Tattiche di niwad (/viewuser.php?uid=17592)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Esodo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 - viaggio - ***
Capitolo 1 *** Esodo ***
Tattiche, cap1
Bene, prima FF su Naruto. I primi capitoli sono già pronti, e
sono a parere unanime una schifezza (si salva il secondo per una scena,
aleluia -.-) Lo scopo era, come avrete notato dal titolo, esaltare le
capacità strategiche e tattiche di Shikamaru. ho fallito
pienamente nell'intento ma sono ancora in tempo per rimediare. Il
futuro della Fanfiction spetta a voi, indi per cui i commenti sono
più che mai graditi (se non li fate vi amm..ehm, sarò
molto dispiaciuto).
-Prologo- Capitolo 3a-
Shikamaru studiò la
situazione: assomigliava molto ad una scacchiera di shogi a condizione
avanzata. Anche se la potenza dei pezzi di cui disponeva lui era
decisamente bassa, mentre il suo avversario disponeva di pezzi
decisamente validi. D’altro canto, loro avevano probabilmente
più possibilità di organizzarsi rispetto agli avversari,
in quanto disponevano della possibilità di comunicare fra loro;
mentre l’organizzazione dei traditori, dopo le prime
disposizioni, era stata lasciata all’iniziativa personale.
La scelta di lasciare proprio a lui
il comando dell’operazione aveva stranito lo stesso Shikamaru,
ma, se era stato deciso così, tanto valeva accettare e tentare
di terminare l’operazione col minor numero possibile di danni.
Certo era seccante, ma organizzando bene le squadre non era
un’impresa impossibile, tanto più che probabilmente tutti
loro tenevano alla propria pellaccia più di quanto non ci
tenesse lui stesso.
Passò ancora una volta in
rassegna i vari componenti e le loro caratteristiche: gli era stato
concesso il comando di quattro squadre, compresa la sua, col supporto
di Kankuro e Temari.
Ripensò al putiferio che si
era creato quando aveva deciso di stravolgere completamente
l’organizzazione dei gruppi: ora la cosa tornava decisamente a
loro vantaggio.
-Capitolo 1-
Aveva aspettato pazientemente fino
a quando Naruto e Sakura non erano arrivati sul tetto terrazzato,
scelto come luogo per spiegare i dettagli della missione. Si erano
presentati tutti in orario, eccezion fatta per i sottoposti di Kakashi,
e come aveva previsto la causa era stato proprio un suo ritardo.
Una volta che ebbero preso tutti
posizione intorno ad una mappa, su cui erano stati scrupolosamente
collocati dei pezzi di una scacchiera di shogi, Shikamaru aveva
iniziato a dare le prime disposizioni:
-Come vi è stato
precedentemente spiegato, questa è una missione di ricerca ed
eliminazione, dove abbiamo come prerogativa l’obiettivo di
ricerca; quindi, le parole d’ordine saranno controllo del territorio e rapidità.
Inutile dirvi che non abbiamo la licenza di cambiare obiettivo se non
in casi estremi, ed è inutile dirvi che sicuramente qualcuno si
parerà davanti alla vostra strada.
Sakura lo aveva interrotto: -Questo significa che dovremo procedere dritti per la nostra strada eliminando chiunque ci intralci?
-Esattamente – si era
limitato a rispondere Shikamaru, per poi continuare:
-L’organizzazione delle squadre non seguirà i gruppi
canonici: per la missione che ci è stata affidata è stato
deciso che si adatteranno i gruppi agli obiettivi necessari.
Quindi lo aveva interrotto Naruto: -E chi è che avrebbe deciso così?
-Io, con l’approvazione
dell’Hokage.- aveva risposto pazientemente ma con un accenno
d’astio Shikamaru, per poi riprendere il suo discorso. Cominciava
a non sopportare già più quella missione: - I gruppi
saranno suddivisi per poter controllare il territorio il meglio
possibile, in maniera tale che, se si rivelasse necessario, una squadra
potrà andare in soccorso alle altre. Tra l’altro,
dimenticavo: quelle sul tavolo laggiù sono delle
ricetrasmittenti. Ce ne sono una per ognuno di voi e serviranno per
comunicare alle altre squadre tutti i dati che riterrete opportuno
comunicare. Credo che sappiate usarli tutti, quindi continuerei…
A quel punto era stato interrotto
nuovamente da Naruto: - Uffa, quegli attrezzi sono di una
scomodità assurda, e in più tendono a rompersi come kage
bunshin..
