Two sisters di parveth (/viewuser.php?uid=113048)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The revelation ***
Capitolo 2: *** the meeting ***
Capitolo 3: *** the choice ***
Capitolo 1 *** The revelation ***
The revelation
"Ho una sorella!"
Questo fu il primo pensiero di Michelle quando Emma e Mary-Margaret
glielo dissero tornando dalla foresta incantata.
Appena uscite dal pozzo si avvicinarono all'amica che era rimasta li'
in attesa con Henry, Regina e Gold, mentre s'incamminavano verso la
citta' le raccontarono di aver conosciuto questa ragazza che portava il
suo stesso nome ma la somiglianza fisica era evidente, a parte i
capelli: i suoi erano biondi e quelli della ragazza castano chiaro.
"Ma le zie non mi hanno detto nulla" ribatte' lei a racconto
concluso.
"Forse non hanno ancora recuperato tutti i loro ricordi"
suggeri' Emma
"O forse non lo sanno" ipotizzo' Mary-Margaret
"Com'e' possibile? Ok sentite, andiamo a casa loro cosi potranno
spiegarci tutto" concluse Michelle.
"Sei sicura? Non vorremmo disturbare" disse Emma.
"No, davvero venite anche voi: l'avete vista e potete spiegarglielo
meglio" disse la farmacista guidandole verso la casa delle sue zie.
Una volta arrivate le trovarono tutte in salotto che bevevano il
caffe', dopo averle fatte accomodare e dopo averne offerto anche alle
ragazze stettero ad ascoltare la spiegazione di Emma e Mary-Margaret.
"Ma io non ricordo nessun'altra bambina oltre a te cara" disse Faye
mettendo la mano sulla spalla a Michelle, "te l'avremmo
certamente detto prima di arrivare qui se avessi avuto un fratello o
una sorella" aggiunse Sally "se solo non avessimo
perso i contatti con i tuoi genitori..." comincio' Florence.
"Un momento: cos'ha detto?" l'interruppe Mary-Margaret
"E' successo quando aveva circa dieci anni: non arrivarono piu'
messaggi dal re e dalla regina e anche noi per un motivo o l'altro non
riuscivamo a mandargliene, poi sono passati altri anni ed e' arrivata
la maledizione" continuo' la donna bevendo il suo caffe'.
"Ed eravate molto lontani dal vostro regno?" chiese Emma.
"Beh con preciso non saprei dire la collocazione geografica della
nostra capanna ma ricordo che avevamo viaggiato molto per andarci"
disse Faye.
"Bene, ascoltate: l'avete portata via quando era piccola giusto? E
siete sempre state molto lontano, infine avete perso i contatti,
probabilmente i suoi genitori han pensato che fosse morta e
il trono non poteva certo rimanere senza un erede percio'..."
argomento' Mary-Margaret
"...hanno avuto un'altra bambina" continuo' Michelle come
trasognata.
"E probabilmente l'hanno chiamata Aurora in tua memoria"
concluse Emma.
"Ma allora, scusate, come mai e' stata lei a subire l'incantesimo
lanciato su di me?" chiese Michelle.
"Forse Malefica era presente alla nascita di tua sorella, o forse
l'incantesimo ha fatto effetto su di lei per il legame di sangue che vi
unisce: a volte succede, ma per fortuna su di lei ha funzionato anche
la nostra protezione: non e' morta ha solo dormito" disse
Florence.
"Devo conoscerla!" Voglio chiederle scusa per quello che ha passato..."
comincio' la ragazza
"Non dire sciocchezze cara, tu non potevi sapere" disse Sally.
"In ogni caso voglio conoscerla: avro' pure il diritto di conoscere mia
sorella no? E anche lei ce l'ha" proruppe la ragazza.
