Your promises looks like lies

di HeavenMayBurn
(/viewuser.php?uid=7211)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Was it a dream? ***
Capitolo 2: *** Is this the only evidence… ***
Capitolo 3: *** …That Proves it… ***
Capitolo 4: *** A photograph of you and I ***



Capitolo 1
*** Was it a dream? ***


.Your Promises looks like lies.

By Niamh

 

(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e  non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

 

Capitolo Uno.

Was it a dream?

 

 

 

Colin Farrell si accese una sigaretta, mentre con una mano cercava il cellulare per chiamare il suo agente.

Se tutto andava bene, poteva ottenere una parte davvero importante per un film che si sarebbe dovuto girare verso la fine di aprile in Europa. Tutto dipendeva da come si giocava le sue carte.

Il giorno dopo ci sarebbe stato un party in Sunset Boulevard, e lui sapeva come comportarsi.

Bastava che leccasse il culo a qualche produttore importante, e il gioco era fatto.

Sì, decisamente la parte sarebbe stata sua.

Schiacciò la sigaretta sotto la suola della scarpa di Prada da 300$ e fece segno al primo taxi che vide di fermarsi.

Diede un’occhiata nervosa all’orologio.

Merda, era in ritardo. Questa volta non gliel’avrebbe perdonato.

Prese il cellulare e velocemente digitò un messaggio. “Ciao Lily.. scusa, sono bloccato nel traffico. Appena arrivo in hotel ti chiamo. Un bacio. Col”

Lily, o meglio Lilian Coltrane, era una giovane modella, di 23 anni, che si era appena affacciata sulle passerelle di NY. Uscivano da quasi un mese ormai.

Ma non sarebbe durata molto. Colin lo sapeva.

Perché non era mai successo che una realzione durasse, da quando era finita con Jared. Forse perché lui non aveva neanche la voglia di farla durare.

Ci aveva provato.

Nonostante tutto, ci aveva provato davvero a fare funzionare la sua vita. 

Ma una mattina, esattamente due mesi dopo che gli aveva chiesto di sposarlo, aveva capito che non ci sarebbe riuscito.

Perché con Jared era tutto troppo strano, incalcolabile e imprevedibile per fare dei progetti.

E era in questo che aveva sbagliato. Si era lasciato andare a pianificazioni scoordinate del loro futuro.

E quella mattina si era semplicemente reso conto che non poteva. Non poteva continuare a stare con lui, perché era diventato tutto troppo anormale. Dubitava addirittura che, se le cose non fossero andate come dovevano, lui c’e l’avrebbe fatta a sopportare quello che sarebbe venuto dopo.

Si era ritrovato a essere spaventato dal futuro, come mai prima d’ora.

Stare insieme a Jared lo terrorizzava quasi quanto non vederlo. Perché i legami più importanti sono sempre quelli più sottili, facili da distruggere.

E tu non puoi sapere quando finisce un amore, perché finisce e basta, senza lanciare segnali d’avvertimento.

A un certo punto aveva deciso di riprendere in mano la situazione. E lo aveva lasciato, era scappato, deciso a ritrovare il controllo della sua vita.

Si odiava per questo, e era sicuro che i sentimenti di Jared non fossero tanto diversi.

Era ritornato alla vita di sempre, sicuro che sarebbe riuscito a dimenticare tutto.

Ma erano passati più di sei mesi, e non aveva dimenticato nulla.

Il volto di Jared era davanti a lui quando scopava con una ragazza incontrata in un pub, troppo ubriaco per ricordarne il nome; quando alla radio sentiva una nuova canzone del suo gruppo, sicuro che, tra le righe parlasse di loro; in ogni singolo istante.

Ma più cercava di allontanare il suo ricordo, più esso lo punzecchiava, si insinuava in ogni piccolo angolo della sua mente.   

Sbadigliò appoggiando la testa all’indietro e fissando le luci fredde di LA.

Fra qualche secondo sarebbe arrivato.

Avrebbe portato Lily a cena fuori, e poi, avrebbe bevuto così tanto, che anche se il volto di Jared gli sarebbe apparso nella testa, sarebbe stato così confuso da non riconoscerlo.

