It's Warblers time!

di Larriesh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day One: Incomplete. ***
Capitolo 2: *** Day Two: Lasciati Addolcire. ***
Capitolo 3: *** Day Three: Competizioni e Pattinaggio. ***
Capitolo 4: *** Day Four: Sorprese ***



Capitolo 1
*** Day One: Incomplete. ***


 

Day 1: Il calore del camino.

Protagonisti: Nick e Jeff, con la partecipazione del resto dei Warblers.

Rating: Verde.

Titolo: Incomplete.

 

 

 

Nick era accoccolato davanti al caminetto del suo chalet in montagna, mentre fuori imperversava una tempesta di neve. In mano aveva una scatola, piena di fotografie, che lo ritraevano adolescente, ai tempi della Dalton, piena di cianfrusaglie, piena di ricordi, piena di lui.

Nick sorrise, accarezzando le fotografie, prendendo in mano quei piccoli oggetti del suo passato. 

Perso nei suoi pensieri, non si accorse di suo marito che si era seduto accanto a lui, fino a che questi non gli aveva dato un bacio sulla guancia. 

Allora alzò gli occhi verso di lui, e sorrise. 

"Guarda che ho trovato in soffitta. Non pensavo di aver lasciato questa scatola qui. Ero convinto di avercela a casa, a New York." disse, mostrandogli il contenuto della scatola.

Jeff gli sorrise, e iniziò a rovistare in quella scatola con lui, fino a che non trovò una rosa, lasciata seccare tra le pagine di un libro, come suggeriva la forma schiacciata del fiore. Jeff la prese, e se la portò al viso, sfiorandola con il naso, lasciandosi andare ai ricordi. Quando aprì gli occhi, trovò Nick che lo fissava con uno sguardo perso sul viso del marito, tipico di chi ama quanto amavano loro. 

"Te la ricordi questa rosa, amore?" chiese Jeff, posandogliela sulla mano che Nick aveva allungato. 

Nick sorrise, prima di rispondere. "Certo che me la ricordo. È stato l'inizio di tutto." 

 

 

                        . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

Sedici anni prima.

 

 

"Nick!" esclamò una voce allegra, proveniente da un ragazzo dalla testa bionda, che aveva appena fatto irruzione nella sua stanza.

Nick si voltò, trovandosi di fronte Jeff, il suo migliore amico. "Ehi Jeff! Come mai sei piombato qui così?" gli chiese, curioso, posando il libro che stava leggendo.

L'amico lo prese per un gomito, trascinandolo fuori. 

Gli spiegò cosa stava succedendo mentre percorrevano i corridoi della Dalton, di corsa. "Wes ha indetto una riunione improvvisa. Blaine ha mal di gola. E nessun altro è all'altezza di Kurt per cantare con lui, nessuno si armonizza con la sua voce meglio di Blaine. Quindi, se Blaine non si riprende per le regionali di domenica, saremo noi due a cantare il duetto!" 

Nick spalancò gli occhi, fermandosi di botto. "Stai scherzando, vero?" 

Jeff tornò indietro, fermandosi di fronte all'amico. "Ma non capisci? Aspettiamo di avere un assolo da una vita! È la nostra occasione di far vedere quanto siamo bravi!" gli disse, con un sorriso che gli attraversava il viso. 

Cercò di scuotere Nick, ma questi sembrava paralizzato. "Nick! Dobbiamo andare alle prove!" 

Nick lo fissò con gli occhi in preda al panico. "E se sul palco sbaglio qualcosa? Se perdiamo per colpa mia?" 

Jeff sbuffò, e gli prese il viso tra le mani. "Nickie, ora ascoltami bene. Prima di tutto, dobbiamo ottenerlo questo duetto. Può darsi che Blaine guarisca. Ma se non dovesse farlo, noi daremo il meglio di noi sul palco. Poi chi vuoi che ci dica qualcosa con un visetto come il mio? Sono adorabile!" scherzò, riuscendo a far ridere Nick.

Nick prese un bel respiro, e poi disse solo: "Andiamo."

 

 

Entrarono in sala prove, appena in tempo per sentire Wes chiamare all'ordine gli Usignoli. 

"Bene! Oggi siamo qui perché l'Usignolo Blaine non è in grado di cantare.." iniziò a spiegare, ma fu interrotto da Blaine, che era rintanato tra le braccia di Kurt, mentre questo gli carezzava i capelli. "Momentaneamente." precisò Blaine, con voce roca.

Wes roteò gli occhi. "Questo non cambia il fatto che non sei in grado di esibirti. Ora, riprendendo il discorso prima che un uccellino impertinente mi interrompesse.."

Queste parole gli valsero un occhiataccia da parte di Kurt. "..siamo qui per sentire la performance degli Usignoli Duvall e Sterling!"

David si rivolse a loro. "Nick, Jeff, siete pronti?" chiese, sorridendo gentile.

I due amici annuirono, stringendosi la mano per un secondo. 

"Cosa ci canterete?" chiese Thad, curioso.

Jeff guardò Nick e disse: "Incomplete. Backstreet Boys." 

Nick annuì, colpito dalla scelta di Jeff. Lui adorava quella canzone, e soprattutto il testo, di cui amava le parole. Si sistemarono in centro alla sala, rivolti verso gli Usignoli, che li osservavano in attesa.

Ad attaccare fu Jeff, che cantò le prime parole voltandosi verso Nick e piazzando lo sguardo nel suo, cercando di trasmettergli quello che cantava.

 

Empty spaces fill me up with holes 

Distant faces with no place left to go 

Without you within me I can't find no rest 

Where I'm going is anybody's guess 

 

Per il ritornello, la voce di Nick si aggiunse a quella di Jeff. Le loro voci insieme erano davvero strepitose. Non raggiungevano la perfezione come quelle di Kurt e Blaine, però erano molto dolci. Si mescolavano bene, come il miele, quello bello denso. 

