Aspetta un mio ritorno.....

di Sostoyaniye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Aspetta il mio ritorno.... ***
Capitolo 2: *** Cassie. ***
Capitolo 3: *** Non è possibile. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***



Capitolo 1
*** Aspetta il mio ritorno.... ***


Oramai era sera,tutto divenne buio, ed in casa mia non c'era più la luce.
'Cazzo,che sta succedendo?'sentii un forte rumore provenire dalla mia stanza. "Non sono mica stupida come quelle degli Horror,di certo non andrò a controllare" pensai. 'Sto diventando passa,sarà stato il vento,sicuramente'. Presi il celluòare e composi il numero di Mattia,il mio ragazzo. 
M:'Pronto?' J:'Torna subito,per favore' M:'Jessy,cosa succede?' J:'Matti,c'è qualcuno in casa'. Staccai e uscii di casa,aspettando che tornasse.
Io non ho mai avuto paura,non capisco chi o cosa possa essere entrato in  casa mia. Mi voltai verso la casa,vidi alla finestra della camera di mio fratello Carmine, la sagoma di una persona. 'Cazzo'.  Non potevo aspettare ancora. Rientrai e corsi nella camera,ma non c'era nessuno, solo carmine e il cane che dormivano.
M:'Jessy,Jessy dove sei?'J:'Sono di sopra,ora scendo. Diedi un'ultima occhiata alla stanza, niente!.
M:'Che è successo? Chi c'è?' J:'Io,non lo so, forse sarà stato il vento' M:'Si,forse,ma non capisco,perchè solo qui manca la luce, e di sopra no?'. Andammo al contatore,ma era tutto ok.
Non riesco a capire cosa stia succedendo. Un improvviso rumore attirò la nostra attenzione. J:'Ora anche le pietre volanti'.Presi la pietra e sopra vi era attaccato un bigliettino -'Stai attenta,non dormire,resta sveglia.Stai all'erta,cara Bella'- Se prima ero spaventata, ora sono terrorizzata,nessuno,nessuno più sapeva il mio vero nome ......... cosa stava succedendo?.
E proprio come scritto nel biglietto quella notte non chiusi occhio. Mi tormentava il pensiero che qualcuno potesse conoscere il mio vero nome. Non ho zii e i miei genitori sono morti 3 anni fa in un incidente stradale.
Il mattino seguente,Mattia decise di rimanere insieme a me, a casa. Fu tutto tranquillo fino a che non arrivò la sera. 
Un rumore alla finestra,Mattia andò a controllare e dopo poco si accasciò a terra.  J:' Matty, se questo è uno dei tuoi scherzi,è davvero di pessimo gusto'. Nessuna risposta. Mi avvicinai a Mattia e sentii un rumore fortissimo provenire dalla cucina,sentii dei passi, qualcuno veniva verso di me,mi precipitai su Mattia J:'Cazzo,no,mattia,no'. Lo vidì lì,morto,con un coltello conficcato in testa. 
J:'Cosa diamine sta succedendo?Perchè Mattia?' Mi voltai e la vidi. Capelli Rossi come il sangue, pelle bianca come la neve e occhi neri come il petrolio.
Lei,si avvicinò a Mattia e strappò via il coltello, lo pulì dal sangue,con la sua maglia bianca,proprio come la sua pelle. Lei:'Sai,pensavo di non trovarti mai, Isa. Sei scomparsa, hai lasciato la tua vecchia città,hai cambiato identità. Ma,mia cara Isabella,hai fatto un passo falso, che mi ha condotto qui da te. Pessima mossa uscire in Tv, dove tutti possono vederti. Dove io posso vederti'. Poi mi puntò il coltello alla gola, la punta quasi bucava la pelle e con voce sottile le riuscii a dire 'C...chi sei?Cosa v....vuoi?'.
Lei mi guardò dritto negli occhi. Lei:'Semplice,non ci arrivi?Voglio che tu soffra,come ho fatto io. Però no,non ti ucciderò. Devi vivere col rimorso, con il dolore e con la paura di un mio ritorno. Pensavi di ingannare tutti? AHAHAHAHAHAHAHAH Non me. Tu non sai chi io sia, ma forse un "incidente" 10 anni fa può fartelo capire. Due morti, l'autista dell'auto che li ha uccisi è fuggita. Nicola e il piccolo Sandro le due uniche vittime. Ti ricorda qualcosa?Ora hai capito chi sono?' J:'Fu un incident' Lei:'Potevano salvarsi se soolo tu, non li avessi lasciati lì a morire. Mio padre e mio fratello,non meritavano di morire' J:'......' la paura mi bloccò.
Lei:'Non preoccuparti, tuo fratello è ancora vivo. Fallo venire qui,ora'. Chiamai mio fratello con il poco fiato che avevo.
C:'Che c.....Che succede Jessy?' Lei:'Oh,non preoccuparti piccolino, presto succederà di peggio' J:'Non fargli del male,per favore' Lei:'Non fargli del male, non fargli del male. E tu non pensavi a non far del male a mio fratello? Guarda e goditi lo spettacolo'.
Prese una corda e mi legò ad una sedia. Prese il coltello e lo conficco nel petto di mio fratello e lentamente lo trascinava verso il basso.
Carmine cadde a terra oramai morto. Scoppiai in lacrime. volevo urlare ma il terrore non me lo permise.
Tirò fuori il coltello e vi infilò il braccio. 'E' mostruoso' urlai. Strappò il cuore e si avvicino a me. Lei'Eccolo qui,il cuoricino di tuo fratello,è piccolo,rosso,ma proprio come il cuore delle persone che TU hai uccido, ha cessato,per sempre di battere. Ora si che sono felice'.
Mi lanciò il cuore sulle gambe, ruppe la finestra, si voltò verso di me 'Se parli,muori. Su,rifatti una famiglia. Così ci rivedremo. Ciao cara Bella, temi un mio ritorno'......

