Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Seduta in quella sala d'attesa,si tormentava la gamba con le unghia."Cavoli,ma quanto ci mettono?"pensò la ragazza.In quel momento stava rivivendo,come se fosse stato un film,i momenti dell'incidente:Giorgio che attraversa la strada,quell'auto che letteralmente lo schiaccia,il suo urlo agghiacciato,la corsa in ospedale e poi i medici che portavano il ragazzo in sala rianimazione,dicendo a lei di aspettare."Già,aspettare...come se fosse semplice!!!" -Signorina?-disse un medico in camice bianco rivolto ad Emma. -Si?-rispose stancamente la ragazza. -Suo fratello è in coma...tutto dipende da stanotte...- -Cioè potrebbe sopravvivere e svegliarsi,rimanere in coma o morire?- -Esatto...mi dispiace per lei.- "Ma perchè i medici sono così falsi?E' ovvio che non gliene importa un tubo di mio fratello!"pensò la ragazza con rabbia. -Se vuole,tra una ventina di minuti può andare a trovarlo...-continuò il medico. -Si,grazie...-replicò Emma accasciandosi sulla sedia.Ma ormai non riusciva più a trattenere le lacrime,e lasciò che scorressero copiose sul suo viso. -Perchè piangi?-chiese una voce in perfetto tedesco. -Perchè,non dovrei?-replicò lei sempre in tedesco,non facendo caso a quello che diceva.Già,perchè ormai parlava il tedesco talmente bene da non dover tradurre nella sua mente quello che sentiva o diceva...lo parlava come se fosse la cosa più naturale del mondo,esattamente come se stesse parlando in italiano. -Una ragazza così bella non dovrebbe piangere...come mai stai piangendo???-insistette l'interlocutore. -Mio fratello è in coma dopo aver subìto un incidente stradale...-rispose lei."Come è facile aprirsi agli estranei...tanto poi non li rivedrai mai più..."pensò nel frattempo. -Mi dispiace tanto per tuo fratello...che dice il medico?- -Ma non l'hai sentito????-chiese lei. -L'ho sentito,ma non ho capito ciò che ha detto...sai,io non parlo in italiano...- -E lei che ci fa qui??-cambiò discorso Emma. -Mio fratello è stato investito...- In quel momento un medico uscì dalla sala bussando sulla spalla del ragazzo,e dicendogli che suo fratello era fuori pericolo,ma che avrebbe dovuto passare la notte in ospedale. -Ehm,sorry,I don't speak Italian!-rispose il ragazzo in un inglese stentato,al che Emma gli tradusse quello che aveva detto il medico.-Ma lei non parla nemmeno inglese?-chiese spazientita. -Ma perchè continui a darmi del lei??Non vedi che ho più o meno la tua età??-chiese il ragazzo. Lentamente Emma si voltò a guardarlo."Ha ragione",pensò.Il ragazzo non dimostrava più di diciotto anni,aveva un bel viso liscio,occhi nocciola,abbelliti da un piercing al sopracciglio destro,e lunghi capelli neri.Cosa ancora più strana,aveva gli occhi truccati pesantemente di nero e unghia lunghe e smaltate."Però,quel trucco non gli sta affatto male..."dovette ammettere a sè stessa Emma. Il ragazzo la osservò."Si,avevo ragione,è proprio bella!"pensò.Lunghi capelli castani,occhi verdi e labbra carnose ma non troppo (cosa che la rendeva molto orgogliosa,dato che le sue labbra erano naturali,come non si stancava mai di ripetere a chi glielo chiedeva). -Io ti ho già visto...-asserì la ragazza.-Ma non ricordo dove...- -Io invece non ti ho mai vista...come ti chiami,misteriosa ragazza dagli occhi verdi?- -Emma-disse la ragazza con un leggero sorriso che la rendeva ancora più bella.-E tu,misterioso ragazzo dai lunghi capelli??- -Bill-rispose l'altro. -Aspetta un attimo...Bill...Bill...Bill Kaulitz!Ecco dove ti ho già visto!!-asserì Emma. -Mi hai scoperto!-disse Bill. -Un attimo...se tu sei Bill Kaulitz,e tuo fratello ha subìto un incidente stradale vuol dire che...che Tom Kaulitz è stato investito da una macchina?????- -Hai colto nel segno...- -Povero Tom!!!Chissà che paura che ti sei preso!!!- -Bhè si...- -Scusate se interrompo...signorina può andare a vedere suo fratello...solo dieci minuti però!-si intromise un medico. -Oh,grazie...-sospirò Emma.-Adesso vado a trovare il mio fratellino...-disse poi,rivolta a Bill. -Posso venire con te?-le chiese il moro.-So che ti potrà sembrare strano,dato che non lo conosco,ma vorrei vederlo lo stesso e...aspetta!Hai detto "fratellino"?- -Si,l'ho detto...mio fratello ha due anni meno di me...- -Povero piccolo!-asserì Bill.-Andiamo a trovarlo,forza...-continuò.
Alla vista del fratello con tutti quei tubicini che uscivano da tutte le parti,Emma scoppiò in lacrime e si accasciò accanto al letto del fratello.-Giorgino,piccolino mio,perchè a te???-disse,con voce rotta dal pianto. -Coraggio,vedrai che entro domani starà bene...-le disse Bill aiutandola a rialzarsi e abbracciandola. -Non lo so...è tutto così orrendo...l'anno scorso la mamma e ora lui...sono un'idiota!Se solo l'avessi trattenuto!!-pianse ancora la ragazza. -Ssst!Vedrai che andrà tutto bene...- -Ragazzi,dovete uscire!!-disse con la sua solita delicatezza un medico,entrando in camera. -Adesso vieni con me a trovare Tom?-le chiese Bill. -V-va bene...-rispose lei,piangendo ancora. -Basta piangere...-sussurrò Bill,asciugandole le lacrime com delicatezza.
-Tomi???- Il ragazzo rispose con un grugnito. -Andiamo,svegliati...non vorrai farti vedere addormentato da Emma!- -Emma?-chiese Tom,con un sonoro sbadiglio.-Chi è Emma?- -Sono io...-rispose timidamente la ragazza. Tom la osservò.Era carina,ma era più il tipo di Bill.-Sei una giornalista?- -No,sono una ragazza come tante altre...- -Come mai Bill ti ha portata qui?- -Perchè volevo sapere come stavi...-rispose lei. -Ma ci conosciamo?- -L'ho conosciuta mezz'ora fa,ed è stata molto gentile,mi ha tradotto ciò che ha detto il medico...-rispose Bill,un po' scocciato che Emma dedicasse tutta la sua attenzione a suo fratello. "Schrei!- Bis du du selbst bist
Schrei!- Und wenn es das letzte ist
Schrei!- Auch wenn es weh tut
Schrei so laut du kannst!" -Scusate,è il mio cellulare!-disse Emma un po' imbarazzata,rispondendo.
Dopo cinque minuti Emma disse:-Vi dispiace se la mia migliore amica ci raggiunge?- -Certo che no!!!!-risponde subito Tom.
Non molto tempo dopo,qualcuno bussò alla porta.
Ecco il primo capitolo!!Ho cancellato "I sogni son desideri" perchè non sapevo come continuare,ma credo che questa storia vi intrigherà...
Qualche giorno dopo,il fratello di Emma fu dimesso,e la ragazza,per festeggire,era uscita con alcuni amici.
-Ma porcamiseria!Poteva farmi entrare quel medico!!!-esclamò Josephine. -Eddai Jo!Ha buttato fuori anche me,quindi puoi consolarti!-le rispose Emma. -Vabbè,tanto ti sei fatta dare il numero,no?-le disse Jo. -Ehm...-cominciò Emma. -NON TI SEI FATTA DARE IL NUMEROOOOOOOOOOO???MA SEI PAZZA??HAI SPRECATO LA PIU' BELLA OCCASIONE DELLA TUA VITA!!-strepitò Jo. -Calmati!!E poi ero sconvolta!Avevano investito mio fratello,e io dovevo stare lì a pensare di farmi dare il numero di cellulare di Bill Kaulitz??-le disse l'amica indignata. -Hai ragione,scusami!!- -Allora,venite o no????-le chiamò Christian. -Si,arriviamo!!-
-Christian,smettila di mandarmi il fumo in faccia!!!-esclamò Emma. -Hai paura che poi i tuoi capelli odoreranno di sigaretta?-le rispose l'amico,sbuffandole il fumo direttamente nel naso. -S-scusate,devo prendere un po' d'aria...-fece Emma,alla quale il fumo faceva girare la testa...era per questo che non avrebbe mai toccato una sigaretta:dopo essere svenuta,qualche anno prima,proprio a causa di un po' di fumo,aveva preso questa decisione.
Appena arrivata fuori dal locale si accasciò a terra,senza forze. -Ehi,tutto bene?-chiese una voce in tedesco. -Nemmeno un po'-rispose lei sempre in tedesco. -Ma ci incontriamo sempre nelle situazioni più brutte??Tirati su,forza!!-continuò lo sconsciuto. -Grazie...-disse lei,voltandosi a guardre il suo interlocutore.-Bill???-domandò incredula. -Eh,già...come mai ti sei sentita male?- -Il fumo delle sigarette mi fa questo effetto...- -Ma allora non fumare!- -Infatti io non fumo,genio!Ho solo respirato il fumo di sigaretta...tsk,se fumassi credi che sarei ancora qui????- -Hai ragione...sono uno scemo!Ma quando ti vedo...- -Quando mi vedi...?- -Emma ti senti bene???-la voce squillante di Jo le penetrò nelle orecchie come lo squillo di una tromba. -Si,grazie!A proposito,lei è Josephine,per gli amici Jo...lui invece...- -So chi è!-la anticipò l'amica. -Billuccio!!Non vieni???-lo chiamò una voce. -Tomi,ma devi chiamarmi per forza Billuccio???Nemmeno se avessi tre anni!!- -E tu perchè mi chiami sempre Tomi??-chiese il ragazzo,avvicinandosi.-E loro chi sono???-continuò. -Io sono Emma...E lei è Josephine,per gli amici Jo.- -Piacere di conoscerti,Jo...-disse Tom,con un sorriso da seduttore. -Piacere mio,Tom...-rispose la ragazza,con uno sguardo seducente. -Unitevi a noi!-esclamò Bill. -Ok!-risposero in coro le ragazze. Tom e Jo si sedettero sul divano,cominciando chiacchierare e ad avvicinarsi sempre di più.Accorgendosi della situazione,Emma afferrò Bill per un braccio e gli disse:-Andiamo a ballare,dai!- -Ok-rispose lui,sorridendo lievemente.Non poteva nascondere a sè stesso di stare soffrendo,perchè quella ragazza non dimostrava alcun interesse per lui,ma non voleva darlo a vedere. Emma,dal canto suo,soffriva perchè era convinta che Bill,che le piaceva molto,non avesse alcun interesse per lei. -Scateniamoci!!!-gridò lei,cominciando a muoversi a ritmo di musica,seguita a ruota dal ragazzo. Il DJ impugnò il microfono e disse:Yo Yo!!!Tra poco ci si diverte sul serio!!- Appena ebbe pronunciato l'ultima parola,i muri cominciarono a spruzzare schiuma. -Ehi,ma non sembra schiuma normale!-disse Emma. -Infatti...ehi!Ma è Champagne!!-fece Bill,che si trovava proprio davanti al getto e che quindi fu colpito in pieno dalla bevanda. -Haha!!Sei tutto bagnato!!-lo canzonò Emma. -Ah,Si????Ora ti faccio vedere io!-rispose il moro,trascinandola sotto il getto,accanto a sè. -Ehi!Ma sei pazzo?- -Si!-"di te" avrebbe voluto aggiungere,ma si trattenne. -Jo mi ha appena madato un sms...sta andano via...tuo fratello ti sta aspettando...-disse Emma. -Mio fratello che non si porta a letto una ragazza???Comincio a preoccuparmi per lui!-esclamò Bill,facendo scoppiare a ridere Emma. -Allora ciao,e buonanotte...-gli disse lei appena si calmò. -Buonanotte...mi dai il tuo numero?-chiese il moro. -Ok...-rispose la ragazza segnando il suo numero sul cellulare di lui. -Ecco fatto!-Bill le restituì il telefono dove aveva segnato il proprio numero. -Ci sentiamo,allora!!!-esclamò Emma,felice come non mai. -Certo!-le rispose Bill,anch'egli contentissimo.
Eccoci al secondo capitolo!!!!Adesso che succederà???E come mai Tom non ha portato Jo a letto???Booooooooooooooo!!!
-Bill!!Spicciati,sennò ti mollo qui!-la voce spazientita di Tom risuonò nel buio. -Arrivo,arrivo!Ehi,ma dov'è Jo?- -Se n'è andata a casa,genio!Ma come mai sei tutto bagnato?- -Che vuol dire "Se n'è andata casa"?- -Semplice:mi ha salutato ed ha cominciato a camminare verso casa sua!- -Non fare il cretino!Sai benissimo che voglio dire!- -No,non so che vuoi dire!- -Andiamo!Di solito ti porti a letto la prima ragazza che ti capita a tiro!Che succede?- -Ma niente...è che non mi sento attratto da lei!- -Non dire stronzate!!Che cosa è successo?- -Ma niente!- -Bugiardo!- -E va bene:mi ha detto che non vuole andare a letto con il primo che le si presenta,e non le frega niente se il primo che le si presenta sono io!Contento ora?- -Haha!!!Tom Kaulitz che viene respinto!!!Già mi immagino le facce di Georg e Gustav!!- -Non puoi farmi questo!Mi prenderanno in giro per tutta la vita!- -E chi dice che non posso??- -Provaci e ti uccido!- -Ohhhhhh!!Che paura!!!!- -Smettila deficiente!Perchè sei bagnato??- Nel frattempo erano arrivati in hotel. -Ora sono stanco,vado in camera mia...Buonanotte Tomi!!- -Non mi hai risposto!!Perchè sei bagnato?-chiese ancora Tom,ma suo fratello aveva già chiuso la porta della sua camera a chiave.-Mah,ho un fratello scemo...-si disse prima di chiudersi a sua volta in camera.
L'indomani mattina...
-Jo!Sei sveglia?-chiese Emma entrando nella stanza dell'amica. -Ora s-s-si!-rispse Jo con un sonoro sbadiglio.-Ma tu come hai fatto a entrare a casa mia?- -Ti ricordo che hai un paio di chiavi sotto lo zerbino davanti alla porta...- -Uff!Vero!Ma perchè mi hai svegliata?- -Jo,ti rendi conto che sono le dieci e mezza del mattino?- -E allora??- -Non hai intenzione di svegliarti?- -No,stavo facendo un sogno bellissimo...- -Cioè un sogno sconcio!!- -Ma perchè la devi sempre mettere su questo piano??E poi ho diciotto anni,posso fare ciò che voglio!- -Ciò non significa che devi essere una sporcacciona!- -Ha parlato quella che gemeva nel sonno qualche tempo fa...- -Cosa?- -Ti ricori quando siamo andati in gita in Toscana?- -Certo che mi ricordo!Eravamo in stanza insieme!- -Ecco,l'ultima sera mi sono svegliata per andare in bagno e quando sono tornata ti ho sentita gemere e dire:"Bill...Bill...Mi fai impazzire...Oh Si..."- -Non è vero!!!!!-ululò Emma arrossendo violentemente. -Si che è vero...sembrava che stessi scopando veramente con Bill...- -Ho diciotto anni!!!Non posso sognare il ragazzo che mi piace da tempo???- -Ma tu non lo hai sognato...hai sognato di essere a letto con lui...- -Anche tu stavi sognando di essere a letto con Tom...a proposito...che avete combinato ieri sera?- -Niente...lo sai che io non sono una che si concede tanto facilmente...e poi non voglio essere "una delle tante"!- -Non sperare troppo che si innamori di te...- -So che nel suo vocabolario non esiste la parola "Ti amo",non ricordarmelo...-disse Jo con aria triste. -Vabbè dai,vestiti,che andiamo a fare shopping!- -Solo se prometti che poi andiamo al parco e ci rilassiamo un po'...- -E va beeeeeeeeeeeeene!!-
Due ore dopo,le ragazze si diressero verso il parco.
