La vita nelle tenebre

di daphne 92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quindici anni dopo ***
Capitolo 2: *** Il ballo ***
Capitolo 3: *** 4 mesi e 21 giorni ***
Capitolo 4: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 5: *** Il rapimento di Elena ***
Capitolo 6: *** Il licantropo di Clay ***
Capitolo 7: *** Sangue ***
Capitolo 8: *** La profezia ***
Capitolo 9: *** Verità ***
Capitolo 10: *** Il lato oscuro di Damien ***
Capitolo 11: *** Disintossicarsi ***
Capitolo 12: *** La vita lontano da Devon Manor ***
Capitolo 13: *** Nature possessive ***
Capitolo 14: *** Patti ***
Capitolo 15: *** Logan Alexander Devon ***
Capitolo 16: *** L'attacco a Elena e Damien ***
Capitolo 17: *** Chi regnerà? ***
Capitolo 18: *** Devon vs Walks ***
Capitolo 19: *** La scelta di Sam ***
Capitolo 20: *** James Matthew ***
Capitolo 21: *** Il padre di James ***
Capitolo 22: *** Not a prince ***
Capitolo 23: *** Il passato di Elena e James ***
Capitolo 24: *** Illuminati ***
Capitolo 25: *** Problemi di coppia ***
Capitolo 26: *** Morte e rinascita ***
Capitolo 27: *** La nascita di Violet ***
Capitolo 28: *** Il ballo di corte ***
Capitolo 29: *** Principesse in pericolo! ***
Capitolo 30: *** 127 ***
Capitolo 31: *** La scelta degli antenati ***
Capitolo 32: *** James Matthew: il Legame ***
Capitolo 33: *** L'arrivo di Alexei ***
Capitolo 34: *** Si può essere gelosi del sole? ***



Capitolo 1
*** Quindici anni dopo ***


Devon Manor, quindici anni dopo, non più luogo di incantesimi oscuri e urla strazianti, ma casa per una famiglia allargata, una famiglia che regna sul mondo magico, i Devon.
-Principe Damien- disse una ragazza inchinandosi velocemente di fronte a Damien, ormai cresciuto e diventato un bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri con pagliuzze dorate, il fisico asciutto e muscoloso e il sorriso affascinante.
-Mindy- disse Damien facendogli l'occhiolino e passandosi una mano tra i capelli mentre la ragazza corse via arrosendo e ridendo.
-Un'altra conquista Damien?- disse sprezzante una ragazza dai lunghi capelli neri, occhi color cioccolato, la pelle leggermente ambrata e il fisico tonico grazie alla sua natura di lupa.
-Non capisco perchè t'importa tanto Lauren- disse Damien ghignando mentre con nonchalance scrollava le spalle.
-Finchè cambiavi una sconosciuta a notte andava bene Damien, ma adesso stai giocando con i cuori delle mie tre migliori amiche, non posso sopportare di vederle soffrire- disse Lauren furiosa a Damien.
-Cos'è sei gelosa perchè sei l'unica che ancora non è finita nel mio letto? Povera piccola lupacchiotta, possiamo rimediare- disse Damien avvicinandosi a Lauren con fare predatorio.
-Mi fai schifo, stammi lontano- disse Lauren arrosendo per la rabbia e per l'imbarazzo.
-Piccola Ren, dillo come se tu ci credessi- disse Damien ridendo divertito.
-Ok, hai ragione, voglio chiedertelo. Perchè mai me?- disse Lauren frustrata.
-Cos'è hai complessi d'inferiorità?- disse Damien scuotendo la testa divertito.
-No, voglio solo risposte- disse Lauren nervosa.
-Sei una lupa- disse semplicemente Damien.
-Lo sei anche tu- disse Lauren confusa inclinando la testa di lato.
-è proprio questo il problema- disse Damien enigmatico.
-Il tuo lupo reagisce al mio come il mio reagisce al tuo?- disse Lauren sorpresa.
-Non so di cosa stai parlando Ren- disse Damien prima di andarsene.
-Damien aspetta voglio parlarne!- disse Lauren inseguendolo ma Damien si smaterializzò in camera di Milena a Darkins Manor.
-Ciao bellissima- disse Damien svegliando Milena che dormiva con caldi baci sul collo.
-Ciao tesoro- disse Milena ancora assonnata alzandosi dal letto.
-Sono la fidanzata del tuo migliore amico, tutto questo è così sbagliato- disse Milena tra un bacio e un altro, risvegliandosi pian piano.
-E questo rende tutto terribilmente più eccitante- disse Damien sorridendo divertito per poi baciare con forza Milena.
-Sei unico- disse Milena scuotendo la testa.
-Sono Damien Potter, piuttosto ovvio che io sia unico- disse Damien con arroganza.
-Io sono l'unica che sa tutto vero?- disse Milena baciando Damien.
-Si l'unica, Juliet non sa, tu sei la mia scelta- disse Damien baciando Milena.
-Quindi tra me e Juliet tu scegli me?- disse Milena sorridendo felice.
-Ogni singolo giorno- disse Damien baciandola con passione.
-Dobbiamo dire la verità a Percy e Juliet allora- disse Milena decisa separandosi leggermente da Damien.
-Guardami per un secondo Milena- disse Damien dolcemente.
-Si, che c'è Dam?- chiese Milena sollevando lo sguardo e guardandolo negli occhi.
-Non ti ricorderai che sono stato qui stasera, non ti ricorderai di questa conversazione, sarai felice di vivere la nostra storia in segreto- disse con voce suadente Damien.
-..sarò felice di vivere la nostra storia in segreto- ripetè Milena in trance.
-Perfetto- disse sollevato Damien.
-Com'è facile essere me- disse Damien ghignando quando Milena andò in bagno a cambiarsi.
-Dam vieni a Devon Manor- disse Harry chiamando mentalmente Damien.
-Perchè?- disse ironico Damien che sapeva esattamente perchè suo padre lo aveva chiamato.
-Sala allenamenti ORA- disse Harry deciso.
-Arrivo papà, anche se allenamento l'ho già fatto- disse Damien sorridendo furbo.
-Quel genere di allenamento non conta- disse Harry scuotendo la testa.
-Fidati Milena mi tiene in forma- disse mentalmente Damien.
-Milena Dam? Non dirlo a tua madre o ti fa una predica infinita- disse Harry passandosi una mano sul volto.


-So che mi nasconde qualcosa, mi sento uno stupido a stargli dietro così mamma- disse Percy frustrato alla madre mentre la osservava muoversi velocemente in cucina.
-Tesoro, non sei stupido, sei semplicemente innamorato.- disse dolcemente Selena al figlio.
-La vedo strana ma non so dire il perchè- disse Percy passandosi una mano tra i capelli.
-Parlane con lei, magari ti spiegherà tutto- disse Selena baciando la fronte di Percy.
-Mamma non ho due anni- disse Percy scuotendo la testa e sistemandosi i capelli biondi esattamente come quelli del padre.
-Perchè non vai a surfare e chiedi a Juliet se vuol venire con te?- disse Selena sorridendo, sapeva bene come il mare e Juliet riuscissero sempre a far tornare il sorriso a Percy.
-Finalmente una buona idea- disse Percy, i suoi occhi grigi si erano illuminati di gioia al pensiero di passare una giornata con la sua migliore amica a surfare.
-Zia Mione sai dov'è Julie?- chiese Percy entrando nell'appartamento dei Darkins.
-Al piano di sotto, in salotto con Damien- disse Hermione sorridendo al nipote, era cresciuto così in fretta e adesso sembrava la fotocopia di Draco ma aveva il sorriso spensierato e felice di Selena.
-Ok vedo se è il caso di raggiungerli- disse Percy scendendo in silenzio al piano di sotto e aspettando fuori dal salotto che Damien uscisse.
-Non ci vediamo quasi mai anche se abitiamo nella stessa casa, non mi vuoi più Damy?- disse Juliet triste e sul punto di piangere.
-Certo che ti voglio Julie io ti amo- disse Damien baciandola e avvicinandosi alla porta.
-Anche io ti amo, da sempre e per sempre, sei il ragazzo della mia vita Damien Devon- disse Julier dolcemente.
-Passo le mie notti a pensare a te Julie- disse dolcemente Damien per poi uscire dalla stanza e andare a sbattere contro il suo migliore amico.
-Perce che ci fai quaggiù?- chiese Damien dopo averlo salutato.
-Volevo chiedere alla tua incantevole fidanzata se gli andava di venire in spiaggia con me- disse Percy sorridendo a Juliet.
-Tesoro vai con Perce e divertiti, ti prometto che stasera vengo da te- disse Damien baciando velocemente Juliet e smaterializzandosi.
-Allora? Andiamo?- chiese Percy sorridendo.
-Dopo di lei signor Malfoy- disse Juliet sorridendo.
La spiaggia privata dei Malfoy alle Hawaii era meravigliosa, delimitata da due scogliere che impedivano ai curiosi di osservare cosa accadeva, il mare era sempre calmo e cristallino o almeno lo era quando Percy non doveva surfare, in quel caso le cose diventavano decisamente più movimentate.
-Sei l'unica pazza abbastanza da venire a surfare con me alle Hawaii pur sapendo che ci sono onde di dieci metri quando in mare ci sono io- disse Percy sorridendo mentre tirava su la zip della tuta da sub di Juliet.
-Non importa se le onde sono di dieci venti o trenta metri, quando sto in acqua con te so di essere al sicuro, tu non permetteresti mai che mi accadesse qualcosa, mi fido ciecamente di te- disse sorridendo Juliet mentre prendeva la sua tavola da surf.
-Non trovi che Milena ultimamente sia strana?- disse Percy preoccupato a Juliet mentre si avvicinavano al mare.
-In casa nostra sono tutti strani- disse Juliet tentando di rassicurarlo.
-è uno strano diverso, più io provo ad avvicinarmi a lei più la sento distante, assente, non so se puoi capire quello che intendo- disse Percy scrutando le onde che arrivavano a bagnarli i piedi.
-Credo di poter capire- disse tristemente Juliet.
-Mi sto rendendo ridicolo a star così per una ragazza- disse Percy scompigliandosi i capelli.
-No, stai dimostrando ancora una volta la persona fantastica che sei- disse Juliet baciandogli la guancia.
-Alla fine anche quando i problemi mi sommergono tu mi rubi sempre un sorriso, qual'è il tuo segreto Julie?- disse Percy sorridendo.
-Riesco ad arrivare ad tuoi livelli di deficienza se m'impegno è questo il mio segreto, ma non lo dire in giro- disse Juliet poggiando l'indice sulle labbra di Percy.
-Cosa c'è successo Julie? Perchè non riuscivamo più ad essere così?- chiese poi pensieroso Percy.
-Sei cresciuto e ti sei innamorato di una splendida bionda, mentre io ero ancora un bambina paffutella alla quale adoravi tirare i capelli- disse Julie ridendo.
-E guardati ora, fidanzata ufficiale di Damien Devon- disse Percy sorridendo e nascondendo una punta di malinconia e tristezza.
-Adoro venire qui con te, è così isolato, così pacifico e caldo- disse Juliet togliendosi la tuta da sub e sdraiandosi in bikini su un asciugamano.
-Anche io amo questo posto, sembra che ci siamo solo noi al mondo- disse Percy rilassato.
-Mi piace un sacco stare qui con te, non devo stare attenta a quel che faccio, non mi devo assicurare di essere perfetta, posso essere brutta, posso fare la scema ed essere goffa, tanto so che tu ci sarai sempre, è bello- disse Juliet sdraiandosi con gli occhi chiusi.
-Tu non potrai mai essere brutta- mormorò Percy per poi sdraiarsi accanto a lei.


*Darkins Manor*

-Odio quando fai la bambina capricciosa Elena, scendi dal piedistallo, non ci sei solo tu al mondo Elena Malfoy- urlò Damien ad Elena, con la bionda aveva sempre avuto una forte relazione che passava da momenti di passione estrema a momenti di furia, tra tutte le ragazze che frequentava Elena era l'unica sua pari a livelli di poteri e..anche di egocentrismo.
-Oh sommo Damien ti sembra così assurdo che io ti chieda due minuti con me! Per una sera Damien volevo passare due minuti con te in un luogo che non sia o camera mia o camera tua, ma a quanto pare chiedo troppo, mi scusi sua altezza reale- disse Elena concludendo il suo sfogo con un inchino sarcastico.
-Non posso farmi vedere con te, ho delle apparenze da mantenere, riesce la tua testolina bionda a capirlo?- disse Damien sarcastico.
-La mia testolina bionda sta iniziando a realizzare che l'unico posto in cui vali qualcosa è sotto le coperte- disse Elena uscendo dalla stanza e sbattendo la porta, per poi smaterializzarsi dall'unica persona al mondo che riusciva a capirla, Clay Grinderwald.
-Sei fortunato fratellino che ancora non hai a che fare con il tuo stupido lupo che sceglie stupidi lupi di stupide persone e ti fa fare cose stupide- disse Lauren rientrando in casa e addentando una mela.
-Tutto quello che vorrei fare è mutare, vuoi far cambio? Io sono solo uno stupido ragazzo che s'innamora di ragazze che non lo vogliono- disse Clay giocando con il bicchiere d'acqua che aveva in mano.
-Tu non t'innamori di ragazze, tu ami Elena da quando avevi pochi mesi- disse Lauren scompigliando i capelli del fratellino.
-Parlando del diavolo- disse Lauren uscendo dalla stanza quando Elena si materializzò.
-Cos'ha fatto?- chiese Clay abbracciando teneramente Elena che iniziò a piangere sommessamente.
-è Damien, ragione più che sufficiente per farmi piangere- disse Elena allontanandosi da Clay e asciugandosi le lacrime.
-Non si merita le tue lacrime- disse Clay dolcemente.
-Sei sempre così carino con me, senza di te sarei persa, tu mi salvi sempre- disse sinceramente la splendida bionda a Clay, Elena crescendo era diventata bellissima, più di sua madre, da molti era considerata la ragazza più bella del mondo magico, tutte le attenzioni erano rivolte a lei appena entrava in una stanza.
-Non sono un principe, non sono un Devon, sono semplicemente un ragazzo innamorato di te- disse Clay dolcemente ed Elena sussultò.



Okkk questo è il primo capitolo del seguito, questa storia coinvolgerà sia la old generation (Hermione,Draco, Dimitri, Harry..) che la new generations (Damien, Elena, Clay, Lauren..) il tema principale sarà la lotta contro un vecchio o meglio una vecchia nemica ;)
Fatemi sapere se vi piace please!


Daphne 92

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Capitolo 2
*** Il ballo ***


-Clay tu sei il mio migliore amico, sei la persona più speciale al mondo per me, conosci tutti i miei segreti, non possono restare così le cose tra noi?- disse Elena dispiaciuta.
-è vero conosco tutti i tuoi segreti, anche quelli che non vorrei sapere- disse Clay amaramente.
-Tu sei importante per me, non roviniamo quello che abbiamo- disse Elena dolcemente.
-Pur di non perderti sono disposto anche a questo, amici- disse Clay sospirando.
-Amici- ripetè Elena abbracciandolo sollevata.

-Non c'è bisogno di parole tra noi, mi basta guardarti negli occhi per capirti, ed è questo che ti fa stare lontano da me, tu hai paura che qualcuno ti conosca veramente, tu hai paura di amare e per questo hai il bisogno di farti amare da tutti- disse dolcemente Lauren a Damien.
-Lauren- sussurrò Damien avvicinandosi a Lauren.
-No, non sarò una tra le tante, per il tuo lupo sono l'unica, baciami solo quando lo sarò anche nel tuo cuore o non lo fare mai- disse Lauren allontanandosi da Damien.
-Tu sei fuoco allo stato puro io controllo il fuoco, il mio lupo non poteva fare scelta migliore- disse Damien prendendo per la vita Lauren e sussurrandogli all'orecchio.
-Quando guardo i miei genitori vedo la personificazione del vero amore, per questo per me non voglio niente di meno che il vero amore, voglio quello che hanno loro e che i miei figli possano guardare a me e vedere l'amore che provo per il loro papà, proprio come succede a me quando guardo mia madre, finchè non sarai pronto per tutto questo non posso stare con te Damien, anche se il mio lupo ti vuole più di ogni altra cosa- disse Lauren indietreggiando e sfuggendo alla presa di Damien.
-Ehi non puoi baciarmi- disse Lauren quando Damien gli baciò il naso.
-Intendevi che non posso baciare nessuna parte di te?- disse Damien divertito.
-Si intendevo proprio questo- disse Lauren facendogli la linguaccia.
-Posso morderti?- chiese allora malizioso Damien.
-Eww no!- disse Lauren allontanandosi da Damien che era scoppiato a ridere.
-Io vado dai ragazzi- disse Damien accennando a Junior e Percy che erano seduti vicino al lago in giardino.
-Divertitevi- disse Lauren sorridendo e allontanandosi con il sorriso stampato in faccia.
-Ciao ragazzi- disse Damien sedendosi sul prato.
-Novità?- disse Percy confuso accennando a Lauren.
-Forse si forse no- disse Damien scrollando le spalle.
-C'è la tua ragazza- disse Percy ridendo quando vide Astrid avvicinarsi a loro.
-Non è la mia ragazza, è una bambina che mi segue ovunque come un cucciolo- disse Junior annoiato osservando di sfuggita Astrid, la figlia di Jason e Pansy, una ragazza di quindici anni dai capelli neri lunghi fino alle spalle e gli occhi altrettanto neri, altissima e quasi priva di forme.
-Se tutti i cuccioli sono così voglio anche io un cane! ORA- disse Damien osservando Astrid che li salutava sorridendo.
-Non credi di avere già abbastanza cuccioli? Un allevamento direi- disse Junior alzando gli occhi al cielo.
-Vado a dirgli di lasciarci in pace- disse Junior poi alzandosi e andando dietro ad Astrid.
-Si ti prego! è inquietante!- disse Percy sdraiandosi.
-Voglio che tu dica agli altri di noi, mi stai facendo fassare per una stalker- disse Astrid quando Junior dopo averla trascinata dietro ad un albero la baciò.
-Lo farò- disse Junior ridendo.
-Credo di conoscerti Junior Darkins, tu sei un bugiardo nato, non lo farai- disse Astrid imbronciata.
-Infatti non lo farò- disse Junior ghignando.
-Ma perchè non vuoi dirlo? Ti vergogni di me?- disse Astrid incrociando le braccia.
-No, ma so già che non mi piaceranno i commenti che faranno su di noi- disse Junior.
-Perchè?- chiese Astrid.
-Andiamo tu hai 15 anni io 20, diranno che sei una bambina e che sto perdendo tempo dietro a te- disse Junior.
-Quindi non andremo al bello dei Devon insieme?- disse Astrid con le lacrime agli occhi.
-Credo proprio di no, la tua favoletta dovrà aspettare- disse Junior allontanandosi.


-Clay ho bisogno di un favore- disse Elena irrompendo in casa Grinderwald.
-Cosa?- chiese Clay voltandosi verso la bionda.
-Come sai mia zia Michelle darà un ballo a Devon manor e ho bisogno di un accompagnatore, Damien andrà con Juliet, perchè lei è la fidanzata ufficiale, quindi mi chiedevo se..- disse Elena facendo la sua faccia da cucciola.
-Certo, ti ci porto io, nessun problema- disse Clay annuendo.
-Grazie grazie grazie, ti adoro- disse Elena baciandogli la guancia per poi smaterializzarsi.
-Zerbino- disse Lauren ridendo.


*La sera del ballo*

-Damien ho bisogno che tu mi dica la verità- disse Juliet mentre stavano ballando sotto lo sguardo di tutte le altre coppie che ballavano intorno a loro.
-Adesso?- chiese Damien stringendola a sè.
-Si adesso, c'è qualcosa che devi dirmi? Ti prego dimmi la verità, io ti voglio bene lo sappiamo entrambi, voglio sapere se stai con me perchè è la scelta più conveniente o perchè credi che possiamo avere seriamente un futuro- disse Juliet poggiando la testa sulla spalla di Damien.
-Proprio perchè a te ti voglio bene ti dirò la verità, non vedo un futuro tra noi come coppia, sei un ottima amica ma non riesco ad andare oltre a questo- disse Damien per poi lanciare uno sguardo a Lauren.
-è sempre stata lei non è vero?- sussurrò Juliet tra le lacrime.
-Julie non è necessario che tu stia qui- disse Damien dolcemente.
-No voglio restare, il protocollo lo richiede, prima di essere Julie devo essere la principessa Juliet, quindi concluderò la serata come la tua dama anche se il mio cuore è in frantumi- disse Juliet cercando di non far cadere le lacrime.
-Solo per un momento puoi smettere di guardare Damien e considerare me? Sai esisto anche io- disse Clay mentre lui ed Elena stavano ballando.
-Scusa, sono imperdonabile, mi dispiace così tanto- disse Elena abbracciandolo mentre ballavano un lento.
-Così si ragiona- disse Clay stringendola a sè.
-è tradizione che principe e principessa abbiano almeno un ballo, visto che ballare con mia sorella è fuori questione, principessa Elena vorrebbe concedermi questo ballo?- disse Junior che si era avvicinato a Clay ed Elena.
-Quando l'inferno gelerà- disse Elena con il sorriso sulle labbra.
-Vedrò che posso fare- disse Junior sorridendo arrogante.
-è per caso gelato l'inferno?- disse Junior quando Elena gli si avvicinò più tardi.
-Mamma ha detto che dobbiamo ballare- disse Elena trascinandolo.
-Andiamo Elena, sfogati una volta per tutte, serbare rancore ti farà venire le rughe- disse Junior ridendo.
-Sfogarmi per cosa? Per come sono stata stupida a prendermi una cotta per te e tu ne ridevi ogni volta che ne parlavi con i ragazzi? Ero piccola e non capivo quanto tu fossi stupido- disse Elena conficcando le unghie nel collo di Junior.
-Quello che ti fa veramente arrabbiare Elena è che io non ti voglio neanche adesso, tutto il mondo desidera la bellissima Elena Malfoy, principessina inarrivabile, ma io non ti voglio e questo ti fa impazzire, anche se si dice che tu non sia così inarrivabile come vogliono far pensare, i conosco i tuoi piccoli sporchi segreti Elena- disse Junior scandendo le sillabe del nome della bionda.
-Elena che succede?- chiese Clay preoccupato quando alla fine della serata trovò la bionda che piangeva nelle cucine.
-Junior sa tutto, sa di Damien, lo dirà a tutti, i miei non lo devono sapere, non voglio farli vergognare, non so come fare Clay- disse Elena piangendo abbracciata a Clay.
-Shh andrà tutto bene, non ti preoccupare Lena ci sono qui io adesso, tesoro ci penso io- disse Clay stringendola a sè.
-Come?- chiese singhiozzando Elena.
-Parlerò con lui, l'affronterò se serve- disse Clay deciso.
-Damien- sussurrò Elena quando lo vide scendere nelle cucine.
-Bell'ambientino c'è qui, quasi un privè- disse Damien stringendo a sè Elena che era corsa verso di lui.
-Vuoi dirmi che succede?- chiese poi Damien sistemando i capelli di Elena.
-Junior sa di noi e vuole dirlo a tutti- disse Elena preoccupata.
-Piccola, ti stava prendendo in giro, lui sa di noi da molto ma non lo dirà a nessuno, posso garantirtelo, ho fatto in modo che non possa parlarne- disse Damien sorridendo.
-Sei il mio eroe- disse Elena abbracciandolo stretto.
-Adesso vai a nanna, piangere rovina la tua perfezione- disse Damien baciando la fronte di Elena per poi smaterializzarsi.
-Clay dove vai?- chiese Elena quando lo vide uscire dal castello.
-Sono stanco- urlò Clay senza voltarsi.
-Shh sei impazzito sveglierai tutti, se sei stanco andiamo a letto- disse Elena sottovoce.
-Non ho sonno, sono stanco di questa situazione, sono stanco di farti da cagnolino, io ogni singolo giorno ti do il mio cuore e alla fine della giornata lo ritrovo sempre a pezzi, e adesso sono così stanco di rimettere insieme i pezzi Elena, non riesco neanche più a respirare liberamente- disse Clay frustrato.
-Ti prego resta- disse Elena rincorrendolo.
-Per cosa? Eh Elena per cosa dovrei restare?- disse ringhiando Clay.
-Per me, resta per me- disse Elena prendendogli una mano.
-Ogni singola cosa che faccio da quando sono nato è per te Elena, tutto ciò ha quasi ucciso il mio lupo, è arrivato il momento che io faccia qualcosa per me- disse Clay uscendo dalla casa.


-Che ci fai qui?- chiese Lauren alzandosi di scatto dal letto quando Damien entrò il camera sua dalla finestra.
-Volevo un ballo con te- disse Damien semplicemente.
-Non so se è una buona idea, io te i nostri lupi un letto, non è una buona equazione- disse Lauren nervosa.
-Io la trovo perfetta- disse Damien sorridendo malizioso.
-No non lo è- disse testarda Lauren.
-Ho lasciato Juliet, non mi merito almeno un ballo?- disse Damien prendendo la mano di Lauren.
-Forse, ma non c'è musica- disse Lauren.
-Chiudi gli occhi- disse sottovoce Damien e Lauren gli obbedì.
-Adesso aprili- disse Damien dopo aver smaterializzato entrambi in un enorme sala da ballo con un'orchestra che suonava un lento e nella quale vi erano solo loro a ballare.
-Come hai fatto?- chiese Lauren osservando la sala meravigliata.
-Io sono Damien Devon, posso fare tutto- disse Damien sorridendo.



Nel prossimo capitolo...
"-Credevi di avere una resistenza fuori dal comune ma sei esattamente come tutti gli altri, non riesci a resistermi- disse Elena avvicinandosi a Junior che era sdraiato sotto di lei.-Non è vero- disse Junior in affanno.-Non mentire a te stesso, è palese la scomoda verità- disse Elena ridendo e strusciandosi contro il corpo di Junior che sospirò stringendo la presa sui fianchi di Elena."

Questo spoilerino è un ringraziamento per le recensioni ricevute ;)

Baci alla prossima e...recensite =)
 

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Capitolo 3
*** 4 mesi e 21 giorni ***


-Dam possiamo parlare due minuti?- chiese Elena avvicinandosi a Damien.
-Non ho proprio tempo adesso Lena- disse Damien che si stava finendo di preparare per gli allenamenti.
-Sarà un cosa velocissima te lo prometto- disse Elena sorridendo e facendo la faccia da cucciola, Damien non riuscì a resistergli.
-Ok- disse Damien sospirando.
-Andrò dritta al punto, è stato divertente Dam, ci siamo divertiti ma nonostante tutto sappiamo che non è stato più di questo, non ci sono sentimenti tra me e te, per questo penso che sia meglio finirla qui, è stato un bel gioco- disse Elena sorridendo a Damien.
-Tu stai mollando me?- disse Damien stupito.
-Esattamente- disse Elena orgogliosa.
-è per questo che sei sempre stata la mia preferita Elena, hai un carattere pazzesco- disse Damien abbracciandola.
-Sono una Malfoy, è ovvio che io ce l'abbia- disse Elena facendogli l'occhiolino.
-Sei veramente qualcosa di speciale lo sai vero?- disse Damien sorridendo.
-Lo so, adesso vado, devo allenarmi con Junior- disse Elena sbuffando e sistemandosi i capelli.
-Prenditi cura di te principessa Lena- disse Damien sistemando una ciocca di capelli ad Elena.
-Anche tu, principe Dam- disse Elena sorridendo per poi allontanarsi da Damien e scendere nelle segrete per il suo allenamento settimanale con Junior.
-Finalmente, credevo di doverti venire a tirar fuori dal letto di Damien- disse Junior che aspettava Elena in sala allenamenti con le braccia incrociate.
-Geloso?- disse Elena provocandolo mentre si toglieva la felpa.
-Ti piacerebbe- disse Junior mettendosi in posizione di combattimento.
-Pronto o no io arrivo- disse Elena attaccanto Junior alla velocità vampira e sottomettendolo subito.
-Non offrirti per allenarmi quando non riesci a tenere il mio passo Darkins- disse Elena sensuale all'orecchio di Junior mentre era sdraiata su di lui e gl'immobilizzava i polsi con le mani.
-Io non mollo così facilmente- disse Junior con il respiro corto.
-Credevi di avere una resistenza fuori dal comune ma sei esattamente come tutti gli altri, non riesci a resistermi- disse Elena avvicinandosi a Junior che era sdraiato sotto di lei.
-Non è vero- disse Junior in affanno.
-Non mentire a te stesso, è palese la scomoda verità- disse Elena ridendo e strusciandosi contro il corpo di Junior che sospirò stringendo la presa sui fianchi di Elena.
-Arrenditi- disse Elena posando un caldo bacio sul collo di Junior.
-Mai- disse Junior invertendo le loro posizioni con un colpo di reni.
-Per oggi basta- disse Junior alzandosi e uscendo dalla stanza a velocità vampira, riuscendo però a sentire la risata compiaciuta di Elena.
-Non puoi stare così per Astrid, si non poter stare veramente con lei ti rende nervoso ma non così nervoso, stai sudando freddo figliolo, quindi dimmi chi è?- chiese Dimitri sorseggiando un bicchiere di sangue quando vide il figlio entrare nel salotto della famiglia Darkins.
-Elena, mi ha provocato per due ore di allenamenti, non so come ce l'ho fatta- disse Junior passandosi una mano tra i capelli.
-Tua cugina Elena, la piccola Elena- disse Dimitri ridendo.
-Quella ragazza è il diavolo, altro che la piccola Elena- sbuffò Junior.
-Dove vai?- chiese Dimitri ridendo quando vide Junior entrare in bagno.
-A fare una doccia fredda e poi a completare gli allenamenti- disse Junior disperato.
-Buona fortuna...ne avrai bisogno- disse Dimitri ridendo.
Dopo una veloce doccia gelida Junior ritornò in sala allenamenti dove Elena lo stava aspettando.
-Dove l'hai lasciato il cagnolino?- chiese Junior divertito quando non vide Clay con Elena, di solito verso la fine degli allenamenti il ragazzino veniva sempre a fare da spettatore.
-Se ti riferisci a Clay si è trasferito dal branco per allenarsi- disse Elena senza guardare Junior.
-Cos'è finalmente ha fatto l'uomo?- disse ridendo Junior.
-è più uomo di te- disse Elena con rabbia.
-Non ti allenare con me se non tieni il mio passo Malfoy- disse Junior atterrando Elena e mettendosi sopra di lei.
-Mi chiedo perchè si ostinino a farci allenare insieme- disse Elena imbronciata.
-Affinità magiche dicono- disse Junior avvicinandosi a Elena.
-Di certo non intellettuali- disse Elena liberandosi un polso dalla stretta di Junior e infilando la mano sotto la maglietta di Junior facendola scorrere sulla schiena sudata di lui.
-Stai giocando un pò troppo piccola Elena- disse Junior chiudendo gli occhi.
-Non sono Astrid, io so giocare secondo le tue regole Junior- disse Elena mordendosi il labbro inferiore provocante.
Dopo un ora di tormenti Junior scappò dalla sala allenamenti e si aggiunse a Damien che stava leggendo sul divano.
-Posso chiederti una cosa amico adesso che non c'è Percy?- chiese Junior esitando a Damien.
-Vuoi chiedermi di Milena?- disse Damien ghignando.
-No voglio chiederti di Elena- disse Junior sorprendendo Damien.
-Cosa vuoi sapere?- disse Damien curioso.
-Com'è? è tutto fumo oppure è seriamente la provocante bomba sexy che sembra?- chiese Junior.
-Jun amico, lei è decisamente troppo per te, non puoi passare dalla piccola e casta Astrid con i suoi golfini e le suo codine a una come Elena, faresti un velocissimo fiasco- disse Damien ridendo.
-è così brava?- disse stupito Junior.
-Elena è la migliore- disse Damien sorridendo.
-E detto da te è molto, ok adesso vado in palestra- disse Junior alzandosi quando vide Lauren arrivare.
-Presto ci sarà una nuova coppia ufficiale a castello- disse Damien a Lauren.
-Noi?- scherzò Lauren ridendo.
-Nah, sorpresa delle soprrese Junior ed Elena- disse Damien divertito.
-Non adesso, non adesso che mio fratello torna a casa- disse Lauren sbiancando.


-Dunque vediamo, per farmi dimenticare di essere stata mollata come una scema di fronte a cento persone vampire quindi con un super udito, hai rubato del liquore a mio padre che sicuramente se ne accorgerà- disse Juliet ridendo divertita ormai totalmente ubriaca.
-Mmm si, ma incolperà mio padre che negherà e non si parleranno per un paio di ore- disse Percy mettendo un braccio intorno alle spalle di Juliet anche lui totalmente ubriaco.
-Mi hai portato a Tokyo sul serio Percy perchè Tokyo?- disse Juliet per poi iniziare a ridere.
-è piena notte qui, le strade sono vuote la città è nostra- disse Percy urlando.
-E adesso cosa pensi di fare?- disse Juliet appoggiandosi a una vetrina per non cadere.
-Quello che avrei dovuto fare quando eri ancora una ragazzina paffutella e goffa- disse Percy intrecciando le sue mani con quelle di Juliet per poi baciarla con passione.
-Percy è uno sbaglio- sussurrò Juliet continuando a baciare Percy.
-Le cose migliori nascono dagli sbagli, sono ubriaco lasciami fare lo sbaglio più bello della mia vita- disse Percy continuando a baciarla.
-Facciamo questo errore ma non qui Percy- disse Juliet guardandosi intorno.
-Credo di avere il posto perfetto, ti fidi di me?- disse Percy intrecciando le loro mani.
-è come chiedermi se mi fido di me stessa, ovvio che mi fido di te- disse Juliet dolcemente.
-Allora chiudi gli occhi- disse Percy per poi smaterializzare entrambi sulla loro spiaggia alle Hawaii.
-Amo questo posto- disse Juliet sorridendo.
-Non vedo posto più adatto di questo per noi- disse Percy baciandola per poi farla sdraiare sulla spiaggia.
-Sei così bella- disse Percy osservando Juliet che era sdraiata sotto di lui e sorrideva spensierata.
-Non sono bella- disse Juliet ridendo.
-Non sei bella, sei perfetta- disse Percy per poi baciarla impedendogli di replicare.


-Si può sapere che vuoi da me?- chiese Junior frustrato quando vide Elena entrare in camera sua.
-Ti voglio mettere inginocchio, voglio sentirti supplicare per ciò che non ti darò- disse sensuale Elena sfiorando con la punta delle dita gli addominali di Junior.
-Tu non conosci il valore delle persone Elena, le prendi e poi le butti, non sono dei giocattoli gli uomini- disse Junior nervoso.
-E io non ero un giocattolo o un essere da circo quando cercavo di starti vicina in tutti i modi e tu ridevi di me con i tuoi amici o le tue ragazze- urlò Elena furiosa.
-Così è per questo che hai fatto questo teatrino Elena? Per vendetta?- urlò furioso Junior.
-Non l'ho fatto per questo Junior- urlò Elena frustrata.
-Dimmi perchè Elena, dimmelo- disse alzando la voce Junior.
-Forse perchè sei l'unico ragazzo che mi sia mai piaciuto veramente, perchè quando tu sorridi sento il bisogno di farlo anche io, ti bastano come motivi?- disse Elena imbarazzata.
-Perchè allora sei stata con Damien?- disse Junior avvicinandosi a lei.
-Credevo che passare del tempo con uno come te mi aiutasse a dimenticarti, speravo che tu un giorno ti svegliassi e realizzassi cosa avevi perso- disse Elena sincera.
-Credimi mi è stato raccontato cosa ho perso- disse Junior amaramente.
-Eppure hai comunque scelto Astrid- disse Elena secca.
-Non l'ho scelta, lei ha scelto me- disse Junior.
-E tu chi scegli tra me e lei?- chiese Elena provocante.
-Te ogni dannato secondo della mia esistenza- disse Junior attirandola a sè e baciandola con forza e passione.
-Ho delle richieste- disse Junior allontanandosi per un secondo da Elena.
-Umm signor Darkins ha già delle richieste- disse Elena sorridendo.
-Al contrario di quello che si dice io sono molto tradizionalista, vuoi veramente provare a stare con me?- chiese Junior deciso.
-Credevo che farmi baciare fosse una risposta sufficiente.- disse Elena sorridendo.
-Ok, allora non voglio che tu veda altri ragazzi, tu sei la mia ragazza ci siamo capiti?- disse Junior guardando Elena.
-Possessivo, mi piace- disse Elena rubandogli un bacio.
-Basta distrarmi Lena, voglio che sia una cosa pubblica non voglio una tresca portano solo casini- disse poi Junior.
-Sai cosa comporterà una relazione pubblica tra noi?- disse Elena ridendo.
-Tua madre e mia madre sceglieranno i colori degli inviti di nozze domani mattina a colazione, ma possiamo gestirle facilmente, infondo sono ragionevoli- disse Junior ridendo.
-4 mesi e 21 giorni- disse Junior quando Elena si trovava sopra di lui sul letto.
-Cosa?- chiese Elena divertita dall'espressione carica di sofferenza di Junior.
-4 mesi e 21 giorni che non faccio sesso e tu mi stai uccidendo lentamente con i tuoi movimenti casuali- disse Junior facendo aderire i loro corpi sollevando il bacino.
-Sicuro che siano casuali?- disse Elena sensuale al suo orecchio.
-Strega- ansimò Junior quando Elena fece scorrere una mano tra i loro corpi facendola scivolare sempre più in basso.
-Sei spettacolare- disse Junior poco più tardi con il fiato corto cercando di regolarizzare il suo respiro.
-Sembravi soffrire molto, e io potevo essere di aiuto, era solo l'inizio Junie- disse Elena maliziosa.
-Non voglio più lasciare questa camera, so già che morirò su questo letto con te- disse Junior sorridendo beato.
-Adesso stai con me, non avrai più bisogno di contare i giorni, non ci saranno più giorni da contare- disse Elena provocante.
-Tu sei il mio sogno diventato realtà Elena Malfoy- disse Junior baciandola con foga.


Capitolo bello bollente ;) Spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere che ne pensate delle nuove coppie ;) Intanto vi lascio un piccolo spoilerino..il prossimo capitolo s'intitolerà "Il giorno dopo"...Recensite!

Baci e alla prossima!
Daphne 92

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Capitolo 4
*** Il giorno dopo ***


-è stato..divertente- disse Elena fissando il soffitto e poi voltandosi verso Junior.
-Ho fatto schifo- disse Junior affondando la testa nel cuscino.
-No, è stato carino- disse Elena accarezzandogli la schiena nuda.
-Carino? Devo aver fatto proprio schifo- disse Junior che voleva soffocarsi con il cuscino.
-Forse un pochino, ma andrà meglio- disse Elena cercando di consolarlo.
-Scusami, vado a tagliarmi le vene- disse Junior alzandosi dal letto e chiudendosi in bagno.
-Non lo fai davvero giusto?- disse Elena ridendo.
-Ah ah simpatica molto simpatica- disse Junior dal bagno.
-Dai Junior non è così grave, può capitare- disse Elena mordendosi il labbro per non ridere.
-Non a me, sono Junior Darkins!- urlò Junior dal bagno.
-Ok, ci vediamo più tardi primadonna- disse Elena ridendo mentre si rivestiva e si smaterializzava.
-Damien dammi fuoco- disse Junior più tardi sedendosi sconsolato accanto all'amico.
-è andata così male?- disse Damien ridendo e continuando a leggere il suo libro.
-Pensavo che da un momento all'altro iniziasse a ridermi in faccia- disse Junior passandosi le mani sul volto.
-Posso dirti che io te l'avevo detto?- disse Damien gongolando.
-No, puoi darmi dei consigli però- disse Junior supplicandolo.
-Prendi il controllo, Elena è un pochino troppo esuberante, se gli dai gioco libero..beh finisci come sei finito tu- disse Damien ridendo.
-Ora dove vai?- chiese Junior quando Damien si alzò dal divano.
-A divertirmi, non è giusto che ti diverta solo tu Junie- disse Damien ridendo per poi smaterializzarsi.
-Che ci fai qui?- disse Lauren sorpresa quando aprendo la porta di camera sua si ritrovò di fronte Damien.
-Il mio cuore la mia testa e il mio lupo hanno fatto pace e hanno deciso che ti vogliono, io ti voglio da pazzi Lauren Grinderwald- disse Damien baciandola con passione.
-Sei sempre così?- chiese Damien quando Lauren lo fece sdraiare sul letto.
-Non sono mai così, io non sono mai stata con nessuno- disse Lauren diventando timida.
-Sei sicura di volerlo con me?- chiese Damien fermandosi per la prima volta nella sua vita.
-Sei la scelta del mio lupo, sei la scelta del mio cuore, se non tu chi altri?- disse Lauren sbottonandosi la camicetta.
-Mi prenderò cura io di te, andrà tutto bene- disse Damien mettendosi a sedere e continuando a sbottonare la camicetta di Lauren.
-Wow- disse Damien senza fiato più tardi.
-Già wow non credevo che il sesso fosse così- disse Lauren stupita.
-Neanche io- disse Damien che non aveva neanche più la forza di muoversi.
-Animalesco, i nostri lupi erano..- disse Lauren senza trovare le parole giuste.
-Già- disse Damien che non si era ancora ripreso da quell'esperienza, non era sesso era qualcosa di più profondo, si erano scelti e uniti nel corpo nella mente e nell'anima e i loro lupi avevano decisamente partecipato alla festa.
-Credi che sia normale?- disse Lauren ancora con il respiro corto.
-Credo che sia qualcosa di unico al mondo- sussurrò Damien.


-Junie che ci fai qui?- disse Elena sorridendo quando Junior si materializzò in camera sua.
-Sai quel che dicono..le seconda volta è sempre la migliore- disse Junior baciando con foga Elena.
-Non m'importa quel che dicono, non ti fermare o io impazzisco- disse Elena con le mani tra i capelli di Junior.
-E dovevi essere tu quella che mi avrebbe fatto impazzire?- disse Junior mordendo lentamente il collo di Elena.
-Sei tu sei tu sei tu..- cantilenò Elena persa tra le braccia di Junior.
-Ehi Len sono venuto a scusar..- disse Clay aprendo la porta di camera di Elena e trovando la bionda sdraiata sul pavimento che stava baciando con passione Junior.
-Scusate il disturbo, continuate pure, tanto io non esisto- disse Clay andandosene velocemente.
-Clay mi dispiace!!- disse Elena correndogli dietro.
-Cos'è bisogna farsi odiare da te per ottenere una chance? Bisogna essere dei bastardi arroganti? Oppure basta solo essere alti e muscolosi? Dimmelo Elena perchè io ho provato di tutto e tu non mi vedi neanche!- disse Clay furioso.
-Io ti voglio bene Clay- disse Elena piangendo.
-Non è quello che voglio maledizione- disse Clay arrabbiato per poi andarsene.
-Clay- disse Elena rincorrendolo ma venne bloccata da Astrid che sembrava furiosa.
-Me lo hai portato via- urlò Astrid furiosa a Elena.
-Non capisco di cosa parli Astrid- disse Elena sorridendo calma, il suo status di principessa gli imponeva un comportamento sempre equilibrato.
-Hai capito perfettamente cosa intendo, tu con tutte le tue moine mi hai portato via Junior- disse Astrid spingendola.
-Gli ho dato semplicemente ciò che tu ti sei rifiutata di dargli- disse Elena sorridendo imperterrita.
-Si stancherà presto di te, sappiamo tutti perchè ti ha voluta- disse Astrid furiosa.
-Mi ha voluta perchè non sono una ragazzina piagnucolona- disse Elena sorridendo compiaciuta per poi dare le spalle ad Astrid ed andarsene, sapendo benissimo che la ragazzina non avrebbe avuto il coraggio necessario per attaccarla.
-Ho sentito che la ragazzina ti ha fatto una scenata, stai bene?- chiese Junior passando una mano tra i capelli di Elena.
-Sono un pochino imbarazzata, ma non è di certo Astrid che mi spaventa- disse Elena sospirando.
-Mi dispiace, io non pensavo che lei potesse fare una scenata- disse Junior baciandola.
-C'era d'aspettarselo, sopravviverò- disse Elena poggiando la testa sul petto di Junior.


-Buongiorno- disse Percy con voce roca e assonnata, tra fuso orario, alcol e stanchezza avevano dormito tantissimo.
-Giorno, mi scoppia la testa, non puoi far smettere queste onde?- disse Juliet poggiando sul petto di Percy.
-Ci posso provare, poi parliamo ok?- disse Percy allungando una mano e calmando il mare.
-Ti farò una statua- disse Juliet baciando Percy.
-Quindi deduco che non sei pentita ne delusa per quello che è successo- disse Percy sorridendo e prendendo tra le mani il volto di Juliet.
-Non mi pentirò mai di qualsiasi cosa accada tra noi- disse dolcemente Juliet.

Harry Draco Dimitri e Tristan erano chiusi in sala riunioni da ore ormai, tutti avevano delle facce estremamente serie.
-è peggio dell'ultima volta Draco- disse Harry passandosi una mano tra i capelli.
-Quando peggio?- chiese Dimitri poggiando i piedi sulla scrivania di Harry.
-Demetra è riuscita a unire i rinnegati con i ribelli vampiri, ecco quanto peggio- disse Harry serio.
-Vanno addestrati i ragazzi- disse Draco deciso.
-Temo di si- disse Harry alzandosi dalla sedia e osservando il panorama fuori dalle finestre.
-Maledizione! Non volevo questa vita per i miei figli- disse Tristan arrabbiato.
-Nessuno di noi la voleva- sibilò Dimitri.
-Radunate tutti- ordinò Harry mettendoli a tacere prima che scoppiasse un litigio.
-La situazione è seria ragazzi, vi voglio concentrati- disse Harry dopo aver radunato tutti quanti in salotto.
-Capito nonno James? Non puoi andare a giocare a quidditch adesso- disse Damien facendo ridere tutti.
-Demetra ha deciso di fare la sua mossa, ha un esercito, dobbiamo prepararci a combattere di nuovo, e si anche voi ragazzi, voglio che vi alleniate duramente, qui gli unici che lo fanno con costanza sono Elena Junior Percy e Damien per questo loro faranno da istruttori agli altri- disse serio Harry.


-Quel simpaticone di zio Harry mi ha assegnato Clay come allievo, ha detto che devo fargli mettere su un pò di muscoli, è più facile far diventare donna Damien che far diventare Clay un buon combattente- disse Junior sarcastico una volta finita la lezione, mentre si dirigeva in palestra con Elena.
-A me è stata assegnata Astrid "la violenza mi spaventa" Riddle, vuoi fare cambio?- disse Elena sorridendo.
-Mi terrò il tuo bassotto- disse Junior mettendo una braccio intorno alle spalle di Elena.
-Mi mancherà allenarmi con te- disse Junior baciandola.
-Non hai più bisogno di scuse per saltarmi addosso adesso, te lo sei dimenticato?- disse Elena mordicchiandogli il collo.
-Dimmi che non lo farai boxare- disse Elena quando vide Junior con i guantoni in mano.
-è l'unico modo per fargli mettere su muscoli in fretta- disse Junior serio.
-Ma è solo un bambino, non puoi fargli questo Junior- disse Elena supplicandolo.
-I licantropi sono nati per essere dei combattenti, ci deve essere in lui un pò di cane è un Grinderwald cavolo!- disse Junior annoiato.
-Ma il suo lupo non è forte- disse Elena decisa a proteggere il suo migliore amico.
-Devi smetterla di proteggerlo Elena- disse Junior nervoso.
-Il bambino è proprio qui- disse Clay facendo cadere il borsone con le sue cose.
-Vai Elena, non è necessario che resti a controllare- disse Junior con tono duro.
-Per una volta concordo con lui- disse Clay serio, ancora arrabbiato con Elena.
-Ok, me ne vado- disse Elena nervosa ed offesa, uscendo velocemente dalle palestra e attraversando i giardini di Devon Manor.
-Milena ciao che fai qui?- chiese Elena confusa quando vide la cugina.
-Mi dispiace Elena- disse sincera Milena avvicinandosi ad Elena.
-Per cosa?- chiese Elena confusa.
-Ha preso i miei genitori, vuole te, mi dispiace così tanto Elena- disse Milena schiantando Elena.
 

Sono cattiva mi piace lasciarvi con il fiato sospeso xD Ma se il capitolo vi piace aggiornerò presto perchè poi stasera parto e torno domenica... piccolo spoiler "‎-Come fai a essere così calmo? Lei è là fuori da qualche parte e noi stiamo qui a parlare- disse Clay furioso mostrando il suo temperamento di lupo.-Sono così calmo perchè se perdo la calma non ragiono e quando non ragiono la gente muore, mia madre mi ha insegnato che non è necessario versare sangue inutilmente, si sporcano i vestiti, bisogna puntare direttamente alla causa del problema- disse pratico Junior."


Baciiii
Daphne 92
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Il rapimento di Elena ***


Elena era sparita da poche ore e il panico si era già dilagato a Devon Manor.
-Come fai a essere così calmo? Lei è là fuori da qualche parte e noi stiamo qui a parlare- disse Clay furioso mostrando il suo temperamento di lupo.
-Sono così calmo perchè se perdo la calma non ragiono e quando non ragiono la gente muore, e mia madre mi ha insegnato che non è necessario versare sangue inutilmente, si sporcano i vestiti, bisogna puntare direttamente alla causa del problema- disse pratico Junior.
-Ragazzi sappiamo chi ha Elena, Harry ci vuole tutti in salotto- disse Percy entrando in palestra.
-Chi ha preso Elena?- chiese subito Junior arrivando in salotto a velocità vampira.
-Milena è venuta da me piangendo, confessandomi di aver rapito Elena e di averla portata da Demetra per salvare Tessa e Jeremy- disse Dimitri arrabbiato.
-Maledetta..- sussurrò Clay serrando i pugni.
-Non è il momento di prendersela con Milena, dobbiamo salvare Elena, Dimitri Draco Junior Damien Percy verrete con me a casa di Demetra, andiamo a riprenderci Lena- disse autoritario Harry e tutti gli altri si dispersero per Devon Manor.
-Stai per andare da lei, non sappiamo se reagirai come reagì tuo padre con sua madre, cosa succederà a me se t'innamori di lei?- disse Lauren abbracciata a Damien.
-Non potrei mai innamorarmi della figlia di Demetra, ti ho appena trovato, non ti lascio andare da nessuna parte- disse Damien baciandogli una tempia, volevano mantenere la loro relazione segreta ancora per un pò perciò non poteva baciarla come voleva.
-Un ultima cosa Damien..se sento il suo odore su di te è morta prima di riuscire a dire "Sono una sgualdrina come la mia mammina" e tu diventerai la mia migliore amica ci siamo capiti spero?- disse Lauren puntando il dito contro Damien.
-Forte e chiaro mio comandante- disse Damien ridendo e mordendogli il dito.
-Damien andiamo..ORA- disse Junior impaziente e tutti insieme si smaterializzarono.
-Damien tutto ok amico? Niente istinti di accoppiamento selvaggi?- disse Percy quando entrarono insieme nella casa di Demetra.
-Con chi con quella cessa? Neanche per tutti i galeoni del mondo magico- disse Damien storcendo il naso quando vide Mary Walks la figlia di Max e Demetra.
-Mamma ha detto che sono brutta- pignucolò Mary.
-No io ho detto che sei cessa, è pure peggio- disse Damien precisando e facendo ridere Percy Draco Harry e Junior.
-Lei rossa tu moro, la ragazzina bionda, amico fatti un paio di domande- disse Junior prima di stendere Max che gli impediva l'accesso alle segrete con un pugno.
-Un pò di sana violenza finalmente, altro che magie e poteri- disse Junior guardando soddisfatto Max che era a terra privo di sensi per poi calpestarlo e scendere nelle segrete.
-Elena- urlò Junior facendo saltare la porta della cella in cui Elena era rinchiusa, l'avevano legata a una sedia ed era ricoperta di graffi e bruciature.
-Principessa- disse Junior inginocchiandosi di fronte a lei e sfiorandogli il volto.
-Junie, mi fa male tutto, ma sono stata brava non ho urlato- sussurrò Elena lasciando cadere le prime lacrime da quando l'avevano rapita.
-Ti porto a casa- disse Junior prendendola in braccio dopo averla liberata.
-Fa male, fa tanto male- disse Elena poggiando la testa sul collo di Junior.
-Ce l'hai?- chiese Damien osservando preoccupato Elena che si sforzò di sorridergli debolmente.
-Si, possiamo andare- disse Junior annuendo e smaterializzandosi.
-Junior, Elena deve bere prima che le ferite s'infettino, il sangue di tuo padre è il più puro ma sarebbe troppo strano per tutti quanti farla bere da lui, ora so che voi vi odiate ma potresti farla bere? Per il bene di tutti- disse Narcissa appena uscita dalla camera di Elena dopo averla visitata.
-Non la odio, è la mia ragazza, come potrei mai odiarla?- disse Junior sorridendo per poi entrare nella stanza di Elena lasciando tutti gli adulti scioccati.
-Junie, mio eroe- disse Elena accennando un sorriso.
-Come sta la mia ragazza?- chiese Junior avvicinandosi al letto.
-Sforacchiata bruciacchiata e brutta- disse Elena mettendo il broncio.
-Elena Malfoy non sarà mai brutta, ma credo di poter far qualcosa per quelle ferite- disse Junior sdraiandosi accanto a lei.
-Sarai tu a farmi bere?- disse Elena sorpresa.
-Lo so che è un passo importante per i vampiri, ma ti farà guarire e starai meglio per me è tutto ciò che conta- disse Junior dolcemente per poi mettere in mostra il collo.
-Non ho mai bevuto da nessuno, neanche da Damien- disse timidamente Elena.
-Non ho mai lasciato che nessuno bevesse da me, ma tu sei la mia eccezione nella vita, a te lascerei far tutto- disse dolcemente Junior.
-Pronto?- chiese Elena poggiando le labbra sul collo di Dimitri.
-Sono nato pronto- disse Junior e quando sentì i canini di Elena affondare il suo collo non riuscì a trattenere un sospiro di piacere.
-Junior tutto bene? Ti serve aiuto? Devo farlo io?- chiese Dimitri al di là della porta per poi entrare nella camera di Elena e ritrovarsi di fronte ad una scena che lo colse totalmente impreparato, Elena e Junior erano praticamente nudi e le mani di suo figlio si stavano dando da fare per togliere gli ultimi pezzi di biancheria rimasti sulla bella Elena.
-I miei occhi i miei occhi, giuro non ho visto nulla- disse Dimitri tappandosi gli occhi con una mano e uscendo fuori dalla stanza sbattendo contro il muro.
-Papà- urlò Junior cercando di coprire Elena che si era nascosta dietro il suo ragazzo mortificata.
-Giuro non ho visto nulla- disse Dimitri correndo fuori dalla stanza.
‎-Papà riguardo a quello che hai visto oggi..- disse Junior imbarazzato più tardi.
-Visto? Io non ho visto nulla! Niente di niente- disse Dimitri velocemente.
-Sappiamo entrambi che hai visto parecchio- disse Junior ridendo.
-Posso solo dire che non ti serviva una mano e non ti servono i miei consigli, sembravi piuttosto a tuo agio- disse Dimitri goliardico al figlio.
-Si io ed Elena abbiamo trovato un certo feeling- disse Junior ghignando soddisfatto.
-Non voglio sapere altro, tu mio figlio lei mia nipote, non voglio sapere altro che poi Draco potrebbe leggermi nella mente- disse Dimitri ridendo.

‎-Abbiamo un problema- disse Junior serio a Elena
.-Che problema? Hai parlato con tuo padre? Lo dirà a mio padre?- disse Elena in ansia.
-No, niente di tutto ciò, il nostro problema è che tu non mi basti mai- disse Junior baciandola con passione.
-Sapere che il mio sangue ti scorre nelle vene mi fa impazzire- disse Junior baciandogli il collo.


