Pigiama party

di Lily Juvenile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A casa di Sierra ***
Capitolo 2: *** Forse c'è ancora una speranza per noi ***
Capitolo 3: *** Il piano ha inizio ***



Capitolo 1
*** A casa di Sierra ***


Image and video hosting by TinyPic    Pigiama party
 


Premetti con il dito sul campanello e attesi che qualcuno mi venisse ad aprire.
La porta si aprì con un cigolio e una faccia amica mi si presentò davanti.
-Courtney, finalmente! Vieni, entra, le altre sono già qui!- Sierra si spostò di lato per farmi entrare.
Entrai e lei mi accompagnò nella sua camera: stile semplice, moquette bianca, pareti lilla e mobili bianchi, un divanetto bianco, un tavolino sempre bianco, la televisione al plasma da 50 pollici e un piccolo acquario salato su un mobile.
Il suo letto aveva le coperte viola e la spalliera bianca, molto elaborata.
Ai muri erano completamente tappezzati di foto di Chris, del reality, ma soprattutto di Cody.
Ovviamente lei mi fece fare il giro della casa.
Volsi lo sguardo verso le altre ospiti.
Sierra aveva invitato tante ragazze: Lindsay, Bridgette, LeShawna, Katie e Sadie, Izzy, perfino Heather era venuta.
Rimasi sconvolta quando da dietro un magazine, vidi gli occhi neri di Gwen che correvano lungo le parole svogliatamente.
La gotica alzò lo sguardò e sgranò gli occhi, arrossì (cosa che fu facile da notare perché era in contrasto con la sua carnagione cadaverica) e nascose il viso dietro il giornalino.
Digrignai i denti.
Stavo per andare là e dirgliene quattro, quando Bridgette, capita la situazione, mi fermò e mi prese da parte per parlare in privato.
-Courtney, ti prego, non fare scenate!- implorò.
-Non mi avevi detto che avresti invitato anche lei! Non credo di poter sopportare anche solo la sua presenza!-
La mia amica sospirò.
-Sierra non ha invitato Gwen solo perché è mia amica, ma anche per tentare di riappacificarvi. Ti prego Court, provaci almeno. Non sei obbligata a parlarle ma non fare scenate.-
Sospirai anche io, rassegnata.
-Va bene…- dissi arrabbiata.
Non mi piaceva l’idea di condividere anche solo una stanza con Gwen, lo facevo solo per non rovinare la festa di compleanno di Bridgette.
Lei sorrise e tornammo dalle altre. Tutte mi salutarono. Sentii perfino la darkettona sussurrare un “Ciao Courtney”.
Sorrisi alle altre. Tutto sommato non mi dispiaceva stare lì, bastava non parlare con Gwen.
Sierra mi indicò una stanza dove mi svestii e mi misi il mio pigiama: un completo con le braghette corte viola molto sopra il ginocchio e una canottiera lilla, che lasciava scoperto l’ombelico, con gli spallini.  
Visto che era estate il mio pigiama era leggero.
Tornai di là con le altre che chiacchieravano e mi sedetti vicino a Heather. L’asiatica indossava un pigiama con i pantaloni rossi lunghi e la maglietta con le maniche corte color crema, con un coniglietto stampato sopra. Era scalza.
-Come mai qui Heather?- chiesi.
Lei sbuffò.
-Mi sono sempre piaciuti i pigiama party. Anche se in questo ci sono solo sfigate, non avevo niente da fare questa sera…- rispose in tono altezzoso.
-E tu invece?-
-Sierra è mia amica, è il suo compleanno.-
Heather alzò gli occhi al cielo.
-Scommetto che non saresti venuta se avessi saputo che veniva anche Gwen.-
-Beh…- stavo per rispondere quando Heather continuò.
-Ma a pensarci bene è Gwen che non sarebbe dovuta venire. Non è molto appezzata.-
Alzai le sopracciglia fissando la moquette blu, pensando che anche Heather e Gwen si odiavano.
-Già…- risposi. –E con LeShawna?- fissai la mia compagna nei suoi occhi grigi.
-Non me ne preoccupo: una tipa così scialba non è degna di essere neanche un mio problema. Lo stesso per Gwen.-
Annuii.
Bridgette appoggiò un vassoio azzurro sul tavolino con i brownies al cioccolato.
Ne prese uno e lo mangiò.
-Ragazze! Ho un idea…- disse masticando il dolcetto. –Facciamoci la manicure!- la bionda tirò fuori un cofanetto con dentro gli smalti.
-Sìììì!- dissero Katie e Sadie in coro.
Lindsay prese un flacone fuxia e sorrise alle finte gemelle.
-Proviamo!- la ragazza prese la mano di Sadie, le pitturò un’unghia e, alla fine, storse la bocca.
-Mmm… proviamo qualcos’altro!- Lindsay prese il flacone blu elettrico.
Le amiche risero.
Intanto che guardavo le tre oche divertirsi, Sierra mi prese la mano.
-Hey, ma…che fai?!- ritirai la mano, ma Sierra me la riprese.
-Andiamo Court, devi rilassarti!-
Alla fine mi rassegnai.
Sierra scelse un colore che si intonava con il mio pigiama, viola.
Io voltai la faccia dall’altra parte, mentre la viola mi metteva lo smalto.
Sierra portava i capelli viola non più legati, ma sciolti e la folta chioma colorata le ricadeva sulle spalle, non indossava la maglietta, ma solo il reggiseno lilla e i pantaloncini sempre dello stesso colore.
Aveva anche uno scialle trasparente viola chiaro.
La ragazza iniziò a parlare e parlare.
-Court, lo so che la presenza di Gwen ti da fastidio, ma dobbiamo cercare di essere tutte amiche! Una volta, quando ero alle medie…- ma io non la ascoltavo più di tanto.
Ero concentrata su Gwen, che si stava spalmando lo smalto nero mentre lei e LeShawna parlavano.
Mi girai un attimo e, quando ripresi a guardarla, notai che Heather aveva lo smalto tutto addosso.
La mora gridò di rabbia. Scommetto che era stata la darkettona.
-GRRR…ti spalmerò quel fottutissimo smalto dozzinale addosso!!!-
Allora Heather si alzò, prese lo smalto scuro dalle mani cadaveriche di Gwen e glielo tirò addosso.
Ho vinto la scommessa, a quanto pare.
Le due a questo punto iniziarono una lotta.
Presero gli altri flaconi dalla scatola quando Sierra e LeShawna intervennero, separandole.
-Andiamo Gwen, lasciala stare!- LeShawna allontanò la gotica.
-Fantastico.- dissi. –Di bene in meglio…-
 
