Happy Valentine Day,Thad Harwood di amnesiaL1996 (/viewuser.php?uid=104896)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Second ***
Capitolo 3: *** Third ***
Capitolo 1 *** First ***
Happy Valentine Day,Thad
Harwood
Thad aprì gli occhi con uno
sbadiglio,coprendosi meglio con le coperte per poter riposare ancora un paio di
minuti,mentre il suo cervello cominciava a connettere e a capire qualcosa.
Tipo che era San Valentino,quella che era
sempre stata una delle sue feste preferite da romantico qual’era.
E che quell’anno invece non sapeva se
comportarsi come sempre o desiderare solo che quella giornata passasse più in
fretta possibile.
Perché,beh,San Valentino era la festa più
dolce e romantica del mondo,la festa dell’amore e degli innamorati…e per la
prima volta in tutti i suoi San Valentino lui era innamorato.
Ma aveva ben poco da festeggiare,dato che
era innamorato di uno stronzo bastardo che non avrebbe ricambiato mai i suoi
sentimenti.
E quando diceva mai intendeva neanche tra
un milione di anni,o in un'altra vita,o in un universo parallelo.
Proprio mai.
E non perché ci fosse qualcosa di sbagliato in Thad,ma
perché Sebastian era…bhé,per dirlo in modo carino (cioè come lo diceva
Nick) “uno stronzo narcisista bastardo e senza cuore che si scopa qualsiasi
cosa maschile che respira (o anche no)”.
E Thad avrebbe potuto essere il ragazzo
più figo e perfetto del mondo,ma tanto il suo compagno di stanza non si sarebbe
mai innamorato di lui,né di nessun altro al mondo.
Ormai si era rassegnato,ovvio,dopo tanti
mesi di quella cotta assurda che aveva per il bel francese dagli occhi verdi,ma
San Valentino…non era esattamente sicuro di poterlo sopportare quell’anno.
I suoi due migliori amici che facevano i
piccioncini più del solito,cuoricini ovunque,canzoni e film rigorosamente
d’amore alla radio e alla tv e coppiette felici dappertutto.
In pratica tutte le sue cose preferite.
Sentì Sebastian alzarsi e chiuse gli
occhi,fingendosi addormentato (inutilmente,dato che tanto l’altro non guardava
mai se era sveglio o meno),mentre il compagno si metteva seduto sul letto
e,guardando la data e l’ora sul cellulare,emetteva un suono schifato a quel 14
febbraio ben in grande sullo schermo.
E Thad ne fu sicuro.
Non sarebbe arrivato vivo alla fine di
quella giornata.
Thad si gettò sul proprio letto,il viso
affondato nel cuscino,completamente distrutto,più psicologicamente che
fisicamente.
Tra Nick e Jeff che non la smettevano di
darsi dolcissimi baci eschimesi,Flint che aveva cantato “Silly Love Songs”
per tutto il giorno e la professoressa di letteratura che aveva dedicato le sue
tre ore di lezione alla lettura dei passi e delle poesie più romantiche inglesi
e americane,provava tanto il desiderio di:
a.
Spedire
la Niff a scopare invece di stare sempre a rompere le scatole a lui;
b.
Soffocare
Flint con qualcosa,ad esempio con lo spartito di quella cavolo di canzone;
c.
Bruciare
il proprio libro di letteratura;
d.
Mandare
al rogo chiunque avesse riempito la scuola,e in particolare la sala degli
Warblers,di decorazioni a forma di cuore;
e.
Usare
tutto il proprio potere per abolire ogni forma di romanticismo dalla Dalton.
…Oddio,cominciava a pensare come
Sebastian.
Smythe che,tra l’altro,con la scusa di
una qualche visita medica era sparito per tutto il giorno dalla Dalton
evitandosi tutto quello. Bastardo.
Come da proverbio,parli del diavolo e
spuntano le corna,come Thad incominciò a maledire mentalmente Sebastian (oh,ce
n’erano tanti di motivi…dal fatto che era uno stronzo,all’essere
bellissimo e averlo fatto innamorare di lui,fino all’essere potuto sfuggire a
quella tortura infinita) il suddetto francese aprì la porta della loro stanza.