-Voglio parlare con tuo padre- disse Damien serio a Lauren.
-Perchè?- chiese stranita Lauren.
-Perchè per una volta voglio fare le cose nel modo giusto e la cosa giusta da fare è dire a tuo padre che i nostri lupi si sono scelti, è un segno di rispetto da Alpha ad un grande beta come tuo padre, se lo merita- disse Damien serio.
-Sei così sexy quando fai il serio e diplomatico principe delle tenebre- disse Lauren baciandolo.
-Sei sicuro di voler parlare con mio padre? Sicuro sicuro? Capisco che in quanto erede di tuo padre devi essere diplomatico e all'antica, che devi rispettare le leggi dei lupi, ma se parli con mio padre lui ti fa a pezzettini talmente piccoli che per ricomporti ci vorrà la lente d'ingrandimento- disse Lauren ridendo.
-Voglio farlo Ren, è la cosa più giusta, e io con te le cose voglio farle bene- disse Damien baciandola.
-A cosa dobbiamo la tua presenza Damien? Ordini di tuo padre?- chiese Tristan quando vide Damien sulla soglia di casa Grinderwald.
-Veramente io sono qui per Ren- disse Damien serio.
-Mia figlia Lauren? E perchè mai? Sei venuto a prenderla perchè lei e Juliet devono fare shopping?- chiese Tristan pregando che non fosse quello il motivo, sua figlia non aveva limiti quando faceva shopping, povero il lupo di quel fortunato ragazzo che la sceglierà pensava sempre Tristan.
-Tesoro Juliet e Damien non stanno più insieme, e non lasciare il povero Damien sulla porta di casa- disse Vanessa dando un pizzicotto a Tristan.
-Scusa mio marito, vive nel suo piccolo mondo canino- disse Vanessa sorridendo a Damien, lei una mezza idea di cosa voleva il ragazzo ce l'aveva.
-Io sono qui per chiedergli di poter ufficialmente frequentare sua figlia signor Grinderwald.- disse Damien con gli occhi dorati e la testa china in segno di rispetto.
-Un alpha non china mai la testa di fronte a un beta- disse Tristan mettendo alla prova le intenzioni di Damien.
-Il mio è un segno di rispetto, lei signore è indubbiamente un lupo migliore di me, non importa quali siano i nostri ruoli- disse Damien con voce profonda.
-Hai dimostrato di avere rispetto delle tradizioni dei lupi, al contrario di tuo padre- disse Tristan apprezzando infinitamente il gesto di Damien.
-Considero ogni mia natura importante e da onorare- disse Damien saggiamente.
-Puoi uscire con mia figlia Damien- disse infine Tristan.


-Noi non diremo mai e ripeto mai ai nostri genitori che stiamo insieme- disse Juliet e Percy agitando le mani in aria.
-Perchè?- chiese Percy divertito dal comportamento isterico di Juliet, era impressionante come in certi momenti Juliet somigliasse Hermione.
-Quella poveretta di Elena ha dovuto far finta di dormire per sei ore, sei ore Percy! Pur di sfuggire alle domande delle nostre madri, e loro hanno fatto i turni aspettando che decida di svegliarsi, hanno un calendario e tutto il resto, io non lo voglio un calendario- disse Juliet mettendosi le mani tra i capelli.
-Ok calmati, non ti far venire il panico, non faranno un calendario anche per te promesso- disse Percy stringendola a sè e baciandogli i capelli.


-Puoi aprire i tuoi bellissimi occhi- disse Junior entrando nella camera di Elena.
-Non torneranno?- bisbigliò Elena ancora a oggi chiusi.
-Mio padre ha distratto mia madre al cambio di turno e mi ha fatto entrare, sei salva- disse Junior ridendo.
-Grazie! Era quasi peggio delle torture di Max- disse Elena aprendo gli occhi.
-è stato Max a farti del male?- disse serrando i pugni Junior, come suo padre aveva un carattere alquanto focoso e protettivo.
-Possiamo non pensarci?- sussurrò Elena.
-Va bene, cosa vuoi fare?- chiese dolcemente Junior.
-Puoi venire qui con me e abbracciarmi?- disse Elena imbarazzata.
-Non chiedo di meglio- disse sorridendo Junior raggiungendola a letto.
-Ci siamo allenati tanto io e te, eppure io quando ero lì prigioniera non sono riuscita a far nulla, sapevo di poter fare qualcosa, sapevo di potermi difendere, ma ero paralizzata Junie, non riuscivo a pensare, il mio unico pensiero era che ero sola, che sarei morta sola- disse Elena lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.
-Non avrei mai permesso che lui ti uccidesse, io ti proteggerò da qualsiasi cosa Elena, non devi temere questa guerra, io non permetterò che ti accada qualcosa- disse Junior accarezzandogli i capelli.
-Vorrei essere forte come mia madre, lei è così coraggiosa, non si sarebbe fatta spaventare, avrebbe reagito, avrebbe messo Max al suo posto- disse Elena triste.
-Ma tu sei stata fortissima, non gli hai dato la soddisfazione di farti urlare, sei stata impassibile e coraggiosissima, io stesso avrei chiesto pietà con le tue stesse ferite Elena, dovresti essere orgogliosa di come ti sei comportata- disse serio Junior.
-Io sono orgoglioso di te piccola- disse Draco che era sulla soglia della porta.
-Papino- disse Elena correndo ad abbracciare Draco, il suo papà era l'uomo più importante della sua vita e la cosa più importante per lei era renderlo orgoglioso.
-Principessa è tutto ok, sei stata brava anzi bravissima, la mia coraggiosa bambina- disse Draco stringendo la sua principessina così simile a Selena e allo stesso tempo testarda e orgogliosa come una vera Malfoy.
-Pensavo di averti deluso- disse Elena piangendo.
-Elena, tu sei l'unica persona al mondo che non potrà mai deludermi- disse Draco teneramente.
-Io vado- disse Junior sentendosi fuori posto.
-Junior- disse Draco serio.
-Si?- chiese Junior preoccupato.
-Grazie- disse Draco sorridendo.
-Damien dove stai andando?- chiese Junior quando vide Damien con la tuta nera dell'armata oscura e il mantello addosso.
-Devo uscire, coprimi- disse Damien incrociando per un secondo lo sguardo di Junior per poi smaterializzarsi.
-Damien con gli occhi neri..nulla di buono- disse Junior scuotendo la testa preoccupato.
-Ciao Max- disse Damien ghignando divertito dopo essersi materializzato alle spalle del lupo.
-Damien- sussurrò Max paralizzato dal terrore.
-Hai commesso un terribile errore oggi lo sai vero?- disse Damien evocando una sfera infuocata.
-Io..non capisco- disse confuso Max.
-Non hai alcun diritto di toccare ciò che è mio- disse Damien lanciando la sfera contro Max e ustionandolo gravemente.
-Tu non hai alcun diritto di sfiorare Elena- disse Damien affondando i suoi artigli da lupo nel collo di Max.
-Perdono- sussurrò Max tremando.
-Spero che il messaggio sia stato ricevuto, non sarò così buono la prossima volta- disse Damien con uno sguardo diabolico.
 
 
Come vi avevo promesso ecco l'altro capitolo ;) Fatemi sapere se vi piace!!
Baci
Daphne 92
 

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Capitolo 6
*** Il licantropo di Clay ***


Il licantropo in Clay -Come hai convinto mio padre a farti salire quassù?- chiese sorpresa Juliet quando vide Percy sulla porta di camera sua.
-Pensano che un buon amico possa tirarti su il morale, per questo ho ricevuto una dispensa speciale dalla regola "niente ragazzi in camera"- disse Percy sorridendo.
-Se solo mio padre sapesse- disse Juliet ridendo quando Percy chiuse la porta e la sollevò per poi baciarla.
-Ciao- disse sorridendo Juliet.
-Ciao bellissima- disse Percy baciandola fino al letto.
-Mio padre potrebbe salire in qualsiasi momento Percy- disse Juliet ridendo mentre Percy gli baciava il collo.
-Non ti piace correre rischi Darkins?- disse Percy in tono di sfida.
-Si, con te si, la nostra relazione in sè è un rischio- disse Juliet baciando Percy per poi sfilargli la maglia.
Intanto al piano di sotto Hermione e Dimitri erano troppo occupati per preoccuparsi degli adolescenti al piano di sopra.
‎-Nostro figlio e Elena, Junior ed Elena, sono così carini insieme!!- disse Hermione mentre Dimitri si stava nutrendo da lei.
-Vuoi seriamente parlare di nostro figlio e la sua ragazza adesso?- disse Dimitri osservando Hermione con malizia.
-Credo di no- disse Hermione usando la forza da vampiro e invertendo le loro posizioni.
-Quindi Jane Darkins, cosa vuoi fare?- disse Dimitri sollevandosi e mettendo le mani sui fianchi di Hermione.
-Voglio divorarti- disse Hermione chinandosi su Dimitri e baciandogli lentamente il collo per affondare i canini.


-Ho parlato con tuo padre, ha detto che possiamo uscire insieme- disse Damien passando un braccio intorno alle spalle di Lauren mentre passeggiavano nella foresta nella quale si trovava la casa dei Grinderwald.
-Grazie- disse Lauren felice baciandolo con passione.
-Per cosa?- chiese Damien confuso.
-Per essere cambiato per me, grazie- disse Lauren baciandolo di nuovo.
-Sentivo di dover essere un uomo alla tua altezza, m'impegnerò ogni giorno per esserlo- disse Damien serio.
-Papà ci sta osservando, meglio che vado a casa..sai il coprifuoco- disse Lauren in imbarazzo.
-Meglio fare i bravi, anche se mi mancherai stanotte- disse Damien baciando la guancia di Lauren.
-Sognami- disse sorridendo Lauren per poi avvicinarsi alla casa, Damien la guardò entrare e poi si smaterializzò a Devon Manor.


‎-Junior sono due ore che ti aspetto in quella cavolo di palestra puzzolente- disse Clay bussando furioso alla porta di Junior la mattina seguente.
-Inizio seriamente ad odiare quel ragazzino- disse Junior che era sdraiato sul letto con Elena a cavalcioni su di lui.
-è il mio migliore amico- disse Elena rimproverandolo.
-è l'unico motivo per cui ancora non l'ho fatto fuori- disse Junior annoiato.
-Dagli un paio di minuti e arriva..anche dieci minuti- disse Elena quando scese dal letto e osservò Junior.
-Dovevo immaginarmi che c'entravi tu- disse scocciato Clay.
-Vado a parlargli- disse Elena sospirando.
-Non sei costretta a farlo- disse annoiato Junior.
-Voglio farlo- disse Elena decisa uscendo dalla stanza e andando da Clay.
-Si può sapere cosa succede? Cos'è cambiato tra di noi?- disse Elena prendendo la mano di Clay.
-Ti amo Elena, ti amo più della mia stessa vita e vederti ogni giorno con una persona priva di amore come Junior mi sta uccidendo, un piccolo pezzo del mio cuore muore ogni giorno- disse Clay disperato.
-Cosa posso fare per non farti soffrire così? Dimmelo Clay, dimmelo e lo farò, ti voglio bene- disse Elena sfiorando il braccio di Clay.
-Stai con me, ama me- disse Clay supplicandola.
-Non posso decidere chi amare- disse Elena dispiaciuta.
-Provaci, io ti amo così tanto Elena e sono così disperato- disse Clay sfiorando la guancia di Elena.
-Che scenetta patetica- disse Junior avvicinandosi ai due ridendo.
-Junior ti prego, non è il momento- disse Elena mettendo una mano sul torace di Junior e bloccandolo.
-Perchè? Basta proteggerlo Elena, deve crescere, non potete sempre proteggerlo tutti quanti, affronta la verità ragazzino, Elena ti vuole molto bene, ma non gli piaci in quel modo e Merlino ha provato a dirtelo in tutti i modi ma tu sembri non capire, LEI NON VUOLE STARE CON TE- disse Junior deciso e Clay se ne andò via velocemente umiliato.
-Quello che ti ha detto lui non è vero- disse Junior quando furono soli in camera di Elena.
-Cosa?- chiese Elena confusa.
-Io ce l'ho un cuore al contrario di quello che dice la gente, io so amare, sono tutti convinti che io non so amare perchè sono nato vampiro completo, ma non è così, è vero non ho amato nessuno finora ma io so di poter amare- disse serio Junior.
-Io so che tu puoi amare, non lo fai a parole, lo fai con i piccoli gesti, noi sappiamo quello che c'è tra noi, e questo ci basta giusto?- disse Elena dolcemente.
-Giusto- disse Junior baciando Elena.

-Mi hanno detto che non stai più con Milena, perchè non me lo hai detto? Sono la tua mamy io- disse Selena mettendo il broncio a Percy mentre puliva la cucina e il figlio beveva un bicchiere di sangue.
-Perchè mi avresti fatto un ora di interrogatorio- disse Percy ridendo e dando un bacio sulla guancia alla madre.
-No, ti avrei cucinato la tua torta preferita e solo dopo averti rimpinzato ti avrei fatto solo mezz'ora d'interrogatorio, ma non ti vedo così triste quindi niente torta, la darò tutta a tua sorella- disse Selena facendogli la linguaccia.
-Sei una mamma terribile non te lo hanno mai detto?- disse Percy alla madre.
-Sono la madre dei sogni e tu mi adori- disse Selena arricciando il naso.
-è vero- disse Percy baciando la guancia della madre.
-La torta è in frigo, mangiala prima che arrivino tuo padre e il suo amichetto- disse Selena sorridendo.
-Troppo tardi- disse Dimitri entrando in cucina insieme a Draco.
-Potete mangiare voi il dolce, io non ho bisogno di consolarmi, voi ne avete bisogno perchè siete vecchi- disse Percy ridendo mentre usciva dalla cucina.
-Considerati diseredato e mendicante Perseus Malfoy- urlò Draco tirando fuori la torta dal frigo.
-Mamma non te lo lascerebbe mai fare- disse Percy uscendo poi di casa mentre Draco scuotendo la testa divertito tagliava una fetta di dolce.
-Mangia la torta Dimi, è squisita- disse Draco pochi minuti dopo abbuffandosi.
-è il terzo pezzo che mangi, io ne ho mangiati due, non voglio ingrassare, non sono una piccola e tenera veela io- disse Dimitri scimmiottando le veela.
-Hai tutta l'eternità per dimagrire Dimitri- disse Draco tirandogli un pezzo di torta.
-Non l'hai veramente fatto- disse Dimitri afferrando un pezzo di torta e spiaccicandolo tra i capelli di Draco.
-No, i capelli no- disse Draco disperato.
-Mai attaccare il principe dei vampiri- disse Dimitri ghignando vittorioso.
‎-Papà non devo rinchiuderti in un magi ospizio vero?- disse Elena quando arrivò e vide Dimitri e Draco ricoperti di torta.
-Certo che no tesoro di papà- disse Draco sorridendo angelico.
-E poi siamo troppo belli per finire tra i vecchietti- disse Dimitri indignato.
-Okkkkk, avete lasciato almeno un pezzo di torta a Junior? è in palestra con Clay e volevo portargli da mangiare- disse Elena sorridendo.
-C'è quella alle fragole, era troppo salutare per noi- disse Draco indicando il frigo.
-Andrà bene- disse Elena sorridendo furba.
-E un ultima cosa, fate un bel gratta e netta prima che ritorni mamma o sarete nei guai bambini- disse Elena prima di uscire dalla cucina.
‎-Dov'è Clay?- chiese Elena entrando in palestra con la torta in mano
.-In pausa- disse Junior fissando Elena che aveva posato la torta e poi aveva preso della panna con un dito e l'aveva leccata via.
-Che fai qui?- chiese Junior fissando imbambolato Elena.
-Merendina, ma è meglio che mi tolga questo per non sporcarmi sai- disse Elena sciogliendo il nodo del vestito dietro al collo e lasciandolo cadere a terra, sotto aveva solo un mini completino intimo che copriva poco e niente.
-Per Merlino e tutti i fondatori- disse Junior senza fiato.
-Vuoi mangiarmi?- disse Elena prendendo una fragola e mordendola sensuale.
-Cosa hai detto?- chiese imbambolato Junior.
-Ti ho detto se vuoi mangiarmi- disse Elena avvicinandosi sensuale e inclinando il collo.
-Mi stai offrendo di bere?- disse stupito Junior.
-è proprio quello che ti sto offrendo, tu vuoi bere da me?- ripetè lentamente e sensuale Elena con le labbra a pochi millimetri da quelle di Junior.
-Io non ho mai bevuto da nessuno, e se non riuscissi a fermarmi? Se le sensazioni fossero troppo forti?- disse Junior incerto.
-Se se se..non voglio più sentirti pronunciare quella parola in mia presenza, tra noi non ci sono se, io so che ti fermerai- disse sicura Elena baciandolo.
‎-Elena..- disse Junior con le labbra poggiate sul collo di Elena
.-Fallo mi fido- disse Elena annuendo.
-Grazie, sei una delle poche che si fida di me- disse Junior per poi affondare i canini.
-Fermati bestia- disse Clay assestando un violento calcio alle costole di Junior che si ruppero sotto la potenza del calcio di Clay.
-Credo che abbia trovato il suo lupetto- disse Junior tossendo sangue.
‎-Elena io..- disse Clay imbarazzato mentre Elena si prendeva cura di Junior aiutandolo ad alzarsi.
-Tu cosa? Questo Clay è stato un attacco senza motivo a un principe dei vampiri, potremmo chiedere la tua testa per questo Clay- disse Elena furiosa con gli occhi neri e i canini allungati, la dolce biondina adesso sembrava proprio minacciosa.
-Lena, basta, torna da me, non è importante lui, concentrati e respira- disse a fatica Junior, sapeva quanto per un vampiro completo come lo erano loro fosse difficile mantenere il controllo sul loro lato oscuro, e il lato oscuro di Elena era il più potente e pericoloso di tutti insieme a quello di Damien.
-Sto bene- disse Elena dopo aver fatto un paio di respiri profondi.
-Io non tanto- disse Junior continuando a tossire sangue.


Se il capitolo vi è piaciuto in giornata ve ne metto un altro ;) piccolo avviso: come avete notato quando rispondo alle recensioni poi metto sempre il capitolo quindi anche se non ve lo scrivo nella recensione voi controllate se la storia è aggiornata, a presto con un capitolo very important intitolato "Sangue".

Baci

 
 

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Capitolo 7
*** Sangue ***


-Mia sorella diceva sempre che avrebbe trovato il suo principe un giorno, nessuno gli credeva per via del suo carattere, lo credevamo impossibile- disse Percy ridendo mentre era sdraiato sul letto e coccolava Juliet.
-E invece ha trovato il suo principe azzurro, mio fratello- disse Juliet sorridendo.
-Credi che tuo fratello sia il principe azzurro?- disse Percy sorridendo.
-No, credo che tu sia il principe azzurro- disse Juliet baciandolo dolcemente.
-Juliet viene giù tuo fratello sta male- urlò Hermione dal piano di sotto.

‎-Hai insegnato un minimo di diplomazia a tuo figlio? Sai che quello che ha fatto a mio figlio potrebbe considerarsi un crimine dei licantropi contro la razza vampira?- disse Dimitri furioso a Tristan mentre aspettavano tutti insieme che Narcissa finisse di visitare Junior.
-Cos'è vuoi scatenare una guerra adesso Dimitri?- disse Tristan sarcastico.
-Se mio figlio non si riprende del tutto ci puoi contare che scatenerò una guerra, e sappiamo entrambi chi vincerà, le cose sono cambiate durante gli anni Tristan, il vostro dominio si è sbriciolato, ora comandiamo noi- disse Dimitri ghignando soddisfatto.
-Qui senza consenso dei Devon non si scatena un bel niente- disse Damien mettendosi tra i due.
-Non ti mettere in mezzo Damien- disse Dimitri guardandolo male.
-Siete sottoposti al volere mio e di mio padre, non dimenticatevelo mai- disse Damien minaccioso.
-E voi non vi dimenticate mai che noi abbiamo Elena, con lei in gioco il vostro volere è nulla- disse Dimitri sorridendo per poi allontanarsi soddisfatto andandosi a sedere accanto a Draco ed Elena che piangeva disperata.
-Come sta nonna?- chiese Elena preoccupata a Narcissa quando la vide uscire dalla stanza.
-Alcuni frammenti di osso gli hanno perforato i polmoni, avrà bisogno di pozioni, di riposo e di molto sangue, l'ideale sarebbe farlo operare ma non mi fido.- disse Narcissa preoccupata.
-Il sangue non è un problema, ci sono io- disse sicura Elena.
-No Elena, sei giovane non potresti neanche nutrire un altro vampiro- disse Draco deciso.
-C'è il mio ragazzo là dentro, sta male, quindi in questo caso papà la tua opinione per me non conta, ho più di diciassette anni, sono maggiorenne, non mi devi dare alcun permesso- disse Elena secca prima di andare in camera di Junior.
-Elena che ci fai qui?- chiese Junior sofferente quando la vide entrare.
-Mi sembra ovvio no?- disse Elena sorridendo.
-No non tu, voglio mio padre o mia madre, non puoi essere tu quella a rischiare- disse Junior agitandosi e iniziando a tossire sangue.
-Voglio essere io quella a rischiare- disse Elena sdraiandosi accanto a lui e accarezzandogli i capelli per tranquillizzarlo.
-No, ti prego- disse Junior disperato.
-Sarò io quella che ti nutrirà- disse Elena manipolando la volontà di Junior.
-Non voglio perderti, non ho controllo- disse Junior resistendo per primo alle manipolazioni mentali di Elena.
-Io mi fido di te- disse Elena esponendo il collo affinchè Junior si nutrisse.
-Mi dispiace così tanto- disse Junior prima di affondare i canini nel collo di Elena e iniziare a bere avido di sangue.
‎-Non voglio ucciderti- disse Junior staccandosi a fatica da Elena che era immobile su di lui.
-Non mi hai ucciso, sto bene- disse debolmente Elena a occhi chiusi.
-Tu non stai bene- disse Junior accarezzandogli il volto.
-Lasciami dormire e starò bene- disse Elena a voce bassissima.
-No, ti prego, Lena non ti addormentare- disse Junior scuotendola.
-Solo cinque minuti Junie- disse Elena per poi perdere i sensi.
-Papà aiuto papà- urlò Junior disperato e Dimitri entrò nelle stanza con Damien e Draco al seguito.
-Lo sapevo- disse Draco prendendo in braccio Elena mentre Damien lanciò uno sguardo furioso a Junior con i suoi occhi momentaneamente neri prima di uscire dalla stanza.
-Devo andare da lei- disse Junior cercando di alzarsi ma Dimitri glielo impedì.
-Papà, come sta?- chiese Junior preoccupato, si era seduto fuori da camera di Elena e nonostante sua madre insistesse perchè tornasse a letto in quanto non si era completamente ripreso, lui era deciso a restare lì.
-Starà bene, non è niente di grave- disse Dimitri consolando il figlio.
-L'ho quasi uccisa- disse Junior dispiaciuto.
-No, per essere la tua prima volta sei stato bravo figliolo- disse Dimitri mettendogli una mano sulla spalla.
-L'ho quasi uccisa papà!- disse Junior alzando la voce.
-Starà bene, stanno per nutrirla- disse Dimitri rassicurando il figlio.
-Chi la nutrirà? Posso farlo io?- chiese Junior.
-Sei ancora debole, non stai in piedi Junior, è palese a tutti quanto stai soffrendo pur di star qui- disse Dimitri facendo sedere il figlio.
-Perchè non mi rispondi? Chi la nutrirà?- chiese insistente Junior.
-Damien, la nutrirà Damien, si è offerto lui- disse Dimitri.


-Dam- disse Elena sorridendo quando lo vide entrare nella stanza.
-Ehi, come va principessa? Proprio non riesci a non farti divorare?- disse Damien scherzando.
- è la mia specialità- disse Elena sorridendo.
-Sono qui per essere la tua sacca di sangue- disse Damien passandosi due dita sul collo.
-Grazie ma no- disse debolmente Elena a Damien.
-Perchè? Ti ci vorranno giorni per riprenderti senza sangue- disse Damien confuso.
-Junior, ne soffrirebbe troppo, e poi se bevo da te sappiamo benissimo cosa accadrà, non è il momento adatto Dam, è una sofferenza per me stare in controllo nella stessa stanza con te e so che tu ti senti come me, quindi niente scambi di sangue per noi Damien- disse semplicemente Elena.
-Junior vale questo sacrificio Elena?- disse scioccato Damien.
-Tu per Lauren lo faresti?- disse Elena debolmente.
-Si- disse sicuro Damien.
-E allora ti sei risposto da solo, Junior per me vale tutti i sacrifici che ho fatto e dovrò fare- disse tranquillamente Elena.
-Vale anche la pena non poter essere noi stessi?- chiese Damien, ad Elena e a se stesso.
-Se l'amore che proviamo è vero vale tutti i sacrifici- disse Elena annuendo.
-Hai ragione...forse- disse Damien per poi smaterializzarsi.
-Non ti sei nutrita- disse Junior sconvolto quando entrò in camera di Elena.
-Saresti stato triste se l'avessi fatto- disse Elena imbarazzata.
-Era per il tuo bene, non ti saresti dovuta preoccupare- disse Junior deciso.
-E per il tuo bene tu dovresti essere a letto, non hai un bel colorito- disse Elena preoccupata.
-Neanche tu, sei cadaverica- disse Junior allarmato.
-Junior, devi riposarti, hai le ossa deboli.- disse seria Elena.
-Hanno detto che devo stare a letto, mica in quale letto- disse Junior guardando intensamente Elena.
-Sono uno schifo, non voglio che mi vedi così- disse Elena imbarazzata facendo comunque posto a Junior.
-Sei perfetta- disse Junior mettendosi a letto con lei e continuando ad osservarla anche dopo che lei si addormentò.
‎-Ho un idea, io devo bere e anche tu devi bere, se c'è scambio non c'è dissanguamento- disse Elena la mattina seguente.
-Io non ho controllo Elena, non mi fermerò- disse Junior escludendo l'ipotesi.
-E se tu ti nutrissi come si nutriva tuo padre?- disse Elena provocante.
-Sangue e sesso?- disse stupito Junior.
-Esattamente, non saresti solo concentrato sul mio sangue, potrebbe metterti un freno- disse Elena sorridendo e sfilandosi il pigiama che portava.
-Come faccio a dirti di no così?- disse Junior senza fiato mettendosi sopra di lei.
-Non farlo- disse Elena intrecciando le gambe alla vita di lui.
-Non ti dirò mai di no- disse Junior baciandola con foga.
-Non riesco ancora a crederci, mi sono controllato! Avevi ragione!- disse Junior stupito mentre si rivestivano tempo dopo.
-Io ho sempre ragione tesoro- disse Elena baciandolo passionale.
-Sei il mio controllo e la mia perdizione- disse Junior con voce roca, così simile a quella del padre.
-è un piacere- disse Elena maliziosa.
-Adesso sono dipendente da te, non ti lascerò più andare- disse Junior smettendo di vestirsi e attirandola a sè.
-è quello che ho sempre voluto- disse Elena mettendosi a cavalcioni su di lui.
-Sei insaziabile- disse Junior sollevando il vestito di Elena.
-Esattamente come te- disse Elena accarezzandogli la schiena.
-Junior, ho bisogno di chiederti una cosa, è importante- disse Hermione quando vide rientrare il figlio a casa.
-Cosa mamma?- chiese Junior aprendo il frigo e abbuffandosi con la pasta fredda che sua madre gli aveva messo da parte.
-Sei serio con Elena? è la mia figlioccia non voglio che soffra, hai già fatto soffrire Astrid non farlo anche con Elena- disse Hermione dolcemente.
-Penso di amarla mamma- disse sincero Junior.
-Elena- disse Pansy velocizzando il passo per raggiungere la ragazza che passeggiava per le strade di Diagon Alley.
-Si Pan? Cosa c'è?- chiese Elena sorridendo felice.
-Astrid sta soffrendo molto per Junior, se tu non ci tieni veramente a lui potresti non so, è imbarazzante dirlo, ma se tu e Junior state solamente giocando, non fatelo ti prego, Astrid è innamorata di lui- disse Pansy in imbarazzo.
-Quello che stiamo facendo è solo affar nostro, e poi perchè tutti credono che io sto giocando?- disse Elena che iniziava ad arrabbiarsi.
-Hai avuto molti amici- disse Pansy in imbarazzo.
-Ma ho un cuore e so amare anche io- disse Elena prima di andarsene.
-è così imbarazzante stare qui a corte con tutti che mi fissano con dispiacere, odio far pena alla gente- sussurrò Juliet quando lei e Percy entrarono in sala del trono.
-Non metterti ad ascoltare le voci- disse Percy prendendogli una mano.
-è impossibile non sentirle con l'udito vampiro- disse Juliet frustrata.
-Allora diamoli un altro motivo per bisbigliare- disse Percy attirandola a sè e baciandola con passione sotto lo sguardo scioccato di tutta la corte.
-Percy Juliet- urlò Dimitri scioccato cadendo quasi dal trono mentre Hermione aveva un sorriso a 32 denti.
-Via di qui via di qui, smaterializzaci- disse Juliet iniziando a saltellare e colpire Percy sul petto.
-Dove? Dove andiamo?- chiese Percy nel panico.
-Ovunque ma non qui, sbrigati sbrigati- disse Juliet nel panico mentre suo padre si avvicinava.
-Ti sai smaterializzare anche tu- disse Percy altrettanto nel panico.
-Fallo tu, io sono nervosa, vuoi finire spezzato?- disse Juliet.
-Ok ok- disse Percy prendendo la mano di Juliet e smaterializzando entrambi.
-Dove siamo?- chiese Juliet guardandosi intorno impressionata, Percy l'aveva portata in un bellissimo palazzo che però lei non aveva mai visto.
-è uno dei palazzi dei Malfoy, si trova in un'isola al largo della Maldive, l'isola è stata comprata da un mio antenato e resa perfettamente abitabile dalle generazioni seguenti dei Malfoy, è la nostra piccola perla tra tutte le proprietà che abbiamo- disse Percy sorridendo orgoglioso.
-Perchè non ci siamo mai venuti?- chiese Juliet affacciandosi alle finestre e osservando il mare.
-Mio padre non ha dei bei ricordi di questo posto- disse semplicemente Percy e Juliet non chiese altro sull'argomento.
-Amo questo posto Percy, grazie per avermici portato- disse Juliet respirando l'odore di salsedine, il sole gli scaldava la pelle e il rumore del mare la rilassava, quel posto era veramente il paradiso.
-Tuo padre sembra non aver preso bene la nostra relazione- disse dispiaciuto Percy.
-Non m'interessa, tu sei il mio destino, lo sei da sempre Perseus Malfoy, non permetterò a nessuno di separarmi da te- disse dolcemente Juliet prendendo tra le mani il volto di Percy.
-Stiamo qui, non voglio che ci separino, nascondiamo le nostre presenze e stiamo qui, l'unica cosa che voglio è stare con te, non voglio essere il principe dei vampiri, voglio solo te- disse Percy dolcemente.
-Anche io- disse Juliet abbracciando Percy.



Come vi avevo promesso ecco il secondo capitolo della giornata..posso dirvi che il prossimo è veramente importante!!! Vi lascio con un super spoiler: "-Un amore tra un Malfoy e un Darkins è troppo grande, porterà solo morte- disse Hermione piangendo mentre pronunciava la profezia."


Baci alla prossima e...Recensite!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** La profezia ***


-Jane che succede?- chiese Dimitri preoccupato scuotendo Hermione quando la vide immobile con gli occhi sgranati, sembrava avere una visione, cosa che non accadeva da molto.
‎-Un amore tra un Malfoy e un Darkins è troppo grande, porterà solo morte- disse Hermione piangendo mentre pronunciava la profezia.
-Cosa significa?- chiese Draco che era seduto insieme a Selena nell'altro trono dei vampiri.
-Se i ragazzi restano insieme moriranno- disse Hermione piangendo.
-Dobbiamo avvertirli- disse Draco dopo aver imprecato.
-Vado a chiamare Elena e Junior- disse Selena alzandosi di scatto, ancora sotto choc.
‎-Tu ed Elena non potete stare insieme- disse Hermione a Junior ed Elena dopo averli fatti sedere in salotto insieme a Draco Selena e Dimitri.
-Sei impazzita vero mamma?- disse Junior ridendo.
-Perchè?- chiese semplicemente Elena capendo che la questione era seria.
-Ho avuto una visione, Darkins e Malfoy non possono stare insieme, il loro amore li consumerebbe- disse Hermione dispiaciuta con gli occhi lucidi.
-No- sussurrò piangendo Elena.
-Credo che tra poco scopriremo quanto il tuo potere sia affidabile madre, perchè io non lascerò Elena, nè ora nè domani nè mai- disse Junior deciso prendendo la mano di Elena e uscendo dal castello con lei.
-Io ho detto cosa penso là dentro ma tu cosa pensi?- chiese Junior ad Elena quando furono soli.
-Preferisco anche solo un secondo con te che un eternità senza- disse Elena baciandolo.
-E poi venir consumato dall'amore non mi sembra un brutto modo per morire- disse Junior ridendo.

-Percy non vi ho cercato pur sapendo dove eravate ma adesso dovete tornare a casa- disse Draco materializzandosi nel suo palazzo di famiglia.
-Perchè? è successo qualcosa?- chiese Juliet preoccupata, aveva una strana sensazione.
-Tua madre ha avuto una visione su di voi- disse Draco dispiaciuto.
-Cosa ha visto?- chiese Juliet in ansia.
-Se state insieme morirete- disse Draco sincero e diretto.
-Ci dai due minuti papà?- disse Percy fissando Juliet.
-Percy..- disse incerto Draco.
-Due minuti non ci uccideranno- disse Percy teso senza smettere di guardare Juliet, che aveva già capito le intenzioni di Percy e aveva gli occhi lucidi.
-Ci vediamo a casa- disse Draco annuendo e smaterializzandosi.
-Julie- disse Percy avvicinandosi a Juliet.
-Ti prego no, non lo fare Percy, non m'interessa cosa accadrà ma non lo fare, non puoi farmi questo- disse Juliet in lacrime.
-Interessa a me Juliet, non voglio che tu muoia, hai un eternità davanti a te da vivere, t'innamorerai di nuovo, sarai felice, e io sarò felice per te osservandoti da lontano- disse Percy sfiorandogli il volto.
-Come puoi chiedermi di essere felice senza te? Sei meschino- disse Juliet tirando pugni disperati al petto di Percy.
-La tua vita viene prima di tutto Julie, anche del mio amore- disse Percy attirandola a sè per un ultimo bacio.
-è ora Percy- disse Draco avvicinandosi dispiaciuto ai due giovani.
-Porta a casa Julie, io resterò un pò qui- disse Percy a suo padre.
-Solo? Percy no!- disse Juliet disperata.
-Ho solo bisogno di calmarmi, surferò un pò, tranquilli- disse Percy al padre e a Juliet.
-Starai bene?- chiese Draco preoccupato.
-Non farò sciocchezze papà, tranquillo- disse Percy annuendo e Draco si smaterializzò con Juliet.


-Draco dobbiamo uscire in missione ora!- disse Dimitri mentre Hermione consolava la figlia.
-Perchè? è successo qualcosa?- chiese Draco confuso guardandosi intorno.
-Hanno preso Junior mentre si allenava nella foresta- disse Elena piangendo.
-Andiamo- disse Draco deciso.
-Vengo anche io- disse Elena alzandosi dopo essersi asciugata le lacrime.
-No- disse Draco.
-Prova a fermarmi- disse Elena con gli occhi neri per poi smaterializzarsi.
-Sei stato preso, è stata tutta colpa mia, ti ho distratto, so che sarò io la causa della tua morte, mi rifiuto di esserlo Junior- disse Elena mentre gli altri combattevano alle sue spalle con i rinnegati.
-Toglimi queste catene Elena, voglio aiutarli, smettila di dire sciocchezze- disse Junior divincolandosi.
-Puoi guardarmi per un secondo Junie?- chiese dolcemente Elena e Junior sollevò lo sguardo.
-Io ti amo, ma tu non te lo ricorderai, come non ti ricorderai quello che c'è stato tra noi, saremo amici, tu non proverai sentimenti per me se non di tipo fraterno, da adesso per tutta l'eternità.- disse Elena con voce ferma incantando Junior.
-..per tutta l'eternità- ripetè Junior ipnotizzato.
-Lena toglimi le catene, dobbiamo aiutarli- disse Junior ritornato in sè.
-Ok- disse Elena ancora visibilmente scossa che cercava invano di ricacciare indietro le lacrime.
-Non provare un giochino simile con me un altra volta, io ti amo e non lo dimenticherò per colpa di tuoi poteri, niente potrà farmelo dimenticare, io Junior Darkins ti amo e se per questo devo morire così sia- disse Junior dopo essersi alzato ed aver sbattuto Elena contro il muro immobilizzandola.
-Nessuno capirà il nostro amore, non possono perchè è troppo complicato e forte per poterlo capire, tutti sono sicuri che noi non ci amiamo, ma noi sappiamo quanto ci amiamo e proprio questo rende il nostro rapporto magico.- disse Junior baciando Elena.
-Così tu mi ami?- disse Elena sorridendo.
-Un pò troppo per i miei gusti, mi hai fatto impazzire Elena Malfoy- disse Junior baciandola.
-Andiamo ragazzi, ADESSO- disse Dimitri che perdeva sangue da un braccio.


-Piccola se restavi con lui saresti morta, ha fatto la scelta giusta Percy- disse Dimitri sedendosi sul letto della figlia la mattina dopo.
-C'è differenza tra la morte e come sto adesso? Mangio bevo respiro ma non provo nulla papà, io sono già morta nell'anima- disse Juliet a voce bassa.
-Percy c'è qualcosa che posso fare per convincerti a reagire?- disse Draco al figlio che si rifiutava di nutrirsi.
-Si, mandami fuori in missione, voglio uccidere- disse Percy deciso.
-Tua madre non..- disse Draco incerto.
-Papà te ne prego, rischio d'impazzire qui dentro sapendo che lei è a un muro di distanza da me e non posso sfiorarla- disse Percy frustrato.
-Ok, uscirai in missione, con Damien- disse Draco accondiscendente.
-Da solo- disse deciso Percy.
-Da solo- sospirò Draco.


*Qualche ora più tardi*

-Juliet..- disse Hermione a voce bassa entrando in camera della figlia.
-è successo qualcosa mamma?- chiese Juliet preoccupata quando sentì il tono di voce ansioso di Hermione.
-Percy è rimasto ferito in missione- disse Hermione alla figlia.
-Gravemente?- chiese Juliet mettendosi una mano sul cuore che sembrava essersi fermato.
-No, no per fortuna no, ha solo molto bisogno di nutrirsi- disse Hermione alla figlia.
-Voglio vederlo- disse Juliet uscendo dalla stanza e correndo al piano di sotto dove si trovava l'infermeria.
-Mi hanno detto che hai fatto un gran bel lavoro in missione- disse Juliet entrando in camera di Percy.
-Credo di non aver bisogno di una Darkins al mio fianco per sfiorare la morte- disse debolmente Percy.
-Sei stato così stupido ad andare là fuori- disse Juliet scoppiando a piangere senza avvicinarsi a Percy, sembrava così fragile tutto ricoperto di ferite.
-Non piangere ti prego, non posso pensare di averti fatto piangere ancora una volta- disse Percy supplicandola.
‎-Posso nutrirti? Ti farò stare meglio e poi riprenderò le mie distanze- disse Juliet stringendo la mano di Percy.
-Hanno chiamato..- disse Percy senza finire la frase perchè Milena entrò nella stanza.
-Oh, ciao Milena, tolgo il disturbo- disse Juliet imbarazzata che uscì velocemente fuori dalla stanza.
-Ciao bellezza- disse Percy quando vide Milena.
-Mi sei mancato così tanto- disse Milena tuffandosi su di lui e abbracciandolo.
-Anche tu- disse semplicemente Percy facendo una smorfia di dolore.
-Mi dispiace da morire per quello che ho fatto ad Elena, aveva preso Tess e Jer dovevo farlo, sono i miei genitori- disse Milena dispiaciuta.
-Lo so, non mi devi spiegare nulla, ti conosco- disse Percy sicuro.
-Vogliamo farlo?- disse Milena mettendo in mostra il collo.
-Quando sei pronta- disse Percy facendo allungare i canini.
-Sono pronta- disse annuendo Milena e Percy affondò i canini.
-Percyyy- sospirò Milena.
-Voglio che tu sappia qualcosa- disse Milena quando Percy ebbe finito di nutrirsi.
-Cosa?- chiese Percy curioso.
-Non voglio che tu resti sorpreso quando mi vedrai girare per Darkins Manor, io papà e mamma ci trasferiamo qui, zio Dimi ci ha invitato- disse Milena studiando le reazioni di Percy.
-Buon per voi così starete al sicuro- disse Percy sorridendo.
-Anche se sono..- disse Milena poggiando la testa sulla spalla di Percy dopo essersi sdraiata accanto a lui.
-Anche se sei stata a letto con Damien?- disse Percy tranquillamente.
-Si, anche se ho sbagliato, io ti ha amato Percy, il mio amore era reale- disse Milena seria.
-Lo so, ti ho amato anche io- disse sospirando Percy.
-Percy io continuo ad amarti- disse Milena avvicinandosi a Percy.
-Io non posso amarti- disse Percy restando immobile.
-Provaci- disse Milena avvicinandosi ancora di più.
-Non ci riesco, il mio cuore è di Juliet.- disse Percy sincero.
-Se non puoi amarmi allora fingi di farlo, anche solo per poco, ho bisogno di te Percy- disse Milena annullando la distanza tra di loro e baciandolo.
-Credo che adesso è meglio che vai Milena- disse Percy sospirando.
-Ok- disse Milena imbarazzata uscendo dalla stanza e scontrandosi con Juliet che era lì fuori.
-Perchè sei tornata Milena? Dopo tutta la sofferenza che hai causato a Percy e me? Noi sappiamo cosa hai fatto- disse Juliet affrontandola una volta che era uscita dalla stanza.
-Sarò sincera con te Julie, sono qui per riprendermelo, lo amo- disse Milena.
-Non ci riuscirai- disse Juliet sicura.
-Perchè? Pensi che lui ti ama? Nessun uomo dice di no a me- disse Milena sicura di sè.
-Sbagliato nessun uomo dice di no a Elena Malfoy, a te non è poi così difficile dire di no, e Percy lo farà anche solo per il motivo che ti sei portata a letto il suo migliore amico- disse Juliet con gli occhi grigi, una tempesta si stava scatenando fuori.


-Non m'importa della maledizione, sono pronto ad affrontarne le conseguenze, voglio solo stare con te- disse Percy che era corso da Juliet poco dopo il bacio con Milena.
-Io ci ho riflettuto Percy, ero ferita dalla situazione con Damien, non ti amo veramente- disse Juliet senza guardarlo.
-Come?- sussurrò scioccato e ferito Percy.
-Io non ti amo, non voglio stare con te- disse chiaramente Juliet.
-Ok- disse Percy indietreggiando lentamente per poi andarsene sconvolto.
-è stato così orribile mamma- disse Juliet scoppiando a piangere tra le braccia della madre che l'aveva abbracciata appena Percy era uscito.
-L'hai salvato amore, sarà felice, è per il meglio- disse Hermione abbracciando la figlia che non riusciva a smettere di piangere.
-Percy che ci fai qui?- chiese Milena quando vide Percy materializzarsi in camera sua.
-Voglio stare con te, non voglio pensare- disse Percy baciando Milena e iniziando a spogliarla.
-E allora stai con me ti aiuterò a dimenticare il dolore e la delusione- disse Milena baciandolo e attirandolo a sè.
-Sei mia?- chiese Percy possessivo facendo uscire il suo lato vampiro.
-Fino alla fine dei miei giorni- disse sincera Milena.
-Mi ami?- chiese Percy attirando con forza Milena a sè.
-Da sempre- sussurrò Milena piena di malizia.
-Bene- sibilò Percy con gli occhi neri da vampiro completo.


Capitolo un bel pò triste ma anche molto intenso! Se vi è piaciuto oggi ve ne metto un altro che s'intitolerà "Verità".

Baci alla prossima e...RECENSITE ;)
 

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Capitolo 9
*** Verità ***


-è andato tutto bene Milly?- chiese Jeremy quando Milena sorridente e felice corse ad abbracciarlo.
-Siamo tornati insieme, grazie grazie grazie papino- disse Milena baciando le guance di suo padre più volte.
-Finalmente il mio potere è servito a qualcosa- disse Jeremy facendogli l'occhiolino.
-Mi hai reso felice papà, sono felice di nuovo felice grazie a te- disse Milena abbracciando di nuovo il padre adottivo.
-Renderti felice è ciò che amo fare- disse paterno Jeremy.

-Questa cosa comunque non mi pare chiara, sono anni che tua madre ha visioni di cose, ma sono sempre visioni chiare di avvenimenti, mai immagini o parole, c'è qualcosa che non va e io voglio capire cosa- disse Elena decisa mentre con Junior erano sdraiati sul prato.
-Come pensi di fare? Andare dalle persone e chiederglielo?- disse Junior scettico.
-Tesorino del mio cuore non mi chiamano la padrona delle menti per nulla, posso annientare l'attività celebrale di una persona, secondo te non riesco a farmi dire la verità da persone come Astrid e Milena?- disse Elena ridendo.
-Sospetti di loro?- chiese interessato Junior.
-Chi altri avrebbe gioito della nostra rottura o di quella di Percy e Juliet?- disse Elena come se fosse una cosa ovvia.
-Da chi vuoi iniziare?- chiese Junior.
-Dalla tua piccola spasimante, e so anche come fare- disse Elena sorridendo malefica.

-Jun sei qui?- chiese Astrid una volta arrivata nella radura in cui Junior gli aveva dato appuntamento.
-Jun non c'è ma ci sono io- disse Elena sorridendo.
-Elena?- disse Astrid spaventata quando la vide trasformata in vampira per poi mettersi a correre.
-Fermati- disse Elena con la voce melodiosa e incantatrice che usava quando persuadeva le persone e Astrid s'immobilizzò all'improvviso.
-Ti prego..- sussurrò Astrid tremando, i racconti sui poteri di Elena erano terribili.
-Posso far in modo che non sia doloroso o posso far in modo che sia estremamente doloroso, io sinceramente prediligo la seconda opzione- disse Elena mettendosi di fronte a lei.
-Io ti farò una domanda e tu mi dirai la verità, ci siamo capite?- disse Elena dolcemente.
-Ti prego..- disse Astrid piangendo ancora immobile.
-Ci siamo capite?- disse Elena attaccando mentalmente Astrid che urlò disperata.
-Si..si..- disse Astrid singhiozzando.
-Bene, ricordarti che se non mi dirai la verità io lo saprò perchè io cara sono nella tua testa, sarebbe così facile per me danneggiare una piccola parte del tuo cervello e la mia scelta è così vasta, potrei farti perdere il controllo dei tuoi movimenti, la capacità di parlare, di provare emozioni, di ricordare, potrei alterare i tuoi ricordi oppure renderti più semplicemente un vegetale, quindi scegli con estrema attenzione le tue parole- disse Elena minacciosa.
-Ho capito- disse tremando Astrid.
-Tu hai alterato in qualche modo le visioni di Hermione?- disse Elena chiaramente.
-No no giuro no, lo giuro- disse Astrid sollevata dalla domanda.
-Perfetto, è la verità, hai usato il cervello per una volta e per questo potrai continuare a farlo- disse Elena permettendo ad Astrid di muoversi di nuovo.
-Un ultima cosa Astrid, ti ricorderai per sempre questa esperienza ma non potrai mai raccontarla nè mostrarla a nessuno sotto forma di ricordo- disse Elena con la sua voce melodiosa.
-Non è lei- disse Elena frustrata a Junior quando i due s'incontrarono poco più tardi.
-Magari è stata Milena- disse Elena incerta e sentì Jeremy vicino a loro bloccarsi e trattenere un respiro.
-Con qualche aiuto- disse Junior fissando minaccioso Jeremy che era sbiancato.

-Ti uccido- urlò Elena scagliandosi contro Milena ma Percy si mise tra le due e trattenne la sorella.
-Elena sei impazzita?- disse Percy stringendo la presa sul polso di Elena.
-Ho interrogato Jeremy perchè si comportava in modo strano, ha confessato, Milena gli ha chiesto di danneggiare momentaneamente i poteri di zia Herm, ha alterato il futuro- disse Elena furiosa.
-Amore calma, devi calmarti, non puoi agitarti e perdere il controllo lo sai, non vuoi farmi del male vero?- disse Junior abbracciandola da dietro.
-No, non voglio- disse Elena respirando profondamente e rientrando in controllo del lato più oscuro di sè.
-Ho fatto un errore terribile lo so, ma tu stavi andando avanti senza di me e io ti amo così tanto, non potevo permetterlo, volevo una seconda possibilità per il nostro amore, volevo riniziare con te- disse Milena in lacrime.
-Posso capirlo, per amore si fanno le cose peggiori- disse Percy.
-Incolperemo Demetra di tutta questa storia, non dite una parola su quello che ha fatto Milena- disse Percy a Junior ed Elena.
-Perchè? Perchè ti ostini a proteggerla?- disse Elena che si stava arrabbiando di nuovo.
-L'ho amata, non voglio metterla in pericolo e se papà sapesse la verità la butterebbe fuori casa, non è ciò che voglio- disse Percy deciso.
-Non può passarla liscia- disse Elena furiosa.
-Fallo come favore a me, fallo per me sorellina, non dire nulla- disse Percy alla sorella.
-Per te- disse annuendo Elena e facendo respiri profondi.

-Percy che ci fai qui?- chiese Juliet quando lo vide alla porta di camera sua.
-Ho bisogno di dirti due cose- disse Percy prendendo la mano di Juliet che si ritrasse.
-La profezia di tua madre non era vera- disse Percy sorridendo.
-Non era..vera?- disse scioccata Juliet per poi saltare addosso a Percy e baciarlo con tutta la passione che aveva.
-Quel'è l'altra cosa?- chiese sorridendo Juliet.
-Sono stato con Milena- disse Percy abbassando lo sguardo.
-Ho solo una domanda, come hai potuto farmi una cosa simile?- disse Juliet cercando di non piangere.
-Ero così arrabbiato e ferito per quello che mi avevi detto, per la situazione in generale, avevo solo bisogno di un facile sfogo- disse Percy totalmente sincero.
-Anche io ero ferita Percy, ma non mi sono sfogata andando a letto con il mio ex! Ho passato le giornate chiusa in camera mia a piangere ecco cosa ho fatto, mentre io piangevo per te tu facevi sesso con Milena, ecco l'amore che provi per me- disse Juliet furiosa.
-Juliet ti prego, perdonami- disse Percy cercando di avvicinarsi a Juliet che però uscì dalla stanza e corse via, scontrandosi con Milena.
-Io lotterò per lui, lo amo e non mollerò così- disse Milena a Juliet.
-Non c'è bisogno che tu lotti, non hai nessuno contro cui lottare, hai già vinto perchè sei riuscita a portartelo a letto di nuovo dopo averlo tradito, lui ti ha perdonato, io non combatterò una battaglia persa in partenza- disse Juliet con le braccia incrociate.
-Ti manderò un invito quando ci sposeremo- disse Milena sorridendo perfida per poi andarsene.
-Damien ho bisogno di suggerimenti- disse Percy sedendosi accanto al suo amico che aveva Lauren seduta sulle ginocchia.
-Vi lascio ai vostri schifosi discorsi da ragazzi- disse Lauren baciando Damien per poi alzarsi.
-A dopo cucciola- disse Damien mandandogli un bacio.
-Stai diventando patetico amico- disse Percy ridendo.
-E a quel che ho sentito dire tu stai pensando di prendere il mio posto come stronzo di casa amico- disse Damien tagliente.
-Esponi il tuo problema al grande saggio- disse poi Damien.
-Provare a riconquistare una veramente molto arrabbiata Juliet o andare per la semplice strada e dare una seconda possibilità a Milena?- disse Percy confuso.
-Vuoi una risposta alla Damien?- chiese Damien ridendo.
-Si- disse Percy, le risposte alle Damien spesso erano schifose ma un buon quadro della situazione.
-Milena è la scelta migliore come compagnia dopo tua sorella, e amico sicuramente non puoi andare con tua sorella, visto che Juliet è veramente arrabbiata non può arrabbiarsi più di così, quindi quello che dico io è togliti la voglia con Milena quel tanto che basta per resistere all'astinenza alla quale poi ti sottoporrà Juliet- disse Damien scaltro.
-Sei proprio un bastardo- disse Percy ridendo.
-E ti prego non sfogare la tua depressione con la pioggia- disse Damien ghignando.
-Ti prometto che non farò piovere...troppo- disse Percy alzandosi e uscendo da Devon Manor.


-Percy sei tu che stai facendo piovere?- disse Milena cercando di riparare Percy che stava immobile sotto la pioggia.
-L'acqua è mia il resto è suo, è l'unico modo in cui posso sentirmi vicino a lei, io nostri poteri s'intrecciano- disse Percy osservando il cielo.
-Di cosa stai parlando? Non siete tornati insieme?- disse Milena fingendosi confusa.
-Non mi ama più, è finita-disse Percy allungando la mano e facendo diventare neve la pioggia che stava cadendo.
‎-Andiamo dentro dai- disse Milena mettendo una mano sulla spalla di Percy
.-No voglio stare qui, l'acqua è l'unica cosa che mi fa sentire amato in questo momento- disse Percy osservando la distesa d'acqua di fronte a sè.
-Io posso farti sentire amato se tu me lo lasci fare- disse Milena baciandolo.


-Sai cosa amo di te? Nulla ti spaventa- disse Lauren baciando Damien.
-Invece una cosa che mi spaventa c'è Lauren, non solo mi spaventa mi paralizza- disse Damien agitato.
-Cosa?- chiese Lauren preoccupata sfiorando il volto di Damien.
-Io sono un maledetto vampiro immortale, la mia vita non avrà fine, ma tu sei una lupa mortale, e un giorno io dovrò guardarti morire, dovrò ascoltare i tuoi battiti rallentare, dovrò vedere il tuo respiro fermarsi e io non potrò farci nulla, e questo mi terrorizza Ren, mi sveglio la notte senza respiro nel panico perchè quel momento sembra troppo vicino, è questo il motivo per cui non riesco a lasciarmi andare, ad amarti veramente, perchè se io ti amo appieno poi quando morirai cosa ne sarà di me?- disse Damien sinceramente terrorizzato.
-Ci penso spesso anche io sinceramente, sarà imbarazzante invecchiare di fronte ai tuoi occhi mentre tu resterai sempre così e il solo pensiero di lasciarti mi toglie il respiro, non è la mia morte a spaventarmi è il pensiero di te senza me, la disperazione del tuo lupo, questo paralizza anche me Damien, ma non posso permettermi di pensarci, perchè se ci penso troppo non mi godo il presente e io voglio lasciarti cose buone da ricordare- disse Lauren baciandolo dolcemente.
-Adesso devo andare- disse Damien in imbarazzo.
-Stai con me stanotte- disse Lauren prendendo la mano di Damien.
-Non stanotte- disse Damien scuotendo la testa per poi smaterializzarsi.
-Julie, come stai?- chiese Damien materializzandosi nella stanza di Juliet.
-Come se il mio cuore fosse diventato di ghiaccio- disse Juliet in imbarazzo.
-Mi dispiace principessa- disse Damien baciando la fronte di Juliet.
-Tu come va?- chiese Juliet a Damien.
-Sarebbe stato così facile se tu fossi stata la scelta del mio lupo Julie, ti voglio bene e avresti vissuto per sempre al mio fianco- disse Damien a Juliet.
-Ma non lo sono e forse è meglio così, io e te non eravamo destinati a stare insieme, io ero troppo morbida, troppo dolce per te, non mi piaceva come mi sentivo quando stavo al tuo fianco- disse Juliet sincera.
-Mentre al fianco di Percy ti sentivi bene?- chiese curioso Damien.
-Mi sentivo Juliet e questo mi bastava, non ti senti Damien accanto a Lauren?- disse Juliet sorridendo.
-No, mi sento un licantropo- disse confuso Damien.
-Ren- disse Damien sfiorando dolcemente la guancia di Lauren per svegliarla dopo che si fu materializzato da lei.
-Si Dam?- disse Lauren sorridendo assonnata.
-Non possiamo stare più insieme- disse Damien deciso.
-Perchè?- sussurrò ferita Lauren.
-Un giorno tu morirai, e io non riesco a stare con te sapendo che la nostra storia avrà una fine, mi dispiace non ci riesco- disse Damien dispiaciuto.
-Ma ma..io sono la scelta del tuo lupo, vivrò quanto lui- disse Lauren stringendo la mano di Damien.
-Il tuo lupo vivrà quanto il mio lupo, ma tu no piccina, mi dispiace- disse Damien.


Secondo capitolo della giornata..come vedete ancora nulla si è risolto...ma pian piano le situazioni diventeranno chiare!!
 
 
 

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Capitolo 10
*** Il lato oscuro di Damien ***


-Altro ballo delle nostra madri?- disse Junior sdraiandosi sfinito sul letto di Elena dopo tre ore di allenamenti con Clay.
-L'ennesimo- disse Elena sospirando.
-Almeno stavolta potrò ballare con la mia principessa preferita senza dovermi appellare ad una stupida regola- disse Junior baciando il collo di Elena.
-Ew Junie vatti a lavare, puzzi- disse Elena ridendo.
-Vieni in doccia con me?- disse Junior alzandosi e facendo un mezzo inchino come se la stesse invitando a ballare.
-Con enorme piacere mio principe- disse seria Elena per poi scoppiare a ridere.