-Lo so, Naruto, ed è per
questo che ce n’è uno per ognuno di noi, ma ora lasciami
finire di spiegare senza interruzioni e poni le tue obiezioni solo una
volta che avrò finito. – Aveva sempre meno voglia di
partire per quella missione. – Ora, il dispiegamento delle forze
seguirà una forma a rombo, con una distanza di cinquecento metri
tra la squadra di punta e di coda, e altrettanti tra le squadre
laterali, ma, probabilmente, al primo scontro
della squadra di punta cambieremo lo schieramento con uno
più compatto. Ciò ci permetterà di controllare
completamente
l’area in cui avanzeremo, e, nel contempo, di attaccare
sfruttando una sorta di cuneo. – Lì si era preso un attimo
per riprendere fiato: - Detto ciò, passiamo alle squadre: la
squadra di punta prevederà Kiba e Akamaru come battitori,
accompagnati da Naruto che farà da ariete da sfondamento e Shino
che organizzerà la squadra e le comunicazioni. Quella che
terrà l’ala sinistra sarà composta da Neji, con la
priorità sul comando della stessa e il controllo dell’area
mediante il byakugan, Ino, con lo scopo di ridurre mediante lo
Shinranshin No Jutsu il potenziale d’attacco dei nemici, Kankuro,
che mediante Kuroari e Karasu potrà immobilizzare gli avversari
permettendo ad Ino di sfruttare più agevolmente le proprie
tecniche, e Choji, che darà supporto con la sua tecnica di
espansione e dispone di più esperienza di tutti
nell’affiancare Ino in combattimento. La squadra che
controllerà l’ala destra sarà invece composta da
Temari come comandante, Hinata, che sfrutterà il byakugan
insieme a Neji per controllare il territorio, e Rock Lee, che
darà un pesante supporto di Taijutsu per sostenere l’area.
Infine la squadra di coda: vi saremo io, che la guiderò e
organizzerò i comandanti degli altri gruppi, Tenten, che
supporterà la retroguardia col suo arsenale e vi omaggerà
di uno splendido spettacolo di fuochi d’artificio in caso mi sia
impossibile ordinare la ritirata, e Sakura, che offrirà supporto
in caso si rendesse necessario un taijutsu rapido e pesante, e
offrirà supporto ai gruppi che necessiteranno di un ninja medico
e non si siano ancora disimpegnati. Dovrebbe essere tutto; ci sono
domande? – aveva chiesto, dopo aver tirato un sospiro di
sollievo, come se si fosse tolto un peso enorme.
Le reazioni erano state le
più disparate: da delle soddisfatte Temari e Sakura si passava
ad un’eccitata Tenten, accompagnata da un invasato Lee; ad un
Kiba decisamente contrariato e ad un Naruto praticamente allibito; ad
un Neji, un Choji ed un Kankuro decisamente indifferenti (cosa che
aveva reputato essere un pessimo segno per l’ala sinistra); ad
una Ino ed un’Hinata leggermente confuse.
A quel punto Naruto aveva deciso
che poteva finalmente esprimere il suo parere: - Ma cos’è,
Shika, ti hanno aperto la testa? Io dovrei stare agli ordini del
lupetto e dell’uomo-insetto?! Che poi, cos’è questa
storia che abbiamo tutti le ricetrasmittenti e comunica uno solo? E poi
perché non posso restare in squadra con Sakura-chan?!
Shikamaru l’aveva interrotto
pressoché subito: - Naruto, avrai bisogno di una buona guida per
trovare l’obiettivo e Kiba è sicuramente il più
indicato a questo scopo; inoltre, per sedare le vostre liti e imporvi
di seguire gli obiettivi, servirà la freddezza di Shino. E
fintantoché le ricetrasmittenti non riporteranno danni, è
preferibile che sia uno solo a comunicare con il resto del gruppo.
