Scout non è sinonimo di nerd.

di HLLZN
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 . ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


 
‘Lupacchiotto, oggi niente biscottini?’ urlò Chad dall’altra parte del corridoio.
Chad era il capitano della squadra di basket della scuola, insomma, il tanto amato studente di ogni film americano che si rispetti.
Come al solito era seguito dai suoi leccapiedi Samuel e Cris che lo veneravano come se fosse un dio sceso sulla terra per salvare l’umanità.
Feci finta di non sentirlo e mi avviai verso il mio armadietto; Un'altra normalissima giornata di scuola stava per iniziare.
Mi sentii bussare alle spalle e, convinto che fosse lui, preparavo già in mente qualcosa da dirgli.
Quando mi girai invece trovai, con mia grande sorpresa, un ragazzo che personalmente non avevo mai visto in quella scuola.
Occhi verdi, morbidi ricci marroni e due narici enormi.
‘Piacere, Harry’ mi disse sfoggiandomi uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto nella mia vita.
‘Niall. Sei nuovo?’ domandai mentre frugavo nell’armadietto in cerca del mio libro di matematica.
‘Si, questo è il mio primo giorno qui.’ Rispose non smettendo un attimo di sorridere.
‘Sai’ dissi mentre agguantai al volo il quaderno che mi era scivolato dalle mani ‘non dovresti parlare con me, lo dico per il tuo bene. Non ho una buona fama qui, sono lo sfigatello di turno’ conclusi.
‘Non si direbbe’ contrabattè lui.
‘Eppure è così’ risposi freddamente.
Me ne andai per il corridoio lasciando quel ragazzo un po’ scioccato da questo mio comportamento.
Veramente, non è che mi fosse antipatico, ci mancherebbe, non lo conosco nemmeno ma non volevo che il suo primo giorno di scuola  iniziasse male per colpa mia.
Suonò la campanella che annunciò l’inizio delle lezioni.
Dopotutto oggi la giornata non era neanche tanto pesante; Le prime tre ore sembrarono volare e giunse subito l’intervallo.
Come mio solito mi recai nel giardino della scuola insieme alla mia chitarra che scacciava ogni mio momento di solitudine.
Accennai qualche accordo e subito partii con ‘Smell like teen spirit’ dei Nirvana.
D’un tratto fui interrotto da un ‘Hei sei qui’ che mi giunse da dietro le spalle.
Mi voltai e trovai di nuovo il ragazzo di questa mattina.
‘Ciao’ gli sorrisi questa volta.
‘Sei in gamba con la chitarra’ mi disse.
‘Suono solo per passare il tempo e devo esercitarmi per .. Oh, hem credo non ti interessi’ mormorai.
Si sedette accanto a me e come se capisse che avevo dentro qualcosa che mi opprimeva poggiò la sua mano sopra la mia spalla e mi disse ‘Dimmi’.
Alzai lo sguardo al cielo e in preda al panico cercavo anche il più stupido argomento per cambiare discorso.
‘Come ti stai trovando?’ dissi poggiando la chitarra accanto a me.
‘Abbastanza bene ma ancora non ho legato con nessuno qui’
‘Beh con me si’ sorrisi.
Volevo semplicemente tirarlo su di morale.
‘Niall non cambiare discorso’ ammiccò.
La campanella mi salvò da quell’attimo di panico e come poche ore prima, lo lasciai solo accennando un semplice ‘devo tornare in classe’.
 
Le lezioni finirono in un batter d’occhio e mi ritrovai in mezzo a una massa di gente impaziente di uscire da quell’ edificio.
Mentre scesi le scalette che davano al cortile inciampai su una lattina scaraventandomi di peso sopra a Cris.
‘Hei bamboccio, che vuoi fare?’ rise.
‘Sono inciampato’ risposi raccogliendo la chitarra che mi era scivolata dalla spalla.
‘E questa?’ domandò Chad che sbucò alle mie spalle prendendo la chitarra un secondo prima di me.
La estrasse dal fodero, e con fare veloce, la esaminò attentamente.
‘Ridammela’ urlai.
‘Per quale motivo?’ continuò ridendo come non mai.
‘Chad!’ gridai ancora una volta.
‘Rivuoi la tua chitarra? Eccola’ disse lanciandola in aria.
Rimbalzò violentemente contro il pavimento e si ammaccò tutta ad un lato.
Mi veniva da piangere, seriamente, quella chitarra significava troppo per me.
Purtroppo non riuscii a trattenere una misera lacrime che fu la mia stessa rovina.
‘Ecco cosa ti insegnano agli scout! A piangere come i bambini’ e se ne andò seguito dalla sua ‘combriccola’.
Notai che avevo un grande livido sulla mano destra.
 
‘Dai alzati’ sentii.
Mi voltai e, accorgendomi di essere solo, capii che chiunque stesse parlando si rivolgeva proprio a me.
Lo squadrai dalla testa ai piedi.
Zayn Malik.
Eravamo stati compagni alle elementari e alle medie poi le nostre strade si separarono :
Lui nel girone della dogra, io nel girone dei nerd.
 
Mi tese la mano e mi aggrappai a lui.
‘Fatti rispettare la prossima volta’ mi accennò mentre prendeva il suo motorino.
 
‘Fatti rispettare’.
Quelle parole risuonarono nella mia testa per tutto il giorno.
 
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Vi prego di non essere crudeli con me, questa è la mia seconda fanfiction.
Spero che questo primo capitolo vi piaccia.
Diciamo che in parte rispecchia la mia stessa situazione ..
Vi prego di non insultarmi.
 