 
Geoff prese un altro drink e lo bevve in un sorso.
Era annoiato, nonostante fosse in una discoteca.
Un ragazzo lo chiamò.
La cresta verde si confondeva con le luci colorate.
-Geoff, amico! Che fai qui?-
-Duncan! Ah, niente…-
-E Bridgette?- chiese il punk.
-Lei? È al pigiama party di Sierra con le altre. Io mi annoio…-
Duncan si girò verso il cameriere e chiese un drink.
Sorseggiando la bevanda, Duncan ghignò.
-Ti annoi? Bene. So perfettamente come divertirci…-
Duncan fece segno di avvicinarsi e sussurrò all’amico il suo piano…
 
 
Angolo Autrice
 
Salve, eccomi qui! Un’altra fanfic, questa sarà corta, ma mi dedicherò soprattutto a questa e a “They are all that I have”.
La dedico alla mia migliore amica Sara che ha compiuto gli anni 2 giorni fa J
Beh, che dire, recensite!
 
 

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Capitolo 2
*** Forse c'è ancora una speranza per noi ***


 
 
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Le ragazze si calmarono e vennero messe a debita distanza.
Così finalmente iniziammo a rilassarci.
Bridgette, Katie e Sadie, Gwen e Izzy si misero a sgranocchiare i brownies, mentre Lindsay e Heather leggevano una rivista.
Sierra si spazzolava i capelli viola seduta sul letto mentre chiacchierava con la bionda e l’asiatica.
Io scrivevo sul mio diario da sola.
 