"Scusate" disse una vocina alle loro spalle: era Henry che
reggeva il suo libro tra le mani "cosa fai tu qui??"
disse Emma "Non volevo disturbare ma credo che
Mary-Margaret abbia ragione riguardo loro due" disse
sfogliando velocemente il libro fino ad arrivare ad un'illustrazione
che mostrava un re e una regina intenti a presentare la loro bimba al
popolo "questa sei tu evidentemente, ma guardate qua" ando'
avanti di poche pagine dove era presente una scena pressoche' identica
"pensavo fosse un'altra favola e che mancassero delle pagine
ma in base a quanto mi avete raccontato credo che non ci siano dubbi:
Michelle e Aurora sono sorelle" disse in tono definitivo.
angolo autrice: sorpresa, sorpresa XD come sapete avevo creato Michelle
come se fosse davvero la bella addormentata, solo con una vita a
Storybrooke ma essendo admin di una pagina gdr su fb da
qualche tempo dove appunto ruolo lei abbiamo anche "l'altra"
Aurora quella che si vede effettivamente nella serie e per
non creare troppi casini ci siam messe d'accordo per questa spiegazione
anche se un po' contorta (a proposito: se qualcuno fosse interessato mi
contatti pure che abbiamo ancora dei pg liberi) @dora93 spero
di non averti sconvolto troppo i piani visto che l'hai usata anche tu
Michelle :D
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Capitolo 2 *** the meeting ***
the meeting
Pochi giorni dopo il ritorno di Emma e
Mary-Margaret
Michelle si era recata da Gold pensando che lui avrebbe
potuto
aiutarla a trovare un modo per andare nella Foresta incantata e
incontrare cosi' sua sorella , costui le aveva dato una pozione che le
avrebbe permesso sia di andare sia di tornare "Grazie mille,
potrebbe far avere a mia sorella un messaggio? Almeno per avvertirla
che sto arrivando" disse lei mettendosi la fialetta con la
pozione in tasca, l'uomo schiocco' le dita "Fatto, appena
berrai la pozione verrai trasportata nel luogo esatto in cui
v'incontrerete" per tutta risposta la ragazza gli diede un
bacio sulla guancia lasciandolo con tanto d'occhi
"la ringrazio molto amico mio" disse uscendo.
Appena voltato l'angolo bevve un sorso dalla fialetta e pochi secondi
dopo si ritrovo' in una foresta illuminata dal sole, percorse qualche
passo e trovo' un tronco sul quale sedersi, nell'attesa rifletteva:
"come la prendera'? Dopotutto non ci siamo mai viste ed e' dura per due
sorelle ritrovarsi da adulte specie se come me per anni si e' stati in
un mondo totalmente diverso" d'un tratto si senti' uno
scalpiccio di passi e poco lontano comparve un bel cavallo bianco in
sella al quale sedeva una giovane donna dai lunghi capelli castani una
volta che furono l'una di fronte all'altra Michelle senti' le lacrime
pungerle gli occhi: erano praticamente identiche, proprio come le
avevano detto le amiche fatta eccezione per i capelli
"Aurora? Perdonami se vengo qui cosi, dopo tutti questi anni
ma io...io sono tua sorella!" disse scoppiando a piangere
soppraffatta dalla commozione, l'altra senza una parola
l'aveva presa tra le braccia "mia sorella...ti credevo morta,
e anche i nostri genitori" "dunque sapevi qualcosa di me?"
chiese Michelle stupita "quando ero piccola giocando in
soffitta avevo trovato il ritratto di una bambina ed avevo chiesto alla
governante chi fosse, cosi mi disse che si trattava di te ma che eri
morta, mi rivelo' anche che i miei genitori mi avevano dato il tuo nome
in tua memoria" rispose Aurora staccandosi da lei , cosi la
sorella comincio' a raccontarle della maledizione che la raggiunse una
volta diventata adulta la quale la condusse in un altro mondo
"mi dispiace per quello che hai passato, doveva essere il mio
destino" disse a testa bassa "non e' certo colpa
tua" rispose poggiandole una mano sulla spalla "vieni con me,
mamma e papa' saranno felici di rivederti" disse montando a
cavallo.
