What will be di Sciarpata di verde (/viewuser.php?uid=100808)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sarà quel che sarà ***
Capitolo 2: *** Tutte le donne che vuoi, le hai. ***
Capitolo 3: *** Solo come qualcosa ***
Capitolo 4: *** Risolverò questa situazione ***
Capitolo 5: *** Che sarà mai ***
Capitolo 6: *** Mentre mi sognavi. ***
Capitolo 7: *** Per non vedere ***
Capitolo 1 *** Sarà quel che sarà ***
Sarà
quel che sarà
Come cavolo
erano arrivati a quel punto? Nessuno dei due lo
sapeva con precisione. Era stato tutto abbastanza confuso, non se ne
erano neanche
accorti. Stavano semplicemente giocando ad un nuovo videogioco per non
annoiarsi… erano giornate fiacche in quel periodo, e qualcosa da fare
usciva
poco in mezzo. Quel giorno per giunta era capitato che Stella Rubia,
Cyborg e
Corvina erano usciti per shopping e servizi vari. E non si sa come si
erano
ritrovati avvinghiati sul divano…
Sarà quel che
sarà…
Sarà che Robin
non lo faceva da… anni? All’incirca da quando
era entrato a far parte dei teen titans.
Sarà che Bibi
non l’aveva mai fatto e aveva gli ormoni da
comune adolescente…
Sarà che sempre
Bibi sembrava così bello in quel momento…
Sarà che anche
Robin era davvero bello in quel momento…
Sarà
l’atmosfera, sarà lo stare soli, sarà il silenzio… sarà
quello che vogliono loro! Fatto stava che si erano trovati in quella
situazione!
Il ragazzo
verde sembrava più propenso ad una cosa simile in
verità, ma Robin non aveva detto niente quando la bocca dell’altro
aveva preso
a giocare col suo corpo.
Dopo il moro
non ci aveva visto più. L’aveva preso come
capitava e l’aveva fatto suo come se fosse stata una cosa normalissima.
- Ahi – aveva
leggermente bisbigliato l’altro.
- Ti ho fatto
male? – disse tra gli ansiti.
- N-non
tantissimo… è-è solo questione d’abitudine… - il
verde della sua pelle contrastava vistosamente col rossore delle sue
guance.
Tra l’altro il
moro non riusciva a fare a meno di trovare
terribilmente erotica la visione dell’amico sotto di lui ansimante col
petto in
fuori, la schiena ricurva all’indietro, le gambe attorno ai propri
fianchi e le
mani aggrappate alla sua schiena, forse anche un po’ graffianti. Si
sentiva
talmente elettrico a vederlo che avrebbe
voluto continuare ancora e ancora, invece lo sentiva, il meglio stava
arrivando.
E proprio sul
più bello l’omino verde, tra versi vari, urlò:
- Robin, ti amo! – per poi subito pentirsene…
Quando tutto
finì erano tutti e due stesi sul divano che era
così largo che stavano tranquillamente l’uno affianco all’altro mezzi
nudi e
con l’affanno.
- Mi ami? –
domandò sorpreso Robin, che intanto aveva elaborato
le parole.
- Ah, ehm,
ecco, cioè! – cominciò a balbettare l’altro, più
imbarazzato di prima – Forse… - abbassò
improvvisamente la voce.
Passarono pochi
secondi di silenzio.
- Scusami! Mi
dispiace! Non lo so perché ho detto quella
cosa… - si mise seduto improvvisamente Bibi.
- Evidentemente
l’hai pensato – razionale come al solito,
Robin!
In effetti,
forse aveva ragione. Bibi l’aveva sempre
considerato come un ragazzo così prestante, coraggioso, degno di
fiducia! Lo
ammirava tanto! Tantissimo! Tant’è vero che una volta, approfittando
della sua
assenza, si era provato il suo costume e urlava “Titans, all’attacco!”
in vero
stile Robin. Non riteneva che fosse una cosa normale, ma la trovava
divertente.
E poi lui era sempre stato il suo ideale di eroe! Lo guardava sempre
con occhi
diversi. E se ne rendeva conto. Si, lo ammirava davvero tanto. E se la
prendeva
quando lui lo sgridava, perché sapeva che lui aveva sempre
ragione. Non gli piaceva deluderlo, si sentiva male se
capitava, era come una sconfitta interiore, gli pareva di morire e
sentiva il
petto dolergli.
Non sapeva cosa
pensare… perché aveva detto una cosa del
genere? Era stato l’entusiasmo del momento? Cosa diavolo aveva
scatenato una
simile reazione? Bibi non sapeva spiegarselo…
- Bibi – si
mise seduto anche lui al suo fianco,
sistemandosi un po’ i vestiti scomposti – Ascoltami, è stata davvero
eccitante
questa trasgressione per una volta. Però è stato solo un
attimo… niente di più. Non ti sconvolgere per così poco. Ti
sarai fatto prendere dalla situazione, niente di… - venne interrotto.
- E se fosse
vero? Tu come reagiresti? – sembrava serio, ma
da un lato non voleva tanto far notare la serietà della domanda.
Dopo una
piccola pausa… Robin rise fragorosamente!
- No! Non è
possibile Bibi! Dai! È stata una svista, così,
si può dire che è stato tanto per… - lui rideva… ma
l’omino verde al suo fianco non rideva poi
tanto…
- Su, non puoi
dire sul serio – esclamò alla fine con un
sorrisetto intelligente – E poi lo sai che mi piace Stella… - si
rinfilò le
scarpe.
