Chiarimenti

di Willow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio ***
Capitolo 2: *** Primi scontri ***
Capitolo 3: *** Primi Chiarimenti ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti e litigi ***
Capitolo 5: *** Ancora litigi ***
Capitolo 6: *** Preoccupazioni e un amore che rinasce ***
Capitolo 7: *** 07 ***
Capitolo 8: *** Preoccupazione ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni parte 1 ***
Capitolo 10: *** Ansie e Preparativi ***
Capitolo 11: *** La cena parte 1 ***
Capitolo 12: *** La cena parte 2 ***



Capitolo 1
*** Risveglio ***


E dopo tre anni di assenza dal fandom rieccomi qui a postare nuovamente questa fanfiction che avevo in mente da tempo. Spero che la storia sia di vostro gradimento, se tutto va bene dovrei postare un capitolo a settimana. Commenti graditi. Al prossimo capitolo Willow.

Il silenzio regnava all'interno del Grande Tempio, la guerra con Hades era terminata da circa una settimana. All'interno della sala del Grande Sacerdote giacevano i corpi dei tredici cavalieri D'oro e dei cinque Bronze Saint.

Di fronte a loro Athena e il grande Sacerdote Shion attendevano il risveglio dei cavalieri.

La dea aveva fatto un patto con il padre Zeus supplicandolo in modo che i suoi uomini ritornassero in vita e potessero finalmente godere la meritata pace.

Nel frattempo i Saint rimasti in vita si erano adoperati per la ricostruzione del tempio e delle dodici case.

C'era ancora molto lavoro da fare, ma il sommo Shion era speranzoso, nonostante fosse passato solo un mese i saint rimasti erano riusciti a ricostruire le stanze del grande Sacerdote e le case dell'Ariete , del Toro e dei Gemelli.

Grazie al potere della telecinesi anche le rimanenti case erano a buon punto lui e Kiki, l'allievo del suo adorato Mu si era adoperato per aiutare nella ricostruzione.

Improvvisamente Mu, Aldebaran e Aiolia riaprirono gli occhi e si alzarono di scatto sospirando pesantemente.

Focalizzarono con calma il luogo in cui si trovavano riconoscendovi il Grande Tempio, si guardarono tra di loro sorridendo

“Siamo vivi.”commentò Aiolia

“Già, dopo esserci sacrificati al muro del Pianto credevo che non ci sarebbe stata un'altra opportunità per noi.”affermò Aldebaran stropicciandosi gli occhi.

“Mu, Aiolia, Aldebaran. Grazia al cielo.” intervenne la dea Athena.

I tre uomini si voltarono verso la dea, inchinando poi il capo in segno di riverenza.

“Sembra che vostro padre abbia mantenuto la promessa.”intervenne la voce calda di Shion

“Maestro.” affermò Mu con contentezza, pensava che non avrebbe mai più rivisto il suo adorato maestro e invece la Dea Atena li aveva riportati in vita.

In quel momento l'uomo si ritrovò di nuovo a terra e alzando lo sguardo riconobbe il suo allievo Kiki che piangeva disperato.

“Grazie al cielo, siete vivo maestro.”affermò tra i singhiozzi il bambino stringendo quanto poteva il corpo del suo adorato maestro.

“Kiki, un futuro saint non piange, quante volte te l'ho detto.”rispose con dolcezza il biondo, tuttavia era felice anche lui di poter rivedere il suo allievo.

“Lo so, ma non riesco a smettere.”continuò a singhiozzare il bambino.

“Mu, non rimproverarlo, è una cosa bella che il proprio allievo sia felice per il proprio maestro.”intervenne una voce che fece battere il cuore al sommo Shion

“Maestro Dohko.” affermarono all'unisono i tre Saint

“Ebbene si, ma a quanto vedo non sono l'unico che si è svegliato.”commentò indicando con lo sguardo Camus, Milo, Saga e Kanon che si stavano risvegliando.

“Mh, cosa è tutto questo baccano, accidenti ho un mal di testa atroce.”mugugnò Milo tenendosi la testa.

“Milo.”gridò Aiolia con estrema contentezza, il biondo si voltò e alzandosi di scatto andò ad abbracciare il suo amico avvicinandosi poi anche a Mu ,che accarezzava la testa al suo discepolo che ancora piangeva, guardandolo con dolcezza, e ad Aldebaran che gli sorrideva felice.

Camus guardò la scena con stupore rivolgendosi poi al sommo Shion intento a scambiarsi un lungo e intenso sguardo con il suo amico secolare Dohko.

“Sommo Shion, ho una domanda da porvi. Il mio allievo Hyoga è vivo?”chiese mal celando una punta di apprensione. Come risvegliatosi Milo si voltò verso il rosso guardandolo stupito e sorridendo poi amaramente, concentrando poi nuovamente l'attenzione sui suoi tre amici.

“Si, è vivo ma non si è ancora risvegliato.E' questione di tempo”rispose la dea Athena, Camus tirò un sospiro di sollievo

“E Shiryu, come sta?”intervenne un'altra voce nota

“Shura.”affermò Camus con un lieve sorriso,anche Saga si alzò avvicinandosi al ragazzo.

“Si riprenderà anche lui, vedo che ormai voi Gold Saint siete tutti svegli.”commentò Shion notando che anche DeathMask, Aphrodite ,Aiolos e Shaka si erano risvegliati.

“Grazie al cielo.”commentò la dea Athena

“Ora dobbiamo solo aspettare che si risveglino Seiya, Shun, Shiryu, Ikki e Hyoga.”commentò Dohko.

“Vado ad avvisare le ancelle, affinché preparino del cibo.”squitti' Kiki tutto contento

“Ottima idea Kiki, dobbiamo festeggiare.”diede manforte Dohko.

“D'accordo, so che vi siete appena risvegliati tuttavia gli altri Saint si stanno adoperando per la ricostruzione dei vostri templi. Le case dell'Ariete, del Toro e dei Gemelli sono state ricostruite, quella del Cancro è quasi finita, ergo vi pregherei se possibile di aiutare nella ricostruzione. Qui ci sono delle stanze libere per poter riposare o altrimenti se riuscite,almeno per il momento, Mu, Aldebaran e Saga dovreste ospitare nelle vostre case i vostri compagni.” affermò solenne Shion

“Io preferirei dormire in una stanza, non vorrei disturbare i giovani.”comemntò Dohko ridendo.

“Adesso si chiama “non vorrei disturbare i giovani.” commentò Aphrodite sussurrando a Saga che si trattenne a stento dal ridere.

“Preferirei anche io avere una stanza qui, se possibile.”commentò Shaka, Mu lo guardò tristemente

“Io e Mu ci dividiamo Milo, Aiolia .Aiolos e Kanon.Se qualcun'altro vuole venire nella mai casa è ben accetto”commentò Aldebaran

“Concordo, ma se vuoi li ospito da me in caso si sveglino Seiya e gli altri.”intervenne Mu guardandolo con dolcezza.

“Io ospito Camus, Shura,Aphrodite e DeathMask.”intervenne Saga senza guardare il fratello.

“Mi pare che vada bene, siete tutti organizzati.Ho solo una questione da porre. Kanon non vuoi andare nella tua casa”chiese con uno sguardo indecifrabile Shion

“No, preferirei di no.Accetto il cortese invito di Aldebaran e nel caso dovessero svegliarsi gli altri cinque prenderei una stanza da solo.”rispose serio,

Shion lo fissò con altrettanta serietà, poi sospirò“Va bene, allora attendiamo che chiamino per il pranzo.”

Athena si ritrò nelle sue stanze congedandosi con i suoi saint, Camus si avvicinò al corpo di Hyoga fissandolo con preoccupazione.

Gli altri si avvicinarono ai rimanenti Bronze speranzosi che si risvegliassero il prima possibile.

“Mi chiedo quando si risveglieranno.”commentò Aiolia

“Già, sono sicuro che hanno compiuto egregiamente il loro dovere.”affermò Mu

“Stanno per risvegliarsi, percepisco due cosmi che si stanno riattivando.”intervenne Shaka solenne

“Di chi sono i cosmi?”chiese Milo

“Di Ikki e Shun.” rispose celere il biondo e infatti poco dopo i due aprirono gli occhi, i Saint presenti tirarono un sospiro di sollievo.

“Dove sono?Forse è un sogno?”chiese Shun guardandosi intorno e fissando con stupore le figure dei cavalieri d'oro di fronte a lui.

“Siamo vivi, sembra un sogno ma è la realtà.”commentò la voce calda di Ikki.

“Ikki, fratello mio.”sussultò felice il rosso

“L'araba fenice è riemersa dalle ceneri nuovamente.”Fù il pronto commento di Shaka.

“Tzè cosa credi, sono duro a morire io e a quanto pare anche tu.”commentò sarcastico rivolgendosi a Shaka.

“Vedo che non hai perso le buone maniere.”rimbeccò ironico il biondo mentre i presenti guardavano stupiti quel curioso battibecco. Alcuni ammiravano la sfrontatezza di Ikki nel rivolgersi cosi' a Shaka, ma dovettero ricredersi quando il biondo rise divertito.

“Ma è impazzito a rivolgersi cosi' a Shaka.”commentò Aphrodite sottovoce

“Molte cose sono cambiate nel tempo in cui voi eravate morti, questo è un normalissimo battibecco tra loro due.”intervenne Muu

“Io me lo ricordo da bambino era cosi' serio. Ma c'è qualcosa tra quei due?”chiese Aiolos curioso

“Non lo sappiamo, ma guardandoli ora propenderei per un forse.”intervenne Milo

“Per parlare in quel modo sicuramente un minimo di confidenza c'è.”rispose Aldebaran.

“Scommettiamo che anche Ikki chiede la camera da solo.”commentò divertito Milo facendo ridere gli altri al punto che i due diretti interessati si voltarono guardandoli, persino Shion e Dohko li guardavano sorridendo.

“Chiedo scusa, volevo sapere se Hyoga si è risvegliato.”chiese Shun mal celando una forte ansia, Milo lo guardò sospettoso prima di rispondergli

“Non ancora.”

“Seiya e Shiryu?”chiese ancora

“Shun, sono vivo.”rispose Shiryu appena ripresosi

“Grazie al cielo.”gli rispose sorridendogli.

“Bene, ci siamo quasi tutti, mancano solo i due dormiglioni.”affermò Shion per sdrammatizzare, rivolgendosi e Seiya e Hyoga che ancora non si riprendevano.

Shun si alzò avvicinandosi ai suoi due amici seguito subito dopo da Shiryu, il ragazzo si avvicinò al rosso sussurrandogli:”Tranquillo Hyoga si riprenderà”

Shun dopo averlo guardato con stupore gli sorrise:”Lo spero.” rispose dolcemente.

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Capitolo 2
*** Primi scontri ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti, ecco qui il nuovo capitolo di qeusta storia. Si iniiziano ad intravedere le motivazioni di alcuni conflitti tra i Saint. Volevo ringraziare simbleat e Rebychan per aver commentato lo scorso capitolo e tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate. Al prossimo capitolo. Buona lettura.

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 “Il pranzo è pronto.”annunciò Kiki ritornando tre ore dopo dalla cucina.

“Sarà meglio che andiate a mangiare, Camus, Shun resterò io qui a vegliare sui giovani Saint. Vi avvertirò se si risvegliano, non manca molto.”rispose Shion

“Rimarrò io qui Shion vai a mangiare io vi raggiungo dopo.”si propose Dohko

“Onorabili Saint, pranzate pure, rimarremo noi a vegliare sui Saint e vi avvertiremo se si risvegliano.”intervennero alcune donne che si occupavano della cucina

“D'accordo.E ora andiamo.”affermò Shion incitando i due ad alzarsi

Camus e Shun seguirono riluttanti gli altri Saint che si dirigevano nella sala da pranzo.

“Guarda che non te lo rubano, tranquillo.”commentò ironico Milo passandogli davanti senza nemmeno guardarlo.

Camus rimase attonito per quella frecciatina velenosa, ma riacquistò subito la sua usuale freddezza.

Finalmente arrivarono nella sala da pranzo,il tevolo era ampiamente imbandito di delizie e specialità culinarie delle terre di origine dei Saint.

“Spero che la sorpresa sia gradita.”affermò Shion rivolgendosi ai presenti con un sorriso, poiché lui aveva il potere di leggere le stelle sapeva esattamente quando si sarebbero svegliati tutti e aveva deciso di organizzare per loro quella sorpresa.

“Che dolce che sei, sotto quella corazza da duro, si nasconde un cuore tenero.”gli sussurrò Dohko arrivandogli alle spalle.

“Non dire idiozie, e comunque questo pranzo mi serve anche perchè ho notato delle cose che non mi piacciono e che in previsione delle prossime guerre voglio evitare.”rispose prima imbarazzato, ma poi tornando subito serio.

“Ho notato anche io qualcosa, ma solo tra Saga e Kanon.”rispose Dohko

“Non sono solo loro, guarda li.”disse indicando con la testa Shura che timoroso provava ad avvicinarsi ad Aiolos.

“Aiolos...”affermò con timore Shura

Il castano si voltò rivolgendogli un ampio sorriso:”Dimmi Shura.”

“Dopo pranzo, se riusciamo a trovare un po' di tempo vorrei parlarti.”affermò tenendo sempre lo sguardo basso.

“Non avete niente da dirvi.”tuonò imperioso Aiolia frappostosi tra i due.

Aiolos lo guardò sconvolto:”Aiolia...”

“Niente Aiolia, piuttosto vai a riferire al tuo mandante che invece di mandare te in avanscoperta, perchè non prova ad avvicinarsi lui a mio fratello. O forse i vigliacchi hanno bisogno delle pedine per poter fare qualcosa?Un ultimo avvertimento, né tu ne Saga dovete osare avvicinarvi a mio fratello.”affermò alzando il tono di voce.

Aiolos continuò a guardarlo stupito, dove era finito il bambino dolce e gentile che ricordava?Che cos'era tutta quella rabbia, a parer suo eccessiva, che leggeva negli occhi del fratello?Lui aveva già perdonato sia Saga che Shura e avendo ricevuto una nuova vita voleva riallacciare i rapporti con loro.

Shura dal canto suo non rispose, si limitò ad abbassare la testa e ad allontanarsi mesto raggiungendo Camus e gli altri.

“Aiolia ha alzato la cresta, come si permette di mettersi in mezzo in quel modo, non stavi mica parlando con lui.Ma cosa ti ha detto”chiese Aphrodite

“Di non osare avvicinarmi a suo fratello.”rispose Shura

“Che arroganza ma chi si crede di essere?Suo fratello deciderà lui se vuole avvicinarsi o no.” affermò Aphrodite sconcertato

“Ha ragione ad essere arrabbiato, nessuno di voi ha passato quello che ha passato lui per causa mia, tu e Death sapevate che ero io, Shura no ma ha comunque eseguito il mio ordine. E Aiolia ha vissuto per anni nell'umiliazione, è normale che sia protettivo con il fratello, perchè ci tiene a lui.”intervenne Saga

“Belle parole, davvero.”commentò ironico Kanon che aveva sentito tutta la discussione.

“Kanon...”

“Dopo queste splendide parole di ipocrisia è meglio che vado a mangiare prima che mi si blocchi la digestione.”commentò il biondo guardando con astio il gemello.

“Aspetta, io e te dobbiamo parlare.”affermò Saga scattando in piedi

“Non abbiamo assolutamente nulla da dirci. Finito di aiutare per la costruzione delle case andrò via da qui, e dirò al sommo Shion di richiamarmi solo in caso di problemi. Figurarsi se mi metto a condividere con te la terza casa. E ora se vuoi scusarmi, ti lascio alle tue discussioni.”affermò allontanandosi senza dare il tempo a Saga di poter ribattere.

“Spero che le cose si risolvano tra voi due.”intervenne Camus

“Sarebbe più facile affrontare tre Giudici Infernali contemporaneamente.”replicò Saga amaramente

“Ci tieni cosi' tanto a recuperare il rapporto con Aiolia, Saga?”chiese Aphrodite

“Con Aiolia non direttamente, mi interessa più con Aiolos. Ma comunque Aiolia è un grosso ostacolo e sarebbe conveniente farselo amico.”rispose

“Che cazzo te ne fotte di quell'essere tutto muscoli e niente cervello, fai quello che devi fare e basta.E tu Shura togliti quella faccia da morto per favore, quello li non è nessuno”commentò seccamente DeathMask

“Death...”disse Aphrodite con tono di rimprovero guardandolo intensamente, l'altro dapprima grugni' poi si zitti'.

“Devo chiedere scusa anche a lui, a costo di farmi prendere a pugni, anche se non mi perdonerà mai devo farlo, e credo che dovresti anche tu Saga.”affermò Shura

“Al momento non me la sento di parlare con Aiolia, e comunque ci stiamo dimenticando di un'altra persona a cui dobbiamo andare a parlare, almeno io Shura e Camus.”affermò serio Saga

“Intendi Shaka vero?”chiese Camus

“Esatto. Ho un'idea, spero che Shaka accetti. Ma se è lo Shaka che conosciamo dubito che si abbassi a tanto.”rispose Saga

“Shaka è cambiato nei mesi in cui siete morti, sono sicuro che sarà ben lieto di parlare con voi. Un'altra cosa,potremmo sederci tutti insieme invece di stare separati in due gruppi, io non ho rancore nei vostri riguardi, posso dire lo stesso anche per Aldebaran, Milo e Aiolos. L'unico problema è Aiolia ma è superabile, Kanon eccetto con qualcuno non dovrebbe avere problemi. Vi invito a venire al nostro tavolo.”intervenne Mu guardandoli tutti e cinque. DeathMask e Aphrodite lo guardarono scettici.“Se non ve la sentite non importa, non possiamo risolvere tutto dopo poche ore che ci siamo risvegliati, ma confido che potremmo farlo. E comunque Deathmask e Aphrodite non ho nessun problema con voi e credo nemmeno gli altri.”concluse poi allontanandosi.

