Una Storia D'Amore

di Hazukichan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fujo, il nuovo alunno ***
Capitolo 3: *** Nuovi sentimenti e... ***
Capitolo 4: *** ...piccole dichiarazioni ***
Capitolo 5: *** What do You want ***
Capitolo 6: *** love's Kisses and...gelosy ***
Capitolo 7: *** scarry about destiny ***
Capitolo 8: *** Secret and Love ***
Capitolo 9: *** School's day ***
Capitolo 10: *** fight! ***
Capitolo 11: *** the end...? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Una difficile storia d'amore

Autore: hazuki-chan

1 prologo

Salve! Il mio nome è Hazuki Fujiwara, ho 18 anni compiuti il 14 febbraio di quest'anno e frequento il liceo Shizumo di Misora…

È l'ultimo anno delle superiori ed è il primo giorno di scuola.

"Sono in orario perfetto ^^". Mi avvio verso l'entrata, mentre i mie capelli, legati in una coda di cavallo, da un elastico arancione, erano mossi dalla brezza estiva.

Indosso la mia divisa verde scuro, composta da una gonna a pieghe, che arriva fino alle ginocchia, e da una giacca poco più scura della gonna.

Sotto di essa, una camicia bianca a maniche corte a bottoni. Il colletto della camicia è decorato da un sottile fiocco nero.

Cammino pacificamente sul marciapiede e, arrivando nei pressi del cancello del liceo, qualcuno, correndo velocemente, mi supera facendomi sobbalzare…

"Che maniere!! è_é" .

Il mio pensiero sembra essere captato dalla persona che mi ha appena superato.

È un ragazzo piuttosto alto, dalle vesti ben pulite e ordinate. Il viso sembra angelico e simpatico. Ha un aria intelligente e colta.

” Non l'ho mai visto prima d'ora nella scuola…”

Il ragazzo ha i capelli corti e castani, tagliati in un buffo caschetto con un ciuffo, sulla fronte, che si arriccia verso l'alto, quasi sull'arancione e gli occhi, da quello che sono riuscita a scorgere, sono su un colorito vermiglio.

Quel ragazzo, si gira e, guardandomi, grida, data la distanza che ci separa, ormai - Scusa…non volevo tagliarti la strada e che sono in ritardo…scusa ancora! ^^-…

"Come in ritardo??".

Questo è stato il mio unico pensiero, non mi sono chiesta chi fosse o da dove venisse, non mi sembrava opportuno. Avevo già troppi pensieri per la testa…

Arrivo all'entrata della scuola, aprendo la porta lentamente e dolcemente. La porta si apre, scricchiolando un po’. Vado al mio armadietto e, posando le mie scarpe dentro esso e mettendomi le scarpe da scuola, di un colore bianco latte, inizio a guardarmi intorno.

Salendo le scale, fino al quinto piano, mi dirigo verso la mia classe…la 5*b…

Sono la prima, come ogni anno, ad arrivare.

Poso la mia cartella al mio posto vicino alla finestra, e inizio ad aspettare, posando la mia testa sul palmo della mano, guardano fuori dalla finestra.

" Le cose andranno meglio quest'anno…ne sono sicura!?!"

A poco a poco compaiono anche gli altri miei compagni di classe, tutti felici di rivedersi dopo tre mesi di lontananza…

Finalmente la classe è piena e, io inizio a ridere con le mie compagne di Classe.

Nessuna di loro, però è una delle amiche che, più di tutte avrei voluto rivedere…

" Ma che mi prende…Malinconia, aspettami??"

Scossi la testa. Quest'anno sarà stato del tutto diverso…

Entra il professore, con la sua solita aria seria e, mettendosi dietro alla cattedra, inizia ad osservarci ad uno ad uno, facendo l'appello.

La lezione non inizia subito.

Il professore ha da fare un annuncio importante…

- Ragazzi, oggi voglio presentarvi un nuovo compagno di classe venuto da Tokyo…-.

Si gira verso la porta, stranamente sorridendo, dicendo a qualcuno che sta attendendo nel corridoio, dall'inizio dell'ora:-…entra pure, ragazzo, e presentati ai tuoi nuovi compagni di classe!-.

Dalla porta, entra un ragazzo piuttosto alto con i capelli castani, quasi sull'arancione e gli occhi dallo splendido color vermiglio, con la divisa scolastica lasciata aperta per qualche bottone, in modo da far comparire sotto di essa la maglia bianca dell’ istituto e, dalla faccia sveglia e intelligente…

Tutto normale, un nuovo compagno di classe, le lezioni che incominciano in ritardo, il professore che sorride al nuovo alunno, ignaro delle torture che lo aspettano, il silenzio all’ entrata dell’ alunno…

Tutto molto normale, ma, guardandolo bene, mi accorgo di una cosa.

"NORMALE?? QUEI CAPELLI,QUEI OCCHI, QUEL VISO…MA LUI è…è IL RAGAZZO DI PRIMA!!!O.O"

Rimango impalata, al mio posto, a guardarlo meravigliata.

Era davvero un bel ragazzo…

Non mi accorgo però che qualcuno mi sta osservando…

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Capitolo 2
*** Fujo, il nuovo alunno ***


Una storia d'amore

2 Fujo, il nuovo alunno

 

Mentre io penso al nostro incontro di prima e alla sua bellezza molto semplice, lui si presenta alla classe - Ciao a tutti! Mi sono trasferito qui da Tokyo per il lavoro di mio padre.- la sua voce è calma e rilassante, nonché accomodante.

Continua con il suo discorso.

- Il mio nome è Fujo Kashikoi, piacere di conoscervi ^^-.

ha un aria serena e, da quel che vedo, ha già fatto breccia nei cuori di alcune mie compagne di classe, che lo guardano sognanti.

Si guarda intorno per vedere i volti dei nuovi compagni, a lui ancora sconosciuti.

Vedendomi sorride dolcemente.

Arrossisco lievemente dall'imbarazzo ma non tanto da non farlo notare a Masaru, un ragazzo dai capelli verdi e gli occhi dello stesso colore con un carattere ribelle che ama suonare la tromba, nonché il mio ex ragazzo che, prontamente, tira un occhiataccia al povero, Fujo…

Il professore guarda Kashikoi, esclamando - Bene, ora che ti sei presentato… vai al posto…vediamo…- dice sotto voce pensieroso, guardano la classe, in cerca del miglio posto per un alunno nuovo.

- …dove ti posso mettere?? Ah!- compare uno sorriso compiaciuto sulle sue labbra.

- Vai a sederti vicino ad Hazuki Fujiwara. Quella ragazza con i capelli castani e gli occhiali in ultima fila, ok??-.

Fujo annuisce e sorridendomi ancora, si avvia al suo posto che si trova al mio fianco.

 Posa la sua cartella accanto alla mia.

Ad un certo punto mi guarda, senza dire niente.

"Cosa starà pensando??"

Inizia improvvisamente a parlare.

- Scusami ancora per prima…non volevo tagliarti la strada…^^- sfoggia un meraviglioso sorriso e io, abbassando lo sguardo, gli rispondo timidamente.

- M…ma figurati _////_ non me la prendo per così poco!! ^///^-.

Mentre mi sto scusando con lui, per la mia reazione precedentemente un po’ sfrontata, penso "Mi ha riconosciuta dopo solo pochi sguardi…" .

Finalmente inizia la lezione.

Fujo non ha ancora i libri di testo e, perciò, deve guardarli con me…

Masaru non ci toglie gli occhi di dosso da quando si è seduto…i suoi occhi verdi sono fissi sui nostri movimenti, scrutandoci ad ogni minimo respiro, ad ogni minima parola o sguardo scambiati.

"Mi da fastidio il suo comportamento…crede ancora che io sia "sua"?? Dopo quello che mi ha fatto, non lo credo proprio…"

La mia mente, improvvisamente, inizia a ricordare quell'orribile giorno di un anno fà…

Inizio Flashback

- Masaru, dove sei??- nessuno risponde alla mia chiamata.

Mi fermo a pensare.

 - Nella sua camera non c'è, dove sarà finito??- cammino ancora per i corridoi dell'hotel in cerca di lui.

Ad un tratto sento delle voci provenire dalla camera di Shiori.

 - cosa starà succedendo??-.

Incuriosita, mi avvicino alla porta, la apro bussando lievemente e vedo lui, Masaru, che bacia e abbraccia Shiori, dolcemente.

Rimango scioccata da quella scena. "Masaru…kun"

Non mi hanno ne visto ne sentita per cui chiudo la porta, ma, istintivamente, non del tutto.

Stanno dicendo qualcosa.

- Non ti preoccupi per i sentimenti di Hazuki??- è la voce di Shiori…è flebile. L'emozione per quello che stava succedendo la aveva investita.

Masaru, interrompendo il suo bacio, la guarda.

- Hazuki? È da un anno che non provo più nulla per lei…devo rompere la nostra storia e poi, tu ed io, potremo stare insieme…- ricomincia a baciarla.

- A me, non importa più nulla di lei!-.

Sentendo quelle parole, il mio cuore si ferma all'improvviso, iniziando ad incrinarsi.

Me ne vado via correndo con le lacrime che, scendendo dai miei occhi ormai arrossati, bagnano le mie guance rosse dal pianto…

" Masaru Yada…sei uno sporco traditore!!!"

alla fine della gita…la nostra storia finisce…ma non a causa sua…ma mia!

Fine Flashback

Accortosi anche lui, del fatto di essere osservato, non lo degno neanche di uno sguardo, mentre seguo le lezioni insieme a Fujo, che subito, si presenta un tipo simpatico…

Suona la campanella del pranzo.

Sto prendendo la mia merenda dalla cartella quando vedo Fujo dirigersi verso la terrazza della scuola, dopo essersi, naturalmente, liberato delle sue neo fan.

Lo seguo con la merenda ancora in mano e, appena arrivata lì…

- cosa ci fai qui, Hazuki??-.

Accortosi della mia presenza, si è girato verso di me.

Non so cosa rispondergli.

Mi ricordo di avere in mano la merenda e, con un lampo di genio, glielo mostro, chiedendo - anche a me piace molto mangiare in terrazza…ti va se mangiamo insieme?? ^^-.

"Perché l'ho seguito??"

 

Fujo annuisce e, mettendosi a sedere per terra, con la merenda in mano, mi fa segno di sedermi…

Iniziamo a mangiare…

Parliamo del più e del meno, con allegria e spensieratezza. Stare in sua compagnia è molto piacevole…

Ad un certo punto, Fujo smette di parlare.

Mi guarda serio e poi, mi dice - Sai, credo di non essere molto simpatico a quel ragazzo con i capelli verdi, come si chiama…?-.

I miei occhi si spalancano…non voleva dire…

- Masaru Yada, giusto??- come sospettavo.

- Mi fissava malamente tutto il tempo delle lezioni mattutine!-.

Abbasso lo sguardo a terra.

"Se ne  accorto anche lui…".

Rialzo lo sguardo verso i suoi occhi color vermiglio e rispondo alla sua affermazione.

- Si…credo proprio che sia così! Ma non è colpa tua…-.

Mi guarda e, sorridendo, mi dice con spontaneità : - Ho capito, è il tuo ragazzo?!?! -.

Il suo sguardo si abbassa, distogliendosi dal mio.

Intanto io continuo a guardarlo, arrossendo, ma poi, riprendendomi e reagendo con rabbia e istintività, gli urlo in faccia.

- Il mio ragazzo??- la mia voce inizia ad avere un tono alterato.

- IO NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE FARE CON LUI!- le mie labbra iniziano a tremare e i miei occhi a diventare lucidi.

La mia vista diventa sfocata e, aprendo la bocca, riesco a dire un ultima cosa.

-         … mi ha fatto già soffrire abbastanza…-.