Harwood si irrigidì
all’istante,smettendo quasi anche di respirare come ogni volta e chiedendosi
come potesse l’altro avere così tanto potere su di lui da destabilizzarlo in
quel modo.
Non era normale,era una cosa che gli
faceva paura.
Insomma,tra tutte le persone a cui
avrebbe affidato i suoi comportamenti Sebastian Smythe era agli ultimi posti
della lista,data la sua affidabilità.
E poi,dato che era San Valentino,era
sicuro al 99,9% che il suo compagno di stanza fosse più incazzato e
intrattabile del solito.
Ma si sa,quando si ha una certa
percentuale di errore si sbaglia sempre.*
E infatti quando il moro si azzardò a
voltarsi verso l’altro letto della stanza,Smythe era tranquillo e pacifico.
Sorrideva,addirittura.
E quello era un brutto segno,bruttissimo
segno.
O aveva appena fatto sesso (da meno di 10
minuti,di solito la durata del suo buon umore post-sesso non durava di più),o…
Non c’era un’altra possibilità,Sebastian
non sorrideva mai.
Lui ghignava,quello sempre,ma in quel
momento sul suo volto c’era quello che era di sicuro un sorriso vero.
Ed in quel momento Thad capì che i Maya
non si erano sbagliati poi tanto: l’Apocalisse era vicina,forse anche più di
quanto pensassero loro.
<< Seb,tutto bene? >> si
arrischiò a chiedere,pur temendo che quello strano e stupendo (come poteva un
semplice sorriso fargli battere il cuore a mille a quel modo?!) fenomeno
terminasse,mettendosi a sedere e abbracciando il cuscino per poterlo usare per
proteggersi in caso di bisogno.
Ma Sebastian sorrise ancora e Thad si
incantò così tanto a quel sorriso straordinario da non accorgersi che il
ragazzo si stava avvicinando a lui.
Si stava avvicinando tanto.
TROPPO.
Fino a non lasciare più nessunissimo
spazio tra le loro labbra.
E Thad si sentì…morire. Dalla gioia è
ovvio. E dal fatto che il suo cervello e il suo corpo avessero appena
dimenticato come respirare e il suo cuore come battere.
Che diavolo aveva fatto nella vita prima
di baciare Sebastian Smythe?
Quelle labbra perfetta si staccarono
dalle sue solo dopo quelli che sembrarono secoli e quando finalmente stava
tornando in sé (ok,forse era un pochino impossibile) il suo cuore perse un
battito a una voce rauca e sexy che gli accarezzava l’orecchio con più
dolcezza di quanto avrebbe mai immaginato.
<< Buon San Valentino,Harwood
>>
Ok,ora era sicuro.
Poteva morire felice,il mondo poteva
finire e…
Poteva tornare finalmente ad amare quella
stupenda festa,no?
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Second ***
Happy Valentine Day,Thad
Harwood
Era passato un anno esatto da quando Sebastian Smythe
aveva baciato Thad Harwood,dando inizio alla loro storia.
Era passato un anno e San Valentino era
arrivato di nuovo,e di nuovo Thad si sentiva triste e depresso alla sola idea di
quella festa romantica.
Quell’anno aveva un fidanzato,un fidanzato fantastico
(anche se non proprio perfetto) che amava e che lo amava alla follia,ma c’era
un piccolo problema che rendeva quel sabato mattina triste e deprimente.
Un problema di parecchi chilometri in
effetti.
Mai come quel giorno Thad aveva maledetto
il fatto che Sebastian fosse un anno più piccolo.
Insomma,il suo francesino gli mancava
ogni giorno da morire,ma entrambi avevano sempre cercato di pensare ai lati
positivi: Thad diceva che almeno così aveva un motivo più che valido per
tornare ogni tanto alla sua amata Dalton e per andare a vedere le esibizioni
degli Warblers,Seb diceva che così potevano provare il sesso telefonico; Thad
diceva che così avrebbero provato se il loro era vero amore,Seb che l’altro
si sarebbe arrabbiato molto di meno per i suoi casini,non venendo a conoscenza
di tutti.
In fondo,andava quasi bene essere lontani
e sentirsi tutti i giorni solo al telefono e costringere per quello Sebastian a
dirgli tutte quelle frasi romantiche e quei “ti amo” che altrimenti avrebbe
dato per scontato,ma il giorno di San Valentino…non andava bene affatto,né
che Smythe fosse così lontano,né soprattutto che non gli avesse mandato uno
schifo di messaggino e non rispondesse al motivo,motivo per cui in quel momento
avrebbe tanto voluto ucciderlo.