“Quanto mi sta sul cazzo.”commentò DeathMask

“Però è stato l'unico che è venuto,anche se sinceramente mi sarei aspettato qualcun'altro.”commentò Camus.

“A proposito, come mai Milo non ti si è attaccato a mo di koala quando ti ha visto?”commentò Aphrodite.

“Mah, non lo so, forse preferisce qualcun'altro.”fù la risposta fredda di Camus

“Ma qualcun'altro chi, se è sempre stato pazzo di te.”intervenne Aphordite malizioso.

“Scusa e tu come fai a dirlo?”replicò il rosso stupito.

“Guarda che tutti al Santuario sapevano della vostra relazione, in molti hanno visto flussi migratori dall'ottava casa all'undicesima e viceversa, e io personalmente dubito che fossero semplici colloqui amichevoli, e non ero l'unico a pensarlo.”replicò malizioso Aphrodite facendo arrossire Camus e ridere di gusto tutti gli altri.

“E' il passato.Ormai credo che adesso le migrazioni saranno dall'ottava alla quinta e viceversa.. Ma la cosa non mi interessa.Un problema in meno”replicò guardando in direzione di Milo e Aiolia che, oltre ad essere seduti vicini, sembravano anche molto in confidenza e in sintonia.

“E allora perchè li stai guardando se non ti interessa?”chiese Shura con dolcezza

“Credo per lo stesso motivo per cui li stai guardando tu, me ne sono accorto sai.”gli sussurrò Aphrodite.

“Comunque tornando seri, cosa dobbiamo fare?Dobbiamo unirci a loro?”chiese Saga, anche se dal suo tono traspariva una risposta negativa.

“Io non me la sento.”intervenne Shura

“Idem”rispose Saga

“A me non me ne fotte un cazzo, o stiamo qua o stiamo la è uguale.”rispose Death

“Beh visto che il santone ci ha invitato, potremmo fare uno sforzo...ma non oggi. Tu ci vuoi andare Camus?”affermò il biondo notando che il rosso stava ancora guardando Milo e Aiolia.

Camus si senti' osservato e arrossi' lievemente, anche se tentò il più possibile di nasconderlo:”Io ritorno da Hyoga, se il sommo Shion dice qualcosa a proposito dei lavori fatemi sapere.”rispose alzandosi

“Tranquillo, ti avvertiamo noi, vai dal tuo allievo.”gli rispose Shura sorridendo, sorriso che venne ricambiato dal rosso che si congedò.

Nessuno al tavolo notò lo sguardo di fuoco che Milo aveva rivolto a Shura e Camus, il biondo si stava davvero innervosendo. Da quando era nata quella forte sintonia tra Camus e Shura, durante la guerra contro Hades avevano avuto solo dodici ore di vita. Possibile che tutta quella sintonia si fosse creata in quel breve arco di tempo. Oppure c'era già prima e lui non se ne era accorto. Non bastava il forte affetto che Camus provava per il suo allievo, ora ci si metteva pure quella strana sintonia con Shura. La cosa gli dava terribilmente fastidio, forse più fastidio dell'atteggiamento protettivo di Camus nei riguardi di Hyoga. Anche lui si era affezionato a Hyoga sebbene si divertisse a stuzzicarlo, ma quel ragazzino gli ricordava il suo Camus. Si sentiva messo in secondo piano dal rosso, Camus era arrivato addirittura a sacrificarsi per Hyoga. Iniziò a chiedersi se Camus amasse Hyoga, anche perchè riteneva che Camus per lui non si sarebbe mai sacrificato invece per il suo allievo non aveva esitato.

Si sentiva impazzire per questi pensieri,avrebbe voluto chiederlo a Camus ma, dopo aver osservato la sintonia che aveva con Shura aveva deciso di tenersi per se quei dubbi.

“Milo?”la voce dolce di Aiolia lo distolse dai suoi pensieri.

“Dimmi.”rispose concentrando l'attenzione

“Perchè non vai a parlarci?”chiese il castano

“Perchè devo essere sempre io a fare il primo passo, a lui non interessa. Se gli interessasse si sarebbe fatto avanti lui no?”sbottò Milo innervosito.

“Io non lo conosco come lo conosci tu, però mi sembra il tipo che difficilmente farebbe il primo passo.”rispose Aiolia

“Mi sono stancato, se vuole viene lui.Ma tanto adesso è tutto preso da Shura”sbottò imbronciato

“Ho notato anche io, certo che tra tutte le persone che c'erano proprio Shura. Non che in quel gruppo ci sia qualcuno di decente, effettivamente forse Shura è l'unico un minimo decente li'.”affermò Aiolia

Milo lo guardò torvo:”Ma tu non odiavi Shura?”

“Ovviamente lo odio, ma è l'unica persona un minimo decente in quel gruppo, e comunque non credo ci sia qualcosa tra loro.”rispose Aiolia

“Mah sarà.”rispose acido.

Prima che Aiolia potesse replicare nella stanza entrò Kiki tutto contento:”Si è svegliato Seiya.” affermò tutto contento, tutti i saint si alzarono dirigendosi fuori dalla sala.

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Capitolo 3
*** Primi Chiarimenti ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti ecco il nuovo capitolo di questa storia, questa volta ho alcune cose da dire ma procediamo con ordine. Iniziamo da Aiolia: come ho già detto in risposta ad un commento conosco l'episode G e l'ho letto tutto so benissimo che Aiolia è gentile con i suoi compagni però ho pensato a una possibile reazione di rabbia quando poi si scopre l'inganno di Saga e mi sembra più che normale che sia arrabbiato con Saga ma soprattutto con Shura che ha ucciso Aiolos. La motivazione principale è questa, in secondo luogo ci sono motivi di trama che però non posso svelare. Terzo e ultimo motivo non avrei messo Aiolia come uno dei protagonisti principali se non mi piacesse, anche perchè non avrebbe avuto senso nemmeno leggere il G visto che li è lui il protagonista. Detto questo per un pò l'atteggiamento astioso di Aiolia proseguirà. In secondo luogo, dato che nello scorso capitolo mi è arrivata una critica sullo stile di scrittura vorrei semplicemente dire che questo secondo me è un sito amatoriale e nessuno qui è uno scrittore eccellente, io per prima. Comunque sia ho cercato di stare attenta alle ripetizioni e ho cercato di megliorare lo stile di questo capitolo. Spero sia di vostro gradimento. Al prossimo capitolo. Willow

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 La gioia per il risveglio di Seiya pervase i cuori dei Saint, Seiya aveva fatto grandi cose, tra cui ferire Hades, anche se farlo gli era costato una ferita mortale. Era stato solo grazie all'intercessione della dea Athena se era tornato in vita.

Il giovane fu felice di vedere tutti i gold Saint vivi, si guardò intorno cercando i suoi compagni d'armi.

Vide Ikki accanto a Shaka, e Shun e Shiryu che si abbracciavano per la felicità. Tuttavia notò l'assenza di Hyoga e dopo essersi nuovamente guardato attorno pose la fatidica domanda

“Ma dov'è Hyoga?E' uscito?”

Il silenzio piombò immediato nella sala e il ragazzo si rese conto di aver fatto una tremenda gaffe, rivolse allora il suo sguardo a Shun, notando che il suo amico sebbene gli sorridesse aveva uno sguardo spento.

Anche Shion fissava preoccupato il giovane Shun, aveva una sensazione che non era in grado di descrivere, un brivido gli attraversò la schiena quando, accortosi del suo sguardo, Shun sorrise.

L'uomo si voltò a guardare anche Camus che incurante di tutto il resto,guardava con malcelata ansia la figura distesa di Hyoga che ancora non accennava a svegliarsi.

Doveva parlare con la Dea Athena ma prima decise di mandare via tutti i presenti nella stanza: ”Hyoga non si è ancora risvegliato, ma non preoccuparti, è questione di tempo.Seiya, sicuramente sarai affamato. Nella sala da pranzo potrai trovare del cibo, qualcuno lo accompagni. Gli altri possono iniziare ad aiutare per i lavori”ordinò imperioso, Dohko lo guardò avendo intuito le intenzioni del suo uomo

Shun però non si mosse e lo stesso fece Camus, Shion fissò entrambi capendo che volevano parlare con lui.

I Saint obbedirono all'ordine impartito, solo Milo prima di andare via si voltò guardando Camus, che però non notò nulla.

Shion rimase solo con Camus e Shun, per un po' guardò entrambi,erano in pena e la cosa era visibile ad occhio nudo.

Finalmente dopo minuti di silenzio teso Camus decise di parlare:”Sommo Shion, volevo chiederle chiaramente cosa sta succedendo, è strano che il mio allievo non si sia ancora risvegliato.”

“Non so cosa succede, vorrei andare dalla Dea Athena per chiedere chiarimenti al riguardo. Non appena avrò notizie ti farò sapere.”rispose l'uomo.

“Ma non c'è niente che possiamo fare?”intervenne allora Shun, i due uomini si voltarono verso il ragazzino. Camus ricordava di aver intravisto quel ragazzo durante la scalata del suo allievo alle dodici case e davanti al Muro del Pianto, tuttavia non capiva che legame avesse con Hyoga e il perchè di quella eccessiva preoccupazione che non aveva mostrato per altri suoi compagni.

“Non credo che possiamo fare qualcosa, ritengo che sia solo questione di tempo, se volete possiamo fare a turno per vegliare Hyoga fino a quando non si sveglia, ci sono dei lavori da finire ed è necessaria la collaborazione di tutti.”rispose l'uomo, i due annuirono

“So che voi siete il maestro di Hyoga, se volete stanotte posso rimanere qui io a vegliarlo,nel caso non si fosse ancora risvegliato.” intervenne Shun rivolgendosi al rosso.

“Preferirei essere io a vigilare Hyoga, ma se lo desideri puoi rimanere con me.”rispose serio

“Camus, non credo sia una buona idea dopo una giornata di lavoro rimanere sveglio anche la notte, ritengo che fare a turno sia un'ottima idea.E ora se volete scusarmi vado ad avvertire la Dea del risveglio di Seiya.”rispose Shion con un sorriso lasciando soli i due.

In quel momento entrò nella sala Saga e fece segno a Camus, il rosso si alzò avvicinandosi poi all'amico.

“Camus, lo so che non è il momento, ma volevo avvertirti che Shura sta andando da Shaka per dirgli di venire nella mia casa dopo cena. Volevo solo avvisarti.”affermò il biondo

“Va bene,chiederò a Shun di rimanere con Hyoga.”replicò il rosso, rivolgendo però lo sguardo all'allievo.

“Si risveglierà, ne sono sicuro è solo questione di tempo. Forza Camus.”lo incoraggiò Saga, il rosso rispose con un timido sorriso

“Camus,Saga.”li interruppe la voce di Shura

“Allora?Come è andata con Shaka?”chiese Saga

“Ha accettato, non ci credo ancora, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.”rispose Shura ancora stupito da quello che era successo.

“Bene avremo modo di parlare dopo cena. Camus, noi andiamo a lavorare, ci vediamo dopo.” replicò il biondo.

Intanto nella sala da pranzo Aiolos si era avvicinato al fratello Aiolia che discuteva amabilmente con Seiya. Gli poggiò una mano sulla spalla e il castano si voltò stupito.

“Aiolos?”domandò con stupore

“Avrei bisogno di parlarti in privato, potremmo andare fuori?Ci sono ancora i giardini privati qui vicino?”chiese Aiolos, nei suoi occhi si poteva leggere un'infinita amarezza.

“Si ci sono ancora, andiamo allora. Scusatemi torno subito.”affermò rivolgendosi ai presenti al tavolo.

I due fratelli si diressero silenziosamente verso i giardini subito dopo il santuario, si fermarono per un attimo ad osservare il paesaggio dinnanzi a loro, dall'alto si vedeva tutta la città costeggiata dal mare, davanti a loro vi era un immenso prato verde.

Aiolos continuò a camminare seguito dal fratello, finchè non decise di fermarsi e si sedette sull'erba. Aiolia lo segui' accomodandosi poi vicino a lui. Rimasero per un po' distesi a guardare il cielo, finchè il cavaliere del Sagittario rivolse il suo sguardo triste verso Aiolia, e poco dopo iniziò a parlare con tono amaro:”Aiolia..., sarò sincero e arriverò dritto al punto. Non mi è piaciuto il comportamento che hai avuto con Shura. Ho visto un astio che non capisco e la cosa mi amareggia. Voleva solo parlarmi, nulla di più.”

Aiolia si irrigidì ma rispose subito con rabbia malcelata:”Non sopporterei di perderti un altra volta per causa di Saga. E comunque non mi è piaciuto il fatto che abbia mandato Shura come tramite, visto che ha avuto il coraggio di fare di tutto di più, poteva anche degnarsi di venire lui invece di mandare altre persone.”

“Non sto parlando di Saga adesso, ma di Shura. Continuo a non capire perchè ti sei comportato in quel modo. Credo che tu lo abbia ferito moltissimo.”rispose Aiolos fissando intensamente Aiolia

“Non farti ingannare da quegli occhi fintamente tristi, non puoi capire quello che ho passato in questi anni per causa loro. Non è stato semplice per me combattere con l'uomo che ti aveva ucciso sebbene allora si credesse che tu eri un traditore. Non è stato semplice per me, mi evitavano tutti, ho passato anni di sofferenza e di isolamento e poi quando ho scoperto che l'inganno di Saga sono stato male per tanto tempo. Ho sofferto molto e tu non puoi immaginare quanto.” replicò con sdegno.

“Shura non sapeva che il Grande Sacerdote era Saga, ne sono sicuro e ne ho le prove.”rispose Aiolos

“E quali sarebbero le prove?Avanti mostramele.”rispose scattando in piedi e stringendo con forza i pugni, il suo viso e i suoi occhi trasmettevano rabbia e la cosa amareggiò moltissimo Aiolos

“Me lo ha detto quel ragazzo, mi pare si chiami Shiryu, ha combattuto con lui e mi ha detto che in punto di morte Shura ha ammesso il suo errore. Ti sembra valida come fonte?”rispose il castano alzandosi anche lui in piedi e fronteggiando il fratello.

“Rimane comunque il fatto che io ho passato anni di sofferenze atroci per colpa loro e io non li perdonerò mai. Soprattutto Saga.”affermò testardo

“Ma io adesso sto parlando di Shura, non di Saga. So che in fondo al tuo cuore hai un animo dolce e gentile e so anche che hai sofferto tanto, l'ho capito da alcune frasi di Milo e Mu, però io un consiglio da fratello maggiore voglio dartelo. Dai una possibilità a Shura, e se riesci con il tempo dalla anche a Saga. Siamo umani e spesso commettiamo degli errori, ma non per questo dobbiamo condannare gli altri a vita.”tentò di convincerlo Aiolos

“Facile parlare, con Shura potrei anche provarci ma ora non me la sento. Con Saga temo che non me la sentirò mai.Ma perchè ci tieni cosi' tanto che io accetti Shura?Cosa provi per lui” rispose Aiolia ora più calmo

“Affetto, vi ho cresciuti entrambi e direi che per lui provo un sentimento che si proverebbe per un fratello minore. Inoltre voglio ascoltare cosa ha da dirmi perchè credo sia venuto da me di sua spontanea volontà. E poi voglio parlare anche con Saga.”affermò deciso Aiolos

“E invece per Saga cosa provi?”chiese diretto guardandolo seriamente

“Beh, per Saga è un po' più complesso.”rispose in imbarazzo arrossendo lievemente

“Sei innamorato di lui, dopo tutto quello che ti ha fatto?”chiese incredulo Aiolia

“Si, ma per ora voglio almeno recuperare l'amicizia.”rispose arrossendo lievemente.

“Sei sicuro che una persona del genere potrebbe renderti felice?”chiese mal celando la sua ansia.

“Aiolia, la tua protettività nei miei riguardi mi fa molto piacere.Non lo so se potrei essere felice con lui so solo che provo dei sentimenti per lui. E questo non posso sottovalutarlo.”replicò con un sorriso.

“Non posso fare nulla per farti desistere?”chiese nuovamente il castano

“No, ormai ho deciso.Ho avuto una seconda opportunità e non voglio sprecarla. E comunque tu rimarrai sempre il mio fratellino minore preferito. Voglio passare del tempo anche con te, sapere delle tue gesta, quello che hai fatto. Milo mi ha detto che hai molte ammiratrici.”affermò contento.

“Accidenti a lui, quando terrà quella bocca chiusa. Comunque avremo tempo e modo di parlare, forse dovremmo rientrare, sta calando la sera, è passato davvero cosi' tanto tempo?”replicò Aiolia

“Si, e ne sono felice. So che non ridurrai il tuo atteggiamento di astio nei loro confronti e so anche che non sei più un bambino che pende dalle mie labbra. Però vorrei almeno che tu li perdonassi.” rispose Aiolos

“Non chiedermelo, perchè non riesco, al momento per me è una cosa semplice.”rispose Aiolia

“Va bene, non ti forzerò, spero solo che con il tempo tu cambi idea. E comunque sono felice di averti ritrovato fratello mio.”affermò Aiolos abbracciandolo, da lontano Shion sorrise, forse le cose avrebbero preso una piega positiva in futuro.

Intanto nella terza casa Saga, Camus e Shura aspettavano l'arrivo di Shaka, erano tutti e tre sorpresi per il fatto che l'uomo avesse accettato il loro invito.

