Il ragazzo a capo della sua Range Rover nera guida senza una meta.
"Dice che lo fa per il mio bene! Se voleva il mio bene mi avrebbe fatto seguire ciò che diceva il mio cuore"
Man mano la presa del riccio sul manubrio aumenta fino a fargli diventare le nocche bianche.
"Dice di essere il mio migliore amico, ma perchè a volte non mi comprende affatto?"
Viaggia a grande velocità spinto dalla sola voglia di staccarsi da tutto e tutti.
All'improvviso squilla il suo cellulare.
E' Louis.
Vuole rispondergli, ma allo stesso tempo non farlo.
Preme quel fottutissimo pulsante verde "solo per non sentire quella straziante suoneria" si convince lui.
"Cosa vuoi?" dice contrariato.
"Harry dove sei?" chiede con tono preoccupato l'altro.
"Non penso che ti debba importare"
"Harry! Non fare il bambino"
Harry sbuffa.
"Allora vuoi dirmi dove sei?"
Il riccio alza lo sguardo per trovare un punto di riferimento da dare all'amico.
Due grandi bagliori sono quello che invaghiscono gli occhi del ragazzo.
Due grandi bagliori che portano al buio più totale.
E' questione di attimi.
Attimi formati dai suoni più macabri.
Attimi dove alla fine si sente solo un continuo urlare di "Harry" dall'altra parte del telefono.
My Space
Questa sarà una storia di circa tre capitoli compreso questo prologo.
Spero che vi piaccia .
Continuerò al più presto.
Recensite , grazie ;)
Elouise.