 

***

 

Colin entrò con Lily sotto braccio nel salone dell’hotel.

Lei sorrise. I capelli biondi, lunghi e lisci gli incorniciavano il viso, scendendo fino alle spalle. Aveva un trucco azzurro abbastanza pesante intorno agli occhi castani e un vestito lilla, lungo fino a metà della coscia.

Probabilmente era un po’ fuori luogo, ma Colin non aveva avuto voglia di farglielo notare.

Si sorprese a pensare a come sarebbe stato andare a quella festa con Jared, fingendo di incontrarsi per caso. Avrebbero parlato con i produttori, i giornalisti, ogni persona presente e facendo finta di ignorarsi a vicenda.

Poi, quando nessuno guardava, si sarebbero scambiati un occhiata, uno sguardo o un sorriso… Nessun altro se ne sarebbe accorto. Magari, mentre Colin stava prendendo un drink, casualmente anche a Jared sarebbe venuta sete, e così le loro mani si sarebbero sfiorate. Sarebbe stato un gesto discreto, ma troppo studiato per essere casuale.

Sarebbe stato il loro piccolo segreto.

Alzò lo sguardo, e la persona che vide gli fece gelare il sangue nelle vene.

Non era possibile.

Jared..?

Che cosa cazzo ci faceva lì?

Probabilmente a furia di pensarci, aveva finito per diventare pazzo.

No, il modo in cui si muoveva era troppo reale.

Ok, e adesso? Come avrebbe fatto a non mandare a puttane tutti i ragionamenti logici che da 6 mesi caratterizzavano la sua vita?

 

 

    To Be Continued…

 

[NdA: Allora, eccomi di nuovo qui. Pensavate di esservi liberati di me, e invece no buahahahah xD

Allora, questa storiella, che durerà non più di 4 capitoli, è il piccolo sequel di “Bury Me”

Quindi se non l’avete ancora letta, correte, e magari lasciateci anche qualche altra recensione, che mi gasano sempre xDD

Questo primo capitoletto è più che altro un’introduzione, quindi non siate troppo cattivi con lui…

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato “Bury Me”, soprattutto per l’ultimo capitolo di cui non ho avuto modo di mettere i ringraziamenti, e anche quelli che magari saranno così cucciolotti da commentare anche questo :-**]

Un bacione e al prossimo capitolo.

Niamh

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Is this the only evidence… ***


Capitolo Due

Capitolo Due.

Is this the only evidence

 

Alzò lo sguardo, e la persona che vide gli fece gelare il sangue nelle vene.

Non era possibile.

Jared..?

Che cosa cazzo ci faceva lì?

Probabilmente a furia di pensarci, aveva finito per diventare pazzo.

No, il modo in cui si muoveva era troppo reale.

Ok, e adesso? Come avrebbe fatto a non mandare a puttane tutti i ragionamenti logici che da 6 mesi caratterizzavano la sua vita?

Continuò a fissarlo, mentre anche Jared, che si era accorto della sua presenza, faceva altrettanto.

Aveva lo sguardo brillante.

Dopo pochi secondi sulle sua labbra apparve un sorriso, come un ghigno divertito.

Che cazzo aveva da ridere?

Non c’era proprio nulla di divertente.

Improvvisamente Jared si voltò e uscì sulla terrazza.

Proprio in quel momento arrivò uno dei produttori del film, e Colin si girò verso di lui, sfoderando il migliore dei suoi sorrisi.

Parlava, ma la sua mente non era davvero lì, non ascoltava realmente. Avrebbe voluto seguire Jared fuori da quella porta, anche se non aveva idea di cosa avrebbe fatto dopo.

Magari l’avrebbe preso e scosso fino a fargli perdere i sensi, o preso a pugni finchè la mani non gli avessero fatto male, o baciato fino a togliere il fiato… Tutte le soluzioni erano valide, bastava che la smettesse di sorridere. Non aveva il diritto di farlo.

Perché erano sei fottuti mesi che, lui al contrario, non ci riusciva.

In ogni foto, in ogni intervista che faceva, quelli che venivano fuori erano solo espressioni studiate a tavolino, come se stesse recitando.

Orami non era il più padrone della sua cazzo di vita, era diventata un film.