Erano in piedi, erano tutti e tre molto nervosi, un silenzio teso regnava nella terza casa, fu la voce gentile di Shaka a rompere quella quiete apparente

“Saga, posso entrare?”affermò fermo all'ingresso

“Vieni avanti Shaka, ti stavamo aspettando.”gli rispose Saga

Il biondo avanzò e si fermò appena arrivato davanti ai tre:”Di cosa volevate parlarmi, i vostri cuori mi sembrano in pena.” affermò aprendo gli occhi e accennando un timido sorriso.

“Ho fatto preparare del the nelle mie stanze private, accomodiamoci li.”ribattè Saga invitando gli altri tre a seguirlo

Entrarono nella sala da pranzo, di fronte a loro vi era un tavolo rotondo apparecchiato, sulla tovaglia vi erano delle teiere e dei piattini con biscotti di vari tipi, sulla destra vi era una porta che si affacciava nei giardini interni della casa mentre sulla sinistra vi erano delle poltroncine.

Saga invitò i tre uomini a sedersi, Shaka li guardava con dolcezza mentre loro non potevano che rimanere incantati dalla bellezza del biondo, ma soprattutto dal senso di pace che trasmetteva in ogni minimo movimento. Tutti lo avevano sempre ammirato anche se lo ritenevano inavvicinabile. Proprio per questo erano rimasti tutti e tre stupiti quando il biondo aveva accettato il loro invito, se fosse successo qualche mese prima sicuramente Shaka avrebbe gentilmente declinato, in quanto negli anni passati aveva interagito raramente con i suoi compagni e solo in occasioni ufficiali.

“Shaka, sono piacevolmente sorpreso del fatto che tu abbia accettato il nostro invito.”affermò il biondo rompendo quel silenzio imbarazzante che si era creato.

“Ammetto che non mi sarei mai aspettato che venissi.”ammise Shura grattandosi il capo in imbarazzo.

“Io non potrei dire nulla in quanto anche io ero cosi'. L'unica persona con cui interagivo era...meglio lasciar perdere.”affermò con amarezza Camus

“Sono sicuro che le cose tra voi si risolveranno. Milo non è una persona che porta rancore in eterno. E per quanto riguarda il tuo allievo Hyoga, sono sicuro che si risveglierà.Dunque di cosa volevate parlarmi”rispose il biondo rassicurante, i tre si abbassarono lo sguardo

“Ecco Shaka noi...”iniziò Saga

“Alzate lo sguardo, ho capito di cosa volevate parlare, non tormentatevi per quello che è successo durante la guerra contro Hades, avevo intuito le vostre vere intenzioni e ho preferito morire per mano vostra e non per mano di dei vili Spectre. Ho capito che eravate dalla parte di Athena,ho dovuto provocarvi per spingervi a fare quello che volevo. Non avete nulla di cui scusarvi.Avete contrasti molto più forti”rispose dopo aver sorseggiato il suo the.

Prima che potessero rispondere avvertirono un cosmo familiare, all'interno della terza casa, riconobbero il cosmo del cavaliere del Sagittario

“Saga posso entrare?”chiese con voce gentile

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Capitolo 4
*** Chiarimenti e litigi ***


Angolino di Willow.

Ciao a tutti ecco qui il nuovo capitolo di questa storia, volevo ringraziare simbleat, pepo e Rebychan per aver commentato lo scorso capitolo ed inoltre tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate. La cosa mi fà molto piacere. Al prossimo capitolo.

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 “Saga posso entrare?”chiese la voce dolce e gentile di Aiolos

Il biondo si alzò in piedi rispondendo con imbarazzo abbassando lo sguardo:”Vieni avanti Aiolos.”

“Oh, vedo che hai ospiti Saga, passerò in un altro momento. Oh Shura ci sei anche tu qui, ti cercavo.”affermò il castano entrando nella saletta privata che ben conosceva.

“Sto andando via, se avete desiderio di parlare torno nella mia stanza.”intervenne Shaka guardando prima Aiolos e poi Saga.

“Non preoccuparti Shaka, parlare prima o dopo con lui per me non fa differenza, e dato che è il padrone di casa sarebbe scortese se andasse via ora, con un ospite nella sua casa. Tuttavia se possibile vorrei parlare con Shura.” replicò con grazia Aiolos

“Con me?”chiese Shura non riuscendo a nascondere il suo stupore

“Si, con te.Volevi parlarmi oggi a pranzo giusto?” sorrise guardandolo

“Aiolia sa che sei qui?”chiese preoccupato

“Si, non devi preoccuparti, pensavo di fare una passeggiata al mare, vieni?”propose mantenendo sempre il suo dolce sorriso. Shura guardò i presenti che con lo sguardo lo incitarono ad andare. Si alzò scusandosi con Shaka e si diresse insieme ad Aiolos fuori dalla terza casa. Passarono per la seconda e la prima casa. In quest'ultima trovarono Aiolia che parlava con Mu, il castano guardò malissimo il moro che abbassò la testa girandosi dal lato opposto. Aiolos notò lo sguardo di suo fratello diretto a Shura, non potè trattenersi dal fissare il fratello con un muto rimprovero poi prosegui' fuori dalla prima casa seguito da Shura che sembrava molto interessato al pavimento.

Proseguirono silenziosamente per circa venti minuti, finchè arrivati nel posto scelto da Aiolos non si sedettero sulla sabbia guardando il mare quieto dinnanzi a loro.

La spiaggia era deserta, era sera tarda ormai, il cielo sopra di loro era sereno. Proprio come te Aiolos. Pensò Shura mentre osservava l'altro con la coda dell'occhio, abbassò nuovamente lo sguardo, lui non aveva il diritto di guardare quell'emblema di purezza, lui che era cosi' sporco. Aiolos notò il turbamento di Shura, decise che doveva sbloccare quella situazione, si avvicinò al ragazzo prendendogli il mento con due dita e alzandogli lentamente la testa. Shura arrossi' lievemente ma guardò l'altro con stupore.

“Ora va meglio, alza lo sguardo Shura, non è carino parlare con la testa bassa. Dunque cosa volevi dirmi, anche se immagino già qualcosa.”affermò incitando lo spagnolo a parlare.

“Io non merito di stare qui vicino a te, ho commesso un grosso errore e non so cosa fare per farmi perdonare.”rispose il moro evitando di guardare l'altro.

“Di cosa stai parlando?Non sapevi che Saga era il grande Sacerdote, quindi non hai colpe.”lo rassicurò Aiolos

“No ne ho eccome, ho vissuto per anni nel tormento, doveva arrivare quel ragazzino Shiryu per farmi aprire gli occhi. Sono stato cosi' cieco e ho provocato un dolore indescrivibile in Aiolia. Non è stato semplice per me, ogni volta che lo guardavo, non provare un forte desiderio di abbracciarlo, per rassicurarlo e dirgli che tutto andava bene e che io lo avrei protetto. Avrei fatto qualunque cosa per vederlo sorridere, quando tutti lo insultavano, lo schernivano o ridevano di lui e in parte l'ho anche fatto. Volevo essere per lui una spalla perché mi faceva tenerezza e l'unica cosa che ho desiderato in questi anni è che tutto questo non fosse mai successo, perchè ha distrutto completamente Aiolia. Mi sentivo stringere il cuore quando di notte lui veniva qui e piangeva disperato urlando di dolore, per me è stato straziante.”rispose serio, Aiolos lo guardò sospettoso

“E non hai cercato di fare nulla per avvicinarti a lui?”chiese con dolcezza

“Si, ma lui non mi ha permesso di avvicinarmi troppo, passavamo molto tempo insieme e spesso capitava anche che ci allenassimo da soli. Non avrei mai voluto essere io ad ucciderti, non deve essere stato facile per lui combattere con l'assassino di suo fratello.”rispose Shura

“Sono sicuro che nemmeno per te è stato semplice.”controbatté il castano

“No, perchè in lui rivedevo te e il mio senso di colpa aumentava, ho provato a scusarmi con lui nella guerra contro Hades ma non me lo ha permesso, e cosi' sono morto una seconda volta senza il suo perdono e ora che sono vivo speravo di poter recuperare ma lui mi odia.”replicò rattristandosi

“Shura, posso farti una domanda. Puoi decidere se rispondere o meno, in tutta libertà.”affermò Aiolos scrutandolo come per leggergli dentro.

“Dimmi.” replicò irrigidendosi leggermente

“Cosa provi per Aiolia?” chiese diretto, ma con un sorriso rassicurante

“Lo stimo molto, penso che sia una bella persona e poi è un compagno d'armi.”controbattè in imbarazzo.

“Capisco, e poi?”chiese, ora con un tono più malizioso che però Shura percepì perfettamente

“E poi nulla, ti ho già detto quello che penso.”arrancò, ma sapeva che Aiolos aveva capito la verità. Lui capiva sempre la verità

“Se non te la senti di dirmelo non importa, ti ripeto, non voglio forzarti, ma sappi che di me puoi fidarti.”replicò facendogli una carezza.

“E' fidanzato.”rispose amaro

“Davvero?Con chi?”replicò stupito Aiolos, Milo non gli aveva detto nulla al riguardo

“Lo sanno poche persone al Santuario, nemmeno Milo e Muu ne sono a conoscenza. Io lo so perchè li ho visti prima che i giovani Saint facessero la scalata delle dodici case.

“Ma ne sei sicuro?Magari era una delle sue ammiratrici”replicò Aiolos cercando di rassicurare l'amico.

“Stavano facendo l'amore. Non credo fosse una ammiratrice qualunque. Non ritengo che Aiolia sia questo tipo di persona.”rispose serio. Aiolos lo guardò intenerito, non doveva essere stato un bello spettacolo per Shura, dati i suoi sentimenti.

“Mi dispiace.” riusci' a replicare poco dopo

“Anche se non fosse stato etero, non avrei comunque avuto speranze. Lui mi odia.”rispose il moro

“Mi spiace, non so davvero cosa dire.”ribattè Aiolos

“Non preoccuparti, mi faccio già pena da solo. Ho fatto solo errori nella mia vita.”controbattè amaro

“Se potessi aiutarti lo farei.”rispose dispiaciuto

“Non preoccuparti, prima o poi mi passerà.Mi basterebbe solo averlo come amico o comunque ritornare al rapporto che c'era prima, ma so che è impossibile, per cui evito di illudermi. Fa male.” rispose mestamente. Aiolos sospirò e all'improvviso decise di abbracciarlo, Shura rimase stupito dal gesto dell'altro e non riusci' a trattenere lo sbigottimento sul suo viso, ma l'altro gli sorrise rassicurante. Forse con il tempo sarebbe riuscito a dimenticare anche Aiolia.

Intanto Milo e Aiolia erano nella prima casa, Mu e Aldebaran avevano deciso di andare nella terza casa per tentare di socializzare anche con gli altri Saint, tuttavia Aiolia si era rifiutato di andare adducendo la colpa alla stanchezza della giornata. Ovviamente Mu non gli aveva creduto, ma per quella sera aveva deciso di fare finta di nulla. Anche Milo non era andato con loro, sia per non lasciare solo Aiolia sia perchè Kanon gli aveva chiesto di parlare. Erano fuori dalla prima casa, seduti sui gradini, entrambi stavano fumando una sigaretta osservando il cielo stellato.

Milo notò che il suo amico era nervoso, comprese subito che il problema era il fatto che suo fratello stesse tardando nel ritornare dopo che era uscito con Shura.

Lo guardò mentre fumava, persino nei suoi movimenti si percepiva nervosismo, Milo allora azzardò a chiedere, anche se conosceva la risposta:”Che hai?”

“Sono passate due ore da quando Aiolos è andato via con Shura. Cosa diavolo stanno facendo?Perchè sta tardando?”sbottò calpestando con rabbia il mozzicone di sigaretta riaccendendone un'altra qualche secondo dopo.

“Aiolia, smettila di fumare in quel modo è la quinta nel giro di quaranta minuti.”sbottò Milo tentando di togliergli la sigaretta dalla bocca

“Lasciami fumare.”ribattè riuscendo a scostarsi con agilità

“Vuoi che andiamo a vedere, cosa stanno facendo?” propose allora Milo

“Cosa dovrebbero fare?Stanno parlando, ma se scopro che ha fatto qualcosa di sconveniente a mio fratello lo distruggo.”ringhiò il castano

“Se sei cosi' geloso e protettivo con tuo fratello, io non oso immaginare con una fidanzata come potresti essere.”rispose Milo ironico.

“Non c'entra nulla, io non ero d'accordo che andasse a parlare con Shura, da soli poi, dopo quello che gli ha fatto. Se gli ho permesso di andare da solo questa volta con Saga non succederà, non gli permetterò di fargli del male.” replicò stringendo i pugni

“Aiolia ha 28 anni non 2.”replicò Milo incredulo

“E quindi???”sbottò alzandosi in piedi

“Che succede Aiolia?”li interruppe Aiolos arrivato in quel momento con Shura.

“Dove sei stato?Sono due ore che sei andato via da qui.”tuonò furibondo riservando un occhiata truce al moro.

“Eravamo vicino al mare, poco distanti da qui. Stavamo parlando.Potevi venire se eri preoccupato.”rispose Aiolos stupito dalla reazione del fratello.

“Lasciamo perdere, me ne vado a letto. Buonanotte.”replicò entrando dentro la prima casa senza dare il tempo al fratello di rispondergli.

“Io non lo capisco,ma che cosa gli sta succedendo?”chiese incredulo e preoccupato ad uno stupito Milo.

“Non ne ho idea. Se si confidasse un pò di più potrei risponderti” replicò il biondo serio.

“Vado anche io Aiolos, si è fatto tardi e sono stanco. Mi spiace per colpa mia Aiolia si è arrabbiato.” affermò amaro, i suoi occhi trasmettevano una profonda tristezza.

Aiolos gli mise una mano sulla spalla:”Non preoccuparti, gli parlerò domani a mente più lucida. Buonanotte Shura e grazie per la serata, se puoi riferisci a Saga che vorrei parlare con lui domani dopo il pranzo. “controbattè con un sorriso teso.

“D'accordo, buonanotte Aiolos, anche a te Milo.”rispose allontanandosi.

Arrivò poco dopo alla terza casa, erano rimasti solo Saga, Camus e Aphrodite, quest'ultimo scattò in piedi appena vide entrare l'amico.

“Shura, come è andata?”chiese in apprensione

“Dammi una sigaretta per favore. Dov'è Death?”chiese senza rispondere alla domanda.

“Shura che è successo?”chiese nuovamente Aphrodite guardandolo serio.

“Ho fatto un errore, un disastro.Saga hai una sigaretta”commentò cercando di rimanere calmo.

“Death è andato a comprare le scorte, arriverà a momenti. Vuoi un po' di camomilla?”chiese Saga.

“No grazie.Oh Death finalmente dammi le sigarette”controbattè vedendo entrare l'italiano con due buste piene di stecche di sigarette.

“Ohi, che cazzo ti prende?”replicò DeathMask guardando l'amico rovistare nelle buste e poi gli altri tre che fecero spallucce.

“Vado a farmi un giro, scusate.”replicò prendendo una stecca di sigarette e uscendo dalla terza casa.

“Vado con lui Death, ci vediamo sopra.”affermò Aphrodite sconsolato seguendo il moro.
Non fu per niente semplice seguire l'amico, l'uomo camminava con una velocità esagerata, ma alla fine Aphrodite riusci' a fermarlo vicino a delle rovine dei loro templi.

“Mi spieghi che hai?”Mi stai facendo preoccupare.”sbottò infine serio quando riusci' a fermare Shura.

“Scusa, è solo che mi sono lasciato andare e ho detto delle cose che non avrei dovuto.”rispose ora leggermente più calmo.

“Ma cosa gli hai detto?”chiese Aphrodite con un tono misto tra il curioso e il preoccupato,mentre si sedeva affianco al moro.

Ha capito”rispose soltanto

“Ha capito cosa?” chiese il biondo che non ci stava capendo nulla.

“I miei sentimenti per Aiolia e io mi sono lasciato andare proprio a lui. Non avrei dovuto, è un rischio anche perchè è una cosa che sapete solo tu e Death e ora anche Aiolos. Di voi due mi fido, ma Aiolos potrebbe dirlo ad Aiolia, e io non voglio che lui lo sappia.”rispose mentre si accendeva una sigaretta fumandola nervosamente.

“Poche volte ti ho visto cosi' fuori controllo, non è da te mostrarti cosi' davanti ad altre persone che non siano io o Death. E per quanto riguarda Aiolos non credo che glielo dirà, non mi sembra il tipo. Ma glielo hai detto esplicitamente?”chiese mettendogli una mano sulla spalla e guardandolo con dolcezza.

“No, lo ha capito da solo mentre parlavo di Aiolia. Non mi piace che le mie debolezze siano esposte. Lui è in grado di leggermi dentro, ci è sempre riuscito e io mi chiedo come faccia.”rispose senza guardare l'amico.

“Le cose si risolveranno vedrai e ora fammi un sorriso per favore.”disse serio il biondo.

“Grazie Aphro”rispose abbracciando il biondo che gli sorrise.

Si staccarono poco dopo avvertendo l'esplosione di un cosmo familiare, soprattutto ad Aphrodite

“E' un cosmo, proviene dalle stanze del grande sacerdote.”commentò Shura

“E' il cosmo di quel ragazzino, Shun.”affermò sicuro il biondo

“Aphro, Shura, andiamo immediatamente nelle stanze del sommo Shion.”li chiamò a gran voce Saga seguito dagli altri Saint.

Iniziarono a correre in ansia, specialmente quando avvertirono anche i cosmi di Shion e Dohko oltre quello di Shun.

