L'amore ci cambia.

di ohmymaljk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter three. ***
Capitolo 4: *** chapter four. ***
Capitolo 5: *** chapter five. ***
Capitolo 6: *** chapter six. ***
Capitolo 7: *** chapter seven. ***
Capitolo 8: *** chapter eight. ***
Capitolo 9: *** chapter nine. ***
Capitolo 10: *** chapter ten. ***
Capitolo 11: *** chapter eleven. ***
Capitolo 12: *** chapter twelve. ***
Capitolo 13: *** chapter thirteen. ***
Capitolo 14: *** chapter fourteen. ***
Capitolo 15: *** chapter fifteen. ***
Capitolo 16: *** chapter sixteen. ***
Capitolo 17: *** chapter seventeen. ***
Capitolo 18: *** chapter eighteen. ***
Capitolo 19: *** THE END. ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


 Finalmente quel primo giorno di scuola era finito, non ne potevo più. (http://www.polyvore.com/brown/set?id=59156206#stream_box)
“È il primo giorno di scuola e già sono stufa” dissi a mio fratello chiudendo l’armadietto.
“Ma dai, di già? E come farai tutto il resto dell’anno?” rispose lui ridendo.
“Ah beh, non ne ho idea. Ah Louis, devi aiutarmi con matematica, la professoressa ci ha già lasciato i compiti” gli dissi sbuffando.
“Ahahaha, bene bene! Ma dovrai cavartela da sola ai compiti in classe, lo sai vero?” disse lui.
“Si, come no. Siamo in classe insieme e quindi tu fai i compiti e io copio” risposi dandogli una piccola spinta.
Nel frattempo vedevo che venivano verso di noi Harry e Zayn, i migliori amici di mio fratello. Il secondo ci provava spudoratamente con me, e anche con un altro paio di ragazze lì a scuola.
Era carino, ma appunto per il fatto che ci provava con tutte non mi andava giù.
“Ei bellezza” disse lui guardandomi.
Gli sorrisi ironicamente e andai via.

Sulle scale dell’entrata incontrai Jade, la mia migliore amica, nonché quella che correva dietro a mio fratello. Che intreccio.
“Ei J, -io la chiamavo così- com’è andato il primo giorno di scuola?”
“Ah, bene ho dormito tutte e cinque le ore” disse lei prendendomi a braccetto.
“Bene, cominciamo alla grande questo anno scolastico” dissi ridendo insieme a lei.
“Che dici, andiamo alla fermata del bus?” mi domandò.

“Senti Sabato a casa di Zayn c’è una festa, andiamo anche noi?” propose mio fratello girandosi verso me e Jade.
“Oh certo, ne saremo felici” rispose lei sorridendo.
“Io non ho detto sì” risposi intervenendo.
“Se ci vado io vai anche tu, ricordi?” disse lei sorridendo.
Sbuffai e le sorrisi anche io, come per dire sì, ovvio hai ragione.
Arrivò la fermata mia e di Louis, così salutammo i nostri amici e scendemmo dal bus.
“Ei Lou, le nascondi tu le mie sigarette? Sai cosa potrebbe pensare mamma se le vede” gli dissi prima di entrare.
Lui annuii un po’ preoccupato, ma mi voleva bene e avrebbe fatto di tutto per me, e anche io per lui.

“Allora, come è andato il primo giorno di scuola?” domandò mia mamma mettendo i piatti a tavola.
“Oh, benissimo” risposi io in modo sarcastico.
“Promettetemi di impegnarvi quest’anno, dovrete uscirne con i migliori voti” disse mia mamma.
“Oh si certo, puoi contarci” disse Louis sorridendo e guardando me.
Dopo pranzo andai in camera mia, non c’era granché da fare e quindi decisi di dormire un po’.
“Ei, ma ti vuoi svegliare?! Dobbiamo andare al centro commerciale, ricordi?!” disse Jade saltandomi addosso.
“Che ci fai qui?” risposi io alzando la testa dal cuscino.
“Mi ha aperto tuo fratello, dai alzati il culo dal letto” disse lei scoprendomi.
Dovevo arrendermi, sapevo che mi avrebbe fatto alzare da quel letto in un modo o nell’altro.
“Che ti metti?” domandò lei vedendomi aprire l’armadio.
“Uhm, non so” risposi cominciando ad osservarlo.

“Oh guarda, ti piace questo vestito?” disse lei mostrandomi un mini-dress viola.
“Il modello sì, il colore no” risposi guardando le magliette.
“Allora provo quello blu” disse lei posando il primo abito e prendendo l’altro, di colore differente.
Mi squillò il telefono. Era Zayn. Che accidenti voleva?
“Dimmi” risposi.
“Ei, dove siete? Louis mi ha detto che tu e J siete in giro per il centro commerciale”
“Siamo da Prada, se ti va di venire a consigliarmi qualche abito..”
“Arrivo, sono a due passi”
e staccò il telefono.
Sbucò Jade dal camerino, quel vestito le stava bene.
“Chi era al telefono?” chiese girandosi un po’ allo specchio.
“Oh Zayn..Gli ho detto di venire, anche se in realtà avrei voluto che restasse dove era"
“Ma dai, è carino. So che ci prova con cento ragazze ma potrebbe cambiare”
disse lei.
“Chi potrebbe cambiare?” disse lui venendo verso di noi.
“Nulla, discorsi da ragazze. Non puoi capire” dissi io prendendo una maglietta e guardandola un po’.
“Ei Miley, stasera c’è una festa da mio cugino, ti andrebbe di venire con me?” domandò lui.
“Sei venuto fin qui per chiedermi di uscire?” dissi io sbuffando.
“Si, è ovvio. Ci tengo a te, ma sembra che tu non lo voglia capire” disse mettendosi proprio di fronte a me.
“Ehm, ho perso J.. dove sarà?” dissi distogliendo lo sguardo dai suoi occhi fottutamente perfetti.
“Dai finiscila, sappiamo entrambi che ti piaccio!” disse lui prendendomi per mano.
“È proprio questo che non sopporto di te! Credi di essere il primo in tutto, mi da fastidio!” dissi lasciandogli la mano.
“Ok, smettila di urlare. E .. potrei cambiare. Ricominciamo daccapo ok?” chiese lui.
Mi voltai e andai a guardare i jeans che c’erano alla nostra destra.
Lui mi venne dietro.
“Salve signorina, l’ho vista da fuori e i suoi bei capelli corti e biondi mi hanno affascinato. Piacere, Zayn” disse lui porgendo la mano.
Mi girai e lo fissai un paio di secondi, che accidenti voleva fare? Poi ci ripensai.
“Piacere mio, Miley.” Dissi stringendogli la mano e sorridendo.
“Allora signorina, posso invitarla ad una festa stasera?” chiese lui.
“Puoi anche farlo, ma non credo di venire” dissi sorridendo.
“Senti, ti aspetto da me alle nove, se non vuoi venire sei libera di farlo, ti aspetto fino alle nove e venti, se non vieni vuol dire che hai deciso di restare a casa” disse lui voltandosi e andando via.
“Ei Zayn, aspetta. Passami a prendere alle nove, ti aspetto” gli risposi. Lui si girò e mi sorrise.
Quando varcò la porta del negozio mi sentii sollevata per un certo senso. Uscii dal nulla Jade.
“Oh brava, esci ora tu?” le dissi mettendo le mani sui fianchi.
“Vi piacete e dovete mettervi insieme, lui può cambiare ne sono sicura” disse lei sorridendo.

“Ei Lou, come sto?” gli dissi facendomi vedere. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=59632604&.locale=it)
“Sei uno splendore sorellina, poi mi devi raccontare tutto” disse lui abbracciandomi.
“Si certo, ma non credo succederà nulla” risposi andando a prendere la borsa.
“Ma quanto siamo antipatici, capisco che sei nervosa, ma posso sempre prenderti del miele!” disse lui.
“Si scusa, è che il solo pensiero mi fa venire i brividi. E se ci mettiamo insieme ma lui continua a fare lo scemo con le altre?”
“Conosco Zayn dai tempi dell’asilo, fa così quando non ha la ragazza. Ma se si innamora può diventare il ragazzo più dolce della terra” rispose lui.
Suonò il campanello, era di sicuro lui.
“A dopo, augurami buona fortuna..” dissi andandomene via. Lo sentii ridere leggermente, ma non ci feci caso.

“Ei buonasera” disse lui vedendomi.
“Ciao Malik, tutto ok?” gli dissi scansandomi una ciocca di capelli.
“Tutto apposto, dai andiamo ho la macchina proprio qui davanti” rispose lui. Misi la mano intorno al suo braccio
e lui mi porto al posto del passeggero, aprii la portiera e mi fece entrare.
“Allora, posso stare tranquilla oppure ci andiamo a scaraventare su un muro?” dissi io ridendo un po’.
“No tranquilla, ho la patente e sono un ottimo autista” rispose lui mettendo in moto la macchina.
Gli sorrisi. Forse Jade e mio fratello avevano ragione, potevo provare a dargli una possibilità, ma non quella sera. Oh no, era troppo presto, preferivo lasciarlo un po’ sulle spine, tanto per vedere fino a che punto sarebbe stato capace di farmi innamorare di lui.




 

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Capitolo 2
*** chapter two. ***


“Ei Zayn” disse Harry alzando la mano e venendo verso di noi.
“Ciao Harry, anche tu qui?” domandò lui.
“Si si, mi hanno invitato ed eccomi qui” disse lui bevendo un sorso del suo cocktail.
“Ah, ci sei anche tu?!” disse sorridendomi.
“Beh, a quanto pare, fino a prova contraria” risposi sorridendo.
“Noi andiamo a fare un giro, le mostro la casa.. a dopo” disse Zayn mettendomi la mano sul fianco.
“Ok, fammi vedere la casa ma io ho il mio spazio vitale e tu il tuo” gli dissi levando la mano dal mio fianco.
Lui disse un semplice Sì, un po’ deluso.

“È bello qui, non c’è nessuno e la musica non si sente quasi più” dissi guardando Zayn e bevendo un sorso di birra.
“Beh, è rilassante. Ho sempre amato questo gazebo, quando vengo qui a casa da mio cugino mi piace tanto venirci” rispose lui.
“Come mai ti fa piacere non sentire più tanto la musica? –fece una pausa- Insomma credevo ti piacessere andartene in giro per i pub la notte”
“Beh si, e poi mamma mi sgrida perché torno tardi e spesso mi accompagnano i miei ‘amici’” dissi ridendo.
“Anche a me piace stare in giro, ma mi do una regolata” disse lui, cercando di farmi arrabbiare.
E ci riuscì anche. Gli diedi un piccolo colpo sulla spalla.
“Che vorresti dire?!” dissi mentre lui ridendeva,
“Volevo vedere la tua reazione, ed era quella che mi aspettavo” rispose lui accarezzandomi il braccio.
“Ti ho giudicato male, e non dovevo” gli confessai con un piccolo sorriso.
“Non mi hai mai voluto dare una possibilità prima d’ora, quindi la colpa di chi è?” rispose lui maliziosamente.
“Sei ancora antipatico però” risposi distogliendo la sguardo.
Lo sentì ridere sottovoce, e avvicinarsi a me per darmi un bacio sulla spalla.
“Vacci piano” dissi io guardandolo negli occhi. Cavolo, quanto era bello.
“Si già, scusami. –Guardò l’orologio-, sono le undici e mezzo, domani abbiamo scuola.. che dici di tornarcene a casa?”
“Io vado a casa mia e tu a casa tua” dissi sorridendo.
“Si intendevo quello, se poi vuoi che venga da te..” disse per scherzare, poi scoppiò a ridere.
“Smettila dai, andiamo” dissi alzandomi e prendendogli una mano, per farlo alzare.

Arrivammo nel vialetto di casa mia, spense la macchina proprio davanti la porta del garage e accese la piccola luce.
“Dimmi che ti sei divertita, dai” disse lui.
“Si mi sono divertita, e anche tanto”
“Bene, ci vediamo domani a scuola allora”
disse lui uscendo dalla macchina per venire ad aprirmi.
 “Domani ti passo a prendere con la macchina, ok?” disse lui mentre uscivo.
“Già, mi farebbe molto piacere” gli risposi sorridendo.
Si avvicinava sempre di più a me, conoscevo le sue intenzioni. Così mi girai la faccia e lui fu costretto a darmi un lungo bacio sulla guancia.
“Buonanotte Malik” dissi sorridendo e andando verso la porta d’ingresso.

Era l’una e mezza, avevo già fatto una doccia veloce e mi ero messa il mio pigiama.
Stavo cercando qualcosa da mangiare negli sportelli, avevo una fame terribile.
Trovai dei Plum-Cake e la mia amata Nutella. Poggiai piatto e coltello sul tavolo e poi cominciai a preparare i  Plum-Cake da mangiare.
Mi sentì afferrare la spalla, mi prese un colpo in quel momento ma mi accorsi presto che era Louis.
“Oddio, ma sei pazzo!?” gli dissi guardandolo, mentre lui rideva.
“Scusa Miley, non volevo spaventarti! –si mise seduto vicino a me-. Com’è andata?” chiese prendendo un cucchiaio di Nutella.
“Bene, ma non è successo nulla. E non credo succederà presto” risposi.
“Capisco. Vabbè vado a letto, se no domani non mi alzo.. tra quanto arrivi?” disse alzandosi.
“Il tempo che finisco di mangiare!” risposi. Louis andò via.
Quando finì di mangiare sbarazzai tutto e già si erano fatte le due.
La sveglia la mattina seguente sarebbe suonata alle sei, e dovevo assolutamente andare a letto.

“Buongiorno splendore” disse mia mamma vedendomi entrare in cucina. (http://www.polyvore.com/leopard/set?id=59788462)
“Ciao a tutti” risposi ancora assonnata.
“Oggi sono a lavoro tutto il giorno, mi sa che ci vedremo stasera” disse lei guardando dentro la sua borsa.
“Ok, noi pranziamo in menza, usciamo alle due e mezzo” rispose Louis inzuppando i suoi biscotti nel latte.
“Va bene, vado. A più tardi tesori miei” rispose mia mamma.
Prese la borsa le chiavi della macchina e andò via.
“Io vado, tra pochissimo arriva Zayn a prendermi” dissi prendendo la mia cartella per terra.
“Ohhh! Zayn..”
“E dai smettila, voglio metterlo un po’ alla prova” risposi facendo un sospiro.
“Ma non fai colazione?” chiese Louis.
“Penso di no. –Sentì un claxon suonare, era lui-. Scusa ora vado, ci vediamo a scuola”
Feci una piccola corsa verso la porta d’ingresso, e quando Zayn mi vide uscire mi venne incontro sorridendo.
“Buongiorno bimba” disse scoccandomi un baciò sulla guancia.
“Buongiorno anche a te” risposi sorridendo.
“Ti porto a mangiare qualcosa, sono ancora le sette ed entriamo tra un’ora” disse lui.
Ci avviammo verso il Jinky’s Cafe per far colazione insieme. Prendemmo un cappuccino l’uno e dei cornetti alla marmellata.
“Che lezioni hai oggi?” chiese lui dopo aver sorseggiato un po’ del suo cappuccino.
“Inglese, Scienze, Ed. Fisica e per finire Matematica. Te invece?”
“Storia, Geografia, Ed. Fisica con te e anche io Matematica. Le ultime due ore saremo insieme” disse lui sorridendo.
“Beh a quanto pare sì. Allora, sono le sette e mezzo, andiamo dato che abbiamo finito?” lui sorrise, si alzò e andò a pagare il conto.

“Ei buongiorno!” disse Zayn a Jade, Harry e Louis che come tutte le mattine erano seduti nel giardino della scuola. Loro salutarono sorridendo, e anche un po’ addormentati.
“Non voglio entrare a scuola” disse J mettendo il muso da cucciolo.
“No, tu hai Inglese con me e non puoi abbandonarmi!” risposi io mettendomi a sedere vicino a lei.
“Sentite io devo andare in biblioteca a prendere un libro per una ricerca di Storia, ragazzi mi accompagnate?" disse rivolgendosi a Louis e a Harry.
Quando si allontanarono, Jade cominciò a tartassarmi di domande.
“Oh ma siete così carini insieme, perché non gli dai una possibilità?”
“Diamo tempo al tempo, ok?” le risposi con un lungo sospiro di protesta da parte sua.
“Dai scema entriamo, se no ci becchiamo un ritardo” dissi io alzandomi.
Arrivammo in classe con 5 minuti di ritardo, fortuna che la professoressa non aveva ancora segnato le presenze e assenze.
Ci sedemmo all’ultimo banco e mentre la prof spiegava io raccontavo a Jade tutta la serata passata con Zayn, e lei non faceva altro che sorridere.

“Ouh, finalmente è finita questa lunga ora di Storia” disse Zayn chiudendo il suo armadietto.
“Siamo anche vicini di armadietto, ho anche questa sfortuna” dissi posando i libri di Inglese e sorridendo.
“Già, che sfortuna eh?” disse lui abbracciandomi da dietro.
In quel momento sentii una sensazione fantastica allo stomaco, come se le farfalle stessero cominciando a svolazzare ovunque. Perché, perché mi faceva quell’effetto?!


 

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Capitolo 3
*** Chapter three. ***


“Ei Zayn, devo andare scusa..” dissi staccandomi da lui.
Prima che andassi via mi bloccò prendendomi la mano, fu un istinto girarmi per guardarlo.
“Ci vediamo in palestra, va bene?” disse lui sorridendo.
Io annuii, lasciai la sua mando e andai in classe. Non appena entrai dalla porta, vidi vicino alla cattedra, insieme alla professoressa una ragazza che non avevo mai visto prima d’ora.
Aveva i capelli castani, era leggermente più alta di me, un corpo snello e perfetto e un sorriso bellissimo stampato in faccia.
Quando tutti ci mettemmo a sedere la professoressa cominciò a parlare.
“Ragazzi questa è la vostra nuova compagna, si chiama Eleanor e viene da New York”
Tutti la salutammo, e lei si venne a sedere accanto a me, nell’unico posto disponibile.
“Ei ciao!” disse sorridendo ancora.
“Ciao Eleanor, io sono Miley” dissi allungando la mano. Lei la strinse e si mise a sedere.
La professoressa cominciò a spiegare e spiegare, parlava della Germania, della Spagna.. ma io ero più occupata a mettere la testa sul banco e chiudere gli occhi.
Ero all’ultimo banco, le file in tutto erano quattro, era impossibile che mi vedesse.
Riaprii gli occhi sentendo il mio cellulare in tasca vibrare.
Era Zayn che mi chiamava, cosa era potuto accadere?
“Professoressa, devo andare in bagno”
“No, sto spiegando”
“Ma io.. ma è urgente! Non sto tanto bene, mi viene da vomitare.. un pochino”
Lei mi disse di andare, e corsi fuori alla velocità della luce.
“Spero tu abbia una buona scusa, ho dovuto inventare che stavo male per uscire dalla classe!” dissi rispondendo al telefono ed entrando in bagno.
“Sono a due passi dal bagno delle ragazze, aspettami” disse lui bloccandomi.
Sentivo dei passi, temevo fosse un professore o il bidello, ma vidi Zayn fare capolinea dalla porta.
“Se ti beccano qui dentro con me ci mandano tutti e due dal preside!” dissi io assicurandomi che fuori non ci fosse nessuno e chiudendo la porta principale.
“Io non capisco, prima sei carina e gentile con me, poi ti abbraccio e scappi. Vuoi dirmi che succede?” chiese lui poggiandosi su un lavandino.
“Sono più confusa di te, credimi” dissi andandogli vicino.
Sentimmo un rumore di tacchi, che si avvicinava sempre di più.
“Preesto, vai dentro!” dissi spingendolo forte dentro a uno dei bagni e infilandomici anche io. Chiusi a chiave e dissi a Zayn di stare zitto.
“Signorina Cyrus, è tutto apposto?” disse la voce fuori. Era la professoressa che era venuta a cercarmi.
“Ehm, si sto un po’ meglio ma mi sto riprendendo” dissi io sperando che non mi chiedesse di farla entrare.
“Vuoi una mano oppure ti accompagno in infermeria?” chiese lei.
“No, no. In infermeria, addirittura! Tra due minuti torno in classe, il tempo che mi sciacquo un po’ la faccia.”  
Lei disse solo vabene e andò via.
Appena fummo certi che era uscita uscimmo da quel buco di bagno (?)
“Sei brava a mentire” disse Zayn.
“Si ok, ma ora sparisci!” dissi facendolo uscire dal bagno. Lo sentii ridere mentre andava via.
Poco dopo tornai in classe, e la professoressa mi domandò come stavo.
“Oh molto meglio, grazie” risposi andandomi a sedere.