Alla fine,che chiedeva,sapendo di non
poter avere l’appuntamento romantico che aveva sognato per tutta la sua vita?
Solo un messaggio o una chiamata. Un biglietto. Un mazzo di cuori. Insomma un
fottuto qualcosa con cui Sebastian gli dimostrasse che gli importava di lui e
che si ricordava l’anniversario del loro primo bacio,che lo amava.
Ma niente,e più le ore passavano più
lui,ancora in pigiama davanti al televisore con un mezzo quintale di gelato al
cioccolato,si sentiva pronto a uccidere qualcuno. Possibilmente Smythe dato che
era tutta colpa sua.
Era pomeriggio inoltrato,quasi
sera,quando Thad si svegliò di scatto sul divano,riportato in vita dal
campanello del suo appartamento che suonava,e si alzò,asciugandosi le lacrime
che gli avevano rigato il volto quando la rabbia era stata sostituita da
tristezza e profonda delusione.
Per sciogliersi completamente in pura
sorpresa e sconcerto quando,aperta la porta,Sebastian era lì,un mazzo di
fiori,una scatola enorme di cioccolatini e una sacca in spalla,con il suo solito
ghigno stampato in volto.
<< Ehi >> fece soltanto,come
se fosse la cosa più normale del mondo apparire tutta d’un tratto a New York
dopo essere stato disperso per tutto il giorno.
<< Ehi?! >> fece infatti Thad
in risposta,decisamente sconvolto e alterato << Si può sapere che cazzo
di fine avevi fatto?! >>
<< Ero in viaggio per venire qui e
farti una sorpresa >>
<< Te la puoi ficcare dove dico io la tua sorpresa,se osi sparire così
un’altra volta… >>
Ma le sue minacce (molto
terrificanti,soprattutto se dette da un nano in pigiama dei puffi moooooolto
virile) vennero messe a tacere subito dalle labbra del francese sulle sue.
E Thad non voleva quel bacio. Ok,si,in
realtà lo voleva da morire e una parte di lui da mesi non aspettava altro che
saltare addosso al suo ex compagno di stanza,ma in quel momento avrebbe anche
voluto picchiarlo e urlagli contro,dicendogli che l’aveva fatto preoccupare. E
che aveva davvero pensato,per un po’,che non gliene fregasse più niente di
lui.
Ma tacque,decisamente impedito da quel
bacio,e quindi non poté far altro che rilassarsi e calmarsi,quasi
involontariamente,tra le braccia dell’altro.
<< Mi sei mancato >> sussurrò
Seb direttamente sulle sue labbra e lui non poté che sospirare per quella mossa
sleale e gettare tutti i suoi buoni propositi di omicidio.
<< Mi sei mancato anche tu >>
Sebastian sorrise e,bhè,gli era mancato
quel sorriso.
Gli era mancato tutto in effetti,dal modo
in cui Seb gli faceva battere il cuore a mille come una ragazzina in piena crisi
ormonale a come lo faceva impazzire con le sue idee strampalate. Tipo
presentarsi lì senza dirgli niente,ad esempio.
Ma lo amava anche per quello,no?
Sospirò di nuovo,questa volta
trattenendo un sorriso e prendendo tra le mani i fiori,immergendosi per un
secondo in quel profumo.
Si,decisamente lo amava perché era un
idiota,il suo idiota.
<< Buon San Valentino,Sebastian
>>
<< Buon anniversario,amore >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Third ***
Happy Valentine Day,Thad
Harwood
Forse perchè si ricordava fin troppo
bene i loro primi San Valentino insieme,forse perchè ogni anno quel giorno non
era del tutto normale,ma quando quella mattina Thad si svegliò sentì sin da
subito che sarebbe successo qualcosa.
Seb ovviamente ancora dormiva al suo
fianco,bellissimo e perfetto come sempre,e quella visione straordinariamente
innocente e dolce bastò per farlo sorridere e fargli dimenticare ogni strano
presentimento,ritrovandosi a pensare piuttosto che ormai erano ben 7 anni che
stavano insieme e ancora non avevano tentato di uccidersi. Bhè,quasi.