“Maestro.”lo chiamò a gran voce Mu quando arrivarono nella tredicesima casa

“Cosa succede?”chiese Aiolia preoccupato

“Non riesco a dirvelo, Shun e in quella stanza con Hyoga, ma non riusciamo ad entrare la porta è bloccata.”intervenne Dohko

“In che senso bloccata?”chiese Mu

“Credo che non sia semplicemente chiusa a chiave, ma è come se il giovane Shun avesse creato una barriera con il suo cosmo.”rispose Dohko

“Scusatemi, provo io a risolvere la situazione senza sfondare la porta.”affermò Shiryu appena arrivato li, dietro di lui c'era anche Seiya.

“Non riesci proprio a non sacrificarti per lui eh?”commentò Seiya attirando l'attenzione di Camus

“Chiedo scusa, ma che legame hanno il vostro amico e il mio allievo?”chiese sospettoso.

“Ma come sei ingenuo Camus, che legame potrebbero avere secondo te, dato che quel ragazzino si sta sacrificando per lui, ed è già la seconda volta che succede.Spero che Hyoga non sia cosi' ingenuamente tonto come te”affermò Milo provocatorio

“Risparmiati il tuo sarcasmo, fa pena.E comunque sia non mi stavo rivolgendo a te”replicò il rosso mantenendo la sua proverbiale freddezza.

Da quello che sappiamo sono solo amici, ma...”iniziò il moro interrompendosi subito dopo, avevano tutti chiaramente avvertito l'aumentare del cosmo di Hyoga e il blocco improvviso di quello di Shun.

“Shun che cosa stai facendo?”riconobbero la voce di Hyoga,stava urlando.

Brutto segno, pensarono Shiryu e Seiya guardandosi.

“Io, ero preoccupato, eri l'unico che non si era ancora risvegliato, nessuno sapeva cosa fare, nemmeno il sommo Shion, persino la dea Athena. Io non potevo sopportare di stare fermo senza fare nulla. Ho convinto il tuo maestro a lasciarmi qui da solo con te, ho aspettato che tutti andassero a dormire per poterti salvare, cosi' nessuno me lo avrebbe impedito.Avevo paura di perderti di nuovo non lo avrei sopportato, ero terrorizzato al pensiero di non poterti mai più rivedere.”sbottò esasperato.

“Non è un buon motivo, siamo Saint di Athena, la morte può prenderci all'improvviso. Se io non mi fossi risvegliato tu avresti semplicemente dovuto continuare la tua vita e a servire la Dea.”rispose freddamente.

“Tale allievo tale maestro.”commentò Milo con amarezza,in parte gli sembrava di risentire le parole di Camus quando lui si era dichiarato, era chiaro il perchè Shun aveva tentato di sacrificarsi per Hyoga, solo un cieco non avrebbe capito.

“Io lo ammazzo quella riserva di congelatori eterni.E' un ingrato”sbottò Ikki, ma venne trattenuto da Shaka.

Improvvisamente sentirono silenzio nella stanza, poi il rumore di un violento schiaffo. La porta si apri' violentemente rivelando uno Shun in lacrime che si teneva la guancia.

Il ragazzino corse via, non prima di aver borbottato delle scuse ai Saint presenti.

“Shiryu togliti devo fare una chiacchierata con quell'idiota.”ringhiò Ikki stringendo i pugni, sentiva la rabbia crescere sempre di più.

“Ikki, è tardi. Discuterai con lui domani a mente più lucida.”lo fermò nuovamente Shaka.

“No devo discutere adesso, lasciami Shaka.”urlò guardandolo in cagnesco.

“Calmatevi tutti quanti, sono quasi le tre del mattino, andate a riposare ora e calmate i bollenti spiriti. Qualcuno vada da Shun e gli impedisca di fare stupidagini, il resto andate a dormire.Camus se vuoi stare con il tuo allievo fa pure”tuonò imperioso Shion con uno sguardo che non ammetteva repliche e i saint dovettero obbedire.

“Vado io da Shun, Seiya vai a riposare, ti aggiorno domani.”affermò serio Shiryu, dei Saint rimasero solo Milo, Camus, Mu ,Aiolia e Shura.

“Aspetta, continuo a non capire perchè quel ragazzino voleva sacrificarsi per il mio allievo.”chiese allora Camus prima di entrare da Hyoga.

“Camus-san, ci sono tre cose per cui un uomo si sacrificherebbe:per quello in cui crede, per un allievo,un figlio o in certi casi anche per un amico e infine per l'uomo o la donna che ama. E ora vado da Shun.”rispose il ragazzo allontanandosi e lasciando Camus interdetto.

“Povero caro, non sa che sta parlando con uno che la parola amore, non sa nemmeno cosa vuol dire.” affermò Milo guardando Camus

“Tu invece la conosci benissimo, forse dovresti cercarla sul vocabolario. Perchè mi pare che tu confonda la parola amore con l'aver passato qualche notte di sesso insieme. Se vuoi te lo presto ammesso che tu sappia cosa è il vocabolario, data la tua scarsa conoscenza di ciò che concerne la cultura generale. Delle frivolezze, invece,sei l'incontrastato padrone. E ora scusami ma devo andare dal mio allievo, non ho tempo da perdere con te.”replicò gelido, notando con malcelata soddisfazione la rabbia che aumentava sul viso di Milo.

“Spero che il tuo allievo non diventi senza cuore come te, anche se da quello che vedo è sulla buona strada. Complimenti e ora vai, corri dal tuo amato allievo.”replicò Milo, ma Camus, eccetto per un occhiata di superiorità non rispose entrando nella stanza dove c'era Hyoga.

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Capitolo 5
*** Ancora litigi ***


Angolino di Willow

Ringraziamenti Ringrazio tutte le persone che hanno commentato lo scorso capitolo e chi ha messo la storia tra le preferite seguite, ricordate.Auguro a tutti una felice e serena Pasqua

Precisazioni sulla fic Ci tenevo a precisare che in questa fic i personaggi vengono trattati come esseri umani, quindi si comportano come tali quindi bevono, fumano, fanno risse, dicono parolacce ed escono come persone normali, se la cosa vi turba mi spiace ma tutte le mie fic sono impostate e saranno impostate cosi'. I personaggi avranno le loro antipatie, le loro gelosie, momenti di gioia e di rabbia indipendentemente dal fatto che il personaggio mi piaccia o meno. Ognuno ha il suo modo di vedere i personaggi, io ho il mio.Per cui detto questo vi auguro una buona lettura.

..............................

 Quando Camus entrò nella stanza, vide il suo allievo che guardava fuori dalla finestra, nella stanza si poteva avvertire un aria gelida.

Sebbene il biondo mantenesse una compostezza molto simile alla sua, avevano lo stesso modo di mostrare le emozioni. Forse Milo aveva ragione quando diceva tale allievo, tale maestro.

Hyoga riconobbe la presenza di Camus e si voltò stupito, era davvero felice di rivedere il suo maestro, rimase immobile non sapendo cosa fare, avrebbe voluto correre ad abbracciarlo, ma il suo carattere cosi' simile a quello del suo maestro gli impedi' di muoversi, Camus si avvicinò stringendolo poi al petto.Erano soli, poteva permettersi quella debolezza

“Hyoga, sono contento che tu stia bene.”replicò il rosso sorridendogli

“Anche io sono felice di vedervi maestro, gli altri Saint sono vivi?”chiese con riverenza il biondo

“Si,stanno tutti bene. Anche i tuoi compagni sono tutti vivi.Vuoi mangiare qualcosa?”rispose Camus con dolcezza.

“No grazie è quasi l'alba, tra poco sarà ora di colazione, non disturbatevi. Andate a riposare.”replicò il biondo.

“Come preferisci, per me non è un problema prepararti qualcosa.”replicò Camus

“Non preoccupatevi maestro, vorrei uscire fuori a guardare il paesaggio.”rispose aprendo la porta-finestra di fronte a lui, Camus lo segui' mettendogli una mano sulla spalla. Dopo mezz'ora Camus decise di uscire dalla stanza per andare a darsi una rinfrescata, il sole era appena sorto e a tutti aspettava una dura giornata di lavoro, per fortuna che la casa di DeathMask era finita e quella di Aiolia era stata in parte costruita, ne mancavano ancora sette.

Salutò l'allievo con un tenue sorriso, lasciandolo solo ad osservare il paesaggio, apri' la porta per uscire e dopo averla richiusa, si ritrovò davanti Milo che lo aspettava.

Il biondo aveva uno sguardo furente, le sopracciglia aggrottate e le braccia conserte. Camus lo guardò inarcando un sopracciglio poi gli passò davanti, tuttavia il biondo lo fermò prendendolo per un braccio.

“Io e te dobbiamo parlare.”affermò Milo serio.

“Non abbiamo niente da dirci.”rispose gelido Camus

“Cosa c'è paura?Forse la vigliaccheria di cui ti sei macchiato nella guerra contro Hades è diventata un abitudine?Non immaginavo che tu fossi cosi' vigliacco.”lo provocò Milo con un sorriso sarcastico che urtò i nervi del rosso.

“Non ho paura, di te poi. Andiamo allora sentiamo le idiozie che hai da dirmi.”replicò in tono saccente per far irritare Milo. Il biondo strinse la presa sul suo polso trascinandolo fuori dal tredicesimo tempio.

Proseguirono in silenzio fino ai giardini oltre la tredicesima casa, scendendo verso il basso, si fermarono vicino le macerie dell'ottava casa

“Lasciami, mi fai male.”tuonò freddamente il rosso

“Povero piccolo ti faccio male, quanto mi dispiace.”ghignò sadico stringendo maggiormente la presa.

Camus riusci' a liberarsi con difficoltà guardando però l'altro truce:”Che cosa vuoi?”

“Certo che sei diventato proprio una femminuccia.”affermò volutamente calcando sull'aggettivo

“Tu invece sei peggiorato nel tempo.”replicò il rosso

“Immagino sarai contento. Il tuo adorato allievo si è finalmente risvegliato oh dei che scena commovente.”controbattè Milo

“Hai problemi al riguardo?”replicò inarcando un sopracciglio

“Figurati, immagino cosa avete fatto dentro quella stanza, sarà stato, come dire, piacevole. Almeno in questa occasione hai potuto fare l'uomo.”replicò tagliente il biondo

“Avresti voluto essere tu al suo posto?Tuttavia sarebbe stato insoddisfacente dato le tue scarse prestazioni maschione.”replicò provocatorio Camus

“Patetico, ti sei innamorato di Hyoga?Hai completato davvero la tua messa in ridicolo, Camus.”rispose Milo quasi ringhiando

“Veramente ero più ridicolo quando frequentavo te.”controbattè serio

“Davvero, devo ricordarti gli urletti da ragazzina che facevi durante i nostri amplessi.Sembravi una di quelle donne di basso rango che soddisfano uomini per le strade”continuò a provocarlo

Camus non ci vide più e gli si avvicinò minaccioso prendendolo per la collottola:”E' stato un grande errore stare con qualcuno come te. Sebbene per me fosse un passatempo, nemmeno tanto piacevole a dire la verità.”gli sibilò furioso.

Camus in genere era una persona controllata, due persone riuscivano a fargli perdere la calma, una di queste era Milo.

“Da come gemevi non direi.Era divertente umiliarti in quel modo”replicò Milo, ma stavolta Camus gli tirò un violento schiaffo a cui segui' un pugno nello stomaco.

“Che cosa state facendo?Milo, Camus, calmatevi.”intervennero Aiolia e Shura frapponendosi tra i due tentando invano di separarli.

“Guarda guarda è arrivato il tuo nuovo difensore, sei patetico Camus.Aiolia mollami”replicò” rivolgendosi a Shura che tentava con fatica di tenere fermo Camus. Poi ad Aiolia che tentava con fatica di tenere fermo lui.

“Vedo che anche tu hai un nuovo difensore, sei diventato deboluccio Milo. Shura lasciami per favore.”affermò tentando di divincolarsi.

“Calmatevi.”tuonò Aiolia

“Fatti gli affari tuoi.”replicò Camus

“Aiolia ha ragione, Camus, basta.”replicò il moro stringendolo forte a se.

La scena fece andare il sangue al cervello a Milo:”Mi fai schifo, non solo il tuo allievo, ora anche Shura, sei pietoso,schifoso, disgustoso.”sbottò come una furia.

Riuscirono entrambi a liberarsi dalla presa dei loro due amici ma prima che potessero saltarsi addosso furono fermati da Mu, Aldebaran, Saga e DeathMask che riuscirono finalmente a dividerli.

“Smettetela vi state comportando in maniera indecorosa.”tuonò Mu riuscendo per un momento a zittire i due.

Nel frattempo Aiolia guardava con disprezzo Shura, il moro si accorse del suo sguardo ma stavolta invece di abbassare lo sguardo decise di reagire, non ne poteva più di essere guardato in quel modo dall'uomo che amava.

“Hai problemi Aiolia?”chiese Shura ironico

“Qui l'unico problema sei tu con quella faccia da pesce lesso. Adesso ci provi anche con Camus, sei vergognoso.”gli ringhiò stringendo i pugni.

“Io posso provarci con chi mi pare non credo che siano affari tuoi. E comunque la chiacchierata con Aiolos è stata molto proficua e interessante.”lo provocò

“Che cosa hai fatto a mio fratello?”urlò con rabbia.

“Sapessi.”replicò ironico

“Io ti ammazzo, come ti sei permesso di sfiorare anche solo con un dito mio fratello.”replicò in preda all'ira avvicinandosi minacciosamente all'altro che però non abbassò lo sguardo

“Non ho bisogno del tuo permesso, né lui del tuo. Siamo adulti e vaccinati.”continuò a provocarlo con un ghigno poco promettente.

“Tu, non lo devi toccare. O giuro su Athena che ti distruggo.”replicò Aiolia pericolosamente vicino a lui.

“Sai a differenza tua, tuo fratello è una persona molto dolce e sensibile. Mi piace.”affermò per nulla intimorito dallo sguardo di fuoco di Aiolia che gli tirò un violento pugno.Tuttavia non colpi' la faccia di Shura, ma quella di Aiolos frappostosi tra i due, Saga intanto tentava di allontanare Shura da Aiolia.

“Aiolos.”affermarono insieme Aiolia e Shura stupiti

“Aiolia, che diavolo stai facendo?”sbottò arrabbiato Aiolos

“Do una lezione a quello li. Lui non deve permettersi di toccarti e comunque cosa sei venuto a fare, il suo difensore?”replicò ironico ma anche terribilmente arrabbiato il castano.

“Con me hai chiuso, che razza di comportamento è?Mi spieghi cosa ti è preso, mi sono stancato di questo tuo atteggiamento, smettila di calpestarlo. Non capisci che lo ferisci con questo atteggiamento?”affermò Aiolos serio

“Non ci posso credere, ha plagiato anche te con quel faccino da vittima. Fatti gli affari tuoi Aiolos e poi, tu non eri innamorato di Saga?Per quale motivo adesso fai il suo difensore?Non dirmi che ti piace anche Shura, lui non è adatto a te.”sbottò incredulo, ma Shura riusci' a liberarsi dalla presa di Saga che era violentemente arrossito, mettendosi tra Aiolos e Aiolia notando il rossore violento di Aiolos.

“Non hai riguardo per i sentimenti altrui, credevo fossi una persona diversa.”lo provocò Shura ma prima che potessero prendersi di nuovo a pugni vennero fermati da Milo e Camus seguiti da Mu e Aldebaran.

“Aiolia, andiamo via da qui, basta per oggi è un miracolo che il sommo Shion non ci abbia sentito.”affermò Milo trascinadoselo a forza.

“Bravo il vigliacco, scappa pure.”replicò Shura provocatorio, urlando per farsi sentire da Aiolia che riusci' a liberarsi dalla presa di Milo e saltò addosso al moro tirandogli una raffica di pugni ma ricevendone altrettanti in cambio.

Furono separati a forza da tutti i presenti:”Basta.”tuonò Mu

“Non sono cazzi tuoi Mu togliti,ho detto togliti.”urlò furibondo all'amico che però non accennava a muoversi, allora gli diede uno spintone ma il biondo venne preso subito da Aldebaran.

Rialzatosi Mu non ci vide più e improvvisamente il rumore di uno schiaffo riecheggiò tra i presenti. Il biondo aveva dato uno schiaffo ad Aiolia che era rimasto inebetito da quel gesto.

“Albebaran porta via lui e Milo e per favore e datevi tutti una calmata. Non so per quale miracolo il mio maestro non vi ha sentiti.”replicò Mu, Aldebaran obbedi' all'ordine di Mu allontanandosi con i due. Nessuno dei presenti però sapeva che invece il sommo Shion aveva visto tutto e fremeva poco lontano da li per intervenire, ma prima che potesse fare qualunque cosa venne fermato da Dohko.

“Shion, calmati. Non intervenire adesso, alimenteresti dei fuochi che sono già ben accesi.”affermò Dohko.

“Mi fa male vederli cosi' in contrasto, vorrei poter fare qualcosa.”rispose Shion deluso ma anche arrabbiato.

Dohko iniziò a dargli dei piccoli baci sul viso, mentre gli accarezzava i capelli, sapeva che era una cosa che faceva calmare Shion e in quel momento gli sembrava la tecnica più giusta da usare. Infatti il biondo, prima teso tra le sue braccia sembrò rilassarsi a quelle dolci cure del suo uomo.

“Aspettiamo una settimana,stanno venendo fuori i loro contrasti e questo in un certo senso è positivo, non trovi?”chiese solleticandogli leggermente il collo con le dita.

“Non so quanto possa esserlo, sebbene se ne siano urlate contro di tutti i colori io ho percepito un forte dolore in tutti e quattro ma soprattutto in Aiolia. E la cosa mi fa stare male.”rispose il biondo.

“Ho la sensazione che Aiolia sia molto confuso al momento. Tra Milo e Camus mi è sembrato un litigio tra due persone che comunque sono ancora innamorate l'una dell'altra, nonostante le cattiverie che sono venute fuori. Abbi fiducia le cose si sistemeranno, me lo sento.”affermò rassicurante Dohko.

