He'll stay here forever. di Elouise (/viewuser.php?uid=186929)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2. (The End) ***
Capitolo 1 *** Prologo. ***
"Uff, Louis! Solo
perchè è il maggiore crede di poter decidere su
tutto, sulla mia vita! Non può decidere con chi posso
uscire!"
Il ragazzo a capo della sua Range Rover nera guida senza una meta.
"Dice che lo fa per il
mio bene! Se voleva il mio bene mi avrebbe fatto seguire ciò
che diceva il mio cuore"
Man mano la presa del riccio sul manubrio aumenta fino a fargli
diventare le nocche bianche.
"Dice di essere il mio
migliore amico, ma perchè a volte non mi comprende affatto?"
Viaggia a grande velocità spinto dalla sola voglia di
staccarsi da tutto e tutti.
All'improvviso squilla il suo cellulare.
E' Louis.
Vuole rispondergli, ma allo stesso tempo non farlo.
Preme quel fottutissimo pulsante verde "solo per non sentire quella
straziante suoneria" si convince lui.
"Cosa vuoi?"
dice contrariato.
"Harry dove sei?"
chiede con tono preoccupato l'altro.
"Non penso che ti debba
importare"
"Harry! Non fare il
bambino"
Harry sbuffa.
"Allora vuoi dirmi dove
sei?"
Il riccio alza lo sguardo per trovare un punto di riferimento da dare
all'amico.
Due grandi bagliori sono quello che invaghiscono gli occhi del ragazzo.
Due grandi bagliori che portano al buio più totale.
E' questione di attimi.
Attimi formati dai suoni più macabri.
Attimi dove alla fine si sente solo un continuo urlare di "Harry" dall'altra
parte del telefono.
My
Space
Questa
sarà una storia di circa tre capitoli compreso questo
prologo.
Spero
che vi piaccia .
Continuerò
al più presto.
Recensite
, grazie ;)
Elouise.
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Capitolo 2 *** Chapter 1. ***
Tra le foglie arancioni e gialle che fanno da coperta al freddo asfalto
camminava spensierata Eveleen Jones. Camminava spensierata con il suo
passo aggraziato come le foglie che cadono leggiadre dagli alberi. Come
sempre indossava uno di quei suoi inseparabili cappellini di lana fatti
a mano dai quali uscivano disordinate ciocche biondo cenere. E' da
quando si è trasferita a Holmes Chaple che se ne sta sempre
sola in quel parchetto desolato davanti casa. I suoi compagni la
considerano "strana" non solo per i suoi atteggiamenti , ma anche per
il suo particolare colore degli occhi. Erano viola tendenti al rosso.
All'inizio incutevano timore, ma dopo un po' non riuscivi a fare altro
che perdertici dentro. Lee non era strana, si sentiva solo persa in un
mondo troppo grande. Un mondo che cerca di scoprire da sola da molti
anni. Dalla morte dei suoi genitori.
Come ogni pomeriggio alle tre Lee si affrettava ad andare a casa. Una
casa un po' malconcia, ma che si reggeva ancora in piedi grazie alle
fondamenta piene d'amore che avevano costruito i suoi nonni. Le avevano
lasciato l'abitazione e lei si trasferì
lì subito dopo la morte dei suoi cari.
Infila la chiave arrugginita nella serratura ed entra in casa. Si
toglie le scarpe all'ingresso, appoggia la borsa sul divano e sale le
scale che portano alla sua camera. Apre la porta che stranamente
è socchiusa e sul suo letto trova seduto un ragazzo. Tutto
quello che riesce a fare è urlare. Un urlo inutile. Un urlo
che non potrebbe mai procurarle aiuto in quel quartiere disabitato, ma
che avrebbe fatto spaventare il cosidetto "ladro".
"Ti prego non urlare, non
voglio farti del male" facile a dirsi.
Con una mano ella cerca di allotanare il ragazzo riccio , ma la sua
mano trapassa
il suo corpo.
Un altro inutile urlo.
"Ti prego fammi spiegare"
riprova il ragazzo.
Egli spiega la situazione alla ragazza che ascolta il discorso con un'
espressione sempre più sbalordita.
"Cioè fammi
capire - finalmente riesce a parlare- tu saresti morto in un incidente
d'auto e sei diventato un fantasma?" chide non credendo
nemmeno alle proprie parole.
"Sì, ma non
posso andare nel luogo oltre la luce se non mi aiuti"
"Perchè
proprio io?"
"Perchè solo
tu , come tua nonna, puoi vedere me e le altre anime con ancora
faccende in sospeso" sospirò "Ti prego , devo aiutare il mio
amico Louis , ma non posso farcela da solo" continua con
le lacrime agli occhi.
