Breathe The Music

di Crazy_Girls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Glad You Came ***
Capitolo 2: *** I Found You ***



Capitolo 1
*** Glad You Came ***



 


Stay with me, I can make you glad you came
 

Il bar era ancora chiuso e Liberty stava sistemando i tavoli mentre il padre e la madre erano in cucina a sistemare le ultime cose. Si erano trasferiti a Londra da qualche settimana, avevano lasciato la città in Belgio, dove la madre era nata e dove loro avevano vissuto da quando Liberty era nata. La madre e il padre di Liberty si erano incontrati ad Amsterdam trenta anni prima quando Robert, il padre, era andato lì per una vacanza con degli amici. Quella che però era cominciata come una semplice vacanza era diventata tutt'altro, era lì che aveva conosciuto Viv e dove si era innamorato della donna, dopo un anno di relazione a distanza Robert si era trasferito ad Amsterdam lasciando la piovosa Londra. Dopo venticinque anni di matrimonio e tre figli Robert era dovuto tornare a Londra per gestire delle cose di famiglia e quando aveva scoperto che una delle sue vecchie zie era morta lasciandogli una tipica villetta a schiera e un bar ben avviato, dopo averne parlato con la moglie aveva deciso di far ritorno in patria con la famiglia al completo. La famiglia Harmon, era formata da Robert e Viv e dai tre figli, Dixon, Liberty e Naomi. Fra Dixon e Liberty ci correva esattamente un anno e mezzo e avevano rispettivamente ventuno anni e mezzo e venti. Con la piccola Naomi invece ci correva quasi dieci anni, infatti la ragazzina aveva dieci anni compiuti da poco. 

Liberty si guardò in torno, in meno di sei mesi la sua vita era stata completamente stravolta. Aveva vent'anni e il padre non aveva sentito storie, lei sarebbe andata con loro a Londra come del resto Dixon. Avevano provato più di una volta a convincerlo a lasciarli ad Amsterdam, si sarebbero trovati un appartamento e avrebbero vissuto insieme, ma il padre aveva detto ogni singola volta no, e adesso Liberty si ritrovava in quella città straniera dove era la prima a sentirsi fuori posto. 

- Devo proprio starci anche io qua? - chiese guardando la madre mentre entrava dalla cucina. (Outfits)

- Tesoro, per ora tu e tuo fratello sarete i camerieri qua … non possiamo ancora permetterci di prendere qualcuno, sarà a gestione familiare! - disse sorridendole sistemando un vassoio con dei panini appena fatti sul bancone. 

- Ma … - disse guardandola mettendosi a sedere al bancone. 

- Tesoro, so che non vorresti essere qua … ma ti ambienterai! - disse accarezzandole una guancia. 

- Già come no! - disse alzando gli occhi al cielo. 

- Vedrai che Londra poi ti piacerà! - 

- Non ho mai detto che non mi piaccia, come città è bella … ma è bella quando veniamo a trovare nonna per una settimana massimo due, non ora che ci siamo trasferiti! - 

- Tesoro, ti farai degli amici … dai tempo al tempo! - disse sorridendo la madre. - Adesso, alzati, sorridi, indossa questo … - disse porgendole un grembiule nero da legare alla vita. - E apri … tuo fratello è di là a dare una mano a tuo padre, te lo mando di qua! - disse sorridendo, sparendo nuovamente in cucina senza darle il tempo di ribattere. - Ah si e levati quel cappello! - disse affacciandosi di nuovo per poi sparire nuovamente. 

Liberty alzò di nuovo gli occhi al cielo e sbuffo, togliendosi il capello e posandolo accanto alla cassa, si legò velocemente il grembiule alla vita e poi andò alla porta dove girò il cartello da "chiuso" ad "aperto". Era l'inizio di un altro noioso pomeriggio di lavoro. 

