Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

di DarkSide_of_Gemini
(/viewuser.php?uid=73341)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Guerra Galattica ***
Capitolo 2: *** I Cavalieri Neri (I Parte) ***
Capitolo 3: *** I Cavalieri Neri (II Parte) ***
Capitolo 4: *** Saga dei servitori di Arles (I° parte) ***
Capitolo 5: *** Saga dei Servitori di Arles (II Parte) ***
Capitolo 6: *** Saga dei Cavalieri d’Argento (I° Parte) ***
Capitolo 7: *** Saga dei Cavalieri d'Argento (II Parte) ***
Capitolo 8: *** Saga dei Cavalieri d'Argento (III Parte) ***



Capitolo 1
*** La Guerra Galattica ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

La Guerra Galattica

ANTEFATTO:

Tutto ha inizio quando il vecchio nonché benestante Mitsumasa Kido ha la grandissima sfiga di incontrare un tizio in punto di morte che ha la brillante idea di affidargli una neonata.

E fin qui tutto normale.

Sarà stata l’ora, sarà stata l’età, tanto che il vecchio riccastro prende molto sul serio le farneticazioni del tizio morente sul fatto che quella bambina sia la Dea Athena e che va protetta, rispettata, amata e glorificata.

Così Mitsu-sama ha una bellissima idea: pensa di usare i suoi piccioli tintinnanti per fare il giro del mondo e conoscere nuova gente, in particolare nuove donne, alle quali affidava il compito di “tenere in vita i suoi geni”.

Ci siamo capiti.

Ma il piano di Mister Kido era in realtà più grandioso e pazzoide.

Avendo così tanti figli, lui avrebbe potuto godersi la pensione lasciando i poveri ragazzi a spaccarsi il culo per proteggere la mocciosa dai pon pon viola.

 

Mooooolto tempo dopo cosa succede?

La terra è in pericolo.

Dannazione, ma come mai?

Cos’abbiamo fatto noi poveri terrestri per meritarci tutte le incazzatorie Divine?

Bè, sì, fatto sta che Saori/Athena/Lady Isabel/Milady/Bratta-con-la-paletta-da-pizza ha un’idea a dir poco brillante: far ammazzare i figli di suo nonno in un arena.

Mi sfugge la logica di ciò: dunque, la terra sta per essere distrutta e tu, razza di cretina, invece di radunare più forze possibili, spendi fior di miliardi per costruire uno stadio e vedere i tuoi protettori ammazzarsi l’un l’altro?

Bè, comunque: c’è da dire che i bambini, in tenera età, invece di andare a scuola come tutti i bravi fanciulli furono spediti nei più remoti angoli del pianeta per imparare a combattere ed adempiere al loro dovere di farsi ammazzare per quell’inutil… he-hem, per Lady Saori, che è fin troppo buona, bella, educata e rifatta per spezzarsi un’unghia a costo di salvarsi la vita.

Tra i valorosi combattenti c’è lui, il protagonista, il giovane Seiya di Pegasus, che non è neanche entrato in scena e già ci sono orde di guerrieri pronti ad ammazzarlo.

 

La prima comparsa del baldo giovine lo vede intento a pestarsi con un energumeno alto quanto un Tirannosauro e sbavante come trenta Bulldog messi insieme: l’invincibile Cassios, il cugino non troppo alla lontana di Quasimodo, il Gobbo di Notre Dame.

Tutti, nell’Arena del Grande Tempio, tifano per Cassios: come può un marmocchietto mettere KO un mostro simile?

Eh, no: la cosa sta proprio qui.

Essendo il protagonista, Seiya sarà sempre accompagnato da sensazionali botte di culo, altro che protezione di Athena, che lo aiuteranno a guadagnarsi da subito l’antipatia dei suoi giovani telespettatori e telespettatrici di tutto il mondo.

Comunque, fatto sta che naturalmente Pegasus massacra Cassios e, come se non bastasse, gli stacca pure un orecchio per farselo al sugo.

Così facendo riesce a conquistare l’armatura di Pegasus, una magnifica combinazione di latta e metallo riciclato con un gonnellino così sexy, ma così sexy, che da questo momento in poi Pegasus mostrerà di più il sedere che la faccia; e da notare l’elmo, una raffinatissima opera di un qualche autore d’arte contemporanea, che rappresenta la testa mozzata di un cavallo assatanato dagli occhi di caramella gelee alla fragola, in caso di un calo di zuccheri durante uno scontro basterà leccare un occhio per sentirsi subito meglio.

E qui facciamo la conoscenza della prima persona che vuole tirare il collo del nostro eroe come si fa col tacchino del giorno del ringraziamento: Shaina, la maestra di Cassios, giustamente incazzata nera per aver fatto una gran figura di m***a davanti al Gran Sacerdote di Atene.

A lei poi si aggiungono dei tizi che rivogliono l’armatura di Pegasus, sostenendo che Seiya non ne è degno (poveretti, avevano pure la loro ragione) perché è uno straniero (banda di razzisti!).

Bè, Seiya essendo l’eroe strafigo naturalmente lo spiattella al suolo e si dirige verso Nuova Luxor (una delle tante residenze del Papa) per ritrovare sua sorella.

 

Piccolo problema: la sorella di Pegasus, Seika, è scomparsa come il quadretto di cioccolato nella pubblicità dei Choco Kraves.

A questo punto entra in scena Saori (ricordate?) che, pur essendo la reincarnazione della Dea Athena, si ostina ad indossare gli addobbi dell’albero di Natale come se fosse una cosa seria ed assolutamente normale.

Saori, che pare tanto innocente ma sa essere anche una gran bastarda, ricatta Pegasus dicendogli che farà di tutto per ritrovare sua sorella a patto che lui partecipi al torneo da lei voluto per ammazzarsi con i suoi fratelli come da suo nonno voluto.

Questioni di famiglia.

E lui, il cretino, che cosa fa?

Invece di prendere l’enorme quadro dell’ormai defunto Mitsumasa e spaccarlo in testa alla bomboniera vestita di pizzo, accetta l’offerta, ed eccolo sull’arena a spaccare braccia, fermare cuori e fare piroette da far invidia ad un acrobata del circo anche mentre è ad altissimo rischio di dissanguamento.

 

Adesso lasciamo un attimo da parte la testa bacata di Seiya per concentrarci su un altro personaggio.

Vedete quel puntino in mezzo alla neve?

Quel pazzo che se ne sta in canottiera nel bel mezzo di una landa ghiacciata e deserta?

Bene, è lui: osserviamolo più da vicino.

A parte i capelli biondi e gli occhi azzurri, gli aspetti positivi sembrano cessare.

Costui è Hyoga del Cigno, e non è qui per fare i polaretti o produrre gelato ma bensì per trovare la sua mamma, che si trova nelle profondità dell’oceano su una nave invasa dalle alghe e da colonie di pesci (probabilmente è una delle tante vittime del Titanic).

Il nostro Hyoga ha una storia un po’ triste: non solo l’unica povera persona rimasta su quella cazzo di nave era sua madre, ma la sua vita sarà un lutto di parenti, amici, conoscenti e varie persone più o meno vicine a lui.

Pare che il Cigno non possa fare a meno di uccidere le persone che conosce: e la madre, seppur involontariamente, e l’amichetto che finisce sotto la crosta del ghiaccio ed è ancora ricercato dalla guardia costiera, ed il maestro del suo maestro, nonché il suo maestro.

Più che in Siberia, Hyoga dovrebbe aprirsi un’agenzia di pompe funebri in Città.

Sì, insomma, dopo aver portato il fiorellino (di provenienza ignota) alla mamma ed averle assicurato di aver mangiato la frutta, la verdura, ed essersi lavato i denti, le annuncia che andrà a Nuova Luxor per partecipare al torneo indetto da quella sottospecie di persona meglio nota come Saori.

Allora si avvicina tranquillo ad una montagna di ghiaccio presente in quel paesaggio da secoli, e con molta tranquillità la spacca in mille pezzettini riuscendo ad ottenere l’armatura del Cigno, completa di un’adorabile gonnellino molto stile Guerriere Sailor ed un diadema con una papera che gli spunta dalla fronte, con la quale spaventare i nemici e fare il bagno dopo le guerre.

Anche Hyoga ottiene il suo trionfo: vince contro l’ultimo dei Moicani.

 

Ed ora torniamo a Seiya: è il turno di battersi con Shiryu del Dragone, il gemello di Sailor Mars in incognito.

Costui ha sì un fisico atletico, un fighissimo tatuaggio che se si sbiadisce può provocargli una leggera tachicardia, una chioma fluente trattata con l’Herbal Essence, ma ha anche un gran sfiga: il suo maestro, cugino di Yoda, sta morendo.

Oh, caspita.

Ma quello, in duecentoquarantarè anni che sta seduto su un pizzo sperduto di montagna, proprio adesso doveva morire?

Allora è necessario sbrigarsi: dopo che Shiryu spacca per bene la testa al Saint di Pegasus che succede?

Questo si rialza e, in meno di due secondi, individua il punto debole del Dragone, che neanche lui sapeva di avere fino a quando non ebbe terminato l’allenamento.

Ovviamente Seiya si rialza e colpisce il Dragone al cuore, e proprio mentre sta per andarsene in pace in barella la fidanzata di Shiryu arriva a rompergli le scatole dicendogli di colpirlo di nuovo, non per assicurarsi che fosse morto bene, ma perché se non lo fa Shiryu ci lascia la pelle.

Invece Seiya si rialza, scaraventa Dragone ed Andromeda contro il muro, e finalmente lo portano via.

 

Il giorno dopo Shun di Andromeda, il nostro quarto personaggio, deve combattere contro Unicorn, che già in precedenza ha avuto una brillante carriera come cavallino costretto da quella piccola tiranna di Saori Kido.

Andromeda, che oltre ad avere una mitica catena in grado di proteggerlo totalmente, ha avuto in dono l’omonima armatura con in omaggio un meraviglioso paio di tette da usare come scodelle per il ramen in mancanza di “doni naturali”.

Inoltre ha un magnifico casco da motociclista riutilizzato come casco, con impiantata l’antenna per ricevere Sky ed i canali del digitale terrestre.

Ha anche un vago aspetto da modella di Vogue, se non fosse per la voce da fumatore incallito si potrebbe persino scambiare per la fidanzata di Hyoga (chissà che non sia vero).

Comunque, il piccolo Shun ad un tratto smette di calcolare il suo avversario per narrare le sue memorie mentre la sua catena impazzisce indicando il premio del torneo: uno strabiliante set di protesi in oro firmate Morellato, con tanto di arco in omaggio.

Il vincitore avrà bisogno delle protesi, in previsione dei suoi scontri futuri, no? (e considerando la straordinaria capacità di Saori di mettersi nei guai, avrà bisogno di TANTE protesi!).

Comunque, tornando a noi: quando la catena di Andromeda indica qualcosa, vuol dire che c’è un pericolo.

Razza di porta sfiga!

E, con grande gioia di Shun, dal contenitore delle protesi esce niente di meno che il suo caro, adorato, amato, desiderato, fratello Ikki, il Cavaliere della Fenice (come ha fatto ad entrarci per me è e sempre sarà un mistero).

Che però ha piani ben diversi.

Per prima cosa Ikki pensa bene di fregarsi le protesi d’oro, da rivendere a qualche ricettatore, ed è accompagnato da ben quattro “loschi figuri” completamente neri (ma non sono neri… sono solo sporchi!) che fanno casino nello stadio per poi dileguarsi insieme al quinto protagonista.

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Rieccomi!

Premetto che rivedere le prime puntate dei Cavalieri non mi ha fatto bene, ma vogliate perdonarmi!

Aspettatemi con la saga dei Cavalieri Neri ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** I Cavalieri Neri (I Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

I Cavalieri neri (I° parte)

 

Prima di continuare l’analisi delle vicende catastrofiche di Saint Seiya bisogna fare un piccolo flashback.

Abbiamo lasciato Shun gemente e piangente nell’arena della Guerra Galattica ed Ikki che si è saggiamente dileguato dopo aver promesso di fare il culo a tutti i Cavalieri dello Zodiaco.

Adesso analizziamo a fondo le figure dei due fratellini: fin da piccoli ci sono state molte differenze tra i due.

Quanto Ikki era forte e determinato tanto Shun era una donnicciola fortemente ispirata alla Lucia Mondella del Manzoni.

Mentre Ikki prendeva a pugni gli alberi Shun, dal forte spirito hippie, piangeva disperato per non si sa quale motivo.

A questo punto entra in gioco Kido, che da bravo padre premuroso si è curato di selezionare tutti i luoghi esclusi dall’Alpitour come mete di vacanza per spedirci i suoi cento e passa figli.

Ed il grande sfigato che è stato selezionato per il peggiore di tutti questi luoghi naturalmente è il piccolo Shun.

Il luogo in questione è un’isola sperduta nel bel mezzo di un cavolo di nulla, praticamente la Lampedusa di Saint Seiya con l’unica differenza che lì gli immigrati non ci vanno neanche

sotto ricompensa.

Barbaramente chiamata l’Isola della Regina Nera (e qui c’è lo zampino di google traduttore) nell’adattamento italiano, è una zolla di terra dimenticata persino da Gesù Cristo di origine vulcanica, una simpaticissima meta per chi vuole dare di matto in meno di una settimana.

In tutto questo Ikki, per non sentire il fratello piangere per l’ennesima volta, chiede di essere spedito in quel meandro oscuro dove l’unica attività possibile è cuocere i marshmallow.

Così, dopo essere stato pestato a sangue dall’odioso maggiordomo della famiglia Kido, Ikki viene imbarcato in una nave e di lui non se ne seppe più nulla.

Goodbye Phoenix direbbe Avril Lavigne.

Ma secondo me Ikki aveva saputo che, se mai fosse andato sull’isola di Andromeda, gli sarebbe toccata quell’imbarazzante tenuta femminile della Calzedonia.

Con quella roba avrebbe potuto interpretare Wonder Woman, non certo il cattivo di turno.

Ed in fondo, diciamolo, Ikki aveva capito tutto della famiglia Kido: Mitsumasa era un vecchio rompiscatole che ancora ad ottant’anni andava a fare bunga-party in ogni parte del mondo

(e non ha neanche avuto un figlio normale che non s’accecasse o non fosse fissato con la mamma), Saori è una cretina incapace di limarsi le unghie senza mettere a rischio la vita

e Mylock/Tatsumi/Testa-da-Bowling è un insopportabile sbruffone che andava denunciato al Telefono Azzurro e rinchiuso a vita ad Azkaban.

E questo è quanto.

E adesso torniamo a noi.

Saori è così sclerata alla vista delle sue preziose protesi trafugate da uno stuolo di tizi dagli occhiali 3D che ha chiamato immediatamente la signora Fletcher, Poirot, Conan,

il commissario Moser con il cane poliziotto Rex ed anche Paperinik.

Ah, e anche la polizia di Nuova Luxor.

Peccato che la Fletcher è in Australia, dove un famoso regista è misteriosamente morto dopo averla conosciuta, Poirot è impegnato dal 1066 nella battaglia di Hastings (lo so,

è una battuta stupida ma la dovevo fare), Conan ha appena assistito ad un omicidio, Moser si è volutamente rifiutato e Paperinik, bè, è su qualche pianeta strano impegnato

 a combattere contro papere viola potenzialmente pericolose.