Caro diario,
sono appena arrivata a casa di Sierra, che ha fatto un pigiama party per il suo compleanno.
C’è anche la darkettona. Questo non mi piace, ovviamente non ho ancora dimenticato quello che lei e Duncan hanno fatto…
Prima Heather e la darkettona si sono tirate lo smalto addosso a vicenda.
È stato divertentissimo vedere Gwen ricoperta di smalto nero, eheheheh!
Ora ci stiamo solo rilassando, sono qui vicino al letto di Sierra e sto ascoltando la conversazione fra lei e Heather e Lindsay.
In pratica l’argomento è Cody, come sempre.
Di notte ho intenzione di disegnare i baffi a Gwen con il pennarello, semmai dormiremo.
E le dipingerò tutto il corpo! Eh sì, sono proprio cattiva. Vorrei fare una lista di tutte le cose che non mi piacciono di lei, ma mi stanno chiamando.
A dopo,
Courtney.

 
Sierra mi stava chiamando.
-Ragazze, facciamoci i capelli!-
Vidi Lindsay che strabuzzava gli occhi dalla gioia.
Allora tutte si misero a coppie e presero i capelli della compagna.
Mi guardai intorno: Lindsay e Heather, Katie e Sadie, LeShawna e Bridgette, Sierra e Izzy…la dark era da sola, come me.
Oh, fantastico.
Guardai le altre con rabbia: ero sicura che l’avessero fatto apposta.
Ovviamente non mi sarei mai fatta toccare i capelli da Gwen.
Bridgette cercò di convincermi.
-No! Mai e poi mai!-
-Ti prego!-
-NO!-
Non c’era verso.
Gwen era piuttosto a disagio, poi si avvicinò a me.
-Courtney?-
Girai la testa dall’altra parte.
-Visto che siamo rimaste solo noi due, posso acconciarti i capelli, se vuoi.- disse con un sorriso ingenuo, ma comunque a disagio.
-E cosa ti fa pensare che io lo voglia?- domandai brusca.
La gotica sospirò.
-Senti, lo so che sei ancora arrabbiata con me, ma…mi dispiace.-
Era l’ultima cosa che mi sarei mai aspettata che dicesse.
Non mi aveva neanche chiesto scusa dopo il tradimento, ero arrabbiata anche per quello.
Per un attimo mi intenerii, meno male che lei non poteva vedere visto che ero girata. Le davo le spalle.
Mi girai e la guardai negli occhi, senza dire niente.
-Sì, mi dispiace. Non avrei mai voluto farlo, è stato Duncan a baciarmi. Non volevo che accadesse in questo modo, avevamo pianificato che lui ti avrebbe lasciata e che si sarebbe messo con me. Come sai anche tu, non rispettò l’accordo e mi baciò in mondovisione.-
Io non fiatai.
Era così che era andata allora: Duncan avrebbe voluto già lasciarmi.
-Questo non cambia le cose.- dissi in tono distante.
-Lo so, ma vorrei almeno esserti ancora amica.-
Io abbassai lo sguardo.
-Cominciamo con piccoli passi, Gwen. Sono ancora arrabbiata con te.-
Gwen sorrise.
-So che non ammetterai mai che ti manco.- Gwen ridacchiò.
-No.- dissi con tono di superiorità, ma sorridendo. –Mai!-
E scoppiammo a ridere.
Alla fine accettai di farmi acconciare i capelli da Gwen.
La gotica non aveva molta esperienza, mi mise qualche bigodino sbilenco e alcune perle nei capelli.
Alla fine, però, il risultato non era male.
Anche io le arrotolai i capelli dei bigodini, ma molto meglio di quello che fece lei.
Lasciai i ciuffi davanti liberi e legai qualche bigodino con un nastrino rosa.
