Chiudi gli occhi e baciami

di Laesseelae
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Undici anni fa. ***
Capitolo 2: *** La verità. ***
Capitolo 3: *** Perchè quando ti sei avvicinato mi batteva forte il cuore? ***
Capitolo 4: *** Delusione. ***
Capitolo 5: *** Una scimmietta è più intelligente di te. ***
Capitolo 6: *** Il sedere di Tommo. ***
Capitolo 7: *** Non sono come le altre e non lo sarò mai. ***
Capitolo 8: *** Start. ***



Capitolo 1
*** Undici anni fa. ***


A sei anni:
Salii sulla macchina. Non sapevo che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata. Mi misi a sedere. Di fianco a me mio fratello. Mangiava, solito. Lo guardai e finsi un sorriso. Non volevo partire, non volevo lasciare lì i nonni e i miei amici.  
-Ei dai ci faremo nuovi amici.- mi disse lui sorridendo. Lui rideva sempre, era un bambino positivo all'epoca e lo è tutt'ora.
-Sì certo.- dissi sbuffando come una normale bambina di 6 anni poteva fare.
 
11 anni dopo:
Nooo. Sveglia del cavolo che suona sempre nel momento più intenso del sogno. Uffa. Mi alzai di malavoglia e percorsi il poco spazio che c'era tra il mio letto e lo specchio. Mi ci appoggiai con la fronte. La superficie era fredda e mi staccai di scatto. Mi guardai: di prima mattina ero un mostro, a parer mio. Mi misi le mie babucce e scesi giù in cucina. 
-Ciaoo famiglia.- esclamai. 
-Buongiorno.- mi dissero in coro mamma e papà. Mi sedetti e mi guardai intorno. Mancava qualcuno... *scrosch* un dolce bacio sui capelli. Mio fratello.
-Ei fratello.- li dissi sorridendo. 
-Ei, mi raccomando muoviti che non voglio ritardare come il solito eh!.- mi dice lui ridendo.
Io mi chiedevo come faceva a essere così energico da ridere già di prima mattina.
-No tranquillo.- li sorrisi.
ALT! Non mi sono presentata! Bene, mi chiamo Emily Cloe Horan e ho 17 anni. Ho dei lunghi capelli neri e degli occhi verdi, a differenza di mio fratello che è biondo e ha dei bellissimi occhi azzurri dove puoi affogare. Ho un carattere mite, faccio amicizia abbastanza facilmente. Non sono una di quelle ragazze che si fa mettere i piedi in testa e se mi fanno qualcosa reagisco immediatamente, senza però essere troppo aggressiva.
Finita di fare colazione salii e mi preparai. Quando scesi mio fratello era lì,come il solito, che mi aspettava pazientemente.
-Ce l'hai fatta, per fortuna oggi non avremmo ritardato.. Dai sbrigati che siamo ancora in tempo.- mi disse lui.
Io non risposi, aveva ragione ma mica era colpa mia se ero nata ritardataria.
Uscimmo di casa e aspettammo il pulmino che ci avrebbe accompagnato a scuola. Quella maleddetta e odiosa scuola.
Quando arrivò e salimmo notammo che a sedere c'erano i soliti ritardatari, ovviamente i nostri amici. Appena vidi Louis, il mio migliore amico, andai verso di lui e li saltai in braccio ridendo come un ebete. 
-Ei piccola non sciuparmi.- mi disse lui.
Finita la frase mi staccai e lo guardai male facendo la finta offesa. Poi salutai il riccio, Harry con un bacio sul naso. Liam invece, era impegnato a farsi con quell'odiosa di Cristina, una gallina che veniva nella mia scuola, quindi mi limitai a un semplice ciao, l'avrei salutato quando lei si sarebbe allontanata. Alla fermata dopo salii Zayn. Si sedette vicino a noi e ci salutò. Usciva con noi e faceva parte della nostra piccola compagnia ma a differenza degli altri, con lui non avevo tanto stretto, non per qualcosa ma era molto timido. Ma solo con me... Perchè si era fatto metà scuola.. 
Comunque arrivammo a scuola in orario. 
 
 
*Spazio me*
so che fa un po' schifo ma è il primo e dovevo un po' presentare il tutto... Comunque recensite e datemi la vostra opinione, non mi offendo :).

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Capitolo 2
*** La verità. ***


prolessi:
Misi i libri in quel poco spazio libero di quel misero se così lo si può chiamare, armadietto. Mi stavo per girare quando due mani scesero sui miei fianchi. 
-Harry, sparisci!- dissi scrollandomelo di dosso.
-Simpatica come sempre.- disse lui lasciandomi andare, sapeva che se no sarebbe finita male.




