Oath

di LuxInWonderland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My dreams are real ***
Capitolo 2: *** I swear ***
Capitolo 3: *** Break-up ***
Capitolo 4: *** Go away ***
Capitolo 5: *** Quarrels ***
Capitolo 6: *** Good night ***
Capitolo 7: *** Whispers ***
Capitolo 8: *** I won't change my mind! ***
Capitolo 9: *** Liers ***
Capitolo 10: *** This girls is Lucy ***
Capitolo 11: *** Go Italy! Go! ***
Capitolo 12: *** Nothing is created and nothing is destroyed ***
Capitolo 13: *** Quanto sei bella! ***
Capitolo 14: *** I'm afraid ***
Capitolo 15: *** A teddy bear ***
Capitolo 16: *** All I want for Christmas is him ***
Capitolo 17: *** Kiss Me On Cold December Night ***
Capitolo 18: *** Over Again ***
Capitolo 19: *** It's Lurry Age ***
Capitolo 20: *** I'm Emotional ***
Capitolo 21: *** If I Ain't Got You ***
Capitolo 22: *** Truly, madly, deeply ***
Capitolo 23: *** One Way or Another ***
Capitolo 24: *** Bachelorette ***
Capitolo 25: *** Just Married ***
Capitolo 26: *** We Are Infinity ***



Capitolo 1
*** My dreams are real ***


My dream are real

Chiudi gli occhi, immagina di trovarti in un giardino immenso di cui non vedi la fine. Sei distesa tra l’erba verde, sopra di te c’è solo il cielo azzurro.  Ah! Non ti senti libera? Felice?
Non aprire gli occhi, non ancora! Immagina di essere circondata dalle persone più importanti della tua vita, quelle a cui non potrai mai dire addio perché ormai sono diventate una parte di te e nessuno potrebbe portarle via.
Ecco questo era il sogno che, notte dopo notte, vedevo. Ero sempre in quel giardino, alla mia destra c’era Zayn, e alla sinistra Louis, sapevo che c’erano anche Liam, Niall ed Harry perché li sentivo parlare e ridere.
Quelle risate e quelle voci così spensierate e felici mi facevano sentire leggera come una piuma. Era la sensazione più bella del mondo.
“E poi?” vi chiederete.
Poi sentivo “So Get out get out get out of my haed and fall into my harms instead!” uccidermi i timpani.
Presi il cuscino e me lo strinsi alle orecchie , mentre qualcuno accanto a me si alzava e spegneva la sveglia.
-Lucy, dai alzati! Lo sai che oggi abbiamo un casino di cose da fare!- brontolò una voce impastata dal sonno.
Non gli diedi retta e rimasi ad occhi chiusi, sperando di riprendere sonno.
Sentii che si rimetteva a letto anche lui e che mi si avvicinava. Mi tolse il cuscino e subito una luce forte mi abbaiò.
-Lucia Elison Westwood- mi chiamò con fare autoritario –Devi alzarti immediatamente perché stamattina hai lezione ed io un’intervista, quindi non possiamo fare tardi!-
-Lou Lou- lo chiamai dolce buttandomi tra le sue braccia –Carotino mio bello bello, perché invece non rimaniamo a dormire un altro po’?-
-Lucy, per favore- mi pregò di nuovo lui, ma quando capì che non avevo nessun intenzione di obbedirgli mi minacciò –Se ora non ti alzi non dormo più con te!-
-No!- gridai alzandomi e correndo in bagno, mentre lui si rimetteva in piedi, dato che con la mia furia lo avevo fatto cadere dal letto.
Da quando ero tornata dal tour non riuscivo più a dormire da sola nella mia stanza. Ogni notte rivivevo l’incubo orribile dell’incidente in cui i miei genitori avevano perso la vita. Stremati dalla situazione, i ragazzi avevano deciso che ogni notte uno di loro rimanesse a dormire con me. Tutti tranne Harry, naturalmente.
Mi feci una doccia veloce e indossai una delle tante tenute da danza che avevo; sfrecciai giù per le scale e poi in cucina, consapevole di essere in ritardo.
-‘Giorno fanciulli!- salutai tutti prendendo posto sull’unica sedia libera rimasto.
-Dormito bene?- chiese Zayn seduto alla mia sinistra passandomi una tazza di latte macchiato.
-Come un angioletto- la presenza dei ragazzi impediva agli incubi di tornare, così che passavo le notte a sognare quel giardino bellissimo.
-Oggi hai lezione?- domandò Niall seduto accanto a Zayn, osservando il mio abbigliamento.
-Yes! La prima senza Alex- risposi rattristandomi un po’. Alex, il mio insegnante di hip hop, si era trasferito a New York con la sua compagnia di ballo, lasciandomi sola soletta. Giselle, la mia tutor di classico, si era offerta di trovarmi un nuovo insegnate che avrei dovuto conoscere quel giorno.
-Vedrai che andrà bene- mi rassicurò Louis con uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
-Non ne sarei così sicura- mormorai bevendo il mio latte. Negli ultimi tempi mi ero concentrata poco sulla danza ed avevo paura che il nuovo insegnante rimanesse deluso.
-Non dire così, sei la migliore ballerina del mondo- sorrisi e guardai con gratitudine colui che aveva pronunciato quelle parole –Grazie Harry, ma non credo che tu sia la persona più indicata per criticare il mio modo di ballare-
Lui fece spallucce mentre le labbra gli si inarcavano in uno dei suoi sorrisi mozzafiato –Io dico solo quello che vedo-
Mi alzai dalla sedia per dirigermi alla porta insieme a Tommo, ma prima mi fermai a dare un bacio sulla guancia di Harry –Grazie Hazza, ti voglio bene- poi scappai via.

***

Louis mi aveva parcheggiata davanti alla scuola di danza, per poi correre alla sua intervista.
Mi sentivo un po’ come una bambina di prima elementare lasciata a scuola da sola il primo giorno, ero spaesata ed agitata.
-Lucy ma che cavolo stai facendo? Tu sei un’artista internazionale, una ragazza con le palle! Hai tenuto testa ai peggiori dirigenti delle Sony e a Simon Cowell in persona, quindi muovi il culo ed entra in questa maledetta scuola! Non puoi sentirti così solo per uno stupido nuovo insegnante! Non sei più l’adolescente che frequentava il liceo scientifico!” mi dissi prima di prendere un bel respiro, ed aprire il portone di quell’edificio che ormai conoscevo a memoria.
All’ingresso c’era Giselle tutta elettrizzata per la lezione che avrebbe tenuto il pomeriggio con me “Ecco Lucy, di lei dovresti preoccuparti! Lei ti mangerà per colazione quando vedrà quanto sei peggiorata quest’estate!”
La mia insegnante di classico mi portò davanti alla sala 4, quella in cui provavo con Alex, per poi aprirla e fiondarcisi dentro con la sua solita grazia.
-Robby, eccola, è arrivata!- esclamò mantenendo a stento il solito contegno che la distingueva.
Il ragazzo dalle spalle larghe che stava di schiena davanti all’impianto stereo si voltò. Era un figo pazzesco muscoloso, dagli occhi verdi-azzurri e un sorriso mozzafiato.
-Ciao, Lucy- disse con fermezza porgendomi la mano –Io sono Roberto, il tuo nuovo insegnante di hip hop-
-Piacere- mormorai intimidita da quel ragazzone così bello.
-Ok, ragazzi, io vi lascio- farfugliò Giselle dileguandosi veloce come era entrata.
-Sei italiano…- osservai senza pensare, mentre mi sedevo ad infilare le scarpe.
-E’ già- rispose lui avvicinandomisi.
-Se ti sta più comodo puoi parlare in italiano- mi affrettai ad aggiungere –Per me non fa alcuna differenza- sapevo per esperienza che tutti si trovavano meglio con la loro lingua madre quando si trattava di parole tecniche  specifiche. Era più facile comunicare, più immediato.
-Oh, grazie!- esclamò in italiano –Oddio l’inglese mi piace, ma poterti spiegare in italiano sarà sicuramente più semplice-
-Allora- incominciò sistemandosi il cappello dei New York Yankees meglio in testa –Per oggi ho preparato una coreografia medio-difficile, giusto per capire più o meno a che livello sei-
-Ok- assentii posizionandomi davanti allo specchio alle sue spalle.
Iniziammo il riscaldamento, poi passò alla coreografia.
Era difficile, certo non impossibile, ma difficile per una che durante l’estate aveva ballato poco.
-Non male- commentò lui appoggiandomi una mano sulla spalla –Dovremo lavorarci su-
-Lo so, negli ultimi tre mesi non mi sono allenata gran che. Durante i tour ballavo solo le mie coreografie, l’unica nuova che ho imparata è stata quella realizzata agli MTv Video Music Awards- spiegai tentando di riprendere fiato.
-Tranquilla, recupereremo- mi assicurò sorridendomi di nuovo.

***

Dopo due ore di hip hop col nuovo tutor super fico, uscii dalla sala prove esausta e depressa al solo pensiero che il pomeriggio avrei dovuto affrontare tre ore di danza classica.
-Uuu, ciao bellissima!- esclamò una voce appena uscii dall’edificio.
-Nik!- gridai finendo tra le braccia del biondo appoggiato al muro accanto alla porta –O my Josh, che ci fai qui? Dovevi tornare domani!-
Lui mi regalò uno dei suoi sorrisi che gli facevano brillare quei sui occhi azzurri come due zaffiri –Mio padre mi ha lasciato tornare prima- spiegò facendomi scendere dalle sue braccia, per poi accarezzarmi una guancia –E poi, mi mancavi-
A quel punto mi alzai sulle punte per avvicinarmi di più al suo viso e regalargli un bel bacio.
-Oh, quanto mi sei mancata!- gridò ridendo, mentre mi abbracciava stretta al suo petto.
-Anche tu Nik-

***

-Ei, gnocco bello, se me la chiedi io te la do qui su due piedi!- canticchiai sedendomi accanto a Liam.
-Smettila di cantare quella stupida canzone!- borbottò Louis dalla poltrona dove stava chattando con qualche fan su Twitter.
-Perché? E’ carina!- finsi di lamentarmi ridendomela alla grande.
-Non pensare che solo perché la canti in italiano, io non conosca il suo significato!- specificò lui senza staccare gli occhi dallo schermo del pc.
-Mamma mia, io scherzavo!-
-Se se- fece Zayn attaccandomisi addosso come una cozza –Lo so che la cantavi per me!-
Gli ressi il gioco lanciandogli uno sguardo sexy –Certo amore, che era per te- a quel punto non ce la facevo più, il suo sguardo da maniaco mi faceva ridere, e scoppiai mentre lui cominciava a riempirmi di baci.
Fui salvata dall’impavido Niall, che mi strappò dalle braccia del mio gemellino per farmi sedere in braccio a lui.
-Come è andata la giornata?- chiese guardandomi con quegli occhi color del cielo che mi rallegravano sempre.
-Moooooolto bene!- esclamai tutta contenta di poter finalmente raccontare tutto –Il nuovo insegnante, Roberto, è un figo da paura!-
-Chi è un figo da paura?- chiese Harry entrando in quel momento sedendosi accanto a Niall e cominciando a guardarmi in modo strano.
-Roberto, il suo nuovo insegnante di hip hop- gli ripose Zayn secco.
-Malikino, non fare il geloso- lo ribeccai io stampandogli un bacio sotto al ciuffo biondo.
-Io non sono geloso!-
-Zayn non ci crede più nessuno- gli ricordò Louis con tono annoiato.
-Come sono andate le lezioni?-
Mi voltai verso il riccio per rispondergli –Oh, hip hop abbastanza bene, anche se come temevo sono un po’ peggiorata, ma recupererò. Giselle, invece, mi ha sfiancata! Per fortuna che ogni tanto provavo le sue coreografie altrimenti mi avrebbe mangiata viva oggi!-
Harry rise di cuore.
-Voi, invece, perché non siete venuti a prendermi?- chiesi mettendo su il broncio ed incrociando le braccia al petto.
Niall mi scapigliò i capelli –Perché Nik ci ha chiamato dicendo che sarebbe venuto lui-
-Ahhh- mormorai voltandomi per vedere la reazione di Harry nel sentire nominare Niklaus. Il viso sembrava impassibile, ma il modo in cui stringeva la collana che aveva al collo, lasciava trasparire le sue emozioni.
-Ora state insieme oppure uscite solo?- domandò Zayn incuriosito dall’argomento. Nik piaceva a tutti, anche  a lui e ad Harry, ma talvolta Jawy si metteva a fare tutte queste domanda alquanto imbarazzanti spinto dalla sua gelosia nei miei confronti.
-Oh, il mio Jawy geloso!- risi dandogli un pizzicotto sulla guancia –Comunque la seconda-
-La stai facendo andare per le lunghe- commentò Liam –Con Harry è successo tutto in un paio di giorni, mentre con Nik è più di un mese che uscite insieme!-
Feci spallucce –Se lui non mi chiede di diventare la sua ragazza, non posso farlo mica io-
-Ah, quindi accetteresti?- Louis aveva chiuso di botto il pc incuriosito dalla piega che stava prendendo quella conversazione.
-Bè, mi piacerebbe- abbassai lo sguardo imbarazzata, mentre nella stanza si alzava un coro di “Ooohhh!”.
-Ma smettetela idioti!- li ammonii ridendo, mentre i miei occhi si posavano sulla sguardo di Harry. Sembrava abbastanza sereno, era da un bel po’ che si stava preparando a quel momento, quando avrebbe saputo che io e Nik ci saremo messi insieme. Aveva cominciato a costruire una specie di guscio intorno a lui, era più silenzioso, stava spesso da solo e nessuno dei ragazzi riusciva a capire cosa gli stesse succedendo. Io,invece, dalla notte passata a dormire insieme nel rifugio in montagna, avevo visto che aveva cominciato a lasciarmi andare, allontanandomi da lui.
Ci stavo male, tanto, perché Harry mi mancava come l’ossigeno nei polmoni, ma cosa potevo farci? Io non ero la ragazza adatta a lui, lo avrei fatto solamente soffrire di nuovo.
Sapevo che col tempo gli sarebbe passata.
“Sì, ma quanto ancora dovrai aspettare?” mi ritrovai a chiedermi.

***

-We, bellezze!- esclamai spalancando la porta per vedermi arrivare incontro tre ragazze stupende.
-Lulù, come è andata?- chiese Danielle abbracciandomi per prima.
-Benissimo! Ma hai visto quanto è bello?- le chiesi alludendo a Roberto, che anche lei aveva avuto il piacere di conoscere.
-Lo so!- ed entrò ridendo per salutare Liam.
-Che fai, ci lasci qui?- ridacchiò Eleanor stringendomi forte.
-Ci mancherebbe che lascio fuori la futura moglie di mio fratello!- perché credo che prima o poi quei due si sposeranno ed inizieranno a metter su una bella squadra di calcio, e non sto parlando di quella che Louis ha comprato.
-Senti bella ragazza, io non posso farti entrare!- mi rivolsi alla biondina ridendo –Sei troppo carina, poi si innamoreranno tutti di te!-
Lei si avvicinò e mi baciò le guance –Mi spieghi come fanno a innamorarsi di me quando per casa gira sempre una gnocca come te?-
Solo quando Perrie fu entrata in casa mi accorsi che c’era ancora qualcun’altro sulla soglia –Cher!- gridai riconoscendola e fiondandomi ad abbracciarla.
-Ti sono mancata, è?- chiese lei sarcastica.
-Da morire- risposi sincera senza staccarmi da lei.
Rise –Bene perché ho una sorpresa che ti piacerà parecchio- aggiunse lei seria, ma col solito sorriso birichino presente sulle sue labbra.


VAS HAPPENIN'!
Eccomi! Sono tornata alla carica con Lulù! Do you like the title? Promessa, ci dice con quello che succederà *risata malvagia*! Come va la vita? Qui tutto bene anche se son un po' stanca tra due FF, la scuola, le nuove lezioni di hip hop con Roberto! E' già ho usato il mio nuovo insegnante per creare un personaggio! Dovete vederlo,  gli unici che possono batterlo sono i nostri angioletti.
Vi piace il capitolo? A me non tanto, ma presto vi posterò il prossimo in cui parlerò dell'idea di Cher! 
Comunque prima di andarmene a fancucculo volevo sapere cosa pensate che succederà tra gli Zaycy, Lurry o Nicy. Scrivete ogni cosa qui o su Twittah dove sono come al solito @Lucia_cintioni!
E mi raccomando:
RECENSIRE ALLUNGA LA VITA QUINDI DATEVI DA FARE E NON FATEVI BATTERE DALLE FAN DI THE BEAUTY OF THE DARK!
Ora scappo che devo anche scrivere il capitolo ddella FF sopracitata quindi
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 2
*** I swear ***


I swear

Chiusi la porta alle mie spalle cercando di fare meno rumore possibile, tolsi la giacca e l’appesi all’ingresso per poi affacciarmi in soggiorno.
Una massa di boccoli castani era appoggiata ad uno dei braccioli del divano.
Mi avvicinai in punta di piedi, temendo di svegliarlo nel caso stesse dormendo.
-Hei!- mi salutò lui allegro, accennando un sorriso sul volto stanco, appena entrai nella sua visuale.
-Tutto bene?- chiesi storcendo la bocca alla vista delle occhiaie profonde che aveva sotto gli occhi.
-Non ho dormito molto stanotte- mi spiegò sedendosi per farmi spazio e cominciando a massaggiarsi le tempie.
-Lascia fare a me- proposi sedendomi dietro di lui e cominciando a fargli il massaggio.
Lui piegò la testa all’indietro soddisfatto mentre sul mio viso si apriva un timido sorriso –Ahhhh, sei proprio brava , Lu- mormorò soddisfatto tenendo gli occhi chiusi.
-Lo so- replicai ridendo.
Dopo qualche minuto lui tolse le mie mani dalle sue tempie, e le strinsi attorno al suo petto da dietro.
-Va meglio?- sussurrai al suo orecchio.
-Sì, grazie- disse lui dolcemente.
-Mi sei mancato- mi sfuggì mentre lo stringevo sempre più forte a me. Il bisogno fisico che avevo di lui mi aveva fatta impazzire, volevo abbracciarlo da così tanto tempo.
-Anche tu, sorellina- replicò lui voltandosi e stampandomi un bacio in fronte.
Nel sentirlo chiamarmi “sorellina” mi sentii un po’ triste, ma poi pensai al fatto di averlo così vicino a me.
-Come mai non hai dormito stanotte? Crolli sempre come un sasso appena tocchi la superficie morbida di un materasso-
-Ho avuto un incubo- spiegò lui sistemandosi meglio tra le mie braccia, così che lo potessi abbracciare come un bambino piccolo.
-Ti va di raccontarmelo?- domandai mettendomi a giocherellare con i suoi ricci.
-Eravamo tutti qui in salotto a guardare la tv, quando non so cosa ha preso fuoco. Tu ci hai detto di scappare, di andarcene e noi ti abbiamo dato retta! Ma poi…- e si fermò guardandomi addolorato come non mai.
-Poi?- incalzai io perdendomi in quelle iridi verde smeraldo.
-Poi mi sono voltato e ti ho vista- una lacrima gli colò dalla guancia –Stavi in piedi in mezzo al salotto, circondata dalle fiamme, piangevi ma continuavi a gridarmi di scappare!-
-Harry!- dissi stringendolo più forte a me –Era solo un sogno!-
-Lo so è solo che io ti amo e non riesco a capire come possa averti lasciata lì!- gridò lui.
-Oh, Harry, lo so e so anche che non lo faresti mai!- e gli baciai il punto in cui la lacrima gli era scesa –Tu sei una delle più belle persone che io abbia mai incontrato e so che non faresti mai una cosa del genere!-
-Lo credi davvero?- con quegli occhi spalancati e lucidi sembrava davvero un bimbo.
-Sì, Harry- e lo abbraccia di nuovo mentre lui nascondeva il viso nella mia spalla.
Dopo un po’ che nessuno dei due parlava piegai la testa e vidi che dormiva.
Sorrisi –Oh, Harry-

***

-Lucy? Dove sei?- mi sentii chiamare.
Dopo qualche minuto Zayn apparve sulla porta tutto sorridente, ma appena vide me con Harry praticamente in braccio si bloccò .
-Oh, scusate non volevo interrompervi…- borbottò  diventando tutto rosso mentre arretrava fissando il pavimento.
-Shhh!- gli feci io mettendomi un dito davanti alla bocca –Si è addormentato-
Il suo viso si rilassò fino a far spuntare uno dei suoi sorrisi strafottenti –Ah, allora possiamo parlare-
Si sedette accanto a me –Lo sai perché non dorme?- fece lui guardandomi serio.
-Certo, che lo so- risposi accigliata –E’ colpa mia se si sta trasformando in una specie di zombie vivente-
-Non esagerare- mi ricordò lui accarezzandomi una guancia –Tu stai facendo solo ciò che ritieni giusto-
-Lo sto distruggendo, Zayn- specificai mentre le lacrime cominciavano ad appannarmi la vista.
-Lucy- lui mi prese una mano e la strinse forte –Stai facendo del tuo meglio-
-Lo so, ma non è abbastanza, non è ancora felice- Zayn mi sorrise dolce per poi alzarsi e andarsene per lasciarmi un po’ sola con quell’ Harry addormentato.
Pian piano accarezzai una delle sue guance, dove già cresceva un accenno di barba.
-Sarai sempre il mio Harry- mormorai tra le lacrime alzandomi cauta e stendendolo sul divano –Noi siamo infiniti-

***

-Allora tutto pronto?- chiesi alla splendida ragazza di fronte a me.
-Certo, Lulù- rispose Cher super eccitata.
-I ragazzi sospettano nulla?- mi domandò lei afferrando il microfono con le borchie che un’assistente le porgeva.
-Anything! Pensano di essere venuti a sentire un live di Want you Back- replicai ridendo e sistemandomi l’abito blu meglio, prima di prendere il mio microfono.
-Ottimo!- replicò lei prendendomi per mano mentre il presentatore dello show ci annunciava.
-Andiamo a farci il mondo!- gridai stringendo la mano della mia migliore amica.
Poi la musica partì e Cher cominciò a cantare:
Yo, my best friend, best friend til the very end
Cause best friends, best friends don’t have to pretend
You need a hand, and i’m right there right beside you
You in the dark, i’ll be the bright light to guide you
‘Member the times, times, times sneaking of the house
All of the times, times, times that you had the doubts
And don’t forget all the trouble we got into
We got something you can’t undo, do

Laughing so damn hard
Crashed your dad’s new car
All the stars we share
I Promise, I swear

Poi, tutte e due insieme, cantammo quelle parole che sentivamo vere. La nostra amicizia era davvero così speciale.
Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you
Wherever you go, just always remember
You never alone, we born to the better
And we’ll never change, no matter the weather
This is my oath to you

Ed arrivò il mio turno di rappare:
I know I drive you crazy, mm, sometimes
I know I called you lazy, and that’s most times
But you complete me, and that’s no lie
You are my tuxedo, and i’m your bow tie
We in the car, sing, sing, singing our song
Rocking the building, tear it down, like we king kong
And in my eyes, you can’t do, do no wrong
You got the best friends sing, sing along

Laughing so damn hard
Crashed your dad’s new car
All the stars we share
I Promise, I swear


Quel pezzo lo cantai guardando anche i ragazzi seduti in prima fila. Loro erano i miei migliori amici, la mia famiglia e quella canzone era dedicata anche a loro.
Finimmo di cantare il pezzo e poi scappammo nei camerini ancora tutte scoppiettanti.
-Craig!- gridò Cher appena scorse il suo ragazzo.
-Ci vediamo dopo!- la salutai mentre notavo cinque ciuffi dirigersi verso di me.
-Tu sei la più bella persona che abbia mai conosciuto!- gridò Louis correndomi incontro e prendendomi in braccio mentre ridevo.
-Tommo!- lo salutai lasciandogli un bacino sulla guancia.
-Davvero, cioè ci hai dedicato una canzone- aggiunse Zayn, che sembrava stesse per commuoversi.
-Oh, Jawy, non ti facevo così sentimentale- gli feci notare abbracciandolo.
-Sei sempre così dolce!- commentò Liam unendosi a quello che ormai stava diventando un abbraccio di gruppo.
-Ahh, ragazzi!- ridacchiai mentre Niall mi stampava un bacio sulla guancia.
-Sei straordinaria, punto!- mi voltai ed incrociai gli occhi più verdi del mondo.
-Grazie!- e gli lasciai un timido bacio sulla guancia che lui ricambiò –Anche tu lo sei, non scordarlo-
Harry sorrise, poi con i ragazzi se ne andò per lasciarmi cambiare.

***

Toc toc
-Chi è?- chiesi lisciando la gonna dell’abito che avevo appena indossato.
-Una sorpresa!- esclamò il ragazzo sulla porta.
-Nik!- gridai gettandogli le braccia al collo.
-Che bella accoglienza!- commentò lui facendo sfiorare il suo naso col mio.
-Che ci fai qui?-
-Ecco, io devo parlarti- rispose lui diventando serio.
Corrucciai la fronte preoccupata di quello che poteva volermi dire.
-Lucy, io credo che siamo andati anche troppe per le lunghe…- a sentire quelle parole buttai lo sguardo sul pavimento amareggiata –Ho capito che non ha più senso andare avanti così, perché…-
Alzai lo sguardo e lo puntai nei suoi occhi azzurri come il ghiaccio –Perché io ti amo e voglio che tu sia mia e solo mia-
Spalancai la bocca sconvolta mentre lui tirava fuori una scatolina di velluto blu che aprì –Lucy, vuoi essere la mia ragazza!- un anello d’argento con la montatura sottile ricoperto sulla parte superiore di brillantini blu come i suoi occhi faceva bella mostra di sé.
-Sì!- gridai abbracciandolo per poi tuffarmi sulle sue labbra con avidità.
Lui restituì il bacio, poi si staccò da me per infilarmi l’anello all’anulare sinistro.
Grazie a Dio, lì era troppo grande, così me lo mise sull’indice.
La verità era che ero tremendamente preoccupata di come l’avrebbe presa Harry.
Fu in quel momento che giurai che Harry avrebbe ricominciato a sorridere.


Andiamo a farci il mondo!
Salve salvino! Oggi posto presto perchè, bò non lo so perchè, mi andava e mi sono messa a postare. Visto il titolo di questo myspace? Certe che l'avete visto, è enorme. Vabbè è una citazione di una delle mie amiche che adoro e quindi ho voluto usarla.
Passiamo al chapter molto molto Lurry! I Lurry mi mancavano troppo quindi ho voluto scrivere questo capitolo super dolcioso in cui Harry ribadisce il fatto di amare Lucy, ma lei alla fine si fidanza con Nik. Perchè? Molte penseranno che sia un troia pazzesca, ma lei vuole solo il meglio per Harry e pensa di non essere il meglio.
Da notare i pezzi di Oath che io personalmente adoro e quindi vi lascio la traduzione :P
Yo, il mio migliore amico, il migliore amico fino alla vera fine
Perché i veri amici, i veri amici non hanno bisogno di fingere
Hai bisogno di una mano, e io sono proprio qui dietro te
Se sei nel buio, sarò la luminosa luce che ti guiderà
Ricorda le volte, volte, volte che hai avuto dei dubbi
E non dimenticare tutti i problemi che abbiamo affrontato
Abbiamo qualcosa che tu non puoi non fare, fare

Ridere così dannatamente forte
Rompere l’auto nuova di tuo padre
Tutte le stelle che abbiamo condiviso
Ti prometto, ti giuro
§
Ovunque andrai, ricordati sempre
Avrai una casa che sia ora o per sempre
E se sei giù, chiamami quando vuoi
Questo è il mio giuramento
Ovunque andrai, ricordati sempre
Non sarai mai solo, siamo nati per il meglio
E non cambieremo mai, non importa il tempo
Questo è il mio giuramento
§
So che ti ho fatto diventare pazzo, mm, qualche volta
So che ti chiamavo pigro, e ciò la maggior parte delle volte
Ma tu mi completi, questa non è una bugia
Sei il mio smoking, e io sono la tua cravatta
Noi nella macchina, che cantiamo, cantiamo, cantiamo la nostra canzone
Facendo ballare il palazzo, demolirlo, come se fossimo King Kong
E nei miei occhi, tu non puoi fare, fare qualcosa di sbagliato
Hai i migliori amici che continuano a cantare


Vabbè, ora me ne vado ricordandovi, pregandovi, non so più che fare di recensire pochino pochino! Please, fatelo per Niall poverino! Ho pensato che per ogni recensione metterò da parte un euro per comprargli un orologio che funzioni ahahaha! Voi avete visto la twitcam? Io solo un pezzetto all'inizio perchè sono dovuta uscire, comunque mentre non c'ero mia sorella gli ha chiesto di suonare LWWY e lui l'ha fatto ma vabbè! Il culo che ha quella lì!
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 3
*** Break-up ***


Break-up

La sveglia suonò, mi girai su un fianco e la spensi. Mi rigirai e mi trovai faccia faccia col biondino addormentato, la sera precedente era toccato a Niall farmi compagnia. Adoravo dormire con lui perché nel sonno, al contrario di Louis che scalciava in continuazione, mi abbracciava sempre. Non era dolcissimissimissimo?
Mi alzai di malavoglia dirigendomi in bagno, da cui uscii dopo una ventina di minuti pulita, vestita e pettinata. Mi avvicinai al letto e lasciai un bacio sulla fronte di Niall –Ci vediamo dopo- sussurrai consapevole che fosse semi-sveglio.
-Buon lavoro- mi salutò lui con la voce ancora impastata dal sonno.
In punta di piedi uscii in corridoio e poi scesi le scale fino a raggiungere la cucina, straordinariamente deserta.
Di solito a quell’ora Zayn stava facendo uno spuntino, Louis guardava i cartoni animati e Liam preparava la colazione per tutti quanti.
Solo una massa di ricci faceva bella mostra di sé davanti alla porta.
-Buongiorno, Harry- lo salutai abbracciandolo da dietro, per poi dirigermi verso i fornelli.
Lui ricambiò mentre io prendevo un pentolino, lo riempivo di cereali e poi di latte per preparare la mia personalissima versione di porridge.
-Dove sono tutti?- domandai girando il composto.
-Nelle loro camere, immagino, anche se ammetto che è proprio strano che non siano già in piedi alle 8 e mezza del mattino, visto che ieri non abbiamo fatto tardi- rispose Harry sgranocchiando qualche biscotto al cioccolato.
Presi una tazza e la riempii con la mia colazione, per poi sedermi accanto a lui.
-Cos’ è quello?- fece Harry alludendo alla mia mano sinistra.
Mi fermai col cucchiaio a mezz’ aria, come pietrificata. Presi un bel respiro ed ingoiai il groppo che mi si era formato in gola –Un regalo di Nik… Mi ha chiesto di essere la sua ragazza…- la seconda parte della frase la sussurrai, quasi, nella speranza che non sentisse
A quanto pare, invece, le orecchie di Harry percepivano anche i suoni più bassi –Ah- disse piatto mentre il suo viso si trasformava per un attimo in una maschera di pietra –Sono contento- riuscì infine a biascicare mimando una strana smorfia, che probabilmente doveva essere un sorriso.
-E tu?- domandai io cercando di cambiare argomento –Ancora nessuna ragazza?-
Lui si riscosse e rispose velocemente –Stasera pensavo di uscire con Amanda, una ragazza che ho conosciuto al party della Ray-ban-
-Ti hanno fatto entrare?- mi finsi stupefatta mentre lui scoppiava in una delle sue fragorose risate –Anche se hai buttato gli occhiali nel cesso?-
-A quanto pare sì- replicò lui tra una risata e l’altra, finché l’occhio non mi cadde sull’orologio appeso al muro.
-Porca carota!- esclamai alzandomi e prendendo il borsone velocemente –Devo andare o Giselle mi ucciderà- spiegai salutando velocemente Harry, per poi afferrare le chiavi della moto e scappare via.
“Non è andata malissimo” pensai sarcastica alla reazione di Harry quando gli avevo detto di me e Nik.

***

-Sono a casa!- gridai chiudendomi la porta alle spalle, per poi appendere il casco all’attaccapanni insieme al borsone.
-Lucy verresti ad aiutarmi?- urlò Zayn dalla cucina.
Leggermente basita dal fatto che proprio Zayn si trovasse in quel luogo a lui sconosciuto a combinare qualcosa, mi incuriosì.
Mi affacciai sulla porta e lo vidi con un ridicolo grembiulino azzurro legato in vita. Ridacchiai e poi scattai una foto col mio cellulare –Questa piacerà alle fan-
-Non fare la stupida e vieni ad aiutarmi- borbottò lui nervoso.
-Che stai combinando, Jawy? Lo sai che in cucina puoi stare solo sotto la supervisione di un adulto- lo presi in giro.
-Come siamo spiritosi- mi scimmiottò lui –Senti, mi hanno detto di preparare il pranzo ma tu lo sai che io di cucina non ci capisco un tubo-
-Ok, ti aiuterò- accettai stampandogli un bacio sulla guancia –Tu vai ad apparecchiare- borbottai spingendolo in sala da pranzo mentre sul suo volto si apriva un sorriso di gratitudine.
Misi l’acqua per la pasta a bollire sul fuoco, poi mi avvicinai al frigo alla ricerca degli ingredienti per fare il sugo. Sull’anta era attaccato il foglio con i turni per chi doveva cucinare e lavare i piatti –Non toccava a Liam oggi?- domandai a Zayn prendendo i funghi e piselli avanzati della sera prima, afferrando anche il prosciutto cotto e la panna.
-Ha avuto dei problemi- mi gridò Zayn dall’altra stanza.
Qualcosa non andava, Zayn sembrava eludere le mie domande e i ragazzi non si vedevano in giro; neanche Niall, che solitamente a quell’ora girava per la cucina come un’ anima in pena mormorando di star morendo di fame.
Finii di preparare i tortellini alla boscaiola, per poi ordinare a Zayn di chiamare gli altri per il pranzo.
Entrai in cucina col vassoio tra le mani, mentre tutti i ragazzi si sedevano a tavola facendo un chiasso pazzesco. Nella confusione non notai che mancava qualcuno, ma quando tutti ci fummo seduti vidi una sedia vuota.
-Dov’è Liam?- chiesi a Louis, seduto alla mia destra.
-Ha detto che non aveva fame- rispose velocemente lui senza degnarmi di un’occhiata –Com’è andata?-
-Tutto bene- il modo in cui aveva subito cambiato argomento mi lasciava perplessa.
Continuai a mangiare stupita dal silenzio che regnava nella sala, di solito i ragazzi ridevano e scherzavano tra di loro, mentre quello sembrava il pranzo che seguiva un funerale.
-Che sta succedendo?- domandai smettendo di mangiare per guardarli attentamente uno ad uno.
-Niente- rispose Louis velocemente, tornando al suo pranzo.
Lanciai uno sguardo interrogativo ad Harry, seduto di fronte a me, che però si limitò a guardarmi sconsolato.
-Niall- feci rivolgendomi a colui che sapevo essere l’elemento debole in occasioni come queste –Cosa succede?-
Niall mi fissò come se gli avessi appena chiesto di buttarsi da un ponte –Niente.. Cioè… Cosa dovrebbe succedere?- lo guardai più attentamente, e a quel punto lui cedette –Liam e Danielle si sono lasciati, anzi, Danielle ha lasciato Liam!- grido lui senza riuscire più a trattenersi.
-Danielle e Liam cosa?!- urlai alzandomi talmente velocemente da buttare a terra la sedia.
-Lucy, calmati- fece Zayn afferrandomi un polso per farmi sedere.
-Calmarmi?!- ripetei guardandolo fuori di me –Scometto che è successo ieri sera e non mi avete detto nulla! Liam è il mio migliore amico e Danielle pure!-
Detto questo corsi su per le scale e raggiunsi velocemente la camera di Liam. Ripresi fiato pensando a ciò che avevo appena saputo. Liam e Danielle, la coppia perfetta era scoppiata. Solo a pensarci mi sentivo male.
Bussai e attesi una risposta che non arrivò. Abbassai lentamente la maniglia e aprii la porta. La stanza di Liam era stranamente in disordine, vestiti a terra ovunque, le coperte del letto raggomitolate sul fondo mentre una figura stava distesa su di esso.
Mi avvicinai e mi sedetti. Una lacrima mi rigò il viso, non avevo mai visto Liam così sconvolto.
Mi distesi accanto a lui e lo abbracciai. Lui si riscosse improvvisamente a quel contatto, e mi strinse al suo petto.
-Oh, Liam- piagnucolai io mentre le sue lacrime cominciavano a bagnarmi la maglietta.
-Non ci posso credere- fece lui tirando su col naso –Non posso ancora credere che Danielle…- ma la voce gli morì in gola.
-Neanche io- acconsentii ripensando a tutte le volte in cui avevo detto che non si sarebbero mai lasciati e che presto si sarebbero sposati –Cosa è successo?-
-Ha detto che ormai non ci vedevamo quasi più, che per quanto entrambi ci provassimo eravamo spesso lontani…- farfugliò lui senza staccarsi da me –Credo che anche le fan le facessero pressione, insomma, sai che in questi casi non è abbastanza forte ma…ma… Io credevo mi amasse, Lucy! Io la amo con tutto me stesso e non posso credere che dopo tutto quello che c’è stato tra noi, ora lei voglia che tutto finisca!-
Lo strinsi forte, consapevole della rabbia e del dolore che stava provando.
-Liam- gli feci scostandomi da lui per guardarlo in viso. Aveva lo sguardo più straziante che avessi mai visto –Lo supererai! Tu ce la farai! La riconquisterai e lei cambierà idea!-
Non so cosa, forse il mio tono autoritario, o quello sguardo serio che ogni tanto assumevano anche i miei occhi, ma lui rispose –Sì, ce la farò!-

***

Poco dopo quella specie di chiacchierata, Liam si addormentò, sfinito.
Ne approfittai per chiamare Eleanor e sapere come stava Danielle. La poverina non ne sapeva molto più di me, visto che Danielle aveva risposto solo ad uno dei suoi sms dicendogli della fine della sua storia con Liam.
Dopo aver sbraitato un po’ con i ragazzi per non avermi detto tutto la mattina, presi la moto e guidai fino all’ appartamento di Danielle.
Il portiere mi fece entrare e mi ritrovai a suonare al campanello di Danielle.
Alla domanda –Chi è?- che provenì dall’ altra parte risposi –L’amministratrice condominiale-
Dopo qualche secondo, una Danielle dai capelli alquanto sconvolti, ancora in pigiama nonostante fossero le tre del pomeriggio, apparve sulla porta.
-Oddio, Lucy!- fece lei sorpresa guardandomi ad occhi sbarrati.
-Ciao Danielle- dissi io con un tono altrettanto sorpreso nel vederla così non lei.
Ci fissammo un altro po’, guardandoci negli occhi, in quel modo in cui solo due grandi amiche possono fare. Lei mi stava comunicando tutto il dolore che provava, mentre io gli dicevo che mi dispiaceva e che tutto sarebbe andato per il meglio.
Improvvisamente un lacrima le rigò la guancia, e me la ritrovai con le braccia al collo.
Cominciò a piangere forte, molto più di Liam. La spinsi dentro e ci sedemmo sul divano, mentre lei continuava a infradiciarmi la maglietta con tutte quelle lacrime che anche io avevo pianto.
La strinsi a me, consapevole di quanto ci si potesse sentire soli e stupidi in momenti come quelli.
Dopo un po’ le lacrime si fermarono e cominciammo a parlare.
-Cosa è successo?- le feci la stessa domanda che avevo rivolto a Liam.
-Eravamo sempre lontani…- ma non la lasciai finire di parlare.
-Voglio la verità Danielle- sentenzia guardandola di sottecchi.
Lei sbuffò –E’ colpa mia- confessò lei mentre io inevitabilmente mi ritrovavo a chiedermi “Non l’avrà mica tradito?” –Le fan, io… Non riesco più a sopportarle, sono pressanti e cattive e mi stanno rendendo la vita impossibile!- disse tutto d’un fiato.
-Danielle tu stai facendo soffrire come un cane Liam, solo perché hai scoperto che le nostre fan sono delle scassa-minchia quando si tratta delle loro fidanzate?- chiesi incredula alzandomi in piedi infervorata.
-Lucy, tu non capisci, mi seguono ovunque e mi hanno anche tirato contro le peggio cose! Io non ce la faccio! Non ho un carattere forte come il tuo o quello di Perrie e di Eleanor!- sbraitò lei altrettanto piena di emozioni.
Fu in quel momento che capii ciò che provava. Era vero, Danielle non aveva i nostri caratteri, si buttava giù facilmente e forse tutta quella situazione la stava distruggendo.
Abbassai lo sguardo imbarazzata –Danielle, mi dispiace… Io non immaginavo che stessi così male-
Lei mi strinse il braccio comprensiva –Lo so, tranquilla-
Rimanemmo un altro po’ a parlare e capii quanto le dispiacesse fare del male a Liam. Se lo aveva lasciato era solo perché non ce la faceva più.
Tornai a casa leggermente sollevata e comunicai a Liam quello che pensavo.
-Senti Liam, noi le faremo cambiare idea chiaro?- gli promisi stringendogli la mano.
-Grazie, Lucy- e mi abbracciò sincero abbozzando un sorriso.


