Diario di una It Girl.

di __TheyAreNotYou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


- Sono convinta che in qualche lingua non ancora decifrata, come il persiano il sumero, Lola significasse ‘schiava sociopatica’ o qualcosa del genere perché, insomma, chi sarebbe così folle da voler prendere il posto di Serena van der Woodsen. È un’impresa che porta inevitabilmente al suicidio. Vedi la povera Jenny Humphry. -
- Lei non voleva prendere il mio posto. Forse il tuo.. -
- Quella squaldrina voleva solo qualcuno che la deflorasse. -
- Blaaaaaaaaiiiiiirrrrrrrrr! -                       
- Che c’è, S? Lo sai che ho ragione, anche sulla storia di Lola. –
- Sì, ma sai anche che è la mia occasione per liberarmi di Gossip Girl una volta per tutte e vivere la vita che desidero praticamente da quando ho quindici anni! –
- Prima del filmino porno, che spianò a quell’altra sociopatica di blogger la strada del successo. Poi Nate si lamenta che lo Spectetor non se lo fila nessuno, ma ha mai provato a metterti in prima pagina mezza nuda? –
- Che senso avrebbe passare da Gossip Girl allo Spectetor? Non mi aiuterebbe ad avere la vita che desidero. -
- Ottima scelta quella del verbo ‘desiderare’ perché non la meriti. –
 
Esco appena dall’ascensore dello splendido palazzo sulla Fifty avenue, in cui vivono i Waldorf, che già sento Blair e Serena ocheggiare. Come sempre. Dovrebbero dare a entrambe una laurea per questo, così almeno ne avrebbero una. Non pensate male, non mi sono antipatiche nè Blair né tanto meno Serena, che è la mia cuginetta ritrovata (ho davvero detto cuginetta?), è solo che devo ancora abituarmi a questo modo. Tutto lustrini e paiette. Mi sento tanto come un eroe di un qualche romanzo picaresco, con l’unica differenza di non essere un barbone o un’arrampicatrice sociale stile Ivy Dickens.
Sono ancora impalata fuori l’ascensore aspettando che qualcuno mi riceva, qui nell’Upper East Side si usa così, ma il campanello dell’ascensore è già suonato e sono lì da un pezzo. Credo che nessuno mi abbia sentito e quelle due mi stiano ignorando perché le sento ocheggiare nella stanza di sopra. Vedete? Sono strane. O forse lo sono io?
 
- Potrei crederti, lo sai?- ride anche Serena e continua dicendo – me l’hai consigliato tu stessa la storia e comunque lascia Jenny fuori da tutto questo. Non credevo le serbassi rancore. –
- Non è rancore, è solo un ricordo.. Pessimo. Bleah. Poi guarda chi parla miss non-mi-dà-fastidio-avere-Dan-in-mutande-per-casa-perché-mi-accontento-di-lancargli-sguardi-assassini. –
- Devo risponderti? –
- Non ne hai i mezzi. – Blair scoppia in una risata fragorosa dopo l’ultima stronzata che ha detto. Io personalmente avrei pianto, perché a volte sembra davvero.. oca. Poi scopri che ha un quoziente intellettivo più alto di Einstein e ti cadono le braccia pensando di quanto la natura sia assurda. Oggi sembra particolarmente su di giri, anche se penso sia solo ubriaca. Tra lei e Chuck, ho imparato che ogni abitante di un super attico/catene di hotel super lussuose deve essere un alcolizzato, è la prassi. Vodka, la sua vera BFF. Se fossi Serena ne sarei un po’ gelosa perché, infondo, che ne sarebbe di Blair Waldorf senza vodka? Lascio ai posteri l’ardua sentenza, anche se per me sarebbe absolutamente molto più schizzata. O forse no.
 
- Devo dire a Dan di trovarti un anti-stress. Sei davvero fuori di testa! –
 
Stanca di aspettare, mi dirigo al piano di sopra, dritta verso la stanza di Serena, con aria furtiva. Mi sento quasi come se stessi infrangendo una qualche legge federale. Nell’Upper East Side è vietato entrare in casa senza essere annunciati, tipo corte reale? Fatto sta che ho la mia carta jolly. Vuoi giocare adesso la carta sono la cugina di Serena van der Woodsen?

