Tranquillo, ci sono Io qui con Te

di Harry_Wife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maledetta Sfiga! ***
Capitolo 2: *** Nuovi Incontri ***
Capitolo 3: *** Brividi ***
Capitolo 4: *** Sei Stupenda ***
Capitolo 5: *** Ci sono Io con Te ***



Capitolo 1
*** Maledetta Sfiga! ***


Greta*
 
“Cosa?! Ehi Giorgia non mi prendere in giro!” Dissi scazzata.
“Non ti prendo in giro giuro! Sinceramente avrei preferito farne a meno mia cara!” Crollai a terra come se fossi un peso morto.
“E ora come faccio?” Urlai all’auricolare.
“Io cosa ne so! Potresti andarci da sola!” “Da sola? Mi prendi in giro?
“Giorgia, tesoro mio bello, stiamo parlando di tre mesi a Londra come posso andare da sola?!” La sentii sbuffare.
“Ci vai, punto! Scusa ma ora devo andare, mi devo fare altri test, ciao!”
“Ciao” Dissi sconcertata.
Ecco com’era la mia situazione attuale: Io, Greta Moretti (Sì, proprio come la birra) ragazza di 17 anni sarei dovuta andare per tre mesi a Londra da sola. Perché da sola? Beh, perché l’amica con cui sarei dovuta andare si era rotta una gamba e le era stato vietato di venirci. Neanche fosse una vera e propria vacanza! Cioè sì lo era, ma era una vacanza di studio presso un college londinese. Ormai non potevo più chiedere a nessun altro di accompagnarmi, perché l’aereo sarebbe partito il 16 giugno (si sarebbe tornati poi il 16 settembre proprio per l’inizio della scuola) e oggi era il 14, sempre di giugno.
Quindi ora sarei dovuta andarci da sola. E avrei addirittura condiviso la stanza con qualcuno che non conoscevo. E, da ciò che ho letto, mi stavo dirigendo in un college misto anche di camere, cioè potrei ritrovarmi a dormire con un ragazzo! “Perché sempre tutto a me accade?! Maledetta sfiga!”.
“Tesoro allora?” Mia madre si affacciò alla porta della mia stanza e mi guardò stranita, trovandomi a terra.
“Giò non viene”
“Questo vuol dire che andrai da sola?”
“Già”
“Bhe su dai, conoscendoti farai amicizia con tante persone” Mi sorrise per tranquillizzarmi, anche se notai un filino di preoccupazione nei suoi occhi grigi, come i miei.
“Spero, su lasciami in pace che faccio la valigia!” Mi alzai e le feci cenno di andarsene e chiusi a chiave la porta. Chiusi gli occhi, come per raccogliere le idee, e iniziai a preparare il necessario per il viaggio. Poco più di un’oretta e finii la valigia riempiendola con tutto ciò che mi era passata per la mente.
Passai le due giornate in completa depressione. “Che avrei fatto se avessi avuto un ragazzo per compagno di stanza?” Mi continuavo a torturare con quest’idea. Avremmo avuto addirittura il bagno in comune.
Arrivò l’ora di partire e salutai la mia famiglia all’aeroporto con un caloroso abbraccio, più che caloroso direi che mi stavano stritolando, ma dettagli.
Presi l’aereo e dopo un’ora e mezza di volo atterrai a Londra. Scesi, aspettai le valigie e presi un taxi che mi avrebbe portato al college.
L’ora della verità stava per giungere. Scesi dal taxi e mi ritrovai di fronte un’imponente costruzione dell’epoca vittoriana ritinteggiata da poco di bianco. Davanti c’era un piccolo prato, ben curato, pieno di fiori colorati sparsi qua e là.
Entrai nell’edificio e mi diressi verso la segreteria. Feci una coda di circa venti minuti, oggi c’erano gli arrivi dei nuovi ‘studenti’. Appena mi avvicinai alla cabina mi ritrovai di fronte una donna sulla cinquantina, dai capelli corti, ricci e tinti di rosso. Dello stesso colore erano le sue labbra striminzite. Invece gli occhi nocciola erano marcati da un ombretto azzurro acceso in completo contrasto con il rossetto. La signora mi squadrò dalla testa ai piedi e fece una smorfia di superiorità. “Iniziamo bene…
“Salve, sono appena arrivata, il mio nome è Greta Moretti”
“Ah sì, salve, la stavamo aspettando, firmi pure questi documenti che provano il fatto che tu sia arrivata e anche questo..” Disse indicandomi un altro foglio
“Che, in caso tu ti faccia male, non verrai risarcita perché non sotto i nostri controlli”. Vogliono portare sfiga?
“Ok” Presi la biro firmai tutti i fogli dopo averli attentamente letti.
“Fatto” Dissi porgendoglieli.
“Bene, ecco le tue chiavi, la tua stanza è la 129, si trova al secondo piano. È l’ultima camera, non ti puoi sbagliare” Mi buttò le chiavi in mano e mi congedò con un segno della mano.