Nell stato di Washington sotto una coltre quasi perenne di Washington c'è la cittadina di Forks...
Indovinate cosa sto guardando? Quella sfigata di Bella Swan che si fa il vampiro superfico! A parte gli scherzi adoro Twilight quindi sarò breve ;)
Mi dispiace se ho postato dopo l'amen, ma con la scuola  e tutti i casini di questo week-end non ho avuto tanto tempo.
Allora, ho scritto questo capitolo perchè non ce la faccio più a vedere Liam così giù, lui che è sempre così solare e divertente ='(
Sappiate che se anche quei due non si rimetteranno insieme in questa storiella torneranno insieme perchè li adoro troppo insieme.
Sappiate che i motivi per cui si sono lasciati li ho stravolti un po' per rendere il tutto il più drammatico possibile, e che mi dispisce di aver scritto quelle cose sulle fan, cioè penso che alcune esagerino alquanto, ma non credo affato che noi Directioners siamo delle scassa-minchia, almeno non noi italiane che siamo le più faighe u.u
In questo chapterino ho parlato poco di Nik ed Harry, ma vabbè rimedierò col prossimo e poi sistemerò tutto con i Diam (Liam+Danielle) e poi troverò una ragazza a Niall che si fa ogni giorno più stupend e non posso farlo rimanere solo soletto... Indovinate con chi si metterà? Penso che nessuno immagini con chi... Muahahahahah *risata malvagia* Come spoiliero oggi!
Vabbò ora vado a godermi quello gnocco di Robert Pattinson.
Bye bye
XoXo
Lucy
Bye bye

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Capitolo 4
*** Go away ***


Go away

Nei giorni seguenti passai tutte le notti con Liam, che pian piano si stava riprendendo. Certo il cattivo umore lo seguiva da per tutto, peggio della nuvola di Fantozzi, ma quando sparavo una delle mie cavolate cominciava a ridere come un pazzo come al solito.
Tipo quel giorno che appena tornata da due ore di hip hop mi aveva chiesto come era stata la lezione ed io gli avevo risposto –Liam, che vuoi che ti dica? E’ stato dura e sollevante, ma anche eccitante!- e lui rideva come un matto mentre Louis mi fulminava solo col pensiero.
Harry,invece, da quando gli avevo detto di me e Nik, era diventato uno zombie.
Girava per casa tutto il giorno, con indosso un pigiama e le pantofole di Spongebob che gli aveva regalato Louis il Natale prima, guardando tutti e tutto come se non li vedesse davvero.
Da una parte ci stavo male e mi divorava l’anima sapere che soffriva in quel modo, da un’altra parte volevo strozzarlo con le mie mani.
Cavolo, esci! Fai qualcosa di stupido, ma reagisci! Non allontanare tutti in questo modo!
E fu così, che una domenica mattina, lo vidi seduto sul divano con lo stesso pigiama della domenica precedente indosso, intento a fissare il vuoto.
Mi avvicinai inginocchiandomi accanto a lui. Non mi guardò, era come se fosse ipnotizzato dai ricami del tappeto.
Stizzita gli presi il volto tra le mani, come avevo fatto tante altre volte per altri scopi,voltandolo nella mia direzione per costringerlo a guardarmi.
I suoi occhi si illuminarono quando incontrarono i miei, animandoli come non succedeva da giorni.
-Harry, ora tu alzi il tuo bel culo da questo fottuto divano, vai di sopra a farti una doccia, poi scendi giù vestito ed usciamo, chiaro?- gli intimai con tono fermo.
Non rispose, né si mosse, rimase semplicemente a guardarmi. Ci eravamo persi nei nostri sguardi mentre le nostre anime sembravano fondersi, tanto sembravano rispecchiarsi l’un l’altra.
-Harry ti prego…- farfugliai mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime –Tu non puoi lasciarti andare, non puoi smettere di vivere in questo modo!- gridai mentre le sue braccia forti mi stringevano al suo petto.
-Tu non puoi smettere di vivere!- continuavo a gridare prendendo a pugni il suo petto roccioso –Non puoi! Devi andare avanti o anche io morirò con te!-
Smisi di colpirlo, lasciandomi cullare mentre le mie lacrime si mischiavano con le sue.
-Scusami Lu- fece lui allontanando le mie braccia da lui, costringendomi a guardarlo in faccia –Lucy, io credo che non dovremmo essere più amici-
Sbattei le palpebre allibita, mentre la mia bocca si spalancava nel formare una “o”.
-No!- riuscii a gridare liberandomi della sua stretta –No! Io non posso stare senza di te… Io…- ma non riuscivo a finire la frase perché la sola idea di essere estranea alla sua vita mi faceva sentire vuota, morta.
-Lucy, cerca di capire…- continuò lui mentre io continuavo a fissarlo sconvolta.
-No, Harry, io non ce la faccio- ripetei con le lacrime agli occhi –Io non voglio lasciarti andare!-
-Devi farlo!- gridò lui strattonandomi tenendomi forte con le sue mani grandi –Io non ce la faccio più, Lucy! Non posso stare vicino a te e comportarmi come un semplice amico! Non ci riesco! Ogni volte che sei vicino a me mi viene voglia di baciarti, e sapere che non posso più farlo mi fa morire! Perché io ti amo, porca puttana, ma tu stai con un altro fottuto ragazzo quindi devi smetterla di comportarti come se fossimo amici perché non potremo esserlo mai!-
Quelle parole mi colpirono come un pugno, uno stramaleddettissimo pugno lanciato con una violenza tale da farmi cadere a terra.
Lo guardai stravolta, consapevole della veridicità delle sue parole.
I suoi occhi verdi smeraldo pieni di pagliuzze color del muschio, erano pieni di lacrime, come i miei, ma lo sguardo era duro, deciso.
Era infuriato con me, ma allo stesso tempo si sentiva morire.
Non riuscivo a parlare, volevo dirgli che mi dispiaceva di farlo sentire in quel modo, che se lo avevo lasciato era solo perché stesse bene.
Invece Harry soffriva più di prima, si sentiva vuoto ed ogni giorno la sua anima appassiva perché non nutrita da quell’amore che non riuscivo più a dargli. E tutto questo perché io ero una brutta stronza egoista, che non riusciva a lasciarlo andare, non riusciva a permettergli di vivere la sua vita.
-Ok- riuscii a sussurrare dopo avere invogliato il groppo che mi si formava in gola più di una volta.
Harry mi guardò un’ultima volta con dolore, e rassegnazione.
Corsi su per le scale, fino alla mia camera. Mi chiusi dentro poi tirai fuori le valigie e cominciai a mettervi dentro tutto ciò che mi capitava di vedere.
Non avevo mai pensato di andarmene da quella casa, mai, neanche quando ero scappata in Italia dopo quel famoso festino al Mahiki ero stata così decisa a lasciare i ragazzi.
Mi asciugai con la manica della felpa le lacrime e mi sedetti sui bagagli ormai pronti.
“Cosa faranno senza di me?” pensai sconsolata “Non posso abbandonare la band… Io non posso, l’ho giurato”
Presi il cellulare e sbloccai la tastiera. Subito lo schermo si illuminò mostrando una foto di noi sei scatta qualche giorno prima nello studio televisivo di qualche programma “Non posso abbandonarli Luis è quasi come un padre per me, Zayn un fratello con cui parlare di tutto… Ho promesso a Niall che gli avrei trovato una ragazza e a Liam che avrebbe riconquistato Danielle” e giù altre gocce salate mi inondavano il viso.
Scrissi una lettera e la lasciai sul letto.
Poi afferrai tutte le valigie e corsi giù per le scale, contenta che nessuno tranne Harry fosse in casa.
Raggiunsi il viale e notai subito il taxi ad attendermi, dal quale scese l’autista per aiutarmi a caricare i miei bagagli.
Poi partimmo e vidi la villa bianca sparire all’orizzonte, ormai quella non era più casa mia.

***

Suonai il campanello di nuovo, con forza e più a lungo di prima. Era la terza volta che premevo quel bottoncino con insistenza, e nessuno si era ancora degnato di aprire quella stupida porta.
“E se non fosse in casa?” mi chiesi di nuovo alimentando l’ansia che già mi attanagliava lo stomaco da un po’.
Proprio mentre formulavo quei pensieri la porta si aprì lasciando lo spazio a un ciuffo di capelli biondi e due occhi azzurri come il ghiaccio.
-Lucy!?- fece Nik guardandomi con gli occhi spalancati, ma appena si accorse in che stato ero ridotta e le valigie che praticamente mi circondavano le gambe, mi prese per mano e mi attirò a sé per uno dei suoi abbracci –Che ti è successo, piccola mia?- chiese con quel tono di voce dolce che però lasciava trapelare la preoccupazione che provava.
-Io ed Harry…- cominciai a farfugliare mentre le lacrime iniziavano a bagnargli la maglietta –Abbiamo litigato… Lui sta soffrendo tanto per colpa mia e credo che dovrei stargli lontana… Posso stare qui?-
Quella domanda lo lasciò un po’ spiazzato, ma poi mi sorrise di nuovo entusiasta –Certo che sì, puoi rimanere tutto il tempo che vuoi- rispose abbracciandomi di nuovo  e stampandomi un bacio in fronte.
Mi fece sedere sul divano e uscì un attimo per prendere le mie valige e portarle in quella che doveva essere la sua camera.
Quando tornò si sedette accanto a me, riparandomi col suo petto muscoloso –Stanotte tu dormirai lì- mi spiegò indicando con la testa la stanza da cui era appena uscito –Io starò sul divano-
-No!- lo fermai subito –Dormi con me! Io non riesco a dormire da sola, in particolare quando sono sconvolta, ho gli incubi-
-Vero- assentì lui dandomi un bacio sulla guancia –Mi ero dimenticato che tu ogni notte dormi con uno dei ragazzi- aggiunse storcendo leggermente la bocca, sintomo che la cosa non gli andasse molto a genio, ma poi il suo viso si distese di nuovo.
-Dormirai di là con me- concluse lui prendendomi in braccio dopo aver buttato l’occhio sull’orologio alla parete – Anzi, andiamo subito a letto-
Annuii accollandomi al suo petto finché non mi depositò sul letto. Poi uscì per lasciarmi cambiare.
Mi avvicinai ad una delle valigie e ne tirai fuori un paio di pantaloni larghi grigi e una maglietta di cotone dello stesso colore. Mi ridistesi sul letto e cominciai a guardarmi intorno. Ero stata a casa di Nik diverse volte, ma non ero mai entrata nella sua stanza.
Era grande e spaziosa, con un enorme vetrata sulla parete alla destra del letto, che lasciava vedere le luci del London Eye in lontananza.
Davanti al letto, invece, stava un enorme armadio dalle ante scorrevoli bianche, sulla sinistra uno specchio e un cassettone sempre color del latte.
Mi buttai all’indietro facendo cigolare le molle del materasso. “Che sto combinando?” Mi chiesi chiudendo gli occhi ormai esausta “Non posso venire a vivere qui con Nik di punto in bianco… Stiamo insieme da neanche due settimane” a quel punto i miei pensieri furono interrotti dal posarsi di un bacio sul mio naso.
Spalancai gli occhi sorpresa e mi ritrovai ad un centimetro da quelli blu brillanti di qualcun altro.
Istintivamente mi avvicinai alle sue labbra. Lui ricambiò senza esitare, stringendomi tra le sue braccia. Appena ci staccammo mi raggomitolai al suo petto, mentre lui ci copriva entrambi con le coperte.
-Buona notte piccola- fu l’unica cosa che sentii sussurrare dalla sua voce dolce.

***

Guardai l’orologio leggermente preoccupato. Lucy non si era ancora alzata e temevo che la causa fossi io. Era stato molto duro con lei, la sera prima, quasi cattivo, e me ne stavo pentendo amaramente.
-Louis, vai a chiamare Lucy che è tardi- ordinò Liam intento a prepararle la colazione. Louis corse di sopra, ma dopo neanche dieci secondi piombò di nuovo giù urlando come un pazzo –Non c’è! Lucy non c’è!-
-Come non c’è?- chiese Liam preoccupato mentre anche Niall e Zayn si voltavano nella sua direzione con sguardo interrogativo.
-Lei non c’è… Letto intatto… Solo questa- e porse a Zayn un foglio.
Quest’ultimo l’afferrò e cominciò a leggere le righe velocemente, facendo scorrere lo sguardo sulle parole mentre il suo viso si corrucciava sempre più.
-Allora?- domandai impaziente senza riuscire più a trattenermi dal mostrare tutta la mia curiosità.
Zayn alzò lo sguardo su di me –Se ne è andata-
Afferrai la lettera velocemente, mentre Zayn ne riassumeva il contenuto agli altri.
Ragazzi,
 non so neanche dire quanto mi dispiaccia, ma devo andarmene.
Non posso rimanere, sto combinando un guaio dopo l’atro e qualcuno sta soffrendo troppo. Cavoli, non sto lasciando la band né lo farò mai, credo soltanto che non debba più vivere nella vostra stessa casa.
Vado a stare da Nik per un po’, almeno credo, poi mi cercherò un posticino tutto mio.
Non vi preoccupate, starò bene, benissimo. E se sentirete la mia mancanza, come sicuramente accadrà a me, chiamatemi o venite a trovarmi presto.
Vi voglio tanto tanto bene e mi dispiace di essermene andata così.
Sempre vostra Lulù
Caddi in ginocchio stringendo il foglio tra le mani.
Lei se ne era andata via per me…


Alleluia!
Dopo una settimana che non postavo son riuscita a pubblicare questo capitolo super mega triste *.* Allora, praticamente è successo che l'ho riscritto tre volte e la versioe che avete appena letto l'ho finita di correggere 5 secondi fa sulle note di Tailor Swift... Any way I'm very sorry for this thing because I know that you wanted read it earlier! Da notare l'inglese fantastico che to mettendo su... No, non è perchè incontrerò gli 1D perchè io sono del centro (Macerata precisamente, vicino a dove due settimane fa hanno ammazzato quei due poveretti o.O) ma solo perchè quest'anno mio papi ha detto che devo avere la media dell' 8 senno mi ritira da scuola perchè ha detto che se devo fare los cientifico devo farlo seriamente altrimenti tanto vale che me ne vado a lavorare! Piucche altro c'entra il fatto che mi ha promesso un auto nuova ma vabbè, smettiamola di parlare degli affari miei che non interessano a nessuno ma parliamo dei Lurry so sad in this chapter!
Allora, Harry ha sclerato. Ma cercate di capirlo poverino, stare sempre insieme a Lulù sapendo di non poterla avere doveva essere straziante... E ora a lucy che ha deciso di stare per un po' da Nik.... vedremo che succederà....
Vi do una bella notizia, nel prossimo capitolo avremo delle novità con Liam! Muahahahahahahhah! Avete qualche idee signorine?
Me ne vado a finire inglese ringraziando chiunque abbia aggiunto questa storiella tra le preferite, seguite, ricordate e chiuque legga in silenzio! Please, lasciatemi un recensioncina e fate felice questa bambina!
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 5
*** Quarrels ***


Quarrels

Passarono tre giorni e rimasi a casa di Nik, senza neanche rispondere alle chiamate dei ragazzi. Mi sentivo una vera merda ad averli lasciati e mi mancavano tutti da morire, ma sapevo che la distanza avrebbe fatto bene ad Harry e forse anche a me.
Quel pomeriggio stavo distesa sul letto a guardare qualche appartamento in vendita. Non avevo la più pallida idea di quale scegliere: erano tutti troppo grandi o troppo piccoli, oppure lontani dal centro o dal quartiere dei ragazzi.
Sconsolata, sbuffai buttando la testa all’indietro sul divano di pelle bianca del soggiorno. Nik era uscito per lavoro ed io mi sentivo tremendamente sola.
Fui riscossa dalla familiare suoneria del mio cellulare, che aveva preso a vorticare sul tavolo, tanto vibrava.
Lo afferrai e premetti il tasto per accettare la chiamata, senza neanche controllare chi fosse.
-Pronto- mormorai con voce tombale.
-Cavoli che tono gioioso!- esclamò la voce dall’altra parte.
-Danielle!- gridai con altrettanto entusiasmo riconoscendola –Scusami se non ti ho più chiamata…- aggiunsi mentre il mio tono scendeva di diverse ottave. Erano passate solo due settimane da quando la sua storia con Liam era finita e chissà come si sentiva.
-Tranquilla io sto bene… Tu piuttosto? Eleanor mi ha spiegato la situazione…- mi tranquillizzò col suo tono materno.
-Oh, bè- cominciai a borbottare –Diciamo soltanto che prima che mi chiamassi stavo guardando alcune case in vendita su internet-
-Capisco- assentì lei.
In quel momento ebbi il lampo di genio –Danielle che ne dici se mi accompagni a vederne alcune oggi pomeriggio?-
-Ma certo!- cinguettò lei tutta contenta –Passo a prenderti io!-
-Ok, chiamo anche Eleanor, che ne dici?- proposi mentre un sorriso si allarga sul mio volto all’idea di passare il pomeriggio con le mie più care amiche.
-Perfetto, alle quattro sono lì, ok?-
-Ok, Danielle!- e chiusi la conversazione tutta contenta.

***

Guardai l’orologio appoggiando la borsa dovevo avevo appena infilato il cellulare, sul divano. Erano le quattro spaccate.
In quel preciso istante il campanello suonò e corsi ad aprire la porta.
-Ei!- accolsi con un sorriso la bellissima ragazza dalla pelle ambrata.
-Ei!- ripeté lei con la stessa vivacità.
-Entra pure- aggiunsi scostandomi per lasciarla passare e poi precipitarmi ad arraffare la borsetta –Dobbiamo passare a prendere Eleanor-
-Va bene, e dove la andiamo a prendere?- chiese Danielle mantenendo il tono allegro con cui mi aveva salutata.
Arricciai il naso all’idea della notizia che stavo per darle-A casa Direction-
Gli occhi di Danielle si spalancarono mentre la mascella le scendeva fin quasi a toccare il pavimento –Lo so, neanche io vorrei andarci ma lei ha fatto pranzo da loro e…-
Interruppe quel fiume di parole alzando una mano –Ok, ma che sia una cosa veloce-
-Ma certo!- la rassicurai uscendo dall’appartamento di Nik seguita da lei.

***

Dopo una manciata di minuti avevamo posteggiato davanti a quell’immensa villa bianca. “Era casa mia una volta…” rammentai guardando il giardino pieno di alberi rigogliosi, in particolare uno che si ergeva fino alla finestra di quella che fino a tre giorni prima era la mia stanza.
Mi riscossi quando vidi Danielle allungare la mano per suonare il campanello –Ferma!- gridai isterica.
Lei si voltò sconvolta –Ho le chiavi- e premetti il bottoncino del telecomando per aprire il cancello.
Una volta al di là della recinzione, camminammo a passo svelto verso la porta d’ingresso, e una volta lì, la aprii.
Entrai seguita dalla mia compagna, mentre dal salotto arrivavano delle voci concitate.
-Chi è…?- chiese Niall leggermente preoccupato.
-Doveva venire Perrie?- domandò Harry ancora più stranito.
-No… Doveva lavorare- rispose il chiamato in causa mentre una chioma bionda faceva capolino sulla porta.
-Lucy!- gridò Niall per poi corrermi incontro ad abbracciarmi, quasi buttandomi a terra.
Ridacchiai accarezzandogli la schiena –We, fratellino!-
A quel punto le altre quattro direzioni raggiunsero il corridoio, mentre la risata di Eleanor si sentiva chiara dal soggiorno.
Mi riscossi notando gli sguardi alquanto alterati di Louis, Zayn e Liam, che dopo avermi fissato male ritornarono in soggiorno senza rivolgermi la parola.
“Fantastico… si sono offesi!”
Sorrisi ad Harry, rimasto davanti alla porta con lo stesso sguardo piacevolmente sorpreso di Niall –Ciao, Harry- lo salutai passandogli accanto, stringendo convulsamente il braccio di Danielle che era rimasta impietrita quando aveva notato la figura del suo ex-ragazzo.
Entrai in soggiorno guardandomi intorno per scorgere Eleanor, ancora tranquillamente seduta in braccio a Louis.
-Ciao anche a voi ragazzi, è sempre un piacere ricevere un benvenuto così caloroso- mi rivolsi sarcastica ai tre stesi sul divano.
-Non siamo di certo noi quelli che se ne vanno senza dare uno straccio di spiegazione- tagliò corto Liam continuando a fissare la tv accesa.
Sbuffai guardando spazientita Eleanor –Allora, bellezza, ci diamo una mossa o vuoi farmi perdere l’appuntamento con l’agente immobiliare?-
Louis la strinse più forte a sé -Dove andate?- chiese alla ragazza, mentre mi soffermavo a guardare quanto intensamente Liam stesse fissando Danielle.
-Lucy deve vedere alcun appartamenti, credo- rispose lei con un sorriso maligno sul volto.
-Voi non andate da nessuna parte- disse Louis con tono autoritario.
-Non è affar tuo quello che faccio…- borbottai scocciata.
-Invece sì, signorinella!- affermò lui guardandomi soddisfatto –Sono il tuo tutore legale e quindi, se dico che tu ritorni a vivere sotto questo tetto da stasera stessa, tu lo fai senza fare tante storie!-
Lo guardai in cangnesco –Te lo do io il tutore, ma quello ortopedico!- poi afferrai una mano di Eleanor e la feci alzare dal divano –Andiamo che siamo già in ritardo-
Non riuscii a fare neanche un passo perché una mano forte mi prese il braccio, facendomi voltare –Te ne vai di qui nel bel mezzo della notte senza neanche avvisare la tua famiglia, ed ora pretendi anche di dettare le regole?!- urlò Zayn che fino a quel momento non aveva detto una parola.
-Tu non sai niente di quello che è successo, quindi tappati quella fogna brutto idiota!- lo insultai io.
A quel punto ci raggiunse Louis –Invece sì, sappiamo tutto, sappiamo che te ne sei andata per stare lontana da Harry e sappiamo anche che lui non voleva questo! Quindi, ragazzina impulsiva che non sei altro, sei pregata di tornare a casa del tuo stupido ragazzo a riprendere la tua roba perchè l’unica casa in cui abiterai sarà questa!-
-Quindi ora non ti va bene Nik?- feci io mentre Danielle tentava con scarsi risultati di calmarmi –Io vivo con chi mi pare, dove mi pare, chiaro? Smettila di fare il paparino geloso!-
A quelle parole Louis mi rivolse uno sguardo arrabbiato ma allo stesso tempo deluso.
Presi un respiro profondo e spostai lo sguardo su Zayn. I suoi bellissimi occhi color cioccolato erano pieni di lacrime.
-Oh, Zayn…- feci allungando una mano per accarezzargli una spalla.
Lui la prese e mi buttò tra le sue braccia, mentre io cercavo di assimilare la cosa.
-Lucy… ti prego, torna a casa- sussurrò al mio orecchio –Mi manca troppo la mia gemellina-
Mi scostai leggermente per baciargli una guancia e asciugargli le poche lacrime che non era riuscito a trattenere.
Poi mi voltai verso Louis saltandogli letteralmente in braccio, lui mi prese al volo stampandomi un bacio sui capelli –Se questo è quello che ottengo per averti sgridato, dovrei farlo più spesso- ridacchiò.
-Scusatemi per prima- mormorai imbarazzata sorridendo a Liam, che ricambiò in pieno.
-Scuse accettate, a patto che tutte le tue cose tornino qui insieme a te- propose Harry.
Gli sorrisi grata –Ok, devo solo avvertire Nik-
A quel punto mi voltai di scatto verso Danielle che sembrava contagiata dall’armonia del momento –Mi sa che non andremo a quell’appuntamento…-
Mi guardò scioccata, mentre sentivo qualcuno superarmi –Oh, non c’è problema, farà due chiacchiere con me- si intromise Liam prendendola per mano e trascinandola in camera sua.
Scossi la testa buttandomi sul divano tra Niall e Zayn.
-Cosa avate combinato in questi giorni tu e Nik?- chiese quest’ultimo –O meglio, queste notti?-
Gli diedi una sberla “affettuosa” sul braccio –Solo dormito, scemo!- girdai scandalizzata mentre il moro si massaggiava la parte colpita.
-Davvero?- si intromise Louis col suo solito finto tono disinteressato.
-Sì- dissi mettendomi una mano sul cuore –Lo giuro-
-Parola d’onore?- aggiunse Niall che si stava scompisciando dal ridere nel guardare la scena.
-Parola di One Direction- affermai decisa facendogli l’occhiolino.


E' un miracolo?!
Forse sì! Insomma, anche a me sembra strano che solo ieri ho postato The Beauty of the Dark e oggi questa, ma vabbè i misteri della vita...
Come va? Io tutto bene perchè ieri ho preordinato Take me home da GameStop e mi sono iscritta al concorso che sicuramente non vincerò, ma che ci posso fare sono super elettrizata perchè manca pochissimo! O my josh 27 gorni! Per non parlare di Little Things a cui manca meno di una settimana *.*
Tornando al capitolo, a me fa cagare... Insomma, è tristissimo! Lulù a momenti si azzuffa con Malikino e con Tommo... Certo, hanno fatto pace ma non mi è piaciuto per niente scriverlo. E voi penserete "Ma questa è psicopatica? L'ha scritto lei il capitolo!", bè in effetti forse lo sono, ma in questo caso si tratta di esigenze di copione riguardanti i Liamelle... Infatti l'altra volta vi avevo parlao di una sorpresa e voi sapete del mio amore incondizionato per quella fanciulla, quindi immaginatevi cosa succederà nel prossimo chapter...
Ta da da dan... Ta da da dan *Musichetta lugubre* Fra qualche capitoletto la povera Lucy rimmarrà incultata...................................... Cosa accadrà? Mistero...
Comunque la smetto di fare la demente e comincio a ringraziare chiunque abbia messo questa storia tra le preferite, seguite, ricordate e le mie adorate lettrici silenziose che sono sempre molto presenti e aumentano a vista d'occhio! Ah, un enorme grazia alla ragazza che ha recensito e che io lovvo immensamente Jaccquelyn <3
Ora vi lascio e vi mando un bacio :3
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 6
*** Good night ***


Good night

Passò un’ ora in cui rimasi accollata a Zayn sul divano, continuando a ridere e scherzare con Louis, Eleanor, Zayn, Niall ed Harry che sembrava molto contento di avermi lì.
Me ne andai solo quando Nik venne a prendermi per andare a recuperare le mie cose nel suo appartamento.
Nel tragitto da casa di Nik a quella delle mie cinque carote, il ragazzo rimase silenzioso a fissare la strada di fronte a sé.
-Che hai?- chiesi alla fine esasperata e impaurita che la mia decisione improvvisa di ritornare a vivere con i miei compagni lo facesse arrabbiare.
Lui distese le labbra in un leggero sorriso e si voltò a scrutarmi un attimo, per poi tornare all’asfalto –Niente, è che sono contento che tu abbia deciso di tornare a vivere con loro-
Mi piegai un attimo a cercare la mascella che probabilmente era caduta sul tappetino vicino ai miei piedi –Davvero?-
Ridacchiò al suono della mia voce alquanto incredula –Davvero, cioè in questi giorni sembravi un zombie senza vita… Avevo addirittura paura a lasciarti a casa da sola, pensavo che potevi addirittura suicidarti…-
-Ero messa così male?- domandai seriamente, torturandomi le mani al pensiero di quanto lo avevo fatto stare in pensiero.
-Diciamo solo che eri piuttosto depressa- aggiunse sorridendomi e dandomi un buffetto sulla guancia.
-Quindi per te è tutto ok?- la mia voce aveva un non so che di speranzoso che non era proprio da me.
-Certo che sì, honey- avevamo appena posteggiato di fronte a casa Direction.
Scendemmo entrambi e prendemmo le valige e gli scatoloni, portandoli fino al portone d’ingresso.
-Vuoi rimanere a cena?- gli proposi speranzosa che non mi lasciasse.
-No, penso che tu debba passare un po’ di tempo in famiglia- rispose lui accarezzandomi di nuovo la guancia.
-Anche tu sei la mia famiglia!- sbottai afferrandogli la mano e portandola alle labbra per un rapido bacio.
-Questa è la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai detto- e mi attirò a sé per posare le sue labbra delicate sulle mie.
Mi aggrappai alle sue spalle, intrecciando le dita tra i sui capelli e alzandomi sulle punte dei piedi, schiudendo le labbra per approfondire il bacio.
Sentivo lo stomaco svuotato, non pieno di farfalle, ma la sensazione era strana e piacevole. Sentivo la testa libera, ma il mio cuore non batteva a mille come succedeva quando baciavo Harry.
Strinsi più forte a me Nik, mentre sentivo il portone aprirsi e la luce proveniente dall’interno dell’abitazione investirci.
Qualcuno si schiarì la voce, mentre mi scansavo da Nik velocemente.
Mi voltai verso la porta e distinsi subito la folta chioma di boccoli castani. Le mie guance s’imporporarono subito mentre buttavo inevitabilmente lo sguardo sul pavimento. “Dio, quanto vorrei che in questo momento si aprisse una voragine e mi inghiottisse!”
-Allora ci vediamo domani, dolcezza- mi salutò Nik, lasciandomi un bacio sulla guancia e scappando via come suo solito.
Scossi la testa divertita e alzai finalmente lo sguardo su Harry, ancora impalato sulla porta in attesa che gli dicessi qualcosa.
-Ciao!-
Lui mi scansò dandomi una leggera spinta e ridacchiando –Dai che ti aiuto a portare dentro le tue cose- disse senza il tono distaccato che invece mi sarei aspettata.
Alzai gli occhi al cielo, poi presi le valigie e seguii Harry in camera mia.
Passai il resto del tempo prima della cena a rimettere tutto al suo posto, con l’ aiuto di una volenterosa Eleanor.
Poi scendemmo giù e mi ributtai addosso a Zayn, seduto nel medesimo posto dove lo avevo lasciato.
-Come sei pigro, Jawy- lo sgridai spettinandogli il ciuffo.
Lui ridacchiò e mi abbracciò stretta –In realtà sono rimasto qui ad aspettarti-
Gli stampai un sonoro bacio sulla guancia –Come sei dolce, Jawy!-
-Lo so, piccola- e mi sorrise finché il suo viso non si tramutò in una maschera di piacevole sorpresa.
Mi voltai in direzione delle scale e vidi Liam James Payne mano nella mano di Danielle Claire Peazer.
Inevitabilmente le mie labbra si sollevarono in un gigantesco sorriso, i miei piedi mi fecero fare un salto e mi ritrovai ad abbracciare quei due gridando come una ragazzina isterica.
-Sì, cazzo! Grazie signore che c’hai fatto ‘sto miracolo! Grazie, grazie, grazie! Pensavo che ‘sto ggiorno non sarebbe mai arrivato!- urlai in italiano con il tipico accento leggermente laziale acquisito da mio nonno, tanto ero felice.
Felice? Io ero strafelice che il mio migliore amico avesse fatto pace con la sua anima gemella barra futura moglie, nonché una delle mie più care amiche.
-Lucy, stai sclerando- mi fece notare Liam ridacchiando.
-Insomma, siamo solo tornati insieme- aggiunse Danielle con lo stesso tono.
Mi allontanai da loro per squadrarli scettica –State scherzando? Questa è la notizia più epica che abbia sentito da quando Louis mi ha raccontato che stamattina ha fatto la cacca!- e giù tutti a ridere come idioti per quella battuta.
Poi Niall ci chiamò per la cena e ci sedemmo tutti e otto intorno a quel tavolo.
Io sorridevo come un ebete guardando le persone che più amavo intorno a me.
“Ma come mi è venuto in mente di lasciarli?”
In quel momento incontrai gli occhi verdi smeraldo di Harry, che sembrò catturare i miei pensieri ed annuì impercettibilmente sorridendomi.
La complicità che c’era ancora tra noi due era incredibile, come se uno potesse leggere l’anima dell’altro.
“Lucy, non ci diciamo cazzate. Questa non è complicità, si chiama amore ed è una cosa molto più potente e complessa”
Abbassai lo sguardo sul piatto sbuffando sonoramente “Mi domando se smetterò mai di amarlo così…” ma in cuor mio sapevo già la risposta.

***

Camminavo silenziosamente per il corridoio che portava alla mia camera con un bicchiere d’acqua in mano e i pantaloni del pigiama che toccavano il pavimento infilandomisi sotto i piedi nudi. Erano quasi le tre di notte ma io non riuscivo a chiudere occhio, così ero scesa in cucina a prendere un bicchiere d’acqua, e stavo tornando alla mia stanza.
Fissavo la luce che penetrava da una finestra quando andai a sbattere contro qualcuno, rovesciandogli l’acqua addosso. Per poco non urlai di paura, ma la mano dello sconosciuto scattò sulla mia bocca soffocando il grido che stavo per fare.
-Shh! Sono io!- mi  sussurrò la voce di Harry.
Mi rilassai e vidi i suoi occhi familiari brillare nel buio –Che ci fai in piedi a quest’ora?- gli domandai appena fui libera dalla stretta della sua mano.
-Potrei farti la stessa domanda- mi sentivo leggermente in soggezione, visto che era la prima volta che parlavamo per più di cinque secondi dopo le sue parole che mi aveva detto e che ancora mi bruciavano in testa “Credo che non dovremmo essere amici”.
Alzai il bicchiere davanti al suo naso –Ero andata a prendere dell’acqua-
-Giusto- realizzò guardando la macchia bagnata che gli ornava il centro della t-shirt.
-Tu, invece?-
-Non riuscivo a dormire- rispose scompigliandosi i ricci in maniera sexy.
“Sexy?! Ma che diavolo vai pensando Lucy?!” mi rimproverai mentalmente.
-Neanche io- sbottai ormai priva di controllo.
-Dormi da sola?- chiese scrutandomi con quei suoi occhi indagatori.
-Sì- risposi abbassando lo sguardo, le guance in fiamme per tutta l’attenzione che aveva nei mie confronti.
Inaspettatamente, mi prese per mano e mi trascinò fino alla mia camera. Ne spalancò la porta e mi fece entrare, per poi richiudersela alle spalle.
Poi mi guidò fino al letto dove mi fece stendere su quella che, sapeva essere la mia piazza preferita, cioè quella vicino alla finestra, mentre lui si sedette dall’ altro lato.
-Harry, che stai facendo?- domandai stupita e leggermente spaventata dalla situazione, mentre lui si sfilava la maglietta fradicia gettandola in qualche angolo della stanza.
-Dormo con te- risponse abbracciandomi sotto le coperte.
-Credevo che non dovessimo essere amici- farfugliai senza il coraggio di guardarlo in faccia. Posai gli occhi sul suo petto. Mossa sbagliata, visto che il rossore appena accennato che avevo sulle guance diventò un fucsia acceso appena vidi il profilo dei suoi addominali scolpiti.
-Sei arrossita- mi fece notare lui posandomi un leggero bacio sullo zigomo destro –Comunque, credo di aver detto molte cavolate quel giorno, scusami se ti ho fatta soffrire…Era ed è tutt’ora l’ultima cosa che voglio-
Rimasi pietrificata. Il cervello aveva smesso di funzionare e il cuore aveva cominciato a battere al suo normale ritmo, dopo una pausa che mi aveva quasi spaventata.
-Harry sei sicuro che questa non sia la decisione sbagliata?- gli chiesi con un tono talmente distaccato, che mi stupii di essere riuscita a riprodurlo.
-Sì, ne sono assolutamente certo- sussurrò lui prendendomi il viso tra le mani e avvicinandolo incredibilmente al suo –Io non voglio perderti, principessa-
“Mi ha chiamata principessa…” pensai come una stupida, mentre i suoi occhi si incatenavano ai miei. Era come se, grazie ad essi, riuscisse a comunicarmi tutto quelle che le parole non potevano rendere.
-Neanche io, Harry- riuscii finalmente a pronunciare liberandomi della sua stretta per nascondere la testa nel rifugio familiare del suo petto.
Mi sentivo bene, completa. Mi sentivo la Lucy spensierata che i ragazzi avevano incontrato quasi un anno prima, quella che ballava per rilassarsi e sorrideva tutto il tempo.
-Buonanotte, Harry…- sussurrai prima di crollare in un sonno finalmente privo di incubi.
-Buonanotte, amore mio…- ma non sono del tutto certa che lui avesse risposto proprio in questo modo.


I'm in love with you ...
Indovinate quale canzone sto sentendo ininterrottamente da un'ora più o meno? Ma Little Things, naturalmente! Cioè è stupenda, fa piangere *.* #VERYPROUDOFOURBOYS <3 Scusate lo sfogo ma il gelo che è arrivato anche nelle Marche mi ha ghiacciato il cervello.. Ci credete che oggi ha ricreazione a Macerata (600m) ha nevicato per qualche minuto o.O Sinceramente non me ne capacito nenache io ma vabbè...
Tornando al chapterino io lo adoro! Finalmente qualcosa che mi piace dalla prima lettera all'ultimo punto, ed io lo adoro lettarlmente.
Insomma c'è il grande ritorno di fiamma tra i Liamelle che io adoro profondamente, e sinceramente spero con tutto il cuore che tornino davvero insieme... Ah, la frase in laziale vi piace? Ci ho voluto mettere qualcosa di davvero personale, cioè il mio accento molto tendente a raddoppiare le consonanti causa mio nonno proveiente da Onano (un nome troppo faigo ahahah!).
Poi ci sono i momenti superdolciosi dei Lurry! Non sono bellissimi? Io adoro il pezzo in cui Lucy gli fa "Harry, cosa stai facendo?" perchè praticamnte fa tutto lui, dal portarla in camera e andare a dormire con lei al confessare i suoi sentimenti alla fine.
Comunque volevo chiedervi voi chi preferiti i Niky o i Lurry? Perchè su facebook nella pagina della ragazza che mi posta le storie ossia All you need is five carots le facebookiane adorano i Lurry e mi chiedono di farli mettere insieme ogni volta, mentre voi siete meno stressanti.
Ringrazio come al solito chi ha messo questa storia tra le preferite, seguite e ricordate e tutte le lettrici silenziose perchè io sono una di loro e le capisco, poi vorrei ringrazire la fanciulla che ha recensito il capitolo scorso cioè Kidama <3
Vi lascio ricordandovi sempre che per qualsiasi cosa su Twittah sono @Lucia_Cintioni, seguitemi e vi stolkero ovviamente :D
Vi voglio tanto bene, cause you're perfect to me <3
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 7
*** Whispers ***


Whispers

Sbattei più volte le palpebre lasciando filtrare la luce del sole, che entrava nella camera, tra le ciglia.
Aprii gli occhi e subito mi ritrovai faccia a faccia con un viso dolcemente addormentato.
Ero stretta tra le braccia di Harry, che continuava a dormire beato con i suoi boccoli in disordine e le labbra socchiuse.
Lo strinsi un po’ di più a me, estasiata da quella vicinanza, e gli lasciai un leggero bacio sulla guancia.
Mi alzai, lentamente stando attenta a non svegliarlo, e mi diressi in bagno per farmi una doccia e vestirmi.
Quando ne uscii salii delicatamente sul letto e gli lasciai un bacio sulla fronte, per poi scappare al piano inferiore.
-Buongiorno miei bellissimi!- gridai fiondandomi su uno degli sgabelli della cucina.
In quel momento Louis, che stava di schiena rispetto a me, si voltò incenerendomi. Il mio morale collò a picco e il sorriso, che avevo impresso nel volto fino a qualche secondo prima, scomparve.
-Che ho fatto?- chiesi d’istinto guardandolo sconvolta.
-Harry, questa notte, non ha dormito nel suo letto e sono assolutamente certo che non sia uscito- rispose scrutandomi con quegli occhi azzurri come lapislazzuli –Tu ne sai niente?-
-Ha dormito con me- confessai abbassando lo sguardo mentre le guance mi si imporporavano –Ma ha fatto tutto lui! Cioè, l’ho incontrato per il corridoio e gli ho detto che non riuscivo a dormire, lui mi ha preso per mano e mi ha portato in camera. Abbiamo dormito, punto-
-Lo sai che questo non gli fa bene, vero?- domandò lui addolcendo il tono e accarezzandomi una guancia.
Alzai gli occhi incontrando i suoi ed annuii –Sì…-
-Buongiorno- mi voltai e vidi Harry sbadigliare sulla porta, per poi prendere posto di fronte a me.
Louis gli diede una pacca sulla spalla, guardandomi come per pregarmi.
Annuii di nuovo, facendogli capire che ciò non si sarebbe mai ripetuto. Harry doveva dimenticarmi e quello non era il modo migliore di farlo.

***

Cercai il nome nella rubrica e premetti il tasto di avvio alla chiamata, appena individuai il suo viso familiare tra gli altri registrati.
Attesi, mentre il familiare tu tu mi invadeva l’orecchio.
-Pronto!- esclamò una voce allegra.
-Ciao, Jade, sono Lucy- iniziai sorridendo involontariamente nel sentire il suo buonumore.
-Ei, Lucy! Tutto bene?- chiese lei.
-Alla grande!- mentii spudoratamente –Senti, io questa sera non ho nulla da fare e pensavo, che ne dici di un pigiama party a casa mia io e te?-
-Mmm, casa tua…- disse insicura –E ci saranno anche i ragazzi?-
-Oh, non credo… Di solito il venerdì sera escono e tornano verso le quattro…- risposi cercando di infonderle sicurezza, il mio piano non poteva andare a puttane.
-Ok, a che ora?- sembrava abbastanza entusiasta ora che le avevo assicurato che saremmo state sole.
-Verso le sette, così poi facciamo cena insieme ai ragazzi-
-Perfetto, a dopo!- mi salutò contenta ridacchiando.
-A dopo, Jade!- e che il mio piano abbia inizio!

