Two sisters

di parveth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The revelation ***
Capitolo 2: *** the meeting ***
Capitolo 3: *** the choice ***



Capitolo 1
*** The revelation ***


The revelation "Ho una sorella!"

Questo fu il primo pensiero di Michelle quando Emma e Mary-Margaret glielo dissero tornando dalla foresta incantata.

Appena uscite dal pozzo si avvicinarono all'amica che era rimasta li' in attesa con Henry, Regina e Gold, mentre s'incamminavano verso la citta' le raccontarono di aver conosciuto questa ragazza che portava il suo stesso nome ma la somiglianza fisica era evidente, a parte i capelli: i suoi erano biondi e quelli della ragazza castano chiaro.

"Ma le zie non mi hanno detto nulla"  ribatte' lei a racconto concluso.

"Forse non hanno ancora recuperato tutti i loro ricordi"  suggeri' Emma

"O forse non lo sanno"  ipotizzo' Mary-Margaret

"Com'e' possibile? Ok sentite, andiamo a casa loro cosi potranno spiegarci tutto" concluse Michelle.

"Sei sicura? Non vorremmo disturbare" disse Emma.

"No, davvero venite anche voi: l'avete vista e potete spiegarglielo meglio" disse la farmacista guidandole verso la casa delle sue zie.

Una volta arrivate le trovarono tutte in salotto che bevevano il caffe', dopo averle fatte accomodare e dopo averne offerto anche alle ragazze stettero ad ascoltare la spiegazione di Emma e Mary-Margaret.

"Ma io non ricordo nessun'altra bambina oltre a te cara" disse Faye mettendo la mano sulla spalla a Michelle,  "te l'avremmo certamente detto prima di arrivare qui se avessi avuto un fratello o una sorella"  aggiunse Sally  "se solo non avessimo perso i contatti con i tuoi genitori..."  comincio' Florence.

"Un momento: cos'ha detto?"  l'interruppe Mary-Margaret

"E' successo quando aveva circa dieci anni: non arrivarono piu' messaggi dal re e dalla regina e anche noi per un motivo o l'altro non riuscivamo a mandargliene, poi sono passati altri anni ed e' arrivata la maledizione"  continuo' la donna bevendo il suo caffe'.

"Ed eravate molto lontani dal vostro regno?"  chiese Emma.

"Beh con preciso non saprei dire la collocazione geografica della nostra capanna ma ricordo che avevamo viaggiato molto per andarci"  disse Faye.

"Bene, ascoltate: l'avete portata via quando era piccola giusto? E siete sempre state molto lontano, infine avete perso i contatti,  probabilmente i suoi genitori han pensato che fosse morta e il trono non poteva certo rimanere senza un erede percio'..."  argomento' Mary-Margaret

"...hanno avuto un'altra bambina"  continuo' Michelle come trasognata.

"E  probabilmente l'hanno chiamata Aurora in tua memoria" concluse Emma.

"Ma allora, scusate, come mai e' stata lei a subire l'incantesimo lanciato su di me?"  chiese Michelle.

"Forse Malefica era presente alla nascita di tua sorella, o forse l'incantesimo ha fatto effetto su di lei per il legame di sangue che vi unisce: a volte succede, ma per fortuna su di lei ha funzionato anche la nostra protezione: non e' morta ha solo dormito"  disse Florence.

"Devo conoscerla!" Voglio chiederle scusa per quello che ha passato..."  comincio' la ragazza

"Non dire sciocchezze cara, tu non potevi sapere"  disse Sally.

"In ogni caso voglio conoscerla: avro' pure il diritto di conoscere mia sorella no? E anche lei ce l'ha"  proruppe la ragazza.

"Scusate"  disse una vocina alle loro spalle: era Henry che reggeva il suo libro tra le mani   "cosa fai tu qui??"  disse Emma  "Non volevo disturbare ma credo che Mary-Margaret abbia ragione riguardo loro due"  disse sfogliando velocemente il libro fino ad arrivare ad un'illustrazione che mostrava un re e una regina intenti a presentare la loro bimba al popolo "questa sei tu evidentemente,  ma guardate qua" ando' avanti di poche pagine dove era presente una scena pressoche' identica  "pensavo fosse un'altra favola e che mancassero delle pagine ma in base a quanto mi avete raccontato credo che non ci siano dubbi: Michelle e Aurora sono sorelle"  disse in tono definitivo.