Salutò l’ennesima persona con cui stava parlando, afferrò il suo drink e si diresse verso il giardino.

Appena fuori però non trovò Jared; ma suo fratello, Shannon [NdA: che naturalmente non si fa mai i cazzi suoi xDDD]

Nei mesi in cui lui erano stati insieme, Aveva imparato a convivere con la presenza di Shannon. Insomma, lui era arrivato prima di Colin, ci sarebbe stato se e quando le cose tra lui e Jared sarebbero finite, e Colin non aveva potuto fare altro che arrendersi all’idea che ci sarebbe stato anche “durante”.

Aveva annullato come minimo una decina di cene al ristorante, solamente lui e Jary; per passare la serata in tre, mangiando una pizza e andando al bowling.

Pazienza, l’aveva messo in conto.

Ma adesso che loro due non stavano più insieme, che cosa diavolo voleva?

Shannon ormai era a pochi metri da lui. Lo fissò e poi parlò.

-Che cosa ci fai qui, Farrell?-

Colin sorrise.

All’inizio pensava di stargli davvero antipatico, poi una sorta di apatia, poi leggera amicizia, e infine odio puro.

Anche se forse non aveva tutti i torti. Se qualcuno avesse scaricato Eamon a pochi mesi dall’altare come minimo l’avrebbe preso a pugni; Shannon era stato anche troppo buono.

-Sai com’è, sto lavorando.-

Shan fissò la birra che aveva in mano, e ne bevve lentamente un sorso, prima di rispondere.

-Molto interessante… Peccato che non ci sia praticamente nessuno qui fuori… Cos’è, ti sei perso?-

, davvero divertente” –Mi è sembrato di vedere tuo fratello…-

-Già, si è sentito male… Ha detto che gli veniva da vomitare e se ne è andato… curioso che la nausea gli sia venuta dopo averti guardato in faccia, né Farrel?!- Dalle labbra di Shannon uscì una risata stridula, che non fece altro che irritare Colin ancora di più.

-Si, certo, come ti pare… Se non ti dispiace me ne torno dentro, o gli altri penseranno che mi sono perso- disse voltandosi.

Voleva andarsene da lì.

Non trovare Jared era stato un segno. Voleva dire che le cose non avrebbero potuto tornare come prima, l’idea di cercarlo era stata solo una pazzia.

Sarebbe tornato nel salone, avrebbe preso Lily sotto braccio e fatto finta che non fosse accaduto nulla.

Shannon gli afferrò il polso violentemente, obbligandolo a voltarsi.

-Sai Farrell, quando hai mollato Jay non ti ho detto nulla… Jared non voleva che mi intromettessi; ma…- Shannon alzò un sopracciglio e aumentò la presa sul suo braccio –Ma, entra di nuovo nella sua vita, e ti prometto, anzi no, ti giuro che te ne pentirai… Lascialo stare, ha già sofferto abbastanza-

Lo lasciò andare e si allontanò accendendosi una sigaretta.

Colin tornò dentro al salone e sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi. Era vuoto e senza significato.

 

    To Be Continued

 

[NdA: Hola ^^

Uffi… ho troppe fict in sospeso, è per questo che per aggiornare ci metto un po’ -_-“ E tra l’altro, sabato parto e sto via una settimana, quindi non ho proprio idea di quando potrò aggiornare di nuovo -_-

Anyways ecco che la storia continua… naturalmente Shannon doveva comparire anche qui *__*

Thanks to:

-Mercoledì: Grassie *__* Spero che ti piaccia anche questo capitolo :-**

-Linkin Park: Eheheh vedrai che fra poco Jared non  potrà più scappare e si troverà faccia a faccia con Colin  Muahahaha xDD  [NdJared: °__°] Grazie per il commento =**

-Jaryshanny: Uddio grazie *__* mi fa tantissimo piacere che ti piaccia *stupido gioco di parole -_-* Comunque sì!! La modella adesso scomparirà xDDDD Mi serviva solo per far vedere che Colin era sempre rimasto il solito -_- :-**

-Kiki: Grazie, spero ti piaccia anche questo capitolo ^_^]

Ok, saluti e baci, ci sentiamo nel prossimo capitolo ^^

Love ya <3

Niamh

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** …That Proves it… ***


Capitolo Tre

Capitolo Tre.