-Julie, stavo pensando, sai no che stasera c'è il ballo di corte, pensavo che potremmo andarci insieme, per evitare momenti imbarazzanti- disse Damien a Juliet.
-Come ai vecchi tempi? Sarà un onore per me essere di nuovo la dama di Damien Devon- disse Juliet facendogli l'occhiolino.
-Ok, ci vediamo in sala delle cerimonie stasera, sarò quello annoiato seduto sul trono principale- disse Damien ridendo per poi smaterializzarsi.

*La sera del ballo*

-Che ci fa qui lei?- chiese Elena quando vide arrivare al ballo di corte Percy con Milena.
-è la mia dama e poi è una principessa dei vampiri anche lei, questo è il suo posto- disse semplicemente Percy.
-Lei è un umana, il suo unico motivo per essere qui dovrebbe essere fare da cena agli ospiti- disse Elena minacciosa.
-Basta così Elena, Milena è una principessa dei vampiri quanto te- disse Percy gelido per poi iniziare a ballare con Milena.
-Lo farai?- chiese Milena a Percy mentre ballavano.
-Io mantengo sempre le mie promesse, lo faremo stanotte- disse Percy all'orecchio di Milena. -Non vedo l'ora- disse Milena sorridendo.
-Avremo bisogno di un trono in più domani- disse Percy sorridendo con le labbra poggiate sul collo di Milena.
-Quando mi avrai trasformato tu sarai il mio creatore, sei pronto per le conseguenze che ciò porterà?- chiese Milena a Percy.
-Sarai la cosa più vicina all'amore che avrò, non chiedo altro visto che in vita mia non potrò stare con la persona che amo- disse Percy stampandogli un bacio per poi osservare Juliet e Damien che ballavano vicini.
-Tu non sei il mio grande amore, io non sono il tuo, non abbiamo grandi aspettative, magari questa volta le cose funzioneranno, sulla carta siamo la coppia perfetta- disse Juliet incerta a Damien.
-Magari, possiamo riprovarci, io ho bisogno sicuramente di non pensare, di dimenticare- disse Damien avvicinandosi a lei.
-Io idem, non voglio pensare a Percy, il grande amore mi ha già fatto male abbastanza, voglio qualcosa di semplice e di non impegnativo- disse Juliet tranquillamente.
-Io non ti amerò mai ma posso darti quel che chiedi- disse Damien poggiando la sua fronte contro quella di Juliet.
-Non chiedo altro- disse lei baciandolo.
-Questa volta sarà reale però, starai con me sul serio, niente giochini, niente forse, starai con me- disse Damien baciando con passione Juliet.
-Starò con te, adesso mi sento pronta- disse Juliet annuendo e baciando Damien mentre ballavano.
-Andiamo- disse Percy a Milena distogliendo lo sguarda dall'altra coppia che ballava.
-Dove?- chiese confusa Milena.
-Voglio trasformarti adesso- disse Percy trascinando Milena al piano di sopra nella sua camera.
-Sarai qui quando mi risveglierò?- chiese Milena abbracciando da dietro Percy mentre erano seduti a letto.
-Sarò il tuo creatore ci sarò sempre per te- disse Percy baciando la guancia di Milena.
-Sono pronta- disse Milena sdraiandosi.
-Io..non posso farlo- disse Percy bloccandosi e uscendo dalla stanza in tempo per vedere Juliet e Damien smaterializzarsi.
-Perchè mi hai portato a Devon manor?- chiese Juliet confusa osservando l'immenso e splendido castello nel quale aveva passato la sua infanzia.
-Da quel che ho sentito dire a corte hai ospiti indesiderati, ho pensato che magari trasferirti anche solo per un pò avrebbe potuto farti bene- disse Damien sorridendo.
-Sul serio? Grazie Damy, è un pensiero fantastico, sarà un piacere vivere qui- disse Juliet baciando felice Damien.
‎-Io voglio il lupo- disse Juliet baciando Damien.
 -Non posso, ti farei del male- disse Damien resistendo ai baci di Juliet.
-Stavolta voglio vedere tutto te stesso, io..voglio..il lupo- disse sensuale Juliet.
-Potrebbe ucciderti- disse preoccupato Damien.
-è un rischio che sono disposta a correre, non ho molto per cui vivere- disse Juliet mettendosi a cavalcioni su di lui.
-Ricordati che me lo hai chiesto tu- disse Damien con gli occhi dorati e un sorriso animalesco.
-Stai bene?- chiese Damien guardando Juliet più tardi.
-Più che bene- disse Juliet fissandolo con gli occhi dorati per qualche secondo.

-Non voglio che la nostra relazione finisca come quella di Percy e Juliet- disse preoccupata Elena.
-Non lo farà, noi siamo diversi da loro, noi siamo due combattenti, io non mi sarei mai arreso come Percy, avrei lottato fino al mio ultimo respiro per te, per averti al mio fianco- disse Junior baciando Elena.
-E io avrei dato fuoco all'ochetta sgualdrina- disse Elena baciando Junior.

-Spiegami Devon, sto veramente per perdere la pazienza, perchè mia figlia adesso è una mezza licantropa?- urlò Dimitri furioso la mattina dopo.
-Credo che il lupo di Damien non fosse così d'accorda ad..ehm accoppiarsi con una ragazza che non era la sua scelta e neanche una licantropa e che quindi abbia deciso di rendere Juliet una scelta sufficiente, probabilmente sarà una cosa temporanea, non c'è nulla di cui preoccuparsi, ci vuole molto di più per diventare licantropi- disse Harry incerto.


-Il tuo lupo l'ha cambiata affinchè tu possa avere l'eternità con lei, con me non l'ha fatto, credo che questo dica tutto- disse Lauren ferita e delusa quando Damien andò a trovarla. -Peccato che il mio lupo non possa cambiare ciò che sente il mio cuore- disse Damien avvicinandosi a lei.
-No, te lo chiedo per favore, non lo fare Damien, tutto questo mi sta già facendo abbastanza male, non voglio sapere altro, non voglio baci, non voglio niente da te- disse Lauren andandosene.
-Ren io ti amo- disse Damien sincero.
-L'hai detto troppo tardi Damien, troppo tardi- disse Lauren cacciando indietro le lacrime. -Voglio solo che tu sappia che il mio cuore sarà sempre tuo, anche quando non sarai più umana lui sarà con te- disse Damien accarezzando una guancia di Lauren.
-Mi dispiace così tanto Ren- disse Damien andandosene.
-Papà hai due minuti per me?- chiese Damien al padre che era seduto in salotto con sua madre.
-Ho sempre due minuti per te- disse Harry facendo a Damien cenno di sedersi.
-Volevo parlarti delle mie nature, sono in conflitto tra loro, a te è mai capitato?- disse Damien in imbarazzo.
-Certo che gli è capitato tesoro! Ha morso Vanessa e poi è andato a letto con Demetra, gli è successo spesso, segui il tuo cuore e andrà tutto bene- disse Michelle baciando la fronte del figlio prima di sparire nelle cucine.
-Che tipo di problemi hai?- chiese Harry a Damien.
-La mia parte umana e quella di lupo sono innamorate di Lauren e vogliono bene a Juliet, la mia parte veela vuole Juliet perchè è la vampira più pura in circolazione..- disse Damien cercando di spiegare al padre la situazione.
-Mentre il tuo vampiro e la tua parte Devon? Cosa vogliono le tue nature più forti?- chiese Harry conoscendo già la risposta.
-Impazziscono per Elena, l'unica che in un uno contro uno potrebbe tenermi testa, l'unica abbastanza potente da sconfiggermi- disse Damien con gli occhi neri.
-Non posso dirti quale delle tue nature seguire, posso solo consigliarti di lasciarti trasportare da loro perchè alla fine ti condurranno nella direzione giusta- disse Harry osservando con amore Michelle.
-Grazie papà e grazie mamma- disse Damien sorridendo ai genitori prima di uscire dalla stanza.
-Cos'è che ti rende così triste amore?- chiese Harry sedendosi accanto a Michelle.
-Non mi chiede mai aiuto, nostro figlio non viene mai da me per chiedermi dei consigli, so che io non posso capirlo come fai tu, ma sono la sua mamma e lo conosco, io conosco Damien, lo vedo quanto soffre ogni giorno, e vorrei solamente dirgli che tutto ciò che deve seguire è il suo cuore perchè lo porterà dalla donna giusta- disse Michelle triste.
-Hai ragione, il mio cuore mi ha portato da te- disse Harry baciando la spalla a Michelle.
-Damien?- disse sopresa Elena quando si scontrò con lui in corridoio.
-Elena- disse Damien sillabando il nome di Elena sfiorandogli il fianco.
-Che fai Dam?- chiese confusa Elena cercando di tenere sotto controllo il suo lato oscuro che si risvegliava sempre alla vista di Damien.
-Lasciati andare, non cercare di sopprimerlo, liberalo- disse Damien intrappolando Elena, che faceva respiri profondi per calmarsi, tra il muro e il suo corpo.
-Non voglio, non voglio che prenda il sopravvento- disse Elena scuotendo la testa.
-Lasciati andare, con me puoi- disse Damien poggiando le labbra sul collo di Elena per poi stuzzicarla con la punta della lingua.
-Vuoi questo?- chiese Elena con gli occhi completamente neri e i canini in fuori.
-Io voglio la vera Elena, quella che nascondi al mondo, voglio l'unica donna sulla faccia della terra che può giocare ad armi pari con me- disse Damien sollevando i fianchi di Elena e facendogli incrociare le gambe intorno alla sua vita.
-Mi vuoi perchè posso ucciderti facendo evaporare il tuo sangue? Mi vuoi perchè posso togliere l'aria dai tuoi polmoni o semplicemente perchè con due parole posso farti fare tutto ciò che voglio?- disse Elena con voce calda e maliziosa, ormai in preda al suo lato oscuro.
-Ti voglio per tutti questi motivi e non solo, ti voglio perchè sei mia pari, l'unica alla mia altezza- disse Damien baciandola con forza e passione.
-Sono qui principe delle tenebre, tutto ciò che devi fare è prendermi- disse Elena facendogli sanguinare il labbro.
-Con piacere- disse Damien con gli occhi neri come il carbone e il sorriso malefico.


Ok scusate il ritardo! Ieri ho dato l'ultimo esame della sessione estiva..adesso sono finalmente libera!!! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Forse stasera vi metto un nuovo capitolo..e sarà MOLTO importante...vi lascio con un spoiler: "‎-Devo dirti una cosa però mi devi giurare che resterai calmo- disse Elena a Junior. -Mi è bastata questa frase per non essere più calmo- disse Junior preoccupato. -Il vampiro di Damien mi ha scelto come sua compagna e riesce a manipolare il mio lato oscuro, riesce a farlo emergere e diventare dominante, io non riesco a controllarmi- disse Elena con le lacrime agli occhi e le mani tremanti."


Baci e a presto spero ;)

 

 
 



 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Disintossicarsi ***


-Devo dirti una cosa però mi devi giurare che resterai calmo- disse Elena a Junior.
-Mi è bastata questa frase per non essere più calmo- disse Junior preoccupato.
-Il vampiro di Damien mi ha scelto come sua compagna e riesce a manipolare il mio lato oscuro, riesce a farlo emergere e diventare dominante, io non riesco a controllarmi- disse Elena con le lacrime agli occhi e le mani tremanti.
-Elena io non so se posso accettarlo, vederti con lui sarebbe distruttivo per me, ma non posso neanche lasciarti, non posso pensare di lasciarti, ti amo troppo, promettimi che combatterai questo lato di te, promettimi che non ti lascerai andare al tuo lato oscuro- disse Junior guardando Elena negli occhi.
-Te lo prometto- disse Elena singhiozzando.
-è successo qualcosa che dovrei sapere?- chiese poi Junior dubbioso.
-Niente- disse Elena scuotendo la testa.
-Visto? Non è successo niente d'irreparabile, pian piano tutto tornerà alla normalità- disse Junior abbracciandola.
-Ho bisogno di un minuto da sola, ci vediamo dopo alla riunione?- chiese Elena regolarizzando il respiro.
-Certo- disse Junior baciandogli la fronte.
-Ehi sorellina che succede?- chiese Percy quando entrando in salotto trovò Elena che piangeva ancora.
-Il mio lato oscuro e quello di Damien si sono scelti e io non so come fermarlo, ho promesso a Junior di farlo, non ci riuscirò, è impossibile- disse Elena piangendo.
-Mi dispiace così tanto sorellina, eri finalmente felice- disse Percy abbracciandola.
-Tu puoi essere felice fratellone, non sei oscuro come me, vai a prenderti la tua felicità non accontentarti di una pallida imitazioni, sii un Malfoy, combatti per quello che vuoi- disse Elena abbracciando Percy.
-Anche tu puoi combattere ciò che sei, non sei per forza destinata a cedere alla tua oscurità, puoi dominarla- disse Percy baciando la fronte della sorella.

-Ren possiamo parlare?- chiese Damien prendendo la mano di Lauren quando la vide entrare a Devon Manor.
-Prima Juliet adesso Elena, cos'è Damien hai riniziato il giro? Oppure stai semplicemente cercando partner che non invecchieranno e avvizziranno di fronte ai tuoi occhi?- disse Lauren furiosa.
-Non posso avere te, mi devo pur consolare in qualche modo- disse semplicemente Damien. -Non così, mi stai facendo soffrire Damien, non t'importa? Dici di amarmi ma non hai il minimo rispetto per me- disse Lauren spingendolo.
-Hai reso tuo il mio lupo e lo stai uccidendo giorno dopo giorno, e l'unica cosa che io posso fare è guardarti baciare altre ragazze, pianificare un'eternità con loro, e questo mi fa soffrire, per la prima volta desidero essere un'altra, e questo non va bene perchè io sono sempre stata fiera di me stessa- disse Lauren fissando il pavimento.
-Io desidero ogni singolo giorno della mia esistenza essere una persona diversa, vorrei essere solo Damien, il semplice ragazzo innamorato di Lauren, vorrei non avere tutte queste nature in contrasto tra loro, ma ce le ho e non voglio scappare da loro, sono ciò che sono e devo combatterci ogni mattina quando mi alzo, sarebbe così facile cedere a tutti i loro impulsi, ma se lo facessi non avrei speranze di amarti, e io voglio continuare ad amarti perchè anche se fa male mi fa sentire vivo- disse Damien sincero.
-Smetti di amarmi rendi tutto più difficile, e adesso lasciami andare, abbiamo una riunione alla quale partecipare- disse Lauren fredda.
-Vi voglio provare in missione, ho bisogno di sapere quanto ci sapete fare, quindi il primo ad uscire in missione sarà Damien, scegli la tua partner figliolo- disse Harry autoritario dopo aver radunato tutti in salotto.
-Non è così difficile scegliere, io voglio il meglio, viene Elena con me- disse Damien incrociando lo sguardo con quello di Elena, gli occhi della quale divennero subito neri.
-Interessante scelta figliolo, Jason vi farà da supervisore, attaccherete un piccolo branco di lupi, voglio un lavoro pulito da parte di entrambi ci siamo capiti?- disse Harry autoritario ed entrambi annuirono.


*La notte della missione*

-Cosa state facendo? Siamo qui in missione!- disse Jason che doveva supervisionare Elena e Damien, i due avevano morso una maga che si trovava nella vicinanze e adesso stavano bevendo da lei.
-Calma zietto, è ora di cena- disse Damien con gli occhi neri per poi riniziare a bere.
-I vostri padri sanno che bevete dai maghi?- chiese Jason preoccupato.
-Quello che non sanno non può fargli male, sopratutto se non ne resta nulla- disse Elena sorridendo e prosciugando la maga.
-Hai ragione piccola- disse Damien stampandogli un bacio insanguinato per poi dar fuoco al cadavere.
-Andiamo zio, non c'è tempo da perdere- disse Damien sorridendo e tenendo per mano Elena che si leccò le labbra.
-Sei sicura di saperlo fare? Creare l'illusione?- chiese Damien all'orecchio di Elena.
-Si, più che certa, se tu da solo uccidi i lupi non sarà un problema creare l'illusione per Jaz- disse Elena annuendo.
-Hai detto addio?- sussurrò Damien stringendo la mano a Elena.
-Sarei sembrata sospetta, non mi avrebbero mandato- disse Elena fissando la foresta di fronte a sè.
-Sei stata forte, so quanto è difficile per te, sei stata brava- disse Damien baciandogli la guancia.
-Sono pochi, crea l'illusione io mi sbarazzo di loro- disse Damien lanciandosi contro i pochi licantropi che stavano arrivando mentre Elena si voltò e iniziò a creare un'illusione nella mente di Jason, nella quale sia lei che Damien venivano uccisi dai licantropi.
-Fatto- disse Elena scoppiando a piangere mentre Jason era immobile davanti a lei.
-Fatto anche io, è il momento- disse Damien accarezzando i capelli di Elena e sporcandoli di sangue.
-Sei stata brava bambina, abbiamo fatto la cosa giusta- disse Damien baciando i capelli insanguinati di Elena.
-Se abbiamo fatto la cosa giusta perchè mi sembra di non avere più un cuore?- disse Elena in lacrime.
-Elena è per il bene di tutti, abbiamo rischiato troppo a stare lì, abbiamo rischiato di uccidere qualcuno di loro, così sono al sicuro da noi- disse Damien baciandogli la fronte.
-Finchè non capiremo come controllarci- disse Elena in lacrime.
-Fino a quel momento esattamente- disse Damien abbracciandola per poi smaterializzarsi con lei.


-Com'è possibile? Non ci credo- disse Harry disperato, Elena e Damien non potevano essere morti.
-Io non so come sia successo, non lo so veramente- disse Jason in lacrime, la morte di Elena e Damien gli si ripeteva nella mente come un film.
-Mio figlio, mio figlio non c'è più- disse Harry disperato e con i poteri fuori controllo.
-Mi dispiace così tanto io dovevo stare attento a loro- disse Jason, non riusciva a credere a quello che i suoi occhi avevano visto, Elena uccisa dai lupi, Damien ucciso dall'alpha dei rinnegati, era tutto così irreale.
-La mia Lena- disse Junior disperato abbracciando la sorella mentre Juliet corse ad abbracciare Percy che come se fosse la cosa più naturale del mondo la strinse tra le sue braccia.


-è tutto così strano e irreale, io e te in uno sperduto villaggio babbano, senza famiglia, senza amici senza amore -disse Elena giocando con la neve.
-Siamo Elena e Damien, ce la caviamo sempre, ce la caveremo anche stavolta, so che andrà tutto bene- disse Damien passandogli un braccio intorno alle spalle.


‎-Mamma -sussurrò Junior con le lacrime che minacciavano di cadergli, aveva fatto l'uomo duro quando gli avevano detto ciò che era successo ad Elena, ma adesso di fronte a sua madre non ci riusciva, e poggiando la testa sulle gambe di Hermione pianse con lei per tutta la sera. -Io l'amavo mamma, come faccio adesso?- disse Junior abbracciato ad Hermione.
-Andrà tutto bene piccolo, noi ti staremo vicini, non ti lasceremo mai solo- disse Hermione accarezzandogli i capelli.
-Non gli ho detto addio, non mi ricordo cosa ci siamo detti l'ultima volta, non gli ho detto che l'amavo- disse Junior disperato.


‎-Ero sicuro che nella mia vita non mi sarei mai innamorato, e sinceramente neanche adesso so cos'è l'amore, è forse l'istinto di protezione e la voglia che ho di stare con Lauren? Oppure quello che provo è solo causato dal fatto che lei è la scelta del mio lupo? Ogni tanto penso che pure quello che provo per te possa essere amore- disse Damien togliendosi un peso dalla coscienza prima di andare a letto.
-Non lo dire Damien- lo supplicò debolmente Elena.
-Con te mi sento libero Lena, non mi metti limiti, posso fare le cose peggiori del mondo e so che tu non mi giudichi perchè sai quel che provo e anche tu avresti fatto la stessa cosa, tu mi dai libertà Elena- disse Damien sincero.
-Sei tutto ciò che mi resta, sei la mia famiglia adesso Dam -disse Elena sdraiandosi affianco di Damien e poggiando la testa sul petto di lui.
-E tu sei la mia Lena, ti voglio bene principessa- disse Damien baciandogli i capelli.
-Anche io Damy, anche io- disse dolcemente Lena prima di addormentarsi.
-Elena che succede?- chiese Damien che si era svegliato e non vedendo Elena accanto a lui era andato a cercarla.
-Ho paura Damien, mi sento così sola, voglio che la mia mamma mi abbracci, voglio essere protetta dal mio papà, voglio che Junie mi dica che andrà tutto bene- disse Elena piangendo e mostrando il suo lato fragile.
-Andrà tutto bene, ci sono io a proteggerti, farò di tutto per tenerti al sicuro Elena- disse Damien abbracciandola e insieme si addormentarono di nuovo nel divano, teneramente abbracciati.
-Quindi il tuo piano è vivere qui da babbani per disintossicarci dai nostri lati oscuri, niente poteri, niente magia?- disse Elena scettica mentre esploravano la cucina in cerca di qualcosa di commestibile.
-Esattamente, saremo due persone comuni, ed inizieremo ad esserlo partecipando alla nostra festa di benvenuto che i vicini hanno deciso di organizzare per noi- disse Damien sorridendo. -Si..a casa nostra, posso persuadere almeno un paio di persone a pulirci casa?- disse Elena facendo la sua faccina da angioletto.
-Mmm..no! Diventerai una donna di casa piccola Lena- disse Damien ridendo di fronte all'espressione oltraggiata di Elena.
-Ma io sono una principessa- disse Elena furiosa.
-è l'ora di mollare il trono e impugnare il mestolo mia dolce Lena- disse Damien canzonatorio mentre tirava fuori vari ingredienti dal frigo.
-Ok forse è meglio che cucino io -disse Damien guardando il bacon carbonizzato "cucinato" da Elena per colazione.
-Ah no! Ora mi hai fatto cucinare e adesso lo mangi, fino all'ultimo boccone- disse Elena incrociando le braccia.
-Elena..- disse Damien guardandola divertito.
-Possiamo farlo con le buone o con le cattive ma quel bacon finisce comunque nel tuo stomaco- disse Elena sorridendo malvagia.
-Sei cattiva- disse Damien avvicinandosi schifato al bacon.
-Così dicono in giro- disse Elena sorridendo furba.
-Buono?- disse Elena sorridendo perfida dopo che Damien ebbe ingoiato il primo boccone. -Fa veramente veramente schifo- disse Damien per poi alzarsi e mettersi a correre.
-Come osi- disse Elena ricorrendolo, perdendolo però di vista per un attimo.
-Sei una pessima cuoca- disse Damien afferrandola da dietro e fingendo di mordergli il collo. -Perchè cucinare quando tutto quello di cui abbiamo bisogno è il sangue?- disse Elena tentando Damien.
-Lena- disse Damien rimproverandola.
-Solo una goccia del tuo sangue, bere tra noi non ci farà male Damien- disse Elena provocante.
-Solo una goccia- concesse Damien.
-E adesso che hai fatto la pappa è tempo di andare a scuola- disse Damien divertito leccandosi le labbra ancora insaguinate.
-Scuola babbana? Inizio ad odiarti seriamente Damien Devon- disse Elena sbuffando ed uscendo di casa seguita da Damien.
-Io odio la scuola babbana -disse Elena dopo il loro primo giorno di scuola.
-Io mi sono divertito- disse Damien ridendo.
-I babbani sono viscidi, nei corridoi tutti mi fissavano il sedere- disse Elena schifata.
-Se vuoi domani metto in chiaro che sei mia- disse Damien avvicinandosi con gli occhi neri ad Elena.
-Sono tua?- disse scettica Elena.
-Ovviamente- disse Damien sicuro.


Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vorrei metterne un altro in serata ;) Fatemi sapere che ne pensate!

Baciiiiiiiii
 
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** La vita lontano da Devon Manor ***


-Perchè non piangi per lui? Non lo amavi?- chiese Clay che era distrutto dalla morte di Elena e passava la maggior parte del tempo in forma di lupo.
-Io so che è vivo, il mio lupo sente che lui respira ancora, sono tranquilla- disse semplicemente Lauren.
-L'hai detto agli altri?- chiese Clay scioccato.
-Nessuno mi crede- disse semplicemente Lauren.

*Tre mesi dopo*

-Tu sei veramente una principessa Elena, e ti meriti molto più di questo, ti meriti il mondo Lena, e io quando torneremo a casa ho tutte le intenzioni di donartelo perchè una ragazza come te se lo merita, tu sei la principessa che deve regnare, sei nata per questo, sei una splendida creatura oscura- disse Damien osservando Elena.
-Lo so- disse Elena sorridendo altezzosa.
-Sai una cosa? Sono stanco di lottare, sono Damien Devon e voglio essere malvagio, sii cattiva con me- disse Damien avvicinandosi a Elena.
-Dam- disse Elena ridendo.
-Sii..cattiva..con..me..Ele..na- disse Damien baciandogli il collo con passione.
-Io e te insieme siamo invincibili Elena, dimmi di si, sta con me e avrai il potere, il comando dell'armata oscura sarà nelle tue mani, non provare a dirmi che tutto ciò non ti eccita, tu vuoi essere cattiva, niente più respiri profondi quando emerge il tuo lato oscuro, solo potere e libertà Elena, stai con me e ti offrirò tutto questo, devi dire solo di si- disse Damien con le labbra a pochi centimetri da quella di Elena.
-Si- disse Elena sottovoce e Damien la baciò con passione.
-Damien non possiamo farlo- disse Elena allontanandosi leggermente.
-Per Junior o per la tua famiglia?- chiese Damien senza lasciare andare Elena.
-Per la mia famiglia soprattutto, voglio restare l'Elena che hanno conosciuto ed amato- disse Elena decisa.
-Hai ragione, come sempre, scusa- disse Damien poggiando la fronte contro quella di Elena.
-Non ti scusare mai con me per questo, so cosa significa avere un lato oscuro fuori controllo- disse Elena prendendo tra le mani il volto di Damien.
-è per questo che ti voglio così bene, tu capisci il vero me- disse Damien sorridendo.
-Vuoi sapere un segreto? Non è così male qui, cioè è sempre uno schifo, mi manca la mia famiglia e mi manca Junie ma ci sei tu e mi fai sentire protetta e a modo tuo anche amata- disse Elena sorridendo a Damien.
-Questo è perchè io ti..- disse Damien ma venne interrotto da Elena.
-Non lo devi dire, ti prego non lo dire, non sono pronta a sentirtelo dire- disse Elena poggiando l'indice sulle labbra di Damien.
-Posso chiederti cosa provi per Junior?- chiese Damien ad Elena.
-Lo amo, ma allo stesso tempo non so se dopo questa esperienza le cose potranno tornare come prima tra noi, io sono già molto cambiata, maturata credo- disse Elena pensierosa.
-Beh si hai anche imparato a stirare- disse Damien ridendo per alleggerire l'atmosfera.
-Che simpaticone, quello che stavo dicendo è che non so sinceramente come saranno le cose quando torneremo a casa, chissà cosa troveremo?- disse Elena preoccupata.
-Qualsiasi cosa succeda tu avrai me e io avrò te, non ti mollo mia cara Lena- disse Damien sorridendo.
-Sai cos'è veramente strano? Ancora da quando siamo qui non mi hai ancora baciata, il vero te non mi ha ancora baciata, e con questo non sto dicendo che voglio un tuo bacio- disse Elena ridendo.
-Non ti ho baciato perchè so che se lo faccio sono perduto- disse Damien guardandola negli occhi.


-Percy -disse Juliet sorpresa quando lo vide in camera sua.
-Mi manca veramente molto mia sorella, mi manca come eravamo, mi manchi tu, posso restare qui con te? Solo per un pò, mi basta osservarti per sentirmi meglio- disse Percy supplicandola con gli occhi lucidi.
-Puoi sdraiarti con me, ma stai sopra le coperte- disse Juliet che a Percy in quelle condizioni non riusciva a dire di no.
-Grazie- disse semplicemente Percy rannicchiandosi al suo fianco e mentre Juliet gli accarezzava i capelli lasciò andare le prime lacrime da quando Elena era scomparsa.
-Sai qual'è l'ultima cosa che mi ha detto mia sorella? Di combattere per te, per il nostro amore, sono stato così stupido a lasciarti andare Julie, così stupido a cadere nelle tentazioni di Milena quando io voglio solo te, amo solo te, ti prego dammi un altra possibilità, guarda cosa è successo a Junior ed Elena, è finito tutto troppo presto, prima che avessero l'occasione di vivere veramente il loro amore, non voglio che succeda anche a noi, voglio avere la possibilità di essere felice, e so di poterlo essere realmente solo con te- disse Percy supplicando Juliet.
-Si Percy, voglio essere felice con te- disse Juliet baciandolo commossa.


‎-Milena- disse Junior senza alzare lo sguardo dalla foto di Elena che aveva in mano.
 -Junior devi andare avanti, non puoi vivere nel passato, Elena non l'avrebbe voluto- disse Milena accarezzando i capelli di Junior.
-Non posso dimenticarla, non voglio farlo- disse Junior deciso.
-Non c'è più Junior, devi lasciarla andare- sussurrò Milena accarezzando il volto di Junior mentre Elena nascosta dietro ad un albero osservava tutta la scena.
-Elena che succede?- chiese Damien preoccupato quando trovò Elena che piangeva in salotto rannicchiata nel divano.
-Adesso so come si è sentita mia madre- disse Elena tra i singhiozzi.
-Cosa?- chiese confuso Damien.
-Mi sono materializzata a casa, tranquillo non mi ha visto nessuno, io però ho visto Junior e Milena, sembravano così intimi Damy- disse Elena piangendo.
-Dimmi cosa vuoi fare e lo faremo -disse Damien dolcemente.
-Voglio dare un chance reale a ciò che abbiamo se per te va bene, e non voglio tornare a casa non adesso almeno, vederli insieme mi distruggerebbe- disse Elena guardando Damien negli occhi.
-Tutto ciò che vuoi piccola, faremo tutto quel che vuoi- disse Damien accarezzandogli i capelli.
-Perchè c'è così tanto imbarazzo, non riusciamo neanche a baciarci- disse Elena ridendo imbarazzata quando dopo aver sollevato la testa le loro labbra si erano quasi sfiorate.
-Perchè sappiamo entrambi che questo bacio sarà importante, l'inizio di tutto- disse Damien poggiando la fronte contro quella di Elena.
-Non puoi semplicemente farlo? Come togliersi un cerotto- disse Elena sorridendo.
-Baciami o lo faccio io -disse Elena in tono di sfida.
-Sono Damien Devon, comando io i giochi- disse Damien sorridendo arrogante.
-Sono Elena Malfoy, tu con me caro non comandi affatto- disse Elena sorridendo furba. -Vedremo- disse Damien misterioso.
-Troveremo una stanza abbastanza grande da contenere i nostri ego insieme?- disse Elena ridendo.
-I Devon e i Malfoy hanno molte proprietà, troveremo il posto adatto- disse Damien ridendo.
-Ho bisogno del tuo aiuto per una cosa -disse Damien serio a Elena dopo che ebbero cenato.
-Cosa?- chiese Elena curiosa sedendosi sulle ginocchia di Damien.
-Mi devi aiutare a sopprimere la mia natura di lupo- disse Damien serio.
-Perchè?- chiese confusa Elena.
-Per te- disse semplicemente Damien.
-Voglio che tu sia la mia eternità Elena, voglio darti la fedeltà che ti meriti e per questo devo uccidere il lupo in me, è l'unico modo che ho per essere sicuro di non fare errori, puoi aiutarmi?- disse Damien prendendo la mano di Elena.
-Uccidiamolo- disse sorridendo Elena ed impugnando la bacchetta, doveva essere in pieno controllo.

-è morto -urlò Lauren facendo cadere il bicchiere che aveva in mano e portandosi una mano al cuore.
-Chi tesoro?- chiese Tristan sostenendo Lauren che non riusciva a stare in piedi.
-Il lupo di Damy, non c'è più papà, non c'è più, è tutto così vuoto adesso- disse Lauren piangendo disperata e abbracciando Tristan.
 
-Sono tuo adesso, solo tuo per sempre -disse Damien con il respiro corto baciando Elena. -Perfetto- disse Elena sorridendo.
-Non mi sarei accontentato di qualcosa non perfetto con te- disse Damien baciando con passione Elena e prendendola in braccio fino al letto.
-è strano come io adesso riesca a dominare il mio lato oscuro, non mi da più problemi, è calmo- disse Elena confusa la mattina dopo.
-Forse è dovuto al fatto che il mio lupo non c'è più, magari l'intento dei nostri lati oscuri era proprio quelli di farci stare insieme così- disse Damien rubandogli un bacio.
-Pensi che sia stato tutto calcolato?- disse Elena stupita.
-Penso che i Devon vogliano il nostro mix di sangue, una Malfoy con un Devon è qualcosa di mai visto e magicamente molto potente- disse Damien sicuro di quel che diceva.
-Quindi ho l'approvazione dei grandi Devon?- disse Elena mettendosi su Damien e bloccandogli i polsi sopra alla testa con le mani.
-Hai indubbiamente tutta la mia approvazione- disse Damien liberandosi e ribaltando le posizioni.
-è tutto ciò che voglio- disse Elena dandogli un bacio bollente.
-Bene- disse Damien dandogli un altro bacio veloce per poi alzarsi dal letto.
-Dove vai?- chiese Elena imbrociata.
-Dobbiamo lasciare il letto prima o poi Lena- disse Damien ghignando.
-Esattamente, prima o poi- disse Elena sbottonandosi la camicia di Damien che adesso stava indossando lei.
-Perchè sei così irresistibile?- disse Damien spostandosi con velocità vampira e tornando a letto con Elena.
-Voglio farti una promessa, e vorrei che la facessi anche tu, ti prometto che quando saremo a casa, il nostro rapporto, quello che c'è tra noi non cambierà, puoi promettermelo anche tu?- disse Damien, era la prima volta che Elena lo vedeva insicuro e sentì un gran bisogno di rassicurarlo.
-Non so ancora cosa provo per te esattamente, ma ti prometto che quello che c'è tra noi non cambierà- disse Elena baciandolo dolcemente.

*Un mese dopo*

-Presto dovremo tornare a casa -disse Damien mentre passeggiavano per le strade del tranquillo villaggio in cui si erano stabiliti.
-Dobbiamo proprio tornare così presto?- disse capricciosa Elena, erano passati solo quattro mesi.
-Per quanto io ami giocare alla coppietta sposata con te tesoro ho due eserciti da guidare a casa- disse Damien attirandola a sè e baciandola con passione.
-Non erano tre?- chiese Elena ridendo, Damien era sempre così sbadato.
-I vampiri quando tornerò a casa saranno tuoi, darò il comando dei Devon su di loro a te mia cara principessa- disse Damien baciandogli la punta del naso.
-Seriamente?- disse Elena sorpresa.
-Si- disse Damien dandogli un altro bacio e poi un altro ancora.
-Restiamo qui -disse deciso Damien la sera dopo, tra pochi minuti dovevano smaterializzarsi a Devon Manor.
-Ma se eri tu che volevi tornare a casa? Perchè questo cambio di rotta?- chiese Elena confusa. -Non sono pronto a dividerti con il mondo, non voglio che gli altri ci dividano, non capiranno quello che abbiamo fatto, non capiranno quel che c'è tra noi- disse Damien preoccupato.
-Sei sempre preoccupato che io cambierò idea giusto?- disse Elena, ormai aveva imparato a conoscere Damien.
-Si- disse sincero Damien, con Elena era sempre onesto.
-Non lascerò il tuo fianco se questo ti farà sentire meglio, te lo prometto- disse Elena baciandolo per poi smaterializzare entrambi a Devon Manor, sapeva che se avesse lasciato Damien parlare non sarebbero più tornati a casa.
-Elena piccola mia -disse Draco quando la vide in salotto stritolandola in un abbraccio insieme a Selena che piangeva commossa.
-Come è possibile?- chiese Junior scioccato e immobile al centro della stanza.
-Niente è impossibile per noi- disse Damien mostrandosi anche lui.
-Lo sapevo figliolo, non potevi essere morto, i Devon non muoiono facilmente- disse Harry sorridendo mentre Michelle controllava che Damien fosse tutto intero.
-Sei viva? Oppure io ti ho sognato così tanto che non riesco più a distinguere quale sia la realtà?- disse Junior osservando Elena e avvicinandosi lentamente.
-Sei qui sei reale -disse Junior abbracciandola e cercando di baciarla.
-No Jun non posso- disse Elena allontanandosi.
-Perchè?- chiese ferito Junior.
-Perchè è mia- disse Damien sorridendo soddisfatto.
 
 
Capitolo quasi tutto Dalena (Damien + Elena) amo questa coppia *.* e l'importante riconcilizione tra Percy e Juliet <3 Spero che come capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere ;)

Baciiiiiiiiiii

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Capitolo 13
*** Nature possessive ***


-Così Damien e tua sorella stanno insieme -..disse Juliet che era tra le braccia di Percy.
-Così sembrerebbe, ti da fastidio?- chiese Percy preoccupato.
-No, perchè dovrebbe? Dico solo che è strano, sono così simili loro, sempre sicuri di loro stessi e così invincibili, credevo che Damien volesse al suo fianco un altro tipo di ragazza tutto qui- disse Juliet baciando Percy.
-Juliet..- disse Percy dubbioso, sentiva che c'era qualcosa di più sotto.
-Non voglio che uno dei due ci rimanga male ok? Non sono esattamente tipi affidabili loro, lo sappiamo tutti, voglio bene ad entrambi e non voglio vederli soffrire- disse Juliet sincera per poi zittire Percy con un bacio.

-Dam che ci fai qui? Non dovresti essere a Devon Manor?- disse Elena ridendo quando lo vide a cavallo delle sua scopa fuori dalla finestra.
-E dormire senza di te? Impossibile!- disse Damien staccando le mani dalla scopa per attirarla a sè e baciarla.
-Sei bravino- disse Elena commentando le abilità con la scopa di Damien.
-A volare o a baciarti?- disse Damien arrogante per poi smontare dalla scopa e entrare nella camera di Elena.
-Che fai? Se ti becca mio padre ti fa fuori!- disse Elena ridendo.
-Mi appellerò all'immunità diplomatica- disse Damien sistemandosi a letto.
-Dammm..- disse Elena cercando di spingere via Damien.
-Non posso dormire senza di te ormai- disse Damien attirandola al suo fianco e baciandogli i capelli.
-Ti serve qualcosa?- disse Damien ghignando la mattina dopo quando aprì la porta di camera di Elena e si ritrovò di fronte Junior.
-Che ci fai tu qui?- disse Junior alzando la voce.
-Shh Lena dorme, mi pare più che ovvio cosa ci faccio io qui, la domanda è cosa ci fai tu qui- disse Damien ridendo.
-Voglio parlare con Elena- disse Junior deciso.
-No, non credo che tu lo farai, ti avevo detto che lei è troppo per te, vai da Astrid, lei è più al tuo livello, meno impegnativa come ragazza- disse Damien sorridendo.
-Dam che succede?- chiese Elena uscendo dalla stanza stropicciandosi gli occhi in tempo per vedere Junior tirar un pugno a Damien.
-Era esattamente la reazione che volevo Jun- disse Damien sorridendo mentre gli sangue gli usciva dal labbro.
-Che diavolo succede qui?- disse Draco quando vide Damien che si puliva il sangue con la mano.
-Junior ha dato un pugno a Damien senza motivo- disse Elena aiutando Damien a rialzarsi. -Avevo i miei motivi fidati Elena- disse Junior arrabbiato.
-Che motivo hai talmente grave da tirare un pugno a Damien?- disse Elena avvicinandosi a Junior.
-Ti ha portato via da me e dalla tua famiglia- disse Junior arrabbiato.
-Lo ha fatto per il mio bene- disse Elena decisa.
-Piuttosto che come sei adesso ti preferivo morta Elena- disse Junior con disprezzo.
-Non è quello che volevo dire..mi sono arrabbiato..non volevo -balbettò Junior.
-Però l'hai detto, e mi hai ferito Junior- disse Elena piangendo.
-è colpa tua stai cercando di farci allontanare, questa è tutta opera tua- disse Junior furioso a Damien.
-Io non sto facendo nulla, ci stai riuscendo da solo senza che io muova un dito- disse Damien ridendo.
-Inizio ad odiare questo posto- disse Elena abbracciando Damien quando furono soli.
-Vieni a vivere con me- disse tranquillamente Damien.
-A Devon Manor?- disse Elena confusa.
-Nel mio appartamento a Devon Manor, avremo un piano tutto per noi- disse Damien baciando il collo di Elena.
-Ti senti pronto?- disse Elena seria.
-Abbiamo diviso casa in precedenza, non cambierebbe nulla- disse Damien.
-Renderebbe tutto ufficiale- disse Elena.
-Bene- disse Damien baciandola.
-Ogni tanto mi chiedo cosa ne hai fatto del vecchio Damien- disse Elena ridendo.
‎-Mi dispiace molto per quel che è successo con Junior, ma adesso ti ho esattamente dove ti volevo, con me a Devon Manor- disse Damien sistemando le valige di Elena in camera sua più tardi nel pomeriggio.
-è dove voglio stare- disse Elena sorridendo e guardandosi intorno, la stanza di Damien non era cambiata di una virgola c'erano ancora i tre accappatoi per lei Juliet e Milena appesi alla porta del bagno e le loro foto da piccoli sparse per la stanza.
-Quelli li brucio tanto perchè tu lo sappia- disse Elena indicando gli accappatoi rossi che erano ai lati del suo blu.
-Non li utilizzarà più nessuno- disse Damien serio baciando Elena.
-Bene, devo andare a parlare con papà della questione vampiri- disse Elena mettendosi di fronte allo specchio per farsi la cosa.
-Magari non avrà più voglia di uccidermi dopo la vostra chiaccherata- mormorò Damien mentre baciava il collo di Elena.
-Ne dubito- disse Elena voltandosi per stampare un bacio a Damien e poi si smaterializzò.
-Lena- disse Draco alzandosi per baciare la guancia della figlia quando la vide arrivare.
-Elena, o dovremmo chiamarti regina?- disse Dimitri ghignando.
-Lena andrà bene zio Dimi- disse Elena abbracciandolo.
-Quindi di che cosa volevi parlarci di tanto urgente?- chiese curioso Draco.
-Dei vampiri, Damien mi ha affidato il loro controllo totale- disse Elena sorridendo.
-Damien ti ha dato totale controllo sui vampiri? Siamo indipendenti dai Devon adesso? Deve volerti davvero molto bene -disse Draco scioccato quando la figlia gli comunicò la notizia. -No, non mi vuole bene. Lui mi ama papà- disse Elena sorridendo.


-Cosa facciamo oggi?- chiese Juliet quando vide Percy andargli incontro.
-Un piccolo tour magico- disse Percy facendogli l'occhiolino e prendendo la mano di Juliet per smaterializzare entrambi.
-Perchè ci hai materializzato nel bel mezzo di un'alluvione?- urlò Juliet, pioveva talmente tanto che il rumore era assordante.
-Lascia liberi i tuoi poteri- urlò Percy come risposta, quando Juliet gli dette retta la tempesta crebbe d'intensità ma la pioggia non era più fredda, era quasi piacevole e rilassante, come se Percy la stesse abbracciando, si sentiva protetta dalla pioggia.
-è bellissimo tutto questo, magico, dovremmo lasciare liberi i poteri più spesso -disse Juliet sorridendo mentre la pioggia la bagnava e la tempesta si stava scatenando intorno a loro.
-No non è bellissimo, tu sei bellissima-disse Percy baciando con passione mentre la pioggia continuava a bagnarli.
-Ho sempre sognato di baciarti sotto la pioggia nel bel mezzo della tempesta.- disse Juliet sorridendo.
-Ogni tuo desiderio è un ordine per me- disse Percy baciandola dolcemente.
-Seconda destinazione adesso- disse Percy prendendo la mano di Juliet e smaterializzando entrambi.
-Ancora Tokyo Percy? Stiamo diventando come una vecchia coppietta sposata- disse Juliet mentre Percy la baciava spingendola in un vicolo deserto.
-Da quando in qua far sesso in un vicolo deserto è da vecchietti?- disse Percy ridendo mentre magicamente i loro vestiti si asciugavano.
-Pensi che sarai così fortunato?- disse Juliet sorridendo furbo.
-Non lo penso lo so- disse Percy afferrandola per la vita e baciandola.
-Scelgo io l'ultima destinazione- sussurrò Juliet all'orecchio di Percy smaterializzando entrambi.
-Se questo è un sogno non svegliatemi per nessun motivo al mondo -disse Percy che si trovava nell'idromassaggio e insieme a lui vi era Juliet nuda.
-Tu sei il mio sogno che si avvera Percy, così ho pensato di far avverare anche qualche tu fantasia- disse Juliet maliziosa per poi baciarlo.
-Si questo è decisamente un sogno- disse Percy imbambolato.
-è realtà, c'è qualcosa che posso fare per dimostrartelo?- disse Juliet facendo scorrere le mani sugli addominali di Percy fino al costume.
-Continua così- disse Percy con gli occhi chiusi.


-L'acqua è gelida -disse Elena mentre si trovavano sotto la doccia.
-è più di un ora che siamo in doccia tesoro- disse Damien baciandola.
-Riscalda l'acqua, tu sei fuoco puoi farlo- disse Elena capricciosa.
-Ma non controllo l'acqua, tu lo fai, che ne dici di vedere quando siamo compatibili?- disse Damien ghignando.
-Credevo che avessimo appena finito di vedere quanto siamo compatibili- disse Elena ridendo. -Magicamente stavolta, tu pensi al fuoco io penso all'acqua, invertendo i pensieri i nostri poteri si dovrebbero intrecciare- disse Damien intrecciando le mani con quelle di Elena. -Male che va ci ustioniamo- disse Elena pessimista.
-Fidati di me- disse Damien sorridendo e pochi secondi dopo si ritrovarono sotto un getto di acqua tiepida.
-Te l'ho detto, io e te possiamo fare tutto- disse Damien baciandola.
-Sai che la gente continua a chiedermi se è uno scherzo che stiamo insieme -disse Damien divertito mentre si vestivano.
-Perchè mai?- chiese Elena voltandosi per farsi tirare su la zip del vestito.
-Perchè non ci siamo mai dati un bacio pubblico, non ci siamo mai mostrati insieme ad un evento- disse Damien tirando su la zip del vestito dopo avergli baciato la schiena nuda.
-Le nostra relazione sarà solo nostra ne abbiamo parlato, non voglio far soffrire Lauren e Junior, non se lo meritano- disse seria Elena.
-Non ho voglia di discutere di questo adesso Lena, non ho voglia di litigare, perciò me ne vado da mio padre, abbiamo delle cose da decidere- disse Damien infilandosi una t-shirt arancione per poi uscire dalla stanza.
‎-Papà possiamo parlare? Ho un problema -disse Damien andando dal padre.
 -Certo, siediti- disse Harry sorridendo, adorava le conversazioni con suo figlio.
-Si tratta di Elena, lei vuole tenere la nostra relazione privata, per rispetto di Lauren e Junior ma io non riesco a tenere a freno l'istinto..- disse Damien non sapendo come spiegarlo. -Di voler marcare il territorio? è perfettamente normale figliolo, vampiri e veela sono molto possessivi, hai la fortuna di avere una ragazza con le tue stesse nature parlagliene- disse Harry serio.


Capitolo bello lungo perchè non so se domani aggiornerò visto che passerò la giornata in montagna ;) Vi lascio con questo spoiler: "-Ti odio Dam, non avresti dovuto prendere quel colpo al posto mio, è stata una cosa stupida da fare, io adesso sono di nuovo sola, non dovevi farlo Dam -disse Elena piangendo seduta accanto al letto in cui Damien giaceva immobile, l'unico segno di vita era il respiro lento e ritmico."

Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto!!

Baciiii

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Capitolo 14
*** Patti ***


‎-Ti odio Dam, non avresti dovuto prendere quel colpo al posto mio, è stata una cosa stupida da fare, io adesso sono di nuovo sola, non dovevi farlo Dam- disse Elena piangendo seduta accanto al letto in cui Damien giaceva immobile, l'unico segno di vita era il respiro lento e ritmico.
Harry li aveva mandati in missione non sapendo che erano fuori allenamento e non stavano bevendo sangue da molto, Demetra si era materializzata all'improvviso lanciando un incantesimo contro Elena ma Damien si era messo nel mezzo ed era stato colpito.
Elena cercando di farsi forza si alzò e lasciando per la prima volta il fianco di Damien decise di andare a cercare Demetra.
‎-Uscire in missione mentre lui è fermo e incosciente a letto? Allora è vero quel che dicono, stai con lui solo per il suo potere e adesso che non sai se si sveglierà lo abbandoni -disse Lauren arrabbiata a Elena.
-Tu non sai niente sulla mia relazione con Damien, NIENTE, io vado in missione per cercare una cura e per vendicarlo, se dici un altra parola su me e Damien sarai la prossima a morire, lupi o non lupi io ti faccio a pezzi- disse Elena per poi smaterializzarsi.
-Tua figlia è impazzita -disse Tristan a Draco dopo aver assistito alla scena.
-Credo che le nature di Damien ed Elena avessero trovato un certo equilibrio, che si controllassero a vicenda, adesso che quelle di Damien sono inattive..- disse Harry preoccupato.
-Elena è fuori controllo- disse Selena stringendo la mano a Draco.
-Credo che nessuno di noi si sia veramente reso conto di quanto fosse profondo il rapporto tra i due- disse Draco pensieroso.


-Elena Malfoy, cosa posso fare per te?- disse Demetra sarcastica quando vide Elena.
-Ho provato qualsiasi cosa ma non riesco a svegliarlo, tu sai come fare- disse Elena a Demetra.
-Si lo so- disse Demetra sorridendo pacifica.
-Risveglialo, farò qualunque cosa- disse Elena in lacrime.
-La tua vita per la sua vita, quando lui aprirà i suoi occhi i tuoi si chiuderanno per sempre- disse Demetra sorridendo tranquillamente.
-Ci sto, ma dammi solo un minuto con lui- disse supplicandola Elena.
-Un minuto, non un secondo di più- disse Demetra fredda per poi evocare il corpo di Damien e risvegliarlo.
-Elena -..disse Damien sorridendo quando aprendo gli occhi se la trovò di fronte.
-Shh ascoltami non abbiamo molto tempo- disse Elena trattenendo le lacrime.
-Abbiamo un'eternità- disse Damien sorridendo.
-No, non io, ma tu si, perciò vivila, fallo al massimo, e ricordati che io ti amo, so che penserai che sono una stronza a dirtelo adesso ma avevo bisogno di farlo- disse Elena baciando Damien.
-Tic tac il tempo è finito- disse Demetra schioccando le dita ed Elena si accasciò tra le braccia di Damien.
-Cos'hai fatto?- urlò Damien furioso.
-Un patto è un patto- disse Demetra sorridendo per poi smaterializzarsi.
-I patti sono fatti per essere infranti- ringhiò Damien furioso.


‎"La testa di tua figlia è un simpatico soprammobile e quella del tuo compagno un comodo poggiapiedi, il tuo inferno inizia adesso.
Con affetto Damien Devon"
Questo fu il biglietto che una fenice nera recapitò poche ore dopo a Demetra che furiosa si smaterializzò.
-Dammi indietro la mia famiglia -disse Demetra furiosa con i capelli che si muovevano grazie all'energia che creava.
-Dammi indietro il mio amore- disse Damien tranquillamente.
-Non posso lei è malvagia- disse Demetra arrabbiata.
-E io non posso ridarti la tua famiglia allora, che gran peccato volevo toglierli di qui, iniziano a puzzare- disse Damien facendo una faccia schifata e dando un calcio alla testa di Max che rotolò e Demetra furiosa si smaterializzò.

-Damien, come stai?- disse Harry avvicinandosi a Damien.
-Le lacrime le lascio a Junior, tutto ciò che verserò io è il sangue di Demetra e dei nemici, Elena avrebbe voluto questo -disse sicuro Damien al padre.
-Papà dimmi come uccidere Demetra -disse Damien deciso.
-Perchè pensi che io lo sappia?- disse Harry.
-Sappiamo entrambi che se tu avessi pensato con la testa e non con altro lei a quest'ora sarebbe morta, c'è un metodo per farlo e io voglio saperlo- disse Damien giocando con una sfera di fuoco.
-Non voglio metterti in pericolo Damien- disse Harry preoccupato per il figlio.
-Se non vendico Elena non starò mai bene, è questo che vuoi?- disse Damien facendo pressione sulla coscienza del padre.
-Ok te lo dirò- disse Harry sospirando.
-Quindi..papino ha spifferato tutto..so come ucciderti- disse Damien comparendo di fronte a Demetra.
-Non è vero- disse Demetra sorridendo furba, il suo potere di rigenerazione proteggeva lei e la sua famiglia da tutto..o quasi tutto.
-Una notte di luna piena, spezzettarti, bruciarti e gettare le ceneri nell'oceano..ho dimenticato qualcosa dolcezza?- disse Damien ridendo di fronte alla faccia scioccata di Demetra.
-Come ha potuto?- disse Demetra tremando.
-Eri solo la storia di una notte per lui tesoro, che ne dici se adesso stringiamo uno dei tuoi famosi patti?- disse Damien sorridendo angelico.
‎-Cosa vuoi?- chiese Demetra furiosa.
 -Voglio Elena e la promessa che tu non la sfiorerai da ora per tutta l'eternità, lei per te dev'essere intoccabile- disse Damien serio.
-Non vuoi comprarti la tua d'intoccabilità?- disse Demetra curiosa.
-No, voglio Elena sempre al sicuro- disse Damien deciso.
-E in cambio cosa ottengo? è molto quello che mi chiedi- disse Demetra dubbiosa.
-Le teste della tua famiglia, e la promessa che non ti ucciderò oggi- disse Damien giocando con una sfera di fuoco.
-Voglio che tu mi prometta che non mi ucciderai mai- disse Demetra.
-Te lo prometto, e adesso riporta indietro Elena- disse Damien sicuro.
-Ho detto che ti avrei ridato Elena, ma non ho detto che Elena avrebbe avuto tutti i suoi ricordi -disse Demetra sorridendo dopo aver riportato in vita Elena.
-Non si ricorda di me?- disse furioso Damien.
-Non si ricorda di amarti- disse Demetra ridendo divertita.
-Così convinta che io non mi ricordi di amare Dam? Pensavi che io così esperta di incantesimi mentali ti avrei lasciato campo libero con la mia mente? Smetti di sottovalutare le persone Demetra, un giorno potresti finire arrostita- disse Elena sorridendo per poi lanciare una sfera di fuoco contro Demetra.
-Brucia stronza- disse Elena ridendo per poi baciare Damien.
-La mia principessa è tornata- disse Damien sorridendo.


