Questa è la storia di due ragazze e i gemelli,ma non la solita storia del viaggio e del concerto,devo dire che all'inizio è anche un po' triste...la loro storia inizia in un ospedale... Come sempre,vi ricordo che i gemelli non mi appartengono...
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Seduta in quella sala d'attesa,si tormentava la gamba con le unghia."Cavoli,ma quanto ci mettono?"pensò la ragazza.In quel momento stava rivivendo,come se fosse stato un film,i momenti dell'incidente:Giorgio che attraversa la strada,quell'auto che letteralmente lo schiaccia,il suo urlo agghiacciato,la corsa in ospedale e poi i medici che portavano il ragazzo in sala rianimazione,dicendo a lei di aspettare."Già,aspettare...come se fosse semplice!!!" -Signorina?-disse un medico in camice bianco rivolto ad Emma. -Si?-rispose stancamente la ragazza. -Suo fratello è in coma...tutto dipende da stanotte...- -Cioè potrebbe sopravvivere e svegliarsi,rimanere in coma o morire?- -Esatto...mi dispiace per lei.- "Ma perchè i medici sono così falsi?E' ovvio che non gliene importa un tubo di mio fratello!"pensò la ragazza con rabbia. -Se vuole,tra una ventina di minuti può andare a trovarlo...-continuò il medico. -Si,grazie...-replicò Emma accasciandosi sulla sedia.Ma ormai non riusciva più a trattenere le lacrime,e lasciò che scorressero copiose sul suo viso. -Perchè piangi?-chiese una voce in perfetto tedesco. -Perchè,non dovrei?-replicò lei sempre in tedesco,non facendo caso a quello che diceva.Già,perchè ormai parlava il tedesco talmente bene da non dover tradurre nella sua mente quello che sentiva o diceva...lo parlava come se fosse la cosa più naturale del mondo,esattamente come se stesse parlando in italiano. -Una ragazza così bella non dovrebbe piangere...come mai stai piangendo???-insistette l'interlocutore. -Mio fratello è in coma dopo aver subìto un incidente stradale...-rispose lei."Come è facile aprirsi agli estranei...tanto poi non li rivedrai mai più..."pensò nel frattempo. -Mi dispiace tanto per tuo fratello...che dice il medico?- -Ma non l'hai sentito????-chiese lei. -L'ho sentito,ma non ho capito ciò che ha detto...sai,io non parlo in italiano...- -E lei che ci fa qui??-cambiò discorso Emma. -Mio fratello è stato investito...- In quel momento un medico uscì dalla sala bussando sulla spalla del ragazzo,e dicendogli che suo fratello era fuori pericolo,ma che avrebbe dovuto passare la notte in ospedale. -Ehm,sorry,I don't speak Italian!-rispose il ragazzo in un inglese stentato,al che Emma gli tradusse quello che aveva detto il medico.-Ma lei non parla nemmeno inglese?-chiese spazientita. -Ma perchè continui a darmi del lei??Non vedi che ho più o meno la tua età??-chiese il ragazzo. Lentamente Emma si voltò a guardarlo."Ha ragione",pensò.Il ragazzo non dimostrava più di diciotto anni,aveva un bel viso liscio,occhi nocciola,abbelliti da un piercing al sopracciglio destro,e lunghi capelli neri.Cosa ancora più strana,aveva gli occhi truccati pesantemente di nero e unghia lunghe e smaltate."Però,quel trucco non gli sta affatto male..."dovette ammettere a sè stessa Emma. Il ragazzo la osservò."Si,avevo ragione,è proprio bella!"pensò.Lunghi capelli castani,occhi verdi e labbra carnose ma non troppo (cosa che la rendeva molto orgogliosa,dato che le sue labbra erano naturali,come non si stancava mai di ripetere a chi glielo chiedeva). -Io ti ho già visto...-asserì la ragazza.-Ma non ricordo dove...- -Io invece non ti ho mai vista...come ti chiami,misteriosa ragazza dagli occhi verdi?- -Emma-disse la ragazza con un leggero sorriso che la rendeva ancora più bella.-E tu,misterioso ragazzo dai lunghi capelli??- -Bill-rispose l'altro. -Aspetta un attimo...Bill...Bill...Bill Kaulitz!Ecco dove ti ho già visto!!-asserì Emma. -Mi hai scoperto!-disse Bill. -Un attimo...se tu sei Bill Kaulitz,e tuo fratello ha subìto un incidente stradale vuol dire che...che Tom Kaulitz è stato investito da una macchina?????- -Hai colto nel segno...- -Povero Tom!!!Chissà che paura che ti sei preso!!!- -Bhè si...- -Scusate se interrompo...signorina può andare a vedere suo fratello...solo dieci minuti però!-si intromise un medico. -Oh,grazie...-sospirò Emma.-Adesso vado a trovare il mio fratellino...-disse poi,rivolta a Bill. -Posso venire con te?-le chiese il moro.-So che ti potrà sembrare strano,dato che non lo conosco,ma vorrei vederlo lo stesso e...aspetta!Hai detto "fratellino"?- -Si,l'ho detto...mio fratello ha due anni meno di me...- -Povero piccolo!-asserì Bill.-Andiamo a trovarlo,forza...-continuò.
Alla vista del fratello con tutti quei tubicini che uscivano da tutte le parti,Emma scoppiò in lacrime e si accasciò accanto al letto del fratello.-Giorgino,piccolino mio,perchè a te???-disse,con voce rotta dal pianto. -Coraggio,vedrai che entro domani starà bene...-le disse Bill aiutandola a rialzarsi e abbracciandola. -Non lo so...è tutto così orrendo...l'anno scorso la mamma e ora lui...sono un'idiota!Se solo l'avessi trattenuto!!-pianse ancora la ragazza. -Ssst!Vedrai che andrà tutto bene...- -Ragazzi,dovete uscire!!-disse con la sua solita delicatezza un medico,entrando in camera. -Adesso vieni con me a trovare Tom?-le chiese Bill. -V-va bene...-rispose lei,piangendo ancora. -Basta piangere...-sussurrò Bill,asciugandole le lacrime com delicatezza.
-Tomi???- Il ragazzo rispose con un grugnito. -Andiamo,svegliati...non vorrai farti vedere addormentato da Emma!- -Emma?-chiese Tom,con un sonoro sbadiglio.-Chi è Emma?- -Sono io...-rispose timidamente la ragazza. Tom la osservò.Era carina,ma era più il tipo di Bill.-Sei una giornalista?- -No,sono una ragazza come tante altre...- -Come mai Bill ti ha portata qui?- -Perchè volevo sapere come stavi...-rispose lei. -Ma ci conosciamo?- -L'ho conosciuta mezz'ora fa,ed è stata molto gentile,mi ha tradotto ciò che ha detto il medico...-rispose Bill,un po' scocciato che Emma dedicasse tutta la sua attenzione a suo fratello. "Schrei!- Bis du du selbst bist
Schrei!- Und wenn es das letzte ist
Schrei!- Auch wenn es weh tut
Schrei so laut du kannst!" -Scusate,è il mio cellulare!-disse Emma un po' imbarazzata,rispondendo.
Dopo cinque minuti Emma disse:-Vi dispiace se la mia migliore amica ci raggiunge?- -Certo che no!!!!-risponde subito Tom.
Non molto tempo dopo,qualcuno bussò alla porta.
Ecco il primo capitolo!!Ho cancellato "I sogni son desideri" perchè non sapevo come continuare,ma credo che questa storia vi intrigherà...