 

- That's all they really want. Some fun. When the working day is done.Girls, they want to have fun. Oh girls just want to have fun… - Ray (Outfits) stava canticchiando il ritornello della famosa canzone di Cindy Lauper mentre i ragazzi erano intenti a fare tutti cose diverse. Stufa di vederli disinteressati mise due dita in bocca e fischiò prepotentemente.

- Dico sei scema? - disse Tom guardandola.

- Oh grazie per l'attenzione! - disse mettendosi a braccia conserte appoggiata alla poltrona di pelle stravecchia del garage. Garage/rifugio per un gruppo composto da 5 ragazzi e una ragazza, Ray. Quando non lavoravano, non stavano in famiglia, praticamente ogni istante libero era buttati lì, insieme. Erano uniti da un'unica grande passione, la musica.

- Mi spieghi quale è il tuo problema Ray? - disse dolcemente Nathan guardandola sorridendo. 

- C'è che fra meno di due mesi iniziano le prime sfide tra crew musicali e noi siamo impreparati al massimo e faremo più schifo dell'anno scorso, sempre se quest'anno ci contatteranno per partecipare! - disse sbuffando e buttandosi su di Max.

- Lolita del mio cuore hai idee?? - disse guardandola.

- No e voi neanche a quanto pare... Non siete per niente interessati! -

- Vuoi sentirti umiliata di nuovo da quei balordi degl'usignoli d'oro? - disse Jay guardandola fissa negli occhi scuri e profondi.

- No per questo dobbiamo trovare qualcosa di originale! -

- E cosa?? - chiese Siva curioso.

- Non lo so ma ripeto non siete d'aiuto. - si alzò e di diresse verso la porta! - Io esco! Magari trovo ispirazione per la prima sfida! - disse Ray sbattendo la porta e lasciando i cinque ragazzi nel garage.

Ray era arrabbiata perché i suoi amici non erano tesi all'idea di una nuova sfida canora, soprattutto dopo le delusione e le perdite che ci furono nel loro passato da giovane crew di cantanti di strada. Non voleva che perdessero il loro spirito libero, la grinta, l'entusiasmo e l'amore che mettevano quando cantavano dopo aver accumulato tutte quelle delusioni, non ci stava. Doveva e voleva farli ricredere. Farli sperare e credere che potevano farcela questa volta se avressero trovato le canzoni giuste e il ritmo giusto. Non poteva pensarci da sola, ma doveva. Mentre camminava concentrata per la strada sentì una canzone a lei familiare. 

- Ooh ooh ooh Ooh Ooh...I loved you, I loved you with all that's in my power I was used and abused til I was sweet and sour... - si avvicinò alla voce cercando di capire di chi fosse - I kissed you, I kissed you and gave you all my sugar you knew that I'd be useless  if I let you know what you were to me I thought it would be ok We shared everything - affacciò la testa nascondendosi dietro la porta aperta di quello che doveva essere un pub e notò una ragazza cantare mentre puliva i tavoli - No way and I knew it, I knew that

you'd turn out to be a sad case You said you could save me I'm doing the saving - Ray interruppe la ragazza con un applauso osservandola appoggiata allo stipite della porta - Mi hai fatto prendere un colpo... - disse la ragazza che cantava fino a qualche secondo prima portandosi una mano al cuore - Chi sei? - 

- Io sono Ray e mi piace la tua voce! - 

- Grazie - disse osservando quella ragazza che sembrava possedere il tipico fisico latino/mediterraneo 

- Come ti chiami? -

- Liberty! - 

- Che nome insolito! - 

- Beh se permetti anche Ray non è poi così normale! - disse guardandola. 

- Vero! - disse entrando nel locale. - Lavori per la nuova gestione? - chiese guardandosi intorno e osservando i vari cambiamenti che avevano fatto. 

- Sono la nuova gestione, o meglio mio padre lo è! - disse accennando un sorriso. 

- Non sei inglese vero? Il tuo accento non è tipico di qua! - 

- Sono olandese, ma parlo inglese da quando avevo quattro anni, mio padre è nato e cresciuto qua! - disse osservandola, sembrava meno inglese di lei. 

