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Rieccomi tornata subito con una nuova fan fiction! Mi è
venuta in mente così e siccome oggi sono entrata ufficialmente in vacanza, posso
dedicarmi ai miei divertimenti e hobby!(fino a ke nn incomincio a lavorare!)spero
ke vi piaccia e che la commentiate in tanti!
Buona
estate a tutti!!!
L’uomo
si stava innervosendo, la persona con cui avrebbe dovuto incontrarsi gli aveva
dato appuntamento in un posto che a lui non piaceva per niente, cos’era? Un
locale dove gli uomini andavano per bere qualcosa…non per discutere d’affari! O
meglio, a lui non piaceva discutere d’affari in altro luogo che fosse il suo ufficio.
Seduto
ad un tavolino del locale, Vegeta guardava il suo orologio da taschino –Se non
arriva entro 5 minuti giuro che me ne vado!- E l’avrebbe sicuramente fatto, lui
era nato così. Sprezzante, altezzoso, ma aveva un fiuto per gli
affari straordinario. Nel giro di pochi anni era diventato ricco,
ricchissimo, commerciando orologi.
-Cavolo!-
Vegeta stava per alzarsi ed andarsene quando un viso conosciuto lo bloccò
–Salve Vegeta, quanta fretta!- l’uomo che aveva parlato, se così si poteva
definire tale, aveva un’espressione soddisfatta in viso –Salve Freezer! Alla buon ora!- -Oh, mi dispiace averti fatto aspettare,
caro Vegeta- “Caro un corno! Sai benissimo che non ti sopporto!” pensò questo.
Si
sedettero e ordinarono da bere –Allora, si può sapere che affare avresti da
propormi? Sappi che non ho voglia di perdere tempo- -Sei
sempre il solito irascibile frettoloso…- rispose Freezer.
Vegeta
lo odiava, era un essere viscido e arrogante colui che gli stava di fronte.
Eppure era più ricco di lui e aveva un affare da proporgli.
Ma
Vegeta non era uomo da perdersi in convenevoli, era facilmente irritabile,
aveva un pessimo carattere, insomma. Ma Freezer non era da meno.
-Allora,
mio caro, sono interessato ad acquistare la tua industria, o meglio, parte di essa. Voglio entrare in società con te- Vegeta lo guardò allibito – Ma tu sei pazzo! Io non ho affatto bisogno di un
socio!!!- sbraitò – Su, su, non ti scaldare…più la tua
impresa si ingrandisce, più hai bisognosi qualcuno che la controlli con te- -E
cosa ti fa pensare che il mio socio potresti essere TU!?-
Freezer
lo osservò, un sorriso sarcastico sulle labbra –Perché io e te insieme potremmo costituire un impero!- Vegeta stava per
rispondergli a tono, quando l’altro lo zittì –Oh guarda! Quella cantante ha
incominciato a cantare una canzone dolcissima…non ti pare anche a te?-
Vegeta
stava perdendo la pazienza –Non me ne importa un fico secco di quella canzone!
E neanche della tua proposta! Io non ho nessuna intenzione di entrare in
società con te!-
Scolò
tutto il suo liquore di un fiato e gettò uno sguardo distratto alla cantante.
La canzone non gli interessava proprio…però la ragazza
non scherzava in quanto a gambe…
-
Carina eh? E? una cantante alle prime armi…però io la
trovo strepitosa…oltre alla voce è ben dotata!- Vegeta guardò torvo il
“collega” –Cosa ti fa pensare che mi interessi qualcosa? Non ho nessuna voglia
di fare una qualsiasi conversazione amichevole con te- -Dai
Vegeta…cerca di rilassarti…- Oh, quanto non lo sopportava quel Freezer!
Tornò
distrattamente con lo sguardo alla donna, non avrebbe mai saputo comprendere le
sue doti canore, era adirato, lei era solo uno sfondo per il locale.
-Si
chiama Bulma- -Che hai detto?- -Bulma, la ragazza si chiama così- - Umf…ho detto che non mi interessa…e in quanto al nostro
affare, puoi scordartelo!- -Vegeta, mio caro…te lo
proposto con le buone…potrei anche usare altri mezzi…- -Ti insulterei
volentieri e poi ti picchierei, ma non ho voglia di sporcarmi le mani con te!
Me ne vado!- detto questo Vegeta uscì dal locale.
La
ragazza aveva smesso di cantare.
-Arrogante,
presuntuoso e viscido! Cosa ti fa pensare che io voglia avere a che fare con
te?-
Vegeta
ragionava ad alta voce, mentre fuori dal locale aspettava
la sua carrozza –Ma che fine ha fatto il cocchiere!- La temperatura di sera era
ancora bassa, nonostante ci si stesse avvicinando all’estate, Vegeta aveva un
po’ freddo.
La
sua attenzione fu attratta da un rumore alle sue spalle, una ragazza stava uscendo
da una porta di servizio del locale, la riconobbe, era la cantante. Lo guardò,
quasi spaurita, poi si strinse nel suo vestito “Troppo leggero” pensò lui.
Silenzio…tutti
e due aspettavano qualcuno o qualcosa, ma nessuno parlava. La ragazza si guardava
intorno. Vegeta la osservava di nascosto. Non era mai stato bravo con le donne, ma loro gli cadevano comunque ai piedi, senza che lui
facesse niente di particolare. Ancora doveva capire dove stava il suo fascino.
Si schiarì la voce –Buonasera signorina- Lei lo guardò sorpresa –Buonasera-
Silenzio…
-Scusatemi se sono indiscreto, voi siete la cantante di questo locale, giusto?-
La ragazza con i capelli azzurri lo guardò ,
assonnata. Soffocò uno sbadiglio – Si perché?- -
Nulla…il mio em…compagno d’affari sembrava
riconoscervi--Si, ho visto con chi
eravate seduto al tavolo, signore- rispose lei, sprezzante – Vi sta antipatico?
Bè, neppure io lo sopporto se è per questo.
“Ma
perché sto parlando con questa donna?” –Non esprimo giudizi, signore-
Lei
continuava a guardarsi intorno – Aspettate qualcuno?- riprese Vegeta,
accendendosi un sigaro –Si- fece lei, voltandosi –Anche io! Chissà dove sarà andato a cacciarsi quell’ubriacone del mio cocchiere!-
Bulma lo guardò male “Ma chi cavolo è questo?” pensò fra sé e sé.
Finalmente
la carrozza di Vegeta arrivò, lui stava per salire, poi si ricordò della
ragazza –Avete bisogno di un passaggio, signorina Bulma?- -Eh? Come sapete il
mio nome?- -Eh stato il mio compagno di prima a dirmelo, allora?- Si, quella
sera era decisamente troppo gentile. Lei si strinse nelle spalle –Cosa mi dovrebbe far credere che voi non siate un pazzo pronto a
violentarmi?- Lui la guardò stupito –Fato come meglio credete, ma ormai è tardi
e in giro c’è gente più pazza di me-
Bulma
ne fu quasi divertita –Va bene…il mio fidanzato sarà stato trattenuto da
qualche impegno-
Vegeta
annuì, mentre l’aiutava a salire in carrozza.
-Io
abito nel quartiere ovest della città, quello vicino alla cattedrale- Vegeta
annuì –E voi dove abitate?- -Nuovo quartiere residenziale. Est della città-
Lei
lo fissò sbalordita –Dunque siete…- -Si, Sono ricco, molto, troppo. E non mi
basta mai-
Dopo
averla lasciata a bocca aperta, si limitò ad osservare il mondo fuori dal finestrino, poi aggiunse –Anzi, la ricchezza
potrei anche farmela bastare, ma c’è una cosa che mi manca-
Bulma
ne aveva già sentite troppe per quella sera – Mi manca un titolo nobiliare.
Appena sarò riuscito ad avere anche quello, potrei
considerarmi raggiunto- -Scusate la mia impertinenza, ma non credete di essere
un po’ troppo avaro?- Lui si voltò verso di lei e la incenerì con il suo
sguardo nero –Affatto-
Bulma
si sentiva a disagio, era in carrozza con uno degli uomini più ricchi della
città, che le stava raccontando dei suoi desideri avari e con freddezza assoluta.
Lei era soltanto una cantante povera e priva di successo. Ma lui, che
arroganza!
-Comunque
a quello non manca molto, presto mi sposerò con una nobildonna e allora…- -Ma
quanto siete cinico!- le era scappato detto così,
gettò. Lui scoppiò in una sonora risata – Lo so! E’ un mio grande difetto! Che
ci volete fare?- -Non pensate che possa esistere dell’altro oltre al denaro?-
-Cosa? L’amore forse? No, credo che l’amore sia solo
una parola più dolce per indicare il sesso- Bulma ne rimase sbalordita –Ma che
uomo siete voi signor…- -Vegeta, prego- -Non ditemi che voi siete
innamorata,mia cara- -Invece si! Per fortuna il mio fidanzato non è cinico come
voi!-
Lui
sogghignò –Non vorrei essere scortese, ma questa sera
dove era invece di riportarvi a casa?-
-
Bè…non sono sicuramente affari vostri…- - Vedete che ho ragione?- -Cosa? O mio
dio, ma con chi sono capitata! Siete pazzo!- -Audace da parte vostra, però lo
ammetto, in effetti un po’ pazzo sono-
La
carrozza attraversava le vie della città di notte, Bulma era sempre più
allibita.
Di
solito non accettava passaggi dagli sconosciuti e incede quella sera si era
imbattuta in uno sconosciuto, per di più pazzo. Incredibile. Eppure era
curiosa, era la sua natura.
-Dunque
state per sposarvi, e non amate la vostra promessa?- Vegeta sorrise, rivelando
una fila denti bianchissimi sotto le labbra sensuali –No, non la amo affatto-
-Voi mi state sconvolgendo, sapete?- rispose lei –La sposo perché possiede ciò
che io non ho, un titolo. Ma neppure lei credo mi ami, a lei manca ciò che io
ho: il denaro- -E come potrete vivere insieme? Per tutta la vita?- - Bè, questo
è un piccolo sacrificio- - Voi mi lasciate senza parole…non avevo mai udito un
uomo parlare come voi…- -E voi del vostro fidanzato che mi dite?- -Non c’è
proprio nulla da dire, quando decideremo di sposarci, sarà solo per amore- -Ah,
l’amore! Eterna illusione per i poeti- -Si vede che non avete mai amato
signore. Ecco, io abito qui, proprio in questa casa-
Vegeta
ordinò al cocchiere di fermarsi e osservò la casa popolare di quel quartiere.
Bulma lo cercò con lo sguardo –Grazie signore, ricordate che il denaro non farà
mai la vostra felicità. Buona fortuna per il vostro matrimonio- -E Voi, mia
cara, siate più realistica. Il mondo è pieni di uomini come me, solo che non lo
danno a vedere-
Bulma
scosse la testa stupita ed uscì dalla carrozza.
Ecco ragazzi il mio secondo capitolo…grazie per le vostre recensioni
Ecco
ragazzi il mio secondo capitolo…grazie per le vostre recensioni!
(devo ammettere che ero un po’ restia a pubblicare
questa storia…non sapeva se sarebbe stata apprezzata o meno)
Kikk@93,
eccomi con una nuova storia! Spero ke continuerai a leggerla (ps Vegeta è
sempre affascinante…)
Shari_Aruna, aspettavo proprio una tua recensione…cmq per
questa volta ti devo deludere per il fatto del fidanzato di Bulma…in questo cap scoprirai che è…
Il
fatto che Vegeta di del lei è necessario…e anche il “mia cara”…fa parte dell’epoca…1
kiss
Buona
lettura a tutti!
-Forza
amico! Dacci dentro con quel bastone!- -Non vorrei deluderti, Goku, ma questo
non è affatto un bastone, ma una zappa!- il ragazzo sembrò deluso –Già…- -E ci
serve per lavorare- aggiunse un ometto basso e calvo –Si, si, uffa Crilin!-
-Goku, se pensi che a me “piaccia” lavorare, ti sbagli di grosso! Soprattutto
fare il contadino non è il massimo che uno si possa
attendere dalla vita-
-Purtroppo
hai ragione amico ma…schiva questo colpo!- Crilin lo
schivò, sorpreso.
Il
suo amico non sarebbe mai cambiato… nessuno poteva togliergli il sorriso sulle
labbra.
Goku
però aveva l’abitudine di prendere tutte le zappe e picconi per armi, bastoni
per combattere.
Suo
nonno gli aveva insegnato i rudimenti di lotta e di arti marziali e lui ne era
appassionato. Peccato però che esercitarsi con gli attrezzi da lavoro, e per di
più sul lavoro, non fosse il massimo.
-Potrebbe
passare la contessina e vederci! Ricordi come si è arrabbiata l’altra volta?-
Oh si, Goku se lo ricordava bene…aveva minacciato di scacciarli entrambi!
Quella donna era proprio una furia.
Altro
che tenera e dolce contessina! Persino Goku a volte ne rimaneva soggiogato, e
dire che lui non prendeva mai niente sul serio…
Guardò
il campo davanti a sé, dovevano ancora seminarne una buona parte…e se lei fosse passata a controllare prima che il lavoro fosse
finito…-Forza Crilin, rimettiamoci al lavoro!- -Signorsì!- rispose l’amico.
Un’ora
dopo erano stremati –Oh che fatica! Riposiamoci un po’
Crilin!-
I
due amici si sedettero all’ombra di un ulivo.
-Eh
Goku! Pensa a come sarebbe bello essere ricchie non dover più lavorare nei campi!-
il ragazzo ci rifletté un po’ su – A me la ricchezza non interessa…invece
vorrei potermi dedicare solo allo studio dei combattimenti!- -Se tu fossi ricco
lo potresti fare…- - Bo…- -E la tua ragazza, Bulma,
come sta?- chiese il ragazzo pelato –Oh Bulma? Molto bene credo--Come credi? Da
quanto è che non la vedi?- improvvisamente Goku ebbe
un flash –Cavolo! Ieri sera sarei dovuto andarla a prendere dopo il lavoro! Me
ne sono completamente scordato!- Crilin scosse la testa –Sempre il solito Goku,
se io avessi una ragazza come lei me la terrei ben stretta- Goku incrociò gli occhi
dell’amico –Urka! Sarà arrabbiatissima…-
Ma
una voce imperiosa li distolse dai loro discorso –Cosa
state facendo? Poltroni!- Una donna giovane, li stava guardando “dall’alto
della sua bassa statura”. Goku mandò giù saliva.
La
contessina dai lunghi capelli neri e occhi altrettanto
scuri, lo metteva a disagio.
Fu
Crilin a parlare –Buonasera signorina…noi, bè veramente avremmo finito per
oggi…- -A si? E che stavate facendo?- -Ci riposiamo
signorina- rispose Goku, lei lo osservò con occhi vividi –Upf…spero
che abbiate fatto un buon lavoro. Per oggi andate
allora-
Goku
si alzò di scatto –Grazie signorina Chica!- lei
divenne rossa di collera – Mi chiamo Chichi, Chichi! Non Chica!- -O si… mi
scusi tanto contessina!- Detto questo Goku raccolse la
sua bicicletta e fuggì via, lasciando una Chichi e un
Crilin decisamente sorpresi.
Il
ragazzo frenò la bicicletta sotto casa di Bulma –Bulma! Tesoro, sono io!- gridò
per farsi sentire, sorbendosi dunque anche gli insulti dal vicinato.
Bulma
sentì qualcuno che la chiamava e si avvicinò alla finestra –Ciao Goku! Scendo-
La
ragazza usci dall’abitazione e si ritrovò davanti al sorridente fidanzato –Ciao
cara!- lei lo guardò torva –Perché ieri sera non sei venuto a prendermi?- - Um…bè devi sapere che…ho lavorato fino a tardi…- -Immagino sia una delle tue solite scuse…ma non ho nessuna voglia di
litigare, stasera! Comunque per tua informazione, ho trovato qualcuno che mi ha
riaccompagnata- -Uh davvero! Che bella notizia!- lei aveva sperato di farlo ingelosire…ma era semplicemente impossibile! A volte si
chiedeva se stata con un uomo o con un bambino…- Come è andato il tuo lavoro di
cantante?- -Oh…come al solito…ma davvero non ti
interessa sapere chi mi ha riaccompagnatacasa?-- Veramente no…ma se
insisti proprio puoi anche dirmelo!- rispose con un gioviale sorriso sul viso.