“Spero che tu abbia ragione.”sospirò il biondo, baciando poi il suo uomo che rispose con forte passionalità.

Ci volle un po' di tempo prima che Shiryu trovasse Shun,quando lo trovò era nei giardini vicino al primo tempio.Lo vide rannicchiato su se stesso, potè distinguere con facilità i singhiozzi del ragazzo. Si avvicinò lentamente accarezzando i capelli color rame e sedendosi affianco a lui.

“Shun...”lo chiamò dolcemente il moro.

“Perchè ogni volta che faccio qualcosa per lui sbaglio?”rispose tra i singhiozzi.

“Credo che si sia arrabbiato per un altro motivo, non tanto per il sacrificio in se come gesto.”lo rassicurò Shiryu

“E allora perchè, perchè non accetta i miei sentimenti per lui, continua a rifiutarmi e la cosa mi fa male.”rispose asciugandosi con un polso della lacrime dispettose.

“Questo non lo so, me lo chiedo anche io sinceramente. Tuttavia ritengo che si sia arrabbiato perchè non avrebbe sopportato se tu fossi morto per causa sua. Sai come è fatto.”lo rassicurò Shiryu.

“L'ho anche baciato ma lui mi ha respinto.Non è che non gli piaccio perchè Hades si è impossessato del mio corpo?”chiese insicuro.

“Non credo sia per quello, io ho una mia teoria. Credo abbia paura di perderti come è successo con tutte le persone a lui care, ed è per questo che ti evita. Vi ho osservati per molto tempo e io in tutta sincerità non penso che non corrisponda i tuoi sentimenti. Dagli tempo.”rispose Shiryu accarezzandogli la testa

“Spero che tu abbia ragione.”commentò triste Shun appoggiando la testa sulle forti spalle dell'amico.

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Capitolo 6
*** Preoccupazioni e un amore che rinasce ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti ecco a voi il nuovo capitolo della storia, spero che vi piaccia. Vorrei ringraziare chi ha commentato lo scorso capitolo e chi ha messo la mia storia tra i preferiti/seguite/ricordate, grazie a tutti. Al prossimo capitolo.

_________________

 La luce di un nuovo giorno pervase il Grande Tempio, era passata una settimana dal risveglio dei Saint.

Shion era nelle sue stanze private, disteso nel letto con gli occhi aperti riversi sul soffitto, affianco a lui la figura di Dohko dormiva serenamente. Aveva aspettato una settimana per intervenire con i giovani Saint come gli aveva consigliato il suo amato.

Tuttavia, sebbene in apparenza le cose sembravano migliorate tra i saint, la realtà era ben diversa. Se prima c'erano solo due gruppetti adesso erano diventati quattro e le relazioni interpersonali tra di loro erano notevolmente peggiorate.

Milo e Camus continuavano a farsi battuttine ironiche, ma quando sapevano di non essere visti fissavano l'altro con occhi carichi di tristezza.

Aiolos e Saga si evitavano come se avessero la peste.

Aphrodite e DeathMask stavano spesso per conto loro interagendo poco con il gruppo di Saga.

Shaka invece cercava di interagire un po' con tutti.

Kanon era sempre più isolato da tutti, solo Milo si avvicinava spesso a lui e Shion li aveva visti molte volte seduti nei giardini a chiacchierare. Aveva notato tentativi di avvicinamento a Kanon anche da parte di Shaka, Aldebaran, Mu e dei giovani Saint ma erano quasi tutti falliti. Con suo fratello Saga invece vi era l'indifferenza più totale, ma non da parte del gold saint ma da parte di Kanon che non appena il fratello tentava un approccio lo guardava in cagnesco e lo insultava.

Anche Aiolia si stava isolando, i rapporti con Aiolos e Mu erano molto freddi, soprattutto con il secondo. Con Shura continuavano gli sguardi carichi di astio e le battute velenose.

Durante la settimana aveva anche litigato con Milo, ma i due avendo caratteri molto simili si erano quasi subito riappacificati.

Shun e Hyoga evitavano qualunque contatto fisico, mentre gli altri Bronze Saint sembravano comunque molto uniti e cercavano per quanto possibile di interagire con i Gold.

Shion sbuffò:”Non so davvero cosa fare”

“Aspetta un altro po' vediamo come si evolvono le cose, magari la situazione si risolverà.” intervenne la voce dolce e gentile di Dohko.

“Non credo sia il caso di aspettare, le cose vanno sempre peggio.”controbattè Shion impaziente.

“Sono uomini ormai, sarebbe il caso di lasciargli risolvere i loro problemi da soli?Va bene essere protettivi, ma ad un certo punto bisogna che imparino a risolvere le loro questioni senza il nostro aiuto.”replicò Dohko tentando di abbracciarlo ma il biondo si scostò.

“Sono un buono a nulla persino il mio allievo ha imparato a mentirmi.”replicò nervoso.

Shion infatti aveva convocato Mu da lui, usando il pretesto di sapere come andavano le riparazioni delle armature sacre. Poi gli aveva chiesto come andavano le cose tra i saint e l'allievo gli aveva risposto che andava tutto bene e che erano quasi tutti in pace e armonia.

“L'ha fatto per non darti preoccupazioni, oltre che per proteggere i suoi amici.”rispose Dohko provando nuovamente ad abbracciarlo, ma stavolta il biondo si lasciò andare facendosi avvolgere dalle braccia muscolose del suo uomo.

Rimasero cosi' per un po' in silenzio, finchè non decisero che era giunto il momento di alzarsi, si rivestirono e poi si diressero verso la sala della colazione.

Appena entrati videro Aiolia da solo che consumava la sua colazione, il ragazzo aveva delle visibilissime occhiaie, indice che non dormiva da molte notti. Shion si avvicinò preoccupato al ragazzo.

“Aiolia, stai bene?”chiese

“Certo sommo Sion, è tutto a posto.”rispose con un sorriso tirato.

“Sembri un po' stanco, hai riposato bene?”chiese allora Dohko.

“Certamente, mi sono solo alzato con un po' di mal di testa, ma è una cosa passeggera, non preoccupatevi, e ora se volete scusarmi torno al lavoro.”replicò inchinandosi con riverenza ai due uomini e allontanandosi dalla sala.

Mu e Aldebaran si stavano dirigendo anch'essi verso la sala della colazione, avevano appena superato la quarta casa, non prima di aver invitato gli altri ad andare con loro per la colazione. Alcuni avevano declinato perchè si dovevano ancora finire di preparare, altri per lasciarli un po' da soli. Sapevano tutti che erano una coppia sebbene nessuno dei due lo avesse mai ammesso esplicitamente.

Aldebaran guardava il suo uomo con dolcezza, sapeva che stava male per la litigata avuta con Aiolia la settimana prima. Mu in genere era un uomo pacifico, ma era anche una persona estremamente protettiva con le persone a cui era affezionato. Mentre salivano videro Aiolia scendere nella loro direzione. Il moro notò Mu irrigidirsi mentre il cavaliere del Leone era sempre più vicino a loro. Aiolia salutò con gentilezza Aldebaran mentre non rivolse nemmeno uno sguardo a Mu passando oltre. Il cavaliere del Toro guardò il suo fidanzato leggendo nei suoi occhi una profonda tristezza.

“Mu, perchè non vai a parlargli?”si fece coraggio

“Io non capisco cosa gli sta succedendo, è dalla fine della scalata dei Bronze alle dodici case che è cambiato. Non riesco a capire che cosa gli sta succedendo.”replicò Mu apparentemente calmo, ma il suo tono tradiva nervosismo.

“E' vero c'è qualcosa che non va da un po' di tempo, forse Milo sa qualcosa.”rispose

“No, non sa nulla. Ci ho parlato due giorni fa. Non sono l'unico ad essere preoccupato per lui, anche Aiolos e Milo sono in ansia per Aiolia.” Persino i Bronze mi hanno chiesto cosa gli succede.” rispose Mu.

“E' strano che Milo non sappia nulla,loro due sono molto legati.”replicò Aldebaran.

“Vorrei che si aprisse di più con noi, non è bello tenersi tutto dentro.”rispose Mu

“Vai a parlargli dopo pranzo, sono sicuro che ne sarà felice. Secondo me non aspetta altro, anche se orgoglioso com'è non lo ammetterebbe mai, e anche tu desideri parlargli, l'ho capito.”gli rispose Aldebaran

“Grazie.”rispose il biondo, Aldebaran lo abbracciò con dolcezza.

Intanto Saga nella terza casa aspettava che Shura finisse di vestirsi, era seduto nel salotto delle sue stanze private e fumava nervosamente.

Finalmente Shura usci' dal bagno, sedendosi poi affianco a Saga. Lo spagnolo osservò il biondo saint. Sebbene fosse seduto continuava a cambiare posizione tamburellando di tanto in tanto le dita sul tavolo.

“Saga, perchè non vai da Aiolos?E' frustrante vederti cosi'.”affermò Shura

“Che cosa dovrei dirgli?Dopo tutto quello che gli ho fatto. E poi se Aiolia avesse mentito?”replicò Saga serio

“Aiolia ha tanti difetti,ma la sincerità è il suo pregio migliore dubito che ti abbia mentito.” rispose Shura sicuro.

“Lo penso anch'io.”intervenne Camus.

“Vedrò quando me lo trovo davanti che cosa fare. Andiamo a fare colazione.”affermò dopo aver spento la sigaretta, alzandosi e uscendo insieme agli altri tre dalla sala.

L'ora di pranzo arrivò in fretta, Mu osservava ansioso l'ingresso, affianco a lui Aldebaran cercava di tranquillizzarlo.

“Non è venuto nemmeno a pranzo, sono preoccupato.”affermò guardando il suo piatto pieno.

“Arriverà, non ti nego che il fatto che non si veda né a colazione, né a pranzo, né a cena mi preoccupa.”lo rassicurò Aldebaran.

“Vorrei davvero capire che cosa gli sta succedendo, ma se non parla cosa possiamo fare?”intervenne Milo sedendosi al loro tavolo.

“Aiolos sa qualcosa?”chiese Mu

“No, non si parlano da una settimana ma anche lui è preoccupatissimo.”rispose Milo

“Magari le cose con Marin non vanno bene. Potrebbe essere quello il problema.”ipotizzò il cavaliere del Toro.

“E' vero Aiolia ha una relazione con Marin il cavaliere d'argento dell'Aquila.Ma non credo sia questo.Il punto è che se non è questo il problema, non ho idea di quale sia”affermò Milo con convinzione.

“Mu, Aiolia è appena entrato nella sala.”lo avverti' il moro

“Aspetto che mangi qualcosa e poi mi avvicino.”rispose il biondo guardando attentamente Aiolia.

Dopo qualche minuto Aiolia si accorse di essere osservato e ricambiò lo sguardo di Mu con una profonda tristezza.

“Vai.”lo incitò Milo.”Secondo me non aspetta altro che voi due vi chiariate.”aggiunse rivolgendosi al biondo che si alzò dirigendosi verso Aiolia.

“Ciao.”affermò il biondo appena arrivato vicino ad Aiolia.

“Ciao.”rispose l'altro guardandolo

“Come stai?”chiese

“Bene.”rispose serio

Mu sospirò, non potevano continuare con quell'assurdo botta e risposta, decise di prendere in mano la situazione:”Aiolia, dobbiamo parlare, hai un minuto?”chiese guardandolo serio.

“Va bene, andiamo.”affermò scattando in piedi e arrossendo poco dopo notando gli sguardi di tutti puntati su di loro.

Forse Milo aveva ragione, Aiolia non aspettava altro che Mu andasse da lui, sorrise mentre uscivano fuori dalla sala da pranzo. Il castano invece sembrava molto teso, notò lo sguardo di Aiolos su di lui, ma si voltò tentando di ignorarlo.

Si fermarono nei giardini del tredicesimo tempio, sedendosi l'uno affianco all'altro.

“Aiolia, mi spiace per averti dato quello schiaffo la scorsa settimana, ma eri davvero fuori controllo e ho ritenuto necessario farlo.”iniziò il biondo

“Ammetto che mi ha fatto male ricevere il tuo schiaffo, ma io ti ho spinto e se non ci fosse stato Aldebaran ti saresti fatto male.”rispose Aiolia

“Non importa, piuttosto vorrei capire cosa ti turba, ti vedo triste, e questo non adesso ma già da prima della guerra contro Hades.”affermò Mu serio.

“Ma cosa dici Mu, io sto benissimo è solo stress e stanchezza, sono successe tante cose.”rispose senza guardarlo negli occhi.

“Aiolia, non mentire. Sono preoccupato per te e anche Aiolos e Milo lo sono.”rispose Mu

“Ma davvero Mu, non ti sto mentendo è tutto a posto.”replicò

“E allora perchè hai quegli scatti violenti con Shura?E' successo qualcosa tra voi due?”chiese il biondo.

“Cosa vuoi che sia successo. Io quello li non lo sopporto, è falso e con quel finto faccino buono ha ingannato anche Aiolos.”rispose con rabbia.

“In che senso ha ingannato Aiolos?”chiese Mu

“Ha ottenuto quello che voleva, può prendere in giro tutti ma non me.”replicò

“E cioè?”chiese il saint dell'Ariete che ancora non capiva

“Accidenti Mu è cosi' evidente la cosa. Shura ci prova con mio fratello che è cosi' ingenuo che nemmeno se ne accorge. Che rabbia che mi fa certe volte.”sbottò irritato.

“Beh a me non sembra cosi' evidente, credo che dopo che la verità è venuta fuori, Shura voglia solo farsi perdonare da Aiolos e recuperare un rapporto con lui.”rispose Mu

“Si come no, adesso si chiama recuperare il rapporto. Sono spesso insieme e a volte escono anche da soli, non trovi la cosa sospetta?”replicò convinto delle sue idee

“Non vuol dire nulla anche tu e Milo uscite spesso da soli, allora se il tuo discorso è valido anche tra te e Milo dovrebbe esserci del tenero.”rispose Mu

“Ma scherzi?Io e Milo siamo solo amici.”si affrettò a chiarire Aiolia.

“Lo so, Milo è innamoratissimo di Camus e tu stai con Marin quindi è impossibile eppure uscite spesso da soli e siete sempre insieme. A proposito, come va con Marin?”chiese il biondo notando che al nome della donna l'amico si era irrigidito.

“Non va, da tempo ormai. Credo che sia finita, solo che nessuno dei due ha il coraggio di dirlo.” rispose il castano.

“Non lo sapevo, mi spiace. Non volevo toccare un tasto dolente.”si scusò

“Non preoccuparti, nemmeno Milo lo sa. Lo renderò ufficiale quando sarà una cosa definitiva.”lo rassicurò.

“Aiolia, scusa se continuo a insistere su questo punto, ma...non è che nei tuoi pensieri c'è qualcun altro?O magari lei ha conosciuto qualcun altro?”chiese ancora

“Nessuna delle due cose, semplicemente ci siamo resi conto di essere come fratello e sorella. Non c'era più attrazione. Sono mesi che non facciamo l'amore perchè io non riesco e poi ci sono state le varie guerre che abbiamo combatuto. Poi lei è partita in missione e non è ancora tornata.”rispose

“Capisco, mi spiace. Chiudiamo qui questo argomento, tuttavia ho un'altra domanda da farti poi decidi tu se rispondermi o meno.”replicò Mu serio

“Dimmi.”rispose teso

“Se non ti vedi con Marin, allora dove vai la notte?”chiese secco,Aiolia si irrigidi'“Ti ho visto, e non solo io anche Aldebaran. So che va avanti da una settimana questa cosa. Esci quando tutti dormono e ritorni direttamente la mattina. Cosa sta succedendo?”affermò Mu guardandolo negli occhi.

“Ti sbagli, avrai visto male, io non esco di notte. Magari è Aiolos, non avrei motivo di uscire nelle ore notturne. Per fare cosa poi?”rispose il saint del Leone.

“Non lo so, è quello che vorrei sapere da te.”replicò il biondo

“Ripeto, secondo me tu e Aldebaran vi sbagliate io non esco la notte.Sarà mio fratello o qualche altro saint.”rispose Aiolia.

“Capisco forse mi sono sbagliato.Scusami”rispose con un sorriso senza mai smettere di guardarlo negli occhi.

“Figurati.E ora al lavoro”rispose alzandosi in piedi

“Aiolia...ricordati che se hai bisogno io ci sono, a qualunque ora e qualunque sia il problema.” rispose alzandosi in piedi.

“Mu, tranquillo non ho nessun problema, sto bene, davvero.”replicò senza voltarsi.

“Va bene, vado da Aldebaran, ci vediamo a cena.”rispose Mu allontanandosi.

Arrivò poco dopo alla tredicesima casa e alzando lo sguardo vide Milo e Aiolos che aspettavano. Sorrise, sapeva che i due avrebbero voluto sapere tutto.

“Che cosa ti ha detto?Che ha?Problemi con Marin?Altri problemi?”quasi lo aggredi' Aiolos

“Calmati Aiolos, ora ti racconto tutto.” rispose Mu con un sorriso rassicurante.

Mu spiegò dettagliatamente ai due tutto quello che lui e Aiolia si erano detti, i due uomini ascoltarono attentamente il racconto preoccupati.

“E questo è tutto. Non lo so, qualcosa non mi convince.”affermò Mu

“Vorrei sapere dove va la notte,da solo poi.”commentò Aiolos inquieto

“Proporrei di seguirlo stanotte. Almeno capiamo che gli sta succedendo.”affermò Milo

“Sono d'accordo, io ci sto, voglio capire cosa ha, anche se abbiamo litigato voglio sapere. Non sopporto di vederlo in queste condizioni.”replicò il castano.