Allora
perché? Perché mi
hai baciato? Perché mi hai preso con forza possessiva? Perché mi hai
scopato?
Perché ti sei preso tutta la libertà che volevi con me?! Perché l’hai
fatto?!
Per una tua stupida voglia di farlo e basta?! Mi consideri così
zoccola?! O è
zoccolo…? Vabbè, mi consideri così poco?! Pensò
subito l’altro.
Sarà quel che
sarà… ma in quel momento Bibi si sentiva un
così grande dolore al petto, che aveva quasi paura di scoprire d’essere
veramente “affezionato” a Robin più di quanto avesse mai immaginato.
Angolo autore: lo so, non
è granchè di storia, è piccola, e so che volete tutti uccidermi per
aver scritto
un o scempio del genere D: ma ho messo tutto il mio impegno nel voler
scrivere
assolutamente una yaoi Robin/Bibi… che
ammettiamolo, è abbastanza interessante come cosa! Spero di aver reso
bene ciò
che volevo esprimere di questa coppia… che coppia non è, ma la farò
diventare
io u.u la fine è pezzottissima XD fatto apposta ovviamente. Non perché
non
sapessi cosa scrivere, ma semplicemente perché volevo finirla così, se
non vi
sta bene commentate pure -.- accetterò tutte le critiche gli insulti e
robe
varie…
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Capitolo 2 *** Tutte le donne che vuoi, le hai. ***
Tutte
le donne che
vuoi, le hai.
Era successo
anche quella volta. Non erano passati poi tanti
giorni. Semplicemente ora era capitato che Bibi si stava facendo la
doccia ma per
una delle sue solite sbadataggini non aveva chiuso la porta, e Robin
era
entrato preoccupato per il fumo che usciva dalla vasca… credeva che
qualcuno
avesse lasciato la doccia aperta! Se poi si può essere più stupidi di
così…
L’aveva visto
completamente nudo, quel corpo bellissimo che
anche da sotto la tutina lo eccitava da matti, specialmente dopo quella volta.
Sentì un
brivido percorrerlo, ma subito uscì dal bagno
urlando scuse varie.
Successivamente
Bibi si era vestito ed era cazzeggiante* in
camera sua spaparanzato sul letto, quando Robin entrò come una furia,
chiudendo
con stesso vigore a chiave e poi avvicinandosi all’amico, famelico.
- Sto
aspettando da più di un’ora questo momento… Non farmi
mai più aspettare così tanto! –
Dal suo canto
Bibi non capiva a cosa si stesse riferendo il
moro! Ed un po’ impaurito dal suo
atteggiamento aveva indietreggiato ritrovandosi la schiena attaccata
alla
spalliera del suo letto.
Robin ghignava,
lo prese così con la forza per sovrastarlo
nel modo giusto e gli si avvicinò con lentezza alle labbra, sempre con
quel
maledettissimo ghigno. Non lo baciò, no, niente del genere. Gli leccò
le labbra
con sensualità anticipandogli cosa sarebbe successo dopo.
Bibi non se lo
aspettava! Era vero che in quei giorni lo
aveva ridesiderato tanto, e qualche volta forse se l’era anche
immaginato… o
sognato, ma ritrovarselo così passionale sul proprio letto,
probabilmente
eccitato da un’ora circa… beh, gli sembrava strano. Anche perché gli
aveva
detto che era stata una cosa da una botta e via!
Fatto stava che
Bibi quasi non se lo fece ripetere due
volte! E si fiondò sulle sue labbra con
forza quasi esagerata ed attirandolo a se il più possibile.
E da lì era
partito il tutto, per una seconda volta. si
toccavano, si baciavano con passione, desiderosi sempre di più. Al
moro, il suo
amante, quasi sembrò ancora più sexy ed eccitante di prima,
specialmente mentre
lo possedeva. Schiena esageratamente incurvata all’indietro, ed il
sedere
altrettanto sporgente verso l’altro, la testa inclinata anch’essa
all’indietro,
le braccia e le mani arpionate alla spalliera leggermente imbottita del
letto,
ed inginocchiato davanti a lui. Cavolo se lo trovava sexy!
Probabilmente pensava
che fosse la cosa più erotica che abbia mai visto!
Ma quando tutto
finì l’omino verde si accucciò in un angolo
del letto lasciando grande spazio all’altro.
- Meglio
dell’altra volta, direi – pensò ad alta voce Robin.
Ma l’altro non
rispose niente. Poi ad un tratto sentì da
singhiozzare. Era un rumorino leggerissimo, poteva essere confuso con
qualunque
altra cosa, ma lui capì al volo che Bibi stava piangendo, ma non capiva
il perché.
- Bibi, perché
piangi? – sentì come un leggerissimo dolore
in petto, ma lo ignorò quasi subito.
- Cosa?! No,
niente… - finse di non star facendo niente, ma
il tremolio nella voce era ben chiaro.
Così Robin lo
girò così da guardarlo in faccia, ed in
effetti il suo viso era completamente ricoperto dalle lacrime. Ma lui
rimase
senza parole.
- Tutte le
donne che vuoi, le hai, perché devi scopare per
forza me? Cioè… perché mi devi usare come amico di letto?! – si era
seduto sul
letto e si stava asciugando le lacrime.