Così è rimasta solo la polizia di Nuova Luxor ed i nostri quattro eroi, che sono già partiti alla ricerca di Phoenix e la lampada l’armatura perduta.

Qui si scontrano vittoriosamente con quattro dei dipendenti di Ikki; Hyoga congela l’avversario, Shiryu fa pappare il suo nemico dal Drago Nascente e Shun –incredibile! – riesce ad atterrare uno dei loschi figuri senza chiedere l’aiuto di nessuno.

Il più stupido è naturalmente Seiya, che prima massacra il nemico e poi pretende pure che questo gli risponda.

 

Poco tempo dopo vediamo Shun nella selva oscura (senza TIM), intento ad osservare un albero.

 

SHUN PENSIERO: “Oooh, il mio fratellone picchiava gli alberi, da piccolo! Quanto era bravo! Io invece facevo le treccine ai my little pony… perché al catechismo mi hanno insegnato che

non si picchiano le persone! Bisogna sempre perdonarle anche quando ti rompono dal cranio alla falange dell’alluce! … Ooooh, Ikki dove sei? Perché mi hai picchiato? Perché hai rubato

le protesi,

io che speravo di fregarmi il pettorale per non andare in giro a sfoggiare le mie tette da Belen Rodriguez! Che ne sarà di me? Ueeeeeeeeeeeeh!!!!”.

 

E così via.

Io un’idea del perché Ikki abbia preferito trasferirsi nell’isola di Death Queen me la sono fatta, basta guardare la sua fratella ed i suoi fratellastri per capire che, pur di levarseli dai piedi,

sarebbe andato anche a fare il gastronomo alla Prova del Cuoco.

Mentre Shun annega nella sua disperazione, inizia a nevicare.

Neve nera.

Accidenti, il buco nell’ozono è proprio una brutta faccenda.

Ed indovinate?

Arriva il gemello mal riuscito di Hyoga, il Cigno Nero, diretto da Darren Aronofsky, il quale l’ha licenziato e per questo la papera caduta nel petrolio adesso sta alle dipendenza di Phoenix.

Shun, il dolce fanciullo dalla lattuga Bonduelle in testa, cosa fa?

Invece di accorgersi che quello è un nemico finisce massacrato (sarà la prima di una lunga serie) e prega l’avversario di non fargli la bua.

Ora, dico io, Crystal o non Crystal, uno ti massacra e tu ancora gli dici “parliamone”?!! Ma riempilo di mazzate!

Per fortuna poi arriva Crystal, quello vero, e congela una gamba al nemico.

Nel frattempo arriva pure Seiya il quale, guidato da un cane poliziotto, si trova davanti la patetica scena di Hyoga che combatte contro il suo alter-ego africano a Shun che se ne sta

beatamente sdraiato sotto un albero dopo essere stato atterrato.

Bè, alla fine arrivano altri tre compari del Cigno nero, che si rivelano essere i Cavalieri Neri, i gemelli brutali dei nostri quattro eroi, e che sono pronti a picchiarli in nome della luna di Phoenix.

Questi si dileguano con una tetra risata lasciando i Cavalieri e Lady Isabel/Saori a deprimersi per i fatti loro.

Intanto Ikki ha una meravigliosa idea, quella di dividere le protesi in suo possesso con i Cavalieri Neri, in modo da prendere per il sedere Seiya e compagni.

Dopo spedisce una lettere minatoria a Saori, con sopra una macchia di sugo che tutti scambiano per sangue.

Oh, a proposito: Shiryu in tutto questo è partito alla ricerca del Grande Mur per far riparare la sua armatura e quella di Pegasus.

Durante il suo viaggio fracassa degli scheletri viventi (mi chiedo come sia possibile) ed alla fine distrugge la casa dell’Illuminato arrotino.

Mur però dice che è impossibile riparare le armature perché sono morte.

No comment.

E siccome Shiryu continua a rompergli i suddetti (e qui mi fermi per non dire “coglioni”), decide di levarselo di torno informandolo che per ripararle ha bisogno del suo sangue.

E Shiryu si dissangua bellamente.

Fortuna che Mur è anche uno stregone voodoo e riesce a salvarlo prima che il Dragone tiri le cuoia.

Nel frattempo, in seguito alla lettera di Ikki, i Cavalieri decidono di accettare la sfida ed affrontare i Cavalieri Neri in uno scontro all’ultimo sangue.

E te pareva.

E siamo giunti fin qui.

Per sapere come andranno a finire gli scontri dobbiamo aspettare la prossima puntata.

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Buon giorno, ragazzi!

Come vedete le cose non vanno molto bene per i nostri Cavalieri… ma siamo sicuri che vale la pena ammazzarsi per l’armatura di Gundam?!

A quanto pare sì.

Premetto: anche se i Saint fanno cazzate colossali io li adorerò sempre! =D e ne do la prova xD

 

Amaerise: Ma ciao! Bè, diciamo che sulle prime appena vedi Saint Seiya pensi “Nooooo che figooooo!!” poi però ragionandoci i nodi vengono al pettine!

Purtroppo Kurumada si stonava di brutto prima di tirare fuori certe oscenità >.>

Spero che questo capitolo ti piaccia! ^^

 

KillerKing: Benvenuto nella mia pazzia xD sono completamente d’accordo con te: questo poteva essere un capolavoro come non se n’erano mai visti, peccato che per bilanciare

le cose serie Kuru-sama abbia pensato di spolverare la storia di cavolate come si fa con l’Ariosto sul pollo -_____-“

Prego Athena affinché questo capitolo non ti abbia deluso ;) alla prossima.

 

2307: Hello =) premessa: a me Saori sta troppo sulle scatole! Ispira schiaffi! E su Ikki, ah, Ikki, quello sì che è un Uomo-Cavaliere con le palle.

Mi chiedo cos’abbia fatto poverino per venire massacrato, in fondo aveva ragione, Kido era un pazzo al quale non gliene sbatteva nulla dei suoi figli.

Ahi, la fenice, il martire della verità…

Che dire, alla prossima ^^

 

Ishy_Sama: O___O OMG, sono un’assassina! Scusa, non intendevo ucciderti, chiedo umilmente perdono.

Per farmi perdonare, eccoti un altro capitolo =))

 

Ringrazio Amaerise e Baby Leoncina per aver messo la storia tra le “Preferite” ed Ishy_Sama, KillerKing e Renesmea per averla messa tra le “Seguite” :D

 

Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo capitolo!

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I Cavalieri Neri (II Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

I Cavalieri neri (II° parte)

 

Arrivati nel luogo dell’appuntamento con Ikki i tre Cavalieri dello Zodiaco si dannano a cercare l’avversario.

Qui si sente la segreteria telefonica di Ikki:

 

“Benvenuti e grazie per aver accettato il mio invito. Se sei Pegasus sappi che non ho cambiato idea ed ho ancora intenzione di sbudellarti, quindi fai testamento e vieni alla rupe dei Re dove finalmente ci pesteremo così questa pagliacciata finirà. Grazie per l’attenzione”.

 

I Cavalieri, per niente rincuorati, decidono di inoltrarsi nell’isola.

Ma prima Shun ha una sensazionale idea.

Ha un piano per sconfiggere il nemico?

Ha scoperto il covo dei Cavalieri Neri?

Ha capito dove si nasconde suo fratello?

Andiamoci piano, ragazzi, stiamo parlando di Andromeda.

Il geniale pargolo rosa mostra dei campanellini agli amici, dicendo che devono legarli ai polsi così ognuno saprà dove si trova l’altro.

Ma che bella idea!

Sul serio, Shun, ma pensi che un campanellino emetta ultrasuoni?

Che abbia la stessa potenza di una tastiera elettrica?

Fino a dove può arrivare il suono di un collare per gatti?!

Cioè, voglio dire, qua ci voleva come minimo un campanaccio da vacca! Mangiatevi un amplificatore ed attaccate la presa all’ombelico prima di ingoiare un sonaglio, sarebbe meglio!

Bè, insomma, va a finire che i tre si attaccano i campanellini ai polsi e si dividono.

Qui arriva Kiki, il fratello minore del Grande Mur, che recapita l’armatura a Pegasus, il quale gli chiede notizie del suo amato.

Non ditemi che non è vero.

Seiya ha un insana passione per Shiryu, non venite a dirmi che esagero; neanche Laura Pausini farebbe tutte quelle lagne “Oh, Dragone, spero di rivederti presto!”, “Se dovesse succederti qualcosa non me lo potrei mai perdonare!”, “Shiryu Draghetto Trottolino Amoroso Dududu Dadada darei la mia vita per te!”.

Ma andiamo!

Qua la Pausini ci farebbe festa: “Shiryu se n’è andato e non ritorna più/ Qui sto per ammazzarmi senza lui/ Non voglio morire senza rivederlo/ Nel freddo del mattino grigio di montagna”

Mettendo da parte i sentimentalismi, il primo scontro al quale assistiamo è quello tra Pegasus e Pegasus nero.

Che fantasia.

Avrebbe potuto chiamarsi Susagep, ci faceva più figura.

Vabbè, volano le solite mazzate e mentre si pestano i due Cavalieri discutono pacificamente; cioè, è incredibile: praticamente tutti si ammazzano senza neanche avere idea di chi sia chi, insomma, vedi qualcuno che cammina per i fatti suoi in montagna e come va a finire? Va bene, uccidiamolo.

Seiya si sente tutto strafigo con la sua nuova armatura tutta lucciosa che pare sgrassata con il Mastro Lindo e non si accorge di essere stato colpito.

Ora: com’è che nessuna armatura ha una cazzo di copertura nello stomaco?!

Cioè, hanno centomila cose inutili addosso, tra ali, ochette della pubblicità del Duck per il water, strane cose non identificate sugli elmi, e non hanno un velo di carta di riso per coprirsi lo stomaco?! Ed i nemici che stanno puntate su puntate a chiedersi “Ma quale sarà il suo punto debole?”, ma scusami tanto, dagli una ginocchiata e lo finisci subito.

Quindi, dicevamo, Pegasus Nero muore e Seiya si avvia per la sua strada, portando con sé le protesi.

Altra domanda fondamentale: ma voi avete capito dove le mettono?

No, perché mentre camminano e si danno del brutto cattivo l‘un l’altro le parti dell’armatura sacra le tengono in mano, ma poi dove finiscono mentre combattono?

Che fanno, Wingardium Leviosa per tenerle fuori dalla portata dell’avversario?

Le ingoiano momentaneamente come fanno i pitoni?

Sotto l’armatura hanno il gonnellino di Eta Beta e le conservano lì?

Vi prego, ditemelo, perché mi sento un’idiota a vedere quelle cose scomparire e ricomparire dal nulla.

E nel mezzo del cammin della sua vita ad un certo punto Pegasus comincia a sentire un gran caldo.

Tesoro, quella è un’isola vulcanica, cosa volevi, il pinguino della Kinder Pinguì?

Poi inizia a mangiare neve, perché davvero non ci vede più dalla fame ed ha già finito la sua Fiesta, ma neanche questo sembra tirarlo su di morale.

Allora si mette a fare l’angioletto sulla neve.

E poi se ne accorge.

Sulla pelle gli stanno spuntando grandi macchie scure che gli fanno un male incredibile, e tutto questo è dovuto al colpo di Pegasus Nero, che riempie l’avversario di scioglievolezza Lindt fino a che questo non muore di diabete.

A questo punto Seiya cade in un burrone portandosi dietro le protesi.

 

Nel frattempo Hyoga ha sconfitto Cigno Nero e si appresta a combattere contro Ikki, che però è avvantaggiato.

Dunque, la scena è questa: Ikki, tutto serio, fighissimo, muscoloso, incazzato nero, dice a Hyoga: “Io conosco i tuoi segreti!”.

Fino a qua ci può stare.

Poi alza la paperella del diadema del Cigno Nero, il che naturalmente rovina tutta la suspence creata dal momento.

Vi spiego: il diadema del Cavaliere Nero aveva registrato gli attacchi di Crystal ed adesso Phoenix conosce tutte le sue mosse, potendo così sconfiggerlo.

MA DAI!!!!

Ma vi rendete conto?!

L’anatra microspia!!

Neanche James Bond era dotato di aggeggi simili!

Cioè, Ikki, ti rendi conto che se non avevi quel cavolo di volatile eri fregato?!

E te ne vanti?!

Io avrei preferito non dirlo, fai credere che sei un essere potentissimo in grado di prevedere il futuro, ma non dire che vincerai perché un tizio prossimo a morire ti ha spedito importantissime informazioni con una testa di anatra probabilmente Made in China!

Altra cosa: a questo punto Ikki attacca Hyoga con le precise parole “Di Phoenix questo è il pugno”.

Ma che siamo?

Riordina le parole per formare la frase?

La Settimana Enigmistica?

Ikki, tesoro, so che non è colpa tua, ma sei grammaticalmente sgrammaticato.

A questo punto dici: “Ora ti mollo una sberla” e fai prima.

Allora Hyoga, a causa dell’attacco di Ikki, che non ha niente di meglio da fare che distruggere i sogni della gente, ha un terribile incubo nel quale la sua mamma si trasformava nella bambina di The Ring ed Ikki ne approfitta per finirlo, restando per mezz’ora con il braccio conficcato nel torace del Cigno per poi dire: “Toh, non mi ero accorto che fosse morto!”.

 

Adesso torniamo a Seiya nel burrone: per fortuna Shun passa proprio da lì e sente il campanellino (Ma dai! Ha funzionato! Ndr Shun Sì, ma cavolo, solo perché eri ad un metro di distanza! Ndr me UEEEEH!! Ndr Shun E te pareva -___- ndr me); Andromeda vede l’armatura di Pegasus per terra e si chiede intelligentemente “E lui dov’è?”.

Mah, non so, io guarderei di sotto.

O pensi che sia fuggito alle Bahamas?

No, dai, in un lampo di genio Shun si affaccia sul burrone e vede Pegasus attaccato ad uno spuntone di roccia come un Koala.

 

SHUN PENSIERO: “Ma cosa starà facendo? … ooooh, ho capito! Probabilmente sta girando la scena di un film di Indiana Jones! Mi chiedo perché Ikki non abbia chiamato me per la parte del protagonista… aspetta, le protesi d’oro potrebbero essere la sostituzione dell’arca perduta! Adesso è tutto chiaro! E mio fratello pensa di escludermi dalle riprese? Hum…... ci sono! Adesso salvo Pegasus così Ikki, dalla sala di registrazione, mi vedrà e non potrà fare a meno di farmi i complimenti per la mia geniale idea dandomi una parte nel cast!”.

 

E proprio quando il nostro audace pasticcino usa la sua catena per tirare su Pegasus interviene un altro personaggio a bloccarlo con la sua catena.

 

SHUN:-Accidenti! Tu devi essere René Belloq! Mi spiace ma qui ci può essere solo UNO con la catena, e quello sono IO! E poi… hei, ma la tua catena è nera! E… e anche la tua armatura! Aspetta, ma la tua armatura somiglia alla mia! Questo vuol dire solo una cosa… Ti sei arrugginito!-:

 

ANDROMEDA NERO:-Ma sei cretino?! Io sono Andromeda Nero, e sto al servizio di tuo fratello!-:

 

SHUN:-Ed io sono Andromeda, ma puoi chiamarmi Shun! Piacere! Oh, ma allora tu sai dov’è Ikki? Non è che potresti dirmelo? Perché ha un sacco di favole della buona notte in arretrato da raccontarmi! E… accipuffolina, vuoi allentare la tua catena? Mi fai male!-:

 

Posso permettermi un’osservazione?