“Va bene sono d'accordo, avviso anche Aldebaran.”rispose Mu serio.

“Aiolos, c'è Saga.”gli sussurrò Milo vedendo il biondo saint che parlava con Shura.

Aiolos si irrigidi' leggermente facendosi poi coraggio:”Vado, ci accordiamo prima di cena per stanotte.”affermò allontanandosi e dirigendosi verso Saga e Shura.

“Saga, Aiolos sta venendo qui.”affermò serio il moro.

“Non lasciarmi solo con lui.”replicò nervoso il biondo.

“Avete una questione da affrontare e la mia presenza sarebbe indelicata.”controbattè con un timido sorriso notando Aiolos sempre più vicino.

“Ciao.”li salutò entrambi il saint del Sagittario.

“Ciao Aiolos, come va?”chiese Shura

“Non male grazie.”replicò

“Ho visto che Mu è andato a parlare con Aiolia, magari dopo se hai tempo mi dici cosa si sono detti.”rispose malecelando una forte preoccupazione per il saint del Leone.

“D'accordo, ci vediamo prima di salire per cena.”rispose guardando il biondo che abbassò lo sguardo.

“Aiolos, potresti rimanere con Saga, ho un urgentissima commissione da fare e mi spiace lasciarlo da solo. Non ti dispiace vero?”chiese il moro riuscendo a stento a trattenere un ghigno all'espressione di Saga

“Non c'è prolema. Vai pure.”rispose guardando l'amico con riconoscenza

“Vedi Saga, abbiamo risolto il problema, rimane Aiolos con te cosi' io posso andare con Aphro a fare la spesa.”affermò con un sorriso mentre Saga lo guardava truce. Salutò i due amici iniziando a scendere verso la quarta casa.

“Ti va di andare in un posto più tranquillo?Conosco un posticino carino oltre il santuario.”propose lievemente in imbarazzo Aiolos.

“Va bene.”rispose Saga seguendolo

Poco dopo arrivarono in un parco vicino al Santuario, il posto era pieno di verde, ma deserto a quell'ora. Vi erano fiori di tutti i colori e una moltitudine di alberi.

“Chissà se Aphrodite conosce questo posto, sono sicuro che gli piacerebbe.”affermò il biondo.

“Lo penso anche io, qualche volta si potrebbe venire qui tutti insieme. Sarebbe bello.”replicò Aiolos

“Al momento la vedo dura, ci sono molti conflitti interni tra di noi. Alcuni sono sicuro che si risolveranno, altri non credo.”rispose

“Io credo che con il tempo si risolveranno tutti.”lo rassicurò fiducioso

“Lo spero davvero.”controbattè senza guardarlo.

“Saga, credo che sia giunto il momento di arrivare al punto senza più girarci intorno,non credi.Vuoi dirmi qualcosa” chiese

Il biondo esitò torturandosi nervoso le mani, ma due dita sotto il suo mento lo costrinsero ad alzare lo sguardo e incontrò i dolcissimi occhi di Aiolos che lo incitavano.

“Smettila di guardarmi cosi', non sono degno neanche di parlarti dopo quello che ti ho fatto.”rispose

“Io ti ho già perdonato.” rispose avvicinandosi sempre di più.

“Ho fatto soffrire anche Aiolia, la persona per te più cara e ho infangato il tuo e il suo nome.”provò a dire cercando di mantenere la calma dato che Aiolos era sempre più vicino a lui.

“Il passato è passato, io ti ho già perdonato e Aiolia con il tempo lo farà.”rispose soffiandogli sulle labbra.

“Aiolos, non è il caso.”affermò tentando di respingerlo

“Di cosa hai paura?Quello che ha detto Aiolia una settimana fa è vero,sono innamorato di te. Lo sono sempre stato.”affermò riuscendo a bloccare l'altro.

“Non sono degno di stare con te. Ho commesso troppi errori.”rispose

“Lascia decidere a me se sei degno o meno. Non agire sempre di testa tua Saga.”sbottò frustrato.

“Io non corrispondo i tuoi sentimenti.”rispose senza guardarlo negli occhi.

“Ridimmelo, ma stavolta guardami negli occhi.”affermò serio costringendo l'altro a guardarlo negli occhi. Vedendo che Saga non parlava decise di baciarlo fu un bacio passionale e pieno dei sentimenti che Aiolos provava. Saga inizialmente resistette al bacio tentando di respingerlo, poi vedendo che il castano non demordeva rispose al bacio con altrettanta passionalità.

Quando si staccarono per mancanza d'aria erano entrambi arrossiti:”Sei davvero sicuro di voler stare con me?”chiese allora il biondo

“Si, ho un unico desiderio dato che ho avuto la possibilità di tornare in vita. Voglio essere felice con le persone che amo e non desidero altro che la loro felicità. E tu Saga sei una di queste persone.” rispose accarezzandogli il viso. Alcune lacrime dispettose bagnarono il volto di Saga, non riusci' a ricacciarle indietro, Aiolos le asciugò una per una alternando baci sul viso a dolci carezze. Rimasero cosi' per un po' di tempo, quanto non seppero definirlo, poiché quando decisero di andare via era già ora di cena.

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Capitolo 7
*** 07 ***


Ciao a tutti è da un po che non posto, ma ho avuto un po di problemi di vario genere e natura. Ringrazio chi ha commentato il precedente capitolo e chi ha messo la storia tra le seguite, i preferiti e le ricordate. Da Settembre dovrei tornare operative per tutte le fanfiction che ho in corso. Buona lettura, mi raccomando commentate.

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 Era stata una settimana difficile per i giovani Bronze Saint, in particolare per Shiryu, il ragazzo si era ritrovato a tenere sotto controllo più situazioni contemporaneamente. Aveva consolato Shun che soffriva per il comportamento freddo e distaccato di Hyoga. Shyryu aveva tentato di parlare con il biondo, ma l'altro era sempre evasivo.

Tuttavia il problema maggiore era stato Ikki che voleva vendicarsi con Hyoga per come stava trattando Shun, i due erano quasi arrivati alla rissa. Per fortuna almeno in quello Shaka gli era venuto in aiuto, calmando Ikki che, pur borbottando, ascoltava Shaka.

Eppure sentiva che Hyoga teneva molto a Shun, aveva notato come il biondo guardava il suo amico quando pensava di non essere visto, non capiva davvero l'ostinazione di Hyoga. Lo vide alzarsi dal tavolo per uscire dalla sala e decise di fermarlo.

“Hyoga, aspetta.” affermò seguendolo.

“Sono stanco oggi Shiryu.”rispose secco

“Ho bisogno di parlarti e ora dovrai ascoltarmi.”affermò deciso, aveva capito che il biondo voleva evitare l'argomento Shun, però aveva deciso di prendere una posizione netta e non voleva sentir ragioni.

Il biondo lo guardò leggermente stupito, poi sospirò: “Va bene, andiamo.”

Si allontanarono dalla sala dirigendosi verso il mare, era un posto tranquillo e li avrebbero potuto parlare senza che nessuno li disturbasse.

Shiryu si sedette sulla sabbia mentre Hyoga rimase in piedi guardando il mare, il moro lo guardò con preoccupazione alzandosi poi in piedi.

“Hyoga...”gli disse semplicemente, poggiandogli una mano sulla spalla.

“Immagino l'argomento, e che tu sia preoccupato per Shun, ma io sono ancora arrabbiato con lui.” replicò senza guardarlo.

“Non devo dirti io perchè lo ha fatto. Immagino che tu possa capirlo da solo. E comunque sono preoccupato anche per te.”replicò serio

“Io sto benissimo.”replicò senza guardarlo negli occhi

“Vuoi continuare a fargli male?E soprattutto a farlo a te stesso?”chiese Shiryu cercando di mantenere la calma.

“Prima o poi gli passerà, c'è una sacerdotessa guerriero innamorata di lui, potrebbero essere felici.” replicò

“A lui non interessa e lo sai. Lui prova dei sentimenti per te e la cosa non cambierà.”ribattè

“I suoi sentimenti non sono corrisposti, mi dispiace, ma è cosi'.”controbattè sedendosi sulla sabbia.

“Non provi nulla per lui?Puoi mentire a me, ma non a te stesso.”sospirò il moro.

“Non sto mentendo. E' la verità, gli sono affezionato, ma come amico.”replicò

“Di cosa hai paura, Hyoga?”chiese allora diretto Shiryu

“Se non provo nulla per lui, non posso forzarmi a provare un sentimento che non esiste.”rispose

“Non hai risposto alla domanda. Vedo che sei fermo nelle tue posizioni e a questo punto io non so davvero cosa fare. Sarà meglio che chiudiamo qui questo discorso, non so davvero cosa fare.” replicò amaramente.

Hyoga non rispose e Shiryu si allontanò senza dire nulla, era stata una discussione inutile era come combattere contro una muraglia di ghiacci eterni. Hyoga stava facendo male anche a se stesso oltre che a Shun, ed era quella la cosa peggiore.

Tuttavia decise che non si sarebbe arreso, avrebbe aiutato lui i suoi due amici ad essere felici. Si, perchè Hyoga si stava precludendo la possibilità di essere felice con Shun per paura di perderlo come era successo in passato prima con Camus e poi con Abadir, lo aveva capito perfettamente. Sarebbe stata una dura battaglia, ma lui avrebbe vinto, tutti loro avevano il diritto di essere felici, nessuno escluso.

Intanto nella casa del Toro c'erano quasi tutti i Gold Saint, Aldebaran li aveva invitati nella sua casa poiché era sua intenzione organizzare una cena in cui sarebbero stati tutti insieme. Il giovane Aldebaran aveva pensato che potesse essere un buon modo per creare un minimo di unità tra di loro e cercare di attenuare la fortissima tensione che c'era. Alebaran fu contento di vedere che tutti avevano accettato l'invito di presentarsi a casa sua quella sera. Mancavano solo Aiolia che era sparito dopo cena e Milo e Kanon che erano usciti subito dopo cena.

“Non ci siamo tutti.”constatò Aiolos guardandosi intorno

“Milo e Kanon sono usciti, torneranno a breve. Aiolia, non sappiamo dove sia.”replicò sconsolato Mu

“Milo e Kanon sono usciti da soli?”chiese con una punta di malizia Aphrodite.

“Si, lo fanno spesso ultimamente, ma sono solo amici.”rispose Mu guardando Camus che sembrava non essere interessato alla notizia.

“A Milo ho già accennato la mia idea e mi ha detto che a lui farebbe piacere. Resterebbe solo da dirlo ad Aiolia, ma ci penso io”iniziò Aldebarn.

“Dicci pure Aldebaran.”lo incitò Shaka

“Bene, io avevo pensato di organizzare una cena tra due giorni a casa mia. Mi farebbe piacere che ci foste tutti, mi occupo io di tutto. Oppure se avete idee sono ben accette, ovviamente vorrei sapere con certezza chi c'è.” affermò studiando le reazioni dei presenti.

“Ci sarà anche il grande sacerdote?”chiese con evidente ironia Aphrodite

“No, non glielo abbiamo ancora detto, ma perchè questa domanda?”chiese sinceramente stupito Aldebaran.

“Mah, sinceramente, senza offesa, mi sembra una cosa un po' ipocrita. Non abbiamo mai organizzato nulla quando siamo tornati dagli addestramenti, farlo ora mi sembra un po' ipocrita e fintamente buonista.”affermò serio

“Aphro, non fare l'asociale per cortesia.Aldebaran ha avuto una bellissima idea”intervenne una voce calda e conosciuta.

Aphrodite guardò piccato il nuovo arrivato:”Milo, ho solo detto quello che penso.”

“Sei troppo prevenuto Aphro, socializzare un po' non ti farà male.”replicò Milo serio.

“Vi prego non litigate anche voi. Aphrodite non credo che ci siano intenzioni maligne dietro questo invito. Nulla toglie che essendo un invito sei libero o meno di partecipare, senza nessun problema.”intervenne Mu

“Tuttavia sarebbe scortese non partecipare. Io ci sarò.”intervenne Shaka, Aldebaran gli sorrise grato.

“Io ci sono.”replicò Milo

A ruota anche Shura, Saga, Aiolos e Camus accettarono l'invito. “DeathMask e Aphrodite, pensateci, potete anche decidere di venire la sera stessa non ci sono problemi.” affermò Aldebaran.

“Tu vieni, Kanon?”chiese speranzoso Mu.

Prima che il biondo potesse rispondere, Milo replicò per lui :”E' ovvio che c'è, o potrei punirlo con una serie di Scarlet Needle.”replicò con un ghigno Milo poggiando il mento sulla spalla di Kanon che voltò la testa guardandolo stupito, incapace di rispondere.

Improvvisamente la temperatura nella stanza si abbassò notevolmente, tuttavia fu solo per pochi secondi, e molti pensarono di esserselo immaginato.

“Ora dobbiamo dirlo anche ad Aiolia.” intervenne Mu, tuttavia rivolse uno sguardo preoccupato a Camus che sorseggiava del vino gentilmente offerto da Aldebaran.

“A proposito, Milo, sai dov'è?” chiese Aiolos con una certa apprensione

“Lo abbiamo intravisto prima, ma ci siamo trovati di fronte ad una situazione imbarazzante, e quindi non ci siamo avvicinati.”rispose Milo, Shura si irrigidi' tentando però di controllarsi.

“In che senso?”chiese Aiolos

“Prima che pensiate male, era con Marin, ma stavano litigando. Molto concitatamente direi.” controbatté Milo preoccupato.

Proprio in quel momento Aiolia entrò come una furia nella casa, sorpassando tutti senza salutare nessuno e uscendo fuori.

Milo e Mu si guardarono preoccupati, sospirando: “Vado io, ci vediamo dopo, scusate.” disse Milo uscendo poi dalla stanza per raggiungere Aiolia.

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Capitolo 8
*** Preoccupazione ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Vorrei ringraziare Dea Eris, Rebychan, Andromeda Hanekawa e Milli66 per aver recensito lo scorso capitolo, vi ringrazio davvero tanto. Vorrei ringraziare inoltre tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate. Vi auguro una buona lettura.

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 Aiolia non riusciva a controllare la forte rabbia che sentiva, come si era permessa Marin di dirgli quelle cose?

Non riusciva a capacitarsi di quello che era successo.

Era stata una discussione lunga e concitata, erano venute fuori molte cose, si erano feriti a vicenda e alla fine di quella discussione si erano lasciati.

Tuttavia le parole di Marin gli erano rimaste nella testa, tirò un violento pugno contro il muro, creando una grande crepa.

Immediatamente, avverti un forte dolore alla mano, si accorse che sanguinava. Usò i suoi poteri curativi per rimediare al dolore, ma si accorse subito della presenza di Milo, che, affanato era entrato nella stanza.

“Che cosa è successo Aiolia?” il biondo chiese preoccupato.

“Nulla che ti riguardi.” rispose secco.

“Mi riguarda invece, sei un mio amico.” Milo disse.

“Come no, magari vuoi saperlo perchè cosi hai nuovi argomenti per spettegolare con Aphrodite,giusto?” Aiolia disse con rabbia.

Milo lo guardò scioccato, dopo tanto tempo Aiolia non aveva ancora piena fiducia in lui.:” E' questo che pensi?”

“Si è questo che penso, e ora sparisci. Lasciami da solo.” Aiolia tuonò furioso.

“Io davvero non ti riconosco più, che cosa ti è successo?E' da prima che iniziasse la guerra contro Hades che sei strano.” disse Milo preoccupato.

“Eh certo, qui lo strano sono io, ma ho trovato una soluzione. Devo risolvere alla radice tutti i miei problemi.” replicò dirigendosi come un razzo verso l'uscita della sua casa.

“Che cosa credi di fare, dove vuoi andare?” disse Milo frapponendosi tra Aiolia e l'uscita.

“Togliti, devo andare a estirpare le radici dei miei problemi.” Aiolia tuonò furibondo.

“Non costringermi ad usare la forza per fermarti.” affermò serio Milo.

“La forza?Ti ricordo che in quanto a forza fisica sono superiore a te. E ora spostati o sarò io a dover usare la forza.” urlò Aiolia.

Milo sospirò, poi gli tirò un pugno nello stomaco e gli diede una leggera botta dietro la nuca. Aiolia cadde a terra, incosciente.

“Non mi hai lasciato altra scelta, sei troppo fuori controllo, e questa tua rabbia potrebbe distruggere i già difficoltosi tentativi di Aldebaran, di creare unità tra noi. Vorrei davvero sapere cosa ti passa per la testa.” disse Milo mentre lo trascinava nella sua stanza privata, e dopo averlo messo a letto, ritornò alla seconda casa.

Intanto nella seconda casa, una timorosa Marin, si era fermata all'ingresso. Aldebaran si accorse della sua presenza e la invitò gentilmente ad entrare.

“Che succede, Marin?”Mu chiese preoccupato

“Ho bisogno di parlare con voi e con Milo-sama, se possibile in privato.”disse la donna con voce tremula

“Marin, ci conosciamo da tanti anni, non c'è bisogno di usare gli onorifici. Milo è da Aiolia, se vuoi, intanto puoi dire a me. Aldebaran, è rimasto ancora del the?” chiese Mu con gentilezza.

“Certo, lo stavo giusto versando.” disse Aldebran.

Nella stanza vi era uno strano silenzio, tutti sapevano che Marin era la ragazza di Aiolia, e se lei era li, voleva dire che era successo qualcosa di grave.

Aldebaran porse la tazza di the alla ragazza, e in quello stesso momento arrivò Milo. Tutti notarono la profonda tristezza nel suo sguardo.