Mi lasciate una recensione,per favore? Spero davvero che vi sia piaciuta. Baci. M.

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Capitolo 2
*** Cassie. ***


Cassie.
 
L’avevo trovata. Avevo trovato colei che ha rovinato la mia famiglia.
Ora toccava a lei soffrire.Doveva pagare per tutto.
Ricordavo ancora perfettamente quella sera.
Chiesi a mio padre se potevamo andare a prendere un gelato.
Ma lui,mi disse che avrei dovuto finire i miei compiti.

Io lo implorai e allora decise di andare a prendere il gelato,ma,poi disse,che sarebbero andati solo lui e mio fatello piccolo Sandro.
Io sorrisi, mentre mio padre si avviò alla macchina assieme a Sandro.
Dopo mezz’ora, ricevemmo una chiamata.
Vidi il dolore attraversare il volto di mia madre,che si accasciò a terra, lasciando che il telefono le scivolasse dalle mani.
E successivamente scoppiò in lacrime. Io tentai di capire cosa stesse succedendo.
Mia madre cercò di calmarsi per poi raccontarmi cosa fosse successo.
Sgranai gli occhi quando sentii le parole di mia madre,iniziai a piangere assieme a lei.Non riuscivo a credere a quello che mi aveva detto.Mi presi un momento per ragionare sulle parole di mia madre. Mio padre e mio fratello erano morti,investiti da un pirata della strada,che li aveva lasciati lì,stesi a terra a morire.
Dopo l’accaduto,mia madre cadde in depressione,senza mai riprendersi. Non ragionava più.
La mia vita era cambiata letteralmente.
Ora ero io a prendermi cura di mia madre.
Era tutto diverso. Era stato rovinato tutto da una bastarda che non aveva nemmeno avuto il coraggio di fermarsi.
Se si fosse fermata, per controllare, e avesse chiamato i soccorsi, si sarebbero potuti salvare.
Iniziai a piangere al pensiero,al ricordo.
Iniziai ad immaginare come sarebbe stata la mia vita se mio padre e mio fratello non fossero usciti quella notte, se ora fossero ancora vivi.
Asciugai le lacrime con la manica della mia maglietta.
Strinsi il manico del coltello. Portai il braccio all’indietro e lo lanciai con tutta la forza che avevo. COLPO PERFETTO. Dritto in testa.
E fuori uno. Questa sera avrei avuto la mia vendetta. Dopo 10 lunghi anni.
Avrei ucciso il suo fidanzato e il fratellino.
E dato che avevo appena colpito il fidanzato,rimaneva solo il fratellino.
Doveva pagare. Non l’avrei uccisa. L’avrei lasciata vivere. Doveva soffrire. Come avevo sofferto in tutti questi anni. Per colpa sua. Ora toccava a lei.
Quando la vidi andare vero il cadavere del fidanzato, mi avviai all’entrata posteriore.
Entrai e mi avviai verso di lei,che subito si voltò verso di me.
Era diventata pallida,aveva paura……… DI ME. MI PIACEVA.
Era un’ottima sensazione.
Aveva i capelli spostati su una sola spalla, gli occhi sgranati e continuava a fissarmi con i suoi fastidiosi occhioni.
Dischiuse la bocca,avrebbe voluto dire qualcosa, ma poi la richiuse.
Io la sorpassai, andando verso il cadavere del fidanzato per riprendermi il mio coltello.
Era una bella sensazione nuova,mai provata prima,che si stava per amplificare.
Dopo che fece scendere suo fratello, uccisi anche lui,d’avanti ai suoi occhi.
Ecco,l’adrenalina aveva superato il massimo.
Davvero eccitante. Anche lei ora soffrirà. Proprio come me. PER SEMPRE.