Secondo me si dice armature di bronzo per licenza poetica, a me sembra più la pasta dei tortelli di Giovanni Rana.

Non puoi sfiorarle che si scassano come la pagnotta di Banderas!

Hanno la stessa consistenza dei frollini Balocco!

In ogni caso, c’è Shun che da una parte sanguina perché c’ha Pegasus attaccato al braccio e dall’altra c’è il suo gemello assatanato che continua a rompergli le scatole, nonché l’armatura, colpendolo ripetutamente con la sua catena al nero di seppia.

Ma la catena di Andromeda Nero non smette mai di stupire: siccome molto tempo prima apparteneva al mago Casanova adesso ha la possibilità di trasformarsi in tanti serpentelli.

Che cosa bella!

Sarebbe utile per tenerci la moto, un ladro si avvicina per soffiarti la vespa e finisce dissanguato da una vipera.

In questo  momento entra in scena un altro personaggio, Dragone Nero, e subito dopo indovinate?

Dalla Cina con furore torna anche Shiryu, che ha ricevuto il campanello grazie a Kiki ed entra in scena saltellando sulle note di Jingle Bells!

E Dragone Nero chiede “E tu chi sei?”.

Santo cielo, ma non si vede?

Prova ad indovinare, è facile.

Bè, il succo della cosa è che Andromeda Nero crepa e Shun se la squaglia con la scusa di salvare Pegasus, lasciando Shiryu a combattere contro il tizio con il lucido da scarpe negli occhi.

Però Shiryu ha un piccolo problema: se perde anche una sola minuscola microscopica gocciolina di sangue ci resta secco.

Niente di più naturale.

Ed i due draghi iniziano a picchiarsi selvaggiamente e, com’è naturale, Shiryu perde la microscopica gocciolina di sangue, ma resta ancora in piedi e così lo scontro continua.

Ora.

Benedetto ragazzo.

Santissimo Cavaliere del Drago, posso capire che la prima volta ti è sfuggito di mente e ti sei scippato l’armatura, ma adesso no, mi devi spiegare perché ti togli l’unica protezione che hai.

Non solo se ti colpiscono al cuore sei fregato, hai pure la cosa del dissanguamento, e cosa fai?

Devi per forza far sfoggio dei tuoi pettorali da Tarzan a costo di morire.

Va bene, contento tu.

Continuano a combattere ed il Dragone perde non una goccia ma altri venticinque ettolitri di sangue.

Shiryu a questo punto fa un quarto d’ora di discussione sull’amicizia, su quanto è bello uccidersi tutti insieme appassionatamente, su quanto è fiero di poter morire per i suoi cari compagni

e per il suo amato Pegasus-testa-d’equino.

E qua usa il drago spirlocchio per far crollare mezza montagna sull’avversario.

Almeno una cosa buona la fa.

Subito dopo cade a terra, e mentre muore in santa pace si sente la voce di Dragone Nero da sotto le macerie; questo esce da sotto i quintali di sassi che ha sulla sua testa come una

caretta-caretta uscirebbe dall’uovo e ficca un dito nel torace del Dragone arrestando la perdita di sangue.

Dragone, profondamente commosso, piange disperato sulla sua fotocopia di nero vestita.

Ma io questa cosa non me la spiego.

Com’è che un attimo prima sono tutti “Io ti ammazzo!” “No, ti ammazzo prima io!” e subito dopo si lagnano “Nooo, tu in fondo eri buono, non morire!”?

Comunque, in tutto questo Shun è ancora a calarsi nel burrone: ma quanto ci metti?!

Se aspettassimo lui saremmo ancora all’età della pietra!

Si deve mettere Shiryu a tirare su sia lui che Pegasus.

 

SHIRYU: Nooooo!!

 

ANDROMEDA: Non fare così! Pegasus si può ancora salvare!

 

SHIRYU: Ah, perché, è Pegasus? A me sembrava Carlo Conti!

 

Così Dragone colpisce il suo diletto nei tredici punti della costellazione di Pegasus e se ne va con Shun a cercare Ikki.

E lo trovano.

Shun inizia a piangere e picchia Shiryu con la sua catena perché nessuno deve permettersi di trattare male il suo fratellone, anche se in teoria è lui quello che andrebbe preso a ceffoni.

Qui arriva Pegasus, tutto gasato, che spera di colpire Ikki con il suo attacco Pioggia di Pandistelle.

Ma ha scarsi risultati.

All’improvviso appare anche Hyoga che grazie al regalo della sua mammina è ancora vivo: un rosario di Lourdes d’oro, che rivenderlo avrebbe anche fatto comodo, ha miracolosamente salvato la papera glaciale dal suo triste destino

Che poi Hyoga fa di tutto per morire, è come Willy il Coyote, ma non ci riesce mai.

Ikki, Shiryu, Hyoga e Pegasus si menano con il sottofondo di Shun che non ha niente di meglio da fare che ripetere all’infinito “Fratello/fratellone/fratellino” fino all’esaurimento mentre attorno a lui volano cazzotti stellari.

Hyoga fa una cosa intelligente e riflette su Ikki il suo stesso colpo, il che però non serve a nulla perché, come dice lui stesso, Phoenix non ha ricordi felici da distruggere.

Evviva.

Ci credo: da piccolo c’ha sempre avuto attaccato quella sanguisuga piagnona di suo fratello, poi non ha fatto altro che ricevere mazzate per sei anni, si è ritrovato con un misero esercito di quattro tizi disperati… non è che sia un gran risultato.

Dopo un po’ l’unico che rimane in piedi è Pegasus, il raccomandato, che s’è ritrovato davanti le protesi e quindi è stato protetto; in dono riceve anche lo scudo/vassoio di Shiryu, la catena di Shun (che funziona meglio quando si muove da sola) ed il cosmo di Crystal, e può continuare a menare l’avversario e fare la figura del macho sempre in piedi, come quei palloncini dove si riempie d’acqua la base e poi puoi calciarli quanto vuoi tanto si rialzano sempre.

Arrivati qui Ikki all’improvviso si mette a dettare la sua biografia, di come i suoi allenamenti erano duri e bla bla, di come il suo maestro era un pazzo dalla maschera orribile bla bla, di quanto è stata infelice la sua esistenza bla bla.

L’unica ragione per cui ha conquistato la sua armatura (fatta di cracker anche questa) è che il suo maestro ha fatto fuori la figlia e lui s’è incazzato come una bestia.

Uno: avete notato che tutte quelle che si chiamano Esmeralda finiscono male?

A me la scena di Ikki e Shun-versione-platino l’ho sempre trovata spiccicata a quella di Notre Dame de Paris.

Due: Ikki si dispera perché ha fatto fuori il suo tutore.

Ma dico, non è che lui fosse proprio un biscottino!

Levartelo dalle scatole dopo tutto quello che ti  ha fatto è il minimo che puoi fare!

Inoltre, come se non bastasse, le memorie di Ikki vengono interrotte da una risata da psicopatico; dei personaggi ne approfittano per soffiarsi le protesi e su una roccia appare Docrates.

Dall’inquadratura presa dal basso si vedono due lunghe gambe muscolose, un inverosimile torace mastodontico, due occhi da uomo malvagio… e tutto viene rovinato dalla seppia che il tizio

si ritrova in testa.

Dico: benedetto Kurumada, non potevi disegnare dei normalissimi elmi greci?!

O anche stesso non li disegnavi, tanto sono la prima cosa a finire disintegrata durante uno scontro?!

Ma perché devi porre simili oscenità sul capo di questi poveri disperati, poi certo che fanno a gara a chi deve morire prima, da defunti almeno non dovranno indossare quegli affari.

Bè, mentre Seiya, Hyoga e Shiryu combattono contro i calamari spaziali…

 

SHUN: Fratello!

 

IKKI: Fratello!

 

SHUN: Fratello!

 

IKKI: Fratello!

 

SHUN: Fratello!

 

IKKI: Fratello!

 

SHUN: Fratello!

 

IKKI: … qual’era la mia battuta?

 

Invece di assecondare le cavolate del fratellino, Ikki pensa bene di far crollare anche il resto della montagna, finendo travolto.

Una domanda: Shun, invece di piangere tanto  da snervare l’intero universo perché non usavi la tua catena e te lo tiravi dietro?

Adesso piangi?

Concedetemelo: cazzi tuoi.

Ma adesso il problema sono le protesi: nelle mani dei Cavalieri dello Zodiaco è rimasto solo l’elmo di Gundam.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Sono tornata!

Che dire, le cose si mettono decisamente male, e considerato che le menti principali sono Saori e Seiya… non so cosa ne uscirà fuori!

 

Varda: Benvenuta, visitatrice =)

Dunque, io adoro, venero, amo Saint Seiya… ma davvero è così pieno di cavolate che non posso trattenermi! xD

Non riesco a capire se Kurumada lo abbia fatto per sbaglio o se tutte quelle trovate orribili siano progettate coscienza e coscienza <.<

Ma pazienza, ci sono capitati così, non è colpa loro!

Ciao =D                            

 

SaintChryssa: Ciao! Allora, io sono fermamente convinta che con questa fanfic prima o poi ucciderò qualcuno (prima di tutti mia sorella) ma certe cavolate non possono rimanere prive di commenti.

E non oso immaginare cosa farò quando arriveranno i Gold!

Dovrò andare in giro con la scorta! <.< bè, correrò il rischio.

Alla prossima =))

 

KillerKing: Bentornato!

Dunque, l’accostamento Shun/Justin non l’avevo fatto, ma devo ammettere che ci calza a pennello! Shun Bieber, suona anche bene °-°

Il bambino che padella Seiya è una delle mie scene preferite!! Finalmente qualcuno che si decide a suonargliele senza subirne le conseguenze u.u

Grazie mille per i complimenti, e sappi che non è ancora finita! >:)

 

Amaerise: Grazie grazie grazie =D

Oddio, Shun che canta la sigla degli orribili poni dai colori dei batuffoli di cotone… orribile!

Però, pensandoci bene, lui e Saori potrebbero fare un delizioso duetto con tutte le canzoni dello Zecchino d’Oro! xDD

 

sarainsb: Sai, si dice che i bambini siano la bocca della verità… io ho di gran lunga superato l’età, ma davvero le osservazioni mi vengono spontanee!

Sono completamente d’accordo con te, rovinare una storia con questi buzzurri è vergognoso!! Tra novanta e passa Cavalieri quanti saranno quelli normali?? Non arrivano alla ventina…

Che tristezza!

Al prossimo capitolo :D

 

Ishy_sama: Grazie mille!

Ormai rotolare con me non è un optional xD

Shun bravo bimbo attento al Vangelo non potevo perdermelo, dopotutto lui è quello di “Io sono un nemico! Ti uccido!” “Shun,oh, poffarbacco! Ikkii, perchè non sei quiii??”.

 

Resmea: Buona sera!

Bè, io non voglio dissacrare nessuno *guarda Saori* o meglio, non troppo!

E, come ripeto, non è finita qui!

Alla prossima =)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Saga dei servitori di Arles (I° parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

Saga dei servitori di Arles ( parte)

 

Tutti noi avevamo pensato di esserci liberati di Docrates e del suo imbarazzante copricapo della Findus.

No.

Mi spiace deludervi, ma dobbiamo ancora assistere al terribile spettacolo del suo elmo.

Ecco che dalle macerie il gigante emerge, come l’unno di Mulan, e dopo aver raccolto i suoi fedeli seguaci-calamari al vapore decide di scoprire dove si trova l’elmo d’oro e recuperarlo.

Intanto Saori ed i quattro bronze si disperano perché, dopo tutto il casino che hanno fatto, sono ridotti peggio di prima,

con solo un elmo che non servirà mai a nessuno e tutte le ossa rotte.

L’unica che sta bene è Saori, dato che naturalmente mentre gli altri vanno a strapparsi le budella da qualche parte lei se ne resta a casa a rimirare il ritratto di suo nonno

e a rompere le palle al fantasma di Mitsumasa.

Perché il morto è più utile della viva, non so se ve ne siete accorti.

Praticamente Saori serve a farsi prendere per il culo da tutti i nemici, perché sennò i Bronze non avrebbero nessuno da salvare e tutto rimarrebbe bloccato.

Io mi sentirei realizzata.

A rallegrare ulteriormente la situazione arriva Kiki, che finalmente fa abbassare al cresta a Tatsumi tenendolo sospeso in aria nella speranza che il sangue, arrivando al cervello,

lo riattivi in qualche modo, ma non funziona.

Il bambino, usando i suoi poteri straordinari, tanto che Roberto Giacobbo dedicherà una puntata di Voyager interamente a lui, attiva il tom tom che ha all’interno della calotta cranica

ed avverte i Saint che l’armatura d’oro si trova ancora nell’isola dove si erano scontrati con Phoenix.

Allora tutti si mobilitano e decidono che partiranno immediatamente a recuperare le protesi, non tanto perché gliene frega qualcosa ma almeno per stare lontano da Saori.

La mattina dopo abbiamo una lietissima immagine.

Davvero una cosa straordinaria che non vedevo l’ora di condividere con tutti voi.

Non è la scena del delitto di Saori.

Bensì Shun.

Il nostro bel patatino sotto la doccia, come mammà l’ha fatto, con tanto di primo piano sulle sacre chiappe di Andromeda.

Posso spendere una parola in merito?

Neanche Michelle Hunziker c’ha un fondoschiena in quel modo.

E non è solo Shun, praticamente tutti i personaggi maschili di quel cartone si ritrovano il sedere che pare rinfoderato di prosciutto.

Non so, usano il push-up.

Perché non è possibile che tu ti vedi un mezzobusto tutto muscoloso e poi quella mela della Apple.

Siamo seri.

Mandiamo Seiya a fare la pubblicità della Melinda, che tanto ha il pantalone rosso mela e ci sta, così il cane gli morde i Paesi Bassi.

Non che io guardi il sedere ai Cavalieri (noooooooo…!) ma in certe pose è impossibile non notarlo.

Ed ora passiamo alle cose serie: qui arriva Docrates, il quale è un po’ miope quindi distrugge la casa di Saori, prima che lei arrivi tutta tranquilla a chiedere “Cosa vuoi?”.

Mah, guarda, dagli mezzo chilo di arance.

Io non vorrei prenderla in giro, ma cavolo ti arriva un energumeno di quello sbraitando “L’elmo d’oro! L’elmo d’oro!” e tu gli chiedi cosa desidera?

Ma che siamo alla Conad?

Tra poco Lady Saori mette davanti casa sua l’affarino con i numeri, come alla macelleria del Qui Conviene, ed i nemici devono fare la fila per schiacciarla.

E magari mettiamo Shiryu ad offrire stuzzichini sullo scudo della Bilancia.

I Cavalieri arrivano ma vengono pestati dall’avversario, e qui abbiamo un’altra scena da farsela addosso per le risate: Shun blocca Docrates con la sua catena e questo gli risponde con

le testuali parole: “Questo braccialetto mi fa solletico!”.

Giuro che in quel momento ho pensato di morire dalle risate.

Ecco la prova che Docrates è un immigrato del Burzudamala; per parlare così o hai seri problemi o sei un abitante del Burgundi.

Docrates allora cosa pensa di fare?

Non è che pesta i Bronze uno ad uno e poi li usa come cornflakes nel latte, no: rapisce Saori.

