Give Your Heart a Break

di TellMeAStory
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** Spazio autrice ;) ***
Capitolo 10: *** IX ***
Capitolo 11: *** X ***
Capitolo 12: *** XI ***
Capitolo 13: *** XII ***
Capitolo 14: *** XIII ***
Capitolo 15: *** XIV ***
Capitolo 16: *** XV ***
Capitolo 17: *** XVI ***
Capitolo 18: *** XVII ***
Capitolo 19: *** XVIII ***
Capitolo 20: *** XIX ***
Capitolo 21: *** XX parte I ***
Capitolo 22: *** importante ;) ***
Capitolo 23: *** XX parte II ***
Capitolo 24: *** Sorpresina ***



Capitolo 1
*** I ***


POV GIULIA
Erano ormai dieci giorni che mi ero trasferita a Londra, la città dei miei sogni e ancora non riuscivo a crederci. Ci avevo sperato davvero e finalmente ero riuscita a fare il grnade passo. Ormai non avevo più niente che mi legasse all'Italia. La scuola era terminata da un pezzo, ed erano ormai tre mesi che non stavo più con il mio ragazzo,Filippo. Certo a casa c'erano sempre la mia famiglia e i miei amici, ma volevo cambiare aria, vita e l'occasione che mi si era presentata non potevo farmela sfuggire. Avevo trovato una casetta davvero carina da condividere con due ragazze,Keyla ed Amy, un lavoretto part-time come assistente nella sede di un giornale e mi sentivo serena.
"Giulia devi venire stasera...questo locale è favoloso" mi disse Keyla con entusiasmo, ma dopotutto ogni sua frase era pronuciata con una tale enfasi, da risultare  fastidiosa. Lei era fatta così, un po' sopra le righe! La conoscevo da poco, anzi entrambe le conoscevo da poco, ma eravamo etrate subito in sintonia. Avevamo subito legato, mi avevano presentato ai loro amici, e cercavano sempre di invitarmi ovunque andassero, a volte costringendomi ad aggregarmi a loro, senza che io potessi fare opposizione. Mi avevano presa in simpatia e questo non poteva che farmi piacere. Keyla era bellissima, lunghi capelli biondi le cadevano sulle spalle. Aveva tante lentiggini che la facevano sembrare ancora più piccola dei suoi 20 anni. Era sempre sorridente, allegra ed etusiasta di ogni cosa. Amy invece aveva capelli corti castani, occhi azzurri e uno sguardo accantivante. Più sarcastica e maliziosa di Keyla, cercava di mostrarsi sempre forte, ma nascondeva un animo fragile e sensible. "Non lo so Keyla, domani è il mio primo giorno di lavoro, non vorrei arrivare in ritardo...". Ma lei inistè: "Ti prometto che non faremo tardi, diglielo anche tu Amy". Guardò con occhi speranzosi l'amica che si affrettò ad aggiungere: "Non faremo tardi". Restare a casa, da sola, con la televisione e i pop corn, e farmi prendere dall'ansia per il primo giorno di lavoro, non era proprio il massimo, così mi lasciai convincere. 
Gli amici delle mie coinquiline erano davvero simpatici. Tutti avevano un proprio carattere e modo di essere, ed erano ben assortiti tra loro. C'era Harry, un ragazzo ricciolino, con gli occhi verdi, il classico playboy da strapazzo, con la risposta pronta e capace di trovare doppi sensi su qualsiasi frase e in ogni situazione; poi Louis, castano, occhi azzurri, il giocherellone, quello che ama fare scherzi 24 ore su 24; Niall, biondino, tenero, il più dolce di tutti e con un sorriso contagioso, sempre stampato in viso; c'era Liam,  il fidanzato di Keyla, che avevo avuto modo di conoscere più di tutti, perchè era sempre nel nostro appartamentoe. Gentile, premuroso, affetuoso. Se avessi creduto nel principe azzurro, probabilmente avrebbe avuto le fattezze e la bontà d'animo di Liam. Ed infine, c'era Zayn, con cui avevo scambiato meno parole, per non dire nessuna. Era un tipo silenzioso, restava sempre in disparte, per i fatti suoi. Raramente entrava nelle conversazioni, e se lo faceva non più di un paio di parole uscivano dalla sua bocca. Aveva poi un brutto vizio: osservare tutto e tutti con quei suoi occhi scuri e penetranti. Ed io non ero di certo sfuggita ai suoi sguardi ai raggi X. Ogni volta che mi voltavo lo trovavo lì a fissarmi, e questa era una cosa che mi dava davvero fastidio.

"Lo conosco il Key London", mi voltai incuriosita verso il divanetto da cui era provenuta la voce. La luce soffusa non mi permise di riconoscere subito il mio interlocutore, e la musica alta non mi avevano consentito di capire bene cosa mi era stato detto. "Come scusa?". Zayn si alzò dal morbido divanetto di pelle rossa e si avvicinò parlandomi a distanza ravvicinata. "Dicevo che il Key London, lo conosco. ci lavorano un paio di mie amiche. So che sono molto esigenti lì.". Aveva rotto il ghiaccio, ma ero comunque stupita dal fatto che mi stesse rivolgendo parola. "Si, l'avevo intuito. Anche al colloquio sono stati molto esigenti. Mi hanno concesso un mese di prova". Risposi al suo orecchio. Restammo lì, muti per qualche secondo e poi gli dissi curiosa: "Sono stupita che tu lo sappia", "Ma se lo hai detto 10 minuti fa davanti a tutti!". Mi rispose quasi un po' infastidito. "Si ma...non credevo avessi sentito".E poi mi guardò, fece uno sguardo, alzando le sopracciglie. "Andiamo al bar? Ti offro quello che vuoi. Così possiamo parlare senza tutto questo fracasso ". Accettai, attratta da quel ragazzo misterioso. Il tempo in sua compagnia passò in fretta. Lui mi chiese dell'Italia, del mio lavoro, del perchè mi fossi trasferita. Più che una conversazione, mi sembrò un'intervista, dato che lui aveva fatto solo domande, non permettendomi di indagare sul suo conto. Aveva toccato il mio tasto dolente: parlare a raffica senza fermarmi. E così in un'oretta scarsa aveva conosciuto più cose di me lui, che le mie coinquiline in dieci giorni. 
"Ora è meglio che vada", gli dissi accertandomi dell'ora attraverso lo schermo del mio telefonino. "Ti serve un passaggio? Gli altri sono ancora in pista a scatenarsi, credo che non andranno via molto presto.". L'idea di prendere la metro a quell'ora non mi faceva saltare dalla gioia. Tutti quei maniaci sconosciuti. Certo anche Zayn era per lo più un estraneo, ma mi sembrava affidabile . "Hai ragione, va bene lo accetto. Grazie". Salutai il resto della compagnia e mi avviai con lui verso l'uscita. Salii sulla sua moto, e lo abbracciai per non rischiare di cadere, e senti per la prima volta il suo profumo. Appoggiai la testa sul suo giubbino di pelle e chiusi gli occhi, istintivamente. Non so perchè lo feci. Mi lasciai avvolgere dalle note marcate e intese del suo profumo  e arrivati a destinazione, non feci neanche in tempo a ringraziarlo che lo vidi ripartire a tutta velocità. Quel ragazzo era strano...decisamente!

La mattina seguente mi svegliai carica di energia, ero davvero eccitata per il nuovo lavoro, così preparai la colazione anche per Keyla ed Amy. "A che ora siete rientrate ieri? Non vi ho sentite". "Tardi, molto tardi", disse Amy che non riusciva quasi a tener gli occhi aperti. "Piuttosto tu, Zayn eh..."si rivolse a me Keyla con occhi indagatori."Mi ha dato un passaggio, è stato davvero gentile". "Non ti far abbindolare, Giulia. Lui fa tanto il carino, ma è uno stronzo...ci prova con tutte, basta che respirino!". "Wow, mi ha solo dato un passaggio, non ci ha provato". "Si inizia così...dagli tempo e ti darà molto più che un passaggio se glielo permetterai". Disse la biondina alzando gli occhi al cielo. "Ogni volta che sono da Liam, ce ne è sempre una nuova nel suo letto. Anzi certe volte smebra che la sera sia con una e la mattina te ne ritrovi in giro per casa un'altra mezza nuda.". "Keyla credo che tu stia esagerando. Zayn, mmh, diciamo che non ha trovato ancora la persona giusta! Ed è un nomale ragazzo ventenne che si diverte, tutto qui" disse Amy che sembrava essersi scrollata di dosso il sonno. Ma Keyla si ribellò a quanto appena sentito. "Sempre a difenderlo Amy. Ma alla fine se le passa tutte, mentre cerca quella giusta.". " Lo sai anche tu perchè...". Le due si guardarono senza farmi capire molto. E poi la mora si rivolse a me: "Va bè Giuly, fai quello che vuoi. Io Zayn lo conosco da quando eravamo piccoli, e ai tempi del liceo ci siamo messi anche insieme..." mi confessò. La guardai stupita, e poi le mi raccontò in breve che erano sempre stati migliori amici, e per due mesi, solo due mesi, si sentirono altro. Ma poi capirono che non era amore ciò che sentivano l'uno per l'altro, ma solo infinito affetto. 
Dopo poco, presi la borsa, e corsi via verso la fermata del bus, pensando a quanto appena appreso. Zayn era carino, bellissimo anzi. Mi intrigava e non poco, quel suo modo di fare. Ma dopotutto mi aveva dato solo un passaggio a casa, non era bene viaggiare con la mente.

 
 


Ciao :) sono molto contenta di iniziare questa nuova storia. Lo so che il capitolo è breve e non molto entusiasmante, ma è solo l'inizio! Anche io come Zayn devo rompere il ghiaccio. Ho già le idee abbastanza chiare su come farla sviluppare. Spero che possiate lasciarmi una piccola recensione <3
 
Ora vi lascio le foto dei protagonisti, cosa ne pensate???
Lei è Giulia, la bellissima Kaya Scodelario:


Lei invece Amy, Jessica Stroup:


Keyla è invece Freya Mavor:


Bè Zayn, lo conoscete tutti...nel caso ;) :

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Capitolo 2
*** II ***



POV GIULIA

Dopo il famoso passaggio non avevo avuto più modo di parlare con Zayn. L’avevo visto un paio di sere al “Dreaming”, una discoteca che i miei nuovi amici amavano frequentare. Ma a parte un paio di sguardi e i ciao di circostanza, nulla. Lo sapevo! Keyla e Amy avevano esagerato. Non interessavo affatto al morettino. E questa fu la mia convinzione per più di una settimana.
Ero appena tornata da lavoro, stanchissima. Al Key London, ero quella nuova e mi facevano lavoraro più di tutti, anche perchè stavo ancora effettuando il mio mese di prova. Alcune ragazze al lavoro mi avevano ivitato a cena fuori, quindi tornai a casa di fretta, pronta per fare una doccia ed uscire subito, per non correre il rischio di arrivare in ritardo. Aprì la porta di casa eh…“Ehi, Zayn!”, era lì bello come sempre seduto sul divanetto di fronte alla tv spenta. “Ciao Giulia, come stai?”, mi chiese con un sorriso. “Bene, stai aspettando Amy?” “No, io e Amy siamo appena tornati, abbiamo preso un regalo per una nostra amica, domani c’è la sua festa…”, non fece in tempo a finire la frase che la mia coinquilina si intromise. “Domani andremo alla festa più spettacolare del secolo. Frency, una nostra amica compie gli anni, e i suoi party sono sempre indimenticabili…”, “Wow”fu l’unica cosa che uscì dalla mia bocca. Ma, non era Keyla quella entusiasta del gruppo? “Ovviamente verrai anche tu!”, “Non so neanche chi è!”, “Tranquilla, ci sarà un mucchio di gente. Per Frency più siamo meglio è!”. Mi disse Amy sorridendomi. "Allora sono dei vostri! Vado a prepararmi.”, “Dove vai di bello?", mi chiese curioso il ragazo. "Al Sun, con alcune colleghe...ora scappo, sono in ritardo!”

Il Sun era una pizzeria davvero carina, molto colorata e affollata. Le ragazze sembravano davvero simpatiche e alla mano, anche se alcune di loro avevano un ruolo più prestigioso del mio, all'interno del giornale. Dopo aver mangiato e riso fino a scoppiare, decidemmo di pagare il conto e tornare ognuno a casa propria.  Ma all’uscita del locale, lo vidi. E fui molto sorpresa. Lì appoggiato alla sua moto, solito giubbino di pelle, ciuffo sbarazzino, sguardo profondo. Mi avvicinai. “Zayn, che ci fai qui?”, "…ero con alcuni amici, in quel bar", disse indicando un localino che si trovava di fronte alla pizzeria. "Stavo andando via,  ti serve un passaggio?”, “Qualcuno ti ha nominato mio autista personale?”, "Probabile", mi sorrise e finì la sua frase. "Bè sei qui. Io sono qui, con la mia moto, se ti va…” “Grazie, lo accetto. Saluto le ragazze e ti raggiungo” “Va bene”.

POV ZAYN
La vidi andare verso le sue amiche e pensai con sollievo che non si era resa conto che ero qui da più di mezz’ora ad aspettarla. Era bellissima. Quel sorriso…avrei fatto la mia mossa. Insomma io sono Zayn nessuno mi respinge, mai. Salì sulla moto, e mi strinse. Quella presa forte intorno al mio corpo. Sapevo che aveva paura che andassi forte. Ed io acceleravo per farla stringere di più.
“Zayn è vero che sono da poco qui a Londra, ma questa non mi sembra sia la strada per tornare a casa”mi urlò da dietro. “Tranquilla, piccolo cambiamento di programma”.  Mi fermai fuori una piccola pasticceria, scesi dalla moto, e lei fece lo stesso. “Avevo fame, prendo una ciambella e ti riaccompagno Cenerentola!”, “Fai pure…” mi disse con quegli occhi azzurri, che ad ogni parola facevano un’espressione diversa. Presi le ciambelle e le dissi: “Vieni, sediamoci qui” indicando una panchina poco distante. Lei mi seguì e si mise seduta accanto a me. “Fai sempre così, Zayn?”, “Come?”, “ Decidi tutto tu, quando andare, se andare, se parlare,se tacere…” “Più o meno si…” “Assurdo…”disse alzando gli occhi al cielo. “Non pensavo che una ciambella potesse stravolgere i tuoi piani…”, “Non è per questo, è per il tuo atteggiamento…sei uno di quei tipi, io le conquisto tutte/mi cadono tutte ai piedi, vero?” “Perspicace…” “Presuntuoso…” “Io sarei presuntuoso? Dico solo la verità, e non per vantarmene…” “Certo, certo…solo perché ancora non hai conosciuto la ragazza che ti farà soffrire…”


POV GIULIA
Il suo sguardo si incupì all’improvviso. Forse avevo toccato un suo punto debole, forse avevo colpito nel segno. "Non la mangi la ciambella?", pronunciò dopo poco, cambiando espressione. "No, non mi va" "Capito. Sei una di quelle ragazze che pensano solo alla linea..." "Ma ti pare...". Non era così, allora presi la ciambella da dentro il sacchetto e lo addentai con foga. Voleva avere sempre l'ultima parola. Allora agii con i fatti. Lui mi guardò divertito, e iniziò a ridere sia per il gesto che per lo zucchero che mi si era appiccicato sul viso. Finimmo il dolce, continuando a punzecchiarci a vicenda. Sapeva essere davvero irritante! 
"Ora ti accompagno...rischi di trasformarti in una zucca" "Non era Cenerentola che si traformava in zucca..." "Si si come vuoi".
Arrivati sotto casa, mi avvicinai per salutarlo. "Grazie per l'ennesimo passaggio". Lui ricambiò il mio bancio sulla guancia e nella frazione di un secondo, mi attirò a sè cercando di posare le sue labbra sulle mie, ma mi scansai giusto in tempo. "Stronzo...buonanotte!". Mi sorrise divertito e ripartì veloce. E no caro Zayn non sarò una delle tante...

"Che ci facevi con Zayn, non eri a cena con le tue colleghe?"mi chiese Amy appena entrata dalla porta. "Me lo sono ritrovata fuori la pizzeria e mi ha dato un passaggio! ", "Da quanto fa l'autista?E poi wow Londra è grande, che fortuna avrlo incontrato"disse Keyla che non avevo visto era vicino alla finestra con il suo pigiama di Minnie e un sorrisino malizioso. "Un caso..." , dissi credendoci anche io poco "Credimi se c'è Zayn di mezzo, niente è un caso". Amy mi disse sorridendo, e lei ne sapeva qualcosa. Diedi la buonanotte e sparì nella mia stanza. 


 
 


Ciaoooo...ecco il secondo capitolo. Cosa ne pensate???Vi piace Giulia???
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno letto la storia. In particolare AlleLovesNiall e Miley_Malik che l'hanno inserito tra le seguite. Magari per voi non significa nulla, ma io sono davvero contenta. Ok a presto ***

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Capitolo 3
*** III ***


POV GIULIA
"Sei in ritardo Moretti", sibillò il mio capo appena misi piede nel suo ufficio. Maledetta sveglia. Non so per quale motivo non era suonata e mi ritrovai affannata , per la corsa che avevo fatto, davanti a Mr.Green, il titolare della rivista. Cercai di scusarmi ma nonostante le mie giustificazioni paressero piuttosto convincenti, mi condusse nel suo ufficio e mi diede una penna drive in cui c'erano migliaia di file. "Per lunedì me li porti riordinati in ordine alfabetico". Non potrei contro-ribattere. Avrei dovuto lavorare l'intero week-end!
Finalmente giunse l'ora della pausa pranzo. Ero stanchissima e affamata. Questa giornata non era iniziata nel migliore dei modi, ed era ancora molto lunga. Mi avviai verso il bar che si trovava di fronte il mio ufficio. Appena entrai mi accorsi della presenza delle ragazze, mie colleghe, con cui ero uscita la sera prima. Presi il mio panino e le raggiunsi. Poco dopo vidi una di loro, Dana, sventolare la mano in direzione della porta. E poco dopo una ragazza, alta, bionda, occhi nocciola, si aggrego al nostro tavolo. Dopo aver abbracciato e baciato la nuova arrivata. "Ragazze questa è Jenny, una mia amica". In coro la salutammo, e si sedette tra Dana e me, perciò mi fu impossibile non ascoltare le loro conversazioni. "Ho comprato un vestitino stupendo, non potrà non cadere ai miei piedi" "Oh ne sono sicura" "Allora a che ora andiamo?" "Ma, io direi verso le dieci." "Si in genere arrivano tutti per quell'ora. Ho sentito che Frency ha ingaggiato un famoso DJ" "Wow, sempre le cose in grande".
"Andrete anche voi alla festa di Francy?", non potei evitare di dire. Mi rispose Jenny: "Si, la conosci?", mi chiese altezzosa. "No. Però le mie coinquiline si e mi hanno invitata. Mi hanno detto ci sarà un mucchio di gente", "Si. È la festa dell'anno. Chi sono le tue coinquiline?" mi chiese come se conoscesse tutti gli abitanti di Londra. "Keyla e Amy...",  "Keyla Smith e Amy Stevensen sono le tue coinquiline?", mi disse aprendo con stupore i suoi occhi nocciola. "Si le conosci?", "Diciamo di si. Quindi conosci anche Zayn..." "e Liam, Harry...", mi fermò e continuò lei la lista "...Louis, Niall", evidentemente conosceva davvero tutti.  "Già..", "Verrai con loro stasera?" "Si, credo di si"."Aspetta un attimo, ma allora il ragazzo con cui sei andata via ieri era Zayn?Era buio, mi sembrava lui, ma..."si rivolse a me con sorpresa Dana, mentre Jenny guardo lei, e poi me in attesa di una mia risposta. Non capivo il perchè di tutte quelle domande. Risposi semplicemente di si. "Uscite insieme?", mi chiese la biondina. "No, no siamo solo amici" "Buon per te..." "Come scusa?" "Ascolta, come hai detto che ti chiami?" "Giulia, mi chiamo Giulia", "Giulia, Zayn cambia obiettivo ogni settimana. Io e lui siamo usciti insieme, ma poi io non mi sono fatta sentire più, pensa lui ancora mi cerca. Ma, io so com è fatto. È la sua natura. Tra di noi c'è un rapporto...speciale.".Rimasi in silenzio."Parlate di Zayn. Zayn Malik?"sentì pronunciare da una ragazza seduta al nostro stesso tavolo. Io, Dana e Jenny ci voltammo verso di lei e fu allora che mi resi conto che quella voce apparteneva a Soledad, la ragazza argentina che si occupava delle fotocopie. Jenny non perse occasione per rivolgergli le domande che poco prima aveva rivolto a me. Lei disse che si erano conosciuti in un locale ed erano usciti un paio di volte insieme. Rimasi ancora di più senza parole. È possibile che Zayn fosse uscito con mezza Londra, e che tutte dovevano venirlo a confessare proprio a me? Durante il resto del pranzo, scrutai un po' sia Soledad che Jenny. Erano completamente diversa l'una dall'altra. Una bionda, l'altra mora. Una spumeggiante, vanitosa, appariscente. L'altra timida, silenziosa, remissiva. Cosa l'avevo spinto ad uscire con due ragazze così differenti tra loro. Non ci capivo niente.
Dopo una estenuante giornata di lavoro, tornai a casa. Keyla e Amy erano già rientrate e stavano allegramente guardando la tv. Le salutai e mi unii a loro. "Ragazze sono rovinata, dovrò lavorare tutto il week-end", raccontai la mia terribile mattinata, senza però menzionare l'episodio del bar. Non mi andava di parlare ancora di Zayn e subirmi le cantilene di Keyla. Nonostante la mole di lavoro che mi aspettava decisi comunque di andare alla festa e iniziare il riordino dei file il giorno dopo. Ci preparammo.

((Questo è quello che indossarono le nostre balde giovincelle:

GIULIA: http://www.polyvore.com/senza_titolo_368/set?id=61475684

AMY:http://www.polyvore.com/cgi/set?id=61477179&.locale=it

KEYLA: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=60663878&.locale=it ))

 


La festa si sarebbe tenuta in un casa antica, poco fuori da Londra. Rimasi impressionata dalla bellezza di quel posto e di come era allestito: c'erano candele, palloncini bianchi sospesi in aria, tavoli ricolmi di cibo di ogni tipo. Un posto da favola. Volevo godermi la serata, anche se ero stanca e nervosa. Dopo poco arrivarono anche Liam, e gli altri. C'era anche Zayn, bello come sempre, se non di più. Si avvicino mi baciò sulle guance e maliziosamente mi fece un sorriso. Ricambiai in maniera più soft."Buona sera il suo autista è qui per lei", "Non mi servono passaggi per ora, ho intenzione di restare qui ancora a lungo!". Non sapevo come muovermi: se credere a tutto quello che mi era stato detto o no. Ma dopottutto, chiunque mi aveva avvertito su quele fosse l'obiettivo di Zayn nell'approcciare le ragazze. E ora stava usando le sue tattiche su di me. 
"Ragazzi io vado a prendere qualcosa da bere"disse Amy, "Bere, ho bisogno di bere. Tanto!" le comunicai. "Sei nel posto giusto!", la seguii mettendomi a braccetto. Più stavo lontano da Malik, meglio sarebbe stato per me.

Mentre andavamo mi accorsi con orrore che la collanina che indossavo sempre, non era più al mio collo. "Amy, la mia collanina!", "Di che collanina parli?", "Quella che ho sempre al collo, non c'è" ,"Forse non l'hai messa oggi", "No, no non la tolgo mai. Me l'ha regalò mia nonna quando ero piccola, è un ricordo prezioso per me!", mi girai intorno per vedere se la scorgevo, ma nulla. "Che giornata di merda...", "Calma Giulia ora la cerchiamo...come è fatta?", "Ma ti pare questa casa è enorme, guarda quanta gente...comunque ha un ciondolo con il simbolo dell'infinito". Amy cerco di consolarmi, aiutandomi nelle ricerche, ma senza esito positivo.