-Emma,io devo andare in bagno!Ci vediamo vicino al laghetto!- -Va bene...non metterci troppo però...- Detto questo Emma si diresse al laghetto,ma si accorse che nel posto da loro occupato di solito,c'erano già due persone.Con fare indifferente si diresse nella stessa direzione e cominciò a passeggiare sulla riva. -Emma!Che piacere rivederti!- -Bill!Tom!Anche voi qui??- -Eggià...dopo aver fatto shopping con mio fratello devo rilassarmi...-rispose Tom. -Che strano:Jo dice la stessa cosa ogni volta che viene a fare shopping con me...-disse Emma pensierosa. -A proposito:dov'è Jo?-chiese il rasta. -Ha detto di dover andare in bagno,ma sicuramente sta tornando...- -Infatti sono qui!-fece Jo spingendo la sua amica in acqua. -Tu sei una testa di cazzo!!!!!!!!!!!!!!-strillò Emma.-Ora sono tutta bagnata!-continuò a sbraitare. -Uff,quanto la fai difficile!!Andiamo a casa tua e ti cambi,tanto abiti proprio dietro l'angolo!- -Vabbè ciao ragazzi è stato un piacere rivedervi...- -Non possiamo venire???-chiese Bill con aria supplicante. -Ma certo!-si affrettò a rispondere Jo.
-Wow,è proprio bella casa tua!-esclamò Bill appena mis piede in casa di Emma. -Mah,se lo dici tu...- -Ma ci vivi da sola?- -Si,certo...- -Che vuol dire "si certo"?Quanti anni hai???- -Diciotto...e poi ci sto bene da sola,senza mia madre che rompe!Vabbè io salgo e mi cambio...-
Poco dopo Bill salì al piano di sopra e si accorse che da una delle stanze si sentiva la melodia di "Heilig",ma una voce cantava sopra la sua.
-Emma?Posso?- Il moro rimase strabiliato da quello che vide.Emma gli dava le spalle,non aveva ancora la maglietta addosso,la stava scegliendo e nel frattempo cantava. "Però devo ammettere che ha una bella schiena..."pensò,ancora imbambolato. -Bill?Ma che fai dormi??-disse Emma,sventolandogli una mano vicino al viso. -Eh?Cosa?Chi?Quando?Come?Dove?-rispose lui,risvegliandosi dal suo sogno. -Ti sei imbambolato?Da quanto tempo sei qui??- -Abbastanza da aver sentito la tua esibizione...- -Quale esbizione?- -Ti ho sentita cantare "Heilig"...sei bravissima...- -No,non è vero...- -Invece si...canta ancora qualcosa,per favore...- -Adesso?- -Si...- -Ma Jo e Tom ci stanno aspettando!- -Veramente se ne sono andati poco fa...- -Ti hanno detto dove andavano?- -Si,ma forse è meglio lasciarli soli...- -Hai ragione...quei due si piacciono troppo...- -Allora,mi canti qualcosa???-cambiò discorso Bill. -Ma,non so...- -Eddai!!Scelgo io una canzone...Ecco...Elisa?Chi è Elisa?- -Una cantante italiana molto brava...- -Ok,allora cantami questa..."Luce"...- -Va bene,ma ti avverto:non sono poi così brava...-
Quando la canzone finì,Bill era di nuovo imbambolato.
-Bill?Bill!Sveglia!Ho fatto schifo vero?- -No...sei bravissima...e bellissima...-sussurrò lui con voce roca. -Non ho capito l'ultima parola...- -Sei bellissima...-sussurrò lui ancora più piano. -Puoi ripeterlo?-chiese Emma avvicinandosi al ragazzo. -Basta,non ce la faccio più!-disse lui. -Non ce la fai più a fare cosa?- -Non riesco più a trattenermi!- -Trattenerti da cos...- Emma non riuscì a finire la frase perchè Bill aveva unito le labbra con le sue.Quando si staccò,disse:-Ecco,ora mi sento meglio!Adesso però non vorrai più vedermi probabilmente,quindi me ne vado...- Detto questo si girò e cominciò a scendere le scale,quando Emma lo bloccò.-Che cosa ti fa pensare che io non voglio più vederti??-gli chiese. -Guarda che mi sono accorto di non piacerti...- -Ah,si?-disse lei baciandolo.-Io pensavo di non piacere a te!!-gli disse,quando si staccarono. -Non dire stupidaggini...come facevo a non perdere la testa per te?Sei così bella,gentile,dolce...- -Ssst!-disse Emma poggiandogli l'indice sulla bocca.-Basta parlare...-continuò. -E allora che facciamo?Ci guardiamo negli occhi?- -Non mi dispiacerebbe affatto,sai?- -Mmm...io ho un'idea migliore...-sussurrò il ragazzo,spingendola contro il muro e appoggiandosi al corpo di Emma.Rimasero un po' così,fino a quando la ragazza non sussurrò:-Ora basta...- -Non ti lascio andare...-rispose il moro. -E allora baciami...-disse lei cingendogli il collo con le braccia. Bill non se lo fece ripetere e annullò la distanza tra le loro labbra.Le loro lingue ingaggiarono una danza dolce,misteriosa,a ritmo dei loro cuori. Quando si staccarono,ad Emma sembrava di sognare.-Vieni,scendiamo...-disse al moro,trascinandolo in salotto,sul divano.
Dopo qualche ora passata a baciarsi,i due si accorsero che erano le nove.
-Piccolina,è tardi...devo andare...-sussurrò lui. -Resta un altro po'...- -Ma dai...adesso devi cenare,poi andare a letto...- -E non puoi cenare con me?- -Ma no,non voglio disturbarti...- -Tu non disturbi affatto!Devi solo aspettare che cucino...- -Ma no,dai,non ti disturbare...- -Dai,resta con me...- -Ok...ma non preparare nulla di complicato,mi raccomando...-
-La cena è pronta!!!!!- -Mmm,che profumino...- -Spero ti piaccia...- -Certo che si...io adoro le linguine al pesto...- -Allora buon appetito...-
-Mmm...sei la cuoca più brava del mondo...- -Ma che dici!!- -E' vero...-disse lui baciandola. -Vieni,saliamo...-disse Emma. -Mi canti qualcos'altro???- -Devo cantare tutta la notte???- -Se ci riesci...- -Facciamo così:cantiamo una canzone ciascuno...- -Va bene...cominci tu però!- -Va bene...-
Ore dopo,erano entrambi stanchissimi. -Bill,adesso si dorme...- -Un'ultima canzone...- -Va bene...ti canto questa,che ho anche la base senza parole...- -Come si chiama???- -Forse un angelo sei...la cantano gli Studio 3...- -Mi piace il titolo...- -In effetti potrei dedicarti ogni singola parola di questa canzone...peccato che sia in italiao,non capirai molto...- -Dopo mi fai la traduzione???- -Va bene...-
Finita la canzone,Emma la tradusse e Bill,appena lei ebbe detto l'ultima parola,la abbracciò e la baciò. -Nessuno mi aveva mai dedicato una canzone d'amore...- Il bacio fra i due si fece più rovente. La ragazza mise le proprie mani sotto la maglia di Bill,accarezzandogli la schiena. Il moro le tolse la maglietta e continuò a baciarla. Lentamente,tutti i vestiti finirono a far compagnia al tappeto. Emma si distese sul letto e Bill scese dalla bocca,al collo,al seno,alla pancia di lei per poi risalire. Piano piano,lentamente,con la testa,lievemente...dice una canzone di Tiziano Ferro. E così fecero...piano piano,dolcemente,innamorati,appassionati.Vennero insieme,e poi si addormentarono abbracciati.
Ciaooooooooooooooo!!!!!Un po' lunghetto forse,ma è quello che mi piace di più (finora...)!!Che avranno combinato Jo e Tom???Kuss alla prossima!!!
Emma si svegliò quando i raggi del sole penetrarono in camera sua."Allora è stato tutto un sogno!!!Jo che mi getta nel lago,io e Bill che lo facciamo...ma era così reale!!!"pensò,accorgendosi che aveva addosso il suo pigiama preferito e che era sola nel suo letto."Ma che ore sono????Le sette????Porca trota,meno male che mi sono svegliata,sennò a quell'antipatico di Rossi chi glielo diceva????"pensò ancora,ricordandosi che doveva andare al lavoro.
Alle otto in punto si trovava in ufficio,perfetta come sempre. -Ecco la mia modella preferita!!-disse Rossi appena la vide. -'Giorno signor Rossi...allora,che scatti ci sono in programma per oggi???- -Oggi dobbiamo fare in fretta,perchè dopo lo studio fotografico serve a un gruppo di cantanti...come si chiamano???Ah,si:Tokio Hotel.- "Fantastico!"pensò Emma."Almeno li rivedo...e poi mi piacerebbe conoscere Georg e Gustav...sempre se Bill si ricorda di me..." -Emma,in quell'armadio ci sono i vestiti che devi indossare...-le disse Marc,il fotografo.
Appena Emma ebbe indossato il primo completo,Marc le disse:-Ti giuro tesoro,ti giuro,che se fossi etero ti scoperei subito!- -Fortuna che sei gay!!!!-ridacchiò Janet,un'altra modella.-Ma,tesoro,quando ti deciderai a venire con noi in giro per il mondo?-continuò,rivolta a Emma. -Janet,sai benissimo che non ho intenzione di fare questo lavoro a vita!- -Uff,ma quanto sei noiosa!Come fai a non adorare il lavoro di modella?- -Troppe costrizioni,troppe diete...e poi io adoro mangiare...- -Tu sei strana forte...- -Ha parlato quella che considera tutti i suoi ex gay!- -E sono carini i tuoi ex?????-si intromise Marc. -Ma non sono gay!E' una convinzione personale di Janet!!- -Oh...peccato!-fece il fotografo,un po' deluso.
Qualche ora e centinaia di scatti dopo...
-Ok,adesso lo studio serve a noi!!!!-esclamò un ragazzo con dei vestiti larghissimi,con aria d'importanza. -Tom,la vuoi smettere????Sembri una di quelle ragazze che se la tirano...-lo apostrofò un altro ragazzo con i capelli sparati in aria. -Sempre a litigare,vero???-ridacchiò Emma. -E tu che ci fai qui????-chiese Tom. -Non si vede?Ci lavoro!- -Emma,chi sono questi????-si intromise Marc. -Sono la band che devi fotografare!- -Sono molto lieto di conoscervi...- -AHIAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!- -JULIA!!!!Che succede????-strillò il fotografo. -Sono caduta e...AHIA,testa di cazzo,non toccarmi la caviglia!!!!- -Perfetto,ora dobbiamo annullare il servizio fotografico perchè la truccatrice è fuori uso!-gridò Marc in preda al panico.-Aspetta!!Emma,oggi farai pure da truccatrice!!-continuò. -Coooooooooosa???Ma che,sei matto???- -Eddai,te lo pagano extra!!- -E va bene,ve bene...dove sono gli attrezzi????- -Proprio lì!- -Bene...chi vuole essere il primo????- -IO!-scattò subito Bill. -Ok,allora fermo...perfetto...ok bellezza,puoi andare!!Il prossimo!- Georg le si sedette di fronte,e poi fu il turno di Gustav. -Tom,spicciati!- -No,io non mi faccio truccare!- -Bene,allora tutte le voste fan vedranno quegli orrendi brufoletti che ti ritrovi!- -Uff,e va bene!Certo che sai come convincere la gente,eh?- -Oh,per così poco...diciamo che ci sono cose per le quali uso le "maniere forti"- -Tipo quali cose???- -Tipo quando mio cugino mi ha nacosto le All Star...- -Che gli hai fatto???- -Oh,niente...ho solo minacciato di distruggergli la batteria...- -Sei sadica,lo sai???- -Questo non me l'avevano ancora detto!!- -Allora siamo pronti???????- -Si,Marc,agli ordini!-lo canzonò Emma. -Forza forza forzaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!-
Ore ed ore dopo...
-Finito,finalmente!!- -Emma,forza che si ricomincia!!!- -Arrivo!!!!!!- -Ehm...Marc?-disse Bill. -Si,cosa c'è,dolcezza?- -Posso restare a guardare???- -Certo,perchè no???Siediti là!- -Ok,grazie!!- "Quanto è bella con quei vestiti!!Com'è elegante!Non mi stupisce che il fotografo la adori...e magari sono pure fidanzati,dato che la abbraccia sempre..."pensava Bill,osservando la ragazza. -Emma,hai finito il turno???- -S...Ma tu che ci fa qui???- -Volevo guardarti mentre lavoravi...posso chiederti una cosa????- -Ma certo,dimmi pure!!!!- -Ecco...per caso sei fidanzata con Marc??Ti abbraccia spesso!!- -Fidanzata?Con Marc???- Emma era piegata in due a causa delle risate. -Che c'è da ridere??-chiese Bill. -E' che...è che...oh,insomma,non ti sei accorto che Marc è gay??????- -Ecco perchè mi ha chiamato "dolcezza"!!Sono proprio un idiota!!!!!!-esclamò il moro scoppiando a ridere a sua volta. -Scusami un attimo,mi stanno chiamando al cellulare....Pronto?Jo?Si,è con me...Niente di quello che pensi tu!!Sei una porca,io l'ho sempre detto!!!Che devo dirgli??Ah,state uscendo insieme...ah,ok,glielo dico...si si,ciao!!-Emma concluse la chiamata.-Bill,tuo fratello e Jo escono insieme stasera.- -Uhm...Ok!E tu?Hai da fare??-
E ora???Che dirà Emma?? P.s.Vedete,a volte le apparenze ingannano,infatti io non ho "bruciato le tappe"...era tutto un sogno!!!!Hehe!!! Kuss!!!!
-Mmm...sono libera...perchè???-"Non vorrà chiedermi di uscire???" -Ti va di uscire con me?-"Dì di si,ti prego,dì di si..." -Va bene...andiamo in discoteca???-"Stasera esco con Bill Kaulitz...Stasera esco con Bill Kaulitz...Se è un sogno non svegliatemiiiiiiiiiiii!!!!!" -Per me va bene...-"Evvai!!Evvai!!Ma che mi metto?Devo essere perfetto!" -Allora ci vediamo alle 22 qui davanti,ok?-"Anche prima,anche prima...dillo,dillo!!Dì che possiamo vederci anche prima" -Mah,per me possiamo vederci anche prima...-"Non vedo l'ora!!" -Facciamo le 21 allora???-"Dì di si...dì di si..." -Ok,allora ci vediamo alle 21!!- Bill tornò tutto agitato all'Hotel. "Acciderbolina!E ora che mi metto???Oddio!!Oddio!!Devo ancora farmi lo shampoo,la doccia,la piastra,scegliere i vestiti,le scarpe,gli accessori e truccarmi come si deve...Ok Bill,calma,calma,sono solo le 18:30...ommiodio non ce la farò mai!!!!!!!!!!!"pensò disperato."Ok,calma e sangue freddo...ce la posso fare...ce la devo fare!!!!!!"
