He'll stay here forever.

di Elouise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2. (The End) ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


"Uff, Louis! Solo perchè è il maggiore crede di poter decidere su tutto, sulla mia vita! Non può decidere con chi posso uscire!"

Il ragazzo a capo della sua Range Rover nera guida senza una meta.

"Dice che lo fa per il mio bene! Se voleva il mio bene mi avrebbe fatto seguire ciò che diceva il mio cuore"

Man mano la presa del riccio sul manubrio aumenta fino a fargli diventare le nocche bianche.

"Dice di essere il mio migliore amico, ma perchè a volte non mi comprende affatto?"

Viaggia a grande velocità spinto dalla sola voglia di staccarsi da tutto e tutti.
All'improvviso squilla il suo cellulare.
E' Louis.
Vuole rispondergli, ma allo stesso tempo non farlo.
Preme quel fottutissimo pulsante verde "solo per non sentire quella straziante suoneria" si convince lui.

"Cosa vuoi?" dice contrariato.
"Harry dove sei?" chiede con tono preoccupato l'altro.
"Non penso che ti debba importare"
"Harry! Non fare il bambino"
Harry sbuffa.
"Allora vuoi dirmi dove sei?"

Il riccio alza lo sguardo per trovare un punto di riferimento da dare all'amico.
Due grandi bagliori sono quello che invaghiscono gli occhi del ragazzo.
Due grandi bagliori che portano al buio più totale.
E' questione di attimi.
Attimi formati dai suoni più macabri.
Attimi dove alla fine si sente solo un continuo urlare di "Harry" dall'altra parte del telefono.







My Space
Questa sarà una storia di circa tre capitoli compreso questo prologo.
Spero che vi piaccia .
Continuerò al più presto.
Recensite , grazie ;)
                                 Elouise.

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Capitolo 2
*** Chapter 1. ***


Tra le foglie arancioni e gialle che fanno da coperta al freddo asfalto camminava spensierata Eveleen Jones. Camminava spensierata con il suo passo aggraziato come le foglie che cadono leggiadre dagli alberi. Come sempre indossava uno di quei suoi inseparabili cappellini di lana fatti a mano dai quali uscivano disordinate ciocche biondo cenere. E' da quando si è trasferita a Holmes Chaple che se ne sta sempre sola in quel parchetto desolato davanti casa. I suoi compagni la considerano "strana" non solo per i suoi atteggiamenti , ma anche per il suo particolare colore degli occhi. Erano viola tendenti al rosso. All'inizio incutevano timore, ma dopo un po' non riuscivi a fare altro che perdertici dentro. Lee non era strana, si sentiva solo persa in un mondo troppo grande. Un mondo che cerca di scoprire da sola da molti anni. Dalla morte dei suoi genitori.
Come ogni pomeriggio alle tre Lee si affrettava ad andare a casa. Una casa un po' malconcia, ma che si reggeva ancora in piedi grazie alle fondamenta piene d'amore che avevano costruito i suoi nonni. Le avevano lasciato l'abitazione  e lei si trasferì lì subito dopo la morte dei suoi cari.

Infila la chiave arrugginita nella serratura ed entra in casa. Si toglie le scarpe all'ingresso, appoggia la borsa sul divano e sale le scale che portano alla sua camera. Apre la porta che stranamente è socchiusa e sul suo letto trova seduto un ragazzo. Tutto quello che riesce a fare è urlare. Un urlo inutile. Un urlo che non potrebbe mai procurarle aiuto in quel quartiere disabitato, ma che avrebbe fatto spaventare il cosidetto "ladro".

"Ti prego non urlare, non voglio farti del male" facile a dirsi.

Con una mano ella cerca di allotanare il ragazzo riccio , ma la sua mano trapassa il suo corpo.
Un altro inutile urlo.

"Ti prego fammi spiegare" riprova il ragazzo.

Egli spiega la situazione alla ragazza che ascolta il discorso con un' espressione sempre più sbalordita.

"Cioè fammi capire - finalmente riesce a parlare- tu saresti morto in un incidente d'auto e sei diventato un fantasma?" chide non credendo nemmeno alle proprie parole.

"Sì, ma non posso andare nel luogo oltre la luce se non mi aiuti"
"Perchè proprio io?"
"Perchè solo tu , come tua nonna, puoi vedere me e le altre anime con ancora faccende in sospeso" sospirò "Ti prego , devo aiutare il mio amico Louis , ma non posso farcela da solo" continua con le lacrime agli occhi.