 

I've tried to go on like I never knew you 

I'm awake but my world is half asleep 

I pray for this heart to be unbroken 

But without you all I'm going to be is incomplete..

 

La seconda strofa la cantò Nick, e quando alzò gli occhi verso Jeff, qualcosa cambiò. La stanza intorno a lui non c'era più, e tantomeno i Warblers.. Era tutto bianco, un bianco accecante, che ti faceva venir voglia di chiudere gli occhi e di addormentarti per sempre. C'era solo più Jeff, e in particolare i suoi occhi, un oceano nel quale affogare dolcemente, un vortice di colore che ti trasportava giù in fondo e non ti lasciava risalire. Fu come se Nick imparasse a vedere in quell'istante, e prima fosse stato cieco. Sentì il cuore accelerare, e le mani iniziare a sudare. Un brivido gli percorse la schiena, e tutto ciò che voleva fare era correre da Jeff e baciarlo. Ma non poteva. Insomma.. Lui era innamorato di Jeff? da quando? Lo era sempre stato? 

La voce di Jeff interruppe lo scorrere dei suoi pensieri, riportandolo alla realtà. 

 

Voices tell me I should carry on 

But I am swimming in an ocean all alone 

Baby, my baby 

It's written on your face 

You still wonder if we made a big mistake 

 

La canzone sembrava parlare di lui. Come poteva aver nascosto dentro di lui i suoi sentimenti per Jeff?

 

I've tried to go on like I never knew you 

I'm awake but my world is half asleep 

I pray for this heart to be unbroken 

But without you all I'm going to be is incomplete 

 

I don't mean to drag it on, but I can't seem to let you go 

I don't wanna make you face this world alone 

I wanna let you go (alone) 

 

I've tried to go on like I never knew you 

I'm awake but my world is half asleep 

I pray for this heart to be unbroken 

But without you all I'm going to be is incomplete 

 

Incomplete  

 

Finirono di cantare la canzone a pochi centimetri di distanza; a Nick sarebbe bastato sporgersi un poco per baciare le labbra di Jeff, che ora gli sembravano così dannatamente invitanti.

Si riscosse quando intorno a loro partirono degli applausi, e si ritrasse, rivolgendo un sorriso timido agli amici. 

 

"Molto bravi" commentò Thad, e Wes e David annuirono. 

"Beh, vi faremo sapere." commentò David, e gli Usignoli lasciarono la sala.

 

"Nickie sei stato bravissimo!" disse un Jeff entusiasta abbracciando l'amico. 

"Anche tu Jeffie." sorrise Nick.

"La parte sarà nostra. Voglio bene a Blaine, ma spero che non si rimetta. Voglio cantare con te alle Regionali!"

Nick annuì, e mentre si dirigevano verso le loro camere, sbirciò di continuo Jeff, pensando che non ci fosse nulla di più bello al mondo.

 

 

"JEFF! Aprimi!" 

Nick stava bussando freneticamente alla porta di Jeff da ben cinque minuti, ma dall'interno non provenivano segni di vita. Stava per rassegnarsi ed andarsene, quando un Jeff in pigiama, con i capelli in disordine e uno sbadiglio sul viso aprì la porta. 

"Nick, perché diamine bussi alla mia porta alle 8 del sabato mattina?!" chiese assonnato, chiaro segno che aveva appena abbandonato il calore del letto.

Nick lo travolse entrando nella stanza, salutando Trent che si stava cambiando, ormai sveglio a causa di tutto quel frastuono.

Nick iniziò a saltellare per tutta la stanza, mentre Jeff e Trent si guardavano senza capire. 

Jeff si diresse verso l'amico, mettendogli le mani sulle spalle. 

"Nick, calmati. Ora siediti, e dimmi cosa succede." gli disse, cercando di farlo tranquillizzare. 

Nick lo guardò, buttandogli le braccia al collo, abbracciandolo stretto. "Jeff non puoi capire!" squittì, da qualche parte oltre la sua spalla.

Trent guardò interrogativo Jeff, alzando le spalle. "Nick, vuoi deciderti a parlare?" chiese, scocciato, e curioso all'inverosimile anche lui. 

Nick poté sentire Jeff annuire da contro la sua spalla, e si staccò dall'abbraccio, lasciando le mani sulle sue spalle. 

"Ho appena incrociato Wes nei corridoi. Abbiamo il duetto Jeffie!" esclamò entusiasta.

Jeff lo guardò a bocca spalancata, poi sorrise, un sorriso enorme, che non riusciva ad esprimere tutta la sua felicità. 

Si gettò su Nick, abbracciandolo stretto, squittendo felice della notizia appena ricevuta. 

Jeff prese la mano di Nick, e iniziarono a saltellare insieme per tutta la stanza, lanciandosi in coretti entusiasti, fino a che uno sconvolto Thad non aprì di colpo la porta. 

"Cosa sono queste urletta?" chiese, prima di rimanere pietrificato ad osservare Nick e Jeff così felici. Trent gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla. 

"Hanno saputo del duetto." gli spiegò. 

Thad scosse la testa, roteando gli occhi. "Wes non sa proprio tenere la bocca chiusa." 

"Andiamo a fare colazione?" chiese Trent. 

"Tutto pur di non farmi venire il diabete guardando questi due." annuì Thad, e uscirono, lasciando soli Thad e Jeff. 

Quando Nick e Jeff si calmarono iniziarono a parlare delle varie possibilità di duetto, quale canzone fosse meglio cantare. 

Le loro mani non si lasciarono per tutto il tempo in cui parlarono.