E Saori, essendo la Dea della Guerra, cosa fa?

Tutto quello che riesce a tirare fuori è una frase scontata come “l’armatura è più importante della mia vita”.

Non offenderti, ma hai sacrosanta ragione, almeno l’armatura se la recuperi tutta ti dà una forza da Superman, ma se recuperiamo te non è che cambia molto.

Anzi, porti pure sfortuna.

Così Docrates se ne va portandosi Saori, dicendo che se Seiya vuole rivederla deve portargli l’elmo nel palazzo degli scontri, congedandosi con la frase “E’ un’offerta che non puoi rifiutare”.

Bè, forse Seiya non ci tiene poi tanto a rivederla, ma fatto sta che lui ed i suoi compari escogitano un piano per darla in cul-… he-hem, per fare in modo che Saori torni a casa,

casomai almeno una volta finisse pestata di santa ragione così magari inizia a pensare che non può pretendere di avere le natiche salvate tutte le volte.

 

Premettiamo che questa puntata si chiama “Lady Isabel è in pericolo”.

Ma non mi dire!

S’era capito che non avrebbe fatto grandi cose, ma almeno, che so, usa i tacchi per infilzare le palle dell’avversario e scappa.

No, troppo elaborato, meglio aspettare che qualche pirla venga ed uccida il cattivo per te invece di lasciarti a schiattare come meriteresti.

Ok, basta, chiusa parentesi cattiva su Saori, scusa scusa.

Come programmato Seiya, Hyoga e Shun arrivano allo stadio e si fanno fregare l’elmo come dei cogl-… mi fermo, ed in più i nemici si riprendono Saori per farci non si sa cosa.

I Cavalieri si menano con Docrates che però, dai, li spalma sul ring come si fa con la nutella sui biscotti.

Stavolta l’eroe è Hyoga, che congela le gambe dell’avversario, e mentre fa questo c’è un luuuuuungo flashback sull’allenamento del paperino biondino tanto carino.

In base a questo io credo che Kurumada sia Orsofobico (<- non fate caso al mio vocabolario), in poche parole che abbia paura degli orsi, che li detesti, che li trovi gli esseri più ripugnanti, crudeli, inutili, brutti, pelosi dell’intero pianeta Terra.

Perché è un dato di fatto, il Kuru gli orsi non li può vedere: nelle prime puntate li ha fatti decimare da Gerki, che poveretto s’è ritrovato ad ammazzare mammiferi per rinforzarsi.

IDIOTA!!!!

Ma non sai che sono una specie protetta?!

Che sono in via di estinzione?!

E tu li ammazzi?!

Ma calati una confezione di Actimel con tutti i barattoli se proprio hai bisogno di rafforzarti, non rompere le scatole alle creature della natura!

Però una cosa buona ci potrebbe essere, potrei assoldare Gerki per ammazzare l’orso della Vodafone, che quelli della pubblicità hanno scelto il suddetto animale solo per fare quell’orribile

gioco di parole chiamandolo Bruno.

Orso Bruno.

Ma che umorismo.

A questo punto date il lavoro ad un africano e chiamatelo Mr White.

Comunque, parlavamo di Hyoga che, tutto attento, ascoltava il suo maestro sulla pericolosissima tecnica di congelare le zampe ad un animale.

Osservazione: il Maestro dei Ghiacci (questo pover’uomo muore e non ha neanche un nome, mi mette una tristezza…) che avrà come minimo quarant’anni ha la voce da giovincello, poi arriva Ikki, che ha quindici anni, e apre bocca emettendo non una voce ma il rombo di un caterpillar con le mucose ai polmoni.

Non è credibile.

Insomma, Hyoga congela le gambe a Docrates e poi lo solleva dicendo:

 

HYOGA: Pegasus! È tuo!

 

SEIYA: Ma il mio compleanno è tra sei mesi!

 

Poi Seiya capisce e finisce l’avversario.

 

Nel frattempo Shiryu corre per non si sa bene dove con Kiki dietro, arrivano a quello che resta dell’isola dei Cavalieri Neri e vedono un elicottero che gli fa ciao ciao, perché i tizi sul velivolo hanno appena fregato le protesi.

 

SHIRYU: No! Siamo arrivati tardi!

 

Per una volta non me la prendo con lui ma con Kiki.

Kiki, tesoro, angiolo bello di zia Rory, ma non potevi usare il teletrasporto?!

Hai usato i tuoi poteri per i motivi più stupidi a questo mondo, ed una volta tanto che potevi fare qualcosa di utile no, corriamo appresso a Shiryu per vedere che cazzata fa stavolta.

Bene, il Dragone torna affranto dagli amici annunciando il suo fallimento.

Per fortuna che almeno hanno di nuovo l’elmo.

Finita la battaglia Saori si lamenta dicendo a Pegasus che non ha eseguito i suoi ordini, e stavolta mi sento in dovere di difenderlo: non solo lui, poveretto, ti viene a salvare ricevendo

 tutte le mazzate che dovresti pendere tu, pure gli fai la ripassata!

No, scusate, Seiya sarà stupido quanto vuole ma neanche lui si tocca.

Solo io posso prenderlo per il culo.

Perché, tra noi ce lo possiamo dire, Saori ha uno spirito guerriero pari a quello del Pulcino Pio.

 

Mentre accade tutto questo, nella lontana Grecia qualcun altro si scervella per quell’armatura laccata di Magnum Gold: il Gran Sacerdote Arles fa al sua comparsa circondato da quelle che sembrerebbero concubine intento a spassarsela mentre tutt’attorno a lui i giovani Cavalieri s’ammazzano che è una bellezza.

Question: perché il Divino uomo è blu?

Vabbè, la faccia è comprensibile perché porta la maschera, ma ha il collo e le mani che variano dall’azzurro puffo assiderato al blu scuro delle auto del Governo.

Bah, mistero della Fede.

Cooomunque, ci basti sapere che il Sacerdote Avatar è il cattivo della situazione.

Insieme a lui c’è anche Gigas, Gigras, Giramentodipalle o come volete chiamarlo; quest’uomo, a parte sembrare il gufo di Bambi, ha una specie di diamante incastonato nell’occhio destro,

di cui ancora mi sfugge l’utilità, ma in fondo son pure cavoli suoi.

Ma non è questo il dettaglio importante: il succo della cosa è che Mister nano del Signore degli Anelli chiede l’aiuto a Shaina per sconfiggere quelle maledette tarme dei Bronze, la quale

Raccomanda una tizia di nome Morgana alla quale spedisce una lettera.

Morgana, all’interno della torre di Rapunzel, se la ride di brutto con la suddetta lettera in mano, io a questo punto mi chiedo se fosse un messaggio per avvisarla di uccidere i Saint di Athena

o una barzelletta di Geronimo Stilton.

La Regina degli Inganni, oltre ad essere una fan di Twilight tanto da avere anche i canini di Edward sulla maschera, ha anche tre servitori uno più brutto dell’altro,

tali Medusa (che sembra il funghetto di Super Mario), Delfino (con tutta probabilità il delfino curioso della Dufour) e Serpente di Mare, che invia sulle petroliere di Lady Isabel per ricattarla

e costringere i Saint a farsi vivi.

Lo scontro ha luogo su una delle tante petroliere di Saori, poverina, che potrebbe andare in rovina da un momento all’altro, e com’è naturale Seiya viene picchiato dai tre Cavalieri di Morgana dopo aver incatenato i suoi amici.

Che genio, non poteva fare finta.

Fatto sta che i tre Saint si liberano ma vengono distratti dalla ciurma di fantasmi di Pirati dei Caraibi, facendosi così fregare l’elmo d’oro dai viscidi servitori di Morgana.

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Ben tornati!

Ahi ahi, quest’elmo è proprio una rovina… adesso, indovinate a chi toccherà andare a recuperarlo??

 

In secondo luogo, ragazzi, quasi tutti avete avuto la mia stessa supposizione sul luogo in cui le parti dell’armatura finivano durante i combattimenti.

Bè, mi sono trattenuta dal renderlo pubblico per evitare a voi cari lettori di immaginare la scena di Hyoga o chicchessia intento a levarsi gonnella e tutto il resto per infilarsi

la freccia d’oro su per lo spioncino, ma ormai tanto vale dirlo.

Adesso, vediamo cosa succederà.

 

KillerKing: ciao! Bè, io supporto le tue teorie: Seiya e compagni sono sì degli scemi, ma il pianto ultrasonico di Shun rischia di aggravare al situazione, per cui l’hanno accontentato per la faccenda dei campanellini.

L’occhio di Cigno Nero *sbatte la testa al muro* quella, QUELLA era una cosa buona!!! E l’idiota del cartone cosa fa?! Mi esce fuori la papera 007!! Ok, basta che mi sale la pressione…

Idem per Seiya nel burrone.

Che poi, se vuole buttarsi nei precipizi io non ci trovo nulla da ridire, ma mai una volta che ci rimanesse secco!

Shiryu e Seiya io NON ce li vedo, ma sai com’è, a volte pare che facciano fin troppe moine, e chissà, dietro le quinte…

Bene, al prossimo capitolo =)

 

Aries_no_Nike: Bea cara, quanto tempo! *_*

La pazza di mia sorella sta bene e ti saluta, grazie xD e tu come stai?

Che dire, penso che tutti abbiano da ridire su questo capolavoro gettato letteralmente nella m***a, maledetto Kurumada e tutta la sua stirpe di beoti.

Credo proprio che farò tutti gli episodi, sì, il mio cervello bacato mi suggerisce questo xD

Perché Mur… mi sembra più… non so, più Mur… tra chiamarlo come una caramella al latte ed un muro dalla O mancante, preferisco la seconda <.<

Baci baci =D

 

Sarainsb: Ciao e bentornata =)

Seiya e Shiryu, ripeto, non li vedo però hanno una loro complicità, si vede che Kuru sama era pervertito già all’epoca.

E secondo me, se non ci fosse stata Saori che ovviamente va ad innamorarsi del protagonista, quei due sarebbero finiti insieme, ci metterei la mano sul fuoco.

Concordo con te, Ikki è e sarà sempre un mito, anche se lo prendo per i cogl**** di continuo lo adoro *w*

Cit. “Ho paura della tua genialità” <.< xDDD fidati, anche io mi spavento da sola, a volte penso qualcosa da scrivere in questa parodia e scoppio a ridere all’improvviso…

Credo che mia madre sia seriamente dubbiosa sulla mia sanità mentale °-°

Spero di non averti fatto avere gli incubi,

alla prossima =)

 

Amaerise: Hello!

Sulla fine dell’armatura ho risposto a fine capitolo e condivido pienamente la tua teoria.

L’occhio, l’occhio del Cigno, quello sì che era un capolavoro di genialità, le immagini impresse sulla retina, Ikki tanto figo con quella cosa molliccia in mano… non è potuto essere, il destino funesto.

Pazienza.

E poi Shiryu, che schiaccia le bustine di ketchup dell’happy meal è l ciliegina sulla torta.

Quello NON poteva essere SANGUE, mi rifiuto, piuttosto è passato dal McDonald’s.

Non ci resta che aspettare e vedere cosa quelle teste di pinoli riescono a fare.

Ciao ciao ^^

 

Ishy_Sama: Buon pomeriggio =)

Haha io passo il tempo a distruggere i miti della gente, non posso farci nulla ma prendere in giro Seiya e Company mi diverte troppo xD

Avrò la tua morte sulla coscienza <.< al limite ti vengo a ripescare nell’Ade, coraggio, corrompo Radamanthys con del whiskey ed il gioco è fatto xD

Al prossimo capitolo =)

 

SaintChryssa: Ave a te =)

Vedi, non sono solo io che metto in dubbio Shun, quei campanelli erano assolutamente inutili u.u

Sui poteri dislocativi dei Saint… bah, non mi fiderei tanto, secondo me non sono neanche capaci di cuocere un brodino con il loro cosmo <.<

L’associamento Ikki/Dante Esmeralda/Beatrice mi è piaciuto ;)

Shun, caro, dolce, candido Shun… danette al cioccolato… batuffolo di cotone… tutte cose senza cervello, insomma xD

A parte gli scherzi, Andromeda sarebbe un personaggio fantastico se non fosse che è un frignone! Ma perché?! Sarebbe più forte di quell’equino di Seiya e non fa altro

che lamentarsi di suo fratello che lo abbandona…

fidati, l’addio alla sanità mentale l’ho dato taaaanto tempo fa xD

alla prossima =)

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Saga dei Servitori di Arles (II Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

Saga dei servitori di Arles (II° Parte)

 

Qualcuno mi spieghi perché.

Ditemi perché la Dea Athena, che era il mio mito, la mia preferita, un modello femminile a cui ispirarsi s’è ritrovata a reincarnarsi in Saori.

Perché la Milady poteva essere un bel personaggio, peccato che è cretina.

Ad esempio, adesso ha deciso di recarsi sulla petroliera dove i suoi preziosi Saint, che lei vuole tanto bene ma che manda ogni due e tre ad ammazzarsi, sono stati sconfitti dal fritto misto

di mare al servizio di Morgana.

E dopo aver preso questa così coraggiosa decisione… si mette a suonare il pianoforte.

Ma sei stupida?!

Che cazzo ci suoni?!

Invece di metterti una tuta da ginnastica e far vedere le stelle ai tuoi nemici ti metti a sditazzare sui tasti di un piano?!

Per favore, voglio un nemico serio che la uccida, o almeno la ferisca gravemente.

Poco dopo arriva l’elicottero e Saori parte con Tatsumi alla volta della nave.

 

Sulla suddetta nave indovinate cosa fa Seiya?

Suona la chitarra.

Punto 1: Dove l’ha trovata quella maledetta chitarra?

Punto 2: Invece di spaccarsi la testa per essersi fatto fregare l’elmo come un pirla, si mette a suonare.

Punto 3: Cretino.

Ma che siamo, i musicanti di Brema?

Meno male che Seiya e Saori sono sempre freschi come la polenta Valsugana, complimenti, non soffrirete mai di gastrite.

E meno male che arriva Saori a sparare un paio di cavolate così almeno ci facciamo quattro risate: per prima cosa quella *censura* di Lady Isabel butta tutti i suoi gioielli a mare, dicendo

che quello era un antico rituale che praticavano le donne greche.

Non fatemi c0ommentare.

Razza di deficiente, ma com’è che da quando sei comparsa una, dico UNA cosa buona ancora non l’hai fatta?!

Potevi darli a me, quegli oggettucci luccicanti!

Ed anche se Saori ha appena finito di dire che non vuole i suoi Saint morti, li spedisce lo stesso sull’isola di Morgana alla ricerca del maledetto elmo d’oro.

Morgana, dal suo castello (quello è il castello dell’Innominato, sono io che vedo cose strane?) vede l’elicottero e crea l’illusione di un enorme pollo a due teste, facendo così schiantare

il velivolo; per fortuna che i Saints stanno bene.

Sì, ma non per molto, infatti Shun viene trascinato sott’acqua da un serpente gigante e Hyoga si precipita a riprenderlo (questi due non me la contano giusta).

L’enorme serpente si rivela essere Serpente di Mare, l’orribile servitore di Morgana.

Il mio primo commento è stato: “Gesù!”, perché il tizio cammina sulle acque, guardate un po’ che cosa fantastica.

Ma il Serpente ha vita breve, infatti Hyoga lo finisce subito, e l’unica cosa che sa dire l’avversario è “No, il ghiaccio no!”.