E dire che 7 anni prima esatti,proprio il
giorno di San Valentino,era depresso perché credeva che mai e poi mai la sua
assurda cotta per il suo bastardo compagno di stanza sarebbe stata ricambiata!
Ora quello stesso ragazzo era nel suo letto,l’unico in cui entrava proprio da
quel giorno,da quel loro primo bacio che aveva cambiato le loro vite.
<< Buongiorno >> la voce
impastata e assonnata di Sebastian lo riscosse dai suoi pensieri e in un attimo
sorrise ancora di più,chinandosi a baciargli dolcemente le labbra.
<< Buon anniversario e buon San
Valentino >>
Sebastian sbadigliò.
<< Buon tutto quanto,Thaddy
>>
Harwood mise su un piccolo broncetto a
quel fare ben poco romantico e così il francese sorrise,stringendoselo di più
addosso e annunciando:
<< Stasera ceniamo fuori,ti va?
>>
…E di certo non si era aspettato quello
con “fuori”.
Non che l’idea di mangiare
semplicemente nella terrazza di casa loro,con il panorama mozzafiato delle mille
luci di New York di notte,fosse brutto,ma aveva pensato a un ristorantino carino
o qualcosa del genere,tanto più che avevano lo stesso ordinato da mangiare al
ristorante francese dietro l’angolo.
<< Sebastian,perché non siamo
usciti come al solito? >> chiese perciò,accomodandosi sulla sedia che il
suo ragazzo aveva spostato per lui da vero gentiluomo.
Seb fece una smorfia quasi
inorridita,come se fosse una cosa assolutamente inconcepibile l’uscire di casa
proprio quella sera.
<< Oh no,niente gente! >>
esclamò e l’ispanico lo fissò confuso.
Qual’era il problema con la gente ora?
Ma prima che potesse dire qualcosa (del
tipo “amore,ma che diavolo ti sei fumato stasera?”) l’altro cambiò
argomento e lui decise di lasciar perdere.
Dopotutto era Sebastian,era praticamente
sempre meglio non sapere che gli passava per la testa…
In fondo,quella loro intima e tranquilla
serata era stata davvero bella,ma ora era tardi e Thad era stanco
morto,praticamente addormentato sul divanetto del terrazzo.
Voleva solo restare lì e addormentarsi e
ringraziare Seb per la bella serata…ovviamente la mattina dopo.
<< Thad? >>
<< Mmm? >> rispose senza
neanche aprire gli occhi alla voce che lo chiamava,né avendone la forza e la
voglia.
<< Guardami >>
<< Eh? >>
<< Apri gli occhi per favore
>>
Harwood sbadigliò,leggermente
infastidito.
Aveva sonno. Aveva tanto sonno e Seb si
metteva a fare chissà quale cavolata invece di farlo dormire.
Ma quando aprì gli occhi quasi si strozzò
con la sua stessa saliva,gli occhi improvvisamente spalancati e la mente lucida.
Perché Sebastian era inginocchiato
davanti a lui,l’aria imbarazzata e nervosa come non mai e…oh,ora capiva
perché non voleva altra gente intorno.
<< Seb,che…? >>
Ma il francese non lo lasciò parlare
e,preso un respiro profondo,iniziò quello che di sicuro era il discorso più
serio che gli avesse mai sentito fare in vita sua.
