Worlds apart

di surnaturelle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Darren si alzava sempre tardi il lunedì mattina. E non aveva fatto certo eccezione questa volta.

Il vero problema era che lo aspettavano sul set alle 8 e questo voleva dire che aveva solo venticinque minuti per fare una doccia, prendere un caffè…e guidare per trenta minuti fino agli studi della Paramount.

Sfida accettata.

Sei minuti più tardi stava chiudendo la portiera della macchina, con il caffè in mano e i capelli ancora bagnati. Credo di aver raggiunto un nuovo record.

Cercava di ricordare tutte le scorciatoie di cui i suoi compagni di set gli avevano parlato, senza fare molto caso al rischio di perdersi.

Nella prima scena alcuni membri delle Nuove Direzioni – Rachel, Finn e Brittany – arrivano al cimitero e si uniscono a Will Schuester davanti ad una lapide e una bara.

Il resto dell’episodio consisteva di una serie di flashback del giorno prima che mostravano vari personaggi in pericolo di vita, mentre persone a loro legate arrivano alla cerimonia, lasciando l’identità del defunto nascosta per buona parte dell’episodio.

Blaine aveva avuto un incidente in auto mentre si dirigeva verso il McKinley e lo vediamo mentre lo portano all’ospedale…cambio scena su Kurt che arriva al cimitero insieme a Mercedes, visibilmente scosso e in preda ad una crisi di pianto.

Ovviamente Blaine non era morto – se l’era cavata con un polso rotto e alcuni punti sulla tempia, ma lo si scopre solo alla fine, quando si unisce a Kurt durante il funerale.

Darren aveva tentato di non leggere tutto il copione – gli piaceva vedere gli episodi in seguito, dato chela maggior parte della storia di Blaine e Kurt era indipendente dalle altre – ma non poteva resistere alla tentazione.

Becki e Terri erano in una delle macchine coinvolte nell’incidente.
La cucina di Figgins era, per così dire…esplosa.
Emma aveva tentato di combattere il suo DOC camminando nella foresta sulla riva di un fiume ed era caduta in acqua.
Santana era uscita allo scoperto con i suoi genitori,e quando il vicinato ne era venuto a conoscenza, e alcuni ragazzi l’avevano affrontata…con delle mazze da baseball. Fortunatamente era riuscita a scappare in tempo – e ancora una volta, lo veniamo a scoprire solo alla fine.

In realtà, la morte era piuttosto prevedibile. Ed era la madre di Sam.

Preannunciata, perchè già in Rumors la sua malattia era stata la ragione per cui Kurt e Quinn si erano avvicinati improvvisamente a Sam. Cosa che spiegava anche il motivo del turbamento di Kurt al funerale. Gli ricordava il funerale di sua madre. E questa volta, perlomeno, Blaine non avrebbe fatto una figuraccia e fatto commenti a riguardo.

Darren stava per svoltare a sinistra un’ultima volta – erano le 7.57 ed era decisamente fiero di sè – quando sentì l’inconfondibile suono dello stridere dei freni di alcune auto poi del metallo e del vetro distrutto…fece a mala pena in tempo a spingere i freni e girare la testa prima che il camion colpisse il lato destro della sua auto, spedendolo direttamente contro la portiera, la sua testa colpì il finestrino…

Io…E’ stato un…incidente ?…Perché mi sento così strano? Non mi ha colpito così violentemente…il camion ha colpito l’altra auto e poi la mia…non sarebbe dovuto andare così veloce…

Provò ad aprire gli occhi ma il suo corpo stava affondando nel terreno, più pesante del metallo, i rumori giungevano a mala pena alle sue orecchie. Urla. Poteva sentire distintamente qualche urlo. E un’ambulanza. Sentì un brivido di sollievo e poi…perse i sensi.

“Sono ottimista, si sveglierà presto. Non ha molte ferite.”

“Per quanto tempo è rimasto privo di sensi?”

“Si è svegliato quando l’hanno portato fuori dall’ambulanza ma abbiamo dovuto sedarlo.”

Blaine non aveva riconosciuto le voci. Non ricordava il risveglio tra lo schianto e quel momento. L’ultima cosa che sapeva era che stava guidando verso il McKinley sotto una pioggia torrenziale per vedere Kurt, perché le Nuove Direzioni sarebbero partiti di lì a 4 giorni per andare a New York e non l’avrebbe visto per una settimana. Poi aveva sentito un’auto schiantarsi e…si era svegliato lì.

“Qualcos’altro oltre al polso rotto, dottore?”

Kurt ? Kurt è qui? Qualcosa non quadrava. Lavoce era sicuramente di Kurt....ma non il tono.

“Potrebbe riportare una commozione celebrale, faro più test non appena si sarà svegliato. Tre punti sulla fronte. Anche qualche livido, ma starà bene. Potrebbe anche lasciare l’ospedale nel pomeriggio. Se si sveglia abbastanza presto”.

“Grazie.”

Sentì qualcuno uscire e chiudere la porta.

"Darren ?"
Chi è Darren? Perchè Kurt lo chiama? Una mano caldo toccò il suo braccio destro. Si sentì bene.

“Darren, puoi sentirmi?”

“ Chris, non preoccuparti, il dottore ha detto –“

“Ho sentito”

Chris? L’ha chiamato Chris? Che succede? Blaine cercò di muovere lentamente le dita. Lievemente aprì la bocca.

"Kurt..."

La mano aveva lasciato il suo braccio ed ora era sulla sua spalla. Aprì gli occhi più lentamente che poteva, sbattendo le palpebre per la vivida luce bianca.

“Brad, chiama un’infermiera.”

La sua vista era ancora un po’ annebbiata ma poté vedere una sagoma lasciare la stanza.

“Darren? Mi senti?”

“Kurt? Ma – perchè mi chiami… Darren?”

Gli occhi di Blaine finalmente misero a fuoco l’uomo di fianco al suo letto. Indossava una t-shirt di superman e dei jeans rovinati. I suoi capelli erano in disordine. Per niente nello stile di Kurt.

“Cosa è successo?”

“Hai avuto un incidente – un camionista, ubriaco, ha colpito tre auto. Compresa la tua. Devi aver battuto molto forte la testa se pensi che…voglio dire…”

Blaine allungò la mano per toccare il lato della sua testa, che aveva cominciato a pulsare un pochino. L’infermiera arrivò in quel momento.

“Come si sente Sig. Criss?”

Blaine si girò verso… Kurt (?) che l’uomo che c'era prima aveva chiamato Chris, credendo che l’infermiera si stesse rivolgendo a lui.

“Pronto?”

"Uh ?", Blaine rivolse un’occhiata confusa all’infermiera.

“Sto parlando con te”, sorrise, “come ti senti?”

“Io sto…bene credo, un po’ assonnato…la testa mi fa male…”

“E il polso?”

Provò a muovere le dita della mano sinistra, sobbalzando.

“Tutto bene…”

Alzò la testa per guardare…beh…Kurt…forse…e prese la mano che era ancora sulla sua spalla e la strinse. L’uomo – Brad? – gli lanciò uno sguardo interrogativo. Blaine fece del suo meglio per reprimere lo sguardo di ghiaccio poiché aveva confuso la sorpresa negli occhi dell’uomo per disprezzo.

“Mi scusi, infermiera, è possibile che ci siano…”, Chris esitò, poi disse deciso “disturbi alla personalità dopo…un incidente come questo?”

Blaine inarcò le sopraciglia.

“Non ho disturbi della personalità…”

"Ehm..."

Kurt – se era Kurt…ma gli sembrava strano- si avvicinò all’infermiera.

“Mi ha chiamato Kurt”, sussurrò piano, ma non abbastanza perchè Blaine non lo sentisse, “e mi ha chiesto perché lo chiamavo Darren…penso che creda di essere Blaine…”

Blaine si accigliò. Cosa intende con crede? E’ uno scherzo? Cominciò a spaventarsi e a guardare fuori dalla finestra. Il cielo azzurro e il sole brillante. Anche qualche grattacielo.

“Ma cosa…”

Si alzò dal letto e corse alla finestra, il suo battito accelerò. L’infermiera e 'Kurt' si avvicinarono a lui.

"Darren ?"

“Non – non chiamarmi così – Kurt cosa, qualcosa non va, dove siamo?”

“Siamo a Los Angeles”

"No ! No, è impossibile!! Ero a Lima!”

“Darren, ascoltami. Tu non sei Blaine –“

“Signore, forse non dovrebbe…parlargli così, se crede di essere il suo personaggio…”

“Il mio personaggio? Cosa significa il mio personaggio?”
Stava tremando. 'Kurt' prese la sua mano e lo accompagnò al letto, facendolo sedere

“Cerca di fargli tornare la memoria raccontandogli un po’ di lui, vado a chiamare il dottore.”

Gli occhi di Blaine erano spalancati.

“Cos’è l’ultima cosa che ricordi?”

Darren aprì gli occhi e sbatté le palpebre per la troppa luce dell’ospedale. La pioggia cadeva forte contro le finestre e poteva sentire il vento soffiare attraverso le persiane semi-chiuse.

“Ma che diavolo? Era soleggiato quando io…

“Blaine ? Mercedes, chiama l’infermiera, è sveglio!”

Darren era accigliato. Perchè Chris stava ripetendo le sue battute in quella situazione? Vide Amber uscire dalla stanza nei suoi vestiti da Mercedes – cosa che era davvero insolita dato che cercava di indossarli il meno possibile – e Chris avvicinarsi e sedersi vicino a lui sul letto. Gli accarezzò la guancia e baciò dolcemente la sua tempia.

“Chris…cosa diavolo?”

“…come mi hai appena chiamato?”

Chris gli restituì un sguardo molto da Kurt. Darren cominciò a spaventarsi e a guardarsi attorno. La stanza era l’esatta copia di una che avevano sul set – tranne per il fatto che non ci fossero telecamere, che ci fosse un vero soffitto e sembrava essere proprio…un vero ospedale.

“Che cavolo, cosa è successo, perché –“

“Blaine, calmati, tu hai…hai appena avuto un incidente”

Lo so.

“Il dottore mi ha chiamato con il tuo cellulare. Io ero ad una prova, ha detto che ero il tuo numero di emergenza e…”

Le lacrime scesero lungo le sue guance di porcellana e Darren capì. Quelle erano sicuramente le battute di Chris…ma l’uomo vicino a lui non era Chris. Per quanto incredibile potesse sembrare…era Kurt.

O sto sognando…o la fantascienza è appena diventata realtà.

“Oh mio Dio ero così spaventato…”

Darren si sedette in modo che la sua schiena fosse completamente appoggiata alla testiera e avvolse un braccio attorno…alla spalla di Kurt.

Fu allora che notò che non c’era la cicatrice dietro il collo del ragazzo. Quindi non era assolutamente Chris che faceva uno scherzo malato. Il suo cuore cominciò a battere più forte. Sto sognando, è l’unica soluzione.

Voltò la testa per guardare l’orologio…funzionava alla perfezione, ma indicava le 16…Darren rabbrividì.
La pioggia scendeva nella direzione giusta. Cadeva dal cielo. Si diede un pizzicotto…e fece male. Dannazione.
Questi erano gli unici vecchi trucchi che conosceva per essere sicuro di non stare sognando. Il suo cuore cominciò a battere più veloce.

"Kurt ?"

"Mmh-mh ? Oh, scusa, ti ho fatto male al polso?”

Il giovane ragazzo si allontanò da lui velocemente e a Darren mancò immediatamente il calore – E’ il mio corpo che sta reagendo, è solo il mio corpo.

“No, no, non l’hai fatto…devo dirti una cosa, penso –“

“Lieto di vederla sveglio, Sig. Anderson!”

Darren ruotò lo sguardo verso l’uomo che entrò nella stanza, che assomigliava alla comparsa che interpretava il dottore nell’episodio, seguito da…beh, dato che Chris non era Chris, immaginò che nemmeno Amber fosse Amber, ma Mercedes. Il dottore si avvicinò e Darren abbassò lo sguardo mentre il vecchio uomo analizzava il suo braccio.

Darren notò che le sue mani erano molto più soffici del normale. Le sue dita non erano callose – Blaine ovviamente non suonava la chitarra.

Cosa diavolo è successo? Quando sono saltato in un episodio di Supernatural?

“Il tuo polso è rotto, come hai potuto constatare. Poteva andarti peggio. Il gesso lo toglierò tra due settimane.”

Ed ecco che ripete ancora le stesse battute. Se Amb-Mercedes chiede se può firmare…
“Posso firmarlo? E decorarlo?”

Darren temporeggiò e sorrise, prendendo la mano di Kurt.

“Credo che Kurt abbia la precedenza…” disse, sorprendendosi di quanto suonasse convincente.

Il dottore annotò alcune cose sul suo blocco.

“Non è necessario che tu resti qui stanotte, credi che i tuoi genitori possano venire e portarti a casa?”

Stava per dare una risposta affermativa quando ricordò qualcosa.

“No, i miei genitori sono a New york, ma posso prendere un taxi…”

“Va tutto bene, puoi venire da me, Blaine. Come avevamo pianificato, ricordi?”

Darren arrossì. Io…glielo dico?

“Oh, si, certo…”

“Okay allora, sarò di ritorno con le carte e le raccomandazioni!”

Il dottore sorrise e uscì.

“Ragazzi, vado a dire agli altri che Blaine sta bene!”

Entrambi annuirono. Darren si voltò verso Kurt, che si mosse più vicino…e il suo cuore perse un battito quando ricordò cosa sarebbe successo di lì a poco. Fortunatamente, Kurt si fermò e lo fissò con lo sguardo accigliato.

“Cosa stavi per dire prima che il dottore arrivasse’?”

"Uh ?"

“Hai detto che dovevi dirmi una cosa.”

“Oh…tu sei…probabilmente non mi crederai…ma, ecco”, si morse il labbro,” Questo è il punto: Io sono…Kurt, io non sono Blaine.”

Kurt ridacchiò e accarezzò i capelli di Darren.

“Devi aver colpito davvero forte la testa, lo sai…”

“No, Kurt, sono serio, io…io ero a Los Angeles quando ho avuto l’incidente. Erano le otto del mattino e il sole brillava.”

“Blaine, non è divertente”.

“Dico sul serio, Kurt, devi credermi. Mi chiamo Darren Criss, sono un attore di una serie tv chiamata Glee, io…io interpreto Blaine in questa serie. Non so cosa sia successo esattamente, ma quando ho avuto l’incidente…ho preso il posto di Blaine. Non sono ancora sicuro se sto sognando o no, ma non mi sembra sia così.”

Kurt mostrò una delle più favolose espressioni da snob, alla quale Darren ridacchiò, ricordando le numerose volte in cui aveva chiesto a Chris di mostrargli come facesse a fare quelle espressioni da stronzo in modo così perfetto…

“Non mi credi…”

“No, Blaine, come potrei? E’ ridicolo.”

“Guarda, non so…aspetta, non, lo so perfettamente. Io…se io ti dicessi qualcosa che Blaine non sa, mi crederesti?”

“Qualcun altro potrebbe avertelo detto.”

“Se è…qualcosa che solo tu conosci?”

“Hai letto il mio diario.”

“Tu non hai un diario.”

“Okay…vai avanti.”

Kurt sospirò, visibilmente non divertito. Darrren cercò di pensare il più velocemente possibile ad una scena che mostrava Kurt, e solo Kurt.

“Appena prima che Blaine venisse a prenderti per andare al ballo, tu hai pianto nella tua stanza. Tu…hai guardato la foto di tua madre e hai detto…’Vorrei che tu fossi qui mamma. Vorrei che incontrassi Blaine e che tu ci faccia impazzire facendoci un milione di foto.”

Kurt rabbrividì. Okay, Darren, bella mossa. Blaine è proprio entrato in te, molto premuroso, parlargli di sua madre.

“E’ impossibile. Non puoi saperlo. Tu…”

“Scusa.”
Kurt si allontanò leggermente da Darren.

“Come?”

“Non lo so. Ma…Blaine ha avuto un incidente e anche io. Io…mi dispiace, Blaine…ha preso il mio posto…”

“Oddio, ma lui…starà andando fuori di testa e –“

“Non preoccuparti, sono sicuro che saprà cosa fare…”

Le lacrime cominciarono a scendere lungo il viso di Kurt e Darren non poteva aiutarlo e si sentiva in colpa. Entrambi rimasero in silenzio per un lungo minuto.

“Quindi…sai cosa succede adesso?”

“Cosa intendi?”

“Era…’il copione’ o qualcosa di simile?”

“Io che vengo qui? No non c’era…l’incidente si, e poi c’è – oddio. Io…”

“Cosa c’è?”

“Non posso…dirti cosa succederà, e se interferisse con il futuro e, e qualcosa si rompe e non posso tornare a casa?”

“…non ha senso, hai già interferito…” "...

“Lo so, ma…non è questo l’importante.”

“Scusami? Il mio ragazzo ha avuto uno stupidissimo incidente stradale e quando si è svegliato, non era più lui, COSA TI SERVE ANCORA PER CONSIDERARE TUTTO QUESTO IMPORTANTE?”

Darren fece un piccolo salto.

“Wow, Kurt arrabbiato. Assomigli a Chris quando non ha avuto la sua Diet Coke.

“…come Chris? Chi è Chris?"

“Tu. Cioè, no, non tu, l’attore che ti interpreta.” "

“Oh…”, Kurt si morse il labbro, pensieroso, “…e com’è? Siamo…molto diversi?”

Darren sorrise.

“Moltissimo. E allo stesso tempo…non così tanto. Cioè, lui è molto meno…stravagante di te, ma è gay anche lui. Non è così interessato alla moda…non essere sorpreso! E’ molto divertente e brillante e…è adorabile. Sinceramente, sono contento di lavorare con lui.”

“Voi siete…fidanzati?”

“Io e Chris?”, ridacchiò, “Oh, no, no, io non sono…io sono etero.”

Kurt alzò le sopracciglia incredulo.

“Ma…tu interpreti Blaine…”

“Si. Io…io sono cresciuto a San Francisco…”

Kurt inclinò la testa come per dire “Oh, certo, capisco” e fece un cenno. Tutte le volte…Darren ridacchiò e pensò alle innumerevoli interviste dove effettivamente doveva ‘dichiararsi‘ etero.

“E’ molto coraggioso da parte tua. Ma alle persone, piace…o odiano questa serie? Cioè tu e…Chris?”

“No, no, assolutamente! A dire il vero, se vuoi saperlo, Glee è molto famoso. Chris, è…ha vinto un Golden Globe per la tua parte. Ha raggiunto la top 10 nella lista del Time delle 100 persone più influenti…Guardarlo…cioè, tu, in televisione hai aiutato un sacco di adolescenti gay e…cosa c’è che non va?”

Kurt stava piangendo ancora.

“E’…è così stupido…io sono…io ho aiutato delle persone?”

“Si, lo hai fatto. E’ davvero straordinario, quando Chris va da qualche parte e chiunque è come, super timido di fronte a lui…e tutti lo vogliono abbracciare perché è meraviglioso, e, e merita ogni singolo premio di questo pianeta.”

Darren non si era mai considerato un vero fanboy – ma in quel momento era abbastanza isterico.

“Non lo diremo a nessuno.”

Darren alzò lo sguardo, confuso.

“Vuoi dire di me? Perchè no?”

“Come hai detto, potrebbe…interferire. Le persone vorranno sapere cosa accadrà dopo. Capisci?”

“Si. Qualcosa del genere.”

“Tu…sai se Blaine e io…staremo insieme a lungo?”

Darren ridacchiò. Era come fare un’intervista – vuoi dare speranza ai fan, ma senza lasciarsi scappare troppo.

“Molte persone vi considerano una coppia solida”, disse, sorridendo “e ad essere sinceri, voi siete, la coppia più stabile in Glee da parecchio tempo, nessuno di voi due tradirebbe l’altro…”

Kurt rise. Darren notò che la sua risata era molto, molto simile a quella ‘sincera’ di Chris. Quel ragazzo è un attore super bravo, quindi ovviamente, quando ride o sorride, non è completamente ‘sincero’. Ma quando cominci a conoscerlo, puoi riconoscerla.

“E invece…invece Finn e Rachel? Sai qualcosa?”

“Non posso dirlo”

“E…sai, Santana e Brit?”

“Non posso dirti nemmeno questo, mi dispiace.”

“Non è giusto, Blaine scoprirà tutto e io non…”

Darren sorrise. E poi si sentì un po’ preoccupato. Ma poteva contare su Chris – e gli altri – per gestire la situazione.

“Ehi Kurt, potresti aiutarmi? Devo andare al bagno.”

“Certo…”

Darren cercò di scendere dal letto senza farsi troppo male – il petto era livido – e avvolse le spalle di Kurt con il proprio braccio. Il giovane ragazzo lasciò scivolare la sua mano sull’anca di Darren, prima di toglierla velocemente, arrossendo.

“S-scusa, non intendevo – ho dimenticato e –“

“Ehi, tranquillo, è tutto okay…”

Si scambiarono un sorriso triste.