Eravamo in giardino anche se la campanella era già suonata... 
-Chi ha inglese alla prima ora?- chiesi io mentre sbadigliavo. Ero già stanca, fantastico.
-Io- mi rispose Zayn mentre si accendeva una sigaretta -Se aspetti due secondi mi fumo la sigaretta e poi andiamo insieme.- finita la frase mi sorride dolcemente e io ricambiai.
Nel frattempo gli altri andarono dentro e ci salutarono. Zayn rimase lì a guardarmi, immobile, ma non fece cadere mai la cenere, stava attento, ogni volta che stava per traboccare lui la prendeva e tranquillamente inspirava il fumo. Io odio il fumo e odio il modo in cui Malik mi stava guardando in quel momento. Poi di punto in bianco mi fece una domanda che non mi sarei mai aspettata.
-Da quando sei diventata così bella?- il mio viso diventò rosso e di tutte le sue gradazioni.
-Scusa?- chiesi io stupita facendo finta di non avere capito.
-Nulla.- mentì lui mentre buttò per terra la sigaretta e la calpestò con un piede.
Arrivammo in ritardo di solo cinque o dieci minuti e la professoressa conoscendoci non ci disse nulla. Ci sedemmo negli unici due posti liberi che trovammo. 
-Pagina 143, paragrafo 7.- esclamò la proff. con quella sua "voce in falsetto" come dice lei, anche se la verità è che ha una voce da oca. 
Non ascoltai la lezione, non riuscii. Per quanto mi possa piacere la letteratura e sopratutto quella inglese, quella mattina non riuscivo a essere concentrata. Pensai e ripensai a quello che sono. Mi chiedo come sarei stata se fossi rimasta in Irlanda. 
La verità è che io sono cambiata tanto da quel viaggio. La verità è che ero una bambina vanitosa, che amavo il rosa e sognavo un pony. La verità è che quando ero in Irlanda ero abbastanza cicciotta e amavo mangiare. La verità è che quando ero in Irlanda avevo amiche prettamente femmine.
Ora la verità è che sono cambiata in meglio. La verità è che da quando mi sono arrivate le mutande di Louis addosso il primo giorno che l'ho conosciuto, il giorno del mio arrivo, non sono più così vanitosa. La verità è che all'inizio mi imponevo di non mangiare per il fatto che volevo tornare a casa. La verità è che sono cresciuta con mio fratello e i suoi amici e di amiche femmine ne faccio ormai a meno.
La verità è una sola. Ma cambia da persona a persona. Ogni persona vuole che la verità sia quella che le fa più comodo. Mentre affogavo nei miei mille pensieri una voce mi riportò alla realtà.
-Horan vuoi continuare?- ed ecco la voce da oca della Proff.
-No Proff,ne faccio a meno.- dico sorridendo.
La professoressa mi guarda male e mentre stava per aprire quella sua ''ciabatta'' si sente la campanella suonare. 
-Zayn, Zayn svegliati!- urlai nelle orecchie a quel poveretto che di scatto si alza spaventato. Ci alzammo e ognuno andò ai suoi armadietti.
Misi i libri in quel poco spazio libero di quel misero se così lo si può chiamare, armadietto. Mi stavo per girare quando due mani scensero sui miei fianchi. 
-Harry, sparisci!- dissi scrollandomelo di dosso.
-Simpatica come sempre.- disse lui lasciandomi andare, sapeva che se no sarebbe finita male.
-Geografia?- le domando.
-Sì.- mi sospira lui. 
Ci incamminammo e...


SPAZIO ME:
So che è corto ma sono i capitoli iniziali, dal prossimo succederà qualcosa di bvieikrjvrenoovk.

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Capitolo 3
*** Perchè quando ti sei avvicinato mi batteva forte il cuore? ***