Ormai, i miei occhi si sono riempiti di lacrime. Una di loro inizia a scivolare sulla mia guancia lentamente.

È fredda.

All'improvviso, sento delle braccia stringermi con dolcezza.

Qualcuno mi sta abbracciando.

Alzo gli occhi e vedo che è lui ad abbracciarmi…

Il mio cuore inizia a battere forte, come un martello automatico e inizia a correre con la velocità di un treno.

Mi sento il viso in  fiamme…

"cosa…cosa mi succede???"

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Capitolo 3
*** Nuovi sentimenti e... ***


3 Nuovi sentimenti e…

 

Sono ancora  tra le sue braccia, avvolta dal suo calore e dal suo dolce profumo.

Si toglie dall'abbraccio.

Ricomincio a sentire il freddo del venticello estivo.

Fujo mi sta guardando seriamente e con occhi dispiaciuti, quasi compassionevoli.

Odio quello sguardo…me ne hanno rivolti troppi.

Inizia a parlare, con voce calma e rassicurante.

- Scusa…non era mia intenzione farti piangere! Credimi!- i suoi occhi vermiglio si rispecchiano nei miei.

Subito capisco che quello sguardo dispiaciuto e compassionevole, non è rivolto a me.

Abbasso di nuovo lo sguardo. Il mio viso diventa ancora rosso.

"È la prima volta che mi sento così…così…"

-         Io odio vedere piangere una ragazza…-

La sua voce, mi riporta alla realtà.

Il mio viso è ancora in fiamme, quando trovo il coraggio di alzare il capo e dirgli in  faccia, con voce flebile e dolce - Doumo Arigatou*[U1]…-.

In quel momento, la campanella di fine pausa suona.

Inizialmente non riesco a capire cosa sia, poi realizzo.

Riprendo il mio solito colorito roseo e, sorridendo, mi alzo in piedi.

Iniziamo ad incamminarci verso la porta della terrazza…

Sto continuando a chiacchierare con Kashikoi, quando, avanzando lo sguardo davanti a me, vedo un ombra sulla porta, che se ne va.

Inizialmente non riesco a riconoscere la sua figura, ma il sole, alleato mio, in quel momento, riesce ad illuminargli i capelli prima che scompaia.

Sono di un colore verde scuro, a me molto famigliare, dato che, proprio di quelli, all'inizio, mi ero innamorata, non che del suo carattere burbero e dei suoi occhi, così soli, che solo ora capivo, essere falsi.

"Masaru?? Cosa ci faceva qui?"

Un brivido freddo e pungente, mi percorre la schiena mentre, con la mano sulla maniglia, apro la porta, spingendola.

Io e Fujo iniziamo a dirigerci verso la nostra classe…

La storia si ripete ancora un'altra volta.

Yada ci sta guardando fisso da quando siamo rientrati…

Non ci stacca gli occhi di dosso. Ancora un brivido mi percorre la schiena, questa volta, ancora più pungente…

"Ho una strana sensazione… a cosa starà pensando?". Scuoto ancora la testa.

Cerco di non farci caso ma i suoi occhi verdi continuano a guardarci, anzi, guardarmi e io non riesco a concentrarmi sulla lezione…

"Che rabbia…"

 

Suona l'ultima campanella della giornata. è ora di andare a casa. Il professore, prima che, ognuno di noi, potesse solo pensare di tornare a casa, ci detta i compiti.

"Finalmente si ritorna a casa…".

Il professore ha finito di dettare e io, mettendo velocemente i libri nella mia cartella, mi fiondo fuori dalla porta, ad alta velocità, sperando di non incrociare il suo sguardo di ghiaccio che, dall'inizio non aveva fatto che scrutarmi.

"Non ce la facevo più! Yada mi ha davvero fatto rabbrividire oggi…cosa vuole da me???".

Una voce, un po’ desiderosa di ossigeno, mi distrae dai miei pensieri. Mi girò verso il proprietario.

È la voce di Fujo, corrente e sorridente. Inizia a chiamarmi, muovendo la mano, salutandomi.

Mi fermo, aspettando il suo arrivo. Non appena arriva accanto a me, inizia ad ansimare.

"Devo essere andata via davvero veloce…"

- C'è qualcosa che devi dirmi?- lo guardo, mentre si eleva in tutta la sua statura, molto simile a quella di Yada, forse un po’ più alto.

Mi guarda e, con voce tranquilla e, sempre sorridendomi, mi dice:- Senti…ti ringrazio per avermi fatto compagnia oggi a pranzo e per sdebitarmi, non che scusarmi per averti fatto piangere, visto che andiamo anche nella stessa direzione, ti vorrei accompagnare a casa…- io lo guardo. Non ho parole per la sua cortesia.

"Per quello che hai fatto prima…ti sei già scusato tanto…".

Prima che potessi dire qualcosa, Fujo continua a parlare.

- …naturalmente, se non ti dispiace… -.

Il mio cuore inizia a battere velocemente, senza alcun motivo apparente, come quando mi ha abbracciata…

"Perché mi batte ancora forte il cuore?".

Annuisco, istintivamente e, non appena ritornai alla realtà, stavo camminando al fianco di Fujo.

Rimaniamo in silenzio.

Nessuno dei due parla. Rimaniamo in silenzio, a contemplare la presenza dell'altro, con allegria.

Il respiro di Fujo…riesco a sentirlo respirare, riesco a sentire il muoversi dell'aria dentro di lui.

Il suo petto si muove regolarmente, mentre il mio, non sembra affatto.

Mi sto emozionando.

"È magnifico poter riuscire ad udire il suo respiro…" istintivamente arrossisco.

Distolgo lo sguardo dalla strada. Abbasso lo guardo.

"Ma a cosa sto pensando?!?".

Il mio viso è sempre più in fiamme a causa del pensiero che, nella mia mente, si è insinuato.

Non appena riesco a rialzare lo sguardo, mi accorgo che, per fortuna, siamo arrivati davanti a casa mia.

È una villa color arancio, molto grande, dal tetto in tegole di ceramica.

Inizio a salire le numerose scale.

Non appena arrivo al secondo gradino, mi giro verso di lui, che mi guarda.

- Ciao!! Ci vediamo domani a scuola!-.

Lui mi risponde con un sorriso, prima di andarsene salutando con la mano, andandosene nella luce del tramonto.

Sembrava una visione irreale. Era troppo bella per essere vera…

Mi giro verso le scale rimanenti,  che portano verso la porta. Salgo soltanto altri due scalini prima che qualcosa interrompesse la mia salita.

Un altro brivido pungente.

Mi giro, con espressione scioccata e vedo lui,  Yada, che sta camminando verso di me con le mani in tasca. Il passo deciso.

"Ma questa non è la solita strada che percorre sempre…" rimango a guardarlo passare.

Il suo sguardo incrocia il mio.

Ha uno sguardo freddo e pieno di gelosia (GELOSO!!! >:P nda) e rabbia.

Quello sguardo mi fa paura e, cerco di distogliere il mio.

Prima di passarmi davanti, facendo l'indifferente come al solito, da quando lo lasciato, si gira verso di me, guardandomi con i suoi occhi di smeraldo, falso, e mi dice, con la sua solita aria di superiorità :- Fate una bella coppietta,  tu e Fujo!- quando nomina il suo nome, la sua voce assume un tono scocciato e irritato.

- Ma non durerà…stanne certa!-. Mi rivolge uno sguardo malefico, successivamente, si gira e se ne va.

"Quello sguardo mi mette paura!! Cosa vuole da me? e cosa centra Fujo?? Io e lui non stiamo insieme…" abbasso lo sguardo.

"Siamo solo compagni di banco…" un po’ di tristezza mi pervade nel cuore.

"Perché?".

Entro in casa e, grazie alle parole dette da Yada prima che entrassi, lo stomaco mi si chiude.

- Signorina Hazuki…vuole mangiare qualcosa?- La voce di Baya, mi invade le orecchie.

- No, grazie…non ho fame!-.

Me ne vado in camera mia.

Mi distendo sul mio letto, dalle coperte color arancio.

Ripenso a quello che è successo prima…alle parole di Masaru e a quello che ho pensato e ho provato.

"Perché ho provato tanta tristezza??"

chiudo gli occhi, lentamente e stancamente.

" Sarà solo il principio?"

 [U1]Grazie mille

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Capitolo 4
*** ...piccole dichiarazioni ***


Nuova pagina 1

Una storia d'amore

4 …piccole dichiarazioni

 

È già passato un mese dall'inizio delle lezioni.

È stato un mese davvero movimentato.

Sapete il perché? Perché da quel giorno…il mio cuore…non saprei definire cosa mi è successo…anzi, mi sta succedendo.

Quello sguardo…quelle parole…

Non so cosa vogliano dire veramente…so solo che, i miei sentimenti sono sempre più confusi… ma tornando a questa giornata…

Un altro giorno di scuola…

Come succede ogni giorno, da quando è iniziata la scuola, arriva prima del dovuto in classe.

La mia mano afferra rapida la maniglia della porta scorrevole dell'aula, che la sposta lentamente, senza fare alcun rumore.

Entro dentro. La luce del sole mattutino illumina la stanza. La fa sembrare un luogo quasi romantico. Quasi? Decisamente romantico.

Rimango ancora un po’ sulla porta, non accorgendomi che qualcuno mi aveva preceduto anche se di poco.

Il mio sguardo si sposta in fondo alla classe, pronta per dirigermi al mio posto ma…

- Fujo! Che ci fai qui a quest'ora??-.

i miei occhi incontrano i suoi. Il mio cuore inizia a battere velocemente, soltanto alla vista dei suoi capelli e dei suoi lineamenti, illuminati dal sole.

" Fujo…"

Kashikoi mi guarda con gli occhi aperti e sorpresi, posati su di me.

- Potrei farti la stessa domanda, Hazuki-chan!!- esclama con un tono beffardo.

Sfoggia un altro dei suoi sorrisi che più volte sono riuscita ad ammirare…il suo sorriso…il suo bellissimo sorriso.

Il mio cuore ricomincia a battere forte, sempre più forte…probabilmente sono anche diventata rossa…inizio a diventare paonazza…non so cosa rispondere…

"Ancora??? Perché ogni volta che mi guarda, provo questa strana sensazione? È come se…mi smarrissi in un mare…".

Scuoto la testa…mi sono realmente smarrita?

Mi siedo al mio banco, vicino a lui.

Iniziamo a parlare, dopo il momento iniziale in cui non sono riuscita a dire nemmeno una parola…solo delle piccole occhiate verso di lui…non sono mai rimasta da sola con lui…tranne quando mi ha riaccompagnata a cassia, ma allora era diverso…non provavo ancora questo imbarazzo nel parlare con lui…

"Accidenti…Hazuki! Riprenditi subito!"

Finalmente iniziamo a chiacchierare e, dopo alcuni minuti - è bello parlare con te, Hazuki…sei…- alzo lo sguardo verso di lui. Sono un po’ arrossita ma non me ne importa…

-…sei… davvero diversa dalle altre ragazze…-.

Lo guardo stupita. Il rossore aumenta.

Nessuno mai mi aveva detto niente del genere, nemmeno Yada…nemmeno lui che, probabilmente, avrei voluto, in passato, lo facesse…ma ora, non me ne importa…

Il rossore mi assale la faccia. Gli occhiali mi si appannano un po’.

"Sono rossa quanto un peperone, e credo che tra poco mi uscirà il fumo dalle orecchie. Se fossi un automa finirei in tilt…accidenti che vergogna -///-".

Fujo mi guarda.

Sorride, poi inizia a ridacchiare, cercando di non ridere, ma anche se il suo gesto è stato molto carino, non riesce più a trattenersi e inizia a ride di gusto.

Per fortuna la mia soglia del rossore è arrivata al massimo.

- Scommetto…- inizia a dire Fujo -…che nessuno te lo ha mai detto…-.