Non chiedo tanto, solo una piccola recensione!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Tornai a casa, avrei pranzato da solo.
Mamma era a lavoro e mio padre, beh, non c’era da un bel po’, da circa 5 anni diciamo.
Non ho molti ricordi di lui (anche per il fatto che era sempre al lavoro)  e gli unici che ho non sono molto nitidi, ricordo solo che prima di lasciarci disse :  ‘Non ho intenzione di crescere un bimbo sprovveduto, senza carattere, che si fa deridere da tutti e tutto, che non ha la forza di reagire e che ogni giorno torna a casa piangendo.’
E così se ne andò; Anche mio padre era contro di me.
Diciamo che ormai mi rimaneva solo mia madre, ma odio dargli tanto dolore e quindi, ogni volta che torno a casa, mostro uno dei migliori sorrisi che riesco a fare.
Non vado male a scuola, ne sono un secchione, mia madre è felice così.
Mi permette di fare tutto ma, stando sempre da solo, non faccio niente;
Mi cucinai due spaghetti al volo e poi pigramente andai sul divano accendendo la televisione ..
Che cavolate ci sarebbero state questo pomeriggio?
Diciamo che non sono un tipo che ama la tv .. Piuttosto preferirei andarmi a fare una passeggiata al parco.
Stranamente mi appisolai e fui risvegliato dopo circa un ora dal saluto affettuoso di mia madre :
‘Hei Niall! Sono a casa .. Com’è andata a scuola?’ domandò.
‘Tutto bene mamma, a te?’
‘Oh al lavoro tutto bene .. Approposito questa sera verrà un mio collega a cena con suo figlio.
E’ vedovo da circa  2 anni e ha un figlio della tua stessa età.’ Sorrise.
Amavo vederla sorridere e chissà se fosse proprio quell’uomo la ragione del suo sorriso?
‘Diciamo che uscite insieme .. Vero Mà?’ domandai ridendo ma sperando di ricevere come una risposta un ‘si’.
‘Beh, diciamo, più o meno ..’ sorrise di nuovo.
Ok, era cotta.
Si prevedeva proprio un bel pomeriggio, si, a spicciare casa.
Comunque ero contento di passare un po’ di tempo con mia madre .. Non è che ci vedessimo molto dato il mio studio e il suo lavoro.
Mentre sistemavo nel salotto trovai un piccolo baule color pesca accanto alla libreria;
Avrei giurato di non averlo mai visto lì.
C’era anche una targhetta con scritto ‘Niall’ che mi rendeva più curioso che mai.
Lo aprii lentamente con i battiti a mille mentre infinite domande navigavano nella mia testa.
Trovai un piccolo album fotografico, delle lettere, un mio diario di scuola delle elementari e una coroncina.
‘Oh Niall ..’ sentii mia madre dietro di me.
‘Mamma .. Cosa sono queste cose? ‘ domandai.
‘Ricordi .. Scusa se non te li ho fatti vedere io ma volevo li scoprissi da solo quando il passato per te non sarebbe stato soltanto un enorme e orrido ricordo’
Non potevo arrabbiarmi con lei, ha fatto, come sempre, la cosa giusta.
Ci sedemmo sul divano e iniziai a tirar fuori cose dal baule.
Trovai l’album dove c’erano mie foto da piccolino con i miei nonni; Trovai lettere di mia nonna che continuava ad inviarmele dopo il nostro trasferimento.
Infine tirai fuori il diario delle elementari e aprii una pagina.
Proprio questa pagina?’ domandai dentro di me.
‘Non sei né d’oro né d’argento ma un amico al cento per cento! Ti amo di bene! ‘
Chiara ..
Chiara era come una sorella per me ma poi a causa del mio trasferimento non la vidi più, però non ho mai avuto il coraggio di dimenticarla;
Arrivai alla fine del diario e trovai un numero ..
Il suo numero.
Forse era solo un illusione ma dovevo provare, così composi frettolosamente il numero ..



Questo è il secondo capitolo dove entra in gioco anche la mamma di Niall e Chiara ..
Risponderà? Cosa succederà? E la cena ? Come andrà? 
Lo scoprirete soltanto vivendo! *CIT SCOUT* 
Un grazie a chi recensisce, aiutate a migliorarmi.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


‘Pronto?’ rispose una voce maschile dall’altra parte del telefono.
‘Chiara?’ dissi ingenuamente.
‘No hai sbagliato numero’ ridacchiò il tipo mentre riattaccava.
Mi lasciai cadere il telefono dalle mani e senza dire nulla strappai quella pagina del diario gettandola nel cestino.
‘Non era lei vero?’ sentii mia madre.
‘Sono un illuso’ conclusi.
‘Amore, te ci hai provato, ok? Non sempre nella vita va tutto come vogliamo ma come si dice .. La speranza è l’ultima a morire’.
Mi scoccò un bacio sulla guancia.
Riposi tutto nel bauletto, lo portai nella mia camera e continuai a pulire.
In men che non si dica fu pomeriggio inoltrato e corsi a farmi una doccia veloce; La serata di mia madre doveva essere perfetta.
Amavo sentire scorrere l’acqua gelida sulla mia pelle nuda.
Mi dava un senso di libertà e spensieratezza a tal punto da rendermi soddisfatto.
Proprio mente entrai nella doccia squillò il mio telefono.
‘Chi cazzo è adesso?’ pensai irritandomi.
Mi legai un asciugamano alla vita e trovato il telefono risposi senza guardare nemmeno chi fosse.
‘Pronto’ dissi abbastanza scocciato.
‘Niall?’ urlò qualcuno dall’altra parte del telefono.
Non è possibile.
C.. Ch .. Chiara?’ urlai a mia volta.
‘Niall! Oddio non ci posso credere. Ok Chiara respira, con calma. Niallll!’ gridò di nuovo.
‘Come hai fatto ad avere il mio numero? Mi sembra un sogno ’ risposi.
‘Prima ero uscita con una mia amica; Avevo lasciato il telefono a casa a caricare e ti ha risposto mio fratello. Quando sono rientrata mi ha detto ‘qualcuno ti aveva chiamata ma io gli ho detto che aveva sbagliato numero’.  Quindi io ho richiamato quel numero e non ci posso credere .. Piccolo mio!’ piangeva.
‘Non piangere ti prego, la lontananza da te mi uccide. Non ti ho dimenticata da quel famoso 5 agosto di 6 anni fa.’ Guardavo il soffitto trattenendo le lacrime.
Si, Chiara per me era tutto.
Vi domanderete : Come possono due persone, dopo sei anni che non si vedono e non si sentono , essere ancora così legate?
C’è un sentimento che dicono si chiama amicizia e se è un sentimento puro, vero, è indescrivibile.
‘Come stai?’ domandai tremando.
‘ Insomma. Sono stufa di stare qui, mi sono lasciata due mesi fa con uno stronzo e ancora oggi mi ritrovo a piangere per lui. Poi non lo so, a scuola tutto bene tranne le solite galline che ci sono in qualsiasi istituto si rispetti’ sospirò ‘A te invece?’
 Non sapevo cosa rispondere.
 Dirle la verità però farla preoccupare o mentire ma avere poi la coscienza sporca?