Eveleen aveva un cuore buono. Anche se la storia la lasciava perplessa
non avrebbe permesso a lui di vagare per sempre senza trovare pace. Con
voce un po' insicura accettò.
"Piacere signorina il mio
nome è Harry Edward Styles" disse baciancole la
mano.
"Io sono Eveleen Jones" disse
arrossendo lievemente.
"Bè..cosa
dovrei fare di preciso?" chiese lei.
"Il mio amico Louis ogni
domenica va al cimitero dove si trova la mia tomba a portarmi dei
fiori. Sta rovinando la sua vita. Si è convinto di essere la
causa della mia morte. Non voglio che questa storia vada avanti. Era ed
è il mio migliore amico, voglio il suo bene"
"Domani è
domenica , intanto portami al tuo corpo" disse ripensando
a quanto Harry tenesse al suo amico.
Si incamminarono verso il cimitero, distava poco da quella casa.
Attraversarono quel grande cancello in ferro arrugginito e una folata
di vento scompigliò i capelli di Eveleen. Passarono tra
varie file di lapidi . Da quelle più sfarzose con forme
strane e decorate da miliardi di fiori a quelle più
striminzite che a stento avevano un fiore seccato dal tempo. Ogni tanto
si vedeva qualcuno che piangeva inginocchiato a terra non curante delle
persone che avrebbero potuto vederlo. Finalmente arrivano alla sua. Una
lapide semplice e bianca come il ragazzo. Vi era la sua foto dove
spiccava il suo magnifico sorriso e una scritta in rilievo dorata:
Harry Edward
Styles
01\02\1993 - 24\07\2012
"Manda in extasy gli angeli
con la tua voce"
"Cosa significa la frase Harry?"
"Prima di morire facevo
parte di una band abbastanza famosa : I One Direction"
"Scusa, ma non ascolto
molto la musica. E Louis faceva parte del gruppo?"
"Sì"
"Sono sicura che hai
lasciato un bel ricordo di te e che Louis capirà"
Il ragazzo annuì a testa bassa e uscirono da quel luogo
pieno di anime che Lee riusciva a vedere
MySpace
Eccomi
con il penultimo capitolo di questa breve storia.
Spero
che fino ad ora vi sia piaciuta.
Aspetto
con ansia le vostre recensioni.
Grazie
:)
Elouise.
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Capitolo 3 *** Chapter 2. (The End) ***
Quella domenica il cielo era ricco di nuvole bianche che nascondevano
il sole. Lee poteva restare a dormire tutto il dì se non
fosse stato per Harry che iniziò a strattonarla fino a farla
cadere dal letto.
"Harry sei
insopportabile!" disse lei con la voce impastata dal
sonno.
"Dai Louis
sarà al cimitero a momenti"
Si preparò e si diressero ancora in quel luogo desolato dove
a renderlo vivo erano soltanto quei pochi puntini colorati chiamati
fiori.
Sulla tomba del ragazzo c'era già qualcuno che aveva posato
un fiore e ora stava singhiozzando pesantemente. Lee
ipotizzò che quel ragazzo che indossava , come lei , un
cappello di lana fosse Louis. Osservava tutti i suoi movimenti da
lontano fino a quando Harry non la incitò ad avvicinarsi.
Man mano che annullava le distanze si sentivano sempre più
chiaramente le parole di lui .
"Harry mi manchi
così tanto! Sono passati già due anni da quando
te ne sei andato , da quando mi hai lasciato solo. Sì
,perchè non ho più nessuno! La band si
è sciolta, i ragazzi sono tornati nelle loro
città e non ci vediamo mai . Non avevamo detto che saremmo
sempre rimasti insieme qualcunque cosa fosse successo? Ovviamente
nessuno di aspettava un avvenimento del genere. Eleanor mi ha lasciato
qualche giorno fa! Diceva che ero cambiato , che non mi riconosceva
più, che non era quello il Louis di cui si era innamorata e
che non riusciva più ad andare avanti con questa storia. E'
soltanto colpa mia ! Colpa mia se è finita la nostra
carriera, il nostro sogno. Colpa mia se ho perso l'amore della mia
vita, ma sopratutto colpa mia se tu non ci sei più. Mi sento
così in colpa! I rimorsi mi mangiano vivo giorno per giorno
sempre di più. Pensare che se ti avessi lasciato fare
ciò che volevi tutto ciò non sarebbe successo!
Tutti questi sono soltanto inutili "se" che non serviranno a nulla ,
questi "se" non ti riporteranno da me , questi "se" saranno con me per
sempre. Che razza di amico sono?!" non riuscì
più a continuare e iniziò a piangere coprendosi
il volto con le mani .