Avevo continuato a camminare in lungo e in largo per tutta la casa, da sola, mi ero divisa da tutti gli altri, ma della collana non c'era traccia. Sconsolata mi sedetti su un muretto, lontana dal frastuono della festa. Squillò il telefono e speravo fossero le mie  le mie coinquiline con una buona notizia. Ma mi sbagliavo: 
"Pronto Giulia?" "Filippo?" "Come stai?" "Bene..." Filippo. Era bello parlare con una voce amica, in italiano. Io e lui ci eravamo lasciati quasi 4 mesi fa, ma eravamo rimasti in buoni rapporti. Le cose tra di noi non andavano più bene, e poi io avevo il sospetto si sentisse con un'altra. Non indagai all'epoca. Non l'amavo più e non volli rovinare quello che di bello c'era stato tra noi. Mi chiese come mi trovavo a Londra, con le coinquiline, il lavoro. E poi quel momento di idillio finì. "Senti Giù prima che vieni a saperlo da altri, volevo dirti che..." "...che stai con un'altra" "Si, chi te l'ha detto?" "Filippo, lo so da quattro mesi...." "Oh, noi volevamo dirtelo, ma sai non era facile...", noi volevamo dirtelo? Quelle parole mi suonarono strane. "Noi chi?" "Io e Laura". A quel punto non ci vidi più. Laura era una mia amica, ci conoscevamo da quando eravamo piccole. Perchè cavolo non me l'avevano detto? È vero, non amavo più Filippo, ma meritavo di saperlo, prima di tutti. Conclusi la telefonata, rapidamente. Gli feci capire che ci ero rimasta male, ma non andai oltre. Ma mi sentivo uno schifo. Cosa altro doveva andare storto?
Vidi Zayn, con il solito sorrisino, lì impalato dietro di me. "Ehy bellezza, ti ho cercato per tutta casa, dove eri?", "Qui, mi hai trovata. Visto non era così difficile".Ero stata acida lo so. "Calma, calma. Volevo solo offrirti un drink, stare un po con te, e..." ,"Senti Zayn lasciami in pace non è serata. Risparmiati il drink per colei che ti porterai a letto. Scordati che sia io".
Girai i tacchi e me ne andai. Cavolo se ero stata dura. Ma non mi era andato niente per il verso giusto. Niente. Dopo poco lo vidi avvinghiato ad una biondina. Si era consolato in fretta. Vidi meglio e mi accorsi che quella era Jenny. La ragazza in succinti abiti non spiccava per coerenza, mi aveva detto di stare lontana da Malik, e poi? Eccola come una cozza attaccata al suo scoglio. "Ma quella è Jenny?", dissi ad alta voce disgustata. "La conosci?", mi chiese Keyla. "Si, l'ho conosciuta stamattina, è amica di una ragazza che lavora con me", "è una delle amichette di Zayn. Lei è pazza di lui. Povera scema illusa!". Il mio umore si fece ancora più nero. 
La serata non sembrava finire mai. Liam e Keyla non facevano altro che baciarsi e chiamarsi amore. Erano dannatamente carini insieme. Louis e Niall si divertivano in pista. Fortunatamente Amy e Harry, che per tutta la serata non avevano fatto che ridere uno nell'orecchio dell'altro, ballare e lanciarsi sguardi languidi, dissero di volere andare via. Io sapevo che ero un terzo incomodo ma pregai i due di darmi un passaggio a casa. Loro non esitarono nonostante si era capito qual era il loro progetto post-party. Ad Amy piaceva un sacco Harry, si capiva e speravo che almeno a lei le cose andassero per il meglio.

"Ragazzi non so come ringraziarvi. Sono una palla al piede, lo so. Ma avevo bisogno di andare via", "Non essere sciocca. Piuttosto sei contenta che almeno hai ritrovato la tua collanina?", "Amy ma cosa dici?". Intervenne Harry: "come Zayn l'ha trovata in giardino e ti ha cercato per tutta casa per ridartela.".
Ero stata una stronza, acida, prevenuta. Lui voleva solo ridarmi la collanina.



 
 

 Eccomi ritornata con il terzo capitolo. questa storia mi sta piacendo scriverla. ma voi cosa ne pensate???

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Capitolo 4
*** IV ***


POV GIULIA
Mi griravo e rigiravo nel letto. Non riuscivo a prendere sonno dopo tutto quello che era successo. Avevo la faccia dispiaciuta di Zayn impressa nella mente. Così mi alzai e decisi di cominciare il lavoro di riordino dei file. Almeno la notte non mi sarebbe sembrata così lunga. Lavorai per tutta la giornata, facendo pausa solo durante il pranzo. La sera, nonstante fosse sabato, avevo deciso che sarei rimasta a casa. Il lavoro procedeva bene, anzi alle 9,30 p.m. Avevo quasi finito, ma ero distrutta dopo la nottattaccia scorsa. Bussarono la porta e Amy mi pregò di andare ad aprire la porta: lei e Keyla si stavano ancora finendo di preparare. E chi mi trovai di fronte? Lui Zayn. Ci guardammo negli occhi per 10 interminabili secondi, io volevo dirgli qualche cosa, ma non ci riuscii, e arrivarono subito dopo Liam e Niall. Proprio quest'ultimo mi chiese: "Giuly, non esci con noi stasera?" "No, Niall. Devo finire il lavoro e poi sono stanchissima. Stanotte non ho chiuso occhio." e mentre lo dissi, non potei fare altro che guardare Zayn, imbarazzata, ma speranzosa che in qualche modo capisse che in parte la colpa della mia insonnia era per quello che era successo alla festa con lui. Uscirono tutti di casa, io corsi al pc e dopo mezz'ora, dopo aver finito, crollai nel mio letto.
Dopo aver dormito per 8 ore mi rigenerai. Appena aprii gli occhi senti delle risate provenire dalla salottino/cucina, accompagnate da degli "Shhh". Mi alzai dal letto per vedere cosa stesse succedendo. La scena che mi si presentò avanti fu questa: Liam e Keyla che cercavano di condurre Amy, Harry e Zayn brilli (resentavano l'ubriachezza) sul divano."Volete una mano?", "No grazie, ce l'abbiamo fatta"disse Liam, "anzi scusa se ti abbiamo svegliato, ma era questa la casa più vicina ed erano diventati isopportabili. Non credo sia il caso che guidino perciò lascio anche Zayn ed Harry qui", "Si, infatti. Anzi vai a riposare anche tu, sarai stanco anche, ci penso io a sistemare questi rottami". Keyla lo condusse in camera sua e dopo poco Amy si alzo dal divino e fece lo stesso con Harry. Prima di sparire nel corridoio che conduceva alle camere, mi sussurrò all'orecchio: "Ehy Zayn ti ha pensato tutta la serata, aveva la faccia da cane bastonato perchè tu non c'eri". Era giunto il momento di scusarmi. Amy era ubriaca e quindi era probabile avesse esagerato, ma l'avevo capito anche io che si era creata tra me e Zayn una situazione gelida. Mi girai pronta a parlargli, anche se comunque sapevo che non era del tutto lucido, ma lo trovai lì steso sul divano che dormiva. Presi una coperta e lo coprii. Mi sedetti nella poltrana accanto a lui e mi misi ad osservarlo, mentre il suo respiro lentamente cresceva. Ispirava dolcezza, tenerezza, e forse nessuno, anche io avrebbero potuto dirlo di lui, vedendolo di giorno. Ma mentre dormiva, lì indifeso e privo di ogni schema difensivo, aveva fatto crollare, almeno per il momento, tutti quei pregiudizi che mi ero fatta su di lui.

Verso le undici lo vidi muoversi così gli portai il caffè che intanto avevo preparato. Mi seddetti accanto a lui e gli porsi la tazza fumante. "Grazie"Gli sorrisi. "Zayn, io...ecco mi volevo scusare sono stata una stronza alla festa. Mi dispiace..." ,"non ti preoccupare, saprai farti perdonare..." mi disse sorridendomi. Ok, stavo per rimangiarmi le scuse. Ma Zayn era fatto così così ricambiai il sorriso. "Hai da fare a pranzo?" "No.." "Bene ti passo a prendere all'una. Andiamo a mangiare fuori, dopotutto ho ancora qualche cosa che ti appartiene" Si alzo, mi diede un bacio sulla guancia e andò via.

Puntuale all'una me lo trovai fuori casa. "Harry è ancora qui?" "Si stanno ancora dormendo e anche Liam e Keyla. Allora dove mi porti?" ,"Sali e lo scoprirai". Stesso rituale, salii sulla moto, lo strinsi forte a me. Dopo poco arivammo in un ristorantino molto carino, all'aperto. Nonostante fossero gli inizi di Ottobre, la temperatura a Londra era ancora mite, quindi era piacevole stare fuori. Ci accomodammo e iniziammo a sfogliare il menù. E dopo aver fatto le nostre ordinazioni..."Allora stamattina mi parlavi di scuse se non erro. Ma credo che ero troppo assonato per ricordarmle. Puoi rifrescarmi la memoria". Mentiva. E lo avevo capito dal tono di voce e dalle sue espressioni facciali. "Zayn ti chiedo umilmente scusa per aver dubitato della tua buonafede, e di averti trattato male." "Bene, bene...continua", con santa pazienza proseguii "...ero di cattivo umore, venerdì è stato un'inferno e..." "e te la sei presa con me, cavaliere d'altritempi, che voleva solo restituirti la tua amata collanina..." "Già..." "Va bene, scuse accettate, cancelliamo quel venerdì dal calendario della nostra relazione", "...perfetto..." "però..." "però devi dirmi chi è Felipo" "Felipo?Filippo!Zayn ora ti metti anche ad origliare" "cosa vuoi che abbia capito?parlì così velocemente e così in italiano". Le mille espressioni del suo viso erano impagabili. Scoppiai a ridere e gli raccontai di Filippo. Per la prima volta affrontammo un discorso serio senza molte frecciatine. Ma anche questa volta ero stata l'unica ad aprirsi, confidarsi. 

Dopo aver mangiato anche il dolce, di punto in bianco, mi chiese: "Qual è il tuo film horror preferito?" ,"Cosa? Il mio film preferito?" "No, il tuo film horror preferito,?", "Ma andiamo non esiste solo l'horror...", "Non hai mi visto un horror!!!"gridò facendosi sentire dalla famigliola seduta vicino al nostro tavolo, "..no", dissi un po' imbarazzata. "andiamo, ma come è possibile?", "Non mi piacciono i film horror, li odio", "Ma se non ne hai mai visto neanche uno", "Immagino già che non sono fatti per me, sangue, urla, budella, no grazie!" "sei una fifona...", gli feci una linguaccia. "Ok ,stasera rimediamo. Stasera Giulia vedrai il tuo primo film horror" "Scordatelo..." "ahah, ti sfido!oh hai troppa paura...e poi devi farti perdonare, ah e dimenticavo: rivuoi o no la tua amata collanina?". "Questo è un ricatto!", "Prendere o lasciare!". Ero già terrorizzata al pensiero, ma mi aveva lanciato una sfida e non potevo tirarmi indietro.

Le ragazze si stavano preparando per uscire. In genere la domenica andavamo al Trik, un bar che era un pò un punto d ritrovo per la nostra cerchia di amici. Ma quella sera io e Zayn avevamo deciso di vedere il film, mentre Amy doveva uscire per un vero e proprio appuntamento con Harry. E Keyla aveva deciso di raggiungere Liam nel suo appartamento per una cenetta romantica,  lasciandomi così casa libera. Io dissi che non c'era bisogno, perchè io e Zayn eravamo solo due amici che guardavano un DVD, ma lei insistette, spinta, e si vedeva, dal fidanzato e Amy. "Ti lascio libera, ma ti avviso...non venire a piangere da me quando Zayn ti porterà a letto e ti abbandonerà in lacrime!", disse come se stesse recitando un copione di una tragedia greca. "Non succederà Keyla, tranquilla!".
Quando Zayn arrivò le mie coinquiline già non c'erano più. "Eccoci :The ring e caramelle gommose alla frutta. ", "The ring? Sei serio?" "Si devi iniziare con un classico.". Alzai gli occhi al cielo e lo feci entrare in casa.  Lui mise il film sapendo bene come muoversi e mi raggiunse sul divano, comprendomi con una copertina rosa che sicuramente apparteneva a Keyla. Quel film era orrendo. Ogni minimo rumore mi faceva saltare per aria, ed ogni scena raccapricciante mi coprivo gli occhi con le mani. Zayn non smetteva di smetteva di ridere e prendermi in giro. "Sei una fifona. Fai vedere che sei una tosta e poi...dove sono finite le tue battutine sarcastiche?". Si avvicinò a me e iniziò a farmi il solletico, costrigendomi in poco tempo, a stare sotto di lui. "Zayn, smettila.." dissi con il cuiore a mille sia per come mi ero affanata dal liberarmi sia per il suo respiro caldo che avvertivo sulla mia pelle. "Ahah devo farti ridere altrimenti potresti scoppiare a piangere da un momento all'altro, mocciosetta" e me lo ritrovai a mezzo centimetro dalle mie labbra. Occhi negli occhi. Ora non ridevamo più. Fu inevitabile baciarsi. Non potevamo fare altro. Io non volevo fare altro. Con le mani presi il suo viso, per far si che continuasse, e lui dolcemente con il braccio mi avvicinò ancora di più a lui. Ero in estasi per quel caldo e umido bacio. Ma quel momento di felicità non durò molto. Si stacco da me, all'improvviso, e disse : "Forse e meglio che vada". Prese la giacca e uscì dal mio appartamento,lasciandomi interdetta sul divano. La tv accesa sulle urla dei personaggi del film erano un'ottimo sottofondo per quel momento.
 
 
 

EH SIAMO ARRIVATI AL 4° CAPITOLO DELLA STORIA. COSA NE PENSATE? SECONDO VOI PERCHè ZAYN è SCAPPATO DOPO AVERLA BACIATA? NON è QUELLO CHE VOLEVA? BE LO SCOPRIREMO PRESTO....
RINGRAZIO CHIUNQUE PASSANDO DI QUI HA LETTO LA MIA STORIA,PER AVERLA  INSERITA TRA LE SEGUITE, PREFERITE E PER I COMMENTI CARINI CHE MI AVETE LASCIATO
GRAZIE GRAZIE GRAZIE *** A PRESTO!

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Capitolo 5
*** V ***



POV ZAYN
La lasciai lì sul divano, di stucco. Si sarebbe aspettata di tutto da me, ma non che scappassi dopo il bacio. Mi stupii io stesso di quel comportamento, non da me. Avevo voglia di lei? Certo! Ma in quel momento mi feci prendere dall'ansia, dalla paura. Non mi capita mai di farmi tutti questi problemi ma quella sera il mio cervello non smise di rimuginare per un secondo. Dopo aver fatto qualcosa che era da Zayn, uscito da quella casa, ne feci una che mi rispecchiava al 100%. Andai al Trik. Presi posto accanto al bancone e ordinai una birra. “Ehy Zayn, mi chiedevo se e quando saresti arrivato . Ti stavo aspettando”, mi disse la biondina gettandomi le braccia intorno al collo e guardandomi con occhi maliziosi. “Ciao Jenny” ,“Che faccia sconsolata…”,non risposi, ma le sorrisi. “Allora, è dalla sera della festa che non ci vediamo, ci siamo divertiti eh…”, “Già..”. La mente tornò a quella sera. Ero incazzato, deluso da come Giulia mia aveva trattato. Mi aspettavo un finale diverso, avevo deciso che ci avrei provato, soprattutto dopo aver ritrovato la sua amata collanina. Già, la collanina. Frugai nella tasca del giubbino, e la trovai lì, dove l'avevo riposta. Avrei dovuto dargliela dopo il film, ed invece era ancora lì, in mio possesso. Era stato un completo disastro. Jenny iniziò a provocarmi con i suoi soliti giochetti. Eravamo usciti insieme per un po’, ma poi mi ero stancato anche di lei, come di tutte. Ma la biondina era un osso duro, ogni tanto si faceva sentire, ed io non mi facevo scrupoli a portarmela a letto. Lei voleva quello. Sapeva che non ero interessato davvero a lei, eppure mi cercava di continuo. La sera della festa invece, dopo l’episodio con Giulia, ero stato io ad avvicinarmi, a chiederle di ballare…e le cose erano andate oltre. “Dai andiamo via da qui, c’è troppa gente”. Finì in un sorso la mia birra e la seguii. Non ero pronto ancora ad aprire il mio cuore. In passato avevo sofferto già troppo. Giulia era perfetta, ma io no. Così non ci pensai troppo e seguii Jenny, perché lei non si aspettava niente da me, non dovevo mostrargli per forza la parte migliore di me.

POV GIULIA
Era passata una settimana. Un’intera settimana. Non l’avevo più ne visto ne sentito. Avevo raccontato tutto alle ragazze e mentre Keyla mi aveva risposto con un “Te l’avevo detto!”, Amy era rimasta stupita. Lei lo conosceva meglio e il suo comportamento non le era chiaro. Avevo cercato anche di chiamarlo, ma non mi aveva risposto. Ed io non avevo insistito. Liam mi disse che aveva provato a chiedergli qualcosa, ma che lui non aveva voluto parlarne neanche con lui. Ero convinta quella sera, domenica, di incontrarlo al Trik. Ma lui non c’era. Come non era venuto la sera prima, e quella prima. Mi stava evitando. Ignoravo il motivo. Ma lo stava facendo. “Posso?”,mi disse Niall mentre indicava il posto vuoto, vicino al mio divanetto. Gli sorrisi e gli feci posto. “Come va?”, “Bene, va tutto bene”, mentii, ma cosa potevo rispondergli? “Posso dirti la mia?”, feci finta di non capire di cosa stesse parlando, e lo spronai a proseguire,  “Tu piaci a Zayn, gli piaci sul serio, ecco perché si comporta così..”, “Bè bel modo di dimostrarlo…”, “Lo so. Però vedi lui è così introverso. Non sempre riesce a trovare il modo di mostrare quello che prova, di tirare fuori i sentimenti. In passato è stato ferito e lui da allora...è cambiato. Ma da quando ti conosce, io ho rivisto lo stesso Zayn di un tempo”. Parlare con qualcuno che lo conosceva bene mi era di conforto. Ma io non sapevo davvero cosa pensare. Il ricordo di quel bacio mi aveva tormentata per tutta la settimana. Avevo anche pensato di andargli a parlare faccia a faccia. Ma andiamo cosa avrei dovuto dirgli? Così l’unica cosa che feci fu mandargli un messaggio…

“Zayn…possiamo dimenticare tutto e andare avanti se è quello che vuoi. Non serve evitarmi.”

POV ZAYN
Avevo appena aperto gli occhi e non vedevo l’ora di richiuderli. Era stata una settimana disastrosa. Mi ero buttato a capofitta sullo studio. Frequentavo l’accademia d’arte e lì in facoltà non mi avevano mai visto così spesso come in questa settimana. Ero uscito tutte le sere, da solo, per evitare domande. Liam aveva provato due tre volte ed io avevo sviato sempre. L’unico con cui mi ero confidato un po’ era stato Niall, che la mattina prima mi aveva obbligato a fare colazione con lui. Non gli avevo rivelato molto, ma lui mi aveva accusato di essermi comportato così perché in fondo non me ne fregava niente di Giulia. Ed io non potevo permettere che anche lui credesse una cosa del genere. Così mi ero difeso. “Forse è il contrario”.
Mi era appena reso conto che avevo ancora il cellulare scarico da ieri pomeriggio. Così lo presi dalla tasca del giubbino e lo attaccai alla presa.  Poi andai a fare una doccia e scesi da casa senza portarlo con me.
Segui il corso e tornai a casa  pronto a gettarmi sul letto. Accesi il telefono: 4 messaggi in arrivo.
Il primo era di Jenny:  “Ehy è da una settimana che ti cerco. Non ci vediamo da quella sera al Trik. Stasera sarò li, raggiungimi. Non te ne pentirai” ,era una settimana che non aveva smesso di mandarmi messaggi di questo genere, ancora non aveva capito che non volevo vederla?
Il secondo era di Niall:  “Zayn...Giulia non è Lei"
Il terzo era di Harry: “Ehi stasera almeno vediamoci. Come al solito al Trik. Ci sarà anche Giulia…”
Giulia. Non avevo pensato che a lei, tutto il tempo.
E poi lessi il suo messaggio. Aveva ragione, non potevo evitarla per sempre. E non volevo cancellare tutto. Per la prima volta dopo tanto tempo, avevo provato qualcosa, e non era solo attrazione fisica. C'era qualche cosa in Giulia, di speciale, di magico. Non ci pensai su troppo. Pressi la giacca e le chiavi della moto e dopo poco mi ritrovai sotto il palazzo, sede del Key London. Aspettai per circa un ora che uscisse. E poi la vidi, bellissima, camminare fiera e sicura.
 
Corsi da lei e la baciai, senza darle il tempo di reagire, di capire. Avrebbe potuto respingermi. Ma non lo fece. Prese il mio viso con le mani e approfondì quel bacio, dolcemente. E questa volta non scappai. Questa volta volevo restare lì con lei. Per sempre. 
 

 
Hola, aggiorno la storia spesso. ma mi piace scrivere si questi personaggi. Yeeeee
Ringrazio come sempre chi segue la storia, e occupa un pochino del suo tempo a leggerla. Grazieee :) ***

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Capitolo 6
*** VI ***


POV GIULIA
Non avevo avuto neanche il tempo di rendermi conto che era lì, ad aspettarmi, che mi ero ritrovata tra le sue braccia. E non avevo potuto sottrarmi da quelle braccia, da quel bacio così dolce, così desiderato. Poi lo avevo guardato fisso negli occhi, e mi sciolsi da tutta quella tensione accumulata in quei giorni. “Allora ti aiuto a pensare alle possibili vie di fuga: puoi salire sulla moto e sfrecciare via, o aspetta puoi correre via veloce, oppure…”,“…ok, ok. Ho capito, colpito e affondato”, mi sorrise e mi baciò di nuovo, questa volta con più passione. “Io non sono scappato per la cronaca…”, “Ah no?Forse qui in Inghilterra vi comportate in maniera diversa rispetto a noi italiani, a saperlo, non mi sarei scervellata così tanto in questi giorni… bastava dirlo”, gli dissi ironicamente. Poi cambiò discorso: “Facciamo così, stasera ti porto a cena fuori e ne parliamo meglio, ti devo delle spiegazioni.”, “Si, me le devi”, “Ti accompagno a casa?”,“No, ho appuntamento con Amy dobbiamo andare a fare shopping”, “Ok, allora a dopo”. Un ultimo bacio e andò via.

Amy, che mi stava raggiungendo, vide tutta la scena da lontano, e dopo che Zayn ripartì in sella alla sua moto mi raggiunse. “Ok. Che significa questo?”.  "Amy, Amy!" le dissi abbracciandola. Non stavo più nella pelle. Ero felice, perché non mi aspettavo questo da lui. Zayn era riservato, introverso. "Sono felicissma per voi!", mi disse lei sincera. Poi però nella mia mente apparvero le immagini e le voci di Jenny, Soledad, Keyla...tutte mi avevano detto di lasciar perdere, di non fidarmi. E allora mi sentii un pò meno euforica. "Cosa succede ora?", mi chiese Amy notando il mio sguardo preoccupato. "Ehy, e il tuo entusiasmo dove è finito?", "Amy...dimmi la verità! Secondo te Zayn vuole solo portarmi a letto?", "Giuly, Zayn nell'ultimo anno è stato un pò...libertino, diciamo così. Però mi sono resa conto subito che tu gli piaci davvero.", "Ma non ne hai la certezza, e poi tutti mi hanno detto di stargli lontano", "Ma tutti chi?Keyla? Andiamo lo hai capito anche tu che esagera su tutto!". In effetti era vero. Keyla tendeva ad ingigantire ogni cosa. Come quella sera che ci fece rientrare a casa, convinta di essersi rotta un braccio, dopo una caduta dalle scale, ed invece non ci fu bisogno neanche di una fasciatura. "E Jenny?", "Jenny è pazza di Zayn...non può certo dirti vai e sii felice!". Anche su questo non potevo darle torto. "E poi scusa se avesse voluto solo portarti a letto, perchè la sera del film, dopo il vostro primo bacio è scappato? E perchè oggi si è ripresentato da te per farsi perdonare? Andiamo se avesse bisogno  solo di una ragazza, ce ne sono migliaglia che cadrebbero ai suoi piedi senza troppi sforzi". Le sue parole fuorno di conforto. Avrei aspettato l'appuntamento della sera per chiarire i miei dubbi, per decidere se fidarmi.      
Alle otto, puntuale, si presentò alla mia porta, elegante e con un grande mazzo di fiori. “Wow”, continuava a fissarmi con gli occhi fuori dalle orbite.