-Non avresti dovuto far patti con Demetra- disse Harry duro al figlio quando seppe cosa aveva fatto Damien.
-Tu per mamma lo avresti fatto, quindi non giudicare me- disse Damien duro.
-Così Elena l'ha bruciata?- disse Harry cercando di non ridere.
-Si, ma il fuoco è un mio potere, come è possibile?- chiese Damien curioso.
-I vostri poteri combaciano perfettamente, magicamente parlando non c'è niente di più compatibile e perfetto di voi- disse Harry.
-Non c'è nessuno più compatibile di noi- disse Damien sorridendo per poi raggiungere Elena e smaterializzarsi con lei.
-Possiamo stare qui per sempre?- disse Elena mentre lei e Damien erano sdraiati su una spiaggia deserta.
-Per sempre è parecchio tempo- disse Damien ridendo.
-Non vuoi passare l'eternità con me?- disse Elena mettendo il broncio.
-Mmm no!- disse Damien scoppiando a ridere.
-Ti odio- disse Elena facendogli venire i brividi di freddo.
-Ma se hai detto che mi ami- disse Damien usando i suoi poteri per riscaldarsi.
-Forse- disse Elena baciandolo.
-Che fai in piscina? Tu la odi- disse Elena ridendo sedendosi accanto a Damien più tardi. -Cercavo di far congelare o evaporare l'acqua, qualcosa di simile, in modo da trovare una spiegazione a questo strano legame magico tra noi- disse Damien sospirando.
-Con i tuoi piedi in acqua?- disse Elena divertita.
-Non avevo molta fiducia nelle mie possibilità- disse Damien ridendo per poi baciarla.
-C'è dell'altro non è vero Dam?- disse dolcemente Elena sedendosi accanto a Damien.
-Non posso stare qui a Devon Manor con te se non posso stare come voglio con te, capisco il dolore di Lauren Junior e Clay ma così non mi va più bene Elena, è frustante non starti accanto come voglio- disse Damien nervoso.
-Non possiamo ferirli più di così lo capisci?- disse Elena alzando la voce.
-E tu lo capisci che io voglio poterti dire che ti amo senza dover controllare se ci sono altre persone vicino, che voglio svegliarmi con te e addormentarmi con te, vorrei poterti baciare quando voglio o anche solo poterti sfiorare in pubblico, è così difficile per te crederci?- urlò Damien frustrato.
-Cosa vuoi che faccia Damien? Dimmi solo cosa vuoi che faccia?- disse Elena esasperata.
-Vieni via con me, andiamo a vivere insieme da qualche parte, dimmi solo dove e ci andiamo- disse Damien supplicandola.
-Non posso abbandonare la mia famiglia di nuovo, non puoi neanche tu Dam, si aspettano grandi cose da te non puoi mollare tutti così- disse Elena adesso più dolcemente.
-Grandi cose che io non voglio fare Lena, non sono come papà voglio avere la grandezza il potere e la gloria ma non a prezzo di perdere te e quello che abbiamo e io sento che se resto qui anche un secondo di più perdo me stesso e perdo te- disse Damien con voce tremante.
-Ok, andiamo -disse Elena tendendo la mano a Damien.
-Seriamente? è stato così facile? Da quando ci vuole così poco per convincere Elena Malfoy a fare qualcosa?- chiese Damien divertito.
-Da quando è innamorata- disse Elena sorridendo per poi baciare dolcemente Dam.
-Ti amo anche io- disse Damien dandogli una pacca sul sedere.
-Damien Devon resterà sempre Damien Devon non è così?- disse Elena ridendo.
-Fino alla fine dell'eternità- disse Damien sorridendo goliardico.
-Hai detto che mi avresti portato ovunque, so dove voglio vivere- disse Elena sorridendo. -Dove?- chiese Damien curioso.
-Vicino all'oceano, così sarà come avere la mia famiglia vicino- disse Elena sorridendo.
-Sei cattiva sai come mi sento riguardo all'oceano- disse Damien mettendo il broncio.
-Te lo prometto non verrai sommerso dall'acqua nella notte, niente spegnerà il tuo fuoco Damien Devon, neanche l'oceano- disse Elena saltandogli in braccio.
-Io vado a fare le valige- disse Elena dando un ultimo bacio a Damien.
-Ti aspetto all'entrata- disse Damien sorridendo.
-Cosa ti fa credere che farò anche le tue?- disse Elena ridendo.
-Mi ami- disse Damien facendogli l'occhiolino e guardandola allontanarsi.
Quando Elena arrivò di fronte alla camera sua e di Damien vi trovò Junior.
-Ti prego non te ne andare, non di nuovo, anche se averti qui è una sofferenza, ogni volta che te ne vai un pezzo del mio cuore muore, non lasciarmi di nuovo Elena, io ti amo- disse Junior sfiorando la guancia di Elena.
-Ho bisogno di andarmene proprio per questo Junior, la mia presenza qui fa male a troppe persone- disse Elena lasciandosi sfuggire una lacrima.


-Potremmo fare anche noi come Damien ed Elena, andarcene di qui senza guardarci indietro, pensare solo al nostro amore e a nient'altro- disse Percy abbracciando Juliet.
-Ma non lo faremo perchè non siamo come loro, noi siamo i bravi ragazzi, anche se l'invidio so che noi non faremo mai come loro, non potrei mai lasciare la mia famiglia i miei amici, questa casa, io amo tutto ciò- disse Juliet sorridendo.
-E questo è uno dei motivi per cui ti amo, sei così altruista Julie- disse Percy baciandola.
‎-Cosa è successo alla porta?- chiese Juliet quando vide che la porta della camera di Percy era stata trasformata in una specie di porta d'ingresso.
-Noi non possiamo avere una nostra vera casa e tutto il resto, così ho pensato di creare una nostra piccola casetta nel castello, sarà il nostro rifugio- disse Percy abbracciando Juliet.
-è fantastico, tu sei fantastico- disse Juliet baciando commossa Percy.


-Mi avevi promesso una casa sull'oceano -disse Elena imbronciata osservando la villa scelta da Damien.
-è sull'oceano- disse Damien ridendo.
-Ma c'è una muraglia praticamente che divide la villa dall'oceano, non ci si accorge neanche che fuori c'è l'acqua, uff voi Devon e il vostro stupido fuoco- disse Elena arrabbiata.
-Forse posso fare qualcosina per te- disse Damien sorridendo.
-Il grande Damien Devon può fare qualcosa?- disse Elena abbracciandolo da dietro e baciandogli il collo.
-Se lo lasci concentrare si- disse Damien ridendo e Elena si allontanò.
-è l'ora di vedere quanto siano forti questi geni Devon- mormorò Damien prima di sollevare la mano e far sparire pezzo dopo pezzo le mura, adesso la spiaggia faceva parte del loro giardino.
-Sei il mio eroe- disse Elena baciandolo con passione.
-Sono il tuo principe- disse dolcemente Damien.
-Mi dici perchè odi il mare la piscina e qualsiasi massa d'acqua più grande di quella della vasca da bagno? Anche a tuo padre non piace ma non così tanto- disse Elena curiosa. -Promettimi che non riderai- disse Damien fissando la spiaggia.
-Giuro solennemente che non riderò- disse Elena baciandogli la guancia.
-Da piccolo stavo facendo il bagno in piscina, ancora non ero questo granchè con i poteri, era bravo con quelli di origine Devon ma con quelli di mamma ero disastroso, cercavo d'innescare l'invisibilità per fare uno scherzo a Percy ma ottenni l'elettricità e mi elettrizzai, come sai l'acqua è un buon conduttore..- disse Damien imbarazzato.
-Adesso ho capito..- disse Elena cercando di non ridere.
-Cosa?- chiese Damien annoiato.
-Il motivo per il quale i tuoi capelli non sono mai piatti- disse Elena scoppiando a ridere.
-Ahahahah- disse per niente divertito Damien.
-Ho bisogno di dirti una cosa, c'è un motivo per cui ho accettato così facilmente il trasferimento -disse Elena seria.
-Non perchè mi ami? Hai fatto a pezzi il mio cuore Elena Malfoy- disse Damien sorridendo. -Sono incinta Damien- disse Elena andando dritta al punto come una vera Malfoy.
-Sarò papà?- sussurrò Damien incredulo.


Con questa bomba finale concludo il super long capitolo ;) Fatemi sapere se vi è piuciuto..è probabile che in serata ne arrivi un altro!!

Baciiiii

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Capitolo 15
*** Logan Alexander Devon ***


-Sei felice?- disse Elena sorpresa.
-Sono l'uomo più felice del mondo Lena! Tu non sei felice?- disse Damien confuso.
-Sono spaventata, tanto tanto spaventata- disse Elena scoppiando a piangere.
-Da cosa? Cosa ti spaventa tesoro?- disse Damien abbracciandola.
-Sono così egoista, come potrò essere una buona mamma?- disse Elena singhiozzando.
-Ti prendi cura di me ogni giorno, non sei per niente egoista, già avere questi dubbi dimostra che non lo sei- disse dolcemente Damien.
-Non riusciamo a proteggere noi stessi, come potremo proteggere lui?- disse Elena preoccupata.
-Ci penserò io te lo prometto- disse Damien protettivo rassicurandola.
-Ho pensato a come proteggere nostro figlio -disse Damien mentre erano sdraiati sulla spiaggia più tardi.
-Potrebbe anche essere una femmina- disse Elena ridendo.
-è un maschio, lo sento, lo so- disse Damien sorridendo.
-Ok, continua pure a sperare, come pensi che potremmo proteggerlo?- chiese Elena. -Tenendolo segreto, se nessuno sa della sua esistenza nessuno potrà minacciarlo, questo posto è ben protetto Lena, staremo qui finchè lui non sarà grande abbastanza, non ci vorrà molto visto i geni vampiri- disse Damien.
-Non potrò dirlo a nessuno?- sussurrò Elena triste.
-Mi dispiace piccola, è l'unico modo per assicurarci che lui stia bene- disse Damien baciando Elena.
-Non avrei mai pensato di diventare papà un giorno, ero convinto che avrei passato l'eternità con migliaia di donne bellissime, una diversa ogni notte, ma poi il mio lupo ha deciso di scegliere Lauren e sono riuscito ad immaginare veramente il mio futuro con una sola donna, ma non ho mai pensato a dei figli con lei, non ci riuscivo non so perchè, forse per il pensiero che un giorno lei non ci sarebbe stata, o il fatto che non sapevamo realmente quando licantropo e quanto vampiro ci sarebbe stato nel bambino, ma con te si Elena, sin dal primo momento sono riuscito ad immaginarmelo, un tenero bambino biondo che corre sulla spiaggia facendo impazzire il mare o gioca con i fuoco, lo vedo ancor più chiaramente adesso che non è più un sogno- disse Damien accarezzando la schiena nuda di Elena mentre si trovavano a letto quella sera.


-Tutto quello che fa è andarsene, e ogni volta che lo fa porta il mio cuore con sè -disse Lauren piangendo.
-Sai guardando Junior mi sento un pò meglio, lo so che è da persone cattive, ma il pensiero che io non avrò un eternità per amare Damien mentre Junior amerà Elena per sempre mi fa sentire bene, per una volta sono grata di essere mortale -disse Lauren sospirando alla madre.


*1 settimana dopo*

-Dam hai la minima idea di quanto durerà la gravidanza?- chiese Elena mentre facevano colazione.
-Una gravidanza licantropa/vampira/veela? Credo molto poco principessa visto che il bambino sarà per un buon 70% vampiro, durerà più o meno un mese credo- disse Damien incerto. -Un mese? Un mese? Io ero già di due settimane quando te l'ho detto, ed è passata già un altra settimana!! Cosa aspettavi a dirmelo?- disse Elena agitata.
-Ops- disse Damien dispiaciuto.
-Ok ok ok Elena non lo uccidere a tuo figlio serve un padre -ripetè Elena a sè stessa come un mantra cercando di calmarsi.
-Tesoro c'è un altra cosa di cui dobbiamo parlare- disse Damien cercando di essere più delicato possibile.
-Cosa tesorino speciale?- rispose Elena in un falsissimo tono zuccheroso.
-Non puoi partorire magicamente o almeno non posso portarti da nessun medico, quindi o lo faccio io o persuadiamo medici babbani a farlo a modo loro- disse Damien alzando le mani convinto che Elena stesse per lanciargli qualcosa, infatti una scarpa tacco dodici raggiunse la sua testa poco dopo.
-Perchè non puoi portarmi da un medimago e persuaderlo?- urlò Elena furiosa.
-Perchè niente può essere veramente rimosso dalla mente di un medimago!! Sono protetti da Demetra!! Ogni singolo medimago lo è- disse Damien preoccupato quando vide Elena piangere disperata.
-Ho paura Dami, ho paura di non farcela a superare tutto questo- disse Elena in lacrime.
-Non sei sola, ci sono io, ce la faremo insieme, io e te insieme possiamo fare tutto giusto?- disse Damien accarezzando la guancia di Elena.
-Si- disse debolmente Elena.
-Tu partorirai questo bambino stupendo e saremo una famiglia vera, niente troni niente eserciti, niente stupide responsabilità e privilegi, solo io te e Logan, saremo una famiglia te lo prometto- disse Damien baciando Elena.
-Saremo una famiglia- ripetè Elena più convinta.
-Adesso si che ti riconosco- disse Damien baciandola.
-Ahh -urlò Elena mettendosi le mani sulla pancia.
-Che succede?- chiese Damien preoccupato arrivando in un secondo al fianco di Elena. -Credo che il bambino stia per nascere- disse Elena prima di svenire tra le braccia di Damien. -No, Elena svegliati, è importante che tu resti con me, mi servi per mantenere il controllo- disse Damien, nelle situazioni critiche il suo lato oscuro si risvegliava sempre.
-No, non adesso vi prego, vi prego lasciatemi in pace antenati, devo portare via Elena, lasciami usare i poteri, lasciatemi in controllo di ciò che faccio- disse Damien guardando in alto con gli occhi lucidi rivolgendosi ai suoi antenati.


-Dam perchè questa segretezza cosa è successo?- disse Juliet che si era materializzata nell'ospedale in cui Damien gli aveva chiesto di andare.
-Dicono che quella di Elena era una gravidanza a rischio, la stanno operando- disse Damien agitato.
-Gravidanza? Elena è incinta?- disse sorpresa Juliet.
-Lo è, lo era, Merlino non lo so, sono un pessimo padre un pessimo compagno dovrei essere con lei- disse Damien sedendosi e coprendosi il volto con le mani.
-Sei stato bravissimo Dam, sei stato bravo a chiamarmi- disse Juliet accarezzando i capelli di Damien.
-Non devi dirlo a nessuno, non devono sapere di tutto questo, io ti ho chiamato perchè volevo qualcuno...credo che volevo solamente qualcuno disposto a dirmi che tutto sarebbe andato bene- disse Damien lasciando andare le lacrime.
-Tutto andrà bene- disse Juliet abbracciandolo.
-Signor Verchel la sua compagna è uscita adesso dalla sala operatoria, le sue condizioni sono molto critiche, ha perso molto sangue e non siamo riusciti a trovare il gruppo sanguigno adatto a lei, adesso è incosciente ed intubata l'unica cosa che possiamo fare è sperare che si svegli, anche riguardo al bambino purtroppo non ho buone notizie il suo respiro è molto lento e i battiti sono quasi assenti, è un miracolo che sia ancora vivo- disse il dottore anziano, sinceramente dispiaciuto per Damien che era distrutto.
-La ringraziamo molto- disse Juliet mantenendo la calma e lanciando un'occhiataccia a Damien che aveva fatto apparire una sfera infuocata e sembrava pronto a scagliarla contro il povero dottore.
-Damien devi stare calmo e non fare scenate, qui rischiamo grosso, se perdi il controllo rischi di esporre l'intero mondo magico- disse Juliet preoccupata.
-Se non ci sono mio figlio ed Elena del mondo magico m'importa ben poco te lo posso assicurare- disse Damien con gli occhi che passavano dal suo normale azzurro a un nero carbone.
-Non dobbiamo preoccuparci del bambino! è un vampiro Damien ecco perchè non respira normalmente e il suo cuore batte lento!! è già un miracolo che batta! Quella che avete fatto è stata una pazzia, quella di Elena non era una gravidanza normale, ci voleva Narcissa- disse Juliet rimproverandolo.
-Logan, il bambino si chiama Logan Alexander Devon- disse Damien accennando un sorriso.
-Se volete potete vederla- disse l'infermiera a guidando Damien e Juliet verso la stanza di Elena.
‎-Me lo avevi promesso, mi avevi promesso che avremmo affrontato tutto questo insieme e adesso sono solo Elena, non è giusto quello che stai facendo, torna da me principessa ti prego, non ho le capacità di crescere un figlio senza di te, sono io quello spaventato adesso, ho bisogno di te- disse Damien prendendo la mano di Elena e baciandola.
-Damien ho riflettuto sulla situazione..Elena è una vampira quasi al 100% non ha bisogno di trasfusioni, ha bisogno di bere sangue, più potente è il sangue meglio è- disse Juliet.
-Fallo tu ti prego Juliet fallo tu- disse Damien supplicandola.
-No, Damien tu puoi farlo, ti devi fidare di te stesso con Elena, lo fai in tutte le altre situazioni, devi impararlo a fare anche in quelle più importanti- disse Juliet seria prendendo il volto di Damien tra le mani.
-Lo farò- disse Damien osservando Elena per poi mordersi il polso e con l'altra mano far sparire i tubi collegati ad Elena.
-Bevi per favore amore- disse Damien facendo gocciolare il sangue sulle labbra di Elena che si aprirono istintivamente.
-Sai di buono- disse Elena leccandosi lentamente le labbra senza aprire gli occhi.
-Come ti senti?- chiese dolcemente Damien quando Elena ebbe finito di nutrirsi.
-Sazia, dov'è nostro figlio? Sta bene vero?- disse poi Elena nel panico.
-Logan, ebbene si è un maschio potrai congratularti con me per la mia onniscienza più tardi, sta bene anche se ancora non l'ho visto, ho preferito aspettare te- disse Damien sorridendo. -Julie che ci fai qui?- disse Elena sorridendo sorpresa.
-Mister Devon aveva bisogno che qualcuno lo tenesse in riga e tu eri momentaneamente fuori servizio- disse sorridendo Juliet per poi abbracciare Elena.
-Congratulazioni mammina- disse Juliet emozionata.
-Congratulazioni madrina- rispose Elena altrettanto emozionata.
-Pronta a conoscere nostro figlio?- disse Damien prendendo la mano di Elena e dirigendosi con la bionda verso la nursery.
-è perfetto -disse Elena mentre lei e Damien fissavano incantati il bambino.
-è nostro figlio, piuttosto ovvio che sia perfetto- disse Damien sorridendo rapito dalla visione di suo figlio.
-Logan- sussurrò Elena poggiando la mano sul vetro.
-Ok, adesso io vado a rapirlo e tu manipoli le menti di tutte queste persone- disse Damien sorridendo.
-Non dovremmo dargli dei cattivi esempi fin da subito- disse Elena ridendo.
-è un Devon, è già un cattivone- disse Damien sorridendo per poi entrare nella stanza e avvicinarsi alla culla di suo figlio.
-Non so come prenderlo- disse impacciato Damien.
-Sta attento alla testa, prendilo delicatamente..- disse Elena citando ciò che aveva letto sui libri.
-Mi stai mettendo ansia- disse Damien nervoso.
-Segui l'istinto Dam- disse Elena sorridendo quando vide che Damien senza tante difficoltà aveva preso in braccio Logan.
-Devo andare o Percy manderà tutto l'esercito a cercarmi- disse Juliet quando furono a casa. -Grazie di tutto, sei stata magnifica Julie- disse Damien baciando la guancia di Juliet.
-è stato un piacere, ci sarò sempre per voi- disse Juliet abbracciando entrambi.
-Ci vediamo presto?- disse poi speranzosa la mora.
-Faremo crescere Logan lontano da quel mondo, non abbiamo neanche intenzione di dirgli che è un Devon- disse Damien deciso.
-State togliendo a Logan la possibilità di conoscere i suoi nonni- disse dispiaciuta Juliet.
-Non sarà per sempre, la crescita di Logan è molto accelerata, non ci metterà molto ad arrivare ai 5-6 anni poi crescerà come un bimbo normale- disse Damien sorridendo in direzione del figlio.
-Torneremo è una promessa- disse Elena sorridendo.

 
Ebbene si! Il pargolo principesco è già nato!!! Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto! ;)

Baciiiiiiii

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Capitolo 16
*** L'attacco a Elena e Damien ***


-Non riesco a credere che abbia già 5 mesi- disse Elena osservando suo figlio che giocava con Damien a scambiarsi sfere di fuoco.
-Neanche io, dimostra almeno quattro anni se non cinque- disse Damien osservando il bambino biondo con gli occhi verdi dei Devon.
-Vorrei solo godermi la sua infanzia, vorrei che lui potesse godersi la sua infanzia- disse Elena tristemente.
-Mamma ma io non ho dei nonni che mi vogliono bene come i bambini delle favole?- chiese Logan pensieroso mentre i suoi genitori gli stavano raccontando la storia della buonanotte quella sera.
-Ehm..- disse Elena non sapendo cosa dire.
-Si ce li hai- disse sorridendo Damien.
-Ma allora perchè non mi vengono a trovare? Non mi vogliono bene?- disse Logan sul punto di piangere.
-Loro..non possono venire, ti metterebbero in pericolo, sei un bambino molto speciale Logan e tante persone cattive ti vogliono- disse Damien serio.
-Ok papà- disse Logan deluso.
-Fai la nanna principino che domani andiamo a nuotare- disse Elena passando una mano tra i capelli biondi di Logan e baciandogli la fronte.
-Notte mamma, notte papà, vi voglio bene- disse Logan succhiandosi il pollice per poi addormentarsi.
-Papà non voglio andare in mare non mi piace -bisbigliò Logan a Damien la mattina dopo. -Non piace neanche a me, ma mamma qui è il boss, dobbiamo far finta che ci piace e fare i veri uomini- sussurrò Damien a Logan.
-Ok, andiamo- disse Logan facendo la sua migliore faccia seria.
-No non lo facciamo- disse Logan quando vide un onda più alta delle altre.
-No no non lo facciamo- disse Damien dando ragione a Logan e allontanandosi tenendolo per mano.
-Fifoni- urlò Elena che aveva in mano una macchina fotografica per immortalare il primo bagno in mare di Logan.
-Piccolo perchè non vuoi entrare in acqua?- chiese materna Elena.
-Papà ha detto che il mare mi mangerà- disse Logan spaventato.
-Tuo padre è un cretino- disse Elena per poi mettersi una mano davanti alla bocca.
-Mamma!! Hai detto una parolaccia!- disse Logan sorridendo.
-Si ma tu non ripeterle- disse dolcemente Elena.
-Io non le ripeto mai, anche papà le dice di fronte a me e mi dice sempre di non dirtelo- disse Logan facendo un sorrisino complice alla madre.
-Ah si? Grazie per questa informazione tesorino- disse dolcemente Elena per poi lanciare un'occhiataccia a Damien.
-Traditore- bisbigliò Damien sorridendo.
-Mamma mi fa i biscotti- disse Logan sorridendo angelico.
-Ma io ti porto a volare- disse Damien fingendosi indignato.
-I biscotti di mamma sono i migliori al mondo- disse Logan abbracciando la madre.
-Per fortuna non ti ha mai cucinato il bacon- disse Damien sarcastico.
-Su adesso pappa e poi nanna- disse Elena prendendo in braccio Logan e dirigendosi verso casa.

-Mamy papà? Non mi cercate più? Io mi sono nascosto! è tanto che aspetto -disse Logan da sotto il letto, aveva fatto come gli avevano detto i suoi genitori e si era nascosto sotto il letto per giocare a nascondino con quelle strane persone che erano venute, ma adesso era passato tanto tempo, lui si annoiava e i suoi genitori non gli rispondevano.
-Papà mamma -disse Logan toccando i propri genitori che non gli rispondevano.
-Papà- disse Logan quando vide Damien muoversi impercettibilmente.
-Portus Devon manor- disse Damien utilizzando le sue ultime forze per infilare a Logan l'anello dei Devon e spedirlo a Devon manor.
‎-Aiuto la mia mamma e il mio papà stanno male- urlò Logan appena si materializzò nei giardini di Devon Manor.
-Chi sei tu?- chiese Draco che era in giardino con Percy e Juliet, vedendo una certa somiglianza con sè stesso.
-Puoi aiutare la mia mamma e il mio papà? Stanno male!!- disse Logan disperato.
-Oh Merlino è Logan!!- disse Juliet quando vide l'anello dei Devon al dito di Logan.
-Lo conosci?- dissero all'unisono Draco e Percy.
-è vostro nipote, è Logan Devon, il figlio di Elena e Damien.- disse Juliet prendendo in braccio il bimbo.
-Come è possibile che non ne sappiamo niente? Deve esserci una sbaglio- disse Percy scuotendo la testa.
-I suoi occhi, l'anello dei Devon che può essere portato solo dai Devon, non ci sono errori- disse Draco scioccato.
 ‎-Sai dirci dove sono i tuoi genitori?- disseDraco avvicinandosi a Logan.
 -Gli farai del male?- disse Logan preoccupato.
-No, certo che no, la tua mamma è mia figlia, sono tuo nonno- disse Draco commosso.
-Posso portarti da loro- disse Logan cercando di non piangere.
-Come?- chiese confuso Draco.
-Papà mi ha insegnato la smaterializzazione congiunta- disse Logan fiero di sè.
-Portami da loro- disse Draco prendendo in bracco il nipote e smaterializzandosi con lui.
-Len piccola mia- disse Draco controllando le ferite della figlia appena materializzato.
-Sei al sicuro adesso, ti porto a casa- disse Draco disperato, le ferite di Elena erano molto gravi ma quelle di Damien lo erano ancor di più.
-Prima Dam papà, lui mi ha protetto- disse Elena prima di perdere i sensi.
Draco velocemente portò entrambi i ragazzi a Devon Manor affinchè Narcissa li guarisse.
Narcissa uscì ore dopo dalla stanza sconsolata e sfinita, aveva fatto tutti gli incantesimi che conosceva ma non tutte le ferite di Damien ed Elena si erano rimarginate.
-Come stanno?- chiesero in coro Michelle e Selena che erano abbracciate sul divanetto di fronte all'infermeria.
-Ho fatto il possibile, il problema è che i loro organismi rifiutano il sangue sia via vene che per bocca, è come se lo rigettassero- disse Narcissa confusa.
-I loro vampiri si sono scelti, non possono nutrirsi se non tra di loro- disse Harry sorpreso.
-Come stanno i miei genitori?- chiese Logan avvicinandosi timidamente a Draco.
-La tua bisnonna quella signora bionda che hai visto prima li sta visitando, è bravissima non aver paura, li salverà- disse Draco abbracciando il nipote.
-Sei davvero mio nonno?- chiese Logan stringendogli le braccia intorno al collo.
-Si e vuoi conoscere gli altri nonni?- disse Draco cercando di sorridere.
-Si- disse eccitato Logan.
-Questa bellissima ragazza è la tua nonna Logan, fa la miglior torta al cioccolato del mondo- disse Draco presentando Logan a Selena.
-Ciao amore- disse Selena prendendolo in braccio.
-Sai fare i biscotti buoni come quelli della mia mamma?- chiese Logan sorridendo.
-Che ne dici se proviamo a farli insieme una volta?- disse Selena sorridendo.
-Sii- disse felice Logan.
-Ciao Logan, sono Harry il tuo altro nonno- disse Harry sorridendo.
-Ciao nonno è un piacere conoscerti- disse Logan in serpentese.
-Sei un bambino molto dotato nipotino mio- disse Harry sorpreso scompigliandogli i capelli. -Ciao piccolino- disse Michelle felice.
-Tu sei la mia nonna- disse Logan correndo ad abbracciarla.
-Come fai a saperlo?- chiese commossa Michelle.
-Papà ha una foto tua- disse sorridendo Logan.
-Ho dato a uno il sangue dell'altro, è stata una mossa veramente rischiosa ma ha funzionato, stanno migliorando a vista d'occhio, stanno bene -disse Narcissa commossa uscendo di nuovo dalla stanza.
-Per fortuna- disse Draco sollevato mentre Selena e Michelle si abbracciavano felici. -Abbiamo un nipote- disse Harry sorridendo per la prima volta da quando era iniziata tutta questa tragedia.
-Posso vedere mamy e papà?- disse Logan che era sempre lì con loro.
-Certo- disse Selena prendendo la mano del nipotino e portandolo nella stanza dove si trovavano Damien e Elena sdraiati su un letto matrimoniale.
-Chi lo dirà a Junior e Lauren quando torneranno dalla missione?- sussurrò Michelle dispiaciuta.
-Stai bene?- chiese Damien che si era svegliato molto prima di Elena e la stava osservando da tempo ormai.
-Diciamo di si, sono ancora indolenzita, a quanto pare il nostro piccolo angelo ci ha salvato, è un eroe proprio come il suo papà- disse Elena accarezzando i capelli di Logan che durante la notte si era intrufolato nel letto con loro.
-Non sono un eroe, non riesco neanche a proteggerti come si deve, avrei dovuto salvarti- disse Damien abbassando lo sguardo.
-Dam non ti stavi nutrendo da molto, i tuoi poteri non erano pronti ad affrontare più di quindici licantropi senza essere un licantropo, era decisamente troppo, non è colpa tua- disse Elena decisa baciando Damien.
-Non possiamo più restare in quella casa, significa mettere in pericolo Logan restare lì, resteremo qui -disse Elena decisa.
-Era proprio quello che volevo dirti, e in più sono stanco di fuggire dal mio destino, lascerò il comando dei licantropi a mio padre e guiderò il resto dell'esercito, hanno toccato la mia famiglia e adesso sono decisamente incazzato- disse Damien con gli occhi scuri.

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Capitolo 17
*** Chi regnerà? ***


-Julie puoi guardare Logie stamani?- chiese sorridendo Elena che aveva il bimbo in braccio. -Certo, ma voi non dovreste essere a letto a riposarvi?- disse Juliet guardando scettica Elena e Damien che indossavano delle tute nere.
-Il riposo è per i perdenti- disse Damien sorridendo arrogante.
-E noi non lo siamo- disse Elena facendo apparire una balestra con frecce insanguinate.
-Ok io non ho visto niente e non voglio sapere niente- disse Juliet andandosene con Logan in braccio.
-Ciao mamy ciao papy buona caccia- urlò Logan sorridendo.
-Siamo una famiglia così perfetta- disse Damien felice per poi smaterializzarsi con Elena.
-Hai la furbizia di tuo padre e il sorriso di tua madre, somigli decisamente troppo ai tuoi genitori, non una buona cosa per il mondo- disse Juliet sorridendo a Logan.
-Lo so, sono perfetto- disse Logan sorridendo.
-Esattamente come i suoi genitori, l'ho detto io- disse Juliet ridendo a Percy che si era offerto di badare al nipote insieme a Juliet.
-Sei così brava con lui, sei perfetta Julie -disse Percy abbracciando Juliet.
-Non sono perfetta- disse Juliet appoggiandosi a lui.
-Si lo sei, per me lo sei- disse Percy baciando Juliet.
-Non dirmi che sono perfetta, mi metti ansia, è come se non potessi sbagliare, quando lo dici mi sento soffocare Percy- disse Juliet nervosa.

-Sei così sexy con quella balestra in mano -disse Damien osservando Elena che scoccava frecce argentate impregnate di sangue vampiro contro i licantropi che li avevano assaliti.
-Lo so- disse Elena sorridendo altezzosa.
-Te l'ho ricordato- disse Damien per poi scoccare un'altra freccia con l'arco, era bravo esattamente quanto sua madre.
-E con questo sono trenta, mi sono rotta un unghia facciamo che bastano così?- disse Elena guardandosi le unghie.
-Ok tesoro, facciamo le pulizie di primavera adesso- disse Damien prendendo la mano di Elena e incendiando tutti i licantropi rimasti in vita.
-Tesoro scrivere MAX con le teste dei suoi lupi è un grande tocco di classe- disse Elena sorridendo quando si materializzarono a casa.
-Lo so- disse Damien arrogante citando Elena per poi salire al piano di sopra mentre Elena raggiunse Juliet.
-Problemi con Percy?- chiese Elena sedendosi accanto a Juliet.
-Ho paura che sia innamorato di una me perfetta, io non sono così, sono stufa di ragazzi che s'innamorano di ciò che non sono- disse Juliet sospirando.
-Lui ti ama perchè sei la sua Julie, ma adesso non ci pensare, tra poco andrai in missione, concentrati su quello- disse Elena sorridendo quando prese in braccio Logan che si era addormentato.

*In missione*

‎-Chi sei tu?- chiese Juliet indietreggiando quando in missione vide un ragazzo alto dai capelli neri il fisico tonico e gli occhi dorati da lupo.
-Non ti piacerebbe sapere chi sono..perciò non te lo dirò- disse il misterioso ragazzo sorridendo.
-Perchè non mi attacchi? Non dovresti tipo uccidermi?- disse Juliet puntandogli la bacchetta contro.
-Non mi piace poi così tanto uccidere e tu sei troppo carina per essere uccisa così presto- disse il ragazzo incrociando le braccia per poi smaterializzarsi.
-è lei?- chiese Max quando vide suo figlio tornare a casa frustrato dalla sua missione.
-No papà, non è la figlia della tua vecchia scelta quella che vuole il mio lupo, spiacente di aver infranto i tuoi sogni e di non poter partecipare a questo remake della tua fallita storia d'amore- disse Sam sbattendo la porta di camera sua.
-Sam mi dispiace- disse Max entrando in camera del figlio.
-Dispiace anche a me di non averti detto chi è la scelta del mio lupo- disse Sam imbarazzato. -Sai chi è?- disse Max stupito.
-Si lo so, è la bionda, la Malfoy- disse Sam frustrato.
-Quindi cosa pensi di fare?- chiese Max preoccupato per il figlio.
-Combattere questa stupida scelta, l'ho vista, ho osservato come si comporta, è una stronza viziata, non voglio una donna così al mio fianco, c'è già mamma- disse Sam ridendo.
-Sarà veramente dura combattere la forza del vostro legame, fidati lo so bene -disse Max serio mettendo una mano sulla spalla del figlio.
-Non se la uccido- disse sorridendo Sam.
-è la fidanzata di Damien Devon, buona fortuna ad avvicinarti a meno di dieci metri da lei prima di finir carbonizzato, hanno fatto fuori un quarto del nostro branco Sam, non penserai di essere abbastanza potente da ucciderla?- disse Max preoccupato per il figlio.
-Sono il figlio dell'Eletta del bene, qualche potere ce l'avrò pure io no?- disse Sam alzandosi. -Parli con gli unicorni- disse Max sospirando.


-Pur essendo immortale è arrivato il momento in cui è giusto che io lasci il potere a mio figlio, solo il branco resterà sotto il mio controllo, per ovvi motivi- disse Harry a Draco Dimitri e Tristan che si trovavano di fronte a lui.
-Yuppiè a noi resta Harry..posso passare con i vampiri?- scherzò Tristan.
-Non ti vogliamo- rispose Draco facendolo cadere dalla sedia.
-Quando avete finito di giocare consiglio anche a voi di scegliere un erede, sarebbe meglio che Damien controllasse uno dei vostri figli e non voi non trovate?- disse Harry pratico. -Dobbiamo sceglierne solo uno?- dissero Draco e Dimitri in coro.
-Queste sono le disposizioni di Dam- disse Harry prima di alzarsi e andarsene.
-Guardali, sono così convinti di poter veramente scegliere chi regnerà- disse Damien divertito osservando Dimitri e gli altri.
-Perchè? Non approverai la loro decisione?- chiese curiosa Elena.
-Se fanno il tuo nome o quello di Junior io dico no, e la mia parola è quella che conta- disse Damien sorridendo compiaciuto.
-Perchè non me?- chiese imbronciata Elena.
-Non sarai la principessa dei vampiri, sarai la mia regina tu- disse Damien baciandola con passione.
-I tuoi genitori stanno decidendo chi regnerà sui vampiri- disse Damien sedendosi accanto a Juliet.
-Lo so, spero che non tocchi a me- disse Juliet sospirando.
-Toccherà a te perchè io su quel trono voglio te- disse Damien deciso.
-Perchè proprio me Dam?- disse nervosa Juliet.
-Se io ordino qualcosa tu mi obbedisci, l'orgoglio di Percy e Junior gl'impedirebbe di fare altrettanto- disse Damien totalmente sincero.
-Così dovrei stare sul trono a fare la principessina carina che obbedisce a tutti i tuoi ordini?- disse Juliet alterata.
-No dovresti regnare su di loro con l'affetto e l'amore di cui so che sei capace, sei esattamente come tua madre Juliet, voi siete le principesse che il popolo ama- disse Damien sorridendo. -Ti assicuro che amano anche Elena- disse secca Juliet.
-Non farò regnare Elena- disse Damien deciso.
-Perchè lei al contrario di me sa dirti di no giusto?- disse Juliet acida e Damien sbuffando se ne andò.
-Ho parlato con Juliet e ha detto di non voler regnare, ha tirato in ballo te e mi sono reso conto di non aver chiesto la tua opinione e questo non va bene perchè voglio che tu prenda tutte le decisioni con me, quindi chi pensi sia più adatto a regnare?- chiese Damien che era seduto sul divano con Elena.
-Sinceramente? Io penso che l'uomo giusto a regnare sia Junior- disse Elena accarezzando i capelli di Damien.
-Perchè?- chiese Damien cercando di mantenere la calma.
-Tuo padre aveva Dimitri che nei momenti giusti sapeva imporsi e dirgli di no, riusciva a farlo ragionare, Percy è un tuo amico e ti venera, non sentirai dei veri no da lui, lo stesso si può dire per Juliet, mentre sono sicura che Junior metterà al primo posto il bene dei suoi sudditi che poi è ciò che un buon regnante dovrebbe fare- disse Elena seria.
-Non lo voglio troppo intorno alla nostra famiglia- disse sincero Damien.
-Non mischiare gli affari personali con il lavoro, sappiamo entrambi che Junior sarebbe un buon generale per te- disse Elena.


-Non voglio scegliere tra uno di loro quattro, non è giusto- disse Selena imbronciata.
-Damien vuole solo uno di loro con cui comunicare e noi dobbiamo studiare la situazione e capire chi potrebbe essere il più adatto, poi voteremo- disse Dimitri serio.
-Parliamo di Elena, secondo me è da escludere, è praticamente la regina oscura di Damien adesso, non avrà tempo per regnare sui vampiri considerando che ha anche Logan- disse Dimitri pratico.
-Ma ha ottimi rapporti con Damien che non avrebbe problemi a lasciargli carta bianca- disse Draco stratega come al solito.
-O a manipolarla come vuole- disse Dimitri pensieroso.
-Nessuno manipola mia figlia se lei non vuole fidati- disse Selena sicura.
-Sinceramente però la scelta di Elena non convince neanche a me, significherebbe esporla ad ulteriori pericoli- disse Selena preoccupata.
-Quindi chi vota per cancellare Elena dalla lista?- disse Dimitri.
-Io- dissero Hermione e Selena.
-Concordo con voi, 3 contro uno Elena non regnerà- disse Dimitri.
-Abbiamo un nome -disse Draco parlando a nome anche di Hermione Selena e Dimitri qualche ora dopo quando ebbero finalmente deciso.
-Anche noi, ma diteci il vostro sono curioso- disse Damien prendendo la mano di Elena. -Junior- disse Draco sorridendo quando vide Elena compiaciuta.
-è anche il nostro stesso nome- disse Damien dopo aver guardato Elena.
-Abbiamo scoperto chi porta i pantaloni in casa Devon- bisbigliò Dimitri divertito.
-Adesso scusateci ma è stata una giornata lunga e abbiamo una piccola peste da mettere a letto- disse Damien che aveva ignorato il commento di Dimitri mentre Elena cercava di non ridere.
-Mamy papà- disse Logan sorridendo per poi correre ad abbracciarli quando li vide entrare nella sua cameretta.
-Ciao ometto, ti va di sederti un pò con noi prima della nanna?- disse Damien prendendolo in braccio.
-Ok- disse Logan sorridendo.
-Dobbiamo parlarti di due persone che rientreranno domani- disse Elena dolcemente sedendosi accanto al bimbo e Damien si sedette dall'altra parte.
-Sono simpatiche?- chiese Logan curioso.
-Diciamo di si..vedi loro non sanno della tua esistenza..- disse Elena cercando di spiegare la situazione a Logan.
-Come prima i nonni?- chiese Logan interrompendola.
-Esattamente piccolo, come i nonni prima, però loro potrebbero non accoglierti bene e potrebbero cercare di far del male a noi, ma tu non devi intervenire ok?- disse Damien.
-Perchè vogliono farvi del male? Sono cattivi?- chiese preoccupato Logan.
-No, sono molto tristi Logie, noi gli abbiamo fatto molto male- disse Elena triste.
-Perchè gli avete fatto male se loro sono buoni?- chiese Logan confuso.
-è complicato Logie, te lo spiegheremo quando sarai più grande- disse Damien mettendo a letto Logan e baciandogli la fronte.
-Quindi me lo spiegherete domani?- disse Logan sorridendo.
-Furbo il ragazzo- disse Damien ridendo.


-Siete a casa- disse Junior scioccato lasciando cadere la sacca da viaggio che aveva in spalla. -Bentornato a casa Junie- disse Elena sorridendo.
-Mamma- disse Logan che scappava ridendo da Damien che lo rincorreva.
-Preso- disse Damien dando le spalle a Junior e prendendo in braccio il bimbo che scalciava e rideva.
-Papà lasciami andare- disse Logan ridendo.
-Che scena disgustosa, un figlio Elena? Gli hai seriamente dato un figlio?- disse Junior furioso.
-Junior -disse dispiaciuta Elena.
-Non capisci che lui aveva calcolato tutto? Che ogni sua mossa era per arrivare a questo punto Elena? Voleva questo, un figlio potente!!- disse Junior frustrato.
-Papà? Non ami la mamma?- disse Logan guardando confuso e con gli occhi lucidi Damien.
-Non è vero, lui mi ama, io lo so- disse Elena sicura di quel che diceva.
-Continua a crederci se questo ti fa dormire bene la notte Elena ma le persone che ti amano sono ben altre, comunque carino il bimbo, almeno non somiglia molto a lui- disse Junior sprezzante andandosene.
‎-Quando lui ha detto che non mi ami tu non hai negato- disse Elena delusa.
-Hai veramente bisogno che io neghi una cosa così palesemente falsa?- disse Damien baciandola.
-Farebbe bene al mio ego- disse Elena facendo la bambina.
-Il tuo ego è già troppo grande amore, cerchiamo di non ingigantirlo ancora di più- disse Damien baciandola con passione.
-Mamma papà eww- disse Logan facendo una faccia schifata.
-Meglio così?- disse Damien coprendo gli occhi del figlio con una mano.
-Chissà magari non è veramente suo figlio ma è il tuo, non sappiamo la vera età di Logan -disse Dimitri cercando di consolare il figlio.
-Hai reso infelice la mia mamma non lo fare più o ti do fuoco- disse Logan mettendosi di fronte a Junior facendo apparire una sfera fuoco.
-E così ci siamo tolti il dubbio- disse Dimitri cercando di alleggerire la tensione.
 
 
Scusate per l'enorme ritardo..spero che il capitolo vi sia piaciuto..

Baciiiiii
 

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Capitolo 18
*** Devon vs Walks ***


-Mettiti il bikini il principino è già pronto, andiamo al mare- disse Damien baciando Elena.
-Giusto! Oggi arriva Lauren e questo è il tuo piano per non essere qui- disse Elena ridendo.
-Forse o forse voglio solo passare la giornata con la mia meravigliosa famiglia?- disse Damien sperando di convincere Elena.
-Ti fa paura Lauren- disse Elena ridendo.
-Non l'hai mai vista in forma di lupo, ha dei denti veramente appuntiti- disse Damien imbronciato.
-Per questa volta non protesterò e non indagherò oltre..andiamo- disse Elena prendendo poi in braccio Logan, Damien smaterializzò tutti e tre.
-No, il mare no- disse Logan imbronciato incrociando le braccia, proprio come avrebbe fatto Damien.
-Piccolo perchè il mare ti spaventa così tanto?- chiese Elena osservando Logan che guardava spaventato il mare.
-è così grande mamma, ho paura di perdermi se ci entro- disse Logan preoccupato.
-Il mare è dentro di te esattamente come il fuoco, se tu glielo chiedi lui ti riporterà sempre da noi, puoi controllarlo Logie, è anche il tuo elemento- disse dolcemente Elena.
-E se non ci riesco? Se mi perdo?- disse preoccupato Logan guardando le onde che pian piano si calmavano grazie al potere che Elena esercitava su di loro.
-Allora gli chiederò io di riportarti da me- disse Elena materna.
-Voglio provarci mamma, ma non mi lasciare- disse Logan aggrappandosi alla mano di Elena.
-Non ti lascerò mai se tu non lo vuoi- disse Elena incamminandosi verso l'oceano con Logan al suo fianco.
-è bello- disse Logan sorridendo pian piano per poi iniziare a saltellare nell'acqua.
-Sei un traditore Logan Devon- urlò Damien indignato dalla spiaggia per poi iniziare a ridere.
-Non eri spaventato dal mare?- disse Elena quando Damien li raggiunse correndo.
-Con la mia famiglia accanto niente mi fa paura- disse Damien baciandola.
-Per favore però non ci fulminare per caso, non voglio i capelli come i tuoi, non starei bene come te- disse Elena ridendo mentre passava una mano tra i capelli di Damien per poi baciarlo.


*Più tardi, Devon Manor*

-Mentre tu sei coraggiosamente fuggito da me mio padre si è preso la briga di spiegarmi tutto, un figlio Damien? Seriamente? Non riesci a capire che tutto ciò che vuole Elena è il potere e tu glielo stai consegnando su un piatto di argento? Hai ucciso una parte di te per lei! Io non te lo avrei mai chiesto- disse Lauren quando vide Damien Elena e Logie rientrare.
‎-C'è qualcuno in questa casa che crede che Logan sia frutto del nostro amore??- urlò Elena frustrata.
-Smettetela di dire che la mia mamma e il mio papà non si vogliono bene- disse Logan con gli occhi neri.
-Cosa diavolo?- disse Lauren cadendo inginocchio tenendosi la gola.
-Elena basta!- urlò Clay preoccupato.
-Non sono io- disse Elena guardando stupita Damien.
-Neanche io- disse Damien guardando poi Logan e realizzando cosa stava succedendo.
-Logan basta- disse deciso Damien.
-Ma è stata cattiva con mamma- disse Logan dispiaciuto.
-Non devi far del male alle persone di questa casa Logan ci siamo capiti?- disse Damien al figlio che restò in silenzio anche se era visibilmente arrabbiato.
Quella sera dopo aver messo a letto Logan Elena tornò in salotto, decisa a sfogare tutta la sua rabbia e frustrazione.
-Per l'ennesima volta non ti sei esposto per me in pubblico oggi, ha dovuto farlo nostro figlio! Ti sembra normale tutto ciò? A me no Damien e non credo di essere pazza- disse Elena furiosa andandosene sbattendo la porta.
-Sai perchè non ho reagito Elena? Perchè eravamo d'accordo di non fare scenate!- disse Damien rincorrendo Elena in salotto.
-Non fare scenate è ok ma farmi dare prima della cretina e poi della sgualdrina se permetti Damien non mi va giù- urlò Elena furiosa.
-Cosa vuoi che faccia Elena? Ucciderli? Se vuoi lo faccio, cercavo di essere un uomo migliore per te e per nostro figlio- disse Damien mettendo le mani sui fianchi di Elena.
-Non voglio che tu sia un uomo migliore, voglio che tu sia il mio Damien e voglio sentirmi protetta -disse Elena calmandosi un pò.
-Mi perdoni se ti prometto che la prossima volta lo prendo a calci a Junior?- disse Damien accennando un sorriso.
-Forse- disse Elena avvicinandosi a lui.
-Ovviamente lo farò discretamente, non sia mai che noi facciamo una qualche dimostrazione pubblica del nostro rapporto- disse Damien ridendo.
-Mai- disse Elena ridendo per poi baciarlo languida.
-Perchè urlare alle 2 di notte nel salotto principale di Devon Manor non è fare una scenata- disse Damien ridendo.
-E allora che ci facciamo ancora qui? Abbiamo cose migliori da fare..in camera- disse Elena baciando il collo di Damien.
-Ogni tuo desiderio è un ordine- disse Damien smaterializzando entrambi in camera.


-Le spie ci hanno comunicato che stanno progettando un attacco ad Elena -disse Harry preoccupato dopo aver riunito tutti in salotto la mattina dopo.
-Dobbiamo fermarli- disse Junior deciso e preoccupato per la donna che amava.
-Lasciali attaccare papà- disse tranquillo Damien guardandosi le unghie.
-è così che la proteggi? Non sei quello che dovrebbe amarla e proteggerla?- disse Junior arrabbiato tentando di saltare addosso a Damien ma venne trattenuto da Dimitri.
-Preferisco un attacco dove sono sicuro di sapermi difendere bene che lanciarmi all'attacco alla cieca- disse tranquillo Damien ma lesse chiaramente che i dubbi sul suo rapporto con Elena stavano venendo a tutti.
-Sei un pessimo compagno, non mi ami per niente, dovresti proteggermi -disse Elena ridendo quando furono soli.
-Mia cara questo fa tutto parte del piano, mi hai dato un figlio adesso non mi torni più utile e mi libero di te senza sporcarmi le mani- disse Damien divertito stando al gioco.
-Qual'è il tuo piano in realtà?- chiese poi Elena tornando seria.
-Attirarli nella nostra vecchia casa e sporcarla con il loro sangue questa volta- disse Damien ghignando malefico.
-Vengo con te- disse Elena dolcemente.
-Ma appena attaccano te ne vai- disse serio Damien.
-Promesso- disse Elena annuendo.
-Paura?- chiese dolcemente Damien camminando sulla spiaggia della loro vecchia casa con Elena poco dopo.
-Un pò- disse Elena sovrappensiero.
-Se le loro spie sono brave loro saranno qui tra poco, quando arrivano tu ti smaterializzi me l'hai promesso- disse Damien serio.
-Ma..- disse Elena protestando.
-Non importa quanti sono, loro vengono tu ti smaterializzi, giuramelo- disse Damien serio.
-Te lo giuro- disse annuendo Elena.
-Vai Elena- disse Damien quando vide Max materializzarsi con Sam e Demetra.
-No, non ti posso lasciare- disse Elena scuotendo la testa decisa.
-L'avevi giurato- disse Damien arrabbiato.
-Non mi credere quando giuro la prossima volta- disse Elena con gli occhi neri, una sfera d'acqua in una mano e una di fuoco nell'altra.
-Prendi Demetra non posso toccarla io- disse Damien a Elena.
-Con piacere- disse Elena scagliando entrambe le sfere che aveva in mano contro la rossa. -Non mi ucciderai di nuovo- disse furiosa Demetra.
-Vuoi scommetterci?- disse Elena ridendo.
-Tu chi sei? Sai mi piace identificare le mie vittime- disse Damien ridendo malvagio.
-Sam Walks, il mio lupo ha scelto la biondina, io ho scelto di ucciderla- disse Sam arrogante. -E io ti ucciderò in un modo sempre più fantasioso ogni volta che ci proverai- disse Damien minaccioso.
-Sai dovresti parlare meno e combattere di più- disse Sam sorridendo quando vide suo padre alle spalle di Damien.
-Posso benissimo parlare e allo stesso momento essere a conoscenza che tuo padre si trova alle mie spalle con un paletto di legno- disse Damien ridendo per poi sollevare una mano e fulminare Max.
-La figlia di Selena, tale e quale a sua madre, una sgualdrina -disse con disprezzo Demetra. -Demi, posso chiamarti Demi vero? Sei così gelosa mia cara, gelosa di mia madre e me che siamo belle come tu non sarai mai, gelosa di Michelle che ha avuto un figlio potente al contrario degli incompetenti che hai tu e Harry la ama mentre tu sei stata solo uno stupido incidente di percorso, sei tu quella che è stata e che è una sgualdrina mia cara, io non sono mai stata con uomini sposati, puoi dire lo stesso?- disse Elena circondando Demetra con il fuoco.
-Tuo padre avrebbe ceduto a me- disse Demetra compiaciuta.
-Mio padre vomita quando pensa a te- disse Elena circondando la testa di Demetra con una bolla d'acqua.
-E ora facciamo una cosa carina- disse Elena sollevando il volto di Demetra per poi far incontrare i loro sguardi.
-Uccidi tuo figlio e fallo lentamente- disse Elena con voce melodiosa usando la persuasione.
‎-Cosa facciamo adesso?- chiese Elena dopo che Damien ebbe spedito i tre corpi in posti diversi del pianeta per rendere le cose difficili a Demetra.
-Facciamo un bagno per mandare via il sangue- disse Damien togliendo la camicia ad Elena per poi sfilargli il reggiseno.
-E poi?- sospirò Elena mentre Damien era occupato a baciare ogni millimetro del suo collo per poi scendere sempre più in basso.
-E poi facciamo l'amore- disse Damien sbottonando i jeans di Elena e lasciarla solo con un paio di calzoncini.
-Pensi di essertelo meritato?- disse Elena dirigendosi verso il mare provocante.
-So di essermelo meritato- disse Damien smaterializzandosi per poi materializzarsi in acqua dove Elena lo raggiunse saltandogli sulla schiena.

*Devon Manor*
-Ho visto come ti strusci contro mio fratello mia cara gattina in calore, stai lontana da lui, stai lontana anche dal mio fidanzato già che ci sei- disse Juliet minacciosa a Milena.
-Perchè sennò che mi fai? Non dirmi che hai trovato un pò di personalità Juliet- disse Milena ridendo.
-Ti faccio vedere cosa può fare una vera Darkins- disse Juliet minacciosa.

Elena e Damien dopo il bagno si sdraiarono sulla spiaggia vicini, Elena con la testa sul petto di Damien.
-Se non ci fosse Logan ad aspettarci a casa ti rapirei e ti porterei via- disse Damien baciando la spalla nuda di Elena.
-Avevo così bisogno di passare il pomeriggio con te, tra Logan che dorme con noi e tutto il resto era decisamente troppo che non avevamo un momento per noi- disse Elena tracciando con le dita i pettorali di Damien.
-Non ne parliamo, quella casa sta diventando una prigione per me, non posso baciarti, non posso toccarti, è così frustrante considerando che sono le attività che io preferisco al mondo- disse Damien baciando la pancia di Elena che si era messa a cavalcioni su di lui.
-Non mi guardi neanche- disse Elena ridendo.
-è impossibile guardarti e non baciarti- disse Damien baciandola con passione.
-La verità è che sono stanco di portare rispetto a persone che non ci rispettano- disse poi Damien con le mani sui fianchi di Elena.
-è passato così tanto tempo da quando abbiamo chiuso con loro Elena, non potremmo semplicemente agire come ci sentiamo?- disse Damien aiutando Elena ad alzarsi.
-Credo di si, che sia arrivato il momento- disse Elena mettendosi sulle punte e baciando Damien.
-Questa cosa scioccherà tutti quanti- disse Damien ridendo.
-Damien non esagerare però- disse Elena ridendo.
-Sarò un bravo bambino, non voglio perdere la mia dose di biscotti- disse Damien ridendo e dando una pacca sul sedere ad Elena.
-Dam!- urlò Elena voltandosi.
-Ti amo- disse Damien zittendola con un bacio e smaterializzando entrambi a casa.


-Ho famissima -disse Logan correndo a colazione con Damien a seguito la mattina dopo. -Vieni campione, vediamo un pò che c'è di buono- disse Draco prendendo il nipote come sempre e iniziando a litigarselo con Harry.
-Ehi dov'è la mia bellissima figlia?- disse Draco notando che Elena non era con loro come al solito.
-Quando sono andato a dare il buongiorno a mamma e papà ha detto che doveva truccarsi per nascondere le occhiaie- disse Logan prendendo una fetta di torta.
-Log- lo richiamò Damien non riuscendo però a nascondere un sorriso divertito.
-Hai dormito da solo ometto?- disse Dimitri sorridendo.
-Tuuuuuuutto solo- disse Logan fiero di sè.
-Questo spiega le occhiaie di Elena- disse Dimitri ridendo.
-La mamma non ha dormito bene senza di me?- disse Logan preoccupato.
-Già, forse dovresti tornare a dormire con i tuoi genitori- suggerì Draco beccandosi un'occhiata assassina da Damien.
-Non mi avete lasciato neanche un pancake -disse Elena imbronciata quando arrivò a colazione e tutto ciò che era rimasto erano arance e banane.
-Eri occupata con le tue occhiaie- disse acida Lauren.
-Damien glielo hai detto- disse Elena incrociando le braccia.
-Arrivano i guai amico- cantilenò Percy.
-Non io, tuo figlio incolpa lui- disse Damien velocemente.
-Papà sei cattivo!! Allora dico alla mamma che le sue scarpe preferite non sono sparite nel nulla ma che tu le hai calpestate e poi fatte sparire- disse Logan offeso.
-Posso spiegare il malinteso- disse Damien cercando d'inventarsi una scusa.
-Hai 30 secondi..29..28..27..- disse Elena nervosa.
-Ti amo e ti compro altre 100 paia di scarpe?- provò Damien.
-Buona risposta- disse Elena baciandolo con passione tra gli sguardi sconvolti di tutti.
 
 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto =) Cercherò di aggiornare più spesso! Fatemi sapere che ne pensate! E scusate se negli ultimi capitoli non ho risposto alle recensioni..rimedierò subito!!

Daphne 92

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Capitolo 19
*** La scelta di Sam ***


-Vuoi seriamente venire in missione così?- disse Damien guardando scioccato Elena.
-Che c'è di male? è utile per distrarre il nemico- disse Elena facendo una giravolta per mostrare il suo corsetto rosso e nero e i pantaloncini in pelle a Damien.
-Tu fuori di casa conciata così non metti piede- disse Damien deciso.
-Prima ti piacevo quando mi conciavo così- disse Elena offesa per poi andarsene.
-Elena che succede?- chiese Selena quando vide Elena entrare come una pazza in cucina e afferrare una delle torte che si trovavano in frigo.
-Mamma non piaccio più a Damien -disse Elena disperata mangiando un altro boccone di torta. -Perchè? è successo qualcosa?- chiese Selena preoccupata.
-Mi sono messa un completino sexy e tutto ciò che è stato capace di dire è chiedermi cosa ci facessi conciata in quel modo- disse Elena triste.
-Sono sicura che non è così, Damien da quel che dici ti ama, perchè poi non dovresti piacergli più? Non sei mai stata così bella!- disse materna Selena.

