Do you have the courage to take risks?

di PlatonicLove_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** Chapter one. ***
Capitolo 3: *** Chapter two. ***
Capitolo 4: *** No Chapter. ***
Capitolo 5: *** Chapter three. ***
Capitolo 6: *** Chapter four. ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


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Do you have the courage to take risks?
Prologue.


 

 

Se c’era una cosa che odiava più di quando qualcuno la disturbava,mentre era intenta a leggere il suo libro preferito, “ cose se che nessuno sa “,era la sveglia che prontamente ogni mattina suonava al lato sinistro del suo letto,che le faceva capire che un’altra giornata in quella maledetta scuola stava per iniziare,che un’altra ora di chimica senza professore - che ormai mancava da circa due settimane - l’aspettava alla prima ora.
Sinceramente,non ricordava quando era stata l’ultima volta che aveva studiato qualcosa di quella - stupida - materia,forse sarà stato qualche mese prima o forse anche qualche anno,o magari,non l’aveva mai studiata.
Davvero,ci aveva provato a farsela piacere,ma ogni volta - quelle rare volte -  che apriva il libro,doveva per forza richiuderlo,perché tutte quelle formule,non facevano altro che farle venire un mal di testa assurdo.
Con la poca forza che aveva di primo mattino,si alzò dal letto - costretta - e cominciò a prepararsi,oltre che fisicamente anche mentalmente,per poi uscire di casa e avviandosi verso scuola,ormai nettamente in ritardo,mentre insultava pesantemente suo fratello per non averle dato un passaggio,ancora una volta.
 
Era intenta a chiudere il suo armadietto,dove poco prima aveva preso i libri che le sarebbero serviti,continuando a pregare - mentre si avviava nella sua classe,a passo svelto - che almeno quella mattina,non sarebbe stata la vicepreside a sostituire,perché altrimenti,pensò,si trovava davvero nella merda più totale.
Camminava per i corridoi,cercando la sua classe ,che ancora una volta non ricordava dove fosse, - nonostante era passato un mese,dall’inizio della scuola - ma quell’edificio era davvero immenso e non capiva ancora come nonostante tutto,lì dentro regnava il silenzio.
Arrivò in classe con ben quindici minuti di ritardo,eppure l’unica cosa che sentì fu il chiacchiericcio dei suoi compagni,e non il silenzio totale come si aspettava,e quindi quello era un evidente segno,che ancora nessun professore era entrato nell’aula,e in quel momento si sentì fortunata.
 
- Buon giorno Sam. - vide il suo migliore amico sedersi affianco a lei,ancora con il fiatone,segno che aveva corso,per cercare di arrivare in orario, - naturalmente senza riuscita - come sempre.
- Giorno Liam - gli rispose,poco prima che la sua attenzione - e quella di tutti - fu catturata da un ragazzo che in quel momento solcò la porta dell’aula,un nuovo compagno,pensò,per poi appoggiare la testa sul banco.
 
- Buon giorno ragazzi,sono il vostro nuovo professore di chimica,mi scuso per il ritardo. - esclamò,mostrando delle adorabili fossette,mentre tutta la classe era intenta a capire se davvero quella era la verità,oppure era semplicemente uno a cui piaceva scherzare.
 
- Mi chiamo Harold Edward Styles e se volete,potete porgermi delle domande - esclamò quest’ultimo poco dopo,per poi passarsi una mano nei riccioli che si ritrovava.
 
- Ha già insegnato o è la prima volta ? - quella era solo l’ennesima domanda che gli porgevano,e quella era solo l’ennesima volta che Sam sbuffava,ricevendo l’ennesima occhiataccia sia da Liam che dal professore.
- Si è la prima volta,non ho mai insegnato. - rispose,ancora,continuando a sorridere,ancora,ma cosa aveva da sorridere ?
- E sentiamo.. ce l’ha almeno diciott’anni ? - si ritrovò d’un tratto ad esclamare Sam,sentendo poi ridere a bassa voce Liam dietro di lei.
- Ne ho ventidue. - le rispose,mentre Sam fece spallucce e ritornò al suo adorato scarabocchio,che ne era venuto fuori durante quella mezz’ora di noia.
 