A Bulma però andò sui nervie mise il broncio –Che hai tesoro? Dai, non fare così…-
-Sei
sempre il solito Goku! Ma quando crescerai?- Lui
scosse la testa, appoggiò la bicicletta ad un muretto e afferrò Bulma per la
vita, lei si trovò i suoi occhi neri davanti. Per un attimo provò a paragonarli
a quelli del cinico Vegeta. Che idee stupide… -Dai, per questa volta chiuderò
un occhio, ma non voglio che succeda più! Hai capito testone?-
Lui
annuì, soddisfatto per averla scampata un’altra volta.
Vegeta
avanzava imperterrito sul suo purosangue, sorrideva fra sé e sé. Quante volte
da bambino aveva sognato di montare un cavallo così? Ebbene, ora se lo poteva
permettere…dopo anni di duro lavoro, di affari, puliti e non…Perché lo sapevano
tutti che Vegeta non era un esempio di virtù e si era conquistato tutto ciò che
aveva tenendo bene lo sguardo puntato sulla meta, senza badare troppo ai mezzi.
E ora stava per raggiungere il suo ultimo obiettivo: possedere un titolo nobiliare.
La
contessina Chichi non gli era mai piaciuta
abbastanza, ne come donna, ne come carattere.
Troppo
autoritaria, con quel cipiglio sempre sul volto…no, a Vegeta non piaceva
proprio. Ma era stata un’occasione quando ad un evento
mondano l’aveva vista, aveva capito che era il giusto mezzo per arrivare dove
voleva. Un titolo lo avrebbe elevato a quell’elite di persone che ancora gli
sbarravano la strada perchè era un arricchito, uno
nato povero. Lei era nobile, ma priva di risorse finanziarie, suo padre Juma aveva visto in lui un buon partito. Lei scostante e
fredda, aveva accettato con riluttanza all’idea di sposare un uomo che non la
piaceva per nulla. Ma siccome loro appartela terre non avevano nulla, aveva dovuto accettare.
Ora
lui stava andando da lei, a porgere una visita di cortesia alla sua fidanzata.
Arrivò
davanti al palazzo della promessa, e sorrise. Si fece annunciare e poco dopo Chichi scese dalle ampie scale del salone. “Passabile”
pensò Vegeta tra sé e sé –Salve Vegeta- le disse lei, freddamente, lui le baciò
una mano con falsa galanteria e sorrise ironicamente.
Uscirono
a fare una passeggiata a cavallo per i possedimenti della contessina. I
braccianti lavoravano la terra, Vegeta osservava il tutto con una punta di
amarezza, quando quelle terre sarebbero state sue, le avrebbe risollevate dal
loro torpore.
Conversavano
di tanto in tanto, a Chichi piaceva parlargli di
quelle terre e lui la osservava divertito. Poi Vegeta notò un contadino alto e
slanciato. Era insieme ad un piccoletto calvo e teneva
in mano una zappa, ma…la usava e maneggiava come se fosse un bastone! –Che sta facendo quel bracciante?- chiese Vegeta alla sua
compagna. Lei notò la scena –Oh! Ancora quel ragazzo!- spronò il suo cavallo
fino a trovarsi davanti a due malcapitati –E voi due cosa stavate facendo
invece di lavorare?- Goku spostò lo sguardo sulla donna che dall’altro della
sua cavalcatura, lo osservava arrabbiata. – Em…contessina,
noi…- Vegeta era alle sue spalle di lei e osservava la scena con sarcasmo –Ci
vorrebbe più disciplina cara…i tuoi braccianti sono degli
sfaticati- Vegeta osservò Goku con aria di sfida e superiorità. L’altro
fece altrettanto, si squadrarono per qualche secondo “Che pallone gonfiato!”
pensò infine Goku.
-Scusateci
contessina, ci rimettiamo subito al lavoro- riprese Goku.
-Potete
spiegarci cosa stavate facendo con quel bastoni?-
continuò invece l’industriale –Nulla, signore- rispose questa volta Crilin –Se
vi becco ancora a poltrire, vi licenzio per davvero!- esclamò Chichi.
Poi
i due si allontanarono, Goku e Vegeta si lanciarono però un ultimo sguardo di
sfida.
Percorrendo
le strade di campagna, Vegeta stava tornando alla sua casa, in città.
Ricordava
quel ragazzo, l’aveva sfidato con lo sguardo quel maledetto contadino! Che
impudenza.
Eppure
aveva per un attimo sentito che erano molto simili…sembrava che anche il
ragazzo non volesse accettare la sua condizione di semplice contadino.
Addirittura senza nemmeno una terra sua.
Mentre
era immerso in questo pensieri, la vide venire oltre a
cavallo di una bicicletta. Impossibile non riconoscerla con
quel capelli azzurri. Anche lei lo riconobbe e passandogli di fianco,
diminuì l’andature e frenò – Salve signorina- le disse
lui. Lei si fermò del tutto poiché anche lui aveva fermato il suo cavallo. –E’
un piacere rivedervi, sapete?- riprese Vegeta, no senza una punta di ironia.
Lei
aveva il viso leggermente arrossato per la corsa in bicicletta –Non so se
rispondervi la stessa cosa…- lui scoppiò in una fragorosa risata –Non dovete,
Bulma. Posso chiedervi dove eravate diretta?- -Stavo andando a portare il
pranzo al mio fidanzato- -A si? Che uomo fortunato ad
avere una così affascinante fanciulla che gli porta il pranzo- Lei arrossì –E
dove lavora questo vostro fidanzato?- nella sua voce
c’era sempre quel tono canzonatorio –Lui è un contadino, un bracciante- rispose
lei senza vergogna –Ah…- per un attimo a Vegeta balenò l’idea che potesse
essere il ragazzo di prima, e chissà perché, sentì questa cosa come una
certezza.
-Io
vado…altrimenti poi lui non avrà tempo per mangiare- -Io penserei a fare altro,
invece che mangiare…- le rispose ammiccando Vegeta –Voi siete un impudente!-
rispose Bulma, riprendendo a pedalare con foga.
Salve a tutti…devo dire che le vostre recensioni mi fanno un gran
piacere…spero quindi non farvi cambiare opinione con questo mio cap…perché
anche io sn un po’ scettica su una cosa…ma mi è sembrata necessaria…
Salve
a tutti…devo dire che le vostre recensioni mi fanno un gran piacere…spero
quindi non farvi cambiare opinione con questo mio cap…perché anche io sn un po’
scettica su una cosa…ma mi è sembrata necessaria…
bulma_92, tu dici ke la scintilla
non è ancora scoppiata? Si vedrà…1 kiss
Shari_Aruna, grazie, grazie, grazie
per i tuoi complimenti!
Kikk@93, sn contenta che ti piaccia
anche questo…ps: per una volta Yamcha nn c’è…
-Odio
quell’albero sotto la mia camera! Voglio che qualcuno me lo abbatta!- strillava
Chichi contro il suo povero padre, il conte Juma. –Ma cara…quello è un albero secolare…non puoi volerlo
abbattere così…- -E invece si!- E quando lei si metteva in testa qualcosa…no,
non c’era niente che potesse farle cambiare idea. E quel giorno se l’era presa
con l’albero.
Suo
padre ogni tanto si chiedeva perché fosse così acida ed irascibile, a volte
pensava che forse, imporle un matrimonio forzatamente, non fosse stata una gran
cosa. Eppure lei l’aveva accettata, ma ogni tanto aveva questo
sfoghi…
-Vado
a chiamare un bracciante che me l’abbatta!- E lei
aveva già in mente chi chiamare.
Corse
verso Goku che stava placidamente appoggiato ad un albero, sbocconcellando un
panino.
E
vicino alui…una
ragazza dai capelli azzurri, molto graziosa.
Chichi provò un moto di stizza, si avvicino con le
mani sui fianchi alla coppia. Goku appena la vide, mandò il cibo di traverso,
sputacchiando –Goku!- fece Bulma, aveva notato la sua reazione in presenza della contessina. Lei l’aveva vista qualche
volta, solo da lontano, da vicino non le parve male, ma quel su sguardo
perennemente corrucciato…la facevano sembrare una vecchia zitella.
-Ho
un incarico da darti!- proruppe la contessina – Em…veramente
io sarei nella mia pausa pranzo…- rispose Goku –Vuoi essere licenziato? E poi,
quella chi è? Non permetto che i miei uomini abbiano certi svaghi durante il
lavoro- Goku si voltò verso Bulma, sorpreso –State per caso parlando di lei?
Bè…è semplicemente la mia fidanzata…- -La vostra cosa! Filate con me! potrei cacciarvi subito! Abbandonate la vostra “fidanzata” , ho un lavoro da farvi fare-
Goku
si alzò, di mala voglia. Ma Bulma si era già irritata con l’altra. Come si
permetteva di trattare così lei e il suo ragazzo?
-Contessina,
non vorrei sembrarle scortese, ma non mi pare il caso di trattare così me e
Goku-
Chichi, che si stava già allontanando con il
malcapitato Goku, si voltò, gettando scintille dagli occhi scuri –Come ti permetti di parlarmi così? Io faccio quello che più mi
pare!- “Che impudenza! Ma chi si crede di essere
quella santarellina!!!” pensò l’azzurra.
Si
alzò in piedi e la squadrò, era leggermente più alta dell’altra. Le due donne
si lanciarono scintille ma per fortuna, Goku
intervenne. – Em…signore…non mi pare il caso di discutere…Bulma
cara, ci vediamo più tardi…- Chichi girò sui tacchi e
si allontanò, seguita dal povero Goku.
Goku
osservava la schiena della ragazza, per quanto tempo l’avrebbe trattato così? E
poi, perché lui? Da lontano vide il suo amico Crilin che lavorava con gli
altri. In quel momento voleva solo essere con loro. Lei si voltò e gli indicò
un albero di fianco al palazzo, lui lo osservò, stupito.
-Interessante…ma
cosa centro io con il vostro albero, signorina?- lei sorrise, sarcastica
–Abbattetelo- -Cosa?- -Abbattetelo ho detto!- Goku scosse la testa “E’ pazza!
Abbattere un albero di quelle dimensioni…”
Lei
gli porse un’ascia, con sguardo di sfida – Forza- Voleva metterlo alla prova?
Goku,
riluttante, afferrò lo strumento e soppeso con lo sguardo il vegetale. Trovò un
punto buono e sferrò il primo colpo. Con sua sorpresa, l’alberò cadette subito.
Si osservò le braccia con un sorriso soddisfatto “Non sapevo di essere così
dotato!”
Dopo
pochi colpi infatti, l’albero cedette e cadde con un
pesante tonfo a terra.
La
contessina aveva gli occhi sbarrati per lo stupore. Goku notò che quando non
era arrabbiata, aveva dei begli occhi. –Bravo- disse solamente –Contessina Chichi, perché…perché siete sempre
così corrucciata? Quando non siete arrabbiata, dovete essere molto più carina-
Lei arrossì fino alla radice dei capelli, anche perché lui lo aveva detto con facilità assoluta. Lei si schiarì la voce,
evitando di guardare il sudore che si era formato sull’ampio petto del ragazzo.
Si sentiva avvampare. Poi si sorprese di sé stessa, come poteva, lei,
interessarsi ad un …un contadino?
Lui
sorrideva –Vabbè, io vado!- lei storse il naso irritata
avvicinandosi a lui. Lo guardò, alzando il viso. Lui era visibilmente stupito,
lei si alzò in punta di piedi e lo baciò leggermente sulle labbra.
Poi
gli diede un leggero schiaffo sul viso –Ecco, ora puoi andare- e lei si
allontanò, lasciando Goku con gli occhi accesi di stupore.
-Non
è possibile, maledizione!- Vegeta era nel suo ufficio e stava imprecando,
davanti a lui, il suo segretario personale, Nappa. –Purtroppo è così
signore…qualcuno a cercato di rubare e boicottare il carico di metallo
necessario per i vostri orologio…e ce dell’altro-
Vegeta lo fissò con occhi ardenti di furore – Qualcuno sparge in giro la voce
che i vostri orologi siano, come dire…scadenti-
-Che
cosa!!!inaudito!!! noi sappiamo tutti chi sia questo
qualcuno…Freezer!!!maledetto cialtrone! Tutto questo perché non ho voluto
accettare la sua proposta…lo farò fuori!!!- Nappa si
schiarì la voce –Tutto questo potrebbe cessare se voi accettaste la sua
proposta di società…- -Neanche per idea! Io non mi metterò mai in società con
un lucertolone!- -Vi serve un socio…signore…- -Piuttosto, piuttosto prendere un
pezzente! Glielo farei vedere io…qualsiasi persona al posto suo e…-
Una
luce balenò negli occhi scuri di Vegeta –Forse ci sono-
Vegeta
cavalcava, cercando di scindere i pro e i contro della sua idea. Scegliere un
socio sicuramente incapace poteva rivelarsi rischioso…ma
il pregio sarebbe stato che avrebbe potuto controllarlo. Sceglierne uno capace
gli avrebbe sottratto parte del dominio. Con un burattino, invece…e poi,
l’avrebbe fatto pagare a quel Freezer, avrebbe scelto qualsiasi altro piuttosto
che lui.
Non
sapeva come la scelta fosse potuta ricadere proprio su di lui
ma…il contadino che lavorava dalla sua fidanzata, era perfetto. A lui
non sarebbe interessato nulla dei suoi affari, e lui aveva bisogno proprio di
uno così. Sapeva che avrebbe accettato, visto quello che aveva da proporgli.
Solleticato
da questa idea, spronò il suo cavallo al galoppo.
Goku
stata placidamente tagliando l’erba, pensava. Il
comportamento della contessina lo aveva stupito. In fondo l’aveva sempre vista
come una donna fredda ed insensibile, invece forse, poteva essere davvero
passionale. E dire che lui non si era mai soffermato a pensare queste cose.
Un ombra dietro di lui lo distolse dai suoi pensieri, si
voltò, asciugandosi il sudore con un fazzoletto. Spalancò la bocca dallo stupore quando vide Vegeta dietro di lui, fissarlo dall’altro
della sua cavalcatura.
Scese
da essa con agilità e si avvicinò fino a trovarsi di
fronte a Goku, che lo sovrastava di quasi 10 cm buoni. Eppure il suo sguardo avrebbe
potuto tagliare una roccia. Il suo carisma era palpabile.
-Salve, cosa volte da me?- chiese il giovane, Vegeta lo
osservò sprezzante –Ho una proposta da farti- -Di che si tratta?- -Seguimi-
Goku,
più per curiosità che per altro, lo seguì.
-Apri
bene le orecchie contadino e ascoltami. Io ho bisogno
di un socio. Non ti starò a spiegare tanto i motivi che mi inducono a farlo,
fatto sta che ho pensato a te. Dimmi la verità, ti sei stancato di fare il
contadino- Goku lo osservava stupito, incredulo –Tu dovresti essere solo
nominalmente comproprietario della mia società, in pratica, sarò sempre e solo
io a controllarla- -Cosa ti fa pensare che io possa accettare?- Vegeta sorrise,
ironico –Potresti abbandonare per sempre questo odioso lavoro e …dedicarti a
ciò che vuoi fare. Immagino ci si qualcosa che ti
piace fare, no?-
Goku
ci pensò un attimo su –L’unica cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata
allenarsi e studiare tutte le tecniche di arti marziali conosciute. Era il suo
sogno.
Ma
quell’uomo non gli piaceva più di tanto, era un cinico approfittatore.
-Voglio
qualche garanzia che tutto ciò che dici sia vero- -Non ho nessuna garanzia, ho
rischi o rimarrai per sempre sepolto da asce e picconi-
I
due uomini si squadrano a vicenda, tra di loro non
c’era fiducia, ma forse una lontana forma di rispetto reciproco.
-Accetti?-
-Accetto-
Vegeta
sorrise soddisfatto e pose la mano al suo nuovo socio.
Felicity89,
non ti posso anticipare niente…ma penso ke tu l’abbia
già capito…
Liar, bene, mi fa piacere che apprezzi la mia storia!!!
bulma_92, quando ho letto la tua
recensione mi è spuntato un sorriso…ti confiderò che Elisa di Rivombrosa è la
mia fiction preferita…
Heleamicachipss, ank
io se ero in Chichi a Vegeta lo prendevo lo stesso…ma
che ci vuoi fare?
Serenity_domina, devi sempre rompere, cara sorella? (mi scuso per questi problemini…em…familiari)
Personalmente a me questo cap piace….diciamo che è incentrato suoimiei personaggi preferiti…dunque…
Buona lettura! 1 bacio a tutti
Seduto
al tavolino, sorseggiava il suo liquore con gusto. Di fianco a lui, gli uomini
gridavano –Brava! Bis…- oppure –Sei bellissima!- Lui li osservava sprezzante,
poi ritornava con lo sguardo alla cantante.