-Problemi nel paradiso della perfezione?- disse Percy sedendosi accanto al suo amico nel salotto di Devon Manor.
-Vuoi seriamente parlare di me e tua sorella?- disse Damien speranzoso.
-No non ci tengo molto ma sembri aver bisogno di qualcuno con cui parlare- disse Percy sincero.
-Vedi lei ieri sera si è presentata con un completino sexy e..- disse Damien per poi essere interrotto da Percy.
-Se riguarda il sesso dimentichiamoci questo discorso ti prego- disse Percy sollevando le mani in segno di resa.
-Magari ci fosse stato del sesso, comunque stavo dicendo che voleva uscire in missione conciata in quel modo- disse Damien nervoso.
-Mia sorella è un'esibizionista lo sai bene- disse Percy sospirando.
-Lo so ma non capisce quanto mi da fastidio che si comporti così? Solo il pensiero che Clay e Junior l'hanno vista in quel modo mi fa venire istinti omicida, Elena è mia, mi da fastidio anche se gli altri la guardano- disse Damien serrando i pugni.
-Amico ti sei messo nei guai allora, lei è convinta di non piacerti più fisicamente!- disse Percy ridendo.
-Il giorno in cui Elena non mi piacerà più fisicamente sarà il giorno in cui il sole non sorgerà più- disse Damien ridendo.
-Sono serio- disse Percy impassibile.
-Vado da lei- disse Damien alzandosi e dirigendosi nei suoi appartamenti.
-Elena -..disse Damien rientrando in camera sua e di Elena e trovando la bionda sdraiata a letto con un cuscino sulla faccia.
-Dicono tutti che al mondo non c'è uomo a cui non piaccio, forse dovrei smentire la notizia, il padre di mio figlio non mi vuole, non mi desidera- disse Elena delusa nascondendosi sotto il cuscino per non mostrare le sue lacrime.
-Dimmi almeno perchè non ti piaccio, sono grassa, sono diventata brutta?- disse Elena offesa, nessuno l'aveva mai rifiutata.
-Ok chiariamo una cosa, non sei grassa, non sei brutta, ti desidero ogni singolo secondo della mia esistenza perchè in te non c'è niente di brutto, ti amo veramente veramente tanto e sono 23 ore e 58 minuti che non ti bacio, se non lo faccio muoio- disse Damien sdraiandosi accanto a lei.
-Per favore Elena, ho bisogno di te, solo un bacio Lena- disse Damien spostando delicamente il cuscino dal volto di Elena.
-Non mi guardare, sono orribile- disse Elena comprendosi il volto con le mani, ma Damien la bloccò.
-Perfetta, sei perfetta- disse Damien osservando il volto arrossato di Elena, gli occhi gonfi per colpa del pianto e il trucco ormai pasticciato.
-Il mio panda perfetto- disse Damien baciando dolcemente Elena.
-Ti amo- disse Elena rispondendo al bacio.
-Ho bisogno di te- disse Damien facendo scorrere le mani sui fianchi di Elena.
-Sono qui- disse Elena sorridendo e sbottonando i jeans di Damien.
-Dopo, adesso dobbiamo scendere di sotto, ho indetto una riunione- disse Damien dispiaciuto, anzi più che dispiaciuto disperato.
-Dopo- disse Elena dandogli un altro bacio per poi alzarsi sorridente dal letto ed entrare in bagno, uscendo due minuti dopo con il trucco perfetto e senza occhi gonfi.
-Buon per te che ti sono bastati due minuti per tornare ok- disse Damien guardando i suoi jeans.
-Oh Damien- disse Elena ridendo ma segretamente compiaciuta.
-Esci, mi servono altri due minuti- disse Damien sdraiandosi sul letto.
-Ti aspetto di sotto- disse Elena uscendo dalla stanza.
-Lauren Junior Percy uscirete in missione stanotte, Demetra ha un figlio del quale non conoscevamo l'esistenza, si chiama Sam, lo voglio catturare, deve essere nostro prigioniero- disse Damien dopo aver raggiunto Elena e gli altri in salotto.
-Sarà fatto- dissero in coro i tre interpellati.
-Perfetto, non voglio errori stanotte, e non voglio essere disturbato- aggiunse poi Damien osservando Elena.
-Ai suoi ordini- disse Lauren per poi smaterializzarsi con Junior e Percy.
-Papà è lei -disse Sam a suo padre nel bel mezzo della missione osservando Lauren.
-Cosa? Chi?- chiese confuso Max.
-La mia scelta, non Elena, è lei- disse Sam guardando incantato Lauren.
-Lauren Grinderwald?- disse Max osservando la ragazza che combatteva da vera lupa.
-è perfetta- disse Sam avvicinandosi imbambolato a Lauren.
-Ti cattureranno- disse Max preoccupato.
-Ci spero- disse Sam sorridendo.
-Ragazzi ce l'ho, ho preso Sam -disse Lauren catturandolo.
-Mi hai preso, non lasciarmi andare- sussurrò Sam poggiando la labbra sul collo di Lauren.
-Prova un altro giochino del genere e ti uccido prima di chiuderti nelle segrete- disse Lauren puntando la bacchetta al cuore di Sam.
-Focosa, proprio come piace a me- disse Sam leccandosi le labbra proprio come un vero lupo che pregusta la sua preda.
-Tanto per puntualizzare una cosa, io e te? Mai nella vita- disse Lauren cruciandolo.
-Vedremo- disse Sam in tono di sfida.
-Muoviti torniamo a casa, portalo nelle segrete- disse Junior per poi smaterializzarsi.
-Hanno mandato te?- disse Sam sorridendo, erano ormai ore che era rinchiuso nelle segrete di Devon Manor.
-A quanto pare credono che hai un'insana ossessione per me- disse Lauren entrando nella cella di Sam.
-E infatti ce l'ho- disse Sam assalendola e mettendosi sopra di lei per poi mordersi il polso e forzargli il suo sangue in gola.
-Che fai?- urlò Lauren divincolandosi.
-Mi assicuro che tu viva per sempre- disse Sam sorridendo per poi ucciderla e dare il via alla trasformazione in vampira, proprio come sua madre aveva fatto con Tristan.


-L'hai mandata laggiù da sola pur sapendo quanto quel tipo potesse essere imprevedibile, sei stato egoista ma da te non mi sarei aspettato niente di meno Damien -disse Tristan furioso mentre a pochi metri da loro Lauren era sdraiata sul letto e si stava trasformando.
-Non è mica morta- disse Damien annoiato.
-Non è morta?? non è morta?? Lei non voleva questa vita lo sai bene! è per questo che hai scelto la strada più facile no? è per questo che hai scelto Elena, lo sappiamo bene tutti quanti- disse Tristan alzando la voce.
-Non ti permettere mai più di giudicare il mio rapporto con Elena o sarà l'ultima cosa che fai- disse Damien minaccioso sbattendo Tristan contro il muro.
-Che succede?- chiese Lauren con voce roca svegliandosi.
-Buona eternità, appena ti sentirai meglio hai il permesso di ucciderlo- disse Damien per poi uscire sbattendo la porta.
-Così..adesso che lei vivrà per sempre tornerai da lei, il tuo lupo riprenderà magicamente vita e vivrete la vostra favola d'amore?- disse Elena quando furono soli lei e Damien.
-Tu sei la mia favola- disse Damien baciandola.
-No, sul serio Dam, cosa cambierà questo tra noi?- disse Elena preoccupata.
-Niente assolutamente niente, io amo te e solo te- disse Damien sicuro di quel che diceva.


-Posso chiederti una cosa prima di ucciderti?- chiese Lauren che era scesa di nuovo nelle segrete di Devon Manor, la sua trasformazione era stata incredibilmente veloce ed indolore. -Certo, invece che un'ultima richiesta darò un ultima risposta- disse Sam sorridendo.
-Perchè se mi hai cambiato non mi sento legata a te?- chiese Lauren confusa.
-L'ho deciso io, il giorno in cui sarai legata a me sarà perchè lo vorrai tu non il tuo sangue- disse semplicemente Sam.
‎-Vai -disse Lauren abbassando la bacchetta.
 -Cosa?- chiese confuso Sam.
-Ti lascio andare, vai via di qui, dirò a tutti che tua madre ti ha richiamato a sè- disse Lauren semplicemente.
-Perchè?- chiese curioso Sam.
-Mi hai dato la possibilità di scegliere, non mi capita spesso nella vita- disse Lauren sorridendo.
‎-Un ultima cosa, perchè sei ossessionato da me in questa casa ci sono le più belle ragazze del mondo magico- disse Lauren prima che Sam se ne andasse.
-I miei occhi vedono solo te, le altre sono bellezze troppo perfette, tu sei bella nella tua imperfezione- disse Sam tranquillamente per poi andarsene.
‎-Perchè l'hai lasciato andare? Sappiamo entrambe che è quello che hai fatto -disse Vanessa sorridendo a Lauren.
-Perchè mi fa sentire speciale, nel bene o nel male lui vuole me, non Juliet, non Elena, me! Ed è una sensazione meravigliosa- disse Lauren con sguardo sognante.
-è il nemico Ren, basta vedere cosa ti ha fatto- disse Vanessa preoccupata per la figlia.

Scusate l'enorme ritardo! Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere che ne pensate!

Baci

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Capitolo 20
*** James Matthew ***


-Che ci fai qui Sam? Sei già tornato?- disse Demetra annoiata.
-Sono qui per chiederti il permesso di portare la mia scelta a palazzo madre- disse Sam chinando la testa.
-Non la voglio tra i piedi però sia ben chiaro- disse Demetra senza degnare di uno sguardo il figlio.
-Come desideri madre, non ti accorgerai neanche della sua presenza, mi servirebbero solo dei lupi per attirarla in trappola- disse Sam inchinandosi di fronte a sua madre.
-Prendi quel che vuoi ma non mi disturbare più, ho mal di testa- disse Demetra massaggiandosi le tempie.
-Come desideri madre- disse Sam uscendo dalla stanza soddisfatto, presto Lauren sarebbe stata al suo fianco.

-I lupi di Demetra stanno attaccando il villaggio qui vicino, il branco deve andare a fermarli- disse Damien a Tristan che subito convocò i suoi migliori lupi, tra i quali vi era Lauren ed insieme andaro sul luogo dell'attacco.
-Verrai con me a casa mia -disse Sam mentre si scontrava con Lauren in missione.
-Bella battuta, molto divertente ma io in casa di quegli psicopatici dei tuoi genitori non metto piede- disse Lauren decisa.
-Sulla parte degli psicopatici non posso darti torto, ma che ti piaccia o no tu verrai con me- disse Sam afferrandola mentre lei scalciava per poi smaterializzarsi con lei.
‎-Non è il mio posto questo, voglio andare a casa, voglio la mia famiglia- disse Lauren piangendo sul letto in camera di Sam.
-Chiudi gli occhi e respira, andrà tutto bene Lauren, nessuno ti farà del male, hai il mio sangue, fai parte di questa famiglia- disse Sam cercando di abbracciarla.
-Questa famiglia mi fa schifo- disse Lauren disperata.
-Ok fa schifo anche a me, hai ragione, adottami?- disse Sam cercando di far ridere Lauren e riuscendoci.
‎-Non voglio che tu sia mio fratello -disse Lauren storcendo il naso.
 -Cosa vuoi che sia? Per te sono disposto ad essere qualunque cosa- disse Sam asciugandogli un ultima lacrima.
-Come fai a tentarmi così anche in una situazione così disperata?- disse Lauren ridendo divertita.
-Sono un uomo pieno di talenti- disse Sam malizioso.
‎-Posso sapere cosa vuoi da me?- chiese timidamente Lauren.
 -Voglio te, semplicemente te- disse Sam tranquillamente.
-Perchè proprio me?- disse Lauren confusa.
-Il mio lupo quando ti ha visto ha cambiato idea, aveva deciso di legarsi ad Elena ma poi ti ho visto ed il legame è stato immediato e molto molto più forte, come se il mio cuore volesse scappare e venire da te- disse Sam avvicinandosi a Lauren.
‎-Non voglio baciare una ragazza il cui cuore appartiene a qualcun altro, perciò adesso ce l'ho io una domanda, ami sempre Damien?- chiese Sam con le labbra a pochi centimetri da quelle di Lauren.
-Baciami- disse semplicemente Lauren e Sam posò le labbra su quelle della ragazza.
-Fermati -mormorò Sam quando Lauren stava per sfilargli la maglia.
-Perchè? Non mi vuoi?- chiese Lauren confusa.
-Farò l'amore con te solo quando mi amerai, solo se avrà un significato- disse Sam continuando a baciarla.


-Ciao amore -disse Elena cercando di baciare Damien che si spostò.
-Logan mi ha detto cosa hai fatto- disse Damien imbronciato.
-E cosa avrei fatto?- chiese curiosa e confusa Elena.
-Hai lavato la mia maglia dei Dragons, non mi entra più, era la mia maglia preferita, adesso il verde è diventato azzurro, è irriconoscibile- disse Damien imbronciato.
-Tesoro è stato uno sbaglio- disse Elena cercando di non ridere di fronte all'espressione devastata di Damien.
-No, non lo è stato, l'hai sempre odiata- disse Damien incrociando le braccia.
-Forse era un pochino orribile lo ammetto- disse Elena mordendosi il labbro per non ridere.
-Ecco confessa, assassina di magliette- disse Damien indignato per poi uscire dalla stanza e finalmente Elena potè scoppiare a ridere.
-Mamma stasera mangio qui -disse Damien a Michelle dopo essersi materializzato nell'appartamento dei suoi.
-Perchè? Problemi con Elena?- chiese preoccupata Michelle.
-Ha ucciso Draggie- disse solennemente Damien.
-La tua maglietta preferita? Era l'ora che qualcuno lo facesse- disse Michelle ridendo.
-Non ti ci mettere anche tu mamma, adesso vado ad allenarmi- disse Damien baciando la guancia della madre per poi svanire di nuovo.
-Damien che ci fai quaggiù?- chiese Harry sorpreso quando vide Damien in sala allenamenti, era risaputo che Damien non si allenava mai, e infondo non ne aveva veramente bisogno, era un fenomeno senza margini di miglioramento.
-Mi alleno, mi sfogo- disse Damien tranquillamente.
-Perchè devi sfogarti?- chiese Draco curioso mentre sollevava pesi insieme a Dimitri.
-Elena è il demonio- disse Damien imbronciato.
-Ormai l'hai presa non c'è possibilità di restituirla- disse Draco sorridendo.
-Cos'ha fatto?- chiese Dimitri curioso.
-Ha distrutto Draggie- disse Damien iniziando a colpire i manichini che si polverizzavano sotto i suoi incantesimi.
-La tua maglietta con quell'inquietante drago?- chiese Dimitri divertito.
-Mia figlia è una fashionista cosa ti aspettavi? è già tanto che non l'ha bruciata!- disse Draco ridendo.

‎-Parlami un pò della tua famiglia, del tuo passato- disse Lauren curiosa mentre con Sam stavano mangiando hot dog e patatine sul letto.
-Mia sorella è in realtà la mia sorellastra- disse Sam sorridendo di fronte alla faccia scioccata di Lauren.
-Non è figlia di tuo padre?- disse sorpresa Lauren facendo cadere la patatina che aveva in mano.
-Al contrario, è figlia di mio padre geneticamente parlando, l'ha avuta con una babbana che a quanto pare somigliava molto a Hermione Darkins, mia madre saputa la notizia voleva uccidere la bambina ma mio padre la pregò di non farlo e sai infondo credo che mia madre ama mio padre quindi non la uccise, fece un incantesimo affinchè la bimba diventasse anche sua figlia, Lucy era molto piccola quando mia madre fece l'incantesimo su di lei, non credevamo che sopravvivesse ma invece ce la fece e si prese una buona parte dei poteri di mia madre, proprio per questo motivo mia madre la favorisce e la tiene sempre con sè, io sono il figlio meno amato- disse Sam sorridendo.
-Adesso sono io a voler sapere della tua di vita però -disse Sam curioso giocando con i capelli di Lauren.
-Mi sono sempre sentita amata ma credo di non essermi mai sentita apprezzata dagli altri, non intendo i miei genitori, loro mi apprezzano e mi amano molto, ma è difficile essere una bambina normale in un castello pieno di piccoli fenomeni, credo che i miei abbiano notato la mia infelicità ad un certo punto e per questo siamo andati via da Devon Manor- disse Lauren in imbarazzo.
-Il tuo rapporto con gli altri com'era?- chiese Sam che voleva vederci chiaro.
-A Juliet non sono mai piaciuta, proprio per questo sono sempre stata esclusa in un certo senso dal loro gruppo, Damien Elena Junior Juliet e Percy erano e sono molto uniti io e Astrid siamo sempre state distaccate da loro, fino alla nascita di mio fratello, credo che Elena lo prese in simpatia fin da subito e a quanto pare l'opinione di Elena conta quanto quella di Juliet, così iniziai a uscire con loro insieme a mio fratello, ma non mi sono mai sentita veramente una di loro finchè..- disse Lauren incerta.
-Finchè il lupo di Damien non ti ha scelto?- disse Sam comprendendo la situazione. -Esattamente, mi sono sentita così speciale, Damien Devon voleva me, sarei stata regina, la gente s'inchinava di fronte a me, era un sogno, e come tutti i sogni è svanito nel nulla- disse malinconica Lauren.
-Raccontami un segreto, io ti ho detto che mia madre è debole, mi devi un qualche scoop- disse Sam prendendo la mano di Lauren cercando di farle tornare il sorriso.
-Sapevo che con Damien non sarebbe durata da giorni prima che mi lasciasse- disse malinconica Lauren.
-Come facevi a saperlo?- chiese confuso Sam.
-Parlava di Elena nel sonno, diceva di amarla, lo guardavo dormire ogni notte con il terrore che quella fosse l'ultima in cui lo avevo al mio fianco e lui non faceva che ripetere "ti amo Lena, sei la mia eternità"- disse Lauren asciugandosi le lacrime.


-Non ti sei fatto vedere per tutto il giorno- disse Elena imbronciata quando Damien rientrò a casa.
-Ero arrabbiato per una cosa stupida- disse Damien scusandosi.
-Non dovresti essere là fuori a cercare la donna che ami?- disse Elena a Damien.
-La donna che amo è qui al mio fianco, quante volte devo ripetertelo?- disse Damien baciando il collo di Elena.
-Sembravi così innamorato, non so se ami me come amavi lei- disse Elena pensierosa.
-Amo te molto di più..a lei non avrei mai perdonato l'assassinio di Draggie- gli sussurrò Damien ed Elena scoppiò a ridere divertita.


-Non dirmi che c'è anche quella cosa- disse James Matthew, un ragazzo dal fisico muscoloso gli occhi color cioccolato e i capelli scuri come la notte, dopo essere entrato furtivamente in casa.
-Mary è tua sorella- disse Demetra ridendo divertita.
-Non ho geni in comune con quella cosa informe- disse James storcendo il naso schifato.
-Hai visto tuo padre?- chiese Demetra curiosa.
-Quale dei miei padri?- disse James sarcastico.
-Quello che è veramente tuo padre- disse Demetra ridendo.
-Ohhh vuoi dire papà? Si l'ho visto- disse semplicemente James scrollando le spalle.
-E..?- chiese Demetra incrociando le braccia.
-Non mi ha chiesto di te, ma infondo non lo fa da 20 anni, credo che tu debba rassegnarti- disse James ridendo mentre mangiava una mela.
-Mi chiedo da chi hai preso tutto questo sarcasmo- disse Demetra irritata.
-Dai geni perfetti che mi avete trasmesso- disse James Matthew ridendo per poi salire in camera sua.
-James- sibilò Mary quando lo vide sdraiato sul letto.
-Mi chiamo Matthew, richiamami James e non lo racconterai- disse James con gli occhi dorati.
-Vuoi essere chiamato Matthew perchè ti ci chiama il tuo paparino? Che storia patetica James- disse Mary ridendo.
-Non chiamarmi mai più James- disse James Matthew alzandosi utilizzando la sua velocità da licantropo e spingendo Mary violentemente contro il muro.
-Mi hai fatto male- pignucolò Mary.
-Vuoi andare a dirlo a mammina? O magari al tuo papino? Tremo di paura- disse James ridendo e mettendo in mostra i canini da licantropo.
-Ti odio- disse Mary uscendo dalla stanza in lacrime.
-Sentimento pienamente ricambiato- disse James affacciandosi alla porta per poi rimanere incantato quando vide una ragazza dai lunghi capelli castani uscire dalla stanza di suo fratello Sam.
-Una ragazza sexy in questa casa, c'è da gridare al miracolo- disse James quando vide uscire Lauren.
-Tu chi sei?- chiese Lauren diffidente.
-Dovrai guadagnarti il diritto di saperlo- disse James misterioso.
-Non ci tengo grazie- disse Lauren voltandosi per andarsene.
-è un vero peccato perchè io so chi sei tu, Lauren Grinderwald- disse James ghignando soddisfatto.
-Come sai il mio nome?- disse Lauren voltandosi di scatto.
-Dicono tutti che hai un bel sedere, ho fatto uno più uno piccola Ren- disse James divertito.
-Informazione sbagliata, Elena è bella io non sono bella- disse Lauren incrociando le braccia.
-Ho visto Elena Malfoy, una testolina bionda su un corpo da sballo, ma ha un caratterino che mi fa venire voglia di ucciderla- disse James ridendo.
-Come fai a conoscere Elena?- chiese Lauren sorpresa.
-è la mia migliore amica, piccola Ren- disse James ridendo.
-Come è possibile?- disse scioccata Lauren.
-Come..come come..non sai dire altro?- disse James divertito per poi andarsene.


Aggiornamento lampo perchè ho tipo 30 capitoli di materiale già scritti! Fatemi sapere se vi piace il capitolo e aggiornerò il prima possibile!
Baci!!

Daphne 92

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Capitolo 21
*** Il padre di James ***


Il padre di James -Non dirmi che sei andato a conoscerla- disse Elena ridendo quando arrivando nella radura nella quale s'incontrava sin da quando era bambina con James trovò il ragazzo con un sorriso a trentadue denti.
-Si l'ho conosciuta- disse James facendo il vago.
-E..?- chiese Elena ridendo scuotendo la testa.
-La voglio, mi piace, me la prendo- disse James tranquillamente.
-Jamie- disse Elena ridendo divertita.
-Che c'è? Tu hai fatto così no con Damien?- disse James provocandola.
-è diverso, non l'ho rubato a mia sorella- disse Elena imbronciata.
-Sam è il mio fratellastro- disse James facendo spallucce.
-Ma è la sua scelta- disse Elena cercando di far ragionare James.
-L'ho vista, la voglio, la scelgo non è la stessa cosa?- disse James ghignando.
-Sei un caso irrecuperabile- disse Elena ridendo.
-Andiamo che lo so che mi adori- disse James abbracciandola.
-Devo andare a casa, Damien e Logan mi staranno aspettando- disse Elena baciando la guancia di James Matthew.
-Vai vai donna responsabile- disse James ridendo.
-Fai il bravo Jamie- disse Elena seria e James gli baciò la guancia.
-Giurin giurello- disse James mettendosi teatrale una mano sul cuore per poi trasformarsi in lupo ed iniziare a correre nella foresta.
-Prevedo guai- sospirò Elena per poi tornare a casa.
-Mamy Papà posso dormire con voi stanotte?- chiese Logan con gli occhi lucidi e il suo cuscino sotto il braccio quando arrivò il momento di andare a letto.
-Perchè piccolo? Hai avuto un incubo?- chiese dolcemente Elena prendendolo in braccio.
-La signorina Lauren è stata rapita, non voglio che rapiscano anche me, io voglio stare con voi per sempre- disse Logan abbracciando la madre.
-Log tu sei un principino vero?- disse Damien serio a Logan.
-Si lo sono- disse Logan annuendo convinto.
-Lo sai che i principini dormono sempre da soli? Sono coraggiosi, e poi noi siamo nella stanza accanto, ti proteggeremo sempre- disse Damien baciandoli la fronte.
-Ok, però mi accompagnate a nanna- disse Logan sorridendo.
-Ogni suo desiderio è un ordine principino- disse Elena sorridendo e accompagnando Logan a letto.
-Dormi bene piccolo, mamma e papà ti vogliono bene- disse Damien spegnendo la luce della camera.
-Riesci a crederci? Nell'altra stanza c'è nostro figlio, è ancora così incredibile per me- disse Elena sorridendo mentre si trovavano a letto.
-Le cose stanno andando esattamente come ho sempre sognato- disse Damien abbracciando Elena.
-Hai sempre sognato di avere un figlio con me?- disse Elena ridendo e baciando il collo di Damien.
-No ho sempre sognato di avere presto una famiglia, averla con te è ancora meglio di quel che potessi sperare- disse Damien sorridendo e accarezzando i capelli di Elena.
-Perchè mi ami?- disse Elena mordendosi il labbro inferiore.
-Si perchè ti amo e perchè hai dei geni perfetti- disse Damien ridendo per poi baciare Elena.


-Sai dovresti stare con me- disse James a Lauren che era seduta in giardino a fare colazione mentre osservava il sole sorgere.
-E perchè mai dovrei fare ciò? Non ti conosco neanche- disse Lauren cercando di sembrare indifferente.
-Proprio per questo motivo, io non provo nulla per te, non ti dirò che ti amo dopo due secondi che ci conosciamo, avresti un rapporto divertente, senza pressioni o dichiarazioni imbarazzanti- disse James sorridendo furbo sedendosi accanto a lei.
-Non mi ameresti insomma- disse Lauren arricciando il naso.
-Sarebbe una sfida per te farmi innamorare, da quel che mi hanno detto sei una ragazza a cui piace lottare, mio fratello era una scelta troppo semplice per una come te- disse James facendogli l'occhiolino.
-Sei il fratello di Sam? Non mi ha detto di avere fratelli- disse Lauren sorpresa.
-Non mi considero il fratello di Sam- disse semplicemente James prima di allontanarsi.
-Ti ho detto che potevamo provare a stare insieme, ad avere una specie di relazione, ma la verità è che io non posso stare con te, non quando il mio cuore batte ancora per Damien, non è giusto per te amarmi e non essere ricambiato, non voglio questo per te perchè mi piaci come persona e non te lo meriti- disse Lauren prendendo le mani di Sam dopo averlo raggiunto in camera.
-Ti porto a casa- disse semplicemente Sam cercando di nascondere la sua delusione.
-Grazie, per tutto veramente, avevo bisogno di questi giorni lontano da tutti e tu lo hai capito prima di me- disse Lauren baciando la guancia di Sam per poi uscire dalla stanza.
-Così torni a casa- disse James avvicinandosi a Lauren e fermandosi a pochi centimetri da lei quando la incontrò in corridoio.
-A Devon Manor, torno a Devon Manor- disse sospirando Lauren.
-Vorrei poter venire con te- disse serio James.
-A Devon Manor? Spero che tu stia scherzando! Ti assicuro che Devon manor non è il posto che fa per te, non conosci i Devon e come possono essere- disse Lauren accennando un sorriso.
-E come possono essere i Devon?- disse James sorridendo enigmatico e divertito.
-Insopportabili, proprio come te- disse Lauren ridendo e James si limitò a sorridere criptico prima di baciare lievemente il collo di Lauren e andarsene via.
-Possiamo parlare James?- disse Max avvicinandosi a James.
-Di cosa vuoi parlarmi Max?- chiese James annoiato.
-Quella con cui ci stavi provando in giardino è la scelta del lupo di tuo fratello Sam, non è giusto ciò che fai- disse Max con tono di rimprovero.
-Non hai diritto di dirmi ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, non sei mio padre- disse James semplicemente.
-Io ti ho cresciuto come se tu fossi mio figlio, sono tuo padre- disse Max alterandosi.
-Sbagliato, tu non sei degno di essere mio padre- ringhiò James con i canini da licantropo e gli occhi dorati.
-E tu pensi di essere degno del cognome Devon? Sei nulla in confronto a loro, sei ben lontano dal potere che hanno loro, non puoi sopportare i loro canoni di perfezione, non sei all'altezza neanche del cognome di tua madre, sei una nullità James, quante volte sei scappato per andare a casa di tuo padre e quante volte lui ti ha riportato indietro poche ore dopo? Vogliamo contarle tutte le volte che un elfo di Devon Manor ti ha materializzato in questa casa?- disse Max ormai anche lui senza controllo sul suo lupo.
-Mio padre non poteva tenermi, la sua famiglia non sa niente di me- disse James difendendo suo padre.
-Credi veramente che Michelle non sa niente della tua esistenza? Ma per favore! Sa benissimo chi sei, lui non ti voleva tenere si vergognava di te- disse Max con cattiveria.
-Mio padre è fiero di me- disse James spingendo con violenza Max contro il muro e facendo valere la sua autorità di lupo alfa.
-Lui considera suo figlio solo Damien, solo lui- disse Max pulendosi il sangue che gli usciva dalla bocca.
-Io sono suo figlio- insistette James.
-Non hai poteri, non hai magia, non sei un Devon- disse Max provocando ancora una volta James.
-Basta- disse semplicemente Demetra entrando nella stanza e interrompendo i due.
-Ai tuoi ordini madre- disse sarcastico James indietreggiando.
-Riporterai la prigioniera a Devon Manor, tuo fratello è troppo impegnato a piangersi addosso per farlo e io non riesco più a tollerare la presenza di quella ragazzina in questa casa, ho promesso a tuo fratello Sam che ci arriverà sana e salva quindi James non fare i tuoi giochetti- disse Demetra sorridendo al figlio.
-Come desideri madre- disse James allontanandosi e trovando Lauren poco dopo.
-Perchè hanno deciso di mandare te ad accompagnarmi? Non sei di certo il più affidabile della famiglia- disse Lauren dopo che con James si furono materializzati nella foresta che circondava Devon Manor.
-Preferivi Sam?- disse ridendo James.
-Sinceramente si- disse sincera Lauren.
-Sta piangendo in una angolo della sua stanza per merito tuo, quindi sei bloccata con me, ti va una corsa?- disse James ghignando.
-Sono una licantropa tu un umano, non puoi vincere- disse Lauren divertita.
-Giochiamo ad armi pari tranquilla bellezza- disse James prima di trasformarsi in uno splendido lupo grigio.
-Sfida accettata- disse sorpresa Lauren per poi trasformarsi in un lupo bianco come la neve ed iniziare a correre.
-Fermati fermati le barriere di Devon Manor scatteranno e ti fulmineranno- disse Lauren trasformandosi in umana quando ormai era già nei giardini di Devon Manor.
-Per fortuna che non è il mio caso, visto che mi hai avvertito quando ormai le avevo passate di dieci metri- disse James tornato umano.
-Come è possibile? Non hanno mai fallito- disse Lauren scioccata.
-Tutti abbiamo dei segreti- disse enigmatico James prima di dirigersi verso il portone d'ingresso di Devon Manor ed entrare tenendo per mano Lauren.
-Matthew che ci fai qui figliolo?- chiese Harry che era sceso in salotto subito dopo aver sentito la presenza del figlio.
-Ti ho riportato uno dei giocattolini di Damien- disse James spingendo in avanti Lauren.
-Ottimo lavoro Matt, come sempre- disse Harry per poi sorridere a Lauren che era visibilmente scioccata.
-Chi diavolo sei tu?- disse Lauren sconvolta voltandosi verso James.
-James Matthew Potter- disse James ghignando, si stava proprio divertendo.
-Matthew è il fratellastro di Damien- disse Harry semplicemente.
-Zio Harry un figlio con Demetra? Seriamente, che schifo!- disse Lauren a Harry.
-Mi fa piacere che la mia esistenza ti rende così gioiosa bambolina- disse sarcastico James.
-Perchè lui sembra così a suo agio qui? Non mi ricordo di averlo mai visto qui prima d'ora- disse Lauren che voleva vederci chiaro.
-Lui è stato qui molto spesso, ma è sempre stato nell'ombra- disse semplicemente Harry.
-Damien sa di lui?- chiese Lauren preoccupata.
-N..- iniziò a dire James ma fu interrotto da Harry.
-Si Damien lo sa da alcuni anni- disse Harry e James serrò i pugni dal nervoso, non sapeva che suo fratello Damien fosse a conoscenza della sua esistenza.
-Padre perchè non dai la bella notizia a Ren- disse ghignando James.
-Matthew è il nuovo alfa del branco, gestirà i licantropi insieme a tuo padre- disse Harry sorridendo.
-Saluta il tuo nuovo alfa pasticcino- disse James facendo l'occhiolino a Lauren.
 
 
Come vi avevo promesso ecco il vostro aggiornamento lampo! Credo che alcuni di voi avessero già intuito la vera identità di James Matthew..qualcuno è rimasto scioccato? xD
Fatemi sapere che ne pensate! Ci sentiamo presto!

Baci

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Capitolo 22
*** Not a prince ***


-Io diventerò la beta di mia madre, dovremo lavorare insieme, quindi voglio che tu sia completamente sincero con me, sono già stanca delle tue bugie- disse Lauren con le mani suoi fianchi quando Harry li lasciò soli.
-La mia migliore amica è Elena, la mia prima volta è stata con Elena, credo di aver finito con i segreti, non vivo una vita particolarmente emozionante- disse James sospirando.
-Pure tu sei stato con lei? Poi quando dico che è una ragazza facile non mi da ragione nessuno, i fatti parlano per lei- disse stizzita Lauren.
-Sei gelosa? Io non provo niente più di un genuino affetto per Elena- disse James ridendo.
-Non sono gelosa- disse Lauren arrossendo.
-Okkk- disse James giocando con i capelli di Lauren.
-Posso chiederti perchè Harry ti chiama Matthew?- chiese curiosa Lauren rilassandosi sotto il tocco lento delle mani di James.
-è il nome che ha scelto lui per me, mia madre mi ha chiamato James per provocarlo, mio padre ha scelto il mio secondo nome, io preferisco essere chiamato Matthew, mi ci identifico di più, James è mio nonno- disse Matt sorridendo.
-Allora ti chiamerò Matt, è più adatto a te- disse Lauren sorridendo.
-Grazie, buonanotte Lauren- sussurrò James con le labbra a pochi centimetri da quelle di Lauren.
-Buonanotte Matty- disse Lauren poggiando le labbra contro quelle di James che scoppiò a ridere.
-Facevi tanto la dura e mi hai baciato tu- disse ridendo James.
-Perchè quello lo chiami bacio? Io così saluto gli amici!- disse Lauren provocandolo.
-Allora non vedo l'ora di sapere cos'altro fai con i tuoi amici- disse James prima di trasformarsi in lupo e uscire di corsa dalla casa.

-Fratellino, Sammy ti andrebbe di fare un momento di confidenze tra fratelli?- disse James entrando in camera di Sam.
-Non c'è nulla da dire, non mi vuole se ne è andata, farò la fine di nostro padre- disse Sam furioso.
-Oh ma cosa hai capito fratellino? Io ho qualcosa da raccontarti, non voglio sentire i tuoi piagnistei- disse James ridendo divertito.
-Non voglio sentir parlare delle tue avventure notturne- disse Sam annoiato.
-Quindi non vuoi sapere che la tua scelta pochi secondi fa mi ha baciato, sei libero di controllare se mento con i tuoi piccoli trucchetti magici- disse James tranquillo ma con un sorriso malvagio.
-Io ti uccido- disse ringhiando Sam.
-Ci puoi provare- rispose prendendolo in giro James e schivandolo i colpi di Sam senza problemi, magicamente Sam avrebbe potuto schiacciarlo ma a livello fisico non c'è paragone tra un lupo alfa e un lupo beta.
-Tu sei il nulla, non sei mio fratello se solo un errore di due persone che sono finite a letto insieme- disse Sam continuando a colpire alla cieca James che schivava quasi tutti i colpi.
-Almeno i miei provavano qualcosa l'uno per l'altra, non puoi dire altrettanto tu, mia madre sfrutta tuo padre e tuo padre gli fa da cagnolino- disse James ridendo divertito anche dopo che un pugno lo colpì in pieno volto.
-Basta Sam falla finita- disse Demetra materializzandosi in camera del figlio.
-Certo difendilo, ci sono abituato ormai- disse Sam pieno di rancore.
-Lo voglio fuori di qui, sono anni che sopporto i suoi colpi di testa, la mia pazienza è giunta al limite, tuo figlio se ne deve andare- disse Max quando lui e Demetra furono soli.
-Intendi Sam? Si se ne deve andare- disse Demetra sorridendo sarcastica.
-Sai benissimo di chi sto parlando, James non è più il benvenuto qui- disse lapidario Max.
-Ti ricordo che questa è casa mia- disse Demetra minacciosa.
-E io ti ricordo che più della metà dei tuoi poteri se ne sono andati e che adesso sei una streghetta comune, posso schiacciarti se voglio Demetra, il tuo esercito risponde a me, James se ne deve andare- disse deciso Max.
-Non litigate per me piccioncini, so dov'è la porta- disse James che aveva sentito tutta la conversazione.
-Piccolo mio..- sussurrò triste Demetra.

-Padre?- disse James entrando a Devon Manor e guardandosi intorno.
-Matthew che ci fai qui?- chiese Harry confuso quando vide che il figlio aveva anche una sacca da viaggio.
-Posso restare?- chiese James incerto mostrando tutte le sue debolezze e insicurezze.
-Certo Matt, era un pò che ne parlavamo, è arrivato il momento che tu resti qui, sistemati e poi vai in palestra, Damien ti raggiungerà tra poco, voglio che vi allenate insieme- disse Harry sorridendo per poi sparire a velocità vampira alla ricerca di Damien.
-Il tuo fratellastro Matthew viene a vivere con noi, vi allenerete insieme- disse Harry a Damien quando lo trovò in terrazza con Logan ed Elena.
-Sarà un piacere prenderlo a calci in cu..- disse Damien fischiettando.
-A proposito ti aspetta in palestra- disse Harry ridendo per poi sparire di nuovo.
-Com'è tuo fratello?- chiese Elena quando vide Damien tornare sudato dalla palestra un'ora dopo.
-Mi rifiuto di definire mio fratello uno che non riuscirà mai a fare neanche un crucio- disse Damien ridendo.
-Dicono che però se la cava bene nel corpo a corpo- disse Elena cercando di difendere il suo amico.
-Certo perchè nel mondo magico il corpo a corpo è importantissimo, mi dispiace amore so che è tuo amico ma è veramente scarso- disse Damien prendendo in braccio Logan.
-è meglio il nostro principino- disse Damien facendo fare l'aeroplanino a Logan.
-Logan è uno dei migliori maghi al mondo tesoro- disse Elena divertita.
-Adesso devo tornare in palestra, mio padre si è fissato che devo dare il buon esempio e allenarmi sempre- disse Damien alzando gli occhi al cielo.
-Vengo anche io tra qualche minuto- disse Elena sorridendo quando Damien si smaterializzò.
-Senti piccoletto, ma secondo te se ci uniamo io te e il succhiasangue lo facciamo fuori a mio fratello- disse Matthew a Clay dopo che Damien li aveva atterrati per la centesima volta.
-Continua a sognare, ci ha messo KO con una mano sola.- disse Clay alzandosi a fatica.
-Preferisco fare altri tipi di sogni- disse Matthew scattando in piedi e lanciando una sguardo a Lauren che si stava allenando con Vanessa.
-Elena a cosa dobbiamo l'onore noi poveri mortali di averti qui con noi, e soprattutto come hai trovato la strada della sala allenamenti?- disse Lauren acida quando vide Elena entrare, la bionda indossava un paio di calzoncini azzurri e un top a fascia, i capelli legati in una coda alta gli lasciavano il collo in mostra, era meravigliosa.
-Io e Dam dovevamo vederci- disse Elena sorridendo mentre passava davanti a Matthew Junior e Clay.
-Chiudete quelle bocche prima che Damien se ne accorga- disse Matthew ridendo mentre Junior e Clay guardavano estasiati Elena.
-Vi piace quel che state guardando? Che ne dite di dimenticarlo con 100 flessioni? Fate schifo in duello almeno non corpo a corpo vedete di migliorare- disse Damien dopo aver baciato Elena con passione.
-Junior Clay con me, in riunione, ora- disse Damien al limite della pazienza quando si accorse che i due continuavano a fissare Elena.
-Siete nei guai ragazzi- disse ridendo Matthew.
-Non fargli male- disse Elena decisa a Damien.
-Devo solo chiarire un paio di cose, sono un angioletto io, guarda ho l'aureola- disse Damien facendo dei cerchi con il dito intorno alla sua testa e lasciando una scia di elettricità.
-Che vuoi oh grande Damien?- disse Junior sedendosi e mettendo i piedi sulla scrivania di Damien, mentre Clay si appoggiò in piedi al muro.
-Le vostre scene da cani che sbavano devono finire, i vostri piagnistei "Oh Elena ti amo così tanto, sei così bella" devono finire, trovate qualcun'altro a cui fare gli occhi da cucciolo abbandonato in autostrada, Elena è la madre di mio figlio, e presto diventerà mia moglie.- disse deciso Damien.
-Questo lei lo sa?- disse Junior sarcastico.
-Lo saprà presto, non temere ti faremo sapere la data- disse ghignando Damien.
-E se non rispetto i tuoi ordini grande capo? Che cosa potrai mai farmi?- disse Junior ghignando.
-Ti do fuoco- disse Damien evocando una sfera infuocata per poi far cenno ai due di andare.
-Ho visto come guardi mia sorella, non sei adatto a lei- disse Clay mentre lui e James Matthew continuavano ad allenarsi con i pesi.
-Perchè? Per quale motivo non sarei adatto a lei?- disse nervoso James Matthew.
-Semplice, nessuno passa da Damien Devon a te- disse tranquillamente Clay.
-Mi dici questo perchè sai che Elena non passerà mai da Damien e te, tra me e tua sorella è diverso- disse James cercando di sembrare distaccato.
-Il loro amore è leggenda, Lauren e Damien si sono scelti- disse Clay.
-Le scelte si possono cambiare, basta volerlo- disse James Matthew sicuro di sè.

-Mamma possiamo parlare un secondo?- disse Lauren entrando in salotto e sedendosi accanto a Vanessa dopo che si era fatta la doccia.
-Certo tesoro- disse Vanessa sorridendo.
-Capito, conversazione tra donne, mi do alla fuga- disse Tristan dando un bacio a Vanessa prima di uscire dalla stanza.
-Papà è veramente magnifico- disse Lauren sorridendo.
-è di questo che volevi parlarmi?- disse Vanessa ridendo e abbracciando la figlia.
-No, quello di cui ti voglio parlare è il mio lupo- disse Lauren in imbarazzo.
-Ok, ma io pensavo che fosse..- disse Vanessa incerta.
-No, non è morto, ho detto a tutti così perchè era più semplice, nessuno avrebbe compatito la povera ragazza con il cuore spezzato e il lupo agonizzante- disse Lauren dopo aver fatto un respiro profondo.
-Quindi il tuo lupo c'è ancora? Non ti sei mai trasformata da quando Damien..beh si tutta la storia con Damien- disse Vanessa cercando di non far venire brutti pensieri alla figlia.
-Si il mio lupo c'è ancora, respira e sente emozioni molto forti- disse Lauren toccandosi il punto in cui aveva il cuore.
-Per Damien?- chiese curiosa Vanessa.
-Non esattamente..per un altra persona- disse Lauren rossa in volto.
-Hai presente quando sogni tutta la vita di sposare una persona e poi..- disse Lauren sospirando.
-E poi arriva il suo scapestrato leggermente pazzo fratellastro e perdi la testa per lui? Io no ma tu evidentemente si piccolina- disse Vanessa ridendo.
-Non ho perso la testa per lui ma mi fa impazzire, è imprevedibile, non lo so mamma non so descrivertelo con nessun altra parola se non vivo, ha quella voglia di vivere ogni singolo secondo della sua vita al massimo, forse è proprio questo che mi piace di lui, la sua umanità- disse Lauren sorridendo.
-è un pò come era prima tuo padre, diventare vampiri cambia tutto, non hai più la voglia di vivere ogni secondo perchè sai che ne avrai un infinità di secondi- disse Vanessa sospirando.
-Andiamo adesso, la cena ci aspetta- disse Vanessa alla figlia.
-Vengo tra qualche minuto- disse Lauren quando vide James entrare in salotto.
-Io sparisco- disse Vanessa sorridendo per poi correre via.
‎-Sai cosa sono riuscito a capire oggi?- disse James Matthew avvicinandosi a Lauren.
-Illuminami sommo genio- disse Lauren sarcastica.
-Il motivo per cui ha lasciato Sam a bocca asciutta- disse semplicemente James.
-Visto che pensi di sapere tutto di me, dimmi qual'è il motivo- disse Lauren che si stava innervosendo.
-Hai paura, l'hai lasciato non perchè ami ancora Damien, ma perchè hai paura di quello che hai provato per me dal primo secondo in cui ci siamo visti, hai il terrore di ciò che provi per me- disse James Matthew.
-Tu credi che io provi qualcosa per te? Sei così egocentrico- disse Lauren ridendo.
-Io so che provi qualcosa per me, come io lo provo per te, e quello che c'è tra noi terrorizza entrambi, solo che io ho abbastanza coraggio per ammetterlo e tu no- disse James Matthew alzando la voce.
-Non posso e non voglio stare con te- disse Lauren decisa.
-Perchè?- disse nervoso James.
-Perchè tu non eri nei piani- urlò Lauren frustrata.
-Così io non ero nei tuoi perfetti piani? Cos'è sognavi di diventare principessa e avere il tuo "e vissero felici e contenti"? Io l'ho visto da vicino quel vissero felici e contenti e dovrebbero scrivere nelle favole anche delle bugie e dei tradimenti che ci sono dopo e non solo del vissero felici e contenti, solo perchè uno è principe non è detto che ti offrirà la felicità- disse veramente arrabbiato James per poi andarsene.

-James io mi volevo scusare per ieri, io non..- disse Lauren imbarazzata quando vide James la mattina dopo.
-Sei dov'è Elena? Ho bisogno di lei- disse James con tono distaccato.
-Ma io..- disse Lauren delusa.
-Non voglio parlare nè di te nè con te..riesci a capirlo?- disse James annoiato per poi raggiungere Elena in giardino.
‎-Sai la cosa buffa? Da quando sono qui non mi hai salutato nè parlato, posso chiederti come mai?- disse James Matthew sdraiandosi accanto ad Elena.
-Sono una madre, non posso comportarmi come prima- disse semplicemente Elena.
-Quindi fammi capire bene, adesso che sei una madre non puoi essere più la mia Elena?- disse James deluso.
-Sono cambiate tante cose Matt, sono molto maturata- disse sospirando Elena.
-No, tu sei cambiata, e anche troppo, chiamami quando sarai di nuovo te stessa, fino ad allora la saluto signora Devon- disse James alzandosi e andandosene via.
-Ecco vedi perchè non voglio stare con te? Perchè finirà come con Damien, è sempre Elena quella che viene scelta alla fine, scegliete tutti lei- disse Lauren frustrata quando vide James rientrare.
-L'unica che deve fare una scelta qui sei tu, Elena è mia amica, l'unica persona che mi ha trattato come un essere umano durante la mia infanzia- disse James nervoso.
-Matt mi dispiace tanto- disse Lauren sinceramente pentita.
-No, dispiace anche a me, non ho mai creduto nel destino, nelle scelte dei lupi e cose così, non intendo iniziare a farlo adesso, siamo una ragazza e un ragazzo normali, tu piaci a me, non c'è nient'altro da dire, abbiamo corso troppo facendoci duemila paranoie e questo non mi piace, amici?- disse James Matthew tendendo la mano a Lauren.
-Amici- disse Lauren stringendo la mano di James, cercando d'ignorare l'elettricità che l'attraversò con quel semplice contatto.
-Io adesso vado- disse James indietreggiando senza smettere di guardare Lauren.
-Si anche io, vado- disse Lauren sospirando.
-Come andata? Gli ha detto quel che provi?- chiese Vanessa sorridendo quando vide Lauren rientrare in casa.
-Doveva parlarmi anche lui, l'ho lasciato parlare per primo- sussurrò Lauren dispiaciuta.
-E cosa ha detto?- chiese Vanessa mettendo una mano sulla spalla della figlia.
-Amici?- disse Lauren scoppiando a piangere.

 
Nonostante l'influenza e mille guai ecco qua il vostro capitolo! Spero che vi sia piaciuto anche se è un pò di transizione! Fatemi sapere se vi piace ;) Al più presto in arrivo un altro!

Baci

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Capitolo 23
*** Il passato di Elena e James ***


-Che ci fai qui nel territorio del branco mezzo nudo?- disse Lauren apprezzando il fisico di James.
-Sono il nuovo alfa del branco, sono un licantropo e come tutti i licantropi io posso trasformarmi, ho voglia di una corsetta- disse semplicemente James scrollando le spalle.
-Ma Damien non veniva mai qui e non si trasformava in lupo- disse Lauren confusa.
-Io non sono Damien, sono un lupo e mi piace assecondare la mia natura, sono fiero di ciò che sono, provaci anche tu ogni tanto, ciao Ren- disse James prima di trasformarsi in lupo e correre via.
-Ciao Matty- disse Lauren sorridendo per poi tornare a casa.
-Stasera ci sarà la cerimonia d'insediamento di James come alfa, sarai la sua compagna per la serata?- chiese Vanessa a sua figlia che era ancora in pigiama immobile a letto e mancavano solo un paio di ore alla cerimonia.
-La sua compagna? No io sono sua amica- disse Lauren nascondendo la testa sotto il cuscino.
-Fagli capire che non è essere sua amica ciò che vuoi- disse dolcemente Vanessa.
-Come mamma? Come posso fare?- disse Lauren cercando il consiglio della madre.
-Parlagli sinceramente, mettiti il vestito più bello che hai chiedigli di ballare un lento con te e poi parlagli- disse saggiamente Vanessa.
-è ciò che farò- disse Lauren decisa alzandosi dal letto e iniziando a prepararsi.
-Ren sei meravigliosa, veramente meravigliosa- disse James quando vide Lauren avvicinarsi a lui con un vestitino corto nero.
-Grazie anche tu stai molto bene, ospite speciale della serata- disse Lauren ammirando James che indossava un completo nero camicia nera e cravatta crimisi.
-Signorina vuole concedermi questo ballo?- disse sorridendo James e porgendogli la mano.
-Con enorme piacere- disse Lauren avvicinandosi a James e stringendosi a lui.
-Dobbiamo parlare, devo dirti una cosa importante- sussurrò James all'orecchio di Lauren.
-Ok, parliamo- disse Lauren speranzosa.
-Torno da mia madre- disse James stringendo a sè Lauren.
-Per quanto tempo?- chiese dispiaciuta Lauren.
-Per molto tempo- disse James accarezzandogli la schiena.
-Ma..il branco?- disse Lauren confusa con le lacrime agli occhi.
-Riuscirò a guidarlo- disse semplicemente James.
-E io?- sussurrò Lauren tra le lacrime.
-Tu hai mille amici, non hai bisogno di me- disse James allontanandosi per baciare la fronte a Lauren e poi andar via.
-Elena possiamo parlare?- chiese Lauren entrando negli appartamenti di Elena e Damien,  i due non avevano partecipato alla cerimonia visto che non facevano parte del branco.
-Ovvio, a meno che tu non voglia uccidermi, in quel caso non si tratterebbe di parlare- disse Elena raccogliendo uno dei giochi di Logan.
-No, ho smesso di volerti uccidere giuro- disse Lauren sollevando le mani in segno di resa.
-Bene, di cosa vuoi parlarmi?- chiese sorridendo Elena.
-Di James Matthew- disse sospirando Lauren.
-Oh, e cosa vorresti dirmi?- chiese Elena confusa sedendosi sul divano.
-Tu lo conosci meglio di tutti e vorrei sapere se sai perchè ha deciso di tornare da sua madre, te ne ha parlato?- chiese Lauren.
-Io e James non ci siamo parlati per tutto il tempo che è stato qui, comunque c'ero quando gli è stata affidata la missione- disse Elena sovrappensiero.
-Quale missione?- chiese confusa Lauren.
-Fare da spia- disse semplicemente Elena.
-Spiare sua madre? Ma è pericoloso!- disse Lauren preoccupata.
-Si lo so, sono preoccupata anche io- disse Elena massaggiandosi le tempie.
-Chi gliel'ha assegnata questa missione?- chiese Lauren nervosa.
-Si è offerto volontario, vuole dimostrare di potercela fare, sai com'è Matt, deve sempre dimostrare qualcosa a sè stesso e a Harry- disse sospirando Elena.
-Purtroppo lo so..scusami Lena devo andare- disse Lauren correndo via, aveva un piano da mettere in atto.

-Lauren- disse Sam materializzandosi di fronte a Lauren nella radura in cui lei gli aveva dato appuntamento.
-Ciao Sam, ti trovo bene- disse Lauren sorridendo e salutandolo con la mano.
-Sto uno schifo, una certa ragazza mi ha spezzato il cuore, perchè mi hai chiamato?- chiese Sam andando dritto al punto.
-Perchè la ragazza che ti ha spezzato il cuore ha realizzato il suo errore e adesso vorrebbe una seconda possibilità- disse dolcemente Lauren.
-Sul serio?- disse Sam speranzoso avvicinandosi a lei.
-Portami via con te- disse Lauren baciandolo dolcemente e Sam smaterializzò entrambi alla corte di Demetra.
-Che ci fai qui? A casa di mia madre! è pericoloso! Sei impazzita?- disse James quando vide Lauren.
-Sono qui per te- disse sorridendo spensierata Lauren.
-Non dovevi venire qui- disse James con voce dura arrabbiato dopo averla trascinata in una stanza vuota.
-Perchè? Ho fatto bene, l'ho fatto per te- disse Lauren ferita.
-No non hai fatto bene, hai fatto un gigantesco errore- disse James alzando la voce.
-Non mi volevi qui?- disse Lauren indietreggiando.
-Certo che no, adesso ti devo proteggere e non ce la faccio a fare tutto- disse James passandosi una mano tra i capelli.
-Tranquillo non devi fare un bel niente, non sarò una tua responsabilità- disse Lauren andandosene arrabbiata.


-Amore sei pensierosa, ti va di dirmi che succede?- disse Damien abbracciando Elena mentre erano sdraiati a letto.
-Sono una madre, una quasi moglie, ho un esercito da gestire e non ho neanche vent'anni, io mi sento soffocare Damien, non so se ce la faccio a sopportare il peso di tutto questo, io sono Elena Malfoy, la bionda frivola e spensierata figlia di papà, non ero pronta per tutto questo- disse Elena piangendo.
-Beh nostro figlio è qui, è un pò tardi per rispedirlo indietro non ti pare?- disse Damien nervoso.
-Non è di questo che stavo parlando, sai benissimo che amo nostro figlio- disse Elena alzando la voce.
-Allora stavi parlando di me, è di questo che stavi parlando vero?- disse Damien arrabbiato.
-Odio essere la signora Devon- disse Elena urlando.
-Quindi odi stare con me- disse Damien ferito.
-No, io ti amo Damien, odio essere una Devon, il peso di essere anche solo accostata a questo cognome mi uccide, io voglio essere libera e indipendente, adesso ogni mia minima azione viene giudicata da vampiri licantropi e tutti i maghi d'Inghilterra e questo mi soffoca Dam- disse Elena frustata.
-Questa è la mia vita e lo sapevi bene quando hai scelto di starmi accanto Elena- disse Damien con voce piatta.
-Forse allora ho fatto uno sbaglio, io credevo di stare con Damien non con Devon, errore mio- disse Elena a bassa voce, per poi andarsene dalla stanza.
-Mi hai fatto venire qui, hai deciso di parlarmi, problemi in paradiso?- disse James ridendo quando grazie alla luce della luna vide Elena avvicinarsi alla radura in cui s'incontravano di solito.
-Diciamo pure che era l'inferno- disse Elena abbracciando James.
-E adesso che vuoi fare?- chiese James preoccupato.
-Quello che mi riesce meglio- disse semplicemente Elena.
-Scappare giusto? Vorresti andare via- disse James allontanandosi di poco da Elena.
-Mi conosci bene, ma non posso andare via, c'è Logan- disse Elena sospirando.
-Infatti, non puoi lasciare tuo figlio, forse è solo arrivato il momento di crescere Elena, adesso che hai trovato un buon motivo per farlo- disse James dolcemente sistemando una ciocca di capelli ad Elena.
-Non sono pronta e non so se voglio essere una Devon- disse Elena in ansia.
-Essere la madre di Logan non implica essere una Devon e stare con Damien- disse James saggiamente baciando la fronte di Elena per poi lasciarla andar via.
-Sei tornata- disse Damien con tono piatto quando vide Elena entrare nella loro camera.
-Sono tornata per Logan- disse secca Elena.
-Non gli serve una madre che non lo vuole- disse sprezzante Damien.
-Non mettermi in bocca parole che non ho detto- disse Elena avvicinandosi furiosa a Damien.
-Sennò che mi fai? Ti arrabbi?- disse Damien ridendo.
-Si Damien mi arrabbio e ti distruggo- disse Elena furiosa.
-Non credo che sia una buona idea che tu veda o stia vicino a Logan in queste condizioni, sei parecchio instabile mia cara Lena- disse Damien sorridendo.
-Non puoi portarmelo via, non puoi tenermi lontana da lui- disse Elena scioccata.
-è quel che sto facendo- disse Damien tranquillamente.
-Non riesco a capire come posso amarti- disse Elena chiudendosi in camera per poi lasciar andare le lacrime.
-Non volevo dire tutto quel che ho detto- disse Damien entrando in camera poco dopo e porgendo una mano ad Elena che piangeva sdraiata sul letto.
-Ma lo hai fatto e mi hai ferito molto- disse Elena singhiozzando.
-Sai che per me può essere difficile gestire il mio lato Devon- disse Damien dispiaciuto.
-Ho sbagliato anche io- disse Elena facendo un respiro profondo cercando di fermare le lacrime.
-In realtà ho pensato molto a quello che mi hai detto e credo di avere una soluzione- disse Damien guardando Elena negli occhi.
-Quale soluzione?- chiese Elena confusa asciugandosi le lacrime.
-Rinunciare ad essere un Devon, voglio farlo- disse Damien deciso.
-Faresti questo per me?- disse Elena sorpresa.
-Non c'è cosa al mondo che non farei per te- disse Damien baciandola dolcemente.
-Sai sicuro di volerlo fare?- disse Elena scioccata.
-Non m'importa del mio cognome, m'importa di te e di Logan, la nostra famiglia è al primo posto per me, voi mi rendete ciò che sono, non il mio cognome, io sono Damien il padre di Logan e il compagno di Elena, non voglio essere altro- disse Damien sicuro di quel che diceva.
-Non voglio che tu rinunci al tuo cognome, tu sei Damien Devon, non posso chiederti di rinunciare ad un altra parte di te, non è giusto farlo, stai rinunciando già a troppo per me, stai cambiando troppo per me e non voglio che un giorno tu ti svegli e ti penta di essere cambiato- disse Elena indietreggiando.
-Tu vali tutti questi cambiamenti- disse Damien sincero.
-Ne sei sicuro? Io non penso di valere così tanto, riflettici bene ti prego- disse Elena baciando la guancia di Damien per poi smaterializzarsi.
 