Eveleen aveva un cuore buono. Anche se la storia la lasciava perplessa non avrebbe permesso a lui di vagare per sempre senza trovare pace. Con voce un po' insicura accettò.

"Piacere signorina il mio nome è Harry Edward Styles" disse baciancole la mano.
"Io sono Eveleen Jones" disse arrossendo lievemente.
"Bè..cosa dovrei fare di preciso?" chiese lei.
"Il mio amico Louis ogni domenica va al cimitero dove si trova la mia tomba a portarmi dei fiori. Sta rovinando la sua vita. Si è convinto di essere la causa della mia morte. Non voglio che questa storia vada avanti. Era ed è il mio migliore amico, voglio il suo bene"
"Domani è domenica , intanto portami al tuo corpo" disse ripensando a quanto Harry tenesse al suo amico.

Si incamminarono verso il cimitero, distava poco da quella casa. Attraversarono quel grande cancello in ferro arrugginito e una folata di vento scompigliò i capelli di Eveleen. Passarono tra varie file di lapidi . Da quelle più sfarzose con forme strane e decorate da miliardi di fiori a quelle più striminzite che a stento avevano un fiore seccato dal tempo. Ogni tanto si vedeva qualcuno che piangeva inginocchiato a terra non curante delle persone che avrebbero potuto vederlo. Finalmente arrivano alla sua. Una lapide semplice e bianca come il ragazzo. Vi era la sua foto dove spiccava il suo magnifico sorriso e una scritta in rilievo dorata:
       
                  Harry Edward Styles
                 01\02\1993 - 24\07\2012
                 "Manda in extasy gli angeli
                 con la tua voce"



"Cosa significa la frase Harry?"

"Prima di morire facevo parte di una band abbastanza famosa : I One Direction"
"Scusa, ma non ascolto molto la musica. E Louis faceva parte del gruppo?"
"Sì"
"Sono sicura che hai lasciato un bel ricordo di te e che Louis capirà"

Il ragazzo annuì a testa bassa e uscirono da quel luogo pieno di anime che Lee riusciva a vedere




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Eccomi con il penultimo capitolo di questa breve storia.
Spero che fino ad ora vi sia piaciuta.
Aspetto con ansia le vostre recensioni.
Grazie :)
                              Elouise.





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Capitolo 3
*** Chapter 2. (The End) ***


Quella domenica il cielo era ricco di nuvole bianche che nascondevano il sole. Lee poteva restare a dormire tutto il dì se non fosse stato per Harry che iniziò a strattonarla fino a farla cadere dal letto.

"Harry sei insopportabile!" disse lei con la voce impastata dal sonno.
"Dai Louis sarà al cimitero a momenti"

Si preparò e si diressero ancora in quel luogo desolato dove a renderlo vivo erano soltanto quei pochi puntini colorati chiamati fiori.
Sulla tomba del ragazzo c'era già qualcuno che aveva posato un fiore e ora stava singhiozzando pesantemente. Lee ipotizzò che quel ragazzo che indossava , come lei , un cappello di lana fosse Louis. Osservava tutti i suoi movimenti da lontano fino a quando Harry non la incitò ad avvicinarsi. Man mano che annullava le distanze si sentivano sempre più chiaramente le parole di lui .

"Harry mi manchi così tanto! Sono passati già due anni da quando te ne sei andato , da quando mi hai lasciato solo. Sì ,perchè non ho più nessuno! La band si è sciolta, i ragazzi sono tornati nelle loro città e non ci vediamo mai . Non avevamo detto che saremmo sempre rimasti insieme qualcunque cosa fosse successo? Ovviamente nessuno di aspettava un avvenimento del genere. Eleanor mi ha lasciato qualche giorno fa! Diceva che ero cambiato , che non mi riconosceva più, che non era quello il Louis di cui si era innamorata e che non riusciva più ad andare avanti con questa storia. E' soltanto colpa mia ! Colpa mia se è finita la nostra carriera, il nostro sogno. Colpa mia se ho perso l'amore della mia vita, ma sopratutto colpa mia se tu non ci sei più. Mi sento così in colpa! I rimorsi mi mangiano vivo giorno per giorno sempre di più. Pensare che se ti avessi lasciato fare ciò che volevi tutto ciò non sarebbe successo! Tutti questi sono soltanto inutili "se" che non serviranno a nulla , questi "se" non ti riporteranno da me , questi "se" saranno con me per sempre. Che razza di amico sono?!" non riuscì più a continuare e iniziò a piangere coprendosi il volto con le mani .