Quanto al perché non puoi restare in squadra con Sakura-san mi
sembra di averlo già spiegato più che chiaramente: la
missione non permette la cosa.
Naruto stava per rispondere, ma
Sakura lo fermò: - Va bene così, Naruto: se ciò ci
porterà a terminare la missione tanto vale lavorare
separatamente.
Seguì un’obiezione
quasi intelligente da parte di Neji: - Come mai è necessario
mantenere uno
schieramento del genere? Mi pare piuttosto inutile.
Shikamaru ovviamente si era
preparato la risposta da tempo: aveva faticato non poco per convincere
l’Hokage a concedergli quell’esperimento, e aveva dovuto
spiegare tutti i punti forti per far avvallare la sua proposta e
sperimentarla sul campo, quindi rispose con una certa
facilità : - Beh, tutti voi siete a
conoscenza dei vantaggi di squadre piccole per quanto riguarda gli
spostamenti: tale formazione ci permetterà di evitare di dare
troppo nell’occhio se non una volta che saremo passati oltre
eventuali avversari, mantenendo comunque la possibilità di
comunicare mediante quelle – e indicò le ricetrasmittenti
ancora sul tavolo – e quindi far intervenire in tempo le squadre
laterali in caso di necessità. Il resto lo sapete: gli scontri,
lo
schieramento che si chiude, l’infiltrazione, il recupero
dell’obiettivo, il ritorno eccetera eccetera. La solita
seccatura. – sospirò – Ci sono domande? –
Silenzio: il tono con cui aveva risposto al quesito posto suggeriva di
evitare ulteriori domande. – Bene – disse quindi il Chuunin – Possiamo andare.
Capitolo corto e pessimo, vi ringrazio per la pazienza e spero che
disponiate di appositi recipienti per il vomito. L'uscita è in
fondo a destra e siete pregati di non farvi prendere dal panico.
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Capitolo 2 *** capitolo 2 - viaggio - ***
Tattiche, cap2
Secondo
capitolo pubblicato. I personaggi potrebbero risultare un po' OOC qui,
ma ci sono parti in cui mi sono fatto prendere la mano e altre meno
ispirate. Datemi voi un parere.
Sihaya10: L'obiettivo è quello, ma per il momento sembra
che la descrizione dei combattimenti non sia il mio forte. Farò
del mio meglio per renderli accettabili. Le osservazioni erano un
disclaimer ironico, dubito che si ripeterà. Per quanto riguarda
il mio pessimismo verso le mie FF, beh, non sono soddisfatto di come
scrivo e ho pubblicato anche per ricevere suggerimenti per migliorare.
Ciò non toglie che il mio obiettivo sia anche rendere la
fanfiction al meglio.
Shauzia: Grazie, eccoti accontentata ^^
Credo di essermi dilungato abbastanza nelle descrizioni, indi per cui buona lettura
-Capitolo2-
La discussione era terminata
così, e durante il viaggio le comunicazioni si erano sprecate,
soprattutto a causa delle liti tra Naruto e Kiba e dei tentativi dei
loro compagni per cercare di sedarle: giungevano vari “ehi,
è impossibile seguire una pista con ‘sta puzza di volpe
accanto! Mi vien voglia di aprire una battuta di caccia!” seguiti
da “ehi, pulcioso, annusa questo!” e lì qualche
obiezione della serie “baka! Smettetela!” o “Naruto!
Smettila subito o vengo lì a pestarti di persona!” e
ancora qualche timido “Naruto-kun, Kiba-kun! Vi prego,
risparmiate le energie per la missione”.
Stranamente questo
approccio era quello che raggiungeva risultati migliori: per un buon
ammontare di minuti entrambi i canidi tenevano a freno i dissidi e si
comportavano da persone civili.
Comunque, il viaggio procedette
bene e per via del tempo inclemente, del tragitto percorso, delle marce
forzate e dell’ora a cui erano arrivati in prossimità del
punto d’Adunanza avevano deciso di accamparsi per recuperare
le energie perse.