 

 

                          . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

Jeff si stava contorcendo le mani, dietro le quinte. Tra poco sarebbe toccato a loro. Kurt aveva appena terminato il suo assolo sul palco, e il numero di chiusura in cui lui e Nick avrebbero cantato il duetto sarebbe iniziato a momenti. 

Sentì Nick avvicinarsi e gli sorrise. "Tu non sei nemmeno un briciolo nervoso?" gli chiese. 

Nick scrollò le spalle. "No." 

Jeff rise. "Le parti si sono invertite allora. La settimana scorsa avevi il terrore di sbagliare."

Nick gli sorrise, poi estrasse dalla tasca del blazer una piccola rosa gialla, e la porse a Nick. 

Lui la prese, la annusò, e poi se la rigirò tra le mani. "Perché mi hai regalato una rosa?" chiese a Nick.

"Come portafortuna credo. E perché so che insieme spaccheremo, dimostreremo ai giudici di che pasta siamo fatti. E poi tu..Sei fantastico Jeffie. Non dimenticarlo mai."

Jeff gli sorrise, intenerito, poi si sporse e gli diede un lieve bacio a fior di labbra. 

Gli porse poi la mano, dicendogli: "Hai ragione, andrà bene. E ora vieni, andiamo a far vedere al mondo quanto siamo bravi."

Nick gli prese la mano, ancora scombussolato. Jeff l'aveva baciato davvero. E Nick avrebbe voluto tirarlo a sé e baciarlo di nuovo, ma pensò che avevano tutto il tempo di farlo. Doveva solo aspettare un po' di tempo. Il tempo di una canzone. 

E Nick guardò Jeff, e Jeff guardò Nick, e capirono di non voler essere da nessun'altra parte. Si appartenevano, lo sapevano da tempo, ma l'avevano capito solo da poco. Anche se di certo, il tempo per rimediare non gli sarebbe mancato.

 

 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

"Quell'anno abbiamo vinto le Nazionali." ricordò Jeff.

Nick annuì, la testa appoggiata sulla spalla del marito. "Merito del nostro duetto. O forse il tuo bel culetto aveva incantato anche i giudici." suggerì malizioso Nick.

Jeff sorrise, poi tolse la scatola dalle mani del marito, e gli prese il viso tra le mani per poterlo baciare. 

Nick ricambiò il bacio, facendo stendere Jeff sul divano e stendendosi su di lui. 

E la loro serata passò così, tra baci e carezze, confortati dal calore che irradiava del caminetto. 

O forse, quel calore proveniva dai loro cuori.

 

 

 

 

Salve gente!

Eccomi qui, pronta a partecipare alla mia prima Week! 

Questa non è la prima OS che ho scritto per questa settimana, e non è nemmeno la migliore, ma.. spero vi piaccia :)

La canzone che ho usato per il provino di Nick e Jeff è "Incomplete" dei Backstreet Boys, che ha segnato un po' la mia adolescenza, e che come testo mi si adatta molto. Quindi l'ho messa qui. :) ed è anche la canzone che ha dato il titolo alla OS. 

Perché Niff? Semplice, perché li amo alla follia. Credo siano la mia seconda OTP di Glee, dopo la Klaine.

A domani con il secondo giorno!

Bonnie;

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Capitolo 2
*** Day Two: Lasciati Addolcire. ***


Day 2: Cioccolata in tazza.

Personaggi: Sebastian e Thad.

Raiting: Rosso. (semi-smut.)

Titolo: Lasciati addolcire.

 

 

La domenica all'accademia Dalton era sempre particolarmente noiosa. 

La maggior parte degli studenti tornava a casa per il weekend, e i pochi che rimanevano sceglievano di passare la giornata fuori dalle antiche mura della prestigiosa accademia. 

In quella domenica di neve, solo Sebastian e Thad erano rimasti alla Dalton.

Trent aveva raggiunto i genitori sulle montagne del Nevada per un finesettimana sugli sci, Wes e David erano andati dalle rispettive ragazze, Blaine, Kurt, Jeff e Nick avevano organizzato una romantica uscita a quattro ed erano andati a pattinare, mentre il restante gruppo peri Warblers aveva scelto di andare al cinema in occasione della recente uscita di "Lo Hobbit".

Bas era rintanato in camera ad ascoltare musica sdraiato sul letto, ma si stava annoiando a morte. Non aveva nemmeno voglia di cantare. 

E con tutta la neve che era scesa, non aveva la minima voglia di uscire in cerca di una nuova preda. 

O forse non voleva uscire proprio. Forse la preda che aveva già puntato da un po' si trovava seduta alla scrivania davanti a lui. 

Era un po' che ci pensava. Si ritrovava nei momenti meno consoni - e molto di frequente nell'ultimo periodo - a pensare a Thad. A pensare alla linea del suo viso, al taglio dei suoi occhi, al loro colore, a quei capelli che avevano l'aria di essere così soffici.. 

Oh Bas, ma chi stai prendendo in giro? Pensava anche al suo culo. Al suo magnifico culo, e si era ritrovato a fissarlo in diverse occasioni. 

Però Thad aveva qualcosa di diverso. Quando Bas puntava qualcuno, quel qualcuno doveva essere suo. E lo diventava, gay o etero che fosse. Sebastian Smythe se voleva qualcosa, se la prendeva. Con Thad, invece, aveva avuto un altro istinto: quello di abbracciarlo e proteggerlo dal mondo che li circondava, e poi baciarlo, in modo dolce e lento.. 

Certo, la tensione sessuale tra loro era innegabile, e in quel momento, mentre Thad si alzava dalla sedia, i pantaloni aderenti che evidenziavano il suo fondoschiena, l'istinto di Sebastian fu quello di alzarsi e lasciare andare. Fissò quel culo che voleva così tanto, fino a che Thad non si voltò. 