- Tutte le
donne… davvero sei convinto che io le abbia tutte
ai miei piedi? –
- Perché, non è
così? – si, in effetti era così! E lo
sapevano entrambi, però nessuno dei due riusciva a spiegarsi il perché
di
questa alternativa.
- Bhe, ma… -
cercò di aggiustare il discorso.
- Potresti
avere tutte le donne che vuoi, ti ripeto, eppure
sei rivenuto da me per un tuo capriccio! –
- Non mi sembra
che la cosa ti sia tanto dispiaciuta! –
ribatté un po’ irritato Robin.
- è vero, la
cosa non mi dispiace, anzi… ma preferirei che
tu facessi pace con te stesso e decidessi se per te sono solo un amico
di letto
oppure… qualcos’altro. Perché se sono solo uno da scopare, beh… sappi
che la
cosa no mi sta molto a genio! – si rivestì ed uscì dalla propria
stanza,
lasciando il moro da solo a rivestirsi nel silenzio.
Si! Ho prolungato la storia! Mi andava
di farlo! Ed ogni tanto qualche
yaoi non fa male XD spero vi piaccia questo sequel! Buona giornata a
tuttiiii
:D
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Capitolo 3 *** Solo come qualcosa ***
Solo
come qualcosa
Qualche dì seguente si ritrovarono
tutti i Teen Titans a festeggiare una nuova minaccia sventata, in
discoteca!
- Oh, si! Un po’ di sano
divertimento fa bene a tutti! – esultava Stella. Erano anni ormai che
non
andavano in qualche locale a festeggiare pazzamente le loro vittorie!
- Persino a me fa piacere – aveva
bisbigliato sorridente all’amica, Corvina.
E così avevano preso tutti la
macchina di Cyborg ed erano arrivati alla discoteca più vicina. Così
Stella e
Corvina s’erano fiondate al bancone perché avevano visto delle bevande,
secondo
Stella, colorate e con vari cibi strani al fianco. Peccato che la
maggior parte
di quelle cose fossero alcoliche…
Bibi e Cyborg si erano lanciati in
un ballo scatenato, ma nel loro programma “divertimento” c’era in serbo
una
scorpacciata dei migliori panini della città! Il che dice tutto!
Robin era stato “gentilmente”
invitato ad un tavolo assieme a delle ragazze niente male che al solo
vederlo
erano svenute dall’eccitazione…
Oh beh, quale finale migliore del
vedere Stella e Corvina inconsciamente ubriache che chiedevano a tutti
i
ragazzi dove stessero le banane? Ovviamente loro, povere ingenue, non
intendevano “quel” tipo di banana… bensì una semplice banana gialla da
sbucciare e mangiare… e ancora non si sa il perché stessero le
cercando! Di sicuro
i ragazzi non si fecero scappare un’occasione così ghiotta…
Il leader intanto stava
tranquillamente limonando con una delle ragazze di quel tavolo. Lei
aveva
insistito tanto! Ma il suo sguardo non potè fare a meno di cadere
accidentalmente su un tipo in particolare, guarda caso in mezzo alla
pista
intento a ballare un ritmo scatenato ma sensuale molto alla Beyoncè, o
forse
Rihanna?... in verità Robin non sapeva nemmeno perché se lo stesse
domandando!
Bhe, il suo sguardo era fisso su Bibi, o meglio, sul sedere tondo e
ondeggiante
di Bibi!
Okay, questa cosa è molto da maniaci! Basta! Disse a se stesso.
Era molto difficile però non
pensarci. Quindi su preciso ordine delle bibite (che stranamente
parlavano per lui!)
e delle sue passioni poco frenate da un cervello spento in quel
momento, abbandonò
la giovane mezza ubriaca, e forse anche un po’ fatta, per raggiungere
il suo
compagno sulla pista da ballo. L’altro l’aveva accolto con piacere al
suo
fianco e così si strusciavano e si dimenavano a destra e a sinistra
ignorando
quelli che venivano urtati. Dopo un po’ Robin l’aveva avvicinato a se e
aveva
anche cominciato ad allungare le mani. Quel culo era veramente
invitante…
Inizialmente Bibi s’era stupito ed
era balzato leggermente, ma era subito arrossito e si era perso tra le
braccia
del suo amante.
Beh, il tutto non era ben chiaro
per via della musica a palla e delle luci psichedeliche, ma Bibi s’era
ritrovato trascinato fuori dalla mischia, tra le mille risate, era
all’improvviso fuori dalla discoteca assieme ad una figura poco chiara
ma che
aveva riconosciuto subito. Vedeva ancora
a scatti quindi si fece tranquillamente trascinare fino alla macchina
di
Cyborg. Robin lo buttò dentro con tutta l’eccitazione che saliva in
corpo. Il
suo compagno aveva capito subito cosa aveva intenzione di fare ma
cercava di
respingerlo bellamente.
- No Robin… Te l’ho già spiegato…
- diceva moscio cercando di spingerlo via, ma fu tutto completamente
inutile.
- Eri davvero sexy mentre ballavi!
– gli baciò il collo - Eri la cosa più eccitante della sala! – un altro
bacio –
Non so come ho fatto a resisterti fino ad adesso! – lo baciò ancora più
voglioso – Dio, quanto ti desideravo!
E intanto Bibi, che non era del
tutto stordito, s’imbarazzò terribilmente per le cose che gli stava
dicendo e
per i tocchi così stranamente delicati sul collo. E così cedette come
una
stupida gelatina! Almeno così pensò d’essere.
