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Autore: TellMeAStory    17/10/2012    3 recensioni
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DAL CAP VII
"Dove mi hai portata Zayn?" "Non lo so...non lo so dove siamo" "Bene...era quello che volevo", "Perderti?" "Si perdermi con te..." e iniziò a correre e a gridare...poi la segui, prima con lo sguardo e poi con il corpo.
E la raggiunsi. "Tu sei tutta matta" "Baciami" non me lo feci dire due volte. Presi il suo volto tra le mie mani, e inziai a baciarle le labbra, poi il collo e poi non seppi frenarmi. "Zayn..." mi disse falsamente sconvolta. La zittii ancora con un bacio. E poi ci sdraiammo a terra, sull'erba, senza pensare a niente solo a quello che volevamo fare. L'adrenalina di essere scoperti, la voglia di farla mia, l'innocenza dei suoi gesti, la malizia dei suoi sguardi. Giulia era un mix di cose e non volevo perdermene nessuna.
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Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV GIULIA
Erano ormai dieci giorni che mi ero trasferita a Londra, la città dei miei sogni e ancora non riuscivo a crederci. Ci avevo sperato davvero e finalmente ero riuscita a fare il grnade passo. Ormai non avevo più niente che mi legasse all'Italia. La scuola era terminata da un pezzo, ed erano ormai tre mesi che non stavo più con il mio ragazzo,Filippo. Certo a casa c'erano sempre la mia famiglia e i miei amici, ma volevo cambiare aria, vita e l'occasione che mi si era presentata non potevo farmela sfuggire. Avevo trovato una casetta davvero carina da condividere con due ragazze,Keyla ed Amy, un lavoretto part-time come assistente nella sede di un giornale e mi sentivo serena.
"Giulia devi venire stasera...questo locale è favoloso" mi disse Keyla con entusiasmo, ma dopotutto ogni sua frase era pronuciata con una tale enfasi, da risultare  fastidiosa. Lei era fatta così, un po' sopra le righe! La conoscevo da poco, anzi entrambe le conoscevo da poco, ma eravamo etrate subito in sintonia. Avevamo subito legato, mi avevano presentato ai loro amici, e cercavano sempre di invitarmi ovunque andassero, a volte costringendomi ad aggregarmi a loro, senza che io potessi fare opposizione. Mi avevano presa in simpatia e questo non poteva che farmi piacere. Keyla era bellissima, lunghi capelli biondi le cadevano sulle spalle. Aveva tante lentiggini che la facevano sembrare ancora più piccola dei suoi 20 anni. Era sempre sorridente, allegra ed etusiasta di ogni cosa. Amy invece aveva capelli corti castani, occhi azzurri e uno sguardo accantivante. Più sarcastica e maliziosa di Keyla, cercava di mostrarsi sempre forte, ma nascondeva un animo fragile e sensible. "Non lo so Keyla, domani è il mio primo giorno di lavoro, non vorrei arrivare in ritardo...". Ma lei inistè: "Ti prometto che non faremo tardi, diglielo anche tu Amy". Guardò con occhi speranzosi l'amica che si affrettò ad aggiungere: "Non faremo tardi". Restare a casa, da sola, con la televisione e i pop corn, e farmi prendere dall'ansia per il primo giorno di lavoro, non era proprio il massimo, così mi lasciai convincere. 
Gli amici delle mie coinquiline erano davvero simpatici. Tutti avevano un proprio carattere e modo di essere, ed erano ben assortiti tra loro. C'era Harry, un ragazzo ricciolino, con gli occhi verdi, il classico playboy da strapazzo, con la risposta pronta e capace di trovare doppi sensi su qualsiasi frase e in ogni situazione; poi Louis, castano, occhi azzurri, il giocherellone, quello che ama fare scherzi 24 ore su 24; Niall, biondino, tenero, il più dolce di tutti e con un sorriso contagioso, sempre stampato in viso; c'era Liam,  il fidanzato di Keyla, che avevo avuto modo di conoscere più di tutti, perchè era sempre nel nostro appartamentoe. Gentile, premuroso, affetuoso. Se avessi creduto nel principe azzurro, probabilmente avrebbe avuto le fattezze e la bontà d'animo di Liam. Ed infine, c'era Zayn, con cui avevo scambiato meno parole, per non dire nessuna. Era un tipo silenzioso, restava sempre in disparte, per i fatti suoi. Raramente entrava nelle conversazioni, e se lo faceva non più di un paio di parole uscivano dalla sua bocca. Aveva poi un brutto vizio: osservare tutto e tutti con quei suoi occhi scuri e penetranti. Ed io non ero di certo sfuggita ai suoi sguardi ai raggi X. Ogni volta che mi voltavo lo trovavo lì a fissarmi, e questa era una cosa che mi dava davvero fastidio.