Il biondo Saint notò Marin e subito si avvicinò:” Ho necessità di parlarti.” disse serio

“Sono venuta qui per questo, vi ho cercati nella casa dell'Ariete, ma poi ho avvertito i vostri cosmi nella casa del Toro e sono venuta qui. Vorrei parlare con voi e Mu-sama, poiché Aldebran-sama ha ospiti in casa, al massimo riferirete voi.” disse Marin.

“Togli gli onorifici, ci conosciamo da tanti anni, e comunque andiamo fuori. Aiolos, ti spiegherò dopo cosa è successo.” disse Milo notando lo sguardo preoccupato del castano, poi usci' fuori insieme a Marin e Mu.

“Vorrei davvero capire che cosa gli prende.” Aiolos disse frustrato ma anche terribilmente preoccupato.

“Temo sia qualche problema con Marin, poche volte l'ho visto cosi' fuori controllo, sono sinceramente preoccupato.” disse Aldebaran.

“Chiedo scusa se mi intrometto, ma ho la sensazione che Marin non sia l'unico problema, c'è molta confusione nella sua mente, ma soprattutto nel suo cuore.” affermò Shaka.

“Cosa pensi che possa essere?” Aiolos chiese preoccupato.

“Vorrei cercare di parlargli, non mi aspetto che si apra con me, ma standoci a contatto potrei capire cosa turba il suo cuore e i suoi pensieri.” disse Shaka lasciando tutti attoniti, il vecchio Shaka non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

“Magari rimandiamo l'organizzazione della cena a domani.” disse Aldebaran dispiaciuto.

“No, sono sicuro che riusciremo a risolvere i problemi di Aiolia. La tua idea è molto bella è un peccato che adesso vada in fumo e penso che tutti siano d'accordo.” disse Aiolos cercando approvazione negli altri che annuirono, Aldebaran sorrise sollevato.

Poco dopo rientrano in casa anche Milo e Mu, i loro volti erano tesi e le loro espressioni preoccupate, tuttavia decisero di fare finta di niente per non appesantire il clima.

“Allora, cosa si mangia dopodomani?”disse Milo

“Piuttosto che essere avvelenati dalla tua cucina preferisco cucinare io” disse Aphrodite stuzzicandolo.

“Cosa hai da ridire contro la mia cucina?Se cucinassi tu allora si che moriremmo.” rispose Milo stando allo scherzo.

Kanon osservò per lungo tempo Milo, il biondo notò il suo sguardo e capi' che Kanon voleva dirgli qualcosa.

Si avvicinò al biondo Saint e i due si misero leggermente in disparte dagli altri.

“C'è qualcosa che vuoi dirmi, Kanon?” disse Milo.

“State attenti ad Aiolia, ho paura che potrebbe commettere qualche sciocchezza.” disse Kanon serio.

“Tu sai qualcosa.” decretò Milo sicuro di se.

“Non so nulla.” rispose Kanon, tuttavia il suo tono era poco convincente.

Milo sorrise furbo prendendogli il mento con due dita:” Kanon, non sei convincente.”

Improvvisamente l'aria nella stanza si congelò nuovamente, questa volta per più tempo e i due si voltarono in direzione di Camus che stava guardando entrambi.

“Non vorrei che fraintendesse.” disse Kanon preoccupato.

“Lascialo cuocere nel suo brodo, non mi interessa.” rispose Milo irritato, rivolgendosi nuovamente a Kanon.

Due ore dopo, mentre tutti erano rientrati nelle proprie case, una figura furtiva si allontanava dal Santuario.

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Capitolo 9
*** Rivelazioni parte 1 ***


Ciao a tutti, ecco a voi il nuovo capitolo, vorrei ringraziare Rebychan e Mill66 per aver recensito lo scorso capitolo. Spero che anche questo vi piaccia. Inoltre un grazie a tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate. Attendo commenti, alla prossima settimana.

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La mattina dopo Aiolia si risvegliò con un forte mal di testa, rimase sorpreso nel vedere nella sua stanza Milo e Aiolos.

Ricordava che la sera prima aveva avuto una discussione con il biondo, e con suo fratello non si parlavano da un po'.

“Che cosa ci fate qui,soprattutto tu Aiolos.”disse con freddezza Aiolia.

“Siamo preoccupati per te.” rispose Aiolos

“Non ne avete motivo, io sto benissimo. Mai stato meglio.” replicò secco Aiolia.

“Perchè fai cosi? Non capisci che cosi mi fai preoccupare ancora di più, ieri sera è venuta persino Marin, era preoccupata per te.” disse Aiolos

“Non nominarla, e comunque Aiolos, ho mal di testa. Ora che hai appurato che sono vivo, vegeto e con le ossa intere, puoi andare via, e gentilmente portati dietro anche Milo. Ho bisogno di stare da solo per oggi,verrò a lavorare appena mi riprendo.” replicò acido.

“Non me ne vado finchè non mi dici cosa hai.” affermò deciso Aiolos

“Nulla che ti riguardi, corri da Saga, ti starà aspettando.” replicò Aiolia

“Cosa c'entra Saga adesso? Anche se sto con lui, tu sei sempre mio fratello.” rispose Aiolos

“Certo come no, ho visto quanto mi tieni in considerazione.” controbattè Aiolia

“Tu non me lo permetti, io non so più cosa fare con te.” sbottò frustrato Aiolos

“Scusami, sono una palla al piede per il tuo rapporto con Saga, tranquillo, fai pure finta di niente.” Aiolia replicò secco.

“Non ho mai detto questo, non sei una palla al piede. Tu sei prezioso per me, e vorrei vederti felice.” rispose Aiolos

“Sarò felice solo quando estirperò i miei problemi alla radice.” affermò Aiolia.

“Se parlassi di quali sono questi problemi,noi potremmo aiutarti, non devi affrontare tutto da solo.” intervenne Milo.

Prima che potesse rispondere, Aiolia notò la figura di Shura che timida, si nascondeva dietro la porta.

“E lui cosa ci fa qui?Chi gli ha dato il permesso di entrare in casa mia.” tuonò furioso

“Gliel'ho chiesto io, e comunque anche lui è preoccupato per te.” replicò Aiolos

“Mi pareva strano che fosse venuto qui di sua spontanea volontà. Cosa è questo Shura, un altro modo per ingraziarti mio fratello?Un altro penoso modo per cercare di conquistarlo. Lui non ti ama e non ti amerà mai.” disse con crudeltà Aiolia.

“Vedo che stai benissimo, posso anche andare via adesso.” rispose Shura amaro.

“Dove credi di andare, io e te dobbiamo fare un bel discorsetto, possibilmente da soli.” disse Aiolia

“Non abbiamo nulla da dirci.” replicò Shura

“Abbiamo molto da dirci invece. Aiolos, Milo siete pregati di andarvene. Devo chiarire un po' di cose con lui.” disse Aiolia

“Andate, sentiamo cosa ha da dirmi.” rispose Shura.

“Sei sicuro?” chiese Aiolos preoccupato.

“Tranquillo, non te lo tocco il tuo prezioso Shura, e ora uscite fuori.” tuonò Aiolia, Milo e Aiolos sospirarono, poi uscirono dalla stanza.

I due rimasero soli nella stanza, Aiolia si alzò letto per controllare che Aiolos e Milo non fossero dietro la porta ad origliare, tuttavia ebbe un capogiro e si ritrovò addosso a Shura che lo sorresse.

Subito Aiolia lo respinse con violenza, sedendosi sul letto, le guance di entrambi erano arrossate.

“Io ti odio.” esordi.

“Lo so, ma non posso farci nulla, tu non mi permetti di farti cambiare idea.” rispose Shura.

“Non mi interessa cambiare idea, una sola cosa ti devo dire, stai lontano da Aiolos, o passerai guai seri, parola mia.” rispose Aiolia.

“Non sono innamorato di Aiolos, non più, o forse non lo sono mai stato davvero, forse era solo ammirazione.” rispose Shura.

“Bugiardo, ora hai imparato anche a mentire, ma con me marchi male.” rispose Aiolia

“Non sto mentendo, non sono innamorato di Aiolos, e tu non hai prove per affermare il contrario. E' la tua parola contro la mia.” rispose Shura.

“Le prove le ho eccome, e non provare a prendermi in giro.” tuonò furibondo

“Quali prove hai?Le tue fantasie?Il tuo complesso di protettività nei confronti di tuo fratello?” chiese Shura ironico.

Aiolia scattò in piedi innervosendosi, si avvicinò al suo comodino e da un cassetto iniziò ad estrarre delle lettere, che iniziò a lanciare addosso a Shura con violenza: “E queste cosa sono eh? Lo sai cosa c'è scritto qui?” tuonò continuando a lanciargli le lettere addosso.

Shura rimase stupito, da quando erano rinati, si era sempre chiesto dove fossero finite le lettere che lui aveva scritto ad Aiolos prima della scalata alle dodici case da parte dei Bronze Saint.

“Come fai ad averle?” tuonò irritato, sebbene il suo viso trasmettesse impassibilità.

“Le ho prese da casa tua, dopo la guerra contro Seiya e gli altri.” replicò Aiolia

“E come ti sei permesso?” rispose Shura sempre più arrabbiato.

“Stavamo risistemando le cose nella tua casa, dopo la tua morte, ho visto il nome di Aiolos sopra e le ho prese.” rispose Aiolia, leggermente intimorito dal tono di Shura.

“Ripeto, come ti sei permesso di prendere cose non tue?” affermò Shura ora furioso.

“Io le ho viste e ho deciso di prenderle.” rispose Aiolia

“Immagino che le avrai anche lette.” chiese retoricamente Shura

“Si, le ho lette tutte.” ammise cercando di recuperare un po' di grinta

“Sei una persona meschina oltre che indiscreta, che delusione. E comunque Aiolos sa delle lettere, se prima volevo cercare di recuperare un rapporto con te, ora non voglio più, mi sei sceso in basso Aiolia. Sarà meglio che me ne vada via.” affermò Shura uscendo dalla stanza e lasciandovi dentro uno sconvolto Aiolia.

Intanto fuori dalla quinta casa Milo e Aiolos aspettavano che Shura uscisse, i due non facevano altro che guardare dentro, preoccupati.

“Cosa starà succedendo li.” si chiese preoccupato Aiolos

“Non lo so,io non ci sto capendo nulla.” rispose Milo

“Ma che cosa ti ha detto ieri Marin?” chiese Aiolos

“Le ho giurato che non ne avrei parlato con nessuno.” rispose Milo

“Ma io sono suo fratello, ho il diritto di sapere.” si impuntò

“Non posso, te lo dirò al momento opportuno, quando ci capirò anche io qualcosa.” replicò Milo.

“Ma è qualcosa di grave?” chiese Aiolos

“Non direi,diciamo che Aiolia è solo confuso. E' tutto quello che posso dirti. E comunque ho bisogno di parlare con Kanon” rispose Milo.

“Cosa c'entra Kanon?” chiese Aiolos

“Sa qualcosa che nemmeno Marin sa.” rispose Milo.

In quel momento uno sconvolto Shura li sorpassò senza nemmeno guardarli. I due si guardarono preoccupati e alzandosi andarono dietro a Shura.

E cosi dopo tre giorni di calma piatta arrivò la serata della cena.

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Capitolo 10
*** Ansie e Preparativi ***


Angolino di Willow
Ciao a tutti, ecco qui il nuovo capitolo, vorrei ringraziare Milli66, pepo, nami78, Resmea, Rebychan, Dea Eris e Tress per aver recensito lo scorso capitolo, non mi aspettavo di ricevere tutto questo consenso per questa storia e ne sono contenta.. Ringrazio anche chi ha messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate. Domenica aggiornerò il mio profilo con i postaggi per la prossima settimana divisi per fandom.

Prossimi aggiornamenti sul fandom di Saint Seiya
Kanon x Rhada Moments (probabilmente domani)


Finalmente la sera della cena era arrivata, la seconda casa era un continuo vai e vieni di gente. Aldebaran era contento che alla fine più o meno tutti avessero deciso di partecipare alla serata. Il menu prevedeva la preparazione di piatti tipici greci, spagnoli, italiani e francesi.

In cucina con Aldebaran vi erano Mu, Milo, DeathMask e Shun, tuttavia mancava Shura. Gli altri saint erano divisi chi preparava la sala, chi era uscito a fare delle compere, chi era in cucina aiutando nella preparazione

“Deathmask, Shura non viene?”chiese allora Aldebaran.

“Aphordite è appena andato a tirarlo fuori da casa, vorrei davvero sapere cosa gli è preso.” replicò l'uomo.

“Effettivamente è da tre giorni che non si vede tanto in giro. Ma se non erro, nemmeno Aiolia si vede da tre giorni.” commentò Aiolos.

“Lascialo bollire nel suo brodo, se vuole stare chiuso nella quinta casa che ci rimanga.” replicò Milo acido.

“Meglio che non viene se deve combinare disastri con Shura.” commentò DeathMask.

“Milo, avete litigato di nuovo?” chiese Aiolos.

“Trovami qualcuno che non ha litigato con lui ultimamente.” replicò Milo nervoso.

“Milo, ci sono i ragazzi.” intervenne Mu notando che nella stanza erano appena entrati Hyoga e Shiryu.

“I ragazzi non sono stupidi. Avranno notato sicuramente qualcosa.”controbattè Milo. Shun, Hyoga e Shiryu uscirono dalla stanza per lasciarli discutere

“Però è brutto se manca solo lui alla cena.” affermò Aldebaran.

“Io non vado a chiamarlo, se ci vuoi andare tu o Mu andateci voi, io mi sono stufato.” replicò Milo.

“Milo, cerca di capirlo.” intervenne Mu

“Cerca di capirlo?E' un mese che cerco di capire, eri presente anche tu l'altro giorno, e onestamente certe cose poteva evitare di dirle, mi ha fatto davvero innervosire quell'idiota.” sbottò irritato.

“Tu però sei quello più vicino, io e Alde siamo suoi amici, ma con te c'è un affinità maggiore, è brutto che stiate in questa situazione.” replicò il biondo.

“Mu, non usare la tattica del senso di colpa.” replicò Milo

“Io penso che proprio perchè lui è in una situazione particolare dovremmo stargli vicino, non esce da casa da tre giorni, non ti dispiace un po'.” affermò Aldebaran

“Alde, non ti ci mettere anche tu, io non ci vado.” affermò Milo deciso.

“Ok, vado io. Non c'è modo di convincerti. Torno subito.” disse Mu uscendo dalla cucina.

“Dov'è Kanon?” chiese Milo

“Sono qui.” rispose il biondo entrando in cucina.

“Vieni qui, devo chiederti una cosa.” affermò il biondo mettendosi leggermente in disparte con Kanon.

In quel momento nella sala entrarono Shura, Saga e Aphrodite. Saga rivolse uno sguardo preoccupato a Kanon, tuttavia il suo gemello non lo noto,

Aiolos si avvicinò a lui abbracciandolo: “Qualcosa non va?

“No, è tutto ok.” rispose Saga, continuando però a guardare il fratello, tuttavia vide qualcosa che in cuor suo sperava di non vedere.

Aiolos gli solleticò leggermente il collo per attirare la sua attenzione, aveva visto anche lui: “Sei preoccupato per Kanon?” chiese dolcemente

“Un po', ma magari quello che ho visto è un impressione, fa freddo qui, la temperatura è gelida.”affermò Saga, poi il suo sguardo si rivolse verso Camus. Il rosso sembrava disinteressato mentre era intento a tagliare dei formaggi, vicino a lui Shura lo guardava con espressione preoccupata.

Poco dopo entrò Mu che guardò la situazione e sospirò, avvicinandosi poi a Milo

“Immagino che non viene.” commentò Milo inarcando un sopracciglio.

“Dormiva, quindi non ho voluto svegliarlo.” rispose il biondo.

“Ok, ho capito, ci vado io dopo, proprio perchè sono buono. Una cosa è certe, tutti questi avanti e indietro glieli faccio pagare cari.” replicò Milo sospirando.

“Ma non eri irremovibile sulla tua decisione?” lo stuzzicò Kanon

“Esatto, quali sono state le tue parole?Ah si: “Io non vado a chiamarlo, se ci vuoi andare tu o Mu andateci voi, io mi sono stufato.” o ancora “Alde, non ti ci mettere anche tu, io non ci vado.”. Continuò Mu stuzzicandolo.

Milo mise su un espressione imbronciata, tra lui e Aiolia era sempre stato cosi' ogni volta che litigavano se ne dicevano su di tutti i colori, e ogni volta Mu e Aldebaran dovevano lottare per farli riappacificare, e alla fine ci riuscivano.

Tuttavia entrambi sapevano che Milo e Aiolia tenevano molto all'altro, il cavaliere del Leone era stato molto vicino a Milo, dopo la morte di Camus e i due avevano legato tantissimo.

Anche se due giorni prima se ne erano dette di tutti i colori, Mu era sicuro che stavano male entrambi, in quanto ormai erano amici, e, orgoglio apparte, erano molto affezionati l'uno all'altro.

Mu sapeva, che Milo era seriamente preoccupato per Aiolia, e le parole che erano venute fuori due giorni prima, erano dettate dal fatto che Milo voleva spingere Aiolia a reagire, come il castano aveva fatto con lui dopo la morte di Camus.

Erano state parole dure, ma anche se apparentemente dette per provocare, avevano l'obiettivo di svegliare Aiolia dal torpore

Improvvisamente sentirono un forte tonfo, si precipitarono fuori preoccupati.

Shun era svenuto.

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Capitolo 11
*** La cena parte 1 ***


Angolino di Willow
Ciao a tutti, ecco qui il nuovo capitolo, volevo ringraziare le 5 persone che hanno commentato lo scorso capitolo, e tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite, preferite, ricordate. Buona lettura

Shun era disteso a terra, da fuori rientrarono preoccupati Hyoga e gli altri. Shaka si avvicinò al giovane Saint cercando di rianimarlo, ma invano.

