Destini incrociati

di bulma_89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cantante e l'industriale ***
Capitolo 2: *** Il contadino e la contessina ***
Capitolo 3: *** Accetti? ***
Capitolo 4: *** Bacio rubato ***
Capitolo 5: *** Un affascinante bastardo ***
Capitolo 6: *** Due donne e uno sguardo tagliente ***
Capitolo 7: *** La proposta di Freezer ***
Capitolo 8: *** Grazie ***
Capitolo 9: *** Andata... ***
Capitolo 10: *** Il bluff ***
Capitolo 11: *** Povero Goku...emozione dopo l'altra... ***
Capitolo 12: *** La corte del re e il campo di grano ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** La cantante e l'industriale ***


Rieccomi tornata subito con una nuova fan fiction

Rieccomi tornata subito con una nuova fan fiction! Mi è venuta in mente così e siccome oggi sono entrata ufficialmente in vacanza, posso dedicarmi ai miei divertimenti e hobby!(fino a ke nn incomincio a lavorare!)spero ke vi piaccia e che la commentiate in tanti!

Buona estate a tutti!!!

 

L’uomo si stava innervosendo, la persona con cui avrebbe dovuto incontrarsi gli aveva dato appuntamento in un posto che a lui non piaceva per niente, cos’era? Un locale dove gli uomini andavano per bere qualcosa…non per discutere d’affari! O meglio, a lui non piaceva discutere d’affari in altro luogo che fosse il suo ufficio.

Seduto ad un tavolino del locale, Vegeta guardava il suo orologio da taschino –Se non arriva entro 5 minuti giuro che me ne vado!- E l’avrebbe sicuramente fatto, lui era nato così. Sprezzante, altezzoso, ma aveva un fiuto per gli affari straordinario. Nel giro di pochi anni era diventato ricco, ricchissimo, commerciando orologi.

-Cavolo!- Vegeta stava per alzarsi ed andarsene quando un viso conosciuto lo bloccò –Salve Vegeta, quanta fretta!- l’uomo che aveva parlato, se così si poteva definire tale, aveva un’espressione soddisfatta in viso –Salve Freezer! Alla buon ora!- -Oh, mi dispiace averti fatto aspettare, caro Vegeta- “Caro un corno! Sai benissimo che non ti sopporto!” pensò questo.

Si sedettero e ordinarono da bere –Allora, si può sapere che affare avresti da propormi? Sappi che non ho voglia di perdere tempo- -Sei sempre il solito irascibile frettoloso…- rispose Freezer.

Vegeta lo odiava, era un essere viscido e arrogante colui che gli stava di fronte. Eppure era più ricco di lui e aveva un affare da proporgli.

Ma Vegeta non era uomo da perdersi in convenevoli, era facilmente irritabile, aveva un pessimo carattere, insomma. Ma Freezer non era da meno.

-Allora, mio caro, sono interessato ad acquistare la tua industria, o meglio, parte di essa. Voglio entrare in società con te- Vegeta lo guardò allibito – Ma tu sei pazzo! Io non ho affatto bisogno di un socio!!!- sbraitò – Su, su, non ti scaldare…più la tua impresa si ingrandisce, più hai bisognosi qualcuno che la controlli con te- -E cosa ti fa pensare che il mio socio potresti essere TU!?-

Freezer lo osservò, un sorriso sarcastico sulle labbra –Perché io e te insieme potremmo costituire un impero!- Vegeta stava per rispondergli a tono, quando l’altro lo zittì –Oh guarda! Quella cantante ha incominciato a cantare una canzone dolcissima…non ti pare anche a te?-

Vegeta stava perdendo la pazienza –Non me ne importa un fico secco di quella canzone! E neanche della tua proposta! Io non ho nessuna intenzione di entrare in società con te!-

Scolò tutto il suo liquore di un fiato e gettò uno sguardo distratto alla cantante. La canzone non gli interessava proprio…però la ragazza non scherzava in quanto a gambe…

- Carina eh? E? una cantante alle prime armi…però io la trovo strepitosa…oltre alla voce è ben dotata!- Vegeta guardò torvo il “collega” –Cosa ti fa pensare che mi interessi qualcosa? Non ho nessuna voglia di fare una qualsiasi conversazione amichevole con te- -Dai Vegeta…cerca di rilassarti…- Oh, quanto non lo sopportava quel Freezer!

Tornò distrattamente con lo sguardo alla donna, non avrebbe mai saputo comprendere le sue doti canore, era adirato, lei era solo uno sfondo per il locale.

-Si chiama Bulma- -Che hai detto?- -Bulma, la ragazza si chiama così- - Umf…ho detto che non mi interessa…e in quanto al nostro affare, puoi scordartelo!- -Vegeta, mio caro…te lo proposto con le buone…potrei anche usare altri mezzi…- -Ti insulterei volentieri e poi ti picchierei, ma non ho voglia di sporcarmi le mani con te! Me ne vado!- detto questo Vegeta uscì dal locale.

La ragazza aveva smesso di cantare.

 

-Arrogante, presuntuoso e viscido! Cosa ti fa pensare che io voglia avere a che fare con te?-

Vegeta ragionava ad alta voce, mentre fuori dal locale aspettava la sua carrozza –Ma che fine ha fatto il cocchiere!- La temperatura di sera era ancora bassa, nonostante ci si stesse avvicinando all’estate, Vegeta aveva un po’ freddo.

La sua attenzione fu attratta da un rumore alle sue spalle, una ragazza stava uscendo da una porta di servizio del locale, la riconobbe, era la cantante. Lo guardò, quasi spaurita, poi si strinse nel suo vestito “Troppo leggero” pensò lui.

Silenzio…tutti e due aspettavano qualcuno o qualcosa, ma nessuno parlava. La ragazza si guardava intorno. Vegeta la osservava di nascosto. Non era mai stato bravo con le donne, ma loro gli cadevano comunque ai piedi, senza che lui facesse niente di particolare. Ancora doveva capire dove stava il suo fascino. Si schiarì la voce –Buonasera signorina- Lei lo guardò sorpresa –Buonasera-

Silenzio… -Scusatemi se sono indiscreto, voi siete la cantante di questo locale, giusto?- La ragazza con i capelli azzurri lo guardò , assonnata. Soffocò uno sbadiglio – Si perché?- - Nulla…il mio em…compagno d’affari sembrava riconoscervi-  -Si, ho visto con chi eravate seduto al tavolo, signore- rispose lei, sprezzante – Vi sta antipatico? Bè, neppure io lo sopporto se è per questo.

“Ma perché sto parlando con questa donna?” –Non esprimo giudizi, signore-

Lei continuava a guardarsi intorno – Aspettate qualcuno?- riprese Vegeta, accendendosi un sigaro –Si- fece lei, voltandosi –Anche io! Chissà dove sarà andato a cacciarsi quell’ubriacone del mio cocchiere!- Bulma lo guardò male “Ma chi cavolo è questo?” pensò fra sé e sé.

Finalmente la carrozza di Vegeta arrivò, lui stava per salire, poi si ricordò della ragazza –Avete bisogno di un passaggio, signorina Bulma?- -Eh? Come sapete il mio nome?- -Eh stato il mio compagno di prima a dirmelo, allora?- Si, quella sera era decisamente troppo gentile. Lei si strinse nelle spalle –Cosa mi dovrebbe far credere che voi non siate un pazzo pronto a violentarmi?- Lui la guardò stupito –Fato come meglio credete, ma ormai è tardi e in giro c’è gente più pazza di me-

Bulma ne fu quasi divertita –Va bene…il mio fidanzato sarà stato trattenuto da qualche impegno-

Vegeta annuì, mentre l’aiutava a salire in carrozza.

-Io abito nel quartiere ovest della città, quello vicino alla cattedrale- Vegeta annuì –E voi dove abitate?- -Nuovo quartiere residenziale. Est della città-

Lei lo fissò sbalordita –Dunque siete…- -Si, Sono ricco, molto, troppo. E non mi basta mai-

Dopo averla lasciata a bocca aperta, si limitò ad osservare il mondo fuori dal finestrino, poi aggiunse –Anzi, la ricchezza potrei anche farmela bastare, ma c’è una cosa che mi manca-

Bulma ne aveva già sentite troppe per quella sera – Mi manca un titolo nobiliare. Appena sarò riuscito ad avere anche quello, potrei considerarmi raggiunto- -Scusate la mia impertinenza, ma non credete di essere un po’ troppo avaro?- Lui si voltò verso di lei e la incenerì con il suo sguardo nero –Affatto-

Bulma si sentiva a disagio, era in carrozza con uno degli uomini più ricchi della città, che le stava raccontando dei suoi desideri avari e con freddezza assoluta. Lei era soltanto una cantante povera e priva di successo. Ma lui, che arroganza!

-Comunque a quello non manca molto, presto mi sposerò con una nobildonna e allora…- -Ma quanto siete cinico!- le era scappato detto così, gettò. Lui scoppiò in una sonora risata – Lo so! E’ un mio grande difetto! Che ci volete fare?- -Non pensate che possa esistere dell’altro oltre al denaro?- -Cosa? L’amore forse? No, credo che l’amore sia solo una parola più dolce per indicare il sesso- Bulma ne rimase sbalordita –Ma che uomo siete voi signor…- -Vegeta, prego- -Non ditemi che voi siete innamorata,mia cara- -Invece si! Per fortuna il mio fidanzato non è cinico come voi!-

Lui sogghignò –Non vorrei essere scortese, ma questa sera dove era invece di riportarvi a casa?-

- Bè…non sono sicuramente affari vostri…- - Vedete che ho ragione?- -Cosa? O mio dio, ma con chi sono capitata! Siete pazzo!- -Audace da parte vostra, però lo ammetto, in effetti un po’ pazzo sono-

La carrozza attraversava le vie della città di notte, Bulma era sempre più allibita.

Di solito non accettava passaggi dagli sconosciuti e incede quella sera si era imbattuta in uno sconosciuto, per di più pazzo. Incredibile. Eppure era curiosa, era la sua natura.

-Dunque state per sposarvi, e non amate la vostra promessa?- Vegeta sorrise, rivelando una fila denti bianchissimi sotto le labbra sensuali –No, non la amo affatto- -Voi mi state sconvolgendo, sapete?- rispose lei –La sposo perché possiede ciò che io non ho, un titolo. Ma neppure lei credo mi ami, a lei manca ciò che io ho: il denaro- -E come potrete vivere insieme? Per tutta la vita?- - Bè, questo è un piccolo sacrificio- - Voi mi lasciate senza parole…non avevo mai udito un uomo parlare come voi…- -E voi del vostro fidanzato che mi dite?- -Non c’è proprio nulla da dire, quando decideremo di sposarci, sarà solo per amore- -Ah, l’amore! Eterna illusione per i poeti- -Si vede che non avete mai amato signore. Ecco, io abito qui, proprio in questa casa-

Vegeta ordinò al cocchiere di fermarsi e osservò la casa popolare di quel quartiere. Bulma lo cercò con lo sguardo –Grazie signore, ricordate che il denaro non farà mai la vostra felicità. Buona fortuna per il vostro matrimonio- -E Voi, mia cara, siate più realistica. Il mondo è pieni di uomini come me, solo che non lo danno a vedere-

Bulma scosse la testa stupita ed uscì dalla carrozza.

 

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Capitolo 2
*** Il contadino e la contessina ***


Ecco ragazzi il mio secondo capitolo…grazie per le vostre recensioni

Ecco ragazzi il mio secondo capitolo…grazie per le vostre recensioni! (devo ammettere che ero un po’ restia a pubblicare questa storia…non sapeva se sarebbe stata apprezzata o meno)

Cmq, ringrazio come sempre:

Felicity89, Elechan86, Anty, Heleamicachips, Mikysimpa,

 

Kikk@93, eccomi con una nuova storia! Spero ke continuerai a leggerla (ps Vegeta è sempre affascinante…)

 

Shari_Aruna, aspettavo proprio una tua recensione…cmq per questa volta ti devo deludere per il fatto del fidanzato di Bulma…in questo cap scoprirai che è…

Il fatto che Vegeta di del lei è necessario…e anche il “mia cara”…fa parte dell’epoca…1 kiss

 

Buona lettura a tutti!

 

-Forza amico! Dacci dentro con quel bastone!- -Non vorrei deluderti, Goku, ma questo non è affatto un bastone, ma una zappa!- il ragazzo sembrò deluso –Già…- -E ci serve per lavorare- aggiunse un ometto basso e calvo –Si, si, uffa Crilin!- -Goku, se pensi che a me “piaccia” lavorare, ti sbagli di grosso! Soprattutto fare il contadino non è il massimo che uno si possa attendere dalla vita-

-Purtroppo hai ragione amico ma…schiva questo colpo!- Crilin lo schivò, sorpreso.

Il suo amico non sarebbe mai cambiato… nessuno poteva togliergli il sorriso sulle labbra.

Goku però aveva l’abitudine di prendere tutte le zappe e picconi per armi, bastoni per combattere.

Suo nonno gli aveva insegnato i rudimenti di lotta e di arti marziali e lui ne era appassionato. Peccato però che esercitarsi con gli attrezzi da lavoro, e per di più sul lavoro, non fosse il massimo.

-Potrebbe passare la contessina e vederci! Ricordi come si è arrabbiata l’altra volta?- Oh si, Goku se lo ricordava bene…aveva minacciato di scacciarli entrambi! Quella donna era proprio una furia.

Altro che tenera e dolce contessina! Persino Goku a volte ne rimaneva soggiogato, e dire che lui non prendeva mai niente sul serio…

Guardò il campo davanti a sé, dovevano ancora seminarne una buona parte…e se lei fosse passata a controllare prima che il lavoro fosse finito…-Forza Crilin, rimettiamoci al lavoro!- -Signorsì!- rispose l’amico.

Un’ora dopo erano stremati –Oh che fatica! Riposiamoci un po’ Crilin!-

I due amici si sedettero all’ombra di un ulivo.

-Eh Goku! Pensa a come sarebbe bello essere ricchi  e non dover più lavorare nei campi!- il ragazzo ci rifletté un po’ su – A me la ricchezza non interessa…invece vorrei potermi dedicare solo allo studio dei combattimenti!- -Se tu fossi ricco lo potresti fare…- - Bo…- -E la tua ragazza, Bulma, come sta?- chiese il ragazzo pelato –Oh Bulma? Molto bene credo-  -Come credi? Da quanto è che non la vedi?- improvvisamente Goku ebbe un flash –Cavolo! Ieri sera sarei dovuto andarla a prendere dopo il lavoro! Me ne sono completamente scordato!- Crilin scosse la testa –Sempre il solito Goku, se io avessi una ragazza come lei me la terrei ben stretta- Goku incrociò gli occhi dell’amico –Urka! Sarà arrabbiatissima…-

Ma una voce imperiosa li distolse dai loro discorso –Cosa state facendo? Poltroni!- Una donna giovane, li stava guardando “dall’alto della sua bassa statura”. Goku mandò giù saliva.

La contessina dai lunghi capelli neri e occhi altrettanto scuri, lo metteva a disagio.

Fu Crilin a parlare –Buonasera signorina…noi, bè veramente avremmo finito per oggi…- -A si? E che stavate facendo?- -Ci riposiamo signorina- rispose Goku, lei lo osservò con occhi vividi –Upf…spero che abbiate fatto un buon lavoro. Per oggi andate allora-

Goku si alzò di scatto –Grazie signorina Chica!- lei divenne rossa di collera – Mi chiamo Chichi, Chichi! Non Chica!- -O si… mi scusi tanto contessina!- Detto questo Goku raccolse la sua bicicletta e fuggì via, lasciando una Chichi e un Crilin decisamente sorpresi.

 

Il ragazzo frenò la bicicletta sotto casa di Bulma –Bulma! Tesoro, sono io!- gridò per farsi sentire, sorbendosi dunque anche gli insulti dal vicinato.