Sam,continuava a pensare -  mentre il professore,cominciava a spiegare qualcosa sulla chimica,che detto sinceramente lei,non avrebbe mai capito - a come un ragazzo,soprattutto giovane e ventiduenne trovasse affascinante la chimica,tanto da volerla insegnare,insomma,era abbastanza assurdo,lui era assurdo,nonostante fosse dannatamente bello,perché era quella la prima cosa che Sam aveva notato,a quanto quei riccioli castani,insieme a quegli occhi color smeraldo,gli facevano avere un’aria più adulta,un’aria rassicurante.
 
- Spero davvero di non avervi annoiato con questa prima lezione,anche se breve. - concluse,sfoggiando per l’ennesima volta un sorriso,prendendo i libri dalla cattedra,salutando gli alunni e uscendo dalla classe.
- Abbastanza - sussurrò Sam,roteando gli occhi e sbuffando,pensando che sarebbe stato un anno lungo.
- Ah ragazzi.. e studiate. - finì,per poi andarsene definitivamente.
 

Sarebbe stato un anno molto lungo.






















 

Rieccomi ancora qui,con l'ennesima FF.
Scusate se continuo ad intasare questo sito con sciocchezze,davvero C:,solo che ho bisogno di scrivere.
Oddio,ripensandoci,ultimamente sto postando sempre FF dove qualcuno deve scoprire qualcosa,oppure dove c'è un enorme segreto o dove c'è un enorme rischio,ahahahahahhaahahah,but sorry.
Cosa dire,spero semplicemente che questo prologo - anche se,diciamocelo,abbastanza corto - vi sia piaciuto e mettiate magari questa storia tra le preferite/seguite/ricordate e che magari mi lasciate qualche recensione,anche piccola,giusto per far crescere un po' la mia autostima,che in questo preciso momento è sotto zero. C:
Beh.. fatemi sapere,alla prossima,babies.






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Non è bellissima ? ** 

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Capitolo 2
*** Chapter one. ***


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          Do you have the courage to take risks?
Chapter one.






Erano le sette e quarantacinque  e Sam era ancora nel letto, ed inutili erano le urla del fratello che provava a smuoverla e a svegliarla, più passavano i giorni e più si sentiva come se si fosse imbattuta in un uragano che l’aveva presa in pieno.
E come se non bastasse il sabato precedente si erano messi anche i professori a chiamare i suoi genitori e a convocarli a scuola quella mattina,per il suo “ mancato studio “.
- Louis,giuro che se urli ancora,la vedi quella ciabatta ? ti arriva dritta in faccia. - esclamò con la voce ancora impastata dal sonno.
- Sorellina,se tra cinque minuti non sei pronta,te la fai a piedi. - rispose,il diretto interessato,uscendo dalla camera di Sam.
- Sei uno stupido,Louis - urlò quest’ultima tirando la ciabatta,vicino alla porta,appena Louis fu uscito.
 