Ma scusa, che è, un drink?

Ti sta offrendo una Coca Cola?

No Martini, no Party?

Boh, andiamo avanti: Hyoga è così stanco che Shun se lo deve portare in braccio fin sull’isola (che sono carini! *w*), però durante la salita Morgana fa comparire degli insetti schifosi,

ma nonostante l’imprevisto i nostri eroi conquistano la cima grazie alla catena di Andromeda e lasciano Hyoga sulle rocce come un disperato.

Poi è il turno del Delfino Curioso, che poverino vorrebbe fare paura ma ha ottenuto solo una risata in faccia: il prode uomo esce dall’acqua ed inizia a girare su se stesso come il rigatone della salsa Mutti, con tanto di risata “Gahaha-hahaaa!!!”.

Ed ora è il turno di Shiryu.

Il Saint del Dragone stavolta capisce che è fregato se viene colpito, e tutti pensano che con il Drago Nascente faccia fuori il nemico facendo il suo dovere da Cavaliere.

Ma quando mai.

Praticamente Shiryu si butta nel fiume.

Sì, avete capito bene: prima dice “Oh, no, se mi colpiscono non ho scampo!” e poi si va a dileguare sott’acqua!

Avete presente quando i personaggi dei cartoni animati vedono qualcosa di shockante e gli cade la mascella?

Ecco, la mia mascella è finita in Nuova Zelanda, poi l’ho ripresa solo per ridere sguaiatamente in faccia al Saint del Dragone.

Shiryu, io ti reputavo una persona seria, hai infranto i miei sogni!

Naturalmente anche il Dragone ci rimane secco a causa di una scossa elettrica, e così Shun e Seiya continuano la loro corsa verso il palazzo di Don Rodrigo.

Cosa fanno i due Cavalieri?

Io immaginavo che sfrecciassero nella foresta alla velocità della luce, tanto fighi, con il vento tra i capelli, le espressioni determinate dei veri combattenti impavidi, sprezzanti del pericolo…

Ok, ok, non immaginate niente di tutto ciò: ci sono ‘sti due cretini appollaiati su un tronco, che remano con le mani per guadagnare la terraferma.

Anche i naufraghi hanno più dignità.

Coraggio, neanche Pocahontas faceva cose del genere!

Ad interrompere il triste spettacolo per fortuna arriva Medusa, che uccide i nemici in modo davvero orribile.

Li strozza con gli spaghetti.

Non ditemi che quelli sono tentacoli perché non ci credo, sono spaghetti cinesi di soia.

Ovviamente nello scontro contro l’omino cattivo del Pacman ci resta Shun, e Seiya finalmente giunge al castello di Morgana, dove finalmente vede l’elmo.

Per l’occasione ho composto una canzone che Seiya potrebbe cantare a Morgana: “Ho trovato Ho trovato/ L’elmo d’oro/ Che hai rubato/E se non me lo vuoi dare/Tu le dovrai buscare”, ispirata

alla canzone dei topi di Cenerentola.

Seiya e Morgana si picchiano, e proprio mentre la povera donna sta per dare il colpo di grazia al ronzino ecco che l’elmo d’oro si frappone tra i due e le spacca il cranio.

Pegasus allora prima la massacra mezz’ora con il Fulmine di Pegasus e poi se la prende in braccio chiedendole come sta e perché usava lo stesso colpo di Tisifone/Shaina, ma lei muore

e non si saprà nulla per un po’.

Ora, Santo elmo, ma visto che sei così bravo, che ogni volta ti salvi Seiya, perché non saltelli e torni a casa da solo?!

Fatto sta che Seiya si riporta l’elmo ed ancora una volta fa la scena del super eroe, indistruttibile come i nuovi Pampers Dry Night.

 

Adesso andiamo in Grecia: Gigas/Gigras, chiamiamolo Mr G e tagliamola qui, viene scaraventato fuori dalla sala del Sacerdote da quest’ultimo, incavolato a causa dell’incapacità dei suoi

guerrieri (ha ragione, pover’uomo, tutti i pirla capitano a lui).

Ma sulla giacca, il Primo Ministro ha il simbolo della Lega, ci avete fatto caso?

Notavo una certa somiglianza con Bossi, adesso ne ho la certezza.

Il Sacerdote allora decide di chiedere al Maestro dei Ghiacci di recuperare l’elmo d’oro.

Per mille Coco Pops, se sei davvero invincibile indistruttibile e fortissimo perché non te lo prendi da solo?!

Il povero Maestro dei Ghiacci naturalmente si rompe i coglioni a cercare quel pirla di Seiya per rubargli qualcosa di cui non gliene frega nulla, e da bravo democratico rifiuta la proposta.

Soffermiamoci sul Maestro per un attimo: duuunque, quest’uomo è entrato a far parte dei miei miti dalla prima inquadratura, era un essere micidiale, combatteva da Dio, aveva un’armatura bellissima, una zazzera di capelli dal colore improbabile ma questo magari si poteva sorvolare, era un Uomo come pochi in quel cartone e… e mi fa quella fine cretina!

Ho maledetto il Gran Sacerdote per questo, anche a me serviranno dei Cavalieri, sappiatelo.

Che poi quest’uomo non c’ha neanche un nome, povero amore mio.

Cosa costava dargli uno schifo di nome?!

Chiamiamolo Ponzi Bonzi, tanto, peggio di così.

Da essere mitico qual è, il Maestro (scusate, io lo chiamo MG perché mi vanno in cancrena le dita a scrivere sempre Maestro dei Ghiacci. Battezziamolo MG K VIS) sfrittella i servitori del Sacerdote, peccato che questo scassa cazzo ha preso lezioni dal professor Piton e per passatempo plagia la gente come se niente fosse.

Qualcosa deve pur fare.

Così non solo il MG deve recuperare l’elmo, ma già che si trova anche uccidere Hyoga, si vede che la sua sfiga si è estesa dalla Siberia fino alla Grecia, ecco perché c’è la crisi.

 

Tornando alla villa di Saori, parliamo di una cosa che mi ha fatto davvero vedere i sorci non verdi ma multicolor, con tutte le tonalità possibili ed immaginabili.

Saori si deve nascondere.

Oggi ce l’ho con Saori, sì: l’impedita deve andare lontano per non essere trovata, Dio la protegga, mentre i Cavalieri devono continuare a farsi spataccare le palle per proteggerla.

Quanto mi fa andare in bestia quella ragazza: hai la fortuna di essere una Dea, ritrovarti uno stuolo di gnocchi Cavalieri pronti a proteggerti, puoi fare il culo a tutti i tuoi avversari, invece

no, scappa tesoro, andrai molto lontano nella tua vita continuando così.

Così lei e Shun (li hanno trovati due buoni!) vanno nientemeno che nella baita del nonno di Heidi a mangiare cioccolato Novi.

Intanto i Cavalieri capiscono che c’è qualcuno che li minaccia (complimenti per la velocità) e Hyoga decidere di chiedere lumi al suo adorato Maestro.

La sfiga nera.

E Seiya decide di andare in Grecia a trovare la sua adorata Maestra, e si reca in Grecia, dove le guardie del Tempio gli hanno teso un’imboscata e lui finisce a picchiarsi con Shaina con

il sottofondo di una canzone assolutamente inappropriata, pare che devono fare zumba invece di uccidersi.

E alla fine arriva mamma Marin, la quale, con la scusa di avvertire Pegasus di tutto il tracchiggio del Maestro e del Sacerdote, ne approfitta per picchiarlo un po’ dato che ormai è uno sport.

Pegasus riesce a filarsela grazie alla sua tutrice e se ne va in Siberia, dove c’è già Hyoga che piange disperato la sua mamma, tanto per cambiare, e si accorge che il villaggio è deserto.

Tutti sono scappati perché sapevano che tornava, e con lui la sua sfiga, ma lui non lo pensa, ed alla fine incontra Jacob o come si chiama, un povero bambino dai capelli cangianti.

Questo disgraziato fanciullo ha la chioma bionda, poi ce l’ha nera, dopo rossiccia, non l’ho capito ancora che capelli ha.

Comunque, fanno una bella discussione e Jacob avverte il Cigno che il suo maestro ha dato di matto, così Hyoga si affretta a correre a casa del MG… senza armatura.

Ma bravo!

Tu sì che sei furbo!

Dopo essere stato pestato corre indietro, si rimette l’armatura e va a cercare la gente del villaggio.

Abitare con Hyoga nelle vicinanze porta una gran jella: tutti gli abitanti sono obbligati a costruire una gigantesca piramide di ghiaccio… in mezzo al ghiaccio.

Per esaltare il potere del Sacerdote.

Che immane cazzata.

Tu che stai in Grecia, cosa caspita c’entra la piramide?!

E cosa vuoi esaltare, in un posto dimenticato da tutti dove tra un po’ non ci vanno più neanche i pinguini per accoppiarsi?!

Deliri di onnipotenza, abboniamoli.

La scena della guardia è molti significativa: allora, Hyoga arriva, per una volta acclamato da tutti, e congela la canna di un fucile; il tizio lo guarda spaventato e che fa?

Gli dice “Sei cattivo, mi hai rotto il fucile!”.

Per fortuna viene soppresso.

In sintesi, il MG arriva ed i due Cavalieri si massacrano come logica vuole, in più arriva anche Seiya che assiste alla morte del povero Maestro dei Ghiacci.

E questo è solo il primo delle tante vittime di Hyoga e della sua sfortuna.

Ma una cosa buona il Maestro la fa: distrugge la piramide perché ha capito che, in mezzo al ghiaccio, quella schifezza proprio non c’entrava.

 

Siamo giunti all’ultima puntata della serie: ricordate che avevamo lasciato Saori e Shun a sorseggiare cioccolata Cameo nella casa di Babbo Natale?

Bene, il gemello di Bossi decide di distruggere il palazzo dei Kido, ma naturalmente non trova nessuno e non ha neanche il cervello per fregarsi l’argenteria; dalla baita Saori vede le immagini,

e non è che pensa “Cavoli, se mi trovano sono fregata!”, no, si preoccupa dell’osservatorio andato distrutto.

Come se non ce li avessi i soldi per fartelo ricostruire dieci volte più grande.

Visto che per una volta Saori e Shun, unendo il loro quarto di cervello a testa, capiscono che se tornano a Nuova Luxor ci tirano le cuoia, Tatsumi decide di tornare da solo per osservare le macerie del palazzo, non si sa cosa ci volesse concludere.

Qui viene rapito da Giramento-Giras e da un altro essere chiamato il Cavaliere della Fiamma.

Neanche lui ha un nome!

Ma coma si fa?

Noi lo chiameremo Barbecue.

Gigas e Barbecue sono un po’ come Frollo e Quasimodo: il vecchio lo ha salvato e da quel giorno l’altro gli si è attaccato al sedere col Patafix.

Alla fine Tatsumi spiffera dove si trova l’elmo e Shun si ritrova a combattere con il coso focoso, però si trova in svantaggio e rischia di crepare per colpa di Saori.

La suddetta signorina non è che nasconde l’elmo, guarda la porta mentre viene distrutta da Gigas senza fare assolutamente niente.

Ma non ce l’hai un camino, lì dentro?

Mi accontentavo di vederla picchiare il nano con l’attizzatoio!

Intanto il Cavaliere della Fiamma circonda Shun con un cerchio di fuoco ed il piccolo caro rischia di lasciarci la pelle.

Se non fosse per lui.

Incredibile ma vero, a questo punto arriva Ikki, l’homme flamboyant (uomo fiammeggiante per capirci), e salva il fratellino prima di pestare Gigas(il quale poi scappa) e Barbecue.

Alla fine arrivano anche Seiya e Hyoga, e tutti piangono come dei fessi per concludere in bellezza.

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Ciao a tutti! Finalmente questa serie è finita, adesso ci manca poco per arrivare alla parte migliore =)

Scusate ma oggi vado di fretta, risponderò alle vostre meravigliose recensioni attraversi il contatta autori ^^

Grazie a chi ha messo la storia tra preferiti, seguiti, storie da ricordare =D

Al prossimo capitolo,

Rory_Chan

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Saga dei Cavalieri d’Argento (I° Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

Saga dei Cavalieri d’Argento (I° Parte)

 

Rieccoci tutti qui riuniti per continuare a seguire i nostri eroi nelle loro rocambolesche (provocate per di più dalla deficienza dei sottoscritti) avventure.

Siamo al Grande Tempio: il Gran Sacerdote ha finalmente capito che Gigas non è cosa e lo licenzia, anche perché in Grecia infuria la crisi e lui soldi per mantenere i decerebrati

non ce ne può rimettere più di tanto.

Il posto di Gigas viene preso da un tale Phaeton (Feton, chiaro indizio che il Santuario è in grave astinenza da sapone).

Io non voglio criticare ogni singolo personaggio, ma per l’amor del Cielo, come si fa?

Ma dove li ha presi Kurumada?

Di che si è stonato prima di inventarsi certi bastazzurri, che neanche Picasso dopo venti tirate di coca?

Praticamente Phaeton c’ha i capelli arancioni, sparati in aria che sembra Carotina SuperBip, ha una statua dell’Uomo Falena per elmo e, per finire in bellezza, una tunichetta lilla smangiata

dalle tarme austriache.

Bello, bello, lo voglio come fidanzato.

Il primo ordine di Phaeton è quello di uccidere Pegasus, tanto per cambiare.

Posso dare un consiglio ai Cavalieri?

Ragazzi, trovatevi un hobby che tanto finite tutti ammazzati, non ne vale la pena.

Naturalmente il nuovo Primo Ministro è così furbo da rifilare la missione a Marin, la maestra del ronzino di bronzo.

Si meriterebbe un tapiro d’oro.

Ma sei cretino?

A questo punto Shaina sbuca dal nulla ed inizia a lagnarsi perché Pegasus deve ucciderlo lei.

Che smassacramento di balle che sei, Tisifone.

Phaeton allora annuncia che la missione di liberare le loro tristi esistenze dai Cavalieri di Bronzo sarà affidata ad Eris, il Cavaliere della Lucertola.

Sai che paura.

Ma siccome tutti gli spettatori devono credere che Pegasus stavolta ci rimette i bulbi piliferi, Marin passa mezz’ora di puntata a dire quanto sia terribile Eris, sadico Eris, cattivo Eris,

potente Eris, invincibile Eris, terrificante Eris, distruttivo Eris, mortale Eris.

Neanche fosse la personificazione della peste bubbonica o un procione che ha contratto la rabbia.

 

Nel frattempo, nella baita di montagna, i Saint di Bronzo…

Studiano un piano per sconfiggere il Gran Sacerdote?

Si allenano per essere preparati alle battaglie future?

Mettono insieme gli indizi finora raccolti per trovare un modo efficace per attaccare e sconfiggere il male?

Cercano di capire dove saranno i loro nemici e come dovranno affrontarli?

Bè, diciamo che queste cose le farebbero se fossero persone normali dotate di senso pratico.

Guardiamo in faccia la realtà: ‘sti baccalà se ne stanno bellamente stravaccati in casa a bere e discutere amabilmente sulle loro condizioni critiche senza via d’uscita.

“Sapete, ragazzi? Potremmo anche morire tra cinque minuti, se non facciamo qualcosa” “Ah, figurati, è nostro dovere schioppare dissanguati, io ci ho fatto l’abitudine” “Ma sì, tanto,

dopo le prime trenta volte che ti passano da parte a parte con un pugno, ci fai l’abitudine” “Io spero di morire presto così vado dalla mamma!”.