Salve ragazze,
questa è solamente la seconda volta che scrivo,
mi lasciate una recensione?.
spero vi possa piacere.
Baci,M.

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Capitolo 3
*** Non è possibile. ***


La vedevo mentre si allontanava. Ancora incredula per l’accaduto. Il dolore subito dopo,prese il sopravvento su di me. Avevo visto uccidere il mio ragazzo e mio fratello d’avanti ai miei occhi.
La mia vita era ovviamente devastata ora. Non …… doveva essere un brutto incubo. Non poteva essere che,sia mio fratello,che il mio fidanzato fossero stati uccisi. Ora senza Carmine e Mattia,come sarei andata avanti?. Per uno stupido errore che avevo commesso, 10 anni prima, hanno dovuto pagare Carmine e Mattia. Non era affatto giusto. Era stato un MIO errore,sarei dovuta morire io. 
Pensai di chiamare immediatamente la polizia,ma……… non sapevo neanche il suo nome,chi avrei denunciato?come l’avrebbero potuta trovare,se nemmeno sapevo dove vivesse?.
Una cosa che sapevo era che ero terrorizzata. Non avevo mai avuto così tanta paura.
Ora cosa avrei dovuto fare?sarei dovuta andare avanti?rifarmi una vita?ma come?.
Nessuno  sarebbe mai potuto diventare mio fratello e di certo non avrei amato nessuno come Mattia.
O almeno,non per il momento.
Avrei dovuto vivere col rimorso di aver fatto uccidere,per un mio errore,mio fratello e l’unico ragazzo che io abbia mai amato.
Avevo promesso ai miei genitori,che mi sarei presa sempre cura di Carmine. E per tutta risposta io l’avevo fatto uccidere,per un cavolo di errore.
Non me lo sarei mai perdonata.
 
 
#6 anni dopo.
 