That Proves it


La mattina dopo Colin si sveglio presto. Aveva dormito poco e male.

Era l’idea di averlo rivisto a fargli quel effetto.

Aveva capito che Jared faceva ancora parte del suo mondo; vi era rientrato per meno di cinque minuti e lo avrebbe condizionato per le prossime settimane.

Era questo che intendeva quando l’aveva lasciato.

Una parte di lui, quella che era nata in Marocco quando l’aveva conosciuto, continuava a dirgli che l’essere dipendente  da Jared era la cosa migliore che potesse capitargli. L’altra invece, quella che conosceva da 29 anni, non faceva altro che ripetergli di correre il più lontano possibile.

Frugò nella sua valigia per cercare qualcosa di decente da indossare e diede uno sguardo a Lily, addormentata tra le coperte.

Quel pomeriggio avrebbe dovuto andare a prendere James, e sicuramente non se la sarebbe portata dietro.

Da quando Jimmy era nato era uscito con tantissime persone, ma l’unica che era venuta con lui quando doveva passare del tempo con suo figlio era stato Jared. Anche Jimmy sembrava adorarlo.

Lasciò sul comodino accanto a Lilian i soldi per un taxi e un bigliettino su cui c’era scritto che l’avrebbe richiamata. Dubitava che in realtà l’avrebbe fatto. [NdA: Che stronzo, poveraccia è__é]

Dopo avere fatto l’ennesima intervista andò da Kim.

Il giornalista gli aveva fatto le stesse identiche domande, e Colin aveva risposto con frasi fatte e sorrisi di circostanza. Si chiese se quelle risposte interessassero ancora a qualcuno.

Si sorprese quando non trovò la tata alla porta, ma Kim stessa.

Perfetto, la giornata non faceva altro che peggiorare.

-Jimmy è pronto?- chiese senza nemmeno salutarla. Non c’e ne era il bisogno, e sicuramente se lui lo avesse fatto lei lo avrebbe mandato al diavolo, considerandola una presa per il culo.

-Jess lo sta finendo di preparare- disse lei sedendosi sul divano e accavallando le gambe.

Jess era la ragazza che si occupava di James quando Kim non c’era, o più semplicemente era troppo ubriaca o fatta per badare a suo figlio. A Colin piaceva, gli sembrava dolce e riservata.

-Allora- cominciò la donna con un mezzo sorriso –Ho sentito di te e Jared…-

Nonostante si fossero lasciati da quasi sei mesi era riuscito a evitare di parlarne con lei; ma il loro era un ambiente in cui i segreti non rimangono tali per molto tempo.

Colin non rispose e vide il sorriso di Kim diventare più grande. Sapeva di avere toccato il tasto giusto per ferirlo.

-Sai, alla fine lo sapevamo tutti che non sarebbe durata; anche se, stronzi uguali, magari eravate fatti per stare insieme-

Colin sentì le mani prudere, ma si impose di stare calmo. Prendere a pugni la madre di suo figlio non era la cosa più consigliabile da fare.

-L’ho visto un mese fa ad un party… Era con suo fratello e i suoi amichetti del cazzo. Appena mi ha riconosciuto se ne è andato con la coda tra le gambe… Dio, che tristezza che mi fa, doveva essere proprio cotto-

Rise. Questa volta Colin non riuscì a trattenersi, le ristate di Kim gli stavano sfondando i timpani e sentiva la rabbia fargli tremare le braccia.

Gli strinse la camicetta con una mano e la obbligo ad alzarsi.

-Stammi bene a sentire Kim…- sputò il suo nome dalle labbra cercando di fargli vedere che nonostante quelle parole l’avessero ferito, l’avevano fatto anche incazzare sul serio, e lei avrebbe fatto bene a rendersene conto in fretta –Spara stronzate su di me con i giornali… Forza, vai a dirgli che sono un alcolizzato con deliri di onnipotenza! Tanto non mi interessa neanche più, sarebbe solo merda che esce dalla bocca di altra merda… Ma prova a dire qualcosa su Jared… Prova a dire qualcosa di male alle persone che amo e ti prometto, anzi no, ti giuro che ti distruggerò… Ti farò rimpiangere tutto e pagherai con gli interessi-

-Attento a quello che dici, Farrell- bisbigliò lei tra i denti senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.