Bulma sentì qualcuno che la chiamava e si avvicinò alla finestra –Ciao Goku! Scendo-

La ragazza usci dall’abitazione e si ritrovò davanti al sorridente fidanzato –Ciao cara!- lei lo guardò torva –Perché ieri sera non sei venuto a prendermi?- - Um…bè devi sapere che…ho lavorato fino a tardi…- -Immagino sia una delle tue solite scuse…ma non ho nessuna voglia di litigare, stasera! Comunque per tua informazione, ho trovato qualcuno che mi ha riaccompagnata- -Uh davvero! Che bella notizia!- lei aveva sperato di farlo ingelosire…ma era semplicemente impossibile! A volte si chiedeva se stata con un uomo o con un bambino…- Come è andato il tuo lavoro di cantante?- -Oh…come al solito…ma davvero non ti interessa sapere chi mi ha riaccompagnata  casa?-  - Veramente no…ma se insisti proprio puoi anche dirmelo!- rispose con un gioviale sorriso sul viso. A Bulma però andò sui nervi  e mise il broncio –Che hai tesoro? Dai, non fare così…-

-Sei sempre il solito Goku! Ma quando crescerai?- Lui scosse la testa, appoggiò la bicicletta ad un muretto e afferrò Bulma per la vita, lei si trovò i suoi occhi neri davanti. Per un attimo provò a paragonarli a quelli del cinico Vegeta. Che idee stupide… -Dai, per questa volta chiuderò un occhio, ma non voglio che succeda più! Hai capito testone?-

Lui annuì, soddisfatto per averla scampata un’altra volta.

 

Vegeta avanzava imperterrito sul suo purosangue, sorrideva fra sé e sé. Quante volte da bambino aveva sognato di montare un cavallo così? Ebbene, ora se lo poteva permettere…dopo anni di duro lavoro, di affari, puliti e non…Perché lo sapevano tutti che Vegeta non era un esempio di virtù e si era conquistato tutto ciò che aveva tenendo bene lo sguardo puntato sulla meta, senza badare troppo ai mezzi. E ora stava per raggiungere il suo ultimo obiettivo: possedere un titolo nobiliare.

La contessina Chichi non gli era mai piaciuta abbastanza, ne come donna, ne come carattere.

Troppo autoritaria, con quel cipiglio sempre sul volto…no, a Vegeta non piaceva proprio. Ma era stata un’occasione quando ad un evento mondano l’aveva vista, aveva capito che era il giusto mezzo per arrivare dove voleva. Un titolo lo avrebbe elevato a quell’elite di persone che ancora gli sbarravano la strada perchè era un arricchito, uno nato povero. Lei era nobile, ma priva di risorse finanziarie, suo padre Juma aveva visto in lui un buon partito. Lei scostante e fredda, aveva accettato con riluttanza all’idea di sposare un uomo che non la piaceva per nulla. Ma siccome loro apparte la terre non avevano nulla, aveva dovuto accettare.

Ora lui stava andando da lei, a porgere una visita di cortesia alla sua fidanzata.

Arrivò davanti al palazzo della promessa, e sorrise. Si fece annunciare e poco dopo Chichi scese dalle ampie scale del salone. “Passabile” pensò Vegeta tra sé e sé –Salve Vegeta- le disse lei, freddamente, lui le baciò una mano con falsa galanteria e sorrise ironicamente.

Uscirono a fare una passeggiata a cavallo per i possedimenti della contessina. I braccianti lavoravano la terra, Vegeta osservava il tutto con una punta di amarezza, quando quelle terre sarebbero state sue, le avrebbe risollevate dal loro torpore.

Conversavano di tanto in tanto, a Chichi piaceva parlargli di quelle terre e lui la osservava divertito. Poi Vegeta notò un contadino alto e slanciato. Era insieme ad un piccoletto calvo e teneva in mano una zappa, ma…la usava e maneggiava come se fosse un bastone! –Che sta facendo quel bracciante?- chiese Vegeta alla sua compagna. Lei notò la scena –Oh! Ancora quel ragazzo!- spronò il suo cavallo fino a trovarsi davanti a due malcapitati –E voi due cosa stavate facendo invece di lavorare?- Goku spostò lo sguardo sulla donna che dall’altro della sua cavalcatura, lo osservava arrabbiata. – Em…contessina, noi…- Vegeta era alle sue spalle di lei e osservava la scena con sarcasmo –Ci vorrebbe più disciplina cara…i tuoi braccianti sono degli sfaticati- Vegeta osservò Goku con aria di sfida e superiorità. L’altro fece altrettanto, si squadrarono per qualche secondo “Che pallone gonfiato!” pensò infine Goku.

-Scusateci contessina, ci rimettiamo subito al lavoro- riprese Goku.

-Potete spiegarci cosa stavate facendo con quel bastoni?- continuò invece l’industriale –Nulla, signore- rispose questa volta Crilin –Se vi becco ancora a poltrire, vi licenzio per davvero!- esclamò Chichi.

Poi i due si allontanarono, Goku e Vegeta si lanciarono però un ultimo sguardo di sfida.

 

Percorrendo le strade di campagna, Vegeta stava tornando alla sua casa, in città.

Ricordava quel ragazzo, l’aveva sfidato con lo sguardo quel maledetto contadino! Che impudenza.

Eppure aveva per un attimo sentito che erano molto simili…sembrava che anche il ragazzo non volesse accettare la sua condizione di semplice contadino. Addirittura senza nemmeno una terra sua.

Mentre era immerso in questo pensieri, la vide venire oltre a cavallo di una bicicletta. Impossibile non riconoscerla con quel capelli azzurri. Anche lei lo riconobbe e passandogli di fianco, diminuì l’andature e frenò – Salve signorina- le disse lui. Lei si fermò del tutto poiché anche lui aveva fermato il suo cavallo. –E’ un piacere rivedervi, sapete?- riprese Vegeta, no senza una punta di ironia.

Lei aveva il viso leggermente arrossato per la corsa in bicicletta –Non so se rispondervi la stessa cosa…- lui scoppiò in una fragorosa risata –Non dovete, Bulma. Posso chiedervi dove eravate diretta?- -Stavo andando a portare il pranzo al mio fidanzato- -A si? Che uomo fortunato ad avere una così affascinante fanciulla che gli porta il pranzo- Lei arrossì –E dove lavora questo vostro fidanzato?- nella sua voce c’era sempre quel tono canzonatorio –Lui è un contadino, un bracciante- rispose lei senza vergogna –Ah…- per un attimo a Vegeta balenò l’idea che potesse essere il ragazzo di prima, e chissà perché, sentì questa cosa come una certezza.

-Io vado…altrimenti poi lui non avrà tempo per mangiare- -Io penserei a fare altro, invece che mangiare…- le rispose ammiccando Vegeta –Voi siete un impudente!- rispose Bulma, riprendendo a pedalare con foga.

 

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Capitolo 3
*** Accetti? ***


Salve a tutti…devo dire che le vostre recensioni mi fanno un gran piacere…spero quindi non farvi cambiare opinione con questo mio cap…perché anche io sn un po’ scettica su una cosa…ma mi è sembrata necessaria…

Salve a tutti…devo dire che le vostre recensioni mi fanno un gran piacere…spero quindi non farvi cambiare opinione con questo mio cap…perché anche io sn un po’ scettica su una cosa…ma mi è sembrata necessaria…

Cmq thanks a:

Mikysimpa, liar, lillax, Heleamicachipss,

e naturalmente a:

bulma_92, tu dici ke la scintilla non è ancora scoppiata? Si vedrà…1 kiss

Shari_Aruna, grazie, grazie, grazie per i tuoi complimenti!

Kikk@93, sn contenta che ti piaccia anche questo…ps: per una volta Yamcha nn c’è…

 

-Odio quell’albero sotto la mia camera! Voglio che qualcuno me lo abbatta!- strillava Chichi contro il suo povero padre, il conte Juma. –Ma cara…quello è un albero secolare…non puoi volerlo abbattere così…- -E invece si!- E quando lei si metteva in testa qualcosa…no, non c’era niente che potesse farle cambiare idea. E quel giorno se l’era presa con l’albero.

Suo padre ogni tanto si chiedeva perché fosse così acida ed irascibile, a volte pensava che forse, imporle un matrimonio forzatamente, non fosse stata una gran cosa. Eppure lei l’aveva accettata, ma ogni tanto aveva questo sfoghi

-Vado a chiamare un bracciante che me l’abbatta!- E lei aveva già in mente chi chiamare.

Corse verso Goku che stava placidamente appoggiato ad un albero, sbocconcellando un panino.

E vicino a  lui…una ragazza dai capelli azzurri, molto graziosa.

Chichi provò un moto di stizza, si avvicino con le mani sui fianchi alla coppia. Goku appena la vide, mandò il cibo di traverso, sputacchiando –Goku!- fece Bulma, aveva notato la sua reazione in presenza della contessina. Lei l’aveva vista qualche volta, solo da lontano, da vicino non le parve male, ma quel su sguardo perennemente corrucciato…la facevano sembrare una vecchia zitella.

-Ho un incarico da darti!- proruppe la contessina – Em…veramente io sarei nella mia pausa pranzo…- rispose Goku –Vuoi essere licenziato? E poi, quella chi è? Non permetto che i miei uomini abbiano certi svaghi durante il lavoro- Goku si voltò verso Bulma, sorpreso –State per caso parlando di lei? Bè…è semplicemente la mia fidanzata…- -La vostra cosa! Filate con me! potrei cacciarvi subito! Abbandonate la vostra “fidanzata” , ho un lavoro da farvi fare-

Goku si alzò, di mala voglia. Ma Bulma si era già irritata con l’altra. Come si permetteva di trattare così lei e il suo ragazzo?

-Contessina, non vorrei sembrarle scortese, ma non mi pare il caso di trattare così me e Goku-

Chichi, che si stava già allontanando con il malcapitato Goku, si voltò, gettando scintille dagli occhi scuri –Come ti permetti di parlarmi così? Io faccio quello che più mi pare!- “Che impudenza! Ma chi si crede di essere quella santarellina!!!” pensò l’azzurra.

Si alzò in piedi e la squadrò, era leggermente più alta dell’altra. Le due donne si lanciarono scintille ma per fortuna, Goku intervenne. – Em…signore…non mi pare il caso di discutere…Bulma cara, ci vediamo più tardi…- Chichi girò sui tacchi e si allontanò, seguita dal povero Goku.

 

Goku osservava la schiena della ragazza, per quanto tempo l’avrebbe trattato così? E poi, perché lui? Da lontano vide il suo amico Crilin che lavorava con gli altri. In quel momento voleva solo essere con loro. Lei si voltò e gli indicò un albero di fianco al palazzo, lui lo osservò, stupito.

-Interessante…ma cosa centro io con il vostro albero, signorina?- lei sorrise, sarcastica –Abbattetelo- -Cosa?- -Abbattetelo ho detto!- Goku scosse la testa “E’ pazza! Abbattere un albero di quelle dimensioni…”

Lei gli porse un’ascia, con sguardo di sfida – Forza- Voleva metterlo alla prova?

Goku, riluttante, afferrò lo strumento e soppeso con lo sguardo il vegetale. Trovò un punto buono e sferrò il primo colpo. Con sua sorpresa, l’alberò cadette subito. Si osservò le braccia con un sorriso soddisfatto “Non sapevo di essere così dotato!”

Dopo pochi colpi infatti, l’albero cedette e cadde con un pesante tonfo a terra.

La contessina aveva gli occhi sbarrati per lo stupore. Goku notò che quando non era arrabbiata, aveva dei begli occhi. –Bravo- disse solamente –Contessina Chichi, perché…perché siete sempre così corrucciata? Quando non siete arrabbiata, dovete essere molto più carina- Lei arrossì fino alla radice dei capelli, anche perché lui lo aveva detto con facilità assoluta. Lei si schiarì la voce, evitando di guardare il sudore che si era formato sull’ampio petto del ragazzo. Si sentiva avvampare. Poi si sorprese di sé stessa, come poteva, lei, interessarsi ad un …un contadino?

Lui sorrideva –Vabbè, io vado!- lei storse il naso irritata avvicinandosi a lui. Lo guardò, alzando il viso. Lui era visibilmente stupito, lei si alzò in punta di piedi e lo baciò leggermente sulle labbra.

Poi gli diede un leggero schiaffo sul viso –Ecco, ora puoi andare- e lei si allontanò, lasciando Goku con gli occhi accesi di stupore.

 

-Non è possibile, maledizione!- Vegeta era nel suo ufficio e stava imprecando, davanti a lui, il suo segretario personale, Nappa. –Purtroppo è così signore…qualcuno a cercato di rubare e boicottare il carico di metallo necessario per i vostri orologio…e ce dell’altro- Vegeta lo fissò con occhi ardenti di furore – Qualcuno sparge in giro la voce che i vostri orologi siano, come dire…scadenti-

-Che cosa!!!inaudito!!! noi sappiamo tutti chi sia questo qualcuno…Freezer!!!maledetto cialtrone! Tutto questo perché non ho voluto accettare la sua proposta…lo farò fuori!!!- Nappa si schiarì la voce –Tutto questo potrebbe cessare se voi accettaste la sua proposta di società…- -Neanche per idea! Io non mi metterò mai in società con un lucertolone!- -Vi serve un socio…signore…- -Piuttosto, piuttosto prendere un pezzente! Glielo farei vedere io…qualsiasi persona al posto suo e…-

Una luce balenò negli occhi scuri di Vegeta –Forse ci sono-

 

Vegeta cavalcava, cercando di scindere i pro e i contro della sua idea. Scegliere un socio sicuramente incapace poteva rivelarsi rischioso…ma il pregio sarebbe stato che avrebbe potuto controllarlo. Sceglierne uno capace gli avrebbe sottratto parte del dominio. Con un burattino, invece…e poi, l’avrebbe fatto pagare a quel Freezer, avrebbe scelto qualsiasi altro piuttosto che lui.

Non sapeva come la scelta fosse potuta ricadere proprio su di lui ma…il contadino che lavorava dalla sua fidanzata, era perfetto. A lui non sarebbe interessato nulla dei suoi affari, e lui aveva bisogno proprio di uno così. Sapeva che avrebbe accettato, visto quello che aveva da proporgli.

Solleticato da questa idea, spronò il suo cavallo al galoppo.

 

Goku stata placidamente tagliando l’erba, pensava. Il comportamento della contessina lo aveva stupito. In fondo l’aveva sempre vista come una donna fredda ed insensibile, invece forse, poteva essere davvero passionale. E dire che lui non si era mai soffermato a pensare queste cose.

Un ombra dietro di lui lo distolse dai suoi pensieri, si voltò, asciugandosi il sudore con un fazzoletto. Spalancò la bocca dallo stupore quando vide Vegeta dietro di lui, fissarlo dall’altro della sua cavalcatura.

Scese da essa con agilità e si avvicinò fino a trovarsi di fronte a Goku, che lo sovrastava di quasi 10 cm buoni. Eppure il suo sguardo avrebbe potuto tagliare una roccia. Il suo carisma era palpabile.

-Salve, cosa volte da me?- chiese il giovane, Vegeta lo osservò sprezzante –Ho una proposta da farti- -Di che si tratta?- -Seguimi-

Goku, più per curiosità che per altro, lo seguì.

-Apri bene le orecchie contadino e ascoltami. Io ho bisogno di un socio. Non ti starò a spiegare tanto i motivi che mi inducono a farlo, fatto sta che ho pensato a te. Dimmi la verità, ti sei stancato di fare il contadino- Goku lo osservava stupito, incredulo –Tu dovresti essere solo nominalmente comproprietario della mia società, in pratica, sarò sempre e solo io a controllarla- -Cosa ti fa pensare che io possa accettare?- Vegeta sorrise, ironico –Potresti abbandonare per sempre questo odioso lavoro e …dedicarti a ciò che vuoi fare. Immagino ci si qualcosa che ti piace fare, no?-

Goku ci pensò un attimo su –L’unica cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata allenarsi e studiare tutte le tecniche di arti marziali conosciute. Era il suo sogno.

Ma quell’uomo non gli piaceva più di tanto, era un cinico approfittatore.

-Voglio qualche garanzia che tutto ciò che dici sia vero- -Non ho nessuna garanzia, ho rischi o rimarrai per sempre sepolto da asce e picconi-

I due uomini si squadrano a vicenda, tra di loro non c’era fiducia, ma forse una lontana forma di rispetto reciproco.

-Accetti?- -Accetto-

Vegeta sorrise soddisfatto e pose la mano al suo nuovo socio.

 

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Capitolo 4
*** Bacio rubato ***


Rieccomi…del mio penultimo cap non mi convinceva il fatto della società tra Goku e Vegeta, ma vedo con piacere che è stata ben accolta

Rieccomi…del mio penultimo cap non mi convinceva il fatto della società tra Goku e Vegeta, ma vedo con piacere che è stata ben accolta!

Cmq, ringrazio:

 

Shari_Aruna, thanks forever

 

Felicity89, non ti posso anticipare niente…ma penso ke tu l’abbia già capito…

 

Liar, bene, mi fa piacere che apprezzi la mia storia!!!