Alzò un sopracciglio. "Bas, tutto ok?" chiese, perplesso, vedendolo con lo sguardo fisso nel vuoto.

Sebastian si riscosse, scuotendo la testa, e stropicciandogli gli occhi con una mano. "Sì, magnificamente Harwood. Non vedi? Mi sto dando alla pazza gioia qui sul letto."

Thad ridacchiò. "Ovvio che va bene, che domande, eri perso nella contemplazione del mio magnifico deretano." lo provocò.

 

Beccato.

 

Bas roteò gli occhi, ma non negò. 

Thad si diresse verso la porta. "Comunque io vado in caffetteria a prendermi una cioccolata calda. Che dici, ne vuoi una anche tu?" chiese, con la mano già sulla porta.

Sebastian lo guardò di traverso. "Scusa Thaduccio, io cerco di mantenere la linea, non come te, evidentemente."

Thad ridacchiò, poi lo guardò malizioso. "Quando tornò ti dimostrerò quanto in forma io sia.." e detto questo, con una voce di un'ottava più bassa rispetto al solito, uscì.

Sebastian rimase solo in camera, con la bocca spalancata. Harwood lo aveva appena provocato. E quella sua voce bassa, così dannatamente sexy, lo aveva colpito dritto nelle zone a sud dell'equatore.

Decise di farsi una doccia fredda: di certo non avrebbe dato la soddisfazione a Thad di vedere che effetto aveva su di lui. 

 

Peccato che nell'istante in cui Sebastian usciva dalla doccia, con addosso solo un accappatoio, per giunta aperto, Thad rientrava con una tazza di cioccolata. 

Chiuse la porta e si voltò, accorgendosi di Sebastian. 

I due ragazzi rimasero a fissarsi per una manciata di secondi che sembrarono interminabili, poi Thad non resistette. Da tempo desiderava Sebastian, e ora era arrivato al limite. Poggiò la cioccolata sulla scrivania di Seb, la più vicina alla porta, e si avvicinò a lui, tuffandosi sulle sue labbra.

Sebastian non se lo aspettava. L'aveva sempre voluto, quello non lo negava, però non si sarebbe mai aspettato tutta quell'intraprendenza da Thad.

A dir la verità, anche Thad era piuttosto sorpreso da se stesso. Lui era un persona razionale, pacata, non avrebbe mai fatto un gesto così avventato. Eppure, tutto quello che aveva tenuto dentro di sé per troppo tempo, era esploso nel vedere Sebastian nudo, con le goccioline che ancora scivolavano sul suo corpo, i capelli ancora bagnati..

Anche ora, aveva iniziato l'opera e sarebbe andato fino in fondo. 

Ed era quello che volevano entrambi. 

Bas si staccò dalle labbra di Thad, guardandolo fisso negli occhi. "Ce l'abbiamo fatta, eh, Harwood?"

Thad rise. "Era quello che volevi anche tu, Bas, smettila."

Sebastian lo baciò prima di rispondere. "Non lo nego. Però tu hai fatto un po' troppo lo sbruffone.." 

Thad lo guardò senza capire, così Bas lo spinse sul suo letto, mettendosi a cavalcioni su di lui. "Ti dimostrerò quanto in forma io sia!" lo scimmiottò Bas.

Thad alzò un sopracciglio, squadrandolo scettico. "Non mi credi?" 

Bas gli si avvicinò, fino a parlare direttamente sulla sua bocca. "Ora Sebastian ti farà passare il pomeriggio migliore della tua vita, piccolo impertinente.. non volevi della cioccolata?" 

Il moro lo guardò senza capire, e Sebastian iniziò a togliergli la maglietta, e alzandosi, si liberò dell'accappatoio, ormai decisamente superfluo. Poi si diresse verso la tazza di cioccolata che Thad aveva comprato, e la porto versò il letto. Tolse il tappo, gettandolo da qualche parte dietro di sé, senza curarsene, e bevve un sorso. 

"Bas, cosa diamine.." iniziò a chiedere Thad, ma fu zittito da un bacio di Seb. 

Oh. Cioccolata.  

Thad approfondì il bacio, gustandosi il gusto della cioccolata e di Sebastian, che insieme erano qualcosa di.. afrodisiaco. 

Poi Sebastian si staccò, e affondato il dito nella cioccolata, fece delle linee sul petto di Thad, abbassandosi poi a leccarle. 

Thad gemette. Oh si. Quello era meglio che bere la cioccolata dalla tazza. 

Sebastian si dedicò scrupolosamente al petto di Thad, soffermandosi particolarmente sui suoi capezzoli, poi si abbassò per togliergli i pantaloni. Con essi tolse anche i boxer, e senza chiedere, né avvisare, iniziò a leccare l'erezione di Thad. Quello fu decisamente troppo per lui. Iniziò a squittire, a gemere, e sembrava che ogni verso che facesse giungesse direttamente al membro di Sebastian. 

"Bas.. ti prego.." lo supplicò Thad. Sebastian lo guardò, per poi alzarsi e posare la tazza di cioccolata sul comodino e prendere lubrificante e preservativi dal cassetto della sua scrivania. 

 

Tutto fu molto dolce. Sebastian preparò dolcemente Thad, e fecero l'amore con molta lentezza e nel modo più dolce possibile. Sebastian non credeva che avrebbe mai trovato un legame così forte con una persona, eppure con Thad si sentiva bene, si sentiva giusto, si sentiva a casa.

Quel giorno lo amò, e si promise di farlo per molto tempo a venire.

 

Più tardi, Thad usciva dalla doccia, trovando Sebastian sul letto, intento a leggere. Lo guardò, sorridendo, poi Bas lo notò. 

alzò il braccio, che reggeva la tazza di cioccolata calda di Thad, e gli chiese: "Cioccolata?" bevendone un sorso. 