Il giorno seguente si sarebbero incontrati con i Jonin ai quali
era stata assegnata la parte più pericolosa della missione e
avrebbero discusso con loro alcuni fondamentali dettagli tattici per il
compimento della missione.
Si erano fermati in quella radura
intorno alle 18:00 e lì avevano cominciato a preparare il campo.
I rifornimenti di viveri non avevano dato problemi, né quelli
d’acqua, che, anzi, ebbero modo di ingrossarsi grazie alla
presenza di una sorgente nelle vicinanze, la quale offrì anche
la possibilità di lavarsi, cosa che fu alquanto gradita dopo un
viaggio pesante come quello passato.
Inutile dire che, per quanto avesse
provato a mantenere un minimo di organizzazione per quanto riguardava
l’uso della sorgente a quello scopo, aveva dovuto faticare non
poco per mantenere l’ordine tra gli affamati lupi del branco, che
opposero non poche resistenze al tentativo suo, di Neji, Choji, Shino
e Kankuro, questo sfruttando entrambe le marionette, per dissuaderli
dallo sbirciare le compagne nel rigagnolo.
Tutto cominciò con un’osservazione di Naruto: - Chissà se Sakura-chan è tutta dello stesso colore.
Seguì la proposta di Kiba: - Beh, c’è un solo modo per esserne sicuri: tastar con mano!
Shikamaru si era già
preparato a quest’eventualità e aveva già preso
provvedimenti con gli altri membri più savi. Fece un segno a
Kankuro e questo liberò le marionette appoggiandole al terreno,
quindi, decise di tentare la via dell’eloquenza per dissuaderli
senza sprecare energie:
- Naruto - aveva cominciato – cosa pensi che ti farebbe Sakura sapendo che la vuoi spiare nuda? –
Il viso del biondo sbiancò,
gli occhi divennero due profondi pozzi di paura e si destò solo
dopo qualche momento, sussurrando: - Forse è meglio non spiare
Sakura-chan. Però Temari, Hinata, Ino… - Tenten! –
lo interruppe una voce alle sue spalle: nemmeno Lee era riuscito a
trattenersi – dobbiamo assolutamente far valere il nostro ardore
giovanile! Dobbiamo aiutare le ragazze a rivestirsi! – Non solo
si era dimostrato decisamente incapace di contenersi, ma aveva fatto
l’unica proposta che né Kiba né Naruto avrebbero
mai accettato.
A quel punto Shikamaru scosse la
testa, decisamente frustrato, e i tre si lanciarono verso il
fiumiciattolo come lupi affamati. Lee venne bloccato da due marionette,
sapeva bene che non poteva danneggiarle oltre misura prima ancora
dell’inizio della missione: nonostante tutto lui era pur sempre
un ninja serio. La stessa fortuna non capitò con Naruto e Kiba,
che si scontarono contro Shikamaru e Neji. Il primo partì con
una serie di kage-bunshin che vennero sì bloccati dalla tecnica
del clan Nara, ma permisero al ninja di sorpassare facilmente
l’avversario, e correre liberamente verso il paradiso di carne,
pugni, calci e morsi che l’attendeva. Fu fortunato: Shikamaru si
era preparato all'eventualità piazzando alcune trappole e Naruto
si ritrovò immobilizzato molto prima anche solo di entrare nel
campo visivo della Hyuuga, che più tardi si scoprì essere
stata incaricata di prevenire il sopraggiungere di visitatori sgraditi.
E’ incredibile come il gentil sesso impieghi tutte le proprie
capacità strategiche e di occultamento quando si tratta di
vietare ad altri di vedere le proprie bellezze.
Ad ogni modo, per quanto riguarda
Kiba, si ritrovò in men che non si dica con i tenketsu di gambe
e braccia bloccati, e Neji rifiutò di liberarlo finché le
ragazze non avessero finito. Per quanto riguarda Choji, ebbe ben poco
da fare: si limitò a bloccare Akamaru con la propria tecnica
peculiare e condividere con lui un pasto extra.