-Così mio fratello ha detto che cambierebbe per te?- disse James stupito.
-Si, incredibile e da pazzi non trovi?- disse Elena scioccata che camminava avanti e indietro nella foresta la mattina dopo.
-E tu gli hai detto di no perchè...- disse James confuso e curioso.
-E se fosse solo la sua natura Devon ad amarmi? Se dopo aver rinunciato ai suoi poteri da Devon si accorgesse che non ama me? Se in realtà Damien fosse innamorato di Lauren? Non posso perderlo- disse Elena in ansia.
-Non lo perderai- disse James abbracciando Elena.
‎-Grazie James per essere qui, sei un vero amico- disse sorridendo Elena
-Siamo amici?- chiese James sorridendo furbo.
-Si amici- disse Elena avvicinandosi a James.
-Amici..di letto- disse James baciandola con passione.
-James quel che stiamo facendo non è giusto- disse Elena allontanandosi.
-E da quando Elena Malfoy pensa a cosa è giusto o sbagliato e non vive il momento?- disse James in tono di sfida.
-Da quando sono innamorata Matt, amo tuo fratello- disse Elena alzandosi.
-Ma sai che non è ciò che è giusto per te, tu sei una farfalla Elena, destinata ad essere libera e felice, non puoi essere una Devon e non saprai essere una moglie- disse James che conosceva bene Elena.
-Non mi conosci Matt, non più- disse Elena scappando via e tornando nell'appartamento che divideva con Damien.
-L'onestà è sempre stata fondamentale tra noi, perciò ho bisogno di dirti una cosa, tuo fratello mi ha baciato, io e Matt ci siamo baciati- disse Elena in lacrime a Damien.
-Dopo quello che ti ho detto con che coraggio hai baciato mio fratello, spiegami Elena, dopo che io ti ho detto di essere disposto a rinunciare a ciò che sono per te come hai potuto baciare quel babbano insignificante?- urlò furioso Damien con gli occhi completamente neri.
-Mi dispiace Dam- disse Elena in lacrime.
-I tuoi mi dispiace non sono abbastanza e non salveranno lui- disse Damien smaterializzandosi.
-Non ci posso credere, volevi così tanto avere qualcosa di mio che hai sentito il bisogno di prenderti Elena?- urlò Damien dopo aver colpito con un pugno James.
-Non mi sono preso nessuno, è venuta lei da me, e se proprio vuoi saperlo Damien Elena è stata mia molto tempo prima di essere tua e si sa la prima volta non si scorda mai- disse James ridendo e pulendosi con la mano il sangue che gli usciva dal labbro per poi colpire con forza Damien che barcollò.
-Non l'hai veramente fatto- disse ridendo Damien che poi gli lanciò una sfera di fuoco contro il torace e fece urlare il povero James.
-Usi i tuoi trucchetti da strapazzo?- disse James toccandosi con una mano l'ustione che gli ricopriva il petto.
-Cose da Devon, ciò che tu non sarai mai- disse Damien per poi farlo volare a dieci metri di distanza.
-Basta Damien, basta così- disse Elena dopo essersi materializzata tra Damien e James.
-Perchè? Merita di morire- disse Damien sprezzante.
-No non lo merita è tuo fratello Damien, sangue del tuo sangue- disse Elena avvicinandosi a James che era agonizzante a terra.
-Non è mio fratello, io non ho fratelli, un fratello non proverebbe a portarmi via l'amore della mia vita perchè è invidioso- disse Damien furioso.
-è stato solo un bacio Dam- disse esasperata Elena.
-Mi hai tradito ed eri consapevole che io avrei fatto di tutto per far funzionare le cose tra noi, tutto Elena- disse Damien arrabbiato.
-è stato un errore Damien, le persone commettono errori- disse Elena dispiaciuta.
-Infatti, possiamo parlarne a casa?- disse Damien più calmo.
-E James? Non possiamo lasciarlo qui! Morirà- disse Elena disperata mentre James respirava a fatica.
-Quella è l'idea- disse Damien con noncuranza.
-Non posso lasciarlo qui- disse Elena decisa.
-O lui o me Elena, se non torni adesso con me non tornare più- disse Damien deciso.

 
Come avevo anticipato nella risposta di una recensione, c'è qualcosa d'importante nel passato di Elena e James M. e adesso è stato rivelato, nel prossimo capitolo ci sarà la scelta di Elena, scoprirete il destino di James e torneranno Percy e Juliet!

Sfrutto il mio "angolo autrice" per pubblicizzare le mie ultime due storie:
Growing up as a Black-Lestrange che fa sempre parte del fandom di HP e
Le oscure avventure di Tyler Ames che è un'originale alla quale tengo molto, passate a leggerle =)

Alla prossima!
Baci

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Capitolo 24
*** Illuminati ***


-Io resto, non può morire- disse Elena guardando James.
-Addio Elena- disse Damien con il cuore spezzato.
-Vai con lui El- sussurrò James tossendo sangue.
-Hai bisogno di me- disse Elena preoccupata.
-Ci penserà mia madre, vai con lui, sai che è la cosa giusta da fare- disse James sollevandosi accarezzando il volto di Elena.
-Ma..- disse Elena incerta.
-Niente ma..vai- disse James per poi perdere i sensi.
-Sei qui- disse Damien sorpreso voltandosi quando sentì il rumore della materializzazione.
-Questo è il mio posto, se tu mi vuoi?- disse Elena timidamente.
-è questo il problema Elena..- disse Damien avvicinandosi a Elena.
-Io ti voglio qui per sempre Elena, sei disposta ad impegnarti così, con me?- disse Damien a bassa voce, terrorizzato dall'essersi esposto così con Elena, gli stava donando il suo cuore.
-Per sempre andrà bene- disse Elena baciandolo dolcemente.
-Sul serio?- disse Damien commosso.
-Sul serio- disse Elena baciandolo felice.
-Posso chiederti qual'è stato il motivo che ha scatenato tutto questo?- chiese Damien tra un bacio e l'altro.
-Dam, tu non c'eri mai ultimamente, la sera in cui abbiamo litigato è la prima in cui ci siamo andati a dormire allo stesso orario da giorni, ho passato intere giornate senza vederti, mi sentivo sola Damien- disse Elena accarezzando il volto di Damien.
-Non volevo trascurarti tu sai benissimo quanto mi piace stare con te, credo che abbiamo più bisogno di passare del tempo solo noi due insieme, per questo voglio rinunciare al mio regno da Devon, tu ti meriti tutte le mie attenzioni- disse Damien baciandola dolcemente.
-Tra poco saremo solo tu ed io, niente vampiri niente veela niente sudditi, io e te- disse Damien abbracciando Elena da dietro.
-Io e te, non c'è niente più perfetto di noi al mondo- disse Elena baciando il collo di Damien.
-Sono così felice che tu mi abbia scelto- disse Damien baciandola.
-Non è stata veramente una scelta tra te e Matt, è stata una scelta tra futuro e passato, ho deciso di crescere Dam e ho deciso di farlo con te al mio fianco- disse Elena accarezzando i capelli di Damien.
-Vuoi rinunciare a ciò che sei per una ragazza? So che Elena è la madre di tuo figlio ed è importante per te ma rinunciare ad essere un Devon è una scelta molto importante, forse dovresti pensarci bene Dam- disse Harry preoccupato a Damien quando il figlio gli spiegò cosa voleva fare.
-Rinuncio ad essere un Devon, non rinuncio a una parte di me, Elena è una parte di me non l'essere un Devon, Lena non è una ragazza qualsiasi è la mia anima gemella, forse se tu avessi fatto una cosa simile per la mamma adesso non sareste così distanti papà- disse serio Damien.
-Bene, vogliamo iniziare?- disse Harry teso e innervosito.
-Fermati- disse Elena entrando nella stanza e interrompendo il rituale che avrebbe privato Damien della sua parte Devon.
-Perchè?- chiese Damien confuso.
-Non voglio che tu ti privi di un altra parte di te per stare con me, hai già rinunciato al tuo lupo per me, io sono innamorata di te per quel che sei, ti accetto così come sei, ti amo per quel che sei, pregi e difetti- disse Elena correndogli incontro e baciandolo.
-Tu mi rendi ciò che sono, non il mio lupo, non il mio lato Devon, non il mio lato vampiro, tu mi rendi l'uomo che sono Elena- disse Damien baciandola.
-Adesso che Elena ha messo fine a quest'assurdità vi ricordo che stasera c'è il ballo di corte, ed è tuo dovere come erede dei Devon presentarti- disse Harry serio.
-Non ho rinunciato ai poteri, ma rinuncio comunque al mio titolo, stasera è la mia ultima sera da principe, poi io ed Elena ce ne andremo per un pò- disse Damien irremovibile.
-Come desiderate- disse Harry uscendo velocemente dalla stanza.


-Un ultimo ballo come principe e principessa, poi le nostre dimissioni saranno effettive e scompariremo dal mondo della magia- disse Damien ballando con Elena sotto gli sguardi incantati di tutti i sudditi.
-Mi mancherà essere la principessa Elena- disse Elena guardandosi intorno commossa, Devon Manor gli sarebbe mancato.
-Sarai la mia principessa- disse Damien baciandola dolcemente.
-Damien Elena mi dispiace così tanto!- disse Pansy entrando piangendo nella sala delle cerimonie.
-Pansy calmati e dimmi che succede- disse Damien in tono autoritario.
-Demetra, Demetra ha preso Logan, io non ho potuto fermarla, mi dispiace così tanto- disse Pansy e ricominciando a piangere disperata.
-Questa è guerra- disse Damien con gli occhi completamente neri per poi smaterializzarsi.
-Damien Devon, a cosa devo l'onore di essere in tua presenza?- disse James sarcastico quando vide il fratellastro in camera sua.
-Tua madre ha preso Logan, noi non riusciamo a trovarlo, ho bisogno che tu lo trovi per me- disse Damien supplicando James.
-Perchè dovrei farlo?- disse James sprezzante.
-Perchè alla fine tu sei mio fratello, e io ho bisogno che tu mi faccia un favore come tale, tuo nipote è là fuori con quella pazza di tua madre, sarà terrorizzato adesso e io ho bisogno di ritrovarlo, ti prego James aiutami- disse Damien, e James non potè fare ameno di notare che il fratello non glielo stava ordinando, lo stava supplicando veramente.
-Il grande Damien Devon che supplica- disse stupito James.
-Per mio figlio sono disposto a tutto, non mi vergogno a supplicarti- disse Damien sincero.
-Lo farò, per mio nipote ed Elena- disse James uscendo alla ricerca di sua madre.
-Un bambino madre? Seriamente?- disse ridendo James quando trovò Demetra.
-Non un bambino, molto di più, un Devon- disse Demetra osservando Logan che si era rannicchiato in un angolo e piangeva.
-Sei così ossessionata da loro?- disse James scuotendo la testa.
-Perchè tu non sei ossessionato dal far parte di quella famiglia? Anche se non ti vogliono- disse Demetra avvicinandosi al figlio.
-Madre mettiamo un punto a questa storia ridicola, fammi portare a casa mio nipote, hai aggiunto "rapimento di bambino" al tuo curriculum, adesso basta- disse James superando la madre e prendendo in braccio Logan.
-Chi sei tu?- chiese Logan tra le lacrime.
-Zio Matt- disse James sorridendo.
-Il fratello di papà?- disse Logan guardando James sorpreso.
-Si, come lo sai?- disse James stupito.
-Mamma mi ha parlato di te- disse semplicemente Logan.
-Jamie cosa stai facendo, mettilo giù, non capisci che lui potrebbe essere la nostra vendetta perfetta?- disse Demetra sorridendo malvagia.
-Mi dispiace madre, ormai ho scelto la mia strada, ho scelto la mia famiglia- disse James per poi smaterializzarsi con Logan.
-Mamy papà- urlò Logan saltando giù dalle braccia di James e correndo verso i genitori.
-Piccolo mio- disse Elena abbracciandolo commossa.
-Ehi ometto sei tornato tutto intero- disse Damien scompigliando i capelli di Logan.
-Zio Matt mi ha salvato- disse Logan sorridendo e indicando James.
-Grazie Matty- disse Elena avvicinandosi a James e baciandogli una guancia.
-Grazie Matt- disse Damien stringendo la mano del fratello.
-Dovere, il piccolo sembra essere molto diverso la padre, merita di essere salvato.- disse James sorridendo.
-Concordo, lui sarà una persona migliore di me, il merito è tutto di Lena- disse Damien sorridendo mentre osservava Elena coccolare Logan.
-Ho fatto la mia scelta oggi, ho ripudiato mia madre, so di non poter essere un Devon, sarà semplicemente un Potter- disse James sorridendo spensierato.
-Il che è molto meglio di essere un Devon fidati- disse Damien saggiamente.

Nel bel mezzo della foresta di Devon Manor quattro figure stavano tramando nell'ombra.
-Damien ed Elena si sono dimessi, è il momento giusto per agire, possiamo prenderci il trono e il comando dell'esercito dei Devon- disse James alle tre figure incappucciate.
-I miei vampiri sono pronti ad agire, basta un tuo comando e la ribellione avrà inizio- disse Junior mostrando il suo volto alla luce della torcia che aveva in mano.
-Anche i lupi sono pronti ad attaccare, mio padre s'infurierà per questo ma io voglio la mia vendetta, voglio che Damien non abbia più un trono sul quale sedersi al suo ritorno- disse Clay vendicativo.
‎-Sei con noi o contro di noi- disse James alla figura incappucciata di fronte a sè.
-Con voi- disse Percy tirando giù il cappuccio del suo mantello.
-Benvenuto tra gl'Illuminati- disse sorridendo Junior e dandogli una pacca sulla spalla.
Juliet che aveva seguito Percy nella foresta aveva ascoltato tutta la conversazione nascosta dietro ad un albero e adesso si era smaterializzata da Damien ed Elena, era convinta che Percy la stesse tradendo ma questo era molto peggio, Percy stava tradendo tutti quanti.
‎-Non capisci Dam? Hanno fatto questo specie di patto per toglierti il potere, vogliono comandare loro, James sui licantropi senza l'ausilio dei Grinderwald, Junior e Percy sui vampiri perchè dicono che quel trono è loro come diritto di nascita, vogliono far comandare James in quanto figlio di Harry, Clay vuole la sua vendetta contro di te, non potete andare via adesso- disse Juliet disperata a Damien ed Elena.
-Non c'interessa più il potere, possono comandare se vogliono, noi lasciamo i vampiri nelle mani di tuo padre e nelle tue, difendetevi come potete, tutto questo non è più affar nostro- disse Damien chiudendo la questione e Juliet si smaterializzò a Darkins Manor pronta ad affrontare Percy.
-Sul serio? Non t'interessa che altre persone prendano il comando a Devon Manor?- disse Elena stupita quando lei e Damien furono soli.
-Ovvio che m'interessa, ma sarà divertente vederli giocare a principi e principesse, sarà divertente vederli regnare, posso riprendermi il trono quando voglio, loro non sono un problema per me, ma voglio riprendermelo al momento giusto, quando saranno convinti di avere i sederi ben saldi sui troni, fino ad allora mi godrò una meritata vacanza- disse ridendo Damien.
-Per mettere apposto le cose quando sarà il momento potrei dover far saltare qualche testa, nel vero senso della parola, ho bisogno di sapere se tu mi sosterrai anche quando farò cose che non ti piaceranno, ho bisogno di sapere che non mi lascerai- disse Damien accarezzando il volto di Elena.
-Sarò al tuo fianco, ogni volta che guarderai indietro vedrai me a proteggerti, sono con te, non importa quel che fai, so che qualsiasi cosa farai sarà la cosa più giusta- disse Elena baciando Damien.


Percy rientrò silenziosamente nella camera che condivideva con Juliet sperando che la ragazza fosse già addormentata ma all'improvviso le luci nella stanza si accesero e Percy vide Juliet in piedi al centro della stanza, con un'espressione furiosa stampata sul volto.
-Julie che succede?- chiese Percy confuso.
-Mi hai tradito- urlò arrabbiata Juliet spingendolo.
-Come ti avrei tradito sentiamo?- disse Percy nervoso.
-Hai tradito la fiducia di tua sorella e di Damien- urlò Juliet furiosa.
-Non ho tradito te quindi, t'importa solo perchè c'è di mezzo il tuo amato Damien- disse Percy alzando la voce.
-Non dirmi che fai tutto questo perchè sei geloso di Damien- disse Juliet scioccata.
-Si è preso gioco di te e di mia sorella, per non parlare di quello che ha fatto a Lauren, vogliamo veramente una persona così a regnare su di noi? Pensaci Lauren- disse Percy serio.
-Damien è cambiato- disse decisa Lauren.
-Damien è sempre il solito ragazzino viziato che scappa dai problemi per portarsi a letto la donna del momento, apri gli occhi Julie- disse esasperato Percy.
-No, aprili tu Percy e cresci, smetti di giudicare le persone e inizia a giudicare te stesso- urlò arrabbiata Juliet spingendolo fuori dalla camera.
-Sei una bambina immatura Juliet- disse Percy annoiato.
-No, sono un'amica leale al contrario di te- disse Juliet chiudendo la porta in faccia a Percy.


-Forse se vado a parlare con loro non metteranno in atto i loro piani- disse Elena mentre lei e Damien erano sdraiati a letto insieme.
-Questo è poco ma sicuro- sbuffò Damien.
-E come fai ad esserne così sicuro- chiese Elena curiosa.
-Io sono geloso, il mio lato Devon è possessivo, se tu ti avvicini a loro non iniziano neanche la ribellione, muoiono prima- disse Damien con nonchalance.
-Lo sai che ti amo vero?- disse dolcemente Elena accarezzandogli il volto.
-Lo so, ma questo non m'impedisce di uccidere le persone che ti vorrebbero al loro fianco- disse Damien baciando con passione Elena.
-Ci credi che due uomini sono disposti a scatenare una guerra per te?- disse Damien ridendo mentre abbracciava Elena.
-No, è inverosimile- disse Elena baciando Damien.
-Chissà magari è il nome, i tuoi avrebbero dovuto pensarci prima- disse Damien divertito.
-Non so da cosa dipenda ma non m'interessa, se sono convinti che conquistando il trono abbiano di diritto anche me allora non mi conoscono per niente- disse Elena seria.
-E non sanno ciò che posso fare io- disse Damien malvagio con gli occhi neri.
-Puoi ucciderli tutti..- disse Elena baciandolo con gli occhi altrettanto scuri.
-Con un solo gesto della mano- sibilò Damien.
-Ma non ce ne sarà bisogno, perchè io sono tua, anima e corpo, ti ho scelto per l'eternità- disse Elena mettendosi a cavalcioni su Damien per poi sfilargli la maglietta.



Come vi avevo promesso c'è il ritorno di Juliet e Percy anche se non positivo! Le cose a Devon Manor si metteranno male...veramente male!! Ricordatevi le parole di Damien ;)

Alla prossima!
Baci

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Capitolo 25
*** Problemi di coppia ***


-So che non sei pronta a sposare Damien Devon ma ho bisogno di sapere se sei pronta a sposare me, non come un Devon, semplicemente l'uomo che ti ama più di ogni cosa al mondo- disse Damien intrecciando le sua mani con quelle di Elena.
-Io voglio sposarti ma non adesso, puoi accettarlo?- disse Elena dispiaciuta.
-Si, credo di poter convivere con questa cosa- disse Damien baciandola.
-Vorrei solo..- disse Elena frustrata interrompendo il bacio e guardando la porta della loro camera che era aperta alle sue spalle.
-Far sesso senza la preoccupazione che Logan arrivi, anche io lo vorrei fidati, sto diventando un monaco- disse Damien disperato.
-è che con Logan nella stanza accanto, la porta è aperta, io..- disse Elena nervosa.
-Lo so e lo capisco, ma così non possiamo andare avanti Elena, lo sappiamo entrambi- disse Damien serio.
-L'astinenza mi sta uccidendo- disse Damien frustrato.
-Anche a me- pignucolò Elena facendo sorridere Damien.
-Dobbiamo fare qualcosa, il sesso nella nostra relazione è sempre stato importante, è iniziata così! E poi io e te siamo due persone passionali, e dire passionali è usare un eufemismo- disse Damien accennando un sorriso.
-Ma abbiamo promesso a Logan che la nostra porta sarebbe restata aperta nel caso avesse avuto degli incubi, non possiamo deluderlo Damien, ha bisogno di noi dopo che è stato rapito- disse Elena incerta.
-E io ho bisogno di te Elena, è così difficile da credere?- disse Damien disperato.
-Ho un'idea, aspettami qui- disse Elena lasciando Damien solo a letto.
-Questo non aiuta- urlò Damien mentre osservava Elena uscire dalla stanza.
-Ho bisogno di un consiglio Julie- disse Elena materializzandosi da Juliet.
-Sono tutta orecchie- disse Juliet sedendosi sul suo letto.
-Io e Dam abbiamo problemi..a letto, o meglio ad arrivarci al letto- disse Elena imbarazzata. -Troppo passionali?- disse ridendo imbarazzata Juliet.
-Con l'arrivo di Logan diciamo che le nostre attività sono diminuite- disse Elena preoccupata. -Dovete solo passare alcuni giorni solo voi due, a divertirvi e fare pazzie, essendo semplicemente due giovani che si amano- disse Juliet sorridendo.
-Perciò tu potresti...- disse Elena sorridendo e facendo il labbruccio.
-Portami Logan appena tu e Dam avrete deciso dove andare- disse Juliet ridendo.
-Grazie grazie grazie ti adoro- disse Elena saltellando e abbracciando Juliet.
-E io adoro il mio nipotino Logie, lo faccio solo per lui, me lo traumatizzate sennò!- disse Juliet ridendo.
-Ho parlato con parlato con Juliet e ha detto che guarderà Logan per un paio di giorni e noi possiamo partire quando vogliamo!- disse Elena tornando vittoriosa da Damien.
-Log, vai da zia Julie, noi dobbiamo partire subito- urlò Damien mentre si vestiva velocemente tra le risate di Elena.
-Siiiiiii- disse Logan correndo fuori dall'appartamento per raggiungere quello di Juliet che era alla fine del corridoio.
-Andiamo- disse Damien prendendo la mano di Elena e smaterializzandosi con lei.
-Perchè hai scelto Aspen? Tu odi la neve- disse Elena sorridendo, lei amava la neve e il freddo.
-Proprio per questo, così passeremo tutto il tempo in camera- disse Damien baciandola con passione e sollevandola.
-Dam ci guardano tutti- disse Elena intrecciando le gambe intorno alla vita di Damien.
-Perchè siamo un bello spettacolo- disse Damien mettendo una mano tra i capelli di Elena e baciandoli il collo con passione.
-Ho bisogno di chiederti di fare una cosa, e non ti farà felice- disse Damien teso, qualche ora più tardi mentre preparavano la cena nello chalet di montagna dei Devon.
-Cosa vuoi chiedermi?- chiese maliziosa Elena.
-Ok, magari un paio di cose se non mi uccidi dopo la prima- disse Damien sorridendo.
-Dimmi cosa vuoi che faccia- disse Elena sorridendo.
-Stare fuori dalla guerra, quando combatteremo tu dovrai stare a casa, non posso pensare a te mentre combatto perderei il controllo, il mio unico obiettivo sarebbe proteggerti e non è giusto, io devo guidare l'esercito- disse Damien serio come Elena non lo aveva mai visto.
-Io sono la migliore dopo di te, non puoi tenermi a casa, io valgo quanto te- disse Elena furiosa.
-Tu non combatterai, non voglio vederti ferita, non posso saperti in costante pericolo, tu sul campo di battaglia non metterai piede- disse Damien con gli occhi neri.
-Non puoi ordinarmi nulla, non sono la tua schiava- disse Elena avvicinandosi minacciosa a Damien.
-Tu..non...combatti- disse Damien per poi mordere con forza il collo di Elena.
-Damien- sospirò Elena, era tutto così intenso come non lo era mai stato.
-Tu sei mia, sei la mia vita, non posso perderti- disse Damien baciandola con passione con le labbra sporche di sangue.
-Lasciami vivere Dam- disse Elena sbottonandogli la camicia e spingendolo verso il letto.
-La tua vita è con me, devo assicurarmi che tu viva- disse Damien mentre la spogliava.
-Io non voglio sopravvivere io voglio vivere- disse Elena facendo entrare in contatto i loro corpi.
-Tu mi fai vivere- disse Damien fissando il corpo di Elena per poi baciarla con passione.
-Quello che c'è tra me e te mi spaventa- disse Damien baciando Elena tempo dopo mentre cercava di respirare normalmente.
-Perchè?- chiese Elena con un misto di ansia e curiosità.
-Perchè la sola idea di perderti, di vederti con un altro uomo, o anche solo che un altro uomo ti sfiori mi fa perdere il controllo Lena, e i Devon sono famosi per il loro autocontrollo di ferro- disse Damien baciando con passione Elena.
‎-Sei madre, Logan non può perdere entrambi i genitori se succedesse qualcosa in battaglia, tu devi stare con lui, la situazione è seria Elena, ho bisogno che tu mi prometta di non correre rischi- disse Damien continuando la sua opera di convincimento.
-è una promessa Dam, starò fuori dai guai- disse Elena baciando Dam.


‎-Hai scelto di allearti contro tua sorella, capisco perchè lo hanno fatto Junior Clay e James ma perchè tu ti sei unito a quella farsa? Il Percy che io amo non sarebbe mai andato contro il suo migliore amico, non sarebbe mai andato contro sua sorella.- disse Juliet arrabbiata quando Percy rientrò a casa dopo una lunga battaglia durante la quale gl'Illuminati avevano preso il controllo di Devon Manor.
-Di un migliore amico che si è portato a letto prima le mie ragazze e poi mia sorella non me ne faccio niente, e per quanto riguarda mia sorella è arrivato il momento che impari che non tutto è suo di diritto, non esiste solo Elena Malfoy, esisto anche io- disse Percy arrabbiato.
-Abbassa la voce Percy, c'è Logan che dorme- disse Juliet arrabbiata.
-Così sono scappati lasciando qui Logan? Ma che razza di genitori sono!- disse Percy scioccato.
-Non sono scappati- disse Juliet frustrata.
-Zio Perce, sei a casa- disse Logan entrando in salotto mezzo addormentato e correndo ad abbracciare Percy.
-Non so se questa è più casa mia Log, ma io non ti lascio- disse Percy prendendo il braccio il bambino e scambiandosi un'ultima occhiata gelida con Juliet.

-Lo sai vero che è una pazzia lasciar governare il figlio magonò della tua ex amante- disse Draco alterato ad Harry.
-Damien deve imparare che alcune cose deve guadagnarsele e mantenerle sue, ha bisogno di maturare e di stabilire le sue priorità questo è il modo giusto per spingerlo a farlo- disse semplicemente Harry.
-Sappiamo entrambi quali sono le sue priorità e quali resteranno, le ha ribadite lui più volte, io non tollererò per molto il regno di quel moccioso, e Percy non è assolutamente pronto per regnare sui vampiri, così come non lo è Junior che in tre giorni di regno ha già ordinato 50 esecuzioni a morte, con i vampiri non funziona il pugno duro, tra una settimana al massimo avremo tra le mani una rivolta, vale la pena passare tutto questo, indebolirci, per dare una lezione a Damien che non è neanche qui?- disse Draco cercando di far ragionare come sempre Harry.
-Questa volta non riuscirai a cambiare le mie idee- disse Harry deciso.
-Come desidera mio sire- disse sarcastico Draco per poi uscire dalla stanza.

-Così..si sono presi il regno e tuo padre li ha lasciati fare, non è assurdo?- disse Elena scioccata.
-Io sono il Devon in comando, l'unico che poteva far qualcosa- disse Damien con nonchalance.
-E faremo qualcosa?- chiese Elena curiosa.
-Tutto ciò che faremo è stare qui e goderci la vacanza- disse Damien baciando Elena.
-Perchè? Non t'interessa del tuo esercito?- disse Elena preoccupata.
-Non è la mia priorità, tu sei la mia priorità, non farò come mio padre, non metterò al primo posto il potere, il potere e il prestigio non danno la felicità l'ho visto con i miei occhi- disse Damien saggiamente.
-Resto dell'idea che dovremmo fare qualcosa- disse Elena pensierosa.
-So che ancora non vuoi sposarmi perchè non sei pronta, ma vorrei comunque che tu indossassi questo- disse Damien porgendo a Elena il suo anello da Devon.
-è l'anello dei Devon, non posso Dam, è importante per te- disse Elena sbalordita.
-Sei la mia compagna, la mia anima gemella, io ti scelgo per l'eternità Elena, voglio che tu porti il mio anello- disse Damien fissando con amore Elena.
-In quale dito dovrei metterlo?- chiese Elena mordendosi il labbro emozionata.
-In quello che ti sembra più giusto- disse Damien ridendo.
-I Devon per tradizione lo portano al mignolo giusto?- disse Elena mordendosi il labbro incerta.
-Mmm, ma non credo tu abbia le misure giuste- disse Damien giocando con la mano di Elena.
-Credo di avere il dito perfetto in cui metterlo- disse Elena infilandosi l'anello all'anulare.
-Si, è decisamente perfetto- disse Damien baciandola con passione.
-Juliet ho bisogno di parlarti è urgentissimo- disse Elena materializzandosi a Devon Manor la mattina dopo.
-Lena non dovresti essere con Dam?- chiese confusa Juliet.
-Ho un dubbio, quasi una certezza a dire il vero- disse Elena in ansia.
-Quale dubbio?- chiese Juliet cercando di calmare Elena.
-Credo di essere incinta- disse Elena in ansia.
-Non è possibile, Damien è un Devon, un solo figlio ricordi?- disse Juliet in tono pratico.
-Un solo figlio magico, hai conosciuto James vero?- disse sarcastica Elena.
-Cosa pensi di fare al riguardo?- disse Juliet.
-Voglio tenerlo per me, almeno per un pò, avevo solo bisogno di dirlo a qualcuno capisci?- disse Elena con gli occhi lucidi.
-Che succede Elena? Parlami- disse Juliet abbracciando la bionda.
-Non sarà magico, sarà come James, e se Damien non lo accettasse?- disse in lacrime Elena.
-Hai solo bisogno di chiederglielo, magari se non ti senti pronta non farlo in modo diretto, anche se sono sicura che Damien amerà questo figlio quanto ama Logan- disse Juliet dolcemente per poi osservare Elena smaterializzarsi.
‎-Dam posso chiederti perchè non consideri James tuo fratello? Hai il tuo sangue, è un Potter- disse Elena cercando di capire così come Damien avrebbe reagito a un eventuale bambino non magico.
-Non conta il sangue, conta la magia in esso, lui non ce l'ha, non è mio fratello- disse deciso Damien.
-Posso sapere perchè mi chiedi questo?- chiese Damien curioso.
-Nessun motivo particolare tesoro, volevo solo sapere perchè odi così tanto Jamie, tranquillo non c'è niente che non va- disse Elena baciando Damien.
-Bene, non ho voglia di preoccuparmi, stiamo così bene adesso io te e Logan, non abbiamo bisogno di altro- disse Damien sorridendo e baciando Elena.
-Già non abbiamo bisogno di nient'altro- sussurrò Elena abbracciando Damien.
-Non voglio che la nostra vacanza finisca- disse Elena dispiaciuta mentre più tardi finiva di fare i bagagli.
-è meglio così tesoro, tu non ti senti bene e io devo andare a mettere apposto le cose a Devon Manor- disse Damien baciandola dolcemente.
-Sei sicuro che non vuoi il mio aiuto?- chiese Elena intrecciando le loro mani.
-Sicurissimo, tu pensa solo a riposarti, Logan è sempre con Juliet, questo giorno è per te e la serata sarà per noi, festeggeremo la sconfitta di quei perdenti- disse Damien ridendo e dando un ultimo bacio a Elena.
-Sta attento ok? Ti amo- disse Elena dolcemente.
-Ti amo anche io- disse Damien prima di smaterializzarsi.
-Iniziano i giochi- disse Elena mettendosi un mantello nero tirando su il cappuccio e incantandolo in modo che il suo volto non fosse in mostra, per poi smaterializzarsi anche lei a Devon Manor.


Capitolo lungo per farmi perdonare l'assenza, più che giustificata, sabato sono ufficialmente entrata tra i ventenni! Questo capitolo ne introduce un altro pieno di colpi di scena e anche di lacrime! Preparate i fazzoletti!

Baci

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Capitolo 26
*** Morte e rinascita ***


-Chi è quello incappucciato che sta uccidendo i lupi? Il suo stile è familiare -disse Draco osservando la figlia duellare contro tre lupi.
-Non so chi sia ma ci sa fare, direi che è Damien se non stesse duellando a pochi passi da me- disse Dimitri stupito da quella figura incappucciata.
-Junior Clay dovete fermare quello che sta uccidendo il branco, io devo sfidare Damien prima che uccida tutti i miei seguaci- disse James preoccupato, la disfatta sembrava vicina.
-Ti aiuto con Damien- disse Percy affiancandolo.
-è possibile che quella sia tua sorella?- chiese James osservando Elena duellare.
-Damien non la farebbe mai venire qui, e se fosse lei gli guarderebbe sicuramente le spalle, cosa che non sta facendo- disse Percy sicuro di quel che diceva.
-Bene allora do a Clay e Junior l'ordine di ucciderlo- disse deciso James.
‎-Mmm il simpaticone morde, ma non come un licantropo, è un vampiro- disse Junior nell'orecchio a Clay, dopo aver visto Elena azzannare uno dei licantropi.
-Allora ho proprio quello che fa al caso suo- disse Clay trasformandosi e tuffandosi su Elena per poi affondare i canini in un fianco della ragazza che strillando disperata cadde inginocchio.
-No- sussurrò Damien bloccandosi, il sangue gli si gelò nelle vene, la vista gli si offuscò, quell'urlo gli era così familiare, lentamente voltò la testa e guardò la figura sdraiata a terra sulla quale Clay stava infierendo, lo sguardo di Damien si posò sull'anello all'anulare della figura che si contorceva a terra, la sua Elena.
-Lena -disse Damien prima di perdere il controllo, i suoi occhi diventarono neri come il carbone e i canini più lunghi di quelli di un vampiro normale, sfruttando le sue doti di vampiro in un secondo piombò su Clay calciandolo lontano da Elena ed iniziando ad accanirsi su di lui con sfere di fuoco e incantesimi soffocanti.
Clay non faceva altro che guaire e divincolarsi, gli altri sembravano immobilizzati ai loro posti, terrorizzati da quello in cui Damien si era trasformato, era implacabile.
Il primo a reagire fu Junior che si tuffò su Damien, ma il principe delle tenebre senza problemi lo fece volare a metri di distanza e lo mandò a sbattere violentemente contro il muro.
-L'hai uccisa, io uccido te- sibilò Damien in un misto di serpentese e linguaggio umano.
-Ele Ele- disse piangendo Clay e tossendo sangue.
-Muori- disse Damien strappando il cuore di Clay per poi dar fuoco al corpo.
-Lena- disse Damien tornando in sè, le lacrime già gli rigavano il volto, in un attimo s'inginocchiò al fianco di Elena e la prese tra le braccia.
-Se devi scegliere fai in modo di salvare la bambina, ti prego, salvala in qualsiasi modo a qualsiasi costo- sussurrò Elena prima di perdere i sensi.
-Per favore, qualcuno l'aiuti- disse Damien piangendo e tremando con le mani sporche del sangue di Elena e Clay.
-Dam ti devi allontanare, lascia Narcissa lavorare- disse Michelle trascinando dolcemente via il figlio che passivamente la seguì fuori da Devon Manor.
-Aspetta qui tesoro, ti porterò notizie il prima possibile- disse Michelle abbracciandolo per poi rientrare dentro.
-Vieni dentro, Narcissa la sta operando -disse James più tardi a Damien.
-Che senso ha vederla morire? Non voglio vederla morire- disse Damien secco dando le spalle al fratello.
-Lei ha bisogno della tua presenza, se tra cinque minuti non vieni dentro ti vengo a prendere e ti porto da lei a calci in culo, spero di essere stato chiaro- ringhiò James.
-Matt non posso venire dentro, non posso vederla morire- disse Damien quando ormai James era quasi entrato in casa.
-Perchè sei così sicuro che la perderai?- chiese James senza voltarsi.
-è la mia punizione per come mi sono comportato, mi sono preso gioco dell'amore che le persone provavano per me e adesso l'amore si prende gioco di me portandomi via le donne che amo di più al mondo- disse Damien lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
-Vieni dentro, fai l'uomo, combatti per loro hanno bisogno di te- disse James voltandosi e guardando il fratello negli occhi e Damien lo seguì in silenzio.
-Damy -disse Elena quando lo vide entrare in sala operatoria.
-Ciao principessa Elena- disse dolcemente Damien mettendosi al suo fianco e stringendogli la mano.
-La tua principessa- disse Elena tra le lacrime.
-Per sempre- disse Damien sorridendo.
-Dam possiamo parlare?- disse Narcissa visibilmente scossa.
-Ma lei...?- chiese Damien preoccupato.
-Selena è perfettamente in grado di occuparsene- disse Narcissa in lacrime.
-Andiamo in un posto privato- disse Damien mettendo il braccio intorno alle spalle di Narcissa.
-Damien è messa troppo male, io non so cosa fare- disse Narcissa scoppiando a piangere quando furono soli.
-Farò io qualcosa..qualsiasi cosa- disse Damien uscendo per cercare il padre.
-Papà tu conosci tutto il sapere dei Devon, ho bisogno di sapere se c'è qualcosa che può aiutare Elena- disse Damien supplicando il padre.
-Io..non è una buona idea Damien- disse Harry scuotendo la testa.
-Qualsiasi cosa che può salvare Elena è una buona idea padre, non m'importa cosa dovrò fare, sono disposto a farlo, qualsiasi cosa- disse Damien sicuro.
-Non sono disposto io a lasciartelo fare- disse Harry alzando la voce.
-Padre dimmelo o io..- disse Damien furioso.
-Che fai?- disse Harry perfettamente calmo.
-Ti uccido, così il sapere dei Devon passa a me- disse ghignando Damien.
-C'è un rituale, inventato dai Devon per i Devon, se decidi di farlo legherai le vostre anime per sempre, metà dei tuoi poteri, metà della tua forza, metà di tutto ciò che ti rende un Devon passerà a lei, non sarai più quello di una volta Damien, i vostri poteri si mischieranno, i vostri pensieri le vostre emozioni, comunicherete in continuazione, è un legame per la vita Damien, non potrai mai lasciarla- disse serio Harry.
-Spiegami come farlo- disse deciso Damien.
-è una rinuncia enorme Damien- disse Harry preoccupato.
-Non m'interessa del potere, è niente pensavo che tu l'avessi capito padre- disse Damien sincero.
-Fai pure questa pazzia- disse Harry per poi aiutare Damien a compiere il rituale.
-Grazie- disse sincero Damien correndo da Elena.
-Ehi bentornata Lena -disse Damien sorridendo quando Elena aprì gli occhi.
-Hai già rinunciato a così tante cose per me, scusami se ti ho fatto rinunciare anche a metà di te stesso- disse Elena scoppiando a piangere.
-Niente lacrime ok? Tu mi dai tutto ciò di cui ho bisogno- disse Damien asciugando le lacrime di Elena e baciandola.
-Che cosa ne pensi della bambina in arrivo? Non la considererai tua?- chiese spaventata Elena.
-Sarà una piccola te, non avrà bisogno di poteri, avrà il mondo ai suoi piedi, gli basterà sorridere e schioccare le dita, io sono già innamorato di lei e ancora deve nascere, ovvio che la considero la mia bambina e lo sarà per sempre, magia o non magia lei sarà la mia perfetta principessina- disse Damien sorridendo e baciando una commossa Elena.


-Dove sei stato Matt? Sono settimane che non ti vedo -disse Lauren quando entrando in camera trovò James seduto sul suo letto.
-Ho fatto un sacco di cose stupide, sei sempre stata nella mia mente, riuscivo ad immaginarti mentre mi dicevi "cretino sei impazzito? Cosa stai facendo?", ho provato a non pensarti ma non ci riuscivo, tu eri lì con me ad ogni passo, credo di aver bisogno di stare vicino a te per non fare stupidaggini, sei una specie di grillo parlante per me- disse James facendo un mezzo sorriso.
-Matt molte cose sono cambiate in tua assenza, sto con Sam adesso, è diventata una cosa seria- disse Lauren dispiaciuta.
-Una cosa seria?- disse scettico James.
-Il suo lupo mi ha scelto- disse Lauren facendo un sorriso palesemente finto.
-Così hai scelto la strada più sicura, vuoi avere la certezza che non spezzerà il tuo cuore- disse comprensivo James.
-Gli voglio bene- disse Lauren sospirando.
-Non ne dubito, spero che siate felici insieme, ve lo auguro di cuore- disse James per poi uscire dalla finestra e tornare a Devon Manor.
-Damien che ci fai qui fuori?- disse James che stava prendendo a pugni un albero della foresta di Devon Manor.
-Ho sentito la tua presenza, sono venuto a vedere cosa facessi- disse semplicemente Damien sedendosi sulle radici di un albero.
-Paura di un altra ribellione?- disse ridendo James per poi smettere dopo aver ricordato a cosa aveva portato la sua ultima ribellione.
-Visti i risultati dell'ultima, comunque no, sono qui per te, cosa c'è che non va?- chiese Damien.
-Niente, tutto perfetto- disse James scrollando le spalle.
-Così tu prendi a pugni gli alberi per sport?- disse Damien ridendo.
-Perchè vuoi saperlo? Non t'interessa veramente- disse James.
-Tu mi hai aiutato, c'eri quando avevo bisogno, adesso sono qui per te, è quello che fanno i fratelli o almeno così mi hanno detto- disse Damien ridacchiando.
-Così adesso sono tuo fratello?- disse sorpreso James.
-L'arrivo della bambina ha cambiato i miei punti di vista, su racconta tutto al tuo fratellone- disse sarcastico Damien.
-Sarà terribilmente imbarazzante- disse James passandosi le mani sul volto.
-Si tratta di Lauren per caso? Parla tranquillamente è storia vecchia per me- disse Damien appoggiandosi all'albero.
-Ok, il lupo di Sam ha scelto Lauren e lei ha deciso di mettersi con lui..- disse James passandosi una mano tra i capelli.
-Perchè è la strada più sicura, insomma una scelta del lupo garantisce fedeltà e amore eterni, quasi sempre- disse Damien comprendendo la situazione.
-Esattamente, la verità è che anche il mio lupo ha scelto Lauren- disse sospirando James.
-E tu non glielo hai detto perchè non volevi che ti scegliesse solo per questo- disse furbo Damien.
-Come fai a saperlo?- disse sorpreso James.
-Siamo fratelli, a quanto pare ci somigliamo in qualcosa, è quello che avrei fatto io- disse tranquillamente Damien.
-Cosa dovrei fare?- chiese James.
-Conquistala fagli perdere la testa e poi digli della scelta del lupo, così capirà che ha anche un'altra opzione- disse Damien che era un esperto in relazioni sentimentali.
-Senti io conosco bene Lauren -disse Damien entrato ormai in modalità maestro d'amore.
-è quel che mi hanno detto- ringhiò James flashando gli occhi dorati a Damien.
-Ehi tu hai avuto Elena, 10 a 10 pluffa al centro, comunque Lauren sogna un amore travolgente pieno di passione e d'amore, si annoierà presto della vita da focolare, lei ama essere un lupo, ama la natura, giocati queste carte con lei e non sarà un problema averla, per me non lo è stato almeno- disse Damien ghignando soddisfatto.
‎‎-Non vuole stare con me, non so come fare a convincerla -disse James scuotendo la testa.
-Beh potresti iniziare a fare qualcosa di costruttivo tipo smetterla di autocommiserarti, seriamente Matt è penoso vederti così, non è possibile che tu faccia così schifo con le donne, qualcosa è andato storto quando ti hanno concepito, mio fratello non può far schifo con le donne- disse Damien coprendosi gli occhi con una mano.
-Ehi io non faccio schifo, ho avuto Elena- disse James indignato.
-Per pura pietà, e hai avuto solamente Elena, devi svegliarti James- disse Damien ridendo. -Non tutti finisco a letto con qualsiasi donna che respira- disse James offeso.
-Mi è tornato utile per accumulare esperienza della quale sta approfittando il mio amore Lena- disse Damien ridendo.
-Certo esperienza..- disse James sbuffando.
-Torna da lei adesso, insisti- disse Damien per poi smaterializzarsi e James sbuffando tornò a casa di sua madre.
-Sei stato dove penso io?- chiese Lauren quando vide James.
-Si- disse semplicemente James.
-Come vanno le cose là? Non vedo tutti da secoli, mi mancano- disse imbronciata Lauren. -Non sei in contatto con loro in qualche modo?- chiese allarmato James, se non era in contatto con i Grinderwald allora Lauren non sapeva della morte di Clay.
-No, nessun contatto, Sam dice che potrebbe far arrabbiare tua madre- disse sospirando Lauren.
-Scusami devo andare- disse James alzandosi e uscendo dalla stanza velocemente.
-Damien che ci fai qui?- disse Lauren sorpresa quando poco dopo vide Damien in camera sua.
-James mi ha detto dove trovarti -disse Damien che aveva aggirato le difese del palazzo di Demetra ed era entrato in camera di Lauren.
-Sei venuto qui per me?- disse sorpresa Lauren che gli corse incontro.
-Si, sono qui per te- disse tranquillamente Damien.
-Grazie- disse Lauren baciandolo con slancio.
-No no, cavolo Elena già saprà del bacio, la connessione, mi ucciderà- sibilò Damien arrabbiato.
-Se non sei venuto qui per dirmi che sei tornato in te che ci fai qui?- chiese confusa Lauren. -Volevo dirti di persona che ho ucciso Clay- disse Damien.
-Tu..tu..hai..ucciso mio fratello?- disse Lauren piangendo per poi interrompersi improvvisamente.
-Elena non lo sa vero?- chiese Lauren tra le lacrime.
-Cosa che ho ucciso Clay? Si lo sa- disse Damien che fissava il pavimento.
-Io intendevo dire che Elena non sa che il tuo lupo si è risvegliato vero?- disse Lauren.


Capitolo veramente ricco di avvenimenti!!! Vi avevo avvertito di preparare i fazzoletti ;)
Fatemi sapere che ne pensate! Domani forse metterò il nuovo capitolo!
Baci!!!

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Capitolo 27
*** La nascita di Violet ***


-Lena, mi dispiace -disse Damien fissando il pavimento, non aveva il coraggio di guardare negli occhi Elena.
-Non posso crederci che il tuo lupo ha deciso di risvegliarsi, il bacio di Lauren ha risvegliato il tuo lupo?- chiese Elena nervosa.
-Si- disse sincero Damien.
-Quindi cosa pensi di fare con me Logan e la bambina?- disse Elena con gli occhi lucidi.
-Non lo so Lena- disse Damien passandosi le mani tra i capelli nervoso, gli sembrava di sentirsi spezzare in due.
-Non possiamo ucciderlo di nuovo perchè tanto abbiamo capito che non vuol morire, mi hai sempre detto che il lupo non è la tua natura dominante, mi stavi mentendo Damien?- chiese Elena incrociando le braccia.
-No non ti stavo mentendo- disse sincero Damien.
-Allora perchè è bastato un suo ritorno e tu sei già pronto a mettere in dubbio il tuo amore per me e per i nostri figli? Ti sembra normale Damien?- disse Elena furiosa.
-No mi dispiace- disse Damien frustrato.
-Basta dire mi dispiace, non mi farai sentire meglio, mi ero fidata di te, ti ho donato il mio cuore e tu mi stai massacrando adesso- urlò Elena in lacrime.
-Combatterò la scelta del lupo, la cosa più importante è a chi appartiene il mio cuore e quello è tuo per sempre- disse Damien mettendo le mani sulle spalle di Elena.
-Non ti sforzare troppo, sappiamo entrambi come andrà a finire, io sono Elena Malfoy e la parte della cornuta non la faccio- disse Elena decisa sottraendosi al tocco di Damien.
-Dimmi solo cosa vuoi che io faccia- disse Damien disperato.
-Lasciami sola- disse Elena senza guardarlo.
-Ok, ti amo- disse Damien prima di uscire dalla stanza.
-Anche io- disse Elena con voce spezzata quando Damien era ormai lontano, per poi voltarsi e iniziare a fare i bagagli.
-Lena dove sei? Ho bisogno di parlarti- disse Damien quando quella sera si materializzò nella casa in cui viveva con Elena, ma la trovò vuota.
-Lena è successo qualcosa?- disse Damien correndo nella loro camera, nell'armadio c'erano solo i suoi vestiti, quelli di Elena erano spariti, un biglietto l'aspettava sul letto.
"Sono andata via quando non c'eri, è stato meno umiliante che farlo davanti a te, Logan è da tua madre, starà con lei per un pò, io sto bene e anche la bambina sta bene tranquillo, abbi una vita felice Dam. Ti amo Elena."
-Io in questo momento ti odio Elena- disse Damien sedendosi sul letto e coprendosi il volto con le mani.

-Matt ho bisogno di parlarti hai un secondo?- chiese Lauren quando vide James in corridoio. -No, mi dispiace devo andare- disse James superandola.
-Hai qualcosa d'importante da fare?- chiese Lauren confusa da quel rifiuto.
-C'è qualcuno d'importante che mi aspetta, mi trasferisco Ren, non ci vedremo per un pò, pensa bene a quel che fai- disse James per poi sorridergli leggermente e uscire da casa di sua madre.
-Pronta ad andare?- chiese James ad Elena che gli si era materializzata a fianco.
-Non sarò mai pronta a lasciare la mia famiglia- disse Elena sospirando.
-Vedrai non è un addio, ne sono sicuro- disse James mettendogli un braccio intorno alle spalle.
-Grazie Matt, per essere qui con me intendo- disse Elena poggiando la testa sulla spalla di James.
-Non c'è altro posto in cui devo essere- disse James guardando per un secondo indietro per poi lasciarsi smaterializzare da Elena.
-Prima di andare a dormire puoi fare una cosa per me?- disse Elena che finiva di sistemarsi nella vecchia casa dei Verchel.
-Cosa piccola?- chiese James avvicinandosi a lei.
-Puoi riportare questo a Damien? Chissà magari ne avrà bisogno- disse Elena sfilandosi l'anello dei Devon dall'anulare.
-Ok- disse James sorpreso, non si aspettava di certo un gesto simile da parte di Elena, forse la crisi tra i due era più grande di quello che s'immaginava.
-Sarò qui in men che non si dica- disse James infilandosi nel camino per usare la metropolvere.
-Matthew tu sai dov'è Elena non è vero?- disse Damien quando lo vide arrivare a Devon Manor.
-Sto per andare a dormire con lei se è questo che intendi- disse James con nonchalance. -Come sta?- chiese Damien serrando i pugni e cercando di mantenere la calma.
-Le hai spezzato il cuore, ma per il resto sta una favola- disse James sarcastico mettendogli in mano l'anello dei Devon per poi tornare da Elena.


*Una settimana dopo*

-Come stanno le mie bambine?- chiese James entrando in boxer nella camera di Elena e sedendosi sul letto con lei.
-Stanche, credo sia arrivato il momento per la bambina di nascere, puoi avvertire mia nonna stasera?- disse Elena sorridendo.
-Certo, conosceremo la piccola Violet, è così emozionante- disse James sorridendo e baciando la pancia sempre piatta di Elena, vantaggi di essere una veela.
-Già- sospirò tristemente Elena.
-Se vuoi gli dico di venire- disse James serio.
-No, Damien avrà sicuramente di meglio da fare, tranquillo me la caverò- disse Elena facendo il suo miglior sorriso finto.
-Ce la caveremo, io sarò con te- disse James tranquillizzandola per poi baciargli la guancia.
-Matt come stanno Elena e la bambina?- chiese Damien a James appena lo vide varcare la soglia di Devon Manor.
-Sei un disco incantato? Ogni volta che vengo qui mi poni la stessa domanda- disse James sbuffando annoiato.
-Perchè è l'unica cosa che m'interessa sapere- disse Damien serio.
-Potresti voler pedinare Narcissa stanotte, io non ti ho detto niente mi raccomando- disse James serio.
-Perchè ci sono problemi con Elena e la bambina?- chiese Damien in ansia.
-è il momento Dam- disse James facendogli l'occhiolino.
-Damien sono venuta qui per parlarti- disse Lauren materializzandosi in piena notte a Devon Manor.
-Non è il mio momento Ren, devo andare- bisbigliò Damien.
-Il mio lupo ha bisogno di stare con te, non è così anche per il tuo?- disse Lauren avvicinandosi sensuale a Damien.
-Io non..- disse Damien fissando Lauren e perdendo di vista Narcissa che scomparve.
-Non posso- disse Damien allontanando Lauren che gli si stava strusciando addosso.
-Ho perso Narcissa no no no- disse Damien arrabbiato.
-Io sono qui- disse Lauren avvicinandosi a lui.
-Vattene- disse secco Damien.
-Cissa- disse confuso James non vedendo Damien con lei.
-Mi dispiace, l'ho aspettato ma nulla- disse Narcissa sconsolata.
-Capisco, Elena è dentro, urla e scalcia, è decisamente pronta- disse James dispiaciuto.
-E tu James cosa vuoi fare? Starai al suo fianco?- chiese Narcissa dolcemente.
-Si- disse James entrando nella stanza di Elena.
-Non è qui- disse piangendo Elena quando vide entrare solo Narcissa e James.
-Mi dispiace piccola- disse James baciandogli la fronte.
-Grazie- disse Elena baciando la guancia di James qualche ora dopo mentre cullava tra le braccia Violet per la prima volta.
-Per cosa?- chiese confuso James.
-C'eri quando chi dice di amarmi non c'era, sei stato straordinario, senza di te non ce l'avrei mai fatta- disse sorridendo Elena.
-è un onore stare al tuo fianco, dovrebbe essere così per tutti Elena- disse James serio.
-è nata?- chiese Damien quando la mattina seguente vide James arrivare a Devon Manor. -Pensi di meritarti di saperlo?- disse sprezzante James.
-è mia figlia- disse deciso Damien.
-Si Violet è nata e tu non c'eri, che razza di padre sei?- disse arrabbiato James.
-Io volevo esserci ma..- disse Damien.
-Ma cosa? Portarti a letto Lauren era più importante? Mi fai schifo, non sei un mio fratello e io sono felice di non essere un Devon perchè come padri fate veramente schifo- disse James prima di andarsene.