Annuisco con la testa, senza dire una parola, senza fiatare.

Non riesco a parlare…non ci riesco.

Alzo la testa cercando di essere il più naturale possibile, ma non riesco, non riesco ne a sorridere, e ad essere seria…e lui non mi aiuta…

Alzando lo sguardo, vedo Fujo che mi fa delle linguacce…è buffo.

Cerco di trattenere una risata ma, non ci riesco e scoppio a ridere a crepapelle! Cerco di essere seria, ma non ci riesco.

Cerco di farlo smettere supplicandolo.

- Sme…smettila che se no, non riesco a smettere… di ridere!-. la mia supplica è interrotta dalle mie risate.

Grazie al cielo, smette di fare facce buffe e, dice dolcemente a bassa voce, come fosse un pensiero…un segreto che non vuole farmi sapere…

- Sei davvero carina quando ridi…-.

Lo guardo stupita. "Davvero, mi trova carina?".

Accortosi di aver detto quelle parole ad "alta voce", distoglie lo sguardo dal mio.

È diventato rosso come un pomodoro, ora è lui ad essere imbarazzato…

- Adesso sei tu, che sei completamente rosso!!!- ricomincio a ridere.

Mi piego in due dalle risate, poi, tirandomi su, e riguardando il suo dolce viso, gli dico - Comunque, grazie per il complimento, sei stato davvero gentile!!!-.

Gli sorrido dolcemente, mentre il mio viso ritorna al suo solito colorito.

Lui lo fa a sua volta…io e lui ci guardiamo negli occhi…io mi rispecchio nei suoi, mentre lui si rispecchia nei miei…senza alcun pensiero, iniziamo ad avvicinarci…sempre di più…i nostri visi si, quasi si toccano…riesco a sentire il suo respiro mescolarsi al mio, diventato un po’ più veloce…socchiudo gli occhi, ma, in quel momento entrano nell'aula, dei nostri compagni di classe.

Velocemente io e lui ci allontaniamo.

Ognuno di noi, guarda dalla parte opposta.

Nessuno dei due, voleva più guardare, per il momento gli occhi dell'altro.

La campanella…

La giornata, riparte la stessa storia di tutti i giorni.

Yada mi fissa con i suoi occhi verdi. Mi guarda ogni volta che può… ma, ormai non ci pensavo molto…o almeno ci provavo.

Lo guardavo qualche volta, ma subito tornavo con i miei occhi sulla lavagna.

Qualche volta, riesco a scambiare qualche parola con Fujo… non accenniamo nemmeno una volta all'accaduto di qualche oretta fa…

Parliamo allegramente cercando di non farci scoprire dal professore…

Suona la campanella del pranzo.

Ancora una volta, ci siamo ritrovati a pranzare sulla terrazza.

Il cielo è limpido e senza nuvole.

Un venticello autunnale, leggero, mi sventola i capelli, lasciati sciolti.

Non so la vera e propria ragione per cui ho deciso di cambiare il mio look…ma avevo voglia di cambiare…avevo voglia, in un certo senso, di lasciarmi il passato alle spalle…forse perché…sono riuscita a trovare nuovi orizzonti?

Pranziamo insieme e, li, ci raccontiamo un po’ della nostra vita, di ciò che ci è capitato in questi anni…molte nozioni erano davvero divertenti…non si è mai arrivato sul personale…tranne oggi…la prima ad iniziare sono stata io.

- Fujo…senti…tu…- non so cosa dire…ma è un dubbio che mi persiste da un po’…- tu hai una persona che ti ha conquistato? Cioè…hai qualcuno a Tokyo che…ti aspetta?- ormai glielo chiesto.

La sua risposta è negativa.

- Nessuno, a parte i miei parenti, mi aspetta a Tokyo. Ma…se proprio vuoi saperlo…qualcuno mi ha conquistato il cuore…però non è di Tokyo…-

Lo guardo. I miei occhi si spalancano. Arrossisco lievemente, distogliendo lo sguardo.

( doveva essere la giornata dell'imbarazzo!!!!nda)

 Ormai avevo fatto la mia domanda, ed ora toccava a lui…speravo che non mi chiedesse niente su di lui, ma, senza alcun successo.

Arrivò la domanda cruciale, che temevo. Quella domanda che non avrei mai voluto dare una risposta.

- Senti, Hazuki…- io lo guardo distogliendo i miei occhi dal pranzo, su cui ho posato i miei occhi poco prima, cercando di non incrociare i suoi occhi.

- …Spiegami un po’ la storia tra te e…-

"Non dire quel nome…ti prego…"

-…Masaru Yada…-. Abbasso lo sguardo, parlare di quella storia mi fa sempre uno strano effetto…

C'è silenzio per qualche secondo…non riesco a trovare le parole per descrivere ciò che mi ha fatto, il ragazzo che ho amato, più della mia stessa vita…è troppo doloroso.

Fujo mi prende una mano, stringendola nella sua. Con l'altra mano, alza il mio viso, in modo che io possa guardare il suo.

I suoi occhi vermiglio mi guardano dispiaciuti…

- Se non me ne vuoi parla..-, ma io lo interrompo iniziando la mia storia.

- Io e Yada eravamo fidanzati qualche anno fa…- sul volto di Fujo, inconsciamente, si dipinge una smorfia.

- Io ero cotta di lui fin dall'asilo e, solo alle superiori sono riuscita ad esprimere i miei sentimenti per lui…- lui continua a guardarmi…vuole dire qualcosa, ma il mio racconto non è ancora finito.

- Anche Masaru provava i miei stessi sentimenti e, allora, ci mettemmo insieme…ma a lui era sempre piaciuta, non solo io, ma anche un'altra ragazza della scuola…Shiori.- dire il suo nome non mi fa male come dire quello di lui…finalmente arrivo al momento clou del mio racconto…

- Un anno fa, durante una gita, l'ho scoperto mentre la baciava e diceva che, per me, non sentiva più niente e che era da molto tempo che succedeva ciò, nel suo cuore…- occhi lucidi…non voglio piangere.

- …aveva deciso di lasciarmi…appena sentito ciò, corsi via più veloce che potei e, al ritorno dalla gita…- un sospiro -…lo lasciai…-

 i miei occhi sono ancora più lucidi e pieni di lacrime che, lentamente, iniziano, pian piano, a scendere sulle mie guance…

Suona la campanella di fine pausa pranzo ma, nessuno dei due si muove.

Fujo mi guarda fisso, mentre le lacrime continuano a scorrere sul mio viso.

Si avvicina velocemente a me e, con le sue mani, mi abbraccia, come ha fatto il primo giorno di scuola, scusandosi, ancora una volta, per avermi fatto piangere…

Questa volta, invece che arrossire, scoppio in un pianto disperato e, con le lacrime agli occhi, mi stringo a Fujo pensando tra le lacrime di dolore: "Fujo…grazie,! Con te…mi sento protetta…".

Pian piano, l'abbraccio si scioglie e, alzandoci, ci prestiamo a scendere dalla terrazza, per andare in classe…

Le lezioni proseguono, mentre Yada continua a guardarmi con il suo sguardo, facendomi rabbrividire…i suo occhi verdi, hanno qualcosa di diverso…mi sta guardando in modo strano, quasi in modo possessivo…

Fujo, accortosi del mio disagio, mi guarda e, vedendo la direzione che avevano preso i miei occhi, si gira verso Yada, con sguardo fulminante.

Yada, infastidito, distoglie lo sguardo da me, finché io e Fujo non abbiamo continuato a seguire la lezione…

La campanella suona per l'ultima volta. Finalmente sono finite le lezioni.

Io me ne vado, velocemente dalla classe, avviandomi verso cassia, accompagnata, come sempre, da Fujo…

"Chissà cosa voleva dire quello sguardo…". Un brivido più pungente dei precedenti, mi percorre la schiena.

Passeggiamo nel silenzio più totale…è stata davvero movimentata…prima quello che è successo con Fujo, poi lo sguardo di Masaru…

Ci salutiamo davanti a casa mia.

Un semplice saluto tra amici…ma, avrei voluto tanto…

Mi giro verso la porta di casa mia…ma prima che possa solamente salire un gradino, Fujo mi blocca per un polso.

Mi giro verso di lui…" cosa gli prende?"

- Hazuki…- lo guardo.

-…stai attenta!-. detto questo, Fujo si gira e se ne va.

Il mio sguardo è fisso sull'immagine di lui, mentre la mia mente inizia ad essere occupata da tanti pensieri…

Entro in casa e, ancora una volta, salto la cena.

Vado subito a dormire…

Mi distendo sul mio letto. Le coperte sono morbide e soffici.

Prendo un lembo del lenzuolo con la mano destra…

Mi giro di lato, chiudendo gli occhi.

"cosa voleva dire Fujo con quella frase??"

 

 

 

ringrazio Sakuretta_94: grazie...sono contenta che ti piaccia la mia fiction!

ringrazio Rioko-chan: geme!!! ti lovvo troppo!

ringrazio: Ferula_91:  non sei una fan della coppia e ti piace la mia fiction? è un onore...^^ non preoccuparti se la vedi solo ora...capita a tutti! basta che continui a seguirla!

 

BUON NATALE A TUTTI!

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Capitolo 5
*** What do You want ***


Nuova pagina 1

Una storia d'amore

capitolo 5: "what Do You Want!?!"

 

La notte, passata a girarmi nelle coperte, mentre nei miei sogni si instaurava un terribile sospetto.

"Masaru, Lasciami subito…ti prego…lasciami!!! FUJO, AIUTO!!!"

Il suono della sveglia.

- AIUTO!-

Mi sveglio urlando. Il viso sudato, le mani tremanti. Le lacrime agli occhi.

Mi stringo, dentro un abbraccio. Sento freddo. Tremo.

Quell'avvertimento mi ha messa in agitazione. Non ho fatto che pensarci per tutta la serata precedente e poi…quel sogno.

"A cosa devo stare attenta?? A cosa…"

La sveglia continua a suonare. La spengo. Sono stanca e non riesco ad alzarmi dal letto. Il viso in fiamme. Ho la febbre.

Rimango assente da scuola. Cerco di rimettermi a dormire, ma non ci riesco. Il dubbio si è instaurato dentro il mio cuore. So che qualcosa di brutto succederà oggi.

Le ore passano e il mio cuore non si da pace.

Un rumore proveniente dall'entrata. Lo squillo del telefono.

Nessuno è in casa. Baya ha la giornata libera e Mia madre è al lavoro. Mio padre, invece, è a registrare le scene di un film…

Indosso la mia vestaglia.

Cammino veloce, per non perdere la chiamata. Non lo avessi mai fatto.

La cornetta alzata.

- Pronto? Qui casa Fujiwara.-

Voce tranquilla la mia.

- Ciao Hazuki! Passata una nottata, e?- sono impietrita. Riconosco quella voce. Profonda, altezzosa. Non può che essere la sua.

"cosa vuole da me??"

- Salve Yada…potrei sapere il motivo di questa tua chiamata indesiderata e inattesa?-. Non ho voglia di parlargli. Vorrei sbattere lui la cornetta in faccia ma, essendo io troppo ben educata, non lo faccio.

La sua risposta alla mia domanda arriva repentina, Fulminante.

- Kashikoi…- solo a sentire pronunciare il cognome di Fujo, intuisco il motivo della sua chiamata. Rimando in silenzio, aspettando la continuazione della sua motivazione.

- Non lo devi più frequentare!- lo stupore e la rabbia mi assalgono. " Adesso si che gli sbatto il telefono in faccia!". Sono pronta con la cornetta ma, cercando di controllarmi, invece che terminare la chiamata, gli dico con tono fermo e freddo - Perché non dovrei??? Io e lui siamo SOLO amici e, a te, non devono interessare le mie amicizie…-.