Quando Darren uscì dal bagno dopo qualche minuto, Kurt salto su da dove era seduto sul letto, affrettandosi al suo fianco.

“Stai affrontando la situazione piuttosto bene, Kurt”

“Anche tu.”

“Oh, credimi, sto impazzendo…ma credo di essere ancora nella fase “sto-per-incontrare-i-veri-personaggi-è-davvero-una figata”. Inizierò a spaventarmi stanotte.”

“Oddio, stanotte – mio padre, capirà che c’è qualcosa che non va…Noterà che non sei…tu…”

“Ehi, essere Blaine è il mio lavoro, voglio ricordarti”

“Lo so, ma…dobbiamo comportarci come se fossimouna coppia o penserà che qualcosa non va…che abbiamo litigato o cose simili…”

“D’altro canto, ho appena avuto un incidente. Forse mi lascerà, come dire, andare a dormire subito e…aspetta, io – cioè, Blaine…è…sono…oh merda, dove dormo?”

“Nel mio letto, perchè lo chiedi?” "

“Ma…aspetta, in Per un bicchiere di troppo, Burt ti ha rimproverato sull’essere inappropriato –“

“In cosa?”

“Oh, giusto, scusa, è…il titolo dell’episodio…”

“Oh. Gli episodi. Giusto. Ma, aspetta, questa…serie tv, è…su di me?”

“No, no, è…su tutto il Glee Club.”

Kurt si morse il labbro e guardò un po’ incerto.

“Vai avanti, fammi una tonnellata di domande se vuoi – non ti darò i dettagli su cose che potrebbero ferire te o…sai, sul futuro.”

Diede un colpetto in un punto vicino a lui sul letto e Kurt si sedette, visibilmente più felice rispetto a qualche minuto prima.


Blaine era solo nella stanza d’ospedale. Chris l’aveva lasciato per andare a prendere una Diet Coke – era una cosa strana, Kurt, non avrebbe mai, e poi mai, bevuto una cosa del genere – e Brad aveva detto qualcosa sul tornare sul set e “pianificare le riprese delle scene che non includono voi due.

E’ solo un incubo. E’ solo un incubo.

Blaine aveva la sensazione che Chris sapesse che qualcosa non andava. E non era solo perché la sua mente aveva subito un colpo e pensava di essere il suo personaggio.

Oh sì, anche quella parte era complicata. Chris aveva detto a Blaine tutto su “Glee”. E sembrava reale. La sua “vita” suonava reale.

Aveva capito che non era Kurt che gli stava giocando un brutto scherzo quando Chris gli aveva raccontato della volta in cui Blaine era andato da Burt, dicendogli di fare 'il discorso' al figlio, ed era molto più a suo agio di quanto Kurt avrebbe mai osato essere.

“Ehi, ti senti meglio?”

“Ehm, si, un pochino.”

Chris sorrise e si sedette, passando a Blaine una tazza di caffè.

“Un caffè americano medio, immagino…”

Blaine sorrise.

“Il dottore dice che se la tua…memoria non dovesse tornare, dovrai restare qui stanotte.”

Blaine lo guardò. Come faccio a dimostrargli che non sono questo Darren?

“Chris…non so come provartelo, io non…non so spiegartelo, ma io so che non sono Darren.”

“T-tu non…non mi sembri lui... il dottore dice che è perc sei molto in sintonia con il tuo personaggio…ma io non so, il fatto che tu abbia accettato che io non sono Kurt…”

Blaine sospirò e si strofinò gli occhi.

“Come è possible? Ci sono, tipo, più dimensioni o qualcosa di simile? C’è la tua realtà, e poi…ogni serie tv ha la sua?”

“Forse…aspetta! Lo so. Ehm…hai mai sentito parlare di…me? No, aspetta. Senza Glee, io non sono famoso…"

“…Glee è così famoso?”

“Lo è! E’ assolutamente straordinario, non avrei mai pensato che saremmo arrivati così lontano! Seriamente, fino in Europa!”

Blaine ridacchiò all’entusiasmo di Chris, così simile alla reazione che avrebbe avuto Kurt descrivendo l’ultima collezione di Marc Jacobs. I suoi occhi cambiarono colore, dal grigio profondo che avevano qualche minuto prima al blu brillante che avevano raggiunto ora.

“…ho qualcosa sulla faccia?”

“…cosa? Oh, no, no, scusa è…i tuoi occhi…”

Blaine arrossì, imbarazzato.

“Ho sempre scherzato su questo con Kurt, ad un certo punto, sembreranno un caleidoscopio se continuano a cambiare colore così velocemente.”

Sorrise, improvvisamente molto triste.

“E se…e se Darren è al mio posto adesso?”

“Potrebbe…”

“Oddio, e, il mio povero Kurt, starà sicuramente andando fuori di testa, e…Darren probabilmente penserà di stare sognando così non si preoccuperà e –“

“Darren si preoccupa sempre. Ma starà impazzendo anche lui…o meglio, conoscendolo, starà pensando che è tutto grandioso, e poi quando si sveglierà domani farà tutto ciò che può per tornare…”

Chris scosse la testa, mordendosi le labbra.

“…voi siete…fidanzati?”

“Cosa? No, no lo siamo, Darren…è etero.”

“…e interpreta comunque un ragazzo gay? E’…”

“Insolito? Si. Ma succede spesso di questi tempi.”

“Ma…voi ragazzi mostrate…lo sai, quando Kurt…cioè, tu…beh, i baci?”

“Nessuna effusione spinta…ancora…ma ehm, si, alcuni baci. Come, il primo, e…”

“Intendi i primi ?”

“Beh, uno subito dopo il discorso del ‘tu mi emozioni’, e poi uno dopo che io- cioè, Kurt – risponde che pensava che noi – cioè voi – ci stessimo già esercitando.”

“…quindi avete mostrato solo due baci al momento? Perché, beh…ce ne sono stati di più…”

Lo sapevo! Comunque…cosa è successo esattamente?”

“Cosa intendi?”

“Beh, nella serie, siamo passati direttamente da questo, alle Regionali, e poi il funerale di Pavarotti e bam La notte dei negletti.”

Blaine si accigliò.

“Aspetta – quindi Kurt non è il personaggio principale?”

“Oh, no, no…in realtà, non era un personaggio così rilevante all’inizio – nel primo episodio della prima stagione, ho a mala pena detto qualcosa – è più incentrato su Rachel, Finn e Quinn, ecc…”

Blaine sbuffò.

“Tsss…beh, cosa vuoi sapere?”

“Come…ha reagito Finn alla novità? Tu e Kurt insieme, intendo?”

“Finn? Oh, lui…ha dato un cinque a Kurt. E poi ha afferrato il colletto della mia giacca della Dalton e ha detto che se avessi ferito Kurt, o lo avessi fatto piangere “non in senso buono”, non sarei più stato in grado di cantare.”

Chris rise.

“Oddio, Cory avrebbe adorato girare quella scena!”

"...Cory ?"

“Oh, si, dimenticavo…Cory è il ragazzo che interpreta Finn.”

“G-giusto…”, si indebolì.

Blaine andò in panico per un momento, il suo respiro si fece più veloce.

"Blaine ?"

Chris si alzò dalla sedia e si avvicinò al ragazzo tremante, avvolgendo un braccio intorno a lui.

“Ehi, ehi, shhhh, va tutto bene…troveremo una soluzione, non preoccuparti. Troveremo una soluzione…”

“Noi…non possiamo dirlo a nessuno. Potrebbero provare a fare degli esperimenti su di me o qualcosa…Io…io posso fingere di essere Darren.”

Blaine cercò con lo sguardo Chris, che sembrava estremamente perplesso.

“Hai ragione. Ma c’è un grande, grande problema…Tu sei…per Darren fingersi te, è facile, lui…lui ti ha creato, ma…il contrario sarà molto più difficile…voi siete così diversi…”

Blaine sospirò, desiderando solo di tornare a casa, coccolare Kurt davanti a un qualsiasi musical o film Disney che avevano scelto, invece di stare lì, in quel casino totale…

“Quindi adesso dovrai insegnarmi come essere Darren Criss.”




Questa storia è una traduzione :) La fanfiction orginale, strepitosa, è Worlds Apart scritta da surnaturelle.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


“Ha scritto le canzoni del musical di Harry Potter? Non puoi dire sul serio!”

Blaine stava leggendo la pagina Wikipedia di Darren sull’iPad di Chris, sempre più colpito da ciò che leggeva.

“Aspetta – Io ho una pagina Wikipedia?”

Chris ridacchiò.

“Certamente, perchè non dovresti?”

“In realtà è quasi imbarazzante…voglio dire, mi sento come se fossi…esposto o qualcosa del genere…come in The Truman show! Aspetta – questo film esiste anche qui, vero?"

“Si, certo. Ed è grandioso, per inciso”

Blaine sorrise a Chris, anche se non si era ancora abituato a non pensare a lui come Kurt. Perché, se non si faceva caso ai vestiti o ai capelli – anche se dopo che Chris ci aveva passato la mano un paio di volte, avevano uno stile più simile a quello di Kurt– aveva lo stesso sorriso e la stessa risata… 

Erano però gli occhi la cosa più inquietante. Poteva leggervi l’affetto ma non quella scintilla che Kurt aveva quando lo guardava…Nonostante questo, qualcosa c’era, Blaine, però non riusciva a focalizzarlo.

“E non preoccuparti, non è come se Glee mostrasse gran parte della tua vita. Come ho detto, si concentra su momenti particolari. E Blaine…cioè tu, sei ancora un personaggio secondario."

“Pensavo avessi detto che Kurt era uno dei personaggi principali…ora, almeno…e, voglio dire, sono il suo ragazzo.”

Blaine si rese conto di averlo detto con un tono un po’ minaccioso poiché Chris ridacchiò.

“Si, lo so. Darren è ancora considerato come una guest star. Ma lo sono anche Harry e Chord – che interpretano Mike e Sam.”

“Cosa? Davvero? Ma Mike non è nel Glee club tipo da…sempre?”

“Più o meno. Sono piuttosto sicuro su voi tre…intendo dire, loro tre possano diventare dei personaggi stabili nella prossima stagione.”

“Aspetta…perciò questo significa, che io e Kurt…”

Sorrise, speranzoso. Chris ridacchiò.

“Oh, beh, credo che gli sceneggiatori dovrebbero affrontare centinaia di fan arrabbiate se la Klaine si dividesse per sempre…”

"...Klaine?"

“E’ il nome della ship.”

"...ship? Come nome per una coppia all'interno di un fandom, si dice ship?"

“Esatto.”

“E’ strano come nome. Cioè, c’è solo, la K di Kurt e il resto è tutto il mio.”

“Ah! Lo sapevo”, saltò, “ho sempre detto che Blurt era mooolto meglio! Peccato che non possa dire a nessuno che Blaine in persona mi appoggia…”

“…è anche peggio, veramente…”

Chris mise il broncio, sembrava proprio Kurt quella volta che Blaine gli aveva detto che non c'era la minima possibilità che avrebbero guardato Moulin Rouge per la quinta volta in due giorni.

“Beh, c’è anche Kurt CoBlaine.”

Blaine alzò lo sguardo dall’iPad, con il viso illuminato.

“E’ una FIGATA PAZZESCA!”

Chris si bloccò per un attimo e poi scoppiò a ridere.

Questo è divertente…”

"…ho detto qualcosa di sbagliato?", chiese Blaine, confuso.

“No, no in verità no, ehm…beh, ‘Figata Pazzesca’ è un’espressione ripetuta spesso in A Very Potter Musical.”

“Pensi che io possa…potrei, guardarlo? Hai un DVD o qualcos’altro?”

“Si, credo di averlo salvato da qualche parte…”

“…ti piace?”

“Lo adoro! E anche prima che sapessi che Darren sarebbe stato il mio ragazzo – voglio dire, sullo schermo”, arrossì, “Lui non mi ha creduto quando ci siamo incontrati la prima volta e gli ho detto che ero un suo fan…” 

Chris riprese l’iPad dalle mani di Blaine.

“In realtà, devo cercarlo su youtube, perchè io ho solo le canzoni…Ecco qui. Questo è l’inizio.”

Blaine premette play, e partì l’inconfondibile tema di Harry Potter, ma suonato da una sola chitarra. Era un arrangiamento piuttosto piacevole. Chris lo guardava, mordendosi le labbra, come se non sapesse che reazione aspettarsi.

“Oddio – questi sono…i miei capelli…cioè…”

Mise in pausa prima che Darren/Harry avesse la possibilità di iniziare a cantare.

“Si, Blaine. Questo è come saresti”

“Passo un sacco di tempo ogni mattina per domare i miei ricci, pensa se fossero più lunghi!!”

“In realtà a me piacciono di più quando non sono pieni di gel…”

Blaine arrossì.

“Si, Kurt dice la stessa cosa…dice che gli piace passare le sue dita tra i miei capelli.”

Blaine sorrise tristemente e Chris gli prese la mano.

“Tornerai da lui. Non preoccuparti.”

“Lo spero… E 'solo così inquietante perché - tu sei qui e non posso ...comunque...pensi che siano...andrà tutto bene?”

“Mi fido di Darren. Come ho detto, sarà super eccitato in questo momento.”

“Si, e Kurt gli starà facendo tonnellate di domande…”

Chris sorrise e annuì.

“Ehi, cos’è questo? E’…è veramente l’esibizione di Teenage Dream?”  

I suggerimenti sulla barra laterale del video di AVPM mostravano altre scene tratte dal musical ma anche Teenage Dream e Somewhere only we know, con grande sorpresa di Blaine.

“Credo di si…”

Blaine aggrottò la fronte.

“Ehi, ti dispiace se ehm…Credi che io possa…tipo, guardare un episodio di Glee?”

Chris mi morse il labbro, incerto.

“Non sono…convinto che sia una buona idea…”

“Per favore…anche una puntata vecchia…non farmi vedere un episodio se c’è Kurt che litiga con me, ma…mi piacerebbe davvero moltissimo guardarlo.”

Chris scosse la testa, ruotando gli occhi con un movimento molto da Kurt.

“Credo che…l'episodio ‘Il primo bacio’ non dovrebbe causare alcun danno.”

“…qual è la trama?”

Chris sorrise e si alzò dal letto.

“Si vede Kurt la prima volta che va alla Dalton. Sono sicuro che è un momento che ti piacerebbe rivedere ancora una volta. Non sono sicuro al cento per cento di quale siano le altre scene, giriamo un episodio dopo l’altro…Ma si, sicuramente c’è la scena della scalinata e quella del corridoio a rallentatore.”

Blaine spalancò gli occhi.

"Inquietante…”

Chris ridacchiò e si diresse verso la porta.

“Dove vai?”

“A richiedere l’episodio – c’è un noleggio di sotto. Sarò di ritorno prima che tu te ne accorga!”

"Oh... okay."

Blaine si morse il labbro e rivolse lo sguardo all’iPad che aveva ancora sulle ginocchia. Cliccò la barra di ricerca di Youtube e scrisse “Kurt Blaine Glee”. Scorrendo verso il basso, resistette alla tentazione di guardare i tanti video che apparentemente mostravano il loro primo bacio. Sorrise di fronte al grande sorriso sul volto di Chris durante un’intervista in cui parlava del ‘futuro della Klaine’.

Ora doveva fare una scelta tra Candles e Baby It’s cold outside.

Scelse il video della seconda e sorrise quando la telecamera si focalizzò su Kurt che stava scrivendo mentre lui in persona appoggiava il registratore portatile degli Usignoli.

“Ehi!”

“Mi hai spaventato…”

Blaine inspiegabilmente cominciò a piangere. Come potevo essere così cieco? Il modo in cui mi guardava…è così bello…

“Bene perchè, sono il fantasma di Marley, e sono qui per dirti di smettere di studiare…”
Blaine si sentiva davvero in imbarazzo rivedendosi su uno schermo…e accorgendosi che Kurt aveva ragione. Aveva flirtato con lui alla grande senza averlo mai neanche notato.

“Peccato non ci lascino cantare insieme…”

Blaine sentì lo strano impulso di saltare dentro lo schermo e abbracciare Kurt, dirgli che solo pochi mesi più tardi avrebbero cantato un duetto alle Regionali insieme e che tutto sarebbe andato bene.

E dannazione, Kurt era così, così carino. Il suo sorriso così timido quando guardava Blaine, il modo in cui i suoi occhi avevano cominciato a seguirlo nell'esatto momento in cui la musica era iniziata e Blaine si era alzato…

Cominciarono a cantare e Blaine era sicuro che il suo cuore si fosse fermato. Certo, si era divertito molto nel cantare quel duetto, apprezzandolo molto di più di quanto avrebbe fatto se avesse cantato con qualsiasi altro Usignolo, ad esser sinceri. Ma adesso si stava accorgendo quanto straordinarie fossero le loro voci insieme.

Rise quando Kurt camminò all’indietro.

"Maybe just half a drink more..."

"...put some records on while I pour..."

E ora capiva cosa intendeva Kurt con ‘non facevi altro che provocarmi’.

“Guardi Baby It's Cold Outside?"

Blaine rivolse una rapida occhiata a Chris, che teneva in mano un dvd con un’etichetta “Glee stagione 2 – episodi 5-10.

“Io…io non…Cavolo, flirtavo così tanto senza nemmeno volerlo!”

Chris ridacchiò e si sedette, sorridendo.

“Questa è di sicuro la cosa più gay che io abbia mai fatto in Tv. Ed è tutto dire, considerando che Kurt della prima stagione è…stravagante.” "

Blaine rise.

“Lo è ancora.”

“Un po’ meno, credimi. O, diciamo, in maniera diversa.”

Blaine mise in pausa il video.

“Come hanno reagito…le persone?”

“Per lo più con urla isteriche.”

“Cosa?”

“Scherzo. Cioè, no, internet è andato fuori di testa, ma tuttavia…in maniera molto positiva. Alle persone piacevi ancora in quel momento. "

“…cosa intendi? Adesso le persone non mi apprezzano più?”

“No, no, certo che ti apprezzano! L’episodio delle Regionali e Born this Way e poi il Ballo, tutti ti adorano di nuovo!”

“…hai detto ‘di nuovo’…”

Chris si morse il labbro.

“No sono sicuro che dovrei dirtelo…”

“…è stato quando ho baciato Rachel, non è vero?”

“…si…e anche per la storia di Jeremiah…”

“Cosa? Perchè?”

“Beh…molte persone volevano vedere te e Kurt insieme già a San Valentino. Anche prima.”

“Ero molto confuso, okay! Io…se ci ripenso ora, credo che avrei dovuto farlo.”

“Non provavi dei sentimenti per Kurt…”

“Non…non erano ben definiti…credo…Sai, quando ha cantato Blackbird, e prima di quello, quando mi ha detto che avevo troppi assoli – e aveva assolutamente ragione – ho pensato che si stava mostrando per ciò che era realmente. Non aveva più bisogno di me come suo mentore, e io…ho smesso di considerarlo…’fuori portata’…”

“Cosa intendi?”

“Dopo tutto quello che aveva passato con Karofsky, aveva bisogno di un amico, non di un ragazzo.”

Chris sorrise.

“Ma tu…tu provavi già qualcosa per lui…prima di Blackbird?”

“Credo…che quel qualcosa stesse, ehm…aspettando il momento per sbocciare.”

“Anche Darren dice così. Che tu avevi voglia di baciare Kurt giù da molto tempo.”

Blaine alzò le spalle, senza confermare o negare. La verità era che nemmeno lui stesso lo sapeva con certezza. Premette il tasto per far ripartire il video e guardò a bocca aperta mentre si inseguivano per la stanza. Alla fine si sedettero e sbuffò poi vide se stesso mentre diceva a Kurt che era molto meglio della ragazza con cui avrebbe dovuto duettare.

“Avrei dovuto baciarlo…o qualcosa del genere…”

“Forse…gli sceneggiatori avrebbero potuto metterci un po’ di vischio.”

“Per la cronaca, la ragazza non era in grado di cantare. Beh, ovviamente, paragonato a Kurt, nessuno può cantare.”

Chris arrossì.

“Oh, giusto! Sono così stupido…” Blaine scosse la testa, “beh, credo…che valga anche per te…tu hai una bellissima voce.”

Si scambiarono un sorriso e tornarono a guardare lo schermo, dove Kurt si stava mordendo le labbra con uno sguardo di desiderio mentre guardava Blaine lasciare la stanza, e il Sig. Shuester entrare dentro.

“Una persona speciale?”

“Solo un amico…ma in compenso, sono innamorato di lui e lui è gay…io lo chiamerei un progresso!” 

E con questo il video terminò, Blaine quasi si slogò la mascella e spalancò gli occhi.

“Lui…lui…”, arrossì, “cosa…aspetta…progresso cosa?”

“Kurt si è innamorato sempre di ragazzi etero prima di te. E’ questo che intende con progresso.”