Ammetteva
che aveva una voce melodiosa, ma le sue gambe erano
molto meglio della sua voce.
E
anche il resto, incredibile che fosse la ragazza del suo nuovo socio. Ma non
gliene importava più di tanto.
Applausi,
la ragazza aveva finito la sua esibizione, un inchino ancora e si sarebbe
ritirata nel suo camerino.
Vegeta
si alzò, lei lo aveva visto?
Si
diresse dietro il locale, cercò la porta del suo camerino, la trovò.
Bussò,
lei era già dentro –Arrivo!- disse Bulma dall’interno, pensava infatti che fosse un suo ammiratore.
Il
suo stupore si fece palese quando vide Vegeta davanti a
sé-Salve, meravigliosa esibizione-
disse entrando. Bulma chiuse la porte alle sua spalle
–Non sapevo che lei si interessasse di musica- rispose lei, ironica –No,
infatti, io parlavo dell’esibizione delle tue gambe- rispose lui,
semplicemente, mentre osservava il camerino della ragazza.
-Senta,
io non so cosa lei voglia da me, sappia però che la sua presenza non è qui
gradita! E come si permette di darmi confidenzialmente del tu? Non mi pare che
io e lei abbiamo mai cenato insieme!-
-A
questo si potrebbe rimediare subito- rispose lui, ammiccando –Siete
insopportabile!- riprese Bulma, adagiando le sue mani suoi fianchi. Vegeta la
guardò torva –No, così mi ricordate la mia fidanzata- Bulma storse il naso –A si? Fareste meglio a ricordarvi di lei, allora. Perché non
siete insieme, in questo momento?- -Vi devo anche rispondere? Temo di
offendervi- -Tanto sono già offesa, come si chiama?- - Chichi--Chichi? State parlando della contessina?- -E già…la
trovi simpatica?- -Per niente, anzi…si tante di quella
arie…- ops, stava offendendo la promessa sposa di
Vegeta.
-Oh,
non ti dispiacere, non mi importa se non la trovi simpatica. Non piace neppure
a me-
Bulma
scosse la testa –Vegeta, perché siete qui?- -Bà…non lo so nemmeno io…comunque ho una notizia da darti-
-Di che si tratta?--Il tuo fidanzato,
Goku, è diventato mio socio-
Vegeta
si godette l’espressione i stupore che apparve sul
viso di lei –Che state dicendo?- -La verità mia cara, non siete felice che ora
non avete più un ragazzo contadino?- lui scoppiò in una sonora risata. –Voi
siete un pazzo! Goku non accetterebbe mai di divenire vostro socio!- -Forse non
lo conosci bene quanto credi, allora-
Bulma
era spaesata, davvero il suo Goku aveva abbandonato il suo lavoro per seguire
quel,quel…non
sapeva neppure come definire Vegeta.
A
volte lo trovava privo di scrupoli e cinico, ma c’era
qualcosa in lui che l’affascinava. Suo malgrado. Ma perché se lo ritrovava
sempre tra i piedi?
-Avete
finito di lavorare?- -Come?- -Avete finito di lavorare?- le richiese Vegeta, spazientito –Siete tornato a darmi del lei?- lo
rimbecco Bulma, sprezzante –Comunque, si per stasera ho finito-
-Venite
con me, allora- -Si! Io con voi non vado proprio da nessuna parte!- -Non era un
invito- rispose lui, gelido. Bulma deglutì e lo seguì a malincuore.
Camminavano
per la città sotto un magnifico cielo stellato, Bulma, avvolta nel suo vestito
blu, si chiedeva cosa celasse l’uomo che le camminava di fianco. Appena erano
usciti, il suo gelo sembrava essersi sciolto. Cosa voleva da lei?
-E’ una bellissima serata, non trovi?- le chiese, lei lo guardò
sospettosae
poi annuì –Non so perché mi abbiate “invitata” a passeggiare con voi, ma il mio
fidanzato non ne sarebbe contento- -Oh, ancora lui, bè, neanche la mia. Ma non
me ne importa niente.E neanche a te
dovrebbe- -Le ricordo, signor Vegeta, che io non sono
cinica quanto lei- lui sorrise, sprezzate –Ora puoi anche smetterla di darmi
del lei- -No, voglio mantenere un certo distacco tra di noi- -Fa pure, comunque
non credo che ci riuscirai-
-E
va bene, Allora spiegami come hai fatto a diventare così arrogante sfrontato-
-Lo sono sempre stato. Ti piacerei se non fossi così?- Bulma arrossì quasi alle
sue parole –Guarda che non mi piacete lo stesso- lui rise –Ma ridete per
prendermi in giro? O sono buffa?- -Entrambe le cose! Siete spassosa- Bulma si
offese –Voi per niente, invece-
Quella
sera, la città era quasi deserta, apparte
sporadiche coppiette.
Bulma
si chiese che effetto facessero loro due insieme. Lui
distinto, dannatamente affascinante e ben vestito. Lei graziosa, dai capelli
azzurri.
-Dove
stiamo andando? Non vorrei sembrarti scortese, ma avrei voglia di tornare a
casa-riprese Bulma –Non sono forse una compagnia piacevole? O vi faccio paura?-
-Come potete pensare di farmi paura! Non sapete ancora con chi avete a che
fare!- - Su, non comportarti da bambina- Come si permetteva di trattarla in
quel modo?
Bulma
mise su il broncio. Vegeta sorrise (pur mantenendo sempre il suo caratteristico
cipiglio)
-Hai
fame?- le chiese, quasi cortesemente –No- rispose lei, seccamente –Non importa,
io invece ho molta fame- In realtà aveva fame anche Bulma, ma non voleva dargli
questa soddisfazione.
Lui
notò un piccolo ristorante e senza chiederle nulla si sedette ad un tavolino
fuori. Poi la guardò, sarcastico –Allora, hai intenzione di rimanere tutta la sera
in piedi?- Bulma si stava veramente irritando, nessuno, e ribadiva nessun uomo
l’aveva mai trattata così! –No, io non mi siederò- -Fai un po’ come ti pare-
rispose lui, ordinando un piatto molto abbondante di spaghetti.
Lei
se ne sarebbe andata volentieri, ma era sera inoltrata e non era una buona cosa
girare sola di notte. Per di più, non era tanto vicina a casa. E non mangiava
da ore, osservando il piatto di lui, il suo stomaco ruggì.
-Lei
non si siede signorina?- le chiese un cameriere, cortese –E va bene! Se volete
tutti che mi sieda lo faro!- rispose sbraitando contro
il poveretto. Vegeta se la rideva sotto i baffi, senza chiederle niente, ordinò
anche per lei un piatto di spaghetti.
Bulma
continuava a guardarlo male, anche quando gli misero davanti un piatto di pasta
fumante –Ecco, ora non puoi più dire che non abbiamo mai cenato insieme, non ti
pare- Bulma non gli rispose, ma gli lanciò un’occhiataccia al di sopra del suo
piatto.
Vegeta,
intanto che lei era al primo, si era già stra
abbuffato con il secondo. Lei lo guardava, intimamente sbalordita. “Che
situazione strana! Io, a cena con un riccastro arrogante mentre Goku…chissà
dov’è! Goku! In società con questo individuo…incredibile!”
Finito
di abbuffarsi come uno scaricatore di porto, l’imprenditore si accese un
sigaro. Bulma storse il naso –Non ti piace il fumo, mia cara?- -Ad essere
sincera no, ma ci tante altre cose che non piacciono di voi!- -Per esempio?-
chiese lui sarcastico “Possibile che per ogni cosa che gli dico mi debba
canzonare?” pensò Bulma –Comunque, siete cinico, arrogante, presuntuoso,
antipatico…- -Mi chiedo allora perché tu sia qui con me- rispose lui –Bè…mi
sembra più che ovvio, mi ci avete trascinata- Lui non
rispose, continuando a fumare silenziosamente. Possibile che fosse sempre così
sicuro di sé?
Poco
dopo aver pagato il conto, tutto da Vegeta (almeno questo) ritornarono per le
buie stradine di città –Vi chiedo molto se ti dico di riportarmi a casa?- -Lui
annuì, improvvisamente sembrava perso nei suoi pensieri e Bulma non sapeva che
dirgli. Sentiva che in lui in fondo c’era qualcosa…quasi una solitudine
palpabile che la inteneriva, suo malgrado.
Poi
lui riprese a parlare –E tu, come hai deciso di fare la cantante?- Bulma fu
sorpresa per questa domanda, eppur così banale – A me è sempre piaciuto
cantare, sin da piccola. Si può dire che sia l’unica cosa che io sappia fare
veramente bene, e tu?- -Io cosa?- la rimbeccò lui –Come ti è nata questa
spropositata passione per il denaro e i titoli nobiliari?- riprese lei,
ironica. Lui invece, le lanciò un’occhiata torbida –Semplicemente perché da
bambino i mie genitori facevano addirittura fatica a
darmi da mangiare- -Oh…mi dispiace…- rispose Bulma, commossa –Tks, non devi, non mi serve la pietà di nessuno. Ora ho
tutto quello che voglio- Bulma gettò gli occhi a terra –Se lo dici tu…E ora
loro dove sono? Intendo i tuoi genitori--Morti- rispose semplicemente lui,
gettando via il sigaro ed incrociando le mani al petto.
Bulma
si sentiva in quel momento molto partecipe al dolore del compagno. Si sentì
molto più fortunata di lui, non era ricca, ma in compenso i suoi genitori erano
ancora vivi, abitavano in campagna e le volevano molto bene.
Camminarono
per un po’ di tempo in silenzio, cosa strana per una abituata
a non stare mai zitta come Bulma.
Poi,
finalmente, arrivarono davanti casa di lei. Lei era lievemente agitata –Grazie-
gli disse semplicemente, mentre si allontanava. Lui però, la afferrò per il
polso, lei si voltò.
Si
trovò davanti due occhi scuri, ardenti, tristi, malinconici, profondi. La baciò
con avidità e la lasciò senza fiato. Poi senza rivolgerle nemmeno un saluto, si
allontanò nella notte scura.
Un altro capitolo…ringrazio come sempre coloro ke mi seguono…in
particolare:
Un
altro capitolo…ringrazio come sempre coloro ke mi seguono…in particolare:
Felicity89,
credo proprio ke Bulma abbia ricambiato il bacio di Veggie…
bulma_92, neppure a me sarebbe
dispiaciuto stare al posto della nostra Bulma…
Shari_Aruna, si, in
effetti sto cercando di scavarle nel loro “io”…per quanto è possibile! 1
bacio
Heleamicachipss, grazie! Naturalmente
Vegeta è sempre il più fantastico…
1 bacio a tutti!
Buona lettura
Vegeta
e Goku si trovavano uno di fronte all’altro, Vegeta lo osservava con occhio
critico –Vieni con me, ti mostrerò il tuo ufficio- Goku lo seguì, annuendo.
“L’ufficio”
di Goku non era altro che una piccola stanzetta provvista di scrivania, nulla
di paragonabile con quello di Vegeta –Ecco, nominalmente questo è il tuo
ufficio, ma tu non dovrai fare nulla. Certo, come me
rappresenterai la società, ma il controllo resta a me, hai capito?- -Si, ti
parrà strano, ma non sono stupido- rispose Goku, acido. –Per il resto, mantengo
la mia promessa, sei libero di fare quello che credi.
I soldi non saranno un problema- detto questo, Vegeta uscì dalla stanza.
Goku
si guardava intorno, stranito. Aveva fatto bene ad accettare la proposta di
quell’uomo? Lui aveva sempre lavorato all’aperto…si sedette sulla lisa poltrona
a mimò un connubio affaristico.
Poi
scoppiò in una sonora risata.
Vegeta
ne aveva mille per la testa…quel Freezer gli dava sempre più problemi e ora gli
annunciavano pure che la sua fidanzata lo aspettava fuori
dalla porta –Non la voglio vedere!- gridò contro Nappa –E cosa gli
dirò…?- chiese il poveretto –Digli che sono impegnatissimo.
Su inventati qualcosa!- -Va bene, va bene…- rispose Nappa, pensando che fosse
meglio non fare arrabbiare il suo capo.
-Troppo
impegnato per vedermi!!!! Ma chi si crede
di essere?- strillò la contessina, offesa –Mi dispiace signorina…- lei si torse
in mano il ventaglio e con aria altezzosa si allontanò.
La
porta di un ufficio più avanti era aperta, sbirciò all’interno.
Il
suo ex contadino, Goku, sembrava impegnato a osservare la moltitudine di
oggetti presenti sulla sua scrivania, lei entrò.
-Non
dirmi che sei pure capace di leggere e scrivere- Goku si riscosse vedendo
entrare Chichi –Oh…salve contessina, che
piacere…comunque per vostra informazione si, so leggere e scrivere-
Lei
storse il naso –Non vedo a cosa ti servirà, tanto Vegeta non ti permetterà mai
di controllare i suoi affari- -Oh…a me non interessano affatto i suoi affari- Chichi si stupì, possibile che fosse totalmente diverso dal
suo promesso sposo? –Bè…comunque ti consiglio di stare attento a Vegeta e di
non intralciare i suoi piani, a volte può essere davvero molto vendicativo…-
-Oh, ma lui non mi spaventa!- rispose Goku, con candore.
A
Chichi ritornò in mente con una punta di imbarazzo il
momento in cui l’aveva baciato…lui però sembrava non
preoccuparsene minimamente, incredibile!
Le
raccontò invece che avrebbe presto preso lezioni di arti marziali dai un vecchietto simpatico, un certo Genio delle tartarughe
–Cosa!? Prenderai lezioni dal grande Genio delle tartarughe!?-
chiese Chichi sorpresa. Il genio, era uno dei più
illustri conoscitori di arti marziali –Si, contessina, così potrò finalmente
perfezionarmi!- continuò Goku, esaltato.
Chichi constatò con una punta di amarezza che quel
ragazzo pieno di sogni e speranza, discostava totalmente da
Vegeta, così freddo con lei…privo di qualunque passione che non fosse il
denaro.
Si
sentì persa nella sua misera condizione, costretta a sposare un uomo che non
amava a che la sposava solo per il suo titolo. Davvero
esisteva nient’altro che questo? Ma una donna molto più
fortunata aveva avuto il piacere di accaparrarsi il ragazzo che le stava di
fronte. Immaginò la ragazza dai capelli azzurri con lui e scacciò subito quel
pensiero fastidioso.
Poi
lei si alzò e pallida si rivolse verso l’uscita –io vado…- Goku le sorrise –Tornate quando volete, mi ha fatto piacere conversare con
voi!- Chichi sorrise debolmente ed uscì.
Bulma
stava cucinando, quella sera non avrebbe lavorato perché era il giorno di
chiusa settimanale del locale. Non vedeva Goku da alcuni giorni e sperò che
quella sera sarebbe passato da lei.
In
realtà cercava di non pensare a Vegeta e al suo bacio, alla loro serata
trascorsa insieme. Non credeva che sarebbe stato così pieno di passione…eppure,
di quanto si era sbagliata su di lui? No, la freddezza
era solo una maschera. Si asciugò le mani bagnate ad un’ asciugamano
e sentì qualcuno la chiamava da fuori al condominio.
Si
affacciò alla finestra, pensando che fosse Goku. Con sua sorpresa notò che
invece sotto di lei c’era…braccia incrociate al petto, sguardo da duro. Il
cuore le incominciò a battere troppo forte, cosa voleva ancora da lei?
-Devo
aspettare ancora molto?- chiese lui, da sotto. Bulma si sistemò meglio che
poteva i capelli e scese.
-Salve,
avete bisogno di qualcosa?- chiese lei, quasi timidamente –Aspettavi qualcuno?-
fece di rimando lui –No, non credo…- rispose Bulma –Allora, che ne dici di
farmi entrare?- -Non credo sia una buona idea- rispose
lei, nervosa –E perché?- -Perché non è buona cosa per una ragazza nubile
portarsi gli uomini in casa, potrebbero pensare che io faccia chissà quale tipo
di lavoro…- Vegeta rise di gusto –Ma vi faccio sempre e solo ridere?- chiese
lei scocciata –E poi sono fidanzata, non è bene che faccia entrare un uomo in
casa mia- -Bulma, mi fai tanto ridere, dovrei vederti più spesso- rispose lui
–Più spesso di così…- lo rimbeccò lei –Insomma dai, saliamo- fece Vegeta,
avvicinandosi alle scale –No!- Bulma gli sbarrò il passo –Insomma, vuoi dirmi
che c’è?- riprese Vegeta, spazientito. In realtà c’era anche un’
altro motivo, Bulma si vergognava della sua casa…cosa avrebbe pensato
lui, che viveva in palazzo tutto suo? –Non farò lo schizzinoso- le disse, come
se l’avesse letta nel pensiero. Bulma si arrese, lo fece entrare. In realtà non
aveva ben chiare le intenzioni dell’affascinante ma
dannato uomo che le stava di fronte. E soltanto la sera prima l’aveva
baciata…era cieca forse?