Ci incamminammo e... Puff andai a sbattere contro l’anta che si stava aprendo in quel momento a mia insaputa. Mugugnai qualcosa di incomprensibile mentre Harry rideva come un cretino.
-O mio Dio scusami! Non ti ho proprio visto.- si scusò una ragazzina mai vista prima. Sarà nuova, sicuro.
-Tranquilla.- quest’ultima mi aiutò ad alzarmi.
-Non ti ho davvero visto, sono una stupida mamma mia! È il mio primo giorno e già uccido quasi una povera ragazza!- disse imprecando.
Mi guardai in giro, la maggior parte dei ragazzi erano già nelle rispettive classi e nei corridori gironzolavano solo pochi scolari.
-Ahahah tranquilla capita a tutti!- cercai di tranquillizzarla- comunque piacere, Emily.- lei inizialmente mi guardò stranita. Probabilmente non sapeva che avevo ricevuto tante di quelle botte sul naso da parte di quei cretini dei miei amici che pensano di sapere di giocare a calcio.
-Naomi- mi rispose lei imbarazzatissima. Era una gran bella ragazza. Carnagione scura, capelli mori e labbra carnose.
Si intromise Harry che si presentò.
-Bene, noi andiamo… Ciao!- la salutai insieme ad Harry.
Mentre camminavamo verso la classe guardai Harry che aveva la testa chissà dove.
-Hey  riccio.. carina Naomi eh?- dissi divertita.
-Sì ma preferisco te!- mi prese per i fianchi e mi spinse con forza contro la parete facendomi cadere i libri a terra.
-Harry!- non mi fece finire di parlare che tentò di baciarmi ma io spostai il viso e lui ne approfittò baciandomi il collo. Stronzo. Mai, mai e poi mai si sarebbe dovuto comportare così, a volte non lo sopportavo; Non ci pensai due volte e li tirai un calcio  nelle parti basse. Ben li stava. Si piegò in avanti con la schiena dolorante. L’aveva voluto lui d’altronde.
Andammo in classe, in ritardo come al solito, e ci sedemmo.
La professoressa interrogò Harry che prese una C tiratissima. Mentre lo interrogava pensavo a perché si comportava così con me.. era ormai da un anno che provava a baciarmi ma non mi aveva mai detto il perché, la prima volta mi spaventai. Ma poi mi spiegò che io le piaccio ma non vuole rovinare la nostra amicizia. Grandissima puttanata; per lui ogni momento è buono per saltarmi addosso e io proprio non lo sopportavo, non per qualcosa ma a me non piaceva!
-Pistaa!- urlai mentre mi sedevo nella mensa vicino a Zayn che mi guardava ridendo.
-Beh, che hai da ridere Malik?- dissi facendoli un buffetto sulla guancia.
-Nulla nulla.- e riprese a ridere.
Tutti mangiavano e io guardavo sconcertata mio fratello, mi chiedevo come potesse mangiare tutta quella sbobba. Mi guardai in giro e vidi solo cheerleaders e ragazzi, poi vidi la mora di prima da sola in un tavolo e visto che mi stavo annoiando andai a chiederle se voleva unirsi a noi; accettò sorridente.
Secondo me era una tipa timida infatti quando si sedette si vedeva che era molto imbarazzata. La presentai agli altri senza raccontare come ci eravamo conosciute e Harry rideva divertito quando dissi: “ l’ho conosciuta per caso in corridoio”.

Quanta melodia c'è nel suono della campanella che fa notare la fine della scuola. Qualcosa di stupendo. 
Mentre sistemavo i libri nel mio armadietto sentì una mano tamburellarmi sulla spalla. Mi girai sorridendo. E ai miei occhi apparì un primo piano di Zayn che mi lasciò stravolta, non avevo mai notato quanto fosse bello. Ok, ma che dico? Iniziai a torturarmi, non so per quale motivo il labbro inferiore.
-Senti ti va di uscire oggi?- Dio, mi ha chiesto di uscire!
Ma che cosa dico? Che mi prende oggi?
-Certo, certo... mi passi a prendere tu?.. alle 4 in punto?- dissi interrogativa.
-Ok, piccola- concluse la frase e mi diede un semplice bacio sulla guancia. 
Gli elefanti iniziarono a scalciare nel mio stomaco.. ma che mi prendeva? mi aveva dato un bacio, mi aveva chiamato piccola e mi era venuta voglia di saltarli addosso. AIUTO, non capisco
Solo in quel momento mi ricordai di quello che mi aveva detto quella stessa mattina

                                                -Da quando sei diventata così bella?-
Emily Cloe Horan, che ti prende?



SPAZIO ME:
MI FA ABBASTANZA SCHIFO. COMUNQUE RECENSITE :)


BACIO :)

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Capitolo 4
*** Delusione. ***


Qualcosa stava cambiando in me, me lo sentivo. Zayn era sempre stato uno dei più belli della scuola e anche uno che si era fatto metà scuola Una mia compagna di classe ci aveva trascorso la notte, ma lui dal giorno dopo non li rivolse neanche più la parola. 
Per me era sempre stato un semplice amico, ma adesso quando mi si avvicinava sentivo qualcosa in più...
Comunque non volevo farmi tanti problemi, lui era pur sempre il belloccio della scuola e io non ero di certo una delle sue “vittime”. Erano quasi le quattro e io ero pronta, quando mi arrivò un messaggio da Harry.
Hey, ti va se oggi usciamo?
Volevo bene al riccio ma avevo paura di illuderlo e poi di farlo stare male. Quindi li risposti semplicemente che non potevo.
 