“Occorre un medico, immediatamente.” constatò il biondo Saint.

“Che cosa è successo?” chiese Mu al gruppetto.

“Non lo sappiamo, siamo usciti fuori per andare nei giardini. Sembrava tutto tranquillo, poi Shun ci ha detto che rientrava in casa perchè aveva necessità del bagno, dopo abbiamo sentito un forte rumore e siamo entrati, ma voi eravate già qui.” spiegò Shiryu.

“Chiamate Aiolia, lui ha poteri curativi e inoltre ha competenze mediche. Ditegli che è un emergenza.” affermò Mu serio.

“Vado io.” si propose Shiryu

“Non c'è bisogno, sono qui. Che succede?” intervenne la voce di Aiolia, arrivato in quel momento, poi la sua attenzione fu attirata dal corpo di Shun tra le braccia di Shaka.

Tuttavia prima che Aiolia potesse avvicinarsi, Shun riapri' gli occhi

“Che succede?” chiese intontito.

“Sei svenuto.” rispose Shaka non riuscendo a nascondere una forte preoccupazione.

“Sto bene, è tutto ok, forse è un po' di stanchezza.” rispose cercando di rassicurare i presenti.

“Ultimamente non stai mangiando molto Shun. Potrebbe essere anche quello.” intervenne Shiryu

“Ma no, sto mangiando adeguatamente. Ripeto sarà la stanchezza.” rispose.

“Fatti controllare da Aiolia. Potete andare nella mia stanza.” si intromise Aldebaran

“Va bene.” rispose dolcemente Shun.

Shaka lo aiutò ad alzarsi, poi si avvicinò ad Ikki:”Vai anche tu, se la cosa ti fa stare più tranquillo.” affermò il biondo.

“Non sono affatto preoccupato.” si difese il moro.

“Non mentire, vai. Sono sicuro che a Shun farà piacere.” rispose Shaka notando che anche Aiolia stava guardando Ikki, indice che il cavaliere del Leone aveva pensato la stessa cosa.

“Ikki, ho bisogno di aiuto, puoi venire con me?”chiese Aiolia gentile.

Per un momento Aiolos guardò il fratello con dolcezza, gli sembrava l'Aiolia che conosceva, quello dolce e gentile con tutti.

Ikki annui' seguendo poi Aiolia e Shun che, guidati da Aldebaran si diressero nella camera di quest'ultimo.

“Ora che non c'è Shun, potete spiegarci che cosa succede?” chiese Milo serio.

“Nulla, è tutto a posto.” rispose Shiryu.

“Da quando avete imparato a mentire?” replicò Mu.

“Ma davvero, Mu, Milo è tutto ok.” intervenne Seiya.

“Tu Hyoga, non dici nulla....Hyoga?” chiese Milo, notando che il biondo non aveva distolto lo sguardo dalla porta dove era entrato Shun.

“Confermo quanto hanno detto Shiryu e Seiya. E' tutto ok.” rispose ridestandosi dal torpore.

“Ho capito non volete dirci che cosa è successo, ma non pensate che non abbiamo notato la tensione che c'è tra di voi. Se potete, cercate di risolvere i vostri problemi.” rispose Milo.

“Se avete bisogno, noi siamo qui.” intervenne Shura mettendo una mano sulla spalla di Shiryu.

“Per qualsiasi cosa.” intervenne Mu.

“Siete come dei fratelli minori per noi. E se possiamo aiutarvi, lo faremo.” rispose Shaka sorridendo lievemente.

“Lo terremo presente.” rispose Shiryu.

“Fidatevi di noi.” intervenne Aldebaran.

“Grazie.” risposero i tre

“Come sta Shun?” chiese Milo.

“Aiolia lo sta visitando, ma lui non fa altro che dire di non preoccuparci, perchè sta bene.” rispose il cavaliere del Toro.

“Tipico, è proprio da lui.” affermò Shiryu addolcendosi.

“Già” rispose Seiya.

“Alde, aspettiamo che tornino tutti per continuare a cucinare.” affermò Mu, tutti annuirono.

Poco dopo Aiolia, Shun e Ikki ritornarono nella cucina.

“Scusate se vi ho fatto preoccupare è tutto ok.” rispose Shun.

“Deve solo mangiare qualcosa di più sostanzioso.” rispose Aiolia,i presenti tirarono un sospiro di sollievo.

“Possiamo riprendere a cucinare.” affermò Shun allegro.

“Prima mangia qualcosa.” intervenne Ikki.

“Ho preparato degli onigiri giapponesi, mangiane uno.” affermò Aldebaran porgendogliene uno.

“Ma non c'è bisogno...” iniziò Shun.

“Mangia.”fu la risposta di tutti,Shun sorrise dolcemente afferrando l'enorme palla di riso e mangiandola lentamente.

Aiolia lo guardò con dolcezza, poi si avvicinò ad Aldebaran mettendosi all'opera anche lui per la cena.

Milo lo osservò a poca distanza poi sospirò.

“Avvicinati, almeno vi chiarite.” affermò Mu.

“Può venire anche lui.Lui mi ha offeso.” rispose orgoglioso Milo.

“Siete due testoni,tu sei orgoglioso, lui è orgoglioso, e quindi cosa vogliamo fare?Gli eterni arrabbiati?E' una cena fatta con l'intento di appianare tutte le tensioni,potresti fare un passo no?” chiese Mu rimproverandolo leggermente.

“Deve essere lui a scusarsi.”si impuntò il biondo, Mu sospirò,notando poi che Aiolos timidamente stava provando ad avvicinarsi al fratello.

“Anche Aiolos, ci sta provando, eppure non si parlano da almeno due settimane. Forse non hai il coraggio.” lo stuzzicò Mu.

“Io non ho coraggio, io ce l'ho eccome.Ora vado li e mi sente.” sbottò Milo, Mu non riusci' a nascondere un sorriso soddisfatto.

Intanto Aiolos stava tentando di intavolare un discorso con il fratello.

“Aiolia, tutto bene?” chiese il cavalieredel Sagittario.

“Sto benissimo, cosa vuoi Aiolos?”rispose freddo

“Voglio sapere come stai, sono preoccupato.”affermò Aiolos.

“Ora sto cucinando, ne parliamo un giorno di questi, ma rassicurati, è tutto ok.” replicò secco.

“Non so davvero cosa fare con te.” sospirò Aiolos.

“Vuoi fare una cosa, vai da Saga, e siamo tutti felici e contenti.”controbatttè acido.

“Adesso non voglio andare da Saga, voglio parlare con te.”affermò deciso Aiolos.

“Aiolos, lascia perdere, non ne vale la pena.” intervenne Shura.

“E' arrivato il paladino della giustizia.” commentò ironico Aiolia.

“Hai ripreso fiato, Aiolia?”replicò Shura guardandolo truce.

“E tu invece?Chiuditi quella camicia, sei indecente.”replicò Aiolia squadrandolo dall'alto al basso e notando la camicia aperta sui pettorali.

“Io la camicia la tengo come voglio, non è un problema tuo.” controbattè Shura.

“Infatti a me non interessa.” replicò Aiolia.

“Aiolos, vuoi farmi felice, portati via Shura.” rispose Aiolia

“Me ne vado da solo, ma sappi che dopo cena dobbiamo parlare, per cui non scappare.” lo provocò Shura allontanandosi, Aiolos guardò entrambi con preoccupazione chiedendosi cosa potesse essere successo tra loro due.

Intanto Saga si era vvicinato a Kanon e aveva chiesto al gemello di appartarsi perchè aveva bisogno di parlargli. Cosi' i due erano usciti fuori dalla seconda casa dirigendosi verso i giardini.

“Di cosa volevi parlarmi, Saga.” chiese Kanon scocciato.

“Sono preoccupato per te.” affermò serio Saga

Kanon lo guardò stupito, poi scoppiò a ridere, quasi isterico:”Tu preoccupato per me?Ma non farmi ridere Saga, sei assurdo, dopo tutto quello che mi hai fatto. Sentiamo per quale motivo sei in ansia. per me?”

“Non ti vedo integrato nel gruppo.” rispose Saga.

“Chissà per colpa di chi.” replicò ironico.

“Ho sbagliato con te e con tutti e ne sono pentito.” rispose Saga.

“Senti, la commedia la facciamo un altro giorno, devo cucinare, adesso.” rispose Kanon voltandosi.

“Kanon, cosa provi per Milo?” chiese diretto Saga,.

Kanon congelò sul posto:”Non sono cose che ti riguardano.” rispose

“Ho visto come lo guardi, sono giorni che ti osservo, e non sono l'unico che lo ha notato. Se ne è accorto anche Aiolos.” rispose Saga.

“Di al tuo fidanzato di farsi gli affaracci suoi, non l'ho mai potuto sopportare.” replicò Kanon.

“Aiolos non c'entra nulla adesso. Io voglio solo metterti in guardia prima che la cosa diventi irreparabile. Milo è innamorato di Camus, con te non ci sarà mai nulla di piu' se non una bella amicizia.” affermò Saga.

“Fatti gli affari tuoi e adesso se vuoi scusarmi devo entrare.” rispose Kanon.

“Non illuderti, per favore. Voglio metterti in guardai prima che la cosa sia irrecuperabile, togliti dalla testa un qualsiasi altro pensiero che non sia amicizia nei riguardi di Milo.” affermò Saga preoccupato.

“Sei arrivato tardi, come sempre. La cosa è già irrecuperabile.” rispose Kanon allontanandosi senza dare a Saga il tempo di rispondere.

“Maldizione.” sbottò Saga tirando un pugno sul prato. 

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Capitolo 12
*** La cena parte 2 ***


 Angolino di Willow
Ciao a tutti ecco a voi il nuovo capitolo, volevo ringraziare Dea Eris, Resmea e Rebychan per aver recensito lo scorso capitolo, buona lettura.

La cena parte 2

Shura era davvero arrabbiato, possibile che Aiolia non facesse altro che criticarlo, eppure a lui sembrava di essersi vestito normalmente.

Non doveva farsi nessun problema, lui era andato alla festa con la chiara intenzione di farsi restituire le sue lettere .

Aphrodite come al solito aveva toccato il tasto giusto, e lo aveva convinto ad andare alla cena.

La cosa che lo faceva maggiormente arrabbiare era l'atteggiamento di Aiolia sempre pronto a puntualizzare qualsiasi cosa che faceva, e poi cosa intollerabile, come aveva osato prendere le lettere?

Sopratutto non riusciva a capire per quale motivo, e poi non capiva nemmeno perchè Aiolia trattasse male il fratello, solo poiché aveva preso le sue difese? Era un po' eccessivo.

Decise che gli avrebbe posto tutte quelle domande dopo la cena, Aldebaran si era premurato tanto per renderla una buona cena di riappacificazione e gli sembrava scortese mettersi a litigare con Aiolia davanti a tutti mandando in fumo i buoni propositi del cavaliere del Toro.

Aiolos si avvicinò a lui, preoccupato:”Shura che cosa è successo tre giorni fa con Aiolia, vedo che la situazione è ancora molto tesa tra di voi.”

“Nulla di importante, deve solo restituirmi qualcosa che è mio.” rispose Shura.

“Che intendi?”chiese curioso Aiolos

“Non mi va di parlarne.” rispose Shura

“Vorrei capire perchè nessuno mi dice niente. Milo e Mu non mi dicono nulla, tu non mi dici nulla,lui mi odia e io non so piu' che cosa pensare.”rispose Aiolos

“Ne parleremo un altro giorno, non stasera, ma sappi che tuo fratello sta mettendo a durissima prova la mia pazienza, sopratutto adesso.”commentò Shura notando che Aiolia, da lontano li stava guardando malissimo.

“Spero che le cose tra voi due si risolvano.”rispose Aiolos

“Se tuo fratello continua con questo atteggiamento irritante, dubito. Aaiolos, Saga è rientrato e non ha una bella faccia, forse ti conviene andare da lui” controbattè Shura.

“Ho capito è un modo gentile di mandarmi via perchè non vuoi parlare dell'argomento. Va bene, quando vorrai io ci sono, ricordatelo.” disse Aiolos abbracciandolo.

“Permesso, invece di dare adito a certe scena dal dubbio gusto, potreste dare una mano.”commentò Aiolia frapponendosi tra i due, in mano aveva dei vassoi.

“Tu proprio di qua dovevi passare con tutto lo spazio che c'è.” rispose Shura

“Perchè non riscendi sulla terra e ti volti un attimo, sai magari ti renderai conto che c'è un tavolo con del cibo dietro di te.” replicò Aiolia

“Fai pure, voglio vedere se dopo continuerai ad avere la cresta alzata.” controbattè Shura spostandosi, Mu e Milo che erano dietro Aiolia sospirarono.

Poggiarono i vassoi sul tavolo e si allontanarono nuovamente, ma Aiolia rivolse prima un occhiataccia a Shura, il quale decise di ignorarlo avvicinandosi ai giovani Bronze Saint.

“Aiolia, potresti evitare almeno per stasera di beccarti con Shura.” chiese Mu

“E' lui che mi provoca, primo è venuto vestito in quel modo indecente, secondo non fa altro che provarci spudoratamente con mio fratello, che gli dà anche corda. E poi come se non bastasse crede che io ho paura di lui, ma si sbaglia.” rispose irritato.

“Aiolia, Aldebaran tiene molto a questa cena, e personalmente anche io.Potresti evitare per questa sera.?” rispose Mu.

“Perchè stai facendo solo a me la paternale, vai anche da lui e digli di smetterla di stuzzicarmi.” sbottò Aiolia.

“E' mia intenzione farlo, per cui per cortesia questa sera, evitalo.” rispose Mu

“Me ne vado fuori a fumare, ormai avete preso tutti le parti di Shura.”sbottò Aiolia, allontanandosi.

Mu sospirò poi si diresse in cucina e vi trovò Aldebaran intento a cucinare

“Come sta andando?” chiese Aldebaran

“Insomma, c'è parecchia tensione soprattutto tra Aiolia e Shura anche se Aiolia sembra avercela con tutti, ho visto anche Saga e Kanon allontanarsi per parlare e li ho visti rientrare entrambi molto tesi. Milo e Camus si stanno evitando alla grande almeno fino ad ora, per il resto è piu' o meno tutto tranquillo.” rispose Mu

“Forse non è stata una buona idea fare questa cena.” rispose Aldebaran sconsolato

“Magari le cose miglioreranno non possiamo pretendere che si risolvano subito.” rispose Mu

“Non lo so, spero solo che fino alla fine della cena non litighi nessuno.”rispose Aldebaran.

“Lo spero anche io. Torno di la, ho bisogno di parlare con Milo di una questione che mi preoccupa.” rispose Mu.

“Ti riferisci a Kanon?”chiese l'uomo.

“Te ne sei accorto anche tu.” rispose Mu

“E' abbastanza evidente.” replicò il cavaliere del Toro.

“Vado, a dopo.” rispose con un sorriso.

Mu usci' dalla cucina, e poco distante vide Milo che parlava tranquillamente con Kanon, notò anche lo sguardo infastidito di Camus e quello preoccupato di Saga e decise di agire.

“Milo, vorrei parlarti due secondi.”

“Ok, arrivo subito. Scusami Kanon.”replicò Milo

“No tranquillo, mi rimetto a cucinare.” rispose il biondo.

Mu invitò Milo a seguirlo fuori dalla seconda casa, e quando furono ben distanti lo guardò serio.

“Se è riguardo la questione di Aiolia ti volevo parlare anche io, ma volevo farlo dopo cena.” affermò Milo.

“No, adesso la questione che mi sta piu' a cuore è un altra.” rispose il biondo.

“Che è successo?”chiese Milo preoccupato.

“Milo, secondo me tu e Kanon passate troppo tempo insieme.” affermò diretto.

Milo lo guardò stupito:”Che discorso è questo?”

“Credo che passiate troppo tempo insieme, e la cosa è dannosa.” rispose Mu

“Io sono senza parole, un discorso del genere che mi viene fatto proprio da te. Cos'è questa discriminazione nei confronti di Kanon?Allora aveva ragione Aphrodite quando ha detto che questa era una cena ipocrita.” affermò il Saint dello Scorpione sconvolto.

“Ti chiarisco che non ho nulla contro Kanon, semplicemente, secondo me dovresti permettergli di conoscere piu' gente.” rispose Mu

“Mu non usare giri di parole hai detto che il fatto che siamo sempre insieme è dannoso, cosa vuol dire?Lo stai giudicando per il suo passato?Tu non hai mai commesso errori?” sbottò Milo ora arrabbiato.

“Non hai capito....” provò a dire Mu

“Spiegami allora, no perchè sinceramente questa mi sembra ipocrisia bella e finita.” controbattè.

“Non è quello il problema, a me non interessa il suo passato. La mia paura è che lui possa innamorarsi di te.” rispose Mu cercando di mantenere la calma.

“E' assolutamente impossibile che lui si innamori di me, perchè dovrebbe?” chiese Milo

“Perchè sei il primo che lo ha accettato, e comunque continui ancora a tenerlo in considerazione.” replicò Mu.

“Questo discorso mi sta facendo rabbrividire, sono davvero tentato di andarmene da questa sceneggiata ipocrita che è questa cena. Mi rimangio quello che ho detto Aphrodite ha ragione. E ora se vuoi scusarmi, rientro. Sono allibito.” rispose Milo, rientrando subito dentro senza dare a Mu il tempo di rispondere.

Mu scorse la figura di Aldebaran e sospirò:”Io ci ho provato, non potevo dirgli che Kanon è già innamorato di lui. Lui è l'unico che non se ne è accorto, volevo provare ad evitare a Kanon ulteriori sofferenzs.”

Aldebaran guardò il suo uomo e lo abbracciò per consolarlo, poco dopo rientrarono dentro. 

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