 

bulma_92, quando ho letto la tua recensione mi è spuntato un sorriso…ti confiderò che Elisa di Rivombrosa è la mia fiction preferita…

 

Heleamicachipss, ank io se ero in Chichi a Vegeta lo prendevo lo stesso…ma che ci vuoi fare?

 

Serenity_domina, devi sempre rompere, cara sorella? (mi scuso per questi probleminiem…familiari)

 

Personalmente a me questo cap piace….diciamo che è incentrato suoi  miei personaggi preferiti…dunque…

 

Buona lettura! 1 bacio a tutti

 

Seduto al tavolino, sorseggiava il suo liquore con gusto. Di fianco a lui, gli uomini gridavano –Brava! Bis…- oppure –Sei bellissima!- Lui li osservava sprezzante, poi ritornava con lo sguardo alla cantante.

Ammetteva che aveva una voce melodiosa, ma le sue gambe erano molto meglio della sua voce.

E anche il resto, incredibile che fosse la ragazza del suo nuovo socio. Ma non gliene importava più di tanto.

Applausi, la ragazza aveva finito la sua esibizione, un inchino ancora e si sarebbe ritirata nel suo camerino.

Vegeta si alzò, lei lo aveva visto?

Si diresse dietro il locale, cercò la porta del suo camerino, la trovò.

Bussò, lei era già dentro –Arrivo!- disse Bulma dall’interno, pensava infatti che fosse un suo ammiratore.

Il suo stupore si fece palese quando vide Vegeta davanti a sé  -Salve, meravigliosa esibizione- disse entrando. Bulma chiuse la porte alle sua spalle –Non sapevo che lei si interessasse di musica- rispose lei, ironica –No, infatti, io parlavo dell’esibizione delle tue gambe- rispose lui, semplicemente, mentre osservava il camerino della ragazza.

-Senta, io non so cosa lei voglia da me, sappia però che la sua presenza non è qui gradita! E come si permette di darmi confidenzialmente del tu? Non mi pare che io e lei abbiamo mai cenato insieme!-

-A questo si potrebbe rimediare subito- rispose lui, ammiccando –Siete insopportabile!- riprese Bulma, adagiando le sue mani suoi fianchi. Vegeta la guardò torva –No, così mi ricordate la mia fidanzata- Bulma storse il naso –A si? Fareste meglio a ricordarvi di lei, allora. Perché non siete insieme, in questo momento?- -Vi devo anche rispondere? Temo di offendervi- -Tanto sono già offesa, come si chiama?- - Chichi- -Chichi? State parlando della contessina?- -E già…la trovi simpatica?- -Per niente, anzi…si tante di quella arie…- ops, stava offendendo la promessa sposa di Vegeta.

-Oh, non ti dispiacere, non mi importa se non la trovi simpatica. Non piace neppure a me-

Bulma scosse la testa –Vegeta, perché siete qui?- -Bà…non lo so nemmeno io…comunque ho una notizia da darti- -Di che si tratta?-  -Il tuo fidanzato, Goku, è diventato mio socio-

Vegeta si godette l’espressione i stupore che apparve sul viso di lei –Che state dicendo?- -La verità mia cara, non siete felice che ora non avete più un ragazzo contadino?- lui scoppiò in una sonora risata. –Voi siete un pazzo! Goku non accetterebbe mai di divenire vostro socio!- -Forse non lo conosci bene quanto credi, allora-

Bulma era spaesata, davvero il suo Goku aveva abbandonato il suo lavoro per seguire quel,  quel…non sapeva neppure come definire Vegeta.

A volte lo trovava privo di scrupoli e cinico, ma c’era qualcosa in lui che l’affascinava. Suo malgrado. Ma perché se lo ritrovava sempre tra i piedi?

-Avete finito di lavorare?- -Come?- -Avete finito di lavorare?- le richiese Vegeta, spazientito –Siete tornato a darmi del lei?- lo rimbecco Bulma, sprezzante –Comunque, si per stasera ho finito-

-Venite con me, allora- -Si! Io con voi non vado proprio da nessuna parte!- -Non era un invito- rispose lui, gelido. Bulma deglutì e lo seguì a malincuore.

 

Camminavano per la città sotto un magnifico cielo stellato, Bulma, avvolta nel suo vestito blu, si chiedeva cosa celasse l’uomo che le camminava di fianco. Appena erano usciti, il suo gelo sembrava essersi sciolto. Cosa voleva da lei?

-E’ una bellissima serata, non trovi?- le chiese, lei lo guardò sospettosa  e poi annuì –Non so perché mi abbiate “invitata” a passeggiare con voi, ma il mio fidanzato non ne sarebbe contento- -Oh, ancora lui, bè, neanche la mia. Ma non me ne importa niente.  E neanche a te dovrebbe- -Le ricordo, signor Vegeta, che io non sono cinica quanto lei- lui sorrise, sprezzate –Ora puoi anche smetterla di darmi del lei- -No, voglio mantenere un certo distacco tra di noi- -Fa pure, comunque non credo che ci riuscirai-

-E va bene, Allora spiegami come hai fatto a diventare così arrogante sfrontato- -Lo sono sempre stato. Ti piacerei se non fossi così?- Bulma arrossì quasi alle sue parole –Guarda che non mi piacete lo stesso- lui rise –Ma ridete per prendermi in giro? O sono buffa?- -Entrambe le cose! Siete spassosa- Bulma si offese –Voi per niente, invece-

Quella sera, la città era quasi deserta, apparte sporadiche coppiette.

Bulma si chiese che effetto facessero loro due insieme. Lui distinto, dannatamente affascinante e ben vestito. Lei graziosa, dai capelli azzurri.

-Dove stiamo andando? Non vorrei sembrarti scortese, ma avrei voglia di tornare a casa-riprese Bulma –Non sono forse una compagnia piacevole? O vi faccio paura?- -Come potete pensare di farmi paura! Non sapete ancora con chi avete a che fare!- - Su, non comportarti da bambina- Come si permetteva di trattarla in quel modo?

Bulma mise su il broncio. Vegeta sorrise (pur mantenendo sempre il suo caratteristico cipiglio)

-Hai fame?- le chiese, quasi cortesemente –No- rispose lei, seccamente –Non importa, io invece ho molta fame- In realtà aveva fame anche Bulma, ma non voleva dargli questa soddisfazione.

Lui notò un piccolo ristorante e senza chiederle nulla si sedette ad un tavolino fuori. Poi la guardò, sarcastico –Allora, hai intenzione di rimanere tutta la sera in piedi?- Bulma si stava veramente irritando, nessuno, e ribadiva nessun uomo l’aveva mai trattata così! –No, io non mi siederò- -Fai un po’ come ti pare- rispose lui, ordinando un piatto molto abbondante di spaghetti.

Lei se ne sarebbe andata volentieri, ma era sera inoltrata e non era una buona cosa girare sola di notte. Per di più, non era tanto vicina a casa. E non mangiava da ore, osservando il piatto di lui, il suo stomaco ruggì.

-Lei non si siede signorina?- le chiese un cameriere, cortese –E va bene! Se volete tutti che mi sieda lo faro!- rispose sbraitando contro il poveretto. Vegeta se la rideva sotto i baffi, senza chiederle niente, ordinò anche per lei un piatto di spaghetti.

Bulma continuava a guardarlo male, anche quando gli misero davanti un piatto di pasta fumante –Ecco, ora non puoi più dire che non abbiamo mai cenato insieme, non ti pare- Bulma non gli rispose, ma gli lanciò un’occhiataccia al di sopra del suo piatto.

Vegeta, intanto che lei era al primo, si era già stra abbuffato con il secondo. Lei lo guardava, intimamente sbalordita. “Che situazione strana! Io, a cena con un riccastro arrogante mentre Goku…chissà dov’è! Goku! In società con questo individuo…incredibile!”

Finito di abbuffarsi come uno scaricatore di porto, l’imprenditore si accese un sigaro. Bulma storse il naso –Non ti piace il fumo, mia cara?- -Ad essere sincera no, ma ci tante altre cose che non piacciono di voi!- -Per esempio?- chiese lui sarcastico “Possibile che per ogni cosa che gli dico mi debba canzonare?” pensò Bulma –Comunque, siete cinico, arrogante, presuntuoso, antipatico…- -Mi chiedo allora perché tu sia qui con me- rispose lui –Bè…mi sembra più che ovvio, mi ci avete trascinata- Lui non rispose, continuando a fumare silenziosamente. Possibile che fosse sempre così sicuro di sé?

Poco dopo aver pagato il conto, tutto da Vegeta (almeno questo) ritornarono per le buie stradine di città –Vi chiedo molto se ti dico di riportarmi a casa?- -Lui annuì, improvvisamente sembrava perso nei suoi pensieri e Bulma non sapeva che dirgli. Sentiva che in lui in fondo c’era qualcosa…quasi una solitudine palpabile che la inteneriva, suo malgrado.

Poi lui riprese a parlare –E tu, come hai deciso di fare la cantante?- Bulma fu sorpresa per questa domanda, eppur così banale – A me è sempre piaciuto cantare, sin da piccola. Si può dire che sia l’unica cosa che io sappia fare veramente bene, e tu?- -Io cosa?- la rimbeccò lui –Come ti è nata questa spropositata passione per il denaro e i titoli nobiliari?- riprese lei, ironica. Lui invece, le lanciò un’occhiata torbida –Semplicemente perché da bambino i mie genitori facevano addirittura fatica a darmi da mangiare- -Oh…mi dispiace…- rispose Bulma, commossa –Tks, non devi, non mi serve la pietà di nessuno. Ora ho tutto quello che voglio- Bulma gettò gli occhi a terra –Se lo dici tu…E ora loro dove sono? Intendo i tuoi genitori-  -Morti- rispose semplicemente lui, gettando via il sigaro ed incrociando le mani al petto.

Bulma si sentiva in quel momento molto partecipe al dolore del compagno. Si sentì molto più fortunata di lui, non era ricca, ma in compenso i suoi genitori erano ancora vivi, abitavano in campagna e le volevano molto bene.

Camminarono per un po’ di tempo in silenzio, cosa strana per una abituata a non stare mai zitta come Bulma.

Poi, finalmente, arrivarono davanti casa di lei. Lei era lievemente agitata –Grazie- gli disse semplicemente, mentre si allontanava. Lui però, la afferrò per il polso, lei si voltò.

Si trovò davanti due occhi scuri, ardenti, tristi, malinconici, profondi. La baciò con avidità e la lasciò senza fiato. Poi senza rivolgerle nemmeno un saluto, si allontanò nella notte scura.

 

 

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Capitolo 5
*** Un affascinante bastardo ***


Un altro capitolo…ringrazio come sempre coloro ke mi seguono…in particolare:

Un altro capitolo…ringrazio come sempre coloro ke mi seguono…in particolare:

 

Felicity89, credo proprio ke Bulma abbia ricambiato il bacio di Veggie

 

bulma_92, neppure a me sarebbe dispiaciuto stare al posto della nostra Bulma…

 

Shari_Aruna, si, in effetti sto cercando di scavarle nel loro “io”…per quanto è possibile! 1 bacio

 

Heleamicachipss, grazie! Naturalmente Vegeta è sempre il più fantastico…

 

1 bacio a tutti!

 

Buona lettura

 

 

Vegeta e Goku si trovavano uno di fronte all’altro, Vegeta lo osservava con occhio critico –Vieni con me, ti mostrerò il tuo ufficio- Goku lo seguì, annuendo.

“L’ufficio” di Goku non era altro che una piccola stanzetta provvista di scrivania, nulla di paragonabile con quello di Vegeta –Ecco, nominalmente questo è il tuo ufficio, ma tu non dovrai fare nulla. Certo, come me rappresenterai la società, ma il controllo resta a me, hai capito?- -Si, ti parrà strano, ma non sono stupido- rispose Goku, acido. –Per il resto, mantengo la mia promessa, sei libero di fare quello che credi. I soldi non saranno un problema- detto questo, Vegeta uscì dalla stanza.

Goku si guardava intorno, stranito. Aveva fatto bene ad accettare la proposta di quell’uomo? Lui aveva sempre lavorato all’aperto…si sedette sulla lisa poltrona a mimò un connubio affaristico.

Poi scoppiò in una sonora risata.

 

Vegeta ne aveva mille per la testa…quel Freezer gli dava sempre più problemi e ora gli annunciavano pure che la sua fidanzata lo aspettava fuori dalla porta –Non la voglio vedere!- gridò contro Nappa –E cosa gli dirò…?- chiese il poveretto –Digli che sono impegnatissimo. Su inventati qualcosa!- -Va bene, va bene…- rispose Nappa, pensando che fosse meglio non fare arrabbiare il suo capo.

-Troppo impegnato per vedermi!!!! Ma chi si crede di essere?- strillò la contessina, offesa –Mi dispiace signorina…- lei si torse in mano il ventaglio e con aria altezzosa si allontanò.

La porta di un ufficio più avanti era aperta, sbirciò all’interno.

Il suo ex contadino, Goku, sembrava impegnato a osservare la moltitudine di oggetti presenti sulla sua scrivania, lei entrò.

-Non dirmi che sei pure capace di leggere e scrivere- Goku si riscosse vedendo entrare Chichi –Oh…salve contessina, che piacere…comunque per vostra informazione si, so leggere e scrivere-

Lei storse il naso –Non vedo a cosa ti servirà, tanto Vegeta non ti permetterà mai di controllare i suoi affari- -Oh…a me non interessano affatto i suoi affari- Chichi si stupì, possibile che fosse totalmente diverso dal suo promesso sposo? –Bè…comunque ti consiglio di stare attento a Vegeta e di non intralciare i suoi piani, a volte può essere davvero molto vendicativo…- -Oh, ma lui non mi spaventa!- rispose Goku, con candore.

A Chichi ritornò in mente con una punta di imbarazzo il momento in cui l’aveva baciato…lui però sembrava non preoccuparsene minimamente, incredibile!

Le raccontò invece che avrebbe presto preso lezioni di arti marziali dai un vecchietto simpatico, un certo Genio delle tartarughe –Cosa!? Prenderai lezioni dal grande Genio delle tartarughe!?- chiese Chichi sorpresa. Il genio, era uno dei più illustri conoscitori di arti marziali –Si, contessina, così potrò finalmente perfezionarmi!- continuò Goku, esaltato.

Chichi constatò con una punta di amarezza che quel ragazzo pieno di sogni e speranza, discostava totalmente da Vegeta, così freddo con lei…privo di qualunque passione che non fosse il denaro.

Si sentì persa nella sua misera condizione, costretta a sposare un uomo che non amava a che la sposava solo per il suo titolo. Davvero esisteva nient’altro che questo? Ma una donna molto più fortunata aveva avuto il piacere di accaparrarsi il ragazzo che le stava di fronte. Immaginò la ragazza dai capelli azzurri con lui e scacciò subito quel pensiero fastidioso.

Poi lei si alzò e pallida si rivolse verso l’uscita –io vado…- Goku le sorrise –Tornate quando volete, mi ha fatto piacere conversare con voi!- Chichi sorrise debolmente ed uscì.

 

Bulma stava cucinando, quella sera non avrebbe lavorato perché era il giorno di chiusa settimanale del locale. Non vedeva Goku da alcuni giorni e sperò che quella sera sarebbe passato da lei.

In realtà cercava di non pensare a Vegeta e al suo bacio, alla loro serata trascorsa insieme. Non credeva che sarebbe stato così pieno di passione…eppure, di quanto si era sbagliata su di lui? No, la freddezza era solo una maschera. Si asciugò le mani bagnate ad un’ asciugamano e sentì qualcuno la chiamava da fuori al condominio.

Si affacciò alla finestra, pensando che fosse Goku. Con sua sorpresa notò che invece sotto di lei c’era…braccia incrociate al petto, sguardo da duro. Il cuore le incominciò a battere troppo forte, cosa voleva ancora da lei?

-Devo aspettare ancora molto?- chiese lui, da sotto. Bulma si sistemò meglio che poteva i capelli e scese.