“Ei Miley!” mi sentii chiamare da mio fratello mentre stavo per entrare nello spogliatoio delle ragazze.
“Ei Louis, che fai?”
“Mi sto andando a cambiare anche io ora” rispose.
“Bene, ci vediamo in palestra” risposi entrando.
Mi ritrovai davanti le tre ragazze delle Cheerleder, una di loro era la ex fidanzata di Zayn e mi guardava un po’ male, mi sentivo a disagio. Menomale che arrivò Jade.
“Ei, scusa ho fatto tardi” disse poggiando la borsa per terra.
“No tranquilla, dai cambiamoci e andiamo in palestra” dissi levandomi i jeans e prendendo i leggings nel mio piccolo armadietto che avevo lì nello spogliatoio.
“Già, così potrai vedere il tuo nuovo ragazzo, non è vero?” disse la ex di Zayn.
“Prima di dire certe cose assicurati che siano vere” risposi sbuffando.
Lei andò via seguita dalle sue amiche, che stupide che erano.
“È insopportabile.. se la tira troppo” disse Jade indossando la sua maglia.
“Non ci faccio caso, e non dovresti nemmeno tu. Comunque, oggi pomeriggio andiamo a comprare un po’ di vestiti? Ho bisogno di comprare qualcosa”
Lei annuii e mi disse che eravamo in ritardo, e che era meglio andare dato che eravamo pronte. (http://www.polyvore.com/sport/set?id=59890829#stream_box)

“Passa questa palla, Miley!” urlò un mio compagno dall’altro lato del campo.
Odiavo la palla a volo, non avevo mai amato quello sport, non riuscivo a prendere una palla ed ero goffissima mentre giocavo. Ero l’unica che non sapeva giocare bene, e ciò mi metteva a disagio, e ci mancavano solo quelle tre oche, che giocavano nell’altra squadra e ogni singola palla che potevano colpire la mandavano a me sapendo che non l’avrei saputa prendere!
“Mi sono stancata professore, non voglio più giocare” dissi andandomi a sedere sul materassino.
“A che facciamo così?!” disse lui incrociando le braccia.
“Non so giocare, sono un fallimento e non mi sento a mio agio, ok?” risposi alzando leggermente la voce.
Lui non disse nulla, in fondo sapeva che non sarei mai tornata in campo e quindi si rassegnò.
Non facevo altro che guardare a Zayn e a pensare ciò che mi aveva detto in bagno.
Era vero ciò che gli avevo detto, ovvero che ero confusa, perché infondo lui mi piaceva ma non volevo accettarlo e non capivo la motivazione.
Quando mi scocciai a restare lì chiesi al professore se potevo uscire dalla palestra e così lui mi disse sì.
 Andai negli spogliatoi e mi stesi sulla panca in legno. Mi stava anche cominciando a venire sete, e così andai alle macchinette all’entrate della scuola.
Incontrai Eleanor, tutta sola seduta lì vicino.
“Ei bella, come mai sei qui da sola?” le dissi raggiungendola.
“Ancora non ho fatto amicizia con tante persone”
“Ah, mi dispiace! Se vuoi dopo ti faccio conoscere i miei amici e mio fratello, saremo felici di farti unire a noi”
le risposi sorridendo.
“Oh grazie Miley, sei così simpatica!” si alzò e mi abbracciò. Quanto era dolce.
“Come mai sei qui? Non dovevi essere in palestra?” domandò lei.
“Sono uscita, mi seccava stare lì a giocare a palla a volo” le risposi, e lei si mise a ridere.

“Ei Louis, vieni qua!” dissi andando incontro a loro nel giardino insieme ad El.
“Miley, ma dov’eri finita?! Sei uscita dalla palestra e non ti sei più fatta vedere” disse J.
“Ehm, diciamo che mi sono cambiata e sono stata in giro per la scuola”
“E chi è questa bella ragazza?”
disse Louis alzandosi e guardando Eleanor.
“Ohw, lei è nuova. Si chiama Eleanor, non ha molti amici e mi piacerebbe farla unire a noi”
Li presentai a vicenda  e Louis, Harry e Zayn furono molto felici di conoscerla.
Jade era un po’ preoccupata, dato che mio fratello guardava Eleanor con occhi dolci, come se le piacesse.
“Allora Miley, oggi andiamo al centro commerciale?” disse J.
“Si, passi a prendermi alle quattro?” domandai. Lei annuii.
“Oggi abbiamo mensa e poi si va a casa vero?” chiese Harry.
“Si per fortuna, tra solo un’ora e mezza siamo liberi!” disse Louis.

Non appena usciti dalla scuola Zayn mi propose di accompagnarmi a casa con la sua macchina.
Mentre andavamo al parcheggio notai che la sua ex mi guardava in modo strano, brutto a dir la verità.
“La tua ex mi sta decisamente puntando, non vorrei che mi strangolasse” dissi ridendo.
“Ma chi Melanie? No, lei abbaia ma non morde. E poi deve rassegnarsi all’idea che ora io ho occhi solo per un’altra ragazza” rispose aprendomi lo sportello della macchina.
“E chi è questa tizia?” risposi io per scherzare.
Lui entrò in macchina e la accese.
“Una ragazza con i capelli biondi, cortissimi e gli occhi stupendamente azzurri” disse guardandomi.
“Wow, sono quasi invidiosa. Sarà una tipa bellissima!”
Lui si mise a ridere e fece retromarcia per uscire dal parcheggio della scuola, finalmente eravamo liberi.
 

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Capitolo 4
*** chapter four. ***


Mentre eravamo sulla strada di casa mia mi arrivò un messaggio dal mio ex, Steven.
“Stasera c’è una festa da me, conto sulla tua presenza! Ti passo a prendere alle undici” cosa c’era scritto.
“Va bene, alle undici da me. Ma non suonare, sveglieresti mia mamma e non deve sapere che uscirò” risposi.
“Con chi messaggi?” chiese Zayn sorridendo.
“Oh, con nessuno, nessuno di importante” risposi mentendo.
“Sono geloso eh” disse lui.
Io non risposi, mi limitai ad aprire il finestrino e a guardare fuori.
“Che fai stasera? Avevo pensato che potevamo andare a guardare un film” domandò lui.
“Non penso di poter venire, o almeno stasera, magari domani” risposi.
“E che devi fare di così importante?” chiese lui imboccando la strada per andare a casa mia.
“Devo studiare per domani, ho una ricerca da fare..” risposi mentendo ancora una volta.
“Si certo una ricerca, siamo al secondo giorno di scuola e nessuno ha compiti per domani” disse lui fermandosi come sempre, davanti al mio garage.
“E io sì, problemi a riguardo?” dissi prendendo la borsa dietro.
“Scusa non volevo farti innervosire” mi disse lui prima che uscissi.
“A domani Zayn, ciao ciao” dissi aprendo la portiera e chiudendola, senza alcuna risposta da parte sua.
Louis era arrivato da poco ed era davanti alla tv.
“Ei Lou, mamma è a casa?”
“No, è ancora al lavoro e torna tra un bel po’, perché?”
“Louis sai che ti voglio tanto tanto ma tanto bene?”
gli dissi mettendomi seduta accanto a lui con una faccia da cucciolo.
“Miley, che ti serve?”
“Stasera devo andare ad una festa con Steven, e mamma non deve saperlo.. puoi coprirmi?”
“Perché devi finire nei guai?!”
disse lui arrabbiandosi.
“Mamma sarà stanca morta e nemmeno si accorgerà che esco, torno intorno.. alle tre?”
“Le tre?! Ti do un orario massimo delle due! Questo o niente”
rispose lui.
“Ok vada per le due.. –feci una pausa, poi mi ci buttai addosso abbracciandolo-. Sei il miglior fratello di sempre!”
“Si, e un giorno finiremo nei guai per colpa tua!” rispose lui sorridendo.
“Vado a fare una doccia, a dopo” dissi andando in camera a scegliere cosa mettere dopo.

“Ah Lou, Zayn non deve saper nulla del fatto che stasera esco con Steven!” dissi andando in cucina con la tovaglia in testa.
“Ehm..” disse lui guardandomi.
“Che hai combinato?!”
“Non mi avevi detto che non doveva saperlo, cioè non gli è l’ho detto.. ma verrà a cena qui da noi e si fermerà fina a tarda serata..”
rispose lui un po’ preoccupato.
“Non ci credo, e ora come esco!? Gli avevo detto che dovevo fare una ricerca!”
“Senti ho un idea, andiamo a mangiare al McDonald, così tu quando devi cominciarti a preparare dici di avere mal di testa, e che stai tornando a casa, se lui ti dice che vuole accompagnarti ci penso io”
rispose.
“Anche qui sei mitico fratellone” dissi andando ad abbracciarlo.


“Ei, ma tu non dovevi fare quella ricerca?” disse Zayn mentre io stavo entrando in soggiorno. (http://www.polyvore.com/infinity/set?id=59762975#stream_box)
“Si certo, prima vorrei cenare però” risposi mentre mi sistemavo i jeans.
“Ah, come siamo antipatiche questa sera” disse lui scoccandomi un bacio sulla guancia.
“Andiamo? Ho fame!” disse Louis.
Andammo in macchina da Zayn, io davanti e Louis dietro.
“Allora, andiamo al McDonald?!” disse Zayn.
“Si ma quello qui vicino, così poi appena finisco di mangiare torno a casa sola” risposi allacciandomi la cintura di sicurezza.
“Non stai un po’ con noi? Insomma sono le nove,  la ricerca puoi farla quando torni a casa” disse Zayn.
“Ehm, no. È una ricerca veramente importante, richiede tempo!” disse Louis.
“Mah, se lo dite voi..” disse lui cominciando a fare retromarcia.

“Allora, dove ci mettiamo?” disse Zayn dopo che avevamo finito alla cassa.
“Oh, lì sotto” dissi indicando uno dei pochi tavoli liberi messi in fondo.
“Quindi Miley, su cosa la farai questa ricerca?” domandò Zayn mangiando una patatina.
“Ohw.. ehm, gli Egiziani!” dissi la prima cosa che mi passò per la testa.
“Ah, e non potremo aiutarti?” disse indicando prima lui e poi mio fratello.
“No, c’è la faccio sola.. tranquillo” risposi.
Mi squillò il telefono, era Steven.
“Scusate, devo rispondere” dissi alzandomi e allontanandomi dal tavolo.
“Dimmi Steven”
“Ei cocca, sei già pronta?”
chiese.
“Sono appena le dieci meno un quarto,  ancora sto cenando qui al McDonald e poi non sono più la tua cocca”
“Ti passo a prendere al McDonald tra 30 minuti e vengo a casa con te” disse lui e poi bloccò.
Ritornai dai ragazzi, e finii in fretta tutto quello che avevo nel vassoio.
“Ehm, ora io devo andare.. sono le dieci e un quarto già” dissi sentendo il mio telefono squillare, era Steven di sicuro.
“Di già? Stai altri dieci minuti” disse Zayn.
“Non posso, scusate..” dissi alzandomi e salutandoli tutti e due.
Proprio fuori dal McDonald c’era ad aspettarmi Steven, appoggiato sulla sua Porsche nera.
“Ciao bella” disse venendomi incontro.
“Ciao Steven” risposi scansandolo, dato che voleva baciarmi.
“Allora, andiamo a casa tua?”
“Si ma tu rimani un po’ più distante, mia mamma già dormirà ma meglio non rischiare”

Lui annuii ed entrammo in macchina. Steven era uno di quei ragazzi che dava testa a tutti, tutti lo ‘temevano’ in qualche modo e apparteneva al gruppo dei fighi della scuola.
Era capitano della squadra di basket. Alto, biondo e occhi verdi. Aveva il vizio di fumare e di uscire tutte le sere, in giro per discoteche a bere. Mi piaceva uscire con lui, mi divertivo. Anche se mi stava portando su una brutta strada, come definiva mio fratello.
Avevamo rotto da un mese, ma a quanto pare già stava provando a rimettersi con me.

Entrai piano a casa, andai in camera mia e indossai i vestiti che avevo già in mente di mettere, cercai di fare il più presto possibile. (http://www.polyvore.com/night_club/set?id=59942398#stream_box)
In 10 minuti fui pronta e raggiunsi Steven, che era dall’altro lato della strada ad aspettarmi con la macchina.
“Ei Stev, questa non è la strada di casa tua!” dissi quando mi accorsi che non stavamo andando effettivamente da lui.
“Ah, alla fine abbiamo cambiato. Siamo in un locale qui nei dintorni, non a casa mia” rispose lui.
“Capito. Chi ci sarà?”
“I miei ragazzi, le capo cheerleder e mia sorella”
rispose.
Le cheerleder? Ciò voleva dire che c’era anche la ex di Zayn, e che gli avrebbe detto che ero lì. Primo guaio.
“Oh.. ok” risposi prendendo il telefono e guardando l’ora. 22:58.
“Come mai così giù?” disse lui parcheggiando.
“Nulla, lascia stare”
“Melanie ti da fastidio? O meglio, hai paura che dica qualcosa a Zayn?” disse lui levando le chiavi.
“Pff, figuriamoci se vado dietro a Zayn” risposi.
Zayn faceva parte della squadra di basket, ma non dava importanza ai giocatori. Amava quello sport ma non i suoi compagni, infatti non li frequentava mai.
“Meglio così” rispose uscendo dalla macchina. Uscii anche io e lo seguii.
Entrammo nel locale, già la musica era altissima e il locale quasi pieno. Raggiungemmo i nostri ‘amici’ nei divanetti infondo, e appena Melanie mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi.
Invece, Grece, la sorella di Steven mi abbracciò forte. Era da tanto che non ci vedevamo, ed eravamo state buone amiche quando uscivo con suo fratello.
“Allora Miley, vieni con me a prendere qualcosa da bere?” mi chiese Steven.
Io annuii e lo seguii al bar.
Dopo aver bevuto uno Japanese e un Sex On The Beach cominciai a barcollare un po', ma mi tenevo in piedi.




 

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Capitolo 5
*** chapter five. ***


“Steven, non dovremo” dissi mentre lui era praticamente addosso a me, mentre io ero poggiata al muro del bagno.
“Dai, tanto chi si ricorderà più di questa sera?” disse lui baciandomi il collo.
“E appunto, non voglio una nottata di una botta e via” dissi spingendolo via.
“Sei ancora innamorata di me, ammettilo” disse lui sorridendo.
“Tu stai dando di matto, è l’una e mezza accompagnami a casa” dissi prendendo la borsa dal pavimento.
Cominciai ad andare verso la porta d’uscita, ma lui mi prese per il polso.
Si avvicinò a me e mi scoccò un bacio sulle labbra.
“Senti dimenticati che sono uscita con te questa sera e ora riaccompagnami” dissi uscendo seguita da lui.
Avevo bevuto in tutte due cocktail, più un paio di assaggi in giro dagli amici.
Non ero ubriaca, capivo benissimo ma le gambe non mi reggevano bene.

“Dov’è la macchina? Già l’ho dimenticato” dissi.
“È laggiù, certo che hai una memoria lunga” disse lui prendendo le chiavi, e aprendola dal bottoncino automatico.
Arrivammo a casa che erano le due meno cinque, la luce della cucina era accesa. Speravo fosse Louis.
“Ok, ci vediamo domani pomeriggio” disse Steven prima che uscissi.
“Oh sì, nemmeno io penso di andare a scuola, non ce la farei ad alzarmi” lui si mise a ridere e si allungò dandomi un bacio sulla guancia.
“Scusa per il bacio che ti ho dato in bagno.. credo che sono io a provare qualcosa ancora per te” disse.
“Buonanotte Steven, a domani” dissi con un mezzo sorriso e aprendo la portiera dell’auto.
La chiusi piano e davanti al portone levai i tacchi.
Mentre li levavo la porta si aprì, fortuna che era solo Louis.
“Dai entra, mamma dorme in sonno profondo, ma meglio non rischiare” disse lui.
Corsi a mettere di corsa il pigiama e andai in camera, dove c’era già Louis. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=60224379&.locale=it)
“Ei Lou, grazie” gli sussurrai.
“Prego” rispose girandosi e sorridendomi.
“Domani non vengo a scuola, in caso sto male” risposi mettendomi nel letto.

“Mamma, ho provato a chiamare Miley ma dice che sta malissimo, ha un mal di testa tremendo e preferisce rimanere a dormire” sentii dire piano a Louis.
Mia mamma rispose sì, e aggiunse che sarebbe andata al lavoro, e che in mattina non sarebbe stata a casa, quindi ero praticamente sola, ma avrei dormito tutto il tempo. Dopo pochi minuti, ripresi a dormire.
Sentivo vibrare senza sosta il mio telefono sotto il cuscino, guardai con gli occhi semi-chiusi chi era. Zayn.
“Pronto?”
“Louis mi ha detto che sei a casa”
“Si, che ora è?”
“Le undici e un quarto e io è da mezzora che suono al tuo campanello!”
disse lui.
“Ah.. arrivo” bloccai la chiamata, mi misi a sedere un paio di secondi sul letto, poi infilai le mie ciabatte e andai all’entrata barcollando un po’, ancora per il sonno.
Aprii alla porta e Zayn mi guarda in modo leggermente innervosito.
“Come mai sei uscito ora e Louis no?”
“Mi mancava un’ora, posso entrare adesso?” chiese.
“Si certo, entra” dissi facendogli segno.
Entrò e si mise comodo sul divano. Sempre fissandomi in quel modo strano.
“Allora, perché quello sguardo così brutto?” domandai stupidamente, dato che sapevo la risposta.
“So che ieri non dovevi fare una ricerca, e so anche che sei uscita con il tuo ex, siete andati in un locale molto ‘hot’ di Los Angeles ed eri quasi ubriaca” mi disse tutto d’un fiato.
“Wow, hai ottimi informatori” dissi sedendomi non molto distante da lui nel divano.
“Perché mi hai mentito?!” disse alzandosi.
“Perché sapevo che ti saresti arrabbiato, tutto qui” risposi sbadigliando.
“E ora lo sono, non sei riuscita nel tuo intento” disse lui.
“Ma cosa vuoi? Non siamo fidanzati, e non puoi dirmi cosa fare!” dissi alzandomi.
Lui esitò un attimo, guardò il soffitto, poi mi strinse a se e avvicinava il suo viso sempre di più al mio, fino a quando le nostre labbra si incrociarono.
Dopo un paio di secondi non fu più un semplice bacio, ma qualcosa di più coinvolgente. Mi sentivo felice come non mai.
Quando ci staccammo ci fissammo negli occhi a vicenda senza dire nulla.
“Miley non voglio essere solo un amico per te, lo capisci?” disse poggiandomi una mano sul viso.
“Si, e nemmeno io credo di voler essere tua amica” risposi avvicinandomi ancora per baciarlo.
Ci stendemmo sul divano, e continuavamo a coccolarci a vicenda, con piccoli bacetti.
Ogni tanto gli mordevo il labbro inferiore, era una cosa che amavo fare a tutti i miei ragazzi, ma a quanto pare a Zayn non piaceva, e il che lo rendeva ancora più bello.
“Dai li odio i morsi” disse ridendo un po’.
“Più tu me lo dici più io te lo farò apposta” gli dissi accarezzandogli la guancia.
Lui mi sorrise, stava per baciarmi quando gli squillò il telefono.
Si mise a sedere e lo prese dalla tasca.
“Chi è?” domandai mettendomi seduta anche io.
“È Steven..”
Si alzò per rispondere e cominciò a parlare, a quanto pare dovevano mettersi d’accordo per gli allenamenti che si sarebbero fatti nel pomeriggio.
“Allora nel pomeriggio sei occupato?” gli dissi alzandomi dal divano e andandogli incontro.
“A quanto pare sì” disse prendendomi per i fianchi.
Rispetto a lui ero molto bassa, gli arrivavo alla spalla. Accidenti!
“Sono le dodici.. a che ora torna tua mamma?” domandò lui sorridendo.
“Alle due, ma Louis torna tra poco” dissi sorridendo maliziosamente.
“Oh che peccato” disse lui sbuffando, per scherzare.
Mi misi a ridere e lui mi stampò un bacio.
Gli squillò un’altra volta il telefono, questa volta era un messaggio.
“Chi è questa volta?” domandai mentre lui leggeva cosa c’era scritto.
“Devo andare ora, ci sentiamo nel pomeriggio. Ok?” disse.
“Dove devi andare?” domandai.
“Mia sorella ha bisogno di una mano a casa a fare non so che, vuole che ci vedo. Scusa bimba” disse dandomi un altro bacio.
Lo accompagnai alla porta, e prima che se ne andasse gli diedi un altro paio di baci.
Quando andò via mi chiusi la porta alle spalle, e mi lasciai scivolare per terra mordendomi le labbra.
Non potevo credere che era successo veramente, non mi ero mai sentita così bene con un ragazzo.
Mi rialzai, continuando a sorridere come un ebete, e andai in cucina a prendere qualcosa da bere.
Presi un succo all’ACE, l’unica cosa che era di mio gradimento il quel omento.
Sentii aprire la porta, e poi un rumore di chiavi, buttate credo sul mobiluccio.
“Ei Louis, come va?” domandai vedendolo entrare.
“Oh, tutto apposto. Tu che hai fatto?” domandò sedendosi.
“È venuto Zayn..” dissi ancora con quel sorriso in faccia.
“Ma dai, e che è successo?” disse lui sorridendomi a sua volta.
“Beh, credo che ci siamo messi insieme” dissi raggiungendolo a sedere.
“Ah, allora ora è mio cognato” rispose ridendo.