Percorsero
le scale del condomino e Bulma notò con suo rammarico che decine di occhi la
fissavano curiosi da dietro gli spioncini –Te l’avevo detto…ci stanno spiando
tutti…- -E chissenefrega!- le rispose Vegeta, con il
suo solito fare da elefante.
Bulma
spalancò la porta e se la richiuse in fretta dietro le
spalle. Vegeta si guardava intorno, in effetti la
ragazza viveva in un appartamentino minuscolo, poco arredato, ma lindo e pulito
nonostante tutto.
Non
riuscì a non provare una certa ammirazione per lei. Si voltò e la cercò con lo
sguardo, lei era notevolmente imbarazzata. Iniziò a trafficare con la roba che
stava cucinando prima, chiese a Vegeta –Hai fame?- lui annuì, distrattamente.
Si sedette su una poltroncinae la osservò da dietro.
“Fianchi
meravigliosi…e anche il resto…” Bulma si voltò proprio in quel momento e si
occorse che lui le stava sfacciatamente osservando il posteriore. Lo guardò
torva –Non so tu che idea ti sia fatto di me ma…- -Oh
che profumino invitante!- esclamò Vegeta in risposta, logicamente per cambiare
discorso. Bulma fece finta di niente ma non se la
bevve.
Come
la sera prima, cenarono insieme. Vegeta mangiava come un bue e Bulma lo
fissava, stupita.
In
quel momento pensò a Goku, perché anche quella sera non era venuto da lei?
Chissà che reazione avrebbe avuto sapendola con il suo socio? Naturalmente non
stavano facendo nulla di male ma…perché continuava a pensare che prima ho poi
avrebbero fatto qualcosa di illecito?
Si
accorse che Vegeta stava parlando, o meglio, si stava vantano dei successi che
avrebbe riscosse contro un certo Freezer…a Bulma non interessava molto. Si
chiedeva invece come mai il cinico riccastro aveva voglia di passare del tempo
con lei, semplice cantante, di raccontarle addirittura, lui sembrava tutto
fuorché un chiacchierone. Non aveva fatto nessun riferimento al bacio della
sera precedente e lei si stava rilassando.
Prese
i piatti, sparecchio e li mise del lavabo, decisa a lavarli.
-Mi
chiedo perché quel pivello del tuo ragazzo non sia qua- fece ad un certo punto
Vegeta –Uh? Perché, sei venuto qui per parlare con
lui?- -No, tsk, lo posso vedere domattina- -Ti sembra
strano che non stia sempre attaccato alle mie gonne- -A dire il vero, un po’
si- rispose lui –Bè, Goku è fatto così…- riprese lei, evasiva.
Vegeta
si alzò, stiracchiandosi e avvertendo un certo calore. Che sensazione
stranissima…possibile che si sentisse quasi “a casa”? Nel suo lussuoso palazzo
si sentiva quasi un estraneo e la sera non aveva nessuno che lo attendeva per cui…per cui si era ritrovato ancora una volta con lei.
Sul
fatto che la desiderasse non c’erano dubbi. Sperò che ritrattasse solo di quello, anche perché lui non si
era mai innamorato e non sapeva neppure dove stava di
casa la parola amore. Anzi, le aveva già spiegato cosa significava per lui.
Si
mise dietro di lei e le prese le mani, immergendo anche le proprie in acqua,
lei si irrigidì, piena di stupore… “Sciocca, dovevi aspettartelo! Gli uomini
sono tutti uguali, aspettano solo il momento giusto per saltarti addosso!”
pensò infatti, l’azzurra.
Vegeta,
dal canto suo, si stava impegnando a baciare le sue spalle, accarezzandole le
braccia con le mani e bagnandole tutto il vestito.
Bulma
si voltò, scocciata –Ma che stai facendo?- Vegeta,
sguardo ammiccante e caldo, rispose –Non lo vedi da te…- e riprese,
imperterrito –No fermati, fermati! Dico, mi hai preso per un
sgualdrina forse? Ti ricordo che sono fidanzata!- -Bulma, sappi che io
ottengo sempre quello che voglio e tu sei su quella lista- rispose lui, con
facilità assoluta. Lei di risposta gli affibbiò un sonoro schiaffo sulla
guancia, Uno sguardo omicida si dipinse sul volto di lui. L’afferrò per i polsi
–Come ti permetti di trattarmi in questo modo?! Io
faccio quello che mi pare e piace!!!- -Non con me! zotico prepotente!- rispose lei, infiammatasi.
Ma
lui le afferrò di colpo il vestito, stracciandoglielo su di un lato, riprese a
baciarla con violenza.
Bulma
urlò –Lasciami! Mi stai facendo male!- ma lui era
insensibile a quanto lei diceva, avvertiva solo i suoi desideri e la ribellione
di lei e questo lo eccitava ancora di più.
Lei…lei
non era semplicemente lei…aveva un nome! Bulma…e non era una donna qualunque,
lui sapeva che aveva qualcosa di speciale, la fissò un attimo in viso, una
lacrima le stava leggermente scendendo sul volto. Era veramente scossa, la
lasciò di colpo, sentendosi improvvisamente un essere viscido come quel
Freezer.
Lei
si lasciò cadere sul pavimento e scoppiò a piangere a dirotto.
Lui
era confuso, perché l’aveva trattata con violenza? Ancora un po’ e lei gli si
sarebbe concessa senza bisogno di insistere, allora, perché lui aveva voluto
bruciare le tappe? “Per uccidere qualcosa che stava nascendo…” pensò infine,
stupendosene lui stesso.
-Scusami.
Le disse, quasi impacciato –Vattene!non voglio vederti mai più! Sei un
maledetto bastardo!- Fu come se una freccia l’avesse colpito, si accorse di
essere veramente un bastardo.
Avrebbe
quasi voluto consolarla…ma capì che ormai era troppo
tardi.
Capitolo 6 *** Due donne e uno sguardo tagliente ***
Eccoci qua, allora, mi scuso per aver reso il mio Veggie un po’ troppo
“bastardo” ma secondo me è verosimile che si comporti così, anche perché il suo
atteggiamento nasconde qualcosa di più profondo…Volevo anche dire, per gli
appassionati della coppia Go
Eccoci qua, allora, mi scuso per aver reso il mio Veggie un po’ troppo “bastardo” ma
secondo me è verosimile che si comporti così, anche perché il suo atteggiamento
nasconde qualcosa di più profondo…Volevo anche dire, per gli appassionati della
coppia Goku-Chichi, che non ci riesco a dargli lo
stesso spazio che dedico alla coppia Vegeta- Bulma…perché l’azzurra e il
principe sono i miei preferiti, mentre Chichi non mi
piace molto…cmq, cercherò di valorizzare tutte le coppie al meglio!
Ringrazio:
Heleamicachipss, in
effetti la nostra Bulmetta si stava “quasi”
lasciando sedurre, ma ricordiamoci ke era fidanzata, quindi con delle riserve…
Felicity89,
fortunata tu ke parti!!!ti invidio…cmq spero che
quando tornerai, la leggerai tutta! (eh eh)
Kikk@93, ah, non ti devi scusare…cmq
mi chiedevo dove fossi finita…le tue recensioni mi fanno sempre piacere!
bulma_92, rimedierà? Non rimedierà? Vedremo…1
kiss
Shari_Aruna, in effetti, bastardo
fino all’osso…( ma è sempre Veggie…)
LilianEvans, grazie…mi piace
ambientare le mie storie nell’800, è un periodo interessante…
Liar, la contessina sotto effetto di Goku sta diventando
meno acida…ma cmq quella è una caratteristica insita
nel carattere di Chichi mi sa….
Cmq, 1 bacio a tutti!
Buona lettura
Il
vecchietto entrò con passo felpato, chiudendosi la porta alle spalle. Goku lo
trovò molto buffo e trattenne a stento una risata-Salve maestro!- gli disse, invece. Il
vecchio Genio delle tartarughe, lo fisso da sotto i suoi occhiali scuri, con
finta aria solenne.
-Sono
davvero onorato che abbiate deciso di allenarmi!- riprese Goku –Um…si…vedremo subito quello che sai fare giovanotto- In
realtà il vecchio Genio era stato attirato dalla
cospicua somma di denaro che gli era stata offerta. Anche la sua isoletta
richiedeva degli adeguamenti, ogni tanto…
Studiò
il ragazzo con occhio critico, bene, non era affatto una montagna di inutili
muscoli, tanto meglio.
Iniziarono
a conversare e il Genio si informò sulle conoscenze del ragazzo, si gli parvero adeguate…
Ad
un certo punto, la porta dell’ufficio si aprì di colpo, entrò una ragazza molto
carina dai capelli azzurri. Aveva gli occhi lucidi e sembrava non avesse
dormito bene.
Si
gettò tra le braccia di Goku –Goku! Mi sei mancato un sacco!- esclamò
Il
ragazzo, visibilmente imbarazzato, lanciò un occhiata
di scusa al Genio. Ma il vecchio…sembrava preso ad osservare le curve di Bulma
“Vecchio pervertito!” pensò dentro sé Goku –Bulma,
cara, che c’è?- chiese, cercando i suoi occhi bagnati di lacrime –Perché ieri
sera non sei venuto da me?- rispose lei, supplichevole. Goku si sentì in colpa,
in effetti nell’ultimo periodo l’aveva parecchio
trascurata…-Scusami tesoro…- le rispose baciandola leggermente sui capelli
–Calmati ora- lei annuì, staccandosi leggermente da lui, si accorse solo allora
del vecchietto che la osservava visibilmente compiaciuto, nonostante le lenti
nere.
Bulma,
imbarazzata per essersi lasciata trasportare delle emozioni, si staccò da Goku,
lisciandosi il vestito e abbassando lo sguardo –Em…Genio,
questa è la mia fidanzata, Bulma Brief- disse Goku,
impacciato –Oh! E’ davvero un piacere signorina!- esclamò il vegliardo –Bulma
cara, questo è il mio insegnante di arti marziali- -Oh…- rispose Bulma,
osservando con aria curiosa il vecchio, poi sussurrò piano a Goku –Ti prego,
non dirmi che anche stasera non verrai da me!- Goku scosse la testa –No, ti
prometto che ti passerò a prendere appena uscirai dal lavoro- rispose lui.
Bulma, visibilmente sollevata, gli stampò un bacio sulla guancia ed uscì
dall’ufficio seguita dalla sguardo indagatore del
vecchio.
-Ottima
figliola- disse infatti questo, non appena lei si fu
richiusa la porta alle spalle.
Percorrendo
il corridoio la ragazza era leggermente tesa. Sapeva che venire li non era stata un’ottima idea, li avrebbe potuto
incontrare quel maledettissimo figlio di un cane di Vegeta. L’aveva spaventata
a morte la sera prima e se ne era andato con noncuranza. E Bulma Brief sapeva legarsi le cose al dito. C’era stato un
momento in cui aveva persino pensato che tra loro due potesse nascere una
tenera amicizia, insomma, qualcosa di tenero…ma poi il
suo gesto aveva rovinato tutto.
E
lei non lo voleva più rivedere. Purtroppo, come spesso accade, il destino ha
altre sorprese in serbo per noi.
Vegeta
camminava con aria assorta, sfogliando la carta che aveva fra le mani, fatture
di fornitori, bolle, robe da pagare, cacchio, ma perché doveva pensare a tutto
lui? A già…era stato proprio lui stesso a permettere al suo socio di fare i
suoi porci comodi. Fino ad ora la scelta non si era rivelata molto azzeccata…E
poi era entrata in scena anche la giovane dai capelli azzurri. A lui piaceva,
ammazza se gli piaceva…non gli interessava nulla se era la ragazza del suo
socio, se era una ragazza per bene, se aveva dei sentimenti…”Alt, questo non lo
puoi proprio dire Vegeta! Ieri sera appena le hai visto spuntare una lacrimuccia ti sei fermato!” pensò tra sé e sé. Perché
doveva ammettere che la ragazza aveva carattere, non era una stupida nobildonna
senza altro pensiero che quello di acquistare cappellini…Si bloccò di colpo.
L’aveva vista. Lei camminava con l’aria assorta, proprio come lui, che tra l’altro
era come se non riuscisse a muoversi. Pochi passi e…
Bulma
voleva uscire al più presto da li, si sentiva come soffocare, teneva lo sguardo
basso e per poco non si scontrò con qualcuno, alzò lo sguardo per scusarsi, ma
si pietrificò quando vide davanti a sé Vegeta. Lo
sguardo di lei mutò espressione, facendosi improvvisamente duro e scortese –Vi
pregherei di farmi passare- disse, acida. Lui la trovò distante e fredda,
deglutì –Cosa ci fai qui?- lei gli lanciò un’occhiata torva –Non sono affari
vostri, comunque, per vostra informazione non stavo cercando voi. E ora vi
pregherei di scostarvi- Lui l’accontentò, lei si stava allontanando, lui
avrebbe voluto dire qualcosa ma Bulma lo precedette
–Vi pregherei inoltre di non trattarmi più familiarmente con il “tu”- detto
questo, l’azzurra scomparì verso le scale dell’uscita.
Vegeta
si apprestò atornare
al suo lavoro.
Un ora dopo non era ancora riuscito a combinare
niente.
Bulma
stava scendendo le scale “Quell’uomo! Sempre tra i piedi!” pensava fra sé e sé,
accorgendosi però del suo cuore che andava a mille. Vide però
davanti a sé una donna, all’incirca della sua età, la riconobbe subito, con
disgusto –Contessina- disse freddamente, l’altra inclinò leggermente il capo,
ornato di un cappello piumato. L’abbigliamento modesto di Bulma, strideva con
quello ricercato della contessina. Si lanciarono uno sguardo tagliente – Sto
andando a cercare il mio fidanzato, l’avete visto?- le chiese Chichi –Si, ho avuto il “piacere” di incontrarlo. Un uomo
davvero passionale, mi chiedo come facciate a trattenere i suoi istinti- le
rispose Bulma, sadica e allusiva. Chichi tentò di
nascondere lo stupore, lei vedeva Vegeta tutto tranne che passionale, e poi
cosa intendeva quella santarellina?Bulma sorrise con falsa cordialità e uscì in strada.
Chichi restò per un attimo a fissarla “Che sappia
qualcosa che io non so?” poi si avviò verso gli uffici. Naturalmente imboccò la
porta di quello del giovane Goku.
Goku
e il Genio si stavano cimentando in un abbozzo di lotta, erano talmente
impegnati che non notarono subito la ragazza dai capelli corvini che era
apparsa sulla soglia., con disappunto di questa.
-Genio?
Genio, perché si è bloccato a metà azione?- Goku seguì
con curiosità lo sguardo del vecchio, era puntato su Chichi.
Goku si grattò il capo e sorrise –Urka! Salve
signorina…- Lei guardò con sconcerto tutti e due, poi con non curanza si
sedette su una poltrona.
Il
genio, con gli occhi fuori dalle orbite sussurrò a
Goku –Osta figliolo! Le donne fanno a gara per parlare con te! Avessi qualche anno di meno…- Goku sorrise, imbarazzato, poi
si rivolse alla contessina –Cosa posso fare per voi, contessina Chichi?-
Bulma
aveva appena terminato il suo lavoro, quella sera non era stata molto
entusiasta della sua prestazione canora…colpa la rabbia che quell’uomo le aveva
fatto venire, ne era certa.
Ora,
sul ciglio della strada, aspettava il suo Goku.
Era
già in ritardo di dieci minuti…ma anche questo faceva parte di lui, ma una
donna sola, davanti ad un locale, non era il massimo.
Un
uomo le si avvicinò, barcollava un po’ ed emanava un
forte odore di alcool “Oh mio dio, ci mancava solo un ubriaco!” pensò l’azzurra,
infastidita. Peccato che l’uomo non fosse “abbastanza”
ubriaco…Infatti, aveva ben in mente ciò che rappresentava per lui una bella
ragazza.
Le si avvicinò e cercò di toccarla, Bulma gridò e si scansò,
ma subito dopo, quello le fu di nuovo addosso –Stai calma ragazzina…- Bulma
aveva tanta paura, perché Goku non era ancora arrivato?