La sua voce ha un tono seccato, irritato, arrabbiato. Non me ne importa.

- Tu non lo devi frequentare e basta! Non è il tipo giusto per te, Hazuki…hai capito?-. Il suo tono è autoritario. Quelle parole… non riesco più a controllarmi… il mio viso diventa rosso dalla rabbia. La mano trema, in preda all'irritazione.

- NON è IL TIPO GIUSTO? MA COME TI PERMETTI! OLTRE AL FATTO CHE IO E LUI SIAMO AMICI E, ANCHE SE FOSSIMO QUALCOSA DI PIù, CHI SAREBBE LA PERSONA GIUSTA PER ME, TU?? NON CREDO PROPRIO! DOPO QUELLO CHE è SUCCESSO NON HAI ALCUNA SPERANZA CON ME! ED ORA SCUSAMI, MA A CASA HO MOLTE FACCENDE DA SBRIGARE!!!- .

Il tono furibondo. Mi dice qualcosa…non ho idea di cosa…probabilmente cerca di trattenermi ma io non ho alcuna intenzione di ascoltare ancora le sue prediche e "appoggio" la cornetta del telefono sull'apparecchio interrompendo subito la chiamata…

Finalmente ci sono riuscita.

Sono furiosa, ho voglia di urlare, di imprecare contro quella persona che crede che io sia ancora sua, ma non sono un oggetto con cui lui possa giocare quando gli pare e piace. No! E glielo già dimostrato…eppure…invece di urlare a squarcia gola…mi metto a piangere…dalla rabbia…

"Come ha potuto…dopo quello che mi ha fatto crede ancora di potermi comandare??? Non glielo permetterò…lui non deve intromettersi nella mia vita…mai più!". Lacrime amare che si posano sulle mie labbra. Il sapore salato sulla mia lingua. Apro gli occhi. Guardo il telefono. Non squilla più…

…ritorno in camera. La mia dolce camera dalle pareti color arancio. Il mio regno. Il regno dove nessuno può decidere cosa fare della mia vita…qui sono solo io.

Mi distendo sul letto, dalle morbide coperte e mi addormento… Finalmente…nessun sogno…nessun pensiero…solo un rammarico…" solo amici…è questa la verità?"

mi risveglio alle ore 14.30.

Guardo l'orologio. Mia madre non è ancora tornata dal lavoro.

- Ho saltato il pranzo…- dico senza interesse. Non mi importa… ma, nonostante questo…

Il mio primo pensiero era solamente rivolto a lui…

" Tra mezz'ora finisce la scuola…chissà se verrà a trovarmi…".

Un sorriso mi compare sulle labbra. Dopo l'accaduto di qualche ora prima, mi ci vuole proprio un pensiero romantico…ma, ad interrompere le mie fantasie…

La sirena di un Ambulanza.

Si avvia verso Il liceo.

"Cosa sarà successo??"

Davanti alla mia finestra, ove mi sono posta per vedere meglio, due signore parlano.

- Sai cosa è accaduto?-

- Dicono che c'è stata una rissa tra due studenti del liceo Shizuno.-

Un dubbio mi assale.

Mi spoglio del mio pigiama e della mia vestaglia, sostituendoli con un paio di jeans a zampa d'elefante, con ricami in paiettes color nero. Al posto della maglia del pigiama, una maglia dolcevita color arancio, a righe bianche, orizzontali.

Le scarpe dello stesso colore. Arancio e Bianche. Da ginnastica.

Fa freddo…l'autunno è alle porte e gli alberi iniziano a colorarsi di rosso, arancio e giallo. Iniziano a diventare spogli.

Di solito rimango a guardare quello spettacolo multicolore…ma non ho tempo. Devo sapere.

La mia destinazione? Il liceo Shizuno.

"Ho un brutto presentimento! Ti prego, signore…dimmi che è infondato."

Purtroppo non lo è.

Appena arrivata lì, il mio cuore si ferma…Nulla di ciò che mi succede intorno mi interessa…i mie occhi puntati sulla scena che si staglia davanti ai miei occhi.

C'è un ragazzo sulla barella e quel ragazzo è Fujo. Non ci posso credere…non ci voglio credere…lui è li, sulla barella…

- Fujo, oh! Signore! Cosa ti è successo!!!- lacrime ai miei occhi ancora una volta.

Non  mi interessa se sono malata…non è quella la cosa che conta in quel momento…è lui la persona che conta ora.

Sono vicino alla barella, che sale sull’autovettura. La mia mano, riesce per qualche secondo a sfiorare la sua. È Fredda. Il mio cuore smette di battere definitivamente.

“Chi ha mai potuto fargli questo?? E perché…lui è una bellissima persona…lui è magnifico e io…”

Non mi importa niente…

Salgo sull’ambulanza. Il professore mi richiama, ma io lo tranquillizzo.

- Non si preoccupi, professore. Starò io assieme a lui…le riferirò tutto appena saprò qualcosa.-

Di malavoglia, mi lascia accompagnare Fujo all’ospedale. Più in la…qualcuno…non so chi…non mi interessa…però mi guarda. Occhi arrabbiati…lo sento sulla mia pelle…

“ Smettila Hazuki…ora devi pensare solo e unicamente a lui.”

L’ambulanza accende la sirena e, data la non poca distanza che ci separa dall’ospedale, arriviamo in 15 minuti.

- Forza, portate una barella!-

- Subito dottore!-

Voci sconosciute di persone altrettanto ignote, lo circondano. Non lo vedo più…

- Dobbiamo subito operarlo!-

“o…operarlo!?!”

Non è possibile. Come aveva potuto una semplice rissa, ridurlo così male? Come ha potuto, quella persona, sfiorare lui, così gentile e onesto, solo con un dito? Come ha potuto toccare il MIO Fujo??

Esatto proprio mio…sono riuscita a capire cosa c’è nel mio cuore…so cosa mi lega a lui…e so…che nel mio cuore esiste solo il suo viso e il suo respiro…quelle labbra che avrei già potuto assaporare più di una volta, ma di cui, in fondo, ho sempre avuto paura perché mi sarei legata ad una persona che…io amo. Ho avuto paura di soffrire ancora…ma adesso? Cosa sto facendo? Sto soffrendo per lui… e non me ne vergogno…

Passa un ora…un ora e mezza…due ore…

La luce della sala operatoria è sempre accesa. Non mostra neanche un segno di cedimento…

“ Ti prego, signore…aiutalo!!!”

Il cellulare vibra.

La mia mano lo prende tremante. Masaru.

Si…ho ancora il suo numero in rubrica…non so il perché. Forse solamente per ricordarmi di ciò che mi ha fatto…forse solamente per…dimenticare…

“rifiuta”. Premo il tasto rosso. Chiudo la conversazione senza nemmeno iniziarla. Cosa vuole da me? Ancora ripetere quelle parole che mi hanno offesa? No…non avrei risposto delle mie azioni!

>ding< La luce della sala operatoria si spegne.

Lo portano  in una stanza. Singola. Non c’è nessun’altro oltre lui. Ma non posso stargli vicino.

- Signorina…il paziente deve riposare!-

- Capisco…ma almeno sta bene?-

- Sta benissimo signorina…ha un carattere forte!-.

Sorrido. È vero. Lui è forte.

Le ore passano…io rimango ad aspettare che si svegli. Il suo risveglio solamente per rivedere quegli occhi di sole…quegli occhi dal color del tramonto.

Una infermiera entra nella sua stanza.

Si è svegliato.

Ma io non ne sono certa. Il mio viso posato sulle mani. I gomiti sulle ginocchia. Gli occhi chiusi.

La porta si apre piano e, davanti a me, un infermiera dai capelli biondi e gli occhi di smeraldo mi chiede – Siete voi Hazuki Fujiwara?-

Annuisco. – Cosa è successo?? Come sta??-. Sono preoccupata.

- Non si preoccupi…il paziente adesso si è svegliato e ha chiesto di voi!- Sorride.

- Grazie infermiera!-.

I miei piedi veloci a ridurre la distanza che ci separa.

Lui, il viso rivolto alla finestra, i capelli spettinati…il viso illuminato dal sole…il respiro regolare.

- FUJO, GRAZIE AL CIELO STAI BENE!!-

Si gira verso di me, sorride.

Mi indica uno sgabello accanto al suo letto.

Mi siedo accanto a lui, prendendogli la mano. La sua mano…è così…calda.

L’avvicino alla mia guancia. Non so il perché…è stato istintivo…volevo sentire il suo calore sulla mia pelle…volevo sentire lui.

- Fujo…chi ti ha fatto questo??- . Nessuna risposta.

- ti prego, rispondimi!- I miei occhi supplichevoli.

- è stato Yada Masaru…- un solo sospiro.

Come è stato possibile…mi ha telefonato quella mattina e io…

“Io gli ho detto che noi…non eravamo solo amici…”

lacrime amare invadono i miei occhi. Ho fatto nascere la gelosia in una persona che ha picchiato il ragazzo che amo.

- Come…è stato lui?? È perché!?!?- Panico. Colpa mia. Panico. Colpa mia. Panico. Colpa mia.

- Vuoi sapere il perché??-

Panico. Terrore. Panico. Paura. Panico…

-Si.-

La sua mano stringe la mia.

Si avvicina al mio orecchio. Il suo respiro mi solletica la pelle. Voglio baciarlo. Ho una voglia irresistibile di baciarlo, di fare mie, finalmente, le sue labbra. Ma non posso…

Reprimo il mio desiderio…

La sua dolce voce mi invade i sensi. Sottovoce.

- perché gli ho portato via te…-

i miei occhi si aprono di scatto.

“ cosa…significa??”

 

ringraziamenti speciali per:

Sakuretta_94: credo che Tu Abbia già capito cosa ci sia di strano in Masaru, vero Saku-chan??(posso chiamarti così?? sai...non ho voglia di scrivere sempre Sakuretta ^^'''). Spero che questo capitolo ti piaccia come il precedente.

 

Ferula_91: Ho aggiornato non appena ho potuto...visto??? Spero che continuerà a piacerti...ci sono risvolti inaspettati!!!

 

Rioko-chan:  Ti ringrazio per i regalucci...*-* sono stupendi! Comunque...grazie! So di essere migliorata dall'inizio (ovvero questa estate... imparo in fretta!xD) e sono felice che ti piaccia ancora di più! Sai...credo che non saranno più solo 7 capitoli...mi sto riispirando a questa fiction che, devo dire, è una delle mie preferite tra quelle che ho scritto...insomma...si parla della mia coppia preferita!!!xD vedrai...risvolti inaspettati aspettano la giovane Hazuki.^^

 

e con questo capitolo vi Auguro un felice Anno Nuovo!!

 

ps: Ricordate..risvolti nuovi...però ho una domanda....visto che sto diventando sempre più dettagliata nello scrivere... (e adesso piccolo spoiler) Dovrei aumentare il ratign, vistò che ho deciso di descrivere meglio il pestaggio? mi serve un consiglio...non vorrei infrangere le regole^^ grazie per l'aiuto già in anticipo!

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Capitolo 6
*** love's Kisses and...gelosy ***


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Una difficile Storia d'amore

6  Love's Kisses…gelosy...

 

La rabbia e il rimorso per l'accaduto crescono dentro di me…

"Come ha potuto fare questo a Fujo? E, poi, a causa mia…"

A causa mia…a causa mia, la quale mia unica colpa e quella di amarlo…amarlo veramente!

- scusa…non volevo che ti accadesse ciò! È tutta colpa mia…sono io che…-

Non riesco ad andare avanti. Non riesco a dire lui che Yada mi ha chiamato e io, gli ho riferito che io e lui, non eravamo solo amici. Ma è una bugia!! Io e lui non siamo fidanzati, non c'è niente tra noi e…il mio cuore soffre a causa di ciò…

Perché io lo amo, con tutta me stessa. In questi mesi…ho desiderato più volte, di essere tra le sue braccia, di sentire il suo profumo che, nel sonno, riuscivo a ricordare…insieme al suo sorriso…insieme alle sue labbra…quelle labbra… insieme a quel carattere così meraviglioso…insieme a…tutto quello che lo riguarda.