 
Erano le 4 passate ma di Zayn non c’era traccia. Provai a chiamarlo e a mandarli qualche messaggio ma nulla. Mancavano pochi minuti alle 5 ed ero talmente incazzata che presi la borsa poggiata sul divano e uscii di casa sbattendo forte la porta alle mie spalle. Non ci potevo credere, poteva almeno avvisare… tra l’altro era lui che mi aveva chiesto di uscire, non io.
Andai a farmi una passeggiata per schiarirmi le idee. Arrivai al parco e mi lascia cadere a terra. Guardai le nuvole e il cielo. C’era bel tempo, chissà dove mi avrebbe portato e chissà perché mi aveva dato buca. Non volli pensarci, lo sapevo, non mi dovevo fidare.
Mi alzai e feci per tornare a casa. Stavo camminando quando venni attratta da una casa che non mi sembrava di aver mai visto, strano. Era bella perché era verde, il mio colore preferito. Abbassai lo sguardo dal tetto alla porta e riconobbi la figura di un ragazzo che salutava una bionda con un bacio.
Il cuore mi si bloccò, perse qualche battito e poi ricominciò ma più velocemente. Il ragazzo era Zayn. Aumentai il passo e cercai di non farmi vedere e ci riuscii.
 
Mi ero appena svegliata. Presi il cellulare appoggiato sul comodino per guardare l’ora. Ero in ritardo, strano eh?
-Hey, guarda che oggi io non vengo a scuola!- la porta si aprì e davanti a me ritrovai a scrutarmi gli occhi blu di mio fratello.
-ok…- mi alzai e andai in bagno.
Quella mattina non feci colazione, non avevo fame. L’unica cosa che mi importava era quella di non incontrare Zayn sull’autobus.

Andai alla fermata e aspettai l'autobus impaziente, era più tardi del solito quindi gli altri e Zayn avrebbero dovuto prendere quella prima e speravo di non trovarli. Quando salii non mi guardai in giro e mi sedetti semplicemente. Mi misi le cuffie. La musica? L'unica cosa che ti aiuta sempre. La musica ti salva, non ti fa pensare a nulla, ti culla e ti coccola.
La canzone era appena iniziata, quando sentii una mano picchiettarmi sulla spalla. Mi voltai spaventata, era Zayn. Merda.
Mi tolsi una cuffia e lo guardai, più fredda che seria; sembravo una di quelle persone prive di emozioni, con gli occhi vuoti. Lui lo notò.
-Hem... ciao!- ritenta Zayn, alla prossima magari sarai più fortunato.
Lo guardai scocciata, mi rimisi la cuffia e mi girai dall'altra parte a guardare fuori dal finestrino. Cosa credeva? Di darmi  buca, non avvisarmi e di venire qui ed essere anche salutato normalmente senza nessuna scusa? No, aveva sbagliato persona.
Mi ripicchiettò con la mano sulla spalla. Adesso mi fa davvero girare la palle.
-Che vuoi Zayn?- sbottai.
-Hey! Volevo solo... beh... tutto bene?- mi chiese concludendo con un sorrisino da ebete.
-Mi prendi per il culo per caso?- la cosa iniziava a pesarmi.
-Perchè?-mi chiese stupito. Stupito? Stupito? Stava scherzando spero, credeva che li sarei saltata addosso dicendoli "Oi Zayn, tranquillo.. anche se mi hai dato buca, se non mi hai avvisato e non mi hai chiesto neanche scusa. L'importante era farsi la biondina.. spero ti sia piaciuta.. tutto bene con lei?"
La mia acidità stava aumentando, avrei potuto dirniene tante, ma tante! Ma per sua fortuna l'autobus si fermò, lo sorpassai e me lo lasciai alle spalle.



SPAZIO ME: 
Ei :) lo so, ho rovinato tutto.. ma vedrete.. Comunque... RECENSITE SUSU :)) Bacio xx

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Capitolo 5
*** Una scimmietta è più intelligente di te. ***


Prolessi:
-Dai, non fare l’arrabbiata... mi farò perdonare.- mi disse il moro afferrandomi per il braccio.
-Ahahah, tranquillo, non voglio perdonarti. Non mi fai ne caldo ne freddo. Tranquillo.- dissi cercando di nascondere le mie emozioni.
Mi prese e mi trascinò davanti a lui e mi guardò negli occhi. –Non ci credo.- mi disse con il viso distante pochi centimetri dal mio.