Chris sorrise e bevve un sorso dalla sua lattina di Coca Light.

“Allora…sei sicuro di volerlo guardare? Perchè potrebbe essere…strano. Ma sai, sono disposto a fare tutto quello che posso per aiutarti…”

“Grazie.”

 Blaine sospirò e restituì l’iPad a Chris. Perché diavolo mi sta succedendo questo?


Darren si stava pentendo davvero tanto di non aver letto i copioni completi di alcuni degli episodi precedenti ma, a sua discolpa, non aveva smesso di correre tra interviste, set, servizi fotografici, e con la promozione di Starship e tutto il resto, era stato parecchio impegnato.

D'altra parte, ascoltare le storie raccontate da Kurt era decisamente più interessante - tutto quello che doveva fare era immaginare il modo in cui i suoi colleghi avrebbe fatto questo o quello, ridendo ai commenti di Kurt. Era anche strano perché spesso si trovava a dimenticare che non era Chris quello davanti a lui, il che spiegava le numerose "indossava un atroce giacca verde" e "il vestito proprio non gli dona" invece dei soliti parallelismi fantascientifici che Chris era solito utilizzare.

“Aspetta – Pensavo…So che Finn e Quinn si sono appena lasciati, che Jesse è andato al ballo con Rachel, abbiamo girato queste scene ma…perché Rachel ha scaricato Finn?

A dire il vero, aveva avuto qualche problema a seguire la questione Finchel / Fuinn / St. Berry / Quam, soprattutto perché... Beh, a volte le reazioni erano state un po' fuori dal personaggio, o semplicemente inspiegabili, come Finn che era arrabbiato con Rachel per aver baciato Puck...o qualcosa del genere...e poi era tornato con Quinn, baciandola quando era ancora con Sam...per non parlare del dramma del ballo, quindi a volte aveva solo scelto di ignorare il tutto, perché Blaine non avrebbe comunque dovuto occuparsene.

“Non hai…girato queste scene? O perlomeno, letto il copione o qualcosa del genere?”

Il tono di Kurt era un pochino accusatorio, ma Darren potè vedere un sorriso formarsi sulle sue labbra.

“Io...non ho letto tutti i copioni...lo so, avrei dovuto, ma solitamente la trama di Kurt e Blaine non è intrecciata con gli altri personaggi, tranne per, sai, la festa di Rachel, e un caffè al Lima Bean ogni tanto.”

Kurt si morse il labbro, pensieroso.

“…come…i fan…hanno reagito a questo? Sai, Blaine che bacia Rachel e a quella storia lì…”

"Non molto bene...all’inizio, intendo. La maggior parte delle persone ha detto che Blaine che metteva in discussione la sua sessualità non aveva alcun senso in quanto sarebbe dovuto essere il tuo mentore, sicuro di sé e delle proprie azioni, ma ho il sospetto che sia più che altro…sia stata la reazione di Rachel ad aver fatto impazzire la gente, lei era una tua amica e tu sei stato innamorato di Blaine per, tipo, metà della stagione, tu non potevi averlo...e di colpo, lei sì, e arriva a dire che a nessuno importa di te... "

“Questa è Rachel, non puoi darle la colpa…e nonostante tutto sono finito con Blaine comunque, quindi va tutto bene”

Darren aggrottò la fronte. Non si aspettava una simile reazione da parte di Kurt. Ma quello che stava dicendo sembrava…falso.

“…sei sicuro?”

“Non ho intenzione di essere arrabbiato con lei per sempre. O nemmeno con Blaine, perché lui...si è scusato. E anche io. Non avrei dovuto reagire in modo così aggressivo.”

"Come vi siete riappacificati, a proposito? Perché era, tipo, alla fine dell'episodio della festa, l'ultima cosa che si vede sono io...voglio dire, Blaine, che dice a Rachel che lui è al cento per cento gay, poi Rachel bacia Kurt sulla guancia...voglio dire, te...vabbè, e se ne va. Poi nell’episodio successivo, tu e Blaine siete al Lima Bean insieme come se nulla fosse accaduto.”

"Beh, Io...ho preso il posto di Rachel in fila, e...Blaine non è tornato in tempo, così ho ordinato per lui. E’ arrivato nel momento stesso in cui è arrivato il suo caffè. Era un po' sorpreso di vedermi lì, ha detto: 'Wow, sei veloce – ti ho appena inviato un messaggio per chiedere se potevamo incontrarci qui', e poi abbiamo parlato con onestà. Ho detto che mi dispiaceva, lui si è scusato per avermi paragonato a Karofsky, e poi mi ha portato al cinema. Tenendomi la mano", arrossì, "in un modo molto platonico, però. Ma, aspetta - pensavo avessi detto che hanno mostrato le scene più importanti?"

“Si, lo fanno…e Chris e io abbiamo discusso la cosa, abbiamo fatto ipotesi e scommesse e tutt…”

“…scommesse?”

"Sono abbastanza comuni sul set...noi abbiamo scommesso per...qualsiasi cosa, davvero. Ho sempre perso. Ad ogni modo, quando abbiamo ottenuto la sceneggiatura dell’episodio successivo, sono andato da Chris così potevamo leggerlo insieme - e non solo abbiamo scoperto che Animal era ben lontano da quello che tutti si aspettavano che fosse, ma che la scena del chiarimento non c’era...""

Kurt arrossì.

“…cosa intendi? A proposito di Animal?”

“Quando abbiamo saputo che avremmo fatto un duetto con la canzone Animal, Chris e io abbiamo dovuto controllare il foglio almeno tre volte. C'è un enorme divario tra Baby it’s cold outsid e questo e ci aspettavamo qualcosa di super sexy, e che, Blaine si rendesse conto che era attratto da Kurt...dannazione, non mi abituerò mai a questa cosa, attratto da te, o qualcosa del genere. La sua reazione alle tue espressioni sexy e alla storia del piccolo delfino –“

“-pinguino-“

“Scusa, la storia del pinguino, e allo stesso modo con Blaine che dice qualcosa a proposito di soffrire di problemi intestinali…pensavo sarei morto. Chris l’ha trovato, per qualche ragione, divertente. Le persone non erano d'accordo con quella storia perché pensavano che tu fossi sexy in 4 Minutes.”

Kurt arrossì.

“…le persone mi trovano sexy?”

“Born this way ha causato un vero Sex Riot su Internet.”

Darren rise quando Kurt nascose il suo viso tra le mani.

“Non essere imbarazzato! E’ vero…”

“Non ho mai sentito nessuno – a parte Blaine, sai, al ballo - dirmi che ero sexy prima d’ora...voglio dire, Brittany l’ha fatto. Ma è Brittany. Le piaceva 'Il mio cerchietto'

“Si, ho capito…aspetta, tu non eri nemmeno lì, come fai a conoscere la canzone?”

“La pagina myspace di Rachel.”

I due si scambiarono uno sguardo prima di scoppiare a ridere.

“…suppongo che tu ti senta meglio, Blaine!”

Finn era in piedi sulla soglia, con lo zaino ancora sulla spalla.

“Hey Co…Finn! Si, molto meglio!”

Darren trovò estremamente facile immedesimarsi nel personaggio. Era come dover improvvisare una scena, ma solo perché era l'unico che non aveva letto il copione.

“Grande. Ehm, Burt si sta chiedendo, se vuoi venire ancora a casa nostra stasera.”

Darren guardò Kurt, che annuì velocemente.

“Certo, si, se non è un problema.”

“Ha detto che ti avrei dovuto implorare se avessi detto no.”  

Finn gli rivolse un sorriso storto, entrò dentro e si sedette su una delle sedie.

“Quindi…come è ridotta la tua auto, amico?”

Merda.

"Io...non ho chiesto...mi ha colpito il camion sul ​​lato destro, so che i finestrini sono completamente in frantumi...ma è stata completamente colpa dei ragazzi, quindi credo che l'assicurazione pagherà.”

Finn annuì e afferrò il sacchetto di M&M’s sul comodino..

"Allora, cosa hai esattamente?"

"Polso rotto, punti di sutura", indicò la propria tempia, "e per il resto solo lividi...sono stato fortunato."

“Bene. Posso scrivere qualcosa sul tuo gesso?”

Darren sorrise, annuendo. Nel copione, Blaine si vedeva solo uscire dall’ospedale, poi stacco, e lo si vedeva immediatamente al funerale della madre di Sam mentre camminava attraverso il cimitero per raggiungere Kurt e stringergli la mano.

Perciò gli eventi della notte a venire erano un vero mistero per Darren.

“Qualche novità sulla madre di Sam, Finn?” chiese Kurt.

“Non che io sappia, ma era ancora abbastanza stabile un'ora fa.”

Darren non aveva idea se avesse dovuto sapere della malattia della madre di Sam, ma decise di non dire nulla - Finn poteva pensare che Kurt gliel'avesse detto e sarebbe risultato meno sospetto che chiedere, nel caso in cui già sapesse.

“…avete litigato?”

“Cosa?”

"Beh di solito vi comportate da piccioncini e roba simile...siete seduti a più di mezzo metro di distanza l’uno dall’altro...”

“Kurt e Darren si guardarono in faccia e il ragazzo più giovane si mosse per sedersi sul letto, poi Darren tese la mano.

“Sicuro, adesso sembra proprio che l'abbiate fatto solo perché ho ​​detto così."

“…vuoi che pomiciamo?” chiese Darren, sarcastico.

Uh, certo, e questo da dove salta fuori, Blaine non lo direbbe mai.Si schiaffeggiò mentalmente. Kurt gli rivolse uno sguardo interrogative

“Ehm, no, va bene, ve l’ho visto fare abbastanza. Nel soggiorno. Sul divano. Sul quale mi siedo a guardare le partite.”

Kurt ridacchiò e strinse la mano di Darren, probabilmente per abitudine.

“Perchè credi che non mi abbia terrorizzato a vita quella volta in cui sono entrato da te e –“

"Kurt."

Darren sorrise. Era così raro assistere ad una scena tra i due fatta 'in una sola ripresa', perché Chris e Cory cedevano sempre ad un certo punto e cominciavano a dire cose che non erano sul copione o semplicemente scoppiavano a ridere.

Sentirono dei passi lungo il corridoio e l’infermiera e il medico entrarono. L'infermiera aveva in mano una scatola con l'etichetta "B. Anderson, effetti personali", che lasciò sul tavolo. Il medico gli si avvicinò e esaminò la sua tempia.

“Si sente ancora bene, signor Anderson?"

"Assolutamente. Il mio polso ha smesso di farmi male, i punti di sutura non formicolano più.”

"Ottimo", sorrise, "allora ecco la raccomandazione, nonché l'elenco dei farmaci che saranno necessari", gli consegnò due pezzi di carta.

“Grazie!”

Kurt lesse le raccomandazioni da dietro le spalle di Darren e indicò ‘no ballo hip hop’ e ‘non ridere troppo’, in effetti li fece ridere. Finn li guardò con sospetto.

Il dottore disse che sarebbe dovuto tornare in ospedale il prima possibile se la sua vista avesse presentato problemi o se la sua testa avesse fatto troppo male, e detto questo lo lasciò. L'infermiera aprì la scatola con i suoi effetti personali - beh, quelli di Blaine.

"Siamo riusciti a salvare il tuo zaino e questo borsone...temo che i vestiti che avevi addosso siano buoni solo da buttare via...oh, e qui c'è il tuo cellulare e portafoglio."

Gli porse alcuni documenti da firmare, e per fortuna Darren si fermò prima di fare la sua firma e scrisse in fretta "Anderson" e B.

“Le auguro una buona serata signor Anderson, e stia attento."


Blaine sorrise guardando Kurt che leggeva il suo messaggio 'Coraggio', e quasi saltò giù dal letto quando vide Karofsky colpire il telefono e spingere Kurt contro gli armadietti.

“Ehm, ecco, forse non c’è bisogno che tu veda la prossima scena –“

Blaine tremava per la rabbia, quando Chris si fermò l'episodio subito dopo il commento di Karofsky “lo spogliatoio delle ragazze è la porta accanto”.

"Tu...Voglio dire, probabilmente dovresti chiudere gli occhi mentre io...mando avanti le scene...mi dispiace tanto…non l'ho fatto...penso..."

"Va bene, solo...lo sguardo negli occhi di Kurt quando me l’ha detto è stato abbastanza un trauma...non c'è bisogno di aggiungere un'immagine reale..."

"Sì, capisco...", la sua voce si affievolì, "Okay, adesso puoi a guardare. A meno che, sai, non preferisci passare a un episodio più felice...?"

“No, vai avanti. Ho…perso molto. E conosco solo la storia da dietro le quinte, quindi…”
Chris premette avvio e si udì un suono familiare. C’erano alcuni che stavano parlando della Coach Beiste che avrebbe lasciato la squadra di football, e Blaine si ritrovò a cercare Kurt in ogni scena che mostrava tutti quanti. Sorrise al suo sguardo che gridava “coooosa?” scambiato con Mercedes e rise quando Mike disse a Tina che aveva pensato alla Beiste quando si stavano baciando.

“Aspetta – Rachel e Finn stavano ancora insieme in quel periodo?”

“Si, perchè?”

“Pensavo avessero rotto prima di questo…Beh io e Kurt non parlavano dei problemi di cuore di Finn quando uscivamo, quindi conosco solo piccoli pezzi della storia…”

“Bene, è il momento di recuperare!”

Blaine piegò la testa quando vide Puck nell’ufficio di Figgins che gridava che nessuno si curava di lui.

“Puck è figo. Non mi sarei mai aspettato che sarebbe venuto da me dicendomi cose del tipo 'ferisci Kurt e ti disintegro, mi hai sentito'...Oh sto arrivando!”

Chris sorrise.

“Fai parlare me.”

“Eccolo…”

"Ti guardo le spalle... Scusami!"

"Ehi femminucce... E' il tuo ragazzo, Kurt ?"

Blaine sorrise. Si, lo sono. Chris ridacchiò.

“Da notare che nessuno nega la faccenda del fidanzato…”

"Ehi, mi stavo confrontando con un atleta - tre volte la mia taglia, se posso aggiungere - sulla sua sessualità, avanti, dimmi se avresti avuto il tempo di negare una relazione con un ragazzo attraen... - con qualcuno."

“Si, certo…beh, questa cosa ha fatto impazzire le fan.”

Blaine roteò gli occhi.

“Devo andare in classe…”

“Kurt mi ha detto cosa gli hai fatto.”

“Ah si? E cosa?”

Mi hai baciato.”

“Non so di cosa tu stia parlando.”

“Sembra che tu sia un po’ confuso…ed è normale, è una cosa difficile da affrontare, e devi solo sapere che non sei solo.”

Chris sorrise.

“Darren è stato magnifico in questa scena. Ho adorato girarla, davvero, cioè, ho sempre aspettato qualcuno che sostenesse e aiutasse Kurt…so che i ragazzi del Glee Club avevano già minacciato Karofsky, ma non è la stessa cosa.”

Blaine sentì il bisogno di prendere la mano di Chris. Per qualche motivo, c’era un lieve tristezza nella sua voce. Mi chiedo se abbia passato la stessa cosa che abbiamo passato io e Kurt…mi chiedo se qualcuno è mai andato in suo aiuto…

“Devi smetterla!”

Blaine sorrise. Kurt sembra così sicuro in quel momento che era difficile credere che avesse appena spinto via il bullo, ma poi la sicurezza era sparita e la paura era tornata nel suo sguardo.

“Beh, non uscirà allo scoperto molto presto…Cosa c’è? Perchè sei così sconvolto?”

“Perchè fino a ieri, non avevo mai dato un bacio. O almeno, non uno che contasse…”

Blaine notò che Chris era accigliato, si mordeva le dita nervosamente.

“Andiamo, ti offro il pranzo.”


“Kurt, aspetta – cosa dovrei fare adesso?”

“Io…sinceramente, non lo so.”

“Finn ha già notato che qualcosa non va, e cioè…è Finn.”

Kurt ridacchiò. Stavano camminando lungo il corridoio fino all’ingresso principale dell’ospedale, uscirono fuori, dove poterono vedere Finn, appoggiato ad un palo, che stava parlando con Sam.

“Hai il tuo cellulare?”

“…Si?”

“Prova a lavorare su quello che conosci già, se c’è un’informazione che è troppo importante, ti manderò un messaggio.”

Darren annuì, prendendo il telefono dalla borsa che Kurt aveva in mano. Lo accese, controllando se Wes aveva risposto al suo ultimo messaggio, prima di metterlo in tasca. Diede una rapida occhiata a Kurt, che aveva la stessa espressione di Chris quando qualcosa gli dava fastidio, ma non voleva parlarne. Così Darren fece quello che faceva di solito in questo caso - non disse nulla, ma prese la mano del ragazzo più alto. Kurt rimase sorpreso, ma lasciò che le dita di Darren si avvolgessero intorno alle sue.
“Ce ne hai messo di tempo! Io non bisogno di 20 minuti per vestirmi.”

“Ha un gesso, Finn.”

“Ehi Blaine, come ti senti?”

“…come se fossi stato colpito da un camion.”

Darren sorrise e tese la mano con il gesso senza pensare, soprattutto perché non voleva lasciar andare la mano di Kurt. Chor-SAM sorrise e battè il pugno. Sembrava triste, e molto stanco.

“Allora, come sta tua mamma?”

Darren si sentì grato verso Kurt per averlo chiesto – perchè sarebbe risultato inappropriato se fosse stato lui a domandarlo. Si, beh Blaine non sa mai quando deve dire qualcosa o deve tenere la bocca chiusa.

“Meglio, spero. Sta provando a mangiare qualcosa. Ma il suo cuore…sta…continua ad accelerare senza nessun motivo, poi torna a rallentare…Il dottore sta ancora cercando di capire che cosa può causare questa anomalia.”

Si morse l’interno della guancia. Uno strano caso di insufficienza renale. Ma non poteva dirlo. Non poteva fare nulla. Chissà che cosa sarebbe successo se avessero fatto qualcosa di diverso da ciò che sta accadendo nello show? Kurt strinse la mano.

“Blaine? Stai bene?”

“Si, solo…stanco, credo.”

“Dovremmo andare. Sam, starai bene? C’è qualcuno che resta con te?”

“Ehm…Quinn si è offerta di fermarsi…”, rivolse uno sguardo di scuse a Finn, “Puck, probabilmente. Poi stasera dovrò andare tenere d'occhio i miei fratelli piccoli...ci vediamo domani a scuola...”

Sembrava completamente perso, scrollava le spalle mentre entrava nella gigantesco edificio. Finn aggrottò la fronte preoccupato prima di prendere le chiavi dalla tasca e camminare verso la sua auto, si sedette al volo sul sedile guidatore mentre Kurt metteva la borsa nel bagagliaio ed aiutava Darren a salire sul sedile posteriore, per poi sedersi accanto a lui.

“Vi dispiace se ci fermiamo a prendere un hamburger? Sono piuttosto affamato…”

“Finn, ceneremo tra un paio d’ore, non puoi aspettare?”

Darren si mise a ridere. Era come essere di nuovo sul set, quando avevano ancora alcune scene da girare e Cory era super affamato, ma Chris lo rimproverava, dicendo che era già abbastanza alto. A Darren piacevano quei tempi - prima di La nostra canzone, la maggior parte delle scene di Kurt erano tristi, e ricordava che al suo terzo giorno di lavoro, sentendo ridere Chris per la prima volta, si chiese perché il mondo non poteva ascoltare una cosa così bella un po’ più spesso. Perché Chris era un ragazzo molto, molto divertente, il primo - a parte gli altri Starkids - a capire sempre le sue battute su Harry Potter e a volte anche ad anticiparlo. Sorrise al ricordo di quel giorno in cui Dianna li aveva sfidati a guardare tutti film in una sola volta, con il permesso solo di andare al bagno o fermare un incendio. Si erano guardati in faccia e avevano sorrise malignamente.

Avevano visto tutti i film senza annoiarsi, piangevano, ridevano e recitavano le scene dal divano su cui erano incastrati. E se Darren si era trovato un po' troppo comodo con Chris rannicchiato contro di lui, aveva lasciato perdere quel pensiero e aveva avvolto le sue braccia intorno al quel ragazzo che stava ridacchiando. E’ l’influenza dei personaggi. Solo l’influenza dei personaggi.

“…e poi, si, lei ha detto che tornare insieme era stato un errore fin dall’inizio, quindi, non so, lei, era super arrabbiata con me, sai Quinn – ma cosa pensava Rachel facendosi vedere con Jesse?”

“Scherzi a parte, Finn, non puoi prendere una decisione una volta per tutte? Sei stato innamorato di Rachel sin dal momento in cui le hai messo gli occhi addosso.”

“No, Kurt, quella storia dell’amore a prima vista, è una cazzata.”

Kurt guardò Darren.

“Con me ha funzionato.”

“Si, beh, tu…non so, sei stato fortunato, o una cosa simile.”

Darren ridacchiò.

“Sono io quello più fortunato – di tutti gli studenti che passavano, ha chiesto a me.”

