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05/01/2013
La
pallina e il suo gioco
Ho
nascosto la pallina,
non
si vede
eppure
c’è
dov’è?
Cavolo, aveva sentito quella
cantilena un paio di giorni prima e gli era rimasta in testa, anche perché gli
aveva invocato ricordi lontani: ricordi di quando anche lui cantava amabilmente filastrocche con quella vocina,
che appartiene solo ai bambini.
Era sempre stato bravo in
quel gioco, cioè a nascondere una pallina, una noce o qualunque cosa con tre
contenitori uguali.
Quel gioco era diventato il
suo lavoro!
Qualcuno poteva obbiettare,
quello che faceva non era lavorare ma truffare.
Stronzate.
La verità era che i turisti
che visitavano la sua città sapevano benissimo come funzionava il gioco della
pallina.
Si nascondeva velocemente la
pallina sotto i campanellini (dopo aver pagato una piccolo somma per giocare)
ma abbastanza chiaramente da permettere di vincere gli scommettitori il primo
giro.
Poi i successivi giri si
aumentava l’abilità di nascondere la pallina e magari con qualche trucco, gli
scommettitori non riuscivano più a scegliere il campanellino giusto, quello che
nascondeva la pallina.
E quelli come lui si
portavano a casa un bel gruzzoletto.
Ma i turisti sapevano tutto
ciò, esattamente come i cittadini: lo scrivevano sulle quelle dannate riviste
turistiche di stare attenti a quelle come lui, no?
Dunque non era un imbroglio
ma un intrattenimento e come tale meritava di essere pagato.
A volte se lo domandava
perché i turisti venissero comunque a giocare, se lo sapevano, ma le sue probabili
risposte avevano solo aumentato la sua rabbia.
Forse lo facevano per
compiangersi della perdita o forse lo facevano perché credevano di essere più
furbi di uno che sta in strada.
Con quel parlare strano, con
quelle grandi macchine fotografiche e con i loro soldi da spendere, pensavano
d’essere migliori di lui.
Vide una turista avvicinarsi,
era anche piuttosto carina:
<< Ehi, ciao bella.
>>
La turista si voltò e
sorrise.
<< Do you wanna play? >> il ragazzo indicò la bancarella.
<< Sì,per favore.
Spiegare in italien. Io parlo italiano. >>
Egli le fece un sorriso
affabile anche se aveva voglia di schernirla mentre pensava << Nei tuoi
sogni,bella. >>
I turisti parlavano due
parole di italiano e si sentivano tutti Dante Alighieri, una cosa che
detestava.
Il cliente però ha sempre
ragione, no?
<< Va bene. >>
spiegò lentamente e soprattutto mimando come funzionasse il gioco.
La ragazza sorrideva e
sembrava entusiasta d’iniziare e allora lui iniziò e le cantò:
Ho
nascosto la pallina,
non
si vede
eppure
c’è,
dov’è?
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