angolo autrice: sorpresa, sorpresa XD come sapete avevo creato Michelle come se fosse davvero la bella addormentata, solo con una vita a Storybrooke  ma essendo admin di una pagina gdr su fb da qualche tempo dove appunto ruolo lei abbiamo anche "l'altra"  Aurora quella che si vede effettivamente nella serie e per non creare troppi casini ci siam messe d'accordo per questa spiegazione anche se un po' contorta (a proposito: se qualcuno fosse interessato mi contatti pure che abbiamo ancora dei pg liberi)  @dora93 spero di non averti sconvolto troppo i piani visto che l'hai usata anche tu Michelle :D

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Capitolo 2
*** the meeting ***


the meeting Pochi giorni dopo il ritorno di Emma e Mary-Margaret  Michelle si era recata da Gold pensando che lui avrebbe potuto aiutarla a trovare un modo per andare nella Foresta incantata e incontrare cosi' sua sorella , costui le aveva dato una pozione che le avrebbe permesso sia di andare sia di tornare  "Grazie mille, potrebbe far avere a mia sorella un messaggio? Almeno per avvertirla che sto arrivando"   disse lei mettendosi la fialetta con la pozione in tasca,  l'uomo schiocco' le dita "Fatto, appena berrai la pozione verrai trasportata nel luogo esatto in cui v'incontrerete"  per tutta risposta la ragazza gli diede un bacio sulla guancia lasciandolo con tanto d'occhi   "la ringrazio molto amico mio"  disse uscendo.  

Appena voltato l'angolo bevve un sorso dalla fialetta e pochi secondi dopo si ritrovo' in una foresta illuminata dal sole, percorse qualche passo e trovo' un tronco sul quale sedersi, nell'attesa rifletteva: "come la prendera'? Dopotutto non ci siamo mai viste ed e' dura per due sorelle ritrovarsi da adulte specie se come me per anni si e' stati in un mondo totalmente diverso"  d'un tratto si senti' uno scalpiccio di passi e poco lontano comparve un bel cavallo bianco in sella al quale sedeva una giovane donna dai lunghi capelli castani una volta che furono l'una di fronte all'altra Michelle senti' le lacrime pungerle gli occhi: erano praticamente identiche, proprio come le avevano detto le amiche fatta eccezione per i capelli  "Aurora? Perdonami se vengo qui cosi, dopo tutti questi anni ma io...io sono tua sorella!"  disse scoppiando a piangere soppraffatta dalla commozione,  l'altra senza una parola l'aveva presa tra le braccia  "mia sorella...ti credevo morta, e anche i nostri genitori"   "dunque sapevi qualcosa di me?" chiese Michelle stupita   "quando ero piccola giocando in soffitta avevo trovato il ritratto di una bambina ed avevo chiesto alla governante chi fosse, cosi mi disse che si trattava di te ma che eri morta, mi rivelo' anche che i miei genitori mi avevano dato il tuo nome in tua memoria"  rispose Aurora staccandosi da lei , cosi la sorella comincio' a raccontarle della maledizione che la raggiunse una volta diventata adulta la quale la condusse in un altro mondo  "mi dispiace per quello che hai passato, doveva essere il mio destino"  disse a testa bassa  "non e' certo colpa tua" rispose poggiandole una mano sulla spalla  "vieni con me, mamma e papa' saranno felici di rivederti"  disse montando a cavallo.

"Sono vivi?" chiese Michelle salendo dietro di lei  "certo, anche se come saprai abbiamo avuto problemi negli ultimi tempi, ma ora va tutto bene, anche il mio amato Filippo e' tornato"  rispose  Aurora  "quanti anni hai?"  le chiese  "devo compierne 26" rispose Michelle  "io ne ho 18"  sorrise l'altra  "ah senti: chiamami pure Michelle, e' cosi che mi conoscono nel mondo da dove vengo"  disse la maggiore sistemandosi meglio sulla sella  "e' un bel nome ma dev'essere uno strano mondo se le donne possono indossare i pantaloni"  disse Aurora   "oh beh, da noi e' una cosa normale non ci si fa caso"  disse Michelle con sussiego  "Sai, mi hanno sempre detto che una principessa non deve stupirsi di usanze che vengono da lontano poiche' il suo ruolo le imporra' di conoscere svariate persone nella sua vita"  aggiunse Aurora con un sorriso mentre uscivano dalla foresta,  "perfettamente d'accordo" annui' Michelle cercando di abituarsi ai movimenti del cavallo  "dimmi, cos'hai fatto in questi anni sorella? Sei sposata?"   "Beh, io ho vissuto con le zie, cioe' le fate, lavoro e non sono sposata"  rispose trovandosi davanti gli occhi sbalorditi di Aurora  "E nessuno dice niente?"   "oh no anzi! una donna che lavora e' rispettata anche se non e' sposata"  disse Michelle godendosi il panorama  "meglio cosi', e che tipo di lavoro faresti?"  chiese Aurora mentre si preparavano a guadare un torrente.