-Salve, avete bisogno di qualcosa?- chiese lei, quasi timidamente –Aspettavi qualcuno?- fece di rimando lui –No, non credo…- rispose Bulma –Allora, che ne dici di farmi entrare?- -Non credo sia una buona idea- rispose lei, nervosa –E perché?- -Perché non è buona cosa per una ragazza nubile portarsi gli uomini in casa, potrebbero pensare che io faccia chissà quale tipo di lavoro…- Vegeta rise di gusto –Ma vi faccio sempre e solo ridere?- chiese lei scocciata –E poi sono fidanzata, non è bene che faccia entrare un uomo in casa mia- -Bulma, mi fai tanto ridere, dovrei vederti più spesso- rispose lui –Più spesso di così…- lo rimbeccò lei –Insomma dai, saliamo- fece Vegeta, avvicinandosi alle scale –No!- Bulma gli sbarrò il passo –Insomma, vuoi dirmi che c’è?- riprese Vegeta, spazientito. In realtà c’era anche un’ altro motivo, Bulma si vergognava della sua casa…cosa avrebbe pensato lui, che viveva in palazzo tutto suo? –Non farò lo schizzinoso- le disse, come se l’avesse letta nel pensiero. Bulma si arrese, lo fece entrare. In realtà non aveva ben chiare le intenzioni dell’affascinante ma dannato uomo che le stava di fronte. E soltanto la sera prima l’aveva baciata…era cieca forse?

Percorsero le scale del condomino e Bulma notò con suo rammarico che decine di occhi la fissavano curiosi da dietro gli spioncini –Te l’avevo detto…ci stanno spiando tutti…- -E chissenefrega!- le rispose Vegeta, con il suo solito fare da elefante.

Bulma spalancò la porta e se la richiuse in fretta dietro le spalle. Vegeta si guardava intorno, in effetti la ragazza viveva in un appartamentino minuscolo, poco arredato, ma lindo e pulito nonostante tutto.

Non riuscì a non provare una certa ammirazione per lei. Si voltò e la cercò con lo sguardo, lei era notevolmente imbarazzata. Iniziò a trafficare con la roba che stava cucinando prima, chiese a Vegeta –Hai fame?- lui annuì, distrattamente. Si sedette su una poltroncina  e la osservò da dietro.

“Fianchi meravigliosi…e anche il resto…” Bulma si voltò proprio in quel momento e si occorse che lui le stava sfacciatamente osservando il posteriore. Lo guardò torva –Non so tu che idea ti sia fatto di me ma…- -Oh che profumino invitante!- esclamò Vegeta in risposta, logicamente per cambiare discorso. Bulma fece finta di niente ma non se la bevve.

Come la sera prima, cenarono insieme. Vegeta mangiava come un bue e Bulma lo fissava, stupita.

In quel momento pensò a Goku, perché anche quella sera non era venuto da lei? Chissà che reazione avrebbe avuto sapendola con il suo socio? Naturalmente non stavano facendo nulla di male ma…perché continuava a pensare che prima ho poi avrebbero fatto qualcosa di illecito?

Si accorse che Vegeta stava parlando, o meglio, si stava vantano dei successi che avrebbe riscosse contro un certo Freezer…a Bulma non interessava molto. Si chiedeva invece come mai il cinico riccastro aveva voglia di passare del tempo con lei, semplice cantante, di raccontarle addirittura, lui sembrava tutto fuorché un chiacchierone. Non aveva fatto nessun riferimento al bacio della sera precedente e lei si stava rilassando.

Prese i piatti, sparecchio e li mise del lavabo, decisa a lavarli.

-Mi chiedo perché quel pivello del tuo ragazzo non sia qua- fece ad un certo punto Vegeta –Uh? Perché, sei venuto qui per parlare con lui?- -No, tsk, lo posso vedere domattina- -Ti sembra strano che non stia sempre attaccato alle mie gonne- -A dire il vero, un po’ si- rispose lui –Bè, Goku è fatto così…- riprese lei, evasiva.

Vegeta si alzò, stiracchiandosi e avvertendo un certo calore. Che sensazione stranissima…possibile che si sentisse quasi “a casa”? Nel suo lussuoso palazzo si sentiva quasi un estraneo e la sera non aveva nessuno che lo attendeva per cui…per cui si era ritrovato ancora una volta con lei.

Sul fatto che la desiderasse non c’erano dubbi. Sperò che ritrattasse solo di quello, anche perché lui non si era mai innamorato e non sapeva neppure dove stava di casa la parola amore. Anzi, le aveva già spiegato cosa significava per lui.

Si mise dietro di lei e le prese le mani, immergendo anche le proprie in acqua, lei si irrigidì, piena di stupore… “Sciocca, dovevi aspettartelo! Gli uomini sono tutti uguali, aspettano solo il momento giusto per saltarti addosso!” pensò infatti, l’azzurra.

Vegeta, dal canto suo, si stava impegnando a baciare le sue spalle, accarezzandole le braccia con le mani e bagnandole tutto il vestito.

Bulma si voltò, scocciata –Ma che stai facendo?- Vegeta, sguardo ammiccante e caldo, rispose –Non lo vedi da te…- e riprese, imperterrito –No fermati, fermati! Dico, mi hai preso per un sgualdrina forse? Ti ricordo che sono fidanzata!- -Bulma, sappi che io ottengo sempre quello che voglio e tu sei su quella lista- rispose lui, con facilità assoluta. Lei di risposta gli affibbiò un sonoro schiaffo sulla guancia, Uno sguardo omicida si dipinse sul volto di lui. L’afferrò per i polsi –Come ti permetti di trattarmi in questo modo?! Io faccio quello che mi pare e piace!!!- -Non con me! zotico prepotente!- rispose lei, infiammatasi.

Ma lui le afferrò di colpo il vestito, stracciandoglielo su di un lato, riprese a baciarla con violenza.

Bulma urlò –Lasciami! Mi stai facendo male!- ma lui era insensibile a quanto lei diceva, avvertiva solo i suoi desideri e la ribellione di lei e questo lo eccitava ancora di più.

Lei…lei non era semplicemente lei…aveva un nome! Bulma…e non era una donna qualunque, lui sapeva che aveva qualcosa di speciale, la fissò un attimo in viso, una lacrima le stava leggermente scendendo sul volto. Era veramente scossa, la lasciò di colpo, sentendosi improvvisamente un essere viscido come quel Freezer.

Lei si lasciò cadere sul pavimento e scoppiò a piangere a dirotto.

Lui era confuso, perché l’aveva trattata con violenza? Ancora un po’ e lei gli si sarebbe concessa senza bisogno di insistere, allora, perché lui aveva voluto bruciare le tappe? “Per uccidere qualcosa che stava nascendo…” pensò infine, stupendosene lui stesso.

-Scusami. Le disse, quasi impacciato –Vattene!non voglio vederti mai più! Sei un maledetto bastardo!- Fu come se una freccia l’avesse colpito, si accorse di essere veramente un bastardo.

Avrebbe quasi voluto consolarla…ma capì che ormai era troppo tardi.

Uscì, sbattendo la porta per la rabbia.

 

 

 

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Capitolo 6
*** Due donne e uno sguardo tagliente ***


Eccoci qua, allora, mi scuso per aver reso il mio Veggie un po’ troppo “bastardo” ma secondo me è verosimile che si comporti così, anche perché il suo atteggiamento nasconde qualcosa di più profondo…Volevo anche dire, per gli appassionati della coppia Go

Eccoci qua, allora, mi scuso per aver reso il mio Veggie un po’ troppo “bastardo” ma secondo me è verosimile che si comporti così, anche perché il suo atteggiamento nasconde qualcosa di più profondo…Volevo anche dire, per gli appassionati della coppia Goku-Chichi, che non ci riesco a dargli lo stesso spazio che dedico alla coppia Vegeta- Bulma…perché l’azzurra e il principe sono i miei preferiti, mentre Chichi non mi piace molto…cmq, cercherò di valorizzare tutte le coppie al meglio!

Ringrazio:

 

Heleamicachipss, in effetti la nostra Bulmetta si stava “quasi” lasciando sedurre, ma ricordiamoci ke era fidanzata, quindi con delle riserve…

 

Felicity89, fortunata tu ke parti!!!ti invidio…cmq spero che quando tornerai, la leggerai tutta! (eh eh)

 

Kikk@93, ah, non ti devi scusare…cmq mi chiedevo dove fossi finita…le tue recensioni mi fanno sempre piacere!

 

bulma_92, rimedierà? Non rimedierà? Vedremo…1 kiss

 

Shari_Aruna, in effetti, bastardo fino all’osso…( ma è sempre Veggie)

 

linasyan, continua a seguirmi, mi raccomando!

 

Lilian Evans, grazie…mi piace ambientare le mie storie nell’800, è un periodo interessante…

 

Liar, la contessina sotto effetto di Goku sta diventando meno acida…ma cmq quella è una caratteristica insita nel carattere di Chichi mi sa….

Cmq, 1 bacio a tutti!

 

Buona lettura

 

Il vecchietto entrò con passo felpato, chiudendosi la porta alle spalle. Goku lo trovò molto buffo e trattenne a stento una risata  -Salve maestro!- gli disse, invece. Il vecchio Genio delle tartarughe, lo fisso da sotto i suoi occhiali scuri, con finta aria solenne.

-Sono davvero onorato che abbiate deciso di allenarmi!- riprese Goku –Um…si…vedremo subito quello che sai fare giovanotto- In realtà il vecchio Genio era stato attirato dalla cospicua somma di denaro che gli era stata offerta. Anche la sua isoletta richiedeva degli adeguamenti, ogni tanto…

Studiò il ragazzo con occhio critico, bene, non era affatto una montagna di inutili muscoli, tanto meglio.

Iniziarono a conversare e il Genio si informò sulle conoscenze del ragazzo, si gli parvero adeguate…

Ad un certo punto, la porta dell’ufficio si aprì di colpo, entrò una ragazza molto carina dai capelli azzurri. Aveva gli occhi lucidi e sembrava non avesse dormito bene.

Si gettò tra le braccia di Goku –Goku! Mi sei mancato un sacco!- esclamò

Il ragazzo, visibilmente imbarazzato, lanciò un occhiata di scusa al Genio. Ma il vecchio…sembrava preso ad osservare le curve di Bulma “Vecchio pervertito!” pensò dentro Goku –Bulma, cara, che c’è?- chiese, cercando i suoi occhi bagnati di lacrime –Perché ieri sera non sei venuto da me?- rispose lei, supplichevole. Goku si sentì in colpa, in effetti nell’ultimo periodo l’aveva parecchio trascurata…-Scusami tesoro…- le rispose baciandola leggermente sui capelli –Calmati ora- lei annuì, staccandosi leggermente da lui, si accorse solo allora del vecchietto che la osservava visibilmente compiaciuto, nonostante le lenti nere.

Bulma, imbarazzata per essersi lasciata trasportare delle emozioni, si staccò da Goku, lisciandosi il vestito e abbassando lo sguardo –Em…Genio, questa è la mia fidanzata, Bulma Brief- disse Goku, impacciato –Oh! E’ davvero un piacere signorina!- esclamò il vegliardo –Bulma cara, questo è il mio insegnante di arti marziali- -Oh…- rispose Bulma, osservando con aria curiosa il vecchio, poi sussurrò piano a Goku –Ti prego, non dirmi che anche stasera non verrai da me!- Goku scosse la testa –No, ti prometto che ti passerò a prendere appena uscirai dal lavoro- rispose lui. Bulma, visibilmente sollevata, gli stampò un bacio sulla guancia ed uscì dall’ufficio seguita dalla sguardo indagatore del vecchio.

-Ottima figliola- disse infatti questo, non appena lei si fu richiusa la porta alle spalle.

 

Percorrendo il corridoio la ragazza era leggermente tesa. Sapeva che venire li non era stata un’ottima idea, li avrebbe potuto incontrare quel maledettissimo figlio di un cane di Vegeta. L’aveva spaventata a morte la sera prima e se ne era andato con noncuranza. E Bulma Brief sapeva legarsi le cose al dito. C’era stato un momento in cui aveva persino pensato che tra loro due potesse nascere una tenera amicizia, insomma, qualcosa di tenero…ma poi il suo gesto aveva rovinato tutto.

E lei non lo voleva più rivedere. Purtroppo, come spesso accade, il destino ha altre sorprese in serbo per noi.

 

Vegeta camminava con aria assorta, sfogliando la carta che aveva fra le mani, fatture di fornitori, bolle, robe da pagare, cacchio, ma perché doveva pensare a tutto lui? A già…era stato proprio lui stesso a permettere al suo socio di fare i suoi porci comodi. Fino ad ora la scelta non si era rivelata molto azzeccata…E poi era entrata in scena anche la giovane dai capelli azzurri. A lui piaceva, ammazza se gli piaceva…non gli interessava nulla se era la ragazza del suo socio, se era una ragazza per bene, se aveva dei sentimenti…”Alt, questo non lo puoi proprio dire Vegeta! Ieri sera appena le hai visto spuntare una lacrimuccia ti sei fermato!” pensò tra sé e sé. Perché doveva ammettere che la ragazza aveva carattere, non era una stupida nobildonna senza altro pensiero che quello di acquistare cappellini…Si bloccò di colpo. L’aveva vista. Lei camminava con l’aria assorta, proprio come lui, che tra l’altro era come se non riuscisse a muoversi. Pochi passi e…

 

Bulma voleva uscire al più presto da li, si sentiva come soffocare, teneva lo sguardo basso e per poco non si scontrò con qualcuno, alzò lo sguardo per scusarsi, ma si pietrificò quando vide davanti a sé Vegeta. Lo sguardo di lei mutò espressione, facendosi improvvisamente duro e scortese –Vi pregherei di farmi passare- disse, acida. Lui la trovò distante e fredda, deglutì –Cosa ci fai qui?- lei gli lanciò un’occhiata torva –Non sono affari vostri, comunque, per vostra informazione non stavo cercando voi. E ora vi pregherei di scostarvi- Lui l’accontentò, lei si stava allontanando, lui avrebbe voluto dire qualcosa ma Bulma lo precedette –Vi pregherei inoltre di non trattarmi più familiarmente con il “tu”- detto questo, l’azzurra scomparì verso le scale dell’uscita.

Vegeta si apprestò a  tornare al suo lavoro.

Un ora dopo non era ancora riuscito a combinare niente.

 

Bulma stava scendendo le scale “Quell’uomo! Sempre tra i piedi!” pensava fra sé e sé, accorgendosi però del suo cuore che andava a mille. Vide però davanti a sé una donna, all’incirca della sua età, la riconobbe subito, con disgusto –Contessina- disse freddamente, l’altra inclinò leggermente il capo, ornato di un cappello piumato. L’abbigliamento modesto di Bulma, strideva con quello ricercato della contessina. Si lanciarono uno sguardo tagliente – Sto andando a cercare il mio fidanzato, l’avete visto?- le chiese Chichi –Si, ho avuto il “piacere” di incontrarlo. Un uomo davvero passionale, mi chiedo come facciate a trattenere i suoi istinti- le rispose Bulma, sadica e allusiva. Chichi tentò di nascondere lo stupore, lei vedeva Vegeta tutto tranne che passionale, e poi cosa intendeva quella santarellina?  Bulma sorrise con falsa cordialità e uscì in strada.

Chichi restò per un attimo a fissarla “Che sappia qualcosa che io non so?” poi si avviò verso gli uffici. Naturalmente imboccò la porta di quello del giovane Goku.

 

Goku e il Genio si stavano cimentando in un abbozzo di lotta, erano talmente impegnati che non notarono subito la ragazza dai capelli corvini che era apparsa sulla soglia., con disappunto di questa.

-Genio? Genio, perché si è bloccato a metà azione?- Goku seguì con curiosità lo sguardo del vecchio, era puntato su Chichi. Goku si grattò il capo e sorrise –Urka! Salve signorina…- Lei guardò con sconcerto tutti e due, poi con non curanza si sedette su una poltrona.

Il genio, con gli occhi fuori dalle orbite sussurrò a Goku –Osta figliolo! Le donne fanno a gara per parlare con te! Avessi qualche anno di meno…- Goku sorrise, imbarazzato, poi si rivolse alla contessina –Cosa posso fare per voi, contessina Chichi?-

 

Bulma aveva appena terminato il suo lavoro, quella sera non era stata molto entusiasta della sua prestazione canora…colpa la rabbia che quell’uomo le aveva fatto venire, ne era certa.

Ora, sul ciglio della strada, aspettava il suo Goku.

Era già in ritardo di dieci minuti…ma anche questo faceva parte di lui, ma una donna sola, davanti ad un locale, non era il massimo.

Un uomo le si avvicinò, barcollava un po’ ed emanava un forte odore di alcool “Oh mio dio, ci mancava solo un ubriaco!” pensò l’azzurra, infastidita. Peccato che l’uomo non fosse “abbastanza” ubriaco…Infatti, aveva ben in mente ciò che rappresentava per lui una bella ragazza.