Alle loro spalle sentirono Jess che si schiariva la voce.

Velocemente si allontanò da Kim e sorridendo si avvicinò al figlio. Jimmy non doveva capire tutto l’odio che provava per lei.

-Riportalo a casa domani a mezzogiorno e sii puntuale- disse acida.

Colin prese in braccio James, mentre con l’altro braccio afferrava il suo borsone e uscì senza replicare.

 

***

 

Jared camminava lentamente, guardandosi in giro come se fosse la prima volta che vedeva Los Angeles.

Shannon lo aveva praticamente obbligato a uscire.

Il tour aveva subito una pausa di qualche settimana e erano tornati in California.

La sera prima lo aveva rivisto. Era come se gli istanti non fossero mai passati.

Non avrebbe mai imparato la lezione, non se c’era Colin di mezzo.

Lui lo aveva fissato e a Jared era comparso un piccolo sorriso sulle labbra. Perché, vedendolo in quel momento, con un drink in mano e quella ragazza uguale a mille altre sotto braccio, aveva capito che la vita di Col non era migliore della sua. Si era preso una piccola rivincita.

Però quando Colin aveva cominciato ad avvicinarsi a lui aveva provato una strana sensazione; come se fosse stato vittima di crisi di panico.

Non voleva vederlo perché incrociare i suoi occhi da vicino avrebbe voluto dire correre il rischio di cancellare l’immagine d’odio che aveva costruito e perdonarlo. Sarebbe tornato a essere suo, perché era quello l’effetto che gli faceva Colin.

Anche Shannon aveva notato la presenza dell’irlandese al party e, capendo l’umore del fratello, la mattina dopo l’aveva letteralmente trascinato con lui e Tomo.

Gli dispiaceva avergli rovinato il pomeriggio con il suo ragazzo, ma era grato a Shannon di non averlo lasciato solo.

Improvvisamente notò che Shannon e Tomo, che camminava leggermente più avanti di lui, si erano fermati.

Alzò lo sguardo e lo vide.

 

***

 

Colin aveva deciso di portare suo figlio al parco giochi quel pomeriggio. Ogni tanto alzava lo sguardo e guardava Jimmy andare sulle altalene per poi tornare a vagare tra i suoi pensieri.

-Jary- sentì dire il bambino mentre batteva le mani.

Perfetto, ora ci si metteva anche suo figlio.

-Papà…- ripeté James puntando il ditino verso il marciapiede –C’è Jary-

Ed era la verità.

Jared era davanti a lui. Lo stava fissando, i capelli erano cortissimi e gli occhi più blu di quanto li ricordasse.

Prese suo figlio in braccio e si avvicinò lentamente.

Solo in quel momento notò la presenza di Shannon e Tomo; per un secondo si era illuso che ci fosse solo lui. 

James continuava a ridere e a battere le mani.

Si sporse dalle braccia di suo padre fino a dare un bacio sulla guancia a Jared. Lui sorrise.

-Ciao bellissimo… che stavi facendo?- cercò di focalizzare l’attenzione sul piccolo sebbene sentiva gli occhi di Colin su di se.

-Io andavo sui giochi- disse indicando le altalene.

-Mi sei mancato Jay- disse Colin tutto d’un fiato. Sentì Shannon sbuffare e Jared puntare lo sguardo a terra. –Ti va di parlare un po’? Ti offro un caffè-

Jared si girò verso Tomo e suo fratello.

Era come se stesse aspettando che loro gli offrissero ragioni per non accettare, perché da solo non le trovava.

“E se non le trova in se stesso” pensò Tomo “Vuol dire che non ci sono davvero”

-Mi pare che tu sia già impegnato- rispose Jared guardando James.

Tomo prese la parola –Io e Shannon possiamo portarlo di nuovo sulle giostre- Jimmy rise entusiasta –Dopotutto non sarebbe la prima volta che ci occupiamo di lui-

Shannon lo guardò e Tomo gli fece capire che non doveva fare domande.

