentiva terribilmente in colpa. Scappò di lì per non vedere. Andò a piangere sul tetto da solo assicurandosi che nessuno lo vedesse o lo seguisse.

 

 

Angolo Autrice: Vi è piaciuto il capitoletto? Spero di si! La storia si sta man mano evolvendo!

Grazie di cuore a tutti che insistete affinché io scriva di più e che apprezzate ciò che scrivo!

Mi scuso ancora con tutti i fans che vogliono uccidermi per i miei ritardi ^^”

La ragazza con la sciarpa verde

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