- Ripeto mi piace la tua voce! - disse guardandola. 

- Ripeto, grazie! - disse lei non capendo dove volesse arrivare. 

- Sei brava, cioè cantavi senza base … e una canzone rap … - 

- Cosa vuoi esattamente? - chiese lei andando dietro il bancone e guardando lei che si avvicinava. 

- Ti andrebbe di venire con me in posto? - 

- Dovrei lavorare adesso … - disse indicando il bar, anche se ancora non era arrivato neanche un cliente. 

- Beh, quando stacchi! - 

- Cosa mi fa pensare che possa fidarmi? - 

- Oh andiamo … non voglio mica rapirti o cose del genere, andiamo ho l'aria così poco affidabile? - al che Liberty automaticamente la squadrò da capo a piedi. 

- Non direi! - 

- A che ora stacchi? - 

- Alle sette! - 

- Ci troviamo qua alle sette allora! - disse sorridendo avviandosi verso la porta, soddisfatta, la ruota stava cominciando a girare.  

 

- Ma' … io esco! - disse Liberty affacciandosi in cucina e attaccando il grembiule al gancio vicino alla porta. 

- Dove vai? - 

- A giro, ci vediamo a casa! - 

- Sta attenta! - disse guardandola. 

- Si ciao! - disse salutandola con la mano, prendendo la borsa, sistemandosi il suo amato cappello e uscendo. Cercò nella borsa il pacchetto consumato di sigarette. Doveva ricordarsi di ricomprarle, era l'ultima. Buttò il pacchetto vuoto nel cestino vicino e appoggiandosi con le spalle al muro su accese la sigaretta. Era già buio e faceva anche fresco. 

- Liberty! - la ragazza si sbracciava dall'altra parte della strada. - Vieni! - le urlò sorridendo. Non era sola. Fece un tirò alla sigaretta e dopo aver guardato da entrambe le parti attraverso. 

- Ciao! - disse guardandola. 

- Ciao! - disse sorridendo. - Ti presento Siva! - disse indicando il ragazzo accanto a lei. Era decisamente troppo alto e Liberty si sentì piccola accanto a lui. Aveva la pelle leggermente olivastra, cioccolatino come lei.  I capelli neri erano sparati, e gli facevano acquistare cinque centimetri buoni in altezza. Aveva le labbra belle carnose e due occhi scuri profondi. 

- Piacere! - disse sorridendole. 

- Piacere Liberty! - 

- Andiamo tutti d'accordo con questi nomi strani! - disse ridendo. 

- Su portiamola dagli altri! - disse Ray sorridendo. 

- Dagli altri? - chiese alzando un sopracciglio, buttando la sigaretta a terra e spegnendola con un piede. 

- Tranquilla, fidati … non siamo pericolosi! - disse sorridendo. Senza aggiungere altro Liberty li seguì camminarono cinque minuti parlando del più e del meno. Quando arrivarono davanti ad una viletta, Siva e Ray camminarono lungo un vialetto e bussarono al bandone di un garage.Sentirono qualcuno armeggiare dall'interno e dieci secondi dopo il bandone si aprì. 

- Benvenuta nel nostro covo! - disse Ray sorridendole indicando un garage dove c'erano strumenti musicali, divani e pouf ovunque, e dove Liberty vide altri quattro ragazzi che la osservavano sorridendo. 




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Tattatataaaatatatatatattataaa tatatataaa tatataaa tatatatattataaaaaa *sintroduconoconlacanzoncinadella20centuryfox*

 

Buon pomeriggio gurls l'estate è alle porte e noi siamo tornate alla ribalta con una nuova storia a 4 mani :D anche se il numero dei protagonisti non cambia (5) cambia il gruppo.. Ebbene si questa volta ci dedicheremo ai The Wanted. Speriamo con tutto il cuore questa storia vi possa piace come quella vecchia, se non di più. Che ne dite del banner? Tutto merito di El :D e le ragazze che abbiamo scelto vi piacciono?? Abbiamo la bellissima Vanessa White, componente delle The Saturdays, come Liberty e quella figa di Naya Rivera come Ray.
Btw vi lasciamo al capitolo e come sempre vogliamo sapere cosa ne pensate... Besos :D


Al prossimo capitolo Giuls&El. 
 