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Capitolo 2
*** Chapter Two ***


- Ciao, ragazze. È permesso? –
- Dorata si è licenziata? Poi dice che sono acida quando insulto i polacchi. – a pensarci bene, Blair, potrebbe essere una perfetta nazista. Se solo si tagliasse i suoi capelli neri in un caschetto..
- Ei, che bello vederti. – Serena invece è sempre così coccolona, anche stavolta mi è saltata addosso come una bambina di quattro anni che va in contro alla madre. Mi ricorda un peluche della mia infanzia, li adoravo, o uno di quei cani in continua ricerca d’affetto perché non ne hanno mai avuto prima. Che cosa triste e bella allo stesso tempo. Lo so cosa pensate e sì, conosco la storia del padre e no, non mi dispiace. Lei almeno sa chi sia. Il mio.. lasciamo stare.
- Mi fa piacere che tu sia venuta. –
- Serena lo fa sembrare una noia, lascia che ti dica il nocciolo dell’intera faccenda: dopo lo scoop di Gossip Girl sei considerata la nuova It Girl di Manhattan. La nuova Serena. Sei al top. Non si muove foglia che tu non voglia, anche s e non te ne rendi conto, e su Gossip Girl tutti chiedono di te. Sei la novità del momento e.. –
- Detto così la fai sembrare scontata. –
- Serena, sta’ zitta. Lola è data per scontata perché adesso tutti si aspettano da lei, quello che tu non hai avuto il tempo di fare. Anche se mi auguro che Lola sia consacrata non come ‘regina delle feste’ ma come ‘icona di stile’. Noi siamo qui per far sì che il tuo ruolo sia consolidato. –
- Ma non dovrebbe essere una nuova me? Se ne fanno un’icona di stile sembrerà più una nuova Blair Waldorf. –
 
Quelle due stavano quasi delirando e se non mi fossi messa in mezzo avrebbero continuato a ciarlare di me e sul mio futuro. Che oche. Come se fossi un oggetto o uno di quei robot di cui puoi fare ciò che vuoi. Non ho un libretto di istruzioni, quindi se dovrò essere la nuova It girl lo sarò a modo mio e nessuno potrà dirmi se ciò che faccio è giusto o sbagliato. Anche perché a vedere Serena mi viene da pensare che uno volta acquistato lo status di ragazza che fa tendenza, il mondo si butta ai tuoi piedi. Questo potrebbe ritornami utile per la mia carriera d’attrice, da quando sono a New York non ho lavorato gran che e ho davvero bisogno di migliorarmi e allungare il mio curriculum. Comunque prima di fare tutto questo, devo evitare che quelle due mi trasformino in qualcosa tipico dell’Upper East Side. È il momento di farsi sotto e intervenire.
 
- Blair, Serena ho un mio cervello sapete? Questa cosa dell’it girl mi piace e devo ammettere che ha i suoi vantaggi, però non voglio essere la nuova Serena o una brutta copia di Blair, voglio essere me stessa, anche perché come farei a piacere agli altri se interpretassi un ruolo, che non rispecchia chi sono realmente? –
- Sei un’attrice, no? Recitare dovrebbe essere.. naturale. –
- Sono due cose diverse Blair. –
- Non piacerai mai se vuoi essere ‘californiana e delinquente’. –
- Delinquente? –
- Non fare quella faccia, Lolita. I californiani lo sono tutti. –
- Blair, smettila e comunque Lola ha ragione. Per piacere deve essere se stessa e non vuol dire ‘californiana e delinquente’. Io la vedo più come ‘la Rhodes che non vi aspettavate d’incontrare’.-
- Come nome fa schifo. –
- Grazie Blair, ma l’idea di Serena a me piace. –
- Ti pareva. Voi Rhodes siete tutte matte. –
 
Serena ed io ci guardammo e scoppiammo a ridere. Dopo, mentre stavo andandomene da casa Waldorf, mia cugina mi intercettò prima che prendessi l’ascensore e mi chiese di andare a stare da lei e Blair per un po’, almeno finchè non mi avesse trovato un alloggio decente a me e al mio nuovo status. Stava prendendo la faccenda troppo sul serio, secondo me. Per quanto terribile possa essere diventare l’oggetto d’insulti preferito di quella blogger, Gossip Girl, a parte quello la vita di Serena è perfetta ed essere un it girl non sembra così terribile. La domanda sorge spontanea: perché Serena è così desiderosa di far puntare tutti i riflettori su di me? Perché improvvisamente vuole eclissarsi? Che segreto ha paura venga fuori se Gossip Girl continua a rendere la sua vita di dominio pubblico? Con questi interrogativi, accettai la proposta di Serena e mi avviai verso casa per preparare i bagagli. Appena esco dal palazzo trovo un’inaspettata sorpresa. Anzi una marea d’inaspettate sorprese.   
- Lola! Lola! Guarda nell’obiettivo. –
- Un sorriso per page six. –
- Sei bellissima! Regala un sorriso ai tuoi ammiratori. –
 
O MIO DIO. Mi sento onnipotente.

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