Le si avvicinò e cercò di toccarla, Bulma gridò e si scansò, ma subito dopo, quello le fu di nuovo addosso –Stai calma ragazzina…- Bulma aveva tanta paura, perché Goku non era ancora arrivato?

-Aiuto!- cercò di gridare, ma nessuno sembrava passare nei paraggi. All’improvviso, una voce si fece però udire nell’oscurità –Lasciala- solo questa parola, pronunciata però con potere e determinazione, senza contare una certa dote di cinismo “Ancora lui!” pensò Bulma con un tuffo al cuore. Poi però…avvertì che l’uomo che le si era appioppato addosso veniva scansato via con forza e lanciato a terra, a parecchi metri da lei –Goku!- esclamò l’azzurra, riconoscendo il suo ragazzo.

Era infatti stato lui a scaraventare via l’ubriaco e ora gli continuava a dare una bella lezione.

Bulma si voltò suo malgrado verso Vegeta, aveva le mani incrociate al petto e la sua solita espressione da duro, osservava la scena con disprezzo. Goku, era stato tempestivo, ma se non fosse arrivato lui, Vegeta si sarebbe lanciato a salvarla? Cercò di scindere queste informazioni dai suoi occhi…nulla…ma la determinazione con cui aveva pronunciato quel “Lasciala”…

Goku venne verso di lei, sfregandosi le mani –Sistemato, vedi a cosa servono le lezioni del vecchio Genio!- esclamò tutto soddisfatto, Bulma gli gettò le braccia al collo –oh Vegeta, anche tu qui?- chiese Goku, con la sua solita bonarietà.

Lui si limitò ad un grugnito e si allontanò.

-Vieni cara, ti riporto a casa- le disse rassicurante Goku, Bulma si voltò ancora un attimo nella direzione dell’altro uomo “Che ci faceva li anche lui?” pensò, cercando poi lo sguardo rassicurante del fidanzato.

Lei sapeva solo una cosa: da quando quella sera aveva incontrato quell’uomo, la sua vita aveva cominciato a prendere una piega diversa.

 

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Capitolo 7
*** La proposta di Freezer ***


Allora, premetto che questo capitolo sarà più breve degli altri, ma è necessario

Allora, premetto che questo capitolo sarà più breve degli altri, ma è necessario.

Non era mia intenzione rendere Chichi una bastarda, volevo solo che risultasse un po’ odiosa e viziata…cmq ringrazio come sempre i miei recensitori e coloro che mi leggono:

 

liar, in effetti, il mio intento era proprio quello di fare si che l’arrivo di goku risultasse “scomodo…”

 

Heleamicachipss, thanks…il genio non cambierà mai, no! (eh eh)

 

linasyan, chissà se l’avrebbe aiutata…suspance

 

Lilian Evans, grazie! I tuoi complimenti mi fanno onore…1 bacio

 

Grazie poi a KaTie , a spinosa89 e a gang girl

 

Poi, cara Kikk@93, ti ringrazio come sempre però volevo dirti ke io invece trovo verosimile che Bulma dica così a Goku perché devi considerare che loro due comunque fanno parte del popolo e che avendo letto numerosi libri sull’epoca nn ho trovato disdicevole scriverlo…così come Goku, tu mi hai scritto ke dovrebbe rispettare il Genio, infatti lui lo fa dandogli del lei all’inizio…poi però lo conosciamo tutti al nostro Goku…è un simpatico bonario. Cmq le tue critiche non mi offendono affatto, anzi…mi raccomando continua a seguirmi!!!! 1 kiss

 

Shari_Aruna, in effetti ho inserito Goku cm salvatore proprio per “rovinare” la scena romantica…cmq si, lui l’avrebbe sicuramente aiutata, anche perché, secondo te cosa ci faceva li anche lui? …cmq grazie per la tua recensione Shari, 1 bacio

 

Buona lettura a tutti!

 

Goku camminava a passo spedito per dirigersi verso il luogo del suo “lavoro” (in realtà pregustava già il suo incontro con il vecchio Genio…). Fischiettando allegramente, non si accorse quasi di due uomini che gli sbarravano il passo, li guardò con curiosità, inclinando il capo –Salve signori- disse questo, cortesemente. Ma i due non sembrarono affatto cortesi, anzi sghignazzarono in malo modo.

Uno di essi era grasso e basso, l’altro alto e ben fatto –Tu dovresti essere Goku, il nuovo socio di Vegeta, vero?- domandarono –Già…in effetti sono proprio io…posso fare qualcosa per voi?- I due presero a ridere -Um…non mi sembra molto sveglio Dodoria- sussurrò quello alto all’altro –Hai ragione Zarbon! Lo metteremo nel sacco come un pollo!- poi si rivolsero di nuovo allo stupefatto Goku –Il nostro capo, Freezer, vorrebbe parlare con te di…alcuni affari- -Ah! Allora ditegli di venire nel mio ufficio- rispose il ragazzo –No, non è un posto adatto, diciamo…preferirebbe incontrarti alla locanda sul porto, stasera stessa- Goku, che non era affatto uno stupido, capì che c’era qualcosa che non andava e voleva vederci chiaro –Va bene, stasera stessa sarò li, comunicatelo al vostro capo-

Gli scagnozzi di Freezer annuirono, soddisfatti.

 

Goku entrò nel suo ufficio, richiudendosi pesantemente la porta alle spalle, Parlarne con Vegeta? No, forse non lo avrebbe neppure considerato. Certo, voleva essere solo lui ad occuparsi dei suoi affari ma…insomma non voleva essere un inetto fino a quel punto. Avrebbe scoperto da solo quello che voleva quel Freezer di cui in realtà, non aveva mai sentito parlare.

Udì bussare alla sua porta –Avanti- il Genio entrò e sorrise al ragazzo –Salve figliuolo!- -Oh, ben arrivato Genio!-

Presero a palare di alcune tecniche di lotta ma Goku sembrava distante, perso…- Che hai ragazzo?- chiese infatti il Genio –No…è che oggi ho incontrato due tipi strani…-

Goku raccontò del suo incontro mattutino al Genio, del quale ormai si fidava. Alla fine del racconto, questi parve preoccupato –Um…un brutto affare…- -Conoscete questo Freezer?- -Purtroppo si e non ha una bella reputazione. Si dice che possieda enormi ricchezze, tra l’altro, è molto più ricco di Vegeta . Ma naturalmente, non è tutto oro quello che luccica. E’ un fuorilegge, la polizia ha provato ad incastralo parecchie volte, senza successo: mai una pecca, mai un passo falso, e poi con il suo denaro a molte risorse. Stai attento ragazzo, è un personaggio pericoloso-

-Genio, io voglio incastrarlo!- proruppe Goku, con enfasi –Cavolo è un guaio davvero…ragazzo sta attento…non hai idea con chi ti trovi a che fare…Si dice che il re farebbe qualsiasi cosa per colui che riuscirà ad incastrarlo. Naturalmente, nessuno ancora ci è riuscito-

Goku assunse al sua espressione di determinazione e noi tutti sappiamo quanto può essere determinato –Io ci riuscirò-

 

Il locale era affollato di scaricatori di porto e di ceffi della peggior specie. Aleggiava nell’aria un odore di alcool misto a sudore maschile. Goku si sedette con sdegno in un tavolo, abbastanza appartato, ordinò una birra. Una donna gli sbatté davanti un boccale strapieno, Goku notò quanto si potesse essere volgari. La cameriera ne era un esempio, sorrise al ragazzo sfacciatamente.

Nonostante tutta la sua baldanza, Goku era nervoso, quel posto non gli piaceva e il misterioso Freezer non si era ancora fatto vivo. Poi notò un uomo incappucciato che era entrato proprio in quel momento, venne verso di lui e si sedette al suo tavolo.

Goku assunse un aria di difesa, l’uomo si tolse il cappuccio. Se vi era un limite alla viscidità, ebbene quello lo superava di gran lunga, Goku lo detestò dal primo sguardo.

-Salve, giovane Goku, immagino tu sappia chi io sia- disse questo –Certo, e ho conosciuto anche i tuoi “amici” stamattina, due tipi veramente cordiali- rispose Goku, sarcastico.

Freezer rise –Zarbon e Dodoriain effetti ho cercato di insegnargli le buone maniere...- -Veniamo al dunque Freezer, io non ti conosco, cosa vuoi da me?- -Oh…vuoi passare subito al lavoro allora…come vuoi. Ebbene, tu hai qualcosa che io bramo-  Goku cercò di mascherare la sua curiosità –E sarebbe? Io non possiedo nulla- -Ti sbagli giovanotto…tu possiedi, anche solo nominalmente, parte dell’ azienda di Vegeta-  Goku sgranò gli occhi per lo stupore –E con questo? Io in realtà non conto nulla- -Vali molto invece, vedi, quella società vale denaro a palate e se anche così non fosse…- -Arriva al dunque, Freezer- lo interruppe Goku –Ecco, voglio acquistare la tua quota- -Cosa? Voi siete immensamente ricco, a che vi serve la società di Vegeta?- Lui assunse un aria impenetrabile – Io e Vegeta abbiamo un conto in sospeso e poi…poi a me non mi basta mai. Io voglio tutto e di più- Goku era inorridito dall’avidità dell’uomo, neppure Vegeta sfiorava quei livelli. Voleva saperne di più –Cosa c’è stato tra te e Vegeta? Prima di accettare la tua proposta, voglio conoscerne i dettagli- In lampo di soddisfazione invase le pupille di Freezer –Su questo posso anche accontentarti, ragazzo. Ecco vedi, c’era un tempo in cui Vegeta non era nulla, solo un povero ragazzo privo di qualsiasi risorsa che non fosse il suo carattere. Era determinato e privo di scrupoli, vedeva davanti a sé solo il suo obbiettivo principale: riscattarsi da una vita di miseria.

Io a quel tempo avevo appena iniziato la mia “scalata”e avevo bisogno di uomini in gamba, fidati.

Quel ragazzo pieno di rabbia grinta faceva al caso mio. Era un alleato prezioso…in breve tempo si riempì le tasche di denaro. Ma poi incominciò a volere di più e a fare di testa sua.

Convinse alcuni dei miei uomini a passare dalla sua parte e incominciò a lavorare da solo. Si staccò da me portandomi via parecchi buoni affari e rischiando persino di fare decadere la mia rete di…- -Di contrabbandieri- rispose Goku per lui –Se la vogliamo metter così…Comunque, arrivati ad un certo punto, Vegeta decise di mascherare i suoi affari sporchi con un azienda di tutto rispetto e si mise a produrre orologi, abbandonando quasi completamente gli affari poco puliti-

-E voi volete vendicarvi di lui prendendovi la sua impresa “pulita”, non è così?- -Vedo che sei perspicace Goku- -E se io accettassi la tua proposta…cosa mi offriresti tu che Vegeta già non mi da?- Freezer si sfregò le mani avide, soddisfatto –Tutto quello che desideri Goku e anche di più-

Goku ammiccò, ironico. Poi tese la mano all’altro –Accetto- disse semplicemente.

Freezer gli strinse al mano con foga.

 

 

E ora non odiatemi il Goku per favore…

 

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Capitolo 8
*** Grazie ***


Allora ragazze, sapevo ke vi sareste arrabbiate con Goku…io non vi anticipo nulla, ma conoscendolo, pensate che lui odi Vegeta

Allora ragazze, sapevo ke vi sareste arrabbiate con Goku…io non vi anticipo nulla, ma conoscendolo, pensate che lui odi Vegeta?...secondo me è tutto il contrario…quei due sn più amici di quanto non vogliano ammettere a sé stessi…

Cmq sn felice che continuate a seguirmi e riguardo al fatto ke nel cap scorso Veggie e Bulma non apparivano, vi rifarete in questo capitolo, completamente dedicato a loro…

 

Ringrazio tutti voi:

luisa87, liar, Kikk@93, bulma_92, Lilian Evans, Heleamicachipss, Shari_Aruna, gang girl, linasyan, hannon

 

1 bacio a tutte con il cuore!!!

 

Buona lettura

 

Dopo quella sera, Bulma aveva paura di girare sola di notte e chiedeva a Goku di venirla a prendere tutte le sere. Lui si faceva attendere per cinque minuti buoni, ma poi arrivava.

Soltanto una settimana era passata e lei non aveva rivisto più Vegeta .

Si sentiva più sollevata e le sembrò che la sua vita avesse ripreso la solita routine.

Finita l’esibizione canora, attendeva fuori dal locale il suo ragazzo.

“Goku ti muovi!” pensò fra sé e sé. Si guardava intorno alla disperata ricerca di scorgere la famigliare ombra del ragazzo. Apparte un lampione al lato della strada, tutto era immerso nell’oscurità. Le arrivò al naso l’odore di un sigaro, starnutì, disgustata – Odiate i sigari, signorina?-

Qualcuno aveva parlato, si voltò con aria circospetta e spaurita, non vide nessuno.

Poi dei passi dietro di sé, Bulma aveva paura di voltarsi.

-E’ passata solo una settimana, non mi riconosci più?- Bulma sbarrò gli occhi per lo stupore, voltandosi, si trovò davanti Vegeta. Stava fumando.

-Cosa volete ancora da me? che ci fate qui?- -Aspettavate Goku, vero? Ecco, lui era impegnato e mi ha chiesto di venirvi a prendere, sa quanto abbiate paura dei malviventi…- -Goku non le chiederebbe mai una cosa del genere!- -Davvero? Ebbene, il mio socio ha una misurata fiducia in me, tanto da affidarmi la sua ragazza- -Comunque sia, piuttosto che venire via con voi, preferisco tornare a casa da sola, non si sa mai cosa sia meglio- rispose lei, sprezzante.

Lui si piazzò davanti a Bulma –Ragazza, non fate la sciocca. L’ultima volta per poco non vi facevate violentare!- -A si! Io mi sarei fatta violentare secondo voi? Ma state parlando dell’ubriaco o del qui presente ed eccellentissimo Vegeta?- lui assunse la sua espressione più rabbiosa e dura –Smettetela di dire baggianate!- -Toglietemi una curiosità, caro il mio Vegeta, proprio quella sera, cosa ci facevate qui anche voi?- lui scostò gli occhi, evasivo –Non sono affari vostri-

Non le avrebbe mai confessato che in realtà era andato li per parlare con lei.

-Comunque, preferite rischiare di incappare in qualche malvivente o di venire con me? Mi sono solo offerto di riaccompagnarvi a casa, con la mia carrozza- Bulma voltò lo sguardo, impettita –Molto gentile da parte vostra, ma non vorrei rischiare di passare dalla padella alla brace- Vegeta si indispettì –E allora fate come meglio credete! Va te a far del bene alla gente!- e si allontanò.

Bulma si guardò intorno con aria un po’ sospetta, le ombre della notte la inquietavano.

Lui si stava allontanando –Em Vegeta, aspettami!...-  e gli corse dietro.

 

Seduti in carrozza, combattevano con un imbarazzante silenzio. Vegeta era nervoso e adirato, Bulma lo guardava di sottecchi –Em…hai qualcosa da dire?- fece lei –No- rispose lui, brusco –Mister simpatia stasera- fece lei di rimando –Senti ragazzina, io vengo qui, ti offro il mio aiuto perché quell’incapace del tuo fidanzato ha altro a cui pensare e tu che fai? Ti prendi gioco di me!-

-Se la vogliamo mettere così, allora anche tu ti prendi gioco di me! Piuttosto, ti ricordo che io non sono una ragazzina!- -A no? E cosa saresti allora?- -Brutto riccastro impertinente che non sei altro!!!-

E battibecco, battibecco arrivarono a casa di lei.

-Grazie- disse bruscamente Bulma, scendendo dalla carrozza, scese anche lui.

Si accese un altro sigaro, lei lo guardò male –E basta con questi sigari!- lui non la considerò minimamente. La carrozza si allontanò, silenziosa.

Immersi nell’oscurità, Vegeta si appoggiò ad un muretto. Bulma non sapeva che dire e che fare.

