La rivolta dei giocattoli

di Iso Mary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sala giochi ***
Capitolo 2: *** Discussione a Giocattolandia ***
Capitolo 3: *** Aria di sommossa ***
Capitolo 4: *** Una rapida decisione ***
Capitolo 5: *** Con determinazione ***



Capitolo 1
*** La sala giochi ***


I bambini stavano giocando nella loro stanza, un mondo di fantasia composto da miriadi di giocattoli di ogni genere, accumulati un natale dopo l’altro, un compleanno dopo l’altro, riposti su più scaffali o contenitori di ogni forma e dimensione. I due proprietari di tutta quella preziosissima merce erano Gilbert, vivace bimbo di 7 anni, amante dei supereroi e dei dinosauri, e Marie, dolce bimba di 3 anni, legata alle sue barbie e alle sue bambole.
Tutte le sere, dopo aver inventato una nuova fantasmagorica storia, ognuno con i propri giocattoli preferiti, ma nella medesima ambientazione,  ritiravano accuratamente i loro giochi, per poi lavarsi i denti e andare a nanna nella loro camera da letto, abbandonando quel mondo magico che di notte prendeva vita. Quando infatti tutti dormivano, i balocchi entravano improvvisamente nella meravigliosa città di Giocattolandia, accedendo dalla porta specchio della sala giochi,  un luogo incantato in cui tutti  si radunavano ogni notte per discutere delle loro avventure e, in caso ve ne fossero, dei loro problemi con i rispettivi proprietari.
I più affiatati erano Hulk, giocattolo preferito da Gilbert, Spiderman, suo braccio destro e la Cosa, suo acerrimo rivale perché  invidioso della  profondo legame  che da sempre univa il verdastro al bambino. Hulk era perennemente  attratto da Barbie farfalla ( giocattolo preferito di Marie), delicata fatina bionda, molto graziosa , a cui il supereroe non riusciva nemmeno a rivolgere parola, tanto fosse affascinante rispetto al suo aspetto rozzo e possente .   I pochi momenti in cui i due si erano sfiorati per caso, erano durante le storie inventate dai  fratellini, provocando al muscoloso una sensazione di disagio, ma di ammirazione per così tanta delicatezza  . Amiche inseparabili della fatina erano Barbie fashion e Barbie sposa, bionde e irresistibili, alle quali gli altri due super eroi non potevano essere indifferenti, nonostante la continua presenza di Ken sposo che vigilava continuamente sulla sua compagna, impedendo a chiunque di avvicinarsi.
Ma quella sera regnava un clima differente in quella sala e tutti i pupazzi erano frastornati dall’arrivo di un nuovo ostacolo, che distraeva i due fratelli, impedendogli di salire per intrattenersi con loro come facevano da sempre: il video gioco elettronico da collegare alla tv, dotato di due console, il loro più temuto nemico perché incantava i bambini con la sua tecnologia, distruggendo poco per volta la loro fantasia e i loro sogni.

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Capitolo 2
*** Discussione a Giocattolandia ***