Thad sghignazzò, e si gettò su Sebastian. 

Infondo, la domenica aveva i suoi lati positivi.

 

 

              . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

 

Ooook. Io ci ho provato. Ci ho provato davvero a scrivere una smut, eppure.. non ce l'ho fatta. Ad un certo punto la mia parte pudica ha avuto il sopravvento! 

Quindi questo è quello che è venuto fuori. Fa un po' schifo, si.

Abbiate pietà!

Oggi è Thadastian: IO LI ADORO. Ho sempre shippato Bas solo con Thad.

Beh, a domani!

Bonnie;

 


 

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Capitolo 3
*** Day Three: Competizioni e Pattinaggio. ***


Day 3: Pattinare sul ghiaccio.

Protagonisti: Nick e Jeff, con la partecipazione del resto dei Warblers.

Raiting: Verde.

Titolo: Competizioni e pattinaggio.

 

 

 

 

"Ragazziiii!" 

Un affannato Jeff irruppe nella stanza con un sorriso che gli attraversava tutto il viso, mentre gli altri Usignoli erano riuniti per parlare delle Regionali ormai alle porte. Come tutti gli anni avrebbero dovuto affrontare le New Directions, e sapevano che dovevano dare il meglio per avere anche solo una chance. Gli avversari avevano le voci migliori, come Rachel e Kurt, e ora avevano anche Blaine, e questo faceva di loro avversari più che temibili.

David sbuffò. "Alla buon'ora Sterling! Dove ti eri cacciato?!" 

Jeff gli lanciò un'occhiataccia. "David smettila di darti arie da "Io-sono-il-gran-capo-del-consiglio-posso-fare-quello-che-voglio! Ho una motivazione valida per il mio ritardo!" spiegò. "Non siete curiosi?" domandò, di nuovo con il sorriso sul volto.

Nick sorrise. Jeff aveva costantemente quel sorriso sul volto, e oggi i suoi capelli erano impreziositi da fiocchi di neve, le gote erano arrossate per il freddo, ed era così piacevole da guardare…

Si riscosse dai suoi pensieri. "Dicci Jeff!" disse.

Jeff sorrise all'amico, grato per aver chiesto. Poi, osservando ad uno ad uno i volti degli amici, esclamò: "Hanno aperto la pista da pattinaggio!" 

Tutti i Warblers iniziarono a urlare, felici della notizia. E avrebbero continuato a farlo, se un serissimo Wes non avesse picchiato con forza il suo martelletto, richiamandoli all'ordine. "Usignoli, prego, contegno!" esclamò. 

I Warblers si acquietarono, non senza prima aver lanciato occhiate di fuoco a Wes. 

"Non abbiamo tempo per queste sciocchezze." disse, serio.

Tutti lo fissarono scandalizzati, fino a che Thad parlò. "Schiocchezze?" ripetè, incredulo.

Wes annuì, convinto. "Futili, aggiungerei."

Thad, se possibile, spalancò ancora di più gli occhi. Se fosse stato possibile, avrebbe iniziato a sputare fuoco dalle narici come un drago. "Futili?! Ah, futili, lui dice! Certo, perché non ti ricordi delle fantastiche giornate che ogni giorno l'inverno passiamo lì!" urlò.

Wes roteò gli occhi. "Thad, calmati. Ovvio che me le ricordo, e c'è solo una cosa che io voglio di più che essere su quella pista: vincere le Regionali e andare alle Nazionali a Chicago. E per fare questo, abbiamo bisogno di provare. Tanto." spiegò,  sottolineando il 'tanto'.

Tutti si calmarono, e convennero con Wes. 

Jeff si intristì, e mise su un broncio adorabile. Broncio al quale Nick non seppe resistere, e quindi ordinò al cervello di trovare una soluzione per far tornare Jeff a sorridere. 

Si rivolse quindi a Wes. "Magari Wes potremmo prenderci una pausa. Fermo! Ascolta." disse, quando vide che Wes stava già per interromperlo. "Io propongo questo: oggi andiamo alla pista, non tutto il pomeriggio, solo un paio d'ore, e quando torniamo iniziamo le prove che continueremo nei prossimi giorni."

"In modo intensivo." lo spalleggiò Trent, che sapeva dove l'amico andasse a parare.

Nick annuì vigorosamente. "Esatto! Dai Wes, così ci tranquillizziamo e dopo potremo dare il meglio!"

Tutti i Warblers fissarono con occhi da cucciolo Wes, che sbuffando acconsentì. "Va bene, solo per oggi però."

Jeff battè le mani, entusiasta, e corse ad abbracciare Nick.

 

 

                    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  . . 

 

 

"Adesso BASTA! Vi voglio fuori da quella pista entro due secondi! È tutta la settimana che saltate le prove!" sbraitò Wes ai suoi compagni che si divertivano a pattinare.

"Eddai Wessy, ancora pochi minuti!" lo implorò Jeff, che stava piroettando mani nelle mani con un imbranato Nick.

"Si, Wes, ancora poco, poi arriviamo, promesso!" disse Sebastian, che anche se restio ad ammetterlo, si divertiva a sfrecciare dietro a Thad sulla pista per rincorrerlo.

Se gli sguardi avrebbero potuto uccidere, i Warblers si sarebbero estinti grazie a quello di Wes.

"Se non vi trovo in sala prove tra 5 minuti, mi presenterò alle Regionali da solo."

A malincuore, uno ad uno i Warblers lasciarono la pista, e tolti i pattini, si diressero a testa china verso la Dalton.

Solo Nick arrivò in ritardo alle prove, rischiando di essere cacciato da un infuriato Nick. Solo grazie alle suppliche di tutti, poté restare.