‘Bene’ dissi.
‘Non va tutto bene, si capisce Niall, lo capisco. Ero pur sempre la tua ‘amichetta del cuore’ rise.
‘E’ che per me qui è tutto  difficile soprattutto a scuola, sono un emarginato. Mi escludono tutti’ cedetti anche io alle lacrime.
‘E perché mai? Come si fa ad escluderti?’ anche lei continuava a singhiozzare.
‘Perché .. Perché sono scout’ mormorai.
‘Non ci posso credere! Anche te hai continuato a frequentarli? Anche io! Mi ero giurata che l’avrei fatto per te così ti avrei sentito meno lontano, ovunque tu fossi’
Sorrisi come un ingenuo, ancora non mi stavo rendendo conto di quello che stava  succedendo.
E se ti ospitassi qui?’ domandai.
‘Come?’ rispose lei incredula.
‘Si. Avremmo l’occasione di rivederci, di stare insieme. Cambierai scuola, dimenticherai quel tizio, inizierai una nuova vita’
Attesi una sua risposa ma niente.
‘Scusa se ti sono sembrato affrettato’ conclusi dopo circa due minuti.
‘Si Niall Si!’ si sentì di nuovo la voce di Chiara.
‘Dov’eri finita?’
‘A dirlo a mamma! Ha detto di si! Si è emozionata anche lei quando ha saputo che ero al telefono con te!’
‘Quindi ..  Verrai qui?’ continuavo a non crederci.
‘A quanto pare ..’
‘Parto dopo domani pomeriggio’ concluse.
‘Fino ad allora ti assillerò di messaggi piccola’ dissi.
‘E io sarò contenta di farmi assillare. Ora vado che inizio a preparare la roba, a chiamare qualche parente per avvertirlo, qualche amico .. Sai ho pochissimo tempo! Ma il fatto che poi ti rivedrò mi basta per colmarmi.’
Riattaccò.
L’unica cosa che riuscii a pensare in quel momento fu sperare che non fosse solo un sogno.

Rientrai nella doccia, feci il prima possibile.
Mi asciugai, mi ritrovai davanti l’armadio e quella sera anche io mi posi quella fatidica domanda :
CHE MI METTO?
Alla fine optai per il mio look di sempre : Vans nere, Jeans stretto, maglietta abbastanza aderente viola.
Scesi le scale dove trovai mia madre che apparecchiava la tavola.
Gli raccontai tutto quando vidi che mi saltò addosso abbracciandomi.
Te lo meriti’ sussurrò.
‘Quindi per te non è un problema se lei viene qui?’ domandai.
‘Per niente’ sorrise.
Solo dopo ciò notai come si era vestita, era bellissima.
Non la vedevo così solare dai tempi .. Beh da quando c’era papà ancora  con noi.

Un invitate profumino proveniva dalla cucina mentre attendevamo con ansia gli ospiti.
Dopo qualche minuto suonarono alla porta.
Feci un sospiro e andai ad aprire seguito da mia madre.
Mi trovai davanti un uomo sulla quarantina, alto, fisico atletico, capelli brizzolati , vestito non eccessivamente elegante.
‘Erano perfetti’ pensai; Il che era molto strano dato che mia madre era già uscita con altri uomini ma non mi avevano convinto come lui .. Aveva qualcosa che mi diceva che finalmente aveva trovato il suo principe azzurro.
Da dietro le sue spalle spuntò un ragazzo, un viso familiare.
Non  ci posso credere, era proprio lui.


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Ecco qui il continuo!
Anche per Niall finalmente va qualcosa per il verso giusto!
Spero di non avervi deluso con questo capitolo.
Chi sarà il ragazzo misterioso!?
Recensite! :)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


‘Buonasera’ disse l’uomo.
‘Prego accomodatevi ‘ continuai spostandomi per farli entrare.
‘Piacere Mark’ mi porse la mano sorridendo.
‘Piacere mio, io sono Niall’
‘Lui è mio figlio ..’ lo bloccai.
‘Harry!?’ dissi stupito.
‘Ciao Niall! ‘ apostrofò lui sorridendo.
‘Vi conoscete?’ domandò mia madre.
‘Si, oggi è stato il primo giorno alla mia scuola per Harry, ci siamo conosciuti li.’ Sorrisi.
Vidi Mark che diede una bustina della ‘Tiffany & co ’ a mia madre accennando un ‘E’ solo un piccolo pensierino’ e scoccandole un bacio sulla guancia.
Quei due erano la tenerezza in persona.
Ci dirigemmo verso la tavola, sembrava tutto così invitante;

Finita la cena ero sazio più che mai ; Comunque optammo per andarci a sedere sul divano e magari conoscerci meglio.
Io e Harry da una parte, mamma e Mark dall’altra.
‘Allora .. Niall come ti trovi in quella scuola?’ domandò l’uomo mentre guardava ,quasi incantato ,il salotto.
‘Molto bene, sia con i professori che con i compagni’ sorrisi.
‘Ma se oggi mi hai detto che ..’ s’intromise Harry.
Gli pestai un piede fulminandolo con lo sguardo;  Fortunatamente nessuno l’aveva sentito.
‘Menomale! Speriamo che sia lo stesso per Harry’ ammiccò.
Silenzio imbarazzante.
‘Che fai nella vita?’ domandai a Mark non sapendo cosa dire.
‘Lavoro come cameriere nel ristorante qui di fronte. E’ li che ho conosciuto tua madre.’ La guardò negli occhi.
‘Capito’ sorrisi.
‘Niall, perché non vai un po’ su con Harry?’ disse mia madre supplicandomi con lo sguardo.
Era chiaro, volevano stare da soli.