"Si, si…”, ridachiò Finn.

Kurt arrossì e guardò Darren con un sguardo imbarazzato, mezzo adorante e mezzo scioccato. Finn non notò niente e appena parcheggiò la macchina nel vialetto degli Hummel-Hudson spense il motore e scese rapidamente dall’auto.

“Darren non dovevi –“

“Doveva sembrare reale, no?”

“Si, certo ma…in ogni modo, da dove hai preso quella battuta?”

“…una fanfiction…”

“…ci sono delle fanfiction su Glee?”

“Si, ovviamente. Tonnellate di fanfiction su di te e Blaine.”

Kurt arricciò il naso, incerto.

“Sono belle almeno? Perchè ricordo di averne lette alcune su Grey’s Anatomy, e facevano davvero schifo.”

"Non ne ho lette molte, sai, non ho il tempo di stare su internet...ma la maggior parte, sono delle storie super dolci, in cui gli scrittori immaginano che cosa succede nei momenti in cui non facciamo vedere voi due o, sai, tipo, quando non piace qualcosa in un episodio, lo riscrivono. C'è ne è una super popolare, grandiosa, che si intitola Dalton, e fondamentalmente .”

“Ragazzi, non fate nulla di sconcio sui sedili posteriori della mia auto…si, scendete.” 
“Me lo dirai più tardi.”

“Certo…”

Sospirarono e uscirono dalla macchina. Darren sentì una stretta allo stomaco alla vista di Burt Hummel - probabilmente qualche reazione fisica a cui il corpo di Blaine era abituato e che lui non aveva nemmeno bisogno di provare in prima persona. A livello inconscio si avvicinò a Kurt, prendendogli la mano.

“Non è che è, tipo, arrabbiato con me o qualcosa del genere?”

Kurt lo guardò e sorrise.

“Beh questo è troppo da Blaine persino per te…”


Blaine si era addormentato poco dopo la fine dell'episodio, la testa gli faceva male, non per l'incidente, ma a causa di tutta la situazione. Si svegliò di nuovo quando il medico lo scosse delicatamente. Chris era appoggiato al muro, stava parlando con...Karofsky...? Blaine ci mise un minuto per capire che non aveva nulla da temere, che era solo un attore, ma si sedette molto bruscamente.

“Ti senti…meglio?” chiese il dottore.

"Si, davvero, la testa ha smesso di fare male.”

“Ti ricordi qualcosa?”

Blaine prese un bel respiro.

“Ricordo…guidavo verso il set…poi l’incidente…mi sono svegliato qui, ma è tutto annebbiato…e confuso…”

“Testerò la tua memoria. E’ un controllo di routine. Come ti chiami?”

"Darren. Darren Criss."

“Quando sei nato?”

“Il 5 febbraio 198…7”

“Qual è il tuo secondo nome?”

"Everett."

“Dove sei nato?”

“A-a San Francisco.”

“Che anno è?”

"2011."

Blaine fece del suo meglio per non farsi prendere dal panico. Quelle erano le solite domande, così aveva imparato le risposte a memoria, ma se avesse chiesto qualcosa di complicato?

“Il nome di quattro persone della tua compagnia, gli Starkid?”

Oh merda. Concentrati, li hai visti scritti.

"Joey Richter, L-Lauren Lopez, Brian Holden...Joe W-Walker..."

"Mmmh-mmh. Beh…sembra che tu stia riacquistando la memoria. Anche velocemente. Credo che il sonno abbia aiutato…”

Blaine alzò gli occhi verso Chris, che sorrise, guardandolo decisamente sollevato. Il dottore, con la fronte aggrottata, scrisse un paio di cose sul suo taccuino. Il-ragazzo-Karofsky gli sorrise e si avvicinò.

“Max è arrivato dieci minuti fa. Sai. Voleva salutarti.”

“…ciao Max!”

Ringraziò Chris mentalmente per aver pensato di menzionare il nome di quell'uomo e fece una smorfia quando questo si avvicinò e gli diede una leggera pacca sulla spalla. Sorrise, con la mascella serrata. No, non mi abituerò a questo. Per fortuna, Chris sembrò capire cosa stava succedendo nella testa di Blaine ancora una volta, e si mise davanti a...Max... mettendo la mano sulla fronte di Blaine.

“Anche la febbre è sparita.”

Il dottore alzò lo sguardo e sorrise.

"A giudicare da quello sguardo, vuoi andare a casa, giusto?"

Casa? Sì, voglio andare a casa, ma certamente non puoi portarmi là…

“Si, sarebbe meraviglioso.”

“Beh sembra che tu stia davvero molto meglio, figliolo, ma non sono sicuro che tu possa stare solo-“

“Faro io l’infermiere!”, intervene Chris, “non ho nessuna scena da girare senza di lui, quindi sono inutile finchè lui non torna.”

“Non lo farà per almeno i prossimi due giorni, sai. Sei sicuro di poterti prendere cura di lui?”

“Si, io sono…sono abituato a prendermi cura…delle persone.”

Blaine sollevò un sopracciglio. Vide un altro inspiegabile sguardo pieno di malinconia sul volto di Chris, ma non appena Blaine se ne accorse, non c'era più.

“Lo farai annegare in scodelle di zuppa e tonnellate di confort.”

“Max, non essere stupido. Posso riuscire a tenerlo in vita.”

“Vogliamo scommettere?”

Si scambiarono un sguardo e sorrisero. Max si diresse dall’altro lato del letto e alzò il pugno.

“Credo che parleremo più tardi, allora. Rimettiti presto, non puoi certo prendere a calci il mio culo ridotto così.”

Blaine sorrise imbarazzato, fingendo di capire lo scherzo, e colpì il pugno di Max. Chris gli mise una mano sulla spalla come conforto, accarezzandolo dolcemente. Blaine aveva paura. Veramente paura. Sentì un'ondata di sollievo quando Chris si sedette accanto a lui e gli mise il braccio intorno alle spalle. Blaine si appoggiò contro di lui e lasciò cadere la testa sul petto del ragazzo più alto. Se chiudeva gli occhi, poteva quasi far finta che fosse Kurt. Le sue mani erano altrettanto morbide, aveva esattamente lo stesso profumo di vaniglia, miele e dolci. Ci volle tutto il suo controllo mentale per non muoversi a raggiungere le labbra di 'Chris'. Tecnicamente non sarebbe stato un tradimento…giusto? 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Darren era seduto sul divano di casa Hummel-Hudson, accanto a Finn, e stavano guardando la partita. Il problema era che lui aveva perso qualsiasi interesse per il football un bel po' di tempo prima, ormai si limitava a guardarlo di tanto in tanto, e non era esattamente aggiornato su tutti i risultati. Finn teneva in mano un bicchiere di latte e a Darren venne in mente la scena che avevano girato durante la puntata del ballo scolastico. Aveva amato quella scena, aveva un gran significato, con Blaine seduto lì con il padre e il fratellastro di Kurt come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Ne aveva discusso con Chris la mattina prima delle riprese, cercando di capire se a Blaine in verità piacesse o meno il kilt. Fino a quel momento, Darren non aveva ancora visto Chris nel suo costume di scena quindi non poteva esattamente dire se a lui piacesse, ma l'idea sembrava notevole.
All'inizio voleva che in qualche modo rimanesse una sorpresa fino alle riprese effettive ma poi aveva riflettuto che ad ogni modo avrebbero dovuto girarla più volte, quindi perché farsi problemi?
Aveva chiesto a Chris di dirgli quando avrebbe indossato il kilt. E di certo non era pronto a vedere Chris con indosso qualsiasi cosa tranne che il kilt, il che significava che stava indossando soltanto dei leggings neri che gli stavano straordinariamente bene e...

"No! Non posso crederci che l'abbia mancata! L'ha mancata di brutto!"

Finn stava indicando la tv in modo frenetico mentre saltava su e giù dal suo posto, il che fece sorridere Darren. Scosse la testa e tornò ai propri pensieri. Beh, quantomeno all'argomento generale, perché era sicuro che Kurt gli avrebbe fatto delle domande se l'avesse trovato con un'erezione mentre guardava una partita di football con Finn.

Darren adorava trascorrere il proprio tempo con il cast di Glee. Erano delle persone meravigliose, come una grande famiglia di buffoni. Tuttavia ultimamente apprezzava principalmente la compagnia di Chris. E per un sacco di ragioni, soprattutto perché condividevano gli stessi interessi e molto altro ma anche per un qualche motivo che Darren non capiva del tutto. O fingeva di non capire. Forse era per il modo in cui il suo cuore accelerava ogni volta che i loro occhi si incrociavano, o per il calore che si diffondeva attraverso il suo corpo ogni volta che le loro spalle si urtavano. Forse era soltanto l'influenza del personaggio.

Kurt entrò in salotto con in mano un bicchiere di succo d'arancia appena spremuto.

"Ragazzi, Carole dice che la cena sarà pronta tra venti minuti."

Si guardò intorno con sguardo esitante, chiaramente incerto su dove sedersi. Darren gli sorrise e gli fece cenno di sedersi sulle sue gambe.

Kurt lanciò un'occhiata a Finn, guardingo, mentre si avvicinava.

"Sei sicuro?" bisbigliò a Darren.

"Sì, certo! Dobbiamo comportarci normalmente e tutto il resto..."

Kurt poggiò il bicchiere sul tavolino e si sedette accanto a Darren, allungando le proprie gambe sulle sue. Rimase immobile per un momento prima di stringersi un po' a Darren quando questi avvolse il braccio sano intorno ai suoi fianchi, poggiando quello ingessato sul suo ginocchio.

"Stai bene?" gli chiese Kurt.

"Penso di sì... tu?"

"Perché non dovrei?"

"Beh, c'è qualcun altro nel corpo del tuo ragazzo..."

"... lo fai sembrare vagamente osceno."

Si guardarono ed esplosero in un eccesso di risate isteriche che fece ottenere loro uno sguardo incredulo da parte di Finn.

"Ragazzi, sapete bene che odio quando fate così. Sembra sempre che stiate ridendo di me."

Kurt si girò verso Finn e sorrise.

"Non capiresti, amico."

Finn gli rivolse uno sguardo accigliato e tornò a guardare la partita, scuotendo la testa.

Darren aveva smesso di ridere e adesso stava studiando l'espressione di Kurt con discrezione mentre il ragazzo più giovane sorseggiava il succo. Era molto più difficile capire le sue espressioni rispetto a quelle di Chris, ed era tutto dire considerando che quell'uomo, quando voleva, sapeva metter su un'incredibile faccia da poker.

Kurt indossava sempre la sua maschera quando parlava con qualcuno che non fosse Burt o Blaine, ma diventava sempre più fragile man mano che sembrava cominciare a fidarsi di Darren.

"La cena è pronta!", li chiamò Carole.

Finn balzò su dal divano e si diresse verso la cucina quasi in un'unica mossa. Darren scostò le braccia dal corpo di Kurt per permettergli di alzarsi, ma lo trovò, invece, intento a fissarlo, con un dolore inspiegabile nello sguardo.

"Cosa c'è che non va,Kurt?

Kurt sbatté le palpebre rapidamente e scosse la testa.

"Mi dispiace, è soltanto che... vorrei davvero baciarti in questo momento, ma ho la sensazione che sarebbe comunque come tradire perché tu hai solo l'aspetto di Blaine e... la cosa mi confonde."

Darren poté sentire le proprie guance tingersi di rosso. Ad essere onesti non gli avrebbe dato fastidio lasciare che Kurt lo baciasse... ma, per essere davvero onesti, sentiva di essere meno attratto da Kurt di quanto non lo fosse da Chris. Il che era strano.

Non che lui fosse davvero attratto da Chris, né niente del genere.

O, beh, forse sì, in modo assolutamente etero. Come se, come se avesse saputo che Chris era bello. Davvero bello.

E ovviamente quello significava anche che lui non pensava al bell'aspetto di Chris in nessuna situazione inappropriata.

No. Assolutamente.

"E' comprensibile sentirsi confusi..."

"Tu non sembri esserlo."

"Oh credimi, lo sono anche io. Però tu sei Kurt, nel tuo corpo. Con le tue espressioni e tutto. Quelle che io vedo in Chris solo mentre stiamo riprendendo. Quindi io capisco la differenza. Per te è un po' più difficile..."

Kurt nascose il viso nelle mani, sospirando.

"Sto cominciando a dare un po' di matto."

"Sì, anche io... ma non preoccuparti, sono sicuro che troveremo un modo per far tornare ognuno al proprio posto... e tu sarai di nuovo con Blaine in men che non si dica!"

"... Spero davvero che tu abbia ragione..."

A quel punto Kurt si alzò e allungò la mano verso Darren, per condurlo in cucina. Okay, adesso avrò l'occasione di scoprire se sono un bravo attore o meno.

Si sedette tra Kurt e Carole, facendo un respiro profondo.


Quando Blaine uscì dal bagno, il cielo stava già diventando un po' più scuro. Chris aveva quasi finito di mettere nella sacca tutte le cose di Blaine - beh, di Darren. Chris sollevò lo sguardo su di lui e ridacchiò.

"Mi dispiace Blaine ma - devi tenere i capelli liberi. Darren non usa mai il gel se può evitarlo..."

Blaine si accigliò.

Beh... in verità aveva senso, a giudicare da quello che aveva sentito/letto su di lui, Darren non sembrava esattamente il tipo di ragazzo che potesse amare la pettinatura di Blaine.

"Avanti dai, ti aiuto a togliere il gel."

Chris chiuse la sacca e spinse Blaine nuovamente dentro il bagno.

"Ad ogni modo, grazie per l'aiuto."

"Non ringraziarmi, è assolutamente naturale!"

Blaine sorrise.

"Okay, soltanto... metti la testa nel lavandino... tipo, beh, in realtà letteralmente -"

"... non possiamo usare la doccia?"

"Il soffione della doccia è bloccato al muro, dai su..."

Blaine sospirò e si piegò con attenzione mentre Chris apriva il rubinetto.

"C'è dello shampoo da qualche parte?"

"Nella doccia."

Blaine sentì Chris allontanarsi, così comincio a passare le dita della mano senza l'ingessatura tra i capelli.

"Ehi, non toccare -"

Chris scacciò via la sua mano, sostituendola con la propria.

"Dannazione, hai versato l'intero tubetto?"

Blaine arrossì. Beh, avanti, cosa ti aspettavi? I miei ricci sono indomabili! Rabbrividì mentre Chris faceva scorrere il liquido freddo tra i suoi capelli, ma si rilassò in fretta non appena il ragazzo più alto cominciò a far scorrere le dita con delicatezza. Sembrava quasi un massaggio, uno di quelli che Kurt gli faceva le notti in cui dormivano insieme, subito prima di addormentarsi, in quel glorioso momento durante il quale loro erano così persi l'uno nell'altro che sarebbe potuto precipitare un aereo fuori dalla finestra e non se ne sarebbero accorti.

"Kurt...", sospirò così piano che Chris probabilmente non lo sentì neppure.

Tenne gli occhi chiusi per tutto il tempo, non soltanto per evitare che ci finisse dentro dell'acqua ma anche per il timore che Chris potesse notare il dolore che vi era celato se solo si fosse avvicinato abbastanza per guardare.

Chris chiuse il rubinetto e allungò a Blaine un piccolo asciugamani.

"Ecco... ehm, hai... bisogno che sia io a farlo, o..."

"Nah, ce la faccio da solo, mi limiterò... ad asciugarli abbastanza da non bagnare... i miei vestiti..."

Chris gli sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.

"Ti aspetto di là."

"Ok."

Chris non aveva ancora neanche oltrepassato la soglia della porta che le lacrime cominciarono a scorrere lungo le guance di Blaine. Singhiozzò silenziosamente e prese un respiro profondo, coprendo il viso con l'asciugamano morbido, prima di provare ad asciugare i capelli.

Ci mise alcuni minuti a calmarsi per poi poter raggiungere Chris, seduto sul letto, intento a giocare ad Angry Birds.

"Stai bene? I tuoi occhi sono un po'... oh, dannazione, ti ho fatto finire dello shampoo negli occhi?"

"Cosa? No, no, Io sono... Sto bene."

"Oh... allora va bene...", disse con un tono consapevole, "A questo punto credo che possiamo andare."

Chris afferrò le due borse e si alzò, uscendo dalla stanza, Blaine lo seguì a distanza ravvicinata, col cuore che galoppava. Non si era mosso da quella stanza fin da quando si era svegliato. Non sapeva nulla del mondo al di fuori ad eccezione della vista offerta dalla finestra.

"Chris... Come farò a tornare indietro?"

"L'uomo più alto si voltò. Anche lui sembrava preoccupato, anche se non lo lasciava trapelare.

"Non ne ho idea, onestamente. Ma troveremo un modo. Potremmo anche chiamare il Dottore se dovessimo averne bisogno."

Blaine sollevò un sopracciglio, confuso, prima che ogni cosa tornasse al proprio posto nella sua mente.

"Aaaah, il Dottore, ho capito, pensavo intendessi... un dottore umano... E' così strano sentirti citare tutta questa roba fantascientifica invece di musical di Brodway..."

Chris rise.

"Parecchie persone rimangono sorprese. Io sono totalmente un nerd, accettalo... Oddio, l'avevo completamente dimenticato!".

Si diede una manata sulla fronte.

"... cosa?", chiese Blaine preoccupato.

"Della ragazza di Darren!"


"Allora, Blaine, cosa farai mentre le Nuove Direzioni sono a New York?"

"... aspetterò pazientemente le chiamate di Kurt? No, in verità no, cioè, sì, farò anche quello, ma ehm... Penso che principalmente... studierò per i miei esami finali. Ed in più ci aspettano... alcune esibizioni in varie case di riposo."

"Sei sicuro che non ci sia un modo per farti venire con noi?", chiese Finn.

"... gente, lasciatelo in pace, avete fatto già abbastanza domande..."

Darren rivolse a Kurt uno sguardo di ringraziamento quando il controtenore afferrò la sua mano, stringendola. Burt e Carole lo avevano quasi assillato con le domande negli ultimi dieci minuti. Darren aveva provato a non inventare troppe cose che si sarebbero rivelate completamente false - ma pensandoci meglio, tutti quegli eventi non sarebbero stati mandati in onda in ogni caso dunque non importava davvero. Sarebbe bastato lasciare una nota a Blaine... da qualche parte...

Una volta che tutti ebbero finito di mangiare le proprie ali di pollo e piselli, Carole si alzò per lavare i piatti, Darren si alzò per seguirla - unicamente per essere spinto nuovamente sulla propria sedia.  Dopo che furono passati un alcuni secondi, Kurt si strinse a Darren e sussurrò "quell'eccessiva cortesia era un gesto molto da Blaine", cosa che fece ridacchiare il riccio.

Carole aprì il frigo e prese una piccola torta e una ciotola di crema pasticcera, che posò sul tavolo.

"Buon appetito!"

Finn si fiondò entusiasta sulla torta, ricoprendo la sua fetta con un grande quantità di crema. Darren sorrise ed era quasi riuscito a raggiungere il coltello quando Kurt scacciò via la sua mano e lo prese al suo posto, per tagliare due pezzi di torta e servirli.

"Sei l'ospite, non devi fare nulla. Inoltre, dovresti essere servito per primo", lanciò a Finn un'occhiata di ammonimento, "e avere le porzioni più abbondanti."

Darren sorrise quando Finn roteò gli occhi. Finirono di mangiare in relativo silenzio, che tutti e tre interruppero quando ebbero finito di mangiare per chiedere un'altra fetta di torta. Era assolutamente deliziosa. Darren cercò di trovare un modo di mangiare diverso dal suo solito Non-mi-interessa-chiunque-stia-guardando-ho-fame-ed-è-tutto-così-buono e leggermente più raffinato del solito, ma alla fine si trovò del cioccolato sull'angolo della bocca. Kurt sorrise e allungò la mano.

"Hai del cioccolato...", lo pulì con uno strofinio del pollice, "...qui."

Soltanto allora sembrò realizzare cosa aveva appena fatto, si ritrovò ad arrossire intensamente mentre le guance di Darren si coloravano di una tonalità simile di rosso. Né Burt né Carole se ne accorsero, troppo presi dalla loro conversazione, mentre Finn, invece, stava lanciando loro un'occhiata sospettosa.

"Scusa", sussurrò Kurt, "forza dell'abitudine, non intendevo -"

"Kurt, non scusarti, hai agito normalmente, è quello che dovremmo fare..."

"Già... allora, se hai finito di mangiare... andiamo al piano di sopra."

Si alzarono e lavarono i loro piatti prima di dirigersi verso la camera di Kurt.

"E' decisamente più carina senza tutte le telecamere."

Kurt sorrise e si sedette sul proprio letto.

"Sì, immagino... mi piace stare qui. Ma preferivo la mia stanza nel seminterrato. Mi permetteva... di avere più libertà. Adesso non posso ascoltare Lady Gaga ad un volume troppo elevato, altrimenti Finn risponde con Bon Jovi."