Mi sento un mostro. Lui è qui a causa mia e io penso al mio desiderio di baciarlo…

"Sono un mostro!!!".

Lacrime amare iniziano a scorrere dai miei occhi.

Occhi rossi. Doloranti. Le mani sono sui miei occhi chiusi, bagnati, doloranti…tristi.

So che lui mi guarda. Mi sento ancora in colpa…sempre di più, solamente per il mio pianto. Solamente perché oltre al mio pianto, lui non ha visto nient'altro dentro di me.

- Scusami…ogni volta che sono con te mi metto a piangere!! Non so cosa mi prende…-

Rido istericamente, nervosamente. Smorziamo la situazione? No…la rendo solo più penosa.

Lui mi guarda. Ancora il suo sguardo dolce sulla mia persona.

Mi sono allontanata da lui, non voglio stargli vicino, non ora che ho solo voglia di piangere per il dolore e di baciarlo.

Allunga le sue braccia, per abbracciarmi, per consolarmi un'altra volta. Sempre e solo consolarmi. Sembra che sia quello il suo compito, ma io non lo voglio. IO sono forte, ma non lo dimostro…perché?

Mi sposto. Mi allontano ancora di più. Gli occhi che lo guardano dal basso verso l'alto. Le mani sotto di essi, bagnate.

Rimane stupito dal mio gesto. Mi guarda confuso.

- Scusami ancora…perdonami…è SOLO COLPA MIA!- non riesco a smettere di piangere, anche se voglio non ci riesco. Il mio cuore piange e versa lacrime, che escono dai miei occhi e mi bagnano il viso. Continuo a piangere. Cerco di parlare, ma l'unica cosa che riesco a dirgli sono le mie scuse. Le scuse più sentite che io posso fare.

il mio viso viene portato all'insù dalla sua mano. Calda, sicura.

Il mi viso rivolto verso il suo.

Non lo guardo in faccia, ma con la sua mano mi costringe a farlo.

- Hazuki…guardami!- il suo tono di voce è rassicurante.

- n…non posso!!- la mia voce insicura.

- si che puoi!!! E DEVI farlo!- silenzio.

- per favore…-

i miei occhi si rispecchiano nei suoi. Il suo respiro mi solletica la pelle. Il mio viso rosso. Il suo viso vicino.

- Non è affatto colpa tua…io…farei di tutto pur di renderti felice!-.

Detto quello, le sue labbra si posano sulle mie, velocemente.

La sua mano ancora sul mio viso, mentre io incredula lo guardo.

Alzo un braccio e piano piano, senza rovinare il momento magico che ci sta avvolgendo, lo poso dietro il suo capo. Faccio lo stesso con l'altro. Le nostre bocche si aprono e le nostre lingue iniziano ad intrecciarsi lentamente, poi velocemente, sempre più velocemente. Una danza infinita a cui io non voglio porre fine. Passione nei nostri baci. Amore. Benessere.

" Mi sento così bene!".

Per esigenza d'aria, con mio dispiacere, rompiamo quella danza così magnifica.

- Ti amo, Hazuki!-.

Le sue braccia si stringono sempre più attorno alla mia vita, accarezzandola dolcemente…

Il mio cuore batte all'impazzata. Il mio desiderio è stato esaudito. LUI MI AMA!!

Il mio cervello è andato in "pappa". Non capisco più nulla. Lo guado con occhi sognanti. Magari è soltanto un altro dei miei sogni.

Sento ancora le sue mani. Il suo respiro mentre aspetta una mia risposta. "No, non è un sogno!!"

Sorrido. Le mie mani ancora dietro il suo capo.

Voce soave.

- Anche io ti amo, Fujo-kun!-

le nostre labbra si incontrano ancora una volta. Un bacio viene scambiato. Ancora più bello del precedente. Ancora più passionale e ancora più certo dei sentimenti della persona amata.

Il sole tramonta. Devo tornare a casa.

- Verrò dimesso tra una settimana…aspettami!-.

Sorrido.

- Ti aspetterò sempre! -.

 

L'uscita dall'ospedale, incontro il professore.

- Quali sono le condizioni di Kashikoi, Fujiwara?- la sua voce autoritaria. Mi guarda dall'alto in basso.

Possibile…a causa della mia assenza, ma io sono malata, debole…anche se il mio cuore batte forte, ancora…

- Verrà dimesso tra una settimana, professore. Hanno dovuto operarlo e adesso è fuori pericolo! -

Sorride compiaciuto, annuendo.

- Buona giornata, Fujiwara!-

- Buona giornata anche a lei, professore.-

 

Le stelle iniziano a farsi vedere in cielo, illuminando quella giornata, iniziata con il piede sbagliato e finita con il piede giusto…o almeno così credo.

Canticchio una canzone. I miei passi leggeri. L'espressione felice. Percorro la strada senza alcuna paura. Fin da piccola l'ho percorsa, senza incontrare alcun pericolo. Ma non sapevo che presto quella strada mi avrebbe fatto paura.

 

- Kombawa, Hazuki-chan! -. Accidenti!

Mi giro, guardandomi dietro. I suoi occhi verdi, sicuri, egoisti…

- Cosa vuoi ancora!!! - le mie mani posate sulla vita, le mie sopracciglia accigliate, i mie occhi solo due fessure, da cui non si riusciva a scorgerne il colore.

- Non si saluta di solito??- la sua voce è beffarda.

" Ti odio maledetto!! ".

- A te non serve!!! -. Rabbia.

- Che caratterino!- sorride compiaciuto. - Hai visto Kashikoi??- Tono cambiato. Rabbioso. Geloso.

- Si!!! È sta bene…ma tu…NON PROVARE A TOCCARLO MAI PIÙ!!!- Il mio tono è di sfida. Se solo lo avesse sfiorato un'altra volta, non avrei risposto delle mie azioni.

- Ti preoccupi tanto per lui, vero??- Il suo tono non cambia.

- Perché non dovrei preoccuparmi per il mio ragazzo!?!- L'ho detto. Che stupida sono stata! Gli ho dato un'altra occasione per fargli del male. La sua gelosia non ha limiti. Non ha freni. Fa paura!!!

- IO TI AVEVO AVVERTITO DI STARE LONTANA DA LUI!!!-  si avvicina velocemente a me.

Mi spinge violentemente verso il muretto della strada. Velocemente e con violenza, mi ruba un bacio, a cui io non ho risposto. Non voglio rispondere al bacio di un idiota!

Alzo la mano verso l'alto e…

Sul suo viso rimane un segno rosso. La mia mano, ecco la sua forma.

Il suo viso spostato di lato. Lentamente mette la sua mano sulla parte dolorante.

- tu…- il tono è rabbioso. Malefico.

Le sue mani sulle mie braccia. Le stringono.

- Mi fai male!!!-.

I miei occhi spalancati e lucidi. Il labbro tremolante.

- Non sarai mai sua!!-

" Ho paura…"

 

ringraziamenti per:

 

Sakuretta 94: sono contenta che tu abbia capito e, spero che, Come gli altri capitoli, ti sia piaciuto. A me si!!!>////< (chissà perché?? ndttt hei!!!>////< nda). Continua a seguirmi!!! al prossimo capitolo! *saluta con la manina mentre arriva la neuro con una mega siringa* ops!!!O_O *scappa*

Ferula_91: ti è piaciuta la frase, e??? anche a me!!!>/////////< ooooooh! adoro questo capitolo! è così...così...così romantico!!! ma nessuno può toccare il mio Fujo!!!!*prende bazooka e va in cerca di Masaru*. Ok, Ok...credo che questo ti piacerà, forse, anche di più!!!! continua a seguirmi *Masaru viene nascosto dalla neuro che cerca l'autrice*

 

ps: questo capitolo vi sembrerà corto....in effetti è solo metà capitolo...ma per la suspance...xD sono perfida...l'ho tagliato in due...forse il prossimo sarà altrettanto corto...fa nulla^^

mi raccomando! continuate a seguirmi!!!

BUON ANNO NUOVO A TUTTI!!!!

kissoli kissoli kissoli!<:3

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Capitolo 7
*** scarry about destiny ***


Nuova pagina 1

una difficile storia d'amore

Capitolo 7: Scarry about destiny.

 

Le sue mani mi stringono ancora. Il suo viso rabbioso vicino al mio.

Ho paura. Ho il terrore che per quella rabbia, lui mi faccia qualcosa di male.

"Ho paura!!!"

- NON SARAI MAI SUA, perché TU SEI ANCORA MIA!- Follia.

- IO NON SONO TUA!!! NON LO SONO MAI STATA E MAI LO SARò!- coraggio. Stupidità.

Le braccia mi fanno male. Non riesco a muovermi. Lui è vicino a me.

Non lo voglio.

Mi ribello alla sua presa, cercando di essere forte. Destra e sinistra. Il mio corpo si muove in preda al panico.

Riesco ad allentare la sua presa.

Mi abbasso, quasi arrivando verso terra, e riesco a scappare.

Scappare…si fa per dire.

Lui riesce a prendermi per il polso. Lo stringe ancora. Una strana forza scorre dentro di me. La mia mano libera si alza e, aprendosi del tutto, si avvicina velocemente alla faccia del ragazzo davanti a me, colpendolo violentemente.

Lui lascia la presa.

Basta! Non voglio rimanere ancora lì.

Le mie gambe iniziano a muoversi velocemente, per la strada.

È notte.

È buio ed io ho paura. Paura come mai ne ho avuta.

Scappo. Corro. Piango.

Dietro di me, passi altrettanto veloci quanto i miei.

Il mio sguardo passa dietro di me.

Lui.

Corre con rabbia dentro di se, dietro di me. Questa volta non avrei avuto scapo. Non sarei potuta sfuggire alla sua furia piena di invidia e gelosia.

- AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI!- sembra che nessuno mi senta. Sembra che la strada in cui sono arrivata non ci abiti nessuno. Nessuno che mi possa aiutare. Nessuno che lo possa fermare.

Continuo a correre. Veloce. Rapida come mai lo sono stata.

Poi, le mie gambe iniziano a tremare. Tremano per la stanchezza. Sto scappando senza una meta precisa da un quarto d'ora forse…o forse di più.

" Sono stanca…ma non posso fermarmi, o lui mi prenderà!?!?!".

La mia voglia di riposare è molta e, a causa di ciò, compio la stupidità…l'atto impulsivo più idiota della mia vita.

Alla mia destra, una strada.

Velocemente cambio direzione e mi infilo dentro di esso, nel buio più profondo.

Nessuna stella in cielo. Sembra quasi che in quella notte, sia stato scritto il mio destino. Non ci ho mai creduto. Una persona mi ha sempre detto che il destino se lo scrive da se, ma io…non ho scritto questo…io…NON VOLEVO QUESTO!!!

Le mani poste in avanti. Un muro.

" Sono in un vicolo cieco! ".

Non ci voleva. Un vicolo cieco. Nessuna via di fuga, la mia condanna!

Guardo il muro davanti a me, muovendo la testa a destra e a sinistra.

Una risata divertita.

- Sembri proprio un cerbiatto appena caduto in una trappola!-

Un cerbiatto…un animale pauroso, come lo sono io ora.

Mi giro velocemente verso di lui. I miei occhi solo pieni di paura.

- Non hai alcuna via d'uscita da qui, mia cara Hazuki-chan…- sorride.

- C…cosa mi vuoi fare?!?!- il coraggio ormai è morto.