Salimmo e andammo in camera mia.
Chiusi la porta e mi assicurai che nessuno ci sentisse.
‘Che ti è preso prima Niall?’ domandò Harry.
‘Senti .. Ora ti racconto una cosa, penso che di te mi posso fidare.  Mio padre ci ha abbandonati 5 anni fa, per colpa mia. Non ha mai accettato che avesse un figlio che si faceva deridere da tutti e che tornava sempre in lacrime o con qualche livido a casa. Mia madre per questo ha sofferto molto ma finalmente ha trovato la forza di andare avanti e di ricostruirsi una vita. Beh, io non gli ho detto che sono il ‘nerd’ della scuola adesso perché non voglio dargli altro dolore di quanto ne ha già avuto in passato, quindi ti prego di non dirgli niente.’ Sospirai.
‘Capito’ mi disse lui.
‘Come può capirmi?’ domandai tra me e me.
‘Ma come mai sei ‘emarginato’ a scuola?’ mi domandò ancora.
‘Beh, perché sono uno scout.’
‘E allora?’ disse quasi sorpreso.
‘Allora niente; Li i ragazzi sono pieni di pregiudizi e io sono quasi compiaciuto per loro perché non possono capire cosa provo io quando sto agli scout; Non capiscono cosa provo quando indosso quella camicia piena di distintivi, quando dormo in tenda, quando canto e rido insieme a loro.
Mi fanno molta tenerezza perché sono solo dei bacati mentali e si fanno tutti, nessuno escluso, raggirare da Chad che  ha ‘nonsocosa’ che li spinge a pensarla come lui.’
‘Io non sono tra quelli però’ mi sorrise.
‘Dov’è tua mamma?’ gli domandai quasi intimorito.
‘Non lo so’ rispose lui abbassando lo sguardo.
‘E’ andata via di casa?’ sussurrai.
‘Da tanto ormai’
‘E non hai più contatti con lei?’ chiesi.
‘No, in paradiso il telefono non prende.’
Che figura di merda.
‘Tranquillo so che ora dirai ‘scusa io non lo sapevo, io non volevo ..’ lascia stare. Non ricordo quasi niente di lei perché è morta quando avevo 5 anni. Posso dirti però che sono contento che sia tua madre la donna che sta uscendo con mio padre .. E’ un po’ di tempo a questa parte che lo vedo felice come non mai.’ Concluse.
‘Lo stesso per mia madre. E poi sono contento che avrò un fratellastro come  te’ scherzai per sdrammatizzare la situazione che era diventata fin troppo tesa.
‘Ma come mai hai cambiato scuola?’ domandai.
‘Perché diciamo che ero nella tua stessa situazione .. ‘
‘Escluso?’
‘Già’ rispose sospirando.
‘Come mai?’ chiesi di nuovo.
‘Perche io sono un .. ‘
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Ecco a voi il nuovo capitolo!
Non mi piace per niente però dovevo continuare la storia c.c
Buona lettura!


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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


‘Io sono un ballerino di danza classica .. ‘ sussurrò.
Sgranai gli occhi.
‘Promettimi che non lo dirai a nessuno’ finì.
‘Promesso’ conclusi.
Ora sapevo perché mi capiva.
‘Quanti anni sono che fai danza?’ domandai sorridendogli.
‘10’ sorrise lui a sua volta.
‘Io sono 9 invece che faccio gli scout’ ammiccai.
‘E’ bello che tu sia fiero di questo. Ho già commesso lo sbaglio di dirlo alla mia vecchia scuola che ero un ballerino e non commetterò l’errore di farlo anche a questa. La mia vita è monotona e voglio ricostruirmene una nuova, ripartendo proprio da qui, ripartendo proprio da adesso’.
‘Capisco’ sospirai.
Veramente non lo capivo per niente.
Cioè, se era una cosa  che amava davvero ( e per praticarla per 10 anni è così) perché vergognarsene? Insomma, io, Niall Horan, la persona che si preoccupa di più al mondo dei giudizi altrui, ho superato questa fase. Andiamo, poteva farlo anche lui!
Decisi comunque di tenere questo tra me e me.
Ci fu un momento di silenzio.

‘Ho deciso per questo di abbandonare una volta per tutte la danza’ disse.
‘Cosa?’ mi girai di scatto.
‘Non voglio continuare ad essere l’Harry ragazzoincalzamaglia Styles’
‘Fammi capire .. Tu lasceresti la tua passione perché ti fai influenzare dalla stupidità della gente?’
‘Io amo la danza più della mia vita ma sono stufo di essere giudicato, va bene ?’  si irrigidì.
‘Io sono giudicato da 9 anni eppure eccomi qua. Insomma prendiamo Massimo Murru, se lui avesse lasciato lasciato perdere la danza soltanto perché lo giudicavano ora non sarebbe a questi livelli, giusto?’
‘Giusto .. Odio quando hai ragione’ alzò lo sguardo.
‘Ci faremo forza insieme’ sorrisi.