***

-Lucy, hanno suonato alla porta!- sentii gridare Liam.
Sfrecciai fuori dallo studio, fino al salotto e poi all’ingresso a velocità sovrumana, tanto che a momenti inciampai nelle mie ciabatte e ruzzolai a terra.
Con il fiatone, riuscii a raggiungere la porta e spalancarla.
Mi ritrovai davanti una sorridente Jade Thirlwall, con i lunghi boccoli viola lasciati liberi sulle spalle e gli occhi nocciola che brillavano.
-Ei!- la salutai abbracciandola.
-Ei!- ripeté lei ricambiando il saluto.
La guidai fino al salotto dove Niall ed Harry stavano distesi sui lunghi divani.
-Ciao, ragazzi!- li salutò lei timida sedendosi accanto al me sul divano di fronte ai ragazzi.
-Ciao, Jade!- rispose allegro Harry sollevando lo sguardo dal suo cellulare per farle uno dei suoi bellissimi sorrisi.
-Emm… sì, ciao Jade- balbettò Niall diventando più rosso di un peperone.
“Uuu, il nostro irlandesino si vergogna!” pensai soddisfatta per poi rivolgermi alla mia ospite –Allora, fra un po’ faremo cena insieme alle cinque scimmie, poi loro se ne andranno da qualche parte…-
-Noi non andiamo da nessuna parte- mormorò distratto Harry tenendo lo sguardo sul cellulare.
-Voi cosa?- aspettate un attimo che devo raccogliere la mia mandibola dal  tappeto.
-Non usciamo- spiegò Niall guardando me come a pregarmi di non ucciderlo –Escono solo Zayn e Liam con le ragazze per un’uscita a quattro-
-Vuoi dire che stasera, venerdì sera, tu, Hazza e Tommo rimarrete a casa?- chiesi di nuovo guardando con la coda dell’occhio Jade ridere come una matta –Cioè, di venerdì sera?-
-Uffa, quante ne vuoi Lu! Prima dici che sono una specie di festaiolo fuori controllo, poi ti lamenti quando rimango a casa!- mi prese in giro Harry.
-No, è solo che avevo programmato la serata con Jade tra sole donne, e voi venite a rovinarmi i piani- borbottai guardando la ragazza con occhi di scuse.
-Oh, per me non c’è problema- disse lei sicura, ma quando il suo sguardo incontrò quello azzurro cielo di Niall divenne fucsia.
Sorrisi, in fondo il mio piano stava prendendo una piega migliore di quanto pensassi.
-We, carote, è pronta la cena!- ci sentimmo chiamare da Louis nella stanza adiacente.
Ci alzammo tutti contemporaneamente dirigendoci verso la sala da pranzo: Louis come al solito sedeva a capotavola e dall’altra parte Liam, io alla sinistra di Tommo con Harry davanti, Jade vicino a me e di fronte a lei Niall, mentre Zayn si era sistemato tra la nostra ospite e Liam.
Notai con piacere che Niall più che pensare al suo cibo, fissava incessantemente la donzella seduta al mio fianco. “Niall non troppo preso dal cibo! Oh my Josh! Il mondo sta per finire, si salvi chi può!”
Sorrisi e mi rivolsi a Jade –Allora, come sta andando la promozione di DNA?-
-Finora tutto bene, è abbastanza stressante perché spesso siamo in giro, però è tutto molto eccitante!- esclamò lei col suo solito tono allegro –Voi?-
-Bè, qui bisogna distinguere…- specificai ridendo –Io sono stanca morta! Cioè, mi sono fatta due mesi di tour in America con questi qua, poi tre per il mio album e appena sono tornata arrivano le nuove canzoni da registrare, l’album da promuovere per l’Europa, il concerto a New York e poi il tour…-
Ridacchiò seguita dagli altri.
-Sì, ma anche noi siamo stanchi! Io ho scritto cinque canzoni!- si difese Niall.
-Le hai scritte tu da solo?- chiese Jade iniziando a guardarlo con interesse, mentre gli occhi scuri le si illuminavano e le labbra le si incurvavano in un sorriso.
-Sì…Io ho scritto quello che sentivo…- farfugliò Niall diventando tutto rosso.
Zayn tossì, Harry ridacchiò e Louis mi strinse un polso per richiamare la mia attenzione.
-Che c’è?- bisbigliai notando, che i due avevano preso a chiacchierare tra di loro, mentre gli altri li guardavano stupiti.
Louis sbirciò prima Harry, per poi rispondere –Il discorso di stamattina non scordartelo-
Incatenai i miei occhi ai suoi annuendo leggermente –Sì, non lo dimenticherò Louis, stai tranquillo-
Ma appena voltai lo sguardo ed incontrai quello di Harry, il mio cuore sembrava gridare tutto il contrario.

***

Erano ormai due ore che io e Jade eravamo distese sul mio letto, entrambe in pigiama, a chiacchierare come vecchie amiche divorando vassoi enormi di pop-corn.
Con lei mi trovavo bene, era dolce, simpatica, un po’ timida a volte, ma davvero adorabile.
-Allora, ora sei single…- buttai lì senza pensare, divorando un altro pugno di pop-corn.
-E’ già…Sam non era quello giusto- disse tranquillamente osservando il copriletto.
-E Niall potrebbe esserlo?- “Minchia mi è scappato!” pensai terrorizzata dalla sua reazione.
Alzai gli occhi e vidi che sorrideva sorniona “Mmm, reazione migliore di quanto mi aspettassi” –Comunque, Niall è uno dei ragazzi più dolci, divertenti e comprensivi di questo pianeta…E’ da sposare!-
Rise di cuore –Oddio, sei incredibile Lucy!-
-Io sarò incredibile, ma lui è cotto di te!- mi lasciai sfuggire di nuovo, mentre lei arrossiva violentemente –E da quello che vedo anche lui ti piace!-
-Shhh!- fece lei coprendomi la bocca con la mano –Qualcuno potrebbe sentirti!-
-Ma chi vuoi che mi senta! I ragazzi saranno di sotto ad ammazzarsi di partite a PES!- la rassicurai ridendo.

***

“Sì, noi di sotto a giocare a PES quando quelle due erano chiuse in camera a spifferarsi i segreti! Ma non scherziamo per favore!”
-Harry, vai più in là che non sento un ciuffolo!- si lamentò Niall spingendomi.
-Scommetto che invece, ci senti benissimo, visto che quando Lucy ha detto che piaci a Jade sei diventato più rosso del tuo maglione- ribattei riaccostando l’orecchio alla porta.
-Bà, fatti i cavoli tuoi…- ma non lo feci neanche finire, zittendolo mentre
ascoltavo la domanda di Jade.
-Con Nik, allora?-
Sentii uno sbuffo, e poi un leggero tonfo, come se Lucy si fosse buttata sul letto, mentre il mio cuore prendeva a battere ad un ritmo decisamente molto accelerato -–Non lo amo… Lo so, è orribile da dire nei confronti del proprio ragazzo ma è quello che provo! Dopo tutto quello che è successo con Harry e Zayn, lasciarmi andare è più difficile… Oddio, Nik mi piace tanto, ma non è come con Harry e credo che non lo sarà mai- le sentii proferire.
“Oddio! Harry calmati o rischi di avere un infarto qui davanti alla porta della sua stanza! Respira, da bravo”.
-Lo ami ancora?- ecco la fatidica domanda, quella che poteva cambiare la mia vita completamente.
-Sì…Oddio, credo che non smetterò mai di amarlo- lo stomaco mi si contorse mentre le farfalle lo inondavano come un fiume in piena, gli occhi brillavano di sicuro mentre le labbra si distendevano in un sorriso di pura estasi.
-Harry! Niall! Che state facendo?- ci sentimmo domandare a voce troppo alta.
-Shhh!- bisbigliammo in coro io e il biondo, afferrando Louis e facendolo accovacciare accanto a noi.
-Siete impazziti?- chiese il moro a voce più bassa.
-No, Tommo, stiamo benissimo, anzi al settimo cielo!- specificai abbracciandolo di slancio.
-Non mi dire che stavate origliando…- ma lo zittii per bisbigliargli con enfasi –Ha detto che mi ama! Ha detto che non smetterà mai di amarmi! Ci puoi credere Lou?-


Salve salvino!
Come va? Io tutto bene anche se mi dispiace aver postato così tardi, come al solito...#Perdonatemi!
Allora sono qui a publicare questo chapterino che mi piace, ma non troppo... Insomma abbiamo il risvegli accanto al bellissimo supersexy Harry Styles, poi c'è Tommo superprottettivo nei confronti di Hazza! Ahhh i miei Larry, non sono dolcissimi?
Poi finalmente vi ho rivelato con chi vedo bene, am che dico, benissimo Niall! con jade, cioè quella ragazza è splendida e così dolce che penso che con Niall starebbe benissimo #AbbiatePietàSiateUmane (?) Comunque Jade nella realtà sta ancor con quel Sam, ma son dettagli...
Poi c'è stato un POV di Harry! Cioè da quanto non ne scrivevo uno? I nostri due bricconcelli invece di stare lontani dallo stress, non fumare e poi giocare a PES, si appostano dietro la porta della stanza di Lucy ad origliare.... E qui vedete chiaramente i sentimenti di Lurry Jiall (Jade+Niall xD)...
Che mi dite di questa coppia? Vi prego cagatemi una recenesione che non ne leggo una dai tempi del 4 capitolo più o meno...
Vabbè me ne vado ringraziando come al solito chi legge e chi ha messo questa storia tra le preferite, seguite, ricordate #MuchLove <3
Su Twittah (dove ultimamente è tutta la mia vita) sono @Lucia_Cintioni, Lulù ;)
Alla prossima belle :3
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 8
*** I won't change my mind! ***


I won’t change my mind!

-Ci andiamo?- sentii chiedermi ad un centimetro dall’orecchio.
Sobbalzai mettendomi una mano sul cuore e voltandomi in direzione della voce –Oddio, Nik!- esclamai respirando affannosamente –Mi hai fatto prendere un colpo! Che diavolo ci fai qui?-
-Sono venuto a prenderti- rispose cominciando ad incamminarsi con me, avvolgendomi le spalle con un braccio.
Ero appena uscita dalla mia adoratissima scuola. Già, perché andavo in una delle prestigiose scuole private di Londra, con dei corsi personalizzati su misura per te e bla bla bla… praticamente una scuola con tutti figli di papà e gente con la puzza sotto il naso…Una noia!
-Che hai avuto oggi?- cambiò discorso.
Sbuffai rumorosamente –Lasciamo perdere! Chimica, matematica e un compito di letteratura di tre ore- mi lamentai alzando gli occhi al cielo.
-Non capisco perché continui ad andare a scuola?- domandò particolarmente interessato, fissando con quegli occhi blu come il ghiaccio.
-Bè, diciamo che è un modo per sentirmi ancora normale- confessai fissando il marciapiede di fronte a me, finché lui non mi si parò davanti –Normale è colei che è costretta ad uscire tutti i giorni con gli occhiale da sole e il cappuccio calato sulla testa, ceto ha senso- replicò guardandomi scettico.
Gli feci una linguaccia e lo presi per mano, continuando a trascinarlo per la via –Comunque a cosa volevi che andassimo?-
Lui si illuminò come un bimbo a cui regali un enorme pacco di caramelle –C’è una specie di festa a cui parteciperanno un casino di gente famosa, sono stato invitato e immagino che lo stesso valga per te, quindi ti va di farci un salto? E’ questo venerdì…-
Annuii con forza -Certo! Sono sicura che ci saranno anche gli altri, quindi nessun problema- risposi stampandogli un bel bacio sulla guancia.
-Ma quanto ti adoro!- esclamò lui, sollevandomi da terra per abbracciarmi.

***

Mi guardai di nuovo allo specchio mordicchiandomi il labbro, indecisa.
Ero fasciata da un abito particolarmente stretto e aderente, molto molto corto. Era tutto fatto da strati di pelle che si intrecciavano in complicati disegni di fiori, lasciando scoperti parecchi pezzi di pelle candida. La scollatura a cuore risaliva sul collo ornato da una collana di perle bianche, semplice, per poi raggiungere il viso incorniciato dai capelli castano chiari arricciati dal ferro. Occhi allungati da un filo di eye-liner e labbra rosso fuoco.
-Sei bellissima, stai tranquilla- mi rassicurò una voce alle mie spalle.
Mi voltai e sorrisi al ragazzo appoggiato allo stipite della porta –Grazie, anche tu non sei niente male, Louis- risposi avvicinandomi.
Lui mi accolse tra le sue braccia beandomi della sua risata da eterno bambino –Da quando mi fai complimenti?- chiese lui guardingo –Vuoi qualcosa, vero?-
-Non esattamente- risposi facendo la faccia più innocente che avevo nel mio repertorio –Mi domandavo soltanto se Nik potesse fermarsi a dormire qui stanotte… Solo dormire, ovviamente!- specificai.
Sembrò pensarci su un attimo, poi annuì lentamente –Ricordati solo che la mia stanza e poco distante dalla tua-
-Ovviamente!- replicai sorridendo angelicamente per poi fermarmi a fissarlo scettica –Aspetta, perché hai accettato così velocemente?-
-Perché mi fido di te…-
-Louis William Tomlinson sei un pessimo bugiardo- gli ricordai mettendomi le mani sui fianchi scocciata.
-Diciamo che sto cercando di incoraggiare una certa distanza tra te e … il mio Harry- confessò fissandosi la punta delle Converse.
Rimasi spiazzata, fissandolo ad occhi sbarrati –Ah, capito- mormorai in un fil di voce.
Abbandonai lo sguardo sul pavimento, mentre sentivo le lacrime cominciare a punzecchiarmi gli occhi.
Mi sentii abbracciare –Non prenderla sul personale, ma credimi, è ciò di cui lui ha bisogno Lucy-
-Credi davvero che gli farà bene?- sussurrai guardando il soffitto tentando di non piangere.
-Lo spero- soffiò nel mio orecchio.

***

Poco dopo la chiacchierata con Tommo scesi al piano di sotto dove Niall, Liam e Nik erano intenti a parlottare sul divano.
-Waw!- esclamò Zayn entrando nella stanza con Harry –Credo che se non ci fosse il tuo ragazzo entrerei alla festa dicendo che sei la mia fidanzata-
-Bugiardo come al solito, Jawy- gli sorrisi sedendomi vicino a Nik.
-Dice la verità- aggiunse Nik, senza togliermi un attimo gli occhi di dosso –Sei spettacolare!-
Gli sorrisi grata per poi avvicinarmi alle sue labbra e lasciarvi un dolce bacio.
Abbandonai le labbra di Nik, sollevando lo sguardo ed incontrando quello di Harry. Il riccio mi guardava confuso, come se stessi facendo qualcosa che non si aspettava. Era strano…
-Andiamo?- mi rivolsi agli altri alzandomi dal divano.
I ragazzi assentirono e ci dirigemmo alle nostre auto.
In pochi minuti raggiungemmo il locale e fummo assaliti dalla musica assordante che il dj faceva partire.
Dopo neanche dieci minuti mi ritrovai al centro della pista, a scatenarmi con Nik, ridendo come una matta mentre lui mi faceva fare giravolte e mi sollevava da terra.
Ma appena partì una canzone più lenta, il mio accompagnatore si fermò per andare a prendermi un drink.
Mi appoggiai al muro che circondava la pista, osservando le coppie che vi danzavano.
Il mio sguardo si posò su un biondino che stringeva tra le braccia una ragazza dai capelli viola…
Sorrisi guardando come si abbracciavano, finché non sobbalzai quando un braccio mi avvolse la vita.
Mi voltai ed incontrai gli occhi verde smeraldo di Harry che mi fissavano in modo strano.
-Harry, mi hai spaventata!- esclamai imbarazzata da tutta quella vicinanza sotto gli occhi di tutti.
-Ti va di ballare?-
Senza attendere una risposta mi guidò fino al centro della pista e posò le sue mani strette attorno ai miei fianchi, mentre io gli circondavo il collo con le mie braccia.
Fissai il suo viso, illuminato da uno dei suoi più bei sorrisi. Risi d’istinto, non lo vedevo così felice dai tempi dell’estate precedente.
-Hai bevuto?- lo presi in giro.
-No, perché?- disse lui di rimando aggrottando le sopracciglia.
-Non lo so, ti vedo particolarmente entusiasta- spiegai guardando Niall e Jade baciarsi teneramente.
-Non sono bellissimi insieme?- commentai appoggiando la mia testa al suo petto, quasi senza accorgermene.
-Tutto grazie a te- sussurrò lui al mio orecchio.
Rabbrividii e lui probabilmente lo notò –Perché? Io non ho fatto quasi nulla-
-Senza di te Niall non si sarebbe mai accorto che Jade era interessata a lui- disse lui guardando nella mia stessa direzione e sospirando.
-Ma io non ho detto niente a Niall- riflettei –Aspetta! Non avrete mica origliato?-
Harry mi guardò come in cerca di perdono –Solo un po’…-
Mi allontanai da lui incrociando le braccia al petto –Che avete sentito?-
Lui mi abbracciò, continuando a dondolarsi a ritmo della canzone, che sembrava non finire mai –Solo il pezzo in cui parlavi di Jade e Niall, e quello in cui hai parlato di me…-
Arrossii fino alla punta del mio unico ciuffo di capelli biondi –Quindi, lo sai…- riuscii a borbottare.
-Sì, piccola- e mi lasciò un  bacio tra i capelli.
-Questo non cambia niente- farfugliai mezzo incavolata.
Stavolta fu lui a scansarsi da me per potermi guardare in faccia –Non è vero, cazzo!-
-Non dire parolacce!- lo ammonii distrattamente –E comunque non cambia niente, punto! Lo sai come la penso!-
-Puoi sempre cambiare idea!- capii dal suo tono che anche lui incominciava ad arrabbiarsi.
Strinsi le labbra sempre più infuriata –Toglitelo dalla testa! Anzi, togliti dalla testa me!- gli urlai contro, incurante del fatto che intorno a noi la gente stava ballando al ritmo di una canzone house.
-E tu allora fa lo stesso! O molla quell’idiota del tuo ragazzo!- urlò lui di rimando, mandando scintille dagli occhi.
-Bene!-
-Bene!- ripeté lui.
Lo guardai ancora un volta sconvolta e infuriata al tempo stesso, poi girai tacchi e me ne andai alla ricerca di Nik. Volevo solo andarmene a casa.
Trascinai Nik fino all’auto, per poi salirvi sbattendo la portiera con violenza.
-Che hai?- domandò esasperato –Ci stavamo divertendo-
Sospirai, consapevole di averlo appena costretto ad abbandonare la festa.
-Scusa è che ho litigato con Harry e…- ma lui mi interruppe schioccando la lingua rumorosamente.
-Harry, Harry e sempre Harry!- gridò alzando le braccia al cielo per quanto gli era possibile nell’abitacolo della macchina –Sembra che sia lui il tuo ragazzo e non io!-
Sospirai, consapevole che avesse perfettamente ragione. Mi stavo riavvicinando un po’ troppo ad Harry, senza neanche calcolare chi fosse davvero il ragazzo a cui ero legata.
-Mi dispiace…- sussurrai mentre posteggiava di fronte a casa mia –Volevo che questa serata fosse speciale, volevo che rimanessi a dormire qui…-
Sentii una mano calda e grande stringere la mia. Alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi azzurri, più brillanti alla luce della luna.
-Davvero?- chiese conferma lui mentre un sorriso si faceva largo sul suo viso.
-Certo- e mi avvicinai per unire le mie labbra alle sue. Appena le nostre lingue si incontrarono senti il cuore andare in fiamme, mentre sfogavo la rabbia in quel bacio passionale. Mi staccai di scatto per poi fiondarmi fuori dall’auto, seguita da lui. Raggiunsi l’ingresso e aprii la porta, corsi su per le scale stringendo la sua mano fino a raggiungere la mia stanza.
Entrai, poi chiusi la porta e mi rifiondai sulle sue labbra, salendogli in braccio.
Lui si diresse sul letto e mi ci appoggiò, continuando a baciarmi.
Non potevo credere che stesse succedendo, non riuscivo a realizzare come la camicia di Nik fosse finita per terra e la cerniera del mio vestito fosse stata slacciata.
Ribaltai la situazione stringendo le cosce al suo bacino. Sentivo la sua erezione strusciare sul mio bacino, mentre mi inondava il collo di baci. Ero talmente eccitata e piena d’amore.
Sospirai, in estasi,  intrecciando le dita tra i suoi capelli. Mi bloccai.
“Perché non sono ricci?” pensai d’istinto. Fu allora che ebbi la consapevolezza di ciò che stavo facendo.
Stavo per avere la mia prima volta con Nik, con qualcuno che non amavo.
Con qualcuno che non era Harry.
Mi abbassai, per raggiungere le sue labbra e baciarlo dolcemente –Aspetta- sussurrai.
Lui alzò i miei occhi su di me, guardandomi interrogativo –Che c’è?-
-Nik, non me la sento- gli dissi seria –Vorrei aspettare i miei diciotto anni, non voglio deludere Louis-
Lui sembrò per un attimo deluso, ma poi mi abbracciò con forza –Tutto quello che vuoi, principessa-
Fu la prima volta che dissi una bugia così grande a Niklaus Harrison, il mio ragazzo.


Oibòòòò!
Oggi mi sento una Biancaneve tra le 5 carote. Ok, sono fuori di testa dopo due ore passate a ripassare per il compito di matematica di domani.
Ho una splendida notizia: ho postato! Avete notato? Sì, sono decisamente fuori di testa!
Any way che mi dite? Do you like this chapter? E' decisamente a luci rosse nella fine, ma ci sonoa cnhe scene dolci come quella tra Louis e Lulù, tra Niall e Jade e i Lurry.
Sinceramente non commento di più perchè il capitolo parla da sé. C'è molta azione e vedete he Lulù non vuole farlo con Nik, perchè è innamorata di un' altro... Chi sarà mai? Un riccio.... così, a caso1 Se sono cattiva!
Comunque la storia tra Niall e Jade ormai è ufficiale, mentre Nik comincia a lamentarsi...
Spoiliero un po': allora nel prossimo capitolo succederà un casino! Un uragano sconvlgerà la vita dei ragazzi e Lucy sarà davvero disrtutta... Ma si può sempre ricostruire!
Comincio a rigraziare: chi legge, mette tra le preferite, seguite, ricordate e la ragazza che ha recensito lo scorso capitolo, chidama <3
Come al solito su twittah sono @Lucia_Cintioni :D
Scusate per il mosciume ma sono esausta!
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 9
*** Liers ***


Liers

-Allora andiamo?- chiese Niall dal corridoio.
-Io non vengo da nessuna parte- risposi stancamente continuando a battere la testiera del mio pc.
Una testa bionda fece capolino sulla porta –Come non vieni?- chiese confuso, osservando la mia figura sdraiata sul divano.
-Non vengo- ripetei con calma senza staccare lo sguardo dallo schermo.
Lo sentii avvicinarsi e poi piegarsi sulle ginocchia per raggiungere la mia altezza –Lucy,  è una delle serate più importanti delle ragazze non puoi mancare-
Sbuffai. Sapevo che quel party era estremamente importante, era la festa in maschera organizzata per celebrare l’uscita dell’albume delle Little Mix, e naturalmente, tutti noi eravamo stati invitati a partecipare.
-Jade e Perry, ci tengono- ripeté mostrando la sua faccia da cucciolo –Non puoi mancare-
-Come non posso venire- avevo messo da parte il computer incrociando le braccia al petto –Ci sarà anche Harry-
Alzò gli occhi al cielo per poi darmi un buffetto sulla guancia –Su Lulù, non vorrai farti influenzare da queste sciocchezze!-
-Forse- ma poi ci riflettei su –No! Io non posso lasciarmi condizionare! Vado a prepararmi!- saltai su e lui con me.
-A proposito, bel costume!- ridacchiai osservando il suo abito da Ken. C’era da ammettere che con quella giacca bianca e i jeans chiari era proprio comico.
-Ah ah ah- finse di ridere lui spingendomi verso le scale –Molto spiritosa-
Corsi nella mia camera alla ricerca del costume che avrei indossato in coppia con Nik: sposi cadaveri. Era un peccato che ormai fosse così tardi e non potessi chiamare anche lui.
Indossai velocemente l’abito bianco, cortissimo, con un corpetto a cuore, un fiocco e la gonna di tulle strappata in varie parte. Truccai pesantemente gli occhi di nero ed indossai quella specie di velo. Sì, assomigliavo decisamente a Katy Perry in Hot n Cold, ma va bene lo stesso.
Scesi di corsa al piano di sotto, rischiando di ruzzolare giù a causa dei tacchi vertiginosi.
Finalmente raggiunsi l’ingresso dove si erano radunati tutti. Il mio Ken, era stato raggiunto dalla sua Barbie, che per l’occasione indossava una parrucca bionda ed un grazioso abito fucsia. Louis era in giacca e cravatta, con accanto Eleanor vestita alla maniera degli anni Sessanta.
-Kennedy e signora- mormorai sorpassandoli per raggiungere un’ altra coppia. L’unica cosa che vedevo di Liam erano i suoi occhi, sotto la maschera da Batman, mentre stringeva la vita di una Catwoman molto sexy.
-Liam sei tu?- chiesi avvicinandomi per toccargli i muscoli finti del costume.
-No, sono Babbo Natale- replicò lui sarcastico.
-Davvero? E dov’è il mio regalo?- scherzai per poi raggiungere Zayn.
-Jawy, ancora non ti sei cambiato! Dobbiamo andare!- lo accusai.
-Stai calma, bambolina! Questo è il mio costume!- spiegò indicandosi.
Osservai la sua giacca di belle sopra la camicia bianca, i jeans, il ciuffo alla Elvis –A me sembra tutto nella norma-
-Siamo travestiti da Danny e Sandy- si intromise Perrie, notando che il suo ragazzo si stava alterando.
-Ahhhh! E’ vero! Tu sei una Sandy perfetta!- mi complimentai guardando la sua bellissima gonna anni Cinquanta.
-Sì è tu sei una bellissima sposa cadavere, ora, per piacere, possiamo andare?- s’intromise Zayn.
Annuii, guardandomi in giro alla ricerca. Louis sembrò catturare il mio sguardo e fece non col capo.
Harry non sarebbe venuto con noi.

***

Quando arrivammo a destinazione, il locale era già gremito di gente mentre la musica inondava le sale.
-Credo che mi divertirò- esclamai oltrepassando le porte e fiondandomi in pista.
Il Dj aveva appena messo “How Ya Doing” dell’album delle ragazze, splendida. Cominciai a muovermi a ritmo di quella canzone dal tono un po’ retrò, scuotendo i fianchi, finché non sentii una mano afferrare la mia e farmi fare una giravolta.
Mi ritrovai faccia a faccia con un Joker poco sorridente. I boccoli erano tinti di verde, la pelle era stata sbiancata dal cerone, le labbra carnose erano contornate di rosso e gli occhi di nero, ma risaltavano per quanto erano verdi.
Lasciai che Harry mi prendesse fra le braccia e accennasse qualche passo di swing.
-Non capisco cosa vuoi fare- espressi i miei pensieri mentre la musica cambiava di nuovo, “Change Your Life”.
Lui mi fece aderire di più al suo petto, così fui costretta a intrecciare le braccia intorno al suo collo.
Ero stordita, la musica e i suoi occhi mi spingevano a stringerlo.
Scossi la testa tentando di riprendermi dal torpore in cui stavo cadendo.
-Voglio solo ballare, principessa- mi soffiò in un orecchio.
Rabbrividii –Credevo che fossi arrabbiato con me-
-Lo ero- mi lasciò un bacio in fronte –Ma ora non lo sono più-
-Io, invece, sono ancora arrabbiata- ribattei acidamente, tentando di non fissarmi in quel verde immenso.
La canzone stava raggiungendo il suo apice, esattamente come i batti del mio cuore, mentre il suo viso si faceva più vicino al mio.
-E perché mai? Io ho solo detto ciò che penso- sussurrò poggiando la fronte alla mia.
-Harry…- non sapevo come ribattere. Il suo profumo, la vicinanza del suo corpo e i suoi occhi erano come una droga. Più ne avevo e più ne volevo. Ma il tutto mi mandava fuori di testa.
-Lu…- mi sorrise per poi piegare il viso.
Chiusi gli occhi mentre il cuore prendeva a battermi sempre più forte.
“Aspetta! Che stai facendo, Lucy?” pensò la mia testa “Non puoi baciarlo! Tu hai già un ragazzo, ricordi? Non puoi tradirlo”
Spinsi via Harry. Lui rimase a fissarmi stupito, con le braccia aperte e la bocca che quasi toccava il pavimento.
Lo guarda un’ultima volta, consapevole di averlo ferito, poi scappai via. Raggiunsi il piano bar e chiesi subito un scotch.
Lo buttai giù con un sorso, per poi chiedere un secondo giro.
-Non ti dimenticherai di me così facilmente…-
Mi voltai di scatto, rischiando di cadere dallo sgabello.
Harry stava in piedi dietro di me con un sorriso di scherno sul volto da angelo.
-Non sono affari tuoi- boffonchiai per poi ingoiare il drink.
Senza dire altro si sedette accanto a me. Mi misi a giocherellare con il bicchiere, lanciando di tanto in tanto occhiate al ragazzo seduto alla mia destra.
-Hai intenzione di continuare a mandarmi occhiatine credendo che non me ne accorga o vogliamo parlare di quello che è successo?- si era voltato verso di me, scocciato.
-Quasi successo- lo corressi fissandolo con un sopracciglio alzato –Tu mi stavi per baciare, ma io ti ho fermato…-
-Lo volevi esattamente quanto me!- mi accusò lui –Perché continui a far finta di non provare i miei sentimenti? Lascia perdere tutto quello che è successo e ricominciamo da capo…-
Abbassai lo sguardo con le guance in fiamme. Non volevo neanche ascoltarlo, avrebbe potuto farmi cambiare idea…
-Io ti amo Lucy, come non ho mai amato nessuno e come non amerò mai nessuno- aveva addolcito il tono e aveva iniziato ad accarezzarmi una guancia.
 -Harry, io ho già un ragazzo- dissi con tutta la forza di volontà che avevo, cercando di ignorare quel contatto che mi mandava al settimo cielo.
Era inutile mentire a sé stessi, io lo ricambiavo completamente. Ma ormai era tutto diverso… Io lo avevo abbandonato e non sarei mai potuta stare con lui con quell’angoscia nel cuore.
-Il ragazzo che viene ad una festa con un’ altra senza dire niente-
Mi voltai guardandolo furente –Non osare dire queste stronzate Harry, non ti starò a sentire!-
-Ti sto dicendo la verità!- mi guardava offeso e arrabbiato –Non ti mentirei mai su una cosa del genere!-
-Smettila! Non voglio neanche starti a sentire!- urlai tra le lacrime, alzandomi e allontanandomi da lui.
Intravidi una porta, leggermente nascosta, e mi ci avvicinai, pensando che fosse il bagno.
Aprii la porta, ma appena vidi il buio feci per andarmene. Stavo per richiudere l’uscio quando sentii una voce familiare mormorare –Sei tu quella che amo, Alexis-
Spinta da non so quale istinto masochista feci un passo avanti, e poi un altro. Vidi due ragazzi abbracciati di fronte alla finestra aperta, su un letto. La luce illuminava il volto del ragazzo: capelli talmente chiari da sembrare bianchi, occhi azzurri e freddi come il ghiaccio.
-Nik…- singhiozzai riconoscendolo.
-Lucy!- esclamò sorpreso, alzandosi dal letto, rivestendosi velocemente –Che ci fai qui?-
-Che cazzo ci fai tu qui con quella puttana!- gridai additandolo –Sei un fottuto bastardo, un cane!- e con rabbia mi strappai l’anello dal dito per gettarlo a terra con forza, mentre le lacrime scorrevano a fiumi sul mio volto.
Ed uscii velocemente, correndo via da ciò che avevo visto.
Non potevo crederci… Harry aveva avuto ragione, quel coglione mi aveva tradita. Niklaus, il ragazzo dolce e comprensivo che credevo di conoscere non era mai esistito… Quello che mi aveva detto di amarmi, quello che veniva sempre a prendermi a scuola, che mi baciava e diceva che ero l’unica, l’unica che gli avesse rubato il cuore. Il ragazzo con cui credevo di poter ricostruire un futuro.
Le lacrime mi appannavano, mentre vagavo nel locale alla ricerca del ragazzo a cui avrei dovuto chiedere scusa.
Il ragazzo che in quel momento si stava sbaciucchiando con una biondina.
Il dolore mi dilaniò il cuore, non poteva sopportare tutto questo. Prima Nik, poi anche Harry.
-Lucy?- mi sentii chiamare e vidi Louis.
-Ei, piccola- fece lui abbracciandomi –Cosa c’è?-
Non risposi, ero troppo sconvolta. Volevo solo andarmene da lì.
Lo presi per mano e lo guidai fino all’uscita dove finalmente scoppiai in un pianto disperato tra le sue braccia.
-Lucy, che è successo?- chiese lui preoccupato.
-Nik, mi ha tradito- gridai continuando a piangere –Ho trovato quel bastardo a letto con una puttana! E solo pochi giorni fa voleva scoparsi me!-
-Lucy, calmati- cercò di tranquillizzarmi, guidandomi fino alla sua auto e costringendomi a salire.
-Calmarmi?!- ripetei mentre sentivo il cuore freddo e vuoto –Dimmi come faccio a calmarmi?! Harry aveva ragione e io non gli ho neanche dato retta!-

Amatemi!
Cioè ho postato dopo pochissimo! Siete contente? Io tanto perchè ho preso 9 in matematica u.u Comunque io volevo postare ieri ma non ero riuscita a finire di correggere il capitolo...
Avete letto? E' successo un po' di casino, cioè un po' tanto ma credo che sarete contente che Lucy si sia liberata di Nik, anche se è un po' traumatica come cosa. L'idea del tradimento ce l'ho da quando ho scritto il primo capitolo in cui è apparso Nik. In un modo o nell'altro dovevo liberarmi di lui...
Comunque i Lurry hanno litigato di nuovo, ma Harry aveva ragione quindi vederemo cosa succederà nel prossimo capitolo, in cui praticamente inizierà la seconda parte della storia.
Vabbè ora vado che domani ho un compito di latino e devo studiare, quindi ringrazio come al solito chi ha messo questa storia tra le preferite, seguite, ricordate e chi legge in silenzio <3
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 10
*** This girls is Lucy ***


This girl is Lucy

Bussai alla porta della camera ed attesi. Niente.
-Lucy, sono Zayn, ti prego fammi entrare- aspettai. Nessuna risposta.
Sbuffai, in ansia. Erano due ore che se ne stava chiusa in quella stanza a piangere, finché improvvisamente non aveva smesso facendomi preoccupare ancora di più.
Abbassai la maniglia e spinsi. Con mia sorpresa la porta si aprì su una stanza buia. L’unica luce era rappresentata dai raggi lunari che entravano dalla finestra, illuminando una figura accovacciata sul letto disfatto.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei, incapace di vederla in quello stato.
Ormai i capelli le erano ricresciuti, ed arrivavano a sfiorarle le spalle, coprendole il viso. La abbracciai, stringendola forte al mio petto.
Non piangeva, non parlava, niente. E questo faceva ancora più male, perché era come morta.
-Lucy?- la chiamai fievolmente accarezzandole la schiena –Lucy, ti prego, dì qualcosa-
Silenzio assoluto, sentivo solo il suo respiro regolare fondersi col mio e le sue dita stringere forte la mia maglietta.
-Lucy, davvero, mi sto preoccupando- dissi sciogliendo l’abbraccio per guardarla in faccia, ma appena si fu allontanata si rimise con le ginocchia al petto.
Fissava fuori dalla finestra senza spiccicare parola… Era distrutta, e tutto perché si era fidata di quello che credeva essere un bravo ragazzo.
E’ vero, le ragazze possono essere davvero delle puttane se ci si mettono, ma solo noi ragazzi riusciamo a ridurre in questo modo una persona.
La abbracciai di nuovo -Lucy, ce la farai, io ti giuro che riuscirai a superare tutto- e le baciai la fronte.
-Come posso continuare ad andare avanti dopo tutto quello che è successo, Zayn?- replicò senza sentimento nella voce –Dopo tutto quello che è successo in questo anno…-
Si scansò da me, alzandosi e mettendosi di fronte alla finestra ad osservare le luci luminose del London Eye, che, nonostante fossero le due di notte passate, continuava a girare instancabile.
-Mi sono trasferita qui per vivere un’avventura che credevo mi avrebbe portato lontano, e invece mi ritrovo sempre sul fondo. Prima il litigio con te ed Harry, poi tutto il casino con Harry e Lorenzo, il periodo in cui litigavamo continuamente, quando ho creduto di amarti e per questo ho lasciato Harry, tutto quel dolore ed infine ecco quello che sembrava essere l’angelo venuto a darmi una seconda chance mi tradisce- si voltò ad osservarmi con quegli occhi scuri così luminosi –Non lo amavo, Zayn, non l’ho mai amato, ma fa comunque male. Se potessi, molto probabilmente lo ucciderei con le mie stesse mani-
-Cosa vuoi fare ora?- chiesi stupito dalla forza con cui parlava.
-Voglio andarmene per qualche giorno, anzi, parto subito per l’Italia- affermò decisa rivoltandosi a guardare il panorama di Londra –Tornerò presto-
-Vengo con te-

***

-Voi andate dove?- domandai esterrefatto a Zayn.
-In Italia, Harry, dalla sua famiglia- mi rispose l’interpellato mentre ci eravamo riuniti tutti e cinque in salotto a parlare della situazione Lucy.
-Mmm- commentò Louis seduto nella sua poltrona, massaggiandosi il mento con fare pensieroso –Credo che sia una buona idea, la terrai lontano da Nik almeno per un po’-
-Ci provasse anche solo a riavvicinarsi, quel bastardo- sibillai stringendo i pugni talmente forte che le nocche divennero bianche.
-Harry, hai già fatto abbastanza- mi ammonì Liam.
Sbuffai ripensando a quello che era successo.
Appena Louis aveva portato a casa Lucy, lei si era chiusa in camera sua a piangere. Il mio amico ci aveva subito chiamati tutti, ed io ero corso a casa più veloce della luce.
Lucy non mi aveva ascoltato e se lo era ritrovato nel letto di un’altra.
Mi sembrava ancora tutto talmente irreale. Neanche io potevo credere a quello che Nik aveva fatto, neanche io ero del tutto certo di ciò che le avevo detto prima che se ne andasse.
Invece, era tutto vero. Eppure, in quel momento, desideravo con tutto il cuore di essermi sbagliato.
Appena tornato a casa anche io avevo provato ad entrare nella sua stanza, ma lei me lo aveva vietato, piangendo ed urlando più forte che mai.
L’avevo lasciata sola, ed ero ritornato al piano di sotto dove mi attendeva una brutta sorpresa. Nik aveva avuto il coraggio di presentarsi a casa nostra per scusarsi.
Louis lo stava convincendo ad andarsene per tornare quando Lucy si fosse sentita meglio, ma io lo avevo trattenuto.
-Tu, lurido bastardo, l’hai tradita con una puttanella da quattro soldi!- gli avevo gridato contro appena lo avevo visto in piedi nel mezzo della cucina.
-Come osi giudicarmi!- mi aveva ringhiato lui.
-Io ti giudico quanto mi pare, brutto stronzo! Avevi la possibilità di stare con la migliore ragazza del pianeta!- avevo ribattuto facendomi avanti.
-Tu lo sai bene, vero Harry! Scommetto che quando non c’ero se la spassava con te!- aveva replicato Nik indicandomi –O con qualcun altro di voi!-
-Le stai dando della puttana?!- avevo gridato fuori controllo.
-Dico solo quello che ho visto! Ha giocato per mesi con voi cinque, e non vene siete neanche accorti! Mi domando come le vostre ragazze riescano a sopportarla!- aveva aggiunto lui guardandoci con disprezzo.
-Tu non sai un cazzo!- avevo urlato fiondandomi su di lui.
Lo buttai a terra e iniziammo a prenderci a pugni e calci, mentre gli altri tentavano di dividerci.
Appena mi rimisero in piedi, c’erano le braccia forti di Zayn a tenermi fermo, mentre Liam spingeva fuori quello che ormai era l’ex-ragazzo di Lucy.
-Non finisce qui, brutto coglione!- gli avevo gridato dietro, liberandomi dalla stretta di Zayn.
Mi spettinai i ricci, cercando di sbollire la rabbia causata da quel flashback.
-Vengo anche io- aveva annunciato allora Liam –Tanto non abbiamo nessun impegno-
-Pure io- si era subito accodato Niall –E’ un bel po’ che non andiamo in Italia-
-Già, e credo che avere tutta la sua famiglia intorno le farà bene- aveva aggiunto Louis –Tu vieni, Harry?-
-Non credo che lei mi voglia- avevo risposto abbassando lo sguardo per non mostrare quanto mi facesse male sapere che parte della causa del suo dolore ero io.
-Se lei ti dice “Vattene,Harry!” sbattila contro il muro e baciala, dimostrale che l'ami- mi consigliò Zayn accendendosi una sigaretta.
-Perché tu la ami, vero Harry?- si era intromesso Niall, con preoccupazione.
-Certo che la amo!- mi ero difeso -Non voglio una ragazza che mi ami perchè sono Harry Styles, voglio una ragazza che mi ami per quello che sono veramente, e questa ragazza può essere solo Lucy-
-Bene, allora non vedo il motivo per cui tu non debba venire- aveva concluso Louis alzandosi e dirigendosi verso le scale.
-Dove vai?- lo aveva interrogato Liam, costringendolo a voltarsi.
-A parlare con lei, ovviamente- e lo avevamo seguito tutti al piano superiore.

***

Sentii bussare leggermente alla porta.
-Avanti- dissi senza smettere di piegare i vestiti e infilarli in valigia.
-Lucy, dobbiamo parlarti- Louis aveva messo dentro la testa e mi osservava dalla porta con la sua faccia seria.
-Entrate- gli avevo concesso abbozzando un sorriso.
Dopo pochi secondi, me li ero ritrovati tutti e cinque nella mia stanza, che si fissavano le scarpe imbarazzati.
-Allora?- avevo chiesto loro tentando di essere il più allegra possibile, cosa piuttosto difficile alle quattro di quella notte –Il gatto vi ha mangiato la lingua?-
-Lucy, noi veniamo con te- mi aveva comunicato Niall puntando le sue iridi azzurre nelle mie.
-Tutti noi- aveva specificato Liam facendosi avanti per accarezzarmi una guancia.
-Allora dovrò chiamare Alessandra e dirle che avremo più ospiti del previsto- avevo risposto sorridendo loro per la scelta che avevano preso.

