.Your Promises looks like lies.
By Niamh
(N.b. "Tutti i personaggi di questa
storia sono maggiorenni e non mi
appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è
scritta a scopo di lucro")
Capitolo Uno.
Was it a dream?
Colin Farrell si accese
una sigaretta, mentre con una mano cercava il cellulare per chiamare il suo
agente.
Se
tutto andava bene, poteva ottenere una parte davvero importante per un film che
si sarebbe dovuto girare verso la fine di aprile in Europa. Tutto dipendeva da
come si giocava le sue carte.
Il
giorno dopo ci sarebbe stato un party in Sunset
Boulevard, e lui sapeva come comportarsi.
Bastava
che leccasse il culo a qualche produttore importante,
e il gioco era fatto.
Sì,
decisamente la parte sarebbe stata sua.
Schiacciò
la sigaretta sotto la suola della scarpa di Prada da
300$ e fece segno al primo taxi che vide di fermarsi.
Diede
un’occhiata nervosa all’orologio.
Merda, era in ritardo. Questa volta non
gliel’avrebbe perdonato.
Prese
il cellulare e velocemente digitò un messaggio. “Ciao Lily..
scusa, sono bloccato nel traffico. Appena arrivo in hotel ti chiamo. Un bacio.
Col”
Lily,
o meglio Lilian Coltrane, era
una giovane modella, di 23 anni, che si era appena affacciata sulle passerelle
di NY. Uscivano da quasi un mese ormai.
Ma
non sarebbe durata molto. Colin lo sapeva.
Perché
non era mai successo che una realzione durasse, da quando era finita con Jared. Forse
perché lui non aveva neanche la voglia di farla durare.
Ci
aveva provato.
Nonostante
tutto, ci aveva provato davvero a fare funzionare la sua vita.
Ma
una mattina, esattamente due mesi dopo che gli aveva chiesto di sposarlo, aveva
capito che non ci sarebbe riuscito.
Perché
con Jared era tutto troppo strano, incalcolabile e
imprevedibile per fare dei progetti.
E
era in questo che aveva sbagliato. Si era lasciato andare a pianificazioni
scoordinate del loro futuro.
E
quella mattina si era semplicemente reso conto che non poteva. Non poteva
continuare a stare con lui, perché era diventato tutto troppo anormale.
Dubitava addirittura che, se le cose non fossero andate come dovevano, lui c’e
l’avrebbe fatta a sopportare quello che sarebbe venuto dopo.
Si
era ritrovato a essere spaventato dal futuro, come mai prima d’ora.
Stare
insieme a Jared lo terrorizzava quasi quanto non
vederlo. Perché i legami più importanti sono sempre quelli più sottili, facili
da distruggere.
E
tu non puoi sapere quando finisce un amore, perché finisce
e basta, senza lanciare segnali d’avvertimento.
A
un certo punto aveva deciso di riprendere in mano la situazione. E lo aveva
lasciato, era scappato, deciso a ritrovare il controllo della sua vita.
Si
odiava per questo, e era sicuro che i sentimenti di Jared
non fossero tanto diversi.
Era
ritornato alla vita di sempre, sicuro che sarebbe riuscito a dimenticare tutto.
Ma
erano passati più di sei mesi, e non aveva dimenticato nulla.
Il
volto di Jared era davanti a lui
quando scopava con una ragazza incontrata in un pub, troppo ubriaco per
ricordarne il nome; quando alla radio sentiva una nuova canzone del suo gruppo,
sicuro che, tra le righe parlasse di loro; in ogni singolo istante.
Ma
più cercava di allontanare il suo ricordo, più esso lo punzecchiava, si
insinuava in ogni piccolo angolo della sua mente.
Sbadigliò
appoggiando la testa all’indietro e fissando le luci fredde di
LA.
Fra
qualche secondo sarebbe arrivato.
Avrebbe
portato Lily a cena fuori, e poi, avrebbe bevuto così tanto, che
anche se il volto di Jared gli sarebbe apparso
nella testa, sarebbe stato così confuso da non riconoscerlo.
***
Colin entrò con Lily sotto braccio nel salone dell’hotel.
Lei
sorrise. I capelli biondi, lunghi e lisci gli incorniciavano il viso, scendendo
fino alle spalle. Aveva un trucco azzurro abbastanza pesante intorno agli occhi
castani e un vestito lilla, lungo fino a metà della coscia.
Probabilmente
era un po’ fuori luogo, ma Colin
non aveva avuto voglia di farglielo notare.
Si
sorprese a pensare a come sarebbe stato andare a quella festa con Jared, fingendo di incontrarsi per caso. Avrebbero parlato con
i produttori, i giornalisti, ogni persona presente e facendo finta di ignorarsi
a vicenda.
Poi,
quando nessuno guardava, si sarebbero scambiati un occhiata,
uno sguardo o un sorriso… Nessun altro se ne sarebbe accorto. Magari, mentre Colin stava prendendo un drink, casualmente anche a Jared sarebbe venuta sete, e così le loro mani si sarebbero
sfiorate. Sarebbe stato un gesto discreto, ma troppo studiato per essere
casuale.
Sarebbe
stato il loro piccolo segreto.
Alzò
lo sguardo, e la persona che vide gli fece gelare il sangue nelle vene.
Non
era possibile.
Jared..?
Che
cosa cazzo ci faceva lì?
Probabilmente
a furia di pensarci, aveva finito per diventare pazzo.
No,
il modo in cui si muoveva era troppo reale.
Ok, e adesso? Come avrebbe fatto a non mandare a puttane tutti i ragionamenti logici che da 6 mesi
caratterizzavano la sua vita?
To Be Continued…
[NdA: Allora, eccomi di nuovo qui. Pensavate di esservi
liberati di me, e invece no buahahahah xD
Allora,
questa storiella, che durerà non più di 4 capitoli, è il piccolo sequel di “Bury Me”
Quindi se
non l’avete ancora letta, correte, e magari lasciateci anche qualche altra recensione,
che mi gasano sempre xDD
Questo
primo capitoletto è più che altro un’introduzione, quindi non siate troppo
cattivi con lui…
Ringrazio
tutti quelli che hanno commentato “Bury Me”,
soprattutto per l’ultimo capitolo di cui non ho avuto modo di mettere i ringraziamenti, e anche quelli che magari saranno così cucciolotti
da commentare anche questo :-**]
Un bacione e al prossimo capitolo.
Niamh