"Lo conosco il Key London", mi voltai incuriosita verso il divanetto da cui era provenuta la voce. La luce soffusa non mi permise di riconoscere subito il mio interlocutore, e la musica alta non mi avevano consentito di capire bene cosa mi era stato detto. "Come scusa?". Zayn si alzò dal morbido divanetto di pelle rossa e si avvicinò parlandomi a distanza ravvicinata. "Dicevo che il Key London, lo conosco. ci lavorano un paio di mie amiche. So che sono molto esigenti lì.". Aveva rotto il ghiaccio, ma ero comunque stupita dal fatto che mi stesse rivolgendo parola. "Si, l'avevo intuito. Anche al colloquio sono stati molto esigenti. Mi hanno concesso un mese di prova". Risposi al suo orecchio. Restammo lì, muti per qualche secondo e poi gli dissi curiosa: "Sono stupita che tu lo sappia", "Ma se lo hai detto 10 minuti fa davanti a tutti!". Mi rispose quasi un po' infastidito. "Si ma...non credevo avessi sentito".E poi mi guardò, fece uno sguardo, alzando le sopracciglie. "Andiamo al bar? Ti offro quello che vuoi. Così possiamo parlare senza tutto questo fracasso ". Accettai, attratta da quel ragazzo misterioso. Il tempo in sua compagnia passò in fretta. Lui mi chiese dell'Italia, del mio lavoro, del perchè mi fossi trasferita. Più che una conversazione, mi sembrò un'intervista, dato che lui aveva fatto solo domande, non permettendomi di indagare sul suo conto. Aveva toccato il mio tasto dolente: parlare a raffica senza fermarmi. E così in un'oretta scarsa aveva conosciuto più cose di me lui, che le mie coinquiline in dieci giorni. 
"Ora è meglio che vada", gli dissi accertandomi dell'ora attraverso lo schermo del mio telefonino. "Ti serve un passaggio? Gli altri sono ancora in pista a scatenarsi, credo che non andranno via molto presto.". L'idea di prendere la metro a quell'ora non mi faceva saltare dalla gioia. Tutti quei maniaci sconosciuti. Certo anche Zayn era per lo più un estraneo, ma mi sembrava affidabile . "Hai ragione, va bene lo accetto. Grazie". Salutai il resto della compagnia e mi avviai con lui verso l'uscita. Salii sulla sua moto, e lo abbracciai per non rischiare di cadere, e senti per la prima volta il suo profumo. Appoggiai la testa sul suo giubbino di pelle e chiusi gli occhi, istintivamente. Non so perchè lo feci. Mi lasciai avvolgere dalle note marcate e intese del suo profumo  e arrivati a destinazione, non feci neanche in tempo a ringraziarlo che lo vidi ripartire a tutta velocità. Quel ragazzo era strano...decisamente!

La mattina seguente mi svegliai carica di energia, ero davvero eccitata per il nuovo lavoro, così preparai la colazione anche per Keyla ed Amy. "A che ora siete rientrate ieri? Non vi ho sentite". "Tardi, molto tardi", disse Amy che non riusciva quasi a tener gli occhi aperti. "Piuttosto tu, Zayn eh..."si rivolse a me Keyla con occhi indagatori."Mi ha dato un passaggio, è stato davvero gentile". "Non ti far abbindolare, Giulia. Lui fa tanto il carino, ma è uno stronzo...ci prova con tutte, basta che respirino!". "Wow, mi ha solo dato un passaggio, non ci ha provato". "Si inizia così...dagli tempo e ti darà molto più che un passaggio se glielo permetterai". Disse la biondina alzando gli occhi al cielo. "Ogni volta che sono da Liam, ce ne è sempre una nuova nel suo letto. Anzi certe volte smebra che la sera sia con una e la mattina te ne ritrovi in giro per casa un'altra mezza nuda.". "Keyla credo che tu stia esagerando. Zayn, mmh, diciamo che non ha trovato ancora la persona giusta! Ed è un nomale ragazzo ventenne che si diverte, tutto qui" disse Amy che sembrava essersi scrollata di dosso il sonno. Ma Keyla si ribellò a quanto appena sentito. "Sempre a difenderlo Amy. Ma alla fine se le passa tutte, mentre cerca quella giusta.". " Lo sai anche tu perchè...". Le due si guardarono senza farmi capire molto. E poi la mora si rivolse a me: "Va bè Giuly, fai quello che vuoi. Io Zayn lo conosco da quando eravamo piccoli, e ai tempi del liceo ci siamo messi anche insieme..." mi confessò. La guardai stupita, e poi le mi raccontò in breve che erano sempre stati migliori amici, e per due mesi, solo due mesi, si sentirono altro. Ma poi capirono che non era amore ciò che sentivano l'uno per l'altro, ma solo infinito affetto. 
Dopo poco, presi la borsa, e corsi via verso la fermata del bus, pensando a quanto appena appreso. Zayn era carino, bellissimo anzi. Mi intrigava e non poco, quel suo modo di fare. Ma dopotutto mi aveva dato solo un passaggio a casa, non era bene viaggiare con la mente.

 
 


Ciao :) sono molto contenta di iniziare questa nuova storia. Lo so che il capitolo è breve e non molto entusiasmante, ma è solo l'inizio! Anche io come Zayn devo rompere il ghiaccio. Ho già le idee abbastanza chiare su come farla sviluppare. Spero che possiate lasciarmi una piccola recensione <3
 
Ora vi lascio le foto dei protagonisti, cosa ne pensate???
Lei è Giulia, la bellissima Kaya Scodelario:


Lei invece Amy, Jessica Stroup:


Keyla è invece Freya Mavor:


Bè Zayn, lo conoscete tutti...nel caso ;) :
   
 
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