"Sono vivi?" chiese Michelle salendo dietro di lei "certo,
anche se come saprai abbiamo avuto problemi negli ultimi tempi, ma ora
va tutto bene, anche il mio amato Filippo e' tornato" rispose
Aurora "quanti anni hai?" le chiese
"devo compierne 26" rispose Michelle "io ne ho 18"
sorrise l'altra "ah senti: chiamami pure Michelle,
e' cosi che mi conoscono nel mondo da dove vengo" disse la
maggiore sistemandosi meglio sulla sella "e' un bel nome ma
dev'essere uno strano mondo se le donne possono indossare i pantaloni"
disse Aurora "oh beh, da noi e' una cosa normale
non ci si fa caso" disse Michelle con sussiego
"Sai, mi hanno sempre detto che una principessa non deve
stupirsi di usanze che vengono da lontano poiche' il suo ruolo le
imporra' di conoscere svariate persone nella sua vita"
aggiunse Aurora con un sorriso mentre uscivano dalla foresta,
"perfettamente d'accordo" annui' Michelle cercando di
abituarsi ai movimenti del cavallo "dimmi, cos'hai fatto in
questi anni sorella? Sei sposata?" "Beh, io ho vissuto con
le zie, cioe' le fate, lavoro e non sono sposata" rispose
trovandosi davanti gli occhi sbalorditi di Aurora "E nessuno
dice niente?" "oh no anzi! una donna che lavora e'
rispettata anche se non e' sposata" disse Michelle godendosi
il panorama "meglio cosi', e che tipo di lavoro faresti?"
chiese Aurora mentre si preparavano a guadare un torrente.
L'altra ci penso' su: come si poteva spiegare il suo lavoro a chi
proveniva da un altro mondo? "diciamo che ho un negozio dove
le persone vengono a comprare...delle cose che servono per curarsi"
non molto chiara come spiegazione ma non seppe trovare di
meglio "cioe' sei dedita alla magia?" le chiese
Aurora con un brivido nella voce "oh no, vedi, in quel mondo
sono state inventate molte medicine per svariate malattie: febbre,
dolori, raffreddori...le fabbricano in certi posti e poi le consegnano
a me o a chi ha un negozio come il mio e noi le vendiamo"
disse Michelle in un tono che spero' essere rassicurante
"un po' come fare il medico insomma" concluse Aurora
visibilmente rasserenata "piu' o meno" "non sei
sposata...ma nel tuo cuore c'e' qualcuno?" chiese in tono
inquisitorio mentre la sorella guardava lontano "si...in
realta' c'e' qualcuno, ma non lo sa, non ho avuto il coraggio di
dirglielo" rispose Michelle mentre cominciavano a profilarsi
all'orizzonte le torri di un castello "oh, e come mai? non
vi siete mai parlati?" "beh, ci conosciamo ma io sono
titubante, vedi lui e' vedovo da molti anni ed ha una bambina"
"e per te e' un problema la sua presenza?" "certo
che no, e' adorabile ma non so come potrebbe prenderla, l'esperienza le
avra' insegnato che e' meglio non fidarsi delle matrigne"
disse Michelle "capisco, intanto comincia a
rivelargli i sentimenti che provi e poi lo direte alla piccola, se e'
adorabile come dici capira', siamo arrivate" disse Aurora
aiutando Michelle a scendere "dimmi sorella: qual'e' il
colore che preferisci?" "il blu o l'azzurro ma perche'...oh
gia' dovro' cambiarmi immagino" disse seguendola per la
scalinata che conduceva nel castello dopo aver messo il cavallo nella
stalla "si e' meglio ma non preoccuparti, posso prestarti
qualcosa io e non temere: non dovrai ricongiungerti con i nostri
genitori in pubblico" disse facendole sorgere in testa tristi
pensieri.