“Grazie” Dissi sorridendole, ma mi snobbò completamente, perché occupata a squadrare la sua nuova vittima da maledire.
Seguii le istruzioni della segretaria e dopo aver passato decine e decine di camere arrivai all’ultima che era situata proprio di fronte a me. Entrai tranquillamente facendo i miei comodi e appena fui dentro mi ritrovai un ragazzo moro senza maglietta che faceva gli addominali. Spalancai la bocca. “Ovviamente con tutta la fortuna che avevo mi ritrovai come compagno di stanza un ragazzo. Però, che ragazzo!” Lo fissai mentre si allenava. Aveva una carnagione leggermente scuretta, ciò indicava che non era proprio un londinese. Aveva dei capelli castano scuro, con il ciuffo biondo tirato su. Gli occhi erano grandi e scuri, contornati da ciglia lunghe. Sembrava un fotomodello. “Beh dai, così tanta sfortunata non lo sono..” Aveva un fisico pazzesco, in più, facendo gli esercizi gli si vedevano perfettamente i frutti di ore e ore in palestra.
Il ragazzo mi guardò velocemente, ma come se non avesse visto bene, si rigirò verso di me e mi guardò stranito. Divenni paonazza. “Ora penserà che io sia una depravata innamorata del suo corpo” Beh, effettivamente lo ero. Il ragazzo si tolse le cuffiette e mi fulminò con lo sguardo.
“E tu? Che ci fai in camera mia?!” "camera sua?"
“Ehm no, questa sarebbe anche camera mia” Accennai un sorriso ma sembrò farlo infuriare.
“Come camera tua?! Io dormo da solo! Vedi di sloggiare!” Mi irritai.
“ ‘Vedi di sloggiare’ lo dici a qualcun altro. Comunque se non ci credi, sono affari tuoi. Poi vedi? Ci sono due letti, questo vuol dire che tu hai un compagno di stanza e quella persona sono io, capito piccolino?” Dissi sarcasticamente.
“Ci deve essere stato un errore” Disse lui sbraitando e uscendo dalla stanza, per lo più dandomi una spallata.
“Conoscendoti farai amicizia con tante persone” Feci eco alle parole che mi disse mia madre due giorni prima. Vorrei sotterrarmi. “Beh ora tolgo i vestiti dalla valigia” Dissi come per auto-comandarmi. Aprii l’armadio che sarebbe dovuto essere il mio ma trovai dei vestiti. “Probabilmente del ragazzo”. Allora mi diressi verso l’altro armadio e lo aprii. Anche quello pieno di vestiti. “Ma che diavolo?
In quel momento ritornò il ragazzo in camera, ancora senza maglietta, e si buttò sul letto non degnandomi nemmeno di uno sguardo.
“Allora? Avevo ragione io, eh? Comunque qual è il mio armadio?” Lui si girò verso di me e mi disse
“Pretendi addirittura un armadio?! Già mi rubi la mia stanza e ora pretendi un armadio?” Mi disse, se ne avesse le capacità in questo momento mi starebbe ammazzando.
“Sì, sai è anche la mia di stanza” Lui mi snobbò.
“Bene, allora terrò tutto dentro le valigie contento? Così vado anche in giro stropicciata” Lui continuò a non calcolarmi, cosa che mi fece infuriare ulteriormente. Mi sedetti sul letto e iniziai a guardarmi attorno: Nella stanza c’erano due letti, uno nella parete opposta rispetto all’altro (vicino c’erano dei comodini) e nello stesso modo erano posizionati gli armadi. Entrambi erano di legno, anche un po’ mangiucchiato dalle tarme. La parte della mia stanza era spoglia, invece quella del ragazzo era piena di poster di cantanti sconosciuti e vari oggetti sparsi qua e là. La porta del bagno era situata dalla mia parte e esattamente a metà, nella parete a cui erano appoggiate le testate dei letti, c’era una grande finestra che faceva entrare molta luce.
“Tu come ti chiami?” Dissi al moro, non so per quale stupido motivo continuassi a cercare di instaurare un rapporto con lui. Mi guardò e disse
“Zayn Malik”
“Oh, io sono Greta Moretti”
“Non te l’ho mica chiesto, comunque sei italiana?” respirai profondamente per non mandarlo a quel paese.
“Sì, sono qui per un viaggio di studio” Dissi sorridendogli. Zayn mi guardò e rise e aggiunse un
“Ma che sfigata” "Sfigata? Sfigata IO?" Lo fulminai con lo sguardo e non so quale dio lo abbia protetto non facendomi esplodere. “Ringrazia, stronzetto
Mi misi nel letto. Non so perché ma fare anche solo un’ora di aereo mi stravolgeva. Da sotto le coperte mi tolsi la gonna e la maglietta e rimasi in intimo. Nonostante fosse giugno non riuscivo a dormire senza coperte. Buttai i vestiti sul comodino e mi accoccolai nel letto. In poco tempo riuscii ad addormentarmi, dimenticandomi, anche solo per qualche oretta, di quello stronzo del mio compagno di stanza.
 