Intanto,Emma...
"Ok,ok,ok...calmati...calmati Emma..."pensò.-ODDIO STASERA ESCO CON BILL KAULITZ!!!!!!!!-urlò appena entrò a casa."Ok,adesso hai scaricato l'eccitazione-da-appuntamento-con-il-tuo-idolo...che ne dici di cominciare a vestirti???" La ragazza salì in camera sua e cominciò a uscire dall'armadio tutti i suoi abiti. "Ho bisogno di lui...ho bisogno di lui!!!"pensò,afferrando il cellulare e telefonando a Marc. Quando il fotografo arrivò a casa sua lei gli gettò le braccia al collo:-Marc,sono disperata!!Ho bisogno di un consiglio...anzi,di centinaia di consigli!!!!!-gli disse. -Ok,amore,non c'è problema!Il tuo fotografo nonchè tuo personale consulente di moda è qui per darti una mano!- -Ti amo,Marc!- -Ricordati che sono gay!!!!!!- -Era per dire!!!!- -Allora,con chi devi uscire???- -Ricordi il ragazzo con i capelli neri sparati i aria???- -Quel gran pezzo di figo?- -Esatto...devo uscire con lui...- -Ma allora mettiti un cosa qualunque,no????- -Ma che cazzo sei,scemo????- -Perchè,ti vestiresti in modo particolare se uscissi con me????- -Che c'entri tu????Tu sei gay!!!!- -Appunto!!- -Ma appunto cosa????Quel ragazzo è etero!!!- -Cosa????Porca troia,e io che pensavo di poterci provare...- -Non ti azzardare a dire ma più,e sottolineo mai più,che Bill Kaulitz è gay,altrimenti giuro che avrai un urgentissimo bisogno di una rinoplastica!!!!- -Cooooooooooosa???Non osare toccare il mio naso!!!!!- -E allora aiutami!!!!Che mi metto???- -Dove andate???- -Discoteca- -E allora mettiti questo,questo,questo e questo.- -Ok-
-Allora????Come sto??-chiese Emma appena ebbe finito di vestirsi. -Tesoro,sei sempre stupenda,e lo sai!!!!- -Non dire cretinate!!!Sei tu che sei il migliore!!!- -Ora va' prima che sia tardi...e mi raccomando...- -Non bere,non ti drogare,non accettare le caramelle dagli sconosciuti,non accettare passaggi dagli sconosciuti,lo so,lo so...-concluse Emma per lui.
Alle 21 in punto Emma era fuori dallo studio fotografico.
"Stai a vede' he mi da' buca???Tanto può avere ragazze molto migliori di me,lui è Bill Kaulitz!!!"pensò. -Emmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa scusa per il ritardo!!!!!Sono imperdonabile!!!!!!!!-ululò una voce da dietro le sue spalle. Emma si voltò,e la scena che le si presentò per poco non la fece scoppiare a ridere. Bill correva come un matto,incurante del fatto che gli si potessero scompigliare i capelli,aveva tutto il viso rosso e dall'espressione che aveva sembrava mortificato. "Ora mi diverto"pensò Emma.-Lo sai che non si deve fare aspettare una ragazza??-chiese,fingendosi offesa. -Ti prego,perdonami!Non succederà mai più!-implorò il moro. -Non ci sarà nessuna prossima volta...-disse lei freddamente. Bill la guardò sbigottito. -A meno che non riesci a prendermi!!!!-concluse lei,voltandosi per fargli una linguaccia. -Mi hai fatto prendere un colpo!!!Adesso me la paghi!!!-le rispose lui con aria minacciosa. -Ah,si??Prova a prendemi!!-lo canzonò lei per poi cominciare a correre,incurante della gente che la fissava male. -Ora ti prendo-urlò Bill rincorrendola."Cavoli,ma quanto è veloce???"pensò il moro,vedendola allontanarsi sempre di più."Ok,adesso faccio sul serio!" Bill cominciò a correre sempre più veloce,fino a raggiungere la ragazza. -Accidenti!!Ma come hai fatto a raggiungermi???-gridò lei voltandosi un attimo. -Così!!-rispose Bill afferandola. Questo brusco movimento,però,fece perdere l'equilibrio ad entrambi,che caddero a terra. Emma lottava per liberarsi,Bill per non mollare la presa,e alla fine si ritrovarono uno sopra l'altra. -Sei bellissima...- -Come dici???- -No,niente...- -Rimaniamo tutta la sera distesi a terra?- -Oh,scusami!!-rispose il ragazzo,aiutandola ad alzarsi. -Allora...andiamo???Ti porto in un posto stratosferico!!!-disse Emma.
Arrivati alla discoteca si accorsero di un avviso: "TUTTE LE DISCOTECHE RIMARRANNO CHIUSE PER PROTESTARE CONTRO LE INTRUSIONI DEI POLIZIOTTI AL LORO INTERNO" -Fantastico!!-disse Emma.-La nostra serata è rovinata...mi dispiace...- -Mica è colpa tua!!!Andiamo in quache altro posto!!- -Ooooooooook!!Uhm,si ti porterò lì...- -Lì dove??- -Ci divertiremo,fidati!!-
Dove avrà intenzione di andare Emma???Alla prossima!!!!!!!!!!!
-Ecco,ci siamo!- -Non vorrai entrare in quel pub,vero?- -Invece si... spero di non ripetere l'esperienza della prima volta che ci ho messo piede...- -Perchè??Che è successo??- -Hehe...magari te lo dico dopo- -No,aspetta!Che ti è successo??- -Dai,entriamo!-disse Emma trascinandolo per braccio.-Oh,no!-esclamò appena entrò. -Che c'è?- -E' proprio come la prima volta!- -Cioè?- -Un gay-party!- -Ehi,bella figa!-fece una donna dai capelli neri mettendo un braccio attorno alle spalle di Emma,con fare sensuale. -Sparisci,non sono ancora così disperata da essere passata all'altra sponda!-la allontanò Emma. -Allora,che ti è successo la prima volta ch hai messo piede qui???- -Una lesbica ha cercato di baciarmi...mi fa schifo ancora adesso!!!- -Poooooooooooooooovera piccola!-la canzonò Bill. -Ora non sfottere!- -Ehi,bel fusto...-disse un omone alto almeno due metri cingendo la vita di Bill e stingendolo a sè. -Ehi!Ma che cazz...-si ribellò il moro,ma non potè finire la frase perchè l'omone tentò di baciarlo. -Ehi-lo chiamò Emma. -Che vuoi?-le rispose sgarbatamente l'uomo. -Lascialo stare,quel ragazzo non è gay.- -Che sfiga!Per una volta che ho trovato un ragazzo così bono...-si lamentò l'omone allontanandosi. -Fiuuuuuuuu!!Grazie mille,mi hai salvato il culo!- -Di niente!Forse è meglio andare via,ti porto dal Generale!- -Chi è il "generale"????- -Un ristorante carinissimo qua vicino...solo cibo genuino,tutto italiano...- -Andiamo,allora!!-
-Vittorio!!!- -Oh,buonasera,Emma.E chi è chesto guaglione???-chiese Vittorio,il Generale,con il suo simpaticissimo accento napolentano. -Un amico...- -Oh,non ci credo,secondo me ti piace!-le rispose il Generale facendo l'occholino a Bill,che lo guardò stupito. -Vitto' lui non parla italiano...- -Ah,si??Allora posso dirtelo...- -Dirmi cosa???- -Che è cotto...- -Ma cosa è cotto???- Emma,sveglia!!O' guaglione è cotto di te!!- -Ma dai,che dici!!- -Puoi anche non credermi...solito tavolo???- -Si,grazie- Appena si sedettero,e Vittorio si allontanò,Bill chiese:-Di che parlavate??- -Nulla d'importante...-rispose lei distogliendo lo sguardo. -No,non è vero!Stai mentendo!!- -E tu che ne sai se sto mentendo o no???- -Hai guardato in basso a sinistra,quindi stavi mentendo!!- -Uff!!E va bene mi arrendo!Vittorio mi ha chiesto che fine avesse fatto Jo!- -Stai mentendo di nuovo!- -Non è vero!!- -Ti prego,dimmi la verità!!- -Vittorioèconvintocheiotipiaccia!-disse Emma tutto d'un fiato. -E tu che hai risposto?- -Ma come hai fatto a capire che cosa stavo dicendo??Non c'era mai riuscito nessuno!- -Guarda che anch'io a volte parlo molto velocemente...quindi riesco a capire quello che dici!!Che cosa gli hai risposto?- -Uff!!Che non è vero...-rispose Emma,con voce triste. -E ora perchè sei triste??In fondo io non ti piaccio,quindi se io sono cotto di te o meno non dovrebbe interessarti...- -Seiononfossipazzaditemagarinonmiiporterebbeminimamentemadatochemipiaciuncasinomiimportaeccome!!-rispose Emma sperando che lui non capisse. -Dimmi che non stavi scherzando!!- -Oddio hai capito tutto???- -Si,ho capito tutto...allora,non stavi scherzando,vero??- -No...-rispose lei arrossendo. -Quindi io ti piaccio???- -Si...- -Ehi...è così interessante il pavimento???-le chiese Bill,sollevandole il mento con un dito. -Molto interessante...soprattutto perchè ho appena commesso un errore fatale...- -Quale errore fatale???- -Ti ho appena confessato che mi piaci un casino...- -E questo è un errore fatale??- -Si,lo è...- -Perchè???- -Perchè io non ti piaccio!!- -Ne sei sicura??- -Si...- -Allora devi ricrederti!!- -Perchè??- -Per questo...-le sussurrò Bill,prima di unire le loro labbra. "Se è un sogno non svegliatemi!!!"pensarono ragazzi contemporaneamente. -E' un sogno??-chiese Emma quano si staccarono. -No,piccolina,è la realtà...- -Visto che avevo ragione????-chiese Vittorio,che aveva assistito alla scena in silenzio.
-Mmm...che bel sogno...ci siamo baciati...-mormorò Emma cominciando a svegliarsi.Ma appena aprì gli ochhi si accorse che c'era qualcosa che non andava.-Ma come mai non sono nel mio letto?E perchè indosso gli stessi vestiti el sogno?- -Quale sogno amore?-mugugnò una voce accanto a lei. -Bill?Ma allora non era un sogno!!!- -Che cosa non era un sogno?- -Siamo usciti e mi hai baciata,vero?- -Mmm...-il moro si portò un dito sul mento fingendo di pensare.-Si,direi di si...non era un sogno...-e così dicendo unì le loro labbra. -Ma io che ci faccio qui?-si chiese Emma. -Ieri ti sei addormentata in taxi...così ti ho portata qui,visto che non so dove abiti...- -Buttigghia di San Crispinu fumatu e ammazzatu!!Che figura di merda!!- -Bu...cosa?- -Un modo di dire coniato da un mio amico siciliano...vuol dire letteralmente:"bottiglia di san crispino fumato e ammazzato"...- -Mah!Voi Italiani siete proprio strani!!- -Spiritoso...ehi ma che ora è?- -Le nove,perchè?- -Oh,nooooooooooooo!!Ho appuntamento con Jo alle dieci meno un quarto!!!- -E vabbè,vuol dire che arriverai un po' in ritardo!- -Nonono!!!Se arrivo in ritardo perdo la scommessa e se perdo la scommessa...- -Quale scommessa?- -Che non sarei mai arrivata in ritardo ad un nostro appuntamento altrimenti...- -Altrimenti?- -Altrimenti mi costringerà a baciare una lesbica!!!Bleah!!- -Allora corri a casa e ti cambi,no?- -Accompagnami,così mentre mi faccio la doccia mi scegli i vestiti ok?- -Perchè,non possiamo farci la doccia insieme?- -E poi dici che il maiale è tuo fratello!!- -Infatti!!- -Ma ti rendi conto del fatto di avermi chiesto di farci la doccia insieme?- -Eddai piccolina!Scherzavo!!-
Appena Emma mise piede in casa sua indicò a Bill la propria stanza e gli disse i sceglierle qualche vestito,dato cheaveva un ottimo gusto per queste cose. -Oooooooooook!!-le rispose il moro. "Mmm...questa T-shirt...questa mini...anzi ci sta meglio questa T-shirt...leggins...e scarpe col tacco...Il mio tesoro sarà uno schianto..."pensò il ragazzo frugando nella stanza di lei. Sentendo qualcuno cantare si avviò verso il bagno,dal quale proveniva la voce. -Emma,sei tu che stai cantando?Posso entrare?-chiese,e senza aspettare risposta entrò. -BILL!ESCI SUBITO!-strillò la ragazza. -Scusami...non credevo che fossi...- -Coperta solo da un asciugamani???Ma secondo te io la doccia la faccio vestita?- -N-no,ma pensavo ti fossi portata la biancheria...- -Infatti!-rispose lei,uscendo dal bagno.-Aspettami qui,io vado a vestirmi!- -Ok...i vestiti sono sul letto...scusami ancora...-mormorò il moro,ancora rosso in viso.