L'altra ci penso' su: come si poteva spiegare il suo lavoro a chi proveniva da un altro mondo?  "diciamo che ho un negozio dove le persone vengono a comprare...delle cose che servono per curarsi"  non molto chiara come spiegazione ma non seppe trovare di meglio  "cioe' sei dedita alla magia?"  le chiese Aurora con un brivido nella voce  "oh no, vedi, in quel mondo sono state inventate molte medicine per svariate malattie: febbre, dolori, raffreddori...le fabbricano in certi posti e poi le consegnano a me o a chi ha un negozio come il mio e noi le vendiamo"  disse Michelle in un tono che spero' essere rassicurante  "un po' come fare il medico insomma" concluse Aurora visibilmente rasserenata  "piu' o meno"   "non sei sposata...ma nel tuo cuore c'e' qualcuno?"  chiese in tono inquisitorio mentre la sorella guardava lontano  "si...in realta' c'e' qualcuno, ma non lo sa, non ho avuto il coraggio di dirglielo"  rispose Michelle mentre cominciavano a profilarsi all'orizzonte le torri di un castello   "oh, e come mai? non vi siete mai parlati?"  "beh, ci conosciamo ma io sono titubante, vedi lui e' vedovo da molti anni ed ha una bambina"  "e per te e' un problema la sua presenza?"   "certo che no, e' adorabile ma non so come potrebbe prenderla, l'esperienza le avra' insegnato che e' meglio non fidarsi delle matrigne"  disse Michelle   "capisco, intanto comincia a rivelargli i sentimenti che provi e poi lo direte alla piccola, se e' adorabile come dici capira', siamo arrivate"  disse Aurora aiutando Michelle a scendere  "dimmi sorella: qual'e' il colore che preferisci?"  "il blu o l'azzurro ma perche'...oh gia' dovro' cambiarmi immagino"  disse seguendola per la scalinata che conduceva nel castello dopo aver messo il cavallo nella stalla  "si e' meglio ma non preoccuparti, posso prestarti qualcosa io e non temere: non dovrai ricongiungerti con i nostri genitori in pubblico"  disse facendole sorgere in testa tristi pensieri.

"Ed ora che faccio?  certamente si aspetteranno che sia io a governare essendo la maggiore, ma non posso andarmene da Storybrooke e lasciare i miei amici ma non posso nemmeno dire no grazie il regno non lo voglio, che devo fare??"




angolo autrice: il gdr va avanti e finalmente abbiam fatto la role dell'incontro ergo era ora di farle incontrare, ho anche voluto tenermi buono Filippo anche se a rigor di logica doveva essere morto ma sapete qui com'e'...ci affidiamo alla benevolenza di quei due sadici che rispondono al nome di Edward ed Adam quindi posso fare anche io quello che mi pare u.u

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Capitolo 3
*** the choice ***


Le ragazze, dopo aver affidato il cavallo alle cure degli stallieri presero una rampa di scale che le condusse direttamente nelle stanze di Aurora, la quale appena entrarono spalanco' il suo personale guardaroba "ecco qui, prendi cio' che piu' ti aggrada sorella"  disse con un sorriso.

Michelle rimase per un attimo interdetta: davanti a lei vi erano  parecchi abiti uno piu' bello dell'altro e dopo parecchio frugare scelse un abito di broccato e raso blu a maniche lunghe che sfiorava quasi il pavimento quando l'indosso'.

"Sei bellissima! Ora chiamo l'acconciatrice per sistemarti i capelli"  sospiro' Aurora mentre Michelle s'infilava le scarpe,  poco dopo entro' una donna sulla quarantina con un semplice abito bianco e marrone che rimase a bocca aperta vedendole l'una accanto all'altra "non preoccuparti Meredith, non vedi doppio: lei e' la prima Aurora, mia sorella maggiore: a causa di un'incantesimo e' vissuta in un mondo lontano per parecchi anni, ora ci siamo ritrovate ma per evitare di far confusione ha deciso di mantenere il nome che ha avuto in questi anni ossia Michelle" disse la piu' giovane delle due alla servitrice.


"Sapete, avevo molto sentito parlare di Vostra Grazia in questi anni, il fatto e' che tutti vi credevamo morta"... comincio' la donna intrecciandole i capelli in sommo al capo.