*Messaggio Autrice*

Holaaaaaaa
Ed eccomi qui con una nuova FF! :D
Sta volta su Zayn! Yeeeeeah!
Se ne avete voglia, date un’occhiata alla mia quasi completa FF ‘Ero sola prima di incontrare i suoi occhi’ in cui c’è la storia con Niall.
Recensite, recensite e recensite!
Vi lascio,
Un bacio, F.
 

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Capitolo 2
*** Nuovi Incontri ***


Greta*
 
Mi svegliai di soprassalto, sentendomi qualcuno toccare la gamba. Mi  alzai di colpo e mi vidi di fronte cinque ragazzi che mi fissavano. Guardai i miei indumenti e cacciai un urlo: ero in intimo. Presi i vestiti che c’erano sul comodino e scappai in bagno. “Io odio Zayn Malik”. Mi vestii di fretta e uscii dal bagno vedendo ancora gli occhi di tutti puntati su di me.
“Che avete da guardare?” Alla mia frase scoppiò a ridere un biondino seduto sul letto di Zayn.
“Scusa” Disse un ragazzo dagli occhi cioccolato. Finalmente qualcuno che si scusava. Alle sue parole abbozzai un sorriso.
“Niente, però non presentatevi così in camera mia” Dissi stizzita.
“Loro possono venire quando vogliono, questa camera è mia” Ecco che uno Zayn spocchioso mi rispose in tutta la sua irratibilità. Che odio..
“Ma questa è anche la mia stanza!” Gli dissi. Stava per aprire bocca quando il moro di prima lo interruppe.
“Effettivamente, Zayn, lei ha ragione” Ok, lui mi era simpatico. Zayn sbuffò e se ne andò in bagno a cambiarsi, siccome era ancora in pigiama.
“Bene..” Dissi compiaciuta della mia vittoria.
“Grazie” Dissi sorridendo al moro che mi aveva aiutato a schiacciare il signorino Malik.
“Niente” Disse sorridendomi. Era un ragazzo molto bello. Ora che me ne accorsi erano tutti e quattro molto belli.
“Voi frequentate questo college?”
“No, solo Zayn perché è stato rimandato in inglese e i suoi lo hanno obbligato a partecipare a questo corso” Disse il ragazzo dagli occhi azzurri e dai capelli castani.
“Peccato, almeno avrei conosciuto qualcuno con cui parlare e uscire” Dissi sbuffando.
“Beh, noi siamo sempre qui da Zayn, se vuoi puoi unirti al nostro gruppo” Disse sorridendomi il ricciolino. Mi illuminai.
“Davvero?”
“Certo! In fin dei conti sei la compagna di stanza di Zayn” Disse il moro.
“Comunque, piacere Liam” Riprese lui facendomi un sorriso a trentadue denti e porgendomi la mano. Gliela strinsi.
“Greta” Gli sorrisi di rimando.
“Io sono Harry” Disse il ricciolino.
“Niall” Il biondo.
“Piacere, Louis” L’ultimo rimasto, il ragazzo dagli occhi azzurri.
“Piacere” Dissi sorridendo. Il primo giorno che ero qui e già avevo fatto amicizia con quattro fighi, perfetto. Uscì dal bagno Zayn con l’aria scazzata e ci guardò.
“Stavate scherzando sul fatto che si univa al nostro gruppo vero?” Ora origliava pure?
“No, verrà in giro con noi” Disse sorridendo Liam. Zayn sbuffò e aprì la porta della stanza e mi guardò.
“Allora andiamo a colazione o no?” Mi guardai attorno, “Parla con me?
“Sì, parlo con te rossa” Lo guardai stralunata.
“Andiamo”
“Beh, è stato un piacere ragazzi” Dissi rivolgendomi agli altri quattro che se ne stavano andando.
“Piacere nostro” Disse Liam, facendo l’occhiolino.
Andai a fare colazione con Zayn. Ero ancora stordita dal fatto che mi avesse ‘invitata’.
“Non pensare cose strane solo perché ti ho detto di venire a fare colazione” Disse mentre divorava quella povera brioche. “Toh, ho conosciuto un Edward Cullen”.
“Chi pensa cose strane?” Dissi adocchiando la marmellata all’albicocca nel vassoio del moro. Gliela rubai senza che se ne accorgesse : era troppo preso da ciò che mangiava.
“Te, tranquilla mi stai lo stesso sul culo. Ho dovuto altrimenti Liam mi avrebbe insultato” Ok, quel Liam mi stava sinceramente iniziando a piacere. Finimmo di fare colazione e andammo in ‘classe’ dove iniziarono a parlare in un inglese abbastanza comprensibile anche per le mie orecchie. Durante il corso mi misero come vicino di banco un ragazzo piuttosto robusto che continuava a tirare su con il naso. Aveva il viso cosparso di eminenti eruzioni bianche e, da un momento all’altro, sarei potuta morire per l’esplosione si una.
“Jimmy” Dissi guardandomi e porgendomi la mano. La mano era completamente ricoperta di muco e qualche altra sostanza arancione. La guardai piuttosto schifata, ma ehi, non si negava il saluto a nessuno.
“Greta” Dissi sorridendogli. Gli strinsi velocemente la mano, la quale portai subito dopo a sfregarsi sulla mia povera gonna, povera perché lei non ne poteva nulla.
Lui iniziò a ridacchiare e a parlarmi sputacchiando qua e là. Ma che bella giornata. Grazie a dio la lezione finì, dopo quattro ‘entusiasmanti’ ore e uscii dall’aula.
Appena fuori qualcuno mi mise un braccio attorno la spalla. Lo guardai: era Zayn. “Da quando tutta questa confidenza?
“Ed ecco a voi la vincitrice del premio: il più palese sorriso falso fatto ad uno sfigato!” Disse ridendo come un cretino.
“Ah ah ah, molo divertente, davvero” Lui mi sorrise sbattendo velocemente le ciglia. “è rincoglionito?
“Su, dimmi che programmi avete tu e signor brufolo? Andrete a raccogliere le margherite? Studierete appassionatamente tutto il pomeriggio? Ah, no ci sono! Gli scoppierai amorevolmente tutte le escrescenze della pelle?” Gli tirai un pugno sul braccio. Lui fece finta di avergli fatto male. “Io ODIO Zayn Malik”.
“Fottiti Malik” Gli dissi dirigendomi in mensa per fare pranzo. “Forse aveva ragione, questo posto sembrava abbastanza da sfigati” Pensai mentre mi sedevo a un tavolo con il vassoio pieno di cibo.
“Sì è da sfigati” Mi incalzò Zayn sedendosi accanto a me.
“Ma come cavolo fai?” Gli dissi stressata. Lui rise un poco e disse.
“Sei prevedibile ragazza” Io prevedibile? Nervoso, mi stava crescendo un nervoso disumano. Non spiaccicai parola con lui per tutto il pranzo e appena finii tornai in camera, non badando molto al fatto di lasciare Zayn da solo.
Appena entrai vidi quattro figure sedute su un letto. “Finalmente qualcuno con cui si possa parlare civilmente
“Hey!” Sorrisi a trentadue denti, dopo una mattinata del genere mi servivano quattro persone abbastanza ‘normali’ con cui conversare.
“Hey!” Dissero in coro sorridenti.
“Che ci fate qui?” Dissi sedendomi accanto a loro su quel piccolo letto.
“Siamo venuti a fare una visitina a Zayn e a te. Poi volevamo chiedervi se sta sera volevate uscire con noi” Disse Louis.
“Sì, vogliamo andare in discoteca a divertirci” Disse Liam, più sorridente che mai. Niall per qualche strano motivo iniziò a ridacchiare. “Ride sempre questo ragazzo?” Beh, poco male, mi piacevano le persone solari.
“Tu vieni vero?” Disse il riccio. Dicendo ciò Liam lo fulminò con lo sguardo.
“Ehm, sì, credo di sì!” Dissi. In quel momento entrò Zayn nella stanza sbuffando.
“Hey Zayn” Disse Harry sorridendogli.
“Heilà ragazzi” Disse sorridendo. “Che sorriso mozzafiato!
“Sta sera vieni in discoteca con noi?” Disse il biondino.
“Sta sera? Sta sera dovevo vedere Perrie..” Disse grattandosi il collo pensieroso. “Perrie?
“Fai venire anche lei! Su, dai che ci divertiamo!” Disse Louis  cercando di incitarlo.
“Ok, le chiedo e poi vi faccio sapere. Ma viene anche lei?” Disse indicandomi.
“Sì” Disse semplicemente Liam. Alla sua risposta Zayn portò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente buttandosi sul letto. Passammo un po’ di tempo a chiacchierare con i ragazzi però poi loro dovettero tornare a casa per prepararsi per la serata. Appena uscirono dalla mia stanza mi spaparanzai sul letto mentre osservavo Zayn frugare nell’armadio. Mi continuavo a domandare chi diavolo fosse questa fantomatica Perrie. Presi un respiro profondo e glielo chiesi schietta.
“Chi è Perrie? Una delle tue ochette che ti sbavano dietro?” Sì, Zayn Malik era super popolare anche qui dove quasi nessuno lo conosceva. Tutto grazie alla sua fottutissima bellezza. Tutte rimanevano incantate alla sua vista e quasi perdevano la bava. Quasi come la mia reazione appena lo vidi. Solo che io in confronto a loro mi ero molto più contenuta. Tutte ochette, ovviamente, e Zayn è sicuramente un puttaniere doc. Alla mia domanda lui si girò fulminandomi con lo sguardo.
“è la mia ragazza” Disse solamente.
 