"Dov'è la stanza dei vostri genitori?"

"Al piano di sotto - adesso siamo al piano di sopra. Riesco a sgattaiolare fuori dalla casa senza farmi sentire da loro."

Ghignò.

"Ti è mai capitato di farlo?"

"Ehm...", Kurt arrossì, "...sì, un po' di volte... tre, a dir la verità."

A giudicare dal colore sulle sue guance, Darren intuì che l'aveva fatto per vedersi con Blaine.

"Raccontami tutto!"

Darren si sedette accanto a lui, con la schiena poggiata contro la testata del letto, esaltato. Doveva decisamente ricordare tutte quelle storielle e raccontarle a Chris.

"Beh, la prima volta... è successa... ad un certo punto tra il momento in cui abbiamo fatto Misery e... la morte di Pavarotti". guardò Darren come per assicurarsi che fosse a conoscenza di entrambi gli eventi, "Blaine e io abbiamo cominciato a mandarci messaggi dall'istante in cui me ne sono andato dalla Dalton, e stavamo parlando di film appena usciti nelle sale. Ho citato Beastly, dicendo che avrei voluto vederlo davvero, davvero tanto. Ci ha messo di più a rispondere, ma erano già le dieci di sera, dunque ho pensato che magari si fosse addormentato. E invece no, mi ha chiesto se volevo andare allo spettacolo delle undici a Lima e mi ha detto che in ogni caso ormai era solo a dieci minuti da casa mia, così se per caso non avessi avuto voglia di andare al cinema, saremmo potuti uscire comunque. potuti stare in giro."

Darren aveva un sorriso smagliante.

Secondo lui, Blaine provava qualcosa per Kurt fin dall'inizio, ma aveva dovuto reprimere i suoi sentimenti e comportarsi da mentore, senza considerare alcuna possibilità di una relazione nel futuro.

Nonostante quello, nell'episodio "La Nostra Canzone", prima con la ramanzina di Kurt riguardo "Blaine e il coro", e poi quando aveva cantato Blackbird, Kurt si era finalmente mostrato interamente se stesso, senza più provare a fare colpo né nulla di simile, e finalmente Blaine aveva notato quello che inconsciamente era stato lì per tutto il tempo, in attesa. Così aveva messo da parte le sue convinzioni e si era deciso a provarci.

"... sfortunatamente avevano fatto il tutto esaurito, così invece di andare semplicemente in un altro cinema, siamo andati al parco. Abbiamo cantato, riso e parlato. Ogni cosa era così, assolutamente perfetta. Nessuno che ci vedesse, tentasse di ferirci né altro. Era passata da poco l'una quando Blaine mi ha riaccompagnato a casa. In quel momento mi ha abbracciato. Non l'aveva mai fatto prima. Sono andato a letto con il suo profumo ancora addosso..."

Darren ci mise un minuto per accorgersi che Kurt stava piangendo, le sue spalle tremavano debolmente. Si fece più vicino e con attenzione avvolse i fianchi dell'altro con le proprie braccia. Kurt si appoggiò contro di lui e chiuse gli occhi.

"E' soltanto che è così... difficile... Perché tu sei qui... ma non sei lui e... lui non c'è..."

Darren si morse un labbro. Sì, era estremamente preoccupato. No, ovviamente la situazione non lo feriva quanto feriva Kurt. Sì, sperava di poter tornare a casa. Sì, avrebbe voluto essere con Chris in  quell'esatto momento, più di ogni altra cosa.

“Le cose andranno meglio, non ti preoccupare, lo prometto... semplicemente... dormiamoci sopra e capiremo cosa fare domani. Forse a quel punto Chris e Blaine avranno pensato ad una soluzione. Forse quando apriremo gli occhi io sarò di nuovo a Los Angeles e tu sarai con Blaine."

Kurt singhiozzò e prese un fazzoletto dal comodino, per asciugarsi le guance.

"E' un'assurdità. Dovrei essere io a consolare te."

Darren sorrise.

"Sì... Beh, non ho perso la testa quanto te, quindi mi riserverò il privilegio di consolarti. Avanti dai, prepariamoci per andare a dormire e dopo potrai dirmi le altre due storie!"

Le labbra di Kurt si distesero lievemente.

"Okay... però un secondo, non è un problema per te dividere il letto?"

"No no, non c'è nessun problema, io e Chris dormiamo sempre insieme!"

Kurt inarcò un sopracciglio.

"-no, no, nello stesso letto, dormiamo nello stesso letto", arrossì, "non... sai... Se facciamo tardi a casa dell’uno o dell’altro e siamo troppo stanchi per prendere un taxi dividiamo il letto.”

E io custodisco questi momenti con cura perché ho la possibilità di guardarlo mentre dorme e sembra un angelo ancor più del solito. No, non mi sto trasformando in Edward Cullen. E lo faccio in modo assolutamente non inquietante e non innamorato. Mi limito ad ammirare la bellezza che la Terra a volte crea.

Kurt annuì e si alzò lentamente, dicendo a Darren di usare il bagno di fianco alla camera di Finn, mentre lui avrebbe usato il proprio.  Quando Darren tornò in camera, Kurt si stava ancora spalmando della crema sul viso. Darren si infilò sotto le coperte, canticchiando canzoni Disney a tra sé e sé.

"Era ovvio che fossi un fan della Disney..."

Darren voltò la testa verso di lui e quasi soffocò con il respiro - Kurt aveva indosso dei pantaloni di felpa troppo grandi e una maglietta consunta del club sportivo della Dalton, i suoi capelli erano stati lasciati liberi, e un piccolo sorriso faceva mostra di sé  sul suo viso.

"... c'è qualcosa che non va?"

"S-scusa, per un secondo ho pensato...", scosse la testa, mentre il cuore galoppava furiosamente, "ho pensato che fossi Chris, è... Mi dispiace..."


"... fidanzata?"

"S-sì... scusa, mi sono dimenticato di... accennarlo fino a questo momento."

Blaine sbiancò.

"Oh no, no, no... dobbiamo dirle di me. Cosa farò? Non posso far finta di stare con una ragazza! Dobbiamo dirglielo o capirà che c'è qualcosa che non va. Vero?"

"Non credo sia a Los Angeles in questo momento... Ha uno spettacolo ad Atlanta o qualcosa del genere..."

Blaine colse la lieve asperità nel tono di Chris mentre parlava di lei. Devo dedurre una punta di gelosia?

"Sì, è la... cantante... e bassista, credo, di un gruppo chiamato "Shoot The Freak". Si chiama Mia."

Sì, tono decisamente acido.

"Oh, okay... E'... ha un bel carattere?"

Pressione, pressione, pressione!

"Penso di sì, per quale altro motivo dovresti... cioè, Darren dovrebbe stare con lei? Tuttavia l'ho incontrata tre volte appena. E una di queste era completamente sbronza e continuava a ripetere che Darren bacia bene e che avrebbe voluto un bacio come quelli che Blaine dà a Kurt, e che avrei dovuto considerarmi fortunato per aver avuto la possibilità di riceverlo. Un'altra volta l'ho incrociata ad uno dei concerti di Darren, lei se ne stava andando perché aveva uno spettacolo anche lei e ci siamo semplicemente salutati prima di andare ognuno per la propria strada."

Blaine cominciò a notare delle piccole esplosioni nello sguardo di Chris, di quelle che avvengono nel momento in cui parli di qualcosa che ti infastidisce ma non puoi darlo a vedere. Erano state sostituite per un breve momento da un lampo di orgoglio, tuttavia, non appena aveva menzionato la frase "come Blaine bacia Kurt".

Che era strano, perché supponendo che avesse compreso il tutto correttamente, fino a quel momento avevano mandato in onda un solo bacio. Il primo. E se ne erano scambiati di più bollenti ed appassionati dopo quello. Dunque se Darren nemmeno baciava la sua ragazza in quel modo...

"E la terza volta?"

"Lei, uhm... è passata a trovare Darren al suo appartamento per fargli una sorpresa, dato che era tornata con un giorno di anticipo da New York. Era la nostra serata con cucina italiana così Darren stava preparando gli spaghetti, e io stavo cucinando la salsa e io... non volevo, sai, essere di troppo e trattenermi troppo a lungo, non quando si erano appena ricongiunti, così abbiamo bevuto insieme un bicchiere di vino e abbiamo parlato per un po' mentre Darren finiva di preparare la cena, e poi li ho lasciati da soli. Darren aveva insistito perché rimanessi a guardare Lilly e il Vagabondo, come avevamo deciso... ma ho semplicemente preferito lasciarli da soli e alla fine sono uscito con alcuni degli Usignoli che erano a Los Angeles in quel momento. E' stato divertente."

Sorrise debolmente. Insieme raggiunsero la macchina di Chris, ed entrarono all'interno.

"Quasi speravo che avessi un autista..."

"Non volevano che attirassimo l'attenzione su di noi. La gente comincia a riconoscere le macchine del cast di Glee e loro, ci danno la caccia, più o meno..."

Per gran parte della strada rimasero in silenzio, mente Blaine ammirava la stranezza costituita dalla città di Los Angeles alle sei del pomeriggio, quando le persone avevano finito di lavorare ma era ancora troppo presto per dare inizio alla vita mondana. Chris gli diede alcune notizie sui luoghi davanti ai quali passarono durante la guida, come quale scena era stata girata dove oppure chi si poteva incontrare in un determinato bar, e così via.

"Sai, dato che domani pomeriggio non dobbiamo andare sul set, potrei farti fare un giro della città!"

Gli occhi di Blaine si illuminarono.

"Davvero? Saresti disposto a farlo? Oddio, mi piacerebbe da morire! Vorrei davvero vedere Hollywood Boulevard! E Santa Monica, e Beverly Hills... Oh, anche Kurt sarebbe uscito fuori di testa all'idea... E anche Rodeo Drive!"

"Ok, ok, allora forse ci serviranno un paio di giorni... potremmo anche fare un salto al set, se vuoi vedere com'è."

"Sicuro! Ma... dobbiamo comunque provare a farmi tornare nel mio mondo..."

Entrambi annuirono con espressione seria. Chris parcheggiò l'auto in una strada deserta, di fronte ad un edificio enorme, tutto bianco e nero. Uscirono dall'auto e Chris prese le chiavi di Darren dalla sua borsa, aprendo il portone perché potessero entrare all'interno. Una volta raggiunto l'appartamento, Chris girò le chiavi nella toppa ma rimase fermo.

"Ok, dunque, penso che ci sarà un po' un casino... ma non preoccuparti. E'... un tipo pulito di confusione."

Blaine aggrottò le sopracciglia ed entrò all'interno. E a quel punto capì cosa intendesse Chris. Alla fine di un piccolo corridoio  c'era una stanza piuttosto maestosa, chiaramente utilizzata come soggiorno, sala da pranzo e studio, a giudicare dai diversi strumenti, e spartiti musicali sparsi su tutto il pavimento, nonché dal divano confortevole e dallo schermo al plasma sul muro, accanto al quale vi erano numerosi scaffali pieni di DVD. C'era un tavolo abbastanza grande da permettere a sei persone di mangiare senza urtarsi a vicenda con i gomiti, circondato da sedie male assortite. Davvero tante sedie. Sulle pareti beige erano appesi un sacco di poster di film, musical e concerti, oltre che ad un sacco di fotografie di Darren con varie persone - gran parte delle quali Blaine riconobbe come appartenenti agli Starkid - e una con Chris, nella quale entrambi erano vestiti con la divisa della Dalton, senza i blazer, con le cravatte allentate, ridendo e sorridendosi a vicenda.

"E' davvero una gran bella foto", sussurrò Blaine, avvicinandosi, "ne ho una molto simile nella mia stanza..."

Chris si mosse verso la foto e toccò la cornice.

"Era il primo giorno in cui io ho girato una scena con l'uniforme. Darren a detto che mi stava bene ma che probabilmente le fangirl avrebbero sentito la mancanza dei miei jeans super aderenti... quello che so è che di sicuro io non l'ho sentita!" scherzò.

Blaine arrossì.

"Sì, beh, io preferisco i jeans aderenti...", borbottò.

Si sentì un leggero ronzio e Chris si toccò in automatico la tasca, per poi capire che non era il suo cellulare ad aver suonato e fare uno scatto verso la borsa per tirare fuori il telefono di Darren.

"Un messaggio! Da... tua madre."

Sorrise e allungò a Blaine l'apparecchio.

"Che devo fare? Leggerlo? Deve essere una cosa privata!"

"Sì, ok, ma se non leggi e rispondi potrebbe preoccuparsi. E già che ci sei, potresti mandare un messaggio anche a Mia. Scommetto che sarebbe piuttosto arrabbiata se scoprisse che hai avuto un incidente leggendo su internet, prima che tu abbia la possibilità di dirglielo. Porterò le borse in camera da letto."

"Aspetta! Rimani qui stanotte, vero? Non mi lascerai solo?"

"Mi pare ovvio, sciocchino. Non preoccuparti, starò qui."

Chris sorrise e si allontanò. Blaine sbloccò lo schermo dell'iPhone e lesse il messaggio della mamma di Darren - in risposta ad uno che Chris le aveva mandato prima. Chiedeva se Darren fosse uscito dall'ospedale e se stesse davvero bene. Blaine digitò una breve risposta e pressò il bottone "invio" prima di tentare di capire cosa dire a Mia. "Ho appena avuto un incidente ma sto bene, non c'è bisogno che tu venga". Non. Esisteva.

Tornò alla cartella messaggi e trovò una serie di SMS sotto il nome di Mia. Cliccò e cominciò a leggere da alcuni messaggi più vecchi, per capire di cosa stessero parlando. La conversazione finiva circa dieci messaggi prima dell'ultimo, il che era strano - lui teneva la maggior parte degli SMS di Kurt per almeno un mese prima di cancellare i più insignificanti (ed erano davvero pochi) e sapeva che la maggior parte delle persone amavano rileggere i messaggi da piccioncini che la propria ragazza/il proprio ragazzo mandava. Cominciò a leggere, incuriosito.

- Darren, dobbiamo parlare, posso chiamarti?

- Mi stanno truccando, che succede?

- E' abbastanza urgente, non puoi prendere una pausa?

- Devo girare una scena in un'ora e i miei capelli non si decidono ad appiattirsi, scrivi.

-... ok, allora, avrei voluto dirtelo di persona o almeno a voce... Darren, io non ce la faccio più a continuare così. Non posso continuare a fingere di non notare come lo guardi. Non posso ignorare il fatto che non sei felice quando il fatto che io sia lì significa che potrai stare meno tempo con lui. Non posso pretendere che quando hai perso completamente la testa l'altro giorno fosse per una ragione totalmente differente dalle voci sul fatto che lui abbia un fidanzato.

- Mia, di che stai parlando?

- Sto parlando di Chris. Credi che non me ne accorga?

- Sei ubriaca, di nuovo? Non c'è niente tra me e lui!

- Lo so. Perché sei troppo educato per tradirmi con lui. Almeno nella realtà. Ti ho sentito l'altra notte.

- Cooooooooosa? Davvero, Mia, lascia perdere. E' soltanto un malinteso, ti chiamo tra due ore per parlarne.

- Darren, stavi facendo un sogno erotico su di lui. L'altra notte quando sono arrivata e lui era lì, hai detto di essere troppo stanco per fare qualsiasi cosa, e dopo mi sono svegliata quando hai cominciato a mormorare nel sonno. Soltanto che non era il MIO nome che ripetevi, ma il SUO. E non dirmi che è successo soltanto una volta, perché succede sempre più di frequente. All'inizio lo trovavo divertente ma dopo ho capito di cosa si trattava davvero, perché i tuoi sogni non hanno sempre incluso voi due senza vestiti addosso. Ti ho sentito. Sei innamorato di lui, Darren.

- ...sono ETERO, Mia.

- Ti prego. Non provare a negarlo. So che sei attratto da lui, come minimo, ma condividete troppe cose perché sia davvero possibile che non provi nessun sentimento. Lo guardi come eri solito guardare me. O in modo perfino più intenso. Come se non avessi visto niente di più bello in tutta la tua vita.

- Mia, quello che stai dicendo non ha alcun senso, ti sto pregando, smettila, ti chiamo appena ho finito di girare e così possiamo risolvere il tuo piccolo problema di gelosia!

- No, Darren, è finita. Cioè, di notte dormi con le sue magliette. Hai tutte le sue canzoni di Glee sull'iPod. Anche la canzone di Mellencamp. Non voglio più vivere una bugia.

C'era un intervallo di venti minuti prima della risposta di Darren.

- Mi dispiace, Mia. Mi dispiace davvero tanto.

- Lo so.

- Non avrei dovuto farti questo. Ti prego, non dirglielo... né a chiunque altro. Sto ancora cercando di capire...

- Non lo farò, non preoccuparti. Addio, Darren. Spero davvero che le cose tra di voi possano funzionare. E' stato bello conoscerti.

Darren non aveva risposto all'ultimo messaggio. Quella conversazione era avvenuta tre giorni prima. Blaine resistette alla tentazione di sollevare il pugno in aria. Tuttavia non poteva dirlo a Chris. Doveva fargli cogliere i segnali e indicargli la direzione giusta, cosicché una volta che ognuno fosse tornato nel posto a cui apparteneva quei due avrebbero finalmente aperto gli occhi e visto cosa avevano di fronte.

"Ogni cosa è al proprio posto. Cosa diceva la mamma di Darren?"

"Ha chiesto se stavo bene, così l'ho rassicurata."

"... hai scritto a Mia?"

Oh, bene, Anderson... adesso le cose si fanno difficili.

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


”…hai scritto a Mia?”
 
Blaine fece un profondo respiro e considerò le sue opzioni. A) dire a Chris di averle inviato un messaggio e mentire sulla sua risposta. No, non puoi farlo, deve ancora pensare che Darren sia ‘impegnato’. B) dirgli che non vuole scriverle un messaggio perché la cosa lo spaventa. Ehm…forse troppo insensato? C) dire una mezza verità – che a giudicare dai messaggi si fossero lasciati, ma non dirgli il perchè. Il che significava che avrebbe dovuto inventarsi una ragione. E cancellare i messaggi più tardi, fingendo di non averlo fatto intenzionalmente. Vada per questa.
 
Benché il flusso di pensieri fosse durato solo 15 secondi Chris lo stava già guardando con un sopracciglio sollevato, sospettoso.
 
“Beh, hai…?”

“No, loro… si sono lasciati. Penso.”
 
Blaine rimase colpito dall’espressione impassibile di Chris. O forse la cosa non lo interessava. No, non posso crederci.
 
“… e cosa dovrebbe fartelo pensare?”
 
“Il contenuto dei messaggi, leidice che verrà a riprendersi le sue cose; lui dice che gli dispiace. E poi ancora lei dice di capire che ‘è stato carino conoscerlo’…quindi, sì, credo che Darren abbia chiuso”, Blaine strizzò gli occhi, “O, più probabilmente, che lui abbia fatto qualcosa che ha portato lei a chiudere, ma non era così importante, dato che l’ha perdonato. Però abbastanza importante per lasciarsi…”
 
“…ehm, okay, hai veramente capito tutto questo da qualche sms che potrebbe significare qualsiasi cosa?”
 
Blaine realizzò che forse aveva esagerato con l’analisi. Solo un pochino.
 
"Sì, beh, sai, Kurt mi costringe a guardare quelle commedie romantiche, quando è il suo turno di scegliere per la serata film... non che mi lamenti, perché lo rendono sempre molto affettuoso, e così finiamo sempre per ... ", smorzò il tono di voce, arrossendo, quando Chris gli fece un sorrisetto consapevole, “Vabbè! Ecco come lo so. Voglio dire,questo è quello che penso. O magari sai, è qualcosa di completamente diverso. Quindi, sì, è per questo che non ho scritto a Mia. Vedi, niente e nessuno di cui preoccuparsi."
 
“…niente a parte il fatto che tu sei bloccato in un mondo a cui non appartieni, e che c’è una possibilità che Darren abbia preso il tuo posto.”
 
“…cosa intendi con ‘una possibilità’? Non ne sei completamente sicuro?”
 
“Non sappiamo come funzioni. Non sappiamo nemmeno cosa è accaduto, forse non vi siete scambiati i corpi, forse lui è sparito da qualche parte e tu sei…”, Chris spalancò gli occhi, “…okay, no, non sta succedendo, troppo inquietante.”
 
Agitò la mano come per scacciare quei pensieri inquietanti. Nessuno parlò per qualche minuto, entrambi stavano riflettendo sulla situazione.
 
“Ehi, hai…fame, o qualcosa del genere? Dovrebbero essere circa le 19 e… beh, credo… sai, Darren mangia a tutte le ore, e dato che il corpo controlla questo genere di cose…”
 
Lo stomaco di Blaine gorgogliò, come in risposta alla domanda di Chris, facendoli ridere entrambi.
 