"Ed ora che faccio? certamente si aspetteranno che sia io a
governare essendo la maggiore, ma non posso andarmene da Storybrooke e
lasciare i miei amici ma non posso nemmeno dire no grazie il regno non
lo voglio, che devo fare??"
angolo autrice: il gdr va avanti e finalmente abbiam fatto la role
dell'incontro ergo era ora di farle incontrare, ho anche voluto tenermi
buono Filippo anche se a rigor di logica doveva essere morto ma sapete
qui com'e'...ci affidiamo alla benevolenza di quei due sadici che
rispondono al nome di Edward ed Adam quindi posso fare anche io quello
che mi pare u.u
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Capitolo 3 *** the choice ***
Le ragazze, dopo aver affidato il
cavallo alle cure degli stallieri presero una rampa di scale che le
condusse direttamente nelle stanze di Aurora, la quale appena entrarono
spalanco' il suo personale guardaroba "ecco qui, prendi cio' che piu'
ti aggrada sorella" disse con un sorriso.
Michelle rimase per un attimo interdetta: davanti a lei vi erano
parecchi abiti uno piu' bello dell'altro e dopo parecchio
frugare scelse un abito di broccato e raso blu a maniche lunghe che
sfiorava quasi il pavimento quando l'indosso'.
"Sei bellissima! Ora chiamo l'acconciatrice per sistemarti i capelli"
sospiro' Aurora mentre Michelle s'infilava le scarpe,
poco dopo entro' una donna sulla quarantina con un semplice
abito bianco e marrone che rimase a bocca aperta vedendole l'una
accanto all'altra "non preoccuparti Meredith, non vedi doppio: lei e'
la prima Aurora, mia sorella maggiore: a causa di un'incantesimo e'
vissuta in un mondo lontano per parecchi anni, ora ci siamo ritrovate
ma per evitare di far confusione ha deciso di mantenere il nome che ha
avuto in questi anni ossia Michelle" disse la piu' giovane delle due
alla servitrice.
"Sapete, avevo molto sentito parlare di Vostra Grazia in questi anni,
il fatto e' che tutti vi credevamo morta"... comincio' la donna
intrecciandole i capelli in sommo al capo.
"Non fa niente, e poi l'importante e' che ora sia qui" le sorrise
Michelle guardandosi nello specchio davanti al quale l'avevano fatta
sedere.
Pochi minuti dopo fecero il loro ingresso nella sala del trono, Aurora
si era raccomandata con la sorella di non preoccuparsi e di seguire ed
imitare ogni suo gesto: quel giorno si dava udienza ai sudditi e cio'
richiedeva un particolare comportamento, per questo Michelle si sentiva
tremare le gambe.
Non appena entrarono li vide: eccoli la' i suoi genitori! A prima vista
sembravano suppergiu' dell'eta' delle zie, forse appena piu' giovani:
il re Stephen era un uomo alto, scuro di capelli e con un corto
pizzetto sul mento, indossava una lunga veste color acciaio corredata
da un mantello rosso e dimostrava non piu' di una cinquantina d'anni,
la regina Hope invece era una bella donna con lunghi capelli
di un colore a meta' tra quello delle figlie e sedeva accanto al marito
con aria solenne abbigliata con un vestito color ocra e con un velo
della stessa tinta ad adornarne il capo fermato da una piccola tiara,
Michelle lottando per non correre subito tra le loro braccia seguiva
passo passo Aurora fino a fermarsi davanti ai troni ed inchinarsi
reggendo la gonna tra le mani.