-Aiuto!-
cercò di gridare, ma nessuno sembrava passare nei paraggi. All’improvviso, una
voce si fece però udire nell’oscurità –Lasciala- solo questa parola,
pronunciata però con potere e determinazione, senza contare una certa dote di
cinismo “Ancora lui!” pensò Bulma con un tuffo al cuore. Poi però…avvertì che
l’uomo che le si era appioppato addosso veniva
scansato via con forza e lanciato a terra, a parecchi metri da lei –Goku!-
esclamò l’azzurra, riconoscendo il suo ragazzo.
Era infatti stato lui a scaraventare via l’ubriaco e ora gli
continuava a dare una bella lezione.
Bulma
si voltò suo malgrado verso Vegeta, aveva le mani incrociate al petto e la sua
solita espressione da duro, osservava la scena con disprezzo. Goku, era stato
tempestivo, ma se non fosse arrivato lui, Vegeta si sarebbe lanciato a
salvarla? Cercò di scindere queste informazioni dai suoi occhi…nulla…ma la determinazione con cui aveva pronunciato quel
“Lasciala”…
Goku
venne verso di lei, sfregandosi le mani –Sistemato, vedi a cosa servono le lezioni
del vecchio Genio!- esclamò tutto soddisfatto, Bulma gli gettò le braccia al
collo –oh Vegeta, anche tu qui?- chiese Goku, con la sua solita bonarietà.
Lui
si limitò ad un grugnito e si allontanò.
-Vieni
cara, ti riporto a casa- le disse rassicurante Goku, Bulma si voltò ancora un
attimo nella direzione dell’altro uomo “Che ci faceva li
anche lui?” pensò, cercando poi lo sguardo rassicurante del fidanzato.
Lei
sapeva solo una cosa: da quando quella sera aveva incontrato quell’uomo, la sua
vita aveva cominciato a prendere una piega diversa.
Allora, premetto che questo capitolo sarà più breve degli altri, ma è
necessario
Allora,
premetto che questo capitolo sarà più breve degli altri, ma è necessario.
Non
era mia intenzione rendere Chichi una bastarda,
volevo solo che risultasse un po’ odiosa e viziata…cmq ringrazio come sempre i
miei recensitori e coloro che mi leggono:
liar, in effetti, il mio intento era
proprio quello di fare si che l’arrivo di goku risultasse “scomodo…”
Heleamicachipss, thanks…il
genio non cambierà mai, no! (eh eh)
Poi, cara Kikk@93, ti
ringrazio come sempre però volevo dirti ke io invece trovo verosimile che Bulma
dica così a Goku perché devi considerare che loro due comunque fanno parte del
popolo e che avendo letto numerosi libri sull’epoca nn ho trovato disdicevole
scriverlo…così come Goku, tu mi hai scritto ke dovrebbe rispettare il Genio, infatti lui lo fa dandogli del lei all’inizio…poi però lo
conosciamo tutti al nostro Goku…è un simpatico bonario. Cmq le tue critiche non
mi offendono affatto, anzi…mi raccomando continua a seguirmi!!!!
1 kiss
Shari_Aruna, in effetti ho inserito
Goku cm salvatore proprio per “rovinare” la scena romantica…cmq si, lui l’avrebbe
sicuramente aiutata, anche perché, secondo te cosa ci faceva li anche lui? …cmq
grazie per la tua recensione Shari, 1 bacio
Buona lettura a tutti!
Goku
camminava a passo spedito per dirigersi verso il luogo del suo “lavoro” (in
realtà pregustava già il suo incontro con il vecchio Genio…). Fischiettando
allegramente, non si accorse quasi di due uomini che gli sbarravano il passo,
li guardò con curiosità, inclinando il capo –Salve signori- disse questo, cortesemente. Ma i due non sembrarono affatto
cortesi, anzi sghignazzarono in malo modo.
Uno
di essi era grasso e basso, l’altro alto e ben fatto
–Tu dovresti essere Goku, il nuovo socio di Vegeta, vero?- domandarono –Già…in
effetti sono proprio io…posso fare qualcosa per voi?- I due presero a ridere -Um…non mi sembra molto sveglio Dodoria-
sussurrò quello alto all’altro –Hai ragione Zarbon!
Lo metteremo nel sacco come un pollo!- poi si rivolsero di nuovo allo
stupefatto Goku –Il nostro capo, Freezer, vorrebbe parlare con te di…alcuni
affari- -Ah! Allora ditegli di venire nel mio ufficio- rispose il ragazzo –No,
non è un posto adatto, diciamo…preferirebbe incontrarti alla locanda sul porto,
stasera stessa- Goku, che non era affatto uno stupido, capì che c’era qualcosa
che non andava e voleva vederci chiaro –Va bene, stasera stessa sarò li,
comunicatelo al vostro capo-
Gli
scagnozzi di Freezer annuirono, soddisfatti.
Goku
entrò nel suo ufficio, richiudendosi pesantemente la porta alle spalle,
Parlarne con Vegeta? No, forse non lo avrebbe neppure considerato. Certo,
voleva essere solo lui ad occuparsi dei suoi affari ma…insomma
non voleva essere un inetto fino a quel punto. Avrebbe scoperto da solo quello
che voleva quel Freezer di cui in realtà, non aveva mai sentito parlare.
Udì
bussare alla sua porta –Avanti- il Genio entrò e sorrise al ragazzo –Salve
figliuolo!- -Oh, ben arrivato Genio!-
Presero
a palare di alcune tecniche di lotta ma Goku sembrava
distante, perso…- Che hai ragazzo?- chiese infatti il Genio –No…è che oggi ho
incontrato due tipi strani…-
Goku
raccontò del suo incontro mattutino al Genio, del quale ormai si fidava. Alla
fine del racconto, questi parve preoccupato –Um…un
brutto affare…- -Conoscete questo Freezer?- -Purtroppo si
e non ha una bella reputazione. Si dice che possieda enormi ricchezze, tra
l’altro, è molto più ricco di Vegeta . Ma
naturalmente, non è tutto oro quello che luccica. E’ un fuorilegge, la polizia
ha provato ad incastralo parecchie volte, senza
successo: mai una pecca, mai un passo falso, e poi con il suo denaro a molte
risorse. Stai attento ragazzo, è un personaggio pericoloso-
-Genio,
io voglio incastrarlo!- proruppe Goku, con enfasi –Cavolo è un guaio
davvero…ragazzo sta attento…non hai idea con chi ti trovi
a che fare…Si dice che il re farebbe qualsiasi cosa per colui che riuscirà ad
incastrarlo. Naturalmente, nessuno ancora ci è riuscito-
Goku
assunse al sua espressione di determinazione e noi
tutti sappiamo quanto può essere determinato –Io ci riuscirò-
Il
locale era affollato di scaricatori di porto e di ceffi della peggior specie.
Aleggiava nell’aria un odore di alcool misto a sudore maschile. Goku si sedette
con sdegno in un tavolo, abbastanza appartato, ordinò una birra. Una donna gli
sbatté davanti un boccale strapieno, Goku notò quanto si potesse
essere volgari. La cameriera ne era un esempio, sorrise al ragazzo
sfacciatamente.
Nonostante
tutta la sua baldanza, Goku era nervoso, quel posto non gli piaceva e il
misterioso Freezer non si era ancora fatto vivo. Poi notò un uomo incappucciato
che era entrato proprio in quel momento, venne verso di lui e si sedette al suo
tavolo.
Goku
assunse un aria di difesa, l’uomo si tolse il
cappuccio. Se vi era un limite alla viscidità, ebbene quello lo superava di gran
lunga, Goku lo detestò dal primo sguardo.
-Salve,
giovane Goku, immagino tu sappia chi io sia- disse questo –Certo, e ho
conosciuto anche i tuoi “amici” stamattina, due tipi veramente cordiali-
rispose Goku, sarcastico.
Freezer rise –Zarbon e
Dodoria…in effetti ho
cercato di insegnargli le buone maniere...- -Veniamo al dunque Freezer, io non
ti conosco, cosa vuoi da me?- -Oh…vuoi passare subito al lavoro allora…come
vuoi. Ebbene, tu hai qualcosa che io bramo-Goku cercò di mascherare la sua
curiosità –E sarebbe? Io non possiedo nulla- -Ti sbagli giovanotto…tu possiedi,
anche solo nominalmente, parte dell’ azienda di
Vegeta-Goku sgranò gli occhi per lo
stupore –E con questo? Io in realtà non conto nulla- -Vali molto invece, vedi,
quella società vale denaro a palate e se anche così non fosse…-
-Arriva al dunque, Freezer- lo interruppe Goku –Ecco, voglio acquistare la tua
quota- -Cosa? Voi siete immensamente ricco, a che vi serve la società di
Vegeta?- Lui assunse un aria impenetrabile – Io e
Vegeta abbiamo un conto in sospeso e poi…poi a me non mi basta mai. Io voglio
tutto e di più- Goku era inorridito dall’avidità dell’uomo, neppure Vegeta
sfiorava quei livelli. Voleva saperne di più –Cosa c’è stato tra te e Vegeta?
Prima di accettare la tua proposta, voglio conoscerne i dettagli- In lampo di soddisfazione invase le pupille di Freezer –Su
questo posso anche accontentarti, ragazzo. Ecco vedi, c’era un tempo in cui
Vegeta non era nulla, solo un povero ragazzo privo di qualsiasi risorsa che non
fosse il suo carattere. Era determinato e privo di scrupoli, vedeva davanti a
sé solo il suo obbiettivo principale: riscattarsi da una vita di miseria.
Io a quel tempo avevo appena iniziato la mia
“scalata”e avevo bisogno di uomini in gamba, fidati.
Quel ragazzo pieno di rabbia grinta faceva al
caso mio. Era un alleato prezioso…in breve tempo si riempì le tasche di denaro.
Ma poi incominciò a volere di più e a fare di testa sua.
Convinse alcuni dei miei uomini a passare dalla
sua parte e incominciò a lavorare da solo. Si staccò da me portandomi via
parecchi buoni affari e rischiando persino di fare decadere la mia rete di…-
-Di contrabbandieri- rispose Goku per lui –Se la vogliamo metter così…Comunque,
arrivati ad un certo punto, Vegeta decise di mascherare i suoi affari sporchi
con un azienda di tutto rispetto e si mise a produrre
orologi, abbandonando quasi completamente gli affari poco puliti-
-E voi volete vendicarvi di lui prendendovi la
sua impresa “pulita”, non è così?- -Vedo che sei perspicace Goku- -E se io accettassi
la tua proposta…cosa mi offriresti tu che Vegeta già non mi da?- Freezer si
sfregò le mani avide, soddisfatto –Tutto quello che desideri Goku e anche di più-
Goku ammiccò, ironico. Poi tese la mano
all’altro –Accetto- disse semplicemente.
Allora ragazze, sapevo ke vi sareste arrabbiate con Goku…io non vi
anticipo nulla, ma conoscendolo, pensate che lui odi Vegeta
Allora ragazze, sapevo ke vi sareste arrabbiate
con Goku…io non vi anticipo nulla, ma conoscendolo, pensate che lui odi Vegeta?...secondo me è tutto il contrario…quei due sn più amici di
quanto non vogliano ammettere a sé stessi…
Cmq sn felice che continuate a seguirmi e riguardo
al fatto ke nel cap scorso Veggie
e Bulma non apparivano, vi rifarete in questo
capitolo, completamente dedicato a loro…
Dopo quella sera, Bulma aveva paura di girare
sola di notte e chiedeva a Goku di venirla a prendere tutte le sere. Lui si
faceva attendere per cinque minuti buoni, ma poi arrivava.
Soltanto una settimana era passata e lei non
aveva rivisto più Vegeta .
Si sentiva più sollevata e le sembrò che la sua
vita avesse ripreso la solita routine.
Finita l’esibizione canora, attendeva fuori dal locale il suo ragazzo.
“Goku ti muovi!” pensò fra sé e sé. Si guardava
intorno alla disperata ricerca di scorgere la famigliare ombra del ragazzo. Apparte un lampione al lato della strada, tutto era immerso
nell’oscurità. Le arrivò al naso l’odore di un sigaro, starnutì, disgustata –
Odiate i sigari, signorina?-
Qualcuno aveva parlato, si voltò con aria
circospetta e spaurita, non vide nessuno.
Poi dei passi dietro di sé, Bulma aveva paura di
voltarsi.
-E’ passata solo una settimana,
non mi riconosci più?- Bulma sbarrò gli occhi per lo stupore, voltandosi, si
trovò davanti Vegeta. Stava fumando.
-Cosa volete ancora da me? che
ci fate qui?- -Aspettavate Goku, vero? Ecco, lui era impegnato e mi ha chiesto
di venirvi a prendere, sa quanto abbiate paura dei
malviventi…- -Goku non le chiederebbe mai una cosa del genere!- -Davvero?
Ebbene, il mio socio ha una misurata fiducia in me, tanto da affidarmi la sua
ragazza- -Comunque sia, piuttosto che venire via con voi, preferisco tornare a
casa da sola, non si sa mai cosa sia meglio- rispose lei, sprezzante.
Lui si piazzò davanti a Bulma –Ragazza, non fate
la sciocca. L’ultima volta per poco non vi facevate violentare!- -A si! Io mi sarei fatta violentare secondo voi? Ma state
parlando dell’ubriaco o del qui presente ed eccellentissimo Vegeta?- lui
assunse la sua espressione più rabbiosa e dura –Smettetela di dire baggianate!-
-Toglietemi una curiosità, caro il mio Vegeta, proprio quella sera, cosa ci
facevate qui anche voi?- lui scostò gli occhi, evasivo –Non sono affari vostri-
Non le avrebbe mai confessato che in realtà era
andato li per parlare con lei.
-Comunque, preferite rischiare di incappare in
qualche malvivente o di venire con me? Mi sono solo offerto di riaccompagnarvi
a casa, con la mia carrozza- Bulma voltò lo sguardo, impettita –Molto gentile
da parte vostra, ma non vorrei rischiare di passare dalla padella alla brace-
Vegeta si indispettì –E allora fate come meglio credete! Va te a far del bene
alla gente!- e si allontanò.
Bulma si guardò intorno con aria un po’
sospetta, le ombre della notte la inquietavano.
Lui si stava allontanando –Em
Vegeta, aspettami!...-e gli corse dietro.
Seduti in carrozza, combattevano con un
imbarazzante silenzio. Vegeta era nervoso e adirato, Bulma lo guardava di
sottecchi –Em…hai qualcosa da dire?- fece lei –No-
rispose lui, brusco –Mister simpatia stasera- fece lei di rimando –Senti
ragazzina, io vengo qui, ti offro il mio aiuto perché
quell’incapace del tuo fidanzato ha altro a cui pensare e tu che fai? Ti prendi
gioco di me!-
-Se la vogliamo mettere così, allora anche tu ti
prendi gioco di me! Piuttosto, ti ricordo che io non sono una ragazzina!- -A
no? E cosa saresti allora?- -Brutto riccastro impertinente che non sei altro!!!-
E battibecco, battibecco arrivarono a casa di
lei.
-Grazie- disse bruscamente
Bulma, scendendo dalla carrozza, scese anche lui.
Si accese un altro sigaro, lei lo guardò male –E
basta con questi sigari!- lui non la considerò minimamente. La carrozza si
allontanò, silenziosa.
Immersi nell’oscurità, Vegeta si appoggiò ad un
muretto. Bulma non sapeva che dire e che fare.
-Ebbene?- disse però –Ebbene cosa?- -Credo che
tu mi debba delle scuse- -A si?- rispose Vegeta –Si si…- -Mi pare di avertelo già detto scusa- -Già, e poi te
ne sei andato sbattendoti la porta alle spalle!- -Preferivi che rimanessi?- la
sfidò lui –Sarebbe stato più nobile da parte tua prodigarti in mille scuse
invece di lasciarmi li a piangere- -Ti ricordo che io non sono nobile, non
ancora- rispose lui sorridendo sadicamente –A già…la tua contessina…-
Bulma osservò il cielo stellato riconoscendo il
carro maggiore –Il carro…- fece estasiata, lui seguì il suo sguardo con
disprezzo –Tsk, non so cosa ci troviate voi donne
nelle stelle. Io li trovo solo ammassi luminosi- -Si, perché tu non sai neppure
così il romanticismo!- -Ho altro a cui pensare che
essere romantico- -Ti farebbe bene invece…-
Silenzio…
Silenzio…
-Insomma, cosa hai intenzione di fare? Ti sei
appioppato qui sotto casa mia!- esclamò l’azzurra
-Bè, sto aspettando che tu
mi inviti a casa tua- Bulma rimase senza parole –Hai una bella faccia tosta a
chiedermi una cosa del genere!- -E perché? Siamo persino tornati darci del tu-
Bulma notò con rammarico che era vero…-Questo
non centra nulla! E poi non c’è l’hai una casa?-
La ragazza incontrò di occhi neri che le
parvero…tristi? Ci aveva visto giusto?