Colin si stupì. Shan doveva essere davvero innamorato se, oltre che non mettere in atto le sue minacce, lo aiutava in quel folle piano di riconquista che si era messo in testa.

-Allora, andiamo?- 

 

    To Be Continued

 

[NdA: Eccomi qui!

Prima di tutto ho una rettifica da fare… avevo detto che questo sequel sarebbe durato solo 4 capitoli? Ebbene non è più propriamente così!

Ovvero, “Your Promises Looks Like Lies” finirà davvero al capitolo 4, ma poi ci sarà una terza parte della storia, perché Colin è stato un immenso coglione nel mollare Jary e lui non può essere così bamba dal riprenderselo subito, così Colin ora dovrà sudare se vuole tornare con lui! Muahahaha ben gli stà!

Non ho idea di come fare la terza parte, ci penserò in questi giorni ^.-

Thanks to:

-Kiki: Certo! Shannon è sempre presente xDD Grazie per il commento, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo =)

-Jary_Shanny: Eccomi qui ^^ Oddio grazie per i complimenti, mi dispiace di averti lasciato di nuovo in sospeso :/ va bhe, le cose si sistemeranno fra un po’… muahaha mitico Shannon! Baciuz :-***

-Ginny Potter: Uddio grazie *__* *me si sorprende sempre quando scopre nuovi lettori ç_ç* Perché Farrell è stato così coglione da mollarlo? Lo scopriremo nella prossima puntata xDDDD Scherzi a parte, grazie per il commento :-**

-Mercoledì: Grazie per il commento! Mentre scrivevo mi immaginavo Shannon che dava un testa a Colin o che lo scoteva.. mi sembra il tipo da maniere forti xD poi ho deciso di non descriverlo più sclerato di quanto non fosse già xDD Baciuz  :-**

-Lulamae: Ma io sono felicissima di trovarti anche qui! Punto primo: Davvero ti è piaciuta la parte di Tomo&Shan? Era il pezzo in cui ero più in dubbio… E davvero è piaciuta anche a altri?? *me è sempre più stupefatta* awwh! Grazie :-** Punto Due: Muahaha sììì convertiamo le anime innocenti allo slash xDDD Ecco, all’inizio Linds l’avevo esclusa a priori perché meno la vedo/nomino/leggo/scrivo di lei meglio sto, ma ora che ho deciso di fare una terza parte non escludo nulla. Punto Tre: Ebbene sì! Ammetto che all’inizio Tomo non era proprio previsto, ma tutti i tuoi complimenti mi hanno convinto a fargli fare un cameo, vedrai nel prossimo capitolo ^.- Baciuz e grazie :-**

-LostWithe: Muahahaha sìì xDD Stupido, stupido Farrell -_- Grazie per il commento, spero ti piaccia anche questo capitolo ^^

Grazie anche a chi ha solo letto e alla prossima :-**]

Kisses

Niamh

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** A photograph of you and I ***


Capitolo Quattro

Capitolo Quattro.

A photograph of you and I

 

 

-Che cosa hai in mente?- chiese Shannon mentre Tomo sorrideva a Jimmy che andava sull’altalena.

-Nulla…- rispose il chitarrista alzando le spalle.

-Che cosa vuol dire “nulla”? Lo stai aiutando a riprendersi Jary! Prima non ho detto nulla perché ti amo e mi fido di te, ma…-

-Tu lo sai che all’inizio Ivana non ti sopportava?-

Shannon alzò un sopracciglio -Ma se tua sorella mi adora-

-Balle, è solo una brava attrice. Cioè, magari adesso ti vuole bene, ma ti assicuro che è un sentimento nato recentemente-

-E perché mai?-

-Bhe, per tutto quel tira e molla che c’era tra di noi, suppongo… Per il fatto che eravamo sempre insieme ma non lo eravamo mai davvero… Però quando sei venuto a stare a casa mia mi ha telefonato e mi ha detto che se noi ci amavamo lei era felice-

-Vieni al punto, Tomi- esclamò il batterista. Lui odiava i giri di parole.