*Messaggio Autrice*
Eccomi qui dopo tanto tempo ad aggiornare la storia!
Yeeeeeeah! :D
Beh, spero che questo capitolo vi piaccia! Anche se non è successo molto di particolare, sono solo entrati in scena gli altri quattro rincitrulliti (‘-‘)
Ringrazio tutte le persone che seguono la mia storia o semplicemente la leggono! :3
Se avete voglia lasciate una piccola recensione, mi farebbe molto piacere!
E se volete andate a leggere le altre FF!
Quella completa: Ero sola prima di incontrare i suoi occhi
Ancora incompleta: You make me smile
Beh, con questo vi saluto!
Lots of love, F.
 

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Capitolo 3
*** Brividi ***


Greta*
 
“è la mia ragazza” Disse Zayn fulminandomi con lo sguardo. Alle sue parole mi girai imbarazzata e mi misi a cercare nella valigia, siccome il ‘signorino’ non mi voleva lasciare un armadio, qualche vestito adatto alla serata. “Per fortuna avevo previsto anche qualche situazione del genere”. Tirai fuori il mio amato vestitino e mi diressi in bagno. Mi feci una doccia, mi truccai velocemente e mi vestii. Il vestito era nero e fasciato e arrivava a metà coscia. Misi dei collant e le mie tacco 12 nere con delle borchiette, abbinate alla pochette. Lasciai i miei capelli ramati sciolti sistemandoli con l’arricciacapelli. “Finalmente pronta” Mi guardai soddisfatta alla specchio.
Uscii dal bagno e mi ritrovai quattro bei ragazzoni chiacchierare allegramente. Appena fui fuori dal bagno mi sentii degli sguardi adoranti addosso.
“S-sei stupenda” Disse Liam alzandosi dal letto di Zayn e sorridendomi dolcemente.
“Concordo” Disse il riccio facendomi l’occhiolino. Niall cercò di aggiungere qualcosa ma fu interrotto da Zayn
“Ti rendi conto di essere stata in bagno per più di un’ora?!” Disse urlandomi contro. Prese dei vestiti e si catapultò in bagno sbattendo la porta, in modo che io non potessi aggiungere altro. Sbuffai e mi sedetti sul letto assieme ai ragazzi e iniziammo a parlare del più e del meno.
Passata una buona mezzoretta Zayn uscì dal bagno e finalmente uscimmo dalla camera e ci dirigemmo alle macchine. Io andai in macchina con Louis, Liam e Niall invece Zayn andò con Harry perché dovevano andare a prendere la fantomatica Perrie.
Arrivammo in discoteca, nella ci fecero entrare praticamente subito. Prendemmo un tavolo e ordinammo un secchio di alcolici. Arrivò praticamente subito, stracolmo di bottiglie.
“Cosa vuoi bere?” Mi disse Liam all’orecchio, perché la musica era troppo forte e avrebbe sovrastato la sua voce se avessimo parlato normalmente. Il suo fiato sul mio collo mi provocò in piccolo brivido che percorse la mia schiena.
“Non so, vorrei bere qualche cocktail ma non sono capace di farne” Gli dissi io a sua volta nell’orecchio.
“Allora fidati di me” Disse sorridendomi. Quel sorriso era qualcosa di straordinariamente dolce e mi piaceva da impazzire. Liam prese qualche bottiglia e versò il contenuto in un bicchiere e poi iniziò ad agitare. Finito il tutto me lo porse gentilmente con uno dei suoi migliori sorrisi.
Portai la bevanda alle labbra e lo assaggiai. Qualcosa di eccezionale.
“Ma è buonissimo” Gli dissi estasiata. Lui rise arrossendo un poco.
“Meno male” Gli sorrisi. Mi sedetti sui divanetti e iniziai a bere il mio cocktail. Si sedettero vicino a me anche gli altri e iniziammo a chiacchierare. Dopo una mezzoretta che eravamo lì arrivarono anche Harry e Zayn accompagnati da una ragazza dai capelli viola. La guardai spalancando gli occhi. Era una ragazza bellissima. Piuttosto alta e snella con dei capelli viola e cotonati che le incorniciavano il viso. Aveva due occhi grandi e azzurri, di un azzurro stupendo. Il vestito, anche esso viola, le stava da dio, non ero assolutamente paragonabile a lei. Sembrava uscita da una rivista. "Fino a cinque secondi fa mi sentivo addirittura Bella, ma ora mi sentivo quasi imbarazzata, era come se mi sentissi a disagio a essere lì, in fin dei conti cosa ci c’entravo io tra loro? Erano tutti e sei bellissimi, io cosa ci facevo lì in mezzo?"
I ragazzi si alzarono e andarono a salutare la ragazza con un bacio sulla guancia. A mia volta mi alzai e la salutai presentandomi.
“La compagna di stanza di Zayn, Greta” Lei mi squadrò dalla testa ai piedi e fece un piccolo sorriso che le illuminò il volto rendendola ancora più bella.
“Perrie, felice di conoscerti” “Oltre ad essere stupenda è pure gentile e sembra simpatica, credo che lei sia perfetta” Sentii come un dolore lancinante al petto, come se mi avessero appena infilzata con una lama. “Che diavolo, speravo fosse almeno antipatica o scorbutica, come può esistere una persona del genere?! E come può stare insieme a quello stronzo di uno Zayn?!
Ci sedemmo sui divanetti e iniziammo a chiacchierare. Dopo una decina di minuti vidi che in pista la situazione stava iniziando a infuocarsi.
“Andiamo a ballare?” Dissi entusiasta.
Tutti annuirono, tutti tranne Perrie e Zayn che avevano iniziato a pomiciare da quando si erano seduti.