Lee appoggiò la mano sulla spalla di Louis facendolo voltare
e si sedette accanto a lui. Louis osservava ancora con gli occhi rossi
quella creatura minuta dal viso delicato contornato dai capelli biondo
cenere schiacciati dal cappellino di lana grigio.
"Chi sei tu?"
chiese il ragazzo facendola voltare e così riuscendo ad
ammirare i suoi occhi dove stranamente riusciva a trovare conforto ,
forse una via d'uscita.
"Sono diciamo un'amica di
Harry" rispose mentre il fantasma li osservava da dietro.
"Ah! Lo conoscevi.."
disse con tono basso mentre lei annuiva.
Il ragazzo appoggiò la sua testa sulla spalla della ragazza.
"E' tutta colpa mia se
hai perso il tuo amico" disse facendosi rigare il viso da
lacrime che non intendevano cessare.
Prontamente lei gliele asciugò con un pollice.
"No , non è
vero! La colpa è di quel guidatore ubriaco che è
entrato nell'altra corsia. Tu ti eri solo comportato come un buon
amico, cercando di proteggerlo, di aiutarlo a fare la scelta giusta.
Forse lui ha reagito un po' bruscamente. Non darti la colpa di tutto ,
non rovinarti la vita. Harry non avrebbe voluto questo per il suo
migliore amico."
"Non credo di potermi
reputare ancora così"
"Si invece, lo sei e lo
sarai per sempre. Forse doveva andare così, magari in cielo
avevano bisogno di una nuova celebrità. Sai anche le ragazze
che sono lì vogliono guardare dal vivo lo scuotere del suoi
ricci" disse facendo comparire un sorriso sul volto di
Louis , forse il primo dopo la morte di Harry.
"Come fai a sapere tutto
questo?" chiese il ragazzo.
"Ehm.. lo so che
potrà sembrarti da pazzi , ma diciamo che riesco a vedere e
parlare con Harry"
"Mi stai prendendo in
giro ? Perchè se è così non
è divertente" disse serio togliendo
la testa dalla sua spalla e guardandola fisso negli occhi.
"Nono, non mi permetterei
mai di scherzare su qualcosa del genere, dammi modo di provartelo"
"L'ultima sera , nella
nostra camera io e lui parlammo di un progetto speciale, quale?"
Lee si voltò verso di Harry e Louis fece lo stesso non
capendo dove stesse guardando. Harry le disse la risposta e subito lei
ridisse tutto.
"Parlaste di voler fare
un viaggio , solo voi due, senza Eleanor e i ragazzi. Come ai vecchi
tempi, solo Larry Stylinson!"
Gli occhi di Louis si illumarono.
"Te l'ha detto lui?"
chiese mentre una lacrima rigo il suo viso.
Lee annuì.
"Ed è
quì ora?"
Annuì ancora.
"Ti ha detto di dirmi
quelle cose? Non ce l'ha con me?"
"Dice che in fondo non
è così male essere un fantasma. Dice che ti ha
osservato per tutto questo tempo e che vuole rivedere il Louis di una
volta".
Louis abbassò il capo e Harry mise una mano sulla sua spalla
. Il ragazzo la sentì.
"E' accanto a me , vero?"
sussurrò.
"Sì"
"Harry scusami , come
posso farmi perdonare?" chiese in lacrime.
"Dice che gli basta
vederti felice".
"Se è questo
che vuoi lo farò, ti prego non mi dimenticare!"
"Come potre dimenticarti?
Ti vorrò sempre bene amico mio"
sussurrò Harry al suo orecchio.
"Anche io Harry, anche io"
borbotto a bassa voce.
"Lee! La vedo! Vedo la
luce!" disse Harry.
"Louis vede la luce, sta
per andarsene"
"E' così
confortevole e bella, devo andare! Grazie Lee senza di te non ci sarei
mai riuscito!"
"Non c'è di
che "
"Dì a Louis di
mantenere la sua promessa"
"Ha detto di mantenere la
tua promessa"
"Lo farò
Harry" disse Louis.
Harry attraversò quel tunnel bianco che portava alla miglior
vita.
"Se ne è
andato?" chiese Louis.
"No! Resterà
qui per sempre" disse appoggiando una mano sul suo cuore.
Si incamminarono insieme verso l'uscita.
"Comunque io sono Louis"
"Eveleen" disse tendendogli la mano.Lui lasciò perdere la
mano e l'abbracciò.
Da quel giorno nessuno dei due sarebbe più stato solo. Si
erano trovati. Grazie ad una situazione un po' bizzarra , ma comunque
si erano trovati. Ed ora erano uniti. Uniti così da
completarsi. Uniti grazie ad Harry he vegliava su di loro.
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