“Bimba sono alla palestra della scuola, tra 10 minuti iniziano gli allenamenti, ti va di venirmi a vedere?” Zayn mi questo scritto un messaggio, ed erano le 15:00.
Mia mamma era tornata da un’oretta a casa e avevamo anche pranzato.
“Ei, io mi metto a studiare, tu che fai?” chiese Louis controllando i suoi libri.
“Penso che andrò a scuola, in palestra. Non pensare male” dissi ridendo.
Raggiunsi mia mamma che era in cucina a lavare i piatti.
“Ei mamma, io sto uscendo.. Sto meglio” dissi prendendo la borsa sul tavolo. (http://www.polyvore.com/miley/set?id=60197073)
“Ok tesoro, porteresti l’immondizia nel cassone in fondo alla strada?”
“Va bene, a dopo”
dissi prendendo il sacco e uscendo.
Arrivata al cassone della spazzatura, sentivo uno strano rumore che proveniva da dentro, avevo quasi paura ad aprirlo, ma che poteva mai essere?  

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Capitolo 6
*** chapter six. ***


Mi feci coraggio e aprii il contenitore della spazzatura.
“Ohw, un micino! Tesoro, ti hanno lasciato qui?” dissi prendendolo in braccio.
Ero un gattino bianco, con le orecchie e il muso nero ed era un maschio. Era dolcissimo e non mi spiegavo come qualcuno lo avesse potuto lasciare lì.
Chiamai Louis e gli dissi di venire a prendere il gattino perché io dovevo andare alla palestra della scuola ed ero già in ritardo.
“Ei Miley! Allora, lo hai trovato qui?” disse lui venendomi incontro.
“Si, qui nel contenitore.. mamma non farà problemi a tenerlo! Tieni, ora scappo” dissi porgendogli il micino e cominciando a camminare a passo veloce verso la scuola.
Quando arrivai, gli allenamenti erano già cominciati e io ero l’unica in ritardo. Che imbarazzo.
Le Cheerleader erano in un angolino a provare le loro stupide coreografie, e ovviamente non poteva mancare Melanie.
Steven mi vide, e fece segno di fare pausa.
Zayn si girò, e mi venne incontro, facendo prima di Steven.
“Ei amore, t’abbraccerei ma sono tutto sudato” disse guardandosi la maglia.
“Ehm no, ho fatto la doccia, quindi possiamo evitare le fusioni al momento” dissi ridendo.
“Allora, puoi sederti lassù e guardare” dissi indicando la tribuna.
“Ok, allora vado” ritornammo indietro insieme, e prima di rientrare in campo mi baciò.
Sentivo che Melanie e Steven non mi toglievano gli occhi di dosso in quell’istante. Che fastidio.
“Ei Malik, vieni o no?!” disse uno dei compagni.
“Vado piccola. –si girò verso il campo-. Arrivo!” disse correndo verso di loro.
Dopo mezzora stavo cominciando a stancarmi, mi annoiavo tantissimo. Sbuffai e cominciai a picchiettare il piede per terra.
Zayn si girò verso di me un istante e mi sorrise. Ma giusto in quell’istante, un suo compagno, per prendere la palla gli finì addosso e lo fece cadere.
“Zayn! No!” dissi correndo verso di lui.
“Ei Malik, tutto apposto?” disse Steven mettendosi  vicino a lui.
“Certo che no idiota, è appena caduto non va affatto bene!” dissi aiutandolo ad alzarsi.
“Tranquilli, mi sono solo fatto un po’ male alla caviglia, nulla di che” disse.
“Vieni con me a sederti un po’, non puoi giocare” dissi aiutandolo.

Tutti erano già andati via, eccetto le Cheerleader che starnazzavano nello spogliatoio delle ragazze.
Io ero in quello dei maschi con Zayn.
“Ti fa ancora male la caviglia?” dissi mentre lui si metteva la maglietta pulita.
“Solo un po’, tranquilla piccola!”
“Non sto tranquilla! Ti sei rimesso a giocare e non va bene!”

Lui venne vicino a me e mi poggiò le mani sul viso.
“Sto bene, stai tranquilla.. e grazie dell’interessamento amore” disse, poi mi baciò dolcemente.
“Non riesco ad arrabbiarmi con te, perché?!” dissi ridendo.
“Dai andiamo, ho la macchina qui fuori” disse prendendo il suo zaino.
Lo aiutai per tutto il tragitto, e quando stavamo per entrare nella macchina arrivò Melanie a fare una delle sue solite battutine.
“Oh guarda, il più figo della squadra di basket.. eh.. –mi squadrò dalla testa ai piedi- la ruba fidanzati” disse.
“Senti Melan..” mi bloccò Zayn.
“Devi finirla di darmi fastidio, devi anche capire che non mi piaci più e smettila di prendertela con Miley!” la rimproverò lui. Lei nemmeno rispose, sbuffò e andò via.
“Quanto è antipatica, non la sopporto” dissi chiudendo lo sportello.
“Lasciala stare, lo fa anche apposta” rispose accendendo la macchina.
“Ohw, amore ho trovato un gattino nel bidone dell’immondizia” dissi.
“Veramente? Adoro i gatti!” dissi facendo retromarcia.
“Ehm si, però l’ho lasciato a Louis.. ancora non gli abbiamo dato un nome, o almeno credo” risposi.
“Allora andiamo dritti a casa tua, così lo conosco” disse girando dalla curva.
“Come lo hai trovato?” chiese lui mentre guidava.
“Stavo venendo a scuola, e ho cominciato a sentire un piagnucolio nel contenitore vicino casa mia” risposi aprendo il finestrino.
Zayn stava per rispondere, quando, mi squillò il telefono. Era Jade. Wow, da quanto tempo che non la sentivo.
“Ei J, come mai non ti sei fatta sentire?”
“Ei Miley, ho avuto molto da fare con mia mamma.. poi ti spiego. Ora sono con Eleanor al Panera’s Bread.
Ti va di venire?”
“Ehm, sono con Zayn. Stiamo andando a casa mia.”
“Oh, ok. E poi.. stasera abbiamo organizzato di andare a mangiare una pizza, tu ci sei o siamo solo in due?”
chiese.
“Contaci baby, ci sarò”
“Perfetto, alle otto e mezzo ti passiamo a prendere con la macchina di Eleanor.”

Ci salutammo,  bloccai la chiamata e posai il cellulare nella borsa.
“Era Jade, vero?” chiese Zayn.
“Si, a quanto pare stasera usciamo noi ragazze a mangiare una pizza”
“Oh peccato, avevo altri piani per noi due stasera”
“Sei arrivato tardi Malik.. Dovevi pensarci prima”
risposi ridendo.
Lui si mise a ridere e imboccò la strada di casa mia. Si fermò davanti alla porta del garage e scendemmo.
Presi le chiavi dalla borsa e aprii la porta. Louis era nel divano, a giocare con il gattino.
“Ei, e questo sarebbe il mio rivale in amore?” disse Zayn sorridendo e guardando il micio.
“Ma smettila!” risposi dandogli una piccola spinta.
“Ho pensato a dei nomi molto carini. Come ad esempio Oscar, Ciuffo, Romeo” disse Louis.
“Stop, stop, stop! Nessuno di questi nomi si addice. Che ne dite di Zeus?” dissi accarezzando il micio.
“È un nome fantastico, insomma.. Zeus. Si mi piace” rispose Zayn sorridendo.
Il resto del pomeriggio lo passammo a giocare con il gatto e a scherzare tra di noi.

“Ei Miley, vieni ad aprirci su!” disse Jade suonando al campanello.
Io mi stavo mettendo le scarpe, e così le aprii Louis. Zayn era ancora con noi e mi aveva anche consigliato cosa indossare. (Outfits)
“Buonasera a tutti” disse Eleanor entrando.
“Ciao El, tutto apposto?” domandò Louis.
“Si tutto bene, grazie” rispose lei sorridendo.
“Ragazze! Eccomi qua, ho fatto un po’ tardi” dissi prendendo la borsa dall’attaccapanni.
“No, figurati! Sei puntualissima” disse Eleanor.
Le sorrisi e diedi un ultima carezza al micio.
“Ei che ne dite se portiamo anche i ragazzi? Insomma, saranno soli tutta la sera..” propose Jade.
“Ci piacerebbe tanto venire” disse Zayn guardandomi.
“Ok, ma smuoviamoci che ho fame” dissi prendendo Zayn per il polso e uscendo fuori.
Guidò Louis, con la macchina di Eleanor fino al Maxin, un ristorante nelle vicinanze.
“Ci mettiamo nel tavolo lì infondo?” chiese Louis indicando un tavolo.
“Si certo, è perfetto! Andiamo” disse Jade.
“Ei Miley, fumo una sigaretta. Vieni con me a farmi compagnia?” chiese Zayn.
“Si certo, andiamo” dissi sorridendo.
Uscimmo fuori e lui filò una sigaretta dal pacchetto, mi chiese se ne volevo una. Ma onestamente stavo cominciando a smettere, quindi rifiutai.
“Sei bellissima questa sera” disse prendendomi per i fianchi, speravo solo che non mi bruciasse con la sigaretta per sbaglio.
“Solo questa sera?” dissi.
“No, sei bella anche tutti gli altri giorni” rispose sorridendo.
Fece un tiro con la sigaretta, staccandosi da me.
“Stanco per gli allenamenti di oggi?” domandai.
“Si, ho ancora un po’ di dolore alla caviglia. Ma tutto sommato bene” rispose.
“Ah, Miley vorrei chiederti una cosa..” disse ancora lui.
 

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Capitolo 7
*** chapter seven. ***


“Si certo dimmi tutto” risposi sorridendo.
“Sai avevo pensato, che.. siccome ora ci saranno i regionali di basket, e quindi io dovrò stare più tempo a fare gli allenamenti durante il pomeriggio, e quindi potremo vederci poco.. perché non provi ad entrare nelle Chearleeder? Almeno potremo stare tutti i pomeriggi insieme!” disse lui tanto felice.
“Cosa? Scherzi vero? Io non mi ci metto con quelle oche montate. Te lo scordi” risposi sbuffando.
“Ma dai, che ti frega? È per stare insieme noi due!”
“No Zayn, staremo insieme la mattina e la sera, io con quelle non ci sto!”
risposi.
“Ok va bene, scusami.. era solo così, un’idea” rispose buttando la sigaretta.
“Ei, scusa se ti ho risposto così male..” gli dissi prendendogli una mano.
“Tranquilla bimba” mi baciò dolcemente e poi entrammo dagli altri.

Eleanor fu così gentile da accompagnarci ognuno a casa propria con la macchina, la prima fermata era da me.
 Zayn mi accompagnò fino alla porta, mentre Jade salutava Louis ancora in macchina.
“A domani amore, buonanotte” disse baciandomi dolcemente.
“Buonanotte anche a te..” risposi sorridendo dopo essere stata baciata.
Louis ci raggiunse ed entrammo.
“Ti sei divertito questa sera?” domandai poggiando la borsa sul divano.
“Si abbastanza, e poi con Jade ci sto benissimo, da quando ho scoperto che Eleanor è già impegnata non ci penso più”
“Ohw, sono felice per J! Stravede per te”
risposi andando verso il bagno.
Mi misi il pigiama e andai di corsa a letto, erano le undici e mezzo e il mattino dopo avevo scuola, pff che strazio.

Quelle lancette sembravano non muoversi mai, avevamo scienze ed era la materia che odiavo di più. Stavo per addormentarmi sul banco, seriamente.
E per completare non avevo visto Zayn a scuola quella mattina, e aveva anche il cellulare spento, ero preoccupata.
L’orologio segnava le 08:52. Non vedevo l’ora che si facessero le nove.
Quando suonò, fui la prima ad uscire. Aria, finalmente aria.
Andai vicino al mio armadietto e scorsi Jade a parlare con un tipo, era carino, non lo avevo mai visto prima d’ora. Mi avvicinai per cercare di conoscerlo.
“Jade, abbiamo arte insieme ora, non è vero?” risposi avvicinandomi.
“Ehm, si! Questo è mio cugino, Liam. Viene dall’Italia, e verrà a scuola con noi per quest’anno” disse presentandomelo.
“Ohw, ciao Liam! Io sono Miley -Risposi sorridendo-. J, hai visto Zayn? Oggi non si è fatto vivo!”
“Ragazze, ragazze! Sono quii!”
sentimmo urlarlo, correva verso di noi.
“Ma chi fine hai fatto?!” dissi vedendolo arrivare.
“Non mi sono svegliato, il telefono si è spento e la sveglia non è suonata! Mamma mi ha svegliato mezzora fa” disse, poi spostò lo sguardo su Liam.
“Ciao, sono Liam, il cugino di Jade. Piacere” disse il ragazzo porgendo la mano.
“Oh, Salve. Io sono Zayn, il fidanzato di Miley” rispose lui.
“Il fidanzato di Miley? Oh, piacere di conoscerti” rispose lui un po’ triste. Oddio, gli piacevo?
“Vabé, io ora vado a matematica, a dopo tesoro” disse lui scoccandomi un bacio.
“Liam ha lezione con noi, allora.. adiamo?” domandò Jade.

Quel lungo giorno di scuola finì, finalmente.
“Allora ragazzi, nel pomeriggio tutti a casa nostra?” disse Louis a Eleanor, Jade, Zayn e ovviamente Liam, che si era unito a noi.
“Si, certo ci farebbe piacere” rispose Jade.
“Ok, allora a dopo” disse lui cominciando a scendere dal bus.
“Ciao amore mio” disse Zayn dandomi un bacio, prima che andassi via.
Per come entrai in casa mia mamma mi fece la cantilena.
“Ma come ti vesti per andare a scuola?! Cosa è questa volgarità?! Sei mezza nuda!” mi urlò. (Outifits)
Odiavo quando faceva così, io mi vestivo in quel modo, mi piaceva e non mi importava di ciò che pensava la gente.
“Mamma finiscila, so difendermi in ogni caso” risposi sorridendo ironicamente.
Lei stava per rispondermi, ma sapeva che non avrebbe potuto far nulla. Così se ne andò in camera.
“Miley.. ha ragione mamma, insomma.. hai il sedere quasi tutto di fuori!” disse  mio fratello sedendosi a tavola accanto a me.
“Ti ci metti pure tu?!” risposi guardandolo.
“Ohw ohw, era per dire” disse girando la pasta nel piatto.
Dopo aver finito di pranzare me ne andai in camera mia, mi buttai sul letto e a poco non schiacciavo il povero gattino che era lì coricato.
“Oh, piccolo scusami!” gli dissi facendogli una carezza.

Mi svegliai quando sentii il campanello suonare all’impazzata, strano che nessuno andasse ad aprire.
Erano le cinque, avevo dormito 2 ore. Cavolo.
“Ohw, ciao ragazzi.. scusate ma stavo a dormire e non so dov’è Louis” dissi vedendo tutto il nostro gruppo nel portico di casa.
“Ma dormi sempre?!” disse Jade entrando insieme agli altri, e buttandosi sul divano, come faceva sempre.
Il povero Liam era un po’ spaesato, potevo capirlo, era qui da appena un paio di giorni.
“Ei dolcezza, mi daresti un po’ d’acqua?” mi domandò Zayn.
“Certo amore, vieni con me” risposi prendendolo per mano.
Stavo per versare l’acqua nel bicchiere, quando mi fermò.
“A dir la verità, era una scusa.. volevo stare un po’ da solo con te” mi disse prendendomi per i fianchi e cominciando a baciarmi dolcemente.
“Quanto amo quando sei così dolce!” gli dissi poggiandogli le braccia intorno al collo.
“Raag..” urlò Jade entrando in cucina, ma si bloccò quando ci vide così vicini.
“Oh scusate se ho disturbato, prego continuate” disse.
“No, ormai hai interrotto.. dicci pure” disse Zayn.
“È che volevo dirvi che anche Louis è di là, era sotto la doccia, per questo non era venuto ad aprire lui” disse lei.
“Ok, tra poco veniamo” risposi io.
“Fate con comodo..” disse andando via.
“Dov’è il micio?” domandò lui.
“Non ne ho idea, oggi stavo quasi per schiacciarlo” risposi ridendo.
“Sei una pessima padrona” disse lui, avvicinandosi per darmi un altro bacio.
“Ma tu lo sai che sei solo mia?”
“Si certo, perché?”
“Ho visto quel Liam sgranarti con gli occhi oggi.. e mi ha dato un po’ di fastidio”
“Ho occhi solo per te, tranquillo amore”
risposi dandogli un bacio.
Tornammo di là dagli altri, e passammo quel pomeriggio a cercare di conoscere meglio Liam.
A quanto pare era venuto con il padre e la madre per questioni di lavoro di loro. Veniva da Roma, in Italia.
Ci aveva raccontato molte cose di quel posto, e per come lo descriveva era fantastico.


 

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Capitolo 8
*** chapter eight. ***


Dopo aver finito di parlare dell’Italia con Liam, Zayn ci propose di uscire per andare in discoteca quella sera.
A me non andava proprio, mi sentivo stanca e per concludere il giorno dopo avevo il compito di fisica.
“Ragazzi io non posso, non sto tanto bene e poi devo studiare Fisica per domani” dissi sedendomi comoda.
“Studiare tu? Ma dai non scherzare!” disse Jade.
“Che c’è, sono seria! Non posso essere bocciata o rimandata in qualche materia quest’anno” dissi sbuffando.
L’anno scorso ero stata rimandata in due materie: scienze e matematica. Mia mamma mi aveva confinato dentro tutta l’estate, dovevo frequentare i corsi di recupero obbligatori quasi tutti i giorni e a fine agosto avevo anche dato gli esami.
Non volevo rischiare un’altra volta, dovevo mettermi la testa a posto. Non dico che avrei studiato tutto il pomeriggio e tutta la sera, il giusto.
“Dai, una sera che voglio uscire con te” disse Zayn mettendomi il braccio intorno al collo.
“Io sono veramente seria! Devo studiare e non mi convincerete ad uscire” dissi levandogli il braccio.

Louis era uscito con gli altri per andare in discoteca, c’era solo mia mamma dentro che mi aveva proposto di passare la serata insieme a raccontarci tutte le nostre cose, pff figuriamoci.
Mi chiusi in camera mia e presi il libro di Fisica. Cominciai a leggere, lessi la prima pagina minimo dieci volte.
Tutte quelle formule sembravano scritture in aramaico antico per me, non avrei potuto farcela in una sera.
Intorno alle undici e mezzo, quando finalmente riuscii a finire posai tutte cose e mi misi al computer.
Mentre girovagavo sui soliti siti di attori e tutti i cantanti, trovai un bell’annuncio.
“Sei di Los Angeles e il tuo sogno è quello di diventare un attore o un’attrice?! Bene, questo sabato faremo dei provini al Teatro Frida Kahlo. Clicca qui per maggiori informazioni”
Fare l’attrice era uno dei miei sogni nel cassetto, così aprii il link e cominciai a leggere.
“La nostra sitcom si baserà su una ragazza di 18 anni che fa la cantante, ma che ha problemi con la sua famiglia ultimamente.
I provini cominceranno alle 10.00 e le porte saranno aperte a tutti! Che aspetti?”

Dovevo assolutamente fare quel provino, dovevo assolutamente passarlo.
Corsi da mia madre e le raccontai tutto. Lei era severa, ma quando si trattava dei nostri sogni ‘segreti’ non ci impediva mai di provare a realizzarli.
“È una bellissima notizia tesoro! Spero ti andrà tutto bene!” rispose abbracciandomi.
Quando quell’abbraccio si sciolse, entrò Louis insieme da Zayn.
“Ei, come mai sei qui?” dissi vedendolo entrare.
“I suoi sono fuori città e mi hanno chiesto se potevamo ospitarlo” disse mia mamma immischiandosi.
“Bene, io vado a letto. Fate i bravi ragazzi” aggiunse ancora lei.
“Ragazzi venite qui! Devo raccontarvi una cosa” dissi.
Gli raccontai tutto, erano entusiasti della notizia e in particolar modo Zayn.