Quando ritenne che le dolci
donzelle avessero passato sufficiente tempo ammollo, Shikamaru si
diresse placidamente verso il laghetto annesso al fiumiciattolo,
palesando la propria presenza chiamando le ragazze ad alta voce;
passò accanto a Naruto e gli batté un paio di colpetti in
testa, come per dire “sta’ buono qui intanto”, e
proseguì chiamandole.
Dal laghetto gli sopraggiunse uno
squittio, poi la flebile voce di Hinata che avvertiva le compagne: -
Sta arrivando Shikamaru-kun, non sembra sia qui per spiarci come
temevate.
Seguì la voce di Temari: -
Va bene, ci siamo divertite abbastanza – poi, alzando la voce per
farsi sentire chiaramente da Shikamaru – Sta’ fermo
lì, tu, sto arrivando, intanto le altre si asciugano e si
cambiano.-
Shikamaru rimase fermo sul posto,
attendendo l’arrivo della bionda con una certa irrequietezza ad
accompagnarlo. La vide infine spuntare dagli alberi innanzi a lui,
scalza, con i capelli ancora bagnati e solo un asciugamano a coprirla.
Decisamente non sapeva che fare.
Rimase a fissarla un momento mentre
lottava con imbarazzo e desiderio. In quel momento sembrava decisamente
più matura di lui, e decisamente più rilassata in quel
vestiario disinibito. Interruppe la valanga di pensieri sessuali che
gli ormoni suggerivano al ragazzo mentre questo la osservava.
- Hai tenuto a bada gli affamati?
– Proruppe lei col solito tono freddo e deciso – Il casino
dello scontro si sentiva sin da qui.
- Mi spiace, non è facile trattenere gli impeti dei propri compagni senza riempirli di botte...
- E i propri? – Lo interruppe lei.
- I propri sono anche più seccanti, ma almeno non fanno altrettanto baccano.
La principessa del Suna
sembrò soddisfatta. Rimasero in silenzio per un po’, con
lei che accennava un sorriso e lui che guardava a terra imponendosi di
non saltarle addosso, poi lei ruppe il silenzio:
- beh, è meglio che torni al
fiume: devo controllare che le altre si siano rivestite e anch’io
devo riassumere un aspetto decente. Abbiamo una missione da portare a
termine.
Shikamaru accennò a sua
volta un sorriso, decisamente più amaro di quello di lei: -
Già, una missione…
E si voltò, tornando sui
suoi passi.
Nel tragitto trovò Naruto, ancora ingabbiato nella
sua trappola, con un sorriso ebete stampato in faccia
- Hai fatto colpo sulla gelida
sorellina del kazekage, eh? – Gli aveva chiesto non appena fu
libero. Shikamaru assaporò un attimo l’idea di usare la
Shadow neck bind sul compagno, poi passò oltre ostentando
indifferenza. Tornato al campo, ordinò a Neji di liberare i
tenketsu di Kiba, il quale si lanciò subito a rimproverare il
povero Akamaru per avergli preferito il cibo, mentre Kankuro
liberò volontariamente le marionette da Lee.
In breve gli shinobi sostituirono
le konoichi nel lago e queste si dedicarono alla protezione del campo e
alla preparazione della cena (non per maschilismo, ma avevano provato
in precedenza la cucina di Naruto, e nessuno ne era rimasto felice).
Alla fine del pasto vennero
concesse tre ore di tempo libero ai membri della missione,
provvedimento che venne molto apprezzato, per quanto fosse una tattica
standard per evitare di far sentire troppo il peso di una missione
sulle spalle degli shinobi. Shikamaru approntò una scacchiera di
shogi di dimensioni ridotte, e prima che avesse modo di finire di
posizionare i pezzi si ritrovò un’avversaria ostica.
- Perché? – Chiese Shikamaru.
- Perché… cosa? – fu la risposta.
Si grattò la nuca, cercando
di trovare da solo una risposta - Niente, lascia perdere. –
Shikamaru girò la scacchiera con una faccia che era
sicuro fosse da idiota totale. – Muovi. –
La partita iniziò, Shikamaru
muoveva con la sicurezza di chi conosce le tecniche di apertura
pressoché a memoria, Temari non era altrettanto sicura ma
dopotutto non era quello il gioco che interessava a lei.