Liam mi fece cenno di lasciarli perdere e andammo in pista. Iniziammo a ballare tutti insieme. Ma il nostro gruppetto di ballo non durò molto siccome Harry sparì con la prima biondina che passò di lì, invece Louis iniziò a ballare con una ragazza piuttosto bassa e con i capelli boccolosi. Niall andò al bancone a provarci con la barista. Invece Zayn e Perrie erano ancora a pomiciare sui divanetti, solo che ora erano uno sopra l’altro e tra poco avrebbero iniziato a fare altro.
Mi ritrovai da sola in pista con Liam, che mi cinse i fianchi con le braccia. Iniziammo a ballare appiccicati e appoggiai la mia testa sul suo petto. Il suo profumo iniziò a inebriarmi i sensi. Sarei potuta restare in quella posizioni per sempre anzi, avrei voluto. Alzai gli occhi e notai la voglia a macchia di caffè che aveva sul collo e iniziai ad accarezzarla. Lui mi guardò dolcemente e mi posò le sue mani sulla guancia. Le dita gli tremavano, si sentiva benissimo. Feci un sorriso a trentadue denti e gli portai le braccia al collo. Rimanemmo per non so quanto tempo a guardarci negli occhi. I suoi erano stupendi, color cioccolato, e sembrava mi stesse mangiando con essi.
Si avvicinò lentamente a me e appoggiò le sue labbra al mio orecchio.
“Sei bellissima” Sussurrò. Tornò di nuovo a guardarmi negli occhi.
“Grazie” Gli dissi dandogli poi un bacio all’angolo della bocca. A quel gesto Liam fece un sorrisino malizioso e si avvicinò pericolosamente a me poggiando la sua fronte alla mia e guardandomi intensamente la labbra. A quello sguardo me le morsi, come per invitarlo. Lui mi strinse ancora di più facendo entrare in contatto i nostri fianchi. A quel movimento incurvai leggermente la schiena e portai le mani ai suoi capelli, accarezzandoli. Sì avvicinò ancora di più a me, sta volta deciso. Le nostre labbra erano a qualche centimetro quando qualcuno mi toccò alla spalla. Mi girai innervosita e mi ritrovai di fronte il moro che guardava insospettito me e Liam.
“Che c’è Zayn?” Gli dissi irritata. “Si, avrei di meglio da fare..
“Io e Perrie volevamo tornare in camera..”
“Allora ciao” Gli dissi girandomi verso Liam. Ma Zayn mi prese per le spalle e mi rigirò in modo tale che lo guardassi negli occhi.
“No, non hai capito, tu devi venire con me perché io ho dimenticato le chiavi e stai sicura che dopo io non ti apro” Lo fulminai con lo sguardo.
“Quindi io dovrei tornare solo perché tu devi scopare?”
“Certo” Disse lui ammiccando.
“Ma certo, quale onore! Accompagnare Zayn in camera per scopare invece di restare qui e divertirmi!” Dissi sarcasticamente.
“Te lo puoi scordare” Continuai. Lui mi guardò male.
“Beh, se volete vi accompagno io” Disse Liam. No, ora pure lui ci si mette?
“Con che macchina?” Disse Zayn sorridente.
“Quella di Louis” Disse Liam tirando fuori le chiavi di una macchina. “Oddio..
“Prefetto” Disse Zayn  trascinandomi fuori dalla pista. Uscimmo dalla discoteca e salii controvoglia sulla macchina per andare al college.
Arrivati ci dirigemmo subito verso la stanza. Quando fummo davanti feci per entrare ma Zayn mi trattenne per un braccio.
“Non ci pensare nemmeno. Ci entrerai dopo, quando Perrie dovrà tornare a casa” Disse spostandomi verso il corridoio e entrando con Perrie nella stanza. Rimasi allibita alla chiusura della porta.
“Mi prende per il culo?” Dissi a Liam. “E oltretutto che ci fa lui ancora qui?” Liam rise un poco, successivamente si sedette per terra accanto alla porta e mi fece cenno di sedermi accanto a lui. Feci come mi ordinò e mi accomodai vicino a lui.
“Come mai sei ancora qui?” Dissi sistemandomi il vestito.
“Mica potevo lasciarti qui da sola” Disse sorridendomi dolcemente e spostandomi una ciocca da davanti gli occhi.
“Grazie” Dissi sorridendogli di risposta.
Si avvicinò lentamente a me e senza farsi troppi problemi, come prima, mi baciò. Le nostre labbra entrarono in contatto, ed era un contatto che mi provocava dei brividi alla schiena . Dava tanti piccoli baci dolci e gentili, come d’altronde si addicevano alla sua persona. Gli portai le mani al collo e lo strinsi a me. Lui fece lo stesso cingendomi per i fianchi.
I nostri baci vennero interrotti dai rumori provocati nella stanza: da cigolii e gemiti. A quei rumori scoppiai a ridere e poggiai la mia fronte a quella di Liam, che anche lui aveva iniziato a ridere. Smise e mi guardò serio dritto negli occhi. Mi bloccai e lo guardai stranita.
“Sei bellissima” Disse iniziando a giocherellare con i miei ricci ramati.
“Mai quanto te” Gli dissi dandogli un piccolo bacio sul naso. Passammo il resto del tempo dandoci dei piccoli bacetti a fior di labbra e ridendo. Dopo una buona mezz’ora uscì Perrie dalla stanza e così ebbi il via libera di tornare nella camera da letto.
“Ci vediamo domani” Mi disse dandomi un bacio in fronte.
“A domani” Dissi stringendogli forte la mano, perché non avrei voluto lasciarla andare.
Andai in stanza, mi misi il pigiama e mi stesi sul letto.
“Hai fatto bene a non portare Liam, perché non te lo avrei mai dato il permesso di scoparci in mia presenza” Disse Zayn mettendosi a sedere sul suo letto e guardandomi.
“Muori Malik” Fu la mia risposta, dritta e decisa, che lo fece zittire.
Dopo una buona oretta finalmente mi addormentai.
 
*Messaggio Autrice*
Ed eccomi qui! Con il mio solito ritardo :3
Spero vi piaccia questo capitolo :3
Date un’occhiata alle mie altre FF!
Completa: Ero sola prima di incontrare i suoi occhi
Incompleta: You make me smile
Lots of Love, F.