Era sabato, ecco, il giorno tanto atteso era arrivato.
Jade mi avrebbe accompagnata all’audizione, per darmi un po’ di coraggio.
Cercai di indossare qualcosa che si adattasse il più possibile alla situazione, ficcai in borsa le prime cose che mi vennero in mente e corsi in garage a prendere il mio SUV. (Outfits)
Andai a casa di Jade, alle nove e mezzo e subito andammo al Teatro, dove si sarebbero svolte le audizioni.
Quando entrammo, c’erano circa 20 ragazze lì. Alte, more, bionde, occhi verdi, azzurri. Insomma tutte ragazze bellissime. Per un attimo fui tentata ad andare via, ma J mi diede la giusta carica.
“Ei Miley, ma ti vuoi riprendere?! Se vuoi puoi farcela. Ora tu aspetti il tuo turno, entri lì dentro e dai il meglio di te!” disse scuotendomi un po’.
Quando entrai, mi ritrovai davanti a me, seduti ad un tavolo rettangolare, 4 persone che non avevo mai visto in vita mia.
Mi presentai prima di tutto, e poi mi chiesero di cominciare a recitare la mia parte.
Mi guardavano sorridendo e soddisfatti, magari gli piacevo.
Quando finii di recitare, mi domandarono di cantare. Non avevo mai cantato in pubblico, semmai sotto la doccia, e l’unico pubblico che avevo erano le spugne, i bagnoschiuma e lo shampoo.
Mi feci coraggio, e cominciai a cantare un testo che mi porsero, continuavano a fissarmi sorridendo. Stavo andando bene cavolo.
Quando ebbi finito, mi dissero che dovevo aspettare fuori. Accidenti, ero tra le finaliste!
Uscii fuori tutta contenta, e abbracciai forte Jade. La parte non era ancora mia ovviamente, ma c’erano vicina, vicinissima.
Eravamo rimaste in tre, la tensione saliva e nessuna di noi riusciva a guardarsi negli occhi, quando alla fine un giudice uscii con una cartellina in mano.
Chiamò i nomi delle due ragazze, e pronunciò le esatte parole: “Mi dispiace ragazze, non c’è l’avete fatta
Le due andarono via deluse, io avevo una forte adrenalina dentro. Cavolo mi avevano scelta.
“Signorina Cyrus, lei è con noi. Ecco a lei il copione, cominci a leggerlo. Se vuole entrare un minuto a firmare il contratto..” mi disse facendomi entrare.
Firmai senza nemmeno badare a ciò che c’era scritto, che importava? Ero dentro, ormai stavo per diventare famosa.
“Bene, le faremo sapere quando dovrà partire per New York” disse uno dei giudici.
Mi fermai un attimo a riflettere su ciò che aveva appena detto.
“New-New Y-York?” balbettai.
“Si, guardi. È scritto qui sul contratto. Gireremo la sitcom a New York. Non va bene per lei?” disse preoccupato.
“No accidenti, va benissimo insomma. Fatemi sapere quando cominciamo” dissi sorridendo, con un finto sorriso.
“Domani la chiameremo e le faremo sapere tutto!” disse un altro.
Presi Jade a braccetto ed uscimmo, andando verso la macchina.
“Andrai veramente così lontano?” disse J mentre mettevo in moto la macchina.
“C’è l’ho fatta, e non posso lasciare per la distanza. E poi a New York c’è mio padre, non ci parliamo sempre ma non mi dirà no se gli chiedo di ospitarmi” dissi.
“Dimentichi che tuo padre ha una compagna lì? E che ha anche un figlio di 18 anni?” domandò lei.
“No Jade, non lo dimentico. Ma ormai ho deciso. Per ora a Zayn e agli altri non diciamo niente, solo tu e mia mamma lo saprete ok?” dissi dirigendomi verso un bar.
Lei mi promise di non dire nulla a nessuno, nemmeno a mio fratello.
Parcheggiai nel parcheggio del bar, ed entrammo a prendere uno Starbucks. Ricevetti una chiamata da Zayn.
“Amore mio, buongiorno! Come è andato?”
“Non puoi immaginare, mi hanno presa! Eh.. comincio il prossimo Mercoledì a quanto pare”
risposi.
“Non mi dire! È fantastico amore, sono strafelice per te!” mi disse.
“Bene, ora sto prendendo uno Starbucks con Jade, ci vediamo dopo” dissi bloccando il telefono. Odiavo mentirgli, ma che potevo fare?
Chiamai mia mamma mentre Jade pagava e la pregai di non dir nulla, doveva rimanere un segreto per ora.
“Mercoledì partirai per NY per chissà quanto tempo e lo vuoi tenere nascosto ai ragazzi, ma scherzi!?” mi rimproverò Jade.
“Cosa posso farci? Zayn si arrabbierà, so che verrà a saperlo ma io non posso farci nulla. Non ho intenzione di rinunciare, ormai ci sono e non abbandono” risposi cominciando a fare retromarcia.

-Lunedì, ore 09.30, cortile della scuola-
“Miley, è fantastico! Diventerai famosa!” disse Eleanor.
“Già, è fantastico” risposi sorridendo.
“Amore, possiamo parlare un attimo?” domandò Zayn.
“Certo, dimmi pure” dissi mentre ci allontanavamo un po’ dagli altri.
“Sei strana da sabato, vuoi dirmi che succede? Insomma, non sei felice?” domandò.
Non potevo più mentirgli, dovevo dirglielo. Non potevo partire senza dir nulla. Nessuno dei ragazzi lo sapeva, ecco, ora o mai più.
“Zayn, io devo dirti una cosa..” dissi giocando con i pollici.
“Sono qui per ascoltarti, dai parla”
“Mercoledì partirò. Non avevo intenzione di dirtelo così, ma le riprese della sitcom si dovranno svolgere a New York.. l’ho saputo solo alla fine”
“Come scusa? Tra due giorni partirai per New York e me lo dici solo ora?!”
disse arrabbiato più che mai, gli altri lo avevano sentito, ne ero sicura.
“Non volevo nascondertelo, o meglio l’ho fatto.. ma con  le migliori intenzioni, giuro”
“Sono sempre stato sincero con te, e tu mi hai nascosto che te ne andrai, per chissà quanto tempo!”

Se ne andò via senza dir nulla, più arrabbiato che mai. Avevo sbagliato a nasconderglielo, lo so. Ma non avevo avuto il coraggio di dirglielo.
“Ei Miley, ti sei dimenticata di dirci una cosa? Tipo che te ne vai a New York da papà?” disse Louis quando li raggiunsi.
 
-Spaaazio autrice.-
è il primo che scrivo, perché da poco l'ho scoperto grazie a una ragazza taaanto simpatica. ujfihbdnxide
ringrazio tutti per aver letto/recensito/messo nelle preferite o seguite la mia storia. Sono veramente felice che vi piaccia, faccio il possibile per far succedere qualcosa che vi possa interessare e spero che l'ultima cosa che è successa vi faccia incuriosire. uirjdfnduixrd
Fatemi sapere che ne pensate, a presto, baci, Desi.

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Capitolo 9
*** chapter nine. ***


Guardai tutti, uno per uno in faccia. Non volevo mentirgli, ma non avevo il coraggio di dir loro che sarei andata così lontano.
“Volevo dirvelo, ma non c’è stata occasione” risposi.
“Ci sono state tante occasioni, ora scusate, ma me ne vado” disse Harry, portandosi dietro anche a mio fratello e Eleanor.
Io restai dal sola con J e Liam.
“Sapevi che avrebbero reagito così.. dovevi dirgli la verità” disse Jade.
“Lo so che ho sbagliato, non c’è bisogno che mi fai sentire più in colpa di quanto sono” risposi.
“Dai ragazze, calmiamoci. Miley, tu hai fatto quello che hai fatto perché non volevi farli soffrire.. tutto qui” mi disse Liam accarezzandomi la spalla.
“Scusate ragazzi, ora vado che ho Chimica e se arrivo tardi il professore mi manda dal preside” disse Jade andando via.
“Non ho voglia di stare a scuola, me ne vado a casa, scusami Liam” dissi.
“Se vai via tu, vengo anche io” rispose bloccandomi.
Gli sorrisi, e cominciammo a camminare verso l’uscita.
“Allora, lascerai la scuola?” mi domandò mentre camminavamo sul marciapiede.
“Si, sarò impegnata sul set.. e voglio dare il 100%, voglio avere successo” risposi.
“Capisco, ti auguro il meglio” mi disse sorridendo.
“Grazie Liam.”
“E per cosa?”
“Sei rimasto, anche quando tutti mi hanno abbandonata…”
risposi con rancore.
“Figurati. A che servono gli amici se no?”
Gli sorrisi ancora, era così dolce.
“Pensi di chiamare Zayn per risolvere tutto?” mi domandò.
“No, o almeno.. per ora no. È troppo arrabbiato, lo so” dissi.
“Spero ritorniate insieme, stavate così bene.. si insomma, insieme”
“Già, anche io. Ma essendo così lontani non credo sarà possibile”
risposi con un piccolo-finto sorriso.

“Siamo arrivati, sto qui ricordi?” dissi indicando il viale di casa mia.
“Si certo, se vuoi ti aiuto con la valigia”
“Mi farebbe piacere, mamma non c’è e non saprei dove mettere le mani prima
” dissi ridendo.
Entrammo insieme e ci dirigemmo verso camera mia.
Aprii l’armadio, e cominciai a mettergli tutti i vestiti, le borse, gli accessori e le scarpe che utilizzavo di più, riempimmo 3 valigie molto pesanti con tutta la mia roba. Wow, menomale che non avrei dovuto pagarlo il viaggio.
“Allora, tuo padre ti verrà a prendere?” mi disse posando l’ultima valigia vicino la porta di camera mia.
“Si, sarà lì ad aspettarmi. Con il mio fratellastro che non ho mai visto” dissi incrociando le braccia.
“Oh ma che bello!”
“È quasi ora di pranzo, tra poco arriverà mio fratello..”
dissi.
“Ok, allora io vado. Devo andare a pranzare.. ci sentiamo per telefono!” disse.
Mi scoccò un lungo bacio sul guancia, e poi mi abbracciò. Poi andò via.
Pochi minuti dopo arrivò mio fratello, accompagnato da Zayn che a quanto pare mangiava con noi.
“Zayn! Ti prego, possiamo parlare?” domandai vedendolo entrare.
“Non parlo con la gente che mi dice le bugie” disse senza guardarmi.
“Ti prego, ti prego, ti prego!” dissi prendendolo per il braccio.
“Peggioreresti le cose, credimi” disse andando in cucina da Louis.
Me ne tornai in camera mia, e mi misi ad ascoltare un po’ di musica.
Louis non volle nemmeno che gli cucinassi io, cavolo quanto erano antipatici.

Era ora di cena, mamma era tornata già da due ore e si era accorta che tra me e Louis c’erano dei battibecchi continui per tutto.
“Mi volete spiegare che succede?!” urlò lei dopo l’ennesimo litigio.
“Si da il caso che tua figlia ha nascosto al suo ragazzo e a tutti i suoi amici me compreso che se ne andrà a New York, per chissà quanto tempo!” disse lui arrabbiato.
“Lo ha fatto per non farvi soffrire, dai Louis perdonala” disse mia mamma incrociando le braccia.
E quando mamma incrociava le braccia, voleva dire che era veramente arrabbiata e non si poteva dire no.
“Scusa per essere stato così sciocco” mi disse Louis facendo finta che gli importasse veramente qualcosa.
“Fratellone vieni qua!” dissi abbracciandolo, anche sapendo che non mi avrebbe, appunto, abbracciato.
“Non ho fame, quindi me ne vado a studiare. Ciao” disse andando via immediatamente.
Quando fummo sole io e mamma, ci sedemmo a tavola, a fissare il vuoto.
“Tesoro, hai litigato con Zayn e non mi dici nulla?” disse rompendo quel silenzio agghiacciante.
“È difficile, sapevo che avrebbe reagito così e non ero pronta a perderlo” dissi, mentre una lacrima scendeva sul mio viso.
“Tesoro, l’amore è fragile, e non sempre sappiamo prendercene cura, improvvisiamo e cerchiamo di fare del nostro meglio, ma.. questa volta tu non ci sei riuscita, tutto si aggiusterà. Vedrai” disse abbracciandomi, mentre le lacrime continuavano a scendere sul mio viso.

“Ei Miley, dai andiamo si fa tardi se no!” mi disse Liam, che era venuto a prendermi quella mattina.
Per strada gli raccontai che il produttore del film mi aveva chiamata, e mi aveva dato tutti gli orari per essere sul set.
“È fantastico!” mi disse.
“Già, fantastico” risposi sorridendo.

Quel maledetto giorno di scuola finì, nessuno dei ragazzi a parte Jade e Liam mi avevano calcolato. Perché erano così arrabbiati con me?! Non c’era bisogno di fare così.
Stavo per realizzare il mio sogno accidenti, perché non potevano essere felici per me?!

-Mercoledì, aeroporto- (Outfits)
“Allora tesoro, fai la brava e fai attenzione” disse mia mamma.
“Si mamma, tranquilla. Farò attenzione” dissi rassicurandola.
“Louis, mi abbracci? Ti prego..” dissi andandogli incontro.
Lui mi prese le mani e mi strinse a se.
“Sorellona, scusa se sono stato cattivo in questi giorni con te.. solo ora sto capendo quanto ti voglio bene e quando io sia felice per te”
“Grazie.. e anche io ti voglio bene”
risposi.
“Senti, cercherò di parlare con Zayn e vi aiuterò a rimettervi insieme” disse ancora. Gli sorrisi e passai a salutare Jade e Liam, che erano venuti anche loro.
Dopo un lungo abbraccio di gruppo, dovetti andare via di corsa dato che in pratica l’aereo stava per decollare senza di me.

Quell’ora di volo sembrava non voler passare più. Ero lì immersa nei miei pensieri a osservare il tappeto di nuvole che avevamo proprio sotto di noi.
Pensavo alla mia relazione con Zayn, ai giorni passati con lui, ai ragazzi, a quando avevo trovato l’annuncio dell’audizione sul quel sito.
Mi avevano presa cavolo, stavo per realizzare il mio sogno ed ero felice per questo, ma allo stesso tempo morivo dentro: avevo perso il ragazzo più importante della mia vita, e chissà se saremo mai ritornati insieme.
Tutti quei pensieri facevano a destra e a manca nella mia testa, così tanto che stava per farmi male.
Decisi di provare a dormire, forse e dico forse non ci avrei pensato.

“Ei Miley, siamo qui!!” urlò mio padre vedendomi uscire dalle porte scorrevoli.
Lo guardai, cavolo quanto era cambiato. Ci aveva lasciati 5 anni fa, e non lo ricordavo affatto così.
Accanto a lui c’era un ragazzo, poteva avere circa 18 anni. Biondo, occhi azzurri che gli si vedevano a metri di distanza e con un sorriso sgargiante.
“Amore mio, quanto mi sei mancata!” disse lui venendomi incontro, e abbracciandomi come non aveva mai fatto.
“Anche tu mi sei mancato papà, non sai quanto” risposi, mentre quell’abbraccio si scioglieva.
Il biondo continuava a fissarmi sorridendo, sembrava simpatico.
“Oh, lui è Niall, Niall lei è Miley” disse mio padre presentandoci.
“È un piacere conoscerti Niall” dissi sorridendo.
“Piacere mio” disse porgendomi la mano.  



-
-Spazio autrice- 
SAAAAAAAAAALVE A TUTTI. ALLORA, SONO STATA CATTIVELLA CON QUESTO CAPITOLO? NEI PROSSIMI VI STUPIRO', SUCCEDERA' UN PO' DI TUTTO CON ZAYN E MILEY. AHAHAHA
VI INFORMO COMUNQUE CHE NON AGGIORNERO' PER CIRCA 13-15 GIORNI. PER IL SEMPLICE FATTO CHE DOMANI PARTIRO' PER UN BEL VIAGGETTO, QUINDI SPERO CHE NON VI SCOCCERETE DELL'ATTESA E CONTINUERETE A LEGGERE PROSSIMAMENTE.
COME SEMPRE VI RINGRAZIO PER AVER RECENSITO/MESSO NELLE SEGUITE, PREFERITE LA MIA STORIA! 
Baci, Desi.




 

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Capitolo 10
*** chapter ten. ***


Arrivammo a casa e Niall mi portò a vedere la mia camera, che poi era anche la sua.
“Qui c’è la tua gabina armadio.. è troppo piccola?” disse il biondo aprendola e facendomela vedere.
Dio, era per due volte quella stanza, e come se ci sarebbe bastata.
“Si, forse si” risposi con la bocca leggermente spalancata.
“Comunque, se hai voglia di farti la doccia qui ci sono le tovaglie pulite” mi disse sorridendo.
Era davvero simpatico, e già sentivo che saremo andati d’accordo.
Sentimmo suonare al campanello di casa, e così Niall andò ad aprire.
Lo seguii, tanto per vedere chi era. Era un suo amico, alto, occhi azzurri e capelli quasi rasati.
“Oh, Max! Lei è Miley, ti ho parlato di lei. Ricordi?” disse facendolo entrare.
In quel momento mi sentii leggermente in imbarazzo, lo ammetto.
“Ciao Miley, è un piacere conoscerti. Sei più bella di quanto immaginavo”
Dopo quelle parole ero diventata rossa come un peperone, ne ero sicura.
Sorrisi imbarazzata.
“Piacere mio!” risposi.
“Allora Niall andiamo al Go-Kart? Tra un’ora abbiamo la gara” disse Max.
“Si certo, io sono pronto. Miley ti va di venire con noi?”
“Se mi aspettate un attimo.. mi faccio una doccia veloce e arrivo”
dissi sorridendo.

“Quindi voi fate gare qui con il Go-Kart?” dissi a Max osservando Niall in pista.
“Si, da tre anni. E tu che mi racconti? So che sei di Los Angeles, che sei bellissima, e che farai l’attrice” disse sorridendomi.
“è tutto quello che sai perché è tutto quello che devi sapere”
“Non hai un ragazzo, insomma, che ti aspetta?”
domandò.
In quel momento ripensai a Zayn e a quello che era successo –non che non ci avevo pensato anche prima. “Oh scusa, ho.. ho toccato un argomento delicato?”domandò imbarazzato.
“Forse. Ero fidanzata con il migliore amico di mio fratello Louis, ma abbiamo rotto l’altro ieri” risposi, cercando di non far scendere le lacrime.
“Mi dispiace tanto.. non lo sapevo. Non te l’avrei chiesto nemmeno”
“Tranquillo Max, è tutto apposto.”
“Bene, ti va di andare a prendere qualcosa da bere stasera?”
domandò il ragazzo.
“Si certo, almeno mi svago un po’. Te domani mi accompagni alle prove del film? Sono così nervosa..”
“Ma certo, alle nove sono da te. Ok?”
“Va bene, grazie Max”

Lui sorrise senza dir nulla, e cominciò ad andare a prendere il casco, dato che Niall stava praticamente scendendo dal suo Go-Kart.
Max andò in pista e Niall venne da me.
“Allora, ti piace New York?”
“Si Niall, è bellissima”
risposi sorridente.
“Sono felice che ti piaccia, e spero ti troverai bene con me e Max”
“Siete simpaticissimi tutti e due, dubito che non faremo amicizia”
dissi.
Lui si mise a ridere e mi abbracciò. Quel ragazzo era così affettuoso, accidenti.

“Ei Niall, questa sera porto la tua sorellastra a prendere qualcosa da bere”sentii dire a Max, mentre io mi preparavo per uscire nella mia stanza.
“Oh, non mi ha detto nulla. Vacci piano eh!” disse lui ridendo.
Cercavo di sentire quello che si dicevano, ma si erano andati a mettere in giardino e il che era molto difficile.
Ero nervosa, lo ammetto. Max era un bel tipo, simpatico. Ma avevo ancora in testa a Zayn, non accettavo il fatto che non stavamo più insieme.
Mi squillò il telefono, mentre stavo preparando le cose da mettere nella mia borsetta. Era Jade.
“Ei scema, arrivi a New York e non ti fai sentire più?!” disse lei.
“Ho avuto da fare oggi, ti avrei chiamata domani. Lo sai!” risposi tenendo la testa inclinata alla spalla, per reggere il telefono.
“Bene, ora che fai?”
“Esco un po’.”
Risposi facendo la vaga, non volevo che pensasse che già avevo trovato un altro ragazzo.
“Uh, con chi?!”
“Mio.. mio fratellastro. È molto simpatico”
dissi mentendo, -sul fatto che uscivo con lui, il fatto che era simpatico era vero.
“Allora divertiti, a domani scema!”
La salutai e bloccai la chiamata.
“Miley, posso entrare?” domandò Max bussando.
Io aprii la porta sorridendo.
“Si, possiamo anche andare. Sono pronta” (Outfits)
Con la macchina andammo in un locale lì vicino casa, tanto per prendere qualcosa di leggero e conoscerci meglio.
“Miley, ti va di parlarmi del tuo ex? Parlarne potrebbe farti stare meglio..”
Feci un lungo sospiro, girai il mio cocktail e poi cominciai a parlarne.
“Ci siamo lasciati perché gli ho nascosto che sarei venuta a stare qui a New York, ho provato a fare pace prima di andarmene, ma non mi ha trattata poi così bene”
“Accidenti che stronzo. Che ti ha detto di preciso?”
domandò.
“Solo che non voleva parlarmi, e basta” dissi alzando lo sguardo da terra.
“Spero potrai dimenticarlo presto, almeno non soffrirai!”
“Già, il lavoro mi aiuterà molto.”
“Si, intendevo il lavoro..”
disse lui distogliendo lo sguardo da me.