Erano le sette e cinquantacinque e Sam si ritrovava fuori scuola,dopo aver camminato un bel po’ a piedi -visto che Louis,non l’aveva aspettata - quel bastardo.
Raggiunse il suo armadietto dove erano appostati,suo fratello,Zayn e Niall,intenti a parlare come tutti i lunedì mattina di cosa avevano fatto il Manchester City e il Chelsea,cose che a lei non interessavano minimamente.
- Buon giorno Sam. - esclamarono Zayn e Niall in sintonia,mostrando dei sorrisi,che secondo la teoria di Sam,facevano invidia al sole.
- Buon giorno sorellina - la punzecchiò Louis.
- Buon giorno - esclamò soltanto - e tu sei uno stronzo - continuò poi riferendosi al fratello,che la guardava divertito.
- Non si dicono queste cose,signorina Tomlinson - si girò e si ritrovo il professore Styles,che rideva,insieme naturalmente a Zayn,Niall e il fratello.
- Oh,professore,questo non è niente,a casa mi molesta anche - disse,senza smettere di ridere,Louis.
- Louis,chiudi quella fogna. - lo minacciò la sorella,guardandolo con uno sguardo che diceva tutto su quello che sarebbe successo da lì a poco se non l’avrebbero fermata.
- Sai.. ho sempre preso in considerazione che tu sia nato con l’unico scopo di mettermi in ridicolo. - continuò poi quest’ultima,cercando di dargli qualche schiaffetto che lui prontamente evitava.
- Ci vediamo dopo, sorellina. - finì senza dare peso alle sue parole,dandole un bacio sulla guancia,lo stesso fecero Niall e Zayn.
 
Sam era da una buona mezz’ora dentro a quell’ufficio,a sentire le lamentele dei professori che la preside stava riferendo ai suoi genitori,e più la Parker andava avanti più intravedeva gli sguardi omicidi dei genitori.
- Ma non tutti si lamentano.. - cercò di sdrammatizzare la ragazza.
- Ah.. e dimmi,chi è che non si lamenta ? - esclamò la preside,poggiando i suoi occhiali sulla cattedra.
- Beh.. - tentennò,finchè non sentirono la porta aprirsi e vedere il professor Styles entrare,mentre chiedeva scusa,per l’interruzione.
- Ecco,mi dica professor Styles,con lei la signorina Tomlinson,come se la cava ? - esclamò la Parker,intenta a sistemare dei fogli.
Subito Sam,cercò i suoi occhi,cercando di fargli capire,che la situazione era già abbastanza tragica,cosa che lui capì - abbastanza bene,certo magari potrebbe fare meglio,ma non mi lamento della signorina - rispose,facendo uno dei suoi sorrisi.
- Vabbene,questo è tutto,grazie per essere venuti. - concluse la preside,per poi far accomodare tutti fuori.
E mentre Sam passava di fianco al professore non potè fare altro che ringraziarlo a bassa voce,sentendosi rispondere un “ di nulla “,per poi mostrare il suo solito sorriso con le sue solite fossette,e la ragazza non potè fare altro che sorridere a sua volta,pensando che non era poitanto male il professor Styles. 
Erano ormai le quindici del pomeriggio e Sam se ne stava nella sua stanza,intenta a non fare niente,visto che i genitori le avevano sequestrato il computer e come se non bastasse anche l’mp3,erano stati ingiusti,insomma… il professor Styles aveva detto che nella sua materia andava.. bene,no ? e la chimica era una materia importante.
- Sorellina com’è andata ? - esclamò Louis entrando nella stanza di Sam.
- Hai bisogno proprio che te lo dica ? - gli rispose,ovvia,alzando un sopracciglio.
- E’ andata male.. - finì per poi richiudere la porta e tornare nella sua stanza.
I suoi propositi per dormire andarono a farsi un giro quando gli squillò il telefono -  Ehy Sam,com’è andata ? - Liam,chiamava davvero - sempre - nei momenti meno opportuni,eppure,era anche per questo che gli voleva bene,ma quella era forse la giornata meno opportuna per parlare con Sam.
- Perché tutti volete sapere com’è andata e non come sto ? - esclamò esasperata.
- Oh.. emh,come stai,Sam ? - tentò poi Liam.
- Vaffanculo. - finì per poi chiudere la chiamata,cercando finalmente di dormire,non prima però di aver inviato un messaggio a Liam con scritto " scusa,ti voglio bene ".
