“Bè grazie, lasciarti senza parole era il mio scopo”. “Ammetto di essere preoccupata” , “Perché?”, “L’ultima volta che abbiamo mangiato insieme, sappiamo tutti come è finita…”, “Sarà tutto diverso, fidati…”,mi fece l’occhiolino e mi strinse la mano. “Non ti ho mai visto vestito così tutto in tiro, sei…”, “ ...bellissimo, sexy…”, “Buffo!” “Buffo?”, spalancò gli occhi e mi guardo come se avessi detto la cosa più strana del mondo. “Ahahah, si “ e gli risi in faccia. “Lascerò correre quello che hai detto, solo perché sei bellissima”, mi scompigliai i capelli, feci una smorfia e lo guardai: “Ed ora???”, “Ora sei ancora più bella”, mi disse ridendo.
Ci sedemmo al nostro tavolo, di un elegantissimo ristorante londinese. "Ok, lo ammetto! Non me l’aspettavo” “Cosa?” “Non ti facevo tipo da ristoranti di classe” “è un modo carino per dirmi che sono rozzo?” “ahah no è che non pensavo conoscessi posti del genere” “ma ci sono tan..” “tante cose che non conosci di me, bla bla bla, dicono tutti così…” , mi guardò perplesso. “Ognuno si crede sempre migliore di quello che è, speciale” “E tu non credi che ci sia gente speciale in giro” “Si c’è, ma è speciale per me, non è detto che lo sia per tutti” “ Vero…” “Già.” “Comunque ti ho portato qui perché pensavo che sarebbe stato un posto carino per un primo appuntamento” “primo appuntamento, suona bene” “ …e poi devo farmi perdonare” “ Non voglio le tue scuse, ma almeno una spiegazione” “L’avrai” “ L’avrò!”.
Dopo cena decidemmo di fare una passeggiata. E fu allora che mi raccontò del perché si era comportato così.  Lo fece mentre camminavamo, all’improvviso mi disse: “Ho avuto paura” “Di cosa? Di me?” “Si, cioè non di te.”. Lo guardai perplessa. “Giulia mi piaci moltissimo. Ho capito che c’era qualche cosa in te dal momento in cui ti ho vista per la prima volta. Ci ho messo una settimana prima di rivolgerti la parola, e questo a me non è mai successo.  Quando ci siamo baciato domenica, io ho avuto paura che non mi sarei riuscito a fermare. E che avrei potuto rovinare tutto. È questo non mi è mai successo… e ho fatto un disastro” “Bè mi consolo sapendo che sarò la tua prima volta in qualcosa”,lui mi sorrise e poi lo baciai.  “Quindi ora sei ufficialmente la mia ragazza” “Credi che funzioni così?” “Non so devo inviare una lettera scritta ai tuoi genitori per chiedere il consenso” “mmh ma sai forse…scemo! Devi spiegarmi due o tre cosette” “Quello che vuoi” “Che mi dici se ti dico Soledad?”, mi guardò sorpreso prima fece un espressione per dire “che ne sai?”, e poi disse “Ci sono uscito due volte…” “ E se ti dico Jenny?” “Oh su andiamo…ora vuoi sapere tutte quelle con cui…” tentennò “…sono uscito” “No va bene, hai ragione. Lasciamo stare. Il passato è passato!” Lo pensavo davvero. Quello che era successo prima non doveva interessarmi. Non doveva rovinare il nostro bellissimo appuntamento.
La prima settimana insieme fu bellissima. Lui mi telefonava tutte le mattine, solo per dirmi buon giorno. Eravamo usciti insieme, dopo il nostro primo appuntamento, altre tre volte. Due da soli, ed una in compagnia dei nostri amici.  E lui mi era sembrato sempre così rilassato con me. Quella timidezza che mostrava quando si trovava in mezzo alla gente, spariva. Eravamo complici, scherzavamo su ogni cosa, e poi ci baciavamo, ci baciavamo , ci baciavamo. Non era successo nient’altro finché…
La domenica eravamo al Trik come al solito con tutti i nostri amici. C'erano anche Louis con la sua ragazza Eleonor, che abitava a Manchester per studio, e che quindi solo qualche volta si univa a noi e Niall che da poco stava uscendo con una cugina di Kayla, Lizzie.
Eravamo in mezzo alla pista a ballare,non avevamo staccato per tutta la sera gli occhi l’uno dall’altro. I nostri baci si erano fatti più lunghi, più passionali. E lo sapevamo tutti e due che avevamo voglia di andare oltre. Ma lui non me l’avrebbe chiesto. Così mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai: “E se andassimo da te?”. Non se lo fece dire due volte salutammo tutti e andammo via. Mi prese per la mano e non la lasciò finché non chiudemmo la porta del suo appartamento. Fu allora che iniziò a baciarmi e a spogliarmi, dolcemente. Ci ritrovammo subito nel letto di lui, e lo ammetto ci sapeva fare. Il mio stomaco era contratto dal piacere, e dall'emozione. Per tutto il tempo mi aveva tenuto la mano, come a volermi proteggere da qualsiasi cosa, per non farmi andare via. Non credo che dimenticherò mai quella sensazione.
Come non dimenticherò mai quelle parole appena pronuciate dalla sua bocca: "Sei mia!". Ero sua, mi aveva voluto, ed io stavo finalemente, pian piano, fidandomi di lui.

 

        
Weylaaaa bella gente!!! Primo incontro ravvicinato tra i due piccioncini :)))
Che dolci che sono...ma nel prossimo capitolo...eh no, non vi svelo niente! Kiss

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Capitolo 7
*** VII ***


POV ZAYN


"Buongiorno..."
le sussurai mentre lei ancora aveva gli occhi chiusi. Era sdraiata accanto a me. Mi accrosi che aveva indossato una mia maglia, forse durante la notte, infreddolita, ne aveva presa una dall'armadio.

Io mi ero avvicinato di più a lei, mettendole una mano sul ventre, per tirarla più vicino possibile. Avevo affondato il naso tra i suoi capelli per sentire ancora qull'odore di miele. Le avevo stampato un bacio sulla nuca e avevo richiuso gli occhi, rivivendo nella mia mente quello che era successo la notte prima. Non un bacio era stato dato senza passione, non uno sguardo era stato condiviso senza desiderio. La sua pelle pallida contrastava con la mia. Mi piaceva il modo in cui a volte bacandomi teneva gli occhi aperti. Non sapevo perchè lo facesse. Ma lo trovavo estremamente eccitante. Si iniziò a muovere, dopo poco ci trovammo faccia a faccia. Le sue labbra si aprirono in un sorriso e solo dopo dischiuse gli occhi. Quegli occhi blu così profondi, brillavano di una luce che non avevo mai visto così scintillante. "mmh" "è così che si dice in italiano buongiorno?" "siii" mi disse sbadigliando e alzando le braccia al cielo. Poi si avvicino di più a me appoggiando la sua testa sul mio petto. "dormito bene?" non parlò, ma fece solo cenno di si. Poi improvvisamente si staccò da me "Che hai da fare stamattina?" "...niente" "bene, su alziamoci..." sembrava entusiasta. Così mi alzai da letto e andai a fare una doccia. Quando uscii dal bagno la trovai vestita degli abiti della sera precedente e questo mi fece sorridere. "Prima passiamo da me, però!". E così facemmo. Io l'aspettai giù per evitare le battutine di Amy e Liam, che aveva dormito da Keyla. Lei non ci mise molto. Ed era come sempre bellissima. Adoravo quel suo stile così...non lo so mi piaceva tutto di lei. Il modo in cui camminava. Quel suo accento, il suo modo di parlare con gli occhi prima che con la bocca.

"Allora signorina, cosa hai mente?" "prima di ogni cosa...cibo!andiamo a fare colazione!" "buona idea!". Dopo esserci fermati in un bar per mettere qualcosa sotto i denti, lei mi comunicò il suo progetto. "portami ovunque. Voglio vedere cosa c'è fuori Londra...". "Dai sali su...so cosa intendi!". Accesi il motore della mia moto, e inziai a correre. Non poteva farmi proposta più bella.

Dopo aver percorso qualche KM, ci ritrovammo in aperta campagna. Non sapevo di preciso dove mi trovassi. Avevo guidato senza meta, è questo mi faceva sentire libero, maledettamente libero. "Wow, questo posto...ora so Jane Austen di cosa parlava", disse mentre ruotava su se stessa cercando con gli occhi di frugare ogni dettaglio di quel posto. "Dove mi hai portata Zayn?" "Non lo so...non lo so dove siamo" "Bene...era quello che volevo", "Perderti?" "Si perdermi con te..." e iniziò a correre e a gridare...poi la segui, prima con lo sguardo e poi con il corpo.

E la raggiunsi. "Tu sei tutta matta" "Baciami" non me lo feci dire due volte. Presi il suo volto tra le mie mani, e inziai a baciarle le labbra, poi il collo e poi non seppi frenarmi. "Zayn..." mi disse falsamente sconvolta. La zittii ancora con un bacio. E poi ci sdraiammo a terra, sull'erba, senza pensare a niente solo a quello che volevamo fare. L'adrenalina di essere scoperti, la voglia di farla mia, l'innocenza dei suoi gesti, la malizia dei suoi sguardi. Giulia era un mix di cose e non volevo perdermene nessuna.

POV GIULIA

Non mi era mai capitato, fino ad allora, di perdere il controllo così. Ma Zayn mi faceva quest'effetto. La parte più razionale di me veniva chiusa in un angolo, senza possibilità di fuga. La mia testa partiva. Mi sentivo fuori dal mondo, eppure era il momento in cui mi sentivo più a contatto con tutti gli elementi della terra. Non una parte del mio corpo, della mia anima riusciva a rimanere impassibile. Era forse questo che significava amare? Io ero convinta di saperlo fino a quando Zayn entrando nella mia vita, aveva sconvolto tutto, facendo crollare ogni certezza, ogni convinizione.

Ci rivestimmo subito e mentre lo facevamo non smettavamo di guardarci e sorridere. Beati per quello che era successo. "Eri questo che avevi in mente fin da stamattina?" "Intendi se era premeditato?" "Si" "Ahahah, no che non lo era". Ci alzammo, presi la sua mano e gli dissi di andare in esplorazione. Con la moto percorremmo un altro pò di strada e arrivammo ad un piccolo paesino. Decidemmo di mangiare qualcosa e proseguire dopo l'esplorazione. Mentre ci trovavamo seduti al tavolo aspettando il conto, lui si alzò da tavola e mi disse "Torno subito". Avevo deciso nel frattempo di andare in bagno, e mentra la cameriera mi indicava la direzione, lo sentii parlare a telefono.

"Mi dispiace, lo so che ogni lunedì sono con te, è il nostro giorno. Ma Liam aveva bisgono di me, ti prometto che lunedì prossimo andiamo dove vuoi. Ora devo staccare...si anche io ti voglio bene"

e rimasi lì gelida. Inerme. Feci giusto in tempo a raggiungere la porta del bagno prima che potesse accorgersi di me. Non volevo giungere a conclusioni affrettate ma quelle parole erano chiare. Passarno per la mie mente 100 mila immagini, parole. Quello che c'era tra di noi, lo provavo solo io? Ritornai in sala. "Tutto bene?" "Si, no in realtà no Zayn, possiamo tornare a casa. Non mi sento molto bene!". "Si, si certo, ma cosa hai?" disse preoccupato "Ma niente tranquillo, deve essere stato qualcosa che ho mangiato" . risalimmo in moto, e lui mi disse di fermalo se non ce la facevo. mi dispiaceva avergli mentito, ma non sapevo che fare. non potevo trascorrere ancora la giornata con lui, dopo quello che avevo sentito. E quello si che fu il viaggio più lungo della mia vita. Persa tra mille cattivi e brutti pensieri. Lo salutai con freddezza e salii in casa. Nessuna parola era riuscita ad uscire dalla mia bocca. L'idea di essere stata presa in giro mi paralizzava. È il pensiero di non averglielo detto mi torturava. Dove finiva la combattiva Giulia in questi momenti? Avevo subito qualche strano incantesimo ad opera del Dio dell'amore ed ora dovevo accertarne le conseguenze.

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Capitolo 8
*** VIII ***


POV GIULIA
Salì in casa. Ero da sola e questo mi fece piacere. Non mi andava di parlare con nessuno. Ero fatta così. Non mi piaceva raccontare di me, di quello che mi succedeva. Soprattutto quando mi sentivo delusa. Ma più che da Zayn ero delusa da me stessa. Perché io avevo sentito quelle parole, avrei dovuto chiederglielo di persona con chi stesse parlando. Invece non avevo avuto il coraggio. Ero rimasta in silenzio, e questa cosa mi faceva andare in bestia. In tutta la mia vita non mi ero mai sentita così debole, fragile. Tutti mi avevano sempre visto come una ragazza forte, grintosa, con carattere. Non capivo cose mi stesse succedendo. Stavo perdendo il controllo di me stessa. E questa sensazione non mi piaceva. Mi misi seduta sul divano e mi abbandonai alle lacrime e non feci in tempo ad asciugarmi gli occhi quando Amy girò le chiavi nella serratura. “ ehy che succede? “ “Niente” dissi cercando di eliminare dal mio volto ogni segno del mio sfogo. Amy mi guardò preoccupata “Zayn?” mi limitai a fare un cenno con la testa. “oh, Giuly cosa ti ha fatto. Io lo ammazzo!” disse, e il tono con cui pronunciò quella frase mi fece sorridere. Decisi di raccontarle quello che era successo. Ok non mi piaceva dire i fatti miei, però in quel momento avevo bisogno di sostegno. E la sua reazione non fu esattamente quello che mi aspettavo.

“Cosa c’è da ridere Amy!” mi rivolsi a lei stizzita. Lei non accennava a smettere. Poi mi guardò con i suoi occhietti blu oceano e si fece più seria “ma ti è passato per la mente di chiedergli direttamente a lui, con chi stesse parlando?” “Si, però non ce l ho fatta. Non ho avuto il coraggio” “Be se l’avessi avuto…ora non staresti qui a piangere con me…” e poi mi spiegò tutto. Ora capivo perché aveva riso di me. E mi sentii davvero stupida. Presi il telefonino, volevo scrivergli due parole, e vidi che c’era un suo messaggio:

“Piccola come va? Ho passato una bellissima giornata…se ti senti meglio stasera ci vediamo al Trik per il compleanno di Mary.” Mi ero completamente dimenticata della festa a sorpresa. Mary era una dei proprietari del Trik. I ragazzi erano sempre lì, quindi conoscevano tutti quelli che bazzicavano quel posto. Ed insieme agli altri proprietari del locale e a quelli che lavoravano lì, erano giorni che organizzavano questo party per festeggiare i 30 anni di Mary, che da poco aveva avuto anche una bambina. Sarei andata a quella festa e mi sarei scusata di persona per quanto ero stata stupida.

Alle nove puntuali arrivai al locale con Amy e Keyla. Zayn era lì con gli altri. Cercavano di appendere dei palloncini ad una parete e non era impresa facile poiché continuavano a spingersi, ridere, farsi dispetti. Era bello vederli così affiatati. Non sapevo molto di come era nata la loro amicizia di preciso, so che si conoscevano da tanto tempo, e che avevano molte cose in comune, una su tutte: la musica. Avevano messo su anche un gruppo, ma io non li avevo mai sentiti. Ed erano ormai due mesi che ero a Londra, ma non ci era stata ancora occasione. E anche Zayn non lo avevo mai sentito cantare. Presa da queste riflessioni, non mi accorsi che Zayn, vedendomi era corso a salutarmi, “sei venuta! Come stai!” e mi diede un bacio sulla fronte. “ Bene, Zayn..” non ci fu tempo per dire altro. Lucy, l’altra proprietaria, ci invitò tutti a nasconderci “Sta arrivando, spegnete le luci”. Zayn mi tirò a sé, e mi porto dietro il bancone del bar, mimetizzandoci dietro il mobile scuro . Le luci si spensero e lui ne approfittò per darmi un bacio, dolce, tenero. Me ne diede un altro questa volta sulla guancia ormai arrossata, e mi fece l’occhiolino. Poi le luci si accesero e tutti saltammo su gridando “Sorpresa!”.

Il locale iniziò a riempirsi pian piano di persone. E in mezzo a tanta folla riconobbi anche Jenny. Non l’avevo più rivista dalla famosa festa, e subito il mio sguardo cercò Zayn. Ma non riuscì a vederlo. Andai da Amy: “Amy. Ma dove sono i ragazzi?” infatti oltre a lui non vedevo più neanche Liam, Niall, Louis e Harry. “Non lo so. Harry mi ha detto di aspettarlo qui.” Ci insospettimmo, allora andammo da Keyla che parlava con Eleonor e Lizzie. “avete visto i ragazzi?” ci risposero di no. Stavano tramando qualche cosa, sicuramente. Ad un certo punto le luci si abbassarono e intravidi le sagome di cinque ragazzi sul piccolo palco del locale. Uno di loro cercava, parlando nel microfono, di attirare l’attenzione degli spettatori. Ma non c’era bisogno tutti ormai li stavano osservando. Tutti compresa me. Anche le ragazze erano sorprese. Eravamo tutte con gli occhi sgranati, ci guardavamo perplesse e sorridenti. “Salve a tutti. Siamo i One direction e questa la dedichiamo alla nostra grande amica Mary. Buon compleanno tesoro”. Era stato Liam a parlare. E poi iniziarono a cantare Wonderwall, cover di un pezzo degli Oasis. Avevano delle voci angeliche. Rimasi piacevolmente stupita. Ma ovviamente più di tutti mi aveva colpito Zayn, che per un secondo non aveva smesso di fissarmi. Ed io non ero stata l’unica a rendersene conto. Jenny infatti lanciava delle occhiatacce di fuoco sia a me che a lui. Ma lui non aveva occhi che per me. Cantarono tre brani in tutto. Oltre la cover, si cimentarono anche in due pezzi loro. Questi:
http://www.youtube.com/watch?v=EDv7efxb4No
http://www.youtube.com/watch?v=ilKZoQah6xg

Il pubblico entusiasta li saluto con un grande applauso, e lui sceso dal palco, mi venne in contro e mi baciò. “Perché non me l’hai detto?” “Volevo farti una sorpresa! Non l’abbiamo detto a nessuno. Solo Lucy lo sapeva, anzi è lei che ce l’ha proposto!” “Siete bravissimi, e tu hai una voce…wow Malik, wow!”. Era contento di queste mie parole, si vedeva. “E comunque sono parecchie le cose che non mi dici a quanto pare” il suo volto si contrasse. “Cioè?”, ma fummo interrotti. “Giulia, vieni ci serve una mano con la torta e il regalo!” “Si Keyla arrivo subito”. Non ero ancora riuscita a parlargli. L’avrei fatto dopo. Così gli diedi un bacino sulle labbra e andai con la mia amica.

Dopo aver aiutato le ragazze con la torta, mi misi a cercare Zayn e non lo trovai dove l’avevo lasciato. Girovagai nel locale e lo vidi nel corridoio che portava nei bagni, con una bionda. Jenny. Fasciata in un aderente abitino rosso, cercava di avvicinarsi sempre di più a lui, che con le mani incrociate sul petto ascoltava disgustato le parole che uscivano dalla sua bocca. Mi avvicinai cercando di non farmi vedere e riuscì a sentire parte della conversazione: “…Zayn, noi siamo uguali, vogliamo divertirci, non siamo fatti per le storie serie,per le relazioni durature.” Si avvicinava sempre più, ormai era a pochi centimetri da lui. Questa volta non sarei andata via. Era brutto origliare, lo so , ma dovevo avere la prova che Zayn ci tenesse a me. “…ricordi la sera della festa? Non abbiamo mai fatto sesso così! Questo non significa niente per te?” Rimasi di sasso ancora. La sera della festa, lui era stato con lei. È vero li avevo visti avvinghiati a ballare in mezzo alla pista, ma poi ero andata via. Avevamo deciso di non parlare più di quella sera, di dimenticarla. E forse ora capivo il perché. Non per i miei modi bruschi. Non per il mio comportamento. Ma per il suo. Stavo quasi per andarmene, ma poi lui: “Jenny, io non so più come dirtelo, quella sera è stato un sbaglio. Ero arrabbiato e…lasciami in pace, ok? Basta, non c’è altro da aggiungere…” “è per colpa di quell’italiana? Andiamo…fra quanto di annoierai anche di lei?lo sai che con me è diverso…” “no è con lei che è diverso” “non ti credo. E comunque lo sai dove sono, conosci il mio numero. Quando ti scoccerai di lei, ci penserò io a farti divertire un po’…” si avvicino per stampargli un bacio sulle labbra, ma lui spostò il viso, così lei sparì dietro la porta del bagno,infastidita. Lui rimase appoggiato alla parete del muro, portandosi le mani sul viso. Fu allora che lo raggiunsi. “Ti stavo cercando!” “Si ero qui mmh…” e “ok Zayn ho sentito tutto,…io non sono una spiona, ma ti stavo cercando e… ti ho visto qui a parlare con lei, non volevo origliare ma è stato inevitabile…e anche stamattina, al ristorante, non volevo ma è successo…e ho frainteso, ho finto di stare male perché avevo paura di chiederti con chi avevi appuntamento, avevo paura di sapere il perché avevi dovuto fingere di essere con Liam. E mi sono sentita così…non lo so , non mi è mai capitato e che tu mi fai perdere il controllo. Non so più chi sono…e mi dispiace e …” presi fiato. Pronunciai quelle parole di corsa,, volevo fargli capire tutto quello che avevo dentro, ma probabilmente avevo ottenuto l'esatto contrario. Mi abbracciò, "Dai usciamo da qui". Mi prese la mano e mi trascinò fuori. "Ti va di camminare un pò?" mi propose "Si". "Non lo so cosa hai sentito stamattina, ma io stavo parlando con mia mamma. Io e lei siamo molto legati, e da quando mi sono trasferito a Londra, il lunedì vado da lei per pranzare insieme. solo che stamattina quando mi hai proposto di passare la giornata insieme non ho saputo dirti di no. e se gli ho detto di essere con Liam è perchè non gli ho parlato di te...ancora!". "Si, Amy mi aveva già accenato qualche cosa" "Amy?" "Mi ha trovata in lacrime, e le ho spiegato..." "In lacrime?" "Lo so sono una stupida" "No non lo sei, o forse si" rise mettendomi le mani sui fianchi. "Sei arrabbiata per la storia di Jenny?" "Senti, avevamo detto di cancellare dalla nostra relazione la sera della festa...ed è così che faremo" "Davvero?" "Si, a meno che non c'è qualche altra cosa da confessare" "In realtà...domenica scorsa, dopo che sono andato via da casa tua, dopo il bacio, m sentivo davvero giù di morale. Sono venuto al Trik e c'era anche Jenny. abbiamo bevuto un drink e poi siamo andati a fare un giro. lei poi mi hai invitato da lei. ma io non ci sono andato. tutto qui!", quanti altri scheletri nel armadio avevi Zayn? "Giuly, io sono sempre stato inaffidabile, lo so. però con te è diverso. Lo so che ci vediamo solo da una settimana, però mi piaci davvero e non voglio ferirti".

Mi sembrava soncero. E in fondo lo capivo. Non mi ero mai sentita così presa da una persona solo dopo una settimana. eravamo agli inizi. Dovevo cercare di dargli fiducia o mollare tutto e perdere l'occasione di vivere tutte quelle belle emozioni? Non ebbi dubbi. Forse avrei sofferto. Forse sarei rimasta scottata, ma valeva la pena tentare. "Bene" e lo baciai. gettai le braccia intorno al suo collo e lo strinsi forte a me. "Rimani una spiona..." "E tu sei un cocco di mamma", "Colpito nel segno" "Affondato!" 


 

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Capitolo 9
*** Spazio autrice ;) ***


Hello! Postando gli ultimi capitoli, non ho avuto modo di scrivervi niente a parte la storia. volevo semplicemente ringraziare chi ha letto il mio racconto, chi ha commentato e aggiunto la storia tra le seguite, preferite, ricordate. Siete curiosi di sapere come andrà a finire tra Zayn e Giulia? Bè posso anticipare che nel prossimo capitolo le loro unione sarà sempre più forte...ma diciamo così, non durerà a lungo questa aromonia...volete sapere di più? Bè continuate a leggere la storia ;)

Credo di postare il capitolo 9 tra stasera e domani. ma voglio lasciarvi con qualche altra foto dei protagonisti, postarvene una di Jenny, e una di un personaggio che entrerà in scena tra non molto...chi sarà? ***


 Giulia

 Zayn

Amy

Keyla

Liam

Harry

Louis

Eleoanor

Niall

Lizzie

Questa è Jenny



Chi sarà il misterioso nuovo personaggio?