- Nulla…solo renderti mia!- sorriso compiaciuto il suo. Gli occhi posati sul mio corpo. Lui mi vuole.

- Tu…tua!?!?- i miei occhi si spalancano, spaventati.

Sono con il corpo alla parete. Sono in trappola. Non ho via d'uscita e lui è davanti a me.

Si avvicina a me. Distolgo lo sguardo dal suo.

Mi prende per i polsi. Mi immobilizza.

Il suo corpo premuto contro il mio. Inizia a baciarmi violentemente sul collo.

- LASCIAMI!- urlo con tutto il fiato che ho dentro di me.

Non risponde. Inizia a baciarmi con più violenza.

Non so cosa fare. Ad un certo punto…

Un lampo di genio.

" Ce la posso fare…basta solo un piccolo…un piccolo calcio!!".

La mia gamba viene alzata velocemente, tra lo spazio, creatosi tra le gambe divaricate di Yada.

Si piega in due. Il mio sguardo ormai rabbioso su di lui.

- te lo sei meritato!!!-.

mi volto per andarmene, ma la sua mano mi prende il braccio. Mi sbilancia.

Vengo buttata per terra.

- CERTO…ME LO SONO MERITATO PROPRIO!!!- il suo sguardo su di me. Il suo peso mi sovrasta. Non riesco a muovermi.

Ancora una volta sono indifesa.

Inizia a baciarmi. Le sua mani scivolano sul mio corpo.

Prima solo sopra i miei vestiti, poi sotto…le sue mani fredde mi toccano la pelle.

Brividi.

Ora so cosa mi vuole fare…

Cerco di buttarlo a terra, per avere una minima possibilità di fuga. Non ci riesco.

La febbre mi rende debole. Me ne sono andata di casa, preoccupata per Fujo, a cui lui ha fatto del male, e adesso sono qui. E lui mi vuole…MA IO NON LO VOGLIO!!! IO NON VOGLIO LUI!!!!!

Inizio ad urlare e a dimenarmi, mentre Yada inizia a spogliarmi dei miei vestiti.

Rimango, presto, senza maglietta.

Sospira.

- Sei davvero bellissima…ed ora sarai mia!-.

io lo guardo e continuo a divincolarmi.

- BASTA LASCIAMI STARE!?!?!-.

improvvisamente, come niente fosse, smette di baciarmi.

Smette di fare qualsiasi cosa.

- LA VUOI SMETTERE DI OPPORTI?? SEI MIA!?!-.

- NON LO SONO MAI STATA E MAI LO SARò!!!- continuo a dirgli solo la stessa frase.

Le sue mani mi lasciano e, trasformandosi in pugno, iniziano a colpirmi al viso e all'addome.

-LASCIAMI MI FAI MALE!?!?!?- urlo per il dolore.

Inutile. Non smette di picchiarmi.

Non ce la faccio più. Il viso mi è dolorante. L'addome non lo sento più. Mi fa male pure respirare.

- AIUTO, VI PREGO, QUALCUNO MI AIUTI!?!?!?!?-. Finalmente una voce in lontananza.

Si avvicina.

Yada si alza, allontanandosi da me e, velocemente, esce dal vicolo, lasciandomi a terra.

Rimango cosciente per alcuni secondi, poi…solo buio.

 

ringraziamenti:

sakuretta 94: si...lui si è innamorato di Hazuki, ma Masaru è geloso...molto geloso...lo si capisce da questo capitolo...non so nemmeno come è fatto a venirmi...O_O...continua a seguirmi, mi raccomando!!!

ferula 91: oddio...adesso sto aggiornando a gogo!!!! visto??? ma non sarò mai così veloce dopo...adesso devo scrivere tutti gli altri capitoli! O_O mi viene la pelle d'oca. ma...continua a seguirmi!!!!

 e adesso...un VERO BUON 2008 A TUTTI!!!

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Capitolo 8
*** Secret and Love ***


Nuova pagina 1

Una difficile Storia D'amore

Capitolo 8: secret and Love


- D…dove sono?- Non capisco niente. La vista mi è annebbiata.
Braccia sottili e morbide mi abbracciano.
- OH! HAZUKI, PICCOLA MIA!!! PER FORTUNA TI SEI SVEGLIATA!-. la voce di mia madre.
Cercai di alzarmi. Non ci riesco. L’addome mi fa male. La faccia mi fa male.
“ Cosa mi è successo…”
Improvvisamente mi ricordai. Yada…era stato lui…mi aveva picchiata e poi se ne era andato...
- Come sono…arrivata qui?- Mi fa male persino parlare.
La mia vista divenne di nuovo normale.
Vedo finalmente il volto di mia madre, in lacrime.
Piange. E piange per me.
- Un poliziotto ti ha sentita urlare ed è corso da te e…-
distolge lo sguardo dal mio.
-…e ti ha trovata in questo stato…-. Le sue mani sul mio viso, gonfio ancora un po’.
Mi guardava. Gli occhi dolci, arrossati dalle troppe lacrime versate. Sono un po’ gonfi.
Mi sento in colpa nei suoi confronti…
Guardo alla finestra.
- Per quanto…-. Vengo interrotta.
- Per una settimana, tesoro! Hai dormito per una settimana!-. Il volto di mia madre ancora rigato dalle lacrime.
Ho dormito per una settimana, nel mio letto dalle soffici e candide coperte.
Una settimana da quel giorno…
“FUJO!”.
Una settimana da quel giorno e Fujo sarebbe stato dimesso dall'ospedale.
Mi alzo di scatto dal letto, non curante del dolore allucinante che mi avvolge il viso e l'addome. Lui è stato dimesso e io non sono da lui, ad abbracciarlo, per la sua uscita in salute…per essere tornato da me.
- HAZUKI, DOVE VUOI ANDARE!?!-. Mia madre mi guarda scioccata. Dove avevo intenzione di andare? IO VOGLIO ANDARE DA LUI.
Sono piedi, nonostante le gambe mi reggano poco. Tremano.
Mi avvicino alla porta ma, per la stanchezza e per il dolore, riesco solo a prendere la maniglia e, tirarla giù.
Poi ancora buio…no…non del tutto…delle voci confuse.
- Signora Fujiwara…ci penso io a lei…-. Occhi che mi guardano. Sorrido anche senza averlo riconosciuto.
Poi, per davvero, solo buio profondo.
Un rintocco. Due rintocchi. Tre…quattro…cinque…fino ad arrivare a nove.
Mi sveglio. Accanto a me, ancora una persona.
Giro lo sguardo verso la sveglia accanto al mio letto. Le nove di sera.
Il sole è calato e le stelle splendono nel cielo, luminose. La luna piena illumina tutti i dintorni.
Mi volto verso l’altro lato del letto.
Le sue mani stringono la mia.
È calda. Dolce.
Che bella sensazione.
Lo guardo.
Non si è accorto che io lo sto facendo perché sta dormendo, con la testa posata sul mio letto.
I suoi capelli spostati in avanti.
Fa tenerezza!
Deve essere stanco. Deve essere rimasto in camera mia per ore, probabilmente.
Non sento voci. Nessuno è in casa.
Vicino al mio letto, un bigliettino bianco.
>Io e Baya siamo andate al commissariato. Lasciamo questo giovane a guardarti. E' un bravo ragazzo. Ti voglio bene, piccola mia. Mata ne*.<
Lo guardo. Si. È davvero un bravo ragazzo.
Riesco a liberare una mia mano. Lo scuoto leggermente e dolcemente mentre, avvicinandomi al suo orecchio, gli sussurro :- Forza, bello addormentato!-.
Un gemito da parte sua, nel sentire la mia voce.
Vedo che sbatte gli occhi.
Si alza lentamente, guardandomi.
Gli sorrido.
Velocemente le sue braccia si stringono intorno alla mia vita. Di nuovo calore.
- Hazuki…grazie al cielo ti sei risvegliata!!-. La sua voce è calda. Rassicurate.
- si…-. Mi stringe di più a se.
Il mio viso posato sul suo petto, mentre il suo respiro mi solletica la pelle.
Le mani sul suo petto forte e protettivo, come il suo carattere.
Sorrido, senza che nessuno mi veda. Sorriso perché sto bene.
Tutto quello che è successo una settimana fa, non ha importanza perché sono con lui, adesso. La persona che mi stringe a se è lui e non un'altra persona.
- Quando mi hanno detto quello che ti è successo, non ho perso tempo e sono venuto qui.-.
quello che mi è successo?? Non credo che sappia tutta la verità. Non credo che lui sappia chi mi ha fatto questo…devo dirglielo?
Lo guardo, di sottecchi.
- Cosa succede?-.
- Nulla…-. Bugia.
Ho paura della tua reazione.
Silenzio tra di noi.
Continua ad abbracciarmi, poi…
Un bacio. Solo un leggero sfioramento di labbra. Risento il suo sapore.
Il suo sapore così dolce…
Sulle mie labbra, però rimane ancora un sapore…un sapore non voluto. Il sapore del ragazzo che mi ha fatto questo.
Impulsivamente il mio bacio diventa passionale. Voglio assaporare il suo sapore. Voglio togliere il sapore di Masaru dalle mie labbra, violate dalle sue.
Le uniche labbra che io voglio sono solo le sue, quelle di Fujo, del ragazzo davanti a me.
Sembra stupito dal mio gesto, quasi disperato…però vi risponde volentieri.
Così inizia una danza. Una danza passionale tra le nostre lingue intrecciate. Amanti.
Il respiro sembra un optional.
Lui mi accarezza la vita. Io sono seduta davanti a lui.
I nostri corpi vicini.
Sempre più vicini.
Il mio letto…lo sento ancora una volta sulla mia schiena.
Lui è sopra di me.
Lo guardo.
I nostri visi sempre vicini.
I miei capelli stesi sulle lenzuola bianche, intrise del mio profumo.
Il suo petto contro il mio.
Le nostre mani si intrecciano.
I baci più frequenti e passionali. Si…sempre più passionali.
Passa al mio collo.
Sento brividi di piacere corrermi su per la schiena.
Il mio respiro ansimante.
Cosa stava per succedere? Qualcosa di sbagliato…eppure così meraviglioso…
Smette di baciarmi il collo, tornando alla mia bocca.
Il nostro bacio, dopo alcuni minuti, finisce.
I nostri respiri irregolari.
I suoi occhi pieni di voglia nei miei confronti. Lui mi vuole…
E Io voglio lui…
Da una settimana fa, la situazione è letteralmente diversa…bella.
Un ultimo bacio, prima che lui mi dica:- Sei davvero bellissima…-.
Bellissima…
Il mio cuore inizia a battere. Nella mia mente, ora, solo quella scena.
Chiudo gli occhi e cerco di alzarmi.
Fujo non capisce il mio comportamento, ma non fa obiezioni.
- Cosa ti succede?-. i suoi occhi posati sulla mia figura.
- Ho paura…-.
- Paura di cosa?-. Non riesce a capirlo. O forse lo sa. Non ne sono affatto sicura.
- Ho paura di quello che sta per accadere…ho paura di…-. Silenzio.
- …me?-. Il suo sguardo scruta dentro i miei occhi.
-NO!!! ASSOLUTAMENTE NO!?!-. Io non ho alcuna paura di lui. Anzi…mi piacerebbe che succedesse con lui, ma…quella frase…
- Ti prego…dimmi cosa ti succede?-. Le sue mani sono posate sulla mie.
- Quella frase che mi hai detto poco fa…me lo ha detta anche lui…- Abbasso lo sguardo.
- Lui, nel senso la persona che ti ha aggredita?-. annuisco.
- Dimmi chi è…-.
Non rispondo.
- dimmi chi è, per favore!?!?-.
- io…non me lo ricordo!?!-. Bugia dettata dalla paura.
Continua a guardarmi. Mi abbraccia.
- Fa nulla…ora sei con me…-.
Prendo coraggio. Alzo lo sguardo e, seriamente chi chiedo :- Promettimi che qualsiasi cosa accada, rimarrai per sempre con me…-.
Sorride.
- Te lo prometto!-.
Sorrido.
Ricominciamo a baciarci.
Questa volta nulla ci avrebbe fermato. Io e lui ci saremmo uniti in un unico essere, seguendo i nostri istinti, finalmente liberati.
Iniziano con i baci, poi con qualcosa di sempre più spinto. Prima mosse irregolari…poi in sintonia.
I Vestiti sono sparsi per terra.
Non mi importa.
Lui mi accarezza la pelle, con dolcezza. Mi sorride.
Siamo quasi arrivati alla fine. Piccole spinte. Sempre più veloce.
I Nostri corpi si stavano unendo.
Poi…un ultima spinta.
Io ora sono sua.
Nessuno ci interrompe per tutta la notte. Silenzio mentre i miei gemiti invadono l'aria.
Mentre i suoi gemiti si aggiungono ai miei.

