Peeta's Hunger Games

di Catnip_sissi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mietitura ***
Capitolo 2: *** Il viaggio ***
Capitolo 3: *** Haymitch ***
Capitolo 4: *** Capitol City ***
Capitolo 5: *** Prima dell'inizio ***
Capitolo 6: *** l'Addestramento ***
Capitolo 7: *** I tributi ***
Capitolo 8: *** Le sessioni Private ***
Capitolo 9: *** Le interviste ***



Capitolo 1
*** La mietitura ***



Ormai manca poco, penso. Tra 6 ore scoprirò se la mia vita è a rischio oppure no… oggi è il giorno della mietitura per gli Hunger Games. Mi rigiro nel mio letto senza riuscire a dormire. Rifletto. Se fossi scelto avrei qualche possibilità di farcela? Non so. Di sicuro sono più nutrito dei ragazzi del giacimento, ma non di quelli dei distretti 1 2 e 4, i favoriti. Ho paura ma non voglio ammetterlo. Devo essere forte. Per i miei genitori, Per i miei amici, non che ce ne siano molti, ma devo dimostrere di aver coraggio ed essere all’altezza.
Mi ritrovo a pensare a quale ragazza sarà scelta quest’anno, e per un attimo tremo. E se fosse Katniss Everdeen? È la ragazza più affascinante del mio distretto. Una volta parecchi anni fa ricordo di aver litigato con mia madre per aver fatto bruciare del pane averglielo regalato. Ovviamente lei non sa che l’ho fatto apposta e non deve saperlo; capirebbe i miei sentimenti verso di lei. In ogni caso da quel giorno l’ho sempre guardata tornare a casa… so di esserne innamorato. Infatti arrivo a una decisione:se lei sarà scelta devo assolutamente fare di tutto per salvarla.

Sono le 12 e mia madre mi dice di uscire dalla mia stanza. Di solito alla mietitura mi lascia stare. Sa che potrebbe essere l’ultimo giorno che mi vede. Mi preparo e all’una meno un quarto ci incamminiamo verso la piazza. Mi ha fatto mettere i vestiti buoni, come fatto tutti questo giorno, anche se non saranno mai belli come quelli di Capitol City. Di solito sono solo un paio di pantaloni non bruciacchiati e una camicia pulita. In piazza arriva gia la gente. Vado a registrarmi. Il mio nome è dentro le urne 4 volte perché ho 16 anni, una per ogni anno dai 12 anni; per fortuna non ho richiesto tessere altrimenti ne avrei di più. Effie Trinket esordisce con la frase tipica di Capitol City che caratterizza i giochi: “Possa la fortuna essere sempre a vostro favore!” e poi si accinge a pescare i nomi dalle bocce di vetro. Prima le ragazze come al solito.. chiama una Everdeen. Il mio cuore si ferma. Poi ascolto meglio e sento che dice Primrose. Tiro un sospiro di sollievo. Non è Katniss. È sua sorella. Sono tranquillo. Ma solo per un attimo. Sento un urlo. È lei. Riconoscerei la sua voce ovunque. “Mi offro volontaria!” urla “mi offro volontaria come tributo!”
Effie commenta “ splendido! Anche se credo che si deve prima presentare il vincitore della mietitura e poi chiedere se ci sono volontari…” parla un po col sindaco ma poi lasciano salire katniss sul palco.. è ora dei ragazzi. Effie mette la mano nell’urna e pesca un bigliettino. Sento la sua voce lontana perché penso a katniss. Penso che nessuno la proteggerà mai dentro l’arena. non voglio sia sola.
Poi qualcuno mi urta. Vedo che tutti mi guardano. Sono io il sorteggiato maschio del distretto 12.

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Capitolo 2
*** Il viaggio ***


Salgo sul palco.. vengo presentato e poi stringo la mano a katniss cercando di farla sentire rassicurata.. ma dal suo sguardo noto che non si fida. Ha ragione, dopo tutto io dovrei cercare di ucciderla di li a poco, per quanto ne sa lei. Già, ma non è così io sarò li proteggerla come nessun’altro avrebbe fatto. Forse Solo Gale ma solo perche è suo cugino o qualcosa del genere, anche se non lo so con sicurezza lo dico perché sono troppo simili. Suona l’inno di capitol City, dopo di che veniamo prelevati fatti andare verso il palazzo di giustizia, dove avremo un’ora per salutare le persone a noi care. Per primo viene mio padre che cerca di consolarmi ma alla fine anche lui piange. Gli fa male sapere che tra poco perderà un figlio, e ancora di più  perche sa che nel nostro distretto non ci insegnano niente di utile per sopravvivere nell’arena e dobbiamo cavarcela da soli. Dopo di lui viene mia madre, come al solito molto fredda; dice una frase che mi fa paura anche se so che è la verità “Sono contenta peeta”dice” forse dopo più di vent’anni il distretto 12 potrà vincere” sorrido.. penso parli di me ma con la frase successiva mi toglie ogni dubbio “ Quella Katniss Everdeen ha un grande potenziale.. hai visto come sa cacciare.. vincerà lei”. Pensavo parlasse di me, sono suo figlio dopo tutto. Ma no. Dovevo aspettarmelo. Mia madre è fredda e calcolatrice e sa che deve tifare per il tributo che ha piu possibilità di vincere per poter avere più cibo l’anno prossimo.. e quel tributo è Katniss. La saluto dicendole semplicemente “ si mamma hai ragione.” Viene un pacificatore a dire che il tempo è finito allora mai madre mi dice un semplice addio e va via. Dopo tutto anche lei mi mancherà.

Saliamo  sul treno che ci dovrà portare a Capitol City.. molto lussuoso, è questa la prima cosa che penso. Con tutti gli affamati che ci sono nei distretti la capitale pensa solo a procurare oggetti sfarzosi per i suoi Hunger games. Forse è per questo che si chiamano giochi della fame. Vado nel mio vagone dove ci sono vestiti belli e puliti. Scelgo qualcosa di semplice e poi vado nel vagone principale. Ho pensato che dovremo mangiare per mettere su peso e allora comincio.. anche se ho lo stomaco chiuso. Katniss mi raggiunge solo più tardi insieme a Effie e mangiamo. Mangiamo così tanto che penso di scoppiare . non sono abituato a mangiare così tanto dopo tutto. Dopo il pranzo andiamo a guardare la tv in un altro vagone dove vediamo la sintesi delle mietiture negli altri distretti. C’è qualche volontario ma solo uno mi colpisce: il ragazzo dal distretto 2. è molto alto muscoloso e sicuro di se. Di sicuro sarò fortissimo e mi preoccupa. Comunque arriva il nostro mentore Haymitch, ovviamente ubriaco, che si vomita addosso davanti a una disgustata Effie. Io e Katniss lo riportiamo nel suo vagone per pulirlo; me ne occupo io, non mi sembra che lei sia meno disgustata di Effie, forse è solo una mia impressione. Vado a dormire cercando di non pensare all’indomani, quando arriveremo a Capitol City.
 