*Qualche settimana dopo*

-Credo sia arrivato il momento di tornare a casa, devo affrontare la realtà e Violet ha il diritto di conoscere la sua famiglia- disse Elena mentre cullava la bambina dai capelli dorati e gli occhi color cioccolato.
-Anche suo padre?- chiese James curioso prendendo in braccio la nipote, adorava farla addormentare.
-Sarà sempre suo padre, e so che la ama- disse Elena sicura di quel che diceva.
-Appena la principessa si addormenta vado ad avvertire i tuoi genitori e mio padre che stiamo tornando- disse James osservando Violet che pian piano si addormentava.
-Su mettila nella culla, non voglio che si abitui ad essere tenuta incollo anche quando dorme, l'hai viziata già abbastanza- disse Elena sorridendo e prendendo la bambina per metterla nella culla.
-Sei cattiva- disse James facendogli la linguaccia per poi andare a Devon Manor.
-Come sta Elena?- chiese come tutte le mattine Damien a James.
-Non vuoi sapere come sta Elena- disse James ridendo.
-Perchè?- chiese teso Damien.
-Ci sono andato a letto, quindi direi che è più che soddisfatta fratellone- disse ghignando James.
-Non è vero- disse Damien furioso, la sua natura vampira stava prendendo il sopravvento.
-Puoi chiederlo direttamente a lei- disse James quando Elena entrò a Devon Manor, sembrava radiosa con il suo vestitino bianco e le infradito, senza un filo di trucco ma sempre perfetta.
-Ciao Jamie, Damien- disse Elena mettendo un braccio intorno alla vita di James per poi salutare freddamente Damien.
-Puoi guardare ma non toccare Damien, triste no?- disse James provocandolo.
‎-Matty io vado a fare un pisolino, stanotte non abbiamo dormito, ci vediamo su?- disse Elena mettendosi in punta di piedi e baciando James davanti a Damien.
-Certo piccola, dov'è Violet?- chiese dolcemente James.
-Con mia madre, puoi passarla a prendere prima di venire a nanna?- chiese Elena facendo il labbruccio.
-Certo, andrò a prendere la nostra piccola principessa- disse sorridendo James.
-Ciao Dam- disse Elena per poi allontanarsi.
-è mia figlia e potrai anche giocare a fare il padre di famiglia ma loro sono la mia famiglia, tu non sarai mai me- disse ringhiando Damien per poi andare da Logan.
-Papà mi manca la mamma -disse Logan mentre giocava con Damien.
-Anche a me piccolo, ma adesso è tornata, tu puoi stare con lei quanto vuoi- disse Damien prendendolo in braccio.  -
Perchè tu non puoi stare con lei? Se ne è andata perchè sei stato cattivo? Hai detto troppe parolacce?- chiese ingenuamente Logan.
-Qualcosa di simile, ho fatto una brutta cosa con la zia Lauren- disse Damien abbracciando il figlio.
-Ma lei non è bella come la mamma, non ami più mamma?- chiese Logan piangendo.
-è complicato Logan- disse Damien dispiaciuto.
-Io penso che sia semplice, i papà non lasciano le mamme- disse Logan piangendo con le braccia incrociate deciso a non mostrarsi debole, "è così simile ad Elena" pensò Damien osservando il figlio.
-Log io non...- disse Damien cercando di calmare il figlio.
-Vai via- urlò Logan arrabbiato, mostrando il caratterino ereditato da entrambi i genitori.
Damien indietreggiò ferito dalle parole del figlio e quando uscendo in corridoio si scontrò un James tutta la sua rabbia si manifestò.
-Ti voglio sfidare James, a duello- disse Damien arrabbiato.
-Non sono un essere magico te lo sei dimenticato? Non possiamo duellare- disse James ridendo.
-Ma sei un lupo, puoi combattere in uno scontro tra lupi- disse Damien deciso.
-Fai schifo come lupo Damien, ti sei trasformato si e no tre volte, vuoi seriamente sfidarmi?- disse James divertito.
-In un duello fino alla morte- disse Damien certo di quel che diceva.

Capitolo extra lungo, bello ricco di avvenimenti, nel prossimo capitolo c'è una delle mie scene preferite Dalena (Damien+Elena) e il ritorno di Juliet e Percy, spero di poterlo pubblicare presto!!

Bacii

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Capitolo 28
*** Il ballo di corte ***


-James domani ti ucciderà è il miglior lupo in circolazione lo sai vero?- disse Elena sensuale dopo aver raggiunto Damien in sala biliardo durante la notte.
-Beh allora voglio che questa ultima notte di vita sia degna di essere vissuta- disse Damien leccandosi le labbra e osservando Elena prendere la stecca in mano.
-Idee?- chiese Elena che indossava un micro top bianco e dei jeans attillati.
-Qualcuna- disse Damien osservando incantato Elena, Merlino quanto gli mancava, svegliarsi nel cuore della notte e andare a giocare a biliardo era stato un vero colpo di genio.
-Fai la tua mossa- disse Elena passandogli la stecca.
-Come riesci a farmi sentire così? Merlino sto sudando, sto impazzendo- disse Damien senza mai staccare lo sguardo da Elena che colpo dopo colpo stava mandando tutte le palle in buca.
-Dam sono una veela e pure piuttosto potente, il mio sangue ti sta chiamando, il tuo lato vampiro mi vuole, a quanto pare non solo il tuo lato vampiro- disse Elena facendo scorrere le mani sul corpo di Damien.
-Non è mai stato così intenso, perchè proprio adesso?- disse Damien senza fiato con gli occhi serrati.
-Perchè hai bisogno di sapere cosa hai lasciato andare- disse sensuale Elena.
‎-Non mi stai neanche toccando e io sto impazzendo come è possibile tutto questo?- ansimò Damien appoggiandosi al biliardo.
-Sono la più potente seduttrice al mondo e tu mi hai lasciato per una lupa in calore, questa è la tua punizione Damien, questo è il mio modo di ucciderti- disse sensuale Elena sbottonando lentamente la camicia di Damien che aveva le nocche delle mani bianche da quanto stringeva il biliardo.
-Io ti farò perdere il senno Devon, lentamente- disse Elena all'orecchio di Damien.
-Non puoi controllarmi, io sono in controllo di me stesso -disse Damien prendendo respiri profondi.
-Se ne sei così sicuro Damien perchè non ti alzi e te ne vai?- disse Elena allontanandosi dopo aver fatto scivolare una mano sugli addominali di Damien.
-Perchè..- balbettò Damien.
-Perchè tu adesso sei mio, anima mente e corpo, io ti controllo- disse Elena sbottonandogli i pantaloni.
-Tuo- ansimò Damien sollevando il bacino.
-Buonanotte Damien- disse Elena ridendo per poi andarsene.
-Ti voglio Elena, voglio stare con te- disse Damien deciso rincorrendo Elena.
-Vuoi stare con me per ciò che sono o vuoi stare con me per come posso farti sentire Damien? Fino a ieri non sapevi quel che volevi, sono bastati un paio di giochetti da veela per farti scegliere?- disse Elena spingendolo via e andando a dormire.
-Lauren ho bisogno di parlarti- disse Damien materializzandosi da Lauren subito dopo.
-Che succede? Damien stai male? Sei ridotto a uno straccio- disse Lauren preoccupata.
-Io non posso stare con te, ne ora ne mai, perchè..beh perchè io ormai non posso stare con qualcuno che non sia Elena, tu non reggi il confronto, Merlino nessuno vale quanto Elena, e c'è voluto così poco per capirlo e adesso è tutto chiaro, è sempre stata Elena fin dall'inizio, non importa quel che il mio lupo vuole, ciò che pensa mio padre, importa quel che voglio io e io voglio Elena, Merlino solo sa quanto io voglio Elena- disse Damien velocemente.


‎-Mamma ho fatto quello che mi hai suggerito -disse Elena sedendosi accanto alla madre.
-E?- chiese Selena vedendo la figlia preoccupata.
-Ha scelto me ma ho il terrore che lo abbia fatto perchè sono una veela- disse Elena triste. -Devi solamente scoprire quanto ci tiene a te, fino a dove è disposto ad arrivare- disse dolcemente Elena.
-Non voglio avere con il padre dei miei bambini una relazione di solo sesso, non importa quanto il sesso con lui sia sensazionale- disse Elena sospirando.
-Ci sono certe cose che un padre non vuole sentire- disse Draco tappandosi le orecchie.
-Scusa papy! Adesso torno da Violet, è l'ora della poppata, starà facendo impazzire Matt- disse Elena dando un bacio sulla guancia a Draco e scappando nel suo appartamento.
-Finalmente- disse James passandogli Violet quando la vide arrivare.
-Scusa il ritardo- disse Elena prendendo in braccio Violet.
-Iniziava a cercare cose che io non ho- disse James ridendo e sedendosi sul letto.
-Oh no adesso chi è?- disse Elena annoiata dopo aver sfamato Violet quando sentì bussare alla porta.
-Un secondo arrivo- disse Elena sistemandosi per poi andare in salotto.
-Damien cosa vuoi?- disse Elena sbuffando quando aprì la porta.
-Io vorrei vedere Violet, mi vergogno di non aver trovato il coraggio di venire a vederla prima- disse Damien imbarazzato.
-è nella sua cameretta c'è James con lei- disse secca Elena.
-Oh allora vado- disse Damien indietreggiando.
-No, è tua figlia Dam può vederla quando vuoi, vado a prendertela- disse Elena sorridendo. -Ecco qui la principessina- disse Elena rientrando nella stanza poco dopo con Violet addormentata in braccio.
-è perfetta- disse Damien che era già perdutamente innamorato della figlia.
-Vuoi tenerla in braccio?- chiese sorridendo Elena.
-Si ti prego- disse Damien che prese dolcemente Violet tra le sue braccia.
-Non ho mai visto una bambina così perfetta- disse Damien incantato.
-è magica- disse Elena commossa dalla scena di fronte a sè.
-Magica nel senso che ha la magia dei Devon?- disse Damien sorpreso.
-No lei sarà libera da tutto ciò, lei è Violet Malfoy Potter, non è una Devon- disse Elena osservando la figlia.
-Non è..- disse Damien ferito che sua figlia non portasse il suo cognome.
-Tu Dam ti definisci un Devon ma in realtà sei un Potter, il sangue Devon non ti rende ciò che sei- disse semplicemente Elena.
-Lei farà cose belle, grandi ma non terribili- disse Damien guardando dolcemente la figlia.
‎-Grazie per essere venuto era importante per me che tu la conoscessi- disse Elena abbracciando Damien più tardi mentre insieme osservavano Violet dormire nella culla.
-è esattamente come l'ho sempre sognata- disse Damien sorridendo.
-E com'è che l'hai sempre sognata?- chiese Elena guardando Damien negli occhi.
-Come una piccola te- disse Damien poggiando le sue labbra su quelle di Elena.
‎-Per quel che vale Dam io mantengo le mie promesse, ti ho promesso che il mio amore sarebbe durato per sempre e così sarà -disse Elena allontanandosi da Damien.
-E James?- chiese Damien temendo la risposta.
-Ti basti sapere che passa le sue notti sul pavimento- disse Elena sorridendo.
-...e non è il posto più comodo del mondo, per quel che conta il nostro duello è annullato, io avrei combattuto per lei, ma non c'è nulla per cui combattere- disse James uscendo dalla stanza.
-Vedere Violet non è l'unico motivo per il quale sono venuto qui a dire il vero- disse Damien sorridendo.
-Ah no?- disse Elena curiosa.
‎-Principessa Elena vorrei formalmente invitarla al ballo di corte per il nuovo anno- disse Damien porgendo la mano ad Elena.
-Non sarebbe più consono se lei ci andasse con la sua scelta principe Damien?- disse Elena piccata.
-Vorrei andarci con la donna che amo- disse Damien sorridendo.
-Sarà un onore venire al ballo con te allora- disse Elena dandogli un bacio a stampo.


-Sono tornata qui, per sempre -disse Lauren entrando a Devon Manor con un gruppo di elfi carichi di valige al seguito.
-Giusto in tempo per il ballo di corte- disse Elena sarcastica.
-Sbrighiamo questa formalità adesso che sei qui, Lauren Grinderwald in quanto alpha del branco sarebbe un onore per me scortarla al ballo di corte a Devon Manor, mi farebbe l'immenso onore di accettare -disse James porgendo la mano a Lauren annoiato.
-Acconsento ad essere accompagnata da te- disse Lauren sorridendo.

-So che non è il massimo farlo così, ma so anche che tu ci tieni molto a venire a questo genere di ballo, so che per te è importante, quindi Milena Darkins, mi faresti l'onore di venire al ballo con me?- disse Junior porgendo la mano a Milena.
-Piuttosto inaspettato come invito, ma si Junior mi piacerebbe molto venire al ballo con te- disse Milena baciando la guancia di Junior.

-Juliet Darkins sarebbe per me un grandissimo onore prendere parte al ballo di corte con te -disse Percy porgendo una rosa a Juliet di fronte a tutta la corte di Darkins Manor.
-Ma non per me, non vado al ballo con chi ha tradito la mia fiducia e tutti gli ideali in cui credo, mi hai deluso Percy, non sarà una rosa e uno stupido ballo a farmi dimenticare quanto tu mi abbia ferita- disse Juliet asciugandosi una lacrima.
-Vuoi sapere perchè l'ho fatto? Perchè ogni momento che passavo con te mi sentivo indegno di esserci, tu sei destinata alla grandezza, meritavi di avere al fianco uno come Damien, non uno come me, volevo dimostrare di valere qualcosa anche io, di essere più del figlio di Draco, del fratello della perfetta Elena, volevo dimostrare di non essere solo l'amico imbranato di Damien Devon- disse Percy frustrato.
-Hai dimostrato solo di essere un traditore così, io volevo solo il tuo amore- disse Juliet in lacrime.
-Non ti ho mai tradita, mai lo farei- disse Percy asciugando le lacrime di Juliet.
-Vattene via, mi fa male averti vicino- disse Juliet piangendo disperata.
-Percy forse è meglio..- disse Hermione guardando dispiaciuta il figlioccio.
-Certo, ovviamente- disse Percy lasciando la rosa sul trono e andandosene via.


*La sera del ballo*

-Sei meravigliosa -disse Damien guardando incantato Elena che indossava un vestitino rosa da vera principessa.
-Lo so- disse Elena poggiando la sua fronte contro quella di Damien e intrecciando le loro mani.
-Ti amo, grazie di essere qui con me in questa serata così importante- disse Damien baciando la fronte di Elena.
-Non c'è un altro posto in cui vorrei stare- disse Elena sincera mentre Damien la scortava nella sala delle cerimonie di Devon Manor.
-Questa è una serata veramente importante per il mondo magico, questa sera signori e signore si scrive la storia, gli attuali regnanti dei vampiri dei licantropi e io lasceremo le nostre posizioni di comando, abbiamo deciso che i nostri figli sono maturi abbastanza per succederci, quindi questa sarà la mia ultima serata come capo del mondo magico- disse Harry con la voce magicamente amplificata.
‎‎‎-Credo che la mia scelta sia piuttosto ovvia no? Damien ha dimostrato di avere potere ma di non essere ossessionato da esso, ha dimostrato di avere carattere, di saper usare il pugno duro quando serve e di essere magnanimo quando è giusto esserlo, Damien sarà il regnante perfetto, sicuramente crescendo è diventato uno persona migliore di me, e credo di dover ringraziare la signorina Malfoy per questo- disse Harry facendo l'occhiolino ad Elena.
-è un onore per me prendere il posto di mio padre, ma voglio subito mettere in chiaro una cosa, spesso mio padre ha messo il bene di questo regno, di tutti voi, prima di me e mia madre, io non farò mai una cosa simile, la mia famiglia sarà sempre al primo posto per me, un attacco contro Elena è un attacco contro di me, non m'importa da chi verrà compiuto, la pena sarà la morte, credo di aver già dimostrato che non mi fermo di fronte a nulla per lei. Come primo atto da capo della stirpe dei Devon voglio togliere il potere sul branco a Lauren e darlo a mio fratello Matt, non posso permettere che una beta sia a capo del branco- disse Damien con voce autoritaria.
-Soprattutto se la ragazza in questione è una cagnetta in calore- disse Elena facendo ridere tutti.
-Mi è stato detto che è impossibile scegliere tra i propri figli, ma questa scelta io e Jane l'abbiamo dovuta fare, non è stato semplice ve lo confesso, ma poi ho smesso di pensare come padre e ho iniziato a pensare come principe dei vampiri, era necessario scegliere il regnante più adatto per i tempi duri e bui che stanno per arrivare, ho pensato a mio figlio Junior, così simile a me nel modo di porsi e quindi più simile a me nel mondo di regnare, ma mi sono reso conto che il pugno duro in questo periodo non è ciò che serve ai vampiri, deve regnare una persona piena di vita di gioia e di speranza, una persona dal cuore puro e con un forte senso di giustizia, e questa persona non può non essere la mia adorabile figlia Juliet che ringrazio Merlino ogni giorno somiglia così tanto a sua madre Jane- disse Dimitri sorridendo.
-Anche io e Selena dovevamo scegliere chi far regnare dei nostri figli ma poi ho parlato con la mia bellissima figlia Elena e la scelta è diventata estremamente facile, noi scegliamo Perseus, sarà lui ad affiancare Juliet come principe dei vampiri- disse Draco sollevando il calice che aveva in mano per brindare ai nuovi regnanti dei vampiri.
-Avrei voluto avere anche io la possibilità di scegliere tra i miei figli, ma questa possibilità mi è stata tolta- disse Tristan distogliendo lo sguardo dalla folla per schiarirsi la gola.
-Quindi senza tante cerimonie v'introduco il nuovo capo del branco, mia figlia, Lauren Grinderwald, sarà lei ad affiancare James Matthew- disse Tristan sorridendo alla figlia.
-Mi dispiace che tuo padre non ti abbia scelto, credevo ti scegliesse- disse Damien a Elena mentre ballavano.
-Ho parlato con lui, gli ho detto di non scegliermi- disse Elena sorridendo.
-Perchè lo hai fatto?- chiese confuso Damien.
-Perchè voglio essere la tua regina, se tu mi vuoi- disse Elena dopo aver baciato Damien.
-Io ti vorrò ogni giorno della mia eternità- disse Damien baciandola con passione e attirando l'attenzione di tutti.
-Sono così felice con te Damien, ma poi ti vedo guardare lei, la guardi come se fosse la cosa più bella al mondo, so che non è intenzionale ma ogni volta che lo fai il mondo mi crolla addosso, io adesso sono qui e continuerò ad esserci, ma non so per quanto potrò sopportare questo Damien, non so quanto il mio cuore potrà sopportare questo- disse Elena quando vide Damien guardare Lauren.


Spero che il capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo capitolo ci sarà una commovente scena tra James e Damien, inoltre alcuni importanti segreti verranno rivelati!!!

Baci e..recensite ;)

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Capitolo 29
*** Principesse in pericolo! ***


-Matt ho bisogno che tu faccia qualcosa per me -disse serio Damien dopo aver trascinato James nel bosco.
-Cosa?- chiese James pronto ad aiutare il fratello.
-Quando mi sarò trasformato in lupo tu devi uccidermi, il mio lupo deve morire- disse Damien deciso.
-Sai che è pericoloso? Rischi di morire anche tu- disse James passandosi una mano tra i capelli per il nervoso.
-Elena vale questo rischio- disse sicuro Damien, non poteva vivere senza la sua Elena.
-Damien non so se posso farlo -disse James scuotendo la testa, l'idea di uccidere il fratello adesso che stava diventando concreta non gli sembrava più così appagante.
-Andiamo è uno dei tuoi sogni, so che hai sempre desiderato farlo- disse Damien mettendo in mano un pugnale d'argento a James per poi trasformarsi in lupo.
-Ti odio- disse James osservando Damien che lo fissava con i suoi occhi azzurri imperturbabili.
-Eri un fantastico lupo- disse James prima di pugnalare Damien due volte, dopo un paio di guaiti il lupo dal pelo argentato cadde a terra agonizzante.
-Andrà tutto bene te lo prometto fratellone- disse James accarezzando il pelo di Damien per poi trasformarsi anche lui in lupo e sdraiarsi accanto al fratello.
-Non c'è più -disse Damien quasi un ora dopo trasformandosi in umano e tossendo sangue. -Non sei più lupo?- disse James sorpreso che il fratello fosse ancora vivo e soprattutto cosciente.
-Non sento più il mio lupo, sono un vampiro completo- disse Damien toccandosi le ferite.
-Tre hurrà per te, ma adesso che si fa? Hai perso un sacco di sangue- disse James preoccupato.
-Mi serve sangue, ho bisogno di Elena- disse Damien correndo via.
-Prego fratellone- disse sarcastico James quando Damien lo mollò in quel modo.
-Che ci fai qui Damien?- disse Elena quando vide Damien insanguinato alla sua porta.
-Il mio lupo è morto, per davvero stavolta, adesso sono solo un ragazzo innamorato pazzamente di una ragazza- disse sorridendo Damien.
-Sul serio?- disse Elena sorridendo commossa.
-Si sul serio, e poi sono un vampiro che ha bisogno del sangue della sua compagna- disse Damien ridendo.
-Si può fare...zio Dimi style- disse Elena maliziosa tirando dentro Damien per la camicia.
-Dovremmo scendere di sotto -disse Elena baciando Damien ore dopo.
-No, sai da quant'è che io e te non stavamo insieme così? Una vita, ho degli arretrati da recuperare- disse Damien cercando di sfilare la maglietta a Elena mentre la ragazza provava a rivestirsi.
-Credo che tu li abbia già recuperati abusando ampiamente della tua resistenza da vampiro completo- disse Elena divertita.
-Non ne ho mai abbastanza di te- disse Damien mordendogli il labbro.
-I bambini si chiederanno dove siamo- disse Elena allontanandosi da Damien.
-Gli diremo che gli stavamo facendo altri fratellini o sorelline- disse Damien malizioso.
-Basta bambini, a meno che tu non trovi il modo di partorirli da solo Violet è stata l'ultima per me- disse Elena ridendo.

‎-Matt che cavolo ci fai qui -disse Elena alzandosi di scatto quando vide Matt in camera, mentre Damien continuò tranquillamente a dormire.
-è la mia camera dovevo vestirmi, che schifo l'avete fatto sul mio letto- disse James schifato. -Sei a Devon Manor, io Devon tu Potter, io vinco, io fare sesso dove voglio, io dormo- mugugnò Damien assonnato.
-Io esco di qui- disse Elena dopo essersi vestita con velocità vampira.
-E lui?- disse James osservando il fratello che russava nel suo letto.
-Te lo regalo- disse Elena ridendo per poi andare a sbattere con Junior in corridoio.
-Io ti osservo spesso Elena e quello che vedo non mi piace, non sei più tu -disse Junior bloccando Elena.
-Cosa vuoi dire?- chiese Elena confusa.
-Non sei più felice, non sei più la ragazza fiera e decisa che eri prima, mi manca quella ragazza, mi manca la mia ragazza- disse Junior sfiorando la guancia di Elena.
-Sono una mamma adesso- disse Elena tranquillamente.
-Potresti essere molto di più con me- disse Junior persuasivo.
-Dimmi Junior cosa potrebbe essere Elena con te, illuminaci -disse Damien che si era avvicinato insieme a James, dopo aver percepito Junior vicino ad Elena aveva impiegato pochi secondi a svegliarsi e vestirsi.
-Mmm fammi pensare, un principessa?- disse James sarcastico.
-Con me sarà una regina- disse Damien ridendo soddisfatto e stando al gioco del fratello. -Aspetta aspetta starà con un vampiro completo- disse James ridendo.
-Ops anche quello già ce l'ha- disse Damien mettendo un braccio intorno le spalle di Elena e passando la lingua sui segni che con i canini aveva lasciato la notte prima sul collo di Elena. -Quindi dicci Junior cosa potresti dare ad Elena che mio fratello Damien non gli ha già dato?- disse James incrociando le braccia.
-Siete stati cattivi ragazzi -disse Elena ridendo mentre Junior se ne andava via imbarazzato. -Siamo cattivi, non siamo gemelli quindi nessuno di noi due è il fratello buono- disse Damien ridendo.
-Io sono il fratello buono- disse James indignato.
-Ok Matty come vuoi tu- disse Damien alzando gli occhi al cielo per poi scoppiare a ridere.
-Vi lascio adesso- disse James che aveva visto Lauren passeggiare nei giardini.
-Certo, immagino che tu abbia di meglio da fare- disse Damien sapendo bene perchè James se ne stava andando.
James osservò Lauren per qualche minuto, sembrava vuota, aveva lo sguardo annebbiato e le mani tremanti.
-C'è qualcosa di strano in te -disse James afferrando il polso di Lauren e facendola sobbalzare.
-Sono perfettamente normale- disse Lauren distogliendo lo sguardo.
-No non lo sei, non lo sei da settimane ormai- disse James osservando attentamente Lauren. -Non capisco cosa stai dicendo- disse Lauren evitando lo sguardo di James.
-Hai avuto un colloquio privato con mia madre del quale stranamente non ti ricordi nulla ho indovinato?- disse James stupito.
-Tu come fai a saperlo James?- disse Lauren scioccata.
-Mia madre ti ho manipolato maledizione- disse James imprecando e correndo via.
-Madre perchè hai manipolato Lauren?- disse James furioso dopo essere andato da sua madre.
-Perchè non potevo accettare che ti portasse via da me- disse Demetra sincera.
-Lei sta con Sam non con me..a meno che..c'è qualcosa che non so madre?- disse James furioso.
-No- disse Demetra, troppo velocemente però.
-Si, dimmelo, me lo devi- urlò James avvicinandosi alla madre.
-Lei si è infatuata di te, ti vuole, il suo lupo ti vuole, è una Grinderwald ti avrebbe portato via da me, io ti avrei perso- disse Demetra disperata.
-Mi hai perso comunque madre- disse James furioso abbandonando la casa della madre per sempre.
‎-Ciao -disse James apparendo di fronte a Lauren.
-Ciao- disse Lauren sorridendo commossa.
-Hai di nuovo i tuoi ricordi?- chiese James sfiorando il volto di Lauren.
-Mi sei mancato- disse semplicemente Lauren.
-Anche tu- disse James abbracciandola.
‎-Voglio che tra te e me regni l'onestà perciò te lo dico, niente mi è mai sembrato così giusto, quello che provo per te, quello che vorrei avere con te è la cosa che mi sembra più giusta al mondo, neanche con Damien sembrava così giusto, io e te siamo giusti insieme- disse Lauren guardando James speranzosa.
-Tu sei l'unica cosa giusta che mi sia mai capitata- disse James baciandola dolcemente.
-Sei la mia ragazza?- disse James sorridendo furbo con le labbra a pochi centimetri da quelle di James.
-Sono la tua lupa- disse Lauren baciandolo con passione.
-E che penseresti se ti facessi una proposta indecente?- disse James infilando una mano sotto la maglia di Lauren.
-Mio padre è qui vicino, vuoi vivere vero?- disse Lauren sorridendo furba.
-Maledizione- imprecò James facendo ridere Lauren.
‎-Quindiiiii hai concluso con la mia ex?- disse Damien mentre allenava James.
 -Damien io non ti chiedo se sei stato a letto con la mia ex- disse ridendo James.
-Mi hai visto con la tua ex, e prendo la tua risposta schiva come un no- disse Damien prendendo in giro il fratello.
-Non voglio affrettare le cose- disse James parando i colpi di Damien.
-I vostri lupi si sono scelti, e si non mi chiedere come lo so, non c'è niente da affrettare siete pronti, è destino- disse Damien facendo il furbo.
-So che stai con Matt adesso -disse Elena avvicinandosi a Lauren mentre insieme osservavano gli allenamenti da lontano.
-Si, perchè vuoi anche lui?- disse Lauren pungente.
-No, voglio che tu lo tratti bene capito, si merita di essere felice.- disse Elena seria.
-Lui è importante per me- disse Lauren sorridendo.
-Come lo è stato Damien?- chiese Elena curiosa.
-Potrebbe diventarlo anche di più- disse Lauren sorridendo felice.
-Sarà imbarazzante da morire -disse James asciugandosi il sudore a fine allenamento e guardando per un secondo Lauren.
-Perchè?- chiese Damien curioso.
-Io sono stato solo con Elena, quella volta, punto stop- disse James in imbarazzo.
-Ohhh il mio fratellino è un santarellino sfigato, che cosa carina- disse Damien ridendo. -Seriamente Dam, non so come comportarmi, con Elena sono stato impacciatissimo- disse James nervoso.
-Non ti darò consigli sul sesso Matt, ti dico solo lascia fare al lupo è la parte più passionale di te, liberalo, seguilo- disse Damien.
-Quindi tu senza lupo come fai?- chiese James punzecchiandolo.
-Io sono un Dio del sesso- disse Damien sorridendo arrogante.
-Andiamo- disse Lauren afferrando James e trascinandolo via.
-Devo fare la doccia Ren- disse James facendosi però portare via.
-Segui il lupo- gli urlò ridendo Damien.
-Uno sgabuzzino sul serio Lauren?- disse ridendo James quando si accorse dove lo aveva trascinato Lauren.
-C'è mio padre in giro e io ho bisogno di te, non ce la faccio più, io e il mio lupo ti vogliamo adesso- disse Lauren sedendosi su una cassa e intrecciando le gambe intorno la vita di James. -Ti voglio anche io- disse James baciando con passione il collo di Lauren.
-Non ho mai voluto qualcosa così tanto, non sono mai stata così lo giuro- disse Lauren facendo saltare i bottoni della camicia di James e strappandogliela di dosso.
-Mi piaci così, sei eccitante- disse James sfilandogli il top e baciandogli la pancia.
-Via i pantaloni, ora- disse Lauren slacciando i jeans di James.
-Mi piaci aggressiva- disse James bloccandogli i polsi sopra la testa e baciandogli il collo. -Mordimi, marchiami, voglio essere tua- disse Lauren avvicinandosi a James.
-Perchè non mi hai marchiato anche se te l'ho chiesto?- disse Lauren un pò delusa dopo che il suo respiro tornò normale.
-Ti rispetto troppo per marchiarti la prima volta che stiamo insieme- disse James baciandola dolcemente.
-Matty io sono sicura di quel che voglio, io voglio noi, voglio stare con te- disse Lauren sicura. -Anche io voglio te, ti voglio sin dall'inizio- disse James sicuro.
-Allora marchiami, ho bisogno di questa sicurezza, di sapere che tu ci sarai sempre- disse Lauren supplicandolo.
-Se è di questo che hai bisogno lo farò- disse James spostandogli i capelli dal collo e affondando i suoi canini da lupo.
-MIA- disse James con gli occhi dorati da lupo.

-è un vero sollievo vederti così felice bambina mia- disse Tristan quando vide Lauren sorridere e canticchiare.
-Sono felice papà perchè finalmente qualcuno ha scelto me, vuole me, mi sento speciale, mi sento amata- disse Lauren con gli occhi che gli brillavano dalla gioia.
-A quale ragazzo devo dire grazie?- disse Tristan felice per la figlia.
-James Matthew- disse sorridendo Lauren abbracciando il padre.
-Stai con James- disse sorpreso il padre.
-Si- disse Lauren felice.
-è l'unico che accetto al tuo fianco, è un vero lupo Lauren- disse Tristan felice per la figlia.
-Dam sono nei guai fino al collo- disse James preoccupato raggiungendo il fratello che era in visita al villaggio del branco.
-Ho sentito dire che hai marchiato Lauren, si fratellino sei proprio nei guai, papà Grinderwald è molto protettivo- disse ridendo Damien.
-Non è questo che mi preoccupa, Lauren crede che io sia solo un licantropo- disse James nervoso.
-Quindi non sa che quando ti ha chiesto di marchiarla per stare per sempre con te non era un per sempre del tipo "finchè non muori" ma era un "per sempre ogni singolo giorno dell'eternità"- disse Damien divertito.
-Si, e tu ridi perchè tu ridi?- disse James scocciato.
-Perchè finalmente non sono io a fare i casini, è così bello, come leggere uno dei libri di Elena- disse Damien battendo le mani.
-Tu leggi i romanzi rosa di Elena- disse James ridendo.
-Attento James, mi bastano due paroline a Tris e tu sei morto- disse Damien punzecchiando il fratello che smise di ridere.
-E adesso scusami, io ed Elena abbiamo una sessione di lettura in programma- disse Damien facendogli l'occhiolino.
-Oh..quindi adesso è così che chiamate il sesso?- disse James ridendo per poi osservare suo fratello sparire.


-L'intensità con la quale ti amo non è normale, mi spaventa -disse Damien baciando Elena. -Perchè ti spaventa?- sussurrò Elena.
-Perchè non è possibile amare un'altra persona più di se stessi, non è concepibile- disse Damien con voce tremante.
-Lo è quando si è ricambiati- disse Elena baciandolo lentamente.
-Posso chiederti una cosa?- chiese Elena sedendosi sulle ginocchia di Damien.
-Tutto quello che vuoi- disse Damien baciando il collo di Elena.
-Se la vita di una persona potesse mettere fine a questa guerra che si preannuncia disastrosa tu che faresti?- chiese Elena poggiando la testa sulla spalla di Damien.
-Sacrificherei questa persona- disse semplicemente Damien.
-Era tutto ciò che avevo bisogno di sentire- disse Elena baciando con passione Damien.

‎-Secondo te perchè vogliono noi?- chiese Elena preoccupata a Juliet.
-Non lo so, c'è solo scritto che se noi ci consegneremo loro non si alleeranno con Demetra- disse Juliet preoccupata.
-Ma perchè i licantropi dovrebbero volere noi? Che vantaggio gli da averci, perchè non fare la guerra?- disse Elena che voleva vederci chiaro in questa situazione.
-Ce lo diranno se andiamo forse, ma tu sei sicura di voler andare? Lasciare Violet Dam e Logan?- disse Juliet cercando di convincere Elena a non andare.
-è per salvarli, io vado, mi consegno a loro ma non voglio obbligare anche te a farlo- disse Elena abbracciando Juliet.
-Vengo con te, è per il bene di tutti- disse Juliet decisa afferrando la mano di Elena e smaterializzandosi con lei.
-Perchè ci avete fatto venire qui? Cosa volete da noi?- disse Elena camminando mano nella mano con Juliet in mezzo a due schiere di licantropi.
-Vedete noi sappiamo bene che alleandoci con Demetra otterremo la libertà e non il potere, al contrario di quel che dicono su di noi non siamo stupidi- disse il capo degli Esiliati, un uomo pelato con il volto pieno di cicatrici.
-Quindi cosa volete da noi? Una controfferta?- disse Elena mentre gli altri licantropi presenti sghignazzavano.
-No, qualcosa di meglio, Andrew, Evan, figli miei, venite qui- disse l'uomo pelato.
-Ci hai chiamato padre?- dissero in coro due licantropi gemelli dai capelli scuri e gli occhi color carbone che non potevano avere più di venticinque anni.
-Ragazzi vi presento le vostre principesse vampire- disse il padre mettendo le mani sulle spalle dei propri figli.
-La bionda è mia- disse Evan.
-Io ho un debole per le brunette tanto- disse Andrew.
-Cosa volete da noi?- disse Juliet spaventata.
-Come ancora non lo avete capito? Noi vogliamo bambini talmente potenti da sconfiggere i Devon e fedeli alla nostra causa naturalmente- disse l'uomo più anziano.
-Per quanto i tuoi figli siano sexy, io mi tiro fuori -disse Juliet indietreggiando.
-Anche io- disse Elena che non si aspettava assolutamente ciò.
-Così non lo faresti neanche per salvare il tuo bel biondino signorina Darkins? E a te non interessa di salvare i tuoi figli, Logan e Violet se non sbaglio- disse l'uomo più anziano mentre Evan e Andrew circondavano Elena e Juliet come i lupi fanno con le prede prima di assalirle. -Elena troveremo un altro modo, non possiamo fare questo, non ce la faccio e non dovresti neanche tu- disse Juliet tirando Elena.
-Io..non ce la faccio- disse Elena dando ragione a Juliet.
-Spiacente signorine, da qui non uscite più- disse l'uomo anziano facendo cenno a Evan e Andrew di afferrare le ragazze.
-A Damien non piacerà tutto ciò- disse Juliet divincolandosi.


Ricordatevi l'ultima frase di questo capitolo perchè è in arrivo una scena epica! Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo..a presto!!

Baci

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Capitolo 30
*** 127 ***


‎-Damien calmati e ragiona- disse James che osservava il fratello camminare avanti e indietro. -Perchè mai dovrei calmarmi? Elena è con i licantropi, devo salvarla- disse Damien deciso.
-Ci sono più di cento licantropi al Den Manor, come pensi di andare lì a salvarla?- disse James cercando di far ragionare il fratello.
-Uccidendoli uno dopo l'altro, sarà così divertente- disse Damien ghignando.
-Sei inquietante- disse James.
-No, quando si tratta di Elena sono inarrestabile- disse Damien con gli occhi neri da vampiro completo.
-Lasciami venire con te -disse Percy bloccando Damien all'uscita.
-Perchè?- disse Damien teso, i suoi poteri erano già attivi e non potè far a meno di creare una sfera di fuoco.
-Perchè hanno mia sorella e hanno anche Juliet, voglio anzi devo salvarle, posso guardarti le spalle, non puoi farcela contro cento licantropi- disse Percy pronto a bloccare l'attacco di Damien con una sfera d'acqua.
-Nessuno in questo castello crede che io possa farcela contro cento licantropi, perchè avete così poca fiducia nelle mie possibilità? E poi perchè dovrei fidarmi di te quando mi hai pugnalato alle spalle?- disse Damien arrabbiato.
-Perchè dopo di te il migliore sono io e tu lo sai bene- disse Percy che aveva gli occhi grigi come il mare in tempesta.
-Andiamo a uccidere qualche licantropo- disse Damien smaterializzandosi con Percy al seguito.
-Le vedi?- disse Damien sottovoce a Percy quando entrarono incappucciati nella sala in cui i licantropi si erano radunati.
-Si, sono laggiù con due lupi- disse Percy che aveva individuato subito la sorella e Juliet. -Bene proteggile con i tuoi poteri, chiudile dentro a bolle d'acqua- disse Damien con gli occhi completamente neri.
-Cosa hai intenzione di fare Dam?- disse Percy spaventato.
-La storia si ripeterà stanotte, impareranno a pronunciare il mio nome con terrore- disse Damien ghignando.
-Diamo il via ai giochi- disse Damien creando un enorme cerchio di fuoco alto più di tre metri che intrappolò tutti i licantropi nella stanza.
-Le ragazze stanno bene?- chiese Damien preoccupato mentre cercava di mantenere la concentrazione e far stringere il cerchio.
-Si, adesso le tiro fuori dal tuo piccolo incendio- disse Percy sarcastico che fece volare le ragazze fuori dal cerchio.
-Ok, chiudiamo questo discorso- disse Damien che stava sudando dalla fatica, il cerchio si andava stringendo sempre di più e le fiamme formarono una specie di cupola che intrappolò i licantropi.
-Iniziano a bruciare- disse Percy ridendo.
-Lupo arrosto in arrivo, piatto del giorno- disse a fatica Damien mantenendo il sorriso. -Insieme- disse Elena prendendo la mano di Damien quando vide che era visibilmente affaticato.
-Siete stati fantastici- disse Juliet abbracciandoli quando ebbero finito.
-127 Dam, ne avete fatti fuori centoventisette, è spaventoso- disse Percy scioccato.
-Ti è passata la voglia di ribellarti Perce?- disse Damien ridendo.
-Mi hai salvato- disse Juliet abbracciando Percy.
-Damien ti ha salvato, io l'ho solo aiutato- disse Percy scrollando le spalle.
-No, tu mi hai salvato, sei tu che mi hai tirato fuori dal fuoco, sei tu il mio eroe- disse Juliet baciando Percy.
-Potete fare tutto ciò a casa? Vorrei rientrare prima di cena- disse Damien interropendoli ridendo.

‎-A che pensi?- chiese James a Lauren mentre erano a letto e si stavano per addormentare.
-A tuo fratello- disse sovrappensiero Lauren.
-Perchè stai pensando a Damien?- chiese teso James reprimendo un ringhio.
-Non sto pensando a Damien, pensavo a Sam- disse Lauren accarezzando il braccio di James per calmarlo.
-Pure peggio, lui poi non è mio fratello- disse James sbuffando.
-Ok, comunque stavo pensando di chiederli di venire qui, lui odia stare con tua madre- disse triste Lauren.
-Non lo voglio qui- disse secco James.
-Ok allora proporrò la cosa a Damien- disse semplicemente Lauren.
-Perchè non vuoi che io aiuti Sam- disse Lauren frustrata pochi minuti dopo.
-Se la lupa di qualche ragazza scegliesse me tu la lasceresti convivere con noi a Devon Manor?- disse James conoscendo già la risposta.
-No, molto probabilmente gli salterei alla giugulare- disse sorridendo angelica Lauren.
-Hai avuto tutte le tue risposte Ren- disse James baciandola e mettendosi a dormire.

‎-Zio Drake -disse Damien entrando nell'appartamento di Draco e Selena prima di andare a colazione.
-Mi chiami zio Drake solo quando vuoi qualcosa, quindi chiedi pure Damien sono tutto orecchie- disse Draco smettendo di giocare a scacchi.
-Potrebbe zio Dimi darci due minuti di privacy oppure siete cuciti insieme?- chiese sorridendo Damien.
-Ok io vado, tanto stavo perdendo- disse Dimitri scrollando le spalle.
-Cosa c'è di così importante da interrompere l'unica partita a scacchi che stavo per vincere?- disse Draco.
-Vorrei chiedere ad Elena di sposarmi, ma stavolta voglio farlo bene quindi vorrei il tuo permesso- disse Damien speranzoso.
-Non ti è servito il mio permesso per mettere incinta mia figlia..due volte- disse Draco serio. -Ehm..- disse Damien in imbarazzo.
-Comunque hai il mio permesso, hai ucciso 127 lupi per lei, come potrei dirti di no?- disse Draco abbracciando Damien.
-Grazie zio era veramente importante per me- disse Damien sorridendo felice per poi uscire in corridoio ed incontrare il fratello che camminava avanti e indietro nervoso.
-Fratellino che combini?- chiese Damien curioso.
-Adesso so come ti sentivi quando Elena voleva includermi per forza nella vostra vista- disse James annoiato al fratello.
-Ben ti sta, comunque che succede?- chiese Damien giocando con una sfera di fuoco.
-Smetti di giocare con il fuoco e te lo dico, sei inquietante- disse James.
-Fatto- disse Damien spegnendo la sfera.
-Lauren ha il complesso dell'eroina, vuole salvare Sam da mia madre- disse James alzando gli occhi al cielo.
-Oh oh oh, sei nei guai fratello- disse Damien ridendo.
-Perchè?- disse James preoccupato.
-Qualsiasi cosa farai non sarà quella giusta, impedirgli di farlo ti darebbe una brutta immagine con lei, quella di un dittatore, lasciarglielo fare porterebbe Sam qui e con lui molti casini- disse Damien saggiamente.
-Tu perchè hai lasciato che Elena mi frequentasse?- chiese curioso James.
-Mi sono fidato dell'amore che Lena prova per me- disse tranquillamente Damien.
-Come sempre grazie del consiglio Dam- disse James correndo a cercare Lauren, aveva le idee più chiare adesso.
-Perchè vuoi aiutare Sam?- chiese James prendendo per mano Lauren.
-Perchè so come ci si sente ad essere sempre la seconda scelta, voglio dargli la possibilità di essere la prima scelta di qualcuno, proprio come io l'ho avuta con te- disse dolcemente Lauren.
-Anche se la sua prima scelta sei tu?- disse James teso.
-Ma tu sei la mia, e l'arrivo di Sam non cambierà ciò, tu sei la mia prima scelta- disse sicura Lauren.
-Portalo qui allora- disse James sospirando.
-Grazie grazie grazie..sarai degnamente ricompensato..stanotte!- disse Lauren baciandolo con passione per poi smaterializzarsi da Sam, mezz'ora dopo erano insieme ai cancelli di Devon Manor.
-Voglio chiarire giusto un paio di cose Sammy, adesso sei a casa mia non sono più io il tuo ospite, ci sono mio padre e mio fratello, non sono più il bambino sul quale tuo padre si sfogava, questo sarà il tuo inferno, benvenuto al lato oscuro Sammy- disse James quando vide Sam.
-Damien Devon -disse Sam chinando la testa e mostrando il collo in segno di rispetto.
-Sam- disse semplicemente Damien tendendogli la mano che Sam prontamente strinse.
-Un passo falso con mio fratello o con Lauren e sei morto prima di riuscire a dire "Papino Damien è cattivo con me", può non scorrere buon sangue tra me e Matt me è mio fratello e solo io posso metterlo a terra, spero che ci siamo capiti Sammy, buona permanenza a Devon Manor- disse Damien all'orecchio di Sam.

-Che hai fatto al braccio?- disse Damien tossendo per reprimere una risata quando nel pomeriggio vide suo fratello con il braccio ingessato.
-Ho sfogato la mia frustrazione sul muro di camera- disse James guardando il braccio che aveva ingessato.
-E sei ingessato perchè..?- disse Damien cercando di non ridere.
-Lauren non sa che io ho la super guarigione vampira, dovevo mantenere le apparenze, le pozioni magiche su di me non funzionano quindi..- disse James sedendosi accanto a Damien. -Quindi farai la figura del babbano cretino, devi dire a Lauren del vampirismo Matt- disse Damien continuando a bere la sua birra.
-Vuole che non ci facciamo vedere insieme da Sam, non mi sembra il momento adatto di dirgli chi sono veramente, lo farò quando le cose si saranno stabilizzate- disse James tranquillamente.
-Fino ad allora sarai il cretino con il gesso- disse Damien per poi finire la propria birra.
-Il cretino con il gesso va a cucinare la cena a Lauren..e Sam- disse James colpendo Damien con il gesso.
-Sai che abbiamo un esercito di elfi in casa vero?- disse Damien ridendo.
-Romantismo fratello! è alla base di ogni relazione- disse James divertito.
-Certo! Vado da Elena a dimostrargli un pò di amore allora- disse Damien ghignando mentre il fratello scendeva nelle cucine.
-Sai sono piuttosto arrabbiato con te -disse Damien sedendosi sul letto dove si trovava Elena. -Perchè?- chiese Elena confusa mentre continuava a sistemare i vestitini di Violet.
-Non hai pensato per un solo secondo a consultarti con me prima di sacrificarti- disse Damien.
-Sapevo che mi avresti fermato, e poi indirettamente te l'ho chiesto- disse Elena facendo spallucce.
-Elena è una cosa seria, voglio che di queste cose ne parli con me, tu sei sempre al mio fianco, ma anche io sono al tuo fianco, voglio essere incluso nelle decisioni che prendi, riguardano anche me lo capisci? Non sono la tua avventura di una notte, sono il tuo compagno- disse Damien serio.
-Credevo di fare la cosa più giusta- sussurrò Elena dispiaciuta.
-Lo so, ma voglio che tu me ne parli prima di fare certe cose, così ho tutto il tempo di fermarti- disse Damien accennando un sorriso.
-Ok- disse Elena baciando Damien.
-Facciamo un pò di romanticismo?- disse Damien ridendo.
-Eh?- disse Elena confusa.
-Niente, cose tra fratelli- disse Damien baciando Elena e intrappolandola sotto di lui.

-Ahi mi sono tagliato -disse James osservando il pollice che perdeva sangue, effettivamente tagliare le verdure con una mano ingessata era una missione impossibile.
-Tampona subito la ferita, sei in una casa piena di vampiri e mezzi vampiri, anche se sei un licantropo per te sanguinare è un rischio- disse Lauren allarmata tenendosi a distanza, non era quello il momento adatto per testare il suo autocontrollo da vampiro/licantropo.
-Già James tampona la ferita- disse ironico Sam che era appena arrivato nelle cucine e sapeva quale fosse la vera natura di James.
-Sarà meglio- disse James mettendo il dito già guarito sotto l'acqua.
-Oh ma è un vero miracolo sei già guarito Jamie, non male per un lupo- disse sprezzante Sam.
-Così dimmi James, c'è qualcosa che dovrei sapere?- disse Lauren infuriata.
-Sono un licantropo, ma anche un vampiro so che avrei dovuto dirtelo, mi dispiace- disse Jame abbassando lo sguardo.
-Già avresti dovuto, avrei dovuto saperlo prima che tu mi marchiassi, me lo dovevi dire James- disse Lauren arrabbiata spingendolo.
-Avrebbe cambiato qualcosa per te? Sapere che era una "per sempre" vero ti avrebbe fatto cambiare idea?- disse James nervoso.
-No, ma adesso mi sembra di non sapere chi ho davanti, non ti conosco!- disse Lauren piangendo.
-Sai invece cosa so io? Che ti sei fatta marchiare da me perchè questo ti dava sicurezza, se tu avessi saputo della mia natura vampira non ti saresti mai fatta marchiare perchè adesso è per sempre e questo ti terrorizza, tu volevi solo un passatempo per un pò di anni non è così? è proprio per questo che tu non mi hai marchiato, ti andava bene legarti a me ma che io fossi legato a te non era ok vero?- disse James arrabbiato e con gli occhi dorati.
‎-L'ultimo ragazzo che ho marchiato adesso ha due figli con un'altra, riesci a capire adesso perchè non ti ho marchiato?- disse Lauren in lacrime.
-Io voglio una ragazza che vuole vivere nel presente con me, non nel passato con una persona immaginaria, tu vivi nel passato Lauren, io mi rifiuto di farlo, come mi rifiuto di mettermi in competizione con Damien per te, ho passato la mia vita in competizione con Damien e adesso sono stanco, non posso farlo neanche per te- disse James dispiaciuto ma deciso.


Scusate l'attesa spero che ne sia valsa la pena! Giornata di aggiornamenti per me oggi, sto aggiornando tutte le mie storie! Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto!

Baciiiiii

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Capitolo 31
*** La scelta degli antenati ***


-Non posso crederci, siamo costretti a chiuderci in bagno per stare un pò insieme -disse Damien baciando con passione Elena e facendola sedere sul lavandino.
-Non è colpa mia se Logan ti segue ovunque, sei tu il suo idolo- disse Elena ridendo mentre Damien gli baciava il collo facendogli il solletico.
-Perderei punti se mi vedesse adesso, è convinto che tutte le donne abbiano le pulci- disse Damien divertito.
-Anche io?- disse Elena fingendosi offesa.
-Tu sei mamma pulce- disse Damien ridendo e baciando le labbra imbronciate di Elena.
-Ugh- sospirò Damien annoiato per poi imprecare.
-Che succede?- chiese Elena poggiando la testa contro lo specchio che aveva alle sue spalle.
-Mi vogliono in sala riunioni, devo andare piccola- disse Damien dando un ultimo bacio ad Elena per poi scomparire.
Elena sbuffando scese dal lavandino, si voltò per sistemarsi i capelli e controllare il trucco, poi con passo deciso uscì dal bagno del primo piano, la sua attenzione venne attirata da dei rumori che provenivano dallo sgabuzzino, sembrava che qualcuno stesse piangendo.
Delicatamente Elena aprì la porta dello sgabuzzino e vide che c'era Lauren in lacrime, esattamente come facevano da bambine Elena si sedette accanto a Lauren senza dire nulla, aspettando che fosse la mora a parlare.
-Lui era importante per me, è importante per me- disse Lauren asciugandosi le lacrime.
-Lo è per te o solo per il tuo lupo? Se lo è solo per il tuo lupo allora è meglio che tu lo lasci andare perchè lui ha già sofferto troppo, e tu non puoi essere tanto egoista da tenerlo con te solo perchè il tuo lupo lo vuole- disse Elena dura e diretta come sempre, proprio come suo padre.
-Cosa ne sai tu di Matt?- chiese Lauren confusa.
-Lui per me è speciale, abbiamo un passato insieme- disse semplicemente Elena per poi alzarsi e porgere la mano a Lauren.
-Grazie- disse semplicemente Lauren afferrando la mano di Elena che poi se ne andò.

-Dove siamo?- chiesa Juliet che aveva gli occhi chiusi, Percy aveva detto che doveva fargli una sorpresa e gli aveva intimato di chiudere gli occhi e di non aprirli finchè non glielo avesse detto lui.
-Adesso puoi aprire gli occhi- disse Percy sorridendo.
-Siamo alla nostra vecchia spiaggia- disse Juliet stupita guardandosi intorno, era tutto come se lo ricordava, il mare cristallino, la sabbia bianca, gli scogli che impedivano ai babbani di raggiungerla, era ancora il loro paradiso.
-C'è un motivo per quale ti ho portato qui, volevo raccontarti una cosa- disse Percy sorridendo e prendendo la mano di Juliet mentre passeggiavano in riva al mare.
-Cosa amore?- chiese Juliet curiosa appoggiando la testa sulla spalla di Percy.
-Qui è dove mi sono innamorato di te, avrò avuto si e no 16 anni, tu ne avevi 14, io stavo surfando, un onda che non ero riuscito a controllare mi aveva fatto cadere in acqua, ricordo che quando riemersi, prima ancora di aprire gli occhi, sentii la tua risata divertita, incrociai il tuo sguardo e per la prima volta ti vidi realmente, eri bellissima con il tuo costumino rosso a pois, i tuoi capelli lunghi e mossi, i tuoi occhi scuri e magnetici, per la prima volta ti vidi come una ragazza non come la piccola Juliet, e da allora io ti amo- disse Percy guardando negli occhi Juliet.
-Grazie amore, ti amo anche io- disse Juliet commossa dal racconto di Percy.