-Emma,posso entrare?- -Si entra pure...- Emma gli dava le spalle,e non aveva ancora indossato la T-shirt. -Mmm...che cos'è quello?- -Quello cosa???- -Hai qualcosa dietro il collo!!- -Ah,si,è il mio numero fortunato...- -E quale sarebbe?- -Indovina!!- -Mmm...483?- -Esatto!!Andiamo che facciamo tardi...-
-Noooooooo pensavo che saresti arrivata tardi!!!!!!!!!!- -E invece sono in orario!!!Oh,buongiorno Tom...- -'Giorno Emma,'giorno fratellino...hai dormito stanotte?- -Certo,che domande!!- -Guarda che mi sono accorto che hai portato Emma in camera tua...- -Sei un porco!!Emma si era addormentata!!!- -Si si...immagino...- A questo scambio di battute le ragazze si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. -Che avete da ridere?- -Noi???- -Che fate,ci prendete per il culo???- -Assolutamente no!!!-sghignazzarono le ragazze. -PRENDIAMOLE!- -SCAPPIAMO!- Dopo una breve fuga le ragazze si trovarono con le spalle al muro. -E ora?-chiese Emma. Bill per tutta risposta le sollevò le gambe facendogliele intrecciare dietro la sua schiena e la baciò con passione. -Ti stai dando da fare,eh fratellino???- -Vaffanculo Tom!!!-
-Sorellona?!?!?- -Giorgio?E tu che ci fai qui?-chiese Emma stupita. -Mamma vuole farti avere questo...-rispose il ragazzo frddamente. -Grazie ma...cos'è?- -Scoprilo da sola!-rispose lui sgarbatamente. -Si può sapere che cazzo hai?Smettila di rivolgerti a me in quel modo!- -Altrmenti?- CIAFF! -Emma,sei una stronza!Non dovevi colpirmi!- -Invece si,testa bacata!Adesso tu mi dici che hai!- -E se io non volessi?- CIAFF! -Sorellona non farmi incazzare ulteriormente!- -Dimmi che hai!- -No!- CIAFF! -Adesso basta!Sono incazzato perchè ti ho appena trovata a baciare Bill Kaulitz!Contenta?!?- -No!Io ho diciotto anni,posso baciare chi voglio!- -No,tu puoi baciare chi dico io!- CIAFF! -Cerca di farti passare queta gelosia de cazzo,chiaro?Ci vediamo!-lo congedò Emma freddamente. -Emma,chi era quello?-chiese Tom. -Mio fratello...che razza di idiota!- -Perchè,che ha detto?- -Uff,vero,voi non parlate italiano...- -Emma,amore...ho sentito il mio nome...c'entro io per caso?- -Lo stronzetto s'è incazzato perchè è geloso...- -Geloso?- -Già...è convinto che io abbia bisogno del suo permesso per baciare qualcuno!Che rabbia!- -Ancora con la sua gelosia del tipo mia-sorella-non-si-tocca?-chiese Jo. -Tombola!- -E vabbè dai...gli passerà...comunque che c'è nel pacco che ti ha mandato tua madre?- -Boooo,aspetta che apro...YAHOO!I morselletti!!- -I morse...cosa?-chiesero all'unisono i gemelli. -Sono dei biscotti buonissimi...-rispose Jo con gli occhi che luccicavano. -Hehe...-ridacchiarono gli altri. -Smettetela di prendermi per il culo!Comunque...ora devo andare...-disse la ragazza,afferando al volo un morselletto. -Jo!Jo!Aspettami!Ti accompagno!-urlò Tom inseguendola. -Bill...- -Si?- -Apri la bocca e chiudi gli occhi...- Emma prese un pezzo di morselletto e lo mise in bocca al ragazzo. -E' davvero...è...è...wow!-esclamò lui. -Hehe...la mia cara mammina è un'ottima cuoca...- -Mmm...già...- -Vieni andiamo a sederci laggiù...- In poco tempo i morselletti finirono,e Bill,con aria delusa,disse:-Quanto vorrei sentire ancora una volta il sapore di quei biscotti...- -Si può rimediare...-sentenziò Emma,unendo le proprie labbra a quelle del ragazzo. -Mmm...miele...-fece lui appena si staccarono. -Seguimi,ti porto in un posto bellissimo...-disse Emma. -Dove?- -Sorpresa!Girati!-ordinò lei bendandolo. -Ehi,che stai combinando?- -Niente...dammi la mano...-
Dopo dieci minuti passati nel silenzio più totale,Emma si fermò e tolse la benda al ragazzo. -Allora?- -Emma...Io...Non ho parole...-
Si trovavano su una collina dalla quale si vedeva tutta la città. Era il tramonto.
-Sssht...non c'è bisogno di parlare...-sussurrò lei poggiandogli il dito indice sulle labbra. -Hai ragione...non c'è bisogno di parlare...- Emma poggiò la testa sul petto di Bill,ascoltando i battiti del suo cuore. Il moro la circondò con le braccia,e le diede un tenero bacio sui capelli,prima di appoggiarvisi. -Emma...-sussurrò con voce roca,sollevandole la testa. -Si?- -Dovevo dirtelo tempo fa...- -Che cosa?- -Ti amo...- -Anch'io...- Bill la strinse ancora di più a sè,per assicurarsi che non fosse un sogno. -Emma,devo chiederti una cosa...- -Dimmi pure...- -Tu sei una ragazza o un angelo?- -Non lo so...tu che dici?- -Tranquilla,non dirò agli altri angeli che sei qui...- Emma chiuse gli occhi,nascondendo il proprio viso nell'incavo della spalla del ragazzo. -Non nasconderti...fatti guardare...sei così bella...- Emma sollevò il viso,e si perse completamente negli occhi color nocciola di Bill. Il ragazzo chiuse gli occhi e la baciò. Lei si lasciò andare,dimenticandosi di tutto,la litigata col fratello,i morselletti,Jo,Tom...In quel momento per lei esisteva solo Bill.
-Brr!Che freddo!- -Non capisco di che ti lamenti...in fondo per uscire ti sei messa solo quella magliettina a maniche corte!- -Che fai,sfotti?- -Chi io?Nooooooooo,non mi permetterei mai!- -Sempre il solito scemo!- -A chi hai dato dello scemo?- -Mmm...a un certo ragazzo con i capelli neri...lo conosci?- -Ora te la faccio vedere io!- -Tanto non mi prendi...Tanto non mi prendi...- Emma cominciò a correre per sfuggire alle grinfie del moro.Nemmeno si accorse che,automaticamente stava correndo verso il laghetto del parco. -Presa!-ululò il ragazzo spingendola in acqua. -Questa me la paghi!- -Si,si...ci credo...- La ragazza per tutta risposta lo trascinò in acqua per il polso. -Oh,nooooo!Emma,mi hai rovinato la piastra!- -Poooooovero piccolo!!- -Che fai,mi prendi in giro?- -Mmm...fammi pensare...-disse Emma portandosi un dito al mento,fingendo di pensare.-Si amore,ti sto prendendo in giro!- -Sei proprio una stronza a volte,sai?- -Cosa hai detto?-chiese Emma,girandosi dall'altra parte e fingendosi offesa. -Eddai,lo sai che scherzavo!- -Vaffanculo!-"Sono proprio una brava attrice!"pensò la ragazza mentre parlava.E infatti Bill ci cadde con tutte le scarpe. -Ma ti sei arrabbiata davvero?- -Certo,scemo che non sei altro!E ora voglio proprio vedere come farai a farti perdonare!- -Mmm...io avrei un'idea...- -E cioè?- -Hai mai baciato quacuno sott'acqua?- -Che cosa vorresti far...- La ragazza non riuscì a finire la frase perchè Bill aveva annullato la distanza fra le loro labbra,e contemporaneamente l'aveva trascinata sotto il pelo dell'acqua. "Oddio..."pensò il moro."Perchè provo un irrefrenabile impulso di baciarla ogni secondo,ogni minuto,ogni volta che sto con lei?" Quando riemesero erano entrambi col fiato corto. -Allora?Sono perdonat...- -Sssht!Basta parlare...accompagnami a casa,che si è fatto tardi...- Il tragitto fino a casa di Emma fu silenzioso.Ma quando,sulla porta,stavano per salutarsi la ragazza lo prese pe un braccio. -Bill...resta con me,ti prego...non andare...-sussurrò. -Che succede?- -Niente...voglio solo che resti con me...- -Che succede?-ripetè il moro. -Non voglio separarmi da te...- -D'accordo...rimarrò con te...- -Grazie...sei un tesoro...- -Ora entriamo,che tu sei tutta bagnata e fa freddo...- -Vieni,ti mostro la camera dove puoi dormire...- -Grazie amore...buonanotte,e sogni d'oro...- Dopo un po',Bill ebbe sete e decise di andare in cucina. "Ma io non so dov'è la cucina!Non vorrei svegliare Emma...potrei esplorare la casa...Kaulitz,ma che diamine dici?E se combinassi qualche disastro?E vabbè,correrò il rischio di svegliarla..." Il ragazzo aprì piano la porta della camera di Emma,e la vide agitarsi nel sonno. -In mir wird es langsam kalt
wie lang könn' wir beide hier noch sein
Bleib hier
Die Schatten woll'n mich hol'n
ab heute wird die uhr durch´n countdown ersetzt
Doch wenn wir gehen,
dann gehen wir nur zu zweit
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Immer werden wir uns tragen
Egal wohin wir fahr'n
Egal wie tief
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
Ich höre
wenn du leise schreist
Spüre jeden Atemzug von dir
Und auch wenn
das Schicksal uns zerreißt
Egal was danach kommt
das teilen wir
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
In die Nacht...irgendwann
In die Nacht...nur mit dir zusamm'
Halt mich. sonst treib ich alleine in die Nacht
Nimm mich mit und halt mich
sonst treib ich alleine in die Nacht
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt- La voce angelica di Bill riempì le orecchie della ragazza,che si calmò e il ragazzo,sorridendo,la abbracciò e si addormentò accanto a lei.
-Ssssht!-sussurrò
Emma poggiandosi l’indice sulle labbra.-E’ la cosa più bella che potessi fare
per me…Grazie…-aggiunse,per poi annullare la distanza tra loro.
-Voglio portarti in
un posto…-
-Dove?-
-L’ho scoperto due
giorni fa…vieni,usciamo…-
-Ehm…Bill,tesoro…non
ti sembra di dimenticare qualcosa?-
-Eddai,la colazione
la faremo al bar!-
-A parte la
colazione,non stai dimenticando nulla?-
-No,che cosa dovrei
ricordare?-
-Sei in boxer…e tra
parentesi hai proprio un bel culo,lo sai?…e io sono in pigiama…-
-Cazzo,è vero!Vado
a vestirmi…-
-Ok,ci vediamo tra
venti minuti nell’ingresso…-
-Va beeeeeeeeeene!-
Mezz’ora dopo…
-Bill,amore sei
pronto?-
-Si,eccomi…ah,tu
hai l’auto,vero?-
-Si,perché?-
-Prendi le chiavi…-
-Nonono,Emma,vieni
qua…deve essere una sorpresa…-così dicendo Bill la bendò,la fece accomodare sul
sedile e cominciò a guidare.
Un’ora,due,tre,quanto
tempo era passato?Emma ne aveva perso la cognizione.
-Quanto manca?-
-Arrivati!Ehi,ma
che fai?-
-Mi tolgo la
benda,no?-
-Nonono,ferma…la
benda te la toglierò io quando sarà il momento…-
-C’è uno scalino…un
altro…attenta…piano…un altro…ferma qui!Chiudi gli occhi!-
Emma obbedì e
all’ordine del ragazzo di aprirli si trovo davanti ad uno spettacolo
meraviglioso.
Gli uccelli
cinguettavano,le fronde erano dolcemente accarezzate dal venticello mattutino e
loro erano parte di quel meraviglioso tutto che si apriva ai loro occhi.
-Io…io…non ho
parole…ma dove siamo?-
-Nella foresta…ho
scoperto questa meravigliosa radura passeggiando…ti piace?-
-Oh,Bill,io…-calde
lacrime rigarono il suo viso.
-Che c’è
piccola?Perché piangi?-
-Oh,Bill,Bill,io…tu…noi…-
-Cosa c’è?-
-Avrei dovuto
dirtelo tempo fa…-
-Cosa?-
La voce di Bill
suonava preoccupata.
-Bill,io…-
-Tu?-
-Ti amo,Bill-
-Anch’io
piccola…anch’io…-
Bill le si
avvicinava sempre di più…
Sempre di più…
Fino ad annullare
la distanza fra le loro labbra.
Le accarezzò la
schiena.
I capelli.
Poi di nuovo la
schiena.
Emma aveva le mani
poggiate al petto di lui.
Persa in quel bacio
che avrebbe voluto prolungare all’infinito.
Il moro infilò le
mani sotto la maglia di lei,provocandole un brivido.
Emma si staccò
dalle labbra del ragazzo,lo guardò dritto negli occhi e gli disse:-Bill…-
-Si,piccola?-
-Facciamo l’amore?-
-Qui?-
-Qui…-
-E se ci scoprono?-
-Non ci scoprono…-
-Come fai a esserne
così sicura?-
-Intuito femminile…e
poi questo è il mio sogno…-
-Cioè quale?-
-Fare l’amore con
il ragazzo dei miei sogni in mezzo alla natura…-
-Emma…-
-Si?-
-Quello è il mio
sogno…-
-Baciami Bill!-
Il ragazzo non se
lo fece ripetere.
Insinuò nuovamente
le mani sotto la maglia di lei e gliela tolse.
Lei fece lo stesso
con la sua maglia,e gli accarezzò il petto e la pancia,facendolo rabbrividire.
Il moro la prese in
braccio e la poggiò delicatamente a terra,sul muschio.
Il resto dei
vestiti finì accanto ai loro corpi.
-Ti faccio male?-
-No,vai tranquillo…-
-Va bene,piccola…va
bene…-
L’aria fu riempita
dai sospiri e dai gemiti dei due,che si mescolarono al cinguettio degli uccelli.
Raggiunsero l’apice,e
rimasero per un po’ così,abbracciati,ad osservare la natura.
-Insomma…non capita
a tutti di farlo in mezzo alla natura…per la prima volta…con la persona che si
ama…-
-Era davvero la tua
prima volta?-
-Uhm…si,se non ho
sbagliato persona si…-
-B-Bill…non ho
parole…quindi io…sono la prima…-
-Si…ti amo…-
-Cosa hai detto?Non
ho sentito!-
-Ti amo-
-Ripetilo-
-Ti amo-
-Non smettere mai
di ripeterlo-
-Ti amo Ti amo Ti
amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo-
-Anch’io.-
Emma lo colse
totalmente alla sprovvista baciandolo.
Gli accarezzò le
spalle.
Si staccò da lui e
nascose il viso nell’incavo della sua spalla.
-Facciamolo di
nuovo…-
-Qui?-
-Qui…-
-Va bene…-
-Mmmmmmmm-
Emma gemette
sensualmente,mordendosi il labbro e piegando il collo all’indietro.
-Bill,sai una cosa?-
-Cosa?-le chiese il
moro ansante.
-Avevo ragione…-
-Riguardo cosa?-
-Il sesso è come
una droga…se inizi non smetti più…-
-Sai chi mi ha
sempre detto qualcosa di simile?-
-Mmm…fammi pensare…
Tom?-
-JaJa…-
-Ma tuo fratello
non sa una cosa…-
-Cioè cosa?-
-Il sesso senza
amore non vale una cicca…solo se ami qualcuno hai un’emozione
forte,paragonabile solo alla felicità pura…-
-Tu come lo sai?-
-Una volta,ho perso
una scommessa e sono dovuta andare a letto con il primo che passava…ma con te è
un’altra cosa…-
-Tanto per
curiosità…quanti anni avevi?-
-Diciassette,e sono
stata un’idiota…-
-Ehi…piccola
idiota…-
-Si?-
-Ti va di uscire
stasera?-
-Uhm…va bene…dove
mi porti?-
-Cinema e cenetta
al lume di candela…-
-Allora
riaccompagnami a casa…-
-Aspetta!-
-Cosa?-
-Hai un corpo
perfetto…sei bellissima…ti prego,rimaniamo qui ancora dieci minuti…giusto il
tempo di farci un po’ di coccole…-
-Non fare quegli
occhioni tipo Bambi…non riesco a dirti di no…-
-Infatti non devi
dirmi di no…-
-Bill,coccolami…-
-Vieni qui…fatti
stringere…-
-Mmm…profumi di
vaniglia…-
-Ti piace?-
-Si che mi piace…-
La sera stessa,alle
otto in punto…
-E-Emma…Ommiodio!Tu
sei una fata!Anzi,una Dea!Anzi:un angelo. Si,ecco cosa sei:un angelo… -
-Esageraaaaaaaaaato!-
-Ma ti sei
guardata?-
-Perché?Non sto bene
vestita così?-
-Altro che…fatti
guardare meglio…Mmm…mini in Jeans…Stivali al ginocchio…Maglioncino scollato
nero…Tesoro,io-ti-adoro!-
-Ora non
esagerare…-
-Non esagero
affatto…Ma ora vieni,ti porto a vedere un film bellissimo…-
-Che film è?-
-Vedrai,ti
piacerà…vieni qua…-
-Bill,che stai
facend…-
Emma non riuscì a
finire la frase perché il moro l’aveva presa in braccio.