È notte fonda, quando riesco ad aprire un occhio.
Sono sotto le coperte, abbracciata a lui.
" Che bella sensazione…"
Lo guardo. Sorride.
-Aishiteru**…-.
Lo bacio leggermente sulle labbra.
Poi, illuminata dalla luna, ricomincio a dormire.
" si…Aishiteru Fujo-kun…con tutto il mio cuore!".



*= A presto.
**= Ti amo.

Mi scuso per il ritardo...ma per vari motivi non ho potuto aggiornare...

ringrazio:

Ferula_91: Vuoi fargliela passare??*-* *passa pupazzetto di Yada*. intanto esercitati...poi ti do una mano anche io!?!?spero che ti sia piaciuto il capitolo...-///////- sisi...lo spero tanto!?! cmq spero che tu abbia passato un buon 31 dicembre...adesso le vacanze sono finite (sfiga) e non so quando potrò aggiornare...vedrò di fare in fretta e di scrivere meglio che posso...vedrai...non deluderò nessuno!?!?

Sakuretta94: saku-chan!?! ho aggiornato finalmente!?! Non lo avevi mai visto in questo modo? a dire il vero nessuno, credo, lo abbia mai visto così...ma...a volte lo si vede e altre no ...anche io, in una prossima fiction, comunque, Masaru, nonostante sia poco accennato, verrà reso un po' più "umano" e meno...chiamiamolo maniaco...si si...intanto...PASSATO UN BUON 31 DICEMBRE??xD

 

al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** School's day ***


Nuova pagina 1

una Difficile storia d'amore

Capitolo 9: School's day

 

Un mese è passato dall'avvenimento.

Le ricerche su chi mi ha fatto questo sono ancora in atto…perché? Solo per la mia codardia nel svelare la verità. Vi chiederete ancora il perché di ciò…

Solo il fatto di essere nella stessa classe di Yada… Il solo pensiero di poter rivelare la sua identità e, il giorno dopo, trovarmelo faccia a faccia…mi fa solo venire i brividi di terrore lungo la schiena.

 

Sono a letto, dormiente. Quel letto dove io e Fujo…

Mi accoccolo tra le lenzuola e le coperte di lana. Soffici. Calde. Intrise del suo odore.

Nonostante siano state lavate, queste coperte rimangono intrise del suo odore, per gioia mia…il suo odore così dolce e gentile…

Mi giro a destra e a sinistra, mentre i miei capelli continuano a diventare ribelli e a legarsi  assieme sul mio cuscino, dalla federa color arancio sole.

>bi-bip!bi-bip!<. Il suono della sveglia digitale inizia ad infastidirmi.

Mi giro nel letto, ancora. Il cuscino sopra il mio viso, in modo tale da "chiudermi" le orecchie. Non la voglio sentire…ma come si dice…" L'erba voglio non esiste neanche nel giardino del re!".

Infatti, dopo alcuni minuti che suona incessantemente, mi alzo leggermente e, con "delicatezza" simile a quella di un elefante, la prendo e la spengo, lanciandola per terra, facendole "esalare" l'ultimo respiro.

- Non ho molta voglia di andare a scuola!-. Incredibile. Non mi è mai successo…ma questa mattina…

Mi alzo dal letto.

I capelli che sembrano elettrici, gli occhi assonnati e il carattere non voglioso di andare a scuola.

Giornata perfetta!?!? Cosa poteva andare peggio? Nulla, di sicuro.

Indosso la mia divisa, color verde scuro, col giubbotto invernale. Caldo.

Prima di ciò, però…

La colazione. Un semplice toast.

Non ho molta fame.

Mi alzo da tavola.

Apro la porta, indossando le mie calzature e prendendo in mano la mia cartella.

- Ittekimasu*[U1].-

A rispondermi mia madre e la mia adorata Baya.

- Itterasshai Hazuki-chan!**[U2]-.

Scendo le scale lentamente, mentre il vento mi scompiglia i capelli, già quella mattina troppo ribelli.

Cammino per qualche minuto da sola, finchè, non arrivata all'incrocio, non lo incontro.

Sul mio viso si dipinge un sorriso radioso.

- Ohayo Fujo-kun!***[U3]-.

Si avvicina a me.

Mi bacia dolcemente, mentre io mi stringo a lui, mettendogli le mie braccia intorno al collo.

- Ohayo Hazuki-chan!****[U3]-.

Incrocio il mio braccio destro con quello sinistro di lui, dolcemente, romanticamente. I nostri passi lenti e sincronizzati.

Mi stringo al suo braccio, mentre un sorriso ancora più radioso compare sul mio viso, inarcandomi le labbra, sottili e coperte da un leggero strato di lucidalabbra trasparente.

Ci stiamo incamminando verso il liceo.

 

All'inizio, quando noi tornammo a scuola, tutti i nostri compagni ci chiedevano come stavamo e cosa mi fosse successo…se mi ricordavo di chi mi aveva aggredita.

Tranne per la prima domanda, la risposta fu sempre negativa. Potete immaginarvi il perché.

Sul suo volto, sereno e tranquillo, non compariva mai una smorfia di paura. MAI!!

Mi fa ancora più paura di prima…sono sicura che il suo intento non è ancora finito.

 

Eccoci arrivati davanti al liceo. Mano nella mano.

Dicono che siamo la coppia più invidiata dalla scuola.

Un amore come il nostro non si è mai visto. Io farei di tutto per lui e viceversa…

Non è meraviglioso avere un ragazzo come Fujo?? Fantastico…

Finché il tuo ex ragazzo non si mette a fissarti…

 

Non sono nemmeno entrata in classe che subito, non appena inizio a salire le scale, sento i suoi occhi puntati addosso.

Sensazione sgradevole.

Mi guardo intorno, per poter solo incrociare il suo viso e fargli capire di finirla assolutamente, oppure…

Tutto il mio coraggio, non mostrato in questi giorni, lo avrei raccolto e, finalmente, avrei "sputato il rospo" su tutto…

Non lo trovo da nessuna parte.

Fortuna.

Entro in classe.

Fujo è rimasto giù a chiacchierare con alcuni amici, mentre io sono salita con le mie.

Chiacchieriamo del più e del meno…

Ad un certo punto, come di routine, entra lui.

Capelli verdi…occhi dello stesso colore…

Un sussulto.

Ho ancora paura.

Tutto il mio coraggio svanisce in un attimo.  “ Ho davvero così tanta paura di lui?”

Il mio sguardo posato sul terreno. I piedi con la punta uniti, le mani sul banco a cui sono accanto.

Freddo, liscio e verde. Il banco accanto a me, mi sostiene fino al momento dell’entrata di Fujo.

Non credevo che lui potesse darmi tanta forza…

“ oppure sono io che mi sto aggrappando troppo a lui, caricandolo di responsabilità?”. Piccola fitta al cuore. È vero.

Gli sto addossando una responsabilità che è solo mia…

Alzo lo sguardo.

Lui non si è ancora seduto…se ne stà alla finestra a guardare il cielo.

Sembra così normale…dopo quello che mi ha fatto, non prova neanche un po’ di paura nei miei confronti?

Forse perché lui sa che io…ora…non ne ho il coraggio?

Si siede normalmente al suo banco, senza lasciare intravedere alcuna intenzione di qualsiasi genere, nei miei confronti.

Mi siedo anche io al mio banco.

Fujo accanto a me.

- Cosa ti succede?-.

- Nulla Fujo-kun! Mi sono solo alzata di malumore…-. Verità…anche se bugia, in fondo.

Fa spallucce.

Sorrido.

Il suono della campanella da l’inizio delle lezioni.

Il tempo passa normalmente. Nulla di strano.

Matematica…giapponese antico…fisica…tutto normale.

Finchè…

Il suono della campanella del pranzo…

Con il pacchetto in mano, mi dirigo verso la terrazza all’aperto. Nonostante sia inverno, il freddo non mi tocca…stare sulla terrazza è uno dei pochi piaceri che posso concedermi…

Apro la porta, lentamente.

Ma…

- Ma…Masaru Yada!?! Cosa ci fai qui?-.

davanti a me lui. Mi guarda. Sorride…quel sorriso…è uguale a quello che aveva quella volta…

Cosa vuole da me???


 [U1]Ciao, io vado.

 [U2]Ciao, torna presto Hazuki.

 [U3]Ciao Fujo!

 


 

ringraziamenti:

Ferula_91: sisi...il pupazzetto!?!?!*porge bazooka*. stai tranquilla, ne ho una scorta immensa!?! Ho aggiornato, visto??? spero che ti piaccia^^

sakuretta 94: saku-chan!?!? sisi...ora Hazuki è di Fujo, ma Masaru mica s'arrende...cioè, va bene essere caparbi, ma così è troppo!?!?! spero che ti piaccia!!!

 

un saluto e al prossimo e ultimo capitolo!

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Capitolo 10
*** fight! ***


Nuova pagina 1

Capitolo 10: Fight!