 

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Capitolo 3
*** Haymitch ***


La mattina dopo siamo quasi arrivati a capitol city… mi sforzo di non pensarci e mi vesto per andare a fare colazione. Sono molto sorpreso di trovare Haymitch a fare colazione con noi.. c’è anche Effie che sembra non aver smaltito il disgusto per lui, come darle torto in fondo..
Mi siedo e guardo cosa c’è da mangiare. Tè, latte, caffè, vari succhi di frutta; Effie mi incuriosisce offrendomi una tazza di liquido marrone denso e molto profumato. “Si chiama cioccolata caro”dice con un sorriso. Sembra sia io il suo preferito. Ma non ci faccio caso. Dopotutto lei ama le buone maniere e ieri katniss aveva mangiato con le mani a tavola, per farle dispetto penso, e non deve averlo apprezzato molto. In quel momento arriva Katniss che si siede accanto a me. Noto che guarda la tazza che ho tra le mani e, anticipando Effie che stava per parlare le dico “ La chiamano cioccolata calda”, dopo di che spezzo un panino e lo inzuppo.
Durante la colazione Katniss dice a Haymitch “e così tu dovresti consigliarci” .
“Ve lo do subito un consiglio”dice lui ”restate vivi” e poi scoppia a ridere.
Non posso crederci. Ci hanno messo nelle mani di un’idiota, è l’unica cosa che riesco a pensare. Mi alzo e gli do un colpo sulla mano facendogli cadere il bicchiere che ha in mano. Lui sembra stupito ma dopo 2 secondi mi sferra un pugno esattamente sulla mascella. Sento una fitta di dolore e cado dalla sedia. Però mentre io nostro mentore sta per afferrare di nuovo il liquore Katniss pianta un coltello sul tavolo mancando di un soffio le sue  dita. “Be', e questo che vorrebbe dire? “ chiede. “ Mi hanno dato una coppia di veri combattenti, quest'anno? “
Mi rialzo dal pavimento e prendo del ghiaccio da mettere sul livido.
“No” dice Haymitch, fermando il mio gesto. “Lascia che si veda il livido. Gli spettatori penseranno che hai fatto a pugni con un altro tributo prima ancora di arrivare nell'arena.”
“È contro le regole” ribatto.
“Solo se ti beccano. Quel livido dirà che hai combattuto e che non sei stato beccato, ancora meglio” sostiene Haymitch. Si gira verso Katniss. “ Riesci a colpire qualcosa con quel coltello, a parte il tavolo? Lei si alza. Strappa il coltello dal tavolo, lo  lancia , e quello si conficca nel muro. “Mettetevi lì. Tutti e due”  dice Haymitch, con un cenno verso il centro della stanza. Ubbidiamo e lui ci gira intorno, guardandoci meglio allora afferma “ Be', non siete un totale disastro. Sembrate in forma. E una volta che gli stilisti avranno messo le mani su di voi, sarete abbastanza attraenti”.
È vero. Anche se non siamo a un concorso di bellezza sappiamo che piu sei atraente piu sponsor attiri, e piu sponsor portano piu chance di salvezza. Haymitch  dice allora “Bene, farò un patto con voi. Voi non ficcate il naso in quello che bevo e io resterò abbastanza sobrio per aiutarvi. Però dovrete fare esattamente quello che dico io.”
Dico che la cosa è ottima e Katniss vuole subito sapere cosa dovremo fare quando entriamo nell’arena. Haymitch la ferma dicendole che ora arriveremo alla stazione di capitol City e verremo consegnati ai nostri preparatori. Dobbiamo fare tutto quello che ci dicono e la cosa non mi tranquillizza molto; e nemmeno Katniss dato che tenta di opporsi ma il nostro mentore la zittisce ricordandole il patto “ non opporre resistenza, dolcezza”.

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Capitolo 4
*** Capitol City ***


Ormai ci siamo.. siamo entrati in città. La folla comincia ad indicare il nostro treno appena si accorge che è un treno di tributi,katniss si allontana dal vetro ma io resto continuando a sorridere e a salutare la folla. Dopotutto potrebbero esserci sponsor tra loro, ed è quello che dico pure a katniss e dovrebbe fare anche lei quello che faccio io e non mostrare disgusto come in questo momento.

Appena scendiamo dal treno veniamo presi in custodia dai nostri staff di preparatori che hanno il compito di preparare i tributi prima di essere portati dagli stilisti. Mi hanno spiegato che devono portarci a un livello “bellezza zero” cioè come se ci fossimo appena alzati la mattina. Nel caso dei tributi provenienti dai distretti piu ricchi è un’operazione breve, ma per noi dei distretti poveri (soprattutto 10 11 e 12) è un’operazione lunghissima.
Con me non ci mettono molto tempo e mi permettono di vedere quasi subito la mia stilista Portia. È una donna elegante, forse sui 30 anni, e cosa che me la fa piacere ancora di più quasi priva delle stranezze della capitale. Solo delle ciocche tinte di azzurro tra i capelli e un tatuaggio dorato che si intravede a malapena sul collo. È molto atraente. Parliamo a lungo della vita che faccio nel mio distretto, o meglio che facevo, e noto un sorriso impercettibile quando le dico che sono figlio di un fornaio. Spero non sia ironico. Ma poi quando mi parla del mio costume capisco. Vogliono darci fuoco.
Mi chiedo per un attimo in che mani siamo quest’anno. Un’ubriacone per mentore e una piromane come stilista. Speriamo bene. Il costume consiste in una calzamaglia nera completata da un mantello e un copricapo in tinta a cui Portia darà fuoco un attimo prima che i carri si muovano.
Finalmente è ora della sfilata e ci avviamo verso i nostri carri. Con sollievo vedo katniss che indossa un vestiti identico al mio e, a giudicare dalla sua espressione, sembra preoccupata quanto me. Saliamo sul carro e mi chiede “che ne pensi del fuoco?” “io tolgo il tuo e tu togli il mio rispondo tra i denti” lei approva. Si è preoccupata. Passiamo gli ultimi minuti a pensare se abbiamo fatto male a rispettare il patto e a non opporre resistenza e se Haymitch è ubriaco e non ci guarderà nemmeno.
È ora. Tocca quasi a noi. All’ultimo vedo cinna, lo stilista di katniss, che ci fa segno di prenderci per mano. Un pò rassicurato di tenere la mano a katniss, ma ancora spaventato per il fuoco le afferro la mano. Mentre il carro prosegue vediamo che tutti hanno occhi solo per noi, ma più per lei. Infatti è spendente. Sembra proprio un carbone acceso. Mi tiene stretta la mano e gliene sono riconoscente perche ho paura di cadere da un momento all’altro. Finita la sfilata la ringrazio infatti” Grazie per avermi tenuto stretto. Stavo cominciando a sentirmi un po' malfermo, là sopra”
“Non si vedeva “ mi dice “Sono sicura che nessuno l'ha notato”
“Io sono sicuro che non hanno notato niente all'in fuori di te. Dovresti indossare fiamme più
Spess. Ti donano.” Le dico con sincerità. Poi sorrido. Lei mi guarda sospettosa ma poi mi sorride e, in punta di piedi, mi da un bacio sulla guancia, proprio sul livido.