-Nonono,Bill,mettimi
giù,ti spezzerai la schiena!-
-Non mi spezzerò
niente…ferma,che cadi!-
-Uff,va bene!-
Bill prese i
biglietti e la afferrò per un braccio.
-Dai,che inizia il
film!-
-Woooooooooow!Grazie
amore! “Licenza di matrimonio”! Volevo vederlo da un sacco di tempo!-
Al termine del
film,i ragazzi si tenevano ancora la pancia dalle risate.
-Hahaha,ma hai
sentito quando la hostess ha detto: “Vi ricordiamo che a bordo è vietato
fumare,ma appena arrivati in Jamaica potrete accendervi ciò che desiderate” ?-
-Hahaha,non
ricordarmelo!Troppo forte Robin Williams!-
-Finalmente! Devo
vedermi con Jo tra dieci minuti…non ci riuscirò mai!Porca trota!-
-Eddai,piccola…ti
do’ un passaggio io!-
-Davvero Marc?
Oddio grazie! Ti amo!-
-Hai dimenticato
che sono gay?-
-E tu che sono
fidanzata?-
-E con chi? Con il
bono dell’altra volta?-
-Si,proprio con
lui! Adesso ci muoviamo?-
-Ok,ok…quanto sei
antipatica!-
-Ehi!-
Marc per tutta
risposta scoppiò a ridere.
-Miss…siamo
arrivati a destinazione!-
-Mi prendi per il
culo?-
-No,assolutamente!-
-Scimmia,fammi un
favore…Vai a cagare!-
-Anch’io ti voglio
bene!-
-Emma!Quanto
tempo!-
-Più o meno due
settimane,cara Jo!-
-Così tanto?Allora
avrai delle novità da raccontarmi!-
-Un po’…ma prima
partiamo da te e Tom…-
-Non è successo
niente…-
-Nemmeno un bacio?-
-Si,un bacio si…-
-E basta?-
-Perché? Che ti
aspettavi?-
-Mah,niente
cenette,cinema,passeggiatine al chiaro di luna…-
-Si…ma tu stavi
pensando ad altro,vero?-
-Si,conoscendo il
Playboy della band,si,pensavo ad altro…-
-Ci ha provato…-
-Ma?-
-Ma io gli ho detto
di no!-
-Perché gli hai
detto no?-
-Perché altrimenti
mi scoperà e poi mi butterà nella spazzatura,come è solito fare!-
-Ma tu non ti sei
accorta di come ti guarda?-
-Perché? Come mi
guarda?-
-Si vede lontano 1
Km che è cotto di te…-
-Si certo come no…-
-Ma non sto
scherzando! Anche Bill ha notato che suo fratello è cambiato un casino da
quando ti ha conosciuta!-
-Cambiato quanto?-
-Per esempio non si
sentono più “rumori sospetti” provenire dalla sua camera…e Bill mi ha detto
anche che due sere fa una ci ha provato con Tom ma lui non l’ha calcolata
nemmeno un po’…e spesso ha lo sguardo perso nel vuoto,o fissa i tuoi sms
ossessivamente!-
-Questo perché
ancora non gliel’ho data…-
-Ma è mai possibile
che tu debba pensare sempre in negativo?-
-Certe persone non
cambiano mai!-
-Non è affatto
così! Secondo me,almeno per stavolta,dovresti lasciarti andare!-
-Tu dici?-
-Dico,dico!-
-E va bene! Ma se
succede quello che penso io,prima gli rompo le ossa e poi lo strozzo!-
-Sempre esagerata
tu!-
-Non esagero affatto!
Ma adesso dimmi di te e Bill…-
-Oh,niente di che…-
-Si,l’ultima volta
che l’hai detto sei stata a letto con Christian…allora? Allora? Allora?
Allora?-
-Ok,ok…l’abbiamo
fatto,va bene adesso?-
-Lo sapeeeeeevo!
Com’è stato?-
-Che devo dirti?
Fantastico! Poi il muschio sulla pelle da’ proprio una bella sensazione,sai?-
-Muschio? Allora
hai realizzato il tuo sogno…-
-Il nostro sogno…-
-Nostro di chi? Tuo
e mio?-
-Certo che
no,idiota! Mio e di Bill…-
-Cioè anche lui…-
-Si,anche lui!-
-Peccato non fosse
la tua prima volta…-
-La mia no…-
-E con questo che
vorresti dire? Che…? Wow! Era la sua prima volta?-
-Si,ma non c’è
bisogno di urlare così!-
“Come and rescue me...I’m burning,cant you see?”
-Scusa,è il mio...pronto?O ciao Tom…
no,sono insieme a Emma…a ok… allora arrivo… ciao ciao! Era Tom…devo
scappare,dice che ha una sorpresa per me… a domani!-
-Ciao,poi devi
raccontarmi tutto!-
-Certo!-
“To me,you’ll be forever sacred...I’m dying but I know
our love will live...”
-Pronto?Bill!Si,certo
che sono libera!Ah…ok…ci vediamo tra un quarto d’ora…-
Quindici minuti
dopo
-Ciao amore…-
sussurrò il moro abbracciandola da dietro.
-Anche tu…-le
sussurrò il moro,catturando con le labbra alcune goccioline d’acqua che
rigavano il volto della ragazza.
-Andiamo a
casa…-sussurrò lei.
-Almeno aspettiamo
che finisca di piovere…-
-No… passeggiamo
sotto la pioggia…-
-Ogni tuo desiderio
è un ordine…-
-Dai,non fare lo
scemo!-
-Uff! Che corsa!-
-Sei fuori
allenamento,bello mio…-
-Vogliamo provare?
Andiamo a correre,poi vedrai se sono fuori allenamento…-
-Ma quanto siamo
suscettibili…-
-Mi prendi in
giro?-
-Certo che
no…aspetta,dobbiamo cambiarci,altrimenti ci ammaleremo!-
-Mmm…io preferirei
togliere i vestiti e basta…-
-E poi dici che il
maiale è tuo fratello!-
-Infatti il maiale
è Tom!-
-E allora che
voleva dire quello che hai detto?-
-Che voglio farmi
il bagno! Che avevi pensato?-
-Lo sai benissimo
che avevo pensato!-
-Allora la
maliziosa qua sei tu,cara mia!-
-Vai al diavolo! E
comunque il bagno lo farò io prima di te!-
-Uff! Va bene,però
devi sbrigarti!-
“Non l’ho mai visto
così arrendevole…deve avere qualcosa in mente…”pensò Emma entrando nella vasca.
“Ci voleva
proprio…”si rilassò,tanto da non sentire la porta aprirsi.
-Che fai,dormi?-le
chiese il moro entrando in acqua e abbracciandola.
-Lo sapevo che
avevi qualcosa in mente…- rispose lei,appoggiandosi al suo petto.
-Sai una cosa?-
-Cosa?-
-Sei bellissima con
i capelli bagnati…-
-Ma tu hai ancora i
capelli asciutti! Eh,no,caro Billuccio,adesso te la faccio vedere io!- esclamò
la ragazza,afferrando il bocchino della doccia e inzuppandogli i capelli.
-Nooooooo! Mi hai
rovinato la piastra! Ti ammazzo!-
-Così va
meglio…anche tu sei bellissimo con i capelli bagnati…-
-Sai che ti dico?-
-Mmm…no…-
-Mi sa che hai
ragione…-
-Su cosa?-
-Il sesso è come
una droga…anzi,tu sei la mia droga…-
-Dici?- sussurrò
lei mettendosi a cavalcioni su di lui.
-Dico,dico…- le
sussurrò in risposta,baciandole il collo.
L’aria si riempì
dei loro sospiri e dei loro gemiti.
Raggiunsero l’apice.
Si guardarono
sorridendo e si diedero un ultimo bacio,prima di uscire dalla vasca.
Il rasta la
abbracciò da dietro e poggiò le proprie labbra sul suo collo.
-Jo…non so perché
ma mi sento bene quando sono con te…mi sento sulle nuvole…credo di essermi
innamorato di te…-
-Lo pensi davvero?-
-Io non lo penso…io
lo so…-
-Non ho parole…-
-Nemmeno i…-
-Shhht…basta
parlare ora…-
La bruna si rigirò
tra le braccia del ragazzo e gli poggiò un dito sulle labbra.
-Fuori c’è un’altra
sorpresa…-
Il balconcino era
pieno di rose rosse.
Il cielo limpido
permetteva loro di osservare le stelle.
-Tom…-
-Si piccola?-
-Ti amo…-
-Ti amo
anch’io…vorrei rimanere tutta la notte abbracciato a te…-
Per tutta risposta
Jo annullò la distanza tra le loro labbra,accarezzandogli la schiena.
Lui la prese in
braccio e la portò in camera.
La fece sdraiare
sul letto e le accarezzò la pancia.
Lei gli tolse la
maglia e i pantaloni,abbandonandosi a quelle labbra tanto desiderate.
Il rasta la spogliò
dolcemente,accarezzandole la schiena.
Quando oramai tutta
la loro biancheria faceva compagnia al pavimento,lui scese dalle labbra al
collo di lei,per poi risalire.
-Jo…sappi che non
sarai mai “una delle tante”. Tu sei e sarai sempre mia. Solo mia.-
-Tu…tu non sei
quello che credevo…-
-Lo so…ma quello
che importa ora è che ti amo…-
-Anch’io…-
-Ti faccio male?-
-N-no…vai avanti…-
-Sicura?-
-S-si…-
Lentamente
l’espressione di sofferenza della ragazza si tramutò in un sorriso.
-Tomi…-sussurrò con
voce roca.
-D-dimmi…-
-Ti
amo…-continuò,mugolando.
Raggiunsero l’apice
e si addormentarono,ancora abbracciati,sorridendo.
-Ciao Emma!-
-Jo! Allora,qual
era la sorpresa di Tom?-
-Mi ha fatto
trovare la sua camera piena di candele profumate e il balconcino di rose…-
-Wow! E io che
credevo che quello romantico fosse Bill…-
-Anch’io…e credevo
anche che Tom non si sarebbe mai innamorato…-
-Te l’avevo detto
io che tutti cambiano!!!!!!!-
-Ma che succederà
quando dovranno andare via?-
-Ma come,non lo
sai?-
-Cosa dovrei
sapere?-
-Hai presente la
villa che stanno costruendo nella West Side,nell’ottavo distretto?-
-Certo che ce l’ho
presente…ma ora che c’entra?-
-C’entra,c’entra…sai
chi sono i proprietari?-
-No!Non può
essere!-
-Può essere,può
essere!-
-Allora verranno ad
abitare qui? Proprio qui?-
-Proprio qui!-
-Dobbiamo festeggiare!!!
Stasera uscita a quattro,che ne dici?-
-Ma certo!-
-Ragazze,siete
bellissime!-
-Voi dite?-
-Diciamo,diciamo!-
-Vabbè
dai,entriamo,che sennò il nostro tavolo lo assegnano a qualcun altro…-
-Ci dovrebbe essere
una prenotazione a nome Lennon,Emma-disse la ragazza.
-Si,vi accompagno
subito al vostro tavolo-
-La ringrazio-
-Sei parente di
John,per caso?-le chiese Tom.
-No,è solo un caso
di omonimia…-
-Allora,io prendo
questo,questo e questo…-
-Però,si tratta
bene il nostro cantante…-
-Vai al diavolo
Tom!-
-Calma,calma…non
vogliamo mica rovinarci la serata,giusto?- chiese Jo minacciosa.
-Giusto…scusate…-
-Ecco signori,le
vostre ordinazioni…-
-Grazie signorina!-
-Non c’è di che!-
-Mai mangiato
meglio in vita mia!- asserì il rasta alla fine della cena.
-Questo perché
ancora non sei stato dal…come si chiama quel ristorante dove mi hai portato la
prima volta che siamo usciti insieme?-gli rispose il moro.
-Il Generale-
asserì Emma.
-Lo hai portato da
Vittorio? Già mi immagini che ti ha detto…”Chi è chesto guaglione?”-
-Eggià!-
-Scusate,vado un
attimo hai servizi…- fece Jo.
-Ok- le risposero
gli altri.
Ma al ritorno Jo
vide qualcosa che non doveva vedere.
Tom era abbracciato
a una biondina e la stava palpando per benino.
La
ragazza,sconvolta,si diresse di corsa verso il loro tavolo.
-Emma! Non posso
crederci!-
-A cosa non puoi
credere?-
-Là dietro c’era…-
le parole le morirono in gola.
-Chi c’era?-
-T-Tom…ma t-tu sei
qui...ma allora...O Tomi,come ho potuto dubitare di te?-
-Jo…ti spiacerebbe
spiegarci quello che sta succedendo?-
-Là dietro c’era un
ragazzo identico a Tom e io…Tomi,ti prego,perdonami!-
-Certo piccola…non
preoccuparti…-
-Devo farmi
perdonare!-
-Ma ti ho già
perdonata!-
-Sssssht! Vieni con
me… ciao ragazzi,lo rapisco…-
-Ciao Jo!-
-Allora? Che si
fa?-
-Sono stanchissima…mi
porti a casa?- chiese Emma con un sorrisino malizioso.
-Ma certo piccola…-
le sorrise Bill baciandola dolcemente.
-Jo! Solo perché
sai che Emma tiene una chiave sotto lo zerbino non sei autorizzata a…-
-Entrare a casa sua
di soppiatto? Ma allora il bello dove sta?-
-Ma se ci sente ci
fa a polpette!-
-Se stai zitto non
ci sente!-
-Jo…non dovremmo
essere qui!-
-Zitto Tomi…saliamo
di sopra…-
-Ma se
stessero…?-sussurrò il rasta.
-È proprio questo
il bello!-
-E poi il
pervertito sono io!-
-Infatti mi hai
contagiata! Vieni questa è la camera di Emma…-
Il moro era disteso
a pancia in su e la ragazza,poggiata sul suo petto,dormiva placidamente,come
lui del resto.
Erano coperti dal
lenzuolo fino alla vita.
La schiena di lei
era nuda.
E probabilmente
anche tutto il resto.
-Ma guarda come
sono carini!-
-Già…e bravo il mio
fratellino…-
I due si
cristallizzarono.
Emma si era appena
mossa.
-Falso allarme,si
stava solo girando nel sonno!-
-Jo,andiamo via…non
vorrei che ci scoprissero…-
-Va bene…ma andiamo
in albergo? È ancora presto…-
-Mmm…ai suoi ordini
Miss…-
Ma non fecero abbastanza
attenzione nel chiudere la porta d’ingresso.
Nello stesso
momento in cui misero un piede fuori dall’appartamento,Emma,di sopra,tese le
orecchie.
“Me lo sarò
immaginato…ma guarda il mio bimbo come dorme…che dolce…”
La ragazza si
puntellò sul gomito e lo osservò dormire.
Sembrava proprio un
bimbo,coi capelli arruffati e l’espressione rilassata di chi è nel più profondo
dei suoi sogni.
Il petto gli si
alzava e abbassava dolcemente,al ritmo del suo regolare respiro.