Sono passati sei anni. Mi sono trasferita a Parigi,dopo l’accaduto. E proprio qui,nella città dell’amore, ho incontrato l’uomo,che tra un anno,sarà mio marito.
Finalmente avevo ritrovato la serenità che cercavo.
Ma,di sicuro,non avevo dimenticato niente. Il mio nuovo compagno non sapeva niente di quello che mi era capitato anni prima. So che avrei dovuto dirglielo,ma,non volevo che lui potesse sparire. Mi ero davvero innamorata di lui. E non credevo fosse mai possibile, innamorarmi dopo Mattia. Eppure, ora amavo Ryan e desideravo più di qualsiasi altra cosa  sposarlo il prima possibile.
Quando arrivo la serà,Ryan si fermò a cenare da me, e dopo uscimmo sul terrazzo della mia casa e ci sdraiammo sul divano e iniziammo a parlare del più e del meno. Avevo deciso. Gli avrei detto tutto.
J:”ehi,hm….. dovrei dirti una cosa”.R:”Dimmi tutto”. J:”non so……non so come d-dirtelo. Ho un po” paura a dirtelo. Prometti che qualsiasi cosa,non mi lascerai più sola’ lo guardai negli occhi aspettando che dicesse qualcosa….. R:”Hey,piccola,non potrei mai lasciarti sola,io ti amo”. Alle sue parole sospirai in segno di sollievo e subito dopo iniziai a raccontare. J:”Allora,sei anni fa, vivevo in America,con il mio ragazzo Mattia e mio ………. Mio fratello Carmine. E per un MIO errore,hanno dovuto pagare loro” lui mi guardò un po’ confuso e poi annuì per farmi continuare. Presi un profondo respiro e ripresi il mio racconto. “una sera,mentre mio fratello stava dormendo, io e Mattia sentimmo strani rumori e poi una pietra ruppe la finestra che si affacciava al salone,dov’eravamo noi. Quando vi si avvicinò….”Mi bloccai quando sentii le lacrime pizzicarmi gli occhi,allora decisi di lasciarle scendere liberamente, rigando il mio volto. Tra i singhiozzi continuai con quello che stavo dicendo “quando si avvicinò alla finestra,lei ………. Gli lanciò un coltello,che lo colpì dritto in testa,uccidendolo,proprio davanti ai miei occhi.lo vidi lì steso a terra d’avanti a me,immobile” mi fermai per guardarlo, lui fissava il vuoto, poi mi sguardò negli occhi in attesa che io continuassi. “Andai verso mattia,quando poi me la ritrovai alle spalle. Mi ordinò di chiamare mio fratello. Io stavo morendo di paura. Uccise anche lui,a sangue freddo. Ti risparmio i dettagli,ti dico solo che uccise anche Carmine lì d’avanti a me,come se niente fosse. Lei sembrava quasi eccitata” mi fermai,tremavo al ricordo. Ma dovevo continuare,dovevo dirgli cosa mi aveva detto prima di andarsene via.
“prima di andarsene…….. mi guardò negli occhi,e mi disse che se mi fossi fatta un’altra famiglia,lei sarebbe tornata” Ryan si spostò leggermente, sgranò gli occhi. Io dischiusi la bocca per dire qualcosa ma lui mi bloccò. R:”Bene, noi l’aspetteremo.
Credevi che me ne sarei andato?Be’ non lo farò. Io sarò al tuo fianco sempre.
Tu un giorno sarai mia moglie,e chissà,magari anche la madre dei miei figli” mi sorrise,un sorriso vero e luminoso. Assomigliava molto a quelli di Mattia.
Era davvero un sorriso STUPENDO. Uno di quei sorrisi che ti riempie il cuore. Ricambiai il sorriso e mi rannicchiai sul suo petto. Lui avvolse il mio corpo con le sue braccia.
Dopo qualche minuti ci staccammo,stavo per entrare,ma lui mi fermò, e mi tirò a sé, ed iniziò a baciarmi.
Non uno di quei semplici baci, uno vero,uno colmo di passione.
Quando ci staccammo la sua fronte era attaccata alla mia e le nostre mani erano ancora intrecciate. R:”Piccola,io voglio che tu sappia che Ti amo,e davvero” sorrisi leggermente J:”Ti amo anche io……” lui mi sorrise e poi entrammo.
Aprii il frigo e presi qualcosa da mangiare,per me e lui.
Era davvero tardi, e non lo avrei fatto andare via.
Andammo in camera da letto, io spostai la coperta e mi ci infilai sotto, dopo poco vidi lui uscire dal bagno con addosso una semplice canottiera e un paio di pantaloni,simili a quelli che si usavano i giocatori di Basket,mentre si avviava alla porta della camera.
J:” d-dove stai andando?” R:”a prendere un bicchiere d’acqua” gli sorrisi e mi volta su un fianco cercando di addormentarmi.
Sentii il rumore della porta dopo poco e sentii il materasso abbassarsi leggermente sotto il suo peso.
Quando si mise sotto le coperte,si avvicinò a me, e mi avvolse la vita,con un braccio. Mi piaceva quando faceva così.
Lo amavo davvero tanto,come non pensavo di poter amare.
Non vedevo l’ora di diventare sua moglie e di creare una famiglia con lui.
Un rumore però,mi fece ritornare sulla terra.
Scendemmo di sotto. Tutti i bicchieri e i piatti erano a terra,rotti. E una pietra,aveva rotto la finestra della cucina. Sopra la pietra c’era un foglio di carta lo presi per leggerlo ‘BRAVA,HAI SEGUITO IL MIO CONSIGLIO. AHAHAHAHAHAHAH’.
No,non poteva essere. Non potevo rivivere tutto. Non potevo perdere Ryan. NO,NO,NO,NO,NO.

Spazio dell'autrice:
Ciao ragazze,
se vi è piaciuto, 
mi lasciate una piccola recensione? Dai.
so che fa un po' pena,però twt.
Baci,M. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