Chiusero la macchina con le sicure
e, beh, lui non potè resistere al fascino seduttivo di Robin.
Le mani tra i capelli, i vestiti
volanti, il calore che saliva, la voglia più forte, le lingue
intrecciate…
- Robin… - mormorava languido Bibi.
- Bibi…-
- Quanto hai bevuto? Sai d’alcool…
- notò baciandolo.
- Ti voglio… - , l’amante sorrise.
Lo baciò sul petto, sulle spalle.
- Non mi stancherò mai del tuo
corpo… - leccò.
- Robin… -
- Tu devi essere solo mio – aveva
cominciato a toccarlo con una certa insistenza.
L’amico sotto di lui però a questa
frase pensò Se mi lascerò andare sta volta,
ricomincerà tutto d’accapo! E continuerà sempre a trattarmi come una
sgualdrina…
Così cercò di spingerlo via di
nuovo, ma sta volta il moro gli bloccò le mani sopra la testa, gli
leccò le
labbra voglioso. Gli toccò ogni parte del corpo, lo accarezzo
avidamente e
quella passione non riusciva ad essere frenata, si lasciò trascinare in
quel
vortice lussurioso che solo Robin sapeva dargli.
Quando l’amplesso finì, mentre si
rivestivano di corsa per paura dell’arrivo degli altri compagni, Bibi
si sentì
sconfitto. Accettava quella situazione solo per… per stare con lui, ma
non
voleva ammetterlo, non l’avrebbe mai
ammesso! Però era davvero frustante sapere che l’altro invece, lo
vedeva solo
come passatempo sessuale, solo come qualcosa.
E mentre la serata finiva, si chiese se mai un giorno qualcosa sarebbe
potuto
cambiare…
Angolo autrice: Si! Finisce qui! Ma
non temete aggiornerò
presto!! *^* perché? Beh, perché ho già scritto il nuovo capitolo!! E
anche
quello dopo!!! :D si! Signori e signore, è un evento epocale, tanta
ispirazione
yaoi non s’era mai vista da queste parti!! :D (sarà l’astinenza?? D: eh
si! Mi sa
di si! :°( ) Beh, non vi rubo altro tempo anche perché so che vi
rompete di
leggere sti angoletti dementi, e vi mando tanto cari saluti! Spero non
mi
abbiate abbandonata! :°) vi amerò sempreeee!! <3
La ragazza con la sciarpa verde
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Capitolo 4 *** Risolverò questa situazione ***
Risolverò
questa situazione
Bibi si
annoiava. Bibi si annoiava davvero. Stava facendo
zapping davanti alla televisione accasciato sul divano, e dal fosso che
ormai
si era formato, era lì già da un bel po’!
Stella Rubia
gli passò affianco proprio in quel momento,
alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. Studiò da lontano l’amico
giù di
morale, mentre apriva il frigo.
- Ehi! Come mai
quella faccia?
- Quale faccia?
– esclamò l’amico con la voce impastata.
- La tua
faccia! Sembri così giù di morale – spiegò lei
richiudendo il frigo.
-Mmmh… -
mugugnò solo.
Così lei,
sgranocchiando qualcosa di forma improbabile, si
andò a sedere a fianco all’omino verde.
- Allora, che è
successo?
- Niente… - ci
mancava solo confidarsi proprio con Stella!
- Si vede che
sei giù. Mi spiace vederti così.
Ecco, quella
era la prima volta dopo tanto tempo, che
qualcuno si era reso conto della tristezza di Bibi. Ma era anche
l’unica volta
in cui non poteva assolutamente parlarne,
specialmente con quella persona!
- Stella,
apprezzo il tuo interessamento, ma davvero, non
voglio parlarne.
- Magari potrei
aiutarti – insistette.
- Non puoi.
- Se non mi fai
provare…
- Non puoi! –
quasi urlò.
Ci fu silenzio
per pochi secondi, poi Stella riprese la sua
guerra.
- Ti è successo
davvero qualcosa…- si appoggiò leggera allo
schienale – E’ una questione di cuore, vero?
Lui non
rispose, ma cavolo, quanto poteva essere intuitiva,
acuta quella ragazza così sfacciatamente con la testa tra le nuvole?
-
Ho indovinato… Hai
il mio stesso sguardo quando penso che Robin non potrà ricambiare i
miei
sentimenti.
Alla parola
“Robin”, l’omino verde sussultò leggermente,
come se fosse stato improvvisamente punto da qualcosa.
Poi sentì
finalmente il bisogno di parlare, magari
parzialmente.
- Diciamo che…
non sono ricambiato. Però lei nonostante questo, mi
vuole... Ed io
mi sento un po’ sfruttato –aveva posato il telecomando sul tavolino di
fronte e
aveva portato le ginocchia al petto, stringendole con le braccia.
- Capisco…
Calò uno strano
silenzio. Decisamente Bibi si sentiva in
imbarazzo! Era più difficile di quel che pensava, chiamare Robin “lei”
invece
che “lui”… e quella forse non era certo la cosa più difficile da
gestire!
- Forse
dovresti importi di più – suggerì l’amica.
- E’ più facile
a dirsi che a farsi – rise l’omino.
- Certo,
immagino. Quindi tu ne sei molto innamorato?
- Abbastanza… -
aveva risposto lui dopo un breve esitazione.