Emma si poggiò al
suo petto e ascoltò il suo cuore.
TUM TUM.
TUM TUM.
TUM TUM.
Lentamente girò la
testa e gli depose un dolce bacio sul petto.
Guardò la sveglia e
sorrise.
Le otto.
Si avvicinò
all’orecchio di lui.
-Bill…-sussurrò.
Il moro emise un
mugolio.
-Bill…-
Il fiato caldo
della ragazza gli fece venire i brividi.
Lentamente aprì gli
occhi.
-Buongiorno…- le
sussurrò catturandola in un dolce bacio a fior di labbra.
-Buongiorno Signor
Kaulitz…ha dormito bene?-
-“Dormito” è una
parola grossa.-
-Ma se fino a due
secondi fa eri nel mondo dei sogni!-
-Sognavo quello che
è successo stanotte…-
La ragazza emise
uno strano mugolio.
-Bill,mi fai le
coccole?-
-Solo le coccole?-
-Scemo!- lo
apostrofò lei lanciandogli un cuscino.
-Ehi! Scema sarai
tu!-
-No tu!-
-Tu!-
-Tu!-
-Tu!-
-Tu!-
-Io!-
-Bravo,vedi che lo
sai?-
-Non può essere!-
-Cosa non può
essere?-
-Di solito ci si
confonde e si risponde “No io!”-
-HeHe…quello è il
mio trucchetto preferito…non posso cascarci!-
La radio accesa
attaccò una bella canzone.
“Ciao che coincidenza
tu in questa stanza a casa di amici
cosa mi dici... vabbè
va meglio pure a me
può darsi non sia stato uno sbaglio
aver dato un taglio con te
e non vederci più non sentirci più
e adesso guarda tu
mentre ridiamo insieme
Scusa se ti chiamo amore
sei la sola parte di me che non so dimenticare
scusami se ho commesso io l'errore
di amare te molto più di me”
-Emma…che dice questa
canzone?-
La ragazza gliela tradusse
e alla fine lui aveva gli occhi lucidi.
-E’ bellissima…-
-Lo so,lo so…-
-Ehi,dove stai andando?-
-Tu resta a letto…torno
tra cinque minuti!-
-Nonono,Emma! Aspetta!
Dove v…-
La porta si chiuse con un
tonfo.
-Mah,chissà dov’è andata
così di fretta?-
Emma intanto se la rideva
immaginandosi la faccia di Bill quando avrebbe visto cos’era andata a comprare.
“Michele è sempre Michele.
Inimitabile!”pensò inspirando il profumo che veniva dal sacchetto.
Lentamente aprì la porta
di casa,si tolse le scarpe e andò in cucina.
Qui prese un vassoio e vi
sistemò su la colazione.
Poi cominciò a salire
piano piano,per fare una sorpresa a Bill,che era ancora a letto e stava
ascoltando Albachiara.
-Qualche volta fai
pensieri strani
con una mano, una mano, ti sfiori,
tu sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori!-
-Emma! Mi hai spaventato!-
-Canto così male?-
-No! Ma sei spuntata così
all’improvviso…-
-Scusami. Volevo farti una
sorpresa.-
-Aspetta un attimo…sono
cornetti alla Nutella caldi,quelli?-
-Si. Ti piacciono?-
-Li adoro! Come te!-
Emma gli si sedette in
parte sul letto e si poggiò il vassoio sulle gambe.
-Emba tescioro…-
-Bill,se parli con la
bocca piena potresti soffocare!- ridacchiò lei alla vista del suo ragazzo che
biascicava qualcosa.
-Dicevo…sei sporca di
Nutella!-
-Dove?-
-Qui.-
-Qui dove?-
-Qui.-
Il ragazzo la prese alla
sprovvista baciandole il collo.
Lei gli accarezzò i
capelli lasciandosi spogliare.
Gli salì a cavalcioni
sempre lasciandosi baciare il collo.
I loro sospiri riempirono
la stanza.
Non si accorsero nemmeno
che la porta d’ingresso si era aperta.
-Jo…eccheccazzo! Torna
qui!-
-Eddai! Staranno ancora dormendo,te
lo dico io!-
-E se non stessero
dormendo?-
-Eddai! Così li
svegliamo!-
-Ma che ci trovi
d’interessante a far terrorizzare la tua migliore amica?-
-Terrorizzare! Esagerato!-
-E tu come lo chiami
sparare l’urlo di “Schrei!” a tutto volume nelle orecchie di qualcuno che
dorme?-
-Svegliare!-
Lentamente Jo aprì la
porta.
I due rimasero bloccati
sulla porta,non sapendo che fare.
Tom fu il primo a
rimettersi dallo shock.
Afferrò Jo dalla vita,la
trascinò fuori e chiuse la porta,senza fare rumore.
-Contenta ora?- le chiese
quando furono di nuovo in strada.
-Ma io come facevo a
sapere che…?-
-Odio dirlo,ma io te
l’avevo detto!-
-Ma…-
-Così impari a introdurti
furtivamente nelle case altrui!-
-La smetti? Sembri mio
padre!-
-…-
-Che c’è da ridere?-
-Scusa tesoro,ma hai una
faccia…-
-Che faccia ho?-
-Lascia stare…che si fa?-
-A parte piangere perché
domani parti?-
-Esagerata! E poi torniamo
a Natale!-
-Ma Natale è tra un mese!-
-Eddai! E poi vi
telefoneremo sempre!-
-Ma io non voglio stare
così tanto lontana da te!-
-Per ora pensiamo a
divertirci..e quando incontriamo Bill e Emma non facciamogli capire che li
abbiamo visti,ok?-
-Tanto lo scopriranno!-
-Invece no!-
-Si!-
-No!-
-Si!-
-Ti amo!-
Il biondo la colse alla sprovvista
con un bacio dolcissimo.
-Allora ciao
bimbi…ricordatevi di noi!- Emma cercò di alleggerire l’atmosfera con una mezza
battuta.
-Ma certo piccola!
E ricorda che ti amo!- le sorrise Bill.
-E tu non mi dici
nulla?-
-Non sono bravo con
le parole ma…ecco,volevo darti questo.-
Tom prese una
scatolina dalla tasca e invitò Jo ad aprirla.
-Tomi…è…-
-Un regalo speciale
per una persona speciale!-
La scatolina
conteneva una,anzi,due collane,coi ciondoli ad incastro.
Mezza stella
nera,mezza bianca.
-Ma che carini…tu
che dici Bill?-
-Che non riconosco
più mio fratello!-
“Informiamo i signori passeggeri del volo 1317 diretto a
Berlino che l’aereo decollerà tra dieci minuti. Siete pregati di affrettarvi.
Grazie.”
-Allora è davvero
il momento di salutarci?-
-Purtroppo si…ma
torniamo tra un mese,ricordi?-
-Certo che
ricordo…allora ciao,e comportatevi bene!-
-Ci puoi
scommettere!-
Emma baciò Bill,poi
si diresse verso il rasta.
-Tom…-
-Si Emma?-
-Ti voglio bene!-
E così dicendo si
abbracciarono,come due amici di vecchia data.
-Gustav…ci siamo
conosciuti solo ieri pomeriggio,ma so che mi mancherai…e lo stesso vale per
te,Georg…-
Emma abbracciò gli
altri due membri del gruppo.
Jo non riuscì a
trattenere le lacrime quando i ragazzi fecero loro l’ultimo cenno con la mano
prima di sparire.
Emma riuscì a
controllarsi solo fino a fuori dall’aeroporto.
Poi anche il suo
volto si rigò di lacrime.
La sera stessa…
“Il volo 1317 diretto a Berlino decollato alle 16:30 di
oggi pomeriggio si è schiantato sulle Alpi. Non ci sono superstiti.”
La voce fredda del
giornalista entrò nelle orecchie di Emma.
“Un attimo! Ma non
era…?”
-BILL! TOM! GEORG! GUSTAV! NOOOOOOOOOOO!-
Il suo urlo
rimbombò nel villino.
Senza rendersene
conto era scoppiata in un pianto convulso.
Tirò un pugno allo
specchio dell’ingresso.
Un calcio al mobile
del corridoio.
Era un incubo.
Non c’era altra
spiegazione.
Non poteva esserci
altra spiegazione.
E,soprattutto, non doveva
esserci altra spiegazione.
“Wir müssen nur noch 1000 Meere weit
1000 dunkle Jache ohne Zeit
1000 Sterne zieh'n vorbei
Wir müssen nur noch 1000 Meere weit
Noch 1000 Mal durch die Unendlichkeit
Dann sind wir endlich frei“
-Pronto?-
-Emma,amore,perché piangi?-
-Bill? Sei tu?-
-Ma certo! Chi vuoi che fosse?-
-Dio ti ringrazio!-
-Che succede?-
-Qual era il vostro volo?-
-1318,perché?-
-Oddio! Credevo fosse il 1317!-
-Perché? Che è successo al 1317?-
-Si…si è schiantato sulle Alpi…oddio! La mia mano!-
-Che succede alla tua mano?-
-Niente,non preoccuparti…-
-Ti prego…dimmi cosa è successo alla tua mano!-
La voce di Bill suonava preoccupata. Si sentiva
benissimo che stava per scoppiare a piangere.
-Ma nulla,non preoccuparti!-
-Che ti è successo? Qualcuno ti ha aggredita?-
-Ma no,che vai a pensare?-
-Emma,dimmi che ti è successo!-
-Ssssht…basta piangere…-
-Dimmi che ti è successo….ti prego…-
-Ho rotto uno specchio…-
-Quale specchio?-
-Quello dell’ingresso-
-E perché l’hai rotto?-
-Quando ho sentito che quel volo era precipitato…e
pensavo voi foste a bordo…ho perso la ragione…-
-E ora mi dirai che hai tirato pure un calcio al
mobiletto del corridoi,scommetto!-
-Esatto…-
-Va a fasciarti la mano…ci sentiamo piccolina…e non
provare,ripeto,non provare,a fare mai più una cosa del genere!-
-Va bene…-
-Prometti!-
-Prometto…ti amo…-
-Anch’io piccola…anch’io…-
CLICK.
-Dio ti ringrazioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!-
Emma accese la radio e sistemò la casa,sulle splendide
note di “1000 Meere”.
-Jo! Ti muovi?-
-Arrivo,arrivo! Mamma,come sei impaziente!-
-Ha parlato Miss Pazienza! E comunque muoviamoci,che
nevica!-
“Già…nevica. Ma,Bill,dove sei? Avete dovuto
posticipare il ritorno,ma di quanto?”
-Pensi a lui?-
-A lui chi?-
-A
Bill,ovvio!-
-Si...mi manca,Jo! Da morire!-
-Lo so…ma che possiamo farci?-
-Magari possiamo farci una cioccolata calda al bar
dell’angolo!- rise una voce alle spalle delle due ragazze.
-Ragazzi!!!!-
-Ci siete mancate un casino!-
-Anche voi!-
-E a noi niente feste?- si lamentarono Georg e Gustav.
-Ma certo!- le ragazze si avvicinarono a loro e gli
stamparono due enormi baci sulle guance,guadagnandosi un’occhiataccia da parte
dei gemelli.
-Ok,ok…volete fregarci le ragazze?-
-Gelosooooooooni!-
-Infatti!-
-Ma la cioccolata calda?-
-Gustav! Com’è possibile che pensi sempre a mangiare?-
-Ma ho freddo!-
-Scusate,è un nuovo sms…-
“Dv 6?”
-Ehi,Jo…è Karen…le dico di raggiungerci?-
-Ma certo!-
“Sn cn Jo al Mundial…c raggiungi?”
“Ma certo! Sto portando anke Miriam,ok?”
“Cetto!”
“Ok,allora arriviamo!”
-Arrivano Karen e Miriam…-
-Fantastico! Altre due belle fanciulle per noi!-
-Georg,sei un pervertito!-
-Uffa,ma che ho detto?-
-Assolutamente nulla!-
-Il tuo sarcasmo non è simpatico!-
-Vaffanculo!-
-Calma e sangue freddo,guys!-
-Ok,ok…allora,come sono queste due?-
-Karen è alta,magra,con gli occhi azzurri e i capelli
neri,mentre Miriam è piuttosto bassa,bionda e con gli occhi neri come il
carbone!-
Le sue mani
delicate scivolare dolcemente sul suo corpo nudo.
I suoi gemiti le
facevano correre i brividi lungo la schiena.
-…vengo-
sussurrò,abbandonandosi su di lui.
Erano senza fiato.
Senza fiato ma
felici.
-Buon compleanno
tesoro…-
-Grazie…-
-Compi 19
anni,vero?-
-JaJa…ho una
fortuna sfacciata,sai?-
-Perché?-
-HeHe…mi piace fare
il compleanno il giorno dopo San Valentino…-
-Perché?-
-Perché così posso
stare con te due giorni di fila senza scocciature…-
-Scemina…e comunque
ti piace il mio regalo?-
-Mon amour…certo
che mi piace…non sai quanto avrei pagato fino a ieri per passare due giorni à
Paris…-
Le sorrise e la
baciò.
Era pazzo di lei.
Non riusciva a
capire come aveva fatto a vivere senza di lei in quei due mesi.
La chiamava ogni
giorno.
La sognava ogni
notte.
-Emma…-
-Si Bill?-
-Ti va di farlo di
nuovo?-
-Si,certo che mi
va…-
TOC TOC.
-…azz…-
-Fratellino,posso
entrare?-
-Un attimo,vengo
io…che c’è?-
-Io e Jo stiamo
uscendo…voi venite?-
-No,preferisco
restare…c’è Emma che dorme ancora…-
-Oh,non credo che
stia dormendo…vabbè,allora ciao…-
Quando la porta si
chiuse,i due scoppiarono a ridere.
-Credi che ci
abbiano sentiti?-
-Mica abbiamo
urlato…credo che lo immaginasse…-
-HeHe…dove
eravamo???-
Intanto,nei Bois de Boulogne…
-Ehi,ma allora Emma
non stava dormendo! Guarda,è laggiù!-
-Già! Emma!-
La ragazza non
sollevò lo sguardo nemmeno per capire chi l’avesse chiamata.
-Emma!-
Niente.
Non rispondeva.
I due le si
avvicinarono.
-Emma,ma mi senti?-
-Prego?-
-Emma,ma non ci
riconosci?-
-Io non mi chiamo
Emma…sono Jodie…-
-Scusaci,ma sei
uguale a una nostra amica…!-
-Davvero? Cioè
identica?-
-Si…perché,ti pare
strano?-
-Portatemi da
lei,vi prego!-
-Perché?-
-Allora…ho saputo
l’anno scorso che i miei genitori mi hanno adottata…e che ho una sorella
gemella…che potrebbe essere la vostra amica…! Mi portate da lei?-
-Certo! Seguici!-
In albergo…
-Bill! Emma! Aprite
questa porta!-
-Ehi,calma! Che
succede?-
-Dov’è Emma?-
-Emma! Vieni un
attimo?-
-Si,cosa c…e lei
chi è???-
-Ciao…io…ecco…sono
tua sorella…-
-Un attimo…quale
sorella? Io ho solo un fratello minore!-
-Ecco noi…siamo
state separate alla nascita…-
-N…non può essere…-
-Dammi un tuo
capello!-
-Cosa?-
-Dammi un tuo
capello e ti dimostro che siamo sorelle!-
-Vuoi farci fare il
test del DNA? Ma hai idea di quanto costi?-
-Non ho problemi di
soldi,tranquilla…-
Gli altri tre non
riuscivano a spiccicare parola per lo sconcerto.