‘Cos’è quello?’ indicò la qualcosa posata sulla mia scrivania.
Era il mio quaderno di caccia scout. Li dentro avevo scritto tutte le mie esperienze, dal primo anno dei lupetti all’ultimo, di quando ho preso la promessa, quando mi sono sbucciato il ginocchio per la prima volta ma ho continuato il mio sentiero, di quando sono diventato capo Squadriglia ,  di quando ho aiutato il più piccolo e mi sono sentito soddisfatto ..
Ero cresciuto li dentro.
‘Roba scout’ sorrisi.
‘Posso vedere?’ domandò.
‘Certo’ e glie lo porsi.
‘Sono tutte canzoni queste?’ chiese quasi incantato sfilando dal quaderno il mio canzoniere.
‘Già’ accennai un sorrisetto.
Quanti ricordi mi riaffiorarono per la mente quando iniziò a sfogliarlo.
‘Me ne canti una?’
‘Come?’ 
Della serie : Stava dicendo sul serio o mi prendeva in giro?
‘Mi canti una canzone? Ricordo che quando abitavo in Italia c’era un gruppo scout nel mio paese e la loro sede era proprio accanto a casa mia, quindi ogni sabato per 10 minuti li sentivo cantare.. Mi mancano quei tempi.’
‘Sei italiano?’ chiesi sbalordito.
‘Si vengo dalla provincia di Roma ma ormai sono qui a Londra da 5 anni’ rispose.
‘Io anche sono Italiano .. Vengo da Milano però’ sorrisi.
Avevo più cose con lui in comune di quanto immaginassi.
‘Allora questa canzone?’ mi fece l’occhiolino.
Tolsi la chitarra dal fodero e guardai ancora una volta l’ammaccatura della mattina stessa.
Odio e rabbia ribollivano ancora dentro di me.
Iniziai.


‘Questa pace che respiri già alla luce dell'aurora
Costruita con le azioni, anche adesso, ... propio ora,
la mia mano con la tua, oggi insieme come ieri
nell'impegno di ogni giorno, fanno veri i tuoi pensieri
questa voglia che ci unisce, che da forza alle nostre ali,
noi diversi, noi lontani, noi fratelli, noi uguali... noi fratelli, noi uguali.’

‘Questa è solo una minuscola parte’ sussurrai.
‘Mi è bastata per capire quanto tu possa essere fiero di essere uno scout. Insomma, ti si leggeva negli occhi quando cantavi’
Era la cosa più bella che mi potesse dire.

‘Harry, Niall! Venite giù , dobbiamo dirvi una cosa’
 urlò mia madre.
Scendemmo.



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Ciao cari lettori,
volevo dirvi che crescete sempre di più e che ogni vostra recensione mi fa commuovere anche se mi minacciate di uccidermi se non continuo °-°
Buona lettura!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


‘Eccoci’ urlò Harry mentre si sedeva sul divano.
‘Noi beh .. Noi .. ‘ borbottò mia madre.
‘Vi sposate?’ sorrisi io.
‘Aspettate un bambino?’ gridò Styles.
‘Noi abbiamo deciso di vivere insieme’ sorrise Mark.
Non ci posso credere, mia madre finalmente si stava per rifare una vita e si era decisa a non frugare più nella tasca dei pensieri e dei ricordi che le facevano solo del male.
‘S..Sono contentissimo’ sussurrai ancora emozionato.
‘Harry e Mark si trasferiranno qui’ sorrise mia madre.
‘Ora però dobbiamo andare che si è fatto tardi e questi due pargoli domani hanno scuola’ controbatté Mark alzandosi e dirigendosi a prendere il giacchetto.
‘Grazie della cena signora Horan .. O dovrei dire signora Styles?’ rise Harry.

Appena se ne andarono corsi sopra a prendere il telefono e inviai un messaggio a Chiara.
‘Piccola, scusa se non ti ho scritto ma avevo a cena praticamente il compagno di mia madre e il mio fratellastro’.
‘Posso chiamarti?’ rispose lei.
‘Non me lo domandare mai più, fallo direttamente.’

‘Pronto?’
‘Niaaaaall, dimmi un po’ di questa storia di tua madre!?’ urlò.
‘Niente è un po’ che si sente con un certo Mark che ho conosciuto questa sera, un bell’uomo direi e ora hanno deciso di convivere’
‘E tuo padre?’ domandò.
Giusto, lei non sapeva.
Gli spiegai tutto ciò che era successo con lui, il perché e il fatto che non si fosse fatto più vivo.
‘Capisco. Da una parte è meglio che tua madre si sia rifatta una vita, non trovi?’ chiese.
‘Si’ risposi io.
‘Ho già preparato tutto e non vedo l’ora di salire su quell’aereo. Non tanto per Londra quanto per rivedere te.’
Come si fa a non amare questa ragazza? Spiegatemelo.
‘Piccola mia. A volte ripenso a questa coincidenza che poi tanto coincidenza non mi sembra. Insomma, non ti sembra strano che un’amicizia finita 6 anni fa si rincontri per pura casualità? Io questo lo chiamo destino.’ Sorrisi.
‘La nostra amicizia non è mai finita Niall e mai finirà. Credo che nemmeno la più drastica delle situazioni potrà dividerci’
‘Aia cazzo!’ urlai.
Avevo sbattuto contro il  bauletto che avevo trovato il pomeriggio stesso che si aprii a causa della mia botta.
‘Cos’è successo?’ domandò lei ridendo.
‘Ho sbattuto la bamba contro il gauletto’  risposi.
‘La bamba contro il gauletto?’ Rideva.
‘Cioè la gamba  contro il bauletto. Che cazzo ti ridi!’
Ok, stavo ridendo anche io.
‘Insomma mi dicono che sei rimasto sempre un coglione eh!’ trattenne un’altra risata.
‘E mi dicono che tu sei rimasta sempre la delicatezza in persona’
Parlare con lei mi rendeva la persona più felice del mondo.
‘Ti ho fatto una sorpresa’ sussurrò lei.
‘Cosa? Che sorpresa? Quando? Perché?’ esultai.
‘Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa, non trovi?’
‘Ma sai che odio le sorprese!’
‘Lo so’ ridacchiò.
‘Mi ritengo offeso’ feci la voce seria.
‘Ma smettila fagiano! Fammi andare va che domani mi aspetta una giornata abbastanza dura. Ciao piccolo’
‘Ciao cucciola’ riattaccai.
Mi chinai per raccogliere quello che avevo fatto cadere dal bauletto ma quando mi trovai in mano quella coroncina mi domandai perché fosse li.
L’unica che sapeva dirmelo era mia madre così scesi e la trovai sul divano  a guardare la sua serie preferita.
‘Oh Niall!’ Sorrise ‘Questa è la puntata in cui Thens viene arrestato!’ urlò.
‘Fantastico!’ feci per andarmene quando mi trattenne per il polso.
‘Dimmi’ sorrise di nuovo.
‘Cos’è questa?’ le mostrai la coroncina che avevo  tenuto nascosta nella mano dietro la schiena fino a quel momento.
‘Oh sono felice che tu me l’abbia chiesto. Questo era il regalo che avresti dovuto fare a Chiara 6 anni fa perché tu la ritenevi la tua ‘principessina’ ma poi a causa del trasloco non glie l’hai mai data. Ho deciso di conservarla perché non si sa mai l’avresti rivista .. ‘ Strizzò un occhio.
Avevo gli occhioni a cuoricino.
Si quella coroncina diventerà sua.
‘Grazie mamma!’ urlai.
Mentre stavo salendo le scale sentii il mio cellulare squillare.
Corsi e risposi al telefono.
‘Aiuto Niall .. ‘
Era Harry.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