- Allora – chiese lei nel bel mezzo della partita – cosa dirai all’Hokage di questa nostra bella sosta?
Shikamaru alzò lo sguardo da
un pezzo che squadrava da sei turni – Che potevamo benissimo
permettercela e che è servita per sollevare il morale delle
truppe, sceso terribilmente a seguito delle marce forzate, che poi sono
proprio ciò che l'hanno permessa.- Mosse un pezzo.
- Quindi riferirai anche la nostra piccola conversazione. - Temari fece la sua mossa.
- No. Non è utile ai fini della missione. - Shikamaru mangiò il pezzo sbagliato.
La bionda accavallò le gambe, poggiando le mani sulle ginocchia mentre studiava la mossa più conveniente - Significa che non mi concederai altre occasioni per chiacchierare con te? - Quindi
si stese col busto sulle gambe in un movimento che mostrava tutto e
niente e mangiò a sua volta il pezzo sulla fatidica casella.
A Shikamaru colò una goccia di sudore lungo la tempia. Lo stava
fregando. Per la seconda volta nell'arco di una giornata lo stava
fregando.
Studiò la situazione, unì le punte delle dita
tenendo il dorso della mano verso il suolo, nella tipica posa in cui si
metteva quando doveva pensare in fretta.
- Non ne ho motivo, e sarebbe uno sforzo inutile per chiunque, oltre che controproducente per la missione, non credi?
Shikamaru lasciò al suo destino il pezzo meno importante e salvò l'altro prendendo una pedina di Temari.
La bionda sospirò - Quindi cos'hai intenzione di fare? -
Spostò un pezzo con risolutezza, preparandosi all'assalto finale
Shikamaru si grattò la fronte - Beh, ora abbiamo una missione da
portare a termine... - lanciò una frecciatina
all'avversaria, per poi ricomporsi - E poi... poi avremo tutto il tempo per decidere.
Temari mostrò un'aria seccata - E cos'è che dovresti decidere? - E mosse un altro pezzo con stizza.
-Beh, per esempio... cosa decidere, e magari riguardo cosa. -
Piazzò sulla scacchiera un pezzo catturato e sospirò,
massaggiandosi la fronte "Questo scontro su due piani sta diventando
una seccatura" - non so. -
- Non sai? - Lei mosse l'ultimo pezzo che le serviva - Possiamo terminare qui: sei mosse e ho vinto. -
Shikamaru sospirò di nuovo: - ti sbagli: cinque mosse e ho vinto. Ad ogni modo, non
so. - E si alzò, andando a stendersi sul suo sacco a pelo.
Pochi attimi per rimuginare e si ritrovò a un palmo dal naso il
sorriso di Ino, la coda le scendeva su una spalla e quasi sfiorava il
viso del ragazzo.
- Problemi con la biondina, eh? - Il sorriso della ragazza si fece
più ampio mentre si sedeva accanto al compagno di squadra:
sapeva che preferiva guardare le nuvole piuttosto che lei.
- Ti sembrano cose da chiedere? E non mi pare che tu sia la persona
giusta per riferirsi a qualcuno con il soprannome "biondina". -
Shikamaru mostrò alla ragazza una faccia seccata.
Ino sospirò: evidentemente il poveretto era di pessimo umore - Lo sai perchè mi sono spostata?
- No.
- Perchè so che preferisci le nuvole a me. - Il tono era leggermente incrinato.
- Capisco. Ti ringrazio. - Shikamaru rivolse un'occhiata preoccupata all'amica, quindi tornò a guardare le nuvole.
- Sai perchè guardo sempre le nuvole? - non attese una risposta
- Perchè sono leggere, senza problemi. Da piccolo volevo
diventare una nuvola per sfuggire ai problemi intorno a me. Col tempo
scoprii che era anche il modo migliore per trovare una soluzione agli
stessi. - sospirò - E' per questo che guardo sempre le nuvole. -
Rivolse un'altra occhiata alla bionda, sembrava profondamente assorta
in
un qualche ragionamento; sorrise tra sè e sè per
quell'inaspettata reazione da parte della ragazza, ma quando questa
notò lo sguardo posato su di lei ostentò un largo sorriso
e si alzò, quindi gli dette le spalle e s'impose un tono grave.