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Capitolo 10
*** IX ***



POV GIULIA

"Giuly è il tuo telefono" una calda e profonda voce sussurò questo al mio orecchio. Io ero ancora avvolta nelle coperte, occhi chiusi, assonata. Le mie braccia abbracciavano il cuscino, mentre altre braccia erano avvinghiate al mio corpo. Quella bella sensazione di sicurezza, protezione, calore, e il freddo di quella mattina di novembre non mi fecero muovere di un centimetro, nonostante avessi sentito perfettamente anche io il mio cellulare squillare. "Giuly", fui nuovamente sollecitata dalla stessa voce. Questa volta però oltre alle parole sentì delle labbra socchiudersi in un bacio sulla mia tempia. Fu allora che decisi di allungare la mano verso il comodino e di afferrare l'oggetto, che con il suo frastuono, aveva disturbato il mio risveglio. "Pronto?" dissi ancora in trans, "Giùùù stavi dormendo?" la riconobbi nonostante il sonno "vedi un pò tu Sara!ma che ore sono?" "Sono le nove...è prestino lo so" "Le nove da te?Qui sono le otto cara!" "Hai ragioneeee, scusaaa, è che non vedevo l'ora di dirti una cosa!" "Cosa?" "Quanto hai voglia di vedermi?" "Noo, dici sul serio?", "Ho preso i biglietti, sarò da te tra due giorni!", "è fantastico.non vedo l'ora!", "Idem, dai ora ti lascio dormire. Ci vediamo lunedì" "Ok, ti ammazzo lunedì di persona". Ero davvero felice. Sara era una di quelle poche amiche fidate e sincere che avevo in Italia. Anzi, forse era l'unica. Avevamo sempre sognato di andare a Londra insieme, ma non avevamo mai avuto l'occasione. Ora però era diverso. Io mi erso stabilizzata qui già da tre mesi, e lei aveva colto l'opprtunità. Così presa dalla felicità iniziai a baciare il ragazzo steso sul letto affianco a me. "Sei felice stamattina eh!chi era?" "Una mia amica Sara. Verrà qui tra due giorni." "Io pensavo che eri contenta perchè ti sei svegliata anche stamattina accanto a me..." disse, guardandomi maliziosamente e iniziando a farmi il solletico. Lo pregai di smetterla. Lo fece e inizio a baciarmi. Le sue mani che prima erano su di me per indispettermi con il solletico, ora accarezzavano la mia schiena. I baci si fecero più focosi. Si mise sopra di me e inizio a sfiorarmi con le labbra il collo, scendendo sempre più giù. Non era mia intenzione fermarlo. Anzi. Abbassai i suoi slip e lui fece lo stesso con me velocemente. Era mio, questo già bastava per farmi sentire in estasi. "Zayn, io...", "Shhh".


Ero in terribile ritardo. Avevo chiesto a Zayn di accompagnarmi con l'auto all'aereoporto, ma pur partendo con qualche minuto di anticipo, non eravamo riusciti ad arrivare in orario. Così una volta giunti a destinazione, Sara era già lì ad aspettarmi. "Scusa, scusa, scusa tutte le auto del mondo si sono catapultate qui a Londra!", mi abbracciò, "non fa niente, sono così contenta di vederti!" "Anche io". Il saluto durò forse più del previsto, così il ragazzo con il ciuffo ribelle dietro di me, si fece notare con leggeri colpi di tosse. "Sara questo è Zayn!", si diedero la mano, e mentre entravamo in macchina, la mia amica mi fece una faccia per dire "Wow che figo!".


Tornammo a casa, Sara sarebbe stata mia ospite per tutta la settimana, avrebbe dormito nel letto con me. Le presentai le mie coinquiline che quando seppero che Sara frequentava una scuola di cucina, non esitarono ad organizzare una cena italiana per il giorno dopo. "Io vado, Giuly ci sentiamo dopo" "Aspetta ti accompagno alla porta", presi la mano di Zayn e mi avviai verso l'uscita di casa. "Quando ci vediamo?" "Zayn ci stiamo ancora salutando". Mi baciò. Ma io avevo già capito cosa voleva dire. Sara sarebbe stata tutta la settimana con me, avrebbe dormito nella mia camera e lui aveva paura di non poter passare sufficiente tempo da solo con me. Non sapevo se esserne lusingata o infastidita dalla cosa. Ovviamente ero più propensa ad essere felice. Erano ormai due mesi che uscivamo insieme ed io ero sorpresa sempre di più dalle cose che mi diceva, dimostrava. Non me lo sarei mai aspettata, soprattutto dopo tutti i pregiudizi che mi ero fatta su di lui. "Troveremo un modo!ora vai o farai tardi", le mie labbra ancora sulle sue e poi chiusi la porta e mi avvicinai alla nuova arrivata.

"Wow Giù, mi avevi detto che era carino, ma credo tu sia stata troppo modesta!" le sorrisi, come avrei fatto a spiegare la sua bellezza. Non si poteva, non erano stati creati abbastanza aggettivi per poterlo fare. "E poi ti guarda in un modo. Non ti toglie mai gli occhi di dosso. Siete davvero carini iniseme..." "Grazie...io sono" "Innamorata persa?Si era capito!" "Si vede così tanto?" "Noo, figurati. Quando vi guardate negli occhi, sembra che non ci sia più niente e nessuno a circondarvi. Mai visto niente del genere".

Aveva capito alla perfezione. Non so come ci fosse riuscita, ma aveva colto perfettamente lo stato d'animo che avevo quando ero in compagnia di Zayn. Mi sentivo sollevata. Come se il mio corpo si facesse leggero, come una piuma. Mi sentivo libera, libera di aprire il mio cuore. Mi sentivo sicura, protetta dai suoi abbracci. Mi sentivo bella, perchè costantemente desiderata. Avete presente quando sul palco di un teatro si spengono tutte le luci, e poi se ne accende una, solo una per illuminare il protagonista? Io mi sentivo esattamente così. Lo stare con lui oscurava ogni luce attorno, perchè quella più luminosa la emanavamo stando vicini. Ed ero convinta che questa cosa la percepissi solo io. E il fatto che l'avesse notato Sara che ci aveva visti insieme per così poco, mi fece sentire bene. Dopo la breve conversazioni, decidemmo di uscire per negozi. E così facemmo anche il giorno seguente. Volevo stare quanto più tempo possibile con lei.

Il giorno dopo la cena saltò, perchè Liam e Niall erano già occupati. L'indomani invece, come avevamo organizzato, vennero a cena da noi Zayn, Liam, Harry, Louis e Niall per la famosa cena italiana. El, non era a Londra, mentre Lizzy, che nel frattempo era diventata la ragazza del biondino, ci avrebbe raggiunti dopo. Le pietanze preparate dalla provetta chef, con il mio modesto aiuto, furono apprezzate da tutti. Soprattutto Niall, grande estimatore della cucina italiana. Zayn era stato tutta la serata a ridere e scherzare, ed era raro vederlo così, come comfermarono anche chi lo conosceva da più tempo. Tutti mi diedero il merito, ma io non avevo fatto niente di particolare dopotutto.

Dopo il dolce, mentre gli altri avevano iniziato a giocare alla Wii, sfidandosi a vicenda, mi alzai e andai verso camera mia per prendere una felpa visto che iniziavo a senire freddo. Mentre frugavo nell'armadio, sentì il suo respiro sul mio collo. Non ebbi il tempo di dire nulla. Mi girai e mi ritrovai labbra a labbra con lui. In un attimo mi fece accavallare le gambe intorno ai suoi fianchi, mentre con sempre più foga mi baciava e stringeva. "Wow, ti sono mancata" "No, non è vero", disse continuando a mordicchiare le labbra. E saremmo andati oltre se Keyla non mi avesse chiamato. "Arrivo subitooo" le avevo urlato. "Dai ignorala" "Zayn ci sono i nostri amici di là." "Ma io ti voglio" sembrava un bambino imbronciato. Ma non era possibile ora. Così mi alzai e raggiunsi il resto dei ragazzi.

Il giorno dopo mi trovavo a lavoro, ma il capo ci comunicò che il giornale avrebbe chiuso un'ora prima per uno sciopero. Non ci pensai due volte.

"Ehy dove sei?" "Sono a casa, stavo per uscire. Devo vedermi con Louis per pranzo" "E se ti dicessi, io e te a casa tua tra dieci minuti" "Annullo il mio appuntamento". E fu così che dopo un'ora mi ritrovai abbracciata a lui, nuda nel suo letto. Lo amavo. Non avevo dubbi. Dovevo solo trovare il coraggio di dirglielo. Ma non ci riuscivo. Ogni volta che cercavo di pronunciare quelle magiche paroline, mi bloccavo, avevo paura mi ridesse in faccia. Come si faceva a capire qual era il momento giusto per dirlo. E soprattutto se bisognava dirlo. Quando stavo con Filippo lui me lo ripeteva in continuazione, ed io mi limitavo a rispondergli "anche io", e credevo di farlo perchè non sono mai stata molto interessata a questo genere di cose. Credevo dipendesse dal mio carattere, dal mio modo di essere. Forse non era così. Anzi ora potevo dire di saperlo con certezza. Rispondevo così, perchè non lo amavo davvero e avevo realizzato tutto questo da quando Zayn era entrato nella mia vita. 

 

 
Ma quanto sono dolci Zayn e Giulia? Il personaggio misterioso menzionato nel precedente post non è ancora comparso. Non si tratta di Sara che sarà presente solo in questo capitolo (credo). ihihi alla prossima ***

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Capitolo 11
*** X ***


POV GIULIA
"Ragazzi ho una proposta molto interessante da farvi!" eravamo seduti al solito tavolo del Trik, c'eravamo proprio tutti. Io ero vicina a Zayn, avevo la testa affondata nella sua spalla, le mia mani contemporaneamente erano avvinghiate alle sue. Eleanor aveva scuscitato la curiosità di tutti, così continuò: "Generalemente durante le vacanze di natale la mia famiglia si trasferisce nella nostra casa di campagna, ma quest'anno i miei hanno prenotato una crociera e quindi la casa è libera. Che ne dite di passare qualche giorno lì? Magari anche l'ultimo dell'anno?". Tutti si mostrarono entusiasti all'idea, così decisero che avrebbero raggiunto l'abitazione il giorno di Natale, per passare almeno la Vigilia con i propri parenti. Io che fino ad allora non avevo aperto bocca, comunicai i miei progetti: "Io non ci sarò", sentì subito gli occhi dei ragazzi puntati su di me. Soprattutto quelli delle mie coinquiline e quelli di Zayn. "I miei mi hanno prenotato un volo per tornare a casa, passerò le feste in Italia". El aggiunse "Che peccato!". Non riuscivo a capire il perchè la ragazza di Louis provasse antipatia nei miei confronti, l'avevo notato più di una volta, ma non ne avevo parlato con nessuno, convinta che si tratasse solo di una mia impressione. Ma questa volta non ero la sola ad aver avvertito l'ironia di quell'affermazione. Infatti anche Amy le aveva lanciato un occhiattaccia: "Per quanti giorni starai via?", "Credo almeno una settimana" "Dai mgari riesci a tornare prima e raggiungerci. Sarebbe bello stare tutti insieme" disse Keyla. Le sorrisi. Zayn non aveva detto nulla, e quando gli altri furono distratti dall'organizzazione del viaggio, si avvicino al mio orecchio e disse "Potevi dirmelo che non ci saresti stata per Natale", "L'avrei fatto dopo, l'ho saputo due ore fa!", "Non puo disertare..." "Zayn ho voglia di rivedere la mia famiglia, e poi i miei sono stati così carini a comprarmi i biglietti!", "Lo so, lo capisco", disse poggiando le sue labbra sulle mie. Io avevo deciso di non tornare a casa sia perchè non ero riuscita a mettere da parte i soldi per prenotare l'aereo, sia perchè non volevo separarmi da Zayn. Può sembrare una cosa stupida ma avevo, in un certo senso, timore che qualcosa si rompesse tra di noi. Cosa sarebbe successo se non ci fossimo visti per qualche giorno?Era probabilmente una paura sciocca, ma avevo una brutta sensazione. Però i miei avevano fatto un bel gesto comprando quei biglietti e io non potevo rifiutarmi di tornare a casa. "E poi con me fuori dai piedi avrai campo libero!Non sei contento?", "Ma dai non ci avevo pensato! Improvvisamente sono tornato felice. Allora quando parti?". Avrei potuto passare ore intere a fare qul giochetto con lui. Il prenderci in giro era un pilastro fondamentale per la nostra relazione. Ed io amavo tutto ciò.

 

POV ZAYN
Il 20 Dicembre era arrivato prima del previsto. Mi ritrovai all'areoporto in una gelida e piovosa mattinata ad accompagnare Giulia in partenza. Quella scena mi sembrò familiare. Non molto tempo prima mi ero ritrovato in una situazione simile, a pronuciare le stesse parole. Ma questa volta non avevo ricevuto la stessa risposta, forse perchè la situazione non era uguale, forse perchè quella ragazza non era Giulia. "Resta con me!", un brivido mi attraversò la schiena mentre lo dissi, al ricordo della fredda risposta che avevo ricevuto mesi prima. "Vorrei. Ora vado perchè se sto qualche altro secondo qui, verrò ipnotizzata dal tuo ciuffo magnetico, e addio Italia. Torno presto. Fai il bravo!", afferrò la maniglia della valigia, e scomparve tra la folla numerosa.

 

Il 25 Dicembre ci eravamo dati appuntamento fuori casa di Amy e Keyla. Io e Liam arivammo in anticipo per cercare di convincere le due a non portarsi mezza casa dietro, ma fu tutto inutile.

"Amy a cosa ti serve un costume?Siamo in pieno inverno!" "E se decidessimo di andare alle terme?" "Io mi arrendo!" "Vedrai, ti pentirai di non avene portato uno anche tu...allora Giulia, l'hai sentita oggi?", "Oh si se l'ha sentita..."disse Liam con un sorrisino beffardo, così gli tirai un maglione di Amy dietro. "Ehy...", "Siete così dolci!" aggiunse Amy. "Ragazzi, Harry, Niall e Lizzie sono arrivati!" ci comunicò Keyla. Louis ed El, erano già partiti all'alba, così dopo poco ci mettemmo in viaggio.

Dopo un paio di ora giungemmo a destinazione. E di certo non mi aspettavo di ritrovarmi in un posto del genere. Quella era davvero un' immensa tenuta. "Wow, questa si che è una casa di campagna!" era stato Niall a parlare. "Però Louis non ci aveva detto che El fosse così ricca" si affrettò ad aggiungere Harry. Ci decidemmo così a bussare. "Siete arrivati!" ci accolse con entusiasmo la padrona di casa. "El questa casa è...meravigliosa!", " Lo so. Era dei miei nonni. E aspettate di vedere tutte le camere che ci sono!", "A proposito El, volevo dirti in confidenza, ecco io ed Amy stiamo insieme da così poco, abbiamo bisogno di una camera matrimoniale, sai..." Harry provocò le risate generali e si becco un pugno amorevole da parte della sua dolce metà. "Tranquilli, ci sono camere matrimoniali non dico per tutti, ma per la maggior parte...", "Bene. Una è mia!", continuò Harry. "Una l'abbiamo presa io e Louis, poi ce ne sono altre du..." "Mia!" dissero in coro Niall e Keyla. "Bene sono state assegnate anche le altre due...Zayn...", "Non importa, non so neanche se Giulia verrà!" dissi dispiaciuto. "Ah quasi dimenticavo, c'è un altro ospite...ma dov'è?" disse El rivolgendosi al suo ragazzo. E non facemmo neanche in tempo a chiedere chi fosse il misterioso ospite, che la vidi scendere giù dalle scale. E rimasi lì, impalato. Mi mancava quasi il respiro, non avevo più salivazione. La ragazza raggiunse i miei amici scambiandosi con loro baci e abbracci. Poi si avvicinò a me gettendami le mani intorno al collo: "Zayn, che bello rivederti!", "Katy!".

"Vado a prendere le valige...sono ancora in macchina". Fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di avviarmi furoi. Avevo bisogno di aria, e quella pungente dell'inverno della campagna inglese era l'ideale. "Amico, io non lo sapevo, El mi ha avvertito stamattina che si sarebbe aggiunta a noi, mi dispiace...", "Louis, tranquillo. Non c'è problema!". Invece il problema c'era eccome. Credevo di averla rimossa dalla mia mente, dal mio cuore. Era do poco che ero riuscito a non pensarci più come prima, a non soffrire più tutti i dannati giorni. Ed ora cosa mi stava succedendo? Non lo sapevo. Ero convinto che ormai mi fosse indifferente, ma aveva appena realizzato che non era così. Non dopo la reazione che avevo avuto. Cercai di calmarmi, presi le valige e tornai in casa. Lei era ancora lì che mi aspettava. "Zayn tutto bene?" "Si è che non mi aspettavo di rivederti..." "Te l'avevo detto che sarei tornata...", si me l'aveva detto. E so solo io quanto avevo sperato che lo facesse sul serio.

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Capitolo 12
*** XI ***


POV ZAYN                                                                                                                                                                      Avevo cercato di evitarla per tutto il giorno. Avevo convinto Harry e Amy ad andare in giro e loro senza farmi domande avevano capito e mi avevano assecondato. Tornammo a casa giusto in tempo per la cena. "siete tornati finalmente! È pronto in tavola!" ci accolse così Keyla. Kety era già seduta così come il resto dei ragazzi ed io avevo cercato di evitare il suo sguardo. "Kety allora per quanto tempo ti fermerai?", cercai di non mostrarmi troppo interessato alla domanda. "Non lo so, spero a lungo", non c'erano dubbi che quanto avevo detto fosse rivolto a me. "Ti sei trasferita a New York, vero?", "Si ho abitato lì nell'ultimo anno", "Cosa hai fatto lì?", "Bè ho seguito un corso di recitazione, e alcuni stage di danza...", "Ora sono terminati questi corsi?", "No, ma avevo voglia di tornare a casa", “E con quel ragazzo come si chiamava, Jack…”, “No io e Jack non stiamo più inisieme.”,"Sei partita da un giorno all'altro, non abbiamo neanche avuto il tempo di capir..." "Amy!" le tuonò El. "Adesso basta! Non dobbiamo farle un interrogatorio!", "El, tranquilla. Me lo aspettavo. Mi dispiace che sia partita all'improvviso senza avvisare nessuno, bè quasi nessuno. Ma è stata una decisione presa all'ultimo e...",

"Avrai avuto le tue ragioni. E l'importante è che ora tu sia qui. Ci sei mancata!"
. El parlando così forse non interpretava il pensiero di tutti. Le ragazze non avevano mai visto di buon occhio Kety, e ciò che aveva fatto non andava proprio giù a Keyla e Amy. El era l'unica che le era rimasta amica, probabilmente perché era quella che la conosceva di più. Liam l'aveva sempre dipinta come una gatta morta, per Niall aveva troppi atteggiamenti ambigui, Harry l'unica cosa che diceva sul suo conto è di quanto fosse bella, mentre Louis non si era mai pronunciato, poiché era una delle migliori amiche della sua ragazza. Ed io, io ero stato l'unico a cadere nella sua trappola.
Conobbi Katy ad una festa. Lei era con El, che al tempo non era ancora la fidanzata di Louis. Ricordo che appena la vidi il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, e una sensazione del genere non l'avevo mai provata. La sera stessa le chiesi il numero di telefono, e dopo pochi giorni la invitai ad uscire. E fu allora che lei mi disse che era già impegnata con un'altro. Non mi arresi e dopo svariati tentativi riuscì a incontrarla. Cinque mesi. Per cinque maledetti mesi ci vedemmo di nascosto. Nessuno inizialmente sapeva di noi, tranne Amy, El, Louis e Niall. Lei mi spiegò che non poteva rompere con il suo ragazzo poiché era il figlio di un importante cliente del padre, ed io pur di starle accanto avevo accettato di essere l'altro. Mi ero innamorato di lei perdutamente. Il mio cuore prendeva a battere solo in sua presenza, sentivo di respirare solo se ero accanto a lei. Avevo completamente perso la testa, era stato il mio primo amore. Ma poi le cose si ruppero, all'improvviso. E per me fu il baratro, il buio. I mesi a seguire furono i più brutti della mia vita. Ed era questo il motivo per cui avevo iniziato ad uscire con mille ragazze diverse. Non avevo più voglia di aprire il mio cuore con nessuna. Non volevo più amare. Non volevo più soffrire. E poi avevo incontrato Giulia...
Dopo cena Louis propose di andare ad un locale karaoke, così ci preparammo ed uscimmo di casa. "Ragazzi dovete cantare una canzone tutti insieme! Muoio dalla voglia di sapere se siete migliorati!", "Puoi scommetterci Katy, sono diventati bravissimi"disse El entusiasta. Così salimmo sul palchetto e comunicammo al dj che avremmo voluto cantare "Torn".

"Zayn la tua voce...sei migliorato tantissimo", mi disse Katy appena tornati al tavolo, "grazie", "Scrivi ancora canzoni?", "No, non più...". Era da più di un anno che non scrivevo. Neanche una strofa. Nulla. "Che peccato, i tuoi pezzi erano così dolci", "Già...!" 

Mentre ero lì, parlare con lei mi sembrava tutto molto irreale. Mi chiedevo se davvero si era resa conto di avermi spezzato il cuore, se si rendeva conto che non poteva riapparire dal nulla e far finta che niente fosse successo. Presi la giacca ed uscì fuori per fare due passi. “Zayn aspetta…”, mi bloccai di colpo, mi girai e me la ritrovai di fronte. “Dobbiamo parlare!”, “No non dobbiamo farlo”, “Allora mettiamola così io devo parlarti…mi sei mancato così tanto” disse avvicinandosi e toccandomi il ciuffo, era quello che faceva ogni volta che ci salutavamo, quando dopo essere stati insieme, lei si rivestiva e tornava dal suo fidanzato. Ma questa volta non ci fu nessun sorriso da parte mia, piuttosto mi scansai. “Ascolta, io lo so che sei arrabbiato, ma cerca di capire io dovevo andare via.”, “no, non dovevi, volevi. Perché non hai risposto alle mie telefonate?Ai miei messaggi?”, “io…avrei reso le cose più difficili”, “Invece così le hai rese semplici…”, “Mi dispiace ho sbagliato. Però possiamo rimediare, possiamo aggiustare le cose…”, “No non possiamo Kety. Non puoi apparire dal nulla così e pretendere che io dimentichi l’ultimo anno.”, “Non ti sto chiedendo questo…”, “Allora non lo so cosa vuoi da me”. Mi voltati e presi a camminare ma lei continuò a parlare. “El mi ha detto che stai con una ragazza. La ami?”, “Tengo molto a lei.” “Quanto tenevi a me?” questa volta però non le risposi iniziai a camminare, con la mente offuscata da mille pensieri, mi avviai verso casa.
“Pronto?”, “Buon natale!”, “Giuly…”, “Certo, chi pensavi che fossi?”, “Nessuno. Buon Natale anche a te!”, “Cosa hai fatto tutto il giorno? Non ho avuto neanche un secondo per chiamarti. I miei parenti e amici mi hanno rapita!”, “Niente di particolare, siamo andati in giro, e stasera siamo andati ad un locale karaoke”, “Che bello! Vorrei essere lì..”, “Anche io vorrei ci fossi. Quando arrivi?”, “Non lo so, devo vedere quando trovo il volo. Spero presto. Ehy ma ti sento un po’ starno, va tutto bene?” “Si, mi manchi!”, “Anche tu mi manchi…ma sei per strada?” ”Si stavo tornando a casa dal locale”, “Da solo?”, “Si”, “Mmh sei sempre il solito…ora stacco, stanno passando a prendermi delle mie amiche. Ci sentiamo domani…”, “Ciao..”