 

 

 


 

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Capitolo 2
*** I Found You ***




 

I found you, with the music playing.
 

 

- Il vostro covo? E cosa siete supereroi? - chiese guardandosi intorno. 

- Ha senso dell'umorismo la ragazza! - disse un ragazzo riccio guardandola. - Piacere Jay! - disse tendendole una mano. Lei lo squadrò velocemente, aveva dei capelli castani chiari che gli ricadevano sulla testa in un cespuglio di ricci apparentemente indomabili. Gli occhi erano di un celeste quasi cristallino, le sorrise sempre tendendole la mano. 

- Piacere Liberty! - disse afferrandola e stringendola, per poi tornare a guardarsi intorno. - Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa … cosa fate qua? - chiese guardando una chitarra. 

- Beh … siamo una crew! - disse Ray sorridendole, come se fosse la cosa più normale del mondo. 

- Una crew? Stile Step up? - chiese guardandoli. - Beh mi dispiace deludervi … ma io non ballo! - disse intrecciando le braccia al petto. 

- Oh se è per questo nemmeno io! - disse sorridendole uno dei due ragazzi mori seduto su un pouf rosso. - Piacere Nate! - 

- Mi dispiace deludervi … ma a quanto ne so … bisogna sapere ballare per essere un crew! - disse guardandoli. - Piacere! - disse poi guardando il ragazzo. 

- No, se non sei un Crew di ballo! - disse Siva sorridendole. 

- Ok, forse dovremmo spiegarle per bene, prima che impazzisca! - disse Ray, mettendosi comoda sul divano. - Prego accomodati dove vuoi! - 

Liberty la guardò, si guardò intorno e si mise a sedere accanto alla ragazza, sorridendo leggermente. 

- Prima di tutto, loro sono Max e Tom, e Jay e Nate si sono già presentati! - disse indicando gli ultimi due ragazzi rimasti. 

- Piacere! - dissero in coro. 

- Piacere mio! - 

- Secondo, non siamo una tipica crew di ballo, anzi il ballo con noi non c'era assolutamente niente … siamo una crew di canto! - disse sorridendo, vedendo la faccia perplessa della ragazza. - Beh non esistono solo crew di ballo, insomma siamo un Glee club che non c'entra niente con la scuola e che fa tornei segreti! - disse guardandola. 

- E io cosa ci faccio qua? - chiese alzando un sopracciglio. 

- Ray, dice di averti sentita cantare e dice che sei quello che ci serve ora come ora! - disse quello che Ray aveva presentato com Tom guardandola. 

- Oh, io non canto in pubblico! - lo guardò velocemente per poi tornare a guardare la ragazza. 

- Ma hai davvero del talento, abbiamo bisogno di una come te … - Ray la guardò sorridendo. 

- Potresti almeno farci sentire come te la cavi … cioè se sei veramente brava come dice Ray! - Max la guardò sorridendo. 

- Canto con te se vuoi! - disse la ragazza guardandola. 

- Ok … una canzone! - disse guardando la chitarra nell'angolo della stanza. - Posso? - la indicò guardandoli. 

- Oh, si certo! - Siva le sorrise. Tutti e se sei la guardarono mentre si avvicinava alla chitarra, dopo averla presa si andò a mettere a sedere su una delle sedie libere e si sistemò la chitarra in grembo. Cominciò ad intonare i primi accordi e poi senza guardare nessuno, concentrandosi sulle sue mani che scorrevano sulle corse. 