Eccomi con il primo capitolo - anch'esso corto,mi dispiace TT - ma io provo a farlo lungo ma non viene TT.
Ok,spero davvero che non vi abbia deluso,anche perchè ci tengo davvero alla vostra considerazione C:
Grazie per le visite e se vi va lasciate una recensione.
Giuro che nei prossimi capitoli provvederò al banner. uu




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Capitolo 3
*** Chapter two. ***


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Do you have the courage to take risks?
Chapter two.






Era l’ennesima volta che il telefono di Sam suonava,ed era l’ennesima volta che malediceva chiunque a quell’ora la chiamava,insomma,alle sette e trenta del mattino già era abbastanza se ricordava il suo nome,ecco.
Decise ormai - rassegnata - di alzarsi e cercare davvero di arrivare per una volta in orario - e magari farsi dare anche un passaggio dal fratello - lasciando però il telefono squillare,poco gli interessava chi poteva essere a quell’ora,anche perché chi la conosceva,sapeva bene che odiava stare a telefono soprattutto appena sveglia.
- Buon giorno famiglia. - esclamò Sam,non appena fu nella cucina - Louis ? -
- E’ uscito,ha detto che andava di fretta. - che bastardo,però.
- Io lo so perché andava di fretta! - esclamò,maledicendolo in quel momento in tutte le lingue del mondo,cosa gli costava darle un passaggio se frequentavano la stessa scuola ?,che fratello di merda,oh. E per di più pioveva anche.
Beh..si prospettava proprio un gran bel giorno.
 
Sam,si avviò a scuola cinque minuti prima di tutte le altre volte,visto che - come se non bastasse -ci si metteva anche la pioggia e per lei che non l’ha mai sopportata era un gran bel problema.
 
Alle otto e cinque era in classe - tutta bagnata - ancora intenta - naturalmente -  a maledire suo fratello,che se ne stava nella classe affianco sorridente,spensierato,ma soprattutto asciutto.
Era lunedì,quindi alla prima ora aveva lezione con il professor Styles,che per tutta quella settimana non si era presentato a scuola.
 
- La mole è una delle sette unità di misura fondamentale,essa misura la quantità delle sostanze… - era circa una buona mezz’ora che il professor Styles continuava a parlare,mentre tutta la classe era intenta a  fare altro,ma lui sembrava davvero non accorgersene,c’era chi parlava,chi messaggiava,oppure chi era perso tra i suoi pensieri come Sam,tra l’altro ancora un po’ bagnata.
- Allora ragazzi,è tutto chiaro ? - esclamò poi,quando mancavano cinque minuti alla fine della lezione.
- Chiarissimo – si ritrovò ad esclamare Sam,forse un po’ troppo ad alta voce.
- Bene signorina Tomlinson,quindi non le dispiacerà,spiegarlo di nuovo,giusto ? - rispose di rimedio lui,facendo comparire quel suo solito sorriso.
- Emh.. veramente.. - tentennò Sam,mordendosi il labbro inferiore,tanto da far uscire un po’ di sangue.
- Allor… - cercò di parlare il professore,prima che la campanella lo interrompesse - è fortunata signorina,si metta a studiare,o quello che ho detto l’altro giorno in presidenza sarà trasformato in negativo,mi raccomando,studiate tutti. - finì per poi prendere la cartellina con tutti i libri e uscire dalla classe.
In quel momento si ritrovò a rimangiarsi tutto quello che aveva pensato qualche giorno prima,il professor Styles era davvero  insopportabile,aveva ventidue anni,eppure sembrava uno di quei professori sessantenni fissati con lo studio e lei odiava i tipi così.
 