Quando uscimmo dal locale, mi propose di andare a fare una passeggiata nelle vicinanze, dato che era ancora troppo presto per tornare a casa.
“Quindi potrò dire che sei la mia amica quando sarai famosa, mentre io starò qui in mezzo alla gente, io, comunque mortale?” disse il ragazzo per scherzare.
“Se sarò in cima alla ‘catena alimentare’ tu sarai con me” dissi ridendo.
“Catena alimentare, wow!” rispose mettendosi a ridere.
“Allora domani passo a prenderti. Va bene?”
“Va bene ok, ora sono le undici.. è meglio andare a casa, domani devo alzarmi presto”
“Torniamo allora”
disse girando.

Le sveglia suonò alle sette e mezzo in punto. Con molta fatica mi alzai da quel letto, ancora non avevo fatto caso a quelle tre ore di differenza che c’erano tra NY e LA.
Andai dritta in bagno, quello riservato a me. Cavolo, mi sentivo già una star. Quella casa era una villa gigantesca, avevo anche paura di perdermi.
Mi lavai e feci anche uno shampoo, poi asciugai i capelli e li acconciai per bene.
Andai nella mia cabina armadio, che al primo colpo sembrava molto ma molto enorme. Il mio normale armadio era nemmeno un quarto di quella stanza.
Presi qualcosa che si addicesse di più al mio primo giorno di lavoro al set, lo indossai e andai in cucina. (Outfits)
Niall era già sveglio.
“Ei, come mai sveglio a quest’ora?” domandai.
“Sto studiando per gli esami all’ammissione all’università” disse.
“Ah, capito. Dov’è papà?”
“Nel suo studio, che anche mia mamma –Livia. Va pure”
disse.
Dopo aver finalmente trovato il suo ufficio bussai ed entrai.
“Posso?” domandai.
Era la prima volta che vedevo Livia. Lavorava in ospedale come anestesista e il giorno prima era stata tutto il tempo Ii.
“Ciao amore mio, dormito bene?” disse mio padre venendomi incontro.
“Si tutto apposto. Piacere, sono Miley” dissi porgendo la mano alla donna, che fu molto felice di conoscermi.

“Niall c’è Max, io vado. Ci vediamo quando torno” dissi prendendo la borsa e uscendo di casa.
“Ei star, sei pronta? Hai anche l’autista personale!” disse il ragazzo venendomi incontro e scoccandomi un bacio sulla guancia.
Io gli sorrisi e ricambiai il buongiorno.
“Andiamo, se no facciamo tardi. Ed è il mio primo giorno e non voglio essere buttata fuori!” dissi. Scoppiammo a ridere tutti e due. 

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Capitolo 11
*** chapter eleven. ***


“Guarda chi arriva! La nostra star!” disse il manager, vedendomi andare verso il set.
“Buongiorno a tutti! Spero di non essere in ritardo” dissi posando la mia borsa per terra.
“Ma tranquilla, qui sei sempre perdonata. Chi è il tuo amico?” mi domandò ancora il regista.
“Oh, ehm. Lui è Max, ve lo presento.”
“Piacere di conoscerti Max, mi stai già simpatico!”
disse il regista, dandogli una pacca sulla spalla.
Era simpatico a quanto pare. Era un tipo non tanto alto, i capelli neri, quasi rasati con una crestina e vestiva in modo molto casual. Si chiama Barney.
“Bene Miley, vai nel tuo camerino. Lì troverai i vestiti che devi indossare. Su, su!” disse.
Andai insieme a Max nel mio presunto camerino, accidenti non potevo ancora crederci. Stavo per girare il primo episodio della serie in cui sarei stata io la protagonista.
“Ma che bel completo!” disse Max prendendolo dalle crucce.
“Già,  è molto carino.”
Mentre stavo per levarmi la mia magliettina, notai che Max mi stava fissando. Il che mi mise un po’ in imbarazzo, stavo per ‘spogliarmi’ davanti a lui e nemmeno me ne accorsi.
“Dovrei diciamo vestirmi, puoi aspettarmi fuori?” domandai.
“Si certo, a dopo” rispose sorridendo.
Stavo cominciando a vestirmi quando mi arrivò un messaggio al cellulare.
“Possibile che non mi lasc..” smisi di parlare tra me e me quando vidi il nome sullo schermo: Zayn.
“Ciao piccola, sono stato uno sciocco lo so. In questi giorni mi sento malissimo, nemmeno voglio alzarmi per andare a scuola o agli allenamenti. Mi sento malissimo senza te. Ti amo e spero che un giorno potrai perdonarmi” diceva così il messaggio.
Quelle parole mi straziavano il cuore, decisi di finire di vestirmi e nel mentre lo facevo pensare a cosa rispondere.
Avrei tanto voluto che lui fosse lì in quel momento con me, l’avrei stretto forte a me e non l’avrei più lasciato andare.
Ero pronta, magari Barney poteva anche aspettare qualche minuto in più. Mi misi comoda davanti allo specchio sulla poltrona, e continuavo a fissare lo schermo.
“Miley ti cerca Barney! Devi andare, dai esci” mi urlò Max bussando.
Lasciai il telefono lì accanto alle mie cose e andai ad aprire la porta.
“Si, vado subito” dissi, uscendo sorridendo e andando via di corsa.

Finimmo di registrare la prima puntata alle sei di pomeriggio, dopo nove lunghe ore di lavoro ero sfinita, meno male che c’era Max a darmi un po’ di forza.
“Ei Miles, so che sei stanca ma ti va di andare a prendere un panino veloce e mangiarlo insieme?” domandò il ragazzo mentre metteva in moto la macchina.
“Si certo, andiamo. Ouh, aspetta un attimo, è la mia amica, devo risponderle scusa” dissi vedendo che mi stava arrivando una chiamata di J.
“Ma brutta barbona, se non mi faccio sentire io tu non ti fai sentire?!” disse.
“Jade ho avuto una giornata pesantissima sul set, scusami”
“Oh Miley scusami, scusami! Non ricordavo che cominciassi oggi! Allora, com’è andata?!”
“Oh bene, sono tutti simpaticissimi.”
“Hai una voce strana, e non è solo perché sei stanca, sputa il rospo”
“Oggi, -guardai un attimo Max, poi continuai- mi ha mandato un messaggio Zayn, dice che mi ama ancora ma non gli ho risposto”
“Ti ha detto che ti ama?!”
disse.
“Si, perché, che c’è di strano?!” domandai.
“Non dovrei dirtelo, ma sono tua amica e non voglio nasconderti nulla, ieri l’ho visto con Melanie nel cortile della scuola, dovevi vederlo.. rideva così tanto con lei, e poi come lei guardava lui.. se lo mangiava con gli occhi”
“Ma io vengo posto lì e lo ammazzo, fottutissimo..”
mi bloccai, pensando che avevo al lato Max.
“Si lo so, lo so. Ci ho pensato io a sgridarlo per bene, ma sai com’è fatto..”
“Ok scusami, ma ora devo andare.. Ci sentiamo presto”
dissi quasi distrutta.
“Stammi bene cucciola, pensa a divertirti e basta. Un bacio da tutti”
Chiuse la chiamata e posai il telefono in borsa.
Non sapevo se arrabbiarmi oppure se scoppiare in lacrime. Come aveva potuto, mi aveva detto che mi amava ma forse era tornato con Melanie? Ecco, era sempre il solito. Non era cambiato.
“Miley.. mi dispiace” disse Max tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
“Max fermati, ceniamo in questo locale.” Dissi.
“Come vuoi..” disse parcheggiando.
Non appena scendemmo dalla macchina e lui mi venne ad aprire lo presi per la maglia, e feci in modo che si mettesse lui poggiato alla macchina.
Mi ci avvicinai e lo baciai, come non avevo mai baciato nessuno. Era il momento di dimenticarmi di Zayn, non volevo più soffrire.
Lui mi prese per i fianchi e mi strinse ancora di più a se, continuando a baciarmi.
Quando ci staccammo l’uno dall’altra restammo un paio di secondi a guardarci, increduli per quello che era appena successo.
“Miley.. io..” disse lui balbettando un po’.
“Ssh, non roviniamo questo momento” dissi baciandolo ancora, e ancora.
“Lo stai facendo per dimenticarti di Zayn?” domandò.
“No, tu mi piaci davvero.” Dissi. E il che era vero, era davvero un bel tipetto.
“Bene, andiamo a mangiare qualcosa dai” disse, prendendomi per mano.

“Ei piccola, ci vediamo domani, ok?” disse mentre eravamo sul portico di casa.
“Domani non lavoro, quindi abbiamo tutto il giorno per stare insieme” dissi accarezzandogli leggermente il petto.
“Non vedo l’ora” disse avvicinandosi a me e baciandomi.
Niall aprii la porta, e rimase un paio di secondi a guardarci, imbarazzato.
“Scusatemi se ho disturbato, non.. non volevo” disse.
“Ma no, tranquillo. Tua.. tua sorella aveva qualcosa nell’occhio e così.. Beh si hai capito va” disse Max.
“Ok, come vuoi tu. Ti va di entrare e prendiamo qualcosa insieme?” domandò Niall.
“Fate quello che volete ragazzi, io mi vado a mettere il pigiama, sto morendo di sonno” dissi cominciando ad entrare.
Andai dritta in camera mia, mi chiusi la porta alle spalle e ripensai a tutto quello che era successo quella sera.
Accidenti.
Come avevo detto ai ragazzi, andai a fare una doccia veloce e poi indossai il pigiama.
Mi misi un po’ al pc e mi collegai a Twitter. Tutti sapevano già che sarei apparsa in tv, si erano informati su chi fossi e mi scrivevano.
Che gioia, almeno qualcuno sapeva che esistevo.

-Una settimana dopo-
Era già passata una settimana da quando io e Max ci eravamo messi insieme. Mio padre, la mia matrigna e Niall ne erano al corrente, ed erano molto felici.
Avevo registrato altre due puntate della serie “This is Riley’s Life” e la prima era andata in onda con enorme successo.
Non avevo più sentito Zayn da allora, ma avevo parlato con Jade e a quanto pare lui non stava più con loro ma aveva cominciato a frequentarsi con quelli della sua squadra di basket e le cheerleader.
Ma ormai non mi importava più di tanto, stavo con Max ed ero felice, ma ammetto che un po’ mi mancava.

Mio padre e la sua compagna erano partiti quel giorno per una settimana, andavano in vacanza alle Maldive e Niall ero stato accettato all’università, e così sarebbe andato a stare per tre giorni lì, tanto per vedere com’era.
Quella sera Max sarebbe venuto a dormire con me, avevo un po’ paura a rimanere sola.
Ordinavamo una pizza, e poi ci mettevamo davanti alla tv.
Si erano fatte le sei e mezzo, ed eravamo messi a discutere sui nostri hobby preferiti, sulla nostra vita e molto altro ancora.
Sentii suonare al campanello, non aspettavamo nessuno. Chi poteva mai essere?
“Ei piccola, vado io” disse Max. Ma lo bloccai.
“No amore, vado io a vedere chi è” dissi alzandomi.
Andai fino alla porta, e la aprii. No, non poteva essere. Non riuscivo a credere ai miei occhi.
 

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Capitolo 12
*** chapter twelve. ***


Non poteva essere lui, come faceva ad essere a New York?
“Zayn, che ci fai qui?” domandai nervosa.
“La mia squadra di basket ha un campionato qui.. e allora siamo venuti” disse agitandosi un po’.
“Come hai fatto a sapere che sto qui, invece?”
“Quante domande.. ecco, Louis mi ha detto. Ma non ti arrabbiare con lui, l’ho costretto sotto tortura, povero..”
“Amore, chi è?”
domandò Max venendo. Non aveva mai visto una foto di Zayn, per fortuna.
“Ehm, puoi.. puoi lasciarci da soli?” domandai a Max.
“Se proprio vuoi.. ci vediamo domani” rispose.
Stava per baciarmi, ma lo scansai e lui lo avvertii.
Feci entrare Zayn e chiusi la porta mentre lui si accomodava in soggiorno.
“Perché ti ha chiamata amore?”
“Stiamo.. niente lascia stare”
dissi.
“Come lascia stare?! Ti sei già dimenticata di me?! Come hai potuto!?” disse lui alzandosi dal divano furioso.
“Ho dovuto farlo! Ti sei fidanzato con Melanie, cosa dovevo fare? Starmene a soffrire per te?!” dissi alzando anche io la voce con le lacrime agli occhi.
“Come scusa? Io con Melanie?”
“Jade mi ha detto tutto, mi ha anche detto che non stai più con loro”
dissi, cercando di scacciare una lacrima.
“Ma come hai potuto crederci?! La verità è che Steven sta per partire e così devono nominare un nuovo capo squadra, me li sto accattivando per diventare io, ma non è successo nulla con Melanie!”
“Perché dovrei crederti?”
domandai.
“Tu non sai quanto ho sofferto in questi giorni, mi è capitato anche di piangere. Non ho mai provato una sensazione così. Tu sei diversa dalle altre” disse, cominciando ad avvicinarsi sempre di più a me.
Volevo allontanarmi come feci con Max, ma accidenti non potevo. Volevo baciarlo, anche saltargli addosso e non lasciarlo più.
Continuava ad avvicinarsi piano, mise una mano sul mio fianco e sorrise.
Ed ecco che finalmente le nostre labbra si toccarono, cominciò a baciarmi come ai vecchi tempi, quanto cavolo mi era mancato.
“Voglio dimostrarti il mio amore” disse facendomi coricare sul divano, e mettendosi leggermente su di me.
“Sai che lo so già, e non c’è bisogno di dimostrarmelo”
“Ok va bene, ma voglio farlo lo stesso. Ti amo Miley”
disse cominciando a baciarmi prima sulle labbra e poi lungo il collo.
Dopo un po’ mi prese in braccio e mi portò  in camera mia, i nostri vestiti finirono per terra e noi sotto le coperte.

“Ei Miley, devo andare ora” disse Zayn mentre mi accarezzava i capelli.
Eravamo insieme da due buone ore, eravamo ancora nel mio letto abbracciati.
“Di già?”
“Si. Ho gli ultimi allenamenti prima della partita di domani. A proposito, vuoi venire?”
mi chiese.
“Non posso, lavoro.” Dissi alzandomi e cominciando a rivestirmi, anche lui prese i suoi vestiti e si rivestii.
“Come mai sei così acida?” domandò venendomi vicino.
“Domani sera tu tornerai a Los Angeles e io resterò qui per registrare quel programma. Se sapevo quando avrei sofferto non avrei nemmeno provato a farlo quel provino!” dissi scoppiando in lacrime.
Lui mi strinse a se, mentre le lacrime continuavano a scendere.
“Nessuno ha detto che è facile, ma se è destino che dobbiamo stare insieme un giorno succederà, ok?” mi disse.
“Non voglio stare insieme a te ‘un giorno’ ma ora e per sempre” dissi continuando a piangere.
“Cucciola, tu non puoi lasciare il programma e io non posso lasciare la mia squadra di basket. E ora smettila di piangere, ti prego” disse stringendomi più forte.
“Zayn non voglio che tu vada, ho bisogno di te, non di Max”
“Ho sbagliato a venirti a cercare, ho solo peggiorato le cose.”
Disse.
“No, no, no! Non pensarlo nemmeno!” dissi sciogliendo quell’abbraccio.
“Ora devo andare, mi accompagni alla porta?” domandò.
Andai con lui fino alla porta di ingresso, non volevo lasciarlo andare, accidenti.
“Torneremo presto insieme, ne sono sicuro” disse, dandomi un ultimo, lungo bacio.
“Ti amo Zayn, ti amo”
“Anche io piccola. Ci sentiamo presto”
mi disse, poi andò via.
Mi chiusi la porta alle spalle e cominciai a piangere, solo nel momento in cui ci baciammo dopo tanto tempo mi accorsi quanto lo amavo e quanto mi mancava.
Le lacrime scendevano e avrei voluto che lui fosse ancora lì con me ad abbracciarmi, ma ormai era lontano.
Stavo ancora lì seduta per terra appoggiata alla porta, quando la porta di colpo si aprii e finii per buttarmi in avanti per non farmi male. Era Niall. Che figuraccia, stavo piangendo e lui aveva gli occhi fissi su di me.
“Cosa succede Miley?! È successo qualcosa con Max?” disse porgendomi la mano, per aiutarmi ad alzarmi.
“No, forse peggio”
“Mi fai preoccupare, dai vieni in cucina a prendere un po’ d’acqua. Ti calmi e mi spieghi tutto”
disse.

“Quindi lui è venuto qui e… insomma avete fatto pace.” Disse Niall.
Io annuii senza rispondere.
“Devi parlare assolutamente con Max, sei ancora innamorata di Zayn, non puoi continuare a stare con lui. Lo illudi e basta” mi disse.
“Hai ragione, io mi sono messa con Max per cercare di dimenticare lui, devo parlarci” dissi.
Lui mi sorrise e mi abbracciò.
“Ah Niall, come mai sei qui e non all’uni?” domandai.
“Non mi sono trovato bene, ho deciso di lasciare stare”
Io gli sorrisi e andai in soggiorno a chiamare Max. Erano le dieci e mezzo, non poteva dormire.
“Max ciao, scusa se ti chiamo, ma ho bisogno che tu venga qui” dissi tutto d’un fiato.
“Così mi fai preoccupare, comunque arrivo subito” disse, e poi chiuse la chiamata.
Ritornai in cucina da Niall.
“Nervosa?” domandò lui mentre mangiava dei biscotti.
“Si, e anche tanto..”
“Dai tranquilla, se svieni ci sono io a reggerti”
“Sei il migliore fratellastro del mondo!”
dissi abbracciandolo forte all’improvviso.
“E tu sei dolcissima.”

“Eccomi sono qui, dimmi tutto” disse Max entrando in cucina seguito di Niall.
“Max, io.. io..” non riuscivo a dirlo, non volevo ferirlo. Vedevo Niall che mi faceva segno di continuare a parlare.
“Non, non.. provo nulla per te.” Feci una pausa.
“E me ne sono accorta troppo tardi e lo so, scusami”
“Ecco, lo sapevo. Non fa niente tranquilla, io.. non mi buttò giù per così poco”
disse.
Mi guardò un paio di secondi e poi se ne andò in soggiorno, quasi verso la porta di ingresso ma lo rincorsi.
“Max aspetta! Voglio che tu sia mio amico, non voglio perderti per sempre” dissi fermandolo.
“Tu vuoi amicizia, io altro. Come facciamo?” domandò.
“Non lo so, fatti passare questa cosa per me ma ti prego, ho bisogno di te come amico. Sei fantastico” gli dissi. Quelle parole erano sincere, non le dicevo solo perché ero triste per averlo fatto stare male.
“Ci dormo su e domani ti mando un messaggio” disse, questa volta non si lasciò fermare, andò via senza dire nulla.
“Gli passerà, tranquilla.” Disse Niall abbracciandomi. Quanto era tenero accidenti.

“Buongiorno carissima! Come va?” mi disse Barney vedendomi scendere dalla macchina.
“Ehm, diciamo bene. Grazie per averlo chiesto..” risposi triste.
“Dov’è il tuo amico? Come mai sei sola e perché hai quella faccia triste?!” domandò.
“Ho avuto una piccola discussione con Max, e poi ho anche avuto un problema con il mio ex.. ora andiamo, non ho voglia di parlarne” dissi prendendo la mia borsa.
“Senti oggi non sei nelle condizioni di registrare. Non sei allegra, né hai l’energia positiva giusta. Va via, prenditi questa giornata libera e rilassati.” Disse Barney sorridente.
Felice, me ne andai a casa per cambiarmi, dovevo assolutamente andare alla partita di Zayn.
Per fortuna avevo domandato a Louis la sera prima su Facebook dove giocavano e anche a che ora.
Avevo un’ora per prepararmi ed essere lì. Decisi di fargli una sorpresa, volevo vedere come reagiva.
Mi cambiai i vestiti (Outfits) in fretta e poi ripresi la macchina. Feci più in fretta possibile e per fortuna arrivai in tempo.
Quando entrai c’era molta gente, i ragazzi e Zayn stavano facendo qualche tiro per riscaldarsi.
Mi avvicinai un po’ al campo, e attirai subito la sua attenzione. Poggiò la palla per terra e cominciò a sorridermi, così ricambiai il sorriso mentre lui mi veniva incontro.  