Quando tutti i componenti della famiglia si addormentarono, come di consueto i giocattoli attraversarono la porta magica, ritrovandosi a Giocattolandia, sempre più agitati e confusi. Il prepotente dinosauro di lego destò l’attenzione di tutti annunciando la catastrofe
< Come avete notato, oggi i due cuccioli d’uomo non solo non hanno giocato con noi, ma non si sono nemmeno presentati nella sala giochi. E tutto questo perché? Per quel maledetto videogioco che hanno ricevuto in regalo, da cui non riescono a staccarsi. Aprite gli occhi: finiremo nella soffitta buia, sovrastati dalla polvere e dalla noia>
< Il dinosauro ha ragione! È vero che presto i bambini non giocheranno più con noi, e cosa faremo? Cosa potrà capitarci? Privi di  avventure, privi di argomenti per la notte qui, a Giocattolandia! Non voglio finire al buio, senza le risate dei bambini!> esclamò Pinocchio in lacrime < o peggio, non voglio finire nel dimenticatoio!>
Quello era il luogo destinato ai giocattoli che non venivano più amati dai loro padroncini, un luogo senza spazio, né tempo, che conteneva  un’immensa cisterna , temuta da tutti. Nel suo interno, infatti, venivano riposti tutti quei balocchi che dopo un certo numero di anni non servivano più a far divertire i bambini, la cui fantasia e creatività serviva per far funzionare la magica città.
< No, il dimenticatoio no! Ho paura!> esclamò Cicciobello in lacrime
< Calma, non facciamoci prendere dal panico!> rispose Hulk, cercando di salvare la situazione < Innanzitutto i bambini ci vogliono molto bene! Quella di oggi è stata una semplice reazione verso una nuova attrattiva: un normale percorso che abbiamo dovuto subire tutti con l’arrivo di un nuovo giocattolo! Ma vedrete che tra qualche giorno tutto tornerà come prima!>
< Non dategli retta: tu, muscoloso verde, parli così perché sei il preferito di Gilbert, ma dimmi: quante volte il tuo padroncino oggi ti ha preso con sé, inventandosi una nuova storia per giocare insieme?> domandò con provocazione il dinosauro
< Non saprei! Non mi ricordo> rispose il supereroe sconcertato
< Tutti quei muscoli ti soffocano il cervello: te lo dico io, zero volte! Oggi non ti ha proprio guardato, così come ha fatto con ciascuno di noi! Bisogna agire e infretta, prima che sia troppo tardi! Dobbiamo  rimanere qui al sicuro, per poter avere il tempo di trovarci un nuovo padroncino, prima di finire nel dimenticatoio> esordì il rettile, mortificandolo
< Calma dinosauro, Hulk ha ragione: i due piccoli oggi erano solo un po’ sovraeccitati per il nuovo gioco, tutto qui. Io sono fiduciosa e convinta che domani la mia piccola Marie verrà a cercarmi per passare del tempo con me e con tutti noi, come ha sempre fatto!> rispose la Barbie farfalla guardando il verdastro, che ancora una volta sì intimidì di fronte a tanta grazia e saggezza.
 < Barbie farfalla ha ragione, dovremo ascoltarla!> risposero le altre Barbie, sostenendo l’ipotesi dell’ amica.
< Facciamo così: vediamo come si comporteranno i bambini in questi giorni. Se tra una settimana continueranno a trascurarci per il videogioco,  daremo retta al dinosauro e non torneremo mai più dall’altra parte dello specchio, per evitare il dimenticatoio!> sostenne la Cosa, con determinazione
< D’accordo> risposero tutti gli altri giocattoli e verso i primi raggi di sole saltarono insieme nel mondo degli umani, riponendosi ognuno nella medesima posizione all’interno della sala giochi.

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Capitolo 3
*** Aria di sommossa ***