Salve ciente!
Come state? Io una merda come il tempo che c'è nelle Marche... Diluvia ma vabbè. Amatemi perchè ho postato prestissimo [lo so ultimamente ve lo dico sempre, ma si sa che sono una rompicoglioni :)]
Pasando al capitolo: è un capitolo di passaggio dove Lucy sta mezza scazzata e vuole farsi una vacanza a Narnia, cioè in Italia... I fanciulli decidono di seguirla perchè sono dolciosi.
Harry ha spaccato la faccia a Nik... Sapete che in quella scena volevo inserire un Malikino che urlava "Spaco botilia, amazo familia! Prendo coltello taglio pisello", ma poi ho pensato che il contesto dove inserirla non era adatto. Ahahahah... Ok, lo so che sono matta.
Ci sono due frasi dette anche nella relatà dai fanciulli e sono:
"Se lei ti dice “Vattene,Harry!” sbattila contro il muro e baciala, dimostrale che l'ami" di Zayn
"Non voglio una ragazza che mi ami perchè sono Harry Styles, voglio una ragazza che mi ami per quello che sono veramente"
di Harry.... Non sono fantastici? Oh, yeah...
Il prossimo capitolo è incentrato su un po' tutta la band che fa casino in Italia #spoiliertime...Bene, molto bene.
Ringrazio le due fanciulle che hanno recensito: chidama e _littledreamer_ Grazie <3 Poi anche chiunque abbia messo questa storiella tra le preferite, seguite e ricordate :D
Ora vado che mia sorella vuole leggere questo capitolo.
Bye bye
XoXo
Lucy




 

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Capitolo 11
*** Go Italy! Go! ***


Go Italy! Go!

-Che palle!- borbottai sbirciando fuori dal finestrino dell’aereo,  guardando la pioggia cadere inesorabilmente.
-Cosa c’è che non va?- mi chiese Louis costringendomi a voltarmi.
-La pioggia, mi segue neanche avessi una specie di maledizione- mi lamentai.
-In effetti, considererei questa ipotesi- ridacchiò Niall passandomi il suo Iphon –Oggi a Londra splende il sole-
Grugnii guardando l’icona col sole, restituendo il cellulare al suo legittimo proprietario.
-Informiamo i gentili passeggeri che abbiamo appena atterrato e che posso scendere. Grazie per aver volato con Alitalia- gracchiò la voce del comandante in italiano.
-Che cosa ha detto?- mi domandò Liam.
-Che possiamo scendere- risposi mentre il comandante ripeteva il messaggio in inglese.
-Sveglio Zayn- aggiunsi guardando il moro addormentato sulla spalla di Harry –Ed il riccio…-
Mi avvicinai a loro e presi a scuotere leggermente la spalla di Zayn finché non spalancò gli occhi –Siamo arrivati?- chiese stiracchiandosi e guardandosi intorno intontito.
-Esatto, Jawy- e mi accinsi a raggiungere gli altri, quando mi sentii afferrare un braccio.
-Dove credi di andare?- fece il moro con tono malizioso.
-Sai com’è, volevo scendere- ribattei acida.
-Non prima di averlo svegliato- indicò Harry, poi scappò via lasciandoci soli.
Mi avvicinai al riccio, allungando una mano per toccargli il braccio, ma prima che potessi farlo lui mi afferrò costringendomi a sedermi in braccio a lui.
Rideva come un matto mentre io mi toccavo il petto, cercando di riprendere fiato.
-Sei pazzo?!- lo sgridai –Mi hai fatto prendere un colpo!-
Rise ancora più forte, per poi lasciarmi un veloce bacio all’angolo della bocca e farmi alzare in piedi.
Rimasi impalata a toccarmi il punto in cui le sue labbra aveva sfiorato la mia pelle, mentre lui camminava verso la porta.
Si voltò, accortosi della mia assenza –Che fai, rimani lì o scendi?-
Scossi la testa, cercando di mandar via il rossore che sicuramente aveva colorato le mie guance –Arrivo-

***

-Ciao, mamma- salutai Alessandra abbracciandola.
-Tesoro, quanto sei cresciuta! E hai tagliato i capelli!- esclamò lei su di giri.
Mi staccai da lei alzando gli occhi al cielo per poi abbracciare Marco –Ciao, pà-
-Sono contento che tu sia tornata- disse allontanandosi da me per sorridermi.
-Lo sono anche io- replicai guardandomi in giro confusa –Ma dove sono le gemelle?-
-Siamo qui!- sentii cinguettare da dietro una colonna dell’aereoporto.
Mi voltai in quella direzione giusto in tempo per vedere due bambine correre verso di me.
 -Le mie bambine!- mi piegai sulle ginocchia per poterle abbracciare.
-Lu! – gridò Alice aggrappandosi alla mia spalla.
-Ci sei mancata tanto!- aggiunse Marta estasiata.
Accarezzai loro le guance –Anche voi! Quanto siete cresciute e quanto siete diventate belle!-
-Sì, noi siamo cresciute!- ripete Alice orgogliosa.
-Abbiamo quattro anni!- aggiunse Marta facendomi il segno con le dita.
-Lo so, tesoro- assentii prendendole per mano, mentre Marco afferrava il mio trolley.
Mi voltai e vidi i ragazzi fissare il pavimento imbarazzati. Ovviamente non avevano capito una mazza di quello che avevo detto.
Risi –Ora fate i timidi?-
Louis mi si avvicinò e si piegò per salutare le bambine –Ciao!- le salutò dicendo una delle poche parole in italiano che conosceva.
-Ciao!- ripeterono loro in coro.
-Alice, Marta, mamma e papà questi cinque bei fanciulli sono Louis, Zayn, Niall, Liam ed Harry- li presentai indicandoli uno per uno.
-Who is Marta? And who Alice?- chiese Louis alle gemelline, che lo guardarono confuso.
-She’s Marta- feci indicando la bambina con le ciuccette –And she’s Alice- aggiunsi posando una mano sulla spalla  della moretta con la lunga treccia.
-Parlano in modo strano- osservò Alice.
-Certo, tesoro- si intromise Alessandra –Parlano inglese- spiegò mentre mio padre aveva iniziato a chiacchierare con gli altri quattro.
-Ohhh!- esclamarono in coro le bambine –Come Lucia quando è alla tv!-
Ridacchiai prendendole per mano e dirigendomi all’auto seguita dagli altri.

***

-Quindi tu domani andrai a scuola?- ripeté stupefatto Niall.
-Esatto- assentii, mentre mio padre cominciava a spiegare.
-Ogni anno, Lucia fa una donazione alla scuola e loro le permettono di frequentarla ogni qual volta torna a casa- specificò lui.
-Signor Principi, posso chiederle che lavoro fa?- si intromise Harry, guardandolo interessato.
“Pessima domanda” pensai concentrandomi sul cibo che avevo nel piatto.
-In realtà nessuno- ridacchiò Marco –O meglio sono in congedo. Sono un militare, colonnello. Sono stato in Iraq, Afganistan ed anche alle isole Falkland- raccontò tutto orgoglioso.
-Tuo padre è un colonnello in congedo?- esclamò Louis stupito.
-Temporaneo, il congedo è temporaneo- specificai puntando gli occhi in quelli chiari di mio padre –Il congedo è quasi finito-
-Marco ripartirà l’anno prossimo, quando Lucia diventerà maggiorenne lo richiameremo- aggiunse Alessandra.
-Credo che dovremo trasferirci a Milano o Roma, o forse a Londra chissà- disse positivo mio padre.
Sospirai, vedere la mia famiglia andare avanti senza di me era più dura di quanto pensassi.

***

-Allora: Niall, Zayn e Liam quella è la vostra stanza, cioè è quella che di solito usava Edward quando veniva a trovarmi, e quello è il bagno. C’è un letto matrimoniale e una brandina. Harry e Louis dormirete con me nella mia stanza- illustrai ai miei compagni.
-Buonanotte belli!- salutai i tre che avrebbero dormito nella camera di mio fratello –Voi, con me!- mi rivolsi agli altri due intimandogli di seguirmi.
Aprii la porta –Fanciulli, mi dispiace ma dovremmo dividere in tre un letto a due piazze- spiegai con tono da zombie.
-Nessun problema- mi rassicurò Harry tutto sorridente –Staremo caldi-
Lo ignorai, ero ancora arrabbiata con lui, e dopo quello che era successo alla festa delle Little Mix non avevamo chiarito.
Mi diressi in bagno –Vado a cambiarmi, per quando torno voglio vedervi in pigiama e non in mutande- specificai.
Passai un quarto d’ora buono in bagno a struccarmi e cambiarmi.
Prima di uscire mi fermai davanti allo specchio –Tu non ti lascerai influenzare dal suo bel faccino o dalle dolci fossette che gli si formano quando sorride come un angelo! Non ti lascerai sedurre da un bacetto all’angolo della bocca! Non ti farai incantare da Harry Styles, perché nonostante sia il ragazzo più speciale che tu abbia mai incontrato, tu non lo ami abbastanza!- mi ripetei.
Scossi la testa –Oddio, ora parlo anche da sola- e decisi di uscire prima che la mia immagine allo specchio mi rispondesse.
Mi bloccai sulla porta: Louis si era addormentato, rannicchiato sul lato destro del letto. Il mio piano di farlo dormire in mezzo era andato direttamente a quel paese con un biglietto di sola andata non rimborsabile, splendido!
Harry mi guardò con fare innocente –Mi dispiace, si è addormentato-
Lo squadrai da capo a piedi –Ma non ce l’hai una maglietta?- gli chiesi notando che era solo in boxer.
-Fa caldo qui- si giustificò lui.
In effetti aveva ragione, mia madre adorava che la temperature della casa si mantenesse sui ventisette gradi tutto l’anno.
Mi misi sotto le coperte, con lo stesso entusiasmo di un condannato a morte che si dirige alla forca.
Harry mi seguì a ruota, distendendosi al mio fianco.
Gli diedi le spalle, infastidita da tutta quella vicinanza, ma lui mi costrinse a mettermi supina. Lo guardai sconvolta mentre si posizionava sopra di me, facendo leva sulle braccia per non pesarmi addosso.
-Noi dobbiamo parlare- mi informò lui fissando quegli smeraldi, che aveva al posto degli occhi, nei miei.
-Non mi va- farfugliai abbassando lo sguardo, ma ritrovandomi i suoi addominali scolpiti sotto il naso.
Arrossii immediatamente mentre lui scoppiava a ridere –Ora ti imbarazzi? Credevo che ormai ci fossi abituata… Comunque fa piacere sapere che ti faccio ancora un certo effetto-
Alzai le spalle, senza dire più nient’altro.
-Ascolta, lo so che sei arrabbiata con me- cominciò mentre io annuivo convinta –Mi dispiace che tu abbia saputo di Nik in quella maniera…-
-Non voglio che ne parli- lo bloccai, cercando anche di arrestare il dolore che tentavo di tenere a freno da ore, mostrandomi serena quando in realtà non lo ero affatto –Per me lui non è mai esistito-
-Lucy, volevo solo dirti che credo che non ti darà mai più problemi- spiegò lui senza guardarmi.
-Che hai fatto?- chiesi di getto incrociando le braccia al petto.
-Gli ho sshakkaao la faccia- bisbigliò velocemente.
-Che?-  “Chupa, Lucy!”
-Gli ho spaccato la faccia- ammise scompigliandosi i capelli, sedendosi al mio fianco.
-Perché?- riuscii a chiedergli basita.
-Ti ha dato della poco di buono e…- non lo lasciai finire, abbracciandolo forte.
-Grazie- sussurrai al suo orecchio.
-Non c’è di che- ridacchiò lui accarezzandomi i capelli –Mi perdoni?-
-Lo sai che non riesco a stare arrabbiata con te- “E al diavolo i monologhi davanti allo specchio!”.



Hello everybody!
Amatemi perchè oggi ho scritto sia The Beauty of The Dark che questo capitolo. Allora è un capitolo di passaggio, ma mooooolto dolcioso.
Vediamo all'inizio una scena carinissimo, con quel bacino *-* Poi conosciamo finalmente il resto della famiglia di Lucy: i genitori adottivi, Alessandra e Marco, e le gemelline super tenere, Marta e Alice.
Io adoro il monologo con lo specchio, cioè scrivendolo stavo morendo dal ridere ahahahah! E poi naturalemente ha fatto tutto il contrario!
Ora spoiliero un po': nel prossimo capitolo i Lurry saranno più dolci che mai, ma ci sarà anche tanto amore nella band *-*
Ringrazio le due ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo chidama e Valentinatale <3 Grazie anche a chiunque legga, abbia messo tra le preferite, seguite e ricordate <3
Ora mi dileguo che sono stanca, per ogni cosa su twitter sono @Lucia_Cintioni :D
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 12
*** Nothing is created and nothing is destroyed ***


Nothing is created andnothing is destroyed

Il fastidioso suono della sveglia mi invase le orecchie, risvegliandomi improvvisamente. Mossi a fatica il braccio, districandolo dalla stretta di Harry per spegnerla.
Sospirai e chiusi gli occhi di nuovo, assaporando il suono del respiro regolare di Harry. Respirai a pieni polmoni il suo profumo familiare, così forte e inebriante. Socchiusi gli occhi per poter osservare i suoi chiusi vicini ai miei. Eravamo ancora nella stessa posizione della sera precedente: io stretta tra le sue braccia forti, con le labbra ad un passo dal suo collo.
Scossi la testa, gli lasciai un bacio sulla guancia e mi alzai. Mi infilai nel bagno per lavarmi e vestirmi. Ne uscii pronta per la scuola. Afferrai il vecchio zaino Eastpack color puffo pieno di scritte ed uscii nel corridoio, ma prima che potessi chiudere la porta due mani mi presero per i fianchi. Mi voltai di scatto, spaventata, andando a sbattere con gli addominali di qualcuno.
-Buongiorno, principessa- sussurrò Harry lasciandomi un bacio tra i capelli.
-Mi hai spaventata- bisbigliai di rimando alzando il viso per incontrare i suoi occhi, verdi come al solito, ma più vispi che mai nonostante fossero le sei e mezzo del mattino.
-Pensavi di scappare senza che me ne accorgessi?- ridacchiò stringendomi al suo petto.
Mi godetti quell’attimo di piacere che tanto mi ricordava il periodo in cui stavamo ancora insieme –Ora devo andare Harry-
-Ci vediamo dopo, piccola- mi baciò la fronte, per poi tornare nella camera mentre io scendevo le scale mezza intontita.
Salutai i miei con tono piatto, per poi sedermi accanto a mio padre senza spiccicare parola.
-Che hai?- mi risvegliò lui, col suo vocione profondo.
-Niente, sono solo ancora addormentata- mentii inzuppando un biscotto nel latte.
-Non sei abituata a svegliarti così presto, è?- aggiunse mia madre.
Le sorrisi, per poi alzarmi da tavola e dirigermi all’ingresso per indossare il giaccone e la sciarpa.
Tornai di là lasciando un bacio a mio padre e prendendone uno da mia madre –Vado a scuola- li salutai correndo letteralmente fuori dalla porta.
Camminai qualche minuto fino alla fermata dell’autobus, dove il veicolo era già in attesa dei passeggeri.
Mi sedetti negli ultimi posti, infilando le cuffiette e facendo partire una delle tante tracce dell’album di Taylor Swift.
Scesi alla fermata più lontana, notando che fossi in anticipo. Mi strinsi nella sciarpa calda e cominciai ad incamminarmi verso l’antico palazzo che si ergeva nel centro storico.
Mi fermai al tabaccaio, Zayn mi aveva chiesto di comprargli le sigarette visto che la sua scorta era quasi finita.
Entrai facendo squillare il campanello sulla porta. L’uomo dietro al bancone mi lanciò un veloce sguardo.
-Due pacchetti di Weston blu- dissi guardando alle sue spalle –Uno da venti e un altro da dieci-
Lui si voltò per prenderli e li pose sul bancone costringendomi a posarvi lo sguardo –Ah, mi dia anche questo- e gli indicai un piccolo accendino azzurro.
Pagai, poi misi nello zaino il pacchetto da venti. Tirai fuori una sigaretta dal piccolo pacchetto e la accesi. Aspirai profondamente il fumo, e lo ributtai fuori.
Non avevo idea del perché avessi comprato quelle sigarette, quando era ormai quasi un anno che non fumavo più,  ma quella mattina sentivo di averne bisogno.
Continuai a camminare, tenendo d’occhio la strada di fronte a me, per evitare di finire dentro qualche pozzanghera.
Un portone sulla destra si aprì facendo un rumore assordante. Ne uscì un ragazzo stretto in un cappotto blu scuro, i capelli raccolti in una cuffietta grigia e una borsa di pelle al fianco.
Guardi la costruzione e la riconobbi, corsi in direzione del ragazzo e mi fiondai addosso a lui abbracciandolo di slancio.
-Che diavolo?- chiese lui sorpreso.
Mi scostai la sciarpa lasciando che mi vedesse il viso –Lucy!- gridò abbracciandomi di nuovo.
-E’ sempre un piacere vederti Lollo- ridacchiai sciogliendo l’abbraccio e lasciando che mi mettesse un braccio attorno alle spalle.
-Che ci fai qui, bellezza?- chiese continuando a camminare.
-Vado a scuola- risposi pronta.
Rise –Certo, qual è la vera ragione?-
-Dannazione! Mi conosci troppo bene!- pensai ad alta voce –Ok, ho lasciato Nik-
-Questo lo sapevo- replicò impassibile –Perché?-
-Mi ha tradita- sussurrai abbassando lo sguardo sui miei piedi coperti dagli scarponcini beige.
-Oh- sentii il suo braccio stringere più forte la presa. Mi voltai a guardarlo. In faccia aveva la stessa espressione di Zayn quando glielo avevo raccontato. Lo stesso sguardo di dolore, misto a rabbia e affetto verso di me.
-Tranquillo ora sto bene- feci dandogli una gomitata giocosa nelle costole.
Abbozzò un sorriso per poi bloccarmi e guardandomi negli occhi. Cioccolato nel cioccolato.
-Lucy, per qualsiasi cosa, io ci sono, sempre-
Gli buttai le braccia al collo e gli baciai una guancia –Lo so, Lollo-
Lo lasciai mentre lui mi stringeva la mano, guidandomi fino all’ingresso della scuola.
Mi fermai –Passa a casa dopo, ci sono anche i ragazzi, ci divertiremo-
-Tutti e cinque?- domandò piacevolmente sorpreso.
Annuii, lo abbracciai e lasciai che mi baciasse i capelli –A dopo, Lulù-
-A dopo Lollo- ed oltrepassai quelle porte di legno scuro e spesso.
Salii le rampe di scale fino a raggiungere una porta aperte, la attraversai e mi unii agli studenti che attraversavano i corridoi, alla ricerca della mia classe.
-Quarto D, quarto D… Eccolo!- mi fermai di fronte alla porta aperta e sbircia dentro. Due ragazzi erano seduti vicino alla porta intenti a parlottare, altri tre seduti più in là copiavano i compiti, altri discutevano animatamente di calcio e alcune ragazze stavano sedute sopra al termosifone a chiacchierare allegre.
Nessuno mi aveva notata. Entrai e mi diressi a quello che sapevo essere il mio banco, ultima fila, quello accanto alla finestra.
Buttai lo zaino a terra, e mi tolsi il capotto e la sciarpa. Era calato uno strano silenzio, alzando lo sguardo incontrai un bel po’ di paia di occhi puntati addosso. Sorrisi –Buongiorno ragazzi!-
-Lucy!- la prima a reagire fu Laura, che mi si buttò addosso stringendomi fortissimo. Dopo di lei anche Elena e tutti gli altri mi abbracciavano.
-Ragazzi non respiro!- urlai ridendo.
Mi erano mancati quei ventitre idioti.

***

Cinque ore passarono in fretta, grazie ai miei compagni che mi avevano riaccolto a braccia aperte e Laura ed Elena che non la smettevano un attimo di sorridere e farmi domande su di tutto.
Uscita da scuola camminai fino alla fermata con una sigaretta in bocca. Non avevo ripreso il vizio, semplicemente quel giorno mi andava di fumare.
Salii sull’autobus e scesi alla mia fermata cercando di rimanere invisibile, con le solite cuffiette alle orecchie. Arrivata a casa, tirai fuori la chiave ed aprii.
Lasciai lo zaino all’ingresso, togliendo il giaccone, mentre sentivo le vocine delle gemelle gridare –E’ tornata Lucy! E’ tornata Lucy!-
Entrai in salotto e scoppiai a ridere. I ragazzi erano seduti per terra, con delle tazzine di plastica in mano, esattamente come Alice e Marta.
-State prendendo il tè?- chiesi in inglese.
-Ah ah ah, molto divertente- commentò Liam –Le tue sorelline sono delle schiaviste peggio di te-
-Ovvio, sono figlie di un colonnello- gli ricordai per poi rivolgermi alle bambine –Ragazze è ora di fare pranzo, quello vero, ci vogliamo accomodare in sala da pranzo?-
-Yeah!- gridarono in coro aggrappandomisi alle gambe.
Mangiammo tutti e otto insieme, con le grida delle bambine che si divertivano a farsi imboccare da Zayn e Louis.
Feci qualche foto, le fan sarebbero state contente di vedere i ragazzi comportarsi da fratelloni dolci.
Dopo pranzo le bambine avevano danza e in casa saremmo rimasti solo noi sei.
-Ah!- urlai ricordandomi improvvisamente di una cosa. Tirai fuori il pacchetto di sigarette e lo tirai a Zayn che lo afferrò al volo.
-Grazie- replicò con un sorriso.
Mi sedetti e feci un po’ di compiti per il giorno successivo, mentre i ragazzi girovagavano su internet o mi raccontavano della giornata passata a casa.
Finii vero le sette, era presto per la cena e i miei sarebbero tornati per le otto, così decisi di uscire in giardino.
Mi sedetti sui gradini che portavano al giardino posteriore. Tirai fuori una sigaretta e la accesi portandola alla bocca.
-Credevo che avessi smesso-
Mi voltai di scatto. Harry stava sulla porta e mi guardava sorpreso, quasi deluso.
-In realtà è la terza sigaretta da febbraio- gli confessai rigirandomi verso gli alberi di fronte a me.
In quei giorni aveva nevicato e un leggero strato di neve ricopriva l’erba verde.
Harry si sedette accanto a me, togliendomi la sigaretta dopo che ne ebbi aspirato una boccata di fumo.
-Ti fa male- spiegò buttandola nel cestino vicino all’ingresso.
-Anche a Zayn fa male, ma non gli impedisci di farlo- mi lamentai appoggiando la testa alla balaustra delle scale.
-Bè, Zayn è maggiorenne e quindi libero di fare le sue scelte, al contrario di te… E poi, io non lo amo- confessò guardando di fronte a sé.
Alzai lo sguardo di scatto puntando i miei occhi nei suoi. Non avrei mai potuto distogliere lo sguardo da quel verde infinito, mai e poi mai lo avrei voluto.
-Harry…-
Lui mi prese le mani e le strinse forte –Lucy, lo so che ne abbiamo passate tante e che tu non vuoi più soffrire, né vuoi che soffra io, ma devi accettare il fatto che non smetteremo mai di amarci- sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra.
Non riuscivo a spiccicare parola. Quelle parole mi avevano mandato in tilt, perché sapevo che aveva dannatamente ragione.
-Nulla si crea e nulla si distrugge- continuò imperterrito –E’ un principio fisico che si applica benissimo nel nostro caso. Sai, io non ricordo di quando ho iniziato ad amarti, l’ho sempre saputo, fin da quel giorno in cui mi hai stretto la mano in quello stupido hotel. Ricordo ogni singolo istante passato con te, da quel week-end a casa dei miei, le esibizioni, quella mattina che mi hai consolato perché mi sentivo un idiota ad essermi innamorato di una ragazza speciale come te, la notte al Mahiki, quando sono venuto a prenderti in Italia, quando in ospedale mi hai raccontato di Lorenzo, la tua e-mail, la mattina che sono tornato, il tuo compleanno… Tutto! Non c’è istante che non ricordi! E in ogni secondo l’unica certezza che avevo era che ti amavo con tutto me stesso- concluse.
-O mio Dio- sussurrai sull’orlo delle lacrime –Harry, io non credevo…-
-Non fa niente- mi interruppe lui accogliendomi tra le sue braccia e prendendo a cullarmi –Ricominceremo tutto daccapo-
Mi staccai da lui, e lo guardai, volevo davvero riiniziare a credere che io ed Harry potessimo stare insieme? Potevo davvero ricominciare a stare con lui senza il terrore di ciò che era successo quell’estate? Potevo?
-Fidati di te stessa, Lucy- mi incoraggiò lui avvicinando il suo volto al mio.
Potevo fidarmi di me stessa? Ero pronta a farlo?
-Lucy!- mi voltai verso colui che mi aveva chiamato.
Lorenzo stava in piedi davanti alla porta e sorrideva allegro, molto probabilmente non si era accorto di quanto io ed Harry stessimo vicini.
-Ei, Harry!- salutò ancora.
Mi alzai e lo raggiunsi, stampandogli un sonoro bacio sulla guancia.
-Ei, Lollo!- lo salutai allegra cercando di far finta di niente.
-E’ un piacere rivederti, bellezza- aggiunse lui ridendo –Ed è un piacere rivedere anche te, Harry!-
Harry gli sorrise appena, per poi posare lo sguardo su di me ed incenerirmi.
Non capivo cosa fosse successo ma non mi importava. Il mio cuore era troppo in subbuglio e il mio cervello si era completamente fritto nel sentire le
parole di Harry.


Trottolino peloso!
Ok, non chiedetemi perchè inizio questo spazio autrice in questo modo perchè non lo so -.-"
Any way, come state? Avete fatto l'albero? Io no, cioè l'hanno fatto le mie sorelle e mia mamma, ma io ho decorato il lampadario (?) e la mia classe! E' la più bella dell'istituto *momento like a boss*.
Tornando ad essere serie mi dispiace per il ritardo ma ho avuto una settimana orribile piena di impegni che non sapevo nemmeno io dove sbattere la testa... E' stata la prima volta che ho saltato una lezione di danza, è grave O.O
Passando al capitolo, è molto dolcioso e super Lurry *-* Non vedevo l'ora di scriverlo perchè la scena al mattino è stupenda e poi è molto autobiografico... Io nn fumo ma sabato scorso mi è successo come a Lucy, avevo voglia di farmi una sigaretta perchè mi sentivo giù ed è finita che ne ho fumate sei... Una cosa del genere non deve più succedere così mi è venuta l'ispirazione per questo capitolo.
Vi piacciono le gemelline? Sono adorabili, delle piccole Lucy tutti coretti e risatine #mamytime
E' tornato Lollo! Gli voglio tanto bene e non potevo non farlo apparire anche i questa ff, quindi eccolo qui più figo che mai! E poi c'è la scena superstupendacheioamoallafollia *madonna quanto sono modesta* LE SCALE! Il luogo più bello, pieno di ricordi e un po' maliconico di tutte noi Directioners! Dico solo: All I want for Christmas are Video Diary =')
Harry mette a nudo i suoi sentimenti... ma arriva Lorenzo. Vi prego non odiate questo personaggio che io amo alla follia.
Comunque nel prossimo capitolo ci saranno sia Taylor che lorenzo, ma anche Edward. Ve lo ricordate il fratellone che litigava sempre con Zayn? E Taylor, io la adoro e sinceramente ci sto un po' male a vedere quelle foto, ma almeno Harry ha trovato una ragazza d'ora come tante di noi, meglio lei che gente come quella modella con cui era uscito quest'estata, Cara mi pare si chiamava.
Fra parentesi #nonodiateTaylornonselomerita
Ora passo a ringraziare chi a messo queste storie tra le seguite, preferite, ricordate, chidama che ha recensito lo scorso capitolo e tutte color che leggono :3 Vi lovvo mucho <3
Ora scappo, al prossimo capitolo :3
XoXo
Lucy

P.S. Oddio solo adesso mi sono accorto che è lungissimo questo spazio autrice, mi scuso :)


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Capitolo 13
*** Quanto sei bella! ***


Quanto sei bella

Passarono altri due giorni in cui io ed Harry non ci rivolgemmo più la parola. Avevo la forte impressione che mi stesse evitando, forse perché non gli avevo ancora riposto.
Non sapevo cosa dirgli e l’arrivo di Lollo mi aveva decisamente salvato.
Forse era questo uno dei motivi per cui Lorenzo era seduto accanto a me, sul sedile di un aereo diretto a New York.
Avevo bisogno di qualcuno al di fuori della band e di tutto quel mondo con cui parlare, così eccoci diretti nella città dove avremmo avuto lo show più importante della nostra vita.
-Ei, Lu?- mi voltai per rispondere a colui che mi aveva chiamato.
-Che ha Harry?- bisbigliò Zayn temendo di svegliare Louis, che si era addormentato.
-Non ne ho idea- mentii sfuggendo al suo sguardo indagatore.
-Allora perché ti sta fissando con sguardo omicida?- mi girai di nuovo puntando lo sguardo sul ricciolino seduto un po’ più in là.
Bè, in effetti mi stava davvero fulminando. Possibile che fosse così arrabbiato solo perché non gli avevo risposto?
-Se ha il ciclo non è mica colpa mia- risposi stringendomi nelle spalle.
Appena scesi dall’aereo ci dirigemmo a recuperare i bagagli, e chi furono gli unici a dover aspettare accanto al nastro trasportatore? Ma io ed Harry, ovviamente.
Incrociai le braccia guardando le valigie sfilare di fronte a me,  e finalmente scorsi la mia, proprio accanto a quella del riccio.
Lui si avvicinò e ci chinammo in contemporanea , così che il suo viso si trovò ad un millimetro dal mio.
-Che hai?- gli domandai arrivando subito al punto.
-Niente-
-Cazzo, Harry, non dirmi minchiate!- lo accusai –Prima mi dici quelle cose, poi cominci ad evitarmi senza motivo!-
-Senza motivo?!- gridò lui contrariato –Vaffanculo, Lu!-
Lo guardai stralunata andarsene via infuriato “Ma che diavolo gli è preso?”.

***

-Cosa fate voi oggi?- chiese Liam seduto sul divano di quella suite insieme a Danielle.
-Io vado a scuola- sospirai, mentre Lorenzo mi abbracciava per rallegrarmi.
-Giusto- annuì Louis stringendo la mano di Eleanor –Tu che fai, Harry?-Mi voltai, ma vidi Jade in braccio a Niall e Zayn che baciava Perrie. C’era troppo dolcezza lì.
-Ogh!- blaterai voltandomi ed incontrando gli occhi verdi di Harry fissi su di me.
-Esco con Taylor- scandì lentamente, guardandomi fisso.
“Minchia, guaddi?” pensai inizialmente, ma quando assimilai ciò che aveva detto mi bloccai.
-Tu esci con chi?- chiese Perrie stralunata.
-Con Taylor- fece alzando le spalle.
-Come amici?- chiese a quel punto Zayn fissandolo intensamente, mentre io afferravo un bicchiere d’acqua dal tavolo e ne bevevo il contenuto cercando di calmarmi.
Harry resse lo sguardo, come a dirgli qualcosa –Non esattamente-
Sputai in avanti tutta l’acqua che avevo in bocca, bagnando il tappeto.
Gli altri mi guardarono sbalorditi tossire, mentre Lorenzo mi dava piccoli colpetti sulla schiena.
-Lucy stai bene?- chiese Louis ingenuamente.
Lo fulminai con lo sguardo per poi riportare gli occhi sul riccio, fermo in mezzo alla stanza –Certo, mi era solo andata l’acqua di traverso- mentii.
-Vabbè, io vado a scuola- quasi ringhiai infilandomi il giaccone e la sciarpa, per poi scappare letteralmente dalla suite, prendendo l’ascensore che mi avrebbe portato a pian terreno.
Le porte dell’ascensore si riaprirono mostrando la hall dell’hotel, ma anche il sorriso di una faccia familiare.
-Lorenzo?- chiesi confusa –Come hai fatto ad arrivare prima di me?-
-Ho preso le scale- spiegò stringendosi nelle spalle.
Alzai un sopracciglio e mi misi le mani sui fianchi –Davvero? Sono 167 piani a piedi-
Rise –Ok, ok, ho fatto un piano di scale, poi ho preso il primo ascensore libero che ho visto-
Risi anche io prendendo la mano che mi porgeva.
-Come ti conosco bene, Lucia- borbottò incamminandosi verso l’uscita ma mi bloccai appena scorsi qualcuno apparire sulla destra.
-Oh- farfugliò Harry sorpreso, ma appena vide le nostre mani intrecciate cambiò completamente espressione –Uscite?-
-Lorenzo mi accompagna a scuola- risposi acida sfidandolo.
-Bè, Taylor mi sta aspettando- ribadì quasi arrabbiato –Ci vediamo-
-Ciao!- sputai guardandolo malissimo.
-Comunque, era proprio questo che intendevo- continuò Lorenzo aprendomi la porta e incamminandosi.
-A cosa ti riferisci?- domandai guardando il marciapiede newyorkese scorrere sotto i miei piedi.
-Al fatto che è molto facile capire cosa provi-
-Davvero?- spalancai gli occhi fermandomi in mezzo alla strada.
-Bè, prima si vedeva chiaramente che eri arrabbiata con Harry- mi spiegò.
-Non ero arrabbiata, ero infuriata!- specificai –Prima dice di amarmi e  mi fa tutto un discorso romantico, a cui stavo credendo, poi, dopo che ci quasi baciamo, mi tratta come se non esistessi, mi evita, mi urla contro ed esce con un’ altra ragazza! E’impazzito!-
-Sei sicura di non aver fatto niente che lo abbia fatto arrabbiare?- mi interrogò Lorenzo.
-Non ho fatto assolutamente nulla- chiarii fermandomi di fronte alla porta della scuola –Ok, io ora devo andare-
Mi abbracciò e gli baciai una guancia –Ok, principessa, ci vediamo dopo-

***

Uscii da scuola sconsolata, senza neanche salutare Lorenzo entrai nel taxi che aveva chiamato.
-Che hai?- chiese guardandomi divertito.
-La professoressa mi ha dato due brani delle “Operette morali” da studiare per domani- sbuffai accedendo a Twitter.
-Che diavolo!- gridai fissando lo schermo del mio cellulare sbalordita.
-Che succede?- domandò preoccupato.
-Guarda! Twitter è pieno di foto!-
-E allora?- alzò un sopracciglio scettico.
-Di Taylor ed Harry, insieme!- specificai riprendendomi il cellulare e correndo sul profilo Facebook del riccio.
E giù altre foto della mattinata mentre si abbracciavano, tenevano per mano e giocavano con Lux.
-Brutto stronzo!- farfugliai scendendo velocemente dal taxi ed imboccando le porte dell’hotel.
Lorenzo mi seguì velocemente, e salii sul primo ascensore libero schiacciando il tasto che mi avrebbe portata all’ultimo piano.
Appena le porte si riaprirono uscii velocemente –Calmati, Lucy!-
-Come faccio a calmarmi quando so che quello stupido ora se la sta spassando con un’altra!- urlai di nuovo, ma mi bloccai quando vidi che nella suite c’era qualcun’altro.
-Ciao…- farfugliò Harry alzandosi dal divano seguito da Taylor.
-Ciao- ripetei osservando stupita le loro mani intrecciate.
-Come va Lucy?- chiese Taylor amichevole –Mi sembravi un po’ arrabbiata… Con chi ce l’avevi?-
-Col mio ex- mentii sotto gli occhi sorpresi di Harry –L’ho lasciato da qualche giorno e già sta uscendo con un’altra-
-Oh, mi dispiace- fece lei abbracciandomi.
“Ecco qual è la cosa più brutta… Sapere che colei che sta con Harry è Taylor, una ragazza d’oro” pensai mentre lei tentava di consolarmi.
La lasciai –Scusate, ma devo ancora fare pranzo ed ho un mucchio di cose da studiare per domani, quindi…- e trascinai letteralmente Lorenzo di sotto.
-Tu non stai bene- commentò Lorenzo appena ci fummo rinfilati nell’ascensore .
Lo guardai storto –Tu dici? Vorrei solo tornare di sopra e rapare a zero quell’idiota di Hazza!- mi lamentai.

***

-Quanto sei bella! Sexy lady, dimmi che farai stasera, esci con me?- sentii canticchiare, così alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo -Andiamo dove, dove fuori non piove metti giù il maglione, spogliati, fuori è primavera!-
Strinsi la mano che Lorenzo mi porgeva, e lui mi fece alzare, abbracciandomi e continuando a cantare -Tu sei bella! Sexy lady, dimmi che farai stasera, esci con me?Andiamo dove, dove fuori non piove metti giù il maglione, spogliati, fuori è primavera!-
Sorrisi ripensando a tutti i ricordi legati a quella canzone.
-Ciao, come stai?
Una domanda a cui io non rispondo mai
Tutte le donne mi han portato solo guai
Passeggio solo da troppo tempo ormai
Ti vedo in fondo, vieni verso di me, io che ti guardo
Tu col telefono in mano tiri avanti decisa
E non mi degni di uno sguardo mentre muoio dal caldo
- mi fece ballare. “Cazzo, Entics, tu hai fottutamente ragione!” riflettei su quelle parole e su quanto fossero vere nella mia vita.
- In fondo che cos'ho da perdere?
Prendo fiato, io mi faccio coraggio

Giuro che ti vengo a prendere
Se ripenso a quando stavo con quella che mi dava del bastardo
Mi diceva sempre "Passi a prendermi in ritardo"
Stavolta non perderò tempo con te
Nemmeno un attimo, mi aumenta il battito
Mentre ti seguo tu sfili davanti a me
Tenendo il passo svelto col profumo di Chanel
Nessun inverno può competere col brivido che provo
Quando tu mi stai davanti, io ti stringo e dico

Tu sei bella come una macchina figa
Noi due dentro alla guida
La mia gente ci vede e dice "Bella!", sarebbe bello
Se penso a quello con cui ti vedevi prima
Esplodo come una mina perché sono geloso
E tu sei bella, quanto sei bella
E anche se con me non ci uscirai mai ne è valsa la pena
Magari ci ripenserai un giorno, magari ci ripenserai oppure no
E anche se con me non ci uscirai mai ne è valsa la pena
Magari ci ripenserai e un giorno ti porterò fuori a cena
- lo fissai stupita perdendomi nelle striature dorate dei suoi occhi.
-Lorenzo?- chiesi portando una mano sulla bocca –Tu…?- no, lui non poteva essere ancora innamorato di me.
Lui mi abbracciò scuotendo il capo e riprendendo a cantare il ritornello
 -Quanto sei bella! Sexy lady, dimmi che farai stasera, esci con me? Andiamo dove, dove fuori non piove metti giù il maglione, spogliati, fuori è primavera!Tu sei bella! Sexy lady, dimmi che farai stasera, esci con me?Andiamo dove, dove fuori non piove metti giù il maglione, spogliati, fuori è primavera!-
-Sei bellissima- sussurrò abbracciandomi –Avevi solo bisogno che qualcuno te lo ricordasse-
Sentii le lacrime bagnarmi le guance –Solo perché Harry ha fatto uno sbaglio- continuò lui serio e deciso –Questo non vuol dire che nessun altro ragazzo si innamorerà più di te-
Lo abbracciai stretto appoggiando il mento sulla sua spalla –Non so se potrò di nuovo uscire con un ragazzo dopo quello che è successo con Nik-
-Non pensare a quell’idiota- mi baciò una guancia asciugandomi le lacrime –L’importante è solo quello che provi tu-

***

Uscii dall’ascensore e sentii qualcuno cantare in una lingua straniera. Sbirciai oltre la parete e notai subito Lucy abbracciata a Lorenzo.
Ballavano sulle note della voce di lui, mentre Lucy piangeva silenziosa sulla sua spalla.
“Non si è mai commossa così per una mia canzone…” pensai subito guardandoli, frenando l’istinto di correre lì e strapparla dalle sue braccia.
“Lei non è più tua, Hary, calmati!” continuavo a ripetermi.
Strinsi i pugni e solo in quel momento riconobbi la canzone.
La conoscevo molto bene, visto che era l’unica che Lucy cantava in italiano.
“Quanto sei bella”, di uno strano tipo di Milano che si chiamava Entics.
Ripensai al significato, le stava dicendo quanto era bella, quanto desiderasse uscire con lei.
Guardai ammutolito la scena: Lorenzo dirle qualcosa, lei che si commuoveva e lo abbracciava.
Avevo perso Lucy per sempre, lo avevo capito nel momento in cui Lorenzo aveva varcato la porta di casa loro interrompendoci.
Lui era stato il suo primo amore, ed io non avrei mai potuto competere con lui. Lui era colui di cui dovevo avere davvero paura, non Zayn, non Nik, ma Lorenzo Bianchi.
Mi asciugai una lacrima, sapendo che sicuramente non sarebbe stata l’ultima.
Stavo perdendo una parte di me, la più bella ed importante.