-Posso chiederti perchè il mio branco è sempre in minoranza numerica anche se tu hai appena ucciso 127 lupi nemici?- chiese James frustrato dopo l'ennesimo raid andato male, odiava far rapporto a Damien quando perdeva.
-Non hai letto la storia del tuo branco? Credono nella razza pura, non mordono un umano da secoli, così mentre gli Esiliati continuano ad avere nuovi potenti adepti tutto ciò che abbiamo noi sono pochi lupacchiotti- disse Damien assumendo la sua aria da sapientone quando in realtà tutto ciò che voleva fare era tornare in quel bagno con Elena.
-Quindi non c'è niente che possiamo fare?- chiese James speranzoso.
-Si, prolificare, sfornate tanti lupacchiotti, su fratellino vai a prolificare- disse Damien ridendo.
-Per me in questo momento la situazione è magra fratello, mi piacerebbe poter aiutare la popolazione del branco ma non è il momento adatto- disse James sconsolato.
-Non guardare me, io ho già dato con Violet e Logan- disse Damien alzando le mani per chiamarsi fuori dalla questione.
-Avete finito?- chiese Elena entrando nell'ufficio di Damien, subito gli sguardi di entrambi i fratelli furono su di lei.
-Si, vi lascio a quel che dovete fare- disse James Matthew salutando Elena con un bacio sulla guancia per poi uscire dall'ufficio.
-Finiamo quel discorso di prima?- disse Damien alzandosi e attirando a sè Elena.
-Veramente avrei qualcos'altro in mente- disse Elena all'orecchio di Damien.
-Mmm cosa?- disse Damien malizioso sollevando la maglia di Elena.
-Vieni a nuotare con me- disse Elena prendendo la mano di Damien.
-Non voglio, sai che non mi piace, non ho mai nuotato nell'oceano- disse Damien tirandosi indietro.
-Cos'è che te lo impedisce? E non vendermi un altra storiella sulla tua infanzia, non ci credo più- disse Elena seria.
-Non lo posso controllare, il mare sfugge al mio controllo, se entro in acqua sarò in balia del mare e non mi piace non essere in controllo di me stesso- disse Damien finalmente sincero sulla questione.
-Ma io lo controllo, non ti fidi di me?- disse Elena mettendo una mano sul collo di Damien. -Certo che mi fido di te- disse Damien senza esitare.
-Allora vieni in acqua con me, dimostrami che ti fidi di me come io mi fido di te- disse dolcemente Elena.
-Ok- disse Damien incerto ed Elena smaterializzò entrambi in spiaggia.
-Oh Merlino scusate scusate scusate- disse Elena voltandosi mentre il fratello e Juliet si rivestivano a tempo di record.
-Che ci fate voi qui?- disse Percy arrabbiato a Damien ed Elena che si erano materializzati sulla spiaggia dove lui era con Juliet.
-Volevamo fare una nuotata- disse Elena che era ancora voltata.
-Da quando in qua Damien Devon nuota?- disse Juliet allacciandosi il pezzo superiore del bikini.
-Da oggi- disse Damien sorridendo.
-Tempismo perfetto Dam- disse Percy sarcastico mentre continuava a coprire Juliet che si rivestiva.
-Lo sai vero che non c'è niente che io non abbia già visto- disse Damien ridendo beccandosi una schiaffo sulla schiena da Elena.
-Ci tieni tanto ad affogare?- disse Percy facendo agitare il mare con il suo potere.
-Dai Damy non è così spaventoso come sembra, e Percy ti darà una mano -disse Elena all'orecchio di Damien prendendogli la mano.
-Ci siamo noi Malfoy, possiamo controllare senza problemi il mare, io starò a riva a tenerlo calmo e se c'è qualche problema Elena sarà con te, non è mai stato un problema per noi controllare l'acqua.- disse Percy con gli occhi color tempesta, già impegnato a rendere il mare piatto come una tavola.
-Certo, mi rende così tranquillo sapere che uno dei ribelli ha in mano la mia vita- disse Damien sarcastico.
-Una dritta Dam, se succede qualcosa puoi sempre smaterializzarti- disse Juliet facendogli l'occhiolino.
-Finalmente qualcuno mi ha dato una dritta sensata- disse Damien baciando la guancia di Juliet.
-Pensa a ciò che fai e ricordati chi sta controllando il mare adesso- disse Percy ghignando furbo.
-Il mio gelosone- disse Juliet baciando il collo di Percy.
-Concentrazione amico- disse Damien quando per un secondo il mare si agitò.
-Perchè devo usare la tavola?- chiese Damien qualche minuto dopo sedendosi su una tavola da surf di Percy.
-Perchè così gli squali ti scambiano per una foca e ti mangiano- disse ridendo Percy.
-è vera questa cosa?- chiese Damien allarmato ad Elena.
-è raro che gli squali oltrepassino la barriera corallina e poi non dirmi che ti fanno paura?- disse Elena ridendo.
-Nah- disse Damien guardandosi però intorno allarmato.
-Fidati, non ti farò mangiare dagli squali- disse Elena baciando Damien lentamente.
-Eww sorellina!- disse Percy schifato dalla riva.
-Dam che succede?- chiese Elena quando lo vide tremare.
-Solo una strana sensazione- disse Damien scuotendo la testa.
Intanto nella foresta di Devon Manor Harry stava aspettando un ospite speciale.
-Harry perchè mi hai fatto venire qui? Cosa vuoi?- chiese Demetra con le braccia incrociate, tremava di freddo.
-So cosa ti sta succedendo, io credo di aver solo bisogno di dirti addio- disse Harry sottovoce avvicinandosi a lei, passando una mano tra i capelli rossi dell'eletta del bene.
-So perchè volevi nostro figlio accanto a te in questo momento, so che stai perdendo i poteri a causa di Mary, so che stai morendo- disse Harry sistemando i capelli a Demetra.
-Non sono pronta, non sono pronta a morire, non sono pronta a dire addio- disse Demetra scoppiando a piangere.
-Shh è tutto ok- disse Harry abbracciandola.
-Perchè tu sei qui? Dopo tutto quello che ci siamo fatti- disse Demetra scioccata.
-Io e te siamo inevitabilmente attratti l'uno dall'altra ricordi? Fino alla fine- disse Harry asciugando con il pollice le lacrime di Demetra.
-Se non vuoi morire tutto quello che devi fare è uccidere Mary- disse Harry all'orecchio di Demetra stringendola a sè.
-Perchè vuoi che io viva? Perchè t'importa?- disse Demetra confusa.
-Lo sai che sei una parte di me, lo sai bene- disse Harry teso.
-Ohh così è per questo, io muoio e una parte dei tuoi poteri muore con me- disse Demetra accennando un sorriso.
-è una situazione in cui vinciamo entrambi Demi, io mi tengo i miei poteri integri, tu vivi, la piccola orfanella che hai adottato muore, le prove dell'infedeltà del cane scompaiono- disse Harry con noncuranza.
-Non posso ucciderla, gli voglio bene- disse Demetra decisa.
-Ma tra l'amore e il potere cosa scegli? Sappiamo entrambi quale sarà la tua scelta, è nelle nostre nature, posso farlo io per te..- disse Harry persuasivo.
-Potere- sussurrò Demetra dispiaciuta.
-Come sempre..la scelta giusta- disse Harry smaterializzandosi e andando a svolgere il suo compito.

-Damien che succede? I bambini si sono svegliati?- chiese Elena svegliandosi quando sentì Damien alzarsi dal letto, era quasi l'alba.
-Mio padre ha ucciso Mary, la figlia di Demetra.- disse Damien arrabbiato finendo di vestirsi.
-Dobbiamo dirlo a James, loro erano molto legati- disse Elena ormai completamente sveglia.
-Puoi farlo tu? Io devo incontrare delle persone, evitare che i lupi di Max ci uccidano..- disse Damien pronto ad uscire.
-Ok, lo faccio io, so che non sei bravo con queste cose- disse Elena quasi pronta.
-Quali cose?- chiese Damien prima di uscire.
-I sentimenti, amore- disse Elena sorridendo e osservando Damien andar via.
-Ho bisogno di dirti una cosa -disse Elena prendendo per mano James dopo essersi materializzata da lui, sapeva bene che James era già sveglio, gli piaceva andare a correre la mattina presto.
-Elena che succede?- disse confuso e preoccupato James.
-Ho pensato di dirtelo io perchè so che lei infondo era importante per te- disse Elena dispiaciuta.
-Dimmi che è successo e mettiamo un punto a questa conversazione- disse James teso.
-Tuo padre ha ucciso Mary- disse Elena dispiaciuta.
-La mia sorellina?- sussurrò James lasciandosi abbracciare da Elena.
-So che era importante per te, o almeno lo era stata- disse Elena accarezzando i capelli di James.
-Sono cresciuto con lei, era l'unica che mi trattava bene in quella casa- disse James sottovoce.
-Ti prometto che verrà punito per questo- disse Elena accarezzando i capelli di James.
-Voglio restare solo- disse James indietreggiando fino al letto per sedersi.
-Come vuoi, ma se hai bisogno di me sai dove trovarmi- disse Elena premurosa per poi smaterializzarsi.
-Non riesco a credere a quello che hai fatto padre, non voglio crederci -disse Damien entrando furioso nell'ufficio di Harry.
-Ho fatto quello che andava fatto per mantenere l'equilibrio- disse calmo Harry.
-No, hai fatto quello che andava fatto per tenerti i poteri, non hai pensato neanche per un secondo che con la morte di Demetra sarebbe finito tutto? Non hai pensato che Logan e Violet sarebbero stati al sicuro? Che la mamma sarebbe stata al sicuro! Non t'interessa tutto ciò?- disse Damien arrabbiato mentre gli oggetti nella stanza esplodevano.
-Ovvio che m'interessa ma..- disse Harry cercando di spiegare.
-Niente ma, non ci sono ma, ti avrei dato i miei poteri se eri spaventato di perdere i tuoi, te li avrei dati tutti padre pur di sapere al sicuro le persone che amo- disse Damien sincero.
-Mi dispiace- disse Harry chinando la testa.
-No, non ti dispiace, ma ti dispiacerà- disse Damien minaccioso uscendo dall'ufficio di Harry sbattendo la porta.
-Damien che cosa stai facendo?- chiese Elena entrando nel loro appartamento quando vide Damien che leggeva un libro nero dall'aspetto oscuro.
-Sto cercando il rito per evocare gli antenati, voglio strappare il potere a mio padre- disse Damien senza sollevare lo sguardo dal libro.
-Come? è da pazzi Dam- disse Elena preoccupata.
-No, è mio padre che sta impazzendo con il potere, ci sta mettendo tutti a rischio e io voglio chiudere questa storia, lui ha strappato il comando della dinastia a mia nonna, io lo strapperò a lui- disse Damien deciso ghignando soddisfatto quando trovò l'incantesimo.
-Come fai ad essere certo che non diventerai come lui?- disse Elena preoccupata.
-Perchè voglio dividere tutto ciò con te, tu hai metà dei miei poteri, hai il mio cuore, e voglio che tu abbia anche metà della mia eredità- disse Damien baciando Elena.
-Non ci cambierà?- chiese Elena ancora preoccupata.
-Non se non glielo permettiamo- disse Damien dolcemente.
-Sei pronto?- chiese Elena leggendo l'incantesimo e stringendo la mano di Damien.
-Grazie di essere qui- disse Damien guardando Elena per poi voltarsi verso gli spiriti degli antenati.
-Aspettavamo che tu ci evocassi giovane Devon, ti osserviamo con interesse da molto, osserviamo entrambi da molto- dissero gli spiriti rivolgendosi a Damien ed Elena.
-Suppongo che sappiate cose voglio allora- disse Damien calmo.
-Ciò che noi siamo pronti a concederti- dissero gli spiriti e un raggio di potere investì Damien ed Elena distruggendo gran parte della stanza.

Scusate gli impegni universitari mi hanno impedito di aggiornare, comunque fino a giovedì sono libera quindi aspettatevi almeno un altro paio di capitoli, se il capitolo vi è piaciuto magari aggiorno anche domani sera! Nel prossimo capitolo scoprirete qualcosa di molto importante..il destino di un personaggio è segnato!!!

Baciii

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Capitolo 32
*** James Matthew: il Legame ***


Quando Harry entrò nell'appartamente di Damien ed Elena capì che era arrivato in ritardo e gli antenati avevano deciso di concedere il comando a Damien che adesso ghignava divertito giocando con una sfera infuocata.
-Perchè hanno deciso di concederti il comando? I tuoi poteri sono dimezzati!- disse Harry scioccato.
-Diciamo che il fatto che non mi sono portato a letto il bene ha giocato a mio favore- disse Damien ridendo e giocando con i capelli di Elena che era al suo fianco come sempre.
-Non sai cosa hai fatto, tutto questo è sbagliato, tu non sei pronto!- disse Harry furioso.
-Papà fare quello che ho fatto era necessario -disse Damien deciso cercando di far ragionare il padre.
-Non lo era, avevo tutto sotto controllo- disse Harry serrando i pugni.
-Tutto ciò di cui t'importava era il potere, la mia priorità è concludere questa guerra, per questo gli antenati hanno favorito me, quando tutto sarà finito, se lo vorrai ancora ti restituirò il potere dei Devon, te lo giuro papà- disse Damien sincero.
-Come sai che non ti ridurrà come ha ridotto me?- disse Harry preoccupato per il figlio. -Elena è al mio fianco- disse semplicemente Damien.
-Anche tua madre era con me- disse Harry.
-Io divido il potere con Elena padre, come è giusto che sia- disse Damien sorridendo e baciando la guancia della compagna.
-Ti supplico Damien, stai attento, è tutto ciò che ti chiedo- disse Harry al figlio.
-Te lo prometto padre, staremo attenti- disse Damien annuendo.
-Bene- disse Harry sollevato uscendo dalla stanza.
-Quindi adesso andiamo a prenderci la testa di Demetra?- chiese Elena giocando con i capelli di Damien.
-Non possiamo, gli antenati dicono che il legame tra papà e Demetra potrebbe essere più stretto di quello che sembra, dobbiamo capire come spezzare quel legame- disse Damien pensieroso.
-Come lo faremo?- chiese Elena curiosa.
-Facendo ricerche, anche se temo di sapere cosa spezzerà il legame- disse Damien chiudendo gli occhi.
-Ciò che li lega è Matt -disse Elena realizzando il significato delle parole di Damien. -Esattamente- disse Damien che era sdraiato e aveva la testa sulle ginocchia di Elena.
-Cosa vuoi fare Dam?- chiese Elena accarezzandogli i capelli.
-Non posso ucciderlo, è il mio fratellino, ci deve essere un altro modo- disse Damien deciso. -Se c'è lo troveremo, ma se non ci fosse?- disse Elena in ansia.
-Non posso uccidere la mia famiglia- disse semplicemente Damien.
-Penso che dovremmo dire a Matt come stanno le cose- disse Elena accarezzando distrattamente i capelli di Damien.
-No, non se ne parla proprio- disse Damien mettendosi a sedere.
-Perchè? Tuo fratello merita di sapere le verità- disse Elena alzando la voce.
-No, lui è un Potter, ha il suo stupido istinto di fare l'eroe, si sacrificherebbe per il bene di tutti, non voglio seppellire nessuno della mia famiglia, è tanto difficile per te capirlo Malfoy?- urlò Damien arrabbiato.
-No Devon, non lo è- disse Elena uscendo dalla stanza, dirigendosi verso l'appartamento dei suoi genitori.
-Papino- sussurrò Elena tra le lacrime correndo ad abbracciare il padre che stava giocando a scacchi con Dimitri.
-Lena che succede?- disse Draco preoccupato accarezzando i capelli della figlia.
-Io e Damien abbiamo litigato, su qualcosa di veramente importante, non voglio tornare a casa, posso restare qui?- disse Elena cercando di trattenere le lacrime.
-Sei sicura di questo? Che vuoi tornare a vivere qui?- disse Draco prendendo le mani della figlia.
-Non voglio vivere con un uomo che mi urla contro ogni volta che litighiamo, non posso stare con lui ma non posso neanche lasciare Devon Manor, quindi si papà vorrei tornare a vivere con te e la mamma- disse Elena abbracciando il padre.
-Sai che questa sarà sempre casa tua e dei bambini, dico agli elfi di preparare la tua vecchia camera- disse dolcemente Draco.
-Ti voglio bene papà- disse Elena in lacrime.
-Anche io tesoro mio- disse Draco baciando la guancia della figlia.


-Hai seriamente lasciato andare Elena? Non vai a riprenderla?- disse James correndo incontro a Damien.
-Se ne va sempre, e io sono stanco di questo, se vuole torna- disse Damien massaggiandosi le tempie.
-Sappiamo entrambi quanto Elena sia orgogliosa, non tornerà- disse James preoccupato. -Anche io sono orgoglioso, ma ho fatto di tutto per lei incomincio a pensare che questo a lei non basti- disse Damien deluso.
-Il vero amore non è mai facile Damien, non arrenderti, i Potter non lo fanno e a quel che ho sentito dire non lo fanno neanche i Devon- disse James sorridendo al fratello che corse verso l'appartamento dei Malfoy.
-Vuoi seriamente passare la vita a litigare con lui Elena? Tu meriti di meglio, io e te stavamo così bene insieme principessa -disse Junior sedendosi accanto ad Elena.
-Quello che sentivamo l'uno per l'altra era amore, su questo non c'è dubbio, ma era uno di quegli amori che non sono destinati a durare ma che quando uno è vecchio ricorda con un sorriso, voglio essere felice ripensando alla nostra storia, per favore non rovinare quei bei ricordi, ti voglio bene Junior, eravamo grandi amici prima- disse Elena accarezzando il volto di Junior.
-Ma io ti amo- disse Junior sofferente.
-è arrivato il momento di smettere Junie, di voltare pagina, c'è sicuramente qualcosa migliore che ti aspettava là fuori, c'è la ragazza giusta per te- disse Elena guardando Junior negli occhi.
-Nessuna ragazza può essere paragonata a te- disse Junior baciando Elena ed in quel momento Damien entrò nell'appartamento dei Malfoy.
-Ti ho dato tutto, ho sacrificato me stesso per te, tu mi ricompensi con un bel paio di corna Elena, guardati intorno adesso, sei sola, ed è così che ti meriti di stare, goditi la tua solitudine Elena- disse Damien dopo aver visto Junior baciare Elena.
-Damien..- disse Elena piangendo, aveva rovinato tutto.
-No, non voglio sentirti- disse Damien andandosene.
-Andrà tutto bene Lena- disse Junior cercando di consolarla.
-Vattene via- urlò Elena colpendo Junior con una sfera d'acqua.
-Cambierai idea Lena- disse Junior prima di scomparire.
Elena sapeva già cosa fare, infondo non aveva nulla da perdere, con questo pensiero in mente si mise alla ricerca di Sam.
-Elena? Cosa vuoi da me?- chiese Sam sulla difensiva quando Elena gli si avvicinò.
-Voglio parlare con tua madre, ho un affare da proporgli- disse Elena seria.
-Non so dov'è- disse Sam deciso.
-So che lo sai Sam, basta fingere mia piccola talpa- disse Elena ridendo.
-Ti porto da lei, ma niente trucchetti ci siamo capiti?- disse Sam minaccioso.
-Parola di scout- disse Elena sarcastica prendendo la mano di Sam che smaterializzò entrambi.
-Elena Malfoy, quale onore, cosa vuoi da me?- disse Demetra sorpresa quando vide Elena.
-Un patto- disse Elena tranquillamente.
-Quindi la principessa Malfoy vuole fare un patto? Sono veramente interessata alla cosa, che genere di patto mi proponi?- chiese Demetra curiosa.
-La fine delle guerra, la salvezza per tutte le persone a cui tengo, questo voglio- disse Elena deciso.
-è molto ciò che mi chiedi, cosa otterrò in cambio?- chiese Demetra interessata.
-Tu sei potere e tutto ciò che vuoi è il potere, ti offro il potere dei Malfoy e il potere dei Devon, con i miei poteri sarai invincibile- disse Elena con voce ferma.
-Lo sai vero che questo particolare patto richiede la tua morte?- disse Demetra sorridendo. -Non dirmi che t'interessa questo piccolo dettaglio- disse Elena tendendo la mano verso Demetra.
-Fermati Lena -disse James entrando nella stanza.
-Che ci fai tu qui?- chiese Elena con astio.
-Salvo il tuo bel sederino prima che mia madre ti faccia fuori o che Damien scopra tutto questo- disse James mettendosi al fianco di Elena.
-Stavo salvando voi, stavo salvando te- disse Elena seria.
-La tua morte non salverà nessuno, distruggerà Damien e distruggerà anche me, io non voglio che tu muoia, per nessun motivo- disse James costringendo Elena a guardarlo.
-Perchè continui a salvarmi anche quando non ne ho bisogno -disse Elena frustrata.
-Perchè ti ama- disse Demetra ridendo.
-Questo si che è imbarazzante- sussurrò James.
-Ed è per questo che ti lascio andare Elena, non voglio una vittoria così e per quanto possa sorprenderti amo mio figlio e non voglio vederlo soffrire, vai Elena non è ancora arrivato il tuo momento- disse Demetra lasciando andare Elena e James.
-Non posso credere a quello che ha detto tua madre, perchè non me lo hai detto tu?- disse Elena imbarazzata quando furono a Devon Manor.
-Perchè non mi hai mai detto che mi ami, avrei voluto saperlo -disse Elena frustrata dal silenzio di James.
-Da quando sei miss onestà Elena? Perchè ci tieni tanto che io lo dica? Ti amo, soddisfatta?- disse James arrabbiato.
-No, non lo sono perchè questa situazione fa comunque schifo e questo complica tutto- disse Elena furiosa.
-Non c'è niente da complicare, tu non puoi stare con me giusto?- disse James guardando negli occhi Elena.
-Giusto Elena? Non ho speranze?- disse James sottovoce avvicinandosi a lei.
-Io..- disse Elena senza voce.
-Troppo tardi Elena- disse James baciando Elena che rispose incerta al bacio.
-Questo ucciderà Damien- disse Elena allontanandosi da James.
-Non dovremmo farlo- disse James continuando a baciare Elena.
-Allora perchè lo stai facendo?- disse Elena cadendo sul letto con James sopra di lei.
-Perchè ti amo anche io non solo lui- disse James baciando Elena.
-Non posso -disse Elena alzandosi dal letto.
-Lena..- disse James allungando la mano verso di lei.
-No niente Lena, il mio cuore è di Damien, il mio destino è di Damien, adesso e sempre, non c'è posto per nessun altro, io ormai sono rovinata per chiunque altro- disse Elena andandosene via piangendo.
-Che ci fai qui?- disse Damien quando vide Elena entrare in camera.
-Sono tornata per te, per noi- disse Elena speranzosa avvicinandosi a Damien.
-Siamo legati te lo ricordi vero? So tutto quello che hai fatto- disse Damien con rabbia. -Allora sai anche che non provo amore per James, io amo te- disse Elena sincera.
-Non sono arrabbiato per questo, sono arrabbiato per il tuo quasi patto con Demetra, hai quasi buttato via la tua vita, dopo tutto quello che io ho fatto per tenerti al sicuro- disse Damien furioso.
-L'ho fatto perchè il pensiero di passare l'eternità da sola mi terrorizzava, ho pensato che dopotutto morire per salvare voi fosse la cosa migliore che potevo fare in quel momento- disse Elena abbassando lo sguardo per nascondere le lacrime.
-La tua morte non sarà mai la cosa migliore da fare, non sarà mai un'opzione ci siamo capiti? Non hai pensato neanche per un secondo a Violet, Logan..a me?- disse Damien con voce più calma.
-Lo volevo fare per voi- disse Elena disperata.
-Vuoi fare qualcosa per noi? Non morire mai- disse Damien asciugando con il pollice le lacrime di Elena.
-Quindi adesso che si fa Damien? Cosa vuoi fare? Questa volta devi essere tu a decidere cosa fare, devi scegliere ciò che ti far star bene, per una volta non mettere me o i bambini al primo posto, metti te stesso- disse Elena dolcemente.
-Scelgo te- disse semplicemente Damien baciandola.

-So cosa hai fatto -disse Lauren con le braccia incrociate quando andò a trovare James. -Come se t'importasse, io sono un giocattolo per te, questo lo abbiamo chiarito mi sembra no?- disse James tranquillamente.
-Voglio morderti- disse tranquillamente Lauren.
-Cosa?- disse voltandosi scioccato James.
-Mi hai sentito bene, tu sei il mio compagno, solo mio, voglio morderti- disse Lauren decisa. -Perchè vuoi farlo?- chiese incredulo James.
-Io te e l'eternità, ci ho riflettuto e come progetto mi piace- disse Lauren sorridendo.
-Puoi perdonarmi ciò che è successo con Elena?- chiese James speranzoso.
-Il morso sarò un nuovo inizio, ci saremo solo io e te- disse Lauren baciando James.
-Se vuoi mordermi cosa aspetti a farlo?- disse James spostandosi con la velocità da vampiro per spingere Lauren sul tavolo.
-Così impaziente?- disse Lauren divertita da quella prova di forza.
-Cos'è non sai come si fa? Se vuoi te lo mostro..ma che sciocco, tu lei hai già fatto prima- disse James ghignando.
-Perchè devi fare il bastardo?- disse Lauren frustrata.
-Sono ciò che sono, prendere o lasciare- disse James leccando il collo di Lauren.
-Prendere- disse Lauren mordendolo.
-Così adesso io sono tuo e tu sei mia?- disse James poggiando una mano sul collo di Lauren. -Si, e ucciderò chiunque si avvicini a te, anche se si trattasse di Elena Malfoy, stavolta è per sempre- disse Lauren baciando James.


Per farmi perdonare per il ritardo vi lascio con un pezzettino spoiler del prossimo capitolo..in cui viene annunciato l'arrivo di un nuovo personaggio (che io amo molto):
-Chi sei tu?- chiese Juliet spaventata quando un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi completamente neri gli sbarrò la strada.
-Non ti deve importare chi sono io bambina, di solo a tuo padre che Alexei Nikolaevich è in città, lui saprà cosa fare immagino- disse il misterioso ragazzo ghignando divertito dalla paura di Juliet.

Il prossimo capitolo sarà dedicato quasi interamente a Juliet e ad un oscuro segreto nel passato di Dimitri!!!

Baci!



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Capitolo 33
*** L'arrivo di Alexei ***


Alexei -Cosa vuoi da me Elena?- chiese Lauren dopo essere stata convocata da Elena.
-Voglio riavere indietro la nostra amicizia, eravamo amiche Ren, vere amiche, ti prego mettiamo una pietra sopra al passato, io ti voglio bene- disse sincera Elena.
-Sei stata con entrambi i ragazzi che ho amato e che amo- disse Lauren rancorosa.
-Ma adesso ognuna di noi è con la persona con cui è destinata a stare, non possiamo solo perdonarci gli errori stupidi del passato? Sei la mia migliore amica Ren- disse Elena avvicinandosi a Lauren.
-E tu sei l'unica amica che io abbia mai avuto Lena- disse Lauren abbracciando l'amica.
-Mi sono persa qualcosa?- disse Juliet uscendo dall'ufficio di Damien.
-Niente che t'interessi Darkins- disse fredda Lauren.
-Dove ti manda Damien?- chiese Elena cercando di calmare le acque.
-A controllare un covo di vampiri, potrebbe non essere nulla ma il tuo fidanzato crede che sia un covo di vampiri ribelli- disse Juliet scrollando le spalle per poi scomparire e materializzarsi in un vicolo buio nella zona malfamata di Londra.
-Questo non è un posto adatto ad un principessa- disse un ragazzo dai capelli corti e neri, gli occhi scuri che all'improvviso diventarono azzurri e un sorriso magnetico...completo di canini da vampiro.
-Chi sei tu?- chiese Juliet spaventata quando il ragazzo che indossava un giubbotto di pelle nera e un paio di jeans scuri trasandati gli si avvicinò.
-Non ti deve importare chi sono io a te bambina, di solo a tuo padre che Alexei Nikolaevich è in città, lui saprà cosa fare immagino- disse il misterioso ragazzo ghignando divertito dalla paura di Juliet che si smaterializzò immediatamente a Devon Manor.
-Cosa è successo?- chiese Percy preoccupato quando vide Juliet materializzarsi in lacrime.
-Ero spaventata, Damien mi ha mandato in missione da sola e ho incontrato un tizio che mi ha veramente spaventata, ti avrei voluto accanto a me Percy ma tu non ci sei mai ultimamente, mai!- disse Juliet piangendo e indietreggiando quando Percy provò ad abbracciarla.
-Mi dispiace veramente molto Juliet- disse Percy abbassando lo sguardo e fissando il pavimento a disagio.
-Non so come dire quello che sento nel modo giusto, ho paura delle parole che sto per dire- disse Juliet piangendo.
-Dille e basta Julie- disse Percy con il terrore di sapere cosa Juliet stava per dire.
-Non voglio più stare con te, ci siamo allontanati così tanto Percy da quando abbiamo iniziato a regnare, tu non sei più te stesso e non riesco ad amare questo nuovo te, così freddo e distaccato, non ci riesco mi dispiace, ci ho provato così tanto, lo volevo così tanto, ma non ci riesco Percy- disse Juliet tremando e piangendo.
-Mi dispiace Juliet, ero così impegnato a non deludere mio padre, volevo dimostrargli che valgo quanto Elena e nel frattempo ho perso te, sono stato uno stupido, capisco e rispetto la tua scelta- disse Percy con voce roca serrando i pugni finchè le nocche non gli diventarono bianche.
-Adesso capisci perchè non riesco più ad amarti? Io volevo che tu lottassi per me, ti sei rassegnato subito Percy, dici di amarmi ma non lotti per me- disse Juliet con voce spezzata asciugandosi le lacrime.
-Forse non era destino Juliet o forse non è il momento adatto per stare insieme, abbiamo un eternità per capire se siamo anime gemelle, forse questo è semplicemente il momento di capire chi siamo e cosa vogliamo..da soli- disse Percy pensieroso e speranzoso.
-Forse si- disse Juliet mettendosi sulle punte e dando un ultimo bacio a Percy.
-I miei sentimenti per te..non cambieranno- disse Percy abbracciando Juliet.
-Una parte del mio cuore è tua per sempre, sarai sempre il principe che mi ha insegnato a nuotare e ad amare- disse Juliet sincera per poi allontanarsi da Percy.
-Papà -disse Juliet, sotto choc per l'incontro con Alexei e la rottura con Percy, rientrando in casa, a Dimitri che era seduto sul divano con Draco.
-Si bambina?- disse Dimitri preoccupato avvicinandosi alla figlia.
-Chi è Alexei Nikolaevich?- chiese Juliet guardando per la prima volta il padre.
-Perchè me lo chiedi?- chiese preoccupato Dimitri.
-Credo di averlo appena incontrato- disse Juliet ancora sotto choc, non riusciva a capire perchè quell'incontro l'avesse turbata tanto.
-Stai bene? Sei ferita? Ti ha fatto qualcosa?- disse Dimitri in ansia controllando la figlia. -Perchè dovrebbe avermi fatto qualcosa papà? Chi è Alexei?- disse Juliet decisa ad avere delle risposte.
-è un giovane vampiro, non ha neanche cento anni ma è molto molto pericoloso bambina mia, ha doti superiori a quelle di un normale vampiro- disse Dimitri preoccupato.
-Voglio la storia per intero papà- disse decisa Juliet.
-Ho incontrato Alexei in Russia intorno al 1920, c'era la guerra i pasti non mancavano, sforzo minimo massimo risultato, Alexei aveva appena 22 anni, era l'ultimo discendente della dinastia dei Romanov, era seriamente malato quando lo trovai, a dirla tutta volevo mangiarmelo, ma quando capii chi era l'idea di vampirizzare un imperatore m'intrigò troppo, così lo morsi, viaggiammo insieme per alcuni anni, gli insegnai come essere un vampiro, e lui apprese decisamente troppo, il suo modo di nutrirsi degenerò di volta in volta, era capace di bere interi villaggi e ogni volta che beveva i suoi poteri aumentavano, diventava più forte, più veloce, sviluppava nuovi poteri, io tentai di fermarlo, continuando in quel modo avrebbe esposto la razza vampira, il combattimento fu duro, lui riuscì a farmi perdere i sensi e sparì, da quel giorno non l'ho più visto, ma senza dubbi i più grandi racconti dell'orrore sui vampiri sono ispirati al suo stile di vita- disse Dimitri raccontando una storia che non avrebbe mai voluto rivivere.
-Quando l'ho incontrato è stato strano, mi ha fatto venire i brividi, è stato come se i suoi occhi potessero vedere la mia anima- disse Juliet turbata.
-Perchè non vai a letto e ti riposi un pò? Parlerò io a Damien di Alexei- disse Dimitri abbracciando la figlia.
-No, Damien mi ha dato un altro posto da controllare, devo controllare un paio di licantropi, non voglio essere sempre la principessina da proteggere, devo andare- disse Juliet smaterializzandosi.
-Alexei -disse Juliet sorpresa quando se lo ritrovò di fronte in missione.
-Tuo padre non ti ha raccontato la mia storia?- disse Alexei deluso e imbronciato.
-Si lo ha fatto- disse semplicemente Juliet proseguendo per la sua strada, doveva essere coraggiosa, anzi voleva esserlo.
-Allora perchè non scappi via da me terrorizzata?- disse Alexei sorpreso.
-Vivo con i Devon, quindi ho a che fare con il diavolo tutti i giorni, non sarai certo tu a farmi paura- disse Juliet ridendo.
-Dovresti temermi- disse Alexei arrivandogli alle spalle e mettendogli un pugnale alla gola. -Io non ti temo- disse semplicemente Juliet sfiorandolo e facendolo cadere a terra.
-Come hai fatto?- sussurrò Alexei immobile.
-Sono la vampira più pura al mondo, io controllo i vampiri, controllo le loro funzioni vitali e le loro menti, non ti conviene giocare con me, sono buona e dolce ma sono pur sempre la figlia di Dimitri Darkins, non mi sottovalutare neanche un secondo perchè quello dopo potresti avere un paletto nel cuore- disse Juliet sorridendo.
-Stavolta hai vinto, ma questa era solo una battaglia- disse Alexei alzandosi e lasciando allontare Juliet.
-Cosa abbiamo qui? Una principessina succhisangue..- disse ringhiando un ragazzo dall'aspetto rude e animalesco con gli occhi dorati.
-Non avvicinarti a me, non ti conviene- disse Juliet cercando di mantenere la calma, lei odiava i licantropi, da sempre e Damien si era raccomandato di non avvicinarsi troppo a loro.
-Sennò che succede principessina? Mi basta darti un pò del mio sangue per ucciderti..o morderti fino a dissanguarti, o piantarti un bel ramo appuntito nel cuore...quante scelte- disse il licantropo afferrando Juliet per la gola, che rimase paralizzata dalla paura.
-Buonasera...addio- disse Alexei avvicinandosi al licantropo con una velocità superiore a quella di un vampiro normale e staccandogli la testa a mani nude.
-Cani..- disse Alexei guardando il corpo mutilato del licantropo con disprezzo.
-Quel licantropo stava per uccidermi, perchè mi hai salvato Alexei? Tu odi mio padre- disse Juliet che ancora tremava dalla paura, il sangue del licantropo era ancora caldo sulla sua pelle.
-Tu sei una creatura rara Juliet Darkins, non ti meriti di morire- disse Alexei attirandola a sè, cercando di calmarla, sembrava così fragile che Alexei non potè farne a meno.
-Grazie Alexei- disse semplicemente Juliet poggiando la testa sul petto di Alexei e lasciandosi tranquillizzare per un secondo prima di indietreggiare.
-Dovere d'imperatore salvare la principessa- disse Alexei facendo un mezzo inchino per poi sparire.

-Ho sentito quello che ti è successo ieri notte, mi è dispiaciuto da morire Julie, sarei dovuto essere al tuo fianco- disse Percy quando la mattina dopo vide Juliet entrare in sala del trono e sedersi sul trono a fianco al suo.
-Non sei obbligato ad esserci sempre Percy, non più, per quanto riguarda la mia presenza qui è un mio dovere, non importa cosa mia sia successo ieri ho preso un impegno ed intendo rispettarlo- disse Juliet seria.
-Zia Hermione 2.0- disse Percy ridendo e strappando un sorriso a Juliet che divenne ancora più luminoso quando la ragazza vide chi stava per entrare in sala del trono.
-Alexei che ci fai qui?- disse Juliet quando vide Alexei entrare in sala del trono a Darkins Manor.
-Ogni vampiro quando arriva a Londra deve presentarsi di fronte alla dinastia reale, sono le tue regole bambina, te lo sei dimenticato?- disse Alexei facendogli l'occhiolino.
-Chi è questo Julie?- chiese Percy guardando torvo Alexei.
-Mi hai salvato la vita, puoi restare- disse semplicemente Juliet.
-Non mi piace- disse Percy scuotendo la testa.
-La Darkins qui sono io, io faccio le regole, ho un debito verso di lui, può restare- disse Juliet con gli occhi neri a Percy.
-Sentito la principessa? Io posso restare.- disse Alexei ridendo divertito.
-Lo vedremo- disse Percy furioso con gli occhi grigi come il mare in tempesta.
-Credo che potrei perdermi cercando l'uscita, potresti salvarmi tu oggi?- disse Alexei porgendo la mano a Juliet.
-Con piacere- disse Juliet alzandosi mentre Percy al suo fianco sbuffava.
-Così..sei qui con una compagna?- chiese Juliet curiosa a Alexei mentre lo accompagnava all'esterno.
-Nessuna compagna, sarebbe una debolezza, quasi tutte le vampire sono più deboli di me, non voglio passare il mio tempo con gente inferiore- disse Alexei arrogante.
-Quasi tutte- disse Juliet sfiorandolo e facendolo cadere a terra.
-Sei odiosa- disse Alexei ridendo.
-No sono più forte di te e questo ti fa impazzire- disse Juliet soddisfatta.
-Ciao bambina- disse Alexei quando furono ai confini di Darkins Manor.
-Ciao Alexei- disse Juliet dopo averlo baciato.
-Perchè lo hai fatto?- disse Alexei sorridendo toccandosi le labbra.
-è il mio modo di dire grazie per avermi salvato- disse Juliet facendogli l'occhiolino. -Considerami la tua guardia del corpo da oggi in poi- disse Alexei per poi scomparire.
-Alexei finalmente, ti sei fatto attendere -disse Demetra avvicinandosi al moro che si era appena materializzato.
-Il meglio arrivare sempre alla fine no?- disse Alexei arrogante.
-Iniziavo a non sperarci più- disse Demetra sorridendo.
-Ma adesso sono qui, pronto a guidare i tuoi ribelli- disse Alexei sedendosi e versandosi un bicchiere di sangue.
-Adesso che sei qui manca solo il condottiero dei lupi e saremo pronti per la guerra- disse Demetra soddisfatta, la sua vendetta sarebbe arrivata presto.
-Non vedo l'ora- disse Alexei ghignando e sedendosi sul trono di Demetra.
-Sarai perfetto sul trono di Darkins Manor- disse Demetra osservandolo.
-Lo so e un giorno l'avrò, in un modo o nell'altro- disse Alexei sorseggiando il suo sangue.
-Non se dovremmo ricorrere al piano B- disse Demetra pensierosa.
-In quel caso sono pronto a servire, tutto per eliminare Dimitri- disse Alexei leccandosi le labbra insanguinate.
-Quindi manca solo lei giusto?- chiese Alexei guardandosi intorno.
-Danika è in ritardo come al solito- disse sbuffando Demetra.
-è stato un bel colpo arruolare la regina delle nevi, come ci sei riuscita?- chiese interessato Alexei.
-Odia i Grinderwald, vuole il loro potere, a me non interessa dei lupi perciò quando vinceremo lei guiderà i licantropi- disse Demetra guardandosi le unghie.
-Quasi mi dispiace per i suoi sudditi, quella donna mette paura- disse Alexei divertito.
-Alexei che ti succede?- chiese Demetra preoccupata quando vide Alexei tremare.
-Mi stanno evocando!- disse Alexei guardandosi le mani tremanti.
-Vedi di tornare qui intero- disse Demetra fredda.
-Ti porterò qualche testa come omaggio- disse Alexei lasciandosi trasportare via.
-Chi sei? Perchè mi hai trascinato qui? Cosa vuoi da me?- chiese impaziente Alexei guardandosi intorno.
-So chi sei, so cosa fai- disse Juliet rendendosi visibile.
-Quindi questa è una trappola- disse Alexei guardandosi intorno per capire dove fossero nascosti i nemici.
-Nessuna trappola, ancora mio padre non sa nulla, lo saprà presto però, ti ho fatto venire qui per chiederti come mai vuoi tradire la tua razza? Perchè tradire il tuo creatore? Papà ti ha dato una nuova vita infinita- disse Juliet pretendendo delle spiegazioni da Alexei.
-Perchè? Perchè? Io volevo morire! Ho supplicato tuo padre di lasciarmi morire, di farmi ricongiungere con la mia famiglia e sai lui cosa ha fatto? Ha riso e poi mi ha morso, io voglio ucciderlo per questo, io odio essere ciò che sono- disse Alexei con voce piena di rancore.
-Mi dispiace, mi padre ha fatto tante cose brutte ma adesso è cambiato, non è più quello di una volta, ti prego ripensaci- disse Juliet supplicandolo con lo sguardo.
-Un uomo che mantiene un certo comportamente per secoli non può cambiare, e io non credo nel perdono- disse Alexei gelido.
-L'amore può cambiare le persone- disse sicura Juliet.
-Cosa t'importa se io vivo o muoio poi? Mi conosci da una manciata di giorni- disse Alexei incrociando le braccia.
-Mi sento legata a te, in un modo unico e inspiegabile, non l'hai sentito anche tu quello strano formicolio la prima volta che ci siamo incontrati?- disse Juliet imbarazzata.
-Come facevi a sapere cosa faccio?- chiese Alexei, che non avava nessuno intenzione di ammettere di aver provato le stesse cose.
-Io vedo il futuro- disse semplicemente Juliet.
-E cosa hai visto nel mio?- chiese Alexei avvicinandosi a lei.
-Me- disse enigmatica Juliet.
-Allora non vedo l'ora che il mio futuro arrivi- disse Alexei sfiorando la guancia di Juliet.
-Il futuro è adesso- disse Juliet sorridendo.
-E posso sapere precisamente cosa hai visto in questo futuro?- disse Alexei divertito.
-Tu mi baciavi- disse furba Juliet.
-Il futuro è adesso giusto?- disse Alexei per poi avvicinarsi a lei e baciarla.


Capitolo scritto alle 3 del mattino, mi sono divertita troppo a scriverlo perchè Alexei è in assoluto uno dei miei personaggi preferiti e se non lo amate già vi prometto che imparerete ad amarlo! Parecchi parti di questo capitolo sono state riscritte e modificate..quindi spero che possa apprezzarlo anche la gente che segue la storia su FB ed è avanti anni luce xD Questo capitolo in particolare è dedicato alla mia amica Michela..visto cara? Ho fatto avere ai tuoi Percy e Juliet un addio decisamente migliore di quello su FB!
Per concludere un pò di auto pubblicità passate a leggere la mia nuova storia su HP ----> Five Words

Baci e alla prossima!!
Daphne 92

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Capitolo 34
*** Si può essere gelosi del sole? ***


-Hai una casa da queste parti?- chiese Juliet interrompendo il bacio e guardando Alexei negli occhi notando che adesso erano di un blu profondo.
-Ho una casa in Russia- disse Alexei divertito, ero così bella Juliet con le labbra rosse e lo sguardo offuscato dal desiderio.
-Dove vivi adesso?- chiese Juliet confusa dopo aver fatto un respiro profondo per calmare i suoi istinti di vampira.
-Con Demetra- disse Alexei ridendo quando vide l'espressione disgustata di Juliet.
-Quando trovi una casa senza sgualdrine vienimi a cercare- disse Juliet dandogli un ultimo bacio prima di scomparire.
-Ho bisogno di una casa, adesso- disse Alexei sottovoce per poi tornare da Demetra.
-So della tua storiella con la piccola Darkins, che carini- disse sarcastica Demetra quando vide il vampiro rientrare a castello.
-Chi te l'ha detto?- chiese Alexei irritato.
-Ho i miei mezzi- disse Demetra ghignando.
-Lascia Juliet fuori da tutto questo, lei non c'entra niente- disse Alexei calmo.
-Oh, ho toccato un punto debole? La piccola principessa è importante per te?- disse divertita e interessata Demetra.
-Credi quel che vuoi ma se succede qualcosa a Juliet, tutti i nostri accordi saltano così come salta la tua testa- disse deciso Alexei prima di andarsene.
-Alexei sei già qui? Hai trovato in fretta una casa!- disse Juliet quando sentì la presenza di Alexei fuori dalle mura di Darkins Manor e gli andò incontro.
-Avevo bisogno di pensare e credo di essere arrivato fin qui senza rendermene conto- disse Alexei sorridendo e mettendo un braccio intorno alle spalle di Juliet.
-Hai camminato fin qui?- disse Juliet ridendo.
-Non so se tuo padre te lo ha detto ma io mi sposto tra le varie dimensioni magiche, è un mio potere e spesso lo faccio perchè mi aiuta a pensare- disse Alexei giocando con i capelli di Juliet.
-Mi accompagni in un posto?- disse Juliet prendendo la mano di Alexei.
-Ok- disse Alexei baciando Juliet che smaterializzò entrambi.
-Perchè mi hai portato qui?- chiese Alexei guardandosi intorno, il mare era agitato e le onde arrivavano a bagnarli i piedi, c'era una tempesta in corso.
-Perchè qui è dove il mio passato finisce e il mio futuro inizia, avevo bisogno di dire addio- disse Juliet guardando il mare e piangendo, si trovavano nella spiaggia in cui lei e Percy avevano fatto l'amore per l'ultima volta.
-è importante questo posto per te- disse Alexei stringendo a sè Juliet.
-Si, molto- disse Juliet annuendo e fissando il mare in tempesta, secondo la leggenda il mare che bagna questa spiaggia viene influenzato dall'umore dei Malfoy, evidentemente in quel momento c'era un Malfoy molto arrabbiato...o molto triste.
-Che ne dici se domani mattina ti vengo a prendere e ti passiamo la giornata insieme?- disse Alexei osservando Juliet.
-Non hai da fare con Demetra?- chiese Juliet provocandolo.
-Non l'avrei chiesto sennò- disse Alexei alzando gli occhi al cielo.
-Va bene, ci vediamo domani mattina- disse Juliet annuendo.
-Buonanotte- disse Alexei dando un bacio mozzafiato a Juliet.
-Trova quella stupida casa- soffiò Juliet prima di smaterializzarsi.
La mattina dopo Alexei si presentò a Darkins Manor alle dieci ritrovandosi di fronte Juliet visibilmente assonnata.
-Sei terribilmente mattiniero- disse Juliet dando un bacio ad Alexei per poi sbadigliare.
-Amo il sole- disse Alexei scrollando le spalle.
-Mi fai paura..- disse Juliet per poi arrabbiarsi quando Alexei gli tolse gli occhiali da sole.
-Tranquilla, il sole cattivo se ne andrà via presto, devo bendarti ho una sorpresa per te- disse Alexei bendando Juliet.
-Inizia per D e finisce per A?- disse sarcastica Juliet.
-Andiamo, dammi un pò di fiducia!- disse Alexei abbracciando da dietro Juliet e smaterializzandosi con lei.
-Ok adesso puoi aprire gli occhi -disse Alexei togliendo la benda a Juliet.
-Non mi troverò Demetra davanti vero?- disse Juliet incerta.
-Apri gli occhi e basta- disse Alexei divertito.
-Wow- disse Juliet ammirando il castello che aveva di fronte era grande quasi quanto Darkins Manor e Devon Manor, ma più che un castello sembrava un maniero o una reggia.
-La mia nuova casa, mi ero dimenticato della residenza estiva degli zar di Russia- disse tranquillamente Alexei.
-Gusti modesti Al- disse Juliet ridendo.
-Ehi sono l'ultimo imperatore di Russia, solo il meglio per me!- disse Alexei baciando il collo di Juliet guidandola verso l'entrata.
-E questa è la mia camera -disse Alexei mostrando a Juliet la camera che si era scelto tra le cento del castello, era piuttosto piccola rispetto a tutte le altre che Alexei gli aveva mostrato, ma vi era un caminetto e un letto a baldacchino degno di un imperatore, un enorme tappeto persiano ricopriva gran parte del parquet e due grandi finestre occupavano un'intera parete e permettevano di accedere alla terrazza.
-Ti piace?- chiese Alexei sedendosi sul letto.
-Mi piace il letto- disse Juliet mettendo le mani sul volto di Alexei per poi baciarlo.
-Anche a me, e mi piacerebbe ancora di più con te sopra- disse Alexei baciandola e accarezzandogli la schiena che il vestino di Juliet lasciava scoperta.
-Beh cosa aspetti?- disse Juliet sorridendo.
-Sicura di volerlo?- chiese Alexei guardando negli occhi Juliet.
-Io ti piaccio, tu mi piaci, perchè no?- disse Juliet baciandolo con passione.
-Era proprio la risposta che stavo aspettando- disse Alexei facendola sdraiare sotto di sè.
-Voglio passare tutta la giornata a fare questo- disse Juliet spogliando Alexei e baciando ogni parte scoperta del corpo perfetto del vampiro.
-Non chiedo di meglio- disse Alexei sfilando il vestito a Juliet e ammirandola con desiderio.
-Non andare -disse Juliet prendendo la mano di Alexei la mattina dopo.
-Bambina devo andare, Demetra ha già mandato due gufi- disse Alexei che era vestito e pronto a uscire.
-No, non andare, non preferiresti stare tutto il giorno a letto con me? Non andare dalla fatina delle corna- disse Juliet facendo il labbruccio.
-Preferirei passare l'eternità a letto con te, ma..il lavoro chiama- disse Alexei smaterializzandosi dopo un bacio veloce a Juliet.
-Fatto piani interessanti oggi?- chiese Juliet quando Alexei rientrò in casa qualche ora dopo e la trovò impegnata a cucinare il pranzo.
-Certo, e adesso te li racconto tutti mia cara Darkins- disse Alexei sarcastico baciando la guancia di Juliet.
-Ehi queste sono per dopo- disse Juliet puntando il coltello che aveva in mano contro Alexei che aveva rubato una fragola.
-Adoro rientrare a casa e trovarti a preparare il pranzo- disse Alexei mordicchiando il collo di Juliet.
-Già fa molto primi del novecento, i tuoi anni no?- disse Juliet ridendo.
-Ieri hai apprezzato la mia esperienza- disse Alexei furbo rubando una fragola per poi andarsi a sedere sul divano.
-Potrei apprezzarla anche adesso, sembre se non sei troppo stanco vecchietto- disse Juliet mettendosi a cavalcioni sul vampiro.
-Ti faccio vedere chi è il vecchio adesso- disse Alexei slacciando il reggiseno di Juliet.
-Hai un odore familiare addosso- disse Juliet smettendo di baciare Alexei.
-Posso spiegare..- disse Alexei teso.
-Oh Merlino, quando sei rientrato eri tutto bagnato, sei sporco di sangue, un sangue che io conosco, quello di Percy, cosa hai fatto?- disse Juliet alzandosi e allontanandosi d'Alexei.
-Quello che la mia posizione richiede, sapevi benissimo chi sono- disse Alexei teso.
-Lui è vivo?- sussurrò Juliet preoccupata.
-Si, per poco- disse Alexei distogliendo lo sguardo da Juliet che iniziò a piangere e poi si smaterializzò.
-Dov'è?- chiese Juliet appena si materializzò nell'infermeria di Devon Manor e Dimitri l'accompagno subito da Percy che era immobile sul letto circondato da tutti i Malfoy.
-Percy, tesoro Percy -disse Juliet disperata accarezzando i capelli di Percy che era privo di sensi.
-Dov'eri quando accadeva questo Juliet? Dov'eri? Lui ti ha chiamato così tanto- disse Elena furiosa.
-Lena non è il momento, non è questo il momento amore- disse Damien trattenendola.
-Ma lui l'ha cercata così tanto- disse Elena piangendo abbracciata a Percy.
-Ti prometto che andrà tutto bene, ok? Ci penso io a te come tu ti sei sempre preso cura di me- disse Juliet baciando la fronte di Percy per poi smaterializzarsi da Alexei.
-Tu lo hai colpito, tu sai come riportarlo indietro, ti prego dimmelo -disse Juliet in lacrime. -Non posso- disse Alexei scuotendo la testa.
-Perchè?- sussurrò Juliet tra le lacrime.
-Perchè questo è ciò che sono, io uccido le persone a cui tieni, io odio tutto ciò che rappresenti- disse frustrato Alexei.
-Allora perchè sei stato come me?- urlò Juliet arrabbiata.
-Vitae aeternam somno desinit..ecco ciò che volevi sapere, la prossima volta non sarò così magnanimo- disse Alexei sparendo in una nuvola di fumo nero e Juliet si materializzò subito a Devon Manor.
-
Vitae aeternam somno desinit- sussurrò Juliet accarezzando i capelli di Percy che subito aprì gli occhi confuso.
-Come?- chiese Percy guardandosi intorno.
-Già, vorremmo saperlo anche noi- disse Damien serio.
-Non importa come- disse Juliet chiudendo la questione.
-Hai detto alla tua amichetta come riportarlo in vita? Non posso crederci Alexei sei una vera delusione -disse Demetra furiosa quando le sue spie gli comunicarono che Percy Malfoy stava bene.
-Non accadrà più- disse Alexei serio.
-Non deludermi Alexei o sai benissimo cosa ti farò- disse Demetra ferendosi con un pugnale per poi ferire Alexei ad entrambi i lati del collo.
-Non fallirò più- disse Alexei a denti stretti quando Demetra mischiò il loro sangue e una piccola dopo di sangue licantropo gli entrò in circolo.
-Lo spero bene o un pò di sangue di licantropo in circolo sarà l'ultimo dei tuoi pensieri ci siamo capiti? Non deludermi Alexei- disse Demetra minacciosa andandosene lasciando solo Alexei.
'Ho bisogno di vederti alla spiaggia. -A' scrisse su un biglietto Alexei per poi farlo sparire, sarebbe ricomparso tra le mani di Juliet un secondo dopo.
-Perchè mi hai chiesto di venire qui?- chiese Juliet che si era materializzata sulla spiaggia dove Alexei gli aveva chiesto di andare.
-Ho bisogno di parlarti, vedo che ti sei portata la scorta- disse Alexei che in lontananza aveva notato Elena.
-Non mi fido più di te- disse semplicemente Juliet.
-Fai bene- disse sorridendo Alexei.
-Mi hai fatto venire fin qui per dirmi questo?- disse Juliet annoiata.
-No, ti ho fatto venire fin qui per dirti che io sono quello che sono e non posso cambiare, ma mi piace quello che abbiamo io e te, sto bene con te, e vorrei che questa cosa tra noi continuasse, solo io e te senza pensare al resto- disse Alexei sincero.
-Come non posso pensare al fatto che vuoi uccidere la mia famiglia?- disse Juliet arrabbiata. -Non intendevo questo- disse Alexei nervoso.
-Cosa intendevi?- disse Juliet.
-Che voglio stare con te senza pensare a nient'altro, adesso voglio questo- disse Alexei cercando di spiegarsi, non si era mai trovato in questo tipo di situazioni prima.
-Io voglio un amore passionale, che cresca ogni giorno, voglio una persona che si svegli al mio fianco tutte le mattine e che mi dica che mi ama, voglio poter condividere con lui lo stress di una lunga giornata, raccontargli di quello che mi è successo, voglio poter avere una famiglia serena, tutto questo i miei genitori lo hanno ed è quello che voglio anche io, non voglio una relazione con una persona che oggi c'è e domani potrebbe essere troppo occupata a uccidere mio padre, mi dispiace non è quel che voglio- disse Juliet andandosene.
-Fermati- disse Alexei immobilizzando Juliet.
-No, fermati tu- disse Elena avvicinandosi in un secondo ad Alexei e Juliet.
-Non ti temo Elena Malfoy- disse Alexei sorridendo.
-Ne sei sicuro?- disse Elena fissandolo con gli occhi azzurri esattamente come quelli di Damien.
-Tu una Devon? Come è possibile?- disse Alexei che era immobilizzato per colpa dei poteri di Elena.
-Voi vampiri centenari siete tutti convinti che l'amore sia una debolezza, ma in realtà l'amore puro è potere, un potere illimitato- disse Elena trasformata in vampira.
-Io e Damien condividiamo quel genere di amore, ciò mi ha reso una Devon e i Devon controllano tutti i vampiri, ribelli o non ribelli, posso farti inginocchiare davanti a me ed implorare perdono, posso farti mangiare tanta sabbia da farti soffocare, ma non lo farò, Juliet non ne sarebbe felice, ti manderò via con un messaggio per la cara Demetra, digli che Elena Devon la saluta- disse Elena all'orecchio di Alexei prima di liberarlo dalla persuasione, subito il vampiro si smaterializzò.
-Grazie- disse Juliet abbracciando Elena.
-Tutto per la mia migliore amica- disse Elena sorridendo.
-Quando abbiamo parlato mesi fa mi avevi detto che questa sarebbe stata una guerra facile da vincere, non mi avevi detto che avremmo combattuto contro due Devon al massimo dei poteri, hai parlato di ragazzini inesperti che non sanno neanche tenere in mano una bacchetta, sei una squallida bugiarda- disse Alexei furioso a Demetra.
-Potrei aver addolcito un pò la pillola, ma si può sapere che ti è successo?- disse Demetra ridendo.
-Elena DEVON ti saluta, mi ha immobilizzato, non riuscivo neanche a pensare liberamente, controllare i miei pensieri, il mio subconscio, mi sono sentito un vampiro che sbrilluccica al suo confronto e non è stato bello, io non combatto una guerra persa Demetra- disse Alexei furioso prima di andarsene.
-Mi sono chiamato fuori dalla guerra -disse Alexei apparendo di fronte a Juliet.
-Cosa?- disse scioccata Juliet.
-Io credevo che la vendetta fosse la cosa più importante, ma dopo aver incontrato Elena ho capito che non voglio morire, e in questa guerra sento che morirei, non m'interessa vendicarmi, voglio vivere- disse Alexei che sembrava rinato.
-Quindi cosa intendi fare adesso?- chiese Juliet poggiando la fronte su quella di Alexei.
-Stare con te? Che dice il futuro?- sussurrò Alexei stringendola a sè.
-Il futuro dice che hai fatto la scelta giusta- disse Juliet felice.
-E sa anche che sto per fare questo?- disse Alexei baciandola dolcemente.
-Ho appena visto il nostro futuro- disse Juliet sorridendo commossa.
-E com'era?- chiese Alexei interessato.
-Perfetto- disse Juliet emozionatissima.
-E cosa facevo per renderlo tale?- chiese baciandola Alexei.
-Non lo vuoi sapere- disse Juliet ridendo e azzittendolo con un bacio.
-Incomincio ad amare nuovamente questo posto, potrebbe iniziare a piacermi anche il sole- disse Juliet sdraiandosi insieme ad Alexei sulla spiaggia.
-Sai cos'è la prima cosa che ho fatto quando sono stato anziano abbastanza da sopportare il sole? Questo, sono stato sdraiato per ore sotto il sole cocente, è stato il mio primo momento felice da quando tuo padre mi ha trasformato, mi sono sentito umano ancora una volta, è così che mi sento quando sto con te, mi fai sentire umano, è come se il sole fosse con me quando sto con te- disse Alexei a Juliet voltandosi per osservarla, il sole sembrava baciare la pelle pallida della mora e Alexei si chiese se fosse normale essere gelosi del sole.


Scusate l'immenso ritardo *autrice inginocchio implorante*, ho avuto qualche problema a mettere insieme tutti i pezzi e tra università e le altre storie ho dovuto trascurare questa, vi prometto che mi farò perdonare!

Baciiiii

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