 “Okay, allora ordiniamo qualcosa…”
 
Chris prese una manciata di volantini dal tavolino – per lo più pubblicità di ristoranti cinesi, pizzerie, e messicani – leggendo i diversi menu attentamente. Blaine inclinò la testa.
 
“Kurt non approva questo genere di cibo.”
 
Chris ridacchiò.
 
“Beh, non mi posso concedere spesso queste prelibatezze, ma non posso dire no a qualche tacos o hamburger di tanto in tanto. Almeno finchè riesco ad entrare in questi jeans attillati…”
 
Blaine sorrise.
 
“Beh, credo di non mangiareun hamburger da un bel po’…”
 
Gli rivolse un sorriso storto, sbavando al solo pensiero, mordicchiandosi il labbro.
 
“… orribile, vero?”
 
“Sì… Oddio, le cose che ho fatto per Kurt…”
 
Scosse la testa e ridacchiò mentre gli tornavano in mente tutte quelle cose pazze che aveva fatto per il suo ragazzo. Come quella volta che era rimasto davanti ad un negozio tutta la notte così sarebbero stati i primi per le nuove collezioni estive di vari designer. Beh, ad essere sinceri, condividere un sacco a pelo con Kurt non era stato affatto un sacrificio, considerando che era una notte piuttosto fredda e non avevano avuto altra scelta se non restare completamente attaccati per scambiarsi il calore corporeo. E parecchi baci. Che erano stati, doveva ammetterlo, piuttosto bollenti.
“Lo stai facendo di nuovo, Blaine.”
 
“… uh, cosa?”
 
“Occhi persi nel vuoto, espressione sognante, sorriso da ubriaco…”
 
“Stavo… pensando a Kurt.”
 
“Lo immaginavo.”
 
Chris gli fece l’occhiolino,e scelse il menu di un ristornate chiamato Sloppy Joe", che era il peggior gioco di parole
di cui Blaine aveva mai sentito parlare, soprattutto considerato il disegno di due hamburger...che si baciavano, con molta lingua, sul fondo del volantino. Blainearricciò il naso.
 
“Non mangerò assolutamente nulla che proviene da questo posto.”

 
“Sc-scusami, per un momento ho pensato…”, scosse la testa, con il battito a mille, “ho pensato che fossi Chris, è…scusa…”
 
Darren sbatté le palpebre un paio di volte e distolse lo sguardo, cercando di nascondere il rossore chegli aveva tinto le guance.
 
“Oh, sì, scusa, ho pensato…non ci fosse bisogno di indossare dei pigiami firmati dato che non devo né impressionare Blaine né altro, e, ad essere sinceri, sono sexy da morire ma non molto comodi e…stai arrossendo?”
 
“NO. Per niente.”
 
Kurt alzò un sopracciglio e si infilò sotto le coperte dopo aver acceso la lampada sul comodino in modo da poter spegnere le altre luci.
 
“Posso ancora cambiarmi i vestiti, sai, se ti confondono troppo…”
 
“Cosa? Oh no, no va bene, non preoccuparti…”
 
“Sei sicuro?”
 
“Sì. Sì sono sicuro.”
 
Kurt sorrise e appoggiò la testa sul cuscino così che potesse guardare Darren senza avere i capelli sul viso.
 
“Quindi…tu hai, tipo, una fidanzata?”
Darren sentì il cuore stringersi. Sapeva già che Kurt era un osservatore attentoquasi quanto Chris – se non di più. E se era bravo come Chris ad indovinare cosa passasse per la testa delle persone, allora era davvero fregato.
 
“L’avevo…fino a qualche giorno fa.”
 
“Oh…mi dispiace…” Kurt gli rivolse un sorriso indecifrabile, “…posso chiedere cosa è successo? O, sai, se non ne vuoi parlare…”
 
“No, no va bene, è…lei mi ha lasciato perché ha capito che io…io provo dei sentimenti per un’altra persona. Sentimenti che non riuscivo – non riesco – a spiegarmi.”
 
Kurt gli prese la mano e la strinse. Darren sapeva che se Kurt avesse capito chi fosse ‘un’altra persona’, poi si sarebbe chiesto perché gli aveva detto di essere etero.
 
Beh, lo aveva fatto perché era la verità più assouta. Lui era etero, non aveva mai provato nessun sentimento né una forte attrazione per nessun ragazzo prima di conoscere Chris Colfer e i suoi stupidi occhi blu/verdi/grigi, e la sua stupida voce, e i suoi stupidi capelli, e il suo stupido corpo, e le sue stupide mani morbide, e la sua stupida risata…ovviamente, in un linguaggio in cui ‘stupido’ è sinonimo di ‘assolutamente perfetto’.
 
La causa non era la mancanza di sperimentazione, perché aveva baciato dei ragazzi al college senza provare nulla. E alcuni di questi ragazzi erano davvero sexy. Ma chiaramente non sexy come Chris Colfer.
 
Darren aveva guardato Glee un paio di volte prima di fare un provino per Blaine - in modo da capire cosa si fosse perso quando i produttori non lo aveva preso per il ruolo di Finn – e doveva ammettere che Kurt era sempre stato il suo personaggio preferito, di gran lunga. Aveva visto la maggior parte della prima stagione e alcune scene del pilot della seconda stagione prima di fare un’audizione per la parte di Blaine.
 
La prima volta che andò sul set della Dalton per incontrare gli altri Usignoli, così come Ryan e Brad, non aveva idea che ci sarebbe stato anche Chris. Era stato preso alla sprovvista quando aveva sentito Chris dire a Ryan Murphy di aver fatto la scelta giusta perché "Non hai idea che talento sia questo ragazzo! Non posso credere che tu non abbia mai sentito parlare degli Starkid, davvero, devi guardare A Very Potter Musical!", e poi si erano esaltati facendosi complimenti a vicenda quando si erano stretti la mano, Chris aveva sorriso e per un minuto, in quel momento,Darren aveva perso la capacità di pensare.
 
All’inizio aveva pensato fosse perché aveva incontrato uno dei suoi attori preferiti, e era anche un po’ come incontrare Kurt Hummel – con la differenza che l’uomo di fronte a lui era totalmente diverso dal suo personaggio ma comunque ugualmente bello, se non di più. E da quel momento in poi Darren cominciò a realizzare che ogni volta che Chris era in una stanza, c’era qualcosa di magnetico che lo spingeva verso il giovane uomo e si sentiva in dovere di comportarsi come un idiota per farlo ridere. La cosa meravigliosa era che Chris rideva sempre a lungo e semplicemente lo comprendeva. E così la cotta-per-l’eroe era cresciuta fino a diventare qualcosa che Darren non era completamente pronto ad affrontare. Nessuno sembrava aver notato il cambiamento - il modo in cui il suo braccio indugiava un po’ di più attorno alle spalle o alla vita di Chris quando camminavano insieme. Il modo in cui qualche volta lo guardava, quando sapeva che Chris non poteva vedere. E le ripetute serate di cinema trascorse accoccolati  l’uno attorno all’altro, momenti che erano una vera tortura per Darren, soprattutto perché non voleva agire spinto dai suoi sentimenti senza prima comprenderli, e inoltre non poteva tradire Mia.
 
Lei era stata carina con lui. A volte era irritante, specialmente quando lo interrompeva nel bel mezzo di una promettente serata con Chris, cosa che lo portava a flirtare con altri ragazzi – ma non poteva biasimarla. Perché si era comportato da stronzo. Avevano fatto sesso solo tre volte da quando aveva realizzato che in qualche modo forse provava attrazione– o qualcosa di più – per Chris, perché aveva paura di sussurrare il nome sbagliato, di sussurrarlo nel modo che si concedeva soltantodurante la notte, quando erano solo lui e la sua mano destra; o nei suoi sogni, dove Chris, il più delle volte, si univa a lui.
 
Le cose stavano così,spesso si ritrovava a guardare le ragazze. E cercava di guardare gli altri uomini. Stranamente però le ragazze diventavano via via meno interessanti e gli uomini…non erano Chris.
 
Così Darren era giunto alla conclusione di essere colfersessuale (aveva letto quel nome da qualche parte su internet e non gli dispiaceva). O qualcosa del genere. O forse era sempre stato bisessuale ma non aveva mai incontrato l’uomo giusto.
 
Non si preoccupava delle etichette quanto invece facevano i mass media, dunque, quando c'erano di mezzo i giornalisti, lui era etero. Nessuno aveva bisogno di sapere che stava mettendo in discussione la sua sessualità a causa del collega.
 
“…ma questa ‘altra persona’ricambia i tuoi sentimenti?”, chiese Kurt, distogliendo Darren dai propri pensieri."
 
“Io non…non lo so. Non credo.”
 
“Sono impegnati?”
 
Oh, Kurt Hummel. Tu sai. Ti ho detto che ero etero e ancora parli di questa persona come se potesse essere sia un uomo che una donna. Sai benissimo di chi sto parlando.
 
“Non sono sicuro, ma direi…direi di no. Vorrei saperlo.”
 
Kurt annuì, pensieroso. Darren fece un respiro profondo e cercò di cambiare argomento.
 
“Bene, mi hai promesso di raccontarmi delle altre due volte in cui sei sgattaiolato fuori dalla tua camera?”
 
 
“Oddio, questo è il miglior hamburger che abbia MAI mangiato!”
 
Blaine e Chris erano seduti sul divano e mangiavano la moltitudine di  panini e insalate che avevano ordinato – dopo che Chris aveva convinto il ragazzo riccio che anche se avevano un pessimo nome, il cibo era assolutamente delizioso – e Blaine era sicuro che il suo stomaco avesse appena avuto un orgasmo.
 
“Te l’avevo detto!”
 
Stavano guardando il “Rocky Horror Glee Show”, dopo che Blaine aveva supplicato di Chris di guardarlo,  avendolo sentito canticchiare Time Warp durante il viaggio in macchina. Gli aveva fatto venire in mente la volta in cui Kurt gli aveva raccontato di quando avevano fatto lo spettacolo, e di come Mr Schue avesse voluto fargli fare Frank'n'Furter, ma lui si era rifiutato e, invece, aveva avuto la parte di Riff Raff. Gli aveva fatto vedere l'unica foto esistente di lui con indosso il costume di scena.
 
Blaine stava ridendo così di gusto che rovesciò parte della sua bibita sulla moquette già macchiata.
 
“Oddio, sul serio, questo è eccezionale!”
 
Erano arrivati alla parte in cui il Sig. Shue decideva di fare la parte di Rocky al posto di Sam.
“Mi sono lamentato a questo punto – volevo vedere di più gli addominalì di Chord…”, scherzo Chris.
 
Blainelo fissò incredulo.
 
“Cosa? Ha un bellissimo corpo.”
 
“Si, se lo dici tu.”  
 
Non che Blaine si sentisse in imbarazzo ma, ehm, aveva già visto Sam – beh, Chord – senza maglia; e aveva involontariamente già visto anche Finn uscire dal bagno con solo l’asciugamano legato in vita, e beh, Kurt aveva avuto una cotta per entrambi, quindi…
 
“Se ti può far sentire meglio, ho visto Darren senza maglia – non hai nulla da invidiare. Dovrebbe essere il contrario.”  
 
Blainesorrise, arrossendo.
 
“Non credo di essere d’accordo con te…cioè, hai visto Sam? O Chord, comunque…”
 
“Si, l’ho visto, Blaine. Credimi…” esitò, “DarrenèmoltopiùsexydiquantoChordpotràmaiessere”
 
Fù il turno di Chris di arrossire e Blaine sorrise, soddisfatto. Tornò a concentrare la sua attenzione sull’episodio e ridacchiò, quando, prevedibilmente, Shue e Emma – beh, Matt e…tipo…Jenna, forse? – cominciarono a cantare Touch-a Touch-a Touch-a Touch-me.
 
Si stava ancora chiedendo come avrebbe fatto a chiedere a Chris se gli piaceva Darren in quel modo o no. Poi si ricordò del messaggio di Mia.
 
“Ehi, quindi, Chris, stavo pensando – tu non hai un ragazzo? Perché, sai, tu dormi qui e poi tutto il resto, spero che non lo infastidisca…”
 
“I-io non ho un ragazzo”, mormorò, con un tono chiaramente imbarazzato.
 
“…non puoi dire sul serio…”
 
“Sì, invece, non ho il tempo per uscire con qualcuno e, e… non vorrei qualcuno che sta con me solo perché sono famoso o qualcosa del genere. Aspetterò fino a quando le cose saranno meno… incasinate.”     
 
“Gli altri membri del cast non hanno ragazzi o ragazze?”
 
“La maggior parte di loro si, ma è…è diverso. Sono più grandi di me. Cioè io non sono mai… stato veramente con qualcuno. Cioè, sai…”
 
Blaine alzò le sopracciglia. Ok questami è nuova…Cosa stanno aspettando tutti gli uomini del pianeta?
 
“Scusami, pensavo che… piuttosto, davo per scontato che tu stessi con qualcuno. Nessuno ha catturato la tua attenzione?”
 
Blaine sapeva che stava forzando un po’ la mano – ma perché Chris non voleva dirgli la verità? Non che Darren l’avrebbe saputo. E anche se l’avesse fatto, beh avrebbe facilitato le cose.
 
“Ehm, no, in realtà no…”, abbassò lo sguardo, con le guance ancora rosse, “E, sai, non penso... cioè, so che i fan andrebbero fuori di testa, tipo su tumblr e ovunque, e non sono sicuro che qualcuno sia pronto ad essere sotto i riflettori ed avere un casino di fan che lo torturano… Certo, potremmo stare insieme di nascosto ma… a quale scopo?”
 
Blaine tornò a guardare lo schermo giusto in tempo per vedere il “creature of the night..." di Kurt e sorrise perchè, sul serio, poteva essere più adorabile?
 
"Sei sicuro che la gente sarebbe così ossessionata?"
 
“Sì, ne sono sicuro. Qualche settimana fa, ero…andato al bar con gli altri Usignoli – sai, dopo che era arrivata Mia e io ero andato via – e Riker e Curt – Jeff e Nick – mi stavano comprando da bere e c’era questo ragazzo super carino, che, o così mi hanno detto, mi stava fissando da un po’. Ad un certo punto io, Luke e Aaron abbiamo cominciato a ballare e quando siamo tornati al tavolo, il cameriere è arrivato con un mojito e ha detto che quel ragazzo carino lo aveva ordinato per me. Perciò i ragazzi mi hanno incitato dicendo ‘vai a parlarci!’ e beh…ci sono andato, abbiamo parlato per un po’ ed era davvero, davvero carino. Sapeva di aver visto la mia faccia da qualche parte, ma non guardava Glee, quindi, beh, non lo stava facendo per la mia fama.”
 
Smise di parlare e guardò distrattamente la televisione, dove Figgins stava chiedendo a Schue la vera
motivazione per cui voleva fare il Rocky Horror. Dopo pochi secondi fece un respiro profondo, e si voltò verso Blaine, che stava attendendo con pazienza il resto della storia.
 
“Gli piacevano la musica e molti, moltissimi programmi televisivi, quindi abbiamo parlato di quello per tutta la sera. Non ha provato, sai, a farsi avanti con me o niente del genere, ma posso dire che continuava a scrutarmi. Riker continuava a mandarmi messaggi di incoraggiamento e poi mi ha detto di non fare nulla che lui non avrebbe fatto, e ad un certo punto erano andati via tutti così ho deciso di mettere fine alla serata e prendere un taxi. Il ragazzo – che si chiama Andrew – mi ha proposto di dividere il taxi, e io ho pensato che non sarebbe successo nulla, così…l’abbiamo fatto. Avrei dovuto prevederlo– un paparazzo che stava camminando per raggiungere Selena Gomez in un altro bar – quando ti dicevo che sono sfortunato – ha fatto una foto a me e Andrew mentre entravamo nel taxi, lui che mi apriva la portiera, io che gli sorridevo e tutto il resto…La verità è che non è successo niente tra di noi – una volta raggiunta casa mia gli ho detto che… che era stato davvero molto carino ma che non stavo cercando nulla in quel momento, e lui… beh, lui ha detto che non c’era bisogno che diventasse qualcosa di stabile, o che in genere andasse oltre una sola notte”,si interruppe, esitante, “e… io ha detto che ero già interessato a qualcun altro. Mi ha preso la mano e mi ha baciato il dorso dicendo che sperava di riverdermi.
 
Arrossì e Blaine provò uninspiegabile moto di gelosia - come se volesse strangolare il ragazzo o qualcosa del genere. La cosa strana era che il sentimento non era venuto dal suo cervello, o dal cuore...era più come una reazione del suo corpo. Beh, una reazione del corpo di Darren, in realtà.
 
Questa maledizione-scambio ormai non ha nemmeno più senso…
 
Guardando il lato positivo, Chris aveva detto che aveva "qualcun altro" in mente. Blaine annotò di chiedergli spiegazioni successivamente.
 
“e… i paparazzi?”
 
“Il giorno dopo ho ricevuto acuni  messaggi da Amber e Asley; e Lea stava già bussando alla mia portaancor prima che avessi avuto il tempo di finire il mio caffè. Ho detto loro che non era successo nulla e, beh, all’inizio non mi hanno creduto ma…si, beh un po’ mi ha ferito, non so, cioè io non mi vedo come un tipo che fa cose da una notte intenzionalmente, sai, senza pensare che ci potrebbe essere di più. E…beh, ho detto loro…”, lanciò uno sguardo a Blaine, “ho detto che tipo…mi piaceva qualcun altro. Effettivamente con quella li ho zittiti. Non hanno cercato di scoprire di chi stessi parlando ", arrossì un po',"gli altri sul set mi hanno preso un po’ in giro, ma sapevano che non era successo nulla con Andrew quindi, sì, si sono stancati, dopo un giorno o due."
 
Blaine annuì, ma rimase in silenzio. Continuarono a guardare qualsiasi sciocchezza Sue Sylvester stesse raccontando a Shue, ma Blaine non ci faceva veramente attenzione - soprattutto perché Kurt non era sullo schermo.
 
"La reazione di Darren è stata quella che mi ha scioccato di più, però. Era sempre così allegro, e avevamo raggiunto un punto in cui per poco non viveva nella mia roulotte. Ma dopo l'incidente lui...  semplicemente mi ignorava.

O quando non poteva in alcun modo evitare di trovarsi vicino a me, si comportava stranamente, del tipo che ogni volta che ci capitava di sfiorarci, sobbalzava e si scusava. E poi io... gli ho chiesto spiegazioni per il suo comportamento. Ha detto... ha detto che non voleva fare ingelosire il mio fidanzato, che doveva essere già abbastanza difficile per lui guardarci mentre ci baciavamo e tutto il resto in TV.”
 
Blaine sorrise. Reazione tipica. A dire il vero anche lui avrebbe fatto lo stesso.
 
“Quando gli ho detto che non avevo un fidanzato e che quel ragazzo non aveva passato la notte da me, non so, è stato come se gli avessi detto che saremmo andati ad una convention di Star Wars e avevamo dei biglietti VIP o qualcosa del genere, rideva come un pazzo e stava quasi per saltare sui mobili – voi due condividete questa abitudine. Era abbastanza inspiegabile la cosa…poi è diventato un po’ imbarazzante e noi…noi abbiamo ricominciato a comportarci come prima.”
 
Chris si strinse nelle spalle, mordendosi le guance, e se fosse stato per il trattenersi dal dire più o dal sorridere, Blaine non avrebbe potuto dirlo.
 
E con quello Blaine fu quasi completamente sicuro che i sentimenti di Darren erano ricambiati da Chris. In qualche modo. Beh, almeno lo sperava. E sapeva di non poter essere indelicato come il suo solito e chiederglielo così, come se nulla fosse - però magari avrebbe potuto...
Oh.
Blaine spalancò la bocca. Il Time Warp era appena iniziato...e Kurt stava facendo una voce molto profonda e sexy. Sorrise per la meraviglia della scena - Quinn e Kurt erano semplicemente perfetti come Magenta e Riff-Raff, così come il resto delle Nuove Direzioni nei ruoli dei loro alter-ego'. Finn, in particolare, era incredibilmente comico.
 “Questo – questo è assolutamente una figata!”

Chris gli rivolse un sorriso storto e si alzò per portare via i piatti, tornando pochi minuti dopo con una grande ciotola di gelato e due cucchiai. Si sedette accanto a Blaine sul divano e puntò il telecomando verso il televisore, spegnendo il lettore DVD.

"Allora, cosa vuoi fare adesso?", chiese Chris, consegnando a Blaine uno dei cucchiai, "Credo che dovremmo provare a cercare qualcosa sul tuo caso."

"Sono d'accordo", Blaine annuì, avvicinando con cautela un cucchiaio di delizia zuccherina alla bocca, "Ma da dove cominciamo?"

Chris aggrottò le sopracciglia.

"Hai mai sentito parlare di storie come queste? Cose che potrebbero aiutare? Io non ricordo nulla di attori che hanno cambiato mondi e sono diventati i loro personaggi...beh al contrario ne La rosa purpurea del Cairo, i personaggi abbandonavano lo schermo per venire al mondo reale, ma non è la stessa cosa. "

Blaine strinse gli occhi per un momento, e poi quasi rovesciò la ciotola mentre alzava il braccio.