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Capitolo 5
*** Prima dell'inizio ***


Finalmente possiamo andare nelle nostre camere per riposare. Voglio rimanere solo a pensare. Tra pochi giorni sarò di sicuro morto, ci può essere un solo vincitore e quello deve essere katniss. La mia unica paura è che non posso proteggerla dai favoriti. Quello del distretto due sembra feroce e cattivo. Pericoloso.
Effie ci guida verso gli ascensori, con i quali arriveremo all’attico,dove ci sono le nostre camere. Ci spiega che durante la sfilata ha parlato benissimo di noi, anche se si è mantenuta superficiale poiché non sa la nostra strategia. Ci dice che conosce tutte le persone importanti ma che purtroppo non può chiudere i contratti con gli sponsor, dato che quello è compito di Haymitch. Chissà lui dove è finito. Sarà svenuto ubriaco da qualche parte.
Quando Effie ci mostra le nostre stanze rimango sbalordito. È enorme. Npn vedo l’ora di scoprire tutti quei pulsanti; devo ammettere che negli hunger games c’è solo una cosa positiva. Anche se per poco tempo anche noi dei distretti lontani possiamo usufruire di queste grandi comodità. Tra tre ore sarà il m0mento della cena dove perfezioneremo le nostre strategie insieme al nostro mentore, cosa che adesso ha la massima importanza. Mi lavo con cura e mi vesto scegliendo dei vestiti simili a quelli coi i quali ho lasciato il mio distretto, dopo di che decido di andare dagli altri. Nel salone noto con piacere che Cinna e Portia  si sono uniti a noi e li raggiungo sul grande balcone panoramico dal quale si vede tutta capitol city. Uno spettacolo unico. Cinna  mi mostra anche il tetto, e mi spiega che è circondato da un campo di forza potentissimo per impedire aitributi di suicidarsi. Si sta molto bene li, vorrei restarci ma è quasi ora di cena e torniamo sul balcone della sala da pranzo.
Chiacchieriamo con piacere parlando del successo che abbiamo riscosso con lo spettacolo della sfilata iniziale.. qualcosa che nessuno dei distretti era mai riuscito a fare. Cinna e Portia sono dei geni .. mi chedono anche se ho gia una strategia per l’arena ma non dico niente.. mi chedono anche qual è la mia abilità principale. Che disastro. Non so che rispondere. A casa ero bravo a fare i dolci ma non posso uccidere nessuno con un biscotto al cioccolato.. cado nello sconforto
solo katniss quando arriva mi riesce a rallegrare, sopratutti quando si sta per strozzare col vino.. aveva fatto una faccia davvero buffa!
Purtroppo però katniss commette un errore a tavola.. ammette di conoscere una senza voce! Dall’espressione dura di effie e quella di spavento della ragazza decido di correre in suo aiuto: “Delly Cartwright, ecco a chi assomiglia. Anch'io continuavo a dirmi che aveva una faccia nota. Poi ho capito: è identica a Delly!”. Ovviamente quella ragazza non assomiglia per niente a Delly ma è la prima ragazza che mi è venuta in mente, siamo amici da quando eravamo piccoli.katniss coglie al volo l’aiuto e la tensione si allenta, così ci spostiamo in soggiorno per guardare la replica della sfilata. Nessuno è alla nostra altezza. Ma c’è anche una cosa che ci caratterizza oltre i costumi. Il fatto di tenerci per mano anziché essere avversari è, come dice Haymitch, un esempio di ribellione a questi hunger games. Gli stessi Hunger Games che hanno tolto la vita a centinaia di ragazzi prima di noi. All’idea mi sento molto male. Poveri. Poi penso che il prossimo sarò io, e non riesco piu a stare in piedi.
Haymitch ci spedisce a letto. Cerco di chiedere a katniss che storia è quella della senza voce ma lei esita.. allora penso che dovremmo trovare un posto per parlare. Si ce l’ho. Il tetto. Glielo propongo e lei accetta. Mentre visitiamo il giardino lei me lo confessa.. era a caccia nei boschi con Gale quando all’improvviso spunta quella ragazza con il suo compagno.. erano seguiti da un’hovercraft che uccise all’istante lui e catturò lei. Dice di non aver mai dimenticato l’espressione dei suoi occhi quando l’ha guardata. Forse implorando aiuto; ma lei rimase li nascosta. Aspettando la calma. Se ne vergogna.. lo noto subito. Le chiedo qualche notizia in piu ma non è in grado di darmele; deci diamo di entrare e l’ultima cosa che le chiedo è se Gale si asuo cugino. Mi dice di no. Un tuffo al cuore. Non sarà il suo ragazzo? Spero di no.. anche se so che presto io morirò non voglio che lei sia di altri. Stupido Peeta. Come puoi pensare che se lei sopravviva non si ricostruisca una vita? Sarà ricca e famosa. Magari Lo sposerà e vivranno felici. Forse penserà a me ogni tanto. Scuoto la testa, decido di non pensarci, non mi fa bene. È ora di andare a letto. Domani iniziamo l’addestramento.

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Capitolo 6
*** l'Addestramento ***


Salve a tutti!!! eccovi il sesto capitolo, spero vi piaccia :) se vi piace fatemelo sapere con una recensione per favore perche vorrei capire se sto andando bene oppure se secondo voi dovrei modificare qualcosa :) il settimo forse tarderà un po perche ora sono occupata con la scuola :/ un bacio comunque a tutti quelli che mi seguono e che leggono ... ciauuuuuuuuuuuu!!!!  