- Tomlinson,stasera esci con me. - e come se non bastasse ci si metteva anche il peggiore,davvero,quella poteva essere la giornata più brutta della vita di Sam.
- Bella battuta Clark,ora gira a largo. - esclamò di rimedio Sam,chiudendo il suo armadietto con un tonfo.
- Tomlinson,sai che odio ripetere le cose,tu stasera uscirai con me. -
- E se io non volessi ? - alzò il tono di voce la ragazza,alzando un sopracciglio.
- Io ti sto solo avvisando. - concluse,con molta tranquillità,la quale faceva davvero andare in bestia Sam.
- E lei ti ha già risposto di no,mi sembra. - sentirono parlare dietro di loro.
- Fuori dalle scatole,Malik. - ringhiò Clark.
- Vuoi fare di nuovo a pungi ? io sono pronto. - esclamò Zayn,sapeva com’erano i tipi come lui,c’aveva avuto già a che fare qualche mese prima,sempre per mezzo di Sam,già,perché lui e Sam si erano frequentati per qualche mese - naturalmente all'insaputa del fratello,che se per qualche strano motivo avesse scoperto che non era più vergine,l'avrebbe decapitata -,per poi capire che tra loro c’era solo una semplice amicizia,niente di più,niente di meno.
- Qui,nessuno farà a pungi con nessuno. - entrambi - compresa Sam - si girarono trovandosi il professor Styles davanti.
- Lei non si immischi. - sputò Clark,focalizzando la sua attenzione di nuovo su Sam - vuol dire che sarà per la prossima volta,Tomlinson. - finì per poi scomparire,in un altro corridoio di quell’immensa scuola,anche Zayn a sua volta,camminò fino al corridoio,per poi scomparire senza spiccare parola.
- Cos’è successo ? - parlò poi il professor Styles.
- Niente. - esclamò - forse un po’ acida - Sam,prendendo la cartella e uscendo dalla scuola,nonostante  la giornata a scuola non fosse ancora finita,dal canto suo il professor Styles,rimase immobile senza parlare,guardando la ragazza allontanarsi e chiedendosi per l’ennesima volta in quella giornata,cosa c’era che non andava in quella ragazza. 





















Buonasera ragazze,vado davvero di fretta,scusate,solo che è inizato il film ed io sono qui a scrivere,AHAHAHAHAAH,mi scuso per il ritardo e per questo spazio-autrice cortissimo.
Grazie a tutti per le recensioni e per le visite,se vi va lasciatene una anche qui,un bacio azzeccoso (?) 









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Capitolo 4
*** No Chapter. ***


Buona sera a tutti. C:
Allora vorrei avvisarvi che sinceramente non so se continuo questa FF perchè detto sinceramente mi aspettavo magari qualche recensione ai capitoli precedenti,anche una non ne chiedevo troppe,anche perchè siamo ancora all'inizio.
Detto questo,non volgio assolutamente dire che la storia deve piacere o che ne so,dovete per forza lasciare una recensione,però sul serio mi avrebbe fatto piacere sapere cosa ne pensavate di questa storia.
Come finale,perdonatemi,ma non so cosa deciderò di fare :)) 

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Capitolo 5
*** Chapter three. ***


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Do you have the courage to take risks?
Chapter three






Sam camminava per i corridoi,abbastanza nervosa quella mattina sia perché il fratello l’aveva lasciata a piedi - per l’ennesima volta - sia perché non riusciva a trovare Niall e quest’ultimo non rispondeva nemmeno alle sue chiamate da due giorni a quella parte.
Avevano avuto un piccolissimo litigio,perché Niall sosteneva che ultimamente tutti lo stavano mettendo da parte,soprattutto lei.
Sam doveva ammettere che forse qualche cosa era cambiata,che forse il loro rapporto da quando è cominciato l’ultimo anno è andato un po’ a calare,ma nonostante tutto lei lo voleva bene sul serio,anche perché lo aveva sempre definito un secondo migliore amico,naturalmente al primo posto c’era Liam.
Ricorda ancora il primo giorno che lì vide,aprì la porta di casa sua e tre facce sorridenti le si presentarono davanti e a quella vista Sam non potè fare altro che scoppiare a ridergli in faccia beccandosi così le bestemmie del fratello.
Sam ricorda ogni singolo momento passato insieme a loro,dalle lacrime che aveva versato quando lei e Zayn si erano lasciati,ai sorrisi che sono spuntati sul suo viso quando tutti e quattro compreso suo fratello si erano messi a suonare e cantare sotto la sua finestra facendo affacciare qualche signora anziana che naturalmente lasciava qualche commento poco gradevole,tutto sempre insieme a loro.
- Niall - esclamò - non appena vide il biondo avvicinarsi al proprio armadietto - non ricevendo però nessuna risposta.
- Niall - riprovò,questa volta l’irlandese si girò nella sua direzione - sei venuta a cercarmi perché non hai nessun’altro con cui passare del tempo,Sam ? - esclamò acido,chiudendo l’armadietto con non poca gentilezza.
- Niall,io ti voglio bene -  parlò con un filo di voce,non sapendo davvero cosa rispondere,era stata davvero così egoista ?
- Cazzate - cotrabbattè,per poi superarla senza degnarla nemmeno di uno sguardo ed andare in classe.
 