- Ooh, piccolo
– Stella con dolcezza l’aveva abbracciato
cercando di consolarlo – Vedrai che le cose si aggiusteranno, ne sono
certa! Me
lo sento!
Bibi aveva
ricambiato l’abbraccio, forse apprezzava quel
gesto più di mille parole che avrebbe potuto dirgli… ma proprio quelle
uniche
parole che aveva detto, gli avevano trafitto il cuore e si sentiva
terribilmente
in colpa per quello che aveva causato. Perché tutta quella situazione
partiva
da lui.
Okay,
si disse, devo assolutamente parlargli… risolverò
questa situazione. Devo farlo! Per me, per Stella.
Okay, si, il capitolo è un po’
cortino, ma in generale tutti i capitoli di
questa storia sono corti o sbaglio? XD beh, spero che vi sia piaciuto
quel che
avete letto (: anche se
per una volta non ho
aggiunto sesso sfrenato e via! XD il prossimo capitolo arriverà presto,
come vi
ho già anticipato, è già scritto, quindi probabilmente lo posterò la
prossima
settimana (: perdonate i ritardi, sto sotto esame e ho ancora una marea
di
disegni da fare XD inviatemi la vostra forza amici!! ç^ç e recensite XD.
La ragazza con la sciarpa verde.
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Capitolo 5 *** Che sarà mai ***
Angolo
autrice: Ragazzi, perdonatemi io… NON SO Più SCRIVERE!! D: non so più
costruire
una frase di senso compiuto! T__T perdonatemi se ho scritto qualche
cretinata,
è così tanto tempo che non scrivo… che non so più scrivere! Devo
riprendere….
Quanto mi vergogno! *và nell’angolo a coltivare funghi*
Che
sarà mai
Devo solo dirgli che dobbiamo
smetterla di vederci all’infuori del “lavoro”… Che sarà
mai…
Ciò che Beast Boy continuava a
ripetersi non serviva a convincere nemmeno se stesso… figuriamoci il
suo futuro
interlocutore!
Camminava con passo indeciso e
teso per il corridoio. Passò un paio di volte di fronte alla camera del
suo
recente amante Robin, quasi terrorizzato dal dover bussare alla porta
della sua
camera.
L’ennesima volta si decise a
bussare, ma il fato volle che Robin uscisse di propria iniziativa.
- Oh, Robin! – sussultò l’omino
verde.
- Bibi! Proprio te volevo! Che
tempismo! – sorrise all’amico.
- Cos…?
- Dovevo parlarti di una questione
di vitale importanza!
-Anche io avrei bisogno di
parlarti – spiegò Bibi con timidezza.
- Di cosa si tratta? – Robin
stranamente era tranquillo e felice, chissà cosa gli era successo…
- Robin! – una vocetta
squillante ed emozionata proveniva dalla
camera del moro. Era Stella… che fece capolino dicendo qualcosa che il
verde
non capì, non sentì.
Oh… Ecco… Era appagamento quello che vedeva in
Robin! Ora
era tutto chiaro…
- Stella, fa prima parlare me! –
si rivolse alla ragazza dietro di lui, e poi tornò a parlare col suo
amico –
Vedi… - ma non gli fù permesso di continuare.
- Come hai potuto?! – gli inveì
contro Bibi, che subito scappò correndo.
- Bibi! – lo chiamò sorpreso Robin,
che cominciò a rincorrerlo – Aspetta!
L’omino verde corse il più veloce
che poté, mentre le lacrime gli scendevano incontrollate.
Doveva aspettarselo d’altronde! Prima o poi
sarebbe
successo! Che sarà mai…
Ma non riusciva proprio ad
accettarlo! E corse ancora. Finché non arrivò ad uno stanzino stretto e
buio.
Robin non l’avrebbe visto.
Vi si chiuse dentro. Si appoggiò
alla parete riprendendo fiato, e pian piano si accasciò a terra
singhiozzando.
Era davvero deluso. Sconvolto. Solo.
-Bibi! – sentì la voce dell’amico
che lo cercava – Bibi! – continuò ad urlare, senza ricevere alcuna
risposta.
Quando sentì i passi vicini allo
sgabuzzino in cui era rinchiuso, cercò di trattenere il respiro. Non
voleva
essere scoperto, non voleva parlargli, non
voleva più vederlo.
È finita! Pensò.
Non sentì più passi, e riprese a
singhiozzare piano… perché non riusciva a trattenersi.
Dopo un minuto o poco più, si udì
un piccolo sussurro da dietro alla porta: - Bibi… non piangere.
Era lui. Non
si era
allontanato e l’aveva sentito da dietro la porta. Il ragazzo nello
sgabuzzino
sussultò appena, e si chiese se era il caso aprirgli… o semplicemente
cacciarlo.
- Non sto piangendo… Tornatene
dalla tua Stella – rispose.
- Tua Stella? Bibi, ma cosa
hai capito? – si sorprese il moro.
- State insieme, no? Io ormai sono
di troppo! Vattene via… - sussurrò l’ultima frase, in preda alle
lacrime.
- Che stai dicendo? Non stiamo
insieme. Hai frainteso.
- E di cosa volevate parlarmi
allora? – ora era confuso, si era davvero sbagliato?
- La festa a sorpresa per Corvina -
sussurrò il moro per non farsi sentire da altri se non dal ragazzo.
Era stato talmente preso dal suo
discorso, dai suoi sentimenti, dai suoi pensieri… da
Robin… che si era completamente dimenticato del compleanno della
sua amica. Come si fa a dimenticare tutto
il mondo… per una singola persona?