È mattina. Capitol City,la mia prima mattina, mi accoglie con un’aria grigia e triste, ma forse è solo una questione psicologica. Stanotte non ho dormito bene, mi sono addormentato piangendo, concedendomi un ultimo pianto prima degli hunger Games. Adesso devo mostrarmi forte per gli sponsor. Io e katniss dobbiamo dimostrare che quest’anno il distretto 12 combatterà con le unghie e con i denti, come dice sempre mia madre.  Non che a lei serva molto incoraggiamento. È da quando è stato estratto il nome di sua sorella che non mostra un’emozione in pubblico, sembra annoiata, come se non le importasse di niente ; non la capisco proprio. Lei ha qualcuno da cui tornare, una sorella, una madre, entrambe in pensiero per lei. Io chi ho? Mio padre e basta. Mia madre è una strega e i mie fratelli sono solo felici che non sia stato estratto il loro nome. Ecco lo sto per rifare. Sto per piangere ancora. Mi sforzo di non pensarci e mi faccio una doccia stralussuosa, marchiata capitol City, molto rilassante. Qualcuno, portia credo, ha messo nel mio armadio dei vestiti, una tunica bordeaux e dei pantaloni aderenti, per il mio primo giorno di allenamento..
Con mia grande sorpresa viene Haymitch a chiamarmi per la colazione, non Effie, ma poi penso che forse è tardi e mi viene un pò di angoscia… non sarò certo preso in considerazione se prendo questa cosa sotto gamba!
In salone troviamo gia Katniss che ha quasi finito di mangiare e mi sento un po piu calmo. Ho sempre pensato che lei avesse una puntualità innata. A scuola non era mai in ritardo e usciva sempre alla stessa ora. Lo so perché la guardavo spesso tornare a casa.
Haymitch mi distrae: “Allora, mettiamoci al lavoro. Addestramento. Prima di tutto: se volete, posso allenarvi separatamente. Decidetelo adesso”
“Perché dovresti allenarci separatamente?“ chiede lei
“Nel caso in cui tu abbia un qualche talento segreto che non vuoi far conoscere all'altro” spiega Haymitch.
ci scambiamo un'occhiata. Dico “ non so fare niente di speciale. E so gia che sei un fenomeno con l’arco.. ho mangiato molto dei tuoi scoiattoli”.
Possiamo essere allenati insieme
—Benissimo. Allora, datemi un'idea di quel che sapete fare — ci esorta Haymitch.
“Non so fare niente”ripeto” A meno che cuocere il pane non valga qualcosa.”
“no, spiacente. Katniss, so che sei abile con il coltello”ribatte Haymitch.
“Non proprio. Però so cacciare “dice lei “con arco e frecce”
—E sei brava? — chiede Haymitch.
Com mia sorpresa risponde solo abbastanza.. decido di intervenire. Lui è il nostro mentore.. per salvarci deve sapere che cosa sappiamo fare.
—È bravissima. mio padre compra i suoi scoiattoli. Si meraviglia sempre che le frecce non lacerino mai i corpi. Lei li colpisce sempre nell'occhio. E fa lo stesso con i conigli che vende al macellaio. È capace di abbattere persino un cervo.
Katniss è molto irritata, sembra. Non so il motivo. Mi chiede che cosa ho in mente e poi dopo che le ho spiegato perché deve riconoscere la sua bravura aggiunge “e tu allora???? Al mercato ti ho visto sollevare sacchi di farina da 50 chili! Digli questo. Questo non è "niente”.
“Sì, e di certo nell'arena troverò chissà quanti sacchi di farina da tirare in testa agli altri. Non è come saper maneggiare un'arma. E tu lo sai” stavolta sono io a essere irritato.
—Sa fare la lotta — dice a Haymitch. — L'anno scorso è arrivato secondo nella gara scolastica, dietro suo fratello” non pensavo mi avesse notato prima della mietitura, forse è solo un caso però.
“E questo a che serve? Quante volte hai visto qualcuno fare la lotta fino alla morte?” Dico. La sola idea mi fa rabbrividire.
—Il combattimento corpo a corpo c'è sempre. A te basta trovare un coltello e qualche possibilità ce l'hai. Per me, se mi attaccano, è la fine! — la sua voce diventa molto alta.
Ora però basta mi sto arrabbiando. Le dico che lei sarà un portento tra gli alberi e ucciderà le persone con arco e frecce. Poi con tristezza dico quello che mi ha detto mia madre mentre mi salutava. La condanna nei miei confronti. La fiducia nella sua vittoria. Lei non ci crede ma vede qualcosa nella mia espressione la convince.
 Le dico che tutti vorrebbero sponsorizzarla ma non si convince. La mia ultima frase è stata “Non ha idea, dell’effetto che può fare” e  mi deprime. Perché lei ha le armi per sopravvivere, io no.
“Peeta, lei ha ragione, non sottovalutare mai la forza, nell'arena. Molto spesso l'energia fisica fa pendere il piatto della bilancia a favore di un contendente. Nel Centro di Addestramento ci saranno dei pesi, ma non rivelare quanto riesci a sollevare di fronte agli altri tributi. Il programma è lo stesso per entrambi. Andate a fare addestramento di gruppo. Impiegate il vostro tempo a imparare qualcosa che non sapete fare. Tirare una lancia. Roteare una mazza. Fare un nodo decente. Riservate ciò che sapete fare meglio per le sessioni private. Tutto chiaro?” chiede Haymitch.
Facciamo segno di sì con la testa.
“Un'ultima cosa. In pubblico, vi voglio fianco a fianco in ogni istante — dice. Cominciamo entrambi a protestare, ma Haymitch picchia con violenza la mano sul tavolo. — In ogni istante! Non si discute! Avete accettato di fare come dicevo! Starete insieme e vi dimostrerete amichevoli l'uno con l'altra. E adesso andatevene. Alle dieci avete appuntamento con Effie all'ascensore per l'addestramento” haymitch conclude così il discorso e così non ci resta altro da fare che seguire quello che ci ha detto.. Sperando serva a qualcosa per noi.
 

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Capitolo 7
*** I tributi ***


Eccomi qui prima del previsto con il settimo capitolo!!! Spero vi piaccia quanto è piaciuto a me scriverlo.. volevo sapere se la lunghezza va bene o se lo volete piu lungo/piu corto. Recensite pure perchè sono davvero tanto curiosa di sapere che ne pensate... caspita, con 100 visite a capitolo nessuno lascia un commentino??? :(( dai su fatemi contenta!! a presto con il prossimo capitolo XD   Sissi

                                                                                                                                                                                                                                                                                                               