Sam correva per i corridoi in cerca della nuova aula di geometria,in ritardo già di dieci minuti,non sapeva davvero con far pace con Niall,ci aveva pensato tutta la mattina e ogni cosa le sembrava abbastanza banale,la verità è che le mancava il biondino,le mancava la sua risata e il suo essere un gran mangione anche se erano passati solo pochissimi giorni,lei non era egoista,non lo faceva apposta,sul serio.
- Oggi mi hai evitato per tutto il giorno - esclamò  all’improvviso una voce alle sue spalle,mentre era intenta ad uscire dall’aula.
- Liam! scusa,solo che.. - balbettò,per poi non dire più nulla,continuando a camminare.
- Cosa c’è Sam ? non mi reputi più il tuo migliore amico ? non lo so,ho fatto qualcosa di sbaglia… - non finì - NO - urlò Sam, - Liam,scusa solo che ho litigato con Niall,perché sostiene che io non lo stia pensando più come una volta - esclamò poi,più a se stessa che al ragazzo,il quale sentì ugualmente.
- Sai Sam,non voglio difendere Niall,ma penso che un po’ di ragione ce l’abbia - provò il moro.
- Davvero lo sto trascurando così tanto ? -  ribattè Sam,fermandosi all’improvviso.
- Sam… non stai trascurando solo lui ultimamente,da quant’è che non passiamo un sabato sera insieme a casa mia a vederci un film,come qualche tempo fa ? - rispose Liam,sorridendo,ricordando i momenti passati insieme a lei.
In effetti Liam aveva ragione,era da tempo che non stavano insieme loro due,era da tempo che non passavano una serata tra migliori amici.
- Hai ragione - potè solo dire la ragazza - ma prometto che questo sabato lo passiamo insieme noi due - finì una volta che furono sotto casa della ragazza.
- Ci conto - disse il moro,salutandola con un bacio sulla guancia.
 
Inviò l’ennesimo messaggio di scuse a Niall e per l’ennesima volta non ebbe nessuna risposta,decise che uscire da casa era l’unico modo per non pensarci e così fece.
Dopo nemmeno cinque minuti si ritrovò in un bar a bere - quasi sicuramente - qualche alcolico di cui non sapeva nemmeno il nome,ma solo che era uno dei più forti,visto che le girava già un bel po’ la testa.
Dopo l’ennesimo bicchierino,si sentì chiamare in lontananza,così si girò senza però riuscire a focalizzarsi su nessuno finchè questo non le venne incontro.
- Non sei un po’troppo piccola per questi tipi di bar ? – parlò dopo un po’ quest’ultimo e potè capire di chi si trattasse.
- Lei non è un po’ troppo vecchio per questi tipi di bar,professore ? – ribattè,cominciando a ridere.
- Ho solo ventidue anni - esclamò il professor Styles alzando un sopracciglio e cominciando a sorridere,vedendo in che condizioni era la sua alunna
- Ed io ne ho diciassette,sono abbastanza grande - sussurrò.
- Non sei ancora maggiorenne Sam,andiamo - rispose per poi prenderla per mano,facendola aggrappare al suo braccio.
 