Mentre chinava il capo a Michelle non sfuggi' lo sguardo incuriosito
dei suoi genitori ne' quello dei cortigiani e dei sudditi,
"Signor padre, Signora madre, egregi sudditi: e' con grande
piacere che vengo oggi a voi poiche' ho ritrovato dopo molti anni la
mia sorella maggiore, ella non era morta come noi tutti credevamo,
bensi' lontana, prigioniera di una maledizione che le ha tolto la
memoria e trasportata assieme alle fate che ne ebbero cura in un mondo
lontano, poco dopo il mio risveglio incontrai due giovani donne che mi
parlarono di lei, esse erano sue amiche e dopo che le rivelarono la mia
esistenza lei lotto' per riuscire a raggiungerci" cosi dicendo Aurora
tacque e Michelle si fece avanti "Signor padre, Signora madre io sono
lieta di potervi finalmente rivedere, cosi come lo sono di aver
conosciuto mia sorella, vogliate perdonarmi se i miei modi non saranno
proprio consoni a quelli di una principessa ma nel mondo dove ho
vissuto le cose sono completamente diverse" mentre parlava i
sovrani le si erano avvicinati e lei aveva visto la commozione nei loro
occhi, la regina sembrava sul punto di piangere.
"Onorati sudditi, vi preghiamo di concederci qualche momento per
rimanere da soli, vi prometto che non ci vorra' molto" disse
il re con un gesto della mano, Michelle si era aspettata delle proteste
ma udi' solo qualche mormorio compiaciuto, si chiese se tutti li'
dentro si ricordassero di lei o se la ritenessero una specie di mito,
il re dopo aver parlato le guido' con la moglie in un salottino
adiacente dove rimasero soli, genitori e figlie a guardarsi negli
occhi, la regina si era avvicinata alla figlia maggiore e la guardava
come se non avesse ancora realizzato il tutto "quando ti ho
visto poco fa non volevo crederci ma ora lo so: somigli cosi tanto a me
e tua sorella che non potevi essere che tu bambina mia" e su quelle
ultime parole l'abbraccio' piangendo subito imitata dal marito
"mamma...papa'...finalmente siamo insieme..." mormoro'
Michelle tra le lacrime "oh, e non preoccupatevi di fare
confusione tra noi: nel suo mondo la chiamano Michelle"
aggiunse Aurora sorridendo "oh, e' un bel nome"
disse la regina asciugandosi gli occhi "ma certo, se questo
e' quello che vuoi cara non saremmo certo noi a cambiarlo"
disse Stephen con un largo sorriso, "ora siediti e
raccontaci cos'hai fatto in questi anni" l'invito' Hope
mentre si accomodava su un divanetto, Michelle si trovo' cosi a
raccontare del "nuovo" mondo, della sua vita, del
lavoro e della maledizione, come la sorella anche i genitori si
stupirono del fatto che lavorasse "ma tutto sommato non e'
male: in fondo una principessa deve sapere come vivono i sudditi e
anche qui la gente lavora, quindi quale modo migliore per imparare se
non dall'esperienza?" disse il re "e se anche le donne
portano i pantaloni non vedo dove sia il problema: e' indice di
parita', quasi quasi proporrei una legge sulla modifica
dell'abbigliamento..." disse la regina pensosa "da quel che
mi hai detto sei innamorata...e lui e' un principe?" chiese
Stephen "veramente...no. e ancora non sa del mio interesse
per lui ma e' un bravo ragazzo: ha perso la moglie anni fa ed e' solo
con una bambina di dieci anni, anche per questo sono titubante, temo
che lei non mi vorra'..." sospiro' Michelle.
Il re comincio' a dire qualcosa ma venne interrotto dalla moglie "se
anche questa persona non e' un principe che importa? L'importante e'
che faccia nostra figlia felice sempre che la ricambi, devi capire caro
che vivono in un mondo diverso dal nostro e poi al giorno d'oggi anche
da noi non sempre ci si sposa tra reali: non siamo poi cosi tanti! Non
e' piu' come ai nostri tempi" disse Hope, "pero' a
questo punto come facciamo per il regno? Dovrebbe essere suo di
diritto" interloqui' Stephen "ecco...io ci ho pensato, e
vorrei essere io stessa ad annunciarlo ai sudditi" rispose
Michelle "bene, sei sicura di farcela?" chiese
Aurora "sicurissima" rispose la sorella rientrando
in sala.