Quanto siete belle!
Ciao! Come va? Fa freddo da voi? Da me oggi per niente e sono felicissima perchè così posso uscire e tornare a casa senza essere un ghiacciolo LOL! Sotto l'albero quanti regali avete? Io neanche uno, ma è normale perchè arrivano sempre in ritardo a casa mia u.u. Mi dipiace per il ritardo ma questa settimana è stata piena di interrogazioni e compiti in classe, esattamente come sarà la prossima, ma state tranquille: appena inizieranno le vacanze ricomincerò a scrivere quasi ogni giorno come quest'estate! #amatemiquantolovvovoi <3
Passando al capitolo: è tutto incentrato u quello che sta succedendo agli Haylor... Si chiamano così vero? Vediamo un apiccola Lucy che non sapiù dove sbattere la testa, e il mio adorato Lorenzo che la consola! Quanto amo questo ragazzo! Poi c'è la canzone, Quanto sei bella di Entics... Non è esattamente il mio genere, cioè io proprio non ascolto gli italiani, ma questa canzone me 'ha fatta conoscere la mia amica visto che gliela aveva dedicata il suo ragazzo... Troppo dolce come cosa! E praticamente me ne sono innamorata e sto tutto il giorno acantarla, le mie amiche non mi sopportano più. P.S. Ve la consiglio, è stupenda!
Finita la pausa sugli artisti milanesi, la parte che ho adorato di più scirvere in questo capitolo apparte la canzone, è stata il POV di Harry... Lui è così dolcio, triste, malinconico... Alcontrario del resto del capitolo dove è sato sempre scontroso... Ma un Hary scontroso è anche molto sexy *.*
Ok, la smetto di fare la pervy ;)
Vorrei ringraziare, di nuovo, chiunque abbia messo questa storia tra le preferite, seguite, ricoradate, chi legge, e chidama che ha recensito lo scorso capitolo <3 Grazie mille a tutte, siete fantastiche :3
Scappo ricordandovi che per qualsiasi cosa su Twittah sono @Lucia_Cintioni, e che se non avete nula da legger epotete passare dalla mi altra ff dedicata a ZynilsessochecamminaMalik, che è quasi giunta alla fine.
Tanto amore a tutte, peace&love
Forse mi sono fatat troppe canne di Zayn, scusate la demenza.
XoXo
Lucy

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Capitolo 14
*** I'm afraid ***


I’m afraid

Nei giorni successivi all’uscita di Harry e Taylor, le cose tra me e il riccio non migliorarono affatto, anzi. Aveva smesso di parlare, completamente, neanche durante le prove per il concerto al Madison Square Garden mi aveva rivolto parola, ed io lo evitavo neanche avesse la peste.
Finché la mattina del fatidico concerto, quando ormai l’ansia mi attanagliava lo stomaco peggio di una piovra, ci convocò tutti per una “riunione di famiglia”.
Riluttante presi posto sul divano della suite, sedendomi accanto a Zayn, che non esitò a mettermi un braccio attorno alle spalle.
-Che hai, piccola?- chiese col suo tono fraterno, accarezzandomi i capelli.
-Niente- mormorai stringendomi le braccia al petto, consapevole che Zayn sapesse che era solo una frottola. Sospirai –Credo di sapere cosa ci voglia comunicare- bisbigliai con una punta di amarezza.
-Lo sappiamo tutti- mi corresse lui.  Lo guardai, solo con lo sguardo mi comunicava tante di quelle cose che non avrebbe potuto pronunciare ad alta voce. Comprensione, amarezza, dolcezza, amore –Se hai bisogno, io sono qui, sempre-
Mi avvicinai e gli lasciai un bacio sulla guancia dove aveva fato crescere un velo di barba che mi pizzicò le labbra –Grazie, Jawy-
Ma appena mi voltai desiderai con tutta me stessa di non essermi mossa di un millimetro. Harry era entrato nella stanza, mano per mano con Taylor, e mi stava fissando come se volesse uccidermi con lo sguardo.
Sprofondai nel divano, chinando la testa per nascondere il rossore che mi colorava le guance. Desideravo con tutta me stessa di non essere mai nata.
Presi a giocherellare con il ciondolo che Harry mi aveva regalato quando ci eravamo messi insieme, aprendo e chiudendo il cuore. All’interno le foto erano sempre le stesse, noi sei e un’altra di me ed Harry.
Harry intanto si schiarì la voce e cominciò a parlare –Vi ho convocato tutti qui per darvi una bella notizia- alzai lo sguardo su di lui e i miei occhi incontrarono i suoi, verdissimi.
Vi lessi solo rimprovero e dolore quando disse –Io e Taylor ci siamo messi insieme-
Distolsi lo sguardo, cercando di riprendere fiato e non cadere nel panico. In fondo, non era la fine del mondo! Volevo che Harry trovasse la ragazza perfetta, bè, ecco Taylor! Volevo che fosse felice senza di me, i miei desideri si erano realizzati.
Eppure in quel momento ciò che provavo era solo una vago senso di vuoto, nausea quasi. Ero nauseata da me stessa, da ciò che avevo combinato e da ciò che avevo ottenuto.
Se prima io ed Harry avevamo una remota possibilità di essere amici, ora per lui ero una sottospecie di estranea che lo aveva ferito.
Probabilmente se ne era accorto in Italia, ma aveva preferito non dirmelo, per paura di ferirmi.
Mi facevo schifo da sola, avevo rovinato ogni cosa bella che c’era stata tra di noi per sempre.
Mi alzai, costringendomi a mostrarmi felice e sorridente, mentre il mio cuore era letteralmente in frantumi.
Abbracciai Taylor con calore, quasi aggrappandomi a lei per non cadere in quel vortice di casini che mi ero creata –Sono contenta! Hai fatto proprio un buon acquisto!-
Lei mi sorrise di rimando –Grazie, Lucy- ma quando mi staccai da lei notai lo sguardo di Harry fisso su di me.
Era diverso da quello di prima, questo era sorpreso e confuso, come se non capisse cosa stessi facendo.
Mi allontanai dalla stanza, rifugiandomi nella mia camera dove scoppiai a piangere inesorabilmente.
Facevo respiri profondi cercando di fermare le lacrime, ma niente. Quel dolore lacerante rimaneva lì, fermo e immobile, quasi che aumentasse.
Tirai sul col naso, asciugandomi le lacrime col dorso della mano.
Stavo piangendo per Harry Styles, di nuovo, dopo mesi che non lo facevo più.

***

Mi rimirai allo specchio, arrossendo di nuovo. L’esibizione al Madison Square Garden era finita e, tutti e sei, ci eravamo precipitati nei camerini per cambiarci.
Il mio abito era stato scelto da Lorenzo, per mia sfortuna. Era un vestito in chiffon bianco, col corpetto dalla profonda scollatura a cuore e un’aria vagamente greca, che scendeva morbido fino al ginocchio.
Un colpo alla porta. Mi girai di scatto incontrando gli occhi verde chiaro di qualcuno. Il rossore delle guance si fece più intenso, così come il calore che emanavano.
-E’ ora…- ma si interruppe guardandomi ad occhi sbarrati.
-Si?- abbassai lo sguardo, fissando le mie scarpe dal tacco vertiginoso, un altro regalo di Lorenzo.
-Sei bellissima- sospirò. Alzai la testa immergendomi nel verde dei suoi occhi e rimanendone quasi incantata, tanto erano profondi.
-Grazie- borbottai spostandomi l’unico ciuffo di capelli biondi che avessi dietro l’orecchio –Sei passato solo per dirmi questo?-
Scosse la testa, cercando di riorganizzare i pensieri, ma fu interrotto dall’ingresso di Louis –Ehi, splendore! Vogliamo andare?-
Annuii stringendo il braccio che mi porgeva ed avviandomi fuori, con Harry al seguito immerso nei suoi pensieri.
-Lo hai sconvolto- mi sussurrò Louis stando  attento a non farsi sentire dall’amico.
-Io non ho fatto niente- mi schernii rivivendo la scena nella mia testa. Era come una specie di sogno, un flashback di quando io ed Harry eravamo ancora un noi.
-Sei bella da mozzare il fiato stasera- bisbigliò di nuovo lui sorridendo come un bambino di fronte ad un sacco di caramelle.
Scossi la testa –Mi sento assolutamente fuori luogo, non farò scegliere mai più gli abiti a Lorenzo- confessai sbirciando dietro di me. Harry mi fissava quasi … innamorato.
“Smettila di pensare stupidaggini Lucy” pensai continuando a camminare.

***

La festa era ormai giunta al termine e io me ne stavo seduta su un divano a guardare il barista sistemare i bicchieri.
-Con chi torni all’hotel?-
Alzai gli occhi e vidi Zayn stringere la mano di Perrie –Lorenzo è già andato via, ma non preoccuparti, prenderò un taxi- sorrisi rassicurante.
Zayn annuì distratto guardando verso destra –Harry, stai tornando all’hotel?-
Posai gli occhi sul riccio che si era fermato in mezzo alla stanza, lanciando sguardi preoccupati da me a Zayn –Sì…-
-Bene, porta anche Lucy- ordinò prima di raggiungermi, lasciarmi un bacio sulla guancia ed andarsene.
Mi alzai sbuffando –Tranquillo, se devi andare da Taylor chiamo un taxi-
Scosse la testa –Non ti lascio prendere un taxi a quest’ora da sola- farfugliò tenendomi la giacca, mentre la indossavo –E con questo vestito- aggiunse poi guardandomi di sottecchi.
Si avviò verso la porta d’ingresso con me al suo seguito –Che cos’ha che non va questo vestito?- domandai stizzita.
-E’ troppo…- iniziò lui squadrandomi.
-Troppo?-
-Troppo scollato…Troppo corto…- farfugliò entrando nella sua Jaguar.
Scossi la testa e mi sedetti al suo fianco.
-Non capisco che problemi hai!- esclamai incrociando le braccia al petto mentre la macchina entrava in movimento.
-Non ho nessun problema- rispose a denti stretti tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
-Oh, certo!- esplosi –Mi eviti da giorni, mi ringhi contro e naturalmente tutto questo per niente! Credi che sia stupida?-
-Credi che io sia stupido?- urlò lui di rimando.
-No, hai ragione, tu sei lo stronzo che mi ha illusa- a quelle prole accostò e scese dalla macchina.
Lo seguii imbestialita –Che diavolo fai?-
-Me ne vado!- fece lui voltandosi –Non sopporto di dover stare con una tale ipocrita!-
-Ipocrita io?!- feci indicandomi –Disse colui che dopo avermi fatto tutto un discorso romantico se ne esce con un’altra e inizia una relazione!-
-Hai iniziato tu, Lucy!- mi accusò lui alzando le braccia al cielo esasperato –Credi che non vi abbia visto?-
-Ma di chi stai parlando?- chiesi a metà tra la rabbia e la sorpresa.
-Di Lorenzo, il tuo ragazzo!- gridò scompigliandosi i capelli.
Mi bloccai e le braccia mi caddero inerti lungo i fianchi –Lorenzo è cosa?-
-Pensi che ti avrei lasciata andare se non fosse stato perché avevi trovato un ragazzo migliore di me?- domandò lui addolcendosi.
-Pensi che potrei mai trovare un ragazzo migliore di te?-
Anche lui si immobilizzò, sorpreso come non mai da ciò che gli avevo appena confessato.
Feci un passo per avvicinarmi a lui, cauta e spaventata –Se fossi ancora innamorata di lui, ci sarei tornata insieme molto tempo fa, non avrei aspettato che tu mi dicessi quelle cose… o che Nik mi tradisse-
Non parlava, fissava il marciapiede senza emettere un suono, mentre assorbiva ciò che gli avevo detto. Vedevo il dolore che provava, la rabbia da come stringeva i pugni, tanto che le sue nocche divennero bianche.
Feci un altro passo, trovandomi vicinissima a lui. Gli presi una mano e schiusi le dita, intrecciandole con le mie.
-Pensi davvero che potrei mai smettere di amarti?- sussurrai alzando il viso e così che i miei occhi potessero specchiarsi completamente nei suoi, mentre il mio cuore raddoppiava i battiti.
-No- appoggiò la fronte alla mia, chiudendo gli occhi, mentre lasciava scivolare le braccia intorno alla mia schiena.
Lo abbracciai, imponendomi di non baciarlo. Era la cosa che più desideravo al mondo, ma anche quella di cui avevo più paura.
Rise –Perché hai paura di amarmi?- chiese quando evitai le sue labbra.
Mi concentrai sul suo viso, sembrava quasi deluso dal mio comportamento, offeso.
Scossi la testa con forza –Non voglio che qualcun altro soffra quanto ho sofferto io- spiegai riferendomi a Taylor.
Lui mi abbracciò, così che potei rintanarmi nel rifugio caldo del suo petto.
-Sei la ragazza migliore che conosca- sussurrò baciandomi la fronte –Ma dovresti pensare di più a te, Lucy. Anche tu meriti di essere felice, di poter amare chi ti ama-
-Lo so- sospirai stringendolo forte e assaporando quel momento di autentica felicità.
Avevo paura. Tanta paura. Dopo averlo perso una volta, avevo il terrore cieco che ormai lui non sarebbe più potuto essere mio. Avevo paura di soffrire quel dolore profondo di nuovo, avevo tremendamente paura di amare.


Hola!
Ok, bellezze, non odiatemi se vi ho fatto aspettare così tanto! E' tutta colpa della cara, vecchia ispirazione che mi aveva abbandonato...infatti questo capitolo è venuto una cacchina. Lo so, fa schifo e non si capiscono bene le situazione, ma non sapevo come altro scriverlo.
Anzi, ringraziate Capodanno a New York per avermi dato l'idea della chiacchierata finale in mezzo alla strada.
Passando al capitolo: c'è stato un momento Zaycy molto bello, in memoria dei vecchi tempi di Summertime quando i Twin Direction combinavano casini ;) Poi Harry ha proclamato agli altri di essersi messo con Taylor. Inizialmente ei non doveva far parte della ff, ma la rappacificazione dei Lurry dovva avenire dopo un altro inconveniente che invece non userò. Già, i due stanno finalmente per fare definitivamente pace e, dopo la litigata di oggi si sono chiarite molte cose... ma Harry è ancora impegnato :O
Tranquille, come ho già detto prima, la presenza di Taylor non durerà molto perchè non è molto importante ai fini della storia.
Passo a ringraziare le splendide fanciulle che leggono questa storia dai tempi di The Story of a Dream, quando Lucy era una stronza che ballava in una sala di Milano <3
Chi ha messo la storia tra le seguite, preferite, ricordate :3 Chi mi ha aggiunto agli autori preferiti :* E Chidama che ha recensito l'ultimo capitolo >.< Vi lovvo tantissimo xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Ora scappo a scrivere The Beauty of the Dark, così forse per domani riesco a postarvi un altro capitolo di questa storiella :P
Buone vacanze, fra parentesi :D Riposatevi, godetevi la vita, scopate come coniglietti e uscite con gli amici ;)
Bye bye
XoXo
Lulù

P.S. Ho deciso che d'ora in poi anche su EFP sarò Lulù, spero che per vi vada bene anche se cambierò il mio nik di autrice in LuxInWonderland, il mio stesso nuovo nik di twittah :)

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Capitolo 15
*** A teddy bear ***


A teddy bear

Sentivo i raggi del sole che entravano dalla finestra bagnarmi il viso, inondandolo di luce pura.
Sorrisi beandomi di quella sensazione di calore e pace. Mi sgranchii sfiorando le leggere lenzuola di cotone che profumavano ancora di Chanel n.5, forse usavo un po’ troppo profumo.
Nell’allungare il braccio destro la mia mano toccò qualcosa che aveva una consistenza di versa da quella del cotone.
Mi girai su un fianco e finalmente mi costrinsi ad aprire gli occhi.
Qualcuno mi aveva lasciato un bigliettino. Lo aprii lentamente stropicciandomi gli occhi per mettere a fuoco le lettere:
Spero che mi concederai un pranzo insieme, devo farti vedere il posto che ho scelto per il compleanno di Tommo.
A dopo
Harry
P.S. Sei bellissima quando dormi.
Improvvisamente mi ricordai che giorno era. Saltai fuori dal letto e corsi in bagno a farmi una doccia.
Eravamo tornati dagli Stati Uniti ormai da due settimane e quello era l’ultimo giorno che avrei passato con i ragazzi prima dell’anno nuovo. Dopo la festa io sarei volata a New York per passare le feste con mio fratello, mentre i ragazzi sarebbero rimasti in Inghilterra con le loro famiglie.
Ripensai al biglietto che mi aveva lasciato Harry e sorrisi. Allora gli facevo ancora un certo effetto!
Ma stava ancora con Taylor. Sbuffai. Le cose negli ultimi tempi non erano migliorate molto.
Prima di partire Harry si era fatto un enorme tatuaggio a forma di nave, molto simile a quello di un attore nell’ultimo video che aveva registrato Taylor.
Appena tornati in Inghilterra, mi aveva chiesto di andare a cena con lui, ma avevo rifiutato gridandogli che non poteva tenere il piede in due scarpe.
Mi ricordavo bene cosa era successo. Harry era tornato a casa con una strana espressione in viso. Quando si era tolto il cappotto, avevo notato subito la fascia che gli circondava il braccio.
Il mattino seguente se ne era venuto in cucina con un nuovo  tatuaggio ben in vista. Un vascello vittoriano. Mi erano subito saltati i nervi.
-Idiota- avevo farfugliato sedendomi .
Lui mi aveva sentito –Non ti piace il mio nuovo tatuaggio, Lucy? Non pensavo che i tatuaggi sui ragazzi fossero un problema per te- si era innervosito alludendo a Zayn.
-No!- gli avevo ringhiato contro.
-Si può sapere che problema hai?- aveva sbottato alzandosi ed allargando le braccia.
Infuriata mi ero alzata anch’io e lo avevo indicato –Il problema sei tu! Brutto puttano!- avevo urlato, mentre Liam e Zayn filavano via dalla cucina.
-Puttano un cazzo!- mi aveva risposto lui arrabbiato –Mi sembra che io abbia una sola ragazza, Lucy! Perché non la smetti di fare la gelosa?-
-Gelosa?!- la mano mi era partita e ne era rimasta un’ impronta rossa sulla sua guancia sinistra. Gli avevo dato un schiaffo da manuale, di quelli che fanno voltare la testa.
Ero rimasta immobile, respirando forte mentre le lacrime iniziavano a rigarmi le guance.
Lui non si era mosso, con la faccia voltata da una parte, fissava il pavimento.
Prese un respiro profondo, poi mi si avvicinò  e mi strinse al suo petto, mentre iniziavo a singhiozzare sempre più forte.
-Scusa, Harry! Non volevo farti male…- piagnucolai mentre lui mi accarezzava i capelli.
-Shh! – tentava di calmarmi –Non fa niente, Lu, è tutta colpa mia. E’ tutta colpa mia, non dovevo dirti quelle cose, mi dispiace-
Scossi la testa, allontanando quei ricordi mentre chiudevo l’acqua della doccia. Mi preparai velocemente indossando una maglietta a righe con un maglioncino sopra.
Corsi giù per le scale saltellando allegra come un bambina, entrai in cucina e mi buttai sopra a Louis, che se ne stava seduto su una sedia a guardare i cartoni animati.
-Buon compleanno, fratellone!- gridai riempiendogli le guance di baci –Ti voglio tanto bene, carotino!-
-Grazie, Lulù- rise lui abbracciandomi stretta –Che programmi hai per oggi?-
-Vorrei rimanere a fare la stupida con te, ma devo correre alla casa discografica per discutere di un possibile tour, parallelo al vostro, e nel pomeriggio ho un’intervista alla radio- mormorai tristemente inventandomi una scusa. La sua faccia delusa mi faceva quasi piangere –Ma stasera tu ed Eleanor venite a cena con me in un posto straordinario, ti mando l’indirizzo più tardi, ok?-
Annuì riacquistando il sorriso –Ok, piccolina, ci vediamo stasera-
Gli baciai la fronte e scappai via col sorriso sulle labbra.
Indossai il giaccone ed uscii di casa diretta al garage per prendere la moto, quando mi ricordai che non avevo idea di dove sarei dovuta andare.
-Dove va, bella signorina?- chiese Harry che se ne stava tranquillamente seduto sul cofano della sua Jaguar.
-Se non lo sai tu la cosa è grave- risposi sorridendogli mentre mi avvicinavo.
Entrammo in auto e partimmo.
-Dove andiamo?- chiesi guardando le strade di Londra scorrermi davanti agli occhi.
-Prima ti porto a vedere la location della festa, poi pensavo di andare a pranzo da qualche parte- disse lanciandomi un veloce sguardo.
-Sei allegro oggi- constatai notando che le fossette erano ben in vista da un bel po’ –Taylor viene alla festa?-
Scosse la testa senza perdere quell’espressione contenta –Oggi è il compleanno del mio migliore amico, faremo festa e ci divertiremo come un tempo-
-E domani io partirò- mormorai con un tono di voce più basso del solito.
-Se non ti va di andare a New York puoi passare le vacanze ad Holmes Chapel con me- propose facendomi aprire la bocca in un’enorme “o”.
Tossii cercando di riacquistare a voce -No, tranquillo, Edward mi aspetta… E’ solo che mi mancherete tanto, tutti e cinque- chiarii guardando fuori dal finestrino.
-Siamo arrivati!- esclamò improvvisamente fermando l’auto.
Mi voltai e vidi un enorme villa dell’ottocento che si stagliava imponente di fronte a noi.
-OH MIO DIO!- farfugliai in italiano.
-Ti piace?- chiese contento.
-Se mi piace? E’ fantastica, bellissima!- gridai entusiasta, prendendolo per mano e correndo verso l’ingresso.
Appena arrivati davanti all’enorme portone d’ingresso un uomo alto lo spalancò e mi porse la mano cordiale –Buongiorno, signorina Lucy- mi salutò mentre gli stringevo la mano.
-Lucy, questo è il signor Knox, il proprietario della villa- mi illustrò Harry.
Il signor Knox mi mostrò la villa da cima a fondo, facendomi vedere le sale che avremmo utilizzato per accogliere gli ospiti, servire il buffet ed adibire a sala da ballo con la grande sfera di specchi che scendeva dal soffitto.
Uscii da quella casa super eccitata per la festa che si sarebbe tenuta quella sera.
-Dove vuoi andare per pranzo?- domandò Harry felice. Era piuttosto contento che mi fosse piaciuta così tanto la villa, sembrava alquanto soddisfatto e fiero di sé.
-Che ne dici del Mc?- proposi guardandolo speranzosa.
-Ottima scelta, Miss Lucy- ridacchiò svoltando sulla destra in direzione del fastfood scelto.
-Cosa regalerai a Louis?- chiesi per ingannare l’attesa mentre prendevo a giocherellare con i capelli.
-Una vacanza, un crociera alle Maldive per due persone da usare durante queste vacanze- rispose posteggiando dietro al locale –E tu?-
-Mi aveva fatto promettere che gli avrei regalato un tavola da surf al compleanno di Liam- ridacchiai entrando nel ristorante con il riccio al mio seguito –Quindi gli regalerò un’ enorme tavola da surf a righe bianche e blu, con una carota disegnata su un lato-
-Non sei normale- borbottò scuotendo la testa mentre le labbra gli si increspavano in un sorriso.
-Il menù con la porzione di patatine grandi e un New York Crispy, niente salse- ordinai mentre la ragazze impilava tutto nel vassoio.
Accanto a me Harry aspettava le sue crocchette e le patatine. I capelli ricci tagliati da poco gli nascondeva un po’ la fronte, mentre gli occhi verdi brillavano sereni. Stava ancora sorridendo, esattamente come me.
-Fanno 8 sterline- gracchiò la commessa riportandomi alla realtà.
Pagai e mi diressi al tavolo più nascosto del locale.
Mi sedetti e tirai fuori il panino, addentandolo.
-Vedo che hai fame- ridacchiò Harry sedendosi di fronte a me con un sorriso.
Posai il panino e risi –In effetti è da ieri sera che non mangiavo- confessai mentre lui immergeva la prima crocchetta e se la portava alla bocca –Mi sono svegliata tardi e ho fatto una corsa enorme per non farti aspettare-
Posò la crocchetta che stava mangiando alzando gli occhi al cielo –Non avresti dovuto fare tutto questo per me!- si lamentò.
-Invece, sì- ribadii decisa guardando la sua espressione contrariata che mi faceva ridere come una matta –Ti sei sporcato-
-Davvero? Dove?- e cominciò ad armeggiare con il cellulare per specchiarcisi dentro.
Scossi la testa afferrando un tovagliolino di carta, mi allungai sul tavolo e gli pulii la bocca.
Abbassai lo sguardo e notai che anche lui mi guardava. I nostri visi erano troppo vicini e il mio cuore iniziò a battere all’impazzata, di nuovo.
-Grazie- farfugliò mentre mi scostavo tornando al mio posto con le guance in fiamme.
Morsi di nuovo il mio panino evitando il suo sguardo. Sentivo i suoi occhi su di me, come se tentassero di leggermi dentro.
-Che c’è?- esplosi alla fine prendendo un sorso della mia Coca Cola.
-Sei bella sai- rispose mentre mi immergevo in quel verde smeraldo che tanto amavo.
Scossi la testa continuando a mangiare mentre lui riprendeva a parlare –Non mi credi, vero?-
-Io non sono bella- specificai pulendomi la bocca con il mio tovagliolo –Sono normale, con un carattere di merda-
-Se solo vedessi quello che posso vedere io- sbuffò incrociando le braccia al petto.
-Capiresti perché ti voglio così disperatamente- finii la frase al suo posto alzando lo sguardo sul suo viso –Non usare le frasi delle nostre canzoni contro di me-
-Non le sto usando contro di te!- si schernì lui –A volte, sembra che tu capisca solo una lingua e così ho deciso di utilizzarla-
-Io mi fido solo dei fatti- era incredibile come fossimo arrivati velocemente al litigare come nostro solito.
-Touché- fece lui mentre io mi alzavo e mi avvicinavo ad una di quelle macchinette col gancio per prendere i peluche.
Infilai una monetina e tentai di prendere uno di quegli orsetti pieni di pelo, con scarsi risultati. La rabbia in questi casi aiuta poco.
-Fai provare me- mi consigliò Harry dolcemente, prendendomi per i fianchi e spostandomi alla sua sinistra, così che potesse giocare lui.
Fece avanzare il gancio velocemente, lo fece scendere, afferrò un orsetto e tornò indietro. L’orsetto cadde nel cestello mentre sul suo viso si dipingeva un enorme sorriso.
Si chinò ed afferrò il regalo, per poi tirarsi su e porgermelo. Era un orsetto carinissimo, dal pelo lungo nocciola e un fiocchetto legato sul collo.
-Volevi i fatti..- farfugliò mentre lo prendevo e me lo stringevo al petto.
-Grazie- mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia, mentre lui faceva passare il suo braccio intorno alla mia vita e mi spingeva verso l’uscita.

***

La festa era straordinaria e tutti si stavano divertendo. Louis amava il luogo e aveva amato particolarmente la torta, sulla cui sommità era stato posto un pupazzetto che lo rappresentava vestito da Power Ranger rosso.
Avevo ballato con lui e con tutti gli altri, tranne che con Harry, che se ne stava in piedi in disparte a bersi un drink.
Io, d’altro canto, me ne stavo seduta dall’altro lato della stanza a fissarlo con un bicchiere di Vodka in mano ormai vuoto. Lo fissavo ininterrottamente, mentre lui faceva lo stesso. Era parecchio stupido che nessuno dei due si avvicinasse all’altro.
Abbassai gli occhi per leggere l’sms che mi era appena arrivato, ma appena li risollevai di Harry non ce ne era più traccia.
-Boo!- mi urlò qualcuno nelle orecchie. Voltai di scatto la testa incontrando le fossette familiari di Harry.
-Ehi!- lo salutai dato che dopo il pranzo non ci avevo più scambiato parola –Tutto bene?-
-Sì, Louis ha adorato il regalo ed adora la festa. Credo che mi abbia perdonato- rispose sedendomisi accanto.
-Perdonato di cosa?- domandai confusa.
-Di avervi trascurato parecchio da quando sto con Taylor- mi irrigidii nel sentirla nominare, mentre stringevo le mani a pugno.
-Senti- incominciò dolcemente –Ho riflettuto tanto su quale regalo farti. Dopo quello che ci siamo detti oggi io volevo darti questa-
Mi porse una busta bianca, sigillata, con su scritto solo per Lucia Elison Westwood. La afferrai –Hai messo il mio nome completo! Quasi nessuno lo conosce-
-Volevo mostrarti che so tutto di te e che…- ma si interruppe fissando l’orologio alle mie spalle –E’ quasi mezzanotte, il tuo volo parte tra poco!-
Mi prese per mano facendomi alzare e conducendomi al guardaroba. Infilai il giaccone e salutai i ragazzi che ci avevano seguito.
-Buon Natale ragazzi!- gridai abbracciando Niall –E buon compleanno Louis!- gli augurai di nuovo stringendolo.
Poi Harry mi trascinò fuori e fermò un taxi.
-Prometti di aprirla dopo la mezzanotte- disse mentre salivo in auto.
Aprii il finestrino per abbracciarlo e lasciargli un bacio sulla guancia –Lo prometto, Harry, buon Natale!-
Mi baciò la fronte –Buon Natale, Lucy!- e l’auto partì. Vidi la sua figura sbracciarsi dal marciapiede per salutarmi, finché la macchina non svoltò l’angolo.
Sospirai triste –Che ora è?- chiesi al conducente.
-Mezzanotte e tre, signorina Westwood- rispose cordiale l’anziano signore –Buon Natale- risposi aprendo la busta.
Cara Lucy,
è strano scriverti di nuovo in un solo giorno, ma non avevo idea del regalo da farti. Ho ripensato tanto a quello che mi hai detto oggi, che guardi hai fatti.
Così oggi pomeriggio ho incontrato Taylor. Le ho detto che non amerò mai qualcun altro come te e l’ho lasciata, lei l’ha presa abbastanza bene perché immaginava che sarebbe finita in questo modo.
Comunque, quello che volevo dimostrarti è che io ti amo e farò qualsiasi cosa per riaverti. Quindi volevo chiederti, vuoi ricominciare tutto daccapo, dal primo appuntamento?
Spero di ricevere una risposta l’anno prossimo, e spero che sarà positiva.
Ti amo tanto, mio dolce piccolo amore
Xx
Harry
P.S. Buon Natale, piccola!
Guardai la lettere ad occhi sbarrati mentre una lacrima vi cadeva sopra, la prima lacrima di gioia dopo tanto tempo.


Buon giorno bellissime!
Come è andato il Natale? Io tutto bene, solo che sia il 24 che il 25 non sono mai stata a casa quindi sono riuscita a scrivere solo ieri.
Piaciuto il capitolo? E' molto lungo e succedono tante belle cosine *-* I Lurry stanno per tornare fanciulle, anche perchè siamo esattamente a metà ff. Ho adorato scrivere la scena al mattino perchè mi sa di serenità, poi c'è il pranzo e Harry le regala un orsetto, non è dolcissimo? Sulla fesa ho dovuto sorvolare parecchio perchè altrimenti sarebbe venuto un capitolo troooppo lungo!
La coppia Haylor è scoppiata, ma voi sapevate già che sarebbe successo. Quindi ora cosa vi aspettate che succederà?
Il prossimo capitolo sarà incentrato sul Natale a casa del nostro amato Edward che finalmente tornerà! yeah! Poi ci sarà il capitolo del capodanno per cui ho GRANDI idee! Come sono eccitata!
A proposito voi che farete? Io vado a casa di una mia amica e staremo lì tra donne... Voi avete già scritto i propositi per il nuovo anno? Io ci sto pensando e non so se metterci "Incontra i 1D" perchè mi sembra piuttosto improbabile che avverrà visto che non andrò neanche al concerto -.-"
Vabbè, basta deprimersi! Ringrazio chi legge ancora questa serie aspettando con ansia il ritorno dei Lurry *-* Chi l'ha messa tra le preferite, seguite, ricordate, chi mi ha aggiunto ai preferiti e Chidama che ha recensito l'ultimo capitolo <3 Grazie :3
Ora scappo, a presto belle
Bye bye
XoXo
Lulù
P.S. Da notare il mio nuovo nick ;)

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Capitolo 16
*** All I want for Christmas is him ***


All I want for Christmas is him

Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai faccia a faccia con qualcosa di peloso. Era l’orsetto che mi aveva regalato Harry.
Mi tirai su, lasciando che lo sguardo vagasse sulla vetrata alla mia destra.
L’appartamento di Edward era al centocinquantaquattresimo piano, e da lì vedevo perfettamente le finestre dell’Empire State Building di New York.
Sollevai l’orsetto facendo in modo che il muso sfiorasse il mio naso.
-Non hai ancora un nome- riflettei fissando le biglie colorate che aveva come occhi.
Lo posai sulle coperte pesanti ed afferrai il cellulare che avevo lasciato sul comodino.
“L’orsetto non ha un nome. Qualche idea?” inviai ad Harry mentre sul mio volto si allargava un sorriso.
Lasciai il cellulare sulle coperte accanto al’orsetto, e mi alzai, stiracchiandomi mentre ammiravo New York illuminata dai raggi del timido sole mattutino.
Mi strinsi le braccia, rabbrividendo. Harry aveva lasciato Taylor per me e presto lo avrei rivisto.
Sorrisi. Dopo tutto che cosa erano mille chilometri di distanza?
Scossi la testa e corsi fuori dalla stanza, fino a raggiungere il soggiorno.
Edward se ne stava disteso su un divano a guardare distrattamente un film natalizio che davano alla tv.
Gli corsi in braccio, stringendolo forte mentre gli baciavo una guancia.
-Buon Natale, fratellone!- gridai entusiasta mentre lui scoppiava a ridere.
-Buon Natale, principessa- rispose accarezzandomi i capelli –Dormito bene?-
-Benissimo!- quasi gridai raggiante.
-Ti vedo molto felice, in effetti- mormorò –Non che non mi stia bene, anzi, era da un bel pò che non ti vedevo così allegra, ma mi domando il motivo di tutta questa felicità-
Arrossii fino alla punta dei capelli, abbassando il viso imbarazzatissima.
-Scommetto che ha i capelli ricci e gli occhi verdi- incominciò mentre io diventavo fucsia –E che il suo nome inizia con la H e finisce con arry-
Afferrai un cuscino e glielo tirai in faccia, mentre lui prendeva a ridere sempre più forte.
-Ok, ok, mi arrendo- farfugliò bloccandomi le braccia –Ti do il regalo così hai le mani impegnate e non mi uccidi di cuscinate-
Annuii come una bambina battendo le mani finché non mi lasciò un pacchetto quadrato sulle cosce.
Lo guardai di sbieco sollevando un sopracciglio –Cos’è?-
-Sono sicuro che ti piacerà-
Annuii distratta togliendo il fiocco e la carta, per poi scoprire una scatola di cartone rettangolare.
-E’ un Iphon 5- mormorai tirando fuori il cellulare già coperto da una cover.
-E’ bellissima!- esclamai senza fiato notando che la cover era una foto di me e lui scatta qualche mese prima.
Lo abbracciai forte, mentre lui sussurrava –Così mi avrai sempre sotto gli occhi-
-Ti ho sempre nel cuore, fratellone- gli risposi baciandogli una guancia.
Rise forte scompigliandomi i capelli –Lo so, lo so. Anche se immagino che tu volessi qualcos’altro-
Lo guardai confusa mentre lui spiegava –Magari un riccio a dimensioni naturali da portare alla cena di questa sera-
Gli tirai una cuscinata ridendo, ma mi bloccai quando assimilai tutto il significato della frase –Quale cena?-
-Ti avevo parlato di quella ragazza con cui stavo uscendo, Claire…- annuii mentre lui si passava una mano tra i capelli, in evidente imbarazzo –Ormai è la mia ragazza da quattro mesi e te la volevo presentare-
-Quattro mesi?!- esclamai prendendolo a cuscinate sempre più forti –Perché non mi avevi detto niente, delinquente!-
-Avevi già i tuoi casini- si scusò prendendo la mia arma e nascondendola dietro di lui –Comunque, stasera ci ha invitato a cena da lei-
-Ok- gridai entusiasta correndo al piano di sopra canterellando –Edward ha una ragazza! Edward ha una ragazza!-

***

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree


Sentii mentre Buzz Lightyaer percorreva il corridoio dell’asilo inseguendo Ken e i suoi strani amici.
-Torno subito- dissi districandomi dalle braccia di Edward che mi tenevano stretta al suo petto.
Entrai in cucina e risposi senza guardare di chi si trattasse –Pronto e Buon Natale!-
-Buon Natale Scricciolo!- gridò qualcuno dall’altra parte della cornetta uccidendomi i timpani –Come stai?-
-Benissimo, Payne, te?- risposi ridendo del suo entusiasmo.
-Alla grande, piccola! Che facevi?-domandò a tutta velocità come solo lui sapeva parlare.
-Guardavo Toy Story 3 con il mio fratellone, te?-
-Oddio, sai che io l’ho visto ieri? Ed ogni volta è come la prima! Sempre pieno di emozioni!- disse sornione mentre io mi trattenevo dal ridere
–Comunque, qua abbiamo appena finito di fare cena e tra un po’ faccio Danielle verrà a fare un salto-
-Salutamela e fagli gli auguri da parte mia- mi raccomandai –Hai sentito qualcuno dei ragazzi?-
-Solo Zayn- rise –Niente che ti interessi-
-Payne!- gridai con finto tono di accusa –Cosa vorresti insinuare?-
-Ammettilo che il regalo che ti ha fatto ti è piaciuto parecchio-
Sospirai –Ok, lo ammetto, l’ho adorato- sospirai di nuovo –Ma vorrei averlo qui con me ora-
-Sì, perché lui ha quell’unica cosa- continuò sghignazzando come un matto.
-Volete smetterla tutti quanti di usare le frasi delle nostre canzoni contro di me!- mi lamentai.
-Guarda che hai iniziato tu- mi fece notare lui.
-Comunque, pensavo ad un’altra canzone-
-All I want for Christmas is you?- tentò lui.
-All I want for Christmas is him-

***

 Edward suonò il campanello con un enorme sorriso stampato in faccia, mentre io mi tormentavo le mani ghiacciate.
Improvvisamente me le bloccò con la sua, grande e calda. Alzai gli occhi ed incontrai i suoi, azzurri come il mare –Non essere nervosa, non ce n’è bisogno-
Non fece in tempo a chiudere bocca che il portone si aprii inondandoci della luce che proveniva dall’interno dell’appartamento.
Capelli castani lunghi fino a metà schiena incorniciavano il volto di una ragazza radiosa, dai grandi occhi da cerbiatto.
-Edward!- lo salutò allegra baciandolo.
Abbassai lo sguardo imbarazzatissima, mentre Edward si spostava per mostrarmi alla sua ragazza.
-Lei è Lucy- disse tutto orgoglioso mentre alzavo gli occhi incontrando quelle di lei –E lei è Claire-
Strinsi la mano che mi porgeva sorridendo “E’ molto carina e non sembra antipatica”.
-E’ un piacere averti qui, non vedevo l’ora di vederti!-  disse sincera mentre ci lasciava entrare.
Edward mi tolse il cappotto e lo appese all’entrata, mentre seguivo Claire verso la sala da pranzo.
Si sedette a capotavola, io alla sua sinistra ed Edward di fronte a me -Stai passando delle buone vacanze o ti sta facendo impazzire?- chiese lei alludendo al suo ragazzo.
-No, è abbastanza bravo, più che altro sono io che lo faccio impazzire- risi io facendo l’occhiolino a mio fratello.
-E’ da quando aveva otto anni che passa le vacanze con me, ormai sono pronto a qualsiasi cosa- spiegò lui prendendo un boccone di pasta.
-Come vi siete conosciuti?- domandi curiosa di come la avesse conquistata.
-Era sul set a registrare una delle prime puntate, quando il mio capo mi ha chiamata per portargli un copione- incominciò Claire stringendo la mano di Edward.
-Quando sono arrivato, mi è caduta letteralmente tra le braccia- rise lui.
-Ero inciampata in un cavo- spiegò lei alzando gli occhi al cielo –Comunque, lui, tutto galante, mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto uscire a cena-
-Naturalmente all’inizio non ha accettato- si intromise di nuovo mio fratello.
-Avevi la fama del donnaiolo- lo accusò puntandogli contro il dito.
-Ero cambiato dopo che avevo fatto pace con Lucy- fece Edward perdendosi nei suoi occhi.
Sorrisi ricordandomi che avevo la sua stessa espressione quando guardavo Harry –Non sono l’unica che lo ha cambiato-
Erano così felici, e forse presto lo sarei stata anche io.
Sentii il mio cellulare vibrare. Era un messaggio di Harry “Che ne dici di Lurry?xx”.
“Non male per il nome del nostro orsetto xx”.