E mentre bevono e dicono quanto è bello essere di nuovo tutti insieme, cosa potranno mai fare?

Forza, è facile, potete arrivarci tutti.

Piangono.

PIANGONO!

Ma si può sapere che accipuffolina ci piangete?!

Passi Shun, come logica vuole ha iniziato lui, ma Ikki no, per favore, non ti rammollire pure tu che io mi deprimo e –sarò poco originale– poi piango.

Mi fa tanto piacere che tu ti sia convertito ad Athena e che ti farai adeguatamente scatafrattare le balle come tutti i tuoi fratellastri, ma un po’ di contegno.

Mentre questi si disperano c’è Saori che guarda fuori dalla finestra, perfettamente tranquilla, facendosi i suoi beati affarucci, per non essere volgare.

Saori cara, posso sapere una cosa?

Mi togli una curiosità?

Perché ti vesti da vecchia?

No, perché ha un completo color prugna che sembra quello di mia nonna quando deve andare al Camposanto e delle scarpe da ottantenne.

Anche la Signora Fletcher ha più stile.

Qua si passa dai gioielli del Tesoro del Duomo al completo da bis pro zia di Nostradamus.

E, dopo che la signorina Isabel fa un bel discorso quasi da persona seria, parlando di battaglie, giustizia e tutta la pappardella della pace in terra agli uomini di buona volontà, rovina tutto l’effetto suggerendo una cosa completamente imbecille, giusto per ricordarci che lei è pur sempre Saori Kido: testuali parole “E’ da molto tempo che combattete senza sosta, prendetevi

una pausa, cosa volete che siano un paio di giorni di vacanza!”.

Certo amore mio, in fondo qui si tratta solo di salvare la terra, ma il pianeta può anche aspettare, non c’è fretta.

Tanto a te non è che te ne frega.

Bah, fatto sta che i Saint ne approfittano e se ne vanno ognuno per i cavoli loro.

Seiya ne approfitta per andare all’orfanotrofio dalla sua pseudo-ragazza-amica-ammiratrice-spasimante, ma la sfiga lo raggiunge anche a Nuova Luxor (sicuramente è stata la troppa

vicinanza a Hyoga): durante una passeggiata “romantica” in riva al mare, Castalia ed Eris arrivano a rovinare l’intimità dei due tesorini.

Eris, Eris, perché sei tu Eris?

Ti avevo scambiato per Lady Oscar.

A parte la tutina rosa ed il rossetto color pesca, mi sembri un tantino fuori luogo, il porto è da qualche parte più avanti.

Pegasus dice l’unica cosa buona di tutta la puntata “Castalia, chi è questo pagliaccio?”, ma quanto mi ha stupito.

Allora Lamia (si chiama così? O.o) scappa per avvertire Saori, come se lei si fiondasse a proteggere il suo favorito, e Kiki –che era con loro già da prima– fa comparire l’armatura di Pegasus.

Questa benedetta Cloth ci mette almeno tre quarti d’ora per apparire, idiota di un Eris, perché non l’hai ammazzato subito?!

Mi sa che tu della lucertola non hai solo l’armatura, hai anche il cervello.

Tralasciamo la parte del consueto scazzottamento e passiamo direttamente a quando Marin colpisce il suo dolce cavallino e questo perde sangue.

Una cosa normale.

Solo che il sangue di Pegasus non è normale, è color lampone catarifrangente: Seiya, dopo questo piantala con il cibo thailandese.

Dopo che il ronzino schiatta i suoi nemici si prendono pure la rottura di seppellirlo: vi siete massacrati ed insultati per tre ore e vi prendete anche la briga di scavarvi la tomba?

Chi vi capisce è bravo…

O è uno più cretino di voi.

Non so come mai, ma la seconda ipotesi mi convince di più.

Adesso Marin ha fretta di tornare al Tempio, ma Eris vuole trovare gli altri Cavalieri e così il piano dell’aquilotta è rovinato.

Ma prima di parlarvi della geniale trovata di Marin, bisogna dare spazio a quello che è successo quando Pegasus è morto: tutti gli altri Saint, chi pregava, chi si faceva i cazzi suoi, hanno avvertito subito il pericolo.

Ma il migliore è stato Hyoga: la prima inquadratura mostra un gigantesco orso polare intento a mostrare le zanne con aria minacciosa, e tutti pensano che Hyoga stia combattendo contro

la bestia selvaggia per salvarsi la vita.

Ma poi il paperotto è tutto tranquillo, ed è intento ad agitare le mani come un fesso e dire “Ti è piaciuta a sardina?”.

Allora si capisce che la papera polare è allo zoo, e si aggiunge alla lista un altro buon motivo per spaccare la testa al Cigno.

Hyoga, sei sadico.

Come puoi pensare che ad un orso possa bastare una misera sardina?!

Certo che l’animale era incazzato di brutto!

Adesso, torniamo a Pegasus: Seiya è vivo e vegeto (sta meglio di tutti noi messi insieme), ed Eris allora sgasa di cervello perché s’è fatto prendere per le braghe da una donna, e decide

di far fuori Pegasus, anche perché deve tornare a farsi il trucco.

Eris evita le tecniche di Pegasus in modo davvero incredibile: pare che prima di combattere si lavi le mani con il Cif Crema per le superfici in metallo, e riesce a creare una barriera

praticamente indistruttibile.

Per non parlare del suo colpo micidiale.

Uno pensa ad un nome, che so, tipo Squartamento Immediato, o Dilaniamento degli Organi Interni Fino a Morte Certa (meglio conosciuto come DOIFMC), o ancora Esplosione di Dolore.

Mi andava bene anche Coltello da Bistecca.

Invece no: l’attacco di Eris si chiama Dita D’Argento.

Già.

Le spalma con lo Smack Brilla Acciaio.

Seiya perde altri trenta barili di sangue ed una goccia cade su Eris, allora questo pirlacchio decide di farsi un bel bagnetto a mare.

Nota: al posto dei gioiellini del Cavaliere c’è un buco nero, non si capisce se per riparare le sconcezze o proprio perché lì c’è un buco nero e basta.

Eris si fa un bel discorso tutto solo, i monologhi saranno una cosa frequentissima in queste circostanze, e viene interrotto da Seiya.

Si picchiano, e finalmente Eris viene colpito; qui fa un altro sproloquio stile Dorian Grey, su quanto lui sia bello perfetto e tutto, che non si è capito cosa c’entri in tutta al storia, mentre Seiya

ne approfitta per bloccarlo da dietro.

È una cosa intelligente quella che fa.

Non certo quella che dice.

Pegasus, tutto serio, annuncia: “Ecco fatto, Eris, ora sei tutto sporco!”.

Ma che vuol dire?!

Il classico “E’ la tua fine!” è passato di moda?!

Come se non bastasse, Pegasus prende a roteare in aria attaccato all’avversario come la patella sullo scoglio e continua: “Hai paura dell’acqua?”.

Mi spieghi che domanda è?

Chiedigli anche a che punto è con la raccolta dei punti delle Kinder Brioss, ormai ci siamo incuriositi tutti.

 

Oh, nel frattempo, mentre si svolge questa drammatica scena, c’è un breve intervallo durante il quale si vede Saori che entra nella sua casa…

Ed inizia a suonare il piano!!!

Di nuovo!

Non è che si preoccupa di vedere cosa si è salvato dopo l’incendio, no, la cosa più logica e quella di piantarsi sullo sgabello e strimpellare.

Perdindirindina, ma dov’eri tu quando Dio ha distribuito i cervelli?

Ad interromperla arriva Hyoga (chiamato dalla Lady per accorrere in soccorso di Pegasus) il quale si dirige poi verso il luogo indicato, lieto di poter tornare a distribuire la sua sfiga.

 

Sulla spiaggia, Pegasus ha sconfitto Eris per rubargli i già citati punti delle Kinder Brioss.

Riassumendo le altre due inutili puntate, Castalia viene legata al contrario alla croce di Pegasus da due brutti ceffi: un egizio della costellazione del cane rabbioso ed un altro occhi-ciunchi

della costellazione della balena di Pinocchio.

Pegasus torna sulla spiaggia, combattono, sconfigge la balena, Kiki libera Castalia che sconfigge l’altro, il quale, prima di morire, rivela che Arles s’è passato il week-end a plagiarli.

Ma Arles, non ti si smollano i coglioni?

Va bene, plagiare la gente può anche essere divertente, per le prime venti volte.

Trova un altro passatempo.

Che ti devo dire, vattene a lumache.

Adesso che i nemici sono stati sconfitti… arriva Hyoga.

Gioia mia, potevi metterci di più, come mai tanta fretta?

Per rimediare al ritardo fa una cosa intelligente e prende a schiaffi Seiya; poi notano un messaggio di Castalia “Proteggi Athena”: scusa, fino ad ora che ha fatto?

Più tardi i Cavalieri sono all’interno del Palazzo dei Tornei, invece di pensare ai chilometri di merda sotto i quali si ritrovano, Ikki se ne esce con la sparata “Milady, ricostruiremo il palazzo!”.

Ora, vabbè che sei stato per anni su un’isola vulcanica, ma i vapori sulfurei ti hanno dato al cervello di brutto.

Non è che dici “Milady, sconfiggeremo il male”, no, il palazzo è ben più importante.

Ma attenzione: è adesso che abbiamo la clamorosa notizia, una rivelazione che sconvolgerà per sempre le nostre esistenze e ci farà riflettere a fondo.

Taaaaa-dan! Saori è Athena!!

In un lungo flashback si vede Kido senior che trova il tizio morto (solo che ancora non è morto) il quale gli affida la neonata Athena spiegandogli la storia dei Cavalieri.

Il vecchio, invece di portare quel povero ragazzo all’ospedale, parte con un interrogatorio rimasto ancora irrisolto per ovvi motivi.

Così, la Milady è la reincarnazione di Athena, la Dea della guerra, della sapienza, dell’intelligenza.

Ve l’avevo detto che vi avrei sconvolti.

Dai: Saori ha bisogno di uno stuolo di 88 cristiani solo per spazzolarsi via le briciole dei wafer dal vestito senza essere uccisa da una di queste!

E di questi ottantotto, la metà tradiscono, l’altra metà muoiono… siamo messi bene, pensiamo ad un modo per salvarci dalle invasioni aliene da soli e facciamo prima.

E con questa rivelazione shock, vi lascio.

 

Rieccomi tra voi.

Scusate l’immenso ritardo, ho avuto un po’ da fare: tra scuola, casa, e Saint d’Argento mandati dal Sacerdote che mi perseguitavano non ho potuto fare prima.

Spero di farmi perdonare con questo capitolo e con la promessa del prossimo, dove ci sarà il tanto atteso accecamento del Dragone!

Ho già pensato tante cose cattive sugli occhi di Shiryu, quindi preparatevi al peggio.

Al MIO peggio v.v

 

KillerKing: Ciao! Diciamoci la verità: Seiya si butta nei burroni solo per metterci tre puntate di seguito a risalire, in modo che i nemici siano già stati sconfitti, o almeno stancati, dagli amici.

Così a lui non resta che finirli e farà sempre la figura del figo invincibile u_u

Per Ikki… ah, Ikki! Mi fa davvero venire i nervi quando spunta dal beato vuoto e salva le chiappe al fratello. Poi si lamenta che Shun non sa difendersi: evviva, arrivi sempre tu a tirarlo fuori da guai!

Mi spiace averti rovinato il mito de Cavalieri d’Argento, ma lo richiede la trama xD Non che facciano poi molto, in realtà, schioppano dopo una o due puntate! <.<

Al prossimo capitolo =)

 

Amaerise: Bentornata =) Hai perfettamente ragione: Arles deve pur fare qualcosa, si dà alla caccia a Saori come Taddeo a Bugs Bunny <__< sull’annegamento del pensiero di Seiya… ne parlerò, dato che ha fatto

Tanta fatica a citare una cosa così colta, rendiamogli onore.

L’intelligenza di Saori, non ne parliamo, quello è un tasto dolente.

Ed è anche una Dea! Come va male il mondo, al giorno d’oggi, non ci sono più gli Dei di una volta…

Detto questo, ti saluto =)

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Saga dei Cavalieri d'Argento (II Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

Saga dei Cavalieri d’Argento (II° Parte)

 

Scusate l’assenza, lo shock rinnovato nell’apprendere che Saori è la reincarnazione di Athena è stato difficile da smaltire.

Prima di continuare l’elenco degli avvenimenti drammatici della serie mi concedo un piccolo flashback per annotare la nuova opera d’arte della nostra Fenice: ricordate quando Ikki ha combattuto contro il Cavaliere della Fiamma?

Gigas s’era tutto rallegrato, pensava “Oh che bello, ora ‘sto figo ci aiuta a far fuori i Bronze!”, e come un pirla gli ha dato il bentornato come quelli della pubblicità della crociera Costa.

Per precisare, gli ha detto “Salve Phoenix, Arles sarà felice del tuo ritorno” o roba simile.

Peccato che Ikki si è già abbondantemente svuotato il sedere a sentire parlare di Arles, così, mettendo nuovamente alla prova la sua finissima vena poetica, risponde con una terzina

inventata sul momento:

Arlees…!/ Il solo nome di colui/ l’odio accende in me!”.

Da questo si capisce che Ikki non doveva diventare Cavaliere ma doveva restare a scrivere sonetti sui rotoloni Regina.

 

Passando oltre, riassumiamo gli ultimi avvenimenti: i Saints e la Lady sono nell’arena semidistrutta ad aspettare che anche l’ultimo pezzo di cornicione cada sulla testa di qualcuno, tanto peggio di così non possono diventare, quando arriva Babel.

Sì, Babel.

Siccome questo qui mi sembra uno abbastanza inutile lo eliminiamo, dicendo solo che ovviamente viene ucciso.

Il problema è da chi viene ucciso: finalmente Hyoga smuove il sedere e lo congela, un applauso.

A complicare le cose, però, compaiono tre mocciosi vestiti da puzzole spaziali con le armature del pesce spada, della volpe e di Zazu de Il Re Leone; io mi chiedo a cosa servono questi qui.

Sono arrivati, hanno messo le armature con un balletto che neanche Usagi Tsukino quando si trasforma in Sailor Moon, hanno mollato quattro cazzotti e se ne sono andati.

Probabilmente li aveva mandati Roberto Giacobbo di Voyager.

Nel frattempo Lady Isabel, con una scena molto alla Federigo Borromeo e l’Innominato, assolve Babel da tutte le accuse ed il tizio muore dopo averle visto i capelli diventare biondi grazie al nuovo Garnier Belle Color e gli occhi azzurri alla Voldemort.

Dopo questa cosa inutile lo scenario si sposta in Grecia, dove Phaeton… indovinate?

Chiede a Tisifone/Shaina/Tizia-in-perenne-fase-premestruale di uccidere i Bronze.

Quando si dice “non avere un cazzo da fare nella propria esistenza”.

Shaina, la quale poveretta non ci sperava più, decide di chiedere aiuto allo spietatissimo, temibilissimo, cattivissimo, fortissimo, inquietantissimo, stupidissimo… credo di potermi fermare qui,

Argo(r) di Perseo.

Argo non era di Ulisse?

Passaggio di proprietà?

Era così scassaballe che non lo voleva nessuno?