"Non fa niente, e poi l'importante e' che ora sia qui" le sorrise Michelle guardandosi nello specchio davanti al quale l'avevano fatta sedere.


Pochi minuti dopo fecero il loro ingresso nella sala del trono, Aurora si era raccomandata con la sorella di non preoccuparsi e di seguire ed imitare ogni suo gesto: quel giorno si dava udienza ai sudditi e cio' richiedeva un particolare comportamento, per questo Michelle si sentiva tremare le gambe.

Non appena entrarono li vide: eccoli la' i suoi genitori! A prima vista sembravano suppergiu' dell'eta' delle zie, forse appena piu' giovani: il re Stephen era un uomo alto, scuro di capelli e con un corto pizzetto sul mento, indossava una lunga veste color acciaio corredata da un mantello rosso e dimostrava non piu' di una cinquantina d'anni,  la regina Hope invece era una bella donna con lunghi capelli di un colore a meta' tra quello delle figlie e sedeva accanto al marito con aria solenne abbigliata con un vestito color ocra e con un velo della stessa tinta ad adornarne il capo fermato da una piccola tiara, Michelle lottando per non correre subito tra le loro braccia seguiva passo passo Aurora fino a fermarsi davanti ai troni ed inchinarsi reggendo la gonna tra le mani.

Mentre chinava il capo a Michelle non sfuggi' lo sguardo incuriosito dei suoi genitori ne' quello dei cortigiani e dei sudditi,  "Signor padre, Signora madre, egregi sudditi: e' con grande piacere che vengo oggi a voi poiche' ho ritrovato dopo molti anni la mia sorella maggiore, ella non era morta come noi tutti credevamo, bensi' lontana, prigioniera di una maledizione che le ha tolto la memoria e trasportata assieme alle fate che ne ebbero cura in un mondo lontano, poco dopo il mio risveglio incontrai due giovani donne che mi parlarono di lei, esse erano sue amiche e dopo che le rivelarono la mia esistenza lei lotto' per riuscire a raggiungerci" cosi dicendo Aurora tacque e Michelle si fece avanti "Signor padre, Signora madre io sono lieta di potervi finalmente rivedere, cosi come lo sono di aver conosciuto mia sorella, vogliate perdonarmi se i miei modi non saranno proprio consoni a quelli di una principessa ma nel mondo dove ho vissuto le cose sono completamente diverse"  mentre parlava i sovrani le si erano avvicinati e lei aveva visto la commozione nei loro occhi, la regina sembrava sul punto di piangere.

"Onorati sudditi, vi preghiamo di concederci qualche momento per rimanere da soli, vi prometto che non ci vorra' molto"  disse il re con un gesto della mano, Michelle si era aspettata delle proteste ma udi' solo qualche mormorio compiaciuto, si chiese se tutti li' dentro si ricordassero di lei o se la ritenessero una specie di mito, il re dopo aver parlato le guido' con la moglie in un salottino adiacente dove rimasero soli, genitori e figlie a guardarsi negli occhi, la regina si era avvicinata alla figlia maggiore e la guardava come se non avesse ancora realizzato il tutto  "quando ti ho visto poco fa non volevo crederci ma ora lo so: somigli cosi tanto a me e tua sorella che non potevi essere che tu bambina mia" e su quelle ultime parole l'abbraccio' piangendo subito imitata dal marito  "mamma...papa'...finalmente siamo insieme..." mormoro' Michelle tra le lacrime  "oh, e non preoccupatevi di fare confusione tra noi: nel suo mondo la chiamano Michelle"  aggiunse Aurora sorridendo  "oh, e' un bel nome" disse la regina asciugandosi gli occhi  "ma certo, se questo e' quello che vuoi cara non saremmo certo noi a cambiarlo"  disse Stephen con un largo sorriso,   "ora siediti e raccontaci cos'hai fatto in questi anni"  l'invito' Hope mentre si accomodava su un divanetto, Michelle si trovo' cosi a raccontare  del "nuovo"  mondo, della sua vita, del lavoro e della maledizione, come la sorella anche i genitori si stupirono del fatto che lavorasse  "ma tutto sommato non e' male: in fondo una principessa deve sapere come vivono i sudditi e anche qui la gente lavora, quindi quale modo migliore per imparare se non dall'esperienza?" disse il re  "e se anche le donne portano i pantaloni non vedo dove sia il problema: e' indice di parita', quasi quasi proporrei una legge sulla modifica dell'abbigliamento..." disse la regina pensosa  "da quel che mi hai detto sei innamorata...e lui e' un principe?"  chiese Stephen   "veramente...no. e ancora non sa del mio interesse per lui ma e' un bravo ragazzo: ha perso la moglie anni fa ed e' solo con una bambina di dieci anni, anche per questo sono titubante, temo che lei non mi vorra'..." sospiro' Michelle.