Salve, sorelle!
Come va? Finiti tutti i compiti? Io stavolta sono stata brava e oggi ho solo dovuto studiare un po' di latino e domani dovrò finire un po' di cose e studiare.
Uffi! Domani non ho voglia di andare a scuola! Cioè io domani mi devo svegliare alle sei e un quarto! Non voglio! *Scusate lo sfogo*
Allora, finalmente ce l'ho fatta a postare! Mi dispiace di averci messo così tanto ma quello che mi ha preso tempo è stato soprattutto il penultimo capitolo di The Beauty of the Dark. Infatti, ormai quella fan fiction è finita, quindi mi concentrerò solo su questa.
A proposito, presto anche questa ff finirà e ho in mente tre storie: una con protagonista Louis, una con Niall e un altra concentrata su Liam. Quale preferireste leggere?
Passando al capitolo. E' concentrato su il Natale. Un po' in ritardo rispetto alle feste, ma lo trovo molto dolcioso.
E' tutto su Edward che ha avuto il suo bel ritorno. Il regalo un po' scontato ma la parte che ho adorato scrivere è stata quella del mattino. Vi piace il nome dell'orsacchiotto? Fa pensare bene è? E poi la chiamata di Liam è stata troppo dolciosa da scrivere!
Il prossimo capitolo è sul Capodanno che Lucy passerà a New York, mentre i ragazzi sono ancora in Inghilterra. Triste? Un po', ma vedrete ;)
Passo a ringraziare Chidama che ha recensito l'ultimo capitolo, chi ha messo questa storia tra le preferite, seguite e ricordate, poi anche chi mi ha aggiunto agli autori preferiti e chiunque legga ancora questa storia.
Vabbè ora vado, quindi al prossimo capitolo e buona fortuna a tutte per domani! E poi, allegria, che domani esce Kiss You e si prospetta molto divertente :D
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Ok, ora vado
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 17
*** Kiss Me On Cold December Night ***


Kiss Me On Cold December Night

-Buongiorno dormigliona- mi salutò Edward sorridendomi, mentre entravo in cucina e mi buttavo malamente su una sedia sbadigliando.
-Mmm- borbottai appoggiando la testa sulle mie braccia incrociate.
Lo sentii spostare una sedia e sedersi di fronte a me –Lucy?-
-Mmm- muggii ancora senza alzare la testa.
-Lucia Elison Westwood Principi, che hai?- chiese paziente –E’ il primo capodanno che passo con te, ma dubito che durante gli altri diciassette anni della tua vita tu lo abbia passato a piangerti addosso-
Sospirai sollevando il capo –Caro fratellone, non ho nessunissima voglia di vivere questo capodanno-
-Ho capito- disse lui tranquillamente incrociando le braccia al petto –Ti manca Harry-
Lo incenerii con lo sguardo –Non nominarlo, già mi manca abbastanza- confessai sgridandolo –E’ che vorrei solamente baciarlo a mezzanotte-
Edward si alzò e mi lasciò un bacio tra i capelli –Sono sicuro che l’anno prossimo sarà così. Per quest’anno starai con me e Claire, e canterai a Times Square!- aggiunse con più enfasi.
-Questo non mi aiuta affatto- mi lamentai –Non ho nessunissima voglia di cantare su un fottutissimo palco sola soletta come una cane, io voglio i miei ragazzi, voglio la mia band!-
-Sei adorabile quando ti comporti come una bambina- fece dandomi un buffetto in testa.
Lo scacciai malamente –Il palco è così vuoto senza di loro- piagnucolai.
Lui mi abbracciò stretta –Torni a casa fra sei giorni. Rivedrai quei cinque idioti molto presto, quindi smettila di lamentarti, vai a prepararti che fra po’ devo portarti lì per le prove-
Afferrai una brioche di malavoglia e me ne torna in camera avvilita.
Acciuffai il cellulare sul comodino. Quattro messaggi:
Principessina dei miei sogni, buon anno dal tuo daddy xx Boo” sorrisi leggendo il messaggio dolcissimo. Louis non si dimenticava mai della sua sorellina.
“Piccola, come va a New York? Mi manchi tanto tanto! Cioè non so più con chi parlare se non con il mio riflesso xD P.S. Buon anno ;) xx Twin
Solo Zayn poteva scrivere certe cose. Facevo bene a controllare che nella sua stanza non ci fossero nascoste droghe varie o bottiglie di rum.
Passai al terzo agitata e speranzosa “Ciaooooo! Buon anno sorellona! Sappi che sei la ragazza più speciale del mondo! Ti voglio tanto bene! Xx Nialler J” quanto poteva essere dolce Niall Horan?
Aprii l’ultimo messaggio col cuore in gola “Buon anno Scricciolo! Tanti auguri dal tuo Best e da Danielle che ci teneva ad essere presente in questo messaggio ;)” risposi a tutti, mentre l’afflizione si impadroniva del mio cuore.
Nessun messaggio da Harry.

***

Stockings are hung with care
As Children sleep with one eye open
Well, now there’s more than toys at stake
‘Cause I’m older now but not done hoping

Sento avvicinandomi al palco sistemato a Times Square mentre le persone si accalcano per guardare la grande palla brillare come un sole della notte.
The twinkling of the lights
As Santa carols fill the household
Old saint nick has taken flight
With a heart on board so please be careful

Era da quando avevo tre anni che guardavo la grande palla cadere. E’ in assoluto la cosa più bella che un bambino possa vedere, ed in quel momento ce l’avevo ad un passo.
Eppure l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era Harry. Il ragazzo con i capelli ricci e i grandi occhi verdi.
-Dieci, nove, otto…- iniziò il conto alla rovescia mentre le parole di Michael Bublè si perdevano nel vento.
So please just fall in love with me this Christmas
Le sentivo come rimbombare nella mia testa mentre il countdown continuava –Sette, sei…-
There’s nothing else that I will need this Christmas
Una mano mi toccò le spalla –Cinque, quattro…- mi voltai.
Won’t be wrapped under a tree
Capelli ricci, grandi occhi verdi e due splendide fossette in mostra che circondavano il sorriso smagliante. Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
-Tre, due…-
I want something that lasts forever
Il suo viso si avvicinò lentamente al mio mentre le sue mani mi circondavano i fianchi. –Uno!-
So kiss me on this cold December night
Le sue labbra si posarono dolcemente sulle mie, mentre il mio cuore scoppiava come i fuochi d’artificio che illuminavano il cielo newyorkese. Le grida di gioia riempirono l’aria, ma l’unica cosa che sentivo in quel momento era la sua lingua giocare con la mia.
Stavo baciando di nuovo Harry Styles. E, diavolo, se mi piaceva.
Ci allontanammo contemporaneamente per guardarci negli occhi e scoppiare a ridere.
-Buon anno!- esclamò lui prendendomi in braccio e facendomi roteare mentre io esplodevo di felicità.
-Buon anno!- ripetei io abbracciandolo forte.
Il mio sguardo si incatenò di nuovo col suo –Ti amo- dissi senza pensarci.
Lui sorrise emozionato per poi darmi un veloce bacio a stampo –Anche io, ma ora devi andare-
Lo guardai rammaricata mentre un uomo della sicurezza mi accompagnava sul palco.
Raggiunsi il microfono con il sorriso stampato sulle labbra.
Lo cercai tra il pubblico ed incontrai subito i suoi occhi familiari –Buon anno New York!- gridai mentre un boato di intesa si alzava -Questa canzone è per tutti voi, e per una persona speciale che questa sera mi ha fatto una bellissima sorpresa- aggiunsi facendo l’occhiolino ad Harry.
Do you remember that time § Ti ricordi quel tempo?
Do you remember all the time we spent together? § Ricordi tutto il tempo che abbiamo passato insieme
Months that run as fast as lightning § Mesi che si rincorrono veloci come un lampo
I still can not believe that all § Non posso ancora credere che tutto
It's over so § Sia finito così
I can not believe you § Non posso credere che tu
You are no longer mine § Tu non sia più mio
Intonai guardandolo fisso, mentre ricordavo il giorno in cui avevo scritto quella canzone. Era successo tutto in Italia, dopo che mi aveva detto quelle cose bellissime sulla veranda di casa mia.
A year goes § Un anno va
A new beginning eslope § Un nuovo inizio esplode
I just want to be able to do better § Vorrei solo riuscire a fare meglio
I just want to get it right more § Vorrei solo non sbagliare più
Too much to ask? § Chiedo troppo?
A second chance § Una seconda chance
Fireworks sparkle § I fuochi d'artificio brillano
While I see you next to me § Mentre ti vedo accanto a me
Erano passati mesi, ma niente di ciò che provavo era cambiato. Lo amavo più di prima, e desideravo ardentemente che in quel nuovo anno avremmo riiniziato la nostra storia.
My heart can not do § Il mio cuore non può farcela
I see the flashbacks appear in front of my eyes § Vedo i flashback apparire di fronte ai miei occhi
Everything seemed to be as easy as breathing § Sembrava tutto facile come respirare
As if our life had been painted § Come se la nostra vita fosse stata dipinta
Especially so § Appositamente così
I can not believe you § Non posso credere che tu
You are no longer mine § Tu sia più mio
Rividi tutti i momenti belli che avevamo passato insieme, tutte le difficoltà affrontate, tutti i più brutti momenti di quell’anno. Harry era sempre stato lì per me, a gioire o a cercare di confortarmi. Lui ci sarebbe stato sempre.
I know that I was wrong § So che ho sbagliato
I just wanted the best for you § Volevo solo il meglio per te
But do not ever let you go § Ma non ti lascerò andare mai più
Please, give me a second chance § Ti prego, dammi una seconda chance
Avevo le lacrime agli occhi, ma vedevo comunque il bellissimo sorriso che aveva in volto, entusiasta quanto me di ciò che era successo.
Un anno era andato, ma esplodeva un nuovo inizio.


Peppepeppepeppepeppepeppepeppe A E I O U Y!
Ok, tralasciamo il fatto che capodanno è passato da un pezzo ma questo capitolo, o meglio, l'idea che si riapacificassero a mezzanotte a New York ce l'aveo da un casino di tempo.
Mi dispiace per il ritardo stratosferico ma ho dovuto finire di scrivere l'ultimo capitolo di The Beauty of The Dark, che è stato molto impegnativo, poi per la prima parte di questo chapterino non avevo idee quindi sono stata bloccata un bel po'. Please, perdonatemi. Poi mi sono becata l'influenza sabato ed è da ieri che non eco quindi avevo del tempo libero per pensare.
Ho scritto una nuova canzone, anche lei orrenda, ma meglio di così non so fare :D
Passando alla storia la prima parte non so com emi è venuta e sono sicura che vi fa schifo quanto a me,; diciamo che l'unica cosa carina sono i messaggini, una specia di lampo di genio che mi è venuto all'improvviso.
Infine, con il sottofondo della bellissima canzone di Michael Bublè "Cold December Night" Harry la bacia. Non sono tenerissimi i miei Lurry *-*?
Poi, vabbè, c'è la mia canzone di merda e si conclude questo capitolo cortino e abbastanza brutto -.- Cercherò di rifarmi col prossimo ;)
Passando ad altro gli Haylor sono scoppiati e più o meno nello stesso periodo in cui li ho fatti lasciare nella storia! Cioè, il giorno che è uscito sui giornali mi sentivo tipo Dio! Ahahahahha! Lulù, la scrittricie di fan fiction che ha fatto rimetere insieme Liam e Danielle e ha fatto lasciare Harry e Taylor! Sinceramente per Harry mi dispiace un po', perchè è un ragazzo molto sensibile e spero con tutto il cuore che stia bene. Per quanto riguarda la Swift, magari ne esce una bella canzone.
Ora vorrei ringraziare di cuore voi mie lettrici, chi ha messo nelle preferite, seguite, ricordate e le 2 splendide personcine che hanno recensito lo scorso capitolo.
Detto questo, ci vediamo presto bellissime.
Twitter: @LuxInWonderland
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 18
*** Over Again ***


Over Again

Scesi dal palco col cuore a mille e gli occhi pieni di lacrime.
Senza preavviso due forti braccia mi strinsero. Quel profumo inconfondibile, sexy e dolce allo stesso tempo, era sicuramente quello di Harry.
-Mi sei mancata tantissimo- sussurrò baciandomi i capelli.
Sorrisi segretamente soddisfatta –Anche tu- confermai alzando gli occhi ed incontrando i suoi che ridevano.
-Cosa vuoi fare ora, piccola?- chiese sorridendomi allegro –La notte è ancora giovane e sei tu la regina di New York-
-Sono lusingata, signore- scherzai io prendendolo a braccetto e cominciando ad incamminarmi sicura –La condurrò in un posto straordinario-
-Te la vuoi fare tutta a piedi?- domandò ancora lui ridendo.
Lo indicai –Se vuoi perdere la tua panzetta sì-
Mi spinse velocemente contro un muro, chiudendomi il passaggio con le sue braccia ed inchiodandomi col suo sguardo profondo –Non ti piace la mia panzetta?-
Ero letteralmente in estasi da quella vicinanza inaspettata –Amo tutto di te- dissi senza neanche pensare.
Sentii subito la pressione delle sue labbra sulle mie, mentre il suo corpo si adattava perfettamente al mio.
Lo strinsi forte a me approfondendo il bacio. Lo volevo vicino, come se un contatto più profondo gli avesse fatto capire tutto ciò che provavo per lui.
Si scostò leggermente continuando a tenermi intrappolata nelle sue braccia –Mi è piacuta questa risposta-
Annuii riscuotendomi da quello stato di estasi in cui ero caduta.
-A proposito, che ci fai qui?- ma mi spicciai ad aggiungere –Non che non apprezzi questa cosa, anzi-
Rise stringendo la mia mano, mentre io lo trascinavo dietro di me alzando gli occhi al cielo.
Mi abbracciò da dietro baciandomi una guancia –Volevo dimostrarti qualcos’altro. Ci sono riuscito?- mi soffiò nell’orecchio dolcemente.
Rabbrividii –Mmm- riuscii solo a borbottare.
Rise di nuovo lasciandomi andare e tenendomi semplicemente per mano, quando girai a destra portandolo davanti ad un enorme edificio, il più bello di New York, a mio parere.
-L’Empire State Building?- chiese guardando in su.
-Sì- esclamai entusiasta guardandolo a mia volta –Ci sei mai stato?-
-Sì, qualche anno fa-
-Con me sarà tutta un’altra cosa- gli assicurai trascinandolo dentro.
Dopo aver pagato il biglietto entrai nel primo ascensore e cliccai con sicurezza il pulsante del piano giusto.
-Lo conosci bene questo posto- disse spezzando il silenzio.
Sorrisi guardando il pavimento dell’ascensore –Ci vengo quasi ogni giorno quando sono a New York- gli confessai.
Fece un passo appoggiandosi alla stessa parete dove io mi ero accostata –Non me lo avevi mai detto-
Lo guardai –E’ uno dei posti “segreti” in cui mi piace nascondermi e avere un po’ di tempo solo per me-
-Come la ruota- realizzò alludendo al London Eye.
-Come la ruota-
Le porte si aprirono ed uscii seguita dalla sua presenza inconfondibile.
-Non c’è nessuno- si lamentò.
Mi voltai a guardarlo scettica –Harry, è la notte di capodanno-
Alzò le spalle regalandomi uno dei suoi sorrisi mozzafiato a cui non potei resistere, sorridendogli di rimando.
Mi voltai a guardare New York da lassù.
Ogni cosa sembrava insignificante, come se il tempo lì fosse sospeso e potessero avvenire cose magiche.
Sentii il suo mento appoggiarsi sulla mia spalla e le sue mani stringermi i fianchi.
-Non vedevo l’ora di venire a te- sussurrò mentre il mio stomaco si svuotava e veniva rimpiazzato da farfalle svolazzanti.
-Non vedevo l’ora di sapere se avessi cambiato idea o meno- continuò –Ogni singolo istante era un attimo di agonia in più-
-Sono passati quattro mesi- mi ricordai rivivendo quel mattino a Berna, quando lo avevo lasciato con una bugia –Mi dispiace tanto per tutto quello che ho combinato, per tutto il male che ti ho fatto, Harry…- farfugliai iniziando a piangere.
-Non mi importa niente di ciò che hai fatto- mi rassicurò lui facendomi voltare e scostandomi un ciuffo di capelli dal viso –Ti amo e voglio che tu riabbia questo-
Sotto i miei occhi sconvolti e curiosi si tolse la collana che custodiva al petto. Aprì il cordoncino e tolse l’anello che vi pendeva.
Si inginocchiò, mi prese una mano e con l’altra mi mostrò l’anello con il simbolo dell’infinito, il mio anello –Lucy vorresti essere la mia ragazza, di nuovo?-
Feci leva sulla mano che mi stringeva e lo tirai su di scatto, avventandomi sulle sue labbra.
Lui si allontanò guardandomi felice –E’ un sì?-
-E dammi questo maledetto anello, Styles!- lo ammonii scherzosamente porgendogli la mano.
Lui ce lo infilò felice abbracciandomi di nuovo.
-Sei meglio di Lurry nell’abbracciare- commentai nascondendo il viso nel suo petto.
-Sapevo che avresti adorato il nome per quell’orsetto- commentò tutto soddisfatto lasciandomi un bacio sulla guancia.
Gli presi la mano e lo feci sedere per terra accanto a me guardando il panorama che si estendeva di fronte ai nostri occhi.
-Grazie- dissi di punto in bianco giocherellando con le nostre mani intrecciate.
-Di cosa?-
-Di esserci sempre- dissi sincera baciandogli la spalla.
-Grazie a te per permettermelo- replicò lui stringendomi più forte.
-Guarda!- gridai indicando di fronte a me –E’ l’alba!-
Mi voltai e lo vidi perso a guardarmi come incantato. Mi avvicinai e lo baciai.
Non c’era nulla di più bello di lui, neanche l’alba.

***

Mi svegliai di soprassalto, spalancando gli occhi nell’oscurità.
Mi portai una mano al petto sospirando.
Ero nella mia camera, e la poca luce che filtrava dalle tende tirate disegnava il profilo dell’armadio in mogano di fronte a me.
Mi alzai a sedere portandomi le mani sul volto.
Era stato solo un sogno, un bellissimo, stupidissimo sogno.
Cominciai a piangere silenziosamente. Era ancora il 31 dicembre, Harry non era mai arrivato e non sarebbe arrivato mai.
-Perché piangi?- chiese una voce dal nulla.
Mi voltai alla mia destra e vidi una massa di ricci castani sprofondare dal cuscino.
-Harry!- gridai buttandomi addosso a lui e stritolando in un abbraccio spaccaossa.
-Che c’è?- fece lui sorpreso asciugandomi le poche lacrime cadute.
-Pensavo che fosse tutto un sogno e mi è preso un colpo- risposi sollevata.
Mi baciò velocemente, ma con la solita passione.
-Secondo te questo è un sogno?- domandò sorridendo malandrino.
Scossi la testa sorridendo -No, questa è decisamente la realtà- esclamai ridendo insieme a lui.

Salve bella gente!
Sono viva! Cioè sono sopravvisuta all'influenza e oggi sono anche tornata a scuola. Mi hanno dato la pagellina e devo dire che è andata mooolto bene.
Comunque, in questi giorni a casa ho avuto il tempo di scrivere una OS, che non c'entra niente con le altre storie che ho scritto, ma cio messo tutta me stessa nello scrivere. E il protagonista è Harry stranamente u.u comunque se non avete nulla da leggere lui è lì che v aspetta nel mio profilo ;)
Passando al capitulos, è breve e fa schifo ma non avevo altre idee, anzi sono già in crisi per il prossimo :$
Però l'idea dell'Empire mi sembrav tanto carina e Harry la sbatte al muro mlmlmlml
Il prossimo non so che succederà ma molto probabilmente si andrà in Inghilterra e poi mi piacerebbe tanto scrivere un capitolo sui ragazi in Africa.... Sono così orgogliosa di loro :')
Ora ringrazio come l solite le fanciulle che leggono sempre questa storia, chi l'ha messa tra le seguite, preferite, ricordate, chi mi ha aggiunto agli autori preferiti e Chiara che ha recensito l'ultimo capitolo <3
Detto questo mi dileguo in silenzio.
Twitter: LuxInWonderland
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 19
*** It's Lurry Age ***


It’s Lurry Age

-Sei bellissima- fece lui accarezzandomi il viso col dorso della mano.
Erano passati cinque giorni dalla notte di capodanno ed Harry era ancora lì con me, nella casa di New York di Edward, a godersi gli ultimi giorni di vacanza prima di tornare a Londra.
Scossi la testa divertita, puntando poi lo sguardo sul suo petto nudo con i pettorali in bella vista. Arrossii violentemente posando gli occhi nei suoi, di quel verde cristallino che mi faceva impazzire.
-Tu sei bellissimo- sussurrai mentre lui posava le sue labbra morbide sulla mia fronte.
Sospirai, non provavo sensazione migliore di quando lui mi baciava, allacciando le braccia intorno al suo collo. Lui appoggiò la testa sul mio petto, alzando poi lo sguardo su di me.
Come spinta da una forza soprannaturale, presi a giocherellare con i suoi ricci mentre lui chiudeva gli occhi estasiato.
-Oggi torniamo a casa- lo informai spezzando il silenzio che si era venuto a creare.
-Mmm- mormorò allegro –Non vedo l’ora di vedere Louis-
-Dovrei essere gelosa?- chiesi scoppiando a ridere contagiando anche lui, che si alzò puntellandosi con le mani sul materasso per non pesarmi addosso.
Mi fissò con quello sguardo a metà tra il malizioso e il fuori di testa dalla gioia che mi fece sorridere –Bè, a Louis voglio molto bene, ma io ti amo e cedo che questo faccia la differenza-
Annuii convinta –Fa decisamente la differenza- e posai le mie labbra sulle sue, saggiandone il sapore intenso solo suo.
Non passò molto tempo che la situazione si ribaltò: me ne stavo a cavalcioni su di lui, con le mani intrecciate tra i suoi capelli mentre lui giocherellava con il bordo della mia canottiera.
Mi staccai da lui ridendo, mentre lui buttava la testa all’indietro per riprendere fiato –Mi farai morire- scherzò Harry mentre io scendevo dal letto con un balzo seguita da lui.

***

-Allora: fai la brava; non far disperare i ragazzi, in particolare Louis; non bere alcolici alle feste; non ubriacarti; non uccidere le fan o gli haters; non stressare Francesca e non lamentarti con i dirigenti della casa discografica- finì il suo elenco di raccomandazioni prima di abbracciarmi.
-Certo paparino- scimmiottai Edward stringendolo –E tu vedi di tenerti stretto Claire-
-Potrei dire lo stesso-replicò riducendo gli occhi a fessure.
-Non ha tutti i torti- aggiunse Harry guardandomi divertito.
Alzai gli occhi al cielo mentre Harry ed Edward si stringevano la mano come vecchi amici. Era incredibile come quei due amassero coalizzarsi contro di me, mio fratello e il mio ragazzo.
-Che Iddio mi aiuti- farfugliai afferrando il trolley ed avviandomi verso il portone dell’appartamento.
-Dopo tutte le imprecazioni che lanci al giorno, non mi stupirei se un fulmine ti colpisse-
Mi voltai fulminando mio fratello con lo sguardo –Ed io non mi stupirei se dopo tutte le ragazze che ti sei fatto, non si presentassero tutte qui alleate per distruggerti- sibillai per poi sorridere angelicamente –Ciao ciao, fratellone!-
-Ciao sorellina, ti voglio bene!- mi urlò dietro appoggiato allo stipite della porta mentre io ed Harry salivamo sul taxi.
-Adoro tuo fratello- fece Harry passandomi un braccio attorno alle spalle dopo che ci eravamo sistemati sui sedili posteriori.
-Anche io, quando non mi prende in giro- mormorai seccata guardando le strade di New York scorrere lentamente sotto i miei occhi.
Lui rise stringendomi al suo petto e prendendomi il mento con le dita per farmi voltare il viso verso di lui –Non te la prendere, scherza-
-Lo so- gli sorrisi mentre il mio cuore prendeva a battermi all’impazzata data la vicinanza tra le nostre bocche –Lo sai che da quando è iniziato il nuovo anno sorrido in continuazione?-
-L’ho notato- rispose lui sorridendomi a sua volta –E potrei sapere cosa ti porta tutta questa serenità?-
Lo guardai maliziosa, sedendomi in braccio a lui –Non so…Forse è un bel ragazzo. Sai come si dice, l’amore fa perdere la testa-
Lui deglutì a fatica facendo saettare lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra –Sono d’accordo- farfugliò mentre l’abitacolo dell’auto si riempiva del suono della mia risata.
Adoravo sapere che lui provava esattamente ciò che sentivo io.

***

-Lucy, potresti smetterla di correre?- domandò Harry fermandosi per l’ennesima volta, senza tuttavia lasciare la mia mano.
Lo guardai scettica –Harry, ti ricordo che qui quello con le palle sei tu, quindi fai l’uomo e seguimi- e girai i tacchi riprendendo a correre verso l’area di attesa.
Eravamo scesi dall’aereo da dieci minuti. Io ero corsa a prendere i bagagli, dopo di che avevo trascinato Harry per l’aereoporto in cerca delle altre quattro direzioni.
-Sai, tutto questo mi ricorda quando tornai dal Canada con Zayn. Io ero tutta entusiasta di vedervi e correvo, mentre lui mi seguiva tentando di tenere il passo- ricordai io muovendomi velocemente tra le persone senza lasciare la sua mano.
-Sì, ai tempi era tutto diverso- replicò lui affiancandomi –Non stavamo più insieme ed io credevo che Zayn ti avesse chiesto di essere la sua ragazza-
Risi –Solo tu potevi pensare una cosa del genere- mi voltai di scatto e gli lascia un bacio a stampo –Io sono solo la tua ragazza-
Lui alzò gli occhi al cielo sorridendo, per poi riprendere a camminare più spedito di prima finché non si bloccò, guardando di fronte a sé soddisfatto –Te lo avevo detto che li avremo trovati-
Spostai lo sguardo per incontrare le figure di quattro ragazzi radunati accanto ad una colonna, che si guardavano in giro come se cercassero qualcuno.
Sorrisi, prima di lasciare la mia valigia e correre verso di loro trascinandomi dietro Harry. Saltai addosso a Louis che, colto di sorpresa, indietreggiò leggermente andando a sbattere contro Zayn.
-Ahi!- sentii lamentarsi quest’ultimo.
-Mi siete mancati anche voi!- gridai mentre Louis districava l’abbraccio e correvo a stringere Zayn –Sei bellissimo come al solito, twin!-
Mi lasciò un bacio tra i capelli –Anche tu mi sei mancata, piccola-
Mi allontanai da lui facendo la faccia intenerita –Come sei dolce, Jawy!-
-Voi siete dolcissimi!- gridò istericamente qualcuno dietro di me imitando la voce di una sedicenne.
Mi voltai, guardando scettica Liam con la testa piegata da una parte e le mani sui fianchi –Sei diventato geloso, Payne?-
-Un po’- ammise lui abbracciandomi mentre la mia bocca si schiudeva in un sorriso –Anche tu, Payne- replicai io.
Appena lo lasciai sentii il braccio di Harry stringermi la vita, seguito dal calore del suo corpo –Non ho tanta voglia di dividerti con loro- sussurrò con la sua voce cristallina al mio orecchio.
Alzai appena il viso per incontrare i suoi occhi e sorrisi dolcemente –Neanche io, che dici se lasciamo loro i bagagli e ce ne andiamo da qualche parte solo io e te?-
Ci voltammo in contemporanea verso i ragazzi che ci fissavano come se aspettassero qualcosa di inevitabile –Andate pure ad amoreggiare, ma usate le protezioni!- fece Louis con uno scatto della mano come a mandarci a quel paese.
-Louis!- gridammo in risposta  io ed Harry scandalizzati, per poi scoppiare a ridere.
-Ciao ciao, ragazzi!- li salutò Harry spingendomi via, mentre io muovevo la mano tutta contenta.

***

-Ok, non hai paura?- mi domandò di nuovo Harry sorpreso.
Alzai le spalle completamente a mio agio –E perché dovrei? Questo ormai è il mio quarto tatuaggio, anzi quinto- replicai guardando il piccolo cuore rosso che il tatuatore mi aveva appena inciso sul medio della mano sinistra.
-Però devo ammettere questo è proprio bello- osservò lui girandomi attorno e guardando ammirato la scritta che pian piano si espandeva sul dorso della mia mano.
-Lo so- sorrisi leggendola, “Harry”. Avevo deciso di scriverlo, finalmente, perché volevo dimostrargli che lui era l’unica persona che avrei mai amato per il resto della mia vita.
Mi alzai dopo che John mi ebbe fasciato la pelle con cura, raccomandandomi di non togliermi la benda fino al giorno successivo.
Lo ringraziai e cominciai ad incamminarmi verso la porta ma la voce di Harry mi fermò –Aspetta!-
Mi voltai e lo vidi già seduto sulla poltrona che fino a qualche momento prima occupavo io.
-Cosa vuoi?- chiese John sistemando il necessario.
Harry rispose guardandomi con un sorriso sincero –Scrivi solo “Lucy”, sulla mano destra-
Sentii il cuore battere più forte, mi precipitai verso di lui e gli lasciai un bacio a stampo –Ti amo-
-Anche io, principessa- replicò mentre gli occhi gli brillavano allegri.

***

-Non so chi sia peggio fra voi tre!- commentò Niall buttandosi sul divano, mentre Harry si sedeva sulla poltrona e mi trascinava in braccio a lui.
-Almeno i miei tatuaggi hanno un senso- mi difesi guardando Zayn in modo eloquente.
-Perché devi sempre discriminare il mio Zap?- si lamentò fintamente offeso.
-Perché… Perché è enorme! E poi “Zap” non significa niente!- balbettai cercando invano un motivo più o meno serio.
Lui mi guardò alzando un sopracciglio –Forse non avrai visto bene il veliero di Harry…- sibillò lui mentre io gli scoccavo un’occhiata di fuoco.
-Ok, ora basta!- si mise in mezzo Harry stringendo la presa sulla mia vita e costringendomi a voltarmi –Tutti i tatuaggi che ci siamo fatti hanno un significato e sono bellissimi!-
Lo guardai scettica –Anche il veliero?-
-Anche il veliero- fece lui scuotendo le spalle –Voul dire che ero in viaggio verso una meta, ora sono attraccato in un porto sicuro-
Lo abbracciai per nascondere il fatto che stessi sorridendo –Sei dolcissimo-
-Perché mangio tanta cioccolata- aggiunse lui con una risata.
Alzai gli occhi al cielo “Perché deve sempre rovinare questi momenti così!”.


SONO VIVA!
Lo so, sono pasati 11 giorni dal'ultima volta che ho postato. Ho avuto una settimana terribile, piena di impegni e poi l'ispirazione mi ha abbandonato. Questa che inizia sarà ancora peggio perchè ho 4 compiti in classe e in una settimana devo leggere un libro intero su una monacazione forzata.... Che iddio mi salvi! Comunque eccovi questo capitolo di cacchina come il precedente, ma nel prossimo i ragazzi saranno in Africa. Voglio scrivere un capitolo molto dolcioso, ma non dolcioso Lurry, dolcioso per far vedere che i ragazzi sono straordinari e non dei ragazzini viziati che si credono che sa chi! Ma non so quando riuscirò a scriverlo o pubblicarlo -.-"
Poi vabbè, volevo dirvi che anche questa storia è quasi finita (7/8 capitoli)... Ma la buona notizia, o forse cattiva dipende dai punti di vista, è che inizierò a scrivere una storia su Irlanda! E ne sono molto emozionata perchè sono quasi stanca di scrivere dei Lurry :D
Ah, ho un altro motivo el mio ritardo. Una zoccola puttana mignotta che lo ha preso al culo da un cammello godendo come una lecca ha rubato la pagina in cui ero amministratrice! Puttana, se la prendo la ammazzo! Comunque la nuova pagina è:

https://www.facebook.com/pages/I%D1%82%CE%B1%C4%BCy-%D0%B8%CE%B5%CE%B5%C4%91s-O%D0%B8%CE%B5-Di%D1%8F%CE%B5%C4%8B%D1%82io%D0%B8-2-%E1%83%A6-L%CE%B5-V%CE%B5%D1%8F%CE%B5-ADMIN-C%CE%B5%D1%8F%C4%8B%CE%B1%D0%B8o-V%CE%B5%D0%B8%C4%91%CE%B5%D1%82%D1%82%CE%B1/494591290586526
Ok, ora me ne vo per la città! Passo tra la folla che non sa, che non vede quella puttana che squarterò, che strozzerò, che ammazzerò!
Vabbè vado davvero, alla prossima
Bye bye
XoXo
Lucy

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Capitolo 20
*** I'm Emotional ***


I’m emotional

Mi mossi nel letto lentamente, cercando di non svegliare Harry mentre stringevo il suo corpo caldo.
Avevo freddo, ed era strano, perché solitamente quando mi svegliavo sentivo sempre un caldo quasi opprimente che mi costringeva ad alzarmi.
Rabbrividii di nuovo, cominciando a battere i denti mentre gli spasmi mi facevano vibrare tutto il corpo.
Harry sospirò, svegliandosi. Si passò una mano sulla faccia stropicciandosela tutta.
Lo strinsi più forte in cerca di calore –Che hai, piccola?- mi chiese con aria assonnata.
La sera precedente avevamo lavorato fino a tardi con le prove del tour, e svegliarlo così presto mi spezzava il cuore –Ho t-tanto fred-ddo- balbettai a fatica.
La sua espressione da dolce divenne preoccupata: corrugò la fronte e le folte sopracciglia, mentre i suoi occhi si facevano attenti.
-Forse hai la febbre…- mormorò per poi posarmi le labbra sulla fronte e lasciarmici un bacio –Credo proprio di sì, e anche alta-
Annuii abbracciandolo più forte –Stai t-tranquillo… S-sto b-bene- cercai di rassicurarlo nascondendo la testa nel suo petto.
-No, Lucy, non stai bene- replicò lui con tono duro alzandosi –Vado di sotto a prenderti il termometro e qualcosa per farti abbassare la febbre-
Annuii mentre lui raggiungeva la porta, si voltò. Il suo sguardo si addolcì quando gli sorrisi –Torno subito- e si chiuse la porta alle spalle dopo avermi mandato un bacio volante.
Sprofondai nelle coperte, tirandomi il lenzuolo fin sopra la testa. Chiusi gli occhi e sbuffai infastidita –Ci mancava solo la febbre…- mi lamentai, quando improvvisamente qualcuno mi tolse le coperte dal viso, spaventandomi.
-Che diavolo?!- gridai chiudendo gli occhi per l’improvvisa luce.
Li riaprii con cautela ed incontra quelli azzurri di qualcun’altro –Louis, che ci fai qui?- gli chiesi notando che anche lui sembrava piuttosto preoccupato.
Non rispose, si limitò a tastarmi la fronte e scuotere la testa –Sto bene- gli assicurai tenendo strette le coltri calde.
-E’ proprio alta- mormorò rialzandosi  e dirigendosi alla porta mentre gli ripetevo che stavo bene, ma fu travolto da qualcuno che correva verso l’entrata della mia stanza.
Harry entrò tutto trafelato, inginocchiandosi accanto al letto ed infilandomi il termometro in bocca nonostante le mie proteste.
Dopo dieci minuti in cui andò avanti e indietro per la stanza come un’anima in pena, mi tolse il termometro e lesse velocemente la temperatura indicata.
Strabuzzò gli occhi per poi puntare il suo sguardo cristallino su di me –Hai 39 e mezzo- mi informò.
Louis, al suo fianco, afferrò subito il cordless sulla mia scrivania e corse a chiamare il dottore.
Harry si trascinò fino al letto e ci si buttò sopra, stringendomi le braccia attorno al collo, come solitamente facevo io.
Lo guardai dall’alto al basso e lo vidi avvicinarsi sempre più alle mie labbra, mi scostai ridendo –Mi dispiace, ma finché avrò la febbre da me non avrai nessuno bacio, signor Styles-
Lui mise il broncio appoggiando i capelli ricci sul mio petto –Mi piacerebbe ammalarmi- mormorò giocherellando con le nostre mani intrecciate.
Alzai gli occhi al cielo –Sì, così io ti farei da infermierina-
Sorrisi come un bambino –Sarebbe bellissimo- mormorò con sguardo sornione.
-Dio, perché a me?- domandai retoricamente guardando un punto indefinito del soffitto.
Harry si sollevò sui gomiti tentando di baciarmi, ma io mi nascondevo ridendo come una bambina.
Sentimmo bussare alla porta. Harry si alzò da letto in un balzo, sistemandosi i capelli mentre io rispondevo –Avanti-
Louis apparve sulla porta seguito dal dott. Johnson, che mi sorrideva bonario.
-Allora, come andiamo Lucy?- chiese l’uomo sedendosi sul bordo del letto.
Alzai le spalle –Abbastanza bene, mi sento solo stanca e ho freddo-
Mi guardò preoccupato –Hai ripreso a mangiare come una persona normale?-
-La faccio pesare una volta a settimana- rispose Zayn sbucando dal nulla.
-E come sta andando?- continuò il suo interrogatorio il dottore.
-Ora peso 52 kg, per una alta un metro e sessantacinque non è male, credo- abbozzai un sorriso incoraggiante che il medico ricambiò.
-Ok, quindi immagino che la febbre sia causata dallo stress di questi giorni- prese il suo blocchetto e iniziò a scribacchiare con la tipica calligrafia indecifrabile di ogni medico che si rispetti –Prendi queste pillole per tre giorni, se la febbre non passa chiamatemi-
Lo ingraziai e se ne andò, lasciandomi sola con i ragazzi.
-E’ la prima volta che qualcuno si ammala da quando sei arrivata- osservò Liam appena arrivato con Niall.
-Ma io non sto male!- protestai di nuovo, mentre Harry mi faceva sedere in braccio a lui e mi avvolgeva con la trapunta.
-Però è divertente- osservo Niall ridendo.
Lo guardammo tutti piuttosto male, finché lui non aggiunse –Intendevo dire che è divertente vedere come arrossisci quando sei malata-
-Vabbè, poche smancerie- feci io spingendo Harry fuori dal letto –Fra mezz’ora avete le prove a teatro, quindi vi voglio fuori di qui entro dieci minuti!- gridai con tono autoritario.
-Non vado da nessuna parte se tu rimani a casa sola con la febbre- si oppose Louis fermamente.
-Nessun problema- disse Harry tranquillo facendogli l’occhiolino –Ho chiamato qualcuno per fargli compagnia-
Lo guardai confusa mentre lui si avvicinava, mi baciava le labbra e se ne andava insieme agli altri.

***

-Odio Harry!- gridai scendendo al piano di sotto, quasi correndo per le scale.
-Non è vero!- gridò quella voce irritante alle mie spalle –Tu lo ami!-
Mi voltai di scatto inchiodandolo con sguardo truce –Conor Paul Maynard (Sai il mio nome completo?!) smettila di seguirmi!-
-Non ti sto seguendo- si difese lui alzando le spalle col suo sorriso da eterno bambino birichino –Ti sto semplicemente scortando-
-In casa mia?- alzai un sopracciglio scettica portandomi le mani sui fianchi.
-Esattamente- replicò lui con aria da saputello mettendomi un braccio attorno alle spalle.
-Ti odio!- gridai allontanandomi il più possibile da lui e dirigendomi in cucina.
Afferrai padelle e mestoli, ed iniziai a mescolare gli ingredienti per fare i pancakes.
-Mmm, sai cucinare! Mi piace!- disse Conor allegro appoggiando i gomiti sul bancone e posandoci il mento.
Alzai gli occhi su di lui per congelarlo.
Versai il contenuto della ciotola che stavo mescolando sulla piastra e feci tutti i pancakes, per poi posarli sul tavolo apparecchiato per la colazione.
-Di solito le persone quando stanno male rimangono a letto, tu invece cucini?- chiese lui senza perdere il suo entusiasmo.
-Già… Per me essere malata è più o meno come una vacanza- risposi prima di portarmi la forchetta alla bocca ed addentare il mio primo pancake.
-Sei interessante- disse di punto in bianco.
Alzai gli occhi incontrando i suoi, blu. Mi ritrovai a sorridere. Con Conor era sempre così: prima lo guardavo in cagnesco, poi lo adoravo, e di nuovo da capo.
-Anche tu-  e lui alzò gli occhi al cielo come se avessi appena detto qualcosa di ovvio.

***

-Dov’è Harry?- domandai di nuovo a Louis lamentandomi come una bambina.
Zayn mi prese un braccio, trascinandomi sul divano accanto a lui –Tornerà tra un po’- mi rassicurò abbracciandomi.
-Perché non mi dite dov’è?- chiesi ancora ansiosa.
-Su, Lulù non fare la bambina!- mi riprese Louis tentando di cambiare discorso.
Mi alzai imbestialita, rifugiandomi da Conor, che in quel momento sembrava l’unico ad essere dalla mia parte.
-Siete quattro traditori! Perché continuate a tenermi nascosto dov’è Harry?- gridai arrabbiata mentre sentivo le lacrime iniziare a rigarmi le guance.
Niall mi rivolse uno sguardo dispiaciuto a cui non badai. Corsi nella mia camera più veloce che potevo, odiavo aver fatto quella scenata. E la febbre mi aveva resa solo più emotiva.
Eppure mi sembrava strano che i ragazzi avessero segreti per me, e poi su di Harry. C’era qualcosa di strano, che forse avrei fatto meglio a non scoprire.

***

Sentii aprire la porta della mia stanza, ma rimasi immobile. Gli occhi sbarrati e la testa appoggiata sul cuscino, con i capelli che ricadevano disordinatamente sul viso, nascondendolo.
Non avevo voglia di vedere nessuno. Volevo solo struggermi nel mio dolore. “Waw, come sono depressa! Datemi un lametta e altro che tagliarmi le vene, mi trafiggo il cuore!” pensai sarcasticamente.
Le molle del letto cigolarono sotto il peso di qualcun altro, che si era seduto accanto a me.
Una mano prese ad accarezzarmi il volto mentre spostava delicatamente i capelli da parte –Ho saputo che mi cercavi-
Non risposi, non respirai, non pensai. Sapevo che era lui da quando era entrato, avevo riconosciuto subito il suo passo.
-Che c’è? Prima ti disperi e poi mi ignori?- chiese divertito –Guardo che lo so che non dormi…-
Silenzio. Forse ero morta e neanche me ne ero accorta. Situazione piuttosto improbabile dato che sentivo il mio respiro regolare e il suo del battito del mio cuore.
Sbuffò sonoramente e si distese accanto a me. Il suo viso era talmente vicino al mio che il suo naso mi sfiorava una guancia.
-Che succede?- chiese con una nota di preoccupazione nella voce.
-Lucy, ti giuro che se non mi rispondi comincio a farti il solletico- mi avvertì cercando di farmi ridere.
-Non serve- mormorai lugubre senza aprire gli occhi –Vettene Harry!-
-Lulù, dai…- tentò ancora lui cercando di abbracciarmi.
Scacciai le sue mani –Vattene!- ribadii fermamente.
Sospirò, poi si alzò. Sentii aprire la porta. Spalancai gli occhi e lo vidi entrare nella sua stanza.
-Porca minchia!-imprecai scendendo dal letto e seguendolo.
Si era buttato sul materasso, coperto dalla trapunta. Mi avvicinai in punta di piedi, mettendo la testa sotto le braccia che aveva posato sul cuscino.
Gli cinsi il collo, riprendendo a piangere silenziosamente –Ho paura…-
Alzò gli occhi verdi su di me, sorpreso –Di cosa?-
-Che tu non mi ami più, quanto io amo te- singhiozzai tentando di evitare il suo sguardo.
-Perché pensi questo?- disse duro stringendo le mani a pugno.
-Dove sei stato oggi pomeriggio?-
Abbassò il capo. Nessuna risposta, solo il silenzio.
-Harry, non voglio star male… Se tu ami qualcun altro io posso sempre…-
-No!- gridò –Come ti vengono certe idee! Io oggi pomeriggio ero… Ero…-
Lo guardai intensamente aspettando che finisse la frase.
Sbuffò, arrendendosi –Non ti si può mai preparare una sorpresa!- si lamentò prima di sorridermi leggermente –Ho portato Simon a casa nostra per preparare la festa di compleanno. La facciamo lì-
-A casa nostra?- chiesi senza fiato.
Annuì evidentemente soddisfatto dell’effetto che aveva avuto la rivelazione –A Styles-Westwood Park!- scherzò ridendo.
Lo abbracciai per poi baciarlo di slancio –E noi due dormiamo lì?-
-Tutto quello che vuoi, principessa- mi assicurò lui accarezzandomi i capelli.