Arrivata al mio armadietto scaraventai tutto dentro alla rinfusa. E chi se ne frega dei libri? Della scuola non me ne è mai importato nulla; mi bastava la sufficienza.
-Ei ma che hai?- sentii esclamare qualcuno alle mie spalle. Zayn Jawaad Malik non aveva capito che non lo volevo tra le scatole. Ma non capiva… o lo faceva apposta?
-Mh.. ieri… ti sei dimenticato per caso qualcosa?- chiesi ironicamente.
Corrugò la fronte, segno che non capiva. Poi, probabilmente, una lampadina.. un po’ difettosa, li si accese.
-Oh cazzo!- urlò facendo rimbombare la sua frase, davvero fine, in tutto il corridoio.
-Ecco, bene. Ora lasciami andare.- cercai di non fare notare che ero offesa; ma in realtà dentro una parte di me moriva.
Iniziai a camminare.
-Dai, non fare l’arrabbiata... mi farò perdonare.- mi disse il moro afferrandomi per il braccio.
-Ahahah, tranquillo, non voglio perdonarti. Non mi fai ne caldo ne freddo. Tranquillo.- dissi cercando di nascondere le mie emozioni.
Mi prese e mi trascinò davanti a lui e mi guardò negli occhi. –Non ci credo.- mi disse con il viso distante pochi centimetri dal mio.
-E perché mai?- chiesi nervosamente.
-Per il fatto che nessuno non mi vorrebbe.- disse sicuro di se. Ahahahah stava scherzando vero? Era a dir poco convinto il ragazzo.
-Bene, allora piacere: sono Nessuno.- fiera della mia risposta girai i tacchi e me ne andai, lasciandolo lì.


Entrai in classe, ovviamente in ritardo, e mi sedetti al mio posto. Geografia. Bella merda, l’ho sempre odiata.
Il posto di fianco al mio era vuoto e mi sentivo terribilmente sola. Sentii bussare alla porta per poi aprirsi. Eccolo, lì che manco stesse facendo una sfilata di moda, attraversava la classe, con il suo ciuffo nero e scivolò sulla sieda di fianco alla mia. Bella merda al quadrato.
La lezione cominciò. Sentivo gli occhi pesanti di Zayn su di me. Non reggevo più quella situazione.
Alzai lo sguardo e lo poggiai sul suo. Alzai un sopracciglio come per chiederli se aveva problemi.
-Dai ti prego! Non riesco a vederti incazzata! E poi dovrei essere io quello offeso!- imprecò a bassa voce.
-Tu? E perché mai?- dissi quasi schifata, per poi abbassare lo sguardo e tornare alla mia opera d’arte che stavo colorando. Ovviamente, durante geografia, io mi mettevo a disegnare una scimmietta.
-Beh, hai detto che di me non te ne frega nulla!- disse alzando un po’ troppo il tono della voce.
Non feci in tempo a ribattere che il professore si intromise nel nostro discorso.
-Signorina Horan, dicevamo… la capitale del Pakistan?- mi disse con aria di sfida. Ma la domanda era troppo difficile. Nel senso, io e la geografia… facevamo parte di pianeti diversi e al massimo sapevo la capitale di due soli paesi.
-Eh Proff… chiedo un aiuto dal pubblico.- esclamai sorridendo. L’uomo, sulla quarantina, riccio con una piazza pelata nel centro della testa, fece un no con la testa… si arrendeva, senza speranze ormai.
-Malik, lei? Lo sa?-domandò.
-Islamabad.- disse lui tranquillo e fiero di se. Beh, ovvio. Lui era Pakistano!
-Bene Malik! Risposta esatta!- annuì il professore.- perché non dai una mano alla tua compagna di banco?- domandò.
Io che mi facevo gli affaracci miei, all’ultima frase del proff sbiancai e iniziai a borbottare.
-Proff, non ci penso neanche!-iniziai a sbuffare.
-Horan, la domanda era per il tuo compagno. Non per te.- mi guardava quasi con disprezzo, come si permetteva?
-Certo, non ci sono problemi.- disse sorridendo il Pakistano. Li lanciai un occhiataccia. Bene, era morto.
La lezione continuò e la mia opera d’arte era quasi terminata.
-Fa davvero schifo!- mi disse Zayn ridacchiando.
-Già, hai ragione… ma è sempre più carina di te.- dissi sorridendoli.
La campanella suonò e uscii dalla classe. Sentii due mani sui miei fianchi che mi fecero voltare, brividi. Non so per quale strano motivo, ma, dei brividi salirono e scesero.
-Allora, alle 4 da me Horan.- disse maliziosamente facendomi l’occhiolino per poi girasi e andare per la sua strada. Mentre io rimanevo lì, imbambolata dal tocco delle sue mani sul mio corpo.