- Maledizione…
- Aprimi – sussurrò il moro.
Calmandosi finalmente, Bibi si rialzò da terra, fece scattare la chiave
ed aprì
la porta. Aveva il viso rigato dalle lacrime che aveva versato poco
prima, ma
Robin non parve sorpreso e lo fissò con uno sguardo intenso, che forse
avrebbe
parlato più di altre parole.
- Scusami.
-Di cosa? Sono io che ho frainteso
– il ragazzo verde adesso sorrideva piano.
- Ti ho messo in condizioni di
fraintendere.
- Ahah, che dici! – un finto e
leggero pugno sfiorò il petto di Robin – Mi hai spaventato… - concluse.
- Scusami – il moro gli prese una
mano.
- Non fa niente… da quando sei
così gentile con me? – cercò di ammorbidire quella situazione
imbarazzante che
si era inevitabilmente creata tra loro, ridendo.
Robin accennò un sorriso, e piano
fece rientrare Bibi nello sgabuzzino, ma sta volta assieme a lui. Si
guardò le
spalle, non vide nessuno e chiuse di nuovo la porta a chiave. Si
rivolse verso
il proprio amico che intanto non aveva capito cosa stava per succedere…
Il moro intrappolò l’amico contro
la parete più vuota e all’orecchio gli disse:- Non devi essere così
preoccupato. Tu sei solo mio… -
E tu sei mio? Voleva chiederglielo, ma non ebbe molto
coraggio. E poi…
ormai era tra le sue braccia. Il mondo era sparito di nuovo, come per
magia. Quella
paura e delusione che l’avevano attanagliato, come se non fossero mai
esistite.
Come si poteva cambiare così?
Lo baciò profondamente. Fu stranamente
delicato, lo strinse a se. Non era mai stato così dolce, e Bibi non si
era mai
sentito meglio. Gli strinse le braccia attorno al capo, avvolgendolo ed
avvicinandolo
ancora, e Robin gli stringeva i fianchi. L’omino era appoggiato
dolcemente al
muro. Fu lui il primo ad approfondire il contatto. Voleva sentirsi suo.
Robin seguì i movimenti della
lingua dell’amante, approfondendo ancora il contatto fisico
accarezzandogli il
minuto bacino e la schiena. Si staccarono per un attimo guardandosi
negli occhi,
e subito dopo presero a baciarsi con più foga e passione, le sue mani
scesero
sul sedere dell’altro, tastandoglielo con leggero desiderio.
Bibi, si sentì come se non lo
avesse baciato per secoli, come se non avessero fatto l’amore da un
millennio
ed impetuoso, aggrappò le gambe al bacino dell’amante, che le mantenne
con
prontezza. Lo schiacciò ancora di più contro il muro, affamato delle
sue
labbra, gliele morse e succhiò per poi scendere sul collo, per lasciare
una
scia di baci e morsi rossi. Intanto l’omino aveva infilato le mani nei
bellissimi capelli ingelatinati dell’altro,
e aveva già cominciato ad ansimare, prospettando ciò che avrebbero
fatto.
Robin fu dolce e passionale allo
stesso tempo, e incredibilmente pensò, che il suo amante ansimante
contro il
muro, mentre gli pregava di dargli di più, fosse ancora più bello, sexy, e se possibile, erotico delle
volte scorse. Ogni spinta era un brivido di piacere e quando vennero,
fu
costretto a tappargli la bocca per non urlare, tant’era eccitato.
Bibi pensò che quello era stato l’amplesso
più bello che avessero avuto, il più significativo forse. Quello che
diceva “Non ci separeremo”. Il più
romantico… questo gli balenò in
testa, e subito il suo cuore aveva perso un battito. Sarebbe rimasto in
quello
sgabuzzino per l’eternità.
Autrice:
Che posso fare…. Li adoro. Spero di
cuore che questo capitoletto vi sia piaciuto (: Come sempre, e voi lo
sapete,
ci metto anima e cuore in tutto ciò che scrivo, e siccome li amo, oggi
ho
aggiunto tanta dolcezza, che di solito trovo sdolcinata (: a presto
lettori
bellini! <3
La ragazza con
la sciarpa verde
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Capitolo 6 *** Mentre mi sognavi. ***
Mentre mi
sognavi.
C’erano stati
giorni in cui tra Robin e Bibi pareva andare
tutto bene, si scambiavano occhiatine maliziose e talvolta dolci,
durante le
missioni avevano un’intesa particolare che non avevano mai avuto prima…
Tant’è che
qualcuno si era accorto che tra loro era cambiato
qualcosa e la conferma la ottenne quando per caso si trovò all’angolo
di un
corridoio in cui per caso i due piccioncini si erano incrociati e,
credendo di
essere da soli, si erano azzardati a lanciarsi un’occhiatina ammiccante
e Robin
aveva dato all’altro una sonora pacca sul sedere, per poi allontanarsi
con
nonchalance.
Questa persona,
fortunatamente, per sua natura era molto
discreta, e non volle spiattellare tutto ai quattro venti. Ma la cosa
l’aveva
turbata, temeva che la cosa potesse mettere a repentaglio la riuscita
delle
missioni future. Del resto a lei non interessava particolarmente di
certe
relazioni, preferiva farsi i fatti suoi, ma se quella relazione avesse
influenzato
negativamente la squadra, allora erano affari suoi! Soprattutto
conoscendo
qualcuno di molto emotivo ed innamorato di Robin…
Di dirlo agli
altri non se ne parlava neanche, sarebbe stato
peggio. Rifletté bene sul da farsi.