Gwen, alla fine, sembrava una di quelle bambole di pezza tutte frù-frù con cui le bambine giocano, con l’unica sola differenza che le bambole non hanno i capelli neri con le meches blu.
Gwen si guardò allo specchio e storse la bocca.
-Sembro appena uscita da un salone di bellezza, che schifo!- ma lo disse scherzando.
Finito, ci mettemmo a leggere una rivista.
Sierra ci portò una tazza di cioccolata calda e ci mettemmo a scherzare tutte quante.
Poi vidi Bridgette che prendeva in mano un pupazzetto.
All’inizio non lo notai, ma assomigliava a Cody.
-Cos’è? Chiesero in coro Katie e Sadie.
-Oh, questo? È un pupazzetto di Cody! L’ho fatto io!-
-Oooohh, ne voglio uno anche io di panci-Owen!- gridò Izzy felice.
Sierra prese tutto l’occorrente e insegnò a noi come si faceva.
Le altre si misero all’opera, tutte tranne me.
Vedevo piano piano che i pupazzetti prendevano le somiglianze dei fidanzati delle altre, ma io rimasi ferma.
Io non avevo un fidanzato.
Notai che Gwen non aveva fatto assolutamente niente, se ne stava semplicemente a guardare le altre, con due paia di bottoni colorati in mano, un paio verde e uno azzurro.
Strisciai sul pavimento fino ad arrivare a lei.
-Perché non fai niente?- chiesi.
-Potrei farti la stessa domanda.- rispose in tono piatto.
-Io non ho un fidanzato. Tu sì. Perché non fai il pupazzetto di…- mi venne un groppo alla gola. Non potevo dirlo.
-No.- aprì il pugno e mi mostrò i bottoni azzurri. Aprì anche l’altro dove c’erano quelli verdi.
Alla fine mi porse quelli azzurri.
-Non so se faccio bene, non so se starai male. Ma questi sono perfetti come occhi.-
Poi capii.
I bottoni azzurri erano gli occhi di Duncan. Quelli verdi di Trent.
Perché aveva voluto tenere quelli di Trent, se era fidanzata con Duncan?
Mi voltai, stranamente presa dalla malinconia.
-Penso che farò Justin.- dissi.
Ero girata, ma potevo benissimo immaginarmi Gwen che strabuzzava gli occhi.
-Justin? Sai che non te li ho dati per questo.-
Ruotai la testa e le lanciai i bottoni.
-Tieni.-
Gwen mi mostrò quelli verdi e scosse la testa, poi me li tirò indietro.
Questa volta, però, me li tenni.
Iniziai a lavorare al mio pupazzo.
Fu abbastanza facile, tranne quando dovetti attaccate i fili verdi in mezzo a quelli neri per i capelli.
Per i vestiti ci volle un po’ di tempo, visto che dovevo cucire bene il teschio della maglia.
Il mio mini-Duncan era venuto perfetto. Anche Gwen aveva finito, il suo mini-Trent era adorabile. Aveva fatto perfino una chitarra per lui.
Gwen si avvicinò a me.
-Che bello, Courtney.-
Sorrisi.
-Anche il tuo. Tieni.- le porsi il mini-Duncan.
Le lo accetto. Una parte di me sperava che non lo facesse, ma sapevo che era meglio così.
Senza che Gwen potesse parlare, mi appropriai del mini-Trent, ma lei me lo tolse di mano e mi lanciò il mini-Duncan.
-Perché hai scelto Trent, se stai con Duncan?- era da tanto che volevo chiederlo.
Gwen alzò le spalle. Non feci domande.
Anche le altre avevano finito e io ammirai il loro lavoro.
Lindsay ne aveva fatto uno di Tyler, come al solito i vestiti le erano venuti molto bene. Izzy giocava con un fagotto rotondo e pensai fosse Owen.
Gwen faceva suonare la chitarra al mini-Trent con un velo di tristezza negli occhi.
 