Averla sentita mi aveva fatto piacere. Quel suo tono di voce pacato, mi aveva calmato. Speravo che mi avrebbe raggiunto presto per cacciare via tutti i brutti pensieri che avevano attanagliato la mi a mente nelle ultime ore. Arrivati a casa iniziai ad accendere il camino che si trovava nel soggiorno. Faceva davvero freddo e in più avevo camminato per venti minuti a piedi, sfidando tutte le intemperie di quella gelida notte di dicembre
“Zayn, ci hai fatti preoccupare!” disse Amy entrando nella stanza e raggiungendomi accanto al divano dove ero seduto. “Sono tornato a casa e volevo fare due passi”. “Va bè la prossima volta avvisa almeno. Buonanotte ” Mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò da solo. Amy era una buona amica, ci teneva davvero a me, era l’unica che mi aveva sempre capito e sostenuto.

Poco dopo, mentre ero fisso a guardare il fuoco scoppiettare, Kety prese il posto che qualche minuto prima era stato occupato da Amy. Questa volta però non l’aggredii, non la guardai con disprezzo, ne con freddezza. Rimase lì in silenzio accanto a me, e fui io a parlare. “perché quando te l’ho chiesto non sei rimasta?”, “Zayn…non sapevo più cosa volevo. I miei erano arrabbiati perché avevo rotto con Jack, tu mi chiedevi di uscire allo scoperto…e poi il mio sogno. Lo sai che il mio desiderio più grande è lavorare a Broadway…” “Lo so, ma avevamo detto che saremmo andati insieme a New York. Io e te.” “Non era quello che volevo in quel momento, quello di cui avevamo bisogno …”, “Katy il giorno prima mi dici ti amo e il giorno dopo non sono più quello che volevi? Ti ho chiesto di restare, e tu mi hai detto Tornerò presto! È passato un anno! Bè per le tue doti da attrice non capisco come mai non ti abbiano preso a Broadway!”, “Non ho mai finto con te. Ero confusa. Ma in questo anno non ho fatto altro che pensarti, pentirmi di averti lasciato andare…”, “Ma non hai fatto nulla! Nulla per farmelo capire…”, “Ma sono qui ora. Sono tornata per te”. “ è troppo tardi…” mi alzai e mi avviai alla porta. “Non mi arrendo Zayn”.

Feci finta di non sentire. Mi chiusi in camera e mi gettai sul letto, mentre le lacrime iniziarono a inumidirmi il viso.   

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Capitolo 13
*** XII ***


POV ZAYN
"Buongiorno!O forse dovrei dire buon pomeriggio!", aprì lentamente gli occhi, ma subito li richiusi. "Non vorrai mica riaddormentarti?", "Che ci fai qui?", "Siamo già di buon umore vedo...", "Che ore sono?", "Sono le quattro!", "Cavolo, quanto ho dormito!", "Un bel pò, hai saltato anche il pranzo!", "Dove sono gli altri?", "Sono appena usciti, sono andati ai mercatini del paesino. Su alzati, fatti una doccia e poi possiamo raggiungerli!", "Raggiungerli?", "Si!Ma se ti va di fare altro...", "No va bene, dammi mezz'ora!". Si alzò dal mio letto dove si era accomodata e dopo avermi sorriso, chiuse la porta alle sue spalle. Ero stato tutta la notte sveglio, addormentandomi solo all'alba e non avevo smesso di pensare per tutto il tempo. Ma avevo deciso di andare avanti. Così avevo accettato la proposta di Kety di raggiungere gli altri ai mercatini. Qual era l'alternativa? Stare da solo con lei?

Mi alzai, feci una doccia e in fretta mi vestii e mangiai un sandwich. Lei si mise ad aspettarmi guardando la tv. "Ehy sono pronto, andiamo?", "Si, ci hai messo poco!", "Ma dove sono finite le chiavi dell'auto?", "No hanno preso tutte le macchine!", "Come? Erano in 8 e hanno preso tutte e 3 le auto?", "Si. Amy e Harry sono usciti stamattina e ne hanno preso una, Liam ha preso la sua insieme a Keyla, Niall e Lizzie...e Loui ed El ti hanno aspettato fino alle tre, ma poi si sono avviati..." "E noi come ci andiamo in paese?", "Con il pullman!", "Perfetto...non potevo chiedere di meglio!" chiusi la porta e iniziammo ad incamminarci verso la fermata del bus.

 

"Kety sei sicura che questa fermata sia attiva?siamo qui da mezz'ora e non si è vista neanche l'ombra di un pullman!", "Non lo so, credo di si...", "Non lo sai?Credi?", mi alzai dalla panchina e iniziai a camminare. "Zayn, aspetta dove vai?", "Vado a piedi!" "A piedi?" "Sempre meglio che aspettare qui al gelo", "Non ci arriveremo mai!", "Dai non può essere così lontano. Il paese si trova più o meno dove era il locale karaoke . Presto su, prima che faccia buio!". Lei silenziosamente iniziò a seguirmi. "però sei loquace oggi", "Non lo sono mai stato", "è vero, ma potresti dire qualcosa per ammazzare il tempo mentre percorriamo queste strade deserte e fredde", "bè in questo momento mi piacerebbe ammazzare qualcun altro..." "Zayn, ma questo non è quell'albero che abbiamo visto prima?", "Kety ma ti pare , gli alberi sono tutti uguali...", "No questo me lo ricordo perché ci sono queste due iniziali, D+A, Zayn siamo nello stesso punto di prima, ma come è possibile?" "Ma che dici? Ti sarai sbagliata..." "Ma perché non mi credi? Ci siamo persi!", " esagerata. Ora prendo il cellul...", "Che c'è?", "Non l'ho preso, l'ho lasciato a casa...", "Aspetta prendo il mio! Oh no! Non c'è campo!", "bene!", dissi alla fine tirando un calcio ad un pezzetto di legno intravisto a terra. Eravamo nel bel mezzo del nulla, isolati. "ed ora?", "Ed ora...continuiamo a camminare...troveremo una via d'uscita". Così riprendemmo il cammino, non avendo la minima idea di dove andare. Iniziò a fare buio, e dulcis in fundo iniziò a piovere. Ci eravamo cacciati in un brutto guaio.

"vedi quello che vedo io?", "Cosa?","Quella è una casa!", "Dove?", "Lì guarda..." ci avviammo speranzosi verso la piccola casetta che Kety aveva scovato e bussammo svariate volte, ma fu tutto inutile, non ricevemmo risposta. "Cosa altro deve andare storto oggi?", dissi sbruffando. "Aspetta, è aperto...", "Oh no Kety pessima idea. Se ci scoprono? Hai presente la violazione di domicilio?", "come sei drammatico! E poi mi vieni a parlare proprio tu di pessima idea?".


Su questo aveva ragione, la brillante trovata di raggiungere il paesino a piedi era venuta a me, ed ora bagnati, stanchi, infreddoliti dovevamo entrare in quella casa. "Non c'è nessuno!", "Bene cerchiamo un telefono..." mi affrettai ad aggiungere."Ma stai tremando?", non potei evitare di notarlo. Lei non parlò, fece solo un cenno con la testa. "Aspetta copriti con questo" e le misi una coperta che si trovava sulla poltrona. E poi me la ritrovai fra le braccia, stretta tra il mio corpo e la coperta che le stavo appoggiando sulle spalle. Eravamo a pochi centimetri, e lei cerco di eliminare anche quelli facendosi sempre più vicino. Io chiusi gli occhi per cercare di non farmi sopraffare da quel vortice di emozioni. Senti il suo respiro crescere vicino alle mie labbra e poi...

 

"Chi siete?Che ci fate in casa mia?" un signore minuto, sulla sessantina, con fare minaccioso interruppe quel momento. "Ci scusi. Ci siamo persi e abbiamo trovato la casa aperta. Fuori piove a dirotto!", dopo aver spiegato brevemente quello che ci era successo, mosso da compassione, ci diede il suo telefono, così chiamai un taxi per poter finalmente ritornare a casa. L'uomo accese il camino per permetterci di asciugarci un pò e ci offrì una tazza di caffè caldo. Dopo circa mezz'ora il taxi arrivò, così rientrammo, ma io e Katy non scambiammo neanche una parola. Pensai per tutto il tempo a quello che sarebbe potuto succedere se quel uomo non ci avesse interrotti. Ma non era successo niente, e cercai di rasserenarmi pensando ciò.

 

"Ragazzi, ma cosa vi è successo?"ci accolse così El, visibilmente preoccupata. " è una lunga storia", rispose Katy. Incrociai il mio sguardo con quello di Amy, che era visibilmente infastidita. "Vado a togliermi questi vestiti bagnati", dissi raggiungendo la mia camera. E mentre cercavo degli indumenti puliti, la porta della stanza si aprì. "Ma cosa ti passa per la mente?", era Amy, incazzata."Che vuoi dire?", "Cosa voglio dire? Dove sei stato? Zayn quella è Kety, quella che ti ha spezzato il cuore...", "Amy, lo so chi è. C'è stato un imprevisto...", "Bene, io vorrei solo che ti ricordassi di quella ragazza carina, italiana, occhi blu...Giulia!", "Non è successo niente Amy, ora lasciami fare una doccia.". La ragazza alzò i tacchi e andò via. Giulia. Fu il solo nome che rimbalzava nella mia testa.

 La sera i ragazzi avevano deciso di andare al locale, l'unico in quel posto sperduto, e decisi di unirmi a loro per cercare di distrarmi.Durante la serata Kety aveva cercato di parlarmi ma io l’avevo evitata rifugiandomi nella compagnia di Amy, Niall , Liam. Però quando arrivammo a casa, io mi misi sul divano a guardare la tv con Niall e  Lizzie, lei invitò i ragazzi a lasciarci soli. Niall mi guardò con occhi dubbiosi, ma fece quello che gli era stato chiesto. 

"Zayn...io volevo parlare di quello che è successo.", "Kety non è successo niente!", "Ok, ma eravamo così vicini...quello che voglio dire è che lo sai anche tu che provi ancora qualcosa per me. Perché non lo ammetti? Quello che c'era tra noi era così speciale, non puoi avermi dimenticato, io non l'ho fatto!", "Senti non parliamone più. Non insistere.", "Ok non insito, e non ne parliamo più ma devi guardarmi negli occhi e dirmi che non mi ami più. Che non provi più niente per me.". Non ci riuscì. E fui sorpreso da me stesso. Non riuscivo a dire quelle parole che mi avrebbero fatto stare di nuovo sereno. Lei si alzò. Disse "Ecco...è come dico io",

e se ne andò. Tutti gli altri già dormivano, così andai in camera e cercai di chiudere gli occhi anche io.

 POV GIULIA
Avevo pensato di fargli una sorpresa. Così partì, avevo trovato un volo notturno ed ora pronta a viaggiare tutta notte pur di poterlo vedere il prima è possibile. Appena arrivata a Londra, verso le 5 del mattino, avevo provato a chiamare tutti i ragazzi, ma i loro cellulari erano o spenti, o non raggiungibili, compreso quello di Zayn. L'unico che squillava era quello di Niall, così avevo mandato un messaggio. Volevo fare si una sorpresa, ma dovevo pur sapere a quale casa bussare.

"Niall sono a Londra, sto arrivando lì da vuoi, puoi dirmi l'indirizzo della casa di El?".


Non avevo ricevuto risposta. Allora avevo deciso comunque di arrivare con il treno in paese, almeno già sarei stata in zona. Non vedevo l'ora di arrivare, di abbracciarlo, di baciarlo. Mi era mancato così tanto. E questa volta ero pronta a dirglielo, ad aprire il mio cuore, senza paura.

 

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Capitolo 14
*** XIII ***


POV GIULIA
Arrivata a destinazione, provai nuovamente a chiamare tutti, ma ancora niente. Mi avviai così vicino all'unico taxi che era parcheggiato fuori la stazione. E pensai di chiedere se magari conosceva i Calder e la loro tenuta. Fortunatamente i nonni di El erano molto noti nella zona, e l'uomo mi accompagnò proprio fuori la loro casa. Prima che potessi bussare al cancello, Zayn avendo visto le mie telefonate, mi richiamò: "Giuly è successo qualche cosa?", "Bè volevo dirti che ti sono vicina!", "Giulia sei ubriaca?", "Ahaha, no! Scemo, sono qui fuori la casa di El.", "Dici sul serio?", "Mi vieni ad aprire o mi fai morire al gelo?", "Corro!".

E poi lo vidi correre verso di me. Mi strinse fra le sue braccia ed io immediatamente cercai di inalare tutto il suo profumo, la cosa che mi era mancata di più. Quell'odore che avevo ormai fatto mio. Solo stando così vicino ad una persona si può riuscire a memorizzare alla perfezione il suo profumo. Ed io il suo lo conoscevo a memoria.

"Questa casa è...meravigliosa!sono curiosa di vedere la nostra camera", "io frenerei l'entusiasmo", "perchè?", "Seguimi" mi afferrò le mani, sorridendomi, e mi condusse in una stanza abbastanza piccolina, ma ben arredata, con un letto singolo. "Questa è la nostra camera!", "Non è come me l'aspettavo", gli sorrisi. "Non ce ne erano abbastanza per tutti, e a noi è toccata questa!", "Bene, vuol dire che dobbiamo stringerci di più, per starci in due.", "Non è una cattiva idea!",

e si avvicinò mettendomi le mani sui fianchi e iniziando a baciarmi il collo. Non ci mettemmo molto a finire su quel letto. Non potevo aspettarmi un benvenuto migliore.

"allora vi siete divertiti in questi giorni?" "Si, normale...ma ora ci sei tu. Mi sono mancate queste lentiggini!"


disse mentre mi accarezzava il naso e le guance con le sue mani forti e delicate. Ad un certo punto sentii aprire la porta della camera, e poichè ero ancora nuda, mi nascosi istintivamente sotto le coperte.

"Zay...oh. Ok ascolta non sono affari miei, ma volevo dirti che sta arrivando Giulia e..." "Niall..." "Si ok sparisco, ma tu fai sparire questo disastro!", il ragazzo era rimasto forse confuso dai nostri abiti sparsi per terra alla stanza. "Ciao Niall!", "Giu..Giulia. Sei tu!", "E chi pensavi che fossi?","no, no tu. io...stavo scherzando!". Zayn gli tirò un cuscino dietro. "Ok scusate ragazzi. Giulia sono felice di vederti!" e se ne andò lasciandomi in stato confusionale. "Giulia...", lui mi guardò pensando mi fossi arrabbiata. Me gli sorrisi, e mi limitai ad aggiungere. "Voi siete tutti matti!". Non facendo molto caso all'accaduto, mi alzai dal letto e infilai i miei pantaloni e la felpa di Zayn." Vado a prendere la mia valigia." e lo lasciai lì nel letto con lo sguardo un pò incupito.

Raggiunsi l'atrio dove avevo lasciato la valigia, e sentì delle risate provenire da quella che doveva essere la cucina. "voglio ridere anche io!","Giulia!!!" mi urlarono in coro Amy e Keyla, correndomi ad abbracciare. "Quando sei arrivata?", "da non molto!", "Non ti aspettavamo prima del 30!", "lo so ma era stufa già dell'Italia e poi mi mancava una persona...", "Immagino che non sia io!", disse la bionda facendomi una smorfia di finta dispiaciuta.

Oltre alle mie amiche c'erano sedute al tavolo a fare colazione El ed una ragazza, molto carina, che non avevo mai visto prima. "Ciao El, come va?", "Bene, sei riuscita a venire!Questa è Kety!",

"Piacere, Giulia"
, le disse porgendole la mano e il mio sorriso migliore. Le due poi mi lasciarono sola con le mie coinquiline. "Allora hai già visto Zayn?" mi chiese Amy, io senza parlare le mostrai la mia felpa orgogliosa. Lei mi fece l'occhiolino, ma poi Keyla aggiunse "era felice di vederti?", e allora la fulminò con lo sguardo. "Si, si era...ma potete dirmi che c'avete tutti oggi?siete strani...prima Niall, poi voi due...devo sapere qualche cosa?", le due risposero in coro ma dicendo l'opposto. Amy disse no, Keyla si e poi si guardarono come per incolpare l'altra della risposta data. "Ragazze ma che cavolo succede???". 


Messe alle strette si decisero a parlare. Fu Amy ad aprir bocca per prima. "Ma niente, stai tranquilla. Solo che , ti ricordi quando qualche mese fa ti parlai del fatto che Zayn aveva avuto una sola storia importante...ecco la sua storia importante è Kety." rimasi scioccata. Non avevo voluto sapere niente allora, ma Zayn non mi aveva mai parlato di nessun amore del passato. "non sapevi niente di lei?", mi chiese Keyla. "No, nulla!","va be non significa niente, magari ora che è tornata lui te ne parlerà...vedrai!". Le sorrisi amaramente, però decisi di dare fiducia a Zayn, convinta che sarebbe stato lui a raccontarmi tutto, ecco perchè pretesi di non conoscere i dettagli della cosa. 
"va bè su. Ora non ci pensare. Piuttosto, stamattina andremo alle terme, vai svegliare Zayn, che tra un ora si parte."

Salii in camera, con una tazza di caffè in mano. Zayn si era riaddormentato, e dolcemente cercai di fargli aprire gli occhi. "Dormiglione, su tirati su, ci aspettano le terme!", "Le terme?ma che abbiamo 80 anni?", "ahah, dai sarà divertente...", "non ho neanche un costume", "Neanche io ma le ragazze hanno detto che potremmo procurarcelo lì.". Così ci vestimmo con abbigliamento comodo e raggiungemmo gli altri che aspettavano in salone.

Kety ci fissava in continuazione, ed era tutto un gioco di sguardi. Lei fissava noi, io spostavo i miei occhi da lei a lui per capire se si mandavano segnali, ma non fu così; lui guardava me e cercava di capire se avevo intuito qualche cosa.

Arrivati a destinazione scovammo un negozietto , vicino alle terme, che vendeva proprio costumi e simili. Ne provai un paio e ne scelsi uno sotto la supervisione delle mie coinquiline, e quello di Kety che continuava a non perdermi d'occhio neanche per un secondo. Decidemmo di andare a provare, subito dopo aver preso i biglietti, la piscina riscaldata. Zayn però mi comunicò che mi avrebbe aspettato a bordo vasca. Così io decisi di tuffarmi con gli altri. E proprio quando mi stavo più divertendo mi girai e vidi lei, seduta a bordo vasca accanto al mio ragazzo, ridere e scherzare. Poi lei si era alzata e le aveva stampato un bacio sulla guancia. Fu un tuffo al cuore. 

 

POV ZAYN

"hai paura ancora dell'acqua Malik?"
, "non ho paura, e che non mi piacciono le piscine", "Ahah un ragazzo grande e grosso come te..." poi si tuffo e iniziò a schizzarmi con l'acqua calda. Intanto avevo gettato lo sguardo su Giulia che sembrava non essersi accorta della mia compagnia. "Dai smettila Kety", "altrimenti che fai? Vieni dentro a fermarmi sig. "Non ho paura di niente"", mi stava provocando, mi lanciava sguardi eloquenti, inequivocabili. Ma io non respingevo tutto ciò. Kety era una calamita per me, e non avevo ancora capito come frenarmi, come riuscire a non essere più attratto da lei, dai suoi modi di fare. Dopo poco si mise di nuovo seduta a bordo vasca con me.

"Però è carina la tua ragazza!", "Si lo è..." dissi non capendo dove volesse arrivare. "eppure mi è familiare....mora, occhi chiari....", "Sei seria?non vi somigliate per niente!", "Sarà! Forse ci stai così bene perchè ti ricorda me..." si alzò, mi diede un baciò sulla guancia e si tuffò. Io cercai Giulia con lo sguardo sperando non avesse assistito alla scena. E fortunatamente era a fare gare di spruzzi con Harry.
 

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Capitolo 15
*** XIV ***


POV GIULIA
Dovevo mantenere la calma. Infondo non era successo niente. Solo uno stupidissimo bacio sulla guancia. A cui non avrei dovuto dare nessuna importanza. Però non potei fare a meno di rimuginarci su. Avevo delle brutte sensazioni, ma non ero mai stata una veggente. Forse avrei dovuto fidarmi più del mio istinto, oppure avrei solo dovuto avere più fiducia in Zayn. E fu quello che feci. “Ma perché Zayn non viene in acqua?” pensai ad alta voce, guardandolo. “Se riesci a convincerlo ti do dei soldi”, mi rispose Harry sorridendo. “Come?”, “Diciamo che Zayn e l’acqua alta non sono molto amici.” Mi aggiornò Amy. Non lo sapevo. Quante cose ancora non sapevo di lui? Così nuotai fino a lui e sorridendo gli dissi: “Potevi dirmelo…”, “Cosa?” mi disse con la faccia preoccupata. Senza volere avevo creato un doppio senso. “Che  hai paura dell’acqua alta!”, il suo video prima teso si rasserenò. “Non ho paura…preferisco stare qui ad osservarti!”, mi alzai e mi sedetti accanto a lui. “Certo,come no!”. Appoggiai la testa bagnata sulle sue spalle. “puoi dirmi le cose, lo sai?”, “Si lo so”. Questa volta avevo detto apposta quella frase. E lui mi aveva liquidata così, con un bacio sulla fronte. Poco dopo con Amy e le altre ragazze, Kety compresa, decidemmo di andare a fare i massaggi, mentre i ragazzi avevano optato per la sauna, così ci dividemmo in due gruppi e non ebbi modo di vederlo per quasi tutta la giornata, dato che avevamo  deciso di fare cose totalmente diverse. Ed io presi al volo l’occasione per cercare di capire qualcosa di più sulla sua ex, un giorno passato in sua compagnia poteva rivelarsi utile. Ma a fine giornata non fui poi tanto contenta. Kety sembrava perfetta. Gentile con tutti, intelligente ed intuitiva, sapeva sempre cosa dire per risultare carina. Non sapevo perché si erano lasciati, ma di certo avevo capito di cosa si era innamorato Zayn.

Cercai di non farmi notare mentre cercavo di analizzarla in ogni minimo dettaglio, dopotutto era quello che anche lei aveva fatto con me qualche ora prima, ma lei ricambiava i miei sguardi e mi sorrideva. Le altre ragazze cercarono di non mettere in mezzo l’argomento Zayn, e fu un bene. Mi sarei sentita in assoluto imbarazzo a rivelare che il mio fidanzato ancora non mi aveva neanche accennato della sua ex. Però si misero a raccontare un episodio assolutamente divertente (per loro) capitato qualche natale fa, di cui erano protagonisti proprio Zayn, Liam e dei cani. Tutte iniziarono a ridere aggiungendo particolari alla storiella, e mi diedero molto fastidio gli “..e Zayn diceva, faceva, pensava”, pronunciati ogni tre secondi da Kety. Lei lo conosceva bene, molto meglio di me. Ad esempio sapeva del suo rapporto complicato con l’acqua, cosa che io ignoravo, ed era per questo che aveva aspettato che noi tutti entrassimo in piscina. Lei sapeva che Zayn si sarebbe messo in quel posto, e ne aveva approfittato. Non potevo conoscere i suoi sentimenti, magari era tornata proprio per riprenderselo. Oppure questi pensieri erano frutto della mia immaginazione,ma ne avrei saputo di più appena Zayn me ne avesse parlato ed ero sicura l’avrebbe fatto presto. 


POV ZAYN
Eravamo dentro la saletta della sauna, io, Niall e Liam. Harry e Louis avevano deciso di restare un altro po’ in piscina. E fu allora che Niall decise di scusarsi per quanto era successo la mattina. “Zayn, mi dispiace! Il messaggio di Giulia mi è arrivato in ritardo, credevo che non era ancora arrivata. E quando ho visto i vestiti sul pavimento e…insomma ho frainteso!”, “ehh lasciamo stare va!”, “Ma Giulia?Ti ha fatto domande? Si è arrabbiata?”, “No, ha detto solo che eravamo tutti matti”, “Keyla mi avrebbe ucciso se qualcuno avesse insinuato che ero stato con qualcuno altro…”disse Liam. “Magari avrà pensato a Kety”, “Ma lei non lo sa. non sa che Kety è la mia ex.”, “Non glielo hai detto?” chiese stupito Niall. “No”, “Oh male amico! Ma perché?”, “Non c’è stato ancora il momento adatto, è arrivata da qualche ora, non voglio rovinargli le feste!”, “Lo farai se continui a mentirle!, “Io non gli sto mentendo, semplicemente non ho ancora avuto modo di dirle come stanno le cose.”, “e come stanno le cose?” mi chiese Liam timidamente. “non lo so…” e iniziai a fissare un punto nel vuoto. Davvero non lo sapevo. Ero in totale confusione. A metà tra quello che sentivo per Giulia e quello che avevo sempre provato per Kety.
“so che puoi essere confuso, ma andiamo Zayn, Kety già ti ha spezzato il cuore una volta, chi ti dice che non succederà ancora? E poi Giulia, quella ragazza è talmente presa da te..” mi disse a cuore aperto Liam. Sapevo quanto Giulia ci tenesse a me, nonostante facesse di tutto per non aprirsi del tutto, per paura di rimanere ferita, e chi meglio di me poteva capirla? Con il passare del tempo aveva imparato a fidarsi di me, a darmi fiducia. Non volevo deluderla. Ma non sapevo come muovermi.