Jeff gli chiese il motivo del suo ritardo, e Nick si limitò a dirgli: "Dopo."

 

 

                . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

Finite le prove, Nick trattenne Jeff nella sala, e fu con un sorriso che gli disse di avere una sorpresa per lui.

A Jeff si illuminarono gli occhi, e chiese entusiasta di cosa si trattasse.

"Lo scoprirai tra poco!" disse Nick, bendandogli chi occhi con la sua cravatta della divisa, e prendendolo per mano, conducendolo fuori dall'edificio con lui. Dopo pochi minuti di cammino, Nick tolse la cravatta dagli occhi di Jeff. "Ora puoi aprire gli occhi." disse.

Jeff lo fece, e si ritrovò davanti la pista da pattinaggio, vuota, e illuminata.

Si voltò verso Nick e iniziò a chiedere "Cosa..?" ma Nick lo anticipò. 

"Ho visto quanto ci eri rimasto male quando Wes ci ha richiamati alle prove. Quindi mi sono attardato e ho riservato la pista solo per noi stasera. Ecco perché sono arrivato in ritardo." disse, scrollando le spalle, con un sorriso.

Jeff rimase a bocca aperta, e non poté fare a meno di abbracciarlo. 

"Nickie, è la sorpresa più bella del mondo! Grazie grazie grazie!" 

Nick ricambiò l'abbraccio, felice, e arrossendo giusto un pò.

Salirono sulla pista, Jeff sicuro e Nick con qualche incertezza, e iniziarono a pattinare rincorrendosi. Dopo un po' Nick si fermò a bordo pista, osservando Jeff piroettare. 

"Che begli occhi a cuoricino che hai!" 

Nick sussultò, rischiando di cadere. Non si era minimamente accorto della presenza di Sebastian, appoggiato al bordo della pista.

"Sebastian, cosa diavolo…"

"Ti piace Sterling eh?" ammiccò l'altro.

Nick arrossì. "N-no, io.. n-no.." 

Seb roteò gli occhi, e sbuffò. "Ok, continua a negare." disse, dando una pacca sulla spalla a Nick. "Ma se accetti un consiglio dal buon vecchio Bas, buttati. Vi mangiate con gli occhi, e tu sembri una nonnina che vizia il nipotino. Siete così smielati, è vomitevole."

E detto questo se ne andò, proprio mentre Jeff andava verso di lui.

"Ehi, cosa voleva Bas?" chiese a Nick.

"Oh, niente, passava di qui e mi ha visto." Poi gli sorrise. "Ti diverti?" 

"Un sacco! Grazie Nickie!" rispose Jeff. Poi gli tese la mano. "Vieni?" 

Nick allungò la mano per prendere quella di Jeff, ma una volta afferrata scivolò, trascinando Jeff con sé, che cadde sul suo busto.

Si ritrovarono a pochi centimetri di distanza, e a Nick sembrò del tutto naturale sporgersi e baciare Jeff. Che ricambiò il bacio.

Fu Nick a staccarsi, imbarazzato. "Scusa, Jeff, io.."

Jeff lo interruppe, sorridendo. "Non scusarti Nickie. Era troppo tempo che aspettavo che succedesse."

A Nick si illuminarono gli occhi. "Davvero? Perché io sono un cretino, non pensavo di provare certe cose per te. Me ne sono reso conto pian piano, accorgendomi delle piccole cose, come il tuo sorriso, le fossette che fai quando ridi, come ti si incupiscono gli occhi quando sei triste, come arricci le labbra quando sei pensieroso, come ti stringi le mani quando sei nervoso.. non so spiegarti quello che sento, è complicato." spiegò dolcemente.

Jeff gli sorrise, intenerito, e poi si alzò, porgendogli una mano per aiutarlo. Nick si alzò, e Jeff lo abbracciò stretto. "Credo sia amore Nickie."

Nick si sporse per guardarlo in faccia, e si sporse a lasciargli un bacio a fior di labbra, dicendo "Lo credo anche io."

 

 

                            . . . . . .  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

 

"E i vincitori delle Regionali per quest'anno sono.. le Nuove Direzioni!" proclamò il giudice di gara. 

Blaine e Kurt si abbracciarono subito, felici della vittoria. 

Poi Blaine guardò Kurt e a Kurt non servì altro per capire. Gli prese la mano e insieme si diressero dai Warblers.

"Ci dispiace ragazzi.. Siete stati.." iniziò Kurt, dando una pacca sulla spalla a Wes.

"..davvero bravissimi, meritavate.." continuò Blaine.

" ..di vincere anche voi! La vostra "Whistle" era.." asserì convinto Kurt.

"..a dir poco stupenda!" completò Blaine, sorridendo.

Sebastian li guardò sconvolto. ""Oddio, ora vi completate anche le frasi. Blaine lo sapevo che dovevo salvarti in tempo da questo qua!" disse, con un cenno verso Kurt, che gli fece una linguaccia di scherno. Blaine ridacchiò, abbracciando il suo ragazzo, e Thad tirò uno scappellotto a Bas.

Bas che lo guardò con ovvietà, esclamando: "Ma dai Thad! Sono da diabete!" 

Wes sbuffò: "Sapevo che perdere tempo alla pista da pattinaggio non era una buona idea."

Jeff prese la mano di Nick, dicendo mentre guardava Nick dolcemente: "Io invece la penso esattamente al contrario."

Blaine guardò confuso Nick e Jeff, e anche Kurt non capì.

Bas roteò gli occhi. "Sì, Blaine, sì, Kurt, abbiamo la nostra nuova coppia di piccioncini tubanti! Solo una cosa..Nick, Jeff, per favore non seguite il loro esempio o mi si carieranno tutti i denti, prendete come modello lo zio Bas!"

Blaine sorrise e Kurt squittì un "Davvero?!" prima di abbracciarli.