Sono quasi le dieci ormai ed è gia arrivata l’ora di scendere nella palestra d’addestramento. Resto con Effie tutto il tempo, cosa un po noiosa dato che non smetteva di cianciare sulla sfilata e di quanti complimenti ha ricevuto per noi 2. spero che katniss arrivi presto perche davvero non sopporto piu di sentirla parlare… per fortuna le mie preghiere sono state esaudite e lei arriva poco dopo. noto che siamo vestiti allo stesso modo. Forse è una tradizione vestire i tributi dello stesso distretto in maniera simile...
Quando arriviamo alle postazioni vedo che sono gia tutti li. Uffa siamo in ritardo e io so cosa significa. Effie al nostro ritorno sarà agitata per aver fatto una figuraccia. Ma sai quanto ce ne importa! Noi saremo uccisi mentre lei mangerà a sbaffo! No. Non è l’atteggiamento giusto. Non devo pensare che morirò altrimenti davvero non avrò speranze. Concentro la mia attenzione su Atala, la capoistruttrice, che ci illustra il meccanismo nella palestra cioè come possiamo allenarci. Vedo che la mia, ormai devo chiamarla così, alleata sta facendo scorrere lo sguardo sui tributi. Mi concedo un momento di distrazione anche io. Mi colpisce molto il fatto che i tributi favoriti siano grossi, per quanto riguarda i ragazzi, e bellissime per quanto riguarda le ragazze. La ragazza del distretto uno e molto affascinante e mi colpisce subito. Indossa una tuta aderente blu elettrico che le mette in evidenza il fisico statuario, i capelli color oro sono raccolti indietro da una fascia nera. Sarebbe molto seducente se non avesse quello sguardo negli occhi. Uno sguardo che io non potrei  mai avere. E nemmeno Katniss. È lo sguardo di chi si prepara a uccidere. Ma non un semplice assassinio, ma una vera e propria tortura, inflitta sia per la sopravivenza sia per piacere. Si, perche lo vedo chiaramente. Tutti i favoriti sono eccitati dal fatto di uccidere. Sono nati per quello. Torno a pensare alla ragazza e nel farlo non posso evitare di metterla a paragone con la mia alleata. Sembrano due facce della stessa medaglia. L’una bionda, l’altra mora. L’una consapevole del proprio fascino tanto da sfoggiarlo anche in un addestramento, l’altra che non si rende conto dell’effetto che fa. Ma non c’è dubbio nella mia testa. Se fuori di qui avessi potuto scegliere il mio cuore sarà di Kat, e non lo scorderà mai.
Tra i tributi altri due catturano la mia attenzione. La ragazza del 4 e il ragazzo dell’11. Lei è davvero… insolita. Ha capelli corti blu e bianchi a onde che le scendono fino alle spalle. Non ricordavo ce li avesse così quando l’hanno sorteggiata, poi realizzo  che probabilmente gliel’avevano tinti per la sfilata, infatti così ricorda proprio il mare. Fisicamente è insignificante. Magra, poco muscolosa e lo sguardo spento. Come  se avesse deciso subito di mollare. No anzi, non proprio mollare. Sembra che non abbia un piano e che sia smarrita. Poverina.
Per quanto riguarda il tributo dell’undici la prima cosa che ho provato vedendolo e stata terrore. Alto, molto muscoloso, con la pelle bruna come un chicco di caffé e, da quel che sembra, determinato a non farsi battere.
Riporto la mia attenzione sull’addestramento e con Katniss decido di andare verso la postazione dei nodi. Cosa che mi interessa molto dato che può procurarci cibo. Restiamo un’ora li e poi cambiamo postazione. Questa volta decido io e ci dirigiamo verso il laboratorio di mimetizzazione. Qui so di essere bravo perché a casa sono io che faccio le torte, quelle belle, glassate, che esponiamo in vetrina. Era l’unica cosa che mi desse la sensazione di essere libero, di non dover preoccuparmi della capitale, degli hunger games o del resto. Spesso mi fermavo a fantasticare sulla mia vita futura mentre vivevo con una mia immaginaria moglie, in una casa immaginaria del distretto, e con figli immaginari , magari un maschio e una femmina, che scorrazzano in giardino, ignari del rischio che corrono per i giochi. Mi piace immaginare mia figlia bionda come me e con una treccia che pende sulla schiena. Come la madre. Soffoco questo pensiero perché mi rendo conto che questa fantasia è irrealizzabile, verremo uccisi entrambi nell’arco di 2 settimane. Forse non lei ma avrà bisogno della mia vita. Darei la mia vita per permetterle di continuare la sua.
 
Scorrono così i giorni dell’addestramento. Le parti migliori della giornata sono due: il pranzo poiche lo passo a chiacchierare con katniss, e la notte, quando tutto dorme (almeno nel palazzo perché capitol city è in festa) e salgo su in terrazza a riflettere. Rifletto spesso su cosa fare nell’arena. Non potrò stare insieme a katniss perché saremo un bersaglio facile, ma potrei affrontare i favoriti alla cornucopia. Uffa, anche questo sarebbe impossibile. I  favoriti risparmiano solo i loro alleati. Alleati…… in mente mi si sta formando un piano, ma devo aspettare l’intervista e le sessioni singole di addestramento per sapere se funzionerà.
La seconda sera dopo cena riesco finalmente a liberarmi Haymitch ed Effie , che ci torchiano per sapere come vanno gli allenamenti. Noi rispondiamo sempre a tutte le loro domande sperando che ci possano aiutare quando saremo li giù. Per quanto sia rispettoso, in fondo, del mio mentore non posso fare a meno di pensare che gli servirebbe un po di alcol. Borbotto questo a Katniss ma lei mi intima di non far finta di essere amici quando siamo soli. – va bene Katniss-. Pronunciare il suo nome mi de una strana sensazione. Non l’avevo mai fatto ad alta voce. Spesso lo pronuncio in mente, quando cerco di ricordare ogni dettaglio del suo volto. A casa, quando ancora non parlavamo, nel mio letto pensavo a delle immaginarie conversazioni dove io le confessavo tutta la mia attrazione e lei la ricambiava. Spesso la sognavo intenta a cucinare e a sorridermi dolce, anche se in quei sogni non era la Katniss che conosco, non era la vera Katniss. Ma era mia. Per questo era consolante sognarla e parlarle nella mia testa. Forse è meglio che vado a letto, non devo pensare a lei altrimenti sarà troppo doloroso lasciarla. Dopotutto domani sarà un giorno importante perché è la giornata delle sessioni singole, dove verremo giudicati.
 
La mattina del terzo giorno scorre tranquilla tra la postazione di lancio e quelle di lotta, ma a pranzo cominciano a chiamarci uno a uno. Siamo gli ultimi, ma io sarò il penultimo poiché il ragazzo di ogni distretto precede la ragazza. Quando mi chiamano e mi alzo katniss dice -Ricorda quello che ha detto Haymitch. Lancia i pesi- penso che sia una specie di buona fortuna e allora le rispondo –Grazie. Lo farò. Tu… scocca dritte le tue frecce.
Arrivo nella palestra e mi dirigo verso la postazione del lancio dei pesi. Prendo uno che pesa sui 20 chili e miro a un manichino circa a 6 metri di distanza. Lo colpisco ai piedi. Non va bene, è troppo corto. Allora ne prendo un altro piu leggero e miro allo stesso manichino. Questa volta lo manco di 10 centimetri. Sono quasi disperato ma devo tenere duro. E tu allora???? Al mercato ti ho visto sollevare sacchi di farina da 50 chili! Le parole di Kat mi rimbombano nella testa. Forse non sono abituato a questi pesi. Decido di fare un tentativo, tanto ho gia fatto schifo fin’ora. Prendo un peso da 50 chili e mi arrischio a lanciare un’occhiata agli strateghi. Come immaginavo solo la metà circa mi sta dando attenzione e calcolando che erano interessate poiché avevo scelto un peso così grande, avevo catturato qualche altra preziosa occhiata. Lancio la grossa palla di metallo che va dritta a decapitare un manichino a 10 metri di distanza. Allora decido di esagerare. Corro, prendo la palla da 20 chili che era li vicino e la tiro allo stomaco di un altro e per finire riprendo il peso piu grande e riesco a colpire le spalle di 2 manichini buttandoli a terra. Mi fermano adesso e mi congedano. Chi lo sa, forse potrei aver evitato il tre che mi aspettava fino a 5 minuti fa. E per questo ringrazio Katniss dell’idea.
Mi dirigo ai nostri appartamenti dove farò un resoconto dettagliato a Haymitch mentre aspetteremo l’ultimo tributo. Vai piccola, fagli vedere che la gente del 12 è tosta e non cadrà facilmente.