- Si è mai ubriacato professore ? - sussurrò,dopo circa cinque minuti che avevano lasciato quel locale.
- Si,a diciassette anni,e non è bello - le rispose,concentrandosi poi sulla guida.
- Lo so,io invece a quindici anni - continuò,passandosi una mano tra i capelli.
- Ti sei ubriacata ? - le chiese,non capendo.
- Si,Zayn.. è stato lui - gli rispose rannicchiandosi per il freddo.
- Malik ? - si accertò.
- Si,grazie a lui - rise per poi addormentarsi.
 
 
- Sam,emh.. siamo arrivati - sussurrò alla ragazza,cercando di svegliarla.
-  Mmh.. - mugolò,prima di aprire gli occhi e arrossire vistosamente - professore! Emh.. mi scusi. - esclamò alzandosi di scatto dal sedile.
- Non preoccuparti Sam,ci vediamo domani mattina,e mi raccomando.. cerca di non ubriacarti più -parlò,spostandosi con una mano i ricci - anche perché non lo reggi - disse,nascondendo un sorriso.
- Emh.. si,mi scusi ancora - finì per poi alzarsi sulle punte e salutarlo con un bacio sulla guancia.
































Emh...emh...emh....emh..come va ? C: tutto bene ? * fischietta *
Ok,no.. scusate davvero tanto per il ritardo,giuro che non succederà più..almeno credo.
Grazie per le recenzioni allo scorso capitole e per le tante visite,solo così contenta **
Fatemi un applauso sono riuscita a mettere le lentine C: ed ora starete dicendo " e a noi che ne ne fotte " ok,ma volevo dirvelo.
Spero che il capitolo vi piace,anche se sinceramente io me l'aspettavo meglio,e per ora non succede ancora nulla di che,spero davvero che non vi annoiate.
Se volete lasciate qualche recensione,ne sarei felice,al prossima aggiornamento. C:








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Ditemi che siete ancora vive. 

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Capitolo 6
*** Chapter four. ***


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Do you have the courage to take a risks?
Chapter four.





 

Quella mattina Sam si sentiva davvero bene,il giorno prima era riuscita a fare pace con il biondino,portandogli dei magnifici muffin al cioccolato,prendendolo così per la gola e scusandosi del suo comportamento,promettendogli che non l’avrebbe mai più trascurato così tanto.
- Buongiorno Sam,cosa ci fa qui nella sala d’attesa del preside ? - una voce ormai abbastanza conosciuta la fece girare,facendole alzare lo sguardo e facendole incontrare due occhi color verde smeraldo.
- Buongiorno professore,sono qui perché devo chiedere un permesso al preside per uscire prima da scuola - Sam sorrise semplicemente,ancora un po’ imbarazzata per il giorno precedente - volevo..ecco si… volevo chiederle scusa per ieri,ecco. - sussurrò,abbassando lo sguardo sulle sue converse,che in quel momento sembravano davvero molto interessanti.
- Oh,non preoccuparti Sam,ho già dimenticato tutto - la rassicurò lui con un sorriso.
- Grazie - finì prima di entrare nell’ufficio,chiudendosi la porta alle spalle,sospirando e pensando a come quel professore la metteva sempre in soggezione.
Quell’ufficio era pieno di fogli sparsi da per tutto,sugli scaffali,sulla scrivania,addirittura per terra,mentre il preside se ne stava lì,seduto senza alzarare nemmeno un dito e lei questo la infastidiva molto.