<< Thad,7 anni fa,dopo settimane
passate a convincermi a mettere da parte il mio orgoglio e ad ammettere a me
stesso di provare qualcosa per te,sono entrato nella nostra stanza alla Dalton e
ti ho baciato,con un coraggio che credevo non avrei mai avuto. Sono passati
tanti anni da quel giorno,ma io mi ricordo alla perfezione tutto come se fosse
ieri,dal tuo broncio quando sono entrato perché eri stupidamente convinto che
per me non esistessi al sapere magnifico delle tue labbra quella sera,perché
quello è stato il primo giorno della mia vita davvero insieme e te e non potrei
dimenticarlo neanche se lo volessi. Bhé,non sono bravo con le parole,lo sai,non
sono mai riuscito ad esprimere decentemente quello che provavo per te e anche
ora sto dicendo cose senza senso e mi sto incasinando,ma,insomma,sono 7 anni che
stiamo insieme. 7 anni che ti amo,7 anni che sopporti il mio caratteraccio e le
mie cavolate,7 anni che la mia vita ha un senso perché ci sei tu. È tanto
tempo e in tutti questi anni io e te ne abbiamo passate davvero tante,cose belle
e brutte,ma siamo sopravvissuti a tutto,ci siamo sempre sostenuti l’un
l’altro e abbiamo resistito anche con la lontananza,anche quando nessuno
avrebbe scommesso un solo dollaro che io e te,lo stronzo bastardo e il ragazzo
dal cuore d’oro,saremmo restati insieme ancora per molte. Ce l’abbiamo
fatta,e ogni giorno di questi passati insieme io mi sono innamorato sempre un
po’ di più di te,del tuo sorriso,della tua dolcezza,di tutto quello che sei e
sarai sempre. E tu mi hai cambiato Thad,mi hai reso una persona migliore,mi hai
fatto capire che anche io ho un cuore e mi hai donato il tuo e io ti sarò
sempre debitore per questo,perché tu mi hai fatto sentire come nessun altro
prima e come nessun altro farà mai. Tu sei il mio tutto,sei tutto ciò di cui
io ho sempre avuto bisogno,sei il mio ossigeno,sei quello che ogni mattina mi fa
andare avanti e mi fa sorridere solo perché sei al mio fianco e mi ami e mi
sopporti anche se non so come fai perché non sono affatto la persona migliore
del mondo. In effetti,tu potresti avere e meriteresti molto di meglio rispetto a
me e ti amo anche per questo,perché nonostante tu possa avere chiunque al tuo
fianco scegli me,ogni giorno,restando qui e rendendomi felice. E ora io voglio
che tutto il mondo lo sappia che ci amiamo e ci apparteniamo e non possiamo
stare con nessun altro al mondo. Che siamo Thad e Sebastian,insieme,sempre.
Perché dopo 7 anni con te non riesco a immaginare la mia vita senza.
Quindi…mi vuoi sposare,Thad Harwood? >>
E Thad non sapeva esattamente quando le
lacrime avevano iniziato a rigargli copiosamente le guance o quando di preciso
aveva sentito il cuore scoppiargli nel petto.
Sapeva solo che aveva aspettato quel
momento da tutta una vita e che tutto quello che poteva uscire dalla sua gola in
quel momento era un “Si” talmente flebile da poter essere a malapena udito.
Ma bastava,sarebbe bastato sempre,perché
bastava uno sguardo per capirsi a loro due e anche senza dire niente quella
sottile fedina d’oro bianco sarebbe stata al suo dito.
Perché si amavano.
Perché quello era il San Valentino più
bello della sua vita.
Perché tutto ciò che desideravano era
stare insieme per tutta la vita e presto sarebbe stato così davanti al mondo
intero.
Solo Thad e Sebastian,insieme,per sempre.
S.d.A.:
Ehi :)
Questa mia piccola mini-long era stata
scritta per San Valentino,ma sono un pochino in ritardo perché la settimana
scorsa si è rotto il pc (e io sono entrata assolutamente in crisi…per fortuna
ho risolto in fretta)…
Spero comunque che vi piaccia,perché
volevo scrivere di qualche San Valentino importante della Thadastian e sono
abbastanza soddisfatta del risultato…In particolare di questo capitolo sulla
proposta di matrimonio,che mi era stato richiesto in una recensione della mia os
“Happy B-day”…
E poi niente,vorrei dedicare questo
capitolo alle mie tre gleek/thadastianer preferite: iwashere (volevi la proposta
ed eccoti accontentata :)),Kady Miss G Warbler (<3) e Melipedia,le tre sante
che mi sopportano quasi ogni giorno nei miei scleri xD
Un bacio,a presto
Nessie <3
P.s.Ho proposto alla mia fida
collaboratrice Melipedia (che è una santa e che ha contattato tutte le autrici
di Thadastian che le avevo detto) di fare la Thadastian week e per ora l’idea
ha già parecchio successo…Se qualcuno è interessato ma non è ancora nel
gruppo facebook (dove si votano e si propongono i prompt e decidiamo le date)
contatti una di noi due!!!
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1641418
|