Quella notte i
due non riuscivano a rimanere l’uno separato
dall’altro. Robin quindi, in punta di piedi, sicuro che tutti stessero
dormendo, attraversò il corridoio per raggiungere la stanza di Bibi.
Purtroppo
non aveva calcolato che qualcun altro lo stesse aspettando.
- Vai da
qualche parte? – aveva sussurrato Corvina facendo
capolino dalla porta della propria camera.
- E-ehi!
Corvina! Ecco io… Non riuscivo a dormire e mi sto
sgranchendo le gambe! – disse gesticolando platealmente. Dopo qualche
secondo
di silenzio non tardò ad arrivare la sentenza: - Ma chi ci crede! Credi
che io
sia stupida? So perfettamente cosa state combinando voi due…
- Voi due chi?
– finse.
- Non fare il
finto tonto, lo so che avete una relazione… -
si appoggiò tranquilla al muro con le braccia incrociate. Lui sospirò:
- Puoi
tenerlo per te? – la pregò.
- Certo, non
avevo intenzione di dirlo in giro.
- Grazie… - si
tranquillizzò.
- Però tu
promettimi una cosa – si rivolsero uno sguardo
serio – Che questa tua sbandata non metterà in pericolo la squadra.
Dopo pochi
secondi di silenzio in cui Robin si chiese il perché
di quella promessa, rispose: - Sicuro, era già mia intenzione farlo!
- Questo
prevede il non far soffrire Stella – quella frase
lo bloccò sul posto: - P-perché dovrei?
- Perché lei ti
ama, lo sai anche tu! – bisbigliò apparendo
molto seria.
- Certo, e la
amo anche io! – alzò le spalle come a
suggerire che la cosa non era affatto un problema. Corvina rimase più
sorpresa
di prima: - Robin, che stai combinando?
- Niente! Che
posso fare se sono irresistibile?
- Ti pare il
momento di scherzare su una cosa del genere? –
si irritò.
- Senti
Corvina… - sospirò esasperato passandosi una mano
tra i capelli – Non ho bisogno di qualcuno che mi faccia la predica,
anche perché
so perfettamente quello che faccio e sono in grado di gestire la
situazione! –
concluse la conversazione andandosene verso la stanza di Bibi.
- Secondo me ti
stai infilando in qualcosa più grande di te…
- aveva detto lei prima che lui potesse non sentirla più.
Robin si chiuse
la porta dietro velocemente notando che l’altro
era a letto che sonnecchiava e decise di infilarsi sotto le sue
lenzuola e
fargli una sorpresa.
- Bibi?... –
sussurrò sensualmente al suo orecchio, al quale
soffio, il ragazzo verde sussultò piano girandosi e vedendo la sua
dolce
sorpresa: - Robin! – si lanciò tra le sue braccia – Sei venuto a
trovarmi… -
disse con malizia.
- Speravo di
trovarti mentre mi sognavi… - sussurrò con
ugual malizia.
- In effetti… -
si morse le labbra – Sarebbe stato molto
interessante sognarti… Ma sei molto meglio dal vivo… - si buttò a
capofitto in
un bacio estremamente passionale e si lasciò coinvolgere da qualunque
tipo di
fantasia avesse in mente a quell’ora il suo partner, che fu costretto
varie
volte a tappargli la bocca per non farlo gemere di piacere.
Quando poi si
fece mattina e Bibi si fu addormentato, Robin
non si fece troppi scrupoli a lasciare la stanza per tornare nella sua
e
dormire almeno un paio d’ore. Ma nonostante la stanchezza, non riuscì a
togliersi dalla testa le parole della pur sempre saggia amica.
Angolo autrice: eeee si… finalmente
sono un po’ tornata su efp! Per
la gioia delle fan di questa serie, vi ho fatto un bel regalo di
Natale! Spero
che il capitoletto vi piaccia! Conto di aggiornare tutte le storie al
più
presto, mi scuso per i sempre maggiori ritardi, ma sto preparando la
tesi e mi
occupa veramente tanto tempo… Ma non ho più intenzione di abbandonare
il sito perché
vi lovvo!!! Quindi tornerò presto! Auguri, buone feste, buon anno
nuovo,
mangiate tanto, siate felici e fatevi bei regali!
La ragazza con la
sciarpa verde.
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Capitolo 7 *** Per non vedere ***
Per
non vedere.
Arrivò il
compleanno di Corvina e nonostante lei fosse stata chiara l’anno prima
riguardo
le feste a sorpresa… gliene organizzarono una ugualmente! E lei come
sempre
dovette sorridere forzatamente, soffiare una candelina su una torta dal
dubbio
gusto culinario, ovviamente preparata da Stella e dovette indossare un
ridicolo
e colorato cappellino di carta a punta.
Lei odiava
le feste a sorpresa di compleanno, specialmente se era il suo, ma
apprezzò
ugualmente il pensiero perché tutto sommato quel comportamento
dimostrava che
le volevano bene.
Mentre gli
altri ballavano scatenandosi, lei si era sistemata sul largo divano a
sorseggiare qualche bibita. Poi l’aveva raggiunta Stella contenta e
fremente di
sapere cosa Corvina ne pensasse della torta.