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Capitolo 8
*** Le sessioni Private ***


Buonasera a tutti!!! Ecco l'ottavo capitolo, spero vi piaccia!. questo è un capitolo poco importante e di passaggio ma purtroppo anche questi servono :) il prossimo arriverà il prima possibile... intanto recensitemi che mi fa davero piacere ricevere le vostre considerazioni. un bacio a tutti ghiandaie!!!

Quando Katniss rientra è in preda alle lacrime. Corre subito nella sua stanza e ci rimane fino a cena. Non sono serviti a nulla i tentativi di Haymitch ed Effie di farla uscire, era proprio disperata. Verso cena però scende con un’ espressione così triste che mi fa venire tenerezza. Però mancano 2 giorni agli Hunger Games e forse dovrei prendere un po’ le distanze. Dopotutto saremo nemici mortali, a meno che io non idei subito qualcosa da fare. Mentre mangiamo però Haymitch parla — Bene, basta chiacchiere. Diteci solo come siete andati oggi.
Sconsolato rispondo senza esitare — Non so se è servito a qualcosa. Quando sono arrivato, nessuno si è degnato di guardarmi. Stavano cantando una specie di brindisi, credo. Allora ho lanciato un po' di cose pesanti finché non mi hanno detto che potevo andare.
—E tu, dolcezza? — chiede lui a Katniss
— Ho tirato una freccia contro gli Strateghi.
Mi cade la forchetta nel piatto.— Cosa?! —Effie è in preda al panico. Ma kat continua—Ho tirato una freccia contro di loro. Non proprio contro di loro. Nella loro direzione. È come ha detto Peeta, io tiravo e loro mi ignoravano, e io ho... ho perso la testa, e così ho fatto volare via la mela dalla bocca del loro stupido maiale arrosto! — dice in tono di sfida.
—Che cos'hanno detto? — chiede cautamente Cinna.
—Niente. O meglio, non lo so. Dopo sono uscita — risponde.
—Senza che ti congedassero? — boccheggia Effie.
—Mi sono congedata da sola — ribatte. Caspita che coraggio. O che faccia tosta—Be', mi pare inutile starci a pensare — commenta Haymitch. Poi si imburra una fetta di pane.
—Pensi che mi arresteranno? —tenta di sapere lei.
—Ne dubito. Sostituirti sarebbe un problema, a questo punto — dice Haymitch.
—E la mia famiglia?  Puniranno loro?
—Non credo. Non avrebbe senso. Dovrebbero rivelare quello che è successo nel Centro di Addestramento, ma non possono dirlo, perché è segreto, quindi sarebbe fatica sprecata — dice Haymitch. — È più probabile che ti rendano la vita un inferno, nell'arena.
—Be', ce l'hanno già promesso comunque — osservo.
—Verissimo — conferma Haymitch. — Che faccia hanno fatto?
Con un sorriso lei risponde — Sconvolta. Terrorizzata. Anche ridicola, qualcuno. Un uomo è inciampato all'indietro ed è caduto in una coppa di punch.
Haymitch scoppia in una sonora risata e cominciamo a ridere tutti, eccetto Effie, anche se persino lei sta soffocando un sorriso. — Be', gli sta bene. Prestarvi attenzione è il loro lavoro. E il fatto che siete del Distretto 12 non è una buona ragione per ignorarvi. — Poi si guarda intorno, come se avesse detto qualcosa di molto ingiurioso. — Scusate, ma io la penso così — aggiunge, senza rivolgersi a nessuno in particolare.
—Avrò un pessimo punteggio — dice.
—I punteggi contano solo se sono molto buoni, nessuno fa molta attenzione a quelli brutti o mediocri. Per quanto ne sanno, potresti aver nascosto le tue qualità di proposito, per ottenere un punteggio basso. C'è chi usa questa strategia — spiega Portia.
—Spero che la gente interpreti così il quattro che probabilmente otterrò io — dico io — Se sarà un quattro. Non c'è niente di meno eccitante che guardare una persona che raccoglie una palla pesante e la lancia a qualche metro di distanza.
Lei mi sorride rincuorata e comincia finalmente a mangiare come si deve. Dopo cena ci spostiamo tutti in salotto per guardare i punteggi in tv. Vanno dall’1 al 12. sono molto preoccupato per il mio punteggio. Spero di aver ottenuto almeno 6.
Ovviamente tutti i favoriti riescono a prendere un punteggio che va dall’8 al 10. quando arriva il mio turno mi accorgo di trattenere il fiato. Otto.
Ma niente mi stupisce come il numero di katniss. Undici. Mi scappa un piccolo sospiro. Mi congratulo con lei e mi sembra felice. A questo punto però mi rendo conto che molto probabilmente non avrebbe bisogno del mio aiuto per vincere i giochi.. anzi le sarei solo d’intralcio.
Quando lei se ne va in camera a dormire decido di parlare ad Haymitch. Lo prendo in disparte e dico –Penso sia il caso di essere allenati separatamente. Io e Katniss. Non penso che a questo punto del programma dovremmo passare ogni singolo momento insieme. Dovremmo organizzare entrambi il modo di agire nell’arena.
Mi guarda per un attimo soprappensiero e mi risponde –Capisco. Domani erano in programma due sessioni private per l’intervista. La mattina con me e il pomeriggio con Effie. Penso che sia meglio farle separate allora. Tu domani inizi con me. ‘Notte.
Faccio dietro front e torno su in terrazza per dare uno sguardo a Capitol City prima di dormire. Domani sarà una grande giornata.
 