SPAZIO ME:

CIAOOOOO! BENEE DAI, SO CHE C'è DEL COMICO IN QUESTO CAPITOLO E AVREI VOLUTO METTERE ANCHE ALTRE STUPIDATE DELLE MIE :DD AHAHAH RECENSITEEE EH MI RACCOMANDO!

GRANDE BACIO E UN GRAZIE SPECIALE A CHI MI RECENSISCE E A CHI SEGUE LE MIE STORIE.


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Capitolo 6
*** Il sedere di Tommo. ***


No. Non volevo andare a casa di Malik per prendere ripetizioni da lui! Era ovvio che lui sapesse la capitale del Pakistan! Lui era Pakistano!
Poi, ultimamente mi metteva anche in soggezione. Ogni rapporto che avevamo … boh... Sapevo solo che era un susseguirsi di brividi.
Inciampai. Solito, ero una ragazza che cadeva sempre, minimo tre volte al giorno e sia per me che per la gente che mi stava intorno era diventata una abitudine.
-Hey.- risatina fastidiosa- sei la solita dai muoviti.- disse il riccio dagli occhi smeraldo prendendomi per un braccio.
Ci incamminammo verso la mensa scolastica.
-Allora, tutto bene?- domandai a Harry che mi sembrava troppo pensieroso.
-Sì sì tutto ok, tu invece? Sembri abbastanza arrabbiata.- mi disse con fare interrogativo e così aprendo sul suo volto un sorriso da mozzare il fiato.
-Oh, diciamo che non va tutto benissimo, soprattutto dopo che il prof. Di Geografia mi ha assegnato a Zayn per delle ripetizioni.- dissi triste.
Lui iniziò a ridere ma smise subito dopo che notò che lo stavo fulminando con lo sguardo. Ci sedemmo nel solito tavolo e dopo pochi minuti arrivarono anche gli altri, compreso Zayn solacapitaledelPakistan Malik.
Iniziammo a parlare.
-Oggi usciamo?- chiese ad un certo punto mio fratello Niall.
Io sbuffai scocciata e prima che potessi prendere parola Zayn mi precedette.
-Io non posso oggi.- disse deciso il moro.
-E perché?- domandò Liam mentre ingurgitava un pezzo di pane.
-Devo dare ripetizioni a tua sorella.- disse rivolgendo lo sguardo a mio fratello che non appena capì quello che aveva appena detto il moro iniziò a ridere senza più fermarsi, ovviamente tutti iniziarono a ridere con lui mentre io mi sentivo stupida e ingenua.
-Non è divertente.- sbottai infastidita e piano piano le risate cessarono.
-Dai scherzavamo.-mi incoraggiò Louis con un caldo sorriso.
-Che hai combinato per finire a prendere ripetizioni da questa sotto specie umana?- mi domandò Liam ridendo facendo cenno al moro. Tutti iniziarono a ridere, compreso Zayn che non sembrava essersela presa per la battutina dell’amico.
-Non ho saputo la capitale del Pakistan e ora mi tocca studiare tutte le capitali del Mondo.- dissi tutto di seguito per poi riprendere fiato. –E in più, visto che è anche il professore di filosofia e nell’ultimo test non sono andata benissimo.. mi tocca studiare insieme a Zayn anche quella.- finisco la frase appoggiando la testa sul tavolo.
-Davvero anche filosofia?.- disse spalancando gli occhi Malik.
-Sì, mi ha fermato prima nel corridoio.- dico con un filo di tristezza nella voce. Gli altri ridacchiarono. Mi guardo intorno e vedo la testa di una mora. Waa, ma è Naomi! Inizio a sbraitare per farmi notare e non appena lei si accorge di me ci viene in contro.
-Ei siediti!.- la invitai facendoli spazio.
Gli altri la salutarono. La invidiavo, era bellissima. Come tutte in questa scuola del resto, a volte mi sento uno sgorbio. Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando non suonò la campanella e fummo obbligati a tornare in classe.
Le ore successive passano velocemente, anche per il fatto che dormo sul banco. Ma questi sono solo dettagli.