-Ebbene?- disse però –Ebbene cosa?- -Credo che tu mi debba delle scuse- -A si?- rispose Vegeta –Si si…- -Mi pare di avertelo già detto scusa- -Già, e poi te ne sei andato sbattendoti la porta alle spalle!- -Preferivi che rimanessi?- la sfidò lui –Sarebbe stato più nobile da parte tua prodigarti in mille scuse invece di lasciarmi li a piangere- -Ti ricordo che io non sono nobile, non ancora- rispose lui sorridendo sadicamente –A già…la tua contessina…-

Bulma osservò il cielo stellato riconoscendo il carro maggiore –Il carro…- fece estasiata, lui seguì il suo sguardo con disprezzo –Tsk, non so cosa ci troviate voi donne nelle stelle. Io li trovo solo ammassi luminosi- -Si, perché tu non sai neppure così il romanticismo!- -Ho altro a cui pensare che essere romantico- -Ti farebbe bene invece…-

Silenzio…

 

Silenzio…

 

-Insomma, cosa hai intenzione di fare? Ti sei appioppato qui sotto casa mia!- esclamò l’azzurra

-Bè, sto aspettando che tu mi inviti a casa tua- Bulma rimase senza parole –Hai una bella faccia tosta a chiedermi una cosa del genere!- -E perché? Siamo persino tornati darci del tu-

Bulma notò con rammarico che era vero…-Questo non centra nulla! E poi non c’è l’hai una casa?-

La ragazza incontrò di occhi neri che le parvero…tristi? Ci aveva visto giusto?

Il riccastro era veramente malinconico e non riusciva ad apprezzare neppure un cielo stellato.

Le fece quasi…tenerezza…quell’uomo aveva bisogno di un po’ di romanticismo e affetto.

-Se prometti di tenere le mani a posto posso anche farmi salire- -Vedi tu, io non ti assicuro niente- Perché doveva essere sempre così…così…Bulma non riuscì a trovare un aggettivo adatto.

Salirono comunque le scale in silenzio, Vegeta era dietro di lei.

Bulma sbuffò, notando gli sguardi che le lanciavano gli altri condomini.

Aprì la porta del suo appartamento –Hai già mangiato?- gli chiese, beandosi della sua cordialità –Si, ma non disprezzo se vorrai offrirmi qualcosa…- Bulma sorrise, suo malgrado.

Gli preparò un piatto semplice e mangiarono insieme –Ora lavo i piatti e mi raccomando, tu non muoverti da quella sedia- Vegeta sbuffò, ma si attenne alle indicazioni dell’azzurra. Anche se ogni tanto seguiva i suoi movimenti con lo sguardo. Poi le chiese –Ti piace la tua vita?- Bulma ci pensò un po’ su poi rispose –A volte è faticoso…ma si- -E non preferiresti essere ricca e vivere in una casa più grande, piena di servitori che ti lavano i piatti?- Bulma colse l’allusione –A volte non è facile essere poveri, ma la ricchezza non porta alla gioia, ma alla cupidigia, naturalmente tu la penserai il contrario di me, giusto?- -Io so solo che la miseria porta solo male. Con i soldi posso avere tutto- -Ti sbagli, l’amore non lo potrai mai comprare e tu lo sai- - Dell’amore non me ne faccio niente- -Scusa Vegeta, ma è impossibile, non credo alle tue parole- -Liberissima- le fece lui di rimando –L’amore è per i deboli, Bulma- -Dunque tu mi vedi debole?- -No, affatto. Ma se ora ti offrissi tutto il denaro che vuoi, rinunceresti all’amore?- lei si voltò e lo incatenò nei suoi occhi azzurri –Mai- “Cacchio! Questa donna è impiegabile” pensò lui fra sé.

Bulma si sporse alla finestra, i due, apparte una piccola lampadina, erano nella più completa oscurità

-Si, non sarà il massimo dove vivere ma c’è una vista stupenda…- Vegeta, poco avvezzo a queste cose, si avvicinò a lei e rispose -Tsk, non so cosa ci trovi di tanto esaltante in questa città- Bulma sbuffò –Riesci sempre a sminuire tutto? Ma c’è qualcosa che ti piace veramente apparte fare soldi?-

Gli occhi di lui brillarono improvvisamente e senza darle il tempo di riflettere, la baciò.

Naturalmente la nostra cara Bulma inizialmente oppose resistenza, ma poi…

Lui sollevò il viso dalle sue labbra, senza però lasciarla, lei lo fissò con sguardo languido –Avevi detto che non mi avresti toccata…- -No, mia cara…quello sei stata tu a dirlo…-

Sotto la luce lunare, Vegeta continuò a baciarla e lentamente scese ad accarezzare le sue curve, nascoste dal vestito, Bulma si irrigidì –No Vegeta…non posso…- -Perché no?- chiese lui in un sussurro, continuando la sua opera devastatrice –Perché…ricordati che sono fidanzata e…-  No…troppo ardito, troppo tutto… “Sono proprio sicura di volere che smetta?” –E poi…io ….non lo mai permesso a nessuno- Vegeta si bloccò, cercando i suoi occhi –Sei vergine?- Bulma arrossì per l’imbarazzo, cercando di staccarsi da lui, naturalmente senza successo –Dunque quell’incapace del mio socio…- sogghignò fra sé e sé –No ti prego, se mi incominci a parlare di Goku…- -Oh già, perché ci siamo messi a parlare? Comunque non temere…Bulma…-

Davvero non doveva temere nulla? Concedersi ad un riccastro, cinico, arrogante, presuntuoso, privo di scrupoli, doveva farlo?

“Si…tocca seguire l’istinto e la coscienza, ma so che me ne pentirò…” pensò l’azzurra.

 

Aprì gli occhi, lentamente. Sentiva caldo, si ricordò improvvisamente perché, stava dividendo il suo lettino ad una piazza con un uomo…con Vegeta. Lui dormiva, appiccicato a lei, era ancora notte inoltrata.

Aveva fatto l’amore per la prima volta…e non era stato con Goku. Pensò con sorpresa che non gli era mai venuto veramente in mente di fare l’amore con il suo fidanzato. Cos’era veramente per lei? Un’amico, una spalla, un bambino…Invece Vegeta, con i suoi incredibili difetti, era in uomo vero.

E lei aveva un po’ di paura…ma lui era stato, al di là di ogni sua rosea previsione, gentile.

Gli si strinse contro, appoggiandosi al suo petto muscoloso. Non l’aveva creduto così in forma…aveva il fisico scolpito di un lottatore. Bulma ne era rimasta estasiata.

Richiuse gli occhi, felice.

 

Riaprì gli occhi, parecchie ore dopo, si stiracchio, con un sorriso, allungò il braccio per cercare l’amante…ma non lo sentiva.

Cercò di riabituarsi alla luce mattutina, lui non c’era.

-Vegeta?- chiamò la ragazza alzandosi a sedere sul letto, ma di lui nessuna traccia.

Poi notò un foglietto sul suo comodino, lo prese in mano. Sopra vi era scritta un’unica parola –Grazie-

Ora non so dire come lo avreste presa voi…a Bulma con quella parola, morì il cuore nel petto.

-Grazie…che significa grazie? Grazie per la scopata…grazie, sei stata una perfetta sgualdrina…-

Bagnò il foglio di lacrime e poi lo stracciò con foga –Ti odio Vegeta! Ti odio, ti odio, ti odio!-

In realtà odiava sé stessa, per essersi lasciata abbindolare da un seduttore.

 

E ora vi prego, non odiatemi pure il Veggie…ho pronto già anche l’altro capitolo…nn infamatemi però…

 

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Capitolo 9
*** Andata... ***


Risalve a tutti…ho notato ke il Veggie non è stato odiato…meglio così…

Risalve a tutti…ho notato ke il Veggie non è stato odiato…meglio così…

Voi ragazze mi avete fatto un sacco di complimenti ed io non so cm ringraziarvi…cmq ho capito ke siete tutte stra fan di Vegeta!!! (em, per farmi pubblicità, vi consiglio di leggere anche- a chi nn lo l’avesse già fatto- l’altra mia fan fiction, Bulma e il principe!!!)

Cmq, allora, partiamo con i ringraziamenti:

 

bulma_92, Heleamicachipss, Liar, gang girl, linasyan, Kikk@93, luisa87, hannon,

 

In particolare volevo dire una cosa a Lilian Evans, lo sai ke io un libro ambientato in questo periodo l’ho già scritto? Quindi sn rimasta piacevolmente sorpresa quando ho letto la tua recensione…se lo cose andranno per il verso giusto…forse tra qualche mese ci saranno delle novità…

 

Poi, a bulma 89 (mia omonima!!!) e emyc, consiglio di censire, perché anche io all’inizio non lo facevo, invece è bello avere un contatto diretto con l’autore e poi fa sempre piacere…

 Ps: Shari_Aruna nn ho trovato una tua recensione…spero nel prox cap!!!

 

Salì le scale dell’ufficio di fretta, il capo coperto da un cappuccio. Non voleva farsi riconoscere, non voleva vederlo, non voleva mostrare a tutti che aveva pianto. Voleva solo andare da Goku , non sapeva neanche quello che gli avrebbe detto…gli avrebbe raccontato tutto? No…gli avrebbe detto che il suo socio era un porco che ci aveva provato ripetutamente con lei…il fatto che lei aveva acconsentito, lo avrebbe tralasciato. Lui avrebbe creduto a lei, avrebbe lasciato quella maledettissima società e tutto sarebbe tornato come prima. Almeno così sperava.

Aprì piano la porta di Goku e si trovò davanti una scena che la spiazzò. Il suo ragazzo era in compagnia dell’odiosissima contessina Chichi, i due conversavano amabilmente, prendendo il tè insieme.

Goku rideva ad una battuta di lei…Bulma si sentì morire per la seconda volta in quella mattinata.

Corse via a perdifiato.

 

Nappa notò che quella mattina Vegeta era stramante di buon umore, si rivolgeva a lui con strana cortesia. Nappa si chiese cosa passasse nella testa del suo capo.

“Un seno perfetto, due gambe da fare impazzire e non solo…due occhi profondi come il mare” pensava Vegeta tra sé e sé.

Quella stessa mattina si era svegliato prima di lei e siccome dormiva così bene, non aveva voluto svegliarla. Ma le aveva scritto quel biglietto…sperava avesse capito, era il massimo che si potesse pretendere da uno come lui.

Poi era uscito per dirigersi al suo lavoro, fischiettando.

Il portiere del palazzo e la donna che abitava sulla stesso piano di Bulma l’avevano guardato con sospetto, scuotendo la testa e sussurrando –Quella Bulma!-

Nappa notò che Vegeta rideva –Em…scusate, ma perché ridete capo? Questa partita di orologi fallati non mi sembrano molto divertenti…- Vegeta si riscosse –Eh? A si, dicevamo?-

Nappa si morse un labbro, si al suo capo doveva essere davvero successo qualcosa di molto strano.

 

Vegeta entrò con foga nello studio del suo socio, Goku che era con il Genio, lo guardò stupito –Salve Vegeta…- L’altro grugnì appena gettando un mazzo di fogli alto trenta cm davanti al ragazzo.

Lui lo continuò a osservare stupito –E’ ora che incominci a fare qualcosa anche tu! Entro domattina devi aver terminato di controllare queste fatture- gli disse Vegeta –Eh? Ma è sera! O appena finito l mio turno di lavoro, devo andare a prendere Bulma, si arrabbierà altrimenti!- si difese Goku –Senti, non fiatare, se sei finito sotto la mia ala protettiva che ti ha strappato da un campo sentiti graziato. Almeno, fa questo lavoro per me- -Scusami Vegeta, ma che fretta c’è?- chiese l’ingenuo –Io ho fretta!!!e ora non perdere tempo. Ciao- disse uscendo dall’ufficio con aria soddisfatta.

A Bulma avrebbe pensato lui…

Appostato fuori dal locale, attendeva che la ragazza uscisse. Intanto pensava a ciò che le avrebbe detto. Le avrebbe detto che doveva ringraziare Freezer per averlo portato quella sera in questo locale…giusto per tentare di essere romantici “Ah, le donne…” Poi le avrebbe proposto ciò che gli frullava in mente da quella mattina.

Le avrebbe chiesto diventare la sua amante, le avrebbe acquistato un palazzo vicino al suo. E che la sua fidanzata lo venisse pure a sapere! A lui non importava, la sposava solo per il titolo e lei solo per il suo denaro.

D’ altronde aveva bisogno anche lui dei suoi svaghi…e lei oltre che essere uno svago era anche l’unica persona con cui riusciva a parlare e a stare bene. Inorridì quasi al pensiero che Bulma = casa, ma ci passò sopra. Sperava che lei accettasse.

 

Diede un’occhiata all’orologio, cacchio, perché non era ancora uscita? Vegeta si stava innervosendo, decise di entrare.

Il locale era affollato di uomini, come sempre “Cavolo, se Bulma accetta la mia proposta non dovrà più lavorare in questo posto per vivere!”

Si avvicinò al proprietario del locale che in quel momento stava parlando con alcuni uomini, Vegeta si schiarì la voce –Scusate- questi si voltarono –Oh Vegeta! Che piacere riavervi qui nel mio locale!- -Um si…in realtà sono venuto per la vostra cantante-

Il proprietario, un uomo grassoccio dall’aria avida, rispose –Ah…l’azzurra…gran pezzo di ragazza…altro che cantante, eh Vegeta?- Questi cercò di mantenere la calma –Sapete dirmi dove si trova?- L’altro scosse la testa –Quella ragazza questa sera non si è presentata facendomi perdere un mucchio di soldi, vedi, tutti questi uomini alle mie spalle erano qui per vederla…appena la becco mi dovrà risarcire i danni- -Come non è venuta? E’ malata forse?- -Non lo so, non ha lasciato detto nulla. Se non fosse per quel suo bel culetto, l’avrei già licenziata- Vegeta assunse una delle sue espressioni più corrucciate, srotolò una fascetta di banconote e le mise in mano all’altro –Ecco fatto, questo è il rimborso per i soldi che le ha fatto perdere stasera. Se vuole, la licenzi pure-

L’uomo guardò i soldi nella sua mano, non riuscendo a credere a ciò che vedeva –Lei, lei è troppo generoso…- disse cercando di staccare lo sguardo dal gruzzolo per posarlo sull’imprenditore.

Peccato che questi stesse già uscendo dal locale.

 

Vegeta, sotto casa di Bulma la chiamava insistente –Cavolo donna!!!perchè non mi rispondi?-

-Shhhh- udì provenire dal palazzo –Qui c’è gente vuole dormire!- “ Merda! Perché quella ragazza non risponde?” Si avviò verso l’entrata, il portiere sonnecchiava rumorosamente, Vegeta lo svegliò senza troppi complimenti –Um…oddio che c’è?- fece questo, appesantito dal sonno –Dov’è Bulma?- -Chi?- Vegeta sollevò l’uomo per il colletto –Senti, non farmi arrabbiare, ti ho chiesto dov’è quella ragazza con i capelli azzurri!- L’altro sembrò riscuotersi –Oh, lei…se ne andata- -Cosa!!!!?- -La prego signore, mi metta giù…- Vegeta lo accontentò, preso dal nervoso –Dove è andata?- -Non lo so…- -Dimmi dove cacchio è andata quella dannata ragazza che il diavolo se la porti!!!- Il portiere deglutì “Questo è matto!” pensò –Ha lasciato il condomino stamattina, ha pagato il suo affitto ma ha detto che possiamo occupare l’appartamento perché tanto lei non ci torna più. Peccato, era una cara ragazza-

Vegeta tirò un pugnò al muro, facendolo screpolare “Si può sapere perché te ne sei andata, stupida ragazza?” –Em signore…- -Che c’è?- -Non lo so però forse c’è un posto dove potrebbe essere andata…- -Dove? Parla!- -Ecco, i suoi genitori, abitano in campagna, a circa 40 km da qui…di più non so-

Vegeta biascicò qualche parola incomprensibile e poi se ne andò.

Il portiere lo seguì con lo sguardo –Ah! L’amore…-

Se Vegeta lo avesse sentito, lo avrebbe ammazzato.

 

 

-Uff…ho finito!- fece Goku soddisfatto davanti alla pila di fatture, era stanco ed era notte inoltrata.

Pensava all’indomani, aveva un po’ di agitazione. Avrebbe dovuto incontrare Freezer per lo “scambio”. Pregò che andasse tutto bene.