-Quello che voglio dire è…- rispose prendendogli la mano e stringendola tra le sue –E’ che tu sei suo fratello, e devi stare dalla sua parte sempre e comunque-

-Ma tu hai visto cosa gli ha fatto l’ultima volta?! Cristo, è l’unico che l’abbia mai fatto soffrire così-

-Ed è anche l’unico che l’abbia reso così felice… Potrebbe essere l’occasione giusta, sai quanto Jay lo ama; e se non sarà così noi due saremo li per lui- strinse più forte la sua mano –Tu non sei suo padre, non puoi obbligarlo a fare nulla, puoi solo rimanergli vicino-

-E’ così sbagliato desiderare il meglio per il proprio fratello?- chiese. Ora che Tomo gli aveva demolito il suo piano pezzo per pezzo non sapeva più cosa fare.

Tomo sorrise –Certo che no, ma non puoi evitare che soffra; non potresti riuscirci perché amare vuol dire soffrire-

Shannon lo baciò. –Io ti faccio soffrire?- gli domandò sulle labbra.

Tomo ridacchiò e Shannon pensò di non averlo mai amato tanto.

-Bhe, un po’; ma alla fine senza il dolore non riusciremmo neanche ad apprezzare quando siamo felici, vero?-

Shannon gli diede un bacio sul naso. –Ti adoro quando sei così saggio!-

 

***

 

-Allora?- chiese Jared appoggiando il menu sul tavolino e aspettando che il cameriere si fosse allontanato.

Era da quasi dieci minuti che Colin lo guardava in silenzio. Se stava cercando di farlo incazzare ci stava riuscendo bene.

Colin cercò di trovare parole decenti da dire nonostante avesse la gola secca.

-E’ da tantissimo che non ci vediamo…- cominciò per cercare di iniziare una conversazione normale. Non poteva accennare a quanto si sentisse solo dopo che Jared aveva usato quel tono.

-Tutto questo è ridicolo- esclamò Jared guardandosi intorno. Quando vide che molta della gente seduta ai tavolini si era girata verso di lui, continuò con un tono della voce più basso –Fai tutto questo casino e poi… E poi questo è tutto quello che hai da dire?-

Colin perse la pazienza.

Era venuto radunando tutto il suo coraggio, ma la voce di Jared era acida e i suoi occhi lo fissavano come se avessero potuto disintegrarlo. Come avrebbe potuto dirgli la verità dopo aver letto quello sguardo sul suo volto?

-Vaffanculo Jared! Io ero venuto qui con le migliori intenzioni, sai cosa volevo dirti? Che sono stato un coglione, che mi manchi e che non sto bene adesso che non sei più nella mia vita; ma se vuoi continuare a fare la regina dei melodrammi, allora l’unica cosa che ti dico è fanculo!-

-Sono io che mando affanculo te! Credi di potermi scaricare e poi riprendermi quando vuoi, vero, razza di stronzo? Bhe, notiziona: non funziona così. Questo non è un cazzo di gioco!-

Vennero interrotti dal cameriere che si schiariva la gola. Dal suo sguardo tutti e due capirono che gli aveva riconosciuti anche perché stavano dando spettacolo.

Il ragazzo appoggiò le due tazzine di espresso sul tavolino di marmo e porse a Colin il bigliettino con il conto. Lui tirò fuori il portafoglio e in quel momento cadde un piccolo foglio di carta.

Jared lo prese per curiosità e lo guardò, girandoselo tra le mani.

L’espressione che Colin lesse sul suo volto fu incredibile. Era un miscuglio tra stupore, rabbia, gioia, malinconia, tristezza, amore e odio. E Colin sorrise quando si rese conto di essere ancora in grado di leggere dentro Jared, proprio come quando stavano insieme.

Il cameriere prese i soldi e si allontanò velocemente, ma nessuno dei due se ne accorse.

-Che cosa significa questa?- 

Colin sorrise nuovamente, forse per la confusione di Jared o perché era tornato indietro tra i riccordi.

Era una fotografia scattata l’estate prima.

Sorprendentemente sia lui che Jary erano riusciti a ritagliarsi un weekend tutto per loro. Aveva prenotato una camera a Malibù e si erano chiusi dentro, dimenticando il resto del mondo. Però, l’ultimo pomeriggio di quella vacanza, Jared aveva insistito perché uscissero così da passeggiare sulla spiaggia e fingere di essere una coppia normale.