‘Harry? Che succede?’
‘Aiuto Niall’ urlò di nuovo.
Ok, ero seriamente preoccupato.
‘Harry!’
‘Niall sono stato abbagliato .. ‘  sussurrò.
‘Che vuol dire che sei stato abbagliato?’  domandai.
‘Si cioè stavo rientrando con mio padre e baaaaaaam ho visto una luce!’ urlò.
‘Un attimo e sono da te. Dimmi l’indirizzo’
Presi l’indirizzo di casa sua e andai a piedi, d’altronde non era nemmeno tanto distante da me.
Suonai alla porta e mi aprì il padre.
‘Ciao Mark, a quanto pare ci vediamo di nuovo’ sorrisi ‘Dov’è Harry?’
‘Al piano di sopra. E’ successo qualcosa?’ chiese interrogativo.
‘Nono tranquillo’ sussurrai.
‘Almeno lo spero’ pensai dentro di me.
Non feci in tempo a salire l’ultimo scalino che fui strattonato per un polso da quel demente di Harry.
‘Spiegami … Ci fai o ci sei?’ domandai.
‘Niall .. Penso di essermi innamorato’ disse serio.
‘Così, tutto d’un tratto?’
‘Si è stato diciamo un colpo di fulmine’ sospirò.
‘E chi è costei?’ risi.
‘Sono serio’ disse indicandomi la finestra.
Mi affacciai e guardai di fronte a me.
C’era una ragazza  che ascoltava musica leggendo un libro; Era illuminata da un lampione, seduta su una panchina.
Devo ammettere che era davvero bella.
‘E’ lei?’ domandai.
‘Si’
‘Che aspetti, parlagli!’ urlai.
‘Non la conosco nemmeno’ disse.
‘E allora? Harry diciamocelo, sei un bel ragazzo dai non puo’ andare così male’ sorrisi.
‘Ok provo’
‘Bravo cucciolo’ gli strizzai una guancia.
‘Coglione’ sorrise.


*POV HARRY*

Ero teso ma mi hanno sempre insegnato di non rimandare a domani quello che si puo’ fare oggi, quindi presi una bella dose di coraggio e mi feci forza.
Aprii lentamente la porta e allo stesso modo la richiusi.
La guardavo : Era così concentrata nella lettura da non rendersi conto nemmeno della mia esistenza.
Mi sedetti accanto a lei con disinvoltura quando ad un tratto mi accorsi che chiuse il libro e si tolse le cuffie.
‘Ciao’ sorrisi.
‘Ciao’ sorrise lei a sua volta.
‘Posso sedermi accanto a te? Sai ero a casa senza far niente e ho pensato ‘perché non prendere una boccata d’aria con questo bel cielo?’ dissi.
‘Giusto’  rispose non smettendo un attimo di sorridere.
‘Harry’ le tesi la mano.
‘Jude’ la strinse.
Aveva una pelle morbidissima e le sue labbra mi attraevano più di ogni altra cosa.
Ci stavamo guardano negli occhi da più di 5 minuti senza distaccarci un secondo, la sentivo mia pur non conoscendola.
‘Sei molto bella ..’ mi uscì sbadatamente.
‘Sei uno di quei tizi che ci prova con tutte?’ mi lasciò la mano e abbassò lo sguardo.
‘No ti prego non pensare questo di me’ sussurrai.
‘Ho molti problemi già in questo campo e non ne voglio altri’ si alzò e iniziò a camminare.
La raggiunsi correndo.
‘Aspetta’ le presi la mano.
‘Aspettare cosa? Di cadere nella tua trappola? Ci sono già cascata fin troppe volte e non voglio …’
La baciai.
Cosa mi prendeva? Non la conoscevo e lei non conosceva me.
Però qualcosa mi spinse a farlo, non so bene cosa, fatto sta che lei accolse la mia lingua che con la sua combaciava perfettamente, come un pezzo di un puzzle.
‘Che fai?’ chiese un secondo prima di staccarsi dalle mie labbra.
‘Scusa io non dovevo’
‘Hei non sto dicendo che non mi sia piaciuto!’
Sorrisi.
‘Solo che non lo so non mi era mai capitato di baciare qualcuno che fino a un secondo fa era un estraneo per me’ sussurrò.
‘C’è sempre una prima volta, no?’ ridemmo insieme.
Aveva degli occhi bellissimi.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 . ***


ATTENZIONE QUI :  Prima che iniziate a  leggere volevo chiedervi immensamente  scusa dal momento che è taaaantissimo tempo che non pubblico un capitolo. La scuola mi tiene impegnata quasi tutto il tempo e quel poco che mi resta lo passo con i miei amici. Ora ho trovato uno spazio anche per voi. 
Un baaaaacione e buona lettura :3