Si risvegliò con qualcuno che gli urlava contro…-Ma che cavolo…- Goku si accorse di aver dormito in ufficio, colpa del lavoro che gli aveva affibbiato Vegeta e della stanchezza –Goku! Stupido contadino che non sei altro! Svegliati!- Intravide davanti a sé una figura sfuocata, aveva lucenti capelli neri a punta…-Vegeta!- -Oh alla buon ora!- rispose l’altro spazientito –ma cosa cavolo ci facevi qui?- -Per causa tua mi è toccato restare in ufficio fino a tardi e…mi sono addormentato- Vegeta lo prese per il colletto –Oh cavolo, ma che fai?- si difese il ragazzo –Sai dove cacchio è andata a finire quella gallina senza cervello della tua fidanzata?- -No perché? Sarà a casa sua…- rispose Goku ingenuamente –Ma sei proprio un fallito! Lei se ne andata! C’è la fatta sotto il naso a tutti e due!- Goku si ricompose –Che significa a tutti e due?- -Non significa un cazzo! (in realtà nn so se questa em…parola….si usasse già nell’800) solo che lei se ne andata! Hai almeno uno vaga idea di dove si sia cacciata?- -Veramente no…ma la troverò! Anzi, mi metterò subito a cercarla…Urka però…oggi no, oggi no!- -Cosa devi fare di così importate!!!- “No, non posso dirglielo…” –Fa come meglio credi! Io la cercherò da solo!- ed uscì sbattendo la porta.

Goku si chiese perché così tanta apprensione per Bulma, d’altronde era la sua ragazza, Vegeta non centrava nulla…poi l’illuminazione “E se…”

 

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Capitolo 10
*** Il bluff ***


Rieccomi…come al solito pubblico il mio capitolo giornaliero (fortuna ke riesco a fare tutto fra il lavoro e il resto…) Cmq, vi ringrazio di tutto cuore come sempre…e spero ke stiate passando delle buone vacanze

Rieccomi…come al solito pubblico il mio capitolo giornaliero (fortuna ke riesco a fare tutto fra il lavoro e il resto…) Cmq, vi ringrazio di tutto cuore come sempre…e spero ke stiate passando delle buone vacanze!

 

Emyc, grazie…sei molto gentile

Heleamicachipss, già…povera Bulma…

lilyan evans, Ciao! Cmq si…il fatto è che ancora nn sn riuscita a pubblicarlo, forse però se la fortuna girasse dalla mia parte, potrei farcela! (lo spedito a partecipare ad un concorso…)

gang girl, fissato davvero…ma sai cm è fatto Vegeta, quando si mette in testa una cosa…

linasyan, tu dici ke la ritroverà…? (nn anticipo nulla…)

bulma_92, la tua curiosità mi fa onore…eccoti il nuovo cap

hannon, in realtà più che scrivere poesie a volte scrivo pensieri che mi rodono in quel momento, ma hanno uno schema piuttosto libero…vere e proprie poesie no…tu ne scrivi invece?

Kikk@93, il fatto è ke un titolo nobiliare può essere un traguardo molto più allettante del denaro…un titolo lo avrebbe elevato a quella classe sociale che ancora lo disprezzava, perché in realtà lui era solo un arricchito…1 kiss

Shari_Aruna, spero ke i tuoi esami vadano bene! Ti capisco, sai…a me toccano il prox anno, però ho parecchi amici ke sn nella tua situazione! 1 bacio!

Elly93, è un fustacchione, un figo da paura, un gnocco…(basta va la…)

 

Ps: se avete voglia di contattarmi via e –mail, fatelo pure!!!

 

1 bacio a tutte

 

 

Chichi entrò nell’ufficio del suo promesso sposo, senza farsi annunciare e sbattendo la porta alle sua spalle. Vegeta, arrabbiato nero, si adirò ancora di più nel trovarsi davanti una persona indesiderata, lei, con il suo cipiglio da nobildonna, si sedette su una poltrona –A cosa debbo l’onore di una vostra visita?- fece Vegeta, cercando di non apparire troppo sarcastico –Sono la vostra fidanzata! Ho il diritto di venirvi a trovare- -Bene, ma ora non ho tempo, ci vedremo un’altra volta- rispose scocciato Vegeta –E no bello…tu mi nascondi qualcosa!- Vegeta si costrinse a guardarla, in quel momento l’avrebbe uccisa –Io non ho niente da nascondere! Ho solo un mucchio di lavoro- -Senti caro, trattami con rispetto o il nostro matrimonio finisce all’aria- -Allora mia gentile futura sposa…siete pregata di uscire da questo ufficio- cercò di apparire gentile, ma lei glielo impedì. Gli si avvicinò pericolosamente, fino a piazzarsi sotto il suo viso –Perché non mi baci?- lui restò spiazzato e cercò di voltarsi –Perché ti rispetto…e…non siamo ancora sposati…- scusa pazzesca…in realtà lui non aveva mai avuto voglia di baciarla. Lei scoppiò in una fragorosa risata e si allontanò da lui –Dimmi la verità…se al mio posto ci fosse stata la ragazzina dai capelli azzurri, non ci avresti pensato su due volte, vero?- -Che cosa centra questo adesso? Per favore, vattene!- Lei si avvicinò alla porta –Ti accontento Vegeta, ma non credere che tu mi attrai più di uno sciroppo amaro- Uscì, lasciando Vegeta spiazzato.

 

Goku camminava impettito verso il porto, ricordava gli insegnamenti e i consigli del Genio…Il posto era quello…riparato da occhi indiscreti…sperò che le “sue persone” avessero adempiuto alle sue disposizioni. Non sapeva se Freezer si fidasse pienamente di lui…doveva stare all’erta.

I due scagnozzi del viscido gli andarono incontro –Salve Goku…seguici…- “ No cacchio! E ora dove mi portano?” Goku si guardò intorno, imbucarono un vicolo stretto e odorante di pesce fradicio. Il ragazzo si sentiva soffocare. Stupido era stato! A pensare che lui si sarebbe attenuto agli accordi…

Lo portarono davanti ad un vecchio palazzo, sembrava abbandonato, lo spinsero avanti, per farlo entrare. Goku deglutì “Mamma mia…questo posto mette i brividi…”

Dentro, era ancora peggio, umido oltre ogni dire, sporco e buio. Poi la voce –Salve Goku, ben venuto- -Freezer, non ti sei attenuto ai patti, non dovevamo incontrarci in questa catapecchia!-

Questo si voltò verso Goku e mostrò uno dei suoi più repellenti sorrisi –Non potevo fidarmi al 100% di te, caro. Comunque, hai portato quello voglio?- -Si…si…- -Bene, allora, io ti ho il malloppo che farà vivere te e la tua prossima generazione senza pensieri, tu mi dai il contratto societario con cui mi cedi la tua quota (naturalmente qui la cosa è un po’ approssimativa…spero che il mio prof di diritto non la legga mai!)

Goku era teso come una corda di violino, le cose non stavano andando come sarebbero dovute…e ora, che fare? –E chi mi da la garanzia che io ne uscirò pulito?- riprese il giovane, per guadagnare tempo –Prendere o lasciare Goku. Non vuoi liberarti del tuo socio? uno sfruttatore che pensa solo a sé e a fregarti la ragazza?- -Cosa? Ma che diamine vai dicendo?- -Quanto sei ingenuo…Zarbon e Dodoria li hanno visti insieme…- -Non ti credo cacchio!- Ma in realtà…lui se lo sentiva già. E avrebbe dovuto odiare il suo socio, mandarlo al diavolo, riempirlo di pugni…ma in realtà, non che la cosa gli facesse piacere, ma si sentì come libero da un peso sul cuore. E si stupì.

Qualunque cosa fosse successa, lui non avrebbe cambiato i suoi propositi.

Si avvicinò a Freezer a passi lenti ma determinati “Ancora un po’ più vicino…” gli porse il documento, l’altro, avido, avvicinò la sua mano. “Fregato!” Goku sfondò il ventre dell’altro con un pugno potentissimo, con la stessa mano che impugnava il documento.

L’altro strabuzzò gli occhi dallo stupore –Ma ch-e f-ai…pazzo…- -Davvero credevi che avrei accettato la tua proposta? Tu non mi conosci affatto!- -Sei finito Goku, hai giocato con il fuoco…- Continuò Freezer, piegato dal dolore –Zarbon, Dodoria, prendetelo!- Gli scagnozzi, ancora intimiditi dalla sorpresa, si avvicinarono al nostro amico. Non cercarono un corpo a corpo, ma tirarono fuori le pistole “Cazzo! E ora?” Goku, purtroppo, non aveva con sé armi da fuoco, Freezer, dietro di lui, si stava rialzando. “Ricordati gli insegnamenti del Genio!” pensò. Con un agilità che non credeva di possedere, si mosse e con un calcio disarmò il più basso. Zarbon sparò un colpo, che però non andò a segno. Goku centrò in pieno viso Dodoria che si accasciò terra, privo di sensi.

Ora era Goku contro Zarbon, lo squadrò, si girarono intorno per alcuni istanti, poi Zarbon sparò.

Questa volta però, ferì Goku alla spalla, il ragazzo lanciò un gridò di dolore e indietreggiando, urtò contro qualcosa a terra…si girò e lo raccolse, un bastone!

Lo impugnò, era solido al tatto e lungo, si scagliò contro l’avversario e lo colpì vigorosamente al collo. Zarbon cadde come un sasso.

-E ora a noi due Freezer!- L’altro si era ormai ripreso dal colpo ricevuto e brandiva una Berretta con sfida –Se fai un altro passo, sei morto- Goku non sapeva che fare, sicuramente Freezer era più temibile degli altri due –la tua conoscenza di arti marziali non ti servirà a lulla contro questa- rispese freddamente, indicando la pistola –Sei stato uno sciocco Goku, io ti avevo offerto tutto, tu hai preferito stare dalla parte di quel traditore di Vegeta!- -Io sto dalla parte del giusto- continuò serio Goku –Vegeta non sarà un santo, ma è sicuramente meglio di te Freezer- -Comunque, tutte queste belle parole, non ti serviranno a niente. Appena ti avrò ucciso, prenderò quel documento dalle tue mani!- Goku scoppiò a ridere, l’altro si innervosì –Cosa hai da ridere? Stai per morie, l’hai capito, vero?- -E’ tutto così…buffo! Ma non hai ancora capito?- -Cosa c’è da capire!?- -Mi dispiace deluderti, ma non esiste nessun documento- -Cosa!!!!????- -Hai capito benissimo, e ora ti spiegherò anche perché. Questo foglio che vedi in mano mia, non è altro che un falso. Io e Vegeta non siamo soci- -ma cosa diavolo stai dicendo!!! Spiegati meglio- -Bè, all’inizio ci ero cascato anche io…dopotutto io non ne sapevo nulla di queste cose…ma tu credi che davvero uno come lui si sarebbe messo in società con un contadino? No…ha fatto a credere a tutti così ma…in realtà era tutto un bluff. E lui l’unico vero proprietario della sua impresa. E non credere che io abbia aperto gli occhi da solo…e stato il mio maestro a farmelo notare…mi chiese di mostrargli il documento che attestava la società…io lo feci e lui mi disse che era un falso, non era ratificato da un vero notaio. Vegeta si è preso gioco di tutti noi. Onore alla sua furbizia- Goku sorrise nonostante tutto, quando lo aveva saputo non aveva potuto fare a meno di ammirare l’intelligenza del suo falso socio.

E se anche fosse stato perduto…l’avrebbe fatto ancora, odiava gli uomini come Freezer.

-Allora è la fine, Goku. Io ne uscirò sconfitto, ma tu non ne uscirai proprio!- -Lo vedremo!- Goku cercò di disarmare l’avversario usando il bastone ma…la pistola prima di volare in aria finì pesantemente sul suo cranio.

Goku cadde a terra, in stato di semi incoscienza. L’ultima cosa che ricordò fu il brusio di molte persone intorno a loro.

 

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Capitolo 11
*** Povero Goku...emozione dopo l'altra... ***


Care ragazze…davvero sono contenta ke questa storia sia stata apprezzata…perché all’inizio non credevo ke lo sarebbe stata…invece wow

Care ragazze…davvero sono contenta ke questa storia sia stata apprezzata…perché all’inizio non credevo ke lo sarebbe stata…invece wow!

Cmq, ringrazio cm sempre tutte voi e premetto ke dovrete aspettare ancora un po’ per la coppia Vegeta-Bulma…cmq…continuate a leggere, mi raccomando!

 

Heleamicachipss, Elly93, Kikk@93, BulmaV,, linasyan, bulma_92 luisa87, gang girl, emyc, liar, ! bacio a tutte voi!!!

Poi

Lilian Evans, grazie…anche io lo spero con tutto il cuore…cmq se succederà ti dirò il titolo…così lo leggerai!

Shari_Aruna, eh…il veggie è fatto così…cmq, cm è andata oggi? (l’esame intendo…)

Hannon, sei molto gentile…cmq…anche io ogni tanto butto giù dei pensieri d’amore (sempre tristi, è ovvio…) cmq, io nn abito a Roma, ma in provincia di Rimini…tu invece abiterai li immagino, vero? (ps…Roma è stupenda!)

Chissà se qualcuna di voi abita nella mia zona…se volete scrivermelo…thanks

 

Buona lettura!!!

 

Luce…e poi buio…poi luce e poi buio…ma no, non era buio, erano capelli…si neri, lunghi, gli fluttuavano sopra al viso, poi una voce, a lui parve soave. A chiunque altro sarebbe parsa isterica –Goku! O mio dio, finalmente ti sei svegliato!- L’altro riconobbe la figura su di lui –Contessina Chichi?- -Si, sono io Goku! Come ti senti?- -Sono, sono morto?- -Ma no! Non vedi, ci sono io accanto a te! Sei in ospedale, dopo che la polizia ti ha trovato, sei stato portato d’urgenza qui. Commozione celebrale…per fortuna che hai la testa dura!- Improvvisamente Goku si ricordò di tutto, o quasi…-Freezer! Che fine a fatto quel maledetto?- -Gli agenti l’ hanno sbattuto in prigione. Hanno faticato parecchio a trovarti, l’incontro non si è svolto nel luogo che avevate deciso- -E vero- ammise Goku. Ora a fatica ricordava anche gli altri particolari. Aveva preso i contatti con la polizia, sarebbe dovuta intervenire ad un suo segnale ma…Freezer portandolo in quel vecchio palazzo aveva rovinato i suoi piani. Per fortuna gli agenti erano arrivati giusto in tempo. –Con loro poi, hanno detto che c’era anche quel tuo amico, il Genio- -Gli occhi di Goku si illuminarono –Caro vecchio! Alla fine non hai resistito all’idea di gettarti nella mischia, aih!- -Stai attento Goku! Hai la testa fasciata!- -Urka! Hai ragione…ma una domanda, tu che ci fai qui?- -La ragazza arrossì di colpo –Io bè…ecco…ero preoccupata per te…- -Oh…- La osservò accuratamente ora che l’aveva così vicina…notò che gli appariva…bella! –Bella…- sussurrò, Chichi arrossì di colpo –mi trovi carina…- Goku deglutì –Non so…a dire il vero non avevo mai pensato…- -Come non sai!!! Io sono bella…- -Si, forse hai ragione…-

A interrompere quel quadretto romantico fu però un vecchio di nostra conoscenza che entrò nella stanza di ospedale osservando il fondoschiena di Chichi –Genio!- -Oh…ragazzo…- disse avvicinandosi e sorridendo all’impettita Chichi, contrariata per essere stata disturbata proprio in quel momento –come ti senti?- -Abbastanza integro…anche se poco fa credevo di essere morto…Comunque, senza i suoi insegnamenti Genio, non c’è l’avrei fatta- -Modestamente…non mi chiamano il grande maestro per nulla…Comunque, c’è una novità che devi sapere. Il re, il nostro re…- -Re Khaio intende?- -Si, proprio lui…è rimasto entusiasta del tuo intervento! Freezer in cella! Il re ha promesso che ti farà un gran dono- -Urka!!!- Chichi, che era stata stranamente zitta, intervenne –E’ fantastico Goku!!! Chissà cosa vorrà donarti il re!- Il genio si volse verso di lei, con la lingua a penzoloni –Eh… che cara ragazza…vero Goku?- -Uh? Si si-

Il giovane era perso nel suo ultimo successo, ci aveva rimesso una commozione celebrale, una colpo al braccio, ma Freezer era stato sbattuto al fresco. E Vegeta dov’era?

-Sapete dove si trova Vegeta?- Chichi storse il naso –No…e non mi interessa neppure!!!Ho deciso di rompere il fidanzamento!- -Cosa!!!??- fecero all’unisono Goku e il Genio –Si…non lo sopporto più…- -Oh mamma mia! Ma ho bisogno di parlarci!- continuò Goku –Vegeta???- -E smettila di urlare Goku! Vegeta non c’è!- lo rimbecco il Genio –E fa attenzione caro! Ti potresti fare ancora più male…- continuò Chichi –Caro?- le rispose il malato – Si…ho deciso di sposarti…- terminò la ragazza.