SONO ANCORA VIVA!
Lo so, sono stata una stronza a postare così tardi, ma ho finito di scrivere questo capitolo solo ieri. Queste ue settimane sono state un po' tristi e ho avuto un po' di problemi con questa storia. Questa è stata la mia prima fan fiction, ma non ha mai avuto molto successo. In realtà, in confronto a The Beauty of The Dark, questa storia non ha avuto sucesso, non è piaciuta. Io però ne sono stata sempre molto affezionata ed è per questo che alla fine ho scritto 3 serie. Ma ora mi sono stancata di puntarvi energie. Son rimasti 4 capitoli, già solo 4 e poi basta Lucy.
Ho già in mente la prossima storia legata a Niall.
Passando al capitolo c'è Conor, yuuuu! E' un po' il racconto di quando sono stata male qualche settimana fa.
E' solo un capitolo di passaggio e il prossimo sarà sul compleanno di Harry :D
Prima di andare vorrei ringraziare chi continua a leggere questa storia :)
Ciaooo ragazze <3
XoXo
Lulù

P.S. Avete visto che mi hanno cambiato il nome finalmente? E' lo stesso di twitter u.u.

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Capitolo 21
*** If I Ain't Got You ***


If I Ain’t Got You

Il suono irritante della sveglia riempì la camera, svegliandomi. Mi rigirai nel letto, per poi sporgermi e spegnerla con un colpo secco della mano.
Ancora assonnata mi alzai dal letto, dirigendomi in bagno. Mi lavai la faccia e i denti per poi tornare in camera. Mi tolsi il felpone di Harry che utilizzavo come pigiama ed indossai i vestiti caldi che il giorno prima avevo messo sul termosifone.
Avanzai verso il letto e mi avvicinai al suo viso il più che potevo. Baciai la fronte di Harry –Buon compleanno, tesoro-
Rialzai il volto dal suo per ammirarlo, ma le sue braccia mi cinsero improvvisamente i fianchi costringendomi a buttarmi su di lui.
-Grazie- soffiò nel mio orecchio baciandomi di nuovo –Dove vai?-
Alzai gli occhi al cielo, sconsolata –A scuola, ma pensavo che oggi potevamo andare a pranzo insieme-
-Soli?- chiese con gli occhi che gi brillavano.
Annuii soddisfatta –Passami a prendere a mezzogiorno a scuola-
-Ci sarò- mi assicurò prima di baciarmi ancora. Mi alzai e mi diressi verso la porta. Appena fui fuori dalla camera ricevetti un messaggio “E il mio regalo?”.
Mi voltai, affacciandomi sulla porta –Oggi a pranzo!- e mandai un bacio volante al ricciolino disteso sul letto.

***

Guardavo l’orologio appeso alla parete della classe, battendo la gomma della matita sul banco, seguendo il ritmo delle lancette stile High School Musical.
Sentii il mio cellulare vibrare. Senza farmi notare dalla professoressa che placidamente leggeva un passo dei Promessi Sposi, infilai l’I-phon nell’astuccio, aprendo la casella dei messaggi.
“Sono qui sotto” direttamente da H.
Mi sporsi leggermente verso la finestra, guardando la strada. Una Jaguar argentata era parcheggiata dietro l’alto cancello. Sul cofano stava appoggiato un ragazzo dai folti capelli ricci.
Sorrisi mentre sentivo il suono della campanella rimbombare nell’aula.
Riempii la borsa con i miei libri e, dopo aver indossato giaccone e sciarpa, corsi fuori dalla classe correndo.
Appena fuori dai cancelli mi buttai addosso ad Harry.
-Ciao anche a te- disse lui baciandomi i capelli.
-Ciao- risposi prima di alzarmi sulle punte e lasciargli un dolce bacio sulle sue labbra morbide.
Quando ci staccammo lo sentii ridere della mia fretta mentre salivo in auto.
-Dove andiamo?- chiese lui mettendo in moto l’auto dopo avermi rivolto un rapido sguardo indagatore.
-Al Narrow- risposi con un sorriso.
Sapevo che Harry non c’era mai stato e sapevo anche che gli sarebbe piaciuto molto.
Era un piccolo ristorante in riva al fiume, una vera meraviglia fiorita nel cuore della grigia Londra.
Appena sceso dall’auto Harry contemplò il posto sorridendo, per poi prendermi velocemente per mano e trascinarmi all’interno del ristorante dove un cameriere ci condusse al nostro tavolo.
Ordinammo, per poi rimanere da soli. Era sceso uno strano silenzio. Io guardavo il tavolo sorridendo, e sentivo il suo sguardo su di me.
Alzai gli occhi  improvvisamente incontrando i sui verdi, con striature castane che coloravano quel mare in tempesta per riportare quasi stabilità.
Allargai il sorriso –Ti ho fatto un regalo un po’ particolare- spiegai ripensando alla mia scelta alquanto insolita –Solitamente sono i ragazzi che regalano questo tipo di cose alle proprie fidanzate, ma io non sono una ragazza normale e tu lo sai bene-
Allungò una mano verso la mia, stringendola. Osservai le nostre mani intrecciate. Eravamo qualcosa di indissolubile, di infinito.
Ficcai una mano nella tasca della giacca prendendo una pacchettino incartato con un bel fiocco.
Lo guardai ancora una volta, prima di porgerglielo fiduciosa.
Lui lo prese incuriosito, iniziando subito a strappare la carta.
Ne tirò fuori un piccolo cofanetto ricoperto di velluto. Alzò lo sguardo spalancando gli occhi dalla sorpresa. Scoppiai a ridere mentre gli accennavo con la testa di aprirlo –Te l’ho detto che era qualcosa di insolito-
Finalmente tirò fuori la sottile fedina d’argento, ammirandola come incantato.
-New Beginning 1/01/13 NY- lesse l’incisione sorridendo come un bambino –Mi piace!- aggiunse, e sembrava sincero.
-Provala!- lo incitai. Lui per tutta risposta mi diede l’anello e allungò la mano sinistra. Alzai gli occhi al cielo, prima di infilarglielo all’anulare –Calza a pennello-
-Ti amo- disse lui di punto in bianco.
Puntai gli occhi su di lui mentre sentivo i miei pizzicarmi per le lacrime –Ti amo...- ripetei –Anche perché hai accettato un regalo così strano-
Lui si allungò sul tavolo baciandomi. Non mi opposi, anzi approfondii il bacio trattenendolo per il colletto della camicia.
Quando ci staccammo i miei occhi rimasero attaccati ai suoi come una magia. Era qualcosa di straordinario.
Mangiammo, dopo di che Harry mi riprese per mano e mi condusse fuori dal ristorante, diretto alla balaustra che scorreva lungo il Tamigi. Mi ci appoggiai, mentre sentivo le sue braccia familiari stringermi i fianchi e il suo mento posarsi sulla mia spalla.
Il vento mi soffiava in viso dandomi una sensazione di leggerezza inaspettata e l’odore di Harry amplificava l’effetto.
-Solo tu puoi trovare certi posti indimenticabili- mi soffiò in un orecchio.
Rabbrividii, ma non per il freddo londinese –Vorrei solo non dimenticare mai questi momenti-
-Riesci a scolpirli nella mia memoria molto bene, principessa- mi fece voltare, così che potessi trovare riparo nell’incavo del suo petto.
-Non so cosa farei senza di te- gli confessai sincera, giocherellando col laccio del suo giaccone.
-Senza di te cesserei di esistere- rispose lui mentre sentivo il mio cuore perdere un battito e lo stomaco svuotarsi.
Alzai il viso e appoggiai le mie labbra su di lui. In quel momento volevo solo sentirlo vicino.

***

Presi la clutch argentata mentre sentii fischiare dietro di me.
Harry e Conor mi guardavano compiaciuti appoggiati agli stipiti della porta della mia stanza.
Mi voltai completamente con le mani appoggiate sui fianchi –I due soliti idioti- ridacchiai guardandoli.
Harry si avvicinò a grandi passi senza staccare lo sguardo da me –Il solito splendore- alzai gli occhi al cielo mentre rimpiazzava le mie mani sui fianchi, stringendomi a lui.
-Pensavo fossi un fidanzato geloso- commentai guardando Conor oltre la mia spalla mandarmi baci come suo solito; “Cretino” gli mimai con le labbra.
-Lo sono- acconsentì Harry intrecciando le nostre dita –E’ per questo che più tardi, durante la festa, mentre tutti saranno troppo ubriachi o troppo presi, io lo ucciderò e poi abbandonerò il suo corpo tra i cespugli del giardino- minacciò l’amico sorridendogli angelicamente.
Mi aggrappai alle sue spalle avvicinandomi di più al suo viso. Quegli occhi! Ditemi come puoi resistergli? –Allora, posso baciare il festeggiato?-
Lui si mordicchiò le labbra, concentrato, come era solito fare prima di rispondere ad una simile domanda –Mmm… Quando vuoi!- completò la frase ridendo sotto i baffi.
-Se è così, allora…- e toccai le sue labbra con le mie lasciandogli un semplice bacio a stampo.
-E questo lei lo chiama bacio…- commentò Harry prima di avventarsi sulle mie labbra e cominciare ad ispezionarmi la bocca.
Lo lasciai fare finché non sentimmo tossicchiare dietro di noi. “Ops, Conor…” riflettei mentre Harry mi liberava dalla sua stretta tenendomi semplicemente per mano.
Guardai Conor sorridente , lui ricambiò –Allora, vogliamo andare piccioncini?-
-Certo!- acconsentì Harry entusiasta trascinandomi via con lui.

***

Camminai incerta sui tacchi, voltandomi a destra e a sinistra alla ricerca di qualcuno dei miei amici, ma niente. Sembravano tutti scomparsi dai One Direction alle loro fidanzate, per non parlare poi di Cher e Conor.
Mi spostai i capelli all’indietro voltandomi di scatto ed andando a sbattere contro qualcuno.
-Scusa…- mormorai sorridendo cordiale a quel busto che mi sovrastava. Alzai gli occhi per vedere a chi fossi andata addosso, quando mi si gelò il sangue.
Feci istintivamente un passo indietro, portandomi una mano al petto mentre tentavo di tenere a bada la rabbia e il dolore.
Alto, con un fisico da modello dell’ Abercrombie & Fitch, capelli biondi e occhi azzurri come il ghiaccio.
-Nik…- sussurrai stringendo i pugni mentre sul suo viso si allargava in un sorriso smagliante.
-Ciao, Lucy!- mormorò quasi sollevato –Sono contento di vederti-
-Che ci fai qui?- sputai senza guardarlo in faccia. Lui si chinò alla mia altezza, prendendomi il viso tra le mani e costringendomi a fissare quel azzurro così freddo. Non era il mare in tempesta pieno di striature castane che tanto amavo, era un colore che mi ricordava solo il gelo dell’inverno.
-Sono qui perché volevo vederti, parlarti…- disse accorato –Mi manchi da morire, Lulù…-
Mi staccai da lui bruscamente, rischiando di cadere, ma lui fu veloce ad afferrarmi e stringermi al suo petto.
Non mi opposi a quel contatto, ma rimasi immobile come una bambola di pezza –Non mi interessa, Nick. Mi hai mentito e mi hai tradito, è tutto finito tra noi due. Io non ti amo- farfugliai fredda.
-Non può essere tutto finito!- gridò allontanandosi da me per guardarmi in faccia sconvolto –Io e te abbiamo passato così tanti bei momenti insieme!-
-Ma tu li hai buttati via in una sola notte!- lo accusai gelandolo con lo sguardo.
Sentii la stretta calda e familiare di una mano stringere la mia.
Nik fece un passo indietro, per poi rimanere immobile ad osservare la scena come distrutto.
-Ti avevo detto di non farti più vedere- disse una voce bassa e minacciosa alle mie spalle.
-Volevo solo parlarle- si schernì Nik riacquistando un po’ di coraggio –Ma a quanto pare non vuole ascoltarmi-
Harry fece un passo avanti, posizionandosi di fronte a me come a farmi da scudo –E cosa ti aspettavi? Ti sei comportato come un lurido bastardo! Vattene e non farti più vedere!- gli intimò Harry.
Nik mi lanciò un ultimo sguardo, poi sospirò abbassando le spalle e se ne andò.
Harry si voltò guardandomi preoccupato –Stai bene? Ti ha fatto qualcosa? Se ha fatto qualcosa giuro che lo ammazzo…- aveva cominciato a farfugliare agitato.
Gli presi il volto tra le mani avvicinandolo al mio –Harry, sto bene. Non mi ha fatto niente- lo rassicurai accarezzandogli il viso.
-Ok- ripeté lui stringendomi al suo petto e baciandomi i capelli –Che ne dici se ora ce andiamo a ballare?-
Annuii e lui mi trascinò in pista proprio mentre partivano le note di If I Ain’t Got You di Alicia Keys.
Cominciai ad ondeggiare a ritmo, mentre Harry mi cingeva la vita sorridendomi. Notai dagli occhi che non era ancora tranquillo.
Mi avvicinai al suo orecchio –Sai credo che nessuno, mai, mi farà cambiare idea-
Lui mi guardò interrogativo, prima di farmi fare una giravolta.
Abbassai lo sguardo mentre sentivo le guance andarmi a fuoco e il cuore aumentare  i battiti –Penso di non poter vivere senza averti, niente ha significato senza di te-
Alzai gli occhi ed incontrai quel mare in tempesta. Ma stavolta era diverso, come se le onde danzassero di felicità infrangendosi le une sulle altre.
Mi sollevò e mi fece fare una giravolta affondando il viso nel mio collo –Lo so che mi ami, sono solo uno stupido a farmi venire certe idee- esclamò pieno di gioia.
Gli guardai attentamente gli occhi, non sembravano lucidi –Harry, hai bevuto?- domandai preoccupata.
-Solo lo champagne durante la torta- disse fiero di sé.
Lo guardai ancora più preoccupata –Oh mio Dio, allora sei sobrio quando dici queste cose!- scherzai.
-Non voglio dimenticarmi niente di questa serata- disse dolcemente prima di posare di nuovo le sue labbra carnose sulle mie.

Mi scuso!
Mi scuso umilmente con le ragazze a cui avevo detto che avrei postato massimo venerdì, ma come ho detto su twitter, purtroppo ho avuto un piccolo incidente. Praticamete ero in classe e una mia amica i stava facendo vedere ciò che aveva fatto il giorno prima a hip hop, visto che non ero riuscita ad andare a lezione. Praticamente stavo facendo una mossa con le braccia e ho sbattuto la mano destra sul banco. Si è gonfiata ed è diventata tutta nera, quindi non riuscivo neanche a battere sulla tastiera di quanto mi faceva male.
Comunque, ecco a voi il chapterino del compleanno di Haroldo. Il prossimo sarà il continuò di questo...
Comunque, abbiamo visto come tutto è molto dolcioso finchè qualcuno che non vedevamo da un bel po' è entrato in scena... Nik... Insomma, sappiate che questa è stata la sua ultima apparizione e serviva a dimostrare l'aore di Lucy per Harry.... Oddio, mancano solo quatro capitoli :'(
Oddio!
Comunque ora passo a ringraziare le 6 fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo! Cioè non potet capire quanto mi rende falice leggre le vostre parole <3 Grazie davvero  tutte voi ragazze che continuate a leggere :*
Ora scappo fanciulle :D
Bye bye
XoXo
Lulù
Twitter: @LuxInWonderland

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Capitolo 22
*** Truly, madly, deeply ***


Truly, madly, deeply

-Anche noi andiamo Lulù- fece Louis avvicinandosi alla porta, con me ed Harry alle calcagna.
-Ok- mormorai stanca appoggiandomi allo stipite del portone d’ingresso aperto –Ci vediamo domani, fratellone- lo salutai con un bacio sulla guancia.
Lui rimase fermo a fissarmi per un instante interminabile. I capelli chiari erano leggermente più spettinati del solito, mentre gli occhi brillavano, ma non perché avesse alzato un po’ il gomito, piuttosto per ammonirmi.
Lo fissai di rimando senza proferir parola, mentre lui spostava lo sguardo su Harry che mi stringeva la vita come al solito.
Non disse niente. Harry gli fece un cenno d’assenso, guardandolo serissimo.
Puntai i miei occhi su Eleanor, che ricambiava la mia espressione interrogativa.
Louis mi sorrise per poi spingere la sua ragazza fuori –Ci vediamo domani, ragazzi- ma non aveva il solito tono allegro e spensierato, anzi. Sembrava tremendamente preoccupato.
Appena la porta fu chiusa mi voltai verso di Harry per chiedergli spiegazioni, ma il suo viso comunicava che non aveva voglia di parlarne.
Lo spinsi sul lungo divano del salotto, sedendomi in braccio a lui e stringendogli le braccia al collo come una bambina.
Gli diedi un semplice bacio a stampo –Ti amo-
Lui strinse la presa attorno ai miei fianchi –Ti amo- poi chiuse gli occhi avvicinando il suo volto al mio.
Le nostre labbra si incontrando prendendo a giocare. Le mie mani erano intrecciate saldamente tra i suoi capelli, mentre le sue correvano su e giù lungo il mio vestito facendomi rabbrividire di piacere.
Fu allora che capii che ero pronta, ero pronta per amare Harry completamente.
Le mie mani corsero sulla sue spalle, sfilandogli la giacca senza che lui opponesse resistenza, per poi passare a sbottonare la sua camicia.
Abbandonai anche quella per terra, prendendo ad accarezzargli il petto muscoloso.
Le sue mani corsero alla zip del mio vestito slacciandola a metà.
Interruppe il bacio bruscamente, puntando i suoi grandi occhi verdi nei miei. Era confuso, preso dal momento, ma allo stesso tempo straordinariamente razionale.
-Sei sicura?- sussurrò mentre la luce della luna gli illuminava il volto a metà, quasi che fosse troppo bello per essere reale.
Avvicinai di nuovo le mie labbra alle sue, saggiandone il sapore forte che tanto amavo.
La mia risposta decisa lo convinse  prendermi in braccio, senza staccare le sue labbra alle mie, per poi dirigersi in camera.
Mi depositò sul letto, per poi stendersi su di me facendo leva sulle braccia per non pesarmi addosso.
Abbassò il viso sul mio collo, lasciandovi una scia di baci infuocati.
Strinsi forte la presa sulle sue spalle e le sue dita fecero scivolare via la zip con un movimento rapido e fluido.
Il mio abito era a terra e lui mi fissava come estasiato. Si era tirato su, ma le sue mani stringevano ancora i miei fianchi.
Si mordicchiava il labbro indeciso, tormentato dal dubbio.
Gli sorrisi, prendendo i suoi polsi e attirandolo a me.
La sua testa si poggiò sul mio petto –Lo senti?- sussurrai guardando i suoi occhi verdi fissi sulla luna –Senti come batte forte? E questo solo perché tu sei con me, ora-
Sollevò il viso ed incontrai il suo sguardo brillante –Io ti amo, Lucy- ripeté per l’ennesima volta baciandomi.
E poi eccolo lì, a slacciarmi delicatamente il reggiseno per poi lanciarlo lontano.
Intanto io giocherellavo con l’elastico dei suoi boxer, ormai troppo stretti. Con un impulso di coraggio improvviso glieli sfilai e lui fece lo stesso con i miei slip.
Era un punto di non ritorno, era l’attimo in cui tutto sarebbe cambiato.
E per un momento tentennai. Avevo paura, non di Harry, ma di ciò che stava per accadere. Avrei perso una parte di me, non sarei stata più la stessa.
No, sarei stata definitivamente di Harry. Fu questo pensiero a darmi coraggio.
Quest’ultimo si staccò da me, come a chiedermi ancora una volta il permesso. Mi alzai leggermente per baciarlo.
Le sue labbra non si staccarono da me neanche un attimo. Neanche quando lo sentii entrare dentro di me.
Era come se lui fosse una parte di me con cui mi stavo ricongiungendo. Harry non era solo il mio mondo, Harry era me ed io ero lui.
Non eravamo anime gemelle, ma un solo essere.
E fu in quella notte che lo capii fino in fondo.
Non ci sarebbe mai stato nessun altro come Harry, mai e poi mai.

***

Dovevano essere le nove del mattino all’incirca. I raggi del sole entravano nella stanza da una fessura tra le tende, illuminandomi il viso.
Era stato quel tepore e quella luce a svegliarmi così presto.
Mi mossi nel letto stringendo il gracile corpo accanto al mio. La sua pelle liscia e fresca profumava come non mai di… di lei.
Il suo non era una fragranza che potevi acquistare, niente Chanel N.5, solo il profumo di Lucy, la mia Lucy.
Sì, perché quella notte, dopo tanti mesi passati insieme o divisi, lei era divenuta finalmente solo e soltanto mia.
Sorrisi ripensando a quei momenti magici e assolutamente indimenticabili.
Aprii gli occhi, curioso di vedere se stava ancora dormendo o se semplicemente teneva gli occhi chiusi, assaporando quel momento di pace esattamente come me.
Ma appena posai gli occhi sul suo viso appoggiato all’incavo del mio collo, le uniche parole che avevo in mente erano:
 “Am I sleep am I awake or somewhere in between?
I can’t believe that you are here and lying next to me
Or did I dream that we were perfectly entwined
Like branches on a tree, or twigs caught on a vine?”

Le palpebre di un rosa più scuro, tendente al lavanda, chiuse mentre le ciglia si allungava a raggiera sfiorando le gote leggermente arrossate.
E le labbra color pesca, schiuse a bocciolo neanche aspettassero un bacio erano qualcosa a cui nessuno avrebbe potuto resistere.
“Truly, madly, deeply I am
Foolishly, completely falling
And somehow you kicked all my walls in
So baby say you’ll always keep me
Truly, madly, crazy, deeply in love with you
In love with you”

Mi ritrovai a canticchiare senza neanche pensarci, come ispirato da quella visione.
-Ok, ti terrò con me per sempre- sussurrò lei aumentando la stretta attorno al mio collo e posandovi un bacio leggero, senza aprire gli occhi neanche un secondo.
Sorrisi e le lasciai un leggero bacio tra i capelli, mentre lei continuava -Veramente, pazzamente profondamente io sono stupidamente, completamente innamorata-
Aprì improvvisamente gli occhi, sorridendo come una bambina, assolutamente entusiasta.
Le sorrisi di rimando, osservando quegli occhi castano scuro striati d’oro puro.
Lei arricciò il naso compiaciuta –Che hai?-
Mi strinsi nelle spalle –Niente, perché?-
-Hai l’aria parecchio soddisfatta- commentò lei giocherellando con i miei riccioli distrattamente.
Sorrisi ancora di più, senza riuscire a trattenermi –E’ andata bene… Stanotte intendo- risposi mentre sentivo le guance prendermi fuoco.
Mi accarezzò una guancia portando il suo viso alla mia stessa altezza –Io lo avevo detto che sarebbe andata bene- mi provocò col suo tono seducente.
Strinsi la presa attorno ai suoi fianchi nudi, sentendomi immediatamente… alterato.
La sua risata cristallina riempì la stanza, mi diede un veloce bacio a stampo e scese dal letto con un balzo.
Tranquilla si mosse nella camera alla ricerca del suo intimo, mentre io la guardavo come incantato –Sai, credo di non poterti amare più di così-
Lei si voltò, sconvolta ma felice –Anche io, Harry, ti amo come non mai- e detto questo ritornò tra le mie braccia, prende nomi a baciarmi con passione.


I-AM-ALIVE!
Lo so, sembrerà incerdibile ma sono sopravvisuta ad un'altra estenuante, lunghissima, noiossissima, pesantissima settimana. Madò che palle, direte voi.
Mi disp so much, per l'attesa, anche perchè alla fine 'sto capitolo è brevissimo. Però lo trovo abbastanza intenso, anche se, come al solito, non sono riuscita a rendere come volevo tutto ciò che ho nella mia testolina matta. We, non prendetemi per un super pervy! Sono tutte bellissime immagini delle fossete o dei bellissimi occhi di Styles *-*
Vabbè, dopo tre storie, ottimila spogliarelli, litigi, rifiuti, finalmente i Lurry hanno scopato come conigliatti O_O Come sono tenera :D Cioè hanno fatto bunga bunga, yeah!
Tralasciando questo, praticamente sto capitolo si concentra solo sull'amour e mi sento un po' una pervy a postarlo, ma vabbè, c'est la vie... Si scrive così? Bò.
Stasera sto un po' fuori di testa, tipo come stavo quest'estate, ricordate? No? Bene, molto bene.
Il prossimo capitolo sarà ambientato in Ghana u.u E sarà passato un anno da quando Lucy è entrata nella band... Infatti, domani faccio una anno da Directioner :') Oddio, non posso ancora credere che sia passato già un anno!
Vabbè, vi avverto già che nei prossimi 3 ultimi capitoli ci sarà tanto tanto zucchero, perciò state pronte che per la fine della storia dovrete iniziare una dieta ;)
Ora passo a ringraziare le bellissime strafighissime vardascie (marchigiano stretto) che hanno recensito lo scorso capitolo facendo salire il numero di visualizzazioni a 27! Cioè io vi lovvo troppissimo <3 Poi ringrazio come al solito le splendide persone che misero questa storia tra le preferite, seguite, ricordate e chi legge sempre :*
Un bacino anche alle 16 ragazze che mi hanno messa tra gli autori preferiti xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx stile Peazer
Ora vi lascio :)
Tanto love
XoXo
Lucy

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Capitolo 23
*** One Way or Another ***


One Way or Another

Avete presente quella sensazione che si prova quando avviene qualcosa di assolutamente inaspettato, ma bello. Quel sentirsi grati, orgogliosi ed eccitati allo stesso tempo?
Quando il nostro aereo decollò per il Ghana furono le sensazioni che si susseguirono nel mio cuore.
Sei ragazzi, di cui uno solo sopra i vent’anni, che partivano per l’Africa per aiutare un’organizzazione umanitaria.
Ero troppo felice, troppo orgogliosa di loro per pensare al fatto che solo pochi giorni prima io ed Harry avevamo festeggiato San Valentino insieme,o che ormai la mia verginità era andata a quel paese.
Stringevo la sua mano guardandomi intorno e sorridendo come una deficiente. Finché l’aereo atterrò, e il mondo mi crollò tutto ad un tratto addosso.
Guardavo la desolazione che mi circondava col fiato mozzo, non riuscivo a respirare né a pensare.
Forse anche il mio cuore aveva smesso di battere.
Non riuscivo a credere che degli esseri umani riuscissero a sopravvivere lì.

***

Ho sempre pensato che Lucy fosse una delle persone più forti che abbia mai conosciuto. Neanche diciott’anni e aveva già vissuto più di un quarantenne, affrontando gioie ma anche dolori grandi da cui era riuscita a risollevarsi.
Quando siamo partiti per il viaggio in Ghana era stata subito entusiasta dell’iniziativa, e per tutto il volo non aveva smesso un attimo di blaterare su quanto fossimo fortunati a poter incontrare quei bambini per vedere la vera realtà in cui vivono per capire di cosa hanno realmente bisogno.
Stava contagiando tutti con la sua positività, finché non siamo scesi dall’aereo.
Ogni chilometro che percorrevamo la vedevo sembro più giù, ammutolita e con gli occhi lucidi. Sembrava quasi non respirasse, contemplando in religioso silenzio il paesaggio africano.
Le strinsi forte la mano, come per risvegliarla.
Lei si voltò a guardarmi, lo sguardo perso e sconvolto –Harry… Cosa posso fare?- chiese in un sussurro mentre gli occhi cominciavano a riempirsi di lacrime.
La strinsi tra le braccia, per poi baciarle una guancia umida e salata –Non dimenticare niente di ciò che vedrai qui, portalo con te-
E fu da quel momento in poi che vidi una Lucy diversa, una Lucy ancora più forte, consapevole.
E la amavo ancora di più.

***

Avevo dato ascolto ad Harry e avevo smesso di piangere. Infondo, io non ero lì per far disperare quei poveri bambini ancora di più, ma per farli sorridere.
Visitare l’ospedale è stato il momento più brutto, il più difficile.
Vedi quanto prendi per scontato cose davvero importanti, che ti possono sembrare eterne, ma che in realtà un soffio di vento può portarti via.
Continuavo a ripetermi le parole di Harry. Dovevo sorridere e ricordarmi di ogni cosa che vedevo, sentivo, provavo.
All’ospedale io e Harry abbiamo incontrato una mamma che aveva partorito da poco, ma il bambino era stato ricoverato per una forte infezione.
-E’ il bambino più piccolo che abbia mai visto*- ha sussurrato lui mentre glielo ponevo delicatamente tra le braccia.
Ho sorriso. Non l’avevo mai visto guardare qualcuno in quel modo, come se solo con gli occhi volesse portare amore.
Poi ha alzato lo sguardo su di me –Che c’è?- mi ha chiesto per poi riportare l’attenzione su quel bambino.
-Niente- ho farfugliato sedendomi lì accanto e accollandomi a lui –Non sai quanto ti amo in questo momento- ho aggiunto emozionata, nascondendo il volto dietro al suo braccio muscoloso.
La sua risata riempì l’aria scaldandomi il cuore, ma poi smise di botto.
Una giovane mamma era entrata di corsa nel pronto soccorso dell’ospedale, portando in braccio suo figlio, incosciente. Il corpicino inerte del bambino di tre anni malato di malaria venne rapidamente visitato dai medici.
Guardai la scena in silenzio, esaminandola in ogni dettaglio, registrandola, riavvolgendola e guardandola di nuovo. Aveva solo tre anni e non sapevo se sarebbe arrivato al giorno successivo.
Sentii un singhiozzo al mio fianco. Mi voltai, Harry stava piangendo, con il viso abbassato cercando di non farsi vedere da me.
Gli misi una mano sulla spalla –Shh, andrà tutto bene- lo rassicurai abbracciandolo per quanto mi fosse possibile.
-E’ così triste, Lucy- farfugliò soltanto asciugandosi velocemente gli zigomi.
Lo guardai immergendomi in quello sguardo verde –Siamo qui per questo-
Mi baciò improvvisamente, lasciandomi senza fiato, mentre sentii le guance umide al contatto con le sue, bagnate.
“Lo amo, punto”.

***

Il giorno seguente siamo stati in una scuola.
Quanti di voi sono contenti di andare a scuola? Nessuno, lo so.
Quei bambini, invece, erano assolutamente entusiasti di stare lì. Per loro era una specie di regalo, un privilegio non concesso a tutti.
Appena arrivati avevano cominciato tutti ad applaudire, educati, senza gridare. Louis ci presentò, da perfetto leader –Ciao, bambini, noi siamo gli One Direction. Io sono Louis e loro sono Niall, Liam, Harry, Lucy e Zayn-
-Buongiorno- dissero tutti in coro. Guardavo i loro voltiincuriosita: c’era chi sorrideva, chi si nascondeva intimidito e chi si muoveva super elettrizzato.
Per rompere il ghiaccio mi buttai a terra, sedendomi a gambe incrociate come i bambini –E tu come ti chiami?- la bambina a cui mi ero rivolta si era illuminata regalandomi un bellissimo sorriso –Faith-
-E’un nome bellissimo- risposi mentre anche i ragazzi cominciavano a prender confidenza con gli altri bambini.
Chiacchierai con Faith e con altre bambine che mi si erano radunate intorno, raccontando loro di Londra, dell’Italia, della mia famiglia.
Intanto, buttavo rapide occhiate ad Harry che aveva legato parecchio con una bambina alquanto loquace.
-Chi è il tuo fidanzato?- chiese Faith riportando l’attenzione su di sé.
-Sicuramente tutti e cinque, sennò perché andrebbe in giro con loro- rifletté una sua amichetta.
Scoppiai a ridere –No, no! Solo Harry è il mio fidanzato, gli altri sono amici-
Si alzò un coro di “Oooohhhh!” sorpresi che mi fece sorridere.
-Lucy, ci canti qualcosa?- propose allora Faith, tranquillamente seduta tra le mie gambe
-Ragazzuoli, che ne dite di cantare?- gridai in direzioni degli altri, che assentirono allegri, mentre Niall correva a recuperare la chitarra.
E fu così che cominciammo a cantare One Way or Another, seguiti dal coro di tutti quei bambini speciali.

***

Il tramonto in Africa è qualcosa di assolutamente straordinario.
Il sole è un enorme palla infuocata che viene inghiottita dalla terra.
-Che ci facciamo qui, Harry?- chiesi volgendo lo sguardo verso di lui e notando che mi guardava ammaliato. Mi aveva portato un po’ lontano dalle tende in cui io e i ragazzi dormivamo e mangiavamo.
Lui si riscosse, arrossendo improvvisamente. Si passò un mano tra i capelli, spettinandoseli, per poi cominciare a torturarsi le mani.
Gliele presi, stringendole forte e sentendo che tremavano –Che hai?- chiesi leggermente preoccupata.
Lui scosse la testa, tentando di sorridere –Sono solo uno stupido che non riesce fare niente come vorrebbe-
Scossi la testa ridendo –Tu riesci sempre a fare ciò che vuoiin modo meraviglioso- gli assicurai.
Lui mi guardò, io lo fissavo. Era come se stessi leggendo la sua anima solo dagli occhi, e sapevo che lo stesso era per lui.
Mi accarezzò il viso delicatamente –So che sono uno stupido, che non valgo niente, che ti ho fatta soffrire e che non ti merito…- tentai di fermarlo ma lui mi bloccò –Non cercare di scusarmi, ormai mi conosco. Ma nonostante questo, credo che una delle poche cose belle che ho fatto nella mia vita sia amarti ed è per questo…- sciolse l’abbraccio inginocchiandosi ai miei piedi, senza lasciarmi la mano –So di essere una delle persone più orribili del mondo, e che tu non hai neanche diciotto anni… Ma, Lucia Elison Westwood Principi, mi faresti il grandissimo onore di diventare mia moglie?-
Non lo vedevo in faccia, né riuscivo a vedere cosa stesse esattamente stringendo in mano. Le lacrime mi appannavano la vista, il cuore mi batteva all’impazzata e non riuscivo a pensare. Il mio cervello aveva avuto un piccolo blackout, mentre sapevo di star sorridendo come un’idiota.
Harry mi guardò interrogativo, in attesa di una risposta, e sempre più nervoso –Diavolo, sì!- gridai saltandogli in braccia e facendolo cadere all’indietro tra la sabbia.
Lui ridacchiò per poi baciarmi con passione e trasporto –Ti amo!- esclamai senza pensarci, aiutandolo a rialzarsi mentre lui mi infilava all’anulare un anello formato da tanti cerchietti con brillanti, probabilmente diamanti.
-Anche io- mi assicurò lui stringendomi tra le sue braccia in modo protettivo.
Saltellai entusiasta cominciando ad urlare –Louis, Zayn, Niall, Liam! Correte! Correte! Io mi sposo! In un modo o nell’altro mi sposo con Harry!-


Cia, ciaoo!
Eccomi qua a postare, finalmente! Ma stavolta non sono in ritardo, anzi! E viporto una buonanotizia: alla fine mancano ancora tra capitoli non contando questo. Già, ne ho aggiunto uno che ho già quasi finito di scrivere e lo posterò lunedì sera :)
Vabbè ora passiamo alle grand notizie, I RAGAZZI HANNO VINTO UN BRIT! WAW! E DOMANI INZIA IL TOUR, a cui non adrò, ma son dettagli.
Passando al capitulos: do you like it? E' tipo una vita che volevo scrivere una cosa del genere sui ragazzi in Africa e alla fine ce l'ho fatta. Innanzitutto, perchè quello che fanno è davvero bello e poi perchè sono così speciali *-* E le cose dette su Harry sono tutte vere, compresa la frase con l'asterisco che è stata davvero pronunciata da lui.
Lucy, invece, ha delle reazioni forti, un po' quelle che probabilmente avrei io se andassi in Africa vedessi tutto ciò. 
vabbè se vi va di vedere un po' di foto dei ragazzi in africa sulla pagina dove sono admin ce ne sono un po' :) 
https://www.facebook.com/InOD2.levereadmincercanovendetta.494591290586526
E poi c'è la proposta! E' tipo dal primissimo capitolo che progetto di farli sposare e inizialmente 'sta cosa doveva avvenire tipo quattro anni dopo, ma poi ci ho pensato e ho detto: ma se li facessi sposare a diciott'anni come Bella e Edward? E allora ho pensato a questa proposta che fa molto William e Kate, ma vabbuò.
Il prossimo capitolo sarà sull'addio al celibato/nubilato dei Lurry e per scriverlo mi sono ispirata alla versione americana del video di Cher lloyd With Ur Love. Parlando di video, avete visto quello dei ragazzi One Day or Another? E' stupendo e sembrano dei drogati, un mix perfetto ahahahahah
Vabbè ora ringrazio le tre persone che hanno recensito e i particolare Asja, che ha scritto un commento bellissimo *-* Grazie anche a tutte le altre che leggono, hanno messo tra le preferite, seguite, ricordate <3
Ci vediamo lunedì sera ragazze :D
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 24
*** Bachelorette ***


Bachelorette

-Tu sei pazza!- gridai mentre Cher mi sorrideva dalla porta tenendo in mano quello che doveva essere il mio abito per la serata, ma che assomigliava di più a uno straccetto per escort di prima categoria.
-Su, non fare la timida!- si lamentò lei alzando gli occhi al cielo mentre le altre se ne stavano sedute sul mio letto, tranquillamente a non fare nulla per salvarmi dalla mia migliore amica –E comunque è Dolce&Gabbana! Anche “Made in Italy”!- mi assicurò lei costringendo a togliermi la t-shirt che indossavo.
-Cher Lloyd, ti odio!- mormorai infilando le braccia nel buco del tubino di raso nero coperto da uno strato di pizzo.
-Come sei magra!- si lamentò la mia migliore amica allacciandomi un nastro sul punto vita –Non è neanche poi così corto su di te!- gli fece eco Perrie guardandomi critica piegando la testa di lato.
I capelli lilla le cadevano su una spalla con grazia rendendola ancora più carina, mentre era mezza persa ad ammirare il mio abito; in ogni caso, la fulminai con lo sguardo –Vi ricordo che domani mi sposo con Harry! Non so se ricordate quanto lui sia geloso?!- borbottai esasperata sedendomi tra Danielle e Jade ed appoggiando la testa sulla spalla di quest’ultima.
I capelli blu mi solleticavano il viso, ricordandomi dell’effetto che avevano avuto su di me il primo giorno che l’avevo vista con quella nuova tinta.
Niall era entrato tutto sorridente, trascinandosi dietro Jade che rideva come una matta. L’avevo guardata sconvolta per dieci secondi, per poi saltarle addosso ed abbracciarla stile koala –Sei bellissima!- non smettevo di gridare alla mia amica.
Sorrisi ricordandomi che erano passati solo sette mesi, eppure mi sembrava una vita.
-Ci stai ripensando?- chiese Danielle preoccupata accarezzandomi la mano –Se non ti senti ancora pronta possiamo sempre rimandare tutto. Insomma, Harry ti ama, capirà…-
-No- dissi con voce calma e sicura, sorridendo mentre guardavo l’anello che mi aveva regalato ballare sul mio dito troppo magro, da ragazzina –Voglio farlo-
Mi misi in piedi sul letto, alzando le braccia al cielo e guardando fuori dalla finestra il sole che tramontava –Questa è la mia ultima notte di libertà! Vai col Party Hard!-
E saltai dal letto dritta contro Cher, facendola cadere sul pavimento insieme ad Eleanor, che rideva come una matta.
-Emmm?- sentimmo dalla porta. Tutte e sei ci voltammo in contemporanea verso quella direzione, avvampando appena capimmo di chi si trattava. Otto paia di occhi ci guardavano divertiti, esasperati o confusi.
Da sinistra Liam, Niall, Louis, Zayn, Conor, Harry, Craigh ed Ed Sheeran.
“Bella figura di merda” pensai rialzandomi velocemente insieme alle altre due. I ragazzi entrarono nella stanza, avvicinandosi rispettivamente ognuno alla sua ragazza. La mia camera era divenuta una specie di luogo di incontri, tipo Meeting, ma dal vivo.
Sorrisi verso Harry, Ed e Conor che si avvicinarono contemporaneamente verso di me.
-Bella performance- commentò Conor sarcastico spettinandomi i capelli.
Gli feci una linguaccia abbracciando Harry neanche fosse un orsacchiotto.
-Che farete stasera?- chiesi in direzione di Ed.
Lui sollevò le spalle sorridendomi –Niente di che, andremo in un pub e ci ubriacheremo, ovviamente-
-Non sembri preoccupata- commentò Conor squadrandomi da capo a piedi per poi illuminarsi, come se avesse avuto una rivelazione –Cosa combinerete voi, invece?-
Gli sorrisi angelicamente –Nulla. A parte una bottiglia di Martini, una casino di risate e lo strip-teas…- gli raccontai con entusiasmo.
-Quindi avete chiamato degli spogliarellisti?!- chiese ancora lui incredulo, mentre Ed si spanciava dalle risate al suo fianco.
-No!- risposi quasi offesa –Lo faremo noi!-
-Cosa?!- avevano detto tutti i membri maschi guardandomi stralunati.
Io e le ragazze scoppiammo a ridere –Ma siete matti?!- farfugliai tra una risata e l’altra sorretta da Harry -Certo che no! Cher ha ingaggiato dei fighi assurdi!- buttai lì senza essere realmente della mia risposta. In realtà un sapevo un bel niente di ciò che avremmo combinato quella sera. Infondo eravamo in Italia, a casa mia, cosa avrebbe mai potuto organizzare in un posto in cui non era mai stata? Scegliere l’Italia come location per il matrimonio era stato un vero e proprio colpo di genio.
La mia amica mi resse il gioco mentre io stringevo le braccia attorno al collo di Harry, che fino a quel momento era stato silenzioso al mio fianco, riempiendomi di baci.
-Quindi, questa è l’ultima notte di libertà?- chiese lui a metà tra l’interessato e lo scocciato.
-Sì, per te- replicai infilando le mani sotto la sua maglietta, accarezzandogli la pelle calda della schiena. Sorrisi quando trasalì nel momento in cui le mie dita toccarono i graffi che gli avevo lasciato impressi sulla pelle qualche giorno prima.
-Per me, è l’ultima notte prima che tu sia definitivamente solo e soltanto mia- puntualizzò lui baciandomi il collo –E comunque, non posso neanche togliermi la maglietta per colpa tua- mi ammonì sussurrando mentre io ridacchiavo.
Spostai il viso per baciarlo –Sai è molto carino quello che hai detto…prima- sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra, accarezzandogliele lentamente.
-Sì, anche voi siete molto carini, un amore, sicuro- mormorò una voce inacidita alle nostre spalle –E Jonathan ci aspetta al pub-
Mi allontanai da Harry con uno scatto –Conor Paul Maynard, perché vuoi morire prima del mio matrimonio?- domandai retorica fissandolo scocciata.
Lui mi sorrise innocente –Niente di tutto ciò, voglio semplicemente andarmi ad ubriacare con i miei amici-
Lo guardai storto prima di riportare lo sguardo su un Harry piuttosto allegro –Divertiti- mi raccomandai prima di baciarlo e spingerlo via.
-Lo farò, ma tu…- e mi riattirò a sé lasciando che i nostri petti combaciassero perfettamente, inchiodandomi con sguardo malandrino –Non abbandonarmi all’altare-
-Sarò io quella in bianco- scherzai prima di mandargli un bacio volante e vederlo sparire, oltre la porta di quella che fino a qualche anno prima era stata la mia stanza nella casa dei miei.
Mi voltai a guardare le mie cinque damigelle in attesa –Allora, ragazze, dove si va?- chiesi piena di entusiasmo.