Il riccastro era veramente malinconico e non
riusciva ad apprezzare neppure un cielo stellato.
Le fece quasi…tenerezza…quell’uomo aveva bisogno
di un po’ di romanticismo e affetto.
-Se prometti di tenere le mani a posto posso
anche farmi salire- -Vedi tu, io non ti assicuro niente- Perché doveva essere
sempre così…così…Bulma non riuscì a trovare un aggettivo adatto.
Salirono comunque le scale in
silenzio, Vegeta era dietro di lei.
Bulma sbuffò, notando gli sguardi che le
lanciavano gli altri condomini.
Aprì la porta del suo appartamento –Hai già
mangiato?- gli chiese, beandosi della sua cordialità –Si, ma non disprezzo se
vorrai offrirmi qualcosa…- Bulma sorrise, suo malgrado.
Gli preparò un piatto semplice e mangiarono
insieme –Ora lavo i piatti e mi raccomando, tu non muoverti da quella sedia-
Vegeta sbuffò, ma si attenne alle indicazioni dell’azzurra. Anche se ogni tanto
seguiva i suoi movimenti con lo sguardo. Poi le chiese –Ti piace la tua vita?-
Bulma ci pensò un po’ su poi rispose –A volte è faticoso…ma si- -E non
preferiresti essere ricca e vivere in una casa più grande, piena di servitori
che ti lavano i piatti?- Bulma colse l’allusione –A volte non è facile essere
poveri, ma la ricchezza non porta alla gioia, ma alla cupidigia, naturalmente
tu la penserai il contrario di me, giusto?- -Io so solo che la miseria porta
solo male. Con i soldi posso avere tutto- -Ti sbagli, l’amore non lo potrai mai
comprare e tu lo sai- - Dell’amore non me ne faccio niente- -Scusa Vegeta, ma è
impossibile, non credo alle tue parole- -Liberissima-
le fece lui di rimando –L’amore è per i deboli, Bulma- -Dunque tu mi vedi
debole?- -No, affatto. Ma se ora ti offrissi tutto il
denaro che vuoi, rinunceresti all’amore?- lei si voltò e lo incatenò nei suoi
occhi azzurri –Mai- “Cacchio! Questa donna è impiegabile” pensò lui fra sé.
Bulma si sporse alla finestra, i due, apparte una piccola lampadina, erano nella più completa oscurità
-Si, non sarà il massimo dove vivere ma c’è una
vista stupenda…- Vegeta, poco avvezzo a queste cose, si avvicinò a lei e
rispose -Tsk, non so cosa ci trovi di tanto esaltante
in questa città- Bulma sbuffò –Riesci sempre a sminuire tutto? Ma c’è qualcosa
che ti piace veramente apparte fare soldi?-
Gli occhi di lui brillarono improvvisamente e
senza darle il tempo di riflettere, la baciò.
Naturalmente la nostra cara Bulma inizialmente
oppose resistenza, ma poi…
Lui sollevò il viso dalle sue labbra, senza però lasciarla, lei lo fissò con sguardo languido
–Avevi detto che non mi avresti toccata…- -No, mia cara…quello sei stata tu a
dirlo…-
Sotto la luce lunare, Vegeta continuò a baciarla
e lentamente scese ad accarezzare le sue curve, nascoste dal vestito, Bulma si
irrigidì –No Vegeta…non posso…- -Perché no?- chiese lui in un sussurro,
continuando la sua opera devastatrice –Perché…ricordati che sono fidanzata e…-No…troppo ardito,
troppo tutto… “Sono proprio sicura di volere che smetta?” –E poi…io ….non lo mai permesso a nessuno- Vegeta si bloccò, cercando i
suoi occhi –Sei vergine?- Bulma arrossì per l’imbarazzo, cercando di staccarsi
da lui, naturalmente senza successo –Dunque quell’incapace del mio socio…-
sogghignò fra sé e sé –No ti prego, se mi incominci a parlare di Goku…- -Oh
già, perché ci siamo messi a parlare? Comunque non temere…Bulma…-
Davvero non doveva temere nulla? Concedersi ad
un riccastro, cinico, arrogante, presuntuoso, privo di scrupoli, doveva farlo?
“Si…tocca seguire l’istinto e la coscienza, ma
so che me ne pentirò…” pensò l’azzurra.
Aprì gli occhi, lentamente. Sentiva caldo, si
ricordò improvvisamente perché, stava dividendo il suo lettino ad una piazza
con un uomo…con Vegeta. Lui dormiva, appiccicato a lei, era ancora notte
inoltrata.
Aveva fatto l’amore per la prima volta…e non era
stato con Goku. Pensò con sorpresa che non gli era mai venuto veramente in
mente di fare l’amore con il suo fidanzato. Cos’era veramente per lei? Un’amico, una spalla, un
bambino…Invece Vegeta, con i suoi incredibili difetti, era in uomo vero.
E lei aveva un po’ di paura…ma
lui era stato, al di là di ogni sua rosea previsione, gentile.
Gli si strinse contro, appoggiandosi al suo
petto muscoloso. Non l’aveva creduto così in forma…aveva il fisico scolpito di
un lottatore. Bulma ne era rimasta estasiata.
Richiuse gli occhi, felice.
Riaprì gli occhi, parecchie ore dopo, si
stiracchio, con un sorriso, allungò il braccio per cercare l’amante…ma
non lo sentiva.
Cercò di riabituarsi alla luce mattutina, lui
non c’era.
-Vegeta?- chiamò la ragazza alzandosi a sedere
sul letto, ma di lui nessuna traccia.
Poi notò un foglietto sul suo comodino, lo prese
in mano. Sopra vi era scritta un’unica parola –Grazie-
Ora non so dire come lo avreste presa voi…a
Bulma con quella parola, morì il cuore nel petto.
-Grazie…che significa grazie? Grazie per la
scopata…grazie, sei stata una perfetta sgualdrina…-
Bagnò il foglio di lacrime e poi lo stracciò con
foga –Ti odio Vegeta! Ti odio, ti odio, ti odio!-
In realtà odiava sé stessa, per essersi lasciata
abbindolare da un seduttore.
E ora vi prego, non odiatemi pure il Veggie…ho pronto già anche l’altro capitolo…nn infamatemi
però…
Risalve a tutti…ho notato ke il Veggie non è stato odiato…meglio così…
Risalve a tutti…ho notato ke
il Veggie non è stato odiato…meglio così…
Voi ragazze mi avete fatto un sacco di
complimenti ed io non so cm ringraziarvi…cmq ho capito ke siete tutte stra fan di Vegeta!!! (em, per farmi pubblicità, vi consiglio di leggere anche- a
chi nn lo l’avesse già fatto- l’altra mia fan fiction, Bulma e il principe!!!)
In particolare volevo dire una
cosa a LilianEvans, lo sai ke io un libro ambientato in questo
periodo l’ho già scritto? Quindi sn rimasta piacevolmente sorpresa quando ho
letto la tua recensione…se lo cose andranno per il
verso giusto…forse tra qualche mese ci saranno delle novità…
Poi,
a bulma 89 (mia omonima!!!) e emyc,
consiglio di censire, perché anche io all’inizio non lo facevo, invece è bello
avere un contatto diretto con l’autore e poi fa sempre piacere…
Ps: Shari_Aruna
nn ho trovato una tua recensione…spero nel proxcap!!!
Salì le scale dell’ufficio di fretta, il capo
coperto da un cappuccio. Non voleva farsi riconoscere, non voleva vederlo, non
voleva mostrare a tutti che aveva pianto. Voleva solo andare da Goku , non sapeva neanche quello che gli avrebbe detto…gli
avrebbe raccontato tutto? No…gli avrebbe detto che il suo socio era un porco
che ci aveva provato ripetutamente con lei…il fatto che lei aveva acconsentito,
lo avrebbe tralasciato. Lui avrebbe creduto a lei, avrebbe lasciato quella
maledettissima società e tutto sarebbe tornato come prima. Almeno così sperava.
Aprì piano la porta di Goku e si trovò davanti
una scena che la spiazzò. Il suo ragazzo era in compagnia dell’odiosissima
contessina Chichi, i due conversavano amabilmente,
prendendo il tè insieme.
Goku rideva ad una battuta di lei…Bulma si sentì
morire per la seconda volta in quella mattinata.
Corse via a perdifiato.
Nappa notò che quella mattina Vegeta era
stramante di buon umore, si rivolgeva a lui con strana cortesia. Nappa si
chiese cosa passasse nella testa del suo capo.
“Un seno perfetto, due gambe da fare impazzire e
non solo…due occhi profondi come il mare” pensava Vegeta tra sé e sé.
Quella stessa mattina si era svegliato prima di
lei e siccome dormiva così bene, non aveva voluto svegliarla. Ma le aveva
scritto quel biglietto…sperava avesse capito, era il massimo che si potesse pretendere da uno come lui.
Poi era uscito per dirigersi al suo lavoro,
fischiettando.
Il portiere del palazzo e la donna che abitava sulla stesso piano di Bulma l’avevano guardato con sospetto,
scuotendo la testa e sussurrando –Quella Bulma!-
Nappa notò che Vegeta rideva –Em…scusate, ma perché ridete capo?
Questa partita di orologi fallati non mi sembrano molto divertenti…- Vegeta si
riscosse –Eh? A si, dicevamo?-
Nappa si morse un labbro, si
al suo capo doveva essere davvero successo qualcosa di molto strano.
Vegeta entrò con foga nello studio del suo
socio, Goku che era con il Genio, lo guardò stupito –Salve Vegeta…- L’altro
grugnì appena gettando un mazzo di fogli alto trenta cm davanti al ragazzo.
Lui lo continuò a osservare stupito –E’ ora che
incominci a fare qualcosa anche tu! Entro domattina devi aver terminato di
controllare queste fatture- gli disse Vegeta –Eh? Ma è sera! O appena finito l mio turno di lavoro, devo andare a prendere Bulma, si
arrabbierà altrimenti!- si difese Goku –Senti, non fiatare, se sei finito sotto
la mia ala protettiva che ti ha strappato da un campo sentiti graziato. Almeno,
fa questo lavoro per me- -Scusami Vegeta, ma che fretta c’è?- chiese l’ingenuo
–Io ho fretta!!!e ora non perdere tempo. Ciao- disse
uscendo dall’ufficio con aria soddisfatta.
A Bulma avrebbe pensato lui…
Appostato fuori dal
locale, attendeva che la ragazza uscisse. Intanto pensava a ciò che le avrebbe
detto. Le avrebbe detto che doveva ringraziare Freezer per averlo portato
quella sera in questo locale…giusto per tentare di essere romantici “Ah, le
donne…” Poi le avrebbe proposto ciò che gli frullava in mente da quella mattina.
Le avrebbe chiesto diventare la sua amante, le
avrebbe acquistato un palazzo vicino al suo. E che la sua fidanzata lo venisse
pure a sapere! A lui non importava, la sposava solo per il titolo e lei solo
per il suo denaro.
D’ altronde aveva bisogno anche lui dei suoi
svaghi…e lei oltre che essere uno svago era anche l’unica persona con cui
riusciva a parlare e a stare bene. Inorridì quasi al pensiero che Bulma = casa,
ma ci passò sopra. Sperava che lei accettasse.
Diede un’occhiata all’orologio, cacchio, perché
non era ancora uscita? Vegeta si stava innervosendo, decise di entrare.
Il locale era affollato di uomini, come sempre
“Cavolo, se Bulma accetta la mia proposta non dovrà più lavorare in questo
posto per vivere!”
Si avvicinò al proprietario del locale che in
quel momento stava parlando con alcuni uomini, Vegeta si schiarì la voce
–Scusate- questi si voltarono –Oh Vegeta! Che piacere riavervi qui nel mio
locale!- -Um si…in realtà sono venuto per la vostra
cantante-
Il proprietario, un uomo grassoccio dall’aria
avida, rispose –Ah…l’azzurra…gran pezzo di
ragazza…altro che cantante, eh Vegeta?- Questi cercò di mantenere la calma
–Sapete dirmi dove si trova?- L’altro scosse la testa –Quella ragazza questa
sera non si è presentata facendomi perdere un mucchio di soldi, vedi, tutti
questi uomini alle mie spalle erano qui per vederla…appena la becco mi dovrà
risarcire i danni- -Come non è venuta? E’ malata forse?- -Non lo so, non ha
lasciato detto nulla. Se non fosse per quel suo bel culetto, l’avrei già licenziata-
Vegeta assunse una delle sue espressioni più corrucciate, srotolò una fascetta
di banconote e le mise in mano all’altro –Ecco fatto, questo è il rimborso per
i soldi che le ha fatto perdere stasera. Se vuole, la licenzi pure-
L’uomo guardò i soldi nella sua mano, non
riuscendo a credere a ciò che vedeva –Lei, lei è troppo generoso…- disse
cercando di staccare lo sguardo dal gruzzolo per posarlo sull’imprenditore.
Peccato che questi stesse già uscendo dal
locale.
Vegeta, sotto casa di Bulma la chiamava
insistente –Cavolo donna!!!perchè non mi rispondi?-
-Shhhh- udì provenire dal
palazzo –Qui c’è gente vuole dormire!- “ Merda!
Perché quella ragazza non risponde?” Si avviò verso l’entrata, il portiere
sonnecchiava rumorosamente, Vegeta lo svegliò senza troppi complimenti –Um…oddio che c’è?- fece questo, appesantito dal sonno
–Dov’è Bulma?- -Chi?- Vegeta sollevò l’uomo per il colletto –Senti, non farmi
arrabbiare, ti ho chiesto dov’è quella ragazza con i capelli azzurri!- L’altro
sembrò riscuotersi –Oh, lei…se ne andata- -Cosa!!!!?-
-La prego signore, mi metta giù…- Vegeta lo accontentò, preso dal nervoso –Dove
è andata?- -Non lo so…- -Dimmi dove cacchio è andata quella dannata ragazza che
il diavolo se la porti!!!- Il portiere deglutì “Questo è matto!” pensò –Ha
lasciato il condomino stamattina, ha pagato il suo affitto ma ha detto che
possiamo occupare l’appartamento perché tanto lei non ci torna più. Peccato,
era una cara ragazza-
Vegeta tirò un pugnò al
muro, facendolo screpolare “Si può sapere perché te ne sei andata, stupida
ragazza?” –Em signore…- -Che c’è?- -Non lo so però
forse c’è un posto dove potrebbe essere andata…- -Dove? Parla!- -Ecco, i suoi
genitori, abitano in campagna, a circa 40 km da qui…di più non so-
Vegeta biascicò qualche parola incomprensibile e
poi se ne andò.
Il portiere lo seguì con lo sguardo –Ah!
L’amore…-
Se Vegeta lo avesse sentito, lo avrebbe
ammazzato.
-Uff…ho finito!- fece Goku
soddisfatto davanti alla pila di fatture, era stanco ed era notte inoltrata.
Pensava all’indomani, aveva un po’ di
agitazione. Avrebbe dovuto incontrare Freezer per lo “scambio”. Pregò che
andasse tutto bene.
Si risvegliò con qualcuno che gli urlava
contro…-Ma che cavolo…- Goku si accorse di aver dormito in ufficio, colpa del
lavoro che gli aveva affibbiato Vegeta e della stanchezza –Goku! Stupido
contadino che non sei altro! Svegliati!- Intravide davanti a sé una figura
sfuocata, aveva lucenti capelli neri a punta…-Vegeta!- -Oh alla
buon ora!- rispose l’altro spazientito –ma cosa cavolo ci facevi qui?-
-Per causa tua mi è toccato restare in ufficio fino a tardi e…mi sono
addormentato- Vegeta lo prese per il colletto –Oh cavolo, ma che fai?- si
difese il ragazzo –Sai dove cacchio è andata a finire quella gallina senza
cervello della tua fidanzata?- -No perché? Sarà a casa sua…- rispose Goku ingenuamente –Ma sei proprio un fallito! Lei se ne andata! C’è la fatta sotto il naso a tutti e due!- Goku
si ricompose –Che significa a tutti e due?- -Non significa un cazzo! (in realtà nn so se questa
em…parola….si usasse già
nell’800) solo
che lei se ne andata! Hai almeno uno vaga idea di dove
si sia cacciata?- -Veramente no…ma la troverò! Anzi, mi metterò subito a
cercarla…Urka però…oggi no, oggi no!- -Cosa devi fare di così
importate!!!- “No, non posso dirglielo…” –Fa come meglio credi! Io la cercherò
da solo!- ed uscì sbattendo la porta.