L’indomani mattina a colazione Haymitch annuncia a Katniss la mia decisione. Le leggo nello sguardo una marea di emozioni. Tradimento. Rabbia. Paura. Rassegnazione. E sollievo.
-Ottimo. Qual è il programma?- chiede.
-cominci a fare 4 ore di allenamento con Effie per la presentazione. Poi dopo pranzo passerai altre 4 ore con me.
Dopo di che si alza e mi fa cenno di seguirlo. Andiamo nella mia stanza e cominciamo a parlare della vita che faccio nel 12, di cosa mi occupo e cosa fa la mia famiglia. Quando arria alla domanda sulla mia vita sentimentale non so che rispondere. È sospettoso. Lo so. Vuole che gli dica tutto, poiché, ora me ne rendo conto, stiamo simulando l’intervista di stasera. Lo guardo negli occhi e gli dico – Sono innamorato Haymitch.- lui ribatte –è carina?.
-Come il sole al tramonto.
-state insieme?
-No
- come si chiama?
Silenzio imbarazzante. Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi. –è Katniss.
È molto scioccato. Non se lo aspettava. –Questo cambia le cose- si alza e cammina per la stanza. – ascoltami bene ragazzo innamorato. Questa puo essere la carta vincente ok? Per entrambi, almeno fino ad un certo punto. Dovrai dirlo nell’intervista va bene? E devi avere lo stesso tono trasognante con cui me l’hai detto adesso. Non una parola!- urlò mentre cercavo di protestare. Dovrò dire davanti a tutto l’impero che amo Katniss Everdeen. Mi ucciderà. Ma poi annuisco, consapevole del fatto che, così cocciuta e seria come appare,non sarà molto benvoluta. È così assurdo sognavo spesso di dichiararmi a lei, ma nei miei sogni c’era una cena romantica e l’immagine di lei, con il viso a pochi centimetri dal mio, che mi rivelava di ricambiare i miei sentimenti. E non in diretta mondiale in un gioco dove sicuramente almeno uno di noi due morirà.
Continuiamo la nostra sessione e scopro di avere una vena auto ironica che potrebbe giocare a  mio favore con il pubblico. Se mi vorranno bene potrei ricevere qualche aiuto in arena.
Dopo pranzo Effie mi segue nella mia stanza. Mi fa indossare un completo e mi dice come camminare come sedermi e come sorridere. Mi pettina i capelli in vari mod. sotto sento che si diverte come se fossi una bambola.
È molto piu soddisfatta di quanto non sembrasse dopo la sessione con Katniss. Deve averla fatta imbestialire molto. Alla fine mi sorride radiosa e concentriamo l’ultima mezz’ora perfezionare la mia andatura.
-devi sembrare fiero! Forte e coraggioso! Non hai l’aria temibile quindi non sprecheremo tempo a cercare di fartela venire. Cerca almeno di essere aggraziato. Come un fiero principe dei libri di storia. Pensa che quando Sali su quel palco stai trattando della tua vita con il tuo nemico. Pensa che se sarai buono, gentile e accattivante li avrai dalla tua, Peeta. So che puoi farcela. Ho gia capito molto di te. Rendimi orgogliosa!- dopo di che mi saluta e se ne va. Decido di andare a dormire senza cena e mi adagio sui cuscini pronto per la giornata di preparazione di domani. Sperando che tutto fili liscio. 
 

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Capitolo 9
*** Le interviste ***


Buonsalve tributi! Questo capitolo è piu lungo dei precedenti e ci ho messo tanto per trovare un’idea decente perché non volevo cadere nel “Ti amo tanto katniss ecc ecc……” quindi fatemi sapere se è all’altezza delle aspetative. Un biacio a tutti! Ciao!
 