POV GIULIA
Erano passati ben quattro giorni dal mio arrivo dall’Italia, ma Zayn non aveva fatto parola di Kety. Il tempo era passato in allegria e spensieratezza. Ci stavamo divertendo molto, e non si erano create molte situazioni imbarazzanti. Uscivamo o stavamo in casa eravamo quasi tutti insieme, e goderci la compagnia l’uno dell’altro era un obiettivo comune. Con Zayn era tutto come sempre, almeno all’apparenza, ed io mi stavo convincendo che se non me ne aveva parlato è perché forse non voleva rompere l’idillio che si era creato, magari appena tornati a Londra l’avrebbe fatto. Perciò avevo deciso di essere con lui paziente, e di aspettare. Kety continuava a ronzargli attorno, ogni volta che mi allontanavo si fiondava rapida sulla preda, e lui rimaneva impassibile.

L’ascoltava, le sorrideva, rideva alle sua battute, ma poi tornava da me. E questo mi stava bene, perché in fondo avevo paura, paura di perderlo e quell’apparente calma, mi faceva stare più tranquilla. Ma non ero serena. Anzi. La notte, anche se la passavo abbracciata a lui, era sempre difficile prendere sonno. E se lo facevo, incubi terribili mi tormentavano. Così mi alzavo, andavo in cucina, mi preparavo una tazza di thè, e mi rimettevo a letto. Anche la notte del 30 dicembre feci così, e mentre aspettavo seduta al bancone che l’acqua fosse pronta,

sentì qualcuno alle mie spalle, mi girai ed era Zayn.
“Cosa c’è? Non riesci a dormire?, “No”, “è colpa del letto?troppo piccolo?”, “Forse…”, “Magari posso venire a dormire sul divano…”, “No non fa niente, prendo una tazza di thè e tutto si risolve”, “Il thè?credi sia una buona idea? Meglio una camomilla…”, “No, sono un po’ strana io. Il thè mi calma più della camomilla!”, “Ah ecco perché parli nel sonno!”, “Io parlo nel sonno? Ma che dici?non è vero”, “Si che lo è”, “e cosa dico?”, “Zayn o quanto sei bello, Zayn sei fantastico, Zayn sei unico”,

disse ridendo, facendo lo stupido e venendomi ad abbracciare da dietro. “Scemo! Non ti credo!”, “pronunci cose incomprensibili, in una lingua ancora sconosciuta, ma terrò il segreto…”, “Io non ho segreti!”, “Tutti ce li hanno. Ti aspetto a letto, ero solo venuto a vedere se ti avevano rapito”, “Oh mio eroe!”. Tutti hanno segreti mi aveva detto. Zayn perché non mi dici i tuoi?


 

 

Ciaooo...da quanto tempo non inserivo nella storia uno "spazio autrice". ma questa volta è doveroso, perchè devo ringraziare le tantissime persone che hanno occupato un pò del loro tempo a leggere la mia storiella. 25 persone la seuono, 11 l'hanno selezionata tra le preferite e 3 fra le ricordate. grazie grazie grazie. Ovviamente ringrazio anche le ragazze che hanno lasciato commenti, e che si sono appassionate alle vicende dei protagonisti. molte cose devono ancora accadere e non vedo l'ora che leggiate il continuo. vi bacio tutte e a presto. Ah una cosa, ma preferite che aggiorni la storia così di frequente come faccio, o preferite che vada più lentamente? mi interessa saperlo! bye guys :)

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Capitolo 16
*** XV ***


POV ZAYN
“Zayn, sei sveglio?”, l’avevo lasciata da 10 minuti in cucina, ed ora stava tornando in camera. Mi ero messo a pensare alle sue parole “io non ho segreti”. Se avessi potuto, l’avrei stretta forte a me e l’avrei detto di stare tranquilla, neanche io ne avevo. Ma non avrei potuto. “Si, vieni su”, la invitai ad entrare in quel piccolo lettino che a stento riusciva a contenerci. Ma sia io che lei non volevamo lasciare quella stanza, separarci, così cercavamo di stringerci di più. Un violento temporale faceva da sottofondo a quella gelida notte. Lei si infilo sotto le coperte e mi abbracciò decisa, un po’ spaventata, sentivo il suo cuore battere a mille. “hai paura?” le chiesi stringendola a me. “Un po’…”, le presi il viso con una mano e inizia a baciarla dolcemente, per farla sentire al sicuro. “Come mai non riesci a dormire?cosa ti preoccupa?” dovevo chiederglielo anche se temevo la sua risposta.

POV GIULIA
Non potevo dirgli la verità. Non potevo dirgli che avevo paura di perderlo. Così risposi “Non lo so…” e poi lo guardai negli occhi, quei profondi e intensi occhi scuri. “Io sono qui, per te…”, non mi aspettavo di sentire nient’altro. Lo baciai. E il mio cuore continuava a battere forte, ma non più per la paura del temporale.

E poi feci l’unica cosa che mi avrebbe calmata, rasserenata, protetta: feci l’amore con lui. E dopo non so se in estasi , in trans, sotto incantesimo gli dissi: “Ti amo”. Mi girai e chiusi i miei occhi.

POV ZAYN
Era tutto quello che avevo bisogno di sentire. Ma quelle due paroline mi spaventarono, terribilmente. Mi facevano sentire in colpa. Lei mi aveva aperto il suo cuore, mi aveva dato tutta se stessa, ed io non mi sentivo in grado di ricambiare. Non mi meritavo il suo amore, non ero riuscito neanche ad essere sincero. Così aspettai che lei prendesse definitivamente sonno e mi alzai. Uscii dalla stanza e mi ritrovai nel corridoio dove c’erano anche le altre camere, anche quella di Kety.

Ero appoggiato al muro, con il capo chinato, quando proprio la sua porta si aprì. Lei si era appena svegliata, mi vide. “Zayn, che succede?”, “Niente non riuscivo a dormire”, “Neanche io, deve essere il temporale!”, mi sorrise. “Andiamo a prendere qualche cosa di caldo.” La segui nella stessa cucina, dove prima mi trovavo con l’altra sonnambula. “Sono le cinque…”, “Già?” pensando al tempo che avevo appena passato con Giulia. Le ore volavono quando stavo con lei. “Tieni prendi un po’ di questa!”, “Che cos è?” “Non lo so, una tisana credo, la nonna di El è la regina dei intrugli magici.”. l’assaggiamo entrambi e scoppiamo a ridere. “Fa schifo”, “è terribile.” E ci guardammo negli occhi. Quegli occhi in cui ero capace di perdermi per ore. Non mi facevano più lo stesso effetto, non provavo più le stesse cose, ma forse ero arrabbiato. “Posso chiederti una cosa?”,

mi disse. “Cosa vuoi sapere?”, “Giulia non sa niente di noi?”, “No”, “perché?”, “Kety…”, “Non lo sai?”, “No, certo che lo so. Non volevo creare imbarazzo, appena torneremo a Londra glielo dirò!”, lei mi sorrise ironicamente. “è la verita!” “Invece sai cosa credo? Che tu abbia paura che lei ti chieda se sei ancora innamorato di me…e tu non sapresti cosa rispondere!”, “Sei troppo sicura di te…”, “Io sono sicura di noi…” e mentre lo diceva si avvicinò di più a me, sempre di più. Non smise un attimo di guardarmi, e mi baciò. Ed io ricambiai il bacio. Non mi opposi. Afferrai con le mani i suoi capelli, e con forza premevo le mie labbra sulle sue. E poi quell’odore, quell’odore che prima era così familiare, ora apparteneva ad un’ estranea. Non era quello dolce e delicato di Giulia. Giulia. Mi staccai dai lei, e corsi via. Afferrai una giacca e uscì fuori.

POV GIULIA
Mi sveglia ma Zayn non era accanto a me. Dopo essere stata con lui, mi ero calmata, e decisamente mi ero svegliata di buon umore. Era l’ultimo giorno dell’anno e anche l’ultimo che avremmo passato in quella casa. Così mi alzai e dopo aver fatto una doccia, raggiunsi gli altri che erano allegramente adunati attorno alla tavola per la colazione. “Ragazzi avete visto Zayn?”, “Giulia lo chiedi a noi?” era Niall con una faccia buffa ad aver parlato. “Mi sono svegliata e non c’era…”,

“Lo ho visto uscire presto, ma non so dove sia andato”
, aggiunse Kety.

Ma sapeva sempre tutto quella lì? Mi tornò in mente quanto era successo la notte prima, su quel letto…avevo il ricordo di io che dicevo ti amo, ma non sapevo se l’avevo detto ad alta voce, se era solo un sogno, e non vedendolo mi aveva messo in agitazione. Poi entrò dalla porta di casa e gli corsi incontro. “Zayn, ma dove eri finito?”, “Sono andato a fare due passi.”, “Sotto lo pioggia?”, “Aveva smesso, ora a ricominciato di nuovo.” “Vieni, facciamo colazione”, “No,ora non ho fame, vado a fare una doccia, mangerò qualche cosa dopo!”, e si avviò verso la camera, lasciandomi così interdetta.

Dopo che tutti finirono di fare colazione Amy mi prese in disparte. “Tutto bene?”, “Credo di si, non ti è sembrato starno Zayn?”, “Non più del solito…”, “Sono seria Amy…”, “Ma scusa è successo qualche cosa?”, “No, credo…non lo so,no!”, “Bene, sei un po’ confusa. Ma avete parlato di Kety?”,”No, per niente!”, “Ancora?ma cosa aspetti a chiederglielo?”, “Deve dirmelo lui, è compito suo, io lo so grazie a voi, e se ancora non me ne ha parlato ce ne sarà un motivo”, “Sarà come dici tu, comunque su voglio vedere un bel sorriso sulle tue labbra. Oggi ci dobbiamo divertire!”, “Io il 2 riprendo anche il lavoro…hai ragione, mi sarò fleshata!”, la mia amica mi diede un bacio sulla guancia e raggiunse Harry.

Il giorno passò tra i preparativi per il cenone e per la festa che avevamo deciso di organizzare per l’arrivo dell’anno nuovo. Alcuni amici di El e Louis ci avrebbero raggiunto, e saremo stati in 20. Io e Zayn avemmo poco modo di parlare o stare vicino, perché ognuno aveva un compito diverso, e il mio prevedeva stare in cucina con le ragazze a preparare cose da mangiare. E Kety era con me, per fortuna/sfortuna. Non potevo più soffrirla, con la sua aria da perfettina. Ma era l’ultimo giorno, dovevo resistere.

Verso le 9 arrivarono gli ospiti, e dopo aver cenato ci mettemmo a fare baldoria. E arrivò il momento della mezzanotte. In casa c’era parecchia confusione, perché oltre ai previsti, altri ragazzi amici di amici avevano affollato la casa. Il conto alla rovescia fu emozionante, era il mio primo capodanno inglese, il primo con Zayn, il primo della mia nuova vita. Aspettai tutto il tempo abbracciata a lui. E non esitai a baciarlo, quando era ormai l’anno nuovo. Non ci eravamo dati neanche un bacio da ieri notte, e quello fu strano. Zayn mi guardava con occhi diversi. “Zayn, ehy tutto ok?”, “Si sono solo stanco, auguri!”, e mi abbracciò.

Poi andai a dare gli auguri a gli altri ragazzi.

POV ZAYN
Le avevo evitate per tutto il giorno, tutte e due. Ma ora dovevo mettere in qualche modo fine a questa storia. Così aspettai che Giulia si distraesse cantando e ballando con gli altri,

presi Kety, e la portai nel corridoio delle camere. “Vieni con me!”, la presi per un braccio e senza farmi vedere la condussi in un posto appartato. “Zayn, stamattina...”, “perchè sei tornata?”,

“Sono tornata per te, ti amo ancora Zayn, ti amo...”, “mi hai spezzato il cuore, lo sai questo?”, “Lo so, ed ho spezzato il mio...ma mi sono pentita. Perdonami!”
.

 E abbassai lo sguardo. Non si trattava solo di perdonarla, ma di capire cosa stesse accadendo nella mia testa, nel mio cuore. Non volevo ferire Giulia, non volevo farle del male, ma nello stesso tempo non volevo lasciare andare per sempre via Kety, senza prima capire i miei sentimenti. Se qualche giorno fa mi avessero chiesto cosa provavo per Giulia, non avrei avuto esitazioni dicendo che mi stavo innamorando sempre di più di lei. Ma il ritorno di Kety aveva messo tutto in discussione, si erano riaperte tutte le ferite che credevo rimarginate. E quel bacio non aveva fatto altro che confondermi ancora di più. Non provavo più le cose di prima, ma qualcosa avevo provato, ma cosa? Kety era rimasta lì a fissarmi, e poi si era avvicinata appoggiando nuovamente le sue labbra sulle mie. E poi...

POV GIULIA
“Giulia dov è Zayn?”, “Non lo so Liam!”, “Ma oggi lo perdi sempre di vista?”, “A quanto pare...”, andai così a cercarlo prima in cucina e poi mi diressi verso la nostra camera, pensando di trovarlo lì. E poi lo vidi nel corridoio, con Kety. Si stavano baciando.
 

 
CIAOOOOO, QUESTO CAPITOLO SO CHE NON POTRà PIACERVI...MA C'ERA BISGONO DI UN PUNTO DI SVOLTA. ZAYN DEVE ORA SOLO CAPIRE I SUOI SENTIMENTI" CHI SCEGLIERà???
RINGRAZIO COME SEMPRE CHI SEGUE E COMMENTA LA STORIA. TANTO AMOREEEE :) ***
A PRESTO ;) 

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Capitolo 17
*** XVI ***


POV GIULIA                                                                                                                                                                                      

Ero di fronte a loro, e non potevo crederci. Lei aveva appoggiato le sue braccia intorno al collo di lui,che invece era rimasto immobile, ma non stava di certo respingendola. Ci misero un po’ ad accorgersi della mia presenza, ma lo fecero. Io avevo il viso rigato dalle lacrime, ma ero rimasta in silenzio. “Giulia…”,

disse Zayn vedendomi e venendomi in contro. “Non è come sembra”, “Cosa vuoi dire, ho frainteso anche questa volta?”, “No, ma ci sono delle cose che devi sapere…”, “è troppo tardi!”, gli voltai le spalle e me ne andai.

Lui mi seguì, “Aspetta…”, ma non lo avevo ascoltato. “Giulia…Giulia”, “Lasciami stare, non ti voglio più vedere!”, gli avevo urlato, facendomi sentire mio malgrado da tutti. Amy si  era avvicinata, “Giulia, che succede?”, “Fattelo dire da Zayn, o da Kety…voglio stare da sola”, avevo sbattuto la porta ed ero uscita. Quel primo giorno dell’anno non era andato come avevo immaginato.

POV ZAYN                                                                                                                                                                              “Zayn ma che cos è questa storia?” mi disse Amy portandomi in disparte. “Ho fatto un casino, non volevo ferirla e ho fatto peggio. Mi ha visto mentre mi baciavo con Kety!”, “Tu cosa?”, “Ho rovinato tutto!”, “Cosa ha significato quel bacio?”, “Io,…” non sapevo che risponderle, intanto anche Kety si era avvicinata a me. “Vado a cercarla”, non volevo parlare con nessuno se non con Giulia. E pensarla là fuori al freddo, sola, in un posto isolato e sconvolta com era…non mi faceva stare tranquillo.
POV GIULIA                                                                                                                                                                                  Era ormai l’alba, ma la nebbia non permetteva ai primi raggi di sole di creare luce. Avevo vagato per non so quanto tempo, e poi vedendo un pontile vicino ad un laghetto, avevo deciso di fermarmi. Avevo smesso di piangere, ma la scena di quel bacio si era impressa nella mia mente. Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Avevano passato tutti quei giorni a spassarsela alle mie spalle? “Giulia ti ho cercato ovunque!”, quella voce, quel profumo che sentivo man mano sempre più forte e vicino, era lui. Si mise a sedere sul pontile accanto a me e stette lì in silenzio, aspettando che dicessi qualche cosa.  E poi mi disse: “Non volevo ferirti, te lo giuro.”, “Dovevi pensarci prima di baciarti con la tua ex a dieci metri da me!”, gli risposi acida. “Tu sai di Kety?”, “Lo so dal primo giorno, ma aspettavo che me ne parlassi tu. Ora capisco perché non lo hai fatto!”, “Non è per questo, e lo so dovevo dirtelo prima, ma non ho avuto l’occasione giusta per farlo.”, a quelle parole non ci vidi più. “Non hai avuto l’occasione giusta? Stai scherzando vero? Hai avuto mille occasioni per essere sincero. Quando sono arrivata e Niall ci ha sorpreso in camera iniziando a blaterare pensando che ci fosse chi sa chi sotto le coperte con te, ed io gli ho detto “chi pensavi che fossi?”, avresti potuto rispondere “credeva che ci fosse Kety, la mia ex!, o quando eravamo alle terme, ti ho detto che “potevi dirmi le cose”, potevi aggiungere “Infatti so che posso dirti che Kety è la mia fottutissima ex!”, o quando stanotte mi hai detto “Tutti hanno segreti”, potevi confessare “e il mio è che sono ancora innamorato di Kety!”, ma non lo hai fatto. Sei stato in silenzio  e hai preferito che venissi a saperlo così.  Quindi non dire che non volevi ferirmi, bastava essere sincero”, “Ho sbagliato tutto, tutto…ma non sapevo come dirtelo. E lo so che non ho scuse ma questa è la verità. Kety è stata molto importante per me, quando mi ha lasciato sono stato uno schifo per mesi, ecco perché uscivo con mille ragazze diverse…e poi sei arrivata tu. Quel tuo modo di fare, di essere…insomma credevo di averla dimenticata.” Non lo aveva fatto, e quelle parole rigarono nuovamente il mio viso. “Non è così…” gli dissi già conoscendo la risposta.

Non…”, “Sei ancora innamorato di lei?”. Zayn si portò le mani sugli occhi, era in difficoltà non sapeva che dirmi. E poi mi abbraccio. Io cercai di respingerlo, battendo i pugni sul suo petto, lo stesso che per tante notti era stato il mio cuscino, ma poi mi ero abbandonata tra le sue braccia. Avrei voluto gridargli che lo amavo, che non potevo perderlo, che non ero pronta a lasciarlo andar via, ma seppi solo piangere disperata. “Torniamo a casa.”.
A casa i ragazzi erano sul divano della sala, dove fine a qualche ora prima festeggiavamo. C’erano tutti tranne Kety. Keyla e Amy mi vennero subito in contro, chiedendomi se era tutto ok. Il mio viso parlò per me. Mi avviai in camera e cercai di preparare le valigie. Dissi alle ragazze che non volevo parlare, ma solo tornare a Londra. Loro capirono e così prendemmo un auto noi tre, più Liam e dopo poco ci ritrovammo nel mio appartamento.

Possiamo entrare?”, erano le mie coinquiline. “Si venite!”, ero distesa sul letto, con una marea di fazzoletti intorno a me e la tv accesa su un vecchio film in bianco e nero. “Ti abbiamo fatto una cioccolata calda!”Grazie”, cercai di sorridere. “Zayn ha chiamato per sapere se ti eri calmata…”, “Che pensiero gentile” ironicamente dissi. “Giulia è stato uno stronzo, lo so ma ci tiene da vero a te”,

“Si ed è ancora innamorato di Kety”, “Te l’ha detto lui?”. “Si.”, “Bastardo”
si era fatta scappare Keyla, “Scusa, ho esagerato!”, “No, Keyla hai ragione. Dovevo crederti quando mi hai detto di non fidarmi di lui, ora non starei così.”, “Giuly io non ho mai apprezzato il modo in cui Zayn trattava le ragazze dopo la storia con Kety, però con te è stato diverso, gli piacevi sul serio”, “A quanto pare non è bastato,..”, “Dagli tempo, sono sicura che è solo confuso…”. Le due poi mi avevano proposto di uscire ma io avevo rifiutato.

Avevo cercato di chiudere gli occhi, e la prima cosa che mi venne in mente furono gli  incubi che avevo avuto per tutta la settimana, incubi che purtroppo erano diventati realtà.

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Capitolo 18
*** XVII ***


POV GIULIA                                                                                                                                                                   Erano le sette del mattino, la sveglia già suonava da dieci minuti ed io l’avevo lasciata vibrare nonostante fossi sveglia da un po’. Ero crollata verso le tre dopo aver versato le ultime lacrime, sfinita ero caduta in un sonno profondo. Mi alzai a stento dal letto e mi trascinai sotto la doccia, sperando che il getto d’acqua calda sul mio corpo mi avrebbe scosso dal mio torpore. Raggiunsi la cucina e mi preparai una veloce colazione.

“Buongiorno”
, Keyla e il suo sorriso che sapeva essere davvero contagioso.

“Buongiorno. Sei già sveglia?”, “Si, io e Liam andiamo a trovare i miei nonni a Bristol.”, “Oh, buon divertimento allora.”, “Grazie un giorno li farò conoscere anche a te, sono due forze della natura. Tu invece lavoro?”, “Si devo essere li per le nove. Si ricomincia!”, “Potevi darti malata se non te la senti.”, “No, no preferisco andarci, se resto qui finirò per pensare sempre alla stessa cosa”, “Hai ragione tesoro.!”.
Salutai la mia amica e mi diressi al giornale. Appena arrivata, la prima persona che vidi fu Dana. “Giulia, auguri di buon anno, come stai?”, perfetto, “Auguri anche a te, bene!” e cercai di sorriderle, “Zayn?”, ecco, la domanda fatidica, probabilmente lo chiedeva solo per poterlo riferire alla sua amichetta Jenny. Non le avrei certo raccontato tutto, così mi limitai a dirle “Bene, grazie!”. Cercai con una scusa di allontanarmi, e subito dopo incrociai il mio capo. “Moretti, nel mio ufficio tra dieci minuti.”. Poteva iniziare meglio questa giornata? Dopo poco mi trovai di fronte al lui, seduta alla sua scrivania. “Moretti, ho letto qualche tuo articolo, e ho deciso di darti un’occasione. Penny, di sport e calcio estero ha avuto un incidente, e ho scelto te per sostituirla per due settimane. Te ne intendi di sport e calcio?”, “Si, abbastanza”, “Bene, vai al primo piano e chiedi di James. Lavorerai con lui. Tra una settimana voglio un articolo sulla mia scrivania, intesi?” “Va bene, la ringrazio”. Fui contenta per quella notizia, avrei avuto la distrazione che volevo, mi sarei buttata a capofitto sul lavoro, e avrei cercato di pensare il meno possibile a Zayn. Salì al primo piani e mi avviai verso un ragazzo riccio, capelli rossi, con spessi occhiali e un look stravagante. Era l’unico uomo e quindi: “Ciao, sei James?”, il ragazzo non fece in tempo a rispondere che da sotto una scrivania sbucò un tipo, alto, capelli scuri, pelle ambrata. “Chi mi cerca?”, “Mi ha mandato Michael, devo sostituire Penny”,

“Oh bene, bene. Ti aspettavo”.