Dopo aver preso un gelato si erano fermati davanti a una macchina che faceva le fotografie istantanee. Avevano scelto la cornice più buffa e fatto le facce più strane.

Poi avevano le avevano divise. Una foto-tessera era andata a Jared e Colin si era messo l’altra nel portafoglio.

Non ricordava di essersi mai divertito tanto con nessuno durante una vacanza.

-E’ lì da quando l’abbiamo scattata- disse semplicemente alzando le spalle.

-Già… ormai è l’unica cosa rimasta di noi- disse tristemente riappoggiandola sul tavolo, poi alzò lo sguardo e lo fissò. Era la prima volta che lo guardava veramente da quando si erano incontrati di nuovo.

-Io non posso farlo…- disse mordendosi un labbro –Non posso permetterti di farlo di nuovo. Mi hai già spezzato il cuore una volta e ci ho messo sei mesi per cercare di riattaccare i pezzi insieme. Se io te lo lasciassi fare ancora si disintegrerebbe per sempre-

Colin voleva replicare; voleva dire che non l’avrebbe rifatto di nuovo perché altrimenti anche lui si sarebbe disintegrato al suolo, che poteva chiedergli scusa un milione di volte, l’importante era chele cose tornassero a posto. Era pronto a fare qualsiasi cosa. Ma le parole non sembravano venire fuori e lui si limitò a fissare la sua tazzina di caffè che si stava raffreddando.

Quando alzò gli occhi Jared non c’era più, e l’unica cosa che Colin fece fu rimettersi la foto nel portafoglio e uscire dal bar.

Jared aveva ragione, quello era tutto ciò che rimaneva di loro.      

 

    The End.

[NdA: Ed ecco che ho finito anche questa! Yeah!

Per il seguito non ho idea di quanto dovrete aspettare, probabilmente finché non mi verrà in mente una trama decente. Che vivrà vedrà!

Caspiterina quanti commenti *__*

Prima di tutto ringrazio chi ha letto solamente senza commentare, perché io mi gaso anche solo quando vedo che la aprite in così tanti *O* E poi chi ha commentato gli scorsi capitoli e anche chi ha commentato Bury Me.

Vi lovvo tanto :-**

Per questo capitolo ringrazio:

-xandrina: Colin ha ancora tutta un’altra fict per farsi perdonare, così la prossima volta ci pensa due volte prima di scaricare Jared xDDD Grazie per il commento :-***

-Jary_Shanny: *Me è terrorizzata perché ha paura di vedere scomparire Jared e Shan da un momento all’altro* Visto che Jared non ha gettato ancora la spugna, che ne dici, gli proponiamo di fare una scappatina in Italia prima di rimettersi con Colin? xDDD Bacione :-**

-Mercoledì: Non ho continuato troppo presto, sorry =/ Cmq per farmi perdonare, Shannon e Tomo hanno fatto la loro piccola apparizione xD Kisses :-**

-Kiki: Spero di averti accontentato. E poi hai ragione, Colin vive il mio sogno e cosa fa? Lo scarica! Non si fa! Certa gente ha tutte le fortune e le butta nel cesso -_- Kisses :-**

-Lostwithe: No problem ^.- E sì, Colin deve essere controllato, povero Jay xDD Grazie per il commento, spero ti sia piaciuto anche questo. Kisses :-**

-Lulamae: Ecco i tuoi piccioni =) In effetti è grazie a te se sono riapparsi xD Va bhe, in effetti questo non è proprio un finale ma va bhe, devo pur lasciarvi con qualcosa in sospeso =P

-Ginny_Potter: Muahahaha bellissima la Sirenetta *Me è una vera fanatica dei cartoni della Disney <333* Eh, Farrell si è reso conto dei suoi errori, ma ahimè, Jared non vuole dargliela vinta subito xDD Grazie per la recensione :-**

Grazie ancora a tutti e ditemi cosa ne pensate di questo capitolo.

Un bacio e ci vediamo appena mi deciderò a postare l’ultima parte :-** ]

Baciuz-baciuz

Niamh

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=142034