Diana's diary.

di I believe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** caro diario.. ***
Capitolo 2: *** Asia ***
Capitolo 3: *** anche le regine piangono ***



Capitolo 1
*** caro diario.. ***


Caro diario
oggi 27/10/2012, ti ho avuto in regalo, e ti prometto che da oggi in poi mi confiderò con te ogni volta che ce ne sarà bisogno. Anche se sei un insieme di pagine con una copertina, so che ciò che scriverò qua sopra sarà strettamente confidenziale, e sarai il mio sfogo personale.
Ho una vita complicata, mi chiamo Diana e sono la classica quattordicenne appena diventata liceale, appena entrata in un mondo nuovo.
Come molte 'matricole' sono spaventata dalla mia scuola. Frequento da ormai quasi un mese e mezzo il liceo linguistico in centro. E' una scuola un po' particolare, di nuova costruzione, che prende spunto da quelle fighissime scuole americane di cui ogni italiana vorrebbe far parte. Sai, quelle grandi? Con i cambi d'aula ad ogni ora? Con la mensa? I balli di fine anno? Gli armadietti? E tutte quelle figate là che noi italiani non abbiamo? Bhè, è strano ma è così. Mi piace la mia scuola, molto anche, se non fosse per il contatto con tutti quei ragazzi dell'ultimo anno. Non è che stare con loro mi dispiaccia eh, chiariamo, però sai, mette un po' in soggezione vedere tutti questi grandi, anche ventenni.. ti senti una bambina attorno a loro. E poi ci sono le ragazze più grandi. Quelle che si credono le regine del mondo, quelle belle da far invidia alle fotomodelle, ma tanto belle quanto stronze e altezzose. E poi i classici problemi della scuola; tante materie, moltissimo studio, ore seduti in un banco stretto.. anche se per me non è un problema. Non sono una che non studia, infatti sono definita 'secchiona' dalle persone. 
Ahh..le persone. Quanto le odio, o almeno ne odio gran parte. Sempre pronte a giudicare, sempre con una parola cattiva sulla punta della lingua, sempre con un pensiero offensivo in testa. 
Mi chiamano 'secchiona' perchè ho buoni voti, ma non sanno che devo andare bene per guadagnare una borsa di studio in futuro, siccome non siamo la classica famiglia sfondata di soldi.
Mi definiscono 'troppo magra' ma non sanno che il cibo è il mio complesso, non sanno che ho sofferto di anoressia per molti anni, e sono gravemente sottopeso.
Mi danno dell' 'asociale' ma non mi conoscono. Non sanno che sono timidissima, e tendo a tenere tutto per me, passando gran parte del mio tempo con delle cuffie nelle orecchie, e (da oggi) a sfogare i miei pensieri qui sopra.
Insomma, non fanno altro che prendermi in giro, darmi della sfigata, asociale, secchiona.. e fa male.
Ci si sente male a sentirsi sempre fuori posto. Sai quella sensazione, quella spiacevolissima sensazione, di essere un errore? Di sentirsi sbagliata? In più? Inutile? Di peso? Bhè, io ormai la conosco fin troppo bene.
Non sono la classica ragazza di cui i ragazzi si innamorano (infatti penso di morire sola con 72 gatti), anzi, non sono particolare. Media altezza, troppo magra, troppo bionda, troppo pallida. Capelli con troppi boccoli, troppo lunghi. Occhi troppo marroni, troppo poco trucco, troppo poco troia. Non vado bene per la società. Sono la classica ragazza chiusa, ma educata, che non attira i ragazzi. Non sono la stronza che piace, quella bella da morire, quella anche un po' sexy, con le labbra gonfie, una terza ben piazzata, e lo sguardo penetrante. No.
Sono Diana, l'insignificante ragazza bionda che non parla con nessuno.
Tranne che con il suo diario.
 
-Diana.