"Forse non in questo modo...non da attore a personaggio...ma nel mio modo! I personaggi che diventano gli attori che li interpretano! Non guardi Supernatural? Uno dei miei amici alla Dalton è ossessionato, ogni lunedì mattina ci fa un riassunto della puntata del venerdì precedente. Ho visto la maggior parte degli episodi, e non è male."

"... Si tratta di qualcosa di affidabile? Perché ho visto le tre prime stagioni quando ero ammalato la scorsa estate, e beh... è per lo più basato sulla mitologia e su leggende metropolitane."

"Solo le prime tre prime stagioni?", chiese Blaine, scioccato dal fatto che qualcuno potesse resistere alla necessità di guardarne di più.

"Non ho molto tempo per ..."

"Vuoi dire che ancora non sai se ​​Dean esce dell'Inferno?"

"So che lo fa, non so il come o il perché. E shhhh, non dirmi niente, sono riuscito ad evitare gli spoiler fino ad ora. Quindi, continua, cosa intendi?"

"... Beh, credo che potrebbe essere affidabile, si sa come ai Winchester piaccia leggere tutto il possibile su un argomento, no? Facendo alcune ricerche in biblioteche locali o su internet? Beh, a volte sono solo leggende metropolitane, e per esempio l'intera parte del "come-uccidere-il-mostro"  è falsa, ma la maggior parte delle volte funziona e, beh, c'è stato questo episodio – un mio amico aveva cominciato a parlarne non appena era stato annunciato - un meta-episodio in cui Sam e Dean hanno cambiato posto con Jared e Jensen - e seriamente, mi sono piegato in due dalle risate guardandolo perché era divertente."

"Come è successo?"

"Questa è la parte più difficile. Un angelo - Balthazar, che è tipo super figo - ha disegnato un sigillo su una finestra,con il sangue, le ossa e roba del genere, e li ha inviati all'altro mondo."

Chris sospirò

"Okay, questo dovrebbe essere facile, fammi chiamare uno dei miei amici angeli!"

"... la notizia forse peggiore è che non sono esattamente tornati indietro da soli."

"Fammi indovinare, un unicorno è sceso dal cielo e con l'aiuto di una ninfa dei boschi li ha portarti via dalla terra della tv."

Blaine aggrottò le sopracciglia.

"No, non è... gli unicorni non esistono in Supernatural... voglio dire, Sam sembra credere che esistano, e che il sottotesto omoerotico potrebbe farti credere che siano alcuni unicorni a gestire la serie, o che Castiel sia in realtà uno di loro, ma no. "

”… hai capito che stavo scherzando, vero?”

”…sì…”

Chris sorrise e scosse la testa.

"Quindi, vai avanti, dimmi..."

"Raffaello, l'arcangelo."

"Pensavo avessi detto che Balthazar-"

"Sì, ma ... aspetta, non posso darti anticipazioni, prendila così, ok?"

"Va bene, va bene ... pensi che gli scrittori e i produttori facciano qualche ricerca sui mostri prima di fare un episodio?"

“Credo di sì... Ho letto alcune delle interviste, e sembrano sapere molto sull’argomento...sai, mitologia oscura."

”Ok. Quindi… abbiamo bisogno di contattarli.”

”…come?”

"Beh...io sono un attore in uno show televisivo... il che significa che posso entrare in contatto con...", si spense come se stesse realizzando qualcosa, "Aspetta! Cory ha fatto una piccola parte nel prima stagione! "

Chris saltò sudal divano per raggiungere il suo iPad, eccitato.

"... Cory era in Supernatural? In che episodio? Avrei notato un sosia Finn..."

“Non sono nemmeno sicuro che abbia detto più di due parole ... Ecco, era in “Wendigo". L'uomo che gioca con il suo gameboy all'interno della tenda, poi il Wendigo lo prende."

"Aspetta – è uno dei miei episodi preferiti. L’ho guardato con Kurt non molto tempo fa, perché è un po' pauroso e avevo bisogno di una scusa per convincerlo a essere coccoloso. In ogni modo, se non ricordo male, quel ragazzo era di colore. "

”Cosa? Sei sicuro?”

”Si, assolutamente…”

"Ma questo significa...forse Cory non esiste nel vostro mondo... così come quello che ha fatto... non esiste. Aspetta, mi basterà controllare la sua filmografia, forse l’hai visto in qualcos’altro...", scorse la pagina verso il basso "Ecco, hai visto Kyle XY? "

"Alcuni episodi...chi ha interpretato? Kyle? Perché nel mio mondo è un ragazzo di nome Matt Dallas - "

"Anche in questo mondo... no, Cory ha interpretato... il primo fidanzato di Amanda."

Blaine aggrottò le sopracciglia di nuovo.

"No, non nel mio mondo. Quel ragazzo era super carino, sembrava un po’ come... beh, come Sam o Jeff. Capelli biondi ossigenati e tutto il resto. E non era alto."

Chris annuì con espressione contrita.

"Questo significa che un sacco di cose non esistono nel vostro mondo... Aspetta - c'è un programma televisivo chiamato E Alla Fine Arriva Mamma?"

Blaine inarcò le sopracciglia e aprì la bocca, fermandosi a pensare prima di rispondere.

"Conosco il nome, ma penso che... ci sono state tipo due stagioni e poi è stato cancellato. Perché?"

"C'è un attore di nome Neil Patrick Harris, che ha un ruolo importante nel programma in questo mondo... ha recitato in Glee, la scorsa stagione. Credo che questo significhi anche che non hai mai sentito parlare di Idina Menzel e Kristin Chenoweth, vero? "

”…no, in realtà no… chi sono?”

"Elphaba e Glinda nel cast originale di Wicked. Idina ha interpretato la mamma di Rachel in Glee e Kristin era April Rhodes, una vecchia amica di -"

"- Will Schuester Sì, Kurt me ne ha parlato...", lui strinse gli occhi: "E’ quella che gli ha dato il suo primo drink, giusto?"

 “Si, è lei”, Chris ridacchiò.

Blaine scosse la testa incredulo.

Tutto era diverso lì. Non solo la sua vita - beh, quella di Darren - ma anche quelle di tutti gli altri. Qualsiasi cosa ogni attore di Glee avesse fatto in precedenza non esisteva nel suo mondo, così come tanti film, tantissimi show televisivi erano stati modificati senza un preciso motivo. Un evento del genere ti fa vedere le cose in prospettiva.

"Stai bene, Blaine? Sembri un po’ pallido...".

"Sto... tutto sommato bene. E 'solo che... c’è molto da assimilare..."

Chris tornò sul divano e prese la mano di Blaine. Il ragazzo dai capelli ricci alzò lo sguardo, con un sorriso triste.

"Questo significa che dobbiamo dire a Cory di me?"

"Immagino di sì. In che altro modo potremmo giustificare il nostro bisogno di contattare lo staff di Supernatural?"

"...Ci piacerebbe essere delle guest star?"

Chris ridacchiò.

"Sì... o, sai, ci potrebbe essere un fantasma al McKinley! Il fantasma di un vecchio membro del Glee club... questa potrebbe essere un'idea per un gran crossover..."

Chris fissò il tappeto per alcuni lunghi istanti, con un mezzo sorriso, e Blaine riconobbe l’espressione di Kurt quando progettava abiti favolosi...o piani malefici.


Erano passate le 11 di sera e Kurt aveva quasi finito di raccontare a Darren la storia della seconda scappatella accaduta il week-end dopo che Blaine lo aveva baciato per la prima volta.

"...ed è stato assolutamente fantastico - voglio dire, nessuno dei due era mai stato con un ragazzo, prima... così abbiamo praticamente fatto le cose come nei film."

"C’è stata la scena di lui che lancia sassolini contro la tua finestra... ma non aveva portato la sua chitarra per farti la serenata dal giardino ...", scherzò Darren.

Sorrise al pensiero della propria esperienza in materia. Accidenti, quell’abbraccio ...

"Sei pazzo? Avrebbe svegliato mio padre", Kurt lo guardò scioccato, "Allora, comunque - dopo il pic-nic improvvisato di mezzanotte, mi ha chiesto dove volevo andare, e l’ho portato al vecchio ponte non lontano da qui. Non ho idea di quanto tempo ci siamo stati, seduti sulla rocce fredde a guardare il riflesso delle stelle nel fiume ... è stato favoloso. E gli ho preso la mano, perché potevo, e lui mi ha circondato le spallo con un braccio, poi ci siamo accoccolati ed era così, così perfetto. Era tutto ciò di cui avevamo bisogno. Era come se… come se fossimo fatti l’uno per l'altro. So che suona dozzinale, ma è la verità. Ad un certo punto penso che io e Blaine stessimo per addormentarci... così abbiamo deciso di tornare a casa mia. Una volta raggiunta la porta, gli ho detto che mi sarebbe piaciuto se fosse rimasto a dormire. Gli ho detto... ho detto che di mattina avrebbe potuto nascondersi", arrossì, "Che avremmo trovato un modo. Blaine era più ragionevole... ha detto che non desiderava altro che dormire nel mio stesso letto...", Kurt distolse lo sguardo "ma che non poteva farlo 'fisicamente', così invece si è tolto il maglione e me l’ha dato. Io gli ho dato la mia camicia ", Kurt sorrise, "e l'ho baciato, e lui mi ha baciato di nuovo, ed è stato... così meraviglioso."

Darren sentiva che avrebbe potuto piangere per la dolcezza. Beh, anche perché... aveva sempre voluto avere questo tipo di rapporto, in modo così genuino e informale, e in cui, al tempo stesso, ogni piccolo gesto aveva un significato molto più profondo. Avrebbe potuto dire che Kurt era ancora meravigliato dal fatto che una cosa  del genere fosse successa proprio a lui, glielo leggeva negli occhi. C'era lo stesso sbrilluccichio che vedeva negli occhi di Chris ogni volta che succedeva qualcosa di nuovo e incredibile. Come quando era stato nominato dal Times una delle 100 persone più influenti, o quando aveva vinto il Golden Globe.

O semplicemente, quando si prendeva del tempo per guardare indietro a tutto ciò che gli era accaduto, e quanto la sua vita era cambiata in due anni, senza riuscire davvero a capire come fosse stato possibile. Darren amava condividere quei piccoli momenti con lui.

Chris ha sempre detto che era stato molto fortunato... ma in realtà, era il mondo che era fortunato ad avere lui.

"... Darren?"

"Mmm?"

"Perché sorridi così?"

"Cosa?", scosse la testa, "Oh, niente è... io ero... nah, non è niente, stavo solo pensando...

Darren si morse il labbro. Non poteva. Non riusciva a pronunciare il suo nome ad alta voce. L’avrebbe solo reso più reale. Gli avrebbe solo ricordato che lui era bloccato in un altro mondo, così fottutamente lontano da lui, non sapendo se sarebbe mai tornato a casa... e che, anche se non fosse stato in una realtà a un trilione di anni luce di distanza, non c'era proprio nessuna possibilità che Chris Colfer sarebbe mai stato suo.

Fuori discussione.

Soprattutto perché non avrebbe avuto il coraggio di esprimere i suoi sentimenti per lui. Beh, almeno non ancora. Sentimenti che Chris certamente non ricambiava. Siamo solo amici.

Anche perché nel momento in cui Darren avesse capito quello che voleva... ci sarebbe stato probabilmente già qualcun altro per Chris. Qualcuno migliore. Un ragazzo che sapeva chi era e che non aveva paura di mostrarlo. Un ragazzo che sarebbe potuto essere il Blaine del suo Kurt, solo, nella vita reale. Un ragazzo che si sarebbe svegliato accanto a lui ogni mattina. Un ragazzo che gli avrebbe detto ogni giorno quanto fosse bello e quanto lo amasse. E Chris gli avrebbe detto le stesse cose.

E Darren voleva davvero, davvero essere quel ragazzo.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Darren fissò con insistenza il proprio riflesso sullo specchio. Sapeva di star sognando, non c'era alcuna possibilità che il cielo fosse di quella sfumatura di viola da qualsiasi parte - o nel caso lo fosse stato, doveva scoprire dove accadeva e trasferirsi lì per il resto della propria vita.

Sembrava stanco. Chris diceva sempre che non era corretto, perché i cerchi scuri attorno agli occhi di fatto gli stavano bene.

Ogni volta che Chris faceva quell'appunto, Darren aveva voglia di dire che anche Chris appariva bello quando era stanco. Adorabile, per esser più corretti. Avresti soltanto voluto circondarlo con le braccia e non lasciarlo andare mai più. Perché per quanto Chris Colfer potesse essere forte, la mancanza di sonno lo rendeva un orsacchiotto gigante.

Darren sbatté ripetutamente le palpebre. Era il tipo da credere che i sogni avessero un significato. Però non riusciva a capire che significato potesse avere questo in particolare. Inclinò la testa di lato e il suo riflesso fece lo stesso, con solo un millisecondo di ritardo.

E fu a quel punto che lo notò. Il suo riflesso sembrava più giovane.

La cosa si faceva sempre più curiosa.

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Blaine quando si svegliava al mattino non ricordava mai i sogni fatti. Ad eccezione di quelli estremamente vividi, ma in quel caso allora si trovava a credere che fossero davvero accaduti, del tipo, nella realtà - il che spesso portava a grandi, enormi, incomprensioni. E ciò, per qualche strana ragione, divertiva Kurt enormemente.

Questo sogno era uno di quelli vividi. Ma non realistico. Soltanto... curiosamente vivido.

Di solito, quando ti guardi in uno specchio in un sogno, o diventa una finestra, oppure ti ritrovi a guardare qualsiasi cosa tranne che te stesso.

Questa volta, invece, era l'esatto contrario. Poteva vedere soltanto se stesso.

Tuttavia, appariva diverso.

Più grande.

Beh, a dirla tutta sembrava esattamente... Darren.

Neanche in un sogno posso avere il mio corpo.

Sospirò e rimase istantaneamente paralizzato.

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Gli occhi di Darren si spalancarono dallo sconvolgimento. Il mio riflesso ha appena sospirato?

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"Wow", si lasciò sfuggire Blaine.

Sì, beh. Era un sogno dopo tutto. Dunque potevaaccadere qualche cosa di inquietante, alla Bloody Mary...

Non avrebbe dovuto parlare di Supernatural con Chris prima di andare a dormire. Perché probabilmente stava avendo un   incubo…...

"Salve?"

Blaine inclinò la testa in confusione. Il suo riflesso si era appena rivolto a lui.

"Ok, allora palesemente..."

"... questo non è uno specchio."

"Dannazione, odio questi sogni strani."

"Sì, dillo a me..."

A quel punto si guardarono nuovamente negli occhi e le loro bocche si spalancarono in contemporanea quando una lampadina si accese nelle loro menti.

"Blaine!, chiese Darren, nello stesso istante in cui l'altro ragazzo sospirava "Darren?"

Blaine sbatté ripetutamente le palpebre.

"Bene. Questo è decisamente inaspettato."

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Darren inarcò un sopracciglio.

"Inaspettato non rende neanche lontanamente l'idea. Davvero, quest'incantesimo... prima mi sono scambiato il corpo con il personaggio che interpreto, adesso mi trovo nel sogno più strano che io abbia mai fatto! Amico, è del tipo... davvero, chiunque abbia creato tutto ciò è un grande STRONZO."

"Aspetta – stiamo... stiamo davvero comunicando, o ti sto sognando?"

"... intendi dire che io sto sognando te?"

I due ragazzi sospirarono nello stesso istante.

"Tutto ciò è un gran casino."

"Decisamente..."

"Ho un'idea, perché non proviamo semplicemente… tipo... ok, dimmi qualcosa che non so, e che potrò controllare appena mi sarò svegliato, e io faccio lo stesso. Così non corriamo il rischio che tutto ciò sia una mascherata mentre pensavamo che stesse davvero accadendo."

Darren ridacchiò per la scelta di parole di Blaine. Chi dice mascherata? A parte chi frequenta la scuola privata?

"Per esempio - nel mio zaino, c'è una copia autografata de Il Prigioniero di Azkaban. Se guardi a pagina 394, troverai un disegno di un lupo mannaro che Kurt ha fatto un po' di tempo fa. Gli manca una zampa."

Darren inarcò un sopracciglio, stupito, chiedendosi se Blaine conoscesse A Very Potter Musical.

"Ok, allora lo cercherò domani mattina. Ehm... Tu stai nel mio appartamento?"

"Sì."

"Ottimo - nella mia stanza c'è una scrivania enorme. Se guardi sotto, sulla sinistra, c'è una piccola cassettiera. Dentro, ci sono un sacco di cassette vecchie - di me e mio fratello che cantiamo canzoni della Disney, le abbiamo registrate da bambini. Puoi cercarle ed ascoltarle se ti va. Però per piacere - non permettere a Chris di avvicinarsi in alcun modo a quella cassettiera.

Blaine si lasciò andare in un sorriso consapevole.

"Oh sono sicuro che le adorerebbe. Una ragione in più per lui di fangirlare su di te."

"... che intendi dire?"

"E' tipo, il tuo fan numero uno... Noi... beh... all'ospedale, abbiamo deciso -"

".. Chris è venuto a trovarmi? Cioè, in teoria a trovare te, ma, sai, me?"

"E' stato lì per tutto il tempo, credo che fosse lì anche prima che io mi svegliassi. E' una gran fortuna che lui ami il genere fantascientifico, altrimenti dubito che mi avrebbe creduto. Beh, inizialmente i medici pensavano che io fossi... cioè, pensavano che tu avessi sbattuto la testa e avessi avuto un qualche danno al cervello che ti facesse pensare di essere me.. Quando, in verità, ero davvero io. O, per esser più corretti, tu non eri te stesso."

I pensieri di Darren si focalizzarono su "è stato lì per tutto il tempo”, e sorrise involontariamente.

"Sì, anche Kurt, incredibilmente, ci ha creduto subito. Ha detto di aver notato che qualcosa non era al proprio posto.

"Come si sente? E' tutto ok? Chris mi ha detto quello che sta per succedere... aspetta, è già - esattamente in che momento siete adesso?"

"La notte subito dopo l'incidente. E Kurt sta bene. Lui... gli manchi molto e ho l'impressione che tutto quello che è successo lo stia scombussolando più di quando dia a vedere."

Blaine abbassò lo sguardo, sofferente. Darren sentì lo strano bisogno di abbracciarlo... o fare qualcosa... il che era assurdo perché avrebbe significato... offrire conforto... a se stesso... più o meno.

Dunque preferì optare per una mano sulla spalla di Blaine.

"... anche Chris sta bene? Come hanno reagito i miei genitori?"

"Chris sta bene, ha tutto sotto controllo. Non so come ne sia in grado - mantiene la calma quando tutto attorno a lui è semplicemente... caos."

"Sì, è sorprendente, soprattutto considerata l'abnorme quantità di caffeina che scorre nelle sue vene - però mantiene sempre la calma"

Blaine sorrise.

"I tuoi genitori stanno bene - però non sanno che sono nel tuo corpo, stiamo fingendo che ogni cosa sia al proprio posto. E ho delle buone notizie. Io e Chris abbiamo passato la sera curiosando in giro-"

"Siete stati sul set?"

"No, stanno aspettando che i- voglio dire, tu ti riprenda. Stanno girando tutte le scene in cui non c'è bisogno della tua presenza. Chris ha già girato le sue, dunque per ora sta a casa tua con me, in attesa che le cose tornino alla normalità."

Darren avvertì una strana ondata di gelosia. Chris sarebbe stato nel suo appartamento per un po'... e lui non era neanche lì.

Chris avrebbe fatto la doccia nel suo bagno.

Chris avrebbe dormito sul suo letto più volte di seguito. Forse quando tornerò il cuscino avrà lo stesso incredibile profumo del suo shampoo...

"Darren? Sveglia? Stai... sognando ad occhi aperti in un sogno..."

"S-scusa, stavo soltanto, è, ehm... cosa avete scoperto tu e Chris?"

"Guardi Supernatural?"

"... Ho visto le prime stagioni, dopo ho ottenuto la parte ed ero impegnato..."

Darren rise quando Blaine roteò gli occhi in un modo tipicamente da Kurt, prima di cominciare a spiegare la trama dell'episodio 'Attori per forza'. Darren ad un certo punto quasi perse il filo perché Blaine si era entusiasmato nel parlare di un attore di nome Misha Collins e non la smetteva di saltellare su e giù.

"... allora Chris ha proposto di chiamare Cory-"

"L'avete detto a Cory?"

"No, no, dammi un attimo-"

"Perché dirlo a Cory... fondamentalmente significa dirlo a chiunque. Il ragazzo semplicemente non è in grado di tenere un segreto..."

"Sì, è la stessa cosa che ha detto Chris."