- Aveva un…
gusto… interessante! – non trovava altri termini per descriverla.
- Ne sono
felice! – rispose la rossa credendo fosse un complimento, poi intavolò
un nuovo
argomento: - Senti… volevo chiederti una cosa da un po’.
- Dimmi…
- Hai… hai
notato che Bibi è più allegro del solito in questi giorni? – sembrava
imbarazzata
a parlarne.
- Ah… Io non
ho notato niente – fece finta di niente pensando che l’amica
sospettasse
qualcosa di quello che lei aveva già capito.
- Strano! Tu
e lui mi sembrate molto amici… - fece vaga.
Dove voleva
arrivare? Si chiese Corvina.
- Si, lo
siamo… - e allora?
- Secondo me
sareste una bella coppia! – sbottò all’improvviso facendo sputare
completamente
la bevanda non ben identificata della ragazza mora.
- Come
diamine ti salta in mente una cosa del genere?! – arrossì completamente.
- Sai, ho
notato che ultimamente Bibi potrebbe avere una relazione… - aveva
iniziato con
sguardo malizioso di chi crede di aver capito tutto – Ok, me ne ha
parlato lui!
Ho pensato che sul lavoro e in casa fosse più facile creare legami! –
sghignazzò arrossendo – Perché sei tu la ragazza con cui si vede,
giusto?
Corvina era
decisamente in imbarazzo e completamente stupita da quel discorso e
dovette
rispondere: - No! Non sono io la ragazza con
cui si vede…
- Ah,
peccato… ero così sicura! – ci rimase male e mise su un broncio triste
epocale.
Credeva davvero di aver capito tutto!
- Mi spiace…
- Deve
essere una ragazza davvero misteriosa! Se non siamo noi due dovrò
indagare più
a fondo! – tornò determinata la rossa. A quelle parole la mora invece
era
diventata tesa e le accennò: - Forse è meglio che non indaghi…
- Ma perché?
Sono così curiosa! Questa ragazza che tormenta il cuore del mio amico,
così
misteriosa! Non vuoi sapere anche tu chi sia? – le chiese eccitata con
gli
occhi tutti illuminati.
- S-si…
certo! – fece vaga l’altra – Ma non credi che sia lui a dovercelo dire?
–
riuscì ad attirare l’attenzione di Stella, anche se non sembrava del
tutto
convinta. Le diede comunque ragione, ma apparve annoiata dalla domanda
dell’amica.
Lei voleva scoprirlo!
Corvina
sperò seriamente di essere riuscita a persuadere l’altra ad indagare,
anche se
non ne era del tutto convinta. Così con una scusa si alzò dal divano e
senza
farsi notare fece cenno a Bibi di parlare in privato. Anche lui,
quindi, si allontanò
con nonchalance dai ragazzi e amici vari che ballavano a tempo di
musica. In un
bagno nelle vicinanze i due riuscirono ad incontrarsi e lei, molto
seria, gli
parlò a voce bassa: - Devi dire a Stella della tua relazione con Robin!
- Cosa? Di
che relazione parli? – fece finta
di nulla, anche se non sapeva fingere per nulla.
- Non fare
il finto tonto! So tutto, Robin me l’ha confermato. Ne parlo con te
perché a
questo punto posso solo pensare che tu sia il più saggio della coppia!
– parlò guardando
da uno spiraglio della porta con circospezione, non voleva che qualcuno
li
sentisse. Nel frattempo il ragazzo era del tutto sorpreso da quel
discorso e
non stava capendo niente!
- Non so
cosa stia combinando quel ragazzo con te e Stella… ma vi state
cacciando in un
gran bel guaio! – a quel punto lui sembrò preoccupato, perché lei
sembrava
davvero sapere di cosa parlava.
- Corvina
spiegati meglio perché non sto capendo niente! – si mise le mani nei
capelli
lui.
- Stella mi
ha chiesto se ero la tua ragazza.
- Cosa? –
arrossì così anche lui.
- Esatto.
Lei sta indagando su chi possa essere la
tua amante! E sappiamo entrambi che non dovrebbe scoprirlo in
questo modo,
giusto? – lo guardò seria e preoccupata, mentre lui non sapeva
assolutamente
cosa rispondere. Si sentiva solo male.
- Devi
dirglielo, Bibi. O le conseguenze saranno peggiori di quello che pensi…
Lui si
strofino le mani in faccia e sugli occhi sospirando frustrato e stanco:
-
Maledetto me quando mi sono confidato con lei…
- Per una
volta sono d’accordo con te.
Con la
promessa che ci avrebbe parlato, Bibi uscì dal bagno con l’intenzione
di
confessare subito. Ma quando vide Stella e Robin ballare il lento sotto
una
musica romantica gli si strinse ancora di più il cuore. Si sentiva
male, non
solo perché era follemente innamorato di Robin, ma anche perché si
sentiva
terribilmente in colpa. Scappò di lì per non vedere. Andò a piangere
sul tetto
da solo assicurandosi che nessuno lo vedesse o lo seguisse.
Angolo
Autrice: Vi è
piaciuto il capitoletto? Spero di
si! La storia si sta man mano evolvendo!
Grazie di
cuore a tutti che insistete affinché io scriva di più e che apprezzate
ciò che
scrivo!
Mi scuso
ancora con tutti i fans che vogliono uccidermi per i miei ritardi ^^”
La
ragazza con la sciarpa
verde
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