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Capitolo 13
*** chapter thirteen. ***


“Ei piccola, non eri al lavoro?” mi disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla testa.
“Ho preso il giorno libero, solo per venire qui da te”
“Mi sento onorato allora” 
“Ei, faccio il tifo per te. Vinci per me!”
dissi.
Lui mi sorrise, mi fece l’occhiolino e tornò in campo. Accidenti, quanto era bello. 
Mi andai a sedere nelle tribune, in mezzo a un sacco di gente che nemmeno conoscevo. Tutti facevano per il tifo alla squadra di New York, e beh. Ci credevo.
Cominciò la partita, manco due minuti che la squadra avversaria fece canestro. Bom!!! Primo punto.
Ne passarono 10, ed eccone un altro, mi stavo seriamente rassegnando.
Arrivati a mezzora la squadra avversaria  era sempre rimasta a quei due punti per fortuna, ma ecco che Zayn prese possesso della palla, cazzo era un fulmine in quel campo. Arrivo a circa 2 metri dal canestro, tirò e fece punto! 
Fui l’unica ad alzarmi per esultare, a parte un gruppo di ragazzi, che penso erano della ‘nostra’ scuola. 
Passarono 5 minuti, ed ecco un altro canestro fatto sempre da Zayn. Altri 15 e un altro. 
Accidenti, era fortissimo in campo e non me n’ero mai resa conto.
La partita finì a 7 a 2 per noi di Los Angeles. Corsi in campo e abbracciai Zayn, era tutto sudato, ma onestamente non mi importava. 
 “Sei stato bravissimo! Sono così felice!” gli dissi.
“Grazie piccola, sei fantastica” gli sorrisi e sciolsi quell’abbraccio, tornando a pensare che in poche ore lui sarebbe tornato a Los Angeles e io sarei rimasta lì.
“Ei, che succede? Come mai quel faccino triste?” domandò.
“Fra poco tornerai a casa.. e io resterò qui” 
“Dai, fatti forza e ricorda quello che ti ho detto a casa tua. Ok?” 

Io annuii e tornai ad abbracciarlo forte.

“Ahahaha ma dai, non mangiare quel panino così! Fa il brav’uomo!” gli dissi, vedendolo mangiare quasi come un cannibale, mi faceva sempre morire dal ridere.
“Si, ok scusa.” Disse prendendo un fazzoletto e pulendosi.
“Si sta facendo tardi –dissi guardando l’orologio del telefono-. È meglio andare in aeroporto” 
“Sai che non sei costretta a venire.. non vorrei tu ci restassi più male di quanto già stai” rispose.
“No, voglio venire. Chissà quando ci rivedremo” 
“Come vuoi.. dai andiamo, il taxi arriva tra poco” 

Andammo all’entrata dell’albergo e Zayn posò il suo borsone per terra, nemmeno 5 minuti dopo arrivò il taxi e ci portò in aeroporto.
Facemmo il check-in e poi andammo verso i controllori. Era arrivato il momento, dovevamo salutarci.
Non volevo crederci, avrei voluto che restasse, o meglio che io andassi con lui. Ma non era possibile.
“Presto ci rivedremo, ne sono sicuro” mi disse poggiandomi le sue mani sul volto.
“Non voglio lasciarti andare, mi mancherai troppo” dissi mettendomi a piangere e buttandomi su di lui.
“Peggioriamo le cose, dai. Sta tranquilla ora” mi disse.
“Non è facile” dissi sciogliendo quell’abbraccio e asciugando un po’ le lacrime.
“Senti.. non stiamo insieme al momento, ma sappi che ti amo ancora da impazzire e ti aspetterò. Aspetterò anche 3 o 4 anni, fosse l’ultima cosa che faccio. Ok?” disse guardandomi negli occhi.
Mi avvicinai a lui e lo baciai, lui poggiò le sue mani nei miei fianchi e ricambiò quel lungo e passionale bacio.
“Ti amo anche io Malik” 
Lui mi sorrise, prese il suo bagaglio a mano e se ne andò, senza dirmi più nulla.
Non volevo rendere le cose più difficili di quanto erano, così andai verso l’uscita, con qualche lacrima agli occhi. 
Mentre camminavo guardavo per terra, cercando di non far vedere che piangevo, ma mi scontrai con qualcuno.
Alzai lo sguardo. Max.
“Miley.. scusami, non volevo finirti addosso.. ma perché piangi?” 
“Zayn è partito, e chissà quando ci rivedremo” 
“Mi dispiace..”
“Ti prego abbracciami, ho bisogno che un buon amico mi dia conforto per ora” 
Lui non ci pensò due volte e mi abbracciò, mi teneva stretta a se e continuava a ripetermi all’orecchio “andrà tutto bene, vedrai”.

“Come mai eri qui te?” dissi mentre eravamo in macchina per tornare in città.
Max mi aveva dato un passaggio, e avevamo anche fatto pace, lui mi aveva detto che la piccola cotta per me stava passando.
“Ho accompagnato mio padre, è partito per lavoro..” 
“Ohw, capisco. Senti, ti va di venire a casa mia per guardare un film? A Niall farebbe piacere”
dissi.
“Ovvio, chiamalo e avvisalo.” 
Lo chiamai, e ovviamente non disse no, anzi fu molto felice e ordinò anche le pizze per tutti.
Io e i ragazzi trascorremmo una lunga ma bella serata tra chiacchere e scherzo, e alla fine trovammo anche una bottiglia di Vodka nascosta dal qualche parte.
Non bevevo da tanto, forse un mese.
“Dai, coliamocela, possiamo farcela” disse Max versandone un po’ in tre bicchierini.
Mi ero divertita quella sera, e anche tanto, ma non smettevo di pensare a Zayn. 
Colai velocemente il primo bicchierino, il secondo e poi anche il terzo fino al punto che non riuscii a capire più nulla.

Il mattino successivo, mi svegliai tra le braccia di qualcuno, non riuscivo a capire chi fosse, dato che ancora la mia vista non era del tutto ottima, e avevo un forte mal di testa. 
Mi girai e mi strofinai un po’ gli occhi. Era Max, oh, accidenti, speravo solo non fosse successo nulla tra di noi quella notte mentre io non ero in me. 
“Max, Max svegliati accidenti!” dissi scuotendolo.
“Ei buongiorno” 
“Che è successo stanotte?” 
“Nulla, tu ti sei ubriacata al terzo bicchierino di vodka e io e Niall ti abbiamo portata a letto, ti sei addormentata subito, io ero mezzo ubriaco e ho deciso di dormire qui.. ed eccomi”
disse strofinandosi gli occhi.
“Ah bene. Sono le dodici, ho un mal di testa tremendo e una nausea incredibile e alle tre devo essere al lavoro” dissi.
“Direi che va tutto bene, no?” disse lui per scherzare.
“Mi alzo, con molta fatica ma mi alzo” dissi.
Mi alzai dal letto, e non appena lo feci sentii un bruttissimo vuoto e caddi sul letto.
“Miley! Stai bene?!” disse Max venendomi vicino.
“Si si, solo un giramento di testa, tranquillo” 
“Ma che tranquillo, dai andiamo in cucina insieme”
disse alzandosi e prendendomi per mano.
“Buongiorno a tutti e due! Miley, ti vedo un po’ persa.. il dopo sbronzatina, eh?” disse Niall. 
“Simpatico, davvero simpatico” dissi sedendomi in una sedia.
“Devi andare a lavoro così? Non sei nelle condizioni per lavorare.” Disse Max. 
“Devo andare, non posso dire di no” insistetti.
“Ok come vuoi, ma io ti accompagno” disse Max. 
“Va bene come vuoi, vado a farmi una doccia per rinfrescarmi un po’ le idee” dissi alzandomi e barcollando un po’.
Riuscii miracolosamente a fare la doccia e a non cascare, dopo stetti un po’ meglio. 
Quando finii di vestirmi, mi arrivò una chiamata, era Zayn.
“Ciao piccola, come va?” domandò.
“Uhm, bene. Tu?” 
“Che hai fatto alla tua voce?!”
domandò ancora.
“Nulla, ho dormito poco stanotte” dissi mentendo.
“Mah.. non mi convinci molto.”
“Fidati di me, tranquillo”
“Ei Miley, dai vieni a mangiare qualcosa”
disse Max entrando in bagno. Fortuna che ero vestita.
“Chi è?” domandò Zayn.
“Uh, è Max. è qui con noi a tenerci compagnia, ora devo proprio andare.. un bacio” 
“Va bene, un bacio anche a te” dissi, poi chiusi la chiamata.
“Era Zayn, non è vero?” 
“Si, proprio lui. Ha capito che ero un po’ andata, ma pazienza” 
“Dai, ora vieni a mangiare e poi andiamo al set”
disse Max.

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Capitolo 14
*** chapter fourteen. ***


“Ei bellissima! Pronta a girare un altro fantastico episodio?!” mi disse Barney.
“Ei Bee! –Si faceva chiamare così-. Prontissima, GO, GO GO!” dissi carica e piena di energia.
Mi ero ripresa nelle ultime ore dalla mia sbronza, e avevo anche richiamato Zayn dicendogli che quando mi ero alzata non stavo tanto bene, ma mi ero ripresa. Non gli dissi della vodka e che ero ubriaca la sera prima, sarebbe venuto fin li e mi avrebbe fatto il quarto grado di presenza.
Andai accompagnata da Max nel mio camerino, già c’erano le truccatrici ad aspettarmi.
“Buongiorno, dai siediti che cominciamo” mi disse una delle due.
Le costumiste stavano decidendo invece i vestiti che dovevo mettere per girare le scene. Avrei finito di lavorare sicuramente intorno alle sette, avevamo saltato un giorno e avevamo molto da recuperare.
Dopo essere stata circa tre quarti d’ora su quella sedia ed essere stata truccata andai ad indossare i miei abiti di scena.
Quando fui pronta, insieme a Max –come sempre- andammo direttamente nella sala dove dovevamo girare le scene.
“Miley, vieni qui. Ti presento una persona” disse Bee.
Accanto a lui c’era un ragazzo, alto. Poteva essere 1.85 accidenti. Biondo, occhi verdi e capelli ricci. La perfezione fatta in persona.
“Lui è Luke, il tuo co-protagonista. Sarà il tuo fidanzato nel programma, apparirà per la prima volta oggi.” Disse.
Il ragazzo mi sorrise in una maniera impressionante, cavolo.
“Piacere mio carissima” disse porgendomi la mano.
“Ciao, piacere” dissi stringendogliela.
Cominciammo a girare, in pratica lui doveva entrare dalla mia ‘porta di casa’, e doveva dire di essere tornato dal suo servizio fotografico in Europa.
Salutava i miei genitori, e io mi sarei dovuta buttare tra le sue braccia, e dopo dargli un bel bacio molto passionale. Non sapevo se sarei riuscita a farlo.
Sbagliammo la scena le prime volte, magari perché qualcuno non ricordava le battute o anche perché prima del nostro fatidico bacio ci mettevamo a ridere. Era più forte di noi.
Alla decima volta, ci riuscimmo. Riuscimmo a girare la prima scena. Si erano già fatte le quattro e mezza, e il tempo volava. Dovevamo girare ancora cinque scene.
“Miley, ho un urgente impegno. Ho appena ricevuto un messaggio, devo andarmene” disse Max mentre io stavo a prendere una bottiglia d’acqua durante la breve pausa.
“Si certo vai, ci sentiamo più tardi bellissima, ti voglio bene” disse scoccandomi un bacio sulla guancia.
Io mi limitai a sorridergli e a fissarlo mentre andava via.
“Eilà, bellissima ciao” sentii una voce alle mie spalle.
Mi girai, era Luke che veniva verso di me.
“Ehm, siamo stati insieme fino a pochi istanti fa, perché mi saluti?”
“Dai, volevo sembrare spiritoso!
–feci un piccolo sorrisetto falso- Vabbè, lasciamo stare.” Disse, prendendo anche lui dell’acqua.
“Quello, insomma, quello lì è il tuo ragazzo?” domandò.
“Ma chi, Max? No, è il mio diciamo migliore amico.”
“Ah meglio così”
disse sorseggiando un po’ d’acqua, facendomi l’occhiolino e andando via.
Sembrava simpatico Luke, sembrava infatti. Si sentiva troppo importante, doveva scendere da quel piedistallo o non saremo andati d’accordo. Poche ore prima non era così, forse l’apparenza inganna.

Quando uscii dal set e mi diressi verso il parcheggio non potevo crederci, già in cielo brillava la luna, erano le otto e il mio stomaco faceva ifhdjxueridh, ero stanchissima, ma tutto quel lavoro ne valeva la pena.
“Miley, Miley! Aspettami” disse Luke, che correva verso di me.
“Che c’è? Oggi non mi sei sembrato molto simpatico” dissi.
“Scusami, è il mio carattere. Ma sai.. per te potrei addolcirmi” disse prendendomi per mano.
Gliela lasciai, e lo guardai un paio di secondi.
“Scusa, ora devo andarmene, devo fare una chiamata” dissi aprendo lo sportello della macchina.
“Ti va di venire a mangiare con me qualcosa? Lavoreremo insieme per i prossimi 2 anni, dobbiamo conoscerci un po’ meglio” insistette il ragazzo.
Sbuffai, forse aveva ragione. Magari se lo conoscevo meglio sarebbe stato meglio.
“Si dai, entra dall’altra parte.” Dissi. Entrai e misi in moto la macchina.
Mentre guidavo per il Mc Donald più vicino, mi squillò il telefono.
“Ei Luke, puoi prendere la chiamata e mettere il viva voce?” domandai.
“Si certo.” Rispose il ragazzo prendendo il telefono.
Rispose alla chiamata e come gli avevo chiesto, mise il vivavoce. Era Zayn.
“Ciao cucciola, come è andato questo pomeriggio di lavoro?” domandò.
“Ei, abbiamo finito ora e sono stanchissima, tu che hai fatto?”
“Riunione con la squadra, mi hanno preso come capitano, sono felicissimo, non puoi capire”
disse felice.
“Oddio amore, sono felicissima.. E poi ci sono novità?” domandai ancora.
“Si ma.. non è sicura come cosa, voglio aspettare la conferma”
“Cosa intendi scusa? Dai non mi fare stare sulle spine”
dissi mentre mi fermavo al rosso di un semaforo.
“No, te lo dirò nei prossimi giorni.. Ora devo andare, è pronta la cena. Ti chiamo prima di andare a dormire, un bacio vita” disse, quanto era dolce.
“Un bacio anche a te, ricordati che ti penso sempre” dissi.
Lui chiuse la chiamata e io continuai a guidare, quasi mi ero scordata che c’era Luke.
“Oh, ehm.. scusa” dissi.
“No.. figurati.” Rispose il ragazzo deluso nell’avere sentito la conversazione con Zayn.
“Lui.. lui è il mio ex ragazzo”
“Ex? Non mi siete sembrati tanto ex”
disse ridendo.
“Ci siamo lasciati perché sono venuta qui.. e lui è a Los Angeles, io spero di poter risolvere tutto al più presto” dissi.
“Ah. Capisco” disse ancora più deluso.
Accidenti, ma perché facevo questo effetto ai ragazzi? Ero così attraente?
Arrivammo al Mc, parcheggiai la macchina e scendemmo a mangiare.
Rimasi con Luke fino alle undici di sera, passammo quella serata a passeggiare per Central Park, a ridere e a scherzare raccontandoci tutto della nostra vita.
Infondo era un ragazzo dolce, e quella sera me lo stava dimostrando, avevo sbagliato a giudicarlo male.
Mi disse anche che stavo cominciando a piacergli, ma avrebbe cercato di non innamorarsi di me, perché aveva capito che non aveva speranze.
“Ecco, hai capito tutto allora” risposi sorridendo.
“Ora dovremmo tornare a casa, si è fatto tardi” disse lui.
“Si, domani alle dieci dobbiamo essere sul set.”
Tornammo alla macchina, prima accompagnai a lui che stava lì vicino e poi tornai a casa mia.
Per strada vidi qualcuno su una panchina, molto familiare. Mi fermai con la macchina a pochi metri di distanza, senza farmi vedere. Era Max, con una ragazza, erano messi lì a baciarsi, come se si stessero levando le tonsilla a vicenda. Avete capito no?
Si era già dimenticato di me? Oh, wow. Che bella cosa. Ero così facile da dimenticare?
Lasciai perdere e tornai a casa, ma non facevo altro che pensare a quello che avevo visto.
Entrai in casa e buttai la borsa sul divano, e mi ci buttai anche io a peso morto.
“Wow, sei piena di energia” disse Niall mentre mangiava le sue patatine e guardava la tv.
“Non puoi capire che pomeriggio stressante, poi sono stata anche a cena con il mio co-protagonista.. pft. Non vedo l’ora di andarmi a coricare” dissi.
Mi squillò il telefono, era di sicuro Zayn. Infatti.
“Ciao amore, sono tornata ora a casa.” Dissi andando verso la cucina.
“Ora a casa? E perché così tardi?”
“Sono uscita a mangiare un panino con il mio co-protagonista. Ne abbiamo approfittato per conoscerci meglio”
dissi.
“Ah.. conoscervi meglio eh?” disse lui.
“Che fa sei geloso?! Ti sei già dimenticato che ho occhi solo per te, Malik?” dissi ridendo.
“Beh lo spero.”
“Dai non fare così, devi credermi. Ah, a proposito. Io non mi vado a mettere a letto se prima non so cosa devi dirmi”
dissi.
“Ecco, vedi.. vorrei aspettare che si faccia domani per dirtelo. Sei più attiva e energica.”
“No, tu me lo dici ora. Se no vengo lì e ti prendo per quei bei capelli che ti ritrovi.” Dissi ridendo.
“Ok, allora te lo dico..” disse lui, facendo una lunga pausa, che nervi. Odiavo quando mi teneva sulle spine, e odiavo ancora di più quando parlava con quella voce così maliziosa. 


SPAZIO AAAAAAUTRICE.
SALVE A TUTTI! ONESTAMENTE IO AMO QUESTO CAPITOLO, NON SO IL PERCHE' LOL . SPERO LO AMERETE ANCHE VOI E MI FARETE SAPERE CHE NE PENSATE!
COME SEMPRE RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO LA MIA STORIA E L'HANNO MESSA TRA LE PREFERITE/RICORDATE ECCETTERA. 
TORNANDO ALLA STORIA, NEL PROSSIMO CAPITOLO SUCCEDERA' QUALCOSA DI MOLTO SCOPPIETTANTE, MA NON VOGLIO ANTICIPARVI NULLA, VOGLIO FARE COME FA IL MALIK, TENERVI SULLE SPINE. AHAHAHHAHA. 
CI RIVEDIAMO PRESTO, SPERO DI AGGIORNARE TRA QUALCHE GIORNO, SE CE LA FACCIO ANCHE DOMANI SERA STESSO. 
CIAAAAAUZ, DESI. 

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Capitolo 15
*** chapter fifteen. ***


Continuava a tenermi sulle spine, ridacchiava e mi diceva che voleva farmi una sorpresa. Mi arrabbiai, odiavo le sorprese e ancora di più essere tenuta sulle spine.
“Ok Miles, te lo dico. Allora, oggi ci è arrivata una comunicazione alla squadra di basket” disse.
“Si dai parla” domandai.
“Ci hanno detto che la nostra squadra è una delle migliori, date le ultime vittorie. A New York c’era un tipo, che ci ha contattati e ha detto che sarebbe felicissimo se noi venissimo lì ad allenarci, e a giocare con le migliori squadre”
“Ommiodio! Quando venite?!”
domandai felicissima. Sembrava che tutta la stanchezza che avevo era passata.
“Tra tre giorni siamo lì amore” disse. A quelle parole avevo paura che fosse tutto un sogno, che mi ero andata a coricare e stavo sognando.
“Ti prego, fa che non sia solo un sogno” dissi.
“No amore mio, non è un sogno, io verrò e potremo finalmente stare insieme” disse.
“Mamma mia, non vedo l’ora di rivederti.. oddio potremo anche andare a stare insieme!”
“Già, comunque.. ora va a dormire che sei stanca, ci sentiamo domani. Ti amo” disse.
“Stento a credere che riuscirò a dormire, comunque buonanotte, anche io ti amo”
Bloccammo la chiamata, rimasi un attimo a fissare il vuoto. Zayn. Tre giorni. New York.
“Niaaaaaaaall!” dissi saltandogli addosso sul divano.
“Oi, oi! Che succede?” domandò ridendo.
Gli spiegai tutto e fu molto felice, finalmente mi avrebbe vista contenta e avrebbe anche potuto conoscere Zayn.
“Quindi.. andrete a stare insieme?” domandò triste.
“Non lo so, ma perché quel faccino triste?” domandai.
“Sei la migliore sorellastra del mondo, con te mi diverto.. non voglio che tu vada via” disse, aprendo le braccia.
Mi ci buttai, e restammo lì ad abbracciarci per molto tempo.