Si mise davanti ai troni e, schiarendosi la voce per farsi sentire da
tutti esordi': "Egregi sudditi: sono felice di essere tornata
da voi e di aver ritrovato la mia famiglia, come molti di voi sapranno
mi avevano affidata alle fate per proteggermi da un incantesimo
scagliato su di me mentre ero in fasce, purtroppo appena diventai
adulta incappammo in una maledizione che ci privo' dei nostri ricordi e
ci costrinse a vivere in un mondo lontano e molto diverso da questo,
solo da poco ho scoperto chi sono veramente, ed ora la legge
m'imporrebbe di diventare la vostra regina..." a quel punto
prese un bel respiro guardando i volti che la circondavano e
incrociando lo sguardo dei suoi familiari.
"...ma io non posso farlo. Non fraintendetemi: sarei lieta di esserlo,
il fatto e' che la vita non mi ha permesso di ricevere l'educazione
adatta per essere una buona regnante e l'idea di fare dei danni di
cui voi fareste le spese mi terrorrizza ma non dovete angustiarvi ne'
per voi ne' per me: mia sorella Aurora ha infatti tutte le carte in
regola ad essere una buona regina per tutti voi, certo, ella e' giovane
e probabilmente commettera' degli sbagli dettati dall'inesperienza ma
vi prego di essere comprensivi con lei e di starle vicino: sono sicura
che sara' lieta di prendere in considerazione tutti i vostri
suggerimenti e le vostre idee affinche' il regno prosperi, quanto a me
non preoccupatevi, nel mondo dove vivo sono felice e verro' spesso a
trovarvi" concluse guardandosi attorno incerta sul cosa
aspettarsi.
Rimase di sasso quando tutti esplosero in un caloroso applauso.
Pochi minuti dopo aveva ripreso i suoi vestiti di tutti i giorni e
stava congendandosi dai suoi "stai attenta figlia mia"
le disse il re "riguardati e vienici a trovare
presto" aggiunse la madre abbracciandola "certo,
non manchero' al matrimonio della nostra adorata regina"
rispose facendo l'occhiolino ad Aurora che le si avvicino' e le mise al collo un ciondolo di zaffiro "prendi sorella e' per te, mi mancherai" "anche voi" disse Michelle e su queste
parole bevve l'ultimo sorso di fiala.
Nel giro di pochi secondi era di nuovo per strada a Storybrooke, era
ormai il tramonto e la prima persona che vide fu Gold che stava
chiudendo il negozio "oh salve dearie, mi auguro che sia
andato tutto bene" le disse con un mezzo sorriso, per tutta risposta
lei gli butto' le braccia al collo facendogli cadere a terra il bastone
"il prossimo che le da' del mostro giuro che lo spello vivo"
"il re e la regina sono stati informati del fatto che hanno
una figlia sempre piu' prossima all'oscurita'?" ghigno' lui
"no, solo di averne una che lotta per quello in cui
crede....e per la gente in cui crede" rispose lei mollandolo
"hai fatto una buona scelta dearie...tua sorella sara'
un'ottima sovrana...senza offesa" lei lo guardo'
"come fa a sapere..." "non era difficile da
intuire, senno' perche' saresti tornata? buonanotte Michelle"
replico' lui avviandosi lungo il marciapiede
"buonanotte Rumpelstiltskin" rispose lei poco
convinta.
"Si, in effetti se mamma e papa' sapessero che giro con questi
avrebbero un infarto" disse estraendo lo spray al peperoncino e il
trinciapollo dalla borsetta.
"Ma d'altra parte sono pur sempre una principessa e non avendo guardie
del corpo a mia disposizione devo fare da sola" penso'
avviandosi verso casa
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