- Ohayo Hazuki-chan!-.
Sono in piedi davanti a lui, immobile, mentre nella mia mente ricominciano a farsi largo le immagini di quella sera, così spaventosa…così terribile.
- tsk!-. Non rispondo nulla, distogliendo lo sguardo dal suo, fisso su di me…
- ancora arrabbiata, vero?-. Rispondo. Nulla mi potrebbe trattenere ora da dire lui cosa io penso veramente nei suoi confronti.
- come potrei non esserlo? Mi hai quasi violentata, mi hai fatto del male, e sul tuo viso non vedo neanche una nota di rimorso!?!-.
Si avvicina a me, lentamente, con passo assai sicuro. Le braccia lungo i fianchi, mentre le mani sono rintanate nelle tasche dei suoi pantaloni verde scuro, come i suoi capelli. I suoi occhi…calmi, impassibili…freddi.
Indietreggio sempre di più, fino ad arrivare al muro della struttura. Accanto a me, però, non c'è la porta. È almeno a tre metri di distanza da me, e lui si sta avvicinando…
Si ferma. Siamo a trenta centimetri di distanza. Il suo respiro…riesco a sentirlo sulla mia pelle. Ho i brividi. Il suo respiro è freddo, come i suoi occhi e il suo cuore…
- Eppure…perché non hai detto nulla su di me?-. Domanda a trabocchetto.
- Tsk! Forse perché non avrai più il coraggio di fare ciò che hai fatto!?! io ti conosco…avresti continuato pochi giorni dopo e non avresti fatto passare un mese da quel giorno…sei solo un egoista che pensa solo a se stesso!?!-. gli ho detto ciò che penso…ovvero gli ho messo davanti agli occhi ciò che lui è, in realtà…
- tu dici? Io invece dico che potrei continuare adesso!?!?-. allunga una mano verso il mio viso, accostandola alla mia guancia.
Si avvicina al mio viso con il suo, sono immobilizzata. Le parole che ha detto ora, mi hanno frastornata.
- Las…-. Vengo interrotta dalla voce di qualcuno.
-LASCIALA SUBITO STARE, CAPITO??-. Un ragazzo sulla porta. Riesco a voltare la testa alla mia destra, verso la porta.
- FUJO!?!-. Sul mio viso compare un sorriso sollevato.
Masaru si allontana da me. Lo guarda.
- Cosa vorresti farmi, Kashikoi? L'ultima volta, sei tornato a cassia ridotto alquanto male…mentre io non avevo che un semplice occhio nero…-.
- Tsk! Allora era diverso. Non avevi infastidito la mia ragazza!?!?-.
Guardo la scena. Non so cosa fare.
- Smettetela subito!?!?-.
- STAI ZITTA!?!?-. Masaru è voltato verso di me. Mi guarda con odio. Possibile che lui non sapesse che io e Fujo siamo fidanzati?? Allora quando e se, dovesse scoprire che io mi sono donata completamente a Fujo…
" la sua rabbia non avrebbe più alcun freno…".
Si avvicina a Fujo, pericolosamente.
- Preparati a combattere, Kashikoi!?!?-.
- Non sono mai stato più pronto di adesso!?!?-. Sorridono entrambi.
SI mettono in posizione di attacco, per poi scattare verso l'altro. Le mani chiuse in pugni stretti. Le braccia indietro, pronte per essere scagliate contro l'avversario.
Così inizia la battagli atra Fujo e Masaru.
Una lotta senza alcuna esclusione di colpi…
Il suono della campanella…
Nessuno dei due sembra accorgersene e perciò non si fermano. Continuano con quella lotta.
Colpi sul viso, sull'addome. Calci, sgambetti…tutto…
Io non ce la faccio a vederli ancora combattere.
Mi metto in mezzo a loro.
- Finitela subito!?!? Vi prego!?!?!-. La mia voce ha un tono disperato.
Vengo spinta via, da chi non so…non sono riuscita a vederlo, prima che io sbatta la testa.
Sento il suolo sbattere contro il mio capo, e il mio corpo cadere a terra, disteso.
Giro la testa verso sinistra, un poco…poi buio. Non vedo più nulla…

Il sole è tramontato quando ormai, riesco a svegliarmi.
Mi ritrovo in infermeria, sotto le coperte di cotone. Il sole illumina il mio viso stanco.
Non riesco ad alzarmi…sono come immobilizzata…le braccia non si muovono e nemmeno le gambe.
- in…infermiera…-. Non riesco nemmeno a parlare…la mia voce è flebile.
Una donna dai lunghi capelli biondi, scostando la tenda bianca accanto al mio letto, arriva tranquillamente a vedere le mie condizioni.
- Come ti senti ora?-. Ha un tono dolce.
- Non riesco a muovermi…-.
- Capita quando si prende un a botta in testa come la tua…sei svenuta per tutto il resto delle lezioni…sei stata fortunata a non aver subito ferite più gravi oltre a quel piccolo graffio sulla fronte-. Dice indicando un cerotto quadrato e bianco, sulla mia fronte.
" Non me ne ero accorta…".
- Sono stata fortunata?-. Che fine hanno fatto Masaru e Fujo??.
- si…quei due giovanotti se le sono date di santa ragione…e anche pericolosamente!?!-. La guardo preoccupata.
- Oltre a parecchi lividi, quei due non hanno nulla di grave…ma ora si trovano in commissariato…sono davvero nei guai!?!-.
- Co…commissariato?-. La preoccupazione inizia a divampare nel mio cuore…
" Commissariato…".

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Capitolo 11
*** the end...? ***


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Capitolo 11: the End…?


Passa ancora un ora, prima che io possa alzarmi dal letto dell'infermeria. Come chiunque possa immaginare, ora, sono velocemente andata al commissariato, per conoscere la situazione di Fujo.

Come sta? Cosa sarà successo?

Solo questi pensieri vorticano nella mia mente, imperterriti…dolorosi e incessanti, come fossero una malattia…
Corro veloce, mentre il gelido vento della sera mi arrossa le gote e la punta del naso, diventato color ciliegia.
Il commissariato è lontano dalla scuola di molti metri, che a me paiono sempre di più, come se per ogni passo che faccio, ne tornassi indietro di due.
Corro più veloce perché la preoccupazione è molta…insistente, oppressiva…se potesse, il mio cuore smetterebbe di battere in questo istante.
Vedo passare dei taxi, accanto a me. Alcuni liberi altri no. Li guardo indifferente.

Anche se avessi voluto prendere un taxi, non avrei potuto, non ho abbastanza soldi per poter pagare il tragitto.

Le mie gambe corrono veloci, mentre la mia gonna e la mia giacca invernale si muovono ad ogni singolo mio movimento.
Le luci della strada si sono accese. Illuminano la strada, il mio cammino, e la mia anima.

Il fiatone mi avvolge presto.

Mi fermo un attimo, mentre le mie mani sono posate sulle mie ginocchia infreddolite, doloranti e rossastre.
Le calze bianche e lunghe non sono servite molto a proteggere dal freddo la mia pelle color del latte, delicata.

Inizio a camminare e poi, sempre più velocemente, ricomincio a correre.

Circa 45 minuti, il tempo passato a correre dalla scuola al commissariato.
La porta del commissariato si apre velocemente e un po’ violentemente.
La mia figura che si stanzia sulla porta. Il fiatone che interrompe le mie parole e i miei occhi preoccupati e un po’ vittoriosi. Alla fine, solo con le mie forze, sono riuscita ad arrivare fino a quel luogo, e solo per lui…Posso sentirmi più forte?
Saluto tutte le persone con un cenno del capo, veloce, e mi dirigo verso il banco informazione.
Seduto tranquillamente al suo posto, un poliziotto dai capelli neri e dritti, dalla divisa blu, poliziesca, con il suo distintivo puntato, come una spilla, sul taschino sinistro della giacca.
- Mi scusi…alcune ore fa, sono stati portati qui due ragazzi…Fujo Kashikoi e Masaru Yada. Sa dirmi se sono ancora qui?-. La mia voce preoccupata. Le parole sempre interrotte dal bisogno d'aria, causato dalla frenetica corsa.
-s-si signorina! Si trovano ancora qui…vi conduco da loro?-. Il poliziotto davanti a me ha una faccia un po’ preoccupata.
- si, per favore!?!-.
Il poliziotto si alza dal suo posto di lavoro e, con le chiavi in mano, si dirige verso la porta che collega l'entrata con il vero e proprio commissariato.

Le porte della stanza si aprono.
La mia camminata veloce, mentre seguo il poliziotto per il corridoio, che sembra tutt'altro che corto. Sembra una strada infinita che mi separa dal rivedere il suo viso e sapere le sue condizioni.
Non perché io abbia paura del commissariato o della polizia in se, ma perché ho paura di ciò che potesse essere accaduto dopo il mio svenimento.
Finalmente…
L'immagine di Fujo si stagna davanti a me. La mia piccola smorfia si trasforma in un sorriso sollevato, anche se non troppo.
- Fujo!-. accanto a lui Masaru, che non degna nessuno dei due, di uno sguardo.
Sono in una cella, ma non sono carcerati.
Lui si avvicina alle sbarre, prendendole con le sue mani. Si avvicina a me. - Hazuki-chan!-. Il suo sguardo così gentile.
Mi avvicino alle sbarre anche io.
- Fujo, tutto apposto?-. Domanda stupida…
…risposta inutile.
Sorride. Sta bene.
Sposto lo sguardo dietro di lui.
Nessuna espressione sul suo volto, nessuna espressione sul mio. Lo guardo indifferente, mentre il poliziotto sta tentando di dirmi qualcosa.
- Siete venuta a pagare la Cauzione?-.
Mi giro verso il poliziotto.
Cauzione? Non ho avuto nemmeno i soldi per un taxi, figuriamoci per una cauzione…
Abbasso lo sguardo, dispiaciuta.
- io…-.
- Penseremo noi a pagare loro le cauzioni.-. Una voce femminile proveniente da dietro si disperde nel corridoio.
Mi giro lentamente.
Una donna dai capelli verdi, occhi espressivi, di un colore nocciola, dal portamento elegante e femminile, dall'aria dolce e comprensiva, era dietro di me, accompagnata da un uomo dai capelli rossi e dagli occhi nocciola. Alto, portava un paio di occhiali rettangolari ed indossava un completo da lavoro, grigio.
- Signora Yada.- Riconosco la figura della donna, mentre quella dell'uomo mi è ancora sconosciuta.
- Hazuki, ora ci pensiamo io e il signor Kashikoi, alla situazione!-.
"Quell'uomo è il padre di Fujo?".
Rimasi stupita. È molto assomigliante al figlio, o per meglio dire, il figlio è molto assomigliante al padre.
Stessi capelli. Stessa forma del viso. Insomma, pure il fisico, nel senso che il signor Kashikoi sa tenersi in forma.
Mi faccio da parte, mentre la cella viene aperta.
La madre di Yada si avvicina al figlio e lo schiaffeggia una volta.
Masaru non fa una piega.
- Ora andiamo a cassia, SUBITO!?!-. Il tono della donna è alterato.
Masaru dietro di lei, mentre mi passa vicino.
La donna si gira verso di me e con fare dispiaciuto, conoscente del fatto che il figlio non lo avrebbe mai fatto, si scusa con me. - Mi dispiace, Hazuki, se mio figlio ti ha recato dei danno come…-. Non finisce la frase. Probabilmente la vergogna e il dispiacere, non che lo sforzo di non piangere, non le lasciano la possibilità di finire.
- Non si preoccupi, signora Yada…Non è affatto colpa sua.-. Tutti sanno a chi è riferito il mio commento.
Se ne vanno in silenzio, diretti verso l'uscita ove, avrebbero lasciato l'assegno con il quale, avrebbero pagato la somma per la cauzione.

Mi giro verso il signor Kashikoi. Sta parlando con suo figlio.
Rimango in silenzio, cercando di "acchiappare" qualche parola del loro discorso.

Pochi minuti dopo, il signor Kashikoi si avvicina a me, con fare autoritario e carismatico.
Mi prende le mani, congiungendole.
Alzo lo sguardo verso quello suo.
- Prenditi cura di mio figlio, Hazuki-chan…-.
Il mio viso diventa un po’ rosso, ma con serenità e con gentilezza gli dico :- Suo figlio è in buone mani, signor Kashikoi…non lo lascerò fuggire via!?!-. Mi giro verso Fujo e gli sorrido.

Suo padre se ne va, lasciandoci soli, sorridente verso la porta.

Fujo si avvicina a me e, mettendomi un braccio intorno alla spalla, mi dice all'orecchio :- Andiamo a casa…-.
- si…-.

Dopo quell'avventura, il resto dell'anno è stato abbastanza noioso.
La routine normale ha ripreso a girare regolarmente e la relazione tra me e Fujo ha preso risvolti inaspettati:

CI SPOSEREMO!?!


Certo…siamo ancora abbastanza giovani...ora solo 19 anni, abbiamo un intera vita davanti…
Ma non ci sposiamo mica adesso!?!
Non appena ognuno di noi avrà finito la sua università, ci saranno le nostre nozze…

Si…


Riguardo a Masaru, dopo che sua madre ebbe pagato la cauzione, non venne più nella nostra scuola.

I Suoi genitori lo mandarono in un campo militare, a New York, lontano da qui.

Per chi lo hanno fatto esattamente, per lui o per me? Non si sa ancora…
Ma sta di fatto che io la mia storia l'ho raccontata…ho risentito quelle emozioni provate in quei giorni felici e in quei giorni terribili…
Ho raccontato del mio amore e del mio odio…

E adesso la storia e finita…




…o forse no??

Chissà…solo il tempo potrà dirmelo…


THE END

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