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Gabriel
Knight- Il mistero macchiato di sangue
(Clicca il titolo per gameplay)
Gabriel Knight, uomo di trentatre
anni, non aveva mai tenuto in braccio un bambino, li vedeva come essere
infernali che collegava alla parola più terrificante del mondo “matrimonio”.
Quello che aveva in braccio era un bambino piuttosto tranquillo, per essere un bambino
che stava per essere sacrificato da un gruppo di vampiri assatanati.
<< Okay, adesso ti riporto
dal tuo papà ,il principe della Scozia, che mi pagherà profumatamente anche se ti ho quasi fatto ammazzare. >>
spiegò Gabriel al bambino che ridacchiò.
Appena tornò al piccolo villaggio
di Rennes-le-ChÂteau, trovò ad aspettarlo due uomini fuori alla porta
dell’albergo. Uno era biondo, molto elegante, che quando si presentò si sentiva
il suo profondo accento francese mentre l’altro era molto più alto, con capelli
rossi e con una specie di sigaro in
bocca che buttò a terra con non curanza quando vide arrivare Gabriel Knight.
Gabriel Knight scrutò entrambi
con sospetto,soprattutto quando il rosso dichiarò di essere uno degli agenti
del principe ma Gabriel li aveva conosciuti alcuni di loro, erano degli uomini
grossi vestiti di nero.
Il rosso era vestito piuttosto
casual.
<< Mi dispiace, ma per come è andata la giornata,
aspetterò che il principe venga qui a prendersi il bambino. Capisce signor ….
>>
<< Signor Kenneth Kirkland ma può
chiamarmi Scot. >> rispose l’altro calmo: << Le posso assicurare
che sono un uomo fidato del principe. >>
<< Fidatissimo, si può dire
che l’ha cresciuto! >> rincarò l’altro uomo ridacchiando che sussurrò al
altro che sarebbe stato meglio mandare suo fratello a fare questo lavoro, il
fratello aveva ciò che altre persone chiamavano faccia da rappresentate.
Allora l’uomo presunto del
principe fece uno sguardo truce all’altro, veramente truce, che Knight pregò a
Dio di non fargli mai incontrare quel uomo dai capelli rossi la notte.
<< Mi dispiace, ma il bambino lo tengo io. >> dichiarò
Gabriel che strinse il bambino ma accade qualcosa di strano, il piccolino
incominciò ad agitarsi e a porgere le sue braccia a Scot.
<< Come vede, il bambino mi
conosce. >> mormorò Scot.
<< Potrebbe essere
semplicemente attirato dal colore del tuoi capelli. >>
<< Senti un po’ Yankee,
stai cercando rogne? Ti accontento subito. >> fece minaccioso lo
scozzese, ormai Gabriel aveva capito che l’uomo fosse scozzese molto orgoglioso
di esserlo: uno che sceglieva di farsi chiamare Scot, che appunto significava
uomo di Scozia e che faceva in modo che il suo accento gallico fosse ben
presente in ogni parola … non poteva essere nient’altro.
<< Per non parlare della
mente da rappresentate. Scot, perché non chiami il tuo capo,invece di stendere
lo yankee? >> chiese il francese,stando attento a non far trasparire
troppo sarcasmo.
L’altro sbuffò e prese il
cellulare e telefonò, non attese molto e cominciò parlare.
<< Boss, lo yankee mi sta
dando problemi. >> disse chiaramente non curandosi di essere davanti a
Knight.
<< No, non sono stato
burbero. Non più del solito. Va bene, ho capito. Sei tu il capo. >>
Dicendo ciò porse il cellulare a
Knight: << E’ per te, yankee. >>
Gabriel sentì dall’altro capo del
telefonino la voce del principe Giacomo che gli chiedeva di fidarsi di Scot.
<< E’ davvero un uomo
fidato, signor Knight. Uno dei migliori. >> fece il principe con il suo
modo di fare calmo.
<< Beh, non ha la faccia
proprio raccomodabile, dobbiamo ammetterlo. >> rispose schietto Knight.
Il principe rise alla risposta di
Knight: << Signor Knight, Scot può essere malinteso ma un bravo uomo, a
modo suo. >>
Seppure riluttante Gabriel
consegnò il bambino allo scozzese e il piccolo iniziò a toccare il viso
dell’ultimo.
<< Vuoi tornare in
Scozia, piccolino, ne Charlie? >>
mormorò Scot con un sorriso molto gentile che Knight fu costretto assumere un’espressione
stupita,quel sorriso stonava completamente con quell’uomo.