La settimana trascorse velocemente e i giocattoli, sempre più trascurati e confusi, assistevano impotenti alle previsioni catastrofiche del dinosauro.
I due bimbi, al rientro da scuola, continuavano imperterriti a prediligere il videogioco elettronico ai loro compagni di sempre, fatta eccezione per Hulk e Barbie Farfalla. Spesso, infatti, i due fratellini andavano a recuperare i loro beniamini in sala giochi, parcheggiandoli  accanto a loro sul divano del salotto, per poi accedere al dispositivo elettronico, costringendoli involontariamente a constatare dal vivo lo sgretolamento delle loro speranze.
Giunse così la notte del confronto definitivo e, dopo che anche l’ultimo rumore della casa si fosse placato,  tutti i giocattoli attraversarono la porta a specchi, per poter entrare nel loro magico mondo.
Il dinosauro non perse tempo e con l’aiuto della tastiera giocattolo, improvvisando una versione rimodernata della “Cavalcata delle Valchirie”, radunò l’intero gruppo, incominciando immediatamente a proferire la sua sentenza:
< Giocattoli, come sapete avevamo deciso di aspettare una settimana per verificare il comportamento dei nostri padroncini, ma come purtroppo abbiamo constatato in questi giorni, siamo stati trascurati e abbandonati a noi stessi!>
< Il rettile ha ragione> rispose Pinocchio < io sono stato tutta la settimana al solito posto, nella medesima posizione, tanto che non mi sento più le gambe a forza di rimanere immobile!>
< E’ vero, anch’io mi sento così, poiché non sono stato considerato per tutti questi giorni e sono così triste> esclamò Cicciobello, incominciando a piangere, calmandosi soltanto quando gli venne riposto il ciuccio in bocca.
< Quei bambini sono stati davvero egoisti e non gli importa nulla di noi!> insistette Ken < E’ tempo di agire e di dare loro una lezione!>
< E allora cosa proponete di fare?> domandò Barbie Sposa
< Come già avevamo deciso, io affermo la mia teoria e insisto per rimanere qui a Giocattolandia, finchè non riusciremo ad individuare nuove giovani persone che si occupino di noi!> sentenziò il dinosauro < E quindi domani mattina non salteremo dall’altra parte! Siete d’accordo?>
< Sììì!> risposero la maggior parte di essi
La situazione era ormai insostenibile e Hulk guardò Barbie con aria preoccupata. Era davvero la fine di quella vita colma di avventura e di affetto, che il verdastro tanto amava? E soprattutto avrebbero davvero trovato qualcuno che li avrebbe amati più di Gilbert e della piccola Marie?
 

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Capitolo 4
*** Una rapida decisione ***


Mentre tutti i giocattoli erano solidali  alle disposizioni del dinosauro, il coraggioso Hulk si avvicinò timidamente a Barbie farfalla e senza destare il minimo sospetto, le si avvicinò all’orecchio, sussurrandole
< Dobbiamo parlare!>
< Sì, e anche in fretta!> rispose la bionda e, facendo attenzione a non farsi vedere dal resto della folla, ancora assorta dalle parole del rettile, si presero  per mano,  spostandosi da lì, raggiungendo un tranquillo parco di Giocattolandia, non lontano dalla piazza della sommossa. Si sedettero su di una panchina e illuminati dai raggi del sole ( che in quel luogo incantato  non tramontava mai , grazie all’energia dei bambini), guardandosi per la prima volta negli occhi, i due balocchi incominciarono ad articolare
< Non possiamo restare qui per sempre, io non voglio! > esclamò Barbie
< Lo so, nemmeno io lo voglio! Il dinosauro rende tutto molto semplice, ma non è detto che riusciremo a trovare qualche altro bimbo disposto a giocare con tutti noi!> rispose il verdastro
< A me  piace Marie, io non voglio un’altra padroncina che si prenda cura di me!> esclamò Barbie con aria perplessa
< Nemmeno io: sono  affezionato a Gilbert. Ci siamo divertiti molto insieme  e sono sicuro che possiamo continuare. E’ solo l’eccitazione momentanea per quel videogioco a farlo reagire così, ma sono sicuro che presto cambierà idea: è un bimbo troppo fantasioso per rimanere attaccato ad uno schermo e anche sua sorella>
< Cosa dici di fare allora?>
< Dovremmo  convincere gli altri super eroi e le altre barbie a stare dalla nostra parte!>
< Ken ostacolerà i nostri piani! Si è schierato con il dinosauro e non sarà semplice modificare la sua decisione!>
< Sì, ma se convinciamo la sua sposa a rimanere con noi,  è molto provabile che lo farà anche lui: è  innamorato di lei a tal punto che la seguirebbe ovunque!> sentenziò Hulk, con aria impacciata e proseguì
< Facciamo così:  con una scusa inizieremo a radunare  questo gruppo e cercheremo di far cambiare loro idea, dobbiamo rimanere uniti per poter tornare! Poi con il loro aiuto convincere Pinocchio e Cicciobello sarà semplice: sono così influenzabili>!
< Ma come faremo con il dinosauro? Sicuramente non  riusciremo a farlo ragionare e a riportarlo con noi!>
< Se si tratta soltanto di uno di noi a non fare più ritorno, i due bambini  penseranno di averlo perso e non  faranno troppo caso alla sua scomparsa.  Ci rivediamo qui insieme agli altri tra una decina di minuti, d’accordo?>
< Sei davvero intelligente: l’ho sempre detto io che dietro a tutti quei muscoli c’è un grande cervello!> e gli diede un bacio sulla guancia allontanandosi di gran fretta, lasciando il super eroe in una sorta di estasi e incredulità, per l’emozione di quella imprevedibile reazione.