Il mattino seguente mi svegliai con qualcuno che mi stava a saltare sul letto. Misi la testa sotto il cuscino, sperando che la finisse. Non sapevo chi era, e non volevo saperlo. I raggi del sole erano fortissimi e provare ad aprire gli occhi sarebbe stato un colpo, da appena sveglia.
“Chiunque tu sia, smettila o appena mi alzo ti picchio” dissi da sotto il cuscino.
“Non mi fai paura, dai alzati che è tardi!” disse. Era Max. Che coglione.
“Max, finiscila di saltarmi addosso!” urlai tirandogli il cuscino, lui lo scansò saltando giù dal letto.
“Ma buongiorno anche a te tesoro” disse ridendo.
“Non sei affatto simpatico!” dissi facendo una strana faccia.
“Dovresti essere felice! Niall mi ha detto di Zayn..” disse.
“Ohw, si. Ma lasciamo stare un attimo me e Zayn. Ieri sera ti ho visto con una tipa. Chi è la sfigata che deve sopportarti?” domandai alzandomi in piedi.
“Si chiama Ally, è bellissima e simpaticissima” disse, con gli occhi quasi a cuoricino. Bleah.
“Mhm, bene. Sono facile da dimenticare allora” dissi aprendo la mia cabina armadio.
“Non esattamente, ma non potevo restare a soffrire per te. Non credi?”
“Si come se tu soffrissi per me”
dissi.
Lui sbuffò e mi seguii dentro il mio ‘armadio’.
“Cosa metterai oggi?” domandò.
“Ancora non lo so, sto cercando qualcosa che mi interessi..” dissi.

Era arrivato il giorno che tanto avevo atteso, stava per arrivare Zayn.
Ero seduta in alcune panchine davanti agli arrivi. Fissavo quella porta scorrevole. Tutti uscivano, tutti. Ma di Zayn nemmeno l’ombra. Il suo volo era atterrato da 15 minuti ormai, si era perso?
E tanto per concludere quelle stupide panchine erano di una scomodità assurda. Avevo cambiato 38473847 posizioni da quando ero seduta.
“Ehi, nervosa?” domandò Niall, che era venuto con me.
“Si tanto, se non arriva entro cinque secondi entro e vado a cercarlo” dissi.
“Non credo c’è ne sia bisogno” disse il ragazzo indicando le porte scorrevoli.
Eccolo, lui era lì che stava uscendo e mi guardava sorridendo. Era con i suoi compagni di squadra, ma vedevo solo lui in quel momento.
Mi alzai, e gli corsi incontro, lui posò le valigie per terra e mi abbracciò forte.
“Non posso crederci, sei veramente qui!” dissi tenendolo ancora stretto a me.
“Amore, credici sono qui!” disse lui sciogliendo quell’abbraccio, ma continuando a tenermi per i fianchi.
“Ei Zayn, noi andiamo.. ci vediamo domani agli allenamenti!” disse uno dei compagni di Zayn.
Lui fece segnò di conferma e tornò a guardare me.
“Oh.. vieni ti presento una persona” dissi. Prese i bagagli e mi seguii.
Lo presentai a Niall, sembravano molto felici di conoscersi.
“Miley mi parla molto di te..” disse Niall, facendomi diventa rossa. Rossa come un peperone.
Zayn mi guardò e rise un po’.
“Bene, ora andiamo..” dissi prendendo Zayn per mano.
“Ohw, ho anche preso un appartamento io, alla Fifth Avenue. È carino.” Disse Zayn.
“No aspetta, hai detto Fifth Avenue?! Noi stiamo in quella strada!” dissi felice.
“Ohw, allora siamo anche vicini” rispose lui sorridendo.

Niall ci accompagnò all’appartamento di Zayn, gli dissi che avrei anche dormito con lui quella sera, di non aspettarmi.
“Va bene, a domani bella” disse il ragazzo scoccandomi un bacio sulla guancia.
Il proprietario dell’appartamento stava aspettando Zayn per dargli le chiavi, gliele consegnò e salimmo al piano 14.
“Oddio, che bella vista che c’è da qui” disse Zayn vedendo che il soggiorno aveva l’angolo della parete in vetro, per far in modo che si vedesse tutto il quartiere.
Io andai ad esplorare il resto della casa, più che altro sembrava un attico.
Il bagno con la vasca idromassaggio, la camera da letto con l’armadio scorrevole al muro e un letto fantastico.
“Ei, dove sei?” mi disse cercandomi in giro per casa.
“Qui.. in camera da letto, vieni” dissi continuando a guardare.
“Sono offeso” disse lui entrando.
“E per cosa??” domandai.
“Non mi hai nemmeno dato un bacio da quando sono qui” disse abbracciandomi da dietro e baciandomi leggermente il collo.
In quell’istante fui presa da milioni di brividi lungo tutto il corpo, tra le sue braccia mi sentivo finalmente al sicuro.
“Ho degli ottimi piani per noi, per questa sera..” disse continuando a baciarmi il collo.
“Mhm, e che piani sarebbero?” dissi voltandomi. Lo guardai dritto negli occhi, quei due occhioni color caffè, tanto dolci e belli.
“Ora ordiniamo cinese.. parliamo un po’ di quello che ci è successo negli ultimi tempi.. e poi si vedrà” disse.
“Questa serata promette bene allora..” dissi io sorridendo maliziosamente.
“Giàà, dai andiamo in cucina.” Disse lui prendendomi per mano.
Andammo insieme in cucina e chiamammo un ristorante cinese che era lì sotto casa, ma ci avrebbe portato ugualmente tutto su direttamente.
Dopo aver finito di mangiare ci mettemmo comodi sul divano. Lui seduto con i piedi alzati sul tavolino, io con la testa poggiata sulle sue gambe. Mi accarezzava i capelli e mi sorrideva.
“Allora, mi porterai sul set a conoscere tutti?” domandò.
“Domani mattina sì. Alle nove devo essere lì” dissi.
“Io fino alle due sono libero, poi vorrei che tu venissi agli allenamenti”
“Certo che verrò. Finiamo alle dodici. Abbiamo tutto il tempo di pranzare insieme.”
“Va bene..”
rispose lui sorridendo.
Mi fissò per un paio di secondi, senza dire nulla. Mi limitai a sorridergli come un ebete.
“Mi sei mancata in questi tempi. Mi sembra tutto così incredibile” disse.
“Anche tu mi sei mancato, non puoi capire quanto ho sofferto” dissi mettendomi seduta faccia a faccia con lui.
“Ma ora sono qui, questo è l’importante, no?” disse.
Mi avvicinai lentamente a lui e cominciai a baciarlo, le nostre lingue si incontrarono e penso che quello fu il bacio più bello di tutti.
Dopo un paio di minuti mi prese in braccio e mi portò fino alla camera da letto.
Finimmo sotto le coperte in poco tempo, facemmo l’amore tutta la notte, fino a quando intorno alle cinque del mattino non finimmo per addormentarci abbracciati, sotto le calde coperte.


SPAAAZIO AUTRICE. 
Buonsalve a tutti! Ho aggiornato veramente presto, né? Nemmeno io lo immaginavo, ma non avevo idee per l'altra mia storia e così mi sono sbizzarrita con questo capitolo.
L'ho riletto prima di pubblicare, non mi sembra ci siano errori ma in tal caso avvertitemi. c: 
Non so perché, ma io
amo questo capitolo, forse perché Zayn torna e.. vabbè spero che lo amiate anche voi! fjdhxyusdh
Per concludere in bellezza, vi ringrazio come sempre per aver recensito, letto e messo tra le preferite, ricordate e seguite la mia storia, è veramente importante per me.
Ora vi lascio, non vi rompo più. LOOOL. Ci risentiamo presto, un bacino! 

Desi.

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Capitolo 16
*** chapter sixteen. ***


Stavo dormendo, quando cominciai a sentirmi accarezzare la guancia. Apri gli occhi, avevo i suoi occhioni a pochi centimetri di distanza.
“Buongiorno piccola” mi disse con voce rassicurante.
“Ciao amore” dissi strofinandomi un po’ gli occhi.
“Sono le otto.. dai alzati che poi dobbiamo andare sul set” disse lui alzandosi. Era già vestito.
Io invece mi ritrovavo ancora in roba intima sotto le coperte.
“Si certo, dammi due minuti” dissi.
“Ti aspetto di là, ho già preparato la colazione” disse andando verso la porta.
Mi alzai e recuperai i miei vestiti che la sera prima erano finiti per terra. Li indossai, mi sistemai un attimo i capelli e raggiunsi Zayn.
“Uh, hai scaldato i cornetti” dissi sedendomi sull’isolotto dalla cucina.
“Si, quelli al cioccolato! E poi ho anche fatto il latte e caffè” disse sedendosi accanto a me.
Mi limitai a sorridergli, e ad addentare uno di quei cornetti. Li amavo, ne avrei potuto mangiare cento. LOL.
Dopo aver finito di fare colazione andammo a casa mia, per prendere la mia macchina.
“Guido io, ok? Io so dove andare” gli dissi.
Mentre aprivo la macchina mi sentii prendere dal qualcuno da dietro. Mi voltai ed era Max che mi sorrideva.
“Buongiorno tesoro!” disse abbracciandomi.
Zayn ci raggiunse, guardava Max già un po’ male.
“Zayn, lui è Max.. te ne ho parlato” dissi.
“Oh, piacere io sono Max” disse il ragazzo sorridendo e porgendogli la mano.
“Si, piacere mio” si limitò a rispondergli lui.
“Ehm, io sto andando sul set con Zayn, tu che fai?” domandai.
“Ero passato un attimo qui da Niall, ma sto andando da Jennifer” disse. Era il nome di quella ragazza con cui stava uscendo.
“Ohw ok. Allora ci vediamo più tardi” dissi.
Lui mi salutò e andò verso la porta di ingresso. Zayn torno dal lato del passeggiero ed entrò in macchina, mentre io già mettevo in moto.
“Perché ti ha chiamata tesoro?!” domandò geloso.
“È il mio migliore amico, dai non fare così” dissi ridendo.
“Tu sei mia, ricordatelo” disse avvicinandosi e scoccandomi un bacio sulla guancia.
Gli sorrisi e feci retromarcia e mi incamminai verso il set.
Fuori, dove c’era il controllore prima di entrare c’era un gruppo di ragazzine.
Appena mi videro cominciarono ad urlare.
“Le tue prime fan!” disse Zayn ridendo, mentre io aprivo il finestrino per salutarle.
“Miiiiley!” urlò una.
“Ciao ragazze, posso esservi utile?” dissi.
“Abbiamo visto gli episodi di Riley’s Life, sono fantastici! Tu sei fantastica!” urlò ancora un’altra.
“Ohw, grazie ragazze. Ora devo entrare a registrare il prossimo episodi” dissi.
“Chi è quel ragazzo?” disse un’altra indicando Zayn.
“Lui è il mio ragazzo. Si chiama Zayn! Scusate, ma ora devo andare, se no il regista si arrabbia” dissi ridendo.
Mi salutarono ed entrai dentro.
Parcheggiai la macchina e insieme a Zayn andammo verso la stanza dove si sarebbero tenute le riprese.
“Ei Barney!” dissi andandogli incontro.
“Ciao splendore! Ma ne porti sempre uno nuovo?!” disse Bee indicando Zayn.
“Ehm.. veramente ho portato Max fino ad oggi, e poi.. lui è il mio ragazzo, Zayn” dissi arrossendo per ciò che aveva appena detto.
“Piacere di conoscerla signor Barney!” disse il ragazzo.
“Oh per piacere, nessun signore. Solo Barney! Dai Miley, è arrivato Luke. Cominciamo le riprese” disse.
“Barney.. aspetta! Devo andare a cambiarmi” dissi ridendo.
“Oh già certo, vai. Scusa!”
Mi portai dietro Zayn con me, indossai i miei abiti di scena e tornammo. Luke fu molto felice di conoscere Zayn, nei giorni prima gli avevo fatto una testa enorme parlandogli sempre di lui.
Intorno alle dodici finimmo di registrare, corsi svelta a cambiarmi e io e Zayn andammo a pranzare.
“Sono tutti simpaticissimi lì sul set” disse lui mentre addentava il suo panino.
“Già, te lo avevo detto io!” dissi.
“Oh Zayn, oggi torna mio padre. Ti va di venire con me a casa e conoscerlo?” domandai.
“Certo, mi farebbe molto piacere conoscere il mio futuro suocero” disse quasi ridendo.
 “Ma dai smettila!”
“E dillo che ti mancavo!”
disse sorridendo maliziosamente.
“Ovvio che mi mancavi. Te lo ripetevo cento volte al giorno” dissi.
Lui rise un po’ e poi guardò l’orologio.
“Dai andiamo, è tardi.” Disse alzandosi e trascinandomi fino alla macchina.

Quando Zayn finì gli allenamenti erano già le cinque e mezzo.  Lo accompagnai a casa sua per lui farsi una doccia e prepararsi per conoscere mio padre.
Io invece andai già a casa mia per farmi una doccia e mettermi qualcosa di bello.
“Niall! Ciao! Senti dobbiamo ordinare qualcosa da mangiare, papà arriva a casa alle sette e voglio che mangiamo tutti insieme, insieme intendo noi e Zayn, mi vado a fare una doccia. Tu vedi se puoi preparare qualcosa da mangiareee!” urlai tutto d’un fiato verso il bagno.
Ero lentissima a fare la doccia, dovevo sbrigarmi e organizzare tutto.
Fu la prima volta che uscii dalla doccia dopo 20 minuti, e corsi nella mia cabina armadio per scegliere qualcosa di bello da mettere.
Quando fui pronta erano già le sei e mezzo. Sentivo Niall parlare con qualcuno in soggiorno.
Lo raggiunsi ed era con Zayn che parlavano del più e del meno.
“Piccola, come siamo belli stasera” disse Zayn alzandosi e venendo verso di me.
“Grazie, anche tu sei ben vestito” risposi, lui mi scoccò un bacio sulle labbra.
Niall sorrise e si alzò.
“Miley ho ordinato da mangiare il cinese per tutti, ora ci mettiamo a sistemare un po’ la cucina, va bene?” domandò Niall.
“Cinese? Uhg, lo abbiamo mangiato ieri.. Vabbè pazienza. Ok” dissi.
“Tuo padre tra quanto arriva?” domandò Zayn.
“Tra mezzoretta circa, sta tranquillo. È un tipo socievole” dissi io.
Andammo in cucina e cominciammo a sistemare tutto. Si erano già fatte le sette. Sentimmo aprire la porta di casa. Eccolo, era arrivato.
“Papà!” urlai andando lo ad abbracciare.
“Ciao piccola mia, quanto mi sei mancata” disse stringendomi forte.
Poi spostò lo sguardo su Zayn, mentre Niall abbracciava Livia.
“Ehm, papi.. lui è il mio ragazzo. Zayn. Si è trasferito qui da Los Angeles per giocare a basket” dissi.
“Oh, Zayn. E il basket. Amo il basket” disse lui.
Mi sentii sollevata, gli stava simpatico.
Zayn ci venne vicino e si conobbero, poco dopo arrivò anche la cena, ci mettemmo a mangiare e papà Niall e Zayn stettero tutta la serata a parlare di basket.
“Ei Miley, vieni un attimo con me, devo farti vedere una cosa” mi disse Livia quando fu stanca di sentire tutti quei discorsi da maschi.
Mi portò in camera sua e aprì il suo armadio. Accidenti quanta roba che c’era.
“Questo te l’ho comprato mentre ero in viaggio, ti piace?” disse sfoggiandomi un abitino rosso con dei tacchi neri splendidi.
“Oddio Livia! È fantastico! Grazie, grazie!!” dissi abbracciandola.
Lei ricambiò l’abbraccio e mi sorrise. Era dolcissima quella donna.
“Miley, -disse Niall entrando-. Zayn ti cerca, dice che non sta molto bene e sta andando a casa” disse.
“Ohw, ci vado subito” dissi andando in cucina.
“Ei Amore, che succede?” domandai.
“Nulla, sono stanco.. ho dolori un po’ ovunque, nulla di grave” disse.
“Io dormo con te, va bene?”
“Si certo, andiamo?”
disse alzandosi.
Io annuii, ci mettemmo la giacca e cominciammo ad andare verso casa del Malik. 


-Spazio Autrice-
Buonasera a tutti! Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire e a recensire la mia storia. E' davvero importante per me.
Torniamo alla storia. Questo capitolo onestamente non mi piace, ma sapevo che ci tenevate a sapere come continuava la storia e così l'ho scritto.. Spero di rifarmi con il prossimo. Comunque, non ho letto una seconda volta quindi scusate eventuali errori.
Detto ciò, sappiate che mi aspetto qualsiasi recensione, anche negativa :S 

A presto, Desi. 

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Capitolo 17
*** chapter seventeen. ***