- Hit 'em all, switch it up, Put it on, zip it up, Let my perfume, soak into your sweater, Say you'll be here soon, sooner the better, No option for, you saying no, I run this game, just a play a role, Follow my lead, what you waiting for? Thought it over and decided tonight is your night … -

Ray riconobbe la canzone e automaticamente cominciò a cantare con la ragazza. - R.I.P, to the girl you used to see, Her days are over, baby she's over, I decided to give you all of me, Baby come closer, baby come closer … - fu in quell momento che Liberty alzò lo sguardo dalla chitarra e le sorrise. Non cantava mai in pubblico, anche se quello era un pubblico ristretto. Era abituata a cantare sot to la doccia o al massimo chiusa in camera sua. Ma doveva ammetterlo, la voce di Ray le piaceva e le piaceva anche come si unissero bene insieme. Finì di suonare, tornando a guardarsi le mani. Una volta calato il silenzio nella stanza, alzò la testa, non le piaceva quel silenzio. 

- Wow! - fu Nate il primo a parlare. 

- Ray ha assolutamente ragione … ragazza noi abbiamo bisogno di te! - Jay la guardò battendo le mani. 

- Ve lo avevo detto io … dovreste cominciare a fidarvi di più del mio parere! - disse la ragazza guardandoli e facendogli una linguaccia. 

- Ma noi ci fidiamo! - Max la guardò sorridendo. 

- Non sai mentire George! - Siva lo guardò scoppiando a ridere. 

- Dovresti davvero unirti a noi … potremmo vincere con te in squadra! - Ray tornò a guardare Liberty, che in tanto si era alzata e aveva rimesso a posto la chitarra. 

- Mi scoccia ammetterlo, ma per stavolta Ray ha ragione! - Tom rise, per poi essere preso a scappellotti in testa da Ray. 

- Idiota! - lo guardò male. 

- Posso pensarci? - chiese Liberty sorridendo. 

- Oh si certo … - Ray le sorrise, la voleva in squadra con loro e avrebbe fatto di tutto per convincerla.

- Adesso scusate, ma devo proprio andare! - Liberty recuperò la borsa, precedentemente appoggiata su uno dei pouf e sorrise ai ragazzi. 

- Ti lascio il mio numero di telefono … quando avrai deciso, potrai chiamarmi tranquillamente! - Ray prese un fogliaccio da uno scaffale e con una penna poco funzionante scrisse velocemente il suo numero di cellulare. 

- Oh grazie … vi farò sapere! - disse sorridendo guardando il foglietto. Liberty fece lo stesso su un altro foglio e poi si avviò alla porta - Ciao! - disse lasciandoli lì, con la sua voce ancora nelle orecchie. 

Appena Liberty varcò la soglia dell'uscita, i ragazzi si guardarono euforici. 

- Potremmo vincere davvero quest'anno!- disse Nate saltando dal divano e avvicinandosi a Siva. Quest'ultimo gli mise un braccio intorno al collo e con l'altro indicò un puntò indefinito sognante.

- Ti immagini no? I The Wanted vincono il primo premio di 10.000£ per la prima volta in vita loro grazie alla bella belga! - 

- E che belga! - disse Tom ridendo - Non pensate che Siva stia sognando troppo? -

- E lasciami sognare - si lamentò il moro.

- Io sogno con lui - disse Ray guardando i ragazzi - Andiamo potrebbe diventare davvero realtà stavolta ... Avete sentito la sua voce? È qualcosa di meraviglioso ed è quel pizzico di diverso che ci serviva per essere finalmente completi e poi così non sarò più l'unica ragazza! -

- Quoto Ray... - disse Max sorridendole - Non illudiamoci troppo, ma sognamoci sulla vittoria. Se Liberty accetta di far parte del nostro gruppo e ci impegniamo fin da subito allora la vittoria è nostra! -

- Ne siete così sicuri che accetti? - chiese Jay - E se invece ci risponde che non è interessata? - disse spostandosi una ciocca ribelle dalla fronte - Cosa faremo? Perché sono sempre l'unico a pensare a un piano B? - Ray si avvicinò al riccio e si sedette accanto a lui. Prese la sua mano e la strinse guardandolo fiduciosa e sorridente 

- Jay io penso che per questa volta non c'è nessun bisogno che inizi con le tue pippe mentali negative. Me lo sento che lei sarà il nostro cambiamento. L'aiuto di cui avevamo bisogno ok?! -

- Se lo dici tu... - disse poco convinto. 