Cioè,Emma avere una
sorella gemella?
-Allora andiamo al
centro analisi!-
Mezza giornata
dopo…
-Pazzesco!!!!!-
-Cosa è
pazzesco???-
-Voi non ci
crederete ma Jodie è davvero mia sorella gemella!!!-
I tre restarono a
bocca spalancata.
-Scusatemi un
attimo ora…devo chiamare la mia cara mammina…-
-C…certo Emma…-
-Pronto? Mamma?-
-Si tesoro?-
-Per caso sai
niente di mia sorella?-
-Quale sorella
cara?-
-Tu non hai
sorelle!-
-Invece si! Una
certa sorella gemella,data in adozione quando siamo nate…-
-C…come lo hai
scoperto?-
-E’ qui davanti
a me!-
-Chi?-
-Jodie…la mia
gemella!-
-Devo parlare
con tuo padre…-
-NO! Tu adesso
parli con me!-
-Tesoro devo
scappare…-
-FERMA LI’ DOVE
SEI!-
-Cosa devi
chiedermi?-
-Perché ci avete
separate?-
-Perché…o
insomma,tuo padre non voleva due figlie femmine! Avrebbe preferito un maschio,a
dire il vero!-
-Ah,si?-commentò lei freddamente.-Allora puoi
dirgli che non deve mai più cercare di contattarmi in alcun modo. Cancellate il
mio numero di telefono. Addio!-
-No! Emma!
Aspetta,posso spiegar…-
CLICK.
Aveva le lacrime
agli occhi.
“Questo è troppo!”
pensò.
-Ehi,piccola…perché
piangi?-
-Perché i miei
genitori sono degli idioti! E mio padre avrebbe preferito un maschio a due
femmine,quindi una delle due è stata data in adozione!-
-Calma sorellina…è
tutto a posto…-
-No Jodie! Niente è
a posto! Sono due idioti!-
-Quantomeno noi
siamo intelligenti!-
Tutti scoppiarono a
ridere.
Più tardi,in aeroporto…
Le due gemelle si
abbracciarono.
-Ora devo tornare
in Inghilterra…ciao,a presto,sorellina!-
-Ciao Jodie…ci
sentiamo!-
-Certo! ByeBye!-
-Ciao! E dimenticavo…
AUGURI!!!-
-Anche a te sorellina!-
Detto questo si
voltò e scomparve alla loro vista.
Jo si accorse che
la sua amica la stava supplicando con gli occhi di non lasciarla sola con Bill.
Ma non poteva fare
nulla,o si sarebbero insospettiti.
Le
sorrise,infondendole coraggio.
O almeno così
sperava.
-Allora,dove si
va?-
-Mmm…ti va di
tornare dal Generale?-
-Certo! Mi sono
innamorato di quel posto!-
-Andiamo allora!-
L’entusiasmo di
Bill le aveva quasi fatto scordare i suoi problemi.
Quasi.
Ma averlo accanto
la faceva sentire bene.
-Emma! Allora,comme
stai?-
-Ehm…bene Vitto’…-
-Sicura? Tutto
apposto?-
-Certo! Hai ancora
un posto per noi?-
-Pe’ te ho sempre
nu’ posto!-
-Grazie Vitto’-
-Di che parlava?-
-Mi ha chiesto se
stavo bene…sai,è un sacco di tempo che non vengo qui…-
-Allora dobbiamo
ordinare il meglio del meglio!-
-Ma qui c’è solo il
meglio del meglio!-
-E vabbè,il meglio
del meglio che ha Fittorio!-
-Bill,si dice
V-I-T-T-O-R-I-O.-
-E io che ho
detto?-
-L’hai pronunciato
alla tedesca,con la “F” al posto della “V”!-
-Davvero? Non me ne
sono accorto!-
-Ragazzi,cosa
ordinate?-
-Due pizze
Margherita,grazie!-
-Arrivano subito!-
-Allora,ma non è
successo proprio niente da quando siamo partiti?-
“Sorridi Emma…dì
che non è successo nulla…coraggio…coraggio…”
-No,proprio
nulla…ho intenzione di cambiare lavoro,però!-
-E come mai?
Sembravi contenta di quell’agenzia!-
-Si,ma ne ho
trovata un’altra dove mi pagano di più…-
-Capisco…ma ora
tutti gli amici che ti eri fatta lì?-
-Amici…l’unico
amico che avevo è Marc…e comunque,essendo il mio migliore amico,ci terremo in
contatto!-
-Ma non è che poi
ci prova con te?-
-Hai dimenticato
che è gay?-
-Vero…ma non mi
fido lo stesso!-
-Gelosone…-
-Le vostre pizze!-
-Grazie…Giorgio?!?!?
Che ci fai tu qui?!?-
-Ci lavoro,almeno
in estate…in inverno studio!-
-Ecco,bravo…-
-Ma non vuoi sapere
se stiamo bene?-
-Se sei qui
evidentemente stai benissimo,no?-
-E di mamma e papà
non t’importa nulla?-
-Da quando ho
scoperto quello che hanno fatto,no…-
-Va bene…non posso
certo biasimarti…-
-Ah,Giorgio…tu-non-mi-hai-vista!
Chiaro?-
-Cristallino,capo!-
-Vai a
lavorare,scemo…Vittorio ti chiama!-
-Vado,vado…ciao
sore!-
-Ciao!-
La serata si
consumò tra l’allegria di tutti e due,alternati a momenti di silenzio totale da
parte di Emma.
Ma il difficile fu
il ritorno a casa.
-Bill,sediamoci
qui,dai!-
-Ma non è un po’
tardi? Non dovresti tornare a casa?-
-Ma dai! È il 20
agosto. Fa caldo. Ho 19 anni. Avrò diritto a un po’ di libertà!-
-Giusto…ehi,ma qui
non è dove…?-
-Dove l’abbiamo
fatto insieme per la prima volta…-
La voce le si stava
incrinando.
“Respira
Emma…respira…calmati…”
Rimasero un po’ in
silenzio abbracciati.
Bill annullò la
distanza tra le loro labbra.
Insinuò le proprie
mani sotto il top della ragazza.
Ma lei lo bloccò.
Stava sussultando.
-Che c’è piccola?
Non vuoi?-
-M…meglio d…di
n…no…-
-Va bene…ma perché
tremi?-
-N…niente…-
-Dai,se mi menti mi
farai stare male…-
I suoi occhi da
cerbiatto vagavano in quelli della ragazza.
A quello sguardo
dolce e gentile,lei non riuscì più a trattenersi.
Scoppiò in un
pianto convulso.
-Ho detto qualcosa
che non va?-
-N…no…è s…solo
che…-
-Cosa?-
-I…io…-
-Se non vuoi
dirmelo va bene lo stesso,ok? Non devi sentirti costretta!-
-Non ce la faccio
più! Devo liberarmi!-
-Che è successo?-
-N…non sto
cambiando lavoro perché nell’altra agenzia mi pagano di più…ma…ecco…vedi…-
-Si piccola?-
-Mi ha violentata!-
sussurrò,tra i singhiozzi.
-Chi ti ha violentata?-
-R…Rossi…-
-Il tuo capo?-
-S…si…mi ha fatta
rapire e poi mi ha violentata…-
-E ora dov’è il
bastardo?-
-In carcere…-
-Sei stata
coraggiosa,piccola…non sono molte le ragazze che l’avrebbero denunciato!-
-Grazie,amore…-
Emma abbozzò un
mezzo sorriso.
-Bill?-
-Si?-
-Mi accompagni a
casa?-
-Ma certo,piccola…andiamo…-
“Mi sento così
bene…come se non m’importasse più…ma in fondo sono passati sei mesi da quando è
successo…e tra un po’ sarà il nostro primo anniversario! Non sono mai stata
così felice…se avessi saputo prima che aprendomi sarei stata meglio…”
Sì,perché durante
quei sei,lunghissimi mesi,non aveva dormito per niente.
Non le diede
nemmeno il tempo di chiudere la porta che le era già addosso.
Quanto gli era
mancata quella pelle delicata.
Quel collo
sensuale.
Le tolse il top.
Lei insinuò le sue
mani sotto la maglia del ragazzo.
Quasi gliela
strappò di dosso.
La sua gonna sulle
scale.
I suoi pantaloni in
corridoio.
Si gettarono a peso
morto sul letto.
Lui continuò a
baciarle il collo.
Le tolse il
reggiseno.
Con un colpo di
reni lei gli si sedette a cavalcioni.
Piegò il collo
all’indietro.
Lui le tolse gli
slip di pizzo nero.
Si sollevò
leggermente per togliere l’ultimo ostacolo.
I suoi boxer.
Si distesero sul
letto.
Adesso la
situazione si era ribaltata.
Le stava disteso
sopra.
Le sorrise,come per
chiederle il permesso,che gli fu “accordato”.
Emma mugolò.
Era dentro di lei.
Le baciò il seno.
La ragazza
rabbrividì.
Sapeva dove
toccarla.
Il che significava
che lei era in suo completo potere.
Si spingeva dentro
di lei.
Prima lentamente.
Poi più veloce.
Sempre più veloce.
Sempre di più.
Sempre di più.
I loro gemiti
riempirono l’aria.
Vennero insieme.
Si abbandonarono
sul letto.
-Bill?-
-Si amore?-
-Ti adoro…-
-Anch’io,angelo del
mio cuore…-
Un mese dopo…
-Buon
anniversario,tesoro!-
-Anche a te! Ehi!
Che stai combinando?-
La bendò.
-Sarà una
sorpresa!-
Le prese la mano e
cominciarono a camminare.
Le persone per
strada li guardavano divertiti.
Un ragazzo molto
alto,magro,con i capelli neri mechati di biondo e gli occhi pesantemente
truccati di nero che conduce per mano una ragazza bendata sembrerebbe strano
anche a voi,no??
-Bill…dove
andiamo?-
-Sorpresa,tesoro,sorpresa!-
-Dai,ho già perso
il senso dell’orientamento! Dove siamo???-
-In un bel posto!-
-Uffa Bill!!!-
-Arrivati,signorina!-
-Allora posso
togliermi la benda?-
-Nooooooooo!!!-
-Ma come no? Non
hai detto che siamo arrivati?-
-Si,ma non ho detto
che puoi togliere la benda.-
-Ma allora che
faccio,rimango bendata?-
Bill sorrise
all’espressione da bambina capricciosa che aveva assunto Emma.
-Ti toglierò io la
benda…quando sarà il momento,è ovvio!!-
-E quando sarà il
momento?-
-Presto
piccola…prestissimo…-
La baciò.
Un bacio senza
pretese.
Solo…un bacio.
Le mise in mano
qualcosa.
Qualcosa di
profumato.
Rose rosse.
Finalmente le tolse
la benda.
La radura.
Quella radura.
-Ricordi?-
-Come dimenticarlo?
La nostra prima volta insieme…-
-La mia
prima volta…- sorrise Bill.
-Cos’è quello?-
-Quello cosa?-
-Non fare il finto
tonto! C’è una scatola rossa enorme laggiù!-
-Ti giuro che non
so cosa sia! Ma se sei così curiosa andiamo ad aprirlo!-
Emma lo squadrò con
un sopracciglio alzato.
Era sicura
che quel ragazzo avesse a che fare con quella scatola.
-Andiamo ad
aprirlo,allora!-
-Emma! Aspetta! Io
non sono agile come te!-
La ragazza
raggiunse la scatola.
“Un pacco
regalo…come sospettavo!!”
-Ooooooooh! Un
regalo!-
-Fai sempre il
finto tonto,eh??-
-Finto tonto?-
-Vorresti farmi
credere che non c’entri nulla con questo?-
-Infatti non
c’entro nulla!-
-Si si…vabbè,io lo
apro!-
Emma sollevò il
coperchio della scatola.
Carta.
Carta.
Ancora carta.
“Che Bill non
c’entri nulla davvero?”
Porca miseria,ancora
carta!!!
Un bagliore blu.
Lì in fondo.
Una scatola
minuscola.
La ragazza sollevò
il coperchio.
Dentro c’era solo
un biglietto.
“Continua a cercare,piccola”
-Bill,sicuro di non
c’entrare nulla in questa storia?-
-Noooooooooo!-
Faccia da
angioletto.
Continuò a cercare.
Un altro bagliore.
Bianco,stavolta.
Altra carta?
No,stavolta no.
-Ma che diavolo…?-
Un vestito.
Un vestito bianco.
Un vestito da
sposa.
-Sorpresa!- sorrise
Bill.
Lei non riusciva a
muoversi.
Ma cos’era,uno
scherzo?
-Ma Bill…cos’è
questo?-
-Come cos’è??? Un
vestito da sposa!-
-E perché un
vestito da sposa?-
-Emma…vuoi
sposarmi???-
-I…io…non so che
dire…-
-Dì di
sì,piccola…ti prego,dì di sì…-
-Si…SI!!! SIIIII!!
Ti amo Bill!-
-Anch’io piccola…e
sono felice che accetti!-
-E io sono felice
di accettare…-
Lacrime di gioia
cominciarono a scorrerle sul viso.
Il suo sogno.
Avverato.
Bè…siamo quasi alla
fine. Un po’ mi dispiace,a dire il vero…
-Fortuna,immagino…allora,sei
pronta per il grande passo?-
-Sono
agitatissima…JOOOOOO! Ma ti rendi conto che domani mi sposo?!?-
-Già…-
-Ehi…cos’è
quell’espressione triste?-
-No niente…-
-Non ci credo…-
-No,davvero,non ho
nient…-
-Non dire
scemenze…ti conosco! È successo qualcosa con Tom?-
-No,no…-
-Tesoro,mi sembri
troppo triste…-
-Ho un ritardo.-
-Di quanto?-
-Due settimane.-
Jo era
terrorizzata.
-Hai fatto il
test?-
-No…ho troppa
paura…aiutami,ti prego!-
-Tesoro,andrò io a
comprare il test…tu non ti muovere,ok?-
-O…ok…fa presto
però!!-
-Torno prima di
subito,promesso!-
“Merda,questa
proprio non ci voleva!!! E se Jo è davvero incinta?”
…
-Ragazze,spicciatevi!-
-E’ già andata
via?-
-Certo,demente,per
chi mi hai presa?-
-Ma non ti pare di
avere “leggermente” esagerato?-
-Ma no…in fondo era
solo una scusa,quella del ritardo,no?-
-Si,ma lo sai com’è
fatta Emma…a quest’ora si starà tormentando…-
-Uffa! Questa festa
di addio al nubilato dovevamo organizzargliela,no?-
-Si ma ora
spicciamoci che sta per arrivare!-
-Jo! Sono a
casa…Jo! Dove sei?-
Silenzio.
-Jo?-
Nella sua voce
c’era una nota leggermente preoccupata.
-Jo?-
Stava diventando
isterica.
-JO!!!-
-SORPRESA!!!!!!-
-Oddio! Karen! Miriam! Mi
avete fatto prendere un colpo! Jo dov’…un attimo! Quindi voitre
mi avete fatto fare una grandissima figura di merda in farmacia…e tu non
sei incinta??? Non hai nessun ritardo?-
-Ehm…effettivamente
no…-
-Comincia a
correre!!-
Emma si lanciò
all’inseguimento dell’amica per tutta la casa.