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Capitolo 5
*** Con determinazione ***


Come da accordi precedenti, mentre il dinosauro continuava ad elencare tutti i vantaggi di una permanente vita a Giocattolandia, Barbie si avvicinò alle sue compagne e iniziò a bisbigliare
< Vi devo parlare amiche, venite con me!>
Stessa cosa fece Hulk, convincendo la Cosa e  Spiderman a seguirlo al parco in cui si era precedentemente incontrato con la bionda (che già lo attendeva in compagnia delle sue amiche) e con grande determinazione, incominciò a sentenziare
< Non dovete farvi ingannare dal dinosauro, se davvero ci fermiamo qui, non è detto che incontreremo qualche altro bimbo disposto ad adottarci tutti!>
< Hulk ha ragione!> aggiunse la farfalla <   E se l’ipotetico nuovo padroncino non avesse una sorella che ne sarebbe di noi barbie?>
< E’ vero, ma non possiamo tornare dai bambini, perché rischieremo il dimenticatoio!> affermò la sposa
< Non è detto!> sostenne la prima < io sono sicura che presto la nostra piccola Marie si staccherà dal videogioco e tornerà a divertirsi in nostra compagnia, vi ricordate quante splendide avventure insieme? >
< Sì, hai ragione! Quanto mi mancano quei momenti trascorsi insieme ! Come ha potuto scordarsi così di noi?> domandò la fashion girl, con profonda malinconia
< Tutti gli umani commettono degli errori, è nella loro natura: l’intelligenza di ognuno di loro sta proprio nell’accorgersi della sciocchezza effettuata e rimediare, senza mai più commetterla. Questo distingue un bambino buono da uno cattivo> aggiunse Hulk
< Sei saggio tu e sei molto affezionato a Gilbert, vero?> domandò la farfalla con profonda tenerezza
< Sì, e con tutti i bei momenti trascorsi insieme io mi rifiuto di credere che quel simpatico bambino non ci voglia più bene e vale la pena di tentare ancora!>
< Il verdastro ha ragione! E se il dinosauro avesse agito  affrettatamente, spinto dalla paura di essere il primo a finire nel dimenticatoio?> affermò Spiderman < In effetti lui è quello più a rischio: non sempre il nostro Gilbert vuota il contenitore dei lego per giocarci, poichè deve impiegare molto tempo per riordinare!>
< Forse ci siamo lasciati condizionare un po’ troppo da quel rettile paranoico!> esclamò la Cosa < Io propongo di dare ancora una possibilità ai due piccoli, infondo se lo meritano: ci hanno sempre trattato bene!>
< L’uomo di pietra ha ragione, come abbiamo potuto farci condizionare così, dimenticando i momenti felici! Riproviamoci, c’è sempre tempo per cambiare idea e rimanere qui a Giocattolandia e poi io sto bene nella sala giochi!> rispose la sposa
< Sì anche noi!> affermarono in coro il resto dei super eroi e le barbie.
Ormai era fatta e Hulk e la farfalla si scambiarono un’occhiata di intesa per il successo del loro piano, quando una voce alle loro spalle  fece crollare tutti i loro sogni di gloria
< Bene, bene c’è aria di tradimento qui !> esclamò Ken < Vieni dinosauro, avevi ragione tu! Bisognava davvero tener d’occhio quei due, cosa potevamo aspettarci dai  balocchi preferiti di quei due bambini egoisti?> e fu raggiunto immediatamente da tutto il resto del gruppo che in un attimo circondarono i due personaggi.
 
 
  

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