Il re comincio' a dire qualcosa ma venne interrotto dalla moglie "se anche questa persona non e' un principe che importa? L'importante e' che faccia nostra figlia felice sempre che la ricambi, devi capire caro che vivono in un mondo diverso dal nostro e poi al giorno d'oggi anche da noi non sempre ci si sposa tra reali: non siamo poi cosi tanti! Non e' piu' come ai nostri tempi"  disse Hope,  "pero' a questo punto come facciamo per il regno? Dovrebbe essere suo di diritto" interloqui' Stephen   "ecco...io ci ho pensato, e vorrei essere io stessa ad annunciarlo ai sudditi"  rispose Michelle  "bene, sei sicura di farcela?"  chiese Aurora  "sicurissima"  rispose la sorella rientrando in sala.

Si mise davanti ai troni e, schiarendosi la voce per farsi sentire da tutti esordi':  "Egregi sudditi: sono felice di essere tornata da voi e di aver ritrovato la mia famiglia, come molti di voi sapranno mi avevano affidata alle fate per proteggermi da un incantesimo scagliato su di me mentre ero in fasce, purtroppo appena diventai adulta incappammo in una maledizione che ci privo' dei nostri ricordi e ci costrinse a vivere in un mondo lontano e molto diverso da questo, solo da poco ho scoperto chi sono veramente, ed ora la legge m'imporrebbe di diventare la vostra regina..."  a quel punto prese un bel respiro guardando i volti che la circondavano e incrociando lo sguardo dei suoi familiari.

"...ma io non posso farlo. Non fraintendetemi: sarei lieta di esserlo, il fatto e' che la vita non mi ha permesso di ricevere l'educazione adatta per essere una buona regnante e l'idea di fare dei danni di cui voi fareste le spese mi terrorrizza ma non dovete angustiarvi ne' per voi ne' per me: mia sorella Aurora ha infatti tutte le carte in regola ad essere una buona regina per tutti voi, certo, ella e' giovane e probabilmente commettera' degli sbagli dettati dall'inesperienza ma vi prego di essere comprensivi con lei e di starle vicino: sono sicura che sara' lieta di prendere in considerazione tutti i vostri suggerimenti e le vostre idee affinche' il regno prosperi, quanto a me non preoccupatevi, nel mondo dove vivo sono felice e verro' spesso a trovarvi"  concluse guardandosi attorno incerta sul cosa aspettarsi.

Rimase di sasso quando tutti esplosero in un caloroso applauso.


Pochi minuti dopo aveva ripreso i suoi vestiti di tutti i giorni e stava congendandosi dai suoi  "stai attenta figlia mia"  le disse il re  "riguardati e vienici a trovare presto"  aggiunse la madre abbracciandola  "certo, non manchero' al matrimonio della nostra adorata regina"  rispose facendo l'occhiolino ad Aurora che le si avvicino' e le mise al collo un ciondolo di zaffiro "prendi sorella e' per te, mi mancherai" "anche voi" disse Michelle  e su queste parole bevve l'ultimo sorso di fiala.


Nel giro di pochi secondi era di nuovo per strada a Storybrooke, era ormai il tramonto e la prima persona che vide fu Gold che stava chiudendo il negozio  "oh salve dearie, mi auguro che sia andato tutto bene" le disse con un mezzo sorriso, per tutta risposta lei gli butto' le braccia al collo facendogli cadere a terra il bastone  "il prossimo che le da' del mostro giuro che lo spello vivo"   "il re e la regina sono stati informati del fatto che hanno una figlia sempre piu' prossima all'oscurita'?"  ghigno' lui  "no, solo di averne una che lotta per quello in cui crede....e per la gente in cui crede"  rispose lei mollandolo  "hai fatto una buona scelta dearie...tua sorella sara' un'ottima sovrana...senza offesa"  lei lo guardo'  "come fa a sapere..."   "non era difficile da intuire, senno' perche' saresti tornata? buonanotte Michelle"  replico' lui avviandosi lungo il marciapiede  "buonanotte Rumpelstiltskin"  rispose lei poco convinta.

"Si, in effetti se mamma e papa' sapessero che giro con questi avrebbero un infarto" disse estraendo lo spray al peperoncino e il trinciapollo dalla borsetta.  

"Ma d'altra parte sono pur sempre una principessa e non avendo guardie del corpo a mia disposizione devo fare da sola"  penso' avviandosi verso casa

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