-Sono stravolta!.- dico buttandomi sul divano a peso morto. Louis nel frattempo soffoca una risatina e poi si butta sopra a me.
-Togliti stupido!.- iniziai a insultarlo e lo buttai giù dal divano.
Lui si alzò con una faccia da finto offeso, irresistibile.
-Il mio povero fondo schiena…- disse massaggiandosi il sedere.
-E che fondo schiena Tommo!- esclamai alzandomi e tirandoli una pacca sul suo bel sederino. Dovevo ammetterlo, il culetto di Tommo è il più bello che io abbia mai visto. Non che io ne abbia visti tanti eh.
Mangiammo e poi Louis e Niall, da veri uomini mi lasciarono il tavolo da sparecchiare mentre si spaparanzarono sul divano a giocare alla play. déjà vu. Mi era capitato tipo ventiquattromilioni di miliardi di volte.
Andai in camera mia, mi preparai ed escii.







Spero vi piaccia :) recensite pure love you all 

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Capitolo 7
*** Non sono come le altre e non lo sarò mai. ***


Il vento gelido inglese mi baciava il viso.
Stavo gelando. La casa di Zayn non distava molto dalla mia.
Arrivai finalmente, era grande e spaziosa. Ma Zayn non ci aveva dato molte feste perchè i suoi genitori non si fidavano, come darli torto?
Suonaii al campanello e subito dopo mi ritrovai il moro in tutta la sua bellezza davanti a me. Mi rivolse un caloroso sorriso e se prima stavo tremando dal freddo, in un attimo tutto mi apparì così mite e caldo. Le gambe ormai , quando ero vicino a Zayn, mi divantavano burro, infatti sembravano sciogliersi a ogni suo contatto.
Mi fece entrare e ci incamminammo verso la sua camera. Ordinata, pulita e luminosa.
Zayn Malik era uno che ci teneva all'ordine. Diverso da tutti gli altri ragazzi che conoscevo e diverso sopratutto da me.
Iniziammo a studiare e devo dire che il ragazzo se la cavava piuttosto bene. Avevo imparato molte capitali e la cosa non era da me.

Sprofondai con la testa sul cuscino del letto.
-Zayn ti prego, non ce la faccio più!- dissi ormai esasperata. Non avevo mai studiato così tanto, anche perchè io e lo studio non eravamo mai andati d'accordo.
-Ok dai.- disse lui sorridendo. 
Mi alzai dal letto e mi ci sedetti sopra. Lo guardai sorridendo.
-Quindi posso andare?- domandai io, ormai erano le cinque passate
-No! Non puoi lasciarmi tutto solo... insomma, i miei sono fuori e ho paura dei ladri.- mentì lui, lo sapevo.
-Ma finiscila dai.- mi stavo alzando e mi stavo per mettere il giubbotto. Alzai lo sguardo e mi ritrovai quello del moro a pochissimi centimetri dal mio. 
I nostri nasi quasi si sfioravano. Spalancai gli occhi. Avrei voluto spostarmi ma no, il mio corpo non ne voleva sapere, così come la mia bocca che due secondi dopo si ritrovò distante di pochissimi millimetri da quella di Zayn. Potevo sentire il suo respiro e sfioravo le sue labbra. 
Si avvicinò pericolosamente a me, riempendo quel poco vuoto che rimaneva tra noi due. Mise una mano dietro la mia schiena e mi spinse verso di lui. Le nostre labbra si incontrarono.
Schiuse la bocca e stupidamente o feci anche io. Le nostre lingue si cercarono. 
Era un bacio stupendo che piano piano prendeva sempre più passione. Dei ricordi riaffiorarono nella mia testa. Una casa, verde, una bionda, Zayn e una ragazza che si baciano.
Mi staccai di botto. Lui era lì, perplesso, non se l'aspettava.
Girai i tacchi e presi la borsa.
Non volevo essere una delle tante. Il giorno prima si baciava con una ragazza, ora con me. Ma io no, non gliel'avrei mai permesso.
 




Ok so che è corto ma questo capitolo è essenziale per quello che succederà dopo.
RECENSITE MI RACCOMANDO, SAPETE CHE HO ANCHE L'ALTRA FF QUINDI SE AVETE TEMPO E VOGLIA FATE UN SALTINO.
LOVE YA. 

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Capitolo 8
*** Start. ***


Arrivai a casa. Ero distrutta.. insomma Zayn mi piaceva, a chi non sarebbe piaciuto un ragazzo del genere?
Era bellissimo e simpatico, l’unico problema era che aveva la fama del puttaniere e visto che il giorno prima si era baciato con una ragazza e il giorno dopo aveva cercato di fare la stessa cosa con me… beh non gli avrei di sicuro lasciato strada libera.
 No, io Emily Cloe Horan non mi sarei mai baciata con Zayn. Non se quest’ultimo mi avesse fatto innamorare.
-Hei, che hai? Hai una faccia!- mi disse mio fratello mentre mi scrutava da capo a piedi. –Non ti sono piaciute le ripetizioni con Zayn? O è successo qualcosa?- continuò. Ma questo proprio ora doveva farsi i cavoli miei?
-No, no.. sai che ho sempre odiato studiare…- quanto sapevo recitare bene.
Mi lasciò lì per andare in cucina a mangiare come suo solito. Quel ragazzo era monotono.
Mangiava, dormiva, mangiava, usciva con gli amici, mangiava, dormiva, bisogni, mangiava, studiava, mangiava, dormiva.
E così tutti i giorni.