Nel loro abbraccio e nell'entusiasmo degli amici Nick e Jeff non si erano lasciati la mano, e si guardarono, complici.

Avevano anche perso, ma per loro il premio era arrivato lo stesso. Un po' come per Kurt e Blaine l'anno prima. Forse, perdere una competizione non era così male per i Warblers..

 

 

                    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

 

Hola! Eccomi con il Day 3 anche se in realtà questa è la pima one che ho scritto. Ho sognato questa scena e al mattino alle 4 mi sono alzata per scriverla. So che Wes e David erano tra i diplomati all'arrivo di Seb, ma ho voluto inserirli. Manca un pezzo ai Warblers senza di loro! :)

Di nuovo Nick e Jeff.. ma cosa posso farci, mi sono sempre piaciuti un sacco, fanno così tanta tenerezza! :')

E poi boh.. la frase di Blaine dopo che Kurt ha seppellito Pavarotti mi è rimasta impressa. ".. ci siamo trovati grazie a questo. È meglio di uno stupido trofeo, non trovi?" 

Trovo che sia così dolce.

BTW, a domani! :)

Bonnie
 

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Capitolo 4
*** Day Four: Sorprese ***


DAY 4: Neve.

Personaggi: Warblers e New Directions.

Raiting: Giallo.

Titolo: Sorprese.

 

 

 

Era metà dicembre, e i Warblers, sconfitti alle Provinciali, non avevano nulla per cui provare, tranne che per la tradizionale festa di Natale.

Eppure quel giorno nessuno sembrava aver voglia di mettersi a cantare. 

E il più depresso sembrava essere Blaine, stravaccato addosso a Wes sul divano, con un broncio triste che avrebbe fatto intenerire chiunque. 

Thad spalancò le porte dell'aula, entrando di gran corsa. 

Si bloccò vedendo i suoi compagni nello stato in cui erano. 

"Ragazzi, che vi prende?!" tuonò, con la sua voce potente.

Un paio di Warblers scrollarono le spalle, Nick lo guardò con lo sguardo vacuo, segno che non era da molto che si era svegliato, e David lo invitò a sedersi vicino a lui. Thad si avvicinò, e si accomodò sul bracciolo della poltrona dove era seduto l'amico. 

"Cosa prende a tutti?" gli chiese, sottovoce.

David scrollò le spalle. "Pigrizia. Tra lo studio per gli esami prima di Natale e la sconfitta alle Provinciali, nessuno ha l'energia di saltellare e cantare."

Thad roteò gli occhi. Lui ne avrebbe avuta per tutti di energià. Poi il suo sguardo si spostò su Blaine.

"David, cosa diamine è successo al nostro leader?" chiese sbalordito.

David lo guardò, alzando un sopracciglio, scettico. "Davvero non ci arrivi?"

Thad ci pensò su, ma non gli venne in mente nulla. Scosse la testa, confuso.

"È per Kurt. È tornato al McKingley, e Blaine si sente solo." spiegò David.

Thad rimase a bocca aperta. "Tutto qui? Quel muso lungo solo per questo?" 

David annuì. "Beh, sono stati inseparabili per un paio di mesi, anche io mi sentirei un attimo solo, abbandonato..è comprensibile." 

Thad fece una smorfia, non del tutto convinto. "Bah. Per me è un po' esagerato."

"Per te è facile parlare. Tu e Sebastian siete nella stessa scuola, e non credo che uno dei due si trasferirà da un momento all'altro." lo riprese David.

Thad scrollò le spalle. "Beh, è diverso. Io e Bas abbiamo un rapporto diverso. Non siamo così da diabete come Kurt e Blaine. E poi si vedranno no?!"

"Solo nel weekend." spiegò David.

In quel momento Blaine iniziò a singhiozzare sulla spalla di Wes, il quale gli passò una mano sulla schiena, per rassicurarlo.

"Facciamo qualcosa, Dav, ti prego. Non posso sopportarlo così." 

"E cosa?" chiese David. 

"Guarda, per caso ho ancora il numero di una certa Rachel Berry.." 

 

 

                    . . . . . . . . . . .. . .. . . .. . . . . . . . . .

 

 

Rachel era al Glee quando sentì il telefono vibrare. 

Guardò lo schermo e si stupì nel vedere una chiamata in entrata da parte di Thad. Era un sacco che non lo sentiva. Da quando avevano organizzato la festa alcolica per le New Direction e i Warblers l'estate precedente.

Si allontanò dal gruppo, e rispose. 

"Thad Harwood! Quale onore!" disse, ridendo.

"Ciao Rach! Tutto bene?" chiese Thad, seduto alla caffetteria della Dalton con David, Sebastian, Wes, Nick e Jeff.

"Si certo! Come mai questa telefonata?" rispose Rachel, perplessa.

"Avrei bisogno di un favore. Pensi di riuscire a venire qui con le Nuove Direzioni al completo domani pomeriggio?" chiese Thad.

"Si, credo di si.." acconsentì Rachel. "Perché?"

"Grazie Rach sei un tesoro! Ti mando i dettagli per messaggio." Detto questo, Thad buttò giù, e Rachel spense confusa il telefono. 

Poi si voltò verso le Nuove Direzioni. 

"Domani pomeriggio tenetevi liberi. Abbiamo un impegno."

 

 

                  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

 

Vogliamo fare una sorpresa a Blaine, e permettergli di vedere Kurt senza aspettare fino a sabato. È troppo giù, e a me personalmente fa venire il voltastomaco tutta questa tristezza del distacco. Gli altri invece vogliono solo vederlo sorridere. Beh, quindi, fatevi trovare nel parco della Dalton alle 16 di domani pomeriggio. Come "scusa" per l'incontro, avremmo pensato di istituire la prima edizione della "Battaglia a Palle di Neve Dalton vs New Direction". Fatevi trovare pronti!