 
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Fissai la riproduzione i miniatura di Duncan e pensai a quanto fosse maledettamente realistico.
Non lo volevo, no di certo. Non volevo assolutamente tenerlo.
Heather non aveva fatto nulla, non voleva ancora ammettere che era innamorata persa di Alejandro.
E Sierra teneva in mano l’ennesimo mini-Cody, mentre Katie e Sadie lottavano per la riproduzione di Justin.
Sentii un gelido vento sulla pelle e solo in quel momento mi accorsi che la finestra era aperta.
-Strano.- e corsi a chiuderla.
 
 
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-Duncan, che cazzo fai?!- sussurrò Geoff al mio fianco.
-Geoff, sto solo dando un’occhiata!-
-Dentro alla casa delle ragazze?! Sei impazzito??-
Alzai gli occhi al cielo.
-Non preoccuparti. Guarda! Ci sono Gwen e Courtney sedute vicine!-
Il biondino si mise a ridere.
-Sì, certo come no…-
Io indicai dentro, mentre lo tiravo per il colletto.
Gwen e Courtney chiacchieravano l’una accanto all’altra.
Ci volle almeno un minuto buono prima che Geoff si riprendesse.
-Senza tirarsi qualcosa a vicenda?!-
Ghignai soddisfatto.
-Ok, Geoff. È ora di mettere in atto il nostro piano. Vedrai, non ti annoierai più…-
Geoff prese il cellulare digitò il numero di Bridgette.
-Oooh, sì- mi disse. –sarà uno sballo!-
 
 
Angolo Autrice
 
Il secondo capitolo!!! Che bello, Courtney e Gwen sono tornate amiche, moooolto OOC. Ma non disperate, i litigi torneranno!
Scusate se nella battuta di Geoff sono stata un po’ volgare, ma voglio iniziare a far dire ai miei personaggi quello che un normale ragazzo direbbe.
Certo, senza esagerare.
Lily 

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Capitolo 3
*** Il piano ha inizio ***


Geoff digitò il numero di Bridgette e si mise in attesa.
-Pronto? Geoff?- fece la bionda dall’altra parte della cornetta.
-Bridgette, grazie di aver risposto! La macchina è…rimasta senza benzina e sono molto lontano da casa.-
-Scusa, Geoff,- disse Bridgette. Sembrava proprio seccata. –ma non avresti potuto semplicemente chiamare il carro attrezzi?-
-Ma, tesoro, sono tutti chiusi a quest’ora di notte e poi non ho il numero.-
Per un po’, Bridgette non parlò.
-E…quindi, a cosa ti servirei io?-
-Vedi, visto che lì siete in tante, ho pensato che avreste potuto aiutarmi a spingere la macchina dal benzinaio.-
In quel momento, avrei tanto voluto vedere la faccia di Bridgette.
Sghignazzai.
-Ma Geoff!!! Siamo nel bel mezzo della festa, cavolo!-
-Lo so tesorino che ti chiedo un grande favore ma ho bisogno del tuo aiuto!!!-
-Ok, aspetta che lo chiedo alle altre.-
 
 
La telefonata di Geoff mi inquietò moltissimo.
Geoff non era il tipo che si faceva aiutare dalle ragazze.
Mi diressi verso le altre che stavano facendo a cuscinate.
-Ragazze.- Izzy, per mia sfortuna, mi tirò un cuscino dritto in faccia.
Ignorai l’accaduto, anche se molto seccata.
-Geoff mi ha chiesto se possiamo aiutarlo con la macchina. è rimasto senza benzina e ha bisogno di qualcuno che spinga.-
Heather sbuffò.
-Questo è un pigiama party, Bridgette. Non possiamo smettere di divertirci solo per loro.-
-Ah, quindi ammetti di esserti divertita Heather?- la stuzzicò Courtney.
L’asiatica si limitò a voltare la testa di lato.
Ripresi il telefono e parlai con Geoff.
-Mi dispiace, Geoff. Le altre non vogliono.-
 