-Tanto ti prendo!-
-Non ci riuscirai
mai,tappa!!-
-Presa!!!-
-Nooooooo!! Tom!! Bill! Georg! Gustav! Aiuto!!-
-Amore,che succede?
Perché gridi??-
-Aiuto,questa pazza
vuole uccidermi!!-
-Scusami chi è
l’idiota che mi ha fatto credere di essere incinta?!?-
-Sei incinta?-
-No,tranquillo!-
-Stronza!-
-Che finezza!-
-Vaffanculo!-
-Mostrami la
strada!-
-AUUUUUUUUU!!! ORA
BASTA!-
La delicata vocina
di Gustav riportò l’ordine nella stanza.
-C’è da organizzare
un matrimonio qui! Voi due fuori!-
-Ma questa è casa mia!-
protestò Bill.
-E io devo
organizzarti la festa di matrimonio,quindi voi due fuori!-
-Ma perché
anch’io?-
-Che domande! Sei
la sposa,no? Andate a farvi una passeggiatina,forza!-
-Ma noi…-
-FUORI!-
-Uff…ma tu guarda
se è il modo di trattare qualcuno…-
-E lasciamoli nei
casini! Andiamo a fare una passeggiata!-
-Io avrei un’idea
migliore…-
-Cioè?-
-Piccola,è il
nostro ultimo giorno da fidanzati…-
-Si?-
-Ecco…sorpresa!-
La prese in braccio
e le diede un bacio sulla fronte.
-Mi fido…- sorrise
lei chiudendo gli occhi e poggiandosi al petto di lui.
Camminarono un po’
e poi il ragazzo la poggiò su qualcosa di morbido e duro allo stesso tempo.
Sabbia.
-Che bello…-
mormorò la ragazza.
-Mai quanto te…-
Gli sorrise
dolcemente.
Era quello giusto.
Se lo sentiva.
Emma raccolse
entrambe le gambe al petto.
-Sai Bill…stavo
pensando…-
-Cosa?-
-Questa spiaggia
per me è sempre stata un luogo dove sfogarmi…quando avevo voglia di stare
sola…di urlare…di piangere…-
-Le belle ragazze
come te non dovrebbero piangere…-
-Me l’hai detto
anche quando ci siamo incontrati per la prima volta,ricordi? In ospedale…-
-Si…-
-Non sai quante
volte sono scesa quaggiù e ho versato le mie lacrime di fronte al solo che mi
ascoltava…-
-E chi è?-
-Il
mare…perché,vedi,mi p sempre successa una cosa strana…io,per gli altri,ci sono
sempre…loro,per me,non ci sono mai…-
-Ehi…guardami negli
occhi…e saprò portare via la tua malinconia…e ricorda che sono sempre con te…-
-Ma come siamo
poetici oggi…-
-Solo oggi?-
-Scemo!!-
-Sarò scemo ma mi
ami,vero?-
-Certo che ti amo…-
Le accarezzò i
capelli.
Chiuse gli occhi
per baciarla.
-No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life-
-Ma proprio ora dovevi chiamarmi???-
-Che ho fatto?-
-Lascia stare che è meglio…comunque che vuoi?-
-Volevo solo dirti che stasera devi dormire da
Emma…-
-E come mai? Non avrete mica distrutto la casa?!?-
-No,no…tranquillo,fratellino…e comunque la festa
deve rimanere una sorpresa…-
-E va bene,va bene…a domani allora…-
-Tchuss fratellino!-
CLICK.
-Che dice tuo fratello?-
-Posso dormire da te stasera?-
-Certo che domande…!-
-Dove eravamo???-
-Qui…-
Emma gli prese il mento e lo baciò.
In quel momento le venne in mente la Divina
Commedia.
“Quando leggemmo il dïsiato riso
esser baciato da
cotanto amante,
questi,che mai da
me non fia diviso,
la bocca mi baciò
tutto tremante”
Bill le sorrise.
Quel sorriso che
solo lui sapeva fare.
-Andiamo a casa?-
-Si…domani sarà un
lungo giorno…-
-Non vedo l’ora che
arrivi…-
-Anch’io…a
proposito…-
-Cosa?-
-Chi arriva per
ultimo è un salame!-
-Allora sei una
salama!-
-Una che?-
-Ci vediamo a
casa!-
-Tanto ci arrivo
prima io!!-
-No,io!-
Come non detto.
Emma arrivò a casa
nello stesso momento di Bill.
-Che
corsa,accidenti! Sono stanco morto!-
-Sei un pappamolle,ecco
cosa sei! Entra a casa,sfaticato!-
-Meno male che
dobbiamo sposarci…pensa se non potevamo sopportarci che mi dicevi!-
-Cos’è,non vuoi
più?-
-Non pensarlo
nemmeno!! Certo che voglio sposarti!-
-Sicuro?-
Bill la prese in
braccio.
-Sicuro…- le
sussurrò.
La portò in camera.
-Ti amo,Emma…-
-Anch’io,Bill…anch’io…-
I loro vestiti
andarono a finire sul tappeto.
Sospiri.
Gemiti.
Raggiunsero l’apice
e si addormentarono,sognando il giorno dopo.
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuu!!!
Scusatemi per
il madornale ritardo,ma mi mancava l’ispirazione!!
Innanzitutto mi sento in dovere di scusarmi x l’enorme ritardo…ma i miei
caaaaaari prof mi hanno caricata di compiti anche per
Innanzitutto mi
sento in dovere di scusarmi x l’enorme ritardo…ma i miei caaaaaari prof mi
hanno caricata di compiti anche per le vacanze…XD… comunque ecco a voi il
capitolo conclusivo!!
P.s. è ambientato
nel 2013 (ossia fra cinque anni).
-Bill,tesoro,sei pronto?-
-Un attimo,piccola. Arrivo!-
-Mamma! Pecchè papà è sempe in itaddo?-
-Papà è sempre in ritardo perché è molto lento a prepararsi e
anche molto vanitoso…vero caro?-
-Uff! quanto sei noiosa!-
-Papà! Pecchè tu e mamma sete così atti e io no?-
-Perché tu sei ancora piccolina e devi crescere!-
-E pecchè devo chescee?-
-Perché hai ancora tre anni! Invece io e la mamma ne abbiamo
ventiquattro ciascuno.-
-Ventiquatto? Come gio Tomi e gia Jo?-
-Si,Lidia. Come zio Tomi e zia Jo.-
-Ma stasea ci sono pue loro?-
-Certo! Così puoi giocare con Cornelia.-
-Che beo!! C’è Connelia!!-
-Si,tesoro,ma ora andiamo,ok?-
-Mamma! Lo sai che sei sempe più bea?-
-Grazie piccolina!- rispose la ragazza con un sorriso.
-Ma anche tu sei bellissima,lo sai piccola?-
-Gaccie papà!-
-E anche papà è bello stasera,non trovi?-
-Papà è sempe beo!-
-Ah,tu dici? E come mai è sempre bello?-
-Pecchè è il mio papà!-
Bill sorrise e abbracciò sua moglie.
La loro bambina era proprio bella.
Aveva i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri.
-Emma?-
-Mmm?-
-Secondo te Lidia dove ha preso gli occhi azzurri?-
-La mia bisnonna paterna li aveva di quel colore.-
Gliel’aveva ripetuto un sacco di volte.
Bill afferrò le chiavi del Mercedes.
-Coraggio,piccole donne,si parte!-
-Che beo!! Finammente vedo Connelia!-
Venti minuti dopo...
-Ma dov’è finito tuo fratello?-
-Sinceramente non so rispond...-
-Zia Emma! Zio Bill!-
-Cornelia! Mamma e papà dove sono?-
-Siamo qui fratellino... wow... posso fare i complimenti a mia
cognata? Nonostante l’età sei sempre bella.-
-Ehi! Nonostante quale età?? Ho anch’io ventiquattro anni,sai?-
-Si,certo...io dico che ne hai molti di più!-
-Che cognato imbecille...-
-Che fratello sconclusionato...-
-Che marito scemo...-
-Ma ce l’avete tutti con me?? Vabbè,ho capito,vado dalle
bambine!-
-Tomi...ehi,Tomi scherzavo! Dai,vieni qua!-
-Che bello! Papino gioca connoi!-
-Si,Cornelia,Papino gioca con voi perché la mamma,lo zio e la
zia stasera sono un po’ fuori di testa!-
-Non ti sarai offeso,vero?-
-Ma no,Jo,certo che no!-
Repentinamente si voltò e le diede un bacio.
Lei rimase totalmente spiazzata.
-Mamma? Mamma? Papino,che ha mamma?-
-Ehm...non saprei tesoro...-
-Io lo so! È che gio Tomi le ha dato un bacino e le è piaciuto e
pe quetto si è boccata!-
-Ehm...Lidia,ma che dici...-
-Ma è vero!!-
-Lidia,lascia stare...sono questioni da grandi...-
-Va bene mamma.-
-Ma tu guarda…ci si rincontra,a quanto pare…il mondo è proprio
piccolo!- osservò una voce melliflua alle loro spalle.
-Rossi!! Che ci fa lei qui? Dovrebbe essere in prigione!-
-Calma tesoruccio,calma…sono uscito su cauzione…-
-Non mi chiami tesoruccio! Non sta mica parlando con sua
sorella,stronzo!-
-Calma con gli insulti,tesoruccio…-
-Mamma! Chi è quetto signoe? Che cota vuole da te?-
-Niente Lidia,non preoccuparti…-
-Ecco…piccolina,lasciaci soli…-
-Soli un corno! Lei dovrebbe morire per quello che ha fatto a
mia moglie!-
-Papà…pecchè dici quette cote?-
-Perché questo signore è tanto cattivo.-
-Ha fatto tanto male alla mamma?-
-Si. È stato tanto tempo fa,ma ha fatto tanto male alla mamma.-
-Tu sei cattivo! Non dovevi fare male alla mia mamma!-
-Calma,Lidia,calma…vieni Cornelia,andiamo al nostro tavolo…-
-Va bene gia Jo!-
-Allora,che cazzo vuoi da me ancora?-
-Ehi,ehi,ehi…modera i termini…-
-Io parlo come mi pare!-
-E no,tesoruccio…tu parli come dico io!-
A questo punto Bill non ne poteva più.
Ma come si permetteva quel bastardo stupratore del cazzo?
-Adesso lei se ne va. Sparisce dalle nostre vite. Chiaro?- cercò
di dire con il tono più calmo possibile.
-Giovanotto,chiuda il becco. Questa è una questione tra me e
questa bella signorina.-
-Questa- sottolineò Bill –è anche una questione che
riguarda me. Chiaro?-
-E chi sei tu,sentiamo!-
-Mio marito! Ci sono problemi?-
-Direi di sì,tesoruccio…tu sei mia. Chiaro?-
Bill ormai non ci vedeva più.
Sferrò un cazzotto all’uomo che lo fece cadere a terra con il
naso rotto.
-Bel colpo fratellino!-
-Grazie. Mi sono sfogato.-
-Ma ora ci conviene andare via da questo ristorante.-
-Tom ha ragione. Quando si sveglia potrebbe essere pericoloso.-
-JO!!! Prendi le bambine. Andiamo!-
-Papino,dove andiamo?-
-In un altro ristorante,Cornelia. Qui ci sono troppe persone
cattive.-
-Ma alloa dove andiamo?-
-Emma,tu che dici?-
-Andiamo dal Generale?-
-Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!-
-Mamma! Pecchè papà fa così? Semba un bambino!-
-Perché è contento del posto dove andiamo.-
-Allora,chi guida?-
-Tu no!-
-Perché?-
-Perché sei troppo incazzato. Guida Emma,mi fido di più.-
-Ehi! E di me non si fida nessuno?-
-Io!! Io!! Ma,mamma,che vuol, dire “si fida”?-
-Non so come spiegartelo,cucciola…ma grazie lo stesso del
supporto!-
-Prego! Zia,siamo arrivati?-
-Si,Cornelia. Siamo arrivati.-
-Buonasera,signori! Comme poss’ agghiutarvi?-
-Vitto’ sono io. Non mi riconosci?-
-Emma! Mamma mia,quanto sei grande! E quello è lo guaglione
dell’altra volta?-
-Un po’ cresciuto,ma è lui.- spiegò la ragazza con un sorriso.
-E questa guaglioncella? La figlia tua?-
-Si,Vitto’. Figlia mia e di Bill.-
-Hai visto! E tu che nun mi vulevi credere quand’ to’ detto
ch’era cotto di te!-
-E lei è Jo? San Gennaro,sto proprio invecchiando!-
-Si Si Vitto’, sono Jo. Lui è mio marito Tom e lei è mia figlia
Cornelia.-
-Ciao Cornelia! Capelli rossi come la nonna,vedo!-
-Già!- commentò Tom storcendo un po’ il naso.
-E tu,comme ti chiami tu?-
-Lidia-
-Ma che bel nome. Tutti nomi romani!-
-Si Si…Comunque,Vitto’ cos’hai da offrirci?-
-Solo il meglio del meglio,comme sempre!-
Diverse ore,e svariate portate dopo…
-Lidia,hai messo il pigiama?-
-Si mamma! Buonanotte,vado a letto!-
-Buonanotte piccolina!-
Emma chiuse la porta della cameretta con un sorriso.
Quella bambina era la sua gioia.
Se le avessero chiesto di scegliere tra la sua vita e quella
della bambina lei non aveva dubbi.
Avrebbe scelto quella di Lidia.
-Bill,esci dal bagno per favore?-
-Si,tesoro,un momento,devo finire di struccarmi!-
-Sbrigati! Me la sto facendo addosso!-
-Si,si,quanta impazienza!-
-Santa pace! Altro che impazienza con te ci vuole un santo!-
-Che vuoi dire?-
-Niente!-
Chiuse la porta appena in tempo.
Ora che l’aveva scocciato aveva tutte le scuse per coccolarlo e
farsi coccolare un po’.
-Bill,cucciolo,sei già a letto?-
Lui rispose con un grugnito.
-Senti,volevo dirti…quello che hai fatto stasera per me è stato
davvero…-
-Sssht! Non c’è bisogno di parlare…-
Poggiò delicatamente le labbra sulle sue.
-Bill…-
-Si?-
-Mi fai le coccole?-
-Ma certo piccolina…-
Le diede un tenero bacio che piano piano divento pi passionale.
Più aggressivo.
-Mmm…ho voglia di te…- mormorò il moro.
-Si,anch’io…ma chiudiamoci a chiave,non vorrei che Lidia…-
Il ragazzo scoppiò a ridere al solo pensiero.
E finalmente,capì che la vera felicità non è la fama.
Non è la gloria.
Questa è la felicità.
E si rese conto che non tutto il male viene per nuocere.
Se Giorgio non fosse finito sotto un’auto,quel lontano giorno
loro non si sarebbero mai incontrati.
“Grazie,Giorgino!” pensò.
E,sorridendo,baciò sua moglie con tutto l’amore possibile.
E così abbiamo
finito…ma ho già un’altra storia in cantiere!!!!!
Ringrazio tutti
quelli che mi hanno recensita…ma non posso citarli tutti,altrimenti mi perdo da
casa!!!!