POV ZAYN                                                                                                                                                                                 “Sei sicuro che sia la scelta giusta?”, “Si, ho bisogno di staccare un po’. Se resto qui non riuscirò a pensare con lucidità.” Dissi queste parole a Liam mentre cercavo di infilare qualche vestito pulito in un borsone. “Ma Kety l’hai più sentita?”, “No, non ci siamo più visti e parlati da ieri.”, “E Giulia?non gli dirai che parti?”, “Dopo le mando un messaggio”. Presi le chiavi della moto e il casco e me ne andai. Come meta la casa dei miei. Prima di farlo mandai due messaggi uno a Kety l’altro a Giulia con uguale testo: “Sto partendo, starò qualche giorno fuori. Devo schiarirmi le idee”. E poi ad una delle due aggiunsi “mi manchi”, e non lo feci solo per differenziare il testo, ma perché sentivo di dirglielo.
POV GIULIA                                                                                                                                                                                                 Ogni notte mi ero abituata a prendere sonno stremata dalle lacrime, e poi la mattina, mi svegliavo, indossavo la mia maschera e andavo a lavoro. “Buongiorno, ecco il tuo caffè!”, “James, grazie.”, “Prego, oggi dobbiamo lavorare sodo, il tempo stringe e non abbiamo ancora nulla tra le mani”. James era un ragazzo molto carino, simpatico ed intelligente. Avevo scoperto che anche lui aveva origini italiane, da parte di madre e quindi ogni tanto mi diceva tutte le cose che sapeva nella mia lingua. Negli ultimi due giorni avevamo passato molto tempo insieme, ed eravamo entrati abbastanza in confidenza.

E le ore che passavo in quell’ufficio erano le più felici , dato che appena tornata a casa ricadevo nell’angoscia. Zayn mi mancava, sempre di più. Solo un messaggio c’era stato in questi giorni tra noi, ma volevo che si prendesse il tempo necessario per pensare. Ed io ero ancora arrabbiata.
POV ZAYN                                                                                                                                                                                         “Amore, sei così silenzioso, c’è qualcosa che non va?”,  “No, mamma”, “Ti conosco troppo bene, e lo sai puoi confidarti con me”. Avevo sempre detto tutto a mia madre. Sapeva di Kety, di Giulia, ma non sapeva degli ultimi avvenimenti. Così decisi di aggiornarla. Lei era la persona che mi conosceva meglio dopotutto. E cos’ mi diede il suo consiglio spassionato. “Non pensare al passato o al futuro. Ma al presente. La persona che devi scegliere è quella che ti da la forza di alzarti la mattina e sorridere, è quella che riesci a cambiarti l’umore con la sua presenza,  è quella di cui ami tutto anche i difetti, le piccole cose. L’amore vero ti cambia, ti fa essere migliore, tu chi credi abbia tirato fuori il meglio di te? Non posso dirti chi scegliere, ma io so che il tuo cuore lo sa. dentro di te, sai con chi dovresti stare.” Si io sapevo con chi volevo stare. Avevo solo paura di ammetterlo. Paura di soffrire ancora. 

 

 

Ciaoo belli,
ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia che mi ha preso moltissimo, ma che ha suscitato qualche emozione anche in alcune di voi. vi ringrazio come al solito chi ha lasciato commenti, e chi ha iniziato a seguire la storia o chi l'ha messa tra le preferite, ricordate, thanks gente. ma veniamo a noi. questo capitolo è un pò di transizione, ma importante per la conclusione. c sentiamo molto presto baci baci

 

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Capitolo 19
*** XVIII ***


POV GIULIA
Dieci giorni, un ora e venti minuti che non vedevo Zayn. Non ce la facevo più, avevo voglia di vederlo, stringerlo, abbracciarlo. Ma appena prendevo il telefono per chiamarlo, mi bloccavo alla terza cifra del suo numero, quella scena del bacio con Kety mi tornava in mente e mi travolgeva, ogni volta, come un treno in corsa, in pieno. Avevo letto quel suo ultimo messaggio un centinaio di volte, non lo avevo risposto ed allora nulla, il nulla. Cercavo di non aprire il discorso con le ragazze, capivo che Amy era anche sua amica, e non volevo allargare ancora di più quella ferita, purtroppo già profonda. Avevo cercato di riprendere in mano la mia vita, con il lavoro e un paio di volte avevo acconsentito ad uscire, ma stare con tutti i ragazzi, Amy, Keyla, non mi faceva sentire molto meglio, perchè ogni cosa mi ricordava Zayn. "Giuliaaa, è tardi!", "Si sono pronta!", era Keyla a chiamarmi, dovevamo prendere il bus insieme. "Eccoti, su, prendi l'ombrello, pioverà!", "Da quanto sei sensitiva?", "Fidati!", così ficcai nella borsa un piccolo ombrello nonostante fuori il cielo fosse limpido. Mentre eravamo sul pullman Keyla mi propose di uscire in serata, "Dai, da quanto non esci! Ti farà bene, vedrai. E poi stasera c'è quella cantante che ti piace, suonerà anche Niall come chitarrista.", "non lo so...","Non ti pregherò mica, ma dovresti venire!", "Ci penserò su, promesso!ecco la mia fermata, ci vediamo dopo !", le diedi un bacio sulla guancia e di fretta scesi dal bus.

"Giuliaaa", mi sentii chiamare. "James, buongiorno!", "Hai fatto già colazione?", "Si, ma un'altro caffè lo prendo volentieri, e poi abbiamo ancora cinque minuti!", "Bene vieni!". James sapeva come farmi tornare il buon umore, sapeva sempre aneddoti divertenti su tutti i nostri colleghi e mi faceva ridere sempre molto. Avevo proprio bisogno di uno come lui, in quel periodo, qualcuno che non sapesse di me e di Zayn.

POV ZAYN
"Zayn, amico, sei tornato", Liam mi accolse così abbracciandomi. "Sono tornato!", "Allora come va? Ho provato a chiamarti decine di volte, ma non hai mai risposto o richiamato!", "Lo so mi dispiace, ma avevo bisogno davvero di non sentire nessuno, dovevo chiarire quel gran casino che c'era nella mia testa, nel mio cuore!", "E ci sei riuscito?", "si credo proprio di si!", " Credi o sei sicuro?", "Sono sicuro!", "E...", "E poi te lo dirò. Voglio prima parlare con Giulia e Kety." così feci una doccia veloce, e salì in sella alla mia moto. Prima tappa fu il vecchio palazzone dove lavorava Giulia. E la vidi. Attraversare la strada per raggiungere il bar di fronte, con un ragazzo, che non avevo mai visto prima.

La osservai, sedersi, ordinare un caffè, ridere e scherzare con il suo accompagnatore. Sembraa felice, serena. Forse mi aveva già dimenticato, forse mi ero sbagliato. L'avevo immaginata a struggersi per me, forse...forse non ci teneva a me così tanto.

POV GIULIA
"Sono a casa", "Ehy, cosa ti è successo?", chiese Amy. "Io e James dovevamo lavorare ad un pezzo per domani. Sono a pezzi!", "ti sei appena trovata una scusa per non venire stasera?", "Non è una scusa!", "Vado a fare una doccia!". Non mi andava di uscire, vedere gli altri, volevo starmene per conto mio. Appena uscita dalla doccia, sentii il mio cellulare squillare. "Pronto", "Giulia..."

POV ZAYN
Avevo vagato tutta la giornata. Ero tornato con umore diverso, mi aspettavo un rientro diverso. E invece non ero riuscito a parlare ne con Giulia ne con Kety. "Allora chi è la prescelta si può sapere?", non misi neanche piede in casa che Liam mi fece questa domanda. "è andata male!", "Ti ha respinto?", "No, no...non sono riuscito a parlare con nessuna delle due", "Come mai?", "sono andata al lavoro di Giulia ma era... impegnata, e Kety era fuori città, ma stasera ha detto che verrà al Trick, ci parlerò lì.", "Ok, Giulia non verrà, almeno non dovrai affrontarle insieme.", "Come mai non viene?", "Non lo so, mi ha chiamato Keyla e mi ha solo detto che non ci sarebbe stata.", "Oh, come sta?", "Da quello che so non benissimo, ma l'ho vista davvero poco. Rientra sempre tardi da lavoro ed non è uscita molto con noi!perchè così interessato?è lei? È con lei che vuoi stare?", "Non te lo dico Liam...diamine sei curioso come una femminuccia!", "Ok, ok non voglio saperlo..", "Ecco!", "Zayn...", "Si!", "Spero tu sia felice"... "lo spero anche io.". Andai in camera presi il cellulare e composi di fretta il numero. Mi mancava troppo, ogni centimetro della sua pelle, il suo profumo, le sue labbra. Avrei risolto tutto subito. "Pronto", una voce femminile era all'altro capo del telefono.

 

POV GIULIA
Mi aveva dato appuntamento per le nove, ed io avevo proposto il Trik, sarei uscita tanto-valeva andare lì visto che Niall avrebbe anche suonato. "Scusa, sono in ritardo!", "Tranquillo...sono appena arrivata. Allora entriamo?Ho una fame!", "Affermativo!". James mi aveva chiamato dicendo che avevo dimenticato di dargli alcuni file, utili per articolo, che dovevamo consegnare il giorno dopo, e mi aveva convinta a mangiare insieme un panino. Ed io avevo accettato, così ora mi trovavo lì con lui. "è carino questo posto, ci vieni spesso?", "Si, i miei amici sono sempre qui", "Ci sono anche stasera?", "Si credo verranno tra poco, uno di loro suonerà la chitarra più tardi". Dopo circa un'oretta, vidi entrare Amy e Keyla. Non ero riuscite ad avvisarle poichè loro erano già fuori casa quando mi era arrivata la proposta di James. "Ragazze!", "Giulia, che ci fai qui?", "Però siete contente di vedermi!", "No, noi..."Keyla sembrava davvero strana. "Siamo felici è ovvio!", Aggiunse Amy. Presentai loro James. E strane come erano arrivate, raggiunsero il solito tavolo, di fronte al palco."Simpatiche le tue amiche!", "Già, avranno qualche cosa in mente.".

E poi mi si fermò il cuore. Mi si annebbiò la vista, ma ormai i miei occhi avevano catturato quella immagine. Zayn. Zayn con Kety che erano entrati insieme e si dirigevano verso tutti gli altri. "Giulia, tutto bene?","S-s—ii". James sembrava preoccupato, e la mia risposta non lo aveva di certo confortato. "Senti ti va di andarcene, facciamo due passi?", "Si, ma il tuo amico, non vuoi restare?", "No, io...l'ho sentito già parecchie volte...", "Va bene, come vuoi!". Mi affrettai a chiedere il conto, e avviarmi verso la porta. E poi me li trovai di fronte. "Zayn...", "Giulia...". E poi ci fu un imbarazzante silenzio, interrotto da James. "Piacere sono James, un collega di Giulia!", "Zayn!", "piacere sono Kety, ". "Noi..noi stavamo andado," dissi. Presi per un braccio James e mi affrettai ad uscire. Non potevo crederci, lui era tornato. Era lì di fronte a me e ed era con lei.

"Giulia chi era quello?", "James, scusa...io, voglio solo andare a casa!", e scoppiai in lacrime, non riusci a trattenermi. "Vieni qui", James mi tirò a se, e strinse fra le sue braccia. e poi proprio come avevapredetto Keyla, iniziò a piovere, e fui felice del fatto che lei mie lacrime, potevano confondersi con la pioggia. Aveva vinto Kety. Lui voleva lei. "Mi manchi anche tu...",forse avrei dovuto rispondere a quel messaggio, forse avrei avuto una chance.

POV ZAYN
Ci era rimasta male, forse aveva frainteso. Forse credeva avessi già preso la mia decisione, senza renderla partecipe. Così dissi a Kety di aspettarmi e cercai di seguirla.

Ma prima di aprire la porta e raggiungerla, la vidi abbracciata a quel manichino. James, chi cavolo era James?. Forse l'avevo davvero persa per sempre.

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Capitolo 20
*** XIX ***


ragazzi ci stiamo avvicinando alla fine!!!il prossimo capitolo credo sarà l'ultimo!ma quanto mi mancheranno Giulia, Zayn e tutti gli altri??? prima di lasciarvi al capitolo (molto bello a mio avviso!) volevo ringraziare chi commenta con regolarità la mia storia. fa sempre piacere ricevere delle belle parole. ringrazio anche i lettori silenziosi, e chi ha inserito la storia tra le seguite, ricordate, preferite. vi bacio tutti e fatemi sapere che ne pensate!!!
 

 


POV GIULIA
Non avevo parlato molto lungo il tragitto dal Trik a casa, se non per indicare il percorso a James che era stato così gentile da darmi un passaggio con la sua auto. Per tutto il viaggio avevo avuto lo sguardo perso nel vuoto. Lo stesso vuoto che avevo dentro. "Siamo arrivati credo!", furono le parole che mi portarono alla realtà. "Si, è qui", poi mi voltai verso di lui e cercando di mimare un sorriso "grazie per il passaggio, e scusami davvero, ti ho rovinato la serata.", "Non importa, mi dispiace per te...quello era il tuo, insomma",

"Si, cioè stavamo insieme, poi è tornata la sua ex e ha quanto pare lui a scelto lei", "brutta storia", "Già, ora vado. Ho bisogno di mettermi a letto. Grazie ancora James!"
, e aprii la portiera dell'auto per scendere, "Giulia", "Si?", "Se ti ha lasciato andare è un vero cretino", gli sorrisi e "ci vediamo domani!", lui fece un cenno con la testa. Salii in casa e feci più fretta e possibile per mettermi a letto. Ma non fu semplice per la mia mente non ricordare quella scena. Quell'attimo in cui i nostri occhi si erano incrociati, quella fitta al cuore, avevo sentito l'odore della sua pelle per un nanosecondo. Dovevo però dimenticarmi di tutto questo.

 

POV ZAYN
"Zayn, Zayn eccoti finalmente, c'è Giulia, Giulia è qui!", "Lo so Amy, l'ho appena vista", "E ora dov è?", "è andata via con quel James!", "ma che vi siete detti?", "niente mi ha visto con Kety. Kety dov'è?",

mi voltai per cercarla, ma non era dove l'avevo lasciata. Così raggiunsi i ragazzi: "Avete visto Kety?", "è appena andata via", mi comunicò Louis. "Dannazione!", corsi fuori per raggiungerla, ma la vidi entrare in un taxi e andare via. Non ero riuscito a parlare con nessuno delle due. Così tornai a casa, e ci avrei pensato il giorno dopo a chiarire tutta quella faccenda.

 

POV GIULIA
Non avevo chiuso occhio tutta la notte, non una novità in quel periodo, e non avevo nessuna intenzione di andare a lavoro. Così chiamai il mio capo e gli dissi di avere una brutta influenza, per fortuna fui credibile. "Giulia..." c'era qualcuno dietro la porta. Erano le mie coinquiline. "Possiamo entrare?", "Si",

pronunciai con voce flebile. "Noi volevamo dirtelo che stavano arrivando, ma non sapevamo come, ci dispiace, ci sentiamo in colpa, e poi ieri siamo tornate tardi a casa e ti abbiamo lasciata da sola, ma credevamo che eri ancora con James e " "Keyla, Keyla, calma!", anche Amy la guardava perplessa, e poi si rivolse a me: "tutto quello che dice lei, ma con meno enfasi!", "Ragazze non importa. Non dovevate essere voi a dirmelo, comunque vi posso chiedere un favore?", "Tutto quello che vuoi", "Non voglio più sentire parlare di Zayn. Non voglio più vederlo, sentirlo, niente di niente", "Va bene!", "Promettetelo", "Promesso!", "Promesso!", disse Keyla mentre baciava le sue dita incrociate. "Io devo scappare al corso...stari bene vero?", "Si, non ti preoccupare!", "Anche io devo andare, torno per pranzo però!", "va bene". Le due mi diedero un bacio sulle guance e se ne andarono. Mi alzai dal letto e mi trascinai sotto la doccia, mi vestii e decisi di uscire di casa. Non volevo più piangermi addosso. Presi la metro a raggiunsi London Eye. Ci ero venuta appena arrivata a Londra e l'avevo trovato un posto fantastico. Così presi un biglietto, pronta a salire su quella ruota panoramica, pronta a gettar via tutti i ricordi tristi. Ma non ci riuscii. Perchè tutti quei momenti felici che avevo passato insieme a Zayn in quei pochi mesi, erano dei pugnali che colpivano il mio cuore. Prima di partire per l'Italia eravamo stati proprio lì, su quella ruota.

 

FLASHBACK

"Dove vuoi portarmi?", mi sussurrò ad un orecchio mentre, dopo aver fatto l'amore, eravamo stesi in un abbraccio sul letto,

"Ti devi fidare di me...", "Mi fido, e poi le tue idee sono sempre...", "sempre...continua", "Originali".

Iniziò a mordicchiarmi l'orecchio per provocarmi. Mi girai verso di lui e iniziai a baciarlo come sapevo gli piaceva. "Ora rivestiamoci, se sarai bravo e farai tutto quello ti dico, stasera, forse e dico forse avrai delle chance con me.", "forse?ma come forse?", fece il finto arrabbiato e mi seguì giù dal letto. Dopo mezz'ora ci ritrovammo in auto. "Allora dove devo andare?", "London eye!!!", "Cosa?Noo scordatelo!", "ma..." e per essere convincente feci una faccina dolce, sbattendo i miei occhi.  

"Eh va bene, ma solo perchè voglio una chance!", e mi fece l'occhiolino. Arrivati fece altre storie prima di prendere i biglietti. "guarda quanta gente, forse sarà meglio tornare una altro giorno!", "Non abbiamo niente da fare ora, e poi non ci sono molte persone!", "ma potremo andare in un altro posto, lo zoo?", "No animali in gabbia?non è il mio genere!, "il circo...c'è il circo in città!", "peggio, odio il circo!", "un museo!", "Oh quello si, però ora siamo qui, andremo al museo la prossima volta.", "ma non hai fame?ti ho mai portato da Billy?", "Billy?e chi è?" "Billy...ha un negozio di ciambelle in zona, le devi assolutamente provare!", "Ci andiamo dopo!", "Perchè non ora?", "Zayn, ma vuoi dirmi perchè non vuoi salire su questa benedetta ruota?non soffrirai mica di vertigini?", lui guardò verso il basso, grattandosi contemporaneamente la testa. "Bè potevi dirmelo!",

"Grazie! Allora andiamo?", "Dove?", "da Billy!", "Forse non sono stata chiara, noi ci saliamo su quella ruota!", "e le mie vertigini?", "Oh, tranquillo. E poi le paure vanno affrontate. Vedrai ci divertiremo!".



Lui rassegnato si fece spazio tra la folla e raggiunse la cassa per prendere i biglietti. Dopo poco ci trovammo dentro la navicella, insieme ad una decina di estranei. Zayn strinse forte la mia mano appena la ruota si azionò.

"Le mani!", "Cosa?", "Non le lasciare!", "No, guarda combaciano alla perfezione, sono della misura giusta per me!"
Aveva gli occhi spaventati, così mi strinsi a lui. "Chiudi gli occhi!", mi avvicinai di più al suo orecchio per sussurragli "Stiamo volando sulle nuvole!", lui sorrise, ma teneva ancora le palpebre socchiuse. Incurante dei turisti accanto a noi, iniziai a baciarlo, per farlo sentire protetto, al sicuro. Poi lentamente riaprì i suoi occhi, che brillavano più del solito. "Non è meraviglioso?", gli dissi indicando il bellissimo panorama. "Mai quanto te", "Adulatore".

E appoggiò nuovamente le labbra sulle mie, dolcemente, senza fretta. E restammo lì così, fino alla fine del giro. Quando scendemmo mi rivolsi a lui con entusiasmo: "Hai visto? Niente vertigini!", "No, niente. Ma forse perchè ormai stando con te c'è le ho tutti i giorni!sono assuefatto ormai", "è una cosa carina?", "Lo è...", "ti sei appena guadagnato la tua chance per stasera!", "Bene!". E mi abbracciò forte, facendomi capire che non vedeva l'ora. "Andiamo da Billy!", "Billy chi?", "Quello delle ciambelle!", "Oh, quel Billy...", "Non c'è nessun Billy vero?", "Emmh,no", "Zaynnnnnnn!".

POV ZAYN
Mi svegliai presto avevo intenzione di fare quello che non mi era riuscito la sera prima: parlare con Kety e Giulia. Sentii bussare la porta più volte, e così mi resi conto di essere solo in casa. "Amy!",


era Amy con una faccia non molto amichevole. "Zayn, ma come hai potuto?", "Fare cosa?", "Perchè diavolo glielo hai detto così. Non hai avuto neanche le palle di dirglielo in faccia!", "ma cosa stai dicendo!", "Giulia non vuole più saperne di te, e ha ragione!", "Ma...", "Cosa ti costava chiamarla? Sarebbe stato più facile accettare la cosa!", "Volevo parlare prima con lei, ma ieri mattina quando sono andata al giornale, l'ho vista con James, mi sembrava così allegra, non volevo disturbarla. Così ho pensato di parlare prima con Kety, ma alle fine con il casino successo ieri, non ci sono riuscito. Ma oggi risolvo tutto. A che ora finisce di lavorare Giulia?", "Zayn Giulia non vuole sentire neanche pronunciare il tuo nome, figurati parlarti!", "Ma io devo spiegarle..." "ma lascia stare, lo ha capito da sola, lo abbiamo capito tutti!", "Ma cosa?", "Che hai scelto Kety!", "Credete questo?e da cosa lo avreste capito?",

"Andiamo, tu e lei ieri al Trik, è stato un segnale forte!", "ci siamo visti lì perchè avevo promesso ai ragazzi che sarei passato a salutarli, e poi lei aveva appuntamento con El, e Liam mi aveva detto che non ci sarebbe stata Giulia!", "Si ma questo non toglie che poi ieri quando Kety è andata via sembravi un matto!", "Si perchè volevo parlarle.", "e perchè non lo hai fatto?", "Era già salita sul taxi! E così sono tornato a casa.!", " Cosa le avresti detto?Chi hai scelto Zayn? Di chi sei innamorato?",

"Non lo hai capito?", "dillo!", "Di..."

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Capitolo 21
*** XX parte I ***


Ciao a tutti :) ecco sono tornata con la prima parte dell'ultimo capitolo. ho deciso di dividerlo in due parti perchè succedono tante cose, ed è meglio così...e poi, lo ammetto, non sarà facile stare senza questi personaggi. buona lettura :)
 

 


POV ZAYN
"Cosa le avresti detto?Chi hai scelto Zayn? Di chi sei innamorato?","Non lo hai capito?", e la guardai con un sorrisino, lei mi incitò a rivelarle finalmente la verità "Dillo!", "Di...Giulia! Amy sono innamorato di Giulia!", lei mi abbracciò felice, "Che bello Zayn, sono felicissima. Non sai quanto ha sofferto in questi giorni!", "Non me lo perdonerò mai", "Cosa?", "Di averla fatta soffrire, di averla delusa. Sapessi ieri con che occhi mi guardava...avrò sicuramente pensato che...", "Si, Zayn è quello che abbiamo pensato tutti. Vederti lì con Kety ci ha fatto credere che tu avessi scelto lei",

"No, io volevo solo parlare", "Ora però devi spiegare tutto a Giulia, e devi essere tu a farlo.", "Lo so, spero solo che vorrà parlarmi", "Ehhh", "Cosa", "Niente...", "Avanti Amy, spara!", "Ok, ecco Giulia ha fatto promettere a me e Keyla che non avremmo più parlato di te.", "Cavolo, deve essere proprio incazzata", "Senti, facciamo così, io le ho detto che sarei tornata per pranzo, vieni con me, e così potrai spiegarle tutto.", "Ok, va bene, andiamo."
. Le avrei finalmente detto come stavano le cose, speravo solo che mi avrebbe perdonato.

POV GIULIA
"Giulia?", mi senti chiamare mentre, allontanatami da London Eye, mi avviavo verso la metro. Mi voltai. "James!", "Ciao, ma non sei a lavoro?", "No, mi sono data malata, e tu che ci fai qui?". "Io abito nella zona. Stamattina mi ha chiamato il capo, devo preparare un articolo, e quindi non sono andato al giornale. Ma tu piuttosto, non è molto furbo darti malata e girovagare per la città, se ti avessero visto?", "Lo so, ma avevo bisogno di uscire...a casa stavo impazzendo.", "Vieni con me!", "Dove?", "Devo andare fuori Londra per scrivere l'articolo su un agriturismo...sarai lontana da occhi indiscreti così!". Non ci pensai su molto e accettai. Così prendemmo la sua auto e raggiungemmo una fattoria fuori Londra. Durante il viaggio lui non mi chiese neanche un secondo di Zayn, e fu molto meglio così. Avrei cercato, almeno per quel momento di non pensarci, anche se ogni cosa mi ricordava lui. Ogni cosa. E mi odiavo per questo, avrei dovuto odiarlo per tutto quello che mi aveva fatto, eppure non ci riuscivo."Sei mai stato in una fattoria?", "No, mai!", "Io ci sono cresciuto. I miei nonni ne avevano una, sarà divertente!". Gli sorrisi, James era sempre molto gentile e carino con me, e la nostra amicizia, anche se nata da poco, stava diventato importante in quei giorni così difficili. Era entrato nella mia vita in un momento in cui non avevo voglia di sorridere per niente, eppure lui riusciva a strapparmi una risata ogni volta. Due signori anziani ci aspettavano all'entrata; "Benvenuti, siamo gli Allow, i proprietari. Oggi siete nostri ospiti, potete svolgere tutte le attività previste, nostro figlio Giles vi farà da guida!". E così fu. Giles, un uomo pelato sulla quarantina, ci indicò tutta una serie di cose che avremmo potuto fare. Così per primo James disse che avremmo munto delle mucche.