Lee appoggiò la mano sulla spalla di Louis facendolo voltare e si sedette accanto a lui. Louis osservava ancora con gli occhi rossi quella creatura minuta dal viso delicato contornato dai capelli biondo cenere schiacciati dal cappellino di lana grigio.

"Chi sei tu?" chiese il ragazzo facendola voltare e così riuscendo ad ammirare i suoi occhi dove stranamente riusciva a trovare conforto , forse una via d'uscita.
"Sono diciamo un'amica di Harry" rispose mentre il fantasma li osservava da dietro.
"Ah! Lo conoscevi.." disse con tono basso mentre lei annuiva.
Il ragazzo appoggiò la sua testa sulla spalla della ragazza.
"E' tutta colpa mia se hai perso il tuo amico" disse facendosi rigare il viso da lacrime che non intendevano cessare.
Prontamente lei  gliele asciugò con un pollice.
"No , non è vero! La colpa è di quel guidatore ubriaco che è entrato nell'altra corsia. Tu ti eri solo comportato come un buon amico, cercando di proteggerlo, di aiutarlo a fare la scelta giusta. Forse lui ha reagito un po' bruscamente. Non darti la colpa di tutto , non rovinarti la vita. Harry non avrebbe voluto questo per il suo migliore amico."
"Non credo di potermi reputare ancora così"
"Si invece, lo sei e lo sarai per sempre. Forse doveva andare così, magari in cielo avevano bisogno di una nuova celebrità. Sai anche le ragazze che sono lì vogliono guardare dal vivo lo scuotere del suoi ricci" disse facendo comparire un sorriso sul volto di Louis , forse il primo dopo la morte di Harry.
"Come fai a sapere tutto questo?" chiese il ragazzo.
"Ehm.. lo so che potrà sembrarti da pazzi , ma diciamo che riesco a vedere e parlare con Harry"
"Mi stai prendendo in giro ? Perchè se è così non è divertente" disse serio togliendo la testa dalla sua spalla e guardandola fisso negli occhi.
"Nono, non mi permetterei mai di scherzare su qualcosa del genere, dammi modo di provartelo"
"L'ultima sera , nella nostra camera io e lui parlammo di un progetto speciale, quale?"

Lee si voltò verso di Harry e Louis fece lo stesso non capendo dove stesse guardando. Harry le disse la risposta e subito lei ridisse tutto.

"Parlaste di voler fare un viaggio , solo voi due, senza Eleanor e i ragazzi. Come ai vecchi tempi, solo Larry Stylinson!"

Gli occhi  di Louis si illumarono.

"Te l'ha detto lui?" chiese mentre una lacrima rigo il suo viso.
Lee annuì.
"Ed è quì ora?"
Annuì ancora.
"Ti ha detto di dirmi quelle cose? Non ce l'ha con me?"
"Dice che in fondo non è così male essere un fantasma. Dice che ti ha osservato per tutto questo tempo e che vuole rivedere il Louis di una volta".

Louis abbassò il capo e Harry mise una mano sulla sua spalla . Il ragazzo la sentì.

"E' accanto a me , vero?" sussurrò.
"Sì"
"Harry scusami , come posso farmi perdonare?" chiese in lacrime.
"Dice che gli basta vederti felice".
"Se è questo che vuoi lo farò, ti prego non mi dimenticare!"
"Come potre dimenticarti? Ti vorrò sempre bene amico mio" sussurrò Harry al suo orecchio.
"Anche io Harry, anche io" borbotto a bassa voce.

"Lee! La vedo! Vedo la luce!" disse Harry.
"Louis vede la luce, sta per andarsene"
"E' così confortevole e bella, devo andare! Grazie Lee senza di te non ci sarei mai riuscito!"
"Non c'è di che "
"Dì a Louis di mantenere la sua promessa"
"Ha detto di mantenere la tua promessa"
"Lo farò Harry" disse Louis.

Harry attraversò quel tunnel bianco che portava alla miglior vita.

"Se ne è andato?" chiese Louis.
"No! Resterà qui per sempre" disse appoggiando una mano sul suo cuore.

Si incamminarono insieme verso l'uscita.

"Comunque io sono Louis"
"Eveleen" disse tendendogli la mano.Lui lasciò perdere la mano e l'abbracciò.

Da quel giorno nessuno dei due sarebbe più stato solo. Si erano trovati. Grazie ad una situazione un po' bizzarra , ma comunque si erano trovati. Ed ora erano uniti. Uniti così da completarsi. Uniti grazie ad Harry he vegliava su di loro.

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