Goku strabuzzo gli occhi per lo stupore –Oh…mamma mia…svengo…-

 

Vegeta aveva altro a cui pensare. E per fortuna non aveva ancora saputo nulla delle prodezze del suo “socio…” In quel momento, mentre lui affrontava Freezer, Vegeta era in giro per le campagne con il suo cavallo.

Aveva vagato per parecchi villaggi, alla ricerca dell’azzurra, ma non l’aveva trovata e il suo cuore si riempiva di rabbia repressa. Tornò in ufficio che era già sera.

Il suo fedele Nappa era li ad aspettarlo, aveva una faccia preoccupata –Capo, per fortuna siete tornato…- -Perché, che c’è?- rispose Vegeta con il suo solito fare da galantuomo – Em…il vostro socio…- -Avanti, spara!- Vegeta era alquanto irritato –Ecco, ha incastrato Freezer, grazie a lui è stato sbattuto in cella e il re è in visibilio- Nappa socchiuse gli occhi, pronto ad una violenta reazione da parte del padrone –Che cosa diavolo stai farfugliando??? Vorresti dire che quell’incapace è riuscito dove io ho sempre fallito??? A mettere le mani su quel Freezer!!!!!!- -Esatto…Ora è all’ospedale…- -Allora è il momento giusto per farlo fuori!!!-

Detto questo, il nostro Vegeta si precipitò come una furia fuori dalla porta.

Goku si era appena placidamente addormentato, dopo la dichiarazione di Chichi, gli avevano dovuto fare una flebo. La porta sbatté violentemente, udì un’ infermiera gridare –Signore, non può entrare qui così!- - E ora spiegami cosa hai combinato!- -Vegeta!-

Questo gli si piazzo di fronte, lo sguardo più truce che avesse –Ho incastrato Freezer, voleva comprare la mia parte societaria, che poi non esiste!- -Come hai fatto a capirlo?- -Bè…fuori del tutto non sono…- -Comunque, se tu ti aspetti che io ti ringrazi per quello che hai fatto, scordatelo!!! Freezer doveva essere mio!- -Oh Vegeta, quante storie…- rispose il bonario –ma come quante storie!!! Come ti permetti?-

A disturbare quell’amichevole quadretto, entrò la contessina –Goku come…Vegeta?- -Si, proprio io, che ci fai tu qui??- -Io sto accanto al mio fidanzato!- Vegeta strabuzzo gli occhi per lo stupore –Al tuo cosa???- -Al mio promesso sposo, ti va meglio?- -Cosa diamine vai dicendo? Sei forse impazzita, donna?- - Come osi? Per tua informazione, io ti ho mollato!- -Ma sono io che mollo te!!!vipera!- -Em ragazzi…ragazzi, smettetela!- I due ex- promessi si voltarono verso Goku –Qui nessuno a chiesto il mio parere…- -Sposatela pure!- -Em…vi ricordo che io sarei ancora fidanzato…- -Che cosa???- esclamarono insieme gli altri due –Tu non stai proprio con nessuna!- gli fece la contessina –No, tu con Bulma non centri più niente!- gli fece di rimando Vegeta.

E i tre si guardano non capendo più nulla…

-Goku! Una notizia strepitosa!- “Ecco ci mancava solo il vecchio pazzo…” pensò Vegeta, quando anche il Genio fece al sua comparsa –Oh ci siete tutti! Bene! Senti Goku….il re ha appena comunicato il dono che intende offrirti!- -E che sarebbe?- rispose il povero Goku –Rullo di tamburi…il re ti ha offerto il titolo nobiliare di marchese!!! Più una meravigliosa villa circondata da terre!- Se Goku divenne bianco come un lenzuolo, Vegeta divenne rosso e livido come il sangue, si strinse un pugno fino ad infilare le unghie nella sua carne –Non è possibile!!!!!! Goku io…io…io…ti detesto!- -Dai Vegeta…non fare così…non colpa mia…- -Oh ma Goku!!! È meraviglioso!!! Così potremmo sposarci senza rimpianti!- intervenne Chichi, forse la più felice di tutti –Tu ti sei preso tutto quello che io ….che io desideravo e…ma una cosa non l’hai avuta mai…- -Di che si tratta amico?- -E non chiamarmi amico!!! La tua Bulma…anzi, la mia Bulma…perché sono stato io l’unica ad averla! E l’unico che l’avrà ancora!- -Eh???- Goku non ci capiva più un tubo –E si…ti sei preso tutto…ma io mi sono preso lei- Ed uscì dalla scena.

 

Vegeta era fuori di sé per la rabbia, quel contadinetto gli aveva preso ciò a cui lui aveva aspirato per tantissimo tempo…il titolo nobiliare, la sua promessa sposa…Ma passata l’iniziale rabbia e frustrazione, a Vegeta nacque un sentimento nuovo: la pace.

Non sapeva cos’era, non l’aveva mai provata…ma intuì che ciò che sentiva lui, doveva essere qualcosa di simile. Come dire, il sollievo dopo la tempesta.

Non che non provasse più rancore o senso di sconfitta, ma ora aveva altro da rincorrere. L’unica cosa che Goku non aveva mai avuto veramente.

“ Hai avuto sotto le tue mani una gemma azzurra di inestimabile valore ma…non l’hai saputa apprezzare a dovere. Io lo avuta solo per una notte…e l’ho persa il mattino seguente”

Ma il suo purosangue nero correva perdifiato sotto di lui. Lo avrebbe sfiancato, finché non avesse trovato la gemma.

 

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Capitolo 12
*** La corte del re e il campo di grano ***


Salve ragazze, questo è il mio penultimo capitolo…spero ke vi piaccia…

Salve ragazze, questo è il mio penultimo capitolo…spero ke vi piaccia…

Vi ringrazio per avermi seguita e spero ke continuerete a farlo anche per le mie prox fan fiction…cmq ringrazio come sempre tutte voi:

 

emyc, bulma_92, lilyan evenas, gang girl, BulmaV, linasyan, heleamicachipss, Kikk@93, Elly93, hannon…grazie di cuore!!!

 

Buona lettura

 

La sala del trono era affollatissima, nobili, cortigiani, borghesi, ma anche popolani, erano accorsi al assistere alla premiazione del giovane che aveva incastrato Freezer.

Dal canto suo, il nostro Goku era imbarazzattissimo, al contrario di Chichi di fianco a lui che sorrideva e mandava baci come se la protagonista fosse lei. Dall’altro lato del futuro marchese, c’era il Genio, perso a sorridere alle numerose ragazze che si trovavano li quel giorno.

Fra saluti e ovazioni, il nostro Goku arrivo fino sotto il trono, al cospetto del misterioso re Khaio.

Urka! Non pensavo che fosse così basso!!!sembra una caricatura!” pensò il giovane vedendo il buffo re.

-Salve Signori e signori, sudditi del regno, oggi siamo qui tutti riuniti per celebrare questo giovanotto che con estremo coraggio ha incastrato quel furfante di Freezer!- Urla di compiacimento. Goku si grattava la testa, sorridendo –Salve Goku, come ti senti?- riprese il re –Io ecco…bene direi!- Chichi rise di gioia, il re la fisso stupito chiedendosi cosa ci facesse quella ragazza affibbiata al braccio di Goku. –Ho deciso che grazie ai tuoi meriti diventerai marchese del regno!- Ovazioni da parte del pubblico… -Sei felice?-

Il realtà, il povero Goku, non era così interessato a diventare marchese e non capiva perché quella gente fosse così in visibilio e perché a Chichi brillassero gli occhi di esaltazione –Em…si, sono molto soddisfatto- “Bo…” –Allora, Son Goku, io ti nomino marchese e ti assegno una villa di nuova costruzione e delle terre coltivabili- -Si!!!- urlo la giovane Chichi –Oh amore! Come sono contenta! Quando ci sposiamo?- -Em…- -Oh….ma che splendida notizia! Dunque stai anche per sposarti!- riprese il re –Io…be…ecco- -Si sire! Ci sposeremo a breve!- continuò la contessina.

Goku si guardò intorno stupito. Incastrato!

-Onore al marchese Goku!- gridavano i presenti, il ragazzo in questione si scompiglio i capelli e sorrise.

 

Intanto, a parecchi chilometri da li, un uomo coperto di polvere cavalcava sfinito.

Si lasciò cadere contro una quercia e si prese al testa fra le mani “Ma dove si sarà cacciata…” perché il nostro Vegeta non era ancora riuscito a trovarla.

Davanti a lui, un torrente, poco più in la, un campo di grano maturo.

Immerse al testa in acqua e si lasciò cullare…poi riemerse e scosse il capo per allontanare la gocce. Aveva girato tutti i villaggi nella campagna circostante ma…nessuno aveva visto una ragazza dai capelli azzurri.

Nel podere di fronte a lui, alcune contadine tagliavano il grano.

Le osservò, distrattamente, una di esse aveva i capelli biondi che si confondevano con l’ora del grano, mentre l’altra portava un fazzoletto in testa. Vegeta sospirò, chiedendosi cosa lo spingesse a quella folle ricerca…poteva averne tante di donne ma…nessuna come lei.

E lui lo sapeva.

Aveva fame, decise di avvicinarsi alle contadine per chiedergli dove potesse trovare un posto per ristorarsi.

Mentre passava incurante in mezzo in grano, udì le due donne parlottare tra loro, ma non capì ciò che si dissero.

-Oh cara…c’è un uomo aitante che sta attraversando il grano…non sarà mica uno dei tuoi fidanzati?- Quella con il fazzoletto in testa guardò l’altra, torva –Mamma, smettitela di dire che ogni bel ragazzo è il mio fidanzato! Ti ho detto che io con gli uomini ho chiuso!- -Oh…che peccato…il fustacchione si sta dirigendo proprio verso di noi però…meglio se mi sistemo i capelli-

-Non cambierai mai mamma!-

Vegeta abbozzò una sottospecie di sorriso alla donna bionda, di circa mezza età, ma ancora piacente, l’altra invece, intenta a falciare il grano, non lo aveva neppure guardato.

-Salve signore, mi chiedevo se conoscete un posto in cui io possa ristorami…ho cavalcato a lungo…- -Ma certo caro! Vieni pure a casa nostra!- -Mamma…- fece l’altra voltandosi.

Una ciocca di capelli le sfuggì dal fazzoletto.

Vegeta ne rimase impietrito, erano azzurri.

Lei si soffermò a guardare il nuovo venuto e…-Vegeta…- sussurrò, l’altro, senza dirle niente, le tolse il fazzoletto dal capo, rivelando una lucente chioma azzurra –Bulma…tu…non hai capito nulla- usò il suo solito tono ma…era come ovattato –Quel grazie…tu lo hai inteso male io…- -Cosa intendevi…- -Intendevo…ma non sono riuscito a dirtelo in modo migliore, volevo dirti questo: grazie per essere entrata nella mia vita-

A Bulma si riempirono gli occhini lacrime –Dunque tu…- -Si, io sono venuto a cercarti. So che ti sembrerà strano detto da uno come me ma…mi sei mancata e ora che ho perso il resto, titolo nobiliare, fidanzata…mi sei rimasta solo tu-

La madre di Bulma, seguiva il tutto con interesse “ Oh! Com’è romantico!!!mi sto sciogliendo!”

Bulma non sapeva che fare, come reagire…posò una mano sui capelli umidi di lui, poi lo abbracciò –Dunque hai finalmente capito che ti serviva l’unica cosa che no potevi comprare…l’amore-

La signora Brief applaudì, mentre Vegeta sollevava Bulma e la faceva volteggiare sul grano maturo di inizio estate.

 

Ora manca solo l’epilogo…il Vegeta che ho qui rappresentato è più “romantico” del vero solamente perché alla fine è un uomo. Il Vegeta che conosciamo noi invece, nn è un uomo, ma un saiyan, quindi è naturale ke nn sia così…ma spero di esserci andata vicino!

 

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Capitolo 13
*** Epilogo ***


Risalve a tutte…vi propongo ora il mio ultimo cap…è un po’ corto ma spero lo apprezzerete…ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno seguito…e spero che continuare a farlo visto che ne ho già altre in mente

Risalve a tutte…vi propongo ora il mio ultimo cap…è un po’ corto ma spero lo apprezzerete…ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno seguito…e spero che continuare a farlo visto che ne ho già altre in mente!

Thanks forever

 

Hannon, gan girl, emyc, lilian evans, Kikk@93, heleamicachipss, linasyan, BulmaV, Shari_Aruna, Spoiler, bulma_92, Elly93, Elechan86….non smetterò mai di ringraziarvi!

 

Due bambini di pochi anni giocavano in un parco. Non un parco qualunque, ma bensì quello che si trovava nei quartieri alti. Con un trenino e una palla, riuscivano a creare il loro piccolo mondo ovattato e meraviglioso.

Uno si essi aveva folti a scompigliati capelli neri e un bel visetto simpatico, mentre l’altro portava un caschetto dal singolare colore viola chiaro.

-Ei Trunks, posso giocare anche io con il trenino?- chiese il morettino, inclinando la testa –Dai Goten, gli faccio fare un altro giretto e poi te lo passo, eih, ma perché hai quell’aria sorpresa?-

-Perché deve essere già tardi, uffa! C’è la tua mamma che sta venendo oltre-

Trunks si voltò e sbuffò –Hai ragione, io volevo giocare ancora con te!-

La donna dai capelli azzurri si avvicino ai due bambini, sorridendo –Trunks, è tardi, vieni, andiamo a casa- Poi accarezzò la testa dell’altro bambino –Tornerai domani a giocare con Goten-

I due bambini però aveva l’aria affranta, non si accorsero della donna mora che era apparsa dietro di loro –Vieni Goten, andiamo-

Bulma spostò lo sguardo su Chichi, l’altra lo ricambiò, con durezza.

Quattro anni erano passati eppure…le due donne non erano ancora riuscite a riappacificarsi.

E anche quel giorno, come tanti prima di quello, stavano per allontanarsi senza neppure degnarsi di un saluto.

Ma poi, Bulma parlò –Non credi che sia giunta l’ora di dimenticare?- l’altra, rimase sorpresa –Io non ho nulla da dimenticare- rispose, dura –In realtà neppure io. Alla fine abbiamo avuto tutte due ciò che volevamo-

I bambini guardavano le loro madri con la boccuccia aperta…non capivano nulla del loro discorso.

Ma a volte, Trunks si chiedeva perché la sua mamma non si mettesse a chiacchierare con la madre di Goten, con le madri degli altri bambini lo faceva.

La marchesa guardò l’altra con una specie di sorriso –In effetti, nessuna di noi due si può lamentare, anche se non capisco come tu abbia fatto a…- non terminò la frase –A preferire Vegeta a Goku? Eppure tu dovresti saperlo bene-

Restarono in silenzio per alcuni secondi, perse una a reggere l’una lo sguardo dell’altra –Stavamo per sposare gli uomini sbagliati, tutte e due- riprese Bulma –Dunque dovrei ringraziarti?- rispose l’altra, sarcastica –No, dobbiamo ringraziare il destino, se i nostri non si fossero incrociati…- -Non dirlo neppure per scherzo…a pensare che ora dovrei essere sposata con quell’arricchito di Vegeta…-

Bulma sfoggiò un sorriso amaro, come se Goku non fosse un arricchito…-Allora l’hai capito anche tu che questo rancore tra noi è inutile…considerando il fatto che Vegeta ha tacitamente allontanato il suo risentimento per Goku. Inoltre, immagino che Goku consideri Vegeta suo amico, o sbaglio?-

La mora si morse un labbro, Bulma aveva ragione; Goku aveva sempre tenuto in gran considerazione Vegeta. Non capiva perché ma…suo marito provava affetto verso Vegeta.

Goten strattonò l’orlo della gonna di sua madre –Uffa mamma, allora andiamo via o no? Altrimenti mi rimetto a giocare con Trunks!-

Ma Chichi non badò al figlioletto, continuò ad osservare l’azzurra.

Bulma prese la mano del figlio –Andiamo Trunks, tuo padre ci aspetta- e l’azzurra fece per allontanarsi –Aspetta- la voce imperiosa della marchesa la bloccò – Io non ti dico che diventeremo amiche dall’oggi al domani e neppure passato domani, ma…-

Bulma sorrise, voltandosi –Ho capito- percorse alcuni passi, poi riprese a parlare –A presto, Chichi-

Chichi si diresse con Goten verso la loro villa –Mamma, ma perché corri?- chiese il piccolo, notando che la madre aveva aumentato il passo –Nulla Goten, devo solo dare una bella notizia a tuo padre-

Goten la guardò stupito, certo che gli adulti erano proprio strani…

 

                                                                   THE END

 

 

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