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note dell'autore:

salvee, avevo già scritto una ff in passato sui one direction, e non ho intenzione di cancellarla perchè..bho, mi va :O
comunque, ho deciso di cambiare genere completamente, e presto sarà diverso anche il mio nome (dovrebbe diventare "I believe" al posto di "Live for One Direction") non appena questo bel sitino mi dirà che sarà fatto il cambiamento...
anywaay, questa è la prima storia di questo tipo che provo a scrivere, quindi per favore leggete, commentate, se vi va dite ad altri di leggere, e sopratutto datemi consigli e ditemi che ne pensate, grazie, un bacionee xx. <3

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Capitolo 2
*** Asia ***


 
E' passato un po' di tempo da quando ho scritto qui l'ultima volta, un mese per la precisione,siamo al 27 novembre, e in questo mese non è successo niente di particolare. La solita routine sta finendo per soffocarmi, lo studio diventa mano mano più impegnativo e gli sguardi dei ragazzi a scuola sempre più indifferenti. La sera non esco, continuano a insultarmi, e ieri ho provato a sfogarmi in altro modo, ma non appena toccavo la lametta, e lo strumento scivolava leggermente sulla mia pelle senza graffiarla, capivo che non era la via giusta, non sarebbe stato il giusto modo per liberarmi dal peso della vita. Capivo che dovevo superarlo da sola, speravo fosse solo un momento, una cosa passeggera, ma non è così. Oltre questo non è successo niente di nuovo nell'ultimo periodo, o almeno nulla di cui valga la pena parlare.
 
-Diana
 
 
Caro diario, è sera, ed oggi è stata una giornata un po' insolita.
Dopo l'episodio con la lametta ho deciso di voltare pagina, per la scuola ho messo un paio di converse ,dei jeans stretti e un pullover nero nuovo. Mi sono truccata con una linea di eyeliner , un tocco di mascara e un filo di fondotinta. E' impressionante come la frivolezza della gente sia ai massimi livelli. Non appena mi sono 'rinnovata' esteticamente ho subito riscosso più attenzioni. Sto combattendo i postumi dell'anoressia e sto torando ad avere un po' di carne sulle ossa. Per la prima volta oggi mi sono sentita carina, non bella, ma almeno carina. Andando a scuola a piedi ho notato un ragazzo moro con degli splendidi occhi verdi che mi guardava senza farsi notare. Non avevo idea di chi fosse ma devo ammettere che le sue attenzioni mi sono piaciute. A pranzo l'ho rivisto di nuovo, sta volta con dei suoi amici; un rosso un po' tondo molto alto e con le lentiggini e un ragazzo biondo con gli occhi azzurri, bassino ma muscoloso. Era un trio molto interessante, la loro diversità era quasi paradossale, eppure sembravano davvero legati tra di loro. Alla mensa ho notato anche un'altra ragazza, con un caschetto castano e dei bellissimi occhi allungati tendenti al giallo. Anche lei era seduta da sola, anche lei con le cuffie, anche lei come me. Mi rispecchiai moltissimo nella sua situazione e decisi di parlarle. Non ti racconto i dettagli ma adesso io ed Asia (si chiama così, amo il suo nome) siamo definibili 'quasi amiche'. Siamo due anime solitarie che si sono avvicinate,e che si riescono a confidare l'una con l'altra. Abbiamo la passione comune per tutto ciò che è musica e che riguarda Demi Lovato, amiamo entrambe la lettura e il disegno; ci sono stati momenti durante la nostra conversazione in cui pensai che fossimo due sorelle separate alla nascita. La sua risata mi piaceva, e faceva ridere anche me. Abbiamo scoperto di abitare nella stessa strada e domani andremo a scuola insieme. Per quanto riguarda quei ragazzi strani, niente di nuovo.
 
-Diana.