 
Quando sentii Bridgette rifiutare, dovetti per forza inventarmi una scusa geniale.
-Ci sono!- dissi, schioccando le dita. –Dille che qui c’è anche Cody che sta morendo di paura!-
-Geniale, Duncan, geniale!-
 
 
Geoff ricominciò a parlare.
Misi in vivavoce così anche le altre avrebbero potuto sentire.
Ci disponemmo in cerchio, in attesa.
-Sei solo, Geoff?- chiesi.
-No, amore, qui c’è Duncan.-
Courtney aggrottò la fronte.
-Un altro motivo in più per non andarci!- ma Gwen arrossì.
-E anche Cody che sta morendo di paura, poverino!-
Sierra scattò in piedi.
-Presto, dobbiamo salvare Cody!!! Vestitevi.-
Non potemmo di certo obbiettare alla furia di Sierra.
Presi il mio vestito azzurro, mentre chiedevo a Geoff dove fosse.
-Sono vicino alla Discoteca.-
-Geoff?! Sei andato in Discoteca?!-
-Ma no, mi sono bloccato vicino alla Discoteca, ero andato solo a fare un salto da Duncan.-
Annuii.
-Ok, arriviamo subito, tesoro.-
Detto questo, buttai giù.
 
 
Sghignazzai, contento.
-Ottimo lavoro, Duncan!-
Io e Geoff ci demmo il cinque.
-Chiamiamo gli altri, dai. Così si divertiranno anche loro.-
-Ma Geoff sei impazzito? Ci sono una decina di sventole e tu vuoi condividerle?-
Geoff fece una faccia strana.
-Amico, sono tutte impegnate. Come vorresti fare?-
In effetti, non aveva tutti i torti. Anche se io avevo tradito la mia ragazza già una volta, ma non ero sicuro di voler tradire anche Gwen.
-D’accordo. Chi vorresti chiamare?-
-Tutti.-
Geoff chiamò Alejandro, Trent, Cody (che era necessario per evitare la sfuriata di Sierra), Justin, Tyler, Owen e perfino Harold, perché Geoff ritenne giusto non escludere LeShawna.
-Dobbiamo assicurarci che vengano prima delle ragazze.-
-Tranquillo, amico. Non avremo problemi.-
 
 
Ci volle mezzora per decidere chi doveva stare davanti e chi dietro nel SUV di Sierra.
La viola stava alla guida.
Io non partecipai ovviamente questa discussione da bambine dell’asilo e mi sedetti, annoiata, nel sedile posteriore.
Alla fine, Bridgette dovette ricorrere al sorteggio e fece giurare a tutte che non avrebbero dovuto ne contestare ne opporsi alla scelta casuale.
Finalmente ci decidemmo a partire.
Gwen si sedette vicino a me.
Beh, destino crudele, la Nuova Heather doveva per forza sedersi accanto alla Heather autentica, cioè me.
Questo mi seccava molto.
Quindi, mi voltai per non dover fissare quel cadavere dai capelli blu, e guardai fuori dal finestrino.
A un certo punto, una Ferrari nera ci passò di fianco.
Il guidatore mi fece l’occhiolino.
Sillabò un “Hola chica” e mi sorrise.
Mi pentii di essermi messa una maglietta così scollata.
Mi chiesi cosa ci faceva Alejandro da quelle parti.
Avevo un tremendo sospetto.
 
 
 
Angolo Autrcie
 
Ok, lo so che questo cappy non è all’altezza delle vostre aspettative, che probabilmente non riceverò quelle 7 recensioni del capitolo scorso, che non ci sono immagini e che il capitolo è più corto dei precedenti.
Mi scuso.
Ma mi serviva come una specie di introduzione e dal prossimo parte la storia vera e propria, piena di colpi di scena, ecc…
Spero almeno che qualcuno recensisca.
Ringrazio:

_Moonbeam_
move your body
lale99
ire08
Anaa86266
Chica_Dance
Marvy
 
Che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie a tutti!
Spero che vi piaccia anche questo,
bye bye
Lily


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