"Stai scherzando vero?", "No, cara. Non lo hai mai fatto?", "Scherzi, tutti i giorni!", "Ahahah, dai è facilissimo, bisogna ecco...prendi quello sgabello che te lo mostro!"
, feci quello che mi chiese, e iniziò a mostrarmi come fa uscire latte da gli animali con le macchie. Poi fece sedere me sullo sgabello mentre mettendosi dietro di me, guidava il movimento delle mie mani per farmi mettere in pratica quello che mi aveva spiegato. Il tempo passò veloce, tra risate e esperienze con la natura, e fu quasi ora di pranzo quando mi ricordai di mandare un messaggio ad Amy per avvisarla che non sarei tornata a casa per il pranzo.

POV ZAYN
"Non viene!", "Perchè?è ancora a lavoro?", "No, oggi non è andata a lavoro, si è data malata...", "Ah e allora dove è?", "è con James in un agriturismo", "Ma chi cavolo è questo James?", "è un suo collega", "e perchè non ho mai sentito parlare di lui?", "Si conoscono da poco", "Bè per conoscersi da poco, stanno un pò troppo tempo insieme, e da due giorni che so tornato e ho visto questo tipo ovunque!", "Sei geloso?", "Noo..", "Bugiardo! Ahahha". Realizzai che non sarebbe tornata presto così pensai in modo veloce ad un piano. "Senti Amy, io ora vado a cercare Kety. E tu devi fare una cosa per me!", "Dimmi!", "Stasera devi portare Giulia al Trik", "Andiamo Zayn non ci verrà mai sapendo che ci sarai tu!", "E tu non glielo dire!", "Mi stai chiedendo di mentirle?", "Andiamo è per una buona causa...ora devo andare, però tu me lo devi promettere!", "Ma quante promesse dovrò fare ancora oggi?", "Sei fantastica!"

le diedi un bacio e mi avviai verso la porta, "Zayn!", "Si?", "Ma cosa hai in mente?", "Vedrai!". Volevo farle una sorpresa, per farle capire che nel mio cuore c'era solo lei, e quindi mi misi in movimento per rendere tutto perfetto. Ma dovevo fare prima una cosa: parlare con Kety.

POV GIULIA
Le ore passarono in fretta. Prima di pranzo infatti oltre a mungere le mucche, avevamo partecipato ad altre attività agricole accompagnate dalla guida. Dopo aver mangiato invece James mi aveva proposto una passeggiata a cavallo. "Noo, James. Io non sono mai salita su un cavallo!", "Dai, ce sempre una prima volta, e poi se hai paura ad andare da sola, vieni con me, ti porterò io.", "Non credo sia una buona idea", "Per tua informazione, è da quando ho 8 anni che vado a cavallo, sono...un esperto. E poi non puoi non venire, è l'ultima attività, ho bisogno di un tuo parere per l'articolo!", "Questa poi, un mio parere data la mia approfondita conoscenza del mondo equestre". Lui scoppio a ridere e mi aiutò a salire in sella. Inizialmente l'andatura fu lenta e piacevole, ma poi iniziò a prendere velocità. "James, James, piano...vai piano..", gli urlai, ma inutile, lui rideva e continuava ad andare veloce. Dopo poco si fermò ed io subito, senza pensarci scesi dal cavallo. Ma vuoi per la paura, per l'agitazione, e per la velocità con qui mi ero trovata giù, accompagnata alla stanchezza di quei giorni, svenni. "Giulia, Giulia". Cadendo avevo sbattuto la guancia contro un rametto, procurandomi un piccolo taglio. "Stai bene?", cercò di accertarsi James. Io inizia a riprendermi, anche grazie ad un sorso d'acqua che il ragazzo mi aveva dato. "Si sto bene...", cercai di alzarmi anche se la testa girava ancora un pò. "Mi dispiace, è tutta colpa mia", "No, dai tranquillo, sto bene!", Dissi cercando di rimanere in piedi. James mi fece salire sul cavallo e andando piano mi ricondusse all'agriturismo. Arrivati mi diede un fazzolettino per ripulirmi dal sangue che aveva sporcato il mio viso. Io vedendolo così agitato e ansioso inizia a ridere. "Non è divertente", "Dovresti vedere la tua faccia!", "Mi hai fatto prendere un colpo!", "Lo so, scusa!", dissi continuando a ridere a crepapelle.

E più lo guardavo e più mi veniva da ridere. "Va bene almeno ti ho fatto ridere, mi ritengo soddisfatto!", "Certo, potresti aprire un'attività se dovesse andarti male la storia del giornalismo. Accompagnatore per passeggiate a cavallo. Sei un esperto proprio!", gli dissi, non smettendo neanche un secondo di ridere. "Tu. Sei stata tu..." e cercò di avvicinarsi a me  con aria di minaccia. E poi mi prese il viso e mi stampò un bacio sulle labbra. Fu improvviso, inaspettato. Ma io subito mi staccai, senza dare il tempo di assaporarci.

"Scusa Giulia, non so che mi è preso...io....", "è meglio se torniamo a casa".

POV ZAYN
Parcheggiai la moto e velocemente raggiunsi il campanello, con il casco ancora in mano: volevo sbrigare quella faccenda subito. "Chi è?", "Kety". Lei riconobbe subito la mia voce anche se esitò ad aprire. "Chi ti ha detto dove abito?", "El" "Dovevo immaginarlo". Sembrava piuttosto seccata e non felicissima di vedermi."Scusa per ieri, ma..." non finì di parlare, e lei girò il suo sguardo da me. "Dobbiamo parlare Kety". Tornò a guardarmi, questa volta fisso nei miei occhi. "L'ho capito Zayn",

"Come?", "Ieri, non hai pensato a me che ero lì con te, ma lei che era sconvolta per averci visto. e lei è stata il tuo primo pensiero quando ci siamo baciati, quando ci ha visti." "Kety, io ti ho amato molto, ma....", "è troppo tardi ora. Sei innamorato di lei"
, "Ho aspettato che tornassi, che ti facessi almeno sentire. Ma così non è stato. E sono cambiato in questi mesi. Ero diventato un automa che pensava solo a passare da un letto a un altro. Non volevo più aprire il mio cuore, non volevo più soffrire. E poi ho incontrato Giulia. Lei mi ha fatto ritornare dall'abisso, mi ha fatto rinascere.", "Allora perchè, quando mi hai visto...ci siamo baciati Zayn, due volte, e tu l'hai lasciata per me....", "Quando sei tornata io l'ho ammetto ho avuto un momento di confusione totale, perchè quando sei andata via io ero ancora innamorato di te, e non ci eravamo detti addio. Ho avuto bisogno di tempo per capire. Ma poi ho iniziato a ragionare e ci ho visto chiaro e io non ho lasciato Giulia, neanche per un secondo. Il mio cuore è stato con lei tutto il tempo. È stata la mia mente ad essere offuscata". "Wow, ma cosa ti ha fatto questa Giulia?", "L'amore il più potente dei sortilegi...", "Da come parli sembra che tu non sia stato mai innamorato...è così?", "Kety andiamo...", "No Zayn voglio saperlo!", "Io ci ho pensato", "Eh...",

"Quando stavamo insieme io ero pazzo di te e questo lo so, perchè altrimenti non avrei mai accettato di condividerti...ma eri tu quella a non amarmi, o almeno non abbastanza.", "Non è vero!", "Kety so che anche tu lo sai, se mi avessi amato davvero, avresti lasciato quel tipo subito, non saresti partita sparendo così.", "Io ti amavo Zayn....io ti...", "No, non era abbastanza."
lei mi guardò cercando di capire quello che le stavo dicendo. "Ora devo andare. Volevo solo dirtelo di persona!", E andai via. "Zayn", "Si?", "Sii felice, io ti auguro di essere felice!", "Anche io Kety!", l'abbracciai e salii sulla moto. Ora dovevo solo preparere tutto per la sera. 

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Capitolo 22
*** importante ;) ***




Ciaoooo a tutti,
so che forse vi aspettavate l'ultima parte del capitolo, ma ecco volevo dirvi alcune cose importanti.
Come sapete la storia finirà presto (prestissimo :'( ) però ho alcune idee per il futuro:

1. continuare la storia con una seconda serie, con protagonisti sempre i nostri amati Giulia e Zayn. la storia riprenderebbe da dove finirà questa, e magari potreste indicarmi voi i personaggi che vi sono piaciuti di più (oltre i due protagonisti) così potrei approfondire le loro vicende. Il seguito, se l'idea vi piace, ci sarebbe più in là, forse a gennaio. 

2. dato che amo Giulia e Zayn, avevo pensato, per ammazzare il tempo da ora a gennaio, mese dell'evenutale seconda serie, potrei scrivere delle OS, su di loro, che racconterebbero episodi accaduti fino da quando si sono conosciuti al giorno in cui termina il 20° capitolo. strorie che non sono state raccontate durante  Give your heart a break. che ne dite???

è davvero importante il vostro parere...mi farebbe piacere saperlo. per favore consideratemi e rispondete PLEASE PLEASE PLEASE 

Poi sempre qui voglio ringraziare le 40 persone che hanno inserito la storia tra le seguite, anche se non tutte hanno commentate, sapere che avete letto la storia mi ha reso felice.
23 sono invece le ragazze che hanno inserito la storia tra le preferite, e questo è WOW fantasticoooooooo....grazie di cuore!!!
e come non essere al settimo cielo per quelle che l'hanno inserita tra le ricordate? insomma io inserisco tra le ricordate le storie che mi hanno fatto battere il cuore, e se la mia storia ha fatto questo non possono che venirmi le lacrime agli occhi.
quindi grazie a: 
1 - Follow_ 
2 - francystar30 
3 - kikuccia98
4 - Selena_Cyrus 
5 - you are perfect to me 

Ma ora veniamo a quelle che hanno commentato: G R A Z I E di C U O R E
Siete state mitiche tutte....mi avete commossa e fatta ridere un sacco. grazie (in ordine sparso!):

A voi che siete state le più attive un grazie speciale :* 
 EricaGinaBalboni

eli_love_1D
anonimwriter_

SwaggieGirl
marti_malik
  

Grazie a voi per aver commentato più volte:

Fabiana12
AliceTomlinson235


Grazie a voi per aver lasciato un vostro parere:

Lavinia12
l11

pul_cina97
Selena_Cyrus
Sara_Kitty
giuls_0807
MrsDirectiiion
shelovesonedon
francystar30
 elis1d
 eva innamorato
itsgeorgia
Joey24


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Capitolo 23
*** XX parte II ***


Ecco l'ultimo, tanto atteso, capitolo. spero vi possa piacere. so che non è molto lungo, ma questo perchè è il continuo del precedente. grazie per aver risposto alle domande sul futuro di questa storia...eh ho deciso che qualche OS sicuro la scriverò. la seconda serie voglio pensare bene a come svilupparla. quindi per non perdervi novità...ma ora basta dilungarmi su questa cosa...buona lettura!!!
 

 


POV GIULIA
Quello si rivelò il viaggio più imbarazzante della mia vita. Non avevo detto una parola, mi sentivo così nervosa per quanto accaduto. Avevo già tanti pensieri per la testa e lui che aveva fatto? Appena arrivati fuori casa mia, lui decise di dire qualcosa. "Giulia, sono uno stronzo, io non volevo...ho rovinato tutto, eh...ti prego non essere arrabbiata. ", "James, non ci pensiamo più ok. Dimentichiamoci l'ultima ora di questa giornata. Io mi sono davvero divertita con te e mi dispiace se hai frainteso...", "No, no io lo so che sei innamorata del tuo ex, io mi sono solo fatto prendere dalla situazione", "Ok, amici come prima!", "Si, amici come prima.", "Ci vediamo domani!". Scesi dalla macchina e di fretta salì le scale e mi chiusi nel mio appartamento. Ero appoggiata alla porta ancora con le chiavi in mano, e avevo chiuso gli occhi per riprendere contatto con la realtà e non mi ero resa conto della presenza di Amy. "Tutto bene?", "Amy!", "Ehi ma cosa hai fatto sul viso?". La ferita bruciava ancora. "è una lunga storia", "Mmh questa frase non promette niente di buono!", le feci un sorrisino. "Ho bisogno di una doccia!", "Ok, ma non te la cavi così...". Dopo la doccia tornai in cucina e Amy aveva preparato la cioccolata calda. "mi ha baciata!", mi guardò con occhi spalancati. "Chi?" "James!", "Si, James, certo. e...come è stato?", "Cosa vuoi che ne sappia? L'ho respinto subito...", "E lui ti ha colpito?", mi disse indicando la guancia, "No, scema...questo me lo sono fatto quando sono svenuta", "Svenuta?", "Si dopo essere caduta da cavallo!", "Cosa?Però hai avuto una giornata intensa!", "Si, abbastanza!", "Ma torniamo al bacio...", "Cosa vuoi che ti dica? Che ho pensato subito all'innominabile e mi sono persino sentita in colpa. Pensa che stupida che sono...", "Non dire così!", "Io a struggermi e lui con il su amore ritrovato! E non ha avuto neanche il coraggio di dirmelo in faccia...", "ehh", "Lo so ti ho fatto promettere che non ne avremo parlato. Quindi cambiamo discorso! Successo niente di interessante oggi?", "No. Nulla. Ah, stasera andiamo al Trik, tutte ragazze, vieni vero?", "Non lo so, non credo sia una buona idea.", "No non ci saranno i ragazzi, loro sono... impegnati. Dai siamo io, tu, Keyla e Lizzie. Non puoi mancare!", "Va bene, mi distraggo un pò.", "Brava, è questo lo spirito giusto!".

 

POV ZAYN

"Zayn è questa l'ora di arrivare?Ti stavamo aspettando!"
, mi accolse così Liam."Almeno hai portato del cibo?Harry ha dimenticato la spesa a casa!ed io ho una fame assurda!", "No, Niall non ho portato niente!", "Cattivo", "Su mettiamoci a lavoro! Pronti per stasera?", disse con un sorriso smagliante Louis. "Vi volevo parlare di questo", comunicai ai miei amici. Avremmo suonato al Trick, ed era la prima volta che lo facevamo dopo le vacanze. Ma questa volta sarebbe stato speciale, un produttore sarebbe stato lì e quella era una grande opportunità per noi.

"Ascoltate, vi devo chiedere un grande favore...", "Dai arriva al dunque Malik", mi sollecitò Harry. "Ho scritto una canzone e vorrei che la suonassimo stasera!". "Hai scritto una canzone?Era da parecchio che non lo facevi!", "Si, lo so. È venuta fuori in maniera naturale...eh ce la potete fare" "Noo, è impossibile, abbiamo poco tempo per impararla!", Louis fu appoggiato dagli altri. Tranne Liam, che sembrava aver capito più degli altri. "Perchè è importante suonarla proprio stasera? Cosa o forse dovrei dire per chi la hai scritta?", i ragazzi mi guardarono tutti e confessai. "Giulia". Loro corsero tutti ad abbracciarmi e a fare i cretini. "Eravamo sicuri, dopo ieri che...", "Lo so ma vi siete sbagliati. E anche Giulia crede questo ed è incazzata, non vuole ne vedermi ne parlarmi. Ecco perchè è importante. Io devo farmi perdonare!".

I ragazzi si guardarono negli occhi e poi dissero in coro: "Va bene!", "Grazie, siete incredibili. Ve la faccio sentire.". Presi la chitarra e iniziai a cantare quelle semplici parole che avevo scritto pensando a Giulia. E furono tutti commossi. "Zayn è...perfetta, questa canzone è wow!" disse Louis. "Abbiamo poco tempo ma lo faremo per te e per Giulia", disse Niall. Harry invece disse "Sono sicuro che piacere anche al produttore.". Liam non disse nulla, ma mi diede il suo consenso guardandomi negli occhi. Quelli erano i migliori amici del mondo.

 

POV GIULIA
Ci preparammo per le nove e presto raggiungemmo il Trick dove Lizzie già ci stava aspettando. "Giulia che bello vederti!", "Si anche io sono contenta di rivedere te!". Ci sedemmo al tavolo e dopo poco vedemmo entrare El. Non sapevo ci sarebbe stata anche lei e speravo che ovviamente non avesse portato con se la sua cara amica del cuore. Ma non fu così, era sola. "Buonasera, sono arrivata in tempo?", Amy la guardò con sguardo assassino, e aggiunse "Si...siediti non abbiamo ancora ordinato!", El si sedette la guardò come per dire "che succede", ma non disse più niente. Vidi poi Lizzie maneggiare con il telefonino, e dopo un pò anche El fece lo stesso. Non capivo cosa stesse succedendo, ma lasciai correre. "Cosa ti è successo al viso?", "Sono caduta e mi sono tagliata con un rametto!", "Un rametto?", "Si sono una sbadata...". Mentre raccontavo la mia avventura mattutina, delle luci illuminarono il palco. "Che succede?", chiesi a Keyla. "Non lo so!".

Cinque ragazzi salirono sul palco. E capii subito di chi si trattava. Mi alzai di scatto. "Giulia...aspetta!", Amy mi bloccò con il braccio e mi invitò a sedermi. "Che strano scherzo è questo? Io voglio andare via!", "Siediti, aspetta", l'ascoltai perchè non volevo dare spettacolo. Il nostro tavolo era quello centrale e non volevo disturbare anche gli altri ragazzi che dopo aver sistemato gli strumenti, si avvicinarono ai microfoni. Non ebbi neanche il coraggio di guardarlo negli occhi, se l'avessi fatto sarei probabilmente scoppiata a piangere. La rabbia iniziò a salire, quando senti la sua voce. "Buonasera a tutti. Stasera iniziamo con un pezzo che ho scritto io. E che dedico ad una persona speciale, seduta lì tra il pubblico!". Bene, fantastico c'era anche Kety nascosta da qualche parte e io dovevo stare lì ad assistere a questa scena. Ero davvero arrabbiata anche con le ragazze che sapevano sicuramente, come avevano potuto farmi una cosa del genere?

E poi inziò la canzone e fu proprio lui a cantare per primo.

 

Your hand fits in mine like it’s made just for me

"Le mani!", "Cosa?", "Non le lasciare!", "No, guarda combaciano alla perfezione, sono della misura giusta per me!"
But bear this in mind, it was meant to be
And I’m joining up the dots, with the freckles on your cheeks

And it al makes sense to me
"allora vi siete divertiti in questi giorni?" "Si, normale...ma ora ci sei tu. Mi sono mancate queste lentiggini!"

I know you’ve never loved the crinkles by your eyes when you smile

You’ve never loved your stomach or your thighs

The dimples in your back at the bottom of your spine
But i’ll love them endlessly

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if I do, it’s you, oh it’s you
"Non hai mi visto un horror!!!","..no", "andiamo, ma come è possibile?", "non mi piacciono i film horror, li odio" "ma se non ne hai mai visto neanche uno", "immagino già che non sono fatti per me" "sei una fifona...","Ok stasera rimediamo. Stasera Giulia vedrai il tuo primo film horror" "Scordatelo..." "ahah, ti sfido!oh hai troppa paura.."

They add up to, i’m in love with you

And all these little things

You can’t go to bed without a cup of tea
And maybe that’s the reason you talk in your sleep

Cosa c’è? Non riesci a dormire?, “No”, “è colpa del letto?troppo piccolo?”, “Forse…”, “Magari posso venire a dormire sul divano…”, “No non fa niente, prendo una tazza di thè e tutto si risolve”, “Il thè?credi sia una buona idea? Meglio una camomilla…”, “No, sono un po’ strana io. Il thè mi calma più della camomilla!”, “Ah ecco perché parli nel sonno!”, “Io parlo nel sonno? Ma che dici?non è vero”, “Si che lo è”, “e cosa dico?”, “Zayn o quanto sei bello, Zayn sei fantastico, Zayn sei unico”,
And all those conversations are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me

Scemo! Non ti credo!”,pronunci cose incomprensibili, in una lingua ancora sconosciuta, ma terrò il segreto…”, “Io non ho segreti!”, “Tutti ce li hanno. Ti aspetto a letto, ero solo venuto a vedere se ti avevano rapito”, “Oh mio eroe!”
I know you’ve never love the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weight
You still have to squeeze into your jeans
But you’re perfect to me

Non ti ho mai visto vestito così tutto in tiro, sei…” “ bellissimo, sexy…” “buffo!” “Buffo?”,Lascerò correre quello che hai detto, solo perché sei bellissima”,E e orahhh???” “ora sei ancora più bella”

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if it’s true, it’s you, it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all these little things

Dove mi hai portata Zayn?" "Non lo so...non lo so dove siamo" "Bene...era quello che volevo", "Perderti?" "Si perdermi con te...","Tu sei tutta matta" "Baciami

You’ll never love yourself half as much as I love you’ll never treat yourself right darlin’
But I want you to

If I let you know i’m here for you

Come mai non riesci a dormire?cosa ti preoccupa?”, Non lo so…”,Io sono qui, per te…”

Maybe you’ll love yourself like I love you,

I’ve just let these little things out of my mouth
Cause it’s you, oh it’s you, it’s you
They add up to, and i’m in love with you
And all these little things

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if it’s true, it’s you, it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all your little things

 

Quelle parole, lui le aveva scritte per me. "I'm in love with you", lui era innamorato di me non di Kety. Ero stata tutta la canzone a guardarlo diritto negli occhi, e lui aveva fatto lo stesso. C'erano tante persone in quel locale, ma in realtà c'eravamo solo io e lui. Con le lacrime agli occhi, il cuore impazzito.

Alla fine della canzone non ebbi neanche la forza di alzarmi per applaudire come fecero gli altri. Ero stupita, felice. "Facciamo una piccola pausa. A dopo!". Vidi un suo cenno con la testa e lo segui, dietro i camerini. Ci avvicinammo lentamente l'uno all'altro per paura che la persona di fronte fosse solo un sogno, un'illusione. Presi il suo viso fra le mani e lui fece lo stesso. Lui asciugò le mie lacrime. Sentire di nuovo quell'odore, quel respiro. E poi dolcemente mi baciò. "Ti amo, ti amo, ti amo", mi aveva poi detto. "Anche io ti amo". E di nuovo ci baciammo, ci stringemmo. "Sei sicuro?tu...", "Giulia sono sicuro. ", "Ma ieri eri con Kety ed io ho pensato", "ieri ero con Kety perchè le volevo parlare. Dirle che è te che amo, che come amo te non ho mai amato nessuna, neanche lei, e che se sono stato così confuso e solo perchè non ho potuto mai dirle addio", "Ed ora lo hai fatto!", "Si", "E non è successo niente tra di voi? Cioè ci sei andato a letto?", "No, te lo giuro". "Ti credo", "Bene, perchè non ci saranno più segreti tra di noi, ok?", "Ok,". "Ora devo tornare sul palco...ma non sparire!". Corsi a baciarlo. Di nuovo, questa volta con più intensità. Quel momento non doveva finire, e non sarebbe finito, perchè in quel momento avevamo capito di essere nati per amarci, per stare insieme. Per sempre.

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Capitolo 24
*** Sorpresina ***


Salve a tutti

Come vi avevo promesso una OS su un missing moment della storia tra Zayn e Giulia...

In attesa del continuo di questa storia, ho voluto lasciarvi un piccolo regalino per Natale, che ne dite???
Leggetela e fatemi sapere cosa ne pensate...
Ecco il link:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1466623&i=1

Vi bacio tutti e...ah se vi può interessare questa è la mia nuova FF...se volete dargli un'occhiata...bè, me felice :)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1427377&i=1

N.B. L'episodio raccontato è avvenuto, cronologicamente avvenuto prima dell'arrivo di Kety.

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