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Capitolo 4
*** Sei Stupenda ***


Greta*
 
La luce entrò dalla finestrella e si posò sui miei occhi ancora chiusi. A quel senso di fastidio li aprii. Mi ritrovai nella stanzetta del college. Mi misi a sedere sul letto e mi guardai velocemente attorno.
“Ma che diavolo?” Sussurrai. “Dove diavolo è Zayn?”. Una brutta sensazione mi pervase. Guardai l’ora. Le nove in punto.
“O porca…” Mi buttai giù dal letto, facendo anche una rovinosa caduta, e mi lanciai verso la valigia, dove tirai fuori i primi vestiti che trovai. In quattro e quattr’otto li misi e mi diedi una veloce lavata. Corsi a per di fiato verso l’aula lasciando perdere il mio stomaco che pretendeva la colazione.
Appena davanti all’aula aprii la porta e mi trovai di fronte il visino beffardo di Zayn che sghignazzava alla mia vista.
“Stronzo” Gli mimai con le labbra. Ciò provocò un suo occhiolino. “Sa bene dove deve metterselo..
“Scusi professore, non avevo sentito la sveglia” Dissi facendo gli occhioni dolci al professore. Non so per quale arcano motivo ma io sono sempre stata adorata dai miei insegnanti. Sono sempre stata la loro “cocca” e ciò mi piaceva abbastanza, avendo anche dei privilegi.
“Nessun problema, Moretti, ora prendi posto e cerca di fare attenzione” Disse il professore facendomi un sorriso a trentadue denti. Perfetto ero anche nelle sue grazie.
Mi sedetti vicino a Jimmy il quale, grazie a dio, non mi rivolse più di tanto la parola.
Finita la lezione mi misi a seguire Zayn per tutto il corridoio e anche per la mensa.
“Sei uno stronzo” Dissi poggiando il vassoio e sedendomi accanto al moro. Lui sorrise.
“Siamo cordiali oggi, eh?” Mi disse mostrandomi i suoi bellissimi denti.
“Lo sarei stata se mi avessi svegliata sta mattina” Dissi fulminandolo con lo sguardo. Intanto mangiucchiavo della pasta, dando sollievo al mio povero pancino.
“Lo avrei fatto, ma eri così bella mentre dormivi” A quelle parole persi un battito. Spalancai gli occhi e lo guardai incredula.
“T-ti sto prendendo in giro cogliona” Disse. Sembrava leggermente in imbarazzo. “Scherzava davvero? Certo, stiamo parlando di Zayn Malik”.
“Comunque, cos’è sta cosa con Liam?” Disse riprendendo a parlare.
“Come cos’è sta cosa con Liam? Beh, lui mi piace e.. credo di piacergli anche io”
“Si gli piaci” Disse lui mentre masticava un pezzo di carne.
“Sai che non si parla mentre si mangia?” Dissi disgustata dalla vista.
“Tu mi parli mentre mangio, cavoli tuoi” Disse come se fosse una cosa ovvia. Mise in bocca il pezzo di carne restante e bevve tutto d’un sorso ciò che aveva nel bicchiere e se ne andò senza badare molto a me. “Ma quanto lo odio. Potrebbe anche aspettarmi cavolo”. Finii in tutta calma il pranzo e andai in camera. Arrivata vidi Liam steso da solo sul mio letto che fissava il soffitto.
“Hei” Dissi
“Hei bellissima” Disse lui mostrando un sorriso a trentadue denti. Gli feci un sorriso di risposta.
“Allora usciamo?” Disse lui facendo l’occhiolino.
“Ehm, sì, aspetta che mi cambio” Dissi dirigendomi verso la valigia.
“Ma sei perfetta così” Disse tirandosi su a sedere.
“Grazie, ma è meglio se mi do una rinfrescata” Dissi paonazza mentre frugavo tra i vestiti. Finalmente li trovai: una camicetta a maniche corte aderente a quadretti e dei pantaloncini in jeans. Andai in bagno, mi feci una doccia veloce, mi cambiai e mi misi un po’ di trucco. Finito uscii e trovai Liam ancora seduto sul mio letto che mandava un messaggio. Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia. Si girò di scatto verso di me e nascose il cellulare in tasca.
“Mi ha fatto prendere un colpo!” Disse sorridendomi. Mi prese il mento e avvicinò il mio viso al suo, facendo unire le nostre labbra.
“Su andiamo” Disse alzandosi e porgendomi la sua mano. La presi e uscimmo dalla camera.
Facemmo un giro per Londra e Liam mi faceva da guida portandomi nei luoghi più belli. Visitammo Madam Tussauds,girammo per Piccadilly Circus e andammo al parco Greenwich Park.
In quest’ultimo ci fermammo e stendemmo un telo da mare, che si era portato dietro Liam, dove ci stendemmo.
Iniziammo scherzando e ridendo fino a ritrovarci attaccati come polpi a baciarci.
Liam stava disteso su un fianco rivolto verso di me che giocherellava con i miei capelli.
“Te l’ho mai detto che sei stupenda?”
“Intendi in questo minuto? No, perché alle 17:38 non me l’hai ancora detto” Dissi ridendo. Era da tutto il pomeriggio che mi faceva complimenti.
“Non è colpa mia se lo sei” Disse avvicinandosi verso di me.
“Ma non è colpa mia se sei cieco” Dissi ridendo. Lui mi spinse leggermente con la mano per farmi mettere a pancia in su e si mise su di me.
“Se fossi cieco non vedrei i tuoi stupendi ricci ramati..” Disse accarezzandomi la testa.
“..o i tuoi bellissimi occhi grigi..” Disse passandomi la mano dai capelli alla guancia.
“..o le tue rosee ed eccitanti labbra” Disse sfiorandomi il labbro inferiore. Portò la mano dietro la mia testa, che la mise vicino alla sua. Mi morse il labbro inferiore e ciò scaturì una mia piccola risatina. Portai le mani, che prima erano stese a terra, alla sua nuca e lo strinsi a me. Iniziammo a baciarci. Si mise a cavalcioni su di me. Io mi tirai leggermente indietro e mi misi a sedere, sempre baciandoci. Lui portò la mano dietro la mia schiena e mi strinse ancora più forte,in modo tale che ogni cellula del nostro corpo fosse in contatto. La sua mano libera trovò la mia e intrecciò le sue dita alle mie. L’altra mano, che mi accarezzava la schiena percorse il mio fianco, fino ad arrivare al mio seno, dove si soffermò un poco.
Io ero totalmente presa da lui che nemmeno mi accorgevo di cosa succedesse intorno, contando anche che eravamo nel bel mezzo di un parco. La mano che prima vagava per il mio corpo si soffermò sui bottoni della mia camicetta che, uno dopo l’altro, vennero sbottonati.
Liam si staccò leggermente da me e mi guardò attentamente.
“E poi dici che io sono cieco e tu non sei stupenda” Disse sussurrandomi all’orecchio. Arrossii violentemente.
“Sì ma è meglio se mi copro ora” Dissi accennando al fatto di non essere da soli. Anche Liam alla vista delle persone divenne paonazzo in viso e si alzò da sopra di me.
“Forse è meglio se torniamo. Dai ti accompagno al college” Disse facendomi l’occhiolino. Mi riabbottonai la camicia velocemente e mi rialzai, prendendo la mano di Liam.
Raggiungemmo la porta della mia camera.
“Meglio se ti lascio qui, poi Zayn potrebbe fare storie” Disse sorridendomi.
“Sì, meglio così” Dissi sorridendogli di rimando.
“Allora io vado”Disse guardandomi intensamente negli occhi. Si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
“Sai mi piaci molto” Disse facendomi un occhiolino e andandosene, senza lasciarmi nemmeno la possibilità di dargli una risposta o un saluto.
Entrai nella stanza dopo aver cercato per cinque minuti buoni le chiavi nella borsa. “Proprio una bella giornata” Pensai. “Liam era un tesoro, il ragazzo perfetto che ogni ragazza vorrebbe e desidererebbe con tutta se stessa e io avevo avuto la fortuna di incontrarlo” I miei pensieri vennero bloccati quando entrai nella camera. Mi ritrovai in una stanza completamente buia. “Zayn non c’è?”.
Accesi la luce e vidi il moro ranicchiato sul letto che singhiozzava rumorosamente.
“ZAYN?!”
 