Io e Zayn tornammo a casa sua, lungo il tragitto mi disse che aveva una leggera nausea.
“Sicuramente tutto quel cinese ti ha fatto male” gli dissi.
“Già, voglio solo riposare al momento, ugh..” disse con una strana voce.
Arrivammo a casa e Zayn si andò a mettere subito a letto. Io restai a sistemare un po’ di cose in giro, poi misi il mio adorato pigiama e lo raggiunsi.
“Come ti senti?” domandai mentre lui mi accoglieva tra le sue braccia.
“Un po’ meglio amore, tranquilla” disse scoccandomi un bacio sulla fronte.
“Domani c’è la prima partita di basket. È domani sera. Verrai, vero?”
“Certo che vengo, ma in mattina sono sul set.”
“Io gli allenamenti c’è li ho nel pomeriggio, verso le sei.”
Disse. Nemmeno mi chiese se volevo passare un po’ di tempo con lui.
“Vabbè, ora dormi. Buonanotte amore” dissi.
Ci baciammo dolcemente per un po’ e poi ci mettemmo a dormire. Il mattino successivo mi alzai presto. Erano le sei. Dovevo essere sul set alle sette, finivamo intorno alle undici.
Mi alzai piano senza far rumore, non volevo svegliare Zayn.
Mi rivestii in fretta e uscii di casa. Passai da me per prendere il Ranger Rover di mio padre, e corsi sul set.
Il sole stava sorgendo, era l’alba e io ero già in piedi per il lavoro.
“Ciao bellissima. Dove lo hai lasciato il tuo fidanzato?” domandò Luke vedendomi arrivare.
“Dorme. Sta male” risposi.
“Mi dispiace, salutamelo più tardi quando lo vedi” disse lui dandomi un bacio sulla guancia.
Sorrisi e andai a prepararmi. Cominciammo a ripassare prima le nostre battute, poi a fare alcune prove generali e poi registrammo.
Nelle varie pause, provai a chiamare a Zayn, erano quasi le undici quando gli feci l’ultima chiamata e io stavo per finire.
Gli avevo fatto 23 chiamate, a nessuna di quelle aveva risposto. Appena finito, presi la macchina e corsi da lui.
Suonavo al campanello ma non mi veniva ad aprire. Mentre cercavo le chiavi di scorta in borsa lo sentii parlare. Con lui c’era qualcuno, o meglio qualcuna. Chi cazzo era?!
Aprii la porta di soppiatto e mi vidi Zayn che si stava levando la maglietta, e proprio davanti a lui c’era Melanie.
Non riuscivo a crederci, non poteva essere vero. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, e corsi via sbattendo la porta.
Lui mi rincorse, ma non riuscì a fermarmi. Corsi velocemente a casa.
Niall era uscito con Max quella mattina, lo sapevo perché mi aveva mandato un messaggio.
Mio padre non c’era, sarà stato a una delle sue noiosissime conferenze. C’era solo Livia in casa, e non appena mi vide in lacrime subito mi venne ad abbracciare forte.
Ricambiai quell’abbraccio, continuai a piangere mentre mi riveniva in mente la scena che avevo visto pochi minuti prima.
Livia mi fece sfogare piangendo un altro po’, poi mi fece calmare e mi diede un bicchiere d’acqua e mi fece sedere sul divano.
“Piccola, perché piangi in questo modo? Dimmi tutto, posso aiutarti” disse la donna scansandomi una ciocca di capelli.
“Livia, ho appena scoperto che il mio Zayn mi tradisce con la sua ex..” dissi scoppiando di nuovo in lacrime e buttandomi sul suo petto.
Lei mi accarezzò i capelli e sospirò.
“Non.. non capico. Non è possibile, ti ama così tanto. Sarà tutto un malinteso, ne sono sicura” disse prendendomi delicatamente il viso e asciugandomi una lacrima.
Io accennai un piccolo sorriso e cercai di calmarmi. Nel mentre arrivarono Niall e Max.
Non appena Max mi vide mi corse subito incontro.
“Amore cosa è successo?!” disse preoccupato.
Livia se ne andò in cucina e ci lasciò soli. Niall si venne a sedere accanto a me, mentre Max si chinò di fronte a me.
“Dai spiegami tutto. Se quel Zayn c’entra qualcosa giuro che gli vado a dare uno schiaffo all’istante” disse Max.
Io sorrisi, ma non avrei voluto che lo facesse.
Gli spiegai tutto quello che era successo.
“È tutto così difficile. Siamo tornati insieme pochi giorni fa, e lui.. beh se ne va con quella troia” dissi.
“Miley, magari è tutto un malinteso. Che ne sai tu, nemmeno gli hai dato il tempo di spiegare” disse Niall.
“I miei occhi sanno quello che hanno visto, lei era lì a sbavare mentre lui si stava levando la maglietta. Capisci Niall?”
“Posso andare a picchiarlo? Ti prego dimmi sì”
disse Max alzandosi. Accidenti sembrava serio.
“Finiscila, vieni qui!” dissi prendendolo e spingendolo verso di me. Avrei voluto che finisse sul divano, non sopra di me. Me lo levai di dosso spingendolo dall’altro lato.
“Ragazzi scusatemi ma io ho palestra ora, devo andare” disse Niall accarezzandomi la guancia dolcemente.
 Rimasi sola con Max abbracciata sul divano. Non parlammo, ma averlo accanto era già tanto per me.
Non facevo altro che pensare a quella scena, Zayn che si levava la maglietta.
Livia nel frattempo uscii anche a fare la spesa.
Poco dopo sentimmo suonare al campanello.
“Livia, avrà dimenticato qualcosa” dissi alzandomi dal divano.
Andai ad aprire.
Appoggiato allo stipite della porta c’era Zayn, non Livia.
“Cosa cazzo ci fai tu qui!?” disse Max alzandosi dal divano furioso.
“Max, io e Zayn dobbiamo parlare.. puoi lasciarci un po’ da soli?” domandai.
Lui andò via, guardando malissimo Zayn, come per dirgli ‘falla soffrire e ti prendo a cazzotti’. Dolce il ragazzo.
Lo feci entrare, stava per cominciare a parlare ma non gliene diedi il tempo. Boom! Schiaffo in piena faccia.
Lui non fece niente, poggiò una mano sul punto in cui l’avevo colpito.
“Miley lasc..” eccone un altro, ancora più forte di quello di prima.
“Se magari hai finito di picchiarmi io parlo” disse allontanandosi camminando all’indietro.
Gli occhi mi si riempirono di nuovo di lacrime, ma cercavo di trattenerle.
“Zayn perché mi hai fatto questo? Capisci che io ti amo!?”
“Ma cosa ti ho fatto!? Non hai capito nulla di quello che stava succedendo, ok?!”
disse lui venendomi vicino.
“Cosa dovrei pensare, eh? Lei era lì e tu ti stavi praticamente spogliando!” dissi quasi urlando.
“Tu non capisci. Lei è venuta per prendersi il disco dove c’è la coreografia che devono fare stasera le chearleeder, io mi stavo levando la maglietta perché lei stava già andando via e io stavo per farmi una doccia” disse prendendomi per i fianchi.
“Come faccio a crederti? Chi mi dice che non ti sei inventato tutto?!”
“Ma lo vuoi capire che io ti amo e sei l’unica con cui voglio stare?”
disse avvicinandosi a me sempre di più.
Le nostre labbra si incontrarono e ci baciammo dolcemente a lungo.
Stavo mandando tutto all’aria per nulla, non potevo crederci che sciocca che ero stata.
“Piccola, andiamo a casa ora, ho voglia di fare pace con te” disse maliziosamente il ragazzo.
“Abbiamo già fatto pace, Malik”
“Non mi basta, e credo nemmeno a te”
disse baciandomi ancora.

Erano già le sei, e Zayn doveva prepararsi per andare agli allenamenti.
Si alzò dal letto e recuperò i suo vestiti in fondo al letto. Così feci anche io, mentre lui si preparava la borsa mi rivestii in fretta.
Diciamo che passammo un pomeriggio diverso dagli altri.
“Andiamo amore, non vorrei arrivare tardi” disse prendendomi per mano.
Andammo con il Ranger Rover, guidò lui fino alle palestre.
Mi misi in un angolino, mentre aspettavo che Zayn si cambiasse. Vedevo le Chearleeder scherzare tra di loro, mi mancava tantissimo Jade, avrei pagato per averla accanto a me in quel momento.
Gli allenamenti passarono in fretta, tutti insieme andammo a mangiare qualcosa di veloce prima della partita e poi tornammo alle palestre.
Prima di entrare dentro Zayn mi prese per mano e aspettò che gli altri si allontanassero.
“Amore, dentro c’è una sorpresa per te. Sai dove sei seduta.. ecco lì.” Disse il Malik. 


-SPAZIO AUTRICE-
IN QUESTO SPAZIO AUTRICE NON HO MOLTO DA DIRVI, SOLO RINGRAZIARVI PER AVER CONTINUATO A LEGGERE E A RECENSIRE LA MIA STORIA E POI, COSA PENSATE CHE SIA LA SORPRESA?! DAI VOGLIO VEDERE SE QUALCUNO CI AZZECCA, DITEMI PURE! 
Un bacio,  Desi. 

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Capitolo 18
*** chapter eighteen. ***


Entrai dentro, guardai i posti vicino al mio.. oddio non potevo crederci, c’erano Jade e Louis che mi spettavano.
Louis mi venne incontro e io mi misi a correre verso di lui urlando il suo nome, tutti mi avevano guardata. Ma che potevo farci? Mi era mancato da impazzire il mio fratellone.
Gli saltai praticamente addosso e per poco non cadeva. Poveretto.
“Sorellina, mi sei mancata tantissimo!” disse lui stringendomi forte.
“Non mi salutare brutta troia che non sei altro!” disse Jade incrociando le braccia.
Lasciai Lou e mi fiondai su di lei. Ovviamente mi chiamò ‘troia’ per scherzare, non lo pensava veramente.
“Scusami se non mi sono fatta sentire, ma sono stata occupata, tra il lavoro, e tutto. Scusami!” gli dissi stringendola forte.
“Tranquilla, lo so! Non mi faccio problemi. Ora staremo una settimana insieme!!” dissi sorridendo.
“Resterete una settimana!? Oddio!” dissi sciogliendo l’abbraccio.
“Si, resteranno un lunga e intera settimana.” Disse Zayn immischiandosi.
“Ora scusate, entro in campo che la partita sta per cominciare!” disse ancora.
Io e i ragazzi ci andammo a sedere, più che guardare la partita parlammo tra di noi tutto il tempo, poi durante la pausa io e J andammo a prendere qualcosa da bere vicino il bar della palestra.
“Allora.. cosa è successo con Zayn?” disse la ragazza maliziosa.
“Immaginati, abbiamo fatto pace e non potrei essere più felice!”
“Certo che immagino in che modo avete fatto pace!”
“Ma finiscila, cioè si hai ragione, ma sorvoliamo!”
“Ma no, devi raccontarmi ogni singolo dettaglio, insomma.. stiamo parlando del capitano della squadra di basket, il più figo della scuola, quello che tutte le ragazze vorrebbero scoparsi!”

Sempre molto diretta la ragazza.
“Brutta pervertita!” dissi dandogli un piccolo schiaffetto sulla spalla.
“Ahahaha, ma dai! Non puoi dirmi che ho torto”
“Come vuoi tu, comunque magari poi ti racconto”
“E come va con il tuo fratellastro?”
“Ah bene, è simpaticissimo. Te che mi racconti?”
domandai sorseggiando il mio starbucks.
“Beeh.. –strana vocina-.”
“Beeeh.. cosa?”
“Mi sono messa con Louis!”
disse felice.
“E non mi hai detto niente?! Ah non te la perdono facilmente” dissi pagando il conto e cominciando ad uscire con Jade.
“Volevo dirtelo di presenza, ed ecco che te l’ho detto”
“Sono felicissima per te, ma ricordati che Louis è mio”
dissi.
“Si come no, ora è proprietà privata”
“Grr, ti odio”
dissi.
“Mi ami, dimmelo” disse.
“Andiamo, la partita sarà già ricominciata!” dissi prendendola per un braccio.
Entrammo e mi accorsi che i ragazzi stavano perdendo, ed erano sotto di 10 punti. Vidi Zayn sul campo, era parecchio stanco.
“Cosa ha Zayn? Avete fatto festa nel pomeriggio e lo hai sciupato?” disse indicandolo.
“Mhm, forse sì.”
“Manca mezzora alla fine, non potranno recuperare ne ora e ne mai!”
“Non dirlo nemmeno per scherzo, c’è la faranno”
dissi guardando ancora Zayn in campo.
Ci andammo a sedere e dopo 10 minuti il coatch disse a Zayn di uscire dal campo e fece entrare un altro.
Vidi che stavano parlando, e lui era parecchio infastidito, mentre Zayn fissava il campo, fissava il pallone e il canestro.
Volevo andarci, ma Jade mi bloccò, dicendomi che era meglio non andare per ora.
Dopo altri 10 minuti Zayn scomparve, non lo vidi più nemmeno vicino al coatch.
“Jade vado a cercarlo, tu resta qui”
Lasciai lo Starbucks e andai verso gli spogliatoi.
Zayn era lì seduto sulle panchine con la testa poggiata al muro.
“Amore.. tutto apposto?”
“No, non va bene. Questa sera ero troppo sicuro di vincere, ma ho solo fatto perdere la mia squadra!”
Mi avvicinai a lui e mi misi a sedere accanto.
“Non sempre possiamo dare il meglio di noi, hai sbagliato e ti servirà da lezione. I tuoi compagni non ti odieranno per questo!” dissi poggiandogli una mano sulla gamba.
“Lo so, ma io mi sento deluso da me stesso. Non abbiamo mai perso una partita, capisci?”
Poggiai la testa sulla sua spalla, era sudato ma onestamente non mi importava più di tanto.
“Recupererai, stai tranquillo” dissi ancora.
Lui non rispose. Sentimmo solo il fischio dell’arbitro che fermava la partita. I compagni di Zayn vennero in camerino e furono sorpresi nel vedermi lì. Ero una ragazza nello spogliatoio dei ragazzi, accidenti che imbarazzo.
“Ei amico, chi è la pollastrella?” disse uno.
Zayn si alzò e lo guardò malissimo.
“Si da il caso che la pollastrella è la mia ragazza, e non dovete toccarla. Chiaro?”
Loro annuirono, e nessuno si azzardò a rispondere.
“Comunque, per la partita.. tranquillo. La prossima settimana recuperiamo tutto, capita a tutti di avere una giornata no” disse ancora un altro.
Zayn si mise di nuovo a sedere e guardava il tipo che aveva appena detto quella cosa annuendo.
Mi accorsi che i ragazzi stavano già per spogliarsi, spalancai la bocca e mi coprii gli occhi, sentii Zayn scoppiare a ridere.
“Direi che me ne vado di là, non.. non posso restare” per come dissi quelle parole mi fiondai fuori, da Louis e Jade che mentre mi aspettavano si scambiavano fusioni tra di loro.
“Ei ragazzi, capisco che state insieme ma le vostre fusioni non fatele quando ci sono io presente!” dissi scherzando.
“Infatti, mentre ci baciavamo tu non c’eri!” disse Louis.
Mi misi a sedere vicino a loro, già le tribune erano vuote, tutti erano andati via.
“Come sta Zayn?” domandò Jade.
“Male, ma cercherò di farlo stare meglio”
“Uuuh, allora vi lasciamo soli stanotte!”
disse Louis.
“Finiscila stronzo! Non per forza devo farlo stare bene.. hai capito in che senso. Potrei anche stare e parlarci normalmente”
“Ok la finisco. Scusami”
rispose il ragazzo ridendo.
Vidi Zayn uscire dalla porta dello spogliatoio pulito e ben vestito.
Venne incontro a noi, e insieme tornammo al suo appartamento.
“Bene, noi ci andiamo a sistemare nell’appartamento accanto” disse Jade alzandosi dal divano.
“Come? Nell’appartamento accanto?” domandai.
“Si, lo abbiamo affittato per sette giorni!” rispose Louis al posto di J.
Andarono via e lasciarono me e Zayn soli.
“So che sbaglio a chiederlo.. ma stai un po’ meglio?” domandai poggiandomi sul suo petto.
“Un poco, ma solo perché la ragazza più bella del mondo è accanto a me”
“Ohw, amore! Ti amo”
“Anche io, e tanto piccola”

Ci baciammo dolcemente e poi restammo un po’ a fissarci negli occhi.
“Direi che è ora di andare a dormire” disse Zayn alzandosi.
Mi aspettavo che mi facesse ancora un po’ di coccole, ma capivo anche che era stanco e deluso. Magari quella non era proprio la sera adatta.
Mentre lui andava in cucina a bere un bicchiere d’acqua mi squillò il telefono. Era Max.
“Si Max dimmi” dissi.
“Ei Mils, io Niall e la mia tipa usciamo in qualche discoteca, ti va di venire?”
“Oh no, sto con Zayn a casa.. non è una buona serata per lui”
“È successo qualcosa di grave? Spero di no..”
“Hanno perso e non si sente tanto felice, preferisco stare con lui questa sera”
“Ok, allora ci sentiamo domani.”
“Va bene, state attenti mi raccomando”
“Sembri mia mamma, che palle”

Mi misi a ridere e bloccai.
“Era Max?” domandò Zayn risedendosi accanto a me.
“Si, mi ha chiesto se volevo uscire con loro, ma ho preferito dirgli no”
“Se volevi potevi anche uscire, non mi facevo problemi, lo sai”
“Zayn capisco che non sei di buon umore, ma che ti prende?! Ti sento freddo stasera”

Mi guardò serio negli occhi e poi mi baciò.
“Appunto. Non sono di buon umore, ma sappi che non c’è l’ho con te. Anzi, ti sono grato per starmi accanto. Ti amo ok?” mi disse, mentre le nostre labbra erano distanti circa 1-2 centimetri.
“Ok amore, scusami.. io”
“Non chiedermi scusa, tranquilla”
disse, scoccandomi un altro bacio.
Si alzò, mi prese per mano e insieme andammo a dormire in camera. Ci addormentammo abbracciati, vicini vicini. 



-Spazio autrice-
Buon giorno e buona domenica a tutti carissimi! Prima di cominciare a parlare, vi ringrazio moltissimo per aver continuato a seguire e a recensire la mia storia, ve l'avrò ripetuto cento volte lo so, ma sappiate che l'unico motivo per cui continuo a scriverla siete voi che mi invogliate! ;)
Passando alla storia. Che ne pensate di questo capitolo? 
E poi.. vi siete mai chiesti com'è l'appartamento di Zayn?! Se volete qui ci sono delle foto, prese da Inspiring Images, io almeno lo immagino così. 
Bedroom - Kitchen - Bathroom - Living Room .
Bene splendori, ci vedremo al prossimo capitolo e ricordatevi di lasciare una recensione, bella o brutta che sia! ;)
Un bacio, Desi. 

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Capitolo 19
*** THE END. ***


-Un Mese dopo-
Quel mese era stato molto pesante per me, dovevamo finire di registrare la prima stagione di Riley’s Life e c’eravamo anche riusciti.
Stavo praticamente tutto il giorno sul set, dodici ore su ventiquattro.
Quando tornavo a casa ero stanchissima, certe volte nemmeno davo conto a Zayn, mi buttavo sul divano e mi addormentavo immediatamente.
Per fortuna, avevamo tutti 1 settimana di vacanza. Zayn non avrebbe avuto allenamenti e così insieme tornavamo a Los Angeles per un paio di giorni.
Nemmeno in quei giorni restammo molto insieme, perché lui stava con i suoi genitori e io a casa mia. Avevamo poco tempo, e volevamo sfruttarlo al meglio.
Durante il pomeriggio me ne stavo con mia mamma e Louis, nel pomeriggio uscivo con Jade.
“Grandissima barbona! Tu hai una premiere per la tua prima stagione e non mi dici nulla?” disse Jade mentre guardavamo dei vestiti.
“Jade te l’ho detto, manco ho avuto il tempo di respirare in questo mese, figuriamoci se potevo stare al telefono!”
“Capisco, comunque la serata sarà tra una settimana e tu non hai ancora un vestito, dai andiamo a cercare qualcosa”
Dopo aver passato tre ore a girare e a cercare il vestito adatto, le scarpe, la borsa e i gioielli tornammo a casa per provare tutto.
“Sei una favola, avranno tutti gli occhi su di te alla premiere” disse J vedendomi. (Outfits)
“Grazie, non vedo l’ora che arrivi quel giorno”

-Giorno del ritorno a NYC-
“Allora tesoro, appena torna chiama? Va bene?” disse mia mamma baciandomi la fronte.
“Certo mamma che chiamo, ora dobbiamo andare”
Io e Zayn ci incamminammo verso l’imbarco e salimmo sull’aereo.
Appena arrivati a New York ci fiondammo a casa per sistemare un po’.
“Ei Zayn, sai che verrai alla premiere con me, vero?”
“Certo che lo so amore” disse lui sorridendo.

“Ed ecco qui la nostra protagonista, ecco che Miley Cyrus sta scendendo con il suo fidanzato dalla sua limousine privata!” disse la giornalista venendomi incontro.
Andammo sul red carpet, dove già c’erano tutti gli altri attori che si facevano scattare fotografie dai paparazzi.
“Allora Miley, questa stagione è stata faticosa e pesante, ma.. sei fiera del tuo lavoro?”
“Oh si certo che lo sono! Non sono mai stata così felice. Mi manca casa mia, mio fratello, mia mamma e i miei amici.. ma qui ho il mio fantastico ragazzo che ogni giorno mi aiuta” dissi.
Lui mise la mano sul mio fianco e mi strinse un po’ a se.
“E tu Zayn? Cosa ne pensi? Com’è essere il fidanzato di una star?”
“Io nemmeno ci faccio caso. Lei è la mia Miley di sempre, a me non importa la fama, io la amo e basta” rispose lui.
“Bene, Miley torniamo a te. Cosa ci riserva la seconda stagione?”
“Beh.. la seconda stagione, beh sarà una sorpresa, non voglio anticiparvi nulla!” risposi sorridendo.
Entrammo dentro, e passammo una bella serata tutti insieme, a fare autografi e foto con le fans.
Appena finimmo, Zayn chiese all’autista della limousine di portarci non so dove. Mi disse che era una sorpresa.
Arrivammo all’Hyde Park, che stranamente quella notte era deserto.
“Vieni con me, amore” disse prendendomi per mano.
“Dove stiamo andando?”
“Sssh, vieni e basta” disse ancora.
Camminammo per un po’, io facevo fatica con quei tacchi enormi in mezzo all’erba.
Arrivammo alla fine del parco, ci sedemmo per terra.
“E quindi?” domandai.
Con la mano mi alzò la testa e guardai il cielo. Quella sera la luna era pienissima, e c’erano stelle ovunque.
Era tutto bellissimo.
“Miley.. ti ho portata qui per una ragione in particolare”
“Dimmi Zayn”
“Ecco, non so come dirtelo”
“Dai, dimmi pure, non sarà poi così male”
Lui sorrise un po’ e poi uscii dalla tasca una scatolina.
“Mi.. mi vuoi sposare?” domandò aprendo la scatola, ne uscii un enorme anello. Avevo le lacrime agli occhi dalla felicità.
“Si Zayn, si che voglio sposarti!” risposi felicissima e baciandolo dolcemente. 



 SALVE A TUTTI MIEI CARI LETTORI!
COME AVETE BEN CAPITOLO DAL TITOLO DEL TESTO, LA STORIA FINISCE QUI. 
VI RINGRAZIO PER AVERMI FATTO COMPAGNIA FINO AD OGGI E AVER RECENSITO TUTTI I MIEI CAPITOLI! VERAMENTE, UN GRAZIE DI CUORE!
MA NON VI LASCIO DEL TUTTO, HO GIA' COMINCIATO UN'ALTRA STORIA SUI ONE DIRECTION, RAGGIUNGETEMI LI SE VOLETE: La ragazza con il cuore di ghiaccio.
Un bacio, la vostra Desi.

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