 

 

                    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 

 

 

 

Con questo messaggio Rachel aveva spiegato agli altri la situazione, e aveva pensato di fare la stessa cosa per Kurt. Fargli una sorpresa, e non dirgli dove stessero andando e perché. Quindi quando quel pomeriggio si ritrovarono davanti a scuola per dividersi sulle macchine, Rachel bendò Kurt, ignorando le sue proteste, e lo affidò alle cure di Brittany, che salì in macchina con lei per controllare Kurt. Con loro salì anche Puck, e insieme si diressero verso la Dalton, seguiti dagli amici.

"Proprio non volute dirmi dove stiamo andando? Questa sciarpa da quattro soldi mi sta irritando la pelle." protestò Kurt.

Rachel sbuffò. "Smettila di trovare scuse per farti togliere la sciarpa dagli occhi Kurt, è una sciarpa di cachemire, non ti irriterà la pelle, e lo sai." 

Puck si voltò verso il sedile posteriore, e scattò una foto. Poi scoppiò a ridere nel vederla. Kurt era seduto a braccia incrociate, e Brittany aveva il viso vicinissimo al suo, con gli occhi serrati, per controllarlo.

"Puck, scatta ancora una foto e ti scaravento fuori dalla macchina. E Britt, per favore, smettila di alitarmi sulla faccia." 

Rachel ridacchiò, parcheggiando nel cortile della Dalton. 

"Eccoci arrivati! Ma non è ancora il momento di togliere la benda." disse, visto che le mani di Kurt erano già corse alla sciarpa. 

 

 

 

Scesero dalla macchina, e con gli altri che erano arrivati dopo di loro, si diressero al parco. Trovarono gli Usignoli ad attenderli, Blaine bendato come Kurt. 

Gli Usignoli fecero un cenno di stare in silenzio, e Wes portò avanti Blaine; Rachel fece la stessa cosa con Kurt, fino a posizionarlo davanti a Blaine. Wes contò silenziosamente con le dita fino a tre, e poi insieme tolsero la benda a Kurt e Blaine. 

Questi si guardarono boccheggiando per la sorpresa qualche istante, finché Blaine non saltò al collo di Kurt.

"Kurt sei qui!" esclamò.

"Blaine!" lo abbracciò stretto Kurt. 

Poi Blaine si staccò dall'abbraccio e, mettendo le mani sulle guance di Kurt, lo attirò a sé per baciarlo. 

Da parte delle New Direction - Puck - partirono dei fischi, e anche gli Usignoli sorrisero contenti. Qualcuno persino applaudì. Poi Kurt - quando riuscì a separarsi da Blaine - si girò verso Rachel. 

"Di chi è stata questa meravigliosa idea?" chiese. Blaine annuì alla domanda del suo ragazzo. Anche lui era curioso.

Rachel alzò le spalle. "Chiedete ai Warblers. Hanno visto Blaine tanto giù perché tu non eri più qui e dato che voi vi vedete solo nei weekend, ci hanno chiesto di trovarci qui. E poi noi abbiamo usato la sorpresa anche per te."

New Direction e Warblers annuirono alle parole di Rachel. 

Kurt le sorrise, commosso. Poi sia lui che Blaine si girarono verso i Warblers, e li ringraziarono. 

A questo punto Thad si fece avanti, con le mani dietro alla schiena. 

"Beh, direi che a questo punto, possiamo anche iniziare la battaglia, che dite?" chiese alle New Direction. 

Esse non ebbero il tempo di annuire, perché Thad tolse le mani da dietro la schiena, rivelando una palla di neve che tirò diritta in faccia a Puck. 

"GUERRAAAA!" urlò Thad, e ovunque iniziarono a volare palline di neve. 

Kurt tirò in disparte Blaine, sussurrandogli all'orecchio. "Sai, Blaine, credo di non ricordare bene come sia fatta la tua stanza.."

Blaine lo fissò, gli occhi già pieni di desiderio, e senza essere visti, sgattaiolarono via. 

 

 

                . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..  . .. 

 

 

Dopo un paio d'ore, Warblers e New Direction erano seduti per terra, in mezzo alla neve, con le gote arrossate e un sorriso stampato in faccia.

"Diciamo che siamo pari, ok?" propose Wes. Tutti annuirono, poi Nick si guardò intorno. 

"Ehi, ma Kurt e Blaine dove sono finiti?" chiese. 

Bas ridacchiò malizioso. "Avranno avuto di meglio da fare!"

Tutti risero alla battuta di Bas. "Che dite, andiamo a cercarli?" propose Rachel.

Thad e Puck si guardarono, colti dalla stessa idea, e le tirarono una palla di neve dritto in faccia.

Rachel si alzò, offesissima, e si tuffò su Puck, iniziando a sommergerlo di neve. Tutto intorno, Warblers e Nuove Direzioni, galvanizzati, ripresero la battaglia da poco terminata. 

 

 

Poco distante dal parco, nella stanza di Blaine - più precisamente nel suo letto - Kurt si rigirava nell'abbraccio del suo ragazzo per guardarlo negli occhi. 

"Dici che si siano accorti della nostra assenza?" chiese. 

Blaine sfregò il naso contro il suo. "Non credo. E anche se fosse, lasciamoli parlare." 

Kurt fu perfettamente d'accordo con lui, e si rituffò sulle labbra del suo ragazzo. 

In fondo, un pomeriggio insieme a lui, anche se non previsto, era sempre il modo migliore di passare il tempo.

 

 

 

          . . . . . . .  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

Rieccomi con il quarto giorno :)

Non ho nulla da dire quindi.. Enjoy it! 

A domani:) 

Bonnie

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