A sei anni:
Salii sulla macchina. Non sapevo che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata. Mi misi a sedere. Di fianco a me mio fratello. Mangiava, solito. Lo guardai e finsi un sorriso. Non volevo partire, non volevo lasciare lì i nonni e i miei amici.
-Ei dai ci faremo nuovi amici.- mi disse lui sorridendo. Lui rideva sempre, era un bambino positivo all'epoca e lo è tutt'ora.
-Sì certo.- dissi sbuffando come una normale bambina di 6 anni poteva fare.
11 anni dopo:
Nooo. Sveglia del cavolo che suona sempre nel momento più intenso del sogno. Uffa. Mi alzai di malavoglia e percorsi il poco spazio che c'era tra il mio letto e lo specchio. Mi ci appoggiai con la fronte. La superficie era fredda e mi staccai di scatto. Mi guardai: di prima mattina ero un mostro, a parer mio. Mi misi le mie babucce e scesi giù in cucina.
-Ciaoo famiglia.- esclamai.
-Buongiorno.- mi dissero in coro mamma e papà. Mi sedetti e mi guardai intorno. Mancava qualcuno... *scrosch* un dolce bacio sui capelli. Mio fratello.
-Ei fratello.- li dissi sorridendo.
-Ei fratello.- li dissi sorridendo.
-Ei, mi raccomando muoviti che non voglio ritardare come il solito eh!.- mi dice lui ridendo.
Io mi chiedevo come faceva a essere così energico da ridere già di prima mattina.
Io mi chiedevo come faceva a essere così energico da ridere già di prima mattina.
-No tranquillo.- li sorrisi.
ALT! Non mi sono presentata! Bene, mi chiamo Emily Cloe Horan e ho 17 anni. Ho dei lunghi capelli neri e degli occhi verdi, a differenza di mio fratello che è biondo e ha dei bellissimi occhi azzurri dove puoi affogare. Ho un carattere mite, faccio amicizia abbastanza facilmente. Non sono una di quelle ragazze che si fa mettere i piedi in testa e se mi fanno qualcosa reagisco immediatamente, senza però essere troppo aggressiva.
Finita di fare colazione salii e mi preparai. Quando scesi mio fratello era lì,come il solito, che mi aspettava pazientemente.
-Ce l'hai fatta, per fortuna oggi non avremmo ritardato.. Dai sbrigati che siamo ancora in tempo.- mi disse lui.
Io non risposi, aveva ragione ma mica era colpa mia se ero nata ritardataria.
Io non risposi, aveva ragione ma mica era colpa mia se ero nata ritardataria.
Uscimmo di casa e aspettammo il pulmino che ci avrebbe accompagnato a scuola. Quella maleddetta e odiosa scuola.
Quando arrivò e salimmo notammo che a sedere c'erano i soliti ritardatari, ovviamente i nostri amici. Appena vidi Louis, il mio migliore amico, andai verso di lui e li saltai in braccio ridendo come un ebete.
-Ei piccola non sciuparmi.- mi disse lui.
Finita la frase mi staccai e lo guardai male facendo la finta offesa. Poi salutai il riccio, Harry con un bacio sul naso. Liam invece, era impegnato a farsi con quell'odiosa di Cristina, una gallina che veniva nella mia scuola, quindi mi limitai a un semplice ciao, l'avrei salutato quando lei si sarebbe allontanata. Alla fermata dopo salii Zayn. Si sedette vicino a noi e ci salutò. Usciva con noi e faceva parte della nostra piccola compagnia ma a differenza degli altri, con lui non avevo tanto stretto, non per qualcosa ma era molto timido. Ma solo con me... Perchè si era fatto metà scuola..
Finita la frase mi staccai e lo guardai male facendo la finta offesa. Poi salutai il riccio, Harry con un bacio sul naso. Liam invece, era impegnato a farsi con quell'odiosa di Cristina, una gallina che veniva nella mia scuola, quindi mi limitai a un semplice ciao, l'avrei salutato quando lei si sarebbe allontanata. Alla fermata dopo salii Zayn. Si sedette vicino a noi e ci salutò. Usciva con noi e faceva parte della nostra piccola compagnia ma a differenza degli altri, con lui non avevo tanto stretto, non per qualcosa ma era molto timido. Ma solo con me... Perchè si era fatto metà scuola..
Comunque arrivammo a scuola in orario.
*Spazio me*
so che fa un po' schifo ma è il primo e dovevo un po' presentare il tutto... Comunque recensite e datemi la vostra opinione, non mi offendo :).