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Non ho molto tempo per aggiornare e spero possiate perdonarmi çç ma non ho tempo davvero.. sto scrivendo raramente ma spero vi piaccia. Recensitevi vorrei sapere se vi piace.. un bacio xx.

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Capitolo 3
*** anche le regine piangono ***


Caro diario,
anche oggi è stata una bella giornata. Sono andata a scuola con Asia e abbiamo scoperto di avere anche l'orario scolastico in comune, e mi sorprende come io non l'abbia mai notata in classe in questi tre mesi di scuola. Comunque mi ha detto anche che lei ha un fratello, piú grande di noi, che frequenta il terzo anno alla nostra scuola. Non sai quanto la invidio. Vorrei avere anche io un fratello o una sorella. Essere figlia unica è orribile. Ci si sente soli, e quando i genitori non sono in casa si ha una sensazione di malinconia incredibile. Domani andró a casa sua, mi ha invitata, e portó conoscere i suoi genitori ed il fratello. 

Oltre a questo oggi è successa anche un'altra cosa abbastanza interessante. Durante un cambio d'ora io e Asia abbiamo trovato una ragazza piú grande chiusa in bagno a piangere. Era molto bella se devo essere sincera, alta e snella, con rosse labbra carnose e lunghissimi capelli mossi e rossi. Era piena di lentiggini sul viso, aveva gli occhi scuri ma luminosissimi, e le si leggeva la tristezza addosso, non solo per le lacrime in viso, ma anche per l'andamento, l'atteggiamento, e il modo di parlare. Si riconosceva il dolore nella roca voce impastata dal pianto. Odio vedere la gente che piange, mi sento sempre così inutile ed impotente. Non poter far niente per una persona che soffre è veramente brutto. E vedere questa ragazza in questo stato mi ha fatto contorcere la bocca dello stomaco. Le abbiamo parlato, sai? É stato piú semplice del previsto. Si chiama Giorgia. Piangeva perchè il ragazzo l'aveva lasciata. Tipico. Non ho mai saputo che si prova ad essere lasciata, non ho mai avuto un fidanzato, o almeno non vero. Eppure è normale, a soli quattordici anni non posso pretendere una storia d'amore, anche se credo che l'amore tra adolescenti sia bellissimo, e piú puro di quello tra adulti. Non ci sono soldi in mezzo e non si tratta sempre e solo di sesso, anche se gli ormoni vogliono la loro parte. Si guarda l'altra persona nel pieno della sua formazione. Si cresce insieme. Si ama insieme. L'unico problema che nasce, o almeno il piú grave, deriva dallo schifo piú ricorrente. Lo schifo della societá. Gli strandard prevedono bellezza, pretendono perfezione, e i ragazzi giudicano. Se non segui la massa, la perfezione pretesa da leggi non stabilite da nessuno, le persone non vogliono nemmeno conoscere. Se non sei come gli altri vogliono, non sei degno del loro amore. O del loro affetto. Comunque quella ragazza mi ha fatto moltissima considerazione, era una di quelle stronze sexy della scuola. Quelle di cui ti ho parlato. Eppure, anche lei soffriva. É stato strano vedere come una ragazza come lei, che rasenta la "perfezione" sia stata capace di abbattersi come tutti. Quella ragazza che è stata obbligata ad avere sempre l'espressione seria e forte, oggi ha ceduto. É stato ... strano. Alla fine l'abbiamo consolata, ma poi non le abbiamo piú parlato. Asia è rimasta colpita quanto me, non capita tutti i giorni di vedere l'ape regina perdere il proprio ruolo per qualche istante. 
Ma così è stato.

-Diana



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Heyheyheeey
ho deciso di continuare, più che altro perchè penso che anche se non leggono in molti, non me ne debba importare più di tanto, si scirve per se stessi, non per gli altri! L'unica cosa vorrei sapere se pensate che stia accadendo tutto troppo velocemente e se ci sono errori o cose che non vanno , recensite e ditemelo, grazie.
Baci xx

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