A quel punto, il cielo era quasi rosa e il terreno si stava lentamente trasformando da normale erba a un tappeto color arcobaleno di fiori colorati. Darren si sedette. Il problema con i sogni che non erano sogni (o qualcos'altro ugualmente inquietante) era continuare ad avvertire i bisogni fisiologici come se fossero reali, e Darren era piuttosto sicuro che avessero trascorso circa un'ora prima di compiere qualsiasi azione e le gambe di Darren erano indolenzite, quasi avesse corso per miglia e miglia. Blaine si sedette dietro di lui, anche se, notò Darren, in modo molto più aggraziato, solo dopo aver controllato che l'erba non fosse bagnata e che tutto fosse a posto.

Sempre un gentiluomo, Blainey, non è vero? Anche in sogno...

 




Blaine non sapeva se fosse, o meno, il caso di dire a Darren che era a conoscenza dei suoi sentimenti per Chris. Perché era più che sicuro che sarebbe stato imbarazzante se l'avesse fatto, considerando il suo straordinario tatto nel dire le cose. Ma in ogni caso in quell'esatto momento c'erano cose più importanti di cui discutere, per esempio cioè che lui e Chris erano riusciti a capire (fondamentalmente da sé, cosa di cui andava abbastanza fiero).

 

"Pensi che ci sia un modo per fare apparire le cose in questo posto?", chiese Darren.

 

"Cosa intendi?"

 

"Tipo come nel film Inception. Per esempio, una piscina, o uno stadio di Quidditch. Siamo nel mezzo di uno sterminato campo dei colori dell'arcobaleno, e il cielo è rosa. Io ho indosso la mia maglietta preferita, che mia madre ha gettato via - prima che io mi trasferissi - perché credeva fossi troppo grande per amare ancora i Power Rangers."

 

"E io sto indossando una maglia della squadra del McKinley... il che non ha alcun senso."

 

"... possibile che sia il tuo più grande desiderio?"

 

Blaine arrossì e abbassò lo sguardo.

 

"Ehi, non c'è alcuna ragione per essere imbarazzati... vuoi soltanto che tu e il tuo fidanzato andiate insieme-"

 

COSA?

 

"-a scuola. E' perfettamente comprensibile!"

 


 

A Darren non era passato inosservato il colorito ancora più rosso della faccia di Blaine, quando gli aveva sentito dire "fidanzato", poi tornato normale dopo la parola "scuola".

 

Perché ha - oh. Oh. Oh, Blaine, i tuoi ormoni impazziti da adolescente, ragazzino che non sei altro!

 

"... Ne deduco che non pensassi alla scuola... o sbaglio?"

 

"Questa maglia è di Kurt. E anche questi jeans."

 

"Ti sei infilato nei pantaloni di Kurt nel vero senso del termine", ridacchiò Darren.

 

Blaine si morse il labbro e si coprì il viso con le mani.

 

"Dai, su, non essere così timido, sono soltanto io!"

 

Blaine sollevò lo sguardo, e sorrise quando riconobbe la fantasia dei pantaloni che Darren stava indossando.

 

"Beh, sembra proprio ch tu sia nella stessa situazione. Ti sei infilato nei pantaloni di Chris."

 

Darren si guardò.

 

"Merda - com'è possibile anche solo che mi entrino?"

 

"Esatto, stesso problema anche per me."

 

Si scambiarono uno sguardo dubbioso.

 

"Beh, dopo tutto è un sogno."

 

"Questo è vero. Allora, un secondo - questo significa che tu e Kurt non avete fatto nulla dopo il ballo scolastico?"

 

La faccia di Blaine si colorò nuovamente di rosso.

 

"Non... esattamente..."

 

"... forza, dimmelo!"

 

"Perché ti interessa?"

 

"Perché ho costruito io il tuo personaggio, Blaine. E potrei convincere gli sceneggiatori a farti fare gesti orribili, se non me lo dici. Ed inoltre perché... beh, Chris ha detto che, considerando l'instabilità emotiva che avvertivate quella notte, non avreste fatto nulla di diverso dal baciarvi e che probabilmente non avreste nemmeno passato la notte insieme. Io invece ho ribattuto dicendo che, beh, proprio il vostro stato emozionale era la prova più grande a sostegno del fatto che... avreste raggiunto un'altra base. Dunque più o meno abbiamo scommesso."

 

Blaine ridacchiò.

 

"Quella notte sono stato a casa di Kurt. Con l'autorizzazione di Burt, visto quello che era successo. Non ti darò alcun dettaglio - ma hai vinto la scommessa. Beh, quasi."

 

Quasi? Darren inarcò un sopracciglio.

 

"Che intendi?"

 

"Tecnicamente parlando, io e Kurt siamo ancora vergini. Però, beh, si trattava comunque di due fidanzati insieme nello stesso letto dopo il ballo. Dunque, puoi capire."

 

Darren rispose con un ghigno. Seghe e petting significano che ho vinto io!

 

Si sforzò di allontanare in fretta il pensiero perché per qualche ignota ragione, ogni volta che immaginava Kurt e Blaine insieme... beh, finivano sempre con l'essere lui e Chris. E il suo corpo reagiva.

 

"Adesso, dimmi - come facciamo a tornare ognuno nel proprio mondo?"

 

"Ok, per prima cosa - questo sogno è una novità. Oggi hai dormito, nel corso della giornata?"

 

"Sì, credo di essermi addormentato un paio di volte in ospedale... aspetta, perché non ci siamo incontrati in quel momento?"

 

"Penso che non stessimo dormendo nello stesso istante. Questa è una buona notizia. Significa che avevamo ragione - le cose accadono quando facciamo la stessa cosa contemporaneamente. Okay, l'ora in cui è avvenuto l'incidente fa pensare che ci sia una differenza di otto ore. Da te è successo alle 8 di mattina, mentre da me erano le quattro del pomeriggio."

Darren annuì.

 

"Ma... se ci scambiamo di posto ogni volta che facciamo qualcosa in contemporanea - non è possibile che domani mattina, ci sveglieremo di nuovo ognuno nel proprio corpo?"

 

"Chris dice che è più che sicuro che abbiamo fatto le stesse cose in contemporanea qualche volta in passato - come bere del caffè o qualsiasi altra cosa - ma non ci siamo mai scambiati di posto. Credo funzioni soltanto quando accadono degli episodi particolarmente insoliti. O forse quando ci troviamo in una situazione in cui stiamo rischiando la vita. Come per esempio un incidente in auto... o il bungee jumping."

 

"Dunque in sostanza... dobbiamo trovarci nuovamente coinvolti in un incidente d'auto?"

 

"... qualcosa di simile, sì. Ma Chris ha detto che è troppo pericoloso e non vuole correre un rischio così altro. Perché... beh, se qualcuno di noi dovesse morire... l'altro... finirebbe soltanto col rimanere per sempre nel mondo sbagliato?"

 

Darren abbassò lo sguardo, ma non risposte. In effetti, si trovavano in una posizione rischiosa.

 

"Dobbiamo decidere qualcosa in fretta. Non ci vorrà molto perché io mi svegli se c'è una differenza di 8 ore tra il tuo mondo e il mio", fece notare Darren.

 

Blaine annuì e chiuse gli occhi mentre Darren cominciava a cogliere fiori, perso nei propri pensieri.

 


 

Blaine non era un appassionato degli sport estremi. Lo terrorizzavano.

 

"Saltare da un ponte, dentro l'acqua?", propose Darren.


"Troppo pericoloso."

 

"Non ci ucciderebbe!"

 

"E' quasi certo di sì, invece."

 

"Allora... saltare da un aereo? Con un paracadute, ovviamente."

 

"Naaaaaah, non lo farò mai!"

 

"Vuoi tornare da Kurt o no?"

 

E quella frase fece il suo effetto. Ovviamente. Blaine si sarebbe steso davanti un treno per Kurt, avrebbe fatto tutto quello che Bruno Mars fingeva di fare, e anche di più.

 

"Sì che lo voglio."

 

"Allora dovremmo-"

 

"Darren? Blaine?"

 

I due ragazzi si voltarono di scatto appena udirono la voce che entrambi adoravano. Kurt stava avanzando verso di loro. O era Chris?

 

Non c'era modo di esserne certi. Chiunque fosse aveva i capelli scompigliati - ma in modo curato -, aveva indosso dei jeans aderenti e... beh. Una vecchia camicia, con i bottoni aperti, che mostrava una maglia bianca, quasi trasparente.

 

"C'è qualcosa che non va?"

 

Kurt - o Chris - si era fermato poco distante da loro, aveva una mano sul fianco, mentre faceva scorrere l'altra tra i propri capelli.

 

"Kurt?", chiamò Blaine, nello stesso istante in cui Darren aveva detto, "Chris, sei tu?"

 

Il ragazzo si limitò a sorridere ed annuire. Non c'era alcun indizio che facesse capire chi fosse. Blaine e Darren si sollevarono da terra, per avvicinarsi a lui.

 

"Chi... chi è che ti sta sognando?", chiese Darren.

 

"Entrambi", rispose lui.

 

"Ma... chi sei?"

 

"Sono Kurt. E sono Chris."

 

Blaine rivolse a Darren uno sguardo preoccupato.

 

"Ciò... questo non è possibile!"

 

"E' un sogno, Blaine, tutto è possibile", disse Kurt-e-Chis, accarezzando la guancia di Blaine, "appartengo al subconscio di entrambi. State condividendo un sogno, e siete ognuno nel mondo dell'altro. Il vostro modo di vedermi è un misto delle fantasie di entrambi."

 

Blaine aggrottò la fronte, cercando di afferrate la mano di Kurt/Chris, ma l'altro si stava già avvicinando a Darren.

 

"Ti ricordi di questa camicia, Darren?"

 

"E'... è mia..."

 

"Esattamente. L'ho presa in prestito dopo quella guerra con le pistole ad acqua che abbiamo fatto sul set. Non te l'ho mai restituita.

 

Blaine la guardò più da vicino.

 

"Anche io ho la stessa camicia!"

 

Darren spostò lo sguardo verso di lui, poi di nuovo su Chris-Kurt.

 

"Indossi... capi che potrebbero avere sia Chris che Kurt?"

 

"Mmmh-mmh. E non solo, anche abiti che sia tu che Blaine apprezzate in modo particolare. Sono state le vostre menti a crearmi... il che significa che so cosa c'è lì dentro."

 

Kurt/Chris prese la mano di Darren e se la mise su un fianco, Blaine quasi protestò, prima di rendersi conto che - per Darren, quel ragazzo era Chris, non Kurt.

 

"Va tutto bene, " bisbigliò Chris-Kurt quando Darren fece il gesto di allontanarsi, "E' soltanto un sogno, Darren. L'hai già fatto altre volte..."

 

Blaine trattenne un sospiro quando Kurt - no, era Chris in quel momento - si sporse verso Darren, posando con delicatezza le proprie labbra su quelle del ragazzo. In un primo momento Darren rimase immobile, ma quasi subito rispose al bacio, lasciandosi sfuggire un gemito lieve, disperato, prima di allontanarsi.

 

"Ooops. Sembra proprio che tu ti stia svegliando, Darren. Mi raccomando, fai attenzione - il ragazzo nel tuo letto non ti appartiene."

 

Blaine spalancò gli occhi non appena si accorse che il corpo di Darren stava diventando translucido. Il che significava che anche a lui rimanevano soltanto pochi secondi.

 

"Darren! Ascoltami. Domani, dopo il funerale, controlla la copia di Kurt di "Romeo e Giulietta"!"

 

"Cosa? Perché?"

 

"Capirai!"

 

E con quell'ultima frase Darren sparì. Kurt/Chris si voltò verso di lui e gli andrò in contro, mentre il suo corpo cambiava, lasciando andare del tutto la parte di Chris. Sembrava più giovane, la carnagione ancora più chiara. La pelle riluceva.

 

"Mi manchi, Blaine."

 

Kurt fece un ultimo passo e fece combaciare le loro labbra, ma prima che Blaine avesse l'opportunità di avvertire il contatto una forza invisibile lo trascinò indietro.

 

"Blaine! Blaine, svegliati, va tutto bene! E' soltanto un sogno!"

 

Intorno a lui c'era solo l'oscurità, ma poteva avvertire il tocco delicato di una mano poggiata sulla sua spalla, intenta a scuoterlo. Aprì lentamente gli occhi.

 

"Dio, Blaine, mi hai spaventato a morte-"

 

"Kurt?"

 

L'altro ragazzo sospirò, sorridendo in modo triste.

 

"No... Sono sempre Chris..."

 

Blaine si guardò intorno. Fuori dalla finestra era ancora buio. Si sedette e si girò verso il comodino. Era quasi l'1:30.

 

"Blaine, cosa... cos'hai sognato? Continuavi a sussurrare frasi senza senso mentre ti dimenavi e..."

 

"Ho parlato con Darren."

 

"Cioè, l'hai sognato?"

 

"No, no, io... ho davvero parlato con lui."

 

"Sei... sei sicuro?"

 

"Sì, io - aspetta, c'è solo un modo per scoprirlo."

 

Blaine si alzò dal letto e si diresse verso la scrivania, per poi inginocchiarsi.

 

"Bingo!"

 

Sotto di essa, si sporse verso il piccolo cassetto e lo aprì, allungando la mano appena in tempo per afferrare tre videocassette, prima che potessero cadere sul pavimento.

 

"... cosa sono?"

 

"La prova che era davvero Darren!"

 

Tornò a letto e si sedette sul bordo, Chris si unì subito a lui,

 

"Chuck e Darren- I Colori Del Vento/Pocahontas"

 

Blaine sorrise. Quello significava che aveva una speranza di tornare da Kurt. E forse anche presto.

 

"Come facevi a sapere che fosse lì?"

 

"Me l'ha detto Darren. E io gli ho detto qualcosa che potevo sapere soltanto io. Così che entrambi potessimo controllare non appena svegli."

 

"Ottima idea!"

 

Chris prese la cassetta dalle mani di Blaine e rotolò sul letto, tendendo un braccio verso il piccolo lettore portatile sul pavimento. Blaine si mosse abbastanza in fretta da afferrargli il polso e tirarlo indietro, per riprendersi la cassetta.

 

"Ehi, no, Darren non voleva che l'ascoltassi tu!"

 

"Beh, non è qui per fermarmi."

 

"Lui no, ma io sì!"

 

Blaine ghignò e si lanciò su Chris, riuscendo quasi ad afferrare la cassetta - ma Chris era veloce ed era riuscito ad indietreggiare fino alla testata del letto quando Blaine crollò - senza alcuna grazia - sul materasso.

 

"Wow. E' stato davvero d'effetto, Anderson."

 

"Sono stato coinvolto in un incidete d'aiuto, i miei riflessi non sono più quelli di una volta."

 

"Oh, ti prego."

 

Chris gli rivolse un ghigno e si mise comodo sui cuscini, in attesa della mossa successiva di Blaine.

 

"Te ne pentirai, sappilo."

 

"Non credo proprio. Sei debole."

 

Blaine gattonò sul materasso e si sedette di fianco a Chris.

 

"Non sono debole. Forse non sono particolarmente forzuto però sono super-intelligente."

 

"Sei consapevole del fatto che l'unica cosa che devo fare è alzare il braccio, vero? Sei troppo basso per arrivarci."

 

Blaine si accigliò. Quello era un colpo basso.

 

"Okay, allora è così che funzionano le cose.  Io avevo intenzione di giocare in modo corretto, ma a quanto pare ti aspetta una dura competizione, Colfer."

 

Rivolse a Chris un sorriso a trentadue denti, godendosi l'esitazione nei suoi occhi. Rimase immobile per un po' prima di saltare su Chris, cominciando a fargli il solletico.

 

"Aaaah! No, no, ahaha, basta! Blaine - ha..."

 

Chris lasciò andare la cassetta, dovendo liberarsi le mani per tentare di spinger via Blaine - ma alla fine cambiò strategia e decise, invece, di ricambiare col solletico.

 

Ad un certo punto la battaglia di risa si trasformò in una lotta-di-cuscini-e-solletico.

 

Blaine riuscì ad inchiodare Chris col peso del proprio corpo solo dopo una decina di minuti, ed entrambi respiravano in modo affannoso.

 

"Ho vinto!"

 

"Va bene. Hai vinto. Mi toccherà fare a Darren gli occhi da cucciolo non appena torna indietro."

 

Blainne sorrise... prima di rendersi conto di quanto la situazione stesse diventando compromettente dato che ciao, siamo in biancheria intima ed in più questo magari non sarà il mio ragazzo ma è comunque il suo corpo e beh, il mio ragazzo è SEXY da morire.

 

"Ehm..." cominciò Blaine, rigirandosi sul letto, "... giusto, Dunque. Caffè?"

 

"Perfetto", bisbigliò Chris, con le guance rosse, alzandosi in fretta e indossando i pantaloni, "andrò a farlo, la macchietta del caffè di Darren è... complessa, se non sei abituato ad usarla."

 


 

"Darren? Darren, sei sveglio?"

 

La voce di Kurt raggiunse le orecchie di Darren facendosi spazio nell'annebbiamento onirico. Grugnì e aprì gli occhi, per chiuderli di nuovo subito dopo.

 

"Su sveglia, dormiglione, sono quasi le 10!"

 

"Troppa luce...", biascicò, coprendosi il volto con  le braccia, "...non dovrebbe esserci mai il sole in Ohio..."


Kurt ridacchiò.

 

"Beh, la colazione è pronta, se hai voglia di unirti a noi,.."

 

"Noi?"

 

"Io e Finn. Carole e mio padre sono a lavoro."

 

"...non c'è scuola oggi?"

 

"E' sabato, Darren."

 

"...ah vero."

 

"O Dio mio, sei peggio di Blaine! Forza, alzati!"

 

Darren spostò le braccia e si guardò intorno. Kurt si era tolto il pigiama e in quel momento indossava dei jeans neri e una maglietta grigia piuttosto semplice. Chiaramente non aveva ancora sistemato i capelli, che dunque erano ancora bagnati dopo la boccia, e lo sguardo sono del tutto sveglio sul suo viso ricordò a Darren del viso di Chris quando arrivava sul set al mattino. Sorrise e si alzò.

 

"Potresti voler indossare un paio di pantaloni."

 

Darren si guardò in basso, terrorizzato al pensiero della possibile reazione che il suo corpo stesse mostrando dopo l'ultima scena del suo sogno. Fortunatamente non c'era nulla in vista e Darren tirò un sospiro di sollievo.

 

"Non ce n'è alcun bisogno!"

 

"Non scenderai di sotto con i boxer. C'è Finn. Non c'è alcuna necessità di causargli un attacco di cuore."

 

"Perché, credi che ne trarrebbe delle conclusioni o qualcosa di simile?"

 

"Oh, puoi scommetterci. E a giudicar da come stavi gemendo mentre sognavi, potrebbe anche averti sentito e chiederci -"

 

"Ragazzi! Ragazzi, o mio Dio...", Finn corse nella stanza, con gli occhi spalancati e un'espressione sconvolta dipinta sul viso, "è... è la mamma di Sam... è... è morta..."

 

"O mio Dio!"

 

Kurt si portò la mano alla bocca, prima di sbarrare gli occhi. Darren si avvicinò a lui e gli mise un braccio attorno alle spalle, posandogli un bacio delicato sulla tempio.

"E'... Mi ha chiamato Mercedes, ha detto... ha detto che è morta nel sonno..."

 

Kurt si girò e seppellì la testa nel petto di Darren, singhiozzando in modo incontrollato.

 

"Io - andrò in ospedale. Per vedere Sam, magari ha bisogno che qualcuno tenga d'occhio i suoi fratellini mentre lui e il padre... si occupano di tutto il resto..."

 

Darren sollevò lo sguardo.

 

"Noi ti raggiungiamo dopo."

 

Finn annuì e gli diede le spalle, mentre le lacrime cominciavano a rigargli le guance. Si fermò sul gradino davanti la porta.

 

"Blaine?"

 

Darren ci mise un po' prima di rispondere.


"Sì?"

 

"Prenditi cura di Kurt."

 

"Ovviamente."

 

 E dopo se ne andò, e loro erano da soli, gli unici suoni che si udivano erano  il rumore dei passi di Finn mentre scendeva le scale, e i singhiozzi smorzati di Kurt. Darren fece scorrere lentamente la mano tra i suoi capelli.

 

"Sapevi che sarebbe successo."

 

Non era una domanda. Darren deglutì, a disagio.

 

"S-sì."

 

Kurt si allontanò da lui, con gli occhi rossi. Annuì e spostò lo sguardo.

 

"Kurt, non potevo - non potevo dire nulla, sarebbe stato troppo rischioso, non potevo correre il rischio di infrangere l'-"

 

"Chi se ne frega? Avresti potuto salvarla!"

 

"No, no, le cose non sarebbero cambiate in alcun modo - non puoi impedire che accada qualcosa del genere!"

 

Kurt scosse la testa, con disapprovazione, e si sedette sul letto.

 

"Esci."

 

"Kurt-"

 

"Vattene!"

 

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