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*POV NIALL*
Mi addormentai nell’attesa che Harry tornasse dalla sua ‘missione amorosa’ e fui svegliato bruscamente da lui stesso che sbattè la porta come un maniaco.
‘Sei la delicatezza in persona mi dicono’ mi strofinai gli occhi.
Solo dopo mi accorsi che aveva un occhio nero.
‘Amico, ti sei fatto pestare di botte da una ragazza?’ lo guardai.
‘ Ah ah ah, sei molto simpatico Niall sai? Comunque no’ rispose irritato.
‘Calmati e spiegami cos’è successo’ gli dissi sedendomi sul letto.
‘Eravamo li, ci eravamo appena baciati quando sbuca da dietro una casa il suo ex che mi stende con un pugno alla pancia. Mi sono rialzato subito per dargliene quattro ma non ho avuto il tempo di rendermi conto di ciò che stava succedendo che mi ha colpito a un occhio’
‘L’ex?’ domandai perplesso.
‘Si. Jude mi ha raccontato tutto’ rispose toccandosi la parte dolorante.
‘Jude?’ chiesi ancora più perplesso di prima.
‘Oddio ti devo spiegare tutto eh! Allora, Jude è la ragazza di prima che, a quanto detto da lei, è stata tre anni con questo tizio di nome Liam. Liam è uno di quei ragazzi fighi e impossessati dalla droga che se non si battono almeno 3 ragazze al giorno non sono contenti. Dicevo, sono stati tre anni insieme. Jude ovviamente sapeva di avere le corna ma dopotutto non riusciva a lasciarlo perché lei provava sentimenti veri nei suoi confronti. Un giorno successe l’ennesimo fatto, tanto per cambiare. A differenza delle altre volte però quella che stava scopando con il suo ragazzo era la sorella. Quindi lo lasciò all’istante. Liam non lo accettòe dopo 3 mesi eccolo qui.
Non la lascia in pace, la pedina e soprattutto picchia chiunque si trovi a parlare con lei.
Jude non ce la fa più ma è troppo impaurita per reagire. Liam la vuole, ma lei sa che non è per amore ma per sesso.’
‘E’ nel girone della droga questo Liam, giusto?’ chiesi pensieroso.
‘Niall cazzo, ti ho raccontato una storia orribile di una ragazza che è vittima di un maniaco del sesso e tu pensi a quello?’ mi rispose.
‘Forse ho la soluzione’ dissi ‘dovrai aspettare domattina però’ conclusi.
‘Cos’hai in mente?’ domandò.
‘Vedrai. Ora vado a casa, mia madre sarà sicuramente in pensiero dal momento che sono uscito senza nemmeno avvisarla. Ci vediamo domani’

Il mattino seguente ..

Quella mattina decisi di non andare a scuola dato che il pomeriggio sarebbe arrivata Chiara e se ci fossi andato non avrei fatto in tempo per raggiungerla all’aereoporto.
Sfruttai l’occasione per aiutare Harry e Jude così, dopo aver fatto colazione e essermi lavato, mi diressi verso quel posto dove ero sicuro che avrei trovato quella persona : Zayn Malik.
Avevo pensato che conoscesse quel Liam e speravo di non sbagliarmi.
Arrivai davanti il bar vicino il centro della città e , senza stupore , lo trovai li.
‘Hei Horan’ urlò vedendomi.
Stranamente quella mattina era solo , un punto in più a mio favore.
‘Ciao Malik’ risposi dirigendomi verso di lui.
‘Qual buon vento ti porta qui?’ mi domandò spegnendo la sigaretta.
‘Conosci un certo Liam?’ chiesi arrivando al punto.
‘Payne?’
‘Non lo so … Questo Liam stava con Jude’ risposi serio.
‘Si  è lui. Certo che lo conosco, è il mio miglior amico’ disse.
‘Quindi sai anche che sono più di tre mesi che non lascia in pace Jude dopo la loro rottura?’ domandai.
Conoscevo troppo bene Zayn e questa era la domanda che fremevo a fargli. Poteva essere anche un drogato ma lui non scherzava con le ragazze. Si, Malik non era un puttaniere.
‘Cosa?’ mi domandò guardandomi dritto negli occhi.
‘Si, proprio così e ne ho le prove. Il mio amico Harry ieri ha conosciuto Jude ed il caro Liam l’ha ‘picchiato’ perché le stava parlando’ conclusi.
‘Dimmi che scherzi’ disse serio.
‘Vorrei ma no, non sto scherzando. Se Liam è un puttaniere ora non può fare da stalker a Jude, deve assumersi le responsabilità di quello che fa. Aggiungiamoci anche che è fatto. Ieri se l’è presa con Harry, ma chi ci dice che un giorno non se la prenda anche con Jude? ‘ affermai.
‘C’è da fare qualcosa, non gli permetterò di picchiare una ragazza. Le ragazze sono come le opere d’arte, NON DEVONO ESSERE TOCCATE.’ Mi rispose.
‘Quindi posso confidare sul tuo aiuto?’ domandai.
‘Si, a tutti i costi, farò quel che serve per aggiustare la situazione’ disse.
‘Grazie Zayn’ gli diedi una pacca sulla spalla.