- Sarà meglio che ti dia una mossa con la biondina: le ragazze
non sono disposte ad attendere a lungo. Soprattutto qualcuno come
Temari. -
Per la protezione del campo durante la notte affidò a Kiba il
primo turno, Neji e Hinata i due turni successivi e si
accollò l'ultimo per sè, sentendo come un obbligo per un
leader quello di svegliare i propri compagni e vegliare il loro sonno
almeno nell'ultima parte dello stesso.
La scelta di quattro componenti che vegliassero due ore ciascuno non
era una cosa insolita: veniva eseguita in genere dai gruppi canonici al
fine di permettere ad ognuno sei ore di sonno sacrificandone
così solo due alla quantità di ore necessarie per
recuperare al 100% le energie, evitando però di venir colti di
sorpresa durante il sonno. Ad ogni modo dopo anni di missioni qualunque
ninja è abituato a dormire solo sei ore, ma la prospettiva di
quelle due ore in più migliorava certamente il morale di tutti.
Shikamaru venne svegliato da Hinata, che gli si avvicinò timidamente mormorando
- Shikamaru-kun, il mio turno è finito. Se mi da il cambio tornerei a dormire. -
Quindi si alzò con gli occhi ancora chiusi: - Va bene, torna pure al tuo sacco a pelo. -
La ragazza annuì, lui non la vide, ma sentì un
debole: -Hai!- e aprendo gli occhi notò tra i primi raggi del
crepuscolo mattutino che si stava dirigendo verso il suo giaciglio tra
Kiba e Naruto. Accennò un sorriso e si portò ai limiti
del campo.
Controllò l'area tenendo il tempo in base alla lunghezza delle
ombre, ma ben presto si dovette girare di scatto con un kunai in mano.
- Ehi, calma, sono solo io. -
- Temari. - Shikamaru tirò un sospiro - Che ci fai sveglia? Manca ancora un bel po' a quando dovremo partire. -
- Non dormo molto, e 'sta storia delle otto ore di sonno mi pare una
gran cazzata. Puoi smettere di puntarmi contro quel kunai? - Temari
mostrò un'espressione altezzosa. Era come quando si erano
sfidati nell'Arena dell'esame per la selezione dei chuunin. Era una
sfida anche quella?
Shikamaru abbassò il braccio che teneva il kunai e dette le spalle alla konoichi.
- Torna a dormire. Non è necessario che tu svegli tutto il campo per le tue seccature. -
- Quindi non hai ancora deciso..-
- Ti ho già detto quello che ho deciso: la missione ha la precedenza, poi potremo pensare ai nostri problemi personali. -
Temari inarcò un sopracciglio - Hai deciso di procrastinare ad oltranza? -
- No. Voglio solo assicurarmi di non subire perdite per un mio stupido
errore.- E prima che la bionda potesse ribattere aggiuse - E' ora.
Svegliamo gli altri. -
In qualche minuto il campo fu smantellato e il gruppo si mosse per
raggiungere il punto d'adunanza, dove incontrarono i Jounin che
partecipavano alla missione, tra i quali i loro sensei.
Alla riunione tattica non fu permesso di partecipare ai chunin e genin, eccezion fatta per Shikamaru per il suo ruolo di leader.
Questi tornò un'ora dopo, le mani dietro alla nuca, lo sguardo
assorto nel contemplare le nuvole in cielo. Quando fu davanti al
gruppo, ignorando le domande specifiche dei suoi compagni esordì
dicendo:
- Dobbiamo muoverci: i sensei sfonderanno da un lato mentre noi
dall'altro. Una volta eliminate le guardie esterne e penetrati
all'interno si occuperanno di rendere relativamente sicura la zona,
mentre noi proseguiremo a perseguire il nostro obiettivo. Non
c'è altro, quindi muoviamoci.-
E senza permettere loro di ribattere balzò verso il campo di battaglia lasciandoli interdetti.
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