Bah.

Mi permetto di dire che Argor fino ad ora è il mio preferito.

Oltre ad essere discretamente gnocco è quello che fa più figura come cattivo, altro che Eris, che doveva spruzzarsi il profumino ogni mezz’ora neanche fosse una protezione gastrica.

Per darci prova della cattiveria di Argor si vedono due tizi che corrono disperati ed Aioria intento ad inseguirli per riportarli al Tempio.

Leo, Leo, mio caro Leo… ma i cazzi tuoi quando?!

Se vogliono scappare lasciali fot-… heeeeem, lasciali andare, cosa te ne frega, che si sfracellino in qualche dirupo per conto loro così la prossima volta imparano.

Arriva Argor e li fa diventare due statuine di pietra perché il suo scudo ha incisa la faccia di medusa, cosa strafigherrimamente fighissima.

Mentre tutte queste belle cose stanno accadendo, i Bronze si trovano nientemeno che nelle miniere di Moria, dove stanno studiando un piano.

Dopo 49 puntate occupate a perfezionare la tecnica dello spaccarsi il naso senza una minima goccia di sangue era anche ora.

 

SEIYA: Io andrò in Grecia! Sirio, vieni con me!

 

Anche quando cerca di mettere a repentaglio la vita il nostro Pegasus è in vena di fare il romantico.

Hyoga fa una faccia terribilmente delusa e risponde.

 

-Come?! E a me non hai pensato?

 

Senti, Cigno, vabbè che lui è il protagonista, ma date le facoltà mentali, di voi quattro se ne può fare uno alla volta.

Tieniti Shun e pazienta, avete altre tre serie e mezza per trovarvi in intimità.

I nostri Cavalieri decidono che Seiya, Shun e Shiryu andranno in Grecia, mentre la papera rimarrà con Saori nel caso la bimba avesse bisogno di un bicchiere d’acqua.

Kurumada doveva odiare anche gli aerei, con questo ne ha fatti schiantare già due.

Ad accogliere i precipitati ci sono Tisifone, Argor e nientemeno che Smeagol de Il Signore degli Anelli.

Cosa? Quello non…? Oh, bene: c’è stato un malinteso, dalla regia mi dicono che quello è Virnam, solo un cugino di Smeagol.

Il cugino bello.

Allora: Come ragione vuole Pegasus si imbosca pesta con Tisifone, Shiryu è pestato dal bruco umano alias Virnam perché questo qua ha poteri paranormali e sbatacchia il Dragone come la scatoletta del Miglior Gatto, e Shun viene deliberatamente deriso da Argor.

 

ARGOR: Sei sicuro di essere un maschietto?

 

Sue testuali parole.

Giuro.

Sìì, grande!”, mio testuale pensiero.

Questo sì che è un dubbio Amletico.

“Maschietto o non maschietto, palline o non palline”.

Questo è il dilemma.

O meglio, il dilemma è la scena dopo, perché non appena Argor ha posto la fatidica domanda l’inquadratura parte con uno zoom stratosferico ed inquadra le parti rilevanti del Cavaliere.

Solo che non c’era niente di rilevante.

Piatto come una pista da hockey.

Piallato fresco dal falegname.

Passato a fondo con il mattarello dal tizio delle emiliane Barilla.

Io questa cosa non me la spiego.

C’hanno certi tronchi di sequoia senza alcuno spessore, è anatomicamente incorretto.

L’unica con una porticina in quel modo è Barbie, non potete farmi vedere, che ne so, un Ikki che sembra scoppiare dai muscoli e poi… puff, dov’è l’elemento fondamentale?

Dove le lasciate le balle, avete pure un bellissimo gonnellino per proteggerle!

Adesso suppongo che sia opportuno fermare le mie considerazioni malate altrimenti sfioro il cinema porno.

Passiamo alla scena clou dell’intera puntata: Shun diventa un affare di pietra e Seiya, cretino, gli si piazza davanti ottenendo lo stessi risultato.

È da tanto che non parlavo dell’intelligenze di Seiya, per fortuna che lui me ne offre continuamente l’occasione.

IDIOTA!

Però mi è venuta un’idea: e se usassi i due bronzetti come avvertimento?

Se ad esempio li metto ai lati del portone di casa mia, non credo che qualcuno oserebbe più avvicinarsi.

Chiederò a Saori di prestarmeli.

Anche Virnam li raggiunge, e Shiryu ed Argor rimangono così da soli: ora abbiamo lo scudo del Dragone contro lo scudo della Medusa.

Ragazzi miei, invece di prendervi a schiaffi, perché non ve li spaccate in testa?

Chi sopravvive è il vincitore, il risultato è uguale.

Non voglio essere monotona descrivendo sempre le solite scene, purtroppo è una questione di trama: come logica vuole, Shiryu si dissangua, perde altri venti barili di sangue che ad averli

il Conte Dracula li considererebbe come manna dal cielo.

In seguito, però, Shiryu è in difficoltà e si ritrova a chiedersi “Quale sarà il suo punto debole? Deve averne uno!”.

Dragone, posso darti una soluzione spartana ma efficace?

Piazzagli una ginocchiata in mezzo ai gioiellini e ti assicuro che il dubbio te lo risolvi subito.

Chissà perché Shiryu non segue il mio consiglio e fa una cosa apparentemente senza senso: si strappa i pantaloni.

Ora, per chi ha una mente perversa come la mia, questa potrebbe essere una buona occasione per vedere qualcosa di interessante, non dico tutto l’armamentario draghesco, ma almeno un rettangolino di boxer ci stava.

Comunque sia, con la stoffa strappata Shiryu si benda, poi prende una mazza per giocare alla pignatta con la testa dell’avversario… o forse no, no, il Dragone si limita a lanciare contro Argor

il Colpo del Drago Nascente, che non è più segreto perché ormai lo conoscono tutti.

La brillante idea non funziona ed il braccio con lo scudo del Drago viene prontamente pietrificato.

Per fortuna che in aiuto del cinese capellone arrivano proprio loro, i Cavalieri d’Acciaio, Stagno, Cuki antiaderente, quello che vi pare.

Questi poveretti sono dei falliti, non li conosce proprio nessuno, Argor infatti deve avere la carta d’identità per capire chi siano i tre mocciosetti dai capelli impossibili.

Il primo Cavaliere d’Acciaio arriva volando con un deltaplano, stile Kaito Kid di Conan, il secondo entra in scena sul surf e poco ci manca che investa Argor, il terzo sbuca da una montagna scavando una perfetta galleria, adesso ci mancano solo le lampadine arancioni.

(A proposito, nel frattempo Hyoga ed Ikki sono su un jet diretto in Grecia. Il jet è superveloce ma ci mette due puntate per arrivare).

I soldatini di stagno picchiano Argor, ma poi vengono atterrati e lo scontro tra il Drago e la Medusa continua.

Shiryu prende una decisione drasticamente coraggiosa: per salvare i suoi amici, si caverà gli occhi in modo da non vedere lo scudo.

Uau.

È un atto davvero notevole, però… Shiryu, mi spieghi perché ti cechi le altre novantanove volte?

No, perché questo qui è con le bende agli occhi una puntata sì e l’altra pure.

Secondo la mia modesta opinione è pure una finta: in realtà Shiryu non ne può più di vedere le continue cazzate della sua Dea e cerca di limitare i danni dandosi per mutilato di guerra.

Shiryu, Shiryu… dimmi, ma perché non trovi un altro passatempo?

Mi accontento di vederti colorare l’album di Winnie the Pooh, giocare con il libro sticker di Dora l’Esploratrice, impara la Bibbia a memoria, datti latitante, vai a farti una vacanza ai tropici,

un safari in Africa, scala le vette dell’Himalaya, vai a piantare banane in Cile.

Vai a vendere cocco sulle spiagge italiane.

Cerca il geco Pollinario nella Foresta Pluviale.

Segui le tracce dello zibibbo nano in Australia (<- non cercate di capire cosa sia lo zibibbo nano: me lo sono inventato).

Fatti assumere come donatore di sangue, almeno non lo sprechi.

Vedi se Babbo Natale ti assume come folletto.

Trovati un passatempo, che noi di vederti sanguinare le cavità orbitali ci siamo un po’ ammaccati le chiappe.

Comunque sia, il succo della cosa è che Argor schiatta e Seiya e Shun tornano normali (NO! Ed io cosa metto davanti alla mia porta?! … Hum, però forse da normali fanno anche più effetto).

In tutto questo i Cavalieri d’Acciaio si dileguano… ragazzi, io non lo vorrei dire, però si dileguano saltellando e piroettando giù dai burroni.

Oltre ad essere “famosissimi” sono anche del clown pazzi, imparentati con il Joker.

Mentre Shiryu viene operato i Saints parlano con il professor Rigen, un tizio che ha costruito le armature d’Acciaio: pare che Mitsumasa fosse un fan dei Power Rangers e dei Transformers

e che abbia disegnato le armature sulla base dei suoi idoli, presentando poi il lavoro al professore.

Le armature d’Acciaio sono tecnologiche.

Come se un armatura servisse ad impallinare le lepri usando una rivoltella incorporata.

Bè, comunque, ad un certo punto i Saints si ritrovano tutti dietro la porta della sala operatoria e, quando i medici escono, ecco che Seiya fa una domanda intelligentissima.

 

SEIYA: Shiryu! Come stai?

 

Come può stare?!

Dunque, vediamo, si è spappolato i bulbi oculari, rimarrà cieco a vita, non potrà combattere e sanguinare per un bel po’… direi che sta benissimo.

Si decide che Shiryu tornerà in Cina con la sua ragazza, dove almeno per un po’ nessuno gli romperà le scatole.

Male che vada, può trovare un burrone e lanciarsi prendendo esempio dal suo dolce amico Pegasuccio-Puccio.

Ci spostiamo per un attimo in Grecia, dove il Sacerdote si sta friggendo il cervello perché vuole trovare il modo per levarsi i Saints dai cosiddetti coglioni; chiede a Phaeton di avere

 le loro teste (io ancora mi chiedo cosa se ne faccia, le usa come pentole o porta-spumante?), il ministro si trova nello sterco perché se non uccide i Bronze in fretta Arles prenderà la sua,

di testa, in tutto questo Tisifone rompe perché vuole la missione di far fuori i marmocchi.

Ma Phaeton ha già pensato a qualcuno che possa risolvergli l’impiccio: contatta così Hitchcock e gli rifila il problema.

Alfred ne approfitta e decide di girare una nuova versione de Gli Uccelli e, insieme al suo aiuto-regista Damian (anche lui parente di Smeagol) mette su un piano per catturare Saori.

Nelle miniere di Moria, intanto, Saori si danna perché non riesce a trovare il Grande Tempio.

Ora, se si chiama GRANDE ci sarà pure un motivo, sei tu cretina che non riesci a trovarlo con tutti gli aggeggi tecnologicamente sofisticati che ti ritrovi.

Mentre lei si trova nei casini, si sta svolgendo una “pacifica” discussione tra i Cavalieri:

 

SEIYA: Uhuuuuhu! Come faremo senza Shiryuuu?!

 

E giù un discorso accorato su come Shiryu recupererà la vista e picchierà i Cavalieri nemici insieme a lui.

A questo punto si intromette Ikki.

Ikki.

Io contavo su di te per quanto riguardava il livello celebrale della combriccola, non puoi uscirtene con un commento così ridicolo.

Ikki risponde “Che stupidata”.

Tanto per fare un esempio, io “che stupidata” l’ho detto fino alle elementari, poi sono passata a “Che cazzata/minchiata/coglionata” e altro.

Io confidavo in uno sproloquio di Ikki sul fatto che Seiya ci sta piallando il sedere con la sua malsana cotta per il cinese fratello di Mulan, invece devo sentire una cosa forse più stupida.

Poi però la Fenice si fa perdonare perché decide di mandare tutti a quel paese ed andarsene per i cavoli suoi; era ora che qualcuno lo facesse.

A cercare di fermarlo interviene Saori, la quale con la sua… come possiamo chiamarla?

Autorità?

Va bene, prendiamola per buona: con la sua “autorità” intima al Cavaliere di fermarsi, gentilmente se la cosa non lo disturba.

Ikki, con mia enorme soddisfazione, la manda indirettamente a quel paese e saluta la banda.

C’è da dire che se uno preferisce starsene da solo su un’isola vulcanica con un cratere sotto il culo anziché obbedirti hai qualche problema, Saori cara.

E c’è anche da aggiungere che Ikki ha preoccupanti sbalzi di personalità, perché alla base diceva che Shiryu non guarirà mai, resterà un pirla orbo per il resto dei suoi giorni, non sarà

di nessuna utilità in battaglia, insomma, l’ha incoraggiato in tutti i modi come solo i veri amici fanno… e fuori si mette a parlare da solo dicendo che combatteranno tutti insieme.

Se c’è qualcuno che lo capisce si faccia avanti.

Prima di andarsene, Phoenix vede degli uccellacci pulciosi in attesa di qualcosa, e pensa che potrebbero essere una trappola di Arles.

Ma poi se ne va tranquillo, tanto Saori non è così stupida da lasciarsi rapire da dei piccioni assatanati.

O forse sì?

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

*Sbuca timidamente da un angolo* vi prego, non mi uccidete!

Lo so sono dannatamente in ritardo e vorrei poter dire che sono stata rincorsa dagli scagnozzi di Arles fino ad ora, ma la scusa non reggerebbe.

Vogliate avere tanta pazienza con me, spero di aggiornare prima la prossima volta ^^

 

KillerKing: Ciao! Sì, mi aggiro ancora per questo settore, posto qualche boiata e poi scompaio, sono fatta così.

Bello per eccellenza= Aphrodite… bah, è vero che a molte fa girare la testa, a me personalmente non è che ispiri poi tanto, il buon Dite…

Preferisco uno “bello e bastardo” stile Death Mask o Kanon che un individuo dalla dubbia sessualità che lancia roselline come fossero granate!

Come vedi sono stata buona con Argor, è anche il mio preferito dei Silver (nonché l’unico UOMO credibile <.<).

Alla prossima parte! J

 

Sharmagic_Borealis: Buon giorno =) allora, con le recensioni mi hai messa in crisi <.< vedrò di rispondere alla meno peggio xD

Diciamo che l’imbecillità di Seiya e quella di Saori si equivalgono, Seiya si salva solo perché almeno combatte e cerca di fare qualcosa di utile per l’umanità.

Dio, come ha potuto Kurumada inventare due protagonisti così idioti e rovinare un intera serie?! Che nerviii!! >//<

Su Eris… sorvoliamo.

Sulla sfiga di Hyoga pure.

Faccio prima a ringraziarti per tutte le recensioni e darti appuntamento al prossimo capitolo ;)

 

Romantica_Visione: Ciao J bè, io sono sempre che me la discuto con la tv quando mi capita di vedere qualche puntata xD

Le tecniche di combattimento di Seiya a volte lasciano a desiderare: dico, tu hai uno nudo, ti basta un misero Fulmine per farlo fuori, invece no, vestiti e riprendiamo

lo scontro <.< quanto è scemo quel ragazzo -.-“

Spero di aggiornare il più presto possibile ^^ un bacio

 

RT69 Aoryu: Oh, il mio so(r)cio xD L’ottavo senso, eh?  Ammettilo, tu corrompi Hades per farti tornare sulla terra v.v voglio la verità xD

Per la scalata delle dodici case ci vorrà ancora un po’ anche se credo proprio che salterò le puntate inutili (vedi Demetrios, l’amico di Shiryu che poi diventa nemico

e ritorna amico subito prima di schiattare <.<).