 Non poteva essere tornata.
Ecco che la paura si faceva risentire. Non paura di lei,ma paura di ciò di cui era capace.
Avevo paura,che anche questa volta, avrebbe fatto come 6 anni fa.
Avevo paura,che anche questa volta, mi avrebbe portato via la persona che amo. Che mi avrebbe portato via Ryan.
Strappai il foglio e mi gettai a terra in lacrime. Ryan non capiva cosa stesse succedendo .
Ma, leggevo bene nei sui occhi, che aveva paura.
“piccola, cosa succese?è quello che penso” mi guardò sperando in un ‘No’ “Ryan,va via. Per favore,va via” .
Non posso e non voglio perderti.ma…. un nodo alla gola mi si formò, ed iniziai a singhiozzare.
“Se,lei arriva e ti trova qui,Ryan, Ti ucciderà, senza alcuna pietà.ma se troverà solo me. Ucciderà me,dovendosi accontentare” lo guardai.
Andava avanti e in dietro per la stanza,grattandosi la nuca nervosamente. “non posso” sputò fuori avvicinandosi a me.
“devi.per favore. Fallo per me.per noi”. Lo supplicai. Ma lui sembrò non cambiare idea.
“no” disse sicuro “io starò qui,vicino a te,anche quando lei verrà”.
Tirai un lungo sospiro.
“fa un po’ come ti pare. Ma sta attento a non morire,okay?”.
Lui rise leggermente. Poi mi prese la mano per aiutarmi ad alzarmi da terra.
Mi asciugò le lacrime con un tovagliolo e poi mi avvolse tra le sue braccia.
“ti amo”. Era incredibile. Rischiava di morire eppure era rimasto con me.
“ti amo anche io piccola.ti amo davvero”.
Dopo poco le nostre labbra si unirono in un lungo bacio. Uno di quello pieni di passione. Le nostre lingue iniziarono la loro solita battaglia.
Amavo il sapore delle sue labbra. Amavo il fatto che fosse così dolce,anche in momenti come questi. Lo amavo.
***
Il mattino successivo mi svegliai molto ansiosa. Non sapevo quando sarebbe tornata. E non sapevo se quando sarebbe tornata, mi avrebbe portato via anche Ryan.
So solo, che questa volta ero io a dover difendere lui.
“BuonGiorno principessa” mi sorrise mentre usciva dal bagno.
“BuonGiorno….” Ricambiai il sorriso. Mi alzai ed andai verso di lui. Gli rubai un bacio per poi correre di sotto a prerarare la colzione.
“Jam….Jamie,cosa c’è ora?” si avvicinò preoccupato quando mi vide ferma al centro della cucina.
Sentì il mio stomaco contorcersi. Il cuore perse un battito. Il mondo d’untratto di fermò. Le lacrime mi iniziarono a pizzicare gli occhi, e allora decisi di farle scorrere liberamente sulle mie guance.
Una foto. LA FOTO. Mattia, io e Carmine.
Eravamo così felici. Eravamo una famiglia. Li amavo con tutta me stessa.
Il dolore per la loro perdita non svanirà mai.
Non posso perdere di nuovo la persona che amo. Devo difenderlo.
“io ti difenderò.qualsiasi cosa accada. Se vorrà avere te, dovrà passare sul mio corpo” dissi sicura di me.
“oh che bella scena commovente”. Il mio cuore si bloccò. Sgranai gli occhi.
Era lì d’avanti a noi.
Dovevo battere la paura. Dovevo difendere ad ogni costo Ryan. Anche a costo della mia stessa vita.
“cosa vuoi?Cosa vuoi ancora da me?” urlai, quasi in lacrime.
“hey hey hey. Ti sei già dimenticata?. Non ti darò pace. Pensavo l’avessi capito. Io sarò il tuo peggior incubo”
Detta quella frase il mio cuore si congelò. Avevo seriamente paura.
Ma non le avrei permesso di far del male a Ryan.
“be’, è carino il tuo nuovo amore” ammiccò un sorriso,portandosi una mano allo stivale. Cacciò un coltello.
“peccato che non durerà molto”.
Mandai giù il nodo che mi si era formato il gola. Mi gettai su di lei e le strappai di mano il coltello.
“mi dispiace per te. Ma non succederà.” La guardai negli occhi. Erano pieni di dolore. Rabbia e rancore.
“non hai il coraggio di uccidermi. Sei una codar…. Ah no scusa,tu hai il coraggio di uccidere e lascare a morire le persone. Proprio come hai fatto con mio padre e mio fratello. Su, ammazzami” a quelle parole, rabbrividì.
non ebbi il tempo di decidere,che l’istinto ebbe la meglio su di me. Le infilai il coltello del braccio. Provocandole una brutta ferita.
“Cazzo.” Urlò. In quel momento mi resi conto di ciò che avevo fatto.
L’avevo fermata?.
Non sarebbe più tornata?.
Mi avrebbe lasciato in pace?.
“non finisce qui” urlò “sappi che non finisce qui. Tu soffrirai. Soffrirai fino alla fine dei tuoi giorni”.
La vidi andare via. Con il sangue che le colava dal braccio non poteva fare molto.
Sarebbe tornata. Era chiaro. Ma almeno per staresa,ero riuscita a difendere Ryan.
Questo mi importava.
 

Hey ciao Ragazzi, 
anche se il capitolo è pietoso,
mi lasciate una piccola recensione?.dai.
baci,M.

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