Goku si chiese perché così tanta apprensione per
Bulma, d’altronde era la sua ragazza, Vegeta non centrava nulla…poi
l’illuminazione “E se…”
Rieccomi…come al solito pubblico il mio capitolo giornaliero (fortuna ke
riesco a fare tutto fra il lavoro e il resto…) Cmq, vi ringrazio di tutto cuore
come sempre…e spero ke stiate passando delle buone vacanze
Rieccomi…come al solito pubblico il mio capitolo giornaliero (fortuna ke
riesco a fare tutto fra il lavoro e il resto…) Cmq, vi ringrazio di tutto cuore
come sempre…e spero ke stiate passando delle buone vacanze!
lilyanevans, Ciao! Cmq si…il fatto è che ancora nn sn riuscita a
pubblicarlo, forse però se la fortuna girasse dalla mia parte, potrei farcela! (lo spedito a partecipare ad un concorso…)
gang girl, fissato davvero…ma sai cm è fatto
Vegeta, quando si mette in testa una cosa…
linasyan, tu dici ke la ritroverà…? (nn
anticipo nulla…)
bulma_92, la tua curiosità mi fa onore…eccoti il nuovo cap
hannon, in
realtà più che scrivere poesie a volte scrivo pensieri che mi rodono in quel momento,
ma hanno uno schema piuttosto libero…vere e proprie poesie no…tu ne scrivi
invece?
Kikk@93, il fatto è ke un titolo nobiliare può essere un
traguardo molto più allettante del denaro…un titolo lo
avrebbe elevato a quella classe sociale che ancora lo disprezzava, perché in
realtà lui era solo un arricchito…1 kiss
Shari_Aruna, spero ke i tuoi esami vadano bene! Ti capisco, sai…a
me toccano il prox anno, però ho parecchi amici ke sn
nella tua situazione! 1 bacio!
Elly93, è un fustacchione, un
figo da paura, un gnocco…(basta va la…)
Ps:
se avete voglia di contattarmi via e –mail, fatelo pure!!!
1
bacio a tutte
Chichi entrò nell’ufficio del
suo promesso sposo, senza farsi annunciare e sbattendo la porta alle sua spalle. Vegeta, arrabbiato nero, si adirò ancora di
più nel trovarsi davanti una persona indesiderata, lei, con il suo cipiglio da
nobildonna, si sedette su una poltrona –A cosa debbo
l’onore di una vostra visita?- fece Vegeta, cercando di non apparire troppo
sarcastico –Sono la vostra fidanzata! Ho il diritto di venirvi a trovare-
-Bene, ma ora non ho tempo, ci vedremo un’altra volta- rispose scocciato Vegeta –E no bello…tu mi nascondi qualcosa!- Vegeta si
costrinse a guardarla, in quel momento l’avrebbe uccisa –Io non ho niente da
nascondere! Ho solo un mucchio di lavoro- -Senti caro, trattami con rispetto o
il nostro matrimonio finisce all’aria- -Allora mia gentile futura sposa…siete
pregata di uscire da questo ufficio- cercò di apparire gentile, ma lei glielo
impedì. Gli si avvicinò pericolosamente, fino a piazzarsi sotto il suo viso
–Perché non mi baci?- lui restò spiazzato e cercò di
voltarsi –Perché ti rispetto…e…non siamo ancora sposati…- scusa pazzesca…in
realtà lui non aveva mai avuto voglia di baciarla. Lei scoppiò in una fragorosa
risata e si allontanò da lui –Dimmi la verità…se al mio posto ci fosse stata la
ragazzina dai capelli azzurri, non ci avresti pensato su due volte, vero?- -Che
cosa centra questo adesso? Per favore, vattene!- Lei si avvicinò alla porta –Ti
accontento Vegeta, ma non credere che tu mi attrai più di uno sciroppo amaro-
Uscì, lasciando Vegeta spiazzato.
Goku camminava impettito verso il porto,
ricordava gli insegnamenti e i consigli del Genio…Il posto era quello…riparato
da occhi indiscreti…sperò che le “sue persone” avessero adempiuto
alle sue disposizioni. Non sapeva se Freezer si fidasse pienamente di
lui…doveva stare all’erta.
I due scagnozzi del viscido gli andarono
incontro –Salve Goku…seguici…- “ No cacchio! E ora
dove mi portano?” Goku si guardò intorno, imbucarono
un vicolo stretto e odorante di pesce fradicio. Il ragazzo si sentiva
soffocare. Stupido era stato! A pensare che lui si sarebbe attenuto agli
accordi…
Lo portarono davanti ad un vecchio palazzo,
sembrava abbandonato, lo spinsero avanti, per farlo entrare. Goku deglutì
“Mamma mia…questo posto mette i brividi…”
Dentro, era ancora peggio, umido oltre ogni
dire, sporco e buio. Poi la voce –Salve Goku, ben venuto- -Freezer, non ti sei
attenuto ai patti, non dovevamo incontrarci in questa catapecchia!-
Questo si voltò verso Goku e mostrò uno dei suoi
più repellenti sorrisi –Non potevo fidarmi al 100% di te, caro. Comunque, hai
portato quello voglio?- -Si…si…- -Bene, allora, io ti ho il malloppo che farà
vivere te e la tua prossima generazione senza pensieri, tu mi dai il contratto
societario con cui mi cedi la tua quota (naturalmente qui la cosa è un po’
approssimativa…spero che il mio prof di diritto non la legga mai!)
Goku era teso come una corda di violino, le cose
non stavano andando come sarebbero dovute…e ora, che
fare? –E chi mi da la garanzia che io ne uscirò
pulito?- riprese il giovane, per guadagnare tempo –Prendere o lasciare Goku.
Non vuoi liberarti del tuo socio? uno sfruttatore che
pensa solo a sé e a fregarti la ragazza?- -Cosa? Ma che diamine vai dicendo?-
-Quanto sei ingenuo…Zarbon e Dodoria
li hanno visti insieme…- -Non ti credo cacchio!- Ma in
realtà…lui se lo sentiva già. E avrebbe dovuto odiare il suo socio, mandarlo al
diavolo, riempirlo di pugni…ma in realtà, non che la cosa gli facesse piacere,
ma si sentì come libero da un peso sul cuore. E si stupì.
Qualunque cosa fosse successa, lui non avrebbe
cambiato i suoi propositi.
Si avvicinò a Freezer a passi lenti
ma determinati “Ancora un po’ più vicino…” gli porse il documento,
l’altro, avido, avvicinò la sua mano. “Fregato!” Goku sfondò il ventre
dell’altro con un pugno potentissimo, con la stessa mano che impugnava il
documento.
L’altro strabuzzò gli occhi dallo stupore –Ma
ch-e f-ai…pazzo…- -Davvero credevi che avrei accettato
la tua proposta? Tu non mi conosci affatto!- -Sei finito Goku, hai giocato con
il fuoco…- Continuò Freezer, piegato dal dolore –Zarbon,
Dodoria, prendetelo!- Gli scagnozzi, ancora intimiditi
dalla sorpresa, si avvicinarono al nostro amico. Non cercarono un corpo a
corpo, ma tirarono fuori le pistole “Cazzo! E ora?” Goku, purtroppo, non aveva
con sé armi da fuoco, Freezer, dietro di lui, si stava rialzando. “Ricordati
gli insegnamenti del Genio!” pensò. Con un agilità che
non credeva di possedere, si mosse e con un calcio disarmò il più basso. Zarbon sparò un colpo, che però
non andò a segno. Goku centrò in pieno viso Dodoria
che si accasciò terra, privo di sensi.
Ora era Goku contro Zarbon,
lo squadrò, si girarono intorno per alcuni istanti, poi Zarbon
sparò.
Questa volta però, ferì Goku alla spalla, il
ragazzo lanciò un gridò di dolore e indietreggiando,
urtò contro qualcosa a terra…si girò e lo raccolse, un bastone!
Lo impugnò, era solido al tatto e lungo, si
scagliò contro l’avversario e lo colpì vigorosamente al collo. Zarbon cadde come un sasso.
-E ora a noi due Freezer!- L’altro si era ormai
ripreso dal colpo ricevuto e brandiva una Berretta con sfida –Se fai un altro passo,
sei morto- Goku non sapeva che fare, sicuramente Freezer era più temibile degli
altri due –la tua conoscenza di arti marziali non ti servirà a lulla contro questa- rispese freddamente, indicando la pistola –Sei stato
uno sciocco Goku, io ti avevo offerto tutto, tu hai preferito stare dalla parte
di quel traditore di Vegeta!- -Io sto dalla parte del giusto- continuò serio
Goku –Vegeta non sarà un santo, ma è sicuramente meglio di te Freezer-
-Comunque, tutte queste belle parole, non ti serviranno a niente. Appena ti
avrò ucciso, prenderò quel documento dalle tue mani!- Goku scoppiò a ridere,
l’altro si innervosì –Cosa hai da ridere? Stai per morie, l’hai capito, vero?- -E’ tutto così…buffo! Ma non hai ancora capito?- -Cosa c’è
da capire!?- -Mi dispiace deluderti, ma non esiste
nessun documento- -Cosa!!!!????- -Hai capito benissimo, e ora ti spiegherò
anche perché. Questo foglio che vedi in mano mia, non è altro che un falso. Io
e Vegeta non siamo soci- -ma cosa diavolo stai
dicendo!!! Spiegati meglio- -Bè, all’inizio ci ero
cascato anche io…dopotutto io non ne sapevo nulla di queste cose…ma tu credi
che davvero uno come lui si sarebbe messo in società con un contadino? No…ha
fatto a credere a tutti così ma…in realtà era tutto un
bluff. E lui l’unico vero proprietario della sua impresa. E non credere che io abbia aperto gli occhi da solo…e stato il mio maestro a
farmelo notare…mi chiese di mostrargli il documento che attestava la società…io
lo feci e lui mi disse che era un falso, non era ratificato da un vero notaio.
Vegeta si è preso gioco di tutti noi. Onore alla sua furbizia- Goku sorrise
nonostante tutto, quando lo aveva saputo non aveva potuto fare a meno di
ammirare l’intelligenza del suo falso socio.
E se anche fosse stato perduto…l’avrebbe fatto
ancora, odiava gli uomini come Freezer.
-Allora è la fine, Goku. Io ne uscirò sconfitto,
ma tu non ne uscirai proprio!- -Lo vedremo!- Goku cercò di disarmare
l’avversario usando il bastone ma…la pistola prima di
volare in aria finì pesantemente sul suo cranio.
Goku cadde a terra, in stato di semi
incoscienza. L’ultima cosa che ricordò fu il brusio di molte persone intorno a
loro.
Capitolo 11 *** Povero Goku...emozione dopo l'altra... ***
Care ragazze…davvero sono contenta ke questa storia sia stata
apprezzata…perché all’inizio non credevo ke lo sarebbe stata…invece wow
Care ragazze…davvero sono contenta ke questa
storia sia stata apprezzata…perché all’inizio non credevo ke lo sarebbe stata…invece
wow!
Cmq, ringrazio cm sempre tutte voi e premetto ke
dovrete aspettare ancora un po’ per la coppia Vegeta-Bulma…cmq…continuate
a leggere, mi raccomando!
Heleamicachipss, Elly93, Kikk@93, BulmaV,, linasyan, bulma_92 luisa87, gang girl, emyc, liar, ! bacio a tutte voi!!!
Poi
LilianEvans,
grazie…anche io lo spero con tutto il cuore…cmq se succederà ti dirò il titolo…così
lo leggerai!
Shari_Aruna, eh…il veggie è fatto
così…cmq, cm è andata oggi? (l’esame intendo…)
Hannon, sei molto gentile…cmq…anche io ogni tanto butto giù dei pensieri d’amore
(sempre tristi, è ovvio…) cmq, io nn abito a Roma, ma in provincia di Rimini…tu
invece abiterai li immagino, vero? (ps…Roma è
stupenda!)
Chissà
se qualcuna di voi abita nella mia zona…se volete scrivermelo…thanks…
Buona
lettura!!!
Luce…e poi buio…poi luce e poi buio…ma no, non
era buio, erano capelli…si neri, lunghi, gli
fluttuavano sopra al viso, poi una voce, a lui parve soave. A chiunque altro
sarebbe parsa isterica –Goku! O mio dio, finalmente ti sei svegliato!- L’altro
riconobbe la figura su di lui –Contessina Chichi?-
-Si, sono io Goku! Come ti senti?- -Sono, sono morto?- -Ma no! Non vedi, ci
sono io accanto a te! Sei in ospedale, dopo che la polizia ti ha trovato, sei
stato portato d’urgenza qui. Commozione celebrale…per fortuna che hai la testa
dura!- Improvvisamente Goku si ricordò di tutto, o quasi…-Freezer! Che fine a
fatto quel maledetto?- -Gli agenti l’ hanno sbattuto in prigione. Hanno
faticato parecchio a trovarti, l’incontro non si è svolto nel luogo che avevate
deciso- -E vero- ammise Goku. Ora a fatica ricordava anche gli altri
particolari. Aveva preso i contatti con la polizia, sarebbe dovuta intervenire
ad un suo segnale ma…Freezer portandolo in quel
vecchio palazzo aveva rovinato i suoi piani. Per fortuna gli agenti erano
arrivati giusto in tempo. –Con loro poi, hanno detto
che c’era anche quel tuo amico, il Genio- -Gli occhi
di Goku si illuminarono –Caro vecchio! Alla fine non hai resistito all’idea di
gettarti nella mischia, aih!- -Stai attento Goku! Hai
la testa fasciata!- -Urka! Hai ragione…ma
una domanda, tu che ci fai qui?- -La ragazza arrossì di colpo –Io bè…ecco…ero
preoccupata per te…- -Oh…- La osservò accuratamente ora che l’aveva così
vicina…notò che gli appariva…bella! –Bella…- sussurrò, Chichi
arrossì di colpo –mi trovi carina…- Goku deglutì –Non so…a dire il vero non
avevo mai pensato…- -Come non sai!!! Io sono bella…-
-Si, forse hai ragione…-
A interrompere quel quadretto romantico fu però un vecchio di nostra conoscenza che entrò nella
stanza di ospedale osservando il fondoschiena di Chichi
–Genio!- -Oh…ragazzo…- disse avvicinandosi e sorridendo all’impettita Chichi, contrariata per essere stata disturbata proprio in
quel momento –come ti senti?- -Abbastanza integro…anche se poco fa credevo di
essere morto…Comunque, senza i suoi insegnamenti Genio, non c’è l’avrei fatta-
-Modestamente…non mi chiamano il grande maestro per
nulla…Comunque, c’è una novità che devi sapere. Il re, il nostro re…- -Re Khaio intende?- -Si, proprio lui…è rimasto entusiasta del
tuo intervento! Freezer in cella! Il re ha promesso che ti farà un gran dono- -Urka!!!- Chichi,
che era stata stranamente zitta, intervenne –E’ fantastico Goku!!! Chissà cosa
vorrà donarti il re!- Il genio si volse verso di lei, con la lingua a penzoloni
–Eh… che cara ragazza…vero Goku?- -Uh? Sisi-
Il giovane era perso nel suo ultimo successo, ci
aveva rimesso una commozione celebrale, una colpo al
braccio, ma Freezer era stato sbattuto al fresco. E Vegeta dov’era?
-Sapete dove si trova Vegeta?- Chichi storse il naso –No…e non mi interessa neppure!!!Ho deciso di rompere il fidanzamento!- -Cosa!!!??- fecero
all’unisono Goku e il Genio –Si…non lo sopporto più…- -Oh mamma mia! Ma ho
bisogno di parlarci!- continuò Goku –Vegeta???- -E
smettila di urlare Goku! Vegeta non c’è!- lo rimbecco il Genio –E fa attenzione caro! Ti potresti fare ancora più male…- continuò
Chichi –Caro?- le rispose il malato – Si…ho deciso di
sposarti…- terminò la ragazza.