Ci si sente J

 

Lovecraft Kane: Good morning! No, non sei l’unica a rimanere così O_O” davanti l’oscenità dei Saints, hai buona compagnia!

Uno degli accecamenti di Shiryu è andato, ora si avvicinano quegli adorabili complessati dei Gold ;)

Toccherà anche a loro ehehe!

Alla prossima ^^

 

Amaerise: Ciao =)

Contentissima che ti sia piaciuto il capitolo, spero che anche questo sia stato apprezzato J

Un bacio ^^

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Saga dei Cavalieri d'Argento (III Parte) ***


Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya

Saga dei Cavalieri d’Argento (III° Parte)

 

La risposta al nostro dilemma precedente è sì, Saori è così stupida da farsi rapire da degli uccellacci.

Qualcuno aveva dubbi?

I Cavalieri sono richiamati dall’urletto isterico di Lady Saori, la quale è stata non si sa bene come legata ed ora i corvi di Damian la stanno portando via per il bene dell’intero genere umano.

Seiya parte all’inseguimento.

Gli uccellacci raggiungono il cugino di Smeagol, il quale vuole un bene immenso alle sue creature, di fatto dice “Oh oh, i corvacci sono tornati dal loro padrone!”.

Damian sta per portare Saori al Tempio quando Seiya, che si arrampicava su un burrone giusto per mantenere la sua nomina, arriva e, invidioso di Ikki, anche lui si presenta con il sonetto “Pegasus è il mio nome, di Athena Cavaliere”.

Non credo ci sia uno scontro più ridicolo di quello tra Pegasus e Damian: l’ammaestratore di corvi ad un certo punto si mette a ballare Gangnam Style per dire ai corvi di attaccare il ronzino.

Chi è l’idiota che ha detto che la comunicazione sta facendo grandi progressi?

Finalmente abbiamo trovato un valido motivo per denunciare Seiya: uccide deliberatamente i volatili.

Edoardo Stoppa ne sarebbe orripilato.

Questo si chiama piccionicidio intenzionale, con tanto di aggravanti sul metodo; Seiya era quello che arrostiva i polli Amadori, con un solo Fulmine di Pegasus riempiva una confezione

formato famiglia.

Allora Damian riserva all’avversario una sorte davvero terribile: lo ricopre di piume.

Ma tu sai quanti cuscini ci venivano fuori?

Che spreco!

Pegasus però si libera e si prende Sori in braccio, per carità, non facciamola stare in piedi che si stanca.

Arriva Tisifone, e con lei una citazione che non sta né in cielo né in terra.

 

SEIIYA: Tisifone, vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.

 

Qualcuno mi spieghi cosa cavolo c’entra, perché io proprio non riesco ad afferrarne il nesso.

Subito dopo, forse per la vergogna, Seiya…

Si butta in un burrone portandosi dietro Saori.

Tranquillo, potevi buttare solo lei, tu non sei così male.

Come se non bastasse ne approfitta per rompersi un braccio.

Anche Shaina si butta, e tutti rimangono sul fondo fino alla mattina dopo, quando Saori si sveglia sull’unico tappetino erboso mentre Seiya s’è spiattellato su un costone di roccia.

Ditemi se è una cosa normale.

Non so perché, a questo punto, si vede Saori che corre.

E fin qua nulla di strano.

Il problema è che l’adorabile imbranata corre in modo davvero strano, mio cugino di tre anni ha già più coordinazione motoria: Saori butta le gambe e le braccia di lato, sembra quella della pubblicità della Calzedonia.

Se le mettessero uno scarafaggio nelle mutande si agiterebbe di meno.

Bè a questo punto i due sono soli, in un luogo deserto, ed invece di cercare un modo per risalire Saori pensa bene di mettersi a sbaciucchiare il ronzino.

Peccato che non riesce nel suo intento: proprio in questo momento arriva Tisifone e la fa rimbecillire “Se solo ti azzardi a baciarlo!”.

Ed ha pure ragione.

Seiya, cosa hai al posto degli occhi?

Chi è quello cieco, tu o Shiryu?

Come fai a preferire Saori a Shaina?

Va bene, Tisifone sarà sempre in pieno ciclo, ma se le regali una confezione di Seta Ultra al giorno potrebbe diventare trattabile.

Le due allora fanno tira e molla con il povero ragazzo “Lui è mio!” “No, è mio!” “No, è mio! Lo devo proteggere!” “No, è mio! Lo devo uccidere!” fino a quando arrivano anche Hyoga e Shun.

Alla fine Damian rimbecillisce perché i suoi corvi preferiscono Saori a lui e cade nel burrone.

A questo punto arrivano altri due loschi figuri, come al solito entrando in scena con la tipica risata da lemure drogato.

I nuovi arrivati sono Agape dell’Auriga e Vesta di Cerbero.

Mi chiedo dove sia Armadio della Scavolini.

Questi due naturalmente vogliono portare Saori al Tempio e potrebbero riuscire a levarcela di torno una buona volta, però in aiuto di Saori arrivano Hyoga e Shun ed inizia un epico combattimento con palle chiodate, scudi-boomerang e catene animate da vita propria, in più il Cigno ci delizia con il suo balletto da Lago dei Cigni, dove il cigno preferisce schiattare strozzandosi con un moscerino pur di non vederlo.

Però… il tentativo dei due Cavalieri di salvare la tizia vestita di lenzuola fallisce quando entrambi vengono scaraventati giù dal burrone.

Giuro, sto odiando i dirupi.

Mi sembra di essere monotona a descrivere ragazzini disperati che si lanciano dai precipizi un po’ per necessità, un po’ perché il cervello proprio non funziona.

Per adesso lasciamo i due Saints in intimità a penzolare come salami stagionati, appesi all’unico ramo nel raggio di centinaia di chilometri, e passiamo ai nemici: Agape e Vesta già pensano di portarsi via Saori e poterla finalmente uccidere un volta in Grecia, sfortunatamente il loro losco piano viene nuovamente interrotto da Phoenix, arrivato per aiutare gli amici perché ormai ha capito che se non ci sono lui e Shiryu quella maniata di scemi non riesce neanche a fare un panino.

Io ho sempre una domanda da fare alla Fenice: che i compagni sono in pericolo bene o male lo capisce grazie al cosmo o altre diavolerie celesti, ma come cavolo fa ad arrivare o partire da un’isola deserta nel giro di mezz’ora?

Povero ragazzo, arriva sulla sua isoletta sperduta e se ne deve subito andare per aiutare gli altri.

Ikki, sappi che ti compatisco profondamente.

Una volta arrivato, però, Phoenix non attacca subito i nemici, si mette a discutere beatamente con Saori su quanto il povero Pegasus sia stato sfortunato; scusa, ma chi gliel’ha detto di lanciarsi da una rupe?

Non è sfortuna: è minchionaggine.

I nemici interrompono la discussione dicendo “Se avete finito di chiacchierare noi attacchiamo!”.

Poveretti, saranno pure brutti come la fame ma hanno ragione, non potete parlare quando siete sotto il casco del parrucchiere?

Ikki recupera la serietà cavalleresca e risponde “Sono qui per questo, buffone!”… con una voce da… non si più a cosa paragonarlo.

Davvero, mi trovo in crisi.

Povero Phoenix, gli hanno messo una voce che sembra Babbo Natale indemoniato.

Sembra un cavernicolo.

Persino la Bestia de La Bella e La Bestia scandiva meglio le parole, Ikki sembra un cantante lirico che ha ingoiato un motore di aliscafo.

Per non tirarla tanto: Ikki sconfigge Agape (o l’altro, non li distinguo e non mi sembra importante) fingendo di essere il fantasma di Banquo di Macbeth, subito dopo gli scemi risalgono dal burrone, il tizio con la palla chiodata è ancora vivo e si mette a giocare al tiro alla fune con Andromeda.

Mentre questi qui si affrontano vi metto a parte della mia geniale intuizione: Shun è un tenerone.

E con tenerone non intendo un cucciolo coccolo peluchoso, intendo proprio Tenerone di Casa Modena, una rondellina di prosciutto rosa e morbidosa pronta da mettere sulla griglia.

Fine idea brillante.

Incredibile, Shun spezza la catena del nemico e gli rompe letteralmente le palle, nel senso che la mazza chiodata va in frantumi e l’avversario muore disperato, per non essere monotoni.

Per accelerare le pratiche mi limiterei ad un riassunto approssimativo delle puntate seguenti: Ikki torna sulla sua isoletta sperduta dove sconfigge un tizio con un pasticcino al caffè spiaccicato su un occhio, Shiryu torna in Cina dove un suo amico, diventato suo nemico, lo affronta, il Dragone lo sconfigge e l’amico diventato nemico ritorna amico un secondo prima di morire.

Nel frattempo Seiya è andato a Lourdes per prendere l’acqua della sorgente della Madonna e sconfigge un coso ragnoso brutto, e subito dopo torna alla villa di Saori perché l’elmo di Optimus Prime è sparito misteriosamente.

Proprio qui Seiya scopre di avere la febbre e viene portato all’ospedale.

Solo che quella gran testa di asino non ci pensa proprio a riposarsi, così cerca un modo per spaccarsi il cranio, casomai gli restasse un minimo di intelletto.

Cosa fa?

Scappa dall’ospedale e prontamente viene rincorso da Miho/Lamia/Lama… insomma, da quella là.

Il cretino si infiltra in un bosco, dove Tisifone sta appostata su un albero aspettando il momento buono per fare la festa al Saint e fargli rimpiangere tutte le volte in cui lo trova imboscato

con una qualche ragazza; quando nei burroni, quando in mezzo agli alberi, c’è sempre qualcuna con cui lui se la spassa.

Per farla breve, inizia l’ennesima scazzottata tra i due.

Passiamo a cose decisamente più interessanti: per porre fine alla monotonia del sangue di Seiya lo scenario si sposta… nella vasca da bagno del Gran Sacerdote!

Illudendo le mie aspettative, il Divino Uomo compare vestito nel giro di pochi minuti, una volta tanto che potevamo vedere qualcosa di buono.

Il Sacerdote ha convocato Sgorbio… Ops, scusate, Scorpio, dato che non ha trovato nessun’altro Cavaliere d’Oro.

Mica scemi, loro: hanno capito già da tempo che il Sacerdote è mezzo suonato e si sono prudentemente dileguati, chi in montagna, chi si è nascosto in mezzo alle nevi perenni mimetizzandosi con una volpe bianca sulla testa.

Scorpio è l’unico pirla che non è stato capace di trovare un posto su un barcone di immigrati.

L’unico commento dello Scorpione sul conto dei Saint di Bronzo è “I Cavalieri dello Zodiaco sono pazzi completi!”.

Quest’uomo è un mito.

Non è neanche entrato in scena ed ha già capito con chi ha a  che fare.

Invece di dire semplicemente “falli fuori” Arles si mette a fare il conto dei morti, neanche fosse il Papa che deve recitare la messa per le vittime del terremoto.

Eris della Lucertola – prega per noi, Argor di Perseo – prega per noi…

Sembrano le elezioni del Presidente, tanto per calarci nell’attualità.

Agape dell’Auriga, Auriga Agape, Agape, Agape for President.

Habeamus Papam Vestam Cerberum.

Non è che poi fossero gravi perdite.

Ragazzi, facciamo il conto: un tizio dalla dubbia sessualità, uno con i capelli color carota, un altro che si fa sconfiggere da Shun, uno che senza il suo scudo si ritrova fottuto…

In tutta sincerità, è anche meglio che li abbiano fatti fuori.

Una volta che la missione è stata affidata a Scorpio arriva Aioria a rompere inevitabilmente le scatole: il poverino si sente inferiore, lui è l’unico che ancora non ha provato ad uccidere Seiya, diamogli una chance.

Da sicario, Scorpio si ritrova a fare la spia per seguire il Leone nella sua impresa, ormai è noto che il leone è un po’ tonto e potrebbe scambiare Seiya con un tacchino.

In tutto questo, Seiya e Tisifone se la parlano ancora.

È probabile che ormai Pegasus morirà di vecchiaia se la sacerdotessa non si muove a staccargli la testa.

 

 

Salve, popolo di EFP!

Finalmente si sta avvicinando la Saga del Grande Tempio! *__*

Credevate che non ci sarei mai arrivata, no? Invece eccoci quasi… con tempi biblici, ma eccoci quasi ;) xD

 

P.S: Visto che oggi è la giornata della Liberazione… non credete sia l’opportunità giusta per liberarci di Saori?

 

Mycottonsweetness: Ben approdata in questa cavolata parodistica xD

Grazie mille per i complimenti ^^ (non sono l’unica a pensare che tra i Saints ci siano le guerriere Sailor, vero?)

 

CowgirlSara: Buongiorno!

Più che interrogativi, alcuni sono veri e propri dubbi Amletici, soprattutto la vera natura di Andromeda!

Seiya poverino non è tanto male, peccato che va ad innamorarsi di quella bambolina di legno -__- e poi, bè… perché a volte è davvero insopportabile di suo u.u

Ai Gold ci arriverò presto, lo spero!

Al prossimo capitolo J

 

Lovecraft Kane: Ciao ^^

Non parliamo degli accecamenti, potrei arrivare a scrivere un trattato.

Sul fatto di Ikki… io l’ho sempre detto, quel ragazzo lo compatisco ogni singola puntata… lo adoro ogni volta che lascia Saori nei casini :3

Stendiamo un velo pietoso anche sui miei ritardi, te ne prego ‘‘^^7 xD

Al prossimo aggiornamento, spero! 

 

Sharmagic_Borealis: Buon giorno a te!

Io ancora sto a chiedermi l’utilità dei Cavalieri d’Acciaio, questo non me lo spiegherò mai e poi mai.

Otto scemi invece di cinque, sai che guadagno .-. (nove contando Saori… anzi, almeno venti contando Saori xD).

Il QI di Ikki è sceso irrimediabilmente, deve pur adattarsi al gruppo, no?

Tra poco i cari Gold *___*

Baci ^^

 

Vale_Aries: Benvenuta a bordo =)

Cara mia, ti appoggio in tutto e per tutto: Shun… lasciamo stare, io la prima volta che l’ho visto pensavo fosse, che so, la fidanzata di qualcuno… *no comment*

Stessa cosa per l’importanza di Seiya: ci credo che vince sempre, arriva quando il nemico è stato già scassato dai suoi compagni!

Bah, meglio non pensarci u.u

A presto! ^^

 

Inoltre ringrazio Amaerise, Data81, Iri, Merendero, Pisces no Urania e RT69 Aoryu per aver messo la fic tra i Preferiti, e Ace 12, Antares 91, ChibiRoby, KillerKing, Lady Tsuki, Lovecraft Kane, Pisces no Urania, Ren 92, Resmea, Romantica_Visione, Sarainsb, Sharmagic_Borealis e Varda per averla inserita tra i Seguiti.

E grazie ad Aries_no_Nike per averla inserita tra le storie da ricordare.

 

I Gold Saints si fanno sempre più vicini.

E, con loro, gli innumerevoli bagnetti di Arles! *ççççç*

Con il vostro permesso, vi saluto così posso andare a sbavare da un'altra parte xD

Al prossimo capitolo,

Rory_Chan

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1351083