*Messaggio Autrice*

Ma buonaseraaa :3
Dirvi che mi dispiace per il ritardo è veramente troppo poco :/
Però.. Mi dispiace veramente! D:
è che non avevo una minima idea di come continuare la storia e il mio cervello è andato in pappa e solo ora sono riuscita a tirare giù qual cosetta, che, tra parentesi, nemmeno mi piace molto :/
Beh, spero vi piaccia!
Secondo voi che è successo al signorino Malik? ;D
Se volete fate un giretto alle mie altre FF!
Completa: Ero sola prima di incontrare i suoi occhi.
Incompleta: You make me smile.
IMPORTANTE: aggiorno a 3 recensioni! ;D
Lots of Love, F.
 
p.s. se volete potete trovarmi su Twitter nel mio nuovo account! :D
https://twitter.com/Fedez_voice

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Capitolo 5
*** Ci sono Io con Te ***


Greta*
 
Mi avvicinai lentamente verso Zayn. Cosa potevo fare io per lui? In fin dei conti non eravamo amici. Forse lui mi odiava addirittura, tra noi non c’era mai stata nessuna conversazione civile, solo frasi cariche di sarcasmo.
Avevo due opzioni: Fare finta di nulla e continuare la mia vita o cercare di aiutare il moro.
In fin dei conti lui non mi aveva mai aiutato, anche se non ce n’era stata ancora l’occasione e, nel caso ci fosse stata, lui mi avrebbe snobbata completamente. O almeno questo è ciò che pensavo.
Mentre ero in completa confusione Zayn era rannicchiato su se stesso, con il volto nascosto dalle gambe. Emetteva gemiti e singhiozzi e, all’ennesimo di essi, mi portai le mani nei capelli.
Al diavolo ciò che farebbe lui.
Mi avvicinai e mi sedetti sul bordo del letto.
Quando aprii bocca nessuna parola uscì da essa. Ora che dovevo fare? Io ero la persona meno portata per consolare la gente. Non avevo una minima idea di come comportarmi. Di solito mi sedevo accanto e le guardavo piangere incapace di pronunciare parola. Lato di me che odiavo. Mi feci coraggio. In fin dei conti qui quello che stava male non ero io.
“Z-zayn?” Dissi posandogli leggermente la mano sul braccio. Era la prima volta che cercavo di consolare una persona. Lui mi snobbò completamente e continuò a piangere.
“Ehi, Z-zayn, se vuoi parlare io ci sono” Accennai un piccolo sorriso, che scomparve subito siccome il moro non mi degnò della sua attenzione. Ero incapace a fare certe cose e questa era una di quelle. Gli accarezzai dolcemente il braccio in attesa di una sua parola che dopo qualche minuto arrivò.
“Lasciami in pace. Non mi capiresti” Disse. Feci un respiro profondo, cercando di trovare un modo per non insultarlo.
“Zayn, con me ci puoi parlare! Non tenere tutto dentro!” Dissi a bassa voce.
“Io e te non siamo amici. Vattene” Alle sue parole scoppiai.
“Hai ragione. Io e te non siamo amici. E probabilmente non lo diventeremo mai, perché tu sei una testa di cazzo. Sì ti ho insultato mio caro! Ti ho chiamato testa di cazzo! Perché io, nonostante sia una completa incapace nel consolare le persone, ho provato a parlarti ma tu no! Non mi ascolti! Tu magari pensi che io non possa capire i tuoi problemi perché sei troppo figo e ovviamente io non capisco nulla, ma se magari mi provi a parlare, provi a spiegarmi com’è la situazione, forse ti posso aiutare!..” Avevo urlato tutto d’un fiato. Vidi Zayn alzare leggermente la testa permettendomi di vedere i suoi occhioni gonfi dal pianto. Alla vista mi si strinse il cuore.
“Cazzo Zayn, io sto cercando in tutti i modi di costruire un legame con te, di esserti amica ma tu me lo impedisci andandotene o snobbandomi. Se solo tu volessi io e te potremmo essere amici e parlarci e saprei aiutarti evitando così che tu possa stare male. Capisci?” Sta volta addolcii la voce. Mentre gli parlavo mi continuavo a torturare le mani.
“Perrie mi ha lasciato..” Mi guardò tristemente. Alle sue parole vidi un’altra lacrima scendergli. Rimasi a bocca aperta alla sua “confessione”. Non avrei mai creduto che un ragazzo come Zayn potesse piangere perché la propria ragazza l’avesse lasciato. Pensavo che lei fosse pluricornuta e stessero insieme solo per usarsi. Mi stavo ricredendo su Zayn. Magari aveva anche un cuore il moro.
Mi avvicinai a Zayn e gli asciugai la lacrima che stava scivolando dolcemente dalla sua guancia.
“E.. com’è successo?” Dissi. Lui prese un respiro profondo e mi prese le mani che fino a poco prima mi stavo torturando.
“Oggi pomeriggio eravamo andati insieme in un bar a prendere qualcosa da bere. Il cameriere ci stava provando spudoratamente con lei e… Io mi sono arrabbiato e gli ho tirato un pugno in faccia. Perrie si è incazzata dicendomi che quella sarebbe stata la nostra ultima uscita perché non voleva frequentare una persona violenta..” Dicendo questo sentii le sue mani iniziare a tremare e vidi le sue labbra contrarsi in una smorfia di dolore. A quello non riuscii a resistere. Lo strinsi forte a me e iniziai ad accarezzargli i capelli. Il fatto che se li lasciasse toccare indicava che era veramente distrutto.