Goku strabuzzo gli occhi per lo stupore
–Oh…mamma mia…svengo…-
Vegeta aveva altro a cui
pensare. E per fortuna non aveva ancora saputo nulla delle prodezze del suo
“socio…” In quel momento, mentre lui affrontava Freezer,
Vegeta era in giro per le campagne con il suo cavallo.
Aveva vagato per parecchi villaggi, alla ricerca
dell’azzurra, ma non l’aveva trovata e il suo cuore si riempiva di rabbia
repressa. Tornò in ufficio che era già sera.
Il suo fedele Nappa era li
ad aspettarlo, aveva una faccia preoccupata –Capo, per fortuna siete tornato…-
-Perché, che c’è?- rispose Vegeta con il suo solito fare da galantuomo – Em…il vostro socio…- -Avanti, spara!- Vegeta era alquanto
irritato –Ecco, ha incastrato Freezer, grazie a lui è stato sbattuto in cella e
il re è in visibilio- Nappa socchiuse gli occhi, pronto ad una violenta
reazione da parte del padrone –Che cosa diavolo stai farfugliando??? Vorresti
dire che quell’incapace è riuscito dove io ho sempre fallito??? A mettere le
mani su quel Freezer!!!!!!- -Esatto…Ora è all’ospedale…- -Allora è il momento
giusto per farlo fuori!!!-
Detto questo, il nostro Vegeta si precipitò come
una furia fuori dalla porta.
Goku si era appena placidamente addormentato, dopo
la dichiarazione di Chichi, gli avevano dovuto fare una flebo. La porta sbatté violentemente, udì un’ infermiera gridare –Signore, non può entrare qui così!- -
E ora spiegami cosa hai combinato!- -Vegeta!-
Questo gli si piazzo di fronte, lo sguardo più
truce che avesse –Ho incastrato Freezer, voleva
comprare la mia parte societaria, che poi non esiste!- -Come hai fatto a
capirlo?- -Bè…fuori del tutto non sono…- -Comunque,
se tu ti aspetti che io ti ringrazi per quello che hai fatto, scordatelo!!!
Freezer doveva essere mio!- -Oh Vegeta, quante storie…- rispose il bonario –ma
come quante storie!!! Come ti permetti?-
A disturbare quell’amichevole quadretto, entrò
la contessina –Goku come…Vegeta?- -Si, proprio io, che ci fai tu qui??- -Io sto accanto al mio fidanzato!- Vegeta strabuzzo gli
occhi per lo stupore –Al tuo cosa???- -Al mio promesso sposo, ti va meglio?- -Cosa
diamine vai dicendo? Sei forse impazzita, donna?- - Come osi? Per tua
informazione, io ti ho mollato!- -Ma sono io che mollo
te!!!vipera!- -Em ragazzi…ragazzi, smettetela!- I due
ex- promessi si voltarono verso Goku –Qui nessuno a chiesto il mio parere…-
-Sposatela pure!- -Em…vi ricordo che io sarei ancora
fidanzato…- -Che cosa???- esclamarono insieme gli altri due –Tu non stai
proprio con nessuna!- gli fece la contessina –No, tu con Bulma non centri più
niente!- gli fece di rimando Vegeta.
E i tre si guardano non capendo più nulla…
-Goku! Una notizia strepitosa!- “Ecco ci mancava
solo il vecchio pazzo…” pensò Vegeta, quando anche il Genio fece al sua comparsa –Oh ci siete tutti! Bene! Senti Goku….il re
ha appena comunicato il dono che intende offrirti!- -E che sarebbe?- rispose il
povero Goku –Rullo di tamburi…il re ti ha offerto il titolo nobiliare di
marchese!!! Più una meravigliosa villa circondata da
terre!- Se Goku divenne bianco come un lenzuolo, Vegeta divenne rosso e livido
come il sangue, si strinse un pugno fino ad infilare le unghie nella sua carne
–Non è possibile!!!!!! Goku io…io…io…ti detesto!- -Dai Vegeta…non fare così…non
colpa mia…- -Oh ma Goku!!! È meraviglioso!!! Così potremmo sposarci senza
rimpianti!- intervenne Chichi, forse la più felice di
tutti –Tu ti sei preso tutto quello che io ….che io
desideravo e…ma una cosa non l’hai avuta mai…- -Di che si tratta amico?- -E non
chiamarmi amico!!! La tua Bulma…anzi, la mia Bulma…perché sono stato io l’unica
ad averla! E l’unico che l’avrà ancora!- -Eh???- Goku
non ci capiva più un tubo –E si…ti sei preso tutto…ma io mi sono preso lei- Ed
uscì dalla scena.
Vegeta era fuori di sé per la rabbia, quel contadinetto gli aveva preso ciò a cui
lui aveva aspirato per tantissimo tempo…il titolo nobiliare, la sua promessa
sposa…Ma passata l’iniziale rabbia e frustrazione, a Vegeta nacque un
sentimento nuovo: la pace.
Non sapeva cos’era, non l’aveva mai provata…ma intuì che ciò che sentiva lui, doveva essere
qualcosa di simile. Come dire, il sollievo dopo la tempesta.
Non che non provasse
più rancore o senso di sconfitta, ma ora aveva altro da rincorrere. L’unica
cosa che Goku non aveva mai avuto veramente.
“ Hai avuto sotto le tue mani una gemma azzurra
di inestimabile valore ma…non l’hai saputa apprezzare
a dovere. Io lo avuta solo per una notte…e l’ho persa
il mattino seguente”
Ma il suo purosangue nero correva perdifiato
sotto di lui. Lo avrebbe sfiancato, finché non avesse trovato la gemma.
Capitolo 12 *** La corte del re e il campo di grano ***
Salve ragazze, questo è il mio penultimo capitolo…spero ke vi piaccia…
Salve ragazze, questo è il mio penultimo
capitolo…spero ke vi piaccia…
Vi ringrazio per avermi seguita e spero ke
continuerete a farlo anche per le mie prox fan
fiction…cmq ringrazio come sempre tutte voi:
emyc, bulma_92,
lilyanevenas,
gang girl, BulmaV, linasyan,
heleamicachipss, Kikk@93, Elly93,
hannon…grazie di cuore!!!
Buona lettura
La sala del trono era affollatissima, nobili,
cortigiani, borghesi, ma anche popolani, erano accorsi al assistere alla
premiazione del giovane che aveva incastrato Freezer.
Dal canto suo, il nostro Goku era imbarazzattissimo, al contrario di Chichi
di fianco a lui che sorrideva e mandava baci come se la protagonista fosse lei.
Dall’altro lato del futuro marchese, c’era il Genio, perso a sorridere alle
numerose ragazze che si trovavano li quel giorno.
Fra saluti e ovazioni, il nostro Goku arrivo
fino sotto il trono, al cospetto del misterioso re Khaio.
“Urka! Non pensavo che
fosse così basso!!!sembra una caricatura!” pensò il
giovane vedendo il buffo re.
-Salve Signori e signori, sudditi del
regno, oggi siamo qui tutti riuniti per celebrare questo giovanotto che con
estremo coraggio ha incastrato quel furfante di Freezer!- Urla di
compiacimento. Goku si grattava la testa, sorridendo –Salve Goku, come ti senti?- riprese il re –Io ecco…bene direi!- Chichi rise di gioia, il re la fisso stupito chiedendosi
cosa ci facesse quella ragazza affibbiata al braccio di Goku. –Ho deciso che
grazie ai tuoi meriti diventerai marchese del regno!- Ovazioni da parte del
pubblico… -Sei felice?-
Il realtà, il povero Goku, non
era così interessato a diventare marchese e non capiva perché quella gente
fosse così in visibilio e perché a Chichi brillassero
gli occhi di esaltazione –Em…si, sono molto
soddisfatto- “Bo…” –Allora, Son Goku, io ti nomino
marchese e ti assegno una villa di nuova costruzione e delle terre coltivabili-
-Si!!!- urlo la giovane Chichi –Oh amore! Come sono
contenta! Quando ci sposiamo?- -Em…- -Oh….ma che
splendida notizia! Dunque stai anche per sposarti!- riprese il re –Io…be…ecco-
-Si sire! Ci sposeremo a breve!- continuò la contessina.
Goku si guardò intorno stupito. Incastrato!
-Onore al marchese Goku!- gridavano i presenti,
il ragazzo in questione si scompiglio i capelli e sorrise.
Intanto, a parecchi chilometri da li, un uomo
coperto di polvere cavalcava sfinito.
Si lasciò cadere contro una quercia e si prese al testa fra le mani “Ma dove si sarà cacciata…” perché il
nostro Vegeta non era ancora riuscito a trovarla.
Davanti a lui, un torrente, poco più in la, un campo di grano maturo.
Immerse al testa in
acqua e si lasciò cullare…poi riemerse e scosse il capo per allontanare la
gocce. Aveva girato tutti i villaggi nella campagna circostante
ma…nessuno aveva visto una ragazza dai capelli azzurri.
Nel podere di fronte a lui, alcune contadine
tagliavano il grano.
Le osservò, distrattamente, una di esse aveva i capelli biondi che si confondevano con l’ora
del grano, mentre l’altra portava un fazzoletto in testa. Vegeta sospirò, chiedendosi
cosa lo spingesse a quella folle ricerca…poteva averne tante di donne
ma…nessuna come lei.
E lui lo sapeva.
Aveva fame, decise di avvicinarsi alle contadine
per chiedergli dove potesse trovare un posto per ristorarsi.
Mentre passava incurante in mezzo in grano, udì
le due donne parlottare tra loro, ma non capì ciò che si dissero.
-Oh cara…c’è un uomo aitante che sta
attraversando il grano…non sarà mica uno dei tuoi fidanzati?- Quella con il
fazzoletto in testa guardò l’altra, torva –Mamma, smettitela di dire che ogni
bel ragazzo è il mio fidanzato! Ti ho detto che io con gli uomini ho chiuso!-
-Oh…che peccato…il fustacchione si sta dirigendo
proprio verso di noi però…meglio se mi sistemo i capelli-
-Non cambierai mai mamma!-
Vegeta abbozzò una sottospecie di sorriso alla
donna bionda, di circa mezza età, ma ancora piacente, l’altra invece, intenta a
falciare il grano, non lo aveva neppure guardato.
-Salve signore, mi chiedevo se conoscete un posto in cui io possa ristorami…ho cavalcato a
lungo…- -Ma certo caro! Vieni pure a casa nostra!- -Mamma…- fece l’altra
voltandosi.
Una ciocca di capelli le sfuggì dal fazzoletto.
Vegeta ne rimase impietrito, erano azzurri.
Lei si soffermò a guardare il nuovo venuto
e…-Vegeta…- sussurrò, l’altro, senza dirle niente, le tolse il fazzoletto dal
capo, rivelando una lucente chioma azzurra –Bulma…tu…non hai capito nulla- usò
il suo solito tono ma…era come ovattato –Quel
grazie…tu lo hai inteso male io…- -Cosa intendevi…- -Intendevo…ma non sono
riuscito a dirtelo in modo migliore, volevo dirti questo: grazie per essere
entrata nella mia vita-
A Bulma si riempirono gli occhini lacrime
–Dunque tu…- -Si, io sono venuto a cercarti. So che ti sembrerà strano detto da
uno come me ma…mi sei mancata e ora che ho perso il resto,
titolo nobiliare, fidanzata…mi sei rimasta solo tu-
La madre di Bulma, seguiva il tutto con
interesse “ Oh! Com’è romantico!!!mi sto sciogliendo!”
Bulma non sapeva che fare, come reagire…posò una
mano sui capelli umidi di lui, poi lo abbracciò –Dunque hai finalmente capito
che ti serviva l’unica cosa che no potevi
comprare…l’amore-
La signora Brief
applaudì, mentre Vegeta sollevava Bulma e la faceva volteggiare
sul grano maturo di inizio estate.
Ora manca solo l’epilogo…il
Vegeta che ho qui rappresentato è più “romantico” del vero solamente perché
alla fine è un uomo. Il Vegeta che conosciamo noi
invece, nn è un uomo, ma un saiyan, quindi è naturale ke nn sia così…ma spero
di esserci andata vicino!
Risalve a tutte…vi propongo ora il mio ultimo cap…è un po’ corto ma
spero lo apprezzerete…ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno seguito…e
spero che continuare a farlo visto che ne ho già altre in mente
Risalve a tutte…vi propongo
ora il mio ultimo cap…è un po’ corto
ma spero lo apprezzerete…ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno
seguito…e spero che continuare a farlo visto che ne ho già altre in mente!
Due bambini di pochi anni giocavano in un parco.
Non un parco qualunque, ma bensì quello che si trovava nei quartieri alti. Con
un trenino e una palla, riuscivano a creare il loro piccolo mondo ovattato e
meraviglioso.
Uno si essi aveva folti
a scompigliati capelli neri e un bel visetto simpatico, mentre l’altro portava
un caschetto dal singolare colore viola chiaro.
-Ei Trunks, posso giocare anche io con il trenino?-
chiese il morettino, inclinando la testa –Dai Goten, gli faccio fare un altro
giretto e poi te lo passo, eih, ma perché hai quell’aria
sorpresa?-
-Perché deve essere già tardi, uffa! C’è la tua
mamma che sta venendo oltre-
Trunks si voltò e sbuffò –Hai ragione, io volevo
giocare ancora con te!-
La donna dai capelli azzurri si avvicino ai due
bambini, sorridendo –Trunks, è tardi, vieni, andiamo a casa- Poi accarezzò la
testa dell’altro bambino –Tornerai domani a giocare con Goten-
I due bambini però aveva l’aria affranta, non si
accorsero della donna mora che era apparsa dietro di loro –Vieni Goten,
andiamo-
Bulma spostò lo sguardo su Chichi,
l’altra lo ricambiò, con durezza.
Quattro anni erano passati eppure…le due donne
non erano ancora riuscite a riappacificarsi.
E anche quel giorno, come tanti prima di quello,
stavano per allontanarsi senza neppure degnarsi di un saluto.
Ma poi, Bulma parlò –Non credi che sia giunta l’ora
di dimenticare?- l’altra, rimase sorpresa –Io non ho nulla da dimenticare-
rispose, dura –In realtà neppure io. Alla fine abbiamo avuto tutte due ciò che volevamo-
I bambini guardavano le loro madri con la
boccuccia aperta…non capivano nulla del loro discorso.
Ma a volte, Trunks si chiedeva perché la sua
mamma non si mettesse a chiacchierare con la madre di Goten, con le madri degli
altri bambini lo faceva.
La marchesa guardò l’altra con una specie di
sorriso –In effetti, nessuna di noi due si può lamentare, anche se non capisco
come tu abbia fatto a…- non terminò la frase –A preferire Vegeta a Goku? Eppure
tu dovresti saperlo bene-
Restarono in silenzio per alcuni secondi, perse
una a reggere l’una lo sguardo dell’altra –Stavamo per sposare gli uomini
sbagliati, tutte e due- riprese Bulma –Dunque dovrei ringraziarti?- rispose l’altra,
sarcastica –No, dobbiamo ringraziare il destino, se i nostri non si fossero
incrociati…- -Non dirlo neppure per scherzo…a pensare che ora dovrei essere sposata con quell’arricchito di Vegeta…-
Bulma sfoggiò un sorriso amaro, come se Goku non
fosse un arricchito…-Allora l’hai capito anche tu che questo rancore tra noi è
inutile…considerando il fatto che Vegeta ha tacitamente allontanato il suo risentimento
per Goku. Inoltre, immagino che Goku consideri Vegeta suo
amico, o sbaglio?-
La mora si morse un labbro, Bulma aveva ragione;
Goku aveva sempre tenuto in gran considerazione Vegeta. Non capiva perché ma…suo
marito provava affetto verso Vegeta.
Goten strattonò l’orlo della gonna di sua madre –Uffa
mamma, allora andiamo via o no? Altrimenti mi rimetto a giocare con Trunks!-
Ma Chichi non badò al
figlioletto, continuò ad osservare l’azzurra.
Bulma prese la mano del figlio –Andiamo Trunks,
tuo padre ci aspetta- e l’azzurra fece per allontanarsi –Aspetta- la voce
imperiosa della marchesa la bloccò – Io non ti dico che diventeremo amiche dall’oggi
al domani e neppure passato domani, ma…-
Bulma sorrise, voltandosi –Ho capito- percorse
alcuni passi, poi riprese a parlare –A presto, Chichi-
Chichi si diresse con Goten
verso la loro villa –Mamma, ma perché corri?- chiese
il piccolo, notando che la madre aveva aumentato il passo –Nulla Goten, devo
solo dare una bella notizia a tuo padre-
Goten la guardò stupito, certo che gli adulti erano
proprio strani…