                                                                                ***

Finalmente era pomeriggio , finalmente rivedevo Chiara.
Mi preparai e salii in macchina, mia madre mi avrebbe accompagnato.
L’aereo non era ancora arrivato quindi mi sedetti su una poltroncina mentre aspettavo impaziente.
La mia attesa finì però pochi minuti dopo quando vidi una ragazza con un foglio con su scritto ‘Niall’. Mi avvicinai  per vederla da vicino, la riconoscevo, era proprio lei e era proprio bellissima.
Appena mi vide corse lanciando le valige.
L’abbracciai forte a me guardandola negli occhi.
Le sue labbra erano come una calamita per le mie.



continuo a 15 recensioni su questo capitolo.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


‘Niall oddio non ci credo!’ urlò appena si staccò dalle mie braccia.
‘Come sei cambiata, sei cresciuta’ dissi.
‘Beh, sai , credo che sia abbastanza normale’ rise.
‘Stupida’ ridevo anche io.
La accompagnai a prendere i bagagli e ci dirigemmo in macchina dove ci aspettava mia madre.
‘Ciao signora Horan, che piacere rivederla!’ disse Chiara appena la vide.
‘Chiamami pure Hanna’ rispose.
Mia madre non accettava più il fatto di essere chiamata signora Horan e, dopo quasi due anni che nessuno la chiamava così, gli dava un ‘non so che di strano’ risentir pronunciare quelle parole.
Arrivammo dopo dieci minuti a casa; fortunatamente l’aeroporto non era molto distante da casa mia.
Scaricammo le valige e le portai in camera mia.
‘Wow’ disse Chiara appena vide la mia stanza.
‘Che c’è? Non ti piace?’ la fissai.
Intanto lei guardava stupefatta tutti i miei poster di Kurt Cobain, dei Nirvana, dei Beatles e dei Rolling Stones.
‘Non è possibile’ disse dopo qualche minuto.
‘Cosa?’ continuavo a non capire.
‘Tu .. Io .. Cioè no’ rispose.
‘Stai bene?’ risi.
‘Cioè, ascoltiamo la stessa musica. Già ti amo.’ Sorrise.
‘Perché non mi amavi anche prima?’ imbronciai.
‘Oh ma certo Horan. E comunque non mi hai salutata come si deve. Insomma, dopo tutti questi anni, credi di cavartela con un misero abbraccio di mezzo secondo?’ mi disse.
‘Mi scusi signorina, pensavo che le bastasse’ risposi imitando una voce da persona intelligente.
Prese la rincorsa e mi saltò addosso facendomi cadere a terra.
‘Non pensavo fossi così debole’ disse ridendo.
‘Debole io?’ iniziai a farle il solletico.
‘Niall ahahhahah smettila hhahahha lo sai ahhaha che io soffro ahhaha troppo il solletico ahhahaha’
stavamo come due coglioni per terra a ridere.
Dopo quasi 20 minuti ci rialzammo e la aiutai a sistemare le cose.
‘Facciamo un giro?’ mi disse ad un tratto.
‘Ma certo mia principessa, dove vuole che la porto? Su una stella?’ risposi.
‘No, da Nando’s.’ rimasi stupefatto.
io questa me la sposo’ pensai dentro di me.

Arrivammo da Nando’s e come al solito c’era una fila terribile.
Finalmente prendemmo da mangiare e ci andammo a sedere.
‘Hei Horan’ mi sentii chiamare da dietro. Mi voltai e vidi Malik che mi salutava, gli feci cenno di raggiungerci.
‘Maaaaaaaalik’ urlai appena arrivò al nostro tavolo.
‘Non credi che possiamo riprenderci a chiamarci per nome?’ mi domandò.
‘Giusto, Zayn’ dissi.
‘Che fai non mi presenti?’ disse Chiara sorridendo.
‘Giusto. Chiara lui è Zayn, e Zayn lei è Chiara, è italiana e si è appena trasferita da me’
‘Piacere’ disse Zayn allungandole la mano.
‘Che fai, resti con noi?’ domandai.
‘Non ti preoccupare, stavo andando via. Comunque questa sera prendo un po’ di pizza, vieni da me?’ mi chiese.
‘Perfetto, posso portare anche Chiara e Harry?’ risposi.
‘Harry?’ mi guardò interrogativo.
‘Oh si è un mio amico, è simpatico. Lo conoscerai stasera. A dopo allora.’
Zayn se ne andò.
‘E’ carino’ mi disse Chiara mentre lo guardava che usciva.
‘Smettila’ le lanciai una patatina ridendo.
'Fono tutti cofì belli i tuoi amici?' disse mettendosi una mano davanti alla bocca per non sputacchiare.
'Tu avrai occhi solo per me, signorina.' risposi gustandomi la scena.

*POV CHIARA*

Londra era bella, ma non bella quanto Niall.
Da bambino era un po' paffutello, ma già aveva quei suoi bellissimi lineamenti scolpiti e, con tutti i complimenti alla mamma, era cresciuto proprio bene. Ripensavo a quando l'incontrai poche ore prima all'aeroporto, quando i nostri nasi si sfiorarono e i nostri respiri andavano all'unisono.
Quelle labbra erano come calamite per me, non so come riuscii a resistere dal buttarmi addosso a lui. E quel profumo. Oh sì, quel profumo. Forte ma delicato, un po' come Niall.
E dio quanto amavo quando era geloso.
Uscimmo da Nando's e andammo a fare un 'giro turistico' e cosa c'è meglio della LondonEye per iniziare?
'Sai' disse improvvisamente 'mi piacerebbe tornare in Italia, sarebbe un sogno.'
'Cosa ti manca di più?' domandai mentre mi guardavo intorno, incantata.
'La pizza, la pasta..' disse con occhi sognanti.
'Complimenti Horan, non sei cambiato di una virgola.' risi.
'E te.' si girò e mi guardò dritto negli occhi.
Mi girai di scatto anche io fino a quando non incontrai il suo sguardo.
Iniziai a navigare in quegli occhi celesti, tutto il mondo attorno a me passò in secondo piano.
Ci avvicinammo sempre di più.
Avevo le palpitazioni.
Non capivo più nulla.
Era incredibile come, con così poco, mi mandasse in tilt.

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Un grazie a chi recensisce, a chi mette la storia tra le preferite e a chi legge in silenzio.

Aggiornerò quando ci saranno almeno 5 recensioni su questo capitolo.
Come continuera tra Chiara e Niall? E cosa succederà quella sera stessa?
E tra Harry e Jude? E Zayn convincerà Liam?

Al prossimo capitolo *-*

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