“Ehi Zayn, tranquillo, ci sono io qui con te. Troveremo un modo, tu e Perrie aggiusterete tutto vi rimetterete insieme e sarete felici, persino più di prima” Lui riniziò a singhiozzare e io lo strinsi ancora più forte. Iniziai a cullarlo dolcemente finchè non smise di piangere. Solo dopo mi resi conto che si era addormentato. Guardai l’ora: erano le 9. Non avevamo cenato e quest’ora, molto probabilmente, stavano già togliendo il cibo in mensa. Nessun problema, vorrà dire che avrei mangiato più abbondantemente alla colazione del giorno dopo. Cercai di alzarmi dal letto di Zayn, ma mi resi conto che mi teneva stretta, per la vita, a sé. A quel gesto non potei far altro che sorridere. Non avrei mai pensato che Zayn Malik fosse così tenero. Mi alzai cercando di non svegliarlo e andai a mettermi il pigiama. Quando uscii dal bagno vidi il moro seduto sul letto che mi fissava. Lo guardai interrogativa e lui scosse leggermente la testa.
“Mi dispiace se per colpa mia non hai mangiato” Mi disse. Sembrava veramente dispiaciuto. Nuovo lato di lui che non avevo mai visto.
“Non ti preoccupare, mangerò di più domani” Gli dissi sorridendo, cercando di non farlo preoccupare per me. Lui non rispose. Semplicemente si mise a guardare un punto non definito della stanza. Mi coricai sul mio letto e mi misi sotto le coperte, nonostante fosse giugno. Dopo qualche minuto che ero stesa nel letto sentii Zayn tossire. Feci finta di nulla e cercai di addormentarmi. Sentii di nuovo dei colpi di tosse, però più vicini, e mi girai verso il moro. Me lo ritrovai inginocchiato vicino al mio letto. Lo guardai interdetta.
“C-che c’è?” Dissi sorpresa.
“Ehm.. Posso dormire qui con te?” Lo vidi divenire paonazzo in viso. Sembrava un piccolo bimbo impaurito dagli incubi che chiedeva ai genitori di dormire nel loro lettone.
“Eh? Ma il tuo letto è poco distante dal mio.. P-perché?” Mi misi a sedere sul letto e lo guardai. Lui lentamente si alzò.
“Ok, non vuoi..” Fece per andarsene ma lo bloccai.
“Guarda che non ti ho detto di non volere” Gli dissi. Gli feci spazio nel letto e gli feci segno di accomodarsi. Lui con fare molto timido si mise vicino a me. Mi stesi nel letto e chiusi gli occhi nel tentativo di dormire non badando molto al fatto che Zayn stesse dormendo vicino a me.
“Grazie” Spalancai gli occhi a quelle parole. Cosa ancora più stupefacente, Zayn Malik stava dicendo grazie e non era ironico! Gli sorrisi dolcemente e lo strinsi forte.
“Non c’è di che. Questo e altro per un Amico” Gli dissi scompigliandogli un po’ i capelli. Lui mi sorrise di rimando e chiuse gli occhi per dormire. Lo seguii a ruota. Ci addormentammo insieme.
La mattina dopo, quando mi svegliai, mi ritrovai nella stessa e identica posizione in cui mi ero messa quando avevo chiuso gli occhi. E la stessa cosa era per Zayn. Sul viso aveva dipinto uno dei suoi stupendi sorrisi che mi riscaldavano il cuore. Gli accarezzai dolcemente la testa e mi alzai per guardare l’ora. Ero in perfetto orario per potermi cambiare, fare colazione e andare a lezione. Guardai Zayn indecisa se svegliarlo o meno. Decisi di farlo dormire ancora un po’. Mi feci una breve doccia e mi feci un trucco semplice. Mi misi la biancheria intima e una maglia lunga, giusto per coprirmi, e andai a svegliare Zayn. Mi sedetti sul bordo del letto.
“Ehi Zayn, svegliati. Tra poco dobbiamo andare a fare colazione” Dissi. Zayn farfugliò qualcosa e si portò la mani al viso e le sfregò delicatamente.
“Che ore sono?” Disse puntandomi i suoi occhi color cioccolato nei miei.
“L’ora di svegliarsi” Gli dissi sorridendogli. Rimase qualche secondo a guardarmi perplesso sdraiato nel mio letto.
“Su dai” Gli dissi scompigliandogli i capelli. Mi alzai dal letto e andai a prendere dei vestiti dalla valigia. Mi vestii quando Zayn andò in bagno a farsi una doccia e a cambiarsi. Lo aspettai per andare a fare colazione. Appena uscì dal bagno, pronto, ci dirigemmo in mensa. Prendemmo il cibo, che era veramente molto, e ci andammo a sedere ad un tavolo noi due soli.
Addentai la mia brioche ripiena di marmellata.
“Ho visto che mentre dormivi sorridevi, a che pensavi?” Dissi mandando giù quel buonissimo pezzo di dolce. Lui mi guardò pensieroso mentre mangiava le sue uova. Rimase qualche secondo a pensare e, appena gli venne in mente il ricordo, fece uno dei suoi splendidi sorrisi.
“Ho sognato che tu ed io eravamo amici e che, grazie alle tue dritte, riconquistavo Perrie” Quando lo disse sembrò illuminarsi. Si vedeva lontano un miglio che lui ci teneva veramente a Perrie e mi si spezzava il cuore a vederlo depresso come la sera precedente.
“Beh, metà del tuo sogno si è già avverato, ora bisogna far avverare il resto”
 
 
*Messaggio Autrice*
Sta volta sono fiera di me c:
Sono riuscita a stare nei tempi e sono riuscita a pubblicare il capitolo in perfetto orario c:
Beh, che ne pensate di questo Zayn “teneroso”?
Si aggiusteranno le cose tra lui e Perrie? u.u
Lo saprete solo leggendo i prossimi capitoli! ;D
Ok *fine stacchetto pubblicitario*
Comunque, AGGIORNO IL PROSSIMO CAPITOLO A 3 RECENSIONI.
Se volete mi trovate qui https://twitter.com/Fedez_voice :3
Love, F.

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