L’indomani mattina, dopo colazione vengo prelevato da Portia e dal mio staff di preparatori. Sembrano quasi animali domestici e mi fanno tenerezza. Mi fano domande mentre mi sistemano, sulla mia famiglia sul mio distretto e tanto altro. Rispondo gentilmente, mi sono simpatici in fondo.
Passo tutta la mattina e buona parte del pomeriggio con loro, affinché mi rendano simile ad un ragazzo in perfetta forma invidiabile anche da uno di Capitol City. Fanno un ottimo lavoro su dime, rendendomi sexy ma non troppo (per fortuna non mi colorano la pelle!), mi hanno anche  tinto un ciuffo di capelli di rosso e arancione, così sembra di avere i capelli in fiamme , a contrasto con il mio biondo.
Quando nel tardo pomeriggio sono raggiunto da Portia, sento che è quasi il momento di andare, e mi fa vestire. Il mio completo è qualcosa di unico, davvero spettacolare, e non oso immaginare cosa avranno combinato alla mia compagna. Indosso un completo nero con motivi fiammeggianti a contrasto che danno un’aria molto ragazzo-in-fiamme, per continuare l’idea della sfilata.
Quando arriviamo davanti all’ascensore ritroviamo Katniss e gli altri e rimango senza parole. Indossa un lungo abito da sera a sirena ricoperto di pietre preziose gialle rosse e bianch, ha la pelle sfavillante e una bellissima e complicata treccia che le pende su una spalla. Sembra una dea. Una dea avvolta nelle fiamme. Quando la vedo sento come se lo stomaco ha intenzione di scappare via, come se la sua vicinanza sia insopportabile. Dio quanto è bella. Però quando lei mi guarda è ostile. Come se ce l’avesse con me…. Oh giusto. Non ho voluto essere allenato insieme a lei. Deve avercela a morte con me.
Quando arriviamo davanti al palco per le interviste ci schierano in un semicerchio in ordine di uscita e io sono l’ultimo. Infatti il ragazzo segue sempre la ragazza nell’ordine. Sono in ansia ma cerco di non darlo a vedere.
Le interviste, condotte dall’impeccabile Caesar, cominciano. La ragazza dell’uno è incredibilmente sexy nel suo vestito semi-trasparente dorato, e sembra che stia flirtando con chiunque quando parla. Dispensa generosamente occhilini e risatine al pubblico che è in estasi. Anche la ragazza del 4 è splendida stasera. Ha un vestito da sera blu, celeste e bianco con disegni di coralli che percorrono le sie braccia, spalle e collo; anche i suoi capelli sono acconciati in maniera impeccabile a onde con un diadema di coralli a incorniciarle il viso. Sembra una sirena. È divertente, molto leggera e tenera. Una bambolina, di quelle piccole e carine che piacciono tanto alle bambine.
i distretti si susseguono e si arriva al distretto 11. Katniss è stupenda e il pubblico ne rimande affascinato, ma quando lei comincia a piroettare sul palco, gli spettatori sono davvero senza parole. Dall’orlo del suo vestito si sollevano fiamme che proiettano luci sulle sue gemme e danno l’impressione che lei sia davvero avvolta nelle fiamme. Si ferma barcollando e Caesar la sostiene premuroso. Vorrei essere al suo posto ma non sarà mai possibile. Le chiedono di Prim e di cosa le ha detto prima che lei partisse. –mi ha chiesto di provare a vincere- risponde Kat
-e tu che le hai risposto?-
-che lo avrei fatto-
-ci scommetto-  e scatta il segnale acustico che segna la fine dell’intervista. –ci dispiace ma è finito il tempo. . In bocca al lupo, Katniss Everdeen, tributo del Distretto 12.
Dopo di che tocca a me. Accidenti che nervoso. Ho paura di sbagliare qualcosa.
-benvenuto peeta- mi accoglie Caesar.
Bene. È arrivato il momento di recitare la mia parte.- ciao Caesar! È un piacere essere qui!- cominciamo a scherzare e mi chiede cosa faccio nel distretto 12. –mio padre è un fornaio. Dopo la scuola tutti i giorni gli do una mano. Sai tutti i distretti ha un pane che li caratterizza, che li rispecchia tipo il distretto uno….- e continuiamo a parlare per qualche minuto, finquando mi chiede se ho una ragazza che mi aspetta a casa.Esito, guardo Haymitch; poi scuoto la testa cercando di farlo in modo poco convincente.
—Un ragazzo bello come te! Ci deve essere una ragazza speciale. Coraggio, su, come si chiama?
— chiede Caesar. Sospiro come se non facesse parte del programma questa conversazione. — Be', una ragazza c'è. Ho una cotta per lei da che mi ricordo. Ma sono praticamente certo che lei non sapeva nemmeno che esistessi, prima della mietitura. Un brusio di solidarietà si leva dal pubblico. Un amore non corrisposto è una situazione che
possono capire.
—Ha un altro compagno? — chiede Caesar.
—Non lo so, ma piace a molti ragazzi — rispondo.
—Non c'è problema, ti suggerisco io cosa puoi fare. Vincere e tornare a casa. A quel punto, non potrà respingerti, ti pare? — dice Caesar in tono incoraggiante.
—Non credo che funzionerà. Vincere... non servirebbe, nel mio caso —.
—E perché mai? — chiede Caesar, sconcertato. Sento il sangue che affluisce alle guance. Il momento è arrivato. Balbetto: — Perché... perché... lei è venuta qui insieme a me.
Oh, questa sì che è sfortuna — commenta Caesar, e la sua voce ha un tono sinceramente addolorato. Il pubblico mormora, d'accordo con lui, e qualcuno emette persino un grido strozzato.
Non è bello — ammetto.
Be', non credo che nessuno di noi te ne farà una colpa. È difficile non innamorarsi di quella giovane signora — dice Caesar. — Lei non ne sapeva nulla?
Scuoto la testa pensando a cosa avrebbe detto se lo avesse saputo. — Non fino a questo momento.
Sullo schermo c’è un primo piano di lei con le guance in fiamme.  Perché è così imbarazzata? Dovrebbe essere feliche che l’ho messa in così bella luce!
—Non vi piacerebbe farla tornare qui e avere una risposta? chiede Caesar agli spettatori. Il pubblico grida il proprio assenso. — Eh, sì, ma purtroppo le regole sono regole, e il tempo di Katniss Everdeen è scaduto. Be', in bocca al lupo, Peeta Mellark, e credo di parlare a nome di tutto Panem quando dico che i nostri cuori sono con voi.
Dopo l’inno ci dirigiamo verso i nostri appartamenti arrivati al 12esimo piano Katiniss mi spinge su un urna piena di fiori secchi che fracassandosi a terra mi ferisce le mani.
—E questo per cos'era? — chiedo, atterrito.
—Non ne avevi nessun diritto! Nessun diritto di andare a dire quelle cose su di me! — grida.
In quel momento gli ascensori si aprono e appare tutta la combriccola, Effie, Haymitch, Cinna e Portia.
—Che succede? — chiede Effie con una nota isterica nella voce. — Sei caduto?
—No, è lei che mi ha buttato per terra — rispondo  mentre Effie e Cinna mi aiutano a rialzarmi.
Haymitch si gira rabbioso: — Gli hai dato uno spintone?
—È stata un'idea tua, vero? Farmi passare per una specie di stupida davanti a tutto il paese? — replica.
—È stata un'idea mia —dicotrasalendo mentre si toglgo schegge di ceramica dai palmi delle mani.
—Haymitch mi ha solo aiutato.
—Già, Haymitch è di grande aiuto. A te! — dice lei.
—Tu sei una stupida — dice Haymitch, disgustato.
—Pensi che ti abbia danneggiato? Quel ragazzo ti ha dato qualcosa che non saresti mai riuscita a realizzare da sola.
—Mi ha fatto apparire insicura! — ribatte.
—Ti ha fatto apparire desiderabile! E guardiamo in faccia la realtà: ti serve tutto l'aiuto che puoi ottenere, in quel campo. Eri romantica come una cacca finché lui non ha detto che ti voleva. Adesso ti vogliono tutti. Parlano solo di voi. Gli innamorati sventurati del Distretto 12! — esclama Haymitch.
—Ma noi non siamo innamorati sventurati! —prova dire lei.
Haymitch le afferra per le spalle e la inchioda al muro. — E chi se ne frega! Sta tutto nello spettacolo. Sta tutto nel modo in cui ti percepiscono. Dopo la tua intervista tutt'al più avrei potuto dire che eri carina, e già questo era un piccolo miracolo. Ora posso dire che sei una seduttrice. Oh, oh, con che ardore i ragazzi a casa stanno cadendo ai tuoi piedi. Quale di queste cose ti farà ottenere più sponsor, secondo te?
Lei si allontana e Cinna la raggiunge e le circonda le spalle con un braccio. — Ha ragione, Katniss.
 — Dovevano dirmelo, così non sarei sembrata tanto stupida.
—No, la tua reazione è stata perfetta. Se tu l'avessi saputo, la cosa non sarebbe stata credibile — dice Portia.
—È solo preoccupata per il suo ragazzo —dico io con rabbia, avendo appena realizzato che forse lei e Gale….Le sue guance si arrossano di nuovo. — Io non ho un ragazzo.
—Come vuoi — taglio corto io — In ogni caso, immagino sia abbastanza sveglio da riconoscere un bluff quando lo vede. E poi tu non hai detto di amare me. Perciò che importanza ha?
Sono furioso. Non avevo avuto nemmeno una speranza con lei. Nemmeno senza l’arena. Lei e quel coso, quel Gale.
—Dopo che ha detto di amarmi, avete pensato che lo amassi anch'io? — chiede lei, piu tranquilla.
—Io sì — dice Portia. — Dal modo in cui evitavi di guardare le telecamere, dal rossore.
Gli altri intervengono dichiarandosi d'accordo.
—Vali tanto oro quanto pesi, dolcezza. Gli sponsor faranno la fila per te intorno all'isolato — dice Haymitch.
— Mi dispiace di averti spinto.
—Non importa — le rispondo, cercando di mascherare l’amarezza — Anche se è illegale, tecnicamente.
—Stanno bene le tue mani? — chiede.
—Staranno benissimo — rispondo io.
Nel silenzio che segue, dalla sala da pranzo giungono i profumi deliziosi della nostra cena. — Be', andiamo a mangiare — dice Haymitch. Tutti lo seguono a tavola. Ma a quel punto sanguino troppo e Portia  mi accompagna fuori per medicarmi.
 

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