***

Camminavo tranquillamente in quell’immensa villa, una maschera sul volto, come Cher aveva imposto a tutte.
Non capivo il senso di quell’obbligo, dato che in casa c’eravamo solo noi, ma non avevo protestato più di tanto.
Girovagavo nelle varie stanze a pian terreno accarezzando distrattamente i mobili pregiati.
Guardandomi attentamente attorno entrai nel salotto, avvicinandomi ad una sedia che era stata posta al centro della sala.
Sembrava quasi un trono, per quanto era alta ed ornata di pietre e stoffe.
Mi sedetti, sistemandomi con comodo, afferrando una fragola dal piattino posato lì accanto.
-Regina della festa e damigelle varie in giro per la casa, siete pregate di raggiungere il salotto!- annunciò la voce di Cher “Quella scema ha piazzato anche gli altoparlanti in casa” pensai divertita.
Dopo qualche secondi apparve Danielle stretta a Perrie, che si tirava dietro Jade. Le luci si abbassarono, Cher ed Eleanor presero posto accanto a me e la musica partì.
I faretti sopra il muro di fronte a noi si accesero improvvisamente, illuminando la schiena di cinque ragazzi di fronte a noi.
I sei cominciarono a ballare a tempo mentre le ragazze ridevano e gridavano come matte. Si voltarono in contemporanea: i fisici scolpiti, il viso nascosto da una maschera e in testa un cappellino alla Justin Timberlake.
I cinque cominciarono a slacciarsi la camicia lentamente, per poi lanciarla lontano mostrando addominali niente male.
Il ragazzo al centro, a quel punto, prese ad avvicinarsi a me, camminando in modo sexy. Mi tese una mano, che afferrai dopo un attimo di esitazione, iniziando a ballare insieme. Gli sorridevo educatamente, ma la verità era che di quel poveretto non me ne importava assolutamente nulla, io volevo solo un ricciolino dagli occhi verdi.
Le mie mani vagavano sulla sua schiena e i nostri corpi si strusciavano come non mai, ma era solo danza, niente di diverso dal vogue. Le altre facevano lo stesso, tranne Cher, seduta ancora sulla sua sedia a guardare la scena compiaciuta e divertita.
Alzai gli occhi incontrando lo sguardo verde brillante dello spogliarellista.
Prima che potessi anche solo pensare al perché mi fosse così familiare, mi ritrovai le sue labbra incollate alle mie.
Rimasi sorpresa, gelata sul posto. “Che diavolo sto facendo?” pensai ricordandomi chi avrei voluto baciare in quel momento.
Certo, chissà in quali modi si stava divertendo lui in quel momento, ma non potevo cedere.
Mi staccai di scatto, allontanando il suo busto dal mio con una spinta. Il ragazzo sorrise mostrando due fossette angeliche, trattenendo le mia mani sul suo petto caldo.
Potevo sentire il suo cuore battere ad una velocità incredibile, esattamente come il mio, neanche fossero in sintonia perfetta.
Spostai lo sguardo al suo volto e lo vidi togliersi la maschera di scatto, mentre io facevo lo stesso.
-Harry…- sussurrai stupita senza riuscire a muovermi.
Lui scoppiò a ridere, stringendomi a sé. Mi guardai intorno sconvolta, notando che le mie compagne si erano sedute a scambiarsi effusioni con i propri ragazzi, e che lo stesso Craigh stringeva la mano a Cher. Guardai male la mia migliore amica, che iniziò a ridere peggio del mio fidanzato.
Solo in quel momento vidi  Conor ed Ed Sheeran seduti al tavolino in un angolo, scolandosi due birre.
Ridacchiai –Servitevi pure, ragazzi!- Ed mi salutò mentre Conor mi fece una linguaccia, impertinente come al solito.
Harry mi prese per mano e mi condusse sulla terrazza.
Era il 17 agosto e l’aria afosa italiana si faceva sentire anche a mezzanotte.
Lui mi strinse in vita, baciandomi il collo –Credevo che desiderassi un’ultima notte di libertà- mormorai.
Lui si staccò da me sorridendo –Sbaglio o quella eri tu?-
Alzai le spalle sbuffando annoiata –In realtà uno spogliarellista non mi fa né caldo né freddo- mi lamentai –A patto che non sia tu…- aggiunsi subito dopo sporgendomi per baciargli il collo scoperto.
Ridacchiò a quel contatto –Infatti, ho notato che non sembravi entusiasta come le altre-
Alzai gli occhi incontrando i suoi, resi ancora più brillanti dai raggi di luna piena. Come legata da una forza superiore alla mia, mi alzai sulle punte dei piedi, stringendo i suoi ricci tra le mani. Lui chiuse gli occhi, espirando estasiato mentre facevo scontrare i nostri nasi.
Improvvisamente strinse le mie cosce, prendendomi in braccio.
Eravamo faccia a faccia, per un volta alla stessa altezza. Sfilai una mano da i suoi capelli, lasciando scorrere le dita sulle sue tempie, il suo naso, sfiorandogli le labbra, continuando col profilo definito della mascella fino al punto sul collo dove era più arrossato. Piegai la testa appoggiando le labbra alla sua pelle accaldata, per lasciarvi un bacio prima di morderlo dove i miei denti si erano già divertiti a segnare la pelle qualche giorno prima.
Il rombo della sua risata gli fece vibrare il petto nudo, leggermente abbronzato.
-Non è giusto che solo tu possa “”marcarmi- ridacchiò alzandomi il mento con una mano per guardarmi meglio in faccia.
-Tu sei mio e tutti lo devono capire- gli ricordai attorcigliando un ciuffo dei sui capelli al dito con noncuranza.
-Anche tu sei mia, ma non mi è permesso lasciarti nessun bacino speciale- si lamentò mentre io alzavo gli occhi al cielo, sentendo il ridicolo nome in codice che dava a dei semplici succhiotti.
-Harry, ti ricordo che domani ci dobbiamo sposare e non posso percorrere la navata con un succhiotto sul collo, che tutti vedrebbero- tentai di farlo ragionare.
-Ok, ok. Ma dopo…- e lasciò la frase in sospeso osservandomi in modo malizioso.
Feci scorrere la mano sui suoi pettorali che negli ultimi mesi erano ancora più sviluppati grazie alle frequenti visite in palestra –Potrai farmi tutto ciò che vuoi- soffiai avvicinandomi al suo orecchio.
Mi staccai lentamente, riportando la mia attenzione sul suo volto. Era in estasi, esattamente come me. Mi avvicinai e lasciai e che le nostre labbra combaciassero perfettamente, mentre una mia mano vagava sul suo volto e l’altra era saldamente stretta tra i suoi capelli.
Le sue mani strinsero più forte la presa sulle mie cosce, mentre sentivo il battito del suo cuore premere sul mio seno.
Quando ci staccammo eravamo entrambi senza fiato, ma con un sorriso sulle labbra arrossate.
Mi prese la mano, accarezzandone il dorso col pollice prima di portarlo alle labbra e baciarlo delicatamente, tutto senza mai perdere di visto il mio sguardo.
-Smettila, o ti salto addosso- non riuscii a trattenermi dal dire, rompendo l’atmosfera magica che si era creata.
La sua risata riempì l’aria, mentre mi spingeva delicatamente all’interno del salotto, dove gli altri ragazzi sembravano già pronti ad andarsene.
Harry strinse un po’ di più la stretta attorno alla mia vita, prima di lascarmi andare definitivamente.
Lo trattenei, riluttante a lasciarlo andare via. Lui sorrise quando abbracciai il suo busto, troppo bassa per arrivare più su.
-Non voglio che te ne vada…- piagnucolai mentre lui si abbassava solleticandomi il viso con i ricci. La sua lontananza mi provocava una sofferenza quasi fisica.
-Non starò via per tanto- mi ricordò dolcemente baciandomi i capelli.
Sospirai rassegnata, alzando il viso per baciarlo ancora una volta.
Quella fu l’ultima volta che lo vidi prima dell’inizio della nostra nuova vita.

Ehi!
Stavolta sono puntualissima, anzi, in anticipo e mi sento tipo Dio! Inoltre, questo capitolo mi piace! Cioè il primo capitolo che mi piace come l'ho scritto dopo tanto tempo! Lo so un miracolo, ma ultimamente sembra che tutto mi vada bene. Oggi ho fatto compito di latino e ci ho messo solo 50 minuti! Un record assoluto! Poi, vabbè, in amore non c'è un cane come al solito ma ultimamente non me ne fotte un ciuffolo u.u
Partiamo dal fatto che questo capitolo è superdolcioso/diabetico e tutto questo grazie ad una ff che ultimamente mi addolcisce molto, cioè Dark. Quindi, se il capitolo vi sembra troppo pieno di cuoricini sappiate che la colpa è di Asja che mi ha passato il link della storia :P Asja, lo sai che ti voglio troppo bene? Bè, ora lo sai <3
Passando poi al capitolo vero e proprio abbiamo l'addio al nubilato/celiato dei Lurry. Ok, non fate caso a Lucy che salta dal letto cascando sopra a Cher e Eleanor sotto gli occhi dei ragazzi facedo una figura di merda colossale, ma soffermiamoci sulla seconda parte ;) L'idea mi è venuta un po' dal nuovo video di Cher "With ur Love" che è troppo bellino, e poi da Magic Mike che ho visto a dicembre e ch mi è rimasto abbastanza impresso.
Vabbè, i Lurry sul terrazzo ho cercato di farli il più dolce possibile e a me piacciono, quindi spero anche a voi ;)
Ora non vorrei parlare di cose tristi ma queto è il terzultimo capitolo di questa storia :') Il prossimo sarà sul matrimonio Lurry e spero di pubblicarlo entro giovedì... Stasera inizio a scrivere la storia su Niall e pubblicherò il primo capitolo il giorno in cui posterò anche il penultimo capitolo di questa storia lunga quanto la bibbia.
Ora passo a ringraziare come al solito le persone che ultimamente i scrivono tante belle recensioni <3 Scusate se non ho ancora risposto ma stavo scrivendo il capitolo e non avevo tempo ;) Poi vabbè tutte quelle che continuano a leggere sono della faighe assurde perchè non si sono ancora rotte le palle di me, in particolare Asja :*
Ora vi lascio e come al solito Twittah: @LuxInWonderland
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 25
*** Just Married ***


Just Married

18 agosto 2013. “Respira, Lucy, respira” continuavo a ripetermi tenendo gli occhi chiusi, ispirando ed espirando profondamente.
-Ti sta prendendo il panico?- chiese Cher con una punta di preoccupazione nella voce.
Scossi la testa, senza aprire gli occhi, stringendo forte il bouquet di rose bianche che avevo in mano.
Cher mi spostò il velo con un gesto veloce e fluido, lasciandomi il viso scoperto.
-Brava- approvò mia madre –Tutti devono vedere quanto è bella-
Sorrisi, aprendo gli occhi per cercare la sua mano e stringerla forte.
Mia madre mi era stata sempre vicina, fin da quando quindici anni prima mi aveva stretta al petto mentre Marco tirava fuori Edward dall’auto in fiamme.
Sentii gli occhi lucidi e lei si sbrigò ad asciugarmi un lacrima con uno sguardo di autentico affetto.
-Non posso credere che oggi ti sposi…- sussurrò portandosi una mano sulla bocca, visibilmente emozionata.
L’abbracciai di slancio, appoggiando il mento sulla sua spalla.
-Hai solo diciotto anni…- continuò lei separandosi da me, preoccupata di sporcarmi il vestito bianco immacolato –Ma tu hai dimostrato sempre di essere più matura, e così Harry- si affrettò ad aggiungere mentre sentivo uno scalpiccio di piedi raggiungerci.
-Waw!- sentii gridare in coro.
Abbassai lo sguardo notando due faccini angelici fissarmi stupiti.
Le piccoline indossavano un abitino bianco, stretto in vita da un nastro di raso rosa.
Alice si aggrappò al mia gonna,mentre gli occhioni blu le brillavano –Quanto sei bella, Lu!-
Ridacchiai chinandomi per abbracciarle forte forte –Lucy, ora che ti sposi con Harry avrete anche voi dei bambini?- chiese Marta con voce innocente.
Guardai mia madre sollevando le sopracciglia mentre lei scoppiava a ridere, portando la testa all’indietro.
Fissai lo sguardo sulla piccolina –Bè, ora è un po’ presto, magari tra qualche anno…-
-Lucy?- richiamò la mia attenzione Cher, affacciandosi allo stipite della porta della mia stanza.
-Si?-
-L’auto è arrivata- mi informò sorridendo sempre più emozionata.
Annuii prendendo per mano le due gemelline e seguendole in giardino, dove una splendida auto d’epoca attendeva accanto alla Mercedes di mio padre.
Su una fiancata stava tranquillamente appoggiata una figura slanciata e vestita in modo piuttosto elegante.
-Edward- lo salutai tranquilla avvicinandomi mentre i miei e le bambine salivano sull’altra auto.
Lui mi afferrò un braccio, costringendomi tra le sue braccia grandi e forti –La mia sorellina si sposa…- mormorò sornione, mentre io alzavo gli occhi al cielo per poi salutare Claire. Ringraziavo Dio tutti i giorni che stessero ancora insieme.
-Già Edward e, a proposito, siamo in ritardo di dieci minuti- lo informai salendo sui sedili posteriori dell’auto –E non vorrei far aspettare ancora Harry-
Lui mi fece un occhiolino, chiudendo la mia portiera da gentiluomo qual’era.

***

-Tu hai affittato 1825 ettari di terreno per un matrimonio!- gridò Edward sconvolto oltrepassando il cancello della riserva naturale.
-Sì- annuii godendo il sole estivo di quella sera d’agosto –Avevo bisogno di posto molto grande dove avessimo tutto, senza il pericolo di fan scatenati e paparazzi-
-C’è da ammettere che il posto è fantastico!- suggerì Claire al suo fidanzato che si guardava attorno stralunato.
-Eccola laggiù!- esclamai indicando col dito l’abbazia che si stagliava imponente tra le querce e il paesaggio verdeggiante.
Ed posteggiò proprio davanti all’ingresso dove le mie damigelle, strette nei loro abiti color panna uno diverso dall’altro si sbracciavano emozionate.
Scesi e le raggiunsi quasi correndo, stringendole in un enorme abbraccio di gruppo.
-Sei splendida!- sussurrò Perrie quando ci allontanammo.
-E devi ancora vedere i ragazzi!- mi informò Eleanor facendomi l’occhiolino.
-Ed Harry!- aggiunse Cher su di giri –E’ bellissimo e super emozionato-
A quell’idea sorrisi mentre la musica iniziava a diffondersi dall’interno della chiesa.
Nel sentire la marcia nuziale, le mie sorelline entrarono in chiesa tenendosi per mano, seguite poi dalle mie cinque damigelle: Cher, Eleanor, Danielle, Perrie e Jade.
A quel punto mio padre ed Edward mi presero sotto braccio, uno alla mia destra e l’altro a sinistra, pronti a percorrere la navata insieme a me.
-Ok, ragazzi, si va in scena- mormorai sentendo il cuore aumentare i battiti e la gola seccar misi.

***

18 agosto 2013. Pensavo che questo giorno non sarebbe arrivato mai.
Era come una meta paradisiaca, assolutamente irraggiungibile per un comune mortale. Eppure eccolo, era arrivato più velocemente di quanto mi sarei mai aspettato.
-Tu non ti sposerai mai, vero Styles?- dicevano.
Li vorrei avere sotto le mani adesso, che sto per sposarmi con Lucy.
Lucia Elison Westwood Principi.
Appena pensavo a quel nome una visione idilliaca mi si presentava davanti agli occhi: une bellissima ragazza, slanciata, magra, dai lunghi capelli castano chiaro. Labbra schiuse a bocciolo color pesca, ed occhi scuri come le notti senza luna.
Scossi la testa “Solo Lucy può farmi diventare così melenso…”
Già, perché lei era l’elemento fondamentale della mia vita ormai. Sapevo che senza di lei non sarei stato l’Harry Styles che ora conoscevano tutti.
Dicevano che ero cambiato, che a volte ero meno divertente, ma per me quel cambiamento era stato semplicemente ciò che di migliore era riuscita a tirar fuori Lucy.
-Come siamo eleganti!- mormorò Niall entrando nella mia stanza mentre mi infilavo la giacca di fronte al grande specchio.
-Grazie- mi sistemai alla meglio i capelli notando che nella stanza non c’era solo lui, ma anche il resto della band, se si escludeva la sposa.
-E’ arrivato- disse solennemente Zayn, poggiandomi una mano sulla spalla.
-Sappiamo quanto per te e per Lucy sia importante questo giorno- continuò Liam, le mani nascoste nelle tasche dei pantaloni eleganti, mentre assumeva la sua tipica faccia da “Daddy Directioner”.
-Ed è per questo che siamo venuti qui a darti la nostra benedizione- concluse Louis, stringendo le braccia al petto con un’espressione dannatamente seria per quella situazione.
-La vostra cosa?- chiesi confuso, infilandomi le mani tra i ricci, come mio solito quando non afferravo un concetto al volo.
-La nostra benedizione- ripeté Lou mantenendo quel tono di voce calmo e leggermente severo –Lucy è una nostra sorella, praticamente, perciò ti diamo il permesso di sposarla in quanto hai mostrato di saper prenderti cura di lei-
-Tommo, smettila di parlare difficile!- lo rimbeccò Malik prima di farmi l’occhiolino –Stai tranquillo, amico! Sappiamo che la ami e che la tratterai come si deve-
-Credo che il concetto l’abbia capito- aggiunse Liam, osservando la mia faccia sbigottita.
-Certo che l’ha capito!- mi difese a quel punto Louis, abbracciandomi di slancio –Vero, amore?-
Dopo quella strana chiacchierata tra uomini, io e i ragazzi raggiungemmo la location del matrimonio, una riserva naturale di quasi 2000 ettari davvero deliziosa.
Il sole splendeva ancora quando me ne stavo in piedi davanti alla chiesa, salutando e presentandomi ai vari parenti e amici che arrivavano.
Mia madre, mio padre e mia sorella mi scortarono in chiesa, nonostante le mie proteste di voler rimanere fuori ad aspettare la mia sposa.
-Non si può!- mi ricordò mia sorella senza cedere alle mie suppliche –La vedrai quando percorrerà la navata-
Sbuffai sonoramente, seguendola verso l’altare, mentre il mio cuore prendeva a battere sempre più forte.
-Ci siamo- sussurrai sentendo partire la tipica marcia nuziale, e l’ansia attanagliarmi lo stomaco.

***

Pensavo che scegliere cinque damigelle fosse un’ottima idea, invece… Non lo era stato affatto.
Aspettare che percorressero la navata con quel passo quasi saltellato, ed eccessivamente lento, non faceva che aumentare la mia ansia.
Inoltre, non ero ancora riuscita a vedere Harry… Il mio Harold Edward Styles, il ragazzo con cui avrei passato il resto della mia vita.
Quell’idea mi calmò improvvisamente, ma irrigidii immediatamente quando sentii Edward stringermi il braccio e sussurrare –Tocca a noi, dolcezza-
Le porte davanti a noi si spalancarono di nuovo, mostrandomi la lunga navata della chiesa, che terminava con l’altare.
La luce entrava da un rosone sovrastante, illuminando la scena  con la luce del tramonto, l’ora più romantica.
Sulla sinistra stavano Zayn e Niall, i miei testimoni, e dall’altra parte Louis e Liam mi guardavano orgogliosi, accanto allo sposo…
Harry stava in piedi leggermente più al centro, voltato verso di me, e la luce dorata lo illuminava quasi fosse un angelo sceso dal cielo a salvarmi.
 Indossava uno smoking nero, elegante ma moderno, con una rosa bianca all’occhiello. I capelli erano sistemati di lato, come al solito, gli occhi quasi spalancati come le sue labbra morbide per me. Era per me che sorrideva, che era ammaliato. Perché mi amava.
Gli sorrisi, mentre mi avvicinavo sempre di più.
Il battito del mio cuore mi rimbombava nelle orecchie, stordendomi, mentre raggiungevo Harry. Edward mi diede un bacio sulla guancia, mentre mio padre posava la mia mano tra quelle di Harry, allontanandosi dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte.
Mi posi davanti ad Harry sorridendogli emozionata, le nostre mani congiunte sotto gli occhi di tutti gli invitati.
Avevo una voglia matta di baciarlo, di posare le mie labbra sulle sue, morbide e piene, ma quel momento era ancora lontano.
Harry mi strizzò l’occhio, consapevole di ciò che stavo provando mentre il sacerdote iniziava a parlare –Oggi, siamo qui riuniti, per unire in matrimonio questa giovane coppia di sposi, che dimostra che anche nella società di oggi c’è ancora amore-
Guardai Harry, le sue iridi verdi erano fisse su di me, brillanti come non mai.
“Sei bellissima” mimò con le labbra ed io arrossii, pensando a quello che aveva detto il celebrante.
Riflettei su cosa pensavano di noi gli altri, sia quelli che ci conoscevano che gli sconosciuti. Sapevo che molti pensavano che la nostra storia fosse finta, una trovata pubblicitaria, esattamente come quel matrimonio. E poi c’erano quelli che pensavano che aspettassi un bambino, e che quello fosse una specie di matrimonio riparatore per nascondere la gravidanza.
Se invece avessero guardato oltre, se avessero visto il modo in cui mi guardava Harry, o come io osservavo lui, avrebbero capito.
La gente diceva che non avremmo dovuto stare insieme, che eravamo troppo giovani per conoscere il per sempre… E io dicevo che non di cosa stavano parlando.
Loro non sapevano le cose che facevamo, loro non sapevano che lo amavo.
Ma se lo avessero saputo, sarebbero stati solo gelosi di noi.
-Harold Edward Styles, vuoi tu prendere Lucia come tua legittima sposa per amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita in ricchezza e povertà, in salute e malattia, finché morte non vi separi?- chiese il prete mentre io trattenevo il respiro, emozionata.
Harry mi sorrise e in un sospiro disse –Lo voglio- aumentando la stretta sulle mie mani bianche.
Sorrisi inconsapevolmente, mentre quello continuava –Lucia Elison Westwood Principi, vuoi tu, prendere Harry come tuo legittimo sposo per amarlo ed onorarlo tutti i giorni della tua vita in ricchezza e povertà, in salute e malattia, finché morte non vi separi?-
Una lacrima mi rigò la guancia ed Harry mi lasciò una mano, per asciugarla premuroso, mentre io rispondevo con sicurezza –Lo voglio-
A quel punto Alice e Marta si avvicinarono tenendo un cuscino con le nostre fedi. Lo appoggiarono delicatamente sul tavolino e scapparono via, mentre io ed Harry le guardavamo sorridenti.
Harry si chinò, prendendo il primo cerchietto d’oro bianco, mentre io gli porgevo la mano sinistra che tremava, mostrando la mia agitazione. Mi infilò l’anello fissandomi negli occhi –Che questo anello mostri al mondo che sei mia… Con questo anello io ti sposo- disse con voce tremante.
Sorrisi appena prendendo il suo anello e tentando di trattenere le lacrime che quasi mi appannavano la vista.
Presi la sua mano e lo guardai negli occhi. Come al solito, era come se le nostre anime si stesse specchiando e poi unendo.
-Che questo anello sia il simbolo del nostro amore…Con questo anello io ti sposo- mormorai stringendo fortissimo le sue dita tra le mie.
-A questo punto, io vi dichiaro marito e moglie!- annunciò il sacerdote mentre la sala si riempiva di applausi e grida di gioia –Puoi baciare la sposa!-
E fu in quel momento, quando le labbra di Harry si posarono sulle mie, che sentii veramente quanto mi amava, quanto ero sua, quanto tutto era dannatamente perfetto.

***

Dopo la cerimonia raggiungemmo il prato, dove erano stati montati dei tendoni con i tavoli.
Io ed Harry prendemmo posto al nostro, insieme ai ragazzi e alle mie damigelle.
Era il momento dei discorsi ed il primo a parlare fu il testimone dello sposo, Louis. Si alzò in piedi stringendo il microfono e, arrossendo un po’, iniziò a parlare –Quando ho incontrato Harry la prima volta sapevo che saremmo diventati amici, non so perché, me lo sentivo e basta. Poi, quando è successo tutto quanto, avere lui accanto è stata una delle cose più belle- puntò lo sguardo su di noi –E quando Lucy è entrata a far parte della nostra famiglia, un anno e mezzo fa, sapevo che ogni cosa stava andando pian piano apposto. Lo so che non ve l’ho mai detto, ragazzi, ma credo che insieme siate davvero perfetti e sono felicissimo di essere qui oggi- e posò il microfono per venire ad abbracciarci.
-Oggi è una bellissima giornata- partì a quel punto una voce con un buffo accento –E Lucy, in effetti, ha portato il sole nelle nostre vite- guardai Zayn, in piedi alla mia destra, sorridente come non mai –Da quando è entrata a far parte della nostra famiglia, è stato come se mi fosse nata un’altra sorella. So che a volte sono stato eccessivamente geloso , e che ho combinato guai, ma sono davvero felice che oggi lei ed uno dei miei migliori amici si siano sposati-
Quando Zayn si sedette gli baciai una guancia, abbracciandolo forte –Grazie- dissi solamente.
Allora, Harry si alzò stringendo la mia mano e guardandomi negli occhi –Lo so che te l’avrò detto un migliaio, un milione di volte, e che questa è la ragione per cui siamo qui, ma io ti amo- disse sinceramente emozionato mentre sentivo di non poterlo amare più di così –Senza di te oggi non sarei quello che sono, e soprattutto non sarei felice, perché tu sei l’unica. Sei sempre stata l’unica che mi ha fatto battere il cuore, che mi metteva in soggezione, che mi faceva arrossire, ma che mi riempiva di gioia in questo modo. Ed è per questo che oggi sono così felice che tu abbia accettato di rimanere con me per sempre-
Basta, non volevo sentire di più. Mi alzai, stringendogli le braccia attorno al collo e baciandolo con amore, passione, trasporto… Tutto quello che sentivo esplodermi dal cuore in quel momento.
Mi staccai da lui ridacchiando per gli applausi e i fischi che sentivo –Anche io ti amo, per sempre- dissi poggiando la fronte sulla sua.
-Per sempre- ripeté lui sicuro, stringendomi i fianchi per avvicinarmi ancora di più a lui.
Ce l’avevamo fatta, eravamo sposati.


Eilà!
Ok, lo so, sono terribilmente in ritardo. Avevo detto che avrei postato giovedì, ma poi mi sono accorta che il capitolo stava venendo molto lungo e che andava rivisto bene quindi ho pensato di postarlo il giorno dopo. Venerdì sono tornata a casa tardissimo e dovevo studiare fisica, l'unica materia in cui faccio veramente schifo. Sabato è fuori discussione che io lavori e finalmente è arrivato oggi, sono riuscita a finire di scrivere e a postare.
Passando al capitolo, lo so che fa pena e che quello dell'altra volta era più bello, ma allafine questo non sono riuscita ad organizzarlo bene. La cosa di cui sono più fiera sono le prime due parti, in particolare quella in cui parla Harry *-*
Finalmente, i Lurry si sono sposati coronando il loro sogno. Non c'è molto da dire apparte che Louis e Zayn sono molto dolci con i loro discorsi e che Harry è Harry <3
Fra parentesi: LA FF NON è FINITA! Infatti, manca ancora l'ultimo capitolo, quello che conclude tutta la storia.
Non posso ancora credere che la storia sia praticamente finita. E' da aprile dell'ano scorso che scrivo di loro e sono... sconvolta.
Ma sappiate che sono già all'opera con la nuova storia di cui ho già postato il primo capitolo qui:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1656642&i=1
E' diversa da quelle che ho scritto fin ora, un mix tra  romanticismo e demenza che spero faccia ridere :D Comunque se dopo questa non avete proprio niente da leggre, ho scritto anche una storia fantasy su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1253492&i=1 e una OS su Harry :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1541501&i=1
Detto questo passo a ringraziare le 5 splendide persone che hanno recensito lo scorso capitolo ;) Poi naturalmente ringrazio chi legge sempre :*
Ok, ora vado...Vi voglio bene!
Bye bye
XoXo
Lulù

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Capitolo 26
*** We Are Infinity ***


We Are Infinity

Sono passati dieci anni da quel 18 agosto.
Sembrava solo ieri che entravo in una stanza e mi ritrovavo davanti cinque sconosciuti. Allora non sapevo che quegli sconosciuti sarebbero diventati la mia famiglia, che quei cinque ragazzi avrebbero cambiato la mia vita per sempre.
-Mamma? Mamma!- sento gridare una vocina stridula.
-Che c’è Will?-Il bambino trotterella al mio fianco aspettando che lo prenda in braccio.
Mi allungò con difficoltà, ma prima che lo raggiunga due grandi mani lo afferrano al mio posto, depositandolo al mio fianco sul divano.
Alzo lo sguardo. Folti capelli ricci cadono su due splendidi occhi verdi, che all’improvviso si posano su di me, scaldandomi. La bocca si apre in un sorriso mostrando due splendide fossette che lo fanno sembrare ancora di più un bambino.
Un’ immagine si fa spazio nella mia mente: quello stesso sorriso illuminato dal chiaro di luna, poi da un sole infuocato ed infine da un raggio di luce al tramonto.
Ricordo perfettamente la notte in cui mi chiese, per la prima volta, di diventare la sua ragazza. Oppure quando mi propose di sposarlo , ed infine il giorno del nostro matrimonio.
Ogni più piccolo istante passato insieme, sia bello che brutto,è inciso nella mia memoria e associato ad un nome che mi fa sempre battere il cuore a mille. Harry.
-Mamma, posso aprire il mio regalo di Natale?-
Abbassai la testa ritrovandomi a fissare due occhioni dello stesso verde.
-No, Will- gli ripeto per l’ennesima volta accarezzandogli i capelli –Li aprirai domani-
-Ma, mamma!- si lamenta lui mettendo su il broncio –Lo zio Boo ha già aperto i suoi-
Mi volto verso Louis che in quel momento sta scartando un pacchetto accerchiato da due teste bionde. Il moro alza leggermente la testa sorridendomi angelicamente.
Lo fulmino per un instante prima di riportare la mia attenzione al bambino seduto accanto a me.
-Will, quelli non sono i suoi regali di Natale, ma di compleanno- gli ricordo dolcemente mentre lui spalanca la boccuccia meravigliato –Ricordi? Oggi è anche il compleanno dello zio Boo-
-Vero!- esclama tutto contento alzando le braccia al cielo –In tanto che aspettiamo che arrivi il Natale, cosa facciamo?-
Harry ride, stringendo le braccia attorno al busto del bambino per avvicinarlo al suo petto –Non lo so, magari lo zio Boo può raccontare a te e alle gemelle delle storie-
Guardo la scena addolcita. E’ troppo bello vederli insieme.
Louis lo guarda a bocca aperte mentre le altre due bambine cominciano a saltellare per la stanza gridando –Sì, papà, raccontacele! Raccontacele!-
A quel punto il chiamato in causa si siede a gambe incrociate sul tappeto del soggiorno –Eeny e Meeny, se vi sedete ve ne racconto una- propone mentre le due bambine gli obbediscono, seguite da Will che si alza dal divano per seguirle.
Mi sistemo più vicina ad Harry, lasciandomi stringere al suo petto mentre lui posa la testa sulla mia spalla.
In quel momento il divano si abbassa, segno che qualcuno ha occupato quello che fino a qualche secondo prima era il mio posto.
-Zayn- lo saluta Harry facendo un cenno con la testa.
Mi giro notando che il moro stringe tra le braccia un fagottino. Mi avvicino ammirando il faccino della neonata. La piccola ha gli occhioni blu aperti, in forte contrasto con la pelle ambrata, e le manine serrate fermamente su un dito del moro che la tiene in braccio.
-E’ bellissima- sospiro senza riuscire a trattenere un sorriso nel guardarla. E’ incredibile come fosse riuscito a fare qualcosa di così meraviglioso.
-E’ mia figlia- esclama Zayn con tono orgoglioso –La mia piccola Beth-
-Si chiama Elisabeth- gli ricorda Perrie, appoggiando le braccia allo schienale del divano per partecipare alla conversazione –E ricordati, che è anche figlia mia.
-Certo, amore- acconsente lui baciandola dolcemente.
Io la guardo ammirata. Sono passati solo quattro mesi dal parto ed è già in perfetta forma.
-Perrie, svelami il tuo segreto-
Lei mi guarda interrogativa prima di sorridermi –Tutto per un’amica-
-Come hai fatto a tornare in forma in così poco tempo?- le chiedo guardandola serissima, mentre sento Harry scoppiare a ridere sulla mia spalla seguito da Zayn.
-Aspettate, questa non me la posso perdere!- grida Danielle sistemandosi su un divano accanto al nostro, con Liam al suo fianco.
-Voi donne, sempre fissate con il fisico- si lamenta quest’ultimo mentre Niall si siede su una poltrona con Jade in grembo.
-Sorellina, tu non dovresti preoccuparti di queste cose- mi ammonisce Zayn accarezzandomi una guancia comprensivo.
Lo fisso beffarda –Non sei tu quello che fra sei mesi inizierà un tour mondiale dopo tre anni che non fa spettacoli. Come minimo devo essere in forma-
-Come ti capisco, sorella- mi guarda comprensiva Danielle.
-Ma smettetela voi due- ci interrompe di nuovo Liam mezzo scocciato.
A quel punto la mora si alza con difficoltà seguita da me, altrettanto goffamente –Tu non capirai mai, Payne, perché non sarai mai incinto!- si lamenta lei.
Niall ridacchia, costringendoci a voltarci per guardarlo male.
-Che c’è?- esclama lui alla vista delle nostre facce scocciate –Dovreste vedervi, tutte e due col pancione che mettete in soggezione il povero Liam-
Guardo Danielle. In effetti la situazione deve essere al quanto esilarante.
-A che mese siete?- chiede Jade cercando di salvare il suo ragazzo.
-Ottavo- diciamo in coro io e Danielle, per poi guardarci e sorridere.
La maternità è uno dei momenti più belli della vita, se poi lo condividi con un’amica è ancora più memorabile.
-E dovreste stare a riposo- mi ricorda Harry tirandomi per un braccio facendomi cadere praticamente sopra a lui.
-E non preoccuparvi- aggiunge Liam comprensivo accarezzando i capelli di sua moglie. E’ già Liam e Danielle si sono sposati, un anno dopo me ed Harry.
Gli altri, invece, hanno aspettato.
Eleanor e Louis si erano sposati nel 2018 e l’anno successivo ebbero due gemelle, Eeny e Meeny.
Nel 2021, anche Zayn e Perrie avevano deciso di compiere il grande passo.
Rimanevano solo Niall e Jade, i due eterni ragazzini.
-A guardarvi mi viene quasi voglia di fare un bambino- mi riporta alla realtà Jade.
-Potremmo- le propone Niall facendole l’occhiolino –Magari potremmo anche sposarci-
-Bè, se me lo chiedi così Horan, sarò costretta ad accettare- risponde dolcemente lei prima di lasciargli un bacio sulla bocca.
-Grande Nialler!- si complimenta Louis, interrompendo per un attimo il racconto, mentre Eleanor stringe le due bambine tra le braccia.
Mi guardo intorno notando che Will non è più seduto accanto a Meeny.
-Mamma!- mi volto sulla sinistra, vedendolo appoggiato sul bracciolo del divano che mi sorride.
Gli sorrido stringendo la mano di Harry e baciandogli una guancia.
E’ incredibile che quel bellissimo angioletto sia il frutto del nostro amore. Un piccolo Harry Styles di tre anni che ormai rallegra le nostre vite.
-Dicci, Will- lo incoraggia il padre scompigliandogli i ricci.
-Pensavo al nome per la mia sorellina- confessa lui sorridendo timido –E se la chiamassimo Faith?-
Spalanco gli occhi per lo stupore. E’ un nome bellissimo ed incredibilmente adatto. Perchè in questo momento spero solo che tutto rimanga per sempre così.
Che saremmo rimasti per sempre un famiglia. Io e i ragazzi. Dopo dieci anni insieme, siamo cambiati, abbiamo formato le nostre famiglie, ma rimarremmo per sempre uniti.
Io, Harry, Will e Faith.
Guardo Harry speranzosa –Ti piace?-
-Lo adoro piccola- sussurra baciandomi il naso.
Spalanchiamo le braccia accogliendo il bambino che si unisce a quell’abbraccio.
-Vi amo- dice Harry emozionato.
-Anche io- rispondiamo in coro io e Will, sorridendo.
Ed è ora che sento che noi siamo infinito.

Sciaoo... :'(
Ok, sono tristissima perchè questo è l'ultimo sciaoo. Sono in ritardo per l'ultima volta. Però stavolta ho una scusa. Sabato notte soo stata malissimo, e anche ieri stavo male quindi non ho potuto postare, Stamattina ho visto Noi siamo infinito, che mi ha dato l'idea per questo capitoo conclusivo. Fra parentesi, ve lo consiglio perchè ogni adolescente dovrebbe vederlo!
Passando al capitolo, vediamo i ragazzi dopo dieci anni. I Lurry hanno avuto un bellissimo binbo e presto ne avranno un'altra, Louis e Eleanor hanno avuto due gemelle, Liam e Danielle aspettano un bambino anche loro, Zayn e Perrie hanno appena avuto una bimba e presto Niall e Jade si sposeranno. E' la conclusione, ognuno ha la sua vita e il suo Happy End, finalmente.
Ora passo a ringraziare chi c'è stato fin ora. Tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato per ben due storie. All'inizio questastoria non piaceva molto ma ora siamo arrivati a 41 recensioni e non so neanche dirvi quanto sono felice di sapere che vi è piaciuta.
Mi mancherà scrivere dei Lurry, perchè in fondo Lucy sono io e abbandonare questo personaggio è difficile. E' difficile anche lasciare Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn di questa storia.
Ora vorrei ringraziare chiunque abbia recensito, chi ha messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. E anche tutti coloro che mi hanno messo tra gli autori preferiti <3 Grazie infinite, mi avete fatta sentire apprezzata :*
Vi lascio il link con le mie altre storie: quella fantasy su Zayn 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1253492&i=1
la mia OS su Harry http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1541501&i=1
e la mia nuova ff su Niall http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1656642&i=1
E' stato bello scrivere questa storia per voi :')
Ciaooo ragazzi
Bye Bye
XoXo
Lulù

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