Il francese sorrise e si rivolse
a Knight: << Monsieur Knight sta assistendo a uno spettacolo praticamente
unico, da secoli non si vedeva. >> mettendo un particolare enfasi alla
parola secoli.
<< Ehi, io sono bravo con i
bambini! Guarda che li ho allevati io e John i nostri fratelli. >> spiegò
Scot al francese, lasciando che il bambino giocasse ancora con il suo viso.
<< Allora Arthur è un
errore vostro? >> domandò il francese.
<< Ammettiamo di essere
stati un po’ troppo severi. >>
<< Un po’?! >>
domandò ironico il francese aggiungendo una faccia molto maliziosa.
<< Senti non venirmi a dire
come fare il fratello maggiore … io >> lo scozzese fu costretto interrompersi
perché il principino iniziò a tirargli i suoi rossi capelli.
<< L’avevo detto io che era
attirato dal colore. >> criticò ironico Knight.
<< Senti Yankee, ma non te
ne sei ancora andato? >> Scot rivolse queste parole taglienti a Knight
mentre al bambino rivolse un’occhiataccia al bambino che smise di strattonargli
i capelli.
<< Ho una domanda da porvi
prima. Che cosa siete? >> Knight si rivolse al francese, sperando che lui
fosse più accondiscendente a rispondere.
<< Io sono dei servizi
segreti francesi e lui e il vecchio rude cane da guardia scozzese del principe.
>>
<< Non le vostre stronzate
che riferite alla gente comune. Sono in grado di percepire che siete degli
esseri soprannaturali, avete un cartello pubblicitario per me con scritto “ non normale”. >>
dichiarò Gabriel che era stufo di questi incontri, prima il ragazzino logorroico,
poi i due tedeschi e infine questi due.
<< Tu pensa che oggi Scot è
senza il kilt. >> rispose il francese a Gabriel.
<< Senti, se lo yankee
numero uno non si è mostrato a te, non vedo perché te lo dovremmo dire. Vediamo
se sei stupido come lui. Wendy. >> lo scozzese sussurrò l’ultimo nome e
dal nonnulla apparve una fatina davanti agli occhi di Gabriel.
<< U.. una fata? >>
Con questo diversivo i due tipi
scapparono e Gabriel si ritrovò senza risposte, forse si sarebbe rivolto a
Grace per l’ennesima ricerca senza senso.
Anzi lui doveva parlare
assolutamente con Grace di altro …
<< Il povero Knight,deve
essere stato troppo tempo sottoterra: stava avendo le allucinazioni. >>
disse il francese allo scozzese che chiese la portiera della sua automobile,
era pronto ad accompagnare lo scozzese all’aeroporto più vicino.
<< Non era un’
allucinazione, Francia. >> mormorò lo scozzese apatico mentre giocava con
il bambino e mentre la fatina di nome Wendy si appoggiava sulla spalla del
primo.
<< Caro Scozia, vuoi dirmi
veramente che credi che il piccolo Charlie sia stato rapito dai vampiri? Stai
in astinenza da sigaretta? >>
<< No e
poi non posso fumare davanti a un bambino e non chiamarmi “ Caro”. La magia esiste, Knight ci campa su questo. >>
<< Se lo dici tu … >>
fece dubbioso il francese mentre metteva in moto l’automobile.
<< Ce l’avrei io una
domanda, tu sapevi del tempio di Salomone?
>> domandò Scozia serio e guardando direttamente negli occhi Francia.
<< Questo non lo saprai
mai, caro. >> rispose il francese con un sorriso sornione.
Per quel giorno non solo Knight
rimase senza risposte.
Okay finito i capitoli: questo è l’ultimo gioco che è uscito
attorno al 2000… se non vi piacciono i gameplayer potete provare a giocarci.
Uhm … in questa
storia ho preferito far comparire il personaggio di Scozia al personaggio di
Inghilterra … anche perché in questa storia si parla propria della scozia e il
piccolo Charlie è scozzese ed era anche per far vedere uno Scozia non psicopatico: non
capisco che cavolo abbia fatto questa nazione per finire per essere classificato
più sadico di Sade e che tutti il fandom lo descriva come un pericoloso schizzato!
Questa storia
comunque si svolge in Francia, per questo c’è anche lui.
Se per caso state cercando di capire chi è lo yankee numero
uno è America!
So che la raccolta non ha avuto molto successo, il che è un
peccato perché speravo di fare un po’ di pubblicità alla serie di Knight.
La prossima volta andrà meglio!
P.S: io sinceramente mi sono davvero divertita a scrivere,
Knight è un gran personaggio.
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