 
- Ehy Sam,per stasera.. - borbottò Liam insicuro,avvicinandosi all’armadietto della ragazza.
- A casa mia - rispose Sam,facendo un sorriso sincero.
- Allora ci vediamo stasera - affermò Liam,sorridendo a Sam,era sabato e come ogni sabato che si rispetti,lui e la ragazza lo passavano insieme a guardare qualche film d’azione o da strappalacrime.
- Ovviamente - gli rispose scoccandogli un bacio sulla guancia - ti voglio bene Liam -  continuò,chiudendo il suo armadietto.
- Oh ti prego,mi farai venire il diabete - disse quest’ultimo,facendo scoppiare a ridere entrambi,prima che la ragazza uscisse da scuola.
In quel giardino c’era sempre un via vai di persone che Sam non conosceva minimamente nonostante fosse in quella scuola da ben cinque anni,ma la verità era che le andava bene così,le andavano bene i pochi amici che aveva ed in tutti questi anni non aveva mai avuto il desiderio di avere altri amici al di fuori di quelli che aveva già,meglio pochi ma buoni,aveva sempre pensato.
 
- Sai che stasera devi sloggiare,carissimo fratellino,giusto ? - gli domandò Sam,non appena Louis,fece il suo ingresso in casa.
- E come mai ? - le domando,incuriosito.
- Viene Liam - gli rispose semplicemente,sedendosi sul divano,con una busta di pop corn in mano.
- Oh capisco,dovete scopare selvaggiamente - sghignazzò,prima di ricevere uno sguardo assassino dalla sorella.
- Ma è possibile che l’unica cosa a cui pensate voi maschi è il sesso ? - chiese esasperata,alzandosi per poi salire le scale e sparire nella sua camera,sentendo Louis ridere,ancora una volta.
 
- Liam! - gridò Sam al suo migliore amico prima di saltargli letteralmente addosso,facendo così scatenare la sua risata e quella del professor Styles... momento.. cazzo ci faceva il professor Styles in casa sua ?
- Emh,scusate l’interruzione è che… mi si è rotta la macchina e Liam mi ha offerto un passaggio a fine serata. - disse abbastanza imbarazzato,passandosi una mano dietro al collo,abbassando lo sguardo e toccandosi i ricci.
- Oh emh.. non si preoccupi.. - borbottò,arrossendo vistosamente,rendendosi conto il modo in cui era vestita,semplicemente con una culotte nera e una semplice maglietta bianca,fortunatamente abbastanza lunga,insomma,era abituata a farsi vedere così da Liam che ormai ci aveva fatto l’abitudine,ma da altre persone,decisamente no.
- Scusami Sam - gli sussurrò,poco dopo Liam all’orecchio.
- Allora,cosa vediamo ? - parlò ancora,Liam,cercando di togliere Sam da quello stato d’imbarazzo che ormai si era impossessato anche di tutta la stanza.
 
beh so io come potresti farti perdonare “ parlò poco dopo l’uomo nel film,facendo una faccia abbastanza maliziosa,mentre le guance di Sam erano letteralmente andate a fuoco e in più ci si metteva anche il professore a tossire sempre come a cercar di avere l’attenzione dei due ragazzi.
mmm.. mi fido “ rispose la ragazza nel film,prima di fiondarsi sulle labbra del ragazzo,con un gesto Sam,stufa di quella situazione spense la tv.
- questo film è… beh ecco,si è… è noioso - disse alzandosi e andando a prendere un bicchiere d’acqua,aria,le serviva aria e lo sguardo del suo professore addosso non la aiutava per niente.




















 Trottolino pelosoo **
Mi ero promessa che cominciavo così,scusatemi,ahahahahahahha.
Innanzitutto scusatemi tanto,tanto,è da più di un mese che non aggiorno e me ne vergogno ( ho fatto la rima,mlmlml LOL )
Beh,grazie a tutte quelle belle persone che l'hanno messa tra le preferite/seguite/ricordate e a tutte quelle belle persone che l'hanno recensita,mi rendete davvero felice C: * prede i fazzoletti *
Alloraa,cosa ne pensate del capitolo ? e dell'intruso il casa Tomlinson ? ahahahahahhaahahahahhaah,vabbè basta,me ne vado,tolgo il disturbo,alla prossima.














 

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