 

- Ma' sono a casa! - urlò entrando in casa e poggiando la borsa sulla sedia accanto alla porta d'ingresso. 

- Tesoro siamo in cucina! - Liberty, andò in cucina dove la madre e la sorella preparavano la cena. - Dove sei stata? - 

- Oh a fare un giro, ho tempo di farmi una doccia veloce prima di cena? - prese un bicchiere di the freddo, guardando la madre.

- Oh si certo, però fa veloce! - 

- Va bene! - disse salendo velocemente le scale. Una volta al piano di sopra, andò velocemente in camera, prese la biancheria pulita e poi andò in bagno, dove dopo essersi spogliata velocemente e aver buttato i vestiti nel cesto dei panni sporchi entrò in doccia. Il getto dell'acqua calda la colpì precisamente sul collo facendo rilassare. Come ogni volta dotto la doccia, cominciò a canticchiare, ripensando alla proposta che Ray e i ragazzi le avevano fatto poco prima. Non cantava in pubblico, non le piaceva, si limitava a cantare sotto la doccia o in casa quando metteva apposto. 

- Liberty muoviti mi serve la doccia! - 

- Dixon, cristo esci dal bagno! - 

- Tu muoviti! - 

- Dove dovrai mai andare! - disse prendendo l'asciugamano e avvolgendocisi prima di uscire dalla doccia. 

- Da nessuna parte, ma volevo farmi una doccia prima di cena! - 

- E allora la fari dopo! - gli sorrise, spannando lo specchio con una mano. 

- Dove sei stata dopo il lavoro? - 

- Non sono affari tuoi! - gli fece una linguaccia. 

- Beh, ok, sinceramente non me ne fregava molto! - 

- Certo come no, fa la doccia va! - uscì dal bagno e tornò in camera sua, continuando a pensare alla proposta di Ray. Poteva almeno provarci, inoltre era la scusa per conoscere qualcuno in quella nuova città. 

- Liberty? - 

- Si Pa'! -

- Potresti scendere ad apparecchiare? Ho chiesto a tuo fratello è sparito! - 

- Arrivo, due secondi! - si vestì velocemente, un paio di pantaloni della tuta e una canottiera bianca. Stava per uscire di camera quando il suo cellulare squillò, un Bep, un nuovo messaggio. 

"Beh spero che la nostra proposta ti abbia almeno incuriosita. Ci farebbe davvero piacere se ti unissi a noi e credimi abbiamo davvero bisogno della tua voce! xoxo Ray!"





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I Said Peeeeeeopleeeee *NathanSykesStyle* 

 

Buon pomeriggio Ladies, come va? E' già iniziata la scuola per qualcuna di voi? Be noi siamo fortunate, la scuola l'abbiamo già finita! *SiamoPerfide* (?)
Comunque vi ringraziamo per le centinaio di visite che ha avuto il primo capitolo e ringraziamo soprattuto chi ha recensito! GRAZIE A TUTTI, anche chi ha letto silenziosamante! 
Speriamo che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento, magari potreste farcelo sapere con una recensione! *OcchioniDolci* Per favoreeeeee!
Ah e per chi non lo avesse capito, siamo in due a scrivere ovvero 
Out_Ofocus e fleur rebeLLe
Visto che siamo qua vi presentiamo anche Dixon, il fratello di Liberty, è Roshon Fegan, forse lo conoscerete per Camp Rock! 

 



Al prossimo capitolo Giuls&El. 

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