Andai di sopra e mi sdraiai. Sentii vibrare il letto.
Oh cazzo un terremoto.
Mi alzai di scatto e notai che era finito; quanto poi notai lo schermo del mio cellulare illuminarsi.
Certo Emy, un terremoto…  era solo un semplice messaggio… ma dal bacio con Zayn il mio cervello era andato in tilt!
Eh l’amor.. ALT! Che diamine penso? Io non sono innamorata di quello stupido col ciuffo, anche se ha degli occhi così profondi e una voce inconfondibile per non parlare del suo vis.. BASTA!. Devo riposare. Ma prima leggo il messaggio.
‘’Hei, senti.. ti volevo chiedere scusa per prima.. che ne dici se sta sera andiamo a farci un giro… così per parlare?
                                                                                                                                                        Zayn. ‘’
 
Eh parlare di cosa?
‘’Ok, passami a prendere alle 8 e mezza. E.’’
Quanta freddezza… beh meglio dormirci sopra.
 
8.00 p.m:
-Hei svegliati dormigliona!- sentii una voce calda vicino al mio orecchio, era la voce di Zayn.
Figurati ora sentivo anche la sua voce che mi svegliava.
-Zitto biondo!- dissi voltandomi dall’altra parte del letto.
Una risata. Inconfondibile. Quella di Zayn sofartiperderelatestacomenessunaltro Malik.
Mi alzai di botto rimanendo seduta sul letto e sgranai gli occhi guardandolo.


#Zayn:
Salii le scale, Niall mi aveva detto che era in camera sua. Dovevo assolutamente parlarle, io un bacio così non l’ho mai provato.
Aprii la porta e la trovai lì in tutta la sua bellezza. Quanto cavolo era bella. E io non me ne ero mai accorto.
Quanto era tenera mentre dormiva. Mi misi all’altezza del suo viso e la osservai. Non era una di quelle ragazze solo curve, ma era perfetta. I suoi lineamenti e il suo corpo minuto erano un mix incredibile. Le accarezzai i capelli e le spostai una ciocca dietro l’orecchio.
-Hei svegliati dormigliona.- le dissi dolcemente mentre le passavo una mano sulla schiena.
-Zitto biondo!- ribatté lei. Iniziai a ridere spontaneamente pensando a Niall che ogni mattina si prendeva insulti per svegliarla.
Poi si alzò. Le sorrisi.
-che ore sono?- mi chiese sgranando gli occhi.
-le otto…- dissi io sorridendole.

 
#Emily:
non so per quale strano motivo ma Zayn era più dolce del solito. Non era arrabbiato anzi, mi aveva svegliato dolcemente e svegliarsi con quei suoi occhioni beh.. qualcosa di splendido.
Mi aveva portato a mangiare un gelato. E non aveva spiaccicato parola.
Iniziai a gustare il mio gelato.
Iniziò  a ridere. Lo guardai interrogativa.
-Sei tutta sporca.- disse-vieni qui – continuò avvicinandosi a me con un fazzoletto in mano. Io mi avvicinai a lui che senza esitare allontanò il fazzolettino e mi baciò.
Cazzo. Come sapeva baciare lui nessun’altro era capace. Non che io avessi baciato miriadi di ragazzi a cui paragonarlo.. ma lui… beh, il mio stomaco era sotto sopra. Il bacio diventò sempre più passionale e io non scappai come la volta precendente.
-ecco, ora sei pulita.- mi sussurrò lui sorridendomi.
-sicuro?- gli domandai io prendendogli con la mano libera il collo e portandolo verso di me.
Iniziammo a baciarci. Un bacio più passionale e più voluto.
Fanculo alla promessa. Fanculo a tutto quello che pensavo di lui, se sbaglierò ne pagherò le conseguenze. Ma questo errore mi sta piacendo, se poi sarà un errore.




OVER AGAIN:
Salveee! Venendo a noi.. come vi sembra? ve gusta? ringrazio chi mi lascia recensioni  sdjk nbkj

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Love yaa.

 

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